— 37 —
T ORNAT A
DEL
tura
IL
del
Verificazione
Savoiarda
di poteri
— Discussione
PRESI D EN TE
— Eleggibilità
sulla
dichiara
dei Magistrati
discontinuità
aperta
Fraschini
DELL'AVV.
PRESI DENZA
SOMMARI O.
15 MAGGIO
la seduta
del
alle
triennio
10
ore
— Richiami
Si dà lettura
serra
dei processo
f.
M» propone
alcune
modificazioni
che
oppure
vengono
adottate.
diconto
egli
negli
domanda
del suo discorso
detto
nella
ordini
un esperimento
pronunciato
questione
giudiziari
che sia fatto constare
nell'ultima
seduta,
dell'inamovibilità
: — Eh come!
aver
altri
ordini
rette
ad arbitrio
parole
(La Camera
GI ROD
pone
l'avviso
quelle
elezioni,
annullate,
altre
appartenenti
aver
ricevuto
delle
quali
sospese
o non
a quest'ultime
aver
delle
alcune
carte
già
ancora
ri-
confer-
riferite,
distribuito
e
il gran
Sultano
per la ragione
nel
Corano
limite
alla
loro
balìa,
avanti
lo Statuto
ad
arbitrio
a ritrattare
risponde,
confermarlo
POTERI
volta
non gli
simile,
e senza
quanto
( I larità)
Signore
freno;
essere
po-
: anzi assai
trova
i nostri
an-
quanto
alcun
Re non
provincia
più
freno
conoscevano
loro
soggetta,
ottenuto.
nega
principe
seguiva
ponendo
che
la
: invita
Sardegna
fosse
pertanto
governata
il deputato
Ravina
la sua asserzione.
RAVI N A
DI
VERI FI CAZI ON E
felicemente
del
qual
assoluto
qualsiasi
erano
i rispet-
consultatili,
cioè arbitrario
; laddove
in
contrade
gli talentava,
ogni
che il gran
non vi
consideri,
le
stato il Governo
era tanto
SI OTTO-PI N TOR
(Verb.)
meglio
i paesi,
or-
due contrade,
che consultava
a Costantinopoli
ed ostacolo
ai rispet-
tivi uffici.
in ambedue
ed i
ed
di parole.
ed eziandio
essere
Magistra-
statuti
queste
chi ben
assoluto
loro come
I l perchè
degli
ambedue
principe
il Re in ambedue
assoluto
annunzia
parecchie
altre
tesse
( Conc.)
che
sostanza,
in non cale il loro parere
poiché
verbale.
il giuramento.
PRESI D EN TE
mate,
il processo
lo approva).
presta
guardanti
a voti
fosse
la
tra la Sardegna
per lo innanzi
a suo piacimento,
alla libertà,
sono adottate).
PRESI D EN TE
riguardo
perchè
d'un
contro
Giudici.
nella sostanza
non
essenziale,
dasse a sangue.
(Queste
IL
divario
dei
a questo
che nella
fosse
affatto
di citta-
dini?
IL
egli
o trasandava
ai magistrati
espressioni
consista
se la differenza
tivi consigli
degl'impiegati
si domanda
che non si richiede-dagli
nel ren-
essere
che reggevano
Credere
SI OTTO-PI N TOR
alcune
l'inamovibilità
di terraferma
dini politici
verbale.
sopra
per
che vi potrebbe
paesi
mattino.
D'ETÀ
DECANO
richiesto
1848
ad
sè,
alta
non
che
e
provarlo
voce,
ritrattare
con
quanto
ragioni
disse,
irrepu-
gnabili.
Diffatti
relatore
RATTAZZI ,
cesco
Gillet
putato
a deputalo
di Ceva,
primo
collegio
del
le elezioni
di La Motte,
signor
del signor
dell'avv.
D. Pasquale
A. Ravina
Tola
Fran-
il titolo
a de-
certa
a deputato
del
di Sassari.
(La Camera
Propone
lomeo
propone
approva)
pure
tanto
t
Campora,
dell'elezione
consigliere
di cassazione,
del
cav.
