N. 2 - Febbraio 2014 Esce otto volte l’anno www.acs-italia.org © L’Osservatore Romano «Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave, perché si tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli». La partenza per il paese della fedeltà: Papa Francesco con una coppia di giovani sposi. mantenere fedelmente la parola data, poter fare affidamento su qualcuno e riporre in lui fiducia: sono queste le basi su cui si fonda un felice rapporto tra le persone. Pertanto, l’abuso della fiducia, la menzogna e l’infedeltà fino al tradimento, sono le origini delle ferite più profonde nell’animo umano. L’amore esige l’accettazione incondizionata dell’altro e implica un impegno vincolante e definitivo. L’amore può crescere solo nell’abbandono fedele e costante di se stesso. Questa forza di amare trae nutrimento dalle radici della fede nel Dio fedele e nel suo amore che si perdona sempre. Tutta la Sacra Scrittura ci parla della fedeltà di Dio che, nonostante l’infedeltà del suo popolo, mantiene la sua Alleanza con l’incrollabile fedeltà, donando instancabilmente all’uomo segni del suo amore misericordioso. Per chi rimane unito a Dio, una promessa, un parola di fedeltà data o un voto, non resteranno parole vane. - Papa Francesco Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium che va ben oltre dell’orizzonte dei semplici sentimenti. È la loro fedeltà che precede quella dei sacerdoti e dei religiosi. Quando mamma Sarto dopo l’ordinazione vescovile del suo figlio Giuseppe, futuro Papa San Pio X, baciò con rispetto l’anello del figlio, all’improvviso venne presa dal pensiero e gli mostrò la propria povera fede nuziale dell’amore fedele che lo univa alla sua moglie, la Regina Fabiola: «Gesù , ti ringrazio per avere acceso in me un amore così grande per mia moglie. Ti ringrazio per avermi donato una moglie che – dopo di te – ama me più di ogni altra cosa. Riempi Fabiola della Tua santità e donale un’opinione più positiva di se stessa. Fa’ che senta la mia fiducia e la mia ammirazione per lei. Insegnami La forza di amare trae nutrimento dalla fede nel Dio a rispettare la sua personalità con tutte le sue contraddizioni. fedele e nel suo amore Rafforza in me il mio amore per che si perdona sempre. lei che viene da te». d’argento lograta dal lavoro: «Sì, Peppo, se io per primo non avessi portato questo mio anello nuziale, tu adesso non porteresti il tuo anello di vescovo». Nella mutabilità del mondo che non accetta più nessuna verità definitiva, è sempre più difficile pronunciare un Sì immutabile. Quanto mai urgentemente abbiamo perciò bisogno della verità e fedeltà misericordiosa di Dio come sigillo indefettibile, come faro incrollabile, così da poter resistere nella tempesta della corruzione e della rovina. Vi ringraziamo di cuore, cari benefattori, per la vostra fedeltà a Dio, alla Chiesa e la fedeltà l’uno all’altro, nel bene e nel male. Anche la vostra fedeltà dà a tanti fratelli in tutto il mondo il coraggio di rimanere fedeli nonostante la sofferenza e tenere fede alla Parola di Dio. La fedeltà di Dio trova la propria espres- Il Re del Belgio, Baldovino, nel suo diario sione più naturale nell’unione dei coniugi ha lasciato una testimonianza commovente P. Martin M. Barta Assistente Ecclesiastico Vi benedico, vostro 1 a della f e l a r o Past miglia Spesso la Chiesa deve partire da zero Foto: ACN/Magdalena Wolnik Lo Zimbabwe è tra i Paesi con il maggior numero di malati di AIDS. Oltre un milione di bambini sono “orfani da AIDS”. Sono tra i più vulnerabili e indifesi. Le suore missionarie francescane per l’Africa li portano da “Youth Alive” [Gioventù viva] per prendersene cura. Obert è stato uno di loro. Fino a poco tempo fa era un ragazzo di strada. Dopo la morte dei genitori era stato preso in casa da uno zio, le cui tre mogli, però, non lo sopportavano, tanto che lo spedivano a lavorare nei campi. Per lui la scuola rimaneva un miraggio. «Ndaishandiswa