Rassegna Stampa di giovedì 16 aprile 2015 SNALS / CONFSAL Corriere Romagna di FC Il Risveglio La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Basilicata La Nazione - Ed. Empoli La Provincia (CR) Messaggero Veneto - PN Repubblica.it 16/04/2015 Gazzetta del Sud - ed. CS Testate on line Corriere Fiorentino Il Mattino di Padova LA SICILIA LA SICILIA Adnkronos.com/IGN 15/04/2015 Borsaitaliana.it 15/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 15/04/2015 NUOVI ISTITUTI COMPRENSIVI, NETTA BOCCIATURA DEI SINDACATI II "MANIFESTO DEI 500" ARRIVA ANCHE A RIVAROLO LA SCUOLA CHE VORREI CONVEGNO REGIONALE LAVORATORI: AL PONTORMO ASSEMBLEA NO STOP RETE SCUOLE CREMA CONTRO LA RIFORMA SCUOLA, TRECENTO PRECARI SONO PRONTI ALLO SCIOPERO MARINA BOSCAINO - UNIAMO LE LOTTE PER DIFENDERE LA SCUOLA PUBBLICA IL CORO CONTRARIO DI 500 DOCENTI ARTICOLI PRESI DAL WEB UFFIZI E ACCADEMIA CHIUSI IL PRIMO MAGGIO INDENNITA', ESPOSTO CONTRO IL RETTORE "POCA SICUREZZA NEGLI UFFICI GIUDIZIARI" ASSUNZIONI E CARBURANTE: ALTRA POLEMICA SULLO STABILE LA PROPOSTA CONFSAL VIGILI FUOCO, OPUSCOLI E CAMPAGNE PER SICUREZZA NELLE SCUOLE TRASPORTI: CALENDARIO SCIOPERI PROCLAMATI Scuola, Formazione, Università, Ricerca il Sole 24 Ore Corriere della Sera la Repubblica la Repubblica la Stampa 16/04/2015 Italia Oggi Italia Oggi Libero Quotidiano Panorama Avvenire Famiglia Cristiana 16/04/2015 Famiglia Cristiana Cronache del Garantista Il Fatto Quotidiano il Giornale di Napoli Il Giornale d'Italia il Mattino il Mattino Il Messaggero - Cr. di Roma la Gazzetta dello Sport Popotus (Avvenire) il Sole 24 Ore Panorama Panorama Icon (Panorama) la Stampa il Foglio 19/04/2015 Il Piccolo 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 22/04/2015 16/04/2015 19/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 22/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 DECONTRIBUZIONE, RESTYLING NEL 2016 CONTE IN CATTEDRA: LA SCONFITTA E' LA MORTE APPARENTE IL CAPO DELLA POLIZIA "MAI PIU' UN'ALTRA DIAZ" LA SPESA PER LA SCUOLA FALO' DI LIBRI ISLAMISTI IL PUGNO DI FERRO DI AL SISI NELLE SCUOLE EGIZIANE ITALICUM, COSI' RENZI SFIDA IL PD TRE MILIARDI ALL'OFFERTA FORMATIVA CROLLA TUTTO: ANCHE L'ITALIANO PANORAMA D'ITALIA L'ONU: "SCUOLA NEGATA PER 21 MILIONI DI BIMBI" ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, QUEL PONTE VERSO IL DOMANI INCERTO IL LEGALE CROLLI A SCUOLA, PIOVONO PIETRE ANCHE ALL'ASILO DI SANREMO CROLLO DELLA SCUOLA A OSTUNI (BRINDISI): CINQUE INDAGATI E A SCUOLA SI INSEGNA ANCHE LO SPAGNOLO FIGLI SVOGLIATI? TUTTA COLPA DEL DNA DAL PROGETTO ALLA VENDITA, I SEGRETI DEL MARKETING CULTURA IN CLASSE "SCUOLE APERTE TUTTO L'ANNO PER FAVORIRE SPORT E CULTURA" EDUCAZIONE FISICA A SCUOLA POCHI I PROF PER LA RIFORMA FUORI IL BULLISMO DALLA SCUOLA NIENTE DIRITTO DI VOTO PER I PROFESSORI POCO PRODUTTIVI A LEZIONE CON LA CARD DESIGN-TEACHING TO LEARN PERCHE' POSSIAMO VINCERE LA SCOMMESSA IL MISTERO STEFANIA GIANNINI, AVULSA E CONFUSA, CHE RESTERA' LA MINISTRA "BASITA" GIOCO DEL RISPETTO, DIFESA BIS DEL MINISTRO la Stampa - ed. Torino 16/04/2015 REGALARE LIBRI, LA MISSIONE DELLA TORINO CHE LEGGE Economia, Lavoro, Previdenza il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore il Sole 24 Ore Corriere della Sera Corriere della Sera Corriere della Sera 16/04/2015 MF - Milano Finanza MF - Milano Finanza Italia Oggi Italia Oggi il Messaggero il Messaggero il Giornale il Giornale il Giornale 16/04/2015 il Mattino il Mattino Il Secolo XIX Corriere della Sera 16/04/2015 la Repubblica 16/04/2015 la Repubblica 16/04/2015 la Stampa il Messaggero 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 16/04/2015 "NESSUN TAGLIO ALLE PENSIONI OLTRE I 2MILA EURO" RIFORMA PA, SUI SEGRETARI COMUNALI C'E' L'INTESA I TRE ANNI SPRECATI PER I FONDI BILATERALI PENSIONI UNA SOTTILE TORTURA "PENSIONI SOPRA 2.000 EURO, NIENTE TAGLI" CASSA INTEGRAZIONE, CONTRIBUTI MAGGIORI DA CHI LA USA DI PIU' DRAGHI: NESSUN RISCHIO DI BOLLA BOERI TRA VOGLIA DI FARE E OTTEMPERANZA AL MANDATO MUTUI E REDDITI NOTA DOLENTE ISCRITTI AI SINDACATI ALLA CONTA STATALI, BOCCIATO IL DIRIGENTE CHE DA' A TUTTI VOTI MASSIMI POLETTI: "NON SI TOCCANO LE PENSIONI ALTE" "NESSUN TAGLIO ALLE PENSIONI SOPRA I 2000 EURO" A VIOLA BONUS DI 1,2 MILIONI DI EURO Int. a M.Predari: "CON L'AIUTO DEL DESIGN SI PUO' LAVORARE MEGLIO" IL DEF NON CAMBIA VERSO ALL'ITALIA IL DRAMMA SUD IN AULA, IL GOVERNO DICE SI' A TUTTI DIAZ, TORTOSA RISCHIA IL LICENZIAMENTO DRAGHI: IL QE FUNZIONA, ANDRA' AVANTI BLITZ DELLA EX FEMEN, CORIANDOLI E URLA Int. a M.Monti: "GIUSTO FRENARE GLI ABUSI PER TUTELARE I CONSUMATORI MA L'EUROPA DEI POPULISMI RENDE TUTTO PIU' … PARTE IL 730 COMPILATO 100MILA UTENTI IN UN GIORNO INTOPPI SU PIN E PROCEDURE "L'IMPEGNO DI FCA ITALIA CONTINUA" LA CORSA NELLO SPAZIO PER RILANCIARE LA CRESCITA Data I il RlSJ'EfìUO Pagina Foglio UN 16-04-2015 33 1 «Fermiamo il Odi Renzi» Il "manifesto dei 500" arriva anche aRivarolo All'iniziativa ha aderito anche Marina Vittone RIVAROLO - Marina Vittone, capogruppo in Consiglio comunale per Rivarolo sostenibile ha aderito idealmente al presidio tenutosi il 9 aprile con assemblea pubblica, sotto la sede della Rai, promosso nell'unità dalle sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil-Snals-Gilal quale hanno partecipato anche numerose associazioni e gruppi. La manifestazione come è noto intendeva "dar voce al dissenso delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo della scuola" in merito al Dd! Renzi. Un dissenso che, nell'occasione, si è espresso chiaramente tra i dirigenti sindacali e i moltissimi insegnanti presenti, con l'esiger.za primaria condivisa da tutti di contrastare il progetto del Governo, assicurando nello stesso tempo, con un decreto distinto, l'assunzione di tutti gli idonei dei concorsi e di tutti i precari. E sempre sul tema, il 22 aprile, il "Manifesto dei 500" farà il punto della mobilitazione per imporre il ritiro del Dd! e un decreto urgente per le assunzioni anche a Rivarolo, con un'assemblea pubblica che si terrà alle 21 presso la sala congressi dell'Hotel Rivarolo, in corso Indipendenza 76. m Marina Vittone, capogruppo a palazzo Lomellini della lista Rivarolo Sostenibile L'incontro, che si annuncia caldo, viste l'attualità e l'importanza del tema, sarà introdotto da Lorenzo Varaldo, coordinatore nazionale del "Manifesto dei 500", che altro non è che un'associazione di insegnanti e genitori che si sono appunto mobilizzati in difesa della scuola pubblica. Costituitasi nell'ottobre 1999 al termine di tre assemblee pubbliche a 'lbrino, Abbiategrasso (Mi) e Lodi, l'associazione ha raccolto via via adesioni in tutta Italia, realizzando assemblee, conferenze, delegazioni in Parlamento e a Palazzo Chigi, partecipando alle manifestazioni degli ultimi quindici anni, naturalmente sempre in difesa della scuola pubblica. Ha da sempre legato le questioni della difesa della libera professione di insegnante con quelle della difesa della qualità della scuola come diritto e conquista fondamentale della democrazia e della Repubblica. L'azione per l'unità per il ritiro dei vari progetti distruttivi adottati dai governi è da sempre al centro delle sue iniziative. Per maggiori informazioni e contatti: www.manifest0500.altervista.org. (a.m.) '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-----------------~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__4u Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.4 Quotidiano Data Pagina Foglio 16-04-2015 12 1 ORGANIZZATO DALLO SNALS La scuola che vorrei convegno regionale III Organizzato da Confasalform e Snals, si terrà oggi nell'Istituto tecnico commerciale e per geometri Loperfido-Olivetti, in via Moro, dalle 9.30, un convegno regionale sul tema "La scuola che vorrei: approfondimenti e proposte sul Ddl in discussione parlamentare". Relatori Franco Galgano, Osvaldo Carnovale, Lucia Fiore. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o {l .o ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_4u Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.5 16 aprile, 2015 - 08:17 - Riforma della scuola: il personale scolastico della provincia di Lecce si rivolge al Prefetto di redazione inviato da Gianfranco Palmariggi I lavoratori della scuola della provincia di LECCE, riuniti in assemblea il giorno 13 aprile 2015 per approfondire i punti salienti del DDL sulla scuola presentato alla Camera dal Governo, hanno espresso perplessità e disapprovazione per i cambiamenti proposti con tale DDL; cambiamenti che sembrano ispirati semplicemente dalla volontà di voler cambiare la scuola “comunque e subito” e che, di conseguenza, evidenziano il carattere dell’improvvisazione nella stesura di un testo continuamente rimaneggiato e che sembra reggersi soprattutto sulla convinzione che per fare funzionare meglio la Scuola sia sufficiente e necessario modificare la governance, aumentando i poteri del Preside-manager al quale affidare, in assoluta solitudine, la gestione burocraticoorganizzativa nonché la pianificazione didattica. Alle comunicazioni dei segretari provinciali delle cinque sigle maggiormente rappresentative sono seguiti numerosi interventi, tutti fortemente critici, da parte dei docenti partecipanti all’assemblea. Gli interventi hanno evidenziato, all’unanimità, come una legge di riforma di tale portata non possa essere adottata in tempi così ristretti, senza il coinvolgimento o, peggio ancora prevedendo la sudditanza di chi nella scuola vi opera con competenza, dedizione e riconosciuta professionalità. Di conseguenza, il personale della scuola chiede e si aspetta dal PARLAMENTO una distesa ed approfondita discussione del D.D.L. e l’approvazione in tempi più adeguati, con l’inserimento di numerose e sostanziali modifiche al testo del Governo. In particolare: a) Non condivide il rafforzamento del ruolo del dirigente scolastico così come richiamato all'art. 2. L’autonomia scolastica si rafforza dando centralità alla didattica come “garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale” (DPR. 275); la progettazione dell’attività educativa nella vera scuola dell’autonomia rientra nelle competenze del collegio dei docenti (le cui funzioni devono essere rafforzate e modernizzate) e non può essere concentrata tutta nella figura del dirigente scolastico. Occorre puntare su una organizzazione per dipartimenti e su figure professionali provenienti dall'area docente che abbiano compito di coordinamento e promozione delle innovazioni, di valutazione, formazione e ricerca. Bisogna riformare i compiti del consiglio di istituto. La galassia scuola si regge su un delicato ma efficace equilibrio dei diversi soggetti che in essa interagiscono. b) Non condivide l’impianto previsto per l’assegnazione dei docenti all’organico dell’autonomia. È una modalità farraginosa e di difficile applicazione in cui prevalgono le esigenze di contenimento della spesa. Prevedere l’utilizzazione del personale prioritariamente per le supplenze brevi annulla, di fatto, la progettualità educativa della scuola. Da rivedere anche le modalità di assegnazione del personale. Assegnare ad un’unica persona, il dirigente, il potere di scelta e di chiamata da un albo territoriale contrasta con la specificità del sistema scolastico. La didattica rientra nella professionalità docente e nella specificità del processo educativo. Le relazioni con gli studenti, la personalizzazione dell'insegnamento, la libertà di insegnamento non possono essere indirizzate dalle scelte del dirigente scolastico. c) Non condivide l’attribuzione di poteri esclusivi alla figura monocratica del dirigente scolastico anche nell’assegnazione della retribuzione accessoria, nella valutazione degli esiti formativi e delle metodologie didattiche in assenza di strutture valutative e di supporto specificamente formate e professionalmente competenti. d) Condivide, per quanto riguarda il piano delle assunzioni, l'obiettivo di porre le basi per un effettivo superamento dell'attuale sistema che ha prodotto precariato e generalizzata incertezza per il sistema e per il personale. Ritiene utile una modalità transitoria di stabilizzazione (piano pluriennale di assorbimento delle graduatorie di seconda fascia) per non penalizzare ingiustamente il personale che ha garantito il buon funzionamento della scuola e per non disperdere competenze e professionalità acquisite con esperienza sul campo e/o con superamento di prove concorsuali. Lamenta la mancata previsione di assunzioni di docenti per la scuola dell’infanzia. e) Non condivide il divieto di stipulare contratti a tempo determinato per coloro che hanno già tre anni di contratto. La normativa europea vieta la reiterazione dei contratti per favorire le assunzioni a tempo indeterminato e non certamente per determinare, di fatto, licenziamenti. f) Condivide i contenuti di base relativi alla formazione; dalla discussione è emerso il fatto che elargire un “bonus” a tutti non sia la forma più chiara per garantire a tutti il diritto alla formazione; inoltre ritiene che, trattandosi di materia attinente il rapporto di lavoro, sia più giusto riportare le modalità attuative (orari, retribuzione, intreccio con la progressione economica) alla sede contrattuale. g) Condivide la scelta di lasciare l'attuale progressione economica e di prevedere risorse aggiuntive per il cosiddetto merito. Ritiene opportuno che le funzioni da privilegiare siano quelle connesse alla funzione docente e che, al fine di garantire trasparenza e criteri certi, la definizione delle modalità di attribuzione debbano essere affidate alla contrattazione. h) Ritiene opportuno sottolineare come tutti gli aspetti che attengono il rapporto di lavoro (orario, retribuzione, progressione economica, diritti e doveri, organizzazione del lavoro, contrattazione decentrata di scuola) devono rimanere oggetto di contrattazione collettiva nazionale, non possono essere regolati per legge; non possono essere tolti alla condivisione del personale e annullare il ruolo di rappresentanza negoziale delle organizzazioni sindacali titolari di negoziato. Paradossalmente docenti e ATA sarebbero gli unici lavoratori dipendenti cui viene eliminato il contratto di lavoro; i dipendenti sarebbero trattati come sudditi. i) Fa notare che non vi è alcun riferimento al personale ATA ed ai servizi complementari, tecnici ed amministrativi che hanno bisogno di supporto e di una forte fase di modernizzazione, soprattutto nella tipologia degli organici. j) Ritiene che per garantire la nomina dei centomila docenti dal primo settembre, l’iter parlamentare scelto sia incompatibile con i tempi di un disteso dibattito parlamentare su materie che intervengono sul futuro del nostro sistema scolastico. Per tale ragione, l’assemblea ritiene che la precedente ipotesi di lavoro (decreto legge solo per le assunzioni) era più coerente con le dichiarazioni del Governo sulla riforma della scuola. k) Ritiene inaccettabile che mentre si pensa di modificare profondamente la scuola pubblica, che garantisce il servizio ad oltre il 95% degli alunni italiani, si continuano a sovvenzionare con oltre 480 milioni di euro, le scuole private che, tranne alcune limitate realtà, continuano a perdere iscrizioni. l) Ritiene indifferibile una revisione della legge “Fornero” e la soluzione della situazione dei cosiddetti “quota 96” che subiscono ancora oggi gli effetti nefasti di un blocco delle pensioni che ha creato disparità di trattamento tra il personale della scuola e gli altri comparti. In conclusione, il personale tutto auspica che il Parlamento intervenga con radicali modifiche in merito a: Ruolo del dirigente scolastico; Precariato; Contratto di lavoro. Incarica i segretari provinciali di FLCCGIL, CISLSCUOLA, UILSCUOLA, SNALS e FGU a far pervenire tale documento al sig. Prefetto di Lecce, rappresentante del Governo sul territorio, ed inviarlo ai Presidenti dei due Rami del Parlamento nonché ai Parlamentari che non hanno potuto partecipare e alle segreterie dei partiti perché se ne facciano carico in sede di discussione per la conversione in Legge. 15/04/2015 Il lavoro in DIREtta, ecco le notizie dal territorio Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti tra imprenditori e lavoratori assumono i contorni piu’ diversi. Qui la ragione di ‘Lavoro in DIREtta’ lo speciale della Dire in collaborazione con i colleghi di Rassegna (www.rassegna.it). TOSCANA, 15/4 ASSEMBLEE PERMANENTI CONTRO LA “BUONA SCUOLA” – Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams Toscana organizzano due assemblee provinciali non stop: la prima domani 15 aprile dalle 8 alle 17 al cinema Aurora, la seconda dopodomani giovedì 16 aprile a Empoli al liceo Pontormo (ore 8-16,30). “La nostra Buona Scuola non esiste più”: l’iniziativa sarà il momento opportuno per discutere con tutto il personale della scuola degli “effetti dirompenti che il Ddl 2994 di riforma della scuola avrà sul sistema scolastico attuale”, si legge in una nota. I sindacati contestano la mancata “concreta ed equa soluzione al problema del precariato in quanto le assunzioni (in numero inferiore alle roboanti promesse) non esauriranno le graduatorie e non includeranno gli idonei all’ultimo concorso e i docenti già abilitati in possesso dei requisiti stabiliti dalla Sentenza della Corte di Giustizia Europea”, la troppe materie “in cui il Governo chiede la ‘delega in bianco’, comprese quelle oggi regolate dal contratto. Troppi i poteri accentrati nelle mani del dirigente scolastico, dalla scelta dei docenti da utilizzare nella propria scuola alla loro valutazione e riconoscimento del merito. Ciò non rispetterebbe il principio costituzionale della libertà d’insegnamento e l’autonomia professionale, creando fortissimi squilibri tra scuole”. Inoltre, continua la nota, “l’organico funzionale non viene messo al servizio dell’ampliamento dell’offerta formativa ma unicamente per coprire le supplenze fino a 10 giorni” e viene rimarcata anche l’assenza totale della figura del personale Ata: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, per i quali non è previsto un piano di assunzioni e nemmeno un organico funzionale”. FIRENZE 15 aprile 2015 17:57 Oltre 2mila persone in Assemblea non-stop: “La scuola di Renzi non è buona” Scuola e Università Scandicci - Duemila lavoratori della scuola fiorentina, docenti e personale ATA, di ruolo e precari, sono da stamani in Assemblea non-stop (fino alle 18) al cinema Aurora di Scandicci, strapieno e debordante, per discutere del Ddl del Governo Renzi, contro il quale sabato prossimo, 18 Aprile, i sindacati hanno organizzato una grande manifestazione nazionale a Roma. “La scuola di Renzi non è buona –dice Antonella Velani, Segretaria della Cisl Scuola di Firenze e Prato-. Siamo di fronte all’ennesima riforma, con una legge che stravolge tutto l’assetto democratico attualmente esistente: lo fa senza alcun confronto con i lavoratori e la parte sindacale, chiudendo la porta a 80mila lavoratori precari abilitati che da settembre non lavoreranno più perché le sbandierate assunzioni non li comprenderanno. La scuola di pensiero che trasmette il disegno di legge è quella dell’uomo solo al comando; scompare la libertà di insegnamento e la visione di una scuola come comunità educante, lasciando il posto a conflittualità e improvvisazione. Una lettura attenta del Ddl evidenzia contraddizioni e ‘distrazioni’, a cominciare dal piano di assunzioni che disattende le giuste aspettative di molti e non risolve in alcun modo la questione supplenze.” A convocare l’Assemblea e organizzare la manifestazione di sabato, tutti i maggiori sindacati di categoria: Cisl Scuola, Flc-Cgil, Uil Scuola, Snals, Gilda. Altre simili, ma finora non con questa partecipazione, sono in svolgimento in tutte le province della Toscana. Domani un’analoga iniziativa sarà attuata, per l’Empolese-Valdelsa, alla scuola Pontormo di Empoli. 