Innovaspettacolo
seminario
Lucio Argano
Università degli Studi Roma Tre, Adhoc Culture
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Reti e sistemi: il ruolo dei teatri
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Strumentiae circolazione
mappe di navigazione
I contesti del cambiamento
AMBITI DEI
CAMBIAMENTI
“macro” e “micro”
locale
regionale
comunale
provinciale
zonale
(quartiere)
nazionale
europeo
internazionale
prossimale
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CONTESTO
La mappa dei cambiamenti
Evoluzioni sociali
Priorità
Politiche
Tecnologie
Mercati
Economie
ALTRO ???
Modificazioni settoriali
AUMENTA LA COMPLESSITÀ
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La dimensione culturale dei territori
il patrimonio architettonico, il paesaggio e la
topografia del territorio, i parchi
La qualità degli spazi
pubblici
le tradizioni locali di vita associativa e di
socialità, comprendenti eventi come carnevali,
sagre, festival ecc...
le arti visive
patrimonio storico, artistico e
antropologico
lo spettacolo
Gli hobbies dei residenti
repertorio di prodotti e capacità produttive locali
dell’artigianato, nell’industria e nei servizi
la varietà e la qualità dei negozi e delle
infrastrutture e attività ricreative, della
ristorazione e del divertimento
feste locali
DIMENSIONE
CULTURALE DEI
TERRITORI
i dialetti
culture giovanili, delle minoranze etniche e
di altre `communities of interest` presenti
sul territorio
eno-gastronomia
percezione del territorio
interna ed esterna (tramite musica, film,
letteratura, mitologia, arti visive saggezza
popolare ecc..)
le industrie culturali
Per Dimensione Culturale dei territori si intende ciò che Franco Bianchini chiama Risorse Culturali.
L’attenzione ad una così esaustiva definizione di dimensione culturale permette di formulare strategie e politiche in una
logica di interazione delle diverse risorse, con meccanismi di intersettorialità e coinvolgimento territoriale, permettendo
uno sviluppo integrato dello stesso.
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L’identikit culturale dei territori
ESTERNO
il confronto e l’interazione
con contesti altri
PASSATO
la storia
MATERIALE
risorse culturali tangibili
IMMAGINE ESTERNA
IL CAPITALE CULTURALE
TERRITORIALE
PERCEZIONE INTERNA
IMMATERIALE
identità, capitale intangibile
FUTURO
l’evoluzione possibile
INTERNO
realtà presenti
sul territorio
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L’evento
L’EVENTO
Definizione
‰ operazione nuova ed esemplare
‰ fenomeno di notevole interesse e risonanza
‰ fatto o avvenimento di grande importanza
(dal latino eventus-evenire = venir fuori, accadere)
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L’evento
L’EVENTO
¾ L’Evento come luogo effimero (ad esempio a Roma MASSENZIO)
¾ L’Evento può avere valori simbolici
¾ L’Evento è provocato dall’uomo, strutturato (si distingue dalla fatalità degli
eventi naturali)
¾ L’Evento agisce sulla memoria e sul ricordo emozionale (esperienza
memorabile)
¾ L’Evento crea una percezione del “tempo collettivo” perché implica una
partecipazione spesso condivisa
¾ L’Evento si esprime con metafora, miti, introduce elementi di sfida, conduce
ad una avventura
¾ L’Evento comporta spesso esclusività (io c’ero)
¾ L’Evento è oggetto ed al tempo stesso sistema referenziale
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L’evento
Ambito
Esempi di eventi
Convegnistica (di tutte le discipline)
Conferenze, congressi, seminari, incontri, panels, meeting, convention
Arti
Mostre ed esposizioni, installazioni, anteprime-vernici (vernissage)
Patrimonio storico-artistico
Avvenimenti per la valorizzazione, aperture straordinarie di siti
Architettura
Inaugurazioni
Spettacolo
