Gruppo informale La Gualchiera
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Via del Carbonizzo 9
Montemurlo(PO)
Tel. 0574683977
[email protected]
Copia di bozza di progetto presentata al Comune di Montemurlo per lettera di sostegno
compilata e presentata dal referente del gruppo Lorenzo Torracchi.
Memorie del futuro
Ricerca di un Dispositivo per un’identità urbana #1
OBBIETTIVI PROGETTO
-Riqualificazione dell’ambiente sociale/urbano montemurlese attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza
-Realizzazione di video interviste agli abitanti del comune di Montemurlo, puntando l’attenzione ad avere un campione
demografico il più ampio possibile, sia genealogico che di genere
-Stimolare le pratiche di cittadinanza attiva attraverso la realizzazione di un evento pubblico durante il quale verranno
condivisi tra cittadini e autorità i contenuti raccolti durante le interviste.
-Riscrivere una parte della storia degli ultimi 30 anni di vita di Montemurlo attraverso le parole dei suoi abitanti, in
cerca della loro comune identità
-Mappatura popolazione
TITOLO DEL PROGETTO
Memorie del futuro
Ricerca di un Dispositivo per un’identità urbana #1
SOGGETTO PROPONENTE/TITOLARE
Gruppo informale
che in caso di accettazione del progetto si costituirà in APS La Gualchiera
Irene Biancalani
Laura Belli
Lorenzo Pratesi
Francesco Dendi
Lorenzo Torracchi
Silvia Bavetta
Beppe Polverino
EVENTUALI SOGGETTI PARTNER O ATS
Fondazione CDSE
Teatrificio Esse
Cineclub Saraceno
Compagnia Arra
Terzo Piano Teatro
Comune di Montemurlo
Gruppo fotografico Zoom Zoom
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DESCRIZIONE DELLA PROPOSTA DI PROGETTO
AREA DI INTERVENTO
C iniziative/attività volte a stimolare la creatività in tutte le sue forme e modalità espressive, con riferimento ai temi di
cui in premessa;
D iniziative/attività che favoriscano il decoro urbano e i valori ambientali.
IL QUADRO DI CONTESTO E LE STRATEGIE DI FONDO
Abbiamo deciso di intervenire sul tessuto sociale di base del Comune di Montemurlo per dare ai suoi abitanti uno
stimolo a costruire un vissuto condiviso e ad utilizzarlo come base per proiettarsi nel futuro, nella costruzione di una
nuova, consapevole Storia.
Di fatto il comune di Montemurlo ha “subito” negli ultimi 40 anni le conseguenze di un incremento demografico senza
eguali in Toscana, dovuto ad eccezionali ondate migratorie avvenute durante il boom economico/industriale deli anni
‘60 e ‘70 del secolo scorso, passando così dagli originari 2000 abitanti ai 12000 dei primi anni ‘80, per arrivare ai 17931
(ufficiali) certificati dal recente censimento.
Questo repentino incremento demografico ha generato una trasformazione radicale del tessuto sociale dovuta
probabilmente alla scarsa sensibilità di quegli anni verso le strategie di gestione dei flussi migratori.
Il risultato di questa mancanza è oggi, nonostante lo sforzo e le strategie messe in campo dalla attuale amministrazione
comunale, un tessuto sociale disgregato, privo di un sentimento di appartenenza ad un territorio e di una Storia
condivisa, con l’ovvia conseguenza di far apparire Montemurlo come un immenso “quartiere dormitorio”.
Lo sviluppo urbano selvaggio degli anni ‘70 poi ha “dimenticato” di creare un vero e proprio “centro urbano”, un corso,
un’area pedonale vera e propria, facendo si che, nonostante le numerose piazze ed iniziative proposte dalle diverse
amministrazioni, il punto di riferimento per una serata o una passeggiata in paese è sempre stato il centro storico di
Prato.
Per concludere, il popolo montemurlese, fatto soprattutto di lavoratori del polo industriale pratese, non si è mai sentito
parte in causa nell’amministrare il territorio in cui vive. Parole come cittadinanza attiva (e consapevole) sono lontane
dalla realtà sociale presente, e se vogliamo, per quel che riguarda le giovani generazioni, praticamente irraggiungibili.
