Data e Ora: 05/09/08 08.50 - Pag: 11 - Pubb: 05/09/2008 - Composite LA CITTA' Giornale di Brescia VENERDÌ 5 SETTEMBRE 2008 Strada sterrata davanti alle nuove case di Gussago Le vostre segnalazioni Abito a Gussago, in Via Alessandro Volta, una strada che non è stata sistemata. Dal 31 marzo 2007 e dopo aver effettuato numerose richieste alla società venditrice senza mai ricevere risposte precise, ho deciso di scrivere direttamente al Comune, la quale mi ha risposto il 12 giugno con una lettera a mio avviso troppo vaga, nella quale mi si spiega che «la sistemazione del comparto è prevista in capo al programma Integrato di Intervento il cui procedimento è in fase di istruttoria presso la Provincia di Brescia» e concludendo che «l’intervento verrà eseguito, essendo il procedimento complesso in quanto sottoposto al vaglio anche di altri Enti, ma non è facile prevedere il periodo di realizzazione dello stesso». L'incognita rimane: «quando verrà sistemata la nostra via?». Come potete vedere non si tratta di piste ciclabili sconnesse o marciapiedi «difficili»; noi di Via Volta abbiamo a malapena la strada. Inoltre una parte della via non è ancora stata asfaltata e rimane proprio a ridosso dell'ingresso del condominio in cui abito. Una lettrice di Gussago Dalla Badia al Villaggio Sereno fino ai paesi della Bassa: l’allarme dei nostri lettori La «tigre» punge a fine estate Per combattere il fenomeno occorre anzitutto prevenzione in casa Emanuele Galesi Non ruggisce, non morde, ma punge... eccome se punge. Come da dieci anni a questa parte, torna alla ribalta in questa fine estate la zanzara tigre, regina bianconera delle tossole. Le segnalazioni che arrivano a Pronto GdB parlano di un’invasione che riguarda molti quartieri della città e della provincia: da Porta Milano a Nave, dal quartiere Abba a Rezzato. Nonostante le disinfestazioni, nonostante le campagne di prevenzione, il fastidioso insetto gradisce l’habitat bresciano e sembra voler espandere il proprio dominio. È allarme? No, in realtà no. Secondo chi di mestiere gli insetti li combatte, è normale che in questi giorni si assista all’esplosione della presenza di zanzare. Le uova si schiudono in primavera, finito il periodo larvale gli insetti iniziano a riprodursi velocemente. Il clou di presenze, viste le favorevoli condizioni atmosferiche, si raggiunge a fine estate. In questo momento le zanzare si stanno preparando all’inverno, il sangue che cercano serve a far maturare le uova che resisteranno al freddo dei prossimi mesi. Senza contare che anche gli esemplari adulti hanno sviluppato la capacità a resistere al freddo, è per questo che li si vede in giro anche a novembre e dicembre. A questo punto, dunque, il problema è in fase troppo avanzata per essere risolto. Al massimo si può intervenire con disinfestazioni straordinarie, che non possono essere fatte in maniera massiccia perché il veleno utilizzato uccide anche tutti gli altri insetti. Il danno sarebbe eccessivo. L’Asl di Brescia, che informa e coordina le attività ambientali del Comune di Brescia, assicura che non ci sono rischi per la salute. Le punture della zanzara bianconnera pro- vocano irritazioni che possono essere facilmente curate con creme antistaminiche, ma in generale non hanno effetti più pericolosi di quelli delle normali zanzare. Per ora, perché nel 2007 in Emilia Romagna sono stati certificati i primi casi di trasmissione da parte dell’insetto del virus Chikungunya, una forma febbrile acuta (fonte Servizio sanitario regionale Emilia Romagna). Da parte dell’Asl c’è dunque l’intenzione di evitare il proliferare della zanzara tigre per scongiurare complicazioni sanitarie. Come viene combattuta la zanzara? Con il monitoraggio delle zone di maggior concentrazione attraverso delle trappole di masonite che catturano le uova. Con pastigle antilarvali gettate in tombini e nei piccoli canali di scorrimento dell’acqua e con disinfestazioni aree. Il problema è che tutto ciò non