15/04/2015 13:36 Scuola, tutte le Rsu venete in piazza a Roma il 18 Centinaia di insegnanti ed operatori scolastici del Veneto eletti nelle RSU saranno sabato 18 aprile a Roma per manifestare contro il progetto di riforma della scuola presentato dal Governo, per il rinnovo del contratto, per la restituzione alle scuole delle risorse economiche sottratte negli ultimi anni, perché siano garantite le 150.000 assunzioni promesse che risultano già decurtate di un terzo. Partiranno a bordo di pullman pieno di cartelli e striscioni e sono determinati a far sentire la propria voce. Vogliono una “Scuola Bella”, dove in primo luogo gli edifici siano sicuri ed adeguati alle necessità didattiche, e vogliono una “Buona Scuola”, incentrata sul diritto allo studio ed un’offerta formativa qualificata. Il Governo, dicono, deve investire nell’istruzione. Per questo i bei titoli dei suoi progetti vanno riempiti di impegni e contenuti altrettanto belli. “Il Governo ha avanzato le sue proposte di riforma del sistema di istruzione senza un reale coinvolgimento di chi nella scuola vive e lavora ogni giorno”. Lo spiegano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola; Snals Confsal, Gilda Unams in una nota inviata al direttore regionale dell’ Ufficio scolastico regionale del Veneto, Daniela Beltrame. Per i sindacati la “Buona Scuola” è “un progetto autoritario (oltre che confuso) che pensa di risolvere le difficoltà del sistema affidando tanti poteri al dirigente scolastico e relegando tutte le altre componenti (insegnanti, Ata, studenti) a semplici esecutori mettendo in discussione il principio costituzionale della libertà di insegnamento. La vera buona scuola – spiegano nella nota – ha bisogno di un progetto condiviso costruito con la valorizzazione di tutte le sue componenti e non di una sola persona al comando che metta gli uni contro gli altri in una logica competitiva che non è propria di un sistema formativo”. I sindacati chiedono l'immediata apertura del tavolo contrattuale fermo da sette anni, la restituzione alle scuole delle risorse economiche necessarie al funzionamento degli istituti, un vero piano di stabilizzazioni del personale docente e ata. Data 15-04-2015 Pagina Foglio 1 TRASPORTI: CALENDARIO SCIOPERI PROCLAMATI (II Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 apr - Questo il calendario degli scioperi proclamati nel settore dei trasporti (e ancora suscettibili di revoca), fino a venerdi' 15 maggio: 21/04 Aereo: Personale soc. Enav 4 ore (Licta) (13.00-17.00) Aereo: Personale aziende che svolgono 4 ore attivita' di Handlers in tutti gli (13.00-17.00) aeroporti italiani (Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil Ugi Trasporti Aereo: Personale compagnie aeree 4 ore straniere in Italia aderenti a (13.00-17.00) Fairo e non (Filt-Cgil/Fit-Cisl/Uilt-Uil Ugi Trasporti) Aereo: Personale socc. Sea e Ariport 4 ore Handling di Milano Linate e Malpensa (13.00-17.00) (Osr Usb Lavoro privato) Aereo: Personale soc. Enav dell'area 4 ore Romana (centro aeroportuale (13.00-17.00) Fiumicino, direzione generale, acc Roma e Ca Urbe (Rsa Usb Trasporti) Aereo: Personale aeroportuale Socc. Sea e Ariport 4 ore Handling di Milano Linate e Malpensa (13.00-17.00) (Osr Usb Lavoro privato) 03/05 Ferrov:Personale soc. Ntv - Nuovo 24 ore Trasporto Viaggiatori (00.01-24.00) 07/05 Aereo: Personale navigante (piloti ed 24 ore Assistenti di volo) gruppo (00.01-24.00) Alitalia Sai (Anpac) 15/05 TPL: Personale addetto al Trasporto 24 ore Pubblico locale (con modalita' territoriali) (Usb Lavoro privato) (Fonte: ministero delle Infrastrutture e Trasporti) (RADIOCOR) 15-04-15 18:53:57 (0674) NNNN '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r---------------~--~------------------------------------------~~~~~--------------_4u Ritaglio Conf.s.a.l. stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 19 Data nSole9]{l mmrn Pagina Foglio I\Iormldo Il vice ministro ipotizza di tarare l'incentivo per i prossimi anni su donne e Mezzogiorno 16-04-2015 8 1 /2 I Alternanza scuola-lavoro Damiano: mantenere le sperimentazioni già in corso previste dal decreto Carrozza Decontribuzione, restylingne12016 Sacconi: via la clausola di salvaguardia -Taddei: il nodo coperture sarà affrontato in Parlamento Claudio Tucci ROMA Il ministro Giuliano Poletti conferma l'intenzione di voler rendere «strutturalmente meno costoso» il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti (in vigore dal? marzo) e assicura che gli 1,9 miliardi a disposizione per la de contribuzione 2015 (a favore del lavoro stabile) sono «una copertura sufficiente». Ma come verrà quindi superata la clausola di salvaguardia contenuta nel DIgs di riordino dei contratti per ora il Governo non si esprime: «La questione sarà affrontata nel corso del dibattito parlamentare, dopo una discussione approfondita» fa sapere il responsabile economico delPd, Filippo Taddei. Intanto però il presidente della commissione Lavoro del Senato, e relatore del provvedimento, Maurizio Sacconi (Ap), incalza il Governo a cambiarla: «Perché non possiamo, neppur lontanamente, minacciare un possibile aumento del costo del lavoro». Del resto, la strada di una riduzione del cuneo fiscale-contributivo sullavoro è stataintrapresa dal premier Matteo Renzi quest'anno e l'Esecutivo è intenzionatoa proseguirla: «L'obiettivo è raggiungere, in 3-4 anni, una tas- sazione analoga a quella che c'è in Germania, che è il paese nostro competitor», spiega al Sole 24 Ore il viceministro dell'Economia, Enrico Morando. «Nel 2016 - precisa - è confermata l'eliminazione dalla base imponibile Irap della componente costo del lavoro stabile e stiamo ragionando su come replicare il fortissimo sgravio contributivo sul tempo indeterminato previsto dalla legge di Stabilità 2015». Probabilmente, l'intervento sarà «selettivo e meno intenso» dell'attuale (decontribuzione fino a 8.060 euro per tre anni, in pratica un abbattimento del 24°/0 del monte salari). «La mia idea - aggiunge Morando - è che si possa tarare la decontribuzione per i prossimi anni privilegiando donne e Sud, dove abbiamo i ritardi e le difficoltà maggiori». Ieri in commissione Lavoro del Senato è iniziato ufficialmente l'iter dei due Dlgs, riordino dei contratti e conciliazione vita-lavoro, con le relazioni illustrative di, Maurizio Sacconi e Annamaria Parente. Il riordino delle tipologie contrattuali «è nel complesso positivo - evidenzia il senatore di Ap mamancaancorail Testounico». Per questo, secondo il presidente della commissione Lavoro, è ne- cessario «produrre una definizione più certa del lavoro subordinato tale da assorbire la vigente disciplina del codice civile. Non possono essere infatti elementi identificativi l'eterodirezione e la ripetitività della prestazione perché anche l'attività autonoma più genuina si coordina con 1'esigenza del committente e può essere ripetitiva». Significativa è la cancellazione della legge Fornero «ove presume sia subordinata la partita Iva con un solo committente perché rivaluta il lavoro indipendente - aggiunge Sacconi-. D'altra parte, la protezione di lavoratori autonomi deboli non si realizza fmgendo che siano subordinati ma garantendo loro alcune tutele, prima tra le quali una garanzia analoga a quella della riscossione del salario del lavoratore dipendente per quanto riguarda la loro remunerazione. Le piccole partite Ivameritano inoltre meno tasse, meno contributi, meno burocrazia». Sacconi giudica importante, poi, «l'estensione della possibilità di regolarizzare con i voucher i moltissimi spezzoni lavorativi che sono ancora sommersi. Bene anche la definizione di un unico modello di apprendistato duale, ma si ripropone l'opportunità di consentirne la stipulazione con giovani a partire dal quattordicesimo anno di età. Persiste invece una certa diffidenza verso il parttime, mentre avremmo bisogno di un semplice contratto in cui le parti possono variamente modulare l'orario di lavoro realizzando il punto d'incontro delle rispettive esigenze». Positivo, per Annamaria P'!rente, è il Dlgs sulla conciliazione vita-lavoro, «che amplia molto i congedi parentali, portando dagli 8 ai 12 anni di vita del bambino il periodo in cui la madre o il padre possono assentarsi dal lavoro. Tutte le misure del decreto sono però previste fmo al 2015, mentre è bene renderle permanenti proprio per la loro importanza». Oggiiduedecretilegislativiattuativi del Jobs act (contratti e conciliazione) inizieranno l'iter anche in commissione Lavoro della Camera. Occhi puntati in particolare sul riordino dei contratti. Anche il presidente, Cesare Damiano, chiede al Governo di cancellare la clausola di salvaguardia e sottolinea, pure, l'importanza di puntare sull'alternaflZa scuola-lavoro: «Mi aspetto che venga precisato che le sperimentazionigiàin corso lanciate dal decreto Carrozza siano mantenute e rese strutturali». © RIPRODUZIONE RISERVATA La relatrice Parente: rendere permanenti tutte le misure previste dal decreto legislativo sui congedi parentali ora limitate al 2015 '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o ~------------------~~~--------------------~~--~~--~~--~~--------~--~~~~-------------------iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pago 20 Data nSole9]{l mmrn Pagina Foglio 16-04-2015 8 2/2 Jobs ad, la mappa dell'attuazione c..-atuteleQ1!SCenti AlviaianuovaNaspi CQI1.flatgs21/15èscatb!to il nuovo re&imedeiticenziamenti peri neo assuntf·t:oncontràttoindeterminato ·ReintegtoSòloperilicenziamenti diS(ril1rinatori,n~\Iit perun a fattispecietimitata del disciplinari Partirà dal!o maggio la Naspi il nuovo ammortizzatore sociale· nato dalla fusione di Aspi e mini Aspi· destinato ai casi di disoccupazione involontaria (Dlgs 22/15). Avrà una duratamassimadidueanni,madal 2017 scenderà a18 mesi con 11mpegno delgovernoa reperire le risorse perunifqrmare la durata Riordino .... contratti Ha appena iniziato l'iter parlamentare (ieri in Senato oggi aUa Camera) il Dlgsdi riordino dei contratticl'é cancella, tra l'altro dal 2016 i CQCopro. Il testo contiene anche la norma sulla modifica delle mansioni e la contestata clausola di salvaguardia perla copertura degli sgravi sult& nuove assunzioni Conciliazione tempivita-lavoro Insieme al decreto sul riordino dei contratti all'esame delle Camere c'è il Dlgs in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Il prowedimento interviene anche per allungare i congedi parentali e punta ad estendere gradualmente l'indennità di maternità atutte le lavoratrici madri. RIoìdinodeUaCig Agenzia_deIleispezioni Quasi al traguardo le normeche prevedonoun'Agenziaispettiva unica dellavorointegrandoi servizi di ministerodelLavoro, InpseInaiL Sede centrale aRoma e18 territoriali, soppressione di Direzioni interregionali etermoriali atutelecrescfnti. Regola generaleè unindenmzzQin baSsaU'anzianità di 5erwizio(mass!mo24 mesi). Slitta afinemaggio, inizi di giugno, il decreto attuatlvodelJobsact di riordinodellacassàintegrazione. Che non potrà essere più concessa in caso di cessazione definitiva di attività aziendale PoIilithealtM AncElrààllastudioilDlgschedovrà istituirel'Apnzia nazi0nale per t'occUpazione. Con competenze gesdol'!alfsu$Miziperrimpiego, politf<:he attlveeAsili Semptific:.azio lnstandbyildecretochedovrà scrivere un testo unico, organico e semplificato deUedisdpline dei contratti edei rapporti di lavoro '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ ______ ~~ Ritaglio Scuola: testate nazionali ________ stampa ad ~~~~~ uso esclusivo del __ destinatario, ~ '6 ~~~========~8 non riproducibile. Pago 21 Quotidiano terribile male che ha compiuto fino a chiederne perdono a Dio e agli uomini che ha così brutalmente colpito», ha detto Scola. Le esequie del giudice Fernando Ciampi e del-l'avvocato Lorenzo Claris Appiani si sono svolte alla presenza delle più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i presidenti di Camera e Senato, Pietro Grasso e Laura Boldrini. Il governo è stato rappresentato Draghi, che spavento dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando. In mattinata c'è stato anche l'incontro, definito «molto intenso» tra il capo dello stato Sergio Mattarella e il familiari delle vittime della strage. I funerali di Giorgio Erba, terza vittima, si sono tenuti invece in forma privata. il balzo della Blockupy Conferenza con sorpresa. Anzi trattasi di vero spavento, per il presidente della Bee, Mario Draghi, quando una manifestante del movimento Bloekupy è balzata sopra la scrivania, urlando frasi apparentemente in lingua tedesca e Data 16-04-2015 Pagina 4 Foglio 2/2 lanciando in aria fogli, coriandoli e confetti. Tornato tutto sotto controllo, Draghi ha sostenuto che <<la ripresa economica si amplierà e rafforzerà grad ualmen te,). A detta del presidente della Bce, gli ultimi dati «mostrano ulteriori moglioramenti nell'economia dell'area euro dalla fine del 2014». --©Riproduzwne riseroata--Bi '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ ______ ~~ Ritaglio Scuola: testate nazionali ________ stampa ad ~~~~~ uso esclusivo del __ destinatario, ~ '6 ~~~========~8 non riproducibile. Pago 28 Quotidiano Data Pagina Foglio 16-04-2015 36 1 PON 2014-2020 Tre miliardi all'offerta formativa Oltre 3 miliardi di euro per il potenziamento dell'offerta formativa, il rafforzamento delle competenze degli studenti, l'innovazione degli ambienti di apprendimento (anche in termini di edilizia scolastica) e della didattica. Li prevede il Progranuua operativo nazionale (Pon) 2014-2020 «Per la Scuola - Competenze e ambienti per l'apprendimento» che prende il via ufficiale con la circolare operativa inviata ieri alle scuole dal Miur. «Le risorse del Pon» sottolinea il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, «sono una straordinaria occasione per qualificare ulteriormente il sistema di istruzione italiano in coerenza con quanto previsto dal governo nel disegno di legge La Buona Scuola. Si tratta di finanziamenti che ci consentiranno di attivare azioni mirate per agire sui livelli di competenza dei nostri studenti favorendo cosÌ una ricaduta anche in termini di sviluppo socio-culturale e di crescita occupazionale del paese. Grazie ai fondi Pon, offriremo ai nostri ragazzi una risposta migliore anche in termini di ambienti di apprendimento». ---© Riproduzinne riseroata----ll '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r---------------------~--~--------------------------------------------------------~--~--~~------------________--;u Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 29 Quotidiano Data Pagina Foglio A tu per tu di MATTIAS MAINIERO Crolla tutto: anche l'italiano Caro Mainiero, giustamente Libero ha titolato «#crollaitalia», visto che da noi vengono giù i soffitti delle scuole e i viadotti e i massi dalle colline e tutto ciò che la cronaca ogni giorni ci dice, non escluso qualche antico muro di Pompei. So che le cose sono difficilmente paragonabili, ma io aggiungerei anche il crollo della lingua. Ha notato che nessuno più usa il «lei» e che il linguaggio si impoverisce sempre più? E allora, se tutto crolla e si distrugge, cosa ci rimane? Elio Grimaldi 16-04-2015 22 1 prof qui e proflà, prof di matematica, prof di storia, prof non interrogarmi, prof guarda la ricerca, e in linea di massiIna pare addirittura che il prof gradisca (non mi chieda perché, ma è così). Si dà del tu allo sconosciuto in fila alla Posta e alla cassiera del supermercato, al cameriere del ristorante e alla commessa, al farmacista e al tassista. Medici e infermieri danno del tu ai pazienti, che ricambiano e a loro volta danno del tu al barelliere e all'uomo delle pulizie. Tu e soltanto tu, ma non perché siamo iInprovvisamente diventati tutti uguali, il settantenne e il giovincello, il maestro e l'allievo, la signora e il ragazzotto. Perché tanti italiani, caro GriInaldi, sono diventati nemici della loro stessa lingua. E così, per non fare a cazzotti con congiuntivi e condizionali e non rimanere iInpigliati nelle parole, sono stati costretti a diventare nostri amici. Ci vogliono bene, molto bene, ma noi non ricambiamo.