Il futuro, in ultima battuta, qui come altrove è oscurato dalle grandi nubi che la crisi solleva sulla costruzione di un
progetto di vita concreto e sensato, in particolare appunto per le giovani generazioni.
Montemurlo però è e resta un paese, ed è in questo contesto che il progetto “memorie del futuro” trova la sua rilevanza
strategica. Infatti il progetto ha l’intento di stimolare nella cittadinanza montemurlese la ricerca di una propria identità
non tanto passata quanto proiettata nel futuro.
E’ proprio in questo bisogno dei cittadini di riconoscersi in una visione futura della propria comunità che si dispiegano
le iniziative che formano il progetto “memorie del futuro”
IDEA PROGETTUALE
La prima fase del progetto coinvolgerà attivamente i cittadini residenti nel Comune di Montemurlo, attraverso la
realizzazione di video-interviste riguardanti il loro vivere e sentire quotidiano e le loro aspettative per il futuro.
All’interno della prima fase è da prevedersi, col beneplacito delle strutture scolari, la creazione laboratoriale di alcune
“memory box”, scatole della memoria che i ragazzi riempiranno di loro oggetti, ricordi o manufatti, e che poi verranno
seppellite in luoghi sicuri e simbolici di Montemurlo, perché vengano riaperte solo tra una ventina d’anni. La seconda
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fase vedrà la restituzione delle suddette interviste attraverso la realizzazione di un grande happening urbano, con il
coinvolgimento della popolazione e delle altre
associazioni del territorio e con particolare attenzione alle realtà giovanili. Sempre nella seconda fase verranno
realizzati interventi di riqualificazione di zone degradate ed edifici abbandonati presenti nel tessuto urbano
avvalendosi della street art, nello specifico sottoforma di stencils raffiguranti i volti degli abitanti intervistati e
riportanti le loro frasi più evocative. Una sorta di monumenti e testimonianze dell’anima dei montemurlesi. Anche qui
grande risalto sarà dato al coinvolgimento dei giovani di Montemurlo.
Il materiale (video, foto ed interviste) raccolto durante le interviste svolte nella prima fase verrà inoltre organizzato in
una pubblicazione multimediale che, una volta svolto l’evento finale, resterà a disposizione della popolazione e della
amministrazione come testimonianza di un possibile auto-racconto in divenire della comunità montemurlese.
OBIETTIVI SPECIFICI
-Riqualificare il tessuto sociale montemurlese attraverso il coinvolgimento attivo della cittadinanza.
-Stimolare negli abitanti di Montemurlo la ricerca e la condivisione di una identità collettiva positiva che contenga una
idea di futuro.
-Coinvolgere i giovani di Montemurlo stimolando e implementando le loro specifiche inclinazioni e capacità.
-Realizzare una raccolta di video-interviste agli abitanti del comune di Montemurlo, facendo attenzione ad avere un
campione demografico il più ampio possibile, sia da un punto di vista genealogico che di genere.
-Condividere le pratiche di cittadinanza attiva attraverso la realizzazione di un evento pubblico, che faccia anche da
cassa di risonanza al progetto, durante il quale far vedere ai cittadini e alle autorità i contenuti raccolti durante le
interviste.
-Riscrivere una parte della storia degli ultimi 30 anni di vita di Montemurlo attraverso le parole dei suoi abitanti.
-Proiettare i risultati della ricerca/presa di coscienza, che il progetto impone, verso il domani, verso il futuro. Troppo
spesso in quest’epoca di “crisi” ci troviamo ad abbandonare progetti e anche proiezioni nel nostro domani.
-”Piantare i semi dei nostri vissuti” attraverso il riempimento ed il seppellimento di un certo numero di “scatole della
memoria” da dissotterrare solo tra vent’anni.
-Creare un documento e una testimonianza duraturi nel tempo sotto forma di pubblicazione multimediale che immortali
volti, voci e desideri degli abitanti montemurlesi di oggi.
-Segnare e riqualificare il tessuto urbano attraverso la realizzazione di grandi murales/stencil rappresentanti i volti (e le
parole) degli abitanti coinvolti nel progetto.
