Notizie lampo Per i soci Asaps Schede Operative 2009 Divieto di circolazione veicoli pesanti Adeguamento importi C.d.S. dall’1.1.2009 Posizione numeri di telaio sui veicoli 2009 E’ in spedizione per i soci Asaps in regola con l’iscrizione per il 2009 il Redazionale opuscolo tascabile “Schede Operative 2009 - Divieto di circolazione veicoli pesanti Adeguamento importi C.d.S. dall’1.1.2009 - Posizione numeri di telaio sui veicoli 2009” Ispettore, comandante di Distaccamento o di Sottosezione Polizia Stradale: presto un “distintivo di incarico”, come i Carabinieri ed i Forestali che ha da sempre mantenuto presidi militari in tutto il paese, anche nei suoi angoli più remoti, resistendo a crisi ed occupazioni, ma la Polizia Stradale è dislocata su tutta la penisola, in prossimità degli snodi stradali ed autostradali più importanti. “La specialità della Polizia Stradale – si legge nella nota – ha un’architettura organizzativa basata sui presidi territoriali quali Sottosezioni e Distaccamenti, reparti diretti da personale del ruolo degli Ispettori. Notoria è la loro professionalità e dedizione”. Ci siamo. È la prima volta, lo sottolineiamo, che assistiamo ad un riconoscimento formale così diffuso. Non è poco. Per chi dedica la propria vita ad un reparto, questa frase vale assai più di una tredicesima. “Spesso non hanno orario di lavoro – si legge ancora nella missiva – e forte è il loro impegno per mantenere alto il senso di appartenenza e molto del prestigio e della qualità delle prestazioni fornite dal personale della Polizia Stradale. come è noto non ci sono elementi o aspetti che gratificano la dedizione ed il sacrificio di queste persone, né elementi distintivi che li facciano “riconoscere” all’interno ed all’esterno della Polizia di Stato”. (ASAPS) I disegni sono stati ideati per sensibilizzare gli utenti delle 2 ruote. E’ un’idea dell’Acem e dell’Ancma Lo chiede il direttore generale delle Specialità della Polizia di Stato alla Direzione Affari Generali (ASAPS) ROMA – Presto gli ispettori della Polizia Stradale che espletano funzioni di comando, potranno fregiarsi di un elemento distintivo. Lo spiega una nota del Direttore Centrale delle Specialità, prefetto Rosini, inviata alla Direzione Affari Generali del Dipartimento della PS, nella quale si chiede di individuare un “elemento distintivo” da indossare nell’uniforme. In gergo militare si chiama “distintivo di incarico” e, nell’Arma dei Carabinieri, è apposto sulla divisa dei marescialli comandanti di Stazione. Tuttavia, anche i Sottufficiali del Corpo Forestale dello Stato (Ispettori e Sovrintendenti) – una forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile esattamente come la PS – hanno questo simbolo cucito sulla “manica sinistra dell’uniforme ordinaria, a 7 cm all’attaccatura della spalla sinistra”. Il reparto territoriale è sempre il primo punto di riferimento per la cittadinanza nell’organizzazione del corpo, e il comandante ne è il naturale rappresentante. È lui che conosce il territorio, è lui che si confronta con le altre autorità che garantiscono il normale andamento della vita amministrativa, che acquisisce informazioni per il mantenimento della legalità, che – più in generale – consente di andare assai oltre lo svolgimento delle attività primarie di polizia. Questo tipo di relazione, che raggiunge la sua massima espansione nella Stazione Carabinieri o nel Commissariato di PS, consente allo Stato di far “sentire” la sua presenza, di darle un volto ed una voce. Rassicura. La Polizia di Stato non ha una radicazione territoriale complessa come l’Arma, Una campagna a fumetti contro i pericoli della strada Si chiama Lucky 13 ed è la nuova striscia a fumetti realizzata per sensibilizzare i temi della sicurezza stradale, rivolta a motociclisti e scooteristi. L’idea arriva dall’ACEM (l’associazione europea dei costruttori di motocicli) e da Confindustria ANCMA che così sul sito www.ancma.it hanno messo a disposizione i primi episodi. “Secondo le risultanze del MAIDS (Motorcycle Accident In Depth Study), la più completa ricerca sull’incidentalità delle due ruote a motore oggi disponibile, - spiegano all’Ancma - circa 1 incidente su 10 è provocato dalle infrastrutture ed in moltissimi casi la presenza di un dispositivo stradale provoca un sensibile aggravamento delle conseguenze dell’incidente. Le strade dovrebbero essere riprogettate tenendo nel dovuto conto le esigenze degli utenti delle due ruote a motore; nel frattempo però è possibile formare gli stessi utenti fornendo tutte quelle informazioni che permetteranno loro di adeguare i propri comportamenti improntandoli ad una maggiore prudenza ed alla capacità di prevedere i pericoli”. Da questi dati nasce l’idea di proporre Lucky 13, un fumetto politicamente corretto perché realizzato da istruttori di moto professionisti. da Repubblica.it 55 Notizie lampo Napoli