Comune di Amalfi
Provincia di Salerno
C.C. Numero
9
del 29/04/2013
ORIGINALE
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL
CONSIGLIO COMUNALE
OGGETTO: RICONOSCIMENTO PROPRIETA' COMUNALE "MONASTERO
DELLA SS. ANNUNZIATA" (MARIANO BIANCO) DISCUSSIONE E PROVVEDIMENTI.
L'anno duemilatredici
addi'
ventinove
del
mese
di aprile alle
ore 16,32 in Amalfi
, nella sala delle adunanze del Palazzo Comunale, a
seguito di invito diramato dal Sindaco, si e' riunito il Consiglio
Comunale in
Sessione
Ordinaria
,
Seduta
Pubblica
di Prima Convocazione .
Assiste il Segretario Comunale
Dott. Rocco Russo
incaricato della
redazione del presente verbale.
Sono intervenuti i Signori Consiglieri:
Presente
CAMERA GIOVANNI............
BOTTONE MATTEO.............
MILANO DANIELE.............
BRUSCAGLIN EDUARDO.........
PISACANE GENNARO...........
DE RISO FRANCESCO..........
AMENDOLA MARIO.............
SPADA ALFONSO..............
TORRE GIOVANNI.............
DE LUCA ANTONIO............
No
Si
Si
Si
Si
Si
No
Si
Si
Si
Presente
AMATRUDA ANTONIETTA........
AMENDOLA ANDREA............
...........................
...........................
...........................
...........................
...........................
...........................
...........................
...........................
Si
Si
N.ro Presenti: 10
N.ro Assenti : 2
Giustificano l'assenza i Consiglieri:
Essendo legale il numero degli intervenuti, il Sig. Dr. Alfonso Del Pizzo
in qualita' di Presidente assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la
trattazione dell'oggetto sopra indicato.
PUNTO NUMERO 6 ALL’ORDINE DEL GIORNO:
“RICONOSCIMENTO PROPRIETA’ COMUNALE MONASTERO SS. ANNUNZIATA (MARIANO
BIANCO) - DISCUSSIONE E PROVVEDIMENTI”.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI: Abbiamo dagli inizi del mese di aprile chiesto la convocazione di
un Consiglio Comunale straordinario su un argomento che ci stava particolarmente a cuore e
che già abbiamo avuto modo di trattare sia pure an passant nel precedente Consiglio Comunale
sull’approvazione del bilancio di previsione a giugno 2012. Innanzitutto, Sindaco, mi permetto di
dire una cosa, che ci saremmo aspettati alla luce della richiesta effettuata di convocazione del
Consiglio Comunale, che all’interno della cartella del Consiglio Comunale gli uffici del comune su
suo input, avessero messo a disposizione di tutti i Consiglieri tutte le carte, o comunque una
buona parte di quelle carte che riguardano la situazione perché non mi venga a dire che non ce
ne sono perché non è possibile.
Rispetto a questo noi abbiamo fatto questa richiesta di convocazione del Consiglio Comunale
per discutere di questo argomento che riguarda il riconoscimento della proprietà comunale del
monastero della SS. Annunziata, Mariano Bianco, discussione e provvedimenti, questo è stato il
titolo dell’ordire del giorno. Alla luce delle considerazioni che già abbiamo espresso all’interno
del Consiglio Comunale del 29 giugno 2012 di cui ho il verbale di deliberazione che rispetto alla
discussione relativa al piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, articolo 58 del
Decreto legge 25.06.2008 numero 112, si poneva la necessità e la possibilità di inserire tra i beni
del patrimonio comunale, l’immobile del Mariano Bianco rispetto al quale nell’evoluzione che ha
avuto la storia dell’immobile, è riscontrabile una titolarità da parte del comune di Amalfi. Alla
luce di questa considerazione che io ho già ampiamente espresso insieme al Consigliere De Luca
in quella sede di Consiglio Comunale perché volevamo che per effetto di legge proprio della
delibera che è quello del piano delle alienazioni e valorizzazione immobiliare, l’eventuale
inserimento di quell’immobile all’interno del piano fosse già di per sé una manifestazione della
titolarità da parte del comune su quel bene. Alla luce delle considerazioni espresse anche dal
capogruppo di maggioranza in quella sede di Consiglio Comunale, che voglio rileggere, in
relazione alla proposta del Consigliere Pisacane e a quella del Consigliere Amendola che era
compartecipe con il contenuto della proposta che noi avevamo fatto, disse Amendola di inserire
questo argomento all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio Comunale ed esprime parere
favorevole in modo tale che si possa dibattere serenamente su una questione che sappiamo
essere stata oggetto di una lunga discussione e di lunghe trattative. Tuttavia ritengo che non
possa essere inserito nel piano delle alienazioni da cui ci siamo avviati per tempo, prima del
bilancio di previsione ed abbiamo sulla base di questa disponibilità, richiesta la convocazione
del Consiglio Comunale.
Innanzitutto richiamando l’attenzione di tutti i Consiglieri Comunali sulla responsabilità che ci
possa essere dal punto di vista contabile da parte della Corte dei Conti nell’ipotesi in cui un
bene di proprietà comunale non venga inserito all’interno dell’apposito piano perché una
rivendicazione di proprietà che noi dobbiamo effettuare rispetto a quel bene, noi vogliamo
impegnare il Consiglio Comunale a manifestare l’intenzione di recuperare la titolarità di quel
bene che spetta al Consiglio Comunale, salvo poi la possibilità di verificare più nello specifico
quali possono essere i futuri sviluppi relativi alla gestione di quell’immobile che risulta di
proprietà comunale.
Se volete vi ripeto la lettura di quel testo che leggemmo già all’interno del Consiglio Comunale
del 29 giugno 2012, dopodiché sulla base di questo e anche sulla base della considerazione
visto che la richiesta è stata espressa da tutti i Consiglieri Comunali di minoranza, verificare quali
sono gli ulteriori aspetti riguardo alla questione, dopodiché fare esprimere il Consiglio Comunale
nel merito. Io so che forse con la professoressa Amatruda abbiamo posizioni distinte rispetto
all’argomento all’ordine del giorno, però chiaramente abbiamo deciso, vista la peculiarità e la
sensibilità dell’argomento in questione, di presentare una richiesta unitaria di convocazione del
Consiglio Comunale. Se lo ritenete opportuno, io procedo alla lettura dello scritto che noi
elaborammo all’epoca.
