Come la bicicletta serve per andare al Fiume, dai Nonni o a fare una passeggiata con gli amici, i soldi sono il mezzo per arrivare ad avere e utilizzare delle cose, elaborare progetti e raggiungere degli obiettivi. I Cincilli siano di metallo, dei piccoli pezzetti di metallo, siano di carta o virtuali, quasi sempre con stampigliate delle immagini, hanno un potere magico, alcune volte irresistibile, che bisogna saper guidare e condurre, come si guida e si conduce la bicicletta verso la meta, per non trovarsi investiti dall’auto che passa lì vicino. Se si perde il controllo della guida, i Cincilli possono essere rovinosi e rendere la vita difficile e negativa. L A SFID A D E I C IN C IL LI Fa vo la pe r ed uc e all ’us o co ns ap ev ole de l ar de na ro LA S FIDA DEI CINCILLI L’idea della nostra cooperativa Coop Vicinato Lombardia di promuovere, in stretta collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo, un libro illustrato per i ragazzi delle scuole primarie, nasce dalla constatazione, che continuiamo a ricavare dalle persone che si rivolgono ai nostri punti vendita, dell’aumento dei soggetti che hanno problemi inerenti alla disponibilità e al rapporto col denaro. L’impressione ricavata è che, in tante situazioni, il denaro prenda il sopravvento sulla capacità delle persone di amministrarlo, governarlo e gestirlo responsabilmente. Sia nell’approvvigionamento che nella gestione. Questo corto circuito determina un peggioramento evidente dello stato di benessere delle persone, rendendole preoccupate, aggressive, disperate e quant’altro. Da queste osservazioni è maturata la convinzione della necessità di promuovere l’informazione, la discussione e l’approfondimento del rapporto da instaurare e mantenere nei confronti dei soldi, a partire dalle giovani generazioni. I Cincilli sono un mezzo, una misura per arrivare a ottenere prodotti, beni e servizi necessari all’uso, per vivere una vita dignitosa. EDUCAZIONE FINANZIARIA COME FAR APPRENDERE AI BAMBINI L’USO CONSAPEVOLE DEL DENARO… Avviamo la nostra breve presentazione di questa iniziativa riservata ai bambini della scuola primaria con alcune semplici domande: • Perché insegnare educazione finanziaria? • Cosa insegnare in educazione finanziaria? • Come insegnare educazione finanziaria? Prima di rispondere a questi quesiti, è opportuno chiarire cosa si intende per educazione finanziaria. La definizione più appropriata forse l’ha data l’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Ve la proponiamo integralmente qui di seguito: “L’educazione finanziaria è il processo attraverso il quale i consumatori/investitori finanziari migliorano la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e la consulenza oggettiva, sviluppano le capacità e la fiducia per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere consulenza e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario”. Questa definizione incorpora già la risposta alla prima delle nostre domande. Migliorare la comprensione di prodotti e nozioni finanziarie, acquisire consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie, migliorare il benessere finanziario: questi sono i fondamentali motivi che devono sollecitare le persone ad accostarsi all’educazione finanziaria. Negli ultimi anni, infatti, è enormemente cresciuto il rischio per individui e famiglie di effettuare investimenti inadeguati e di restare coinvolti in indebitamenti eccessivi. Questo rischio è strettamente collegato al grande sviluppo raggiunto dai mercati finanziari e dai mercati creditizi. In questo contesto molto complesso, gli individui e le famiglie possono limitare il rischio di commettere gravi errori e irrimediabili imprudenze solo se sono adeguatamente informati e se riescono a gestire in modo appropriato le informazioni disponibili. Ciò è possibile solo se individui e famiglie sono in possesso di un bagaglio minimo di cultura di base sul funzionamento dell’economia e della finanza. Educazione finanziaria: cosa e come insegnare? Rispondere a questa domanda è, invece, una cosa molto più complessa. Tutto dipende dai destinatari dell’attività educativa. Nel caso dei bambini, la BCC ha pensato di farli avvicinare al mondo del denaro e del risparmio proponendo loro un’intrigante fiaba in cui i protagonisti, alcuni piccoli scoiattoli, sono alle prese col problema dell’uso adeguato di poche risorse disponibili. La pubblicazione di questo bellissimo racconto dal titolo “La sfida dei Cincilli” è un’iniziativa che rientra a pieno titolo fra gli scopi istituzionali della BCC. Al riguardo, è sufficiente rammentare che l’articolo 2 dello Statuto Sociale afferma, tra l’altro, che “… La Società … promuove lo sviluppo della cooperazione, l’educazione al risparmio e alla previdenza...”