— 37 — T ORNAT A DEL tura IL del Verificazione Savoiarda di poteri — Discussione PRESI D EN TE — Eleggibilità sulla dichiara dei Magistrati discontinuità aperta Fraschini DELL'AVV. PRESI DENZA SOMMARI O. 15 MAGGIO la seduta del alle triennio 10 ore — Richiami Si dà lettura serra dei processo f. M» propone alcune modificazioni che oppure vengono adottate. diconto egli negli domanda del suo discorso detto nella ordini un esperimento pronunciato questione giudiziari che sia fatto constare nell'ultima seduta, dell'inamovibilità : — Eh come! aver altri ordini rette ad arbitrio parole (La Camera GI ROD pone l'avviso quelle elezioni, annullate, altre appartenenti aver ricevuto delle quali sospese o non a quest'ultime aver delle alcune carte già ancora ri- confer- riferite, distribuito e il gran Sultano per la ragione nel Corano limite alla loro balìa, avanti lo Statuto ad arbitrio a ritrattare risponde, confermarlo POTERI volta non gli simile, e senza quanto ( I larità) Signore freno; essere po- : anzi assai trova i nostri an- quanto alcun Re non provincia più freno conoscevano loro soggetta, ottenuto. nega principe seguiva ponendo che la : invita Sardegna fosse pertanto governata il deputato Ravina la sua asserzione. RAVI N A DI VERI FI CAZI ON E felicemente del qual assoluto qualsiasi erano i rispet- consultatili, cioè arbitrario ; laddove in contrade gli talentava, ogni che il gran non vi consideri, le stato il Governo era tanto SI OTTO-PI N TOR (Verb.) meglio i paesi, or- due contrade, che consultava a Costantinopoli ed ostacolo ai rispet- tivi uffici. in ambedue ed i ed di parole. ed eziandio essere Magistra- statuti queste chi ben assoluto loro come I l perchè degli ambedue principe il Re in ambedue assoluto annunzia parecchie altre tesse ( Conc.) che sostanza, in non cale il loro parere poiché verbale. il giuramento. PRESI D EN TE mate, il processo lo approva). presta guardanti a voti fosse la tra la Sardegna per lo innanzi a suo piacimento, alla libertà, sono adottate). PRESI D EN TE riguardo perchè d'un contro Giudici. nella sostanza non essenziale, dasse a sangue. (Queste IL divario dei a questo che nella fosse affatto di citta- dini? IL egli o trasandava ai magistrati espressioni consista se la differenza tivi consigli degl'impiegati si domanda che non si richiede-dagli nel ren- essere che reggevano Credere SI OTTO-PI N TOR alcune l'inamovibilità di terraferma dini politici verbale. sopra per che vi potrebbe paesi mattino. D'ETÀ DECANO richiesto 1848 ad sè, alta non che e provarlo voce, ritrattare con quanto ragioni disse, irrepu- gnabili. Diffatti relatore RATTAZZI , cesco Gillet putato a deputalo di Ceva, primo collegio del le elezioni di La Motte, signor del signor dell'avv. D. Pasquale A. Ravina Tola Fran- il titolo a de- certa a deputato del di Sassari. (La Camera Propone lomeo propone approva) pure tanto t Campora, dell'elezione consigliere di cassazione, del cav. Barto- a deputato di Va- SI N EO sorge tuto passava Sardegna, a dimostrare fra il modo e quello per la Sardegna, e dal terna, maggiore sciata venendo supremo ritenere Camera sulla SCLOPI S, quel diritto di mava per nulla i giudici consiglio, all'ufficio decisa che la del cav. ministro di proposta pei potere Propone nuova risponde convenirsi nomina la- quindi si carica stupenda!) durante Sardi alcuna eravate Noi servi ecc., come noi, Dunque di beneplacito, governo affermato voto alcune guarentigie antiche osserva di Sardegna mente se la non che sce- detto perchè mihi tali ca- erano ( Gazz. P.) a piacer differenza testà e ripetere annichilate Quid res, La formolaera Conferiamo servi a N. devoti del d'ogni ai quali N. ecc., si era (o ecc., Dunque e fedeli Re in la seguente beneplacito. governo senza voi dub- in entrambi assoluto, che che la Sardegna e viete, alcuni queste guarentigie e distrutte dal si non conceditur se non una vana illusione, suo postergati, che non agli