Introduzione
ll Lions Club Marsciano opera da trenta anni nel territorio e s i
impegna in attività che contribuiscono a diffondere la sua
conoscenza e a sostenerne la valorizzazione in particolar modo
in campo sociale ed artistico.
Il recupero storico culturale, iniziato l’anno passato con la
pubblicazione di una raccolta di documenti fotografici sulla vita
dell’ ospedale cittadino, prosegue con questa ricerca sui
documenti artistic i legati al territorio e si avvale di un’analis i
accurata frutto di un’ esperienza diretta e di precedenti indagini a
cura di associazioni e istituzioni locali.
“Il paesaggio è la rappresentazione materiale e visibile della
patria coi suoi caratteri fisici, particolari quali s i sono formati e
son pervenuti a noi attraverso la lenta successione dei secoli”
affermava Benedetto Croce nel presentare il disegno di legge
per la tutela della bellezze naturali e degli immobili di interesse
storico.
Per questo motivo abbiamo il dovere
di proteggerlo e
consegnarlo integro ai posteri.
I beni culturali sono sicuramente il patrimonio espressivo della
comunità che li produce, conservano la storia e l'evoluzione del
pensiero dell' uomo e trasmettono alle generazioni future i valori
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che l'opera storico-artistica rappresenta.
Ogni volta che ne perdiamo una parte, viene meno un tassello e si
spezza un legame con il passato.
Per proteggere dall'oblio e far conoscere ciò che la storia locale ci
ha tramandato affinché se ne preservi l'efficacia, vogliamo
consegnare alla comunità una raccolta dei beni artistici del
patrimonio locale, poco noti al pubblico e non tutti visibili in
quanto alcuni di questi capolavori sono conservati in abitazioni
private.
Tra questi vi sono i dipinti murali di Gerardo Dottori, il pittore
futurista che a Marsciano ha vissuto una tappa significativa del
suo itinerario artistico.
Oltre all'edicola votiva di Dottori in Via XXIV Maggio,
restaurata nel 1987 a cura del nostro Club, le sue opere s i
trovano a Marsciano a Palazzo Battaglia, a Villa Cavalletti (ex
Cruciani), a Palazzo Biscarini, a Monte Vibiano Vecchio nella
chiesa e a Villa Tiberi Cesari, a Compignano nella chiesa e nel
Palazzo Corneli.
Le pitture murali, pur se l’esperienza futurista è limitata a motivi
decorativi, mostrano il profondo legame di Dottori con la terra
umbra, di cui rivivono negli affreschi le dolci colline, i colori dei
fiori e della rigogliosa vegetazione, le eleganti figure femminili o
le scene naturalistiche inserite in ambientazioni paesaggistiche
luminose e vivaci.
Forti di questo amore per il territorio umbro, intendiamo
raccogliere nella presente pubblicazione ulteriori elementi
peculiari che valorizzano l’ambiente per farne dono alla
comunità, seguendo il nostro motto “We serve, consapevoli di
celebrare, con tale recupero culturale, il trentesimo anniversario
del nostro sodalizio, il Lions Club.
Presidente Lions Club
Deanna Mannaioli
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GERARDO DOTTORI: NOTA BIOGRAFICA
Avvertenza: la seguente biografia è stata redatta dando particolare
rilievo all’attività murale svolta da Gerardo Dottori nel corso della
sua vita. Per una completa lettura della biografia di Dottori e di tutta
la sua opera, in ogni suo aspetto, si rimanda alla cronologia curata
da Antonella Pesola in Gerardo Dottori. Catalogo generale
ragionato, a cura di Massimo Duranti, EFFE Fabrizio Fabbri Editore
srl, 2006, Tomo secondo, pp. 893-913.
Gerardo Dottori nasce a Perugia l’11 novembre 1884.
Nel 1896, a seguito della precoce morte della madre, terminate le
scuole elementari, le zie materne gli trovano un’occupazione presso
l’antiquario Mario Rocchi che gli concede, in cambio di piccoli
lavoretti, di esercitarsi nel disegno e nell’acquerello copiando stampe
e ritraendo sculture. Nello stesso anno, Dottori inizia a frequentare i
corsi propedeutici serali dell’Accademia di Belle Arti “Pietro
Vannucci” di Perugia, ma è tra 1900-1901 e 1905-1906 che segue i
corsi regolari per diventare pittore decoratore. Nel 1906 si diplo ma e
intensifica l’attività di decoratore di ambienti, già intrapresa durante
gli studi, grazie alla quale riesce a sostenersi economicamente. È lo
stesso pittore che, in una delle sue biografie ricorda: “Frequentandola,
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l’Accademia mi dette dopo qualche tempo un risultato pratico: i
riquadra tori di stanze mi chiamavano perché ornassi con fiorellini,
vedutine, motivetti Liberty, allora in voga qualche spazio nelle loro
riquadrature e mi pagavano con una e anche due lire per stanza.
Questi lavoretti li eseguivo a tempera. Imparai così a conoscere
questa tecnica che divenne poi la mia preferita”. “Ed infatti mi misi a
studiare con volontà e metodo, alternando lo studio della pittura con
l’esercizio del mestiere: il decoratore di stanze e spesso
l’imbianchino, che del resto facevo volentieri perché mi dava la
possibilità di guadagnare e anche perché l’imbianchino (allora si
adoperava esclusivamente il pennellone) mi permetteva una sana e
salutare ginnastica”. Con queste parole è Dottori stesso che riconosce
l’impegno applicato in questa pratica, svolta parallelamente a alla
ricerca pittorica avanguardista che lo porterà ad entrare in seguito nel
Movimento futurista, all’interno del quale avrà un posto di rilievo
come uno dei maggiori esponenti dell’aeropittura. E ancora, queste
poche righe ci danno la dimensione di quanto Dottori fosse legato al
proprio territorio, ritratto realisticamente nelle vedute che decorano
ville e palazzi sparsi nella regione. La differenza di linguaggio
esplicita tra le pitture murali co mmissionategli e le opere realizzate
privatamente, legate a ideali del Futurismo, trova spiegazione nel
provincialismo e nelle esigenze dei committenti, troppo lontani dai
centri propulsori della cultura artistica d’avanguardia, alle quali
Dottori doveva attenersi nell’operare.