[Ansa] [email protected] e.mail *** Ci riInangono le macerie, che normalmente nessuno riInuove perché mancano i soldi o perché non è stata concessa l'autorizzazione o perché, iniziati i lavori con tutte le carte in regola, qualche giudice ha scoperto che c'è stato un giro di mazzette e ha fermato ogni cosa, di solito per l'eternità. E sotto le macerie, sepolto e quasi diInenticato, c'è anche il «lei». Tramontato il voi fascista, oggi è di moda il «tu»: a scuola i ragazzi danno del «tu» al professore, che nel frattempo, da professore vero e proprio, è '" '"o O') 00 ~ Q) ~ ~ ~ ~____!st~a~t~o~a~n~c~h~e~d~e~cl~a~s~s~a~to~a~«~p~r~o~b~):~________~~__~~~~~~__~______~__~~~~~========~==~~~ Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.30 Data PANORAMA. Pagina Foglio 22-04-2015 14 1 stato il numero 8opml~W:o la Il di llno, sono 0511111 Che hanrw !:ince~: al di Vicenza: ,.' 'm··!lIl.iJ.'.' dWr:lSI Panorama dalli: scuole . .. .' [" . i l mettere nella bw/wc/;:ca. ciaswna scuola .1(~O ~ ilv;Jìc!nare al/a. Per 'imzli1twa chI:', oltlt. ae 10m orizzonti cl.I.lwml!. fettaro clei lìl.m, 11110ie Cl . le bibliotech~ . e rifornire invece e . tagli all'istruZlonlt~ La biblioteCda e grado, . tinui Il pno r . . si or lne . ' I 'ultima de e la di qualsla. costrUirSI a Con I con è Ile per una scuo necessan atagliare sulla gli equivale a biblioteca in quanto se Tagliare s scuola che ha una esta poca . ultura di ba . do me una e è priva pr . studentI. c secon che n . propri . ulturale del. r sanare I cultura, e. o addirittura poco necessari piano il ruolo la CriSI e I rtato in seco; rmare i futuri Come gla Stato hanno po è quellO di ,o ortunita da . conti dello d Ila scuola, che. quindi un opp biblioteca di . aie e orsO e be alla do princlP O esto conc mettereb . ta facen cittadini. u 'n quanto per 'ta e aggiorna soprattutto perdere I ben forni reziose.. d' formare non di rimanere nomiche P sibì\ita I . diventat~ wr.: ( e~ti fondamenf~rnisce stru~libri fornlt~lIa formaZiOn~~gli attenZlo~edetto, ~~ M~ I libri Sono uno strumento che indirizza l'uomo verso la Propria strada conducendolo al ragionamento tramite i diversi contenuti, dando la possibilità di conoscere e Soprattutto di Viaggiare Conia fantasia ricercando emozioni uniche. La lettura rende liberi pOiché permette di superare le barriere dell'ignoranza, concede all'uomo la possibìlità di gestire la propria vita e dona le conoscenze adeguate, perché POssa difendersi nella dura realtà di imposizioni e corruzioni. È la ragione per la quale, in un contesto ostico dove la POPolazione era fortemente controllata e manipolata, quale il primo dopoguerra, si assisteva ai roghi sui quali bruciavano i libri. Bruciando i libri si eliminano così le persone, impedendo il ragionamento e la capacità di scelta che contraddistingue ognuno di noi, perché un popolo di ignoranti è più facile da governare. Ecco perché speriamo che Panorama Contribuisca ad alimentare le nostre conoscenze, la nostra fantasia e il nostro pensiero. istit~~~iare risors~~~oal\a scuola ~:n~~ noi stude~~\ base nsp dono dare lo tecniCa. formazlon questo struirci una n te e non so. culturalme ssibilità di co . lapo dandOCI . futuro. dibile 11"1 spen ossi "ndrea Bagg lo 'ndustrial e 5tatale A. R ,.. t cnlCO I Istituto e I libri Sono viaggi che trasportano le persone in diverse storie e che fanno vivere più vite in una sola. Leggendo un libro ci si ritrova a confrontarsi con la vita del Protagonista e a volte ci sembra di eSSere dentro alla storia; percepiamo i profumi e vediamo con gli occhi del protagonista ciò che egli vede. Voltando pagina, spesso si spera che non sia l'ultima perché ci si sente ormai parte di quella realtà, a volte tanto diversa dalla nostra e a volte tanto simile. Arrivare alla fine di un libro è come arrivare alla fine di un viaggiO, come quando si ritorna a casa e ci si ritrova con un bagaglio più ricco, pieno di SOuvenir, ricordi ma anche di esperienze. Alla fine di un libro ci si ritrova, in egual modo, con un bagaglio arricchito di conoscenza, di nuove SCOperte, di nUovi pensieri. È per questo che bisognerebbe donare libn, soprattutto ai ragaZZi, per far loro vivere più storie possibili e per far sì che il loro bagaglio di vita si arricchisca sempre di più, in modo da permettere loro di ragionare e di crearsi delle idee che siano le loro idee. Valentin" ZII/otto, Dana Ferraro e Nina Kuzmanovic (da sinistra nella foto Sopra) Istituto istruzione Superiore Almerico Da Schio aturan d o»,Cl Vuoi arricchire la biblioteca Sei uno studente «m . in collaborazione con della tua scuola? Pano~ama,. ne 100 libri in un grande Mondadori, mette a dlsposlzlo u eriori delle dieCI città concorso riservato agIlIS:I~~~:li~). Basta scrivere un t~~t~, dove si svolge «Panora~~a: «Perché Panorama dovre ndendo alla doma . cuoia?». Il testo, . in eredità 100d Ilbn inviato all'i.ndirizzo . iù di 30 l'Ighe, OVI ndadori.lt. significativa e. La I"edazione s~e~li~ra I~ r~ tappa del tour, gli SCritti 16 Per gli studenti dl Pisa, e . iovedi 30 aprile, alle ore . dovranno pervenire entro g ~~icfare ~~I:st~:r<! ~~~~ ~anoramaperleSCUsOI~~~~ù Sara Tagliaferro Istituto istruzione superiore S. Boscardin o~iginale '" '"o O') 00 14 Panorama .,., aprile 2015 I __ Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.31 Quotidiano Pagina 16-04-2015 14 Foglio 1 /2 Data L'Onu: «Scuola negata per 21 milioni di bimbi» Guerre, discriminazioni, povertà e sfruttamento sono devastanti in Medio Oriente e Nordafrica arabitsan è un "non luogo". Non compare nelle carte geografiche del Gibuti. Perfino i locali fanno fatica a trovarlo, nascosto tra le rocce bianche del Lac AssaI, nella regione di Tadjoura. Eppure, in questo villaggio creato da profughi della siccità degli ultimi cinque anni, abitano alcune centinaia di famiglie. Tra loro quella di Fatouma. Il padre, Ahmet, ha perso tutto nella carestia. Tranne la voglia di futuro. «Sarà questa a darcelo», ha detto qualche settimana fa all'inaugurazione della prima scuola di Garabitsan. Fatouma, 7 anni, è uno degli 85 allievi. È fortunata: su 2mila piccole del villaggio, solo a 28 è stato concesso di imparare a leggere e scrivere. «Non occorre, tanto si sposeranno», dicono alcuni. Anche molti maschi sono stati, però, tenuti a casa dai genitori. «Leggere non dà da mangiare», affermano in molti. Un punto di vista ancora comune non solo a Garabitsan. In Medio Oriente, Sahel e Nordafrica, per almeno 21 milioni di minori l'istruzione resta ancora un miraggio. La cifra emerge dalla nuovo rapporto realizzato da Unicef e Unesco, sulla base dei dati forniti da nove Paesi: Algeria, Gibuti, Egitto, Iraq, Giordania, Marocco, Sudan, Tunisia e Yemen. A preoccupare le organizzazioni internazionali è il rallentamento del processo di scolarizzazione di massa awenuto nell'ultimo decennio. Dal 2005, il numero di alunni nelle aule della regione è cresciuto del 40 per cen- to. Un'espansione frenata ora dalle guerre in corso - dichiarate o invisibili - e dall'acuirsi delle disparità in un contesto di crisi internazionale. Al momento, 12,3 milioni di bimbi e adolescenti sono fuori dal sistema scolastico, a cui vanno aggiunti i tre milioni di minori di Siria e Iraq privati dall'istruzione a causa della guerra. Altri seimilioni di piccoli rischiano di finire a breve la loro carriera di studenti. La povertà costringe tanti a lasciare le aule per contribuire alla sopravvivenza della famiglia. Con un lavoro al limite della schiavitù. O, per le ragazzine, con un "buon" matrimonio, contratto perfino prima di raggiungere l'adolescenza. Un dramma quello delle "nozze forzate" particolarmente diffuso in Gibuti, Egitto, Iraq, Giordania, Sudan e Yemen. Se, dunque, già nel ciclo primario, le bambine hanno il25 per cento di probabilità in meno di studiare rispetto ai coetanei maschi, man mano che si sale di grado, il divario diventa esponenziale. In Algeria e Tunisia lo svuotamento delle aule scolastiche è particolarmente evidente: circa un quarto degli studenti abbandona prima di iniziare le secondarie. Un fattore chiave per comprendere la dispersione è quello della violenza. Nella regione crescono gli attacchi contro le scuole e gli insegnanti. I terroristi sono consapevoli che l'istruzione è un' arma potente contro il fondamentalismo. Da qui il forte appello ai governi, affinché anche loro se ne rendano conto. E realizzino campagne di scolarizzazione soprattutto nelle aree rurali. © RIPRODUZIO NE RISERVATA Rallentano i progressi, ragazze penalizzate: hanno il 25% in meno di possibilità dei compagni di ricevere un'istruzione '" '"o O') 00 ~w ~ o {l .o ~ '6 ~_ _ _ _~~~~~~~~~~~~~~~~8 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag.32 Settimanale Alternanza scuola-lavoro, quel ponte verso il domani incerto risponde Paola Spotorno Insegnante, 2 figli Gentile professoressa Spotorno, ho due figli ormai grandi che hanno finito il loro percorso scolastico, ma sono incuriosito e vorrei saperne qualcosa di più di questa alternanza scuolalavoro di cui ultimamente ho sentito parlare più volte e che mi sembra sia anche nella proposta di riforma scolastica. Quali sono gli obiettivi che si pensa si possano raggiungere? E poi, sarà obbligatoria per tutte le scuole? Grazie. GIOVANNI - Caro Giovanni, l'alternanza scuolalavoro consiste nel realizzare dei percorsi di lavoro alternati allo studio e alla didattica tradizionalmente svolta tra le mura delle scuole. Tali Data 19-04-2015 Pagina 78 Foglio 1 percorsi sono pensati partendo dalle competenze e dal profilo educativoculturale che il corso di studi frequentato prevede. Uno degli obiettivi principali che si vuole raggiungere con questo progetto di alternanza è sicuramente quello di avvicinare igiovani al lavoro iniziando così a costruire un ponte con quel "fuori" lavorativo che spesso appare distante e incerto. Con l'esperienza di lavoro magari emergerebbero vocazioni personali o interessi che potrebbero poi portare a scelte più mirate e consapevoli alla fzne del percorso di apprendimento e, nell'immediato, dare nuova motivazione allo studio una volta tornati in aula. Fino a oggi l'alternanza era espressamente prevista per gli istituti tecnici o professionali, come per esempio la scuola alberghiera, mentre in un futuro, se il progetto di riforma che l'attuale Governo ha presentato come disegno di legge proprio in questi giorni vedrà la luce, anche i percorsi liceali avranno l'obbligo di prevedere tale alternanza. Ora, se è chiaro quali siano le strutture che possono accogliere i futuri cuochi o barman, più diffzcile sarà prevedere il profzlo di quelle che potranno essere le realtà produttive che accoglieranno i liceali. Probabilmente la scelta ricadrà su Studi professionali nell'area amministrativa delle aziende o degli enti pubblici. Chi nelle scuole già oggi si occupa di alternanza e formazione al lavoro sa però quanto sia difficile trovare chi possa e abbia la volontà di accogliere gli studenti. Per le imprese è sicuramente un impegno gravoso accogliere i ragazzi per un periodo di apprendimento in una situazione lavorativa che in alcun modo costituisce un rapporto individuale di lavoro e che prevede la presenza di un tutor, interno all'azienda stessa, che monitori e registri le attività svolte dallo studente stilando anche una relazione e una valutazione fznale. Lavoro non da poco, se fatto con coscienza, che distoglie energie e tempo e che, forse, non in molti saranno disposti a fare. • '" '"o O') 00 78 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-________________~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.34 Settimanale Data Pagina Foglio 19-04-2015 94 1 FC . VIlA IN CASA CASSAZIONE ca della caduta e non v'era alcun elemento per sostenere che la bambina infortunata fosse stata spinta da un altro allievo. Dunque l'art. 2048 non era applicabile e in generale non era possibile dire che INCIDENTI ASCUOLA ERISARCIMENTI la bambina fosse caduta a causa della condotta della scuola. Non solo, era stato provato che al momento del capitombolo i bambini in cortile erano tenuti d'occhio da una bidella e da alcune insegnanti, quindi non era possibile neppure affermare che vi fosse stato un difetto di sorveglianza. Il delle famiglie a farsi riconoscere il danno da parte ministero dell'lsll'lIzione non A LEZIONI TERMINATE. Sempre la Corte di cassazione (sentenza n. 3081 del 2015) ha è né scontato né automatico. Come dimostrano due recenti sentenze dei supremi negato la responsabilità del ministero per la caduta di una ragazza all'uscita dalla scuola. L'allieva era seduta sul parapetto delle scale esterne all'edificio ed era caduta all'indietro a causa della sconsiderata spinta di un compagno. di Claudia Balzarini Awocato iamo abituati a pensare che se i nostri bambini si fanno male a scuola, sia nostro diritto ottenere un risarcimento del danno. Non è sempre così, come dimostrano due recenti sentenze della Corte di cassazione. Nel primo caso (sentenza n. 3365 del Secondo i supremi giudici, gli allievi in quel momento erano fuori dalla sfera di controllo degli insegnanti perché il sinistro era avvenuto a lezioni terminate e fuori dalla scuola. Dunque anche in questo caso nessuna responsabilità del ministero. • COSA DICE IL CODICE TRA GENITORI EPRECmORI Secondo l'art. 2048 del Codice civile «il padre e la madre o il tutore sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori... I precettori (cioè la scuola) e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza. Le persone indicate nei commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto». LA DOMANDA DELLA SETTIMANA La scuola deve sorvegliare gli allievi anche al momento dell'ingresso e dell'uscita dall'edificio? 2015), una bimbetta delle elementari era caduta nel cortile della scuola ri- portando lesioni, per fortuna non gravi. Immediatamente i genitori, indignati per l'accaduto, si erano rivolti al giudice per ottenere dal ministero dell'Istruzione il risarcimento del danno. Sia il tribunale, sia la Corte di appello avevano respinto le loro pretese in base al presupposto che non era stato chiarito quale fosse la causa della caduta. Non soddisfatti della "duplice conforme", i genitori si sono rivolti alla Corte di cassazione sostenendo che il ministero doveva rispondere delle lesioni per il solo fatto che la caduta si era verificata all'inter- LETTERA FIRMATA - Secondo lo Cassazione gli obblighi di sorveglianza e tutela dell'istituto scattano solo quando l'allievo si trova all'interno dell'edifico scolastico. Diversamente, si porrebbe a carico del personale un obbligo di controllo che di fatto esso non è in grado di esercitare e diverrebbe anche difficile stabilire fino a quale distanza dall'edificio gli allievi siano ancora sotto la vigilanza della scuola. no di un edificio scolastico e invocando l'art. 2048 del Codice civile. I supremi giudici, ancora una volta, hanno respinto la domanda risarcitoria. Nel corso del processo, infatti, non era stata chiarita la dinami- '" '"o O') 00 ~w ~ o L> {l 94 ~ '6 o r-________________~~~----------------------------------------------~~--~~----------------~u Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.35 Quotidiano Data Pagina Foglio 16-04-2015 20 1 BOSCOREALE Il progetto promosso dal Comune coinvolge tre istituti comprensivi Ea scuola si insegna anche lo spagnolo BOSCOREALE. È partito il progetto "Lingua spagnola", promosso dall'amministrazione comunale, quale attività di formazione in lingua spagnola, destinata agli alunni delle classi quarte della scuola primaria e delle classi seconda della scuola secondaria di primo grado dei tre istituti comprensivi presenti sul territorio comunale. L'attività progettuale, oggetto di apposita convenzione sottoscritta tra il Comune, l'Istituto Cesaro-Vesevus e gli Istituti Comprensivi 1 Cangemi, 2 Dati e 3 Castaldi-Rodari, prevede il coinvolgimento di sei alunni delle classi quarte e quinte dell'Istituto Cesaro-Vesevus, reclutati secondo criteri stabiliti dal Dipartimento di Lingua Straniera, che svolgeranno attività di formazione in lingua spagnola agli alunni delle classi quarte della scuola primaria e delle classi seconda della scuola secondaria di primo grado. 