Produzioni speciali, festival, rassegne, retrospettive, concerti, premiazioni
Cinema, video, multimedia
Festival, rassegne, “prime” ed anteprime, proiezioni speciali (con musica dal
vivo), installazioni e percorsi
Televisione e radio
Trasmissioni speciali, eurovisioni, premi e “media events”
Letteratura
Reading
Ambiente
Aperture di siti, feste inaugurali e stagionali
Marketing territoriale e turistico
Sagre, feste popolari e civili, carnevali, capodanni, celebrazioni, inaugurazioni,
festival,
pirotecnia,
rivisitazioni
storiche,
feste
contemporanee,
commemorazioni
Religione
Feste religiose e patronali, processioni, beatificazioni
Sport
Gare e competizioni, gare amichevoli
Storia e politica
Firme di accordi, incontri, visite di autorità, investiture
Marketing e comunicazione
Promozione di prodotti, incentive, viaggi premio, fiere campionarie, eventi
speciali
Moda
Sfilate, anteprime, presentazioni
Terzo settore
Campagne di fund raising, avvenimenti di sensibilizzazione, feste ed incontri
Formazione e didattica
Lezioni, seminari, incontri, workshop
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L’evento
TIPOLOGIA DI PROGETTI DI SPETTACOLO
• spettacoli di prosa, di teatro di ricerca e sperimentazione, di teatro ragazzi, burattini,
marionette, teatro di figura, animazione teatrale
• letture poetiche
• spettacoli di danza e di balletto, mimo e pantomima
• opere liriche, operetta e teatro musicale
• concerti ed esecuzioni musicali
• recital
• corali e polifonia
• fanfare
• spettacoli di circo e di acrobazia
• opere ed istallazioni di arte sonora, video, video arte, spettacoli multimediali
• rassegne e proiezioni cinematografiche e video
• festivals, retrospettive
• esibizioni di arte varia, fantasismo e prestigiditazione
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L’evento
L’EVENTO
ASPETTI DISTINTIVI
ƒ SPAZIO LOCATION
ƒ TEMPO/I
ƒ CONTENUTI/TIPOLOGIE
ƒ OBIETTIVI
ƒ BACINO DI ATTRAZIONE
ƒ SISTEMA DI OFFERTA
ƒ RISORSE FINANZIARIE
Comunicazione
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Celebrazione
L’impresa “teatro”
SISTEMA
AUTORIZZANTE
Modalità di
Soddisfazione
degli utenti
Bisogni
degli Utenti
MISSION
Attrattore
di Risorse
Politiche
Gestionali
Attività
artistica
Produzione/Programmazione
PPOSPETTIVA
ECONOMICA FINANIZARIA
Istanze degli
Stakeholder
Capacità di
Investimento
PROSPETTIVA
UTENTE
Legittimazione
Struttura organizzativa
PROSPETTIVA
INTERNA
Fonte: nostra elaborazione da Prof. A. Sinatra,C. Bernardi,
C. Gilodi, D. Moro, L. Tomberg Verso modelli innovativi di
gestione museale:
museale: una logica “sistemica”
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La creazione di valore della realtà “teatro”
Legittimazione
Sostegno e
Risorse
Sostegno e
Risorse
CREAZIONE DI
VALORE
Istanze degli
Stakeholder
Sviluppo della
cultura
Modalità di
Soddisfazione degli
Utenti
Sviluppo
Bisogni
degli Utenti
MISSION
Soddisfazione degli
Utenti
Competenze
Gestionali
CREAZIONE DI
VALORE
CREAZIONE DI
VALORE
Attrattore
di Risorse
Attività artistica
Sviluppo
&
Politiche
Gestionali
Produzione/Programmazione
&
Struttura organizzativa
Fonte: nostra elaborazione da Prof. A. Sinatra,C. Bernardi,
C. Gilodi, D. Moro, L. Tomberg Verso modelli innovativi di
gestione museale:
museale: una logica “sistemica”
Capacità di
Investimento
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CREAZIONE DI
VALORE
Efficienza
gestionale
Che cosa accomuna una rete o un sistema
“un insieme stabile di relazioni tra attori dotati di piena autonomia,
autonomia, che si
traduce in uno scambio di risorse con beneficio reciproco” (Falcone
(Falcone 2002)
2002)
“L’organizzazione rete è un modello stabile di transazioni cooperative
cooperative tra attori
individuali o collettivi che costituisce un nuovo attore collettivo.”
