PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012
REGIONE LAZIO
ASSESSORATO ALLE POLITICHE AGRICOLE E VALORIZZAZIONE DEI
PRODOTTI LOCALI
Comitato di Sorveglianza del
Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013
Verbale n. 5 della seduta del 31 Maggio 2012
Ordine del giorno:
1. Relazione Annuale di Esecuzione (RAE) per l’anno 2011 sullo stato di attuazione del PSR
2007/2013 del Lazio;
2. Stato di avanzamento fisico, finanziario e procedurale del programma;
3. Proposte di modifica al documento di programmazione sullo sviluppo rurale;
4. Criteri di selezione per l’attivazione della misura 331 “Formazione ed informazione”;
5. La Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo di programmazione 2014/2020:quali
opportunità per lo sviluppo rurale;
6. Relazione sulle attività di Valutazione in itinere;
7. Informativa sull’incontro annuale 2011 con i Servizi della Commissione;
8. Informativa sul Piano di comunicazione: andamento delle misure di informazione e
pubblicità;
9. Varie ed eventuali.
Il giorno trentuno maggio 2012 (31.05.2012) alle ore 10,30 presso la Sala del Tempio di Adriano,
sita in Roma, Piazza di Pietra, si è riunito il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo
Rurale del Lazio 2007/2013, istituito, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1698/2005, con
deliberazione della Giunta Regionale n. 165 del 07 marzo 2008, convocato con la nota prot. n.
522/SP del 22 Maggio 2012.
Sono presenti i seguenti componenti con funzione deliberante:
Angela BIRINDELLI, Assessore Regionale Agricoltura in qualità di Presidente del Comitato;
Roberto OTTAVIANI, Direttore Regionale Agricoltura;
Christian VINCENTINI, rappresentante del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e
Forestali (MIPAAF);
Luigi GORIETTI, rappresentante del Ministero Economia e Finanza;
Stefano CORONATI, rappresentante della Direzione Regionale Programmazione Economica
Autorità di Gestione FESR;
Marina Candida RABAGLIATI, rappresentante della Direzione Regionale Ambiente;
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Massimiliano MANCINI; rappresentante Direzione Regionale Attività produttive e rifiuti;
Tommaso AIELLO e Vincenzo CAMPONE, rappresentante della Direzione Regionale Piani e
Programmi Edilizia Residenziale – terzo settore – Tutela dei Consumatori;
Vito CONSOLI – rappresentante della Direzione Regionale Turismo;
Riccardo MICHELI, rappresentante della Direzione Regionale Attività della Presidenza;
Mario PAGANO, rappresentante della Direzione Regionale Enti Locali – Sicurezza;
Componenti con funzione consultiva:
Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea;
Roberto ALEANDRI, Dirigente dell’Area Coordinamento e Programmazione Comunitaria –
Direzione Regionale Agricoltura;
Mario CENNERILLI, Dirigente dell’Area Caccia, Pesca, Multifunzionalità e Attività connesse
all’Agricoltura – Direzione Regionale Agricoltura;
Stefano SBAFFI, Dirigente Politiche territoriali, Mercato e Programmazione Integrata –
Direzione Regionale Agricoltura;
Nadia BIONDINI, Dirigente Produzioni Agricole e Marketing Agroalimentare- Direzione
Regionale Agricoltura;
Gloria DE CAROLIS, Dirigente Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura
Ecocompatibile –Direzione Regionale Agricoltura;
Massimo MADONIA, Dirigente Valorizzazione e Sostenibilità del Territorio Rurale- Direzione
Regionale Agricoltura;
Claudio DI GIOVANNANTONIO, rappresentante ARSIAL
Petronio CORETTI, rappresentante della CIA Lazio;
Giuseppe NAPOLETANO, rappresentante della COLDIRETTI Lazio;
Maria Geltrude RAGO, rappresentante della CONFAGRICOLTURA Lazio;
Luca DEL GALLO, rappresentante AGCI
Giuseppe SPARVOLI e Walter BEONI, rappresentante delle CONFCOOPERATIVE Lazio;
Mario RAVALLI, rappresentante della LEGACOOPERATIVE Lazio;
Giovanni RUFFINI, rappresentante della Provincia di Frosinone;
Vincenzo PALUMBO, rappresentante della Provincia di Latina;
Giancarlo DANTE, rappresentante della Provincia di Latina;
Vladimiro BENVENUTI, rappresentante della Provincia di Roma;
Lorenzo PARLATI, rappresentante della Legambiente
Alberto GRAZINI, rappresentante Ordine Dottori Agronomi e Forestali;
Marco GIANNI, rappresentante Collegio Agrotecnici;
Loreto POLICELLA, rappresentante Gruppi di Azione Locale del Lazio;
Giovanni RONDINARA, rappresentante Gruppi di Azione Locale del Lazio;
Alessandra COPPOLA, rappresentante Associazioni Tutela dei Consumatori;
Adolfo RENZI, rappresentante Associazioni Produttori Biologici
Stefania SPIZZICHINO, rappresentante della CGIL Lazio;
Roberto PEDULLA’, rappresentante della CISL Lazio
Enrica MAMMUCCARI, rappresentante della UIL Lazio;
Roberto ARBORE, rappresentante Confindustria;
Roberto OLIVIERI, rappresentante Unione Camere del Lazio;
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Ulteriori componenti con funzione consultiva:
Carlo ZAMPONI, rappresentante Unione nazionale Costruttori Macchine Agricole;
Sergio GIGLI, rappresentante Associazione Regionale Autonomie Locali Lazio;
Giulio BARTOLI, rappresentante UGL Lazio Agricoli e Forestali;
Sono altresì presenti i rappresentanti delle ulteriori strutture/organismi:
Fabrizio TENNA, rappresentante struttura di valutazione PSR 2007/2013 Agriconsulting spa;
Ulteriori presenti:
Alessio LEONELLI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura;
Michele SARDILLI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura;
Giuseppina D’URSO, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura;
Manuela CORLETO, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura;
Francesco MORGANTI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura;
Giorgio GHERARDI, segreteria Assessore Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti
Locali;
Fabio DI STEFANO, segreteria Assessore Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti
Locali;
Maurizio VASSALLO, Aspa RIETI;
Domenico SALVI, Aspa RIETI;
Giandomenico ONOFRI; Aspa VITERBO;
Mauro MEDORI, Aspa VITERBO;
Antonio MARANGI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura;
Antonio PAPALEO, rappresentante Rete rurale nazionale
Egidio PALUMBO, Gal Terre Pontine
Felice PALUMBO, Gal Terre Pontine
Aldo FREZZA , Gal Tuscia Romana;
Cristina Mirabelli, Direzione Regionale Agricoltura;
Emanuela Martini, dirigente Aspa Viterbo;
Annita Piacentini, Aspa Roma;
Rita GIANFERMO, Direzione Regionale Agricoltura;
Claudio VITTI, funzionario Direzione Regionale Agricoltura;
Andrea FIORETTI, Direzione Regionale Agricoltura;
Domenico PICCIRILLI, Aspa di Latina;
Vincenzo PETRUCCI, Direzione Regionale Agricoltura;
Guido BRONCHINI, Direzione Regionale Agricoltura;
Andrea FUGARO, Consulente Regione Lazio;
Giorgio COPPOLA, ex consulente 511 Arsial;
Renato ANDREOTTI, Direzione Regionale Agricoltura;
Massimo SCARPETTA, Direzione Regionale Ambiente;
Paolo PANDOLFI, Direzione Regionale Agricoltura;
Leonardo GIOIA, Aspa di Roma;
Roberta MARINUCCI, Aspa di Roma;
Daniela FRIONI, Direzione Regionale Agricoltura,
Flavia CICIOTTI, Direzione Regionale Agricoltura,
Fabiola AVIGNONE, Direzione Regionale Agricoltura;
Stefano VIVA, Direzione Regionale Agricoltura;
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Piero Nardoni, Aspa Frosinone;
Nicoletta CUTOLO, Agenzia Regionale Parchi;
Serena Magliaro, Direttore Gal Tuscia
Patrizia DI FAZIO, Direttore Gal Castelli Romani e Monti Prenestini
Ai componenti del Comitato è stata consegnata la seguente documentazione:
o Relazione Annuale di Esecuzione 2011;
o Stato di avanzamento fisico e finanziario del PSR LAZIO 2007/2013;
o Modifiche da sottoporre all’esame del Comitato di Sorveglianza ai sensi dell’articolo 78
del regolamento (CE) n.1698/05 del 20 Settembre 2005;
o Proposta di rimodulazione finanziaria tra le misure del Programma. Modifiche da
sottoporre all’esame del Comitato di Sorveglianza ai sensi dell’articolo 78 del
regolamento (CE) N.1698/05 del 20 settembre 2005;
o Criteri di selezione per l’attivazione della misura 331 Formazione ed informazione;
o Rapporto sulle attività di Valutazione in itinere dell’anno 2011;
o Informativa sull’incontro annuale 2011 con i Servizi della Commissione;
o Lo Sviluppo Rurale verso il 2020 Accordo/Contratto di partenariato.
