COMUNE DI BAGNARA DI ROMAGNA Provincia di Ravenna Bilancio di previsione 2009-2011 Relazione generale 2 Il 2009 è l’anno che conclude una legislatura; sono passati più di 4 anni da quando i cittadini di Bagnara ci hanno consegnato le “chiavi della città”. Questo è il momento in cui si deve fare, oltre al bilancio di previsione per il prossimo anno, anche un bilancio di quello che si è fatto, si devono tirare le somme del lavoro svolto. Capire se quello che si è attuato si poteva fare meglio e, in secondo luogo, se è stato sufficiente l’impegno profuso in questo periodo. Ci aspetta il tempo delle verifiche; ed è per questo che intendiamo proporre questo documento con l’intenzione di aprire un ampio confronto con i cittadini per individuare punti di riferimento in grado di creare più certezze per il loro futuro. Bagnara di Romagna continua a crescere: gli abitanti al 31 dicembre 2008 sono 2.144 (erano 2.021 il 31.12.2007) e questo è un segnale indubbiamente positivo, a dimostrazione di un territorio che continua a dare una immagine rassicurante di sé. L’Amministrazione comunale – malgrado la difficile congiuntura - deve assecondare questo processo di crescita, assicurando tutti i necessari servizi per i cittadini e per le imprese. Così, nella prima parte della relazione si ritrova il programma che pone le persone al primo posto evidenziando i valori storicamente determinati della nostra comunità. I valori della solidarietà tra gli individui, dell’aiuto ai più deboli e svantaggiati, del lavoro, della famiglia e del rispetto per gli anziani. Nella seconda parte ritroviamo, invece, i luoghi in cui desideriamo vivere dove, oltre a salvaguardare il nostro senso di appartenenza e valorizzare le nostre identità, indichiamo le scelte strategiche fondamentali necessarie per garantire sviluppo e futuro alle nostre realtà locali. Sono 4 le principali innovazioni di sistema su cui abbiamo investito per rendere certo ciò: 1. L’Unione dei Comuni; 2. Il Piano strutturale intercomunale; 3. Il Patto di sviluppo della Bassa Romagna; 4. Il Piano di Zona ridefinito con la rielaborazione del nuovo piano per la salute e il benessere sociale. Alla base di questi progetti si afferma che è la sostenibilità il criterio necessario per affrontare il futuro. Sostenibilità non solo ambientale ma, anche civile e morale intendendo ciò come la continua ridefinizione e ricerca delle condizioni indispensabili per garantire a tutte le persone giuste opportunità di crescita senza perdere la propria naturale identità. 3 Anche a Bagnara vi sono importanti novità foriere di grandi opportunità: la nuova sede del Municipio; la musealizzazione della Rocca; il restauro del torrioncello; i nuovi spazi di aggregazione per giovani e anziani; l’arredo urbano, la nuova viabilità della piazza e la valorizzazione del fossato medioevale. Queste novità proiettano la nostra città verso un ruolo importante nell’ambito di una prospettiva votata allo sviluppo di Bagnara di Romagna in chiave turistico culturale. Non si vuole certo ignorare il particolare momento di crisi finanziaria mondiale, qualcuno ritiene la peggiore di tutti i tempi, che investirà molti strati sociali della nostra popolazione. I grandi sistemi non sono più in grado di dare risposte certe in questa fase di grande difficoltà. Alle istituzioni è demandato l’obbligo di assumere il ruolo fondamentale di aiutare i più deboli, sostenere le attività produttive e infondere fiducia nella popolazione. In questi frangenti ognuno deve svolgere la propria funzione con il massimo di disponibilità e apertura mentale. Il nostro compito è quello di fare delle scelte, le più condivise possibili, e amministrare il territorio pensando sia ai suoi bisogni immediati che, soprattutto, al suo futuro. Siamo giunti ormai a 6 mesi dalla fine del mandato: si deve completare quello che si è iniziato per dare un senso compiuto alla legislatura e consegnare ai futuri amministratori un quadro chiaro e certo sia delle scelte fatte che del programma che si è riusciti ad attuare. Consegnamo un paese in pieno sviluppo che ha dimostrato di saper mettere in campo grandi risorse e potenzialità, che si è aperto al nuovo e si è voluto confrontare con altre realtà. Le qualità di ogni singolo cittadino e le ricchezze del nostro territorio si sono dimostrate leve capaci di infondere fiducia nelle istituzioni e nel futuro di ciascuno di noi. Concludo questo mio mandato convinto che assumersi le responsabilità delle scelte non è solo un aspetto intangibile, che si ritrova nelle parole , nei commenti e nei giudizi di chi è amministrato, ma è qualcosa che ti coinvolge interiormente e che ti accompagna fin quando, forse, capisci se sei stato utile nel ruolo che hai voluto ricoprire nella tua città. Quindi, certe responsabilità come pure gli aspetti più gratificanti e di grande soddisfazione, rimangono, sono parte di te; non si esauriscono mai. Il Sindaco Giovanni Ciarlariello 4 SOMMARIO Le strategie ………………………….…………………………………………. pag. 7 I programmi per Bagnara ….……………………………………………. pag. 13 Programma n. 1 Le persone al primo posto La famiglia ……………………………………………………………………. pag. 16 L’infanzia ………………………………………………………………………. pag. 26 I giovani ………………………………………………………….……………. pag. 29 La terza età ……………………………………………………………………. pag. 31 La cultura …………………………………………………..…………………. pag. 33 Il tempo libero ………………………………………………………………. pag. 39 Il volontariato e l’associazionismo………………………….…… pag. 41 Programma n. 2 I luoghi in cui desideriamo vivere - Il territorio ……………………………………………………………………. pag. 44 - L’ambiente ……………………………………………………………………. pag. 47 - Lo sviluppo il profilo socio-economico……………………..…. pag. 50 - Il turismo ……………………………………………………… ……………. pag. 55 - Sicurezza urbana………………………………………………….………. pag. 59 - Gli investimenti ………………………………………….…………………. pag. 60 La comunicazione sociale ………………………………………..…………. pag. 65 5 6 Le strategie La crescita di Bagnara Il programma di questo mandato è imperniato sulla realizzazione di un piano strategico di valorizzazione del centro storico di Bagnara di Romagna in chiave turistico culturale, elaborato sulla base di una semplice considerazione: che Bagnara, pur essendo caratterizzata da un’economia di derivazione in gran parte agricola, offre ai visitatori numerose ricchezze storiche, culturali e ambientali, e, in particolare, conserva un centro storico di notevole interesse. In tutta la pianura emiliano-romagnola Bagnara di Romagna resta l’unico esempio di “castrum” medievale tuttora integralmente conservato. Il comune di Bagnara, supportato dalla Provincia e dalla Unione dei comuni della Bassa Romagna, di cui fa parte, ha avviato pertanto un percorso articolato per la valorizzazione del borgo, tramite: - una politica di rafforzamento delle istituzioni culturali, con particolare riferimento alla biblioteca comunale (per la quale è stata ristrutturata la nuova sede, nel torrioncello nord) e ai musei del territorio. In particolare, il “Museo del Castello” rappresenta una delle realtà più interessanti nel panorama locale, oggetto di apprezzamenti (e di contributi) da parte dei livelli istituzionali superiori e dell’IBC; a ulteriore riprova di tale interesse vi sono i dati statistici che denotano un aumento costante delle visite al museo; - una politica di riqualificazione dell’assetto urbanistico e di valorizzazione degli spazi urbani, che ha visto la realizzazione in questi anni di numerosi interventi sull’arredo, all’interno del borgo e nelle fosse, e di riordino della viabilità; - una politica di incentivazione delle attività produttive locali, che hanno potuto beneficiare direttamente e indirettamente di contributi (L.R. 41/97; cooperative di garanzia ecc.) e di occasioni di crescita, in misura corrispondente alla progressiva acquisizione di una nuova identità da parte del borgo; 7 - ultima, ma non in ordine d’importanza, una politica di sostegno alle famiglie, che nella nostra area possono usufruire di un sistema sociale tra i più evoluti. Il “federalismo senza risorse” L’attuale congiuntura economica ci porta a fare l’ennesimo sforzo di razionalizzazione della spesa e di “moltiplicazione” delle entrate, nella consapevolezza che è necessario dare il nostro contributo alla riduzione della spesa pubblica. Ancora una volta dobbiamo far leva sulla capacità di questo Ente di intercettare risorse, pubbliche e private, di amministrare con oculatezza, di favorire l’apporto fondamentale del volontariato locale, l’entusiasmo degli studiosi. Non possiamo non notare peraltro che il peso di tale sforzo dovrebbe essere suddiviso in modo più equo e razionale tra le varie amministrazioni generatrici di spesa, tenendo conto dei maggiori compiti richiesti alle autonomie locali e, quindi, dei minori margini di riduzione della spesa; l’azione indiscriminata delle ultime leggi finanziarie rischia, all’opposto, di scaricare i tagli sui servizi ai cittadini, anziché sui reali sprechi. La finanziaria 2009 contiene alcune misure non favorevoli per le autonomie: - il taglio del 2 % dei trasferimenti statali; - i tagli connessi alla eliminazione dell’ICI prima casa (malgrado un ordine del giorno approvato in extremis dal Parlamento che promette il ripristino dell’entrata, ma in senso statico, che non terrà conto cioè dell’aumento negli anni delle case né delle maggiori spese indispensabili per assicurare i servizi necessari di conseguenza); - il mancato finanziamento del rimborso dell’IVA sui servizi esternalizzati; - la riduzione di una serie di finanziamenti al sistema degli enti territoriali (fondo sociale, contributi per l’affitto, per la casa, per i trasporti, per l’edilizia scolastica ecc.); - il taglio, del tutto irrazionale, di incentivi importanti per l’ambiente, per le famiglie e per le imprese stesse, come la detrazione del 55% delle spese finalizzate al risparmio energetico, il cui venir meno produrrà indirettamente un ulteriore peggioramento dell’economia locale; - ulteriori vincoli alla capacità degli enti locali di sostituire il personale cessato e, in generale, di spendere le risorse disponibili (patto di stabilità). 8 A fronte di tali evidenti criticità, in relazione alle entrate dei comuni, si pone l’esigenza di finanziare le nuove esigenze provenienti dalle famiglie: 1. Maggiori interventi per mutui 1a casa 2. Maggiori costi per asilo nido e servizio educatrice domiciliare ed eventuale terza sezione materna 3. Progetti sociali personalizzati 4. Fondo per famiglie con 4 o più figli 5. Progetti flessibili di assistenza agli anziani e ai disabili 6. Creazione di un fondo di sostegno al reddito delle famiglie 7. Corso di formazione professionale per “badanti” etc. 8. Centri aggregazione per anziani e giovani 9. Maggiori spese per la gestione e promozione nuovo museo, archivio storico e biblioteca (oneri, consumi ecc.) 10. Contributi alle associazioni di volontariato E’ sempre più difficile per i piccoli comuni, come Bagnara di Romagna, far fronte a tutte le predette esigenze senza poter contare su risorse adeguate. Il quadro è parzialmente reso più accettabile dalla conferma del contributo riconosciuto ai piccoli comuni con un tasso particolare di popolazione infantile (anche se la misura potrebbe diminuire alla luce della maggiore redistribuzione delle risorse assegnate): si tratta di risorse indispensabili, che non ci consentono tuttavia di garantire tutti i fabbisogni legati alla crescita di Bagnara. Il bilancio di Bagnara di Romagna Ciò nonostante, abbiamo impostato il bilancio di previsione 2009 rinunciando ad ogni possibile aumento della pressione fiscale, mantenendo e – laddove possibile rafforzando il sistema dei servizi malgrado la continua erosione delle risorse disponibili. La spesa necessaria per garantire i servizi comunali, oltre che per dar risposta alle nuove esigenze provenienti da una comunità locale in crescita, richiederebbe un netto cambio di prospettiva nella distribuzione delle risorse pubbliche tra i vari livelli istituzionali; in mancanza di tale risposta, il bilancio comunale continua a vivere grazie a manovre sempre più drastiche di riduzione delle spese di funzionamento interno. I risparmi di spesa vengono realizzati in virtù del percorso di miglioramento continuo dell’azione amministrativa avviato in questi anni, secondo criteri di 9 pianificazione, controllo dei costi, efficientamento della struttura organizzativa, semplificazione delle procedure e innovazione tecnologica. Una particolare attenzione viene dedicata nella contrattazione con i fornitori esterni, alla continua ricerca delle migliori condizioni possibili di qualità-prezzo; questo grazie al controllo di gestione, al ricorso laddove possibile alle centrali di committenza regionale e statale (Intercenter-CONSIP), alle procedure di appalto – negli altri casi – da condurre con una particolare attenzione. Grazie a tale manovra, riusciamo a chiudere ancora una volta il bilancio senza aumentare la pressione tributaria e tariffaria a carico delle famiglie; anzi, in realtà il carico fiscale diminuisce se si considera il rapporto tra l’entrata e la spesa reale. La situazione odierna ci impone di limitare al minimo il peso sui redditi delle famiglie, già gravati da numerosi fattori di criticità; quello che possiamo, meglio, dobbiamo fare è contenere le aliquote dei tributi comunali e le rette dei servizi, che restano tra le più basse nella provincia e nella regione (v. tabella). PRESSIONE FISCALE Le aliquote IRPEF nella provincia di Ravenna – anno 2008 Comune Alfonsine Bagnacavallo Bagnara di Romagna Brisighella Casola Valsenio Castel Bolognese Cervia Conselice Cotignola Faenza Fusignano Lugo Massa Lombarda Ravenna Riolo Terme Russi Sant'Agata sul Santerno Solarolo Addizionale IRPEF (%) 0,6 0,6 0,5 0,5 0,8 0,5 0,4 0,6 0,6 0,6 0,8 0,8 0,5 0,6 0,5 0,3 0,6 0,75 In ultima analisi, il bilancio del 2009 consente ancora di pianificare l’azione amministrativa salvaguardando alcune priorità non sempre tra loro compatibili: 10 - il rafforzamento dei servizi ai cittadini, alle imprese e sul territorio; - il contenimento del carico fiscale, con un occhio di riguardo per le famiglie con reddito limitato (esenzione IRPEF; ISEE nell’articolazione delle rette; contributi ai bisognosi e altri interventi previsti dal Piano sociale). Come rafforzare i servizi senza aumentare le tasse Per raggiungere le finalità sopra descritte, abbiamo elaborato per il triennio 20092011 le seguenti linee direttrici: a) potenziamento degli strumenti di pianificazione e di controllo sulla qualità dei servizi e sui costi di gestione alla ricerca di tutti i risparmi di spesa conseguibili (sulle utenze, gli stampati ecc.); b) adozione di tutte le misure di revisione organizzativa utili per il conseguimento del miglior rapporto possibile tra costi e benefici; c) in particolare, implementazione delle nuove tecnologie ai fini anche della massima semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico delle famiglie e delle imprese; d) esternalizzazione dei servizi qualora vantaggiosa (ad es. le pubbliche affissioni); e) consolidamento delle gestioni associate: laddove opportuno, i servizi vengono gestiti in collaborazione con altri comuni (si pensi allo Sportello unico per l’edilizia e per le imprese o alla stessa funzione del Segretario comunale) oppure a livello di area vasta grazie alla Unione dei comuni della Bassa Romagna costituita nel 2008 (ad es. i servizi sociali, le entrate e i concorsi pubblici). Le economie in questo modo conseguibili possono essere stimate complessivamente in circa 75.000 euro (annui): in pratica, questo ci consente ogni anno di chiedere ai cittadini tre punti di addizionale IRPEF in meno; f) continua ricerca di contributi pubblici e privati per il finanziamento dei servizi e delle iniziative programmate; g) valorizzazione del volontariato locale; h) eliminazione o differimento di tutte le spese correnti non strettamente necessarie; i) in particolare, drastica riduzione delle consulenze esterne e delle spese di rappresentanza; 11 j) proseguimento della lotta all’evasione fiscale, con il duplice obiettivo del contenimento della pressione tributaria e di una maggiore equità fiscale (“pagare tutti per pagare meno”); k) conferma nel 2009 dell’aliquota dell’addizionale IRPEF (0,5 %: una delle più basse in Provincia), ferma restando la fascia di esenzione già deliberata nel 2008 per i redditi più bassi; l) conferma delle aliquote ICI tuttora vigenti; m) conferma degli altri tributi locali; n) mantenimento del livello complessivo della pressione tariffaria, aggiornando le rette secondo un tasso contenuto e comunque al di sotto dell’inflazione reale; o) progressiva estensione dell’ISEE nel sistema dei servizi, in modo da articolare meglio le rette in corrispondenza dei redditi dell’utente. Si avranno in tal modo alcune significative riduzioni tariffarie, che abbiamo coperto in bilancio grazie agli sforzi di razionalizzazione della spesa sopra descritti; p) selezione degli investimenti prioritari sul territorio, con differimento di tutti gli altri agli esercizi successivi; q) contenimento del ricorso all’indebitamento, in ossequio al patto di stabilità e per non appesantire troppo i bilanci successivi; r) utilizzo di una parte limitata degli oneri di urbanizzazione in parte corrente, in modo da preservare le risorse per i necessari investimenti (molti comuni utilizzano invece la percentuale massima consentita, ossia il 75 %); s) continua ricerca di tutte le forme alternative di finanziamento degli investimenti (autofinanziamento tramite alienazione di beni non strategici; contributi da enti pubblici e da fondazioni private; finanza di progetto); t) mancata attivazione dell’imposta di scopo. 12 I programmi per Bagnara 13 14 Programma n. 1 Le persone al primo posto La famiglia L’infanzia I giovani La terza età La cultura Il tempo libero Il volontariato Il primo dei due programmi fondamentali di questa Amministrazione attiene alla vita delle persone e alle loro necessità e, pur nella difficile congiuntura economica in cui ci troviamo, punta al consolidamento dei servizi e al loro miglioramento qualitativo. I piccoli territori presentano aspetti positivi e altri più critici. Da un lato, infatti, si evidenzia la possibilità di conoscersi più facilmente e quella di un contatto più diretto con le istituzioni e con chi le rappresenta. Questo consente in tempi brevi di ascoltare e conoscere le problematiche e le necessità dei cittadini; a partire dai singoli problemi per arrivare a considerare quelle criticità che interessano l’intera collettività. A questa fase di conoscenza per le piccole realtà spesso si contrappone una risposta lenta e spesso inadeguata delle istituzioni; i piccoli comuni sono caratterizzati da una particolare scarsità di risorse, che ostacola non poco la capacità di trovare soluzioni adeguate. Per Bagnara questa sfida è stata affrontata percorrendo la strada delle gestioni associate, cogliendo le diverse opportunità offerte dai territori limitrofi. Così, si può riaffermare che il sistema in cui viviamo è in grado di assicurare una buona offerta di servizi e quindi di qualità della vita, pur consapevoli che si possono e si devono raggiungere livelli sempre più adeguati. 15 LE OPPORTUNITA’ PER LE FAMIGLIE In questo periodo storico le trasformazioni sociali sono accelerate e governarle è sempre più impegnativo. La società risulta molto più frammentata e ciò richiede politiche per tutte le fasce sociali, con interventi che devono essere caratterizzati da una duplice valenza sociale e culturale. Una continuità rilevante è data dall’incremento della popolazione, che a Bagnara ha raggiunto i 2.141 abitanti. Oggi 135 sono i bambini sotto i 5 anni, mentre sono 442 gli adulti che hanno superato i 65 anni di età. Ciò determina la necessità di programmare un’ampia gamma di servizi per le famiglie, con un’attenzione particolare a quelle che si trovano in situazione di disagio. Idee e progetti L’azione amministrativa è orientata al riconoscimento della soggettività sociale della famiglia. Ciò avviene grazie ai seguenti interventi: • Le attività svolte dallo “Sportello delle Opportunità” sotto forma di iniziative e servizi informativi, in raccordo con il nuovo Servizio Socio Sanitario dell’Unione. • Il sostegno alla maternità ed al nucleo familiare rivolto alle madri disoccupate o con lavoro precario ed a nuclei familiari numerosi; tale intervento risulta spesso fondamentale al fine di sostenere economie familiari in serio disagio per la difficoltà delle madri con figli piccoli a trovare occupazioni regolari e stabili. Nell’anno 2009 viene costituito un ulteriore fondo per sostenere i nuclei familiari numerosi con 4 o più figli, attraverso l’erogazione di un contributo una tantum. Nella famiglia va tutelato con politiche di sostegno il ruolo della donna: vera “risorsa” spesso destinataria di forti tensioni economico-sociali e gravosi carichi assistenziali ed educativi. • I progetti sociali personalizzati con cui vengono sostenuti nuclei familiari o persone singole per periodi limitati di tempo attraverso l’erogazione di contributi economici una tantum, l’esenzione al pagamento del ticket sanitario, la riduzione o integrazione di rette di frequenza ai servizi, l’erogazione di prestiti sull’onore. Tutti questi interventi sono caratterizzati dalla temporaneità; sono cioè limitati ad un periodo di 16 difficoltà contingente del nucleo familiare o del singolo al fine di reintrodurlo in una normale vita sociale ed economica. • I progetti flessibili di assistenza ai disabili, in primo luogo l’assistenza domiciliare nonché diverse forme di sostegno finanziario per adattare gli alloggi ad essere funzionali per inquilini diversamente abili o per acquistare ausili che li aiutino a migliorare la qualità della vita (Legge n. 29/97), nonché progetti finalizzati come il Progetto Carta Bianca. Questo progetto si rivolge a tutti i diversamente abili, da sostenere in un percorso di integrazione o mantenimento di relazioni nel tessuto socio-cullturale del territorio. Si tratta di un progetto innovativo che prevede agevolazioni per le persone con handicap nella fruizione dei servizi culturali e ricreativi su tutto il territorio dell’Unione dei Comuni. Si sta già procedendo alla mappatura dei luoghi di ritrovo pubblici e privati (quali teatri, cinema, biblioteche…) nei vari Comuni ; nel corso del 2009 si intende dare concretezza al progetto con l’emissione di una “carta bianca” che conceda ai possessori della stessa, agevolazioni tariffarie sugli ingressi dei luoghi e degli eventi individuati che avranno aderito al progetto. E’ anche un modo per sollecitare la riflessione sugli spazi cittadini, sia pubblici che privati, sulla loro adeguatezza per tutte le persone, anche quelle appunto diversamente abili. • Creazione di un fondo di sostegno al reddito famigliare, riservato ai nuclei famigliari con redditi ISEE inferiori a € 12.000. Hanno accesso a questo fondo i nuclei in cui almeno uno dei componenti abbia versato l’addizionale comunale IRPEF e l’importo del contributo non può superare quello versato. • Corso di formazione professionale per “badanti” . Si tratta di un progetto dei Piani di Zona da realizzarsi in collaborazione con il Comune di Massa Lombarda e con il Centro di Formazione Professionale dell’Istituto Sacro Cuore di Lugo. Sarà rivolto alle donne, per lo più straniere, che prestano lavoro di cura al domicilio di tanti anziani. Requisiti imprescindibili per partecipare sono il possesso di regolare permesso di soggiorno e una situazione lavorativa contrattualmente regolare. Si tratta di un progetto importante perché se da un lato favorisce una maggiore integrazione sociale e lavorativa fornendo nuove competenze, anche in termini linguistici, alle lavoratrici coinvolte, dall’altro facilita l’emersione del cosiddetto “lavoro sommerso” avviandolo verso percorsi di regolarizzazione. • Progetti ed iniziative volti a garantire il diritto alla salute , il diritto al lavoro ed il diritto alla casa (si rimanda ai capitoli specifici della relazione) 17 • Azioni specifiche a sostegno delle persone nelle varie fasce di età, descritti in dettaglio nelle sezioni ad esse dedicate della relazione (infanzia; giovani; terza e quarta età). • Previsione di una fascia di esenzione per l’addizionale IRPEF in relazione ai redditi più bassi; • Razionalizzazione del sistema tariffario, che diviene sempre più equo perché si cerca di calibrare le rette dei servizi al reddito reale delle persone, al fine di garantirne a tutti l’accesso; questo avviene attraverso il graduale inserimento dell’ISEE, con il quale si viene incontro alle esigenze delle famiglie numerose. L’Amministrazione comunale recepisce inoltre il principio di sussidiarietà proponendosi di applicarlo ogni qualvolta ciò sia possibile, tendendo alla valorizzazione delle risorse interne alla famiglia e delle reti di solidarietà familiare. Le strategie Le politiche sociali si concretizzano in base ad una programmazione dei servizi a livello di area vasta attraverso il distretto sanitario, quale strumento per definire in maniera sempre più coordinata gli interventi. L’ormai consolidata prassi di programmare i servizi attraverso il Piano Sociale di Zona, vedrà nell’anno 2009 una sostanziale ridefinizione degli ambiti di intervento attraverso l’elaborazione del Piano per il Benessere e la Salute. Infatti, sul piano sociale e sanitario, il modello di governance proposto dalla Regione prevede un forte sviluppo nell’integrazione delle politiche sociali e sanitarie con le altre politiche del territorio (economia, lavoro, politiche abitative, viabilità). Questo concetto dovrà essere acquisito nella predisposizione della programmazione distrettuale. L’ambito distrettuale diventa la sede elettiva della integrazione di tutti i servizi territoriali, della elaborazione del piano e dell’utilizzo del Fondo per la Non Autosufficienza, della necessaria innovazione per indirizzare le risorse e i servizi verso le situazioni caratterizzate da maggiore fragilità. Nell’ambito di questa riorganizzazione programmatoria i Comuni della Zona sociale di Lugo hanno avviato e compiuto un percorso che ha delineato e costituito il presupposto fondamentale e coerente per avviare il processo di superamento della delega all’Azienda Usl della gestione dei servizi sociali optando per una gestione, programmazione e pianificazione associata. L’istituzione dell’Unione della Bassa Romagna, ente e soggetto giuridicamente 18 riconosciuto con propria autonomia finanziaria e statutaria e dell’ASP della Bassa Romagna, azienda di proprietà dei Comuni e soggetto produttore e gestore di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, rendono coerente la scelta di procedere al superamento della delega e al conferimento del governo dei servizi sociali al nuovo ente Unione. Il territorio si è infatti dotato di uno strumento di governo unitario per la programmazione, pianificazione e committenza dei servizi sociali (Unione) e di uno strumento di gestione (ASP) che consente di affidare l’operatività della erogazione dei servizi ad una azienda di emanazione e controllo dei Comuni. Con questa logica si è proceduto alla costituzione dell’Ufficio Servizio Sociale e Socio-sanitario associato che, a partire dal 01.01.2009, si occuperà: - delle attività sociali gestite in delega dall’Azienda Usl di Ravenna fino alla data del 31.12.2008 - dell’Assistenza Domiciliare Integrata per anziani e disabili - delle attività sociali gestite dai singoli Comuni che si ritiene opportuno conferire in gestione associata, e che rispondono a criteri di AFFINITA’ rispetto a funzioni già associate e di SNELLIMENTO BUROCRATICO per evitare la duplicazione di procedure ripetitive non collegate a specificità locali e/o a progetti di dimensionamento comunale. Il tutto ha comportato una riorganizzazione anche della struttura operativa comunale, con una dislocazione fisica dello Sportello Sociale nell’ambito dell’URP al fine di facilitare l’accesso e la presa in carico delle situazioni di tipo sociale. Tale dislocazione permetterà nel corso del 2009 di rafforzare i rapporti diretti con i cittadini portatori di bisogni, nella convinzione che il processo di accorpamento dei servizi, in capo all’Unione, debba essere accompagnato da un forte investimento negli sportelli locali. Lo Sportello associato delle opportunità Nel quadro delle linee di intervento definite in ambito distrettuale, dal Comitato di Distretto e dall’Ufficio di Piano, le politiche sociali continueranno ad essere affidate allo Sportello delle opportunità. La gestione associata dei servizi sociali con il comune di Massa Lombarda, si è consolidata nel corso degli ultimi tre anni; in continuità con il percorso intrapreso, l’attività dello Sportello Associato delle Opportunità e dei Servizi Sociali sarà orientata, anche per l’anno 2009, a facilitare l’accesso alle informazioni e ai servizi e dovrà essere implementata anche attraverso l’uso innovativo degli strumenti informatici. 