-Costruire un sito/blog/portale online che sia allo stesso tempo veicolo di comunicazione del progetto e occasione di
scambio, partecipazione e condivisione attiva per tutti gli abitanti di Montemurlo (e non solo!)
-Creare attraverso tutto ciò, col tempo, un’occasione di impiego per i tanti Giovani Montemurlesi operanti nel settore
Culturale.
AZIONI PROGETTUALI
-Costituzione dell’APS “La Gualchiera”.
-Realizzazione di un sito/blog internet del progetto (e dell’associazione), essenziale in fase di riprese e distribuzione di
materiale informativo essenziale per comunicare via via le evoluzioni del progetto.
-Apertura di pagine sui maggiori social network (facebook, twitter, youtube, flickr e vari ed eventuali) per la
condivisione virale dei progressi svolti.
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-Formazione di una troupe di ripresa audiovisiva composta da abitanti sul territorio, anche attraverso eventuali
laboratori.
-Organizzazione e realizzazione di sessioni di riprese per strada, alla ricerca dei luoghi più significativi al fine di avere
lo spettro demografico/territoriale più ampio possibile riguardo ai soggetti coinvolti (esempi: scuole, circoli, piazze, bar,
biblioteca, centro per l’impiego, fabbriche, area protetta e terreni agricoli, mercato, supermercati, negozi ecc.)
-Proporre agli intervistati di essere ritratti in foto: tali foto verranno poi utilizzate (con debita autorizzazione) per
realizzare degli stencil, riproducibili in varie misure, che diventeranno alle volte stickers, alle altre veri e propri
murales, realizzati preferibilmente con il coinvolgimento degli studenti dell’istituto d’Arte di Montemuro ed in ogni
caso assieme ad artisti locali. Ad ogni foto/volto/stencil verrà associata una frase, anche solo una parola significativa
estrapolata dalle interviste realizzate al soggetto in questione. Una frase che risulti emblematica, e che esprima il
sentimento di appartenenza al territorio di Montemurlo.
-I luoghi preferibili per la realizzazione di detti murales verranno stabiliti di volta in volta attraverso il consulto con
l’amministrazione comunale. Verranno scelti preferibilmente luoghi abbandonati o dismessi, grandi superfici vuote nel
centro urbano, cantieri abbandonati, edifici particolarmente degradati e spazi senza identità, preferibilmente in luoghi di
grande frequentazione e passaggio.
-A partire dalle prime sessioni di interviste, verranno realizzati dunque i primi stencil, inizialmente in piccola scala, a
misura ridotta. Tali stencil dovranno essere attaccati (quando stickers) o impressi un pò ovunque sul territorio
comunale, come una marea virale, riportando il sito internet di riferimento e la suddetta frase esemplificativa, in modo
da creare un grande interesse presso chiunque li veda ed aumentare così la visibilità e la portata del progetto presso la
stessa popolazione cui è destinato.
-Confezionare, a partire dalle interviste realizzate, una serie di estratti dai montaggi video da condividere via via sul
blog e sui social per aumentare ancora ulteriormente l’attenzione e l’interesse del target di riferimento.
-Organizzazione e realizzazione di laboratori nelle scuole del territorio al fine di creare più “memory box”. Scatole della
memoria, con dentro i ricordi, oggetti, manufatti e/o feticci dei ragazzi, che una volta riempite e sigillate, verranno
seppelliti in luoghi emblematici del territorio con il fine di essere “riesumate” solo 20 anni più tardi. Una sorta di
“investimento” sulla continuità del tempo e sul futuro del proprio vissuto (e di sé stessi). la realizzazione di tali scatole
verrà documentata e le interviste ai ragazzi diventeranno materiale per la restituzione video nell’evento finale.
-Realizzazione di un evento finale, grande happening urbano, in cui verranno coinvolte le associazioni giovanili del
territorio, in cui, all’interno di un format misto tra teatro contemporaneo, talk show e performance, verranno proiettati i
filmati delle interviste realizzate. Si creeranno quindi dei forti momenti di dialogo con la popolazione/pubblico, che
sarà chiamata direttamente in causa dai “presentatori” dell’evento, in modo da aprire una vera e propria discussione
propositiva a cui dovranno assistere e partecipare anche i rappresentanti istituzionali, che si faranno carico di accogliere
le richieste della popolazione. Ogni forma d’arte sarà rappresentata, dal teatro, al cinema, alla musica live, alle
performance urbane (come street dance, parkour, ecc.).