Introduce la giornata il dr. Roberto OTTAVIANI, Direttore della Direzione Regionale Agricoltura,
il quale, verificata la presenza della maggioranza dei membri con potere deliberante riconoscendo la
validità formale della seduta, dà inizio ai lavori.
A questo punto passa la parola al Presidente del Comitato di Sorveglianza, Angela Birindelli,
“Assessore regionale alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali”, la quale inizia
l’intervento ricordando ai presenti l’importanza della riunione annuale del Comitato di Sorveglianza
del PSR Lazio, in quanto rappresenta non solo il momento in cui sottoporre all’attenzione dei
membri del partenariato alcune proposte di modifica necessarie per mantenere la corrispondenza tra
gli obiettivi della programmazione e i fabbisogni del territorio, ma l’occasione soprattutto per fare il
punto sullo stato di attuazione del PSR nel suo complesso e infine concordare i passaggi
procedurali e strategici fondamentali alla sua piena ed efficace attuazione.
L’Assessore mette in evidenza la capacità di spesa mostrata dal PSR nei suoi primi tre anni e
mezzo, in cui sono stati effettivamente erogati oltre 255 milioni di Euro di risorse pubbliche, di cui
circa 135 di provenienza comunitaria, e sottolinea che a questo risultato quantitativo, fortemente
positivo, si aggiunge la buona qualità della spesa effettuata. Il PSR Lazio è l’unico programma che
ha assegnato il 50% delle disponibilità finanziarie all’Asse I, spendere bene le risorse attribuite a
questo asse ha costituito sin dall’avvio del Programma un impegno di rilevante significato al quale
l’Assessorato ha prestato attenzione.
Le misure dell’Asse I a “investimento” richiedono, rispetto alle misure “a superficie”, un impegno
di cofinanziamento da parte delle imprese. Il loro iter di realizzazione è più lungo e
conseguentemente comporta dei percorsi amministrativi più complessi per quanto riguarda
l’istruttoria, i controlli e l’erogazione dei pagamenti. Ciò spiega, perché nella fase iniziale del PSR i
pagamenti totali erogati a favore delle misure a investimento ammontavano appena al 21% circa,
mentre per quelle a superficie circa il 73%, a differenza della situazione attuale dove la tendenza si
è completamente invertita , circa il 51% per le misure a investimento e circa il 44% per quelle a
superficie.
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Questi dati permettono quindi di affermare che la spesa del PSR LAZIO 2007/2013 è una spesa per
lo sviluppo, per i territori, per le imprese competitive e di qualità: una spesa efficace , in grado di
rispondere ai fabbisogni individuati e soprattutto capace di contrastare il deficit strutturale
dell’agricoltura laziale aggravato anche dalla crisi economica nazionale ed internazionale degli
ultimi anni. Con le misure ad investimento sono state finanziate oltre 5000 domande, a conferma
poi della qualità della spesa del PSR, è bene ricordare le oltre 2000 domande ammesse a
finanziamento nell’ambito del Pacchetto giovani, la cui previsione di spesa ammontante a circa
200.000 euro per azienda dimostra la propensione all’investimento e all’innovazione dei giovani
imprenditori agricoli laziali.
Il costante monitoraggio fisico e finanziario che l’Autorità di Gestione del PSR svolge nella fase di
attuazione consente di disporre di un quadro di riferimento che permette di affrontare le scelte, tali
da garantire la piena corrispondenza fra gli obiettivi programmati, i fabbisogni dei territori e delle
imprese e l’efficacia delle realizzazioni.
Le proposte quindi di modifica del PSR che si intende sottoporre a questo partenariato scaturiscono
da tale quadro di riferimento nel quale non si poteva non tener conto anche degli eventi calamitosi
legati alle nevicate del febbraio scorso in particolare nelle zone del Frusinate. Ciò ha portato a
richiedere l’immediata attivazione della misura 126 del PSR diretta a permettere il ripristino del
potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali con una dotazione di spesa pubblica di circa
5,5 milioni di euro. L’approvazione di codesta misura permetterà in tempi brevi di aiutare le
imprese agricole a ripristinare le strutture danneggiate e riprendere la produzione.
A questa urgente modifica se ne aggiungono altre, tese comunque a garantire la efficace ed
efficiente attuazione del programma. Si propone infatti una modifica alla misura 125, relativa al
miglioramento e creazione di infrastrutture connesse allo sviluppo agricolo, diretta a rafforzarne la
capacità di intervento a favore dell’adeguamento, ristrutturazione delle reti idriche secondarie anche
in ambito consortile introducendo la possibilità di investimenti in strumenti innovativi di gestione e
controllo; una modifica alla misura 121, fulcro dell’asse I, diretta a permettere investimenti anche
per il reimpianto dei kiwi colpiti dal cancro batterico, sottolineando però che tali interventi non
possono essere considerati investimenti di sostituzione, se eseguiti con varietà resistenti derivanti da
materiale certificato; una modifica poi alla misura 214, pagamenti agro ambientali, agendo su tre
fronti, l’introduzione della possibilità di estensione del periodo di impegno dei contratti in corso,
l’introduzione di una nuova azione denominata 214.12 “agricoltura conservativa” migliorando
l’efficacia della misura in termini di biodiversità, miglioramento dell’ambiente. Infine proponiamo
anche modifiche minori per la misura 321, l’ammissibilità delle spese di preparazione per il
prossimo periodo di programmazione e alcune modifiche procedurali per il Leader con riferimento
ai beneficiari pubblici, e per concludere l’innalzamento del tasso di aiuto per la misura 323.