basta se non c’è un intervento diretto da parte dei cittadini per quanto riguarda la prevenzione. Bisogna infatti evitare qualsiasi ristagno d’acqua, nei sottovasi, nei giardini, nelle vicinanze di casa. La zanzara, infatti, rimane solitamente in un area di 150 metri attorno al proprio nido, il che vuol dire che la causa della sua proliferazione molte volte è legata alla negligenza personale. Chi si occupa di monitorare e bonificare? Di solito sono aziende private che lavorano su appalto dei comuni, a Brescia ad esse si affianca l’Asl, il che costituisce di per sè un’anomalia, in quanto un ente pubblico, Asl, si trova a erogare servizi a pagamento a un privato, Comune di Brescia, entrando in concorrenza con le altre ditte del settore. A tutto ciò si è aggiunto nel 2008 un problema amministrativo. L’appalto che il Comune aveva affidato ad una ditta locale per le operazioni di disinfestazione è saltato, il che significa che a maggio è stato rivisto il piano lasciando alla sola Asl il compito di combattere la zanzara tigre, in ritardo di almeno un mese. L’ASSESSORE PAOLA VILARDI «Ma per la caccia alla zanzara serve un budget più alto» «Si è verificato un problema amministrativo che non si può imputare a nessuno in particolare. La bonifica, però, è stata portata avanti comunque. Voglio sottolineare che la zanzara tigre è un problema che va affrontato a partire dal singolo cittadino, io stessa non uso più i sottovasi, dove ristagna l’acqua e vivono le larve». Paola Vilardi, assessore all’Ambiente del Comune, si trova a dover fronteggiare una prima «emergenza» nel difficile ruolo di chi è subentrato a lavori in corso. «Quest’anno sono stati stanziati 120mila euro per la campagna di prevenzione e lotta alla zanzara tigre, una cifra insufficiente a coprire tutte le esigenze. Un problema di questo tipo va affrontato in modo completo, e per farlo servono soldi». Ecco dunque L’ANGOLO DEL PESCATORE pronta la richiesta da presentare in Giunta di un raddoppio del budget destinato alla prossima stagione di caccia all’insetto. Almeno 240mila euro di fondi per dare il via alle operazioni già da ottobre e novembre in modo da eliminare più uova possibile. «Sono pronta a dare battaglia per raggiungere questa cifra» annuncia l’assessore. Inutile però illudersi che basti l’intervento dell’amministrazione per cambiare le cose. I primi a dover evitare di creare le condizioni favorevoli allo sviluppo delle larve sono proprio i privati. «Non dimentichiamoci che spesso i nidi sono proprio in casa nostra, basta pochissima acqua per ospitare decine di larve». L’ordinanza che la precedente amministrazione aveva emesso per impedire il ristagno delle acque nei luoghi privati, siano essi case o aziende, era stato un primo passo verso un contrasto alle zanzare che partisse dal basso. Perché questo prosegua al meglio serve l’educazione. Sabato 6 settembre Comune e Asl organizzano una giornata di informazione per i cittadini presso il Parco Gallo. Verranno distribuiti libretti e opuscoli che spiegano come combattere la zanzara tigre. di Pumi Campioni sulla riva, da oggi a Cremona la sfida del Mondiale Ci siamo! Da oggi Cremona diventa capitale mondiale della pesca. Parte il 55˚ Campionato mondiale di pesca al colpo. Si svolgerà sabato e domenica su 3.300 metri di canale navigabile a Spinadesco: 37 le nazioni partecipanti, ognuna con 185 concorrenti titolari in gara, più le riserve, più i tecnici; 500 ospiti in tutto. Sono rappresentate Austria, Belgio, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Galles, Germania, Inghilterra, Irlanda, Isole del Canale, Lettonia, Lussemburgo, Macedonia, Montenegro, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, San Marino, Scozia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Ungheria, Ucraina, e per ultima ma non ultima, l’Italia. È per ora la squadra più temuta. «Un tempo, - ha detto lunedì scorso alla conferenza stampa di presentazione nell’aula consiliare del Palazzo