ACQUA DESTINATA AL CONSUMO UMANO Giorgio Moretti Laboratorio di Epidemiologia Ambientale Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica Università degli Studi di Padova ACQUA L’acqua è presente nella composizione di quasi tutte le sostanze che esistono in natura ed è quantitativamente il composto predominante di qualsiasi tipo di materia vivente. Tutte le sostanze naturali sono solubili, in maggiore o minor grado, nell’acqua per cui, in natura, non esistono acque chimicamente pure. Tales sunt aquae quasi terra per quam fluunt Plinio ACQUA Per l’uomo, come per gli altri viventi, l’acqua è una necessità primaria. Oltre a costituire circa il 70% del suo peso corporeo, è la sostanza che in maggiore quantità entra ed esce dal suo corpo: tale quantità è di circa 2.500 ml al giorno. Oltre a ciò l’acqua è necessaria per diversi usi o destinazioni. DISTRIBUZIONE DELL’ACQUA ATMOSFERA, FIUMI, VIVENTI 2,59% 0,014% ACQUE SOTTERRANEE OCEANI 97,41% CALOTTE GLACIALI E GHIACCIAI UMIDITÀ DEL SUOLO LAGHI ACQUA Prelievo d'acqua annuo nel mondo miliardi di metri cubi 5000 4000 3000 2000 1000 0 1950 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 ACQUA Prelievo d'acqua annuo pro capite 2500 1500 consumo per Paese 1000 500 US A Sv iz ze ra G io rd an i a 0 G ha na metri cubi 2000 APPROVVIGIONAMENTO IDRICO 2,5 miliardi di persone sono ben servite APPROVVIGIONAMENTO IDRICO 2 miliardi di persone sono mal servite APPROVVIGIONAMENTO IDRICO 1,5 miliardi di persone non ha acqua ACQUA RIDUZIONE POTENZIALE DELLA MORBOSITÀ IN SEGUITO AL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ACQUA Malattia Riduzione di morbosità (%) Colera, tifo, leptospirosi, scabbia, dracuncolosi 80 - 100 Tracoma, congiuntivite, framboesia, schistosomiasi 60 - 70 Tularemia, paratifo, dissenteria batterica, dissenteria amebica, gastroenterite, malattie trasmesse da pidocchi, malattie diarroiche, ascaridiosi, infezioni della pelle. 40 - 50 ACQUA CONSUMI DOMESTICI DI ACQUA IN ALCUNI STATI EUROPEI (litri/abitante-giorno) Scarichi Igiene personale Bevande Lavaggio biancheria Usi vari Maggiori perdite Totale D DK N S I 46 45 18 13 8 0 130 46 51 13 18 19 0 147 47 50 24 33 3 0 157 39 78 43 23 12 0 195 60 50 30 30 23 20 213 Da: Comodo N, Maciocco G “Igiene e Sanità Pubblica”, 2002, Carocci Faber ACQUA QUANTITÀ DI ACQUA NECESSARIE PER ALCUNI USI Uso domestico come bevanda per preparare i cibi per la pulizia della casa per lavare la biancheria per la pulizia personale per allontanare i rifiuti Totale Fabbisogno giornaliero per persona per persona per persona per persona per persona per persona per persona 2,5 8,0 50,0 30,0 50,0 60,0 200,5 litri litri litri litri litri litri litri Uso pubblico scuole ospedali caserme strade e giardini pubblici per alunno per letto per soldato per m2 2,5 500,0 100,0 3,0 litri litri litri litri ACQUA QUANTITÀ DI ACQUA NECESSARIE PER ALCUNI USI Uso agricolo irrigazione allevamento Quantità necessarie per una tonnellata di riso 4,0 milioni di litri per una tonnellata di grano 1,5 milioni di litri per capo bovino 1000 litri Uso industriale caseificio cartiera acciaieria per 100 litri di latte per 100 kg di carta per 100 kg di acciaio 700 litri 50.000 litri 10.000 litri IL CICLO DELL’ACQUA (1) IL CICLO DELL’ACQUA (2) ACQUA PRINCIPALI FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO • Acque sotterranee • Acque superficiali • Acque meteoriche • Acque marine ACQUA ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO Per