22-01-13, 29Nazionale
La Ferrovia offre abbonamento gratis per i disabili
CIVIDALE Abbonamento gratis, presto, per i disabili che utilizzano la littorina. La società Ferrovie UdineCividale si uniforma – su autorizzazione della Regione – al panorama vigente nel settore del trasporto
pubblico locale su gomma e, anzi, fa un passo ulteriore: agli utenti penalizzati da un livello di disabilità
superiore al 67% (residenti in provincia di Udine e con un reddito inferiore ai 30 mila euro) non offrirà
semplicemente una riduzione tariffaria, come avviene sui pullman, ma appunto la fruizione del servizio a
titolo gratuito. L’iniziativa è conseguente a un’istanza sollevata dall’associazione di volontariato per la
disabilità Partecipa!, sodalizio anagraficamente ancora molto giovane ma già autore di parecchie, valide
iniziative: evidenziando l’anomalia di una differenziazione di trattamento a livello di trasporto su strada e
su rotaia l’associazione aveva infatti chiesto alla Regione di valutare la possibilità di facilitazioni anche sui
treni della tratta Udine-Cividale, appunto. L’appello era stato “veicolato” dal consigliere regionale
Roberto Novelli, che nei giorni scorsi ha ottenuto dai competenti uffici risposta affermativa.( l.a.)
15-01-13, 25Nazionale
Dibattito all’Uccellis su Internet
Il comitato “Friul Tomorrow 2018”, coordinato da Daniele Damele e don Davide Larice, in collaborazione
con Assoconsumatori di Udine, promuove per sabato, alle 11.15, nell’aula magna dell’Educandato Uccellis
il confronto sul tema: “Internet: serve a comunicare meglio?” tra i consiglieri regionali Enio Agnola (Idv),
Roberto Novelli (Pdl) e, per l’associazione Il Perbenista, Marco Belviso e Alice Mattelloni. All’inizio del
dibattito porterà il saluto la preside Maria Letizia Burtulo. Interverranno le classi quarte del liceo classico
europeo. «L’idea che abbiamo avuto con il comitato Friuli Tomorrow 2018 – dice Damele - è di andare tra
i giovani a proporre un ragionamento basato su un confronto, magari legato ai temi dell’attualità, ma
certamente distante dalle battute a effetto, dai proclami, dalla ricerca ostinata e continua del consenso».
Damele aggiunge «che le idee e i valori sui quali credere non possono formarsi con superficialità e sulla
base di quanto appare, ma occorre fermarsi, ascoltare e approfondire per scegliere ponderatamente e
autonomamente».
10-01-13, 60Sport
Aquileia-Cividale nel segno dell’Unesco
UDINE La sala Pasolini del Palazzo regionale, in via Sabbadini, ha tenuto a battesimo la prima edizione
della maratona Aquileia-Palmanova-Cividale che il prossimo primo aprile si correrà sotto l'emblema
dell'Unesco. La distanza classica di 42,195 km che corre tra Aquileia e Cividale, città riconosciute come
patrimonio mondiale dell'Unisco, passando per Palmanova, che ambisce ad entrare nel patrimonio
dell’umanità, ha dato la “scintilla” per la creazione di un evento dalle molteplici valenze storiche, culturali
e sportive. Una corsa che la Fidal ha voluto tingere subito di tricolore, designandola come campionato
italiano assoluto e master over 35 in cui poter valutare ad inizio di stagione i valori di crescita di alcuni
atleti tra cui spicca il nostro Stefano Scaini. Alla terza maratona in carriera il friulano, marito della
campionessa europea Anna Incerti, punterà a vincere il titolo tricolore ma nel contempo a ritoccare il suo
limite personale che è di 2 ore 16'08''. «Questa dell'Unesco cities marathon – ha detto il presidente
nazionale della Fidal, Alfio Giomi – è un'idea brillante e geniale. Su di essa scommettiamo moltissimo».
Alla presentazione della manifestazione anche l'assessore regionale, Elio De Anna, il presidente del
consiglio regionale, Maurizio Franz, l'ideatore della maratona, Roberto Novelli (dirigente Ert Fvg), il
presidente regionale Fidal, Guido Pettarin, l'assessore provinciale, Mario Virgili, il direttore generale
Turismo Fvg, Edi Sommariva, Giuliano Gemo per il Coni regionale, e Massimo Magnani, commissario
tecnico nazionale Fidal. La maratona, che si svolgerà interamente nel territorio della provincia di Udine
prenderà il via nei pressi degli scavi di Aquileia con arrivo in piazza Duomo a Cividale, dopo aver
attraversato i comuni di Terzo d'Aquileia, Cervignano, Bagnaria Arsa, Palmanova, Chiopris Viscone,
Manzano, San Giovanni al Natisone e Premariacco. Contestualmente partirà una staffetta articolata in due
frazioni: Aquileia-Palmanova, di 16,500 km, e Palmanova-Cividale, di 25,695 km. L'intera manifestazione
sarà affidata alla regia del comitato regionale della federatletica (Fidal) che si avvarrà della collaborazione
operativa di dieci società (Maratonina udinese, Atletica Buja, Jalmicco corse, Libertas Casarsa, Marciatori
Gorizia, Maratonina Pordenone, Marathon Trieste, Enrirude Trieste, Maratona e maratonina di Buttrio e
Maratonina Brugnera). Gremitissima la sala, presenti i tre sindaci dei comuni di Aquileia, Palmanova e
Cividale, autorità pubbliche e militari, dirigenti di società, tecnici e campioni dell'atletica friulana.
Vincenzo Mazzei ©RIPRODUZIONE RISERVATA
09-01-13, 60Sport
Ecco la maratona Unesco Aquileia-Cividale
UDINE La Unesco cities marathon Aquileia-Cividale si farà. Un evento di portata nazionale nato da un’idea
del cividalese Giovanni Cozzi, dirigente dell’Ert Fvg, e colto al volo dal consigliere regionale Roberto
Novelli si è concretizzato dopo un anno di gestazione e dopo aver risolto alcuni problemi tecnici tra cui
quello primario della viabilità lungo il tracciato. La corsa podistica che porterà i maratoneti dalla città
romana a quella longobarda, passando per Palmanova (anch’essa candidata a diventare presto
patrimonio dell’Unesco), si svolgerà il primo aprile e assegnerà i titoli italiani assoluti e master sui
canonici 42,195 chilometri, distanza perfettamente misurata e omologata. Una maratona che punterà
all’eccellenza e che secondo i promotori avrà sicuramente un grande richiamo sportivo, turistico e
culturale nel territorio delle tre città. Per la sua realizzazione è già operativo un comitato organizzatore,
presieduto dal vicepresidente regionale del Coni, Giuliano Gemo. Nel comitato anche i sindaci di Aquileia,
Cividale e Palmanova, l’assessore allo sport della provincia di Udine, un rappresentante della regione e
della Fidal. La maratona che gode del supporto tecnico della Regione, del Coni e della Fidal regionale sarà
presentata ufficialmente oggi, alle 10.30, nella sala Pasolini del palazzo della Regione, in via Sabbadini.
Illustreranno la manifestazione l’assessore regionale allo sport, Elio De Anna, e il presidente regionale
Fidal, Guido Germano Pettarin. Alla conferenza stampa parteciperà il neopresidente nazionale della Fidal,
Alfio Giomi, nella sua prima visita istituzionale nella nostra regione. Vincenzo Mazzei
08-01-13, 42Sport
Carnevale si racconta in un libro «Se c’è il cuore, tutto è
possibile»
UDINE «Ho sempre combattuto, ho sempre sbagliato, sono sempre caduto, ho sempre pagato. Mi hanno
punito con durezza, con estrema crudeltà, ma con forza, con orgoglio, con tutto me stesso posso dire al
mondo intero che mi sono sempre rialzato, ho sempre vinto al mia partita, ed è successo sempre allo
stesso modo: con un mio gol spettacolare». Con queste parole Andrea Carnevale si racconta nelle pagine
del libro, scritto con Pierluigi Grande, dal titolo “I codici della vittoria”. Un'opera dedicata a Gianfranca
Stracchi e a Giuseppina Carnevale, madre e sorella dei due autori, entrambe scomparse a causa di
malattie genetiche rare. Per questo motivo, parte dei proventi della vendita del libro saranno devoluti a
Telethon e Udinese per la Vita per la ricerca e ai bambini dell'Africa per un progetto scuola e sport. A
presentarlo ieri mattina nell'auditorium dell'istituto Stringher di Udine c'era anche il capitano dell'Udinese,
Antonio Di Natale, testimonial d'eccezione, di fronte agli studenti che hanno ascoltato attenti
testimonianze e pensieri. «Nella vita – ha raccontato Carnevale – non c'è nulla di scontato. A 10 anni ho
visto un pallone per la strada e mi sono detto che un giorno avrei giocato in serie A. Ce l'ho fatta, i
giovani devono capire che tutto è possibile se c'è il cuore in ciò che si fa». Capitan Totò è intervenuto più
di una volta, godendosi gli applausi degli studenti, affascinati anche dalla clip proiettata con i suoi gol più
belli. Tra gli ospiti della mattinata, coordinata da Pierluigi Grande e Daniele Damele, anche il questore
Antonio Tozzi, il prefetto Ivo Salemme, il sindaco di Udine, Furio Honsell, gli assessori provinciali Adriano
Piuzzi e Mario Virgili, il presidente di Udinese per la Vita, Andrea Bonfini, il consigliere regionale, Roberto
Novelli, Monica Moranduzzo per il comitato Friuli Tomorrow 2018, Enzo Fattori e Marusca Face per
Telethon, don Davide Larice e la padrona di casa, la dirigente dello Stringher, Anna Maria Zilli. Simonetta
D'Este
24-12-12, 28Cultura - Spettacolo
Sport’n’roll, tutti in coro con Omar Pedrini
CIVIDALE È il coinvolgente rock di Omar Pedrini a chiudere il sipario su Sport’n’roll, la coraggiosa
iniziativa musicale ideata da Joe Pigani e messa in scena al Ristori di Cividale tra venerdì e sabato scorsi.
Una manifestazione a ingresso libero, organizzata con attenzione ai dettagli, alla quale ha fatto riscontro
un pubblico non molto numeroso. Dice Roberto Novelli, sostenitore del progetto: «Va tenuto conto che
si trattava della prima edizione e pertanto questo free music festival può solo crescere». Apre la serata di
sabato la musica medievale, scozzese e celtica dei Rabidus Musicus, alle cui cornamuse, sonagli e
percussioni fa poi seguito la giovane e promettente band pop-rock friulana Crossing, con Sisto Daniel
Tavano, Benito Flavio Petrella, Davide Del Ben, Francesco Zonca e Matteo Borro. Interessante anche il
successivo intervento, quello di Betzy, all'anagrafe Fabio Cussigh, del quale annotiamo la simpatica gag
sul cuoco innamorato di una anoressica. I Dead Poetry Society, già visti al contest Learn to fly di Lignano,
anche stavolta non convincono molto. E alla fine spazio al chitarrista e fondatore dei Timoria, il bresciano
Omar Pedrini (accompagnato dal basso acustico di Larry Mancini e dalla seconda chitarra di Marco
Grasselli). Molto feeling con gli ascoltatori. E così Casa mia (con citazioni de L'isola di Wight), che Omar
dedica di cuore al Friuli, sua seconda patria e seconda casa, Via Padana Superiore (un brano on the road,
come quelli della beat generation), Lulù e Senza vento, «perché per i giovani d'oggi – dice Pedrini – non
c'è più il futuro di una volta», le canta, insieme con Omar, anche il pubblico. Shock (dall'album Pane,
burro e medicine) narra del suo “ritorno alla vita” dopo il noto intervento a cuore aperto, Lavoro inutile
(scritta nell'inverno 2003-2004 durante una grande nevicata, premio della critica a Sanremo 2004)
racconta la vita degli artisti e Verso Oriente è un viaggio nel ventre del mondo. Non mancano una cover
di Neil Young e, nei bis, Sangue impazzito e Sole spento, brano che Pedrini esegue con i Crossing, da lui
invitati sul palco, a chiusura di una bella serata. Alberto Zeppieri ©RIPRODUZIONE RISERVATA
16-12-12, 54Gorizia
Protezione civile, in arrivo uno speciale automezzo
CIVIDALE Dalla Regione contributo di 50 mila euro al gruppo di Protezione civile del Comune di Cividale,
che in ragione della sua alta operatività verrà dotato di uno speciale automezzo, unico su scala nazionale.
Non solo: ulteriori 7.300 euro sono stati erogati in funzione della seconda edizione delle Olimpiadi della
Protezione Civile. “Il veicolo – spiega il consigliere regionale Roberto Novelli – sarà un Mercedes Atego
1222, autocarro a trazione integrale, dotato di cabina doppia e di un pianale di carico in grado di ospitare,
alternativamente (in relazione al tipo di missione richiesta), un modulo scarrabile con allestimento
pompieristico o un container standard della Protezione civile, adatto anche per il trasporto di materiali
sfusi. La capacità d’intervento della squadra diventerà, così, ancor più flessibile. Ovvia soddisfazione fra i
diretti interessati: «Dei nostri volontari, coordinati da Gianfranco Mauri – dichiara l’assessore alla
Protezione civile, Davide Cantatrutti –, la comunità deve sentirsi particolarmente orgogliosa. Nel 2012
hanno totalizzato 9.000 ore di attività in 500 attivazioni, con una media di 44 presenze a persona».(l.a.)
13-12-12, 42Nazionale
Ospedale di Cividale la minoranza sul piede di guerra
CIVIDALE Una beffa. Una trovata che «la dice lunga sul peso attribuito all’ospedale di Cividale» e sui
conseguenti indirizzi politici. La minoranza consiliare non riesce a digerire l’escamotage («Cosa mai
vista!») dell’emendamento semi-orale con cui il consiglio regionale ha accodato il nosocomio cittadino alla
lista delle strutture destinate a costituire, in virtù della riforma sanitaria varata dal presidente Tondo,
un’unica realtà aziendale: sul valore di un provvedimento del genere c’è poco da interrogarsi, dice
l’opposizione, che è ormai sul piede di guerra e che sta studiando le strategie da porre in essere per
salvare il salvabile. Per oggi il Pd ha convocato il proprio forum sanità, per fare il punto della situazione e
definire una linea di difesa: «Sorvolando sulla questione dell’emendamento orale, che si commenta da
sola, rilevo – nota il capogruppo del partito, Rino Battocletti – che anche quello “regolare”, ovvero scritto,
risulta assolutamente generico. Va riempito di contenuti, a cominciare dal tema fondi. Si tratta di una
riforma del tutto frettolosa, una pura e semplice mossa elettorale». Del parere di Idv-Valori in Comune,
che ha sollevato il caso, si è già dato conto: riepilogando in estrema sintesi si può parlare di secca
bocciatura nei confronti di un modus operandi tacciato di pressapochismo. In linea Domenico Pinto, voce
di Rinascita: «Il miglior commento sarebbe una lunga fila di puntini di sospensione… In Regione cosa
pensano, che crediamo a una svista? Che si siano dimenticati, casualmente, proprio dell’ospedale di
Cividale? Sono indignato. C’era un piano per l’edificazione di un nuovo padiglione, finanziata con 6 milioni
di euro. Poi, all’improvviso, il progetto è svanito e quei 6 milioni sono passati nelle mani del direttore
generale della sanità regionale Cortiula: perché deve gestirli lui – e sulla base di cosa? – e non i vertici di
Santa Maria della Misericordia e Ass 4? Non sarebbero loro le figure deputate a farlo? Siamo a livello zero,
con la programmazione. Per non parlare del formulario, mai sentito, dell’emendamento orale».
«Polemiche e preoccupazioni infondate», stronca però il capogruppo del Pdl cividalese e consigliere
regionale Roberto Novelli. «Perché – domanda – sollevare questioni sul niente? L’emendamento è un di
più a un articolo di legge estremamente chiaro, il numero 4, in cui si afferma che tutti gli ospedali
rientranti nell’ambito territoriale delle aziende giuliano-isontina e friulane costituiranno, d’ora in poi, una
realtà unica. Elencarli è stato un puro scrupolo: nel momento, poi, in cui mi sono accorto che il presidio di
Cividale mancava dalla lista ho chiesto di rimediare a penna. Aggiunta scritta, dunque. Mica orale». Lucia
Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
30-11-12, 87Nazionale
A San Leonardo i carabinieri restano C’è la nuova
caserma
SAN LEONARDO Perfetto e pomposo clima da inaugurazione, per quanto l’evento salutato (ieri mattina)
consistesse semplicemente nella posa della prima pietra. E la ragione è presto detta: l’amministrazione di
San Leonardo è riuscita a prendere l’ultimo treno, ma proprio l’ultimo, per concretizzare il progetto della
realizzazione di una nuova caserma dei Carabinieri. Risultato portato a casa in extremis, il finanziamento
regionale di 1.400.000 euro necessario per attuare l’opera. «Questo intervento rischia di diventare
esempio di ciò che era una volta, e che non potrà più essere», ha ben sintetizzato il consigliere Roberto
Novelli, intervenuto alla cerimonia in rappresentanza della Regione. Perché ormai, ha motivato, «niente
è più scontato, nemmeno in una realtà virtuosa come il Friuli Venezia Giulia». La ristrettezza dei bilanci e
la conseguente scure sui contributi renderebbero inimmaginabile, allo stato attuale, l’assegnazione di
oltre un milione di euro ad un piccolo Comune delle Valli del Natisone. Ma San Leonardo, appunto, ce l’ha
fatta, per quanto per un soffio. E a buon diritto festeggia con anticipo di un anno (tale il tempo
preventivato per i cantieri) il suo nuovo servizio. «Per un quinquennio abbiamo inseguito questo obiettivo
senza risultati. Poi, finalmente, la svolta: la Regione ci ha assecondato – ha dichiarato il sindaco Giuseppe
Sibau –, consentendoci di dar seguito ad un disegno che ci stava particolarmente a cuore». Passo avanti
significativo, dunque, che molto probabilmente aprirà la strada ad un processo di razionalizzazione dei
presidi dell’Arma (quattro) operativi nelle Valli. Ma questa è pagina del prossimo futuro. Per adesso il
centro valligiano si gode la sua vittoria. «Un momento di forte soddisfazione», ha commentato il
comandante provinciale dei Carabinieri Roberto Del Piano, presente alla circostanza insieme all’assessore
provinciale Adriano Ioan, ad ufficiali, sindaci del territorio, esponenti della sezione Carabinieri in congedo
di Cividale e San Pietro al Natisone. La struttura, che si affaccerà sulla viabilità principale e che a livello
estetico cercherà di richiamare i canoni stilistici dell’architettura locale, si eleverà di un piano e
comprenderà anche due alloggi. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
20-11-12, 29Nazionale
Cantiere in
maggioranza
centro
il
Comune
censurato
dalla
CIVIDALE Con l’intento (implicito, ma inequivocabile) di colpire il capogruppo del Pd la maggioranza
consiliare si… autocensura. Ovvero: sono i partiti al governo a criticare l’operato del Comune e a chiedere
un’inversione di tendenza. La questione è curiosa, e ha per protagonisti ponteggi & (improvvisati)
parcheggi. Spieghiamo:su un palazzo di piazza Paolo Diacono sono in corso, da tempo, interventi di
ristrutturazione. Esiste un cantiere, dunque, ma esiste pure uno stallo per automezzi che, negli ultimi
giorni, si è trasformato in posto auto. L’impresa appaltatrice l’ha infatti concesso in uso ai proprietari
dell’immobile per compensare la temporanea “invasione” del loro garage. Tutto regolare, va detto subito:
l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico è stata rilasciata dai competenti uffici municipali, ma
Pdl, Lega Nord e Udc, adesso, esprimono perplessità al riguardo e interrogano il sindaco sulle intenzioni
per il futuro, sollecitando appunto – qualora si presentassero situazioni analoghe – un cambio di rotta.
Battaglia politica, più che estetica? Di dubbi ce ne sono pochi, posto che la vicenda riguarda appunto il
leader del Partito Democratico, Rino Battocletti (titolare di parte dell’edificio in questione e, soprattutto,
beneficiario del provvisorio stallo in piazza), e che il documento, che pure non lo menziona, porta la firma
della maggioranza al (quasi) completo: sottoscrivono i consiglieri Roberto Novelli, proponente, Roberto
Mennillo, Giuseppe Ruolo, Franco Diacoli e Lorena Marcolini e gli assessori Davide Cantarutti, Daniela
Bernardi, Stefano Cicuttini e Flavio Pesante; unici assenti – sindaco a parte –, gli assessori Miani e
Strazzolini. La sostanza dell’iniziativa, dunque, parrebbe evidente. Per “camuffarla” ad arte, però, si fa
leva sul fattore immagine, riepilogando l’ormai trita pagina Unesco e ponendo l’accento sull’«elevata
sensibilità dei cittadini relativamente al decoro del centro storico». «L’ok all’occupazione del suolo
pubblico è stato dato alla ditta che esegue i lavori, mica a me – dice un allibito Battocletti –. Ditta –
conferma – che mi ha autorizzato, per i giorni in cui il mio garage fosse stato inutilizzabile, a lasciare la
macchina nello spazio riservato ai propri mezzi. Dove sta il problema? Evidentemente l’agitazione preelettorale di Novelli sta montando in maniera confusa. Se la maggioranza non ha altri appigli che questa
sparata vigliacca, per attaccarmi, mi sa che è al capolinea». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
18-11-12, 53Nazionale
Il Pd: tocca al Comune organizzare la maratona
CIVIDALE Accantonato provvisoriamente il “tormentone” viabilità, il Pd sposta l’attenzione su altro fronte:
nel mirino del partito, questa volta, la trovata del capogruppo consiliare del Pdl nonché consigliere
regionale Roberto Novelli, ideatore (su input del cividalese Giovanni Cozzi) di una speciale maratona
internazionale che – nel nome dell’Unesco – dovrebbe collegare i due siti del Friuli Venezia Giulia iscritti
nella World Heritage List, Aquileia e Cividale, passando per Palmanova. Per l’organizzazione dell’evento,
che dovrebbe svolgersi nel mese di aprile, si è costituito di recente un apposito comitato (composto,
rileva il Pd, «dai tre Comuni interessati, dalla Regione e da Turismo Fvg, Provincia, Coni e Fidal»), che sta
approntando i dettagli tecnico-logistici del progetto. Ma il gruppo politico rappresentato in assemblea
civica da Rino Battocletti, Claudia Chiabai e Maria Cristina Novelli storce il naso: il progetto, infatti – si
rileva –, dovrebbe essere gestito direttamente dall'amministrazione cividalese, in modo da venir sottratto
a ogni sospetto di strumentalizzazione a fini elettorali. Novelli, però, rimbecca: «Strumentale sarà,
piuttosto, la presa di posizione di chi pare stia facendo per sé campagna elettorale. Il Comune di Cividale
non potrebbe mai gestire autonomamente una manifestazione di simile livello, appoggiata da tre Comuni
(mica tutti di centro-destra!), dalla Provincia, dal Coni e dalla Fidal, che fra l’altro ha già presentato
richiesta agli organi federali competenti per l’inserimento della maratona nei livelli di classificazione
internazionale e di campionato nazionale assoluto e master». Lucia Aviani
17-11-12, 35Nazionale
Novelli in guerra col Dom E alla fine parte la querela
CIVIDALE Il titolo con il quale è stato pubblicato il Dom Kulturno Verski List era lapidario e lasciava poco
spazio ai dubbi. «Novelli fa togliere 160 mila euro ai Comuni» si leggeva sulla prima pagina del
quindicinale pubblicato il 31 ottobre. Parole pesanti che hanno provocato una serie di reazioni. La prima è
scattata giovedì pomeriggio al Commisariato di Cividale dove il consigliere del Comune di Cividale,
nonchè consigliere regionale si è presentato accompagnato dal suo avvovato di fiducia Guglielmo Pelizzo
per formalizzare una querela nai confronti dell’estensore dell’articolo e del direttore del periodico Marino
Qualizza. «Un articolo – rileva Roberto Novelli – diffamante la mia persona e l’attività che svolgo
quotidianamente come consigliere regionale del Pdl riferendo una circostanza non solo non vera, né
verosimile, ma a dir poco infondata e fuorviante, è noto infatti il mio attaccamento alle valli del Natisone
in particolare e, accuse strumentali di aver fatto sottrarre soldi dello Stato a questi territori è falso e
intollerabile». Nell’articolo in questione, che evidenziava come nel decurtare i fondi 2012 per la minoranza
slovena il governo Monti avesse avuto la mano pesante sul capitolo che sostiene lo sviluppo dei territori
dei comuni in provincia di Udine nei quali vivono gli sloveni (tagliati del 31%) l’anonimo estensore
chiamava in causa Novelli (“da anni condice una battaglia a testa bassa contro i finanziamenti dello Stato
alla minoranza slovena”). Affermazioni che Novelli respinge con decisione. «Con una ricca quantità di atti
consiliari e comunicazione – dichiara – ho sempre voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sull’opportunità
e la necessità del riconoscimento e della valorizzazione dell’identità culturale e delle espressioni
linguistiche della Val Resia e delle Valli del Torre e del Natisone, che sono, per molti abitanti di quelle valli
cosa ben diversa dal sentirsi ed essere omologati alla minoranza nazionale e linguistica slovena. Lo stesso
sull’opportunità e la necessità che siano accertati, anche attraverso la realizzazione di un apposito
censimento, il numero di appartenenti alle minoranze linguistiche presenti sul territorio regionale e
riferibili alle tre comunità linguistiche del Friuli VG: friulana, slovena e tedesca. E poi anche
sull’opportunità e la necessità – aggiunge – che le risorse economiche attribuite
attraverso le leggi
statali e regionali di tutela della minoranza slovena agli appartenenti alle minoranze linguistiche presenti
sul territorio regionale vengano distribuite in modo tale da ovviare a eventuali discriminazioni».(a.c.)
16-11-12, 20Nazionale
Pdl, forse una donna al vertice
di Giacomina Pellizzari C’è chi invoca le primarie, chi invita il governatore Renzo Tondo, a fare chiarezza
nella coalizione del centro-destra e chi boccia la candidatura a sindaco dell’assessore provinciale, Adriano
Ioan. Dopo le dimissioni del coordinatore cittadino del Pdl, Massimo Blasoni, i commenti si sprecano e il
coordinatore provinciale, Ferruccio Anzit, non esclude di affidare a una donna il compito di traghettare il
Pdl al congresso. Al momento, il partito si ritrova diviso e senza un candidato per le comunali 2013. I
danni del terremoto provocato dalle dimissioni di Blasoni sono sempre più evidenti, non a caso Anzit
vuole uscire in tempi rapidi da questa situazione, ma senza ricorrere al triumvirato che non esita a
definire un modo «antico» di risolvere la questione. «Mi sono preso un momento di tempo per riflettere,
ne parlerò domani (oggi ndr) in sede di coordinamento per le primarie nazionali» afferma Anzit prima di
aggiungere: «Per il congresso ci sono regole interne che vanno rispettate, assieme al vice coordinatore
Bressan nominerò qualcuno o qualcuna perché il prossimo coordinatore cittadino potrebbe essere una
donna». Per quanto riguarda, invece, la possibile candidatura a sindaco di Udine di Ioan, il coordinatore
provinciale ne prende atto: «Se ora Ioan è disponibile va bene, dopodiché è evidente che tutti hanno pari
dignità a indicare alcuni nomi». Sulla stessa lunghezza d’onda, l’assessore regionale Riccardo Riccardi che
al blogger, Marco Belviso, ha dichiarato: «Quella di Ioan è una candidatura autorevole; mi auguro che ne
arrivino molte altre. Saranno le primarie a decidere il nome dello sfidante di Honsell». Dello stesso avviso
il consigliere regionale Alessandro Colautti, mentre il consigliere comunale dell’Udc, Piergiorgio Bertoli,
sempre al Perbenista, ha bollato la candidatura Ioan come una «assolutamente perdente». Un commento
duro derivante dalla posizione dell’Udc che se deciderà di restare nella coalizione del centro-destra, per
una serie di equilibri interni, potrebbe trovarsi a esprimere il candidato anti-Honsell. Intanto il consigliere
regionale, Roberto Novelli, definisce le dimissioni di Blasoni «coerenti e consensuali con il documento
inviato ad Alfano» e rilancia le primarie a tutti i livelli. Lo stesso fa il responsabile della commissione
Sanità del Pdl, Elvy Zappetti, secondo il quale «è giusto avere rappresentanti eletti e non nominati».
Rinnovamento, pure per il consigliere comunale Andrea Marino, significa «dare voce alla base». Mentre il
collega Gianluca Perna, invita Tondo «a fare chiarezza sulla coalizione con la quale intende correre alle
regionali» e invoca il ricambio generazionale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI E COMMENTA SUL
NOSTRO SITO www.messaggeroveneto.it
15-11-12, 28Gorizia
Novelli: un organo che si occupi di benessere animale
Il consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl) chiede l’istituzione di una struttura stabile specifica in
materia di benessere animale e sulla questione ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale.
«Nell’autunno del 2011 – spiega Novelli - il corpo forestale regionale è stato ristrutturato. Il personale del
corpo forestale ha effettuato numerosi accertamenti per violazioni sul benessere animale e sul
regolamento del trasporto animale e questo ha portato al sequestro di molti cuccioli. Si è provveduto
anche ad effettuare sequestri penali di cani, controlli degli animali in esposizione. Il personale ha pure
raccolto segnalazioni da parte di privati sulla cattiva detenzione di cani, cavalli, asini e gatti. Tutte queste
attività sono state condotte dalla struttura che dovrebbe esclusivamente occuparsi del mondo venatorio».
Conclude Novelli: «Chiedo quindi all’assessore competente di sollevare la struttura stabile centrale in
materia venatoria del corpo forestale regionale dall’azione volta alla tutela del benessere animale».
(e.m.)
13-11-12, 31Nazionale
«Portare in consiglio le unioni di fatto»
CIVIDALE Interrogazione e soprattutto mozione, per “inchiodare” alle proprie responsabilità ogni singolo
componente dell’assemblea civica. Non si dà per vinto il Pd cividalese: per quanto il risultato dell’iniziativa
sia già scritto - visti i pregressi -, il gruppo politico insiste sulla questione del regolamento sulle unioni di
fatto e lo fa in forma, appunto, plateale. L’intento è dichiarato: «Discussione pubblica, non più in
commissione. Vogliamo che il tema venga dibattuto in consiglio comunale, in modo che tutti gli
amministratori siano costretti a rappresentare formalmente le proprie posizioni». Insomma: il dietrofront
della maggioranza (che inizialmente aveva lasciato intravedere - sostengono i diretti interessati - più di
uno spiraglio) sul documento prodotto dal Partito democratico e sottoposto, nei giorni scorsi, al vaglio
della commissione statuto e regolamenti non è stato proprio digerito. Né si accontenta, il Pd, della
prospettiva - concordata, pare, al termine del confronto - di una mozione di sentimenti da inoltrare al
parlamento. Alla reiterata istanza, avanzata in vista della seduta consiliare del 30 novembre, si associa
adesso Domenico Pinto, espressione della lista Rinascita. La mozione non richiederebbe, a differenza del
consueto, un impegno alla giunta, bensì l’approvazione tout court del testo per il riconoscimento delle
unioni civili. Testo che - ricordiamo - prevde l’istituzione di un registro delle stesse, attività di sostegno
nei confronti delle famiglie di fatto (nei settori casa, sanità e servizi sociali, sport e tempo libero,
formazione, scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, trasporti) e il rilascio di un attestato di
famiglia anagrafica alle unioni basate sul vincolo affettivo. C’è poi, come detto, l’interrogazione, sempre a
firma dei tre consiglieri del Pd Rino Battocletti, Claudia Chabai e Maria Cristina Novelli e di Domenico
Pinto: all’esecutivo si domanda - dopo lungo e minuzioso preambolo - se vi sia piena coerenza di tutti i
regolamenti e le disposizioni comunali con i principi sanciti dall’articolo 4 della legge anagrafica. La
retromarcia dei partiti di maggioranza era stata “pilotata” dal consigliere regionale e capogruppo del Pdl
Roberto Novelli, a parere del quale di argomento troppo delicato si tratta per poter ipotizzare la stesura
di un documento comunale in assenza di una norma nazionale che disciplini la materia. Scornato, il Pd
aveva lanciato la controffensiva verbale, tacciando Novelli & company di bigottismo e beghinaggio. (l.a.)
04-11-12, 10Regione
Popolo del Fvg per Tondo Pronto il debutto sul web
di Anna Buttazzoni wUDINE C’è chi ci crede fino in fondo, tanto d’essere pronto a far debuttare il progetto
in rete. E ci sono i prudenti. Nessun consigliere regionale del Pdl, però, ha dubbi a sostenere Renzo Tondo
nel suo progetto “Il popolo del Fvg per Tondo presidente”. La cornice è definita, domani – si comincia alle
14.30 a Udine – il governatore radunerà la pattuglia di regionali con cui definire i contenuti del piano. Non
sarà una passeggiata. Tondo darà forma alla sua scommessa politica a partire dal cambio di nome del
gruppo di eletti in Regione, non più solo Pdl. Non potrà essere però semplicemente l’etichetta a cambiare,
sarebbe un vano travestimento. E non basterà nemmeno pronunciare un abracadabra per agguantare la
posta in palio, governare ancora la Regione dal 2013. Tondo e i “suoi” aprono una fase decisiva. È
l’assessore “tecnico” più politico della giunta, Riccardo Riccardi, riferimento degli ex An, a delineare i
primi temi in discussione. «Sostengo la linea di Tondo – dice Riccardi – per un partito regionale autonomo
nelle alleanze come nella scelta della classe dirigente. La forma partito ha ormai fatto il suo tempo e noi
dovremo aprirci trovando la giusta mediazione tra chi ha dimostrato di saper amministrare, chi non ha
ancora avuto esperienze e chi fa parte del nostro grande patrimonio di amministratori locali e lo dico non
condividendo il divieto dei sindaci a candidarsi alle regionali senza prima dimettersi dai Comuni. Ritengo
invece sia giusto – conclude Riccardi – che Tondo parta con il suo progetto dai consiglieri regionali eletti».
Più prudente Daniele Galasso, capogruppo del Pdl in Consiglio. «Noi vogliamo che gli elettori alle
prossime regionali si esprimano sulle cose che abbiamo fatto. Diventa quindi indispensabile – sostiene
Galasso – caratterizzarci con l’azione del governo Tondo e attorno a lui scrivere il progetto per i prossimi
cinque anni, pur nel solco dei valori ordinari che hanno animato la costruzione del Pdl, che a livello
nazionale sono stati smarriti e che vanno recuperati». Il vice capogruppo Franco Baritussio sostiene il
governatore, ma non progetti regionali di partito e forse – sussurra qualcuno – potrebbe anche lasciare il
Pdl per aderire a La Destra. «Tondo sta facendo una scelta politico-strategica opportuna, perché –
afferma Baritussio – la battaglia per la Specialità del Fvg va fatta, fino in fondo. Ma per cultura e
formazione non sono mai stato incline a progetti regionali di partito. Sostengo, però, Tondo e il
centrodestra». Altri regionali formano un coro di sì. Perché il Fvg è una Regione virtuosa e l’Autonomia
non va solo difesa, ma rafforzata. «Sto con Tondo – dice Paolo Santin –, anzi appena ha annunciato il
nome del suo progetto ho registrato i domini “IlpopolodelFvg.it” e .com che sono a disposizione del
progetto». Antonio Pedicini si definisce non solo favorevole ma entusiasta. «È un’occasione di
rinnovamento e rilancio dell’autonomismo regionale e dell’area moderata. Tondo sa bene quello che fa –
spiega Pedicini –, è un ottimo giocatore di dama, sa come ci si muove e conosce la mossa finale». Chiede
che tutti si mettano in discussione Franco Dal Mas. «È un’iniziativa che serve a marcare la nostra identità
il cui motore propulsivo resta il Pdl – argomenta Dal Mas – per un’operazione di rinnovamento vero dal
quale nessuno si sottragga, io per primo». Luigi Cacitti aspettava solo l’annuncio del governatore. «Ci
tenevo e ci speravo perché serve il cambiamento – afferma Cacitti – ed è indispensabile sganciarci da
Roma». È così anche per Paride Cargnelutti. «Un progetto regionale, lontano dal teatrino nazionale, va
fatto. Su tempi e modi – aggiunge Cargnelutti – discuteremo». Piero Camber, invece, garantisce per
l’area triestina, è con Tondo. «Era ciò che chiedevamo da mesi, perché la nostra autonomia è
indispensabile. I triestini del Pdl – dica Camber – sono con Tondo». Un coro cui vanno aggiunti un
“autonomista” della prima ora come Alessandro Colautti e i “ribelli” Massimo Blasoni, Maurizio Bucci,
Roberto Marin e Roberto Novelli. La pattuglia di regionali è quasi al completo. Non sarà una
passeggiata, ma il viaggio comincia bene. annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI E
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03-11-12, 10Regione
Tondo accelera nel Pdl «Subito il Popolo Fvg»
di Anna Buttazzoni wUDINE Lunedì 5 novembre 2012. La scommessa di Renzo Tondo partirà da lì. Tra
due giorni il governatore uscente dispiegherà la proposta che ha in mente per le regionali del 2013. Lo
farà puntando tutto, il suo futuro politico e il bis alla guida del Fvg. Lunedì pomeriggio Tondo ha
convocato a Udine i consiglieri regionali del Pdl, mentre alle 18 il numero uno del partito in Fvg, Isidoro
Gottardo, riunirà il coordinamento regionale. Un programma che promette una giornata interessante. Il
“Popolo del Fvg per Tondo presidente” non è più una novità. Il governatore lo ha annunciato, ne ha
parlato prima con Silvio Berlusconi e poi con Angelino Alfano. Due passaggi necessari prima di far
esordire il progetto politico autonomo da Roma. Ma qual è il debutto? Lunedì Tondo chiederà alla
pattuglia di regionali – 18 consiglieri – di trasformarsi, di non essere più il Pdl, bensì il “Popolo del Fvg per
Tondo presidente”. Ecco la partenza. «Sì, sarà la mia richiesta. Quella – spiega il governatore – che ci sia
una forte autonomia da Roma e che il gruppo di regionali diventi motore di un’assemblea costituente per
far partecipare al progetto persone nuove, dai tanti amministratori locali a tutti quelli che vorranno
aderire». Il presidente Fvg chiederà ai “suoi” di seguirlo e di ampliare il fronte dei moderati. Defezioni
potranno anche esserci (agli harakiri il Pdl è avvezzo), ma Tondo non tornerà indietro. «Il mio non è un
modo per rinnegare alcunché, sia verso il Pdl sia verso il governo. È semplicemente – continua il
governatore – la consapevolezza che se non gestiremo la Regione per conto nostro saremo spogliati di
tutto, Autonomia speciale compresa. Dobbiamo invece alzare le barricate, perché da parte del governo
c’è una sospensione della democrazia e noi dobbiamo difendere la nostra comunità». Si gioca tutto
Tondo. Lo fa probabilmente dopo aver chiesto a Berlusconi e Alfano che non ci siano liste del Pdl in
contrapposizione a quella del presidente. Lo fa anche se gli ex An dovessero storcere un po’ il naso o se i
parlamentari del Pdl Fvg venissero colti da “malpancismo”. Lo fa perché un percorso separato da
Berlusconi e da Alfano gli garantirebbe maggiori possibilità di tenere unita la coalizione. Anzi, forse di
allargarla. «La nostra è una delle Regioni più virtuose d’Italia, siamo stati i primi a ridurre il debito e i
costi della politica eppure – prosegue Tondo – siamo i primi a cui si chiedono nuovi sacrifici. Così non va.
Mi sento di offrire alla mia comunità una proposta diversa, autonoma, e poi saranno gli elettori a stabilire
se ho fatto bene o male. Ritengo anche che a primavera non ci sarà il livello di astensione e il boom di
Grillo che si sono appena verificati in Sicilia, perché la gente del Fvg è matura e responsabile e ho quindi
il dovere di presentare alla mia gente un progetto nuovo». Qualche pidiellino potrebbe trasecolare. Il
vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, no. Lui è già a fianco a Tondo. «Un progetto che ruoti attorno
a lui è l’unico modo che abbiamo per dimostrare che siamo diversi, per difendere il Fvg e quanto di buono
fatto in questi anni rispetto all’inattività di Roma. Tutti però – afferma Ciriani – si mettano in discussione,
lo farò per primo». Il vicepresidente bacchetta i vertici regionali del Pdl, chiede una vera operazione di
ricambio e vuole che si ricominci dagli amministratori locali. «Il nostro coordinamento regionale è troppo
appiattito su Roma, per troppo tempo – dice Ciriani – ci siamo sentiti dire che va tutto bene e via a
nascondere la testa sotto la sabbia. Nel frattempo il partito e la situazione nazionale esplodevano. Basta.
Il partito ha bisogno di partecipazione e di crescere dal basso, dai nostri amministratori locali, dal mondo
delle associazioni e delle imprese. Non dobbiamo aver paura di contarci e di perdere, dobbiamo avere
coraggio e scaldare di nuovo i cuori della nostra gente». Ciriani chiede primarie vere a livello nazionale e
una rinnovata selezione anche a livello regionale. «Tondo ha lavorato bene in questi anni, i risultati sono
sotto gli occhi di tutti. Da lui allora ripartiamo – insiste il vicepresidente del Fvg –, sia lui ad avviare una
nuova selezione anche dei candidati, lui che ha avuto il coraggio di spaccare con Roma e di mettersi in
gioco. Sono favorevole al suo progetto, ad aprire la lista che verrà a persone nuove e anche ad affiancare
a questa altre civiche che nascano da un rinnovato impegno che porteremo avanti sul territorio.
Muoviamoci – conclude Ciriani –, salviamo il Fvg se tutti assieme ci diamo una mossa e ripartiamo».
Saranno della partita anche i quattro consiglieri regionali “ribelli”, Massimo Blasoni, Maurizio Bucci,
Roberto Marin e Roberto Novelli. «Tondo e la sua idea del Popolo del Fvg sono in questo momento il
primo riferimento per gli elettori del centrodestra», fanno sapere i quattro pidiellini. La scommessa di
Tondo prende forma. È il momento di puntare. annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI E
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02-11-12, 08Regione
Gottardo con Tondo «Sì al Popolo del Fvg»
di Christian Seu wUDINE «Non solo non ci sono distinguo, ma fra il coordinamento regionale e il
presidente Tondo c’è piena intesa» sul progetto elettorale che sfocerà nel varo del Popolo del Fvg. Lo
assicura il numero uno regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, che spazza preventivamente via i dubbi
sull’integrità dell’asse col governatore, «con il quale ci muoviamo in modo sinergico e coordinato, per
esercitare con senso di responsabilità il diritto all’Autonomia del Fvg». La bacchettata ai “ribelli” Le
rassicurazioni sulla piena intesa tra i vertici del coordinamento regionale e il presidente della giunta
giungono anche in risposta ai consiglieri regionali Massimo Blasoni, Maurizio Bucci, Roberto Marin e
Roberto Novelli, che nei giorni scorsi - schierandosi apertamente al fianco di Tondo - non avevano
risparmiato qualche stoccata a Gottardo. «Ribadisco che tra il sottoscritto e il governatore c’è la più piena
intesa, ad evitare che il desiderio di protagonismo, comunicativo e non solo, di qualcuno dei nostri, generi
confusione tra i sostenitori del Pdl», spiega il coordinatore regionale, senza menzionare direttamente i
quattro. Il piano per il nuovo soggetto «Ancora non abbiamo fissato un cronoprogramma per la nascita
del nuovo soggetto elettorale», spiega Gottardo. Anzitutto sarà necessario analizzare gli scenari nazionali
(leggi primarie), che a loro modo potrebbero inevitabilmente avere ripercussioni anche sulle strategie da
attuare a livello locale. «Con il segretario nazionale Alfano non c’è bisogno di litigare, anzi: capisce e
apprezza la nostra serietà». Ma il “Popolo del Fvg per Tondo presidente” sarà un partito vero e proprio o,
piuttosto, un cartello elettorale destinato a ricalcare, almeno nella forma, l’esperienza che a Gorizia ha
contribuito a garantire a Ettore Romoli l’appoggio della Lega Nord e, di conseguenza, la vittoria al primo
turno nelle Comunali della scorsa primavera? «È presto per una risposta definitiva – dribbla Gottardo –,
anche se un’idea di massima esiste già. Quel che è certo è che il progetto non nasce per caso, ma è
frutto di un percorso condiviso tra il presidente Tondo e i vertici del coordinamento». Quel che il
coordinatore tiene a precisare è che «non esiste un nuovo partito di Tondo, ma esiste un partito del Fvg
che, d’intesa con Tondo, fa valere quel “più” di Autonomia che serve ad esercitare al meglio il nostro
ruolo per ciò che serve alla Regione». Autonomia da difendere Già, il nodo della specialità. I tagli
draconiani ai trasferimenti minacciati dal Governo centrale hanno messo nel mirino le Autonomie
regionali. Un baluardo che il Pdl intende difendere dagli attacchi dell’esecutivo nazionale: «Noi pensiamo
che l'Autonomia Speciale sia una grande conquista e che abbiamo non solo il dovere, ma anche il diritto
di difenderla strenuamente perchè l’abbiamo esercitata nel modo più responsabile anche nell'interesse del
Paese – rivendica –. Ci opponiamo al neocentralismo strisciante, vogliamo un Federalismo fiscale e poteri
per tagliare la burocrazia. Su questi punti ci dimostreremo decisi e coerenti». Su questo tema, «il nostro
elettorato è molto più esigente di quello di sinistra che è invece più legato ad una tradizione di
centralismo democratico. C'è una profonda differenza fra Serracchiani e Tondo – la frecciata di Gottardo
alla candidata del Pd alla presidenza della Regione –: lei va a Roma a chiedere autorizzazione, Tondo a
comunicare e chiedere di rispettare ciò che qui è stato deciso. Tondo che governi Berlusconi o Monti se
c'è da opporsi lo fa con la medesima coerenza e dobbiamo riconoscere che Illy nonostante i compagni di
viaggio che aveva, non era da meno». L’autonomia politica «Nel marcare il Popolo del Fvg – aggiunge il
deputato – siamo pienamente coerenti: nel 2008 ci siamo opposti ai veti nazionali rispetto ad una
coalizione che ugualmente con Tondo abbiamo realizzato, uniti e compatti a non veder ripetersi
l'esperienza del 2003 quando la nostra autodeterminazione fu violentata dai “visitors” e che qui costò
cara al centrodestra». Una coalizione che Gottardo definisce «anomala» non calata o brevettata altrove,
«ma costruita qui nel segno dell'autonomia, con paziente e coerente lavoro sul programma e su una
comune condivisione di valori: no debito, taglio della spesa, meno tasse,più sussidiarietà verso famiglie e
imprese». «Se sul Governo Monti i nostri elettori hanno idee diverse – conclude il coordinatore regionale
del Pdl –, su Tondo e il lavoro da noi fatto in Regione no, sono molto uniti». ©RIPRODUZIONE
RISERVATA LEGGI E COMMENTA SUL SITO www.messaggeroveneto.it
01-11-12, 10Regione
Tondo vede Alfano e lancia il Pdl del Fvg
Delle Reggioni a statuto speciale il governo si occuperà in un altro momento (come riportato nel servizio
a pagina 4). Che tradotto significa che le quattro Province del Fvg sono salve. Salve perché ieri il
Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che taglia gli enti intermedi nelle Regioni a statuto ordinario,
prevedendo il passaggio da 86 a 51 Province, comprese le città metropolitane. «Delle Regioni a statuto
speciale ci occuperemo in seguito, visto che la legge sulla spending review concedeva a quelle realtà sei
mesi di tempo in più», ha detto ieri il ministro della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi. Nulla cambia
in Fvg, dunque, e forse nemmeno cambierà visto che le legislature nazionale e regionale sono agli
sgoccioli. In Consiglio regionale, poi, il confronto latita, perché un accordo tra le forze di maggioranza –
Pdl, Lega e Udc – ancora non c’è. Il governatore Renzo Tondo ha da tempo lasciato intravedere la volontà
di chiudere le Province, ma la riforma è congelata in attesa di capire che cosa farà il governo, considerato
che è necessaria una modifica della Costituzione – dove le Province sono inserite. E se in Fvg venisse
varata una legge voto per chiedere l’eliminazione degli enti, per diventare effettiva servirebbero quattro
approvazioni di Senato e Camera. A fine legislatura è un’impresa. di Anna Buttazzoni wUDINE Lo aveva
già annunciato a Silvio Berlusconi, ora lo ha ripetuto ad Angelino Alfano. Il governatore Renzo Tondo si
sente lontanissimo dalle dinamiche romane del Popolo della libertà. Il suo desiderio è un altro. Rivincere
in Fvg con un progetto autonomo. Che ha un nome: il Popolo del Fvg per Tondo presidente. Il
governatore martedì era a Roma e ha parlato con il segretario del Pdl. «Ho rappresentato ad Alfano la
volontà di continuare in questa Regione l’esperimento dei moderati del centrodestra con Udc e Lega e con
un partito rinnovato e autonomo da Roma. Penso – ha detto ieri Tondo – al “Popolo del Friuli Venezia
Giulia per Tondo presidente”, questo è il gruppo che vorrei lanciare come immagine di un partito nuovo,
che abbia una forte autonomia da Roma, ma non solo nei confronti del partito, ma anche del governo».
Una scelta che il presidente Fvg aveva già manifestato, rafforzata dalle ultime dichiarazioni di Berlusconi,
parole che Tondo ha detto di comprendere dal punto di vista umano (dopo la sentenza di condanna nei
confronti dell’ex premier), ma dietro alle quali non ha visto un chiaro disegno politico. E allora meglio
dare una sterzata, meglio giocarsi ogni chance in Fvg. Il progetto tondiano piace a molti pidiellini in
regione, mentre i vertici regionali del partito sono cauti, in attesa forse di capire cosa resterà del Pdl.
Diversi consiglieri regionali, invece, sono convinti che quella sia la strada, dai quattro “ribelli” che
chiedono di accelerare – Massimo Blasoni, Maurizio Bucci, Roberto Marin e Roberto Novelli – al
capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Daniele Galasso. Ma con Tondo c’è anche una parte di
amministratori locali che vuole una svolta, che riconosce la leadership del governatore uscente e attorno
a lui vuole costruire un nuovo percorso. Uno dei primi a ipotizzare il progetto autonomo da Roma è stato
il consigliere regionale Alessandro Colautti, da sempre vicino al governatore. Che oggi rilancia. «Mai come
in un questo scenario di un Pdl diviso a livello nazionale con una profonda conflittualità fra Alfano e
Berlusconi, il Pdl del Fvg, fiero di un percorso di serietà e responsabilità, deve restare immune dalle
beghe nazionali e chiamarsi fuori. Il che non significa affatto rinnegare la storia passata e le origini –
argomenta Colautti –, bensì significa trovare una spinta per regionalizzare la sua fisionomia. Serve un Pdl
regionalizzato nel suo dna anche per aprirsi a nuove energie e nuovi apporti a quelle realtà sociali che il
Pdl nazionale rischia di non includerle, pena il suo disfacimento». Ma il consigliere regionale del Pdl
sottolinea anche la lezione appena imparat dal voto alle regionali della Sicilia. «Il risultato ci deve far
capire che la polverizzazione dell’area moderata porta alla sconfitta. Qui in Fvg non soffriamo di questo
deficit – spiega Colautti –, visto che le condizioni di partenze mostrano una maggiore aggregazione, certo
è che il Pdl del nostro territorio deve dimostrarsi pronto a intercettare i bacini di insofferenza e
insoddisfazione provate dai cittadini che sposano o l’astensionismo o i movimenti dell’antipolitica. Il
sistema con cui in Fvg andrà al voto resterà, salvo improbabili sconvolgimenti dell’ultima ora,
tendenzialmente bipolare, e questo è un fatto che ci preserva dalle divisioni». L’autonomia, della Regione
ma anche politica, è dunque la chiave per Colautti. «Per il Pdl di questa Regione serve maggiore
autonomia. Per questo chiediamo un patto federativo che ci metta al riparo dai pericolosi fuochi nazionali
centralisti e tecnocratici che rischiano di distruggerci. Al centro della mission del Pdl Fvg, regionalizzato e
resosi autonomo da Roma – conclude Colautti –, deve essere posta la questione della salvaguardia della
specialità nel cui nome chiamare a raccolta i soggetti che condividono questo tema su cui si gioca il
nostro futuro». annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA
01-11-12, 33Nazionale
Cividale, doccia fredda per il Pd: il Pdl boccia le coppie
di fatto
CIVIDALE Non se l’aspettava proprio, il Pd: una doccia fredda, lo stop imposto dal capogruppo del Pdl
Roberto Novelli all’approvazione del regolamento per il riconoscimento delle unioni civili - alias delle
coppie di fatto -, sottoposto ieri pomeriggio al vaglio della competente commissione comunale. Gli umori
e gli orientamenti della vigilia parevano di tutt’altro tipo, tant’è che, appunto, il centro-sinistra era più che
ottimista sull’esito della propria iniziativa. Ma non è andata secondo i piani. Il documento è stato respinto
e le ambizioni della sezione cittadina del Partito Democratico, così - pronto a rivendicare e vantare la
paternità di un provvedimento che avrebbe posto Cividale in linea con le grandi città italiane, a
cominciare da Milano -, sono miseramente naufragate. «E bravo Novelli! Bell’esempio di coerenza e rigore
- tuona, furioso, il portavoce del Pd, Rino Battocletti -. Capisco che chi ha fatto della politica la sua
professione debba mantenere il posto di lavoro, e che dunque nell’approssimarsi delle elezioni sia
costretto a lisciare il pelo a ogni tipo di elettorato, incluso quello più bigotto. Ma a tutto c’è un limite.
Novelli - che fra l’altro, notizia degli ultimi giorni, predica il divieto di doppio incarico e siede, tuttavia, in
assemblea civica e in consiglio regionale - ha il coraggio di opporsi al riconoscimento anagrafico delle
famiglie di fatto accampando il pretesto della mancanza di una normativa nazionale. Insomma: finché
Roma non decide, queste coppie devono restare clandestine». Toni aspri, indice di fastidio pesante.
Fastidio derivante dal fatto che, come accennato sopra, inizialmente l’atteggiamento del centro-destra nei
confronti della proposta - già analizzata in sede di commissione statuto e regolamenti - si era rivelato
possibilista, di apertura: la discussione si era svolta in un clima positivo, che aveva illuso gli estensori
della bozza. Poche ore prima della riunione in cui era attesa l’approvazione del testo, che sarebbe
conseguentemente approdato in consiglio comunale per il varo definitivo, è arrivato però l’alt del
capogruppo del Pdl, le cui riflessioni corrono su un doppio binario. Primo: è assurdo - sostiene Novelli agire in assenza di una legge nazionale che disciplini il delicato settore. Secondo: «Vi sono sentenze che
già attribuiscono alle coppie di fatto diritti e doveri, ed esiste, per i conviventi, la possibilità di stipulare un
patto o contratto di convivenza. Un regolamento non cambierebbe nulla». Alla fine pare si sia optato per
una soluzione di compromesso: la linea d’indirizzo sarebbe quella di compensare la mancata adozione
dell’ordinamento con la stesura di una mozione di sentimenti, da inoltrare al parlamento. Lucia Aviani
31-10-12, 42Nazionale
Novelli (Pdl) boccia le regole per unioni civili
CIVIDALE Stop firmato Pdl. Dal capogruppo del partito in assemblea civica, Roberto Novelli, arriva il
niet al regolamento per il riconoscimento delle unioni civili proposto dal Pd e avallato da Idv-Valori in
Comune. «L’ennesima strumentalizzazione», stronca il consigliere regionale: «Si vuole far passare per
essenziale una proposta che, in realtà, non porta alcun beneficio ai cittadini di Cividale». Proposta che
approderà oggi in Commissione statuto e regolamenti e che, viste le premesse, sembrerebbe destinata al
cestino, per quanto i pronostici del pre-vigilia fossero favorevoli. «Il Popolo della libertà – rileva Novelli –
è nettamente contrario a ogni forma di discriminazione, si tratti di coppie di fatto eterosessuali o
omosessuali. In Italia la coppia di fatto non è ancora giuridicamente riconosciuta: vi sono, tuttavia,
sentenze che le attribuiscono diritti – quelli, per esempio, di accedere a notizie sulla salute del compagno,
alla procreazione assistita e a questioni di eredità – e doveri; esiste, per i conviventi, anche la possibilità
di stipulare un patto o contratto di convivenza. Non vedo pertanto il senso dell’iniziativa dei consiglieri
d’opposizione, anche perché si tratta di un tema talmente complesso e delicato che dovrebbe essere lo
Stato a disciplinarlo. (l.a.)
27-10-12, 10Regione
I ribelli: limite di tre mandati per tutti
UDINE Primarie per tutti e a tutti i livelli per andare oltre la logica delle nomine e restituire la parola,
quella vera, agli elettori. Il vento “rottamatore” investe anche il Fvg, alimentato anche da quattro
consiglieri del Pdl, Massimo Blasoni, Roberto Marin, Maurizio Bucci e Roberto Novelli, che per rilanciare
il partito propongono, usando le primarie e vietando il cumulo delle cariche e il superamento dei tre
mandati, di rinnovare uomini e idee. Salvo uno: Renzo Tondo, la cui leadership resta, per i quattro
consiglieri, indiscussa. «È il valore aggiunto del centrodestra regionale – dicono – e da parte nostra vi è
piena adesione al suo progetto amministrativo e politico». Le richieste avanzate nel documento
presentato ieri mattina, e che è già stato inviato al segretario del partito Angelino Alfano, a Tondo e al
coordinatore Fvg del Pdl Isidoro Gottardo, sono per i quattro consiglieri il tentativo di affermare un nuovo
metodo di fare politica, un metodo che rimette al centro la gente e supera la logica delle nomine calate
dall’alto. Il leitmotiv della proposta è quello delle primarie, che, non dovessero essere accettate,
spingeranno i quattro fino in piazza, per una grande manifestazione da organizzarsi a dicembre.
«Chiediamo le primarie per i sindaci, i presidenti delle Province, i consiglieri regionali e i parlamentari –
ha esordito Marin –. Mettiamoci in gioco tutti, perché è giusto che sia la gente a decidere chi candidare».
Al di là di quale sarà la legge elettorale l’auspicio dei quattro è che sia il Pdl del Fvg a fare, subito,
l’esperimento democratico. E a tutti i livelli, dalle cariche elettive, parlamentari compresi, agli incarichi di
partito. «Superiamo la logica della tessera e delle nomine – ha affermato Blasoni –: occorre che tutti i
cittadini che si dichiarano elettori del Pdl possano concorrere a ridisegnare i confini e gli organi dirigenti».
Compresa, dunque, la figura del coordinatore regionale. La bocciatura di Gottardo? «Non ne facciamo una
questione di merito, solo di metodo», ha tagliato corto Blasoni. Un metodo, quello dei quattro
“rottamatori”, che punta anche a estendere il limite dei tre mandati (già in essere per sindaci e consiglieri
regionali) anche alle candidature parlamentari e ai consigli comunali e provinciali. «Non si capisce – dice
Novelli – perché i parlamentari debbano avere mandati illimitati». Come non si capisce perché sia ancora
concessa la cumulabilità delle cariche. E allora via anche quella per garantire il ricambio e una maggiore
presenza dei giovani. Parola di Bucci. «Vogliamo che gli incarichi in enti e società partecipate siano decisi
con regole certe e in base a evidenti professionalità. Basta – afferma Bucci – con gli ex trombati». Pacata
la replica di Gottardo al documento. «È un utile contributo, ma non sono concetti nuovi – risponde
Giottardo –, li abbiamo ripetuti più volte, lo stesso coordinamento Fvg ha auspicato la decisione che poi il
partito e Berlusconi hanno preso annunciando le primarie». No comment invece dal capogruppo del Pdl in
Consiglio Daniele Galasso, che attende di leggere il documento. Maura Delle Case ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
26-10-12, 11Regione
E 4 ribelli accelerano Oltre il Pdl e per Tondo
UDINE Sono in quattro. E hanno deciso di accelerare verso il cambiamento. I consiglieri regionali del Pdl
(in ordine alfabetico) Massimo Blasoni, Maurizio Bucci, Roberto Marin e Roberto Novelli ci provano.
Hanno convocato per stamattina una conferenza stampa nella quale proporranno un documento da
condividere con il partito, a ogni livello. La cornice della proposta c’è. E tenta di superare l’impasse nel
quale si è infilato il Pdl. I quattro consiglieri regionali riconoscono la leadership del governatore uscente
Renzo Tondo e su questa vogliono scommettere anche per le regionali del 2013. Così come ipotizza il
governatore, cioè con un movimento che superi il Pdl – in picchiata a livello nazionale – e prendendo
spunto da quella che fu l’operazione che ha portato Ettore Romoli a essere di nuovo sindaco di Gorizia,
con una sorta di civica ispirata dal Pdl e con un rinnovato simbolo. Il governatore pensa al “Popolo del
Fvg per Tondo”. Bene, dev’essere l’idea dei quattro pidiellini, si costruisca. Poi c’è il capitolo primarie.
Blasoni, Bucci, Marin e Novelli vogliono le primarie, sia per la scelta dei candidati al Parlamento, sia per
l’indicazione dei contendenti alla corsa per un posto in Consiglio regionale. Non solo. Primarie siano a tutti
i livelli, nei Comuni e nelle Province (se ancora esisteranno), dove non ci sia un leader riconosciuto dalla
coalizione. I quattro “ribelli” vorrebbero un passo verso il rinnovamento anche rispetto ai vertici regionali
del partito. La mossa è anche elettorale, certo, tanto che alcuni colleghi già mugugnano, mentre altri
sostengono che il gesto di Silvio Berlusconi di non ripresentarsi alle elezioni e di indire le primarie cambi
tutto. Sarà comunque dalle reazioni, del governatore piuttosto che del coordinatore regionale del partito
Isidoro Gottardo, che si capirà se la proposta Blasoni, Bucci, Marin e Novelli potrà diventare concreta.
annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA
18-10-12, 09Gorizia
brevi
novelli (pdl) Imu al minimo per le case Ater Il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, ha chiesto
in un’interpellanza che vengano attivate «tutte le iniziative possibili per il contenimento dell’aliquota Imu
sugli alloggi di edilizia residenziale pubblica». Per Novelli «sarebbe giusto che i Comuni applicassero lo
0,38%, garantendo così all’Ater l’aliquota minima».
16-10-12, 12Regione
Al bar o in ufficio con cani e gatti
UDINE «Una legge all’avanguardia, come poche ne esistono in Italia». La promozione a pieni voti del
nuovo pacchetto di norme regionali “per il benessere e la tutela degli animali d’affezione” arriva da
Michela Vittoria Brambilla, già ministro dell’ultimo governo Berlusconi e tra le figure di riferimento a livello
nazionale in tema di protezione di fido e micio. La parlamentare del Pdl ha presenziato ieri a Udine alla
conferenza di presentazione della legge, proposta da Roberto Novelli e approvata lo scorso 25
settembre all’unanimità dal Consiglio regionale. Le norme entreranno in vigore domani, con la
pubblicazione del dispositivo (sei capi per un totale di 39 articoli) sul Bollettino ufficiale della Regione. Il
provvedimento più rilevante riguarda le norme sull’accesso degli animali di compagnia nelle strutture
pubbliche: «Sarà vietato vietare», ha sintetizzato Brambilla, commentando la nuova legge regionale. In
pratica, i titolari di pubblici esercizi e i responsabili degli uffici che volessero impedire l’ingresso negli
spazi di pertinenza agli amici a quattro zampe, dovranno inoltrare opportuna comunicazione al sindaco,
motivando la richiesta. Discorso analogo per parchi e giardini pubblici, dove i cani potranno regolarmente
accedere, a patto che siano condotti al guinzaglio dal padrone. «È una legge di civiltà, che dimostra come
la politica possa occuparsi anche di cose realmente aderenti alla vita quotidiana dei cittadini – ha detto
l’ex animatrice dei Circoli della Libertà, fondatrice della Federazione italiana associazione animali e
ambiente –. Spero che altre Regioni adottino queste norme, che facendo premio, obbligano i Comuni
all’osservanza». Tra gli altri contenuti della legge – firmata anche dai consiglieri regionali Dal Mas e
Venier Romano e redatto con il supporto delle associazioni animaliste del Fvg –, il divieto di detenere
animali per un periodo di cinque anni per chi è stato condannato per maltrattamenti su animali, l’obbligo
da parte chi fa corsi di addestramento per cani di comunicarlo all’azienda sanitaria e al Comune e
l’obbligo del soccorso degli animali feriti chiamando il 118. Secondo Brambilla, che per tutta la conferenza
ha coccolato un cucciolo di maltese, Max, «una legge come questa, che vieta tra l’altro la cessione di
animali per fini di sperimentazione, mostre ed esibizioni, può essere un efficace strumento per
contrastare anche la tratta di cuccioli dall’Est Europa». (chr.s.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
15-10-12, 07Regione
Novelli chiede di togliere l’Imu alle case Ater
«Attivare tutti le iniziative possibili per il contenimento da parte dei Comuni dell’aliquota Imu sugli alloggi
di edilizia residenziale pubblica regolarmente assegnati per evitare un incremento di canoni, o un taglio
delle risorse destinate ai servizi e alle manutenzioni». A chiederlo il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli in un’interpellanza presentata al presidente della Regione Renzo Tondo e all’assessore regionale
ai lavori pubblici Riccardo Riccardi. «Con l’entrata in vigore del decreto Monti – rileva Novelli –
l’applicazione dell’Imposta municipale unica sugli immobili (Imu) è stata anticipata all’esercizio 2012 con
un’aliquota base dello 0,76% e con la facoltà dei Comuni di modificarla in aumento o diminuzione dello
0,3%. Di questo 0,76% allo Stato sarebbe stata riservata una quota pari allo 0,38%. Con successivo
provvedimento lo stato ha rinunciato alla quota di sua spettanza. Indubbiamente questa modifica –
prosegue l’esponente del Pdl – non può che essere finalizzata ad agevolare economicamente le Ater,
alleggerendo il carico fiscale, altrimenti gli Enti si troverebbero costretti a riversarne il costo sull’utenza
che, non dimentichiamo, è costituita prevalentemente da famiglie in condizioni di debolezza sociale che
già risentono pesantemente della crisi economica, attraverso un incremento dei canoni. Visto che il
termine entro il quale i Comuni dovranno approvare i Regolamenti di determinazione delle aliquote Imu
dovrebbero essere stati spostati al 31 ottobre – conclude Novelli – vi sarebbe ancora la possibilità per le
amministrazioni comunali di assumere una decisione in merito venendo incontro alle richieste delle Ater
ed è necessario che la giunta regionale intervenga in tal senso».
14-10-12, 21Nazionale
Ecco le legge sugli animali d’affezione
Domani alle 11 nella sala Pasolini della sede della Regione (via Sabbadini, 31) l’onorevole Michela Vittoria
Brambilla, in rappresentanza della Federazione delle associazioni diritti animali e ambiente, e il consigliere
regionale Roberto Novelli illustreranno la legge approvata il 25 settembre scorso dal Consiglio
regionale: “Norme per il benessere e la tutela degli animali d'affezione” di cui il consigliere Novelli é il
primo firmatario. La legge approvata dal Friuli-VG modifica il termine di iscrizione all'anagrafe canina e
definisce la Banca dati regionale (Bdr), introducendo l’obbligo di registrazione entro i due mesi di vita
dell’animale. La registrazione deve avvenire comunque prima della sua cessione. I cuccioli possono
essere allontanati dalla madre solo a partire dal sessantesimo giorno di vita. È introdotto l'obbligo, per i
veterinari, di accertare che l'animale sia provvisto di microchip. È istituita la Banca dati regionale anche
per gli animali da compagnia diversi dai cani, con iscrizione obbligatoria nel caso del trasporto al di fuori
del territorio nazionale, volontaria negli altri casi. Alle colonie feline è stato dedicato un articolo specifico
con cui si individua il Comune come soggetto responsabile del loro censimento e degli interventi sanitari.
Ai Comuni, inoltre, è data facoltà di istituire un elenco di volontari disposti ad accudirli. Chiare e
finalmente "liberali" le nome sull'accesso agli esercizi pubblici e commerciali, nonché ai locali e uffici
aperti al pubblico, garantito a tutti i cani accompagnati dal proprio detentore, purché munito di guinzaglio
e museruola quando richiesto dalla normativa statale.
09-10-12, 09Gorizia
brevi
MINORANZE Novelli (Pdl) chiede lumi sui fondi «Come sono utilizzati i finanziamenti che ogni anno riceve
la minoranza slovena ai sensi della legge 38/2001? Il territorio ne trae reali benefici?». A porre i quesiti il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che ha presentato un’interpellanza alla Giunta. «La
minoranza slovena sembra goda di finanziamenti pubblici da parte dello Stato italiano per complessivi 17
milioni».
07-10-12, 52Nazionale
Novelli (Pdl): troppi soldi per la minoranza slovena
CIVIDALE Pioggia di soldi sulle minoranze slovene? Diatriba di vecchia data, che il consigliere regionale
del Pdl Roberto Novelli riaccende, adesso, con input: avviare un tavolo di confronto per capire come i
finanziamenti ex legge 38/2001 vengano utilizzati e se il territorio, nel suo insieme, ne tragga reali
benefici. Sul tema un’interpellanza, appena presentata al presidente della Regione Renzo Tondo e
all’assessore competente: «Nei tempi della spending review – dice Novelli – è doveroso che i sacrifici
investano tutti i cittadini, nella maniera più equa possibile. La minoranza slovena sembra godere di
contributi statali per complessivi 17 milioni di euro, di cui 2,5 destinati, pare, all’editoria e 4,5 alle
trasmissioni Rai in lingua slovena. Una cifra ingente, se consideriamo che la comunità slovena in Friuli
Venezia Giulia dovrebbe essere composta da circa 50mila soggetti. Chiedo dunque al presidente quale sia
l’esatto ammontare dei contributi annui riservati alla comunità slovena, la cifra degli eventuali fondi
provenienti dalla Slovenia – con relative destinazioni – nonché quali siano le iniziative che si intendono
intraprendere per garantire un uso razionale, e non distorto, delle risorse». (l.a.)
06-10-12, 30Nazionale
Allarme del Pdl: «Monti ha affossato la zona franca»
TARVISIO «Le aree di confine del Friuli Venezia Giulia sono state escluse dai progetti di zone franche
urbane. Un’azione che può avere effetti economici drammatici sul territorio”. Per il Tarvisiano sarebbe la
fine di un sogno cullato con la speranza di ottenere una specialità per favorire il rilancio economico
compromesso negli ultimi due decenni dalla dismsissione dei confini. Intanto lanciano l’allarme i
consiglieri regionali del Pdl Franco Baritussio, Roberto Marin e Roberto Novelli che hanno presentato
un’interrogazione urgente in materia all’assessore regionale alle Finanze Sandra Savino, cui chiedono:
«Vista la grave situazione in cui versano le zone di confine del Fvg, quali azioni urgenti intenda
intraprendere, al fine di non vederle escluse da progetti di zone franche urbane». «Nel Decreto Sviluppo
appena varato dal Governo Monti, infatti – fanno presente gli interroganti - ritornano ad essere previste
le zone franche urbane, all’interno delle quali le piccole imprese delle aree a rischio potranno usufruire di
esenzioni dal pagamento delle imposte sui redditi, Irap, imposta sugli immobili e contributi sulle
retribuzioni da lavoro dipendente, con sgravi che dovrebbero ammontare ad un massimo di 200 mila
euro, secondo la disciplina del de minimis. Ma Fra le aree da considerare a rischio risultano esservi 22
città, fra le quali le più a Nord sono le sole Massa-Carrara e Ventimiglia. Città quest’ultima che presenta
le stesse caratteristiche delle aree di confine, come ad esempio Tarvisio, Cividale del Friuli, Gorizia,
Trieste, della nostra Regione che si sono viste pesantemente penalizzate dalla caduta dei confini e
dall’allargamento ad Est dell’Unione Europea”. Nei mesi scorsi segnalano anche Baritussio Marin e Novelli,
per mezzo dell’assessore alle Finanze, la nostra Regione ha avviato un percorso con i Comuni della fascia
confinaria del FVG finalizzato, sulla scorta di proposte di legge esistenti, proprio alla creazione di zone
franche urbane, in considerazione dei drammatici effetti economici conseguenti all’allargamento dell’area
Schengen, quindi, in questo momento si chiede la massima attenzione. Giancarlo Martina
04-10-12, 26Pordenone
Gli animalisti bocciano la legge regionale sul benessere
di Fido
Recentemente il consiglio regionale ha emanato la nuova legge sul benessere degli animali, ed è
polemica. Le associazioni animaliste insorgono e lamentano di non essere state ascoltate. «Era
un’occasione d’oro – spiegano i volontari di Amici della Terra, Amico Gatto, La cuccia e l’Associazione
canile Villotta rappresentata da Aurora Bozzer – per inserire finalmente criteri protezionistici obiettivi,
uscendo così dalla discrezionalità d’intervento da parte delle Ass o di altri enti preposti che, quasi sempre,
si barcamenano senza esporsi con precisi provvedimenti, anche in caso di evidenti maltrattamenti».