uomini ; così i governo arbi- non potesse avere dispotico. dal precedente avere era la forinola il governo non avere Pintor. di Sardegna Dippiù qual ecc., paesi trario, nell'isola e dal trono, ed assoluto, ed il nostro nostra ad ogni provisione era arbitrario pubblica? bio, ma servi. governo quanto quale di che scendesse che si spediva la sua servitù legge, ecc., Autorità. in fronte in quell'isola. Egli del Re nel conferire por di conferiva libertà come il Governo di ogni patente, ecc., e Regia del Piemonte, non riche. RAVI N A in via Stati Piemonte possanza ad ogni comandamento evidenteche d'ogni Noi ecc., campeggiavano disamina, e Giustizia magistrati di che unicamente D. Siotto Grazia nell'isola la loro quella sovrano. per lo Sta- Sostiene al Re, presentasse tale questione elezione l'assoluto i magistrati proposti ed al beneplacito le carte che avanti nelle altre Provincie. d'indipendenza all'arbitrio dovendosi la differenza di nominare praticato garanzia rimandino della negli prova del preambolo in fronte? piena parole Regio, diploma, lenza. era la forma scienza, Queste decreto l'approvazione qual che portava conosceva sprezzati briglia diritti astratti, erano ma morte, fatto. uti? Che questi una chimera, e conculcati nè limite diritti poiché dalla di sorta. Che non venivano regia po- di siffatti — 38 — CAMERA DEI DEPUTATI diritti ne esistevano pur anche nelle provincie di terraferma, anzi forse più ampi ed in maggiore importanza che non fossero i diritti costituzionali della Sardegna. E chi non sa che nella Savoia e in varie parti del Piemonte gli antichi duchi erano tenuti di ragunare in certe epoche gli Stati Generali per imporre tributi e gravezze? Ma questo prezioso privilegio fu sprezzato, calpestato, distrutto con un solo atto di volontà, e d'un solo impeto da Emanuele Filiberto; edistrutto sì che mai più non risorse. Diritti e privilegi erano pure statuiti dal ius-pubblico d'altre provincie che passarono di mano in mano sotto Io scettro dei duchi, e de' re Sabaudi. Tal essere a cagione d'esempio il Monferrato, tale la Provincia di Mondovì : e per venire a cose più recenti, il ducato di Genova non fu egli posto dai Sultani raunati al congresso di Vienna con certe determinate condizioni sotto lo scettro Sabaudo? Condizioni concernenti le gravezze pùbbliche, non meno che certe leggi che regger doveano quel ducato. Ma queste prerogative, questi privilegi non furono dal regio Governo rispettati più di quello che l'aquilone rispetti la polvere del deserto. Tutti furono violati, spiantati, e spenti senza alcuna opposizione. Tanto è vero che la balìa de' nostri Re non conosceva, com'egli disse, e come ripete, nè freno, nè limiti; ma simile ad un torrente sdegnoso di riparo e di argini inondava, invadeva colla sua irruente piena ogni cosa tutto all'intorno per quanto s'estendevano le frontiere della sua dominazione. Avere pertanto e detto e provato che differenza di rilievo non vi era quanto alla sostanza de'diritti costituzionali tra i due paesi : affermare di più che non v'era divario nemmeno quanto alle parole. Diffatti se una specie di costituzione di puro nome aveva la Sardegna, non avea pur anco il Piemonte, non avevano i Piemontesi quelle egregie e stupende costituzioni del 1770., le quali (ammirata larghezza di libertà edi guarentigie politiche!) incominciavano da quell'importantissima e fondamentale legge organica (veneranda certamente e sacrosanta!) il cui titolo era il seguente : Dell'obbligo di soddisfare al precetto pasquale (Ilarità ed applausi). GALVAGNO eliminando la quislione se presentino maggiore o minore confidenza i magistrati di Sardegna oquelli di terraferma, ricorda alla Camera doversi aver almeno altrettanta confidenza negli elettori, i quali ei crede che non saranno per dare il loro voto a magistrati men degni di rappresentarli. (Continua ancora la discussione fra Sbotto, Sineo, Ravina, Cadorna, dopo di che passasi