RICERCAPERLAVITA Not i z ie d a l S a n R a f fa ele Periodico della Fondazione Areté onlus del San Raffaele I APRILE 2007 - Anno II, n.1 I Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n°46) art.1, comma 2, DCB Milano. Diabete: un futuro di speranza A “All'età di 28 anni mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 1: una malattia che non mi ha più permesso di svolgere una vita indipendente. Non ho più guidato l'automobile, non sono più andata in giro da sola. Dopo un episodio di coma ipoglicemico di notte, il sonno è stato ritmato dalla sveglia ogni 4 ore per il controllo della glicemia… Nel 2000 leggo la notizia del trapianto di isole eseguito con successo e mi sottopongo all'intervento. In pochi mesi io e la mia famiglia riconquistiamo la vita che non avevamo più”. Questa è la testimonianza di Patrizia, una mamma coraggiosa che ha affrontato il trapianto delle isole pancreatiche al San Raffaele, l'unico centro in Italia a effettuare questo intervento. Non è un caso: per storia e cultura, l’Ospedale è al primo posto nella prevenzione e cura del diabete di tipo 1, una delle malattie autoimmuni croniche più diffuse. Colpisce bambini e adolescenti, attualmente non è guaribile e sviluppa dipendenza da insulina e da controllo glicemico. Il trapianto di isole è un intervento che, nel 70% dei casi, rende il paziente indipendente dall'insulina: non è poco. Ma non è tutto. Sono infatti moltissimi i malati che ripongono la loro speranza in altri passi della ricerca. Passi che il San Raffaele, punto di riferimento sia in Lombardia sia in Italia, compie avvalendosi dei migliori medici e ricercatori di livello internazionale, puntando a un'eccellenza globale che unisce ricerca clinica e di base. L'obiettivo da perseguire è ambizioso: intervenire sui meccanismi di esordio del diabete di tipo 1 per arrivare a debellarne l'insorgenza. Non è irrealistico se pensiamo alle conquiste del San Raffaele raggiunte anche grazie all'aiuto di molte persone che hanno sostenuto la ricerca. Le energie sono dedicate non solo allo studio di cure (terapie, trapianti e monitoraggio), ma anche alla prevenzione e predizione del diabete di ti- ste il rischio di sviluppare il diabete di tipo 1 nei familiari dei pazienti: sono in corso studi anche in questa direzione. Infine, la ricerca clinica si estende alle patologie e complicanze connesse: retinopatia, nefropatia, obesità, disfunzioni metaboliche, tumori endocrini... Per arrivare a risultati migliori più in fretta, il San Raffaele è entrato a far parte di TrialNet, un progetto internazionale che unisce una rete di centri di ricerca, consentendo il confronto fra i massimi esperti e la condivisione di evidenze cliniche. Partito dagli Stati Uniti, è un programma dedicato interamente allo studio del diabete di tipo 1: l'entità delle risorse necessarie è elevatissima e per questo il sostegno è fondamentale. Queste ricerche si rivelano quindi elemento basilare di un cammino che ha davanti a sé un vasto orizzonte. Il San Raffaele vuole continuare a essere protagonista lungo questa strada. po 1, per individuarne i fattori di rischio di sviluppo. La prevenzione è infatti uno dei primi obiettivi ed è svolta a vari livelli. I ricercatori stanno lavorando per individuare dei trattamenti che prevengano o ritardino lo sviluppo iniziale di autoimmunità (meccanismo che distrugge le cellule del pancreas) e per creare una fonte alternativa di betacellule. Molta attenzione è posta agli interventi: trapianto di isole pancreatiche o di pancreas intero e successive terapie anti-rigetto. Le sindromi di resistenza insulinica sono sotto studio insieme a nuovi sistemi di somministrazione insulinica (compresa quella via orale) e di monitoraggio glicemico. Anche se basso, esi- Caro lettore Un 5 per mille... dimezzato Anche quest'anno - nonostante un'iniziale “dimenticanza” in Finanziaria è stata confermata la possibilità di devolvere il 5 per mille delle proprie imposte a favore di enti di volontariato e di ricerca. Purtroppo mentre scriviamo ancora non sappiamo quanto sia stato destinato al nostro Istituto lo scorso anno. Sembra però, secondo alcune proiezioni, che l'iniziativa abbia avuto una significativa adesione. La scelta è stata fatta da oltre il 60% degli