Attaccano gli animalisti: «Benché i consiglieri regionali Roberto Novelli (Pdl) e Federico Razzini (Lega)
avessero da tempo ricevuto le osservazioni da parte delle associazioni affinché il testo fosse emendato,
nessuna di queste osservazioni o quasi è stata recepita per cui, di fatto, anche questa occasione è
sfumata. E’ solo una legge spot che, come tale, servirà solo a dare visibilità ai promotori». Gli Amici della
Terra, per bocca della presidente, Gabriella Giaquinta, aggiungono: «Gli estensori della legge portano
come novità il fatto che i cani potranno avere libero accesso agli uffici e ai negozi mentre questa norma
esiste già dal 1954. E’ assurdo. Tra le altre cose avevamo anche chiesto più chiarezza per chi esercita
l’attività di allevamento e custodia dei cani randagi». Interpellato, il consigliere regionale Novelli
risponde: «Il presidente dell’Enpa nazionale, Carla Rocchi, ha commentato che la legge rappresenta un
indubbio passo avanti verso la tutela degli animali di affezione. Rocchi auspica anche che le altre regioni
d’Italia seguano esempio del Fvg. Inoltre, l’ex ministro Vittoria Brambilla ha affermato che il testo
approvato è innovativo e senza precedenti nel nostro Paese». Aggiunge Novelli: «E’ una legge importante
per gli amanti degli animali, è stata oggetto di lunghi dibattiti. Alcune osservazioni presentate dagli
animalisti sono già state inserite nel testo e alcune osservazioni tecniche le stanno ancora valutando gli
uffici. Non è corretto delegittimare chi ha lavorato tanto». Elisa Michellut ©RIPRODUZIONE RISERVATA
02-10-12, 34Nazionale
Novelli chiede garanzie sul personale
CIVIDALE «All’ospedale di Cividale non dovrà, e non potrà, mancare personale». La tassativa
dichiarazione arriva dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che nei giorni scorsi ha affrontato
l’argomento con l’assessore alla sanità Luca Ciriani e con il direttore centrale del sistema sanitario del
Friuli Venezia Giulia Gianni Cortiula. «L’azienda ospedaliera udinese - dice - deve mettere i suoi
dipendenti nella miglior condizione di lavoro possibile. Ricordo che, in caso di sottodimensionamento
dell’organico, il Santa Maria della Misericordia (che ha i bilanci in rosso e nel quale, di conseguenza, vige
il blocco delle assunzioni) può beneficiare di una deroga concessa dalla Regione per assumere, appunto,
gli infermieri e i medici mancanti. Il direttore del presidio deve garantire un corretto utilizzo e
un’equilibrata collocazione del personale anche nel nosocomio cividalese». C’è, poi, il discorso dell’utilizzo
dei sei milioni di euro stanziati per quest’ultimo: fondamentale, per stabilirne la destinazione, sarà - rileva
Novelli - l’esito delle audizioni che la Commissione comunale salute si appresta a svolgere con i 45 medici
di base del distretto, il capodistretto, i primari dei reparti di medicina e dialisi e gli ordini degli infermieri.
«Ho invitato l’assessore e il direttore generale - conclude il consigliere - a programmare quanto prima
una visita al nostro ospedale. Visita cui presenzieranno anche il sindaco, gli amministratori locali e i
rappresentanti della sanità: è di primaria importanza individuare i servizi quotidiani di cui la gente ha più
bisogno». (l.a.)
27-09-12, 08Regione
Taglio degli eletti Corsa contro il tempo
di Anna Buttazzoni wUDINE Una telefonata al presidente della Camera, Gianfranco Fini. Alcune
sollecitazioni da parte dei capigruppo a Montecitorio, su tutti quello del Pd Dario Franceschini. E il taglio
dei consiglieri del Fvg andrà in Aula tra qualche giorno, per la seconda delle quattro approvazioni
necessarie affinché divenga effettivo. Compiaciuto il governatore Renzo Tondo, che ieri mattina ha
telefonato a Fini, mentre il Pd ricorda che fece la proposta nel 2010. Sorridono a denti stretti molti
consiglieri regionali che, certo, nel novembre 2011 hanno votato per il taglio delle poltrone, ma ora
chiedono ai parlamentari di ridurre anche le loro non solo quelle delle Regioni. Regioni che al momento
sono tre. Il Friuli Venezia Giulia passerà da un eletto ogni 20 mila abitanti a uno ogni 25 mila in base al
dato Istat sulla popolazione, cioè dagli attuali 59 a 49, taglio che dovrebbe scattare già dal 2013. La
Sardegna, invece, passerà da 80 consiglieri a 60 con le prossime elezioni, nel 2014, mentre la Sicilia evita
il pericolo di passare da 90 a 70 poltrone almeno per i prossimi cinque anni, perché dopo le dimissioni del
governatore Raffaele Lombardo il rinnovo del “parlamento” regionale a 90 consiglieri è previsto a fine
mese, quindi prima dell’entrata in vigore del taglio. La riunione dei capigruppo della Camera, dove Fini ha
aperto la seduta facendo sapere che Tondo sollecitava l’approvazione del taglio, ha stabilito che la
prossima settimana l’Aula discuterà il provvedimento che dovrebbe essere approvato la settimana
successiva. Conclusa così la prima lettura – con i sì di Senato e Camera – dovranno passare tre mesi per
il secondo – e quindi per un altro ok di Senato e Camera. I tempi sembrano davvero stretti. «Un passo
fondamentale che consentirà di diminuire il numero dei consiglieri regionali dando – ha commentato
Tondo – un contributo concreto e importante alla riduzione dei costi della politica, in attuazione di uno dei
punti qualificanti dell’aggiornamento del programma di legislatura che avevo indicato al Consiglio nel
settembre dello scorso anno. In questi ultimi mesi mi sono mantenuto costantemente e personalmente in
contatto con i presidenti della Camera e del Senato, per sollecitare l’inserimento in calendario del
provvedimento. Proprio questa mattina – ha concluso Tondo –, poco prima della riunione dei capigruppo,
ho chiamato Fini, richiamando ancora una volta l’attenzione sull’importanza e l’urgenza dell’approvazione
della modifica allo Statuto». Alcuni consiglieri regionali del Pdl ora invocano il taglio dei parlamentari.
«Voteranno – ha scritto Paolo Santin su Twitter – la nostra proposta di un anno fa per la riduzione dei
consiglieri di Fvg, Sicilia e Sardegna. Quando ridurranno deputati e senatori?». «La nostra Regione –
aggiunge via social network Roberto Novelli (Pdl) – ha votato il taglio a novembre del 2011,
dimostrando la chiara volontà di ridurre il numero dei consiglieri e questo è giusto che si sappia. Adesso
aspettiamo la norma per la riduzione dei parlamentari e la limitazione del numero dei mandati per i
senatori e i deputati». Guarda ai tempi stretti il presidente del Consiglio Maurizio Franz. «Aver
calendarizzato nei lavori di ottobre di Montecitorio la legge fa ben sperare che l’iter possa concludersi in
tempo utile per vedere il concretizzarsi di una riforma dovuta e voluta. Confido – ha aggiunto Franz – che
i tempi per la seconda lettura siano rispettati e che quindi il nostro Consiglio regionale possa dare una
risposta concreta alla richiesta legittima dell’opinione pubblica di riduzione dei costi della politica». Il Pd,
con il deputato Ettore Rosato, fa sapere che sono stati i segretari regionali del Pd, tra cui Debora
Serracchiani, a sollecitare il via libera alla legge, scrivendo al segretario Pier Luigi Bersani e a
Franceschini. Una lettera per ricordare che «il taglio dei consiglieri regionali è un’occasione che non va
persa». «Il capogruppo del Pd alla Camera Franceschini ha ottenuto che la prossima settimana vada in
Aula la legge costituzionale per la riduzione del Consiglio del Fvg. Franceschini si è fatto promotore di
un’iniziativa importante che – ha continuato Rosato – anche alla luce dei recenti scandali che hanno
coinvolto il Pdl in Lombardia e in Lazio, permetterà di concretizzare quel percorso di tagli ai costi della
politica sostenuto dal Pd. L’iniziativa parlamentare, che riguarda Fvg, Sardegna e Sicilia, era stata
richiesta anche dal Pd del Fvg, della Sicilia e della Sardegna attraverso i segretari regionali Debora
Serracchiani, Giuseppe Lupo e Silvio Lai». Anche il capogruppo del Pd in Consiglio, Gianfranco Moretton,
parla di iniziativa molto importante. «Un’iniziativa che dà merito principalmente al Gruppo regionale del
Pd che fin dall’ottobre 2010 aveva depositato una sua proposta di legge in tal senso a cui faticosamente –
ha detto Moretton – anche il centro destra della Regione si è dovuto allineare sotto le continue insistenze
del Pd». annabuttazzoni ©RIPRODUZIONE RISERVATA LEGGI E COMMENTA SUL SITO
www.messaggeroveneto.it
26-09-12, 12Regione
Animali domestici: decalogo regionale per accudirli
TRIESTE Il Consiglio regionale ha approvato nel corso della seduta di ieri la legge per la tutela degli
animali da compagnia. Il via libera dell’aula è arrivato all’unanimità. Il provvedimento, parlando di
«animali d'affezione», sottolinea di questi il ruolo affettivo indicando i principi da rispettare per garantirne
il benessere. In regione una famiglia su tre possiede un animale da affezione: sono circa 100mila i gatti di
proprietà e 145mila i cani; altri 1.650 cani sono ospitati nei canili. La legge - primo firmatario il
consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli - modifica il termine di iscrizione all'anagrafe canina e
definisce la Banca dati regionale (Bdr), introducendo l'obbligo di registrazione entro i due mesi di vita
dell'animale. I cuccioli potranno essere allontanati dalla madre solo a partire dal sessantesimo giorno di
vita, ed è introdotto l'obbligo, per i veterinari, di accertare che l'animale sia provvisto di microchip. Tra le
altre novità, il testo prevede anche che gli animali d'affezione, e in primis i cani, non si dovranno più
fermare davanti ai cartelli che intimano loro di restare fuori da negozi o uffici pubblici. La legge introduce
infatti l'accesso libero a tutti, purché con la dovuta cura a guinzaglio e museruola. «La norma – ha
indicato Novelli –, punta a mettere fine alla confusione che spesso si veniva a creare tra regolamenti
comunali e divieti fai da te messi in atto dai commercianti». Da oggi, il titolare di un esercizio pubblico o
di un ufficio pubblico che volesse sbarrare la porta ai quattro zampe sarà obbligato a comunicarlo al
sindaco della propria città. «La norma che abbiamo approvato – rileva ancora Novelli – va a riscrivere una
legge regionale che risaliva a oltre vent'anni fa. Un tempo lungo, in cui la nostra cultura e la nostra
società sono cambiate e, con esse, è mutata anche la concezione degli animali e il modo di concepire la
loro
relazione
con
l'uomo
tramite
l'affermazione
del
concetto
di
animale
da
compagnia».
Precedentemente, in aula si è svolto il question time, con il consigliere leghista Enore Picco impegnato nel
tentativo di stabilire il record delle interrogazioni: ben dodici sulle ventuno complessive, per lo più sulle
politiche per il lavoro. (b.p.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
18-09-12, 43Nazionale
Scoppia il caso dello sloveno sul gonfalone
CIVIDALE Lingua slovena, sul gonfalone dell’Unione dei Comuni delle vallate del Natisone? Scoppia il
caso. Scoppia con tempismo perfetto, da bomba a orologeria, posto che proprio ieri è iniziata – fra
Cividale, il suo entroterra e le valli del Torre – una visita istituzionale del vicepremier della repubblica di
Slovenia Ljudmila Novak, che si tratterrà in loco fino a questa sera. L’eventualità della dicitura in sloveno
(Gorska Unija Nediske Doline) è stata prospettata da un periodico locale, che facendo esplicito riferimento
all’amministrazione di Drenchia ha scatenato le ire di due suoi esponenti, gli assessori Luca Trusgnach e
Francesco Romanut: «Si è detto – protestano gli interessati – che la nostra amministrazione si è fatta
promotrice dell'iniziativa della denominazione bilingue. Ci dissociamo totalmente: non siamo mai stati
interpellati in merito e non abbiamo sottoscritto alcun documento presentato dal sindaco (o suo delegato)
dell’Unione. Anzi: ci dichiariamo contrari all’inserimento dello sloveno nello statuto e chiediamo che,
invece, si adotti il natisoniano, il nostro dialetto». Si unisce al battibecco il consigliere regionale del Pdl
Roberto Novelli, che della delicata questione (bi)linguistica ha fatto un suo cavallo di battaglia e che per
l’occasione scomoda George Clooney, adattandone un celebre spot: «No money no sloveni. Le
organizzazioni più rappresentative della comunità slovena, la Sso e la Skgz, esortano ad evidenziare negli
statuti delle nascenti Unioni montane l'identità nazionale slovena della popolazione valligiana. Sono
sempre più convinto del fatto che il continuo tentativo di azzerare la parlata del posto, sostituendola con
lo sloveno, sia legato alle valanghe di denaro che arrivano alle minoranze, tutelate da leggi che le
ricoprono di soldi». I centri delle vallate del Natisone, intanto, stanno dunque ricevendo la vicepremier: il
tour ha già toccato San Pietro al Natisone, il Comune di Drenchia, Tercimonte e la grotta di Antro, oltre
che la sede della Comunità montana. Oggi la Novak sarà ricevuta, alle 9, dal sindaco di Cividale Stefano
Balloch; quindi trasferimento a Lusevera, per visitare il museo etnografico; infine Taipana e Prossenicco.
(l.a.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
16-09-12, 28Nazionale
Il 18 alle 18.30 il summit dei sette sindaci
Buoni auspici da Aspettando le Vallimpiadi la manifestazione in preparazione alla Festa dello sport nelle
Valli del Natisone che ha avuto ospite il giocatore dell’Udinese Domingos Willians e una delegazione del
team friulano. Gli appuntamenti sportivi e quelli per i turisti con molti venuti anche dal Veneto e dalle
vicine Slovenia e Carinzia hanno registrato un ampio gradimento. Soddisfatti anche i sette sindaci delle
Valli capofila quello di San Pietro, Tiziano Manzini, che ha ringraziato gli organizzatori, Massimo Medves e
Daniele Damele e il consigliere regionale Roberto Novelli cui è andato il merito di avere lanciato l’idea.
Ora si guarda avanti: martedì alle 18.30 si terrà la prima riunione in Comune a San Pietro. Damele e
Medves confermano: «Proporremo tre fine settimana, da luglio a settembre, di sport, turismo e
solidarietà».
12-09-12, 39Nazionale
Giovani, lavoro e futuro: stamane incontro al Getur
LIGNANO “I giovani, il lavoro ed il futuro”. Questo il titolo della conferenza organizzata dal Centro di
ricerca e servizi ImpreSapiens della Sapienza università di Roma in programma proprio questa mattina,
alle 11, al villaggio Getur (salone Blu del residence Pineta Padiglione). L’incontro si terrà a conclusione
dell’interessante campus residenziale, svoltosi in questi giorni a Lignano, esperienza unica di formazione
e di incontro con le più importanti aziende e istituzioni nazionali ed estere al quale hanno preso parte i
neolaureati under 29. Alla mattinata di lavori parteciperanno, come informa il programma, in qualità di
relatori: Fabrizio D’Ascenzo, direttore Centro di ricerca e servizi Impresapiens della Sapienza Università di
Roma, Andrea Rocchi, coordinatore nazionale Campus Mentis, Roberto Novelli e Massimo Blasoni,
consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Zamò, vicepresidente Confindustria Udine, e
Francesco Marangon, delegato del rettore dell’Università degli studi di Udine per l’orientamento e il
placamento. L’iniziativa rientra nel progetto “Campus Mentis 2011-2013” promosso dal Dipartimento della
gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri e finalizzato a orientare e avvicinare i giovani
neolaureati di talento di tutte le Università italiane al mercato del lavoro. “Campus Mentis” rappresenta,
dunque, una occasione per misurarsi in attività formative classiche, come i seminari in aula, e più
innovative, a cura delle stesse aziende partecipanti. Viviana Zamarian ©RIPRODUZIONE RISERVATA
03-09-12, 10Nazionale
I brasiliani dell’Udinese aspettando le Vallimpiadi
Sport e turismo per rimettersi in gioco. Si preparano le Vallimpiadi, da tenere ogni due anni durante
l’estate e, intanto, ecco un assaggio: parte Aspettando le Vallimpiadi dal 6 al 9 settembre. Le
promuovono le amministrazioni comunali di San Pietro al Natisone (capofila), Drenchia, Grimacco,
Pulfero, San Leonardo, Savogna e Stregna. Sette comuni che si sono affidati alle associazioni sportive
locali, le pro loco e a Daniele Damele, già commissario straordinario di Savogna dal 2011 alle scorse
elezioni di maggio, che ha raccolto l’idea del consigliere regionale, Roberto Novelli, e di Massimo
Medves, della Savognese calcio, ma soprattutto l’invito di tutti i sindaci dei sette comuni per ideare
un’inizitativa capace di attrarre l’attenzione dei giovani: «Le Valli del Natisone mi sono entrate nel cuore,
sono un’area geografica meravigliosa della nostra regione – ha detto Damele – e merita d’essere
valorizzata superando vecchi steccati e timori aprendosi al turista e a chi viene da fuori con animo
ospitale». La manifestazione di settembre avrà un prologo giovedì con una conviviale al ristorante delle
Valli Al Trivio di San Leonardo (telefono 0432 723549 per prenotazioni). «Abbiamo invitato i giocatori
brasiliani dell’Udinese calcio, i preparatori atletici Claudio Bordon, Rosaria Restivo e Paolo Miano e il team
manager, Luigi Infurna, anche per ricordare la Festa dell’Indipendenza del Brasile, che si celebra il giorno
dopo, per una raccolta di fondi per l’associazione Missione Friuli Amazzonia», ha detto Damele che ha
anche informato che il Comitato Friul Tomorrow 2018 e il Comitato nazionale Fair Play hanno concesso il
patrocinio all’evento settembrino. Informazioni scrivendo a [email protected] oppure visitando il sito
www.vallimpiadi.it .
29-08-12, 36Speciali
Sport e cultura nelle Valli del Natisone, testimonial i
brasiliani dell’Udinese
Una festa dello sport – non solo quello tradizionale – adatta a tutti e utile per valorizzare le potenzialità
turistiche e le prerogative di un territorio “incontaminato e magico”, con l’auspicio di aprirsi poi alle aree
vicine, le Valli del Torre, e in un percorso transfrontaliero, anche alla Slovenia, oltre i confini che non ci
sono piú. Il tutto con la possibilità di diventare un concreto volano di crescita economica. E’ la sostanza di
Vallimpiadi 2013, che si animeranno nelle Valli del Natisone dal prossimo anno con l’intenzione di dare
loro una cadenza biennale. Ieri in Provincia a Udine, in un incontro coordinato da Daniele Damele, è stato
presentato quello che può essere definito il “prologo”. Stiamo parlando di “Aspettando le Vallimpiadi”,
manifestazione prevista dal 6 – si apre con l’incontro conviviale “Al Trivio” a Iainich di San Leonardo con i
brasiliani dell’Udinese calcio - al 9 settembre. Ha pure un marchio che calza a pennello: 7 “cerchi”
olimpici che in realtà sono sette piccole gubane, il prodotto principe delle Valli. La kermesse concreta
un’idea del consigliere regionale Roberto Novelli e vede coinvolti appunto sette Comuni – Drenchia,
Grimacco, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone (capofila), Savogna e Stregna –, Pro loco e
sodalizi, quindi tanti volontari, ed è stata sostenuta da Daniele Damele nella sua veste di commissario
straordinario di Savogna fino al maggio scorso. La promuovono Regione Fvg e Provincia di Udine, nonché
i Comitati Friul tomorrow 2018 e Fair play. Le Vallimpiadi, ha dunque evidenziato il consigliere Novelli,
nascono dalla considerazione che le Valli hanno molto da dare in quanto a capacità ricettiva e lo sport,
che ha visto questo territorio esprimere molti campioni, rappresenta un ottimo motore di unione. A
evidenziare le caratteristiche dell’evento pure il sindaco di San Pietro Tiziano Manzini, il coordinatore dei
volontari Massimo Medves e Tatiana Bragalini a illustrare il programma, Per saperne di più
www.vallimpiadi.it. (emmeri)
29-08-12, 13Regione
in breve
il pdl «Guerra allo spreco alimentare» «In base a quanto emerso dagli ultimi dati sullo spreco alimentare,
è opportuno che la Regione attivi iniziative di sensibilizzazione sul questo tema attraverso azioni concrete
e campagne informative riferite a tutti i Comuni del Fvg e con il necessario coinvolgimento di tutti gli
attori impegnati nel sociale, aziende sanitarie, ambiti socio-assistenziali, rete scolastica e associazioni di
volontariato». A chiederlo con un’interrogazione al presidente della Regione a all’assessore competente è
il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli. «Nei paesi dell’Ue il 42% degli sprechi alimentari si
concretizza all’interno delle mura domestiche: 76 Kg l’anno a persona
14-08-12, 14Nazionale
Emergenza in stazione ma l’automedica è guasta
di Alessandra Ceschia Loro lo avevano detto. Sapevano che prima o poi l’automedica, senza manutenzioni
e con la benzina contingentata, si sarebbe fermata. Il timore era quello di non poter arrivare in tempo, di
non riuscire a soccorrere una persona. Erano le 15.30, ieri quando il mezzo della Sani.t Srl, l’azienda che
gestisce i servizi di trasporto con automedica per conto dell’Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria
della Misericordia con il medico rianimatore a bordo e il trasporto d’organi è partita alla volta della
stazione ferroviaria dove una persona si era sentita male e aveva perso i sensi. Improvvisamente la
vettura ha avuto una problema tecnico. Le sirene si sono spente e l’autista ha dovuto farsi largo per
strada a colpi di clacson e di fari abbaglianti. «Ci siamo subito attivati – racconta il referente dei
dipendenti della Sani.t Fabio Gasparini – per far partire l’auto di riserva.- Inutilmente – aggiunge – la
batteria era fuori uso e così non è stato possibile metterla in moto. Abbiamo dovuto sospendere il servizio
in attesa che i mezzi venissero riparati – chiarisce Gasparini – e dobbiamo solo alla prontezza del
personale del 118 che ha messo a disposizione un’auto dell’Azienda ospedaliera e un autista, se le
emergenze che si sono succedute nell’arco della giornata sono state coperte dalla presenza di un
medico». Da parte della Direzione ospedaliera, che ha comunque garantito il servizio evitando il peggio,
l’intenzione di fare chiarezza e di vigilare sull’operato dell’impresa che ha in appalto il servizio. «Qui le
vittime sono molteplici – rileva il consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl) – in primis gli utenti che,
non dimentichiamo, quando interviene l’automedica sono normalmente in gravi condizioni e richiedono,
quindi, la massima tempestività e qualità dell’intervento, poi i dipendenti della ditta che lavorano con
grande responsabilità e professionalità, nonostante non percepiscano lo stipendio ormai da mesi». «A
questo punto – prosegue l’esponente del Pdl – credo sia importante conoscere quali siano i reali costi cui
l’Azienda Ospedaliera va incontro quando appalta i servizi del 118 che, come si può ben vedere, poi
creano disservizi e ulteriori costi per la collettività, e provvedere, piuttosto, a indire concorsi per
l’assunzione di personale, o recuperare personale interno aziendale. In questo modo – aggiunge Novelli –
si potrebbero utilizzare i mezzi già presenti in Azienda (ad esempio una Subaru 4X4), i quali sicuramente
hanno le manutenzioni eseguite regolarmente, il carburante necessario e sono munite di telepass per
consentire all’automedica di non doversi fermare al casello per pagare il pedaggio». «Una garanzia di
miglior servizio, quindi, con, alla lunga, minori costi ed un maggiore contenimento delle spese, senza mai
dimenticare la sicurezza degli utenti e dei lavoratori. Il problema dei dipendenti della Sani.t Srl – conclude
Novelli – non è, infatti, la qualità del servizio, ma la mancanza di tutti gli strumenti per poter operare nel
modo migliore».
12-08-12, 23Gorizia
Novelli a Pinto: noi sappiamo come amministrare la
città
CIVIDALE «Se io sono “antipatico, perentorio e offensivo”, Domenico Pinto è semplicemente permaloso.
Critica costantemente, ma non accetta alcuna osservazione, cercando di far passare il messaggio
(fazioso) che siamo incapaci di amministrare la città e di avere una visione strategica sul futuro di
Cividale». Roberto Novelli lancia la controffensiva e sciorina – a titolo di risposta all’attacco del leader di
Rinascita – la lista dei suoi risultati da consigliere regionale. «Tre milioni di euro – aggiunge – per la
ristrutturazione del complesso del Monastero di Santa Maria in Valle e altrettanti per l’acquisto del
palasport che, a differenza di quanto afferma Pinto, non è già di proprietà del Comune. Ancora: un
contributo di 200 mila euro per le frazioni, in particolare per l’aggregazione dei giovani, 400 mila per
opere d’arredo nella borgata di Sanguarzo, ulteriori 400 mila per lavori pubblici a Gagliano, 100 mila per
la promozione di Cividale patrimonio dell’Unesco, 6 milioni di euro per la riqualificazione dei servizi e delle
strutture dell’ospedale civico». «Senza dimenticare – conclude – che grazie al mio interessamento i
parenti degli ospiti della nostra Casa per anziani non pagano più oltre 150 mila euro annui di Irap». (l.a.)
25-07-12, 18Pordenone
Stomatizzati Udine protesta contro la città
Di solito i servizi emigrano da Pordenone a Udine. Stavolta sembra essere accaduto il contrario. A
chiedere alla giunta regionale di «porre fine quanto prima ai disagi verificatisi nel distretto di Udine a
seguito dell’istituzione del deposito centralizzato di Pordenone per la fornitura di presidi sanitari per gli
stomatizzati» è stato il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli. «I portatori di stomia
(stomatizzati) - rileva Novelli - sono pazienti che necessitano del supporto di esperti professionisti medici
e stomaterapisti, sia nel periodo pre che post-operatorio. Per ottenere i prodotti per le stomie ci si rivolge
al distretto sanitario di competenza territoriale. Nel settembre 2011 è stato, però, istituito il deposito
centralizzato di Pordenone per la fornitura di presidi sanitari per gli stomatizzati». Di qui, secondo Novelli,
i disagi agli udinesi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
10-07-12, 26Nazionale
Troppo caldo in ospedale chirurgia a singhiozzo
CIVIDALE Parola d’ordine, improvvisazione. Di giorno in giorno, fino a quando la canicola non darà
tregua, saranno i singoli chirurghi – d’intesa con l’anestesista – a decidere se operare o meno, nella
struttura cividalese. «Martedì, per esempio – spiega il consigliere regionale e capogruppo comunale del
Pdl Roberto Novelli, che solleva nuovamente il problema –, la chirurgia maxillo-facciale non ha
funzionato, quella generale sì. Va dato atto, peraltro, che anche al Santa Maria della Misericordia si sono
avuti dei blocchi nel settore, causa caldo». Resta il fatto che una situazione del genere, ovvero che
l’attività ordinaria sia sospesa perché in sala operatoria la temperatura è troppo alta (28°, contro i 24°
posti come limite massimo dalla legge), «è inammissibile». Novelli ha interpellato in merito, tramite
lettera, sia il presidente Renzo Tondo (titolare della delega alla sanità) che il direttore centrale della
salute Gianni Cortiula e il direttore sanitario dell’azienda ospedaliero-universitaria udinese, Fabrizio
Fontana. «Non ritengo accettabile – scrive il consigliere – che un nosocomio come quello di Cividale, dove
vengono eseguiti oltre duemila interventi di day surgery all’anno, che vanta un alto livello qualitativo e
che, fra l’altro, svolge un importante servizio complementare e di sgravio nei confronti dell’ospedale di
Udine, debba trovarsi nelle condizioni di programmare operazioni chirurgiche in rapporto al clima. Il
problema, arcinoto, si era presentato anche nel 2011 ed è causato da una carenza dell’impianto per il
rinfrescamento dell’aria. Diventa sempre più importante capire quali siano le intenzioni dell’azienda in
merito alla manutenzione o sostituzione, in toto o in parte, del sistema refrigerante, requisito d’obbligo
per garantire la possibilità di intervenire chirurgicamente con qualsiasi situazione climatica. Vi chiedo –
conclude Novelli – se sia vostra intenzione mettere gli operatori sanitari e la struttura nelle condizioni di
continuare ad erogare al meglio le prestazioni attualmente offerte, senza depotenziamento alcuno». E
adesso, quindi, si attende la risposta: «La mia posizione – sottolinea l’esponente del Pdl – è ferma.
Bisogna difendere il presidio. Checché ne dica il Pd mi sto impegnando al massimo, pur trovandomi in
una posizione non facile, per risolvere la faccenda». Qualche numero, per “quantificare” il servizio: il
consuntivo 2011 parla di 2187 operazioni. A giocare la parte del leone è la chirurgia maxillo-facciale
(181), seguita dalla plastica (133) e dalla vascolare (129) Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
08-07-12, 52Speciali
I vip conquistati dal rocker: evento che fa bene al Friuli
CIVIDALE Un successo oltre le aspettative, un concerto destinato a iscriversi tra gli eventi della storia del
rock in Friuli Vg. È stata davvero una piccola Woodstock, come l’ha definita Ligabue, la notte sul Natisone
con tanti fan senza confini. E ieri, tra gli spettatori anche vip che presenziavano al concerto si è colta la
soddisfazione per la riuscita dell’avvenimento e per il fatto di esserci stati. «Un evento intelligente, che ha
sfruttato il nome di un grandissimo del rock come Ligabue per trasferire messaggi concreti di un
territorio, dando modo di conoscere da vicino straordinarie realtà del Fvg», ha commentato l’assessore
regionale Roberto Molinaro. «Ben vengano - ha aggiunto - occasioni come questa, da cogliere sempre».
Accanto a lui l’assessore regionale Federica Seganti, il parlamentare di Idv il cividalese Carlo Monai e il
consigliere regionale sempre cividalese Roberto Novelli. Pubblico entusiasta e organizzatori anche, una
location nuova (il Parco della Lesa) e una città Patrimonio dell’Unesco che per una notte diventa rock:
«Gli alberghi del circondario sono pieni da due giorni e l’indotto è andato benissimo - ha detto Seganti - è
il concerto che ha avuto il maggior numero di biglietti venduti grazie alla notorietà dell’artista e anche la
scelta di Cividale si sta rivelando positiva». L’assessore pensa già ad altri big da portare in Friuli Vg per
attrarre il turismo d’élite di appassionati della musica. «Su questa due giorni di Concert for life pochi, alla
vigilia, avrebbero scommesso. Si è rivelata un successo ed è un grande orgoglio per la nostra città,
piccola, ma che ha saputo dimostrare la validità delle sue risorse - ha detto il sindaco di Cividale, Stefano
Balloch –. Abbiamo portato qui uno dei piú grandi spettacoli musicali italiani, che non solo non ha tolto
visibilità al centro storico, ma ha anche portato un indotto al Comune e al suo hinterland. A Carraria sono
accorse decine di migliaia di giovani e a loro vorremmo arrivasse il messaggio di intervenire attivamente
per il rinnovamento della classe dirigente, della politica». Alla domanda se il Rototom potrebbe rientrare
in Friuli, utilizzando la nuova location di Cividale, il sindaco ha però risposto con cautela: «Questa di
Ligabue è stata un’impresa titanica – ha chiarito –, se l’amministrazione comunale dovesse ora
immaginare di lavorare al futuro partendo da strumentalizzazioni e polemiche che già sono state
innescate, forse non sarebbe il modo migliore. La nostra tendenza è continuare sul filone intrapreso:
legarci a un messaggio di promozione del territorio, producendo sviluppo economico con la giusta
attenzione anche alle finalità umanitarie». Massimiliano Fanni Canelles, guida inarrestabile di @uxilia: un
evento, Concert for life, che ha fatto del bene? «È stato organizzato e ideato da una triade: @uxilia,
Comune di Cividale e E.M. Corporation. Doveva replicare il concetto dello scorso anno con Elisa: un
grande artista a Cividale, a dare aiuto e sostegno alle cause umanitarie della nostra onlus, che vive grazie
al volontariato. Sino a ora però sul concerto di Ligabue, come ho già detto nel presentare il libro Volti e
voci dal mondo, ad @uxilia non è arrivato alcun beneficio economico e i soci arrivati da tutta Italia hanno
anche dovuto pagarsi il biglietto. Mi auguro che – ora che tutto è andato bene – qualcosa ci venga
riconosciuto. La visibilità certamente non è mancata, ma contavo in qualcosa di piú concreto». Infine,
Elena Toffoli, ieri in prima fila nelle vesti non piú e soltanto di artefice dell’evento Ligabue, ma anche
sincera fan del rocker di Correggio: «Un grande evento che ci ripaga delle tante fatiche», è il suo primo
commento. Quanto alla polemica sollevata da Fanni Canelles: «Oggi è giornata di festa e non vorrei
alimentare polemiche anche se ricordo che i patti e i ruoli erano chiari fin dall’inizio». Alberto Zeppieri
©RIPRODUZIONE RISERVATA
03-07-12, 07Pordenone
Pdl: svecchiare le partecipate Bandelli: un cartello di
civiche
UDINE Grandi manovre al via in vista delle elezioni del prossimo anno. Da una parte, due esponenti del
Pdl, Blasoni e Novelli, chiedono uno svecchiamento delle “partecipate regionali”, nonché maggiore
democrazia interna per favorire il ricambio. Dall’altra, continua il radicamento territoriale di Un’Altra
Regione, il movimento di Franco Bandelli, proprio in vista del rinnovo dell’assemblea regionale. Ma
andiamo con ordine. «Nel prossimo giro di nomine nelle partecipate regionali la Giunta scelga
amministratori giovani», chiedono, da Udine, i consiglieri regionali del Popolo della libertà Massimo
Blasoni e Roberto Novelli. Incontrando un centinaio tra giovani amministratori, dirigenti di partito e
semplici iscritti, Blasoni e Novelli hanno rilanciato l’idea di «un Pdl come movimento fortemente
innovativo». «Non si tratta - affermano - di fare giovanilismo a tutti i costi, ma di prendere atto che in
molte attività private anche di dimensioni ragguardevoli vi sono manager giovani capaci di esprimere
professionalità eccellenti». Poi, in linea con lo spirito da “leopoldina”, i due consiglieri regionali chiedono
al partito «più democrazia come strumento per il ricambio. Se la legge elettorale nazionale dovesse
rimanere questa, servirebbero - aggiungono - elezioni primarie per scegliere la lista di parlamentari». E
veniamo a Franco Bandelli, il quale chiede «nel 2013 un blocco civico per mandare a casa i partiti e non
cadere nelle mani di Grillo». Un’Altra Regione ha riunito, a Palmanova, un coordinamento regionale
allargato alle liste civiche. «In vista del 2013 - ha detto Bandelli - l’obiettivo è quello di creare un cartello
elettorale che aggreghi le liste civiche del Friuli Venezia Giulia. Le ultime elezioni amministrative sono
state un banco di prova che ha dimostrato come la maggioranza degli elettori sia già orientata verso
soggetti politici estranei ai partiti tradizionali». Hanno partecipato rappresentanti e amministratori locali
espressione di movimenti civici provenienti da tutta la regione. Significativo l’allargamento nei comuni
della Provincia di Udine, come Pasian di Prato e Mortegliano, e lo sbarco in Carnia. Ma il presidente di
Un’Altra Regione ne ha anche per lo stato di salute - «pessimo», sentenzia - della Giunta Tondo: «Non
escludo che di fronte al fallimento dei principali obiettivi di inizio legislatura, fra cui svetta la svilente
vicenda della gestione della terza corsia dell’A4, il presidente Tondo scelga di tagliare la corda prima del
tempo».
03-07-12, 16Nazionale
In provincia un centro per ragazzi autistici
Grazie all’approvazione di un emendamento nella legge di assestamento del bilancio regionale, che
prevede un finanziamento straordinario di 50 mila euro, potrà essere realizzato un centro diurno
sperimentale per ragazzi autistici in provincia di Udine. Ad annunciarlo è il consigliere del Pdl, Roberto
Novelli, che esprime soddisfazione per l’emendamento all’articolo 9. «L’autismo – spiega Novelli – è una
disabilità grave che causa pesanti menomazioni nella relazione sociale reciproca. Fin dall’infanzia, nelle
persone affette dalla patologia si evidenzia una mancanza della naturale capacità di comunicare,
associata all’incapacità di apprendere e riconoscere le regole dell’interazione sociale. Oggi si stima che
l’incidenza della sindrome autistica sia di uno ogni 150 casi sulla popolazione infantile, purtroppo in
continua crescita anche in regione». «In particolare in Provincia di Udine – aggiunge Elena Bulfone,
presidente di ProgettoautismoFvg onlus – si evidenziano gravi criticità per i ragazzi affetti dai cosiddetti
Disturbi generalizzati dello sviluppo, che riguardano la mancanza di risorse, sia pubbliche che private, utili
a vivere in maniera adeguata il proprio progetto di vita personalizzato, soprattutto nella fascia
adolescenti-adulti». Come da progetto, il Centro sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30
per otto ragazzi autistici tra gli 11 e i 29 anni che, sotto la supervisione di psicologi e psicoterapeuti
specializzati, parteciperanno a percorsi orientativi propedeutici alla formazione professionale, a laboratori
creativi, di cucina e musicali ed a gruppi di discussione e di confronto con pari neuro-tipici. In questi spazi
di incontro si potranno, quindi, attuare programmi di avvio alle autonomie, di socializzazione e di sviluppo
delle abilità necessarie ad una vita adulta attiva e consapevole e di inserimento lavorativo, anche non
retribuito, con il supporto di un servizio di consulenza permanente (job coach). «Il tutto potrà vedere la
luce grazie all’approvazione dell’emendamento – conclude Novelli – con il quale la Regione ha stanziato
50 mila euro per l’Ass 4 che realizzerà il centro diurno in collaborazione con l’associazione di volontariato
ProgettoautismoFvg Onlus di Tavagnacco».
25-06-12, 15Nazionale
Napolitano insegna: da Bosco Romagno altre parole di
pace
CIVIDALE Avvolta dall’eco delle parole del presidente Giorgio Napolitano, la cerimonia al Bosco Romagno:
la commemorazione degli osovani prelevati a Porzus e trucidati alle porte di Cividale è stata pervasa,
quest’anno, da un’atmosfera particolare, da un senso – verrebbe da dire – di serenità ritrovata. Perché il
conferimento, alle malghe, dello status di monumento nazionale e la conseguente visita del capo dello
Stato a Faedis hanno rappresentato elemento di rottura: «C’è, ormai – parole del professor Paolo
Pezzino, ordinario di storia contemporanea all’Università di Pisa e relatore ufficiale alla celebrazione di ieri
mattina –, la ragionevole speranza che l’eccidio di Porzus sia stato inserito a pieno titolo nella politica
della memoria. Il presidente ha definito la strage una fra le più pesanti ombre della gloriosa epopea della
Resistenza: credo, insomma, che si siano create le condizioni per il definitivo superamento del conflitto di
memorie, appunto, che ha contraddistinto i decenni passati». Certo – ha aggiunto –, manca ancora
un’esauriente ricostruzione storica, di quanto avvenne in quei drammatici giorni del febbraio 1945, ed è
auspicabile che a tale lacuna si ponga rimedio: «L’episodio di Porzus – ha sottolineato il docente – attesta
i contrasti interni al movimento resistenziale; è stato a lungo ignorato, nella sua essenza di atto
criminale, e catalogato come questione strettamente locale». Il raggio delle motivazioni alla base della
tragedia, invece, è ben più ampio. Chiama in causa le dinamiche dei rapporti fra il Partito comunista e le
altre forze antifasciste, e «le pretese nazionalistiche iugoslave». Vicenda fosca, intricata, intrisa di spinte
ideologiche. E per questo così controversa, e dibattuta. Ma la pagina scritta da Napolitano, dicevamo, ha
segnato in qualche modo la svolta. Lo hanno evidenziato tutte le autorità intervenute alla manifestazione
– molto affollata –, apertasi con i saluti del presidente dell’Apo Cesare Marzona: «L’eccezionalità di una
vicenda che ha visto partigiani contro partigiani – ha dichiarato – ha lasciato un’eredità confusa, da cui
affiorano concetti quali estremo eroismo ed estremo tradimento e il senso della superiorità di un’ideologia
sulla volontà dei singoli. E’ nostro dovere mantenere sempre vivo il ricordo dei fatti di Porzus e del Bosco
Romagno». Imperativo, quest’ultimo, ribadito dal sindaco Stefano Balloch, dell’assessore provinciale
Daniele Macorig e dal presidente dell’Ana cividalese, Pierluigi Parpinel: «Ai sacrifici dei partigiani – ha
detto il primo cittadino – dobbiamo la nostra libertà. Perpetuare la memoria delle terribili vicende che
ebbero per scenario le malghe e il luogo in cui ci troviamo, oggi polmone di svago e relax, è fermo dovere
delle istituzioni. L’omaggio di Giorgio Napolitano ai martiri di Porzus è stato atto di estremo significato».
Presenti alla cerimonia – che è stata accompagnata dal Corpo bandistico musicale Città di Cividale –
anche la medaglia d’oro Paola Del Din, il senatore Toros, i consiglieri regionali Novelli e Cargnelutti, il
consigliere provinciale Ioan. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
22-06-12, 28Gorizia
Troppo caldo, chiudono le sale operatorie
CIVIDALE Preludio alla soppressione, o quanto meno alla riduzione, del servizio? Il dubbio c’è, ed è pure
alto, posto che il copione si ripete conforme allo scorso anno: per due giorni – ieri e oggi –, causa caldo,
la direzione generale del Santa Maria della Misericordia di Udine ha disposto la chiusura del blocco
operatorio dell’ospedale di Cividale. E dal Popolo delle Libertà cittadino, che già nell’estate 2011 aveva
sollevato il problema, è levata di scudi: «Non è ammissibile – dichiara il capogruppo del partito, nonché
consigliere regionale, Roberto Novelli – che un presidio sanitario come quello della nostra città, in cui
vengono svolti oltre duemila interventi di day surgery all’anno e che vanta un alto livello qualitativo, si
trovi nelle condizioni di poter operare, o meno, a seconda delle condizioni climatiche esterne. La chiusura
delle sale operatorie è conseguente, infatti, alle alte temperature: nei locali, negli ultimi giorni, sono stati
superati i 28 gradi, circostanza che crea una situazione di incompatibilità fra l’utilizzo delle strutture e la
sicurezza di pazienti e operatori. Tutta colpa delle carenze dell’impianto di condizionamento, che
impedisce un adeguato ricambio e rinfrescamento dell’aria». Risultato: la sospensione dell’attività ha
comportato l’annullamento di ben undici interventi, che sono stati rinviati a data da destinarsi. «Ne
derivano inevitabili disagi per l’utenza – attacca il portavoce del Popolo delle Libertà –, che potrebbero
anche trasformarsi in danno. Diventa, quindi, sempre più pressante la necessità di capire quali siano le
reali intenzioni dell’azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Udine circa la manutenzione del
sistema di condizionamento, essenziale per garantire la possibilità di operare con continuità. Non è,
ripeto, tollerabile che il lavoro sia vincolato alla temperatura, e che per procedere bisogni aspettarne
l’abbassamento». Di qui l’annuncio: «Provvederò, quanto prima – comunica Novelli –, a inviare una
lettera sull’argomento all’assessore alla sanità, alla direzione sanitaria ospedaliera e alla direzione della
salute, cui chiederò di esplicitare le linee politiche e amministrative relative al nosocomio di Cividale. E’
imperativo che venga detto, in modo chiaro e definitivo, se si intende o meno farlo funzionare. Noi
vogliamo che l’ospedale della nostra città continui ad erogare tutti i servizi e le prestazioni che
attualmente fornisce, senza alcuna riduzione». (l.a.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
17-06-12, 53Nazionale
«Velodromo, eccellenza al servizio degli sportivi»
SAN GIOVANNI AL NATISONE Lo sport è scuola di vita e la Regione lo tiene sempre presente nel
continuare a sostenere il settore. Lo hanno ribadito ieri mattina, a San Giovanni al Natisone, i consiglieri
regionali Roberto Novelli e Alessandro Colautti, intervenuti all’inaugurazione del ristrutturato velodromo
in rappresentanza dell’assessore Elio De Anna. «Ringrazio tutti per essere qui oggi, i sindaci dei Comuni
limitrofi, le rappresentanze delle associazioni e le autorità, non ultimi i cittadini, intervenuti numerosi»:
così il sindaco Franco Costantini – che era accompagnato dagli assessori ai lavori pubblici, Zorro Grattoni,
e allo sport, Giusto Maurig – ha dato il via alla cerimonia per il rinnovato impianto comunale. Assieme al
presidente della Provincia, Pietro Fontanini,alla mattinata di festa hanno voluto partecipare anche i
rappresentanti delle varie associazioni che usufruiscono degli spazi del velodromo. Dopo un caloroso
saluto ai presenti e agli amici austriaci del Comune gemellato di Kuchl, sempre partecipi nelle occasioni
più importanti per San Giovanni, Fontanini ha detto che «questo impianto è stato fortemente voluto dalla
Provincia, che ha anche finanziato parzialmente il suo rinnovamento. Si tratta di una struttura che mostra
quanto lo sport sia importante per i friulani, che eccellono anche in questo ambito». Oltre a congratularsi
con Comune e associazioni, il presidente ha voluto porre l’accento sull’importanza del volontariato nello
sport. Riprendendo tale considerazione, Novelli ha assicurato che «l’assessorato allo sport farà sempre il
necessario, compatibilmente con le sue possibilità, per essere in prima linea nel sostenere iniziative come
queste. Lo sport è ciò che aiuta i ragazzi a crescere e insegna loro sani principi». Il velodromo è stato
oggetto di interventi di sistemazione per un investimento di oltre 600 mila euro, con la realizzazione di un
nuovo parcheggio antistante il polisportivo, la posa di una nuova resinatura della pista e la costruzione di
alcuni spazi da mettere a disposizione delle società sportive. La struttura, dotata di tribune e
illuminazione, con una pista lunga 400 metri, larga 7 e con un’inclinazione delle curve di 36 gradi,
assieme a quella di Pordenone costituisce il solo esempio di impianto del genere in Fvg, vero punto di
riferimento per tutte le società ciclistiche non solo della regione, ma anche di Austria e Slovenia. Costruito
nel 1996 dalla Provincia, dal 2002 è proprietà del Comune, che ne ha affidato la gestione alla società
“Tutti in pista”. (m.fo.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
10-06-12, 51Nazionale
Il Pdl: no al Rototom al parco della Lesa
CIVIDALE Il Pd ha lanciato il sasso, provocatoriamente. E il Pdl risponde con l’arma del distacco,
esternando «totale indifferenza». Il “caso” Rototom a Cividale sembrerebbe chiuso prima ancora (o quasi)
di essersi aperto: «Il capogruppo del Partito Democratico ci ha invitato ad osare – commenta il portavoce
del Pdl appunto, Roberto Novelli –, affidando la gestione dei grandi eventi al parco della Lesa al
Rototom Sunsplash… Beh, che dire? Lo staff che coordina il festival è ormai in Spagna, ci si trova bene, si
considera adottato… E allora perché tornare? Ci rimanga, a svolgere il suo importante lavoro». Parole
taglienti quanto basta per far capire che di spiragli, per la proposta della forza di minoranza, non ce ne
sono affatto. «Assistiamo sempre più di frequente, ormai – rileva Novelli –, a comportamenti che
potremmo definire schizofrenici. Schizofrenici, sì – ribadisce –: perché se da un lato cresce la
preoccupazione per la salute dei ragazzi, troppo spesso inghiottiti dal vortice di alcol e droghe, dall'altro si
fa finta di non capire che i messaggi che si trasmettono alle nuove generazioni sono importantissimi,
fondamentali. L'attività decisionale dei giovani è un processo complicato, fortemente influenzato da
interazioni di gruppo, dalla percezione delle norme sociali e dagli esempi. Non si può non tenerne conto. E
invece una certa sinistra sembra interessata soltanto alla presenza di un festival che faccia staccare tanti
biglietti… chiudendo gli occhi sul fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti. Se ad una parte della
politica e delle istituzioni – conclude Novelli – va bene dire che gli organizzatori del Sunsplash sono dei
bravi organizzatori di eventi, dimenticandosi quello che abbiamo letto sui giornali riguardo la circolazione
di sostanze nel contesto del Rototom italiano, lo dicano pure. Noi preferiamo non osare». Lucia Aviani
08-06-12, 22Nazionale
Campus mentis, ateneo e imprese più vicini
Mettere in correlazione il mondo delle università con le imprese per evitare la fuga dei cervelli. È
l’obiettivo di Campus mentis, il tour che ieri ha fatto tappa a Udine, al polo economico di via Tomadini.
Sono oltre 40 mila gli universitari coinvolti in Italia e un numero sempre crescente di imprese si avvicina
al nuovo metodo di arruolare giovani leve. «Campus mentis è un’importante iniziativa itinerante triennale
di portata nazionale pensata per moltiplicare sul territorio le occasioni di incontro fra ragazzi e aziende –
ha spiegato Fabrizio D’Ascenzo, direttore del Centro di ricerca e servizi ImpreSapiens dell’università di
Roma La Sapienza –. Ogni anno interessa 12 differenti città italiane: questa edizione ha attraversato
diverse regioni e siamo particolarmente orgogliosi di completare con Udine il primo ciclo di 12 tappe.
Quello del Friuli Venezia Giulia è un territorio per noi di grande interesse, come dimostrato
dall’organizzazione». E infatti, la tappa di ieri, promossa dai consiglieri regionali Massimo Blasoni e
Roberto Novelli, era solo il primo appuntamento. Tutti i ragazzi sono invitati al nuovo incontro fissato a
Lignano, nella seconda settimana di settembre, per incontrare le aziende. Le iscrizioni sono già aperte sul
sito www.campusmentis.it dove è possibile avere anche maggiori informazioni sulla più corretta e
accattivante compilazione dei curricula. La mattinata di lavori, ospitata nell’aula magna del polo
economico dell’ateneo friulano, è stata aperta dalle parole del rettore Cristiana Compagno «che ha
promosso a pieni voti la nuova avventura». Il vicepresidente di Confindustria Udine, Matteo Tonon, ha
sottolineato «l’importanza di un’esperienza di respiro nazionale che porta una nuova cultura anche nella
nostra provincia e in particolare a un ateneo che subisce la concessione di risorse limitate a cui tutti noi
dovremmo porre rimedio». (m.z.)
07-06-12, 40Gorizia
Storia e risvolti occupazionali Oggi un convegno a
Cividale
CIVIDALE Salvaguardare e valorizzare le testimonianze della Grande Guerra, a fini culturali ma – pure –
“pratici”, alias di «indotto lavorativo»: a questo si deve puntare, dice il consigliere regionale Roberto
Novelli, e di questo, dunque, si discuterà in una tavola rotonda promossa per questa sera, alle 18.30, al
Castello di Cividale. Titolo del convegno “Storia giovani e territorio. Potenzialità occupazionali per il
Cividalese e il Friuli Vg in occasione del centenario della Grande Guerra 1914-2014”. Moderatore Ugo
Falcone, docente all’Università di Udine. (l.a.)
06-06-12, 57Cultura - Spettacolo
Cividale, spunta il Concert for Emilia
UDINE E alla Notte Ducale spunta l’ipotesi di un Concert for Emilia dei cantanti friulani, un live o piú
probabilmente un pezzo inciso in rete. È una delle idee emerse l’altra sera a Cividale alla cerimonia di
assegnazione del primo premio “Notte Ducale”, presente anche Elena Toffoli, la promoter del concerto di
Ligabue. Una serata promossa dal gruppo Giaiotto che ha premiato personalità del Friuli registrando un
discreto successo. Nel corso della serata sono stati, infatti, assegnati riconoscimenti a personaggi che si
sono distinti nello sport (Simone Padoin e Lorenzo Crisetig), nella cultura e nello spettacolo (Valter Iuretig
e Marco Maria Tosolini), nel giornalismo (Sergio Gervasutti e lo scrittore Roberto Gianani), nella
solidarietà
(Massimiliano
Fanni
Canelles
e
il
progetto
ONU
“Capo
Verde,
terra
d'amore”)
e
nell’mprenditorialità artistica (E.M. Corporation di Elena Toffoli e Bernardo Pascoli). Ai vincitori sono state
assegnate opere degli artisti Giorgio Celiberti, Giancarlo e Giuliano Caneva, Claudio Feruglio, Piero De
Martin, Lorenzo Viscidi Bluèr, Francesco Borzani, Sergio Simeoni, Silvano Spessot e Gianni Maran.
Condotto dalla madrina Maria Giovanna Elmi e da Alberto Zeppieri, il gala al ristorante Al Fortino ha
potuto contare sulla presenza di ospiti musicali regionali di buon valore, come le cantanti emergenti
Angelica Lubian ed Elsa Martin e come la pop-star slovena Tinkara (che si è esibita con un trio di
musicisti) e Carlo Marrale, fondatore dei Matia Bazar e autore dei maggiori successi del gruppo, da lui
eseguiti a fine serata in forma unplugged, quasi fosse nel salotto di casa. Emozione autentica. Forte
dell’esperienza del Moret d’aur, il premio Notte Ducale ha siglato un gemellaggio culturale e turistico con
Anacapri (era presente il sindaco, Francesco Cerrotta) e il Premio Bruno Lauzi, Canzone d’autore. Elena
Toffoli, che il 7 luglio porterà a Cividale Luciano Ligabue, ha rivelato che il rocker emiliano sarà preceduto
sul palco da alcuni giovani della regione. Zeppieri, dopo avere espresso a nome di tutti solidarietà ai
terremotati dell’Emilia, ha invitato Elena Toffoli a valutare l’idea di un evento tutto friulano proprio per le
popolazioni dell’Emilia, un live o piú probabilmente una canzone incisa su Internet a piú voci, chissà,
magari proprio con l’aiuto di Elisa. Un’idea, naturalmente, tutta da valutare. I consiglieri regionali Roberto
Asquini e Roberto Novelli, presenti, si sono subito detti disponibili a fornire il loro appoggio al progetto.
(r.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
03-06-12, 12Regione
Il Pdl: un ente regionale al posto di Equitalia
UDINE «Equitalia regionale e compensazione tra Irap e crediti Iva»: due misure concrete inserite in una
mozione approvata dal consiglio regionale. Misure proposte consiglieri regionali del Popolo della Libertà,
Massimo Blasoni e Roberto Novelli e ribadite ieri dall’assessore provinciale udinese alle attività
produttive, Adriano Ioan. «Viviamo un momento particolarmente delicato nel rapporto tra Stato e
cittadini e ogni giorno assistiamo a notizie di imprese che chiudono e di imprenditori disperati anche a
causa dell'aggressività di alcune procedure di riscossione dei tributi o perché messi in crisi dai crediti
vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni – hanno spiegato Blasoni e Novelli –. Il primo
provvedimento da attuare dovrebbe essere la sostituzione di Equitalia con un ente di riscossione tributi
regionale, più vicino ai cittadini e in grado di rapportarsi meglio con contribuenti e imprenditori. La
soluzione è certamente possibile. Va ricordato, infatti, che la norma nazionale liberalizza i servizi di
riscossione dei tributi e che alla fine di quest’anno le Regioni saranno chiamate a scegliere se proseguire il
proprio rapporto con Equitalia o dotarsi di strumenti diversi. Ci sono Comuni che hanno già richiesto di
cambiare il sistema di riscossione tributi e ci sono regioni importanti come il Piemonte che stanno
concretamente ipotizzando la regionalizzazione del servizio». «Dobbiamo aprire un canale di dialogo con
Equitalia – aggiunge Ioan, che ha incontrato con i vertici della Direzione Regionale del Friuli Venezia
Giulia di Equitalia Nord, assieme al presidente della Commissione attività produttive Beppino Govetto – e
al tempo stesso ribadire che gli enti locali hanno tutti i diritti per dare vita ad enti autonomi di riscossione
dei tributi locali».
03-06-12, 23Nazionale
Il Pdl: gli applausi di Honsell vadano a chi è contro la
droga
«Se il sindaco Honsell chiede un applauso per Filippo Giunta, io chiedo un applauso per le migliaia di
famiglie e di associazioni sportive e di volontariato che educano i bambini e i ragazzi secondo valori che
sono fortunatamente lontani anni luce dai tentativi, più o meno sottesi, di far passare il messaggio che le
droghe cosiddette leggere non sono un problema». Così il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli
replica alle dichiarazioni del sindaco Furio Honsell in merito al Rototom Sunsplash. Novelli è primo
firmatario della legge che istituisce la “Giornata regionale per la lotta alla droga” il 26 marzo e nel 2010 si
è fatto promotore di un’analisi sociologica sull’utilizzo di sostanze stupefacenti durante il festival che si
svolgeva a Osoppo. «Non mi interessa il processo che vede coinvolto Giunta e sono consapevole di alcune
storture della legge Fini-Giovanardi, ma non reputo tollerabile che alcuni amministratori pubblici non
dicano in modo chiaro inequivocabile no alla droga, di qualunque tipo sia» chiarisce Novelli. «Basta –
prosegue l’esponente del Pdl – con la beatificazione di chi con l’evento culturale giustifica anche altro. In
determinate fasi della crescita i ragazzi sono particolarmente vulnerabili e non credo sia un male
smetterla di far passare messaggi ambigui. Compito delle istituzioni – conclude Novelli – dovrebbe essere
quello di stare più a fianco di chi trasmette valori e stili di vita corretti e sani. Con questo non si vuol fare
la morale a nessuno, ma si difendono ideali, e di questi tempi non è cosa poco». Sull’argomento
interviene anche il Coordinamento cittadino del Pdl. «Quando si parla del problema droga bisogna fare
attenzione a non cadere nella trappola del troppo permissivismo, perché di droga si muore» sostiene il
vicecoordinatore vicario del Pdl di Udine Vincenzo Tanzi, che aggiunge: «La lotta contro lo spaccio e il
consumo anche di droghe leggere non deve mai cessare, pena il rischio di trasmettere messaggi devianti
specie alle giovani generazioni». Pur non entrando nel merito della vicenda giudiziaria del Sunsplash,
Tanzi non esita a dichiarare «che Udine non ne ha risentito della mancanza». Quindi, Tanzi osserva che,
per risolvere il problema dell’affollamento delle carceri per i reati legati all’uso di sostanze stupefacenti e
psicotrope, non serve smantellare la legge Fini-Giovanardi o ipotizzare amnistie. «Basterebbe - aggiunge
- la modifica dell’articolo 94 del Testo unico che regola la materia, per consentire l’affidamento in prova di
chi ha commesso reati minori scontando la pena in strutture sociosanitarie». In polemica con Honsell è
intervenuto anche il capogruppo del Pdl, Loris Michelini, che ha presentato un’interpellanza al sindaco.
Sotto accusa il gesto con il quale Honsell è intervenuto pubblicamente a chiedere un applauso in favore
del presidente del Rototom, Filippo Giunta. Nel documento Michelini chiede al sindaco «se ritiene di
rappresentare tutti i cittadini o la maggioranza dei cittadini schierandosi contro una legge nazionale sulla
droga e se ritiene corretto e istituzionale intervenire come sindaco schierandosi a favore di una parte
mentre si celebra un processo e non ritenga scomposta e ideologica la sua presa di posizione contro
l’applicazione della legge sulla droga in vigore specie nei confronti dei ragazzi, delle famiglie, della scuola
e delle Istituzioni». Infine Michelini aggiunge una sorta di invito a Honsell a correggere questo suo
atteggiamento su un tema «che vede tutte le persone di buona volontà preoccupate per la deriva che
potrebbe avere nella città».
01-06-12, 36Nazionale
Vie chiuse e trenta bus per il concerto di Ligabue
Opera di mediazione a firma Pdl, sulla mozione – presentata dal Pd – che esortava il sindaco a chiedere
un incontro urgente al presidente Renzo Tondo, per chiarire come mai il progetto di costruzione del nuovo
padiglione centrale dell’ospedale langua nei competenti uffici regionali ormai da mesi: previa stesura di
un emendamento, prodotto da Roberto Novelli, e successiva riunione dei capigruppo, il documento è
stato approvato – nella seduta assembleare di ieri mattina – all’unanimità. L’istanza al governatore,
dunque, sarà inoltrata: e poi, a vertice avvenuto, il primo cittadino dovrà riferire gli esiti del confronto
alla commissione comunale sanità. Destino diverso per un’altra mozione redatta dal Pd, quella che
caldeggiava un’estensione della chiusura al traffico del ponte del Diavolo. ( l.a.)
20-05-12, 14Economia
La ricetta del Pdl
defiscalizzazioni»
per
il
lavoro
«Flessibilità
e
Renato D’Argenio wUDINE «Il lavoro che ci aspetta» è decidere «se innovare o conservare». Una scelta
che «non divide solo centrodestra e centrosinistra», ma chi crede nel cambiamento e chi lo teme. «Il
lavoro che ci aspetta» era il tema del convegno organizzato ieri, al Visionario di Udine, dal Pdl; dai
consiglieri regionali Massimo Blasoni e Roberto Novelli (che porterà in Fvg il Campus Mentis) e dal
vicecoordinatore provinciale Simone Bressan. Un incontro appassionato – la sala era gremita –, a cui
hanno partecipato l’ex ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, il presidente Renzo Tondo, l’assessore
Angela Brandi, il coordinatore regionale Isidoro Gottardo, imprenditori e precari. Un dibattito sulla riforma
del lavoro; sulla necessità di cambiare le regole, di garantire risposte ai giovani, di dare energia alle
imprese. «In sintesi – ha detto Blasoni –, sulla necessità di cambiare la società esaltando la meritocrazia,
tornando alla politica delle scelte e non delle nomine, svecchiando le classi dirigenti e puntando sì sul
rigore, ma nello sviluppo». Perchè «Non si vince mai se si combatte il futuro: il futuro vince sempre», ha
aggiunto Simone Bressan citadno Jeff Bezos, fondatore di Amazon. «Non si vince mai se non si ha il
coraggio di rotture profonde – ha aggiunto Gottardo – perchè attraverso la condivisione non può
funzionare». Così come non funziona la riforma sul lavoro del governo Monti: «A questo governo
chiediamo di essere indipendente: da noi lo è di sicuro; dal Pd un po’ meno – ha detto l’ex ministro
Sacconi nel spiegare la sua ricetta. Cinque punti – ha continuato –: prima di tutto va superato, a livello
mondiale, il paradosso dell’iper-regolamentazione delle attività reali e della sotto-regolamentazione di
quelle volatili, della finanza, per intenderci. Poi, il ritorno alle tradizioni perchè il futuro è nelle tradizioni,
nella famiglia, nelle comunità come aggregato di valori, nelle imprese come comunità. Riflettano i
sindacati: lavoro e risultati vanno condivisi. Terzo punto, innovazione e internazionalizzazione mettendo
le imprese nelle condizioni di farlo e, quindi – quarto punto -, un ambiente che consenta alle aziende di
lavorare grazie a una riduzione delle tasse e della burocrazia. Monti ha pronto il federalismo fiscale: costi
standard per la sanità e le municipalizzate, può partire da questo. Infine, occupabilità grazie a tre vie:
apprendistato (ha il compito di salvare i giovani dalla separazione scuola-lavoro; separazione creata dai
quei professori universitari che oggi pontificano e che hanno costruito percorsi che garantivano lavoro a
se stessi, non ai laureati), autoimpiego (la cultura del rischio, non dell’azzardo, è un valore) e
ricollocamento (aiuto a chi ha perso il lavoro in età avanzata)». Sacconi ha anche difeso i voucher:
«Sarebbe davvero colpevole far regredire la regolazione vigente: hanno consentito - e il Friuli ne è
testimonianza - di far emergere e di regolarizzare moltissimi spezzoni lavorativi che prima erano
scientificamente in nero». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
17-05-12, 35Nazionale
Caso Equitalia mozione di Novelli (Pdl)
CIVIDALE Caso Equitalia in consiglio comunale, a Cividale: sull’argomento, tema sovrano nella cronaca
delle ultime settimane, il capogruppo del Pdl Roberto Novelli ha predisposto una mozione, che sarà
sottoposta all’esame e al voto dell’assemblea in occasione della prossima seduta. Il documento
impegnerebbe il sindaco ad effettuare tutti gli approfondimenti necessari per appurare se sia preferibile
che l’attività di riscossione venga svolta direttamente dal Comune, tramite i propri uffici, o
indirettamente, per mezzo di una nuova società. La prima ipotesi, rileva il consigliere, permetterebbe di
conseguire diversi obiettivi, a cominciare dalla garanzia di «maggiori entrate per le casse municipali
grazie al risparmio delle provvigioni a favore di Equitalia o di un’altra società, qualora venisse istituita.
(l.a.)
11-05-12, 23Nazionale
Il Pdl contro Equitalia la crociata parte da Udine
di Giacomina Pellizzari Oltre il 35% delle imprese friulane, lo scorso anno, ha visto peggiorare i rapporti
con le banche, tant’è che quasi 200 aziende sono state costrette a chiudere i battenti. Il timore è che
anche a Udine e in provincia la crisi economica provochi gesti estremi. Ecco perché il Pdl ha deciso di far
partire proprio dal capoluogo friulano una crociata anti Equitalia. Domani, in piazza San Giacomo, i vertici
cittadini e provinciali del Popolo delle libertà, dalle 16 alle 19, raccoglieranno le firme per convincere il
governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, a trasferire il servizio di riscossione dei tributi locali a
un’agenzia regionale. La stessa petizione sarà indirizzata anche al sindaco, Furio Honsell, per sollecitarlo
a gestire, come prevede la legge, la riscossione dei tributi comunali in proprio. Questo il contenuto della
mozione già presentata dai consiglieri regionali Massimo Blasoni, Roberto Novelli, Franco Baritussio,
Paride Cargnelutti, Alessandro Colautti, Roberto Marin del Pdl, Giorgio Venier Romano (Udc) e Luigi
Ferone (Pensionati), al consiglio regionale e che impegna Tondo a valutare l’idea di abbandonare
Equitalia. L’obiettivo, ha spiegato ieri Blasoni in veste di coordinatore cittadino del Pdl, nel corso di una
conferenza stampa organizzata nella sede del partito, «è quello di creare un’Agenzia regionale che vada
incontro agli imprenditori rateizzando i contributi non riscossi e riducendo l’aggio a percentuali inferiori al
9% per i soggetti incolpevolmente morosi». Blasoni ha descritto Equitalia come «un ente efficiente, ma
lontano dal cittadino, e che in un anno ha raddoppiato gli utili». I numeri parlano chiaro: «Lo scorso anno
- ha puntualizzato il vice coordinatore cittadino, Vincenzo Tanzi -, in provincia abbiamo registrato 800
fallimenti e 200 chiusure di altrettante imprese operative». Da qui la necessità di scendere in piazza per
spiegare ai cittadini anche la proposta del segretario Angelino Alfano sulla compensazione dei crediti. A
fare il quadro della situazione ci ha pensato il consigliere comunale e presidente di Assomicroimprese,
Gianluca Perna, nel ricordare che, a seconda dei settori in cui operano, la percentuale delle aziende che
chiede aiuto alla banca per esigenze di cassa va da un minimo del 69 a un massimo del 95%. «A causa
dell’allungamento dei tempi di pagamento, soprattutto le piccole medie imprese - ha aggiunto Perna - si
ritrovano senza liquidità oppure, se riescono ad accedere al credito bancario, a dover far fronte a
incrementi consistenti dei tassi di interesse». In questo contesto, molti imprenditori non sono proprio in
grado i pagare nella scadenza prefissata i tributi e per questo finiscono nella rete di Equitalia. Una rete
che il Pdl vuole spezzare quanto prima. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
08-05-12, 46Nazionale
Ponte del Diavolo il Pdl: hanno ragione i commercianti
CIVIDALE Le difficoltà del frangente economico impongono attenzione massima alle attività commerciali
cittadine e così la questione relativa alla pedonalizzazione del ponte del Diavolo rientra immediatamente
di fronte al niet dei commercianti . «Il parere della categoria è prioritario, rispetto a tutti gli altri
ragionamenti sull’opportunità di allargare la fascia di chiusura al traffico del ponte del Diavolo». Il Pdl
cividalese ribadisce la linea della maggioranza consiliare, che ha deciso di assecondare le istanze dei
negozianti e di archiviare dunque, per il momento, l’ipotesi – caldeggiata dal Pd – di anticipare il blocco
del transito al pomeriggio di sabato. A mettere la parola fine, chiudendo (per ora) il tormentato capitolo,
è il capogruppo Roberto Novelli, che non rinnega la posizione precedentemente espressa («Non mi
parrebbe fantascientifico sperimentare una zona pedonale più estesa, dalle 17 di sabato, appunto, e solo
nel periodo estivo») ma che si associa al parere degli esponenti della Lega Nord. «Mancando l’assenso dei
commercianti – dice Novelli –, il problema non si pone. Quanto al tentativo del Pd di far passare l’idea di
una frattura tra Pdl e Lega è quantomeno maldestro. Considerata la delicatezza della questione suggerirei
all’opposizione di non strumentalizzare il tema nel solo e vano tentativo di dividere la maggioranza».
(l.a.)
06-05-12, 15Regione
Blasoni e Novelli: Equitalia compensi Irap e crediti Iva
«Equitalia regionale e compensazione tra Irap e crediti Iva: sono queste due misure concrete a favore del
nostro sistema produttivo e che proporremmo attraverso una mozione da discutere in Consiglio
Regionale». L’annuncio arriva dai consiglieri regionali del Popolo della Libertà, Massimo Blasoni e
Roberto Novelli che spiegano: «Viviamo un momento particolarmente delicato nel rapporto tra stato e
cittadini e ogni giorno assistiamo a notizie di imprese che chiudono e di imprenditori disperati anche a
causa dell’aggressività di alcune procedure di riscossione dei tributi o perché messi in crisi dai crediti
vantati nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni. Crediamo – proseguono – che anche il Friuli Venezia
Giulia possa fare un passo importante in questo senso, rafforzando anche il concetto di specialità
regionale». «Considerato che, per esempio, l’Irap è un'imposta interamente regionale si potrebbe
ipotizzare una compensazione tra il tributo da versare ed eventuali crediti Iva maturati dai nostri
imprenditori. Si tratta di un percorso tecnicamente complicato ma praticabile».