ai voti, e il cavalier Campora è proclamato membro dell'assemblea). (Conc.) LO STESSO RELATORE propone alla Camera l'approvazione della nomina del conte Corsi eletto di Nizza di Monferrato. (È confermata). IL RELATORE DEL V UFFICIO propone l'approvazione dell'elezione dell'avv. Cambini. (La Camera approva). Riferisce intorno all'elezione dell'avv. Azuni fatta dal I Collegio di Oristano. (Insorte contestazioni, la Camera decide che sia sospesa e siano prese informazioni circa la sua qualità di Archivista con grado di Intendente). Riferisce poscia sull'elezione del marchese Sau!i a Deputato di Levanto come pure quella dell'avv. Dalmazzi, a deputato di Ponte Stura. (La Camera dopo qualche discussione a proposito della prima, le approva). Riferisce sulla nomina del cavaliere Cretini eletto daSt-Jean SESSIONE DEL 1848 e solleva la questione se i tre anni di esercizio nella magistratura per indurre l'inamovibilità del magistrato debbano essere senza interruzione, oseppure anche discontinui bastino a ciò. ALCUNI DEPUTATI pigliano la parola prò e contro. UN ALTRO DEPUTATO fa osservare che la Camera non è più in numero per deliberare. La seduta viene sospesa per un'ora (Alle ore 12 e i/2). de Maurienne (Verb.) riapre la seduta alle ore 2 1/4 pom. prende la parola per ricordare che poco prima l'avvocato Sineo avesse parlato di personaggi della magistratura che avessero contro di loro l'odio del popolo. Crede doversi richiamare contro questa asserzione, di dover chiedere una spiegazione a favore dei membri della magistratura Savoiarda, anzi una ritrattazione, oppure una solenne disapprovazione dal canto della Camera, senza del che dichiara che egli con tutti i suoi colleglli della magistratura Savoiarda si dismetteranno immediatamente dalle loro cariche. IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA appoggia l'i— stanza del barone Jacquemoud assumendo di nuovo la difesa della magistratura. SINEO. Signori ! Ella è lamentevole la suscettività che si dimostra in questo recinto. Ieri l'altro il signor ministro della giustizia teneva per offeso sè colla intiera magistratura perchè ho manifestata l'opinione, che pur credo aver comune colla maggior parte dei miei concittadini, che molti membri della magistratura non offrono sufficienti guarentigie di capacità e di attitudine. Oggi il sig. barone Jacquemoud intende che io abbia a dichiarare se ho voluto parlare de'suoi colleghi della Savoia quando ho accennato a promozioni fatte nell'ordine giudiziario contro il voto ben pronunziato della pubblica opinione. Se si cammina di questo passo quale sarà la libertà della discussione? Bisogna che gli uomini di stato come gli altri si avvezzino finalmente a sentire verità schiette e talvolta dure. Gli è così soltanto che il Parlamento si mostrerà degno della nazione, la quale cercò appunto nella costituzione il termine di una misera servilità che infettava il nostro paese. Egli è con la schiettezza e la lealtà di linguaggio che inspireremo fiducia ai nostri fratelli delle altre provincie italiane , i quali dalla libertà della nostra parola giudicheranno del pregio delle nostre intenzioni. IL PRESIDENTE JACQUEMOUD Ho diritto di stupire che il sig. guardasigilli intenda di difendere tutte le nomine che si sono fatte nell'ordine giudiziario nei 5li anni trascorsi, dal 21 maggio ì814 sino agli 8 maggio 1848. Invano cercherebbe egli di persuadermi, dappoiché ho troppo viva la memoria delle risposte che io riceveva quando con quel franco procedere che fu sempre il mio costume, io rimproverava non rare volte ai ministri le fatali infelicità delle loro scelte, ed essi, stringendosi nelle spalle, ben chiaramente additavano ad una necessità estranea alle loro intenzioni. — Si cessi dunque dal venire a propugnar qui l'opera di altri tempi, quella di ministri non responsabili che io non intendo altrimenti di ricordare salvo pel desiderio che ho di lasciare amplissima ai