ANNO XIV - NUMERO 2
MAGGIO 2004
DiPoVimercatese
Prosegue la carrellata dei nostri giocatori del settore giovanile
MOMENTI DI GLORIA…
Martino Brivio, classe ’44 e ala destra della gloriosa U.s. Vimercatese,
si racconta in poche righe e sfoglia per noi l’album dei ricordi,
e in queste pagine troverete ‘pezzi’ di storia davvero indimenticabili!
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Tutto ha inizio quando alla tenera età di quindici anni dattilografia al Mosé Bianchi di Monza.
giocavo allegro e spensierato al campetto dell’Oratorio Il calcio rappresentava veramente tutto per me in quegli
di Cornate. Un bel dì mi si presentano
anni fino al punto di rifiutare l’offerta di
innanzi le “eminenze grigie” del calcio
lavoro di un importante azienda che,
vimercatese
di
allora,
Fausto
pronta ad assumermi, non mi
Scaccabarozzi e Felice Vertemara.
concedeva i permessi pomeridiani per
“Devi venire con noi, perché devi
la partitella del giovedì. Ho vissuto il
giocarti le tue carte!” sono le loro
calcio come una stupenda esperienza
parole.
che mi ha dato la possibilità di girare
Due anni bellissimi quelli all’U.s.
un po’ l’Italia.
Vimercatese coronati dalla mitica
Nonostante i pianti di Felice Vertemara
promozione dalla Serie D alla Quarta
nel settembre 1964 passo al Legnano in
Serie. Al termine della stagione 1963Serie C. Rimango tre stagioni alla corte
64 battiamo nella finalissima la Falck
del presidente Terreni disputando dei
Vobarno per due reti a zero. Dei
buoni campionati. Le parole di Mister
compagni di squadra alla Vimercatese
Lupi riecheggiano ancora oggi nella
ricordo il centravanti Vitali, in gol con me nella finale del mia memoria: “Belin, ne ho mandati di giocatori in Serie
12 luglio 1964, la mezz’ala Gastone da Milano e l’ala A, ma tu pensi di più a studiare che a giocare!”. Ed
sinistra Bonvini.
infatti, non sono mai andato oltre la Serie C. Il pallone è
Quanti cross dalla destra ho fatto per quest’ultimo che infatti sempre stato per me un mezzo importante per
entrava di testa insaccando come un ariete! La potermi mantenere gli studi.
radiocronaca? Dribbling e cross di Brivio dal fondo, Le mie due uniche altre squadre sono state l’Omegna e
entra Bovini sul secondo palo, colpo di testa e goooool! la Cavese con ognuna delle quali ho disputato due
Lo stesso anno partecipo al Torneo Internazionale in campionati in Serie D.
Liguria contro Inghilterra, Olanda e Spagna. L’onore A ventisette anni dico stop al calcio: mi laureo, faccio il
d’indossare la maglia azzurra della Squadra Nazionale militare e mi sposo.
Dilettanti è un ricordo bello ed in molti a Vimercate e
Allievi Di.Po.
Cornate ancora rimembrano la telecronaca di Nicolò
Carosi dallo stadio A.Picchi di La Spezia.
Martino Brivio dall’U.s. Vimercatese direttamente in
televisione, e chi se lo dimenticherà mai!
Correvano gli anni Sessanta ed il calcio era molto più
genuino di quello odierno.
Basti pensare che per preparare la partita di
campionato, il programma di allenamento settimanale
prevedeva una seduta di preparazione atletica al
martedì e la tanto attesa partitella del giovedì. Dopotutto
giocavamo solo ai livelli dell’attuale Promozione...
La passione era tanta che ho trascorso un intero anno Da sinistra in piedi: Passoni, Cantù (Pres.), Villa, Buratti,
scolastico a falsificare giustificazioni per partecipare al Gianni, Meda, Sala, Brivio, Stucchi, Scaccabarozzi (All.)
match del giovedì pomeriggio, giorno ahimè del corso di Accosciati: Buratti (Dirig.), Formenti, Galbiati, Negri, Sala.
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Martino Brivio ci ha consegnato pezzi di museo, dal
manifesto in prima pagina, al comunicato qui sopra, alle foto
in cui indossa la maglia dell’U.s. Vimercatese e dell’Italia.
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FILM DA PROTAGONISTI, REGIA DI AMATI
Nella seconda parte del campionato la Prima squadra ha convinto,
il mister ha impugnato la bacchetta magica e i risultati si sono visti,
abbiamo chiuso al 5° posto e centrato con merito i play-off.
Andreoni, Colombo, Gaviraghi, Levati, Viola i top della stagione...