28-04-12, 32Nazionale
Cividale-Aquileia: ecco la maratona Unesco
CIVIDALE Quarantadue chilometri esatti. Davvero un caso particolare, anzi, «unico al mondo», perché di
siti Unesco separati dalla distanza canonica di una maratona ce ne sono solo due, su scala planetaria:
Cividale e Aquileia. Ed ecco allora la pensata di un cividalese – Giovanni Cozzi, dirigente dell’Ert Fvg –,
colta al volo dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli e presentata ufficialmente, ieri, alla
stampa: organizzare una maratona, appunto, di portata nazionale (e pure oltre) fra la città romana e la
capitale longobarda, passando per la candidata alla Whl Palmanova. Il progetto è ambizioso, non c’è
dubbio, soprattutto perché concepito in grande. Non si vuole clonare, infatti, una delle tantissime
competizioni podistiche già presenti in Italia e, nello specifico, nel panorama regionale; si punta
all’eccellenza, a un evento capace di collocare Cividale e Aquileia sullo stesso livello di Roma, Firenze,
Venezia, patrie delle tre principali maratone del Belpaese. Per il momento il piano è ad uno stadio
embrionale, ma i promotori confidano di tracciarne le coordinate – a partire dalla data, ovviamente – a
breve: i sindaci dei tre Comuni interessati, e la Provincia, sono già stati informati del disegno e lo hanno
accolto con favore; Coni e Fidal, per parte loro, hanno aderito in maniera entusiastica. Lo hanno
confermato – nel palazzo della Regione, a Udine – i rispettivi portavoce, Giuliano Gemo e Guido Germano
Pettarin: «Metteremo in campo tutte le nostre risorse», ha dichiarato il primo, mentre Pettarin ha reso
noto di aver ottenuto promessa di massimo sostegno dal presidente nazionale della Fidal. «La maratona –
ha commentato Novelli – rappresenterebbe una straordinaria occasione per legare sport, cultura e
turismo. Abbiamo raccolto molti consensi, su questa iniziativa: siamo certi che la manifestazione avrà
ricadute estremamente significative». Dall’assessore regionale allo sport Elio De Anna un via libera
“condizionato”: «Bellissima idea. Ma se pensate – ha ammonito – di costruire la circostanza solo con il
supporto del mio assessorato non andrete da nessuna parte. Va coinvolto anche quello al turismo, e
ovviamente bisogna cercare l’appoggio delle associazioni locali. Dalla Regione i fondi per lo sport
arriveranno in misura proporzionale alla capacità di fare squadra». Ma Novelli e colleghi d’avventura non
si sono scomposti. Avanti tutta, dunque: diverrà presto operativo un comitato organizzatore, che sarà
coordinato da Gemo e che dovrà, come primo step, individuare la giornata adatta. Lucia Aviani
©RIPRODUZIONE RISERVATA
24-04-12, 46Nazionale
Novelli (Pdl): non si può sacrificare l’ospedale di
Cividale
CIVIDALE Giù le mani dall’ospedale di Cividale. La riforma della sanità friulana non dovrà scalfire
minimamente l’offerta del presidio e dovrà, anzi, favorire l’attuazione di progetti che ristagnano da ormai
troppo tempo: è una posizione netta, quella del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che
promette il massimo impegno per evitare che il depauperamento della struttura (aggravatosi, notizia di
qualche giorno fa, con la riduzione del servizio di radiologia) prosegua. «Il nosocomio cividalese – dice
l’amministratore – rappresenta una risorsa per il Santa Maria della Misericordia di Udine e non deve
assolutamente venire depotenziato. Si dovrà dar seguito, invece, alle progettualità già finanziate e
incrementare, quindi, l'attività ambulatoriale, la day surgery, la medicina, l’endoscopia e l'area
radiologica. Il tutto coordinato con un incremento dei servizi territoriali. Il prospettato riassetto del
sistema sanitario regionale andrà analizzato e discusso con attenzione, perché non si possono sacrificare
realtà – come quella, appunto, della città ducale, che opera a favore di un bacino di circa 50 mila persone
– che risultano di fondamentale importanza». L’ospedale di Cividale – prosegue – è plesso strategico,
considerando che è, fra l’altro, punto di riferimento per la popolazione delle Valli del Natisone, contesto
penalizzato dall’assenza di validi e rapidi collegamenti con Udine tramite i mezzi di trasporto pubblico. .
Per il futuro, pertanto – fa intendere Novelli–, bisogna stare attenti a evitare modifiche che
rappresentino, rispetto agli obiettivi conseguiti, dei passi indietro.(l.a.)
24-04-12, 26Nazionale
Cantieri al Santa Maria: III commissione in visita
«I lavori di riqualificazione dell’ospedale procedono speditamente. Ora, l’obiettivo è reperire nuovi fondi
per finanziare gli ulteriori lotti». Così il presidente della III commissione permanente in Consiglio
regionale Giorgio Venier Romano ha commentato l’esito della visita ai cantieri del nuovo ospedale di
Udine organizzata nel pomeriggio di ieri. L’impegno era stato assunto il mese scorso, in occasione
dell’audizione
del
direttore
generale
dell’Azienda
ospedaliero
universitaria
“Santa
Maria
della
Misericordia”, Carlo Favaretti che, al termine dell’incontro, aveva invitato i consiglieri a compiere un
sopralluogo per verificare le grandi opere in corso. La delegazione, guidata dal presidente Venier Romano,
assieme ai vicepresidenti Massimo Blasoni e Sergio Lupieri e ai componenti Roberto Asquini, Paolo Menis,
Annamaria Menosso, Roberto Novelli, Stefano Pustetto e il consigliere Paride Cargnelutti è stata accolta
dal direttore generale Favaretti, quello amministrativo Paolo Biacoli e quello sanitario Fabrizio Fontana. La
visita ha offerto sia la possibilità di verificare strutture, ambienti e cantieri del nuovo ospedale
incontrando anche primari e personale medico, sia di analizzare il progetto generale di riqualificazione
illustrato dal direttore del dipartimento tecnico Valter Toniatti. «Nonostante le tante polemiche – ha
osservato Blasoni – dalla visita emerge come l’ospedale di Udine debba essere l’hub regionale, questo
deve essere il vero riferimento territoriale, impensabile ripartire la funzione ospedaliera fra Pordenone e
Trieste». La visita ha permesso una ricognizione sul patrimonio immobiliare dell’azienda, risalente a
epoche
diverse, organizzata
per divisioni.
Sono stati
evidenziati
gli
obiettivi
del processo
di
razionalizzazione in corso, con impostazione per dipartimenti, riduzione del numero dei padiglioni, rinnovo
delle strutture edilizie, razionalizzazione dei collegamenti interni, ammodernamento e centralizzazione
della produzione e distribuzione energetica, rivalutazione globale dell’assetto ambientale del sito. Si è
fatto il punto dei finanziamenti e degli step attuativi con gli obiettivi per il 2012 (completamento dei lavori
del Nuovo Ospedale, della Nuova Centrale Tecnologica, del Nuovo Centro Servizi e Laboratori), con uno
sguardo al terzo strategico dell’Azienda, l’attivazione della nuova Dialisi e la riqualificazione dei padiglioni
1, 7 e 8. «Una visita - ha commentato in conclusione Venier Romano - utile a comprendere lo sviluppo di
un’opera straordinaria come struttura sanitaria e sia dal punto di vista immobiliare che tecnologico che
dopo aver subito qualche battuta di arresto ora procede speditamente.(a.c.)
20-04-12, 37Nazionale
Cividale, Balloch gela la minoranza: il ponte resta
aperto
CIVIDALE Nessuna estensione, nemmeno in via sperimentale, della chiusura al traffico del ponte del
Diavolo, «se non in abbinamento a eventi specifici e manifestazioni di rilievo». A poche ore dal consiglio
comunale – in programma per questo pomeriggio – in cui si discuterà una mozione in tema, appunto,
blocco del transito sul ponte, il sindaco Stefano Balloch comunica la linea d’indirizzo della maggioranza e
anticipa, implicitamente, la bocciatura della proposta avanzata dal Pd. Si rimarrà, dunque (salvo colpi di
scena), alla formula dello stop alla circolazione esclusivamente nelle giornate di domenica e nei festivi,
tranne in casi eccezionali. L’argomento, verosimilmente, sarà comunque oggetto di un lungo dibattito,
non foss’altro perché il capogruppo del Pdl Roberto Novelli aveva manifestato una certa apertura nei
confronti dell’ipotesi suggerita dalla minoranza. Ipotesi che prospettava un ampliamento della fascia di
chiusura del ponte del Diavolo ad almeno tre giorni alla settimana, indicativamente dal pomeriggio di
venerdì – intorno alle 17 – a quello di lunedì. Sull’eventualità di un’interruzione del passaggio dei mezzi
anche in un giorno feriale il portavoce del Pdl aveva subito frenato, ma sull’anticipo – ovvero
sull’allargamento della zona a traffico limitato del centro storico pure nel pomeriggio e la serata di sabato
– si era dimostrato possibilista, precisando del resto che il provvedimento avrebbe avuto un senso a
condizione di creare, sul ponte, un’animazione di strada, al pari di quanto avviene in corrispondenza dei
luoghi d’arte di tante città italiane. Ma a quanto pare non se ne farà niente, perché l’opinione prevalsa tra
Pdl, Lega Nord e Udc è un’altra: la decisione è stata presa in una conferenza (pre-consiglio) dei
capigruppo, svoltasi lunedì. L’argomento specifico ne richiama però, a catena, un altro: «Non vi è – dice
Balloch – alcuna intenzione di edificare un terzo ponte in località Lesa, tant’è che non esiste alcun atto in
proposito. Un progetto del genere non rientra nel programma politico di questa amministrazione: ritengo
che sia più importante affrontare, sinergicamente, altri problemi della nostra comunità. Invito dunque
l’opposizione a un maggior senso di responsabilità, per evitare di originare disinformazione e di creare
timori fra i cittadini». Lucia Aviani
18-04-12, 14Regione
Appello sui soldi ai partiti: «Il Pdl non incassi la rata»
UDINE «In un momento così difficile il Pdl dovrebbe dare l’esempio rinunciando quantomeno alla rata di
luglio del finanziamento pubblico al partito. Non basta il fatto che si debba rendicontare e certificare i
bilanci, cosa comunque necessaria, ma in un periodo così difficile per tante famiglie e imprese serve un
segnale concreto». Dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia muove la voglia di “buona politica”,
vista soprattutto l’impossibilità per Alfano, Bersani e Csaini di eliminare il finanziamento ai partiti. E allora
i pidiellini Massimo Blasoni e Roberto Novelli dai banchi dell’Assemblea regionale chiedono ai loro vertici
di rinunciare. «In gioco c’è troppo perché un partito della libertà e liberale, certo meno legato di altri alla
spesa pubblica – dicono i due consiglieri regionali –, non operi con un gesto di chiarezza. Al di fuori di
ogni schema demagogico bisogna dare il giusto peso al sentire comune dei nostri elettori che chiedono a
gran voce trasparenza e un cambio di passo. Non si tratta di inseguire l’anti-politica ma occorre prendere
atto di un sentimento diffuso a cui sentiamo di dover dare risposte non differite nel tempo. Non crediamo
– proseguono Blasoni e Novelli – che questa sia una posizione “eretica”, tutt’altro: questo è il sentimento
comune della maggior parte dei nostri iscritti». Era dicembre quando Blasoni e Novelli, allora c’era anche
il college di partito e d’Aula Paolo Santin, organizzarono la cosiddetta “Leopoldina” per chiedere maggiore
democrazia nel partito, la riforma della legge elettorale con l’obbiettivo di ridare agli elettori la possibilità
di scegliere i propri eletti e la riduzione del numero di politici di professione di lungo corso, prediligendo
chi proviene dal mondo del lavoro e incentivando il ricambio della classe dirigente. «Il riferimento in
quell’occasione era anche alla necessità di ridurre i costi della politica perché – continuano Blasoni e
Novelli – quando si chiedono sacrifici serve anche il coraggio di dare l’esempio. La segreteria Alfano e la
recente celebrazione dei congressi hanno conseguito una parte di questi obiettivi ma il tutto finirebbe
vanificato se su un tema importante come quello del finanziamento ai partiti non venisse dato oggi un
segnale chiaro. In Fvg, poi – concludono i due pidiellini –, bisogna procedere, senza nessun
tentennamento dietro le quinte, verso la riduzione dei consiglieri regionali».
15-04-12, 54Nazionale
Ponte del Diavolo a piedi: maggioranza a un bivio
CIVIDALE Sarà il ponte del Diavolo il protagonista della prossima seduta di consiglio comunale, in
calendario per venerdì 20 aprile (inizio alle 15): ad aprire i lavori – post interrogazioni, singolarmente
appena due – sarà infatti l’esame di una mozione che invita a sperimentare, nel periodo estivo, un
prolungamento dell’attuale blocco domenicale del transito veicolare. L’idea abbozzata dai firmatari del
documento, i consiglieri del Pd Rino Battocletti, Claudia Chiabai e Maria Cristina Novelli, punterebbe in
direzione di uno stop alla circolazione «per almeno tre giorni alla settimana», nella fattispecie dal
pomeriggio di sabato – indicativamente dalle 17 – a quello di lunedì; l’iniziativa, rilevano i proponenti,
sarebbe importante anche ai fini dell’approntamento del piano del traffico (la cui stesura è in corso),
perché consentirebbe ai professionisti incaricati di redigere lo strumento di valutare l’impatto della
chiusura del ponte sui flussi cittadini. Le tre forze di maggioranza, per il momento, non si sbottonano: le
linee d’indirizzo, stando a voci di corridoio, sarebbero comunque diverse. Che si arrivi a una scelta
condivisa è insomma tutt’altro che sicuro. La decisione dovrebbe venire presa lunedì, nel corso di
un’apposita riunione pre-assembleare: l’unico dato assodato, per il momento, è la posizione possibilista
del capogruppo del Pdl, Roberto Novelli, che aveva manifestato parziale accondiscendenza (bocciando,
però, l’idea di una sospensione del transito anche il lunedì) nei confronti dell’ipotesi ventilata dal Pd.
Tornando all’ordine del giorno del consiglio: le citate interrogazioni riguarderanno la struttura ospedaliera
e la questione del rilascio delle carte di identità bilingui, tema che in questi giorni si trova al centro del
dibattito. Alla mozione sopra citata, poi, se ne aggiungerà un’altra, relativa al gioco d’azzardo: i
promotori, nel caso, sono Pdl, Lega Nord e Udc. Si procederà quindi all’approvazione delle disposizioni
agevolative per i tributi locali a favore delle attività commerciali affacciate su viale Libertà (penalizzate
dalla lunga chiusura dell’arteria), alla determinazione delle aliquote Irpef e Imu e all’esame del bilancio di
previsione per l’anno in corso, del pluriennale e della relazione previsionale e programmatica 2012/14.
Verrà successivamente posto ai voti il progetto preliminare dei lavori di riqualificazione della frazione di
Sanguarzo (che rientra nel quadro di un globale piano di sistemazione dell’arredo urbano nelle borgate
cividalesi) . Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
10-04-12, 31Nazionale
Cividale, da Novelli mozione contro il gioco d’azzardo
CIVIDALE Una mozione sul tema del gioco d’azzardo, per impegnare il consiglio comunale cividalese a
sollecitare la Regione alla stesura di una legge ad hoc e alla promozione di una campagna di prevenzione:
il documento porta la firma del capogruppo del Pdl (e consigliere regionale) Roberto Novelli e verrà
inserito nell’ordine del giorno della prossima assemblea civica, prevista per il 20 aprile. «Negli ultimi anni
– rileva l’amministratore – il fenomeno si è dilatato in maniera spaventosa (in conseguenza della
moltiplicazione delle offerte), tant’è che oggi si può parlare di vera e propria emergenza. Gli analisti
hanno stimato che nel 2011 gli italiani hanno speso 76 miliardi di euro per i giochi legali (per oltre 1.200
euro a testa), con un incremento del 30% rispetto all’anno precedente. I dati dell’Agenzia della sanità
dimostrano che gioca il 66% dei disoccupati e il 47% degli indigenti e che su 10 mila giocatori 236
diventano patologici e 5 muoiono suicidi per i gravi danni riportati. Qualche regione, non a caso – come
l’Emilia Romagna –, ha introdotto la ludopatia nell’elenco delle dipendenze, alla stregua di droga e alcol».
Una recente sentenza della Corte Costituzionale ha offerto alle Regioni la possibilità di legiferare in
materia: «Chiedo quindi al sindaco e all’esecutivo – ribadisce Novelli – di farsi parte attiva presso
l’amministrazione Tondo, affinché, nella sua autonomia, ponga in atto un idoneo strumento legislativo di
contrasto al dilagare della problematica». L’iniziativa del Consigliere regionale Novelli arriva in seguito a
una serie di prese di posizione organizzate in tutto il Friuli contro il diffondersi di sale giochi. Se a
Tolmezzo, nei mesi scorsi, il Comune si era impegnato, attraverso la Consulta giovani, a mettere in
cantiere diverse iniziative per arginare il fenomeno, compreso un monitoraggio accurato, anche il Comune
ha, di recente, approvato all’unanimità la delibera che vieta l’apertura di nuove sale da gioco in città.
Anche il Messaggero Veneto ha deciso di lanciare una raccolta di firme per l’adesione on line all’appello
cntro le sale da gioco, che sarà poi consegnato alle autorità regionali e locali. (l.a.)
10-04-12, 19Nazionale
I cacciatori di teste a Udine e a Cividale
A un anno di distanza dai primi contatti con l’ateneo friulano, il progetto del ministero della Gioventù
“Campus mentis” nato per mettere in contatto i laureati con lode con i cacciatori di teste per trovare un
punto d’incontro tra domanda e offerta di lavoro, è diventato realtà. Nelle scorse settimane, il
coordinatore nazionale del progetto, Andrea Rocchi, assieme alla collega Rossella Taviani, e il
responsabile del Centro di ricerca Impresapiens dell’università La Sapienza di Roma, Fabrizio D’Ascenzo,
accompagnati dai consiglieri regionali del Pdl, Massimo Blasoni e Roberto Novelli, e dall’imprenditore
Matteo Tonon, hanno incontrato il magnifico rettore dell’ateneo friulano, Cristiana Compagno, e il
dirigente scolastico del Convitto nazionale Paolo Diacono di Cividale, Anna Maria Germini, per pianificare
l’organizzazione del campus che prenderà il via a settembre nelle aule dell’università di Udine e nel
convitto di Cividale. Ma non solo perché la delegazione romana ha incontrato anche il presidente
regionale di Confindustria, Adriano Luci. Campus mentis nasce come progetto sperimentale che,
utilizzando la formula residenziale, ha come obiettivo quello di far vivere ai giovani neo-laureati e
laureandi un’esperienza qualificante di crescita professionale e personale. Il suo intento è, infatti, quello
di far incontrare domanda e offerta di lavoro, orientare i giovani sulle scelte che possono dare maggiori
opportunità occupazionali. In questo modo viene offerta ai destinatari un’opportunità gratuita, vissuta
all’interno di campus residenziali, per approfondire il proprio percorso professionale, partecipare a
sessioni di info-formazione, incontrare le più importanti aziende ed agenzie del lavoro, partecipare ad
eventi sportivi ed happening serali. «Siamo molto soddisfatti di essere riusciti nell’intento di portare
Campus Mentis a Udine e Cividale- commentano Blasoni e Novelli – perché si tratta di una prestigiosa
iniziativa che coinvolge circa 1.500 laureati l’anno in due o quattro settimane di orientamento al lavoro e
mette i giovani in contatto diretto con il mondo del lavoro». «Campus mentis è un’iniziativa che serve
concretamente ai neo-laureati» ha sottolineato anche D’Ascenzo prima di far notare che le ultime
rilevazioni sui partecipanti al campus rivelano che a distanza di un anno il 50 per cento ha già trovato un
posto di lavoro (il 15 per cento tramite stage, il restante con contratto a tempo determinato), mentre il
20 per cento sta facendo un master post-universitario. Il progetto, infatti, potrebbe affiancarsi all’attività
di orientamento che già svolge l’ateneo friulano. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
07-04-12, 26Nazionale
La festa del Perbenista
UDINE, Al ristorante Là di Moret L’altra sera nel salone delle feste In una sala del ristorante Là di Moret,
Marco Belviso, ideatore del sito satirico Il Perbenista, ha riunito «lettori, amici, estimatori, ma anche
avversari» per festeggiare i risultati raggiunti in rete. All’appuntamento nel salone delle feste ha
presenziato anche il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, accompagnato dall’assessore
regionale Riccardo Riccardi. Nel dare notizia il Perbenista ha registrato anche la presenza dei consiglieri
regionali Massimo Blasoni, Roberto Novelli e Luigi Cacitti. Sono intervenuti pure il senatore della Lega
Nord Mario Pittoni e il parlamentare di Idv, Carlo Monai con il consigliere provinciale Paola Schiratti
sempre dell’Italia dei Valori. «C’erano giovani imprenditori, liberi professionisti e tante splendide
ragazze», ha postato Belviso sul sito. «Tanta voglia di crescere, di lavorare, di divertirsi con i veri amici»
ha concluso.
01-04-12, 51Nazionale
Le Valli vogliono un evento sportivo
SAVOGNA Nasce l’idea delle Vallimpiadi, evento sportivo multidisciplinare che dovrebbe svolgersi sotto
l’egida di ex campioni olimpici originari del territorio valligiano, appunto: la proposta parte dal consigliere
regionale del Pdl Roberto Novelli ed è stata esaminata qualche sera fa, nel municipio di Savogna, in un
incontro appositamente convocato e svoltosi alla presenza – oltre che di Novelli – del commissario
straordinario del Comune, Daniele Damele, del consigliere regionale di Sinistra ecologia e libertà Stefano
Pustetto, del sindaco di San Pietro al Natisone, Tiziano Manzini, e degli esponenti di diverse associazioni
sportive della zona. «Le Valli – ha dichiarato in quella sede Novelli – sono state e sono fucina di talenti
sportivi, in svariate discipline. Campioni – ha aggiunto il consigliere regionale – che potrebbero essere
degli importanti testimonial per una manifestazione dall’impronta fortemente identitaria».( l.a.)
30-03-12, 40Nazionale
Cividale, il Pd: chiudere alle auto il ponte del Diavolo
nei week-end
CIVIDALE È il momento di osare, il Pd cividalese ne è convinto. E dunque bando agli indugi, esorta il
partito, e via alla sperimentazione della chiusura del ponte del Diavolo: «Un primo passo - abbozza il
capogruppo consiliare Rino Battocletti - potrebbe consistere nel blocco della circolazione veicolare dal
pomeriggio del sabato a quello di lunedì; si avrebbe modo, così, di gettare le basi per una serie di
iniziative all’insegna della collaborazione fra ente pubblico e commercianti. Iniziative - sottolinea - capaci
di incentivare l’affluenza in città e di ridare fiato a un settore (quello, appunto, delle attività
imprenditoriali) che non sta certo attraversando un periodo felice. Si perseguirebbe insomma, con
l’operazione, un duplice obiettivo: tutela della salute pubblica e chance di sviluppo economico». Dello
stesso avviso il segretario Luca Braidotti, che assieme a Battocletti, ha lanciato la proposta dalla bacheca
del Pd, fresca di collocazione in corso Mazzini. Il guanto di sfida viene raccolto dal capogruppo consiliare
(e consigliere regionale) del Pdl Roberto Novelli, che - pur frenando in parte - si dimostra
accondiscendente: «Già nel 2007 - ricorda - lanciai la proposta di prolungare la chiusura domenicale del
ponte, anticipandola alle 17 del sabato per l’intero periodo estivo. Ora i tempi sembrerebbero maturi: ho
già affrontato l’argomento con il sindaco. Trattandosi di sperimentazione, e considerata la delicatezza del
frangente economico (che impone assoluta attenzione alla sfera del commercio), mi sembra tuttavia
eccessivo estendere il blocco del transito anche a un giorno feriale». La chiusura - rileva peraltro Novelli avrebbe senso solo a condizione che il ponte venisse animato nelle fasce di maggior afflusso: «Giocolieri chiarisce -, artisti di strada, negozi aperti al di là dell’orario canonico, come avviene nelle grandi città».
(l.a.)
21-03-12, 14Regione
Al call center della salute evase 334 mila chiamate
UDINE «Dal 1 giugno del 2011 al nuovo numero telefonico unico 848 448 884 per la prenotazione delle
prestazioni sanitarie e per informazioni sanitarie e sociali sono arrivate 333.804 chiamate con una
percentuale media di risposta del 91,21%». Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli a seguito della risposta del presidente della Regione Renzo Tondo a un’interrogazione a risposta
orale, presentata dallo stesso Novelli, in cui si chiedeva se il nuovo numero abbia ottenuto riscontri
positivi da parte del pubblico. «Il servizio che fa capo al call center unico salute e sociale – rileva Novelli –
si suddivide essenzialmente in due parti: il servizio di informazione e prenotazione telefonica delle
prestazioni sanitarie e il servizio di informazione e orientamento servizi sociali». «Il primo servizio
garantisce anche l’attività relativa allo screening mammografico, l’attività di tutoring per i neoprenotatori, l’attività informativa e l’invio di un sms di promemoria a tutti gli utenti che hanno effettuato
una prenotazione presso il call center quattro giorni lavorativi prima dell’appuntamento. Come ha fatto
sapere il presidente Tondo – prosegue l’esponente del Pdl – dal 1 giugno del 2011 la risposta al suddetto
servizio è stata esternalizzata alla ditta aggiudicataria e da tale data sono state evase 333.804 chiamate
con una percentuale media di risposta del 91,21%; nel medesimo periodo sono state effettuate 217.727
operazioni di prenotazione/annullo/cambio di prestazioni sanitarie, pari ad una media mensile di 31.104.
Per lo screening mammografico sono state evase, invece, 15.600 chiamate, mentre le chiamate
informative sui servizi sanitari sono state 116.077 e 74mila gli sms di promemoria inviati».
21-03-12, 13Regione
«Si torni all’importo fisso»
UDINE «È importante che l’Ipt (Imposta Provinciale di Trascrizione) maggiorata – aumentata dal Governo
Monti nel decreto Salva Italia – torni all’importo fisso così come previsto in un primo momento nell’ultimo
decreto fiscale, che ora passerà all’esame dei rami del Parlamento, e poi misteriosamente stralciato». Lo
chiedono i consiglieri regionali del Pdl, Roberto Novelli e Alessandro Colautti che invitano i parlamentari
del Fvg a fare le debite pressioni affinché sia sanata questa situazione, riportandola allo stato ante
Decreto Salva Italia. Novelli e Colautti hanno già incontrato le categorie economiche e gli altri soggetti
interessati che stanno lamentando una gravissima situazione di crisi. «Questo aumento dell'Ipt è una
delle tante amenità del Governo Monti – dicono – e il passaggio dall’importo fisso a quello attuale,
calcolato in base ai kw di potenza, sta già contribuendo a deprimere un mercato, quello dell' auto e dei
veicoli commerciali, già in crisi». «A livello di tassazione per lo Stato il settore dell’auto e
dell’autotrasporto è sempre stato una mucca da mungere. L’aumento della benzina, che ormai ha
raggiunto quote stellari – precisa il consigliere Novelli – sommato all’aumento delle assicurazioni, dell’Iva
e a quello dell’Ipt ha portato il mercato dell’auto anche in Friuli Venezia Giulia a subire una contrazione
notevole, andando ad incidere naturalmente anche sui posti di lavoro. L’imposta provinciale di
Trascrizione – concludono Novelli e Colautti – determina un ulteriore aggravio per i cittadini oltre a creare
una disomogeneità di trattamento sul territorio».
16-03-12, 12Regione
Rinnovo patenti, i tagliandi non arrivano
GORIZIA Da gennaio i bollini per la patente sono specie estinta per mancanza di fondi e non si sa
nemmeno quando resusciteranno. I tagliandi adesivi per la conferma di validità del documento di guida e
per il cambio di residenza, nonché le comunicazioni sulla decurtazione dei punti dalla patente non sono
più garantiti dal Centro elaborazione dati del ministero dei Trasporti. Ennesimo disservizio, dunque, della
pubblica amministrazione italiana di cui fanno le spese anche gli utenti. Se per circolare in Italia, difatti,
non c’è nessun problema, basta girare con il certificato medico che attesta il rinnovo della patente, per
guidare all’estero invece serve un documento con tutti i crismi di legge, ovvero un duplicato. Ma per
ottenerlo – e qui sta il paradosso – gli automobilisti devono pagare, 9 euro di diritti e 29,24 euro di
imposte di bollo. La stessa cifra che spenderebbero se avessero smarrito o rovinato il proprio documento
di guida (per il semplice rinnovo, infatti, si pagano 9 euro). Invece, non hanno una patente idonea a
causa di un disservizio del Ced e non per una propria negligenza. Alla Motorizzazione di Gorizia allargano
le braccia: la pratica è di competenza del Ced. «Noi stiamo facendo di tutto – raccontano gli impiegati –
per rendere meno oneroso il servizio agli utenti, abbiamo anche messo a disposizione una fotocopiatrice a
titolo gratuito. La circolare è uscita venerdì. Molti automobilisti ci chiedono informazioni. Quando sarà
ripristinato il servizio? Non lo sappiamo. Il Ced non l’ha comunicato». Eppure, con la Slovenia e l’Austria
dietro l’angolo, sono moltissimi i cittadini del Fvg che si recano di frequente all’estero, anche per ragioni
di lavoro. Sul caso interviene il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, chiedendo, in
un’interpellanza all’assessore ai trasporti e alla mobilità, di farsi portavoce di questa particolare esigenza
del Fvg a Roma, verificando la possibilità di «regionalizzare la spedizione dei tagliandi da apporre alla
patente (anche attraverso i servizi forniti dalle motorizzazioni provinciali, dagli sportelli telematici degli
automobilisti), lasciando in capo al medesimo ministero l’autorizzazione alla spedizione». Per conoscere il
saldo dei punti sulla patente, tre opzioni: il numero verde 848782782, il portale dell’automobilista oppure
la Motorizzazione. Ilaria Purassanta ©RIPRODUZIONE RISERVATA
14-03-12, 34Nazionale
Cividale, non passa la mozione che punta al marchio
Unesco
CIVIDALE Audio guide, materiale informativo (plurilingue) per i visitatori – sia all’ufficio turistico del
Comune che al Museo archeologico nazionale –, cartellonistica stradale con il marchio Unesco sulle
principali arterie di accesso alla città ducale, gadget: tutto questo chiedeva una mozione presentata dal
gruppo di Idv-Valori in Comune in occasione della seduta consiliare di lunedì pomeriggio ma bocciata,
dopo accesa discussione, dalla maggioranza del sindaco Balloch. Inutile dire che i proponenti non hanno
gradito la chiusura: «Era un documento propositivo – sbotta Cesare Costantini –. L’amministrazione non
ha voluto cogliere la bontà di un testo il cui obiettivo era quello di incentivare lo sviluppo di Cividale.
Davvero un peccato». Le ragioni del “no”, peraltro, erano state espresse dall’assessore Daniela Bernardi
con dovizia di particolari: l’elenco delle iniziative poste in essere in campo turistico negli ultimi tempi, e
soprattutto a seguito dell’ingresso di Cividale nella World Heritage List – ha evidenziato il componente
della giunta –, «sono numerosissime». «Abbiamo realizzato un sito internet su monastero e tempietto –
ha elencato la Bernardi –, un video, cartellonistica specifica per i luoghi iscritti alla World heritage list; in
fase di realizzazione, invece, è quella per l’ingresso in città. Ancora: vetrofanie promozionali, pannellistica
a tema, un inserto in inglese da allegare all’opuscolo “Cividale longobarda”». E molto altro. «Questa
amministrazione – fa eco alla Bernardi il capogruppo del Pdl Roberto Novelli – ha attivato moltissimi
progetti di sviluppo turistico, in sinergia con il governo regionale. Chi polemizza sul tema dimentica che la
prima e la seconda giunta Tondo hanno veicolato in città milioni di euro, mentre nel mezzo c’è stato il
vuoto». (l.a.)
10-03-12, 39Nazionale
Giudice di pace, accordo tra maggioranza e Pd
CIVIDALE «Il presidente Renzo Tondo chieda al Governo il trasferimento dallo Stato alla Regione delle
competenze in materia di organizzazione della giustizia di pace, al fine di garantire il mantenimento del
servizio nei Comuni periferici»: l’istanza arriva da Roberto Novelli, consigliere regionale e capogruppo
comunale Pdl, alla vigilia della discussione (prevista per lunedì, durante i lavori dell’assemblea civica) di
una mozione sul tema. Il documento, presentato dallo stesso Novelli e sottoscritto da Pdl, Lega Nord e
Udc nonché – elemento di particolarità – dal Partito Democratico, segna una radicale marcia indietro della
maggioranza consiliare rispetto alla posizione di alcuni mesi fa, quando una mozione dai contenuti
analoghi (ma prodotta dell’opposizione) era stata respinta. Se, come prevedibile, il testo verrà approvato
il sindaco e la giunta saranno chiamati a fare tutto il possibile per evitare la chiusura degli uffici del
giudice di pace di Cividale. «Della soppressione delle sedi decentrate del servizio – rimarca il consigliere
Novelli – risentirebbero sia la popolazione dei territori interessati, sia il personale degli stessi uffici, che
dovrebbe essere trasferito altrove. Trovare una soluzione al problema, quindi, è necessario non solo per
la nostra città ma anche per tutti gli altri centri coinvolti nella questione». La mozione impegna il primo
cittadino, anzitutto, a contattare gli uffici amministrativi del Ministero della giustizia per avere un quadro
esatto dei costi del “sistema”; esorta l’esecutivo cividalese, inoltre, a caldeggiare un passaggio di
testimone fra Stato e Regione, appunto, nel campo della gestione della giustizia di pace. Non solo:
chiede, infatti, anche di tutelare la permanenza a Cividale del tribunale. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
03-03-12, 39Nazionale
Siti Unesco, deroga al patto di stabilità per contrarre
mutui
CIVIDALE Deroga ai principi del patto di stabilità, per i siti regionali Unesco: due emendamenti alla legge
sui fondi per le autonomie locali, presentati dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli e accolti –
giovedì – dall’amministrazione Tondo, consentiranno al Comune di Cividale di contrarre i mutui per
l’attuazione delle principali azioni inserite nel piano 2012 delle opere pubbliche. Si sblocca di fatto, così,
una situazione di stallo: il documento di programmazione, infatti, non è stato ancora votato proprio
perché la giunta non sapeva su quali e quante risorse poteva fare affidamento. «Nella finanziaria
regionale 2012 – spiega Novelli – era previsto che per le Province e per tutti i Comuni con popolazione
superiore ai 10 mila abitanti lo stock di debito dovesse essere ridotto del 2% per l’anno in corso e per il
2013». «Una riduzione - prosegue il consigliere Novelli - che avrebbe comportato per molti centri, tra cui
Cividale, l’impossibilità di contrarre mutui per la quota non coperta da finanziamenti già erogati o in odore
di assegnazione: il piano delle opere pubbliche ne sarebbe stato inevitabilmente compromesso». Gli
emendamenti,
invece,
assicurano
alla
città
ducale
la
possibilità
di
dare
concretezza
a
una
programmazione di circa 7 milioni e mezzo di euro: «Il primo – chiarisce l’esponente del Pdl – introduce
l’eliminazione, dallo stock di debito, degli investimenti strategici per la salvaguardia dei siti Unesco e di
quelli per la progettazione europea Pisus, strumento che potrebbe venire finanziato – per il Comune di
Cividale – con circa 2,6 milioni di euro. «Se ciò avverrà (il condizionale è d’obbligo) l’amministrazione
cividalese dovrà accendere un mutuo di circa 800 mila euro». «Il secondo emendamento approvato,
invece - conclude il consigliere regionale Novelli -, decreta lo spostamento dal 30 marzo 2012 al 30
settembre 2012 del termine per l’ottenimento dalla Regione del finanziamento straordinario per l’acquisto
del palazzetto dello sport». (l.a.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
01-03-12, 41Nazionale
Novelli sul Mittelfest: la città resterà il cuore del festival
CIVIDALE A pochi giorni di distanza dall’ultima riunione del Cda in carica dell’Associazione Mittelfest - il
rinnovo avverrà entro il 31 marzo, in sede di assemblea dei soci -, il consigliere regionale del Pdl
Roberto Novelli interviene per frenare i dubbi insinuati dal Pd cittadino. Non c’è ragione alcuna, secondo
l’amministratore, per temere che la centralità di Cividale nella rassegna di luglio non venga mantenuta:
«La città ducale - afferma Novelli - resterà il cuore del festival. Bisognerà, ad ogni modo, puntare a un
maggior coinvolgimento della popolazione nelle giornate dell’evento, al potenziamento delle sinergie con
altri luoghi di prestigio regionale, nazionale ed europeo, all’attivazione di sempre più efficaci sistemi di
promozione della manifestazione e del territorio che la accoglie». «Mettiamo da parte - esorta in
conclusione l’esponente del Pdl - le scaramucce politiche e lavoriamo insieme perché Cividale diventi
autentico patrimonio della regione e dell'Europa». E adesso, dunque, non resta che attendere la
convocazione dell’assemblea: in tale sede saranno esaminate le proposte di modifica allo statuto
dell’Associazione Mittelfest, che prevedono, fra l’altro, l’introduzione della nuova figura di un direttore
generale. (l.a.)
29-02-12, 38Nazionale
«Strangolati dalla Slovenia così dobbiamo chiudere»
PREMARIACCO C’è forte preoccupazione tra i cittadini di Premariacco, in particolare tra i commercianti,
dopo la notizia che nonostante l’incontro tra il primo cittadino Rocco Ieracitano il vicepresidente della
Regione Luca Ciriani, e il consigliere Roberto Novelli, per ora, il comune non potrà rientrare nella prima
fascia dello sconto carburante. Questo significa che ad oggi per i residenti nel comune, che dista solo
pochi chilometri dal confine, andare in Slovenia a “fare il pieno” è ancora molto vantaggioso con
inevitabili conseguenze sull'unica pompa di benzina presente sul territorio. Il problema però non
coinvolge solo il gestore della pompa di benzina, ma anche tutta l'economia comunale. Infatti, se fare
rifornimento di carburante fa risparmiare anche dieci euro per un pieno, lo shopping oltre confine
coinvolge molti altri beni di consumo. Carne e sigarette, infatti, registrano prezzi molto più bassi di quelli
italiani, determinando una situazione di forte incertezza tra i commercianti che lamentano forti perdite.
L’esclusione del comune dalla prima fascia sottolinea come il caso di Premariacco non sia isolato.
Premariacco, non rientrando nell’elenco dei comuni svantaggiati, non può usufruire dello sconto di prima
fascia. Una scelta obbligata – si legge nel comunicato- per evitare che la norma fosse bocciata dall’Unione
Europea, facendo venire meno gli sconti in tutta la regione. Il problema benzina accanto alla tendenza,
che sta diventando un’abitudine, a fare la spesa nei centri commercianti sloveni sta però determinando
una pesante crisi tra i commercianti, che negli ultimi mesi hanno visto dimezzate le vendite,
determinandone di fatto, se non sarà trovata una soluzione, la chiusura delle attività e di conseguenza la
mancanza di servizi. La sensazione di incertezza unita al quotidiano “bollettino di guerra” riguardo i dati
di inflazione e calo dei consumi, sta creando preoccupazione anche tra gli abitanti di Premariacco che
vedono il loro territorio, che vantava attività economiche del calibro dell'Effezeta, spegnersi sotto i colpi
della concorrenza slovena. Non è certo un problema solo di questo comune, ma il fatto che Premariacco
sia rimasto fuori dalla lista dei centri svantaggiati, ha come conseguenza, oltre al minore sconto sui
carburanti, la limitazione da parte delle imprese ad accedere a contributi europei. «Se un impresa deve
scegliere nella nostra zona dove aprire - rumoreggiano i commercianti – di certo non opterà su
Premariacco». Insomma un problema nel problema a cui tutti si augurano si possa trovare una soluzione
in tempi brevi. Silvia Riosa ©RIPRODUZIONE RISERVATA
28-02-12, 64Nazionale
Senza paga da 5 mesi, protesta sulla gru
CIVIDALE Cinque mesi senza stipendio. Quanto basta per arrivare all’esasperazione e per scegliere la via
della protesta d’effetto, dalla cima di una gru alta una trentina di metri. E’ successo ieri, nel cantiere per
la costruzione del padiglione di levante dell’ospedale di Cividale: due operai alle dipendenze di altrettante
ditte subappaltatrici, la Privitera, di Pordenone – che da tempo, peraltro, non lavorava più per l’impresa
aggiudicataria dell’opera, la catanese Corsaro srl – e Tecnoimpianti, di Sesto al Reghena, poco dopo le 6
si sono bardati di tutto punto (elmetti e cordini d’ordinanza) e si sono rocambolescamente arrampicati sul
mezzo meccanico, fino a raggiungere la piattaforma al vertice. A quel punto Rosario Cascoschi, 46enne, e
Marco Pasquali, 25 anni, di Chions di Pordenone, hanno preso il telefono e hanno composto il numero
della locale Compagnia dei Carabinieri: «Erano circa le 6.30, quando siamo stati informati della
situazione», attesta il comandante della stazione, luogotenente Pandin. E così, proprio mentre nell’area
dei lavori cominciavano ad arrivare le prime maestranze, è scattata la mobilitazione generale: sul posto
due camion dei vigili del fuoco, i Carabinieri appunto (sotto la guida di Pandin, cui un paio d’ore più tardi
si è aggiunto il capitano Faggioni, comandante della Compagnia), la Polizia del Commissariato di Ps
cittadino. E ancora, in successione, altri tre mezzi dei pompieri – rimasti in loco, però, solo alcune decine
di minuti –, l’ambulanza e un’automedica: presenze, queste ultime, d’obbligo, posto che uno dei due
operai – cardiopatico – aveva bisogno della sua medicina, la Trinitrina. E consegnargliela, superfluo dirlo,
non è stato semplice: un camion dei vigili del fuoco ha dovuto avvicinarsi il più possibile alla gru
(operazione tutt’altro che agevole, considerata la mole di detriti e materiali da costruzione accatastata sul
terreno) e issare, con la scala allungabile, il proprio personale fino all’altezza dei manifestanti. Erano
quasi le 10. Il parterre, intanto, si stava progressivamente rimpolpando: ai responsabili della Corsaro e
delle due case subappaltatrici si sono aggiunti il consigliere regionale Roberto Novelli e i funzionari
dell’Ass 4 Medio Friuli, l’ente che ha commissionato la realizzazione del padiglione ospedaliero.
Indiscrezioni, comunque, hanno fatto capire che la “bomba” era nell’aria: il problema dei mancati
pagamenti era, a quanto si dice, cosa nota nell’ambiente sanitario (che non ha, peraltro, alcuna
responsabilità nel caso: la questione riguarda esclusivamente il rapporto titolari-personale). La trattativa
è stata lunga: i due uomini, infatti, si erano detti risoluti a non abbandonare la propria postazione fino a
quando non avessero ottenuto garanzia (scritta) di pagamento. L’accordo è stato raggiunto solo in tarda
mattinata, poco prima delle 13, grazie alla mediazione del sindacalista Carlo Cimenti, della Cgil. Risultato:
per evitare il danno all’immagine la Corsaro srl si è impegnata a versare l’importo dovuto agli operai –
per i giorni effettivi di lavoro in cantiere, ancora da quantificare –, riservandosi di rivalersi sulle ditte
subappaltatrici. Cascoschi è sceso tramite la scala dei pompieri; il collega ha temporeggiato per un
ulteriore quarto d’ora e, poi, è tornato a terra autonomamente, sulla scaletta interna al traliccio. Per i
due, adesso, si profila un’accusa che prevede un rischio di pena fino ai tre anni di reclusione. Lucia Aviani
©RIPRODUZIONE RISERVATA
28-02-12, 64Nazionale
In un lampo la notizia fa il giro della città
CIVIDALE La notizia dei due operai arrampicatisi sulla gru del cantiere dell’ospedale ha fatto in un lampo
il giro della città. Per Cividale si tratta di un’esperienza senza precedenti: «Un triste effetto della crisi
economica – ha commentato, in mattinata, il sindaco Stefano Balloch –, la riprova esasperata di una
situazione di disagio che, purtroppo, colpisce i lavoratori e ovviamente, a monte, i datori di lavoro. Mi
auguro che il problema rientri, che si trovi un accordo capace di riportare il panorama a un clima di
normalità». Fa eco il consigliere comunale Maria Cristina Novelli (Pd), che ha seguito la vicenda “in
diretta”, abitando a ridosso del teatro dell’episodio: «Il caso – esordisce – va approfondito, per accertare
tutte le specifiche responsabilità. Fatta questa premessa, dico che le persone che lavorano hanno diritto a
essere pagate. Ecco perché, a mio avviso, nell’assegnazione degli appalti bisognerebbe raccogliere
precise informazioni sul modus operandi delle aziende, per avere la certezza che vi sia garanzia di
rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri e pure, appunto, di versamento dello stipendio al
personale». Sul posto, già di prima mattina, anche il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che
ha immediatamente contattato il direttore generale dell’Ass 4 Medio Friuli, Giorgio Ros, per ottenere
chiarimenti sulla problematica. Problematica abbastanza intricata, dal momento che se è comprovato che
la Privitera aveva concordato con la Corsaro un rapporto lavorativo basato sul distacco di manodopera, il
ruolo della Tecnoimpianti è tutto da chiarire. «Stiamo cercando di capire – aveva detto, a metà mattina,
Ros – cosa si possa fare per uscire dall’impasse. Per quello che abbiamo appurato si tratta di questione
riconducibile esclusivamente al rapporto imprese-dipendenti: certo è che la nostra posizione è di pieno e
attento ascolto, per verificare se l’azienda possa intervenire ». (l.a.)
25-02-12, 42Nazionale
Sconti sui carburanti, il paese resta inserito nella 2ª
fascia
PREMARIACCO Una riunione tra il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, il sindaco di Premariacco,
Rocco Ieracitano, e il consigliere regionale Roberto Novelli, ha permesso di chiarire la situazione circa
l’inserimento di quel comune nella seconda fascia degli sconti sui carburanti, nonostante la sua vicinanza
al confine con la Slovenia. «Nonostante si trovi a pochi chilometri dalla Slovenia - ha spiegato il
vicepresidente Ciriani - Premariacco rientra nella fascia 2 degli sconti, che sono quindi inferiori rispetto ai
comuni limitrofi e non pienamente sufficienti per rendere non più conveniente l’esodo degli automobilisti
verso la Slovenia. Sono diversi i Comuni in una situazione analoga, ma la legge regionale ha dovuto fare
riferimento all’elenco dei Comuni svantaggiati previsto da due norme europee, e nel quale Premariacco
non è compreso».
21-02-12, 35Nazionale
Manzano, scoperta la targa in ricordo di Caterina
Percoto
MANZANO In occasione del bicentenario della nascita della scrittrice Caterina Percoto, il Comune ha
organizzato una cerimonia alla casa natale dell’illustre concittadina a San Lorenzo di Manzano, dove è
stata scoperta una targa celebrativa. Vi hanno preso parte il sindaco Lidia Driutti con l’intera giunta, il
presidente della Provincia, Pietro Fontanini, Claudio Griggio, docente di letteratura italiana all’Università di
Udine, i consiglieri regionali Massimo Blasoni, Alessandro Colautti e Roberto Novelli, e i presidenti delle
associazioni del territorio. La cerimonia ha dato il via a una serie di eventi culturali, convegni, mostre e
attività didattiche volte a valorizzare la figura di Caterina Percoto e programmati a corredo del premio
letterario a lei dedicato, promosso dal Comune e giunto alla sesta edizione. L’assessore alla cultura,
Valmore Venturini, ha annunciato che il 2012 sarà «l’anno della Percoto, l’occasione per Manzano del
rilancio della propria identità anche con lo studio della figura di Caterina Percoto e di quello che ha
rappresentato nel contesto culturale e storico dell’800 friulano. Grazie alla disponibilità del rettore
Cristiana Compagno, sarà insediato un comitato scientifico per organizzare un convegno in autunno, dove
sarà analizzata la produzione della Percoto con una sezione dedicata alla parte italiana, una alla parte
friulana e una alla letteratura pedagogica. Stiamo pensando inoltre di pubblicare l’epistolario della
Percoto, che intrattenne vivaci relazioni con una folta schiera di intellettuali e scrittori come Niccolò
Tommaseo e Pacifico Valussi». Lidia Dirutti ha voluto ricordare anche la figura femminile e imprenditoriale
di Caterina Percoto, confermando il pieno sostegno dell’amministrazione «per tutte le iniziative intraprese
nel corso dell’anno».
11-02-12, 27Nazionale
Doppia fiaccolata in città per i martiri delle foibe
di Giacomina Pellizzari «Ricordiamo i martiri, non le vittime, delle foibe. Noi continuiamo a chiamarli
martiri perché questi innocenti persero la vita in un modo atroce». Così il vice coordinatore cittadino del
Pdl, Vincenzo Tanzi, ieri sera, davanti al cippo a ricordo delle vittime delle foibe, nell’area verde di via
Bertaldia. Qui il Pdl ha depositato una corona alla quale, qualche ora più tardi, si è aggiunta quella dei
militanti di Utinum et patria, l’associazione culturale vicina alla Destra, partiti con le fiaccole da piazza
Libertà. Entrambe le iniziative hanno un significato politico perché non è un mistero che il Pdl avrebbero
preferito veder intestare l’area verde ai martiri delle foibe, mentre l’estrema Destra in tempi non sospetti
si batteva per ricordare la tragedia consumata sul Carso. Da qui la sottolineatura di Tanzi e del
consigliere comunale Natale Zaccuri che pur dicendosi soddisfatto del risultato raggiunto hanno ricordato
la lunga battaglia condotta a palazzo D’Aronco per veder intitolare una via ai martiri delle foibe.
«Sembrava assurdo - ha aggiunto Zaccuri - che Udine, città a una manciata di chilometri dal Carso, non
ricordasse questi morti. Sono appagato di rendere onore a queste persone che sono la vergogna del
Carso». La fiaccolata del Pdl, però, non ha registrato un grande seguito. Ieri sera, alle 17.30, in via
Bertaldia si sono presentati alcuni fedelissimi dell’assessore provinciale, Adriano Ioan, e pochi altri. Tra
questi il consigliere regionale Roberto Novelli e Gianfranco Leonarduzzi. Una ventina in tutto. Più
sentita, in termini di partecipazione, la fiaccolata di Utinum et Patria partita, alle 20.30, da piazza Libertà.
Oltre un centinaio di persone ha attraversato via Vittorio Veneto, via Aquileia, un tratto di viale Ungheria
e di via di Mezzo prima di arrivare nell’area dedicata alle vittime delle foibe, in via Bertaldia. «Con questa
iniziativa - ha spiegato Alessandro Battistig, presidente del circolo udinese - vogliamo sensibilizzare
l’opinione pubblica su un argomento che per anni è passato sotto silenzio, su una delle più grandi
tragedie nazionali per troppo tempo insabbiata e tenuta nascosta in ogni sede, dalla politica alla scuola».
Secondo Battistig, infatti, «quello delle foibe fu un vero e proprio genocidio che vogliamo commemorare
per rendere omaggio a chi nei territori di Istria, Dalmazia e Friuli Venezia Giulia subì torture,
rastrellamenti o fu costretto a lasciare la propria terra». Non a caso Battistig ha assicurato che, a Udine,
nella Giornata del ricordo, la fiaccolata diventerà un appuntamento fisso. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
06-02-12, 19Nazionale
Porzûs, ricordato l’eccidio aspettando Napolitano
(b.c.) FAEDIS Sarebbe il simbolo dell’abbraccio di tutta l'Italia a queste terre martoriate: così, ieri, a
Canebola, l’assessore regionale Riccardo Riccardi ha ufficialmente annunciato l’invito del presidente della
Regione, Renzo Tondo, al presidente Giorgio Napolitano affinchè venga personalmente a Porzûs.
«Attendiamo con impazienza – ha spiegato – il pellegrinaggio del Presidente della Repubblica e mi auguro
che ciò possa avvenire già questa primavera, nel mese di maggio, per dare il riconoscimento di
monumento nazionale alle nostre malghe». L’invito è condiviso dal sindaco di Faedis, Cristiano Shaurli,
che ha così commentato a margine della cerimonia: «Avevo invitato anch’io, a nome dell’amministrazione
comunale, il presidente Napolitano. Credo che sarebbe una soddisfazione e che questo passo, soprattutto,
sancirebbe
un
percorso
di
presa
di
coscienza
vera
rispetto
all’eccidio
di
Porzus,
ma
anche
dell’eccezionalità dell’esperienza della Resistenza in questi territori. Penso non ci sia figura più adatta, per
questo, del Presidente Napolitano». Si è trattato di uno dei momenti più significativi della cerimonia di
commemorazione dell’eccidio partigiano di Porzûs, avvenuto il 7 febbraio 1945. La manifestazione si è
tenuta ieri mattina, in piazza a Faedis e quindi nella chiesa di Canebola, alla presenza di molte persone.
Tra le autorità presenti, gli onorevoli Angelo Compagnon, Ivano Strizzolo, il senatore Carlo Pegorer, i
consiglieri regionali Franco Iacop e Roberto Novelli, il presidente della Provincia Fontanini, il sindaco di
Attimis, Sandro Rocco, diversi primi cittadini e rappresentanti dei Comuni della zona. Erano presenti i
gonfaloni dei Comuni di Attimis, Faedis e Udine, i labari dell’Apo e della Fivl, numerosi gagliardetti di
associazioni dal Triveneto. «Dobbiamo impegnarci – ha esortato Shaurli nel suo intervento – perchè quel
monumento ricordi uno del sacrifici più alti della guerra di liberazione e nel contempo uno dei suoi più
spietati errori». Se quindi, si trattò di «un errore e un eccidio troppo a lungo negato», «oggi più che mai
– ha rimarcato Shaurli - quei valori della Osoppo spero possano servire a sedersi attorno a un tavolo per
risolvere qualsiasi controversia facendo valere le proprie ragioni e ascoltando quelle degli altri, evitando la
facile tentazione di tornare a manifestazioni di parte. Non bastano facili richiami a una memoria condivisa
se vogliamo ricercare, proprio partendo da quei caduti, un “ethos” civile, un insieme di valori che
partendo dal passato di questa straordinaria esperienza, anche nelle sue differenze, ci aiuti a costruire il
futuro del Paese». A Canebola, dopo la messa officiata da don Gianni Arduini, i discorsi sono stati della
medaglia d’oro Paola Del Din, del presidente dell’Associazione volontari per la libertà di Treviso, Aldo
Tognana, del vicesindaco di Udine, Vincenzo Martines, del presidente della Provincia, Pietro Fontanini.
L’orazione ufficiale è stata curata dallo storico Giovanni Belardelli, professore ordinario di storia del
pensiero politico all’università di Parma. Una delegazione è infine salita alle malghe per la deposizione di
una corona. Barbara Cimbaro ©RIPRODUZIONE RISERVATA
05-02-12, 53Nazionale
Strategia bipartisan per il giudice di pace: intervenga la
Regione
CIVIDALE Approccio bipartisan, auspici di unità d’azione (con lo sguardo rivolto all’amministrazione
Tondo): la questione dell’ufficio cittadino del giudice di pace, destinato alla soppressione – a meno che il
Comune non si faccia carico delle spese di gestione del servizio –, torna al centro dell’attenzione, e con
toni di novità. Il clima, infatti, è da manovre in corso per la definizione di una strategia condivisa, senza
cioè fratture tra maggioranza e opposizione: novità, appunto, che segna – sostanzialmente – una marcia
indietro di Pdl, Lega e Udc rispetto alla linea adottata nei mesi scorsi, quando un ordine del giorno (a
firma Idv) che chiedeva impegno a tutela del presidio era stato respinto. E adesso, a distanza di tempo
relativamente breve, sembrerebbe profilarsi l’ipotesi di una nuova mozione in materia, questa volta
congiunta. A introdurre la “svolta” sono – con due dichiarazioni autonome ma, di fatto, convergenti – il
consigliere regionale e capogruppo comunale del Pdl, Roberto Novelli, e Rino Battocletti, portavoce del
Pd. «I Comuni interessati dalla problematica – dichiara Novelli – potrebbero chiedere alla Regione di
assumersi il carico dell’organizzazione della giustizia minore, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione.
A tal fine sarebbe bene che l’assemblea cividalese si esprimesse in maniera coesa sull’argomento, a
dimostrazione del fatto che tutte le forze politiche rappresentate nel consesso sono determinate a battersi
per la difesa del servizio. Credo che un'azione collettiva, forte e sinergica, sia quanto mai opportuna».
Dello stesso tenore le parole del capogruppo del Pd: «Bisogna puntare a utilizzare gli strumenti offerti dal
federalismo per aiutare le amministrazioni locali a mantenere i servizi pubblici di prossimità. Faccio
presente che il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Udine ha espresso parere favorevole
alla conservazione dell’ufficio del giudice di pace di Cividale, considerate l’ampiezza del bacino di
competenza, la specificità del territorio e la mole della potenziale utenza. Come primo passo il sindaco
Stefano Balloch dovrebbe verificare presso gli uffici amministrativi del Ministero della giustizia l’esatta
entità dei costi ora gravanti sul dicastero». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
03-02-12, 32Nazionale
A rischio la costruzione del nuovo ospedale
CIVIDALE Immobilismo preoccupante. Il piano che punta all’edificazione di un nuovo grande padiglione
nell’ospedale di Cividale, già finanziato dalla Regione (inizialmente con un importo di 10 milioni di euro,
poi però decurtato di 4: 6 dunque, al momento, i milioni disponibili), si trova in una situazione di stallo
che, ad onta delle rassicurazioni più volte fornite dagli organi competenti, non indurrebbe a ben sperare.
A risollevare il caso è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che si mette così in una posizione
politica scomoda (stuzzicando su un argomento caldo la maggioranza di cui fa parte), ma che ritiene
l’atto «dovuto» per l’impegno preso con gli elettori, cui ha promesso attenzione massima sul tema del
nosocomio. In un’interrogazione a risposta immediata presentata mercoledì, in apertura dei lavori
dell’assemblea regionale, l’amministratore ha chiesto lumi sull’iter del disegno, su cui si glissa ormai da
troppi mesi. E la risposta appare piuttosto fumosa: il presidente Tondo ha dichiarato che la direzione
regionale sanità sta procedendo alla valutazione dell’adeguatezza della nuova impostazione del
programma d’intervento (posto che il quadro delle opere del primo lotto, approvato a suo tempo, ha
richiesto inevitabili modifiche causa la sopra citata riduzione dei fondi), in base – testuale – «all’entità
attuale della domanda di prestazioni per le attività sanitarie e alle eventuali previsioni di aumento di tale
domanda, anche in relazione al previsto dimensionamento del comprensorio ospedaliero di Udine e ai
possibili cambiamenti derivanti dalla prossima riforma dell’assetto organizzativo del servizio sanitario
regionale». Novelli non lo dice apertis verbis, ma lo fa capire tra le righe: come va interpretato il
formulario “valutazioni in corso” (alla luce, soprattutto, del fatto che ancora non si conoscono i contenuti
dell’operazione di riassetto del sistema sanità in Friuli Venezia Giulia)? La genericità delle affermazioni
non sembrerebbe indizio promettente. «È stato precisato – sottolinea l’esponente del Pdl – che a breve la
Regione trasmetterà all’azienda ospedaliera udinese il parere sul nuovo progetto. La documentazione
tecnica, impostata sulla cifra di complessivi 6 milioni di euro, fu trasmessa dal Santa Maria della
Misericordia agli uffici regionali ancora nel mese di agosto; documentazione – rimarca – che non è
soggetta al parere del nucleo di valutazione bensì, semplicemente, a una validazione da parte della
direzione sanità». In definitiva: «Bisogna mantenere alta la guardia – ammonisce il consigliere –. La
necessità della messa a norma del nostro presidio ospedaliero resta un punto fermo». Lucia Aviani
01-02-12, 34Nazionale
Giudice di pace i Comuni dicono no: troppi 150 mila
euro
CIVIDALE Oneri eccessivi, insostenibili. I sindaci dei venti Comuni che fanno capo all’ufficio cividalese del
giudice di pace ritengono impercorribile la strada dell’impegno economico congiunto ai fini del
mantenimento del servizio nella città. Lascia poche speranze di ripensamento l’esito del primo incontro
convocato a Cividale per affrontare la questione: l’adesione è stata piena – alla riunione hanno
partecipato, infatti, i primi cittadini di tutte le realtà comunali coinvolte, oltre al consigliere regionale
Roberto Novelli –, ma gli sviluppi non sono stati quelli auspicati dall’esecutivo cittadino. «Dal computo –
spiega il vicesindaco Elia Miani – è emerso che i costi derivanti dalla presa in carico della struttura
ammonterebbero a 150 mila euro all’anno. La ripartizione della spesa avverrebbe in base al numero degli
abitanti di ogni Comune: ciò significa che la nostra città dovrebbe pagare, all’incirca, 30 mila euro annui,
e realtà come Remanzacco o San Giovanni al Natisone sarebbero tenute a versarne 15 mila». Somme
pesanti, in tempi di crisi finanziaria; somme che graverebbero troppo, hanno fatto presente gli
amministratori, sui sempre più risicati e incerti bilanci di previsione. «Ci siamo posti l’obiettivo di un
nuovo meeting – comunica Miani –, per approfondire l’argomento. Ma in base a quanto emerso nella
prima occasione di confronto mi sembra proprio che di spiragli non se ne vedano». Anche perché per
alcuni centri del mandamento – Remanzacco, ad esempio, o Attimis e Faedis – la concentrazione a Udine
dell’attività dei giudici di pace sarebbe più vantaggiosa, per questioni di prossimità territoriale. Ora si
tenterà di giocare la carta del coinvolgimento della Regione – tramite, appunto, il consigliere del Pdl
Novelli –, ma pure in questo caso gli auspici sono deboli. Il bacino che gravita sul servizio giudiziario
cividalese spazia dalla zona di Povoletto al comprensorio delle Valli del Natisone, fino a Corno di Rosazzo
e al triangolo della sedia: area, insomma, che a parere del gruppo di minoranza Idv-Valori in comune
risulta di ampiezza tale da rendere d’obbligo la conservazione dell’attuale presidio. La giunta Balloch,
peraltro, aveva fatto presente già tempo addietro che l’amministrazione civica non sarebbe in grado di
affrontare da sola l’impegno . Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
19-01-12, 11Economia
Novelli sull’Ipt: la Regione convochi le Province
UDINE Imposta provinciale di trascrizione, l’esponente del Pdl Roberto Novelli chiede alla Regione di
convocare urgentemente un tavolo fra le quattro Province del Fvg per «individuare in maniera omogenea
le soluzioni più opportune per far fronte al problema dei diversi maggiorati importi dell’Ipt. Soluzione che
tenga conto sia delle esigenze dei consumatori che del settore auto, già penalizzato a causa della crisi da
un importante calo di vendite». Il consigliere regionale del Pdl osserva, inoltre, che «l’Ipt è una tassa che
esiste solo Italia e che va ad aumentare la pressione fiscale su un settore, quello dell’auto, che sta
vivendo una fase molto delicata. Settore che detiene già il primato nazionale in termini di contributo alle
entrate fiscali dello Stato, con oltre 67 miliardi di Euro versati nel 2009, pari al 16% del totale del gettito
fiscale ed al 4,5% di Pil, l’incidenza più alta tra i principali Paesi europei. A questo si va a sommare anche
il recente aumento delle accise sui carburanti». Fino al 28 dicembre in Fvg l’ammontare delle tasse di
immatricolazione veniva determinato dalle singole Province che decidevano in maniera autonoma quale
tariffa applicare. Con il decreto Monti, invece, il pagamento dell’imposta provinciale di trascrizione è
diventato proporzionale al numero di Kilowatt per gli atti soggetti ad Iva su tutto il territorio nazionale, e
quindi anche per le regioni a statuto speciale. «L’unica eccezione – prosegue Novelli – è rappresentata
dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano che, essendo titolari del tributo, hanno legiferato di
mantenere il vecchio regime. Trento e Bolzano hanno inserito la determinazione dell’Ipt nello Statuto
Autonomo della Regione Trentino Alto Adige. Statuto che, come noto, ha valenza costituzionale». (i.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
11-01-12, 34Nazionale
E Cividale vota contro l’Unione dei Comuni
CIVIDALE No all’adesione di Cividale alla futura unione dei Comuni delle Valli del Natisone: ieri
pomeriggio, nel corso di una seduta straordinaria di consiglio, le forze di maggioranza si sono dissociate
dalle indicazioni fornite dalla giunta Tondo (del suo stesso colore politico) e hanno contestato la legge
regionale sulla semplificazione dell’ordinamento locale in ambito montano. Legge penalizzante, per usare
le parole del sindaco Stefano Balloch: «Per la nostra realtà – ha argomentato, fra l’altro –, l’ingresso
nell’unione avrebbe comportato la perdita della titolarità del personale di determinate unità operative.
Circa 40 dipendenti del Comune di Cividale sarebbero passati in pianta organica al nuovo ente». La
decisione presa, peraltro – ha evidenziato il primo cittadino –, non preclude, anzi, la possibilità di una
stretta collaborazione con i centri limitrofi, «così come già avviene grazie a specifiche convenzioni».
Pioggia di critiche dalla minoranza (con un’unica defezione: Claudia Chiabai, del Pd, ha preso le distanze
dalla posizione dei colleghi), che ha stigmatizzato un atteggiamento «miope»: «Ci si presenta l’occasione
di una svolta innovativa – ha esordito Carlo Monai, di Idv-Valori in Comune –: l’unione permetterebbe di
attivare una serie di politiche territoriali di sviluppo. Nelle valutazioni del sindaco c’è un deficit di vision.
C’è un approccio burocratico nei confronti di una questione che dovrebbe essere puramente politica».
Sulla stessa linea d’onda Maria Cristina Novelli (Pd), polemica sia verso i contenuti della legge che circa la
strada imboccata dalla maggioranza: «La proposta contenuta dalla delibera consiliare – ha detto – è
contraddittoria e per nulla strategica. La debolezza argomentativa del documento è imbarazzante.
Lasciare le Valli da sole equivale a decretarne l’isolamento». Pungenti pure i toni di Domenico Pinto
(Rinascita), che ha bollato la scelta come frettolosa, profondamente ideologica e dannosa per Cividale:
«Per non parlare – ha fatto notare – del paradosso: il Pac della Barbetta, si era fatto intendere a suo
tempo, è finalizzato a intercettare i soldi che arrivano dall’entroterra. Adesso, però, si vota contro
l’unione. Il che, tradotto, significa: il denaro dei valligiani ci sta bene, i valligiani no. Ammonisco anche gli
amministratori dei Comuni contermini che condividono la linea d’indirizzo della nostra giunta: tenere la
città ducale fuori dal nuovo organismo è un grande errore». Ma Roberto Novelli (Pdl) ha ribadito le
ragioni del rifiuto: «Dobbiamo riconsegnare alle popolazioni della Slavia il diritto ad amministrare se
stesse. Solo una Slavia istituzionalmente autonoma potrà diventare partner di Cividale, in un rapporto di
salda cooperazione e nel segno della necessaria e sinergica interdipendenza fra le due realtà». Lucia
Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
07-01-12, 12Regione
«Vanno assunti infermieri: stop ai bandi per dirigenti»
UDINE «Considerati tempi stretti con cui si darà avvio alla riforma istituzionale del sistema sanitario
regionale e la grave crisi economica in atto sarebbe opportuno interrompere temporaneamente le
procedure concorsuali per l’assunzione di dirigenti da parte dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine
e dell’Azienda per i Servizi Sanitari dell’Alto Friuli, destinando invece le risorse per l’assunzione di
personale infermieristico e addetti all’assistenza in modo da colmare la carenza nei servizi sanitari così
come è stato evidenziato più volte dalle Parti Sociali, dai rappresentanti del Personale e dai collegi
professionali». A chiedere con un’interrogazione al presidente della Giunta Regionale di sospendere per il
momento le procedure concorsuali per l’assunzione di dirigenti a tempo indeterminato nel comparto
sanitario è il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli. «I concorsi per conferire l’incarico a tempo
indeterminato a cinque dirigenti delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione,
della prevenzione e della professione di ostetrica - area infermieristica - comportano, senza alcun dubbio,
l’instaurarsi di vincoli particolarmente cogenti e onerosi per il nuovo Direttore generale, sia sotto il profilo
dei costi sia sotto quello organizzativo e dell’impiego ottimale delle risorse. Le limitazioni delle risorse
economiche dovute sia ai provvedimenti governativi sia alle minori entrate nelle casse regionali dovute
alla crisi economica impongono ulteriori sforzi per la razionalizzazione dell’intero sistema sanitario».
«Sarebbe – prosegue Novelli – corretto e doveroso demandare al prossimo futuro Direttore Generale
della nuova Azienda Ospedaliero Universitaria di Udine, che dovrebbe assorbire tutti i Presidi Ospedalieri
presenti sul territorio provinciale di Udine, la facoltà di decidere e proporre alla Giunta regionale il nuovo
assetto organizzativo dell’ente ospedaliero, tenuto conto delle esigenze che emergeranno a seguito del
riordino in particolare nei confronti delle professioni sanitarie coinvolte e del loro impiego razionale,
efficiente ed efficace. In vista della riforma dell’assetto delle Aziende Sanitarie sarebbe più opportuno
valorizzare lo sviluppo della professione infermieristica che presenta gravi situazioni di sotto organico da
più parti denunciate».