Dopo una breve esperienza di lavoro nel territorio milanese, nel 1909
esegue importanti decorazioni murali per la Chiesa di Santa Maria
Assunta a Monte Vibiano Vecchio. Nel primo decennio del Novecento
si lega ad un gruppo di intellettuali solito riunirsi al Caffè Mezzabestia
di Perugia per discutere del rinnovamento dell’arte e dei primi echi del
manifesto futurista di Marinetti.
Al 1912 risalgono le decorazioni murali nella Villa Tiberi, nei pressi di
Marsciano.
Nel 1913 esegue i primi studi su dinamismo e sintesi del movimento
e, contemporaneamente, esegue le pitture nel Palazzo Mancini a
Perugia.
Tra maggio e giugno del 1915 parte per la Prima Guerra Mondiale, per
ritornare alla fine del 1918 riprendendo subito i contatti con i futuristi
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e fondare nel 1920, con Alberto Presenzini Mattoli, il periodico
“Griffa!”. Nello stesso anno esegue le decorazioni murali nel Palazzo
Corneli in località Compignano, Marsciano. L’anno successivo lavora
alle decorazioni per Villa d’Olinda a Passignao e per Casa Vantaggi a
Colombella.
Nel 1922 dipinge anche la piccola Chiesa del Santissimo Crocifisso a
Compignano e Villa Barberini (ex Locchi) a Passignano sul Trasimeno
e nel 1923 la sala del tè del Bar Ricci, andate distrutte negli anni
Sessanta.
Nel 1924 è ammesso – primo fra i futuristi – alla Biennale di Venezia
con l’opera Primavera umbra e realizza tempere per le stanze di
Palazzo Clarici di Foligno, delle quali restano oggi solo quelle della
Cappella.
Nel 1925 Dottori è particolarmente attivo nella zona di Marsciano
eseguendo numerosi interventi murali a Palazzo Battaglia, nella Villa
Cavalletti (ex Cruciani). A questo stesso periodo risalgono anche le
tempere nel Palazzo Mariotti in zona Compignano e la decorazione
un’edicola in Via XXIV Maggio a Marsciano. L’anno successivo
esegue un intervento nella Villa Taravelli a San Valentino della
Collina. Su commissione di un amico imprenditore, nel 1926, Dottori
è a Roma per eseguire alcune decorazioni; soggiorno che si
prolungherà fino al 1939, anno in cui viene chiamato alla Cattedra di
Pittura all’Accademia di Belle Arti di Perugia, pur mantenendo
sempre un legame con l’Umbria dove torna sovente, anche per lunghi
periodi, per eseguire decorazioni in chiese ville del territorio. Nel
1928, infatti, è nuovamente a Perugia per decorare la Chiesa delle
suore di Gesù Redentore e nel 1929 per le pitture murali di Villa
Felicioni ad Ellera di Corciano (committenza che si protrarrà fino al
1932). Lo ritroviamo nuovamente in Umbria nel 1930, nella
campagna tuderte, dove realizza le pitture murali nella cappella
privata della famiglia Moretti a Vocabolo San Martino di Vasciano.
Nel 1936 è chiamato come docente di Decorazione industriale presso
il Regio Istituto d’Arte di Perugia; decora una villa nei pressi di
Umbertide, il refettorio dell’ONAOSI a Perugia e un ciclo presso il
Circolo Rionale Fascista di Porta Eburnea a Perugia. L’anno
successivo decora la parete di fondo dell’Aula Magna della Regia
Università per Stranieri di Perugia con un soggetto ispirato dal verso
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virgiliano “Antiquam exquirite matrem” che invita a riconoscere i
segni di Roma, grande madre comune delle genti civili.
Rientrato definitivamente in Umbria, lavora nel 1939 alla decorazione
nella zona absidale della Chiesa di Santa Maria Maggiore a Bettona.
Degli inizi degli anni Quaranta sono le decorazioni murali
dell’androne e delle scale di un condominio a Passignano sul
Trasimeno, detto il Palazzone.
Nel 1943 esegue le pitture nella cappella del vecchio Ospedale di
Perugia, detta Salus infirmo rum. Del 1947 è invece l’esecuzione delle
pitture nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Perugia.
Tra 1948-1949 Dottori è molto attivo nella zona del Trasimeno, dove
esegue decorazioni a tema sacro e profano, tra Tuoro, Magione,
Montesperello e Montecolognola.
Qualche anno dopo, nel 1951, lavora nella cappella della famiglia
Guelpa nel cimitero di Foligno, Villa Mannocchi a Magione.
Nei successivi anni l’attività come pittore decoratore murale si
interrompe, mentre prosegue quella di pittore con tematiche tardo
aeropittoriche e con il linguaggio del nuovo paesaggio moderno..
Dai primi anni Settanta le pitture murali di Dottori iniziano ad essere
improvvisamente distaccate, dando inizio ad un fiorente mercato
intorno ai frammenti di questa produzione. La crescente richiesta,
anche fuori dai confini umbri di questi distacchi causa l’ingresso nel
mercato anche di numerosi falsi.
