In collaborazione con le Province dell’Emilia-Romagna
N.12 - Gennaio 2015
Sommario
I Programmi di sviluppo rurale italiani a rischio slittamento..........................................................................1
Proroga della tassazione agevolata delle agroenergie....................................................................................2
Bando Ismea per reti di giovani imprenditori....................................................................................................2
Bando INAIL 2015 per salute e sicurezza sul lavoro........................................................................................3
Sburocratizzazione: i lavori procedono...............................................................................................................3
Una smart card per tutti....................................................................................................................................... 4
Scadenzario PAN................................................................................................................................................... 4
La nuova etichettatura degli agrofarmaci.........................................................................................................4
In arrivo i contributi per gli interventi di lotta alla PSA....................................................................................5
Approvato il decreto “digestato”..........................................................................................................................6
L'elenco 2014 dei concessionari QC..................................................................................................................6
Dalle Province........................................................................................................................................................ 7
Incontri e convegni................................................................................................................................................ 8
I Programmi di sviluppo rurale italiani a rischio slittamento
Da indiscrezioni provenienti da Bruxelles risulta che i Programmi di sviluppo rurale 2014-2020 delle Regioni italiane corrono
il rischio di essere approvati non prima del via libera al Bilancio comunitario 2015, previsto per la prossima primavera.
"Se la notizia verrà confermata- sottolinea l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - rischiamo di perdere un
intero anno di operatività. Questo slittamento dei tempi di approvazione per motivi di contabilità europea si aggiunge al
ritardo già accumulato in Italia a seguito della tardiva sottoscrizione dell'Accordo di partenariato con l'UE per l'utilizzo dei
fondi europei, avvenuto alla fine di ottobre 2014. E' indispensabile che i Governi europei propongano alla Commissione
un'approvazione in via tecnica dei PSR prima della formale approvazione del bilancio europeo".
Intanto venerdì 19 dicembre sono pervenute alla Regione Emilia-Romagna le previste osservazioni della Commissione
europea al Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020. Il Programma, che stanzia 1,2 miliardi di euro, è stato
approvato dall’Assemblea legislativa lo scorso luglio.
Le osservazioni, oltre 500, in linea con quelle pervenute ad altre Regioni italiane, discendono in gran parte dalla necessità
di adeguare i programmi regionali approvati a luglio ai contenuti dell'Accordo nazionale di partenariato con la UE sottoscritto
a fine ottobre e alle linee guida europee di attuazione dei PSR, pubblicate anch’esse in data successiva a luglio 2014.
L'adeguamento più rilevante riguarda l'impegno nazionale a destinare il 4,17% delle risorse dei singoli PSR al potenziamento
delle infrastrutture per la banda larga e ultralarga. Un secondo blocco di adeguamenti è relativo all'indicazione dei sistemi di
verifica dei risultati attesi, sulla base di un regolamento europeo che nel luglio 2014 non era ancora disponibile.
Altre osservazioni riguardano invece richieste di chiarimento e precisazioni. "Nell'arco dei prossimi 40 giorni – spiega
Rabboni - la Direzione Agricoltura risponderà puntualmente. Sono tutte osservazioni accoglibili che, banda larga ed
ultralarga a parte, non modificano l'impianto approvato dall'Assemblea legislativa regionale il 17 luglio scorso dopo quasi un
anno di concertazione con le filiere e le rappresentanze agricole ed alimentari".
In attesa dell'approvazione, comunque, nei territori interessati dalla Misura Leader del Programma di sviluppo rurale è già
possibile avviare le attività per l'elaborazione delle strategie di sviluppo locale partecipativo, che sono finanziabili fino a un
importo massimo di 80.000 euro.
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Di fondamentale importanza è iniziare quanto prima la consultazione e il coinvolgimento delle comunità locali per giungere a
definire i partenariati, l'ambito tematico e gli obiettivi da raggiungere.
I costi per l'elaborazione delle strategie saranno riconosciuti sia ai Gruppi di azione locale (Gal) esistenti sia a quelli in via di
costituzione. Condizione determinante per vedere riconosciute le spese sarà l'ammissione alla fase 1 della selezione dei
Gruppi di azione locale e della loro strategia.
Modalità, requisiti e condizioni di partecipazione alla selezione saranno definiti dalla Regione Emilia-Romagna con apposito
bando, come previsto dalla misura Leader del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.
Consulta l'approfondimento sui finanziamenti alla pagina:
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/psr/temi/programma-di-sviluppo-rurale-2014-2020/misura-leader
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Proroga della tassazione agevolata delle agroenergie
E' arrivato in questi giorni alla Camera dei Deputati il Decreto-legge "Milleproroghe" n. 192/2014 del 31 dicembre, che
contiene importanti novità per chi produce agroenergie. La novità più importante riguarda sicuramente la fiscalità delle
agroenergie (fotovoltaico e biomasse).
La determinazione della fiscalità delle agroenergie risale alla legge Finanziaria 2006 (L. 23 dicembre 2005 n. 266) e
successive modifiche, secondo cui la produzione e la cessione di energia da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche,
sono da considerare attività connesse a quella principale, ovvero agricola, e, pertanto, sono produttive di reddito agrario.
L’articolo 22 del decreto legge 24 aprile 2014 n. 66 (cosiddetto DL Irpef) elimina il riferimento al reddito agrario e stabilisce
che il reddito derivante dalla cessione di energia elettrica, termica, biocarburanti o prodotti chimici, ottenuti da prodotti
provenienti prevalentemente dalla coltivazione del fondo agricolo, non sarà più considerato come reddito agrario, calcolato
su base catastale, ma verrà determinato forfettariamente su una base imponibile pari al 25% della vendita fatturata di
energia o biocarburanti o prodotti chimici. Tale misura sarebbe dovuta essere applicata senza eccezioni dal 1° gennaio
2015.
Nella conversione in legge del decreto, però, sotto la forte pressione di alcune associazioni di categoria, è stata introdotta
una modifica che doveva valere solo per il periodo di imposta 2014, ovvero è stata posta una franchigia al di sotto della
quale la tassazione rimane quella prevista per il reddito agrario: la produzione di energia elettrica e termica da fonti
rinnovabili agroforestali sino a 2.400.000 kWh/anno e fotovoltaiche fino a 260.000 kWh/anno effettuate dagli imprenditori
agricoli avrebbero continuato ad essere considerate reddito agrario fino al 31 dicembre 2014. Superati i detti limiti, il 25%
del fatturato derivante dalla vendita dell’energia sarebbe stato assoggettato a tassazione ordinaria.
