Rassegna Stampa di
giovedì 16 aprile 2015
SNALS / CONFSAL
Corriere Romagna di FC
Il Risveglio
La Gazzetta del Mezzogiorno
- Ed. Basilicata
La Nazione - Ed. Empoli
La Provincia (CR)
Messaggero Veneto - PN
Repubblica.it
16/04/2015
Gazzetta del Sud - ed. CS
Testate on line
Corriere Fiorentino
Il Mattino di Padova
LA SICILIA
LA SICILIA
Adnkronos.com/IGN
15/04/2015
Borsaitaliana.it
15/04/2015
16/04/2015
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16/04/2015
16/04/2015
15/04/2015
NUOVI ISTITUTI COMPRENSIVI, NETTA BOCCIATURA DEI SINDACATI
II "MANIFESTO DEI 500" ARRIVA ANCHE A RIVAROLO
LA SCUOLA CHE VORREI CONVEGNO REGIONALE
LAVORATORI: AL PONTORMO ASSEMBLEA NO STOP
RETE SCUOLE CREMA CONTRO LA RIFORMA
SCUOLA, TRECENTO PRECARI SONO PRONTI ALLO SCIOPERO
MARINA BOSCAINO - UNIAMO LE LOTTE PER DIFENDERE LA SCUOLA
PUBBLICA
IL CORO CONTRARIO DI 500 DOCENTI
ARTICOLI PRESI DAL WEB
UFFIZI E ACCADEMIA CHIUSI IL PRIMO MAGGIO
INDENNITA', ESPOSTO CONTRO IL RETTORE
"POCA SICUREZZA NEGLI UFFICI GIUDIZIARI"
ASSUNZIONI E CARBURANTE: ALTRA POLEMICA SULLO STABILE
LA PROPOSTA CONFSAL VIGILI FUOCO, OPUSCOLI E CAMPAGNE
PER SICUREZZA NELLE SCUOLE
TRASPORTI: CALENDARIO SCIOPERI PROCLAMATI
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
la Repubblica
la Repubblica
la Stampa
16/04/2015
Italia Oggi
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Libero Quotidiano
Panorama
Avvenire
Famiglia Cristiana
16/04/2015
Famiglia Cristiana
Cronache del Garantista
Il Fatto Quotidiano
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il Mattino
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Popotus (Avvenire)
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Panorama
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Il Piccolo
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16/04/2015
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22/04/2015
16/04/2015
19/04/2015
16/04/2015
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22/04/2015
16/04/2015
16/04/2015
16/04/2015
DECONTRIBUZIONE, RESTYLING NEL 2016
CONTE IN CATTEDRA: LA SCONFITTA E' LA MORTE APPARENTE
IL CAPO DELLA POLIZIA "MAI PIU' UN'ALTRA DIAZ"
LA SPESA PER LA SCUOLA
FALO' DI LIBRI ISLAMISTI IL PUGNO DI FERRO DI AL SISI NELLE
SCUOLE EGIZIANE
ITALICUM, COSI' RENZI SFIDA IL PD
TRE MILIARDI ALL'OFFERTA FORMATIVA
CROLLA TUTTO: ANCHE L'ITALIANO
PANORAMA D'ITALIA
L'ONU: "SCUOLA NEGATA PER 21 MILIONI DI BIMBI"
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, QUEL PONTE VERSO IL DOMANI
INCERTO
IL LEGALE
CROLLI A SCUOLA, PIOVONO PIETRE ANCHE ALL'ASILO DI SANREMO
CROLLO DELLA SCUOLA A OSTUNI (BRINDISI): CINQUE INDAGATI
E A SCUOLA SI INSEGNA ANCHE LO SPAGNOLO
FIGLI SVOGLIATI? TUTTA COLPA DEL DNA
DAL PROGETTO ALLA VENDITA, I SEGRETI DEL MARKETING
CULTURA IN CLASSE
"SCUOLE APERTE TUTTO L'ANNO PER FAVORIRE SPORT E CULTURA"
EDUCAZIONE FISICA A SCUOLA POCHI I PROF PER LA RIFORMA
FUORI IL BULLISMO DALLA SCUOLA
NIENTE DIRITTO DI VOTO PER I PROFESSORI POCO PRODUTTIVI
A LEZIONE CON LA CARD
DESIGN-TEACHING TO LEARN
PERCHE' POSSIAMO VINCERE LA SCOMMESSA
IL MISTERO STEFANIA GIANNINI, AVULSA E CONFUSA, CHE
RESTERA' LA MINISTRA "BASITA"
GIOCO DEL RISPETTO, DIFESA BIS DEL MINISTRO
la Stampa - ed. Torino
16/04/2015
REGALARE LIBRI, LA MISSIONE DELLA TORINO CHE LEGGE
Economia, Lavoro, Previdenza
il Sole 24 Ore
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il Sole 24 Ore
Corriere della Sera
Corriere della Sera
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16/04/2015
MF - Milano Finanza
MF - Milano Finanza
Italia Oggi
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il Giornale
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Il Secolo XIX
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16/04/2015
16/04/2015
16/04/2015
16/04/2015
"NESSUN TAGLIO ALLE PENSIONI OLTRE I 2MILA EURO"
RIFORMA PA, SUI SEGRETARI COMUNALI C'E' L'INTESA
I TRE ANNI SPRECATI PER I FONDI BILATERALI
PENSIONI UNA SOTTILE TORTURA
"PENSIONI SOPRA 2.000 EURO, NIENTE TAGLI"
CASSA INTEGRAZIONE, CONTRIBUTI MAGGIORI DA CHI LA USA DI
PIU'
DRAGHI: NESSUN RISCHIO DI BOLLA
BOERI TRA VOGLIA DI FARE E OTTEMPERANZA AL MANDATO
MUTUI E REDDITI NOTA DOLENTE
ISCRITTI AI SINDACATI ALLA CONTA
STATALI, BOCCIATO IL DIRIGENTE CHE DA' A TUTTI VOTI MASSIMI
POLETTI: "NON SI TOCCANO LE PENSIONI ALTE"
"NESSUN TAGLIO ALLE PENSIONI SOPRA I 2000 EURO"
A VIOLA BONUS DI 1,2 MILIONI DI EURO
Int. a M.Predari: "CON L'AIUTO DEL DESIGN SI PUO' LAVORARE
MEGLIO"
IL DEF NON CAMBIA VERSO ALL'ITALIA
IL DRAMMA SUD IN AULA, IL GOVERNO DICE SI' A TUTTI
DIAZ, TORTOSA RISCHIA IL LICENZIAMENTO
DRAGHI: IL QE FUNZIONA, ANDRA' AVANTI BLITZ DELLA EX FEMEN,
CORIANDOLI E URLA
Int. a M.Monti: "GIUSTO FRENARE GLI ABUSI PER TUTELARE I
CONSUMATORI MA L'EUROPA DEI POPULISMI RENDE TUTTO PIU' …
PARTE IL 730 COMPILATO 100MILA UTENTI IN UN GIORNO INTOPPI SU
PIN E PROCEDURE
"L'IMPEGNO DI FCA ITALIA CONTINUA"
LA CORSA NELLO SPAZIO PER RILANCIARE LA CRESCITA
Data
I il RlSJ'EfìUO
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UN
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«Fermiamo il Odi Renzi»
Il "manifesto dei 500"
arriva anche aRivarolo
All'iniziativa
ha aderito anche
Marina Vittone
RIVAROLO - Marina Vittone, capogruppo in Consiglio comunale
per Rivarolo sostenibile ha aderito idealmente al presidio tenutosi il 9 aprile con assemblea
pubblica, sotto la sede della Rai,
promosso nell'unità dalle sigle
sindacali Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilal quale hanno partecipato
anche numerose associazioni e
gruppi.
La manifestazione come è noto intendeva "dar voce al dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo della scuola" in
merito al Dd! Renzi. Un dissenso
che, nell'occasione, si è espresso
chiaramente tra i dirigenti sindacali e i moltissimi insegnanti
presenti, con l'esiger.za primaria
condivisa da tutti di contrastare
il progetto del Governo, assicurando nello stesso tempo, con un
decreto distinto, l'assunzione di
tutti gli idonei dei concorsi e di
tutti i precari.
E sempre sul tema, il 22 aprile, il "Manifesto dei 500" farà il
punto della mobilitazione per
imporre il ritiro del Dd! e un decreto urgente per le assunzioni
anche a Rivarolo, con un'assemblea pubblica che si terrà alle 21
presso la sala congressi dell'Hotel Rivarolo, in corso Indipendenza 76.
m
Marina Vittone,
capogruppo a
palazzo Lomellini
della lista Rivarolo
Sostenibile
L'incontro, che si annuncia
caldo, viste l'attualità e l'importanza del tema, sarà introdotto
da Lorenzo Varaldo, coordinatore nazionale del "Manifesto dei
500", che altro non è che un'associazione di insegnanti e genitori
che si sono appunto mobilizzati
in difesa della scuola pubblica.
Costituitasi nell'ottobre 1999 al
termine di tre assemblee pubbliche a 'lbrino, Abbiategrasso (Mi)
e Lodi, l'associazione ha raccolto
via via adesioni in tutta Italia, realizzando assemblee, conferenze, delegazioni in Parlamento e a
Palazzo Chigi, partecipando alle
manifestazioni degli ultimi quindici anni, naturalmente sempre
in difesa della scuola pubblica.
Ha da sempre legato le questioni della difesa della libera professione di insegnante con quelle della difesa della qualità della
scuola come diritto e conquista
fondamentale della democrazia
e della Repubblica. L'azione per
l'unità per il ritiro dei vari progetti distruttivi adottati dai governi è da sempre al centro delle sue iniziative. Per maggiori informazioni e contatti: www.manifest0500.altervista.org. (a.m.)
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Quotidiano
Data
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ORGANIZZATO DALLO SNALS
La scuola che vorrei
convegno regionale
III Organizzato da Confasalform
e Snals, si terrà oggi nell'Istituto tecnico commerciale e
per geometri Loperfido-Olivetti, in via Moro, dalle 9.30,
un convegno regionale sul tema "La scuola che vorrei: approfondimenti e proposte sul
Ddl in discussione parlamentare". Relatori Franco Galgano, Osvaldo Carnovale, Lucia
Fiore.
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16 aprile, 2015 - 08:17 -
Riforma della scuola: il personale scolastico della provincia di Lecce si
rivolge al Prefetto
di redazione inviato da Gianfranco Palmariggi
I lavoratori della scuola della provincia di LECCE, riuniti in assemblea il giorno 13 aprile 2015 per
approfondire i punti salienti del DDL sulla scuola presentato alla Camera dal Governo, hanno
espresso perplessità e disapprovazione per i cambiamenti proposti con tale DDL; cambiamenti che
sembrano ispirati semplicemente dalla volontà di voler cambiare la scuola “comunque e subito” e
che, di conseguenza, evidenziano il carattere dell’improvvisazione nella stesura di un testo
continuamente rimaneggiato e che sembra reggersi soprattutto sulla convinzione che per fare
funzionare meglio la Scuola sia sufficiente e necessario modificare la governance, aumentando i
poteri del Preside-manager al quale affidare, in assoluta solitudine, la gestione burocraticoorganizzativa nonché la pianificazione didattica.
Alle comunicazioni dei segretari provinciali delle cinque sigle maggiormente rappresentative sono
seguiti numerosi interventi, tutti fortemente critici, da parte dei docenti partecipanti all’assemblea.
Gli interventi hanno evidenziato, all’unanimità, come una legge di riforma di tale portata non possa
essere adottata in tempi così ristretti, senza il coinvolgimento o, peggio ancora prevedendo la
sudditanza di chi nella scuola vi opera con competenza, dedizione e riconosciuta professionalità.
Di conseguenza, il personale della scuola chiede e si aspetta dal PARLAMENTO una distesa ed
approfondita discussione del D.D.L. e l’approvazione in tempi più adeguati, con l’inserimento di
numerose e sostanziali modifiche al testo del Governo.
In particolare:
a) Non condivide il rafforzamento del ruolo del dirigente scolastico così come richiamato all'art. 2.
L’autonomia scolastica si rafforza dando centralità alla didattica come “garanzia di libertà di
insegnamento e di pluralismo culturale” (DPR. 275); la progettazione dell’attività educativa nella
vera scuola dell’autonomia rientra nelle competenze del collegio dei docenti (le cui funzioni devono
essere rafforzate e modernizzate) e non può essere concentrata tutta nella figura del dirigente
scolastico. Occorre puntare su una organizzazione per dipartimenti e su figure professionali
provenienti dall'area docente che abbiano compito di coordinamento e promozione delle
innovazioni, di valutazione, formazione e ricerca. Bisogna riformare i compiti del consiglio di
istituto. La galassia scuola si regge su un delicato ma efficace equilibrio dei diversi soggetti che in
essa interagiscono.
b) Non condivide l’impianto previsto per l’assegnazione dei docenti all’organico dell’autonomia. È
una modalità farraginosa e di difficile applicazione in cui prevalgono le esigenze di contenimento
della spesa. Prevedere l’utilizzazione del personale prioritariamente per le supplenze brevi annulla,
di fatto, la progettualità educativa della scuola. Da rivedere anche le modalità di assegnazione del
personale. Assegnare ad un’unica persona, il dirigente, il potere di scelta e di chiamata da un albo
territoriale contrasta con la specificità del sistema scolastico. La didattica rientra nella
professionalità docente e nella specificità del processo educativo. Le relazioni con gli studenti, la
personalizzazione dell'insegnamento, la libertà di insegnamento non possono essere indirizzate dalle
scelte del dirigente scolastico.
c) Non condivide l’attribuzione di poteri esclusivi alla figura monocratica del dirigente scolastico
anche nell’assegnazione della retribuzione accessoria, nella valutazione degli esiti formativi e delle
metodologie didattiche in assenza di strutture valutative e di supporto specificamente formate e
professionalmente competenti.
d) Condivide, per quanto riguarda il piano delle assunzioni, l'obiettivo di porre le basi per un
effettivo superamento dell'attuale sistema che ha prodotto precariato e generalizzata incertezza per
il sistema e per il personale. Ritiene utile una modalità transitoria di stabilizzazione (piano
pluriennale di assorbimento delle graduatorie di seconda fascia) per non penalizzare ingiustamente
il personale che ha garantito il buon funzionamento della scuola e per non disperdere competenze e
professionalità acquisite con esperienza sul campo e/o con superamento di prove concorsuali.
Lamenta la mancata previsione di assunzioni di docenti per la scuola dell’infanzia.
e) Non condivide il divieto di stipulare contratti a tempo determinato per coloro che hanno già tre
anni di contratto. La normativa europea vieta la reiterazione dei contratti per favorire le assunzioni a
tempo indeterminato e non certamente per determinare, di fatto, licenziamenti.
f) Condivide i contenuti di base relativi alla formazione; dalla discussione è emerso il fatto che
elargire un “bonus” a tutti non sia la forma più chiara per garantire a tutti il diritto alla formazione;
inoltre ritiene che, trattandosi di materia attinente il rapporto di lavoro, sia più giusto riportare le
modalità attuative (orari, retribuzione, intreccio con la progressione economica) alla sede
contrattuale.
g) Condivide la scelta di lasciare l'attuale progressione economica e di prevedere risorse aggiuntive
per il cosiddetto merito. Ritiene opportuno che le funzioni da privilegiare siano quelle connesse alla
funzione docente e che, al fine di garantire trasparenza e criteri certi, la definizione delle modalità di
attribuzione debbano essere affidate alla contrattazione.
h) Ritiene opportuno sottolineare come tutti gli aspetti che attengono il rapporto di lavoro (orario,
retribuzione, progressione economica, diritti e doveri, organizzazione del lavoro, contrattazione
decentrata di scuola) devono rimanere oggetto di contrattazione collettiva nazionale, non possono
essere regolati per legge; non possono essere tolti alla condivisione del personale e annullare il
ruolo di rappresentanza negoziale delle organizzazioni sindacali titolari di negoziato.
Paradossalmente docenti e ATA sarebbero gli unici lavoratori dipendenti cui viene eliminato il
contratto di lavoro; i dipendenti sarebbero trattati come sudditi.
i) Fa notare che non vi è alcun riferimento al personale ATA ed ai servizi complementari, tecnici ed
amministrativi che hanno bisogno di supporto e di una forte fase di modernizzazione, soprattutto
nella tipologia degli organici.
j) Ritiene che per garantire la nomina dei centomila docenti dal primo settembre, l’iter parlamentare
scelto sia incompatibile con i tempi di un disteso dibattito parlamentare su materie che intervengono
sul futuro del nostro sistema scolastico. Per tale ragione, l’assemblea ritiene che la precedente
ipotesi di lavoro (decreto legge solo per le assunzioni) era più coerente con le dichiarazioni del
Governo sulla riforma della scuola.
k) Ritiene inaccettabile che mentre si pensa di modificare profondamente la scuola pubblica, che
garantisce il servizio ad oltre il 95% degli alunni italiani, si continuano a sovvenzionare con oltre
480 milioni di euro, le scuole private che, tranne alcune limitate realtà, continuano a perdere
iscrizioni.
l) Ritiene indifferibile una revisione della legge “Fornero” e la soluzione della situazione dei
cosiddetti “quota 96” che subiscono ancora oggi gli effetti nefasti di un blocco delle pensioni che ha
creato disparità di trattamento tra il personale della scuola e gli altri comparti.
In conclusione, il personale tutto auspica che il Parlamento intervenga con radicali modifiche in
merito a: Ruolo del dirigente scolastico; Precariato; Contratto di lavoro.
Incarica i segretari provinciali di FLCCGIL, CISLSCUOLA, UILSCUOLA, SNALS e FGU a far
pervenire tale documento al sig. Prefetto di Lecce, rappresentante del Governo sul territorio, ed
inviarlo ai Presidenti dei due Rami del Parlamento nonché ai Parlamentari che non hanno potuto
partecipare e alle segreterie dei partiti perché se ne facciano carico in sede di discussione per la
conversione in Legge.