Ci eravamo lasciati sul numero precedente con un titolo
Abbiamo chiuso a 51 punti, lontanissimi dai cugini dell’Ac
“Playoff per non essere un bluff…” che voleva essere un
Vimercate campionissimi del girone, e dietro a Inzago,
augurio e uno sprone al prosieguo della stagione, e ora che la
Valentino Mazzola e Bussero, e abbiamo chiuso con il
regular season è terminata consegnandoci l’ultima posizione
secondo miglior attacco del girone (74 gol contro i 77
utile per gli spareggi (5° posto) possiamo dire a gran voce che
della premiata ditta Bergamo-Magni & C.) che per molti sarà
“Bluff non siamo stati” e che il traguardo minimo
pure un numero fine a se stesso ma per noi è un numero che
l’abbiamo tagliato.
conta, eccome. Ma i numeri ci ‘bocciano’ nei gol subiti:
Basta già questo per dire che abbiamo fatto meglio dello
50!, un’enormità, basti pensare che tutte le squadre che ci
scorso anno, ma non ci basta, vogliamo provarci davvero a
seguono dal 6° al 12° posto ne hanno presi meno. D’altra
fare il grande salto; vincere i playoff non dispenserà certezze
parte la difesa è stata il nostro tallone d’Achille, Bandini è stato
assolute ma varrebbe più di una speranza per ‘guardare’ alla
la copia sbiadita del perno invalicabile applaudito la passata
Prima dalla porta secondaria, e con l’aria di crisi che tira nel
stagione,
calcio dilettantistico (tra società al limite della sopravvivenza e
saltuariamente si sono dimostrati all’altezza della situazione,
del volontariato e in debito di requisiti per le iscrizioni)
Magni così bravo a spingere ma poco a difendere… Insomma,
occupare i primi posti della graduatoria di merito per eventuali
dietro abbiamo fatto un po’ acqua, nessuno ce ne voglia,
ripescaggi sembrerebbe avere solo vantaggi.
probabilmente in alcune partite i nostri pensavano di essere
Purtroppo nel mentre in cui andiamo in stampa i playoff non
sulla spiaggia di Copacabana o di giocare al calcio… balilla!
sono ancora iniziati (andata e ritorno del primo turno, 16 e 20
Salviamo Gaviraghi: ce ne è voluto prima che accettasse il
maggio, contro l’Inzago, eventuale secondo turno contro la
ruolo di libero, ma questo che potrebbe sembrare un ripiego
vincente di Valentino Mazzola-Bussero) ma nel mentre in cui
tattico è stata la… fortuna della Dipo! Perché il Gavo qui si è
Voi leggete saranno già finiti… per cui a chi scrive non resta
esaltato, tempismo, colpo di testa, piedi buoni per uscire palla
che la solita disanima di fine campionato, che alla fine, per
al piede e per rilanciare l’azione di precisione e fioretto. Certo
noi, è stato pure un bel campionato!
che se avesse un po’ più di carisma e di… lingua potremmo
Beretta,
Stevanella,
Villa
e
Tresoldi
solo
dire di aver trovato, nel nostro piccolo, il mitico Franz della
capace di far girare la squadra,
situazione!
attaccare, tirare in porta, e
Nel girone di ritorno abbiamo vinto
8
partite,
non
ultimo
di
difendere.
pareggiate 5, perse 2, con la svolta che paradossalmente
Nell’assegnare virtualmente gli
si è avuta con la sconfitta casalinga contro la Solivanese (3-5):
oscar della stagione, rieccoci alla
sotto di quattro reti nel primo tempo, la Dipo si è portata sul 3-
nomination di bum-bum Levati,
4, ha sfiorato a più riprese la rimonta e, soprattutto, ha trovato
che
una nuova dimensione mentale, capendo di poter farcela con
lontananza dai campi e dagli
tutti e di poter rimontare anche situazioni impossibili.
allenamenti
Detto e fatto. Da lì in poi la squadra ha infilato 9 risultati utili
carattere, abnegazione, l’estro
consecutivi, partite epiche, al cardiopalma, vedi contro il
sempre, e smussato addirittura il suo essere ‘solista’.
Vidalengo, da 0-2 a 3-2, o contro l’Ac Vimercate nel derby di
Diamogli ancora un’estate per recuperare fisicamente al 100%
ritorno, da 1-3 a 3-3!
e scommettiamo su di lui. Per la serie: fiducia ad oltranza.
Se i meriti, di solito, sono dei giocatori, questa volta in testa al
Dimenticato qualcuno? Volutamente abbiamo lasciato la
gruppo della… riscossa ci mettiamo il mister, Ale Amati
conclusione al nostro bomber, giusto per non parlare da subito
(nella foto), che arrivato alla soglia delle dimissioni o
dei soliti noti, ma Manuel Viola si è ripetuto su livelli
dell’esonero, ha dato una lezione a tutti.
stratosferici, 32 gol, fiumi di parole versati e getti d’inchiostro
Nessun proclama, poche parole, il coraggio di sapersi mettere
esauriti, tanti gol di rapina e tanti bellissimi, meriti suoi e meriti
in discussione, e tanti fatti, lavoro di… campo e di psicologia
di una squadra che l’ha messo nelle condizioni di esprimersi
per compattare una rosa che aveva solo bisogno di fiducia.
al meglio.
Nessuno ce lo tocchi il nostro mister, please.
Protagonista con la maglia biancorancio e con la maglia della
Ma il pres ci ha già pensato a blindarlo e tenerlo lontano da
Rappresentativa di Monza che, vincendo il Torneo delle
altre tentazioni?
