#03 MENSILE DI STORIE E NOTIZIE FIORENTINE E TOSCANE #03 Mensile di storie e notizie fiorentine e toscane N. 3 — Luglio/Agosto 2012 Trasmesso a 3000 indirizzi e-mail Direttore Responsabile LILLY MAGI Vicedirettore FABIO M. FABRIZIO Hanno collaborato MARZIA BARTOLOMEI CORSI PIETRO BERNA ENRICO MEACCI COSIMO DAMIANO NICOLETTI FEDERICO RUPI MARILLI RUPI ROBERTO VACCA Giorgio Vasari - Ritratto di Lorenzo il Magnifico - 1534 Coordinamento editoriale PIER LODOVICO RUPI IL VASARIANO è edito da Associazione “Il Vasariano” Via Bottego, 30—Arezzo Reg. Trib. n. 4/11 RS www.ilvasariano.com scrivi a: [email protected] #03 Storia Personaggi Storici Curiosità LA RIVOLUZIONE DELL’ARCHIBUGIO AMERIGO VESPUCCI IL SASSO DI DANTE di F. Rupi di F. Rupi Attualità Boutade Motori IL CAFFE’ SULLE MURA DI LUCCA SCHIETTEZZA E SUPPONENZA METTI L’AUTO IN SICUREZZA di F. M. Fabrizio di E. Meacci Boutade Linguaggio Curiosità PERCHE’ SI DICE SPROPOSITI E LINGUAGGIO TV GLI UFO A FIRENZE Trasporti Scienza Storia LE FRASI LAPIDARIE ALITALIA OGGI QUESTIONI APERTE di Barbarossa 1568 di R. Vacca Storia Locale Storia Locale Calcio SAN GIORGIO A COLONICA E IL CUPOLONE ALLUVIONI E INCOMPETENZA IL LANCIO DELLA MONETINA di P.Berna di C. D. Nicoletti Linguaggio Cultura Rubriche ARRICCHIAMO IL LINGUAGGIO SIGNIFICATO DELLA CHIMERA BRIDGE di P. L. Rupi Ambiente Curiosità AMBIENTE E COSTA TOSCANA STATUA DELLA LIBERTA’ di M. Rupi Linguaggio La poesia del Notaio PERCHE’ IL GRECO Alla Sedia di M. Licenziati LA RIVOLUZIONE DELL’ARCHIBUGIO di Federico Rupi Nel 1500, le attività militari sono investite da una radicale rivoluzione. Con l’introduzione della cosiddetta “artiglieria a polvere”, spade, lance, archi e balestre diventano armi inefficaci, a fronte degli archibugi e dei cannoni. I nobili prendono male questa novità perché si rendono conto che, adesso, qualsiasi villano dotato di un archibugio può divenire un temibile guerriero, mentre fino ad allora l’arte delle armi era riservata ai nobili, i soli che potessero dotarsi di una costosissima armatura, di un cavallo e di uno scudiero per portare le pesanti armi del tempo. Lo Stato della Chiesa, che ritarderà nel dotarsi dei nuovi armamenti, li classifica subito come “opera del Maligno”. Conseguenza delle nuove armi è la scomparsa dell’importanza strategica del castello e il diffondersi di una nuova struttura edilizia militare che prende il nome di “fortezza”. Il colpo di cannone apre agevolmente una breccia nelle mura del castello che perde così la capacità di proteggere chi vi si è rifugiato. Mentre la fortezza, che è un ampio terrapieno rivestito di pietra, è praticamente immune dai colpi del cannone e, d’altra parte, consente sopra di sé il posizionamento di questo nuovo strumento di guerra. I cannoni vengono posti su spiazzi d’angolo prominenti, chiamati bastioni, e da questi controllano l’intero territorio circostante. Con la fortezza spariscono anche i merli che servivano per proteggere gli arcieri dalle frecce, mentre adesso i fucilieri sono appostati su camminamenti interni al terrapieno e, da qui, ben protetti, sparano a fuoco radente attraverso strette feritoie. 4 Firenze, dominata dalla classe mercantile, comprende prima di altri l’importanza strategica delle nuove armi e realizza verso il confine con lo Stato pontificio, ad Arezzo, il primo esempio di struttura fortificata adeguata allo scontro con l’artiglieria a polvere. Le conseguenze della rivoluzione dell’artiglieria a polvere si riveleranno andare ben oltre questi aspetti di tecnica militare. La residua impostazione politicosociale proveniente dal medioevo, che ritrovava nel sistema dei castelli e nella nobiltà guerriera la base della sua esistenza, uscirà scompaginata. Cominceranno a contare i grandi eserciti rispetto alle bande locali, i centri di potere minori finiranno assorbiti dalle entità politiche maggiori e si determineranno le prime agglomerazioni, premessa per la definitiva trasformazione dell’Italia in uno Stato. IL CAFFE’ SULLE MURA DI LUCCA RIAPRE di Fabio Massimo Fabrizio A Lucca torna a vivere l’antico Caffè delle mura, uno dei più brillanti esempi di architettura ottocentesca, nato come pausa della passeggiata sulle fortificazioni urbane trasformate nel 1820 da Maria Luisa Borbone in parco di città. Il Caffè fu costruito nel 1840, trasformando una casermetta. Nel 1865, il Caffè, fu smontato e rimontato arretrandolo di 25 metri per far posto alla statua di Vittorio Emanuele II. Nel 1923, il Caffè divenne sede del Fascio e dal 1945 al 1950, sede del Movimento Giovanile Comunista. Dopo un periodo di attività il Caffè chiuse i battenti nel 2005. Oggi finalmente riapre con il suo ruolo originario. 