ministri responsabili la facoltà di far meglio dei loro predecessori. In quanto al sig. Jacquemoud ed alla magistratura Savoiarda non mi credo tenuto di dar loro nessuna spiegazione che con lo stesso fondamento mi potrebbe venir del pari chiamata dai membri dei Tribunali di caduna delle altre parli del Regno. Io non mi sono mai disdetto e non posso aver occasione di disdirmi perchè le mie parole sono sempre dettate da una profonda convinzione, dall' amore del vero e della 39 TORNATA DEL 15 MAGGIO 1848 patria. Qui non potrei disdirmi senza contraddire all'immensa maggioranza di questa assemblea che confermò ed è pronta a confermare lemieparole. (Da molti: Sì, sì, sì. Segni geneIonon formulo qui nessun atto di acrali di approvazione). cusa. Non hodiretto le mie parole in modo speciale contro nessun membro dell'attuale magistratura, contro nessun corpo di magistratura in particolare ; solo mantengo ciò che ho detto che fra lepromozioni fatte per lo addietro nell'ordine giudiziario ve ne furono di quelle che incontrarono altamente la disapprovazione del pubblico (Nuovi segni di consenso e di'approvazione). JACQUEMOUD si dichiara soddisfatto dal momento che il violento rimprovero non colpisce particolarmente la magistratura Savoiarda. IL MINISTRO DI GRAZIA EGIUSTIZIA manifesta la speranza che le cose dette pongano fine a qualsiasi specie di recriminazione. IL RELATORE DEL V UFFICIO previene laCamera che dietro laproposizione del Presidente si raccolsero i membri dello stesso ufficio nell'intervallo della seduta per deliberare intorno alEelezione di Crettin, che propone ora all'approva zione della Camera. FARINA P. attenendosi alla lettera della legge crede che le cariche amovibili essendo state coperte dal proposto deputato interpolatamente, e non avendo compiuto il triennio immediatamente anteriore alla sua nomina, non debba questa dichiararsi valida. Appoggia principalmente su ciò le sue ragioni che l'inamovibilità essendo un privilegio, non debbasi estendere oltre il bisogno, ma sì piuttosto limitare. ALBINI E BIXIO rispondono in contrario. (La nomina del sig. Crettin vien sancita dalla Camera). (Conc.) IL RELATORE riferisce l'elezione dell'avv. Bobbio depu- tato del Bosco; elegge una lettera dell'eletto medesimo nella quale dice che essendo stato eletto avv. Fiscale, ed avendo accettato, manda la sua dimissione dalla carica di deputato. (Insorge discussione se dopo ciòsi debba onon proseguire l'esame della sua elezione ; la Camera decide che se ne sospenda la relazione). (Verb.) Propone quindi che venga annullata l'elezione dell'avvocato Bellono adeputato d'Ivrea per la carica da lui accettata di avvocato dei poveri, essendosi ritenuto appartenere tale uffizio alla categoria dei funzionari stipendiati ed amovibili dell'ordine giudiziario. (Gazz. P.) (La Camera annulla). Ripiglia poi la relazione della elezione del sig. De Martinel Deputato di Aix-les-Bains, la quale in una seduta anteriore era stata sospesa erimandata all'uffizio cui spettava. Riferisce aver l'ufficio opinato chesi debba fare un'inchiesta sopra alcune circostanze che accompagnarono quella elezione, la ricognizione delle quali sia affidata all'avv. Fiscale di Chambery, eaccenna pure il modo di fare l'inchiesta medesima. (La Camera dopo discussione approva il modoproposto, decidendo che sia fatta non per mezzo dell'avv. Fiscale, ma del Presidente del Tribunale). IL PRESIDENTE annunzia che I'avv. Prandi fa omaggio alla Camera dì unsuo opuscolo intitolato: « Trattato sull'unione della morale colla politica, ecc. » e che di ciò gli sa(Verb.) ranno fatti gli opportuni ringraziamenti. IL RELATORE DEL VI UFFICIO propone l'approvazione delle elezioni del can. DeCastro adeputato del II Collegio di Oristano edel dottore Plochiù aDeputato di Cavour. (La Camera approva). Riguardo all'elezione del collegio di Serravalle seguita nella persona del canonico Pernigotti espone che risultando dal