Si sottopone quindi all’attenzione del Comitato e del Partenariato anche una necessaria
rimodulazione finanziaria del PSR, intesa quest’ultima però a non modificare la dotazione
finanziaria degli assi prioritari del programma, essendo finalizzata nell’ambito di ciascuno di essi a
promuovere variazioni di budget di alcune misure sulla base di una accurata valutazione dei risultati
del monitoraggio fisico e finanziario. La rimodulazione proposta non altera quindi l’equilibrio
finanziario e strategico del programma, ma lo rafforza per garantire non solo di spendere
completamente le risorse assegnate, ma soprattutto di spendere in maniera qualitativamente efficace
favorendo progetti di qualità e legati ai temi della competitività dei sistemi di produzione agricoli e
forestali di salvaguardia ambientale e di sviluppo territoriale.
I risultati raggiunti finora devono essere presi come esempio per continuare sulla strada intrapresa
di finanziare soprattutto nell’ambito dell’asse I progetti di qualità. Le proposte della Commissione
ci confortano sulla necessità di insistere sul percorso tracciato sia sotto il profilo dei contenuti
programmatici sia sotto quelli dell’efficienza gestionale e organizzativa richiesta per un efficace
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attuazione del prossimo PSR. In tale contesto la riduzione di budget delle misure per le quali viene
proposta la rimodulazione costituisce l’occasione per rafforzarne l’attuazione nel senso di orientare
le scelte non soltanto per spendere velocemente ma anche e soprattutto per spendere bene. Nel
futuro quindi l’attività dell’Assessorato sarà concentrata soprattutto nello spendere queste risorse,
circa 430 milioni di euro di cui 270 milioni per le misure a investimento e 160 milioni per le misure
a superficie. Questa mole di risorse è destinata a crescere visto il completamento dell’istruttoria in
corso per le domande presentate nel III e IV “stop and go” (bandi pubblici approvati con DGR
412/2008). A ciò si aggiunge anche l’emanazione nel corso dell’anno 2011 di nuovi bandi con uno
stanziamento di oltre 60 milioni di Euro. Si sta inoltre lavorando anche per accelerare l’attuazione
dell’asse IV (approccio Leader); completare il percorso di attuazione per la misura 215 sul
benessere animale; completare l’attuazione della Progettazione integrata territoriale (PIT); dare
attuazione agli interventi per la banda larga e infine dare attuazione agli interventi per favorire
l’accesso al credito da parte delle imprese agricole attraverso la piena operatività del Fondo di
Garanzia.
A conclusione dell’intervento l’Assessore Angela Birindelli augura un buon lavoro all’intero tavolo.
Il Dr. Ottaviani dando inizio alla discussione dei lavori passa la parola al dr. Roberto ALEANDRI,
Dirigente dell’Area Coordinamento e Programmazione Comunitaria della D.R. Agricoltura, per
l’introduzione dei singoli punti all’O.d.G, il quale interviene ringraziando tutti i presenti e, nel porre
in discussione il primo punto all’ordine del giorno (relazione annuale 2011), sottolinea
l’importanza che l’esame e l’approvazione della Relazione Annuale d’Esecuzione (RAE)
rappresentano, in quanto preciso adempimento per l’AdG del PSR ai fini dell’attivazione dei
finanziamenti comunitari, e cede infine la parola al dr. Francesco Morganti.
Punto 1) o.d.g. - Relazione Annuale 2011
Il dr. Francesco Morganti inizia il suo intervento sottolineando come la Relazione redatta ai sensi
dell’art.82 del Reg. CE n.1698/2005, costituisce un’osservanza a cui ottemperare, pena il mancato
rimborso dei pagamenti intermedi da parte della Commissione Europea (art.26 del Reg. CE
1290/2005).
E’ uno strumento di monitoraggio dell’andamento fisico, procedurale e finanziario per i soggetti
deputati al controllo del Programma nonché di informazione per i cittadini.
Il dr MORGANTI prosegue con la presentazione in sintesi degli elementi caratterizzanti i vari
capitoli che compongono il documento, sottolineando però che il vero cuore della relazione annuale
è costituito dai capitoli due e tre, che rappresentano ciò che è accaduto fino all’anno precedente e
descrivono l’esecuzione del programma sia in termini fisici che finanziari.
Riprende la parola il dr. ALEANDRI il quale ricordando l’obbligo sulla tempistica di trasmissione
del documento alla Commissione Europea (30 giugno 2012) e l’importanza della sua approvazione
da parte di tutti i componenti aventi forza deliberante di codesto Comitato, invita il rappresentante
della Commissione Europea, dr. Flavio CONTI, a esprimersi sul primo Punto all’O.d.G.
Il dr. CONTI, preso atto che la Relazione Annuale è completa di tutti gli elementi previsti dal
regolamento per la sua ammissibilità, mette in evidenza che tale documento è uno strumento
utilissimo per il monitoraggio dell'attuazione del programma, e che anno dopo anno si evince il
miglioramento attuato da parte dell’Autorità di Gestione nella sua elaborazione. La Commissione
ha due mesi di tempo a partire dalla data di ricezione per valutare il contenuto della RAE.
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Riprende la parola il dr Aleandri e non essendoci ulteriori osservazioni sul documento da parte
dell’Assemblea, dichiara all’unanimità l’approvazione della Relazione annuale di Esecuzione 2011.
Punto 2) o.d.g. - Stato di avanzamento fisico, finanziario e procedurale del programma
Il dr. ALEANDRI illustra una serie di tabelle presenti nel documento sullo stato di avanzamento
del PSR 2007/2013 del Lazio, da cui si evince, tra l’altro, quello che è l’obiettivo strategico
finanziario da raggiungere, ovvero evitare il rischio di disimpegno automatico. Le tabelle
riassumono l’avanzamento del programma, sia in termini di avanzamento fisico che finanziario;
soddisfacenti risultati si riscontrano per l’asse I e l’asse II, elementi questi che danno una garanzia
di qualità nell’applicazione del programma. L’avanzamento è importante sia in termini di
pagamenti che d’impegni e per questi ultimi non ci si riferisce a impegni contabili bensì a
provvedimenti di concessione del contributo. Non soddisfacente risulta invece l’Asse III dove
l’avanzamento finanziario è legato sostanzialmente soltanto alla misura 311, contrariamente a
quanto auspicato nel precedente Comitato; invece la situazione dell’asse IV sta dimostrando una
capacità di spesa e soprattutto un avanzamento importante. Sono stati messi a regime n. 8 Gal e la
relativa tabella evidenzia che la Regione si è esposta anche per questo asse in modo
finanziariamente importante, mettendo a disposizione un budget di circa 46,7 milioni di Euro, di cui
39 milioni di dotazione dell’asse IV e la restante parte di fonte regionale (“overbooking”). Altro
dato da sottolineare è il rapporto tra le misure strutturali e le misure a superficie, le prime capaci
rispetto alle altre di caratterizzare lo sviluppo del nostro territorio, soprattutto grazie all’importante
partecipazione finanziaria dei potenziali soggetti beneficiari; va tuttavia sottolineata anche
l’importanza strategica delle misure agro ambientali, poiché le azioni ambientali che sono state
messe in campo nell’ambito delle misure a superficie per l’asse II contribuiscono in maniera
decisiva al perseguimento degli obiettivi ambientali.
Passa poi all’esame delle successive tabelle che rappresentano le misure con maggiore tiraggio
finanziario in particolar modo quelle dell’asse I (121 – 123) integrate soprattutto nel pacchetto
giovani e per l’asse II la misura 214 , pagamenti agro-ambientali e le misure 211 e 212 indennità
compensative. Vengono messi in risalto gli strumenti innovativi che sono stati introdotti in questa
programmazione ossia il pacchetto giovani e la progettazione integrata, con il primo dei quali sono
state finanziate circa 3000 domande. Da evidenziare è l’ammontare delle risorse da spendere onde
evitare il disimpegno automatico, al momento tale dato risulta allarmante, circa 69 milioni di Euro,
pertanto per evitare che questo avvenga si propone per le misure strutturali un acceleramento sulle
attività di verifica e controllo, per le misure a superficie ormai in linea regolare con i pagamenti, si
conta di pagare entro la fine dell’anno in corso oltre il 75% dell’anticipo relativo all’annualità 2012.
