-.«* -.íuwuuu ,n CONDIZIONI D'ÁBBONAMENTO lOgOOO 1 anno P cr Ia città* ogOOO 6 mesi città Ia P er .3 mesi P er la,,çittà -.«Ei 12&000 P^r íe pNfóvincÍ3 1 anno 7#000 P\r le provincie 6 mesi .... 4j>00o P er le provincie 3 mesi Un numero separato ÍOO rs- V TA L IA GLI ABBONAMENTI delíe provincie si ricevono mediante 1'invio di lettere raccomandate con dichiarazione di valore alFindiriizo dell7ra//<í. Per _jennunzi, dirigersi alFatnminis tra zione di questo giornale. Non si restituiscono gli originali. Un numero arrctrato SOO rs.AMMINISTRAZIONE : DIREZIONE : 75 - RUA N. IA Rio Janeiro, 17 Dicembre 1887 Ànao IV GONÇALVES DIAS 75 75 ESCE OGNI - RUA GONÇALVES DIAS - 75 UJi ^.j feiii i v c--*;- Kl SABATO c&ffi.uomo onesto ogni paese è pátria. X ;..^rt**v>->„. ..-.. j\\ NOSTRI ABBONATI Prcghiamo i nostra gentêlrssimi abbonati a mèttersi in regula coi loro ablíonamenti seaduti o a seadere colTaiino corrente, onde chiurAmministrazionc possa spee dere con esattezza i conti dire regolarmente il jpornale. ítaccoinaiiíEiamo ai nostri associais di aVyertire con tutta soílecitudioe degli eyeint.uali cambiamenti di residcnza onde il giornale possa loa-o peryenire con regolarità. AI NÕSTRT COLLEGHI DELLA STAMPA D'1TALIA Raceonfandiamo ai noslri onorevoli colltíghi della stampa italiana a volerci fare le rirnesse dei giórnali sufficientemente affraneati , onde non obbligarci al pagamento di una pesantissima sopratassa. La Direzione. Rio Janeiro, 17'Dicembre 18S7. PROTEZIONE ali' emigrazione italiana II diseorso della corona pronunziato da S M il Re ali'apertura dei Parlamento, il 16 dei p. p. mese, ha risveglialo nel cuot e degli italiani residenti nlPestero, speranzze lusinghiere d'un migliore avveniro. Se é vero che parda di re simbolizza non solo una promessa ma uri'õbbligàziòné contratta davanti ad una nazione, le nostre speranze d-vono essere piü che fondate,e ce ne rallegriamo di cuore. Umberto e il suo governo compresero finalmente che Ia vita italiana non palpita soltanto fra i limitati confini delFAlpi, delFAdriatico e dei Tirreno. Piü d'un milione dütaliani disseminati nel mondo non potev-i essere dimenlicato da un monarca che Ia sua vita stessa ha esposto tante volte, nei campi'di battaglia o fra lo infátte pareti deliu -nfermerie pel sollievo dei suoi sudditi. di cui é piü padre clie Re. Anche gl'italiaoi all'estero devono vivere delia vita delia fiaz ione ; anzi per questi l"amor patnotti.&o é piü intenso, perchè Ia distanza che ^*v separa dal pátrio lido, al coútatto coi pOpoli d'altre nüzioni, larivalità istintiv.a li-rende piü enlusiasti delle glorie dei paese, li rende piú sensibili alie sventure nazioonli. Facciamo astrazione però di questa poetica comunione di pensieri, di queslo paipito ineffabile che sentono gli italiani nel ricordaro Ia pátria. Altri vincoli esistono che dovrebbero essere approfittati per rendere 1'operoso italiano àlKestero un elemento di progresso per Ia pátria sua. Uubbiamo deplorare anzituttó non es sere 1'mdust ia italiana, cosi riorérite og• gidi, conosciuta dovuiamente al Brasile. I vapori itiliani vengono carichi d'emigranti, ma se fossimo ad ésaminiire le stive rli lantipiroscali, le vedremmo vuote di mercê: tutfal piü qualche cassa di roaccheroni, poche botti divino, alcuni oggetti di scultura o di arte, pochissimi tessuti di seta... mentre possiarno vantarci che Milano è il primo centro serico dei mondo, il Piemonte Je Puglie, Ia Sicilia i paesi vinieoii piú produttivi, che non hanno rivali in parte nessuna le vetrerie di Venezia.le stoviglie di Eaeuza, i cappelli di paglia di Firenze, i -qi. lavori iu ágata od alabastro di Volterra, in\ quelli di corallo in Napoli. e cosi via. Mille altre industrie che 1'ltalia già non ' ( ha p'ü bisogno d*importare dali' estero. perchò da 25 anni in qua ha dimostratodi super/<j/e da se, non solo politicamente, ma anche industrialmente, potrebbero gareggiare qui al Brasile colle importazioni francesi, inglesi e tedesche. Qual é il motivo per cui le migliai" d'Italiani sparsi in quesfimpero non possono dare uno sbocco alie innumerevoli industrio italiano ? Percbé il commercio non vi é ancor bene incamminato : perchè i negozinnti italiani h1 Brasile non si sono ancora uniti in corporazione e ad imita7Íone dei negozianti di Buenos Ayres, Tünisi, Tripoli, ecc, per fondare delle cnmere di commercio ; perchè i diritti di dognnn. per certe industrie italiano sono assai onerosi, e per molte altre ragioni. Al governo italiano incombe quindi il dovere di tutelare le sue. industrie e dar loro uno sbocco vantaggioso in queste parti d'America. L'idea delle cosi deite esposizioni galleggianti. messa in pratica, e favorevoli trattn.fi di commercio conchiusi fra i due paesi; olterrebbero certamente un risultato efficace. In altro punto dei diseorso. Re Umberto raceomanda al Parlamento 1'educazione dei1'adolescenza. con queste savie paroie : « Noi dobbiamo infondere nella crescente genernzione tale un senso di onore, di patriotismo, di generositá. che basti, anche senza le minaccie dei codici, n. volgere in bene Ia corrente delle umane passioni. » I figli degli italiani alFestero devono esser purê compresi nei patriotlici intenti dei nostro Re, perchè essi purê fanno parte delia genernzione che Umberto si ripromette onorata. patriottica, ge.nerosa, atta a tener alio sempre e in ogni luogo il vessillo italiano. Sounle, quindi, occorrono anche qui allfesterq per Ia nostra crescente gioventú ; seuole ove si parli e si insegni 1'armonioso idioma dei nostro paese, ove si appreridi Ia nostra storia gloriosa, ove si infondi vivo e sublime il sentimento di pátria. Pensi il governo a sussidiare le scuole che alcuni generosi, con sacrifício di tempo edi denaro, stanno findando in Rio Janeiro ealtrnve: sia questa istruzione gratuita e piuttosto nelle ore serali per non obbligare gli alunni a trascurare il lavoro, e deleghi purê il governo un. ispettore per fiscalizzare se i suoi ausilii sono bene impiegati. Ecco ció che speriamo dal governo italiano. Trovasi attualmente alia testa della legazione italiana al Brasile, J*onor. sig. Marluscelli che ultimamente, assistendo a diverse inaugurazioni di ferrovie, ha dimostrato volersi seriamente interessa re delia sorte dei nostri connazionali nelle colonie agricole. Pensi anche alio sviluppo morale ed inrlustriale della colônia, e dará prova cosi d'inte.rpretare.degnamente le pa triotiche intenzioni dei nostro magnânimo Re, ne! diseorso delia corona. Non piü schiavi al Brasile LA LIBERA PÁULICEA ¦cano nelle fazendas. Per ottenere questo rÍRultato non basta Ia promessa della liberta e deVsalario : occorrono altre condizioni di lavoro, per noi» considerare i lavoratori come semplici maechine. Lodo il go-ieroso movimento liberatore d'iniziativa particolare; lodo gli abolizionisti sinceri, e termino dicendo che Ia schiavitü in quel giorno ricevette un colpo mortale. Fece seguito al suo diseorso Ia