Con il decreto Milleproroghe approdato in questi giorni alla Camera per essere convertito in legge, si prolunga anche per il
2015 la franchigia. “In questo modo – commenta Confagricoltura – non sarà applicata, a partire dal 2015, una tassazione
spropositata per il biogas e per le biomasse (prevista dal comma 1 dell’articolo 1 del DL 66/14), con cui il settore avrebbe
rischiato di versare nelle casse dello Stato più di cinque volte rispetto a quanto indicato dalla legge stessa. Quindi anche nel
2015 il prelievo fiscale sarà limitato ai corrispettivi della vendita dell’energia, con esplicita esclusione della quota incentivo
per il biogas e le biomasse, con la previsione di una fascia di produzione di energia che continua ad essere considerata
produttiva di reddito agrario (260.000 kWh per il fotovoltaico e 2.400.000 kWh per le biomasse ed il biogas)”. Uno dei
settori più colpiti sarebbe sicuramente stato quello del biogas, un settore che – afferma ancora Confagricoltura – “ha
investito circa quattro miliardi di euro negli ultimi quattro anni, sviluppando oltre 10.000 posti di lavoro”.
Qui il decreto legge 192/2014, pubblicato in Gazzetta il 31 dicembre 2014
http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/12/31/14G00205/sg
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Bando Ismea per reti di giovani imprenditori
Nuova opportunità per i giovani imprenditori agricoli. E’ stato, infatti, pubblicato da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato
Agricolo Alimentare) il bando per inviare le domande di ammissione alla selezione di nuove Reti di Imprese con maggioranza
di imprese agricole condotte da giovani agricoltori e così ottenere le previste agevolazioni. Termine ultimo per l’invio delle
domande è il prossimo 2 marzo 2015.
Finalità del bando è quella di incentivare e “premiare” le iniziative che sfruttano lo strumento del contratto di rete che
consente alle aggregazioni di imprese di instaurare tra loro una collaborazione organizzata e duratura, mantenendo la
propria autonomia e la propria individualità. In sostanza l’unione fa la forza, e permette di supportare i processi di
riorganizzazione della filiera agricola e di migliorare la specializzazione e la qualificazione del comparto, in modo da
accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità agricola, in particolare sui mercati esteri. Nel settore
primario, sino ad oggi, il contratto di rete ha faticato parecchio ad attecchire.
Le tre reti vincitrici del bando avranno la possibilità di poter contare, per un intero anno, su attività di tutoraggio, a supporto
della delicata fase di start up. Come risaputo, è proprio la fase di lancio dell’iniziativa quella più delicata e complicata, molti
progetti muoiono sul nascere a causa delle grandi difficoltà da affrontare all’inizio dell’attività.
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Sul sito Ismea alla pagina http://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/9374 è possibile scaricare
sia il bando completo che la domanda di partecipazione con relativi allegati.
Le imprese partecipanti, che dovranno dar vita ad una rete entro sei mesi dall’aggiudicazione del concorso, devono essere
in possesso di specifici requisiti, ossia: le costituende reti dovranno essere composte da almeno cinque partecipanti, con la
maggioranza rappresentata da imprese condotte da giovani imprenditori; inoltre, dovranno individuare l’azienda capofila con
il compito di mantenere rapporti e contatti con Ismea; infine, le imprese partecipanti devono rientrare nella categoria delle
piccole – medie imprese, essere in regola con il pagamento dei contributi previdenziali e con la normativa in materia di
sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sino al prossimo 23 febbraio è possibile inviare una mail all’indirizzo [email protected] per chiedere chiarimenti e delucidazioni:
tutte le risposte saranno pubblicate direttamente sul sito istituzionale nella sezione dedicata.
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Bando INAIL 2015 per salute e sicurezza sul lavoro
Anche per il 2015 è stato pubblicato da INAIL il bando ISI - Incentivi di Sostegno alle Imprese, che prevede l’erogazione di
somme (che globalmente ammontano a 267.427.404 Euro) a fondo perduto per progetti di investimento presentati da
imprese, anche individuali, che abbiano come obiettivo quello di migliorare le condizioni di salute e sicurezza del lavoro o
per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Tra le possibili imprese beneficiarie vi sono anche quelle
che operano nel comparto agricolo.
L’incentivo, ripartito in budget regionali che tengono conto del numero dei lavoratori e dell’indice di gravità degli infortuni
rilevato sul territorio, viene assegnato fino all’esaurimento sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande di
partecipazione ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito quali quelli gestiti dal
Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da Ismea. Si tratta, quindi, di un tipico intervento “a sportello”, ossia chi
primo arriva meglio alloggia.
Anche per quest’anno la copertura dei costi ammissibili è stata mantenuta al 65%, fino ad un massimale di 130.000 euro.
E’ previsto anche il limite minimo di 5.000 euro che, comunque, non si applica alle imprese fino a 50 lavoratori che
presentino progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale. Per i progetti che comportano
contributi superiori a 30.000 euro è possibile chiederne un’anticipazione pari al 50% che sarà concessa previa costituzione
di garanzia fideiussoria a favore dell‘Inail.
La procedura di presentazione della domanda prevista dal bando si articola in tre distinte fasi. Nella prima, le imprese
interessate potranno inserire le domande di finanziamento dal 3 marzo al 7 maggio 2015 sul portale dell’Inail. In tale arco
temporale, sarà possibile effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del
punteggio “soglia” di ammissibilità, inoltre salvare la domanda inserita.
Successivamente, a partire dal 12 maggio, partirà la seconda fase: le imprese la cui domanda abbia raggiunto o superato la
soglia minima di ammissibilità potranno accedere al sito per ottenere il proprio codice identificativo da utilizzare al
momento di inoltrare la domanda online nelle date di apertura dello sportello informatico, il fatidico “ click day”, ossia la
terza fase dell’iter procedurale. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande
saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 3 giugno.
Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle
collocate in posizione utile per accedere al contributo.
Tutte le informazioni a partire dalla pagina
http://www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/BandoIsi2014/index.html
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Sburocratizzazione: i lavori procedono
Il Ministro Maurizio Martina ha firmato i decreti attuativi del provvedimento "Campolibero" relativi alla dematerializzazione
dei registri di carico e scarico per le paste alimentari destinate all'esportazione, le sostanze zuccherine, il latte in polvere e il
burro.
