Introduzione ll Lions Club Marsciano opera da trenta anni nel territorio e s i impegna in attività che contribuiscono a diffondere la sua conoscenza e a sostenerne la valorizzazione in particolar modo in campo sociale ed artistico. Il recupero storico culturale, iniziato l’anno passato con la pubblicazione di una raccolta di documenti fotografici sulla vita dell’ ospedale cittadino, prosegue con questa ricerca sui documenti artistic i legati al territorio e si avvale di un’analis i accurata frutto di un’ esperienza diretta e di precedenti indagini a cura di associazioni e istituzioni locali. “Il paesaggio è la rappresentazione materiale e visibile della patria coi suoi caratteri fisici, particolari quali s i sono formati e son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli” affermava Benedetto Croce nel presentare il disegno di legge per la tutela della bellezze naturali e degli immobili di interesse storico. Per questo motivo abbiamo il dovere di proteggerlo e consegnarlo integro ai posteri. I beni culturali sono sicuramente il patrimonio espressivo della comunità che li produce, conservano la storia e l'evoluzione del pensiero dell' uomo e trasmettono alle generazioni future i valori 1 che l'opera storico-artistica rappresenta. Ogni volta che ne perdiamo una parte, viene meno un tassello e si spezza un legame con il passato. Per proteggere dall'oblio e far conoscere ciò che la storia locale ci ha tramandato affinché se ne preservi l'efficacia, vogliamo consegnare alla comunità una raccolta dei beni artistici del patrimonio locale, poco noti al pubblico e non tutti visibili in quanto alcuni di questi capolavori sono conservati in abitazioni private. Tra questi vi sono i dipinti murali di Gerardo Dottori, il pittore futurista che a Marsciano ha vissuto una tappa significativa del suo itinerario artistico. Oltre all'edicola votiva di Dottori in Via XXIV Maggio, restaurata nel 1987 a cura del nostro Club, le sue opere s i trovano a Marsciano a Palazzo Battaglia, a Villa Cavalletti (ex Cruciani), a Palazzo Biscarini, a Monte Vibiano Vecchio nella chiesa e a Villa Tiberi Cesari, a Compignano nella chiesa e nel Palazzo Corneli. Le pitture murali, pur se l’esperienza futurista è limitata a motivi decorativi, mostrano il profondo legame di Dottori con la terra umbra, di cui rivivono negli affreschi le dolci colline, i colori dei fiori e della rigogliosa vegetazione, le eleganti figure femminili o le scene naturalistiche inserite in ambientazioni paesaggistiche luminose e vivaci. Forti di questo amore per il territorio umbro, intendiamo raccogliere nella presente pubblicazione ulteriori elementi peculiari che valorizzano l’ambiente per farne dono alla comunità, seguendo il nostro motto “We serve, consapevoli di celebrare, con tale recupero culturale, il trentesimo anniversario del nostro sodalizio, il Lions Club. Presidente Lions Club Deanna Mannaioli 2 GERARDO DOTTORI: NOTA BIOGRAFICA Avvertenza: la seguente biografia è stata redatta dando particolare rilievo all’attività murale svolta da Gerardo Dottori nel corso della sua vita. Per una completa lettura della biografia di Dottori e di tutta la sua opera, in ogni suo aspetto, si rimanda alla cronologia curata da Antonella Pesola in Gerardo Dottori. Catalogo generale ragionato, a cura di Massimo Duranti, EFFE Fabrizio Fabbri Editore srl, 2006, Tomo secondo, pp. 893-913. Gerardo Dottori nasce a Perugia l’11 novembre 1884. Nel 1896, a seguito della precoce morte della madre, terminate le scuole elementari, le zie materne gli trovano un’occupazione presso l’antiquario Mario Rocchi che gli concede, in cambio di piccoli lavoretti, di esercitarsi nel disegno e nell’acquerello copiando stampe e ritraendo sculture. Nello stesso anno, Dottori inizia a frequentare i corsi propedeutici serali dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ma è tra 1900-1901 e 1905-1906 che segue i corsi regolari per diventare pittore decoratore. Nel 1906 si diplo ma e intensifica l’attività di decoratore di ambienti, già intrapresa durante gli studi, grazie alla quale riesce a sostenersi economicamente. È lo stesso pittore che, in una delle sue biografie ricorda: “Frequentandola, 3 l’Accademia mi dette dopo qualche tempo un risultato pratico: i riquadra tori di stanze mi chiamavano perché ornassi con fiorellini, vedutine, motivetti Liberty, allora in voga qualche spazio nelle loro riquadrature e mi pagavano con una e anche due lire per stanza. Questi lavoretti li eseguivo a tempera. Imparai così a conoscere questa tecnica che divenne poi la mia preferita”. “Ed infatti mi misi a studiare con volontà e metodo, alternando lo studio della pittura con l’esercizio del mestiere: il decoratore di stanze e spesso l’imbianchino, che del resto facevo volentieri perché mi dava la possibilità di guadagnare e anche perché l’imbianchino (allora si adoperava esclusivamente il pennellone) mi permetteva una sana e salutare ginnastica”. Con queste parole è Dottori stesso che riconosce l’impegno applicato in questa pratica, svolta parallelamente a alla ricerca pittorica avanguardista che lo porterà ad entrare in seguito nel Movimento futurista, all’interno del quale avrà un posto di