proposta dei Sig. Campos Salles, dicendo clm 1'iinfco mezzo d'organizzare il lavoro è ia liberta immediata ed incondizionale. II Sig. Augusto dfi Queiroz combatiè tale proposta, proponendo in sua vece Ia liberta Jfjo-1 f schiavi nello spazio d'un anno. Replico il sen. Antônio Prado, adducendo ragioni per 1'innccettabilità delle due proposte. La propaganda delTAssociazione si dovrebbe conformare nlle esigenze dello spirito pubblicò; ma Ia società non è potere pubblicò per poter decretare una si importante riforma. II Sig. Martinho Prado .'unior dichiarò di liberare i suoi schiavi durante Fanno.1888. Fu poi sospesa Ia seduta, firmando nei libri delia società come aderenti, 200 soei, rappresentando piú di 6000 schiavi,compromottendosi a liberarli nel termine massimo di 3 anni. Furono discussi diversi argomenti circa 1'immigrazione stranierae Ia trasformazione d«l lavoro, e di ció ci oecuperemo nel próssimo numero. GL' ITALIANI IN ÁFRICA Apriamo oggi questa sezione, amenizzandoía coi versi delia poetessa Maria Bargoni, di Cremona, dedicato ai volontari d'Africa. Ite in nome d'Italia ! Armi ed onore Al vostro brâccip afiada e al vostro core. Contro una gente ignobile e fe*oce Vi arfida il tricolore Ed il candor della Sabauda erbee. Ite, o gagliardi dal gentile aspetto ; Vattende un triste campo benedetto ; F' un fatal cimitero glorioso Airitalia diletto, Dove i morti non trovano riposo. In nome delTltalia, o forti, anda te ; E quegli eroi caduti vendicate ; Quiete iroveran Fossa dolenti Alia Pátria sacrate, Sotto il suolo di Dogali giacenti. Piombate su Ia vil gente inumana Che a Dogali tradi Farrae italiana. Fremenli. inesorabili piombate Sovra Forda africana Ed in nome d'Italia Fannientate I Hadgambara, capo abissino, che partecipó al fatto di Dogali sotto Ras Aluía, e disèrtó nelFagoslo scorso, recandosi a Massaua, opero una razzia da Assus al nord di Ailet, predando alcune centinaia di capi di bestianie, e uccidendo parecchi abissini. Si confermà che Ras Aluía giunse alFAsmara assieme a Rastragos, mandatogli dal Ad ogni straniero, ad ogn: buon patriota Negu«, il qu-Ue, dicesi, lasció Debra-Tabrasiliano, devono essere. riuscite care le bor, recandosi a Makallé. notizie che ieri giunsero da S. Paolo a que- . íU Nicopulo fu sfrattato da Mas' greco sta capitaíe. saua. Queste nolizie echeggiando in Europa, non possono a meno di far rialzare il Brasile di molti gradini sal Panteon della ciGiungeva a Massaua il 10 Novembre il viltà delle nazioni mondiali, perchè fino ad piroscafo Gottardo delia Navigaziooe Geora fu tenuto quasi sempre al basso, scon- neralelteliana,col generale, Gene il secondo tando amaramente il delitto della genera- battagliône deí primo cacciatori, una battezione passatn, simboli7z»to"daIla scniavtü. ria dei corpo speciale. II principio delia fine di questa pVga fu I..e tiuppe dei Gottardo e. deli-Archimede inaugurato sotto il ministero DMntas3 anni aeeampano al sud dei villaggio di Otumb». "r sono: sembra che Ia fine ambita si apIi generale Geuè nbita provvisoriamente prossimi a grandi passi e che Ia província a Monkullo. di S. Paolo vogl.ia a.vere Ia gloria di raccoglierla e farno dono al Brasile, al mondo,' c>me pec.no, come prova deila sua virlú. La R forma annunzia che Ras Aluía dfil suo amore al progresso. eólia suu gente si sarebbe mosso dalFAOnore alia magnânima prjvincia di S. smara, dingendosi verso Gura, o lascianPaulo! dovi suo zio Kantibkefa con 200 uomini. II giorno 15 corrente si inauguro in S. Ras Aluía avrebbe abbandonato 1'Asmara Paolo 1'Associadone Liberatrice, presieduta a causa della penúria dei viveri. Appena dal marchese dos Três Rios, trovandovisi giunto a Gura invitò gli arabi di Akul.jpresenti innumerevoli persone di tutte le kuzzi di portargli delbestiame. classi sociali. II negus avrebbe spedito Deggiathages Leader deli'Assemblea, che si riuni nel con nuove truppe perchè Ras Aluía non teatro S. José, fu il senatore Antônio Prado. crede poter rerislere alie truppe italiane. Svolse il programma della società: liberta degli schiavi nel massimo termine di 3 anni, e garanzia ai lavoratori che li sostitui¥»a lettera da Massaua al Pungolo di Milano annunzia che lo tribü Dervich, informate della_ spedizione italiana, sembrano disposto àd approfittarne proseguendo con maggior energia Ia guerra contro FAbissinia. II Negus ha doniandato soldati al Re dello Scioa. il quale ha risposto che güene manderá quando potrà, ma ora e iinpegnato nelFHarrir per sedare parcechie ribeilioni e quindi non ha truppe disponibili. Quantunque non si creda che il Negus si decida a fare súbito concessioni alFItalia, in Massaua non si pensa ancora seriamente ad una guerra e si ritiene che tutto debba finire in una purê e semplice dimostrazione militare. Però il fornitore Andreoli fu avvertito di tenersi pronlo.dal 20 Novembre,a furniregiornalmente 500'» chilogrammi di carne anche fuori di Massaua. 11 Comando italiano ha accordato una sovvenzione mensile di 500 tallenaDebeb. .,- La Riforma pubbliça una corrispondenza da Tripoli, in cui si dice che il governoTu-co dovrebbe volgere il suo sguardo a quanto da trDppo lungo tempo suecede iu Tripohtania, e far comprendeie ai suoi funzionari che é giunta 1'ora di considerare in modo un po' diverso gli interesui italiani,. interpretando in tal modo le eque intenzioni dei Sultano. II giorno 8 novembre giunse a Massaua il trasporto «America» col genernleSan Marzano ed il suo stato maggiore. II generale Saletta si reco sub.to ad ossequiarlo. II San Marzano, aísumendo il comando in capo, ha diretto un ordine dei giorno alie truppe ed un manifesto alia colônia. Eceo Fordine dei giorão: «Ufficiali. sott'ufficiali, caporali e soldati I» Chiamato a rapo dei corpo di spedizione e alia" direzione degli affari della colônia, pssumo oggi le funzioni e Ia carica iifndatami. II governo per tutelare i diritti deli' Italia in questo regioni di fronte a qualsiasi pretesa, concentra un-forte corpo di spedizione.. Sapremo corrispondere alia fiducia di S. M. il Re e della pátria. Me no assicura Ia prova data dalle truppe che qui si trovano e che seppero mantop.erè alto il loro morale in momenti difflcili e buono è lo spirito cui furono animate le truppe provenienti dal1'Italia. Ufficiali, sotl'ufficiali, caporali e soldati I Qualunque siano gli eventi cui andiamo incontro, con fido che ognuno fará sempre e dovunque il próprio dovere. Firmato: Di San Marza.no. II manifesto alia colônia è dei seguente tenore: II governo di S. M. il Re per far vale re i diiitti deli' Italia in queste regioni contro qualsiasi pretesa e per dimostrare oceorrendo non solo il valore già ben noto, ma ia possanza delle armi delFItalia, concentra a Massaua un forte corpo di spedizione. Col c.imando delle truppe S. M. il Re rni affida anche. Ia direzione delia colônia. Mi dedicherò agli interessi di questa. II fatto che imponenti forzo qui sono concentrale dimostra oramai V Italia