Il 13 giugno 1977 Gerardo Dottori si spegne nella sua casa di Viale
Pellini.
Giovanna Brenci
Collaboratrice Archivi Gerardo Dottori, Perugia
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Pitture murali a Marsciano e dintorni
Compignano
Chiesa Santissimo Crocifisso
Dottori, dipinti murali a tempera - 1900-1922
La chiesa, fino ai primi anni del 1900, era la cappella privata della
famiglia Ottaviani, che dette l' incarico di dipingerla a G. Dottori.
Le decorazioni occupavano sei lunette e sei vele. Sappiamo che le
lunette con le scene della vita di Cristo vennero ridipinte, per cui ne
rimane solo una autentica, quella con il Discorso della montagna. In
questa scena vediamo come Dottori usi la tecnica del “pointillisme”
per dare dei colpi di luce.
Sono di certo in stile liberty gli angeli, posti sopra la porta d’ingresso.
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Compignano
Chiesa del Santissimo Crocifisso
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Gesù nell'orto del Getsemani
Tempera su muro, parete sinistra In alto la croce con i simboli della passione
Angeli in preghiera,1922
Tempera su muro Parete di controfacci ata
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Compignano
Palazzo Corneli
Dottori, dipinti murali a tempera – 1900-1920
All’ingresso del borgo medievale, ricco di simboli del passato in cotto
che fregiano archi, finestre e porte, a significare un’ampia produzione
di mattoni e decorazioni in terracotta, si mostra il palazzo gentilizio
del seicento, un tempo dei Conti Monaldi, oggi dei Corneli.
Gerardo Dottori, nella prima metà degli anni Venti, intervenne nei
dipinti della sala del primo piano del Palazzo. Vi ritroviamo le
decorazioni geometriche, tipiche nella sua produzione, in parte simili
a quelle della scalinata di Palazzo Battaglia, con l’occhio di pavone. Si
pensa che l’artista sia intervenuto anche sui dipinti della camera da
letto al primo piano, con opere di restauro risalenti forse alla fine del
XIX secolo.
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Compignano
Palazzo Corneli, secolo XVII
Esterno
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Compignano, Palazzo Cormeli,
Salone I piano, seconda metà anni Venti, Soffitto
Compignano, Palazzo Cormeli,
Particolare del soffitto
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Monte Vi biano Vecchio
Chiesa di Santa Maria Assunta
Dottori, dipinti murali a tempera 1909
Non si conoscono dati precisi sulla costruzione della Chiesa
Parrocchiale di Monte Vibiano Vecchio, dedicata a S.Maria Assunta,
ma sappiamo che faceva dell’antico borgo medievale e rappresenta,
insieme all’arco, il patrimonio originale medievale; notizie certe della
sua dipendenza dal Monastero di San Pietro di Perugia risalgono al
1331.
Nel 1924 Gerardo Dottori, che si trovava nel territorio di Marsciano
per decorare forse villa Cavalletti (ex Cruciani), ritoccò questa sua
opera murale, eseguita nel 1909 su commissione di Vincenzo Tiberi
allora proprietario della villa adiacente.
In questa rappresentazione l'artista anticipa lo stile tipico dei suoi
dipinti, improntati alla maniera medievale e richiama le decorazioni
geometriche giottesche, unite poi ai personaggi resi moderni dallo stile
puntinista e simbolista che è evidente nelle sue prime opere.
La parte principale dell'altare vede la Vergine al centro e ai lati San
Pietro e San Paolo incorniciati da decorazioni geometriche e floreali,
che si accordano allo stile medievale della chiesa. La figura allungata
e simbolica di Maria richiama la produzione di Dottori del primo
decennio del 900 per lo stile puntinista nello sfondo di luce rarefatta, il
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clima simbolista e liberty. Anche il cromatismo, basato sugli azzurri e
i gialli, è tipico delle sue pitture murali.
Nel dipinto sopra la parete di controfacciata è raffigurata un' allegoria
di Cristo come agnello immolato.
Sono riprodotti nell'arco trionfale S. Caterina, S. Francesco, S.
Antonio da Padova e S. Pietro Martire.
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Monte Vibiano Vecchio
Chiesa di Santa Maria Assunta, XIV secolo
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Monte Vibiano Vecchio Chiesa di S. Maria Assunta
Abside tempera su muro, 1909
Monte Vibiano Vecchio Chiesa di S. Maria Assunta
Abside Tempera su muro S. Paolo, particolare, 1909
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Monte Vibiano Vecchio
La Vergine Assunta, 1909 Tempera su muro Particolare
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Monte Vi biano Vecchio
Villa Cesari Tiberi
Dottori, dipinti murali a tempera 1912
La villa, attualmente dimora di Gian marco Cesari, fu edificata nel
1890 da Vincenzo Tiberi e affrescata da Dottori, che vi rimase a
lavorare per due anni, probabilmente intorno al 1912.
Nella Villa vi sono 18 sale decorate oltre ai soffitti delle quattro rampe
di scale. Vi sono rappresentati paesaggi di grandi dimensioni, tratti dai
panorami del territorio umbro che si possono ammirare dalla v illa
stessa (tra cui il lago Trasimeno), ma anche figure agresti, femminili e
maschili, di tipo allegorico e rappresentazioni del lavoro, simili a
quelli che troviamo nei palazzi e nelle ville della zona intorno al 1925.