19 Verranno mantenuti e implementati nel 2009 alcuni progetti, in collaborazione con l’URP: “Sportello Informanziani” riservato alle famiglie e a chi opera professionalmente a favore della terza e quarta età, che consente di avere notizie ed aggiornamenti sui temi dell’invecchiamento e dei servizi agli anziani; l’obiettivo è quello di potenziare il punto informativo, come spazio di scambio e raccolta dati, di informazione sulle opportunità esistenti, di partecipazione attiva dei cittadini anziani e dei loro famigliari. “Banca dati sociale” consistente nella creazione di una anagrafe delle prestazioni e degli interventi, tramite inserimento in tempo reale dei dati. Questo nuovo approccio di “rete informatica” permette un monitoraggio costante dei bisogni e una verifica dei risultati in termini di andamento del progetto personalizzato, relativamente ai casi inseriti. Questo progetto coinvolgerà oltre al Comune di Bagnara di Romagna, tutti i Comuni del Piano di zona e l’Azienda Usl con specifico riferimento agli Assistenti Sociali. “Sportello sociale telematico” attraverso il quale gli stessi cittadini potranno accedere, attraverso il sito del Comune di Bagnara di Romagna, alla consultazione dei servizi e delle opportunità del Comune. La lettura verrà facilitata attraverso la specifica predisposizione di schede, nonché la messa in rete delle carte dei servizi (servizi sociali, istruzione, giovani, disabili) intese come strumenti fondamentali di dialogo tra l’Amministrazione Comunale e i cittadini, nonché di informazione e verifica delle attività svolte. Implementazione dei percorsi di qualità, attraverso l’elaborazione dei questionari di gradimento dei servizi e come strumento di verifica di nuovi bisogni del territorio. Valorizzazione delle attività svolte in seno alla Commissione Assistenza Comunale attraverso incontri tematici con specifico riferimento alla nuova normativa regionale in ambito sociale e al riscontro sul territorio di Bagnara dei nuovi progetti. Il diritto alla salute Si tratta di un diritto fondamentale che deve essere garantito secondo criteri di qualità e umanità dei servizi; la continua e necessaria partecipazione degli enti locali alle politiche sanitarie deve divenire sempre più parte della funzione di indirizzo e di controllo. In questa relazione intendiamo sottolineare alcune priorità: 20 - una sempre più razionale ed organica definizione dei Piani per la salute in correlazione con il Piano Sociale di Zona; - mutuare esperienze già collaudate per attivare anche nel nostro paese campagne di prevenzione e di educazione alimentare con il contributo anche dei medici di base; - consolidare il nuovo servizio di trasporto sociale, avviato nel corso del 2008, per facilitare l’utilizzo delle strutture e delle professionalità che l’ospedale di Lugo è in grado di offrire; - supportare le associazioni (come ad esempio la Gives) che con il progetto di defribillazione veloce rendono un grande servizio alla comunità. Nel 2007 è stato donato al Comune un altro apparecchio dal Lions Club della vallata del Senio, consegnato alla Gives; - la diagnosi precoce e l’attività terapeutica passano attraverso il sostegno e l’ampliamento del servizio Cup di Bagnara, già di buona qualità. Dal 2009 il servizio CUP è ubicato presso il locali dell’URP del Comune, in un’ottica di integrazione delle attività sanitarie con quelle sociali, con una maggiore estensione del servizio e la possibilità di dare risposte coordinate ai bisogni. Si evidenzia, inoltre, la disponibilità di altri spazi, nell’edificio del CUP, da destinare a nuovi servizi. Il diritto al lavoro In un panorama di forte flessione dell’economia, con un aumento esponenziale della flessibilità e precarietà aggiunti ad un inadeguato sistema di ammortizzatori sociali a livello nazionale, un altro diritto costituzionalmente garantito, a difesa del quale l’Amministrazione comunale – pur non disponendo di specifiche competenze in materia cercherà di dare un significativo contributo: - supportando il mondo imprenditoriale locale nella sfida dello sviluppo e dell’innovazione, con interventi infrastrutturali e con servizi (Sportello unico); - cercando di arginare l’insorgere di fenomeni patologici e sollecitando gli organi competenti per l’attuazione di idonei controlli (ad es. sulla manodopera irregolare nei cantieri, rispetto delle norme in materia di sicurezza); - attivando una serie di rapporti interistituzionali con le organizzazioni sociali e gli enti competenti in materia di mercato del lavoro e di formazione professionale (Provincia; Regione); 21 - cercando, in una logica di rete, di avviare a soluzione le principali criticità di natura occupazionale emerse sul territorio; - elaborando progetti d’intervento sociale a livello di area vasta, nell’ambito dei Piani di zona e in particolare avvalendosi del gruppo di lavoro inerente alle povertà. Il diritto alla casa Partendo dalla considerazione che, a livello nazionale, il 75% delle famiglie in affitto abbia redditi inferiori ai 20.000 euro e sostenga un canone di locazione che incide fino al 50% sul reddito e considerando che in prevalenza si tratta di famiglie di giovani coppie, anziani, immigrati, il problema abitativo si evidenzia principalmente sotto due aspetti: - inadeguatezza delle risposte nell’ambito del mercato immobiliare per le fasce deboli, giovani che formano nuovi nuclei familiari, anziani e soggetti portatori di handicap, lavoratori immigrati; - accesso al mercato delle locazioni, reso sempre più difficoltoso dalla crescita consistente del costo dei canoni. Nello scenario attuale si individua, pertanto, una parte della società per la quale il problema della casa è un bisogno fondamentale, di non facile soddisfazione, tanto più se si tiene presente che su tale quadro influiscono negativamente le nuove esigenze del mondo produttivo e del mercato del lavoro sempre più orientato a forme di lavoro flessibile e precario che non concedono, soprattutto ai giovani, ai nuclei familiari immigrati, alle famiglie monoreddito, ipotesi consolidate di investimento, come può essere l’acquisto dell’abitazione. Rispetto a questa situazione, occorre rafforzare l’intervento pubblico di sostegno alle famiglie. • EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA. Riteniamo che una parsimoniosa politica di dismissione del patrimonio che non assolve più in modo adeguato alla sua funzione possa e debba essere fatta dai soggetti che hanno la titolarità del patrimonio stesso (Regioni e Comuni), con una strategia volta al rinnovamento del parco alloggi e quindi per ripristinare e ricostruire. Attualmente il comune dispone di n. 18 alloggi Erp, di cui 5 assegnati a stranieri. Come per il 2008 anche per l’anno 2009 ci proponiamo, in collaborazione con Acer di qualificare ulteriormente il nostro patrimonio attraverso una verifica puntuale e capillare 22 degli impianti termici, che se pur a norma, presentano aspetti obsoleti. Inoltre, riteniamo fondamentale implementare l’offerta abitativa pubblica attraverso l’analisi del patrimonio esistente, la verifica dei bisogni sociali emergenti evidenziati ad esempio dalle giovani coppie e dalle famiglie numerose e la conseguente progettazione di razionalizzazione interventi del di patrimonio riqualificazione esistente. Sarà strutturale pertanto e cura dell’Amministrazione Comunale individuare le risorse derivanti da eventuali contributi nazionali o regionali per il recupero di porzioni di caseggiati esistenti e di verifica delle attuali assegnazioni. Ci si riferisce in particolare all’intervento per la ristrutturazione del fabbricato di proprietà comunale sito in Via Peschiera: in tale intervento si intenderebbero ricavare alcuni alloggi anche di diverse dimensioni per dare risposte a famiglie numerose che attualmente occupano alloggi Erp con gravi disagi sia per la stessa famiglia che, a volte, anche per i vicini. Inoltre, nell’intento di qualificare sempre meglio i rapporti tra Pubblica Amministrazione e assegnatari degli alloggi pubblici, si continuano ad eseguire periodici sopralluoghi a cura dell’assessorato al fine di individuare in loco eventuali problematiche e verificare lo stato di utilizzo degli alloggi stessi. In questo senso si ricorda infine che nel febbraio 2006, in accordo con gli altri Comuni della Bassa Romagna, è stato costituito l’ufficio unico territoriale per la gestione amministrativa dell’edilizia residenziale. Come si nota da questi quasi due anni di lavoro, la nuova forma gestionale ha comportato un’ottimizzazione dei processi legata al fatto che molte pratiche che prima richiedevano la presenza dell’assegnatario presso la sede Acer di Ravenna, ora sono sbrigate sul territorio di riferimento, con minore aggravio per i cittadini. Inoltre, le procedure di verifica durante la fase di formazione delle graduatorie, sono raggruppate presso un’unica Commissione sovracomunale, che ha adottato uniformità di valutazione con conseguente maggior certezza sull’applicazione dei Regolamenti sovracomunali. • MOBILITA’ ABITATIVA. Riteniamo sempre fondamentale attuare un monitoraggio territoriale della mobilità abitativa, sperimentando anche strumenti di mobilità extracomunale, oltre che comunale, soprattutto per determinate categorie di inquilini (anziani, portatori di disabilità), prevedendo come possibile e prioritario il riavvicinamento con parenti o persone che prestano l’assistenza. 23 • INTERVENTI DI SOSTEGNO ECONOMICO ALL’AFFITTO. Ribadiamo la centralità di questo strumento e anche per il prossimo anno sosterremo il fondo con la percentuale comunale stabilita dalla legge e da calcolarsi sullo stanziamento definito della Regione. • MUTUI CONVENZIONATI PER L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA. Si tratta di un’opportunità da rafforzare attraverso il consolidamento dei fondi anche nel corso del 2009; Dopo un incontro con i responsabili della Tesoreria Comunale si sono delineate modifiche a vantaggio degli utenti che verranno definite di comune accordo e recepite dal regolamento comunale di gestione dei mutui. • EDILIZIA SOCIALE: nuove, importanti prospettive vengono aperte dalle previsioni del Piano strutturale in approvazione nel 2009. Una società multietnica Ieri considerata minoranza e oggi nuovo volto che caratterizza le nostre città, gli immigrati sono un aspetto ineliminabile della società attuale. Il raddoppio della loro presenza nel territorio della nostra provincia (16.517-2003, 31.235-2007) ha assunto un significativo aumento anche nel nostro paese. Al 31 dicembre 2008 la popolazione straniera residente nel nostro paese ammonta a 151 unità su una popolazione totale di 2.144 persone con una percentuale pari al 7,04%. Le etnie risultano così composte: 88 di nazionalità albanese, 31 rumena, 10 marocchina, 6 polacca, 4 moldava, 4 sri lanka, 3 ucraina, 1 argentina, filippina, francese, greca, olandese. Il 7% del prodotto interno lordo è prodotto da cittadini stranieri che lavorano nell’edilizia e nella ristorazione, nei “servizi” di collaborazione domestica, pulizia ed assistenza lavoro. C’è quindi da interrogarsi quale ruolo ad essi vogliamo affidare: “carburante a basso costo della nostra economia” o “motore silenzioso della nostra economia”. Spesso e volentieri preferiamo richiamarci a loro per concetti legati alla sicurezza, meglio intesa come minaccia al nostro sistema di coesione sociale fondata sulla comunità autoctona da non intaccare. Contrariamente a questa convinzione, il nostro paese si confronta con una situazione di mancanza totale di eventi che legano gli immigrati a fenomeni di minaccia della sicurezza. Ciò ci rende consapevoli di quanto sia necessario continuare ad operare 24 politiche di integrazione che ribaltino il concetto di emergenza sociale a favore di un riconoscimento di cittadinanza attiva con diritti e doveri. Il tavolo dell’immigrazione che continua a svolgere la sua azione di confronto manca delle componenti sociali essenziali a dare a questo confronto un ruolo attivo e propositivo. Ciononostante, si riscontrano giudizi positivi rispetto alla continuazione dei corsi di italiano per donne straniere, al coinvolgimento da incentivare di immigrati nel volontariato locale. Il ruolo del nucleo famigliare permane la politica da consolidare per tutti quegli aspetti che esso favorisce, legati all’inserimento scolastico dei giovani, alla risposta di richiesta di un lavoro (per la quasi totalità precario) e all’integrazione nel tessuto sociale del paese. Le difficoltà che si frappongono a questo, riguardano l’impossibilità di accesso al credito, se non a condizioni diverse dagli autoctoni, i canoni di affitto sempre troppo elevati, una disparità di trattamento economico in materia di offerta di manodopera piuttosto diffusa, se non esclusa a priori. In riferimento alle politiche che vengono definite in un concetto riduttivo di assistenzialismo, va segnalato che attualmente su 17 alloggi di edilizia residenziale pubblica, 5 sono stati locati ad immigrati e 12 assegnati ad italiani. 25 POLITICHE PER L’INFANZIA Il territorio di Bagnara, in seguito alle azioni di stimolo ed alla costante realizzazione di nuove lottizzazioni, sta vivendo una crescita di aree urbanizzate che porterà in tempi rapidi anche ad un aumento della natalità. Sappiamo che le famiglie che si stanno insediando in queste nuove aree hanno bisogno di quei servizi che risultano essere essenziali per le giovani famiglie di oggi. Idee e progetti In tale ottica l’Amministrazione comunale intende attenersi ai seguenti indirizzi generali: - rafforzare la convenzione in essere con la scuola materna di Bagnara, favorendo con tutti gli strumenti possibili e consentiti l’ampliamento dell’accesso; - detta scuola paritaria pubblica, oltre alle sezioni di scuola materna, ha una sezione nido per piccoli dai 12 ai 36 mesi convenzionata, a cui il comune contribuisce per i bambini residenti. Occorre rimarcare l’impegno della parrocchia, oltre al contributo dell’ente pubblico, che con questo progetto coordinato oltre a dare un servizio alle famiglie hanno creato un’opportunità di lavoro per giovani ragazze del posto. - permane la necessità/possibilità di formare una terza sezione per la scuola materna; naturalmente questo bisogno sarà sostenuto da questa Amministrazione, nei limiti delle risorse a disposizione e non appena le condizioni tecniche consentiranno al privato di avviarla; - infine, si vuole far crescere - al fianco delle sezioni della scuola parrocchiale - anche il nuovo servizio di nido domiciliare "Asteroide B612", che ha già dimostrato nel primo anno di funzionamento la presenza di iscritti a pieno regime. Il tutto operando nel rispetto della L. 285/97, per favorire la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell'infanzia e dell'adolescenza, privilegiando l'ambiente più confacente ovvero la famiglia naturale, adottiva o affidataria, in attuazione dei princìpi contenuti nella Convenzione sui diritti del fanciullo. 