guardare con amore queste regioni e molto interessarsi dei loro avvenire. Ogni legittimo interesse e V onesto comrnereio avranno Ia certezza di essere efficacemente tutelati. Le tnbú amiche che si raggruppano attorno alia gloriosa bandiera italiana possono aver fede nella nostra valida protezione. Firmato : Di San Marzano. Quest' ordine dei giorno produsse un' eccellente impressione. Venne pubblicato un altro ordine dei giorno dello stesso generale, nel quale si fanno gli elogi dei generale Saletta pei servigi resi in momenti difficili e per Io zelo spiegato nel pfedisporré Farrivo della spedizione. II generale di San Marzano ricevette i notabili della colônia europea, gli índigeni & gli impiegati civili. Ebbe paroie di squisita cortesia per tutti. Lodo gli impiegati per i servizi resi, e li conforto a continuare. Disse ai notabili, che il Governo manda un forte corpo di spedizione ; ma lo stato attuale non è colpa delFItalia, e confida che cessate le condizioni precarie dei momento, il commercio di Massaua si svilupperà. !• \ * '¦* L' I T A. L I A Marzaüü Grimaldi a provvcdcre per 1'ímpianto di Le parole dei generale di San uaa succursale di qualche banca a Masimpressione. produssero gratíssima saua, aumentando ogni giorno le tran-azioni commereiali e diventando troppo complicato il servizio dei vaglia postali. Íl -Pnerale di San Marzano ha pubblicato ilLoche dice cui un Cn.do militare. in dl pubbl ca Snd«nte in capo, per motm La «Riforraa» narra che Tambasciatore stranieoani ad 'dipensicurezzn. potra iugiungere e di Francia essendosi voluto interporre a farô che pJsw « r sieda a Massaua dal ter- vore di da Ma?quel Nicolopolus sfrattato di non de'i.7..- di uMJire immraedmtà mente di rispose guer- saua, l'onorevole Crispi gli riiurin <-bft fu dichiárato m istato delia branfrontiera. potere accettare 1'intromissione alia ra e di ínrlo condurre aüambaeciatore egazioni di sp dare ordine cia. né i"o «ir.tni^ro non obbedienle ali' di ritorna sen- francese essendo vi a Roma un ministro espui-Vrie. o che. dopo espumo a Mas. , va .1 pe: messo deli' Autorità md.tare Consi- Grécia. Greci residenti a Massaua si trovano <aua o dipendetize, si ttadurra sotto cárcere da nerò sotto 1h protezione dei Consolato franelio di guerra c si punira coi d altra cese. non esseudovi a Massaua un Console uno a sei mesi. senza pregiud.zio reati. Greco. altri commessi pene, qualora avesse II Comitato centrale delia CrocedeiRossa una formata maverrà «Trbona» la Seconda decise di spédire in Assab una parte nuegaal a con África, spedito 1? gia nuova briga ia per re- leriale per uso infermeria di di sistema stesso determinato e collo avrebbe mero di uomini Massaua. II governo le «Itça^. . terui, clutamento"ehe fu seguito per Inviarein Assab gli ammalati e i tavoreoa Nai si costiiuirebbe cuma piu La nuova brigata ogni eve- nvendo riconosciuto quel 1,. e vi starebbe di riserva per vole per i convalescenli. nienza. AhiII «Diritto» ha da Massaua che Ras lettera dei tunche cio di É pcrvenuta dallo Scioa unae detto ene i. la é íhformàto minutamente capitano V.scard. nella qualedi attaccarre le no gli italiani a Massiua. e li Negus imporrà a Meneí.k Ecrli riceve regolarmente i giornali ricuseravalore dei tSppe itaiiarie, ma che Uehelik informa lettere trasmette al Negus; s" A questo propósito si attendono [moita dei nostri comaudauti ; dimostra dal conte Antonelli. <tima per la cavàlleria, sprezza la fantena , i cannoni esercita i suoi soldati ad assaltare ¦,„?+„,.«-. toglierceli. di sperando 1! giorno 11 novembre è partito da-NapoAtm-.i. 1 La sua tatticá consisterá nel combattere truppe di per séagHonè cavaili il terzo e nelle vi in ordine sparso ; percíó la nostra Malgrado la pioggia sul molo servigi. u.ia leria pptra reridereiimportanti cim-nze deli' Arsenale s era accalcata folia, che sal atava i partenti. "í enorme tra«porti erano il «Sing»pore. il beces.a, Alio stesso giornale lelegrafasie purê giuina jl Sirio; I' Orione e il Romn», cheJ«"barcaU car- da Massaua che la missione inglese ora trovasi rono 3800 roilitari. 508 q*:adrupedi„ Aluía Ras il che e ali?Asmara. che ma ri d* artiglieria e 127 casse cartuece. presto alia testa di 5000 uomini S* imbarcaváno purê il generalee ilçoman"Vn^nini. magManfredi oante di brigata Gagni, gHHab,beiMo»sa™, <*iore generale Giordani. abissini di íai emagli impossibile 8 dono convetutte Le autorità di Napoli erano difelta di viven pe. Aluía Ras z.e. perciò nute uellafsenale a salutare í partenti. . . „¦ ,.or genera e 1'esercito. Cerano fammiraglio Acton, il colone armi e mumzion. per molte ebbe lo II Négus il Cdi U Bertolé. il generale Avogaaro. Obok e Tagiura. nonostante mili- la via Forstèr voi Billau, il colonello adetto e U blocco tsercitaíò dalle nostre navi. tare alPambasciata Austro-Unganca, magmaggiore Tungeibrecht dello stato mihtare allambaNapoli gibre prussiano, addetto II ^iorno 16 novembre parti va da truppe delle sciata germânica. (listanza per M°assaua 1'ultimo scaglione Lgadi. 5 piroscafi sono partiti a poça era d'Africa, suirpírocaô «Faro, Soluuto. uno oairaltro e lo spirito delle truppe Margherita.» Regina Egittoe 16DU eccellente. 11 totale dei soldati imbarcati era di vetto200 quadrupedi, 123 umziali oltre niatenali da guerra. munizioni vaglie, imbarcatosi truppe II primo scaglione di fer/oviari. col generale Gene a bordo dei piroscafiArdelia chimede. Gottardo. Sumatra, Polcevera feliceNavigázione Generale, era arnvato mente a Massaua. A CAVALLO E Dl GALOPPO Fece ottima impressione sugli indigeni 1'efficace e sincera protezione accordata loro dallltalia contro il commercio degli schiavi. Essendosi recata la Cariddi nella baia di Hanfila, due schiavi salirono a bordo, chiedendo la liberta sotto la protezione delia bandiera italiana, e fu loro concessa. nonostante 1'opposizione dei loro padroni. Ras Hagor non é giunto ad Asmara. Si è fermato a Gura, facendo mantenere i suoi soldati dalle tribú locali, che sono malcontente degli Abissini. Ras Aluía prosegui per Asmara. II generale Di San Marzano ha visitato i forni di Otumlo e Abdel-Kader. Uu telegramma da Roma ai giornali inseritto glesi dice che la regina Vitloria ha intervento un impossibile al Negus essere diplomático, dopo gli ultimi avveniménti, nella questione fra 1'Abissinia e 1'ltalia. II «Morning Post» dice che il testo di questa lettera, stato trasmesso da un corrispondente di Aden, è puramente congetturale. In Inghilterra tutti capiscono che una soluzione pacifica non è possibile finchô 1'ltalia non abbia avuto soddisfazione delFodioso massacro dei suoi 500 soldati periti a Dogali. « E' certamente da deplorarsi che la missione inglese non abbia scello un altro momento per recarsi alia capitale dell'Abissinia. « II generale di San Marzano é appena arrivato a Massaua, dove sara seguito da considerevoli rinforzi. 