Province, ha staccato il biglietto per il Torneo delle Alpi che si
E se Amati è stato l’ALLENATORE, Andreoni è stato il vice a
svolgerà la prima settimana di giugno.
tutti gli effetti, Gigi vale quanto costa, professionalità, serietà,
Sapendo quanto il nostro pres ci tenga, ringraziamo tutti i
spirito di gruppo, esempio.
giocatori, l’allenatore, i dirigenti, e tutti quelli che lavorano
Ci si passi la battuta, in questi mesi ha insegnato a Viola più
dietro le quinte, dal più piccolo al più grande, da chi dà 1 a
di quanto lui (Viola) abbia capito in questi anni! Per la serie:
chi dà 100, non conta ‘il quanto’ ma lo spirito, la voglia di
garanzia assoluta, e non solo per il suo proverbiale destro
esserci. Ed è per questo che dopo decenni decenni e decenni
conosciuto e saggiato da mezza Brianza.
noi ci siamo ancora… senza sentirci vecchi!!!
nonostante
ha
la
lunga
dimostrato
Altra conferma è stato Leo Colombo, giocatore visivamente
poco eclatante, non sempre costante, ma mezzala solida,
nico
STANDING OVATION
Mister Emy, con Beppe, Gigi e Ru, al comando…
e ognuno ha un nomignolo che gli calza a pennello!
Per i Giovanissimi ’90 altra annata sugli scudi
Nella stagione 2003-2004 il gruppo Giovanissimi ‘90 si è dimostrato competitivo, affidabile e corretto. Per
presentarne i componenti vorrei rifarmi ad una famosa canzone di Vasco: “Standing ovation” e svelarvi i vari
soprannomi interni. Ecco dunque a
difesa della porta il pazzerello CHITO e
il più tranquillo TYSON. A presidiare la
nostra area ci sono ALEASSI, OTTO,
RESTY, FEDE, NELLO e SKA, una linea
difensiva con scritto sulla maglietta “de
chi se pasa no” (di qui non si passa). La
linea dei centrocampisti e’ formata da
ANDREINO, BRIO, FUMA, CHINO,
VERDE, GIULIO, ALE STUCCHI che tra
una corsa, un tackle,un lancio ed un
cross fanno di tutto per mettere i nostri
attaccanti nelle condizioni di segnare. I
nostri punteros sono GALBIO, RURA,
FOX e FUZO ... quanti palloni scagliati verso la porta avversaria avrebbero meritato miglior sorte, ma tutto sommato,
il bilancio è più che soddisfacente. Un GRAZIE particolare, suggeritomi dai ragazzi del ‘90 e dai loro genitori, va
allo staff tecnico composto da mister EMY e dai suoi collaboratori BEPPE, GIGI e RU, che ha operato con assiduità
e tanta pazienza per la coesione di questo gruppo. In conclusione registriamo il raggiungimento nella stagione
sportiva di ottimi risultati e l’eccellente qualità di gioco dimostrata in parecchie circostanze, con buone prove di
carattere e senza nessun timore reverenziale anche su campi esterni. Ora giungeranno i tornei estivi in concomitanza
con gli esami di terza media, le mamme tifose già sono preoccupate, il termine di esami e tornei sarà per loro fonte
di sollievo. Concludo sulle note di VASCO ROSSI: “Standing ovation, standing ovation per te, standing ovation
ovation for you...”.
Briado
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Un papà debuttante si racconta…
Finalmente è sabato. E’ un sabato speciale , ma non perché oggi abbia deciso di
prendermi una giornata di riposo. Oggi c’è la partita.
Non è la finale della Coppa del Mondo , non è l’ennesima vittoria del Milan.
Oggi gioca mio figlio.
Sono giorni che attendo l’occasione di vedere all’opera i piccoli campioni di
oggi, i campioni, forse, di domani. L’emozione è grande , superiore a
quella che provavo da ragazzo allo stadio di San Siro nel vedere Rivera,
Gullit o Van Basten. Oggi mi emoziona vedere dei bambini saltare,
correre, gioire e soffrire per una giocata ben fatta, un passaggio riuscito,
un goal fatto o subito. Quanta emozione nei loro occhi che sono uno
specchio di sentimenti vissuti. Grande è la partecipazione al gioco degli altri
genitori che esultano e incitano i loro figli, come grande è la partecipazione
del loro allenatore, sempre pronto a suggerimenti e sproni verso i suoi piccoli
atleti. Vedendo le partite di mio figlio tornano alla mente azioni o parate viste
in una partita di professionisti, e in quel momento desidero tanto che questi
bambini vivano per sempre il gioco del calcio come divertimento e passione, e
non si trasformino in mercenari della pedata, all’inseguimento di ingaggi sempre
più alti. Troppo forte il miraggio dei soldi tanti e facili, pronti a rovinare ragazzi non in grado di gestire situazioni
potenzialmente molto dannose. Per questi motivi auspico che la struttura della nostra società riesca a dare
importanza ai valori sportivi e soprattutto formativi ai nostri figli. Figura fondamentale e quanto mai carica di
responsabilità è quella degli allenatori, che con il giusto polso devono saper gestire la personalità nascente di un
discreto numero di bambini. I nostri occhi di genitori vedono già portieri, difensori e attaccanti e sognano grandi
platee. Gli occhi del mister sanno vedere molto più in profondità e sanno sicuramente cogliere particolari che a noi
troppo di parte sfuggono.