Si tratta di una rilevante operazione di dematerializzazione nel settore agroalimentare, che a regime coinvolgerà quasi
100mila operatori. Per il registro dei prodotti vitivinicoli si è tenuta una riunione con la filiera lunedì 12 gennaio, per
procedere poi all'adozione di un analogo decreto.
"Prosegue il nostro lavoro di semplificazione - ha commentato il Ministro Martina - e di eliminazione di carichi burocratici che
pesano sulla competitività delle nostre aziende. Con questi decreti attuativi eliminiamo i registri cartacei e quindi anche
l'onere della vidimazione e dei relativi bolli, consentendo alle aziende di registrare online le operazioni. Facilitiamo anche il
lavoro di controllo da parte degli ispettori che possono così procedere con le verifiche in modo più costante, rapido ed
efficace, potendo avere piena conoscenza di tutte le movimentazioni di prodotto operate dalle ditte prima dell'effettuazione
dei controlli. Inoltre alcune tipologie di controlli potranno essere effettuati solo sul registro informatico, senza dover
necessariamente andare nelle sedi fisiche delle imprese."
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Una smart card per tutti
Ricordiamo che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione delle aziende agricole una serie di servizi on-line sul sito
web della Regione, attraverso i quali è possibile attualmente:
• Presentare la domanda per il carburante a prezzo agevolato (UMA)
• Presentare la notifica sull'utilizzo degli effluenti zootecnici (o eventuale notifica di variazione)
• Presentare la notifica di operatore biologico
• Presentare la dichiarazione di produzione per aziende florovivaistiche
• Presentare pratiche del settore vitivinicolo
• Presentare domanda di aiuto per avversità atmosferiche
• Presentare una domanda di aiuto ad Agrea tramite il SOP Sistema Operativo Pratiche
• Consultare la propria posizione anagrafica.
Per accedere ai servizi è necessario che l'azienda sia iscritta all'Anagrafe regionale delle aziende agricole (l'iscrizione è
gratuita e si può effettuare presso uno dei tanti CAA Centri di Assistenza Agricola distribuiti sul territorio) e che la persona
referente per l'azienda agricola (di norma il titolare o l'amministratore) sia dotata di un certificato digitale (di norma
memorizzato su una Smart Card) conforme alle specifiche della Carta Nazionale dei Servizi.
Quello che non tutti sanno è che molti di noi hanno già in tasca una Smart Card
con certificato digitale: si tratta della nuova Tessera sanitaria con microchip, che
dal 2012 viene inviata a tutti gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale in
sostituzione della vecchia tessera sanitaria, poco prima della data di scadenza
di quest'ultima.
La nuova tessera è munita di microchip in cui è memorizzato il certificato digitale
che identifica la persona assistita e garantisce quindi che la sua identità
sia riconosciuta e che contemporaneamente la sua privacy sia tutelata. Tale
certificato consente di fruire dei servizi on line regionali e nazionali compatibili
con l’accesso tramite smart-card, tra cui l'accesso al proprio fascicolo sanitario, ma anche ai portali INPS, INAIL, Agenzia
delle Entrate oltre che, come detto, ai servizi alle aziende agricole.
Per utilizzare la tessera anche come smart card è necessario:
1) Attivare la tessera sanitaria anche come carta regionale e nazionale dei servizi presso lo sportello Asl, dove verrà
rilasciata la prima parte del pin. La parte restante del pin verrà inviata all'utente via posta elettronica.
2) Procurarsi un lettore di smart card e scaricare il software (driver) relativo alla propria smart card e al proprio sistema
operativo.
Per maggiori informazioni consultare il sito: http://supportcrs.fascicolo-sanitario.it
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Scadenzario PAN
Il Pan (Piano di azione nazionale) è la messa in pratica a livello nazionale (attraverso il Decreto Legislativo 14 agosto 2012,
n. 150) della strategia comunitaria che, partita nel 2009 con il famoso trittico costituito dal regolamento 1107/2009 sui
prodotti fitosanitari, dalla direttiva 2009/128/EC sugli usi sostenibili e dal regolamento 1185/2009 sulle statistiche dei
pesticidi, ha delineato il cammino europeo verso un'agricoltura sempre più sostenibile e sempre meno dipendente dagli
input chimici.
Il sito http://agronotizie.imagelinenetwork.com/ pubblica lo scadenzario aggiornato e anche la tabella con le sanzioni
previste dal decreto 150 per utilizzatori professionali, distributori e consulenti (singolarmente una delle poche attività che
sono state attuate senza ritardi). I due documenti in formato Pdf sono stati preparati per aiutare tecnici, consulenti,
agricoltori ed enti pubblici a evitare infrazioni che possono costare care: da 500 a 100.000 euro!
Scadenzario uso sostenibile agrofarmaci: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/materiali/Varie/File/Pan/20141111scadenzario.pdf
“Sanzionario” aggiornato: http://agronotizie.imagelinenetwork.com/materiali/Varie/File/Pan/20141111-sanzioni.pdf
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La nuova etichettatura degli agrofarmaci
Il regolamento (CE) n. 1272/2008 CLP (classificazione, etichettatura e imballaggio) adegua la precedente normativa
europea al GHS (Sistema mondiale armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze chimiche), un sistema
delle Nazioni Unite volto a individuare le sostanze chimiche pericolose e a informare gli utenti di questi pericoli. Il GHS è
stato adottato da molti paesi in tutto il mondo e ora viene utilizzato anche come base per le norme nazionali e internazionali
in materia di trasporto di merci pericolose.
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Nuovi termini hanno sostituito quelli obsoleti:
•
miscele invece di preparati
•
pittogrammi invece di simboli
•
indicazioni di pericolo invece di frasi di rischio
•
consigli di prudenza invece di istruzioni di sicurezza
•
le avvertenze (ad esempio Pericolo, Attenzione) sostituiscono le indicazioni di
pericolo
I pericoli che le sostanze chimiche comportano vengono comunicati attraverso
avvertenze e pittogrammi standard riportati sulle etichette e nelle schede di dati di
sicurezza.
I nuovi pittogrammi contenuti in un riquadro rosso stanno sostituendo gradualmente gli attuali simboli di pericolo su sfondo
arancione.
I fornitori sono tenuti a etichettare una sostanza o miscela contenuta in un imballaggio ai sensi del regolamento CLP quando
la sostanza è classificata come pericolosa, oppure una miscela contiene una o più sostanze classificate come pericolose al
di sopra di una determinata soglia.