-Raccolta di tutti i materiali documentati, stesura della pubblicazione multimediale di cui sopra, e conferenza stampa
finale per valutazione del buon esito dell’iniziativa.
GRUPPO TARGET
Come già spiegato, il progetto si concentrerà sulla popolazione di Montemurlo, intercettata trasversalmente in modo da
coinvolgere a parità di genere, tutte le varie fasce generazionali, con precedenza a quelle più giovani e ai rappresentanti
delle varie comunità presenti sul territorio comunale.
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METODOLOGIA
-Da anni il programma di finanziamento di azioni culturali attraverso i fondi europei punta la sua attenzione su azioni
che coinvolgano profondamente gli abitanti del contesto sociale in cui si opera. Il nostro progetto, sensibile a tale
indirizzo, si concentra esattamente su questo punto. Possiamo citare a tal proposito un’esperienza concreta e tangibile in
Francia: quella del Théâtre de Chambre (www.theatredechambre.com), per cui da anni lavora come videomaker il
montemurlese Simone Cinelli, presidente del Cineclub Saraceno (associazione peraltro sostenitrice e parte della rete del
progetto). Le azioni del Théâtre de Chambre, finanziato dal Ministero della Cultura Francese, dalla DRAC Nord-Pas de
Calais (organismo di finanziamento culturale regionale) e dall’agglomerazione Maubeuge-Val de Sambre nonché dal
Comune di Aulnoye-Aymeries, grazie alla stesura drammaturgica ed alla volontà del suo direttore Christophe Piret,
sono mirate al coinvolgimento diretto degli abitanti delle zone urbane in cui ha realizzato i suoi eventi, a partire dal
comune di Aulnoye-Aymeries in cui la compagnia ha sede. I ritorni sociali di tali interventi, che tramite dei grandi
spettacoli-happening hanno portato in scena le vite di tanti abitanti e le loro parole, ed allo stesso tempo il teatro ad
essere ospitato nelle loro dimore, con svariati effetti positivi sulla vita a seguire degli stessi luoghi: formazione di
compagnie teatrali, di associazioni culturali, di gruppi di cittadinanza attiva, attenzione e maggior finanziamento di
certe attività da parte delle amministrazioni comunali o territoriali coinvolte. La compagnia, partita da poche decine di
persone ed amatori, conta oggi più di cento tra artisti, tecnici, volontari ed abitanti.
Segno evidente che in un comune come Montemurlo (estremamente vicino, come tutto il distretto industriale pratese,
alla situazione del Nord-Pas de Calais in cui la crisi della siderurgia ha aperto le porte ad una crisi sociale diffusa) c’è
bisogno di azioni che non si chiudano a porte sbarrate nei loro luoghi di concepimento e svolgimento, ma che anzi, si
dirigano esplicitamente verso la popolazione del territorio, che instaurino non solo un dialogo, ma anche una
collaborazione con queste. La Cultura, condivisa e proveniente dalla composizione culturale popolare, come una delle
possibili soluzioni alla crisi sociale-economica che viviamo oggigiorno.
-La street art come elemento di riqualificazione monumentale e comunicativo. A partire da Banksy che l’ha resa celebre
con i suoi stencils, la street art si è affermata a partire dagli anni ‘80 come una vera e propria arte. Si è in parte
allontanata dalla concezione comune che un tempo si era radicata e che la vedeva associata a vandalici graffiti. Oggi
possiamo parlare di una vera forma di comunicazione universalmente conosciuta ed apprezzata. Spesso sono le città, o
chi le vive, a chiamare grandi street artist per riqualificare dei vuoti urbani, per dare spessore a quartieri popolari, a
grandi elementi verticali vuoti, per dare un valore a edifici residenziali spesso costruiti senza alcun criterio estetico.