Una riflessione va fatta anche per la misura 215 sulla quale si è investito molto sia in termini
finanziari che procedurali, e per il Leader il cui risultato può essere considerato molto
soddisfacente. La previsione di spesa è ottimistica, i rappresentanti dei Gal garantiscono che per la
fine dell’anno in corso prevedono di spendere circa 8/10 milioni di Euro. Un richiamo va fatto
anche alla banda larga ma soprattutto è bene mettere in evidenza il punto focale necessario al
raggiungimento dell’obiettivo che è quello del ruolo fondamentale di tutti i partecipanti allo
svolgimento del programma. Conclude l’intervento affermando che per gli ultimi provvedimenti ci
sono due opportunità, una che riguarda la richiesta dell’anticipazione del 50% e l’altra come già
ricordata da parte dell’Assessore Birindelli, ricorrere a quelle misure per il credito che sono state
messe in campo alimentandole e sostenendole con risorse del PSR.
Al termine dell’esposizione il dr. Aleandri dà parola all’Assemblea.
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Il dr. Roberto ARBORE, rappresentante di Confindustria Lazio, chiede un chiarimento sulle misure
strutturali (50 milioni di euro), se, nel caso in cui non ci fosse il raggiungimento dell’obiettivo
entro la fine dell’anno, esistano delle possibilità di trovare forme di compensazione per le altre
misure, tale da essere quest’ultime di aiuto per raggiungere l’obiettivo.
Riprende la parola il dr Aleandri il quale risponde che tale richiesta fa riferimento soltanto all’asse I
ma bisogna tener presente che il PSR è un set molto articolato, 33 misure divise in quattro assi,
pertanto i cinquanta milioni di euro si riferiscono al primo asse, ma già si parla di una previsione di
spesa per l’asse II pari a 30 milioni di euro e altrettanto invitante è quella dell’asse IV e della banda
larga.
Il dr Mario Ravalli rappresentante della LEGACOOPERATIVE Lazio, ricollegandosi all’intervento
precedente, afferma che l’obiettivo previsto per la fine dell’anno sarà facilmente raggiungibile a
condizione però che le misure per l’accelerazione vengano rispettate; ciò comporta la capacità di
accelerare le procedure istruttorie delle domande di pagamento, affinché i decreti di pagamento
delle misure strutturali, soprattutto quelle del quarto “stop and go”, vengano emessi in maniera
rapida. Sostiene che l’Assessorato in questi ultimi anni ha fatto già un buon lavoro sulla
semplificazione amministrativa. Conclude la discussione sottolineando anche l’accelerazione della
spesa per l’Asse IV Leader.
Giuseppe SPARVOLI rappresentante delle CONFCOOPERATIVE Lazio, sottolinea che accelerare
la spesa significa avere una massima semplificazione delle procedure, come primo esempio fa
riferimento al sistema informatico Agea, che negli ultimi mesi sembra presentare dei problemi,
infatti il passaggio delle informazioni dal Sistema PSR della Regione fino al momento del
pagamento vero e proprio da parte dell’organismo pagatore è giudicato abbastanza lento. Un
secondo punto da evidenziare è quello che per accelerare la spesa bisogna accompagnare le imprese
all’accesso al credito, a tal fine è stata attivata la misura del PSR per accedere al fondo di garanzia,
pertanto fondamentale è capire se l’attivazione di codesta misura ha riportato già dei risultati
concreti.
Facendo riferimento all’Asse IV - Leader, asse che negli ultimi periodi sta riscuotendo grande
successo a livello di tiraggio della spesa, evidenzia la necessità di costruire, attraverso la misura
4.2.1 della cooperazione, un modello condiviso di valorizzazione dell’Asse Leader che al momento
non esiste. Occorre capire i tempi effettivi dell’attivazione della misura della cooperazione, affinché
anche questo asse non solo concorra al raggiungimento dell’obiettivo di spesa al 31/12/2012 ma
evidenzi la qualità della spesa.
Il dr. Aleandri, in assenza del rappresentante dell’organismo pagatore AGEA, dichiara che
l’andamento della spesa è ormai diventato un fatto storico, anche se è da riconoscere
un’accelerazione importante della spesa nel secondo semestre, in quanto l’organismo pagatore in
tale periodo concentra le proprie attività rivolte all’effettuazione dei pagamenti. E’ da sottolineare
però che anche nei primi sei mesi dell’anno si registra un buon andamento, a dimostrazione quindi
del fatto che il sistema di lavoro di AGEA, anche se persistono delle piccole difficoltà, può essere
considerato efficiente. Ricollegandosi alle sollecitazioni del dr. RAVALLI, sostiene che
l’accelerazione delle istruttorie è stata messa in cima alla lista di priorità. L’Asse Leader può
considerarsi una macchina a pieno regime e quindi è ormai fondamentale soltanto il lavoro da parte
dei Gal. Ultima osservazione è sul tema delle garanzie, fondo alimentato con risorse PSR: è stato
già fatto un primo versamento di 2 milioni di Euro, il sistema lavora sia in garanzia diretta che in
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cogaranzia e diventerà efficace quando tutti gli attori coinvolti svolgeranno in maniera funzionale il
proprio ruolo; in ultimo preannuncia la sottoscrizione di una convenzione con ABI.
Il dr Ottaviani rispondendo all’intervento di SPARVOLI , sottolinea che per quanto riguarda i
sistemi informatici, sia quello regionale che quello dell’organismo pagatore, hanno attualmente un
buon funzionamento.
Il dr Giuseppe NAPOLETANO, rappresentante della COLDIRETTI Lazio, condivide le strategie
che la Regione Lazio ha messo in campo per raggiungere l’obiettivo del PSR, il sistema delle
imprese si è adeguato, è migliorata non solo la qualità progettuale delle domande ma si sta
lavorando anche per il sistema creditizio, per questo infatti è stato costituito un consorzio fidi.
Suggerisce quindi di intensificare l’attività di verifica e di collaudo delle domande stesse; evidenzia
inoltre la grande soddisfazione per le misure del PSR a superficie, in particolare la misura 215 del
benessere degli animali.
Alberto GRAZINI, rappresentante Ordine Dottori Agronomi e Forestali, analizza e si complimenta
su alcuni aspetti di questo PSR, tra cui la capacità della spesa dell’Asse I e la modifica alla misura
121 per il Kiwi. Unica osservazione è quella dei tempi ancora lenti da parte dell’organismo
pagatore .
Il dr. Loreto POLICELLA , rappresentante Gruppi di Azione Locale del Lazio, esalta il lavoro
effettuato da parte della Regione, limitandosi infatti soltanto a segnalare alcune osservazioni: per
quanto riguarda il sistema informativo dichiara che i Gal non sono agganciati a quello regionale ma
a quello nazionale; evidenzia inoltre la necessità di pianificare le azioni a situazione locale e infine
approva la proposta sulla riapertura dei bandi per i soggetti pubblici dei Gruppi di azione locale.