rilievo come uno dei maggiori esponenti dell’aeropittura. E ancora, queste poche righe ci danno la dimensione di quanto Dottori fosse legato al proprio territorio, ritratto realisticamente nelle vedute che decorano ville e palazzi sparsi nella regione. La differenza di linguaggio esplicita tra le pitture murali co mmissionategli e le opere realizzate privatamente, legate a ideali del Futurismo, trova spiegazione nel provincialismo e nelle esigenze dei committenti, troppo lontani dai centri propulsori della cultura artistica d’avanguardia, alle quali Dottori doveva attenersi nell’operare. Dopo una breve esperienza di lavoro nel territorio milanese, nel 1909 esegue importanti decorazioni murali per la Chiesa di Santa Maria Assunta a Monte Vibiano Vecchio. Nel primo decennio del Novecento si lega ad un gruppo di intellettuali solito riunirsi al Caffè Mezzabestia di Perugia per discutere del rinnovamento dell’arte e dei primi echi del manifesto futurista di Marinetti. Al 1912 risalgono le decorazioni murali nella Villa Tiberi, nei pressi di Marsciano. Nel 1913 esegue i primi studi su dinamismo e sintesi del movimento e, contemporaneamente, esegue le pitture nel Palazzo Mancini a Perugia. Tra maggio e giugno del 1915 parte per la Prima Guerra Mondiale, per ritornare alla fine del 1918 riprendendo subito i contatti con i futuristi 4 e fondare nel 1920, con Alberto Presenzini Mattoli, il periodico “Griffa!”. Nello stesso anno esegue le decorazioni murali nel Palazzo Corneli in località Compignano, Marsciano. L’anno successivo lavora alle decorazioni per Villa d’Olinda a Passignao e per Casa Vantaggi a Colombella. Nel 1922 dipinge anche la piccola Chiesa del Santissimo Crocifisso a Compignano e Villa Barberini (ex Locchi) a Passignano sul Trasimeno e nel 1923 la sala del tè del Bar Ricci, andate distrutte negli anni Sessanta. Nel 1924 è ammesso – primo fra i futuristi – alla Biennale di Venezia con l’opera Primavera umbra e realizza tempere per le stanze di Palazzo Clarici di Foligno, delle quali restano oggi solo quelle della Cappella. Nel 1925 Dottori è particolarmente attivo nella zona di Marsciano eseguendo numerosi interventi murali a Palazzo Battaglia, nella Villa Cavalletti (ex Cruciani). A questo stesso periodo risalgono anche le tempere nel Palazzo Mariotti in zona Compignano e la decorazione un’edicola in Via XXIV Maggio a Marsciano. L’anno successivo esegue un intervento nella Villa Taravelli a San Valentino della Collina. Su commissione di un amico imprenditore, nel 1926, Dottori è a Roma per eseguire alcune decorazioni; soggiorno che si prolungherà fino al 1939, anno in cui viene chiamato alla Cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Perugia, pur mantenendo sempre un legame con l’Umbria dove torna sovente, anche per lunghi periodi, per eseguire decorazioni in chiese ville del territorio. Nel 1928, infatti, è nuovamente a Perugia per decorare la Chiesa delle suore di Gesù Redentore e nel 1929 per le pitture murali di Villa Felicioni ad Ellera di Corciano (committenza che si protrarrà fino al 1932). Lo ritroviamo nuovamente in Umbria nel 1930, nella campagna tuderte, dove realizza le pitture murali nella cappella privata della famiglia Moretti a Vocabolo San Martino di Vasciano. Nel 1936 è chiamato come docente di Decorazione industriale presso il Regio Istituto d’Arte di Perugia; decora una villa nei pressi di Umbertide, il refettorio dell’ONAOSI a Perugia e un ciclo presso il Circolo Rionale Fascista di Porta Eburnea a Perugia. L’anno successivo decora la parete di fondo dell’Aula Magna della Regia Università per Stranieri di Perugia con un soggetto ispirato dal verso 5 virgiliano “Antiquam exquirite matrem” che invita a riconoscere i segni di Roma, grande madre comune delle genti civili. Rientrato definitivamente in Umbria, lavora nel 1939 alla decorazione nella zona absidale della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Bettona. Degli inizi degli anni Quaranta sono le decorazioni murali dell’androne e delle scale di un condominio a Passignano sul Trasimeno, detto il Palazzone. Nel 1943 esegue le pitture nella cappella del vecchio Ospedale di Perugia, detta Salus infirmo rum. Del 1947 è invece l’esecuzione delle pitture nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Perugia. Tra 1948-1949 Dottori è molto attivo nella zona del Trasimeno, dove esegue decorazioni a tema sacro e profano, tra Tuoro, Magione, Montesperello e Montecolognola. Qualche anno dopo, nel 1951, lavora nella cappella della famiglia Guelpa nel cimitero di Foligno, Villa Mannocchi a Magione. Nei successivi anni l’attività come pittore decoratore murale si interrompe, mentre prosegue quella di pittore con tematiche tardo aeropittoriche e con il linguaggio del nuovo paesaggio moderno.. Dai primi anni Settanta le pitture murali di Dottori iniziano ad essere improvvisamente distaccate, dando inizio ad un fiorente mercato intorno ai frammenti di questa produzione. La crescente richiesta, anche fuori dai confini umbri di questi distacchi causa l’ingresso nel mercato anche di numerosi falsi. Il 13 giugno 1977 Gerardo Dottori si spegne nella sua casa di Viale Pellini. Giovanna Brenci Collaboratrice Archivi Gerardo Dottori, Perugia 6 Pitture murali a Marsciano e dintorni Compignano Chiesa Santissimo Crocifisso Dottori, dipinti murali a tempera - 1900-1922 La chiesa, fino ai primi anni del 1900, era la cappella privata della famiglia Ottaviani, che dette l' incarico di dipingerla a G. Dottori. Le decorazioni occupavano sei lunette e sei vele. Sappiamo che le lunette con le scene della vita di Cristo vennero ridipinte, per cui ne rimane solo una autentica, quella con il Discorso della montagna. In questa scena vediamo come Dottori usi la tecnica del “pointillisme” per dare dei colpi di luce. Sono di certo in stile liberty gli angeli, posti sopra la porta d’ingresso. 