Quel che si propone qui è di realizzare degli stencils a partire dalle foto degli abitanti che riusciremo a coinvolgere nel
progetto. I loro volti in un BN graficizzato, come quelli di Bansky, che parleranno ai loro concittadini, e con loro agli
avventori anche casuali di Montemurlo. La regola sarà quella di utilizzare tali stencils, riprodotti nelle scale più
disparati, per lanciare un forte messaggio a tutta la popolazione: noi ci siamo. I Montemurlesi ci sono. Questa è
Montemurlo. Montemurlo c’è. Oltre al segno duraturo degli stencils murali, resterà uno dei canali principali con cui
lanciare la campagna di comunicazione virale.
-Le interviste. Saranno effettuate con la logica del giornalismo televisivo. Ci muoveremo agilmente con una piccola
troupe, nei diversi luoghi nevralgici del territorio, negli orari cuciali per intercettare i flussi di movimento della
popolazione nel suo territorio. Si investigherà alla base su quattro domande: com’era, com’è e come sarà Montemurlo.
-La diffusione del “work in progress” su sito, blog e principali social network, in fase di realizzazione dovrebbe col
tempo creare un interesse diffuso, non solo nella comunità, ma anche nel resto della provincia pratese e nei paesi
limitrofi del pistoiese, attirando sempre più persone a visitare Montemurlo dove via via verrà realizzato un esempio di
riqualificazione urbana e sociale senza precedenti.
-Naturalmente per la sua natura e struttura il progetto può essere realizzato su qualsiasi comunità sociale
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nella medesima forma e metodologia. La parte organizzativa sarà la più importante, e si baserà su una serie di incontri
preventivi prima con le amministrazioni, con le Associazioni e poi aperti al pubblico sotto forma di assemblea. Ogni
tipo di situazione urbana potrà essere analizzata ed affrontata: dalle simili a quella montemurlese a paesi microscopici
in via di abbandono, paesi con economie industriali in piena crisi economica e bisognosi di nuove idee per uscirne,
centri inglobati in aree metropolitane, borghi isolati o incentrati sul proprio trascorso storico che abbiano bisogno di
un’apertura verso il domani. Presentare il progetto ad ampio raggio, prevedendo con la realizzazione di questo primo
passo anche la formazione di gruppi di lavoro appartenenti al territorio che continuino a portare avanti le ricerche che
faremo assieme anche dopo la fine dell’evento finale è uno dei nostri scopi. Crediamo che il progetto non sia limitato
alla trasferibilità in altre realtà regionali. Potenzialmente potrà essere esportato a scala mondiale.
-Definire l’insieme di regole e di principi in base ai quali si svolge una attività. Descrivere gli elementi innovativi
rispetto al contesto di riferimento e l’eventuale recepimento di esperienze nazionali e internazionali, al fine di
introdurre sul territorio nuove tecniche o modalità di lavoro.
-Definire altresì le eventuali modalità/opportunità di trasferibilità del progetto in altre realtà regionali.
RISULTATI ATTESI
E’ evidente che il progetto avrà una ricaduta diretta sulla popolazione del Comune di Montemurlo poichè i cittadini
verrano coinvolti attivamente e quindi saranno i protagonisti in tutto e per tutto.
I cittadini verranno stimolati direttamente a ricostruire una loro storia ed identità, nonchè ad abbellire il proprio
paese.
Tramite la street-art verranno coinvolti con più facilità la fascia di popolazione giovanile.
Le Scatole dei Ricordi, seppellite in punti simbolici e strategici del territorio, saranno invece un investimento
sul proprio futuro, sulla volontà di esserci ancora un domani (esempio: tra 20 anni), per dissotterrare quel che
avevamo sotterrato da bambini e che ci aiuterà a rilegare il momento presente con il nostro passato nel grande libro
della nostra vita di individui, porterà sicuramente ad un momento di incontro e farà si che questo progetto, questa
esperienza non potrà essere dimenticato tanto facilmente.
Con la realizzazione dell’evento in piazza la cittadinanza avrà la possibilità di incontrarsi direttamente e usufruire di
un momento di svago e riflessione completamente gratuito.
La creazione di un archivio virtuale del materiale raccolto darà la possibilità a chiunque di consultare in qualsiasi
momento i risultati della nostra inchiesta.