Petronio CORETTI, rappresentante della CIA Lazio, pur condividendo la proposta sulla scelta di
alcune misure per l’accelerazione della spesa, sottolinea la necessità di erogare alle imprese in
tempi brevi i pagamenti. Soffermandosi sull’Asse Leader, afferma che anche se è da riconoscere
un’accelerazione della spesa, è da affermare che mentre per i pubblici la partecipazione al
raggiungimento dell’obiettivo sarà a partire dall’anno in corso, per i privati bisogna attendere il
prossimo anno. Condivide inoltre le osservazioni fatte in precedenza riguardo il credito.
Maria Geltrude RAGO, rappresentante della CONFAGRICOLTURA Lazio, condivide le scelte
proposte dall’Assessorato Agricoltura compresa la rimodulazione all’interno dei vari assi.
Stefania SPIZZICHINO, rappresentante della CGIL Lazio, afferma che è d’accordo sulle strade da
percorrere onde evitare il disimpegno automatico entro la fine dell’anno, ma tiene ad evidenziare
anche un altro aspetto altrettanto importante, che è quello della situazione economica del nostro
paese anche nel settore dell’agricoltura.
Sia il dr Roberto Aleandri che il dr Roberto Ottaviani a risposta di tutti gli interventi, sottolineano
che quest’anno il rischio di disimpegno è veramente ridotto ai minimi termini in quanto già esiste
un portafoglio di progetti approvati che permetterà di raggiungere l’obiettivo. L’assessorato per
raggiungere lo scopo infatti ha già accelerato le procedure, ha semplificato, ha fatto funzionare nel
migliore dei modi i sistemi informativi, al fine di mantenere un’agricoltura vitale, tenendo presente
però la crisi che sta colpendo anche codesto settore.
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Roberto PEDULLA’, rappresentante della CISL Lazio, richiama l’attenzione dell’assemblea
soltanto su una questione, ossia sul comportamento etico delle aziende: tutte quelle che rivendicano
il diritto di accesso al finanziamento è necessario che rispettino un comportamento corretto riguardo
ai contratti, una regolarità contributiva dei lavoratori, previdenza e sicurezza.
Il dr. GIAMPONI, Associazione Concessionari Macchine, si sofferma sulla drammatica situazione
economica che si sta vivendo, concorda con quanto detto dal dr. Aleandri, sull’azione a favore dei
giovani, risultata molto incisiva. Rivolge un invito per la prossima programmazione, ossia attuare la
semplificazione, in quanto si sono perse una mole di domande perché considerate troppo
complicate, gli agricoltori hanno riscontrato numerose difficoltà e in alcuni casi anche dopo
l’approvazione rinunciavano alla pratica.
Il dr. Aleandri, rifacendosi agli interventi dei sindacati, sottolinea che la Regione Lazio ha sempre
considerato il comportamento etico delle imprese un elemento importante per dare garanzie e
credito all’intero impianto del programma. Coglie l’occasione anche per fare altre riflessioni,
malgrado le lamentele nei confronti dell’Organismo Pagatore, che rappresenta sempre il bersaglio
di tutte le difficoltà da parte delle Regioni, negli ultimi tempi vanno riconosciuti gli sforzi
importanti compiuti soprattutto per il sistema informatico per quanto riguarda le misure a
superficie; sulle sollecitazioni del Presidente dei Gal, dichiara che non esiste nessuna intenzione da
parte della Regione di ledere l’autonomia degli stessi Gal ed è compito dell’autorità di gestione
mirare soltanto ad una proficua collaborazione.
Luigi GORIETTI, rappresentante del Ministero Economia e Finanza, evidenza la mancanza di
colloquio per la trasmissione dei dati tra Agea e l’IGRUE, e richiede di avere una precisazione
sugli impegni per l’asse IV.
Il dr Aleandri a seguito di quanto detto dal rappresentante dell’IGRUE dichiara di non poter
prendere le difese dell’organismo pagatore in quanto anche alla Regione sono note le difficoltà di
trasmissione dei dati tra Agea e il Ministero, problemi però sui quali l’autorità di gestione non può
intervenire. Riferendosi ai dati dell’Asse IV Leader, sottolinea che trattasi di un refuso, si parla di
impegni contabili in quanto le risorse non sono sul bilancio regionale ma sono aggregate all’interno
del bilancio Agea, tale numero rappresenta atti formali ed impegni giuridicamente vincolanti.
Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea, prendendo atto del timore manifestato dalla
Regione nei confronti del disimpegno automatico dei Fondi, di cui alla regola N+2, preoccupante
specie nell'attuale contesto di crisi globale, precisa, tuttavia, che lo scopo del programma non deve
essere la ricerca della spesa, quanto piuttosto il conseguimento degli obiettivi e risultati individuati
ad inizio programmazione. Sarebbe gradito quindi partecipare a degli incontri in cui venga
presentato non solo l’avanzamento della spesa ma l’avanzamento dei risultati, che l'AdG ha
provveduto ad inserire nel plico che è stato distribuito. Tornando invece all’applicazione del
programma, il rappresentante della Commissione commenta positivamente l’avanzamento che si è
avuto nell’asse IV. Per l’asse I e II, fatta eccezione per alcune misure, il dott. Conti osserva che gli
assi stanno procedendo bene, la situazione meno positiva riguarda invece l’asse III che continua a
soffrire di un preoccupante ritardo. In proposito il dott. Conti, precisa che ad oggi sembrerebbe
essere stata data maggiore importanza alle misure ad investimento, e in generale all'attuazione
dell'asse I, sul quale è stata concentrata una parte importante delle risorse del programma, come
sottolineato anche dall'assessore Birindelli nel suo intervento; mentre la parte più rurale del
programma sembra ancora mancare all'appello, e i progressi dell'asse III, previsti dall'AdG in
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occasione dell'incontro annuale del 2011 non si sono ad oggi avuti, ciò anche dovuto a difficoltà
legate alla complessità della progettazione integrata. Il rappresentante della Commissione auspica il
conseguimento di progressi significativi nei prossimi trimestri. Chiede delle precisazioni su quelle
che sono le previsioni di spesa futura, a fine 2012, in rapporto al disimpegno e chiede informazioni
anche sul Fondo di garanzia.
Il dr Aleandri, a tal proposito afferma che per quanto riguarda la qualità della spesa, la Regione
Lazio si sta dirigendo verso una specifica direzione, si sta investendo su investimenti strutturali nel
pieno rispetto di quello che è il quadro strategico definito dal documento di programmazione.
L’Autorità di Gestione deve fare in modo di creare i presupposti affinché le risorse possano essere
spese bene con interventi efficaci e di qualità elevata. Si sofferma poi sull’asse III, dove non nega
la difficoltà presenti in questo periodo, anche se le potenzialità e i numeri danno la certezza che
quasi tutte le risorse assegnate a questo asse vengano utilizzate, le difficoltà che si riscontrano sono
dovute al nuovo strumento procedurale che si è attivato, ossia la progettazione integrata, che potrà
eventualmente essere utilizzato anche per la futura programmazione. E’ stata fatta una previsione
puntuale sull’anno 2012, ed una previsione di massima per il 2013, dove ci sono anche per questa
annualità i presupposti di spesa per evitare il disimpegno sempre nel pieno rispetto della qualità
degli investimenti. Per il fondo di garanzia è stato approvato un piano di attività con Ismea, in
questo piano sono state riportate quelle che sono le previsioni che dovrebbero consentire l’utilizzo
dei circa due milioni di Euro.