11 progetto concorre anche ad aumentare l'offerta formativa, e si aggiunge alle lingue già ordinariamente studiate dagli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Le attività svolte dai sei studenti dell 'Istituto Cesaro-Vesevus saranno certificate e riconosciute come credito formativo. Gli stessi riceveranno anche una borsa di studio da parte dell'Amministrazione Comunale, del valore di duecentocinquanta euro cadauno. «Il progetto ha un'alta valenza formativa per gli alunni del Cesaro-Vesevus - ha commentato Maria Grazia Pisacane, assessore alla pubblica istruzione-, e vuole essere anche di orientamento al mondo del lavoro come prevede il ministero alla pubblica istruzione, in quanto gli alunni vanno orientati al mondo del lavoro dopo il conseguimento del diploma. L'esperienza formativa per gli alunni delle elementari e medie ha concluso l'assessore Pisacane- é di apertura all'Europa 2020 che prevede l'inserimento nelle scuole di più lingue comunitarie». «Con questo progetto - spiega il sindaco Giuseppe Balzano - contribuiamo con le scuole ad accrescere l'offerta formativa dei nostri studenti, attraverso la possibilità di studiare un'ulteriore lingua straniera, lo spagnolo, che in seguito sarà sicuramente utile per il loro futuro professionale e lavorativo». '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-________________~~~----------------------------------------------~~--~~----------------~u Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.38 Data IL GIORNALE D'ITALIA Pagina Foglio 16-04-2015 12 1 CI I:UIEDISIOSIZIONE I Sl1UDllRE È UN Fll1l10RE GENEl1lCO Figli svogliati? uUa colpa del na Una ricerca della Ohio State University ha scoperto che essere brillanti a scuola è un 'attitudine che si eredita dai genitori e i vostri figli harmo poca voglia di mettersi sui libri, forse è colpa del Dna. Uno studio americano ha scoperto che la predisposizione a studiare è un fattore genetico che si trasmette di padre in figlio. Questa la scoperta dei ricercatori della Ohio State University che rivela come sia questione di predisposizione genetica quella di essere dei buoni studenti o meno. Per cui se un bambino non è particolarmente brillante negli studi e fatica sui libri, parte della causa è legata al Dna che ha ereditato dai genitori. Gli specialisti americani sono arrivati a questa conclusione, attraverso un importante studio su 13mila coppie di gemelli eterozigoti e omozigoti di età compresa tra i 9 e i 16 anni, al [me di stabilire quanto conta la predisposizione genetica e quanto i fattori ambientali come scuola, insegnanti, famiglia, amicizie, esperienze, nell'essere buoni studenti. Provenienti da sei diversi paesi del mondo con sistemi d' istruzione differenti (Germa- nia, Usa, Gran Bretagna, , Giappone, Canada e Russia), i gemelli esaminati hanno consentito agli scienziati di dedurre come l'inclinazione allo studio sia legata a fattori genetici, che agiscono spesso indipendentemente dal contesto familiare, dal luogo di provenienza e dalle esperienze individuali di ciascun ragazzo. Serie di test psicologici harmo valutato il grado di partecipazione, motivazione allo studio o al contrario la svogliatezza di ciascun ragazzo, è emerso che gemelli con Dna identico avevano la stessa predisposizione allo studio, mentre i gemelli diversi avevano a scuola risultati differenti perché il loro Dna era differente. Lo studio americano pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences fa emergere come la predisposizione allo studio sia molto legata a fattori ereditari. Essere motivati sui libri, e studiare con profitto è spesso insomma un' eredità che si manifesta a prescindere dal tipo di scuola frequentata e dalla bravura degli insegnanti. I ricercatori analizzando i risultati di ricerca harmo scoperto che la motivazione allo studio dipende da fattori ereditari almeno per il 40-50% dei casi, mentre l'altra metà del totale dipende da fattori esterni, e quindi anche e soprattutto dai genitori. Gli autori della ricerca, puntano l'accento sul ruolo dei genitori che resta comunque importante e spesso decisivo per il successo scolastico dei figli. Seguire i propri figli nello svolgimento dei compiti sin da piccolissimi, fornire loro le giuste motivazioni, evitando troppi complimenti, premiare l'impegno e censurare senza troppa asprezza i risultati negativi. Tutto questo può essere d'aiuto anche per chi non eccelle particolarmente nello studio, riuscendo a raggiungere e ottenere dei buoni voti. Elvira Mami '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o ,u r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag.39 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio l'iniziativa dell'Unione industriali 16-04-2015 41 1 /2 Gli studenti del liceo Sannazaro «intervistano» i manager della Sma, leader nella meccatronica Continuano i «faccia a faccia» azienda-istituto Dal progetto alla vendita, i segreti del marketing Beatrice Ruocco «Umiltà, motivazione, versatilità sono le peculiarità comuni e fondamentali a tutte le figure professionali». Esordisce con questa affermazione Angelo Punzi nel confrontarsi, insieme alla figlia Daniela del settore risorse umane dell' azienda Gma, Generale meccatronica applicata di Giugliano, con gli studenti del liceo Sannazaro nell'ambito della seconda docenza del progetto "Studiare l'impresa, l'impresa di studiare". Dal ruolo del marketing fino allo svi1uppo e alla realizzazione del prodotto' un percorso nel quale è determinante l'attività di figure professionali altamente specializzate. Daniela Punzi introduce la lezione illustrando, attraverso slide, le caratteristiche di specifici profili partendo dal responsabile del marketing, cioè colui che presenta l'azienda all'esterno: «Deve avere competenza tecnica, conoscenza delle lingue, possedere grandi doti comunicative, riuscire ad entrare facilmente in empatia conl'interlocutore, utilizzandomezzi acquisiti da corsi specifici di psicologia o di programmazione neuro-linguistica» . Dopo che l'addetto al marketing ha svolto il suo lavoro, si passa alla fase successiva, quella cioè in cui il cliente fa la sua richiesta di offerta. Qui entra in gioco un'altra figura fondamentale per l'azienda: l'order manager. «Per concretizzare l' ordine di acquisto deve avere una grande capacità di sintesi - spiega Daniela Punzi - perchè si interfaccia con i diversi rami aziendali per poter redigere l'offerta. Occorrono buone doti di contrattazione, in caso di richiesta di sconto da parte del cliente, che soddisferà o meno, in accordo con il marketing e con le politiche dell'impresa. Servono una laurea in economia aziendale e una buona conoscenza della lingua inglese». In azienda è fondamentale illavoro di squadra, l'order manager si interfaccerà, infatti, con l'addetto al marketing e con i vari uffici: tecnico, programmazione, acquisti, personale. Il percorso prosegue, infatti, per l'ufficio tecnico, composto da diplomati o ingegneri, che verifica la fattibilità del prodotto, secondo quelle che sono le attrezzature e i macchinari presenti nell'azienda. «È composto da disegnatori, progettisti e metodisti - prosegue Daniela Punzi che sono coloro che cronometrano il tempo che un operatore impiega, per la fase che gli compete, alla produzione del pezzo ed eventualmente studia metodi che possano dimi- Il Angelo e Daniela Punzi: scegliamo figure motivate especializzate ma anche umili nuire la durata dell' operazione, riducendo così i costi». Da questa sinergia l' order manager prepara l'offerta che il cliente accetterà inviando l'ordine di acquisto o il contratto che prevede il nulla osta aziendale, in quanto c'è l' obbligo di rispettare vari punti come la produzione di documenti al cliente che attestino che l'azienda sia regola re con il versamento dei contributi per i lavoratori che siano idonei alla propria mansione, che abbiano, cioè, un giudizio d'idoneità e che siano formati ed informati sui rischi generali e su quelli legati alla mansione specifica. «Ci avvaliamo di una figura professionale esterna, cioè il medico competente - conclude DanielaPunzi - interpellata dall' azienda anche in caso di nuove assunzioni. Il medico provvede alla sorveglianza sanitaria periodica dei lavoratori stabilita in base alla mansione specifica e redige un giudizio d'idoneità per i singoli dipendenti indicando limitazioni e prescrizioni come l' ob bligo di indossare specifici dispositivi di produzione individuali in accordo con il responsabile servizio protezione e prevenzione». Quest'ultima figura professionale collabora con l'imprenditore' con il medico competente e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza per realizzare il documento di valutazione dei rischi. In caso di ordini di progettazione un' azienda come la Gma - definita virtuosa dall'lnail - può richiedere anche la consulenza di architetti che, insieme all'ufficio tecnico, lavorano per soddisfare le richieste del cliente e del consulente dellavoro. Disegnatori, progettisti, metodisti vengono coordinati dall'«order manager» '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag, 40 Quotidiano IL ,,"~MATTINO Data Pagina Foglio 16-04-2015 42 1 Alla prova del Certame Dal Vico al Sannazaro e al Suor Orsola Benincasa: ragazzi in cattedra Al liceo Umberto l'analisi di un brano tratto da «La logica poetica» Benedetta Palmieri ria carica di cultura (e di sfida) in città in questi giorni. Parteinfattiufficialmenteoggi pomeriggio l'VIII Certame Vichiano, che vedrà misurarsi un centinaio di ragazzi provenienti da tutta Italia sulla storia e il pensiero appunto del filosofo Giambattista Vico. In verità' la gara vera e propria tra gli studenti delle ventitrè scuole partecipanti comincerà domani al Liceo Umberto I dove del resto il certame è nato otto anni fa. Ma vediamo meglio il programma tutto di questi tre giorni di attività: oggi pomeriggio alle 15.30, all'università Suor Orso la Benincasa, si apre con la lezione magistrale Vico poeta dell'alba, del professor Aniello Montano; seguirà l'incontro con gli esperti Ennio Ferrara, Domenico Bianco, Emma Giammattei, Nunzio Ruggiero e A Marco Russo. Domani mattina invece, come si diceva, si entra nel pieno della competizione: titolo della prova, che si terrà nelle sede dell'Umberto alle9, è La mente estesa: alle radici della razionalità - per la quale i ragazzi dovranno misurarsi con l'analisi e il commento di un brano tratto da La logica poetica (libro secondo della Scienza Nuova). Ma il Certame, che ha peraltro ottenuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, è naturalmente anche l'occasione per uno sguardo più ampio alla cultura della città e del filosofo partenopeo. Domani pomeriggio (alle 17) allora, si parte da piazza del Gesù per la passeggiata La filosofia nei decumani - visita ai luoghi vichiani del centro storico di Napoli. Sichiude infine sabato mattina alle lO a Palazzo Serra di Cassano, dove avverrà la meritata premiazione dei giovani vincitori. Ma se l'aria è carica di cultura e di sfida, è perché questo non è l'unico appuntamento a renderla tale. Si è appena conclusa infatti un' altra interessante manifestazione: la seconda edizione del Certamen Classicum Sannazarianum si è svolta presso illiceo Jacopo Sannazaro - dove ha preso vita - e ha contato e visto gareggiare più di sessanta iscritti (provenienti dal Veneto, dalla Toscana e dal Lazio; oltre che ovviamente dalla Campania). I partecipanti sono stati valutati da una commissione giudicatrice costituita da docenti della Federico II e accademici quali il latinista Giovanni Polara e il grecista Renzo Tosi. Anche in questo caso, il certame è stato l'occasione per conferenze e giornate di studi; e è stato preceduto da un incontro di approfondimento' volto a rendere sempre più efficace la formazione scolastica in visione dell'impegno universitario che la segue. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-________________~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u stampa Scuola: testate nazionali ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag, 42 31131rggaggrrtl Quotidiano Data Pagina CRONACA di ROMA Foglio 16-04-2015 36 1 «Scuole aperte tutto l'anno per favorire sport e cultura» Il PROGETTO Scuole aperte tutto il giorno e per 365 giorni l'anno. E' il sogno dell'assessore alla Scuola Paolo Masini che immagina «luci accese anche di pomeriggio e aule vissute perfino d'estate». Un'iniziativa che prenderà corpo con l'approvazione in giunta della delibera sulle scuole condivise e che è allo studio in assessorato. In concreto, si tratta di regolamentare una buona pratica· che, a macchia di leopardo, esiste già in alcune scuole della Capitale. Al liceo Newton, per esempio, da anni è nata l'associazione 'Amici del Newton' formata da docenti e non, e tre volte a settimana, gli studenti ricevono di pomeriggio ripetizioni di matematica pagando solo un contributo di 20 euro l'anno per la tessera associativa. E alla scuola media Majorana del Nuovo Salario i piccoli studenti, ma anche gli adulti, possono frequentare corsi pomeridiani di bricolage, scacchi e musica. Il primo passo, però, è la mappatura degli istituti esistenti sul territorio: scuole materne, elementari, medie e dal primo gennaio anche superiori (per effetto della nascita della Città metropolitana che ha unificato la competenza prima della Provincia ndr.) devono essere schedate e per questo, ha spiegato Rusconi, «spero l'assessore Masini lo faccia in fretta come anche il Ministero dovrebbe farlo in tutta Italia». Un bonus deJ COlUune pel' tetti senza antenne e decoro dei palazzi R.e. (Q.J RIPRODUZIONE RISERVATA '" '"o M 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-________________~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.43 La Gazzetta dello Sport Data 16-04-2015 Pagina 35 Foglio 1 Educazione fisica a scuola Pochi i prof per la riforma concorso per nuove assunzioni abbia una quota per l'educazione fisica. E che sia reintegrata la figura dei coordinatori provinciali di educazione fisica». Spiega Cosimo Scaglione, coordinatore a Monza: <<In Lombardia ci sono 1.180.000 studenti. Pensate a cosa significa cancellare 12 uffici territoriali in una popolazione scolastica cosÌ grande» • Svolta arischio nelle primarie? La Idem si muove Le rassicurazioni del Governo Valerio Piccioni iuto, non ci sono i professori per portare l'educazione fisica nelle scuole primarie come da impegno del Governo. Il grido di allarme è della Capdi (Confederazione delle Associazioni dei diplomati Isef & Laureati in Scienze Motorie), che ha scritto a tutti i parlamentari proponendo tre emendamenti al disegno di legge della «Buona scuola». I conti della Capdi sono questi: 5.300 prof precari dell'educazione fisica da assumere; se da questi, se ne tolgono 1000 per sostituire chi va in pensione, altri 1500 per il sostegno, più altri per le scuole superiori, ne rimangono la metà (26002700), mentre per insegnare l'educazione motoria dalla 2' alla sa elementare ne ser- A Piccoli alunni in palestra virebbero (sempre stima Capdi) 4807. Come fare? La richiesta è di specificare che i 5.300 siano assunti come prof di educazione fisica, e quindi non dirottabili verso altri incarichi. In via subordinata si può attingere ai maestri diplomati Isef o laureati in Scienze Motorie (ma cosÌ si aprirebbero altri vuoti). PROPOS1E IDEM Josefa Idem farà suoi gli emendamenti della Capdi. Dice la senatrice olimpionica: «Sono tendenzialmente ottimista, ma ci sono delle criticità da affrontare prima che prendano una brutta piega. Proporrò anche che il primo SPORT DI CLASSE Il disegno di Legge è in commissione alla Camera. Si farà in tempo per il primo settembre 2015? O si andrà avanti con il progetto Ministero-Coni di Sport di Classe, contestato dai prof perché imperniato su un tutor sportivo che forma le maestre e non sul professore di educazione fisica in ogni classe? «STAlI TRANQUlW» Il sottosegretario Davide Faraone rassicura: «L'educazione fisica nella scuola primaria è una priorità. Tutto è confermato. Ci sarà l'organico per questo, state tranquilli Non è un caso che uno dei testimoniaI della buona scuola sia Javier ZanettÌ...» © RIPRODUZIONE RISERVATA '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ ______ __ __ ~~~ Ritaglio stampa Scuola: testate nazionali ~ uso ad __ ~~~~~ del destinatario, esclusivo ~ '6 ~~~========~8 riproducibile. non Pag.44 Settimanale Suppl. di Avvenire Data Pagina Foglio 16-04-2015 1 1 Fuori il bullismo dalla scuola Per contrastue prepotenze fisiche e virtuali il ministero dell'Istruzione ha messo a punto le Linee guida per insegnanti, alunni e genitori. I primi a essere presi di mira sono i ragazzi disabili, specie quelli autistici «I o un bullo? Macché era soltanto uno scherzo». Se però il compagno scelto come vittima ci rimane male o, peggio, si mette a piangere e magari a scuola non ci vuole più venire, allora non è "soltanto" uno scherzo. È sottile il confine tra sfottò e prepotenza e, troppo spesso, lo superiamo senza nemmeno rendercene conto. È soprattutto Internet, con i suoi molteplici social network, l'ambiente in cui la sopraffazione dell'altro è più frequente, complice anche l'anonimato della rete. Per arginare il bullismo, nelle sue molteplici varianti, anche online, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ha diffuso nelle scuole le nuove Linee di orientamento per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo (si legge saiberbullismo). All'origine della prevaricazione, si legge nel documento del governo, c'è sempre una «scarsa tolleranza» e una «non accettazione» di chi è visto come "divE!rso". Tra le vittime preferite dei bulli ci sono, per esempio, . i ragazzi disabili, soprattutto quelli affetti da autismo, colpiti per i loro comportamenti considerati "bizzarri". Sono molte le forme di violenza, anche fisica, qhe li possono ferire e condannare a un progressivo isola:mento. I più fragili e i più timidi della classe, ma anche quelli troppo grassi o troppo magri, quelli che balbettano o hanno i brufoli, sono presi di mira anche sul web. Facebook (feisbuc) e wattshapp (uozzapp) sono i canali preferiti dai bulli virtuali, che si vogliono divertire alle spalle dei compagni. Soprattutto a loro è rivolto, quindi, l'invito del ministro a diventare maggiormente responsabili e attenti, ad essere più educati all'uso delle tecnologie. Anche attraverso percorsi specifici promossi nelle scuole, con la collaborazione degli insegnanti e dei genitori. I primi protagonisti di questo cambiamento all'insegna del rispetto e della buona educazione, devono essere insomma gli studenti. Soltanto da loro potrà nascere una scuola davvero più accogliente e sicura. Per tutti. ©AIPROQlJZIONERISEflVIIJA '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 ~ o __________________~________________~~__~~~~~~~______~~~~~______________~u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Scuola: testate nazionali Pag.45 Data nSole9]{l mmrn Pagina Foglio 16-04-2015 45 1 Università. Sentenza del Consiglio di Stato Niente diritto di voto per i professori poco produttivi Antonello Cherchi degli organi elettivi, evitando il rischio di creare un I docenti universitari "cortocircuito vizioso" forche fanno poca ricerca o che temente penalizzante per hanno riportato un giudizio l'università» . negativo sull'insegnamento Il fatto, poi, che l'inattività possono essere esclusi dalle dei docenti si possa misurare votazioni per il rinnovo degli sulla base di criteri «suffiorgani accademici. Così ha cientemente certi» - per la fatto l'università La Sapienza produzione scientifica si fa di Roma, che nel proprio sta- riferimento ai dati raccolti tutohainseritounsimilevin- secondo gli standard messi a colo, il quale è stato ricono- punto dal ministero dell'unisciuto legittimo dal Consi- versità insieme al Cineca (il glio di Stato (sentenza consorzio