7 Compignano Chiesa del Santissimo Crocifisso 8 Gesù nell'orto del Getsemani Tempera su muro, parete sinistra In alto la croce con i simboli della passione Angeli in preghiera,1922 Tempera su muro Parete di controfacci ata 9 Compignano Palazzo Corneli Dottori, dipinti murali a tempera – 1900-1920 All’ingresso del borgo medievale, ricco di simboli del passato in cotto che fregiano archi, finestre e porte, a significare un’ampia produzione di mattoni e decorazioni in terracotta, si mostra il palazzo gentilizio del seicento, un tempo dei Conti Monaldi, oggi dei Corneli. Gerardo Dottori, nella prima metà degli anni Venti, intervenne nei dipinti della sala del primo piano del Palazzo. Vi ritroviamo le decorazioni geometriche, tipiche nella sua produzione, in parte simili a quelle della scalinata di Palazzo Battaglia, con l’occhio di pavone. Si pensa che l’artista sia intervenuto anche sui dipinti della camera da letto al primo piano, con opere di restauro risalenti forse alla fine del XIX secolo. 10 Compignano Palazzo Corneli, secolo XVII Esterno 11 Compignano, Palazzo Cormeli, Salone I piano, seconda metà anni Venti, Soffitto Compignano, Palazzo Cormeli, Particolare del soffitto 12 Monte Vi biano Vecchio Chiesa di Santa Maria Assunta Dottori, dipinti murali a tempera 1909 Non si conoscono dati precisi sulla costruzione della Chiesa Parrocchiale di Monte Vibiano Vecchio, dedicata a S.Maria Assunta, ma sappiamo che faceva dell’antico borgo medievale e rappresenta, insieme all’arco, il patrimonio originale medievale; notizie certe della sua dipendenza dal Monastero di San Pietro di Perugia risalgono al 1331. Nel 1924 Gerardo Dottori, che si trovava nel territorio di Marsciano per decorare forse villa Cavalletti (ex Cruciani), ritoccò questa sua opera murale, eseguita nel 1909 su commissione di Vincenzo Tiberi allora proprietario della villa adiacente. In questa rappresentazione l'artista anticipa lo stile tipico dei suoi dipinti, improntati alla maniera medievale e richiama le decorazioni geometriche giottesche, unite poi ai personaggi resi moderni dallo stile puntinista e simbolista che è evidente nelle sue prime opere. La parte principale dell'altare vede la Vergine al centro e ai lati San Pietro e San Paolo incorniciati da decorazioni geometriche e floreali, che si accordano allo stile medievale della chiesa. La figura allungata e simbolica di Maria richiama la produzione di Dottori del primo decennio del 900 per lo stile puntinista nello sfondo di luce rarefatta, il 13 clima simbolista e liberty. Anche il cromatismo, basato sugli azzurri e i gialli, è tipico delle sue pitture murali. Nel dipinto sopra la parete di controfacciata è raffigurata un' allegoria di Cristo come agnello immolato. Sono riprodotti nell'arco trionfale S. Caterina, S. Francesco, S. Antonio da Padova e S. Pietro Martire. 14 Monte Vibiano Vecchio Chiesa di Santa Maria Assunta, XIV secolo 15 Monte Vibiano Vecchio Chiesa di S. Maria Assunta Abside tempera su muro, 1909 Monte Vibiano Vecchio Chiesa di S. Maria Assunta Abside Tempera su muro S. Paolo, particolare, 1909 16 Monte Vibiano Vecchio La Vergine Assunta, 1909 Tempera su muro Particolare 17 Monte Vi biano Vecchio Villa Cesari Tiberi Dottori, dipinti murali a tempera 1912 La villa, attualmente dimora di Gian marco Cesari, fu edificata nel 1890 da Vincenzo Tiberi e affrescata da Dottori, che vi rimase a lavorare per due anni, probabilmente intorno al 1912. Nella Villa vi sono 18 sale decorate oltre ai soffitti delle quattro rampe di scale. Vi sono rappresentati paesaggi di grandi dimensioni, tratti dai panorami del territorio umbro che si possono ammirare dalla v illa stessa (tra cui il lago Trasimeno), ma anche figure agresti, femminili e maschili, di tipo allegorico e rappresentazioni del lavoro, simili a quelli che troviamo nei palazzi e nelle ville della zona intorno al 1925. A piano terra, nell’anticamera sulla fascia alta vi è un medaglione con una fanciulla dai lineamenti delicati, con in mano margherite, inserita in una cornice di foglie e glicini; sul soffitto dell’ingresso, una decorazione a fasci di alloro. In un riquadro è dipinta una donna con margherite ed ai lati fiori primaverili con lo sfondo di un paesaggio collinare; accanto un contadino in riposo su un campo con alberi da frutta. Infine una rappresentazione di opifici industriali dalle alte ciminiere, probabilmente quelli della vicina Pietrafitta, dipinto volutamente contrapposto all’altro lato a significare il passaggio dall’economia agricola a quella industriale. 