PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 REGIONE LAZIO ASSESSORATO ALLE POLITICHE AGRICOLE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI LOCALI Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013 Verbale n. 5 della seduta del 31 Maggio 2012 Ordine del giorno: 1. Relazione Annuale di Esecuzione (RAE) per l’anno 2011 sullo stato di attuazione del PSR 2007/2013 del Lazio; 2. Stato di avanzamento fisico, finanziario e procedurale del programma; 3. Proposte di modifica al documento di programmazione sullo sviluppo rurale; 4. Criteri di selezione per l’attivazione della misura 331 “Formazione ed informazione”; 5. La Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo di programmazione 2014/2020:quali opportunità per lo sviluppo rurale; 6. Relazione sulle attività di Valutazione in itinere; 7. Informativa sull’incontro annuale 2011 con i Servizi della Commissione; 8. Informativa sul Piano di comunicazione: andamento delle misure di informazione e pubblicità; 9. Varie ed eventuali. Il giorno trentuno maggio 2012 (31.05.2012) alle ore 10,30 presso la Sala del Tempio di Adriano, sita in Roma, Piazza di Pietra, si è riunito il Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale del Lazio 2007/2013, istituito, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1698/2005, con deliberazione della Giunta Regionale n. 165 del 07 marzo 2008, convocato con la nota prot. n. 522/SP del 22 Maggio 2012. Sono presenti i seguenti componenti con funzione deliberante: Angela BIRINDELLI, Assessore Regionale Agricoltura in qualità di Presidente del Comitato; Roberto OTTAVIANI, Direttore Regionale Agricoltura; Christian VINCENTINI, rappresentante del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF); Luigi GORIETTI, rappresentante del Ministero Economia e Finanza; Stefano CORONATI, rappresentante della Direzione Regionale Programmazione Economica Autorità di Gestione FESR; Marina Candida RABAGLIATI, rappresentante della Direzione Regionale Ambiente; REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 1 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Massimiliano MANCINI; rappresentante Direzione Regionale Attività produttive e rifiuti; Tommaso AIELLO e Vincenzo CAMPONE, rappresentante della Direzione Regionale Piani e Programmi Edilizia Residenziale – terzo settore – Tutela dei Consumatori; Vito CONSOLI – rappresentante della Direzione Regionale Turismo; Riccardo MICHELI, rappresentante della Direzione Regionale Attività della Presidenza; Mario PAGANO, rappresentante della Direzione Regionale Enti Locali – Sicurezza; Componenti con funzione consultiva: Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea; Roberto ALEANDRI, Dirigente dell’Area Coordinamento e Programmazione Comunitaria – Direzione Regionale Agricoltura; Mario CENNERILLI, Dirigente dell’Area Caccia, Pesca, Multifunzionalità e Attività connesse all’Agricoltura – Direzione Regionale Agricoltura; Stefano SBAFFI, Dirigente Politiche territoriali, Mercato e Programmazione Integrata – Direzione Regionale Agricoltura; Nadia BIONDINI, Dirigente Produzioni Agricole e Marketing Agroalimentare- Direzione Regionale Agricoltura; Gloria DE CAROLIS, Dirigente Organizzazioni Comuni di Mercato e Agricoltura Ecocompatibile –Direzione Regionale Agricoltura; Massimo MADONIA, Dirigente Valorizzazione e Sostenibilità del Territorio Rurale- Direzione Regionale Agricoltura; Claudio DI GIOVANNANTONIO, rappresentante ARSIAL Petronio CORETTI, rappresentante della CIA Lazio; Giuseppe NAPOLETANO, rappresentante della COLDIRETTI Lazio; Maria Geltrude RAGO, rappresentante della CONFAGRICOLTURA Lazio; Luca DEL GALLO, rappresentante AGCI Giuseppe SPARVOLI e Walter BEONI, rappresentante delle CONFCOOPERATIVE Lazio; Mario RAVALLI, rappresentante della LEGACOOPERATIVE Lazio; Giovanni RUFFINI, rappresentante della Provincia di Frosinone; Vincenzo PALUMBO, rappresentante della Provincia di Latina; Giancarlo DANTE, rappresentante della Provincia di Latina; Vladimiro BENVENUTI, rappresentante della Provincia di Roma; Lorenzo PARLATI, rappresentante della Legambiente Alberto GRAZINI, rappresentante Ordine Dottori Agronomi e Forestali; Marco GIANNI, rappresentante Collegio Agrotecnici; Loreto POLICELLA, rappresentante Gruppi di Azione Locale del Lazio; Giovanni RONDINARA, rappresentante Gruppi di Azione Locale del Lazio; Alessandra COPPOLA, rappresentante Associazioni Tutela dei Consumatori; Adolfo RENZI, rappresentante Associazioni Produttori Biologici Stefania SPIZZICHINO, rappresentante della CGIL Lazio; Roberto PEDULLA’, rappresentante della CISL Lazio Enrica MAMMUCCARI, rappresentante della UIL Lazio; Roberto ARBORE, rappresentante Confindustria; Roberto OLIVIERI, rappresentante Unione Camere del Lazio; REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 2 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Ulteriori componenti con funzione consultiva: Carlo ZAMPONI, rappresentante Unione nazionale Costruttori Macchine Agricole; Sergio GIGLI, rappresentante Associazione Regionale Autonomie Locali Lazio; Giulio BARTOLI, rappresentante UGL Lazio Agricoli e Forestali; Sono altresì presenti i rappresentanti delle ulteriori strutture/organismi: Fabrizio TENNA, rappresentante struttura di valutazione PSR 2007/2013 Agriconsulting spa; Ulteriori presenti: Alessio LEONELLI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura; Michele SARDILLI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura; Giuseppina D’URSO, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura; Manuela CORLETO, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura; Francesco MORGANTI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura; Giorgio GHERARDI, segreteria Assessore Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali; Fabio DI STEFANO, segreteria Assessore Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali; Maurizio VASSALLO, Aspa RIETI; Domenico SALVI, Aspa RIETI; Giandomenico ONOFRI; Aspa VITERBO; Mauro MEDORI, Aspa VITERBO; Antonio MARANGI, funzionario della Direzione Regionale Agricoltura; Antonio PAPALEO, rappresentante Rete rurale nazionale Egidio PALUMBO, Gal Terre Pontine Felice PALUMBO, Gal Terre Pontine Aldo FREZZA , Gal Tuscia Romana; Cristina Mirabelli, Direzione Regionale Agricoltura; Emanuela Martini, dirigente Aspa Viterbo; Annita Piacentini, Aspa Roma; Rita GIANFERMO, Direzione Regionale Agricoltura; Claudio VITTI, funzionario Direzione Regionale Agricoltura; Andrea FIORETTI, Direzione Regionale Agricoltura; Domenico PICCIRILLI, Aspa di Latina; Vincenzo PETRUCCI, Direzione Regionale Agricoltura; Guido BRONCHINI, Direzione Regionale Agricoltura; Andrea FUGARO, Consulente Regione Lazio; Giorgio COPPOLA, ex consulente 511 Arsial; Renato ANDREOTTI, Direzione Regionale Agricoltura; Massimo SCARPETTA, Direzione Regionale Ambiente; Paolo PANDOLFI, Direzione Regionale Agricoltura; Leonardo GIOIA, Aspa di Roma; Roberta MARINUCCI, Aspa di Roma; Daniela FRIONI, Direzione Regionale Agricoltura, Flavia CICIOTTI, Direzione Regionale Agricoltura, Fabiola AVIGNONE, Direzione Regionale Agricoltura; Stefano VIVA, Direzione Regionale Agricoltura; REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 3 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Piero Nardoni, Aspa Frosinone; Nicoletta CUTOLO, Agenzia Regionale Parchi; Serena Magliaro, Direttore Gal Tuscia Patrizia DI FAZIO, Direttore Gal Castelli Romani e Monti Prenestini Ai componenti del Comitato è stata consegnata la seguente documentazione: o Relazione Annuale di Esecuzione 2011; o