se dhongi» [«Mi sfruttavano come un animale da soma»], raccontava Obert. Così, se ne andò senza rimpianti. La strada, al confronto, gli dava una speranza. Allora aveva 16 anni e molti di quelli successivi furono anni di accattonaggio e furti, aggravati dal consumo di alcool e marihuana. Un giorno incontrò le suore e aderì ai programmi dell’Organizzazione Youth Alive nello Zimbabwe. «La mia vita è cambiata», racconta. Non si vedeva più come «un essere inutile, nato per soffrire». Oggi fa il venditore, ha uno stipendio e si paga la stanza che è la sua casa. Come lui molti ragazzi e giovani tra i sette e i 35 anni frequentano i corsi di Youth Alive che si tengono Con l’amore di una mamma: le Figlie della B.V. Regina del Rosario a Larantuka (Indonesia) organizzano l’ospitalità dei bambini braccianti nei campi di tagliaboschi nel Borneo e si prendono anche cura dei ragazzi di strada a Jakarta. Le sosteniamo con 8.100 euro. nella diocesi di Mutare. Il vescovo ausiliare, Patrick Mutume, che presiede l’Organizzazione, vede nell’educazione sessuale e nella formazione un mezzo efficace non solo per combattere l’AIDS, ma anche per prevenire abusi, prostituzione, tratta di esseri umani e maternità precoci delle ragazze più giovani. Per attuare questi Programmi di preparazione alla vita, abbiamo promesso 15.000 euro. La conoscenza del matrimonio e della famiglia cristiani, come dimostrano le risposte al questionario voluto da Papa Francesco e diffuso a livello mondiale, è quasi ovunque rudimentale. Manca quasi del tutto presso i giovani delle ex-Repubbliche sovietiche. Questi Paesi sono moralmente devastati, l’aborto è per molti un’ovvietà. Si deve iniziare da zero. In Georgia i laici ci provano con l’aiuto delle suore, tenendo corsi per i ragazzi sui temi della tutela della vita e dell’amore nel matrimonio. Sono argomenti che riguardano il modo di confrontarsi con le emozioni, la diversità della psiche negli uomini e nelle donne, il rispetto reciproco e la responsabilità: toccano l’antropologia e la teologia del corpo. Affinché possano disporre dei materiali, mettiamo a disposizione 4.500 euro. In Slovacchia ci sono anche gli aiuti L’amore deve essere insegnato: una pratici: nel Centro per la Famiglia di Presov catechista a Kutaisi, in Georgia. coppie di coniugi si preparano per diventare 2 Fin da piccoli, educare all’amore: Messa per famiglie a Presov. a loro volta formatrici di altre coppie, tengono corsi per novelli sposi e offrono assistenza spirituale ai divorziati. Ma le vecchie finestre del Centro fanno passare gli spifferi, specialmente in inverno. Abbiamo promesso 3.000 euro per la ristrutturazione. Un Centro così che serve per scaldare i cuori, non è compatibile con la fredda aria invernale… «La famiglia è la via della Chiesa», affermava il Beato Giovanni Paolo II. Lo testimoniano i progetti portati avanti nello Zimbabwe, in Georgia e in molti altri Paesi: l’amore percorre molte strade e, a volte, la Chiesa deve sostituirsi alla famiglia mancante, a questa Chiesa domestica. È questa la nostra sfida. Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre. • r iz z a z o t o M io n e Contro il vento, le onde e le lunghe strade Automobili, pulmini, motociclette o barche a motore, sono mezzi di trasporto per il Vangelo. Senza, missione e missionari non andrebbero avanti e qualche regione del mondo rimarrebbe al buio. Il lago Mai-Ndombe nella parte ovest della Repubblica Democratica del Congo è bellissimo, ma pieno di insidie. Vortici, vento e onde uccidono ogni anno dozzine di persone; nel 2009 i morti arrivarono a essere oltre 200. Attraversarlo rimane però l’unica possibilità per visitare le parrocchie. E allora il vescovo Philippe Nkiere Keana esce in barca e, seguendo alla lettera la Parola di Cristo «Duc in altum», porta la Buona Novella alla gente della sua diocesi di Inongo che è più vasta del Portogallo. Ogni anno, con la sua piccola imbarcazione