1ª settimana: 2ª settimana: 3ª settimana: 4ª settimana: Proposte per l’Avvento Comunità Parrocchiale SS. Pietro e Paolo Bronzola «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». (Luca 2,12) «Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». (Lc 2,12), annunciano gli angeli ai pastori. E anche noi, entrando nel periodo di Avvento, sentiamo il bisogno di chiedere agli angeli di manifestarci i segni che ci indicano la nascita di Gesù nel nostro modo. Infatti, oggi, più che segni dell’arrivo di Gesù vediamo le luci abbaglianti delle vetrine, i negozi aperti che ci lusingano con mille oggetti, i pranzi e cenoni che ci costringono alle successive diete. Ma forse, avvicinandoci al Natale, non abbiamo bisogno di chiedere altri segni agli angeli. Piuttosto dobbiamo solamente riscoprire i segni “classici”che ci hanno accompagnato per anni a riconoscere l’arrivo di Gesù, e rifare memoria del loro significato “cristiano”. i di Natale (1ª settiComprendiamo, quindi, che le luc e specchietti per le mana di Avvento), ora usate com sono il segno che ci allodole nelle vetrine dei negozi, luce vera, quella che ricorda che stiamo attendendo “la prio in questo senillumina ogni uomo” (Gv 1,9). E pro “quando il Signore so ci sollecitano a vegliare, perché , non ci trovi adritornerà, giungendo all’improvviso dormentati” (Mc 13,33). In quest’ottica prendono senso regali (3ª settim anche i ana di Avvento ) che ci preoccup di fare a parent iamo i ed amici. Vog liono ricordarci Signore viene pe che il r donarsi a noi, per donarci la sa za, “per far germ lvezogliare la giustiz ia e la lode dava tutte le genti” (I nti a s 61,11). E anch e noi ci scambiam regali proprio pe oi rché vogliamo do nare agli altri, prattutto ai più sopoveri e bisogn osi, non solo qu oggetto, ma il no alche stro amore, la no stra benevolenza, nostra stessa vita la . Per questo m mo il prese otivo, avvicinandoci al Natale, p pre con la pre io (2ª settimana di Avvento) n pariaoccupazion on tanto e d’arte, ma con il desid di fare sfoggio di u erio di cos stre case il truire anch n’opera luo e nell maniera più go per poter pregare Dio ogni g e nointensa, e iorno in così “prep gnore” (Mc ara 1,3 nostre famig ), ovvero preparare re la via del Siil lie per acco gliere veram nostro cuore e le ente Gesù. e ci prepariamo Ed infine, nel Natal di Avvento), anzo (4ª settimana anche al grande pr cile condividere una tavola è più fa ad o rn to at hé rc è. La tavola pe attutto quello che si pr so e ha si e ch lo abbuffate, quel , non il luogo delle di in qu a, nt ve di ale , in cui di Nat ivisione e della festa nd co lla de to en om piena di ma il m gelo: “Rallègrati, an ll’ de o ci un nn nelle risuona l’a (Lc 1,28), Dio entra ” te n co è e or gn grazia, il Si nostre vite. nostre case e nelle E allora se ritorniamo a ridare il giusto significato ai segni che già ci accompagnano al Natale, non resteremo confusi e potremo anche noi rincontrare Gesù nel Natale. Per vivere l’Avvento e il Natale: Non solo i segni esteriori possono accompagnarci al santo Natale, ma anche i segni sacramentali ci aiutano a prepararci ad accogliere Gesù nella nostra vita. Per accogliere Gesù dobbiamo vegliare e prepararci. Il sacramento della Confessione ci aiuta a purificare il nostro cuore per fare spazio a Gesù. Ogni sabato dalle 15.30 alle 18.00 don Paolo è disponibile in chiesa, come pure proporremo in prossimità del Natale alcune Celebrazioni Penitenziali per i ragazzi, i giovani e gli adulti. Altro sacramento forte che ci aiuta a fare comunione con Gesù è l’Eucaristia. Nella S. Messa, ogni domenica alle ore 9.30 e 11.00, oppure al sabato sera alle ore 18.30, vivremo questo appuntamento che ci permette di condividere la nostra vita con Gesù e di rafforzare il nostro rapporto e la nostra familiarità con il Padre. Nella vita quotidiana, l’ascolto della Parola ci permette di lasciarci guidare maggiormente da Gesù per poter fare ogni giorno la sua volontà. Per la preghiera personale è disponibile l’opuscolo “Dall’Alba al tramonto”, che approfondisce le letture della Liturgia del giorno. La vera accoglienza di Gesù avviene nella condivisione di questo grande dono. Ecco che in Avvento siamo invitati a condividere i nostri soldi con i progetti della Caritas diocesana. Raccoglieremo queste offerte alle S. Messe del 6 gennaio, giorno dell’Epifania del Signore.