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ASSESSORE PISACANE: Per quanto mi riguarda io l’ho letto, come penso tutti quanti, quindi
non ci sarebbe bisogno, però siccome dall’ordine del giorno non rilevo qual’ è la proposta di
delibera, chiedo eventualmente di illustrarci la proposta.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI: E’ quella la finalità, sicuramente! Allora il Consiglio Comunale di
Amalfi prima dell’ultimo rinnovo del maggio del 2011, è stato chiamato più volte a valutare la
situazione patrimoniale dell’ex monastero della SS. Annunziata, comunemente noto come
palazzo delle monache allo stato detenuto dall’ente Mariano Bianco sul quale da molti anni il
comune ritiene di poter vantare il diritto di proprietà. Tutt’al più il Consiglio Comunale non ha
mai potuto effettuare la suddetta valutazione per l’opposizione di una parte della stessa
maggioranza dell’epoca che era diventato uno dei motivi della successiva spaccatura della stessa
e del pesante intervento del comune …
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: Oggetto: riconoscimento proprietà comunale, discussione e
provvedimenti.
La proposta sta nella richiesta di questa documentazione riportata in questo opuscoletto.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI: Non sono al corrente della norma che obbliga il Sindaco a
convocare il Consiglio.
ASSESSORE MILANO: Il Sindaco ha l’obbligo di portare una documentazione poi quelle rispetto
alla proposta di discussione che ha fatto la minoranza sono numeri rendendomi edotti di qual è
l’articolo.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: La documentazione riportata in questo opuscoletto sono atti
del comune, non sono documenti miei personali.
ASSESSORE MILANO: Consigliere, lei sta dicendo che gli uffici hanno compiuto un’omissione?
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: Non hanno messo nel fascicolo la documentazione richiamata
in questo opuscoletto.
ASSESSORE MILANO: Innanzitutto voi avete fatto la richiesta di trattazione dell’ordine del giorno
che è una richiesta di un foglio, quindi l’opuscoletto io posso anche non conoscerlo, premesso
che l’ho letto.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI: E’ agli atti del Consiglio.
CONSIGLIERE
DE LUCA ANTONIO: L’opuscolo è stato trasmesso, lo abbiamo letto,
probabilmente lei Assessore Milano non era presente, quando il Sindaco … lei sta dicendo che
in un Consiglio precedente non c’è stato questo documento?
ASSESSORE MILANO: Qui dobbiamo fare le cose per bene.
Dopo c’è la trattazione della tariffa Luna Rossa, tu stai dicendo che c’è un obbligo da parte degli
uffici di fornire la documentazione inerente al punto all’ordine del giorno. Quale sarebbe la
documentazione che avrebbero dovuto mettere?
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: In uno degli ultimi Consigli Comunali ho dato lettura, quindi
premesso che è stato trasmesso ufficialmente e questo opuscoletto è stato trasmesso con
lettera di protocollo al Sindaco, ma indipendentemente da tutto, questo è un documento che è
stato letto in Consiglio Comunale inserito nell’approvazione di bilancio. In quella sede il Sindaco
scaduti i 15 minuti mi tolse anche la parola, tanto è vero che il documento fu finito di leggere dal
Consigliere Torre. Di questo documento ufficialmente ne siete a conoscenza tutti, fermo
restando che in questo documento si fa riferimento ad atti del comune, cioè fra le altre cose si
fa riferimento ad una relazione che è stata trasmessa dall’avvocato Montesanto il quale ha
avuto un incarico a suo tempo dall’Amministrazione dell’epoca per redimere questa
problematica in merito all’edificio delle suore. L’avvocato Montesanto, su incarico avuto
dall’Amministrazione, ha trasmesso ufficialmente al comune di Amalfi questa documentazione,
questo parere legale. Ovviamente questo parere lo tiene l’Amministrazione, lo tengono gli
uffici, non lo abbiamo noi Consiglieri di opposizione. Allora nel momento in cui i Consiglieri di
opposizione fanno richiesta al Sindaco per convocare il Consiglio Comunale in merito al
riconoscimento della proprietà comunale, è un fatto logico che gli uffici avrebbero dovuto
prendere dagli scaffali questa documentazione. Quindi per questo ho detto che c’è una
omissione, ossia c’è una mancanza da parte degli uffici che avrebbero dovuto prendere dagli
uffici una documentazione in vostro possesso.
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ASSESSORE MILANO: Quindi non c’è obbligo!
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: Almeno quello che è a disposizione degli uffici. Se poi i
Consiglieri, di maggioranza o di minoranza, ritengono incompleta la documentazione e chiedono
l’inserimento di una documentazione particolare ne facciano richiesta. Rimettono gli atti più
grossi all’oggetto della discussione, salvo trattazione su richiesta.
ASSESSORE MILANO: Io ho fatto un’altra domanda, voi avete chiesto la trattazione, dato che
quando la maggioranza porta gli argomenti in Consiglio e l’Assessore Camera relazionando sul
rendiconto mette una relazione proposta su quello che si andrà a deliberare. Sto chiedendo dato
che voi avete chiesto la trattazione, qual era la relazione proposta?
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: Che il Consiglio Comunale si esprimi attraverso gli uffici.
ASSESSORE MILANO: La proposta di delibera qual è? Questo sto chiedendo, solo la proposta di
delibera.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: La proposta di delibera è il riconoscimento da parte del
comune della proprietà comunale monastero della SS Annunziata in base a quanto comunicato
nel precedente Consiglio Comunale su questa nota che fa riferimento ad atti ufficiali nella
disponibilità degli uffici comunali. Adesso voi l’avreste già potuto fare, ce lo potete dire questa
sera, guardate, voi avete scritto molte fesserie in questo opuscoletto, dato che noi abbiamo
richiamato un numero di delibere, date di delibere, lettere con note di trasmissione ufficiali,
non abbiamo detto si dice, ma abbiamo fatto riferimento a note protocollate e delibere di
Giunta e di Consiglio ovviamente con delibere ufficiali. Voi potete dire che questa sera avete
detto tante fesserie.
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA: In quella deliberazione di cui ha dato lettura l’Avvocato
Pisacane c’era impegno di non avere nessuno problema a trattare.
ASSESSORE BRUSCAGLIN: E’ vero o non è vero che voi avete trasmesso questi atti alla Procura
della Corte dei Conti?
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI: No!