Il regolamento CLP è entrato in vigore il 20 gennaio 2009 e sostituirà gradualmente la classificazione e l'etichettatura della
direttiva sulle sostanze pericolose (67/548/CEE) e della direttiva sui preparati pericolosi (1999/45/CE).
Dal 1° giugno 2015 anche le miscele (in precedenza denominate preparati, e che comprendono praticamente tutti gli
agrofarmaci) devono essere classificate ai sensi del regolamento CLP, per cui la produzione di agrofarmaci con la vecchia
etichetta sarà vietata.
Nel 2014 quasi tutte le imprese hanno adeguato i propri prodotti con la nuova etichetta. Le aziende con prodotti penalizzati
dall'applicazione del CLP (quasi sempre un preparato irritante diventa corrosivo, un formulato non classificato può diventare
pericoloso per l'ambiente, alcuni oli con purezza farmaceutica vengono etichettati con "l'uomo che esplode") cercheranno di
approfittare della possibilità di produrre con vecchia etichetta sino alla fine di maggio, forti del fatto che questi formulati
potranno rimanere sul mercato sino a metà 2017. Dal 1 giugno 2017, però, il produttore è tenuto a rietichettare o
reimballare secondo CLP eventuali rimanenze, e in un mercato frammentato come quello italiano è un evento praticamente
certo.
Ricordiamo anche che dal 26 novembre 2015 gli agrofarmaci potranno essere venduti solo ai titolari di autorizzazione
all'acquisto e all'utilizzo, ad eccezione dei prodotti espressamente autorizzati all'uso non professionale, dei quali non sono
ancora state pubblicate le caratteristiche. Sempre per quella data gli esercizi che intenderanno commercializzare
agrofarmaci dovranno essere in possesso di apposita abilitazione rilasciata dalle regioni e dalle provincie autonome dopo un
corso di formazione e superamento dell'esame finale.
Scarica l'opuscolo in italiano sulla Spiegazione dei pittogrammi di pericolo, prodotto dall'Agenzia europea per la sicurezza e
la salute sul lavoro. https://osha.europa.eu/it/publications/promotional_material/clp-leaflet
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In arrivo i contributi per gli interventi di lotta alla PSA
Sono 40 le imprese della nostra regione, in maggioranza della provincia di Ravenna, che beneficeranno dei contributi
stanziati dalla Regione in base alla L.R. n. 6 del 23 luglio 2010, per le misure di lotta adottate nell’ultimo anno contro la
batteriosi dell’actinidia PSA (Pseudomonas syringae pv. Actinidiae)
Il Servizio Fitosanitario regionale, con la determina n. 17624 del 27 novembre 2014, consultabile alla pagina
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/notizie/2014/dicembre/det201417624.pdf/at_download/file/det-201417624.pdf ha riconosciuto contributi per 600.000 Euro a favore delle aziende che hanno presentato domanda per le
estirpazioni effettuate nel periodo 1° agosto 2013 - 31 luglio 2014.
Le imprese elencate nella determina hanno ricevuto, nei giorni scorsi, il modello IRPEF/IRES precompilato per la
dichiarazione di assoggettabilità alla ritenuta d’acconto del 4%. Tale modello dovrà essere r e-inviato al Servizio a partire dal
7 gennaio 2015 e non oltre il 23 gennaio 2015, spedendolo mediante la propria posta elettronica certificata all'indirizzo
[email protected] (questo perché il modello IRPEF/IRES deve essere consegnato nell'anno
finanziario nel quale viene pagato il contributo)
Il modello è anche scaricabile online ma in questo caso dovrà essere completato in tutte le sue parti, controllato o
eventualmente ricompilato se i dati aziendali sono cambiati.
Trattandosi di un documento fiscale, è necessario che la casella mail di posta certificata di chi trasmette sia quella del
soggetto che sottoscrive il documento.
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Approvato il decreto “digestato”
In sede di Conferenza Stato Regioni, è stato approvato a fine novembre scorso lo schema di decreto interministeriale sulla
revisione delle norme relative alla gestione degli effluenti di allevamento e sull’utilizzazione agronomica del digestato,
sottoprodotto dagli impianti di digestione anaerobica.
Il provvedimento in questione è frutto di un’approfondita istruttoria a cui hanno preso parte le Regioni, i Ministeri
dell’Ambiente e della Salute e le Associazioni di categoria.
Nel merito il provvedimento prevede:
•
•
classificazione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale;
condizioni di parificazione ai concimi di origine chimica, attraverso l’esecuzione di analisi chimiche al digestato
in uscita dagli impianti ed il calcolo dell’azoto tramite l’effettivo fabbisogno delle colture, così da garantire il rispetto
dell’ambiente;
•
divieto di utilizzazione agronomica del digestato in caso di immissione negli impianti di colture che provengano
dai siti di bonifica;
•
flessibilità della collocazione temporale del periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli
effluenti;
introduzione di una graduale limitazione all’uso di colture no food alternative all’utilizzazione agricola dei terreni
coltivati.
“Con il decreto – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – si individua la soluzione giusta per rafforzare la
sostenibilità ambientale delle produzioni agricole, consentendo allo stesso tempo una diversificazione delle attività che
rappresenta una novità positiva di crescita per le imprese. Le aziende potranno infatti valorizzare gli scarti di produzione e
produrre energia da fonti alternative, operando in linea con gli obiettivi energetici italiani ed europei”.
•
“Abbiamo risolto definitivamente una questione aperta da troppo tempo come quella sul digestato. Ora siamo pronti – ha
dichiarato il Ministro Maurizio Martina – per un intervento sulle zone vulnerabili e ci impegniamo entro poche settimane a
presentare richiesta alla Commissione europea. Insieme al Ministero dell’Ambiente proseguiremo il lavoro di concerto per
una revisione della Direttiva Nitrati, per adeguarla ai più recenti studi scientifici, che hanno dimostrato il limitato contributo
del settore agricolo a questo tipo di inquinamento delle acque”.
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L'elenco 2014 dei concessionari QC
“QC” è un marchio collettivo di valorizzazione depositato dalla Regione Emilia-Romagna, concesso alle imprese che
decidono di produrre e allevare con tecniche di produzione integrata, rispettose della salute dell’uomo e dell’ambiente, in
base alle indicazioni della legge regionale n. 28/99.
