4 SAVIGLIANO CORRIERE di SAVIGLIANO Il direttore generale dell’Asl Cn1 ha visitato lo studio medico associato di via Allione Giovedì scorso, Francesco Magni, neo direttore dell’Asl Cn1 si è recato in visita nello studio medico associato di via Allione. «Un incontro – spiega Pier Domenico Bossolasco – fortemente voluto per conoscere la nostra realtà di lavoro di gruppo». «Collaborare insieme è il futuro – ha spiegato Magni -. La provincia di Cuneo è una realtà stimolante visto che propone diversi centri nati spontaneamente nel corso degli anni». I centri medici associati a noi più vicini sono cinque: Cavallermaggiore, Fossano, Saluzzo e Cuneo, che ne ha due. A questi bisogna aggiungere anche quello di Savigliano. «Per ciò che ho visto finora – prosegue il dirigente -, servirebbe una maggior interazione tra i medici di base e l’Istituto Sanitario che porterebbe a un miglioramento del servizio. Bisogna incentivare la crescita delle realtà condivise, supportandole nei comuni più grossi, disincentivandole nei comuni montani». Secondo Magni, avere i medici di base riuniti insieme porterebbe la nascita di un lavoro di gruppo, con maggior scambio e interazione tra dottori: «L’ospedale funziona già in questo modo, con gli specialisti che collaborano tra di loro per il bene del paziente, puntando, se possibile, a fare ciò che è stato fatto a Ceva che ha “inglobato” i medici di base nel presidio ospedaliero. In quel caso i pazienti ricoverati vengono seguiti con maggior attenzione». Per i comuni montani o più piccoli, invece, il presidio del medico di base è necessario: i pazienti che hanno bisogno di prescrizioni devono fare meno chi- 1 ottobre 2015 È stato il primo nella Provincia di Cuneo Studio Medici Mg: esempio virtuoso Francesco Magni in visita nello studio medico di via Allione Appello ai dottori di famiglia: unitevi lometri possibili per raggiungere lo studio. Un altro nodo che Magni vorrebbe sciogliere è quello delle troppe visite prescritte dai medici a pazienti che, forse, non ne avrebbero bisogno. «L’Asl Cn1 sfora solo con le Tac e le risonanze; si tratta di un tema che a breve termine approfondirò con i tecnici - spiega il direttore -. Il mio interesse è quello di eliminare gli sprechi per poter dirottare il denaro su altre voci di spesa al momento trascurate». Come l’ortodonzia. Stando a Magni un problema serio riguarda la cura dei denti: molti non si fanno curare o lo fanno all’estero. «La Sanità ha domande non soddisfatte e per questo bisogna fare dei ragionamenti con gli specialisti privati affinché forniscano, a chi non può permetterseli, i servizi ad un prezzo equo». f.g. Il gruppo di medici di base presenti nel presidio “Medici Generali” di via Allione sono 8: Bartolomeo Allasia, Antonio Argena, Pier Domenico Bossolasco, Vilma Cravero, Roberto Formaggio, Bartolomeo Giordano, Donatella Giorgis e Antonino Varvarà. «Ci siamo uniti nel 1997 – spiega Allasia, tra i fondatori dello studio -, eravamo in quattro e ora siamo in otto. Al gruppo si aggiungono tre segretarie e due infermieri, oltre la collaborazione con alcuni giovani medici che formiamo e aiutiamo a muovere i primi passi». Lo studio medico è stato il primo in Provincia, e secondo in Piemonte, a presentarsi con queste caratteristiche. «Lo abbiamo fatto – prosegue – per spirito di gruppo, associazionismo e ciò ci ha aiutati a confrontarci su progetti e diagnosi; la cosa sta risultando positiva soprattutto per i pazienti che sono seguiti meglio». Lo studio, grazie alla presenza di molti dottori al suo interno, ha la possibilità di restare aperto da lunedì a venerdì, sia in orario mattutino che pomeridiano, offrendo sempre all’ammalato la possibilità di essere visitati. «Alcuni anni fa, sotto la direzione di Bedogni – prosegue Allasia -, abbiamo sperimentato l’orario continuato durante la settimana e l’apertura al sabato mattina. Il ritorno c’era, i pazienti sa- pevano che eravamo un punto di riferimento ed arrivavano da noi prima di andare ad intasare l’ospedale. Se, come