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA: Lo faremo noi se non sarà adottato il provvedimento.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: Se lo avessimo già fatto questa sera ci saremmo sentiti dire
aspettiamo la corte dei Conti.
A questo punto poiché non ricordate quello che abbiamo letto qualche mese fa, ne dobbiamo
prendere atto.
ASSESSORE MILANO: Ci ricordiamo. Ci stiamo chiedendo qual è la proposta di delibera su cui ci
dobbiamo esprimere visto che l’argomento lo ha portato la minoranza soprattutto perché IL
Consigliere Torre ha fatto una nota in cui ha detto che la sua posizione è diversa da quella del
Consigliere Amatruda. Quindi potrebbero esserci anche due proposte di delibera a cui il
Consiglio Comunale potrebbe essere chiamato a rispondere. Qual è la vostra proposta e qual è
quella del Consigliere Amatruda.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO: La proposta è il riconoscimento della proprietà comunale del
monastero della SS Annunziata.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI: L’indirizzo politico in sede di Consiglio oggi espresso di
riconoscere la proprietà di quell’immobile è che sulla base di questo riconoscimento l’indirizzo
politico in sede di Consiglio Comunale, nel momento in cui andiamo ad approvare il bilancio di
previsione quel bene viene inserito all’interno delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari.
Quindi alla luce delle considerazioni già espresse nel Consiglio Comunale del 29 giugno 2012 in
sede di approvazione del bilancio di previsione in cui ha avuto oggetto anche la discussione sul
piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari, e sulla base della disponibilità avanzata
da parte del capogruppo di maggioranza rispetto ad una serena discussione sull’argomento in
una futura prossima seduta di Consiglio, noi abbiamo portato all’ordine del giorno questo
argomento dando già per acquisito agli atti del comune la relazione accurata e precisa che noi
abbiamo fornito in quella sede di Consiglio Comunale di cui abbiamo dato lettura, quindi sta agli
atti del comune, oggi proponiamo che il Consiglio Comunale manifesti con una delibera di
indirizzo politico la propria volontà di riconoscere la titolarità del comune rispetto a
quell’immobile SS. Annunziata Mariano Bianco, così da poterlo inserire nel piano delle
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alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari che sarà allegato al redigendo bilancio di previsione
2013. Grazie.
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA - Questa sera non si sarebbe dovuto discutere sulla vicenda
del Mariano Bianco, sebbene la trattazione sia stata richiesta da noi della minoranza, perché nel
fascicolo non è stata inserita alcuna documentazione relativa all’oggetto, eppure presso
l’archivio comunale dovrebbe esserci abbondante documentazione sia per quanto concerne la
vicenda burocratica amministrativa, ampiamente evidenziata nel documento redatta nel marzo
scorso dall’Avv. Camera e dal Consigliere De Luca, sia per quel che concerne l’aspetto edilizio ed
urbanistico relativo ai lavori eseguiti e da eseguirsi presso quell’immobile.
In mancanza della documentazione amministrativa e giudiziaria legale mi permetto di svolgere
alcune brevissime considerazioni sull’aspetto urbanistico relativo all’immobile in uso a Mariano
Bianco.
Innanzitutto, non si rinviene agli atti tra le numerose pratiche edilizie, da me visionate tutte
presso l’ufficio tecnico, alcun titolo di proprietà, benché l’Ente Mariano Bianco sulle intestazioni
e nelle richieste si dichiari sempre “esclusivo” proprietario e possessore di quell’immobile.
Si rinviene agli atti solo la dichiarazione di atto notorio reso dall’allora Arcivescovo Monsignor
De Palma in data 10 agosto 2000, esibita unitamente ad una DIA del 15.10.1999, per la quale
viene concessa l’autorizzazione a condizione solo il data 13 settembre 2001 protocollo 11094.
La comunicazione di inizio lavori viene inviata dal Mariano Bianco solo in data 3 agosto 2004,
abbondantemente oltre l’anno prescritto all’atto del rilascio del nulla osta.
Per questo motivo l’Arch. Infante, responsabile pro-tempore dell’ufficio tecnico area urbanistica,
dichiara decaduta l’autorizzazione 2001 con propria nota del 31 agosto 2004 n. 6454.
Con nota protocollo 37642 del 29.11.2005 la Sovrintendenza trasmette il nulla osta a condizione
per il progetto dei lavori di restauro e manutenzione del complesso Mariano Bianco per la nuova
destinazione a centro di assistenza e di ospitalità per gli anziani.
Con nota protocollo 1059452 del 27 dicembre 2005 la Regione Campania area assistenza sociale
notifica a Mariano Bianco il decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 659
del 20 dicembre 2005 per la ricostruzione del CdA del Mariano Bianco nelle persone
dell’Arcivescovo, signor Luigi Amendola e Antonio Amatruda, riconfermati, nonché del signor
Francesco Pisani e il sacerdote Luigi Colavolpe all’uopo designati dall’Arcivescovo.
In data 14 luglio 2006, protocollo 7329, il Mariano Bianco ripropone la DIA decaduta nel 2004,
viene riautorizzato a condizioni che prima dell’inizio dei lavori vengano trasmessi all’ufficio
tecnico relazione e progetto degli impianti e delle opere relative, previste dall’art. 107 comma 1
del DPR 380/2001 e relazione e progetto degli impianti di energia rinnovabile.
In data 20 febbraio 2007 il Presidente pro-tempore del Mariano Bianco trasmette la
documentazione richiesta ma non il progetto degli impianti, riservandosi di farli eventualmente
pervenire.
In data 15 maggio 2007 il Direttore dei lavori chiede al CdA di provvedere allo sgombero
cautelativo da persone e cose dei locali sovrastanti e circostanti il cantiere oggetto della DIA.
In data 19 marzo 2009 gli organi di Polizia Municipale sequestrano il cantiere per lavori difformi.
In data 30 marzo 2009 protocollo 3208 il Presidente del Mariano Bianco richiede sanatoria
edilizia per quelle opere difformi.
In data 20 gennaio 2010 protocollo 629 viene rilasciato il nulla osta da parte dell’ufficio tecnico
per la sanatoria richiesta.
A questo proposito devo far rilevare che la DIA originaria del 1999 e poi decaduta nel 2004 era
munita del nulla osta della Sovrintendenza protocollo 6869 del 28.08.2001 per l’approvazione
del progetto esecutivo dei lavori di realizzazione della scala di tre piani, dell’ascensore interno e
degli adeguamenti per la sicurezza, lavori previsti dalla DIA.