interuniversitario 1929/2015, sesta sezione). che si occupa di elaborare le Contrariamente a quanto informazioni degli atenei) e affermato dal Tar del Lazio, per l'attività didattica valgoche aveva annullato la norma no i giudizi del nucleo di valudello statuto, i giudici di ap- tazione dell'ateneo, poi trapello hanno sostenuto che la limitazione del diritto di voto attivo ai docenti poco pro- VALEIL MERITO duttivi non viola né il princi- I giudici d'appello pio di ragionevolezza, né riconoscono la legittimità quello di proporzionalità. La possibilità per gli atenei della regola introdotta di decidere autonomamente nello statuto anche inmateria di elettorato della Sapienza di Roma attivo discende, infatti, dall'articolo 4, comma 2, del decreto legge 8/2002, converti- smessi all'Anvur, l'agenzia di to dalla legge 56 dello stesso valutazione nazionale - rafanno. Con quella norma - ha forza la ragionevolezza della spiegato il Consiglio diStato- previsione contenuta nello il legislatore ha voluto legare statuto della Sapienza. Niente da dire, infine, ana «criteri di premialità e di miglioramento della perfo- che sulla proporzionalità mance organizzativa e indi- della regola, perché l'escluviduaIe , che informano l'in- sione dei docenti fannulloni tera disciplina del settore dal diritto di voto è solo temuniversitario», tutta una se- poranea e perdura fino al rie di obiettivi: dall'attribu- conseguimento di un nuovo zione delle risorse fmanzia- giudizio positivo. Si tratta, rie, al trattamento retributi- pertanto, di «una previsione vo, alla composizione degli che contempera in maniera organi di valutazione. equilibrata la compressione Lo statuto della Sapienza degli appartenenti al corpo costituisce espressione di elettorale con gli interessi quei criteri, incentivando, dell'università al raggiungisecondo il principio diragio- mento degli obiettivi di minevolezza, «l'instaurazione glioramento organizzativo e di un "circuito virtuoso" tra prestazionale, essenziale per composizione del corpo il conseguimento di adeguaelettorale ( ... ) e correlativo te risorse fmanziarie». presumibile atteggiamento RIPRODUZIONERISERVATA ROMA '" '"o O') 00 ~ ~ Q) .8 {l ~ L-______~~------~~~~~--~~~~~~~8 Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.46 Data PANORAMA. Pagina Foglio 22-04-2015 15 1 Alfonso a Livia laccarino chef stellati. Alessandro Cacchi Paone giornalista e conduttme televisivo. Michele Lupi direttore dei periodici di moda Icon e Flair (Mondadori). Vittorio Sgarbi critico d'arte. uesta settimana, ne] corso della quattro giorni di eventi targati «Panorama d'Italia» in terra veneta, sarà possibile ritirare gratuitamente presso la nostra «Casa» la card con la quale accedere a 27 corsi dell'Università Telematica Pegaso. Si tratta, nello specifico, di tre insegnamenti estratti dal primo anno per ciascuno dei nove corsi di laurea tradizionali erogati dall'ateneo e ati attraverso la sua piattaforma dì e-learning. Un'uhev liOfe possibilità di conoscere da vicino la metodologia didattica con la quale verranno erogati anche i corsi di Panorama Araclemy, che stanno facendo registrare un vero boom di adesioni. Tutti coloro che sono interessati all'offerta formativa a distanza dedicata ai settori trainanti del made .in Italy, nata anche dall'esperienza del nostro tom, potranno così familiarÌzzare con l'innovativo modello messo a punto da Pegaso, tra i leader italiani nella formazione a distanza con oltre 26 mila studenti e nostro partner in questa iniziativa. Per ciascuna delle cinque discipline targate Panorama Academy, attivate e pensate per formare le professionalità di Visita il sito WWW. cui necessita il mercato del lavoro (turismo, enogastronomia, arte, business e moda) sono infatti previste lezioni a distanza, fruibili online come e quando si vuole e dotate di sistemi di verifiche e tutoraggio a distanza. Il tutto articolato in due possibìli modalità di accesso. La prima è quella dei corsi dì alta formazione, accessibili a chiunque sia in possesso di un diploma superiore: 20 ore di lezioni a distanza. Al termine dei corsi lo studente conseguirà un attestato di frequenza e accumulerà un bagaglio formativo pari a 12 crediti universitari, successivamente spendibili in qualsiasi ateneo italiano. Il secondo percorso, più strutturato, è quello dei master di primo livello, che richiedono come requisito di accesso la laurea e prevedono un esame finale «fisico» in una delle sedi dì Pegaso da sostenere non prima dì sette mesi dall'iscrizione. In questo caso l'impegno richiesto è dì 1.500 ore complessive che permetteranno il conseguimento di 60 crediti, anch' essi riutìlìzzabili nelle università italìane in un secondo momen· to. Per informazioni e iscrizioni, potete visitare i siti www. panoramacademy.it e www.pegasopanoramadìtalia.it.1II Accedi all'area riservata e immetti le credenziali di accesso che trolli sulla card. Personalizza il profilo inserendo tutti i dati (nome, cognome, mali e codice fiscale). Accedi alla piattaforma dove potrai scaricare le vldealez!on! dei 27 corsi. '" '"o O') 00 22 aprile 201 5 I Panorama 15 ~ Q) ~ o {l .o ~ '6 o ~------------------~--~--------------------~~--~~--~~~~~--------~--~~~~-------------------iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag.47 Il C O N COLUMN Data Pagina Foglio 04-2015 62/63 1 /2 School TEACI--IING TO LEARN Qt'ESTO I~: t\O SP,\ZIO PEH DOCE\TI lLIJ'\lI\.\TI. CO/\CII rISIO\AHI CI lE C\\lBL\\O LE HEGOLE PEH .\LLE\i\Hr: I P!lOGETTISTI DEL FLTL·HO. eLI ESPEIlI\IE\TI DI HICCAI\DO BU'\IEH \IESSI 1\ SCE\.\ DAGLI S'ITOE\TI DELLL'\I\'EHSIT\ LiI \IE\DnISIO SO\O ESFHCIZI FISICI [)'I\THOrWZIO\E .\LL\llCI IITETTL'H.\. LA PROCESSIONE DEGLI ARCHITETTI, 2010 ARCHITETTI IN RIVOLUZIONE, 2012 La forma è nel tempo, è lento l'uomo. Accelerando i secondi, le forze producono la metamorfosi, di cui lo studente è asse verticale, baricentro e motore. Il progetto non prende corpo se non dilatandosi, contraendosi, fermandosi, accelerandosi. Un fiore quando è bello? Quando è seme? Da adulto? Chiuso di notte? Marcio prima di dissolversi? Il progetto è metamorfico, evolutivo, in una sequenza ordinata da tempo e velocità, che disegno e poi produco. Solo la musica, appositamente composta, ne pone le sequenze e paradossalmente, al contrario di un concerto, ne produce le forme sinfoniche. In piazza a Lugano, le forze dei giovani hanno suonato, per pochi minuti, una sequenza di relazioni geometriche in rivoluzione. Non esiste suono senza materia. Non esiste risonanza senza energia. Non esiste forma senza energia e materia. II suono è un progetto. Percorrere il centro storico di Mendrisio trasportando a spalla una lunghissima macchina sonora lunga oltre quindici metri e pesante quattrocento chili in settanta studenti, e centoquaranta gambe, a pochi centimetri l'uno dall'altro, con la bocca collegata a un sistema mega-fonico in alluminio dotato di un tubo flessibile di collegamento che rende unici i polmoni, la gola, la bocca e il grande cono di alluminio. Camminare linearmente sostenendo e modulando suoni espansi perché la città diventi una cassa armonica che fa vedere la bellezza a occhi chiusi. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 62 o r-----------------~~~~--~----~--------~~--~~~~~~--~------~--~~~~----------------__4u Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Universita' Pag.48 Il Quadrimestrale C O N Data Pagina Foglio COLUMN School 20 MINUTI ESATTI, 2014 ARCHITETTURE ELASTICHE, 2013 04-2015 62/63 2/2 Elastico è deformabile con memoria. Come dire che certe materie si ricordano una loro posizione che de-formata tentano in tutti i modi di riprendersi. L'architettura, incredibile, lo fa. Amplificatore potentissimo dell'inutilità sovrabbondante che produciamo in infinita fatica, lo spazio esiste per questa memoria, forse solo per questa necessità di rendere reversibile l'irreversibile. Movimenti piccoli di braccia diventano cerchi che si espandono intrecciandosi in geometrie progressive, schiene arcuate liberano linee diritte che indicano lontano, l'alzarsi, un ripiegarsi ordinato da volume a piano. Ricordo che comprammo 6 km di midollino asiatico bianco come il midollo, morbido come un ramo di salice. Difficile stabilire le quantità e sorprendente misurarle quando finisce il materiale con l'esercizio fatto . ... fino a che nasce la macchina automatica. Questa espansione del nostro corpo nello spazio ha un'energia propria che la rende capace di movimento. Non mangia, non dorme, non si stanca, non si lamenta. Posso guardarla lavorare in un beato stato di ozio o usarla avidamente come sostituta nel lavoro di rendita ma, certo, ha un fascino di verità vita spaventoso. La sua estetica è la sua meccanica, la forma è lo scopo inscindibile del funzionamento, la sua bellezza è il suo lavoro. 140 meccanismi in legno interamente costruiti a mano composti da lastre di compensato fine, corde e acqua come peso-motore, da avviare in un progetto algoritmico di spazio-tempo-movimento secondo una procedura che li rende compattamente uniti nella fermata, nello spegnimento. Dal primo all'ultimo, all'unisono, anche se caricati a ondate di studenti tempo rizzati in una sequenza di movimento e spostamento definita dal limite stesso di essere numerosi in uno spazio-parete relativamente piccolo, la moltitudine di armo/abi si ferma contemporaneamente dopo 20', zittendo il fragoroso e sinusoidale rumore del battere contro la parete di colpi sequenziali temporizzati. Le gocce di acqua nere si compongono secondo una linea progressiva ondulata non prevista che rapisce l'occhio po- RICCARDO BLUMER Svizzero. classe 1959, Architetto, designer, professore presso USI AAM (Università della Svizzera Italiana - Accademia di Ar- nendo ordine nel kaos dei colpi ripetuti tra loro, indifferenti. chitettura di Mendrisio) e UNRSM (Università degli Studi di San Gli studenti seduti, in fine, guardano e aspettano la conferma della precisione di un silenzio atteso e contemporaneo. Marino), si occupa di costruzioni in genere con un particolare interesse al processo storico-scientifico che le genera. blumerandfriends. it La meraviglia di un paradosso industriale. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 63 o r---------------------~~~~----~------~--------~~~----~~--~~~~--~--------~~--~~~~------________________~u Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.49 LA STAMPA Perché . possIamo . vrncere la scommessa GIOVA"':'III BIGNA:\H tavolta, il «sistema Paese» sta funzionando. Lo dice, con sincerità e un po' di ammirazione, uno scienziato disincantato che ha passato buona parte della sua carriera in Italia (e in Europa) a stretto contatto con la politica. La proposta di Inaf per ospitare a Padova il quartiere generale di «Ska» (cioè di quella che sarà la più grande impresa astronomica di tutti i tempi) si apre con una lettera di Matteo Renzi. Il primo ministro garantisce il supporto compatto del suo governo all'iniziativa, alla quale infatti partecipano ben cinque ministeri, con in prima fila il Miur di Stefania Giannini, che ha la vigilanza di Inaf. Siamo in finale con l'Inghilterra, l'altra nazione che ha mandato una proposta per ospitare «Ska». Sono, come sempre, avversari da ammirare e da rispettare, perché fortissimi nel merito scientifico, nella potenza organizzativa e finanziaria e nel carisma internazionale. Loro propongono una sede nuova, costruita nella ridente campagna del Cheshire, un posto dove, secondo Lewis Carroll, i gatti scompaiono quando sorridono, ma francamente una location un po' fuori mano, anche se con grande tradizione in radioastronomia. Noi invece, grazie al ministero per i Beni Culturali, offriamo un solido castello a Padova, costruito forse da Ezzelino da Romano nel 1200 e rotti, passato attraverso secoli di battaglie, ma, soprattutto, molto vicino a Venezia. La nostra proposta, infatti, si chiama «Serenissima Ska». Altro stile, lasciatemelo dire. Al di là delle cortesie diplomatiche, orchestrate con maestria dal nostro ministero de- S Data 16-04-2015 Pagina 28 Foglio 1 di «astronomia industriale», grazie al quale, con il supporto del ministero dell'Economia e di quello dello Sviluppo Economico, possiamo fare innovazione tecnologica per le nostre migliori industrie (nel Veneto, certo, ma non solo). Grazie a «Ska», gli astronomi di Inaf chiederanno all'industria di pensare, e poi fare, l'impensabile. Sappiamo già, per esperienza, che l'industria italiana lo saprà costruire, e benissimo. Come sempre, dopo un po' di tira e molla, arriveranno con soluzioni innovative, tutte da brevettare e con un brevissimo «time-tomarkeb, in questo caso nel campo, molto pregiato, dell'elettronica, delle télecomunicazioni e dell'informatica. Ma prima bisogna vincere la finale. C'è stato un match di andata, dopo il quale un comitato indipendente di valutazione ha giudicato accettabili entrambe le proposte, ma ha dato una decisa preferenza a quella italiana. Gli inglesi non se lo aspettavano e hanno ottenuto, dalle 11 nazioni partecipanti, il diritto ad una partita di ritorno, cioè a un secondo giro di proposte. Ci siamo stati, naturalmente, e forti della lettera di Renzi, abbiamo vinto anche il secondo match, giudicato sempre a nostro favore dagli stessi arbitri. Il voto finale è per la fine di aprile. Chissà cosa si inventeranno i nostri sportivissimi avversari. Presidente Inaf '" '"o O') 00 ~ ~c o gli Esteri, la battaglia infuria :g spietata. Per noi si tratta di ~ ~ri~u~s~c~ir~e~a~d~a~tt~i~v~ar~e~il~s~is~t~e~m~a~~__~______~________~~----~~~--~~--~--~~~~~~~~~==================~~8 Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 50 Quotidiano IL FOGLIO I Data 16-04-2015 Pagina 4 Foglio 1 il mistero Stefania Giannini, avulsa econfusa, che resterà la ministra ''basita'' Giannini era andata al Meeting di Rimini Roma. Le piacerebbe farlo innamorare e innamorandolo migliorarlo. Le piacerebbe per illustrare le linee guida della riforma fargli capire che lei è un ministro diverso d.ella scuola. Ebbene il giorno dopo, il preda quelli che piacciono a lui, e che lui fre- Sidente del Consiglio quelle linee guida le ha praticamente riscritte di sana pianta in IL MINISTRO CHE NON Ò: -2 una riunione in cui c'erano tutti (dai sottosegretari fino agli ultimi deputati della quenta. Così una volta, durante il dibattito parlamentare sull'abolizione del Senato, commissione) tranne il ministro titolare. E mentre Matteo ripeteva, "presto, "presto" poi quando lei voleva eliminare la commislei ha assunto un premuroso tono pedago: sione es~erna agli esami di maturità, quangico: "Il verbo aspettare non appartiene al do ormai lo aveva annunciato a tutti i giorvocabolario del presidente del Consiglio. nali, piacevolmente eccitata dalla vaga treSe il metodo diventa l'obiettivo, è pericolo- pidazione che coglie ciascuno nel vedere il so". Dunque talvolta Stefania Giannini ma- proprio nome citato in un articolo, lui è ennifesta le sue inquietudini dello spirito al trato in Consiglio dei ministri e - zac! - gli capo del governo, laddove gli altri, per lo ha depennato la norma. E senza morbide più, tacciono, o mugugnano a denti stretti allusioni, garbate perifrasi, raffinate retichiusi nel bagno di Palazzo Chigi o in un re: cenze, ma: "La norma è stata stralciata e somoto e oscuro corridoio del Parlamento. st~tuita così, così e così". Non bastasse, ciD'altra parte lei non è mica uno dei tanti chcamente, quando si parla di rimpasti, ecministri nati senza avvenire, per fare nu- co che la poltrona della Pubblica istruziomero, per figurare in statistiche legislative, ne, quella della prof. Giannini, si fa sempre in trascurabili oscillazioni parlamentari: la più instabile. Con una vocina gaia e malei è un ex rettore, un docente universita- liziosa che da Palazzo Chigi comincia a rio, una studiosa dalla lingua rapida (qua- elencare i nomi delle ragazze già pronte alrantacinque interviste nei primi novanta l'incarico: Anna Ascani, Francesca Pugligiorni di governo) che ha messo questo suo si. .. Quasi mobbing. E insomma, quello del agile organo al centro dei propri interessi, ministro renziano è un cammino costellato di schianti emotivi. Non ci si può difendediventando glottologa di fama. Ed è nata così, tra lei e il presidente del re che attenendosi a un'imperturbabile boConsiglio, una relazione sottile, piena di nomia, a un distacco siderale, a una faticocontraddizioni, alla quale tuttavia Renzi, sa ginnastica zen compensata soltanto dalautore del più effimero miracolo moderno, la co~sapevolezza di aver per lo meno, agli cioè quello di far sparire i suoi ministri, occhi del mondo, quel pennacchio, quel cerca di sottrarsi con consueta brutalità. luccicante distintivo, quella targhetta d'otL'estate scorsa, per esempio, la signora tone sulla porta in cui c'è scritto: "Ministro". Per il resto è una vitaccia. Come si diceva, l'ambiente d'origine del ministro Giannini è quello ristretto dei glottologi, nel quale si è imposta con l'opera di esordio, "La geminazione consonantica in latino", ma quando Renzi - sbagliando -le fece notare che le slide sulla riforma della scuola contenevano un errore di grammatica, perché "al plurale si dice curricula non curriculum", lei andò completamente nel pallone: chiese scusa, malgrado l'errore in realtà non ci fosse, in quanto, come sanno gli studenti del liceo classico, "curriculum è un plurale invariabile". Ma tant'è, la professoressa di latino ha sbagliato il latino: è questo l'effetto che fa il premier ai suoi ministri fantasma, li manda in confusione, li annulla, e senza ombra di malizia o di canzonatura, ma così, come fosse la cosa più normale del mondo. Circa un mese fa la signora Giannini è stata di nuovo messa nell'angolo da Renzi sulla questione dei professori da assumere. Lei voleva un decreto, ma è uscito fuori un ddl, e non precisamente partorito dal suo ministero. Così, alla fine, lei si è dichiarata "basita" ossia stupefatta, e poi si è come oscurata i~ uno stordimento che somigliava al torpore