07-01-12, 22Nazionale
Novelli (Pdl): «Dopo discoteca sicuro per i giovani»
Organizzarsi con un furgoncino e portare i giovani a casa dopo una serata in discoteca. Il consigliere
comunale Alessandro Venanzi ha proposto una sinergia tra Comune, Provincia e Regione per
riaccompagnare i ragazzi a casa dopo le loro serate e subito il consigliere regionale Roberto Novelli del
Pdl ricorda: «Una possibilità simile c'è già, basta sfruttarla». Secondo la legge 22 del 2010, chi è iscritto
all'elenco dei conducenti e ha un mezzo da sette a nove posti può chiedere un contributo alla Provincia e
avviare un economico servizio di trasporto collettivo, non in conflitto con gli autobus o con i taxi. Anzi,
anche i tassisti, che già risultano strutturati e ben organizzati, possono attivare questo servizio. «Secondo
la legge regionale – spiega Novelli (Pdl) - la Provincia può autorizzare imprese in possesso dei requisiti di
idoneità professionale, organizzativa e finanziaria che chiedono di svolgere servizi di trasporto collettivo di
persone a offerta indifferenziata su itinerari, orari, frequenze e tariffe non prestabiliti, effettuati in modo
non continuativo». Ciò proprio per non far concorrenza al trasporto pubblico e per attivare un servizio
complementare. «L’obiettivo – continua Novelli – è quello di trasportare le persone nelle serate dei weekend e a costi contenuti, per ridurre il numero di incidenti e aumentare la sicurezza sulle strade. Gli
strumenti legislativi ci sono, ora dovrà essere il mercato a recepirli». La novità, come spiega Novelli, sta
nel fatto che i privati potranno essere protagonisti dell'iniziativa. «La legge permette anche alle categorie
produttive di organizzarsi – ricorda il consigliere –, come le aziende vitivinicole durante Cantine aperte o
Friuli Doc, a esempio. I giovani non devono essere incentivati a bere in modo smodato, ma educati al
bere consapevole e di qualità, senza criminalizzare la cultura della nostra terra e offrendogli più servizi
che gli consentano di muoversi in sicurezza di notte durante i fine settimana». Sulla sinergia Novelli è
d'accordo. «Auspico una maggiore collaborazione – conclude - tra gli enti per mettere in campo tutte le
iniziative utili a ridurre gli effetti disastrosi e spesso tragici legati agli incidenti. E’ necessario aggiungere,
a quanto fatto, la possibilità di accedere a trasporti sufficientemente economici». Ilaria Gianfagna
02-01-12, 20Nazionale
La Gubana non ha limiti: nuovo record a 68,7 kg
CIVIDALE Nuovo record, per il settimo anno consecutivo: il forno Cattarossi di Cividale ha superato
ancora una volta se stesso e ha servito in tavola – ieri sera, sotto la loggia del Caffè San Marco,
promotore dell’iniziativa – la gubana più grande del mondo. E lo stacco dal mega rotolo dell’ultima
edizione è davvero notevole: si parla di quasi dieci chili, posto da quota 59,3 (toccata nel 2011) si è
arrivati a 68,7 kg. Davvero un dolce da guinness, dunque: le dimensioni “in progress”, peraltro, non
hanno fatto registrare un “rallentamento” del consumo. La folla raccoltasi per assistere alla presentazione
della super gubana – si parla di centinaia di persone, tra cividalesi e visitatori – l’ha divorata in quattro e
quattr’otto, come ogni Capodanno. Ad accompagnare la degustazione, secondo l’usanza, le bollicine
friulane di Ribolla gialla delle aziende Collavini e Torre Rosazza e l’immancabile spumante classico di Piero
Pittaro. A creare il capolavoro mangereccio è stato il maestro pasticcere (nonché titolare) del forno
Cattarossi, Berto Blasuttig: in moltissimi, come detto, sono confluiti nello storico locale cittadino per
assistere alle fasi di preparazione della “scena” – il rotolone è stato adagiato su una grande tavolata,
allestita per l’occasione – e, soprattutto, per conoscere il verdetto, ovvero per scoprire se il peso del dolce
era ancora salito rispetto allo scorso gennaio; fra le autorità intervenute l’assessore comunale al turismo
e alle attività produttive Daniela Bernardi, i consiglieri regionali Roberto Novelli e Franco Iacop,
l’arciprete di Cividale, monsignor Livio Carlino, i titolari del caffè San Marco, Andrea e Marco Cecchini, e
vari rappresentanti di istituzioni locali. E dopo i saluti, l’attesissimo taglio e la consumazione, appunto, in
un batter d’occhio. Sono ormai due anni che gli organizzatori – forti di un costante incremento di
dimensione della prelibatezza cividalese – superano il mezzo quintale: la prima gubana più grande del
mondo, sfornata sette anni fa appunto, pesava “appena” 34 kg. La circostanza ha, naturalmente, fini
promozionali: la volontà è quella di diffondere il più possibile la conoscenza di uno dei prodotti
gastronomici per eccellenza della città ducale e delle Valli del Natisone. Sulla stessa linea d’onda si colloca
il “Gubana Day – Premio Bepi Tosolini”, che viene proposto a cavallo tra gennaio e febbraio. Location
della manifestazione sarà, come sempre, il San Marco: dopo essersi confrontata con la Putizza goriziana
(nel 2009), con il Presniz triestino (nel 2010) e, lo scorso gennaio, con il Kartner Reindling carinziano, la
gubana – uscita dalla gara, finora, sempre vincitrice – si accinge ad affrontare l’Oresgnaza, tipicità
istriana molto simile alla putizza. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
29-12-11, 15Pordenone
Tassa sulle auto, in vigore la stangata
di Stefano Polzot Alla faccia della specialità del Friuli Venezia Giulia, da ieri si applica anche in provincia la
nuova imposta provinciale di trascrizione maggiorata che prevede aumenti anche del 300 per cento del
tributo a seconda del tipo di veicolo. Dopo un lungo tira e molla in Parlamento, sull’applicazione o meno
alle Regioni a statuto speciale, la manovra Monti ha tirato dritto a favore dell’introduzione dell’aumento
uniforme su tutto il territorio nazionale. Una scelta secondo alcuni lesiva dell’autonomia sull’applicazione
dei tributi, tant’è che le Province di Trento e Bolzano, nelle loro leggi finanziarie, hanno introdotto una
norma che, salvo conflitto costituzionale, mantiene la vecchia impostazione. In Regione nulla si è mosso e
così da ieri per tutti gli atti soggetti a Ipt (nuove immatricolazioni, passaggi di proprietà, eredità di
veicoli) si applicano i nuovi importi. Se prima l’Ipt era in forma fissa (150,81 euro in provincia di
Pordenone visto che l’ente intermedio non aveva previsto maggiorazioni) ora per i veicoli con Kw
superiori a 53 si paga 3,51 euro a chilowatt. Per fare qualche esempio, l’immatricolazione di una Fiat
Bravo costerà 379 euro, invece che 150,81; una Peugeot 207 295 euro; una Mercedes classe C220 548
euro.
Del
caso,
su
sollecitazione
di
Francesco
Osquino,
rappresentante
regionale
dell’Unasca,
l’associazione che riunisce le autoscuole e gli studi di consulenza automobilistica, si è occupato il
consigliere regionale Roberto Novelli, che aveva presentato una interrogazione alla giunta regionale.
Nella risposta al quesito la volontà di sollevare la questione dell’autonomia di applicazione del tributo
insieme alle altre Regioni speciali difronte al Governo, ma nulla di concreto è avvenuto. Dietro l’angolo il
rischio di una disparità di trattamento a seconda del tempo: chi immatricola nei prossimi giorni l’auto
pagherà cara la trascrizione, senza certezze di avere in restituzione l’aumento nel caso in cui il Friuli
Venezia Giulia, come hanno fatto le Province autonome di Trento e Bolzano, decidesse di legiferare in
materia. Una situazione caotica che spinge a limitare al minimo le trascrizioni in attesa di chiarimenti, ma
ciò non potrà avvenire all’infinito. La “batosta” sull’Ipt, di cui beneficeranno le Province (il gettito 2011 si
attesterà su 5 milioni 600 mila euro e potrebbe superare il doppio l’anno prossimo) va in controtendenza,
sottolinea Novelli, rispetto alle politiche di incentivazione all’acquisto di auto ecologiche. Senza contare
che la Regione perderà l’effetto attrazione rispetto alle società di noleggio e leasing di veicoli che, come
sta accadendo in Alto Adige, si trasferiscono per spuntare Ipt migliori.
29-12-11, 13Regione
«Per non strumentalizzare un dramma»
UDINE L’ordine del giorno promosso dall’Udc e approvato dal Consiglio regionale impegna la Regione a
«non concedere alcun finanziamento al film su Eluana Englaro». Il documento spiega che il progetto di
Marco Bellocchio – che è già stato in sopralluogo a Udine e che dovrebbe cominciare a girare il film a
febbraio – non rientra nelle finalità della legge regionale che sostiene la produzione cinematografica.
Perché? «Si ritiene – è scritto nell’ordine del giorno – di non dover strumentalizzare in alcun modo
vicende relative a un dramma umana come quello vissuto da Eluana Englaro, che dev’essere rispettoso
delle pur diverse posizioni e sensibilità emerse in tale circostanza». A firmare il documento sono stati i
quattro consiglieri regionali dell’Udc Edoardo Sasco (capogruppo), Maurizio Salvador, Giorgio Venier
Romano e Alessandro Tesolat. Ma anche gli esponenti del Pdl Franco Baritussio (vice capogruppo),
Massimo Blasoni, Paride Cargnelutti, Roberto Novelli, Paolo Santin, Roberto Marin, Piero Camber, Bruno
Marini, Piero Tononi; i consiglieri della Lega Danilo Narduzzi (capogruppo), Enore Picco e Federico
Razzini; i consiglieri del Pd Paolo Menis, Franco Iacop, Enzo Marsilio, Daniele Gerolin, Franco Codega,
Sergio Lupieri. E ancora. A sottoscrivere l’ordine del giorno sono stati anche i consiglieri del Misto Alessia
Rosolen (Un’Altra Regione), Paolo Ciani (coordinatore regionale del Fli) e Luigi Ferone (Partito Pensionati).
I capigruppo del Pdl, Daniele Galasso, e del Pd, Gianfranco Moretton, si sono chiamati fuori.
23-12-11, 17Regione
Vitalizi, il comitato chiede la rinuncia
di Anna Buttazzoni wUDINE Il Comitato udinese che ha proposto quattro referendum popolari per
abrogare vitalizi e buonuscite di consiglieri e assessori, forse non potrà più combattere una battaglia
legale per vedere indetta la consultazione popolare. Gianni Ortis, uno dei protagonisti del gruppo, non
molla e sposta la questione sul piano etico. E non è filosofia. Ortis osserva il largo partito, dal Pdl al Pd,
che si è creato in Consiglio regionale per abrogare sì le “pensioni”, ma dal 2013, e per “blindare” da tagli
romani chi sta già incassando i vitalizi e chi invece maturerà l’assegno – compresi gli attuali consiglieri. E
analizza le modifiche approvate, due su tutte. Il Friuli Vg si è sganciato da Roma, cioè calcolo di
indennità, vitalizi, rimborsi spese e costi di funzionamento dei partiti è diventato autonomo, non più
legato alla Camera dei deputati, d’ora in poi sarà l’Ufficio di presidenza del Consiglio a stabilire se, come e
quando intervenire. Ma l’assemblea regionale ha anche stabilito che ex e attuali consiglieri possano
rinunciare al vitalizio, facendosi restituire quanto versato per ottenerlo. Proprio su questo punto, allora,
parte la sfida di Ortis. «Chiedo – è l’appello di Ortis – che i consiglieri che si sono opposti alla modifica del
sistema esercitino l’obiezione di coscienza e rinuncino ai vitalizi e all’indennità di fine mandato, anche con
effetto retroattivo». Perché? Perché i gesti siano coerenti con le parole. «Così facendo quei consiglieri
creerebbero un comportamento virtuoso di coerenza con la loro affermazione, perché altrimenti –
argomenta Ortis – avrebbero il duplice beneficio da un lato di essersi opposti, ma di mantenere il
privilegio, sia pure ridotto, e dall’altro di mettere in mora gli altri consiglieri di fronte ai cittadini. Le forme
giuridiche per rinunciare si possono trovare e questa è una dimensione etica. Chi decidesse di farlo
avrebbe inoltre una funzione d’esempio, perché così anche altri potrebbero farlo, anche gli ex consiglieri.
Rinunciare al vitalizio farebbe coincidere una funzione etica, laddove si ritenga ci sia un privilegio, con
una conseguenza pratica. Perché la dimensione etica non fa sconti, non si può dire che un gesto è
sbagliato, ma incassarne i benefici». A votare contro tutte le parti della modifica del sistema-vitalizi – che
sono state votate punto per punto – sono stati sei consiglieri: Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi
(Cittadini); Alessandro Corazza e Enio Agnola (Idv), Igor Kocijancic e Roberto Antonaz (Rc). A votare no
al congelamento delle indennità al 1° gennaio 2011, invece, sono stati Stefano Pustetto (Sel) e Paolo
Ciani (Fli), mentre Alessandro Tesolat (Udc), invece, si è astenuto sulla parte che prevede l’abrogazione
dei vitalizi nel 2013 – perché a suo avviso la cancellazione avrebbe dovuto scattare da subito. Massimo
Blasoni e Roberto Novelli (Pdl), infine, non hanno partecipato al voto, scegliendo di uscire dall’Aula.
Altra partita è invece quella legale. Il 28 luglio 2010 il Consiglio regionale bocciò a larga maggioranza la
richiesta dei quattro referendum per inammissibilità certificata da due pareri legali, quello richiesto dal Pdl
a Mario Bertolissi, avvocato friulano, docente di diritto costituzionale all’Università di Padova e indicato
dal Pdl come componente della Paritetica, e quello voluto dal Pd e redatto da Piero Alberto Capotosti,
professore ordinario di diritto costituzionale all’università “La Sapienza” di Roma, dal 1994 al 1996
vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, giudice costituzionale su nomina del presidente
della Repubblica dal 1996 e dal 10 marzo al 6 novembre 2005 eletto presidente della Corte costituzionale.
Quasi un anno più tardi il Comitato presentò ricorso al Tribunale di Trieste contro la decisione del
Consiglio. La prima udienza era fissata martedì 20 dicembre, rinviata d’ufficio al 31 gennaio. La giunta di
Renzo Tondo ha deciso di affidare la difesa della Regione a Bertolissi e Capotosti. «Sul valore delle norme
sui vitalizi votati dal Consiglio rispetto alla causa – spiega Ortis – occorrerà esaminare la disposizione con
molta attenzione per capire se sia ostativa al contenuto dei quesiti referendari. Sarebbe ostativa in caso
di modifica radicale, mentre i referendum potrebbero farsi se il cambiamento fosse puramente
cosmetico». E, tanto per restare sul tesma dei costi della politica, Ortis commenta infine la scelta
dell’amministrazione regionale di affidare la difesa a legali esterni. «Rilevo come l’amministrazione
regionale si sia costituita in giudizio opponendosi a tutti i quesiti referendari con l’apporto di legali esterni
alla Regione, tra cui un ex presidente della Corte costituzionale. Certamente – pungola Ortis – questa
scelta rappresenta un costo per la Regione che aveva e che ha un ufficio legale perfettamente
attrezzato». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
22-12-11, 33Nazionale
Casa per anziani, l’Irap non sarà più dovuta
CIVIDALE Possono tirare un sospiro di sollievo i parenti dei circa 230 anziani accolti dalla Casa di riposo di
Cividale: la finanziaria regionale 2012, approvata nei giorni scorsi, sancisce infatti l’esonero definitivo
dell’azienda pubblica di servizi alla persona dal pagamento dell’Irap, l’imposta regionale sulle attività
produttive, che incideva – inevitabilmente e sensibilmente – sulle rette. Si chiude, così, una battaglia
ormai di vecchia data, che ha registrato diverse fasi (il comitato dei familiari degli ospiti si era più volte
espresso sull’argomento, chiedendo l’attenzione dei politici) e la cui conclusione, fino a pochissimo tempo
fa, era vista come un miraggio. L’annuncio della svolta arriva dal consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli, che da due anni segue la questione e che si era attivato, per trovare un rimedio, prima con
l’amministrazione Tondo, poi con il presidente della Commissione finanze della Camera, Gianfranco
Conte: e proprio a quest’ultimo si deve l’inserimento, nel maxiemendamento approvato dal Senato lo
scorso luglio, di una voce che sancisce l’equiparazione dell’Asp di Cividale a tutte le altre aziende
pubbliche di servizi alla persona del Friuli Vg. «Il caso – ricorda Novelli – scoppiò nel gennaio 2007,
quando la Casa per anziani si trasformò da istituzione in Asp. La finanziaria nazionale del 2006 prevedeva
che le nuove aziende di servizi alla persona fossero esonerate dalla tassa solo se succedute alle Ipab, le
istituzioni pubbliche di assistenza e beneficienza. La normativa regionale non ha potuto che ricalcare
quella nazionale, aprendo la strada a un’indubbia disparità di trattamento: disparità – sottolinea Novelli –
paradossale, perché una realtà non può non godere di un beneficio tributario solo per il fatto di avere una
storia diversa da quella di altri enti del medesimo settore. L’Irap ha così gravato sugli ospiti della
struttura, per lo più non autosufficienti, e sulle famiglie degli stessi, trovatesi a dover pagare una retta
più alta senza che a tale aggravio corrispondesse un innalzamento del livello dei servizi». Traducendo in
numeri: nel 2007 la maggiore spesa ammontò a circa 200 mila euro; a seguire la cifra scese, grazie a un
contributo straordinario concesso dalla Regione. «Ora, finalmente – conclude Novelli –, con la nuova
finanziaria regionale e grazie alla modifica introdotta dalla legge nazionale 106/2011, la Casa per anziani
si troverà alleggerita dall’imposta». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
21-12-11, 39Nazionale
Dalla Regione 4 milioni per acquistare il palasport
CIVIDALE Il palazzetto di via Perusini, struttura nel limbo ormai da alcuni mesi – da quando, cioè, la
società che costruì e che ha finora gestito l’impianto, la Sacaim, è stata posta in regime di
amministrazione straordinaria per stato di insolvenza –, verrà acquisito dall’amministrazione comunale,
che ne assumerà dunque la conduzione. La linea d’indirizzo era stata abbozzata già tempo addietro, ma
risultava vincolata, ovviamente, alla disponibilità dei fondi necessari e dunque all’intervento della
Regione. Intervento che, adesso, è stato deciso e formalizzato: nel maxi emendamento su sport e cultura
varato, nella notte di venerdì scorso, dall’amministrazione Tondo e inserito nella finanziaria 2012
rientrano anche due voci relative al complesso polifunzionale cividalese, costruito una decina d’anni fa
con l’allora innovativo meccanismo del project financing. «La posta più significativa – spiega, esprimendo
soddisfazione per il risultato, il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli – ammonta a ben quattro
milioni di euro, da erogare nella misura di 200 mila euro annui per vent’anni, dal 2012: tale somma
consentirà al Comune di Cividale, appunto, di procedere all’acquisto del fabbricato». L’operazione
dovrebbe spianare la strada a un uso del palasport ben più ampio dell’attuale (i costi d’accesso, ad oggi
così elevati da risultare proibitivi per la maggior parte dei sodalizi locali, verrebbero infatti calmierati) ma
pure all’attivazione, finalmente, dei due corpi aggiuntivi, per i quali i precedenti gestori avevano
ipotizzato una funzione mista – centro fitness e benessere più disco-pub – ma che non sono mai stati
aperti né utilizzati, tanto da presentare ormai evidenti segni di degrado sulla copertura e sulle pareti
esterne. Il secondo finanziamento (80 mila euro) è invece finalizzato alla gestione del palazzetto. «Sono
davvero lieto – dichiara il sindaco Stefano Balloch – che il governo regionale abbia riconosciuto l’interesse
comprensoriale dell’impianto, che per cause non imputabili all’amministrazione civica non è stato, finora,
sfruttato a dovere e non ha dunque rappresentato, per la nostra città, il valore aggiunto che si era
auspicato in fase di progettazione. Diventando proprietario dell’immobile il Comune potrà ora assicurare
alle realtà sportive cividalesi e al mondo dell’associazionismo risposte adeguate alle esigenze». Le
opposizioni, peraltro – che hanno sempre contrastato, pesantemente, il piano palasport, definendo il
complesso sovradimensionato –, non sono d’accordo: alcuni mesi fa, quando l’ipotesi acquisizione aveva
cominciato a profilarsi all’orizzonte, le minoranze avevano parlato di «ennesimo errore» da parte della
giunta civica. Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
21-12-11, 17Regione
Tolti i vitalizi, ma blindati gli stipendi
di Anna Buttazzoni wTRIESTE Un disegno degno di Machiavelli. Un taglio, ma per ora neanche tanto
doloroso, e, insieme, una rivoluzione. Fine del vitalizio dal 2013 Il Consiglio abolisce il vitalizio, ma dalla
prossima legislatura, in questa – ripete il partito bipartisan, dal Pdl al Pd, che ha voluto e approvato le
modifiche – non si poteva tecnicamente fare nulla. Di più. Il Friuli Vg per indennità, vitalizi, rimborsi
spese e costi di funzionamento dei partiti diventa autonomo. Perché fin dalle origini della Regione tutte
quelle cifre erano calcolate in base a quanto veniva incassato da un deputato. Non accadrà più, niente più
tagli romani che vengono imposti. D’ora in poi deciderà l’ufficio di presidenza del Consiglio. Da ieri sera
esiste un’indennità massima che è stata cristallizata nello stipendio dei regionali al 1° gennaio 2011,
prima dei recenti tagli voluti da Roma. E a essere “blindati” sono anche i vitalizi in vigore, qui 142 ex
consiglieri che percepiscono un mensile netto da 1.640 a 4.700, per loro resta tutto com’è, anzi, com’era
al 1° gennaio 2011 – è un diritto acquisito intoccabile, ripetono dall’Aula. E ancora. Dalla prossima
legislatura si passa al sistema contributivo, cioè direttamente proporzionale a quanto viene versato per
aggiudicarsi la “pensione”, e non più retributivo come ora. Che però resta in vigore per gli ex che già
percepiscono il vitalizio, per chi deve ancora compiere 60 anni e da quell’età lo incasserà e per gli attuali
consiglieri per questa legislatura, perché solo se rieletti dal 2013 passeranno al contributivo. Ultima
novità: al vitalizio è possibile rinunciare, vedendosi restituire quanto versato per accumulare la
“pensione”. Il centro-destra In Aula è bagarre. Tra i distinguo, perché le modifiche vengono votate una
per una. Massimo Blasoni e Roberto Novelli (Pdl) lasciano l’Aula al momento del voto – un giudizio
contrario sarebbe forse stato troppo –, mentre Alessandro Tesolat (Udc) fa sapere d’essersi astenuto sul
punto che abroga i vitalizi dal 2013, perché avrebbe voluto la cancellazione da subito. «Segnale sulla
strada della riduzione dei costi della politica» è la sintesi di Roberto Asquini, capogruppo del Misto,
mentre per Paolo Ciani (Fli) è giusta la cancellazione, è sbagliato aver fissato le indennità al 1° gennaio
2011. «Mi pare sia un passo storico – commenta Daniele Galasso, capogruppo del Pdl, uno degli ideatori
dell’operazione – sebbene l’intervento sia stato fortemente dibattuto per interessi diversi. È stata fatta
una sintesi e tirata una riga con la fine della legislatura, non prima perché c’è la necessità di capire come
si fa a garantire la deducibilità ai fini fiscali dei contributi versati e la quota a carico del datore di lavoro.
Poi è stato bloccato fino al 2013 l’aggiornamento Istat delle indennità e anche dopo, se sarà necessario.
Sono sicuro infine – chiude Galasso – che rinuncerà al vitalizio chi non ha votato o votato contro o si è
astenuto, ritenendo che anche il nuovo sistema non sia abbastanza». Il centro-sinistra Insorgono Cittadini
e Idv. Stefano Alunni Barbarossa e Piero Colussi (Cittadini) hanno votato «convintamente contro la
pessima riforma dei vitalizi e delle indennità», dicono. «La nuova norma contraddice le affermazioni
pubbliche e gli impegni nei confronti dei cittadini. Una legge – concludono Alunni Barbarossa e Colussi –
che dice l’esatto contrario rispetto a equità, rigore e sacrifici cui sono stati chiamati tutti gli italiani». Duro
Alessandro Corazza, capogruppo di Idv. «L’emendamento sui vitalizi, presentato all’ultimo momento e
illustrato furbescamente dai presentatori come fosse un taglio, è in realtà – sostiene Corazza – un
aumento dei costi della politica e dei privilegi, non certo la loro cancellazione. Si aumenta l’indennità dei
consiglieri di 300 euro, e quindi aumentano anche i vitalizi di chi li sta già prendendo, aumentando il
debito sulle spalle delle prossime generazioni». Personale È necessaria l’intera mattina per mettere a
punto l’emendamento su personale e Comparto unico. L’assessore Andrea Garlatti vorrebbe eliminare le
posizioni organizzative (po), da subito, ma viene stoppato: le “po” restano in vigore per altri sei mesi.
Vengono riviste le norme sul “contrattone” per adeguarsi alle richieste della Corte dei conti, che ha
bocciato la pre-intesa. Se arriverà la nuova certificazione della magistratura contabile gli aumenti dei 16
mila dipendenti del Comparto saranno in media di 60 euro il mese per 14 mensilità, mentre tra arretrati e
vacanza contrattuale ogni dipendente riceverà mediamente circa 700 euro. La sintesi di Tondo È il
governatore a riassumere la Finanziaria 2012 calda di approvazione. «È una manovra di prudenza e
realismo. Abbiamo composto un bilancio difficilissimo, ma abbiamo tenuto la barra dritta. È stato difficile
non solo per il debito e per la quantità di risorse – dice Tondo –, ma anche per il metodo: ci siamo trovati
di fronte a continui cambiamenti dettati dalla manovra del governo Monti. Ma abbiamo costruito un
bilancio che tiene fede ai pilastri che caratterizzano questa amministrazione: protezione sociale e riforme.
I fondi per gli ammortizzatori sociali ci sono, ci sono stati e ci saranno ancora». ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
18-12-11, 63Nazionale
Guida sicura, 25 giovani educheranno i ragazzi
CIVIDALE Ha coinvolto 25 giovani di cinque Comuni, Cividale – capofila –, Remanzacco, Manzano, San
Giovanni al Natisone e Reana del Rojale: si è concluso ieri (formalmente: nella sostanza, invece, l’azione
proseguirà) “Help me!”, progetto pilota per la formazione di volontari della sicurezza stradale, promosso
dai centri citati e cofinanziato dal Ministero della gioventù e dall’Anci. Lanciato per diffondere la
consapevolezza dei rischi della strada e – quindi – della fondamentale importanza di corrette abitudini di
guida, “Help me!” si impronta ai principi della peer-education, ovvero della propagazione di concetti e
buone pratiche tra pari, appunto. Ragazzi che sensibilizzano i propri coetanei, insomma, invitandoli a
riflettere sul valore di attenzione e prevenzione. E ieri, appunto, dell’innovativo percorso – protrattosi per
circa un anno – è stato tracciato un bilancio, con un incontro nel municipio cividalese. Realizzato, come
detto sopra, in partenariato fra cinque realtà comunali, il disegno ha avuto per protagonisti adolescenti e
giovani fra i 14 e i 20 anni, che hanno seguito le varie tappe di un articolato iter formativo. Iter che
comprendeva – si è spiegato durante la conferenza stampa, cui hanno preso parte il sindaco Stefano
Balloch, che ha posto l’accento sull’attenzione che la giunta ha voluto riservare alle nuove generazioni, il
consigliere Giuseppe Ruolo, il consigliere regionale Roberto Novelli e amministratori degli altri Comuni
interessati, Angela Della Rovere, Carlo Piemonte, Fabiola Lozer e Sebastiano Micolini – seminari
psicologici con il selezionatore e mental trainer della pattuglia acrobatica Frecce Tricolori, Leonardo Milani,
corsi pratici di guida ecologica e “anticipativa” (tecnica che consente di avvertire in tempo la presenza di
eventuali ostacoli e pericoli) e uno spettacolo, “Katedromos”. L'attività dei ragazzi per la diffusione della
cultura della sicurezza stradale ha toccato diversi centri friulani e, come accennato sopra, proseguirà. Una
tappa significativa, a tale proposito, si è registrata proprio ieri, a Cividale, al termine dell’illustrazione dei
risultati dell’esperienza: nei locali del Caffè San Marco sono stati distribuiti gadget ed è stata proposta
una happy hour. Una serata, dunque, in cui il divertimento si è accompagnato all’informazione, alla
sensibilizzazione e alla condivisione. «Sono molto soddisfatto degli esiti del progetto – ha commentato
Ruolo –, cui hanno collaborato pure diverse associazioni locali (come le cividalesi Fermente e
Comunicatecivi) e la Scuderia Red White. Al Centro di aggregazione giovanile di Carraria, ora, per Help
me! verrà allestito uno spazio specifico». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
12-12-11, 06Regione
Commissione medica per l’Alto Friuli
UDINE «Il ministero dei Trasporti ha dato via libera all’attivazione di una Commissione Medica Locale
(CML) nell’Ass 3 Alto Friuli garantendo un maggior e miglior servizio ai residenti delle aree montane della
regione che per le visite di idoneità alla guida e non solo erano costretti a recarsi a Udine con non pochi
disagi». A rendere nota la decisione del Ministero dei Trasporti competente sono i consiglieri regionali del
Pdl Roberto Novelli e Luigi Cacitti che avevano presentato delle interrogazioni affinché il presidente
della Giunta si attivasse nei confronti del ministero competente. «La Regione - precisano Novelli e Cacitti
- ha quindi sostenuto tale richiesta nata dalla necessità, segnalata anche dal sindaco di Tolmezzo, sia di
eliminare i forti disagi per gli utenti delle aree montane, sia di sgravare la Commissione Medica Locale di
Udine da un lavoro notevolmente aumentato dopo le modifiche al codice della strada introdotte nel 2010
che hanno costretto la stessa struttura di Udine ad operare in affanno. Era diventato imprescindibile
attivare le necessarie misure per decentrare l’offerta dei servizi con particolare attenzione ai cittadini
dell’Alto Friuli». «La Cml - spiegano i consiglieri - è il solo ente competente a effettuare visite di idoneità
alla guida in caso di patologie specifiche o complesse e per tutta l’utenza di età superiore agli 80 anni che
deve sottoporsi a visite ogni due anni. La situazione per la struttura di Udine era diventata insostenibile
con i disagi che ne conseguivano per l’utenza. I temi di attesa per una visita erano arrivati a toccare i 6
mesi nonostante si fosse aumentato il numero delle visite giornaliere con una media di 40-45 e punte di
60».
11-12-11, 16Regione
Pdl, la sfida dei rottamatori: nuova fase
UDINE Il vento sta cambiando nel Pdl. In 500, secondo le stime degli organizzatori, hanno riempito il
Visionario a Udine per l’incontro “Conservazione o innovazione? Merito, impegno e prospettive: idee per
un Pdl che cambia”. Ma iniziative spontanee analoghe pullulano in tutta Italia, raccontano gli assessori
regionali del Veneto Elena Donazzan e della Lombardia Vittorio Pesato, ospiti della manifestazione
udinese. È un popolo della libertà, quello che ha partecipato alla convention promossa dai tre consiglieri
regionali pidiellini Massimo Blasoni, Roberto Novelli e Paolo Santin, che chiede, a gran voce, una
metamorfosi “democratica” del partito (primarie per i candidati, congressi per l’elezione dei vertici, limite
dei mandati), irride la vecchia guardia (il senatore Ferruccio Saro è stato accolto da un coro di mugugni
dalla platea), nomina poco Berlusconi (lo ringraziano e ricordano il presidente della Regione Renzo Tondo
e il coordinatore regionale del Pdl Isidoro Gottardo) ma non lo rinnega e per il quale brilla la nuova stella
del segretario nazionale Angelino Alfano, uno dei promotori del rinnovamento. Dal palco Blasoni
punzecchia il senatore di Martignacco: «Ferruccio, sei stato coraggioso a venire ma non prendertela,
siamo contrari alle liste coca-cola». Saro la prende sportivamente e commenterà poi: «È chiaro che
queste iniziative sono caricate di un significato contro una parte del mondo politico che in parte posso
incarnare io, ma ho detto di persona ad alcuni di loro state attenti. Va bene fare i rottamatori ma c’è
sempre uno più rottamatore di voi. Anche quando stava cadendo la prima Repubblica ci fu una grande
spinta al rinnovamento e alla partecipazione. Alla fine abbiamo visto come è andata a finire. Se siamo
arrivati al governo tecnico e alla sconfitta dei partiti, significa che sono stati commessi profondi errori ed
è stato avviato un processo per il quale nulla sarà come prima». Non gradisce l’etichetta di rottamatori
Novelli: «Erano in malafede o malinformati quelli che hanno voluto farci passare per tali. Noi abbiamo
prodotto un documento politico, invece, incentrato su molti principi e valori del Pdl per dare l’impulso a
un movimento di idee e a un nuovo modello e superare le logiche di spartizione. Noi vogliamo aiutare a
fare il partito, con regole certe e con comandanti che non facciano preferenze in base alle provenienze».
Oltre una trentina di persone sono salite sul palco fra amministratori, esponenti della società civile,
rappresentanti di partito e tanti giovani: tutti hanno chiesto il ripristino della meritocrazia nel partito e la
riforma elettorale. «Una partecipazione così vasta è un inno alla democrazia e il segnale che c’è davvero
voglia di cambiare. No alle conventicole e alle oligarchie, alle raccomandazioni, siamo per la politica degli
eletti, della gente e del Pdl», osserva Blasoni, che lancia una sorta di decalogo: «Meno raccomandazioni e
più merito, meno sindacato e più lavoro, meno assistenzialismo e più equità, meno poltrone e più
efficienza, meno banchieri e più imprenditori, meno intellettuali di sinistra spocchiosi e più stampa libera
e indipendente, meno stato e più libertà: questa è la nostra bandiera». «Le liste bloccate non
garantiscono la lealtà – continua Blasoni – lo dimostra il caso di Roberto Antonione, che è stato il primo a
voltare le spalle a Berlusconi». La stessa critica la esprimerà anche Tondo. Il milanese Vittorio Pesato
lancia la raccolta differenziata dei residuati della prima Repubblica all’interno del Pdl. Per il
vicecoordinatore del Pdl Sergio Dressi, iniziative come l’incontro al Visionario vanno sollecitate e
appoggiate. È dello stesso avviso anche Gottardo: «È un modo per aprire un dibattito serio che non può
esaurirsi nella fase pre-congressuale. Poi avremo bisogno di riportare le tante idee in una sintesi che,
dentro una crisi, significa saper dare delle risposte ai problemi della gente e al bisogno di speranza e
ritornare anche al principio della gratuità della politica come servizio alle persone». Santin sottolinea
come l’intento sia quello di aggregare su progetti non sull’individuazione del nemico, nel segno della
massima trasparenza e quindi si rivolge a Tondo: «Speriamo che in questa legislatura ci sia spazio per
continuare il programma. Vogliamo vincere non per sederci ma per alzarci in piedi». «L’importante è,
però – conclude il coordinatore regionale del Pdl in Fvg Isidoro Gottardo –, non soltanto applaudire Alfano
ma mettere in pratica ciò che dice. Lui lo farà». Ilaria Purassanta
09-12-11, 13Regione
E tra i berlusconiani cresce l’impegno per un nuovo
partito
UDINE Vogliono tutti riformare il partito, in modi diversi, con iniziative separate, alla ricerca di far
prevalere nel partito la propria linea. Ha cominciato giovedì sera a Udine il gruppo formato dall’assessore
regionale Riccardo Riccardi, dal consigliere regionale Alessandro Colautti e dall’assessore provinciale
Adriano Ioan. Si continua stasera a Concordia di Pordenone con l’appuntamento promosso dal
vicepresidente Fvg Luca Ciriani con il coordinatore regionale Isidoro Gottardo e al quale è atteso anche il
governatore Renzo Tondo. Che sarà presente anche domani al Visionario di Udine alle “leopoldina” voluta
dai consiglieri regionali Massimo Blasoni, Roberto Novelli e Paolo Santin. Tutto in una sorta di rincorsa a
chi la spunta sul rinnovamento. A chi attrae più consensi. Colautti, Ioan e Riccardi ha detto giovedì di
confidare nella celebrazione di congressi autenticamente democratici, perché «fino a oggi – ha osservato
Colautti – non possiamo dire che ci sia stato un partito nel senso stretto del termine, neppure in Fvg,
visto che veri congressi non si sono mai tenuti». «Se la frammentazione – hanno sottolineato i tre –, può
rappresentare un enigma (da Un’Altra Regione al Fli), l’idea di raggruppare l’area cattolico, liberale e
riformista potrebbe servire da possibile collante, riducendo le divisioni e intercettando i bisogni dei
cittadini, perché il Pdl che si rifonda vuole dialogare anche con i disaffezionati alla politica e con chi è in
stanb-by». Insorge Alessia Rosolen (Un’Altra Regione), ex assessore della giunta Tondo per il Pdl, che
rivendica di chiedere da tempo il rinnovamento, tanto da essere allontanata. «Questa improvvisa
esplosione di voglia di democrazia, partecipazione, allargamento nel Pdl – dice Rosolen – arriva fuori
tempo massimo. Non credo di fare della dietrologia se metto in collegamento questo inaspettato desiderio
di cambiamento con l’avvicinarsi di importanti scadenze elettorali, dalle amministrative 2012 alle regionali
2013. Non me ne vogliano i promotori di queste iniziative, ma ci vorrà ben altro per far dimenticare ai
cittadini di essere stati fra i protagonisti di una stagione che ha ridotto la politica a quella deludente e a
volte demoralizzante parentesi che i cittadini hanno già chiuso», conclude Rosolen.
08-12-11, 16Regione
«Pdl, così non va: deve cambiare»
UDINE Ribadiscono che non si tratta di una rottamazione nostrana, quanto piuttosto dell’innovazione del
partito, senza tradire i valori fondanti del Pdl. E così i consiglieri regionali Massimo Blasoni, Roberto
Novelli e Paolo Santin per l’incontro di sabato dal titolo “Conservazione o innovazione?” hanno preparato
un format tutto nuovo, all’insegna, naturalmente, del cambiamento. Innanzitutto, l’appuntamento alle 10
di sabato mattina è al cinema Visionario, luogo lontano dai soliti ritrovi della politica. Poi sono previsti
circa una trentina di relatori che potranno parlare al massimo tre minuti ciascuno. Gli interventi saranno
inframmezzati da video e all’esterno del cinema ci sarà una telecamera per permettere a chiunque di
lasciare un videomessaggio. Insomma, un partito moderno che si rivolge anche ai giovani, come spiegato
ieri alla presentazione. «La nostra iniziativa – ha detto il consigliere Massimo Blasoni - non ha niente a
che vedere con la rottamazione, bensì con l’innovazione. Abbiamo preparato un documento politico con
contenuti forti che riguardano la democrazia interna, il merito, i costi della politica, la legge elettorale,
perché non è più pensabile che non siano i cittadini a scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Un
documento in cui si chiedono primarie e congressi a tutti i livelli, ma anche un allargamento del Pdl, il
limite dei mandati e le riforme». Il testo attraverso 9 temi presenta i valori di riferimento per il Pdl e gli
obiettivi da raggiungere in tema di merito, primarie, legge elettorale, congressi, allargamento del Pdl,
limite dei mandati, costi della politica, superamento delle provenienze e coraggio delle riforme. «In
politica – ha spiegato Santin – è necessario sottolineare la differenza tra professionalità e professionismo,
perché siamo convinti che la politica non può e non deve diventare una professione, ma un servizio alla
cittadinanza». Sul tema “leopoldini”, ritorna invece Roberto Novelli. «Anche se alcuni hanno cercato di
attaccarci addosso delle etichette – ha aggiunto Roberto Novelli -, noi siamo solo tre consiglieri regionali
che hanno deciso di lavorare sulle idee e di creare un documento politico che si pone in termini
costruttivi. Come, ad esempio, sul superamento delle provenienze, perché è anacronistico che a vent’anni
dalla caduta delle ideologie si debba ragionare ancora sulla base della storia. Una concezione del tutto
sbagliata, perché è vero che all’interno del nostro partito ci sono gli ex, ma anche tanti giovani che si
trovano a essere trascinati dalle correnti pur non avendole vissute. Anche il merito si deve concretizzare
sulle idee e sul ritorno elettorale, perché non si possono avere più persone nominate dalle segreterie dei
partiti». Da qui, come spiegato, la necessità di innovare, dando la parola a più voci. Ilaria Gianfagna
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30-11-11, 06Regione
Leopoldina del Pdl, sì alle primarie
UDINE «La celebrazione dei congressi a ogni livello è uno strumento di democrazia volta a fare emergere
le energie e le idee migliori. Il movimento, pur non dovendo riproporre liturgie e ipertrofie del passato,
deve incrementare la sua capacità di radicamento nel territorio caratterizzata non solo dal numero dei
coordinamenti ma dalla capacità effettiva degli iscritti di incidere, attraverso i coordinamenti, sulle scelte.
Questo a livello comunale, provinciale e regionale». È quanto sostengono i consiglieri regionali del Pdl
Roberto Novelli, Paolo Santin e Massimo Blasoni che hanno organizzato per sabato 10 dicembre la
“Leopoldina” del Pdl in Friuli Venezia Giulia. Un’occasione per discutere all’interno del partito che ha la
necessità di rinnovarsi, è il pensiero dei tre consiglieri. Nel documento che hanno preparato per aprire la
discussione si sottolinea: «Fermi i valori di riferimento che informano il Pdl: libertà, sussidiarietà,
liberismo, centralità dell’individuo e della famiglia, società prima dello stato. Ferma la convinzione che la
coesione del Pdl è un valore fondante per i firmatari del presente documento. Ferma la netta distinzione
tra la richiesta di rinnovamento e la non condivisa idea di “rottamazione”. Ferma la censura di chiunque
eletto nel Pdl lo abbandoni ovvero proponga liste alternative in competizioni a ogni livello. È il merito in
ogni aspetto della vita consociata e ancor più in quella politica, per il Pdl, l’elemento informatore. Non le
relazioni di corrente, i rapporti personali, il tempo della militanza. Il merito in politica è espresso
democraticamente dal voto in elezioni e congressi e dalle idee». Un riferimento anche alle primarie: «Lo
strumento delle primarie, ampiamente utilizzato anche in solide democrazie come quella statunitense,
può rappresentare una modalità di più ampia consultazione per la scelta dei candidati apicali nei comuni e
negli altri enti. Il Pdl rappresenta gli aspetti più innovativi della società e dunque deve perseguire nella
ricerca dei candidati un ampio confronto che possa consentire il vaglio del più largo spettro di candidature
possibili. Le primarie non sono necessarie nel caso di candidature di uscenti». Nel documento si fa
riferimento anche alla legge Elettorale, all’allargamento del Pdl, al limite dei mandati, ai costi della
politica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
20-11-11, 19Regione
Leopoldina Pdl: incontro il 10 dicembre
UDINE Sabato 10 dicembre, a Udine, al cinema Visionario è in programma la “Leopoldina” Pdl organizzata
dai consiglieri regionali Massimo Blasoni, Roberto Novelli e Paolo Santin. «I nostri valori sono quelli
della libertà, sussidiarietà, liberismo, centralità dell’individuo e della famiglia, società prima dello stato –
spiegano i pidiellini –. Ferma la convinzione che la coesione del Pdl è un valore fondante così come la
censura di chiunque eletto nel Pdl lo abbandoni, ovvero proponga liste alternative in competizioni ad ogni
livello. Fermo il primato della politica, intesa come l’espressione del voto dei cittadini, sulla tecnocrazia».
Con il documento che sarà presentato il 10 dicembre si vuole «proporre all’interno del Pdl il principio del
merito. Merito che deve essere espresso democraticamente dal voto in elezioni e congressi e dalle idee.
Lo strumento delle primarie, ampiamente utilizzato anche in solide democrazie come quella statunitense,
può rappresentare una modalità di più ampia consultazione per la scelta dei candidati apicali nei comuni e
negli altri enti. Il Pdl rappresenta gli aspetti più innovativi della società e dunque deve perseguire nella
ricerca dei candidati un ampio confronto». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
17-11-11, 32Nazionale
Due proposte in Regione per creare la Fondazione
CIVIDALE Si annunciano tempi rapidi per la creazione della Fondazione Cividale, realtà caldeggiata da due
diverse parti politiche all’indomani dell’ingresso della città nella World Heritage List dell’Unesco: «La
nomina, in sede di VI Commissione, di un comitato ristretto per l’istituzione dell’organismo – dichiarano il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli e il collega dell’Idv Enio Agnola, primi firmatari di proposte
di legge distinte, appunto, ma di analogo tenore – e l’approccio bipartisan all’argomento fanno ipotizzare
un percorso celere per l’approvazione di un provvedimento di fondamentale importanza per lo sviluppo
non solo culturale, ma anche turistico ed economico del Cividalese». La Fondazione avrebbe il compito di
promuovere la valorizzazione storica, archeologica e culturale della cittadina longobarda, facendosi carico,
nel contempo, della ricerca dei necessari finanziamenti. «Le due proposte di legge – sottolineano Novelli e
Agnola – prevedono l’istituzione di una realtà simile a quella attivata ad Aquileia, ma con importanti
indirizzi innovativi. L’intento, infatti, è rafforzare le azioni di salvaguardia e promozione di tutto il
patrimonio Unesco presente in Friuli Vg. Ne trarrebbe ampi benefici anche il sistema dell’economia locale:
non bisogna dimenticare, infatti, che il titolo di tesoro dell’umanità conseguito da Cividale – capofila di un
sito seriale che si spazia dal nord al sud Italia – rappresenta un enorme valore aggiunto per la regione nel
suo complesso».(l.a.)
13-11-11, 14Regione
Leopoldina, Pdl tiepido Saro: iniziativa sbagliata
di Anna Buttazzoni wUDINE La “leopoldina” del Pdl non scalda il partito. Anzi. Ideata dai consiglieri
regionali Massimo Blasoni, Roberto Novelli e Paolo Santin l’iniziativa – prevista a Udine attorno al 10
dicembre – punta a dare nuovo smalto alla compagine, con regole precise come le primarie per la scelta
dei candidati, esclusi presidenti e sindaci uscenti, la riforma elettorale per ritornare alle preferenze e il
merito come criterio di scelta. Un “Big bang” simile a quello del Pd Matteo Renzi in scena di recente a
Firenze alla stazione Leopolda. Nel mirino, per ammissione di Blasoni, ci sono anche esponenti come il
senatore Ferruccio Saro e il deputato Roberto Antonione (che ha appena detto addio al Pdl) che per il
consigliere regionale «devono candidarsi e misurarsi con il consenso elettorale. È tempo di finirla con un
Parlamento di cooptati». La reazione di Saro non manca. «Sono fuori dalla realtà, forse non si sono resi
conto di quanto sta accadendo» dice ironico il senatore riferendosi al trio pidiellino. «Si stanno attardando
su ragionamenti politici che saranno superati da quanto sta accadendo a Roma e nel Paese. Il problema
oggi – conclude Saro – è evitare che l’Italia finisca al tracollo, è salvare il Paese. La questione dei partiti,
di tutti i partiti, verrà dopo». C’è invece un collega nel partito e nel Consiglio, Alessandro Colautti, che
sceglie invece di rilanciare. «A primo acchito mi pare un giovanilismo di maniera, fuori tempo. Superata
la prima impressione – afferma Colautti – se si vuole portare il cambiamento nel Pdl allora si pensi anche
a un limite di mandati per i consiglieri regionali. E direi che dopo due mandati, cioè dopo dieci anni, si può
tranquillamente passare la mano». Un limite, tanto per fare chiarezza, che Blasoni e Santin hanno
raggiunto, mentre Novelli e Colautti sono al loro primo mandato. Malizie a parte il pidiellino guarda a un
pacchetto rottamazione completo. «Se la volontà dell’iniziativa è quella del ricambio sarebbe buona cosa
lasciare spazio al rinnovamento. Il limite di mandato esiste per i sindaci – aggiunge Colautti – che non
possono andare oltre le due legislature, e quindi mi pare che lo stesso criterio potrebbe essere valido per
la Regione. Anche perché dopo dieci anni il Consiglio si aprirebbe così a forze vitali e fresche, non intese
esclusivamente come età dei candidati. Immagino che accogliendo questa proposta il Big bang potrebbe
diventare più interessante», conclude Colautti. Altri esponenti di vertice del Pdl scelgono di commentare
la “Leopoldina”. Un decisione che è un mix di varie componenti. C’è un po’ di strategia, la volontà cioè di
non fare accendere troppo i riflettori sull’iniziativa di Udine creando una serie di botta e risposta con i tre
protagonisti. Ma c’è anche la situazione romana, incertissima. Il governo è al capolinea e il partito,
frantumato in anime e idee diverse, potrebbe non reggere allo scossone di Silvio Berlusconi non più
premier. Così la “Leopoldina” rischierebbe d’essere arrivata fuori tempo massimo. ©RIPRODUZIONE
RISERVATA
12-11-11, 16Regione
Una Leopoldina per il Pdl: primarie, no a politici di
mestiere
di Anna Buttazzoni wUDINE Si candidano a essere “il più grande spettacolo dopo il big bang” del Pd
Matteo Renzi. Almeno nel centro-destra e almeno nel Nord. Parte dai consiglieri regionali del Pdl Massimo
Blasoni, Roberto Novelli e Paolo Santin l’iniziativa per riformare e innovare il partito. Ma non si tratta di
rottamatori in salsa friulana. No. Nel mirino, certo, ci sono alcuni capibastone, ma ci sono soprattutto i
parlamentari scelti dai capibastone e non eletti. E allora il trio punta sulle primarie, ovunque e per
chiunque uscenti esclusi, sui congressi nel Pdl e sul valore al merito. La stazione Leopolda di Firenze, il
palcoscenico di Renzi, per il centro-destra diventa dunque Udine. «Stiamo organizzando per i primi di
dicembre una “Leopoldina” del centro-destra regionale a cui hanno già dato adesione anche altri
consiglieri regionali di tutto il Nord Italia – confermano Blasoni, Novelli e Santin –, perché stiamo bene
nel Pdl e miriamo a cambiare il partito dall’interno. Un partito e un centro-destra in cui non ci sono
soltanto posizioni conservative, ma anche tensioni alla riforma e all’innovazione. Non possiamo lasciare al
centro-sinistra il monopolio sui temi relativi alle regole e alla democrazia come le primarie, la riforma
elettorale e il merito». Un pizzico di rottamazione c’è perché i pidiellini vogliono una selezione per gli
amministratori pubblici e una chiamata per la società, che si senta corresponsabile del rilancio del
sistema. «Vogliamo primarie vere e con regole certe per la selezione dei candidati al Parlamento e per
ogni candidatura apicale, escludendo solo presidenti e sindaci uscenti». «Il tema è ormai ineludibile –
aggiunge Blasoni – e bisogna riconsegnare rapidamente alla gente la possibilità di scegliere i propri
rappresentanti. Fuori di metafora esponenti parlamentari come Ferruccio Saro e Roberto Antonione
devono candidarsi e misurarsi con il consenso elettorale. È tempo di finirla con un parlamento di
cooptati». Novelli, invece, vuole superare il passato. «Nel Pdl è fuori dal tempo continuare a ragionare
ancora con la logica delle provenienze. Le ideologie – dice Novelli – sono scomparse ormai da decenni ed
è giusto che ora le energie positive si concentrino per risolvere i problemi, senza che conti più la
provenienza da Fi o An o, prima ancora, dal Movimento Sociale, dalla Dc e dal Psi». Santin rifiuta, infine, i
politici senza un mestiere. «Le lotte di potere e per le sedie devono finire, la gente chiede alla politica
risposte concrete. Gli sforzi vanno indirizzati in questo senso e non finalizzati – aggiunge Santin – al mero
accaparramento di posizioni dominati per garantire incarichi ai professionisti della politica. Servono
professionalità in politica e non professionisti della politica. Vogliamo una classe dirigente formata da
gente che nella vita ha anche un mestiere». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
07-11-11, 17Nazionale
Cividale, Novelli: sbloccare il progetto per l’ospedale
CIVIDALE I fondi per l’edificazione del nuovo padiglione centrale del nosocomio di Cividale – 6 milioni di
euro – sono confermati, e il progetto viene giudicato dall’azienda Santa Maria della Misericordia di Udine
«sostenibile». Il problema consiste nella lentezza con cui la Regione sta trattando la pratica: «La
situazione deve sbloccarsi. E’ fondamentale che il Nucleo regionale di valutazione si esprima al più presto
sul progetto di massima presentato dall’ospedale udinese, in modo che si possa, finalmente, dare il via
alle attività». A parlare è il consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl), che ha promosso – giovedì – un
sopralluogo al presidio sanitario cittadino con il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria di
Udine appunto, Carlo Favaretti, e tre funzionari della stessa. Alla visita hanno partecipato anche il sindaco
Stefano Balloch, il consigliere regionale Stefano Pustetto (Sinistra ecologia libertà), gli assessori
Strazzolini e Pesante e i consiglieri Ruolo e Diacoli. «Ho voluto questo momento – motiva Novelli – per
palesare come l’attenzione sul tema sia sempre alta. Abbiamo fatto il punto sui vari servizi erogati dalla
struttura e abbiamo ottenuto dai vertici del Santa Maria della Misericordia rassicurazioni sul loro
mantenimento. Ora, appunto, è la Regione che deve dare un segnale, consentendo che i progetti di
sviluppo del nostro ospedale entrino nella fase operativa». «La procedura è in corso da troppo tempo,
serve una svolta. Nell’insieme – puntualizza quindi – il quadro che ci è stato fornito sul futuro del
complesso è rassicurante. Ma non ci basta: bisogna capire cosa prevedranno il nuovo piano sanitario
regionale e quello delle emergenze. A tutela del funzionamento del pronto soccorso sulle 24 ore è stato
approvato – da parte di tutti i Comuni del mandamento – un ordine del giorno di cui il governo del Friuli
Venezia Giulia non potrà non tenere conto. Il presidio non deve essere depauperato in alcun modo».
Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
06-11-11, 12Regione
Pdl: estendere il call center
TRIESTE Il nuovo numero telefonico unico call center salute e sociale è l’oggetto di una interrogazione
che il consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl) ha presentato all’assessore competente. Intende infatti
sapere: se il numero unico call center salute e sociale «abbia ottenuto riscontri positivi da parte del
pubblico e, se sì, in che termini»; «se non intenda diffondere ulteriormente, con azioni ad hoc, l’utilità e
la funzionalità di tale strumento». Novelli parte dalla considerazione che «dal 1° giugno scorso, in
regione, è attivo un nuovo numero telefonico unico 848448884 per la prenotazione delle prestazioni
sanitarie e per informazioni sanitarie e sociali», rilevando che «il fine dell’attribuzione di un numero unico
è quello di estendere a tutta la popolazione del Friuli Venezia Giulia la possibilità di prenotare visite
mediche e ottenere informazioni utili in ordine alle più importanti prestazioni sanitarie e sociali erogate
dal Ssr, senza restrizioni sul territorio delle quattro province».
01-11-11, 32Nazionale
Più controlli sul Natisone
CIVIDALE L’input, alla giunta, è arrivato questa volta dalla maggioranza consiliare, che in occasione
dell’ultima assemblea civica ha lanciato una sorta di allarme sicurezza: sotto la lente, in particolare, lo
splendido spiazzo verde affacciato sul Natisone in località Lesa, a monte dell’ospedale cittadino. Il caso
non è nuovo – di segnalazioni, al riguardo, se ne erano raccolte anche negli anni scorsi – e si traduce,
sostanzialmente, in atti di inciviltà: nella zona sono infatti soliti incontrarsi – segnala il Pdl – gruppi di
giovani, in prevalenza stranieri, che deturpano il territorio, disseminando immondizie e imbrattando le
rocce. La conseguenza – ha evidenziato il capogruppo del partito, Roberto Novelli – è duplice, perché ai
danni ambientali (che comportano, inevitabilmente, spese aggiuntive per il Comune, per provvedere alle
necessarie operazioni di pulizia) si unisce la tendenza dei cividalesi – ormai – a tenersi lontani dal
contesto, uno degli ambiti naturalistici più suggestivi della città. Dell’argomento si è discusso, appunto, in
sede di consiglio: e l’esecutivo ha promesso provvedimenti ad hoc. «Va detto – ha puntualizzato, in
apertura del suo intervento, l’assessore alla polizia municipale Stefano Cicuttini – che i controlli delle
forze dell’ordine sono già stati intensificati. Siamo comunque determinati a favorirne un ulteriore
potenziamento. E stiamo valutando – ha annunciato – la possibilità di posizionare all’imbocco della
stradina sterrata che conduce alla Lesa una sbarra, di cui consegneremmo le chiavi solo a quanti –
essendo proprietari dei fondi – abbiano diritto di transito. La soluzione è al vaglio: personalmente,
comunque, ritengo che un rimedio del genere potrebbe produrre benefici, non consentendo un accesso
indiscriminato al percorso che scende al fiume». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
30-10-11, 63Nazionale
Borse di studio e premio speciale al capitano Katia
SAN LEONARDO Affollatissima cerimonia, ieri mattina, nella scuola media di San Leonardo, che ha accolto
la tradizionale consegna delle borse di studio intitolate a Renzo Marseu, per lungo tempo segretario in
vari Comuni delle Valli del Natisone e – successivamente – sindaco di Torreano. Al premio assegnato a
cinque studenti particolarmente meritevoli (beneficeranno di una somma di 400 euro ciascuno, messa a
disposizione dalla famiglia Marseu) si è aggiunto un ulteriore riconoscimento: è stato infatti omaggiato il
capitano Katia Franz, originaria delle Valli, prima donna al comando di una compagnia alpina. Alla
circostanza hanno presenziato (oltre alla vicepreside dell’Istituto comprensivo di San Pietro) numerosi
sindaci e amministratori della zona – a cominciare dal primo cittadino di San Leonardo, Giuseppe Sibau –,
l’assessore provinciale Daniele Macorig, il consigliere regionale Roberto Novelli e il senatore Mario
Toros, che ha tracciato una dettagliata panoramica della storia dell’entroterra cividalese evidenziando, in
particolare, il valore della memoria. Non è mancata una folta rappresentanza alpina, fra cui il coro “Monte
Nero” dell’Ana della città ducale. (l.a.)
28-10-11, 30Nazionale
Fotografie e pets domani pomeriggio le premiazioni
Si concluderà domani pomeriggio, con la premiazione dei vincitori, il concorso fotografico dedicato ai pets
“Il nuovo codice della strada”, un’iniziativa organizzata dal pet shop Miky Mouse, in collaborazione con
Prolife-Zodiaco. Le organizzatrici, Fernanda Violin e Barbara Pagnutti, fanno sapere che il ricavato sarà
devoluto al Rifugio del Cane di Udine per l’acquisto di strumentazioni necessarie a migliorare
l’ambulatorio veterinario. Quest’anno i soggetti delle fotografie sono stati immortalati in un’azione che
ricorda una norma del codice della strada. Le foto vincitrici saranno utilizzate per un calendario. La
premiazione si terrà domani, a partire dalle 15.30, nel punto vendita Miky Mouse di Udine, in viale
Tricesimo. Parteciperanno all’evento, presentato dalla giornalista Elisa Michellut, la cantautrice friulana
Giulia Daici e il consigliere regionale Roberto Novelli.
25-10-11, 21Nazionale
«Azzardo, azioni di contrasto»
«Attuare strumenti efficaci per il contrasto e la prevenzione della dipendenza da gioco d’azzardo
patologico». E’ quanto chiede il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in un’interrogazione
presentata all’assessore alla Salute Kosic. «Come si apprende dalla stampa anche tra la popolazione del
Friuli Venezia Giulia e di Udine in particolare – rileva Novelli – è in continuo aumento l’abitudine alla
fruizione di video-poker e slot-machines, nonché alla frequentazione assidua di sale da gioco, ricevitorie e
locali dove è possibile legalmente scommettere, al punto da suggerirne un monitoraggio costante.
Problema che è, peraltro, aggravato dalla vicinanza dei casinò della vicina Slovenia». «Il gioco d’azzardo
patologico rientra, quindi, a tutti gli effetti tra le dipendenze, oltre a quelle legate all’assunzione di alcool
e di sostanze psicotrope». «Un problema che non va sottovalutato dalle istituzioni – prosegue l’esponente
del Pdl – anche perché lo Stato ricava ingenti profitti dalle attività connesse». «Vista la gravità della
situazione, chiedo alla giunta se l’amministrazione sanitaria regionale sia in possesso di dati ufficiali
attestanti la rilevazione del fabbisogno assistenziale e la raccolta degli elementi informativi necessari per
la conoscenza epidemiologica del problema sulla popolazione. Chiedo infine – conclude Novelli – se sia
possibile verificare l’efficacia degli strumenti di contrasto e dell’attività di prevenzione per contenere la
dipendenza da gioco d’azzardo, posti in essere all’interno dei dipartimenti sanitari dedicati alla
prevenzione e cura delle dipendenze».
23-10-11, 63Nazionale
Ambulanze, in ospedale ora è emergenza autisti
CIVIDALE Autisti (a breve) sotto organico, al 118 dell’ospedale di Cividale: a sollevare il problema e a
caldeggiarne una soluzione tempestiva è il consigliere regionale Roberto Novelli, che ha presentato
all’assessore alla sanità Vladimir Kosic un’interrogazione in materia, a risposta immediata. Alla carenza va
posto rimedio e subito, ammonisce l’esponente del Pdl. E non certo come l’Azienda ospedalierouniversitaria udinese, stando alle indiscrezioni, intenderebbe fare: «La Regione – dichiara Novelli – deve
sanare la questione al più presto, prevedendo, in un’ottica di risparmio e ottimizzazione dei costi, che il
personale mancante sia reperito all’interno dell’organico dell’Aoud e non all’esterno, tramite convenzioni
con associazioni di volontariato. Il servizio di 118 del nosocomio cividalese dispone complessivamente di
9 autisti, di cui due in part-time: dal mese di marzo del prossimo anno, però, uno dei conducenti andrà in
pensione e si aprirà, così, il caso della copertura dei fuori turno (per un totale di 36 ore settimanali).
L’Azienda udinese starebbe pensando di appaltare il servizio (ambulanza più autista) ad associazioni di
volontariato esterne, appunto». Prospettiva, per Novelli, inaccettabile: «Una simile scelta – motiva –
originerebbe criticità soprattutto dal punto di vista delle spese: perché noleggiare un’ambulanza con
autista, se serve solo l’autista? Il nostro ospedale può contare, infatti, su quattro ambulanze, e a Udine
ce ne sono altre sei. Facendo qualche conto si desume che un operatore interno costerebbe circa 18 euro
per ogni ora di lavoro (meno di 10 euro netti), mentre l’ambulanza esterna comporterebbe una spesa di
35 euro orari, ai quali andrebbe aggiunta la prevista “tariffa chilometrica” per il mezzo. Non riesco a
capire, quindi, perché l’Aoud non intenda recuperare una figura al suo interno (e dunque a costo zero),
pur disponendo di autisti soccorritori già formati. Si potrebbe agire come fatto negli ospedali di Trieste e
Pordenone, dove operatori tecnici, ausiliari e infermieri generici sono stati ricollocati nel ruolo di autisti
soccorritori». Lucia Aviani ©RIPRODUZIONE RISERVATA
20-10-11, 17Regione
C’è la proposta bipartisan «No alle liste bloccate»
UDINE Una proposta di legge contro le liste bloccate e i candidati in più seggi per restituire la scelta ai
cittadini. Il primo firmatario del documento depositato a fine settembre è il consigliere regionale Massimo
Blasoni (Pdl), a cui si sono uniti altri 16 colleghi di diversi schieramenti, tra cui Pd, Udc e Idv. «Come Pdl
– ha detto ieri alla presentazione dell’iniziativa il consigliere regionale Massimo Blasoni - non abbiamo
appoggiato il referendum, ma sentiamo comunque l’esigenza di cambiare una norma che non è vicina alla
gente e siamo firmatari di questa proposta con piena dignità. Vogliamo dare all’elettore la possibilità di
scegliere, oltre il partito che più risponde alle proprie idee politiche, anche il candidato su cui riporre
fiducia. La legge attuale ha sottotratto la rappresentatività». Per Italia dei valori, invece, si tratta
dell'esatta corrispondenza della raccolta firme per il referendum per l’abrogazione dell’attuale legge
elettorale. «E’ una trasposizione del lavoro fatto attraverso i banchetti – ha spiegato il consigliere Enio
Agnola (Idv) – nel quale hanno firmato tanti cittadini, anche leghisti, anche se la Lega non ha aderito».
Ieri, infatti, è stata sottolineata la trasversalità della proposta di legge, che nello specifico vede coinvolti
Roberto Novelli, Paolo Santin, Bruno Marini, Luigi Cacitti, Alessandro Colautti, Paride Cargnelutti del
Pdl, Giorgio Venier Romano (Udc), Gianfranco Moretton, Franco Iacop, Enzo Marsilio, Franco Brussa,
Franco Codega, Sergio Lupieri, del Pd, Alessandro Corazza (Idv), Stefano Alunni Barbarossa e Pietro
Colussi di Cittadini – Libertà Civica. «L’idea arriva dal vicino Veneto, scesa per primo in campo con questa
proposta nazionale – ha spiegato Venier Romano – ora vogliamo coinvolgere altre regioni italiane affinché
si estenda in tutto il paeseCi tengo a ricordare - ha detto - che nell'autunno 2005 il mio partito fece una
grande battaglia per la preferenza. La mia firma su questa proposta di legge è coerente con
quell’impostazione e con la storia del mio partito. Dobbiamo prendere atto del fatto che la scarsa
affluenza alle urne che si è determinata nelle ultime tornate elettorali è determinata anche da una
condizione per cui è più facile essere eletti perché si ha la fiducia delle segreterie di partito che degli
elettori». Sui tempi, vista la ricca agenda autunnale della Regione, si sa ancora poco. Intanto la proposta
è stata depositata il 27 settembre e l’obiettivo è quello di parlarne entro l’inizio del prossimo anno, per un
iter che abbia tempi rapidi. «Noi abbiamo partecipato all’attività della raccolta firme – ha ricordato Franco
Iacop – per una legge che dia l’opportunità di scegliere i propri rappresentanti, altrimenti ci sarà un
distacco sempre più ampio tra l’espressione della gente e le sedi istituzionali». Secondo i firmatari, la
legge attuale «sradica l’eletto dal territorio e rende evanescente il suo rapporto diretto con gli elettori e le
comunità locali». Da qui l’idea di restituire al cittadino la possibilità di scelta. «Questa proposta – ha
concluso Blasoni – ci sembra rispettosa del principio democratico e costituzionalmente garantito del voto
libero e che ridona al cittadino quella sovranità popolare che caratterizza ogni moderna democrazia
partecipata». Ilaria Gianfagna ©RIPRODUZIONE RISERVATA
16-10-11, 15Regione
Politica ed etica il documento di Novelli (Pdl)
CIVIDALE Si è parlato del futuro del Fvg, fra risorse e riforme, a Cividale, in un incontro promosso dal
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, al quale hanno partecipato anche il capogruppo in
Consiglio Regionale Daniele Galasso ed il sindaco di Cividale Stefano Balloch. Novelli ha presentato un
documento in cui esprime la sua posizione sulla situazione nazionale e sul futuro del Pdl, nell’ottica di una
politica che sia sempre più vicina alle istanze dei cittadini ed in cui l’etica e la morale devono essere
comprimarie dell’azione quotidiana di chi rappresenta la collettività. Il distacco crescente con gli elettori,
è imputabile, per Novelli, ad «alcuni errori che, se abbiamo un minimo di onestà intellettuale, dobbiamo
avere il coraggio di riconoscere». «Il Pdl – conclude – è una grande forza politica e, proprio per questo,
non può rischiare di dissolversi nel peggiore dei modi, ovvero ignorando il sentire dei propri elettori. Ed è
nostro dovere fare in modo che ciò non accada».
14-10-11, 28Nazionale
Concorso di foto pensando ai quattrozampe
Sono centinaia gli iscritti al concorso fotografico “Il nuovo codice della strada”, un’iniziativa dedicata a
tutti gli animali d’affezione organizzata dal pet shop Miky Mouse, in collaborazione con Prolife-Zodiaco.
Giunto alla sua quarta edizione, il concorso, come spiegano le organizzatrici, Fernanda Violin e Barbara
Pagnutti, avrà un risvolto benefico. «I proventi dell’iniziativa – spiegano - saranno devoluti al Rifugio del
Cane di Udine per l’acquisto di materiale e strumentazioni necessarie a migliorare l’ambulatorio
veterinario. I beniamini di casa, inoltre, diventeranno i protagonisti dei nostri punti vendita. I soggetti
delle fotografie sono stati immortalati in un’azione che ricorda una norma del codice della strada». La
premiazione del concorso si terrà sabato 29 ottobre, a partire dalle 15.30, nel punto vendita di Udine, in
viale Tricesimo. Parteciperanno all’evento, presentato dalla giornalista Elisa Michellut, la cantautrice
friulana Giulia Daici e il consigliere regionale Roberto Novelli.
04-10-11, 32Nazionale
«Decisione presa dalla maggioranza»
Sulla collocazione del mercato replica anche il consigliere regionale capogruppo del Pdl in Consiglio
comunale Roberto Novelli, dopo le dichiarazioni del capogruppo del Pd Rino Battocletti. «Il capogruppo
del Pd – rileva Novelli – si prende il merito della decisione, presa dall’assessore Bernardi, di spostare la
location del mercato. Secondo Battocletti, quindi, il merito è del suo partito. Forse l’esponente del Pd
dimentica o non sa che anche all’interno della maggioranza si è sempre continuato a ragionare cercando
la condivisione con le categorie economiche e ascoltando i cittadini». Sul mercato la maggioranza ha fatto
una scelta, l’abbiamo sperimentata, abbiamo analizzato criticità e vantaggi e abbiamo anche aperto un
confronto con i commercianti, gli esercenti e i cittadini, aperto naturalmente anche all’opposizione».
02-10-11, 14Regione
Novelli: l’Ipt non aumenti
UDINE «Evitare l’aumento dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt) nelle quattro province del Friuli Vg
per favorire lo sviluppo e l’economia regionale, evitando così la penalizzazione del comparto
automobilistico, già pesantemente colpito dalla crisi economica». Lo chiede il consigliere del Pdl Roberto
Novelli. «Con il federalismo fiscale – spiega Novelli – l’Ipt non ha più un importo fisso, ma proporzionale
alla potenza del veicolo. La Regione ha un ruolo attivo nella disciplina del tributo e quindi
all’amministrazione chiedo di sostenere, nel confronto con il governo, l’istanza di non aumentarlo in Fvg».
29-09-11, 14Regione
Appello bipartisan anti-Porcellum
TRIESTE «Stop alle liste bloccate e reintroduzione del voto di preferenza per la scelta dei candidati a
Camera e Senato»: è questo il contenuto di una proposta di legge nazionale depositata in consiglio
regionale, che vede come primo firmatario il consigliere regionale del Pdl Massimo Blasoni e sottoscritta
da un ampio fronte bipartisan di eletti a Palazzo Oberdan. A quella del proponente si sono aggiunte,
infatti, le firme dei colleghi del Pdl Roberto Novelli, Alessandro Colautti, Luigi Cacitti, Bruno Marini,
Paolo Santin, Paride Cargnelutti e di altri esponenti della maggioranza come il presidente Udc della
Commissione Sanità Giorgio Venier Romano. A sottoscrivere il progetto di legge che riforma in senso più
democratico il cosiddetto porcellum ci sono anche esponenti dell’opposizione come il capogruppo Pd
Moretton, i consiglieri democratici Franco Iacop, Enzo Marsilio, Franco Codega e Franco Brussa e gli Idv
Enio Agnola e Alessandro Corazza e di Stefano Alunni Barbarossa (Cittadini). «La legge elettorale
attualmente in vigore – spiegano i proponenti nella loro relazione – presenta due grossi difetti: l’esistenza
di liste bloccate, che impediscono ai cittadini di scegliere liberamente i propri rappresentanti in
Parlamento, e la possibilità data ai candidati di presentarsi in tutti i collegi disponibili, accentuando così
ancor di più, attraverso il meccanismo delle opzioni da parte degli eletti, la limitazione del diritto di scelta
dei cittadini. Non vi sono in questo momento i tempi e le condizioni per costruire, con un vasto
schieramento politico e un consenso ampio, una nuova legge elettorale che stravolga l’impianto
dell’attuale norma». «Con questo Progetto di legge – concludono – intendiamo in termini bipartisan
riaffermare il principio democratico e costituzionalmente garantito del voto libero ridona al cittadino
quella sovranità popolare».
24-09-11, 33Nazionale
«Giovani e alcol, serve un piano ad hoc manca da 20
anni»
di Federica Barella Da terra di pionieri e sperimentatori dei metodi scientifici e terapeutici più
all’avanguardia in tema di trattamento delle alcol dipendenze, a nuova patria delle sbronze facili
soprattutto tra i più giovani. E’ questa stata l’evoluzione del Friuli nel giro di qualche anno, complice
anche la mancanza da quasi vent’anni di un piano di interventi ad hoc. La rassegna Friuli Doc ne è stato
purtroppo l’esempio. Ed ecco perché dal consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, arriva una
proposta per l’avvio di un piano di azione regionale di promozione e protezione della salute, della cura e
della riabilitazione per le persone con problemi alcol correlati. «Le recenti polemiche che hanno scosso
l’edizione 2011 di Friuli Doc – spiega Novelli – devono farci riflettere sulla gravità dell’uso smodato e delle
dipendenze dell’alcol nella nostra regione, legata soprattutto ai più giovani. Come si è visto dalle
cronache riportate sulla stampa, il problema riguarda in particolare la diminuzione dell’età di prima
assunzione della sostanza». Ma almeno Novelli, all’interno del Pdl, salva e in qualche modo “assolve” la
stessa manifestazione. «Non dobbiamo rischiare - spiega infatti il consigliere regionale - che Friuli Doc,
una delle più importanti vetrine delle eccellenze agroalimentari della nostra regione, venga oscurata da
atteggiamenti poco civili legati all’abuso di alcol. Ma contemporaneamente questi atteggiamenti vanno
indagati nel profondo. E non con affermazioni strumentali come quelle del sindaco Honsell. Forse il primo
cittadino si è dimenticato di menzionare anche chi a sinistra sostiene l’uso libero delle droghe illegali. Non
si cerchino giustificazioni, Friuli Doc ha avuto un’organizzazione discutibile con il risultato di mortificare un
grande e importante evento». Ma il Pdl ora vuole chiudere questa polemica e cercare possibili soluzioni.