Può essere concesso alle imprese di produzione, di trasformazione e commercializzazione che
si impegnano a rispettare appositi disciplinari di produzione in grado di garantire la qualità del
prodotto, dalla coltivazione/allevamento al consumo finale, lungo tutta la filiera. Il sistema di
controllo è affidato ad organismi accreditati, che hanno il compito di verificare la corretta
applicazione dei disciplinari.
La determinazione n. 18505 del 15 dicembre scorso riconosce 129 aziende alle quali è
concesso l'uso del marchio.
Tra le particolarità dell'elenco 2014, i nuovi inserimenti dei concessionari trasformatori di olio
extravergine di oliva (fra cui una scuola: l'istituto tecnico Agrario “ Scarabelli” di Imola) e di due concessionari per la tipologia
“prodotto ittico di valle”.
Tale prodotto si contraddistingue per le caratteristiche simili a quelle degli animali selvatici: i pesci si nutrono, infatti,
unicamente dell’alimento naturale che riescono a procurarsi nel bacino in cui vivono, con densità molto basse che
generalmente non superano i 400 kg/ha/anno. Per il loro allevamento è vietato utilizzare qualsiasi tipo di antibiotico.
La determinazione con allegato l'elenco delle aziende è disponibile a questa pagina:
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/notizie/2015/gennaio/18505_2014.pdf/at_download/file/18505_2014.pdf
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Dalle Province
Parma e Piacenza - Primi finanziamenti per i danni dell’alluvione del 13 e 14 ottobre
In arrivo 14 milioni di euro dallo Stato, a cui si aggiungono oltre 3,5 milioni di euro stanziati direttamente dalla Regione
Emilia-Romagna.
Queste le cifre del piano dei primi interventi urgenti della Protezione Civile causati dagli eccezionali eventi atmosferici che
hanno colpito le province di Parma e Piacenza il 13 e 14 ottobre.
Il piano si compone di più parti e comprende gli interventi di somma urgenza e le spese sostenute dagli enti per fronteggiare
l’emergenza - come la rimozione del materiale detritico, la pulizia dei fossi, il ripristino delle tombinature, il ripristino della
viabilità provinciale e comunale interrotta o a rischio di interruzione, il ripristino della funzionalità delle reti dell’acqua e
delle fognature - le raccomandazioni per il corretto uso dei suoli e per la pianificazione di emergenza, le procedure per
l’attuazione degli interventi finanziati con le risorse e il quadro economico finanziario. Inoltre nel piano sono contenute le
risorse per la copertura degli oneri per la prestazione degli straordinari, per il ripristino di mezzi e attrezzature della colonna
mobile regionale utilizzati per la gestione dell’emergenza: sono anche descritti gli interventi realizzati o in corso di
realizzazione dagli enti locali, dai Consorzi di Bonifica e dal Servizio tecnico regionale competente finanziati dalla Regione
Emilia-Romagna.
“Non è la risposta a tutto ma è la prima risposta” commenta il Consigliere Delegato alla viabilità della Provincia di Parma
Gianpaolo Serpagli. “Si tratta di una cifra insufficiente rispetto al fabbisogno ma che consente di fare i primi interventi e che
dà respiro all’intero territorio. E’ chiaro che non ci fermiamo: anzi è in programma la spedizione di una lettera, firmata dai
parlamentari di Parma e dai 46 sindaci del Parmense, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai Ministri deputati con la
richiesta di finanziamenti per il territorio che riguardano il dissesto idrogeologico in generale. Questo piano e i relativi
finanziamenti riguardano solo i Comuni alluvionati: e mancano ancora 36 milioni di euro che continueremo a richiedere
mettendo in campo tutte le azioni possibili”.
Il Comune di Parma è quello che ha subito maggiori danni negli eventi del 13 e 14 ottobre e ottiene una buona parte di
questa prima tranche: oltre 7 milioni di euro da fondi governativi e circa 500mila euro da fondi regionali per un totale di
oltre 7,5 milioni di euro. Da sottolineare che mancano all’appello circa 8 milioni dei complessivi 15,5 milioni di euro
necessari per la copertura finanziaria sia degli interventi urgenti in corso e da realizzarsi, che per gli interventi di ripristino
dei danni a infrastrutture ed edifici pubblici. il Comune ha inoltre inviato alla Regione le schede relative ai danni ai privati
che non trovano copertura in questo primo provvedimento: più di 1000 schede per un totale di 11 milioni di euro ai privati e
18 milioni di euro alle imprese.
Parma - Contributi a fondo perduto alle imprese colpite dall'alluvione
Supportare le imprese danneggiate dall’alluvione del 13 ottobre 2014 è l'obiettivo che si propone la Camera di commercio
di Parma con il bando che stanzia 360 mila euro per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese danneggiate
di Parma e provincia.
Il contributo andrà a coprire i danni che l’impresa ha subito a beni immobili e mobili (anche scorte) fino alla misura
massima del 100% (IVA esclusa) per un importo complessivo che non potrà superare, per singola azienda, € 10.000
Le domande di contributo potranno essere presentate dal 7 gennaio 2015 e sino al 27 febbraio 2015, salvo chiusura
anticipata del bando per esaurimento fondi.
Maggiori informazioni alla pagina http://www.pr.camcom.it/promozione/news/bando-contributi-alluvione
Bologna - Corso di degustazione dei vini dell'Emilia Romagna
A partire dal 3 febbraio 2015, presso la sede dell'Istituto superiore "Arrigo Serpieri", in via Peglion n. 25 a Bologna, si
terranno le lezioni del corso di viticoltura, enologia e degustazione dedicato ai vini dell'Emilia Romagna.
Le lezioni sono 8 e si svolgeranno il martedì in orario 17.30 - 19.30.
La quota di iscrizione di 65 euro comprende l'assicurazione, il vino per le degustazioni, il materiale didattico del corso in
formato elettronico e tre calici da degustazione. Al termine delle lezioni verrà rilasciato un attestato di partecipazione.
Programma del corso e informazioni per l'iscrizione alla pagina:
http://www.cittametropolitana.bo.it/agricoltura/Engine/RAServeFile.php/f/News/Volantino_corso_degustazione_vino_Serpi
eri_2015.pdf
Ferrara - Programma sperimentale per il recupero della biodiversità nei canali del
territorio.
Ai sensi della L.R. 11/2012 art.9 comma 3 lettera b, e delle D.G.R. n.3544/93 e 1574/96, è stato avviato un programma
sperimentale di attività per il recupero della biodiversità nella rete di canali della provincia di Ferrara che prevede la cattura
di esemplari della specie alloctona invasiva siluro d’Europa (Silurus glanis), già approvato dalla Commissione Ittica Locale
nella seduta del 4 settembre 2014.