15/04/2015
Il lavoro in DIREtta, ecco le notizie dal territorio
Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti
tra imprenditori e lavoratori assumono i contorni piu’ diversi. Qui la ragione di ‘Lavoro in
DIREtta’ lo speciale della Dire in collaborazione con i colleghi di Rassegna (www.rassegna.it).
TOSCANA, 15/4 ASSEMBLEE PERMANENTI CONTRO LA
“BUONA SCUOLA”
– Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams Toscana organizzano due
assemblee provinciali non stop: la prima domani 15 aprile dalle 8 alle 17 al cinema Aurora, la
seconda dopodomani giovedì 16 aprile a Empoli al liceo Pontormo (ore 8-16,30). “La nostra Buona
Scuola non esiste più”: l’iniziativa sarà il momento opportuno per discutere con tutto il personale
della scuola degli “effetti dirompenti che il Ddl 2994 di riforma della scuola avrà sul sistema
scolastico attuale”, si legge in una nota. I sindacati contestano la mancata “concreta ed equa
soluzione al problema del precariato in quanto le assunzioni (in numero inferiore alle roboanti
promesse) non esauriranno le graduatorie e non includeranno gli idonei all’ultimo concorso e i
docenti già abilitati in possesso dei requisiti stabiliti dalla Sentenza della Corte di Giustizia
Europea”, la troppe materie “in cui il Governo chiede la ‘delega in bianco’, comprese quelle oggi
regolate dal contratto. Troppi i poteri accentrati nelle mani del dirigente scolastico, dalla scelta dei
docenti da utilizzare nella propria scuola alla loro valutazione e riconoscimento del merito. Ciò non
rispetterebbe il principio costituzionale della libertà d’insegnamento e l’autonomia professionale,
creando fortissimi squilibri tra scuole”. Inoltre, continua la nota, “l’organico funzionale non viene
messo al servizio dell’ampliamento dell’offerta formativa ma unicamente per coprire le supplenze
fino a 10 giorni” e viene rimarcata anche l’assenza totale della figura del personale Ata:
collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, per i quali non è previsto un piano di
assunzioni e nemmeno un organico funzionale”.
FIRENZE 15 aprile 2015 17:57
Oltre 2mila persone in Assemblea non-stop: “La scuola di Renzi non è
buona”
Scuola e Università Scandicci - Duemila lavoratori della scuola fiorentina, docenti e personale
ATA, di ruolo e precari, sono da stamani in Assemblea non-stop (fino alle 18) al cinema Aurora di
Scandicci, strapieno e debordante, per discutere del Ddl del Governo Renzi, contro il quale sabato
prossimo, 18 Aprile, i sindacati hanno organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma.
“La scuola di Renzi non è buona –dice Antonella Velani, Segretaria della Cisl Scuola di Firenze e
Prato-. Siamo di fronte all’ennesima riforma, con una legge che stravolge tutto l’assetto
democratico attualmente esistente: lo fa senza alcun confronto con i lavoratori e la parte sindacale,
chiudendo la porta a 80mila lavoratori precari abilitati che da settembre non lavoreranno più perché
le sbandierate assunzioni non li comprenderanno. La scuola di pensiero che trasmette il disegno di
legge è quella dell’uomo solo al comando; scompare la libertà di insegnamento e la visione di una
scuola come comunità educante, lasciando il posto a conflittualità e improvvisazione. Una lettura
attenta del Ddl evidenzia contraddizioni e ‘distrazioni’, a cominciare dal piano di assunzioni che
disattende le giuste aspettative di molti e non risolve in alcun modo la questione supplenze.” A
convocare l’Assemblea e organizzare la manifestazione di sabato, tutti i maggiori sindacati di
categoria: Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals, Gilda. Altre simili, ma finora non con questa
partecipazione, sono in svolgimento in tutte le province della Toscana. Domani un’analoga
iniziativa sarà attuata, per l’Empolese-Valdelsa, alla scuola Pontormo di Empoli.
15/04/2015 13:36
Scuola, tutte le Rsu venete in piazza a Roma il 18
Centinaia di insegnanti ed operatori scolastici del Veneto eletti nelle RSU saranno sabato 18 aprile a
Roma per manifestare contro il progetto di riforma della scuola presentato dal Governo, per il
rinnovo del contratto, per la restituzione alle scuole delle risorse economiche sottratte negli ultimi
anni, perché siano garantite le 150.000 assunzioni promesse che risultano già decurtate di un terzo.
Partiranno a bordo di pullman pieno di cartelli e striscioni e sono determinati a far sentire la propria
voce. Vogliono una “Scuola Bella”, dove in primo luogo gli edifici siano sicuri ed adeguati alle
necessità didattiche, e vogliono una “Buona Scuola”, incentrata sul diritto allo studio ed un’offerta
formativa qualificata. Il Governo, dicono, deve investire nell’istruzione. Per questo i bei titoli dei
suoi progetti vanno riempiti di impegni e contenuti altrettanto belli.
“Il Governo ha avanzato le sue proposte di riforma del sistema di istruzione senza un reale
coinvolgimento di chi nella scuola vive e lavora ogni giorno”. Lo spiegano Flc Cgil, Cisl Scuola,
Uil Scuola; Snals Confsal, Gilda Unams in una nota inviata al direttore regionale dell’ Ufficio
scolastico regionale del Veneto, Daniela Beltrame. Per i sindacati la “Buona Scuola” è “un progetto
autoritario (oltre che confuso) che pensa di risolvere le difficoltà del sistema affidando tanti poteri
al dirigente scolastico e relegando tutte le altre componenti (insegnanti, Ata, studenti) a semplici
esecutori mettendo in discussione il principio costituzionale della libertà di insegnamento. La vera
buona scuola – spiegano nella nota – ha bisogno di un progetto condiviso costruito con la
valorizzazione di tutte le sue componenti e non di una sola persona al comando che metta gli uni
contro gli altri in una logica competitiva che non è propria di un sistema formativo”.
I sindacati chiedono l'immediata apertura del tavolo contrattuale fermo da sette anni, la restituzione
alle scuole delle risorse economiche necessarie al funzionamento degli istituti, un vero piano di
stabilizzazioni del personale docente e ata.
Data
15-04-2015
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Foglio
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TRASPORTI: CALENDARIO SCIOPERI PROCLAMATI
(II Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 apr - Questo il calendario degli scioperi proclamati nel
settore dei trasporti (e ancora suscettibili di revoca), fino a venerdi' 15 maggio: 21/04 Aereo:
Personale soc. Enav 4 ore (Licta) (13.00-17.00) Aereo: Personale aziende che svolgono 4 ore
attivita' di Handlers in tutti gli (13.00-17.00) aeroporti italiani (Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil Ugi
Trasporti Aereo: Personale compagnie aeree 4 ore straniere in Italia aderenti a (13.00-17.00)
Fairo e non (Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil Ugi Trasporti) Aereo: Personale socc. Sea e Ariport 4
ore Handling di Milano Linate e Malpensa (13.00-17.00) (Osr Usb Lavoro privato) Aereo:
Personale soc. Enav dell'area 4 ore Romana (centro aeroportuale (13.00-17.00) Fiumicino,
direzione generale, acc Roma e Ca Urbe (Rsa Usb Trasporti) Aereo: Personale aeroportuale
Socc. Sea e Ariport 4 ore Handling di Milano Linate e Malpensa (13.00-17.00) (Osr Usb
Lavoro privato) 03/05 Ferrov:Personale soc. Ntv - Nuovo 24 ore Trasporto Viaggiatori
(00.01-24.00)
07/05 Aereo: Personale navigante (piloti ed 24 ore Assistenti di
volo) gruppo (00.01-24.00) Alitalia Sai (Anpac) 15/05 TPL: Personale addetto al Trasporto 24
ore Pubblico locale (con modalita' territoriali) (Usb Lavoro privato)
(Fonte: ministero
delle Infrastrutture e Trasporti)
(RADIOCOR) 15-04-15 18:53:57 (0674) NNNN
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Conf.s.a.l.
stampa
ad
uso esclusivo
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non
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Pago 19
Data
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Foglio
I\Iormldo
Il vice ministro ipotizza di tarare l'incentivo
per i prossimi anni su donne e Mezzogiorno
16-04-2015
8
1 /2
I Alternanza scuola-lavoro
Damiano: mantenere le sperimentazioni
già in corso previste dal decreto Carrozza
Decontribuzione, restylingne12016
Sacconi: via la clausola di salvaguardia -Taddei: il nodo coperture sarà affrontato in Parlamento
Claudio Tucci
ROMA
Il ministro Giuliano Poletti
conferma l'intenzione di voler
rendere «strutturalmente meno
costoso» il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (in
vigore dal? marzo) e assicura che
gli 1,9 miliardi a disposizione per
la de contribuzione 2015 (a favore
del lavoro stabile) sono «una copertura sufficiente». Ma come
verrà quindi superata la clausola
di salvaguardia contenuta nel DIgs di riordino dei contratti per ora
il Governo non si esprime: «La
questione sarà affrontata nel corso del dibattito parlamentare, dopo una discussione approfondita» fa sapere il responsabile economico delPd, Filippo Taddei.
Intanto però il presidente della
commissione Lavoro del Senato,
e relatore del provvedimento,
Maurizio Sacconi (Ap), incalza il
Governo a cambiarla: «Perché
non possiamo, neppur lontanamente, minacciare un possibile
aumento del costo del lavoro».
Del resto, la strada di una riduzione del cuneo fiscale-contributivo sullavoro è stataintrapresa dal premier Matteo Renzi quest'anno e l'Esecutivo è intenzionatoa proseguirla: «L'obiettivo è
raggiungere, in 3-4 anni, una tas-
sazione analoga a quella che c'è
in Germania, che è il paese nostro competitor», spiega al Sole
24 Ore il viceministro dell'Economia, Enrico Morando. «Nel
2016 - precisa - è confermata
l'eliminazione dalla base imponibile Irap della componente costo del lavoro stabile e stiamo ragionando su come replicare il
fortissimo sgravio contributivo
sul tempo indeterminato previsto dalla legge di Stabilità 2015».
Probabilmente, l'intervento sarà
«selettivo e meno intenso» dell'attuale (decontribuzione fino a
8.060 euro per tre anni, in pratica
un abbattimento del 24°/0 del
monte salari). «La mia idea - aggiunge Morando - è che si possa
tarare la decontribuzione per i
prossimi anni privilegiando
donne e Sud, dove abbiamo i ritardi e le difficoltà maggiori».
Ieri in commissione Lavoro
del Senato è iniziato ufficialmente l'iter dei due Dlgs, riordino dei contratti e conciliazione
vita-lavoro, con le relazioni illustrative di, Maurizio Sacconi e
Annamaria Parente.
Il riordino delle tipologie contrattuali «è nel complesso positivo - evidenzia il senatore di Ap mamancaancorail Testounico».
Per questo, secondo il presidente
della commissione Lavoro, è ne-
cessario «produrre una definizione più certa del lavoro subordinato tale da assorbire la vigente
disciplina del codice civile. Non
possono essere infatti elementi
identificativi l'eterodirezione e
la ripetitività della prestazione
perché anche l'attività autonoma
più genuina si coordina con 1'esigenza del committente e può essere ripetitiva». Significativa è la
cancellazione della legge Fornero «ove presume sia subordinata
la partita Iva con un solo committente perché rivaluta il lavoro indipendente - aggiunge Sacconi-.
D'altra parte, la protezione di lavoratori autonomi deboli non si
realizza fmgendo che siano subordinati ma garantendo loro alcune tutele, prima tra le quali una
garanzia analoga a quella della riscossione del salario del lavoratore dipendente per quanto riguarda la loro remunerazione. Le
piccole partite Ivameritano inoltre meno tasse, meno contributi,
meno burocrazia».
Sacconi giudica importante,
poi, «l'estensione della possibilità di regolarizzare con i voucher i
moltissimi spezzoni lavorativi
che sono ancora sommersi. Bene
anche la definizione di un unico
modello di apprendistato duale,
ma si ripropone l'opportunità di
consentirne la stipulazione con
giovani a partire dal quattordicesimo anno di età. Persiste invece
una certa diffidenza verso il parttime, mentre avremmo bisogno
di un semplice contratto in cui le
parti possono variamente modulare l'orario di lavoro realizzando il punto d'incontro delle rispettive esigenze».
Positivo, per Annamaria P'!rente, è il Dlgs sulla conciliazione
vita-lavoro, «che amplia molto i
congedi parentali, portando dagli 8 ai 12 anni di vita del bambino
il periodo in cui la madre o il padre possono assentarsi dal lavoro. Tutte le misure del decreto sono però previste fmo al 2015, mentre è bene renderle permanenti
proprio per la loro importanza».
Oggiiduedecretilegislativiattuativi del Jobs act (contratti e
conciliazione) inizieranno l'iter
anche in commissione Lavoro
della Camera. Occhi puntati in
particolare sul riordino dei contratti. Anche il presidente, Cesare Damiano, chiede al Governo di
cancellare la clausola di salvaguardia e sottolinea, pure, l'importanza di puntare sull'alternaflZa scuola-lavoro: «Mi aspetto che venga precisato che le sperimentazionigiàin corso lanciate
dal decreto Carrozza siano mantenute e rese strutturali».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La relatrice Parente: rendere
permanenti tutte le misure
previste dal decreto
legislativo sui congedi
parentali ora limitate al 2015
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Partirà dal!o maggio la Naspi il
nuovo ammortizzatore sociale· nato
dalla fusione di Aspi e mini Aspi·
destinato ai casi di disoccupazione
involontaria (Dlgs 22/15). Avrà una
duratamassimadidueanni,madal
2017 scenderà a18 mesi con
11mpegno delgovernoa reperire le
risorse perunifqrmare la durata
Riordino .... contratti
Ha appena iniziato l'iter
parlamentare (ieri in Senato oggi
aUa Camera) il Dlgsdi riordino dei
contratticl'é cancella, tra l'altro dal
2016 i CQCopro. Il testo contiene
anche la norma sulla modifica delle
mansioni e la contestata clausola di
salvaguardia perla copertura degli
sgravi sult& nuove assunzioni
Conciliazione tempivita-lavoro
Insieme al decreto sul riordino dei
contratti all'esame delle Camere c'è
il Dlgs in materia di conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro. Il
prowedimento interviene anche
per allungare i congedi parentali e
punta ad estendere gradualmente
l'indennità di maternità atutte le
lavoratrici madri.
RIoìdinodeUaCig
Agenzia_deIleispezioni
Quasi al traguardo le normeche
prevedonoun'Agenziaispettiva
unica dellavorointegrandoi servizi
di ministerodelLavoro, InpseInaiL
Sede centrale aRoma e18 territoriali,
soppressione di Direzioni
interregionali etermoriali
atutelecrescfnti. Regola generaleè
unindenmzzQin baSsaU'anzianità di
5erwizio(mass!mo24 mesi).
Slitta afinemaggio, inizi di giugno, il
decreto attuatlvodelJobsact di
riordinodellacassàintegrazione.
Che non potrà essere più concessa in
caso di cessazione definitiva di
attività aziendale
PoIilithealtM
AncElrààllastudioilDlgschedovrà
istituirel'Apnzia nazi0nale per
t'occUpazione. Con competenze
gesdol'!alfsu$Miziperrimpiego,
politf<:he attlveeAsili
Semptific:.azio
lnstandbyildecretochedovrà
scrivere un testo unico, organico e
semplificato deUedisdpline dei
contratti edei rapporti di lavoro
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terribile male che ha compiuto fino a chiederne perdono a Dio e agli uomini che
ha così brutalmente colpito»,
ha detto Scola. Le esequie del
giudice Fernando Ciampi e
del-l'avvocato Lorenzo Claris Appiani si sono svolte
alla presenza delle più alte
cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i presidenti
di Camera e Senato, Pietro
Grasso e Laura Boldrini. Il
governo è stato rappresentato Draghi, che spavento
dal ministro della Giustizia,
Andrea Orlando. In mattinata c'è stato anche l'incontro, definito «molto intenso»
tra il capo dello stato Sergio
Mattarella e il familiari delle vittime della strage. I funerali di Giorgio Erba, terza
vittima, si sono tenuti invece
in forma privata.
il balzo della Blockupy
Conferenza con sorpresa. Anzi trattasi di vero
spavento, per il presidente
della Bee, Mario Draghi,
quando una manifestante
del movimento Bloekupy è
balzata sopra la scrivania,
urlando frasi apparentemente in lingua tedesca e
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lanciando in aria fogli, coriandoli e confetti. Tornato
tutto sotto controllo, Draghi
ha sostenuto che <<la ripresa economica si amplierà e
rafforzerà grad ualmen te,).
A detta del presidente della
Bce, gli ultimi dati «mostrano ulteriori moglioramenti
nell'economia dell'area euro
dalla fine del 2014».
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PON 2014-2020
Tre miliardi
all'offerta
formativa
Oltre 3 miliardi di euro per
il potenziamento dell'offerta
formativa, il rafforzamento
delle competenze degli studenti, l'innovazione degli
ambienti di apprendimento
(anche in termini di edilizia
scolastica) e della didattica. Li prevede il Progranuua
operativo nazionale (Pon)
2014-2020 «Per la Scuola
- Competenze e ambienti
per l'apprendimento» che
prende il via ufficiale con la
circolare operativa inviata
ieri alle scuole dal Miur. «Le
risorse del Pon» sottolinea
il ministro dell'istruzione
Stefania Giannini, «sono una
straordinaria occasione per
qualificare ulteriormente il
sistema di istruzione italiano
in coerenza con quanto previsto dal governo nel disegno
di legge La Buona Scuola. Si
tratta di finanziamenti che
ci consentiranno di attivare
azioni mirate per agire sui
livelli di competenza dei nostri studenti favorendo cosÌ
una ricaduta anche in termini di sviluppo socio-culturale
e di crescita occupazionale
del paese. Grazie ai fondi
Pon, offriremo ai nostri ragazzi una risposta migliore
anche in termini di ambienti
di apprendimento».