«Al di là delle polemiche – prosegue l’esponente del Pdl, illustrando l’interrogazione che ha quale
firmatario anche il collega Massimo Blasoni – come istituzioni dobbiamo interrogarci seriamente su come
poter arginare il problema degli abusi di alcol». A maggio, ricorda lo stesso consigliere Novelli, l’assessore
Kosic ha aderito al progetto Interreg Italia/ Austria su “Disagio giovanile e problemi alcol correlati:
conoscenza, innovazione e sperimentazione”, denominato A.Dri.A., che rappresenta una parte importante
della collaborazione transfrontaliera tra Veneto, Carinzia e Friuli Venezia Giulia. «E visto che in regione da
oltre vent’anni manca un piano di azione regionale sui problemi alcol-correlati – denuncia Novelli – chiedo
all’assessore Kosic di sviluppare specifici ed esaustivi atti in questo senso, come previsto anche dal
Documento della conferenza finale del progetto A.Dri.A., e di studiare un’azione di coordinamento, al fine
di realizzare una sinergia tra i Dipartimenti delle Aziende per i Servizi Sanitari che attualmente
garantiscono prestazioni di tipo preventivo, terapeutico e riabilitativo alle persone con problemi di
dipendenza».
22-09-11, 67Sport
La Calligaris giocherà i derby di Dnb a Cividale
La Collinare basket Fagagna organizza il primo quadrangolare M&l engineering Città di Fagagna domani e
sabato, con inizio delle partite alle 19 e alle 21 in entrambe le serate. In semifinale si affronteranno
domani, alle 19, la Super Solar Libertas San Daniele e la Geatti Basket time Udine, entrambe militanti in
serie C regionale, e a seguire, dalle 21, la M&l Fagagna contro l’Aibi Fogliano, che militano in D. Le
squadre vincenti delle semifinali giocheranno sabato la finale per il primo e il secondo posto, preceduta
dalla finalina tra perdenti per il terzo e il quarto. CORNO DI ROSAZZO Volti sorridenti e tanto entusiasmo
alla presentazione ufficiale della Calligaris Csb Corno di Rosazzo 2011 - 2012, che s’è tenuta ieri sera
nella splendida cornice dell’Abbazia di Rosazzo a Manzano. La società del presidente Loris Basso si
appresta ad affacciarsi per la settima volta, negli ultimi otto anni, alla quarta serie nazionale ora
denominata Divisione nazionale B (Dnb). Su questa longevità, e sull’indiscutibile impegno del Centro
sedia basket per i giovani dei territori limitrofi, si sono focalizzati tutti gl’interventi istituzionali e di molti
addetti ai lavori. Due effetti speciali hanno illuminato la serata. Il primo: il Csb fungerà da veicolo di
promozione turistica per il Fvg con il marchio “live” sulle sopramaglie. Il secondo: in occasione dei tre
derby regionali contro Monfalcone, Spilimbergo e Udine la Calligaris giocherà in casa nel magnifico
palasport di Cividale. Presenze. Molte autorità, politiche e sportive, sono intervenute. Il “padrone di casa”
Patrik Stacco, assessore allo sport di Manzano, con quello di San Giovanni, Giusto Maurig. Il presidente
del consiglio regionale, il cestofilo Maurizio Franz. Il vicepresidente della provincia di Udine, Daniele
Macorig, con l’assessore provinciale Enio Decorte e il consigliere provinciale Daniele Moschioni. Il
vicepresidente del Coni Fvg, Giuliano Gemo. Il presidente della Fip Fvg, Giovanni Adami, protagonista di
un simpatico siparietto con il suo vecchio compagno di squadra Sergio Luszach, il suo predecessore Ezio
Cipolat e il presidente della Fip udinese Claudio Bardini, accompagnato dal giudice unico Guglielmo
Pelizzo. L’ex ds arancione Davide Micalich. Oltre a rappresentanti dei cosponsor Bcc Manzano, Friul julia
appalti e Natison scavi. Calligaris. Tutti i componenti della prima squadra e dello staff tecnico, i più
acclamati Luszach e Ferrari, sono stati presentati dal dg Fabiano Livoni e dall’ingegner Alessandro
Calligaris, main sponsor del Csb da poco più di otto anni. «E' un grande onore - ha detto - essere ancora
al fianco di questa società sportiva che mantiene sempre un’immagine impeccabile. La nostra azienda
crede in tutti i sensi nel Csb». Cividale. Non a caso, ieri, erano presenti anche i rappresentanti
dell’amministrazione ducale: l’assessore al turismo Daniela Bernardi e il consigliere, comunale e
regionale, Roberto Novelli. Quindi, dopo un sacco di anni Cividale riavrà, seppur pro tempore, una
squadra in Dnb, ex B2. Il primo appuntamento è fissato per sabato 8 ottobre prossimo, alle 20.30,
quando nella terza d’andata, si terrà la rivincita della finale di Basket doc tra Calligaris e Falconstar. Per
coach Zuppi, l’asso Nanut e il neodirigente del Csb, Carletto Nobile, sarà un amarcord speciale. Massimo
Fontanini
21-09-11, 33Nazionale
Martignacco: serata sul tema della droga
MARTIGNACCO “Ti ho dato il piacere ti ho tolto la vita, di droga si muore ancora! perchè non se ne parla
più?” è il tema della serata organizzata per domani giovedi’ 22 settembre alle 20:20 al ristorante “Al
podere” dal gruppo consiliare comunale del Pdl. Dopo la proiezione di un video introduttivo interverranno
i seguenti relatori: il dott. Andrea fiore, psichiatra, responsabile medico Sert di Pordenone; Massimo
Blasoni, consigliere regionale vicepresidente della terza commissione regionale, Alessandro Colautti,
consigliere regionale e presidente della quarta commissione regionale,Roberto Novelli, consigliere
regionale e segretario della sesta commissione regionale; Marco Quai, presidente del consiglio provinciale
di Udine; modera il dibattito Alex Pinzan, consigliere comunale e componente della commissione
provinciale pari opportunità .
11-09-11, 49Nazionale
Ospedale, Comitato critica per l’assenza Regione e
Provincia
CIVIDALE Le aspettative, complessivamente, sono state deluse: il pubblico non è mancato, alla
manifestazione promossa ieri – in Borgo di Ponte, di fronte al Centro civico – dal Comitato unitario
spontaneo per la difesa dell’ospedale di Cividale, ma si sperava meglio e, soprattutto, si confidava in una
presenza significativa di autorità, a tutti i livelli. Non è andata così: l’invito del sodalizio, che per
richiamare l’attenzione sulla problematica del nosocomio cittadino ha organizzato una mostra fotografica
sulla propria attività (la rassegna ripercorre, tappa per tappa, la storia delle tante battaglie poste in
essere per tutelare il presidio), è stato accolto esclusivamente dai politici locali. La Regione – si attendeva
il presidente Tondo, o l’assessore alla sanità – è stata sì rappresentata, ma in forma piuttosto “scontata”,
ovvero dai due consiglieri regionali cividalesi, Roberto Novelli (Pdl) e Stefano Pustetto (Sinistra ecologia
e libertà). «Nessuno dalla Provincia – nota il portavoce del Comitato, Lelio De Angelis –, e nessun
amministratore del territorio: unica eccezione il sindaco di Prepotto, Gerardo Marcolini, che ha sempre
seguito con grande attenzione il caso dell'ospedale». Ma degli altri primi cittadini del mandamento,
escludendo, ovviamente, il padrone di casa, Stefano Balloch, accompagnato dal predecessore Attilio
Vuga,nemmeno l’ombra, stigmatizza il gruppo. Dalle autorità presenti, comunque, un coro unanime: si
deve fare tutto il possibile per contrastare le ipotesi di ridimensionamento dell’operatività del pronto
soccorso, destinato a trasformarsi in punto di prima medicazione, operativo solo in fascia diurna. E ci si
deve impegnare, allo stesso modo, per far sì che i fondi stanziati per i piani di potenziamento della
struttura vengano, finalmente, utilizzati. (l.a. )
11-09-11, 49Nazionale
«Avvicinare il mercato al centro»
CIVIDALE È sempre al centro del dibattito, la questione mercato. Lunedì l’argomento verrà discusso in
sede di Commissione statuto e regolamenti ma, nel frattempo, le forze di maggioranza hanno affrontato il
tema in via preliminare. E nell’occasione da Roberto Novelli, consigliere regionale e capogruppo
consiliare del Pdl, è arrivata una controproposta sulla dislocazione delle bancarelle: «arretrarle», cioè,
verso il nucleo della città, concentrando gli stand fra piazza Foro Giulio Cesare, piazza San Francesco e
Largo Boiani. L’ipotesi, però, non ha destato entusiasmi e, dunque, non è stata accolta: «Non posso che
adeguarmi alle scelte dei colleghi – commenta il diretto interessato –. Certo è che resto fermo sulle mie
posizioni». Posizioni che esprimono perplessità sulla soluzione adottata dalla giunta. Aprire il parcheggio
retrostante il grande magazzino Vidussi, fa notare Novelli, «è, indubbiamente, un passo avanti, ma
rimangono altre criticità, a cominciare dalla chiusura al traffico di via Liva». E la ritrovata disponibilità
dell’area di sosta potrebbe, come osserva il portavoce del Pdl, generare a sua volta complicazioni: «Ci
potrebbero essere difficoltà per la viabilità in ingresso e in uscita, considerato che il sito verrebbe
utilizzato anche dai pullman. Fra l’altro, al mercato verrebbero a mancare due caratteristiche basilari,
quelle della continuità e della compattezza. Senza parlare del fatto che bisognerebbe ricercare una
condivisione del progetto con i commercianti. E ancora: temo che nei mesi freddi e nelle giornate piovose
il mercato, restando nella sede odierna, registrerà una forte diminuzione del flusso di persone. Nel settore
da me proposto, invece, le bancarelle sarebbero prossime al centro cittadino, in un sito che la domenica è
già pedonale. La viabilità di ingresso alla città non ne risentirebbe: l'entrata dal Ponte del Diavolo
rimarrebbe sostanzialmente inalterata, perché le auto dirette verso il cuore di Cividale confluirebbero su
via Patriarcato». Lucia Aviani
28-08-11, 16Nazionale
«Più infermieri e ridurre i concorsi per dirigenti»
Qual è la situazione del personale infermieristico nell’Azienda ospedaliero universitaria Santa Maria della
Misericordia? Quale posizione intende assumere la Regione a seguito della grave denuncia lanciata
recentemente
dalla
segreteria
udinese di
NurSind (Sindacato
delle
professioni infermieristiche)
sull’aumento delle ore straordinarie nel periodo estivo per garantire ai colleghi di fare le ferie, mentre il
20% degli infermieri della stessa Azienda non esercita la professione a causa di limitazioni fisiche? A
chiederlo in un’interrogazione rivolta al presidente Tondo e all’assessore alla sanità Kosic è il consigliere
regionale del Pdl, Roberto Novelli. Nel suo documento, l’esponente politico propone anche alla Regione
di intervenire, come ha già fatto per l’Ass 6 “Friuli Occidentale”, per sospendere il bando di concorso
destinato all’assunzione di quattro dirigenti «considerando invece l’opportunità di utilizzare tali risorse per
poter assumere personale infermieristico o di supporto assistenziale». Novelli avanza la proposta vista la
necessità di razionalizzare le risorse in ambito sanitario in questa legislatura, «specie – come osserva
nell’interrogazione – quelle riguardanti le assunzioni, soprattutto dopo le molteplici denunce da parte
delle forze sociali sulla carenza di personale assistenziale». Il consigliere Novelli chiede inoltre che sia
fatta chiarezza sui numeri, sia nella quantificazione degli straordinari del personale sino a luglio,
specificando quelli relativi al 2011, sia nella definizione dell’entità delle ore richieste dall’amministrazione
in prestazione aggiuntiva fra 2009, 2010 e 2011. E ancora chiede che venga reso noto il numero degli
infermieri ritenuti non idonei o idonei con limitazioni al lavoro e di quanti di questi svolgono attività non
assistenziale di supporto. «Poiché – conclude Novelli – l’evoluzione clinica ha portato alla riduzione dei
ricoveri ordinari aumentando l’attività in day-surgery e day-hospital e il turn over dei pazienti ha inciso
sull’aumento di alcune attività assistenziali, è opportuno conoscere i nuovi modelli organizzativi della
Dirigenza infermieristica».
09-08-11, 11Regione
Soprintendenza Fvg verso l’accorpamento
UDINE Tutte le prossime esposizioni d’arte, la creazione di una vera e propria rete museale a Udine e la
mostra del Tiepolo a Villa Manin prevista per il 2012/2013 potrebbero saltare. Così come tante iniziative e
progetti culturali in Friuli Venezia Giulia. A lanciare l’allarme è il soprintendente per i beni artistici, storici
e etno-antropologici Luca Caburlotto, che ha saputo dell’intenzione del Ministero per i beni e le attività
culturali di accorpare due soprintendenze. La misura, che riguarderebbe tutta Italia e quindi anche il Friuli
Venezia Giulia, vuole sopprimere la soprintendenza storico-artistica e accorparle a quella per i beni
architettonici. Con danni irreparabili, secondo il dirigente Caburlotto. «Sarebbe come accorpare in un
ospedale i reparti di cardiologia e oculistica – spiega - nelle mani di uno solo dei due specialisti, in barba
alla regola della competenza professionale». Per ora non c’è nulla di certo, si tratta di una notizia di cui è
venuto a conoscenza Caburlotto, ma il rischio potrebbe essere reale. «Il direttore regionale del Friuli
Venezia Giulia Giangiacomo Martines – aggiunge – ha proposto l’accorpamento della soprintendenze
storico-artistica e architettonica della regione: cosa che sarà senz’altro accolta». Il danno culturale per la
regione sembra essere enorme. «È ai dirigenti che viene richiesto di prendere decisioni, anche molto
importanti – continua – sui beni culturali della nostra regione. Il collega Luca Rinaldi, soprintendente per i
beni architettonici non può essere gravato anche di tutto il peso e la responsabilità che riguarda l’arte e la
storia. È una questione di competenze e professionalità diverse. A essere danneggiate saranno le funzioni
stesse». Soprattutto in una regione di confine come il Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo l’occasione di
portare avanti importanti collaborazioni con l’estero – spiega – e di organizzare grandi mostre e progetti,
magari in altre regioni l’accorpamento è possibile, ma non in Friuli Venezia Giulia. Se passa questo
decreto, passa l’opinione che la regione è inutile e periferica tanto da non meritare un soprintendente a
tutela del suo patrimonio». Nessun rischio, invece, per il personale impegnato nel settore dell’arte. «È
opportuno che il presidente della Regione e l’assessore alla cultura del Fvg si attivino nei confronti del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali per fare chiarezza sulla possibilità che il Fvg perda la titolarità di
sede regionale della Soprintendenza per i beni storici e artistici, così come è stato ipotizzato in uno
scambio di pareri tra il Ministero stesso e la direzione regionale dei beni culturali». Del caso si è già
interessato il consigliere regionale Roberto Novelli, che chiede, con una mozione, un intervento
tempestivo per scongiurare l’accorpamento. «Se queste notizie corrispondessero a verità – precisa Novelli
- la nostra Regione subirebbe un grave danno, sia per il crollo di molti progetti culturali in essere, sia per
la cancellazione o il ritardo nella realizzazione di convegni programmati sulla base di progetti Interreg, sia
in generale sul venir meno della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale della nostra
Regione, con il conseguente effetto negativo anche sul turismo». (i.g.)
27-07-11, 55Cultura - Spettacolo
Novelli: occorre valorizzare di più Cividale
CIVIDALE «Un’edizione di successo e gradita dal pubblico, ma c’è ancora molto da fare per l’animazione e
la valorizzazione di Cividale». Così il consigliere regionale e capogruppo del Pdl del comune, Roberto
Novelli. «Mittelfest – rileva – è una realtà di spessore che ha qui il suo fulcro naturale. Non si pensi,
quindi, di depotenziare quello che è a tutti gli effetti il più importante evento culturale del Fvg. Ora conclude Novelli - con il riconoscimento dell’Unesco, diventa sostanziale realizzare un sistema integrato
che coordini e promuova lo sviluppo culturale di tutto il territorio».
06-07-11, 39Nazionale
Unesco, in Regione la legge speciale
CIVIDALE Detto e fatto: il testo della legge speciale per Cividale, caldeggiata in conseguenza del
recentissimo ingresso della città nella World heritage list dell’Unesco, è pronto. E’ stato sottoscritto da
Pdl, Lega Nord e Udc e depositato ieri in Regione. «E gode - puntualizza il consigliere Roberto Novelli,
primo firmatario della proposta - del pieno appoggio del presidente Tondo». Analoga iniziativa è stata
formalizzata dal centrosinistra. Il disegno di legge, che ora passa al vaglio del consiglio regionale, si
intitola “Istituzione della Fondazione per la valorizzazione storica, archeologica e culturale di Cividale del
Friuli e finanziamenti per lo sviluppo turistico-economico dell’area”. «L’approvazione di una norma
specifica a favore della cittadina ducale, così come avvenuto per Aquileia e le Dolomiti, già patrimonio
dell’umanità - rileva Novelli -, è passaggio di assoluta importanza. Perché il progetto decolli è
indispensabile la collaborazione del Ministero per beni e attività culturali: confidiamo che l’onorevole Carlo
Monai, unico parlamentare regionale originario di Cividale, dia seguito alla professata disponibilità alla
cooperazione e si attivi a Roma per appoggiare il piano. La Fondazione avrebbe appunto il compito di
valorizzare tutte le testimonianze del passaggio, sul territorio comunale, della popolazione longobarda:
l’operazione, poi, potrebbe estendersi su scala nazionale, allargandosi agli altri siti della rete longobarda
appena riconosciuta dall’Unesco tesoro mondiale». «Sono sette - puntualizza Novelli - le località che
compongono il percorso “I Longobardi in Italia: i luoghi del potere” e che, dunque, sono state insignite
del titolo, ma una futura espansione del sito seriale è molto probabile: basti pensare a Pavia, capitale del
regno longobardo, ma al momento estranea al circuito». Insomma: l’auspicata istituzione della
Fondazione Cividale, dice Novelli, equivarrebbe a garanzia di rafforzamento dei processi di collaborazione
per la salvaguardia dei monumenti regionali posti sotto l’egida Unesco nonché di potenziamento del
sistema turistico-economico a essi collegato. L’ente, infatti, attiverebbe un meccanismo di sinergie ad
ampio raggio e potrebbe veicolare sul territorio fondi ad hoc. Lucia Aviani
06-07-11, 15Nazionale
Sopralluoghi a Udine e Cividale per il Campus dei super
laureati
Le cause dell’ipertensione e le patologie correlate saranno al centro di un simposio che l’università di
Udine organizza oggi alle 14.30 nell’aula anfiteatro dell’Azienda ospedaliero universitaria. L’incontro è
intitolato
"Meccanismi
endocrino
metabolici
nell’ipertensione
arteriosa".
Ai
lavori
parteciperà
l’endocrinologo australiano John Funder, uno dei maggiori esperti al mondo delle malattie legate
all’ipertensione. Si è messa in moto la macchina organizzativa di “Campus mentis”, il progetto del
governo che pone in contatto i laureati con lode, under 30, con le imprese. Da ieri due funzionari romani
stanno facendo diversi sopralluoghi tra Udine e Cividale, dove troverà spazio la prestigiosa iniziativa.
Arrivati nella tarda mattinata, il responsabile di “Campus mentis”, Andrea Rocchi, e il responsabile del
Centro di ricerca Impresapiens dell’università La Sapienza, Fabrizio D’Ascenzo, accompagnati dai
consiglieri regionali del Pdl Massimo Blasoni e Roberto Novelli, hanno effettuato i primi sopralluoghi in
Confindustria Udine e all’università, dove hanno incontrato il presidente Adriano Luci e il rettore Cristiana
Compagno, all’Ente fiera e in alcuni alberghi cittadini che si prestano ad accogliere gli studenti. Oggi,
invece, la delegazione romana si sposta a Cividale per verificare la disponibilità del Convitto Paolo
Diacono. Udine e Cividale, insomma, diventeranno la terza sede a livello nazionale di “Campus mentis”, il
progetto nazionale che coinvolge 1.500 laureati l’anno in 2 o 4 settimane di orientamento al lavoro. Il
progetto prevede l’erogazione di una serie di servizi e attività ad alto valore aggiunto a giovani under 30
laureati e laureandi provenienti da tutta Italia. «L’idea del “Campus mentis regionale” - spiegano Blasoni
e Novelli - è maturata durante un incontro con il ministro Meloni, a Roma».
29-06-11, 30Nazionale
Dopo la nomina Unesco serve una legge speciale
CIVIDALE Una legge speciale per Cividale o, in alternativa, la creazione - con tempestività - di una
Fondazione che rappresenti tutte le istituzioni regionali e nazionali coinvolte nel progetto Unesco “I
Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, appena promosso dal Comitato mondiale. Lo chiede al
presidente della Regione Fvg, Renzo Tondo, e al competente assessorato il consigliere regionale del Pdl,
Roberto Novelli, che insieme al presidente della Commissione regionale cultura, Piero Camber, ha
presentato una mozione in tema. Ma l’onorevole Carlo Monai avvisa: «L'impegno a predisporre una legge
ad hoc esiste già: nel dicembre 2007, infatti, il consiglio regionale approvò un ordine del giorno a mia
firma che prevedeva la stesura di una norma specifica per la città ducale (sul modello di quanto fatto per
Aquileia) qualora la candidatura Unesco fosse andata a buon fine. Adesso, quindi, chiediamo che le
promesse vengano onorate: d’intesa con il consigliere Ennio Agnola ho già redatto un testo – mutuato
sulla legge 18/06, quella appunto relativa ad Aquileia – che verrà depositato in Regione a brevissimo». Si
attendono sviluppi, insomma. Tornando all’ipotesi di Novelli, «la Fondazione - precisa l’esponente del Pdl
– potrebbe essere allargata a realtà imprenditoriali e bancarie, che avrebbero così modo di giocare un
ruolo da protagoniste nello sviluppo del sistema turistico-economico dei territori della rete». Fra i compiti
dell'organismo rientrerebbe, naturalmente, pure lo studio di possibili collegamenti con Aquileia e le
Dolomiti, anch’esse patrimonio dell’umanità. Dal Pd, intanto, arrivano alcuni moniti. «Il titolo Unesco
rappresenta un'occasione straordinaria – commenta il capogruppo del partito, Maria Cristina Novelli – e
offre, nel contempo, la preziosa opportunità di creare un clima di impegni, valori e prospettive nuove.
Sarà necessario adottare scelte gestionali, finanziarie, culturali, urbanistiche e - naturalmente - legate al
traffico che siano in linea con i requisiti che l'Unesco impone. Progetti come quelli di un parcheggio
sotterraneo nel nucleo della città o del terzo ponte urbano dovranno essere assolutamente accantonati».
Lucia Aviani
25-06-11, 38Nazionale
Casa anziani, niente Irap le rette saranno riviste
CIVIDALE Sarà esonerata dal pagamento dell'Irap, la Casa per anziani di Cividale: grazie a una norma
inserita nel maxi-emendamento appena approvato dalla Camera dei deputati l'Azienda pubblica di servizi
alla persona non dovrà più versare l'imposta regionale sulle attività produttive, che ricadeva, ovviamente,
sulle rette degli ospiti. Un'autentica svolta, dal momento che il caso - l'Asp cividalese era l'unica, fra
quelle del Friuli Venezia Giulia, a essere soggetta alla tassa - si trascina da anni: l'annuncio arriva dal
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che segue la vicenda da tempo e che si è personalmente
attivato con il presidente della Commissione finanze della Camera, Gianfranco Conte. «La questione spiega Novelli - risale al gennaio del 2007, quando la Casa per anziani si trasformò, da Istituzione
comunale, in Asp: a quel punto si pose il problema dell'applicazione dell'Irap al nuovo soggetto giuridico.
La normativa regionale, improntata a quella nazionale, prevedeva l'esenzione dall'imposta per le sole Asp
succedute alle Ipab, non per quelle derivanti da istituzioni. Si è originata, così, un'indubbia disparità di
trattamento fra soggetti deputati a svolgere le medesime mansioni: la tassa è andata a gravare sulle
famiglie dei 235 ospiti della struttura, nella forma di rette più salate (senza che a ciò corrispondesse un
incremento della qualità dell'assistenza). Al danno si è poi aggiunta anche la beffa, perché l'Asp di
Cividale si è vista costretta a versare un importo Irap determinato in base a un criterio istituzionale, con
un'aliquota quasi raddoppiata rispetto al passato. La situazione, insomma, andava necessariamente
sanata: in prima battuta ho interessato alla problematica l'assessore regionale alle finanze Savino, e il
presidente Tondo». La legge, però, non permetteva all'amministrazione regionale di intervenire per
eliminare i maggiori costi erariali gravanti sull'Asp cividalese. Non si poté dunque far altro che mettere in
atto delle soluzioni tampone. «Ma la Regione, appunto, non aveva modo di andare oltre - ribadisce
Novelli -: ho allora contattato il presidente della Commissione finanze della Camera, per verificare se
fosse possibile modificare la normativa nazionale alla base della disparità di trattamento erariale». E
l'operazione, fortunatamente, è andata a buon fine. Lucia Aviani
06-11, 43Regione
Novelli (Pdl): aiutiamo i precari
TRIESTE «La Giunta regionale si impegni a sostenere le proposte correttive al decreto legge sullo sviluppo
in materia di insegnanti precari, per garantire la continuità del servizio scolastico tramite l’assegnazione
di un punteggio aggiuntivo ai docenti che permangono nella stessa graduatoria». A chiederlo, il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, primo firmatario di una mozione presentata assieme al
presidente e al vicepresidente del Gruppo consiliare, Daniele Galasso e Franco Baritussio, e al collega
Paride Cargnelutti. «Già negli anni scorsi – rileva Novelli – il problema degli insegnanti precari (230mila,
cui vanno aggiunti i 70mila appartenenti al personale tecnico e amministrativo) ha assunto una
dimensione tale da rappresentare una vera e propria emergenza sociale. Una situazione che presenta
rilevanti aspetti di incertezza, determinati, peraltro, da continui provvedimenti legislativi, necessari con il
susseguirsi di ricorsi. «Da ultimo il Governo, nell’ambito dell’articolo 9 del decreto legge 70/2011 (decreto
legge Sviluppo), ha previsto ulteriori norme che riaprono le graduatorie e prevedono il trasferimento dei
precario. «Quel provvedimento – prosegue l’esponente del Pdl –, oggi all’esame del Parlamento, richiede
alcune modifiche. Sono già state presentate alcune proposte (emendamento Pittoni), per attribuire un
punteggio aggiuntivo agli insegnanti che non si trasferiscono. Un meccanismo che mira a garantire la
continuità del servizio scolastico; chiedo che la Giunta Tondo lo sostenga nelle sedi opportune».
11-06-11, 32Nazionale
Ospedale, il Pdl contesta quello regionale: «Irremovibili
contro i tagli»
CIVIDALE «Il Pdl locale non accetterà mai quanto previsto dal piano attuativo ospedaliero per il
nosocomio di Cividale». All’indomani dell’approvazione, in sede di commissione consiliare per la salute, di
un ordine del giorno a tutela del presidio sanitario cittadino il partito del centro-destra prende posizione in
maniera netta, archiviando la logica della “fratellanza” politica e lanciando, di conseguenza, una sorta di
sfida alla maggioranza regionale di cui fa parte: «La progressiva trasformazione dell’ospedale in una
struttura prevalentemente diurna, con riduzione dell’attività di pronto soccorso e delle funzioni per acuti dice Roberto Novelli, consigliere regionale e capogruppo comunale del Pdl -, è inaccettabile. Il nostro
nosocomio, sia chiaro, non è in dismissione: molti servizi si stanno incrementando e sono previsti
investimenti per 6 milioni di euro. Ma sulla questione del pronto soccorso, che potrebbe diventare punto
di prima medicazione, e del possibile trasferimento del reparto di medicina a Udine saremo irremovibili».
Altrettanto determinata, ovviamente, è la posizione delle componenti di minoranza. A sintetizzarle è
Claudia Chiabai, esponente del Pd e della commissione per la salute: «Dobbiamo inchiodare alle loro
responsabilità i vari soggetti che hanno potere decisionale in materia sanità: è essenziale essere risoluti
sia nei confronti della Regione che della direzione dell’azienda ospedaliera». Lucia Aviani
10-06-11, 36Nazionale
Maggioranza e minoranza unite a tutela dell’ospedale
CIVIDALE Obiettivo perseguito: la neocostituita commissione consiliare permanente per la salute ha
varato un ordine del giorno congiunto, condiviso da maggioranza e opposizione, a tutela dell’ospedale di
Cividale. Il documento è allo stadio di bozza e non è stato, dunque, divulgato: la versione definitiva sarà
sottoposta al voto nella prossima seduta del consilgio comunale e dovrebbe essere trasmessa a tutti i
consigli comunali del mandamento al fine di dare più forza e compattezza all’azione di difesa del presidio
sanitario. Incontro piuttosto intenso, dunque, quello che ha siglato l’inizio dell’esperienza della
Commissione, composta dal sindaco Stefano Balloch (presidente), da tre esponenti della maggioranza (gli
assessori Daniela Bernardi e Flavio Pesante e il capogruppo Pdl Roberto Novelli) e da altrettanti
dell’opposizione (Maria Cristina Novelli, leader Pd, Claudia Chiabai, Pd, e Marino Sodde, Idv-Valori in
Comune): i due odg erano stati presentati da maggioranza e minoranza (poi ritirati per approdare a un
testo unitario) in occasione dell’ultimo consiglio. I documenti non divergevano per contenuti e finalità,
quanto per aspetti formali: la Commissione ha lavorato di cesello per predisporre un atto capace di
soddisfare tutte le componenti. I punti cardine sono due: l’indispensabilità per il funzionamento del
presidio sanitario sia del pronto soccorso 24 ore su 24, sia del reparto di medicina. Un primo passo,
insomma, è stato compiuto: ora la Commissione per la salute - realtà voluta dal Pd - dovrà, nelle future
riunioni, approfondire vari aspetti legati alla sfera sanitaria locale e studiare le strategie da porre in
essere per garantire il mantenimento e il potenziamento del nosocomio cittadino. Lucia Aviani
08-06-11, 26Pordenone
Esperienze di volontariato per studenti dell’agraria
Il coordinamento comunale di Spilimbergo del Popolo della libertà promuove per stasera, alle 20.30, nella
sede di via Simoni un incontro pubblico sul mondo giovanile. Interverrà il consigliere regionale Roberto
Novelli. «Una delle mie peculiarità – rileva Novelli spiegando il motivo del suo intervento – è quella di
essere presente sul territorio. Il mio focus è incentrato sul mondo giovanile, che seguivo già da assessore
alle politiche giovanili al Comune di Cividale. Il mondo dei giovani è complesso e straordinario: ci sono
eccellenze diffuse, ma, purtroppo anche molti malesseri che creano problematiche e deviazioni».
SPILIMBERGO «Creare un confronto con la realtà della solidarietà e far conoscere ai ragazzi un aspetto
delle comunità in cui vivono di cui spesso ignorano l’esistenza o i contenuti». Questo il fine di “Prove
tecniche di volontariato”, progetto di sensibilizzazione rivolto ai giovani promosso dal Movi regionale, il
movimento di volontariato che, da alcuni anni, coinvolge istituti superiori e associazioni del territorio
collinare distribuite su otto comuni corrispondenti anche alle località di provenienza degli studenti e, fuori
ambito, l’Istituto d’istruzione superiore di Spilimbergo. Nell’anno scolastico 2010-2011, il progetto
proposto alle classi terza B e terza C dell’Istituto superiore di agraria ha visto la partecipazione di 34
studenti. «Le scelte dei ragazzi – fanno sapere gli organizzatori – si sono concentrate principalmente su
attività di emergenza, ovvero le simulazioni di Croce rossa, vigili del fuoco e Protezione civile, ma non è
mancato chi si è indirizzato su attività con i bambini e nel campo del disagio sociale collaborando con
associazioni quali Il Caseificio, l’associazione Giulia di Pordenone, la Bottega del mondo, Caritas, Azione
cattolica, Flus, La Sorgente di Zoppola, Uomo natura ed energia, Amici di Totò di Mels di Colloredo di
Monte Albano, Unitalsi. «Rispetto all’anno passato la rete di associazioni coinvolte – sottolineano dal Movi
– è risultata consolidata grazie alla partecipazione di alcuni sodalizi che in precedenza non erano a
conoscenza del progetto. L’attività di quest’anno è stata da un lato l’occasione per avvicinare altre
associazioni di Spilimbergo al progetto, dall’altro l’opportunità per sperimentare uno scambio fra
associazioni. L’apporto dell’Isis è stato forte e positivo. La risposta dei ragazzi incoraggiante e dalle
schede di valutazione si legge l’entusiasmo che hanno manifestato rispetto al percorso, ma soprattutto
rispetto alle esperienze che hanno fatto».
02-06-11, 12Regione
Profughi, Lega
UDINE No 32, sì 8. Con questo numeri in Consiglio regionale è stata respinta la mozione della Lega per
impedire l'arrivo di profughi dal Nord Africa in Friuli Vg. Il documento, presentato in Aula a fine marzo e
discussa solo ieri dopo che negli ultimi mesi sono stati accolti una cinquantina di immigrati, chiedeva alla
giunta guidata da Renzo Tondo di dichiarare al governo l'indisponibilità all'ospitalità in regione. Durante il
dibattito diversi consiglieri hanno argomentato i motivi del favore o della contrarietà al documento e alla
fine la mozione ha ottenuto 8 voti favorevoli, sei dalla Lega più il sì di Luigi Cacitti (Pdl) e di Roberto
Asquini (capogruppo del Misto), e 32 voti contrari, compreso quello della giunta. Il Consiglio ha invece
deciso che il 26 marzo sarà la giornata regionale della lotta alla droga. La legge, per la cui attuazione
sono stati stanziati quest'anno 50 mila euro, è stata proposta da Roberto Novelli (Pdl) che ha accettato
di anticipare la data di tre mesi, dal 26 giugno al 26 marzo, come richiesto da Enio Agnola (Idv). Così il
centro-destra strappa il sì anche dei dipietristi sulla norma, finalità comprese. Alla fine del dibattito - e
dopo una riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione, a votare sono stati 31 consiglieri: da 23
è arrivato un voto favorevole, mentre sette sono state le astensioni (da parte di Cittadini, Sinistra
l'Arcobaleno, Pd, Partito Pensionati e Franco Dal Mas del Pdl) e uno il voto contrario, quello del
democratico Franco Brussa.
27-05-11, 36Nazionale
Pdl: serve più vigilanza sui bivacchi lungo il fiume
CIVIDALE La sicurezza, sul territorio, va implementata: lo sostengono i consiglieri comunali del Pdl in
un'interrogazione - primo firmatario il capogruppo Roberto Novelli - depositata ieri in municipio, in vista
della prossima assemblea civica. A dare il "la" all'istanza rivolta alla giunta è la situazione che si registra,
«soprattutto nei fine settimana», in località Lesa, sulle sponde del Natisone. «Vi è la costante presenza segnala il partito - di gruppi di persone di nazionalità sudamericana o provenienti da Paesi dell'Europa
dell'Est, che bivaccano sulle rive del fiume e deturpano pesantemente l'ambiente, abbandonando cumuli
di rifiuti e imbrattando le rocce della forra. Alcuni di questi soggetti, fra l'altro, risultano pregiudicati.
Tutto ciò determina - oltre allo scontento dei cividalesi, che tendono ormai a non frequentare più il luogo
- un incremento dei costi di pulizia, a carico del Comune e dunque dei cittadini». Nel 2010, ricordano gli
amministratori del Pdl, l'attività di controllo in ambito comunale era stata incrementata grazie a una
sinergia fra la polizia municipale e le altre forze dell'ordine: ora, esortano Novelli e colleghi, sarebbe
opportuno includere nell'elenco dei siti da monitorare costantemente anche il parco della Lesa. Al sindaco
Stefano Balloch si chiede dunque, attraverso il documento, se ritenga opportuno potenziare la
sorveglianza e se, conseguentemente, intenda chiedere al ministero dell'Interno di rimediare alla cronica
carenza di organico del locale commissariato di Ps (anche, eventualmente, tramite provvisorie
aggregazioni di personale, da altre sedi). Non basta: si caldeggiano un'ordinanza che vieti l'accesso in
macchina alla zona della Lesa (fatta eccezione, ovviamente, per i proprietari dei fondi) e l'aumento del
numero di telecamere nel centro storico, a tutela dei residenti. «Nonostante il rafforzamento delle azioni
di vigilanza - sottolineano infatti gli esponenti del partito - permane, in una parte di cittadinanza, un
senso di insicurezza, anche a fronte di alcuni furti verificatisi in pubblici esercizi e attività commerciali
presenti nel nucleo di Cividale e di atti vandalici e tentativi di scasso sulle automobili dei frequentatori del
Centro di aggregazione giovanile di Carraria. Va inoltre rilevato che, forse a causa della grave crisi
economica, negli ultimi tempi si è diffuso in città - in particolare durante il mercato settimanale del
sabato
-
il
fenomeno
dell'accattonaggio,
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a
quanto
pare
in
forme
organizzate».
Lucia
Aviani
26-05-11, 36Nazionale
Salvare il pronto soccorso: a Cividale è levata di scudi
CIVIDALE «Usciamo dalla logica del salvare il salvabile, altrimenti perderemo capra e cavoli»: dal
consigliere di Rinascita Domenico Pinto è giunto, ieri pomeriggio a Cividale - durante la seduta di consiglio
convocata in via straordinaria per affrontare il problema dell'ospedale -, l'appello più esplicito ad adottare
un "modus operandi" che si distanzi da quello sposato finora dalle istituzioni del territorio in materia di
sanità. «Vedo realizzarsi - ha detto Pinto, richiamando anche la situazione nazionale - un progetto
prettamente affaristico: ci sono gruppi di potere (politici, clericali e massonici) che stanno facendo,
variamente, i loro interessi in campo sanitario. E' evidente da anni che il processo di smantellamento del
nosocomio non verrà fermato. Il punto, adesso, è cosa noi amministratori siamo disposti a fare per
bloccare questa deriva». Dalle altre forze d'opposizione unanime levata di scudi a difesa del presidio
ospedaliero (nella fattispecie del settore a rischio, il pronto soccorso, destinato a trasformarsi in punto di
prima medicazione): «E' inutile girarci intorno - ha esemplificato il capogruppo del Partito democratico,
Maria Cristina Novelli -: una persona colta da infarto in un paese delle Valli del Natisone non arriva in vita
all'ospedale di Udine. La politica sanitaria non va strutturata sulla base dei numeri: la salute è un diritto,
inalienabile, di tutti i cittadini». Marino Sodde, di Idv-Valori in Comune: «Il pronto soccorso non va
toccato, anche se i codici rossi sono pochi. Non è vero che andare direttamente al Santa Maria della
Misericordia giova al paziente sul piano della sicurezza. Bisogna tener presente l'elemento tempistica:
mezz'ora di differenza può essere determinante. Senza contare il supporto basilare che il servizio di
pronto soccorso riveste per la Casa per anziani di Cividale». E ancora: «Questa - ha dichiarato Rino
Battocletti, del Pd - è una battaglia decisiva per il nostro territorio». La maggioranza promette attenzione,
ma nel contempo invita (parole del capogruppo del Pdl, Roberto Novelli) a «un certo equilibrio nella
valutazione complessiva del sistema: dire che la struttura è al degrado totale è senza dubbio eccessivo».
In sostanza (riassumendo all'ennesima le posizioni degli assessori Bernardi e Pesante e del sindaco
Balloch): «Seminare il panico è un grosso errore». Dopo l'intervento della consigliera del Pd Claudia
Chiabai («E' ora di cominciare a lavorare, ed è fondamentale coinvolgere la popolazione») sono comparsi
due ordini del giorno - uno prodotto dall'opposizione, l'altro dal Pdl - da trasmettere al presidente della
Regione Tondo: per approdare alla stesura di un testo unico e condiviso l'argomento è stato rinviato alla
prossima assemblea civica. Lucia Aviani
18-05-11, 56Cultura - Spettacolo
Caporetto-Matajur, sui sentieri della guerra
CIVIDALE Transfrontaliero, ramificato sul piano dell'appoggio istituzionale (si spazia dalla Provincia alla
Regione, dalle Università di Udine e Lubiana, alla Comunità montana del Torre, Natisone e Collio, fino alla
Banca di Cividale: e l'elenco promette di allungarsi) e di ampio respiro culturale: Caporetto 1917-2017.
Una storia verso l'Europa è un progetto dalle potenzialità notevoli, che colma una lacuna di peso e che,
conseguentemente, apre prospettive importanti per la fascia confinaria delle Valli del Natisone e
dell'Isonzo. L'iniziativa è promossa dal comitato Caporetto da ricordare e come elemento propulsore ha
un anniversario significativo e, ormai, non lontano: il centenario della disfatta di Caporetto. È proprio
attorno a tale evento, una delle pagine più cupe e note della Grande Guerra, che si impernia il disegno,
destinato a svilupparsi su una doppia direttrice: al filone dell'approfondimento storico si affiancherà
un'opera di valorizzazione delle testimonianze del primo conflitto mondiale conservatesi nell'area di
Cepletischis, sul Matajur. La finalità è, in primis, turistica: non a caso, sarranno predisposti punti di sosta
attrezzati, funzionali all'osservazione delle tracce della guerra '15-18. Vestigia dimenticate da tempo bunker, trincee, rifugi, piste militari - daranno vita ad una sorta di grande museo all'aperto:
cartellonistica, foto e piante topografiche d'epoca guideranno i visitatori alla scoperta di questi segni del
recente passato. La sezione storica, invece, ha l'obiettivo di rileggere gli avvenimenti di Caporetto
inquadrandoli in un contesto ben più ampio, europeo, ma approfondendo al tempo stesso aspetti
strettamente locali, a cominciare dal tema dell'esodo post-occupazione. Alla presentazione del progetto
sono intervenuti, ieri - oltre al presidente del comitato, Roberto Trinco -, i docenti universitari Paolo
Ferrari e Marta Verginella, il geologo Aldo Canziani e il consigliere regionale Roberto Novelli. (l.a.)
12-05-11, 20Nazionale
«Auto, no all'aumento di imposta»
«Individuare misure di correzione al decreto sul federalismo fiscale al fine di scongiurare l'aumento
dell'Imposta provinciale di trascrizione, evitando la penalizzazione del settore automobilistico, già
eccessivamente vessato, e riducendo i costi per l'utente». A chiederlo il consigliere regionale del Pdl
Roberto Novelli in un'interrogazione a risposta orale presentata all'assessore regionale competente
anche dopo l'allarme lanciato dai concessionari d'auto della provincia di Udine. «L'Ipt - rileva Novelli - è il
tributo che ogni automobilista deve versare alla Provincia di residenza per immatricolare in Italia
un'automobile nuova, ovvero per l'iscrizione, la trascrizione e l'annotazione dei veicoli sul Pubblico
registro automobilistico». «In base al decreto n.435/1998 del Ministero delle Finanze, il contributo dell'Ipt
consisteva in un importo fisso, variabile a seconda della Provincia fino ad un massimo del 30%, quindi tra
151 ed i 196 euro». «Con l'approvazione del decreto legislativo sul federalismo fiscale - prosegue
l'esponente del Pdl - l'Ipt subirà una vera e propria trasformazione, in quanto non presenterà più le
suddette caratteristiche di variabilità, bensì diventerà a tutti gli effetti proporzionale alla potenza del
veicolo. La trasformazione si concretizzerebbe nella previsione di un importo aggiuntivo tra i 3,5 ed i 4,6
euro/Kw, da sommare alla cifra di partenza, nel caso il veicolo abbia più di 53 Kw, situazione che riguarda
gran parte del parco automobilistico circolante (fino a 53 Kw l'importo sarà, quindi, variabile tra i 151 ed i
196 Euro). Oltretutto il nuovo criterio di calcolo non verrà applicato unicamente alle nuove
immatricolazioni, ma comprenderà anche i passaggi di proprietà relativi alle auto usate». «Questo
cambiamento del sistema di calcolo dell'Ipt ha come effetto quello di aumentare la pressione fiscale su un
settore, quello automobilistico, che sta già vivendo una fase molto delicata, data la flessione delle vendite
di veicoli ed il recente aumento delle accise sui carburanti, permettendo solo agli enti locali interessati (le
Province) di beneficiare di un maggior gettito». «Per evitare l'ulteriore penalizzazione del settore conclude Novelli - chiedo alla giunta regionale di farsi portavoce presso il Governo nazionale per
individuare misure di correzione all'attuale decreto sul federalismo fiscale e se possa porre in essere
eventuali strumenti idonei ad attenuare gli effetti negativi che ne conseguono».
10-05-11, 32Nazionale
Balloch e Novelli: il nostro ospedale sarà potenziato
CIVIDALE Buttano acqua sul fuoco, il consigliere regionale del Popolo della libertà (e componente della
commissione sanità) Roberto Novelli e il sindaco Stefano Balloch: gli allarmismi sul futuro dell'ospedale
di Cividale sono - dicono - ingiustificati, perché il piano di potenziamento della struttura è confermato. «Il
nosocomio - dichiara Novelli - non è in fase di smantellamento e chi divulga questo falso messaggio lo fa
solamente a scopi strumentali. Entro luglio verrà concluso il progetto esecutivo per la realizzazione del
nuovo corpo centrale del presidio sanitario, che prevede un investimento di sei milioni di euro. Il
padiglione ospiterà le sale operatorie del day surgery, quella endoscopica, l'area radiologica, il punto
prelievi e il Cup, mentre il pronto soccorso e la medicina rimarranno nell'edificio attuale». Fa eco il primo
cittadino, che nei giorni scorsi ha incontrato il direttore generale dell'azienda ospedaliera Santa Maria
della Misericordia di Udine, Carlo Favaretti. «Per la medicina - assicura Balloch - non si corre alcun
pericolo». Sottoscrive Novelli: «Favaretti bolla come follia l'ipotesi di chiusura del reparto, e giudica il
progetto di ampliamento dell'ospedale realistico e ispirato alla sostenibilità». Ma il problema del
ridimensionamento del pronto soccorso, quello sì, esiste. «Il piano regionale delle emergenze - evidenzia
Novelli -, nell'ambito del quale si discuterà non solo del pronto soccorso cividalese, ma anche di tutti gli
altri esistenti in Friuli Venezia Giulia, resta, per ora, in sospeso. Un'ipotetica chiusura del servizio in fascia
notturna non eliminerebbe la presenza, nel nostro nosocomio, del 118, ma non è comunque ammissibile.
Pur comprendendo i ragionamenti sull'importanza di interventi tempestivi, sostenuti dalla imprescindibile
e competente diagnostica, non posso insomma accettare una simile prospettiva: insieme al sindaco
Stefano Balloch, ai primi cittadini del territorio e ai colleghi Ugo De Mattia e Stefano Pustetto sono pronto
ad avviare tutte le iniziative politiche per la difesa e lo sviluppo dell'ospedale». E sulla delicata vicenda a
breve il primo cittadino Balloch convocherà un nuovo incontro con i sindaci dei diciassette comuni
dell'Ambito distrettuale, per definire una linea d'azione congiunta: nel frattempo si attendono dalla
Regione i dati (promessi dall'assessore alla sanità Kosic) sul funzionamento del pronto soccorso. Lucia
Aviani
05-05-11, 12Regione
Novelli: nuove commissioni per la patente agli anziani
UDINE «Istituire due ulteriori commissioni mediche locali nella provincia di Udine, per le zone dell'Alto
Friuli e della Bassa friulana, per far fronte sia a un aumento delle domande sia alla necessità di agevolare
una popolazione che aumenta continuamente di età». E' la richiesta dal consigliere regionale del Pdl
Roberto Novelli formulata in un'interpellanza al governatore Renzo Tondo e alla quale ha risposto
l'assessore alla Salute Vladimir Kosic. «Nel 2010 - ha osservato Novelli - si è registrato un notevole
incremento di richieste di visite medico legali collegiali alla commissione della Provincia di Udine da parte
di aspiranti guidatori residenti nella zona. Ciò in conseguenza di un articolo del codice della strada che
impone, per chi ha superato gli ottanta anni, una visita medica specialistica a frequenza almeno biennale,
per accertare la persistenza dei requisiti fisici e psichici richiesti. Negli ultimi quattro mesi la commissione
ha quindi effettuato circa 500 visite. AE negli utlimi sette anni c'è stato un incremento del 70%». Un
aumento importante e che spesso, come ha sottolineato Novelli, comporta disagi non voluti per gli utenti,
soprattutto per quelli residenti in aree lontane dal capoluogo friulano. «L'istituzione delle commissioni è
subordinata - ha spiegato Novelli - all'accentramento dell'esistenza di obiettive condizioni da parte del
ministero della Sanità. Per questo chiederò agli assessori regionali competenti che si facciano parte attiva
nei confronti dell'Anci e del Consiglio delle Autonomie per accertare l'esistenza di condizioni favorevoli agli
utenti per la costituzione di due ulteriori commissioni mediche locali nell'Alto Friuli e nella Bassa, le zone
ora maggiormente penalizzate».
03-05-11, 32Nazionale
In 200 al triathlon del Matajur: si pensa a salire di livello
SAVOGNA Addirittura 75 squadre, per un totale di circa 200 partecipanti: ha registrato un autentico boom
l'edizione 2011 del Triajur, il triathlon del Matajur, che domenica 1 maggio ha impegnato gli atleti in una
dura gara fra Savogna, la vetta della montagna e il borgo di Masseris. Il riscontro è stato tale che il
commissario straordinario del Comune valligiano, Daniele Damele, guarda già con entusiasmo
all'appuntamento 2012 e annuncia: «Il prossimo anno lanceremo una campagna di promozione a livello
regionale, toccando tutti i capoluoghi di provincia, in modo da potenziare ulteriormente le adesioni. Il
Triajur è una splendida manifestazione, frutto di un grande lavoro di squadra, e ha le potenzialità per
crescere ancora». Che l'evento, peraltro, sia già piuttosto noto lo prova il fatto che madrina dell'edizione
appena andata in scena è stata la campionessa olimpica Chiara Cainero. Accanto a lei altre autorità, da
Damele, appunto, al consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, al presidente della Banca di Cividale,
Lorenzo Pelizzo. Menzione d'obbligo (cumulativa) per i 29 coraggiosi che hanno optato per un triathlon in
solitaria: la maggior parte, invece, ha concorso con squadre di tre.(l.a.)
03-05-11, 32Nazionale
Cividale, fumata nera per il pronto soccorso
Il candidato sindaco di Nimis Ivana Di Betta e la sua squadra lanciano un invito ai giovani per stasera:
appuntamento alle 19 al Baretto (di fronte al municipio). Come anticipa la Di Betta, la lista "Nimis
sviluppo e futuro per il nostro paese" ha organizzato un incontro con tutti i giovani del Comune «per
presentare e commentare assieme i nostri progetti. Sarà un momento d'incontro e festa dove berremo un
bicchiere e mangeremo una pastasciutta assieme». I successivi incontri con la popolazione saranno:
domani alle 21, a Ramandolo (trattoria Ramandolo), giovedì alle 20.30 a Vallemontana (sala ex latteria),
venerdì alle 20.30, a Chialminis (baita), il 9, alle 21, a Cergneu (trattoria Al cacciatore), l'11 alle 21 a
Torlano (sala Micossi) e infine giovedì alle 21 a Nimis in sala consiliare. (m.ri.) CIVIDALE Tutto fermo. Il
pronto soccorso dell'ospedale cittadino rischia una drastica riduzione di operatività, ma la Commissione
consiliare permanente per la salute - che, in questo frangente, potrebbe rivestire un ruolo fondamentale non riesce a decollare. L'atteso varo dell'organismo è slittato ancora, «e non certo - dicono Pdl e Lega per colpa nostra». L'argomento ha infuocato la chiusura dei lavori dell'assemblea civica di venerdì scorso,
scatenando il caos fra maggioranza e opposizione. In estrema sintesi è successo questo: la minoranza da cui era partito, qualche mese fa, l'input a costituire la commissione - ha saputo indicare soltanto due
dei tre componenti che la dovranno rappresentare nell'organo di controllo. Il terzo nome su cui si faceva
affidamento era quello di Domenico Pinto, rappresentante della lista Rinascita (in tal modo ciascuna delle
tre forze d'opposizione avrebbe avuto un suo esponente in commissione), ma l'interessato ha declinato
l'invito. E la maggioranza, così, sferra l'attacco: «Ma è mai possibile? Riunioni su riunioni - tuona il
vicesindaco Elia Miani -, lunghissima discussione in consiglio e alla fine un niente di fatto: è paradossale,
ora si deve ricominciare da capo». Incredulo anche il sindaco Stefano Balloch: «I gruppi di minoranza dichiara - hanno dimostrato scarsa responsabilità. E pensare che avevano accusato noi di rallentare la
tempistica di attivazione dell'organismo». Rincara Roberto Novelli: «L'opposizione è andata in
confusione sul tema che avrebbe dovuto rappresentare il suo cavallo di battaglia. Un tema essenziale, al
quale noi siamo abbiamo sempre prestato la massima attenzione». Nella bagarre consiliare di venerdì
scorso era stato anche presentato un ordine del giorno - sottoscritto da tutta la minoranza - che chiedeva
la convocazione immediata dell'istituenda commissione per affrontare il problema, appunto, del pronto
soccorso e per definire le strategie idone a stimolare un potenziamento delle altre funzioni ospedaliere.
«E se lo avessimo approvato? Come la mettevamo, visto che poi la commissione non è stata istituita?»,
polemizza ancota il sindaco Stefano Balloch. Lucia Aviani
19-04-11, 13Regione
Novelli (Pdl): «Chiarezza sull'operatività del 118»
UDINE «Fare chiarezza sull'operatività del Servizio 118 in Friuli Venezia Giulia con particolare riguardo al
personale e al numero di mezzi direttamente dipendenti dal Servizio Sanitario Regionale e da quelli in
convenzione con le associazioni di volontariato». A chiederlo il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli in un'interrogazione a risposta scritta presentata all'assessore regionale alla Salute Vladimir
Kosic. «Le Aziende sanitarie - rileva Novelli - assicurano la risposta all'emergenza sanitaria tramite il
Dipartimento di Emergenza che opera in stretta connessione con la centrale operativa Servizio 118 della
rete regionale del soccorso». «Chiedo all'assessore Kosic di fare un po' chiarezza sull'operatività e sul
funzionamento dei servizi di emergenza e conoscere quanto personale dipendente del Servizio sanitario
regionale, tra infermieri e autisti, viene impiegato per espletare il servizio di 118, quanti sono i pronto
soccorso regionali che non risultano essere attualmente operativi durante l'orario notturno», conclude
Novelli.
08-04-11, 36Nazionale
Novelli a Tondo: salvare la stazione dei Cc
TORREANO DI CIVIDALE La chiusura della stazione dei carabinieri di Torreano è un rischio che va
assolutamente scongiurato: l'appello arriva dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, firmatario
di un'interpellanza appena consegnata al presidente Renzo Tondo. Nel documento si chiede se i ministri
della Difesa e dell'Interno siano a conoscenza della situazione e, in caso affermativo, se e in quali modi
intendano intervenire. «La presenza dei carabinieri a Torreano - dichiara Novelli - equivale a garanzia di
prevenzione e di contenimento di possibili flussi d'immigrazione clandestina. Senza la caserma Torreano
rimarrebbe priva di controlli da parte dell'autorità di pubblica sicurezza, considerando che la Polizia
municipale può contare su un solo addetto». (l.a.)
07-04-11, 26Nazionale
Piccoli e grandi cantieri, nuovo vademecum sicurezza
È in arrivo un opuscolo dedicato alla sicurezza nei cantieri, che potrebbe essere utile anche a chi non
lavora nel settore. Un'opera edile, infatti, non è solo la realizzazione di una grande infrastruttura, ma
anche la ristrutturazione del bagno di casa, la recinzione del proprio giardino o il rifacimento di un tetto.
In ognuna di queste situazioni occorrono accorgimenti sulla sicurezza dei lavori, altrimenti il committente
dell'opera rischia conseguenze penali. Da qui l'iniziativa del Comitato interprofessionale sicurezza cantieri
nella Provincia di Udine (Cisc), che approfittando delle Giornate della sicurezza, presenta un opuscolo
dedicato a "La responsabilità del committente nella sicurezza del cantiere". Un libretto di 16 pagine, che
con un linguaggio semplice spiega come prevenire incidenti, imprevisti ed evitare di commettere reati.
«Spesso i committenti - spiega la presidente del Cisc Emanuela Dal Santo - non sanno di essere i primi
responsabili della sicurezza in un cantiere. La legge in materia di sicurezza presenta punti critici e poco
chiari, da qui la necessità di stampare un opuscolo alla portata di tutti i cittadini». Lo stesso principio che
nel 2006 ha portato alla nascita dell'associazione volontaristica Cisc, che raccoglie gli ordini degli
agronomi e dei dottori forestali, degli architetti pianificatori paesaggisti e conservatori, dei geologi, degli
ingegneri, dei geometri, dei periti industriali e dei periti industriali laureati, per un totale di circa 2.500
professionisti che operano a Udine e provincia. «Il Cisc è composto da 12 persone, due per ogni categoria
- continua Dal Santo - che si occupano di organizzare convegni, redigere documenti e presentare linee
guida, per comprendere meglio i punti oscuri delle normative sulla sicurezza del proprio settore».
L'opuscolo sarà stampato in 12 mila copie, grazie al contributo della Bcc e presentato mercoledì nella
sede dei Periti industriali di via Grazzano 10, alle 10.30, alla presenza del consigliere regionale Roberto
Novelli e dei componenti del Cisc. Una volta esaurite le prime 12 mila copie sarà stampato nuovamente
e distribuito in tutta la provincia. A partire dal 13 aprile l'opuscolo si potrà trovare nelle filiali della Bcc, o
contattando il Cisc. (i.g.)
06-04-11, 20Nazionale
Laureati con lode e
L'università di Udine, mediamente, sforna oltre 2.800 laureati l'anno. Nella stragrande maggioranza dei
casi si tratta di laureati triennali che devono decidere se iscriversi a un corso di laurea magistrale o se
invece cercare un'occupazione. Nel 2009 all'ateneo friulano si sono laureati 2 mila 872 studenti, di questi
1.728 erano triennali. Tutti comunque, durante il percorso di studio, hanno svolto stage nelle aziende. di
Giacomina Pellizzari Laureati con lode a stretto contatto con i cacciatori di teste per trovare un punto di
incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il progetto del Governo "Campus mentis" sbarca a Udine e a
Cividale. L'iniziativa ha già ottenuto il via libera del ministro della Gioventù, Gioia Meloni, che, alla
presentazione della nuova legge regionale sulle politiche giovanili, non farà mancare la sua presenza in
Friuli. A incassare il via libera sull'organizzazione del Campus mentis in Friuli, ieri, a Roma, sono stati i
consiglieri regionali del Pdl, Massimo Blasoni e Roberto Novelli, volati nella capitale per presentare la
proposta di legge sulle politiche giovanili proprio al ministro Meloni. L'obiettivo dei due consiglieri è far
dialogare per alcune settimane i giovani laureati con i cacciatori di teste al fine di facilitare la ricerca
occupazionale. Come? «Entrando in contatto con le realtà imprenditoriali - spiegano - i giovani potranno
proporsi per uno stage e da qui passare poi all'assunzione». Lo stesso vale per le aziende che, attraverso
gli stage formativi, hanno la possibilità di effettuare una sorta di pre-selezione tra i ragazzi. «Nelle
esperienze pilota già effettuate in altre regioni italiane - aggiungono Blasoni e Novelli - più del 70% dei
ragazzi coinvolti ha trovato occupazione». Udine e Cividale, insomma, diventeranno due sedi del Campus
mentis, il progetto nazionale che coinvolge 1.500 laureati l'anno in 2 o 4 settimane di orientamento al
lavoro. Secondo i promotori, l'iniziativa «può risultare importante per la nostra Regione, soprattutto se
immaginiamo possibili sinergie con il mondo imprenditoriale e con gli atenei regionali». Il progetto, infatti,
potrebbe affiancarsi all'attività di orientamento che già svolge anche l'università di Udine sul territorio per
inserire laureandi e laureati in percorsi formativi nelle aziende. I due consiglieri regionali sono convinti,
inoltre, che Campus mentis si trasformerà «in un momento per ripensare pure l'orientamento formativo e
occupazionale del manzanese o dei distretti del mobile». Una sorta di opportunità per superare un
momento di crisi senza precedenti per il settore del legno. L'orientamento al lavoro è al centro anche
della proposta di legge regionale sulle politiche giovanili, non a caso Blasoni e Novelli l'hanno illustrata al
ministro Meloni strappandole l'impegno di partecipare alla presentazione in Friuli. «L'impianto della legge
- concludono i due rappresentanti del Pdl - è condiviso dal ministro; particolarmente apprezzata è stata
l'idea del Fondo regionale di garanzia per le opportunità dei giovani».
05-04-11, 13Regione
Tondo e l'aiuto ai giovani: il Consiglio faccia presto
UDINE Sono 10 mila i giovani della regione sotto i 30 anni iscritti alle liste di disoccupazione, l'8% in più
rispetto allo scorso anno. Solo il l'8,9% di quelli tra i 14 e i 25 anni ha un lavoro, contro la media
nazionale del 24%. Non è incoraggiante il quadro restituito ieri sera dai consiglieri regionali del Pdl
Massimo Blasoni e Roberto Novelli durante la presentazione della proposta di legge dedicata ai giovani.
I due pidiellini, sostenuti dal presidente Fvg Renzo Tondo, hanno pensato a una legge che aiuti i giovani a
uscire dalla disoccupazione e dal precariato. «E' un'ottima iniziativa - ha commentato Tondo - e mi
auguro che ci sia un atteggiamento bipartisan, visto che gli steccati ideologici sono ormai superati. Spero
inoltre che i gruppi abbiano la sensibilità di approvare la legge in tempi rapidi. Perché i finanziamenti ci
saranno». C'è poco tempo anche secondo Blasoni. «Bisogna fare il prima possibile perché i giovani sono
in difficoltà nel trovare un lavoro e quindi - ha detto Blasoni - a comprare e arredare casa e infine a
pensare a una famiglia». La legge prevede una serie di azioni concrete per incentivare l'occupazione
giovanile, per gli accessi all'edilizia agevolata, per migliorare la formazione e l'imprenditoria giovanile, per
dare più spazio a ricerca e innovazione e infine per creare forme di aggregazioni stimolanti per i ragazzi.
«Secondo i dati Istat - ha aggiunto il coordinatore provinciale di Giovane Italia Simone Bressan - un terzo
dei giovani è senza occupazione e quasi il 43% rimane in famiglia fino ai 35 anni. Noi vogliamo pensare a
una legge all'avanguardia che sia un modello anche per le altre regioni d'Italia». Si tratta, come ha fatto
notare il presidente provinciale di Giovane Italia Massimiliano Venuti, di politiche a medio e lungo termine
che facciano lavorare i giovani in Friuli Vg. Ilaria Gianfagna
27-03-11, 59Nazionale
Il sindaco: giù le mani dal pronto soccorso
CIVIDALE Creare allarmismi è, allo stato, «ingiustificato», ma un fatto è certo: «Il pronto soccorso è un
servizio fondamentale, un punto fermo per il nostro territorio». E dunque non va toccato. All'indomani del
vertice con l'assessore regionale alla sanità Vladimir Kosic il sindaco Stefano Balloch illustra l'immediata
strategia d'azione: «Ho già convocato, per lunedì 4 aprile - annuncia -, il Comitato ristretto dell'Ambito
distrettuale del Cividalese, nonché una riunione (giovedì 7) fra tutti i primi cittadini del mandamento.
Analizzeremo, fra l'altro, l'opportunità di stilare un ordine del giorno congiunto a tutela del nosocomio
cittadino, da porre in votazione in ogni consiglio comunale interessato. In attesa dei dati (promessi da
Kosic) sul piano delle emergenze - che non è ancora in discussione -, incontrerò inoltre il direttore
generale dell'Azienda ospedaliera universitaria di Udine per far presente la posizione dei sindaci
dell'Ambito: chiederò, nell'occasione, anche la partecipazione dei consiglieri regionali Roberto Novelli,
Ugo De Mattia e Stefano Pustetto. Le amministrazioni di Cividale e dei Comuni limitrofi sono pronte a
tutelare l'ospedale: ribadisco, comunque, che è inutile fare allarmismo senza essere in possesso di notizie
sicure». Anche perché, dice Balloch, dalle dichiarazioni di Kosic è comunque emerso «un impegno
concreto nel campo delle politiche socio-sanitarie». «C'è un importante piano di investimenti, per il
nosocomio - fa eco Novelli -: ciò ci fa piacere ma il futuro della struttura è legato anche al mantenimento
del pronto soccorso e della medicina. Prossimamente si analizzerà il piano delle emergenze: faremo tutto
il possibile per scongiurare chiusure e per rafforzare ancor più, al contrario, i servizi erogati dal presidio».
Lucia Aviani
24-03-11, 37Nazionale
Cividale, destino segnato per il pronto soccorso
CIVIDALE L'assessore regionale Vladimir Kosic promette un percorso di confronto e garantisce che «il
piano dell'emergenza non verrà approvato prima di essere stato ampiamente discusso», ma i 17 sindaci o
delegati dell'Ambito distrettuale del Cividalese che ieri pomeriggio hanno preso parte al vertice con
l'esponente della giunta Tondo non sono usciti dall'incontro con il morale sollevato. Il futuro del pronto
soccorso del nosocomio della città ducale parrebbe segnato, per quanto la pillola venga edulcorata con la
rassicurazione che «si sta lavorando per consentire ad ogni cittadino, in caso di necessità, di raggiungere
in un tempo non superiore ai 30 minuti il posto giusto e i professionisti giusti»: il Piano attuativo
ospedaliero prospetta la riduzione del servizio da 24 a 12 ore (non ci sarà, dunque, la copertura
notturna), con chiusura la domenica, e Kosic non ha affatto smentito. Il polso della situazione lo si è
avuto
con
l'intervento
del
consigliere
regionale
Roberto
Novelli,
anch'egli
espressione
della
maggioranza. «Condivido parte di quanto detto dall'assessore, ma ho anche tante perplessità. È inutile
girarci intorno: abbiamo capito che l'intenzione è quella di chiudere durante la notte e la domenica il
nostro pronto soccorso, servizio di basilare importanza per l'utenza del territorio, a cominciare dalla
popolazione anziana. Ma si pensi - ha esortato - alle emergenze secondarie, non cioè da codice rosso: a
Cividale vi si può dare risposta in tempi brevi, mentre a Udine l'utente sarebbe costretto ad aspettare per
ore. Invito dunque a considerare attentamente il rapporto costi-benefici: quanto si risparmierebbe,
procedendo come si pensa di fare?» «Il nostro è un territorio - ha concluso Novelli - che, dal punto di
vista sanitario, è "ferito": ha subìto tante privazioni, dopo l'approvazione della legge 13. Non si può
continuare a togliere, senza dare nulla in cambio. Questo non lo accetto». L'assessore non ha gradito.
«Dimentichiamo forse - ha rimbeccato - i sei milioni di euro che la Regione ha già stanziato per l'ospedale
di Cividale? Cosa si aspetta a spenderli? L'azienda si dia una mossa». Il tema dell'emergenza, ha ribadito
Kosic, verrà affrontato presto. L'obiettivo è quello di «assicurare la qualità, in un quadro che deve
rispondere ai criteri del rigore nella spesa, della coerenza della pianificazione e della sostenibilità dei
servizi». «Serve - ha aggiunto - l'assessore - un governo di responsabilità. Non si deve temere di avere
qualcosa in meno se la garanzia della sicurezza viene aumentata. Chiedo che non vi siano preclusioni
pregiudiziali a una discussione in materia». Lucia Aviani
20-03-11, 10Udine
LA CERIMONIAx
i tiene oggi a Palmanova, al teatro Gustavo Modena, la festa di San Giuseppe artigiano, la più importante
ricorrenza di Confartigianato Udine, nel corso della quale vengono consegnati riconoscimenti agli
imprenditori e ai loro collaboratori. L’evento sarà preceduto da un momento di raccoglimento nel cimitero
di Jalmicco, dinanzi alla sepoltura del presidente Beppino Della Mora, e da una messa officiata da
monsignor Igino Schiff nella Chiesa Santa Maria Maddalena. «Con la celebrazione di questa importante
giornata - dice il presidente Carlo Faleschini - vogliamo riconoscere e premiare pubblicamente le capacità
e l'amore per la professione degli imprenditori artigiani e dei loro collaboratori. Un riconoscimento dovuto
e doveroso a migliaia di friulani che in silenzio lavorano quotidianamente per le loro famiglie, per le loro
imprese
e
per
rendere
migliore
questa
nostra
terra».
La cerimonia, che comincerà alle 10.30 con i saluti introduttivi del sindaco di Palmanova Federico
Cressati, del presidente zonale di Palmanova Pietro Botti, del presidente della Camera di commercio di
Udine, Giovanni Da Pozzo, e dell’assessore provinciale alla Formazione professionale e al lavoro Daniele
Macorig, proseguirà con una riflessione del presidente di Confartigianato Udine, Carlo Faleschini. Sono
previsti inoltre gli interventi di Graziano Tilatti, presidente di Confartigianato Fvg, e di Federica Seganti,
assessore regionale alle Attività produttive, mentre le conclusione sono state affidate a Giorgio Merletti,
vicepresidente vicario nazionale di Confartigianato. Nel corso della manifestazione si esibirà, con
intermezzi musicali, la Zahre Accordion Orchestra. Al termine ci sarà un rinfresco al Circolo ufficiali del
reggimento
“Genova
cavalleria”
©RIPRODUZIONE
(4°),
in
contrada
RISERVATA
Savorgnan
a
Palmanova.
ZONA
VALCANALE
Maurizio Baron, dell’omonima ditta, fabbricazione porte, finestre e cancelli in ferro di Pontebba, Monica
Gelbann e Maria Keil, pasticceria, I Dolci di Irma di Gelbann Monica di Malborghetto Valbruna.
ZONA
CARNIA
Angelo Borchia dell’omonima ditta di autotrasporti conto terzi di Cercivento, Gabriele Del Fabbro, della
ditta Del Fabbro Primo di Del Fabbro Gabriele e C. Snc, falegnameria, Forni Avoltri; Maria Teresa De
Antoni dell’omonima ditta, laboratorio tessile e produzione capi in lana cotta, di Comeglians.
ZONA
CERVIGNANO
Mario Avian dell’omonima ditta, installazione impianti elettrici di Tapogliano-Campolongo; Giuliano
Umberto
Sandrin
dell’omonima
ditta,
piastrellista
ed
impresa
edile
di
Fiumicello.