Tale parere, a mio avviso, è da ritenersi scaduto e non più valido essendo trascorsi i 5 anni dal
rilascio.
Per cui si sarebbe dovuto procedere alla richiesta di rinnovo prima del rilascio
dell’autorizzazione in sanatoria del 20 gennaio 2010.
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Di tale adempimento agli atti non vi è traccia, ne chiedo formalmente verifica e conferma al
Sindaco e al responsabile dell’ufficio tecnico comunale per l’adozione dei consequenziali
provvedimenti.
In data 18 marzo 2010 c’è stato un nuovo sequestro di cantiere per difformità a quanto previsto
dall’autorizzazione, i lavori da allora risultano tuttora sospesi.
In data 5 agosto 2011 è stata notificata al Comune e al Mariano Bianco decreto della Direzione
Regionale Beni Culturali e Paesaggistici n. 1081 del 26 luglio 2011, per riconoscimento di
immobili di interesse storico architettonico. Per cui occorre seguire un particolare iter prima
dell’esecuzione di eventuali lavori.
Analoga considerazione va fatta per la quantità dei lavori di ristrutturazione presso il Mariano
Bianco, dovendosi allo stato considerare scaduto il relativo nulla osta della Sovrintendenza del
29.11.2005.
I lavori che sono in corso per me sono irregolari.
Tanto premesso chiedo al Sindaco e all’Assessore all’urbanistica di invitare formalmente il
responsabile dell’UTC a voler verificare dall’esame degli atti esistenti presso l’ufficio la regolarità
o meno dei lavori in corso presso Mariano Bianco, sulla scorta degli atti da me esaminati e da
quanto illustrato nel dettaglio dal Consigliere De Luca e dall’Avv. Camera, affermo essere di
proprietà comunale, salvo prova contraria che spetterà alla Fondazione Mariano Bianco dopo
che il Consiglio Comunale di Amalfi lo avrà inserito nel piano delle alienazioni e valorizzazioni del
patrimonio immobiliare del Comune.
In caso di omesso adempimento da parte del Consiglio Comunale avverto che saremo costretti,
nostro malgrado, a presentare esposto denuncia alla Corte dei Conti e alla Procura per
l’accertamento delle eventuali responsabilità patrimoniali poste in essere in danno del Comune.
ASSESSORE PISACANE - La proposta qual è?
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – Quando si farà il piano delle alienazioni e valorizzazioni
immobiliari deve essere inserito tutto questo.
ASSESSORE PISACANE - Il Consigliere Amendola ha fatto delle ulteriori precisazioni.
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – Siccome sono convinto che si tratta di proprietà comunale,
tra l’altro mi preoccupai all’epoca di acquisire l’atto originario con il quale veniva donato al
Comune questo immobile, e in base a quello potei indicare all’avvocato Montesanto di redigere
un parere, che è stato acquisito agli atti ma non l’abbiamo rinvenuto.
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA – Innanzitutto voglio dire che parlo come cittadina
amalfitana dopo aver consultato varie documentazioni, mi sono fatta una mia idea che espongo,
non sono di parte, non parteggio per nessuno ma solo per l’interesse dei cittadini amalfitani.
C’è una unità immobiliare, foglio 9, ci sono le particelle, quindi c’è una partita a 383 che si
riferisce a questo immobile. Nel 1854 c’è stata una convenzione tra capitolo e Comune, in cui si
fa una certa donazione modale, come l’ha definita l’avv. Montesanto, cioè una donazione con
uno scopo.
Qualora questo scopo non è c’è la risoluzione per inadempimento del donatario.
La prima cosa che mette in luce l’avvocato Montesanto in questa relazione che è stata richiesta
dal Comune nel 1988 è che mentre prima ci stava l’interlocutore del Comune e il capitolo, ora il
capitolo non esiste più. L’interlocutore sarebbe Mariano Bianco, infatti c’è una lettera di don
Padovani in cui si dice che riscontrata la nota del 16.10.84 avente ad oggetto la chiarificazione
della situazione dell’immobile ex Convento dell’Annunziata, mentre si ringrazia l’Assessore
delegato, dottor Giuseppe Camera, per i documenti concessi in visione, si precisa che negli uffici
di cui sopra risulterebbe affidato un capitolo non precisamente per essere adibito ad ufficio
infantile ma perché vi si svolgessero le attività dell’ente morale Mariano Bianco, orfanotrofio,
scuola elementare, scuola materna.
Attualmente il capitolo è di fatto completamente estromesso senza che si possa sapere quando,
come e perché, in attesa di poter rintracciare documentazione si deve prendere nota che
l’immobile è in possesso del Mariano Bianco.
A questo punto l’avvocato dice che trovandoci di fronte a un nuovo Ente questo può chiedere
l’estinzione in usucapione dell’immobile.
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Bisognerebbe fare una causa molto delicata e non consiglia di intraprendere questa causa
perché è difficile poter avere la ragione su questo fatto.
Inoltre, ci sono due lettere di due Sindaci diversi, una del Sindaco Farina del 7 aprile 1983 dove è
scritto: “Questa Amministrazione, all’ill.mo signor Presidente dell’Orfanotrofio Mariano Bianco,
ha apportato lavori di costruzione dell’ascensore per il Cimitero, la zona antistante e
fiancheggiante l’ingresso di proprietà di codesto Ente è interessata da voi suddetti ed è inclusa
nel piano di esproprio allegato al progetto.
Per poter dare inizio ai lavori, con riserva di perfezionare di comune accordo l’occupazione del
suolo in questione, prego vivamente di poter concedere l’autorizzazione all’immissione della
proprietà suddetta.
Resto in attesa di conoscere con cortese urgenza le decisioni che codesta Amministrazione vorrà
adottare in merito e che spero favorevoli alla presente richiesta, nonché ogni altra proposta
utile alla definizione della pratica”. Qui si rileva che è stato chiesto dal Comune “per piacere
possiamo passare”?
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – La nostra dichiarazione non conferma la proprietà e il titolo
di proprietà, è stata una improprietà di linguaggio.
Questo rapporto fu intrattenuto con l’avv. Vincenzo Esposito, Presidente dell’Ente, il quale
cortesemente diede la disponibilità a condizione che il Comune realizzasse quella scala di
accesso interna, che è stata fatta.
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA – In questi anni c’è stato un accordo, quando il Comune
poteva rivendicare questo immobile.