percorre oltre 5.000 chilometri, considerato che l’80% delle vie di comunicazione della regione sono vie d’acqua. Una volta, la barca di uno dei suoi predecessori si ribaltò e il vescovo fu messo in salvo grazie ad alcuni pescatori e alle loro canoe. Padre Laurent ci scrive che «i prezzi del carburante sono saliti alle stelle». Quando arriva il vescovo per molti è come una visita profetica. Sono tutt’orecchi. Per le visite pastorali, una piccola barca a motore, che consumi meno carburante, sarebbe proprio una benedizione. Abbiamo promesso 29.900 euro. Le due suore delle Ancelle dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria sono importanti per Indura, in Bielorussia. Ogni giorno raggiungono tre villaggi per prendersi cura della catechesi di bambini e ragazzi e della chiesa. È un impegno Lo attendono lungo la riva: arriva il vescovo Philippe Nkiere. enorme per appena due suore. Le altre che avrebbero potuto aiutarle, non hanno ottenuto il Visto d’entrata nel Paese. Così, in situazioni come questa, la macchina diventa indispensabile. Quella che hanno è vecchia ed è sul punto di fermarsi definitivamente. Ne serve una nuova che garantisca di poter svolgere il lavoro pastorale e sociale nei diversi luoghi, anche se distanti l’uno dall’altro. Vogliamo aiutarle a comLe Suore Ancelle dell’Immacolata Concezione si prendono cura di anziani, bambini, prarne una (6.000 euro), sicuri di interpremalati: specie in inverno, senza un’auto non riescono a far fronte a tutto. tare anche il vostro pensiero. • La pace inizia in famiglia «Sentite questo consiglio: non finire sposi che, a loro volta, ne introdurranno la giornata senza fare la pace. La altre nello spirito d’amore del matrimonio pace si rifà ogni giorno in famiglia!». cristiano. Per fare questo, sono necessari corsi preparatori, incontri e interi fine setA Espinal (Colombia) hanno preso sul timana di vita in comune. Finora la formaserio questo consiglio di Papa Francesco. zione ha riguardato 15 coppie, ma molte Ma la riconciliazione nella famiglia, la co- altre sono interessate. «Dalla famiglia municazione tra coniugi, la fedeltà e il ri- nasce la pace della famiglia umana», scrispetto, hanno bisogno di essere imparati e veva il Beato Giovanni Paolo II in occail miglior insegnamento – come sempre nei sione dell’Anno della Famiglia del 1994. rapporti umani – è l’esempio di vita vissuta La pace inizia dal matrimonio. Abbiamo e lo scambio di esperienze. Per questo, il promesso al vescovo di Espinal 15.000 vescovo Pablo Salas Anteliz ha predisposto euro per il materiale didattico, le spese di un programma di formazione per coppie di viaggio e di soggiorno durante i fine setti- Benedizione per gli sposi-accompagnatori: il vescovo Pablo con i suoi collaboratori. mana. Un piccolo investimento per mantenere la pace nelle famiglie. Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre. • 3 È stata una festa piena di allegria. I fedeli della parrocchia di San Carlo Lwanga a Mpepai, in Tanzania, erano assiepati all’entrata al villaggio in attesa della macchina. Quando è arrivata, l’hanno scortata fino alla chiesa, cantando e ballando. «È stata una giornata di gioia e di felicità», ci scrive il parroco Pichai Pillai. Lui stesso è rimasto sorpreso per l’accoglienza festosa che ha mostrato quanto la gente aspettasse il dono di una macchina. «Tanta gioia e felicità sono opera vostra, avete contribuito a far nascere un grande sorriso sui volti dei fedeli della parrocchia» scrive, aggiungendo che questo dono è «una grande benedizione, specialmente adesso, prima della stagione delle piogge» . Sofferenza, amore e gratitudine – Le vostre lettere Con gratitudine Festeggio oggi 89 anni, per me è un traguardo inaspettato ed esserci arrivato mi ha fatto pensare. Sono fortunato, perché sono ancora in buona salute, ho quattro stupendi figli, tutti sposati, sono nonno di nipoti e pronipoti! Ho avuto la benedizione di