Christian VINCENTINI, rappresentante del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e
Forestali (MIPAAF), interviene a risposta dell’intervento del rappresentante MEF dr Gorietti,
riguardo la problematica per la comunicazione dei dati tra AGEA e l’IGRUE , affermando che in
questi ultimi periodi è stato fatto un protocollo condiviso tra i due sistemi che permette ai dati
contenuti nella banca dati del sistema AGEA di poter confluire all’IGRUE.
Punto 3) o.d.g. - Proposte di modifica al documento di programmazione sullo sviluppo rurale
Il dr Aleandri rifacendosi ai documenti consegnati all’assemblea, sottolinea che essi contengono le
volontà dell’Amministrazione riguardo la proposta di modifica. Esaminando nel dettaglio si può
partire dalla rimodulazione finanziaria mettendo in evidenza i principi a cui si è ispirata questa
modifica. Innanzitutto si tratta di una proposta di rimodulazione che non va ad incidere sulle risorse
finanziarie allocate sui singoli assi, elemento importante a giudizio della Regione per dare garanzia
e coerenza al quadro strategico, una procedura che va ad accelerare l’iter delle procedure di
approvazione della modifica. E’ da aggiungere che non viene alterato l’equilibrio finanziario e
strategico, infatti si punta sugli obiettivi quantitativi e qualitativi, non viene sminuita la qualità degli
investimenti che si intende finanziare; questa rimodulazione è stata concertata e condivisa con il
valutatore indipendente.
Si è intervenuti sull’asse I, andando a sostenere la nuova misura 126 attivata per far fronte agli
ultimi eventi calamitosi e poi è stata alimentata con nuove risorse la misura 121, questo per
fronteggiare i danni causati dalla batteriosi del kiwi. Tali fondi provengono da quelle misure che
hanno avuto un basso tiraggio finanziario, in particolare per l’asse II si registra una difficoltà
nell’avanzamento delle misure che fanno riferimento alle indennità per le zone Natura 2000 (misura
213 e 224) associato anche ad un difficile avanzamento finanziario per alcune misure forestali
(misura 223); viceversa per altre misure si ha l’esigenza di continuare ad investire in particolare
sulla misura dell’agroambiente (214) e sulla misura dell’indennità per zone montane svantaggiate
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(misura 211) e sulle altre zone svantaggiate non montane (misura 212). Bisogna ricordare che con
questa rimodulazione si chiede lo spostamento di risorse tra misure che hanno lo stesso obiettivo
strategico. Sull’asse III si deve affermare che per garantire un’accelerazione sull’attuazione delle
PIT si ha la necessità di riequilibrare il piano finanziario: a tal fine si prevede una riallocazione a
favore della misura 313 (incentivazione attività turistica) che è risultata la più gettonata e viceversa
una minore dotazione per le misure 331 e 341 per le quali ci sono state minori richieste; per la
misura 323 si va ad erodere quelle che sono le risorse per le zone Natura 2000.
Esistono ulteriori proposte da parte della Regione per la misura 126, oltre al sostegno alla stessa, si
afferma che è stata fatta una delimitazione delle aree che hanno subito danni, si sta per attivare il
bando pubblico per il quale le aziende già censite in prima istanza potranno presentare domanda
effettiva sull’intervento di ripristino del danno subito; si propone anche una modifica alla misura
125 alla quale è consentita una più ampia platea di interventi possibili sia in termini di tipologie di
interventi ma anche in termini di potenziali beneficiari.
Proseguendo, per la misura 121 è stata creata una base giuridica per poter intervenire sul Kiwi,
l’intervento di reimpianto non può essere considerato di sostituzione in quanto verranno attivate
delle prescrizioni fitosanitarie che limiteranno la possibilità di intervenire esclusivamente a quelle
varietà ritenute tolleranti o resistenti al patogeno.
Per la misura 214, tre sono gli elementi da prendere in considerazione: primo la formale possibilità
di poter attivare il 5+1 e 5+2, per gli addetti ai lavori significa prolungare gli impegni preesistenti
fino alla fine della programmazione attuale; a seguire per la misura 214 azione 12, c’è l ‘esigenza di
attivare codesta azione cosidetta “agricoltura blu o conservativa” che punta all’obiettivo della
biodiversità e che prevede la corresponsione di aiuti per quelle aziende che al proprio interno
adottano tecniche a basso impatto ambientale. Vi sono infine alcune modifiche che riguardano la
misura 214 azione 8 Tutela della biodiversità agraria animale, che attengono esclusivamente
all’aggiornamento del dato sulla consistenza dei capi di alcune razze a rischio di erosione genetica.
Per concludere l’intervento, si sottolinea la proposta di adeguamento per il Leader in quanto si ha la
necessità su richiesta da parte degli stessi Gal ad intervenire anche per quanto riguarda i soggetti
beneficiari pubblici attraverso la riapertura dei nuovi bandi pubblici, ciò vuol dire che i Gal
potranno aprire bandi per nuovi progetti pubblici immediatamente cantierabili, inoltre è da
aggiungere un chiarimento per quanto riguarda la possibilità di poter intervenire con indagini e
studi per la nuova programmazione e un adeguamento di livello di contribuzione sulla misura 323,
dove si propone elevare la percentuale dal 40 al 90% per gli interventi con beneficiari privati
previsti nell’ambito dell’azione a) “Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali”, mentre la
percentuale di aiuto per i soggetti pubblici è già oggi stabilita al 100% della spesa ammissibile.
Giuseppe SPARVOLI rappresentante delle CONFCOOPERATIVE Lazio, vista la proposta sulla
misura 331 della formazione, espone al Comitato una problematica: ricorda che, non essendo
previsto l’anticipo del 50% diversamente da quanto avviene nel fondo sociale europeo per le attività
formative, tali attività vengono penalizzate; pertanto non essendo possibile fare dei processi di
innovazione, investire nei confronti sugli agricoltori senza supportarli con una adeguata formazione,
stanno nascendo dei problemi, in particolare nella misura dei giovani agricoltori dove deve essere
considerata una delle attività dedicate alla stessa. Tale difficoltà è stata più volte fatta presente, ma
al momento rimane confermata.
Il dr Aleandri dichiara che si stanno adottando due nuovi avvisi pubblici riguardanti la misura 111
e 331, per quanto riguarda l’anticipazione l’Autorità di Gestione non può intervenire in quanto
trattasi di una limitazione prevista dalla regolamentazione comunitaria, è stato però messo in piedi
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un meccanismo di acconti che consentirà fatta salva una minima anticipazione da parte dell’ente di
formazione, di poter far fronte all’avanzamento delle attività formative.
Sergio GIGLI, rappresentante dell’Associazione Regionale Autonomie Locali Lazio, chiede quali
saranno le conseguenze, visto il taglio che corrisponde a circa il 16% delle risorse allocate sulla
misura 511 assistenza tecnica, sul piano stralcio esistente approvato precedentemente dalla Giunta
Regionale.
Petronio CORETTI, rappresentante della CIA Lazio; esprime parere favorevole sulla rimodulazione
finanziaria e dimostra la soddisfazione di aver raggiunto l’obiettivo che l’associazione si prefiggeva
ossia orientarsi dall’agricoltura integrata verso quella biologica.