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A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
Crolla tutto:
anche
l'italiano
Caro Mainiero, giustamente Libero ha titolato «#crollaitalia», visto che da noi vengono giù i soffitti delle scuole e i viadotti e i massi
dalle colline e tutto ciò che la cronaca ogni giorni ci dice, non
escluso qualche antico muro di
Pompei. So che le cose sono difficilmente paragonabili, ma io aggiungerei anche il crollo della lingua. Ha notato che nessuno più
usa il «lei» e che il linguaggio si
impoverisce sempre più? E allora, se tutto crolla e si distrugge,
cosa ci rimane?
Elio Grimaldi
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prof qui e proflà, prof di matematica, prof di storia, prof non interrogarmi, prof guarda la ricerca, e
in linea di massiIna pare addirittura che il prof gradisca (non mi
chieda perché, ma è così). Si dà
del tu allo sconosciuto in fila alla
Posta e alla cassiera del supermercato, al cameriere del ristorante e alla commessa, al farmacista e al tassista. Medici e infermieri danno del tu ai pazienti,
che ricambiano e a loro volta danno del tu al barelliere e all'uomo
delle pulizie. Tu e soltanto tu, ma
non perché siamo iInprovvisamente diventati tutti uguali, il settantenne e il giovincello, il maestro e l'allievo, la signora e il ragazzotto. Perché tanti italiani, caro GriInaldi, sono diventati nemici della loro stessa lingua. E così,
per non fare a cazzotti con congiuntivi e condizionali e non rimanere iInpigliati nelle parole,
sono stati costretti a diventare nostri amici. Ci vogliono bene, molto bene, ma noi non ricambiamo.[Ansa]
[email protected]
e.mail
***
Ci riInangono le macerie, che
normalmente nessuno riInuove
perché mancano i soldi o perché
non è stata concessa l'autorizzazione o perché, iniziati i lavori
con tutte le carte in regola, qualche giudice ha scoperto che c'è
stato un giro di
mazzette e ha fermato ogni cosa, di
solito
per
l'eternità. E sotto
le macerie, sepolto e quasi diInenticato, c'è anche il
«lei». Tramontato
il voi fascista, oggi
è di moda il «tu»:
a scuola i ragazzi danno del «tu»
al professore, che nel frattempo,
da professore vero e proprio, è
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I libri Sono uno strumento che indirizza l'uomo verso la
Propria strada conducendolo al ragionamento tramite
i diversi contenuti, dando la possibilità di conoscere
e Soprattutto di Viaggiare Conia fantasia ricercando
emozioni uniche. La lettura rende liberi pOiché permette
di superare le barriere dell'ignoranza, concede
all'uomo la possibìlità di gestire la propria vita e dona
le conoscenze adeguate, perché POssa difendersi nella
dura realtà di imposizioni e corruzioni. È la ragione per
la quale, in un contesto ostico dove la POPolazione era
fortemente controllata e manipolata, quale il primo
dopoguerra, si assisteva ai roghi sui quali bruciavano
i libri. Bruciando i libri si eliminano così le persone,
impedendo il ragionamento e la capacità di scelta che
contraddistingue ognuno di noi, perché un popolo
di ignoranti è più facile da governare. Ecco perché
speriamo che Panorama Contribuisca ad alimentare le
nostre conoscenze, la nostra fantasia e il nostro pensiero.
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Istituto e
I libri Sono viaggi che trasportano le persone in diverse
storie e che fanno vivere più vite in una sola. Leggendo
un libro ci si ritrova a confrontarsi con la vita del
Protagonista e a volte ci sembra di eSSere dentro alla
storia; percepiamo i profumi e vediamo con gli occhi del
protagonista ciò che egli vede. Voltando pagina, spesso
si spera che non sia l'ultima perché ci si sente ormai parte
di quella realtà, a volte tanto diversa dalla nostra e a volte
tanto simile. Arrivare alla fine di un libro è come arrivare
alla fine di un viaggiO, come quando si ritorna a casa e
ci si ritrova con un bagaglio più ricco, pieno di SOuvenir,
ricordi ma anche di esperienze. Alla fine di un libro ci
si ritrova, in egual modo, con un bagaglio arricchito di
conoscenza, di nuove SCOperte, di nUovi pensieri.
È per questo che bisognerebbe donare libn, soprattutto
ai ragaZZi, per far loro vivere più storie possibili e per far
sì che il loro bagaglio di vita si arricchisca sempre di più,
in modo da permettere loro di ragionare e di crearsi delle
idee che siano le loro idee.
Valentin" ZII/otto, Dana Ferraro e Nina Kuzmanovic
(da sinistra nella foto Sopra)
Istituto istruzione Superiore Almerico Da Schio
aturan d o»,Cl Vuoi arricchire la biblioteca
Sei uno studente «m
. in collaborazione con
della tua scuola? Pano~ama,. ne 100 libri in un grande
Mondadori, mette a dlsposlzlo u eriori delle dieCI città
concorso riservato agIlIS:I~~~:li~). Basta scrivere un t~~t~,
dove si svolge «Panora~~a: «Perché Panorama dovre
ndendo alla doma .
cuoia?». Il testo,
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in eredità 100d
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inviato all'i.ndirizzo
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iù di 30 l'Ighe, OVI
ndadori.lt.
significativa e.
La I"edazione s~e~li~ra I~ r~ tappa del tour, gli SCritti 16
Per gli studenti dl Pisa, e . iovedi 30 aprile, alle ore .
dovranno pervenire entro g
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Sara Tagliaferro
Istituto istruzione superiore S. Boscardin
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Panorama
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Data
L'Onu: «Scuola negata
per 21 milioni di bimbi»
Guerre, discriminazioni, povertà e sfruttamento
sono devastanti in Medio Oriente e Nordafrica
arabitsan è un "non luogo". Non compare
nelle carte geografiche del Gibuti. Perfino
i locali fanno fatica a trovarlo, nascosto tra
le rocce bianche del Lac AssaI, nella regione di
Tadjoura. Eppure, in questo villaggio creato da profughi della siccità degli ultimi cinque anni, abitano alcune centinaia di famiglie. Tra loro quella di
Fatouma. Il padre, Ahmet, ha perso tutto nella carestia. Tranne la voglia di futuro.
«Sarà questa a darcelo», ha detto qualche settimana fa all'inaugurazione della prima scuola di
Garabitsan. Fatouma, 7 anni, è uno degli 85 allievi. È fortunata: su 2mila piccole del villaggio, solo
a 28 è stato concesso di imparare a leggere e scrivere. «Non occorre, tanto si sposeranno», dicono
alcuni. Anche molti maschi sono stati, però, tenuti
a casa dai genitori. «Leggere non dà da mangiare»,
affermano in molti. Un punto di vista ancora comune non solo a Garabitsan. In Medio Oriente,
Sahel e Nordafrica, per almeno 21 milioni di minori l'istruzione resta ancora un miraggio. La cifra
emerge dalla nuovo rapporto realizzato da Unicef
e Unesco, sulla base dei dati forniti da nove Paesi:
Algeria, Gibuti, Egitto, Iraq, Giordania, Marocco,
Sudan, Tunisia e Yemen. A preoccupare le organizzazioni internazionali è il rallentamento del
processo di scolarizzazione di massa awenuto nell'ultimo decennio. Dal 2005, il numero di alunni
nelle aule della regione è cresciuto del 40 per cen-
to. Un'espansione frenata ora dalle guerre in corso - dichiarate o invisibili - e dall'acuirsi delle disparità in un contesto di crisi internazionale.
Al momento, 12,3 milioni di bimbi e adolescenti
sono fuori dal sistema scolastico, a cui vanno aggiunti i tre milioni di minori di Siria e Iraq privati
dall'istruzione a causa della guerra. Altri seimilioni di piccoli rischiano di finire a breve la loro carriera di studenti. La povertà costringe tanti a lasciare le aule per contribuire alla sopravvivenza
della famiglia. Con un lavoro al limite della schiavitù. O, per le ragazzine, con un "buon" matrimonio, contratto perfino prima di raggiungere l'adolescenza. Un dramma quello delle "nozze forzate"
particolarmente diffuso in Gibuti, Egitto, Iraq, Giordania, Sudan e Yemen. Se, dunque, già nel ciclo
primario, le bambine hanno il25 per cento di probabilità in meno di studiare rispetto ai coetanei
maschi, man mano che si sale di grado, il divario
diventa esponenziale.
In Algeria e Tunisia lo svuotamento delle aule scolastiche è particolarmente evidente: circa un quarto degli studenti abbandona prima di iniziare le secondarie. Un fattore chiave per comprendere la
dispersione è quello della violenza. Nella regione
crescono gli attacchi contro le scuole e gli insegnanti. I terroristi sono consapevoli che l'istruzione è un' arma potente contro il fondamentalismo.
Da qui il forte appello ai governi, affinché anche
loro se ne rendano conto. E realizzino campagne
di scolarizzazione soprattutto nelle aree rurali.
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RIPRODUZIO NE RISERVATA
Rallentano i progressi, ragazze
penalizzate: hanno il 25% in meno
di possibilità dei compagni
di ricevere un'istruzione
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Settimanale
Alternanza
scuola-lavoro,
quel ponte verso
il domani incerto
risponde Paola Spotorno
Insegnante, 2 figli
Gentile professoressa
Spotorno, ho due figli ormai
grandi che hanno finito
il loro percorso scolastico, ma sono
incuriosito e vorrei saperne qualcosa
di più di questa alternanza scuolalavoro di cui ultimamente ho sentito
parlare più volte e che mi sembra
sia anche nella proposta di riforma
scolastica. Quali sono gli obiettivi
che si pensa si possano raggiungere?
E poi, sarà obbligatoria per tutte le
scuole? Grazie.
GIOVANNI
- Caro Giovanni, l'alternanza scuolalavoro consiste nel realizzare dei
percorsi di lavoro alternati allo studio
e alla didattica tradizionalmente
svolta tra le mura delle scuole. Tali
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Foglio
1
percorsi sono pensati partendo dalle
competenze e dal profilo educativoculturale che il corso di studi
frequentato prevede. Uno degli obiettivi
principali che si vuole raggiungere
con questo progetto di alternanza è
sicuramente quello di avvicinare
igiovani al lavoro iniziando così a
costruire un ponte con quel "fuori"
lavorativo che spesso appare distante
e incerto. Con l'esperienza di lavoro
magari emergerebbero vocazioni
personali o interessi che potrebbero
poi portare a scelte più mirate e
consapevoli alla fzne del percorso
di apprendimento e, nell'immediato,
dare nuova motivazione allo studio
una volta tornati in aula. Fino a oggi
l'alternanza era espressamente prevista
per gli istituti tecnici o professionali,
come per esempio la scuola alberghiera,
mentre in un futuro, se il progetto
di riforma che l'attuale Governo ha
presentato come disegno di legge
proprio in questi giorni vedrà la luce,
anche i percorsi liceali avranno
l'obbligo di prevedere tale alternanza.
Ora, se è chiaro quali siano le strutture
che possono accogliere i futuri cuochi
o barman, più diffzcile sarà prevedere
il profzlo di quelle che potranno essere
le realtà produttive che accoglieranno
i liceali. Probabilmente la scelta
ricadrà su Studi professionali nell'area
amministrativa delle aziende o degli
enti pubblici. Chi nelle scuole già oggi
si occupa di alternanza e formazione
al lavoro sa però quanto sia difficile
trovare chi possa e abbia la volontà di
accogliere gli studenti. Per le imprese
è sicuramente un impegno gravoso
accogliere i ragazzi per un periodo
di apprendimento in una situazione
lavorativa che in alcun modo costituisce
un rapporto individuale di lavoro e
che prevede la presenza di un tutor,
interno all'azienda stessa, che monitori
e registri le attività svolte dallo
studente stilando anche una relazione
e una valutazione fznale. Lavoro non
da poco, se fatto con coscienza, che
distoglie energie e tempo e che, forse,
non in molti saranno disposti a fare. •
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Settimanale
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1
FC . VIlA IN CASA
CASSAZIONE
ca della caduta e non v'era alcun elemento
per sostenere che la bambina infortunata
fosse stata spinta da un altro allievo.
Dunque l'art. 2048 non era applicabile
e in generale non era possibile dire che
INCIDENTI
ASCUOLA
ERISARCIMENTI
la bambina fosse caduta a causa della
condotta della scuola. Non solo, era stato
provato che al momento del capitombolo i
bambini in cortile erano tenuti d'occhio da
una bidella e da alcune insegnanti, quindi
non era possibile neppure affermare che vi
fosse stato un difetto di sorveglianza.
Il
delle famiglie a farsi
riconoscere il danno da parte
ministero dell'lsll'lIzione non
A LEZIONI TERMINATE. Sempre la Corte di
cassazione (sentenza n. 3081 del 2015) ha
è né scontato né automatico.
Come dimostrano due recenti
sentenze dei supremi
negato la responsabilità del ministero per
la caduta di una ragazza all'uscita dalla
scuola. L'allieva era seduta sul parapetto
delle scale esterne all'edificio ed era caduta all'indietro a causa della sconsiderata spinta di un compagno.
di Claudia Balzarini
Awocato
iamo abituati a pensare che se i
nostri bambini si fanno male a
scuola, sia nostro diritto ottenere un risarcimento del danno. Non è sempre così, come dimostrano due recenti
sentenze della Corte di cassazione.
Nel primo caso (sentenza n. 3365 del
Secondo i supremi giudici, gli allievi in
quel momento erano fuori dalla sfera di
controllo degli insegnanti perché il sinistro era avvenuto a lezioni terminate e fuori
dalla scuola. Dunque anche in questo caso
nessuna responsabilità del ministero.
•
COSA DICE IL CODICE
TRA GENITORI
EPRECmORI
Secondo l'art. 2048 del
Codice civile «il padre e
la madre o il tutore sono
responsabili del danno
cagionato dal fatto illecito
dei figli minori...
I precettori (cioè la scuola)
e coloro che insegnano un
mestiere o un'arte sono
responsabili del danno
cagionato dal fatto illecito
dei loro allievi e apprendisti
nel tempo in cui sono
sotto la loro vigilanza. Le
persone indicate nei commi
precedenti sono liberate
dalla responsabilità
soltanto se provano di
non aver potuto impedire
il fatto».
LA DOMANDA
DELLA SETTIMANA
La scuola deve sorvegliare
gli allievi anche al
momento dell'ingresso e
dell'uscita dall'edificio?
2015), una bimbetta delle elementari
era caduta nel cortile della scuola ri-
portando lesioni, per fortuna non gravi.
Immediatamente i genitori, indignati
per l'accaduto, si erano rivolti al giudice per ottenere dal ministero dell'Istruzione il risarcimento del danno. Sia
il tribunale, sia la Corte di appello avevano respinto le loro pretese in base al
presupposto che non era stato chiarito
quale fosse la causa della caduta.
Non soddisfatti della "duplice conforme", i genitori si sono rivolti alla Corte
di cassazione sostenendo che il ministero
doveva rispondere delle lesioni per il solo
fatto che la caduta si era verificata all'inter-
LETTERA FIRMATA
- Secondo lo Cassazione
gli obblighi di sorveglianza
e tutela dell'istituto scattano
solo quando l'allievo si
trova all'interno dell'edifico
scolastico. Diversamente,
si porrebbe a carico del
personale un obbligo di
controllo che di fatto esso
non è in grado di esercitare
e diverrebbe anche difficile
stabilire fino a quale
distanza dall'edificio gli
allievi siano ancora sotto
la vigilanza della scuola.
no di un edificio scolastico e invocando
l'art. 2048 del Codice civile. I supremi
giudici, ancora una volta, hanno respinto la
domanda risarcitoria. Nel corso del processo, infatti, non era stata chiarita la dinami-
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Quotidiano
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Foglio
16-04-2015
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1
BOSCOREALE Il progetto promosso dal Comune coinvolge tre istituti comprensivi
Ea scuola si insegna anche lo spagnolo
BOSCOREALE. È partito il
progetto "Lingua spagnola", promosso dall'amministrazione comunale, quale attività di formazione in lingua spagnola, destinata agli alunni delle classi quarte della scuola primaria e delle
classi seconda della scuola secondaria di primo grado dei tre
istituti comprensivi presenti sul
territorio comunale.
L'attività progettuale, oggetto di
apposita convenzione sottoscritta tra il Comune, l'Istituto Cesaro-Vesevus e gli Istituti Comprensivi 1 Cangemi, 2 Dati e 3
Castaldi-Rodari, prevede il coinvolgimento di sei alunni delle
classi quarte e quinte dell'Istituto Cesaro-Vesevus, reclutati secondo criteri stabiliti dal Dipartimento di Lingua Straniera, che
svolgeranno attività di formazione in lingua spagnola agli alunni
delle classi quarte della scuola
primaria e delle classi seconda
della scuola secondaria di primo
grado.
11 progetto concorre anche ad aumentare l'offerta formativa, e si
aggiunge alle lingue già ordinariamente studiate dagli alunni delle scuole primarie e secondarie di
primo grado.
Le attività svolte dai sei studenti
dell 'Istituto Cesaro-Vesevus saranno certificate e riconosciute
come credito formativo. Gli stessi riceveranno anche una borsa di
studio da parte dell'Amministrazione Comunale, del valore di
duecentocinquanta euro cadauno.
«Il progetto ha un'alta valenza
formativa per gli alunni del Cesaro-Vesevus - ha commentato
Maria Grazia Pisacane, assessore alla pubblica istruzione-, e vuole essere anche di orientamento
al mondo del lavoro come prevede il ministero alla pubblica istruzione, in quanto gli alunni vanno
orientati al mondo del lavoro dopo il conseguimento del diploma.