Italiani, il 20% in più di quello che ci si aspettava, per un totale di circa 440 milioni di euro. Circa il 12% (oltre due milioni di persone) ha deciso di scegliere la ricerca sanitaria, la categoria in cui si trova il San Raffaele. Un grande successo e una grande testimonianza di fiducia da parte degli Italiani. Forse per qualcuno anche troppa... Quest'anno infatti abbiamo avuto una sgradita sorpresa: è previsto un tetto massimo di 250 milioni di euro indipendentemente dal numero delle adesioni, quasi la metà di quanto potenzialmente destinato nel 2006. Un 5 per mille dimezzato, quindi, che chiederà a tutti noi il doppio dell'impegno. Un impegno che servirà a realizzare tanti importanti progetti per la ricerca di nuove cure (sul nostro sito: www.sanraffaele.org). Ricerca per la vita I Aprile 2007 1 Le nostre iniziative News La talassemia va in scena Lotta contro i tumori Lungo le rotte della Esperanza S Si può parlare di talassemia anche a teatro: lo scorso 12 e 13 gennaio la Compagnia teatrale “La Lampada” ha invitato il proprio pubblico a fare una donazione per il programma di ricerca del San Raffaele contro questa malattia. Prima della rappresentazione della commedia “È una caratteristica di famiglia”, in scena alla Cascina Commenda di Rovagnasco a Segrate (MI), un medico-ricercatore dell'Istituto ha spiegato agli spettatori che cos'è la talassemia e quali siano l'impegno e la strategia del San Raffaele nella lotta a questa patologia, invitando a fare una donazione. coperto il meccanismo che blocca lo sviluppo delle cellule del Glioblastoma Multiforme e quindi la crescita del tumore celebrale più frequente nell'uomo. Ricercatori del San Raffaele e dell'Università degli Studi Milano-Bicocca, in collaborazione con l'Istituto neurologico Besta, hanno trattato cellule staminali tumorali umane con proteine che, una volta iniettate nei topi, hanno bloccato la crescita del tumore. Nuove strategie contro la distrofia PNAS, 19 dicembre 2006 I Colori e musica in ospedale Una nuova testimonianza dell'attenzione del San Raffaele all'accoglienza del malato: lo scorso 9 febbraio sono stati inaugurati i nuovi spazi della sala di attesa del day hospital oncologico, realizzato anche grazie alla collaborazione con l'azienda farmaceutica Amgen. Attraverso lo studio dei colori, la creazione di piccoli salottini, la diffusione di musica, l'intervento vuole fornire al paziente oncologico un'assistenza globale. L'iniziativa rientra in un progetto di umanizzazione più ampio che prevede programmi formativi specifici per tutte le figure professionali e altre azioni che coinvolgono tutti i ruoli, le Istituzioni e le associazioni di volontariato. Ti aiutiamo ad aiutarci Oggi è ancora più facile sostenere la ricerca del San Raffaele: dallo scorso dicembre i pazienti trovano infatti un nuovo opuscolo, già completo di bollettino postale, non solo nei reparti ma anche in tutti gli ambulatori, i servizi e gli sportelli dell'Ospedale. Inoltre per chi vorrà dare subito il suo contributo sono state collocate nuove cassette per le donazioni presso gli ingressi e le accettazioni delle diverse sedi del San Raffaele. Il San Raffaele salpa per la Colombia: la Fondazione San Raffaele, l'AISPO (Associazione per la Solidarietà tra i Popoli) e la Fondazione Colombia te quiere ver, creata dal calciatore dell'Inter Ivan Ramiro Cordoba e da sua moglie Maria, sono impegnati per realizzare insieme il progetto “San Raffaele Natante”, che porterà i medici e l'assistenza del San Raffaele nei più lontani e poveri villaggi del Paese. Si tratta di una nave-ospedale di quaranta metri, quattro ponti e un equipaggio di 35 persone, tra medici e personale di supporto, che risalendo i fiumi arriverà in quelle zone dove gravi malattie, come tubercolosi e malaria, sono ancora oggi, anche a causa della malnutrizione e della situazione sociale instabile, molto diffuse tra la popolazione. Una mimosa per la vita Un'otto marzo all'insegna della solidarietà all'Antica Birreria alla Bornata di Brescia: il locale invece di regalare a tutte le signore la tradizionale mimosa per la Festa della Donna ha devoluto la somma equivalente alla ricerca del San Raffaele. Non solo quindi una serata spensierata, ma anche un'occasione per riflettere