26 La scuola “Per avere un’Italia migliore abbiamo bisogno di una scuola migliore”, così ha solennemente dichiarato il Capo dello Stato nella cerimonia per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2008-2009, auspicando scelte migliorative. E’ proprio a causa delle scelte fatte sulla scuola con la legge 133/2008 che l’amministrazione locale – preoccupata per le conseguenze sulle famiglie – sarà costretta ad impegnarsi economicamente , per sopperire alle richieste di “tempo scuola” che verranno a mancare. Continuando a sostenere l’autonomia scolastica, ci dovremo adoperare per salvaguardare e garantire i seguenti aspetti: • L’apertura al territorio ed al contesto sociale, con le sue risorse e le sue richieste; • L’individuazione di strumenti equilibrati per garantire la partecipazione delle famiglie anche nella fase progettuale e non solo in quella gestionale, utilizzando appieno lo strumento del consiglio d’istituto; • L’attenzione ai bisogni degli ultimi (diversamente abili, portatori di disagio sociale, immigrati); • La capacità di essere luogo di integrazione delle nuove culture, sapendo però ritrovare le radici e le origini di ognuno, nella riscoperta delle tradizioni autoctone. Ancora, pensiamo ad un sistema scolastico capace di: • Garantire pari opportunità d’accesso al sapere per tutti e per tutto l’arco della • Tutelare e promuovere la qualità della scuola e della formazione ; vita; • Valorizzare le competenze e le professionalità degli insegnanti e del personale non docente tutelando la libertà d’insegnamento. Intendiamo pertanto: • Coadiuvare i progetti di continuità didattica dal nido alle medie; • Dare continuità alla condivisione di obiettivi e progetti con l’Istituto Comprensivo di Massa Lombarda, salvaguardando l’autonomia, • Continuare a sostenere e garantire servizi integrativi di qualità, come la mensa gestita dagli “Amici della Scuola” e il trasporto scolastico, • Individuare le risorse per sostenere le famiglie anche con un servizio di doposcuola per le medie e se fosse necessario anche per le elementari, valutandone la 27 gestione insieme all'associazione "Amici della scuola", per avere un servizio di qualità a prezzi accessibili e convenienti; • Completare le opere di ampliamento e ristrutturazione del complesso scolastico. Nel 2009 dovremo installare un ascensore /montacarichi nell'area delle scuole medie. Molte opere sono già state eseguite per migliorare l’aspetto e l’uso delle strutture scolastiche: riteniamo che l’ambiente scolastico debba essere sempre in ottime condizioni, perché è il luogo dove i nostri figli vivono per molte ore della loro giornata una fase formativa molto importante della loro esistenza. In prospettiva, si pensa anche di affrontare l’esigenza di un eventuale aumento del numero delle classi realizzando aule in ambienti esistenti, verificando e valutando comunque il trend di crescita, nonostante la crisi congiunturale abbia rallentato il mercato dell’edilizia ed i conseguenti trasferimenti nel nostro territorio, perché riteniamo giusto e necessario progettare in tempi consoni l'ampliamento necessario. Come Amministrazione ci impegniamo inoltre a collaborare con le famiglie e con gli insegnanti alla crescita educativa dei ragazzi per formare la loro responsabilità di soggetti adulti, sostenendo attività culturali e sociali (mostre, convegni, …) oltre a favorire quelle promosse dall’associazionismo locale. Vogliamo inoltre far si che con il nostro contributo economico la scuola possa sempre più diminuire il costo dell'istruzione obbligatoria, che purtroppo ancora per una buona parte grava sulle famiglie. 28 POLITICHE PER I GIOVANI Occorrono nuove risorse economiche e umane per migliorare la qualità della vita dei ragazzi e favorire l’inserimento cosciente degli adolescenti nella comunità. Idee e progetti L’esperienza del Consiglio comunale dei ragazzi si sta protraendo negli anni positivamente e si sta rivalutando anche come strumento con cui i ragazzi prendono coscienza della vita della Comunità e dei suoi bisogni. Come detto altre volte i processi di costruzione di un futuro migliore possono essere attivati dal “basso” attraverso azioni che hanno come protagonisti gli abitanti, nel caso specifico i bambini e i giovani. Un paese amico dei ragazzi è un paese che ha memoria, si occupa del presente e pensa al futuro, è attento come sono loro alla sostenibilità, alla sicurezza e alla salute, coinvolge i suoi abitanti grandi e piccoli in forme di partecipazione che danno sostanza alla democrazia. sta arrivando a maturazione il progetto per un luogo dedicato agli adolescenti di Bagnara. Questo luogo si può creare se si offre loro la possibilità di mettere in campo la progettualità e le competenze di cui dispongono; accogliendo e promuovendo il contributo dei giovani alle iniziative del territorio e coinvolgendoli nelle scelte decisionali; garantendo loro risposte adeguate alle richieste di informazione e ai bisogni culturali in relazione alle diverse fasce d’età: è per questo motivo che vogliamo realizzare una consulta dei Giovani, all’interno della quale sarà possibile per loro maturare proposte gestionali per questo luoto e proposta da inoltrare agli adulti. La maggiore apertura mentale dei ragazzi è utile anzitutto per costruire con loro politiche di integrazione e di scambio culturale come i gemellaggi, partecipando con gli altri comuni dell’Unione al progetto europeo Youth in Action, e le reti di collaborazione con altre realtà (networking). Vogliamo anche che i nuovi ambienti della biblioteca comunale, oltre ad offrire loro un utile spazio di aggregazione, siano un luogo dove esporre idee e sostenere iniziative utili a dar vita ad una connessione tra i ragazzi che, frequentando le scuole superiori, hanno perso aderenza con il tessuto territoriale. Permarrà il servizio Informagiovani, presso l’URP, garantendo lo stesso orario di apertura, al fine di fornire informazioni e consulenze per la scuola, l’università, il servizio 29 civile, la formazione professionale, il lavoro, gli eventi culturali e artistici, aprendo un punto di accesso alle reti informative collegate ad Internet. Il servizio Informagiovani, unitamente all’Informanziani, fa parte del progetto di miglioramento dell’URP e di coordinamento con le nuove strutture per i giovani e gli anziani, previste in Piazza Marconi. Occorre inoltre continuare a coinvolgere i giovani nel servizio civile volontario inteso come opportunità formativo-culturale; in particolare stiamo dando continuità al progetto già avviato, che ha dato risultati assai positivi (“Progetto di valorizzazione dei beni culturali del nostro comune”) che vede coinvolti due giovani colontari. Auspichiamo che venga finanziato il bando anche il prossimo anno, e che tale opportunità venga colta dai giovani di Bagnara di Romagna. C’è al vaglio a livello di Unione dei Comoni l’opportunità di entrare in convenzione con i comuni dell’Imolese per il rilascio di una nuova “Carta Giovani”, grazie alla quale sono garantite ai giovani opportunità di accesso ad iniziative promozionaliS’intende confermare e consolidare lo scambio di informazioni per le iniziative promosse sul nostro territorio comunale dalle locali associazioni di volontariato (come ad esempio la Gives). Viene inoltre confermata la convenzione con la Provincia per il Teatro Ragazzi che ci consente non solo di proporre agli studenti delle nostre scuole spettacoli teatrali, ma di avere la presenza di compagnie teatrali locali in grado di promuovere la scuola di teatro anche a Bagnara, all’interno delle nostre strutture (Sala Polivalente). S’intende favorire altresì la partecipazione a momenti di riflessione e di confronto, rivolta agli operatori, agli aderenti ed ai ragazzi che fruiscono della animazione sportiva e ricreativo-culturale, nonché alle loro famiglie, per sviluppare un’azione formativa culturale finalizzata alla prevenzione primaria del disagio. In questo contesto occorre prendere spunto da quanto la Regione ha già avviato valorizzando le realtà esistenti sul territorio, quali gli oratori e le agenzie socio-educative, che offrono risposte idonee ad affrontare le tematiche dell’adolescenza. E’ infine necessario contribuire alla responsabilizzazione dei giovani e al passaggio all’età matura attraverso agevolazioni e servizi specifici quali i contributi sui mutui prima casa, le agevolazioni alle giovani coppie con figli e i contributi alle attività produttive avviate da giovani mediante convenzioni con cooperative di garanzia. 30 IL CONTRIBUTO DELLA TERZA ETA’ PER LA CRESCITA DEL NOSTRO PAESE Occorre considerare gli anziani sempre più come risorsa, come componente sociale attiva anche se portatrice di bisogni. Il contributo della terza età è fondamentale per il nostro paese, nel quadro di un’ampia predisposizione della cittadinanza a contribuire alla diffusione dei servizi tramite forme di volontariato. E’ quindi necessario dare risposte ai bisogni che emergono dai contatti con questa categoria di persone (questionari ecc.) attraverso una sempre maggiore messa in rete dei servizi, da un lato quelli a carattere domiciliare e dall’altro quelli che prevedono l’accesso a strutture residenziali o semi-residenziali. Idee e progetti - Consolidamento della collaborazione con il Comune di Massa Lombarda nella programmazione dell’Assistenza Domiciliare per l’attivazione e la continuità di Progetti flessibili di assistenza domiciliare di tipo socio-assistenziale. Per gli utenti che non necessitano dell’Assistenza Domiciliare Integrata Complessa,gestita a livello di Unione dei Comuni, bensì di una forma più leggera di intervento al domicilio, il Comune di Bagnara di Romagna intende verificare l’effettivo bisogno del territorio anche per poter implementare gli interventi con progetti personalizzati di assistenza concordati con l’utente e con la famiglia; − Sviluppo di servizi di E-CARE: la teleassistenza. La sperimentazione, iniziata nel corso dell’anno 2007, si è consolidata nel corso del 2008 e ha dimostrato come le persone comincino ad apprezzare questa forma di socializzazione a distanza che si attua abitualmente e fuori dalle ipotesi di emergenza attraverso “chiamate di compagnia” settimanali, da parte di operatori specializzati. − Centro sociale per anziani. Il 2009 vedrà la piena realizzazione delle attività previste dal progetto approfondito nell’anno 2008. I lavori verranno ultimati entro febbraio 2009. Per allora ci si dovrà attivare per completare il programma di utilizzo della struttura. Punto di riferimento per la gestione è la presenza di una figura di personale già apprezzata durante il servizio di assistenza domiciliare agli anziani ora gestito dall’ASP. 31 − Pasti a domicilio. Servizio svolto grazie alla convenzione tra csa Bennoli di Solarolo e l’associazione il Torrioncello oltre alla Caritas per la preparazione e la consegna dei pasti a domicilio a quelle persone che si trovano in stato di bisogno. In questo caso la terza età diventa parte attiva perchè i volontari che distribuiscono i pasti sono anch’essi pensionati. − Accesso a strutture residenziali e semi residenziali. Servizio erogato in collaborazione con i comuni limitrofi. A seguito dell’istituzione a partire da 1° gennaio 2008 dell’Azienda di Servizio alla Persona si dovranno valutare, per l’anno 2009, le forme di convenzionamento con il nuovo soggetto per l’erogazione di tale servizio per il nostro territorio. − Vacanze anziani. Servizio pensato per il periodo estivo, rispetto al quale si sono attivate nuove modalità di svolgimento, attraverso l’applicazione di prezzi concordati per il trasporto nelle zone di mare del nostro litorale più vicino. Permane la collaborazione con il Comune di Palazzuolo Sul Senio, ora allargata anche a Castel Del Rio e a Fabbriche di Vallico nell’ambito del patto di amicizia con questi paesi, per tutta una serie di agevolazioni e opportunità da destinare alla popolazione anziana. 32 POLITICHE CULTURALI In periodo di crisi e di contenimento della spesa pubblica, il settore delle attività culturali è quello che subisce i tagli più consistenti. Ciò non significa che a livello locale si debba seguire questo orientamento. Intendiamo continuare ad impegnare tutte le risorse disponibili per affermare i valori culturali sanciti dalla carta costituzionale. Le scelte attuate nel 2007 hanno visto concretizzarsi il buon lavoro svolto dal gruppo di studio composto dai tecnici del Comune, dai rappresentanti della Soprintendenza archeologica, dell’Università, dell’Istituto dei Beni Culturali della Regione e del Sistema Museale Provinciale, oltre che dal responsabile del Coordinamento delle istituzioni culturali della Bassa Romagna. Il Piano strategico di valorizzazione del Centro Storico di Bagnara di Romagna in chiave turistico culturale, in attuazione degli indirizzi di mandato approvati dal Consiglio comunale a seguito della discussione emersa all’interno della nostra comunità è oramai una realtà. Il Piano strategico con l’ultimazione dei vari lavori è in grado di abbracciare una serie cospicua di nuovi spazi da dedicare alla cultura: la Rocca sforzesca; il torrioncello nord; la sala polivalente; l’area dei Prati di S. Andrea e i locali sopra la sede della Banca di Romagna. Il Museo del Castello In attuazione di tale Piano, dopo l’apertura nel 2005 della Sala archeologica il 28 giugno 2008 è stato inaugurato, nei diversi locali della Rocca, il Museo del Castello. Il nuovo museo del Comune di Bagnara si aggiunge al museo Mascagni ed a quello parrocchiale e si colloca nell’ambito del Sistema Museale Provinciale in forma paritetica rispetto agli altri del territorio. L’allestimento, molto apprezzato, è stato in grado di coniugare l’offerta scientifica dell’ Università con le conoscenze e tutte le testimonianze rinvenute sul territorio, in particolare nel sito dei Prati di S. Andrea, raccolte e coordinate dalla Soprintendenza ai beni archeologici. Con il completamento del percorso di musealizzazione la Rocca, “liberata” dagli uffici comunali, offre un museo di se stesso: la Rocca, infatti, costituisce una traccia fondamentale del nostro passato, che – unitamente alle mura di cinta e al 33 borgo fortificato – forma il cosiddetto “Castello”, un raro esempio di memoria storica cittadina i cui resti sono tuttora perfettamente conservati. La Rocca, quindi, come sede ideale di conoscenza della propria storia; come punto di riferimento sotto il profilo storico culturale per le scuole, le associazioni, i cittadini; come laboratorio permanente di attività didattiche, di studio e di diffusione della cultura. Il Museo del Castello, dedicato quindi allo studio e alla ricostruzione dell’antico borgo fortificato, appare, fin dalla sua apertura, un museo piccolo ma unico, in cui si ripercorrono senza soluzione di continuità le vicende del territorio, restituendo la straordinaria architettura difensiva alla sua funzione di luogo emblematico della comunità locale. La parte museale dedicata all’incastellamento si propone come punto di partenza e di riferimento per tutto il bacino della Bassa Romagna. Nel piano strutturale si prevede il consolidamento di questa scelta per una crescita costante del centro di Bagnara, che aspira ad essere uno dei punti di eccellenza nel panorama turistico e culturale del territorio dell’Unione secondo la logica della “città diffusa”. In tale contesto, Bagnara mette a disposizione un Centro studi e di documentazione sul medioevo, specializzato appunto, nello studio dell’incastellamento con riferimento alle tracce della cultura materiale e agli eventi storici del territorio, a beneficio di tutti gli studiosi dell’area vasta. Il Centro studi, localizzato presso il Museo del castello, può divenire il luogo più importante di tutto il territorio per lo studio dell’archeologia medievale, in collaborazione con la Soprintendenza, l’Università, l’IBC. Tra gli aspetti di particolare rilievo legati a questa scelta fondamentale per la nostra città e, la cui soluzione non era per niente semplice, vi era la gestione e la promozione del museo. Oggi, la convenzione con una cooperativa specializzata, che utilizza la professionalità di ragazze residenti a Bagnara, convince e soddisfa soprattutto per la qualità espressa e comunicata durante le visite guidate alla rocca e al museo. Gli altri i passaggi che si intendono realizzare : • Il torrione visconteo, già ufficio del Sindaco, oltre ad accogliere la piccola pinacoteca, potrebbe accogliere altre raccolte museali; in tale contesto, è possibile valorizzare, in accordo con la Parrocchia, il Museo Mascagni tramite semplice realizzazione di apposita vetrina che rimanda il visitatore alla sede principale. 