Il fine ultimo di tutto ciò è arrivare a trasformare i rapporti sociali tra gli individui e le comunità del territorio
comunale montemurlese. Implementare il dialogo tra istituzioni e cittadini. Ravvivare la vita sociale di paese, e
l’interesse della popolazione rispetto alle iniziative culturali proposte dall’amministrazione e dalle varie associazioni.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
-Vi saranno due tipi di monitoraggio:
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Quello dello sviluppo del progetto da parte nostra sarà documentato regolarmente attraverso i post di
materiali online che il sistema di comunicazione prevalente virale impone.
Quello del recepimento del progetto da parte della popolazione deve avvenire attraverso una serie di riunioni operative
aperte alle quali sarà invitata anche la popolazione. Non solo ad assistere, ma anche a partecipare.
Tali riunioni saranno aperte anche alla stampa locale, che sarà puntualmente invitata, al fine di rendere visibile e
trasparente il funzionamento del dispositivo che staremo costruendo.
-La valutazione del buon esito del progetto verrà fatta più volte durante l’anno. Abbiamo pensato a 4 assemblee di
valutazione, a cui saranno invitati principalmente gli amministratori del territorio.
1 PREVENTIVA: gennaio/febbraio 2014
2 DOPO I LABORATORI E PRIMA DEGLI STENCILS: entro maggio 2014
3 PRIMA E DOPO L’HAPPENING URBANO: settembre/ottobre 2014
4 DOPO LA PRESENTAZIONE DELLA PUBBLICAZIONE MULTIMEDIALE: fine dicembre 2014
I criteri di valutazione saranno i seguenti:
-Numero di attività svolte.
-Numero di abitanti coinvolti (e specchietto demografico per eventualmente aggiustare il tiro sul target di riferimento).
-RIspetto dei tempi di realizzazione
-Produzione del materiale realizzato del work in progress.
TEMPI DI REALIZZAZIONE
1 parte (apertura sito, interviste, laboratori, assemblee, stencils e memory box) entro settembre 2014
1b Evento finale della prima parte: entro fine settembre 2014
2 parte: stesura e diffusione della pubblicazione multimediale, 25/12/2014
PIANO DI COMUNICAZIONE
-Il piano di comunicazione punta principalmente verso i mezzi della diffusione virale dei contenuti. Come già spiegato,
si provvederà ad una comunicazione progressiva ed il più possibile immediata del “work in progress” che sarà diffuso
capillarmente online, alla stampa ed eventualmente a tv locali. Tutti i contenuti verranno in primis pubblicati sotto
forma di news, dal sito del progetto.
-Invieremo materiali e comunicazioni anche ai principali canali mediatici legati all’arte, alla street art, all’antropologia, e
cercheremo contatti con le università.
-Realizzazione progressiva di merchandising (stickers, magliette, stampe, dvd) con cui autofinanziare il
progetto attraverso i sistemi delle “produzioni dal basso” (vedi punto “found raising e crowd-funding” e attraverso
vendita diretta durante altre iniziative dell’Amm. Comunale nel corso dell’anno.
-Usufruiremo dei canali di comunicazione Comunali per essere presenti con le nostre iniziative sugli opuscoli
informativi cartacei del Comune di Montemurlo. Le attività del progetto verranno inoltre diffuse tramite newsletter da
tutte le associazioni sostenitrici del progetto stesso.
-In seguito alle assemblee di valutazione verranno convocate delle conferenze stampa “in itinere” del progetto al fine di
comunicare ogni singolo progresso e il progresso generale pubblicamente.
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BUDGET PREVISIONALE
PIANO DI FATTIBILITA’ FINANZIARIA (facoltativo)
Definire come si intende monitorare e valutare l’efficacia del progetto, specificando i principali indicatori per la
misurazione del raggiungimento degli obiettivi
Definire il cronogramma delle azioni sopra indicate
Definire modalità e strumenti finalizzati alla comunicazione del progetto. Definire il budget di progetto, in riferimento
a quanto previsto dal punto 5 dell’avviso pubblico, con la chiara indicazione:
- delle entrate e delle uscite (articolate per voci di spesa); - della eventuale compartecipazione finanziaria a carico
di ciascun soggetto.
Andranno espressamente indicati gli eventuali costi del personale.