L'esperienza formativa per gli
alunni delle elementari e medie ha concluso l'assessore Pisacane- é di apertura all'Europa 2020
che prevede l'inserimento nelle
scuole di più lingue comunitarie».
«Con questo progetto - spiega il
sindaco Giuseppe Balzano - contribuiamo con le scuole ad accrescere l'offerta formativa dei nostri
studenti, attraverso la possibilità
di studiare un'ulteriore lingua
straniera, lo spagnolo, che in seguito sarà sicuramente utile per il
loro futuro professionale e lavorativo».
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IL GIORNALE D'ITALIA
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12
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CI I:UIEDISIOSIZIONE I Sl1UDllRE È UN Fll1l10RE GENEl1lCO
Figli svogliati? uUa colpa del na
Una ricerca della Ohio State University ha scoperto che essere
brillanti a scuola è un 'attitudine che si eredita dai genitori
e i vostri figli harmo poca
voglia di mettersi sui libri, forse è colpa del
Dna. Uno studio americano
ha scoperto che la predisposizione a studiare è un fattore
genetico che si trasmette di
padre in figlio.
Questa la scoperta dei ricercatori della Ohio State University che rivela come sia questione di predisposizione genetica quella di essere dei
buoni studenti o meno. Per cui
se un bambino non è particolarmente brillante negli studi
e fatica sui libri, parte della
causa è legata al Dna che ha
ereditato dai genitori.
Gli specialisti americani sono
arrivati a questa conclusione,
attraverso un importante studio
su 13mila coppie di gemelli
eterozigoti e omozigoti di età
compresa tra i 9 e i 16 anni, al
[me di stabilire quanto conta
la predisposizione genetica e
quanto i fattori ambientali come
scuola, insegnanti, famiglia,
amicizie, esperienze, nell'essere buoni studenti.
Provenienti da sei diversi paesi del mondo con sistemi d'
istruzione differenti (Germa-
nia, Usa, Gran Bretagna, ,
Giappone, Canada e Russia),
i gemelli esaminati hanno
consentito agli scienziati di
dedurre come l'inclinazione
allo studio sia legata a fattori
genetici, che agiscono spesso
indipendentemente dal contesto familiare, dal luogo di
provenienza e dalle esperienze individuali di ciascun
ragazzo.
Serie di test psicologici harmo
valutato il grado di partecipazione, motivazione allo studio
o al contrario la svogliatezza
di ciascun ragazzo, è emerso
che gemelli con Dna identico
avevano la stessa predisposizione allo studio, mentre i gemelli diversi avevano a scuola
risultati differenti perché il loro
Dna era differente.
Lo studio americano pubblicato sulla rivista Personality
and Individual Differences fa
emergere come la predisposizione allo studio sia molto
legata a fattori ereditari. Essere
motivati sui libri, e studiare
con profitto è spesso insomma
un' eredità che si manifesta a
prescindere dal tipo di
scuola frequentata e
dalla bravura degli insegnanti. I ricercatori
analizzando i risultati
di ricerca harmo scoperto che la motivazione allo studio dipende da fattori ereditari
almeno per il 40-50%
dei casi, mentre l'altra
metà del totale dipende
da fattori esterni, e quindi anche e soprattutto
dai genitori.
Gli autori della ricerca,
puntano l'accento sul
ruolo dei genitori che
resta comunque importante e
spesso decisivo per il successo scolastico dei figli. Seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti sin da
piccolissimi, fornire loro le
giuste motivazioni, evitando
troppi complimenti, premiare
l'impegno e censurare senza
troppa asprezza i risultati negativi. Tutto questo può essere
d'aiuto anche per chi non eccelle particolarmente nello
studio, riuscendo a raggiungere e ottenere dei buoni voti.
Elvira Mami
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l'iniziativa dell'Unione industriali
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Gli studenti del liceo Sannazaro «intervistano»
i manager della Sma, leader nella meccatronica
Continuano i «faccia a faccia» azienda-istituto
Dal progetto alla vendita, i segreti del marketing
Beatrice Ruocco
«Umiltà, motivazione, versatilità sono le peculiarità comuni e fondamentali a tutte le figure professionali». Esordisce con questa affermazione Angelo Punzi nel confrontarsi, insieme alla figlia Daniela del settore
risorse umane dell' azienda Gma, Generale meccatronica applicata di
Giugliano, con gli studenti del liceo
Sannazaro nell'ambito della seconda docenza del progetto "Studiare
l'impresa, l'impresa di studiare".
Dal ruolo del marketing fino allo svi1uppo e alla realizzazione del prodotto' un percorso nel quale è determinante l'attività di figure professionali altamente specializzate. Daniela
Punzi introduce la lezione illustrando, attraverso slide, le caratteristiche
di specifici profili partendo dal responsabile del marketing, cioè colui
che presenta l'azienda all'esterno:
«Deve avere competenza tecnica, conoscenza delle lingue, possedere
grandi doti comunicative, riuscire
ad entrare facilmente in empatia
conl'interlocutore, utilizzandomezzi acquisiti da corsi specifici di psicologia o di programmazione neuro-linguistica» .
Dopo che l'addetto al marketing
ha svolto il suo lavoro, si passa alla
fase successiva,
quella cioè in
cui il cliente fa
la sua richiesta
di offerta. Qui
entra in gioco
un'altra figura
fondamentale
per l'azienda:
l'order manager. «Per concretizzare l' ordine di acquisto
deve avere una
grande capacità di sintesi - spiega
Daniela Punzi - perchè si interfaccia
con i diversi rami aziendali per poter
redigere l'offerta. Occorrono buone
doti di contrattazione, in caso di richiesta di sconto da parte del cliente,
che soddisferà o meno, in accordo
con il marketing e con le politiche
dell'impresa. Servono una laurea in
economia aziendale e una buona conoscenza della lingua inglese».
In azienda è fondamentale illavoro di squadra, l'order manager si
interfaccerà, infatti, con l'addetto al
marketing e con i vari uffici: tecnico,
programmazione, acquisti, personale. Il percorso prosegue, infatti, per
l'ufficio tecnico, composto da diplomati o ingegneri, che verifica la
fattibilità del prodotto, secondo quelle che sono le attrezzature e i macchinari presenti nell'azienda. «È composto da disegnatori, progettisti e
metodisti - prosegue Daniela Punzi che sono coloro che cronometrano
il tempo che un operatore impiega,
per la fase che gli compete, alla produzione del pezzo ed eventualmente studia metodi che possano dimi-
Il
Angelo
e Daniela
Punzi:
scegliamo
figure motivate
especializzate
ma anche umili
nuire la durata dell' operazione, riducendo così i costi».
Da questa sinergia l' order manager prepara l'offerta che il cliente accetterà inviando l'ordine di acquisto
o il contratto che prevede il nulla
osta aziendale, in quanto c'è l' obbligo di rispettare vari punti come la
produzione di documenti al cliente
che attestino che l'azienda sia regola re con il versamento dei contributi
per i lavoratori che siano idonei alla
propria mansione, che abbiano,
cioè, un giudizio d'idoneità e che siano formati ed informati sui rischi generali e su quelli legati alla mansione specifica.
«Ci avvaliamo di una figura professionale esterna, cioè il medico
competente - conclude DanielaPunzi - interpellata dall' azienda anche
in caso di nuove assunzioni. Il medico provvede alla sorveglianza sanitaria periodica dei lavoratori stabilita
in base alla mansione specifica e redige un giudizio d'idoneità per i singoli dipendenti indicando limitazioni e prescrizioni come l' ob bligo di indossare specifici dispositivi di produzione individuali in accordo con il responsabile servizio protezione e prevenzione». Quest'ultima figura professionale collabora con l'imprenditore' con il medico competente e il
rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza per realizzare il documento di valutazione dei rischi. In caso di
ordini di progettazione un' azienda
come la Gma - definita virtuosa
dall'lnail - può richiedere anche la
consulenza di architetti che, insieme all'ufficio tecnico, lavorano per
soddisfare le richieste del cliente e
del consulente dellavoro.
Disegnatori, progettisti, metodisti
vengono coordinati dall'«order manager»
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Alla prova del Certame
Dal Vico al Sannazaro e al Suor Orsola Benincasa: ragazzi in cattedra
Al liceo Umberto l'analisi di un brano tratto da «La logica poetica»
Benedetta Palmieri
ria carica di cultura (e di sfida) in città in questi giorni.
Parteinfattiufficialmenteoggi pomeriggio l'VIII Certame
Vichiano, che vedrà misurarsi un centinaio di ragazzi provenienti da tutta
Italia sulla storia e il pensiero appunto
del filosofo Giambattista Vico. In verità' la gara vera e propria tra gli studenti
delle ventitrè scuole partecipanti comincerà domani al Liceo Umberto I dove del resto il certame è nato otto
anni fa. Ma vediamo meglio il programma tutto di questi tre giorni di attività: oggi pomeriggio alle 15.30, all'università Suor Orso la Benincasa, si apre
con la lezione magistrale Vico poeta
dell'alba, del professor Aniello Montano; seguirà l'incontro con gli esperti
Ennio Ferrara, Domenico Bianco, Emma Giammattei, Nunzio Ruggiero e
A
Marco Russo. Domani mattina invece, come si diceva, si entra nel pieno
della competizione: titolo della prova,
che si terrà nelle sede dell'Umberto alle9, è La mente estesa: alle radici della
razionalità - per la quale i ragazzi dovranno misurarsi con l'analisi e il commento di un brano tratto da La logica
poetica (libro secondo della Scienza
Nuova). Ma il Certame, che ha peraltro ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, è naturalmente
anche l'occasione per uno sguardo
più ampio alla cultura della città e del
filosofo partenopeo. Domani pomeriggio (alle 17) allora, si parte da piazza
del Gesù per la passeggiata La filosofia
nei decumani - visita ai luoghi vichiani del centro storico di Napoli. Sichiude infine sabato mattina alle lO a Palazzo Serra di Cassano, dove avverrà la
meritata premiazione dei giovani vincitori. Ma se l'aria è carica di cultura e
di sfida, è perché questo non è l'unico
appuntamento a renderla tale. Si è appena conclusa infatti un' altra interessante manifestazione: la seconda edizione del Certamen Classicum Sannazarianum si è svolta presso illiceo Jacopo Sannazaro - dove ha preso vita - e
ha contato e visto gareggiare più di sessanta iscritti (provenienti dal Veneto,
dalla Toscana e dal Lazio; oltre che ovviamente dalla Campania). I partecipanti sono stati valutati da una commissione giudicatrice costituita da docenti della Federico II e accademici
quali il latinista Giovanni Polara e il
grecista Renzo Tosi. Anche in questo
caso, il certame è stato l'occasione per
conferenze e giornate di studi; e è stato
preceduto da un incontro di approfondimento' volto a rendere sempre più
efficace la formazione scolastica in visione dell'impegno universitario che
la segue.
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Quotidiano
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CRONACA di ROMA
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«Scuole aperte
tutto l'anno
per favorire
sport e cultura»
Il PROGETTO
Scuole aperte tutto il giorno e
per 365 giorni l'anno. E' il sogno dell'assessore alla Scuola
Paolo Masini che immagina
«luci accese anche di pomeriggio e aule vissute perfino d'estate».
Un'iniziativa che prenderà corpo con l'approvazione in giunta
della delibera sulle scuole condivise e che è allo studio in assessorato. In concreto, si tratta
di regolamentare una buona
pratica· che, a macchia di leopardo, esiste già in alcune scuole della Capitale.
Al liceo Newton, per esempio,
da anni è nata l'associazione
'Amici del Newton' formata da
docenti e non, e tre volte a settimana, gli studenti ricevono di
pomeriggio ripetizioni di matematica pagando solo un contributo di 20 euro l'anno per la tessera associativa. E alla scuola
media Majorana del Nuovo Salario i piccoli studenti, ma anche gli adulti, possono frequentare corsi pomeridiani di bricolage, scacchi e musica. Il primo
passo, però, è la mappatura degli istituti esistenti sul territorio: scuole materne, elementari, medie e dal primo gennaio
anche superiori (per effetto della nascita della Città metropolitana che ha unificato la competenza prima della Provincia
ndr.) devono essere schedate e
per questo, ha spiegato Rusconi, «spero l'assessore Masini lo
faccia in fretta come anche il
Ministero dovrebbe farlo in tutta Italia».
Un bonus deJ COlUune
pel' tetti senza antenne
e decoro dei palazzi
R.e.
(Q.J RIPRODUZIONE RISERVATA
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La Gazzetta dello Sport
Data
16-04-2015
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Foglio
1
Educazione fisica a scuola
Pochi i prof per la riforma
concorso per nuove assunzioni abbia una quota per
l'educazione fisica. E che sia
reintegrata la figura dei coordinatori provinciali di
educazione fisica». Spiega
Cosimo Scaglione, coordinatore a Monza: <<In Lombardia
ci sono 1.180.000 studenti.
Pensate a cosa significa cancellare 12 uffici territoriali in
una popolazione scolastica
cosÌ grande»
• Svolta arischio
nelle primarie?
La Idem si muove
Le rassicurazioni
del Governo
Valerio Piccioni
iuto, non ci sono i
professori per portare
l'educazione fisica
nelle scuole primarie come
da impegno del Governo. Il
grido di allarme è della Capdi (Confederazione delle Associazioni dei diplomati Isef
& Laureati in Scienze Motorie), che ha scritto a tutti i
parlamentari proponendo
tre emendamenti al disegno
di legge della «Buona scuola». I conti della Capdi sono
questi: 5.300 prof precari
dell'educazione fisica da assumere; se da questi, se ne
tolgono 1000 per sostituire
chi va in pensione, altri 1500
per il sostegno, più altri per
le scuole superiori, ne rimangono la metà (26002700), mentre per insegnare
l'educazione motoria dalla
2' alla sa elementare ne ser-
A
Piccoli alunni in palestra
virebbero (sempre stima Capdi) 4807. Come fare? La richiesta è di specificare che i 5.300
siano assunti come prof di educazione fisica, e quindi non dirottabili verso altri incarichi. In
via subordinata si può attingere
ai maestri diplomati Isef o laureati in Scienze Motorie (ma
cosÌ si aprirebbero altri vuoti).
PROPOS1E IDEM Josefa Idem
farà suoi gli emendamenti della
Capdi. Dice la senatrice olimpionica: «Sono tendenzialmente ottimista, ma ci sono delle
criticità da affrontare prima
che prendano una brutta piega.
Proporrò anche che il primo
SPORT DI CLASSE Il disegno
di Legge è in commissione
alla Camera. Si farà in tempo
per il primo settembre 2015?
O si andrà avanti con il progetto Ministero-Coni di
Sport di Classe, contestato
dai prof perché imperniato
su un tutor sportivo che forma le maestre e non sul professore di educazione fisica
in ogni classe?
«STAlI TRANQUlW» Il sottosegretario Davide Faraone
rassicura: «L'educazione fisica nella scuola primaria è
una priorità. Tutto è confermato. Ci sarà l'organico per
questo, state tranquilli Non è
un caso che uno dei testimoniaI della buona scuola sia
Javier ZanettÌ...»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Settimanale
Suppl. di Avvenire
Data
Pagina
Foglio
16-04-2015
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Fuori il bullismo dalla scuola
Per contrastue prepotenze fisiche e virtuali
il ministero dell'Istruzione
ha messo a punto le Linee guida
per insegnanti, alunni e genitori.
I primi a essere presi di mira sono
i ragazzi disabili, specie quelli autistici
«I
o un bullo? Macché
era soltanto uno
scherzo». Se però il
compagno scelto come
vittima ci rimane male o,
peggio, si mette a
piangere e magari a
scuola non ci vuole più
venire, allora non è
"soltanto" uno scherzo. È
sottile il confine tra sfottò e
prepotenza e, troppo
spesso, lo superiamo senza
nemmeno rendercene
conto. È soprattutto
Internet, con i suoi
molteplici social network,
l'ambiente in cui la
sopraffazione dell'altro è
più frequente, complice
anche l'anonimato della
rete. Per arginare il
bullismo, nelle sue
molteplici varianti, anche
online, il ministro
dell'Istruzione, Stefania
Giannini, ha diffuso nelle
scuole le nuove Linee di
orientamento per la
prevenzione del bullismo
e del cyberbullismo (si
legge saiberbullismo).
All'origine della
prevaricazione, si legge
nel documento del
governo, c'è sempre una
«scarsa tolleranza» e una
«non accettazione» di chi è
visto come "divE!rso". Tra
le vittime preferite dei
bulli ci sono, per esempio,
. i ragazzi disabili,
soprattutto quelli affetti da
autismo, colpiti per i loro
comportamenti considerati
"bizzarri". Sono molte le
forme di violenza, anche
fisica, qhe li possono ferire
e condannare a un
progressivo isola:mento. I
più fragili e i più timidi
della classe, ma anche
quelli troppo grassi o
troppo magri, quelli che
balbettano o hanno i
brufoli, sono presi di mira
anche sul web. Facebook
(feisbuc) e wattshapp
(uozzapp) sono i canali
preferiti dai bulli virtuali,
che si vogliono divertire
alle spalle dei compagni.
Soprattutto a loro è rivolto,
quindi, l'invito del ministro
a diventare maggiormente
responsabili e attenti, ad
essere più educati all'uso
delle tecnologie. Anche
attraverso percorsi
specifici promossi nelle
scuole, con la
collaborazione degli
insegnanti e dei genitori. I
primi protagonisti di
questo cambiamento
all'insegna del rispetto e
della buona educazione,
devono essere insomma
gli studenti. Soltanto da
loro potrà nascere una
scuola davvero più
accogliente e sicura. Per
tutti.