. E questo fondamentale obiettivo può essere colto, quando parliamo ai bambini, in modo semplice e divertente. Ad esempio, con “La sfida dei Cincilli”! Inoltre, il piccolo volume ha il grande merito di rivolgersi anche ai genitori. Nella parte finale, infatti, viene proposta una sorta di vademecum ricco di consigli per coloro che, all’interno delle famiglie, hanno l’impegnativa e, al tempo stesso, stupenda missione di far crescere in modo equilibrato e consapevole i propri figli. Il taglio del vademecum è sicuramente di grande originalità, in quanto in esso sono sapientemente miscelate la dimensione economica e la dimensione affettiva. Perché, in fin dei conti, l’essere deve sempre prevalere sull’avere! BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CALCIO E DI COVO BERGA MO BCC di Calcio e di Covo.. Chiud uno Sede legale ativa Sede amministr Sedi distaccate Filiali nza Zona di compete o M o r n ic io al Ser Roma L o m b an o d i r d ia (3) Fara O li v a n a con SO LA P a la z s u ll ’O g z o lo li o Palos co Corten COVO Grume llo del Mo nte Villo ngo C iv id a a l P ia n t e o uova Cocca Chi ari g li o Rova to C A L C IO Pumeneng o . . da oltre un secolo al servizio delle comunita’ locali. LA SFIDA D EI C IN C IL LI Fa vo la pe r ed uc ardee l aldel’unasoro co ns ap ev ol e IDEATORE Fausto Filippini, nato a Urago d’Oglio, animatore e organizzatore di esperienze di cooperazione e di difesa dei diritti delle persone riguardo il lavoro, il consumo e il risparmio. SCRITTRICE Lidia Laffranchini, vive ad Artogne in Valle Camonica, è stata insegnante e ora, per scelta, è mamma a tempo pieno. Ha iniziato a inventare storie per i piccoli atleti del C.S.I. Ne ha scoperta tutta l’efficacia nell’attività didattica e soprattutto inventandole per aiutare i suoi tre figli a superare conflitti, gelosie, paure, per aiutarli ad apprendere e per farli sorridere e sognare. DISEGNATRICE Sara Pollonini, gardonese, diplomata al Liceo Artistico Maffeo Olivieri di Sarezzo e laureata presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia, oggi lavora come consulente aziendale, continuando a coltivare il suo sogno nel cassetto, che oggi si realizza, di illustrare un libro per bambini. CONSULENTE COMMERCIALISTA Sara Briancesco, nata a Brescia nel 1969. Iscritta all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brescia dal 1993 - revisore contabile. 2 3 Sul sentiero che porta alla Valle dell’Oro, proprio dopo la Grande Quercia, accanto al Castagneto dell’Usignolo, c’è il bosco dei Vecchi Faggi. Proprio lì ai piedi della dimora di Grandegufo, da tutti riconosciuto come il più saggio tra gli animali del Bosco, oggi c’è un gran fermento: come tutti gli anni i giovani scoiattoli si affronteranno nella gara del “Chi spende meglio”. Tutti i cuccioli devono dimostrare di saper usare bene i 5 cincilli che hanno nello zaino. Il vincitore sarà proclamato “Capo dispensa” per l’inverno. Grandegufo prende la parola e con voce solenne dichiara: - Cari scoiattoli, oggi per voi è un giorno importante perché potrete dimostrare di saper usare bene le cose che avete. Dovrete attraversare il Castagneto dell’Usignolo, percorrere il Sentiero dell’Orso, oltrepassare il Grande Sasso Rosa per giungere alla Valle dell’Oro. Sul percorso troverete prove da affrontare con sapienza, coraggio e generosità. Alla Valle dell’Oro proclameremo vincitore colui che avrà usato al meglio i suoi cincilli. Tutti pronti. Grandegufo batte le ali e … Via! È un gran correre tra rami, foglie secche, sentieri e pendii. 4 5 Nel mezzo del Castagneto si sta svolgendo la Fiera d’autunno: tanto di bancarelle con castagne candite, noci e nocciole in salsa, torte di semi e tante altre leccornie. Uhm, che profumo si sente nell’aria! È proprio difficile rinunciare. Ghiotto non ce la fa e alla terza bancarella si ferma e prende un sacchetto di semi al caramello al prezzo di 3 cincilli. Li gusta per bene, si lecca pure i baffi, ma al momento di ripartire pensa ai 3 cincilli che non ha più: - Certo che avrei potuto mangiare le noci che la mamma mi ha messo nello zaino invece di spendere così malamente i miei cincilli. Che stupido sono stato! E adesso come potrò vincere la gara? Anche il piccolo Tremolino sente forte il richiamo del profumo di dolci, ma si sforza di resistere pensando alle parole dei suoi genitori: ”Non spendere in cose banali i tuoi risparmi, usali solo per cose che ti sono davvero necessarie”. Riesce a passare oltre... 