A piano terra, nell’anticamera sulla fascia alta vi è un medaglione con
una fanciulla dai lineamenti delicati, con in mano margherite, inserita
in una cornice di foglie e glicini; sul soffitto dell’ingresso, una
decorazione a fasci di alloro. In un riquadro è dipinta una donna con
margherite ed ai lati fiori primaverili con lo sfondo di un paesaggio
collinare; accanto un contadino in riposo su un campo con alberi da
frutta. Infine una rappresentazione di opifici industriali dalle alte
ciminiere, probabilmente quelli della vicina Pietrafitta, dipinto
volutamente contrapposto all’altro lato a significare il passaggio
dall’economia agricola a quella industriale.
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Nel grande salotto l’artista realizza inoltre paesaggi sulle pareti con
festoni di tralci di vigna con grappoli d’uva a richiamare grandi
finestre affacciate sul paesaggio.
Nelle rampe di scale, Dottori dipinge medaglioni con scorci
paesaggistici fra l’agreste, il collinare, il marino e persino uno
vulcanico, forse legato al vicino vulcano di San Venanzo.
Al primo piano, nell’anticamera e nelle due stanze da letto troviamo
decorazioni floreali di chiaro impianto classico tardo-ottocentesco,
lontano dallo stile del pittore perugino. In un’altra piccola stanza tre
medaglioni con decorazioni floreali (girasoli, margherite, iris) e nella
stanza da letto sulle fasce alte delle pareti eleganti e sinuose piante
dalla linea liberty, che escono dalla geometricità dei fascioni
monocromi di base.
Anche il soffitto dello studio è ornato di fiori e decori geometrici.
Infine nella stanza da bagno appare una decorazione con ninfee,
fenicotteri e cigni, d i grande effetto.
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Monte Vibiano Vecchio
Villa Cesari Tiberi, 1890 Esterno
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Figura femminile, 1912 circa Tempera su muro Ingresso
Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Miniere di Pietrafitta, 1912 circa
Stanza piano terra, parete destra Tempera su muro
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Monte Vibiano Vecchio
Villa Cesari Tiberi
Stanza piano terra
Particolare
Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Monte Verniano, 1912 circa
Tempera su muro, stanza piano terra Particolare
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Monte Castello di Vibio, 1912 circa
Tempera su muro Stanza piano terra
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Soffitto scalinata Paesaggio, 1912 circa Tempera su muro
Monte Vibiano Vecchio
Villa Cesari Tiberi
Soffitto scalinata, seconda rampa
Paesaggio, 1912 circa
Particolare
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Stanza I piano Figura femminile, 1912 circa
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Stanza I piano, 1912 circa Tempera su muro
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Monte Vibiano VecchioVilla Cesari Tiberi
Stanza I piano Soffitto,1912 circa Particolare
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Motivi vegetali e floreali, 1912 Soffitto camera I piano
Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Motivi vegetali e floreali, 1912 circa Soffitto camere I piano Particolare
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Sala I piano, soffitto, 1912 circa Tempera su muro Particolare
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Sala I piano, soffitto, 1912 circa Tempera su muro Particolare
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Camera da letto I piano, soffitto, 1912 circa Particolare Tempera su muro
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Camera da letto I piano soffitto, 1912 circa, Particolare Tempera su muro
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi
Camera da letto I piano soffitto, 1912 circa, Particolare Tempera su muro
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Monte Vibiano Vecchio Villa Cesari Tiberi II piano, stanza da bagno
Fenicottero, 1912 circa, Particolare Tempera su muro
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Marsciano
Palazzo Battaglia
Dottori, dipinti murali a tempera -1925
Dottori decorò il palazzo nel 1925 (la data è incisa nel graffito
esterno) su incarico del proprietario, architetto Giovan Battista
Battaglia, collaboratore di Guglielmo Calderini a Roma, sindaco di
Marsciano (1902-1904). In occasione del matrimonio del figlio
Oddone si fece ampliare e decorare la palazzina in via Umberto I.
Molto interessante, di certo unica a Marsciano, è la facciata di palazzo
Battaglia, da poco restaurata, che presenta, su tre livelli, scene
racchiuse in forme geometriche romboidali e tonde in parte sbalzate
rispetto alle finestre.
Le decorazioni, a graffito su fondo monocromo color ardesia,
rappresentano arabeschi floreali figure acquatiche, di volatili ed
evidenziano una scritta: “A.D. labor omnia vincit” motto tipico
dell’ideologia dell’epoca.
Le pitture interne sono ideate da Dottori come un programma
iconografico unico.
Nell’atrio si mescolano elementi floreali ad altri geometrici ispirati
forse a Balla; la decorazione del soffitto delle scale presenta una
cornice che racchiude un quarto di cerchio a piume di pavone da cui
parte un ramo di agrifoglio. Nelle sale al primo piano prevalgono
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motivi floreali e naturalistici; di particolare effetto il cielo a cerchi
concentrici arricchito da una delicata danza di farfalle dai colori tenui
dominati dall’azzurro. Fino a qualche anno fa era visibile la
decorazione con due volti femminili iscritti in riquadri all’interno di
un cornicione dai motivi Liberty, quello di sinistra in atto di leggere,
quello di destra rivolto verso l’alto (documentati nell’ultimo catalogo
su Dottori).
Al secondo piano il soffitto è decorato con elementi unici
rappresentanti una volta celeste stellata incorniciata da riquadri
alternati a tinte più tenui con motivi floreali di grande delicatezza, che
prevalgono nella camera dei fiordalisi, recentemente restaurata e
riportata integralmente nella sua completezza.
Ancora elementi geometrici, racchiusi da una cornice floreale in cui
domina il colore rosa, prevalgono nel soffitto della camera da studio
del terzo piano, così pure nella stanza dei colibrì dove si ripetono
cerchi in cui sono inseriti uccelli in volo in un azzurro celestiale. La
sala delle rose è stata ideata con un grande tondo centrale formato da
centri concentrici da cui scendono cespugli di rose dal colore tenue.