Dico allora grazie a Luca e Gaudenzio per la pazienza e la passione che hanno nel prendersi cura dei bambini a
loro affidati , e grazie alla società DiPo che si prende a cuore la formazione dei bambini e li indirizza alla vita
attraverso lo sport.
Piero Swich
MA CHE MUSICA MAESTRO!
Radiocronaca di una partita da… fantacalcio
ma gli Esordienti ’92 hanno veramente dato spettacolo,
mister Flavio gongola contento, grazie e… alla prossima!
…parata di Corno che rinvia sui piedi di Pizzo, il quale
scende sulla fascia, salta l’uomo e passa a Richi che
subito la gira verso Vinci, stop perfetto e palla subito
verso Nicolò sul fronte opposto; sguardo alto per vedere
chi si è smarcato e passaggio millimetrico nei piedi di
Luca, che con una veronica si libera dell’avversario
diretto e lancia sulla destra Lollo (Luca Lorenzi, ndr) che
scende velocemente, brucia sulla corsa il dirimpettaio,
scambio uno-due con Gala ed infila il portiere in uscita,
1-0. Con questa pregevole azione al 5’ del primo tempo
la squadra è in vantaggio. Non passano che 3’ che gli
Esordienti ’92 della Dipo raddoppiano. Questa volta è
Simo che conquista palla a centrocampo, vede Nico
libero sulla fascia sinistra e con un passaggio degno di
un geometra taglia in diagonale tutto il campo e mette sul
piede preferito del nostro attaccante un pallone che
Nico, dal limite dell’area piccola, dopo aver saltato il
difensore, incrocia sul palo opposto. Ed è il 2-0. Lo staff
tecnico (Flavio allenatore, Duilio e Fabio dirigenti
accompagnatori) segue la partita attento ad ogni azione
e pronto ad entrare in… azione dove ce ne fosse
bisogno… Finisce il primo tempo, tutti in panca ad
ascoltare i consigli del mister. Cambiano gli attori ma lo
spettacolo è sempre uguale. Mentre stiamo parlando gli
avversari ci sorprendono con un contropiede micidiale.
Ma i nostri due centrali sono molto più attenti del
cronista, così il buon Rava con uno scatto rapidissimo
raggiunge l’attaccante, lo affianca, lo supera quel tanto
che basta per sottrargli il pallone e smistarlo verso il
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roccioso Lele, il quale gira subito l’azione verso l’altro
difensore Parro, che scivolando sulla fascia lancia Cruz;
la punta sguscia veloce e crossa al centro dove trova
Resmi ben smarcato che di piatto batte per la terza volta
il portiere avversario. Al 6’ della ripresa siamo avanti 30. Ma mentre la partita sembra scorrere tranquilla arriva
una doccia fredda: gli avversari si presentano in area in
contropiede e con un bellissimo tiro sotto la traversa
accorciano le distanze, ora siamo sul 3-1. Non succede
nulla sino al terzo tempo. Qui complice la stanchezza ed
il sole cocente (i punti deboli di questa giovane
compagine) l’attaccante avversario si presenta in area
pronto al gol sicuro; ma non ha fatto i conti con Lele che
con una spallata al limite del regolamento lo sposta e ne
impedisce il tiro. L’arbitro è di parere opposto e decreta
il calcio di rigore. Al limite dell’area sono schierati tutti i
giocatori delle due squadre; il numero 9 avversario
sistema la palla sul dischetto mentre Aldo, il portiere
biancoverde, lo fissa negli occhi cercando di capire dove
tirerà. Fischio dell’arbitro, pallone che lascia il piede
destro dell’attaccante e potentemente si dirige verso la
rete… ma proprio sulla linea Aldo riesce a toccarla e
deviarla.
Rigore
parato,
risultato
salvo
e
contemporaneamente fischio finale. Finisce con abbracci
e pacche sulle spalle, e con una stretta di mano agli
avversari per rendere onore a chi ha giocato
degnamente questa bellissima partita.
Doccia, pizzetta al bar da Nando e poi tutti a vedere la
partita dei Giovanissimi e tifare per la Dipo!
So cosa state pensando: quello che ho scritto è pura
fantasia, questi fatti non accadono mai. Ma non è vero.
Quest’anno gli Esordienti ’92 hanno veramente giocato
in questo modo. Nel torneo invernale hanno perso due
partite e altrettante ne hanno pareggiate, mentre nel
torneo primaverile sono stati sconfitti solo una volta. C’è
da esserne contenti e così è mister Flavio. Ora iniziano i
tornei estivi, ma i nostri ragazzi sono attesi da un altro
fatto importante, anzi due. In ordine di tempo hanno la
Santa Cresima (e per loro, al di là del significato
religioso, questo vuol dire anche un giorno in più di
festa) e la fine della scuola (prima media, nuovo
ambiente, nuove emozioni) e questa, invece, è proprio
festa grande, anzi grandissima!!!