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A questa pagina è scaricabile la Delibera di Giunta Provinciale n.246/2014, esecutiva, di approvazione del suddetto
programma.
http://www.provincia.fe.it/download/DGP_246_2014%20programma%20sperimentale%20recupero%20biodiversita.pdf?
server=sd2.provincia.fe.it&db=/intranet/internet.nsf&uid=DD98905C4EEB2058C1257D63002C1299
A causa dei recenti atti di vandalismo, ingiustificati ed ingiustificabili, perpetuati nei confronti degli operatori incaricati
dalla Provincia, il calendario giornaliero delle attività non verrà più pubblicato. E' possibile avere informazioni recandosi
all'Ufficio Pesca Acque interne e Costiere, in Corso Isonzo 105 a Ferrara, dal lunedi al venerdi dalle ore 9.00 alle ore 13.00.
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Incontri e convegni
Plastiche biodegradabili in orticoltura
Incontro tecnico
Giovedì 15 Gennaio 2015 ore 9,45
Istituto Tecnico Statale "Ignazio Calvi"
via Digione, 20 - Finale Emilia (MO)
Le plastiche biodegradabili a base di amido di mais, il cui utilizzo è oggi consentito anche per produzioni biologiche,
presentano indubbi vantaggi in ambito gestionale, in quanto, andando incontro alla biodegradazione tramite batteri, non
necessitano di alcun tipo di smaltimento, al contrario indispensabile per le plastiche di tipo tradizionale. In più presentano
un deciso minor impatto ambientale, grazie al fatto di essere prodotte con sostanze naturali.
Le prove realizzate in territorio emiliano-romagnolo (per le quali è stata coinvolta anche Astra) hanno evidenziato che tali
plastiche presentano buone caratteristiche in termini di elasticità, anche con spessori sottili e buoni risultati nel portare a
termine la propria funzione pacciamatrice, rivolta in particolare al contenimento delle malerbe nelle prime fasi di sviluppo
delle colture.
Le sperimentazioni sono state condotte e verificate su melanzana (in serra e in campo), melone, pomodoro da mensa e da
industria: su altre specie, ad esempio la lattuga, necessitano ulteriori verifiche dei risultati.
L'utilizzo delle plastiche biodegradabili comporta per gli agricoltori costi comparabili a quelli dei prodotti tradizionali.
Programma
9,50 - Indirizzi di saluto
Roberto Bertoni Assessorato alle Attività Produttive e all’ Agricoltura Provincia di Modena
10,00 - Introduzione e coordinamento
Vanni Tisselli Crpv
10,10 - Verso una produzione ortofrutticola a minor impatto ambientale
Marco Cestaro Regione Emilia-Romagna
10,30 - Conoscenze su teli pacciamanti
Manuela Impallari Novamont S.p.a
10,50 - Risultati dei confronti fra diversi teli pacciamanti su melone e pomodoro
Paolo Pasotti Astra Innovazione e Sviluppo
11,20 – Discussione e Conclusioni
Per eventuali informazioni:
C.R.P.V. soc. coop. Cesena (tel. 0547/313515)
www.crpv.it
Aggiornamento sulla normativa dei prodotti fitosanitari e sulla nuova classificazione ed
etichettatura di pericolo
I Consorzi Fitosanitari di Parma e Piacenza, nell'ambito delle attività di aggiornamento, organizzano due incontri divulgativi
rivolti ai tecnici operanti nei territori di competenza. Questo è primo e si svolgerà
Giovedì 15 gennaio 2015 ore 10:00
Aula Magna dell'Istituto Professionale Statale per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale “S. Solari”
via Cornini Malpeli, 71/A - Fidenza PR
relatore Dr. Luca Serranti di Syngenta Crop Protection
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Varietà antiche parmensi dal campo alla cantina
Incontro Tecnico
Venerdì 16 gennaio 2015 ore 9,45
presso Istituto Agrario F. Bocchialini
viale Piacenza, 14 - Parma
I vitigni attualmente denominati Malvasia odorosissima e Termarina bianca, oggetto dell’incontro, sono due varietà che
rientrano nel programma di salvaguardia e valorizzazione della biodiversità, su cui c’è forte attenzione nella provincia di
Parma. L’incontro tecnico sarà dunque l’occasione per evidenziare le caratteristiche dei due vitigni e le potenzialità
enologiche per il territorio di produzione (la provincia di Parma) e per le aziende agricole che ne hanno intrapreso la
coltivazione e la vinificazione.