verbale che il suo competitore avvocato Figgini, computato per valido unballettino senza ragione dichiarato nullo dall'ufficio definitivo di quel Collegio, avrebbe egual numero di voli coll'eletto, l'ufficio propone l'annullamento dell'elezione del Pernigotti surrogandogli il Figgini come maggiore di età. (La Camera adotta le conclusioni dell'ufficio). Propone l'approvazione delle elezioni del cav. Francesco Serra adeputato del IV Collegio di Cagliari; dell'avv. ,Pal~ luel adeputato di Albertville; del barone Jacquemoud, consigliere d'appello, a Deputato di Pont-Beauvoisin. (La Camera le approva). Riferisce sull'elezione dell'avv. Fontana fatta dal Collegio di Vistrorio, avvertendo che egli si ècon sua lettera dismesso da tale uffizio per ragioni d'inferma salute (1). (La Camera ordina il rinvio di questa lettera al Ministero). Propone poi che venga sospesa la nomina del cav. Siotto Pintor adeputato del I Collegio di Nuoro, per non constare del numero degli elettori inscritti, e per altre irregolarità rilevate nel verbale (2). (È sospesa). IL RELATORE DEL V UFFICIO (richiamato alla tri- propone che sia sospesa la nomina dell' avvocato Deandreis, fatta dal collegio di Demonte, per non conoscersi definitivamente la qualità delle funzioni da lui esercitate, ed il tempo per cui ne venne investito. (È sospesa). IL RELATORE DEL VII UFFICIO propone che si sospenda l'elezione del cavaliere Marrone, fatta dal collegio di Cairo , esi ordini un'inchiesta. (La Camera acconsente). Riferisce poi favorevolmente sull\" elezione dei cav. Siotto Pintor adeputato del II collegio di Nuoro. (È approvata). IL RELATORE DEL II UFFICIO riferisce sulle seguenti elezioni; dello stesso signor Siotto Pintor adeputato del I collegio di Cagliari; del signor Luigi Pollone a deputato di Castelnuovo d'Asti ; del sig. Luigi Girod adeputato di Rumilly; e del signor Giacomo Fresco a deputato del II collegio di Sassari. (Gazz. P.) (Sono tutte dalla Camera approvate). Riferisce poscia sull'elezione del cavaliere Maurizio Farina aDeputato di Rivarolo Canavese, la quale è regolare; se non che èsorto in alcuni membri dell'Uffizio il dubbio se egli possa assumere quel mandato perchè copre la carica di reggente il Consolato di Milano. Però l'Ufficio riconoscendo che i consoli non sono agenti diplomatici, categoria esclusa dalla legge elettorale , opina per ¡a sua arnmessione. ALCUNI DEPUTATI sorgono a- contrastarla asseverando che i consoli sono agenti diplomatici, eche dovendo risiedere nel luogo di loro destinazione nonpossono adempiere il mandato di Deputato. SINEO fa osservare che anche i Magistrati ed altri impiegali hanno obbligo di residenza, e tuttavia possono essere ammessi alla Deputazione, eche esistendo inMilano un inviato del Re presso il Governo provvisorio, il console di Milano non può essere considerato come agente diplomatico. VALERIO. Posso con tutta coscienza asseverare che buna) (1) Veggasi in principio della seduta del giorno 12. (2) Dagli atti elettorali ci risulta il seguente fatto : In ambedue i collegi di Nuoro riuscì eletto il cav. Siotto-Pintor. Ciò visto, all'oggetto di essere e l'uno e l'altro rappresentati, quei collegi si riunirono di nuovo quasi fossero due sezioni di uno stèsso collegio, per procedere alla nomina di altro deputato, la quale sarebbe seguita afavore del canonico Asproni. — 40 — CAMERA Maurizio Farina in momenti difficili, cettò provvisoriamente l'incarico a Milano per puro patriotismo d'interesse vando personale. chi , quello ac- IL porti del cioè più bel nella Milano e Torino stanno dai Ministri, quel diritto di siedere tanza, sarebbe crudele ingiustizia. rina a Milano non è diplomatica, poiché pregato SESSIONE DEPUTATI di reggere il Consolato Sardo , e senza ombra di pensiero — Ora compensare Io compieva cittadino DEI che sagrificio competa nazionale rappresen- in legami DEGLI P. quella (La Camera Farina, UN di fra- tellanza e di unione. Che