A tutto loro, ai dirigenti, ai genitori, va il grazie della
Dipo per aver trascorso un anno insieme, e l’augurio di
ritrovarsi insieme per un altro anno perchè...
Passano gli anni ma il BAR NANDO è sempre qua!
“LA SUNADA L’É LUNGA”!!!
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L’UNICO CHE NON PUO’ MANCARE!
Lo sapevate che una squadra di calcio può entrare in campo
senza allenatore ma non senza dirigente accompagnatore?
E da dietro le quinte ecco tutto quello che gli tocca…
La figura del dirigente della squadra, nel 99% dei casi, è
sempre un genitore, il cui figlio milita nella compagine;
ovviamente non tutti sono disposti a prendere questo impegno,
che come vedremo è oneroso tanto quello dell’istruttore.
Normalmente il dirigente “novizio” è reclutato dall’istruttore o
da qualche dirigente “anziano” perché risulta essere molto
disponibile, sempre presente alle gare e interessato alla
squadra.
Scatta quindi la classica domanda (richiesta di Renato Parma
nel settembre 1998!): “Scusa, visto che ci sei sempre, ti
piacerebbe fare il dirigente?”.
Purtroppo chi deve rispondere è di solito ignaro di ciò
che sta dietro a questo semplice quesito, in altre
parole tutti i compiti che dovrà svolgere per l’intera
stagione e con qualsiasi condizione atmosferica;
ovviamente l’entusiasmo provoca la risposta positiva,
poi quando si è dentro si pensa… “ma chi me lo ha
fatto fare?!”.
E poi perché sono tutti papà e non ci sono le mamme?
La risposta a questa domanda potrebbe essere che il
mondo del calcio è prettamente maschilista, oppure
che le mamme di calcio ne capiscono poco.
La realtà è che i papà hanno più tempo delle mamme,
occupate invece nelle più comuni faccende domestiche.
Comunque qualche mamma c’è e personalmente credo che sia
simpatico e, perché no, piacevole.
Allora vediamo questi compiti del nostro papà neo dirigente.
Ha accettato l’incarico tutto contento, ma con poca cognizione
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di ciò che gli tocca…
Per facilitare li divido in compiti prima, durante e la gara,
settimanali e amministrativi.
Aggiungo inoltre che normalmente per ogni squadra ci sono
almeno due dirigenti e ci sono alcune differenze tra quando si
gioca in casa e quando si va in trasferta; analizzerò quando
si è in casa, che è il più gravoso.
Prima della gara (sabato o domenica): esistono alcune
attività che devono assolutamente essere espletate.
Premetto che dovrebbe giungere al campo in anticipo rispetto
all’orario reale della convocazione (anche l’istruttore);
il solito caffè, quattro chiacchiere, poi si inizia:
• verifica che tutti i giocatori convocati siano presenti
e se qualcuno non ci fosse ancora, scoprire il
motivo;
• farsi dare la formazione della squadra
dall’allenatore;
• compilare la distinta per la gara e bisogna
imparare a:
a) ricevere la squadra avversaria e indicare lo
spogliatoio;
b) ricevere l’arbitro federale della gara (per le
categorie juniores, allievi e giovanissimi);
• prendere la muta per giocare (le magliette in ordine
crescente e col numero visibile per non avere sorprese poco
prima della gara) e i giubbotti invernali quando è il caso;
• riempire d’acqua le “mitiche” borracce;
• predisporre e controllare la borsa dei medicinali (che ci sia
tutto l’occorrente, questo periodicamente);
• preparare i palloni per la gara (almeno quattro);
• dare ascolto ad eventuali richieste degli avversari, arbitro e
propri giocatori;
• ed infine consegnare la distinta e i documenti all’arbitro.
... finalmente c’è la pausa per un altro caffè.
Durante la gara, il dirigente ha il privilegio di “vivere” la
partita in panchina con gli altri ragazzi, all’occorrenza deve
correre in campo in caso di infortunio di qualche giocatore,
tenere “a bada” il proprio istruttore, oppure essere il
collaboratore dell’arbitro (fare il guardalinee).
A fine gara:
• controllare l’uscita dal campo dei giocatori a salvaguardia
di loro e del direttore di gara;
• recuperare i palloni utilizzati;
• riunire le borracce e aver cura della borsa medica;
• ritirare le maglie, verificando che ci siano tutte;
• assicurarsi dei documenti e del referto della gara consegnati
dall’arbitro (per le categorie pulcini ed esordienti il dirigente
deve firmare la convalida del risultato);
• annotare eventuali ammoniti o espulsi;
• accompagnare il direttore di gara fuori
dell’impianto
sportivo.
Naturalmente giocando fuori casa le
mansioni diminuiscono: non c’è da
ricevere nessuna squadra e tanto meno
l’arbitro, per esempio.