acque destinate al consumo umano si intendono tutte quelle acque, qualunque ne sia l’origine, che, dopo eventuali trattamenti, sono fornite al consumo umano ovvero sono utilizzate, mediante incorporazione o contatto, nella manipolazione di prodotti o sostanze destinate al consumo umano (DPCM 8 febbraio 1985). Per acqua potabile si intende l’acqua distribuita da acquedotti pubblici, consortili o privati, riconosciuta idonea al consumo umano dalle competenti autorità ai sensi del DLvo 31 del 2 febbraio 2001 (sostituisce il DPR 24 maggio 1988 n° 236). ACQUA ACQUE DESTINATE AL CONSUMO UMANO Sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute. Si distinguono per la purezza originaria e sua conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi e/o altri costituenti e per i loro effetti (DLvo n° 105 del 25 gennaio 1992). Il termine acqua di sorgente è riservato alle acque destinate al consumo umano, allo stato naturale e imbottigliate alla sorgente, che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengano da una sorgente con una o più emergenze naturali o perforate (DLvo n° 339 del 4 agosto 1999). ACQUA I criteri che devono essere presi in considerazione per il giudizio di qualità di un’acqua destinata al consumo umano sono: • criteri idrogeologici • criteri organolettici • criteri fisici • criteri chimici • criteri microbiologici ACQUA ACQUA ACQUA INQUINAMENTO DELL’ACQUA INQUINAMENTO DELL’ACQUA TIPI DI INQUINAMENTO IDRICO Inquinamento biologico • apporto di grandi quantità di sostanze organiche biodegradabili - da rifiuti domestici (feci, urine, …) - da scarichi di allevamenti (escrementi animali) - da rifiuti di industrie alimentari • apporto di microrganismi patogeni - da liquami domestici - da liquami di allevamenti INQUINAMENTO BIOLOGICO L’acqua è un importante veicolo di infezione per tutti i microrganismi ad eliminazione fecale e per alcuni ambientali opportunisti. Esempi di organismi trasmessi con l’acqua sono: Virus Batteri - epatite A ed E - enterovirus - rotavirus - agente di Norwalk - salmonelle - shigelle - vibrioni - Escherichia coli tossinogeno - Campylobacter jejuni Protozoi - Pseudomonas sp. - Entamoeba histolytica - micobatteri - Crypyosporidium parvum - leptospire - Giardia lamblia Elminti ACQUA TIPI DI INQUINAMENTO IDRICO Inquinamento chimico • apporto di sostanze chimiche tossiche e/o non biodegradabili - da rifiuti di lavorazioni industriali - da uso di sostanze chimiche in agricoltura - da rifiuti domestici Inquinamento fisico • immissione di materiali solidi - scarico di immondizie, di detriti edilizi, … • variazioni di: - temperatura per immissione di acque calde - pH per immissione di acidi o basi - radioattività per immissione di radionuclidi ACQUA E SALUTE INQUINAMENTO CHIMICO Studi epidemiologici hanno dimostrato intossicazioni croniche da piombo, entrato in soluzione da tubature, e da arsenico, presente naturalmente nelle acque. Altri studi hanno indicato come pericolosi: • metalli, quali mercurio, cadmio, cromo, nickel; • insetticidi ed erbicidi; • solventi alogenati; • policlorobifenili (PCB) e policloroterpenili (PCT); • elevata concentrazione di fluoro; • elevate concentrazioni di nitrati. ACQUA E SALUTE EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE CONFERMATE SUI RISCHI PER LA SALUTE CAUSATI DA COMPOSTI NELL’ACQUA 1920 • intossicazione acuta da piombo 1937 • intossicazione acuta da arsenico 1938 • fluorosi dei denti 1946 • metaemoglobinemia da nitrati 