febbricitante in cui Don Chisciotte vedeva dissolversi le illusioni. Ma quel "sono basita" in realtà resta sul proscenio delle poche cose notevoli a lei riconducibili, assieme alla foto in spiaggia che l'ha fatta entrare nel guinness come primo ministro in topless della storia. "La trasparenza è sempre stata una delle idee guida di Stefania Giannini", disse Aldo Grasso. Salvatore Merlo Twitter @Sa[vatoreMerlo '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ ~ '6 ______~~~~~~~~~~~~~~~========~8 Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 51 Quotidiano IL PICCOLO I Data Pagina Foglio 16-04-2015 19 1 Gioco del rispetto, difesa bis del ministro Giannini risponde a un'interrogazione parlamentare dei forzisti. Botta e risposta tra Blazina e Savino verno, come fa sapere la parlamentare Pd Tamara Blazina: «Il progetto appare coerente con Il "Gioco del rispetto" del Cole indicazioni nazionali emanamune di Trieste, finito nel vortite dal Miur, considerato che alce delle polemiche nelle scorse le scuole viene riconosciuto il settimane, torna nel dibattito compito di promuovere la piepolitico nazionale. Ieri è stata na formazione della personalidiscussa in settima commissiotà degli alunni e di valorizzarne ne alla Camera (Scuola e Cultul'identità personale nell' ambito ra) un'interrogazione del depudel processo educativo, così da tato di Forza Italia Antonio Palevitare ogni forma di discrimimieri. Presente anche la triestinazione». Queste le parole del na Sandra Savino che fin da su- ministro, almeno secondo bito aveva manifestato il proquanto reso noto ieri dalla deprio disappunto sull'iniziativa putata della minoranza slovepromossa dal vice sindaco Fa- na. A detta dell'esponente dem biana Martini. Ma il ministro all'Istruzione Stefania Giannini siamo davanti «all'ennesima ha ribadito la posizione del go- forzatura nella campagna elet- di Gianpaolo Sarti torale del centrodestra triestino che continua a diffondere falsità». «Sarebbe perciò auspicabile - ha accusato BlaZina - che i parlamentari del centrodestra smettessero di continuare con la caccia alle streghe e si dedichino ai reali problemi della cittàe del FriuliVenezia Giulia». Il tema è certamente delicato e se ne sta ancora dibattendo nelle assemblee degli asili della città. Ma Savino, che ha assistito alla discussione in Commissione alla Camera, contrattacca: «Se l'educazione dei bambini, tanto più in un'età così delicata, non è una cosa reale e seria, vorrei capire allora cosa è serio. lo resto assolutamente dell'opinione che quel gioco proposto dalla giunta Cosolini - insiste la deputata di Forza Italia e coordinatrice regionale del partito - sia molto sbagliato. La fascia d'età è incompatibile e ci sono chiari elementi non educativi, come hanno ampiamente rilevato vari psicologi dell' età evolutiva. Sono argomentimolto delicati, su cui si deve stare bene attenti e che vanno affrontati adeguatamente con esperti e famiglie. Mi meraviglio che Tamara BlaZina faccia queste affermazioni perché nella nostra società ci sono alcuni aspet ti molto essenziali: la salute, il lavoro e l'educazione dei bambinh>. Un bambino gioca con i colori in un asilo '" '"o O') 00 ~w ~ o {l .o ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 52 LA STAMPA TORINO Data 16-04-2015 Pagina 59 Foglio 1 140 appuntamenti dal 20 al25 aprile Regalare libri, la missione della Torino che legge I "messaggeri" offriranno più di 20 mila volumi al pubblico NOEMIPENNA C'è una «Torino che legge» e che si mobilita per promuovere i libri. Forum del libro, Città di Torino e Biblioteche civiche torinesi hanno messo in piedi una grande manifestazione nel senso letterale della parola - che da lunedì 20 a sabato 25 invaderà la città con ben 140 appuntamenti. Una «Settimana della lettura» che abbraccia il 23 aprile, Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore: giovedì Torino si gemellerà con la Catalunya nella festa di Sant Jordi e farà parte del circuito nazionale di #ioleggoperchè deU:Associazione Italiana Editori. Dall'alba al tramonto, 12 mila «Messaggeri» distribuiranno gratuitamente 240 mila libri a centinaia di migliaia di persone sui treni, in piazze, giardini e punti di ritrovo di tutta Italia. Fra i padrini dell'iniziativa ci sono Arturo Brachetti, Lella Costa, Neri Marcorè, Carlo Cracco e Mauro Berruto, atteso sabato a Torino per il lancio di «Sono un messaggero perché ... ». libri gratis La Settimana della lettura sarà anticipata sabato prossimo alle 18,15 in Biblioteca Civica Centrale di via della Cittadella 5 dall'incontro fra i Messaggeri di #ioleggoperchè, il et della Nazionale maschile di pallavolo Mauro Berruto e Marco Zapparoli dell'Associazione italiana editori: a Torino sono mille e il 23 aprile contribuiranno nella distribuzione, ai non lettori abituali, dei ventiquattro titoli della campagna, fra cui «Oceano mare» di Baricco e «Il vecchio che leggeva romanzi d'amore» di «Portici di carta» Libri e rose, i simboli della festa catalana di Sant lordi, saranno protagonisti il 23 aprile di «Portici di carta»: chiunque acquisterà un volume, riceverà in cambio un fiore Sepulveda. L'incontro sarà presentato da Cecilia Cognigni del Sistema Bibliotecario Urbano e da Rocco Pinto del Forum dei libri, che presenteranno pubblicamente il programma di «Torino che legge», già consultabile su www.torinochelcgge.it, in cui sono confluite anche le rassegne «LiberinBarriera» e «LeggerMente». Buona lettura Gli appuntamenti invaderanno i tanti luoghi dei libri della città: biblioteche, librerie (hanno aderito in 43), associazioni, università e Case del quartiere. E in trenta istituti torinesi, il 21 aprile si andrà «A scuola senza zaino»: prima presa di posizione di Torino Rete Libri che ha indetto una petizione popolare per chiedere al Governo di inserire la lettura e le biblioteche nella riforma della scuola attualmente in discussione. La proposta sarà consegnata dagli studenti torinesi il 14 maggio ai ministri Stefania Giannini e Dario Franceschini, che saranno ospiti del Salone del Libro al Lingotto. le rose Libri e rose sono invece i simboli della festa catalana di Sant Jordi, protagonisti di «Portici di carta» che il 23 aprile trasformerà piazza Palazzo di Città in una libreria a cielo aperto. Chiunque acquisterà un libro, riceverà in cambio una rosa; e l'iniziativa sarà proposta anche dalla Biblioteca Centrale, alle signore che effettueranno un prestito. Alle 17 in Sala delle Colonne il sindaco Piero Fassino incontrerà i rappresentanti della Generalitat de Catalunya e premierà i «Lettori più forti», fra i rcading di Margherita Oggero, Sara Marconi e Anna Casassa. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio Stefania Giannini stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 53 nSole9]{l Data mmrn Pagina Foglio I I 16-04-2015 8 1 Previdenza. Le rassicurazioni del ministro Paletti al question time -Il bilancio 2013 di Itinerari previdenziali registra un aumento della spesa dell'1,62% «Nessun taglio alle pensioni oltre i 2mila euro» Davide Colombo ROMA L'operazione di manutenzione straordinaria delle regole previdenziali che si aprirà da giugno - dopo le elezioni amministrative e quando sarà pronta la «proposta di sistema» annunciatà dal presidente dell'Inps, Tito Boeri - non sarà accompagnata da tagli alle pensioni superioriai2milaeuroalmese.Aconfermarlo nel corso di un Question time alla Camera è stato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che ha voluto così sgombrare il campo dalle illazioni circolate dopo l'ultima intervista di Boeri, in cui si ragionava sulla possibilità di un intervento sulle pensioni molto alte non giustificate dai contributi versati. «Il governo ha espresso chiaramente l'intenzione di non voler procedere in questa direzione» ha affermato il ministro, che è poi tornato a indicare l'esigenza di affrontare «il problema socialmente rilevante», rappresentato da chi è senza lavoro, è vicino alla pensione ma non ha ancora raggiunto i requisiti necessari. È il primo tema «all'attenzione del governo», il quale sta valutando «le soluzioni previdenziali o sociali che possono coprire questa situazione». L'altro nodo affrontato daPoletti è quello degli esodati, per i quali gli onorevoli interpellanti avevanochiestounanuovaoperazione di salvaguardia dopo le sei già avviate per 170.230 soggetticonuncostodicircan,smiliardi. «Sappiamo che c'è ancora un tema aperto» ha premesso il ministro che poi ha ribadito come le risorse non utilizzate ma già stanziate per le sei salvaguardie saranno spese per «coprire» altri casi. Ieri alla Camera è stato presentato anche il "Bilancio del sistema previdenziale italiano" realizzato dal comitato scientifico dell'associazione Itinerari previdenziali, presieduta daAIberto Brambilla. Un lavoro in sostanziale continuità con i report che produceva annualmente il Nucleo di valutazione della spesa previdenziale introdotto con la riforma del 1995 e soppressone12012.Enelrapporto, propio parlando di esodati si avanza la probabilità di altre 40mila salvaguardie. Uno studio che offre una visione s\li saldi della spesa pensionistica al 2013 (214,5 miliardi, +1,62% sul 2012, al netto delle gestioni assistenziali), in disavanzo complessivo per 25,3 miliardi (+22%), a conferma di un trend iniziato dal2010 evia via peggiorato per effetto del calo di occupati (e di contribuzione) pro,dotto dalla crisi economica. E solo grazie agli attivi della gestione lavoratori parasubordinati, delle casse professionisti, delle gestioni dei commercianti e dello spettacolo che il disavanzo è più contenuto (altrimenti sareb be di 36,1 miliardi). Secondo il rapporto di Itine" nari, «l'ormai avviato funzionamento dei due stabilizzatori automatici della spesa previdenziale (età di pensionamento correlata alla speranza di vita con equiparazione dei generi e adeguamento triennale e poi biennale dei "coefficienti di trasformazione" alla speranza di vita) è tale, salvo crolli dell'economia .con un incremento della disoccupazione, da garantire sia l'equilibrio che la sostenibilità fmanziaria del sistema». Resta il nodo dell'adeguatezza degli assegni, da affrontare con una buona informazione sui futuri tassi di sostituzione (ovvero il peso delle pensioni future), il rilancio della previdenza integrativa e la cancellazione della tassazione penalizzante introdotta con la Stabilità 2015. Al convegno ha partecipato anche il sottosegretario all'Economia, Pierpaolo Baretta, autore con Cesare Damiano, pure presente all'incontro, di una proposta di legge per la flessibilità pensionistica in uscita con penalizzazioni tra i 62 e i 66 anni (con 35 di contributi). «Ha un costo - hanno riconosciuto Baretta e Damiano -masi può partire dalìcon la riflessione sulla correzione alla riforma Fornero, sapendo che si dovrà ottenere un via libera dall'Europa». Un'impostazione di massima condivisa anche da Yoram Gutgeld, consigliere economico di Renzi e commissario alla spending review. Categorie di assicurati © RIPRODUZiONE RISERVATA I nodi Saldi tra contribuzioni e prestazioni. In miliardi di euro I11III2008 II1II 2009 .. 2010 2011 2012 - 2013 FARMACI Off)eln:b~I'IU privati Larivotuzlone Prontuario Trii i puntideU'intesaconil Dipendenti pubblici Artigiani e commercianti CDCM* I Professionisti Parasubordinati -30 -25 !c'l Fondo degliagricolto-;:;-- -20 --- -15 -lO -5 o 5 lO Governosùi tagli da 2,35mld alla spesa sanitaria2015che le Regioni chiedonodi modificare c'èQuellosul1a revisione del Prontuario farmaceutico. Una stretta sui farmati che, è l'osservazione dei governatori, «scarica i risparmi ipotizzati sui cittadini». La proposta regionale èdifissareilliveUodi rimborso per ogni raggruppamento con uno speciale tneccanismoin baseal qualeleimprese che non abbassanoilistini all'asticella del prezzo di rimborso vedranno il propriofarmacousciredaUa rimborsabilftà.Altrarichiesta: sui farmaci biotech scaduti di brevettol'Aifadeveridurreì prezzi det 20%, non trattare lo sconto Dispositivi mediti nel mirino I governatari chiedono anche che siano rinegoziati gli acquisti di prestazioni «da privato» rivedendo tetti e tariffe. Eper i dispositivi medici puntano a un ripiano per gli sfond.amenti di spesa che patta già nell'ultimo semestre di quest'anno. Non solo. Su sangue ed emoderivati la proposta è che siano esclusi dalla rinegozillzione dei contratti d'acquisto di beni e servizi. Sul fronte i nvece dei medici cattivi prescrittori (per inappropriatezzll) la richiesta èchellnzichétagli al trattamento economico Ilccessorio,siano perseguiti per responsabilità patrlmoniale '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o ~------------------~~~--------------------~~--~~--~~--~~--------~--~~~~-------------------iu Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pago 54 Data nSole9]{l mmrn Pagina Foglio Senato. Al via le votazioni RiformaPa, sui segretari comunali c'è l'intesa _ Sì alla fase ponte di tre anni prima della definitiva scomparsa della figura dei segretari comunali ma «no» alla possiblità di reclutarle fuori dal ruolo unico della dirigenza per le grandi città. Le indicazioni sono contenute nel parere espresso dalla commissione Bilancio del Sènato sui primi sei articoli della delega Pa sulla quale ieri sono cominciate le votazioni in Aula. Tra le condizioni fro qui poste dalla "Bilancio", anche sulla base dei rilievi mossi dalla Ragioneria generale su alcuni degli emendamenti approvati dallacommissioneMfari costituzionali, ci sono lasoppressione della clausola che prevedeva il superamento degli automatismi del percorso di carriera dirigenziale e della misura con cui veniva prevista la confluenzanelruolounico della di- rigenza anche del personale delle Camere di commercio. Per l'attivazione del nuovo meccanisno di controlli sulle assenze per malattia degli statali, con il passaggio di competenze e risorse all'Inps, la commissione ha suggerito di vincolare l'operazione al preventivo assenso della Conferenza Stato-regioni. Parere positivo invece sul ricorso alla figura del nuovo capo hi-tech chiamato a traghettare la Pa nella nuova era digitale. Nei prossimi giorni la commissione Bilancio espliciterà il parere sugli altri articoli. L'obiettivo del Gover-. no è cercare di ottenere il sì di 16-04-2015 8 1 palazzo Madama prima del 23 aprile, giomatain cui è fissatala .votazione sul Def. Ma con tutta probabilità i tempi si allungheranno anche perché il relatore dovrà presentare alcuni emendamenti per tenere conto del parere della BUancio. li ministro Marianna Madia ha ribadito che dall'esecutivo non arriveranno nuovi ritocchi.MadiainAulahaanche precisato che «il Corpo Forestale dello Stato» verrà eventualmente assorbito «in uno degli altri Corpi di Polizia», ma le funzioni di controllo rimarranno intatte sul territorio. Ma da Forza Italia arriva un nuovo no alla soppressione del Corpo. © RIPRODUZIONE RISERVATA '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 55 nSole9]{l mmrn Data 16-04-2015 Pagina 28 Foglio 1 I tre anni sprecati per i fondi bilaterali re annidi tempo non sono stati sufficienti permettere a regime i fondi di solidarietà bilaterali che dovrebbero intervenire a sostegno dei lavoratori nei settori non interessati dalla cassa integrazione. Nell' estate del2012la legge Fornero aveva previsto un tempo massimo di 6 mesi per dare vita ai nuovi strumenti. Trascorso inutilmente questo periodo il termine è stato esteso a un anno, quindi al luglio 2013, ma anche questa proroga non è stata sufficiente e si è spostata l'asticella al 31 ottobre 2013. Alla fme si è deciso di eliminare la scadenza perché, se le parti sociali non si fossero attivate per dare vita a fondi bilaterali di settore, sarebbe subentrato il fondo residuale istituito dal ministero del Lavoro. Con ritardo, nel 2014, quest'ultimo è diventato realtà e da ottobre si versano i relativi contributi ma non è previstal'erogazione di prestazioni perché mancaancorail comitato amministratore.Incompensogià si parla di rivedere caratteristiche e funzioni di questi strumenti nell' ambito del riordino degli anIffiortizzatori sociali nel Jobs act. Peccato che imprese e lavoratori abbiano versato i contributi del 2014 e stiano pagando quelli de12015 per ora più a fondo perduto che a un fondo di solidarietà. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non o ,u r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ riproducibile. Pago 56 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 16-04-2015 1 1 ANNUNCI fa una questione di risorse. Come se a decidere di intere generazioni debbano essere dei calcoli attuariali. Con singolare miopia si fa di tutto per accompagnare al ritiro quanti sono nel pieno della maturità lavorativa. Invece di risolvere una 'eventuale disoccupazione cercando di ricollocare e utilizzare al meglio le qualità accumulate dal singolo, si cerca di eliminare il problema mettendolo a carico della collettività. SEGUE DALLA PRIMA Si prefigura incoscientemente una situazione paraer avere un punto di rife- dossale nella quale individui rimento, il debito pubbli- ricchi di professionalità ed co italiano, secondo Ban- esperienza vengono messi da ca d'Italia, era pari a febbraio di parte per incapacità di aiutarli quest'anno a 2.169,2 miliardi. È a trovare un nuovo impiego. Lo comprensibile quindi come si fa con la motivazione di dare ogni volta che si paventano spazio ai più giovani. Quasi possibili misure sulle pensioni fosse più semplice inserire nel si mandi in fibrillazione, in mondo del lavoro chi ci prova modo superficiale e immotiva- per la prima volta. Si trasforma to, larghe fasce di popolazio- il drammatico problema dell'occupazione o del reimpiego ne. Con leggerezza si parla di ancora una volta in una quetrattamenti pensionistici e stione previdenziale. Ed è quespesso ci si dimentica, in buo- sto l'inganno peggiore: far pana o in malafede, di distingue- gare padri e madri illudendo i re tra quelli già in essere e per- figli. Daniele Manca cepiti attualmente da quelli fu© RIPRODUZIONE RISERVATA turi. Con altrettanta poca accortezza si procede a ricalcoli che riguardano i redditi di alL'intesa spezzata cune categorie, lasciando sotOgni intervento sul tintendere' anche qui, dei sistema previdenziale provvedimenti. Si alimenta così nel Paese una paralizzante è la rottura di un patto sensazione di precarietà. tra cittadino e Stato Colpevolmente si tende a indicare come un problema previdenziale l'assistenza dovuta a persone che in tarda età e lontani dalla pensione si trovano a perdere il lavoro. Con artifici retorici si disegnano interventi per accompagnare al ritiro definitivo dal mondo del lavoro chi si ritrova disoccupato attomo ai 60 anni. Si vorrebbe rendere più flèssibile l'uscita con l'illusione che la si possa finanziare attra- ------- LA SOTTILE PENSIONI UNASOTIILE TORTURA DELLE NOSTRE PENSIONI TORTURA di Daniele Manca i sta alzando un rumore di fondo poco sopportabile sulle pensioni. Chiunque, a diverso titolo, abbia a che fare con la previdenza sembra sentirsi in diritto di indicare quali debbano essere i cambiamenti necessari al sistema pensionistico. E quello che disturba maggiormente è che viene utilizzato un approccio esclusivamente contabile per fame discendere possibili modifiche o, abusando del termine,riforme. Si dimentica che ogni volta che si interviene sulle pensioni è come se si procedesse, con molta leggerezza, alla rottura di un patto tra cittadino e Stato. Nel 2011 è stata varata una dolorosa riforma che porta il nome dell'allora ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Dolorosa quanto necessaria e, a unanime giudizio, il passo che ha garantito all1talia di poter riprendere un cammino di risanamento dei conti pubblici e di potenziale sviluppo. Gli effetti sono stati pesanti sui cittadini ma altrettanto positivi sulla stabilità finanziaria del nostro Paese. La dimensione di quanto fatto nel settore l'ha ricordata Enrico Marro lo scorso 14 aprile su questo giornale, sottolineando come a pagina 83 del Documento economico e finanziario verso una riduzione dell'asse(Def) venisse indicato il gno percepito da chi ne usurisparmio dovuto ai vari fruisce e, magari, interveneninterventi sul sistema do su quanti godono di elevati pensionistico dal 2004 trattamenti. Già: ma chi decide al 2011 (Fornero compresa). quando un trattamento divenRisparmi valutati in 60 ta «elevato»? E non è un errore '"00 punti di Prodotto interno mettere in uno stesso caldero'"o lordo fino al 2050. Vale a dire ne chi si gode una pensione mille.miliardi attuali. ~ pagata con i propri contributi e Una cifra rilevante e che altri che devono il proprio asdi per sé dà la misura ~ o L> segno all'uso furbo di leggi e delle conseguenze sulle {l leggine? persone. ~ '6 Si parla di pensione e se ne continua a pagina 31 o r-________________~~~------------------------------------------------~--~~~~----------------__;u P O') Q) Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pago 57 16-04-2015 12 1 Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio Primo piano Il conti pubblici «Pensioni sopra 2.000 euro, niente tagli» Poletti (Lavoro): il governo non li farà né con la spending né con interventi sulla previdenza ROMA II governo non taglierà le pensioni. Lo ha detto ieri il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, alla Camera nel question time dove alcuni parlamentari gli hanno chiesto conto delle proposte di intervento, in particolare sulle pensioni di importo elevato, come suggerito per esempio dal presidente dell'Inps, Tito Boeri. «Per quanto concerne la riduzione delle pensioni superiori ai 2 mila euro, che è stata qui citata come una delle opzioni - ha detto Poletti - credo di poter dire in modo molto chiaro che il governo ha espresso chiaramente l'intenzione di non voler procedere in questa direzione, né all'interno della spending review né per quello che riguarda un eventuale intervento sul tema generale della previdenza». II tema è stato sollevato in particolare da Boeri che, attraverso l' «operazione trasparenza» lanciata dall'Inps, sta mostrando come la gran parte delle pensioni in pagamento benefici di un calcolo generoso (il retributivo, che non esiste più per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995) che porta a erogare assegni più alti di quelli che si sarebbero dati sulla base dei contributi versati (il metodo contributivo, appunto). Molto critico verso ipotesi di tagli a carico delle cosiddette pensioni d'oro è anche il rapporto sul sistema previdenziale presentato ieri alla Camera da Alberto Brambilla, presidente dell'associazione Itinerari previdenziali e già presidente del soppresso Nucleo di valutazione sulla spesa previdenziale del ministero del Lavoro. II rapporto Brambilla ricorda che il tasso di rendimento delle pensioni col retributivo calava notevolmente oltre la soglia di 44 mila euro di reddito e che queste pensioni sono già state penalizzate con ripetuti interventi di blocco della indicizzazione ai prezzi e con l'imposizione di contributi di solidarietà. Inoltre, sottolinea il rapporto, le pensioni che incorporano in proporzione la parte maggiore di importo non corrispondente a quanto versato· non sono le cosiddette pensioni d'oro ma quelle integrate al minimo, quelle frutto di prepensionamenti, erogate da fondi speciali e le baby pensioni del pubblico impiego. Basti pensare che ben 8,5 milioni di pensionati (il 52,2% del totale) ricevono prestazioni <<totalmente o parzialmente a carico della fiscalità generale». Se l'ipotesi di tagli sulle pensioni sembra tramontare, resta in piedi quella di introdurre elementi di flessibilità sull;età pensionabile. L'ha rilanciata, durante la presentazione del rapporto, il sottosegretario dt~l l'Economia, Pier Paolo Baretta, pur se a titolo personale. Anche per consentire ai giovani di entrare al lavoro, ha spiegato, bisogna prevedere la possibilità di andare in pensione prima di quanto previsto dalla riforma Fornero (66 anni e 3 mesi, che diventeranno 66 anni e 7 mesi dal 2016). Servono coperture è vero, ma anche non fare nulla costa molto, ha aggiunto Baretta, ricordando gli 11,6 miliardi stanziati finora per gli esodati. Sulla stessa linea il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano (Pd), che con lo stesso Baretta ha presentato una proposta di legge per consentire il pensionamento prima di 66 anni e fino a 62 anni con una penalizzazione delz% sull'assegno per ogni anno di anticipo. Enrico Marre © RIPRODUZIONE RISERVATA Il rapporto Gli importi medi delle pensioni Dati in migliaia di euro .. Lo studio presentato alla Camera da Alberto Brambilla evidenzia come le pensioni col retributivo siano state penalizzate con interventi di blocco della indicizzazione ai prezzi e !'imposizione di contributi di solidarietà d'Arco Primopianol tptbl <-<PenSlOm sopra 2 000 curo, mente lagll» l"U L, )il, ,mlil,un" La 'n ,nI mn, ,""~l"",,", ,,,, ~ Q) ~ o {l .o ~ ______ __ ~~~~~ Ritaglio stampa ad uso Lavoro e previdenza __ ~~~~~ del destinatario, esclusivo ~ '6 ~~~========~8 riproducibile. non Pago 58 Data COBBIEBE DELLA SEBA t)ncruw Cassa integrazione, contributi maggiori da chi la usa di più di Lorenzo Salvia , E la regola del bo.nus malus, la stessa utilizzata già àd~sso per la Rc auto, l'assicurazione sulla responsabilità civile di chi guida: se fai un incidente paghi dipiù, se non ne fai . paghi di meno. E sare applicata anche alla cassa integrazione, il sostegno al reddito per i lavoratori della aziende in ·difficoltà: le imprese chela usano di più verseranno un contributo maggiore, anche per scoraggiare l'uso disinvolto che ne è stato fatto in qualche caso. La novità arriverà con un nuovo decreto àttuativodel Jobs act, la riforma del lavoro, al quale sta lavorando il governo. n principio del bonus malus era stato giù annunciato ma adesso si comincia a ragionare sulle cifre. L'ipotesi di partenza è che scenda il contributo ordinario, con il quale tutte le aziende finanziano la cassa integrazione: dal 2,2% al 2% del monte salari per le aziende cOllpiù di 50 di'pendenti, dal1'1,9 all'l, 7% per queUe con meno di 50 dipendenti. In compenso aumenterebbe il contributo addizionale prèVisto per chi usa la cassa. In questo caso , il calcolo è molto più . complesso perché dipende da molte variabili ma, sempre come ipotesi di partenza, faumento sarebbe intorno al16%. . Non è l'unica novità contenuta nel decreto, che dovrebbe passare in Consiglio dei ministri dopo il voto per le Regionali di fine maggio. Tra le altre misure c'è, a partire dal gennaio 2017, la fine della cassa integrazione in deroga, nata per i piccoli commercianti nella stagione della grande crisi - Pagina Foglio 16-04-2015 12 1 chi aveva già esaurito le ore per la cassa ordinaria. Mentre sarà limitata la possibilità di fare ricorso alla cassa a zero ore, in cui i lavoratori che prendono il sussidio non lavorano. t'idea è che resti utilizzabile solo in caso di vera e propria riconversione industriale, cioè quando si passa a unaproduzione diversa con la necessità di fermare gli impianti e formare i lavoratori. Verrà poi previsto un monitoraggio sulle richieste di cassa integrazione e in particolare sulla loro stagionalità: l'obiettivo è impedire che le aziende «usino» gli ammortizzatori non per rispondere a una crisi ma solo per ottimizzare il·ciclo produttivo. W1 @lorenzosalvia © RIPRODUZIONE RISERVATA Plimc>planol <-<Pen~ioni P",""'L""w) ",opTa 2.000 curo, niente lagli» """"'H","mhj"mn("",La.p,""Lm,n("mm'""","~,lI"""",,,',,,, '" '"o M 00 ~ ~c o {l ~ ~m~a~sp~e~s~so~usat::a::an:c~h:e;d~a~~ __~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~==============~1~ Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Lavoro e previdenza Pag. 59 Data 16-04-2015 Pagina 4 Foglio 1 LA BeE MANTIENE I TASSI ALLO 0,05% E IL FTSE MIB (+1,2%) TORNA SOPRA QUOTA 24.000 Draghi: nessun rischio di bolla Il numero uno di Eurotower assicura: il Qe è efficace e andrà avanti almeno .fino al settembre 2016. La flessibilità sul lavoro ? Non sia limitata ai giovani. Intanto nel piano di acquisti inclusi i bond della Cdp DI MARCELLO BUSSI U nica fuori programma della giornata, il balzo felino sul tavolo di Mario Draghi di una ragazza che ha lanciato coriandoli addosso al numero uno dell'Eurotower in segno di protesta contro la dittatura della Bce. Per il resto, il Consiglio direttivo dell'istituto di Francoforte ha lasciato invariatii tassi d'interesse allo 0,05% (fermi anche quelli sui depositi a -0,20%). Mentre Draghi ha assi- curato che l'applicazione del Qe «procede liscia, in linea con i volumi annunciati di 60 miliardi di euro al mese» e le misure adottate «si stanno rivelando efficaci», come provato dall'allentamento delle condizioni e dei costi del credito e dalla crescita dei flussi di prestiti verso famiglie e imprese. Il Qe, ha sottolineato Draghi «durerà quindi almeno fino al settembre 2016, come programmato fin dall'inizio, e in ogni caso fino a che l'inflazione non sarà risalita a livelli in linea con la stabilità dei prezzi». Il numero uno della Bce ha inoltre assicurato che non c'è nessun rischio di bolla. Le borse hanno accolto con favore questo chiarimento e Piazza Affari ha chiuso con un rialzo dell' 1,2%, con il Ftse Mib tornato sopra i 24 mila punti, mentre il rendimento del Bund decennale tedesco è sceso al nuovo minimo storico dell'I,107% Draghi ha poi ribadito che non sussiste il rischio che la Bce si trovi ad affrontare una scarsità di titoli di Stato da acquistare nell'ambito del Qe., aggiungendo che, in ogni caso, il Quantitative easing è «abba- stanza flessibile» da adattarsi a eventuali criticità. E forse non è un caso che ieri l'Eurotower abbia allargato la lista di emittenti di debito i cui titoli rientrano nel piano di Qe, includendo anche la Cassa Depositi e Prestiti. Draghi ha poi affrontato il tema del mercato del lavoro, sottolineando che le riforme del decennio passato, che in Europa hanno finito per accentuare la precarietà soIa dei giovani «vanno superate. Dobbiamo eliminare questo dualismo del mercato del lavoro e assicurare che la flessibilità ricada proporzionalmente su tutte le fasce di età». (riproduzione riservata) EURO/DOLLARO 1.,.1.8. i 15 apr'15 - ~ - cc -- ~~~~~"~~ ~ Q) ~ o {l .o ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.60 Data Pagina Foglio Il eCO) NlfJR{A\]RUAW Il BOERI TRA VOGLIA DI FARE E OTTEMPERANZA AL MANDATO ~ In un'intervista al quotidiano la Repubblica il presidente dell'Inps, Tito Boeri, tra l'altro afferma che l'istituto intende fare sul versante della sicurezza sociale ciò che fa la Banca d'Italia sulla politica economica: avanzare proposte per risolvere i problemi, proponendosi di cominciare prima con l'assistenza e poi con la previdenza. La voglia di assumere la Banca d'Italia come elemento di paragone e modello da imitare non è nuova. Per lungo tempo, si parlò di fare la Rai come la Banca d'Italia; poi si è visto come questo proposito, diffuso in alcuni politici, si sia miseramente dissolto. Ha avuto come solo esito l'assegnazione della presidenza a un ex vicedirettore generale a Via Nazionale, Anna Maria Tarantola: un po' poco, troppo poco. A un certo punto, se fossero passati alcuni appetiti quando Mario Draghi fu chiamato alla presidenza della Bce, si sarebbe rischiato l'inverso - cioè Bankitalia come la Rai - attraverso una lottizzazione del vertice dell'istituto monetario che, per fortuna, non si realizzò, anche periI fermo intervento del capo dello Stato di allora, Giorgio N apolitano. Fu, quindi, nominato governatore Ignazio Visco. Ma tornando all'Inps, prima di istituire un parallelismo con il ruolo di alta consulenza della banca di Via Nazionale -conquistato in molti decenni di questa attività, frutto della ricerca economica e istituzionale, nonché dell' apparato informativo posseduto e strettamente connesso, anche con lo stimolo della moral suasion, alla funzione svolta in genere dalle banche centrali nazionalisarebbe opportuno che si disimpegnassero molto bene le funzioni d'istituto, soprattutto nel rapporto con i soggetti amministrati. Non si tratta di un centro studi, né di una succursale della Bocconi o di un aggregato de la voce info. Le indubbiamente apprezzabili doti del personale e la sua dedizione vanno, prima, dirette a realizzare, nell'istituto, tutte le possibili innovazioni sul piano della razionalizzazione, della trasparenza, dell'informativa, proseguendo nell' oper~ iniziata in precedenza da Vittorio Conti. E comprensibile la voglia di fare; ma le istituzioni esigono che in primis vi sia l'ottemperanza al mandato, auspicabilmente in modo eccellente. Poi si parlerà di questa forma di alta consulenza che non richiede pubblicità o esternazioni, anche perché l'Inps non gode dello status di autonomia e indipendenza proprio di una 16-04-2015 22 1 banca centrale disciplinata dal Trattato De che ha rango di norma costituzionale. «Quod Jovi non bovi» (quello che è concesso a Giove, non è concesso al bove): non sembri irriverente, ma la distinzione di compiti e di condizioni istituzionali è fondamentale. Non sarebbe certamente una violazione della democrazia, come Boeri giustamente sottolinea replicando a chi di ciò lo accusa per questa attività che egli vuole intraprendere. Ma le priorità vanno osservate e, nell' opera di riassetto, non si può cominciare da ciò che a un accademico eccellente può apparire più gratificante o dare a esso un rilievo pubblico: non siamo ancora alle funzioni à la carte. '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ '6 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non o ,u r-------------------~~~~----------------------------------------------------~--~~~~----------------____ riproducibile. Pag.61 Quotidiano Data Pagina Foglio 16-04-2015 28 1 Il sistema telematico dall'Agenzia ha tenuto. Un milione le richie:çte inviate dai Ca! Mutui e redditi nota dolente In diversi casi i dati riportati nel 730 non sono corretti DI .ANDREA HONGI incontro ravvicinato con la precompilata conferma i nodi della vigilia. In diversi casi i modelli 730 predisposti dal fisco contengono dati non corretti per quanto riguarda le spese dei mutui, i redditi dei fabbricati, il mancato abbinamento di più redditi posseduti nel 2014, e così via. Al debutto della precompilata si conferma anche il numero delle dichiarazione precompilate che dovrà essere necessariamente corretto o integrato pari a circa 1'80% di quelle rese disponibili dal fisco sulla piattaforma EntrateI. IJaccesso al 730 precompilato, la vera novità della stagione delle dichiarazioni fiscali 2015, ha dunque riservato, già dal suo primo giorno, diverse sorprese ai contribuenti. Si va dalla mancata indicazione del codice fiscale del sostituto d'imposta al mancato abbinamento dei due redditi di lavoro dipendente percepiti nel 20 14, fino al mancato inserimento dei giorni di lavoro utili ai fini del calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente che, conseguentemente, la precompilata assume pari a zero. Per altri contribuenti, evidentemente più fortunati, la L' precompilata è sì una sorpresa ma in positivo. Accedendo alla propria area riservata e scaricando i dati contenuti nel 730 precompilato dall'Agenzia delle entrate si sono infatti accorti che non è stato inserito uno dei redditi posseduti nel 2014 con la tentazione, davvero forte, di accettarlo così com'è e trasmetterlo il prima possibile visto che se di errore si tratta è stato il fisco a farlo e non certo il contribuente. Come già noto dalla vigilia, il 730 predisposto dalle Entrate è risultato carente in alcuni oneri e detrazioni d'imposta per i quali il fisco non ha accesso. Si tratta, tanto per fare qualche semplice esempio, delle spese mediche, sia per acquisto di medicinali che per le prestazioni specialistiche, delle erogazioni liberali effettuate in favore di Onlus, fondazioni, delle spese funebri, per la frequenza ai corsi universitari dei familiari a carico e così via. Per altri ancora l'accesso alla precompilata si è risolto in un nulla di