C’è poi un’altra lettera del Sindaco Luigi Torre che dice: “Vista la nota del Comando di Polizia
Municipale datata 6 giugno 1997, con la quale si rileva che presso l’immobile sito in
via…denominato Istituto Mariano Bianco si è verificato il distacco di calcinacci, intonaci etc..,
considerato che tale situazione costituisce grave pericolo, ordina che sua Eccellenza Monsignor
Beniamino De Palma in qualità di Presidente dell’Ente su indicato Mariano Bianco, proprietario
dell’immobile, di provvedere ad horas a tutte queste cose”.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Si sta facendo riferimento a note trasmesse da singoli
Amministratori
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA - Per piacere fatemi finire e dopo chiarite. Ci sono altri
documenti, ad esempio il Commissario Prefettizio il 23 marzo 1992: “Vista l’ordinanza sindacale
relativa ai lavori eseguiti per conto del rev. Padovani, Amministratore pro-tempore dell’Istituto
Mariano Bianco, delibera di combinare al signor proprietario la pena pecuniaria di 1 milione”.
E ci sono tanti altri atti in cui si fa riferimento sempre di proprietario Ente Mariano Bianco.
E’ chiaro che questi non sono atti.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – L’ICI chi la paga?
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Secondo me nessuno. Non pagano l’ICI.
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA – In seguito a tutto ciò che ha detto il dottore Amendola
si è arrivati alla mancanza di possesso relativo alla parte interessata ed è risalente all’agosto
2010, e guarda caso l’avvocato del Mariano Bianco è l’avv. Montesanto che sa benissimo tutto
l’incartamento e tutte le ragioni. Conosciamo tutti quanti chi è l’avv. Montesanto.
Quindi le conclusioni a cui sono arrivata io come cittadina amalfitana sono queste: mettiamo in
conto di fare una richiesta, significa far partire un ricorso al TAR immediato e quindi altri soldi
spesi, ma poi alla fine di questa causa che è in essere mettiamoci davanti a possibili conclusioni.
Se il Comune perde, a parte tutti i soldi spesi per Avvocati e cose varie, che cosa succederà a
Luna Rossa? Che cosa succederà all’ascensore del Cimitero?
Io come cittadina amalfitana auspico nell’interesse di Amalfi che si arrivi ad un accordo, tanto
più che avendo un fine sociale, che potrebbe essere un ricovero per anziani o qualsiasi cose in
questo senso, non capisco perché si debba andare incontro a spese ulteriori in questo periodo in
particolare quando con un accordo si può ottenere la stessa cosa. Non penso che il Comune in
quell’edificio possa fare qualcosa di diverso da qualcosa di sociale. Questa è la mia conclusione.
ASSESSORE PISACANE - La proposta qual è.
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CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA – La mia proposta è che l’Amministrazione addivenga a
un accordo con l’Ente Mariano Bianco in modo da eliminare spese ulteriori, prefiggendo un fine
sociale che sia per il bene di Amalfi, tipo un albergo per anziani etc., etc.. Questa è la mia
proposta.
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – Questo era lo scopo che all’epoca ci era stato illustrato,
dopo che era stato instaurato il contenzioso attraverso l’avv. Montesanto, e l’Amministrazione si
dichiarò disponibile a questo accordo bonario purché venisse realizzata la casa per anziani. A me
interessava l’oggetto, la destinazione, ci fu promesso di sì, in una seduta di Consiglio Comunale
fu fatto accenno a questa situazione ed anche designato il nominativo rappresentante, perché
credevo che venisse inserito nel CdA un rappresentante del Comune, mi pare fu designato l’avv.
Camera Giuseppe.
Nonostante questo impegno assunto all’epoca da Mariano Bianco o dalla Curia o chi per essa
all’epoca, non è stata mai realizzata questa destinazione.
Per cui per evitare di immischiarci sempre in situazioni di definizioni di proprietario, possessore
etc., io penso che nella mancanza di chiarezza, ma non da parte del Comune, perché io sono
convinto che il Comune è proprietario, l’educandato femminile fu soppresso e non c’è stato più.
Il Comune oggi ha la possibilità per legge di dichiarare la proprietà del bene.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI – L’avvocato Montesanto, prima redige un parere per il Comune
dicendo che è meglio che non si mettono le mani, poi dopo…
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO - La procedura è lunga.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI – Se dobbiamo tutelare l’interesse dei cittadini amalfitani e
quindi il patrimonio dei cittadini amalfitani abbiamo su una situazione di incertezza la necessità
di accertare la titolarità del bene.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Sulle finalità sociali dell’immobile nulla questio, se il
problema è stato sollevato dal sottoscritto e dall’Avvocato Camera al termine del precedente
mandato è perché abbiamo visto anche un atteggiamento molto rallentato in quello che era il
programma della Fondazione Mariano Bianco.
Da anni, anzi da decenni, si sta parlando di istituire presso il Mariano Bianco una residenza per
anziani, da decenni si sta parlando della creazione di un ascensore per l’abbattimento delle
barriere architettoniche, e nonostante l’aspetto privatistico della Fondazione ancora non si
riesce a risolvere la problematica.
Io in qualità di ex Sindaco insieme all’Assessore Camera qualche anno prima della conclusione
del nostro mandato abbiamo chiesto a nome anche del gruppo di maggioranza che eravamo
disponibili ad una partecipazione attiva affinché la Fondazione riuscisse a realizzare la residenza
per anziani.
Dissi al Vescovo attuale che l’Amministrazione Comunale era disponibile ad entrare a far parte
con una quota Fondazione, in maniera tale che insieme Comune e Fondazione, coinvolgendo
anche l’A.S.L. in qualità di gestore dei servizi sanitari, potevamo iniziare un discorso serio e
fattibile per realizzare il tutto.
Credo che questo sia un discorso negli interessi degli amalfitani, e nonostante siano trascorsi 5-6
anni a quell’incontro a cui partecipai io, l’Assessore Camera, il Vescovo, il prof. Pisani, il dottore
Luigi Amendola, l’avvocato Amatruda, Franco Pisani, non abbiamo avuto nessuna risposta.
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA - Non è vero, c’è una lettera a disposizione del Comune
dell’8 ottobre 2009.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Io e l’avvocato Camera in qualità di rappresentanti del
Comune abbiamo dato ampia disponibilità a partecipare alle attività della Fondazione per la
residenza per gli anziani e non abbiamo avuto nessuna risposta.