18 Nel grande salotto l’artista realizza inoltre paesaggi sulle pareti con festoni di tralci di vigna con grappoli d’uva a richiamare grandi finestre affacciate sul paesaggio. Nelle rampe di scale, Dottori dipinge medaglioni con scorci paesaggistici fra l’agreste, il collinare, il marino e persino uno vulcanico, forse legato al vicino vulcano di San Venanzo. Al primo piano, nell’anticamera e nelle due stanze da letto troviamo decorazioni floreali di chiaro impianto classico tardo-ottocentesco, lontano dallo stile del pittore perugino. In un’altra piccola stanza tre medaglioni con decorazioni floreali (girasoli, margherite, iris) e nella stanza da letto sulle fasce alte delle pareti eleganti e sinuose piante dalla linea liberty, che escono dalla geometricità dei fascioni monocromi di base. Anche il soffitto dello studio è ornato di fiori e decori geometrici. Infine nella stanza da bagno appare una decorazione con ninfee, fenicotteri e cigni, d i grande effetto. 19 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi, 1890 Esterno 20 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Figura femminile, 1912 circa Tempera su muro Ingresso Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Miniere di Pietrafitta, 1912 circa Stanza piano terra, parete destra Tempera su muro 21 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Stanza piano terra Particolare Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Monte Verniano, 1912 circa Tempera su muro, stanza piano terra Particolare 22 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Monte Castello di Vibio, 1912 circa Tempera su muro Stanza piano terra 23 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Soffitto scalinata Paesaggio, 1912 circa Tempera su muro Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Soffitto scalinata, seconda rampa Paesaggio, 1912 circa Particolare 24 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Stanza I piano Figura femminile, 1912 circa 25 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Stanza I piano, 1912 circa Tempera su muro 26 Monte Vibiano VecchioVilla Cesari Tiberi Stanza I piano Soffitto,1912 circa Particolare 27 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Motivi vegetali e floreali, 1912 Soffitto camera I piano Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Motivi vegetali e floreali, 1912 circa Soffitto camere I piano Particolare 28 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Sala I piano, soffitto, 1912 circa Tempera su muro Particolare 29 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Sala I piano, soffitto, 1912 circa Tempera su muro Particolare 30 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Camera da letto I piano, soffitto, 1912 circa Particolare Tempera su muro 31 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Camera da letto I piano soffitto, 1912 circa, Particolare Tempera su muro 32 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi Camera da letto I piano soffitto, 1912 circa, Particolare Tempera su muro 33 Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi II piano, stanza da bagno Fenicottero, 1912 circa, Particolare Tempera su muro 34 Marsciano Palazzo Battaglia Dottori, dipinti murali a tempera -1925 Dottori decorò il palazzo nel 1925 (la data è incisa nel graffito esterno) su incarico del proprietario, architetto Giovan Battista Battaglia, collaboratore di Guglielmo Calderini a Roma, sindaco di Marsciano (1902-1904). In occasione del matrimonio del figlio Oddone si fece ampliare e decorare la palazzina in via Umberto I. Molto interessante, di certo unica a Marsciano, è la facciata di palazzo Battaglia, da poco restaurata, che presenta, su tre livelli, scene racchiuse in forme geometriche romboidali e tonde in parte sbalzate rispetto alle finestre. Le decorazioni, a graffito su fondo monocromo color ardesia, rappresentano arabeschi floreali figure acquatiche, di volatili ed evidenziano una scritta: “A.D. labor omnia vincit” motto tipico dell’ideologia dell’epoca. Le pitture interne sono ideate da Dottori come un programma iconografico unico. Nell’atrio si mescolano elementi floreali ad altri geometrici ispirati forse a Balla; la decorazione del soffitto delle scale presenta una cornice che racchiude un quarto di cerchio a piume di pavone da cui parte un ramo di agrifoglio. Nelle sale al primo piano prevalgono 35 motivi floreali e naturalistici; di particolare effetto il cielo a cerchi concentrici arricchito da una delicata danza di farfalle dai colori tenui dominati dall’azzurro. Fino a qualche anno fa era visibile la decorazione con due volti femminili iscritti in riquadri all’interno di un cornicione dai motivi Liberty, quello di sinistra in atto di leggere, quello di destra rivolto verso l’alto (documentati nell’ultimo catalogo su Dottori). Al secondo piano il soffitto è decorato con elementi unici rappresentanti una volta celeste stellata incorniciata da riquadri alternati a tinte più tenui con motivi floreali di grande delicatezza, che prevalgono nella camera dei fiordalisi, recentemente restaurata e riportata integralmente nella sua completezza. Ancora elementi geometrici, racchiusi da una cornice floreale in cui domina il colore rosa, prevalgono nel soffitto della camera da studio del terzo piano, così pure nella stanza dei colibrì dove si ripetono cerchi in cui sono inseriti uccelli in volo in un azzurro celestiale. La sala delle rose è stata ideata con un grande tondo centrale formato da centri concentrici da cui scendono cespugli di rose dal colore tenue. 