fatto. Chi ha presentato più dichiarazioni nel 2014, integrative o correttive, si è trovato infatti di fronte a un messaggio nel quale si avvisava l'utente che nessun precompilato era stato predisposto dall'Agenzia proprio perché l'ultima delle dichiarazioni presentate nel 2014 era ancora in fase di liquidazione da parte dell'amministrazione finanziaria. Caf e sindacati Se questo è lo scenario al quale si sono trovati di fronte ieri i contribuenti per i centri di assistenza fiscale (Cai) l'avvio della precompilata sembra essere stato meglio del previsto, almeno per quanto riguarda i flussi di invio. Stando a quanto risulta altaliaOggi, sono state ben più di un milione le richieste di accesso, inviate, dato fino a martedì, dai Centri di assistenza fiscale all'Agenzia delle entrate. Una altra nota positiva sulla tenuta del sistema telematico è legato alla risposta data dall'amministrazione finanziaria ai file con le deleghe e agli invii massivi di modelli 730. I modelli trasmessi entro la nottata del 14 aprile sono stati lavorati e inviati ai Caf richiedenti dall'Agenzia delle entrate nella giornata di ieri in sole 24 ore rispetto ai 5 giorni previsti. Per quanto riguarda i costi dei Centri di assistenza fiscale, Valeriano Canepari, presidente della consulta dei Caf respinge al mittente le accuse di rincaro: «Quest'anno, rispetto all'anno scorso, i contribuenti possono scegliere di spedire la dichiarazione da soli. Chi arriva ai Caf è perché forse ha bisogno di una assistenza in più, assistenza che forniamo con aumenti alle tariffe insignificanti, un servizio che si aggira intorno ai 1520 euro. Anche se la situazione varia a seconda che si tratti di Nord o Sud Italia». Ma nel giorno del debutto del precompilato non potevano mancare anche altre prese di posizione. Da segnalare quella del sindacato Flp, lavoratori delle agenzie fiscali, che chiede un confronto urgente fra i vertici dell'Agenzia delle entrate e le rappresentanze sindacali per discutere delle problematiche create dalle nuove necessità di assistenza ai contribuenti conseguenti alla precompilata con conseguenti aperture festive ordinarie e infrasettimanali del centro di assistenza multicanale. In effetti l'impatto della precompilata ha creato scompiglio nell'organizzazione dei servizi al contribuente. I primi a rimetterci, come sempre del resto, sono stati proprio i contribuenti che da quest'anno non potranno più presentarsi agli sportelli degli uffici territoriali per trasmettere i loro modelli Unico 2015. unit.ifléio dell'AgenZia delle entrate ~ Q) ~ o {l .o ~ '6 ~----------------~R~i~ta-g~1~1~·O~-s~t-amp~a~-a-d~~u~s~o~e~s~c~1u~s~1~·v=o~~d~e~1--d~e~s~t=i~n~a~t~a~r~io~,~no~n~~r~1~·p~r~O~dh,u~ci-ib~1~·1~e~.------------------~ Lavoro e previdenza Pag.62 o u Quotidiano Data 16-04-2015 Pagina 35 Foglio 1 Le istruzioni dell'Inps ai datori di lavoro. La prima scadenza è fissata al 31 maggio Iscritti ai sindacati alla conta Nell'UniEmens i dati dei lavoratori. Si parte dall'industria DI DANIELE CIRIOLI ia libera alla conta degl i iscritti ai sindacati. Si comincia dal settore industria (Confindustria), del quale vanno censiti i dati sulle deleghe sottoscritte dai lavoratori alle 124 sigle sindacali in riferimento ai 66 contratti collettivi. La raccolta dei dati, necessaria per la certificazione della rappresentanza sindacale, avviene tramite UniEmens su cui i datori di lavoro devono indicare mese per mese i dati dei lavoratori iscritti al sindacato, specificandone la sigla. Si comincia dal mese di aprile, quindi con prima scadenza al 31 maggio per l'invio del relativo UniEmens, e si potranno indicare anche i dati del primo trimestre 2015. Lo stabilisce l'Inps nella circolare n. 76/2015. La rappresentanza. La novità scaturisce dall'accordo tra le parti sociali del lO gennaio 2014 (Tu rappresentanza), il quale stabilisce che per la misura e certificazione V Raccolta dati della rappresentanza dei sindacati, ai fini della contrattazione collettiva nazionale di categoria, si assumono i dati associativi (le deleghe relative ai contributi sindacali sottoscritte dai lavoratori), nonché i dati elettorali ottenuti (i voti espressi) in occasione delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu). Il compito di raccogliere i dati sulle deleghe è stato affidato all'lnps da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil (determinazione n. 5/2015), che procederà attraverso le denunce contributive mensili dovute dai datori di lavoro (UniEmens). La registrazione. Come primo passo, le imprese o loro intermediari devono accedere alla nuova funzionalità «Rappresentanza sindacale», presente nel cassetto previdenziale, e trasmettere un'apposita comunicazione per ottenere il codice di autorizzazione per la trasmissione mensile dei dati di rappresentanza sull'UniEmens. lJlstituto, effettuati con esito positivo i controlli automa- tizzati, attribuisce alla matricola interessata (o più di una, caricate tramite il nuovo applicativo RASI) il codice autorizzazione «OR>. Le istruzioni operative. Le imprese potranno fornire i dati a partire dalla dichiarazione contributiva relativa al mese di aprile. Nella sezione <Den unciaAziendale> l'In ps ha istituito un apposito nuovo elemento denominato <RappresentanzaSindacale>, che a sua volta si compone dell'elemento <ContrattoRS>, volto ad accogliere le informazioni utili per la rilevazione del numero delle deleghe sindacali relative a ciascun ambito di applicazione del Ccnl (66 le opzioni possibili) a favore delle organizzazioni sindacali di categoria (124 le opzioni possibili). Nell'elemento <ContrattoRS>, in particolare, vanno indicati i seguenti dati: il periodo di riferimento delle informazioni relative al contratto e alle deleghe sindacali; il codice del contratto attribuito dall'lnps; il codice assegnato dall'lnps alle organizzazioni sindacali di categoria a cui i dipendenti aderiscono; il numero delle deleghe (in essere nel mese di competenza) dei dipendenti iscritti all'organizzazione sindacale; il numero delle deleghe (in essere nel mese di competenza) dei dipendenti nelle unità produttive che superino i 15 dipendenti e in cui siano presenti Rsa ovvero non sia presente alcuna forma di rappresentanza sindacale. La prima scadenza, come accennato, è fissata al 31 maggio termine per l'invio dell'UniEmens relativo al mese di aprile su cui i datori di lavoro potranno fornire gli elementi informativi sia al mese di competenza (aprile) che dei mesi da gennaio a marzo 2015. L'lnps precisa, tuttavia, che qualora l'azienda non riuscisse a rispettare i termini, o avesse necessità di integrare o di sostituire i dati già trasmessi, potrà farlo con gli UniEmens relative ai mesi immediatamente successivi. Ai fini della certificazione di rappresentanza dei sindacati, i datori di lavoro devono indicare il numero dei dipendenti iscritti a una delle 124 sigle sindacali operative Confindustria ..",,,,,nl1'''' d~i dati d~i'>tfié dal ,,10 2Ql6;"CQO prid scadenza maggìb';fermrnèper l'invio 'Uniemens di aprile '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ ~ '6 ______~~~~~~~~~~~__~~~========~8 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag, 63 Data Pagina Foglio 16-04-2015 7 1 Statali, bocciato il dirigente che dà a tutti voti massimi Il ROMA Sulla riforma della Pubblica amministrazione il governo tira dritto. Anche sui passaggi più spinosi, come l'accorpamento della Guardia Forestale in un altro corpo di Polizia, decisione che ha compattato uno schieramento bipartisan contrario al progetto. Ieri il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, ha detto senza mezzi termini che l'esecutivo non presenterà modifiche al testo uscito dalla Commissione Affari costituzionali del Senato e approdato in aula. La riforma andrà avanti così. In mattinata, parlando alla Luiss, il ministro Madia si era soffermata soprattutto sul delicato tema della riforma della dirigenza. Per fare carriera, ha spiegato, non basterà un'unica prova, ma dei «percorsi di valutazione». Valutazioni che dovranno soprattutto riguardare i risultati raggiunti dai dirigenti pubblici che troppo spesso, ha ricordato il ministro, sono entrati «hon attraverso un concorso nella Pa e in modo,malsano» secondo un principio «incostituzionale». Nella Pubblica amministrazione, dunque, si entrerà per concorso. Ma le regole dei concorsi vanno cambiate. Non più selezioni a caso, ma secondo la regola «dei fabbisogni». Per quanto riguarda la valutazione dei dirigenti, poi, Madia ha spiegato che non sarà più ammesso che a fine anno tutti ricevano il massimo dei voti. «Se il dirigenMarianna Madia (foto La Presse) te darà il massimo dei voti a tutte le persone che lavorano per lui», ha spiegato, «avrà una cattiva valutazione e ciò inciderà sugli incarichi futuri». GLI ALTRI NODI Per quanto riguarda invece il rinnovo dei contratti degli statali, bloccati ormai da cinque anni, il ministro della Funzione pubblica ha detto che sarà fatta una «discussione collegiale» durante la legge di stabilità. «Mi auguro», ha aggiunto, «di riuscire ad aprire una stagione contrattuale che è profondamente legata alla crescita del Paese». Il problema rimangono le risorse. Per rinnovare i contratti, secondo le stime del Def, il Documento di economia e finanza appena licenziato dal governo, servirebbero poco meno di due miliardi il prossimo anno fino ad arrivare a quasi nove miliardi a regime. Soldi che per ora non sono disponibili, come ha ricordato ieri il vice ministro dell'Economia, Enrico Morando. «L'impegno fondamentale scritto nel Def», ha spiegato, « è quello di non far scattare le clausole di salvaguardia» con gli aumenti di Iva e accise. L'impegno sulle clausole di salvaguardia, ha assicurato Morando, «sarà onorato, costa l'ira di Dio, ma consente di usare i margini per promuovere lo sviluppo invece che gelare consumi e investimenti, sul resto», ha detto riferendosi al rinnovo del contratto degli statali, «vedremo». Intanto ieri la Commissione bilancio ha dato finalmente i pareri attesi per avviare la discussione in aula della riforma. Alcune parti che erano in bilico, come la norma ponte che prevede per i segretari comunali tre anni di limbo prima di finire nel ruolo unico dei dirigenti, ha ottenuto il via libera. Anche il cosiddetto «dirigente hi tech», una sorta di responsabile nelle amministrazioni pubbliche per la digitalizzazione, è riuscito a scampare la mannaia delle coperture. Se l'intento del governo di mantenere fermo il testo della riforma sarà mantenuto, i circa 800 emendamenti presentati dai gruppi parlamentari in aula dovrebbero essere tutti bocciati. A.Bas. © RIPRODUZIONE RISERVATA 800 IN AULA AL SENATO PARTE LA DISCUSSIONE SULLA RIfORMA MADIA: SUL RINNOVO DEI CONTRATTI DECISIONE IN STABILITÀ Sono gli emertdamenti presentati in Senato al disegno di legge di f<iforma della Pubblica anlulinistrazione '" '"o O') 00 ~ Q) ~ o L> {l ~ ~----------------Ili~ql:~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~;=;=================~~ ad Lavoro e previdenza uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.64 Quotidiano I Data Pagina Foglio 16-04-2015 17 1 Poletti: «Non si toccano le pensioni alte» ~Il ministro ha escluso contributi sugli assegni superiori ai 2 mila euro LA RISPOSTA ROMA Contrordine, o quasi: non ci saranno interventi per decurtare le attuali pensioni "alte" dove per "alte" si intendono quelle al di sopra dei 2 mila euro al mese. Rispondendo alla Camera ad un'interrogazione, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha fornito a nome del governo una valutazione su alcune idee espresse recentemente dal presidente dell'Inps, Tito Boeri: tra queste c'è anche la possibile riduzione dei trattamenti pensionistici relativamente più alti, al. lo scopo di finanziare forme di sostegno per i lavoratori di età superiore ai 55 anni che si ritrovano senza lavoro. Ma oltre alle dichiarazioni del presidente; in queste settimane hanno attirato l'attenzione (anche del presentatore del- 13,3% 29,3% 38,7% 4,2% 13,2% 1,2% 0,1% 2.200.000 4.870.000 6.400.000 2.200.000 690.000 199.000 11.683 ~~----- l'interrogazione) le simulazioni apparse sul sito dell'Inps: mettendo in evidenza il fatto che in alcune gestioni previdenziali i trattamenti risultano non giustificati dai contributi versati, paiono voler preparare il terreno a successive misure di ricalcolo in base all'attuale meccanismo contributivo: tema delicato dal punto di vista giuridico oltre che di difficile gestione nei confronti dell'opinione pubblica. Una prospettiva di questo tipo è stata negata dal ministro Poletti, che nella sua risposta ha citato esplicitamente la soglia dei 2 mila euro alludendo anche alla proposta fatta ormai oltre un anno fa dall'allora commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli, che pensava appunto di introdurre qualche forma di contributo di solidarietà. Poi etti lo ha escl uso, ricordando la contrarietà espressa già all'epoca dallo stesso presidente del Consiglio Renzi, cosÌ come ha escluso che si arrivi ad un intervento del genere nell'ambito di una eventuale più generale revisione della previdenza, co- me quella che potrebbe essere attuata con la legge di Stabilità per introdurre maggiore flessibilità nell'attuale sistema. GLI ESUDATI Il ministro ha invece confermato, ma slegandola da interventi a carico dei trattamenti in essere, la volontà di fare qualcosa per chi perde il lavoro ma non è ancora arrivato al traguardo della pensione, spostato in avanti dalla riforma Fornero: tema che si connette a quello degli esodati più volte affrontato in questi anni. Infine, il ministro Poletti ha voluto rivendicare alla politica, governo e Parlamento, la responsabilità delle scelte in materia. Lo ha fatto lodando le competenze tecniche dell'Inps e definendo «interessanti e preziose» le elaborazioni messe a punto sul sito dell'istituto in tema di rapporto tra pensioni e contributi; ma chiarendo che queste elaborazioni saranno al servizio delle scelte politiche che spettano al legislatore. L.ei. © RIPRODUZIONE RISERVATA fino a500 500-1.000 --------1.000·2.000 2.000-3.000 3.000-5.000 5.000-10.000 oltre 10.000 -- Donn' Uomini 701.101 l REPLICA ALLA CAMERA , ALLE IPOTESI FATIE I DAJlTOBoERI . EALLE SIMULAZIONI DI RECENTE A~PARSE SUL SITO DELL'INPS t 52,9% t NORD 47,1% 47,8% --~._._------- nuovi pensionati non più perceÙori CENTRO 20,5% SUD 31,7% '" '"o O') 00 ~ Q) Fonte: Ist~~lnDs (Ca_se~l~oc~n~r~~ddi tlltti gli enti previdenziali) ~ o L> {l ANSA "ll:.e.rrtime.tri ~ t====----------~~;g:~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~_=~~~~~~~----------------J~ Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.65 il Giornale Data 16-04-2015 Pagina 2 Foglio 1 «Nessun taglio alle pensioni sopra i 2000 euro» Nessun intervento di riduzione per le pensioni superiori ai 2.000euro. Lo ribadisceil ministrodel Lavoro,GiulianoPoletti, dopo la proposta del presidentelnps, Tito Boeri.«11 governo - spiega - ha già espresso chiaramente di non voler procedere in questa direzione né all'interno della spending review né per quel che riguarda un eventuale intervento sulla previdenza». Pronto il commento del presidente dei deputati forzisti Renato Bru netta: «(on poche battute e in pochi secondi il governo, per bocca ministro Giuliano Poletti, ha smentito presidente Inps. E adesso chefarà Boeri?». GlT4.TDEMOCn4.TTCT Leader sotto assedio '" '"o O') 00 ~ Q) ~ O .o {l ~ '6 O r-________________~~~----------------------------------------------~~--~~----------------~u Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.66 il Giornale Data 16-04-2015 Pagina 27 Foglio 1 =I L'intervista Marco Predari 1=1= = = = = = «Con l'aiuto del design si può lavorare meglio» • Il presidente di Assufficio, Marco Predari, si dichiara ottimista, afferma che «il Salone di quest' anno è l'inizio di una nuova fase segnata dalla ripresa e da una trasformazione radicale delle soluzioni di arredo». Il settore, però, viene da anni difficili. rende necessario». Come facciamo a dire che andrà davvero meA questo proposito in glio? questi giorni molti pro«Lodiconoinumeriregigettisti - tra cui Danilo Premo li - fanno notare strati nei primi mesi del 2015: non cantiamo vittoche nei luoghi di lavoro progettisti e antropologi ria, certo, ed è presto anche hanno scarsa voce in caper diffonderli, ma ci concediamo un cauto ottimipitolo' a favore invece smo. Giustificato anche dei responsabili del dalla presenza, tra i 127 marketing. Che ne penespositori degli 11.500 mesa? Si dà «troppo spazio tri quadrati del Salone Uffiai numeri e troppo poco ai cio, di nomi di altissima sogni»? «Il dibattito sul temasista qualità: i pro duttori in quedimostrando vivace, il che sto periodo hanno la molla caricata al massimo». è un bene. Non a caso siaChe cosa sta facendo Asmo presenti in tutti gli incontrisull' argomento, einsufficio, in concreto, per Nuove dare impulso al settore? soluzioni. lo tendiamo organizzare altri «Prima di tutto promuoseminari, anche fuori dal viamo l'ampliamento del- chiede anche Salone, proprio per favorire la comunicazione tra del'export, l'apertura verso la tecnologia signer e imprenditori. È un nuovi mercati come l'Iran e la fascia Subsahariana, oltre che gli punto importantissimo per l'ufficio Stati Uniti. Ma stiamo anche "rinfre- del futuro, anche perché la tecnoloscando" i rapporti con i nostri clienti giace lo impone. Fermo restando che storici: banche, compagnie diassicu- dalmarketingnon si può prescindere razione, società pubbliche: l'obietti- del tutto, perché a fine anno sifanno i vo è puntare a un rinnovamento degli conti, e chi gestisce un' impresa deve arredi anche alla luce del nuovo con- salvaguardare i posti di lavoro». cetto di ufficio che lo sviluppo dellìlct GDV Il presidente di Assufficio fiducioso: «Cambia tutto, anche l'arredo» '" '"o O') 00 ~ U! ~ o L> {l ~ '6 o r-------------------~~~--------------------------------------------------~--~~~~------------------_iu Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag.68