11 período delia azione militare si avvicina, nè si puó pretendere che il commaudante italiano aspelti la risposta dei Negus. « Gli avveniménti possono modificare i progetti dei governo italiano, ma finora appare fuori di dubbio che la spedizione non ba per scopo la conquista deü'Ahissinia, ma semplicemente una rivincita per 1'onore •delia bandiera italiana, e il sicuro possesso dei territori oecupati, che non appartengono al Negus. » Nello stesso articolo il giornale inglese fa cenno delia presenza di aleuni cosaechi in Abissinia, ma aggiunge che il governo italiano non é disposto a dará a questo fatto •alcuna importanza. L'on. Bertolé Viale ha pregato il ministro No. Varias infame e sen^a cuore, noi non venderemo.il nostro cavallo, ámmesso purê che nemmeno uno dei nostri setlecento ritardarii. non mandasse pagare quello che -dWJtalia sacrosantamente è dovutu; no. malifiosissimo e mordacissimo, e inyidipsissimo Varias, noi non iasceremo di andãre a cavallo e di galoppo, dato purê, fe non concesso) che il sensu morale sia talmente generalmente pervertito, da far si che tutti i settecento eroi che ci devono, non abbiano nepmandmo a pur 1'ombra di coscenza e non che é di Ceno-.) Cesare, fche siamo quello sare, e a Dio (che é ii papa) queijo che é dei papa, che, vicéversa poi. noi é di Dio. No, credilo Varias, non polremo, se sara seritto nel lii.ro dei destino, rnorire di miseria; monre.mo p^rò a cavallo e di gaíoppo. a dispetto tuo e dt tutti gli scellerait vhe ci vogliono male E questo ti bj.sti. iniquo Varias, per oggi. Abbiamo veduta la croce, che le signore Brasiliane mardano al papa. E' una croce degna dei papa; e noi possiamo assicurare il mondo intero che nemmeno in fotografia Cristo non ha mai veduta uua croce co~.e questa, Ahi se Cristo quaudo saliva il Calvário colla pesante croce sulie spaüe, avesse potuto tirar di tasca uua croce come questa che le buone cattoliche signore brasiliane, mandano a S. S., Egli, Cristo, non sarebbe di sicuro morto in croce; perché da certi argomenti, anche i giudei d'allora si lasciavano persuadere ; e tanto é ció vero che i giudei di adesso non si lasciano persuadere che. da argomenti come quelli messi in croce sulla croce che le mai abbastanza lodate signore mandano al suecessore di S. Pietro; il qual suecessore, non fa nemmen per soguo il pescatore ; ma fa il papa, ch'e tanto buon mestiere, al cui confronto non valgono próprio nulla i mestieri di re o d'iaiperalore, o di presidente di repubblica. Ah I se mi si mettesse in croce sovra una croce come questa, che figura brillante non vi farebbe Fhk ! E' probabile che al momento in cui queste poche ma preziose righe faranno il giro delTuniverso, il simpático Flik, si troví in Juiz de Fora (giudice di fuori); in tal caso, le potenzeche vorranno direttamente avere a che fare con noi, potranno dirigèrsi alia sopradetta localitá, ove ci troveranno sempre pronti ai loro servizii » Alia será precedente la nnttina in cui Flik doveva «imbarcarsi ci trenou per «Giudice di fuori.i> un dispacci tele^raüco lo invitava fc sospendere 1' andata in quella citta, perché 1'«obbettivoj) per cui aFlik» andava, era, «fuori di Giudice» di fuori. Flik. II vescovo di Rio Janeiro e il giubileo papale D. Pedro de Lacerda pubblico in questi sriorni ma breve enciclica, raccoraandando ai fedeli la divozioni a praticãrsi per il giu bileo papale, in cambio delle quili otíerranno molte induígenze ehe il vecchio dei Vaticano in quesfoceasione si de_-nò prod i gare. Fin qui sia bene. Non vogliuma ia nessun modo opporci al santiménto de; csttoliei che vogliono tribuínre aí Copo deila Cr.stianità 1'omaggio che la fede loro isp.ra. Rispettiaruo la pietosa gara delle siírnore brasil iane che, auspice S.A. Ja Reggente, pro.moss.iro donativi per il povero prigioniero di Roma. Troviaiuo che quei donativi potrebbero essere impiegati in quaicosa di piü. utile o per il Brasile o per 1'ltalia, esistendo qui molti schiavi da liberare. e in Ilalia rnolti poveri da soecorrere. rimasti vittima dei cólera, deiTinondazioni e dei terremoti.-.; ma non vogliamo ingenrci in affari iniziati dalle sottane nere dei preti, e propugnati dalle sottane incoraparabilinente piú simpatiche delle gentilissime signore e signorine deli'alta aristocrazia brasiliana. L'orecchiuto prelato fluminense si permette però di entrare nel campo delia nosira política interna, offeiidendo_ il nostro sentimento nazionale, perché chi non riconosce Ruma come capitale d'Italia, non riconosce la nostra dignitá di nazione e vorrebbe ancora trasportarci nei tempi infausti in cui i popoli italiani erano schiavi dello straniero e dei governi teocratici. Ecco come si esprime nella sua enciclica il vescovo di Rio Janeiro: « Permetta Iddio che un papa cosi illustre, cosi sábio, cosi magnânimo, cosi virtuoso e di tanto prestigio come Leone XIII, ectn quanto prima nel godimento di quelia sovrana ind pendera che gli appartiene di diritto ed é mdispensabile per il Jiüero esercizio delia sua elevata missione, e per il bene dt tutto l universo (!!!)» No, D. Pedro de Lacerda ! non 1'hai da avere questa soddisfazione, te i'assicuriamo noi. Roma é intangibilel L'ha proclamalo He Umberto, e a questa frase appiaudi tutto solo, ma anche la il popolo "piü. Halianu, nun I vescovi ed ardei clero. eletta pane deila civèscovi stessi penisolu viv.ítij essi : il S. Feiice di nazione delia vita delia purê Napoli, ii Calabiana di Milano, e i prelati di Venezia, di Siena, di Firenze, di Piacenza, di CremoDa, di Livorno, di Terni, e di tante altre citià. non si commuovono, credilo, alie geremiadi vaticáne. Roma ha troppo guadaguato nei 1" anni di vita italiana, e il popolj romano che ritrasse tanti vantaggi dacché seutró nei godimento dei suoi dirnti», ben piü iegittimi dei diritti di conquista di Fipino il Breve, se ne müschia dei lameuti dei papa, o di chi vuol essere piü papista dei papa, come D. Pedro di Lacerda. Si, perché crediamo che un angeio nero dirige sempre le intenzioni dei pcnteüci li liberaie Fio IX ebbe infeiíçemente a lato Tesecrato Antoneiii, autore deli'invasioni strauiere m Itália per difendere il poiere temporale; e Leone XIII, che nelia sua encíclica deilo scorso inaggio si mostrava propenso alia conciliazione ueflniiiva fra lo Stau e la Chiesa, lie fu dissaaso Oal suo nuovo segretario il cardínale Rumpolla, che seguireoba le orma d'AutoneJli se... se. í tempi non fossero mutati, e se ia nazione che difese il papa dal L5-Í9 al 1870 non s'inver-^o^uasse oggi daver seritto quella brutta pagina nella sua stona. No, D. Pedro de Lacerda! Roma é italiana! La difendono colFarmi e col pensiero unanime 30 milioni d'italiaui, che non peruietteranuo gia.mm.u che torni ad essere la sede deiTi^norauza e delTuscuraütisnío! La salute di Benedetto Cairoli La aStella» di Mondovi pubblica alcune notizie sulla salute di Benedetto Cairoli, che va migliorando. Egli si recava il 19 novembre a Groppello, e, se il clima non fosse giovevole, andrebbe nella riviera Ligure. S. M. il Re. prima di