A proposito di arbitro: il suo giudizio è sempre inappellabile,
nessuna contestazione deve essere fatta al suo operato, anche
se palesemente parziale; il direttore di gara ha l’obbligo di
accettare, a fine partita, la riserva ed allegarla al proprio
referto.
Ricordarsi che la simpatia paga sempre, anche in caso di
contestazioni cercare di avere un approccio amichevole, non
cercare di affrontare le discussioni frontalmente o fare
l’indisponente, si rischia solamente di peggiorare la
situazione.
Durante la settimana sarebbe ottimale che il dirigente
presenziasse agli allenamenti; è ovvio che più sono per
squadra meglio è, facendo a turno potrà toccare al massimo
una volta ogni due settimane.
Scrivere ed esporre la convocazione per la gara, dare un
supporto all’istruttore al termine degli allenamenti, per
terminare con la lettura del comunicato ufficiale della F.I.G.C.
per controllare squalifiche a carico dei propri giocatori o dei
futuri avversari e altre informazioni utili.
I cosiddetti compiti amministrativi vanno dalla
predisposizione della valigetta della squadra (cartellini,
stampati federali e tutto ciò che possa servire) alla verifica
della scadenza della visita d’idoneità sportiva, al tesseramento
dei giocatori ad inizio stagione oppure di qualche nuovo
arrivo a campionato iniziato, il tutto in sinergia con la
segreteria della società.
Rappresentando ufficialmente la società dovrebbe essere
partecipe alla vita societaria, mettendosi a disposizione in
caso di necessità particolari: così facendo la “nostra” Di.Po.
può solo crescere.
Infine è la figura, l’intermediario ideale tra i genitori dei
giocatori e l’istruttore.
Adesso si può comprendere perché qualcuno dopo qualche
settimana ci ripensa!!!
Spaventati? Spero di no, vi assicuro che ci sono anche delle
soddisfazioni e riconoscimenti. Ho visto giocatori molto legati
ai propri dirigenti.
Un aspetto che in pochi sanno: il dirigente accompagnatore
può decidere di ritirare la squadra durante lo svolgimento
della stessa. Infatti, la F.I.G.C. riconosce a lui la responsabilità
della compagine, mentre al tecnico viene “solo” riconosciuta la
conduzione tecnica; la sua importanza è tale che una squadra
può entrare in campo senza l’allenatore, ma non può entrare
e giocare se manca il dirigente accompagnatore.
In ogni modo, il dirigente è una figura
altrettanto importante quanto quella
dell’istruttore.
Questi devono collaborare nella gestione
del gruppo, condividere idee, obiettivi per
una convivenza serena e lineare.
Il dirigente deve dare il suo supporto e
apporto per quanto riguarda la disciplina
del gruppo, sta molto attento ai rapporti
interni tra i giocatori e probabilmente nota situazioni che
all’istruttore sfuggono. Insomma è un bel impegno pure questo,
tutto volontariato, senza percepire nessun tipo di rimborso e
per giunta alle volte ci si rimette qualcosa. Ci vuole
competenza, socialità, disponibilità, passione per lo sport e
tanto, tanto coraggio… ma chi lo fa alla fine è contento di farlo
e ci si sente ripagato e stimato dai suoi ragazzi.
Convinto moltissimo in quello che faccio, ho la “spinta” che mi
porta ad impegnare anche le ore di lavoro, senza contare
quelle non dedicate alla famiglia (in particolare al piccolo
Marco), per programmare, pianificare e progettare cose
nuove per i nostri ragazzi e che le difficoltà non spengano
questa passione.
Credo fermamente nel valore dello SPORT ai fini educativi, il
rispetto delle regole e degli avversari, la disciplina e il
comportamento, il saper vincere ma anche accettare la
sconfitta, tutti insegnamenti che a mio parere che solo lo
SPORT può dare.
Augusto Allievi
Dirigente Accomapagnatore
‘89
IL BOMBER CHE NON TRADISCE, MAI!
Se ne parlava, se ne parla, se ne parlerà...
Senza togliere meriti a chi, forse, ne ha
anche di maggiori, dai più piccoli ai più
grandi, anche alla fine di questa stagione
i... voti migliori se li è guadagnati Manuel
Viola, bomber del girone G di Seconda
categoria. 80 gol nell’ultimo triennio per
questo ragazzo del 1982 capace di gol
entusiasmanti, gol di rapina, ma anche di
gol
clamorosamente...
mangiati!
Continuiamo a dire veneziano all’eccesso,
ma straordinariamente prolifico, perfetto
interprete della sua professione! E adesso
che cominciamo a boccheggiare per il caldo, tra i primi gossip dell’estate, rieccoci al nostro
tormentone... Viola di qui, Viola di là, sarà ancora “stessa spiaggia, stesso mare...” o sarà la
volta buona per prenotare un charter e volare a.....?
SORPRESA! ALLIEVI SUL PODIO
All’inizio quasi nessuno avrebbe scommesso sul 3° posto,
è arrivata dal campo la risposta alle critiche (ingiustificate?),
e qualcuno ha già esordito nella Juniores e Prima squadra!