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Marsciano Facciata Palazzo Battaglia con graffiti
Metà anni Venti
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Marsciano Palazzo Battaglia Esterno Particolare
Marsciano Palazzo Battaglia Esterno Particolare
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Marsciano Palazzo Battaglia Soffitto dell'ingresso Tempera su muro
Marsciano Palazzo Battaglia Soffitto dell'ingresso Tempera su muro
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Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle farfalle, I piano
Tempera su muro, soffitto
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Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle farfalle, I piano
Tempera su muro, soffitto Particolare
Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle farfalle, I piano
Tempera su muro, soffitto Particolare
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Marsciano Palazzo Battaglia Sala del camino, I piano
Lettrice Particolare
Marsciano Palazzo Battaglia Sala del camino, I piano
Volto femminile Particolare
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Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle stelle II piano
Soffitto Particolare
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Marsciano Palazzo Battaglia Sala delle stelle II piano Soffitto
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Marsciano Palazzo Battaglia Sala dei fiordalisi, II piano
Particolare del soffitto
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Marsciano Palazzo Battaglia Camera da studio, III piano
Soffitto
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Marsciano palazzo Battaglia Stanza dei Colibrì III piano
Soffitto
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Marsciano Palazzo Battaglia Camera da letto, Sala delle rose, III piano
Soffitto
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Marsciano
Villa Cavalletti (ex Cruciani )
Dottori, dipinti murali a tempera 1924-1925
La villa, un tempo di proprietà del notaio Alceste Cruciani, presenta
dipinti murali di Gerardo Dottori, a cui venne affidato l'incarico di
decorarla artisticamente verso la metà negli anni venti.
Vi è rappresentato il ciclo pittorico più completo dell'artista. Da notare
come nell’ingresso della casa la decorazione del soffitto presenta
motivi geometrici ad innesti triangolari, differenziandosi nettamente
dalle altre opere, realizzate da Dottori nel territorio, quasi tutte nello
stile floreale. Si può ipotizzare che la frequentazione con Balla e le
visite nella sua abitazione, luogo di incontro dei futuristi nella Ro ma
degli anni venti, avesse ispirato l’artista.
Le opere più interessanti nella sala attigua all’ingresso sono
rappresentate da figure femminili che simboleggiano le “Quattro
stagioni”. Le immagini, inserite singolarmente in riquadrature
collocate ad incastro in una ornamentazione di forma triangolare, sono
immerse in un paesaggio caratterizzante la rispettiva stagione e in stile
liberty di matrice floreale.
In una seconda sala il tema principale è quello del paesaggio collinare
umbro in cui si stagliano alberi in fiore circoscritti da quinte arboree e
fascioni color rosa riquadrati in giallo. Le t inte predominanti sono il
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celeste e l’azzurro nelle tonalità pastello che riportano alla
predilezione di Dottori per la pittura umbra del Trecento e
Quattrocento; qualche critico vuole ritrovare qui i cromatismi della
Madonna del Parto di Piero della Francesca.
Anche nello studio predomina il paesaggio umbro racchiuso in
riquadri; in particolare il soffitto con un ovale al centro circondato da
quattro cerchi decorati a motivo di semicerchio sovrapposti che
ricordano i piumaggi delle code di pavone.
Nel soffitto della scalinata si ripetono motivi Liberty e Decò realizzati
sempre in tonalità chiare e delicate. Lo stesso motivo è presente nel
soffitto della saletta adiacente la scalinata mentre su un lato delle
pareti sono rappresentati due profili di donna su uno sfondo
paesaggistico.
Un mutamento stilistico si ha passando nella torretta, nel soffitto della
quale sono rappresentate due scena di caccia incorniciate da una
struttura quadrangolare in prospettiva, legata all’obliquità del
sottotetto, in modo da ricreare la profondità dello spazio. Due
medaglioni con volti di donne sono riprodotti alle altre due pareti.
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Esterno
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto di ingresso
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra
Soffitto
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra
Allegoria della primavera
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra
Allegoria dell'estate
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra
Allegoria dell'autunno
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Stanza piano terra
Allegoria dell’inverno
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Studio piano terra Paesaggio Particolare
Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Studio piano terra Paesaggio Lago Trasimeno
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Pesco fiorito Sala piano terra
Particolare
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della scalinata Particolare
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) II piano Parete d'ingresso
Volti femminili
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con scene di caccia
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con scene di caccia
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con volti femminili
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Marsciano Villa Cavalletti (ex Cruciani) Soffitto della torretta con volti femminili
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Marsciano
Edicola Sacra vi a XXIV Maggio
Lungo via XXIV Maggio vi è un’altra opera di Dottori, l’Edicola
sacra raffigurante la Madonna col Bambino su uno sfondo di
paesaggio, databile al 1925 co me indica l’iscrizione sovrastante. In
questa rappresentazione l’artista riprende i modelli perugineschi, come
se non volesse spezzare la tradizione pittorica locale per recuperare
quell’atmosfera mistica che si adatta all’esigenza didascalica tipica di
un’edicola.
Il dipinto è stato restaurato nel 1987 dal Lions Club Marsciano.
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Marsciano Via XXIV Maggio. Edicola sacra raffigurante Madonna
col Bambino
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Gerardo Dottori (Perugia, 11 novembre 1884 – 13 g iugno 1977)
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Autoritratto di Gerardo Dottori
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IL LIONS CLUB DI MARS CIANO
Il Lions Club a M arsciano è sorto nel 1982, sponsorizzato dal Club di Todi
ed è stato guida del club di Gubbio. Tra i promotori e soci fondatori
ricordiamo Enzo Betti, Luigi Carloni, Giancarlo Carloni, Umberto
Poggioni.