Barto-
a deputato
di Va-
SI N EO
sorge
tuto passava
Sardegna,
a dimostrare
fra il modo
e quello
per la Sardegna,
e dal
terna,
maggiore
sciata
venendo
supremo
ritenere
Camera
sulla
SCLOPI S,
quel
diritto
di
mava
per
nulla
i giudici
consiglio,
all'ufficio
decisa
che
la
del cav.
ministro
di
proposta
pei
potere
Propone
nuova
risponde
convenirsi
nomina
la-
quindi
si
carica
stupenda!)
durante
Sardi
alcuna
eravate
Noi
servi
ecc.,
come
noi,
Dunque
di beneplacito,
governo
affermato
voto
alcune
guarentigie
antiche
osserva
di Sardegna
mente
se la
non
che
sce-
detto
perchè
mihi
tali
ca-
erano
( Gazz.
P.)
a piacer
differenza
testà
e ripetere
annichilate
Quid
res,
La formolaera
Conferiamo
servi
a N.
devoti
del
d'ogni
ai quali
N. ecc.,
si
era
(o
ecc.,
Dunque
e fedeli
Re
in
la seguente
beneplacito.
governo
senza
voi
dub-
in entrambi
assoluto,
che
che la Sardegna
e viete,
alcuni
queste
guarentigie
e distrutte
dal
si non conceditur
se non una vana illusione,
suo postergati,
che non
agli uomini
;
così
i
governo
arbi-
non potesse
avere
dispotico.
dal precedente
avere
era la forinola
il governo
non avere
Pintor.
di Sardegna
Dippiù qual
ecc.,
paesi
trario,
nell'isola
e
dal trono,
ed assoluto,
ed il nostro
nostra
ad ogni provisione
era arbitrario
pubblica?
bio, ma servi.
governo
quanto
quale
di
che scendesse
che si spediva
la sua servitù
legge,
ecc.,
Autorità.
in fronte
in quell'isola.
Egli
del Re nel conferire
por
di
conferiva
libertà
come
il Governo
di ogni patente,
ecc.,
e Regia
del Piemonte,
non
riche.
RAVI N A
in via
Stati
Piemonte
possanza
ad ogni comandamento
evidenteche
d'ogni
Noi ecc.,
campeggiavano
disamina,
e Giustizia
magistrati
di
che
unicamente
D. Siotto
Grazia
nell'isola
la loro
quella
sovrano.
per
lo Sta-
Sostiene
al Re,
presentasse
tale questione
elezione
l'assoluto
i magistrati
proposti
ed al beneplacito
le carte
che avanti
nelle altre Provincie.
d'indipendenza
all'arbitrio
dovendosi
la differenza
di nominare
praticato
garanzia
rimandino
della
negli
prova
del preambolo
in fronte?
piena
parole
Regio,
diploma,
lenza.
era la forma
scienza,
Queste
decreto
l'approvazione
qual
che portava
conosceva
sprezzati
briglia
diritti
astratti,
erano
ma
morte,
fatto.
uti? Che questi
una chimera,
e conculcati
nè limite
diritti
poiché
dalla
di sorta.
Che
non
venivano
regia
po-
di siffatti
— 38 —
CAMERA DEI DEPUTATI
diritti
ne esistevano pur anche nelle provincie di terraferma,
anzi forse più ampi ed in maggiore importanza che non fossero i diritti costituzionali della Sardegna. E chi non sa che
nella Savoia e in varie parti del Piemonte gli antichi duchi
erano tenuti di ragunare in certe epoche gli Stati Generali per
imporre tributi e gravezze? Ma questo prezioso privilegio fu
sprezzato, calpestato, distrutto con un solo atto di volontà, e
d'un solo impeto da Emanuele Filiberto; edistrutto sì che mai
più non risorse.
