CHURCH ON
THE WATER
TADAO ANDO
"Covered in snow from December
to April, the area becomes a
beautiful white expanse of land.
Water has been diverted from a
nearby river, and a man-mane
pond 90x45 meters has been
created. The depth of the pond
was carefully set so that the
surface of the water would be
subtlu affected by the wind, and
even a slight breeze would cause
ripples."
Tadao Ando
INDICE
• ANALISI DEL PROGETTO
località
scheda tecnica
progettista
descrizione del progetto
• TECNOLOGIE COSTRUTTIVE
analisi delle piante
chiusura verticale opaca esterna
analisi delle sezioni
chiusura verticale trasparente esterna
chiusura orizzontale opaca esterna
chiusura orizzontale trasparente esterna
• APPROFONDIMENTO DELL’ARREDO
sedie in legno
• ANALISI DELLA SOSTENIBILITA’
valutazione con il metodo semplificato GBC
conclusioni sull’aspetto sostenibile dell’edificio
• BIBLIOGRAFIA
libri
web
LOCALITA’
Località: Tomamu, Yusutsu County, Hokkaido,
Giappone
Giappone: ha un clima molto vario per il suo
notevole sviluppo latitudinale; l’estate è di tipo
tropicale mentre l’inverno è freddo e piovoso.
Sapporo: inverno -4°C, estate 20-21 °C
SCHEDA TECNICA
Progettista Tadao Ando
Comittente: amministrazione
comunale
Località: Tomamu, Hokkaido,
Giappone
Progetto: 09.1985-04.1988
Realizzazione: 04.1988-09.1988
Ingegnere strutturale:
Ascoral Engeneering associates
Impresa edile: Obayashi
Corporation Co.
Struttura: cemento armato
Area del lotto: 6.730 mq
Area costruita: 344,9 mq
Superficie totale: 520 mq
Prospettiva dal lago
PROGETTISTA
Water temple
Tadao Ando
nasce ad Osaka nel 1941
1962-69 - è autodidatta in Architettura e viaggia
in USA, Europa, Africa.
1969 - Fonda lo studio 'Tadao Ando Architect &
Associates', Osaka, Japan.
1969 - Insegna alla Yale University
1969 - Insegna alla Columbia University
1979 - Premio dell'Architectural Institute of Japan.
1989 – ‘Gold medal’ della French Academy of
Architecture.
1985 - Alvar Aalto medal.
1992 - Carlsberg Architectural Prize.
1994 - The Japan Art Grand Prix.
1995 - The Asahi Prize.
1995 - The Pritzker Architecture Prize.
1996 - The 8th Praemium Imperiale.
1997 - RIBA's Gold Medal, Londra
2002 - Laurea honoris causa conferita
dalla Facoltà di Architettura, Roma
Tempio Komyo-ji-sajio
DESCRIZIONE
La cappella è inserita su un altopiano delle montagne
centrali di Hokkaido, la regione più fredda del Giappone,
ove la natura è decisalmente selvaggia. L’intera area,
verde dalla primavera all’estate, d’inverno si spoglia
trasformandosi in un’unica distesa bianca. In pianta, la
cappella è formata dalla sovrapposizione di due quadrati,
uno piccolo e uno grande, e si affaccia su un laghetto
artificiale ottenuto deviando un ruscello che scorre nelle
vicinanze. Un muro indipendente, a forma di L circonda
il retro dell’edificio e da un lato del laghetto. Alla cappella
si accede dal retro e il percorso d’avvicinamento costeggia
il muro. Il mormorio dell’acqua accompagna i visitatori
lungo il percorso, senza però che essi vedano il lago.
Dopo una curva di centottanta gradi, si sale per un
sentiero in lieve declivio, fino a raggiungere una zona
d’accesso alla Cappella chiusa sui quattro lati da vetrate,
una sorta di contenitore di luce. Percorsa a scala curva che
porta nella cappella, il visitatore ritrova la vista del lago:
attraverso la parete a vetri davanti all’altare si scorgono la
distesa d’acqua e una grande croce.
Prospetto nord
Pianta
Schizzi di studio
Vista interna
Sezione
TECNOLOGIE COSTRUTTIVE
Sala d’attesa
Vista interna
Particolare delle sedute
Bagni
Cappella
Pianta piano terra
Particolare della scala,
Pavimento in granito nero
CHIUSURA VERTICALE OPACA ESTERNA
1
1.
2.
3.
4.