Da allora ad oggi, con totale adesione allo spirito che informa
l’Associazione, ha operato nei vari settori sociali intervenendo sia
direttamente, con iniziative culturali ed atti di solidarietà, sia attraverso un’
azione di sottolineatura delle problematiche locali e non, con scritti,
conferenze e convegni allo scopo di stimolarne la presa di coscienza e di
suggerirne la soluzione.
Il lionismo ha trovato fertile campo nell’umanità, nell’altruismo e nella
fattività che contraddistinguono la nostra gente, doti che i singoli
appartenenti al Club hanno manifestato sin dai primi momenti nella vita
associativa, di non poco conto.
L’impegno profuso ha portato alla sponsorizzazione del Lions Club di
Gubbio e ha guidato al conseguimento di risultati lusinghieri in seguito ad
una serie di interventi che vengono di seguito presentati.
70
Iniziative a favore della Comunità locale

Servizio di campagna globale: Gli alberi fonte di vita e di solidarietà.
Realizzazione di un Noceto presso la Casa di Recupero per giovani
disadattati “ Villaggio M auro Faina a Collelungo inserito nella
fondazione “Tu es sacerdos” - 2012

Convegno “Un’eccellenza dell’Umbria: il vino. La vitivinicoltura:
una realtà da sostenere”. 12/02/11. Service: “La vitivinicoltura
umbra – Situazione e prospettive.”22/05/93.
Sondaggio d’opinione “Per una città migliore: M arsciano
capoluogo”. I risultati dell’indagine condotta e realizzata dal Club
nel quadro del tema lionistico nazionale “Ama di più la tua città”,
sono stati raccolti in un opuscolo e pubblicati a cura del Club
(1990).
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Serie di conferenze dibattito pubbliche dal titolo:” Conoscere per
servire: M arsciano in cifre”, con la collaborazione dell’Università
degli studi di Perugia.
Stesura di un progetto di sistemazione a verde pubblico attrezzato di
un’area urbana disutilizzata: “La campagna nel parco – Sistemazione
a parco dell’area verde nella zona P.E.E.P. n.2 del capoluogo di
M arsciano”.
Service ecologia:“I nostri fiumi, una risorsa da conservare e da
salvaguardare”. Ricerca organizzata dal Club con i circoli Lega
Ambiente di M arsciano e di Collazzone e con il coinvolgimento
delle scuole dei due comuni.
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Iniziative per i giovani
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“Lotta alla dislessia e ai disturbi specifici dell’apprendimento” corso
di formazione rivolto agli insegnanti elementari. 2011/12
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Convegno per educare i giovani sul tema “ La strada: luogo sicuro?
Il valore della vita richiede giustizia” 31 marzo 2012.
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Campagna per la prevenzione dei tumori rivolta agli studenti delle
scuole superiori. Progetto M artina 2011/12
Borse di studio al merito rivolte agli studenti delle scuole Superiori a
partire dal 2012 e negli anni scolastici 1991-92 e 1992-93 Premi alla
memoria di “G. Pilati” promosse presso le scuole medie del
capoluogo.
Un poster per la pace. Concorso annuale internazionale per elaborati
grafici rivolto agli alunni delle scuole medie inferiori del
comprensorio sul tema della pace tra i popoli.
-I giovani ed il lavoro: miti e realtà- Pubblico convegno sulle
problematiche esistenti all’interno del mondo giovanile e possibili
indicazione di soluzione. ( 1996)
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Indagine realizzata, su iniziativa del Club, tramite l’A genzia per
l’impiego dell’Umbria sui percorsi occupazionali dei diplomati dei
corsi ordinari di studi negli Istituti Superiori del Comprensorio di
Todi – M arsciano (1989 – 1994).
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I giovani e l’Europa. Incontro di informazione, alla presenza di
esperti, con gli studenti dell’IPC-IPSIA di M arsciano sui programmi
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comunitari inerenti scambi culturali, formazione professionale e
possibilità di occupazione. Distribuzione di materiale multimediale –
Concorso Educare alla Pace – rivolto agli studenti delle scuole
superiori.
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Iniziative di S olidarietà
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Sight first (la vista prima di tutto). Campagna per la prevenzione e
cura della cecità in tutto il mondo. La più grande azione umanitaria a
livello internazionale sinora mai intrapresa da Club privato.
Telethon. Campagna a favore della ricerca scientifica sulle malattie
congenite con particolare riguardo alla distrofia muscolare.
Associazione Italiana Lions per il Diabete (AILD). A favore della
ricerca scientifica in campo diabetologico. Realizzazione a Perugia
di un Centro di Ricerca Internazionale per lo studio dell’eziologia e
terapia del diabete.
Tipizzazione del gruppo sanguigno, a completo carico del Club, a
favore degli studenti delle scuole superiori del capoluogo e delle
maestranze delle due maggiori aziende del territorio.
Contributi all’Ospedale di M arsciano per l’acquisto di attrezzature
sanitarie.
Contributi a sostegno dell’opera svolta da: Associazione umbra per
la lotta contro il cancro di Perugia (AUCC); Associazione volontari
italiani del Sangue (AVIS) sezione di M arsciano; Centro
ippoterapeutico per handicappati di Castel Rigone; Croce Rossa
Italiana, sezione di M arsciano; Associazione Italiana donatori organi
(AIDO).