5 PERCHE’ SI DICE te lo spiego io Cherchez la femme! Esprime la convinzione che dietro ogni accadimento ci sia sempre una donna. Giovenale afferma nelle Satire: “Nulla fere causa est, in qua non femina litem moverit” La frase “cherchez la femme!” è di un poliziotto nel dramma di Dumas “Mohicans de Paris” Tamara De Lempicka Capro espiatorio Indica colui al quale sono attribuite ingiustamente colpe non sue Nella religione ebraica, il giorno dell’espiazione il sacerdote caricava simbolicamente i peccati commessi dalla comunità addosso ad un caprone che poi veniva sacrificato. Filarsela all’inglese In Italia e in Francia si attribuisce agli inglesi l’indelicatezza di andarsene senza salutare . Ma per gli inglesi sono i francesi che se ne vanno senza salutare Qui sta il busillis Il busillis indica il nodo insoluto di una questione. La parola deriva da un errore di traduzione: si racconta di uno studente, che, dovendo tradurre “in diebus illis” (in quei giorni), divise la frase “in die-busillis” e tradusse “nel giorno del busillis” Il filo di Arianna Si dice di qualcosa che fa trovare la via d’uscita in una situazione molto intricata. Teseo entrato nel labirinto per uccidere il Minotauro riuscì a ritrovare l’uscita grazie al filo donatogli da Arianna, srotolato nel percorso 6 A ufo Si dice di qualcosa ottenuto a sbafo, senza pagare. Deriva dalla volgarizzazione della sigla A.U.F., “Ad Usum Fabricae”, intendendosi che si trattava di costruire una chiesa. I materiali destinati a questo scopo non pagavano dazio. Paganini non ripete E’ la sottolineatura dell’eccezionalità di una prestazione artistica. La frase fu pronunciata da Niccolò Paganini nel 1825 al teatro Carignano di Torino alla presenza del Re Carlo Felice. In effetti, Paganini spesso improvvisava e quindi si trovava nell’impossibilità di ripetere Piantare in asso Significa abbandonare qualcuno nel momento meno opportuno Teseo abbandonò Arianna nell’isola di Nasso, nonostante che ella lo avesse aiutato ad uscire dal labirinto donandogli il filo. Con il tempo Nasso ha perso la enne. Questioni bizantine Sono rimaste celebri le vane discussioni teologiche che avvenivano a Bisanzio mentre i maomettani procedevano alla conquista dell’Impero Romano d’Oriente. Calende greche Poiché nel calendario greco non c’erano le “calende”, rimandare ad esse significa rimandare all’infinito Avere il bernoccolo Si dice di chi è predisposto per una determinata materia. Deriva da una teoria secondo cui ogni zona del cervello sarebbe sede di una specifica funzione intellettuale e quindi dalla conformazione del cranio si potrebbero determinare le predisposizioni Divagazioni Quando conosci per la prima volta una persona ricorda che non avrai una seconda occasione di fare la prima impressione 7 dopo tre anni dal recupero ALITALIA OGGI di Barbarossa 1568 La "nuova Alitalia” nasce agli inizi del 2009 dall’Alitalia, acquisendo anche la compagnia “Air One”. In quello stesso periodo, Air France acquista il 25% del capitale di Alitalia. Cercherò di dare una sintesi oggettiva e schematica, fondata sui numeri, di cosa è successo ad Alitalia, dopo quella data. 2009 I passeggeri trasportati sono a 21,7 milioni. I passeggerixchilometri (cioè il numero di passeggeri moltiplicato per i chilometri volati da ciascun passeggero), sono pari a 28,412 miliardi. I postixchilometri offerti sono pari a 43,355 miliardi, Il conseguente “Load Factor” (fattore di riempimento, dato dal rapporto tra i passeggerixchilometri ed i postixchilometri disponibili) è pari a 65,5%. 2010 I passeggeri trasportati sono a 23,3 milioni, con aumento 7,4% rispetto al 2009. Questa crescita è superiore di oltre il 2% rispetto alla crescita della domanda europea ed è superiore anche alla crescita globale dei passeggeri sull’insieme degli aeroporti italiani. I passeggerixchilometri sono pari a 32,903 miliardi, con un aumento del 12,1% rispetto al 2009. I postixchilometri offerti sono pari a 46,684 miliardi con un aumento del 3,4% rispetto al 2009). Il conseguente Load Factor (fattore di riempimento) è pari a 70,5% con un aumento di 5 punti percentuali rispetto al 2009. 2011 I passeggeri complessivamente trasportati ammontano a 24,6 milioni, con aumento del 5,5% rispetto al 2010. Il Load Factor (fattore di riempimento) è pari a 71,3%, con aumento dello 0,8% rispetto al 2010. I ricavi sono aumentati del 7,9% rispetto al 2010, soprattutto quelli legati ai voli intrenazionali ed intercontinentali. Nel 1° trimestre del 2012, nonostante 8 che i passeggeri trasportati siano pari a 4,8 milioni, più o meno quelli trasportati nello stesso trimestre del 2011, i ricavi sono aumentati del 13% e il Load Factor è aumentato di 5 punti percentuali contro un incremento medio delle principali compagnie europee di 2,6 punti. Per quanto riguarda l’anno in corso, è evidente che anche i dati di Alitalia, seppure fino adesso siano tutti positivi, non potranno non subire le conseguenze dell’aumento del costo del carburante, che ha un'incidenza sui costi di esercizio pari a circa il 30% e della grave congiuntura europea che ha determinato il calo della domanda ed in particolare della domanda di tariffe high yield, cioè dei clienti meno interessati alle basse tariffe. SAN GIORGIO A COLONICA O IL CUPOLONE Nel 1970 si costituisce a Firenze la Società per il nuovo aeroporto di San Giorgio a Colonica. Presieduta dal Sindaco Luciano Bausi, ne fanno parte vari Enti fiorentini e toscani. La legge 111 del 27 febbraio 1971 assegna al programma 8 miliardi. Il 31 marzo 1971 viene deliberato l’incarico della progettazione esecutiva all’architetto Luciano Nustrini concordando il compenso in lire 120 milioni. Sembra tutto procedere velocemente, con le approvazioni di legge e con l’adesione di tutti gli Enti locali. La Regione, nel marzo 1973, inserisce l’aeroporto di San Giorgio a Colonica nel “Programma Regionale di Sviluppo”. Iniziano le procedure di esproprio quando, nel marzo 1974, inaspettatamente, la Regione stoppa l’iniziativa con lo slogan “l’aeroporto di Firenze è a Pisa”. Il fatto è che gli yankee di Camp Darby si appoggiano all’aeroporto di Pisa, e c’è chi si illude di creare loro ostacoli potenziandone la funzione civile. Il 9/8/1974, con legge n.369, il Ministero dei Trasporti si riprende gli otto miliardi e li destina al potenziamento della linea ferroviaria Firenze - Pisa aeroporto. Finiranno quasi tutti nei residui non spesi. La vicenda dell’aeroporto di San Giorgio a Colonica si chiuderà definitivamente il 30 gennaio 1986 con la delibera n.53 del Comune di Prato che prevede l’inceneritore al centro dell’area. Oggi, quando è chiaro a tutti che l’aeroporto di Firenze è a Firenze, l’area di San Giorgio a Colonica non c’è più. E ci troviamo di fronte un guaio ancora più grosso della mancanza di un aeroporto: la proposta di una linea di decollo/atterraggio che passa sulla cupola del Brunelleschi. Confidiamo che almeno questa volta prevalga la saggezza. 