Diritti e privilegi erano pure statuiti
dal ius-pubblico d'altre provincie che passarono di mano in mano sotto Io scettro
dei duchi, e de' re Sabaudi. Tal essere a cagione d'esempio il
Monferrato, tale la Provincia di Mondovì : e per venire a cose
più recenti, il ducato di Genova non fu egli posto dai Sultani
raunati al congresso di Vienna con certe determinate condizioni sotto lo scettro Sabaudo? Condizioni concernenti le gravezze pùbbliche, non meno che certe leggi che regger doveano
quel ducato. Ma queste prerogative, questi privilegi non furono dal regio Governo rispettati più di quello che l'aquilone
rispetti la polvere del deserto. Tutti furono violati, spiantati,
e spenti senza alcuna opposizione. Tanto è vero che la balìa
de' nostri Re non conosceva, com'egli disse, e come ripete,
nè freno, nè limiti; ma simile ad un torrente sdegnoso di riparo e di argini inondava, invadeva colla sua irruente piena
ogni cosa tutto all'intorno per quanto s'estendevano le frontiere della sua dominazione.
Avere pertanto e detto e provato che differenza di rilievo
non vi era quanto alla sostanza de'diritti costituzionali tra i
due paesi : affermare di più che non v'era divario nemmeno
quanto alle parole.
Diffatti se una specie di costituzione di puro nome aveva la
Sardegna, non avea pur anco il Piemonte, non avevano i Piemontesi quelle egregie e stupende costituzioni del 1770., le
quali (ammirata larghezza di libertà edi guarentigie politiche!)
incominciavano da quell'importantissima e fondamentale legge
organica (veneranda certamente e sacrosanta!) il cui titolo era
il seguente : Dell'obbligo di soddisfare al precetto pasquale
(Ilarità ed applausi).
GALVAGNO eliminando la quislione se presentino maggiore o minore confidenza i magistrati di Sardegna oquelli di
terraferma, ricorda alla Camera doversi aver almeno altrettanta confidenza negli elettori, i quali ei crede che non saranno per dare il loro voto a magistrati men degni di rappresentarli.
(Continua ancora la discussione fra Sbotto, Sineo, Ravina,
Cadorna, dopo di che passasi ai voti, e il cavalier Campora è
proclamato membro dell'assemblea).
(Conc.)
LO STESSO RELATORE propone alla Camera l'approvazione della nomina del conte Corsi eletto di Nizza di Monferrato.
(È confermata).
IL RELATORE DEL V UFFICIO propone l'approvazione
dell'elezione dell'avv. Cambini.
(La Camera approva).
Riferisce intorno all'elezione dell'avv. Azuni fatta dal I Collegio di Oristano.
(Insorte contestazioni, la Camera decide che sia sospesa e
siano prese informazioni circa la sua qualità di Archivista
con grado di Intendente).
Riferisce poscia sull'elezione del marchese Sau!i a Deputato
di Levanto come pure quella dell'avv. Dalmazzi, a deputato
di Ponte Stura.
(La Camera dopo qualche discussione a proposito della
prima, le approva).
Riferisce sulla nomina del cavaliere Cretini eletto daSt-Jean
SESSIONE DEL
1848
e solleva la questione se i tre anni di esercizio
nella magistratura per indurre l'inamovibilità del magistrato
debbano essere senza interruzione, oseppure anche discontinui
bastino a ciò.
ALCUNI DEPUTATI pigliano la parola prò e contro.
UN ALTRO DEPUTATO fa osservare che la Camera non
è più in numero per deliberare.
La seduta viene sospesa per un'ora (Alle ore 12 e i/2).
de Maurienne
(Verb.)
riapre la seduta alle ore 2 1/4 pom.
prende la parola per ricordare che poco
prima l'avvocato Sineo avesse parlato di personaggi della magistratura che avessero contro di loro l'odio del popolo. Crede doversi richiamare contro questa asserzione, di dover chiedere una spiegazione a favore dei membri della magistratura
Savoiarda, anzi una ritrattazione, oppure una solenne disapprovazione dal canto della Camera, senza del che dichiara
che egli con tutti i suoi colleglli della magistratura Savoiarda
si dismetteranno immediatamente dalle loro cariche.
IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA appoggia l'i—
stanza del barone Jacquemoud assumendo di nuovo la difesa
della magistratura.