2
3
4
Calcestruzzo cementizio armato
ad alta densità 600 mm
Isolante termico 50 mm
Calcestruzzo cementizio armato
ad alta densità 30 mm
Vernice idrorepellente
La miscela del calcestruzzo strutturale
deve essere sottoposta ad uno slump
test: un test di consistenza attuato
gettando il conglomerato in una
casseforme e misurandone
l’abbassamento.
Il materiale ottenuto è più difficile da
lavorare ma consente la stesura di
superfici nette anche con forti pendenze.
Le superfici, sempre rigorosamente a
vista, sono caratterizzate dalla
tessitura delle casseforme e dalla
presenza dei fori dei tiranti che
scandiscono la superficie in ordinata
successione.
Pianta piano terra
Pianta della copertura
Particolare
della copertura
Sezione longitudinale A-A
CHIUSURA VERTICALE TRASPARENTE ESTERNA
1
2
3
4
3
5
Immagini interne del serramento
6
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sezione verticale del serramento
Profilo in acciaio:250x125x10x19 mm
Profilo in acciaio inossidabile
Travetto ad H in acciaio:250x250x9x14 mm
Lastra di vetro 15 mm
Profilo angolare in acciaio 100x100x10 mm
Pavimento della cappella:lastre in granito nero
25 mm, malta 30 mm, isolante termico 50 mm,
lastre in cemento 150 mm
1
2
3
4
6
5
7
8
Pianta e sezione del serramento
1.
2.
3.
4.
5.
Profilo in acciaio:250x125x10x19 mm
Trave in acciaio strutturale..
Travetto ad H in acciaio:250x250x9x14 mm
Profilo angolare in acciaio 100x100x10 mm
Bocchetta di mandata dell’aria condizionata
6. Fessura per l’illuminazione indiretta
7. Pavimento della cappella:lastre in granito nero
25 mm, malta 30 mm, isolante termico 50 mm,
lastre in cemento 150 mm
8. Fondo del laghetto: ghiaia 50 mm, lastre in
cemento 150 mm, isolante 50 mm, ghiaia 250 mm
CHIUSURA ORIZZONTALE OPACA ESTERNA
1
2
3
4
Sezione orizzontale della copertura
1.
2.
3.
Ghiaino di cls 30 mm
Membrana bituminosa impermeabile 0.1 mm
Isolante termico 50 mm
4. Trave in cls alleggerito 475 mm
Sezione B-B
CHIUSURA ORIZZONTALE TRASPARENTE ESTERNA
1
3
2
Attacco solaio-copertura
1.
2.
3.
Lastra di vetro laminato 8x12x12 mm
Profilo angolare in acciaio 300x90x13 mm
Trave:sezione ad H in acciaio 25x250x6x9 mm
Particolare della copertura
APPROFONDIMENTO DELL’ARREDO
Questa sedia è stata progettata appositamente
per questa chiesa.
La sedia ha un effetto rilassante sul suo fruitore,
ed echeggia l’estro geniale di una chiesa che
Invita al risveglio dei sensi e alla fratellanza con
la natura.
Sedie in legno
Particolare dell’arredo
ANALISI DELLA SOSTENIBILITA’
E’ stato adottato come riferimento il
metodo semplificato che si rifà al GBC
(Green Building Challenge) per sviluppare
un sistema di valutazione della qualità
energetica e ambientale dell’edificio.
Attraverso l’attribuzione di un punteggio di
performance è possibile classificare l’edificio
in una scala di qualità.
Serie1
1
0,8
0,6
0,4
0,2
0
QUALITA'
AMBIENTALE
ESTERNA
-0,2
CONSUMO DI
RISORE
CARICHI
AMBIENTALI
QUALITA'
AMBIENTE
INTERNO
QUALITA' DEL
SERVIZIO
QUALITA' DELLA
GESTINE
TRASPORTI
CONCLUSIONI
TECNOLOGIE
8
QUALITA’
AMBIENTALE
ESTERNA
10+
NON SOSTENIBILE
SOSTENIBILE
Per gli elementi strutturali
dell’edificio è stato utilizzato del cls
cementizio armato gettato
direttamente in opera, che ne ha
aumentato il tempo di costruzione
in cantiere: la presenza di oggetti
fissi inoltre annulla la possibilità di
avere una variazione volumetrica,
addizzione o sottrazione, al
possibile cambiamento d’uso nel
corso del tempo. La flessibilità dello
spazio è molto bassa ed è difficile
prevedere un uso diverso della
cappella.