9 ARRICCHIAMO IL LINGUAGGIO Acrofobia Paura dell’altezza, vertigini Acrononimo Sigla formata con le iniziali Acrostico Frase nella quale le lettere iniziali di ciascuna riga formano parole di senso compiuto Aforisma Verità detta in modo allusivo, con poche parole Agiografo Scrittore delle vite dei Santi Alea Rischio Alliterazione Figura retorica consistente nella ripetizione di una lettera (es. Coca Cola) Altana Terrazzino coperto, loggia Anfibolico Che ha due significati, ambiguo Anfiteatro Doppio teatro, luogo di spettacolo di forma ellittica Apodittico Che non ha bisogno di dimostrazione, assolutamente evidente Apofegma Risposta definitiva, sentenza Apologia Scritto o discorso laudativo Apologo Fiaba a fine educativo, solitamente con animali come personaggi Atarassia Stato di calma indifferente, con assenza di passioni 10 AMBIENTE E COSTA TOSCANA di Marilli Rupi Prendendo in esame la costa della toscana in raffronto con quella di altre regioni, appare subito un fatto sconcertante: mentre nelle altre regioni incontriamo luoghi che hanno istituito un sapiente rapporto tra la costa e il mare, nella costa Toscana non troviamo nulla di simile. Al Sud incontriamo Positano, Amalfi, Ortigia, Taormina, Ostuni, eccetera. Al nord: Lerici, Portovenere, Portofino, le Cinque Terre, addirittura Venezia. In Toscana non siamo riusciti ad andare oltre Viareggio, o Castiglioncello. Il fatto è che in Toscana è nato il Rinascimento e questa cultura si è fortemente radicata. Quanto all’ambiente, per capire cosa ne pensasse questa cultura, basta rifarci ad un “giardino all’italiana”, con le piante ricondotte all’astrattezza delle forme geometriche, la stessa acqua, incasellata nelle vasche con gli zampilli e le cascatelle regolarizzati e simmetrici. Insomma, quanto a cultura ambientale come la intendiamo oggi, il rinascimento è stato la negazione assoluta; e infatti, le emergenze storiche della Toscana sono città murate, sovrapposte al territorio; da Cortona a San Gimignano, da Montepulciano a Volterra, da Lucca a Firenze, non viene in mente uno spazio nel quale la natura la faccia da padrona. Le stesse case di campagna sono in rapporto con un terreno rigorosamente strutturato da campiture e filari che si sovrappongono al territorio senza alcun riferimento alla sua morfologia. 11 La Toscana è un luogo in cui ha dominato un ordine concettuale fatto di idee e di simboli, divenuti numero e geometria, pietra e mattoni, cioè un luogo dove la scala e la misura sono quelle dell’uomo. E la natura è priva di identità e ricondotta alla stessa scala e misura. solo per coloro che hanno frequentato il liceo classico PERCHE’ IL GRECO ? 1 - La complessità di una traduzione dal greco costituisce un eccezionale esercizio mentale di decodificazione logica 2 – L’acquisizione di un testo greco costituisce una immersione nel mondo che ha prodotto gran parte della nostra cultura di base 3 – la conoscenza della lingua greca fornisce la base etimologica di un grosso pacchetto di parole, particolarmente di parole complesse e composte e, come dicevano i latini, “si nesci nomen, perit et cognitio rerum”. 12 AMERIGO VESPUCCI IL FIORENTINO CALUNNIATO PER TRE SECOLI di Federico Rupi Amerigo Matteo Vespucci nasce da una notabile famiglia fiorentina. Il nonno, Amerigo senior, ha fatto costruire nella chiesa di Ognissanti una cappella affrescata dal Ghirlandaio, un avo ha fondato l’”Ospedale di Santa Maria dell’Umiltà”, che cambierà nome in “San Giovanni di Dio”. Ma ciò che sembra aver avuto particolare rilevanza nella vita di Amerigo è l’attività del padre Nastagio, che esercita la professione di notaio. Attento e acuto osservatore, Amerigo, nell’ufficio del padre si imbatte nelle rappresentazioni cartografiche del territorio e si rende conto della loro importanza. Forse è da qui che Amerigo trova ispirazione per quello che sarà l’impegno che lo renderà celebre. Elegante e raffinato, aspetto, censo e intelligenza gli consentono di ottenere fin da giovanissimo ruoli brillanti. A 25 anni si trasferisce a Parigi come segretario dell’ambasciatore fiorentino alla corte francese. Il rapporto con il mare, lui terragnolo di Firenze, gli si propone quando i Medici lo mandano a Siviglia dove hanno una banca che finanzia gli armamenti navali. E’ qui che per la prima volta Amerigo si trova ad affrontare le problematiche marinare. E se la cava così bene da suscitare l’attenzione del Re di Spagna che, dapprima lo chiama come consulente di corte, quindi gli attribuisce la cittadinanza spagnola, infine gli affida l’alto incarico di “Piloto Mayor”, una sorta di Ministro della