6 7 Ma sul Sentiero dell’Orso la volpe Vanna grida a gran voce: - Venite a pescare nel pozzo dei sogni; con un solo cincillo potrete vincere uno di questi bellissimi regali. Con un solo cincillo una vacanza sulla Quercia dalle Ghiande dorate. Con un solo cincillo potrete avere…Tremolino si guarda in giro e quando vede la coperta termica per l’inverno non riesce proprio a dire di no. - Sì, voglio pescare, voglio vincere quella bellissima coperta termica. Estrae il suo cincillo, ma, ahimé, la fortuna non è dalla sua parte: vince solo un sacchetto di biglie proprio uguali a quelle che mamma e papà gli avevano regalato per il suo compleanno. Riprova ancora una volta, e poi un’altra e un’altra ancora, ma la stupenda coperta termica è sempre là. - Oh povero me, ho speso 4 cincilli in stupidaggini e non potrò più vincere la gara! 8 Intanto Nocciolina, Codalunga e Saetta sono già nei pressi del Grande Sasso Rosa. Sulla cima del grande masso una famiglia di Marmotte ha allestito un vero salone di bellezza; ce n’è per tutti i gusti: tira code, arriccia code, liscia baffi, allunga ciglia, colora pelo, lucida corna… Codalunga, che è tanto orgoglioso della sua coda e anche un po’ vanitoso, non ci pensa un attimo: si accomoda sulla poltrona della bellezza e chiede che la sua coda sembri ancora più lunga, col pelo ben lisciato e con leggere sfumature dorate. Presto fatto. 9 Con abilità le Marmotte eseguono gli ordini e davanti allo specchio Codalunga vede il suo aspetto sempre più piacente, e il suo arrivo da vincitore e le sue fotografie su tutti i giornali del Bosco. Sta ancora sognando quando sente la voce di Ciuffetta: - 7 cincilli in tutto. Codalunga si sente svenire: - Ma io non possiedo 7 cincilli! Oh povero me, non potrò più vincere neanche la gara. La marmotta non lo lascia neanche finire: - Eh no caro mio, se non hai i cincilli mi lasci la tua coda, così potrò esporla in vetrina per mostrare la nostra abilità nell’arte della bellezza. Codalunga si dispera, implora di lasciarlo tornare a casa a prendere i cincilli che gli mancano. Ma Ciuffetta non ha pietà: - Assolutamente no. Niente cincilli, niente coda! 10 11 E senza lasciarlo replicare taglia la bellissima coda al povero Scoiattolo. Immaginate la sua disperazione. Singhiozzando si dirige verso la Valle dell’Oro ripensando alle parole dei suoi genitori:”Ricordati: prima di spendere pensa bene se è necessario e se puoi permettertelo”. 12 13 Intanto Saetta e Nocciolina continuano la loro corsa, si sentono molto stanche e anche affamate. Nocciolina prende dalla sua bisaccia alcune noci e qualche nocciola e ne offre anche a Saetta che la ringrazia. Prima di ripartire entrambe vanno dal Riccio Acquafresca a comprare una bottiglietta di gocce di rugiada perché sono stremate dalla fatica e sentono il bisogno di recuperare un po’ le forze. Spendono un cincillo ciascuna, ma almeno sono sicure di poter affrontare l’ultimo tratto del percorso. 14 15 Sul pendio che le porta alla Valle dell’Oro il giovane capriolo Saltello è steso a terra e chiede aiuto. Saetta urla: - Mi dispiace amico mio, mi aspetta la vittoria, non posso fermarmi. Nocciolina invece si ferma, estrae la sua bottiglietta di gocce di rugiada, ne dà un po’ a Saltello e si accorge che il poveretto ha una zampa rotta. 16 17 - Per tutte le nocciole del mondo! Ma tu hai bisogno di aiuto. Aspettami qui, vado a chiamare Dottorlepre. In men che non si dica è di ritorno e la zampa del povero capriolo è fasciata e sistemata. - Ecco fatto, mi dovete un cincillo dice Dottorlepre. Saltello impallidisce: - Ma io non ho niente. Nocciolina allora, ripensando alle parole dei suoi genitori: ”Ricordati di aiutare sempre quelli che hanno bisogno o sono meno fortunati di te” estrae un cincillo dallo zaino e di corsa saluta. Saltello la chiama: - Fermati Nocciolina, ho una cosa da darti. E le regala un fiore, un giglio rosso. - Tieni, così ti ricorderai di me. - Grazie amica mia. - Grazie a te Saltello. 18 19 Ormai è fatta, anche Nocciolina giunge all’arrivo, così tutti gli Scoiattoli possono svuotare i loro zaini davanti a Grandegufo, ai loro genitori e a tutti gli amici del Bosco. Ghiotto svuota il suo zaino ed escono 2 cincilli. Tremolino fa lo stesso, ma un solo cincillo è rimasto. Codalunga presenta il suo zaino vuoto e tutti vedono che si è venduto pure la coda. 20 21 Saetta estrae i suoi 4 cincilli con orgoglio. Nocciolina svuota lo zaino e con i cincilli esce anche il suo giglio rosso. Proprio in quell’istante succede una cosa che lascia tutti senza fiato: i 4 cincilli di Saetta perdono il loro colore, come se ad un tratto si fossero spenti, mentre i 3 cincilli di Nocciolina si colorano di un rosso vivo, lucente e mandano raggi di luce che illuminano il musetto della scoiattolina. Grandegufo non ha dubbi: Nocciolina sarà il “Capo dispensa” per l’inverno perché ha saputo usare bene ciò che possedeva ed è ritornata più grande perché ha dato il giusto valore ai suoi cincilli. LA SFIDA DE I C IN C IL LI per comprende re p e r r if le t t e r e g io c h ia m o in s ie m e 24 1 Scegli la risposta per comprende r e che ritieni corretta. Che cosa rappresentano i