1968 • cancro della pelle da arsenico ACQUA E SALUTE EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE SOSPETTE SUI RISCHI PER LA SALUTE CAUSATI DA COMPOSTI NELL’ACQUA 1957: acque molli e malattie cardiovascolari 1970: cancro da nitrati 1975: cancro da sostanze organiche in traccia 1975: cancro da ingestione di asbesto 1976: ritardo mentale da piombo 1978: ipertensione da sodio 1979: invecchiamento precoce da alluminio 1980: diarrea infausta da rame CRITERI DI POTABILITÀ L’acqua distribuita deve essere: gradevole, o per lo meno accettabile, per quanto riguarda i caratteri organolettici (torbidità, colore, odore, sapore, temperatura); usabile per tutti gli impieghi domestici e per tutte le destinazioni nell’ambito delle industrie e dei servizi; di accertata innocuità, non deve cioè contenere sostanze tossiche o microrganismi patogeni. ACQUA POTABILE Per risultare potabili l’importante è che le acque, qualsiasi sia la loro provenienza, eventualmente dopo una serie di trattamenti, rispondano ai requisiti di legge che prevede il controllo ed il rispetto di (DLgs 2 febbraio 2001, n° 31): • 2 parametri microbiologici (5 per le acque messe in bottiglia o in contenitori); • 28 parametri riguardanti elementi indesiderabili e tossici; • 21 parametri riguardanti elementi caratterizzanti; • 2 parametri di radioattività. ACQUA POTABILE PARAMETRI MICROBIOLOGICI Per acque di rete • Escherichia coli • Enterococchi Per acque in bottiglia o in contenitori • Escherichia coli • Enterococchi • Pseudomonas aeruginosa • Conteggio delle colonie a 22°C • Conteggio delle colonie a 37°C ACQUA POTABILE SOSTANZE INDESIDERABILI E TOSSICHE Acrilammide Antimonio Arsenico Benzene Benzo(a)pirene Boro Bromato Cadmio Cromo Rame Cianuro 1,2 dicloroetano Epicloridrina Fluoruro Piombo Mercurio Nichel Nitrato (NO3) Nitrito (NO2) Antiparassitari (tot.) Antiparassitari IPA Selenio Tetracloroetilene Tricloroetilene Trialometani (tot.) Vinilcloruro Clorito Vanadio ACQUA POTABILE PARAMETRI CARATTERIZZANTI Alluminio Ammonio Cloruro Cl. perfringens Colore Conduttività Conc. ioni H+ Ferro Manganese Odore Ossidabilità Solfato Sodio Sapore UFC a 22°C Coliformi a 37°C TOC Torbidità Durezza Residuo secco a 180°C Disinfettante residuo Radioattività Trizio Dose totale indicativa ACQUA POTABILE FREQUENZA MINIMA DI CAMPIONAMENTO ACQUA POTABILE POTABILIZZAZIONE OPERAZIONI DI POTABILIZZAZIONE • • • • • • • • Grigliatura: rimozione di corpi solidi grossolani. Predisinfezione/Ossidazione: viene eseguita con cloro o cloroderivati. Sedimentazione: separazione di parte dei solidi sospesi. Chiariflocculazione: separazione delle sostanze solide sospese non sedimentabili. Filtrazione: filtri lenti o rapidi per eliminazione delle sostanze sospese. Adsorbimento: filtri a carboni attivi per eliminazione sostanze chimiche. Postdisinfezione: disinfezione finale con cloro o cloroderivati. Raccolta dei fanghi: trattamento dell’acqua che ha reagito con il flocculante e di quella di lavaggio dei filtri. POTABILIZZAZIONE POTABILIZZAZIONE POTABILIZZAZIONE POTABILIZZAZIONE PRINCIPALI TRATTAMENTI PER ACQUE SUPERFICIALI • Predisinfezione (ClO2) Flocculazione Filtrazione Disinfezione (ClO2) • Predisinfezione (ClO2) H2O2 Flocculazione Filtrazione Disinfezione (ClO2) • Predisinfezione (ClO2) Flocculazione Filtrazione Adsorbimento Disinfezione (ClO2) • Predisinfezione (O3) Flocculazione Filtrazione Adsorbimento Disinfezione (ClO2 o Cl2) • Predisinfezione (NaClO) Flocculazione