La Polizia Municipale adotta il LoJack sistema wireless contro i furti d’auto Essere al passo con i tempi per contrastare furti e rapine di auto, moto e ogni tipo di veicolo che circola sulle strade.Su 25 pattuglie della Polizia municipale di Napoli sono stati installate particolari unità di rilevazione, «Vehicle Tracking Computer» della ditta LoJack, specializzata nei sistemi per il rilevamento e il recupero dei veicoli rubati, che permettono agli agenti di rintracciare auto e moto rubati in maniera più veloce. Come funziona il dispositivo? Prima di tutto è necessario far installare il sistema nella propria auto. Il costo dell’intero pacchetto (dispositivo, installazione e un anno di abbonamento) parte da 500 euro, iva inclusa, mentre successivamente, abbonarsi al servizio costerà 99 euro. Se il veicolo non viene recuperato entro 48 ore dalla denuncia, allora al proprietario dell’auto sarà poi rimborsata l’intera cifra. In caso di rapina o furto, con una telefonata, il proprietario presenta la denuncia e avverte la ditta che «risveglia» il dispositivo il quale comincia a inviare impulsi ai monitor montati nelle pattuglie della polizia municipale. Il dispositivo di rilevamento del veicolo può essere montato in differenti posti all’interno dell’auto ed è nascosto, così da impedire al ladro la sua individuazione. Il sistema utilizza una tecnologia wireless ad alta frequenza, cioè funziona grazie alle radiofrequenze, comune in tutta Europa. Cosa questa che permette di individuare il veicolo anche se si trova in un garage, sotterraneo o un container. È la collaborazione con le forze dell’ordine a consentire il recupero delle auto rubate in gran parte del territorio europeo. «Questo sistema tecnologico - ha detto il generale Luigi Sementa, comandante dei vigili urbani di Napoli - sarà utilizzato per la prima volta da una forza dell’ordine del Sud Italia, e faciliterà il lavoro degli agenti di polizia municipale. Il tutto senza costi aggiuntivi per il Comune perchè il sistema viene concesso in comodato d’uso dalla ditta». «La LoJack - ha spiegato Diego Tebaldi, amministratore delegato della ditta - ha una percentuale di recupero dei veicoli rubati del 90%, la maggior parte dei quali entro 24 ore, contro un tasso medio attuale, in Italia del 48%». I dati, sottolinea, sono del Ministero degli Interni. «Il costo del pacchetto - ha aggiunto - ci permette di dare in comodato d’uso i monitor alle forze dell’ordine». «Sul tetto delle pattuglie - ha spiegato Sandro Biagianti, direttore della sicurezza della LoJack - vengono installate 4 antennine che servono per captare il segnale e indicare agli agenti la provenienza e quindi la direzione da seguire per ritrovare l’auto o la moto rubate. L’intensità del segnale, che può essere captato fino a 14 chilometri se ci si trova in campo aperto, aumenta man mano che ci si avvicina al veicolo». da Il Mattino.it 56 Rinviata di un altro anno l’entrata in vigore delle limitazioni alla guida dei veicoli più potenti per i neo patentati. Il nuovo decreto milleproroghe Slitta di un altro anno l’entrata in vigore delle limitazioni introdotte dal comma 2-bis dell’articolo 117 de Codice della Strada che dal 1° gennaio 2009 saranno operative soltanto dal 1° gennaio 2010, salvo ulteriori proroghe. E’ quanto emerge dall’art. 28 inserito nel provvedimento d’urgenza di fine anno, cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 18 dicembre u.s. Il decreto-legge, fra gli altri, reca disposizioni finanziarie urgenti e proroga alcuni termini previsti da varie disposizioni di legge. Trattandosi di un provvedimento d’urgenza, il testo può essere oggetto di ulteriori modifiche sino alla sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Si riporta lo stralcio dell’articolo 28 del DL. in parola: Capo X INFRASTRUTTURE E TRASPORTI ART. 28 (Disposizioni in materia di limitazione alla guida) 1. All’articolo 4, comma 4, del decreto-legge 3 giugno 2008, n . 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2008, n . 129, le parole: “1° gennaio 2009” sono sostituite dalle seguenti parole: “1° gennaio 2010”. Limitazioni di guida per i neopatentati titolari di patente di categoria B: differimento dell’entrata in vigore Un commento di Giuseppe Carmagnini Funzionario della Polizia Municipale di Prato In arrivo con il Milleproroghe di fine anno l’ulteriore differimento dell’entrata in vigore della limitazione di guida per i neopatentati titolari di patente di categoria B, prevista dall’articolo 117, comma 2 bis. Semplicemente assurdo che una norma contenuta in un decreto legge entri in vigore, forse, solo oltre 2 anni dopo rispetto al termine previsto da uno strumento di legge connotato dal requisito dell’urgenza, il quale, per altro, prevedeva esso stesso un differimento dei termini al 1° gennaio 2007 per questa disposizione. Per il momento è previsto che la limitazione