ZONA
CIVIDALE
Michele Rieppi della Vetreria Cividalese Alluminio Snc di Adriano e Michele Rieppi, serramenti in allumino
di Cividale; Roberto Novelli ed Ezio Nadalutti dell’autoscuola Nadalutti Ezio e Novelli Roberto Sas di
Cividale, Antonio Canalaz dell’omonima ditta, edile di Moimacco; Vincenzo Piccini della ditta T.M.F.
Torneria
Meccanica
Fucinati
di
Piccini
Gabriele
ZONA
&
C.
SNC,
torneria
meccanica
di
Faedis.
CODROIPO
Valentino Paroni dell’omonima ditta, edile, di Bertiolo; Luigi Comisso dell’omonima ditta, termoidraulico
bruciatorista di Codroipo, Raffaele Rinaldi, dell’omonima ditta, pittore edile e decoratore, di Sedegliano.
ZONA
GEMONA
Gianni Bortolotti dell’omonima ditta, ottico di Buja, Federico Toniutti e Maria Alba Cecchini, della
Tipografia
Toniutti
di
Toniutti
Federcio
&
C.
Sas,
di
Osoppo.
ZONA
Livio
LATISANA
Vignaduzzo
dell’omonima
ditta,
termoidraulico
di
Lignano
Sabbiadoro;
Paolo
Morsanutto,
dell’omonima ditta, edile, di Bevazzana Latisana, Benigno Cortello, dell’omonima ditta, barbiere di
Pertegada Latisana; Giorgio e Roberto Bertuzzi, della ditta Bertuzzi Sas di Roberto e Marco Bertuzzi,
edile,
di
Pocenia;
Luigino
Beltrame,
dell’omonima
ditta,
tappezziere
di
Latisana.
ZONA
MANZANO
Diego Colombaro, della ditta Excell Sas di Colomabaro Diego & C,, levigatore di Pavia di Udine, Romolo
De Marco dell’Impresedil di De Marco Romolo, edile di Manzano; Giuseppe Savio e Danila Battistutta della
ditta
La
Turnia
di
Savio
G.
ZONA
&
C.
Snc,
torneria
MEDIO
legno
di
San
Giovanni
al
Natisone.
FRIULI
Attilio e Amorino Pertoldi della Pertoldi A. & A. Artigiani Edili Snc edili di Lestizza; Dino Piccoli
dell’omonima ditta, officina meccanica, di Plasencis Mereto di Tomba, Marino Zanin dell’omonima ditta,
parrucchiere
di
ZONA
Mortegliano.
PALMANOVA
Claudio Piani dell’omonima ditta di installazione impianti elettrici di Bagnaria Arsa, Sonia Minin
dell’omonima ditta, parrucchiera, Castions di Strada; Donatella Sepulcri del Centro Estetico Profilo di
Palmanova.
ZONA
SAN
DANIELE
Delmo Collino dell’omonima ditta, falegnameria di Forgaria nel Friuli; Dante e Maria Pia Bagatto del
prosciuttificio Bagatto Rino Di Bagatto Dante & C. Snc, prosciuttificio di San Daniele; Dario Nodussi della
Fa.Ma. Snc di Nodussi Dario, serramenti in allumino, San Daniele; Carla Brandolino, dell’omonima ditta,
parrucchiera
ZONA
di
Mereto
di
Tomba.
TARCENTO
Giannino Di Betta della Alpina Costruzioni SRL edile di Tarcento; Valter Ceschia e Alfonso Cassol della Art-
El
di
Ceschia
&
Cassol
Snc
ZONA
elettricisti
di
Tricesimo.
UDINE
Marco De Bernardo della Dbm di Marco De Bernardo, riparazione TV ed elettrodomestici di Udine, Enzo
Rita Roberto e Sabrina Del Bianco della Officina del Bianco Snc di Enore & Ezio, carrozzeria officina
fabbrile di Udine; Mario Lirutti dell’omonima ditta edile di Reana del Rojale; Carmelo Lo Presti barbiere di
Udine.
DIPENDENTI
PREMIATI
Ornella Zorzi, impiegata dal 1981 della ditta La Meccanoagricola di Pivotti & C. Snc di Villa Santina; Paolo
Dean, responsabile gestione magazzino accessori dal 1973 della ditta F.lli Rodar Enzo & Franco Snc di
Fiumicello; Dina Goi, addetta gestione acquisti dal 1990 dell’officina del Diesel di Di Giusto Carmelo &
Figli Snc di Gemona; Barbara Pittaro, orefice dal 1991 della S.E. Mazzola di Mazzola Sergio & Elio Fucina
Longobarda di Udine; Gabriella Slondero, orefice dal 1990 della S.E. Mazzola di Mazzola Sergio & Elio
Fucina Longobarda di Udine; Barbara Scialino, orefice dal 1991 della S.E. Mazzola di Mazzola Sergio &
Elio Fucina Longobarda di Udine; Giancarlo Dordolo, impiantista dal 1978 della ditta Idrocalor di Piani &
C. Snc di Tavagnacco; Gianluca De Marco, elettricista dal 1990 della Nonino Impianti Scarl di Pradamano;
Mauro Pantarotto, elettricista dal 1991 della Nonino Impianti scarl di Pradamano; Milena Patroncino,
parrucchiera dal 1985 della ditta Scaravetti Anna di Pavia di Udine.
17-03-11, 07Regione
«La giunta salvi il fotovoltaico»
UDINE. «Esercitare un forte sostegno verso le aziende artigiane del settore del fotovoltaico e delle
energie alternative per evitare la perdita di migliaia di posti di lavoro e delle competenze di installazione
conseguite». È la richiesta del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli nell’interrogazione
all’assessore
all’Energia
Luca
Ciriani.
«Il 3 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo sul fotovoltaico e sulle energie
alternative – rileva Novelli – che garantisce gli incentivi ai soli impianti allacciati alla rete entro il 31
maggio 2011. Scaduto questo termine il ministero dovrebbe emanare il Quarto Conto Energia con le
nuove tariffe. Di conseguenza dal 1° giugno gli attuali incentivi sul fotovoltaico dovrebbero essere
ridimensionati». Novelli snocciola quindi i rischi: una situazione di incertezza, con la perdita di almeno 43
milioni di euro per i soli installatori della provincia di Udine, oltre a un taglio di 200 posti di lavoro, che
salgono a 1.200 se si aggiunge anche l’indotto. Nel Fvg i posti di lavoro a rischio salgono a 2.500 e la
perdita di fatturato si aggira attorno ai 90 milioni di euro. «Senza contare – aggiunge il pidiellino –
l’importanza delle fonti energetiche rinnovabili. Per questo chiedo alla giunta di attivarsi quanto prima e
prendere tutte le misure necessarie per salvaguardare i lavoratori, conservare le professionalità
artigianali acquisite e ricercare anche altri strumenti di intervento a favore del comparto».
11-03-11, 07Regione
Il 26 giugno giornata Fvg contro la droga Ok dalla
commissione, la norma va in Aula
L’iniziativa UDINE. Per i consiglieri di Pdl e Udc il 26 giugno può essere dichiarato “Giornata regionale per
la lotta alla droga”. Per sensibilizzare l’opinione pubblica contro il consumo di sostanze stupefacenti e
contro il loro traffico illecito. Ieri in Commissione la proposta, il cui primo firmatario è il pidiellino Roberto
Novelli, ha trovato il sì del presidente della Commissione, Piero Camber, e di Paride Cargnelutti,
entrambi del Pdl, ma anche di Edoardo Sasco dell’Udc. A votare contro, invece, è stato Roberto Antonaz
(Sinistra l’Arcobaleno), mentre i consiglieri del Pd Franco Codega e Giorgio Brandolin si sono astenuti.
«Sono contrario – ha spiegato Antonaz – perché si tratta di una legge inutile e sbagliata. Se uno vuole
fare campagna contro la droga, ci sono possibilità ben al di là di una legge. Si tratta di un problema
sociale serio, ma non è l’unico e non è un’emergenza: le statistiche dicono che in Friuli Venezia Giulia è in
calo. La norma, inoltre, non affronta la gravità dell’uso di cocaina». Per Codega, invece, «il problema
esiste, ma mi sono astenuto sul provvedimento perché è uno strumento poco utile – ha ripetuto Codega –
in quanto ciò che propone già esiste e si rischia solo di aggiungere legge a leggi». «Ammiro la buona
volontà e lo scopo della norma – gli ha fatto eco Brandolin – ma ho dubbi sulla sua efficacia».
Per Sasco, invece, la legge non può essere caricata di eccessive finalità. «Semmai si deve fare in modo
che non sia messa lì come fosse stata concepita esclusivamente come lo spot del momento di un singolo
consigliere», ha affermato Sasco. Novelli ha, quindi, ribadito: «La norma ha una valenza di tipo simbolico
e culturale, anche se ci sono altre leggi con cui si può fare lotta alla droga. Spero che sarà utilizzata dalle
associazioni e dagli enti locali, magari per ricevere sostegni a manifestazioni ed eventi». Ora la norma
dovrà passare in Aula.
11-03-11, 16Udine
A rischio rally e corse in salita
TOLMEZZO. Le tre corse automobilistiche più importanti della Regione rischiano di scomparire.
La “Verzegnis-Sella Chianzutan”, il “Rally delle Alpi Orientali” e la “Cividale-Castelmonte” infatti, non sono
state inserite nei riparti dell’assessorato regionale al turismo, nonostante, ogni anno, portino in Friuli oltre
10
mila
spettatori,
riempiendo
alberghi
e
locali
della
zona.
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, stupito dopo aver visionato le
tabelle
con
le
assegnazioni
dei
fondi
per
i
progetti
mirati
sul
turismo.
«Con quale motivazione – si chiede Novelli – l’assessore Seganti ha deciso di escludere dai finanziamenti
per i progetti mirati le gare automobilistiche? Capisco la riduzione dei fondi, ma contribuire a cancellare
queste manifestazioni di portata internazionale, che hanno indubbie ricadute positive sul territorio, mi
sembra completamente insensato. La Verzegnis-Sella Chianzutan - prosegue l’esponente del Pdl rappresenta una delle gare in salita più importanti del Campionato italiano, ma vale anche per quello
austriaco e tedesco, nonché per l’Europa Challenge. Lo scorso anno ha visto 230 iscritti, di cui 86
stranieri, che hanno occupato 1.500 camere in una zona della Carnia solitamente non molto gettonata. Il
ritorno per il territorio è evidente, tanto che in una sola sera, a Verzegnis, sono state sfornate ben 300
pizze
in
un
locale
della
zona».
Ancora più dura sarebbe la perdita in caso di cancellazione del Rally delle Alpi Orientali: «Il Rally delle
Alpi Orientali, che comprende anche la corsa delle vetture storiche - rileva Novelli - è giunto ormai alla
47ª edizione e vale come gara per il Campionato italiano e per quello Europeo. Ogni anno vede la
partecipazione di 160 iscritti, provenienti da 14 nazioni che, assieme agli addetti ai lavori, occupano
4.200 camere di alberghi, agriturismi, Bed and Breakfast e pensioni per una settimana intera su buona
parte della provincia di Udine. Il tutto con la promozione dei prodotti tipicamente friulani che vengono
offerti a piloti, staff e pubblico e del territorio Cividalese, delle Valli del Natisone e del Torre. Oltre a
questo – aggiunge – il Rally delle Alpi Orientali viene ampiamente seguito anche dai media con 120
giornalisti accreditati, due ore e mezza di diretta sulla Rai nazionale, in parte anche dedicata alla
promozione della nostra regione, e la realizzazione di un giornale dedicato che viene distribuito in 70mila
copie con il Messaggero Veneto. Si tratta, infatti conclude – di una delle gare automobilistiche più
rinomate a livello europeo, anche dal punto di vista della sicurezza, che attira oltre 8 mila spettatori».
Alessandro Cesare
10-03-11, 09Regione
Narduzzi difende Seganti e stoppa le critiche
UDINE. Il suo partito, la Lega, fa quadrato sostenendo le scelte dell’assessore leghista Federica Seganti.
Il Pdl, invece, è spaccato tra chi chiede che gli stanziamenti vengano corretti e chi attacca l’opposizione di
centro-sinistra sostenendo che la polemica sia strumentale. Il Pd, invece, non arretra e prosegue
nell’invettiva. Non si placa lo scontro sulla distribuzione dei contributi ai “progetti mirati”, fondi riservati a
iniziative
e
manifestazioni
per
lo
sviluppo
del
turismo.
«Ingenerose e concettualmente sbagliate». Così Danilo Narduzzi, capogruppo della Lega in Consiglio
regionale, definisce le critiche piovute addosso all’assessore per l’assegnazione dei sostegni economici.
Narduzzi interviene puntualizzando che «non possiamo pretendere che tutti abbiano tutto. I soldi sono
finiti, a causa dei riflessi della crisi economica, e anche purtroppo dilapidati dai nostri predecessori. Quindi
l’assessore è costretta a fare di necessità virtù. Semplicemente, sulla base del budget a disposizione,
sono stati premiati i progetti più convincenti e strutturati, quelli in grado di garantire un effettivo ritorno
economico per tutta la nostra regione». Narduzzi rileva anche che «la Lega e la maggioranza di centrodestra sono pronte a raccogliere le esigenze e le istanze del territorio. Ma sarebbe corretto evitare di
alimentare sterili guerre tra campanili. Da Trieste denunciano la deriva friulanista dell’assessore, da Udine
la accusano di aver spogliato il Friuli doc per eccesso di “triestinismo”. Seganti sta lavorando bene –
conclude
Narduzzi
–
in
un
contesto
scomodo».
Dal Pdl arrivano le perplessità del consigliere regionale Roberto Novelli. «Con quale motivazione Seganti
ha deciso di escludere dai finanziamenti le gare automobilistiche Rally delle Alpi Orientali, Verzegnis-Sella
Chianzutan e Cividale-Castelmonte? Capisco la riduzione dei fondi, ma contribuire a cancellare queste
manifestazioni di portata internazionale e che hanno indubbie ricadute positive sul territorio mi sembra
completamente insensato. Il Rally delle Alpi Orientali, che comprende anche la corsa delle vetture
storiche – insiste Novelli – è giunto ormai alla 47ª edizione e vale come gara per il Campionato Italiano e
per quello Europeo. Ogni anno vede la partecipazione di 160 iscritti, provenienti da 14 nazioni, che,
assieme agli addetti ai lavori, occupano 4.200 camere di alberghi, agriturismi, B&B e pensioni per una
settimana intera su buona parte della provincia di Udine. Il tutto con la promozione dei prodotti
tipicamente friulani che vengono offerti a piloti, staff e pubblico e del territorio Cividalese, delle Valli del
Natisone e del Torre». Novelli chiede quindi che le assegnazioni vengano riviste. «Sarebbe necessario e
quanto prima – conclude il pidiellino –, anche perché eventi di portata ben più esigua sono stati
regolarmente
finanziati».
Un altro pidiellino, il consigliere regionale Roberto Marin, invece, difende l’operato di Seganti e attacca il
centro-sinistra. «Sembra incredibile – sostiene Marin –, ma ormai tutti sembrano essere diventati esperti
di turismo: anche se non l’hanno mai nemmeno sfiorato nella gestione della programmazione,
improvvisamente si proclamano profondi conoscitori solo nel momento in cui alcuni dei loro amici non
ricevono
finanziamenti
per
progetti
che
di
turistico
hanno
ben
poco».
Il Pd, per voce del consigliere regionale Sergio Lupieri, invece, insiste: Trieste è stata penalizzata dagli
stanziamenti. «La gestione di questi fondi non tiene minimamente conto di una logica di tipo turistico,
perché l’assessore usa quei soldi come un vero e proprio portafoglio che gestisce in modo partitico o
verso determinate zone a scapito di tutti gli altri. Alla fine a essere penalizzata è Trieste, sempre più
lontana dalle considerazioni e dall’attenzione della giunta di Renzo Tondo».
10-03-11, 10Regione
VENIER ROMANO
UDINE. La Regione tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore
nell’ambito dei livelli essenziali di assistenza (Lea). È il principio che dà il via alla nuova proposta di legge
sull’argomento, in discussione in III Commissione consiliare e frutto dell’unione di altri due testi. Ieri i
consiglieri regionali hanno ascoltato diverse opinioni e suggerimenti sul documento, da quelle di anestesiti
e rianimatori a quelle di esperti dell’età pediatrica, dai consigli dei rappresentanti delle residenze assistite
a
quelli
dell’ospedalità
privata
fino
ai
disabili
al
tribunale
del
malato.
Il primo testo è stato presentato dal presidente della Commissione, Giorgio Venier Romano (Udc) assieme
al collega centrista Maurizio Salvador e ai pidiellini Roberto Novelli e Piero Camber. Il secondo
documento, invece, ha come primo firmatario il pidiellino Massimo Blasoni insieme con Franco Dal Mas,
Gaetano Valenti, Antonio Pedicini e Bruno Marini del Pdl e Paolo Ciani del Fli. «Si tratta di 15 articoli
davvero condivisi – ha sottolineato Venier Romano – anche perché sono stati pochi i punti su cui non si è
trovata l’intesa unanime e comunque saranno approfonditi con le audizioni che si terranno a breve giro.
Uno di questi è se affidare la regia delle cure palliative a una struttura operativa semplice (Sos) o se
puntare ai medici di base». L’hospice, ha così spiegato Blasoni, che ha presieduto il Comitato ristretto che
ha elaborato il provvedimento per arrivare a un testo unico, è la struttura di ricovero specifica per le cure
palliative, in particolare quando la famiglia o l’abitazione del malato risultino non idonee ai trattamenti
domiciliari.
Le cure palliative e la terapia del dolore sono obiettivi prioritari del Piano sanitario regionale, mentre la
campagna di informazione è lasciata alla Direzione regionale alla Salute (con il possibile coinvolgimento
dei medici di base, dei pediatri, delle farmacie e delle associazioni senza scopo di lucro), al pari del
Coordinamento regionale attuato per conseguire livelli uniformi di erogazione e accesso, monitorare il
sistema
informativo
e
promuovere
la
ricerca
nel
settore.
Le cure palliative sono erogate secondo i desideri del malato e dei suoi familiari, prevalentemente a
domicilio o in strutture residenziali dedicate alle cure palliative, limitando il ricorso al ricovero ospedaliero.
Nell’ambito delle cure palliative domiciliari, gli interventi a bassa assistenza sono coordinati dal medico di
famiglia; nei casi di alta assistenza, il medico di famiglia richiede l’intervento della struttura aziendale,
della
cui
équipe
è
parte
integrante.
Il progetto non manca di prevedere una specifica assistenza religiosa e spirituale, con le modalità che il
malato stesso e la sua famiglia richiedono. A tal fine le Aziende per i servizi sanitari possono stipulare
convenzioni con gli ordinari delle diocesi della regione o con i rappresentanti delle confessioni religiose. I
consiglieri hanno anche puntato l’attenzione sulla necessità di un coordinamento tra le strutture che si
occupano
di
cure
palliative
e
di
terapia
del
dolore.
«La sofferenze è a volte una sacrificio necessario che si deve portare con sè. Il dolore è un sintomo – ha
sintetizzato l’assessore alla Salute Vladimir Kosic – e combatterlo è giusto».
27-02-11, 13Udine
Unesco, chiesto l’intervento di Napolitano
CIVIDALE. «Siamo nelle mani dei venti delegati del Comitato mondiale dell’Unesco, che si esprimeranno
nel mese di giugno: abbiamo già preso contatti con il ministro degli esteri Frattini, affinché la Farnesina
presti particolare attenzione ai rapporti diplomatici con i Paesi da cui i componenti dell'organismo
provengono». Lo ha annunciato ieri il sindaco Stefano Balloch. L’annuncio è stato dato nel corso della
conferenza stampa che ha concluso la visita a Cividale di una delegazione del consiglio regionale guidata
dal presidente dello stesso, Maurizio Franz. E sempre a supporto della rete longobarda è stata chiesta
udienza al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Abbiamo bisogno - ha motivato Balloch - di
un forte sostegno istituzionale nei confronti di un progetto così significativo, che ha gettato un ponte fra
Langobardia Maior e Minor». La circostanza è in programma per aprile, in data ancora da definire. Queste
le
principali
novità
emerse,
ieri
appunto,
sull’iter
della
candidatura
“I
Longobardi
in
Italia”.
«Vera e propria impresa - ha evidenziato il sindaco - che richiede, nel rush finale, un ulteriore
allargamento delle sinergie pubbliche e private. Ecco perché è rilevante la presenza, a Cividale, di una
rappresentanza del governo regionale, che ci ha sempre dimostrato vicinanza in relazione al piano
Unesco. Basilare, in questo senso, è stato il contributo straordinario di 90 mila euro (che si aggiunge a
quello, pari a 3 milioni di euro, assegnatoci per la ristrutturazione del monastero di Santa Maria in Valle)
erogato per la promozione della candidatura: risorse che ci danno ossigeno in un momento cruciale per
l’esito del disegno. Confidiamo che pari attenzione venga riservata alla nostra città in rapporto alla
questione di palazzo de Nordis, che speriamo possa rimanere aperto, e al Mittelfest, che quest’anno
celebrerà
i
suoi
primi
vent’anni
con
un’edizione
di
due
settimane,
dal
9
al
24
luglio».
Gli auspici sul sito seriale sono, naturalmente, unanimi: il soprintendente regionale Fozzati (che, insieme
al collega Caburlotto, ha accompagnato nella visita le autorità ospiti) si è detto certo del fatto che “il
progetto andrà in porto”, i consiglieri regionali Stefano Pustetto e Roberto Novelli hanno parlato di
“sfida vincente”, accennando alla “quasi certezza del risultato finale”, e il vicepresidente del consiglio
regionale Annamaria Menosso ha plaudito all’impianto di rete e ribadito la necessità di un adeguato
sostegno alla cultura. Le conclusioni sono spettate al presidente Maurizio Franz: «Attorno alla candidatura
Unesco si è creata una sinergia straordinaria, che deve rappresentare un modello: se sapremo andare
avanti su questa strada, facendo sistema, il Friuli Venezia Giulia riuscirà a superare tante problematiche
determinate
Lucia Aviani
dalla
crisi».
17-02-11, 10Udine
Novelli: alla città non serve una giunta ombra
CIVIDALE. La replica non si è fatta attendere: dalla maggioranza consiliare, per voce del capogruppo del
Pdl Roberto Novelli, arrivano i “complimenti” a Rino Battocletti – esponente del Pd – per «l’innovativa
idea di costituire una giunta ombra: peccato, però – ironizza il consigliere regionale –, che l’iniziativa sia
già stata sperimentata a livello nazionale nel 2008, quando l’allora segretario del Pd Veltroni decise di dar
vita ad un governo ombra che è durato meno di un anno e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti». Chi
decide, domanda Novelli, chi è competente a delineare il futuro politico della città? «Credevo – dice
l’amministratore – che l’ultima parola spettasse agli elettori, che meno di un anno fa si sono espressi in
maniera inequivocabile: con il suo intervento, ora, Battocletti si propone come il nuovo leader del
centrosinistra locale (peraltro senza alcuna investitura ufficiale) ma, invece di fare proposte costruttive,
cerca di spostare il confronto dialettico tra maggioranza e opposizione sul terreno dello scontro personale,
facendo così diventare l’antagonista politico un nemico. Mi pare che un simile modo di fare non porti da
nessuna parte e che non giovi alla città. Colpisce, in particolare – rincara Novelli –, il passaggio che
denota l’altezzosità dell’avvocato Battocletti, che parla di «progressiva ruralizzazione di un tessuto civile
un tempo significativo» (intende dire che vuole circondarsi solo di laureati, intellettuali, colletti bianchi?) e
di una graduale “perdita della vocazione di Cividale”. Forse ha dimenticato gli sforzi che prima il sindaco
Vuga ed ora Stefano Balloch, insieme a tutta la maggioranza, hanno fatto e stanno facendo per portare
alla città il riconoscimento dell’Unesco». Ma la filippica prosegue: «Ricordo al consigliere che non è certo
l’unico ad occuparsi di politica “con molta fatica personale”: tutti coloro che decidono di scendere in
campo
e
di
lavorare
per
il
bene
della
propria
comunità
devono
affrontare
sacrifici».
La conclusione è una sorta di invito a non incrinare gli equilibri creatisi, nei primi mesi di mandato, fra la
maggioranza e le componenti del centrosinistra cividalese: «Equilibri – nota Novelli – che ora rischiano di
essere compromessi dai ragionamenti dell’avvocato, che contesta ogni progetto della giunta Balloch
senza neanche valutarne i contenuti». (l.a.)
13-02-11, 10Udine
Gubana day, porte aperte nei laboratori artigianali
CIVIDALE. Con il Gubana Day ritorna anche la simpatica e istruttiva iniziativa di “Gubanifici aperti”.
Dopo ieri, anche oggi, infatti, i laboratori artigianali produttori di gubane e strucchi restaranno aperti al
pubblico per visite guidate nei segreti dell’arte pasticciera all’origine dei gustosi prodotti di Cividale e delle
Valli del Natisone. Hanno aderito all’iniziativa i gubanifici Cedermas di Loch di Pulfero, Dorbolò e Martinig
di
San
Pietro
al
Natisone,
Giuditta
Teresa
di
Ponte
San
Quirino
e
Vogrig
di
Cividale.
Con la ripresa sei anni orsono del concorso tra gubane per iniziativa dello storico Caffé San Marco, alcuni
laboratori
artiginali
hanno
deciso
di
aprire
le
loro
porte
ai
visitatori
nella
circostanza.
Intanto si è riunita venerdì la giuria tecnica del 6° concorso Gubana Day improntato alla disfida tra la
gubana e il reindlig (dolce tipico carinziano): ben 10 sono i produttori carinziani presenti contro i 7
cividalesi e valligiani. Sorprendentemente, i pasticcieri d’oltre confine hanno dimostrato di credere a
questo originale evento più dei locali. Della giuria fanno parte i giornalisti di settore Stefano Cosma
(presidente) e Adriano Del Fabbro, il vicepresidente dell’associazione regionale ‘Etica e Gusto’ Santo
Fiorini, lo chef Roberto Gruden, il ristoratore cividalese a Monaco di Baviera Claudio Zanuttig, il
gastronomo carinziano Herwing Hertl e, di diritto, Lisa Tosolini delle Distillerie Tosolini, sponsor del
concorso. La giuria tecnica si è riunita a porte chiuse venerdì sera al caffè San Marco e ha emesso il suo
verdetto che ora sarà integrato da quello della giuria “popolare”, ovvero quello degli avventori dello
storico caffè cividalese che anche oggi potranno degustare le due specialità gratuitamente ed esprimere
su apposita scheda il proprio giudizio. Ai lavori della giuria tecnica hanno assistito con vivo interesse
l’assessore comunale Daniela Bernardi e i consiglieri regionali Franco Iacop e Roberto Novelli. Domani
sera vi sarà la proclamazione del vincitore e la relativa premiazione da parte della Distilleria Tosolini di
Povoletto.
12-02-11, 10Regione
Novelli (Pdl): va potenziata l’assistenza domiciliare
TRIESTE. «Migliorare la qualità di vita dei nostri anziani potenziando l’assistenza domiciliare che risponde
meglio alle loro esigenze, anche sociali». È la richiesta del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli
(foto)contenuta in un’interrogazione presentata all’assessore regionale alla Salute e Protezione Sociale
Vladimir Kosic. Novelli chiede di sapere se la Regione ha «effettuato un calcolo dei costi e dei modelli
presenti sul territorio».
12-02-11, 10Udine
Herat, raccolti 25 mila euro con la lotteria
Cividale CIVIDALE. Ha fruttato 25 mila euro la lotteria di beneficenza promossa dall’Ana cividalese e dal
Comando dell’8° Reggimento Alpini a sostegno del piano umanitario “Un ponte per Herat”: l’estrazione
dei numeri vincenti si è svolta la sera scora, nella sede del sodalizio. La risposta della popolazione
all’iniziativa ha rispecchiato le attese: grazie all’importante somma raccolta – cui si aggiungono gli importi
ottenuti nelle varie occasioni che hanno scandito il progetto, a cominciare dalla corsa podistica “Il segno
degli alpini”, e tante donazioni – sarà possibile costruire un edificio da adibire a sede del Central School
District del comprensorio di Bala Murghab. La posa della prima pietra avverrà a giorni e l’opera, poi, sarà
portata a termine in tempi rapidissimi: l’inaugurazione è infatti prevista per la fine di marzo, alla vigilia
del
rientro
in
Italia
dei
contingenti
della
Julia.
All’estrazione della lotteria hanno presenziato Manuela Piovera, moglie del comandante del Reggimento, il
tenente colonnello Enrico Baisero, che fino a quando Piovera si troverà in Afghanistan guiderà l’8° Alpini,
il consigliere regionale Roberto Novelli e, naturalmente, il presidente dell’Ana cividalese, Rino Petrigh.
Nell’occasione un ricordo per il caporalmaggiore Luca Sanna, ucciso a Bala Murghab (in sua memoria
verrà officiata una messa nel duomo di Cividale venerdì 18 febbraio, alle 10), e un pensiero per il militare
rimasto ferito nello stesso attentato, Luca Barisonzi, le cui condizioni stanno fortunatamente migliorando.
Da Novelli un plauso agli alpini per la loro professionalità e la conferma dell'impegno a favore della
costruzione,
in
città,
di
un
monumento
dedicato
all’8°.
Dall’Ana, infine, un ringraziamento alle sezioni alpine di Faenza, Arzignano, Cittadella, Altivole e ai gruppi
delle sezioni di Udine, di Gemona e di Treviso, che hanno contribuito in modo decisivo all'ottimo risultato
raggiunto
con
la
lotteria.
Ed ecco dunque i numeri vincenti, dal primo al decimo premio: 3609, 17376, 17431, 8809, 1441, 19794,
6430, 20905, 2400 e 16546. (l.a.)
11-02-11, 12Udine
Commissariato, il personale non basta
CIVIDALE. Otto unità in meno di quanto previsto, e soprattutto di quanto necessario: scoppia il caso del
sottodimensionamento dell’organico del Commissariato di Polizia di Cividale, che ha competenza su una
zona molto vasta, estesa dalle Valli del Natisone a quelle del Torre e all’area del Manzanese. A sollevare
la questione è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, firmatario di un’interpellanza in cui si
chiede al presidente Renzo Tondo di intervenire presso il Ministero dell’Interno per sanare la situazione.
«Il personale del Commissariato di Ps cividalese va aumentato - dichiara l’esponente del governo
regionale -, per garantire il corretto funzionamento della struttura e per non pregiudicare la sicurezza dei
cittadini del nostro territorio. La polizia della città ducale - rimarca il consigliere -, ha competenza su un
mandamento di ben 24 Comuni, con una popolazione che supera i 75 mila abitanti. Il Commissariato
deve assolvere a tutte le funzioni attribuite ad una Questura e a quelle di settore riferibili alla polizia di
frontiera, che implicano continui rapporti con le forze dell’ordine slovene: per l’esercizio delle attività di
sua pertinenza - ordinarie, di rilievo, di prevenzione e amministrative - dispone, ad oggi, di 34 unità, a
fronte delle 42 previste da un decreto ministeriale emesso nel 1989. Ben 8 dipendenti in meno, insomma,
con l'aggravante che alcuni poliziotti cesseranno il servizio entro il 2012". Una panoramica non rosea,
dunque, dice Novelli: la carenza di personale "potrebbe comportare - segnala l'amministratore regionale non solo un ritardo nell'espletamento delle svariate pratiche d'ufficio, ma anche serie problematiche in
termini di sicurezza. In entrambi i casi a farne le spese sarebbe la collettività che vive nell'ampio territorio
compreso fra le Valli del Natisone, il Manzanese e le Valli del Torre". "E va ricordato, in merito puntualizza Novelli -, che nell'ultimo periodo la difficile situazione economica ha comportato un aumento
dei furti (l'ultimo, ai danni di un'anziana, è recentissimo), e che in crescita risultano pure i reati connessi
allo
spaccio
di
sostanze
stupefacenti.
Per questo - conclude il consigliere del Pdl - chiedo alla giunta regionale di intervenire tempestivamente
presso il Ministero dell'Interno, al fine di assicurare un'adeguata funzionalità del Commissariato di Ps di
Cividale».
Lucia Aviani
09-02-11, 08Regione
«Alloggi sovvenzionati per i giovani del Fvg»
UDINE. I consiglieri regionali pensano ai giovani e, ritrovandosi in quarta Commissione presieduta da
Piero Camber (Pdl), hanno esaminato una nuova legge per coloro che hanno tra i 14 e i 35 anni e
risiedono in Friuli Venezia Giulia o, quanto meno, vi sono presenti per studio o lavoro. Però – ha
specificato Massimo Blasoni (Pdl) illustrando il testo di sintesi di più proposte – se vogliono accedere al
Fondo che permette loro di avere un prestito sino a 40 mila euro, devono provenire da famiglie residenti
in regione da almeno 5 anni. Tra gli obiettivi elencati da Blasoni, la promozione della cultura del merito, il
contrasto alla dispersione scolastica, la partecipazione responsabile dei ragazzi alla vita delle istituzioni, il
sostegno
all’utilizzo
delle
nuove
tecnologie
informatiche.
Le linee strategiche saranno contenute nel Piano regionale giovani, organo di rappresentanza dei giovani
sarà una Consulta e viene istituita la Giornata regionale dell’arte giovanile. Il Fondo di garanzia per le
opportunità dei giovani finanzierà, tra l’altro, le spese per tirocini, per dar vita a progetti imprenditoriali,
per arredare la prima casa. Non mancheranno un Portale quale sistema di comunicazione informatica
ufficiale della Regione, il registro regionale delle associazioni giovanili e gli Informagiovani con funzioni di
centro informativo, di raccolta dati sulla situazione giovanile e di centro servizi. «Quanto alle politiche
attive – ha concluso Blasoni –, si prevede che non meno del 5% degli alloggi sovvenzionati messi a bando
siano
destinati
ai
giovani».
Non si ritrova per nulla con la proposta di legge Roberto Antonaz (Sa-Prc), più possibilista sul migliorarla
Franco Codega (Pd). Roberto Novelli (Pdl) ha invece sottolineato l’aspetto della meritocrazia, mentre
Paolo Menis (Pd) ha ricordato che i progetti giovani già esistenti sono fermi da due anni.
05-02-11, 08Udine
Adolescenti e devianze: lunedì si presenta un nuovo
progetto
REANA. La seconda fase del progetto “Peer education”, per la prevenzione primaria e alla
sensibilizzazione delle problematiche delle dipendenze e dei comportamenti devianti riferite agli
adolescenti, che ha preso il via in autunno e si animerà fino al novembre 2012, sarà presentato lunedì
alle 20, nella sala consiliare di Reana. Il progetto vede coinvolte oltre all’amministrazione provinciale,
appunto, il Comune di Reana e quello di Cividale. L’incontro è dedicato proprio ai ragazzi, tra i 16 e i 20
anni, che hanno aderito al progetto. Annunciata la presenza dell’assessore regionale Roberto Molinaro e
del consigliere Roberto Novelli, per la Provincia dell’assessore Adriano Piuzzi, oltreché dei sindaci dei
due Comuni coinvolti Edi Colaoni e Stefano Balloch e dei rispettivi consiglieri Fabiola Lozer e Giuseppe
Ruolo
e
dei
ragazzi.
Interverranno pure i formatori Massimo Mortella e Giovanna Cadò dello studio “Eìdos” di Udine spiegando
il significato del Peer education (Pe) che, come viene anticipato, è un metodo educativo in base al quale
un piccolo gruppo di “pari” (con questo termine si definisce chi condivide uno stesso gruppo sociale come
riferimento identitario), numericamente inferiore, opera attivamente per informare e “influenzare” gli
altri, gruppo maggioritario». Dunque, si tratta di una strategia educativa per attivare un processo
naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni componenti del gruppo
agli altri. Un intervento che «attiva un processo di comunicazione globale, caratterizzato da un’esperienza
profonda e da un forte atteggiamento di ricerca, autenticità e sintonia tra i soggetti coinvolti, lontana da
logiche di potere interpersonale». Attivare processi di Pe, sottolinea la Lozer, «significa favorire lo
sviluppo di competenze e consapevolezze fra gli adolescenti per ridefinire ruoli e relazioni all’interno della
comunità,
ricercando,
Mariarosa Rigotti
peraltro,
nuove
forme
di
partecipazione
giovanile».
31-01-11, 11Nazionale
Come far ripartire l’economia: ne parlano Colautti e
Novelli
DAI PAESI ATTIMIS. Come far ripartire l’economia del Friuli Venezia Giulia? Come ridare ossigeno al
comparto dell’edilizia agevolando le richieste del settore e venendo incontro anche alle esigenze delle
fasce giovani del nostro territorio? Gli scenari che si aprono con il piano-casa e la legge sui giovani
rappresentano le sfide su cui scommettere il rilancio, assicurano i consigliere regionali Alessando Colautti
e Roberto Novelli che oggi affronteranno le ricadute delle due normative in occasione dell’incontro
promosso ad Attimis dal Circolo Pdl alle 20, nella sala consiliare. «Riteniamo fondamentale che la
comunità conosca dettagliatamente le novità del Piano da cui ci attendiamo un rilancio economico ed
ambientale».
26-01-11, 11Udine
Cividale, il Pdl pensa al futuro con i corsi di formazione
politica
CIVIDALE. Strategie del Pdl in chiave locale: alla presenza del coordinatore regionale del partito, Isidoro
Gottado, dell’assessore alle infrastrutture e ai trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, e del
sindaco di Cividale, Stefano Balloch, il consigliere regionale e coordinatore comunale del Pdl Roberto
Novelli ha tracciato - durante un incontro svoltosi nella città ducale e rivolto ad iscritti, simpatizzanti e
amministratori - le linee programmatiche per i prossimi mesi. Si inizierà con un ciclo di conferenze sul
tema “Radici ed identità del Friuli nell’Italia unita”, a cura del professor Ugo Falcone, dell’Università di
Udine. Parallelamente saranno attivati (tramite l’associazione “Etica e Civiltà”) dei corsi di formazione
politica per i giovani. Ed è invece già una realtà una “piazza virtuale” - ideata proprio da Novelli - in cui gli
uomini del Pdl possono scambiarsi opinioni, proporre iniziative, segnalare criticità - generali e specifiche -,
chiedere la collaborazione di altri iscritti per la promozione di incontri e manifestazioni e per lo sviluppo di
idee e progetti. Il forum (disponibile sul sito www.robertonovelli.it) è diviso per aree tematiche e
consente anche, nello spazio riservato alle professioni, di segnalare la propria azienda o attività. «La folta
partecipazione alla riunione, oltre 150 persone - commenta Novelli -, è un segnale importante per un
partito che è parte integrante del Ppe e che pone al centro del suo programma politico l’individuo. Il Pdl
ha la necessità di organizzarsi meglio sul territorio, stimolando iscritti e simpatizzanti a lanciare idee e
azioni di buona politica: la politica del fare insieme, ascoltando i nostri tanti interlocutori. Incontrarsi,
compiere analisi, discutere e pianificare: su questo deve fondarsi il nostro impegno, all’insegna del
pragmatismo. Ecco perché è fondamentale che il territorio faccia sentire la propria voce e ci indichi come
e dove dobbiamo agire». La crisi politica nazionale - ha dichiarato, da parte sua, Gottardo - «dimostra
che siamo ad un punto di rottura con il passato e che bisogna fare i conti con le risorse effettive e non più
con le entrate virtuali (pecca, quest’ultima, dell’amministrazione di centrosinistra guidata da Riccardo
Illy). Nella prima metà della legislatura tutte le promesse fatte dal presidente Tondo ai cittadini di questa
regione sono state onorate». (l.a.)
22-01-11, 02Udine
Cividale si ferma per ricordare il caporalmaggiore
Pochi squilli di tromba e poi, invece dell’inno nazionale, il suono delle campane del duomo: la sezione
cividalese dell’Associazione nazionale alpini ha scelto il momento che annuncia la quotidiana liturgia del
mattino nella basilica di Santa Maria Assunta per una sommessa cerimonia d’alzabandiera in memoria del
caporalmaggiore Luca Sanna (nella foto), l’alpino della 6ª Compagnia dell’Ottavo reggimento che
martedì è rimasto ucciso a Bala Murghab, nella missione in Afghanistan. Gli iscritti all’Ana erano confluiti
in piazza Duomo, con labari e gagliardetti, verso le 8.30, schierandosi attorno al pennone assieme a un
plotone di alpini in divisa: con loro diverse autorità – fra cui il vicesindaco Elia Miani, il consigliere
regionale Roberto Novelli, consiglieri comunali di maggioranza e d’opposizione e vari esponenti delle
forze dell’ordine – ma anche una rappresentanza della città e, soprattutto, delle scuole, con un gruppetto
di giovani allievi. E alle 8.45 appunto, in contemporanea con i primi rintocchi delle campane che
annunciano la messa delle 9, il tricolore ha iniziato a salire, toccando la sommità del pennone e
ridiscendendo, poi, fino a metà del palo, in segno di lutto. Panoramica analoga su tutti gli edifici pubblici
cittadini, inclusi gli istituti scolastici di ogni ordine e grado: sul fronte del palazzo municipale, dietro la
statua di Giulio Cesare, campeggiavano a mezz’asta tre bandiere, quella nazionale, quella dell’Europa e
quella
con
i
colori
della
città,
il
bianco
e
il
rosso.
Una cerimonia mesta, di pochi minuti: nessun intervento ufficiale, nessuna commemorazione. Un
semplice attimo di raccoglimento e di silenzio in omaggio a una giovane vita spezzata dalla brutalità della
guerra. E un minuto di silenzio la comunità cividalese lo ha osservato anche un’ora più tardi, alle 10, in
concomitanza con l’inizio dei funerali di Stato del militare, cui hanno presenziato – accanto a un centinaio
di
alpini
dell’8º
–
il
sindaco
Stefano
Balloch
e
una
piccola
delegazione
dell’Ana
cittadina.
Un commento, però, arriva da un consigliere comunale, Claudia Chiabai, presente alla cerimonia in piazza
Duomo: «Sono figlia di un alpino dell’8º reggimento e del disciolto battaglione Cividale, reduce di Russia:
quando combatté sul fronte del Don aveva appena compiuto vent’anni. Di qui il mio particolare
attaccamento al mondo e ai valori della “alpinità”: chi ha un familiare che, come mio padre, ha patito le
tragedie della guerra capisce quanto profondamente certe esperienze e certi drammi possono segnare la
vita di una persona. Esprimo, anche a nome del gruppo politico di cui faccio parte, il più vivo cordoglio
per la scomparsa del caporalmaggiore Sanna e una sincera vicinanza umana ed emotiva ai suoi familiari,
in
Lucia Aviani
questo
momento
terribile».
21-01-11, 08Regione
Lotta alla Droga, il 26 giugno la giornata
UDINE. «Accelerare l’iter per l’approvazione della proposta di legge sull’istituzione della Giornata
regionale per la lotta alla droga (il 26 giugno), alla luce dell’aumento preoccupante dei consumi di
sostanze stupefacenti, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi, e delle recenti ricerche che
dimostrano una correlazione tra il consumo di droghe leggere, quali la cannabis, e gravi disturbi per la
salute. Una legge simbolica che serve a dare il via ad una politica responsabile ed attenta sul tema da
parte
delle
istituzioni».
Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli primo firmatario della proposta di legge
sull’istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga che attualmente è al vaglio del Consiglio
delle Autonomie. «Proprio ieri – rileva Novelli – il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ed il Progetto Edu hanno
presentato il libro «Cannabis e danni alla salute» nel quale si analizzano i principali effetti della sostanza
sulla salute dell’uomo. Nel documento sono presi in considerazione il legame tra cannabis e disturbi
psicotici, nonché i danni derivanti dalla tossicità di questa sostanza su importanti funzioni quali quella
sessuale
e
riproduttiva.
La
cannabis,
oltretutto,
influenza
la
capacità
di
guida».
«Nel testo si evidenzia anche la potenzialità di danni evolutivi derivanti dall’uso precoce di questa
sostanza nel momento in cui il cervello si trova nella delicata fase di sviluppo cerebrale. Studi scientifici
evidenziano, infatti, conseguenze tanto più gravi, quanto più precoce è la prima assunzione e quanto
questa
è
più
frequente
e
duratura».
«Il libro – prosegue l’esponente del Pdl – sancisce ciò che molti negano: la cannabis è nociva alla salute e
può portare anche a danni irreversibili. E’ ora di finirla con il concetto di droga leggera che, magari per la
sua base naturale, non ha nessuna conseguenza, se non uno sballo temporaneo». «L’emergenza
interessa anche la nostra regione: negli ultimi tre anni in Fvg è aumentato il numero di ragazzi che
presentano la cosiddetta sindrome amotivazionale, tipica del consumo di cannabis, ed oltre il 70% è
venuto a contatto con persone che consumano droghe e che sanno come procurarsele. Tra gli utenti che
si sono rivolti ai servizi per le dipendenze, il 78% è dipendente da eroina, il 13% da cannabis come
consumo primario ed il 35% come consumo secondario».
20-01-11, 02Udine
Dal Friuli già partiti i primi commilitoni
Gli alpini della caserma Francescatto ai funerali del loro commilitone a Roma. Nella capitale si trova già il
colonnello Enrico Baisero, che in assenza del colonnello Andrea Piovera – impegnato in Afghanistan, nella
base di Bala Murghab – riveste il ruolo di comandante dell’8º: Baisero ha lasciato la Francescatto ieri
mattina, insieme con il cappellano militare della Julia, don Giuseppe Gancio, e a una delegazione di circa
50 alpini appartenenti, per lo più, alla 6ª Compagnia, quella in cui militava Sanna. Per stamane è prevista
la partenza di un ulteriore gruppo di penne nere, che comporrà un picchetto d’onore alla cerimonia
funebre.
«È giusto che Cividale eriga un monumento dedicato agli alpini, in segno di riconoscimento dell’impegno
e, purtroppo, dei sacrifici di questi uomini che sono anche simbolo di unità nazionale – commenta il
consigliere regionale Roberto Novelli –: ecco perché, pure su mia sollecitazione, è stato introdotto in
finanziaria un emendamento che consentirà all’Ana cividalese di presentare istanza di contributo per
concretizzare
il
disegno».
E sarà lutto dunque, nella città ducale, in concomitanza con le due cerimonie funebri del caporalmaggiore
Sanna, quella di Stato – in programma per domani, a Roma, nella basilica di Santa Maria degli Angeli – e
quella privata, che si svolgerà nella terra d’origine del soldato, la Sardegna. Bandiere a mezz’asta, quindi,
sul palazzo del municipio e negli altri edifici comunali e pubblici, oltre che nelle strutture scolastiche di
ogni ordine e grado. Si osserverà, inoltre, un minuto di silenzio all'inizio delle esequie solenni. Dal sindaco
pure l’invito «a tutti i cittadini e le organizzazioni sociali, culturali e produttive cividalesi a esprimere,
secondo modalità definite autonomamente, la propria vicinanza al dolore dei familiari della vittima».
19-01-11, 03Udine
A Cividale lutto cittadino per i funerali
Sarà lutto cittadino, a Cividale, nel giorno delle esequie di Luca Sanna, l’alpino dell’8° Reggimento ucciso
ieri a Bala Murghab. Lo annuncia il sindaco Stefano Balloch, esprimendo alla famiglia del militare, a tutta
la Julia e all’8° Alpini il profondo cordoglio e la vicinanza della comunità. «Un fatto gravissimo, una
giovane vita spezzata - commenta -: la missione di pace in Afghanistan vive, purtroppo, una nuova triste
pagina. E’ un giorno di grande dolore: voglio consegnare ai parenti della vittima, in primis, ma anche
all’intera Brigata Julia l’abbraccio affettuoso della popolazione di Cividale, centro molto legato, per lunga
tradizione, all’alpinità: non a caso all’8° venne conferita, alcuni anni addietro, la cittadinanza onoraria».
«Ecco perché – ha aggiunto Balloch – in segno di partecipazione a questa tragedia, ho intenzione di
proclamare il lutto cittadino: sarà un modo per “accompagnare” i funerali della vittima dell’attentato».
E in serata il sindaco si è recato alla caserma Francescatto, sede del Comando dell’8° Reggimento, per
esprimere di persona il proprio rammarico ai vertici del corpo militare. Nel piazzale della Francescatto
bandiera a mezz’asta: Luca Sanna è il primo caduto che l’8° Alpini piange dai tempi della seconda guerra
mondiale. Nelle pur difficili, sempre delicate missioni che hanno impegnato, negli anni scorsi, il corpo
militare, nessun uomo aveva perso la vita. E’ stato il comandante del Reggimento, colonnello Enrico
Baisero, a rilasciare alla stampa alcune dichiarazioni sull’accaduto: «L’8° - ha detto - perde un soldato e
un amico di forte valore. Sanna era una persona cui i colleghi erano molto legati, un ottimo militare. Un
uomo professionalmente e umanamente ammirato da tutti per la sua serietà e la dedizione al proprio
ruolo. Era partito da Venzone quattro mesi fa, carico di speranze: non era la prima volta che si recava in
Afghanistan, avendo partecipato anche alla missione effettuata fra il 2008 e il 2009 ad Herat. Il
Reggimento, profondamente colpito dalla tragedia, si unisce alla famiglia del giovane nella terribile
sofferenza
di
questo
momento».
Sofferenza che, però, non smorza la volontà di lottare per la pace, il “credo” in un compito, la convinzione
che la presenza dei militari italiani in Afghanistan sia importante, anzi, fondamentale: «Continueremo a
lavorare seriamente, con determinazione - ha concluso Baisero -, sia qui in patria che a Bala Murghab. La
disgrazia verificatasi ieri lascia uno strascico di enorme amarezza ma persevereremo con decisione nel
nostro impegno». Costernazione viene espressa anche dal presidente dell’Ana cividalese, Rino Petrigh:
«L’Associazione - afferma - si stringe ai parenti del soldato deceduto, alla Julia e all’8° Reggimento.
Continueremo ad essere vicini, nel nostro modo alpino, ai ragazzi che si trovano in Afghanistan e che
stanno portando avanti una complessa, significativa missione. Speriamo di poterli riabbracciare quanto
prima». Al coro si unisce la voce del consigliere regionale Roberto Novelli, che proprio insieme a Petrigh
(oltre che all’ex sindaco di Cividale, Attilio Vuga) due anni fa si era recato a Herat per presenziare
all’inaugurazione di una casa di accoglienza realizzata dagli uomini dell’8° Reggimento grazie ai fondi
raccolti tramite il piano umanitario Un ponte per Herat, replicato in occasione della missione in corso: «Un
grave lutto - commenta l’amministratore -, che colpisce la Julia e la comunità cividalese, che ospita il
Comando dell’8°. Ci stringiamo attorno alla famiglia del caduto e agli altri alpini: la visita che, nel 2009,
feci ad Herat ha rafforzato in me la convinzione che la presenza dei nostri militari in Afghanistan è
importantissima,
Lucia Aviani
basilare
per
il
futuro
di
quella
terra
martoriata».
18-01-11, 07Regione
Commissioni, c è l’accordo Nessun cambio al vertice
UDINE. Un rinnovato accordo tra Pdl, Lega, Udc e Misto. Un nuovo patto per ribadire il sostegno al
presidente Fvg Renzo Tondo e per coinvolgere tutte le forze di maggioranza nelle strategie politiche e
amministrative. E con questo impegno i sei presidenti di commissione non si cambiano e saranno oggi
confermati. È la sintesi degli incontri di ieri tra le compagini di maggioranza sancito da un documento
firmato da Daniele Galasso, capogruppo del Pdl, Ugo De Mattia, consigliere regionale della Lega, Edoardo
Sasco,
capogruppo
dell’Udc,
e
Roberto
Asquini,
capogruppo
del
Misto.
L’impegno parte da una premessa. Che i consiglieri (cinque) e le forze politiche rappresentate all’interno
del Misto «sono stati eletti – recita il documento – all’interno della coalizione di centro-destra e ne hanno
supportato l’azione e che in considerazione delle recenti, mutate condizioni del Misto tale natura e tale
impegno
non
si
modificano».
Per Asquini «è un accordo politico di alto livello – ha detto il capogruppo – che non guarda a piccole
questioni. È il pieno riconoscimento che chiedevamo come rappresentanza e peso dei consiglieri e delle
forze del Misto». Compiaciuto Galasso. «Sono soddisfatto per l’amplia convergenza nel sostenere il
programma di governo di Tondo. E apprezzo – ha commentato il pidiellino – la scelta e la disponibilità del
Misto nel confermare l’appoggio strategico alla maggioranza di centrodestra e, pur nelle mutate
condizioni, a non porre in discussione gli assetti di vertice delle commissioni, allontanando quindi
qualunque
malinteso
e
riavviando
una
forte
collaborazione».
Ai propri posti al vertice delle commissioni, dunque, restano Gaetano Valenti (I commissione), Federico
Razzini (II), Giorgio Venier Romano (III), Alessandro Colautti (IV), Roberto Marin (V) e Piero Camber
(VI). E resta al vertice del Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione anche Giorgio Baiutti
(Pd),
perché
questa
presidenza
spetta
appunto
all’opposizione
di
centrosinistra.
Ci saranno invece degli spostamenti di commissari nel centrodestra, “scambi” che domani saranno sanciti
dalla riunione del gruppo del Pdl e poi dalla maggioranza. Secondo le indicazioni delle ultime ore Galasso
andrà in V, occupando così il posto del Pdl lasciato libero da Ciani. Così come aveva chiesto, il
vicecapogruppo del Pdl, Franco Baritussio, andrà in II al posto di Galasso. L’altro cambio riguarda
Roberto Novelli che ha manifestato l’interesse a seguire il Sociale, sarà accontentato: si accomoderà in
II, lasciando la vice presidenza della IV dove i suoi voti saranno divisi tra i commissari della IV Galasso e
Colautti, mentre la vicepresidenza sarà assegnata a Maurizio Bucci. E oggi queste scelte saranno sancite
dai voti dei commissari.
16-01-11, 09Regione
Il valzer delle commissioni consiliari Nessun presidente
al gruppo misto
di
ANNA
BUTTAZZONI
UDINE. Nessun cambio, almeno non al vertice. Incontri, telefonate e ammiccamenti degli ultimi giorni
non hanno fatto retrocedere il Pdl di un passo sulla presidenza delle sei commissioni consiliari. Martedì
sarà il giorno in cui il presidente del Consiglio Maurizio Franz, come vuole il regolamento a metà
legislatura, radunerà tutti i componenti per confermare o meno i sei uomini che presiedono le consulte. E
conferma
dei
sei
presidenti
sarà,
almeno
così
garantiscono
i
meglio
informati
di
palazzo.
Era stato Paolo Ciani, transfuga dal Pdl per aderire al Fli e accomodatosi tra le fila del gruppo Misto, a
chiedere un riconoscimento politico per la “truppa” capitanata da Roberto Asquini, il primo ad allontanarsi
dal Pdl per aderire al Misto, che oggi conta cinque consiglieri. Un numero sufficiente, è la sintesi del Cianipensiero, per chiedere un riconoscimento al presidente Fvg Renzo Tondo e alla maggioranza di centrodestra. Un gesto che Ciani avrebbe voluto arrivasse a partire dalla prima scadenza utile, quella appunto
di martedì. Pdl, Lega e Udc avevano subito chiuso la porta a ipotesi di cambi alle presidenze di
commissione, ancor più se cambiare significava dare un ruolo di vertice al Misto. Durante la settimana
confronti e negoziati avevano portato a socchiudere la porta, mettendo però un veto: al gruppo sarebbe
arrivato un riconoscimento se, e solo se, a ricoprire l’incarico di presidente di commissione non fossero
stati nè Ciani nè Alessia Rosolen. L’unico partito in grado di poter sacrificare un proprio uomo sarebbe
stato il Pdl, che oggi conta quattro presidenti di commissione, mentre Udc e Lega ne hanno uno ciascuno.
Per il Pdl, però, sarebbe stata inimmaginabile e ardua da digerire anche solo l’ipotesi di rinunciare a
presiedere una commissione per cedere il passo a un ex Pdl, uno, Ciani, passato addirittura al Fli, e
l’altra, Rosolen, già assessore della giunta Tondo sostituta su volere dell’allora sottosegretario del Pdl
Roberto Menia. Impossibile. Il Pdl, quindi, ha messo sul tavolo le proprie condizioni che, d’altro canto, per
il Misto non sono state accettabili. Anche perché gli unici due consiglieri papabili per una presidenza erano
proprio
Ciani
e
Rosolen.
A pesare sulla decisione di non spalancare le porte al Misto è stato anche il ragionamento manifestato dal
capogruppo del Pdl, Daniele Galasso, quando aveva argomentato come non si trattasse di numeri, ma di
interlocutore politico, spiegando che i cinque consiglieri del Misto non ne hanno uno unico.
Ai propri posti, dunque, restano Gaetano Valenti (I commissione), Federico Razzini (II), Giorgio Venier
Romano (III), Alessandro Colautti (IV), Roberto Marin (V) e Piero Camber (VI). E resta al vertice del
Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione anche Giorgio Baiutti (Pd), perché questa
presidenza spetta appunto all’opposizione di centrosinistra. In questo gruppo, però, non è rappresentata
la formazione dei Cittadini-Libertà civica e allora forse toccherà al Pd rinunciare a un posto per
permettere
l’ingresso
di
un
esponente
della
civica.
Ci saranno invece degli spostamenti di commissari nel centrodestra, “scambi” che domani saranno sanciti
dalla riunione del gruppo del Pdl e poi dalla maggioranza. Secondo le indicazioni delle ultime ore Galasso
andrà in V, occupando così il posto del Pdl lasciato libero da Ciani. Così come aveva chiesto, il
vicecapogruppo del Pdl, Franco Baritussio, andrà in II al posto di Galasso. L’altro cambio riguarda
Roberto Novelli che ha manifestato l’interesse a seguire il Sociale, sarà accontentato: si accomoderà in
II, lasciando la vice presidenza della IV dove i suoi voti saranno divisi tra i commissari della IV Galasso e
Colautti, mentre la vicepresidenza sarà assegnata a Maurizio Bucci
16-01-11, 14Cultura - Spettacolo
Mittelfest, più sedi e meno soldi «Cividale rimanga
baricentrica»
Sulla probabile dilatazione temporale di Mittelfest (da una a due settimane), in omaggio al traguardo dei
vent'anni, le voci sono concordi, e sono voci di plauso. Sull'allargamento degli spazi interessati alla
rassegna – destinata a toccare, nel luglio 2011, località alternative a Cividale, ancora da definire – e sulle
strategie di rilancio dell'evento, meno: il panorama si frastaglia, in ossequio ai colori politici degli
interpellati.
Partiamo da sinistra. L'estrema sintesi dell'opinione di Roberto Antonaz, consigliere regionale della
Sinistra L'Arcobaleno» e già assessore alla cultura del Friuli Venezia Giulia, è eloquente: «Insomma. Che
dire?». Il «che dire» prende le mosse da un dato di fatto: «Inutile nasconderlo – afferma Antonaz –: c'è
stata una riduzione di finanziamento al festival, altro che. Circa 300 mila euro. Personalmente, quindi,
registro un minor impegno della Regione nei confronti del Mittelfest: è il frutto della gestione Tondo, è
l'espressione della scarsa attenzione prestata alla sfera della cultura. Per quanto riguarda l'ampliamento
del raggio di scena, poi, l'idea va bene, ma non è risolutiva. La vera questione è quella del
coinvolgimento degli Stati della Mitteleuropa. Il festival non ha mai avuto pubblico straniero, nemmeno
dalla Slovenia. Questo è il nodo, e finora non si è riusciti a sbrogliarlo. Ricordo un incontro a Roma, anni
fa, nella sede del Ministero degli Esteri, con gli ambasciatori di una dozzina di Paesi: voleva essere un
primo passo per raggiungere l'obiettivo di richiamare a Cividale cittadini da oltre confine, ma non vi è
stato seguito». Conclusione lapidaria: «La gestione Moni Ovadia era un altro pianeta». Altra voce della
Sinistra L'Arcobaleno è quella del consigliere regionale Stefano Pustetto: «Non vorrei – dice – che
l'attenzione all'aspetto turistico prevalesse sul settore culturale. È stato annunciato che Mittelfest
cambierà pelle, per puntare a una crescita del ritorno economico. Confido nel buon senso. Se il festival è
diventato così famoso, in Italia e all'estero, lo si deve al fatto che ha espresso le arti e i talenti
mitteleuropei: spero che l'impostazione ventilata, che sembrerebbe improntata alla volontà di incentivare
i beneficî economici, appunto, per il Friuli Venezia Giulia, non intacchi l'anima di Mittelfest, la sua
profonda valenza. Circa, poi, la dispersione dell'evento sul territorio, non vorrei determinasse uno
snaturamento della manifestazione: il rischio è che ora che il festival è famoso e attrattivo qualcuno lo
voglia
spostare
altrove,
per
averne
un
vantaggio
politico
e
di
immagine».
Sostanzialmente dello stesso avviso è Carlo Monai, onorevole di IdV: «Ben vengano meccanismi di
amplificazione del festival, volti a rafforzarne l'identità e a promuoverne la diffusione. È però
fondamentale che la rassegna mantenga uno strettissimo legame con la città che ne è stata la culla. Il
turismo culturale che, tramite la kermesse, si vuole stimolare dovrà dunque fare perno su Cividale:
penso, ad esempio, ad appositi servizi di trasporto pubblico, come si era fatto al tempo della mostra sui
Longobardi. Bene l'apertura al territorio, insomma, ma la cittadina ducale deve assolutamente restare
baricentrica».
Critico Piero Colussi, dei Cittadini-Libertà civica: «Niente di nuovo sotto il sole. Ancora una volta –
dichiara – il presidente dell'Associazione Mittelfest prospetta un rilancio del festival che, in realtà, non è
supportato dai fatti. Nell'occasione del ventennale sarebbe stato importante un drastico cambio di rotta,
un segnale ben preciso. Di svolte, invece, io non ne vedo all'orizzonte. La tematica è, più o meno, sempre
la stessa: si continua a girare intorno al concetto di identità. Quanto al budget, è inferiore al passato.
Chiedo meno proclami e più sostanza. Superfluo dire, in chiusura, che tutti ci auguriamo che l'evento
abbia un buon successo: Mittelfest è un'istituzione irrinciabile, per il Friuli Venezia Giulia».
E spostiamoci infine verso destra, con il consigliere regionale Roberto Novelli (PdL): «Il festival –
afferma – è un patrimonio culturale della nostra Regione: un evento dal prestigio straordinario, che,
tuttavia, deve anche saper garantire un ritorno importante al Friuli Venezia Giulia. Ecco perché, ferma
restando la centralità di Cividale, reputo positiva la scelta di aprire la manifestazione ad altre località
regionali. Ottimo il tema scelto per l'edizione 2011, Nazioni e identità, a maggior ragione considerata la
ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia: un messaggio alto e forte, che vuole porre l'accento
sull'importanza dell'unità, appunto, di uno Stato pur nella diversità, nella coesistenza di diverse anime. Le
specificità locali sono una ricchezza da valorizzare: penso, in particolare, al friulano, che di recente ho
chiesto venga inserito con convinzione nella programmazione di Mittelfest. Condivido pienamente, da
ultimo,
la
Lucia Aviani
decisione
di
ridare
linfa
alla
rassegna
di
marionette
nelle
Valli
del
Natisone».
15-01-11, 08Speciali
«Fondi certi per la ricerca al Consorzio Colli orientali»
UDINE. «Non entrando nel merito dell’opportunità della legge regionale che attribuisce la titolarità della
gestione dei contributi per la promozione dei prodotti regionali (tra cui quelli vitivinicoli) all’Ersa, è
opportuno segnalare che tale norma rischia di penalizzare la strategica attività del Consorzio di tutela dei
vini Colli orientali del Friuli e Ramandolo». A intervenire con un’interrogazione è il consigliere regionale
del Pdl Roberto Novelli, che chiede maggior attenzione per questo Consorzio in virtù della sua storica e
fondamentale attività di promozione e ricerca. «Il Consorzio - puntualizza Novelli - da sempre svolge
anche un’attività di ricerca in viticoltura effettuando sperimentazioni puntuali e promuovendo anche il
recupero dei vecchi vitigni autoctoni».
07-01-11, 10Udine
Bollicine e maxi-gubana
Cividale ha brindato ancora una volta al nuovo anno con le “bollicine” friulane in occasione di quello che,
il primo gennaio, è diventato un vero e proprio evento per la città longobarda con l’offerta a un pubblico
sempre
più
numeroso
della
“gubana
più
grande
del
mondo”.
A tale riguardo, va detto che il titolare del Forno Cattarossi - che sorge proprio a due passi dallo storico
ponte del Diavolo - ha ancora una volta superato se stesso, tanto che per il sesto anno consecutivo ha
battuto il proprio record, producendo una maxi-gubana di ben 59,3 chilogrammi. E la festosa
degustazione è stata accompagnata, come dicevamo, dalle “bollicine” dello spumante classico friulano di
Girolamo Dorigo e Piero Pittaro, rinomate aziende di Buttrio e di Codroipo, con le quali non solo si è
creato l’ideale abbinamento con il tipico dolce di Cividale e delle valli del Natisone, ma si è brindato al
2011 sperando che il nuovo anno sia migliore di quello passato. Ad alzare i calici e a gustare la enorme
gubana adagiata su un tavolo sotto la loggia del palazzo municipale - con l’attenta regia di Andrea
Cecchini del Caffè San Marco - sono intervenute varie autorità, dal sindaco della città ducale Stefano
Balloch al suo predecessore e presidente dell’Ater di Udine Attilio Vuga, dall’arciprete del duomo
monsignor Lino Carlino ai consiglieri regionali Roberto Novelli e Franco Iacop, dall’assessore provinciale
Daniele Macorigh al presidente mandamentale di Confartigianato cavalier Mario Laurino e al responsabile
delle
relazioni
esterne
della
Banca
popolare
di
Cividale
dottor
Sergio
Paroni.
La festa degli auguri ha rappresentato anche il momento di lancio del prossimo “Gubana Day-Premio Bepi
Tosolini”, il concorso che, giunto anch’esso alla sesta edizione, verrà riproposto fra qualche settimana: un
week end all’insegna delle degustazioni di gubana e di una disfida tra dolci di confine di comune matrice,
il tutto innaffiato dal distillato “Most” della casa di Povoletto. Dopo aver sfidato e battuto la “putizza”
goriziana (2009) e il “presniz” triestino (2010), la gubana si appresta ad affontare ora il tipico dolce
carinziano, il “Kartner Reindling”. Ma ne riparleremo.
06-01-11, 11Udine
Medaglia al titolare del forno
CIVIDALE. Berto “Pan” Blasuttig, titolare del Forno Cattarossi di Cividale, ha ricevuto dai consiglieri
regionali Roberto Novelli e Franco Iacop una medaglia del Consiglio regionale per aver superato ancora
una volta sé stesso sfornando la “gubana più grande del mondo” per il 6° anno consecutivo. Il 1° gennaio
scorso, infatti, il dolce cividalese ha nuovamente battuto il proprio record di peso raggiungendo i 59,3 kg.
(la scorsa edizione ha registrato un peso di 53 kg). Gli esponenti regionali hanno voluto omaggiare un
artigiano che con il suo impegno rende possibile un evento che ormai è divenuto una originale e gustosa
tradizione del capodanno nella città ducale, ovvero quella di sfornare la più grande gubana del mondo e
adagiarla su una grande tavola sotto il loggiato del palazzo comunale di Cividale, per poi essere offerta in
degustazione per il brindisi augurale promosso dallo storico Caffè San Marco. Anche quest’anno centinaia
di persone sono accorse animate, oltre che dalla gola, dall’attesa di sapere se il record della precedente
edizione è battuto. A sfiorare i 60 kg è stata un’impresa del forno cividalese che si è meritata così la
medaglia del Consiglio regionale alla presenza di varie autorità, dal sindaco della città ducale Stefano
Balloch al suo predecessore e presidente dell’Ater di Udine Attilio Vuga, dall’arciprete del Duomo di
Cividale,
monsignor
Lino
Carlino,
all’assessore
provinciale
Daniele
Macorigh,
dal
presidente
mandamentale di Confartigianato cavalier Mario Laurino al responsabile delle relazioni esterne della
Banca popolare di Cividale Sergio Paroni.
05-01-11, 16Udine
Ermacora e Driutti volano a Cividale
CIVIDALE. Michele Ermacora e Juliana Driutti, fra i favoriti della vigilia, hanno inaugurato la stagione
2011 con la vittoria nella nuova corsa “Un ponte per Herat-Il segno degli Alpini”, competitiva Fidal che
l’Ana Cividale ha organizzato, con il Gs Natisone e il Gsa Pulfero, per la raccolta di fondi destinati alla
scolarizzazione di Bala Murghab, in Afghanistan. Ermacora, di Buja, e la Driutti, argentina di genitori
friulani, l’hanno spuntata su 307 podisti (70 donne), portando a termine i 10 chilometri dell’impegnativo
tracciato,
con
finale
leggermente
in
salita,
rispettivamente
nel
tempo
di
34’09"
e
40’30".
Al passo di 3’25" al chilometro il portacolori del Gs Aquileia ha tenuto a bada il triestino Igor Patatti e il
pordenonese Guido Angilella, dietro ai quali hanno sfiorato il podio il recordman nazionale delle 24 ore
(263,841 km), Ivan Cudin, e il maratoneta Gianni Panfili. Primo dei locali Guido Costaperaria, 12° in
36’50". Tra i migliori Master si sono confermati Spelat, Pascolo, Pizzi, Zamaro, Oballa, Grimaz, De Eccher,
De Reggi, Poiana, Morandini, Del Zotto, Codermazzi, Sturam e Petris. Reduce dai tre strepitosi successi
del mese di dicembre, l’emergente top runner della Libertas Udine non ha avuto problemi a calare il poker
e rintuzzare gli attacchi delle esperte Sara Bradaschia (Gorizia) e di Susanna Vidoz (Trieste). Oltre 400,
invece, i partecipanti (un centinaio i ragazzi) che hanno aderito alla corsa non competitiva di 5 chilometri
a
passo
libero,
anche
questa
con
partenza
e
arrivo
di
fronte
alla
caserma
Francescatto.
«Visto il sorprendente successo - l’ammissione di Pierluigi Parpinel, uno degli organizzatori e ideatore del
percosso
-
valuteremo
l’allestimento
della
seconda
edizione».
Alle premiazioni erano presenti il sindaco di Cividale, Stefano Balloch, il consigliere regionale Roberto
Novelli, il presidente della sezione Ana cividalese, Rino Petricig, il Tenente Colonnello dell’8° Rgt Alpini,
Enrico Baisero, e la moglie del Colonello Comandante, Andrea Piovera, attualmente in missione a Bala
Murghab.
Classifica. Uomini: Ermacora (Gs Aquileia) 34’09", Patatti (Marathon Ts) 35’11", Angilella (Brugnera)
35’23", Cudin (Gmu-Team Iacuzzo) 35’27", Panfili (Gs Livenza) 35’33". Donne: Driutti (Libertas Ud)
40’30", Bradaschia (Gm Go) 41’14", Vidoz (Happy runner Ts) 41’21", Qualizza (Gs Natisone) 41’39",
Facchin
Vincenzo Mazzei
(Cus
Ts)
42’21".