Lo spessore del muro esterno di 90cm in
cls cementizio armato ad alta densità
presenta una grande inerzia termica
accumulando calore e riducendo così il
consumo degli impianti termici nelle
stagioni invernali molto rigide, e in estate
quelli di climatizzazione, dato che ripara gli
ambienti dall’eccessivo irraggiamento. La
presenza di un pannello di isolante termico
tra il doppio strato di cls abbassa
ulteriormente le dispersioni termiche.
Le vetrate sono posizionate in modo tale
che gli spazi siano illuminati naturalmente
durante tutta la giornata. La luce arriva da
est e dall’alto senza mai che i raggi siano
diretti all’interno degli spazi usufruiti dagli
utenti.
Il manufatto è isolato, lontano da fonti
inquinanti industriali e lontano da campi
elettromagnetici nocivi per l’uomo. La
cappella è posizionata in un ampio spazio
verde dove è stato creato anche un piccolo
lago artificiale, questa scelta del
progettista assicura una elevata qualità
ambientale per gli utenti.
NON SOSTENIBILE
SOSTENIBILE
CONSUMO DI
RISORSE
4
Il cls ad alta densità e l’uso elevato
di vetro presentano un’alta energia
incorporata dovuta al processo di
produzione che ha previsto anche il
rilascio di CO2, e al trasporto in
cantiere.
Sono stati utilizzati materiali locali per i
rivestimenti interni della pavimentazione
come la pietra e il legno di quercia
autoctoni.
Questi materiali naturali possiedono una
bassa energia incorporata ed hanno ridotto
il consumo di energia per il loro trasporto.
In copertura lo strato che zavorra la
membrana impermeabilizzante è formato
da ghiaia di cls proveniente da processi di
riciclo.
CANTIERE
0
Il cls gettato in opera ha aumentato
il tempo di costruzione così come la
posizione dell’edificio che si
presenta isolato rispetto alla zona
urbana. In cantiere quindi, il
trasporto, non è stato facilitato ma
ha inciso nel costo totale del
manufatto, così come l’uso del cls
che alla fine del suo ciclo di vita
dovrà prevedere costi per la
demolizione e il trasporto in
discarica. Le superfici
rigorosamente a vista, sono
caraterizzate dalla tessitura delle
casseformi e dalla presenza dei fori
dei tiranti che hanno richieto
manodopera altamente qualificata.
NON SOSTENIBILE
SOSTENIBILE
DURABILITA’
8
Il cls ha un tempo di vita di circa
80anni.
La scelta del cls di qualità ad altà densità
aumenta l’indice di durabilità del
manufatto nel tempo, così come la
verniciatura con prodotti idrorepellenti. Il
progettista ha curato molto anche i
particolari costruttivi fecendo in modo da
evitare annerimenti da muffa e macchie di
colatura dell’acqua, accentuate dal clima
umido del Giappone.
RICICLABILITA’
DEI MATERIALI
4
Gli elementi strutturali non essendo
smontabili non possono essere
recuperati, così come la pietra e il
legno nella pavimentazione.
Il cls viene portato, una volta
demolito, in discarica. Solo una
bassa percentuale può essere
riutilizzata, essendo stato trattato
con vernici idrorepellenti inquinanti.
Una volta frantumato, può essere
utilizzato come strato di
livellamento nel sotto strada, o
come inerte per la produzione di
altro cls di bassa qualità.
Il vetro nelle ampie vetrate può entrare nel
processo di riciclo e quindi può essere
rifuso e riutilizzato.
BIBLIOGRAFIA
Libri
•Tadao Ando : le opere, gli scritti, la critica / Francesco Dal Co.
Milano : Electa, 1995
•Church on the water, church of the light : Tadao Ando / Philip Drew.
London : Phaidon, 1996
•Tadao Ando / Masao Furuyama. - Zurich ; Munchen ; London : Artemis, c1993
•Tadao Ando : sketches / edited by Werner Blaser ; preface by Mario Botta,
Birkhauser, 1990
•The Japan architect n°1/1991
•(a cura di) M. Furuyama, Tadao Ando, Zanichelli Editore, Bologna, 1997
•M. Fumo, F. Polverino, Tadao Ando architettura e tecnica, Clean Edizioni,
Napoli, 2000
Web
•www. kwc.org
•www.geocities.com
•www.tadaoando.org
•www.galinsky.com
•www.figure_ground.com
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presentazione Tadao