Marina. Sono gli anni nei quali Cristoforo Colombo affronta le prime traversate dell’Oceano nella convinzione generale 13 che di là si incontrino le Indie. Amerigo e Cristoforo si conoscono e si stimano. Ma Cristoforo è animato da altri interessi rispetto alle curiosità scientifiche di Amerigo, è un capitano di mare e si sente investito della missione di cristianizzare le popolazioni selvagge. Amerigo, invece, navigatore per caso, ha un approccio scientifico con l’avventura che sta vivendo ed è interessato soprattutto al rilievo dei nuovi territori. Giunto a quella terra che crede essere le Indie, prende il comando di una caravella, lasciando all’attracco con le altre imbarcazioni il capitano Ojeda, e si spinge a sud. E con gli strumenti dell’epoca, il quadrante e l’astrolabio, riporta in carta l’andamento costiero del Messico, dell’Honduras, del Costarica, della Colombia, del Venezuela, del Brasile, dell’Uruguay e giù, giù fino al Golfo di San Lorenzo, che chiama così in onore del Medici. E’ solo con un secondo viaggio, fatto per conto del Portogallo, quando mette a punto e integra le prime osservazioni, che in Amerigo si consolida l’idea che non si tratti delle Indie, ma di una nuova terra: un “Nuovo Mondo”, come viene chiamato fino a quando uno studioso tedesco, il monaco Waldseemuller, propone di dare al “Nuovo Mondo “ un nome derivato da Amerigo: America. Tale origine del nome del Nuovo Mondo verrà fuori solo tre secoli dopo la morte di Amerigo che fino ad allora sarà sistematicamente calunniato, considerato ingiustamente usurpatore di una gloria spettante a Cristoforo Colombo. In questa attività di calunnia si distinguerà un frate spagnolo, Bartolomeo de la Casas Si deve invece concludere che Amerigo Vespucci è stato un personaggio di altissimo spessore che non si è fatto coinvolgere in nessuno degli aspetti negativi conseguiti alla scoperta del Nuovo Mondo, che ha mostrato una personalità brillante e versatile, intraprendente e intrepida, che ha svolto con gli scarsi strumenti dell’epoca un eccezionale ruolo scientifico. 1969, Caprese Michelangelo, ristorante “Il Cerro” raccontata da Giorgio La Pira Un giorno, il Sindaco di una grande città statunitense venne in visita dal Sindaco di Firenze e, dopo i convenevoli, attaccò il discorso sulla sua metropoli, elencandone caratteristiche mirabolanti. La Pira, dopo aver lungamente ascoltato in silenzio, a un certo punto interruppe così l’americano: “vede questo seggiolone dove sta seduto lei, proprio lì, anni addietro, c’era seduto un certo Vespucci e, al posto mio, un tale, molto più importante di me. Quello seduto dove sta lei chiese all’altro: - che posso andare a scoprire l’america? – E l’altro: - La vada, la vada…. –“ 14 SCHIETTEZZA E SUPPONENZA NOSTALGIE DI UN UOMO DI PARTE SPROPOSITI E LINGUAGGIO Tv Ascoltiamo alla televisione, sia di Stato, sia privata, usare con frequenza il verbo “evacuare” nel senso di mandare via: “sono stati evacuati gli abitanti di Vattelapesca”, “sono stati evacuati i passeggeri della Concordia”, “tutti gli alunni sono stati evacuati” ecc. Ma “evacuare” significa: - secondo il Petrocchi, rendere vuoto un luogo, andar di corpo - secondo la Treccani, rendere vuoto, sgomberare un luogo - secondo il Devoto Oli, abbandonare un luogo, liberare un ingombro riferito all’apparato digerente – usato spesso: evacua regolarmente - secondo lo Zanichelli, espellere, cacciar fuori dal corpo escrementi, sgomberare Quindi evacuare una o più persone può significare solo procurar loro gli effetti di un purgante o, se vogliamo, di un emetico. Si può evacuare un paese, una nave, una scuola, ma non una o più persone, se si vuole intendere di mandar fuori queste persone da un luogo. 15 QUESTIONI DI SCIENZA E DI TECNOLOGIA DI MORALE E DI POLITICA secondo Roberto Vacca Estraiamo alcune molto brillanti annotazioni da un articolo inviatoci da Roberto Vacca. Ciascuna di essa contiene risultanze insolite che meraviglieranno il lettore. 1. 2. 3. 4. 5. Ho trovato i diari del funzionario giapponese addetto ai robot, necessari per indagare l’accaduto entro le centrali radioattive in cui non potevano entrare esseri umani. È una storia di ritardi e inefficienze. Si discute se esistano neutrini appena appena più veloci della luce. È più interessante che intere galassie distanti si allontanano da noi al doppio della velocità della luce – o sembra solo che lo facciano? Eliminare in Italia prefetti e prefetture consentirebbe risparmi maggiori dell’abolizione delle provincie – e sarebbe una svolta democratica. Proposta già fatta da Luigi Einaudi nel 1944 L’alimentazione cerimoniale e compulsiva conduce all’obesità – grave rischio per la salute in vari paesi (USA, Irlanda, etc) . Ratti alimentati con dieta minima hanno allungato la loro vita media del 40%. Campagna di rieducazione dietologica e culturale. Nei processi tecnologici complessi entrano in gioco migliaia di fattori Non c’è modo di analizzarli tutti. Sono sistemi energetici, di trasporto, 6. 7. 