Stato di avanzamento fisico e finanziario del PSR LAZIO 2007/2013; o Modifiche da sottoporre all’esame del Comitato di Sorveglianza ai sensi dell’articolo 78 del regolamento (CE) n.1698/05 del 20 Settembre 2005; o Proposta di rimodulazione finanziaria tra le misure del Programma. Modifiche da sottoporre all’esame del Comitato di Sorveglianza ai sensi dell’articolo 78 del regolamento (CE) N.1698/05 del 20 settembre 2005; o Criteri di selezione per l’attivazione della misura 331 Formazione ed informazione; o Rapporto sulle attività di Valutazione in itinere dell’anno 2011; o Informativa sull’incontro annuale 2011 con i Servizi della Commissione; o Lo Sviluppo Rurale verso il 2020 Accordo/Contratto di partenariato. Introduce la giornata il dr. Roberto OTTAVIANI, Direttore della Direzione Regionale Agricoltura, il quale, verificata la presenza della maggioranza dei membri con potere deliberante riconoscendo la validità formale della seduta, dà inizio ai lavori. A questo punto passa la parola al Presidente del Comitato di Sorveglianza, Angela Birindelli, “Assessore regionale alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali”, la quale inizia l’intervento ricordando ai presenti l’importanza della riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del PSR Lazio, in quanto rappresenta non solo il momento in cui sottoporre all’attenzione dei membri del partenariato alcune proposte di modifica necessarie per mantenere la corrispondenza tra gli obiettivi della programmazione e i fabbisogni del territorio, ma l’occasione soprattutto per fare il punto sullo stato di attuazione del PSR nel suo complesso e infine concordare i passaggi procedurali e strategici fondamentali alla sua piena ed efficace attuazione. L’Assessore mette in evidenza la capacità di spesa mostrata dal PSR nei suoi primi tre anni e mezzo, in cui sono stati effettivamente erogati oltre 255 milioni di Euro di risorse pubbliche, di cui circa 135 di provenienza comunitaria, e sottolinea che a questo risultato quantitativo, fortemente positivo, si aggiunge la buona qualità della spesa effettuata. Il PSR Lazio è l’unico programma che ha assegnato il 50% delle disponibilità finanziarie all’Asse I, spendere bene le risorse attribuite a questo asse ha costituito sin dall’avvio del Programma un impegno di rilevante significato al quale l’Assessorato ha prestato attenzione. Le misure dell’Asse I a “investimento” richiedono, rispetto alle misure “a superficie”, un impegno di cofinanziamento da parte delle imprese. Il loro iter di realizzazione è più lungo e conseguentemente comporta dei percorsi amministrativi più complessi per quanto riguarda l’istruttoria, i controlli e l’erogazione dei pagamenti. Ciò spiega, perché nella fase iniziale del PSR i pagamenti totali erogati a favore delle misure a investimento ammontavano appena al 21% circa, mentre per quelle a superficie circa il 73%, a differenza della situazione attuale dove la tendenza si è completamente invertita , circa il 51% per le misure a investimento e circa il 44% per quelle a superficie. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 4 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Questi dati permettono quindi di affermare che la spesa del PSR LAZIO 2007/2013 è una spesa per lo sviluppo, per i territori, per le imprese competitive e di qualità: una spesa efficace , in grado di rispondere ai fabbisogni individuati e soprattutto capace di contrastare il deficit strutturale dell’agricoltura laziale aggravato anche dalla crisi economica nazionale ed internazionale degli ultimi anni. Con le misure ad investimento sono state finanziate oltre 5000 domande, a conferma poi della qualità della spesa del PSR, è bene ricordare le oltre 2000 domande ammesse a finanziamento nell’ambito del Pacchetto giovani, la cui previsione di spesa ammontante a circa 200.000 euro per azienda dimostra la propensione all’investimento e all’innovazione dei giovani imprenditori agricoli laziali. Il costante monitoraggio fisico e finanziario che l’Autorità di Gestione del PSR svolge nella fase di attuazione consente di disporre di un quadro di riferimento che permette di affrontare le scelte, tali da garantire la piena corrispondenza fra gli obiettivi programmati, i fabbisogni dei territori e delle imprese e l’efficacia delle realizzazioni. Le proposte quindi di modifica del PSR che si intende sottoporre a questo partenariato scaturiscono da tale quadro di riferimento nel quale non si poteva non tener conto anche degli eventi calamitosi legati alle nevicate del febbraio scorso in particolare nelle zone del Frusinate. Ciò ha portato a richiedere l’immediata attivazione della misura 126 del PSR diretta a permettere il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali con una dotazione di spesa pubblica di circa 5,5 milioni di euro. L’approvazione di codesta misura permetterà in tempi brevi di aiutare le imprese agricole a ripristinare le strutture danneggiate e riprendere la produzione. A questa urgente modifica se ne aggiungono altre, tese comunque a garantire la efficace ed efficiente attuazione del programma. Si propone infatti una modifica alla misura 125, relativa al miglioramento e creazione di infrastrutture connesse allo sviluppo agricolo, diretta a rafforzarne la capacità di intervento a favore dell’adeguamento, ristrutturazione delle reti idriche secondarie anche in ambito consortile introducendo la possibilità di investimenti in strumenti innovativi di gestione e controllo; una modifica alla misura 121, fulcro dell’asse I, diretta a permettere investimenti anche per il reimpianto dei kiwi colpiti dal cancro batterico, sottolineando però che tali interventi non possono essere considerati investimenti di sostituzione, se eseguiti con varietà resistenti derivanti da materiale certificato; una modifica poi alla misura 214, pagamenti agro ambientali, agendo su tre fronti, l’introduzione della possibilità di estensione del periodo di impegno dei contratti in corso, l’introduzione di una nuova azione denominata 214.12 “agricoltura conservativa” migliorando l’efficacia della misura in termini di biodiversità, miglioramento dell’ambiente. Infine proponiamo anche modifiche minori per la misura 321, l’ammissibilità delle spese di preparazione per il prossimo periodo di programmazione e alcune modifiche procedurali per il Leader con riferimento ai beneficiari pubblici, e per concludere l’innalzamento del tasso di aiuto per la misura 323. Si sottopone quindi all’attenzione del Comitato e del Partenariato anche una necessaria rimodulazione finanziaria del PSR, intesa quest’ultima però a non modificare la dotazione finanziaria degli assi prioritari del programma, essendo finalizzata nell’ambito di ciascuno di essi a promuovere variazioni di budget di alcune misure sulla base di una accurata valutazione dei risultati del monitoraggio fisico e finanziario. La rimodulazione proposta non altera quindi l’equilibrio finanziario e strategico del programma, ma lo rafforza per garantire non solo di spendere completamente le risorse assegnate, ma soprattutto di spendere in maniera qualitativamente efficace favorendo progetti di qualità e legati ai temi della competitività dei sistemi di produzione agricoli e forestali di salvaguardia ambientale e di sviluppo territoriale. I risultati raggiunti finora devono essere presi come esempio per continuare sulla strada intrapresa di finanziare soprattutto nell’ambito dell’asse I progetti di qualità. Le proposte della Commissione ci confortano sulla necessità di