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Scuola: testate nazionali
Pag.45
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Foglio
16-04-2015
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Università. Sentenza del Consiglio di Stato
Niente diritto di voto
per i professori
poco produttivi
Antonello Cherchi
degli organi elettivi, evitando il rischio di creare un
I docenti universitari "cortocircuito vizioso" forche fanno poca ricerca o che temente penalizzante per
hanno riportato un giudizio l'università» .
negativo sull'insegnamento
Il fatto, poi, che l'inattività
possono essere esclusi dalle dei docenti si possa misurare
votazioni per il rinnovo degli sulla base di criteri «suffiorgani accademici. Così ha cientemente certi» - per la
fatto l'università La Sapienza produzione scientifica si fa
di Roma, che nel proprio sta- riferimento ai dati raccolti
tutohainseritounsimilevin- secondo gli standard messi a
colo, il quale è stato ricono- punto dal ministero dell'unisciuto legittimo dal Consi- versità insieme al Cineca (il
glio di Stato (sentenza consorzio interuniversitario
1929/2015, sesta sezione).
che si occupa di elaborare le
Contrariamente a quanto informazioni degli atenei) e
affermato dal Tar del Lazio, per l'attività didattica valgoche aveva annullato la norma no i giudizi del nucleo di valudello statuto, i giudici di ap- tazione dell'ateneo, poi trapello hanno sostenuto che la
limitazione del diritto di voto
attivo ai docenti poco pro- VALEIL MERITO
duttivi non viola né il princi- I giudici d'appello
pio di ragionevolezza, né riconoscono la legittimità
quello di proporzionalità.
La possibilità per gli atenei della regola introdotta
di decidere autonomamente nello statuto
anche inmateria di elettorato della Sapienza di Roma
attivo discende, infatti, dall'articolo 4, comma 2, del decreto legge 8/2002, converti- smessi all'Anvur, l'agenzia di
to dalla legge 56 dello stesso valutazione nazionale - rafanno. Con quella norma - ha forza la ragionevolezza della
spiegato il Consiglio diStato- previsione contenuta nello
il legislatore ha voluto legare statuto della Sapienza.
Niente da dire, infine, ana «criteri di premialità e di
miglioramento della perfo- che sulla proporzionalità
mance organizzativa e indi- della regola, perché l'escluviduaIe , che informano l'in- sione dei docenti fannulloni
tera disciplina del settore dal diritto di voto è solo temuniversitario», tutta una se- poranea e perdura fino al
rie di obiettivi: dall'attribu- conseguimento di un nuovo
zione delle risorse fmanzia- giudizio positivo. Si tratta,
rie, al trattamento retributi- pertanto, di «una previsione
vo, alla composizione degli che contempera in maniera
organi di valutazione.
equilibrata la compressione
Lo statuto della Sapienza degli appartenenti al corpo
costituisce espressione di elettorale con gli interessi
quei criteri, incentivando, dell'università al raggiungisecondo il principio diragio- mento degli obiettivi di minevolezza, «l'instaurazione glioramento organizzativo e
di un "circuito virtuoso" tra prestazionale, essenziale per
composizione del corpo il conseguimento di adeguaelettorale ( ... ) e correlativo te risorse fmanziarie».
presumibile atteggiamento
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Data
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Foglio
22-04-2015
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Alfonso a Livia laccarino
chef stellati.
Alessandro
Cacchi Paone
giornalista
e conduttme
televisivo.
Michele Lupi
direttore dei periodici
di moda Icon e Flair
(Mondadori).
Vittorio Sgarbi
critico d'arte.
uesta settimana, ne] corso della quattro giorni di eventi
targati «Panorama d'Italia» in terra veneta, sarà possibile ritirare gratuitamente presso la nostra «Casa» la
card con la quale accedere a 27 corsi dell'Università
Telematica Pegaso. Si tratta, nello specifico, di tre insegnamenti estratti dal primo anno per ciascuno dei
nove corsi di laurea tradizionali erogati dall'ateneo e
ati attraverso la sua piattaforma dì e-learning. Un'uhev
liOfe possibilità di conoscere da vicino la metodologia didattica
con la quale verranno erogati anche i corsi di Panorama Araclemy, che stanno facendo registrare un vero boom di adesioni.
Tutti coloro che sono interessati all'offerta formativa
a distanza dedicata ai settori trainanti del made .in Italy,
nata anche dall'esperienza del nostro tom, potranno così
familiarÌzzare con l'innovativo modello messo a punto da
Pegaso, tra i leader italiani nella formazione a distanza con
oltre 26 mila studenti e nostro partner in questa iniziativa.
Per ciascuna delle cinque discipline targate Panorama
Academy, attivate e pensate per formare le professionalità di
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cui necessita il mercato del lavoro (turismo, enogastronomia,
arte, business e moda) sono infatti previste lezioni a distanza,
fruibili online come e quando si vuole e dotate di sistemi di
verifiche e tutoraggio a distanza. Il tutto articolato in due
possibìli modalità di accesso. La prima è quella dei corsi dì
alta formazione, accessibili a chiunque sia in possesso di un
diploma superiore: 20 ore di lezioni a distanza. Al termine
dei corsi lo studente conseguirà un attestato di frequenza e
accumulerà un bagaglio formativo pari a 12 crediti universitari, successivamente spendibili in qualsiasi ateneo italiano.
Il secondo percorso, più strutturato, è quello dei master
di primo livello, che richiedono come requisito di accesso la
laurea e prevedono un esame finale «fisico» in una delle sedi
dì Pegaso da sostenere non prima dì sette mesi dall'iscrizione.
In questo caso l'impegno richiesto è dì 1.500 ore complessive
che permetteranno il conseguimento di 60 crediti, anch' essi
riutìlìzzabili nelle università italìane in un secondo momen·
to. Per informazioni e iscrizioni, potete visitare i siti www.
panoramacademy.it e www.pegasopanoramadìtalia.it.1II
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riservata
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dei 27 corsi.
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22 aprile 201 5 I Panorama
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School
TEACI--IING TO LEARN
Qt'ESTO I~: t\O SP,\ZIO PEH DOCE\TI lLIJ'\lI\.\TI. CO/\CII rISIO\AHI
CI lE C\\lBL\\O LE HEGOLE PEH .\LLE\i\Hr: I P!lOGETTISTI DEL FLTL·HO.
eLI ESPEIlI\IE\TI DI HICCAI\DO BU'\IEH \IESSI 1\ SCE\.\ DAGLI S'ITOE\TI
DELLL'\I\'EHSIT\ LiI \IE\DnISIO SO\O ESFHCIZI FISICI [)'I\THOrWZIO\E
.\LL\llCI IITETTL'H.\.
LA PROCESSIONE
DEGLI ARCHITETTI, 2010
ARCHITETTI
IN RIVOLUZIONE, 2012
La forma è nel tempo, è lento l'uomo. Accelerando i secondi, le forze producono la metamorfosi, di cui lo studente è
asse verticale, baricentro e motore. Il progetto non prende corpo se non dilatandosi, contraendosi, fermandosi,
accelerandosi. Un fiore quando è bello? Quando è seme?
Da adulto? Chiuso di notte? Marcio prima di dissolversi? Il
progetto è metamorfico, evolutivo, in una sequenza ordinata da tempo e velocità, che disegno e poi produco. Solo la
musica, appositamente composta, ne pone le sequenze e
paradossalmente, al contrario di un concerto, ne produce
le forme sinfoniche. In piazza a Lugano, le forze dei giovani
hanno suonato, per pochi minuti, una sequenza di relazioni
geometriche in rivoluzione.
Non esiste suono senza materia. Non esiste risonanza
senza energia. Non esiste forma senza energia e materia.
II suono è un progetto. Percorrere il centro storico di
Mendrisio trasportando a spalla una lunghissima macchina
sonora lunga oltre quindici metri e pesante quattrocento
chili in settanta studenti, e centoquaranta gambe, a pochi
centimetri l'uno dall'altro, con la bocca collegata a un sistema mega-fonico in alluminio dotato di un tubo flessibile di
collegamento che rende unici i polmoni, la gola, la bocca
e il grande cono di alluminio. Camminare linearmente sostenendo e modulando suoni espansi perché la città diventi
una cassa armonica che fa vedere la bellezza a occhi chiusi.
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Quadrimestrale
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School
20 MINUTI ESATTI, 2014
ARCHITETTURE
ELASTICHE, 2013
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Elastico è deformabile con memoria. Come dire che certe
materie si ricordano una loro posizione che de-formata
tentano in tutti i modi di riprendersi. L'architettura, incredibile, lo fa. Amplificatore potentissimo dell'inutilità
sovrabbondante che produciamo in infinita fatica, lo spazio
esiste per questa memoria, forse solo per questa necessità
di rendere reversibile l'irreversibile. Movimenti piccoli di
braccia diventano cerchi che si espandono intrecciandosi in
geometrie progressive, schiene arcuate liberano linee diritte che indicano lontano, l'alzarsi, un ripiegarsi ordinato da
volume a piano. Ricordo che comprammo 6 km di midollino
asiatico bianco come il midollo, morbido come un ramo di
salice. Difficile stabilire le quantità e sorprendente misurarle quando finisce il materiale con l'esercizio fatto .
... fino a che nasce la macchina automatica. Questa espansione del nostro corpo nello spazio ha un'energia propria
che la rende capace di movimento. Non mangia, non dorme, non si stanca, non si lamenta. Posso guardarla lavorare
in un beato stato di ozio o usarla avidamente come sostituta
nel lavoro di rendita ma, certo, ha un fascino di verità vita
spaventoso. La sua estetica è la sua meccanica, la forma è
lo scopo inscindibile del funzionamento, la sua bellezza è il
suo lavoro. 140 meccanismi in legno interamente costruiti a
mano composti da lastre di compensato fine, corde e acqua
come peso-motore, da avviare in un progetto algoritmico
di spazio-tempo-movimento secondo una procedura che
li rende compattamente uniti nella fermata, nello spegnimento. Dal primo all'ultimo, all'unisono, anche se caricati a
ondate di studenti tempo rizzati in una sequenza di movimento e spostamento definita dal limite stesso di essere
numerosi in uno spazio-parete relativamente piccolo, la
moltitudine di armo/abi si ferma contemporaneamente
dopo 20', zittendo il fragoroso e sinusoidale rumore del
battere contro la parete di colpi sequenziali temporizzati.
Le gocce di acqua nere si compongono secondo una linea
progressiva ondulata non prevista che rapisce l'occhio po-
RICCARDO BLUMER
Svizzero. classe 1959, Architetto, designer, professore presso
USI AAM (Università della Svizzera Italiana - Accademia di Ar-
nendo ordine nel kaos dei colpi ripetuti tra loro, indifferenti.
chitettura di Mendrisio) e UNRSM (Università degli Studi di San
Gli studenti seduti, in fine, guardano e aspettano la conferma della precisione di un silenzio atteso e contemporaneo.
Marino), si occupa di costruzioni in genere con un particolare
interesse al processo storico-scientifico che le genera.
blumerandfriends. it
La meraviglia di un paradosso industriale.
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LA STAMPA
Perché
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possIamo
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vrncere
la scommessa
GIOVA"':'III BIGNA:\H
tavolta, il «sistema Paese» sta funzionando. Lo
dice, con sincerità e un
po' di ammirazione, uno scienziato disincantato che ha passato buona parte della sua
carriera in Italia (e in Europa)
a stretto contatto con la politica. La proposta di Inaf per
ospitare a Padova il quartiere
generale di «Ska» (cioè di
quella che sarà la più grande
impresa astronomica di tutti i
tempi) si apre con una lettera
di Matteo Renzi. Il primo ministro garantisce il supporto
compatto del suo governo all'iniziativa, alla quale infatti
partecipano ben cinque ministeri, con in prima fila il Miur
di Stefania Giannini, che ha la
vigilanza di Inaf.
Siamo in finale con l'Inghilterra, l'altra nazione che
ha mandato una proposta
per ospitare «Ska». Sono, come sempre, avversari da ammirare e da rispettare, perché fortissimi nel merito
scientifico, nella potenza organizzativa e finanziaria e nel
carisma internazionale. Loro
propongono una sede nuova,
costruita nella ridente campagna del Cheshire, un posto
dove, secondo Lewis Carroll,
i gatti scompaiono quando
sorridono, ma francamente
una location un po' fuori mano, anche se con grande tradizione in radioastronomia.
Noi invece, grazie al ministero per i Beni Culturali, offriamo un solido castello a Padova, costruito forse da Ezzelino da Romano nel 1200 e rotti, passato attraverso secoli
di battaglie, ma, soprattutto,
molto vicino a Venezia. La nostra proposta, infatti, si chiama «Serenissima Ska». Altro
stile, lasciatemelo dire.
Al di là delle cortesie diplomatiche, orchestrate con maestria dal nostro ministero de-
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di «astronomia industriale»,
grazie al quale, con il supporto
del ministero dell'Economia e
di quello dello Sviluppo Economico, possiamo fare innovazione tecnologica per le nostre migliori industrie (nel Veneto, certo, ma non solo). Grazie a «Ska», gli astronomi di
Inaf chiederanno all'industria
di pensare, e poi fare, l'impensabile. Sappiamo già, per
esperienza, che l'industria italiana lo saprà costruire, e benissimo. Come sempre, dopo
un po' di tira e molla, arriveranno con soluzioni innovative, tutte da brevettare e con
un brevissimo «time-tomarkeb, in questo caso nel
campo, molto pregiato, dell'elettronica, delle télecomunicazioni e dell'informatica.
Ma prima bisogna vincere
la finale. C'è stato un match di
andata, dopo il quale un comitato indipendente di valutazione ha giudicato accettabili
entrambe le proposte, ma ha
dato una decisa preferenza a
quella italiana. Gli inglesi non
se lo aspettavano e hanno ottenuto, dalle 11 nazioni partecipanti, il diritto ad una partita di ritorno, cioè a un secondo
giro di proposte. Ci siamo stati, naturalmente, e forti della
lettera di Renzi, abbiamo vinto anche il secondo match,
giudicato sempre a nostro favore dagli stessi arbitri. Il voto
finale è per la fine di aprile.
Chissà cosa si inventeranno i
nostri sportivissimi avversari.
Presidente Inaf
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gli Esteri, la battaglia infuria
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spietata. Per noi si tratta di
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Stefania Giannini
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Quotidiano
IL FOGLIO
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il mistero Stefania Giannini, avulsa econfusa, che resterà la ministra ''basita''
Giannini era andata al Meeting di Rimini
Roma. Le piacerebbe farlo innamorare e
innamorandolo migliorarlo. Le piacerebbe per illustrare le linee guida della riforma
fargli capire che lei è un ministro diverso d.ella scuola. Ebbene il giorno dopo, il preda quelli che piacciono a lui, e che lui fre- Sidente del Consiglio quelle linee guida le
ha praticamente riscritte di sana pianta in
IL MINISTRO CHE NON Ò: -2
una riunione in cui c'erano tutti (dai sottosegretari
fino agli ultimi deputati della
quenta. Così una volta, durante il dibattito
parlamentare sull'abolizione del Senato, commissione) tranne il ministro titolare. E
mentre Matteo ripeteva, "presto, "presto" poi quando lei voleva eliminare la commislei ha assunto un premuroso tono pedago: sione es~erna agli esami di maturità, quangico: "Il verbo aspettare non appartiene al do ormai lo aveva annunciato a tutti i giorvocabolario del presidente del Consiglio. nali, piacevolmente eccitata dalla vaga treSe il metodo diventa l'obiettivo, è pericolo- pidazione che coglie ciascuno nel vedere il
so". Dunque talvolta Stefania Giannini ma- proprio nome citato in un articolo, lui è ennifesta le sue inquietudini dello spirito al trato in Consiglio dei ministri e - zac! - gli
capo del governo, laddove gli altri, per lo ha depennato la norma. E senza morbide
più, tacciono, o mugugnano a denti stretti allusioni, garbate perifrasi, raffinate retichiusi nel bagno di Palazzo Chigi o in un re: cenze, ma: "La norma è stata stralciata e somoto e oscuro corridoio del Parlamento. st~tuita così, così e così". Non bastasse, ciD'altra parte lei non è mica uno dei tanti chcamente, quando si parla di rimpasti, ecministri nati senza avvenire, per fare nu- co che la poltrona della Pubblica istruziomero, per figurare in statistiche legislative, ne, quella della prof. Giannini, si fa sempre
in trascurabili oscillazioni parlamentari: la più instabile. Con una vocina gaia e malei è un ex rettore, un docente universita- liziosa che da Palazzo Chigi comincia a
rio, una studiosa dalla lingua rapida (qua- elencare i nomi delle ragazze già pronte alrantacinque interviste nei primi novanta l'incarico: Anna Ascani, Francesca Pugligiorni di governo) che ha messo questo suo si. .. Quasi mobbing. E insomma, quello del
agile organo al centro dei propri interessi, ministro renziano è un cammino costellato
di schianti emotivi. Non ci si può difendediventando glottologa di fama.
Ed è nata così, tra lei e il presidente del re che attenendosi a un'imperturbabile boConsiglio, una relazione sottile, piena di nomia, a un distacco siderale, a una faticocontraddizioni, alla quale tuttavia Renzi, sa ginnastica zen compensata soltanto dalautore del più effimero miracolo moderno, la co~sapevolezza di aver per lo meno, agli
cioè quello di far sparire i suoi ministri, occhi del mondo, quel pennacchio, quel
cerca di sottrarsi con consueta brutalità. luccicante distintivo, quella targhetta d'otL'estate scorsa, per esempio, la signora tone sulla porta in cui c'è scritto: "Ministro". Per il resto è una vitaccia.
Come si diceva, l'ambiente d'origine del
ministro Giannini è quello ristretto dei glottologi, nel quale si è imposta con l'opera di
esordio, "La geminazione consonantica in latino", ma quando Renzi - sbagliando -le fece notare che le slide sulla riforma della
scuola contenevano un errore di grammatica,
perché "al plurale si dice curricula non curriculum", lei andò completamente nel pallone: chiese scusa, malgrado l'errore in realtà
non ci fosse, in quanto, come sanno gli studenti del liceo classico, "curriculum è un plurale invariabile". Ma tant'è, la professoressa
di latino ha sbagliato il latino: è questo l'effetto che fa il premier ai suoi ministri fantasma, li manda in confusione, li annulla, e senza ombra di malizia o di canzonatura, ma così, come fosse la cosa più normale del mondo.