8. telecomunicazioni etc. e comprendono computer con il loro software. Si chiamano CPS, Cyber Physical Systems (= sistemi ciber.fisici). Vengono gestiti da super-computer che integrano anche i segnali prodotti dai processi fisici. L’arsenale nucleare cinese è organizzato con immagazzinamento in grande sistema di tunnel da cui treni portano missili intercontinentali a piattaforme di lancio multiple non neutralizzabili. Il numero di testate nucleari cinesi sarebbe molto maggiore di quanto valutato finora. A Fukushima si lavorava anche per produrre bombe atomiche? Gli tsunami di Fukushima avrebbero dovute essere ben previsti dai progettisti. In un archivio pubblico giapponese ci sono dati sugli tsunami degli ultimi 8 secoli: alcuni più forti di quello del 2011. Roberto Vacca, ingegnere, ricercatore ed apprezzato romanziere, è uno dei principali divulgatori scientifici italiani. I suoi scritti sono pubblicati in numerose riviste, sia scientifiche che d’opinione, ed è frequentemente ospitato da molti quotidiani, dall’Unità al Sole 24 Ore. I suoi libri possono essere acquistati presso il sito www.printandread.com 16 17 18 19 20 Fig.3 SIGNIFICATO DELLA CHIMERA di Pier Lodovico Rupi In tanti secoli, il mito della Chimera trafitta da Bellerofonte sul cavallo alato ha assunto molti significati. Il mito è stato interpretato in chiave mitologica, naturalistica, astronomica, analogica, storica, via, via secondo la cultura del momento. Ma è mancato l’approfondimento del significato originario del mito, la memoria primaria nata nella notte dei tempi come riflesso di antichi avvenimenti, pervenuti per tradizione orale, adombrati sopratutto con il linguaggio simbolico (1). L’uomo primitivo che vive in un mondo ostile e patisce i mali della vita in modo ferino e li teme come mostri oscuri e incomprensibili, comincia a strutturare l’immagine del male con metafore zoomorfe e le rappresenta in una bestia mostruosa, insieme leone, capra e serpente (2), condensazione inconscia della totalità di ogni male, simbolo ancestrale e raffigurazione pre-logica del concetto di angoscia. Ma Bellerofonte, eroe solare, simbolo dell’io, della coscienza vigile, della ragione sconfigge il mostro delle tenebre (fig. 3). E’ la rappresentazione della luce dell’intelletto che, con la civiltà, irrompe nel mondo oscuro e incomprensibile dell’uomo primitivo e, aiutandolo a comprendere gli eventi e la loro successione razionale, gli consente di sconfiggere la paura. Ma per vincere il mostro l’uomo deve salire in alto, elevarsi nel mondo della spirito, della comprensione profonda di sé e del proprio destino. E per questo gli occorre l’aiuto divino, il cavallo alato, simbolo di spiritualità e di comprensione profonda, donatogli da Athena. La Chimera è quindi il mostro 21 terribile che rappresenta le angosce dell’uomo, matrice di tutti i mostri, dalla Sfinge all’Idra, dalla Gorgona al Cerbero, dal Drago alle Arpie. Il mito di Bellerofonte che uccide la Chimera si ritrova, rielaborato, perfino nell’iconografia cristiana, con San Giorgio, raffigurato a cavallo, che, con l’aiuto divino, uccide il drago incarnazione del demonio, nuova icona di tutti i mali del mondo (fig. 4). Fig.4 A Parigi la Nike, o a Firenze il David, richiamano folle di visitatori. Ma nessuna di queste sculture possiede la complessità e la caratura storica della Chimera. A fronte di esse, la Chimera, resta un’opera di eccezionale interesse per la sua epoca antichissima, V° secolo avanti Cristo, per la complessità del messaggio, per l’unicità tra le testimonianze etrusche pervenuteci, per la strabiliante raffinatezza di una composizione pre-ellenica. Purtroppo, la goffa interpretazione comune della parola “chimera” ha sottratto significato a questo capolavoro e l’ha reso incomprensibile e questa scultura antichissima, di profondo significato e di eccezionale fattura, resta ignorata nei depositi dell’archeologico. Per ricollocarla nella sua giusta dimensione occorrerebbe attivare un circuito culturale sulla leggenda, sul mito, sulle interpretazioni coinvolgendo antropologhi, archeologhi, psicologi, storici delle civiltà antiche. Solo così si potrebbe ridare significato e valore a questa eccezionale documento della storia dell’uomo (fig.5) (1) l’interpretazione della Chimera qui riportata fu enunciata per primo da A.Franco Pignattelli (2) Il leone è il mostro della terra; il serpente, icona del drago, è il mostro dell’aria; la capra è il mostro degli inferi sotterranei. (3) rappresentazione della chimera di Arezzo con Bellerofonte sul cavallo alato, ripreso da un antico intarsio (4) San Giorgio che uccide il drago. E’ chiara la derivazione dal mito della chimera (5) Alcune tra le tante antiche rappresentazioni del mito della chimera Fig.5 22 LA STATUA DELLA BERTA Sul campanile romanico della chiesa di Santa Maria maggiore, lato via Cerretani, è incastonata una testa di donna di epoca romana. Secondo la tradizione rappresenta la Berta, una popolana, venditrice di ortaggi, evidentemente molto conosciuta e apprezzata dagli abitanti del quartiere. La Berta lascia i suoi risparmi ai monaci perché si procurino una campana per la chiesa che ne è sprovvista. La campana ha la funzione di segnalare il momento della chiusura delle porte della città al tramonto, informazione estremamente utile per chi deve uscire (come la Berta) o rientrare. E gli abitanti del quartiere, per gratitudine, ne eterneranno il volto nel muro del campanile. Il modo di dire “essere alle porte coi sassi” nasce dal seguente fatto: chi all’ultimo momento era giunto a pochi passi dalla porta mentre questa stava per chiudersi, per avvertire del suo imminente arrivo e per interrompere la chiusura, tirava sassi contro la porta. Girolamo Savonarola al rogo 23 maggio 1498 di Francesco Rosselli La targa celebrativa in Piazza della