collettivo.” (Pichierri
(Pichierri,, 1999)
1999)
“Insieme di relazioni relativamente stabili, di natura non gerarchica,
gerarchica, e
interdipendente, fra una serie di attori collettivi, ovvero di organizzazioni
organizzazioni di
carattere pubblico e privato, che hanno in comune interessi e/o norme e che si
impegnano in processi di scambio per perseguire tali interessi comuni
comuni
riconoscendo che la cooperazione costituisce il migliore modo per
per realizzare i
loro obiettivi.” (Boerzel
(Boerzel,, 1998)
1998)
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Reti e sistemi: cosa sono
‰ Combinazione di
¾ Processi di coordinamento prevalentemente non gerarchici
¾ Strutture
orizzontali
organizzative
basate
sull’integrazione
per
‰ Gestione aperta dei confini
¾ Interpretati, agiti e progettati da una impresa(realtà) focale
‰ Simultaneo raggiungimento di
¾ Efficienza dinamica
¾ Varietà di combinazioni produttive e di attività/prodotti/servizi
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linee
Reti e sistemi: caratteristiche
™La valorizzazione (economica, sociale, artistica, delle risorse umane,
degli skills, della conoscenza)
™I processi (interfunzionali, interstrutturali, interaziendali)
™I nodi della rete (produttivi, istituzionali, persone, imprese)
™Le connessioni
™La struttura creata da reti,
operativa,informativa, sociale, etc.
nodi
e
connessioni
(gerarchica,
™Le proprietà operative (linguaggi, valori, obiettivi, codici, etc)
™La immagine
™Le relazioni
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Reti e sistemi: connessioni
Cooperazione lavorativa
(fare insieme)
Connessioni buricratiche
(eseguire disposizioni)
Transazioni economiche
(vendere e comprare)
Informazioni
(trasmettere e ricevere)
Comunicazioni
(intendersi)
Impegni e obblighi
(impegnarsi)
Processi decisionali
(decidere)
Processi di
accomunamento/conflitto
(essere con / contro)
Processi di creazione di
conoscenza
(scambiarsi)
Coordinamento
(raccordarsi)
Processi creativi
(inventare)
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Reti e sistemi: vantaggi
9 trasferimento di informazioni e conoscenze
9 opportunità di apprendimento
9 opportunità di disapprendimento
9 miglioramento di efficienza e efficacia delle organizzazioni
9 ridefinizione del sistema del valore
9 creazione di economie di scala
9 riduzione di costi di transazione
9 azioni integrate di marketing
9 creazione di contatti
9 promozione di cooperazione tra territori
9 generazione di scambi e trasferimenti
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Reti e sistemi: condivisioni
• Risorse umane e know how
• Risorse finanziarie
• Infrastrutture
• Attrezzature e materiali tecnici
• Informazioni
• Network relazionale
• Funzioni ed attività operative
• Promozione e visibilità
• Apprendimento
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Le reti: diverse tipologie ...