Il dr Aleandri, rifacendosi all’intervento precedente, sottolinea ciò che è accaduto nella fase
applicativa della misura 214: il settore del biologico si è affermato, rafforzato e consolidato, oggi
questo settore ha raggiunto una dimensione (circa 90.000 ettari) quasi comparabile a quella di un
comparto produttivo, viceversa per quanto riguarda la misura 214.1 agricoltura integrata, anche con
l’implementazione del tabacco si sta viaggiando su livelli di superficie oggetto d’impegno più bassi
(circa qualche migliaio di ettaro). Si può affermare che ormai il biologico ha saturato quelle che
sono le sue potenzialità di sviluppo, è da sottolineare però che è venuta a mancare quella
componente della precedente programmazione sull’integrato, dove da solo quest’ultimo
raggiungeva circa 90.000 ettari, si avevano impegnati complessivamente circa 140.000 ettari
(integrato + biologico), è da riconoscere pertanto che ci si è avvicinati a tale obiettivo ma era
impensabile di poter eguagliare, questo perché era stato ridotto il paniere delle risorse. Ora però si
presenta una nuova opportunità perché la misura dai pagamenti agro-ambientali ha la capacità di
garantire una buona utilizzazione di risorse non spese da parte di altre misure, dunque, considerando
che sia il biologico che l’integrato hanno raggiunto buoni livelli, è nata la necessità di introdurre
una nuova azione dalla quale ci si aspetta un’adesione importante nell’ordine di più di qualche
migliaio di ettari; questo dovrebbe essere l’elemento che consente la piena utilizzazione dei
trasferimenti finanziari che si stanno attuando dalle misure che non hanno potenzialità di spesa.
Per quello che riguarda invece la rimodulazione finanziaria è da evidenziare che questa si alimenta
anche con le risorse della misura 511 dove è stato fatto un taglio di circa 4 milioni sulla spesa
pubblica, tale taglio però non va a compromettere quella che è l’efficacia e il supporto che la stessa
possa dare all’Autorità di gestione. E’ evidente che nella fase di revisione qualora tale proposta di
modifica vada a buon fine bisogna intervenire sul piano stralcio, affinché si possa dare completa
attuazione a questi interventi.
Lorenzo PARLATI, rappresentante della Legambiente, evidenzia che la ragione per cui si richiede
la proposta di rimodulazione è il fatto che alcune misure non hanno funzionato per i bandi che sono
stati realizzati, a tale proposito pone il quesito sulle motivazioni che hanno condotto a questo. Per
l’assistenza tecnica rimarca la preoccupazione non tanto dello spostamento delle risorse quanto
sulla necessità della presenza di alcuni strumenti che servano per attivare la cosiddetta “animazione
territoriale”.
Giancarlo DANTE, rappresentante della Provincia di Latina, sottolinea le problematiche che stanno
colpendo il territorio della provincia di Latina, alla batteriosi del Kiwi infatti, come già annunciato
dall’Assessore e poi dal dr Aleandri, bisogna aggiungere la diabrotica del mais e il patogeno
dell’eucalipto.
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Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea, ricalca le osservazioni già formulate dal
rappresentante della Legambiente, premette che come già ricordato lo scorso anno, da parte della
Commissione, si era sottolineato come l’atteggiamento nei confronti dell’esercizio della valutazione
intermedia era quello di sfruttare le indicazioni provenienti dal valutatore per poi provvedere nella
fase conclusiva del programma a dei piccoli aggiustamenti che contribuissero al miglioramento
dell’efficacia dello stesso. In tal caso invece si è al cospetto di modifiche di una certa consistenza,
soprattutto è da far notare che la decurtazione per le misure 122-213 -224-222 rischia di indebolire
il perseguimento di obiettivi di carattere ambientale. Già in occasione dell'ultima modifica al
programma, i servizi della Commissione ed in particolare della Direzione Generale per l'Ambiente,
avevano manifestato la difficoltà nell'accettare ulteriori riduzioni di budget per le misure ambientali
e forestali, pertanto il dott. Conti manifesta perplessità sull'opportunità di procedere alla notifica di
simili proposte, e sulla possibilità che siano considerate conformi ai regolamenti per lo sviluppo
rurale in vigore. Invita tuttavia l'AdG a formulare una proposta supportata da un accurato dossier in
cui si spieghi in che modo e nell'ambito di quali altre misure si intende continuare ad assicurare il
perseguimento di medesimi obiettivi ambientali per i quali le risorse vengono ridotte. Altra
preoccupazione della Commissione, come già detto in sede di riunione tecnica, è legata al prossimo
punto dell’ordine del giorno, cioè al futuro della PAC, fino ad oggi è esistito un approccio più
permissivo e flessibile in materia di condizionalità ambientali, ora si andrà invece ad una più
rigorosa applicazione di queste condizioni, pertanto fare una proposta di queste decurtazioni su
Natura 2000 fa nascere delle perplessità. Sottolinea infine l’esigenza di rafforzare le attività di
comunicazione per promuovere le misure in difficoltà e attrarre adesioni. La Commissione a
giustificazione delle modifiche si aspetta di sapere anche quali sono stati gli sforzi che ha fatto
l’Autorità di Gestione per superare le difficoltà riscontrate e cercare di incrementare la
partecipazione dei potenziali beneficiari.
Il dr Aleandri replica quanto già detto in sede di riunione tecnica: ricollegandosi inoltre anche
all’intervento del dr. PARLATI (Legambiente), afferma che bisogna fare una netta distinzione tra
due ambiti, quello forestale e l’ambito dell’applicazione della direttiva Natura 2000. Nell’ambito
forestale si sanno quali sono gli elementi di difficoltà che hanno portato ad un basso livello di
contribuzione, (misura 122) ma nonostante questa situazione sia l’Autorità di Gestione che
l’Assessorato Ambiente si stanno ostinando nel cercare di introdurre anche dei correttivi in modo da
dare attuazione alle misure forestali, quindi si continua a stimolare il territorio affinché questo
reagisca anche con attività di animazione e comunicazione. Fa poi riferimento alle limitazioni del
premio che non incentiva affatto l’operatore.
Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea, risponde al dr Aleandri riguardo l’effetto
incentivante del premio, ricordando che i limiti e i premi sono fissati dal regolamento europeo per
tutti i programmi. A tal proposito infatti si afferma che in alcuni di questi, le stesse misure invece
marciano in maniera positiva, questo perché va fatto uno sforzo soprattutto in termini di
comunicazione. L’incentivo in realtà non è soltanto nel premio ma si tratta di un incentivo di lungo
periodo che dovrebbe derivare dall’attuazione di pratiche agro-ambientali. Sulle proposte di
modifica conclude l’intervento esprimendo le varie perplessità sollevate precedentemente e lascia la
libertà all’assemblea di approvarle, ed una volta notificate, la Commissione si riserverà il compito
di valutarne la conformità con tutti i regolamenti in vigore.
Il dr Aleandri rimarca l’importanza della proposta di rimodulazione da parte dell’Autorità di
Gestione ed invita i partecipanti con funzione deliberante ad esprimere la propria votazione . A tale
proposito all’unanimità si dichiara l’approvazione della proposta di rimodulazione.
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Punto 4) o.d.g. - Criteri di selezione per l’attivazione della misura 331 “Formazione ed
informazione”
Il dr Aleandri afferma quanto già detto precedentemente, ovvero che la Giunta regionale sta per
attuare il bando relativo alla misura 331. Per qualsiasi bando pubblico è necessaria l’approvazione
da parte della Commissione Europea dei criteri di selezione.
Non essendoci nessuna osservazione su questo punto il dr Aleandri, chiede di riportare a verbale la
formale approvazione dei criteri di selezione della misura.