Signoria posta nel punto del rogo 23 ALLA SEDIA DI MAURIZIO LICENZIATI Da giovane ti ho quasi ignorato. Eri una cosa troppo ferma, rigida, un rifugio da fuggire. Gli anni sono passati e ho cominciato ad apprezzare ed amare ancora più di te tua madre: la poltrona o tuo padre: il divano. Ora, che sono giovane soltanto “dentro” amo ancora di più tuo nonno: il letto. Il Sasso di Dante, nel lato Sud di Piazza del Duomo tra Piazza delle Pallottole e via dello Studio. Qui Dante sedeva a meditare sulla Divina Commedia 24 Estate tempo di vacanze Metti in sicurezza la tua auto di Enrico Meacci Ferrari Formula 1 L’estate è finalmente arrivata e con essa le tanto sospirate ferie. Prima di partire per la propria meta estiva, è bene sottoporre la propria automobile ad un controllo in officina, in modo da evitare che un viaggio di svago, si trasformi in un incubo…costoso (e pericoloso), a seguito di qualche avaria alla nostra vettura. Se l’auto è di recente fabbricazione e non è sottoposta durante l’anno a particolare usura, sarà sufficiente un rapido controllo generale dei livelli dei liquidi motore (olio, liquido radiatore, liquido idroguida, liquido freni, liquido batteria, liquido tergivetri), della pressione delle gomme, compresa ruota di scorta e della carica della batteria, un’occhiata alle condizioni delle pasticche dei freni, allo stato di efficienza del freno a mano, allo stato di carica dell’impianto del clima ed al relativo filtro. Diversamente se si tratta di un automobile con qualche anno di servizio alle spalle, portate l’auto in officina per tempo, in modo da evitare manutenzioni ed eventuali sostituzioni di parti di ricambio e di materiale di consumo all’ultimo minuto, che potrebbero risultare difficoltose, per l’approssimarsi delle ferie e con la chiusura dei magazzini ricambi. Da non dimenticare lo stato delle sospensioni e delle gomme. Per queste ultime verificate l’usura del battistrada. In caso di pneumatici deteriorati non rimandate la loro sostituzione al vostro ritorno dalle ferie, è in gioco la vostra sicurezza oltre che l’incolumità degli altri. Per tutti questi controlli il consiglio tecnico è sempre quello di affidarsi ad un’officina specializzata. Il fai da te, se non si è più che esperti, è vietato. A questo punto però, non dimenticate che i piccoli “incidenti” come forare una 25 gomma o bruciare una lampadina di una freccia, o rimanere intrappolati in una lunga ed estenuante coda in autostrada possono sempre capitare, anche se fate gli scongiuri! Quindi siate previdenti ed organizzatevi tenendo in macchina, a portata di mano (non nel baule sotto le valigie) il giubbetto riflettente (è obbligatorio indossarlo prima di scendere dalla vettura nei casi in cui va usato il triangolo), una piccola scatola con un kit di pronto soccorso (ne esistono di pronte in commercio, magari dotate anche di uno spray contro le punture degli insetti), una torcia (controllate lo stato di carica delle pile), una coperta (soprattutto se avete a bordo anziani o bambini e viaggiate anche di notte), bottiglietta d’acqua e qualche cracker. Portatevi dietro un paio di cavi (conduttori elettrici a pinza) che vi torneranno utili in caso di emergenza per riavviare il motore collegandoli alla batteria di un’altra vettura. Evitando così di dovervi rivolgere al soccorso stradale. A questo punto siete pronti a partire per le vostre vacanze in tutta sicurezza. Siate prudenti ed usate il buon senso. Soprattutto rispettate il codice e della strada e ricordatevi che siete in ferie … quindi non c’è fretta. Gli UFO A FIRENZE In un dipinto quattrocentesco di Palazzo Vecchio sullo sfondo della Madonna col bambino appare una specie di disco volante e in lontananza un pastore con il suo cane che lo stanno osservando. Nel 1537, Benvenuto Cellini racconta di aver visto ondeggiare sopra Firenze una specie di “trave di fuoco”. Nel 1676, viene stampato a Firenze un opuscolo dal titolo “Succinta relazione di un insolito lume apparso per tutta la toscana e in altri luoghi d’Italia la sera del 31 marzo 1676”. La descrizione riferita dall’autore, Francesco Barzini, parla di “un corpo luminosissimo a forma di disco”.. L’ultima copia di questa pubblicazione, come si legge in un catalogo che la richiama, viene acquistata da un Istituto americano della Florida impegnato in studi commissionati dalla NASA. Un foglio a stampa di cui si conosce solo il titolo, ma non la data recita: “al padre astronomo delle scuole pie fiorentine Francesco Valsini su una strada osservazione di un corpo celeste che qualunque siasi, non appartiene in verun conto al sistema celeste”. Infine Giorgio Batini riferisce nel “La Nazione” di aver osservato nella notte del 27 ottobre 1954 presunti apparecchi extraterrestri sopra la cupola del Duomo. 