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Elargizione fondi ad enti assistenziali del territorio: Opera Don
Guanella di Sant’Elena; APPHA Centro polivalente per handicappati
di S. Valentino della Collina; Casa di Riposo Sereni di M ercatello.
Adozione a distanza con l’adozione di un bambino del Kenia:
Charles M weda; mentre cinque soci del Club hanno adottato,
singolarmente, altrettanti bambini della ex Juogoslavia.
Realizzazione di un ospedale pediatrico a Durazzo, in Albania.
Centri di addestramento per cani guida per ciechi.
Interventi urgenti e mirati a favore delle popolazioni nazionali
colpite da gravi calamità, attuati mediante l’invio di fondi monitorati
dai Lions Club delle zone interessate.
Donazione della campana per la nuova Cappella di Santa Rita in
Roccaporena di Cascia.
Donazione delle controporte in vetro dell’accesso alla Basilica
Superiore di San Francesco in Assisi
Iniziative Culturali
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Pubblicazione del libro “L’ospedale di M arsciano si racconta”
raccolta di documenti fotografici e d’archivio sulla storia del
nosocomio in occasione del trasferimento nel 2011 della struttura
ospedaliera a Pantalla.
Centro Internazionale per la pace fra i popoli- L’arte della maiolica
per la pace tra i popoli- “300 giorni al Duemila”- Consegna di tre
piatti di ceramica al M useo regionale della ceramica, al Centro Pace
di Assisi e alla Sede dell’ONU di New York –Agosto 1999.
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Restauro di dipinti di particolare pregio, quali la Pala di San
Tommaso e la M adonna della Seggiola conservati nella Chiesa di
San Giovanni e l’affresco della M adonna col Bambino di Gerardo
Dottori nell’edicola di via XXIV M aggio a M arsciano -1987
Apposizione del dipinto di M ary Jane sulle mura di Palazzo
Pietromarchi di fronte al Comune di M arsciano
Concerti lirici, di musica jazz e di cori polifonici, nonché
rappresentazioni teatrali organizzati periodicamente.
Premio di scultura “A. Ranocchia”, promosso presso l’Accademia di
Perugia e le scuole d’arte nell’anno scolastico 1991-92 e riproposto
nel 2012/13 a ricordo dell’insigne artista, socio del Club.
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I Presidenti del Lions Club Marsciano negli anni
2011-2012
2010-2011
2009-2010
2008-2009
2007-2008
2006-2007
2005-2006
2004-2005
2003-2004
2002-2003
2001-2002
2000-2001
1999-2000
1998-1999
1997-1998
1996-1997
1995-1996
1994-1995
1993-1994
1992-1993
1991-1992
1990-1991
1989-1990
1988-1989
1987-1988
1986-1987
1985-1986
1984-1985
1983-1984
1982-1983
-
Deanna M annaioli
Farnesi Rosalba M aria
Pierucci Giocondo
Paolo Zucconi
Paola M arta
Stefano Bartoccioni
Gabriella Fracassi Poggioni
M auro Andretta
Piergiorgio M enchetelli
Anna Santantoni
Giancarlo Carloni
Carlo Ficola
M auro Andretta
Paolo Zucconi
Luciano Ercolani
Renzo Boriolo
Enzo Betti
Angelo M arinelli
Giocondo Pierucci
Giovanni Ceccarani
Enzo Betti
Leandro Presciutti
Oscar Biscarini
Umberto Poggioni
Giancarlo Carloni
Sergio Ludovici
Franco Franzoni
Gennaro Giannico
Enzo Betti
Enzo Betti
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Il Lions Clubs International è la più grande Organizzazione di Servizio
esistente oggi nel mondo e ha come proprio motto, per l'appunto,
l'espressione:
" WE SERVE".
Noi siamo al servizio della Collettività in cui operiamo.
Tutto iniziò nel 1917
M elvin Jones un uomo Chicago si pose una semplice domanda che
rivoluzionò il mondo: cosa accadrebbe se le persone mettessero il loro
talento al servizio delle loro comunità per migliorarne le condizioni? Quasi
100 anni dopo, Lions Clubs International è l'organizzazione di club di
assistenza più grande del mondo, con 1,3 milioni di soci e innumerevoli
testimonianze di Lions che agiscono in base a una semplice idea comune:
migliorare le nostre comunità.
Missione del Lions Club International
Rafforzare il volontariato affinché serva la propria comunità, risponda ai
bisogni umanitari, incoraggi la pace e promuova la comprensione
internazionale tramite i Lions club.
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Finalità della L.C.I. (Lions Club International)
 Organizzare, fondare e sovrintendere i club di servizio noti come
Lions club.
 Coordinare le attività e rendere standard l'amministrazione dei Lions
club.
 Creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del
mondo.
 Promuovere i principi di buon governo e buona cittadinanza.
 Partecipare attivamente al benessere civile, culturale, sociale e
morale della comunità.
 Unire i club con legami di amicizia, fratellanza e comprensione
reciproca.
 Fornire un luogo di dibattito per discussioni aperte su tutte le
questioni di interesse pubblico, fatto salvo che politica e religione
non saranno argomenti di discussione fra i soci.
 Incoraggiare le persone predisposte a servire la comunità senza
derivarne vantaggi finanziari, incoraggiare l'efficienza e promuovere
alti valori di etica nel commercio, nell'industria, nelle professioni,
nelle attività pubbliche e in quelle private.
Finalità dei Lions Club
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Creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del
mondo.
Promuovere i principi di buon governo e di buona cittadinanza.
Prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale
della comunità.
Unire i clubs con i vincoli dell'amicizia, del cameratismo e della
reciproca comprensione.