34 • L’attuale sala consiliare manterrà la sua funzione essendo il contenitore che meglio si offre per essere il luogo di rappresentanza delle istituzioni locali. Altresì, rimane il luogo ideale per l’allestimento di mostre espositive temporanee e altre iniziative culturali legate al territorio. • Nei locali della Rocca e nel magazzino esistente ai prati di S. Andrea, sarà realizzato anche un Laboratorio archeologico che si occupa di scavi, di ricerca scientifica e di didattica museale. In tale contesto, saranno gradualmente implementate le attività divulgative in collaborazione con le scuole, in modo da illustrare adeguatamente la storia di Bagnara, gli itinerari storici presenti nel territorio e, in particolare, i rinvenimenti dagli scavi (attuali e futuri) presso il “Prato di S. Andrea”. Per attrarre fasce sempre più differenziate di pubblico (bambini, anziani ecc.) occorre realizzare quaderni didattici, guide a fumetti, concorsi a premi, laboratori (laboratori creativi, teatrali, “magici”) e di didattica. Nel 2008 è stata attuata dalla Soprintendenza archeologica con i contributi statali una vera e propria campagna di scavi ai Prati nei punti di maggiore interesse. Questo ha consentito di acquisire molte altre informazioni tali da rendere la nostra “motta” un sito di interesse archeologico-scientifico unico nel suo genere. Nel 2009 si intende porre i seguenti obiettivi: - La presentazione tramite un prossimo convegno studio organizzato con la Soprintendenza di tutta la documentazione redatta durante gli ultimi quattro anni degli scavi archeologici ai Prati e nell’ambito comunale; - Il completamento di uno stralcio funzionale dei lavori di restauro dell’edificio esistente in prossimità del sito archeologico dei Prati di S. Andrea. Questo rappresenta un ottimo esempio di sinergia tra pubblico e privato, con il coinvolgimento dell’associazione degli imprenditori della CNA del Lughese in grado di operare assieme per un comune intento: la scoperta, e la valorizzazione di ciò che contribuisce a unire la comunità con il proprio territorio. Questo spazio diventerà il luogo di conservazione, pulizia, catalogazione ed esposizione dei reperti del nostro territorio altrimenti accatastati in depositi di altre città. Diventerà, inoltre, la sede del gruppo archeologico Silva Bagnaria. 35 Le altre istituzioni culturali Il Piano strategico di valorizzazione si arricchisce di un altro edificio sito nel centro storico e baluardo dell’angolo nord-ovest delle mura, il cosiddetto “torrioncello”, che diventerà nel 2009 secondo le linee d’indirizzo già presentate in Consiglio uno spazio culturale polifunzionale e, in particolare, sede adeguata per la biblioteca comunale e l’archivio storico. S’intende in questo modo offrire uno spazio più adeguato ed accessibile ai documenti storici conservati nel mastio della rocca in modo tale da offrire a chiunque la possibilità di consultare questi testi già forieri di ricordi e atti che in parte Ernesto Casadio ha potuto riproporci in due splendide pubblicazioni. Altresì, intendiamo continuare il percorso di potenziamento delle istituzioni culturali, grazie anche ai buoni risultati conseguiti dall’attuale gestione della biblioteca. Le manifestazioni culturali Nel 2008 si può affermare che l’Amministrazione comunale è riuscita a consolidare buona parte del programma degli eventi e delle iniziative d’interesse culturale. La nuova risorsa che dobbiamo valorizzare nel 2009 è sicuramente lo spazio di Piazza Marconi, durante le sere nel periodo estivo quando si trasforma in area pedonale. Infatti questo è il cuore del borgo di Bagnara di Romagna, scenario ideale collegato con le numerose iniziative a carattere turistico e culturale che si svolgono durante l’anno: dalle feste che esaltano le tradizioni e i prodotti della nostra terra (come la Sagra del castrato), ai convegni, alle mostre ed esposizioni che arricchiscono la vita della comunità. In questo contesto va sottolineato il contributo assai prezioso fornito dai cittadini e dalle associazioni, che si impegnano per la buona riuscita delle varie manifestazioni. Molte sono le novità da evidenziare per il 2008 che non possono che essere di buon auspicio per il 2009. Ricordiamo la nuova gestione della Rocca che, oltre a gestire con grande professionalità le visite guidate al Museo e alla Rocca stessa, promuove gli spazi del Castello con eventi a tema per bambini, adulti e, a volte, con il coinvolgimento della Locanda di Bagnara. Fra le varie iniziative va sicuramente riproposta la serata di degustazione vini in abbinamento ad altri sapori presentata da un bravo sommelier dopo una visita guidata al museo. La stessa fruizione degli spazi culturali viene favorita grazie al ruolo fondamentale delle associazioni di volontariato: 36 • La Pro loco organizza eventi folcloristici e culturali di qualità negli spazi suggestivi messi a disposizione della comunità. Nel 2008 ha riproposto la sagra degli antichi sapori e delle vecchie passioni utilizzando contemporaneamente e appropriatamente la sala polivalente per una mostra sulla caccia, la pesca, i funghi etc..; la tendo struttura per dimostrazioni relative a questi sports e la palestra, quale luogo molto accogliente, per la degustazione di sapori e piatti che non si trovano facilmente nelle sagre (ad es. i tortellini in brodo). La sagra della motoaratura si è confermato un appuntamento di grande richiamo per parlare tramite gli strumenti e mezzi dell’agricoltura di come la si viveva una volta e di come la si interpreta oggi; • Il gruppo archeologico Silva Bagnaria dopo aver gestito il bookshop del Museo, posizionato nella zona antistante la sala consiliare e garantito l’apertura della Sala archeologica tutte le domeniche mattina e aver proposto visite guidate alla rocca , ora svolge una attività di supporto sia al museo che negli scavi archeologici. Nel 2008 sono stati trovati due nuovi siti dell’età del bronzo nel territorio di Bagnara. La loro presenza ha permesso di intervenire con competenza senza recare particolari disagi alle proprietà dei fondi. Il loro programma estivo con le serate sotto le stelle in Rocca mantiene il suo fascino e interesse. La novità più apprezzata nel 2008 riguarda una serie di serate, 5 lunedì autunnali, dedicata al cinema legato all’arte che ha stupito per la professionalità e capacità espresse in quelle occasioni dalla relatrice. • Il Cocomero collabora in molti eventi legati alla biblioteca, organizza mostre d’arte, sostiene economicamente altre iniziative, come lo spettacolo di teatro femminile. E’ una associazione sempre molto presente nella vita di Bagnara. • La compagnia di ventura li sparvieri è ancora presente a Bagnara. La loro attività legata alla valorizzazione della cultura medioevale nel 2008 si è svolta in altri territori dove hanno promosso Bagnara sotto l’aspetto turistico. Prosegue sotto i migliori auspici la collaborazione con Don Bonello e il Comitato Mascagnano di Bagnara per la organizzazione di eventi legati alla musica lirico-vocale (Mascagni d’oro). Gli spettacoli del 2008 hanno riproposto artisti di grande valore che calcano i più prestigiosi teatri del mondo. Nel dicembre 2008 l’amministrazione comunale e la parrocchia hanno contribuito alla pubblicazione di un libro su una cantante lirica grande interprete delle opere di Ma scagni, Juanita Caracciolo : una fulgida stella nel firmamento 37 della lirica. Nel ridotto del teatro Alighieri a Ravenna la scrittrice Roberta Paganelli ha potuto presentare la sua opera alla presenza di un nutrito e competente pubblico. Gemelli e amici in Europa Altra novità del 2008: la costituzione del comitato per i gemellaggi. Questa nuova associazione segue i gemellaggi e i patti d’amicizia. Per il 2009 organizzerà l’evento per la seconda firma necessaria per sancire il patto di gemellaggio con la città francese di S. Drezery. Pur prevedendo un patto d’amicizia, il 27 settembre 2008, è stato sottoscritto con la 1ma firma, l’atto di gemellaggio con la cittadina francese St. Drezery. L’affinità e la contiguità con questo popolo ha consentito una accelerazione nei legami che ci hanno convinto subito a suggellare il patto più impegnativo e coinvolgente. Nei primi giorni di aprile 2009 si sottoscriverà a Bagnara l’atto di gemellaggio definitivo. L’incontro con un rappresentante per l’Italia della Camera di Commercio di Montpellier ha aperto prospettive interessanti di collaborazione tra le rispettive realtà produttive. Si tratta di un altro passaggio storico che proietta la nostra comunità nell’ambito europeo generando un percorso di confronto in grado di offrire occasioni e opportunità di crescita per chiunque partecipi a questa avventura. 38 SPORT E TEMPO LIBERO Lo sport è un importante fenomeno aggregativo per tutte le fasce d’età che consente di sviluppare i valori di socialità, di educazione alla salute fisica, psichica, morale, di rispetto delle regole, di crescita umana, di passione, di entusiasmo e di idealità. Lo sport esprime un preciso fattore culturale che aggrega centinaia di bambini, ragazzi, giovani e meno giovani nella pratica sportiva e negli impianti appositamente predisposti; ciò è reso possibile grazie all’impegno quotidiano delle numerose società sportive le quali, nelle varie discipline, cercano di finalizzare la pratica sportiva ad un progetto educativo, oltre che ad un ineliminabile risultato agonistico. E’ importante che questo carattere educativo sia rafforzato nei bambini e nei giovani, in quanto può diventare utile elemento contro il disagio e le devianze. Per operare in tale direzione si continua ad agire con particolare attenzione alla gestione degli impianti sportivi sostenuta con ottimi risultati e tanta abnegazione delle associazioni di volontariato tramite le convenzioni stipulate con la GIVES, l’ U.S. Bagnara e la polisportiva Bagnarese. Nuove idee e progetti: • Il progetto della nuova società “L’intercomunale” fra il settore giovanile di Solarolo, i bambini e ragazzi della scuola calcio di Bagnara e il settore giovanile di Bubano è evoluta in un nuovo progetto che coinvolge il calcio del Comune di Castelbolognese. La nuova società Unione Sportiva IntercomunaleCastelbolognese denominata U.S.I.C.castelbolognese A.P.D.. Il progetto che annovera 15 squadre giovanili con oltre 300 tesserati è sicuramente di grande valore sovracomunale e proietta i nostri giovani in un ambito di confronto e competizione di valore regionale. Il contributo che continuiamo a riproporre si pone nella direzione di guardare con la massima attenzione ai progetti innovativi e di sicuro valore educativo che lo sport può riuscire a realizzare. • Un particolare apprezzamento va al Real Bagnara Volley che sospinto da un bravo e appassionato tecnico sta costruendo una società sportiva in grado di far avvicinare molti giovani alla pallavolo. Nel 2008 si cimentano nei campionati 2 squadre femminili e una maschile. E’ stata organizzata anche una squadra39 scuola di piccole bambine che apprendono in fretta e con apprezzabili miglioramenti. • Per l’impiantistica sportiva si è ottenuto il contributo del 40% del costo per dotare di illuminazione pubblica il campo di calcio. Questa è tra le opere da realizzare nel 2009. Ciò renderà più interessante la gara per la gestione del campo sportivo la cui convenzione scade nel settembre 2009. Il Piano Strutturale Comunale dovrebbe mettere in campo le risorse per la nuova area di espansione della zona sportiva . In tale area a nord del campo sportivo comunale dovrebbe sorgere un campo per allenamenti poi una piastra polivalente. Questo progetto viene abbinato agli sviluppi dell’attuale campo di calcio privato e al programma di riqualificazione della città. 40 UN MOTORE TRAINANTE: IL VOLONTARIATO E L’ASSOCIAZIONISMO (SOCIALE, CULTURALE, SPORTIVO, EDUCATIVO ED AMBIENTALE) Di rilievo è il ruolo sociale ed educativo che va assegnato a quello che viene definito “terzo settore”. Esso è espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, che nel rispetto della propria autonomia, rappresenta un apporto fondamentale teso a conseguire le più ampie finalità di carattere sociale, civile e culturale. Il volontariato ha difficoltà nel reperire nuove forze. Ciò determina quelle problematiche di sostentamento che spesso si manifestano in modo sbagliato; si sostituisce il concetto di volontariato con un bisogno di rendere proficuo il proprio impegno a scapito della promozione e partecipazione, finalità dalle quali possono scaturire, invece, tutti quei servizi di supporto all’ente pubblico che da solo non riesce a gestire. Ecco quindi che lo strumento delle convenzioni rappresenta e garantisce, se incentivato, quella sinergia necessaria tra ente locale ed associazione per il mantenimento della promozione del nostro paese e la coesione del tessuto sociale. C’è ancora molta strada da percorrere rispetto ad un più proficuo e necessario coordinamento tra le diverse associazioni, che renda possibile quell’interscambio di esperienze con conseguente collaborazione tesa alla maggiore promozione identitaria della nostra comunità. 