Estensione
geografica
Tipologia
- Municipale
- Locale/Zonale
- Istituzionale
- Provinciale
- Associativa
- Regionale
- Generica
- Interregionale
- Tematica
- Nazionale
- Coproduttiva
- Europea
- Transnazionale
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… e ruoli diversi
Estensione
geografica
- Locale
- Provinciale
- Regionale
- Interregionale
- Nazionale
- Europea
Ruolo
- Animatore
- Operatore
- Mediatore
- Politico
- Transnazionale
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Tipologia
- Istituzionale
- Associativa
- Generica
- Tematica
- Coproduttiva
Gli obiettivi della cooperazione
Valorizzare le
complementarità
Ricercare
masse critiche
Valorizzare le
analogie
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Gli stadi di sviluppo delle organizzazioni a rete
Partner
Progettualità
Rapporti
verticali
Ruolo guida
Potere fra le
parti
O ttica
Costellazione
informale
A basso costo
Bassa o nulla
Continui ma con
grandi
variazioni
Ambiguo
Squilibrato a
favore del
committente
Breve
Costellazione
preordinata
Efficienti
Funzionale
Tendenzialmente
programmati e
contrattuali
Limitato alla
funzione
Riconoscimento
importanza terzi
Costellazione
pianificata
Imprenditori
Globale
Continui
Incrementali
M edio-lungo
Lungo
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Programmatico
M ultinazionale
Alleanza non
formalizzata
a. La costellazione informale
Impresa guida
Imprese terze
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b. La costellazione preordinata
Impresa guida
Imprese terze
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c. La costellazione pianificata
Impresa guida
Imprese terze
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Reti e sistemi: diversità e forza della relazione
¾ Natura della relazione
¾ Simmetria o asimmetria dello scambio (nel contenuto e nella quantità delle
risorse scambiate)
¾ Con e senza reciprocità
¾ Forza di un legame:
ƒ
Durata
ƒ
Stabilità
ƒ
Lunghezza della catena
Implicazioni dei legami
•
Legami forti:
–
–
–
–
–
•
informalità, anche in presenza di
formalizzazione
fiducia,
prevedibilità,
aspettative condivise nel m/l
periodo,
cooperazione tra i membri
Fonte: elaborazione da Cinzia Boari – Gioca 2005
Legami deboli:
–
–
–
–
–
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superficiali,
casuali,
a basso investimento emozionale,
carichi di opportunismo
consentono accesso a nuove
informazioni
Rete e sistemi: le criticità
ƒ Gestione della governance
ƒ Meccanismi tecnico-giuridici
ƒ Processi di coordinamento e controllo
ƒ Processi di direzione strategica
ƒ Definizione degli obiettivi
ƒ Valutazione degli stakeholders
ƒ Gestione delle burocracies
ƒ Gestione delle risorse finanziarie – politiche di budget
ƒ Trasparenza interna
ƒ Comunicazione ed immagine
ƒ Pesi e forze contrattuali, coercizione
ƒ Riduzione del rischio
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Reti di teatri
CIRCUITO
Rete verticale
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
Rete paritetica
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Caratteristiche delle attuali reti di teatri
‰ Presenza di legami formali e informali
‰ Presenza di legami forti e legami deboli
‰ Connotati di autonomia, ma con condizionamenti “gerarchici”
‰ Differenziazione e integrazione a livello di rete
‰ Instabilità confini, con +o- stabilità della configurazione
‰ Un mix di deliberatezza e di progettualità
‰ Indipendenza ed autonomia nelle scelte artistiche
Fonte: elaborazione da Cinzia Boari – Gioca 2005
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Tipi di relazione
9 Relazioni competitive
9 Relazioni cooperative
9 “Coopetition” (Adam Brandenburger of the Harvard Business
School and Barry Nalebuff of the Yale School of Management, 1996)
Fonte: elaborazione da Cinzia Boari – Gioca 2005
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Dalle reti e sistemi a…
Forme di cooperazione « leggera »
Alleanze di scopo e/o strategiche
Reti/organizzazioni virtuali o open
source
Partnership di progetto
Consorzi
Fusioni
Joint venture - Geie
Networking
Rete/organizzazione temporanea