sull'importanza della ricerca scientifica. Sempre più punti alla ricerca Continua la raccolta punti Parmalat a sostegno della ricerca del San Raffaele sulle cellule staminali adulte. Sino a marzo 2008 chi avrà accumulato 200 punti-spesa potrà trasformarli in un contributo di 10 euro che l'azienda emiliana devolverà al San Raffaele. Dal primo marzo facendo la spesa nei supermercati DìperDì è possibile aiutare il Centro di clinica e ricerca per la talassemia pediatrica del San Raffaele. Per ogni 550 punti di spesa, che DìperDì raddoppierà aggiungendone altrettanti, i supermercati devolveranno 10 euro a sostegno della lotta alla talassemia. ...e le vostre Un evento da protagonista Bomboniere solidali Stai organizzando un evento e desideri che sia veramente speciale? Rendilo ancora più significativo, aiutando da protagonista la ricerca scientifica del San Raffaele. Momenti di gioia come matrimoni, battesimi, cresime, comunioni e lauree possono trasformarsi in un gesto di solidarietà, devolvendo la somma destinata alle bomboniere a favore del San Raffaele. Contattaci per informazioni: tel. 02.2643.4461- [email protected] - www.sanraffaele.org 2 Nature, 7 dicembre 2006 Ricerca per la vita I Aprile 2007 l nitroflurbiprofene, oggi in sperimentazione per la cura dell'Alzheimer, è la chiave per rallentare la distrofia muscolare nei topi, secondo uno studio condotto dal San Raffaele e da alcune università italiane. I topi trattati con la molecola hanno dimostrato una capacità di muoversi quattro volte superiore e una resistenza alla fatica doppia rispetto agli animali curati solamente con il cortisone. Un’alleanza pericolosa PNAS, 13 marzo 2007 L 'HIV ha un temibile alleato: secondo uno studio condotto sui macachi da ricercatori del San Raffaele in collaborazione con un gruppo statunitense, un herpesvirus accelera lo sviluppo dell'AIDS. I ricercatori hanno osservato che l'herpesvirus ostacolava la diffusione dei ceppi di HIV meno aggressivi, mentre favoriva la crescita dei ceppi più virulenti e quindi la comparsa della malattia. Gli orologi del cervello Nature Neuroscience, 18 marzo 2007 R icercatori dell'Università Vita-Salute San Raffaele e della University of Western Australia, dell'Università di Firenze e del CNR di Pisa hanno scoperto che la percezione del tempo dipende anche da dove guardiamo, come se avessimo nel cervello tanti orologi, regolati a ritmi diversi a seconda degli stimoli visivi. Tanti orologi tarati su “fusi differenti” che possono dilatare o comprimere la misura del tempo secondo le proprie necessità. La storia UN CUORE DA CAMPIONE D Durante l'ultimo campionato mi capitavano strani episodi: mi girava la testa e il battito cardiaco accelerava improvvisamente. Con la mia dottoressa abbiamo deciso di approfondire facendo alcuni esami. Mi hanno dato un Holter, con il quale ho giocato la finale di coppa in Russia, e che è arrivato a calcolare addirittura 260 battiti al minuto: sentivo che c'era qualcosa di decisamente sbagliato, ma gli accertamenti rimasero senza risposta. Ho iniziato un infinito giro di consultazioni presso i medici: ne ho visti tantissimi, in ogni parte d'Italia. Ero spaventatissima: giocavo a pallavolo da 20 anni, il mio fisico era sempre stato in ottima forma, ora tutto a un tratto il mio cuore impazziva e nessun medico sapeva darmi una spiegazione. Ho deciso allora di andare a Curitiba, in Brasile, il paese d'origine di mio marito. Il medico, stupito, mi dice: “Perché venite qui da me?”, e mi parla dell'Unità di Aritmologia del San Raffaele. Non ci faccio molto caso e mi sottopongo a uno studio elettrofisiologico a Torino: mi prospettano un intervento al cuore senza altri esami. Non mi convincono: mi sembrava doveroso arrivare a una diagnosi seria. Delusi, decidiamo di tornare in Brasile. Lì compio altri esami, dall'ecografia fino alla risonanza magnetica. Risulta una seria fibrillazione atriale, per la quale si prospetta l'ablazione; ma c'è anche un buco nella parete del cuore che può darmi rischio di embolia. Con un intervento copro subito il buco; poi il medico pronuncia la fatidica frase: “Se tu fossi mia figlia, ti manderei subito da Pappone”. Decidiamo di seguire questo suggerimento e mandiamo una email per contattare il professore: vengo chiamata dalla sua assistente, rientro in Italia e mi presento con i miei mille esami e documenti al San Raffaele. Qui incontro velocità e sicurezza nella diagnosi, proprio quello che altrove non avevo trovato. L'11 dicembre è il giorno fissato per l'intervento, e dopo 24 ore posso già tornare a casa. Sono rimasta colpita dalla disponibilità e dall'attenzione data a ogni cosa: per esempio il professore si è personalmente scusato di un’attesa non prevista fuori dalla sala operatoria. Insomma, meglio di così non poteva andare! Il 2 febbraio sono tornata per un controllo e mi è stato confermato che posso riprendere il gioco agonistico; ma ho de- ciso di iniziare con gli allenamenti in palestra e di aspettare la nuova stagione per riprendere con le partite vere e proprie. Ora posso giocare, posso tornare in campionato, e soprattutto posso ancora avere figli. Grazie alla splendida équipe del San Raffaele non ho dovuto abbandonare la mia amata pallavolo. Per una giocatrice come me è stato a dir poco provvidenziale! Cristina Pirv, 34 anni, è giocatrice agonistica di pallavolo, di ruolo schiacciatrice, maglia numero 11, in una squadra di serie A. Ha vinto numerosi trofei. È sposata con Giba, il campione olimpico brasiliano di pallavolo. Nel nostro Ospedale ha affrontato un intervento di ablazione transacatetere per la cura della fibrillazione atriale. L'Unità di Aritmologia ed Elettrofisiologia cardiaca esegue più di 4.000 procedure all'anno, ed è riconosciuta prima al mondo per l'uso di tecnologie tridimensionali nella cura delle aritmie, anche di quelle più gravi e complesse. Vuoi raccontare anche tu la tua storia? Scrivi alla Redazione: “Ricerca per la vita. Notizie dal San Raffaele” presso FONDAZIONE ARET É ONLUS DEL SAN RAFFAELE via Olgettina 58, 20132 MILANO Email: [email protected] Ricerca per la vita I Aprile 2007 3 La rubrica delle letteref Grazie Anche un sorriso aiuta a guarire B alzano sui giornali titoli strillati sulla malasanità. Ma se è giusto parlare dei mali, è anche doveroso parlare di quello che funziona, di ciò che con fatica e sforzi raggiunge punti di eccellenza in un panorama a volte invero sconfortante. Quindi dopo aver vissuto l'esperienza di un soggiorno (!!) presso l'Unità Operativa di Cardiochirurgia del prof. Ottavio Alfieri, sento il dovere, oltre che il piacere, di innalzare un elogio forte e chiaro all'intero reparto. Il mio ringraziamento va non solo alla loro indiscutibile professionalità e serietà, ma anche e soprattutto alla rara e grande umanità dimostrata [...]. Nessuno, medici, paramedici, ausiliari, mai si è dimenticato che non ero un numero di letto o di cartella clinica, ma un uomo, con tutte le sue paure, le sue ansie, i disagi e la voglia di tornare a casa vivo. Dovrei ringraziare per questo tutti, uno per uno, ma non ricordo i nomi di tutti. E che dire della squadra di chirughi e anestesisti che la notte del 24 dicembre ha dovuto lasciare le calde case per venire a eseguire un intervento... mi hanno tranquillizzato loro, mi hanno sorriso tutti e mi hanno fat- Il 5 per mille è per tutti Anche quest'anno assicuro la mia totale adesione e collaborazione affinchè i miei clienti destinino il 5 per mille alla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, consapevole che il fine prefissato è sicuramente per il bene di tutti. Invio i più cordiali saluti. Nino Mai deludere È un onore farsi visitare e curare al San Raffaele. Sostenere sempre e in ogni modo la ricerca, i medici, aiutare chi ha bisogno e non può pagarsi le cure particolari. I soldi e gli aiuti o incentivi va- to sentire protetto e al sicuro. Questi sono medici. E grazie a tutti gli infermieri, grazie perché non si sono mai dimenticati di sorridere, mai hanno dato l'impressione di essere lì solo per lavorare, ma mi hanno costantemente trasmesso tutta la loro passione e sensibilità, e il loro amore per un lavoro spesso oscuro e ingrato [...]