36 Marsciano Facciata Palazzo Battaglia con graffiti Metà anni Venti 37 Marsciano Palazzo Battaglia Esterno Particolare Marsciano Palazzo Battaglia Esterno Particolare 38 Marsciano Palazzo Battaglia Soffitto dell'ingresso Tempera su muro Marsciano Palazzo Battaglia Soffitto dell'ingresso Tempera su muro 39 Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle farfalle, I piano Tempera su muro, soffitto 40 Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle farfalle, I piano Tempera su muro, soffitto Particolare Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle farfalle, I piano Tempera su muro, soffitto Particolare 41 Marsciano Palazzo Battaglia Sala del camino, I piano Lettrice Particolare Marsciano Palazzo Battaglia Sala del camino, I piano Volto femminile Particolare 42 Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle stelle II piano Soffitto Particolare 43 Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle stelle II piano Soffitto 44 Marsciano Palazzo Battaglia Sala dei fiordalisi, II piano Particolare del soffitto 45 Marsciano Palazzo Battaglia Camera da studio, III piano Soffitto 46 Marsciano palazzo Battaglia Stanza dei Colibrì III piano Soffitto 47 Marsciano Palazzo Battaglia Camera da letto, Sala delle rose, III piano Soffitto 48 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani ) Dottori, dipinti murali a tempera 1924-1925 La villa, un tempo di proprietà del notaio Alceste Cruciani, presenta dipinti murali di Gerardo Dottori, a cui venne affidato l'incarico di decorarla artisticamente verso la metà negli anni venti. Vi è rappresentato il ciclo pittorico più completo dell'artista. Da notare come nell’ingresso della casa la decorazione del soffitto presenta motivi geometrici ad innesti triangolari, differenziandosi nettamente dalle altre opere, realizzate da Dottori nel territorio, quasi tutte nello stile floreale. Si può ipotizzare che la frequentazione con Balla e le visite nella sua abitazione, luogo di incontro dei futuristi nella Ro ma degli anni venti, avesse ispirato l’artista. Le opere più interessanti nella sala attigua all’ingresso sono rappresentate da figure femminili che simboleggiano le “Quattro stagioni”. Le immagini, inserite singolarmente in riquadrature collocate ad incastro in una ornamentazione di forma triangolare, sono immerse in un paesaggio caratterizzante la rispettiva stagione e in stile liberty di matrice floreale. In una seconda sala il tema principale è quello del paesaggio collinare umbro in cui si stagliano alberi in fiore circoscritti da quinte arboree e fascioni color rosa riquadrati in giallo. Le t inte predominanti sono il 49 celeste e l’azzurro nelle tonalità pastello che riportano alla predilezione di Dottori per la pittura umbra del Trecento e Quattrocento; qualche critico vuole ritrovare qui i cromatismi della Madonna del Parto di Piero della Francesca. Anche nello studio predomina il paesaggio umbro racchiuso in riquadri; in particolare il soffitto con un ovale al centro circondato da quattro cerchi decorati a motivo di semicerchio sovrapposti che ricordano i piumaggi delle code di pavone. Nel soffitto della scalinata si ripetono motivi Liberty e Decò realizzati sempre in tonalità chiare e delicate. Lo stesso motivo è presente nel soffitto della saletta adiacente la scalinata mentre su un lato delle pareti sono rappresentati due profili di donna su uno sfondo paesaggistico. Un mutamento stilistico si ha passando nella torretta, nel soffitto della quale sono rappresentate due scena di caccia incorniciate da una struttura quadrangolare in prospettiva, legata all’obliquità del sottotetto, in modo da ricreare la profondità dello spazio. Due medaglioni con volti di donne sono riprodotti alle altre due pareti. 50 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Esterno 51 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto di ingresso 52 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra Soffitto 53 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra Allegoria della primavera 54 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra Allegoria dell'estate 55 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra Allegoria dell'autunno 56 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra Allegoria dell’inverno 57 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Studio piano terra Paesaggio Particolare Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Studio piano terra Paesaggio Lago Trasimeno 58 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Pesco fiorito Sala piano terra Particolare 59 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della scalinata Particolare 60 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) II piano Parete d'ingresso Volti femminili 61 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con scene di caccia 62 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con scene di caccia 63 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con volti femminili 64 Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con volti femminili 65 Marsciano Edicola Sacra vi a XXIV Maggio Lungo via XXIV Maggio vi è un’altra opera di Dottori, l’Edicola sacra raffigurante la Madonna col Bambino su uno sfondo di paesaggio, databile al 1925 co me indica l’iscrizione sovrastante. In questa rappresentazione l’artista riprende i modelli perugineschi, come se non volesse spezzare la tradizione pittorica locale per recuperare quell’atmosfera mistica che si adatta all’esigenza didascalica tipica di un’edicola. Il dipinto è stato restaurato nel 1987 dal Lions Club Marsciano. 