Stabilire una sede per la libera ed aperta discussione su tutti gli
argomenti di interesse pubblico, con la sola eccezione della politica
di parte e del settarismo religioso.
Incoraggiare le persone che si dedicano al servire a migliorare la loro
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comunità senza scopo di lucro ed a promuovere un costante
elevamento del livello di efficienza e di serietà morale nel
commercio, nell'industria, nelle professioni, negli incarichi pubblici
e nel comportamento privato.
Codice dell'etica Lionistica
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M ostrare la convinzione nel valore della mia vocazione
applicandomi diligentemente per meritare la stima per la qualità del
servizio.
Cercare il successo e richiedere remunerazioni o profitti equi come
giusta ricompensa, ma non accettare profitti o successo al prezzo
della perdita di autostima a causa di vantaggi ottenuti ingiustamente
o a causa di atti discutibili da parte mia.
Ricordare che per costruire la mia attività non è necessario
distruggere l'attività di altre persone; essere leale con i miei clienti e
onesto con me stesso.
Ogni qual volta nasce il dubbio sul diritto o sull'etica della mia
posizione o azione verso gli altri, risolvere il dubbio a mio sfavore.
Considerare l'amicizia un fine, non un mezzo. Considerare che la
vera amicizia non esiste in virtù del servizio reso da una persona a
un'altra ma che, al contrario, essa richiede di accettare tale servizio
con lo spirito con cui è stato offerto.
Sempre ricordare i miei obblighi di cittadino nei confronti della
nazione e della comunità e dare loro la fedeltà incondizionata della
mia parola, dei miei atti e delle mie azioni. Donare il mio tempo, il
mio lavoro e le mie sostanze.
Assistere gli altri offrendo la mia comprensione a chi è in pena, il
mio aiuto ai deboli e i miei beni ai bisognosi.
Essere attento alle critiche e prodigo negli elogi; costruire e non
distruggere.
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80
81
BIBLIOGRAFIA
F. Cavallucci, Marsciano – Territorio e nuclei urbani: un’indagine,
ELECTA Editrice, Milano1984
C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia dell’arte italiana, vol. 4,
Electa, B. Mondadori, Milano1992
Gerardo Dottori, Opere 1898-1977 a cura di Massimo, Cassa
Risparmio Perugia, EFFEFabrizio Fabbri Editore 1997
M. Vagaggini, La pittura murale di Gerardo Dottori, in Gerardo
Dottori opere
1898 – 1997, a cura di Massimo Duranti, EFFE Fabrizio Fabbri
Editore, Perugia1997
A. Pesola, Cronologia, in Gerardo Dottori. Opere 1898 – 1997, a cura
di Massimo Duranti, EFFE Fabrizio Fabbri Editore, Perugia 1997
M. Duranti – A. Pesola, Gerardo Dottori a Marsciano: le pitture
murali. Depliant a cura dell’ Associazione Culturale Pegaso,
Tipografia Corradi 2001
82
Gerardo Dottori e il lago Trasimeno. Aeropittura di acque e di colline,
a cura di Massimo Duranti e Antonio Carlo Ponti, EFFE Fabrizio
Fabbri Editore, Perugia 2001
A. Migliorati, S. Papini, A. Pesola, Gerardo Dottori. Pittura murale/1.
Da Perugia al lago Trasimeno, EFFE Fabrizio Fabbri Editore,
Perugia 2001
La pittura murale di Gerardo Dottori, CD a cura della Scuola media
“B.Moneta” Marsciano, (A.Morlupi- P.Pelli) 2003
Ascensioni teofisiche in Gerardo Dottori- Palazzo Battaglia a
Marsciano di Monica Castrichini- Studi di Storia dell’arte – 22-2011ediart (Litograftodi)
AA.VV. Gerardo Dottori, Catalogo generale ragionato a cura di
Massimo Duranti, Perugia 2006
M.Natalizi, Pietro Guaitini, La produzione artistica nel marscianese,
Marsciano 2010
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Si ringraziano:
-
PIETRO CAVA LLETTI
ASSUNTA CAVA LLETTI
CARLO CAVA LLETTI
GIANMARCO CESARI
AUGUSTO M ENCARELLI
MICHELE M ENCARELLI
M. PIA CA RBONI
ALESSANDRI ENRICA
ALVARO FA GIOLINI
GIANCARLO MARGARITELLI
FRANCESCA FAVA RONI
FRANCESCO ZEPPARELLI
RUGGERO AUGUSTI
CHIATTELLI LUIGI
VANDA TOCCACELI
MARIA GRAZIA CORNELI
CLAUDIO MARIOTTI
STEFANO BA RTOCCIONI
GIOVA NNA BRENCI
MONICA CASTRICHINI
MASSIMO DURANTI
ANTONELLA PESOLA
MONICA CASTRICHINI
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Indice
La Pittura Murale di Gerardo Dottori a Marsciano
Introduzione - Deanna Mannaioli
pag. 1
Biografia di Gerardo Dottori - Giovanna Brenci
pag . 3
Pitture murali di Gerardo Dottori a Marsciano e dintorni:
Compignano - Ch iesa S. Crocifisso
Compignano - Palazzo Corneli
Monte Vibiano Vecchio - Chiesa S.Maria Assunta
Monte Vibiano Vecchio - Palazzo Cesari Tiberi
Marsciano - Palazzo Battaglia
Marsciano - Villa Cavalletti (ex Cruciani)
pag. 7
pag. 10
pag. 13
pag. 18
pag. 35
pag. 49
Storia del Lions Club Marsciano 1982-2012
pag. 70
85
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Libro Dottori Definitivo: bassa risoluzione