Circa un mese fa la signora Giannini è stata
di nuovo messa nell'angolo da Renzi sulla
questione dei professori da assumere. Lei voleva un decreto, ma è uscito fuori un ddl, e
non precisamente partorito dal suo ministero. Così, alla fine, lei si è dichiarata "basita"
ossia stupefatta, e poi si è come oscurata i~
uno stordimento che somigliava al torpore
febbricitante in cui Don Chisciotte vedeva
dissolversi le illusioni. Ma quel "sono basita"
in realtà resta sul proscenio delle poche cose notevoli a lei riconducibili, assieme alla
foto in spiaggia che l'ha fatta entrare nel
guinness come primo ministro in topless della storia. "La trasparenza è sempre stata una
delle idee guida di Stefania Giannini", disse
Aldo Grasso.
Salvatore Merlo
Twitter @Sa[vatoreMerlo
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Quotidiano
IL PICCOLO
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Gioco del rispetto, difesa bis del ministro
Giannini risponde a un'interrogazione parlamentare dei forzisti. Botta e risposta tra Blazina e Savino
verno, come fa sapere la parlamentare Pd Tamara Blazina: «Il
progetto appare coerente con
Il "Gioco del rispetto" del Cole indicazioni nazionali emanamune di Trieste, finito nel vortite dal Miur, considerato che alce delle polemiche nelle scorse
le scuole viene riconosciuto il
settimane, torna nel dibattito
compito di promuovere la piepolitico nazionale. Ieri è stata
na formazione della personalidiscussa in settima commissiotà degli alunni e di valorizzarne
ne alla Camera (Scuola e Cultul'identità personale nell' ambito
ra) un'interrogazione del depudel processo educativo, così da
tato di Forza Italia Antonio Palevitare ogni forma di discrimimieri. Presente anche la triestinazione». Queste le parole del
na Sandra Savino che fin da su- ministro, almeno secondo
bito aveva manifestato il proquanto reso noto ieri dalla deprio disappunto sull'iniziativa
putata della minoranza slovepromossa dal vice sindaco Fa- na. A detta dell'esponente dem
biana Martini. Ma il ministro
all'Istruzione Stefania Giannini siamo davanti «all'ennesima
ha ribadito la posizione del go- forzatura nella campagna elet-
di Gianpaolo Sarti
torale del centrodestra triestino
che continua a diffondere falsità». «Sarebbe perciò auspicabile - ha accusato BlaZina - che i
parlamentari del centrodestra
smettessero di continuare con
la caccia alle streghe e si dedichino ai reali problemi della cittàe del FriuliVenezia Giulia».
Il tema è certamente delicato
e se ne sta ancora dibattendo
nelle assemblee degli asili della
città. Ma Savino, che ha assistito alla discussione in Commissione alla Camera, contrattacca: «Se l'educazione dei bambini, tanto più in un'età così delicata, non è una cosa reale e seria, vorrei capire allora cosa è
serio. lo resto assolutamente
dell'opinione che quel gioco
proposto dalla giunta Cosolini
- insiste la deputata di Forza Italia e coordinatrice regionale del
partito - sia molto sbagliato. La
fascia d'età è incompatibile e ci
sono chiari elementi non educativi, come hanno ampiamente rilevato vari psicologi dell' età
evolutiva. Sono argomentimolto delicati, su cui si deve stare
bene attenti e che vanno affrontati adeguatamente con esperti
e famiglie. Mi meraviglio che
Tamara BlaZina faccia queste
affermazioni perché nella nostra società ci sono alcuni aspet ti molto essenziali: la salute, il
lavoro e l'educazione dei bambinh>.
Un bambino gioca con i colori in un asilo
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LA STAMPA
TORINO
Data
16-04-2015
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140 appuntamenti dal 20 al25 aprile
Regalare libri, la missione
della Torino che legge
I "messaggeri" offriranno più di 20 mila volumi al pubblico
NOEMIPENNA
C'è una «Torino che legge» e
che si mobilita per promuovere i libri. Forum del libro,
Città di Torino e Biblioteche
civiche torinesi hanno messo
in piedi una grande manifestazione nel senso letterale
della parola - che da lunedì
20 a sabato 25 invaderà la
città con ben 140 appuntamenti. Una «Settimana della
lettura» che abbraccia il 23
aprile, Giornata mondiale
del libro e del diritto d'autore: giovedì Torino si gemellerà con la Catalunya nella festa di Sant Jordi e farà parte
del circuito nazionale di #ioleggoperchè deU:Associazione Italiana Editori.
Dall'alba al tramonto, 12
mila «Messaggeri» distribuiranno gratuitamente 240 mila libri a centinaia di migliaia
di persone sui treni, in piazze,
giardini e punti di ritrovo di
tutta Italia. Fra i padrini dell'iniziativa ci sono Arturo
Brachetti, Lella Costa, Neri
Marcorè, Carlo Cracco e
Mauro Berruto, atteso sabato
a Torino per il lancio di «Sono
un messaggero perché ... ».
libri gratis
La Settimana della lettura
sarà anticipata sabato prossimo alle 18,15 in Biblioteca
Civica Centrale di via della
Cittadella 5 dall'incontro fra i
Messaggeri di #ioleggoperchè, il et della Nazionale maschile di pallavolo Mauro
Berruto e Marco Zapparoli
dell'Associazione italiana
editori: a Torino sono mille e
il 23 aprile contribuiranno
nella distribuzione, ai non
lettori abituali, dei ventiquattro titoli della campagna, fra cui «Oceano mare»
di Baricco e «Il vecchio che
leggeva romanzi d'amore» di
«Portici di carta»
Libri e rose, i simboli della festa catalana di Sant lordi, saranno protagonisti
il 23 aprile di «Portici di carta»: chiunque acquisterà un volume, riceverà in cambio un fiore
Sepulveda. L'incontro sarà
presentato da Cecilia Cognigni
del Sistema Bibliotecario Urbano e da Rocco Pinto del Forum dei libri, che presenteranno pubblicamente il programma di «Torino che legge», già
consultabile su www.torinochelcgge.it, in cui sono confluite anche le rassegne «LiberinBarriera» e «LeggerMente».
Buona lettura
Gli appuntamenti invaderanno i
tanti luoghi dei libri della città:
biblioteche, librerie (hanno aderito in 43), associazioni, università e Case del quartiere. E in
trenta istituti torinesi, il 21 aprile si andrà «A scuola senza zaino»: prima presa di posizione di
Torino Rete Libri che ha indetto
una petizione popolare per chiedere al Governo di inserire la
lettura e le biblioteche nella riforma della scuola attualmente
in discussione. La proposta sarà
consegnata dagli studenti torinesi il 14 maggio ai ministri Stefania Giannini e Dario Franceschini, che saranno ospiti del
Salone del Libro al Lingotto.
le rose
Libri e rose sono invece i simboli della festa catalana di Sant
Jordi, protagonisti di «Portici
di carta» che il 23 aprile trasformerà piazza Palazzo di
Città in una libreria a cielo
aperto. Chiunque acquisterà
un libro, riceverà in cambio
una rosa; e l'iniziativa sarà
proposta anche dalla Biblioteca Centrale, alle signore
che effettueranno un prestito.
Alle 17 in Sala delle Colonne il sindaco Piero Fassino
incontrerà i rappresentanti
della Generalitat de Catalunya e premierà i «Lettori più
forti», fra i rcading di Margherita Oggero, Sara Marconi e Anna Casassa.
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Previdenza. Le rassicurazioni del ministro Paletti al question time -Il bilancio 2013 di Itinerari previdenziali registra un aumento della spesa dell'1,62%
«Nessun taglio alle pensioni oltre i 2mila euro»
Davide Colombo
ROMA
L'operazione di manutenzione straordinaria delle regole
previdenziali che si aprirà da
giugno - dopo le elezioni amministrative e quando sarà pronta
la «proposta di sistema» annunciatà dal presidente dell'Inps,
Tito Boeri - non sarà accompagnata da tagli alle pensioni superioriai2milaeuroalmese.Aconfermarlo nel corso di un Question time alla Camera è stato il
ministro del Lavoro, Giuliano
Poletti, che ha voluto così sgombrare il campo dalle illazioni circolate dopo l'ultima intervista di
Boeri, in cui si ragionava sulla
possibilità di un intervento sulle
pensioni molto alte non giustificate dai contributi versati. «Il
governo ha espresso chiaramente l'intenzione di non voler
procedere in questa direzione»
ha affermato il ministro, che è
poi tornato a indicare l'esigenza
di affrontare «il problema socialmente rilevante», rappresentato da chi è senza lavoro, è
vicino alla pensione ma non ha
ancora raggiunto i requisiti necessari. È il primo tema «all'attenzione del governo», il quale
sta valutando «le soluzioni previdenziali o sociali che possono
coprire questa situazione».
L'altro nodo affrontato daPoletti è quello degli esodati, per i
quali gli onorevoli interpellanti
avevanochiestounanuovaoperazione di salvaguardia dopo le
sei già avviate per 170.230 soggetticonuncostodicircan,smiliardi. «Sappiamo che c'è ancora un tema aperto» ha premesso
il ministro che poi ha ribadito
come le risorse non utilizzate
ma già stanziate per le sei salvaguardie saranno spese per «coprire» altri casi.
Ieri alla Camera è stato presentato anche il "Bilancio del sistema previdenziale italiano"
realizzato dal comitato scientifico dell'associazione Itinerari
previdenziali, presieduta daAIberto Brambilla. Un lavoro in
sostanziale continuità con i report che produceva annualmente il Nucleo di valutazione
della spesa previdenziale introdotto con la riforma del 1995 e
soppressone12012.Enelrapporto, propio parlando di esodati si
avanza la probabilità di altre
40mila salvaguardie. Uno studio che offre una visione s\li saldi della spesa pensionistica al
2013 (214,5 miliardi, +1,62% sul
2012, al netto delle gestioni assistenziali), in disavanzo complessivo per 25,3 miliardi
(+22%), a conferma di un trend
iniziato dal2010 evia via peggiorato per effetto del calo di occupati (e di contribuzione) pro,dotto dalla crisi economica. E
solo grazie agli attivi della gestione lavoratori parasubordinati, delle casse professionisti,
delle gestioni dei commercianti
e dello spettacolo che il disavanzo è più contenuto (altrimenti
sareb be di 36,1 miliardi).
Secondo il rapporto di Itine"
nari, «l'ormai avviato funzionamento dei due stabilizzatori automatici della spesa previdenziale (età di pensionamento correlata alla speranza di vita con
equiparazione dei generi e adeguamento triennale e poi biennale dei "coefficienti di trasformazione" alla speranza di vita) è
tale, salvo crolli dell'economia
.con un incremento della disoccupazione, da garantire sia
l'equilibrio che la sostenibilità
fmanziaria del sistema».
Resta il nodo dell'adeguatezza degli assegni, da affrontare
con una buona informazione sui
futuri tassi di sostituzione (ovvero il peso delle pensioni future), il rilancio della previdenza
integrativa e la cancellazione
della tassazione penalizzante introdotta con la Stabilità 2015. Al
convegno ha partecipato anche
il sottosegretario all'Economia,
Pierpaolo Baretta, autore con
Cesare Damiano, pure presente
all'incontro, di una proposta di
legge per la flessibilità pensionistica in uscita con penalizzazioni tra i 62 e i 66 anni (con 35 di
contributi). «Ha un costo - hanno riconosciuto Baretta e Damiano -masi può partire dalìcon
la riflessione sulla correzione alla riforma Fornero, sapendo che
si dovrà ottenere un via libera
dall'Europa». Un'impostazione
di massima condivisa anche da
Yoram Gutgeld, consigliere
economico di Renzi e commissario alla spending review.
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I nodi
Saldi tra contribuzioni e prestazioni. In miliardi di euro
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2009
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Governosùi tagli da 2,35mld alla
spesa sanitaria2015che le
Regioni chiedonodi modificare
c'èQuellosul1a revisione del
Prontuario farmaceutico. Una
stretta sui farmati che, è
l'osservazione dei governatori,
«scarica i risparmi ipotizzati sui
cittadini». La proposta regionale
èdifissareilliveUodi rimborso
per ogni raggruppamento con
uno speciale tneccanismoin
baseal qualeleimprese che non
abbassanoilistini all'asticella
del prezzo di rimborso vedranno
il propriofarmacousciredaUa
rimborsabilftà.Altrarichiesta:
sui farmaci biotech scaduti di
brevettol'Aifadeveridurreì
prezzi det 20%, non trattare lo
sconto
Dispositivi mediti nel mirino
I governatari chiedono anche
che siano rinegoziati gli
acquisti di prestazioni «da
privato» rivedendo tetti e
tariffe. Eper i dispositivi
medici puntano a un ripiano
per gli sfond.amenti di spesa
che patta già nell'ultimo
semestre di quest'anno. Non
solo. Su sangue ed
emoderivati la proposta è che
siano esclusi dalla
rinegozillzione dei contratti
d'acquisto di beni e servizi.
Sul fronte i nvece dei medici
cattivi prescrittori (per
inappropriatezzll) la richiesta
èchellnzichétagli al
trattamento economico
Ilccessorio,siano perseguiti
per responsabilità
patrlmoniale
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Lavoro e previdenza
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Foglio
Senato. Al via le votazioni
RiformaPa,
sui segretari
comunali
c'è l'intesa
_ Sì alla fase ponte di tre anni
prima della definitiva scomparsa della figura dei segretari
comunali ma «no» alla possiblità di reclutarle fuori dal ruolo unico della dirigenza per le
grandi città. Le indicazioni sono contenute nel parere
espresso dalla commissione
Bilancio del Sènato sui primi
sei articoli della delega Pa sulla
quale ieri sono cominciate le
votazioni in Aula.
Tra le condizioni fro qui poste dalla "Bilancio", anche sulla
base dei rilievi mossi dalla Ragioneria generale su alcuni degli emendamenti approvati
dallacommissioneMfari costituzionali, ci sono lasoppressione della clausola che prevedeva il superamento degli automatismi del percorso di carriera dirigenziale e della misura
con cui veniva prevista la confluenzanelruolounico della di-
rigenza anche del personale
delle Camere di commercio.
Per l'attivazione del nuovo
meccanisno di controlli sulle
assenze per malattia degli statali, con il passaggio di competenze e risorse all'Inps, la commissione ha suggerito di vincolare l'operazione al preventivo
assenso della Conferenza Stato-regioni. Parere positivo invece sul ricorso alla figura del
nuovo capo hi-tech chiamato a
traghettare la Pa nella nuova
era digitale. Nei prossimi giorni la commissione Bilancio
espliciterà il parere sugli altri
articoli. L'obiettivo del Gover-.
no è cercare di ottenere il sì di
16-04-2015
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1
palazzo Madama prima del 23
aprile, giomatain cui è fissatala
.votazione sul Def. Ma con tutta
probabilità i tempi si allungheranno anche perché il relatore
dovrà presentare alcuni emendamenti per tenere conto del
parere della BUancio.
li ministro Marianna Madia
ha ribadito che dall'esecutivo
non arriveranno nuovi ritocchi.MadiainAulahaanche precisato che «il Corpo Forestale
dello Stato» verrà eventualmente assorbito «in uno degli
altri Corpi di Polizia», ma le
funzioni di controllo rimarranno intatte sul territorio. Ma da
Forza Italia arriva un nuovo no
alla soppressione del Corpo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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I tre anni sprecati
per i fondi bilaterali
re annidi tempo non sono stati sufficienti permettere a regime i fondi di solidarietà bilaterali che dovrebbero intervenire a sostegno dei lavoratori nei
settori non interessati dalla cassa integrazione. Nell' estate
del2012la legge Fornero aveva previsto un tempo massimo
di 6 mesi per dare vita ai nuovi strumenti. Trascorso inutilmente questo periodo il termine è stato esteso a un anno,
quindi al luglio 2013, ma anche questa proroga non è stata
sufficiente e si è spostata l'asticella al 31 ottobre 2013. Alla
fme si è deciso di eliminare la scadenza perché, se le parti
sociali non si fossero attivate per dare vita a fondi bilaterali
di settore, sarebbe subentrato il fondo residuale istituito
dal ministero del Lavoro. Con ritardo, nel 2014, quest'ultimo è diventato realtà e da ottobre si versano i relativi contributi ma non è previstal'erogazione di prestazioni perché
mancaancorail comitato amministratore.Incompensogià
si parla di rivedere caratteristiche e funzioni di questi strumenti nell' ambito del riordino degli anIffiortizzatori sociali nel Jobs act. Peccato che imprese e lavoratori abbiano
versato i contributi del 2014 e stiano pagando quelli de12015
per ora più a fondo perduto che a un fondo di solidarietà.
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ANNUNCI
fa una questione di risorse. Come se a decidere di intere generazioni debbano essere dei
calcoli attuariali. Con singolare miopia si fa di tutto per accompagnare al ritiro quanti
sono nel pieno della maturità
lavorativa. Invece di risolvere
una 'eventuale disoccupazione
cercando di ricollocare e utilizzare al meglio le qualità accumulate dal singolo, si cerca di
eliminare il problema mettendolo a carico della collettività.
SEGUE DALLA PRIMA
Si prefigura incoscientemente una situazione paraer avere un punto di rife- dossale nella quale individui
rimento, il debito pubbli- ricchi di professionalità ed
co italiano, secondo Ban- esperienza vengono messi da
ca d'Italia, era pari a febbraio di parte per incapacità di aiutarli
quest'anno a 2.169,2 miliardi. È a trovare un nuovo impiego. Lo
comprensibile quindi come si fa con la motivazione di dare
ogni volta che si paventano spazio ai più giovani. Quasi
possibili misure sulle pensioni fosse più semplice inserire nel
si mandi in fibrillazione, in mondo del lavoro chi ci prova
modo superficiale e immotiva- per la prima volta. Si trasforma
to, larghe fasce di popolazio- il drammatico problema dell'occupazione o del reimpiego
ne.