41 42 PROGRAMMA n. 2 I luoghi in cui desideriamo vivere - Il territorio - L’ambiente - Lo sviluppo - Il turismo - La sicurezza - Gli investimenti Dal 1° gennaio 2008 è stata costituita l’Unione dei comuni della Bassa Romagna; tutti i Comuni hanno adottato il piano strutturale comunale; è stata realizzata l’ Azienda di Servizi alla Persona ed è stato siglato il Patto per la sostenibilità dello sviluppo della Bassa Romagna: le linee d’indirizzo per il rilancio economico dei nostri territori, secondo canoni di sviluppo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente sono state tracciate. Ora si tratta di procedere speditamente per rendere efficaci questi strumenti non mortificando le idee e i progetti forti inseriti in questi strumenti di programmazione citati. Lo sviluppo articolato e organico delle varie istanze (residenziale; sistema produttivo; pubbliche infrastrutture), connesso con la tutela dell’equilibrio generale e del valore del patrimonio naturale; una buona qualità della vita; la promozione dell’accesso consapevole e responsabile alle risorse naturali; la volontà di evitare danni permanenti all'ambiente sono tra gli obiettivi fondamentali da realizzare. La “città diffusa” utilizzando lo strumento strategico dell’Unione dei comuni può consentire di costruire una rete di municipalità dove le opportunità di sviluppo siano concertate, le specificità locali valorizzate e integrate nel piano sovracomunale, evitando la proliferazione incrementale degli stessi servizi e interventi ovunque, che porterebbe ad un consumo insostenibile del territorio e dell’ambiente. 43 UN NUOVO PIANO PER IL NOSTRO TERRITORIO Con il primo Piano Strutturale Intercomunale abbiamo messo al centro dello sviluppo della nostra area territoriale i criteri della sostenibilità, della coesione e della competitività del sistema. Il PSC prefigura un sistema territoriale forte e coeso, capace di riconoscersi in un insieme di valori condivisi, con una propria identità culturale che organizza gli spazi della vita collettiva e dà forma e ragioni all’uso e alle trasformazioni del paesaggio. La qualità della nostra vita dipende molto da come sono i luoghi in cui viviamo e da come sono organizzati e progettati. Le politiche di gestione del territorio devono porsi gli obiettivi di “tipicizzare il paesaggio”, valorizzare le risorse ambientali, quelle archeologiche, sviluppare le vocazioni produttive locali e i servizi culturali. Strumenti di programmazione di area vasta Il 2009 parte con due strumenti di programmazione, uno approvato e l’altro solo adottato: 1. Il nuovo “Patto di sviluppo della Bassa Romagna”; 2. Il PSC associato da parte dei Comuni della Bassa Romagna L’inizio del 2009 vede i singoli comuni lavorare per approvare il PSC. L’accordo di pianificazione con la provincia nel quale si gettano le basi di uno strumento molto importante, la “Perequazione Urbanistica”, e le risposte alle osservazioni presentate al PSC sono i prossimi passaggi che impegneranno tutte le istituzioni coinvolte in questo importante strumento di pianificazione. Importante, sarebbe approvare il PSC in tempo utile prima dell’appuntamento elettorale per tutte le amministrazioni comunali della Bassa Romagna in modo da non perdere tutti i riferimenti di analisi già condivisi. Altrettante energie serviranno per approvare il RUE e i POC. Le scelte urbanistiche contenute nel Piano adottato dai 10 Comuni indicano lo sviluppo di queste Comunità per i prossimi anni partendo dalla consapevolezza che la Bassa Romagna ha significative possibilità di crescita: - se sviluppa, in modo unitario, le scelte orientate a rafforzarne la competitività; 44 - se riesce a rafforzare la capacità dell’area di elevare le sue qualità insediative, di innovare e articolare il suo sistema delle imprese, di attrarre investimenti di qualità, di investire sui suoi punti di forza e di aggredire quelli di debolezza; - se realizza una programmazione del territorio fondata su quattro assi: • Promuovere, valorizzare, innovare le vocazioni produttive; • Governare la qualità degli insediamenti residenziali; • Promuovere la qualità dei servizi e governare la relazione tra il territorio e le riorganizzazioni del sistema dei servizi; • Eliminare le strozzature e le insufficienze infrastrutturali, e migliorare la qualità delle infrastrutture. Con queste scelte i governi locali assumono un ruolo centrale (di leadership) per lo sviluppo futuro: perché si tratta di portare avanti un lavoro collettivo, di confronto con gli altri organismi del settore pubblico e del settore privato, con le organizzazioni di volontariato, con le istituzioni scolastiche e con il mondo della cultura. La variante al PRG Nell’ ambito comunale ci presentiamo nel 2009 con un PRG che vedrà approvata una variante specifica soprattutto per dare sviluppo artigianale-commerciale alla Via Gramsci. Le modifiche sono in linea con le scelte già attuate dai documenti che stanno accompagnando il percorso del PSC associato. Tali strumenti costituiscono le premesse per una crescita di qualità e di prospettiva per il nostro territorio. Così, si opera rispettando le vocazioni e le particolarità di Bagnara, tenendo conto delle nuove esigenze demografiche e dei nuovi bisogni della nostra città. Idee e progetti Lo sviluppo del territorio sarà dunque caratterizzato, nel 2009, dalle seguenti linee fondamentali: • Approvare la nuova variante al PRG • Approvare il Piano strutturale comunale • Sviluppare ulteriormente lo SPORTELLO UNICO PER L’EDILIZIA E PER LE IMPRESE, grazie alla convenzione con il comune di Massa Lombarda che già ha prodotto alcuni significativi miglioramenti in termini sia di qualità del servizio che di 45 riduzione dei costi. Inoltre, questo servizio associato ha liberato energie importanti per riuscire a realizzare le opere pubbliche cantierate in questi ultimi anni. Sempre con Massa Lombarda è stata definita l’istituzione in forma associata della commissione per la qualità architettonica e ambientale al fine di mantenere la delega regionale per rilasciare le autorizzazioni in materia di vincoli ambientali. • Promozione e pubblicizzazione delle enormi potenzialità connesse al S.I.T. (Sistema Informativo Territoriale), consultabile anche in via telematica all’interno del sito del comune (www.comune.bagnaradiromagna.ra.it). 46 AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE Viviamo in una società nella quale vi è una crescente consapevolezza della necessaria attenzione da rivolgere al concetto di sviluppo sostenibile, al fine di mettere un freno allo spreco di risorse e allo sviluppo incontrollato. Risulta necessario da parte di tutti noi un comportamento che tenga conto dell’etica energetica: un ruolo importante lo rivestono in questo obiettivo attori principali, come la scuola, nella funzione di laboratorio per la sostenibilità, che promuove nei giovani comportamenti responsabili e consapevoli. L’ente pubblico, al fine di assicurare una maggiore coerenza verso gli obiettivi di sostenibilità, deve poter accedere a più risorse economiche da investire nelle problematiche ambientali poiché risulta che quelle a disposizione oggi sono insufficienti riguardo al tipo di problemi oggi sul tappeto. Si rende necessario un nuovo sistema di fiscalità ecologica incentrato sul consumo delle risorse, ad integrare l’attuale fondato sulla tassazione del reddito. Un sistema di incentivi/disincentivi che premi l’innovazione e i comportamenti ecosostenibili ed ecosufficienti dei singoli e delle imprese. E’ sempre più importante che la politica economica e finanziaria anche di un piccolo comune allarghi il suo fronte di riferimento, con attenzione agli indicatori di sostenibilità, al fine di integrare gli aspetti economici con quelli ambientali, sociali e culturali con lo scopo di offrire una rappresentazione più realistica dei problemi e dei fattori in gioco e quindi progettare gli opportuni rimedi. Occorre proseguire e rafforzare anzitutto la campagna di sensibilizzazione e sostegno all’educazione ambientale, anche attraverso l’ausilio delle scuole, al fine di promuovere un forte senso di qualità della vita. L’incentivazione del risparmio energetico con l’autoproduzione di energia ha visto questa Amministrazione adottare la scelta per il 2008-2009 dell’istallazione nelle scuole e nel palazzetto sportivo dei pannelli fotovoltaici oltre che dei pannelli solari negli spogliatoi del campo sportivo. In materia di risparmio idrico ed energetico la distribuzione gratuita dei kit composti da riduttore di flusso e lampada a basso consumo ha incontrato un notevole successo. Le campagne bollino blu per gli autoveicoli e per le caldaie hanno permesso di introdurre un sistema di controllo sulle emissioni, a livello provinciale, che ha prodotto 47 buoni risultati in materia di miglioramento della qualità dell’aria con la riduzione delle microparticelle in atmosfera. I continui e programmati rilievi di ARPA a mezzo monitoraggio di centralina fissa forniscono dati incoraggianti sia relativamente al PM 10 che al rumore. Questa Amministrazione intende investire ulteriormente su questa prospettiva, sviluppando il proprio ruolo nel campo dell’ informazione ambientale. Il tema dei rifiuti (di estrema attualità) ci vede personalmente impegnati ad interrogarci sulle strategie più incisive per far fronte a quella che può rappresentare nel tempo una emergenza non solo di alcuni. Il primo obiettivo da perseguire è senz’altro quello di modificare gli stili di vita; che va imputato al forte ritardo culturale accumulato sotto questo profilo. Per ciò che riguarda in particolare la nostra realtà, risulta necessario continuare a mantenere e, possibilmente aumentare la percentuale della raccolta differenziata che dal 48,45% del 2007 è passata al 46,06%. La presenza della stazione ecologica nel nostro paese offre un servizio insostituibile e ad essa vanno aggiunti nuovi servizi di HERA che riguardano il forese, in particolare quello domiciliare carta/cartone e secco/umido attivato nel dicembre 2006, quello di plastica e vetro attivo dal 9 gennaio 2008 e il compostaggio che consentono riduzioni sulla tariffa di igiene ambientale. La sinergia tra SIREB e la G.I.V.E.S. ha consentito una forte azione di prevenzione in materia di trattamento al fenomeno zanzara e zanzara tigre con una diffusa campagna informativa e di controllo messa in atto anche nel nostro territorio. Peraltro la convenzione in essere con la stessa SIREB ci ha consentito di poter usufruire di attenti ed incisivi lavori di difesa fitosanitaria al verde pubblico oltre che di derattizzazione e di controllo del fenomeno dei piccioni. Con la supervisione dell’Agenzia di Ambito Territoriale riusciamo a gestire con attenzione gli investimenti, i servizi e le tariffe sia del ciclo integrato delle acque che dei rifiuti. Con Hera Ravenna ci si confronta sul servizio di raccolta rifiuti e gestione del depuratore; con Hera Imola-Faenza, che gestisce per noi molte utenze pubbliche, si collabora per individuare le esigenze più urgenti del nostro territorio e si progetta la fattibilità delle opere. CON.AMI ci aiuta a realizzare gran parte degli investimenti strutturali; ad esempio, con riferimento alle condotte fognarie (acque nere o miste). E’ in corso di realizzazione la condotta che collegherà Via Pigno alla Provinciale Bagnara; 48 mentre è in fase di progettazione quella che dovrà collegare le case e le attività presenti lungo la Via Mulinello al depuratore. Tutto questo per svolgere al meglio il ruolo che ci spetta: promuovere azioni politiche ambientali in grado di orientare lo sviluppo dei nostri territori; uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità per le generazioni future di soddisfare i loro bisogni. 49 POLITICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO Le scelte fondamentali per un equilibrato progresso economico e produttivo per il nostro territorio sono delineate nel Patto per lo sviluppo della Bassa Romagna e negli strumenti urbanistici approvati e in via di approvazione. Il “Patto” è la più grande iniziativa di concertazione messa a punto in questi anni. Con esso, l’insieme delle componenti istituzionali, economiche, produttive, sociali e culturali della nostra area hanno unitariamente definito gli obiettivi strategici per la competitività dell’area, le azioni necessarie alla loro realizzazione, i tempi di attuazione. Nel PSC di area vasta viene ribadita la scelta sulle infrastrutture relative alla viabilità di 1° grado dove il quadrilatero coinvolge il nostro territorio soprattutto quando si parla del tracciato della nuova San Vitale mentre ha mantenuto notevole interesse in quella di 2° grado il tracciato della Via Lunga. Obiettivo basilare è la qualificazione territoriale dell’area di sviluppo artigianale-industriale ai confini con il territorio di Solarolo, che viene collegata nel PTCP al polo economico-industriale a ridosso dell’autostrada A14 in Comune di Solarolo. Ma la strategia fondamentale, che caratterizza il nostro mandato, è legata alla prospettiva di uno sviluppo di Bagnara di Romagna in chiave turistico culturale. Il valore storico-culturale costituisce un interesse primario per la nostra comunità e deve essere orientato in senso conforme alla vocazione turistica di Bagnara riconosciuta dalla L.R. 28/93 e ribadita dall’art. 7 dello Statuto comunale (“comune di interesse turistico“). La “VALORIZZAZIONE DEL CENTRO STORICO” è in continuo divenire e si inquadra nell’ambito di un progetto unitario complessivo, articolato ed organico, all’interno della predetta strategia fondamentale. In tale ottica si collocano gli interventi di valorizzazione della Piazza centrale con una nuova viabilità, di sistemazione dell’arredo urbano e di rilancio della rete produttiva posta all’interno del paese, secondo una prospettiva che va ulteriormente sviluppata nel medio-lungo periodo. Gli strumenti di pianificazione strategica, a partire dal Piano Strutturale in corso di redazione a livello sovracomunale, devono destinare tali luoghi ad una crescita costante della comunità di Bagnara di Romagna, che aspira ad essere punto di riferimento turistico e culturale di un’area più vasta secondo la logica della “città diffusa”. 50 Idee e progetti • Approvare la variante al PRG per consentire lo sviluppo dell’area a ridosso del Consorzio Agrario • Approvare il piano strutturale sovracomunale per pianificare in modo adeguato l’utilizzo del territorio. • Promuovere la semplificazione amministrativa con riferimento anche alla necessaria omogeneizzazione dei regolamenti e del NTA. • Promuovere la valorizzazione delle eccellenze sociali, economiche, imprenditoriali, culturali in un territorio socialmente responsabile ove siano riconosciute le componenti culturali e paesaggistiche di cui è già ricco. • La prosecuzione del Piano di valorizzazione del centro storico in chiave turistico culturale, di cui ci occupiamo in altra parte della Relazione; • L’approvazione delle convenzioni con le cooperative di garanzia quali CONFIDI, FINANZIARTI e di quella per il credito ai commercianti: in tal modo si continua a dare sostegno alle imprese locali, che si trovano a dover fronteggiare una difficile congiuntura economica. • I progetti da presentare annualmente per accedere ai contributi previsti dalla legge regionale 41, peraltro già percepiti sia nel 2005 che nel 2006, in modo da realizzare interventi pubblici e privati nell’ambito delle politiche di sviluppo del tessuto produttivo locale. Nel 2008 è stato attuato il progetto della nostra Associazione Intercomunale a favore dei centri commerciali naturali con un buon consenso. • Lo Sportello unico per le imprese che è stato accorpato allo Sportello unico per l’edilizia, ed è gestito in collaborazione con il comune di Massa Lombarda riesce ad ottimizzare la qualità del servizio e, al tempo stesso, a ridurre i costi, realizzando una combinazione ottimale in termini di efficacia ed efficienza. Ciò ci ha consentito di migliorare i rapporti con gli utenti e di abbreviare i tempi di esame e rilascio delle pratiche edilizie. • La gestione associata dello sviluppo economico, a livello di Unione dei comuni della Bassa Romagna: si tratta di un ambito ottimale, che consente di puntare ad obiettivi ambiziosi di sviluppo grazie anche a nuove tecniche di marketing territoriale. 