02-01-11, 07Regione
Novelli: «Il Mittelfest valorizzi la cultura e l identità
friulane»
UDINE. «L’edizione 2011 del Mittelfest dovrà valorizzare la cultura e la lingua friulana che è l’elemento
fondante dell’identità locale e della specialità regionale». Lo ha detto il consigliere regionale del Pdl,
Roberto Novelli (nella foto). «Ho già avuto modo di parlarne con il presidente Antonio Devetag che ha
condiviso la necessità di ampliare l’offerta del prossimo Mittelfest con un’attenzione anche alla lingua
friulana. In questa direzione sarà organizzato a breve un vertice con i dirigenti dell’Arlef (Agenzie regjonàl
pe lenghe furlane) per avviare una sinergia. Chiederemo all’Arlef - ha detto Novelli - di affiancare il
Mittelfest per dare vita ad un percorso condiviso che dal locale, ma con un respiro internazionale, possa
proporre ai visitatori dell’edizione 2011 un dialogo tra le identità locali dell’Europa centrale». Per quanto
riguarda il Mittelfest il consigliere Novelli ha indicato anche altre iniziative per la prossima edizione. «Il
Mittelfest, con Cividale sempre cuore dell’evento, è il festival del Friuli Venezia Giulia, è volano e luogo di
incontro, raccolta e valorizzazione delle nostre eccellenze. Questa importantissima manifestazione
culturale deve tornare a sviluppare le sue ricadute positive anche sul territorio che la ospita con nuove
idee. E nell’ambito della kermesse - ha concluso Novelli - si potrebbe inserire un festival dei musicisti di
strada».
31-12-10, 12Udine
Casa di riposo di Cividale, dalla Regione i fondi della
soluzione tampone per l Irap
CIVIDALE. La Regione conferma il suo impegno nei confronti della Casa per anziani di Cividale,
rinnovando la “soluzione tampone” messa in atto negli ultimi anni per arginare il problema dell’Irap: a
parziale copertura dei costi dell’imposta – che grava sulla struttura assistenziale cittadina, a differenza di
quanto avviene nelle realtà analoghe presenti in Friuli Venezia Giulia, a causa di un cavillo giuridico –
nella finanziaria 2011 sono stati infatti stanziati, su sollecito del consigliere Roberto Novelli, 50 mila
euro. Lo stesso era avvenuto per il 2009 e per il 2010: per il futuro, invece, c’è la speranza «che si riesca
a
trovare
un
definitivo
rimedio
alla
problematica
nell’ambito
del
decreto
milleproroghe».
A formulare l’auspicio è lo stesso Novelli, che ha interessato al caso – l’ultima volta in data 15 ottobre
2010 - anche il presidente della Commissione finanze della Camera, Gianfranco Conte: «Mi ha garantito –
rende noto il consigliere regionale - massima attenzione alla questione. Confido che si riesca ad
appianarla quanto prima: è assurdo che nel nostro complesso assistenziale ci sia questo aggravio, per
quanto vada ricordato che la retta giornaliera è fra le più basse su scala regionale». La Casa di riposo di
Cividale è l’unica Asp friulana, come detto, tenuta al pagamento dell’Irap: a originare l’inghippo era stato
il cambiamento di assetto giuridico dell’ente, trasformato (il primo gennaio 2007) da Istituzione in
azienda per i servizi alla persona. Il passaggio non solo non aveva prodotto l’annullamento della tassa
ma, addirittura, aveva determinato il suo raddoppiamento (da 100 mila a 200 mila euro): il costo annuo
delle rette, per i circa 230 ospiti, è di conseguenza salito di quasi mille euro. Alla vicenda erano stati
interessati - tramite il Comitato parenti - i consiglieri regionali ma anche i parlamentari friulani: ad oggi,
però, il nodo non è stato ancora sbrogliato. (l.a.)
29-12-10, 08Regione
Codega (Pd): dimenticato il mondo della scuola
TRIESTE. «Gli studenti hanno perfettamente ragione a lamentarsi che la Finanziaria regionale si sia
dimenticata di loro. Più che dimenticarsi di loro, la maggioranza non ha proprio voluto prendere sul serio
le loro richieste». È quanto sostiene il consigliere regionale del Pd, Franco Codega, che aggiunge. «Un
solo consigliere del centrodestra (Roberto Novelli) si è presentato, il giorno 14, all’incontro con la
delegazione degli studenti. In secondo luogo il problema è stato del tutto snobbato. La prima richiesta
degli studenti era quella di potenziare i fondi a disposizione non per interventi edilizi di carattere
straordinario, ma per la manutenzione ordinaria. Le Province infatti, e in particolar la Provincia di Trieste,
lamentano infatti scarsità di risorse proprio su questa voce. Sono state proposte da parte del Pd diverse
soluzioni. Non c’è stato ascolto. Alla fin fine è stata presentato, dalla maggioranza, l’emendamento che
stanzia 7 milioni di euro, alle quattro province, per la manutenzione non solo delle scuole ma anche della
viabilità. Era evidente che la cifra così dispersa tra province e viabilità avrebbe assicurato per la
manutenzione delle scuole e in particolare quelle di Trieste, che come è noto sono le più disastrate,
soltanto poche briciole. Altri emendamenti avanzati per aumentare i fondi per il potenziamento della
offerta formativa, per il trasporto pubblico sono stati rifiutati. Anche il capitolo sul diritto allo studio
universitario è rimasto disatteso. L’assessore Molinaro ha evidenziato l’aumento di 2,5 milioni in più per il
diritto allo studio, ma non ha risposto ove sono allocati gli 11,6 milioni di euro , necessari per far fronte a
tutte le borse. Il mondo della scuola evidentemente non sta molto a cuore questa maggioranza, che è in
altre faccende affaccendata».
28-12-10, 11Udine
Borse lavoro, riconoscimenti a 30 giovani
CIVIDALE. Riconoscimento ufficiale, per la prima volta, ai giovani beneficiari delle "borse lavoro",
strumento rivelatosi fondamentale - in tempi di bilanci risicati - per l'attuazione di una serie di iniziative di
particolare significato per una città a vocazione turistica: l'amministrazione cividalese ha voluto premiare,
la sera scorsa, la trentina di ragazzi che hanno prestato servizio nell'ambito dei programmi "Civid'arte" e
"Aaa turisti cercasi", oltre che al Centro vacanze comunale e nel settore del "Progetto impresa". Senza di
loro, si è detto, occasioni di notevole importanza per il lancio turistico, appunto, della città non sarebbero
state possibili, a cominciare dall'apertura della mostra di arte sacra "L'anima e il mondo" - premiata da un
successo decisamente superiore alle aspettative - e del complesso conventuale di Santa Maria in Valle.
«Un'autentica risorsa, questi ragazzi», hanno concordato, nello spazio dei saluti, il sindaco Stefano
Balloch, il consigliere delegato alle politiche giovanili Giuseppe Ruolo - promotore della circostanza - e il
consigliere regionale Roberto Novelli. «Hanno rivestito un ruolo essenziale, nell'arco del 2010 - ha
ribadito il primo cittadino -, anno che sul fronte culturale si è rivelato, in città, particolarmente intenso
grazie ad un insieme di progetti che hanno contribuito ad incrementare notevolemente l'offerta locale.
Questi giovani - ha fatto eco Novelli - si sono comportati con grande senso di responsabilità e del
dovere». Ma non basta: nell'occasione, infatti, si è voluto anche tributare un omaggio all'eccellenza,
ringraziando pubblicamente un 27enne cividalese - Simone Trotta, che presta servizio nell'Arma dei
Carabinieri, nella stazione di Courmayeur - distintosi in una delicata operazione anticrimine che gli è valsa
il plauso del Fbi. «Un motivo di orgoglio e di esempio per le nuove generazioni», si è detto nel corso della
cerimonia. Tornando ai ragazzi del Progetto giovani, otto sono stati impegnati nel ramo "Civid'arte", sette
in "Aaa turisti cercasi": a loro si deve, oltre alle già citate aperture della rassegna "L'anima e il mondo" e
del monastero e tempietto longobardo, anche quelle dell'esposizione dedicata ad Antonio Mattioni e della
mostra - a cura della Somsi - in corso nella chiesa di Santa Maria dei Battuti. E' stata la prima volta che il
Comune ha deciso di affidare un incarico del genere ai giovani: in precedenza tali servizi venivano infatti
dati in appalto a realtà specializzate nel settore. (l.a.)
22-12-10, 10Regione
Il Pdl contro la Lega: è l ultimo partito leninista
UDINE. Alzano lo scudo per difendere l’istituzione e l’operato della legislatura. È dura la reazione da
parte di un gruppo di consiglieri regionali alle parole, considerate provocatrici e inutili, del presidente
della Provincia di Udine Pietro Fontanini. A fare quadrato attorno alla Regione, tutt’altro che matrigna e
accentratrice, sono Alessandro Colautti, Roberto Novelli, Franco Baritussio e Paride Cargnelutti. «Siamo
abituati: ogni tanto Fontanini vuole ricordarci che, oltre a rivestire un ruolo istituzionale, è anche il capo
della Lega, dimenticandosi forse che i due approcci sono radicalmente diversi e richiedono diverse
sensibilità», dichiara Colautti che paragona il comportamento del Carroccio a quello già visto sotto l’era
Lenin: «La Lega si riconferma come l’ultimo partito di stampo leninista, caratterizzato dall’accentramento
partito/Stato, partito/regione, partito /persona. Non è un caso che ovunque vi sia una carica in mano a
un leghista, l’ente di riferimento diventa immediatamente centrale, persino quando si tratta di organismi
sulla
cui
ipotesi
di
abolizione
è
in
corso
da
tempo
un
ampio
dibattito».
Per Colautti è errato pensare di affrontare il tema del decentramento vincolandolo «alle fortune politiche
del momento che rappresenta proprio il motivo per cui ancora oggi non si è riusciti a semplificare e ad
applicare
il
principio
della
sussidiarietà».
Dà
atto
il
consigliere
a
Fontanini
dell’importanza
dell’equiordinazione, ovvero della pari dignità degli enti, ma osserva che a questo principio deve essere
affiancata l’adeguatezza con i corollari di efficacia, efficienza ed economicità. A questo proposito –
suggerisce – «la Provincia dovrebbe abbandonare l’atteggiamento rivendicazionista e domandarsi se ha
adeguato le competenze a questi canoni e quali sono le competenze che reputa giuste e raggiungibili.
Non credo affatto, ad esempio, che la Provincia abbia bene operato nell’ambiente né, tanto meno, nei
lavori pubblici (settore in cui la gestione degli appalti è in forte ritardo, pregiudicando così anche la
ripresa economica)». Roberto Novelli dice no alla politica urlata, «una delle cose più facili da farsi per
trovare consensi» e snocciola le regole basilari: «Una squadra deve confrontarsi negli spogliatoi e poi
scendere in campo unita e compatta. Dispiace constatare che Fontanini continui a usare lo strumento,
troppo comodo, della forza di governo e contemporaneamente di opposizione». Novelli poi difende il
commissariamento delle comunità montane, enti inefficienti e poco produttivi, «passaggio essenziale per
poter sviluppare quel progetto di riforma che sta per concludersi con la più ampia condivisione da parte
dei sindaci dei comuni interessati. Le riforme decisive – conclude - necessitano del loro tempo di
maturazione per essere determinanti il cambiamento». Si dissocia anche Franco Baritussio: «Non credo
assolutamente vi sia una logica antifederalista nel Consiglio e nella Giunta regionale, anzi. Il presidente
Fontanini pone un problema di ordine finanziario, e uno di natura politico-programmatica legato alle
riforme. Sul piano finanziario l’intero centrodestra sta gestendo con responsabilità il momento più brutto
dal dopoguerra ad oggi ed è naturale che nelle assemblee, anche quella provinciale, l’opposizione ne
approfitti e provochi. Sul piano politico-programmatico Fontanini fa riferimento a riforme in itinere su
materie fondamentali sulle quali tutte le forze della maggioranza stanno lavorando nell’apposito tavolo
politico-istituzionale. L’obiettivo che nessuno può perdere di vista è il “faro” rappresentato dalle linee
tracciate da Liberidea». Dal canto suo il consigliere Paride Cargnelutti osserva: «I fondi messi a
disposizione in questa manovra finanziaria per le province testimoniano che l’attenzione verso gli enti
intermedi è sempre elevata, smentendo di fatto le parole del presidente».
20-12-10, 06Regione
Gli ex An si contano e preparano il dopo-Collino
UDINE. È la prima “conta”, anche se loro preferiscono chiamarla “verifica”. È la parte ex An del Pdl che
ha bisogno di capire chi resta e chi va, chi ha deciso di seguire l’ex leader di An e nuovo capo di Futuro e
Libertà Gianfranco Fini e chi invece pur arrivando da quell’esperienza ha scelto di proseguire su un altro
cammino. Il Fli agita la politica anche in Friuli Vg e allora le ex anime aennine in Consiglio regionale e
della Provincia di Udine hanno deciso che è arrivato il momento di fare il punto della situazione. Perché in
ballo c’è anche un ruolo di peso, colui che nello scacchiere politico occuperà la casella lasciata libera
dall’eurodeputato Giovanni Collino, transitato al Fli. Fino a pochi giorni fa era lui il riferimento degli ex An
per Udine e provincia, ora stretta tra due figure influenti della politica regionale, gli ex Fi Isidoro
Gottardo, coordinatore regionale del Pdl, e il senatore Ferruccio Saro. L’altra componente del partito ha
dunque
bisogno
di
un
nuovo
equilibrio
e
di
una
nuova
guida.
L’incontro, previsto domani sera nella sede udinese del Pdl, è stato organizzato dai regionali Franco
Baritussio, Roberto Novelli e Riccardo Riccardi, insieme con i provinciali Fabio Marchetti, coordinatore
del Pdl per la provincia di Udine, Renato Carlantoni, capogruppo in Provincia del Pdl, e dall’assessore
provinciale Daniele Macorig. A “benedire” l’appuntamento il vice-coordinatore regionale del Pdl, Sergio
Dressi, anche lui ex An e anche lui dato per presente. Gli invitati sono diversi, da coloro che ricoprono
cariche istituzionali agli iscritti, e dalla “conta” emergeranno le scelte degli ex aennini, nuova guida
compresa. In pole position c’è l’assessore Riccardi che non seguirà Collino nel Fli. Per ruolo attuale ed
esperienza politica (è stato il delfino di Collino) quello di Riccardi è il primo nome possibile. Resta da
capire, però, se la partita di direttore generale di Friulia per lui è davvero chiusa, e non sembra così.
Il summit arriva tre giorni dopo la convention a Trieste di Roberto Menia, leader regionale del Fli, che ha
dato forma la nuovo partito. Una partenza a rilento considerato che Fli per ora non riuscirà a costituire un
gruppo in Consiglio regionale: sono necessari tre componenti e al momento i papabili sono due, Roberto
Asquini e Paolo Ciani. (a.bu.)
19-12-10, 12Udine
Unesco, fondi a sostegno della candidatura
CIVIDALE. Dalla Regione 90 mila euro a sostegno della candidatura Unesco di Cividale: il contributo è
stato stanziato grazie ad un emendamento alla finanziaria 2011 suggerito dal consigliere regionale del Pdl
Roberto Novelli. «Tramite il piano di gestione della candidatura – dichiara Novelli – la città ducale
diventa volano di una serie di azioni di valorizzazione dell’intero territorio del Friuli Venezia Giulia, oltre
che di indirizzi di sviluppo socio-economico che hanno già portato alla stesura di progetti a carattere
transfrontaliero
e
internazionale.
Il
programma
Unesco,
insomma,
rappresenta
un’opportunità
straordinaria per tutta la nostra regione». Sia il dossier scientifico che il citato piano di gestione dell’Italia
Langobardorum contengono infatti precisi riferimenti a tutte le realtà friulane a forte caratterizzazione
longobarda, da Cormons a Nimis, fino ad Artegna, Gemona, Osoppo, Ragogna, Invillino e Sesto al
Reghena, e non trascurano le località che hanno avuto un forte ruolo nello sviluppo della cultura dei
Longobardi: «Parliamo – puntualizza il consigliere – delle Valli del Natisone e del Torre, della vallata dello
Judrio, di Muggia, Polcenigo e Sacile. È fondamentale – prosegue Novelli – che Cividale abbia a
disposizione tutte le risorse necessarie per raggiungere il suo importante obiettivo: ciò vale specialmente
per quest’ultimo semestre che ci separa dal responso del Comitato mondiale dell’Unesco, atteso tra
giugno e luglio. I 90 mila euro stanziati dalla Regione finanzieranno l’organizzazione di iniziative di
promozione, minimi (ma inderogabili) interventi di tutela su ambiti di patrimonio, l’ampliamento degli
orari di visita dei siti candidati, il potenziamento della comunicazione multimediale, la realizzazione di
un’opportuna segnaletica, l’attivazione di consulenze specialistiche e di campagne fotografiche.
Permetteranno inoltre l’avvio di azioni di consolidamento della rete regionale dei siti longobardi e la
promozione di attività connesse al “debutto” del previsto circuito transnazionale longobardo». E sempre
sul fronte Unesco, intanto, si annunciano ulteriori novità: venerdì, infatti, il sindaco Stefano Balloch ha
partecipato - a Roma - a un importante vertice dell’Associazione Italia Langobardorum, finalizzato a fare il
punto sull’iter della candidatura. Il primo cittadino riferirà sull’esito dell’incontro nei prossimi giorni.
Lucia Aviani
16-12-10, 08Regione
«Va sospesa la campagna abbonamento Rai»
TRIESTE. «Va subito sospesa la campagna abbonamenti Rai». L’esortazione arriva dal consigliere
regionale Roberto Novelli (Pdl) che boccia lo spot-gag realizzato dalla Rai per scongiurare l’evasione del
canone. Un caso che è stato scatenato dallo storico mensile in marilenghe La Patrie dal Friûl.
«Gli spot – sottolinea Novelli – definiscono impropriamente il friulano un dialetto, anziché una lingua,
come sancito dalla legge dello Stato 482 del 99, nata per tutelare e valorizzare il friulano e altre lingue
minoritarie. Anziché umiliare i friulani con questa strampalata pubblicità, la Rai dovrebbe applicare la
legge 482 secondo la quale le trasmissioni radiotelevisive in friulano dovrebbero essere incominciate già
da più di dieci anni». Un’applicazione della norma che Novelli invoca anche per potenziare adeguatamente
la sede di Udine della tv pubblica. «Che – sostiene il pidiellino – è attualmente sottodimensionata per il
lavoro
che
è
chiamata
a
svolgere».
Novelli critica anche finanziamenti e tagli. «Nonostante le tre minoranze linguistiche del Fvg dovrebbero
essere trattate allo stesso modo – afferma il consigliere regionale – anche quest’anno vi è un’enorme
disparità di finanziamenti. All’esame del bilancio regionale 2011 risulta, infatti, che finora i tagli hanno
interessato il friulano e il tedesco. Friulano che, peraltro, rischia anche di non avere i fondi necessari per
realizzare trasmissioni in marilenghe sulla televisione pubblica». Novelli ricorda anche che di recente il
Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il governo a valutare la possibilità di stanziare
risorse indispensabili a rifinanziare la 482 modificando il sistema di calcolo di distribuzione delle
medesime sulla base del numero degli appartenenti alle singole minoranze. E allora con un ordine del
giorno il pidiellino chiede alla giunta di meglio ridistribuire le risorse. «Chiedo alla giunta di provvedere a
un’equa distribuzione dei fondi e di fare pressing sul governo affinché le risorse nazionali vengano
stanziate correttamente – conclude Novelli –, stipulando anche un protocollo d’intesa ad hoc con la
presidenza del Consiglio dei ministri».
15-12-10, 05Attualità
E Paolo Ciani lascia il Pdl e passa al Fli: sognavo un
partito diverso anche in Fvg
TRIESTE. La decisione ufficiale arriva già nel mattino. Alle 11.09 Paolo Ciani scioglie tutte le riserve e fa
sapere, con un «avviso» via e-mail ai giornalisti, che lascerà il Popolo della libertà. La destinazione non è
ancora definita, per ora Ciani si accomoda nel Gruppo misto (che inizia ad avere un certo peso, e chissà,
forse
delle
pretese),
ma
nel
mirino
c’è
Futuro
e
libertà.
L’ordine cronologico ha un peso importante in politica: pur citando la giornata decisiva che era in corso a
Montecitorio, Ciani decide di evitare accuse di opportunismo, e così annuncia il suo addio prima del voto
sulla
fiducia.
Quando alle 13.41 il governo Berlusconi supera l’ostacolo della Camera, in Consiglio regionale sono tutti a
pranzo. E così, quando i lavori ricominciano, tocca a Ciani. Il discorso è sentito, il consigliere è un filo
emozionato. Il tono e i contenuti tristemente - per il Pdl - già sentiti. «C’è necessità di fare chiarezza»,
debutta Ciani. «In politica - continua - serve onesta intellettuale, e una persona onesta è colei che riesce
a
modificare
il
pensiero
in
virtù
della
realtà,
e
non
l’opposto».
L’appoggio a Tondo sarà garantito, dice l’ex An. «Ma bisogna dire - attacca Ciani - che non tutto quanto
fatto fino ad oggi è meraviglioso. Alcune cose del programma non sono state proprio fatte: c’è bisogno di
uno
scatto
d’orgoglio
fino
alla
conclusione
della
legislatura».
Il riferimento al sogno è ormai una costante nei discorsi d’addio dei futuri-futuristi. «Ho sognato un
partito diverso - dice infatti Ciani -, mi riferisco anche alla mia provincia, con una gestione a dir poco
vergognosa a detta anche di colleghi che non condividono i miei ragionamenti, fatta di veti incrociati che
ci sono e appartengono anche a quest’aula». L’addio è sofferto e «in questi giorni - rivela Ciani - ho
ricevuto pressioni, telefonate da parte di qualche ministro, di qualche componente dell’ufficio di
presidenza del partito, che mi hanno offerto anche cose importanti. Io ho risposto quello che ho detto a
Tondo e al coordinatore regionale Isidoro Gottardo: per quanto riguarda la mia visione politica, di una
persona che dalla politica ha ricevuto non chiedendo nulla, sono assolutamente tranquillo». «Non sono a
disposizione per giochi strani - chiarisce Ciani - e ho deciso di comportarmi come sono veramente e non
come
altri
vorrebbero
che
io
fossi».
Il futuro di Ciani, dunque, sarà più chiaro nei prossimi giorni. Nell’aula del Consiglio regionale l’esponente
friulano si limita a dire che sabato parteciperà alla costituente di Futuro e libertà in Friuli Venezia Giulia.
Al primo appuntamento di Trieste saranno circa trenta i componenti del nuovo soggetto politico. Nelle
ultime ore, prima dell’addio di Ciani, il consigliere Roberto Novelli aveva rassicurato il Pdl sulla sua
fedeltà. Ma restano ancora da definire i futuri politici di tanti ex An che, nonostante la fiducia ottenuta ieri
dal
governo,
Beniamino Pagliaro
non
si
fidano
più
dei
berluscones.
14-12-10, 05Attualità
Menia: pronto il coordinamento di Fli
UDINE. Una delle sorprese annunciate da Roberto Menia, leader Fvg di Futuro e Libertà, è stata svelata:
il passaggio dal Pdl al Fli dell’eurodeputato Giovanni Collino. Che ieri si è anche dimesso dalla
commissione Paritetica Stato-Regione. Altre sorprese, se ci saranno, arriveranno sabato dalla costituente
del Fli. L’atmosfera si fa irrequieta nel palazzo del Consiglio Fvg dove servono tre consiglieri per formare il
gruppo Fli. Due sono dati per certi, Roberto Asquini e Paolo Ciani, un papabile si è appena sfilato,
Roberto Novelli, e la new entry potrebbe essere Stefano Alunni Barbarossa. «Sul palco sabato
interverranno trenta persone, esponenti politici e della società civile», fa sapere Menia, Che considera
fallimentare l’esperienza del Pdl. «Il Pdl reca nel proprio nome un termine, libertà – dice il deputato
triestino –, che non rispecchia gli atteggiamenti della propria classe dirigente. Come può definirsi libero
un partito nel quale si caccia chi osa esprimere le proprie idee? O che fa pubblicare ai giornali foto
segnaletiche degli avversari politici, con metodi degni di ben altri regimi? Questo può capitare quando si
frequenta Putin». Per Menia il Pdl è «appiattito sulle banali posizioni della Lega di cui è ormai fotocopia.
Berlusconi non accetta che ci possa essere qualcosa dopo di lui, costringendo tutti a un continuo
referendum: o con lui o contro di lui». E Menia risponde anche a Roberto Marin, consigliere regionale del
Pdl dato vicino al passaggio a Fli. Almeno prima di far sapere che sarebbe rimasto dov’è, perché «non
intendo morire da democristiano», ha ironizzato Marin. Il deputato replica: «Deve aver cambiato idea
visto che fino a qualche giorno fa eravamo in contatto per discutere di una sua possibile adesione a Fli».
Botta e risposta che non distraggono dall’attesa per sabato, perché tra le sorprese della costituente
potrebbe arrivare anche l’annuncio del gruppo Fli in Consiglio regionale. Qualcuno, però, scommette che
dopo l’approvazione della Finanziaria regionale attesa per venerdì in serata, uno o più consiglieri
potrebbero
dichiarare
il
loro
prossimo
passo
verso
Gianfranco
Fini.
In Consiglio sono necessari tre componenti per costituire un nuovo gruppo. Marin e Franco Baritussio
hanno scelto di restare “fedeli” a Silvio Berlusconi, mentre restano vicinissimi al nuovo partito Asquini,
capogruppo del Misto, e Ciani. Novelli invece ha detto no. «Dopo una riflessione critica su una possibile
adesione a Fli – dichiara Novelli – e visti il profondo rispetto e l’amicizia che mi legano a Giovanni Collino,
la mia decisione è quella di restare nel Pdl rispettando il mandato ricevuto dagli elettori». Il consigliere
ammette d’essere stato attratto da Futuro e Libertà, ma a frenarlo sono stati tempi e modi. «Era giusto e
corretto, per come sono fatto e per come intendo la politica, riflettere e ragionare sul nuovo progetto
politico che – afferma Novelli –, per quanto potesse rivestire degli interessi non è propriamente corretto
nei tempi e nei modi con cui viene posto». Novelli decide dunque di restare nel Pdl, magari anche per
migliorare i limiti del partito, che sottolinea. «Credo che il Pdl abbia bisogno di una maggiore pluralità, di
un confronto politico costante che tralasci le lotte interne. È auspicabile – continua il consigliere regionale
– una maggiore etica nella classe politica e all’interno del partito. La provenienza da un partito come An
radica in me forti valori legati al sociale e ai giovani. Proprio in questa direzione nel proseguo della
legislatura
–
conclude
Novelli
–
si
dovranno
attuare
politiche
mirate».
La costituzione del gruppo in Consiglio regionale si fa in salita. Se Asquini e Ciani faranno il “grande
passo” dovranno essere accompagnati almeno da un terzo alleato. Alunni Barbarossa dai Cittadini a Fli?
Antonio Pedicini dal Pdl a Fli? Si vedrà. Di certo la conquista per Fli di un posto nell’Aula regionale appare
più
complicata.
Il segretario regionale del partito La Destra, Ernesto Pezzetta, si scaglia contro Futuro e Libertà e i suoi
esponenti in regione. Contro Menia in particolare. «Ci risparmi lezioni di “coerenza” e piuttosto – afferma
Pezzetta – spieghi ai cittadini del Fvg quali benefici effetti abbia prodotto la sua prolungata attività
parlamentare in 17 “faticosi” anni d’attività».
13-12-10, 06Regione
Gottardo: adesso dovrà fare i conti con 47 mila elettori
UDINE. «La scelta dell’europarlamentare Giovanni Collino di passare dal Pdl al Fli è sbagliata perchè
contraria alla natura della destra moderna». È la reazione del coordinatore regionale del Pdl Isidoro
Gottardo all’annuncio dell’europarlamentare Collino, che ha scelto di lasciare il partito di Berlusconi per
aderire a quello di Fini. «Ci siamo parlati anche sabato sera e con la franchezza dovuta ho detto all’amico
Collino che la sua decisione è sbagliata - ha detto Gottardo - perchè contraria alla natura della destra
moderna che si ritrova nel Pdl e quindi nel Partito popolare europeo. Sbagliata - ha proseguito Gottardo perchè in contraddizione con quel bipolarismo per il quale proprio uomini come Collino hanno sempre
combattuto».
Secondo il coordinatore regionale del Pdl, poi, Collino dovrà far i «conti con i 47 mila elettori» che un
anno fa lo hanno mandato a Strasburgo. «E lo hanno fatto - ha spiegato Gottardo - votando Pdl e
scrivendo il suo nome sulla scheda. E molti di loro ieri e oggi hanno affollato i nostri gazebo per ribadire il
proprio
sostegno
al
governo
Berlusconi».
«Prendiamo in parola l’impegno di Collino e del Fli sul fatto che comunque la lealtà alla giunta regionale e
a tutte le amministrazione di Centrodestra non verrà meno - ha detto ancora Gottardo - ma è chiaro però
che, se, viceversa, dovessero invece comportarsi anche qui come a Roma noi non ci presteremo a
compromessi che snaturino stabilità, continuità nell’azione di governo e impegni presi con gli elettori e
con
i
nostri
alleati»,
ha
concluso
Gottardo.
Intanto, per i prossimi giorni, è stato annunciata la formazione in consiglio regionale di un gruppo di
Futuro e libertà, al quale aderiranno alcuni consiglieri. Secondo i bene informati potrebbero scegliere il
nuovo partito senz’altro tre consiglieri, il numero necessario per formare un gruppo. Si tratta di Paolo
Ciani e di Roberto Novelli provenienti dai banchi del Pdl e di Roberto Asquini del gruppo misto. Nei
giorni scorsi era stato fatto anche il nome di Franco Baritussio, il quale ieri ha precisato: «Intendo portare
fino in fondo il mandato ricevuto dagli elettori». Anche l’ex presidente del consiglio Edouard Ballaman, ex
leghista e ora nel gruppo misto, ha puntualizzato che non sono fondate le voci che lo davano in partenza
verso il nuovo movimento.
12-12-10, 08Regione
Menia: in Regione pronto il gruppo Fli
di
MARTINA
MILIA
PORDENONE. Il ciclone Fli pronto a sbarcare in regione. Nel giorno in cui il leader dei finiani, Roberto
Menia, conferma che il gruppo in consiglio regionale è pronto e sarà ufficializzato durante la Costituente
di sabato prossimo, e garantisce lealtà al presidente Tondo ma con l’incognita di nuove pressioni per
ottenere
un
posto
in
giunta,
esplode
la
bomba
Collino.
Collino. L’Europarlamentare, già dimissionario dall’incarico di responsabile nazionale degli enti locali per
il Pdl, ha annunciato per oggi una conferenza stampa in cui scioglierà le riserve sul suo futuro. Non fa
trapelare nulla su quale sia la decisione presa, ma ambienti a lui vicini dicono che abbia maturato la
decisione
di
passare
con
i
finiani.
Le
ragioni
della
decisione
saranno
chiare
solo
oggi.
Il tradimento. Gli effetti di Fli sulla politica regionale si capiranno solo dopo la sfiducia al governo «una
sfiducia che voterò senza sentirmi un traditore – dice con chiarezza Menia –. Perché Futuro e Libertà
resta a destra e perché il dissenso fa parte della democrazia. Il partito non è un’azienda in cui si viene
licenziati dal capo». E a chi accusa Menia e i finiani di tradimento - ieri l’ex vicecoordinatore del Pdl è
stato contestato a Pordenone da alcuni militanti del Popolo della libertà, tra cui l’oncologo Umberto Tirelli
e Giangiorgio Parigi fratello del parlamentare pordenonese scomparso a gennaio - risponde rinviando le
accuse al mittente. «Chi ha tradito gli italiani quando il premier ha chiamato la questura chiedendo di
liberare la nipote di Mubarak? Chi ha tradito quando abbiamo visto le cavallerizze e la tenda di Gheddafi?
Chi ha tradito quando si è scelto di non abolire più le province o di non portare avanti il quoziente
familiare?»
incalza
Menia.
In consiglio. Se la costituente di Fli è prevista il 18 dicembre, il nuovo gruppo consigliare sembra già
pronto. Prossimi alla fuga sarebbero Roberto Asquini; Paolo Ciani e Roberto Novelli (dati come uomini
di Collino), ma anche i consiglieri Baritussio, Marin e Pedicini che pure hanno partecipato alla festa del Pdl
(Marin
solo
idealmente
contattando
direttamente
la
segreteria
regionale).
In giunta. E la giunta regionale? «Non bisogna correre troppo – dice cauto Menia –. E’ chiaro che se
avremo dei numeri tali per esigere una rappresentanza porremo la questione. Ma oggi è prematuro
parlarne».
Elezioni. Stessa prudenza per le elezioni. «In uno scenario ipotetico, se si votasse solo alle
amministrative – dice – presenteremo la nostra lista e il nostro candidato al primo turno, almeno nei
comuni
maggiori.
Campagna acquisti. Il Fli sta conquistando non solo gli eletti. Ieri a Pordenone è stata ufficializzato il
passaggio del responsabile nazionale dell’immigrazione per il Pdl, il togolese Kobla Bedel (che sedeva
anche nel coordinamento regionale del partito). Il salto non stupisce però il coordinatore del Pdl Isidoro
Gottardo, amico di Bedel. «Con lui c’è stato un cordiale incontro prendendo atto reciprocamente che fosse
giusto facesse la scelta che gli apriva maggiori prospettive. Resta un amico e non sarà mai un problema
continuare a collaborare».
MINORANZA
Privilegi
e
tutela
Grazie all’intervento del consigliere regionale Roberto Novelli, comincia a diradarsi la cortina fumogena
che occulta l’entità reale del fiume dei finanziamenti che sommergono la comunità nazionale slovena del
Friuli Venezia Giulia. Roberto Novelli, in risposta al tentativo dei rappresentanti della minoranza nazionale
slovena in consiglio regionale di fare sottoscrivere a tutti i gruppi consiliari un ordine del giorno di
sollecitazione al Governo nazionale a non ridurre – nonostante la gravità della crisi economico-finanziaria
generale che rende necessari pesanti tagli a tutti i capitoli di spesa – i finanziamenti alla minoranza
nazionale slovena, è riuscito a individuare un primo, incompleto elenco dei finanziamenti che piovono su
quella comunità: circa 20 milioni di euro l’anno! A questo proposito andrebbe fatta una precisazione.
Troppo spesso si confonde la legittima e sacrosanta tutela dei cittadini italiani di nazionalità slovena con
gli insostenibili privilegi della casta burocratica autoreferenziale operante, senza alcuna legittimazione
democratica, nelle Valli del Natisone, del Torre e Resia. Va dato atto alle organizzazioni slovene di essere
riuscite a fare confondere finanziamenti destinati alla comunità con sussidi alle loro sovra dimensionate
strutture burocratiche che promuovono attività molto spesso inutili e comunque fini a se stesse. «Devo
spendere per dimostrare di esistere», questo sembra essere la loro ragion d’essere.
Fatte queste premesse, mi congratulo con Roberto Novelli che ha iniziato a scoprire questo incredibile
“tesoro” e lo invito a proseguire la sua azione chiarificatrice. Formulo, inoltre, una proposta della quale
potrebbe, egli stesso, farsi promotore, nelle sedi opportune: 1) fare una ricognizione completa dei
finanziamenti destinati agli sloveni, ivi compresi quelli provenienti dalla vicina Repubblica (erano quasi 8
milioni di euro nel 2007); 2) riconoscere pari dignità tra sloveni e friulani, adeguando agli standard
adottati per gli sloveni i finanziamenti alla comunità friulana (30.000 sloveni di fronte a 600.000 friulani);
3) fare una verifica critica dell’utilizzo dei fondi stanziati: per esempio quanti soldi sono stati spesi per gli
sportelli bilingui e quante sono state le pratiche effettivamente evase per i sette Comuni delle Valli del
Natisone? I dati potrebbero interessare anche la Corte dei conti; 4) invitare la Repubblica di Slovenia a
rispettare la sovranità dello Stato italiano, considerando la questione della tutela culturale e linguistica dei
cittadini italiani di nazionalità slovena e di quelli di origine slava di antico insediamento della provincia di
Udine, una questione interna allo Stato stesso; 5) infine, investire il 75% dei finanziamenti destinati alla
minoranza in provincia di Udine alle iniziative di cui al comma 3 dell’articolo 21 della legge 38/2001
relative a «interventi volti allo sviluppo dei territori dei comuni della provincia di Udine compresi nelle
Comunità montane del Canal del Ferro - Valcanale, Valli del Torre e Valli del Natisone».
Concludo invitando le forze politiche di centro-destra a smetterla di snobbare questa questione. Non è un
problema locale di marginale importanza da risolversi tacitando alcuni esagerati appetiti con abnormi
finanziamenti. Trattasi, invece, di una questione politica di rilievo internazionale attinente ai diritti umani
che, nel nostro territorio, sono quotidianamente calpestati dall’arroganza del denaro. La pazienza degli
elettori che hanno garantito un ampio consenso ai partiti di centro-destra alle ultime elezioni
parlamentari, regionali, provinciali e comunali è agli sgoccioli. Il voto democraticamente espresso era una
chiara indicazione di rifiuto dell’assimilazione di queste comunità alla minoranza slovena: che la politica
ne tenga gran conto, anche in sede di Finanziaria nazionale e Bilancio regionale.
Giovanni
Rossi
San Pietro al Natisone (8/12/2010, pag. 16 Udine)
01-12-10, 12Udine
Unioni dei Comuni montani: oggi il vertice fra i sindaci
delle Valli
CIVIDALE. Riprende il suo iter, la riforma delle Comunità montane del Friuli Venezia Giulia: l’assessore
regionale Andrea Garlatti ha convocato per oggi i sindaci dell’area montana per un confronto sul disegno
di legge che porterà all’istituzione di nuovi enti territoriali sovracomunali, le Unioni dei Comuni montani.
«Ma le Valli del Natisone sembrano intenzionate a proporre una soluzione in controtendenza», accusa il
sindaco di Pulfero, Piergiorgio Domenis, unico primo cittadino schieratosi contro l’ipotesi di far aderire le
nove realtà comunali valligiane ad un’Associazione intercomunale (“priva di personalità giuridica”) che ha
per capofila Cividale e che si estende fino a Pradamano e Pavia di Udine. In una recente riunione fra i
sindaci di Torreano, Pulfero, San Leonardo, San Pietro, Savogna, Stregna, Grimacco e Drenchia, il
rappresentante del Comune di Cividale (il consigliere regionale Roberto Novelli) e l’assessore regionale
agli enti locali Garlatti, «i primi cittadini, escluso il sottoscritto – rincara Domenis –, hanno caldeggiato
con
insistenza
l’adesione
a
tale
associazione,
senza
definirne
le
competenze».
«Gli amministratori del Pdl – continua – mirano a sconfessare il ruolo che la Comunità montana ha avuto
in passato e fanno intendere che il personale in essere non è idoneo a gestire il territorio valligiano: io
invece ritengo che gli ottanta dipendenti dei nove Comuni e quelli della Comunità montana commissariata
siano più che sufficienti per amministrare un comprensorio di poco più di 9 mila anime. Sostenere che
l’ente montano non ha funzionato significa far torto alla realtà. Non capisco come si possa pensare ad una
soluzione che darà a Cividale competenze e incombenze: mi preoccupa il silenzio dei miei colleghi, che
stanno appoggiando una proposta che lo stesso assessore Garlatti, all'inizio, non condivideva. Le Valli
devono porsi in collaborazione attiva con Cividale: non vorrei, al contrario, un ritorno a epoche in cui il
nostro territorio era succube della città ducale». (l.a.)
28-11-10, 13Udine
Nasce il Sistema Cividale, un nuovo motore di sviluppo
CIVIDALE. Dalla base gettata, in undici anni di attività, dal Comitato Patriarcato di Aquileia e dalla Carta
di Cividale - associazioni che vantano, ormai, agganci con prestigiose istituzioni culturali italiane ed
europee -, nasce il Sistema Cividale, realtà che vuole diventare il motore di uno sviluppo integrato
(ovvero culturale, sociale ed economico) del territorio della città ducale. L’annuncio ieri, in una conferenza
stampa svoltasi alla presenza del vicario generale dell’arcivescovo di Udine, monsignor Guido Genero,
dell’arciprete monsignor Livio Carlino, dei sindaci di Cividale, Stefano Balloch, e Aquiliea, Alviano Scarel
(oltre che di Faedis, Cristiano Shaurli), dell’assessore comunale al turismo Daniela Bernardi e del
consigliere regionale Roberto Novelli. Sul banco dei relatori Bruno Cesca, responsabile dell’area progetti
delle due associazioni, monsignor Genero appunto (coordinatore di entrambe) e Franco Fornasaro, cui è
spettato
il
compito
di
ripercorrere
il
decennio
di
impegno
dei
due
sodalizi.
«Il volontariato espresso dal Comitato patriarcato di Aquileia e dalla Carta di Cividale - ha sottolineato
Cesca, all’inizio dell’incontro - ha costituito la premessa al percorso di crescita imboccato con convinzione
dalla
nostra
città,
candidata
all’Unesco».
Forti di un’esperienza ormai lunga e di un consuntivo che vanta risultati significativi, le associazioni ora
vogliono puntare ancora più in alto: l’obiettivo è, come detto, la costituzione di un metodo di lavoro
integrato, che si apra sempre più al territorio e riesca a coinvolgere istituzioni, organizzazioni economiche
di categoria, imprese. Una sorta di tavolo allargato, insomma, che si occupi del coordinamento di una
serie di azioni finalizzate a rafforzare i valori identitari della città ducale e del suo circondario. Perchè
Cividale - ha sottolineato il vicario del vescovo Mazzocato - è una realtà unica, in regione e non solo, e
quindi meritevole di forte, costante attenzione: «Per la ricchezza del suo panorama storico e culturale –
ha detto infatti monsignor Genero – questa cittadina offre uno spaccato dell’intera civiltà europea». Di qui
l’importanza di proseguire sulla strada imboccata dal Comitato e dalla Carta e dunque, come detto, di
potenziare le attività finora intraprese: fra di esse spicca il progetto (a cura del Comitato Patriarcato di
Aquileia) teso alla riunificazione virtuale dell’intero archivio del Capitolo di Cividale, che racchiude ben
mille anni di storia. I lavori sono a buon punto. Quanto alla Carta di Cividale, al suo attivo ha la
promozione di svariate, interessanti proposte rivolte al mondo giovanile. «Azioni, tutte queste – ha
concluso monsignor Genero – che forniscono una visione innovativa del sistema del volontariato attivo
nella nostra comunità». (l.a.)
28-11-10, 07Regione
Menia annuncia i gruppi di Fli: nasceranno dopo la
Finanziaria
di
ANNA
BUTTAZZONI
UDINE. Per la politica è una data che merita essere cerchiata in rosso sul calendario. È quella di sabato
18 dicembre. È il giorno in cui Roberto Menia, leader regionale del partito Futuro e libertà di Gianfranco
Fini, ha annunciato che nasceranno i gruppi del Fli in Consiglio regionale, nelle Province e nei Comuni. Il
18 dicembre sarà dunque la giornata della convention regionale a Trieste del Fli, alla Stazione marittima.
«Dopo la discussione della fiducia al presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi e l’approvazione
della Finanziaria 2011 in Friuli Venezia Giulia – ha detto Menia – nasceranno i gruppi in Consiglio
regionale, provinciale e comunale di Trieste di Futuro e Libertà». Un annuncio arrivato ieri dopo
l’inaugurazione della sede triestina di Area nazionale, l’associazione politica culturale che fa riferimento al
Fli. «Ora inizia la fase costituente, con la raccolta delle firme e le adesioni – ha affermato Menia – in vista
della fondazione del partito a Milano i prossimi 14, 15 e 16 gennaio». Il 18 dicembre è la data scelta,
dopo il B-Day del 14 sulla fiducia o meno a Berlusconi e dopo l’approvazione della Finanziaria regionale,
che andrà in Consiglio dal 14 al 17 dicembre. «Nella data fissata – ha ripetuto Menia – scopriremo tutte le
carte e dichiareremo la formazione dei gruppi e chi ha aderito a Fli, sia per quelli che oggi sono all’interno
di
amministrazioni
e
istituzioni,
sia
per
quelli
che
verranno
dalla
società
civile».
La sorpresa già annunciata dall’ex sottosegretario del Pdl verrà dunque svelata il 18 dicembre. Sarà allora
che si alzeranno i veli su altri, eventuali passaggi dal Pdl al Fli e su nuove adesioni. Una appare scontata,
quella del vicesindaco di Trieste Gilberto Paris Lippi. Il momento, però, sarà cruciale anche per la
Regione, perché più di un consigliere strizza l’occhio al Fli, sia dal gruppo del Pdl, sia dal Gruppo Misto. E
attesa è anche la scelta dell’eurodeputato Giovanni Collino, neo-dimissionario dal coordinamento
nazionale degli enti locali del Pdl. Per lui si dice sia pronto un posto nel Fli. E allora, gli eletti che
all’onorevole europeo fanno riferimento, cosa decideranno di fare? Lo seguiranno creando un gruppo Fli in
Regione oppure no? In Consiglio per creare una compagine del Fli sono necessari tre consiglieri e oggi le
tentazioni tra i pidiellini si sentono per Paolo Ciani, Franco Baritussio, Roberto Novelli, Roberto Marin e
Antonio Pedicini. Dal Misto al Fli, invece, potrebbero passare Roberto Asquini e Edouard Ballaman. Ma per
tutti c’è solo da attendere. Così faranno, ad esempio, assessori del Pdl-ex An come Riccardo Riccardi e
Angela Brandi. O il vice-coordinatore del Pdl Sergio Dressi, fedelissimo, o forse ex, di Menia.
27-11-10, 07Regione
Grandi manovre verso il Fli Fvg
di
ANNA
BUTTAZZONI
UDINE. C’è da avere pazienza. E c’è da aspettare, almeno fino al 14 dicembre, per capire se sarà o no
fine del governo di Silvio Berlusconi e se in primavera saranno di nuovo elezioni. I movimenti in Consiglio
regionale però ci sono, sommersi e prudenti, verso il Fli di Gianfranco Fini. Tanto da far dire a Roberto
Menia, leader del Fli in regione, «ci saranno sorprese». E da far uscire allo scoperto il governatore Fvg
Renzo Tondo pochi giorni fa davanti alla “sua” maggioranza: «Non mi interessa se si formeranno gruppi o
sottogruppi, la responsabilità ci porta a mantenere gli impegni presi». Due coincidenze che fanno una
prova. Alcuni agitano il Fli come uno spauracchio per alzare il prezzo nel Pdl, altri sentono davvero
nostalgia
di
casa,
altri
ancora
calcolano
i
quorum
dei
seggi.
Le manovre ci sono. Più d’un consigliere regionale guarda al Fli, ancor più dopo le dimissioni di Giovanni
Collino dal coordinamento nazionale degli enti locali del Pdl. Lui si è preso un po’ di tempo per decidere
cosa fare, ma le voci di palazzo lo danno sempre più vicino a Fini. A seguire Collino, “big” di quella che fu
An, potrebbero essere uomini del Pdl a lui vicini, come Paolo Ciani, Franco Baritussio, Roberto Novelli o
Roberto Marin. E l’assessore Riccardi Riccardi? Aspetta, anche per capire se il suo desiderata, fare il
direttore generale di Friulia, si avvererà. Non è un dettaglio, perché in quel caso si libererebbe un posto
nella giunta Tondo e le ipotesi di sostituzione circolano. Vanno da Ciani, che così probabilmente
dimenticherebbe il Fli, a Massimo Blasoni; da Alessandro Colautti a Daniele Galasso. Il governatore,
abituato
a
stupire,
deciderà.
Diverse, invece, le motivazioni per il consigliere regionale Antonio Pedicini e il fratello, consigliere
comunale e assessore provinciale a Pordenone, Giuseppe. Tra il primo e il coordinatore Fvg del Pdl,
Isidoro Gottardo, si è consumata una frattura difficile da sanare. Il secondo, invece, vorrebbe essere il
candidato sindaco di Pordenone in primavera, ma trova sulla sua strada l’assessore Elio De Anna, indicato
da Gottardo e dal deputato Manlio Contento. Per i due Pedicini arrivare al Fli non è un pensiero così
arduo. Sergio Dressi, neo-nominato coordinatore Fvg del Pdl scalzando l’ipotesi-Collino, è invece legato a
Menia, ma il suo nuovo ruolo pidiellino potrebbe farlo desistere da un passaggio che appariva scontato.
Piero Tononi, consigliere regionale del Pdl, e l’assessore Angela Brandi, entrata in giunta grazie a Menia,
seguiranno probabilmente le indicazioni di Dressi. Previsto, invece, sembra essere il passaggio di Gilberto
Paris
Lippi
(Pdl),
vicesindaco
di
Trieste,
anche
lui
legato
a
Menia.
Oltre al Pdl ci sono le operazioni dal Gruppo misto. Strizzano l’occhio al Fli il capogruppo Roberto Asquini
e l’ex presidente del Consiglio della Lega Edouard Ballaman. Altro movimento ma inverso è quello che
interessa l’ex assessore Alessia Rosolen (Pdl-ex An). La sua cacciata dalla giunta è addebitata a Menia e a
lei il Pdl ormai sta stretto, vista anche una possibile candidatura al Comune di Trieste con “Un’Altra
Trieste”, civica del suo compagno, di partito e nella vita, Franco Bandelli che è già candidato a sindaco
per il capoluogo di Regione. Difficile immaginare che Rosolen possa andare dov’è Menia. È più tenta,
invece,
dal
lasciare
il
Pdl
per
accomodarsi
nel
Misto.
Ipotesi a parte, regolamento alla mano, per formare un gruppo del Fli in Consiglio regionale sono
necessari tre consiglieri.
24-11-10, 08Regione
Il consiglio boccia la mozione sugli irregolari
TRIESTE. Il consiglio regionale Fvg ha respinto un documento della Lega Nord che chiedeva
l’introduzione, a livello nazionale, dell’obbligo di segnalazione degli stranieri irregolari alle autorità
competenti anche in ambito sanitario. Il voto – 11 favorevoli, 28 contrari e 7 astenuti – ha marcato le
distinzioni all’interno della coalizione di maggioranza di Pdl, Udc e Gruppo Misto, che non hanno sostenuto
l’alleato. La Lega aveva chiesto l’approvazione di un documento che impegnasse il Parlamento e il
governo alla modifica del testo unico contenente le disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione
e le norme sulla condizione dello straniero. «Confermo la fedeltà al programma della coalizione e al
presidente della Regione, Renzo Tondo», ha detto il capogruppo della Lega Nord, Danilo Narduzzi, il quale
ha tuttavia annunciato «occhio per occhio, dente per dente». «Speravo che solo a sinistra certe campane
stonate suonassero – ha aggiunto Narduzzi – non anche nel centro-destra». Piero Colussi (CittadiniLibertà civica) ha invece definito il documento una «mera provocazione, vista la sua inutilità, in quanto
andrebbe girata al ministro Maroni». Federico Razzini (Lega) ha difeso la proposta accusando il centrosinistra di aver distorto i contenuti. «Nessuno dice che siano i medici a fare la denuncia, ma
l’amministrazione della struttura sanitaria a cui lo straniero si è rivolto», ha spiegato Razzini. «I cittadini
italiani devono mostrare la tessera sanitaria e pagare un ticket – ha concluso Razzini –, e questo lo
devono fare tutti. Le cure non sono negate a nessuno, ma poi l’amministrazione segnali chi non ha esibito
alcun documento». Una difesa che Bruno Marini (Pdl), schierandosi contro la proposta, ha bollato come il
tentativo di salvataggio dei contenuti del progetto. Alla fine del dibattito a votare a favore della proposta
sono stati i consiglieri della Lega, gli assessori Claudio Violino (Lega) ed Elio De Anna (Pdl), i consiglieri
Roberto Asquini e Edouard Ballaman del Misto e Paolo Santin e Paride Cargnelutti (Pdl). Contrari invece
Pd, Sa, Idv e Cittadini, ma anche l’Udc, Marini, Franco Dal Mas e Roberto Novelli (Pdl), mentre i loro
colleghi Gaetano Valenti, Massimo Blasoni, Alessia Rosolen, Roberto Marin, Franco Baritussio e Piero
Tononi si sono astenuti, come il vicepresidente della Regione Luca Ciriani.
24-11-10, 07Regione
L ex senatore di An rinuncia in dissenso con la
conduzione del partito. Rimane presidente della
Paritetica «Mi prendo il tempo per una pausa di
riflessione». E in consiglio regionale c è chi prepara il
nuovo gruppo
di
UDINE.
PAOLO
Giovanni
Collino
si
dimette
dal
MOSANGHINI
coordinamento
nazionale
degli
enti
locali
del
Pdl.
L’europarlamentare e presidente della Commissione paritetica Stato-Fvg sbatte la porta «in totale
dissenso con la conduzione oligarchica del partito». E negli ambienti della politica – regionale e nazionale
– la temperatura sale. Perché c’è chi vede nelle dimissioni di Collino il primo passo verso l’addio al partito
per
aderire
a
Futuro
e
libertà
di
Gianfranco
Fini.
L’europarlamentare - una carriera cominciata nell’Msi e proseguita in Alleanza nazionale - ha spiegato ieri
da Strasburgo di aver «rassegnato le dimissioni da coordinatore del Dipartimento Enti Locali del Pdl
venerdì scorso; una scelta sofferta che ho maturato in questi mesi, a fronte di tante delusioni che
quotidianamente
hanno
caratterizzato
la
mia
attività
politica».
Uno strappo avvenuto perchè, spiega Collino, «il progetto iniziale che ho fortemente sostenuto e in cui ho
fortemente creduto aveva come obbiettivo un partito di massa capace di rappresentare tutti i ceti sociali
attraverso una gestione partecipata delle idee quale motore di ogni attività. Ci siamo trovati invece di
fronte a una struttura fortemente oligarchica - ha detto Collino - dove ogni decisione, anche legata
all’attività operativa del dipartimento da me coordinato, è stata costantemente assunta in luoghi diversi.
Ho maturato la consapevolezza in questo lungo periodo che l’attuale modello organizzativo e i metodi
legati all’approccio dei problemi non troveranno né soluzione né tantomeno radicali modifiche. Il
momento politico che stiamo vivendo richiede a ognuno, in base alla propria storia e ai propri valori di
riferimento - ha proseguito Collino - la responsabilità delle proprie azioni e quindi delle proprie scelte. Ho
sempre creduto che la politica debba avere il compito di favorire e consolidare la cultura del rispetto delle
istituzioni e delle regole, considerate il fondamento della coesione civile, e non inutili ostacoli posti
dall’individualismo
politico».
Visto ciò che sta accadendo a livello nazionale, con politici che lasciano il partito di Silvio Berlusconi per
scegliere il movimento di Gianfranco Fini, in queste ore si sono rincorse anche le voci che danno Collino in
partenza verso Futuro e libertà. Il presidente della Paritetica non conferma, si limita invece a rispondere:
«Per quanto ho già detto e per la chiarezza che devo a me stesso ho scelto la strada di dimettermi dal
mio incarico e di prendermi liberamente il tempo necessario per una pausa di riflessione su quello che
dovrà essere, se dovrà essere, il mio futuro impegno in politica. Nel frattempo continuerò a svolgere, in
seno alla delegazione italiana all’interno del Partito Popolare Europeo, di cui condivido le finalità politiche,
il mio ruolo di parlamentare nel rispetto dell’impegno assunto con gli elettori. Ringrazio tutti gli
amministratori del Pdl con i quali ho collaborato in questi anni per la vicinanza che mi hanno sempre
dimostrato e per il lavoro che abbiamo svolto a supporto delle autonomie locali - ha concluso Collino - che
rappresentano
la
vera
risorsa
e
il
presidio
del
nostro
territorio».
Nelle prossime settimane si vedrà se la strada dell’europarlamentare ha preso la direzione di un altro
partito. Ed entro l’anno, secondo i rumors che si susseguono negli ambienti politici, potrebbe subire
modifiche anche il consiglio regionale, dove alcuni consiglieri guardano con interesse al Fli. E potrebbero
così costituire il nuovo gruppo: da Paolo Ciani a Roberto Asquini, da Antonio Pedicini a Roberto Novelli,
da Piero Tononi a Franco Baritussio a Roberto Marin
21-11-10, 12Udine
Pista di atletica completati i lavori
REMANZACCO. I lavori sono terminati: nel polisportivo comunale di Remanzacco è pronta - e sarà
presto
fruibile
-
la
nuova
pista
di
atletica.
L’intervento, che ha richiesto una spesa di 508 mila euro, ha trasformato radicalmente l’assetto
dell’impianto, rendendolo all’avanguardia: ed è proprio per tale motivo che l’amministrazione del sindaco
Dario
Angeli
ripone
grandi
aspettative
nella
struttura.
«Confidiamo – dice infatti il primo cittadino – che la pista diventi un punto di riferimento per un’utenza
ben più ampia di quella di Remanzacco e delle sue frazioni. Guardiamo, in primis, al Cividalese: ho
intenzione di parlare con il consigliere regionale Roberto Novelli, che si è sempre dimostrato attento alle
politiche sportive attuate sul territorio, per verificare se sia possibile avviare una sinergia fra il Comune di
Remanzacco e quello, appunto, di Cividale, in modo da veicolare nel nostro polisportivo anche cittadini
residenti nella città ducale e nel suo circondario. Va ricordato – precisa quindi – che il “prodotto” che
offriamo ora è di prima qualità: il materiale utilizzato per rifare la pavimentazione della pista è lo stesso
usato per il terreno delle gare di atletica alle Olimpiadi di Pechino». La struttura, come detto, diverrà
accessibile a breve: «A giorni – rende noto il consigliere delegato allo sport, Claudio Buttazzoni – sarà
eseguito il collaudo. Nel contempo stiamo predisponendo il regolamento per l’utilizzo dell’impianto: la
giunta lo approverà entro la fine di novembre. Per l’inizio di dicembre, così, la pista aprirà al pubblico».
L’idea della giunta civica è quella di organizzare una grande cerimonia di inaugurazione, ma non subito
bensì
all’inizio
della
bella
stagione.
Con ogni probabilità, così, in primavera il polisportivo accoglierà un importante evento, “di livello
nazionale”, anticipa il sindaco. «In questi giorni – conferma sempre Angeli – si sta lavorando alla
predisposizione del regolamento per l’uso della pista: l’auspicio dell’amministrazione è che si attivi una
serie di collaborazioni, ad ampio raggio, capace di rendere il plesso sportivo di Remanzacco una realtà
nota a livello provinciale e altamente frequentata». (l.a.)
17-11-10, 10Udine
Incontri sulla cura del cane nel bocciodromo di Rualis
CIVIDALE. Sta proseguendo con successo al martedì, nel bocciodromo di Rualis, il ciclo di incontri
formativi sul cane a cura della dottoressa Diracca, veterinario, e di Fabrizio Colombo, presidente
dell'Enac: vengono proposti un percorso conoscitivo sullo sviluppo comportamentale del cane, sulla
comunicazione tra uomo e cane e sulla normativa vigente e, a seguire, nozioni per una corretta gestione
del cane. La forte risposta di pubblico (all'apertura dei lavori hanno presenziato anche l'assessore Mario
Strazzolini e il consigliere regionale Roberto Novelli) è stata la conferma dell'interesse dei cittadini nei
confronti dell'argomento. Alla fine del corso gli iscritti riceveranno un attestato di partecipazione.
14-11-10, 06Regione
Giovanardi: per la lotta alla droga servono le Regioni I
fondi ci sono, vanno coordinate le azioni da attuare
UDINE. A Cividale per onorare una promessa fatta qualche mese fa, all’indomani della divulgazione dei
risultati di un’inchiesta sul consumo di sostanze stupefacenti che aveva coinvolto alcune scuole della città
ducale: il sottosegretario con delega alle Politiche giovanili Carlo Giovanardi ha tenuto ieri mattina una
conferenza per gli studenti del triennio delle scuole superiori annesse al Convitto nazionale “Paolo
Diacono”. Un’esperienza pilota, in regione, voluta dal senatore nel quadro di una politica che prevede
un’intensa campagna di informazione/formazione della popolazione studentesca sul tema, appunto, delle
problematiche conseguenti all’uso di droghe, ma anche a un approccio precoce e sconsiderato all’alcol.
Ricevuto dalla preside del “Paolo Diacono” Anna Maria Germini, dal sindaco di Cividale Stefano Balloch,
dal consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl) - promotore dell’incontro - Giovanardi ha tracciato per i
ragazzi il quadro fosco degli effetti causati al cervello dall’utilizzo di stupefacenti, focalizzando
l’attenzione, in particolare, sui danni irreversibili determinanti, nel tempo, anche dal consumo delle
cosiddette droghe leggere. Focus, quindi, sui costi sociali determinati dalla piaga delle droga (come il
mantenimento delle comunità di recupero) e sulle differenze di pena, per gli spacciatori, fra Italia e altri
Paesi europei. «Il messaggio – hanno detto Germini e Novelli – è tolleranza zero. Dalle droghe, da tutte le
droghe,
lontani
sempre».
Il sottosegretario si è quindi trasferito a Udine, nella sede della Regione, per un incontro con i dirigenti
scolastici
e
gli
studenti,
rappresentati
anche
dalla
consulta
provinciale.
«Per
la
lotta
alle
tossicodipendenze c’è bisogno della collaborazione delle Regioni – ha detto Giovanardi –, perché il fondo
destinato alla lotta contro la droga è stato tutto trasferito alle Regioni. Ci sono Regioni all’avanguardia e
altre molto indietro, perciò dobbiamo riuscire a coordinarle tutte in uno sforzo comune, affinché ci siano
pari opportunità in tutto il Paese». Sull’impegno del Governo in questo campo Giovanardi ha spiegato che
«con il Dipartimento nazionale competente sono stati sviluppati 80 progetti, che vanno dal controllo sulle
strade, “drug on street”, ai sistemi di allerta rapida per le nuove droghe, e dai portali ai progetti in
collaborazione
con
le
scuole
fino
al
sostegno
alla
ricerca
scientifica».
Il sottosegretario ha quindi toccato il tema della famiglia. «Le risorse per sostenere la famiglia sono
ingenti e vanno utilizzate meglio. Ogni anno ci sono 50 miliardi di euro che vengono spesi dall’Inps per
detrazioni e vantaggi fiscali, e non ci metto dentro i 20 miliardi di euro per gli ammortizzatori sociali, che
vanno sicuramente riconvertiti, attraverso l’introduzione del fattore famiglia», ha concluso Giovanardi.
Lucia Aviani
13-11-10, 09Udine
«Combattere i disagi, per prevenire le dipendenze»
REANA. «Quello che sta a cuore è salvaguardare la salute, non mettersi alla difesa di valori. In questo
convegno si parla di fumo alcol, droga. In gran parte dei Paesi europei si affrontano solitamente tutti
questi problemi, in Italia solitamente si parla solo di droga». Sono sottolineature significative, evidenziate
dal professor Luigi Cancrini, psichiatra, presidente del Centro studio di terapia familiare sistemica
relazionale di Roma, intervenuto giovedì all'auditorium “Pigani” di Remugnano per partecipare alla
presentazione ufficiale del progetto “Qualcosa in comune- dipende da te! Fumo...acol...droga, più sai
meno rischi. Conoscere per evitare” che, come noto, coinvolgerà le diverse realtà del territorio fino
all’autunno
2011.
Parole
dall’amministrazione
di
del
professore
Reana
e
che
rendono
ideato
merito
dal
a
questo
consigliere
percorso
Fabiola
promosso
Lozer.
C’era una platea attentissima, almeno 300 persone, formata da giovani, giovanissimi, genitori,
insegnanti, rappresentanti di associazioni, amministratori anche di altri Comuni e regionali, per ascoltare
gli
spunti
di
riflessione
proposti
dal
professore,
basati
su
esperienze
di
ricerca.
Dunque, fondamentale, ha evidenziato Cancrini, la prevenzione. Parlando dei ragazzi che hanno problemi
con la droga, ha per esempio detto «questi hanno avuto a 7, 9, 10, 13 anni problemi in famiglia o a
scuola, problemi che precedono quelli con le droghe. Allora la presenza di gente capace di aiutare le
famiglie,
diventa prevenzione contro
le dipendenze, sapendo intervenire,
dove le
difficoltà si
manifestano». Il professore ha parlato anche dei disturbi gravi della personalità che “sono reversibili”.
«Una persona tossicodipendente può guarire, ma c'è il pregiudizio verso le persone che stanno male».
Importante poi, per bambini e ragazzi, che si costruisca “una base sicura per la loro crescita. Per coloro
che manifestano una mancanza: la terapia è costruire le condizioni perché se la creino”. Cancrini ha
anche parlato del sistema sanitario «estremamente efficiente per le patologie organiche mentre sui
disturbi psichici arriviamo tardi e male». In quanto allo sport: «è un’arma da usare molto bene. Lo sport
sia divertimento e non subito agonismo.Lo sport agonistico fa molte vittime. L’attività sportiva chiede una
grande consapevolezza. E’ importante preservare dalla competitività». In quanto alle dipendenze, queste
si sviluppano verso tante cose: il gioco patologico, la figura d'amore (stalking), successo e riconoscimenti
a
tutti
i
livelli
.
Oltre al professore, durante la serata coordinata dal consigliere Lozer, hanno preso la parola il sindaco Edi
Colaoni, il consigliere regionale Roberto Novelli, il direttore generale dell’Ass n°4 Giorgio Ros, don
Davide
Larice,
Mariarosa Rigotti
il
responsabile
del
Dipartimento
delle
Dipendenze
Ass.4
Francesco
Piani.
13-11-10, 10Regione
Giovanardi oggi in Friuli Vg
UDINE. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per la famiglia, al
contrasto delle tossicodipendenze e al servizio civile Carlo Giovanardi sarà oggi in Friuli Venezia Giulia. Il
sottosegretario, accompagnato dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, avrà un fitto
programma di incontri, terrà una lezione agli studenti di Cividale (dalle 9.30 alle 10.30) ed incontrerà la
stampa (alle 11 nella sala Pasolini a Udine) per illustrare le azioni Governo – Regione Fvg contro la droga
in ambito sclastico. Alle 11.30, poi, Giovanardi incontrerà nella sede della Regione una rappresentanza
della consulta studentesca provinciale. A seguire un incontro con il Provveditore, Pietro Biasiol, ed i
dirigenti scolastici delle provincia di Udine. «La presenza del Sottosegretario –ha spiegato Novelli –
dimostra il grande impegno che Giovanardi dedica al tema della famiglia e delle tossicodipendenze. Al
confronto con tutto il mondo della scuola. Soggetto particolarmente importante per l’adozione di politiche
educative di prevenzione all’uso di sostanze».
12-11-10, 13Udine
Ospedale, entro l’anno il progetto
CIVIDALE. Entro la fine dell’anno il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo ospedale di Cividale
verrà approvato: lo annuncia - anticipando la risposta ad un’interrogazione in tema, a firma del
consigliere di minoranza Domenico Pinto, che verrà discussa nella seduta di consiglio di questo
pomeriggio - il consigliere regionale e comunale Roberto Novelli, che si è confrontato sull’argomento
con l’assessore alla sanità Vladimir Kosic. «Il nosocomio della città ducale - esordisce l’esponente del Pdl ha un bacino d’utenza di 45 mila persone e per l’azienda ospedaliero-universitaria udinese rappresenta,
dunque, una risorsa preziosa, un importante sfogo per l’attività sanitaria. Pericoli di tagli all’ospedale di
Cividale - rassicura quindi - non ce ne sono: dalle linee annuali per la gestione del servizio sanitario
regionale, approvate in via preliminare, emerge l’intenzione di potenziare le aree di attività ambulatoriali
territoriali e di lasciare inalterati i servizi già in essere. Parallelamente – aggiunge il consigliere regionale
– prosegue l’iter della progettualità delle opere di adeguamento e messa a norma del presidio sanitario
cittadino, che richiederanno l’utilizzo di 10 milioni di euro (di cui sei già assegnati all’Azienda) in un arco
di
tempo
che
si
estenderà
fino
al
2015».
Il piano d’intervento prevede la realizzazione, appunto, di un nuovo padiglione, destinato ad ospitare al
piano terra le sale e gli ambulatori di radiologia (che garantiranno la possibilità di effettuare
mammografie, ecografie e Tac), al primo piano il blocco della day surgery, che annovererà tre sale
operatorie
e
due
di
endoscopia.
«L’amministrazione regionale – prosegue il capogruppo del Pdl in consiglio comunale – ha optato per la
costruzione di un nuovo padiglione, piuttosto che per la ristrutturazione dell’esistente, sostanzialmente
per due motivi. Primo: i costi di un recupero sarebbero stati superiori a quelli preventivati per
l’edificazione ex novo, anche perché si sarebbe dovuto procedere ad una delicata e complessa azione di
adeguamento antisismico; in secondo luogo, agendo come si è deciso di fare si potrà garantire la
continuità dei servizi erogati dalla struttura, senza alcuno stop. Il progetto esecutivo di questa importante
opera - conferma in conclusione - andrà in approvazione una volta avvenuta quella del Piano annuale
aziendale, attesa entro il mese di dicembre. Le rassicurazioni che ho ricevuto sul tema dell’ospedale,
insomma, sono ampie: garantisco comunque alla cittadinanza che continuerò a vigilare affinché il
nosocomio di Cividale e i servizi da esso erogati vengano non solo mantenuti ma anche potenziati, in
linea con l’evoluzione della scienza medica e delle esigenze sanitarie espresse dalla Regione».
Lucia Aviani
VALLI
Straniera
in
patria
Sul numero del 2 novembre ho letto con piacere la lettera del signor Nello San Gallo (che non conosco,
ma che ringrazio perché più volte è intervenuto sulla questione), il quale spiega magnificamente la
situazione delle valli della Slavia friulana come pure l’articolo riguardante i finanziamenti alle varie
istituzioni slovene su cui il consigliere regionale Roberto Novelli fa alcune considerazioni più che giuste.
Tutti quei soldi a che servono? A riempirci di cartelli bilingui che chi non ha studiato lo sloveno non sa
leggere in modo corretto? Ad aprire sportelli bilingui dove chi non ha studiato lo sloveno non sa
sbrogliarsela pur parlando la lingua locale? Da parte mia dirò che la legge numero 38/2001 (legge dello
Stato che sarebbe bene fosse pubblicata integralmente per portarla a conoscenza di tutti i lettori) mi
rende straniera rispetto a quelli che ho sempre considerato la mia unica patria e il mio unico popolo,
perché non mi calcola più “italiana” ma “slovena in Italia”. Mi sembra un prezzo troppo alto da pagare
senza
recriminare!
Magda
Succaglia
San Pietro al Natisone (11/11/2010, pag. 19 Udine)
07-11-10, 01Udine
La rete di prevenzione tocca Cividale e Tolmezzo
Un piano di monitoraggio costante dei bar, dei pubblici esercizi e delle zone di ritrovo situate nei pressi
degli edifici che ospitano scuole superiori: su input della Questura di Udine la Polizia del capoluogo
friulano, di Cividale e Tolmezzo ha dichiarato guerra al fenomeno del consumo-abuso di sostanze
alcoliche
da
parte
degli
studenti
e,
contestualmente,
al
problema
dell’evasione
scolastica.
Ragazzi avvisati, dunque: dall’inizio della settimana i controlli sono stati fortemente intensificati in tutte e
tre le località e il programma che punta a disincentivare atteggiamenti scorretti o, peggio, pericolosi
andrà avanti, assicurano gli agenti, per un lungo periodo. Non solo: l’operazione, presto, sarà
ulteriormente potenziata, con una serie di ispezioni nei punti considerati sensibili e con controlli
amministrativi sia nei confronti dei titolari dei pubblici esercizi che degli avventori, con particolare
attenzione, appunto, per la fascia studentesca. Un progetto congiunto per le tre città, dunque: cambiano
gli ambiti da presidiare ma la filosofia alla base dell’iniziativa e il modus operandi sono gli stessi. Spiega il
dirigente del Commissariato di Ps di Cividale, Stefano Pigani: «Davanti alle scuole della cittadina ducale la
presenza degli agenti di Polizia è sempre stata abbastanza forte, ma in questi ultimi giorni è stata
notevolmente incrementata. Stiamo monitorando le zone degli istituti superiori, alcuni pubblici esercizi e
aree isolate in cui la gioventù è solita ritrovarsi, spesso per bere e fumare: una di esse è quella del parco
urbano sul Natisone. Gli accertamenti negli ambiti all’aperto, per il momento, non hanno dato riscontri: le
cattive condizioni climatiche di questo periodo hanno comprensibilmente frenato la tendenza dei ragazzi a
incontrarsi e fermarsi in quei posti. In contemporanea sono partite verifiche in determinati bar, e si
continuerà su questa strada, durante l’orario delle lezioni ma non solo. L’operazione - ricorda quindi
Pigani - si collega a quella che lo scorso anno aveva permesso di individuare nelle scuole cividalesi
problematiche
legate
al
consumo
di
sostanze
stupefacenti
e
fenomeni
di
bullismo».