partire da Monza gli ha mandato un affettuosissimo telegramma e gli ha offerto quella delle ville Reali che piü gli fosse stata gradita. Ma l'ou. Cairoli, pur gratíssimo a Sua Maestà ed a tutte le persone che gli offersero le loro ville, se si recherá in riviera accetterá 1'ospitalità fraterna dei suo amico e segretario nella campagna dei 1S66, il marchese Gian Maria Cambiaso, egrégio cittadino genovese. II Cambiaso possiede a San Francesco d'Albaro una bella villa, cui hanno dato 1'impronta dei loro gênio Galeazzo Alessi e Luca Cambiaso ; ivi, nel grandioso appartamento dei piano terreno, 1'illustre convalesoente passerí 1'inverno. ATTRAVERSO L'ITALIA Roma — U Papa inviò un dispaccio aí Principe imperiale di Germania çon voti arciveper ia sua guarig-ohej e incaricò 1' scovo di Gênova di inviarglí giornalmente notizie. Le fèrrovie accorderanno speciali bitrlietti di andata e ritorno a Roma pe^ giubileo.. e concederanno Ia riduzione del_50 0[0 alie Associazioni e comitive, purchèsi corapong-mo di almeno 200 persone. Era viva la preoccupaz'one, sia al Quirinale, sia al Ministero, e nei circoli politici per le notizie ncevute da San Remo riauardo Ia salute dei Principe Imperiale di Gennãrim. Giunse infatti il Principe suo figlio. d'ordÍ!je deiTIniperatore con un dottore delia R. Casa per un consulto che doveva tenersi daile sommíta chirurgichè ivi convenute. Pel 3S° cómp!;;'aano dei Principe ereditario vi fu riesvimeato a Corte. Esso íu nominaio lucgotenonte nel 5o fantena, e venne decoratõ colle insoirn- deli' Aquila nera pressa ta te da}i'ambàsciatoré di Germania, non chedelí'insegna dei Leone Neerjaudòse dal ministro oOianda. 13.il primo luglio al 31 scorso ottobre 10 riscossioni deli' erário presentano un aumento di 14 milioni sul corrispondente periodo dei 1886. Gênova—II console d'Austrh-Ungheria aottor Cario di Schorzer ha fatto dono alia .-'cuola superiora di commercio di una importantecollezione di opere e pubblicazioni relative ai traffici ed alie scienze geografiche. E' morto il prof. Ferdinando De Barbieri, nato nel 1824. Ali' Universilà fu condiscepolo ed emulo di Goff redo Mameli Erano eutrambi poeti e la loro fervente e generosa gari si compose sullo scarcio deiPanno 1847; allorchè il Tirteo genovese cantò 1'inno: aFratelli d'Italia...» che divenne tosto il canto nazionale delia rivoluziono italiana. II De Barbieri fu un sacerdote intemerato. Giammai egli rinnegó i suoi principii liberali; anzi segui tosto 1' evoluzione dei risorgirnento italiano ed ebbe un sincero culto per i grandi, che conquistarono 1* indipendenza e compirono 1'unità nazionale. La sua vita fu un apostolato continuo. ¦ 11 suo potente ingegno egli adoperó e consacro tutto ad educare ed íslruire i giovani e fu suo costante pensiero di allevare una "•ioventú degna delia risorta Itália. c L'ebbero ad insegnante il ginnasio civico, lescuoie tecniche di Gênova, la scuola normale femininile e la scuola superiore femminile Regina Margherita. Siraeusa — II consiglio provinciale ha direito il seguente telegramma al Presidente dei Consiglio: « II Consiglio provinciale riunitosi oggi per la pnma volta in sessione straordinaria delibera per acclamazione un voto di ossequente riconoscenza e d' ammirazione al1'Eccellenza Vostra che chiamata a reggere le sorti delia Nazione dalla üducia dei Re leale nulla ha obbiiato dei suo glorioso passato, dando ali' Itália un governo forte, autorevole, popolare ali' interno, ricercato e rispcttato ali' estero. Presidente: Conte Lan^a. L'on. Presidente dei Consiglio ha nsposto ringraziando, commosso, il consiglio provinciale di Siracusa. Bologna - II Comitato esecutivo deil'Esposizione di Bologna dell'anno venturo, alerer.do ad una proposta fatta da una ditta di Tunno, nei primi 30 giorni delFEsposizione porrebbe suÜa torre degli Asinelli quattro grandíosi fari elettrici. Ogni faro possiede una luce di 12,000 candeia, quindi complessivameDte 48,000 canàeieí pari alia luce di circa 3000 fiamme a »az, uu fascio di luce in una parola che,* a caièoli fatti, sara superiore a tutta la luce a gaz usata a Bologna. L'at*uazione di questa reclame veramente americana venne sottoposta ali-' approvazione dei Município. Vi cenza — Togliamo dal Giornale di Vicenja: Una lunga leUera narra questo fattarello che si asserisce awenuto in un paesello non lontano da Vicenza: 11 parroco dei sito dijde incanco al campanaro di raccoglier firme sulla famosa petiziona e il campanaro compié 1'incarico col maggior zelo. lunga Quando il parroco ebbe in mano la lista, tutto gongolante si mise a leggere ai presênti i nomi dei firmati. Ma che é che non è? il parroco diventa a a un trattó muto. Che cosa Taveva fermato? _ Questa sentenza scntta tra le firme: Kede hoc mundo ! gnum meum non est Firenze — Motiva nel giugno scorso a Firenze Hussein Pasciá un pezzo^ grosso che aveva il grado di generale nelPesercito tunisino, abbandonando una sostanza che si calcola a 18 milioni di franchi. Aveva vissuto a lur.go a Firenze che rifuardavacome sua pátria di adozione. La sostanza deli' iutestato sarebbe devoluta alia Reggenza di Tunisi, ma ora saltano fuori varii pretenti aü'eredità, un giovinotio e due ragazze. Tutti e tre pretendono di essere figli naturali dei nababbo tunisino. Le pretese deile ragazze sono poço fondate, ma il giovi* notto, che fu garzone al caffé Rosa, ed e conosciuto col nome di Pietro Pasciá, nome '.-¦':¦; V ¦ ) I L'1TALIA stampa di Porto Alegre è unanime in di- ma di 409 mila dollari, circa noveconto con-che gli sarebbe stato dato quando fu por- sicurezza promettergli un'utile occupazion chiarare che esso si e reso incompatibile ti di reis brasiliani, o lire italíane due rniiu caso dall'emigrare ovvero dissuaderlo tato ai trovatelli, diee di poter offrire le verso i membri dell'imporlante núcleo colo- lioui e contrario e di ; una Hussein quarantacinque mila. prove di essere figlio di 3 ° Fornire soecorsi in caso di disastri o niale, ove il maleonteuto è generale. sua cameriera, Ia quale è tuttora viContro Ia leg-g-c di loeazione — d'inferraità, sia durante il viaggio, sia dopo vente. BJnioBte e 5íe.i4»íieejiz:t — In Uru- La benemérita Societá Cenlrale d'ImmigraAnzi un avvocato di Firenze avrebbe lo sDarco; guayana» Rio Grando dei Sud, 1'importante 4.° Muovere una guerra implacabile, mi societá italiana — Unione e Beneficen^a zione ha chiesto ali'onorevole ministro deitrovaio presso quella donna quanti docu1' agricoltura, di non dimenticarsi, a bene menti bastano per provare Ia veritá dei- si permetta 1'espressione, ai sensali di carne ha contrattato coifarchifcetto Angelo Seio- delia causa deli' immigrazione, di domandaumana, i quali non rifuggono dal ricorreie ca Ia costruzione di uri tdirizio ad uso deliesue l'asserzione dei giovinotto. re al Parlamento riunione nolla lucri «turpis prossima ai sordidi mezzi, gralia»; riunioni, al prozzo di 17 mila franelii. piü Le altre due pretendenti reclamano Ia Ia rivocàzioue delia legs-p di locazione di •terza dureligiosa 1'assistenza 5.