anzi, anticipando ed agevolando quel lieto evento , il Farina organo ed interprete delle generose pubblica tribuna bastanza solide, mire del Ministero sione barriere che tano separavano passaporti, Consolato dopo a tutt'uomo le cinque onde gloriose le due città sorelle: togliere giornate cosicché le di venivano Mi- tolti elettorale, quell'egregio rispetti il mandato cittadino essere degli elettori, ammesso i fra passa- di Milano risposto non essere formalità. sulla validità ad una per essere chiede dell'elezione grande le ringhiere che del cava- maggioranza di voti). che da persona esperta gli per coloro che trovansi nella che la cingono il Presidente a riconoscere invita PRESIDENTE IL bavara e possa a siedere al Consolato gli fu annunziando esservi pericolo d'ingegneri i nomini non ab- una la cosa ed a dare Commis- gli oppor- tuni provvedimenti. (La Camera approva). epperciò può dirsi non esistere fin d'ora più il Sardo in Milano. Sia la Camera interprete generosa della legge presto si adoperava ancora che recatosi consultata assicurato che richiesti. passaporto, l'approva DEPUTATO venne venire racconta il suo risponde ESTERI possono far vidimare liere La carica che copre il Faed è puramente passeggera, per stringersi MINISTRO più necessaria un 1848 nell'interno FARINA per priad DEL e Grattoni La seduta i signori a volersene ingegneri cavaliere alle ore 5 1/4. è chiusa Bar- occupare. (Conc.) di noi. ministro PARETO, degli convalida esteri Ordine le affermazioni del preopinante, ed annuncia che i passaporti stano per recarsi a Milano , che però l'ufficio pell'interno badel Consolato a Milano aifari rimane aperto per dar sesto ad alcuni di minor Seduta conto. tamente afferma chiesto che venendo da Milano gli SOMMARIO. Verificazione apre la seduta IL PRESIDENTE UN SEGRETARIO alcune sue osservazioni ed ai tre suo hanno anni alle ore 10 qualche intorno di esercizio attinenza DEL 16 DELL'AVV. Fraschini di poteri 1( 2 legge il verbale della tornata ne interrompe la lettura per sottoporre magistrati, parer Nomina — colle discussioni del quali (La riferite a nel ma si è trattato so- dava queste. è fatto della risultare Camera CADORNA dai verbali anteriori che di codesto per espressa conclude MAGGIONCALDA IL che di tal proposta. e legge l'altra deve altresì si faccia, ciascuno di essi chiede urgenti dello Stato. annuisce nel lettele, e lo di- inamovibilità ( Op.) verbale approva due venturo» il verbale F. una del per attendere letto). prestano cavaliere Costa di Beauregard, un congedo alla intendeva, MAGGIONCALDA del marchese in cui a servigi domanda). ( Verb.) già si volontà VERIFICAZIONE che la Camera suddetta, Quindi N. PRESIDENTE stessa. soggiunge con la questione Camera menzione (La Camera gli rispondono Vice-Presidenti. chiarava, proclamare fin d'ora che la immediata de'magistrati è affatto consentanea allo Statuto. , le e 1848 batteva validità di particolari elezioni; che però la queintendere risolta solamente in ciò che riguar- DEPUTATI dei Segretari precedente. al giudizio Barbavara, ALCUNI dei poteri. dei Vice-presidenti, e dei insieme 12. Dopo pomeridiane. del mattino. magistrale lamente della stione debbasi 5 D'ETÀ Presidente giuramento. sul principio, sino alle alle Camera. DECANO verbale. Egl'invita la Camera a dichiarare che nelle tornate precedenti non si è a tale proposito pronunciato un giudizio ed inappellabile della martedì: sino della verificazione MAGGIO Nomina alla inamovibilità richiesti si continua del Presidente, dei Questori PRESIDENZA STARA replica- il passaporto. TORNATA della Camera fu di alle ore 10 del mattino di un'ora Continuazione RADICE dei pubblica sospensione del giorno DI POTERI tener conto delle asserzioni del ministro di giustizia, il quale nel propula cui elezione gnare l'ammessione degl'impiegati, si com- IL spenda RELATORE l' approvazione DEL II della UFFICIO nomina del propone che prof. Pescatore si soa