Il FORO era la piazza principale
della città romana. Non solo Roma,
ma ogni città di stampo romano
aveva il suo foro, il vero centro
nevralgico della città. Centri grandi
come Roma avevano più di una
piazza, e alcune erano molto grosse.
Il foro era un grande spiazzo
pavimentato di forma rettangolare,
sul quale si affacciavano numerosi
edifici: templi, basiliche, colonnati
e portici. Proviamo a immaginare di
essere dei cittadini romani e, intorno a mezzogiorno, l’orario in cui i Romani quotidianamente si ritrovavano in piazza.
Avremmo incontrato gente di tutti i tipi, le etnie e le classi sociali: senatori, patrizi,
matrone, plebei, schiavi, liberti… ognuno aveva il suo motivo per recarsi al foro! Infatti
qui si svolgevano numerose attività di tutti i tipi. Era possibile scambiarsi oggetti e
concludere affari, visitare i templi delle divinità, fare sentire la propria voce
improvvisando comizi, assumere un avvocato, ma quello che i Romani amavano
soprattutto fare era incontrare i propri amici, parlare, discutere.
Ci si poteva comodamente sedere all’interno di un termopolium, uno delle tante “tavole
calde” dell’epoca, che si trovavano appena fuori dal foro, e consumare un pasto frugale.
Per i Romani, infatti, il pasto di metà giornata non era importante come lo è per noi, e
lo si consumava in fretta, spesso in piedi, quasi sempre fuori casa.
Il foro era anche la passerella sulla
quale si esibivano gli imperatori o i
grandi condottieri dopo i loro
grandi successi. Le parate trionfali
attraversavano la piazza tra squilli
di trombe e acclamazioni di festa.
Tutto era ricoperto di marmi che
risplendevano alla luce del sole,
dando all’intera piazza un aspetto
solenne, maestoso e imponente.
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Il foro romano