66 Marsciano Via XXIV Maggio. Edicola sacra raffigurante Madonna col Bambino 67 Gerardo Dottori (Perugia, 11 novembre 1884 – 13 g iugno 1977) 68 Autoritratto di Gerardo Dottori 69 IL LIONS CLUB DI MARS CIANO Il Lions Club a M arsciano è sorto nel 1982, sponsorizzato dal Club di Todi ed è stato guida del club di Gubbio. Tra i promotori e soci fondatori ricordiamo Enzo Betti, Luigi Carloni, Giancarlo Carloni, Umberto Poggioni. Da allora ad oggi, con totale adesione allo spirito che informa l’Associazione, ha operato nei vari settori sociali intervenendo sia direttamente, con iniziative culturali ed atti di solidarietà, sia attraverso un’ azione di sottolineatura delle problematiche locali e non, con scritti, conferenze e convegni allo scopo di stimolarne la presa di coscienza e di suggerirne la soluzione. Il lionismo ha trovato fertile campo nell’umanità, nell’altruismo e nella fattività che contraddistinguono la nostra gente, doti che i singoli appartenenti al Club hanno manifestato sin dai primi momenti nella vita associativa, di non poco conto. L’impegno profuso ha portato alla sponsorizzazione del Lions Club di Gubbio e ha guidato al conseguimento di risultati lusinghieri in seguito ad una serie di interventi che vengono di seguito presentati. 70 Iniziative a favore della Comunità locale Servizio di campagna globale: Gli alberi fonte di vita e di solidarietà. Realizzazione di un Noceto presso la Casa di Recupero per giovani disadattati “ Villaggio M auro Faina a Collelungo inserito nella fondazione “Tu es sacerdos” - 2012 Convegno “Un’eccellenza dell’Umbria: il vino. La vitivinicoltura: una realtà da sostenere”. 12/02/11. Service: “La vitivinicoltura umbra – Situazione e prospettive.”22/05/93. Sondaggio d’opinione “Per una città migliore: M arsciano capoluogo”. I risultati dell’indagine condotta e realizzata dal Club nel quadro del tema lionistico nazionale “Ama di più la tua città”, sono stati raccolti in un opuscolo e pubblicati a cura del Club (1990). Serie di conferenze dibattito pubbliche dal titolo:” Conoscere per servire: M arsciano in cifre”, con la collaborazione dell’Università degli studi di Perugia. Stesura di un progetto di sistemazione a verde pubblico attrezzato di un’area urbana disutilizzata: “La campagna nel parco – Sistemazione a parco dell’area verde nella zona P.E.E.P. n.2 del capoluogo di M arsciano”. Service ecologia:“I nostri fiumi, una risorsa da conservare e da salvaguardare”. Ricerca organizzata dal Club con i circoli Lega Ambiente di M arsciano e di Collazzone e con il coinvolgimento delle scuole dei due comuni. 71 Iniziative per i giovani “Lotta alla dislessia e ai disturbi specifici dell’apprendimento” corso di formazione rivolto agli insegnanti elementari. 2011/12 Convegno per educare i giovani sul tema “ La strada: luogo sicuro? Il valore della vita richiede giustizia” 31 marzo 2012. Campagna per la prevenzione dei tumori rivolta agli studenti delle scuole superiori. Progetto M artina 2011/12 Borse di studio al merito rivolte agli studenti delle scuole Superiori a partire dal 2012 e negli anni scolastici 1991-92 e 1992-93 Premi alla memoria di “G. Pilati” promosse presso le scuole medie del capoluogo. Un poster per la pace. Concorso annuale internazionale per elaborati grafici rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori del comprensorio sul tema della pace tra i popoli. -I giovani ed il lavoro: miti e realtà- Pubblico convegno sulle problematiche esistenti all’interno del mondo giovanile e possibili indicazione di soluzione. ( 1996) Indagine realizzata, su iniziativa del Club, tramite l’A genzia per l’impiego dell’Umbria sui percorsi occupazionali dei diplomati dei corsi ordinari di studi negli Istituti Superiori del Comprensorio di Todi – M arsciano (1989 – 1994). I giovani e l’Europa. Incontro di informazione, alla presenza di esperti, con gli studenti dell’IPC-IPSIA di M arsciano sui programmi 72 comunitari inerenti scambi culturali, formazione professionale e possibilità di occupazione. Distribuzione di materiale multimediale – Concorso Educare alla Pace – rivolto agli studenti delle scuole superiori. . Iniziative di S olidarietà Sight first (la vista prima di tutto). Campagna per la prevenzione e cura della cecità in tutto il mondo. La più grande azione umanitaria a livello internazionale sinora mai intrapresa da Club privato. Telethon. Campagna a favore della ricerca scientifica sulle