. Grazie a quella infermiera che di turno una notte rispose alle ventisette - dico ventisette - futili e inutili chiamate del mio vicino di letto, che forse voleva semplicemente non sentirsi solo; rispose senza mai una volta dare accenno di fastidio o di essere spazientita, ma sempre con il suo dolcissimo sorriso, una volta perfino con una fuggevole carezza. Mi ha commosso quella ragazza ma non dirò il suo nome perché tutte - ma proprio tutte - e tutti si sono sempre comportati così. Perciò il sottoscritto e il suo cuore (o meglio la sua valvola cardiaca) ringraziano tutti coloro che giornalmente compiono questo piccolo prodigio che dovrebbe essere la normalità e non l'eccezione. Federico ri arrivano prima o poi. Mai deludere un debole, un “poveraccio”. Ma dare sempre rispetto e speranza. Rosa Emergenza ben risolta In data 8 febbraio mia madre ha usufruito del Pronto Soccorso del San Raffaele, in seguito a un serio malore che l'ha colpita improvvisamente a casa, richiedendo l'intervento urgente del 118. Ci tengo a ringraziare tutto il personale medico e paramedico, che ha assistito la mia famiglia, dimostrando una notevole professionalità. Desidero inoltre elogiare la pregevole organizzazione generale del Pronto Soccorso, indipendentemente dall'assistenza particolare fornita alla mia congiunta. Vivissime congratulazioni. Nicola Insieme contro l’HIV Quando 10 anni fa mi sono ammalato mi hanno portato qui, dove mi hanno salvato e curato con amore e professionalità. Nonostante la mia malattia, l'HIV positivo. Cosa che spaventa tutti. In questi anni mi hanno ricoverato molte volte e con l'aiuto di Dio e dei dottori sono sempre riuscito a stare bene. Anche adesso che sono ricoverato, prego Dio che uscirò presto e dico grazie a don Verzé di aver creato questo magnifico ospedale con bravi dottori e infermieri. Grazie dal profondo del cuore. Pino Ho fiducia in voi Sono Francesca vengo da Siena e sono qui al San Raffaele per curare il mio bambino Leonardo di 3 anni che ha il diabete da un anno. Spero tanto che la situazione possa migliorare e sono fiduciosa nei medici e soprattutto nell'aiuto che il Signore e la Madonna, protettrice dei bambini, ci daranno sicuramente. Francesca Siamo grandi! Sono Matteo e sono appena arrivato! Con tutta la mia famiglia ringrazio il San Raffaele per l'aiuto ricevuto, prima, durante e dopo. Ciao! Siete stati grandi e io e la mia mamma con il mio papà lo siamo stati altrettanto. Matteo Lo scorso Natale abbiamo realizzato i primi biglietti di auguri solidali. Sono stati stampati più di 900 auguri, distribuiti da aziende e privati che hanno donato alla ricerca del San Raffaele oltre 10.000 euro. Anche matrimoni e battesimi sono stati occasione di solidarietà: in poche settimane abbiamo distribuito più di 400 pergamene personalizzate, con un messaggio per gli invitati a testimonianza della generosa scelta dei festeggiati. Ma le occasioni per condividere una donazione possono essere tante: comunioni, cresime, ricorrenze… Grazie a tutti coloro che hanno voluto farlo aiutando la ricerca. www.sanraffaele.org Un nuovo fratellino Grazie di cuore per aver fatto nascere il mio fratellino e che ora stia bene e anche grazie per non aver fatto male alla mia mamma durante il parto. Sofia Cuore bizzoso Il mio nome è Michele, sono di Benevento. Sono stato più volte ricoverato presso il reparto di Aritmologia del San Raffaele e ogni volta che il mio cuore malandato fa le bizze, torno su a Milano per un ricovero e ne esco sempre rigenerato! Grazie di tutto quello che il San Raffaele fa per la mia salute e la mia vita; per sdebitarmi, in minima parte, ho firmato il 5 x 1000 in vostro favore! Michele RICERCAPERLAVITA Not i z ie d a l S a n R a f fa ele Anno II I n.1 I Aprile 2007 Reg. n° 151 del 1/03/2006 presso il Tribunale di Milano Direttore responsabile: Gabriele Bertipaglia Redazione: Marta Ammoni, Laura Arghittu, Federica Cattaneo, Federico Ferrari, Paola Osso, Chiara Sordi Stampa: Grafiche Parole Nuove srl, Via Garibaldi 58 20047 Brugherio (MI) Editore: Fondazione Areté onlus del San Raffaele Via Olgettina 58 - 20132 Milano Tel. 02.26.43.4461- E-mail: [email protected] Vuoi fare una donazione o un lascito testamentario? Contattaci al numero 02.26.43.4461 oppure fai un versamento: con bollettino postale intestato a Fondazione Areté onlus del San Raffaele sul c/c n. 42437681; con bonifico bancario intestato a Fondazione Areté onlus del San Raffaele, Banca Intesa c/c n. 216001/83, CIN: C, ABI: 03069, CAB: 01765; online all'indirizzo www.fondazionearete.org. 4 Ricerca per la vita I Aprile 2007