SINEO. Signori ! Ella è lamentevole la suscettività che si
dimostra in questo recinto. Ieri l'altro il signor ministro della
giustizia teneva per offeso sè colla intiera magistratura perchè ho manifestata l'opinione, che pur credo aver comune
colla maggior parte dei miei concittadini, che molti membri
della magistratura non offrono sufficienti guarentigie di capacità e di attitudine. Oggi il sig. barone Jacquemoud intende
che io abbia a dichiarare se ho voluto parlare de'suoi colleghi
della Savoia quando ho accennato a promozioni fatte nell'ordine giudiziario contro il voto ben pronunziato della pubblica
opinione. Se si cammina di questo passo quale sarà la libertà
della discussione? Bisogna che gli uomini di stato come gli
altri si avvezzino finalmente a sentire verità schiette e talvolta
dure. Gli è così soltanto che il Parlamento si mostrerà degno
della nazione, la quale cercò appunto nella costituzione il termine di una misera servilità che infettava il nostro paese.
Egli è con la schiettezza e la lealtà di linguaggio che inspireremo fiducia ai nostri fratelli delle altre provincie italiane , i
quali dalla libertà della nostra parola giudicheranno del pregio
delle nostre intenzioni.
IL
PRESIDENTE
JACQUEMOUD
Ho diritto di stupire che il sig. guardasigilli intenda di difendere tutte le nomine che si sono fatte nell'ordine giudiziario nei 5li anni trascorsi, dal 21 maggio ì814 sino agli 8
maggio 1848. Invano cercherebbe egli di persuadermi, dappoiché ho troppo viva la memoria delle risposte che io riceveva quando con quel franco procedere che fu sempre il mio
costume, io rimproverava non rare volte ai ministri le fatali
infelicità delle loro scelte, ed essi, stringendosi nelle spalle,
ben chiaramente additavano ad una necessità estranea alle
loro intenzioni. — Si cessi dunque dal venire a propugnar
qui l'opera di altri tempi, quella di ministri non responsabili
che io non intendo altrimenti di ricordare salvo pel desiderio
che ho di lasciare amplissima ai ministri responsabili la facoltà di far meglio dei loro predecessori.
In quanto al sig. Jacquemoud ed alla magistratura Savoiarda non mi credo tenuto di dar loro nessuna spiegazione
che con lo stesso fondamento mi potrebbe venir del pari chiamata dai membri dei Tribunali di caduna delle altre parli del
Regno. Io non mi sono mai disdetto e non posso aver occasione di disdirmi perchè le mie parole sono sempre dettate
da una profonda convinzione, dall' amore del vero e della
39
TORNATA DEL 15 MAGGIO 1848
patria. Qui non potrei disdirmi senza contraddire all'immensa
maggioranza di questa assemblea che confermò ed è pronta
a confermare lemieparole. (Da molti: Sì, sì, sì. Segni geneIonon formulo qui nessun atto di acrali di approvazione).
cusa. Non hodiretto le mie parole in modo speciale contro
nessun membro dell'attuale magistratura, contro nessun
corpo di magistratura in particolare ; solo mantengo ciò che
ho detto che fra lepromozioni fatte per lo addietro nell'ordine giudiziario ve ne furono di quelle che incontrarono altamente la disapprovazione del pubblico (Nuovi segni di consenso e di'approvazione).
JACQUEMOUD si dichiara soddisfatto dal momento che
il violento rimprovero non colpisce particolarmente la magistratura Savoiarda.
IL MINISTRO DI GRAZIA EGIUSTIZIA manifesta la
speranza che le cose dette pongano fine a qualsiasi specie di
recriminazione.
IL RELATORE DEL V UFFICIO previene laCamera che
dietro laproposizione del Presidente si raccolsero i membri
dello stesso ufficio nell'intervallo della seduta per deliberare
intorno alEelezione di Crettin, che propone ora all'approva zione della Camera.
FARINA P. attenendosi alla lettera della legge crede
che le cariche amovibili essendo state coperte dal proposto
deputato interpolatamente, e non avendo compiuto il triennio immediatamente anteriore alla sua nomina, non debba
questa dichiararsi valida. Appoggia principalmente su ciò le
sue ragioni che l'inamovibilità essendo un privilegio, non
debbasi estendere oltre il bisogno, ma sì piuttosto limitare.