La stagione calcistica 2003/2004 è
ormai arrivata al capolinea,
mancano solo da disputare i tornei.
Il campionato è da considerarsi
soddisfacente, all’inizio della
stagione molti avrebbero messo la
firma per un terzo posto. C’è da
dire che ad un certo punto del
campionato, dopo l’importante
vittoria sul campo del Cologno
vincitore del girone, si è addirittura
pensato di poter raggiungere il
primo posto. Purtroppo il sogno è
durato solo una settimana, fino alla
clamorosa rimonta, da 1-0 a 1-2,
subita in casa contro il Cassina
nell’ultima partita prima delle feste natalizie. Da
quel momento in poi la squadra ha ottenuto molte
vittorie che le hanno permesso di lottare fino
all’ultima giornata per un posto al sole che, come
detto, è comunque un risultato insperato. Gli Allievi
sono la squadra meglio piazzata dell’intero settore
giovanile, per questo motivo, e grazie alla costanza
negli allenamenti, alcuni ragazzi hanno avuto la
possibilità di esordire nella Juniores e in Prima
squadra.
Per i risultati ottenuti un ringraziamento speciale va
all’allenatore Andrea Ronchi, che alla sua prima
esperienza ha saputo dimostrarsi disponibile e
corretto nei confronti della squadra, insegnandoci
un nuovo modulo di gioco, il 3-5-2, che ha
permesso di esprimere al meglio le nostre qualità.
Oltre al mister vogliamo ringraziare Umberto
Ghislanzoni, che per tutti noi rappresenta una figura
fondamentale all’interno dello spogliatoio. Entrambi
ci hanno fatto crescere sia dal punto di visto tecnico
che umano.
Un ultimo pensiero ci tengo a rivolgerlo all’articolo
pubblicato sul numero precedente del nostro
giornalino, dove sono state espresse opinioni
ingiuste nei confronti della
squadra, criticata di poca
‘passione’ e serietà negli
allenamenti. Opinione di tutta la
squadra è che le critiche di
quell’articolo fossero fuori luogo
per due motivi: l’eccessiva
importanza data a situazioni che
accadono frequentemente in una
squadra e, soprattutto, il fatto
che le stesse persone che
criticano certi atteggiamenti
dovrebbero pensare che, in
realtà, sono le prime ad
assumerli, come nel caso
dell’assegnazione del numero di
maglia. Parlando di questo gruppo bisogna sempre
ricordarsi che si sta allenando ininterrottamente
dallo scorso 24 agosto e che non si sta giocando
per vincere la Champions League! Premesso che
una volta assunto l’impegno bisogna mantenerlo, è
giusto anche dire che, per i motivi indicati, se alcuni
allenamenti vengono affrontati senza lo spirito
competitivo e l’impegno richiesto a dei professionisti
nessuno si dovrebbe scandalizzare. In fondo i
risultati ottenuti da questa squadra hanno mostrato
come il divertimento non sia mai stato un ostacolo
all’impegno e alla voglia di vincere.
Un giocatore
Dal 28 maggio al 6 giugno 2004
LA CITTÀ DEI RAGAZZI 10^ edizione
Per il decimo anno consecutivo torna la CITTÀ
DEI RAGAZZI, uno degli appuntamenti
principali della nostra città. Le piazze e le
strade del centro storico e i diversi parchi della
città saranno riempiti da laboratori, animazioni, incontri, stand,
teatri, artisti di strada; il tutto rivolto al mondo dei bambini e dei
ragazzi. Nel corso degli anni la manifestazione si è arricchita,
incrementando il numero di partecipanti, le Associazioni presenti,
le compagnie teatrali che vi prendono parte.
La “Città dei Ragazzi” inizia nel lontano 1995, quando, su
proposta dell’Amministrazione Comunale, le molte scuole e
associazioni di Vimercate vengono invitate ad arricchire con il
loro contributo il già ricco calendario del prestigioso Festival
nazionale di teatro ragazzi “Una città per gioco”, con la
direzione artistica della Cooperativa Tangram. Il festival di
Vimercate è uno dei festival teatrali per ragazzi più importanti
d’Italia, che ospita compagnie teatrali provenienti da tutto il
territorio nazionale nonché estere e che propone, spesso, prime
nazionali di importanti spettacoli destinati a bambini e ragazzi.
È così che, tutti gli anni, fra la fine di maggio e la prima metà di
giugno, i bambini, già euforici per l’imminente termine delle
scuole, attendono con ansia il momento in cui, per diverse ore,
saranno i veri padroni della città! Questo, infatti, è il vero, grande
valore dell’iniziativa: riuscire, per almeno un week-end all’anno,
a sostituire il frastuono del traffico con il festoso vociare di
bambini e ragazzi di ogni età.
Piazze, parchi e vie del centro si svuotano dalle auto infernali e
diventano il palcoscenico per orde di bambini eccitati, pronti ad
esprimere tutta la loro fantasia e creatività, guidati dalla sapiente
esperienza di pazienti e preparatissimi insegnanti ed educatori.