Con riferimento a quanto previsto dal punto 5 dell’avviso pubblico, è possibile indicare sinteticamente le prospettive di
messa a regime del progetto una volta esaurito l’eventuale contributo regionale, la sostenibilità finanziaria a medio
termine (almeno 2 anni)
FUND RAISING – CROWNFUNDING
Il progetto si avvarrà della metodologia del crowd-funding per la ricerca di fondi aggiuntivi con i quali garantire:
-una tiratura adeguata della pubblicazione multimediale a fine progetto.
-Un investimento base per poter coprire le spese progettuali ed organizzative di una prossima presentazione del
progetto in un’altro contesto.
-Garantire le spese di gestione, rinnovo e curatoria del sito.
-Produrre altro materiale da diffondere e/o vendere per finanziare le attività inerenti il progetto da parte dell’APM La
Gualchiera.
Il progetto punterà anche ad espandersi in corso d’opera, partecipando ad altri bandi su cui ci siamo già messi al
lavoro.
I fini restano gli stessi, mirati all’espansione più rapida possibile del territorio di indagine, in Italia e/o all’estero,
secondo la metodologia già descritta prima.
MEMORIE DEL FUTURO - dispositivo di ricerca di un’identità urbana - VOL.1 Montemurlo
Chi sono i Montemurlesi di oggi? Da dove vengono? Dove vorrebbero andare?
Il progetto Memorie del Futuro, presentato dall’APS La Gualchiera si propone di investigare su questi punti, applicando
un dispositivo sperimentale che si attuerà raccogliendo, direttamente sul territorio in esplorazione, le voci ed i volti
degli abitanti.
Il progetto Memorie del Futuro pone al centro della sua pratica la necessità di riscoprire un’identità collettiva laddove
questa sia stata perduta col tempo. Montemurlo, come primo territorio d’indagine, ci è sembrata una scelta obbligata.
L’incremento demografico nel trentennio del dopoguerra ha disperso i pochi abitanti originari nell’ondata migratoria che
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l’ha travolto. Era il BOOM economico, in pochi si guardavano indietro, gli sguardi erano diretti al futuro… A quello
che sarebbe diventato il nostro presente. Noi, gruppo eterogeneo di persone dalle origini diverse, in questo territorio ci
siamo cresciuti, arrivati, formati, incontrati, ed abbiamo sentito la necessità di guardare indietro per comprendere ciò
che ci circondava, e proiettarlo ancora una volta nel futuro, come i nostri padri avevano fatto negli anni ’70.
Cammineremo per piazze, strade, fabbriche, capannoni, bar, scuole, campi sportivi, luoghi pubblici. Con le nostre
telecamere, telefoni e macchine fotografiche cercheremo tutti coloro che vorranno condividere un momento e dei
pensieri con noi, e con gli altri abitanti del territorio.
Proporremo a chi lo vorrà di “donare” il proprio volto e le proprie parole alla cittadinanza, pregandosi a fare da soggetto
per la realizzazione di una serie di Stencils, in bianco e nero, in luoghi di grande passaggio.
Daremo ai giovani la possibilità di “seminare” nel territorio quelli che saranno i ricordi del loro futuro, tramite la
realizzazione di una serie di memory box (scatole dei ricordi).
Proporremo a tutti indistintamente di incontrarci, e di condividere insieme i risultati di questa ricerca, attraverso una
serie di assemblee aperte alla cittadinanza, fino alla realizzazione collettiva di un grande Happening Urbano in cui
esporremo pubblicamente i risultati delle nostre ricerche.
Infine regaleremo alla collettività una pubblicazione multimediale contenente non solo i risultati di ciò che avremo
scoperto assieme agli abitanti, ma anche il racconto di questa prima ricerca di una comune identità condivisa.
memorie del Futuro si svolgerà da Aprile a Settembre 2014, su tutto il territorio comunale Montemurlese.
Memorie del Futuro è anche il primo progetto della neonata APS La Gualchiera, che oltre al festival Young Station e
alla gestione programmatica dello spazio culturale “La Gualchiera”, ha deciso di immergersi nel movimento quotidiano
dei concittadini montemurlesi alla ricerca di quei ricordi che soli potranno ridare luce ed orizzonte ad un futuro
condiviso.
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progetto memorie del futuro