51 • All’Ufficio associato per la promozione turistica spetta il compito di sviluppare l’immagine turistica di Bagnara. Altresì è indispensabile correlare il turismo alla crescita delle realtà produttive, realizzando nuovi strumenti per divulgare e pubblicizzare i prodotti locali delle nostre aziende e del nostro territorio (si pensi ad esempio al sito del Comune e ai portali di area vasta: www.romagnadeste.it e www.labassaromagna.it). L’agricoltura: un patrimonio da salvaguardare In un piccolo comune come quello di Bagnara di Romagna l’agricoltura è giocoforza soggetta, nel bene e nel male, alle tendenze generali determinate dalle politiche agricole, da quelle provinciali a quelle mondiali e dalle condizioni non assoggettabili alle decisioni dell’uomo, come le tendenze del mercato o le variazioni climatiche. Il recente trend positivo del mercato dei cereali è un chiaro esempio di come le condizioni generali (in questo caso mondiali) di politica e di mercato possano avere riflessi sulle condizioni locali. Parimenti – ma con un trend di segno opposto – la frutticoltura locale in anni recenti ha fortemente risentito negativamente delle condizioni di mercato internazionale e, in alcune annate, delle forti avversità climatiche. Pertanto, le azioni messe in campo per promuovere e rilanciare il settore primario a livello locale debbono sempre fare i conti (quando non addirittura “scontrarsi”) con le condizioni di più ampia portata sopra accennate. Un passo in avanti lo si è fatto tenendo in considerazione i fattori ambientali e le specificità, puntando sulle risorse locali che devono essere messe in rilievo e a tale scopo si è aderito all’associazione d’identità delle “città delle pesche”, sottoscrivendo un protocollo d’intesa per “RES TIPICA”. Occorre inoltre individuare e sostenere l’avvio delle attività agrituristiche nelle aziende agricole incentivando il turismo rurale e ambientale anche attraverso la valorizzazione dei percorsi dei canali e dei fiumi, rendendoli percorribili con più mezzi sostenibili, quale strumento di promozione territoriale. Il tavolo dell’Agricoltura si è rivelato un utile percorso di confronto con le associazioni di categoria per l’individuazione di strategie e la promozione e gestione delle risorse locali. Si deve intraprendere come da legge regionale 29/2002 la strada dei consumi e dell’educazione alimentare nella ristorazione collettiva, sull’esempio di regioni a noi limitrofe, attivando e favorendo nella nostra mensa scolastica, l’educazione al consumo consapevole, nella prospettiva di uno sviluppo sostenibile, l’adozione di corretti 52 comportamenti alimentari e nutrizionali attraverso la conoscenza e il consumo di prodotti alimentari ed agroalimentari ottenuti nel rispetto dell’ambiente e della salute o legati alla tradizione e alla cultura del territorio regionale. Le politiche di sostegno passano anche attraverso l’appoggio di tipo finanziario; è indispensabile quindi rinnovare la convenzione con la cooperativa di garanzia Agrifidi. Il terziario deve crescere in armonia con la città Riteniamo sia fondamentale continuare ed incentivare politiche di sviluppo e sostegno per la permanenza del tessuto commerciale presente nella nostra Città. Pertanto intendiamo: • proseguire con gli interventi di riqualificazione e recupero del centro storico e di arredo urbano. • favorire ed incentivare il mantenimento in attività dei piccoli negozi di vicinato, riconoscendo le funzioni di presidio del territorio e di servizio in particolare per la popolazione anziana. • la piazza rappresenta un nuovo spazio di notevole vivibilità e di grande potenzialità da utilizzare anche sotto l’aspetto economico, puntando alla collaborazione delle associazioni di categoria per attrarre attività commerciali che abbiano caratteristiche di integrazione con il luogo. • è già stato ricordato il nostro sostegno alla Cooperativa di garanzia per il credito ai Commercianti per favorire gli investimenti della rete commerciale e facilitare l’accesso al sistema creditizio delle piccole e medie imprese; • il trasferimento della sede Comunale nel palazzo vecchio ha dato maggiore “presenza” alla Piazza che si propone come punto di riferimento per la vita dei cittadini e, in grado di attrarre nuove attività commerciali; • sostenere, in accordo con le associazioni di categoria, momenti di formazione professionale e di aggiornamento per rispondere alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e articolato; • verificare la possibilità di avviare esperienze di incubatori per l’avviamento di attività commerciali e di artigianato di servizio, sia legate alla riscoperta di antichi mestieri (calzolaio, fabbro ecc.) oggi scarsamente praticati, ma con un’utenza che non trova risposta, sia ad iniziative legate a nuovi mercati; 53 • valorizzare i mercati ambulanti per la tradizione e la storia che rappresentano, ma anche per la concreta capacità di intercettare interesse e presenza di persone; • sviluppare iniziative culturali, aggregative e di animazione per favorire la presenza e la vivibilità dei cittadini. Sarà uno degli obiettivi per la prossima estate quello di proporre eventi che occupino la piazza quando si trasforma “automaticamente” in area pedonale; • favorire le attività nella piazza anche segnalando le aree di parcheggio disponibili. Durante la sera i percorsi per raggiungere queste aree dovranno essere maggiormente illuminate. 54 BAGNARA CITTÀ DI INTERESSE TURISTICO Il Programma Turistico di Promozione Locale già presentato dalla provincia indica gli indirizzi e le strategie per il territorio dove si possono riconoscere le diverse realtà. I Comuni di particolare rilevanza turistica tra cui vi è Bagnara trovano spazio come territori dell’entroterra e quali città d’arte definite minori ma che stanno sempre più posizionandosi con offerte estremamente tematizzate, tali da proporsi a pieno titolo come soggetti attivi nel progetto di rinnovamento dei “prodotti turistici” che vede coinvolta la Provincia di Ravenna all’interno del sistema turistico regionale. L’offerta che i comuni della Bassa Romagna sono in grado di soddisfare riguardano in particolare: • i temi di arte e cultura che vede i piccoli e medi centri d’arte, cultura e tipicità rafforzare le eccellenze di Ravenna e Faenza; • gli itinerari culturali; • la ricchezza architettonica dei centri; • il valore delle tradizioni e dell’identità della “gente di Romagna”: cordiale e gentile, schietta ed amichevole. Il nostro Comune deve seguire i percorsi di valorizzazione delle proprie eccellenze ed unicità tra cui spicca l’identità territoriale e culturale, e quello della integrazione territoriale perché il valore del capitale sociale di un territorio e dei suoi residenti sta proprio nella capacità di generare e far fruttare una serie di azioni di contatto tra persone, aziende, enti ed organizzazioni. Siamo in una fase di grande impegno per sviluppare politiche di valorizzazione e di sostegno finalizzate al rafforzamento della proposta commerciale e turistica, per favorire la competitività di piccole località come Bagnara di Romagna, ricche di storia e di segni architettonici conservati nel tempo. La musealizzazione dell’ intera Rocca con il nuovo Museo del Castello, le continue ricerche archeologiche sul territorio, hanno catapultato Bagnara in un ambito di proposte turistico-culturali vastissimo. La provincia e la regione tramite l’IBC trovano piena rispondenza delle loro attività con la nostra struttura organizzativa. Il nostro personale sta seguendo diversi progetti compresi alcuni proposti dalla Comunità Europea. 55 Se il 2008 è stato l’anno della definitiva musealizzazione della Rocca, il 2009 verrà ricordato per il “desiderato” restauro del Torrioncello. I lavori edili sono terminati e questo storico edificio che si trovava in condizioni di completo abbandono, si appresta ad accogliere l’archivio storico e la biblioteca Comunale. Il 2008 è stato anche l’anno dei contributi regionali a due dei 3 progetti che l’amministrazione ha redatto per concorrere alla distribuzione di fondi che la regione ha messo in campo per interventi di recupero dei centri storici. La valorizzazione di un elemento caratterizzante del nostro Borgo: il prato vallivo che circonda le mura. La realizzazione di un percorso lungo il perimetro delle “fosse” e il ripristino della parte occupata dalla caserma dei carabinieri costituiscono due importanti interventi previsti nel progetto dell’ architetto Cervellati approvato per pianificare nel tempo l’insieme delle opere necessarie alla riqualificazione del nostro borgo murato. Il 2008 ha visto la realizzazione del 1° stralcio di arredo urbano per la mobilità pedonale e carrabile del Centro Storico. Altri interventi sono stati completati grazie ai fondi regionali per la sicurezza, nel quadro del progetto “Un percorso sicuro attorno al castello”. Oggi, siamo in condizioni di aggiungere fra le ricchezze monumentali anche la motta di Bagnara nei prati di S. Andrea che ha svelato un notevole interesse scientifico tale da prevedere un importante sviluppo di Bagnara anche sotto il profilo archeologico. La campagna di scavo del 2008 sostenuta da fondi statali messi a disposizione dalla soprintendenza e la disponibilità della CNA lughese per sostenere gli interventi di restauro dell’edificio esistente ai margini della motta rappresentano due importanti riconoscimenti del valore scientifico del sito. Tutti questi interventi vanno completati e integrati al fine di consolidare la vocazione fondamentale di Bagnara di Romagna, già riconosciuta città di interesse turistico. In chiave turistica va interpretato anche il supporto che viene offerto alle attività agricole presenti sul territorio, tramite sostegno alle fattorie e agli agriturismi, organizzazione di sagre e di eventi, percorsi per la valorizzazione dei prodotti tipici. In questo contesto Bagnara deve interagire con gli altri comuni della Bassa Romagna, per una più efficace azione di promozione del turismo rurale. Un’opportunità di sviluppo e di riqualificazione del nostro centro potrà essere colta tramite realizzazione di un Albergo diffuso, che rappresenta un nuovo modo di fare 56 turismo e un’opportunità di rilancio per i piccoli borghi storici. La regione Emilia Romagna crede in queste esperienze e le sostiene. Anche per Bagnara si ritiene esistano le condizioni per approfittare di questa opportunità. La prospettiva legata al turismo richiede uno sforzo particolare nella produzione di materiali promozionali. Nel 2008 abbiamo dedicato le risorse disponibili alla stampa dei materiali sul nuovo Museo: la mappa della Rocca, un opuscolo illustrativo e infine la guida ufficiale del nostro museo che la provincia pubblicherà nei prossimi giorni inserendola nella collana del Sistema Museale Provinciale Successivamente dovrà essere aggiornata la guida turistica di Bagnara, stampata con successo nel 2005 e andata esaurita. Nei prossimi mesi saranno raccolte tutte le nuove informazioni ottenute da ricerche scientifiche e dalle molteplici novità che si sono succedute in questi anni. Segnaliamo tra l’altro: - la musealizzazione della Rocca; - la nuova collocazione del Municipio e della biblioteca; - l’adesione di Bagnara di Romagna al circuito “RES TIPICA” e in particolare alla rete delle città delle pesche, in grado di avviare alcune interessanti sinergie per la valorizzazione economica e turistica del territorio; - l’invio nel 2008 degli ultimi documenti necessari per chiedere l’adesione al club dei borghi più belli d’Italia. La procedura è lunga ed impegnativa trattandosi di un circuito esclusivo a cui si rivolgono tantissime piccole realtà del nostro bel paese. Siamo in attesa della commissione per la verifica del luogo; - l’individuazione di un percorso cicloturistico che interessa il nostro territorio e che può essere il 1° percorso naturalistico ed enogastronomico per la valorizzazione dei prodotti tipici locali, inserito nel progetto 2005 “Biciclettando” realizzato dal Comune di Bagnacavallo e sostenuto dall’ufficio turismo associato; - il percorso delle ville storiche della Bassa Romagna realizzato dal Comune di Russi con il contributo dell’Associazione intercomunale (“Meraville”); - gli “Itinerari Letterari”, percorsi tra storia, musica e letteratura in provincia di Ravenna; - tutte le iniziative di valorizzazione messe a punto dalla Provincia e dall’Associazione intercomunale. Un ruolo importante, per la promozione della nostra comunità, può essere svolto dall’ URP che cura in particolare il sito del comune. Prossimamente, saranno posizionati 57 alcuni totem nel nostro centro, che moltiplicheranno i punti di accesso alle informazioni e ai servizi, a disposizione di tutti i visitatori. Prosegue inoltre l’impegno del servizio turistico associato che comprende tutti e dieci i Comuni nel rapportarsi con la provincia al fine di ottenere finanziamenti per “servizi turistici di base” , per “iniziative di promozione turistica di interesse locale” (sostanzialmente, gli eventi e le iniziative singolarmente svolte dai singoli Comuni) ed infine e soprattutto per le “iniziative di valorizzazione turistica locale integrata e di promozione dei territori e delle destinazioni”, iniziative che non possono che essere attuate unitariamente dai quattro Comuni interessati. L’impegno del Servizio associato rimarrà anzitutto quello del costante aggiornamento delle schede della banca dati “ROMAGNA D’ESTE”, la redazione e invio alla Regione delle news relative al nostro territorio, la partecipazione alle pagine tematiche regionali “Ville, dimore e palazzi - Teatri storici” e “Archeologia”. Il Servizio associato proseguirà infine nella progettazione degli interventi di: - sostegno alle iniziative di valore sovracomunale proposte da singoli Comuni; - creazione di pacchetti da commercializzare, in collaborazione con operatori e associazioni locali; - realizzazione di idonei materiali illustrativi e promozionali (cartacei e multimediali); - inserzioni su pubblicazioni specializzate nazionali ed estere; -partecipazione a manifestazioni fieristiche ed eventi espositivi, direttamente o indirettamente, in Italia all’estero. 