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Altre forme di rete
LA RETE
COMMERCIALE
LA RETE
DEI SERVIZI
EVENTO
STRUTTURA
LA RETE
DELLE
PARTNERSHIP
PRODUTTIVE
LA RETE
DELLE
COLLABORAZIONI
CULTURALI
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Coordinamento teatrale Trentino
RV
Anno di costituzione
Ambito territoriale
1982
dal 1998 Circuito Teatrale finanziato dal Ministero
Provinciale (Provincia autonoma di Trento)
Promotore
Coordinatore
Soggetti privati
Coordinamento Teatrale Trentino
Strutture utilizzate per le stagioni teatrali professionistiche
Obiettivi
•9 teatri comunali
•5 teatri parrocchiali
•4 auditorium
•13 sale cinematografiche
•spazi all’aperto per le rassegne estive
•Mantenere un’immagine grafica comune
•Accrescere l’offerta del settore della musica
•Favorire una omogenea crescita culturale in una zona geografica
caratterizzata da profonde valli laterali
•Proseguire la riapertura di sale cinematografiche chiuse ormai da molti anni
•Sviluppare un organico progetto di teatro nelle scuole
Vantaggi
Servizi offerti agli aderenti
Costi
Finanziamenti
strutture utilizzate per le rassegne cinematografiche
•Scambio di opinioni sulle esperienze artistiche gia realizzate
•Possibilità di realizzare economie di scala
•Riduzione dei costi degli spettacoli
•Vantaggi di ordine amministrativo
•Accesso a sovvenzioni private e pubbliche
•Ampliamento dell’indirizzo artistico
•Incremento del pubblico
•Collaborazione con le amministrazioni comunali limitrife
•Contatti con lo sponsor, le compagnie e la stampa
•Promozione, redazione, pubblicazione e distribuzione dui un opuscolo
informativo e materiale comuni per i teatri
•Progettazione stagioni teatrali
•Biglietteria comune tramite il circuito informativo delle Casse rurali
•Personale
•Sede
•Provincia (200 milioni di lire)
•Casse rurali (su progetto)
•Ministero (100 milioni al circuito dal 1998)
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
RP
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Circuito Lirico Regionale della Lombardia
Anno di costituzione
1996: formalizzazione (collaborazione attiva dagli anni
Ottanta)
Ambito territoriale
Regionale
Promotore
Teatri di Bergamo,Brescia e Cremona e la Regione
Lombardia
Coordinatore
“I Pomeriggi Musicali”, As.Li.Co.
Strutture utilizzate
•Teatro Donizetti di Bergamo (1154) (pubblico);
•Teatro Ponchielli di Cremona (1248) (pubblico)
•Teatro Grande di Brescia (1100) (privato)
•Teatro sociale di Como (1000) (privato)
•Teatro sociale di Mantova (970) (privato)
•Teatro Fraschini di Pavia (733) (pubblico)
Modalità di finanziamento
•La Regione sovvenziona “I Pomeriggi Musicali” e
l’As.Li.Co. (circa 1 miliardo di lire)
Attività svolte in comune
•Produzioni
•Scambio di materiale teatrale
•Circuitazione delle opere
•Programmazione stagione
•Audizioni e scelta degli artisti
•Promozione comune
Vantaggi
•Accesso a servizi convenzionati con la scala di Milano
•Riduzione dei costi delle stagioni liriche
•Finanziamento indiretto tramite orchestra
•Valorizzazione delle competenze distintive di ciascuno
•Condivisione allestimenti e materiali
Progetti futuri
•Estensione della biglietteria elettronica agli altri membri
•Coinvolgimento di altri teatri lombardi
Costi
•Di coordinamento
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
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Metropoli
RP
Anno di costituzione
1996
Ambito territoriale
Hinterland milanese
Promotore
Provincia di Milano
Coordinatore
Provincia di Milano
Strutture utilizzate
•Teatri
•Parchi
•Ville
•Castelli
•Piazze
•Chiese
•61 comuni aderenti
Poli
•Polo Insieme Groane
•Polo Adda e dintorni (danza contemporanea)
•Polo Rocche castelli e abbazie (giovani e creatività)
•Polo dei Navigli (teatro di strada)
•Polo Parchi e Ville (jazz)
•Polo Valle del Severo (musica colta)
•Polo del Vimercatese
•Polo del Jazz
Modalità di finanziamento
•La Provincia copre circa il 50 per cento del budget delle
iniziative dei Poli
•Quote di adesione dei singoli comuni
•I Comuni di ogni Polo si fanno carico degli oneri non coperti
dai finanziamenti provinciali e dalle sponsorizzazioni