Prende la parola il dr Conti, rappresentante della Commissione Europea, il quale intende fare
soltanto una precisazione riguardo l’importanza dell’attuazione dei criteri di selezione, questi
devono essere il più oggettivi possibile, a tal proposito da parte della Commissione esisteva una
perplessità sulla coerenza progettuale chiarita però in sede di riunione tecnica, in quanto l’Autorità
di Gestione ha assicurato che all’interno del bando viene spiegato in maniera più dettagliata in che
maniera viene determinato il punteggio.
Punto 5) o.d.g. - La Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo di programmazione
2014/2020:quali opportunità per lo sviluppo rurale
Il dr Flavio Conti illustra la Politica Agricola Comune per il nuovo periodo di programmazione
(2014 – 2020) per lo sviluppo rurale. Quando si parla di nuova PAC non si può parlare di una vera
riforma ma di una naturale evoluzione in risposta chiaramente a delle sfide sul piano economico
territoriale e ambientale. A tali sfide la Commissione Europea risponde con delle riforme legislative
che mirano ad un rafforzamento della competitività, ad una maggiore sostenibilità ed efficacia della
PAC.
Il Quadro Strategico Comune a tutti i Fondi UE, sostituirà gli orientamenti specifici per ciascun
Fondo, permettendo maggiore sinergia tra i diversi programmi. Il QSC individua sei priorità per lo
sviluppo rurale: promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e
forestale, potenziare la competitività dell’agricoltura, promuovere l’organizzazione della filiera
agroalimentare e la gestione dei rischi, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti
dall’agricoltura e dalle foreste, incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a
un’economia a basse emissioni di carbonio ed infine promuovere l’inclusione sociale. Sono da
ricordare anche le cosiddette condizioni orizzontali per ciascuna priorità, ossia l’efficienza
amministrativa degli Stati membri, la dotazione di risorse umane e infine i criteri di selezione dei
progetti e per lo sviluppo locale. Al Ministero spetta ora tradurre tutti questi obiettivi nel contratto
di Partenariato, facendo tesoro dell'esperienza maturata nell’applicazione dell’attuale programma, e
sfruttando le indicazioni offerte dagli indicatori, tutte risorse da utilizzare per migliorare la nuova
programmazione. Lo Stato Membro e la Regione sono chiamati ad una applicazione rigorosa delle
norme di condizionalità, per il rispetto delle quali è previsto ad oggi, dalle proposte legislative al
momento al vaglio del Parlamento Europeo, un periodo di tolleranza di massimo due anni superati i
quali delle sanzioni verrebbero applicate nei confronti degli Stati ancora non in regola. Il nuovo
PSR sarà dunque strutturato su sei priorità specifiche cui faranno capo 20 misure, con la possibilità
di sviluppare sottoprogrammi tematici in risposta a specifiche esigenze territoriali (giovani
agricoltori, piccoli agricoltori, zone montane e filiere corte). Infine rinnovato focus sull'approccio
Leader con maggiore flessibilità per l'azione dei GAL.
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Punto 6) o.d.g. - Relazione sulle attività di Valutazione in itinere
Fabrizio TENNA, rappresentante della struttura di valutazione del PSR 2007/2013 Agriconsulting
SpA, afferma che l’attività svolta durante l’anno di riferimento è un’attività preparatoria a quello
che sarà un appuntamento importante di fine anno 2012, che prevede l’aggiornamento della
valutazione intermedia. In tale occasione verranno comunicati i primi risultati in particolare per
l’asse I, per l’asse II invece già nel rapporto contenuto nel plico distribuito si evidenziano alcune
indicazioni rispetto ai risultati e agli impatti. Per la struttura di valutazione sono previsti anche degli
approfondimenti tematici, in particolare quello sulle filiere agroalimentari e quello sulla
progettazione integrata saranno oggetto di due rapporti distinti. Illustra in maniera più dettagliata i
dati per l’asse II, i risultati dell’indicatore previsto dalla Commissione, la superficie che è stata
oggetto di impegno, l’aspetto della biodiversità, la qualità delle acque, la qualità del suolo, elementi
questi quantificati all’interno di ciascuna misura e azione; sono stati forniti i risultati per due impatti
in particolare la qualità dell’acqua e del suolo. Per l’asse I si stanno realizzando delle indagini
campionarie su tutte le misure, in particolare però concentrandosi sul pacchetto giovani e sulla
progettazione integrata di filiera. Per l’asse III, sulla misura 311 si prevede di fare entro l’anno delle
indagini per vedere quali sono gli effetti dei primi progetti conclusi alla data del 31/10/2010, e
sapere qual é stato il miglioramento e quindi la variazione della cosiddetta “qualità della vita” prima
e dopo il programma 2007/2013. Per il Leader si sta svolgendo un’analisi per evidenziarne gli
elementi distintivi che hanno buoni risultati.
Punto 7) o.d.g. - Informativa sull’incontro annuale 2011 con i Servizi della Commissione
Il dr Aleandri rivolgendosi all’assemblea afferma che nel plico distribuito si trova il verbale
dell’incontro annuale che si è svolto con la Commissione, adempimento anch’esso previsto dalla
regolamentazione comunitaria.
Punto 8) o.d.g - Informativa sul Piano di comunicazione andamento delle misure di
informazione e pubblicità
Il dr Claudio Vitti, illustra le attività annuali di informazione e comunicazione da parte della
Regione Lazio aventi come obiettivo quello di diffondere sul territorio le opportunità offerte dal
Programma di sviluppo rurale, queste attività sono state estrinsecate attraverso una serie di azioni di
varie tipologie, iniziate con la predisposizione di un sito regionale che dà agli utenti la possibilità di
accedere a quelle che sono tutte le informazioni. Esistono però anche ulteriori strumenti di
informazione e divulgazione svolte dalla nostra Regione, come ad esempio le riviste “Lazio
Informazione”, Europa Rurale, per la Direzione Agricoltura settimanalmente viene fatta una
comunicazione tramite newsletter diretta a tutti i dipendenti che lavorano per il PSR per dare
l’aggiornamento su tutti gli atti che vengono effettuati. Sono stati organizzati degli eventi, con
distribuzione di opuscoli, come ad esempio gli incontri svolti a Viterbo e a Fondi riguardanti i Gal e
il settore ortofrutta inserito nel contesto del PSR (misura 123). Sono state predisposte dieci oasi
informative svoltesi nei Centri Commerciali della nostra Regione, ci sono stati anche dei progetti
editoriali, e infine è da citare lo svolgimento della campagna mediatica con la predisposizione di
spot radiofonici generici e tematici, passaggi televisivi in tv locale e infine divulgazione attraverso
varie testate regionali.
Conclude l’intervento rispondendo alla domanda proposta dalle organizzazioni sindacali, che
sollecitano un maggiore coinvolgimento da parte loro ai flussi di informazione.
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Il dr Conti, rivolgendosi all’intero Comitato, dà comunicazione che la presentazione del documento
illustrato durante il suo intervento precedente, riguardo la nuova PAC, sarà trasmessa da lui stesso
via mail all'AdG e messa a disposizione dei membri del CdS.
Il dr Aleandri dà una comunicazione rientrante nelle “varie ed eventuali”, comunicando che, nella
recente seduta della Commissione Politiche Agricole delle Regioni , si è deciso per far fronte
all’emergenza sorta in seguito agli eventi sismici avvenuti in Emilia Romagna di fare una piccola
rimodulazione su tutti i PSR regionali in modo da contribuire a sostegno del PSR della stessa
regione.
Non essendoci la richiesta di nessun ulteriore intervento il dr Aleandri dichiara la conclusione della
riunione del Comitato di sorveglianza in argomento. Del che è verbale.
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Verbale della seduta del CDS del 31 maggio 2012