si applicherà solo a chi avrà conseguito la patente di categoria B a partire dal 1° Notizie lampo gennaio 2010, per il primo anno dal conseguimento. Ma non sarebbe stato meglio modificare la norma o abrogarla, piuttosto che rinviarne l’entrata in vigore di sei mesi in sei mesi e poi per un anno, visto anche che aveva subito la stessa sorte il 1° aprile 1995? da www.sulpm.it Napoli Inaugurata la nuova sede del Compartimento Polizia Stradale per la Campania E’ intitolata al Commissario Francesco Di Rauso Per la prima volta unificate le sale operative del COA e del COC (ASAPS) NAPOLI – I tagli sono così tanti che quando la nostra Specialità riceve un’attenzione così particolare, quasi non ci crediamo. A Napoli, per fortuna, un segno importantissimo: il Compartimento della Polizia Stradale per la Campania ed il Molise ha da ieri una nuova sede, inaugurata in memoria del commissario Francesco Di Rauso, caduto in servizio a soli 31 anni il 3 aprile 1998, a Pofi (Frosinone), lungo l’autostrada A1. L’Alfa 155 su cui stava viaggiando insieme ad un autista, col quale si era recato a Roma in missione, venne centrata da un veicolo che effettuò un salto di carreggiata. La cerimonia si è tenuta ieri (15 dicembre) alla presenza del Capo della Polizia Antonio Manganelli, il direttore centrale delle Specialità della Polizia di Stato, Luciano Rosini ed il prefetto di Napoli Alessandro Pansa, il direttore del Servizio Polizia Stradale Roberto Sgalla ed i familiari della vittima del Dovere. La nuova struttura assicurerà elevati standard logistiche ed operative, visto che nella “stanza dei bottoni” del Compartimento Polizia Stradale per la Campania e il Molise, si coordinano le attività di 7 direzioni provinciali, 8 sottosezioni ed 11 distaccamenti. La vera novità consiste però nel fatto che, per la prima volta, le sale operative di COA (Centro Operativo Autostradale) e di COC (Centro Operativo Compartimentale), sono state unificate in una sola centrale di smistamento delle chiamate di emergenza e di coordinamento delle pattuglie, per l’intera competenza del Compartimento. Un passo importante nella razionalizzazione delle risorse e, soprattutto, nel miglioramento della gestione informativa: d’ora in poi non sarà più necessario comunicare da una sala all’altra le novità o le richieste d’aiuto. (ASAPS) Fiano Romano Poliziotto investito, arrestati in due Erano stati fermati dalla Polstrada sull’A1: sette giorni di prognosi per l’agente Poco prima avevano disperso della “polvere” dal finestrino Cercano di investire un poliziotto per scappare ad un controllo ma la pattuglia li ha prontamente bloccati ed arrestati. Ora dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Si tratta di un ragazzo napoletano, M. L. di 25 anni, che era alla guida del mezzo, ed un egiziano, G. M. di 48 anni: gli agenti della Polizia Stradale li hanno accompagnati nelle camere di sicurezza della Questura di Roma in attesa delle decisioni dell’autorità giudiziaria. Per quanto riguarda il poliziotto colpito d’auto che ha cercato di investirlo è stato visitato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Marzio Marini” di Magliano Sabina e gli sono stati dati 7 giorni di prognosi. Tutto è accaduto nella notte tra domenica e lunedì. Una pattuglia della sottosezione della Polizia Stradale di Roma Nord nota dei movimenti sospetti da un’auto che percorrendo la “bretella” dell’autostrada che da Fiano va verso Roma Sud e decide di intimare vederci chiaro. Alla vista della volante della Polizia però i due occupanti iniziano a comportarsi in maniera ancora più sospettosa: gli agenti notano volare via dal finestrino, della polvere, forse droga. Per quanto riguarda “la polvere” ormai c’era poco da fare: difficile stabilire se era droga dato che è stata dispersa lungo l’autostrada e spazzata via dal forte vento. Ma gli agenti decidono di intimare l’Alt comunque per controllare l’auto. L’auto si ferma al km 552 in una zona ricadente nel comune di Guidonia/Montecelio. L’egiziano, seduto sul sedile del passeggero scende, mentre il ragazzo che era alla guida tenta di ripartire con l’auto colpendo l’agente che gli era di fronte. L’auto fa pochi metri e viene nuovamente bloccata. A quel punto per entrambi sono scattate le manette con l’accusa per i reati, in concorso, di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Inoltre durante la perquisizione dell’automobile sono spuntate fuori delle forbici “fuori ordinanza”: una vera e propria arma. Perciò è scattata anche la denuncia per il porto di armi abusive. Per quanto riguarda il ragazzo napoletano che era al volante inoltre era sprovvisto, al momento del controllo, della patente perciò è scattata anche la denuncia per questa infrazione. Ora la parola passa alla Procura di Tivoli competente in quel tratto di autostrada. di Paolo Di Basilio da “Corriere di Rieti” del 6 gennaio 2009 57