° Procurare vuole l'inil cameriere in quel- servigi dei 15 marzo 1879. parte, mentre Questa Sociela italiana è Ia rante Ia traversata, dopo lo sbarco e nei Ia città che avra un eclifizio prima beuchò poiché codesta tiera eredità. legge serve in Europa per Ia propaganda próprio, a stabiluoghi ove andranno emigranti di liPer 18 milioni vai ben Ia pena gli abbia digiá uu Panteon per gli associati. eontro il Brasile. lirsi. tigare I Aggiim-iiamo noi purê le nostre istanze Zucclieri e viai—u' onorevole Rodriche io vorrei In quanto al primo punto Napnli — L'acqua dei Serino continua 1'Associazione, tíiiva, ministro deli' agricoltura, ha deli- a quel/e delia patriottica Assòciazione, acgo contribuenti, oltre membri ai -a portare mala fortuna agli abitanti di avesse ancora dei membri attivi. Le altribu- berato di aprire nell' Agosto dei prossimo cioechè Ja rivoenzione delia suddetta legge Napoli. zioni di questi dovrebbero essere varie e ben anuo 1888, in questa capitale, una esposizio- non sia ihdugiala. Un grave sprofondamento si verificava distribuite. Innanzi tutto dovrebbero fon- ne generale di zuccheri o vini dei paese. A fin^e^rier-e B.irata «Tloes—??iamo .giorni sono nel viço Guardiã a Borgo dare comitati in tutti i propósito ii Centro deli'Industria e Com- informati èhe 1'ingegnare Manoel de Barata dei principali porti Sant' Antônio abate, nagionando delle vaste Regno ed anche deil'esiero, ove si imbar- mêrcio di zuechero, irivierá deliu círcòlári e Góes, atttiale ispettore speciale di terrelesioni al palazzo che ha 1'ingresso dalla via cano ai diversi provincie, ed ai colonizzazione nella província di Rio Gran gli emigranti, per riceverli, vegliarli, cotisoli deli' prpduttpri,;holíe Pontenuovo. Impero ali' estero, per Ia rimes- de dei consigliarli, prottegerli, aiutarli. Altri covnrrà trasferito pnr una comraissa di çampioni ui tutte lo qusiná di zueche- sione Sud, II danno proveniva dalla rottura di un raitati dovrebbero nei fondati essere nella porti província di Minas Gemes, esdi milistradale coliare dei tubo ri ed il consumo ali'estero. quaranta sendo soslilnito nella carica di Ispetíore - metri, per Ia condultura deli' acqua dei ove si dirige l'emigrazione italiana, per imL'espòsizioue vinícola conslerà doi cam- speciale dfiil" ihgegnere Ghris.tiuo da Silva pedire che ivi si rinnovitio gli rncõnyé• Serino. nienti ed i pericoli che si incontrano troppo pioni Ui vmi Jabbricati nel paese, con tutte Guerra, attuàlo capo delia Cornmissione dí le informazioni sulla qualitá, quautilá. va- misurazione lâvorno — EVfinita 1'inchiesta pel fat- spesso nei porti d'imbarco. di lofcti nella ex-colunia Caxias. •to dei mutilatori dei monumento ai marAd attuare il secondo punto occorrerebbu nela, processi di coltura, \ i.,iiicazioue a conUna S{?«o3a — A Tunisi. a Tripoli, in ti ri livornosi, da noi raceontato a suo che J'Associazione si pouesse in relazionu servazioiie, prezzi-, çampioni delle yiti piü Egitto, dappértutto ove le colonie italíane tempo. non solo col governo italiano, ma anche coi comum ueiie i.one iu coitivazione, infurina- sono di un' iraportanza relativamente assai zioui sul cluna, Pare vi sia compromesso un pubblico im- varii goverui americani, per dare ali einipesizione topográfica, teminferiore alla colônia italiana di Rio de Jaed altri risulfenòmihi dei meteoil vendicarsi quale per piegato grazione nazionale una direzione lógica e peratura, piuggio neiro, esislono scuole, sussidiátè dal govertato delTimprestilo di denaro chiesto ad pratica, per impedire che 1 poveri couta- rologici, ecc. La ueliberazione deli' onorevole ministro no. Sappiamo che una scuola ilalianar s'é da un suo parente, custode dei cimitero, scris- dini, quando giungono in America,-si tro-se al medesimo varie lettere, minaccian- vino incerti sul luogo ove recarsi e possano menta le nostre lodi, poiché dalla futura p co tempo aperta in questa capitale, e che conta, dicono, a quest'ora, uua settantina ¦dolo. fare una cattiva scelta, foriera di guai in- lUosua, le due industrie frutteranno iiumen- di studenti. . Risulta .dalPinchiesta, che nel giorno e terminabili per loro e per Ia loro povera la- si benelicii. . Perché, demandiamo noi, i fondatori di nelPora in cui H'compiò 1'atto vandalico miglia. Cosi si oiterrebbe inoltre che le Alovimeiiío d' immigraniiti — Nel scuola non si fanno avanti, onde otte«egli trovavasi nel cimitero. Le lettere in nostro colonie agrleole fossero questa Ia settunaua scurs.i raliugiamento delfisola nere piü prospere, che il governo li appoggi in tutto quel.questione sono nelle mani deli'autoritá. meglio organizzato o muggiormente in gra- dei-Fiori, ebbe uu niuvímeuto di lo che sia ragionevolmeute possibile, onde Credesi che 1' impiega o sara licenziato do di ricevere aiuto e prolezione dal go- 1300 immigranii, esseado ottimoquotidiano lo stato saquesti síbrzi generosi siano coronáti da un dalTimpiego, ma non condannato, per man- verno nazionale. uilano. — Durante il mese di novembre scorso suecesso fdice ? cànza di prove. 11 terzo punto ha purê moita importanza «Pulsate et aperotur vob's:» ed il goverdue ai prece- entraróuo neil'alloggiamento di d.Paolo407Ü no, ne siamo certi, non fará orecchio Vcntimi^Eia — Nella mattina dei 14 e si counette strettamente da novembre, malgrado una pioggia torren- denti. Dovrebbe 1'Aasociazione aver cura immigranti, di cui 1978 sponcanei e 2.092 mercante, tnittandosi d' una cosa tanto giuziale, era arrivato da Cannes S. M. 1'Impe- che gli emigranti fossero o accompagnali inti-oaotti dalla Societá Promotrico. Si stabilirono nella capitale 437; rimase- sta e tanto irapoitanio. ratore dei Brasile, che si reco in carrozza durante il viaggio da un membro di essa a Pordighera per incontrarsi col principe od almeno raccomandati a persona.di íidu- ro ueiralIJoggiamenlo 1.48S e partirono per varie loca li ia delia província 2.145. imperiale di Germania, il quale é in trat- cia, che li soecorresse in caso di bisogno. Nel numero totale d'immigranti vi sono L'Associazione dovrebbe purê cercare .tamento a San Remo. L'lmperatore riparti Ia será di quello che nei luoghi ove fossero agglomerati i co- 3 854 italiani e 129 portoghesi. loni italiani non si lasciassero gli ammalati .