A distanza di anni i lavori sono fermi e quella residenza per anziani, di cui si parla da decenni,
secondo me, forse la mia generazione non la vedrà.
A questo punto credo che il Consiglio Comunale debba fare chiarezza, anche perché il titolo di
proprietà non esiste, tanto è vero che quando è stata fatta la Fondazione con il repertorio
140904 il Notaio Calabrese ha preso atto di una dichiarazione del Vescovo, in cui ha detto che il
proprietario dell’immobile è la Fondazione, però non ha portato il titolo di proprietà.
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Credo che il Notaio avrebbe dovuto prendere visione di un titolo di proprietà ma è una
dichiarazione fatta da un Vescovo.
In base alla documentazione agli atti crediamo che l’immobile sia del Comune e possa rientrare
nei beni della disponibilità del Comune, anche per cercare di portare a compimento quella che è
un’idea della Fondazione, cioè una residenza sanitaria per anziani.
Ad oggi con una legge entrata in vigore nel 2008 dà la possibilità alla Pubblica Amministrazione
di avviare una procedura molto più rapida rispetto a quella che è la vecchia procedura prevista
dal Codice.
Questo potrebbe essere un motivo per avviare una trattativa seria con la Fondazione, qui non
stiamo dicendo che dobbiamo fare un braccio di forza, assolutamente, in questo momento
siamo in una situazione di stallo, perché noi abbiamo fatto la proposta e la Fondazione non
risponde e si va con questo andazzo senza raggiungere l’obiettivo comune del bene comune,
residenza sanitaria per anziani.
La nostra proposta è quella di far applicare il provvedimento che prevede l’alienazione e la
valorizzazione immobiliare, così come prevista dalla legge 133/2008, dopodiché nulla questio
che nel momento in cui il Consiglio Comunale adottando questo atto deliberativo ha avviato la
procedura, a questo punto i rappresentanti della Fondazione ci potrebbero chiamare e dire
“vogliamo sederci a tavola per raggiungere un’intesa”.
ASSESSORE BRUSCAGLIN – La Corte dei Conti che cosa dice?
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI - La rivendicazione della titolarità è una cosa, l’utilizzazione del
bene successivo è un'altra, l’iniziativa è finalizzata sia per rivendicare la proprietà, e il Consigliere
De Luca diceva che nel momento in cui c’è la rivendicazione di proprietà da parte del Comune è
chiaro che Mariano Bianco verrà…
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA - Tutti i lavori che dicono che non sono stati portati a
termine è perché sono stati molto spesso fermati, bloccati…
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – Non essendo in regola e non avendo i titoli.
ASSESSORE PISACANE - Dico subito che noi non aderiamo né alla proposta del Consigliere Torre,
in particolare del gruppo Amalfi verso il futuro, né alla proposta della Consigliera Amatruda.
In realtà è problematico e non è a nostro avviso corretto il modo in cui volete fare l’acquisizione.
Voi vorreste fare l’inserimento dell’immobile ai sensi del decreto legge 58 tramutato nella legge
133/2008.
Il problema qui è che non si possa fare in assenza dei presupposti di legge.
Quello è un atto terminale di un iter amministrativo che deve passare attraverso diverse fasi che
sono dettagliatamente illustrate dall’art. 58, poi quell’inserimento non ha un valore costitutivo
della proprietà ma un valore dichiarativo, il che presuppone che la titolarità esista realmente,
voi la date per acquisita però vi faccio rilevare che dalla documentazione in nostro possesso, che
per altro la Consigliera Amatruda ha ricostruito molto abilmente, ha fatto riferimento ad atti
ufficiali, ho sentito citare pareri dell’Avv. Montesanto, ho sentito parlare di lettere, di missive.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI – Questi non sono atti che dimostrano la titolarità del bene.
ASSESSORE PISACANE – Da quegli atti si desume chiaramente che la questione è questione
dubbia, non fosse altro che non lo dico io ma lo dice, ovviamente, un Avvocato che in
precedenza incaricò il Comune e si è espresso nei termini in cui correttamente ha ricordato la
Consigliera Amatruda.
A fronte della necessità che questo atto si compia soltanto se ricorrono i presupposti non
dobbiamo dimenticare i rischi di un eventuale provvedimento illegittimo. Non dimentichiamo
che ove mai dovessimo adottare un provvedimento di inserimento di questo immobile nel piano
delle alienazioni e valorizzazioni senza che ricorrano i presupposti di legge, sia sostanziali che
procedurali, noi ovviamente rischiamo di esporre l’Ente a conseguenze che invece dobbiamo
assolutamente scongiurare, perché sarebbero dannose. Non solo il ricorso al TAR ma anche una
causa risarcitoria, oggi anche a fronte di atti illegittimi amministrativamente c’è un profilo di
risarcimento connesso che noi correttamente dobbiamo prevenire.
Noi ci siamo attivati da tempo per istruire nel modo corretto la vicenda, il problema non è
decidere se fare o non fare senza aver prima verificato se si può fare o non si può fare, il
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problema è verificare correttamente quello che c’è da fare e se si può procedere anche ai sensi
del 58.
Noi ci siamo mossi in questo senso, l’occasione del Consiglio Comunale ci dà la possibilità di
darvi questa indicazione, francamente su questo tema lo state facendo ora, non accettiamo
nemmeno critiche particolari, perché non ci dimentichiamo che il parere di Montesanto, che è
un parere correttamente illustrato da Amatruda, non si conclude con un “è vostro” o “non è
vostro”, si conclude con un “non iquet”, dice “non ho le informazioni necessarie per dirvi se
potete procedere in un modo piuttosto che in un altro. Noi ci siamo sentiti in dovere di avviare
una istruttoria molto attenta, avvalendoci delle competenze necessarie, perché questa
istruttoria si compia nel modo più corretto possibile, la questione è particolarmente delicata e
va affrontata a mio avviso e ad avviso di questo gruppo in questo modo.
In ogni caso dobbiamo necessariamente istruire prima di arrivare ad una decisione,
formuleremo una proposta di delibera sostanzialmente diversa da tutti, anche da quella della
Consigliera Amatruda, perché anche quella nel dire “facciamo la transazione” è come se in
qualche modo anticipasse una posizione che in questo momento non siamo ancora in grado di
assumere, proprio alla luce del fatto che ove mai dovesse essere adottato nel 58 perché non
adottarlo, non c’è chiusura rispetto alla cosa, se si fa lo si vuole fare veramente nel modo più
corretto possibile.