insistere sul percorso tracciato sia sotto il profilo dei contenuti programmatici sia sotto quelli dell’efficienza gestionale e organizzativa richiesta per un efficace REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 5 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 attuazione del prossimo PSR. In tale contesto la riduzione di budget delle misure per le quali viene proposta la rimodulazione costituisce l’occasione per rafforzarne l’attuazione nel senso di orientare le scelte non soltanto per spendere velocemente ma anche e soprattutto per spendere bene. Nel futuro quindi l’attività dell’Assessorato sarà concentrata soprattutto nello spendere queste risorse, circa 430 milioni di euro di cui 270 milioni per le misure a investimento e 160 milioni per le misure a superficie. Questa mole di risorse è destinata a crescere visto il completamento dell’istruttoria in corso per le domande presentate nel III e IV “stop and go” (bandi pubblici approvati con DGR 412/2008). A ciò si aggiunge anche l’emanazione nel corso dell’anno 2011 di nuovi bandi con uno stanziamento di oltre 60 milioni di Euro. Si sta inoltre lavorando anche per accelerare l’attuazione dell’asse IV (approccio Leader); completare il percorso di attuazione per la misura 215 sul benessere animale; completare l’attuazione della Progettazione integrata territoriale (PIT); dare attuazione agli interventi per la banda larga e infine dare attuazione agli interventi per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese agricole attraverso la piena operatività del Fondo di Garanzia. A conclusione dell’intervento l’Assessore Angela Birindelli augura un buon lavoro all’intero tavolo. Il Dr. Ottaviani dando inizio alla discussione dei lavori passa la parola al dr. Roberto ALEANDRI, Dirigente dell’Area Coordinamento e Programmazione Comunitaria della D.R. Agricoltura, per l’introduzione dei singoli punti all’O.d.G, il quale interviene ringraziando tutti i presenti e, nel porre in discussione il primo punto all’ordine del giorno (relazione annuale 2011), sottolinea l’importanza che l’esame e l’approvazione della Relazione Annuale d’Esecuzione (RAE) rappresentano, in quanto preciso adempimento per l’AdG del PSR ai fini dell’attivazione dei finanziamenti comunitari, e cede infine la parola al dr. Francesco Morganti. Punto 1) o.d.g. - Relazione Annuale 2011 Il dr. Francesco Morganti inizia il suo intervento sottolineando come la Relazione redatta ai sensi dell’art.82 del Reg. CE n.1698/2005, costituisce un’osservanza a cui ottemperare, pena il mancato rimborso dei pagamenti intermedi da parte della Commissione Europea (art.26 del Reg. CE 1290/2005). E’ uno strumento di monitoraggio dell’andamento fisico, procedurale e finanziario per i soggetti deputati al controllo del Programma nonché di informazione per i cittadini. Il dr MORGANTI prosegue con la presentazione in sintesi degli elementi caratterizzanti i vari capitoli che compongono il documento, sottolineando però che il vero cuore della relazione annuale è costituito dai capitoli due e tre, che rappresentano ciò che è accaduto fino all’anno precedente e descrivono l’esecuzione del programma sia in termini fisici che finanziari. Riprende la parola il dr. ALEANDRI il quale ricordando l’obbligo sulla tempistica di trasmissione del documento alla Commissione Europea (30 giugno 2012) e l’importanza della sua approvazione da parte di tutti i componenti aventi forza deliberante di codesto Comitato, invita il rappresentante della Commissione Europea, dr. Flavio CONTI, a esprimersi sul primo Punto all’O.d.G. Il dr. CONTI, preso atto che la Relazione Annuale è completa di tutti gli elementi previsti dal regolamento per la sua ammissibilità, mette in evidenza che tale documento è uno strumento utilissimo per il monitoraggio dell'attuazione del programma, e che anno dopo anno si evince il miglioramento attuato da parte dell’Autorità di Gestione nella sua elaborazione. La Commissione ha due mesi di tempo a partire dalla data di ricezione per valutare il contenuto della RAE. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 6 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Riprende la parola il dr Aleandri e non essendoci ulteriori osservazioni sul documento da parte dell’Assemblea, dichiara all’unanimità l’approvazione della Relazione annuale di Esecuzione 2011. Punto 2) o.d.g. - Stato di avanzamento fisico, finanziario e procedurale del programma Il dr. ALEANDRI illustra una serie di tabelle presenti nel documento sullo stato di avanzamento del PSR 2007/2013 del Lazio, da cui si evince, tra l’altro, quello che è l’obiettivo strategico finanziario da raggiungere, ovvero evitare il rischio di disimpegno automatico. Le tabelle riassumono l’avanzamento del programma, sia in termini di avanzamento fisico che finanziario; soddisfacenti risultati si riscontrano per l’asse I e l’asse II, elementi questi che danno una garanzia di qualità nell’applicazione del programma. L’avanzamento è importante sia in termini di pagamenti che d’impegni e per questi ultimi non ci si riferisce a impegni contabili bensì a provvedimenti di concessione del contributo. Non soddisfacente risulta invece l’Asse III dove l’avanzamento finanziario è legato sostanzialmente soltanto alla misura 311, contrariamente a quanto auspicato nel precedente Comitato; invece la situazione dell’asse IV sta dimostrando una capacità di spesa e soprattutto un avanzamento importante. Sono stati messi a regime n. 8 Gal e la relativa tabella evidenzia che la Regione si è esposta anche per questo asse in modo finanziariamente importante, mettendo a disposizione un budget di circa 46,7 milioni di Euro, di cui 39 milioni di dotazione dell’asse IV e la restante parte di fonte regionale (“overbooking”). Altro dato da sottolineare è il rapporto tra le misure strutturali e le misure a superficie, le prime capaci rispetto alle altre di caratterizzare lo sviluppo del nostro territorio, soprattutto grazie all’importante partecipazione finanziaria dei potenziali soggetti beneficiari; va tuttavia sottolineata anche l’importanza strategica delle misure agro ambientali, poiché le azioni ambientali che sono state messe in campo nell’ambito delle misure a superficie per l’asse II contribuiscono in maniera decisiva al perseguimento degli obiettivi ambientali. Passa poi all’esame delle successive tabelle che rappresentano le misure con maggiore tiraggio finanziario in particolar modo quelle dell’asse I (121 – 123) integrate soprattutto nel pacchetto giovani e per l’asse II la misura 214 , pagamenti agro-ambientali e le misure 211 e 212 indennità compensative. Vengono messi in risalto gli strumenti innovativi che sono stati introdotti in questa programmazione ossia il pacchetto giovani e la progettazione integrata, con il primo dei quali sono state finanziate circa 3000 domande. Da evidenziare è l’ammontare delle risorse da spendere onde evitare il disimpegno automatico, al momento tale dato risulta allarmante, circa 69 milioni di Euro, pertanto per evitare che questo avvenga si propone per le misure strutturali un acceleramento sulle attività di verifica e controllo, per le misure a superficie ormai in linea regolare con i pagamenti, si conta di pagare entro la fine dell’anno in corso oltre il 75% dell’anticipo relativo all’annualità 2012. Una riflessione va fatta anche per la misura 215 sulla quale si è investito molto sia in termini finanziari che procedurali, e per il Leader il cui risultato può essere considerato molto soddisfacente. La previsione di spesa è ottimistica, i rappresentanti dei Gal garantiscono che per la fine dell’anno in corso prevedono di spendere circa 8/10 milioni di Euro. Un richiamo va fatto anche alla banda larga ma soprattutto è bene mettere in evidenza il punto focale necessario al raggiungimento dell’obiettivo che è quello del ruolo fondamentale di tutti i partecipanti allo svolgimento del programma. Conclude l’intervento affermando che per gli ultimi provvedimenti ci sono due opportunità, una che riguarda la richiesta dell’anticipazione del 50% e l’altra come già ricordata da parte dell’Assessore Birindelli, ricorrere a quelle misure per il credito che sono state messe in campo alimentandole e sostenendole con risorse del PSR. Al termine dell’esposizione il dr. Aleandri dà parola all’Assemblea. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 7 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Il dr. Roberto ARBORE, rappresentante di Confindustria Lazio, chiede un chiarimento sulle misure strutturali (50 milioni di euro), se, nel caso in cui non ci fosse il raggiungimento dell’obiettivo entro la fine dell’anno, esistano delle possibilità di trovare forme di compensazione per le altre misure, tale da essere quest’ultime di aiuto per raggiungere l’obiettivo. Riprende la parola il dr Aleandri il quale risponde che tale richiesta fa riferimento soltanto all’asse I ma bisogna tener presente che il PSR è un set molto articolato, 33 misure divise in quattro assi, pertanto i cinquanta milioni di euro si riferiscono al primo asse, ma già si parla di una previsione di spesa per l’asse II pari a 30 milioni di euro e altrettanto invitante è quella dell’asse IV e della banda larga. Il dr Mario Ravalli rappresentante della LEGACOOPERATIVE Lazio, ricollegandosi all’intervento precedente, afferma che l’obiettivo previsto per la fine dell’anno sarà facilmente raggiungibile a condizione però che le misure per l’accelerazione vengano rispettate; ciò comporta la capacità di accelerare le procedure istruttorie delle domande di pagamento, affinché i decreti di pagamento delle misure strutturali, soprattutto quelle del quarto “stop and go”, vengano emessi in maniera rapida. Sostiene che l’Assessorato in questi ultimi anni ha fatto già un buon lavoro sulla semplificazione amministrativa. Conclude la discussione sottolineando anche l’accelerazione della spesa per l’Asse IV Leader. Giuseppe SPARVOLI rappresentante delle CONFCOOPERATIVE Lazio, sottolinea che accelerare la spesa significa avere una massima semplificazione delle procedure, come primo esempio fa riferimento al sistema informatico Agea, che negli ultimi mesi sembra presentare dei problemi, infatti il passaggio delle informazioni dal Sistema PSR della Regione fino al momento del pagamento vero e proprio da parte dell’organismo pagatore è giudicato abbastanza lento. Un secondo punto da evidenziare è quello che per accelerare la spesa bisogna accompagnare le imprese all’accesso al credito, a tal fine è stata attivata la misura del PSR per accedere al fondo di garanzia, pertanto fondamentale è capire se l’attivazione di codesta misura ha riportato già dei risultati concreti. Facendo riferimento all’Asse IV - Leader, asse che negli ultimi periodi sta riscuotendo grande successo a livello di tiraggio della spesa, evidenzia la necessità di costruire, attraverso la misura 4.2.1 della cooperazione, un modello condiviso di valorizzazione dell’Asse Leader che al momento non esiste. Occorre capire i tempi effettivi dell’attivazione della misura della cooperazione, affinché anche questo asse non solo concorra al raggiungimento dell’obiettivo di spesa al 31/12/2012 ma evidenzi la qualità della spesa. Il dr. Aleandri, in assenza del rappresentante dell’organismo pagatore AGEA, dichiara che l’andamento della spesa è ormai diventato un fatto storico, anche se è da riconoscere un’accelerazione importante della spesa nel secondo semestre, in quanto l’organismo pagatore in tale periodo concentra le proprie attività rivolte all’effettuazione dei pagamenti. E’ da sottolineare però che anche nei primi sei mesi dell’anno si registra un buon andamento, a dimostrazione quindi del fatto che il sistema di lavoro di AGEA, anche se persistono delle piccole difficoltà, può essere considerato efficiente. Ricollegandosi alle sollecitazioni del dr. RAVALLI, sostiene che l’accelerazione delle istruttorie è stata messa in cima alla lista di priorità. L’Asse Leader può considerarsi una macchina a pieno regime e quindi è ormai fondamentale soltanto il lavoro da parte dei Gal. Ultima osservazione è sul tema delle garanzie, fondo alimentato con risorse PSR: è stato già fatto un primo versamento di 2 milioni di Euro, il sistema lavora sia in garanzia diretta che in REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 8 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 cogaranzia e diventerà efficace quando tutti gli attori coinvolti svolgeranno in maniera funzionale il proprio ruolo; in ultimo preannuncia la sottoscrizione di una convenzione con ABI. Il dr Ottaviani rispondendo all’intervento di SPARVOLI , sottolinea che per quanto riguarda i sistemi informatici, sia quello regionale che quello dell’organismo pagatore, hanno attualmente un buon funzionamento. Il dr Giuseppe NAPOLETANO, rappresentante della COLDIRETTI Lazio, condivide le strategie che la Regione Lazio ha messo in campo per raggiungere l’obiettivo del PSR, il sistema delle imprese si è adeguato, è migliorata non solo la qualità progettuale delle domande ma si sta lavorando anche per il sistema creditizio, per questo infatti è stato costituito un consorzio fidi. Suggerisce quindi di intensificare l’attività di verifica e di collaudo delle domande stesse; evidenzia inoltre la grande soddisfazione per le misure del PSR a superficie, in particolare la misura 215 del benessere degli animali. Alberto GRAZINI, rappresentante Ordine Dottori Agronomi e Forestali, analizza e si complimenta su alcuni aspetti di questo PSR, tra cui la capacità della spesa dell’Asse I e la modifica alla misura 121 per il Kiwi. Unica osservazione è quella dei tempi ancora lenti da parte dell’organismo pagatore . Il dr. Loreto POLICELLA , rappresentante Gruppi di Azione Locale del Lazio, esalta il lavoro effettuato da parte della Regione, limitandosi infatti soltanto a segnalare alcune osservazioni: per quanto riguarda il sistema informativo dichiara che i Gal non sono agganciati a quello regionale ma a quello nazionale; evidenzia inoltre la necessità di pianificare le azioni a situazione locale e infine approva la proposta sulla riapertura dei bandi per i soggetti pubblici dei Gruppi di azione locale. Petronio CORETTI, rappresentante della CIA Lazio, pur condividendo la proposta sulla scelta di alcune misure per l’accelerazione della spesa, sottolinea la necessità di erogare alle imprese in tempi brevi i pagamenti. Soffermandosi sull’Asse Leader, afferma che anche se è da riconoscere un’accelerazione della spesa, è da affermare che mentre per i pubblici la partecipazione al raggiungimento dell’obiettivo sarà a partire dall’anno in corso, per i privati bisogna attendere il prossimo anno. Condivide inoltre le osservazioni fatte in precedenza riguardo il credito. Maria Geltrude RAGO, rappresentante della CONFAGRICOLTURA Lazio, condivide le scelte proposte dall’Assessorato Agricoltura compresa la rimodulazione all’interno dei vari assi. Stefania SPIZZICHINO, rappresentante della CGIL Lazio, afferma che è d’accordo sulle strade da percorrere onde evitare il disimpegno automatico entro la fine dell’anno, ma tiene ad evidenziare anche un altro aspetto altrettanto importante, che è quello della situazione economica del nostro paese anche nel settore dell’agricoltura. Sia il dr Roberto Aleandri che il dr Roberto Ottaviani a risposta di tutti gli interventi, sottolineano che quest’anno il rischio di disimpegno è veramente ridotto ai minimi termini in quanto già esiste un portafoglio di progetti approvati che permetterà di raggiungere l’obiettivo. L’assessorato per raggiungere lo scopo infatti ha già accelerato le procedure, ha semplificato, ha fatto funzionare nel migliore dei modi i sistemi informativi, al fine di mantenere un’agricoltura vitale, tenendo presente però la crisi che sta colpendo anche codesto settore. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 9 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Roberto PEDULLA’, rappresentante della CISL Lazio, richiama l’attenzione dell’assemblea soltanto su una questione, ossia sul comportamento etico delle aziende: tutte quelle che rivendicano il diritto di accesso al finanziamento è necessario che rispettino un comportamento corretto riguardo ai contratti, una regolarità contributiva dei lavoratori, previdenza e sicurezza. Il dr. GIAMPONI, Associazione Concessionari Macchine, si sofferma sulla drammatica situazione economica che si sta vivendo, concorda con quanto detto dal dr. Aleandri, sull’azione a favore dei giovani, risultata molto incisiva. Rivolge un invito per la prossima programmazione, ossia attuare la semplificazione, in quanto si sono perse una mole di domande perché considerate troppo complicate, gli agricoltori hanno riscontrato numerose difficoltà e in alcuni casi anche dopo l’approvazione rinunciavano alla pratica. Il dr. Aleandri, rifacendosi agli interventi dei sindacati, sottolinea che la Regione Lazio ha sempre considerato il comportamento etico delle imprese un elemento importante per dare garanzie e credito all’intero impianto del programma. Coglie l’occasione anche per fare altre riflessioni, malgrado le lamentele nei confronti dell’Organismo Pagatore, che rappresenta sempre il bersaglio di tutte le difficoltà da parte delle Regioni, negli ultimi tempi vanno riconosciuti gli sforzi importanti compiuti soprattutto per il sistema informatico per quanto riguarda le misure a superficie; sulle sollecitazioni del Presidente dei Gal, dichiara che non esiste nessuna intenzione da parte della Regione di ledere l’autonomia degli stessi Gal ed è compito dell’autorità di gestione mirare soltanto ad una proficua collaborazione. Luigi GORIETTI, rappresentante del Ministero Economia e Finanza, evidenza la mancanza di colloquio per la trasmissione dei dati tra Agea e l’IGRUE, e richiede di avere una precisazione sugli impegni per l’asse IV. Il dr Aleandri a seguito di quanto detto dal rappresentante dell’IGRUE dichiara di non poter prendere le difese dell’organismo pagatore in quanto anche alla Regione sono note le difficoltà di trasmissione dei dati tra Agea e il Ministero, problemi però sui quali l’autorità di gestione non può intervenire. Riferendosi ai dati dell’Asse IV Leader, sottolinea che trattasi di un refuso, si parla di impegni contabili in quanto le risorse non sono sul bilancio regionale ma sono aggregate all’interno del bilancio Agea, tale numero rappresenta atti formali ed impegni giuridicamente vincolanti. Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea, prendendo atto del timore manifestato dalla Regione nei confronti del disimpegno automatico dei Fondi, di cui alla regola N+2, preoccupante specie nell'attuale contesto di crisi globale, precisa, tuttavia, che lo scopo del programma non deve essere la ricerca della spesa, quanto piuttosto il conseguimento degli obiettivi e risultati individuati ad inizio programmazione. Sarebbe gradito quindi partecipare a degli incontri in cui venga presentato non solo l’avanzamento della spesa ma l’avanzamento dei risultati, che l'AdG ha provveduto ad inserire nel plico che è stato distribuito. Tornando invece all’applicazione del programma, il rappresentante della Commissione commenta positivamente l’avanzamento che si è avuto nell’asse IV. Per l’asse I e II, fatta eccezione per alcune misure, il dott. Conti osserva che gli assi stanno procedendo bene, la situazione meno positiva riguarda invece l’asse III che continua a soffrire di un preoccupante ritardo. In proposito il dott. Conti, precisa che ad oggi sembrerebbe essere stata data maggiore importanza alle misure ad investimento, e in generale all'attuazione dell'asse I, sul quale è stata concentrata una parte importante delle risorse del programma, come sottolineato anche dall'assessore Birindelli nel suo intervento; mentre la parte più rurale del programma sembra ancora mancare all'appello, e i progressi dell'asse III, previsti dall'AdG in REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 10 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 occasione dell'incontro annuale del 2011 non si sono ad oggi avuti, ciò anche dovuto a difficoltà legate alla complessità della progettazione integrata. Il rappresentante della Commissione auspica il conseguimento di progressi significativi nei prossimi trimestri. Chiede delle precisazioni su quelle che sono le previsioni di spesa futura, a fine 2012, in rapporto al disimpegno e chiede informazioni anche sul Fondo di garanzia. Il dr Aleandri, a tal proposito afferma che per quanto riguarda la qualità della spesa, la Regione Lazio si sta dirigendo verso una specifica direzione, si sta investendo su investimenti strutturali nel pieno rispetto di quello che è il quadro strategico definito dal documento di programmazione. L’Autorità di Gestione deve fare in modo di creare i presupposti affinché le risorse possano essere spese bene con interventi efficaci e di qualità elevata. Si sofferma poi sull’asse III, dove non nega la difficoltà presenti in questo periodo, anche se le potenzialità e i numeri danno la certezza che quasi tutte le risorse assegnate a questo asse vengano utilizzate, le difficoltà che si riscontrano sono dovute al nuovo strumento procedurale che si è attivato, ossia la progettazione integrata, che potrà eventualmente essere utilizzato anche per la futura programmazione. E’ stata fatta una previsione puntuale sull’anno 2012, ed una previsione di massima per il 2013, dove ci sono anche per questa annualità i presupposti di spesa per evitare il disimpegno sempre nel pieno rispetto della qualità degli investimenti. Per il fondo di garanzia è stato approvato un piano di attività con Ismea, in questo piano sono state riportate quelle che sono le previsioni che dovrebbero consentire l’utilizzo dei circa due milioni di Euro. Christian VINCENTINI, rappresentante del Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), interviene a risposta dell’intervento del rappresentante MEF dr Gorietti, riguardo la problematica per la comunicazione dei dati tra AGEA e l’IGRUE , affermando che in questi ultimi periodi è stato fatto un protocollo condiviso tra i due sistemi che permette ai dati contenuti nella banca dati del sistema AGEA di poter confluire all’IGRUE. Punto 3) o.d.g. - Proposte di modifica al documento di programmazione sullo sviluppo rurale Il dr Aleandri rifacendosi ai documenti consegnati all’assemblea, sottolinea che essi contengono le volontà dell’Amministrazione riguardo la proposta di modifica. Esaminando nel dettaglio si può partire dalla rimodulazione finanziaria mettendo in evidenza i principi a cui si è ispirata questa