un’ottima moglie con la quale ho trascorso 50 anni felici. Vivo da solo e ho una buona pensione. Grato per tutto ciò che vi ho descritto, vi invio un assegno di £ 3.000. Mi riprometto di farvi un lascito importante che sostenga il vostro magnifico lavoro. - Un benefattore dalla Gran Bretagna Un regalo di Natale Ecco un assegno, frutto dei miei risparmi. Non è altro che un goccio d’acqua nell’oceano dei bisogni dei nostri fratelli che sono perseguitati a causa della loro fedeltà in Cristo. Questo mio dono è un regalo di Natale per i bambini di famiglie cristiane rimaste in Medio Oriente. Ho 75 anni e proveniendo da una famiglia molto povera ho conosciuto la guerra e quello che porta con sé. Se per Natale avessi ricevuto un giocattolo semplice sarei stata così felice! Che Dio e la Santa Famiglia vi benedicano, perché siete voi il cuore che porta il nostro amore e la nostra preghiera ai fratelli lontani e perseguitati. - Una benefattrice dalla Francia Amore costante Sono tante le persone sofferenti che aiutate. ACS è diventata qualcosa di grandioso, Dio ha sicuramente benedetto padre Werenfried per il suo grande amore e la sua carità verso i poveri, gli affamati, i sofferenti. Vi includo nelle mie preghiere quotidiane, affinché il Signore possa donarvi sempre il suo amore. - Un benefattore dagli USA - Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) - Sede Nazionale: Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma Tel. 06.6989.3911 - mail: [email protected] - Bressanone: Via Hartwig 9 - 39042 Bressanone Milano: Corso Monforte 1 - 20122 MI - Tel. 02.7602.8469 - Siracusa: Via Pompeo Picherali 1 Piazza Duomo 5 (Recapito postale) - 96100 SR - Tel. 0931.412.277 Offerte: CCP N. 932004 - Bonifico bancario - Banca Prossima - IBAN: IT 67 L 033 5901 6001 0000 0077 352 - Swift Code/BIC: BCITITMX - Codice Fiscale 80241110586 I suoi dati personali sono utilizzati al fine di promuovere le iniziative di Aiuto alla Chiesa che Soffre. Ai sensi del D.L. 196/2003, lei potrà esercitare i relativi diritti, rivolgendosi ad «Aiuto alla Chiesa che Soffre» - Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma. 4 Johannes Heereman, Presidente esecutivo Nel suo Decalogo della quotidianità il Beato Giovanni XXIII propone come Regola N. 6: «Solo per oggi compirò una buona azione e non lo dirò a nessuno». Alla scuola della modestia e della bontà, il Beato Giovanni XXIII – di cui il 27 aprile prossimo verrà celebrata la canonizzazione – era un maestro. Era questo che lo rendeva così popolare tanto da farlo diventare per tutti «il Papa buono», concreto e apostolico. Quindi, non c’è da meravigliarsi se padre Werenfried abbia preso immediatamente a cuore la sua preghiera di estendere la sfera d’azione di Aiuto alla Chiesa che Soffre anche all’America Latina, cominciando dal Brasile. Il pontificato del «Papa buono» è stato breve, ma storicamente determinante. Strettamente legato a Giovanni XXIII è l’inizio del Concilio Vaticano II così come l’Enciclica Pacem in terris, la prima che si rivolge non solo ai cattolici, ma a «tutti gli uomini di buona volontà». La pace in terra è la missione della Chiesa e noi abbiamo la possibilità di sostenerla. Voi, cari benefattori, lo fate con una generosità disarmante. Noi ne parliamo anche in questo numero dell’Eco… Un grazie di cuore, vostro L’Eco dell’Amore N. 2 - Febbraio 2014 Direttore responsabile: Mons. Sante Babolin - Redazione: Jürgen Liminski - Editore: Aiuto alla Chiesa che Soffre - Piazza San Calisto 16 - 00153 Roma - Con approvazione ecclesiastica - Registrazione del Tribunale di Roma N. 481 del 24 novembre 2003 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/MI/2013 Fami n Afr i a i l g ic a In tutti gli angoli del continente La Federazione Africana di Azione Familiare (FAAF), fondata su impulso del Beato Giovanni Paolo II, in 12 anni ha aiutato oltre un milione di persone a vivere al meglio