Programma
10.00 Indirizzi di saluto
Laura Castello - Servizio Agricoltura e Risorse Naturali della Provincia di Parma
10.10 Apertura lavori
Annarita Sicuri - Dirigente Istituto Agrario “F. Bocchialini”
10.20 Introduzione e coordinamento
Giovanni Nigro – Crpv
10.30 Il lavoro dei cercatori di biodiversità
Mauro Carboni – Agronomo libero professionista
10.50 Caratteristiche enologiche dei vitigni autoctoni Termarina e Malvasia di Parma
Marco Simoni – ASTRA Innovazione e sviluppo
11.10 La nuova articolazione di Viticoltura ed Enologia dell’Istituto Agrario: esperienze e progetti
Giovanni Delbono – Insegnante
Studenti della classe V D
11.20 Interventi e Conclusioni
a seguire Degustazione guidata dei vini Termarina e Malvasia di Parma
Presentazione da parte dei produttori:
Azienda Agricola La Madonnina, Torrechiara
Podere Pradarolo, Varano de’ Melegari
Vigna Cunial, Traversetolo
Per informazioni:
Mario Savorelli Crpv Tel. 0547-313514 335-8366088
Laura Castello Provincia di Parma Tel. 0521-931770
Fabrizio Manfredi Istituto Agrario F. Bocchialini Tel. 0521-995616
Malbo Gentile, questo sconosciuto:
valutazioni agronomiche ed enologiche
Incontro tecnico
Lunedì 19 Gennaio 2015 ore 15,00
Sala Congressi dell’Hotel Best Western Via Del Passatore, 160 – Campogalliano (MO)
Il Malbo Gentile è un vitigno tipico dei territori reggiani e modenesi, iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite da Vino
dal 1995; viene allevato in tali aree su una superficie complessiva di circa 150 ha; questo vitigno se vinificato in purezza dà
un prodotto molto apprezzato, mentre in uvaggio è in grado di incrementare la gradazione zuccherina del mosto e funziona
da miglioratore. Nel corso dell’incontro tecnico si cercherà di mettere in luce le potenzialità agronomiche ed enologiche di
questo vitigno attraverso la presentazione di risultati di varie attività sperimentali condotte da tecnici del territorio e di CRPV
e ASTRA
Programma
Ore 15,00 Introduzione e Coordinamento
Giovanni Nigro – CRPV
Ore 15,10 Malbo Gentile: pregi e difetti, esperienze di gestione agronomica
Stefano Meglioraldi – Agronomo
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Ore 15,40 Risultati della attività di sperimentazione svolta su Malbo Gentile
Mirko Melotti – ASTRA Innovazione e Sviluppo
Ore 16,10 Caratteristiche enologiche di Malbo Gentile
Marco Simoni – ASTRA Innovazione e Sviluppo
Ore 16,40 Discussione
Ore 17,00 Degustazione vini di Malbo Gentile, Aziende partecipanti :
Casa Boni, Casali, Cinque Campi, Denny Bini, Marta Valpani, Opera 02, Podere Saliceto,
Quarticello, Storchi,Tenuta la Piccola, Terraquilia, Vigna dei Boschi
Per chi fosse interessato è possibile cenare presso l’Osteria Emilia al prezzo di 25 € a persona; per motivi organizzativi si
prega di comunicare la partecipazione alla degustazione e/o alla cena entro il 10 Gennaio 2015 a:
[email protected]
Per eventuali informazioni:
Marcello Righi tel. 347/0477360
Mirko Melotti tel. 335/1238882
www.crpv.it
Le giornate del lambrusco
Ciclo di conferenze
19, 20 e 21 gennaio 2015
Aula magna Istituto Tecnico Statale “I. Calvi”
Via Digione, 20 - Finale Emilia MO
19 Gennaio 2015
ore 9,30 SALUTI E APERTURA DEI LAVORI
Maura Zini, Dirigente scolastico, Fernando Ferioli, Sindaco del Comune di Finale Emilia
Ore 9,45 IL RUOLO DEL TECNICO NEL TERRITORIO DELLE ECCELLENZE
Claudio Losi, Presidente del Collegio provinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Modena
Ore 10,15 NUOVE TECNICHE DI POTATURA DELLA VITE
Alessandro Zanutta, Associazione “Preparatori d’uva”
Ore 11,30 STORIA E ATTUALITA’ DEL TERROIR IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA. I RISCHI AMBIENTALI E COLTURALI DELLA SUA
DEGRADAZIONE
Mario Fregoni, Università Sacro Cuore di Piacenza
PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI MARIO FREGONI: VITICOLTURA DI QUALITA’. TRATTATO DELL’ECCELLENZA DA TERROIR
Costanza Fregoni
20 Gennaio 2015
Ore 9,00 FUTURO ALIMENTARE. REALTA’ E PROSPETTIVE
Claudio Malagoli, Università degli Studi di Scienze gastronomiche di Cuneo
Ore 9,40 ASPETTI BIOCHIMICI DELLA MATURAZIONE DELL’UVA E DELLA FERMENTAZIONE ALCOOLICA
Adriano Pinetti, Università di Modena e Reggio Emilia
Ore 10,30 NUOVE TECNOLOGIE PER L’UTILIZZO DI BASSE DOSI DI ANIDRIDE SOLFOROSA NEL VINO
Fabio Chinnici, Università degli Studi di Bologna
Ore 11,10 LE ANALISI CHIMICHE E SENSORIALI DEI PRODOTTI ENOLOGICI
Giuseppina Parpinello, Università degli Studi di Bologna
21 Gennaio 2015
Ore 9,00 IL LAMBRUSCO DOP, TRADIZIONE E CULTURA
Ermi Bagni, Direttore del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi
Ore 10,00 RICONOSCERE E VALUTARE UN VINO DI QUALITA’
Sandro Cavicchioli, Presidente regionale di Assoenologi
Ore 10,50 LA CERTIFICAZIONE DELLA QUALITA’
Cristina Ferrari, Agenzia ValorItalia per la certificazione
Ore 11,40 LA SCELTA DEL PORTINNESTO PER I LAMBRUSCHI
Mirko Melotti, ASTRA - Innovazione e Sviluppo
Ore 12,30 PROSPETTIVE FUTURE E RUOLO DEL TECNICO AGRONOMO
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Pietro Natale Capitani, Presidente dell’Ordine degli agronomi e dei dottori forestali della provincia di Modena
A seguire ASSAGGIO GUIDATO DI LAMBRUSCHI MODENESI accompagnato da prodotti tipici locali
A cura dei sommeliers del Consorzio del Marchio Storico del Lambrusco modenese
E’ GRADITA LA PRENOTAZIONE: [email protected]
Per informazioni:
Istituto Tecnico Statale “I. Calvi” - Tel. 0535 760054 www.iis-calvi.com
Per l’evento saranno riconosciuti, dal Collegio provinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati, i crediti formativi
professionali, per la Formazione Continua ed il relativo attestato di partecipazione.
Difesa orticole
Incontro Tecnico
Martedì 20 Gennaio 2015 ore 17,00
presso Sala riunioni Mercato ortofrutticolo di Cesena
Via Dismano, 4001 - Pievesestina di Cesena (FC)
Programma
ore 17:00 Introduzione e coordinamento lavori
Vanni Tisselli - CRPV
ore 17:10 Risultati di prove difesa su pomodoro, melone, lattuga e basilico
Sergio Gengotti - Astra
ore 17:40 L’attività dei portainnesti nella difesa di anguria e melone
Paolo Pasotti – Astra
ore 18:00 Conclusioni
Per eventuali informazioni:
C.R.P.V. soc. coop. Cesena (tel. 0547/313515)
www.crpv.it
Batteriosi del pomodoro: vecchie e nuove problematiche
I Consorzi Fitosanitari di Parma e Piacenza, nell'ambito delle attività di aggiornamento, organizzano due incontri divulgativi
rivolti ai tecnici operanti nei territori di competenza. Questo è il secondo e si svolgerà
Giovedì 22 gennaio 2015 ore 10:00
Aula Magna dell'Istituto Professionale Statale per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale “S. Solari”
via Cornini Malpeli, 71/A - Fidenza PR
relatore D.ssa Alessandra Calzolari del Servizio Fitosanitario Regionale
Dare credito alle imprese femminili
Incontro
Giovedì 22 gennaio 2015 ore 14.30
Aula Magna Biblioteca Malatestiana
Piazza Bufalini 1 - Cesena FC
L'iniziativa promossa dal locale Comitato per la promozione delle imprenditoria femminile di Forlì-Cesena intende fare una
panoramica sulla realtà dell'imprenditoria femminile in provincia e far conoscere le opportunità offerte dal “Protocollo
d’intesa per lo sviluppo e la crescita delle imprese a prevalente partecipazione femminile e delle lavoratrici autonome ”
sottoscritto dall'ABI, in collaborazione con il Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
il Ministero dello Sviluppo Economico, d’intesa con le associazioni imprenditoriali di categoria, che prevede un quadro di
interventi per favorire l’accesso al credito.