Quindi la nostra proposta di delibera sarà formulata in questi termini: noi chiediamo al Consiglio
Comunale di dare mandato alla Giunta affinché prosegua nell’iter istruttorio intrapreso,
compiendo ogni ulteriore atto di indagine ed approfondimento, anche attraverso professionisti
esterni, volto ad accertare la sussistenza dei presupposti di legge per l’adozione del
procedimento di cui all’articolo 58, decreto legge n. 112/2008.
Chiediamo al Consiglio Comunale di darci questo indirizzo, cioè continuare a verificare nel più
breve tempo possibile, ove mai all’esito di questa ulteriore istruttoria dovessero emergere i
presupposti per il 58 questo ovviamente non è un dato che escludiamo per nessuna ragione.
Aggiungo una riflessione di carattere giuridico, che sia un caso dubbio emerge chiaramente da
quella documentazione, è anche vero il fatto che un Sindaco si esprima al di fuori di un organo
collegiale in sé non è atto qualificabile come riconoscimento legittimamente operato, ma
siccome l’usucapione si fonda sul possesso e il possesso sussiste quando c’è un riconoscimento
esteriorizzato, non formale, non è il problema del, hanno detto che c’era un titolo, no, il
possessore è quello che viene riconosciuto dall’opinione pubblica. Per cui il fatto che qualcuno si
sia espresso in questi termini rende sussistente quell’animus possidenti che è la seconda
condizione che deve sussistere perché un soggetto che detiene un bene possa anche
considerarsi non semplice detentore bensì possessore e quindi fruire dell’effetto
dell’usucapione.
Alla luce di questi elementi chiedo anche alle opposizioni, che hanno sollecitato questo
argomento, di cui con piacere abbiamo parlato in questa occasione, di aderire al nostro atto di
indirizzo perché è un atto di apertura, un atto finalizzato a fare le cose come vanno fatte e a non
esporre l’Ente a possibili conseguenze negative.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO - La proposta della maggioranza era implicita già in sede di
discussione dell’approvazione del bilancio del 2012, quando l’argomento è stato ampiamente
trattato, già in quella sede fu chiesto dai Consiglieri di opposizione di inserire nel piano delle
alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari il bene di cui stiamo discutendo.
Questa proposta dell’Assessore Pisacane sembra che sia la solita proposta che sta
caratterizzando questa Amministrazione, quella di invitare la Giunta a fare determinate cose,
che poi non vengono fatte.
In sede di approvazione di bilancio di previsione 2013 l’Amministrazione Comunale porti
all’attenzione del Consiglio Comunale, perché quella è la sede, la proposta o meno di alienazione
e valorizzazione dell’immobile.
Questa sera non stiamo chiedendo al Consiglio Comunale di applicare la legge 133 del 2008,
poiché l’anno scorso abbiamo discusso dell’argomento in sede di approvazione del bilancio di
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previsione e in quella sede i Consiglieri di maggioranza sono stati disponibili a discuterne, però
nel frattempo sono passati 12 mesi e dell’argomento non se n’è parlato.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – La richiesta iniziale non era questa, la state modificando ora.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari come
previsto dalla legge va fatto in sede di bilancio, è una normativa che si deve applicare in sede di
approvazione del bilancio di previsione.
Noi preventivamente stiamo chiedendo che nelle prossime settimane nel momento in cui
l’Assessore Camera completerà l’approvazione del bilancio, lo porterà prima all’attenzione della
Giunta e poi in Consiglio Comunale, in quella sede ci sia la delibera che preveda il piano di
alienazione e valorizzazione immobiliare del Mariano Bianco, senza aspettare che gli uffici
facciano la trafila.
In quella sede ognuno si assumerà le sue responsabilità, perché in questo momento siamo tra
l’incudine e il martello, il fare potrebbe provocare un danno, il non fare potrebbe provocare
ulteriori danni.
Dato che siamo qui perché ognuno si deve assumere le proprie responsabilità, in questo
momento io sto chiedendo al Consiglio Comunale di determinarsi una volta per tutte.
La stessa cosa l’avete detta per il problema del risarcimento di due milioni di euro del
componente della Commissione Edilizia, ma è rimasta carta morta, non vorrei che questa sera in
questa sede si faccia la stessa fine che si è verificata qualche anno fa in merito a quel
risarcimento di 2 milioni di euro.
ASSESSORE PISACANE – Grazie a quello che abbiamo fatto abbiamo evitato i sequestri. Non si
preoccupi. Quindi abbiamo fatto bene.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Vada a rileggere quello che quella sera ha chiesto alla Giunta
in merito a un determinato provvedimento.
ASSESSORE PISACANE – E’ stato evitato il sequestro. Parli dei risultati, non parli di quello che è
stato fatto, perché quello che è stato fatto è stato fatto in funzione del risultato.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Vada a leggere quello che lei quella sera ha chiesto alla
Giunta e se la Giunta ha fatto quello che lei ha chiesto.
Io chiedo che in sede di approvazione di bilancio di previsione l’Amministrazione Comunale porti
all’attenzione del Consiglio Comunale il piano con all’interno della delibera di adozione del piano
di alienazione e valorizzazione immobiliare il problema del Mariano Bianco.
Se poi ci sarà qualche Consigliere che voterà contro o qualche Consigliere che voterà a favore
questo è un altro discorso.
ASSESSORE PISACANE – Il Consigliere De Luca dice che a prescindere da quello che si accerterà o
meno io voglio che al prossimo Consiglio Comunale sia messo all’ordine del giorno l’inserimento
dell’immobile oppure che già ora…
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI - Non è così. Noi chiediamo che quell’argomento venga deciso
da voi di essere o meno inserito all’interno del piano. Secondo noi deve essere inserito, secondo
voi no.
ASSESSORE PISACANE – Si deve formalizzare la proposta di delibera, la potete dettare al
Segretario.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Noi l’abbiamo già fatta la proposta.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Ditela al Segretario.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Ci state chiedendo in continuazione qual è la proposta. La
nostra proposta l’abbiamo fatta.
ASSESSORE PISACANE – La mia proposta è quella che ho formalizzato in maniera chiara.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Segretario leggete.
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – Il Consigliere Torre ha dettato e credo che il Segretario
abbia verbalizzato.
ASSESSORE PISACANE – La proposta di delibera deve contenere il dispositivo.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – Segretario, l’applicazione della legge 2008 dell’art. 58 si può
fare in qualsiasi momento o in sede di approvazione del bilancio?