l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia. Del sostegno che riceve da ACS ci parla Christine du Coudray, responsabile della Sezione Africa, presente fin da quando questo Progetto fu avviato. Perché ACS sostiene questa Federazione? Perché essa è una necessità per la Chiesa e per la gente. Nel primo Sinodo per l’Africa tenutosi nel 1994 il Papa esortò l’Assemblea Generale a prestare attenzione ai pericoli provenienti dai Congressi internazionali ispirati da ideologie come il femminismo estremo e dalla teoria dei generi che minacciano di distruggere la famiglia naturale formata da padre, madre e figli. Erano parole profetiche e, dopo averle ascoltate, varie piccole associazioni di tutela della vita e della famiglia si sono unite, costituendo – insieme al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia di Cotonou, nel Benin – proprio la FAAF. Non avevano mezzi, potevano contare solo sull’aiuto di ACS. Come Davide contro Golia, la FAAF ha combattuto per anni le tendenze proaborto e contrarie alla famiglia sponsorizzate dall’ONU e da altre importanti Organizzazioni Internazionali. Da allora, Davide si è un po’ rafforzato? Sì. Grazie all’aiuto dei nostri benefattori, la FAAF opera oggi in 22 Paesi con le 34 Organizzazioni che ne fanno parte; inoltre, 141 Aiuti solo grazie a voi: Christine du Coudray incontra esperti della FAAF. 5 Come sul seno di Abramo: giovani madri di famiglia durante un Corso FAAF. gruppi di esperti e gruppi diocesani hanno istruito, soltanto lo scorso anno, decine di migliaia di persone sui valori della famiglia. Lo stesso hanno fatto con 21.000 coppie di sposi sul tema della pianificazione naturale della famiglia. Ma questi sono solo numeri. Il vero successo è che grazie alla FAAF, milioni di persone hanno avuto modo di conoscere e vivere la felicità che deriva da un atteggiamento rispettoso verso la vita e la sessualità. Sono in primo luogo decine di migliaia di giovani coppie che – pur vivendo sotto il potente influsso di una società consumistica priva di rispetto per l’essere umano – imparano che fedeltà, rispetto reciproco e vero amore, possono essere vissuti concretamente e rendere davvero felici. Ciò vale anche per gli adolescenti ed è questa la migliore prevenzione contro l’AIDS. 4,7 milioni di euro alle sue innumerevoli iniziative. Questo denaro non è molto – non sono nemmeno 5 euro a persona – ma aiuta chi riceve questa formazione a essere felice, vivendo anche l’amore così come piace a Dio. Certo, auspichiamo che altre organizzazioni diano una mano... C’è bisogno di molto materiale didattico, opuscoli, manuali, video e di sostenere gli spostamenti degli esperti che tengono incontri nei vari Paesi. La richiesta è grande, la crescita della FAAF è enorme e la Chiesa in Africa, anche se fedele, è povera. Come andrà avanti? Ho molta fiducia nel Sinodo per la Famiglia che si svolgerà nel prossimo ottobre a Roma e che porrà un forte accento sulla Teologia del corpo di Giovanni Paolo II. Per la FAAF sarà un nuovo impulso forte. Chi sostiene finanziariamente la FAAF? L’attuale Presidente delle Conferenze epiFinora, soltanto ACS che ha contribuito con scopali dell’Africa meridionale, l’arcivescovo Gabriel Mbilingi dell’Angola e il Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, il cardinale Robert Sarah, vedono in lei un elemento fondante del futuro dell’Africa. Con questa infrastruttura sovradiocesana sarà possibile portare virtù umane come solidarietà, fedeltà, rispetto e prontezza nell’aiutare, in tutti gli angoli del continente. Sarà un elemento fondante dell’amore. Spero poi che i nostri benefattori non la abbandonino e continuino a Precursore e co-fondatore: l’arcivescovo donare generosamente per incrementare ulpolacco Henryk Hoser. teriormente questa opera di carità. Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre. • a peranz S a l l e as d Fazend Dove arriva l’amore entra in politica. Oggi è il Responsabile per le Campagna antidroga in uno Stato federale del Brasile. Ritorno alla vita: frei Hans e due ragazze guarite. C’è ancora la vita di Washington da raccontare: proviene dall’ambiente dei tossicodipendenti di una Favela di Rio e arriva nelle Fazendas, pieno anche di debiti. Dopo un anno chiede al co-fondatore delle Fazendas, Nelson Giovanelli R. dos Santos, dove deve andare. Nelson gli risponde: «A casa». «Ma tu sai da dove provengo?». La risposta fu «sì, ma qui hai scoperto una nuova vita. «Dove non trovi amore, portalo tu l’amore, allora lì troverai l’amore». La frase di san Giovanni della Croce è stata scelta come motto per il XXX anniversario delle Fazendas della Speranza (aziende agricole della speranza). Nel frattempo, esse sono diventate un Movimento. Decine di migliaia di ragazzi sono usciti guariti, persone con gravi problemi psicologici e tossicodipendenti, sono tornati a una vita normale grazie alla preghiera e al lavoro portando nel mondo un messaggio d’amore. Ecco tre storie di vita vissuta. Luciano era un caso particolarmente difficile. Vent’anni fa commerciava droga e armi, rubava macchine e gioielli. Di fatto, era diventato il capo di una gang. Aveva carisma. Nelle Fazendas della Speranza incontrò un nuovo modo di essere. Dopo un anno se ne andò e nessuno seppe più niente di lui. Un giorno il padre francescano frei Hans, uno dei fondatori delle Fazendas, trovò sul conto un’offerta corrispondente a 10.000 euro. Quando arrivano offerte cospicue, frei Hans telefona personalmente per ringraziare. Al telefono risponde Luciano. È bello sentirsi. Luciano decide così di andare a trovarlo e arriva da Rio de Janeiro con il suo aereo privato. Parla con frei Hans per quasi tutta la notte, raccontandogli come – una volta lasciata la Fazenda – avesse studiato, aperto una clinica oculistica giunta poi a livelli di avanguardia nei metodi di cura applicati. Ha donato la vista a innumerevoli persone, non solo quella fisica, ma anche quella spirituale, «così come lo hanno fatto in me le Fazendas». Uno dei prossimi viaggi lo condurrà in Africa, precisamente in Mozambico, dove ci sono solo due medici oculisti in grado di fare le operazioni in cui lui è specializzato. In poche settimane vorrebbe riuscire a operare 2.000 pazienti. La storia di Ricardo parla invece di un ragazzo adottato da piccolo che, davanti alla sua prima difficoltà, sentì la nonna esclamare «non ha preso da noi!». La reazione fu la fuga e il vivere in strada. Anche lui entrò in una gang, diventando un criminale. Fu l’unico che sopravvisse a una sparatoria, rimanendo soltanto ferito. Il Tribunale Sociale decise di offrirgli una possibilità di recupero e lo affidò a una FaEsplosione di gioia: per l’anniversario zenda. Ha 14 anni, lì frequenta la scuola sono giunti 3.000 ragazzi da tutto il mondo. studia e prende il diploma di maturità, Creare un rosario e pregare, è uno dei prodotti delle Fazendas. È il momento di portarla lì». Ora Washington ha aperto un chiosco dove si guadagna onestamente da vivere, ha saldato i debiti contratti per l’acquisto della droga, ha indirizzato oltre 50 tossicodipendenti nelle Fazendas donando loro l’opportunità di una nuova vita. Sono reietti ed emarginati, personaggi che vivono ai margini della società, vittime divenute colpevoli: le Fazendas li accolgono tutti. Molti provengono da famiglie distrutte, padre alcolizzato o ignoto, madre disperata o prostituta. Vengono dai gelidi deserti della società, vivevano nelle stazioni ferroviarie, sotto i ponti o nel sistema di canalizzazione. Vengono da luoghi dove non esistono né amore né speranza. Nelle Fazendas ritrovano la loro dignità e alcuni anche la vocazione. Anche grazie al vostro aiuto, scoprono l’amore di Dio per tutti i suoi figli. E lo trasmettono agli altri. Le offerte ricevute saranno destinate ai progetti presentati o a progetti analoghi, sostenendo anche l’opera pastorale di Aiuto alla Chiesa che Soffre. • 6