malattie congenite con particolare riguardo alla distrofia muscolare. Associazione Italiana Lions per il Diabete (AILD). A favore della ricerca scientifica in campo diabetologico. Realizzazione a Perugia di un Centro di Ricerca Internazionale per lo studio dell’eziologia e terapia del diabete. Tipizzazione del gruppo sanguigno, a completo carico del Club, a favore degli studenti delle scuole superiori del capoluogo e delle maestranze delle due maggiori aziende del territorio. Contributi all’Ospedale di M arsciano per l’acquisto di attrezzature sanitarie. Contributi a sostegno dell’opera svolta da: Associazione umbra per la lotta contro il cancro di Perugia (AUCC); Associazione volontari italiani del Sangue (AVIS) sezione di M arsciano; Centro ippoterapeutico per handicappati di Castel Rigone; Croce Rossa Italiana, sezione di M arsciano; Associazione Italiana donatori organi (AIDO). 73 Elargizione fondi ad enti assistenziali del territorio: Opera Don Guanella di Sant’Elena; APPHA Centro polivalente per handicappati di S. Valentino della Collina; Casa di Riposo Sereni di M ercatello. Adozione a distanza con l’adozione di un bambino del Kenia: Charles M weda; mentre cinque soci del Club hanno adottato, singolarmente, altrettanti bambini della ex Juogoslavia. Realizzazione di un ospedale pediatrico a Durazzo, in Albania. Centri di addestramento per cani guida per ciechi. Interventi urgenti e mirati a favore delle popolazioni nazionali colpite da gravi calamità, attuati mediante l’invio di fondi monitorati dai Lions Club delle zone interessate. Donazione della campana per la nuova Cappella di Santa Rita in Roccaporena di Cascia. Donazione delle controporte in vetro dell’accesso alla Basilica Superiore di San Francesco in Assisi Iniziative Culturali Pubblicazione del libro “L’ospedale di M arsciano si racconta” raccolta di documenti fotografici e d’archivio sulla storia del nosocomio in occasione del trasferimento nel 2011 della struttura ospedaliera a Pantalla. Centro Internazionale per la pace fra i popoli- L’arte della maiolica per la pace tra i popoli- “300 giorni al Duemila”- Consegna di tre piatti di ceramica al M useo regionale della ceramica, al Centro Pace di Assisi e alla Sede dell’ONU di New York –Agosto 1999. 74 Restauro di dipinti di particolare pregio, quali la Pala di San Tommaso e la M adonna della Seggiola conservati nella Chiesa di San Giovanni e l’affresco della M adonna col Bambino di Gerardo Dottori nell’edicola di via XXIV M aggio a M arsciano -1987 Apposizione del dipinto di M ary Jane sulle mura di Palazzo Pietromarchi di fronte al Comune di M arsciano Concerti lirici, di musica jazz e di cori polifonici, nonché rappresentazioni teatrali organizzati periodicamente. Premio di scultura “A. Ranocchia”, promosso presso l’Accademia di Perugia e le scuole d’arte nell’anno scolastico 1991-92 e riproposto nel 2012/13 a ricordo dell’insigne artista, socio del Club. 75 I Presidenti del Lions Club Marsciano negli anni 2011-2012 2010-2011 2009-2010 2008-2009 2007-2008 2006-2007 2005-2006 2004-2005 2003-2004 2002-2003 2001-2002 2000-2001 1999-2000 1998-1999 1997-1998 1996-1997 1995-1996 1994-1995 1993-1994 1992-1993 1991-1992 1990-1991 1989-1990 1988-1989 1987-1988 1986-1987 1985-1986 1984-1985 1983-1984 1982-1983 - Deanna M annaioli Farnesi Rosalba M aria Pierucci Giocondo Paolo Zucconi Paola M arta Stefano Bartoccioni Gabriella Fracassi Poggioni M auro Andretta Piergiorgio M enchetelli Anna Santantoni Giancarlo Carloni Carlo Ficola M auro Andretta Paolo Zucconi Luciano Ercolani Renzo Boriolo Enzo Betti Angelo M arinelli Giocondo Pierucci Giovanni Ceccarani Enzo Betti Leandro Presciutti Oscar Biscarini Umberto Poggioni Giancarlo Carloni Sergio Ludovici Franco Franzoni Gennaro Giannico Enzo Betti Enzo Betti 76 Il Lions Clubs International è la più grande Organizzazione di Servizio esistente oggi nel mondo e ha come proprio motto, per l'appunto, l'espressione: " WE SERVE". Noi siamo al servizio della Collettività in cui operiamo. Tutto iniziò nel 1917 M elvin Jones un uomo Chicago si pose una semplice domanda che rivoluzionò il mondo: cosa accadrebbe se le persone mettessero il loro talento al servizio delle loro comunità per migliorarne le condizioni? Quasi 100 anni dopo, Lions Clubs International è l'organizzazione di club di assistenza più grande del mondo, con 1,3 milioni di soci e innumerevoli testimonianze di Lions che agiscono in base a una semplice idea comune: migliorare le nostre comunità. Missione del Lions Club International Rafforzare il volontariato affinché serva la propria comunità, risponda ai bisogni umanitari, incoraggi la pace e promuova la comprensione internazionale tramite i Lions club. 77 Finalità della L.C.I. (Lions Club International) Organizzare, fondare e sovrintendere i club di servizio noti come Lions club. Coordinare le attività e rendere standard l'amministrazione dei Lions club. Creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo. Promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza. Partecipare attivamente al benessere civile, culturale, sociale e morale della comunità. Unire i club con legami di amicizia, fratellanza e comprensione