Conferenza Stampa
Diabete giovanile:
un protocollo di intesa
per favorire l’inserimento a scuola e
la pratica guida
“Se il mio alunno avesse il diabete”
01/10/2010 – ore 11.00
sala riunioni Direzione Generale – AUSL di Parma
Intervengono:
Ettore Brianti, Direttore Sanitario - AUSL
Giuseppina Ciotti, Direttore Distretto di Parma - AUSL
Nino Cocconcelli, Presidente Associazione per l’Aiuto ai Giovani
Diabetici (AGD) di Parma
Sergio Bernasconi, Direttore della struttura complessa di Clinica
Pediatrica dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma
Adriano Monica, Referente sostegno alla persona e alla partecipazione
studentesca - Ufficio Scolastico Parma
Sono presenti:
Giuseppina Rossi, Direttore Servizio Sviluppo e Integrazione dei Servizi
Sanitari Territoriali - AUSL
Franca Deriu, Referente Aziendale per la Pediatria di Comunità – AUSL
Giovanni Chiari, Centro di riferimento regionale per la Diabetologia
Pediatrica Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma
Giorgio Gazzola, Pediatra di Libera Scelta - Segretario Prov.le FIMP
Emanuele Voccia, Pediatra di Libera Scelta - Segretario Prov.le CIPe
Volontari dell’Associazione AGD
NOTA PER GLI ORGANI DI INFORMAZIONE
Vengono presentati oggi il protocollo di intesa per l’inserimento a scuola del bambino
con diabete e la pratica guida, rivolta al personale scolastico docente e non, dal titolo
“Se il mio alunno avesse il diabete”. L’opuscolo spiega cos’è il diabete mellito, la
terapia con l’insulina, il controllo della glicemia, cosa può accadere in caso di ipo e iper
glicemia e tratta i temi di alimentazione, sport, gita scolastica, feste.
Obiettivo dell’intesa, siglata da AUSL, Associazione per l’Aiuto ai Giovani Diabetici (AGD),
Ufficio Scolastico Parma e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, è di garantire in
modo omogeneo su tutto il territorio provinciale, il pieno godimento del diritto alla
salute psico-fisica del bambino con diabete, all’accesso protetto ai percorsi
formativi scolastici e alla rimozione di ogni ostacolo per la piena integrazione
sociale degli alunni con questa patologia.
Il protocollo - risultato finale di collaborazione e confronto tra Associazione per l'Aiuto ai
Giovani Diabetici, Istituzioni scolastiche, Centro di riferimento regionale per la Diabetologia
Pediatrica presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, AUSL, Pediatri di libera
scelta – diventa punto di riferimento per tutte le realtà coinvolte nell’inserimento
scolastico, per garantire le migliori condizioni di accoglienza e permanenza a scuola in
condizione di sicurezza per la salute dei bambini diabetici.
Per raggiungere la propria finalità, il protocollo di intesa vede coinvolti, in rete, diversi
soggetti: i servizi dell’AUSL (Pediatria di Comunità, Servizio Infermieristico Domiciliare),
e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria (Centro di diabetologia), la famiglia del bimbo
diabetico, il Pediatra/Medico di medicina generale, le Istituzioni scolastiche (Ufficio
Scolastico Parma, dirigente scolastico, personale scolastico docente e non docente) e
l’AGD.
Nel dettaglio, questi i ruoli dei soggetti coinvolti:
Centro di diabetologia: valuta e tratta il caso e ne dà comunicazione al pediatra e alla
pediatria di comunità. Fornisce al genitore la lettera indirizzata al Dirigente Scolastico
relativa alla certificazione di diabete. Redige, mantiene aggiornato e fornisce al genitore il
Piano individuale di trattamento diabetologico dei bambini, specificando se necessitano di
intervento del Servizio Infermieristico. E’ disponibile per eventuali consulenze, richieste
dagli operatori coinvolti nell’inserimento scolastico. Attiva il Servizio di dietetica
ospedaliero che fornisce uno schema alimentare adeguato all'età. Attiva il servizio sociale
ospedaliero in caso di necessità.
Pediatra/medico di famiglia: prende visione del Piano individuale di trattamento
diabetologico e collabora con la pediatria di comunità all’inserimento scolastico del proprio
paziente. Valuta con la famiglia e il Centro di Diabetologia Pediatrica e se occorre inoltra la
richiesta di intervento del Servizio Infermieristico Domiciliare. Mantiene i contatti con il
Centro di Diabetologia Pediatrica e richiede una dieta scolastica conforme allo schema
alimentare fornito al paziente dal Servizio di dietetica ospedaliero.
La Pediatria di Comunità: collabora con il Pediatra/Medico di medicina generale
all’inserimento scolastico del bambino con diabete, riceve la segnalazione di attivazione
dal Servizio infermieristico distrettuale. Collabora con il Servizio Infermieristico Territoriale
per la presa in carico del caso e predisposizione del piano d'intervento a scuola
(formazione del personale scolastico). Funziona da punto di raccolta di eventuali altre
problematiche della famiglia, promuove e coordina gli incontri fra le parti interessate.