modifica. Innanzitutto si tratta di una proposta di rimodulazione che non va ad incidere sulle risorse finanziarie allocate sui singoli assi, elemento importante a giudizio della Regione per dare garanzia e coerenza al quadro strategico, una procedura che va ad accelerare l’iter delle procedure di approvazione della modifica. E’ da aggiungere che non viene alterato l’equilibrio finanziario e strategico, infatti si punta sugli obiettivi quantitativi e qualitativi, non viene sminuita la qualità degli investimenti che si intende finanziare; questa rimodulazione è stata concertata e condivisa con il valutatore indipendente. Si è intervenuti sull’asse I, andando a sostenere la nuova misura 126 attivata per far fronte agli ultimi eventi calamitosi e poi è stata alimentata con nuove risorse la misura 121, questo per fronteggiare i danni causati dalla batteriosi del kiwi. Tali fondi provengono da quelle misure che hanno avuto un basso tiraggio finanziario, in particolare per l’asse II si registra una difficoltà nell’avanzamento delle misure che fanno riferimento alle indennità per le zone Natura 2000 (misura 213 e 224) associato anche ad un difficile avanzamento finanziario per alcune misure forestali (misura 223); viceversa per altre misure si ha l’esigenza di continuare ad investire in particolare sulla misura dell’agroambiente (214) e sulla misura dell’indennità per zone montane svantaggiate REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 11 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 (misura 211) e sulle altre zone svantaggiate non montane (misura 212). Bisogna ricordare che con questa rimodulazione si chiede lo spostamento di risorse tra misure che hanno lo stesso obiettivo strategico. Sull’asse III si deve affermare che per garantire un’accelerazione sull’attuazione delle PIT si ha la necessità di riequilibrare il piano finanziario: a tal fine si prevede una riallocazione a favore della misura 313 (incentivazione attività turistica) che è risultata la più gettonata e viceversa una minore dotazione per le misure 331 e 341 per le quali ci sono state minori richieste; per la misura 323 si va ad erodere quelle che sono le risorse per le zone Natura 2000. Esistono ulteriori proposte da parte della Regione per la misura 126, oltre al sostegno alla stessa, si afferma che è stata fatta una delimitazione delle aree che hanno subito danni, si sta per attivare il bando pubblico per il quale le aziende già censite in prima istanza potranno presentare domanda effettiva sull’intervento di ripristino del danno subito; si propone anche una modifica alla misura 125 alla quale è consentita una più ampia platea di interventi possibili sia in termini di tipologie di interventi ma anche in termini di potenziali beneficiari. Proseguendo, per la misura 121 è stata creata una base giuridica per poter intervenire sul Kiwi, l’intervento di reimpianto non può essere considerato di sostituzione in quanto verranno attivate delle prescrizioni fitosanitarie che limiteranno la possibilità di intervenire esclusivamente a quelle varietà ritenute tolleranti o resistenti al patogeno. Per la misura 214, tre sono gli elementi da prendere in considerazione: primo la formale possibilità di poter attivare il 5+1 e 5+2, per gli addetti ai lavori significa prolungare gli impegni preesistenti fino alla fine della programmazione attuale; a seguire per la misura 214 azione 12, c’è l ‘esigenza di attivare codesta azione cosidetta “agricoltura blu o conservativa” che punta all’obiettivo della biodiversità e che prevede la corresponsione di aiuti per quelle aziende che al proprio interno adottano tecniche a basso impatto ambientale. Vi sono infine alcune modifiche che riguardano la misura 214 azione 8 Tutela della biodiversità agraria animale, che attengono esclusivamente all’aggiornamento del dato sulla consistenza dei capi di alcune razze a rischio di erosione genetica. Per concludere l’intervento, si sottolinea la proposta di adeguamento per il Leader in quanto si ha la necessità su richiesta da parte degli stessi Gal ad intervenire anche per quanto riguarda i soggetti beneficiari pubblici attraverso la riapertura dei nuovi bandi pubblici, ciò vuol dire che i Gal potranno aprire bandi per nuovi progetti pubblici immediatamente cantierabili, inoltre è da aggiungere un chiarimento per quanto riguarda la possibilità di poter intervenire con indagini e studi per la nuova programmazione e un adeguamento di livello di contribuzione sulla misura 323, dove si propone elevare la percentuale dal 40 al 90% per gli interventi con beneficiari privati previsti nell’ambito dell’azione a) “Tutela, uso e riqualificazione delle risorse naturali”, mentre la percentuale di aiuto per i soggetti pubblici è già oggi stabilita al 100% della spesa ammissibile. Giuseppe SPARVOLI rappresentante delle CONFCOOPERATIVE Lazio, vista la proposta sulla misura 331 della formazione, espone al Comitato una problematica: ricorda che, non essendo previsto l’anticipo del 50% diversamente da quanto avviene nel fondo sociale europeo per le attività formative, tali attività vengono penalizzate; pertanto non essendo possibile fare dei processi di innovazione, investire nei confronti sugli agricoltori senza supportarli con una adeguata formazione, stanno nascendo dei problemi, in particolare nella misura dei giovani agricoltori dove deve essere considerata una delle attività dedicate alla stessa. Tale difficoltà è stata più volte fatta presente, ma al momento rimane confermata. Il dr Aleandri dichiara che si stanno adottando due nuovi avvisi pubblici riguardanti la misura 111 e 331, per quanto riguarda l’anticipazione l’Autorità di Gestione non può intervenire in quanto trattasi di una limitazione prevista dalla regolamentazione comunitaria, è stato però messo in piedi REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 12 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 un meccanismo di acconti che consentirà fatta salva una minima anticipazione da parte dell’ente di formazione, di poter far fronte all’avanzamento delle attività formative. Sergio GIGLI, rappresentante dell’Associazione Regionale Autonomie Locali Lazio, chiede quali saranno le conseguenze, visto il taglio che corrisponde a circa il 16% delle risorse allocate sulla misura 511 assistenza tecnica, sul piano stralcio esistente approvato precedentemente dalla Giunta Regionale. Petronio CORETTI, rappresentante della CIA Lazio; esprime parere favorevole sulla rimodulazione finanziaria e dimostra la soddisfazione di aver raggiunto l’obiettivo che l’associazione si prefiggeva ossia orientarsi dall’agricoltura integrata verso quella biologica. Il dr Aleandri, rifacendosi all’intervento precedente, sottolinea ciò che è accaduto nella fase applicativa della misura 214: il settore del biologico si è affermato, rafforzato e consolidato, oggi questo settore ha raggiunto una dimensione (circa 90.000 ettari) quasi comparabile a quella di un comparto produttivo, viceversa per quanto riguarda la misura 214.1 agricoltura integrata, anche con l’implementazione del tabacco si sta viaggiando su livelli di superficie oggetto d’impegno più bassi (circa qualche migliaio di ettaro). Si può affermare che ormai il biologico ha saturato quelle che sono le sue potenzialità di sviluppo, è da sottolineare però che è venuta a mancare quella componente della precedente programmazione sull’integrato, dove da solo quest’ultimo raggiungeva circa 90.000 ettari, si avevano impegnati complessivamente circa 140.000 ettari (integrato + biologico), è