Filtrazione Adsorbimento Disinfezione (NaClO) POTABILIZZAZIONE DISINFEZIONE DELL’ACQUA PER CLORAZIONE PRINCIPALI COMPOSTI DEL CLORO Cloro gas Cl 2 + H2O Ipoclorito di sodio NaClO + H2O Ipoclorito di calcio Ca(ClO)2 + H2O ClOH + HCl HClO + NaOH 2HClO + Ca(OH)2 Biossido di cloro 5NaClO2 + 4HCl = 4ClO2 + 5NaCl + 2H2O DISINFEZIONE DELL’ACQUA PER CLORAZIONE La clorazione uccide principalmente: - batteri - virus La clorazione non è efficace contro: - cisti ed ovocisti di protozoi 45 CLORAZIONE DELL’ACQUA Organismo Valore di C.t (mg.min/l) per inattivare al 99% con cloro a 5°C e pH 6-7 E. coli 0.034-0.05 Virus epatite A 1.8 Poliovirus tipo 1 1.1-2.5 Rotavirus 0.01-0.05 Cisti di G. lamblia 47-150 C. parvum 7200 CLORAZIONE DELL’ACQUA SOTTOPRODOTTI ALOGENATI CHE SI FORMANO NEL PROCESSO DI CLORAZIONE Trialometani: cloroformio bromodiclorometano dibromoclorometano bromoformio Alogenuri di cianogeno: cloruro di cianogeno bromuro di cianogeno Alopicrine: cloropicrine bromopicrine Cloralio idrato Acidi aloacetici: a. monocloroacetico a. dicloroacetico a. tricloroacetico a. monobromoacetico Aloacetonitrili: dicloroacetonitrile tricloroacetonitrile bromocloroacetonitrile Alochetoni, aloaldeidi, alofenoli Mx: 3-cloro-4-(diclorometil)-5-idrossi2-(H)-furanone CLORAZIONE DELL’ACQUA Mutagenicità dell'acqua prima e dopo la clorazione (senza attivazione metabolica) Attività mutagenica (revertanti/piastra) 120 100 80 prima 60 dopo 40 20 0 0,375 0,75 L5 2 Volumi di acqua trattati 3 CLORAZIONE DELL’ACQUA Mutagenicità dell'acqua prima e dopo la clorazione (con attivazione metabolica) Attività mutagenica (revertanti/piastra) 300 250 200 prima 150 dopo 100 50 0 0,375 0,75 L5 2 Volumi di acqua trattati 3 ACQUA E SALUTE SOSTANZE CHE SI RITIENE PRODUCANO L’ECCESSO DI 1 CASO DI TUMORE, DOPO 70 ANNI, SU UN MILIONE DI ESPOSTI Sostanza Cloruro di vinile Cloroformio Tetracloruro di carbonio Tricloroetilene Benzene bis (clorometil) etere Concentrazione (g/L) 50 0.2 0.2 2 1.5 0.00002 ACQUA E SALUTE RELAZIONE TRA ESPOSIZIONE AD ACQUA CLORATA E MORTALITÀ PER CANCRO ALLA VESCICA (Dati relativi a soggetti non fumatori) Anni di consumo di acqua clorata 0 1-19 20-39 40-59 > 60 Da: G.F. Craun, 1991, modificato Rischio relativo (CI) 1 1.3 (0.7-2.2) 1.5 (0.9-2.4) 1.4 (0.9-2.3) 2.3 (1.3-4.2) ACQUA E SALUTE STIMA DELL’ECCESSO DI TUMORI ATTRIBUIBILE ALL’ACQUA DEL TERRITORIO PADOVANO Composto Conc. 1,1,1-tricloroetano tricloroetilene tetracloruro di C cloroformio cromo 1.8 5.8 0.5 0.8 1.2 Class. IARC 3 3 2B 2B 1 Tumori stimati 5-6/M/LT 6-7/10M/LT 0-1/10M/LT ? ? Da: Canova F, Marin V, Marchi T, Moretti G (1989) “Microinquinanti organici e aspetti tossicologici” in Acqua, quale futuro? Edizioni GB Padova. ACQUA LEGISLAZIONE ITALIANA ESSENZIALE SULLE ACQUE • • • • • • L. 10 maggio 1976, n° 319 “Norme per la tutela delle acque dall’inquinamento”. DPR 24 maggio 1988, n° 236 “Attuazione della direttiva CEE n° 80/778 concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano, ai sensi dell’art. 15 della legge 16 aprile 1987, n° 183”. DLvo 25 gennaio 1992, n° 105 “Attuazione della direttiva 80/777/CEE relativa alla utilizzazione e alla commercializzazione delle acque minerali naturali”. DLvo 11 maggio 1999, n° 152 “Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole”. DLvo 4 agosto 1999, n° 339 “Disciplina delle acque di sorgente e modificazioni al DLvo 25 gennaio 1992, n° 105”. DLvo 2 febbraio 2001, n° 31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.