-stesso giorno per Cannes. turataliam di JSuenos-Ayires-La Mantova - — Sono partiti per Costa in abbandono e si solievassero coloro, che colônia italiana di Buenos Ayres organizzò II inaugurerá ie festo dei suo giubiun infortúnio avesse ridolto alTindigenza. una Rica 700 contadini. festa a beneficio dell'ospeda- leo ilpapa grandiosa Io risultato, ò gennaio 18S8, celebrando Ia messa — Venne inaugurato a Saileto di Suezza Ma per ottenere questultimo Ie italiano. nella sala delia Benedizione, soprameglio venga gran che 1'emigrazione necessário un ricordo marmoi-eo ai prodi caduti nelle La festa frutto centomiía lire. stante alla porta principale di San Pietro, e -.giornate dei 5 e 17 luglio 1866 espugnaudo regolata, e che gli italiani non si disperdaQuesto fatto, che nou ha. duopo di com- dopo si recherá ad assistere alla cerimonia •á forti di Borgoforte. no in piecoli gruppi per 1'iinmenso coali meuti, dwnostra sia oflicace e quale d'apertura delia Esposizione Naticana. II monumento, consistente in un gran nente americano, nia si riuniscano in forti e appoggio meriti quanto il patriotisimo di quella Contemporaneamente, nella chiesa di nostra benemérita colônia. piedistallo con trofei militari, sormontato ben ordinate colonie. S. Andréa al Quirinale, dove il Papa, nel alTenergicâ riferisce 11 quarto púnio si da un obelisco tutto in mnrmo bianco e 1838. ha detto Ia sua prima messa, un carSposi—Ricevemmo Ia Per far dei bianchi. di repressione delia tratta partecipazione rosso di Verona c opera dello seultore vecosa *pratica in questo senso 1'Associazione spoaalizio dei distinto e stímàto giovane dinale celebrorá pontificaImente una grande .ronese Spazzi. L' inaugurazione riusci solenne sotto Ia avrá senza dubbio bisogno deii'appoggio Alberto Augusio de Alencastro Pitanga col- messa solenne. Corre voce poi che Sua Santità impartirá 'direzione dei sindaci Boni di Suzzara, Dal- efficace dei governo, il che io credo non surà Ia gentiiissiina signorina D. Maria Helena Ia benedizione al popolo dall'alto dei balLimpo Pitanga. a niido le . J'Oglio di Motteggiiina e Negrini di Bor- per mancarle qualora si mettauo cone interno di S. Pietro. Ai sposi '¦ le nostre felicitazioni. che, e suecedono ora cose giovani laefande che per goforte. rimungono scouoinclifferenza, ia flSiUjlioteca J^aziosaale—Abbiamo rigenerale Torino — Nella chiesa di S. Dalmazzo cevuto un opuscolo conlenente gli Annaii -a Torino si celebrava una messa solenne sciute. In un secolo come il nostro, che trae. delia Biblioteca Nazionale di Rio Janeiro, per Fanniversario delia morte dal commen- vauto delia sua civilità, e che si gloria a pubblicati sotlo Ja direzione dei dottor João diftore avv. Giordano. buon drilto di aver soppresso Ia tratta dei de oaldauha da Gama. La chiesa era affollatissima, con uo gran devesi a ogni costo ottenere clie i E'questofil volume Xll.corrispondénte alSecondo il «Bulletin Financier Interna-concorso di signore dei Pai tra aristocrazia. negri, bianchi non sieno valutati da meno dei po» 1' anuo la84-18;5, e,d é diviso in due tional», il «déficit» italiano nel 1887-88 parti. I sacerdoti alPaltare già erano in funzio veri pagani delTAÍnca e che le dorme ed i La prima descrive Ia biografia di Frà Camil- ascenderá soltanto a 70 milioni, che rapne, quando ad un tratto un giovane ben fanciuili italiani nou sieno piü a lungo lo di Monteserrate, deli'ordino dei benedetle spese straordinarie per Ia vestito, lungo, senza baffi nè barba, con esposti a tanie sciagure. No, 1'Italia e ii suo tini, dali' íllustre senttore dott. Kamiz Gal- presentano spedizione d'Africa. lo aumento dei bilanci un naso piuttosto prominente (in una pa-non possouo e non debbono perníèt- vãu. La seconda é una notizia ed analisi delia rola corne S. Luigi .Gonzaga) salito sopra governo guerra e delia marina e il pagamento sieno impunemente cohtinüate tali iu- degli scriiti di quel frate, tore degli antichi debiti ferroviarii. una pança cominciò a gridare: «ecco, io degnità, e iíingraziamo Ja gentilissima offerta. par questo lato 1'opera delTAssoA questo «déficit» si provvederebbe mevede il cüore di Gesü, mi rapisce, io yolo cristiana, salutare, uavvero sara ciazione diante Buoni dei Tesoro rimborsabili in un in paradiso con lui». Ed allungando le Cattedra d'italia»ò.—E' stata die laverà il nostro paese da palriottica decennio al massimo. braccia voleva slanciarsi in cielo !... altamente io disonora anche chiara tadei vacante ia cattedra di lingua itaun'onla che Non è a dirsi lo stupore ed il parapiglia liana Collegio-Convitto D. Pedro II, presso le estere nazioni. avvenuto nella chiesa. che eru retta da monsignore Gregono LiIn questo puntó interveunero gli agenti paroni.' di P. S. i quali, visto,di che si trattava, S. A. Ia Rebente. -Sabato scorso /accompagnarono sènz'altro il fanático S. è partita per Petropolis S. A. Ia Principessa Luigi al vicino Ufficio di P. S. delia seReggente. -^zione Moncesio. Con questo titolo il «Capitan Fracassa* .Sua Altezza si tratterrà in Petropolis du^ assennato articolo, di cui ci basta pnbblicò rante Ia stagione estiva, e verrà a Rio Ja- il seguente brano, per provare che sostiene !>. Pedro II. e il papa, —Un Jaconi- neiro nei giorni di conferenze ministe- una tesi molto simile a quella che abbiamo sostenulo in oceasione dei processo dei co telegramma deli' «Havas»riportó inque- ria li. sta settimana che il papa non avrebbe riceCompagnia Milone.—La compagnia nostro stimato connazionale Vincenzo Amavuto 1'imperatore dei Brasile, se questi vi- lirica italiana che per un mese ha dato bile, qui in Rio Janeiro. « L'assoh.zione dei conte Patellani non sitasse il re Umberto. dellee rappresentazioni nei teatri di questa Fortunatamente venne poscia smentito, capiitale per conto delPimpresa A. Naghel, è uno scandalo, come sostengono molti gior-DA M0NSIGNOR G B. SCÁIABRINI, perché altrimenti non sappiamo quale com- e che attualinente si esibisce nel teatro nali milanesi; non è uno scandalo perché VESCOVO DI.PIACENZA. mentario adduTe, indegnati sulla sistema- S. José, di S. Paolo, sotto Ia direzione dei- non é un fatto straordinario, anormale. Io tica irreconciliabilá dei papato. 1'artista Milone, ha riscontrato in questi credo che i giuiati di Milano abbiano ri(Continuazione dei n. ji). Se fosse vero. dovevamo confldare única- giorni- un suecesso nell'esecuzione deií-ifp- sposto come in idêntico caso avrèbbero rimente nel buon senso dei monarca brasi- plaudito. spartito. Ruy Blas dei maestro sposto quelli di altre cittá. « In qualunque circolo di assise, il conte liano, che non avrebbe giammai servito di Marçhétti. Come provvedere? istrumento alie mene dei clericali, per ofGli artisti Garbini, Ravagli e ia Rastelli, Patellani sarebbe stato mandato a casa; Come: già si é visto, i bisogni cui vanno fendere, nella persona di re Umberto. Ia che accattivaronsi le buone dol pub- non giá per i suoi quarti di nobilitá, perr «oggetti i nostri emigranti si possono divi- nazionalitá italiana, incarnata nella casa blico paulistano, riscossero grazie entusiastiche ché dopo tutto io non credo che questo -dere in due classi: morali e"materiali, ed di Savoia, eolla sua sede in Roma. signore provenga direitamente dai cavalieri ovazioni. io yorrei che un'«Associazione di patrodelia Tavola Rotonda, non per i suoi denaColônia D. Isabella — Circa duemiOnorifieenza.