Con leggerezza si parla di ancora una volta in una quetrattamenti pensionistici e stione previdenziale. Ed è quespesso ci si dimentica, in buo- sto l'inganno peggiore: far pana o in malafede, di distingue- gare padri e madri illudendo i
re tra quelli già in essere e per- figli.
Daniele Manca
cepiti attualmente da quelli fu© RIPRODUZIONE RISERVATA
turi. Con altrettanta poca accortezza si procede a ricalcoli
che riguardano i redditi di alL'intesa spezzata
cune categorie, lasciando sotOgni
intervento sul
tintendere' anche qui, dei
sistema
previdenziale
provvedimenti. Si alimenta così nel Paese una paralizzante
è la rottura di un patto
sensazione di precarietà.
tra cittadino e Stato
Colpevolmente si tende a indicare come un problema previdenziale l'assistenza dovuta a
persone che in tarda età e lontani dalla pensione si trovano a
perdere il lavoro. Con artifici
retorici si disegnano interventi
per accompagnare al ritiro definitivo dal mondo del lavoro
chi si ritrova disoccupato attomo ai 60 anni.
Si vorrebbe rendere più flèssibile l'uscita con l'illusione
che la si possa finanziare attra-
-------
LA SOTTILE
PENSIONI
UNASOTIILE TORTURA
DELLE NOSTRE
PENSIONI
TORTURA
di Daniele Manca
i sta alzando un
rumore di fondo
poco sopportabile
sulle pensioni.
Chiunque, a diverso
titolo, abbia a che fare con la
previdenza sembra sentirsi
in diritto di indicare quali
debbano essere i
cambiamenti necessari al
sistema pensionistico. E
quello che disturba
maggiormente è che viene
utilizzato un approccio
esclusivamente contabile per
fame discendere possibili
modifiche o, abusando del
termine,riforme.
Si dimentica che ogni volta
che si interviene sulle
pensioni è come se si
procedesse, con molta
leggerezza, alla rottura di un
patto tra cittadino e Stato.
Nel 2011 è stata varata una
dolorosa riforma che porta il
nome dell'allora ministro del
Lavoro, Elsa Fornero.
Dolorosa quanto necessaria
e, a unanime giudizio, il
passo che ha garantito
all1talia di poter riprendere
un cammino di risanamento
dei conti pubblici e di
potenziale sviluppo.
Gli effetti sono stati
pesanti sui cittadini ma
altrettanto positivi sulla
stabilità finanziaria del
nostro Paese. La dimensione
di quanto fatto nel settore
l'ha ricordata Enrico Marro
lo scorso 14 aprile su questo
giornale, sottolineando come
a pagina 83 del Documento
economico e finanziario
verso una riduzione dell'asse(Def) venisse indicato il
gno percepito da chi ne usurisparmio dovuto ai vari
fruisce e, magari, interveneninterventi sul sistema
do su quanti godono di elevati
pensionistico dal 2004
trattamenti. Già: ma chi decide
al 2011 (Fornero compresa).
quando un trattamento divenRisparmi valutati in 60
ta «elevato»? E non è un errore
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punti di Prodotto interno
mettere in uno stesso caldero'"o
lordo fino al 2050. Vale a dire
ne chi si gode una pensione
mille.miliardi attuali.
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pagata con i propri contributi e
Una cifra rilevante e che
altri che devono il proprio asdi per sé dà la misura
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segno all'uso furbo di leggi e
delle conseguenze sulle
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persone.
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Si parla di pensione e se ne
continua a pagina 31
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Primo piano Il conti pubblici
«Pensioni sopra 2.000 euro, niente tagli»
Poletti (Lavoro): il governo non li farà né con la spending né con interventi sulla previdenza
ROMA II governo non taglierà le
pensioni. Lo ha detto ieri il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, alla Camera nel question
time dove alcuni parlamentari
gli hanno chiesto conto delle
proposte di intervento, in particolare sulle pensioni di importo elevato, come suggerito per
esempio dal presidente dell'Inps, Tito Boeri. «Per quanto
concerne la riduzione delle
pensioni superiori ai 2 mila euro, che è stata qui citata come
una delle opzioni - ha detto
Poletti - credo di poter dire in
modo molto chiaro che il governo ha espresso chiaramente
l'intenzione di non voler procedere in questa direzione, né all'interno della spending review
né per quello che riguarda un
eventuale intervento sul tema
generale della previdenza». II
tema è stato sollevato in particolare da Boeri che, attraverso
l' «operazione trasparenza»
lanciata dall'Inps, sta mostrando come la gran parte delle
pensioni in pagamento benefici di un calcolo generoso (il retributivo, che non esiste più
per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995) che porta a erogare assegni più alti di quelli
che si sarebbero dati sulla base
dei contributi versati (il metodo contributivo, appunto).
Molto critico verso ipotesi di
tagli a carico delle cosiddette
pensioni d'oro è anche il rapporto sul sistema previdenziale
presentato ieri alla Camera da
Alberto Brambilla, presidente
dell'associazione Itinerari previdenziali e già presidente del
soppresso Nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale del
ministero del Lavoro. II rapporto Brambilla ricorda che il tasso
di rendimento delle pensioni
col retributivo calava notevolmente oltre la soglia di 44 mila
euro di reddito e che queste
pensioni sono già state penalizzate con ripetuti interventi di
blocco della indicizzazione ai
prezzi e con l'imposizione di
contributi di solidarietà. Inoltre, sottolinea il rapporto, le
pensioni che incorporano in
proporzione la parte maggiore
di importo non corrispondente
a quanto versato· non sono le
cosiddette pensioni d'oro ma
quelle integrate al minimo,
quelle frutto di prepensionamenti, erogate da fondi speciali e le baby pensioni del pubblico impiego. Basti pensare che
ben 8,5 milioni di pensionati
(il 52,2% del totale) ricevono
prestazioni <<totalmente o parzialmente a carico della fiscalità generale».
Se l'ipotesi di tagli sulle pensioni sembra tramontare, resta
in piedi quella di introdurre
elementi di flessibilità sull;età
pensionabile. L'ha rilanciata,
durante la presentazione del
rapporto, il sottosegretario dt~l­
l'Economia, Pier Paolo Baretta,
pur se a titolo personale. Anche per consentire ai giovani di
entrare al lavoro, ha spiegato,
bisogna prevedere la possibilità di andare in pensione prima
di quanto previsto dalla riforma Fornero (66 anni e 3 mesi,
che diventeranno 66 anni e 7
mesi dal 2016). Servono coperture è vero, ma anche non fare
nulla costa molto, ha aggiunto
Baretta, ricordando gli 11,6 miliardi stanziati finora per gli
esodati. Sulla stessa linea il
presidente della commissione
Lavoro della Camera, Cesare
Damiano (Pd), che con lo stesso Baretta ha presentato una
proposta di legge per consentire il pensionamento prima di
66 anni e fino a 62 anni con una
penalizzazione delz% sull'assegno per ogni anno di anticipo.
Enrico Marre
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il rapporto
Gli importi medi delle pensioni
Dati in migliaia di euro
.. Lo studio
presentato alla
Camera da
Alberto
Brambilla
evidenzia come
le pensioni col
retributivo siano state penalizzate con
interventi di
blocco della
indicizzazione
ai prezzi e
!'imposizione di
contributi di
solidarietà
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COBBIEBE DELLA SEBA
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Cassa integrazione,
contributi maggiori
da chi la usa di più
di Lorenzo Salvia
,
E
la regola del bo.nus
malus, la stessa
utilizzata già àd~sso
per la Rc auto,
l'assicurazione sulla
responsabilità civile di chi
guida: se fai un incidente
paghi dipiù, se non ne fai .
paghi di meno. E sare
applicata anche alla cassa
integrazione, il sostegno al
reddito per i lavoratori della
aziende in ·difficoltà: le
imprese chela usano di più
verseranno un contributo
maggiore, anche per
scoraggiare l'uso disinvolto
che ne è stato fatto in
qualche caso.
La novità arriverà con un
nuovo decreto àttuativodel
Jobs act, la riforma del
lavoro, al quale sta
lavorando il governo. n
principio del bonus malus
era stato giù annunciato ma
adesso si comincia a
ragionare sulle cifre.
L'ipotesi di partenza è che
scenda il contributo
ordinario, con il quale tutte
le aziende finanziano la
cassa integrazione: dal 2,2%
al 2% del monte salari per le
aziende cOllpiù di 50
di'pendenti, dal1'1,9 all'l, 7%
per queUe con meno di 50
dipendenti. In compenso
aumenterebbe il contributo
addizionale prèVisto per chi
usa la cassa. In questo caso
, il calcolo è molto più
. complesso perché dipende
da molte variabili ma,
sempre come ipotesi di
partenza, faumento sarebbe
intorno al16%. .
Non è l'unica novità
contenuta nel decreto, che
dovrebbe passare in
Consiglio dei ministri dopo
il voto per le Regionali di
fine maggio. Tra le altre
misure c'è, a partire dal
gennaio 2017, la fine della
cassa integrazione in
deroga, nata per i piccoli
commercianti nella
stagione della grande crisi
-
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1
chi aveva già esaurito le ore
per la cassa ordinaria.
Mentre sarà limitata la
possibilità di fare ricorso
alla cassa a zero ore, in cui i
lavoratori che prendono il
sussidio non lavorano.
t'idea è che resti
utilizzabile solo in caso di
vera e propria riconversione
industriale, cioè quando si
passa a unaproduzione
diversa con la necessità di
fermare gli impianti e
formare i lavoratori.
Verrà poi previsto un
monitoraggio sulle richieste
di cassa integrazione e in
particolare sulla loro
stagionalità: l'obiettivo è
impedire che le aziende
«usino» gli ammortizzatori
non per rispondere a una
crisi ma solo per
ottimizzare il·ciclo
produttivo.
W1 @lorenzosalvia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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LA BeE MANTIENE I TASSI ALLO 0,05% E IL FTSE MIB (+1,2%) TORNA SOPRA QUOTA 24.000
Draghi: nessun rischio di bolla
Il numero uno di Eurotower assicura: il Qe è efficace e andrà avanti almeno .fino al settembre 2016. La
flessibilità sul lavoro ? Non sia limitata ai giovani. Intanto nel piano di acquisti inclusi i bond della Cdp
DI MARCELLO BUSSI
U
nica fuori programma
della giornata, il balzo
felino sul tavolo di Mario
Draghi di una ragazza che
ha lanciato coriandoli addosso al
numero uno dell'Eurotower in
segno di protesta contro la dittatura della Bce. Per il resto, il
Consiglio direttivo dell'istituto
di Francoforte ha lasciato invariatii tassi d'interesse allo 0,05%
(fermi anche quelli sui depositi a
-0,20%). Mentre Draghi ha assi-
curato che l'applicazione del Qe
«procede liscia, in linea con i volumi annunciati di 60 miliardi di
euro al mese» e le misure adottate «si stanno rivelando efficaci»,
come provato dall'allentamento
delle condizioni e dei costi del
credito e dalla crescita dei flussi di prestiti verso famiglie e
imprese. Il Qe, ha sottolineato
Draghi «durerà quindi almeno
fino al settembre 2016, come
programmato fin
dall'inizio, e in
ogni caso fino a
che l'inflazione non sarà risalita a
livelli in linea con la stabilità dei
prezzi». Il numero uno della Bce
ha inoltre assicurato che non c'è
nessun rischio di bolla. Le borse
hanno accolto con favore questo
chiarimento e Piazza Affari ha
chiuso con un rialzo dell' 1,2%,
con il Ftse Mib tornato sopra i 24
mila punti, mentre il rendimento del Bund decennale tedesco è
sceso al nuovo minimo storico
dell'I,107% Draghi ha poi ribadito che non sussiste il rischio
che la Bce si trovi ad affrontare
una scarsità di titoli di Stato da
acquistare nell'ambito del Qe.,
aggiungendo che, in ogni caso,
il Quantitative easing è «abba-
stanza flessibile» da adattarsi a
eventuali criticità. E forse non è
un caso che ieri l'Eurotower abbia allargato la lista di emittenti
di debito i cui titoli rientrano nel
piano di Qe, includendo anche
la Cassa Depositi e Prestiti. Draghi ha poi affrontato il tema del
mercato del lavoro, sottolineando
che le riforme del decennio passato, che in Europa hanno finito
per accentuare la precarietà soIa dei giovani «vanno superate.
Dobbiamo eliminare questo
dualismo del mercato del lavoro
e assicurare che la flessibilità ricada proporzionalmente su tutte
le fasce di età». (riproduzione
riservata)
EURO/DOLLARO
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BOERI TRA VOGLIA
DI FARE E OTTEMPERANZA
AL MANDATO
~ In un'intervista al quotidiano la Repubblica
il presidente dell'Inps, Tito Boeri, tra l'altro
afferma che l'istituto intende fare sul versante
della sicurezza sociale ciò che fa la Banca
d'Italia sulla politica economica: avanzare
proposte per risolvere i problemi, proponendosi
di cominciare prima con l'assistenza e poi con
la previdenza. La voglia di assumere la Banca
d'Italia come elemento di paragone e modello
da imitare non è nuova. Per lungo tempo, si
parlò di fare la Rai come la Banca d'Italia;
poi si è visto come questo proposito, diffuso
in alcuni politici, si sia miseramente dissolto.
Ha avuto come solo esito l'assegnazione della
presidenza a un ex vicedirettore generale a
Via Nazionale, Anna Maria Tarantola: un po'
poco, troppo poco. A un certo punto, se fossero
passati alcuni appetiti quando Mario Draghi fu
chiamato alla presidenza della Bce, si sarebbe
rischiato l'inverso - cioè Bankitalia come la Rai
- attraverso una
lottizzazione
del vertice
dell'istituto
monetario che,
per fortuna,
non si realizzò,
anche periI
fermo intervento
del capo
dello Stato di
allora, Giorgio
N apolitano.
Fu, quindi,
nominato
governatore
Ignazio Visco.
Ma tornando
all'Inps, prima di istituire un parallelismo con
il ruolo di alta consulenza della banca di Via
Nazionale -conquistato in molti decenni di
questa attività, frutto della ricerca economica e
istituzionale, nonché dell' apparato informativo
posseduto e strettamente connesso, anche con
lo stimolo della moral suasion, alla funzione
svolta in genere dalle banche centrali nazionalisarebbe opportuno che si disimpegnassero
molto bene le funzioni d'istituto, soprattutto
nel rapporto con i soggetti amministrati.
Non si tratta di un centro studi, né di una
succursale della Bocconi o di un aggregato de
la voce info. Le indubbiamente apprezzabili
doti del personale e la sua dedizione vanno,
prima, dirette a realizzare, nell'istituto,
tutte le possibili innovazioni sul piano
della razionalizzazione, della trasparenza,
dell'informativa, proseguendo nell' oper~
iniziata in precedenza da Vittorio Conti. E
comprensibile la voglia di fare; ma le istituzioni
esigono che in primis vi sia l'ottemperanza al
mandato, auspicabilmente in modo eccellente.
Poi si parlerà di questa forma di alta consulenza
che non richiede pubblicità o esternazioni,
anche perché l'Inps non gode dello status di
autonomia e indipendenza proprio di una
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banca centrale disciplinata dal Trattato De che
ha rango di norma costituzionale. «Quod Jovi
non bovi» (quello che è concesso a Giove, non
è concesso al bove): non sembri irriverente,
ma la distinzione di compiti e di condizioni
istituzionali è fondamentale. Non sarebbe
certamente una violazione della democrazia,
come Boeri giustamente sottolinea replicando
a chi di ciò lo accusa per questa attività che
egli vuole intraprendere. Ma le priorità vanno
osservate e, nell' opera di riassetto, non si
può cominciare da ciò che a un accademico
eccellente può apparire più gratificante o dare
a esso un rilievo pubblico: non siamo ancora
alle funzioni à la carte.
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Quotidiano
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Il sistema telematico dall'Agenzia ha tenuto. Un milione le richie:çte inviate dai Ca!
Mutui e redditi nota dolente
In diversi casi i dati riportati nel 730 non sono corretti
DI .ANDREA HONGI
incontro ravvicinato
con la precompilata
conferma i nodi della
vigilia. In diversi casi
i modelli 730 predisposti dal fisco contengono dati non corretti per quanto riguarda le spese
dei mutui, i redditi dei fabbricati, il mancato abbinamento di
più redditi posseduti nel 2014,
e così via. Al debutto della precompilata si conferma anche
il numero delle dichiarazione
precompilate che dovrà essere necessariamente corretto o
integrato pari a circa 1'80% di
quelle rese disponibili dal fisco
sulla piattaforma EntrateI.
IJaccesso al 730 precompilato, la vera novità della stagione delle dichiarazioni fiscali
2015, ha dunque riservato, già
dal suo primo giorno, diverse
sorprese ai contribuenti. Si va
dalla mancata indicazione del
codice fiscale del sostituto d'imposta al mancato abbinamento
dei due redditi di lavoro dipendente percepiti nel 20 14, fino al
mancato inserimento dei giorni
di lavoro utili ai fini del calcolo
delle detrazioni per lavoro dipendente che, conseguentemente, la precompilata assume pari
a zero. Per altri contribuenti,
evidentemente più fortunati, la
L'
precompilata è sì una sorpresa
ma in positivo. Accedendo alla
propria area riservata e scaricando i dati contenuti nel 730
precompilato dall'Agenzia delle entrate si sono infatti accorti
che non è stato inserito uno dei
redditi posseduti nel 2014 con
la tentazione, davvero forte, di
accettarlo così com'è e trasmetterlo il prima possibile visto che
se di errore si tratta è stato il
fisco a farlo e non certo il contribuente.