ALBINI E BIXIO rispondono in contrario.
(La nomina del sig. Crettin vien sancita dalla Camera).
(Conc.)
IL RELATORE riferisce l'elezione dell'avv. Bobbio depu-
tato del Bosco; elegge una lettera dell'eletto medesimo nella
quale dice che essendo stato eletto avv. Fiscale, ed avendo
accettato, manda la sua dimissione dalla carica di deputato.
(Insorge discussione se dopo ciòsi debba onon proseguire
l'esame della sua elezione ; la Camera decide che se ne sospenda la relazione).
(Verb.)
Propone quindi che venga annullata l'elezione dell'avvocato
Bellono adeputato d'Ivrea per la carica da lui accettata di
avvocato dei poveri, essendosi ritenuto appartenere tale uffizio alla categoria dei funzionari stipendiati ed amovibili dell'ordine giudiziario.
(Gazz. P.)
(La Camera annulla).
Ripiglia poi la relazione della elezione del sig. De Martinel
Deputato di Aix-les-Bains, la quale in una seduta anteriore
era stata sospesa erimandata all'uffizio cui spettava. Riferisce
aver l'ufficio opinato chesi debba fare un'inchiesta sopra alcune circostanze che accompagnarono quella elezione, la ricognizione delle quali sia affidata all'avv. Fiscale di Chambery,
eaccenna pure il modo di fare l'inchiesta medesima.
(La Camera dopo discussione approva il modoproposto, decidendo che sia fatta non per mezzo dell'avv. Fiscale, ma del
Presidente del Tribunale).
IL PRESIDENTE annunzia che I'avv. Prandi fa omaggio
alla Camera dì unsuo opuscolo intitolato: « Trattato sull'unione della morale colla politica,
ecc. » e che di ciò gli sa(Verb.)
ranno fatti gli opportuni ringraziamenti.
IL RELATORE
DEL VI UFFICIO propone l'approvazione delle elezioni del can. DeCastro adeputato del II Collegio di Oristano edel dottore Plochiù aDeputato di Cavour.
(La Camera approva).
Riguardo all'elezione del collegio di Serravalle seguita nella
persona del canonico Pernigotti espone che risultando dal
verbale che il suo competitore avvocato Figgini, computato
per valido unballettino senza ragione dichiarato nullo dall'ufficio definitivo di quel Collegio, avrebbe egual numero di
voli coll'eletto, l'ufficio propone l'annullamento dell'elezione
del Pernigotti surrogandogli il Figgini come maggiore di età.
(La Camera adotta le conclusioni dell'ufficio).
Propone l'approvazione delle elezioni del cav. Francesco
Serra adeputato del IV Collegio di Cagliari; dell'avv. ,Pal~
luel adeputato di Albertville; del barone Jacquemoud, consigliere d'appello, a Deputato di Pont-Beauvoisin.
(La Camera le approva).
Riferisce sull'elezione dell'avv. Fontana fatta dal Collegio
di Vistrorio, avvertendo che egli si ècon sua lettera dismesso
da tale uffizio per ragioni d'inferma salute (1).
(La Camera ordina il rinvio di questa lettera al Ministero).
Propone poi che venga sospesa la nomina del cav. Siotto
Pintor adeputato del I Collegio di Nuoro, per non constare
del numero degli elettori inscritti, e per altre irregolarità
rilevate nel verbale (2).
(È sospesa).
IL
RELATORE
DEL V UFFICIO
(richiamato
alla tri-
propone che sia sospesa la nomina dell' avvocato Deandreis, fatta dal collegio di Demonte, per non conoscersi definitivamente la qualità delle funzioni da lui esercitate, ed il
tempo per cui ne venne investito.
(È sospesa).
IL RELATORE DEL VII UFFICIO propone che si sospenda l'elezione del cavaliere Marrone, fatta dal collegio di
Cairo , esi ordini un'inchiesta.