SEGRETARIO – Si può fare in qualsiasi momento.
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CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI – Siete sicuro? Un atto allegato al bilancio si può fare in qualsiasi
momento?
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Va allegato al bilancio.
Mettiamo a votazione la proposta formulata dal Consigliere Torre.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO - Chiedo la votazione per appello nominale.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Votiamo la proposta così come detto nel dibattito dai
Consiglieri De Luca, Amendola Andrea e Torre.
SI PROCEDE ALL’APPELLO.
DEL PIZZO
BOTTONE
MILANO
CAMERA
BRUSCAGLIN
AMENDOLA MARIO
DE RISO
PISACANE
SPADA ALFONSO
TORRE
DE LUCA
AMATRUDA
AMENDOLA ANDREA
NO
NO
NO
ASSENTE
NO
ASSENTE
NO.
NO
NO
SÌ
SÌ
NO
SÌ
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – L’esito della votazione è il seguente:
Presenti numero 11.
Favorevoli numero 3.
Contrari numero 8.
La proposta è respinta.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Passiamo alla votazione della proposta formulata dalla
Consigliera Amatruda.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – E’ possibile rileggere la proposta della Consigliera Amatruda
prima di procedere alla votazione?
SEGRETARIO – Fare un accordo con il Mariano Bianco per evitare di fare un contenzioso per
difendere il bene di tipo sociale sul piano edilizio sociale per un ricovero per anziani.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO – L’accordo in che cosa consiste?
SEGRETARIO – Non parla di proprietà.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Visto e considerata la difficoltà nella identificazione della
proprietà della struttura tra il Mariano Bianco e il Comune di Amalfi si propone una transazione
per quanto riguarda l’uso.
SEGRETARIO – E’ un accordo convenzionale per l’utilizzo sociale del bene.
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA - Il problema di proprietà rientra nell’accordo, perché
quando uno va a fare l’accordo è normale che poi dopo si mettono i puntini sulle i, quindi
l’accordo prevede che si risolva questa questione e si vada a un accordo finalizzato.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI – L’accordo presuppone posizione contrastanti, significa che noi
dobbiamo rivendicare la posizione di titolarità.
CONSIGLIERE AMATRUDA ANTONIETTA – La posizione di titolarità che voi rivendicate e
rivendicano loro viene in capo a tutti e due. I titoli che ci sono possono essere a favore di uno o a
favore di un altro.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO - Qual è la funzione del Comune in questo accordo?
SEGRETARIO – E’ una convenzione.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI - La transazione va fatta quando ci sono due posizioni
contrastanti.
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Noi andiamo al Mariano Bianco e facciamo una transazione, ma su che cosa? Sulla proprietà. Ma
la proprietà non spetta a te, spetta a me.
ASSESSORE PISACANE – La Consigliera Amatruda dice di avviare una trattativa finalizzata a fare
una transazione che ne salvaguardi l’uso a fini sociali, poi per tutto il resto mi va bene tutto.
CONSIGLIERE DE LUCA ANTONIO - I fini sociali già sono in essere, che trattazione andate a fare?
ASSESSORE PISACANE - Votiamo contro solo perché non è coerente al percorso che stiamo
facendo.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE - Votiamo la proposta della Consigliera Amatruda per alzata di
mano.
Chi è favorevole?
Presenti numero 11.
Favorevoli numero 1: Amatruda.
Astenuti numero 1: Amendola Andrea
Contrari numero 9.
La proposta è respinta.
ASSESSORE PISACANE – La nostra proposta è che il Consiglio Comunale dia mandato alla Giunta
affinché prosegua l’iter istruttorio già intrapreso e compia ogni opportuno ulteriore atto di
indagine ed approfondimento, anche attraverso l’ausilio di professionisti esterni, volto ad
accertare la sussistenza o meno dei presupposti di legge per l’adozione del provvedimento di cui
all’articolo 58 del decreto legge numero 112/2008.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Votiamo per alzata di mano la proposta della maggioranza.
Chi è favorevole?
Presenti numero 11.
Favorevoli numero 7.
Astenuti numero 1: Amatruda.
Contrari numero 3: Amendola Andrea, De Luca, Torre.
La proposta è accolta.
CONSIGLIERE TORRE GIOVANNI - Sul fatto che non è stato notificato entro 20 giorni dovete
convocare il Consiglio Comunale.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE – Sì, sicuramente.
CONSIGLIERE AMENDOLA ANDREA – Sarebbe preferibile convocare il Consiglio Comunale nei
giorni in cui gli uffici sono aperti, perché se c’è necessità di consultare un atto, di chiedere in
visione un atto o avere un chiarimento, almeno abbiamo un interlocutore. Qui non c’è
nemmeno l’usciere.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Visto il presente punto all’ordine del giorno “Riconoscimento proprietà comunale “Monastero
della SS. Annunziata” (Mariano Bianco) – Discussione e provvedimenti.”
Con votazione soprariportata;
DELIBERA
di dare mandato alla Giunta Comunale affinché prosegua l’iter istruttorio già intrapreso e
compia ogni opportuno ulteriore atto di indagine ed approfondimento, anche attraverso l’ausilio
di professionisti esterni, volto ad accertare la sussistenza o meno dei presupposti di legge per
l’adozione del provvedimento di cui all’articolo 58 del decreto legge numero 112/2008.
ORE 20:36 LA SEDUTA E’ SCIOLTA.
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Approvato e sottoscritto:
Il Presidente
Dr. Alfonso Del Pizzo
Il Segretario Comunale
Dott. Rocco Russo
___________________________________________________________________________________
Il sottoscritto Segretario Comunale , visti gli atti d'ufficio,
ATTESTA
che la presente deliberazione viene pubblicata all'Albo Pretorio di questo Comune
per quindici giorni consecutivi a partire da oggi (art.124 del D.Lgs. 18 agosto
2000 n.267).
Amalfi
, ____________________
20 giu 2013
Il Segretario Comunale
Dott. Rocco Russo
___________________________________________________________________________________
La presente deliberazione e' divenuta esecutiva il _____________________
Il Segretario Comunale
Dott. Rocco Russo
Amalfi
, __________________
La presente deliberazione e' dichiarata immediatamente eseguibile;
Il Segretario Comunale
Dott. Rocco Russo
Amalfi
, __________________
Scarica

verbale di deliberazione del consiglio comunale