58 LA SICUREZZA URBANA Il termine sicurezza ha assunto negli ultimi tempi un significato non generale come ad essa si dovrebbe attribuire e cioè della possibilità di godere tranquillamente della propria qualità di esistenza, con riferimento al benessere sociale. Quando si parla di questa materia, ci si riferisce più frequentemente al disagio determinato dalla violazione della propria intimità e tranquillità: furti in appartamento, vandalismo, microcriminalità. Un ruolo negativo lo hanno avuto i media che hanno generato una sorta di unico territorio mediale, in cui le persone vivono il problema come se fosse accaduto nel loro habitat. Si determina così un processo di localizzazione delle paure, rendendo astratto il tema sicurezza, sempre più slegato dal contesto e sempre più costruito come immagine riflessa di situazioni e atti estranei al luogo. Il giudizio sulla nostra realtà si può basare su un’analisi di buona qualità del tessuto sociale caratterizzata da una positiva convivenza e rispetto delle regole. Fattore determinante risulta essere l’ottima sinergia tra le differenti forze dell’ordine: arma dei carabinieri e polizia municipale oltre al contributo che offrono alcune associazioni di volontariato come la G.I.V.E.S. e Torrioncello. Ad esse si aggiunge la progettualità in tema di riqualificazione urbana (urbanistica, ambientale, sociale e culturale) messa in atto dall’amministrazione comunale. Le informazioni pervenute ci tracciano un 2008 senza particolari fatti delittuosi che rivelano una prevenzione del fenomeno, ad eccezione di alcuni tentativi di furto in abitazioni private e furti di autoveicoli in occasione di eventi festivi, poi risolti. Gli incidenti stradali sul nostro territorio non hanno provocato feriti gravi o decessi. Va segnalata, inoltre, l’assoluta mancanza di incidenti da mettere in relazione con la sicurezza sul lavoro. Si è provveduto ad installare in via Gramsci e in via Pilastrino rilevatori del traffico veicolare per invitare al rispetto del limite di velocità. A tale proposito, è già stata inoltrata richiesta di parere agli organismi preposti per l’installazione di n°2 autovelox fissi. Relativamente al centro storico, il comune di Bagnara partecipa ad un progetto di sicurezza attivato dalla polizia municipale in rete nei tre comuni, che prevede l’installazione di alcune telecamere, collegate con il comando di Lugo, in piazza Marconi e in piazza IV Novembre. 59 I PRINCIPALI INTERVENTI SUL TERRITORIO Il “Piano strategico di valorizzazione del Centro Storico”, prosegue anche nel 2009 per quanto riguarda : La riqualificazione del centro storico. Sono già stati citati i progetti finanziati dalla regione che ci consentiranno, dopo una lunga discussione nel merito, di eseguire interventi molto importanti e di grande valore urbanistico ed architettonico: la realizzazione di due tratti della passerella perimetrale alle fosse prevista nel quadro di riferimento generale di riordino dell’arredo urbano approvato nel 2007. Per la sistemazione del sito dove vi è la caserma si evidenzia l’acquisto da parte dell’amministrazione Comunale dell’immobile con atto dell’11 dicembre 2008. Inoltre nei primi mesi del 2009 prenderà forma il progetto di sistemazione del fossato attorno al ponte che conduce alla porta del paese. L’impegno è quello di recuperare l’immagine di alcuni elementi identificativi del luogo quali, ad esempio, la vista delle arcate del ponte. Gli interventi sui palazzi storici, pubblici o di interesse pubblico: _ La Rocca: terminato l’allestimento dell’interrato, del piano terra, del piano primo e del mastio per gli scopi museali si intende dotare la sala dei saperi e dei sapori di attrezzature in grado di consentire la cottura e la preparazione di cene o banchetti. In tal modo si mettono in campo altre potenzialità di un edificio monumentale importante e in grado di assolvere a molte esigenze della comunità. _ Il Torrioncello, che finalmente restaurato nel 2009 sarà la nuova sede della biblioteca e dell’archivio storico. _ Il palazzo vecchio è diventata la nuova sede del Comune di Bagnara di Romagna e nel 2009 sarà completo di ascensore e di un atrio dedicato all’arte modernacontemporanea. Rimane inoltre l’impegno per attivare agevolazioni ed incentivi per il recupero degli edifici del centro storico tramite progetti pubblico-privato che attivino e promuovano le necessarie sinergie, funzionali alla fattibilità e alla qualità degli interventi di valorizzazione attraverso il reperimento di finanziamenti e/o contributi di altri enti pubblici. 60 A tal proposito riteniamo molto importante la messa in campo del progetto dell’albergo diffuso in accordo con la struttura ricettiva esistente. Considerate le dimensioni e le peculiarità dei fabbricati presenti all’interno della cinta murata risulta necessario, a completamento di quanto evidenziato nel progetto di arredo urbano, predisporre una normativa particolareggiata non più generalizzata, ma specifica ovvero articolata per schede da redigersi sulla base delle caratteristiche rilevate su ciascun edificio del centro storico, che contengano le indicazioni progettuali correttive e/o conservative necessarie per un recupero corretto e compatibile di tutti gli edifici. Le piazze e gli spazi pubblici: dopo il 1° stralcio, nel progetto sull’arredo urbano esistono diverse proposte per affrontare le problematiche che avevamo evidenziato nelle relazioni di accompagnamento dei precedenti bilanci e soprattutto soluzioni per rinnovare l’immagine di questi spazi (arredo, illuminazione, segnaletica ecc.). La Porta del paese attualmente sede del gruppo gli sparvieri è già disponibile per essere inserito in un percorso di visite guidate al borgo. Nel 2009 si realizzeranno gli infissi in legno per proteggere ll piano alto e rendere il monumento più utilizzabile. Poi, le mura e il verde, insieme alla qualificazione delle piazze rappresenteranno il punto di forza per la valorizzazione di Bagnara: un unicum che non avendo subito particolari danni da eventi bellici, si presenta ancora recuperabile ed assai caratterizzante per l’intero territorio. La passerella verrà realizzata nei primi mesi del 2009 dopo aver fatto la gara pubblica che ha individuato la ditta che eseguirà l’opera. La mobilità e i parcheggi. La riorganizzazione della mobilità e dei parcheggi per l’accessibilità, la percorribilità esterna, i collegamenti e i posti auto a servizio della parte storica e delle attività in essa contenute sono stati modificati. Come già detto si possono certamente migliorare alcuni aspetti quali, ad esempio, l’illuminazione dei percorsi di collegamento delle aree adibite a parcheggio con la piazza. La rete delle piste ciclabili. E’ prevista nel 2009 la realizzazione della pista ciclabile di Via Gramsci. Il 1° stralcio arriverà al consorzio agrario completo di nuova illuminazione e sarà realizzato con il contributo della provincia un semaforo limitatore della velocità. L’Amministrazione comunale è impegnata a 61 trovare soluzioni per il completamento dell’intervento in modo da arrivare alla via Erbosa, anche tramite coinvolgimento di risorse private. Sono programmati per gli anni successivi ulteriori interventi per l’estensione della rete ciclabile a Bagnara. Individuazione degli elementi di incompatibilità e/o incongruenza rispetto al Centro Storico, mappati e catalogati secondo i diversi gradi qualitativi: tipologie edilizie, finiture e materiali in opera, impiantistica, arredo urbano, segnaletica informativa. Una serie di vie a ridosso della Piazza verranno nominate con targhe in ceramica che indicheranno il nome antico. Dell’intervento della caserma ne abbiamo già parlato nei punti precedenti trattati in questa relazione. Altri progetti riguardano la cabina elettrica che in accordo con Hera Imola-Faenza può essere ridotta nelle dimensioni. Ciò sarà fattibile allorquando si realizzeranno due interventi di espansione da parte di privati: la lottizzazione i Peschi e la realizzazione di una media struttura commerciale in Via Gramsci. Altresì, creeremo condizioni favorevoli per l’eliminazione di altre opere incongrue come ad esempio i terrazzi non in stile nella Piazza Marconi. Altri interventi di qualità urbana Nel programma di riqualificazione della parte storica entro le mura, oltre agli interventi indispensabili di restauro e/o ristrutturazione edilizia, è stata attuata nel 2008 una incisiva razionalizzazione del traffico motorizzato. In un borgo di origine medioevale le macchine pur tollerate non possono essere l’elemento di riferimento per lo sviluppo. Le soluzioni realizzate sia nel centro storico che nella Via Matteotti rappresentano un primo intervento del quale stiamo valutando gli effetti per capire se risultano corretti e risolutivi. Il cimitero Oltre ai progetti in corso di ultimazione si prosegue nel recupero ed ampliamento del Cimitero comunale prevedendo: - il restauro della parte monumentale di particolare pregio architettonico e di grande valore storico ed affettivo. Nel 2008 abbiamo presentato il progetto autorizzato dalla soprintendenza e che necessita di un 62 coinvolgimento dei privati per la realizzazione delle opere previste. Nel 2009 verranno eseguite alcune opere di restauro delle parti comuni alle diverse tombe più fatiscenti. - il completamento della parte nuova e la redazione del piano urbanistico del cimitero affidato ad Area asset che valuti la realizzazione di un nuovo percorso carrabile compreso lo spostamento dell’attuale ingresso che si trova troppo a ridosso della curva. In tal modo dalla chiesa del Suffragio si potrà entrare direttamente nell’area cimiteriale, senza dover passare dalla Via provinciale e raggiungere l’attuale ingresso dal parcheggio. Le infrastrutture Gli investimenti per gli interventi di manutenzione delle strade urbane sono sempre mantenuti ad un alto livello di considerazione. Il tratto di strada provinciale (Via Pilastrino-San Mauro) deve essere portato a compimento dalla Provincia, mentre, fra gli interventi previsti nella parte quinta del PTCP troviamo il “Potenziamento del collegamento su gomma da Bagnara per Castel Bolognese, Faenza, Lugo“. Nel PSC associato le scelte infrastrutturali riconfermate che riguardano il nostro territorio comprendono la cosidetta “nuova San Vitale” e il tracciato della Via Lunga. Per ulteriori informazioni sugli investimenti in programma si rimanda alla relazione tecnica. 63 64 La comunicazione sociale Questa Amministrazione non concepisce la democrazia come puro e semplice esercizio del voto: la democrazia è prima di ogni altra cosa partecipazione. L’idea, decisamente pericolosa, che si sta facendo strada oggi è che il singolo cittadino non abbia più bisogno di partecipare. L’idea che la politica si esprima solo nel momento elettorale. L’idea che la politica si faccia esclusivamente in televisione. La nostra idea invece è un’altra. E’ l’idea di una democrazia che si esprime in ogni luogo, nelle sedi istituzionali ma non solo: sul lavoro, nelle scuole, nelle piazze, nell’associazionismo. L’istituzione si deve “aprire” al contributo di ognuno. E l’informazione e la comunicazione, con i loro strumenti, rappresentano quel substrato necessario allo sviluppo di una democrazia partecipata. Le sedi istituzionali devono perciò mantenere un costante e vivo monitoraggio di quei segnali che manifestano un bisogno di partecipazione crescente. Questi segnali vanno captati, studiati e ad essi occorre rispondere. L’informazione nei confronti del cittadino è un dovere di chi amministra. Ogni attività informativa messa in atto da parte dell’istituzione (dal periodico comunale ai comunicati stampa, alle conferenze stampa) deve rispondere ai principi di trasparenza, correttezza, chiarezza, tempestività. Dobbiamo inoltre implementare gli strumenti di comunicazione, interna ed esterna all’ente. Uno degli obiettivi prioritari del progetto è quello di favorire il miglioramento dei flussi informativi all’interno dell’ente, affinché questo si traduca in un aumento della qualità delle risposte da dare ai cittadini. Il nostro comune dispone di strumenti di comunicazione esterna sia di tipo tradizionale, che di tipo digitale. Tra quelli del primo tipo ricordiamo: • L’U.R.P. che rappresenta un primo punto di contatto con gli uffici comunali, rispetto ai quali il cittadino viene guidato e istruito. Ma l’URP non deve limitarsi a dare informazioni; l’URP raccoglie le esigenze e le segnalazioni dei cittadini, diventando un vero e proprio ufficio di comunicazione e ascolto e - in un certo senso - un ufficio qualità che promuove iniziative volte alla verifica e al continuo miglioramento dei servizi. 65 • Le guide: la guida al Museo del Castello, la guida turistica di Bagnara e, in prospettiva, le Carte dei servizi, in un percorso finalizzato ad una crescita progressiva di tutto l’ente, fino a raggiungere uno standard qualitativo più elevato in relazione alla globalità dei servizi. Per quanto riguarda la comunicazione digitale: • L’aggiornamento e il potenziamento del sito INTERNET comunale. Attraverso questo strumento tutti i cittadini possono conoscere le iniziative della città e i servizi erogati dal Comune. I cittadini possono inoltre interagire: il sito del Comune di Bagnara di Romagna (www.comune.bagnaradiromagna.ra.it) contiene alcune prime applicazioni grazie alle quali il cittadino (o l’impresa) può usufruire on line di alcuni servizi. L’obiettivo in prospettiva consiste nell’accrescere le possibilità di interazione. • L’accesso alla rete civica, il sistema informativo coordinato riferito all’area vasta. Le reti civiche, alle quali favorire l’accesso, si strutturano su più livelli: il portale della Bassa Romagna (www.labassaromagna.it); la rete provinciale RA.CI.NE; il portale nazionale delle pubbliche amministrazioni. Grazie a questi canali comunicativi, s’intende incrementare il livello di partecipazione dei cittadini alle scelte amministrative. In questa ottica, facciamo riferimento ai numerosi incontri con la cittadinanza, oltre che con le forze politiche, sociali ed economiche, con cui abbiamo condiviso in anticipo tutte le principali decisioni; ma ci riferiamo anche agli strumenti più innovativi, come la possibilità di inoltrare segnalazioni on line e di accedere ai forum aperti sul portale della Bassa Romagna (“Unione.Partecipa”). Ricordiamo infine che l’ADSL è arrivata finalmente a Bagnara; ora i cittadini e le imprese dispongono di questo strumento divenuto ormai indispensabile per collegarsi alle principali reti informative e ai servizi. L’amministrazione comunale continuerà a impegnarsi in tutte le sedi e i livelli istituzionali affinché a tutti i cittadini siano garantiti i diritti della società digitale, e perché sia eliminato il digital-divide che caratterizza spesso i piccoli comuni, cosicché aziende e privati possano trovare a Bagnara le condizioni necessarie per lo sviluppo economico e culturale. 66 67 68