(La Camera acconsente).
Riferisce poi favorevolmente sull\" elezione dei cav. Siotto
Pintor adeputato del II collegio di Nuoro.
(È approvata).
IL RELATORE DEL II UFFICIO riferisce sulle seguenti
elezioni; dello stesso signor Siotto Pintor adeputato del I collegio di Cagliari; del signor Luigi Pollone a deputato di Castelnuovo d'Asti ; del sig. Luigi Girod adeputato di Rumilly;
e del signor Giacomo Fresco a deputato del II collegio di Sassari.
(Gazz. P.)
(Sono tutte dalla Camera approvate).
Riferisce poscia sull'elezione del cavaliere Maurizio Farina aDeputato di Rivarolo Canavese, la quale è regolare;
se non che èsorto in alcuni membri dell'Uffizio il dubbio se
egli possa assumere quel mandato perchè copre la carica di
reggente il Consolato di Milano. Però l'Ufficio riconoscendo
che i consoli non sono agenti diplomatici, categoria esclusa
dalla legge elettorale , opina per ¡a sua arnmessione.
ALCUNI DEPUTATI sorgono a- contrastarla asseverando
che i consoli sono agenti diplomatici, eche dovendo risiedere
nel luogo di loro destinazione nonpossono adempiere il mandato di Deputato.
SINEO fa osservare che anche i Magistrati ed altri impiegali hanno obbligo di residenza, e tuttavia possono essere
ammessi alla Deputazione, eche esistendo inMilano un inviato
del Re presso il Governo provvisorio, il console di Milano non
può essere considerato come agente diplomatico.
VALERIO. Posso con tutta coscienza asseverare che
buna)
(1) Veggasi in principio della seduta del giorno 12.
(2) Dagli atti elettorali ci risulta il seguente fatto :
In ambedue i collegi di Nuoro riuscì eletto il cav. Siotto-Pintor. Ciò visto, all'oggetto di essere e l'uno e l'altro rappresentati, quei collegi si riunirono di nuovo
quasi fossero due sezioni di uno stèsso collegio, per procedere alla nomina di altro
deputato, la quale sarebbe seguita afavore del canonico Asproni.
— 40 —
CAMERA
Maurizio
Farina in momenti
difficili,
cettò provvisoriamente
l'incarico
a Milano per puro patriotismo
d'interesse
vando
personale.
chi
, quello
ac-
IL
porti
del
cioè
più
bel
nella
Milano e Torino
stanno
dai Ministri,
quel
diritto
di siedere
tanza, sarebbe crudele ingiustizia.
rina a Milano non è diplomatica,
poiché
pregato
SESSIONE
DEPUTATI
di reggere il Consolato
Sardo
, e senza ombra di pensiero
— Ora compensare
Io compieva
cittadino
DEI
che
sagrificio
competa
nazionale
rappresen-
in legami
DEGLI
P.
quella
(La Camera
Farina,
UN
di fra-
tellanza e di unione. Che anzi, anticipando
ed agevolando
quel
lieto evento , il Farina organo
ed interprete
delle generose
pubblica
tribuna
bastanza
solide,
mire del Ministero
sione
barriere
che
tano separavano
passaporti,
Consolato
dopo
a tutt'uomo
le cinque
onde
gloriose
le due città sorelle:
togliere
giornate
cosicché
le
di
venivano
Mi-
tolti
elettorale,
quell'egregio
rispetti
il mandato
cittadino
essere
degli
elettori,
ammesso
i
fra
passa-
di Milano
risposto
non
essere
formalità.
sulla
validità
ad una
per essere
chiede
dell'elezione
grande
le ringhiere
che
del cava-
maggioranza
di voti).
che da persona
esperta gli
per coloro che trovansi nella
che la cingono
il Presidente
a riconoscere
invita
PRESIDENTE
IL
bavara
e possa
a siedere
al Consolato
gli fu
annunziando
esservi pericolo
d'ingegneri
i
nomini
non ab-
una
la cosa ed a dare
Commis-
gli
oppor-
tuni provvedimenti.