cincilli? Delle noci speciali I soldi I dolci degli scoiattoli Nocciolina spende: Tutto quello che ha Due cincilli Niente Chi dà il via alla gara? Grandegufo Dottorlepre La volpe Vanna Saetta spende: Tre cincilli Un cincillo Niente Ghiotto spende i cincilli: In gocce di rugiada Paga Dottorlepre Compra i dolci Che cosa succede ai cincilli di Saetta? Perdono colore Si moltiplicano Diventano lucenti Tremolino spende i cincilli: Al Pozzo dei sogni Nel salone di bellezza Aiutando Saltello Chi vince la gara? Saetta Codalunga Nocciolina Che cosa fa Codalunga? Spende più dei cincilli che possiede Spende i cincilli in dolci Regala i cincilli agli amici Riordina le sequenze della favola numerandole in modo corretto. Scrivi il numero nelle caselle come questa! e Codalunga perd e la coda nel salon di bellezza. Nocciolina vince la gara. Nocciolina e Saetta acquistano gocce di rugiada. aiuta Nocciolina le Saltello che . ore regala un fi Ghiotto e Tremolino spendono i loro cincilli alla Fiera d’autunno e al Pozzo dei sogni. All’arrivo i concorrenti svuotano gli zaini. 2 25 pe r c o m pr e n d e r e 26 3 p e r r if le t t e r e Collega il personag gio alle affermaz i o lo descrivono ni che (puoi fare più di un co llegamento). GHIOTTO a) è avaro TREMOLINO c) sa risparmiare CODALUNGA e) compra cose che non sono necessarie b) si lascia ingannare da promesse facili d) spende più di quello che ha f) SAETTA è generoso g) non sa resistere quando vede qualcosa che gli piace h) è sprecone NOCCIOLINA i) non ha paura di spendere quando si tratta di cose necessarie 4 pe r r if le tt e r e Immagina di essere anche tu un concorrente della sfida dell’anno. Come ti comporteresti? Alla Fiera d’autunno compro non compro Al pozzo dei sogni pesco non pesco Al salone di bellezza mi fermo non mi fermo Da Saltello lo aiuto non lo aiuto Che cosa fai quando hai a disposizione del denaro? (Puoi scegliere più di una risposta) 5 Compro solo ciò a cui tengo molto. Cerco di risparmiare qualcosa per poter usare quel denaro in futuro. Faccio dei regali. Spendo tutto in poco tempo. Non spendo niente. …………………..........................……………………………………........... …………………..........................……………………………………........... 27 6 28 Tra i concorrenti della storia c’è chi ha scelto di acquistare cose necessarie e chi ha scelto di acquistare cose superflue. (Collocali nella colonna giusta) pe r r if le tt e r e 7 Ha acquistato cose necessarie. Ha acquistato cose superflue. ............................................................ ........................................................... ............................................................ ........................................................... Ci sono delle cose che ritieni superflue ma alle quali fai fatica a rinunciare? ………..................................................................................................................... ………..................................................................................................................... Prova a pensare alle cose che hai nella tua camera. Fai due elenchi: Cose necessarie ................................................................................................................................... .................................................................................................................................. Cose non indispensabili ...................................................................................................................................... ....................................................................................................................................... 8 29 9 Anche NOI come i personaggi della storia ci troviamo di fronte a: Fiera d’autunno, Pozzo dei sogni, Salone di bellezza, Un amico ferito? SI NO p e r r if le t t e r e Prova a collegare: FIERA D’AUTUNNO a) Pubblicità POZZO DEI SOGNI b) Giochi a premi televisivi SALONE DI BELLEZZA c) Vestiti firmati AMICO FERITO d) Bisognoso/a che suona il campanello e) Macchinette dei giochi f) Proposte di solidarietà g) Adozioni a distanza h) Astuccio delle Winx i) …………………................................... 10 30 Rispondi alle domande: p e r r if le t t e r e Perché i cincilli di Saetta perdono colore? ………………………………………………………………………....……….… ………………………………………………………………………....……….… ………………………………………………………………………....……….… Perché i cincilli di Nocciolina si colorano di rosso e mandano raggi di luce? ………………………………………………………………………....……….… ………………………………………………………………………....……….… ………………………………………………………………………....……….… Grandegufo dice che Nocciolina ha dato il giusto valore ai cincilli. Che cosa significa? ………………………………………………………………………....……….… ………………………………………………………………………....……….… ………………………………………………………………………....……….