26 LE FRASI “LAPIDARIE” Mussolini costruisce il proprio personaggio oltre che sulla immagine di energico capopopolo (diffusa con accorti e depurati Film-Luce, che precedono le proiezioni cinematografiche) e sul linguaggio scattante e cadenzato da lunghe sospensioni (diffuso dalla radio dell’EIAR), anche utilizzando frasi “lapidarie”, della cui invenzione egli è indubbiamente maestro. Tuttavia proprio da queste frasi si rileva la sua visione provinciale (l’aratro ecc.), ancorata all’esperienza nella grande guerra (le baionette ecc.) e quindi la sua incapacità a comprendere l’evoluzione del mondo fuori dell’Italia. A questo proposito si ricordi, anche perché si tende a dimenticare, che fu l’Italia a dichiarare guerra agli Stati Uniti oltre alla Francia, all’Inghilterra, alla Russia e ad attaccare senza dichiarare guerra Jugoslavia e Gracia, dopo aver già invaso Etiopia e Albania. • Andare verso il popolo • Asse Roma Berlino (alleanza Italia Germania) • Boia chi molla • Camminare, costruire e, se necessario, combattere e vincere • Chi ha del ferro ha del pane (Mussolini vorrebbe trasformare il popolo italiano, all’epoca composto in larga prevalenza da operosi contadini, in altrettanti intrepidi guerrieri) • Chi non è con noi è contro di noi • Chi osa vince • Chi si ferma è perduto • Combattenti di terra, di mare e dell’aria • Coventrizzeremo l’Inghilterra (da • • • • • • Coventry, città inglese semidistrutta dai bombardamenti aerei degli Stukas tedeschi) Credere, obbedire, combattere E j a , E j a, A l alà ( a l po s to dell’anglosassone Hip, Hip, Hurrà. La nuova esclamazione è un grido di guerra derivante dalla lingua greca, in origine adottata da D’annunzio) E’ l’aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende (retorica riferita al mondo rurale in cui Mussolini è cresciuto) Fermarsi significa retrocedere Giudomassodemoplutocratico (Così viene definito il governo degli Stati Uniti, mescolando l’accusa di ebraismo, massoneria, democrazia e plutocrazia) Guerra lampo (visti i primi fulminei successi tedeschi, Mussolini si 27 • • • • • • • • • • • • • illude in una guerra brevissima e attacca la Francia, mentre questa ormai sconfitta, da una radio clandestina, come rammenta chi scrive, scongiura l’Italia di non associarsi all’aggressione tedesca) Il Duce ha sempre ragione (a chi scrive queste note, alunno delle elementari prescelto per i “ludi iuveniles”, viene suggerito di infilare la frase nel tema della successiva selezione ) Il “mare nostrum” (molta retorica fascista si rifà alla romanità) Il mondo deve sapere che noi domani, come ieri, come sempre tireremo diritto Il nemico del fascismo è il tuo nemico Il Patto di acciaio (alleanza Italia Germania) Il posto al sole (le colonie africane) Il primato dell’Italia in cielo terra e mare (Mussolini costruisce nell’immaginario popolare una Italia che non esiste e forse finisce per esserne ingannato anche lui. Non si spiega altrimenti il fatto che sia l’Italia a dichiarare guerra a Francia, Inghilterra, Russia, Stati Uniti) Italia, dieci milioni di baionette Italiani popolo di poeti di artisti di eroi di santi di navigatori Italia spada dell’Islam ( Mussolini si fa fotografare in Libia, su un cavallo bianco con la spada sguainata rivolta verso l’ alto. Dalla foto viene sbianchettato lo stalliere che regge la cavezza) L’anima a Dio, la vita al Re, il cuore alla dama, l’onore a me La parola d’ordine è questa: vincere, vincere. E vinceremo La patria si serve anche facendo la • • • • • • • • • • • • • • • • • guardia ad un bidone di benzina per i nostri mezzi militari (siamo in Libia in difficoltà per scarsità di benzina ignorando che sotto i piedi c’è uno dei più grandi giacimenti di petrolio del mondo Le battaglie non si perdono, si vincono Le inique sanzioni (la Società delle Nazioni, l’ONU di allora, bloccò dal 1935 al 1936 le importazioni verso l’Italia, in ritorsione alla nostra invasione dell’Etiopia. Dell’epoca è questa strofetta: “Sanzionami questo – albione rapace – lo so che ti piace – ma non te lo do”) Le mezze cartucce (i riformati dal servizio militare, indicati al disprezzo generale) Le mie parole vengono dopo i fatti L’Europa sarà fascista o fascistizzata Libro e moschetto fascista perfetto Li fermeremo nel bagnasciuga (quando si profila lo sbarco degli inglesi in Italia, per dare forza al suo “no pasaràn”, Mussolini inventa questo termine per indicare la riva del mare) L’uomo è marito, padre, soldato Marciare non marcire Meglio lottare insieme che morire da soli Meglio morire in piedi che vivere una vita in ginocchio Meglio vivere un giorno da leone che cento anni da pecora Me ne frego (veramente, questo modo di dire nasce in forma più volgare, ma indubbiamente più logica) Molti nemici, molto onore Muro o non muro, tre passi avanti Noi tireremo diritto Non belligeranza (dopo l’entrata in guerra della Germania, ma 28 • • • • • • • • • • • prima che vi entrasse l’Italia, Mussolini vuole evitare la parola “neutralità” che ha già usato con tono spregiativo) Occorre volere. Fermamente volere O con noi o contro di noi Perfida Albione (l’Inghilterra. In una canzoncina in voga, l’Inghilterra è chiamata “isoletta di pescator”. La canzoncina conclude: “la tua fin segnata è già”) Pronti ieri, oggi, domani Quando spara il cannone è la voce della Patria che tuona (qui la retorica è assordante) Radere al suolo (in realtà, furono molte parti di città italiane ad essere rase al suolo dai bombardamenti delle “fortezze volanti” americane) Ricorda osare sempre Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi Sempre avanti Solo Iddio può piegare la volontà fascista, gli uomini e le cose mai Spezzeremo le reni alla Grecia • • • • • • (Mussolini decide, con iniziativa estemporanea e immotivata e con risultati disastrosi, di attaccare la Grecia passando dalla Jugoslavia, tirandosi addossi anche la guerra con questo popolo. Hitler è costretto a intervenire togliendo armate dal Caucaso; e così, forse, ribaltando le sorti finali del conflitto generale) Taci, il nemico ti ascolta (questa scritta con l’immagine di un soldato inglese con il tipico elmetto piatto, che ascolta con la mano all’orecchio, viene diffusa nei mezzi pubblici) Tenere duro Tutte le mete saranno raggiunte Un secolo intero ci appartiene Vivere non è necessario, ma è necessario navigare Vivere pericolosamente (indicato come modello di vita ideale. Ma Mussolini, alla marcia su Roma del 28 ottobre 1922 arriva il giorno successivo in treno). 