sembra, Magni sembra interessato ad intraprendere percorsi di questo tipo, noi siamo pronti ad instaurare una collaborazione che ci possa permettere di fare piccoli esami, effettuare prelievi o Tac anticoagulanti». Sul surplus di prescrizioni i medici sono d’accordo con Magni e propongono una soluzione: «Se una persona si presenta da noi lamentando il mal di schiena, il medico può mandarlo a casa con il consiglio di riposarsi, con una pomata, con l’impegnativa per una Tac o una Risonanza. Troppe soluzioni che, in molti casi diventano spreco di denaro. Tra medici si dovrebbe avere un percorso e atteggiamenti condivisi, educando il paziente all’utilizzo del sistema in modo sano, evitando lo spreco di risorse, prescrivendo visite specialistiche e medicine solo a chi ne ha assolutamente bisogno». Infine, la chiosa finale è per il ruolo sociale del medico di base: «Spesso da noi arrivano persone, soprattutto anziane, che hanno bisogno di raccontare di mali che, dopo un po’ che li raccontano, passano da soli», conclude il dottor Allasia. f.g. Primo intervento del genere all’Ortopedia dell’ospedale saviglianese Il punto di vista dell’assessore Saitta Protesi totale al gomito «Basta abusare di esami e visite» Martedì scorso, il reparto di Ortopedia dell’Ospedale SS. Annunziata ha eseguito, per la prima volta nella sua storia, una protesi totale al gomito destro su una paziente di 62 anni. L’equipe, supervisionata dal dottor Roberto Scagnelli, era composta da Alessandro Bardelli, Daniele Imarisio e da Paolo Milano, 45enne di Cherasco, a Savigliano dal 2002. «La paziente, in seguito ad un trauma di due anni fa, era stata operata due volte per frattura multipla del gomito attraverso l’utilizzo di viti, placche e cerchiaggi metallici che però non erano stati in grado di rimarginare le ferite», spiega Milano. La donna, molto dolorante, non era quindi più riuscita ad utilizzare il gomito anche solo per compiere le operazioni più elementari come mangiare e lavarsi la faccia. «Abbiamo quindi deciso di operarla ancora – prosegue Milano – impiantando una protesi nei punti in cui l’arto non poteva L’equipe che ha eseguito l’operazione più essere salvato, ed una placca che unisse le parti ancora valide». L’intervento in ortopedia è durato circa quattro ore a cui è seguita un’anestesia locale, eseguita dalla dottoressa Elisabetta Brizio, per aiutare la paziente a superare il dolore post operatorio. Nel giro di pochi giorni, a seguito delle radiografie che hanno certificato la buona riuscita dell’operazione, la donna è stata di- messa dall’ospedale senza tutori ne gesso. «Appena sarà possibile, la paziente incomincerà una terapia rieducativa per l’utilizzo del braccio che la porterà a muoversi senza provare dolore. Rispetto al lato sano la donna potrebbe perdere qualche grado nella flessione del braccio, ma è ancora presto per fare valutazioni di questo tipo», conclude Paolo Milano. f.g. Meno esami, migliori cure e pronto soccorsi più “snelli”. È proprio sul tema dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, ovvero nella riduzione dell’abuso di esami e visite mediche, che da qualche tempo si sta concentrando l’azione di sensibilizzazione della Giunta regionale. «Ci abbiamo lavorato fin dai primi giorni del nostro insediamento. Lo abbiamo fatto con convinzione e non solo perché siamo da anni una Regione in piano di rientro. Riteniamo che migliorare il livello di appropriatezza sia un passaggio obbligato, se vogliamo che il servizio sanitario nazionale regga e mantenga le caratteristiche di universalità che lo rendono da sempre uno dei migliori», ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta, commentando le notizie sui provvedimenti che il Ministero della Salute si Flash • Flash • Flash Antonio Saitta ma rischi per i pazienti. «Assistiamo al paradosso che da un lato c’è un eccesso di consumo e di assistenza sanitaria in ospedale, mentre i soggetti più fragili hanno difficoltà ad accedere ai servizi essenziali. Chi, ancora in questi giorni, protesta