della Provincia di Cremona, il prof. Ugo Claudio Matteoli, presidente federale nazionale della Fipsas Italia e presidente della Fipsed, la Federazione internazionale della pesca - le squadre più temute erano Francia, Spagna e Inghilterra. Oggi il livello di preparazione è tale che tutte le squadre sono concorrenti te- In campo a Cremona i professionisti della pesca sportiva mibili sullo stesso piano. Ma per tutte, da battere è quella italiana. Da presidente internazionale non dovrei dirlo, ma l’Italia è sola contro tutti e meriterebbe, per questo, di vincere». Regolamento severo. Per esempio il pesce catturato dovrà essere restituito vivo all’acqua, pena la squalifica. Si gareggia sia per il titolo individuale, sia per quello a squadre. Sino ad oggi le prove, da oggi in poi e per due giorni, si fa sul serio. Questo il programma: oggi cerimonia di apertura (ore 18) in Piazza del Comune a Cremona. Le 37 delegazioni straniere sfileranno alla presenza delle maggiori autorità istituzionali che daranno il via ufficiale alla manifestazione Domani 6 settembre 2008: ore 07,30 - sorteggio e consegna dei pettorali, ore 08,30 - primo segnale - ingresso dei concorrenti nei box; ore 10,25 - 2˚ segnale - inizio pasturazione pesante, ore 10,30 - 3˚ segnale "start of competition", ore 13,25 - 4˚ segnale - 5’ alla fine gara, ore 13,30 - 5˚segnale - fine gara ed inizio pesatura Alle 16:30 - pubblicazione delle classifiche. Domenica 7 settembre 2008: dalle 7 fino alle 16 sarà la fotocopia esatta del giorno precedente, ma alle 16 subito dopo la pubblicazione delle classifiche vi sarà la cerimonia di premiazione. Alle 20,30 la cena di gala per tutti i 500 ospiti. Il campo gara è stato predisposto in modo ineccepibile: parcheggi per tutti, anche per le tifoserie. Molte provenienti dall’estero e venute al seguito delle squadre. Cremona sta vivendo in questi giorni una nuova vita. L’accesso al canale navigabile sarà garantito a tutti, ma con le dovute regole. Lungo gli argini sono stati installati numerosi stands sia per generi di conforto sia di ditte specializzate nella produzione di attrezzi da pesca. Insomma una vero e proprio villaggio della pesca. Hanno realizzato tutto questo vari Comitati: quello Fipsas, presieduto da Claudio Nolli, si occupa dell’aspetto tecnico e sportivo della manifestazione, quello Provinciale è presieduto dall’assessore Provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Giorgio Toscani e composto dai rappresentanti di Fipsas, dei Comuni di Cremona e Spinadesco, di Aipo (il presidente ingegner Mille), della Camera di Commercio di Cremona e della Società Sportiva Ravanelli di Soresina, si occupa dell’organizzazione logistica, promozionale e gestionale dell’evento, ha im- plementato l’azione di ripopolamento con materiale «pronto pesca», ha condotto analisi sulla qualità delle acque oltre ad effettuare censimenti approfonditi sulle specie ittiche presenti nel bacino. Per facilitare l’afflusso degli spettatori sono stati previsti parcheggi nei pressi del ponte Cavatigozzi, che avrà una portata di oltre 1.000 posti auto, mentre per i giudici, i garisti e lo staff sono stati previsti parcheggi per un totale di circa 400 posti auto, in prossimità del ponte Manola. In caso di maltempo, è già stato previsto l’utilizzo di altri parcheggi asfaltati sostitutivi, posti nelle vicinanze del campo gara. Durante i giorni della manifestazione (6 e 7 settembre) sarà attivo un servizio bus navetta che, dalle 8 alle 16, porterà gli spettatori direttamente sul campo gara. Il piano viabilità, concertato con il Comando di Polizia provinciale di Cremona, prevede per il weekend tra il 6 e il 7 settembre: - il divieto d’accesso da via Riglio in direzione Cremona dalle 7 alle 18 di sabato 6 e domenica 7 settembre, ad esclusione del servizio bus navetta previsto per i Mondiali; il divieto d’accesso in Spinadesco per tutti i veicoli, ad eccezione dei residenti e dei mezzi autorizzati dall’organizzazione. 11