29 IL LANCIO DELLA MONETINA di Cosimo Damiano Nicoletti A proposito di campionati Europei di calcio, viene in mente che l’Italia non ha mai particolarmente brillato in questo torneo. Infatti, mentre abbiamo totalizzato ben quattro vittorie e due finalissime nei Mondiali, nel torneo europeo ci limitiamo ad un solo successo nell’edizione “casalinga” del 1968 e due finali (entrambe perse: contro la Spagna nel 2012 e contro la Francia nel 2000, causa Golden Goal di Trezeguet al 13° minuto del primo tempo supplementare). Anche nell'edizione del 2000, si parlò molto di “cucchiaio”: il celebrato Pirlo 2012 (contro l’Inghilterra) infatti ha avuto un illustre progenitore nel Totti 2000, che con una meravigliosa cucchiaiata dagli undici metri trafisse l’esterrefatto Van der Sar e lanciò l’Italia verso la finalissima. Il Golden Goal, per chi non lo sapesse, è una delle varie trovate che ha consentito di risolvere le partite terminate in parità. Fino ad una certa epoca la partita terminata in parità veniva ripetuta, ma questa modalità è stata abbandonata perché, oltre a rendere ineguale lo sforzo delle varie squadre, non consentiva di programmare il calendario. Da qui la necessità di inventare un modo per rompere l’equilibrio. Il Golden Goal, in particolare, consisteva nell'assegnare la vittoria alla squadra che segnava il primo goal decisivo (di qui: Golden) nei tempi supplementari, come appunto capitò al transalpino Giacinto Facchetti con la coppa Europa Trezeguet (poi anche artefice dell’errore dal dischetto che regalò all’Italia il titolo di campione del mondo nel 2006…). Ma trent’anni prima del Golden Goal esisteva il “lancio della monetina”. Quando il match finiva in parità, nel chiuso di uno spogliatoio l’arbitro lanciava in aria una monetina dal cui responso (testa/croce) dipendeva l’esito. Nel 1968, gli europei si disputano in Italia e la semifinale a Napoli vede di fronte Italia e Russia (CCCP), che in 120' non riescono a sbloccare lo 0 a 0. Si allontanano verso gli spogliatoi i due capitani e la terna arbitrale e, pochi minuti dopo ne riemerge Giacinto Facchetti, seguito da un tripudio di compagni di squadra, che correndo di felicità lasciano intendere che la monetina lanciata in aria dall'arbitro ha seguito la traiettoria "giusta" consentendo alla nostra nazionale di atterrare sulla finale dello stadio Olimpico. Che poi, per la cronaca, venne vinta per 2-0 ai danni della Jugoslavia, regalandoci il fin qui unico trofeo europeo della nostra storia. 30 Il calcolo del punteggio DEL BURRACO Dopo che un giocatore è riuscito a chiudere si procede al conteggio dei punti. La chiusura dà diritto ad un bonus di 100 punti. Il burraco puro dà diritto ad un bonus di 200 punti. Il burraco semipuro dà diritto ad un bonus di 150 punti. Il burraco impuro dà diritto ad un bonus di 100 punti. Ogni Jolly dà 30 punti. Ogni pinella dà 20 punti. Ogni Asso dà 15 punti. Ogni Figura, 10, 9 oppure 8 dà diritto a 10 punti. Ogni altra carta da diritto a 5 punti. Se una squadra non ha preso il mazzetto perde 100 punti. Tutte le carte rimaste in mano ad ogni giocatore, vengono sottratte dal punteggio totale seguendo gli stessi criteri sopra descritti. Nel burraco, si vince a 505 (partita turbo), 1005 (partita semiturbo) o 2005 (partita standard), eventualmente (in base alle richieste) si è anche pensato di creare “il tavolo lungo” con vittoria a 3005 e “maratona” con vittoria a 5005. Renato Belladonna e Flavia Vecchiarelli ci propongono queste coppie di settimane di “bridge in armonia” : - Cortina D’ampezzo dal 22 luglio al 12 agosto - Ostuni dal 29 luglio al 5 agosto - Otranto dal 2 settembre al 9 settembre Per informazione www.bridgeinarmonia.it 31 IL DECALOGO PER CHI VUOLE COLLABORARE • Molto richiesti articoli su persone, cose, eventi minori fiorentini e toscani passati, perché finalità del Vasariano, è anche quella di costituire e diffondere un deposito di memorie cittadine • Gli articoli devono essere lunghi una pagina-una pagina e mezzo word carattere 12. Solitamente la redazione integra l’articolo con una o più immagini da essa stessa scelte • Si chiede semplicità del testo, frasi brevi, linguaggio preciso, ma non tecnico • Gli articoli non possono essere anonimi, né tratti da comunicati stampa o da scritti altrui • Nel caso l’autore si avvalga di fonti altrui, queste devono essere citate • Sono utili eventuali foto esplicative • Gli articoli devono essere consegnati via mail a [email protected] e potranno essere pubblicati in uno dei numeri successivi • La redazione non verifica l’attendibilità degli articoli dei quali resta responsabile l’autore • La redazione si riserva il diritto di non pubblicare, di apportare correzioni formali, di stralciare parti offensive, o di linguaggio greve, o di contenuto di parte, o suscettibili di querela. La redazione si riserva inoltre il diritto di ridurre e/o sintetizzare gli articoli trasmessi. 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