a difesa delle Strutture complesse che abbiamo deciso di ridurre, credo farebbe bene a riflettere e confrontarsi con queste argomentazioni che hanno una solida argomentazione scientifica», dice l’assessore. Flash • Flash • Flash • Flash • Flash • Flash Il villaggio della salute in piazza del Popolo La Torre civica si tinge di rosa La Lilt (Lega Italiana Lotta ai Tumori) organizza, nel mese di ottobre, una campagna di informazione per la prevenzione dei tumori al seno. “Fai prevenzione: proteggilo anche tu!” è lo slogan della XXIII edizione della Campagna - patrocinata dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero alla Salute - alla quale darà volto l’artista Anna Tatangelo. L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare le donne sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Gli ambulatori Lilt della provincia (Cuneo, Alba, Bra, Mondovì e Saluzzo) saranno a disposizione per la divulgazione di opuscoli, visite senologiche. In questo mese verranno accesi di rosa moltissimi edifici: a Savigliano verrà illuminata la Torre Civica, che resterà accesa per tutto il mese a ricordare l’iniziativa appresta a varare, con riferimento alle “ condizioni di erogabilità” in base alle quali il medico di medicina generale potrà prescrivere visite ed esami. «L’Italia è ai primi posti dei Paesi OCSE per numeri di Tac e risonanze magnetiche, superata solo dalla Grecia e da Cipro. Il 22% di esami e prestazioni sono relativamente inappropriati e un altro 22% assolutamente inappropriati. Un esame su tre non dovrebbe essere prescritto. In Piemonte si registrano 15,94 prestazioni sanitarie ambulatoriali per abitante, mentre lo standard nazionale è 12. Fare radiografie su radiografie per la lombalgia (una delle patologie più diffuse dopo il raffreddore) non produce benefici alla salute». Secondo Saitta, questo eccesso di diagnostica comporta non solo costi vistosi per la sanità, L’Urologia protagonista ad un convegno internazionale L’Urologia di Savigliano sarà protagonista in un convegno internazionale di alto livello: dal 6 al 9 ottobre parteciperà all’International Continence Society (ICS) a Montreal (in Canada), dove la dottoressa Maria Teresa Filocamo presenterà due studi, di cui uno in collaborazione con la Neuroriabilitazione di secondo livello di Fossano. Si tratta di una ricerca pilota sul comportamento urodinamico della vescica dei pazienti in stato di minima coscienza prima e dopo impianto di pompa ad infusione intratecale di Baclofen. Un lavoro prodotto dalla collaborazione tra le due strutture che anticipa l’avvio di una nuova ricerca. Il secondo lavoro è stato condotto, nell’ambito dei lavori del CIFU (Comitato Italiano Femminile di Urologia), in collaborazione con le Università di Firenze, Perugia, Napoli, Catania e con ospedali di diverse regioni italiane. Si tratta della validazione in lingua italiana di un questionario sul dolore pelvico cronico. Tanti i cuori in cammino Si è svolta, venerdì scorso 25 settembre, la giornata di prevenzione delle malattie cardiovascolari. Nella tenda allestita dai volontari dell’Anpas, messa a disposizione della Protezione Civile, in piazza del Popolo si sono effettuate le visite cardiologiche alle molte persone che, già prima delle 11, si erano messe in attesa. Nel pomeriggio si è svolta la camminata non competitiva per le strade di Savigliano con omaggio ai partecipanti della maglietta con il logo della manifestazione e di una borsa contenete un chilogrammo di mele. Ripartono i corsi per smettere di fumare CUNEO - Ripartono i corsi per smettere di fumare. Si terrà dal 26 al 29 ottobre (4 serate consecutive di un’ora e mezza ciascuna), presso il salone del Servizio Dipendenze Patologiche di Cuneo (corso Francia 10) dalle 19 alle 20,30. Il corso prevede altri 2 incontri nella seconda settimana e 2 a cadenza settimanale nelle due settimane successive. L’iscrizione al corso è di 60 euro. Info: 0171/450128 (dal lunedì al venerdì orario ufficio); 0171/908123 (martedì 15-18,30 e giovedì 9 – 11).