trova Vito Capialbi, il quale non sa trattenere il suo sdegno per la
trascuratezza con cui tanti preziosi documenti venivano lasciati
perire K Ma non t u t t i i" documenti erano giunti a destinazione ;
alcuni, sottratti durante il trasporto, presero altre vie, di modo che
oggi se ne possono rintracciare in vari Archivi e Biblioteche d'Italia
e dell'estero.
Circa la raccolta libraria son parecchi gli scrittori locali che parlano di una ricchissima e molto ben fornita biblioteca : noi abbiamo
dei dati circa l'esistenza non sulla reale consistenza della stessa.
Abbiamo visto il Calceòpilo menzionare due Mss. religiosi. F . S. Romeo fa spesso riferimento ad un « antichissimo manoscritto » di
cronaca maidese che si trovava in S. Veneranda. Una Bibbia del
sec. X V I molto rovinata e mancante del frontespizio, con un ex
libris di mano settecentesca : « a uso di suor Regina Serafica mon.
S. Venere » mi venne tra le mani qualche anno fa. Circa trecento
opere, tra le quali rare edizioni di autori locali, per diverse mani
andarono a finire nella biblioteca del dotto abbate sampietrese Juffrida ed in gran parte mi è stato dato di vederle nella privata libreria
dell'avv. Domenico Diaco in S. Pietro M. Vi sono tra esse i due volumi di P. Giacinto Majsano « Usurae crimen detestabile Angelici
praeceptoris doctrinae lumine detectum » stampati postumi in Napoli nel 1738 (Tip. Mutiana), ed il « Direttorio cristiano-politico...
dedicato alla S. R. Maestà di Carlo ( I I I ) Borbone » stampato in
Napoli da C. Sorzano nel 1738, « L a Triade armonica», antologia
poetica dell'Accademia degli Inquieti a cura di Pietro Paladino,
uno dei primi stampati della tipografia Vibonese del Ferro, e la
meno rara opera di Bartolomeo d'Aquino « Francisci Sylvii Ambianatis in Ausonii Griphon expositio » stampata in Napoli da R. Amato
nel 1569 .
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Un opuscolo « Ordo recitandi Divinum Officium... Illustrissimi
Vicari Apostolici D. Paulini Pace iussu editus » e stampato a Napoli
da G. de Bonis nel 1770 è gelosamente custodito con quanto rimane
di tutto ciò che aveva raccolto lo zio, dall'avv. Enzo Brunini.
Di molto maggior rilievo il numero di volumi e Mss. che, rimasti nel monastero, passarono con l'edificio in proprietà del Sig.
Francesco Ant. Fabiani. Questi li cedette qualche anno dopo al
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« Neglette, confuse, rose dai topi e dai vermi, dalle tarme e
dalle intemperie guaste si sono disperse e consunte nei continui
cambiamenti dei locali... ». CAPIALBI, Rapido cenno, cit. pag. 157.
L a prima opera del Majsano è posseduta dalla Nazionale
di Napoli, come pure l'opera del D'AQUINO ; la Triade
armonica
del PALADINO ed il Direttorio del MAJSANO non si trovano in Biblioteche governative.
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