… 11 31 Completa lo schema inserendo i nomi dei personaggi. Alla fine del gioco, scoprirai nella colonna centrale un elemento della storia. G C Nocciolina Ghiotto Dottorlepre Grandegufo Tremolino Codalunga s ie m e in o m ia h g io c 12 32 Sostituisci ai simboli le lettere corrispondenti. Cosa leggi? n r i g r h g i u s i g io c h ia m o in s ie me o a c i r d e l i p d i t v i p i ù r h i r i 13 33 Disegna il tuo personaggio preferito. g io c h ia m o il mio personaggio preferito è: ................................................ in s ie m e 14 34 gi o c hi a m o in si em e Completa il tuo crucipuzzle trovando le parole sotto elencate.Con le lettere rimaste, troverai il nome di un’amica. A L B E R I L A ! G G R O F C C I G R O N I S A E T T A E N U C C G F P N R L I L C O G I D L A L L A I D I E G A O A O D O A G R I L R V M O N U O A O N I E E C F G H I O T T O R O I L L I C N I C T BOSCO DARE GRANDEGUFO FIERA VALLE SAETTA VOLPEFAGGI GIGLIO CODA GARA CODALUNGA GHIOTTO RICCIO TREMOLINO ALBERI CINCILLI 15 35 Collega i numeri e scoprirai il personaggio nascosto della favola. 6 8 4 10 12 14 17 18 19 16 20 22 13 11 7 9 5 3 15 2 21 23 61 60 62 59 24 25 64 58 63 57 56 55 54 26 53 27 52 28 51 29 30 50 31 32 49 33 35 34 36 48 42 37 1 65 40 38 43 39 41 47 44 45 46 in s ie m e o m ia h c g io 36 Scheda di valutazione Ti è piaciuta la storia? ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... Quale personaggio ti è piaciuto di più? ....................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... è giusto che abbia vinto Nocciolina? ...................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... Hai un consiglio da dare ai personaggi? ...................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... PER IL PAPà E LA MAMMA CONSIGLI PER EDUCARE I PROPRI FIGLI ALL’USO CONSAPEVOLE DEL DENARO. 38 I FIGLI E L’USO DEL DENARO – PICCOLI CONSIGLI Questo opuscolo è dedicato a tutti coloro che si occupano di bambini e ragazzi adolescenti e si propone di offrire piccoli consigli che possono costituire uno spunto per affrontare con loro il primo approccio col denaro e col concetto di risparmio. Tali argomenti oggi rivestono grande importanza, considerate le mille sollecitazioni quotidiane derivanti dalla pubblicità, alle quali sono assoggettati più o meno volontariamente bambini e ragazzi. Una corretta impostazione all’uso del denaro, invece, renderà i bambini più autonomi e sicuri in futuro e li aiuterà a diventare adulti migliori. IL DENARO: A CHE ETA’ AFFRONTARE IL DISCORSO Il concetto di denaro, inteso come mezzo per l’acquisto di altri beni, non viene percepito dai ragazzi prima dei sette, otto anni. Infatti nei bambini di età inferiore viene percepito il semplice scambio dei propri beni con beni altrui. Quindi l’età consigliata dagli esperti per introdurre l’argomento denaro è dai sette, otto anni in poi. E’ fondamentale che i genitori preparino di concerto ed in anticipo il discorso “soldi” cercando di non farsi trovare impreparati e non concordi di fronte alle domande dei bambini. LA PAGHETTA: QUANDO E IN CHE MISURA A quale età è opportuno elargire la prima paghetta? La risposta non è semplice ed è soggettiva: dipende da bambino a bambino. Devono essere i genitori che, attenti osservatori, si accorgono della mutazione di esigenze del loro figlio il quale richiede di avere una piccola somma da gestire in libertà ed autonomia per le sue prime decisioni 39 di spesa. Se elargirla in cambio del classico piccolo lavoretto domestico oppure no costituisce un’altra problematica e spetta alla famiglia decidere: secondo alcuni l’esistenza della controprestazione può servire a far comprendere che il denaro deriva solo ed unicamente dal lavoro, mentre secondo altri la paghetta deve essere indipendente dall’espletamento di lavori domestici o dall’ottenimento di buoni voti a scuola, che devono invece dipendere dall’instaurarsi di un buon rapporto con i genitori e dalla maturazione e crescita mentale del bambino. Il percorso per arrivare all’apprendimento di un sano rapporto con il denaro non è quindi uguale per tutti ma varia a seconda della famiglia, delle abitudini, delle caratteristiche personali e del grado di maturità raggiunto. Per quanto riguarda invece l’entità della paghetta è bene iniziare con un piccolo importo, da aggiornare gradualmente, magari in coincidenza con le festività o con il compleanno. Il bambino si responsabilizzerà e potrà quindi iniziare a distinguere ciò che desidera da ciò che può acquistare con i mezzi ora a sua disposizione divenendo consumatore a tutti gli effetti. Nel caso invece di ragazzi già adolescenti (prima adolescenza 12-15 anni, seconda adolescenza 15-18 anni) la paghetta deve essere commisurata alle necessità quotidiane che sono diverse rispetto a quelle di un bambino: la paghetta deve bastare ad esempio per i mezzi di trasporto, oppure per qualche incontro con gli amici, mentre, per qualsiasi altra spesa, è opportuno che rimanga l’obbligo della richiesta ai genitori, dato che la nostra società è fondata sui consumi e gli adolescenti sono letteralmente bombardati da messaggi pubblicitari che potrebbero indurli ad acquisti, nella maggior parte dei casi, completamente inutili. 