reciproca. Fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le questioni di interesse pubblico, fatto salvo che politica e religione non saranno argomenti di discussione fra i soci. Incoraggiare le persone predisposte a servire la comunità senza derivarne vantaggi finanziari, incoraggiare l'efficienza e promuovere alti valori di etica nel commercio, nell'industria, nelle professioni, nelle attività pubbliche e in quelle private. Finalità dei Lions Club Creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo. Promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza. Prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della comunità. Unire i clubs con i vincoli dell'amicizia, del cameratismo e della reciproca comprensione. Stabilire una sede per la libera ed aperta discussione su tutti gli argomenti di interesse pubblico, con la sola eccezione della politica di parte e del settarismo religioso. Incoraggiare le persone che si dedicano al servire a migliorare la loro 78 comunità senza scopo di lucro ed a promuovere un costante elevamento del livello di efficienza e di serietà morale nel commercio, nell'industria, nelle professioni, negli incarichi pubblici e nel comportamento privato. Codice dell'etica Lionistica M ostrare la convinzione nel valore della mia vocazione applicandomi diligentemente per meritare la stima per la qualità del servizio. Cercare il successo e richiedere remunerazioni o profitti equi come giusta ricompensa, ma non accettare profitti o successo al prezzo della perdita di autostima a causa di vantaggi ottenuti ingiustamente o a causa di atti discutibili da parte mia. Ricordare che per costruire la mia attività non è necessario distruggere l'attività di altre persone; essere leale con i miei clienti e onesto con me stesso. Ogni qual volta nasce il dubbio sul diritto o sull'etica della mia posizione o azione verso gli altri, risolvere il dubbio a mio sfavore. Considerare l'amicizia un fine, non un mezzo. Considerare che la vera amicizia non esiste in virtù del servizio reso da una persona a un'altra ma che, al contrario, essa richiede di accettare tale servizio con lo spirito con cui è stato offerto. Sempre ricordare i miei obblighi di cittadino nei confronti della nazione e della comunità e dare loro la fedeltà incondizionata della mia parola, dei miei atti e delle mie azioni. Donare il mio tempo, il mio lavoro e le mie sostanze. Assistere gli altri offrendo la mia comprensione a chi è in pena, il mio aiuto ai deboli e i miei beni ai bisognosi. Essere attento alle critiche e prodigo negli elogi; costruire e non distruggere. 79 80 81 BIBLIOGRAFIA F. Cavallucci, Marsciano – Territorio e nuclei urbani: un’indagine, ELECTA Editrice, Milano1984 C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana, vol. 4, Electa, B. Mondadori, Milano1992 Gerardo Dottori, Opere 1898-1977 a cura di Massimo, Cassa Risparmio Perugia, EFFEFabrizio Fabbri Editore 1997 M. Vagaggini, La pittura murale di Gerardo Dottori, in Gerardo Dottori opere 1898 – 1997, a cura di Massimo Duranti, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, Perugia1997 A. Pesola, Cronologia, in Gerardo Dottori. Opere 1898 – 1997, a cura di Massimo Duranti, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, Perugia 1997 M. Duranti – A. Pesola, Gerardo Dottori a Marsciano: le pitture murali. Depliant a cura dell’ Associazione Culturale Pegaso, Tipografia Corradi 2001 82 Gerardo Dottori e il lago Trasimeno. Aeropittura di acque e di colline, a cura di Massimo Duranti e Antonio Carlo Ponti, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, Perugia 2001 A. Migliorati, S. Papini, A. Pesola, Gerardo Dottori. Pittura murale/1. Da Perugia al lago Trasimeno, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, Perugia 2001 La pittura murale di Gerardo Dottori, CD a cura della Scuola media “B.Moneta” Marsciano, (A.Morlupi- P.Pelli) 2003 Ascensioni teofisiche in Gerardo Dottori- Palazzo Battaglia a Marsciano di Monica Castrichini- Studi di Storia dell’arte – 22-2011ediart (Litograftodi) AA.VV. Gerardo Dottori, Catalogo generale ragionato a cura di Massimo Duranti, Perugia 2006 M.Natalizi, Pietro Guaitini, La produzione artistica nel marscianese, Marsciano 2010 83 Si ringraziano: - PIETRO CAVA LLETTI ASSUNTA CAVA LLETTI CARLO CAVA LLETTI GIANMARCO CESARI AUGUSTO M ENCARELLI MICHELE M ENCARELLI M. PIA CA RBONI ALESSANDRI ENRICA ALVARO FA GIOLINI GIANCARLO MARGARITELLI FRANCESCA FAVA RONI FRANCESCO ZEPPARELLI RUGGERO AUGUSTI CHIATTELLI LUIGI VANDA TOCCACELI MARIA GRAZIA CORNELI CLAUDIO MARIOTTI STEFANO BA RTOCCIONI GIOVA NNA BRENCI MONICA CASTRICHINI MASSIMO DURANTI ANTONELLA PESOLA MONICA CASTRICHINI 84 Indice La Pittura Murale di Gerardo Dottori a Marsciano Introduzione - Deanna Mannaioli pag. 1 Biografia di Gerardo Dottori - Giovanna Brenci pag . 3 Pitture murali di Gerardo Dottori a Marsciano e dintorni: Compignano - Ch iesa S. Crocifisso Compignano - Palazzo Corneli Monte Vibiano Vecchio - Chiesa S.Maria Assunta Monte Vibiano Vecchio - Palazzo Cesari Tiberi Marsciano - Palazzo Battaglia Marsciano - Villa Cavalletti (ex Cruciani) pag. 7 pag. 10 pag. 13 pag. 18 pag. 35 pag. 49 Storia del Lions Club Marsciano 1982-2012 pag. 70 85