—II Governo Imperiale ri, rfato» sorgesse in Itália, Ia quale fosse a un Ia italiani dimoranti nella fiorente perché non é, ch' io, sappia, ün nuovo tempo religiosa e laica, sicchô a quel du- D. Isabella, in Rio Grande dei Sud. colônia ha couférito il grado di cavaliere dell'Or- Creso costui; ma perché Ia figura meno iinviaro- dine delia Rosa al Sig. Emanuele Agrenta,' plic3 bisogno pienamente rispondesse. gnobile, fra tutti quei personaggt che hanno a S. E. il sig. Marluscelli, II campo che si presenta airazione, guar- nistro di S. M. il Re d' Itália, onorevole mi- vice-console dei Brasile a Gênova. E' codesta una onorifieenza meritatissi- no concorso alla formazione dei dramma presso il.go• data lá cosa dal lato religioso, ó vasto assai; verno-brasiliano, una rappresentanza contro ma, poiché il Sig. Emanuele Agrenta, nella giudiziario, certamente era quella deli' acma non é men vasto, se Ia si consideri dal 1* ingegnere Júlio da Silva Oliveira, capo carica di autoritá consolare ha sempre reso cusato. » lato econômico. delia Commissione di misuramento di lotti ingenti servigi ai brasiliani di passaggio o Compito infatti di detta Assòciazione vor- in dimornnti a Gênova, ed é un leale servitore quella località. rebbe essere, come giá indicai, quello dí L' ingegnere Júlio Oliveira, in vista delia dei Brasile. ^provvedere agli interessi spirituali e ma- rappresentanza dei coloni, non II Sig. Agrenta, al quale porgiamo le nopuò assoluteriali dei poveretti, che. abbandonano il tamente continuara ad oecupare ia carica di stre congratulazioni, é stato in altri tempi luogo nátio per attraversare Toceano; capo delia | Rio. 16 Dicembre 1887 Commissione, Ia quale richiede negoziante in Bahia. -quindi: un uomo calmo, indifferente &ile lotte poliCAMBIO Interprete—Per ricevere gPimmigran1.° Sottrarre gli emigranti alie specula- tiche, iraparziaie, giustiziere, e attenditore ti nella Barra do Pirahy e dirigerli al destiLondva. zioni vergoguose di certi agenti di emigra- delle giuste reclamazioni che 23 1/8 gli vengano no che volessero seguire, è stato nominato zione, i quali, purdi guadaguare, rovinano fatte. Parigi ;.. 410 materialmente e moralmente gli infelici che Speriamo che il saggio governo dei Bra- üjuale interprete delia Direzione Generale Itália 413 e 415 •cadono nelle loro reti.; sile, considerando le giustissime ragioni ad- delle Terre e Colonizzazione il sig. GiusepPortógallo Carotto. 232 e 233 2.° Istituire un ufficio che prepari quanto dotte da duemila coloni italiani, porra ter- pe occorre pel collocamento degli emigranti, Amburgo 509 e 510 mine alie continue angherie di quell' ingeMew líork-Durante il mese d' otsbarcati che sieno nei porti d'America, di gnere verso Nova York, abitanti di D. Isabella. 2$160 gli tobre scorso Ia compagnia di assicurazione Ita guisa che ogniqualvolta un italiano si indiA propósito deli' ingegnere Júlio da Silvajdi vita « New York Life insürance »'ha paMetolli: Vendita Compra íTizzasse"aH'Associazione, questa potesse con UUveira non vien meno rieordare, che Ia "gato per siuistri in diversi luoghi, Ia som- Lire sterline 10j?400 10J536O- Giubileo papale La situazione finanziaria II verdetto di Milano GAZ2ETTIN0 LOCALE L'emigrasione italiana in America COMMERCIO • • • a • L'1TALU ># _;\ ———¦——¦^¦¦g ALLA Annniibi «llllhv x li! raf I NOSTRl_AGENTI te L'amminislrazione riconosce debitamente fatti, nella provincia ai S. Paulo, i pagamenli d'abbonamenú ai seguenli signori: Rua Visconde Rio Branca Campinas - Giuseppe Breviglieri. Santos — Nicola Tavolara. «fundialiy — Raffaele Rossi. Limeira — Francesco Farani. Piracicaba. - Prof. Giovanni Scolari. MoKy-Mirim — Ângelo Cassiani. - Michele A. S. J.»âo do Rio Claro Rinaldi. - Dr. Felice S. 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Atteso da Santos, fino al giorno 31 dei corrente partirá dopo l'in- 33 "» o^ dispensabile permanenza per 3^ £^ lii I El DI BAHL1A, TENER1FFB, Pane fabbricato alluso italiano con farine di prima qualitá 162 RUA DA AMERICA j()2 RIO JANEIRO ltalo-Brasileiro rettore di questo acreditato o|Il — ,°ido situato in magniGco locale R o quA Senador Euzebio is. 142— Siluale gode.Ia stima di molti padri di famiglia brasiliani, per 1'educazione e istruzione che elargisce a loro figli, spera aver parimenle Ia fiducia degli italiani che volessero istruire i loro figli nel pátrio idioma. Il direttore, Dou. Emílio Galdi. ? I'i—i co *~tr< E=3 2.n 2. -D .. c/J ç>3 SS Çg CD n Q5 • >^ 53 ^ . ST AtteíO da Marsiglia e Gênova fino alia fine dei corrente mese partirá dopo l'indispensabile permanenza per Montevideõ e Buenos-Ayres 34 da Alfandeg-a Rua 3 aradata .-,,'¦¦>. -. ti Si da uno biglielli di passaggio d andala e ntorno con ribasso dei °/0 20 tór Ia Ia, 2a e 3a classe. Le persone che d:siderano far venire passeggieri dlEuropa pagheranno qui il passaggio rilirando una letlera di credito e nel caso che non si eílellui il viaggio verrá loro reslituito integralmente Timporlo. Nel caso diquarantena in Europa, le spese dei passeggieri di lerza classe saranno per conto delia compagnia. Per maggiori informazioni dirigersi agli Agenti: Fischer, Fernandes e C. — S. Paulo. (Casa Garraux) D. Calderaro. — S. Paulo. Karl Vaiais e C. — Rio de Janeiro, Karl Vaiais e C. — Santos, >—————— mm " ' ¦ "™"™"TT" Tipografia dell' «Itália» — Becco do Eisco 1 -a '-. ro S s ^ . -*5 C/j r: P3cb L_J C=ís- TI CD o- b I ffl III ¦¦II1M ¦¦¦'!• gSh=>'< ^"^" g~SEEr—r:'' . «3 . ' • ¦. -*- <í AGOSTINO PAPERA MAGAZZIN0 ITALIANO DI COMMESTIBILI PREZZI MODERATISS11 ' ' ' : I o^ra ¦" * ^ €om«ft<Ii<à per |msseggier5 ál l,a J8> 3* ciasse Si lúUáciano biglielli di passaggio per passeggieri dalfllalia al Brasile comro deposito dei relativo importo obbligandosi alia integra restiluzione quaíòra il viaggio non venisse elleltuato. © ritor-iio si aooorda il 20 OxO cli Sxvi l>iu,liettl ribasso. ¦ Jü -. .'".':'¦¦"" w. L E-°^ —' " § | ira - - ; ... V ' .2. ír^-n^ ""t s £s 9= 34 "t O 2- -" rr> a-^^g-osrtH po — SL^Q-mre.. •LO SPLENDIDO VOPORE I , *<H ri T^ ** f—.t-' a 23 fi '"""" CO í? ?*¦ 3 1 .. r~. £hí =—• £r-1 ™|_, _ SOtaraigU*» Owwv«# W*f #Si Saliraior$ Canso Collegio GENERALE &<iM%m RUA DA ALFÂNDEGA 11 E 13 PRAÇA DA ACCLAMAÇRO " SALAMI — PROSCIUTTI —MORTAOELLE CACIOC.VVALLO — CONSERVE DI PEPERONI^ ELKNET BRANCA E VERMOUTII DI TOKJNO' Per passeggieri ed altre informa zioni dirigersi AGENZÍA garantiu? ITALIANI PRODOT/n Gênova e Napoli f T)á lezioni particolari di qualunque islru mento a fia to. ^5 VINI K .- !8iá? Antica Banda di Musica prima qualitá; v»."^-^--' MEDICO Dr. Álvaro Caminha Filho 33 Rua Primeiro de Marco 33 LA VELOCE 21 Salvatore Spioelli II célere, nuovo e grandioso v^pore postale E per le altre provincie i seguenti signori: Curitiba —Dr. G. Borromei e G. Corghi. Juiz de Fora — Prof. G. Cervini. Talencaè —G. Colli Badino. Lauria & IrPernambuco. — Francesco 10 n. mão, rua da Imperatriz do Sul) Colônia D. Izabcl (Rio Grande Luigi Casanova. ReRio Grande do Sul. - Ambrogio vello. ( . do Petropolis - Adolfo Benedetti, rua 28. '¦¦''?¦;•'••¦ n. Imperador i teo ^^ 75 Rua Stã. Iphigenia l| S. PAULO IB I 1 p