40 DIVENTARE CONSUM,ATORI CONSAPEVOLI Il bambino o il ragazzino che riceve una paghetta da gestire per acquistare dei beni diventa un piccolo consumatore. A questo punto i genitori devono intervenire al fine di trasmettergli il concetto del rapporto tra la qualità dell’acquisto ed il prezzo dei beni di consumo ovvero il concetto della convenienza. Deve imparare a non comprare in modo frettoloso, ad effettuare tutte le opportune ricerche del caso e, solo dopo aver attentamente valutato, procedere all’acquisto. Solo in questo modo avrà acquisito il concetto dell’acquisto conveniente, concetto che lo accompagnerà in ogni momento della vita, anche per scelte finanziarie future e molto più importanti. L’OGGETTO PIU’ AMBITO: IL TELEFONO CELLULARE Il prodotto senza dubbio più richiesto dai teenager è il telefono cellulare. Ormai tutti i ragazzi adolescenti ne sono provvisti e non averlo equivale ad essere tagliati fuori dal “gruppo”, all’interno del quale molte delle dinamiche di contatto vengono gestite proprio attraverso tale strumento. Dall’altra parte la dotazione di questo strumento tecnologico rende i genitori più tranquilli sapendo che i loro figli sono raggiungibili in qualsiasi momento e dovunque. Il ruolo dei genitori è fondamentale anche nell’educazione all’utilizzo del cellulare: innanzitutto è necessario fissare un limite di spesa massima attraverso lo strumento delle carte prepagate ricaricabili ed, in secondo luogo, attivare l’opzione che avvisa dopo ogni chiamata la spesa appena effettuata ed il credito rimanente, in modo che il ragazzo sia consapevole del costo sostenuto per ogni telefonata. Inoltre, altro fondamentale momento è quello della scelta del contratto telefonico che andrebbe valutato insieme ai genitori al fine di confrontare offerte e prezzi più vantaggiosi, limitando servizi inutili che vengono super pubblicizzati ma che, a conti fatti, spesso così convenienti non si rivelano. IL BILANCIO PERSONALE: IMPARARE A GESTIRSI Per imparare a gestire le proprie finanze è fondamentale sapere che cosa è ed a cosa serve un bilancio. Il funzionamento del bilancio può essere descritto ad un teenager come la differenza tra le entrate che si hanno a disposizione in un dato periodo (anno o mese) e le spese relative allo stesso periodo. Dalla differenza tra queste due voci, che dovrebbe essere sempre positiva (entrate superiori alle spese), si ottiene un avanzo che costituisce quanto rimane da accantonare, ad esempio, per acquisti particolari da effettuarsi in futuro. Se la differenza è un disavanzo significa che le spese superando le entrate hanno generato un saldo negativo e quindi ci si è indebitati: sarà dunque necessario ricorrere al risparmio, limitando le uscite, nel primo periodo successivo, affinché le entrate coprano il debito e permettano al nostro bilancio di ritornare a generare un saldo attivo. Tutto ciò significa acquisire la nozione del non spendere più delle risorse che si hanno a disposizione, imparare a dare priorità a certi acquisti anziché ad altri a 41 seconda del momento e delle necessità, imparare a risparmiare per poter comprare in futuro ed a rinunciare anche ad alcune cose quando è necessario. Si impara in questo modo a spendere dando priorità a taluni acquisti anziché ad altri e si impara ad avere progetti concreti. Più in generale, poi, è fondamentale il concetto del “limite“: i ragazzini di ogni età quando “esagerano“ e pongono in essere comportamenti “eccessivi“ devono essere attentamente percepiti e valutati in quanto tali gesti altro non sono che richieste di aiuto, come se chiedessero fino a dove possono spingersi. Ebbene, su tale aspetto la risposta dell’adulto deve essere ferma, motivata e puntuale, per evitare che si creino abitudini poi immodificabili. IL DEBITO Dopo le nozioni base sul bilancio è bene soffermarsi sul concetto di debito. Il debito è uno strumento necessario per poter affrontare acquisti in tutti i casi in cui, in un determinato momento, non si dispone di sufficiente denaro contante. Può essere uno strumento utile a patto che, prima di indebitarsi, si valuti attentamente la propria capacità di ripagarlo nel periodo previsto, onde evitare di trovarsi nella situa- 42 zione molto spiacevole di aver contratto un impegno economico al quale non si riesce più a fare fronte. A tal fine è bene che fin da piccoli si sia consapevoli