Come già noto dalla vigilia,
il 730 predisposto dalle Entrate è risultato carente in alcuni
oneri e detrazioni d'imposta per
i quali il fisco non ha accesso. Si
tratta, tanto per fare qualche
semplice esempio, delle spese
mediche, sia per acquisto di medicinali che per le prestazioni
specialistiche, delle erogazioni
liberali effettuate in favore di
Onlus, fondazioni, delle spese
funebri, per la frequenza ai
corsi universitari dei familiari
a carico e così via.
Per altri ancora l'accesso alla
precompilata si è risolto in un
nulla di fatto. Chi ha presentato
più dichiarazioni nel 2014, integrative o correttive, si è trovato
infatti di fronte a un messaggio
nel quale si avvisava l'utente
che nessun precompilato era
stato predisposto dall'Agenzia
proprio perché l'ultima delle dichiarazioni presentate nel 2014
era ancora in fase di liquidazione da parte dell'amministrazione finanziaria.
Caf e sindacati
Se questo è lo scenario al
quale si sono trovati di fronte
ieri i contribuenti per i centri
di assistenza fiscale (Cai) l'avvio della precompilata sembra
essere stato meglio del previsto,
almeno per quanto riguarda i
flussi di invio.
Stando a quanto risulta altaliaOggi, sono state ben più di
un milione le richieste di accesso, inviate, dato fino a martedì,
dai Centri di assistenza fiscale
all'Agenzia delle entrate.
Una altra nota positiva sulla tenuta del sistema telematico è legato alla risposta data
dall'amministrazione finanziaria ai file con le deleghe e agli
invii massivi di modelli 730.
I modelli trasmessi entro la
nottata del 14 aprile sono stati
lavorati e inviati ai Caf richiedenti dall'Agenzia delle entrate
nella giornata di ieri in sole 24
ore rispetto ai 5 giorni previsti.
Per quanto riguarda i costi dei
Centri di assistenza fiscale, Valeriano Canepari, presidente
della consulta dei Caf respinge
al mittente le accuse di rincaro:
«Quest'anno, rispetto all'anno
scorso, i contribuenti possono
scegliere di spedire la dichiarazione da soli. Chi arriva ai Caf è
perché forse ha bisogno di una
assistenza in più, assistenza
che forniamo con aumenti alle
tariffe insignificanti, un servizio che si aggira intorno ai 1520 euro. Anche se la situazione
varia a seconda che si tratti di
Nord o Sud Italia».
Ma nel giorno del debutto
del precompilato non potevano
mancare anche altre prese di
posizione.
Da segnalare quella del sindacato Flp, lavoratori delle
agenzie fiscali, che chiede un
confronto urgente fra i vertici
dell'Agenzia delle entrate e le
rappresentanze sindacali per
discutere delle problematiche
create dalle nuove necessità di
assistenza ai contribuenti conseguenti alla precompilata con
conseguenti aperture festive
ordinarie e infrasettimanali
del centro di assistenza multicanale.
In effetti l'impatto della
precompilata ha creato scompiglio nell'organizzazione dei
servizi al contribuente. I primi
a rimetterci, come sempre del
resto, sono stati proprio i contribuenti che da quest'anno non
potranno più presentarsi agli
sportelli degli uffici territoriali
per trasmettere i loro modelli
Unico 2015.
unit.ifléio dell'AgenZia delle entrate
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Lavoro e previdenza
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Le istruzioni dell'Inps ai datori di lavoro. La prima scadenza è fissata al 31 maggio
Iscritti ai sindacati alla conta
Nell'UniEmens i dati dei lavoratori. Si parte dall'industria
DI DANIELE CIRIOLI
ia libera alla conta
degl i iscritti ai sindacati. Si comincia
dal settore industria
(Confindustria), del quale
vanno censiti i dati sulle deleghe sottoscritte dai lavoratori alle 124 sigle sindacali
in riferimento ai 66 contratti
collettivi. La raccolta dei dati,
necessaria per la certificazione della rappresentanza
sindacale, avviene tramite
UniEmens su cui i datori di
lavoro devono indicare mese
per mese i dati dei lavoratori
iscritti al sindacato, specificandone la sigla. Si comincia
dal mese di aprile, quindi con
prima scadenza al 31 maggio
per l'invio del relativo UniEmens, e si potranno indicare
anche i dati del primo trimestre 2015. Lo stabilisce l'Inps
nella circolare n. 76/2015.
La rappresentanza. La
novità scaturisce dall'accordo tra le parti sociali del lO
gennaio 2014 (Tu rappresentanza), il quale stabilisce che
per la misura e certificazione
V
Raccolta
dati
della rappresentanza dei sindacati, ai fini della contrattazione collettiva nazionale di
categoria, si assumono i dati
associativi (le deleghe relative
ai contributi sindacali sottoscritte dai lavoratori), nonché
i dati elettorali ottenuti (i voti
espressi) in occasione delle
elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu). Il
compito di raccogliere i dati
sulle deleghe è stato affidato all'lnps da Confindustria,
Cgil, Cisl e Uil (determinazione n. 5/2015), che procederà
attraverso le denunce contributive mensili dovute dai datori di lavoro (UniEmens).
La registrazione. Come
primo passo, le imprese o
loro intermediari devono accedere alla nuova funzionalità «Rappresentanza sindacale», presente nel cassetto
previdenziale, e trasmettere
un'apposita comunicazione
per ottenere il codice di autorizzazione per la trasmissione mensile dei dati di rappresentanza sull'UniEmens.
lJlstituto, effettuati con esito
positivo i controlli automa-
tizzati, attribuisce alla matricola interessata (o più di
una, caricate tramite il nuovo applicativo RASI) il codice
autorizzazione «OR>.
Le istruzioni operative.
Le imprese potranno fornire
i dati a partire dalla dichiarazione contributiva relativa al
mese di aprile. Nella sezione
<Den unciaAziendale> l'In ps
ha istituito un apposito nuovo
elemento denominato <RappresentanzaSindacale>, che a
sua volta si compone dell'elemento <ContrattoRS>, volto
ad accogliere le informazioni
utili per la rilevazione del
numero delle deleghe sindacali relative a ciascun ambito
di applicazione del Ccnl (66
le opzioni possibili) a favore
delle organizzazioni sindacali di categoria (124 le opzioni possibili). Nell'elemento
<ContrattoRS>, in particolare, vanno indicati i seguenti
dati: il periodo di riferimento
delle informazioni relative al
contratto e alle deleghe sindacali; il codice del contratto
attribuito dall'lnps; il codice
assegnato dall'lnps alle organizzazioni sindacali di categoria a cui i dipendenti aderiscono; il numero delle deleghe
(in essere nel mese di competenza) dei dipendenti iscritti
all'organizzazione sindacale;
il numero delle deleghe (in
essere nel mese di competenza) dei dipendenti nelle unità produttive che superino i
15 dipendenti e in cui siano
presenti Rsa ovvero non sia
presente alcuna forma di rappresentanza sindacale.
La prima scadenza, come
accennato, è fissata al 31
maggio termine per l'invio
dell'UniEmens relativo al
mese di aprile su cui i datori di lavoro potranno fornire
gli elementi informativi sia
al mese di competenza (aprile) che dei mesi da gennaio a
marzo 2015. L'lnps precisa,
tuttavia, che qualora l'azienda non riuscisse a rispettare
i termini, o avesse necessità
di integrare o di sostituire i
dati già trasmessi, potrà farlo con gli UniEmens relative ai mesi immediatamente
successivi.
Ai fini della certificazione di
rappresentanza dei sindacati, i
datori di lavoro devono indicare il
numero dei dipendenti iscritti a una
delle 124 sigle sindacali operative
Confindustria
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1
Statali, bocciato il dirigente che dà a tutti voti massimi
Il
ROMA Sulla riforma della Pubblica amministrazione il governo
tira dritto. Anche sui passaggi
più spinosi, come l'accorpamento della Guardia Forestale in un
altro corpo di Polizia, decisione
che ha compattato uno schieramento bipartisan contrario al
progetto. Ieri il ministro della
Funzione pubblica, Marianna
Madia, ha detto senza mezzi termini che l'esecutivo non presenterà modifiche al testo uscito
dalla Commissione Affari costituzionali del Senato e approdato
in aula. La riforma andrà avanti
così. In mattinata, parlando alla
Luiss, il ministro Madia si era
soffermata soprattutto sul delicato tema della riforma della dirigenza. Per fare carriera, ha
spiegato, non basterà un'unica
prova, ma dei «percorsi di valutazione». Valutazioni che dovranno soprattutto riguardare i
risultati raggiunti dai dirigenti
pubblici che troppo spesso, ha
ricordato il ministro, sono entrati «hon attraverso un concorso
nella Pa e in modo,malsano» secondo un principio «incostituzionale». Nella Pubblica amministrazione, dunque, si entrerà
per concorso. Ma le regole dei
concorsi vanno cambiate. Non
più selezioni a caso, ma secondo
la regola «dei fabbisogni». Per
quanto riguarda la valutazione
dei dirigenti, poi, Madia ha spiegato che non sarà più ammesso
che a fine anno tutti ricevano il
massimo dei voti. «Se il dirigenMarianna Madia (foto La Presse)
te darà il massimo dei voti a tutte le persone che lavorano per
lui», ha spiegato, «avrà una cattiva valutazione e ciò inciderà sugli incarichi futuri».
GLI ALTRI NODI
Per quanto riguarda invece il
rinnovo dei contratti degli statali, bloccati ormai da cinque anni, il ministro della Funzione
pubblica ha detto che sarà fatta
una «discussione collegiale» durante la legge di stabilità. «Mi auguro», ha aggiunto, «di riuscire
ad aprire una stagione contrattuale che è profondamente legata alla crescita del Paese». Il problema rimangono le risorse. Per
rinnovare i contratti, secondo le
stime del Def, il Documento di
economia e finanza appena licenziato dal governo, servirebbero poco meno di due miliardi
il prossimo anno fino ad arrivare a quasi nove miliardi a regime. Soldi che per ora non sono
disponibili, come ha ricordato
ieri il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando. «L'impegno fondamentale scritto nel
Def», ha spiegato, « è quello di
non far scattare le clausole di
salvaguardia» con gli aumenti di
Iva e accise. L'impegno sulle
clausole di salvaguardia, ha assicurato Morando, «sarà onorato,
costa l'ira di Dio, ma consente di
usare i margini per promuovere
lo sviluppo invece che gelare
consumi e investimenti, sul resto», ha detto riferendosi al rinnovo del contratto degli statali,
«vedremo».
Intanto ieri la Commissione
bilancio ha dato finalmente i pareri attesi per avviare la discussione in aula della riforma. Alcune parti che erano in bilico, come la norma ponte che prevede
per i segretari comunali tre anni
di limbo prima di finire nel ruolo unico dei dirigenti, ha ottenuto il via libera. Anche il cosiddetto «dirigente hi tech», una sorta
di responsabile nelle amministrazioni pubbliche per la digitalizzazione, è riuscito a scampare
la mannaia delle coperture. Se
l'intento del governo di mantenere fermo il testo della riforma
sarà mantenuto, i circa 800
emendamenti presentati dai
gruppi parlamentari in aula dovrebbero essere tutti bocciati.
A.Bas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
800
IN AULA AL SENATO
PARTE LA DISCUSSIONE
SULLA RIfORMA
MADIA: SUL RINNOVO
DEI CONTRATTI
DECISIONE IN STABILITÀ
Sono gli emertdamenti
presentati in Senato al
disegno di legge di
f<iforma della Pubblica
anlulinistrazione
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Poletti: «Non si toccano le pensioni alte»
~Il
ministro ha escluso
contributi sugli assegni
superiori ai 2 mila euro
LA RISPOSTA
ROMA Contrordine, o quasi: non
ci saranno interventi per decurtare le attuali pensioni "alte" dove per "alte" si intendono quelle
al di sopra dei 2 mila euro al mese. Rispondendo alla Camera ad
un'interrogazione, il ministro
del Lavoro, Giuliano Poletti, ha
fornito a nome del governo una
valutazione su alcune idee
espresse recentemente dal presidente dell'Inps, Tito Boeri: tra
queste c'è anche la possibile riduzione dei trattamenti pensionistici relativamente più alti, al.
lo scopo di finanziare forme di
sostegno per i lavoratori di età
superiore ai 55 anni che si ritrovano senza lavoro.
Ma oltre alle dichiarazioni
del presidente; in queste settimane hanno attirato l'attenzione (anche del presentatore del-
13,3%
29,3%
38,7%
4,2%
13,2%
1,2%
0,1%
2.200.000
4.870.000
6.400.000
2.200.000
690.000
199.000
11.683
~~-----
l'interrogazione) le simulazioni
apparse sul sito dell'Inps: mettendo in evidenza il fatto che in
alcune gestioni previdenziali i
trattamenti risultano non giustificati dai contributi versati, paiono voler preparare il terreno a
successive misure di ricalcolo
in base all'attuale meccanismo
contributivo: tema delicato dal
punto di vista giuridico oltre
che di difficile gestione nei confronti dell'opinione pubblica.
Una prospettiva di questo tipo è stata negata dal ministro
Poletti, che nella sua risposta ha
citato esplicitamente la soglia
dei 2 mila euro alludendo anche
alla proposta fatta ormai oltre
un anno fa dall'allora commissario alla revisione della spesa
Carlo Cottarelli, che pensava appunto di introdurre qualche forma di contributo di solidarietà.
Poi etti lo ha escl uso, ricordando
la contrarietà espressa già all'epoca dallo stesso presidente
del Consiglio Renzi, cosÌ come
ha escluso che si arrivi ad un intervento del genere nell'ambito
di una eventuale più generale
revisione della previdenza, co-
me quella che potrebbe essere
attuata con la legge di Stabilità
per introdurre maggiore flessibilità nell'attuale sistema.
GLI ESUDATI
Il ministro ha invece confermato, ma slegandola da interventi
a carico dei trattamenti in essere, la volontà di fare qualcosa
per chi perde il lavoro ma non è
ancora arrivato al traguardo
della pensione, spostato in avanti dalla riforma Fornero: tema
che si connette a quello degli
esodati più volte affrontato in
questi anni.
Infine, il ministro Poletti ha
voluto rivendicare alla politica,
governo e Parlamento, la responsabilità delle scelte in materia. Lo ha fatto lodando le competenze tecniche dell'Inps e definendo «interessanti e preziose»
le elaborazioni messe a punto
sul sito dell'istituto in tema di
rapporto tra pensioni e contributi; ma chiarendo che queste
elaborazioni saranno al servizio
delle scelte politiche che spettano al legislatore.
L.ei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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«Nessun taglio
alle pensioni
sopra i 2000 euro»
Nessun intervento di riduzione per le pensioni superiori ai
2.000euro. Lo ribadisceil ministrodel Lavoro,GiulianoPoletti, dopo la proposta del presidentelnps, Tito Boeri.«11 governo - spiega - ha già espresso
chiaramente di non voler procedere in questa direzione né
all'interno della spending review né per quel che riguarda
un eventuale intervento sulla
previdenza». Pronto il commento del presidente dei deputati forzisti Renato Bru netta:
«(on poche battute e in pochi
secondi il governo, per bocca
ministro Giuliano Poletti, ha
smentito presidente Inps. E
adesso chefarà Boeri?».
GlT4.TDEMOCn4.TTCT Leader sotto assedio
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=I L'intervista Marco Predari 1=1= = = = = =
«Con l'aiuto del design
si può lavorare meglio»
• Il presidente di Assufficio, Marco
Predari, si dichiara ottimista, afferma
che «il Salone di quest' anno è l'inizio
di una nuova fase segnata dalla ripresa e da una trasformazione radicale
delle soluzioni di arredo». Il settore,
però, viene da anni difficili.
rende necessario».
Come facciamo a dire
che andrà davvero meA questo proposito in
glio?
questi giorni molti pro«Lodiconoinumeriregigettisti - tra cui Danilo
Premo li - fanno notare
strati nei primi mesi del
2015: non cantiamo vittoche nei luoghi di lavoro
progettisti e antropologi
ria, certo, ed è presto anche
hanno scarsa voce in caper diffonderli, ma ci concediamo un cauto ottimipitolo' a favore invece
smo. Giustificato anche
dei responsabili del
dalla presenza, tra i 127
marketing. Che ne penespositori degli 11.500 mesa? Si dà «troppo spazio
tri quadrati del Salone Uffiai numeri e troppo poco ai
cio, di nomi di altissima
sogni»?
«Il dibattito sul temasista
qualità: i pro duttori in quedimostrando vivace, il che
sto periodo hanno la molla
caricata al massimo».
è un bene. Non a caso siaChe cosa sta facendo Asmo presenti in tutti gli incontrisull' argomento, einsufficio, in concreto, per Nuove
dare impulso al settore? soluzioni. lo
tendiamo organizzare altri
«Prima di tutto promuoseminari, anche fuori dal
viamo l'ampliamento del- chiede anche Salone, proprio per favorire la comunicazione tra del'export, l'apertura verso la tecnologia
signer e imprenditori. È un
nuovi mercati come l'Iran
e la fascia Subsahariana, oltre che gli punto importantissimo per l'ufficio
Stati Uniti. Ma stiamo anche "rinfre- del futuro, anche perché la tecnoloscando" i rapporti con i nostri clienti giace lo impone. Fermo restando che
storici: banche, compagnie diassicu- dalmarketingnon si può prescindere
razione, società pubbliche: l'obietti- del tutto, perché a fine anno sifanno i
vo è puntare a un rinnovamento degli conti, e chi gestisce un' impresa deve
arredi anche alla luce del nuovo con- salvaguardare i posti di lavoro».
cetto di ufficio che lo sviluppo dellìlct
GDV
Il presidente di Assufficio
fiducioso: «Cambia
tutto, anche l'arredo»
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16 aprile - SNALS Lombardia