Servizio Infermieristico Domiciliare: predispone e attua il piano di intervento individuale,
forma il personale scolastico, in collaborazione con la Pediatria di comunità.
La famiglia: collabora con la scuola all'inserimento del proprio figlio. Consegna al
Dirigente Scolastico la lettera informativa rilasciata dal Centro di Diabetologia e fornisce
tutte le informazioni utili alla gestione del bambino durante l'orario scolastico. Collabora
alla gestione del bambino, consegnando al Pediatra/Medico di medicina generale il piano
individuale di trattamento diabetologico. Partecipa agli incontri a cui è convocata assieme
al personale sanitario e scolastico. Qualora personale scolastico docente o non docente
abbia dato la propria disponibilità, fornisce alla scuola il materiale necessario alla
misurazione della glicemia e all'eventuale iniezione di insulina, secondo quanto previsto
nel piano individuale di trattamento. Se il bambino frequenta la mensa, fornisce all’ufficio di
competenza lo schema alimentare personalizzato della dieta.
Gli operatori scolastici: svolgono un ruolo fondamentale per assicurare ai giovani
studenti con diabete un’esperienza scolastica serena, sovrapponendola in modo naturale
a quella dei loro compagni.
In particolare:
l’Ufficio Scolastico Parma: coinvolge e sensibilizza i Referenti per l’ Educazione alla
Salute delle singole scuole per costituire stabili punti di riferimento sia per la problematica
specifica, che, più in generale, per i diversi argomenti di salute che riguardano i giovani.
Il Dirigente Scolastico: riceve dalla famiglia la segnalazione del caso di diabete. Consente
l’informazione/formazione del personale scolastico coinvolto, favorendone la
partecipazione agli incontri organizzati per l’inserimento. Facilita la relazione tra operatori
scolastici, sanitari e genitori.
Il personale scolastico docente e non docente: favorisce l’inserimento scolastico del
bambino con diabete, partecipando alle riunioni organizzate per conoscere la malattia e le
necessità legate al suo controllo. Si adopera perché l’alunno possa partecipare a tutte le
iniziative (uscite, giochi, feste scolastiche), tenendo presente le precauzioni del caso
(sorveglianza, attenzione alla
qualità e quantità di cibo). Provvede alla corretta
conservazione dei materiali e degli alimenti necessari per il controllo della glicemia.
Individua luoghi adeguati alle attività connesse al trattamento dell’alunno con diabete nel
rispetto della privacy. Consente al bambino con diabete di assumere spuntini per
prevenire o trattare un’ipoglicemia, usare il bagno e bere acqua, quando necessario.
Partecipa ai momenti di informazione/formazione organizzati per approfondire la
conoscenza del diabete. Segnala alla famiglia eventuali variazioni comportamentali del
bambino (stanchezza, sonnolenza, brusche variazioni di umore). Effettua, se ha dato la
disponibilità, la misurazione della glicemia e la somministrazione di insulina secondo
quanto previsto nel piano individuale di trattamento. In caso di ipoglicemia grave (perdita
di coscienza, convulsioni) con impossibilità alla somministrazione di zucchero per bocca
attiva il 118 e contatta immediatamente la famiglia.
Le Associazioni, attraverso i propri consulenti tecnico-scientifici: forniscono alla
scuola e alle famiglie degli studenti con diabete attività di consulenza e supporto per
individuare e affrontare le criticità. Collaborano con la famiglia, il Servizio di AUSL e
Azienda Ospedaliero-Universitaria, le Istituzioni scolastiche e gli altri Enti coinvolti per la
segnalazione di casi problematici e l’individuazione delle soluzioni.
IL DIABETE GIOVANILE IN NUMERI
Il numero di soggetti con diabete è in costante aumento in tutto il mondo, con una stima di
370 milioni nel 2030. In Italia, la prevalenza del diabete è pari a circa il 5% della
popolazione generale; attualmente almeno 3 milioni di persone sono affette da diabete
mellito, di cui oltre 120.000 sono insulino dipendenti e di queste ultime circa 15.000 sono
bambini e adolescenti.
L'incremento costante di incidenza e prevalenza del diabete giovanile, con progressiva
riduzione dell'età della diagnosi, pone problemi di assistenza del tutto peculiari, nei settori
che riguardano il controllo della malattia, l'aspettativa di salute in età adulta, lo sviluppo
della persona.
Popolazione 0-18 anni provincia di Parma: 70.296
Popolazione scolastica provincia di Parma
Asili Nido
Scuole dell'infanzia
Scuole primarie
Scuole secondarie 1°grado
Scuole secondarie 2° grado
Totale
3.548
9.313
18.548
11.355
19.402
62.166
I soggetti con diabete in età scolare
fascia di età 0-4 anni
fascia di età 5-9 anni
fascia di età 10-14 anni
fascia di età 15-19 anni
Totale
7
22
35
37
101
Ufficio stampa
AUSL di Parma
Alberto Nico
Simona Rondani
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