Sarà data la parola alla banche sottoscrittrici che avranno la possibilità di illustrare i propri prodotti creati a seguito di ciò e
anche agli Istituti che non hanno aderito, ma comunque hanno delle iniziative a riguardo.
Si parlerà anche dei possibili interventi di supporto al credito per le imprese femminili del settore agricolo.
L’intento è quello di fornire informazioni utili alle imprenditrici e soprattutto di stimolare e sensibilizzare le banche –
nessuna esclusa - sulla centralità nel panorama economico delle imprese gestite dalle donne acché esse realizzino
interventi mirati.
Seguirà un breve intervento formativo in tema di finanza e credito, con l’obiettivo di trasferire alle imprenditrici preziose
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conoscenze per gestire al meglio la propria impresa in questa delicata congiuntura economica
Programma
14.30 – Saluti
Alberto Zambianchi - Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena
14.40 – Introduzione
Catia Ridolfi - Presidente Comitato Imprenditoria Femminile di Forlì-Cesena
14.50 - Protocollo d'Intesa ABI: opportunità per lo sviluppo e la crescita economica delle imprese femminili, delle lavoratrici
autonome e delle professioniste dal nostro territorio
Paola Sansoni - Componente Comitato Imprenditoria Femminile di Forlì-Cesena con delega al Credito
15.00 - Il credito per le imprese femminili del settore agricoltura
Mara Biguzzi - Componente Comitato Imprenditoria Femminile di Forlì-Cesena - settore Agricoltura
15.10 - Interventi di Istituti di Credito
16.30 - Dibattito
17.00 - 18.30 - Rapporto banca impresa – analisi condizioni bancarie
Claudio Orsini - Studio Professionale Cauli, Marmocchi, Orsini & Associati Dottori Commercialisti
Compila on line il form di adesione: http://www.fc.camcom.it/promozione/iscrizione.jsp?
ID_D=1589&redirect_back=/evento.htm&redirect_back_sez=promozione&redirect_back_ID_D=1589
Per Informazioni
Segreteria Comitato Imprenditoria Femminile
E-Mail: [email protected] Tel: 0543 /713491-489
Le farine, il gusto e la salute
Glutenfree tra moda e necessità
Incontro
Venerdì 23 Gennaio 2015 ore 20.30
presso Sala Laura Benini - Fondazione per l'Agricoltura F.lli Navarra
Via Conca 73 B - Malborghetto di Boara Ferrara
Le Farine in Primo Piano: verranno trattati gli aspetti dietetici (la composizione di farine e semole, gli impasti lievitati, le
modifiche in cottura, la digeribilità, l'indice glicemico, le attuali raccomandazioni nutrizionali) e le diverse reazioni avverse,
quali l'intolleranza al glutine, la sensibilità al glutine di tipo non celiaco, l'intolleranza al frumento, l'allergia al frumento.
Programma
Saluti delle Autorità
Luigi Fenati Presidente della Fondazione F.lli Navarra
Roberta Monti Dirigente Scolastico I.I. Vergani Navarra Polo Scolastico Agroalimentare Estense
Gli Sfarinati di Grano nella Dietetica Moderna e nelle Reazioni avverse
Mirella Giuberti Nutrizionista, Docente I.I.S. Vergani Navarra
Non solo grano, le farine alternative nella cucina tradizionale e moderna
Giovanni Padricelli Chef, Docente I.I.S. Vergani Navarra
Seguirà per gli intervenuti un buffet di degustazione di pasta e pane fresco
Ingresso libero
Segreteria organizzativa
Fondazione per l’Agricoltura F.lli Navarra
Tel.: 0532-756110 - Fax: 0532-705264
E-mail.: [email protected] - sito: www.fondazionenavarra.it
Bilanci tecnico economici delle principali varietà di Pero e Melo nella Valle del Po
Primo approccio di Conduzione Sostenibile di un Frutteto
Convegno
Martedì 27 Gennaio 2015 ore 14.15
presso l'Istituto Agrario Statale F.lli Navarra Piazzale Chiappini 3 - Malborghetto di Boara Ferrara
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Programma
Introduce i lavori Pietro Castaldini Commissione Tecnica Frutticola Fondazione Navarra
Saluti delle Autorità
Roberta Monti Dirigente Scolastico I.I. Vergani Navarra Polo Scolastico Agroalimentare Estense
Luigi Fenati Presidente della Fondazione per l'Agricoltura F.lli Navarra
Stefano Calderoni Presidente FuturPera
Bilancio tecnico economico della Cultivar Abate Fétel (10°foglia) nelle differenti combinazioni di impianto e Risultati
produttivi del cambiamento di gestione della Cultivar Kaiser
Denis Verzella Fondazione Navarra
Bilancio tecnico economico delle principali varietà di mele Gala,Fuji e Rosy Glow (8°foglia) nelle differenti combinazioni di
impianto e Risultati produttivi della varietà Modì
Fabio Galli Fondazione Navarra
Progetto frutteto sostenibile: i principali risultati del primo anno di lavoro
Michele Mariani Alimenta
Chiusura lavori ore 17.00 circa
Ingresso libero
Martedì 27 Gennaio 2015 dalle 10.30 alle 12.00
presso il Frutteto Sperimentale della Fondazione Navarra
verranno eseguite dimostrazioni in campo di Potatura Meccanica
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PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE DELL’EMILIA-ROMAGNA 2007-2013
Misura 111 Azione 2 "Azioni trasversali di supporto al sistema della conoscenza"
Progetto Agen.Ter. "CONOSCERE PER COMPETERE"
Per informazioni : [email protected]
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N.12 - Gennaio 2015