(La Camera
approva).
epperciò
può dirsi non esistere
fin d'ora più il
Sardo in Milano. Sia la Camera interprete
generosa
della legge
presto
si adoperava
ancora
che recatosi
consultata
assicurato
che
richiesti.
passaporto,
l'approva
DEPUTATO
venne
venire
racconta
il suo
risponde
ESTERI
possono
far vidimare
liere
La carica che copre il Faed è puramente
passeggera,
per stringersi
MINISTRO
più necessaria
un
1848
nell'interno
FARINA
per
priad
DEL
e Grattoni
La seduta
i signori
a volersene
ingegneri
cavaliere
alle ore 5 1/4.
è chiusa
Bar-
occupare.
(Conc.)
di
noi.
ministro
PARETO,
degli
convalida
esteri
Ordine
le affermazioni
del preopinante,
ed annuncia che i passaporti
stano per recarsi a Milano , che però l'ufficio
pell'interno
badel Consolato
a
Milano
aifari
rimane
aperto
per dar sesto
ad alcuni
di
minor
Seduta
conto.
tamente
afferma
chiesto
che venendo
da
Milano
gli
SOMMARIO.
Verificazione
apre la seduta
IL
PRESIDENTE
UN
SEGRETARIO
alcune
sue osservazioni
ed ai tre
suo hanno
anni
alle ore 10
qualche
intorno
di esercizio
attinenza
DEL
16
DELL'AVV.
Fraschini
di poteri
1(
2
legge il verbale della tornata
ne interrompe
la lettura per sottoporre
magistrati,
parer
Nomina
—
colle discussioni
del
quali
(La
riferite
a
nel
ma si è trattato
so-
dava queste.
è fatto
della
risultare
Camera
CADORNA
dai
verbali
anteriori
che di codesto
per
espressa
conclude
MAGGIONCALDA
IL
che
di tal proposta.
e
legge
l'altra
deve altresì
si faccia,
ciascuno
di essi chiede
urgenti dello Stato.
annuisce
nel
lettele,
e lo di-
inamovibilità
( Op.)
verbale
approva
due
venturo»
il verbale
F.
una
del
per
attendere
letto).
prestano
cavaliere
Costa di Beauregard,
un congedo
alla
intendeva,
MAGGIONCALDA
del marchese
in
cui
a servigi
domanda).
( Verb.)
già si
volontà
VERIFICAZIONE
che la Camera
suddetta,
Quindi
N.
PRESIDENTE
stessa.
soggiunge
con la questione
Camera
menzione
(La Camera
gli rispondono
Vice-Presidenti.
chiarava,
proclamare
fin d'ora che la immediata
de'magistrati
è affatto consentanea
allo Statuto.
, le
e
1848
batteva
validità di particolari
elezioni; che però la queintendere
risolta solamente
in ciò che riguar-
DEPUTATI
dei Segretari
precedente.
al giudizio
Barbavara,
ALCUNI
dei poteri.
dei Vice-presidenti,
e dei
insieme
12. Dopo
pomeridiane.
del mattino.
magistrale
lamente della
stione debbasi
5
D'ETÀ
Presidente
giuramento.
sul principio,
sino alle
alle
Camera.
DECANO
verbale.
Egl'invita
la Camera a dichiarare
che nelle tornate
precedenti
non si è a tale proposito
pronunciato
un giudizio
ed inappellabile
della
martedì:
sino
della verificazione
MAGGIO
Nomina
alla inamovibilità
richiesti
si continua
del Presidente,
dei Questori
PRESIDENZA
STARA
replica-
il passaporto.
TORNATA
della Camera
fu
di
alle ore 10 del mattino
di un'ora
Continuazione
RADICE
dei
pubblica
sospensione
del giorno
DI
POTERI
tener conto
delle asserzioni
del ministro
di giustizia,
il quale nel propula cui elezione
gnare l'ammessione
degl'impiegati,
si com-
IL
spenda
RELATORE
l' approvazione
DEL
II
della
UFFICIO
nomina
del
propone
che
prof.
Pescatore
si soa
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Resoconto stenografico della seduta