Attività svolte in comune nei Poli
•Assunzione di decisioni relative alle iniziative da realizzare
•Progetto grafico e materiale pubblicitario
•Progettazione delle iniziative (incarichi di consulenza)
•Promozione
•Amministrazione delle rassegne (SIAE)
•Scambio di informazioni
Obiettivi
•Cooperare per realizzare iniziative culturali sovracomunali
di alto livello e specializzate,dando rilievo ai luoghi di valore
ambientale, artistico e architettonico di ogni Comune
•Rafforzare una cultura di cooperazione tra gli enti locali
•Ottimizzare le risorse culturali esistenti sul territorio dei
comuni
Vantaggi
•Ottenere maggior visibilità
•Offrire ai cittadini spettacoli di grande rilievo
•Ridurre i costi di struttura e di gestione delle iniziative
•Far circolare le informazioni
•Valorizzare i beni culturali sul territorio
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
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Sistema Teatrale Cremonese
RP
Anno di costituzione
1992
Ambito territoriale
Provinciale
Promotore
Provincia di Cremona
Coordinatore
Assemblea dei direttori artistici
Teatri aderenti
5 teatri comunali
•Teatro Comunale Ponchielli di Cremona (1249)(produzione
lirica)
•Teatro comunale Bellini di Casalbuttano (289) (produzione
prosa)
•Teatro comunale di Galilei di Romanengo (200) (produzione
prosa)
•Teatro sociale di Soresina (422)
•Teatro comunale di Casalmaggiore (350)
Modalità di finanziamento
•Contributo dalla provincia al sistema da ripartire tra teatri
aderenti
•Contributo dalla provincia ai teatri finalizzato a progetti
comuni (“Progetto Jazz” “Oltre i banchi”)
•Finanziamento diretto della provincia per materiale
promozionale
Attività svolte
•Progetto di musica jazz
•Progetto “Oltre i banchi”
•Coordinamento cartelloni
•Promozione
•Acquisto spettacoli per il sistema
•Realizzazione del bimestrale “A Teatro”
Costi
•Progettazione iniziative comuni (consulente per il progetto
jazz)
•Di coordinamento
Vantaggi
•Accederemo maggiori finanziamenti
•Migliorare la capacità di programmazione
•Realizzare iniziative in comune
•Aumentare la qualità e quantità degli spettacoli
•Riduzione degli spettacoli
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
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Arteven (Veneto)
RV
Anno di costituzione
Ambito territoriale
1979
Regionale
Promotore
Coordinatore
Iniziativa privata (associazione)
Responsabile circuito
Strutture utilizzate
Servizi offerti agli aderenti
Obbiettivi
Modalità di finanziamento
Vantaggi
Costi
•31 Teatri
•4 Teatri parrocchiali
•3 Scuole
•attuare e sostenere la produzione e la
diffusione della cultura e dello spettacolo
teatrale sul territorio regionale
•Garantire un’equilibrata presenza delle
varie forme di produzione e di circuitazione
delle compagnie professionali e amatoriali
•Assistere gli Enti locali nella progettazione
e realizzazione di manifestazioni e iniziative
teatrali,dotandogli degli strumenti e degli
apporti
culturali
•Maggiori possibilità di scelta degli spettacoli
•Diminuzione dei costi degli spettacoli,aumento
del potere contrattuale verso le compagnie
•Snellimento della struttura
•Aumento della forza di rappresentanza
•I pacchetto: distribuzione compagnie organizzate in rassegne
•II pacchetto: distribuzione compagnie organizzate in rassegne e gestione amministrativa
(incasso)
•III pacchetto: gestione completa dell’iniziativa (inclusa la promozione)
•Gestione di progetti culturali per la formazione del pubblico
•Quota associativa dei Comuni (15 lire per abitante)
•Sostegno economico da parte degli Enti sulle attività territoriali
•Remunerazione servizi richiesti
•Contributo di 700 milioni dalla regione Veneto
•Contributo di 710 milioni del FUS
•Incassi stagioni
•Sede
•Personale
•Conguaglio scoperti stagioni teatrali
•Progetti promozionali per la formazione del pubblico
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
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Amat ( Marche)
RV
Anno di costituzione
Ambito territoriale
1976
Regionale
Promotore
Coordinatore
Comuni
Responsabile circuito
Strutture utilizzate
•20 Teatri