da riconoscere pertanto che ci si è avvicinati a tale obiettivo ma era impensabile di poter eguagliare, questo perché era stato ridotto il paniere delle risorse. Ora però si presenta una nuova opportunità perché la misura dai pagamenti agro-ambientali ha la capacità di garantire una buona utilizzazione di risorse non spese da parte di altre misure, dunque, considerando che sia il biologico che l’integrato hanno raggiunto buoni livelli, è nata la necessità di introdurre una nuova azione dalla quale ci si aspetta un’adesione importante nell’ordine di più di qualche migliaio di ettari; questo dovrebbe essere l’elemento che consente la piena utilizzazione dei trasferimenti finanziari che si stanno attuando dalle misure che non hanno potenzialità di spesa. Per quello che riguarda invece la rimodulazione finanziaria è da evidenziare che questa si alimenta anche con le risorse della misura 511 dove è stato fatto un taglio di circa 4 milioni sulla spesa pubblica, tale taglio però non va a compromettere quella che è l’efficacia e il supporto che la stessa possa dare all’Autorità di gestione. E’ evidente che nella fase di revisione qualora tale proposta di modifica vada a buon fine bisogna intervenire sul piano stralcio, affinché si possa dare completa attuazione a questi interventi. Lorenzo PARLATI, rappresentante della Legambiente, evidenzia che la ragione per cui si richiede la proposta di rimodulazione è il fatto che alcune misure non hanno funzionato per i bandi che sono stati realizzati, a tale proposito pone il quesito sulle motivazioni che hanno condotto a questo. Per l’assistenza tecnica rimarca la preoccupazione non tanto dello spostamento delle risorse quanto sulla necessità della presenza di alcuni strumenti che servano per attivare la cosiddetta “animazione territoriale”. Giancarlo DANTE, rappresentante della Provincia di Latina, sottolinea le problematiche che stanno colpendo il territorio della provincia di Latina, alla batteriosi del Kiwi infatti, come già annunciato dall’Assessore e poi dal dr Aleandri, bisogna aggiungere la diabrotica del mais e il patogeno dell’eucalipto. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 13 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea, ricalca le osservazioni già formulate dal rappresentante della Legambiente, premette che come già ricordato lo scorso anno, da parte della Commissione, si era sottolineato come l’atteggiamento nei confronti dell’esercizio della valutazione intermedia era quello di sfruttare le indicazioni provenienti dal valutatore per poi provvedere nella fase conclusiva del programma a dei piccoli aggiustamenti che contribuissero al miglioramento dell’efficacia dello stesso. In tal caso invece si è al cospetto di modifiche di una certa consistenza, soprattutto è da far notare che la decurtazione per le misure 122-213 -224-222 rischia di indebolire il perseguimento di obiettivi di carattere ambientale. Già in occasione dell'ultima modifica al programma, i servizi della Commissione ed in particolare della Direzione Generale per l'Ambiente, avevano manifestato la difficoltà nell'accettare ulteriori riduzioni di budget per le misure ambientali e forestali, pertanto il dott. Conti manifesta perplessità sull'opportunità di procedere alla notifica di simili proposte, e sulla possibilità che siano considerate conformi ai regolamenti per lo sviluppo rurale in vigore. Invita tuttavia l'AdG a formulare una proposta supportata da un accurato dossier in cui si spieghi in che modo e nell'ambito di quali altre misure si intende continuare ad assicurare il perseguimento di medesimi obiettivi ambientali per i quali le risorse vengono ridotte. Altra preoccupazione della Commissione, come già detto in sede di riunione tecnica, è legata al prossimo punto dell’ordine del giorno, cioè al futuro della PAC, fino ad oggi è esistito un approccio più permissivo e flessibile in materia di condizionalità ambientali, ora si andrà invece ad una più rigorosa applicazione di queste condizioni, pertanto fare una proposta di queste decurtazioni su Natura 2000 fa nascere delle perplessità. Sottolinea infine l’esigenza di rafforzare le attività di comunicazione per promuovere le misure in difficoltà e attrarre adesioni. La Commissione a giustificazione delle modifiche si aspetta di sapere anche quali sono stati gli sforzi che ha fatto l’Autorità di Gestione per superare le difficoltà riscontrate e cercare di incrementare la partecipazione dei potenziali beneficiari. Il dr Aleandri replica quanto già detto in sede di riunione tecnica: ricollegandosi inoltre anche all’intervento del dr. PARLATI (Legambiente), afferma che bisogna fare una netta distinzione tra due ambiti, quello forestale e l’ambito dell’applicazione della direttiva Natura 2000. Nell’ambito forestale si sanno quali sono gli elementi di difficoltà che hanno portato ad un basso livello di contribuzione, (misura 122) ma nonostante questa situazione sia l’Autorità di Gestione che l’Assessorato Ambiente si stanno ostinando nel cercare di introdurre anche dei correttivi in modo da dare attuazione alle misure forestali, quindi si continua a stimolare il territorio affinché questo reagisca anche con attività di animazione e comunicazione. Fa poi riferimento alle limitazioni del premio che non incentiva affatto l’operatore. Flavio CONTI, rappresentante Commissione Europea, risponde al dr Aleandri riguardo l’effetto incentivante del premio, ricordando che i limiti e i premi sono fissati dal regolamento europeo per tutti i programmi. A tal proposito infatti si afferma che in alcuni di questi, le stesse misure invece marciano in maniera positiva, questo perché va fatto uno sforzo soprattutto in termini di comunicazione. L’incentivo in realtà non è soltanto nel premio ma si tratta di un incentivo di lungo periodo che dovrebbe derivare dall’attuazione di pratiche agro-ambientali. Sulle proposte di modifica conclude l’intervento esprimendo le varie perplessità sollevate precedentemente e lascia la libertà all’assemblea di approvarle, ed una volta notificate, la Commissione si riserverà il compito di valutarne la conformità con tutti i regolamenti in vigore. Il dr Aleandri rimarca l’importanza della proposta di rimodulazione da parte dell’Autorità di Gestione ed invita i partecipanti con funzione deliberante ad esprimere la propria votazione . A tale proposito all’unanimità si dichiara l’approvazione della proposta di rimodulazione. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 14 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Punto 4) o.d.g. - Criteri di selezione per l’attivazione della misura 331 “Formazione ed informazione” Il dr Aleandri afferma quanto già detto precedentemente, ovvero che la Giunta regionale sta per attuare il bando relativo alla misura 331. Per qualsiasi bando pubblico è necessaria l’approvazione da parte della Commissione Europea dei criteri di selezione. Non essendoci nessuna osservazione su questo punto il dr Aleandri, chiede di riportare a verbale la formale approvazione dei criteri di selezione della misura. Prende la parola il dr Conti, rappresentante della Commissione Europea, il quale intende fare soltanto una precisazione riguardo l’importanza dell’attuazione dei criteri di selezione, questi devono essere il più oggettivi possibile, a tal proposito da parte della Commissione esisteva una perplessità sulla coerenza progettuale chiarita però in sede di riunione tecnica, in quanto l’Autorità di Gestione ha assicurato che all’interno del bando viene spiegato in maniera più dettagliata in che maniera viene determinato il punteggio. Punto 5) o.d.g. - La Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo di programmazione 2014/2020:quali opportunità per lo sviluppo rurale Il dr Flavio Conti illustra la Politica Agricola Comune per il nuovo periodo di programmazione (2014 – 2020) per lo sviluppo rurale. Quando si parla di nuova PAC non si può parlare di una vera riforma ma di una naturale evoluzione in risposta chiaramente a delle sfide sul piano economico territoriale e ambientale. A tali sfide la Commissione Europea risponde con delle riforme legislative che mirano ad un rafforzamento della competitività, ad una maggiore sostenibilità ed efficacia della PAC. Il Quadro Strategico Comune a tutti i Fondi UE, sostituirà gli orientamenti specifici per ciascun Fondo, permettendo maggiore sinergia tra i diversi programmi. Il QSC individua sei priorità per lo sviluppo rurale: promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, potenziare la competitività dell’agricoltura, promuovere l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione dei rischi, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi dipendenti dall’agricoltura e dalle foreste, incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio ed infine promuovere l’inclusione sociale. Sono da ricordare anche le cosiddette condizioni orizzontali per ciascuna priorità, ossia l’efficienza amministrativa degli Stati membri, la dotazione di risorse umane e infine i criteri di selezione dei progetti e per lo sviluppo locale. Al Ministero spetta ora tradurre tutti questi obiettivi nel contratto di Partenariato, facendo tesoro dell'esperienza maturata nell’applicazione dell’attuale programma, e sfruttando le indicazioni offerte dagli indicatori, tutte risorse da utilizzare per migliorare la nuova programmazione. Lo Stato Membro e la Regione sono chiamati ad una applicazione rigorosa delle norme di condizionalità, per il rispetto delle quali è previsto ad oggi, dalle proposte legislative al momento al vaglio del Parlamento Europeo, un periodo di tolleranza di massimo due anni superati i quali delle sanzioni verrebbero applicate nei confronti degli Stati ancora non in regola. Il nuovo PSR sarà dunque strutturato su sei priorità specifiche cui faranno capo 20 misure, con la possibilità di sviluppare sottoprogrammi tematici in risposta a specifiche esigenze territoriali (giovani agricoltori, piccoli agricoltori, zone montane e filiere corte). Infine rinnovato focus sull'approccio Leader con maggiore flessibilità per l'azione dei GAL. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 15 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 Punto 6) o.d.g. - Relazione sulle attività di Valutazione in itinere Fabrizio TENNA, rappresentante della struttura di valutazione del PSR 2007/2013 Agriconsulting SpA, afferma che l’attività svolta durante l’anno di riferimento è un’attività preparatoria a quello che sarà un appuntamento importante di fine anno 2012, che prevede l’aggiornamento della valutazione intermedia. In tale occasione verranno comunicati i primi risultati in particolare per l’asse I, per l’asse II invece già nel rapporto contenuto nel plico distribuito si evidenziano alcune indicazioni rispetto ai risultati e agli impatti. Per la struttura di valutazione sono previsti anche degli approfondimenti tematici, in particolare quello sulle filiere agroalimentari e quello sulla progettazione integrata saranno oggetto di due rapporti distinti. Illustra in maniera più dettagliata i dati per l’asse II, i risultati dell’indicatore previsto dalla Commissione, la superficie che è stata oggetto di impegno, l’aspetto della biodiversità, la qualità delle acque, la qualità del suolo, elementi questi quantificati all’interno di ciascuna misura e azione; sono stati forniti i risultati per due impatti in particolare la qualità dell’acqua e del suolo. Per l’asse I si stanno realizzando delle indagini campionarie su tutte le misure, in particolare però concentrandosi sul pacchetto giovani e sulla progettazione integrata di filiera. Per l’asse III, sulla misura 311 si prevede di fare entro l’anno delle indagini per vedere quali sono gli effetti dei primi progetti conclusi alla data del 31/10/2010, e sapere qual é stato il miglioramento e quindi la variazione della cosiddetta “qualità della vita” prima e dopo il programma 2007/2013. Per il Leader si sta svolgendo un’analisi per evidenziarne gli elementi distintivi che hanno buoni risultati. Punto 7) o.d.g. - Informativa sull’incontro annuale 2011 con i Servizi della Commissione Il dr Aleandri rivolgendosi all’assemblea afferma che nel plico distribuito si trova il verbale dell’incontro annuale che si è svolto con la Commissione, adempimento anch’esso previsto dalla regolamentazione comunitaria. Punto 8) o.d.g - Informativa sul Piano di comunicazione andamento delle misure di informazione e pubblicità Il dr Claudio Vitti, illustra le attività annuali di informazione e comunicazione da parte della Regione Lazio aventi come obiettivo quello di diffondere sul territorio le opportunità offerte dal Programma di sviluppo rurale, queste attività sono state estrinsecate attraverso una serie di azioni di varie tipologie, iniziate con la predisposizione di un sito regionale che dà agli utenti la possibilità di accedere a quelle che sono tutte le informazioni. Esistono però anche ulteriori strumenti di informazione e divulgazione svolte dalla nostra Regione, come ad esempio le riviste “Lazio Informazione”, Europa Rurale, per la Direzione Agricoltura settimanalmente viene fatta una comunicazione tramite newsletter diretta a tutti i dipendenti che lavorano per il PSR per dare l’aggiornamento su tutti gli atti che vengono effettuati. Sono stati organizzati degli eventi, con distribuzione di opuscoli, come ad esempio gli incontri svolti a Viterbo e a Fondi riguardanti i Gal e il settore ortofrutta inserito nel contesto del PSR (misura 123). Sono state predisposte dieci oasi informative svoltesi nei Centri Commerciali della nostra Regione, ci sono stati anche dei progetti editoriali, e infine è da citare lo svolgimento della campagna mediatica con la predisposizione di spot radiofonici generici e tematici, passaggi televisivi in tv locale e infine divulgazione attraverso varie testate regionali. Conclude l’intervento rispondendo alla domanda proposta dalle organizzazioni sindacali, che sollecitano un maggiore coinvolgimento da parte loro ai flussi di informazione. REGIONE LAZIO – Assessorato alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali 16 PSR 2007/2013 del LAZIO – Verbale CdS del 31 Maggio 2012 * * * Il dr Conti, rivolgendosi all’intero Comitato, dà comunicazione che la presentazione del documento illustrato durante il suo intervento precedente, riguardo la nuova PAC, sarà trasmessa da lui stesso via mail all'AdG e messa a disposizione dei membri del CdS. Il dr Aleandri dà una comunicazione rientrante nelle “varie ed eventuali”, comunicando che, nella recente seduta della Commissione Politiche Agricole delle Regioni , si è deciso per far fronte all’emergenza sorta in seguito agli eventi sismici avvenuti in Emilia Romagna di fare una piccola rimodulazione su tutti i PSR regionali in modo da contribuire a sostegno del PSR della stessa regione. Non essendoci la richiesta di nessun ulteriore intervento il dr Aleandri dichiara la conclusione della riunione del Comitato di sorveglianza in argomento. Del che è verbale. 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