Ogni anno, pur mantenendo invariata la struttura generale,
l’iniziativa si rinnova grazie all’introduzione di nuove attività ed
intrattenimenti: dal trenino al gonfiabile gigante, dalla
mongolfiera alla grande infiorata.
Annualmente, inoltre, viene confermata la valenza dell’iniziativa
anche dal patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di
Milano e dall’Agis Lombarda, oltre che dalla sempre maggiore
presenza di sponsor che, credendo nel progetto, sono disposti a
legare la loro immagine ad una iniziativa dal successo assicurato.
La storia della Città dei Ragazzi possiede numeri di tutto rispetto:
in 13 anni di festival teatrale hanno calcato
la scena vimercatese più di 150 compagnie;
ben 80 attori, fra scuole e associazioni
culturali, sportive e di volontariato sociale
ogni anno confermano la loro presenza alla
kermesse, che è pronta a ricevere una media
di 20.000 visitatori.
Quest’anno la 10^ edizione della “Città dei
ragazzi” si terrà dal 28 maggio al 6
giugno, e sarà dedicata al tema MUSICA E
MOVIMENTO, e su questi due linguaggi
assolutamente universali i vari partecipanti
saranno invitati ad esprimersi.
Tutto inizia venerdi 28 maggio, in Piazza
Castellana,
con
la
spettacolo
di
inaugurazione dal titolo C’ERA UNA
VOLTA... IL LAGO DEI CIGNI. Si tratta di uno
spettacolo di danza e di teatro di strada della
compagnia Oplas Teatro di Umbertide, in
provincia di Perugia.
La manifestazione prosegue nei giorni di sabato 29 e domenica
30 maggio. Saranno presenti attività delle scuole materne,
elementari e medie, mentre il Piccolo coro La Goccia animerà
Parco Trotti sabato 29 maggio. Diversi spettacoli teatrali e varie
attività sportive sono previste da lunedi 30 maggio a giovedi 3
giugno.
La Città dei ragazzi ha il suo culmine nel week end dal 4 al 6
giugno, con la tredicesima edizione del festival nazionale di
teatro ragazzi UNA CITTÀ PER GIOCO. Sono previsti, nella
serata di venerdi, spettacoli a parco Trotti, allo Spazio Capitol,
allo Sbaraglio.
Sabato 5 giugno presentano le loro attività, con laboratori e
stand, le librerie locali, gli asili nido, le varie associazioni di
volontariato.
I piccoli amanti della fotografia potranno esprimersi con le
proposte del gruppo fotografico 44 scatti, di Emergency, del
ludobus FotoINscatola.
A far da corona alle varie attività, le diverse e divertenti proposte
di teatro di strada di Teatro necessario, di Santosh Dolimano, di
Alessandra Casali, di Andrea Loreni, di Gi-raf, di Girovago e
Rondella Family Theater.
Le attività sportive vedono alcuni tornei proposti dalla Di.Po.
presso il campo sportivo di Via Principato; da segnalare la
presenza, nel salone di Villa Sottocasa, di C.C.C. (Children
Cheering Carpet), un’azione teatrale a metà tra un atelier
multimediale e uno spettacolo.
Nella serata di sabato tre spettacoli: a parco Trotti Cenerentola
all’Opera, allo Spazio Capitol La grammatica è una canzone
dolce, allo Sbaraglio di via Marsala X.T.C.2.
Domenica 6 giugno tutti gli spazi della città sono occupati da
interessanti proposte.
Parco Gussi e il campo di via Principato vedono la presenza di
manifestazioni sportive; dal cortile di Villa Sottocasa parte la
quinta edizione della Pedalata ecologica, mentre gli stessi spazi
saranno occupati per tutta la giornata dalle librerie e dalle
animazioni della Biblioteca Civica e del Sistema Bibliotecario.
Novità di quest’anno le visite guidate per bambini e ragazzi a
Palazzo Trotti, con i suoi arredi settecenteschi e gli affreschi
mitologici. Animazioni varie si terranno a Piazzale Marconi; in
Piazza Unità d’Italia, con l’intervento degli artisti della Fenice Blu;
in via Vittorio Emanuele, in via Papa
Giovanni XXIII, in Piazza Roma e in Piazza
Santo Stefano.
Gli spettacoli teatrali del festival proseguono
per tutta la giornata, occupando oltre agli
spazi di parco Trotti e quelli del Capitol e
dello Sbaraglio, anche il teatro del Centro
Giovanile di Via Valcamonica e il maneggio
coperto di Villa Sottocasa.
La manifestazione finisce alle ore 22.30,
con l’ultimo spettacolo dal titolo I nani della
montagna che si tiene allo Spazio Capitol.
Una manifestazione davvero da non
perdere, per i bambini, per i ragazzi, per i
loro genitori, per gli insegnanti, e per tutti
coloro che pensano che una città piena di
bambini
che
esprimono
la
loro
immaginazione e creatività sia una città con
un futuro migliore.
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