•11 Spazi extra teatrali (Cine-Teatro, Teatro sperimentale, Palasport,
Sale)
Servizi offerti agli aderenti
Obiettivi
Modalità di finanziamento
Vantaggi
Costi
•Diffondere l’informazione teatrale nella regione
•Valorizzare gli spazi teatrali in particolare quelli storici
•Coordinare ed elaborare progetti per una politica teatrale regionale
•Promuovere e sostenere le iniziative teatrali rivolte al mondo della
scuola e della università
•Programmare la distribuzione su tutto il territorio regionale di spettacoli
teatrali qualificati
•Favorire il recupero funzionale e la valorizzazione dei teatri storici
•Maggior semplicità di gestione delle risorse e degli spettacoli
•Maggiore scelta degli spettacoli
•Esternazione della gestione dei rapporti contrattuali
•Riduzione dei costi di gestione delle stagioni teatrali
•Riduzione dei costi degli spettacoli
•Aumento della propria forza contrattuale
•Aumento del pubblico
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
•Programmazione teatrale mirata per ogni teatro in relazione allo spazio
e al pubblico a cui è rivolta
•Coordinamento dei teatri
•Rapporti con le compagnie
•Gestione amministrativa e finanziaria della struttura e del personale
•Informazione attraverso il periodico “Centoteatri”
•Quota associativa per i comuni (150 lire per abitante)
•Contributi dalle province (60 lire per abitante)
•Contributi dalla regione (40 lire per abitante)
•Contributo del FUS (1,150 miliardi nel 1999)
•Remunerazione servizi richiesto
•Incassi
•Sede
•Personale
•Collaboratori stagionali
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Reti e sistemi: il ruolo dei teatri
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Altri Percorsi
RP
Anno di costituzione
1988
Ambito Territoriale
Regionale
Promotore
Regione Lombardia
Coordinatore
Regione Lombardia
Strutture utilizzate
•28 spazi comunali
•12 teatri parrocchiali
•2 teatri privati
Servizi offerti agli offerenti
•Orientamenti generali sulle finalità
dell’iniziativa e sulle modalità di attuazione
•Organizzazione di riunioni periodiche per
coordinare le programmazioni dei Comuni
•Redazione, pubblicazione e distribuzione
di un opuscolo informativo comune
Obiettivi
•Rivitalizzare i teatri minori, coinvolgendoli
in proposte che si discostino dalla
programmazione tradizionale
•Stimolare la domanda di nuova
drammaturgia e teatro di ricerca
Progetti futuri
•Coordinamento su base provinciale
•Realizzazione di una biglietteria
informatizzata
Vantaggi
•Maggior visibilità dei teatri locali
•Possibilità di ampliare la gamma dei
generi artistici degli spettacoli
•Offrire rappresentazioni a un pubblico
precedentemente trascurato
Modalità di finanziamento
•Contributi della Regione a favore dei
comuni che partecipano
•Finanziamento complessivo (709 milioni di
lire) (annualità 1999-2000)
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
Lucio Argano
Reti e sistemi: il ruolo dei teatri
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Teatri Metropolitani Fiorentini
RP
Anno di costituzione
1998
Ambito territoriale
Cittadino
Promotore
Soggetto privato
Coordinatore
Teatro della Limonaia
Strutture utilizzate
•Teatro Studio di Scandicci (comunale)
•Teatro della Limonaia di Sesto Fiorentino
•Teatro Puccini di Firenze
Progetti futuri
•Capire se costituire la rete in modo formale
•Realizzare una chat line in Internet per
confronti, scambi di opinioni ed informazioni
Attività svolte in comune
•Presentazione spettacoli
•Coordinamento cartelloni
•Eventi
•Ospitalità delle compagnie biglietteria
informatizzata
•Scambio di know-how
•Abbonamento
•Promozione
Vantaggi
•Beneficiare di riconoscimenti finanziari
provinciali
•Migliorare la capacità di programmazione
•Ridurre i costi operativi
•Aumentare il numero dei servizi offerti
•Aumentare la qualità e quantità degli spettacoli
•Possibilità di consultare il materiale artistico
Modalità di finanziamento
•Comuni: 50 milioni ciascuno
•Provincia di Firenze: 30 milioni
Costi
•Di coordinamento
Fonte: estratto da Salvemini S.,Soda G.,Artwork e network – Egea 2001
Lucio Argano
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