del significato del debito: ad esempio i genitori possono portare a conoscenza dei bambini il bilancio familiare a grandi linee spiegando loro perché talune spese si possono o non si possono affrontare in un determinato periodo. Crescendo sapranno gestire anche strumenti di pagamento come bancomat o carta di credito senza problemi di accumulo di debiti. I GIOCHI E LE SCOMMESSE Un altro discorso estremamente delicato, senza dubbio attinente al “debito” riguarda i giochi e le scommesse in genere. Chi non ha mai provato almeno una volta nella vita ad acquistare un biglietto della lotteria o del lotto? Penso che praticamente tutti possiamo dire di aver provato a sfidare la fortuna almeno una volta. Il gioco e il rischio fanno parte della natura umana ma attenzione a non superare una pericolosa soglia oltre la quale diventano una dipendenza, al pari di droga o alcool, dalla quale non ci si riesce a libe- rare e che porta poi alla bancarotta e quindi all’autodistruzione. Ai ragazzi quindi è bene spiegare che la possibilità di vincita giocando e scommettendo è praticamente nulla e se hanno sentito di qualcuno che ha vinto probabilmente questa persona, anche se non lo dice, da molto tempo investiva denaro nel gioco, quindi non si tratta di vere e proprie vincite, anzi probabilmente la vincita non ripaga se non in piccolissima parte ingenti cifre di denaro spese e perse in precedenza al gioco. Il denaro è meglio farlo fruttare in altri modi, magari con rendimenti più lenti ma sicuri. UN SANO RAPPORTO CON IL DENARO: L’EQUILIBRIO Il messaggio che il genitore trasmette al figlio riguardo alla gestione ed all’uso del denaro dovrebbe essere il più possibile equilibrato, quindi sì al risparmio purchè non portato all’eccesso: ciò significa avere la capacità di donare, nei limiti delle nostre possibilità, e cercare di evitare tutti quei comportamenti che inducono a non sdebitarsi mai quando si riceve ed a dare per scontato che gli altri ci debbano sempre qualcosa senza ricevere da noi nulla in cambio. 43 I gesti di generosità monetaria e non che riceviamo vanno riconosciuti e puntualmente ricambiati in maniera altrettanto generosa, altrimenti finiremo con l’essere stimati sempre meno socialmente e, con il passare del tempo, con l’essere inevitabilmente esclusi dalla collettività, con tutte le conseguenze che ciò comporta nei rapporti sociali quotidiani. Chi invece decide di donarci qualcosa senza aspettarsi nulla in cambio si sentirà gratificato anche dal semplice gesto volto a ricambiare da parte nostra e penserà di noi che siamo persone corrette. IN CONCLUSIONE Poiché l’educazione all’uso consapevole del denaro non può prescindere dal rapporto affettivo genitori – figli è ovvio che il primo esempio di gestione oculata del denaro deve provenire dai genitori. Questi ultimi, comunque, dovrebbero evitare sia di sottolineare eccessivamente l’importanza dei beni materiali sia di stabilire un rapporto diretto fra meriti e denaro, poiché è moralmente sbagliato impostare un rapporto con i figli imperniato su riconoscimenti economici anziché su riconoscimenti affettivi. Ed ancora i genitori devono evitare di imporre ai figli le modalità di utilizzo del denaro, essendo invece opportuno che i ragazzi, entro i limiti del buon senso, possano esprimersi coltivando le proprie passioni. Sara Briancesco LA SFIDA DEI CINCILLI Edizione a cura di: Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo - Coop Vicinato Lombardia Progetto grafico: Mirko Rossi designer Finito di stampare nel settembre 2012 presso GAM - Rudiano (BS) ® Tutti i diritti riservati EDUCAZIONE FINANZIARIA COME FAR APPRENDERE AI BAMBINI L’USO CONSAPEVOLE DEL DENARO… Avviamo la nostra breve presentazione di questa iniziativa riservata ai bambini della scuola primaria con alcune semplici domande: • Perché insegnare educazione finanziaria? • Cosa insegnare in educazione finanziaria? • Come insegnare educazione finanziaria? Prima di rispondere a questi quesiti, è opportuno chiarire cosa si intende per educazione finanziaria. La definizione più appropriata forse l’ha data l’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Ve la proponiamo integralmente qui di seguito: “L’educazione finanziaria è il processo attraverso il quale i consumatori/investitori finanziari migliorano la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e la consulenza oggettiva, sviluppano le capacità e la fiducia per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere consulenza e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario”. Questa definizione incorpora già la risposta alla prima delle nostre domande. Migliorare la comprensione di prodotti e nozioni finanziarie, acquisire consapevolezza dei rischi e delle opportunità finanziarie, migliorare il benessere finanziario: questi sono i fondamentali motivi che devono sollecitare le persone ad accostarsi all’educazione finanziaria. Negli ultimi anni, infatti, è enormemente cresciuto il rischio per individui e famiglie di effettuare investimenti inadeguati e di restare coinvolti in indebitamenti eccessivi. Questo rischio è strettamente collegato al grande sviluppo raggiunto dai mercati finanziari e dai mercati creditizi. In questo contesto molto complesso, gli individui e le famiglie possono limitare il rischio di commettere gravi errori e irrimediabili imprudenze solo se sono adeguatamente informati e se riescono a gestire in modo appropriato le informazioni disponibili. Ciò è possibile solo se individui e famiglie sono in possesso di un bagaglio minimo di cultura di base sul funzionamento dell’economia e della finanza. Educazione finanziaria: cosa e come insegnare? Rispondere a questa domanda è, invece, una cosa molto più complessa. Tutto dipende dai destinatari dell’attività educativa. Nel caso dei bambini, la BCC ha pensato di farli avvicinare al mondo del denaro e del risparmio proponendo loro un’intrigante fiaba in cui i protagonisti, alcuni piccoli scoiattoli, sono alle prese col problema dell’uso adeguato di poche risorse disponibili. La pubblicazione di questo bellissimo racconto dal titolo “La sfida dei Cincilli” è un’iniziativa che rientra a pieno titolo fra gli scopi istituzionali della BCC. Al riguardo, è sufficiente rammentare che l’articolo 2 dello Statuto Sociale afferma, tra l’altro, che “… La Società … promuove lo sviluppo della cooperazione, l’educazione al risparmio e alla previdenza...”. E questo fondamentale obiettivo può essere colto, quando parliamo ai bambini, in modo semplice e divertente. Ad esempio, con “La sfida dei Cincilli”! Inoltre, il piccolo volume ha il grande merito di rivolgersi anche ai genitori. Nella parte finale, infatti, viene proposta una sorta di vademecum ricco di consigli per coloro che, all’interno delle famiglie, hanno l’impegnativa e, al tempo stesso, stupenda missione di far crescere in modo equilibrato e consapevole i propri figli. Il taglio del vademecum è sicuramente di grande originalità, in quanto in esso sono sapientemente miscelate la dimensione economica e la dimensione affettiva. Perché, in fin dei conti, l’essere deve sempre prevalere sull’avere! BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CALCIO E DI COVO BERGA MO BCC di Calcio e di Covo.. Chiud uno Sede legale ativa Sede amministr Sedi distaccate Filiali nza Zona di compete o M o r n ic io al Ser Roma L o m b an o d i r d ia (3) Fara O li v a n a con SO LA P a la z s u ll ’O g z o lo li o Palos co Corten COVO Grume llo del Mo nte Villo ngo C iv id a a l P ia n t e o uova Cocca Chi ari g li o Rova to C A L C IO Pumeneng o . . da oltre un secolo al servizio delle comunita’ locali. Come la bicicletta serve per andare al Fiume, dai Nonni o a fare una passeggiata con gli amici, i soldi sono il mezzo per arrivare ad avere e utilizzare delle cose, elaborare progetti e raggiungere degli obiettivi. I Cincilli siano di metallo, dei piccoli pezzetti di metallo, siano di carta o virtuali, quasi sempre con stampigliate delle immagini, hanno un potere magico, alcune volte irresistibile, che bisogna saper guidare e condurre, come si guida e si conduce la bicicletta verso la meta, per non trovarsi investiti dall’auto che passa lì vicino. Se si perde il controllo della guida, i Cincilli possono essere rovinosi e rendere la vita difficile e negativa. L A SFID A D E I C IN C IL LI Fa vo la pe r ed uc e all ’us o co ns ap ev ole de l ar de na ro LA S FIDA DEI CINCILLI L’idea della nostra cooperativa Coop Vicinato Lombardia di promuovere, in stretta collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Calcio e di Covo, un libro illustrato per i ragazzi delle scuole primarie, nasce dalla constatazione, che continuiamo a ricavare dalle persone che si rivolgono ai nostri punti vendita, dell’aumento dei soggetti che hanno problemi inerenti alla disponibilità e al rapporto col denaro. L’impressione ricavata è che, in tante situazioni, il denaro prenda il sopravvento sulla capacità delle persone di amministrarlo, governarlo e gestirlo responsabilmente. Sia nell’approvvigionamento che nella gestione. Questo corto circuito determina un peggioramento evidente dello stato di benessere delle persone, rendendole preoccupate, aggressive, disperate e quant’altro. Da queste osservazioni è maturata la convinzione della necessità di promuovere l’informazione, la discussione e l’approfondimento del rapporto da instaurare e mantenere nei confronti dei soldi, a partire dalle giovani generazioni. I Cincilli sono un mezzo, una misura per arrivare a ottenere prodotti, beni e servizi necessari all’uso, per vivere una vita dignitosa.