Soddisfazione viene espressa dal rettore del Convitto nazionale “Paolo Diacono” di Cividale, Anna Maria
Germini: «Ritengo che la prevenzione - dichiara - sia fondamentale. Non a caso sabato prossimo
accoglieremo qui al Convitto - su interessamento del consigliere regionale Roberto Novelli - il
sottosegretario Giovanardi, che spiegherà ai ragazzi quanto sia importante prevenire il problema delle
dipendenze da alcol e droga. Ben venga, dunque, il programma di controllo attivato dalla Polizia:
l’educazione alla legalità è essenziale, ed è assolutamente positivo che le forze dell’ordine si affianchino
alla
scuola
nel
compito
di
formare
i
giovani».
Stesso modus operandi anche a Tolmezzo dove i controlli hanno puntato nelle zone di ritrovo dei giovani
e degli studenti (dalle parti dell’autostazione) e in alcuni locali pubblici, nelle vicinanze degli istituti.
Lucia Aviani
06-11-10, 10Udine
Casaclima certificazione per le abitazioni
SAN PIETRO AL NATISONE. «La certificazione energetica delle abitazioni»: si intitola così un convegno
- promosso dalla ditta Specogna Costruzioni - in programma per questa mattina, a partire dalle 10, nella
sala
consiliare
al
Natisone.
del
Comune
La
di
San
circostanza
si
Pietro
aprirà
con il saluto del sindaco Tiziano Manzini e proseguirà con gli interventi dell’ingegner Rosario Di Maggio
(“La
un
certificazione
energetica
esponente
nazionale
della
delle
Specogna
abitazioni”),
di
Costruzioni
e dell’architetto Fabio Dandri, il quale approfondirà il tema “La certificazione casa clima”. Si illustreranno
quindi le caratteristiche della residenza “Valnatisone”, opera della ditta Specogna. Prenderanno poi la
parola l’assessore provinciale alla formazione professionale e al lavoro Daniele Macorig, il consigliere
regionale Roberto Novelli, Stefano Teghil, assessore provinciale agli affari generali, alla sicurezza,
all’edilizia
patrimoniale
e
all’energia,
e
il
consigliere
regionale
Alessandro
Colautti.
In conclusione è prevista la consegna della targhetta “Casaclima”, presso la residenza “Valnatisone”.
(l.a.)
05-11-10, 08Udine
Patentino per cinofilo corsi a Cividale
A Cividale partono i corsi per conseguire il “patentino cinofilo”, uno strumento che, dopo l’entrata in
vigore delle norme che mirano alla responsabilizzazione dei proprietari di animali, permetterà di
sensibilizzare
i
cittadini
in
merito
alla
gestione
di
un
cane.
L’iniziativa, gratuita, è promossa dall’Enac di Cividale, che ha sede in località San Guarzo, sulla strada
statale 54, con il sostegno del consigliere regionale Roberto Novelli e dell’amministrazione comunale
cividalese. «Chi possiede un cane impegnativo deve sapere che è fondamentale il pieno controllo del suo
animale sia in ambito pubblico che domestico - spiega Fabrizio Colombo, educatore cinofilo - Si tratta di
un importante obiettivo di civiltà. Finalmente i tanto discussi patentini ministeriali sono arrivati anche a
Cividale, primo fra i piccoli comuni d’Italia ad essersi adeguato al decreto Martini, grazie alla disponibilità
della giunta comunale che ha dimostrato la giusta sensibilità nei confronti della nostra proposta». Ancora
una volta l’associazione Enac si dimostra all’avanguardia nel settore della cinofilia, promuovendo eventi di
rilievo nazionale e dando la possibilità a tutti gli associati di accedere alle iniziative gratuitamente. Le
lezioni s terranno nel bocciodromo di via Tombe Romane (palestra di Rualis). I relatori saranno la
Dottoressa Laura Diracca e Fabrizio Colombo, educatore cinofilo. Durante il primo incontro, che si terrà
martedì 9 novembre, alle 20.45, si parlerà delle origini del rapporto tra l’uomo e il cane: un’amicizia
antica. Il secondo appuntamento, invece, “Lo sviluppo comportamentale e le fasi della vita del cane. Il
benessere del cane: bisogni fondamentali e principali cause di sofferenza” è in programma per martedì 16
novembre, sempre alle 20.45.
02-11-10, 07Regione
LA DENUNCIA
UDINE. «In tempi di crisi è necessario razionalizzare le spese in tutti i settori che non attengono
strettamente alla tutela dei posti di lavoro e della famiglie. Perché mai la minoranza slovena, che
percepisce in tutto quasi 20 milioni di euro di contributi annui, dovrebbe essere esente da questi tagli?».
A porre l’interrogativo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in seguito alla presentazione di
un ordine del giorno da parte dell’opposizione nel quale si chiede una soluzione dei finanziamenti alla
minoranza slovena. «Ci stiamo avvicinando alla finanziaria 2011 - rileva Novelli -. Finanziaria che anche
quest’anno risentirà in maniera pesante della crisi che già da due anni ha colpito tutto il mondo. Vi è,
quindi, la perenne necessità di razionalizzare e ridurre tutte le voci di bilancio, a esclusione naturalmente,
dei
contributi
per
aiutare
le
imprese,
i
lavoratori
in
difficoltà
e
le
famiglie».
Novelli fornisce i numeri: «A fronte di questa necessità, urge fare una riflessione relativamente ad alcune
spese che, nonostante la crisi, sembrano essere esenti da qualsiasi riduzione. Tra queste i contributi alla
minoranza slovena che riceve quasi 20 milioni l’anno tra contributi statali e regionali: 3,2 milioni di euro
di contributi per l’editoria, 6 milioni di euro per le trasmissioni Rai. Per le trasmissioni radiofoniche in
lingua slovena il contributo è di 2,6 milioni annui per 4.517 ore di programmazione. Per le trasmissioni
televisive in lingua slovena 3,4 milioni per 208 ore di programmazione; 10,1 milioni previsti dalla legge
38/2001 che servono a finanziare il Comitato istituzionale paritetico per i problemi della minoranza
slovena, l’uso della lingua slovena nella pubblica amministrazione, le insegne pubbliche e la
toponomastica, le scuole con lingua d’insegnamento slovena, l’Istituto bilingue di San Pietro al Natisone.
Oltre a questo i fondi sono stati stanziati anche per gli organi dell’amministrazione scolastica, l’istruzione
musicale
e
le
istituzioni
e
attività
della
minoranza
slovena».
«Cifre – prosegue l’esponente del Pdl – che devono far riflettere. Perché mai, infatti, la minoranza
slovena non dovrebbe farsi carico della crisi? E perché mai i suoi finanziamenti dovrebbero essere
sovradimensionati rispetto alle altre minoranze della nostra Regione, peraltro molto più numerose
(secondo le stime gli appartenenti alla minoranza friulana sono 700mila e quelli della minoranza slovena
appena 30mila)? Un dato su tutti: per 208 ore di trasmissioni televisive in lingua slovena vengono
stanziati 3.437.536,96 milioni, come a dire 16.526,62 euro l’ora. E dopo alcuni si scandalizzano per una
legge, la 139, che consentirà a più di 160mila persone che vivono nelle aree montane della nostra
regione di non rimanere cieche dal 15 dicembre con l’attivazione del digitale terrestre? Sarebbe giusto –
conclude Novelli – che per tutte le minoranze presenti in Fvg fosse usato lo stesso metro».
24-10-10, 07Regione
Fontanini sotto tiro chiede scusa
di
ANNA
BUTTAZZONI
UDINE. Ha trascorso la giornata a chiarire, specificare, rispondere agli attacchi. Poi Pietro Fontanini ha
fatto marcia indietro. Ha chiesto scusa, ha detto d’essere stato frainteso, ha depurato il suo pensiero da
qualunque allusione alla volontà di emarginare. Nel finimondo scatenato dalle sue dichiarazioni sulle
«classi dedicate» ai disabili Fontanini è rimasto schiacciato dalle critiche. Politiche, arrivate da Pdl e Pd
passando per Udc e Rc, e istituzionali, dal mondo delle disabilità a quello della scuola. «Gli è scappato il
piede sull’acceleratore» dice il presidente Fvg Renzo Tondo a giornata appena cominciata. «Va detto per
onestà, però – continua Tondo – che egli solleva un problema reale, quello della mancanza di risorse per
garantire piena integrazione nelle classi. Personalmente sono per la piena integrazione e non condivido la
linea di Fontanini. Ciò che possiamo fare è verificare con l’assessore alla Salute Vladimir Kosic, vista
anche la sua provenienza di presidente della Consulta Fvg dei disabili e quindi al di sopra di ogni
sospetto, se c’è la possibilità di garantire maggiori attenzioni e maggiori risorse per arrivare
effettivamente all’obiettivo e superare una criticità vera, evidenziata da Fontanini», conclude il
governatore. Duro un altro Pdl, il consigliere regionale Roberto Novelli. «Ma dove vuole arrivare questo
modo di fare politica con dichiarazioni prive di analisi e del tutto lontane dalla realtà? Questa continua
ricerca di un consenso populista? Quale sarà il prossimo passo della Lega? Dividere maschi e femmine,
bambini cattolici e bambini di altre religioni? O magari anche gli alunni biondi da quelli castani? La storia
ci insegna – afferma Novelli – che la ghettizzazione non ha mai portato a niente di buono».
Usa l’ironia Franco Belci, segretario Fvg della Cgil. «Fontanini si batte, evidentemente, per una selezione
che porti al perfetto esemplare del “friulano”». Paola Schiratti, coordinatrice regionale delle donne di Idv,
sollecita Fontanini a «intervenire tramite i rappresentanti del suo partito al governo per sostenere lo
stanziamento dei fondi necessari all’assunzione degli insegnanti di sostegno», mentre Pd e Rc chiedono al
presidente della Provincia di Udine di dimettersi. «Se Fontanini non riesce ad avere un profilo istituzionale
si dimetta», gli dice il segretario regionale di Rc Kristian Franzil, mentre Francesco Martines, capogruppo
del Pd in Consiglio provinciale, presenterà in Aula una mozione di sfiducia. «Le frasi e le idee di Fontanini
– afferma Andrea Simone Lerussi, coordinatore provinciale del Pd di Udine – provocano un forte sdegno e
una forte preoccupazione per la coesione sociale del nostro paese. Ancora più grave sostenere certe
posizioni che dovrebbero far vergognare e che imbarazzano finalmente anche il centro-destra». Prende le
distanze anche l’Udc. «Le dichiarazioni di Fontanini sono incommentabili e inaccettabili» dice il presidente
provinciale di Udine Fabrizio Anzolini. A difendere Fontanini è invece il senatore leghista Mario Pittoni.
«Da ex insegnante, e quindi con un’esperienza sul campo, Fontanini ha osato aprire una discussione su
un argomento che altri trovano comodo ignorare – sostiene Pittoni –, portando l’esempio di Paesi come la
Germania dove impostazioni diverse dalla nostra danno comunque buoni frutti. Il vero scandalo - ha
concluso Pittoni - sta nell’utilizzo strumentale di luoghi comuni a fini di propaganda politica».
A fine giornata il capo della Lega in regione non parla più di «classi dedicate», ma di «percorsi
differenziati per l’inserimento nel mondo del lavoro». «Chiedo scusa se ho sbagliato i termini – spiega
Fontanini –, perché non ho nessuna intenzione di emarginare i disabili. Ritengo invece che, come stiamo
facendo come Provincia di Udine, si debba puntare sempre più su percorsi dedicati ai disabili per
l’inserimento nel mondo del lavoro, per dare loro autonomia e soddisfazioni. E servono maggiori risorse
per formare personale specializzato». Polemica chiusa? Chissà.
22-10-10, 10Udine
Tavagnacco, il Pdl lancia la campagna 2010-2011
TAVAGNACCO. «Ritornare tra la gente, confrontarsi, ascoltarne le esigenze». Questo è il leitmotiv
della campagna 2010-2011 messa in piedi dal nuovo direttivo locale del Pdl. Insomma la compagine di
minoranza, con in testa il capogruppo, Danilo Bon (nella foto) e il suo vice Antonino Nazzi, ha deciso di
togliersi di dosso la giacca e rimboccatisi le maniche, organizzando una serie di riunioni erranti, che
andranno a toccare, uno alla volta, tutti i centri abitati del comune. Giovedì scorso, a tenere a battesimo
alla prima riunione dei neo costituiti gruppi di lavoro tematici, il bar “Alla Penna Bianca” di Colugna, la
giovane Sabrina Quarta e il navigato Giovanni Cucci ha intavolato un dibattito a tutto tondo con al centro
il welfare in generale. Spazio quindi alle politiche giovanili, ma anche ad alcune proposte come quella
avanzata nel corso della serata dallo stesso Cucci il quale ha spronato la squadra consiliare del Pdl, che
siede tra i banchi della minoranza del Consiglio comunale a impegnare la maggioranza nell’utilizzare
l’avanzo di bilancio nel 20011 in favore delle famiglie più indigenti. «La nostra volontà - si è confidato lo
stesso Bon - è quella di garantire una offerta di partecipazione democratica del tutto nuova, che nasce
dall’esigenza di riportare sul piano politico lo sviluppo del nostro territorio». «Proprio per questo - ha
continuato il coordinatore locale del Pdl - abbiamo deciso di farci aiutare da alcuni big del Pdl come: i
consiglieri regionali Daniele Galasso, Alessandro Colautti e Roberto Novelli». Come preannunciato da
Bon, di volta in volta, gli esponenti politici regionali in questione si alterneranno da paese a paese
portando al centro dell’attenzione alcuni temi caldi quali: bilancio, attività produttive, innovazione, tutela
ambientale, sicurezza e politiche giovanili. Venerdì 12 novembre, alla frasca di Adegliacco, quindi il primo
incontro al vertice con Daniele Galasso, il quale, visto il periodo, andrà a parlare di bilancio di previsione
e dei trasferimenti agli enti locali. Trasferimenti che per gioco di forze andranno a interessare la
macchina
Stefano Felcher
burocratica
del
Comune
di
Tavagnacco.
18-10-10, 06Speciali
A Dino Lendaro il premio Ape d’oro per il suo metodo
contro la varroasi
CIVIDALE. Festa in municipio a Cividale per il premio “Ape d’oro”, l’ambito riconoscimento che viene
attribuito alle persone che si sono particolarmente distinte a favore dell’ecologia e della salvaguardia
dell’ambiente, tanto che ne fu insignito anche il professor Franco Frilli, illustre entomologo già rettore
dell’Università di Udine, per i suoi studi sulla Varroa. Il Comune della città longobarda ha, infatti,
patrocinato l’iniziativa dell’Unione cittadini esperti professionisti europei, accreditata presso l’Unione
europea.
Nella città natale del suo ideatore e sostenitore, Gigi Nardini, noto apicoltore e attivo membro dell’Ucepe
per la salvaguardia delle api, è dunque avvenuta la cerimonia di consegna del premio che è andato a Dino
Lendaro, di Nimis, libero professionista e ricercatore nel campo dell’apicoltura. Il sindaco Stefano Balloch
ha fatto gli onori di casa e tra le numerose autorità locali e straniere c’era il presidente dell’Ucepe Aldo
Regolo. Ci sono stati brevi interventi sulla situazione apistica in Friuli Venezia Giulia da parte del
presidente della Provincia Pietro Fontanini e del presidente del Consorzio provinciale apicoltori Sandro
Baldo. Per la Regione hanno parlato, invece, i consiglieri Roberto Novelli e Massimo Blasoni.
L’Ucepe, che da anni ormai porta avanti il progetto europeo “We save the bees”, con il presidente del
dipartimento apicoltura Gigi Nardini, ha offerto a Dino Lendaro la possibilità di mettere al servizio degli
apicolori i risultati ottenuti su 74 alveari con il blocco della covata e l’allontanamento forzato della regina
per 30 giorni. Questo metodo impedisce alla Varroa di riprodursi per quindici giorni facilitando il risultato
dei trattamenti.
17-10-10, 06Regione
In Fvg quasi 200 bambini in affido A Trieste il
congresso nazionale
CIVIDALE. Affido famigliare, dei bisogni, progetti e aspettative che sottendono ad un progetto d’amore:
dare una casa e una famiglia a un bambino “figlio di altri”, in stato di necessità: è stato il tema di un
incontro, moderato da Fausto Biloslavo, reporter di guerra, per approfondire il tema dell’affido. L’incontro,
che anticipa il convegno nazionale sull’affido famigliare, che si terrà a Trieste il 3 dicembre, è stato
organizzato da Auxilia Onlus, organizzazione per la tutela dei soggetti deboli, e il Focolare Onlus
organizzazione di sostegno delle famiglie affidatarie. È intervenuto il sindaco di Cividale, Stefano Balloch,
poi Massimiliano Fanni Cannelles, presidente di Auxilia, ha aperto i lavori. «Un servizio di aiuto - ha
proseguito il consigliere regionale Roberto Novelli - che garantisce al minore il diritto di crescere in un
ambiente che rispetti i suoi bisogni affettivi ed educativi. Solo nella nostra Regione sono 198 i minori
accolti da famiglie affidatarie, con 445 bambini presenti nelle comunità di accoglienza». È intervenuto
Pierluigi di Piazza, presidente del Centro di Accoglienza Balducci, che ospita madri e bambini profughi e
rifugiati da guerre, “di cui nessuno parla”, come quella in Honduras. Tanya Alcini e Chiara De Castro,
psicologhe e psicoterapeute hanno ricordato che l’affido, «è un intervento di aiuto e sostegno a un minore
che non riesce a essere seguito in modo adeguato dai genitori». Gino e Maria Valentino, genitori naturali
e affidatari, hanno concluso: «Chi si propone come famiglia affidataria deve impegnarsi ad accogliere un
bambino, provvedere alla sua educazione, curare e mantenere i rapporti con la famiglia di origine e
favorire
il
Fabiana Dallavalle
reinserimento
del
bambino
in
quest’ultima
con
amore»
10-10, 10Regione
Novelli: «Prevenzione per ridurre gli incidenti»
Sicurezza stradale UDINE. «La riduzione dei decessi del 50% negli incidenti stradali fissato a Barcellona
dall’Europa è alla portata di mano per la nostra regione». Ne è convinto il consigliere regionale e vice
presidente della commissione Trasporti, Roberto Novelli che ha chiesto con un’interrogazione
all’assessore Riccardi di continuare, come si sta facendo, sulla strada della prevenzione e informazione.
«Nel 2008 in Fvg si sono registrati a causa di incidenti 110 morti e 6459 feriti e l’obiettivo al 2013 è
quello di una sensibile riduzione. Già nel 2008 c’è stato un calo rispetto al 2007 dell’11,3% dei morti e del
4,1% dei feriti». «La Regione FVG – precisa Novelli – si è dotata di una specifica legge sulla sicurezza
stradale attivando al contempo una serie di iniziative volte ala formazione e prevenzione verso le fasce
giovanili». «In qualità di vice presidente della commissione Trasporti ho messo più volte l’accento che si
tratta di vite umane, di sofferenze fisiche e psicologiche anche permanenti, di costi sociali altissimi. È
necessaria, quindi, una continua educazione stradale e una informazione capillare che partendo dai
ragazzi infonda la cultura per le regole. La Regione Fvg - continua Novelli - già particolarmente attenta a
queste problematiche continuerà su questa direzione anche in forza della nuova legge 120 del 2010 che
introduce importanti modifiche al Codice della strada».
12-10-10, 11Udine
Interpellanza presentata
Convittiadi a Cividale
in
Regione:
riportare
le
CIVIDALE. Le Convittiadi tornino in Friuli Venezia Giulia: lo chiede, in vista della quinta edizione della
manifestazione sportiva studentesca, il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che di concerto con
il collega del Pd Giorgio Baiutti ha presentato al presidente Renzo Tondo e all'assessore competente
un'interrogazione
in
tema,
a
risposta
immediata.
«L'Associazione Nazionale degli Istituti Educativi Statali, costituita a Udine nel 2002 - spiega Novelli -, ha
promosso, con l'apporto fondamentale della presidenza del Convitto nazionale "Paolo Diacono" di
Cividale, quattro "Convittiadi - Arte e sport nelle istituzioni educative per una formazione alla convivenza
civile". Nell'edizione svoltasi due anni fa alla Getur di Lignano, e apertasi nella città ducale, l'evento aveva
registrato l'adesione di oltre 30 Convitti, con una partecipazione di più di 1.600 persone tra ragazzi e
accompagnatori».
«Quest'anno, invece, l'Anies ha deciso di spostare la manifestazione a Bardonecchia, località del
Piemonte, affidandone la gestione al Convitto di Torino: l'organizzazione si è rivelata un disastro, a detta
sia degli accompagnatori che degli studenti. Il progetto utilizzato era quello, vincente, varato dal "Paolo
Diacono", non idoneo però ad essere "esportato" in una località a 1.300 metri di altezza».
«Nonostante le numerose lamentele - prosegue Novelli - l'Associazione ha deciso di affidare nuovamente
a Torino la promozione dell'edizione 2011 delle Convittiadi: il rischio, concreto, è che le adesioni crollino,
passando
da
1.600
unità
a
non
più
di
400».
E non ci si può permettere un errore del genere, dice il consigliere regionale, «visto che l'iniziativa è stata
promossa in sintonia con le direttive ministeriali sulla diffusione della cultura e dello sport ed è
organizzata in collaborazione con il Coni. L'amministrazione regionale - chiude Novelli - intervenga».
(l.a.)
08-10-10, 06Udine
Palliattiviamoci sensibilizza con dibattito, rugby e
musica
Il secondo fine settimana di ottobre è dedicato, in tutto il mondo, alla celebrazione e al supporto degli
hospice e delle cure palliative al malato oncologico. Per questa occasione, l’associazione di volontariato Il
Sole di Mino di Udine, in collaborazione con le associazioni onlus Oncologica Altro Friuli di Tolmezzo,
Cericot di Udine e L’Aquila per la vita di L’Aquila organizzano, domani e domenica, un momento di
dibattito, divulgazione e sensibilizzazione pubblica su tali temi. PalliAttiviamoci inizierà domnani con un
torneo di rugby che vedrà impegnate due squadre (Veterans con selezione di vecchie glorie dalla
nazionale Urogalli Udine e L’Aquila per la Vita) al rugby stadium Otello Gerli di Udine a partire dalle 15. La
manifestazione proseguirà domenica alle 16.30 al teatro Palamostre di Udine con un dibattito pubblico
moderato da Silvia Bencivelli (medico e giornalista di Radio3 Scienza) e al quale interverranno Simona
Liguori, oncologo (Cericot); Cosimo de Chirico, medico di medicina generale, responsabile del nucleo cure
palliative Ulss 7 Veneto; Silvano Fiorot, presidente dell’Associazione Lotta contro i tumori Renzo e Pia
Fiorot onlus; Giampiero Porzio, oncologo (L’Aquila per la vita); Enrico Vigevani, oncologo (Associazione
Oncologica
Alto
Friuli).
A conclusione del dibattito, si svolgerà il concerto I fiati all’Opera eseguito da Fabrizio Meloni, primo
clarinetto del Teatro alla Scala di Milano, Nazzareno Carusi, pianista aquilano di fama internazionale,
Andrea Oliva, Primo flauto solista dell’ Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma,
all’oboe Francesco Di Rosa, solista dell’Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. Il
programma sarà improntato su musiche di Chopin, Carulli, Demessermann, Squarzina e Fumagalli. La
partecipazione
a
tutti
gli
eventi
sarà
libera,
fino
a
esaurimento
dei
posti
disponibili.
E sempre in tema di cure palliative, oggi l’onlus Cericot (Centro di ricerche e studi di cure oncologiche e
territoriali), da anni in prima linea per diffondere la cultura positiva della medicina palliativa e sostenere
le famiglie e i pazienti oncologici terminali, presenta a Udine, nella sala consiliare di palazzo Belgrado,
dalle 14 alle 15.30, il IV corso per caregiver incentrato sul target dell’anziano con tumore. Prenderanno la
parola, illustrando le prossime iniziative sull’argomento sociale, anche Giorgio Venier Romano e Roberto
Novelli. Gli over 65 anni sono il bacino su cui verranno focalizzati gli approfondimenti a partire dal 15
ottobre, quando partirà il corso di formazione che si terrà, per un totale di 6 lezioni full immersion, nella
sede dell’onlus, presso il distretto sanitario udinese di via San Valentino, fino al 26 novembre.
Il contenuto del programma di formazione, l’analisi della situazione sui tumori in città e le prospettive di
cura e di accompagnamento nel fine vita , verranno affrontati durante l’evento in programma questo
venerdì durante il quale prenderanno la parola oncologi, coordinatori dei volontari, rappresentanti delle
istituzioni e formatori. L’evento ha ricevuto il Patrocinio della Provincia di Udine.
08-10-10, 08Udine
«Colonie feline, servono più controlli»
Possibili novità in arrivo in materia di gatti e gestione delle colonie feline sul territorio regionale. Il
consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, ha presentato un'interrogazione all'assessore regionale
alla Salute e Protezione Sociale Vladimir Kosic proprio al fine di migliorare e stimolare ulteriormente il
controllo
demografico
delle
colonie
feline.
«L'articolo 11 della legge regionale 39/1990 - precisa Novelli - disciplina il controllo della riproduzione
animale, affidando il controllo delle nascite ai Servizi veterinari delle Ass che agiscono con la
collaborazione
delle
associazioni
di
volontariato
e
con
il
consenso
dei
proprietari».
Come sottolinea il consigliere regionale, la legge stabilisce che questo tipo di controllo può essere
effettuato in modo efficace unicamente attraverso il processo di sterilizzazione o mediante la
somministrazione
di
terapie
farmacologiche
all'animale.
«Attualmente - prosegue l'esponente del Pdl - le sei Ass regionali espletano i loro servizi su un territorio
di area vasta e questo comporta l'insorgere di non pochi problemi logistici anche perché questi interventi
possono essere erogati, da parte dei Servizi veterinari, solo in determinate giornate. In questo modo, la
stessa disponibilità dei volontari delle associazioni viene spesso inficiata dai pochi mezzi e dalle esigue
risorse
finanziarie
a
disposizione».
Aggiunge Novelli: «Chiedo all'assessore Kosic quale sia la risposta che le Ass regionali riescono a fornire
in rapporto al numero sempre crescente di richieste di sterilizzazione da parte delle associazioni. Sarebbe
necessario - conclude - che la Regione desse corso ad un sistema di convenzioni in maniera omogenea ed
uniforme per tutti i comuni richiedenti, anche con veterinari liberi professionisti, provvedendo a destinare
parte delle risorse finanziarie già assegnate al Servizio sanitario regionale». (e.m.)
07-10-10, 12Udine
Domani sera al Castello dibattito sull affido familiare
CIVIDALE. Domani, alle 20.30, al Castello di Cividale si terrà un incontro-dibattito sul tema "Bisogni,
interventi e aspettative sull'affido familiare nella nostra regione": promosso da @uxilia onlus, editore del
periodico SocialNews - organo di divulgazione del Dipartimento di giustizia minorile del Ministero della
Giustizia e del Dipartimento immigrazione e libertà civili del Ministero dell'Interno -, in collaborazione con
"Il focolare onlus", realtà che cerca di rispondere ai bisogni delle famiglie con minori in stato di affido,
l'evento si aprirà con i saluti del consigliere regionale Roberto Novelli e del sindaco Stefano Balloch e
con una presentazione a cura del dottor Massimiliano Fanni Canelles, presidente di @uxilia e direttore di
SocialNews,
la
cui
redazione
principale
si
trova
proprio
nella
città
ducale.
Sul banco dei relatori - accanto al giornalista Fausto Biloslavo, che fungerà da moderatore - ci saranno
don Pierluigi Di Piazza, presidente dell'associazione "Centro di accoglienza Balducci" di Zugliano, Chiara
De Castro e Tanya Alcini, entrambe psicologhe e psicoterapeute, e una famiglia affidataria che offrirà la
propria testimonianza. A trarre le conclusioni sarà Sergio Lodolo, esponente dell'Associazione Industriali
di Udine e consigliere di "Il focolare onlus". @uxilia, associazione riconosciuta dalla Regione Friuli Venezia
Giulia e garantita dal Governo con due protocolli d'intesa, si occupa della tutela dei soggetti deboli e ha
sedi in tutta la penisola. Si applica in attività di cooperazione internazionale in vari Paesi, dall'Afghanistan
all'Iraq, dalla Palestina a Sudan e Sri Lanka; in Italia interviene nell'educazione scolastica, propone corsi
formativi per operatori socio-assistenziali e organizza convegni, spettacoli teatrali, concorsi di musica e
presentazioni di libri per sensibilizzare l'opinione pubblica su varie problematiche sociali. "Il Focolare
onlus", partner di @uxilia, opera invece, come detto, nel delicato campo dell'affido, facendosi carico della
gestione di situazioni di emergenza e affiancando con volontari e con uno staff di professionisti le famiglie
affidatarie. (l.a.)
06-10-10, 03Attualità
Menia: presto in Fvg il gruppo consiliare
TRIESTE. Dopo i primi segnali, ecco l’annuncio: ci vorrà ancora qualche tempo, ma Futuro e Libertà avrà
il proprio gruppo autonomo nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. La novità arriva da Roma al
termine
della
prima
giornata
del
nuovo
movimento
di
Gianfranco
Fini.
A confermare le indiscrezioni ci pensa il sottosegretario all’Ambiente e coordinatore nazionale di Fli
Roberto Menia. Parlando ieri sera della nascita del gruppo in Friuli Venezia Giulia, Menia ha detto:
«Succederà anche da noi, dando tempo al tempo. E’ più facile - ha poi notato - che i gruppi nascano nelle
regioni
dove
il
centro-destra
è
all’opposizione».
In regione, tutti gli occhi sono puntati sul consigliere regionale pidiellino Paolo Ciani, che la scorsa
settimana in aula è intervenuto criticando la gestione del partito e lanciando segnali tutti da interpretare
ma comunque in direzione del nuovo movimento finiano. Nel gruppo del Pdl gli ex An sono il dimissionario
vicecapogruppo Franco Baritussio, Luca Ciriani, Roberto Novelli, Roberto Marin, Alessia Rosolen e Piero
Tononi. Gli ultimi due vanno esclusi dalla lista dei “papabili”, tre (il numero minimo) per il gruppo, ma
secondo alcuni anche qualche consigliere arrivato nel Pdl da Forza Italia sarebbe pronto al salto verso la
nuova
formazione.
Commentando la prima giornata di Fli, Menia ha sottolineato ieri che l’obiettivo «è un percorso molto
partecipato, per un movimento molto radicato sul territorio, un vero movimento d’opinione organizzato».
«Il passo di oggi era molto atteso e annunciato - ha continuato Menia - e i segnali sono molto positivi, sto
ricevendo adesioni e manifestazioni di interesse da persone di qualità, belle intelligenze, che in
precedenza
non
Beniamino Pagliaro
si
erano
schierate.
Parlo
di
numeri
-
ha
concluso
-
e
di
qualità».
02-10-10, 08Regione
Menia lascia. Sale la tensione nel Pdl
di
ANNA
BUTTAZZONI
UDINE. Non c’è solo una casella da riempire perché lasciata libera da Roberto Menia, dimessosi da vicecoordinatore Fvg del Pdl. Il Popolo della Libertà ha più fronti aperti. Ci sono lo scontro tra Trieste e Udine
per la conquista di quel posto e l’insofferenza quasi universale del Pdl triestino, che però è frantumato. E
c’è lo spauracchio della nascita in Consiglio del gruppo Futuro e Libertà, mescolato alla vacatio del
vicecapogruppo del Pdl in Consiglio. Il tutto intrecciato ad altre due faccende: i coordinamenti provinciale
e comunale di Udine. Un amalgama sufficiente per essere politicamente inquieti. Le intese all’interno del
partito non possono essere astratte da quanto accade a Roma, tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Il
primo riverbero è il posto che fu di Menia e di An. Saranno i vertici romani a decidere il successore, ma
non senza pressioni dal Fvg. Dove i contendenti sono due, entrambi ex An: l’europarlamentare Giovanni
Collino, udinese, e Sergio Dressi, triestino, presidente dell’aeroporto Fvg. Per un triestino che va, un altro
deve arrivare, sostengono esponenti del Pdl che furono finiani e fedeli a Menia, come il consigliere
regionale Piero Tononi e lo stesso Dressi. Da Roma una prima indicazione era arrivata, dal ministro della
Difesa Ignazio La Russa e dal capogruppo dei senatori pidiellini Maurizio Gasparri. Per loro Dressi poteva
essere la soluzione, perché triestino come l’uscente e quindi capace forse di evitare transfuga. Ma come
estromettere Collino? Operazione complicata. Anche dopo la presa di posizione di friulani dell’ex anima
aennina a sostegno di Collino, perché il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, l’assessore Riccardo
Riccardi e i consiglieri regionali Franco Baritussio, Paolo Ciani e Roberto Novelli hanno preso carta e
penna
per
denunciare
la
«miopia
politica»
della
parte
triestina.
La partita, insomma, è aperta, soprattutto oggi che il Fli è realtà concreta. La decisione arriverà da Roma
dove, però, si potrebbe anche decidere di azzerare tutti i coordinamenti regionali per rinominare i vertici
del partito, considerato che quel rapporto 70/30 (70 di rappresentanza agli ex Fi e 30 agli ex An), sul
quale molti equilibri nel Pdl sono stati costruiti, non esiste più. È un’ipotesi, certo, magari anche una
chance da giocare per alcuni pidiellini come il senatore Ferruccio Saro, da sempre critico verso il
coordinatore
Fvg
del
Pdl,
Isidoro
Gottardo.
A Trieste c’è anche altro. Il partito è dilaniato, alcuni sussurrano «abbandonato alle sue diatribe». Menia è
altrove, l’ex assessore Alessia Rosolen (ex An) è nel Pdl, ma fa scelte autonome. Come quella, chissà, di
candidarsi con Un’Altra Trieste, lista civica che avrà in Franco Bandelli (sospeso dal Pdl) il suo candidato
sindaco, quel Bandelli uscito dalla giunta comunale di Roberto Dipiazza (Pdl) e compagno di Rosolen. A
sparigliare le carte l’ipotesi di candidatura a sindaco di Roberto Antonione, inviso a un’altra fazione
triestina del Pdl, quella di Giulio Camber. E allora nascono le rivendicazioni, dei consiglieri regionali
triestini Maurizio Bucci, Piero Camber, Bruno Marini e Tononi che denunciano la poca attenzione per
Trieste,
ma
mirano
a
maggior
peso
e
a
scardinare
l’ipotesi-Antonione.
Ma non c’è solo Trieste. Il Fli potrebbe nascere in Consiglio regionale, basterebbero tre consiglieri. Paolo
Ciani (ex An) in Aula ha detto: «Mi fanno e ci fanno sentire ospiti in casa nostra». E dietro quel “ci fanno”
c’erano altri colleghi, altri ex An, come Baritussio, Novelli e Roberto Marin. O forse, come dicono i
beninformati, Ciani agita lo spauracchio-Fli per la partita a leader della segreteria provinciale di Udine,
dov’è in uscita Fabio Marchetti (ex An) che Ciani dovrebbe sostituire. E poi c’è il coordinamento comunale
di Udine, retto dal consigliere regionale Massimo Blasoni e, fino a ieri, dal vice Alessandro Colautti. Uno
scontro in Aula tra i due ha portato Colautti a dimettersi dal ruolo udinese, irrevocabilmente. I vertici del
Pdl
in
comune
a
Udine
vanno
quindi
ridisegnati.
E ancora. A metà settembre Baritussio ha dato le dimissioni da vice-capogruppo del Pdl in Consiglio. Il
partito non ha scelto il suo successore e forse confida di convincerlo a restare. Infine Gorizia. Marin,
coordinatore comunale di Grado, sulla scia del caso-Ospizio marino, è stato sfiduciato dal “suo”
coordinamento, con l’avallo del coordinatore provinciale di Gorizia e collega in Consiglio regionale,
Gaetano Valenti. Tra i corridoi del palazzo della Regione i due hanno avuto uno scontro durissimo. E non
sono gli unici, perché nel Pdl la tensione sale.
01-10-10, 13Udine
Ex Italcementi, via libera alla nuova viabilità
CIVIDALE. Il sedime ferroviario della tratta Udine-Cividale sarà trasferito in proprietà, a titolo gratuito,
dalla Regione al Comune di Cividale: al via quindi il piano di riqualificazione di un’ampia area all’ingresso
della città, già interessata dal cantiere all’ex Italcementi e dal piano di realizzazione del Centro
intermodale.Ora, dunque, il passaggio di consegne fra Regione e Comune spiana la strada al
completamento del quadro: a divulgare la notizia del provvedimento assunto dall’amministrazione Tondo
è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, autore di un emendamento in materia, approvato
mercoledì nell’ambito della legge di manutenzione dell’ordinamento regionale: «L’iniziativa – precisa al
riguardo Novelli – permetterà di concludere un iter studiato e avviato per favorire il recupero e lo sviluppo
urbanistico di un contesto fortemente degradato. Iter sfociato nella programmazione di una modifica
dell’assetto viabilistico e nella costruzione di una nuova stazione dei treni e, appunto, di un centro
intermodale all’avanguardia. L’opera in programma sul sedime ferroviario consentirà di collegare al
meglio il centro storico con l’ex area industriale dell’Italcementi. Le progettualità appena elencate –
ricorda poi il consigliere – sono state inserite nel piano di gestione della candidatura della città ducale a
patrimonio dell’Unesco e sono state dunque approvate anche dal Ministero per i beni culturali». Il
soggetto promotore dell’intervento nel sito dell’ex cementificio (la Banca di Cividale) si è impegnato, con
specifica convenzione, all’esecuzione delle opere di viabilità extra comparto, che consisteranno nella
realizzazione di due rotonde e dell’asse di collegamento fra le stesse: grazie all’emendamento approvato
in consiglio regionale, che prevede che i beni trasferiti in proprietà al Comune vengano utilizzati per
adeguare e migliorare i servizi a supporto dell’infrastruttura ferroviaria, i progetti di riconversione
dell’ampia zona affacciata su viale Libertà, alle porte del centro, potranno insomma andare avanti.
Grande
soddisfazione
viene
espressa
dal
sindaco
Stefano
Balloch:
«La
pronta
risposta
dell’amministrazione regionale alle nostre istanze – commenta il primo cittadino – conferma quanto
avevamo dichiarato qualche mese fa, in sede di campagna elettorale: tra Regione e Comune, cioè, esiste
un rapporto di stretta sinergia. Il trasferimento del sedime permetterà di dar corso al progetto attuativo
senza ritardi, nel pieno rispetto del cronoprogramma: la città di Cividale, così, potrà finalmente
recuperare un’area che, sino a poco tempo fa, versava in condizioni di assoluto abbandono». Nel
frattempo procedono a ritmi serrati, nel contesto del vecchio opificio, le attività del primo lotto lavori,
quello
che
Lucia Aviani
porterà
alla
realizzazione
della
nuova
sede
della
Banca
di
Cividale.
27-09-10, 05Regione
Taxi collettivi contro le stragi del sabato sera
UDINE. «Organizzare in Friuli Venezia Giulia servizi di trasporto collettivo di persone nelle serate del
week-end a costi contenuti per cercare di ridurre il numero di incidenti ed aumentare la sicurezza sulle
strade».
Lo propone il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli che ha presentato un emendamento che sarà
discusso da mercoledì in consiglio regionale nell’ambito del ddl manutenzione. In questo modo sarà
possibile
abbattere
i
costi
del
trasporto
organizzando
taxi
collettivi
per
i
ragazzi.
«Nel 2008 in Fvg – rileva Novelli – abbiamo registrato 110 morti e quasi 6.500 feriti con una riduzione
dell’11,3% di morti rispetto all’anno prima. Sempre nel 2008 in relazione all’obiettivo Ue, la mortalità in
Fvg è diminuita del 42,1% e del 33% in Italia, per un totale di 4.731 morti e 310 mila feriti. Gli incidenti
del venerdì e sabato notte sono pari al 44% del totale degli incidenti notturni; analogamente i morti ed i
feriti nelle due serate rappresentano, rispettivamente, il 45,1% e il 47,2%. Il costo sociale medio per ogni
deceduto supera risulta pari a 1.372.832 euro e l’incidente stradale è la prima causa di morte maschile
sotto
i
40
anni».
«L’opera di prevenzione e i maggiori controlli uniti all’inasprimento delle sanzioni sono serviti a ridurre il
numero dei morti, ma è necessario aggiungere a quanto fatto ancora qualcosa, ovvero il miglioramento
ed ampliamento dei servizi, rivolti in modo particolare ai giovani che necessitano di avere la possibilità di
accedere a trasporti sufficientemente economici. In molti Paesi europei la notte i giovani spostano in taxi,
ma in Italia il servizio risulta troppo oneroso e, nella maggior parte dei casi, viene scartato», aggiunge
Novelli.
«In quest’ottica – prosegue l’esponente del Pdl – si inserisce l’emendamento che delega la Provincia ad
autorizzare imprese in possesso dei requisiti di idoneità professionale, organizzativa e finanziaria che
chiedono di svolgere servizi di trasporto collettivo di persone a offerta indifferenziata su itinerari, orari,
frequenze e tariffe non prestabiliti, effettuati in modo non continuativo, con autoveicoli che contengono
da
sette
a
nove
posti,
compreso
il
conducente».
La novità sta nel fatto che i privati potranno attivare un servizio complementare a quello del trasporto
pubblico locale, dove l’azienda indicherà alla Provincia le città e i punti di raccolta predeterminati, insieme
ai
giorni
e
alle
fasce
orarie
del
servizio.
L’emendamento consente anche alle categorie produttive di consorziarsi per offrire un servizio che abbia
ricadute positive in termini di maggiore sicurezza sulle strade e per le categorie stesse. «Penso ad
esempio ai produttori di vino in occasione di visite e incontri nelle loro aziende o nell’ambito di
manifestazioni come Cantine aperte o Friuli doc», dice ancora Novelli. «I nostri giovani – rileva ancora
Novelli – non devono essere incentivati a bere in modo smodato, come purtroppo accade, bensì educati al
bere consapevole e di qualità, senza criminalizzare la cultura della nostra terra ed offrendogli più servizi
che gli consentano di muoversi in sicurezza di notte durante i fine settimana».
21-09-10, 10Udine
Alcol e fumo, i giovani diventano educatori grazie a un
progetto a Cividale e a Reana
CIVIDALE. I ragazzi diventano educatori per sensibilizzare le giovani generazioni sui rischi dovuti
all’abuso dell’alcol, sui danni provocati dal fumo e sui gravi problemi che possono derivare dall’utilizzo di
sostanze
stupefacenti.
Questa la strategia adottata dalla Provincia di Udine, attraverso l’assessorato alle politiche sociali, che ha
deciso di lanciare un progetto pilota nei comuni di Cividale del Friuli e Reana del Roiale dove alcuni
esperti formeranno un gruppo di ragazzi che avranno il compito di svolgere azioni e interventi educativi
rivolti
ai
loro
stessi
coetanei.
L’iniziativa, che avrà una durata di due anni e comincerà a ottobre, è stata presentata ieri a Udine, a
palazzo Belgrado, e parte dal presupposto che i giovani, avendo gli stessi linguaggi, la stessa cultura e i
medesimi valori condivisi, siano i soggetti più indicati per sviluppare un rapporto di fiducia che permetta
di
prevenire
i
comportamenti
a
rischio
dei
ragazzi.
La fascia di età cui è rivolta questo progetto è quella compresa tra i 16 e i 20 anni, perché da numerose
ricerche è emerso che proprio in età adolescenziale i ragazzi sono più vulnerabili, rischiando così di
cadere nella dipendenza da sostanze altamente nocive. Secondo l’assessore provinciale alle Politiche
sociali, Adriano Piuzzi, «la Provincia è in prima linea per cercare di debellare il problema della droga e dei
comportamenti a rischio e l’obiettivo finale è quello di riuscire a estendere questo progetto su tutto il
territorio
coinvolgendo
sempre
più
comuni».
Presenti anche i due sindaci dei Comuni capofila. Se per Edi Colaoni, sindaco di Reana, «il progetto è
innovativo perché i giovani parleranno ai loro coetanei nei centri di aggregazione, cercando così di
coinvolgere il numero più alto possibile di ragazzi», secondo Stefano Balloch, sindaco di Cividale,
«informare e sensibilizzare i ragazzi su queste delicate tematiche fa parte delle priorità della nostra
amministrazione
comunale».
È intervenuto alla presentazione anche il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, il quale, dal
canto suo, ha ribadito «che è importante agire immediatamente sul campo, perché in Friuli Venezia Giulia
la percentuale di giovani che assumono cannabinoidi è del 46 per cento superiore rispetto al resto
d’Italia».
Renato Schinko
18-09-10, 02Udine
Sicurezza stradale stasera Katedromos: spettacolo
choc in piazza XX settembre
Gli incidenti mortali o invalidanti sono diminuiti del 30% nell’ultimo semestre 2009 e nel primo semestre
2010. I dati dell’Osservatorio provinciale sono stati diffusi ieri quando è stato presentato Katedromos, lo
spettacolo sulla sicurezza stradale in programma oggi, alle 21, in piazza XX settembre dove sarà possibile
provare anche i simulatori di crash-test e di ribaltamento. Ma forse «più che di spettacolo si può parlare
di una vera e propria lezione di vita», soprattutto per i più giovani, ha suggerito l’assessore regionale a
Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, nel presentare l’evento insieme al vicepresidente della Provincia,
Fabio Marchetti, al vicesindaco Vincenzo Martines, al consigliere regionale Roberto Novelli, al presidente
della Camera di commercio, Giovanni da Pozzo, al presidente di Fvg Strade, Giorgio Santuz, e al
consigliere dell’Automobil club Udine, Leonardo Piccoli.
16-09-10, 06Speciali
Successione a Menia, il Pdl si spacca
di
ANNA
BUTTAZZONI
UDINE. È il contraccolpo che i vertici regionali del Pdl speravano di scongiurare. Operazione fallita. La
bufera nazionale, con il divorzio tra Berlusconi e Fini e la conseguente nascita del Fli, soffia anche in Friuli
Venezia Giulia. E ruota attorno al ruolo di vicecoordinatore Fvg del Pdl che Roberto Menia (Fli) dovrebbe
lasciare. Un incarico che però ha più pretendenti con il risultato di aver riacceso i conflitti tra Udine e
Trieste. Dopo qualche giorno di trattative fallite all’interno degli ex An, la contrapposizione è emersa. Se
all’inizio sembrava possibile stringersi la mano per dare il via libera sul dopo-Menia a Giovanni Collino,
eurodeputato e responsabile degli enti locali del Pdl, a togliere le mani sono stati gli ex An di Trieste.
Fedelissimi di Menia, o forse pronti a diventare ex fedelissimi, come l’assessore regionale al Lavoro
Angela Brandi, il consigliere regionale Piero Tononi, il vicesindaco di Trieste Gilberto Paris Lippi e il
presidente dell’aeroporto Sergio Dressi. Proprio quest’ultimo è diventato l’avversario di Collino, perché
sostenuto dall’area triestina convinta che se il sottosegretario di Trieste dovesse lasciare il ruolo di vice,
quel
posto
spetterebbe
a
un
triestino.
Così l’ex anima aennina, e friulana, che sostiene Collino ha preso carta e penna per denunciare la «miopia
politica» dell’altra parte, quella triestina, anche se non viene mai citata. Cinque friulani hanno firmato il
documento: il vicepresidente della Regione Luca Ciriani, l’assessore Riccardo Riccardi e i consiglieri
regionali Franco Baritussio (dimessosi dal ruolo di vicecapogruppo in Consiglio, come riferiamo
nell’articolo a fianco), Paolo Ciani e Roberto Novelli. Niente firma per gli ex An triestini Brandi, Tononi e
Alessia Rosolen e dell’isontino Roberto Marin, che ha fatto sapere: «Non è questo il modo più corretto di
confrontarsi».
«Alcune persone che hanno aderito al Pdl – scrivono i firmatari – ragionano come se il Friuli Vg
corrispondesse a una sola area territoriale. Ma così non è. La partita del vicecoordinatore Fvg del Pdl,
qualora vi siano le dimissioni di Menia, che noi auspichiamo rimanga nel Pdl, non può essere una giocata
come fosse “un solitario”, con tanto di veti e accordi sottobanco sconosciuti ai più. Questa scelta così
importante
per
il
futuro
della
nostra
regione
deve
coinvolgere
l’intero
partito».
I cinque firmatari lanciano anche un avvertimento: «A fronte di quanto accadrà ci riserveremo di decidere
di conseguenza su quali misure adottare e quali indirizzi politici assumere perché non vengano meno i
diritti civili, democratici e costruttivi che devono identificare il vero confronto politico. Perché la nostra
regione, come il Paese, non può permettersi di pagare il conto delle miopie individuali. Chi ritiene di
prevaricare tutto e tutti in nome e per conto di un’area territoriale – insistono i regionali – non ha
compreso il valore strategico che deve contraddistinguere il Pdl, quale partito del fare e non dell’avere un
posto a tutti i costi. Le scelte, così come le responsabilità, vanno costruite assieme e condivise in ogni
loro fase. Ci opponiamo con forza alla miopia politica di taluni che, ancorati a logiche individuali e fuori
tempo – concludono i friulani –, tende a preservare pochi a discapito di un mondo politico che si riconosce
nel
Pdl
nell’unità
della
Regione».
Sarà il presidente Renzo Tondo a fare, ancora, da paciere? «Sono all’estero – dice –, domani (oggi)
rientrerò e cercherò di capire cos’è accaduto». La bufera in Fvg è appena cominciata.
12-08-10, 02Udine
Dopo il Sunsplash, un osservatorio sulle droghe
Il rapporto sul Sunsplash è pronto. E nasce intanto l’idea di aprire un osservatorio sulle droghe, proprio a
Udine. Una proposta già avanzata qualche tempo fa, che si fa ancora più forte dopo la pubblicazione dello
“studio qualitativo” sul Rototom free, svoltosi al parco del Cormôr il 2 e il 3 luglio scorsi. L’analisi è
disponibile
sul
sito
del
consigliere
regionale
che
ha
commissionato
la
ricerca,
ovvero
www.robertonovelli.it. Un rapporto costato 3600 euro, da cui emerge che durante il Sunsplash udinese
«non
c’è
stato
spaccio
massivo
di
droga,
ma
consumo
di
sostanze
diffuso
e
manifesto».
L’Accademia ricerche sociali fornisce, in 110 pagine, un quadro del Rototom free, in base al lavoro di
osservazione mimetica effettuato dai sociologi e dagli esperti di comunicazione Nicola Strizzolo, Alessia
Bertolazzi e Virna Pezzali. «Siamo di fronte a una normalizzazione dell’uso di droga – commenta Roberto
Novelli, del Pdl – il problema non è il Sunsplash in sé, ma l’uso di più sostanze stupefacenti tra giovani e
giovanissime, mischiate spesso all’abuso di alcol. Io non posso rimanere indifferente di fronte a queste
informazioni». Da qui è appunto nata l’idea annunciata ora. «In autunno - spiega Novelli - presenterò una
proposta di legge per creare un osservatorio sulle droghe e capire quanti sono i giovani che fanno uso di
sostanze sul nostro territorio, come raggiungerli e come costruire una campagna di prevenzione e
sensibilizzazione».
Si tratta di un tema caldo per il consigliere, che recentemente ha portato in consiglio regionale un’altra
proposta per istituire una giornata regionale per la lotta alla droga. «Sono istruttore di scuola guida –
aggiunge il consigliere – e da sempre mi interesso di sicurezza stradale oltre che di abuso di alcol e
droghe».
Ma perché occhi così puntati sul Rototom free? «E’ un evento in cui sono entrate gratuitamente 30 mila
persone, per la maggior parte giovani, molti dei quali conservano memorie e pratiche dei precedenti
raduni con uno spaccio massimo all’interno. Poi sono consapevole del fatto che a ogni concerto e ad altri
eventi
si
faccia
consumo
di
droga».
Non ci sarebbe quindi «nessun accanimento» nei confronti del festival reggae intanto emigrato in Spagna.
«Il Sunsplash – continua Novelli – è un’attività culturale con fatturati importanti che dal 2005 ha ricevuto
400 mila euro di finanziamenti regionali. È un festival che nella sua proposizione andava rivisto,
informando i giovani sulla prevenzione e sui danni causati dal mix di sostanze stupefacenti e alcol».
Novelli parla infine dei finanziamenti regionali: «Vanno dati a manifestazioni che meritano, come il Green
Volley di Faedis, che per ora non riceve un soldo pubblico, ma che promuove lo sport come valore di
aggregazione». L’ultima precisazione riguarda la spesa per sostenere la ricerca: «Esistono fondi per
l’attività politica che abbiamo a disposizione dalla Regione. In questo caso i soldi sono stati utilizzati per
conoscere
un
Ilaria Gianfagna
problema,
per
capirne
la
portata
e
trovare
soluzioni».
06-08-10, 08Regione
«Un pre-festival a Cividale per rilanciare il Mittelfest»
UDINE. «Cividale è e deve rimanere la sede del Mittelfest, anche se la kermesse va ripensata per
renderla più fruibile non soltanto da un pubblico d’élite, ma da tutti i cittadini della nostra regione e dei
Paesi vicini. Per questo è necessario organizzare un pre-festival con musicisti di strada che serva da
ulteriore richiamo per i turisti». Il consigliere del Pdl Roberto Novelli (nella foto) traccia la sua ricetta
per
rinnovare
il
Festival
di
Cividale.
«La kermesse va ripensata fin d’ora, anche con un maggior coinvolgimento della città di Cividale e delle
sue attività economiche. Una soluzione – argomenta Novelli – potrebbe essere abbinare un pre-festival
con esibizioni di facile fruizione e che costino poco, ma di alto richiamo turistico. Penso a un festival di
musicisti di strada, quelli che suonano nella gradi capitali europee, come volano per la città».
01-08-10, 02Attualità
Regione Fvg, per ora nessuno lascia il Popolo della
libertà
di
PAOLO
MOSANGHINI
UDINE. Nessuno - almeno per il momento - si dice pronto a lasciare il Pdl e a formare anche in consiglio
regionale i nuovi gruppi Futuro e libertà per l’Italia, come hanno fatto i finiani alla Camera e al Senato,
seguendo il presidente Gianfranco Fini. I consiglieri e gli assessori dell’area ex An giurano che rimarranno
al loro posto: in Friuli Venezia Giulia non ci sarà alcuno strappo nel partito. Anzi tutti rassicurano:
«Nessuna
ripercussione
in
regione».
Sarà
così?
«Io rimango nel partito. E non capisco cosa ci sia ora da scandalizzarsi da questa vicenda. Questo tipo di
trattamento è stato riservato a me per molto meno e cioè per aver esercitato il diritto di critica nei
confronti dei vertici del Pdl triestino. Non avevo avuto alcun comportamento incoerente nei confronti del
governo regionale». A parlare è l’ex assessore regionale al lavoro Alessia Rosolen, che assieme a Franco
Bandelli, ha fondato Un’altra Trieste, perché non in linea con la conduzione del partito locale; forte
contrasto c’era stato con il sottosegretario all’Ambiente Roberto Menia, che alla Camera ha aderito al
gruppo dei finiani. Ad Alessia Rosolen, dopo diversi tentativi da parte del presidente Renzo Tondo di
ricucire, sono state revocate le deleghe del lavoro, della ricerca e dell’università. «A livello nazionale si
chiede al partito di essere liberale, poi in regione non è così. Anche qui è stato approvato un documento:
quello contro di me. Però si grida allo scandalo adesso. Sono nel Pdl e rimango nel partito», conclude l’ex
assessore.
Non vede ripercussioni a livello locale neppure Angela Brandi, l’assessore subentrata nella giunta Tondo in
sostituzione di Rosolen. «Abbiamo fatto una scelta, quella di aderire al Pdl e rimarremo coerenti». Menia
vi chiederà di seguirlo? «È sottosegretario nel governo Berlusconi ed è apprezzato dal premier per il suo
lavoro; inoltre, è ancora vicecoordinatore del Pdl del Friuli Venezia Giulia. In Regione non ci sarà alcuna
ripercussione, come ha già detto nei giorni scorsi il presidente Tondo. Stiamo lavorando bene e abbiamo
appena
riassestato
la
macchina
regionale».
Il vicecapogruppo del Pdl, Franco Baritussio, spiega che «non c’è stata alcuna richiesta di costituire gruppi
autonomi in consiglio». «Il gruppo regionale sta lavorando bene e non vedo nuovi scenari a breve»,
aggiunge. E anche il consigliere Paolo Ciani spiega: «Resto dove sono. Fini prima ha deciso da solo di far
confluire An nel Pdl, adesso è uscito dal Pdl, ancora senza chiedere niente a nessuno». Chiarisce
l’assessore Riccardo Riccardi: «Il tema aveva preso corpo già qualche tempo fa e, in quell’occasione, il
gruppo udinese degli ex An aveva condiviso, con a capo il senatore Giovanni Collino, di rimanere
all’interno del Pdl. Quella è la decisione». Anche il vicepresidente della giunta, Luca Ciriani, e il consigliere
Roberto Novelli rimangono nel Pdl. «Siamo d’accordo di rimanere nel partito - afferma Novelli - e
nessuno intende formare nuovi gruppi. Anche perché in consiglio stiamo lavorando bene per la nostra
regione.
In
questo
momento,
altre
iniziative
sarebbero
inutili
e
controproducenti».
Il vicecoordinatore di Trieste, il consigliere regionale Piero Tononi, non ha intenzione di seguire il triestino
Menia. «A livello locale ho un ottimo rapporto con i vertici del Pdl, dove intendo rimanere». E Menia? «Da
questa vicenda potrebbe uscirne rafforzato perché ha fatto di tutto per isolare i falchi ed è stato tra gli
ultimi a seguire Fini perché si è impegnato fino in fondo per evitare la rottura». In Regione cosa accadrà?
«Non mi risulta che Fini abbia chiesto di ampliare a livello locale l’esperienza romana, se poi qualcuno ci
spera e sta facendo i conti per avere una poltrona...». Per Roberto Marin invece «non si può tornare
indietro». Poi chiarisce: «Sono stato eletto con il simbolo del Pdl e con il presidente abbiamo preso un
impegno che durerà fino alla scadenza naturale per senso di responsabilità verso chi ha creduto in noi.
Strada facendo tutto può capitare, ma al momento fuori dal Pdl vedo solo un vicolo chiuso».
30-07-10, 08Udine
Simba e gli altri cuccioli Ecco il centro salva-animali
*Simba, il dolcissimo leoncino di circa tre mesi recuperato recentemente sulla A4 a bordo di un furgone
rumeno che lo stava trasportando illegalmente verso un circo spagnolo, si trova ancora al centro di
recupero per la fauna selvatica della Provincia di Gorizia, a Terranova, poco distante da Grado, dove
rimarrà almeno fino al prossimo 6 agosto. Da quando è ospite della struttura, di cui è diventato la
mascotte, il telefono non ha mai smesso di squillare. Tutti i giorni, decine di persone contattano i
responsabili per sapere qualche notizia in più sul futuro del povero cucciolo che presto, per volontà della
magistratura, dovrebbe essere trasferito in un centro di recupero per la fauna esotica a Bologna.
Cittadini e associazioni animaliste intanto si stanno mobilitando per fare in modo che Simba non lasci il
Friuli Venezia Giulia. «Certo abbiamo evitato il circo - commentano Damiano Baradel, responsabile del
centro di Terranova e Valerio Collavin, collaboratore - ma non dimentichiamo che, per Simba, non sarà
facile spostarsi da Terranova. La cosa migliore per questo leoncino sarebbe di rimanere nella nostra
struttura, che potrebbe essere potenziata in modo tale da poter accogliere anche gli animali esotici».
E sulla questione interviene anche il presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta: «Pensavo
che la partita fosse ormai chiusa ma non lo è - dice - Confermiamo la nostra disponibilità a prendere in
affido
l'animale
e
a
farci
carico
della
sua
sistemazione
nel
centro
di
Terranova».
Aggiunge il consigliere regionale Roberto Novelli: «Desidero rivolgere un appello a chi dovrà decidere in
merito al futuro di Simba che, come riferito dai volontari, si è già perfettamente ambientato all'interno del
centro di recupero. Ritengo che debba essere valutata attentamente la proposta fatta dai responsabili
della struttura di Terranova, riconosciuta a livello regionale per l'ottimo lavoro svolto fino ad oggi».
Nel frattempo il piccolo Simba, finalmente a suo agio tra una coccola e l'altra, dopo tante disavventure, si
gode l’affetto dei volontari e non sarà certo facile, per lui, abituarsi di nuovo ad un'altra vita. Il centro di
recupero di Terranova, nato nel 2000, ospita in media 700 animali l’anno e, di questi, il 70% viene
rimesso in libertà grazie alle cure dei volontari. Una cinquantina in tutto le specie ospitate all'interno dei
recinti, costruiti appositamente per ricreare l'ambiente naturale dal quale provengono le bestiole ferite,
maltrattate o abbandonate. Dai volatili ai mammiferi passando per le tartarughe e i pesci è anche
possibile ammirare un simpatico cammello di nome Giulio, diventato, in breve tempo, l'idolo delle
scolaresche.
La struttura può essere visitata solo su appuntamento contattando la Provincia di Gorizia.
Elisa Michellut
24-07-10, 09Cultura - Spettacolo
«Rototom free, ecco tutti gli eccessi»
Hanno contattato un istituto di ricerca, ingaggiato alcuni sociologi e hanno atteso pazientemente i
risultati. «Senza sapere cosa sarebbe emerso». Il consigliere regionale Roberto Novelli ha presentato
ieri mattina i risultati di questa insolita ricerca dal titolo Rototom free 2010. Parco del Cormôr 2-3 luglio
2010. Uno studio qualitativo. I sociologi ed esperti di comunicazione Nicola Strizzolo, Alessia Bertolazzi e
Virna Pezzali hanno fatto quella che si chiama “osservazione mimetica”. Hanno curato il loro look, il loro
modo di parlare e di comportarsi, tanto da sembrare parte del popolo del Sunsplash. Hanno scattato
fotografie, intervistato il pubblico e raccolto testimonianze. Per dimostrare che «al Rototom Free non
c’era spaccio massivo, ma si faceva uso di droga alla luce del sole». In particolare lo studio,
commissionato dal consigliere Novelli all’Accademia ricerche sociali, contiene una documentazione molto
dettagliata, che sarà pronta in una decina di giorni. Per ora gli esperti hanno presentato una sintesi del
rapporto, con gli aspetti salienti. «Su 50 contatti che abbiamo avuto chiedendo dove si trovasse la droga
– dice la Bertolazzi – abbiamo avuto solo un 10 per cento di successo. A dimostrazione che non c’erano
zone di spaccio, ma la maggior parte dei ragazzi si era portata la droga da casa e non aveva intenzione di
venderla. L’uso diffuso di alcol e cannabis era alla luce del sole, senza strategie di occultamento». Sul
fronte sicurezza, proprio la conformazione del parco del Cormor avrebbe evitato lo spaccio, ma non l’uso
di droga. «La collocazione dell’evento in uno spazio aperto – ha aggiunto Strizzolo – fa sí che si crei una
sorta di zona franca. L’assenza di un confine permette l’accesso a tutti, quindi anche agli ordini proposti
alla sicurezza e ciò ha rappresentato un forte elemento deterrente per lo spaccio». Insomma al Rototom
Free ci sarebbe stato consumo di droga «secondo le prove oggettive raccolte dall’Ars». «Ci sono state
infinite polemiche sul caso Rototom – ha spiegato Novelli – cosí è nata l’idea di queste testimonianze
raccolte nella massima indipendenza, nel rispetto della ricerca scientifica e senza sapere che cosa sarebbe
emerso». La ricerca avrebbe cosí «restituito uno spaccato del mondo giovanile». «Chi si dice contrario
alla droga – ha continuato Novelli – dovrebbe riflettere su questi risultati». Il riferimento va
all'Amministrazione comunale. «Questa manifestazione s’inserisce in una cultura di parte – ha aggiunto il
capogruppo in consiglio comunale Loris Michelini – che porta ad accentrare il consumo della droga ed è
inconcepibile che il sindaco Furio Honsell e alcuni membri della giunta abbiano partecipato a una
manifestazione fortemente contrastata dalle forze dell’ordine e che non era il caso di attuare.
L’Amministrazione si è presa la libertà totale di portare avanti la trasgressione nella sua totale
manifestazione».
Ilaria Gianfagna
18-07-10, 07Regione
Lotta alla droga, il Pdl vuole una giornata regionale
UDINE. Istituire il 26 giugno la giornata regionale per la lotta alla droga. Come ulteriore momento di
sensibilizzazione dell’opinione pubblica contro il consumo di sostante stupefacenti e illecite, ma anche per
realizzare una mappatura più dettagliata del fenomeno in Friuli Venezia Giulia, anche attraverso un
Osservatorio regionale. La proposta arriva dal Pdl, dal consigliere regionale Roberto Novelli, proponente
e
primo
firmatario
della
proposta
di
legge
sull’istituzione
della
giornata
regionale.
«In base alla relazione annuale sulle tossicodipendenze, l’Italia – spiega Novelli – è, dopo l’Inghilterra, il
secondo mercato dell’eroina e uno dei primi per la cocaina. La nostra regione, purtroppo, risulta essere
porta di transito privilegiata per il traffico di droga e altre sostanze stupefacenti, nonostante l’importate
attività di contrasto delle forze dell’ordine che sta portando risultati positivi». Novelli sottolinea gli ultimi
dati disponibili relativi al 2008, della Direzione centrale per i servizi antidroga, attraverso i quali in Fvg si
registra un incremento del +10,65% di denunce per traffico di droga nei confronti di migranti. Le
operazioni antidroga di particolare importanza sono state 140: 27 a Trieste, 44 a Gorizia, 26 a Pordenone
e
43
a
Udine.
«Altri studi effettuati da sociologi dell’università di Udine, dall’Ordine dei medici e dall’Azienda sanitaria –
dice Novelli – rivelano che 1 giovane su 4, fra i 14 e i 19 anni, prova la cocaina, mentre il 5% dei giovani
tra i 15 e i 19 anni fanno uso di cocaina. Il fenomeno si sta ampliando anche tra le ragazze. In regione un
ragazzo su tre, sempre tra i 15 e i 19 anni, fa uso di più sostanze contemporaneamente e a Udine negli
ultimi quattro anni il fenomeno è cresciuto del 10%. Le sostanze che si usano maggiormente sono la
cocaina e cannabis. Per la precisione il 65% delle sostanze riguarda il mix fra cannabis e cocaina, il 14%
tra cannabis e anfetamine, il 9% fra cannabis e allucinogeni e il 3% fra cannabis ed eroina. L’unica
regione sprovvista di un Osservatorio sulle droghe e le dipendenze è il Fvg. Istituire la Giornata regionale
significa orientare e stimolare la politica regionale affinché vengano stabiliti gli obiettivi da perseguire,
evidenziando in modo chiaro – conclude Novelli – quali siano le problematiche emergenti e gli interventi
da definire».
13-07-10, 03Attualità
Dalla tutela del friulano alla questione castello
UDINE. Si moltiplicano gli appelli al presidente Napolitano a difesa delle minoranze linguistiche. Il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli propone un censimento per evitare che i friulani siano
penalizzati. «Le leggi in materia – dice Novelli – non prevedono un’equa distribuzione delle risorse, tanto
che il friulano è penalizzato rispetto allo sloveno. Per ovviare, è necessario reperire dati certi tramite
l’attuazione di un censimento sul numero degli appartenenti alle tre comunità linguistiche». Appello a
Napolitano per la tutela della minoranza linguistica friulana anche da parte di Valeria Grillo (Identità e
innovazione).
Sul caso del castello conteso interviene poi anche il senatore udinese della Lega, Mario Pittoni. «Il
federalismo demaniale – spiega – non contempla l’eventuale passaggio del castello di Udine dallo Stato al
Comune, visto che le Regioni a statuto speciale godono di una normativa particolare, che non è stata
toccata». Pittoni comunque sta lavorando per approfondire, con i funzionari dei ministeri competenti, la
questione. Due le strade percorribili per il castello: le norme del codice sui beni culturali e paesaggistici, e
il trasferimento dei beni dallo Stato alla Regione. Intanto, aumentano le prese di posizione in favore del
passaggio dello storico edificio dallo Stato al Comune. A esprimersi a tale riguardo è anche il Consorzio
per la salvaguardia dei castelli storici.
13-07-10, 01Udine
L EVENTOx
Sul caso del castello conteso interviene anche il senatore udinese della Lega, Mario Pittoni. «Il
federalismo demaniale – spiega – non contempla l’eventuale passaggio del castello di Udine dallo Stato al
Comune, visto che le Regioni a statuto speciale godono di una normativa particolare, che non è stata
toccata». Pittoni comunque sta lavorando per approfondire, con i funzionari dei ministeri competenti, la
questione. Due le strade percorribili per il castello: le norme del codice sui beni culturali e paesaggistici, il
trasferimento dei beni dallo Stato alla Regione. Si moltiplicano gli appelli a Napolitano a difesa delle
minoranze linguistiche. Il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli propone un censimento per
evitare che i friulani siano penalizzati. «Le leggi in materia – dice Novelli – non prevedono un’equa
distribuzione delle risorse, tanto che il friulano è penalizzato rispetto allo sloveno. Per ovviare, è
necessario reperire dati certi tramite l’attuazione di un censimento sul numero degli appartenenti alle tre
comunità linguistiche». Appello a Napolitano per la tutela della minoranza linguistica friulana anche da
parte di Valeria Grillo (Identità e innovazione).
27-06-10, 07Regione
Anziani maltrattati Novelli chiede maggiori controlli
UDINE. Intensificare i controlli per prevenire i maltrattamenti contro gli anziani. È la richiesta che il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli ha inviato all’assessore alla Salute Vladimir Kosic.
«Prevenire gli abusi è un nostro preciso dovere. Non lancio accuse ne voglio demonizzare un sistema
sociosanitario che in regione è generalmente buono – spiega Novelli –, però il problema esiste e ritengo
non si presti sempre sufficiente attenzione. Ecco perché ho chiesto all’assessore che vengano attivati o
intensificati a livello locale gli interventi di vigilanza nelle strutture residenziali e territoriali, che in Fvg
sono 191 con oltre 10 mila ospiti, e nelle abitazioni, circa altrettanti anziani assistiti dai Comuni dalle
aziende
sanitarie
e
dagli
Ambiti».
Novelli punta anche a creare una task-force sanitaria e amministrativa, che risponda direttamente a
Kosic, per controllare e monitorare tutte le forme assistenziali effettuate sugli anziani, anche a domicilio.
«Chiedo anche di predisporre un regolamento relativo al funzionamento delle residenze per anziani e alle
varie forme di assistenza regionale attivate dalle Aziende – prosegue il pidiellino –, dai Comuni e dagli
Ambiti, che contenga indicazioni sulle forme di coinvolgimento degli ospiti e dei loro familiari, tutelando
gli interessi di entrambi e l’obbligo con cadenza semestrale di rilevare la qualità dell’assistenza da parte
dei familiari, da rendere poi pubblica. Serve inoltre maggiore formazione del personale che dev’essere
aggiornato e rimotivato, in quanto il lavoro che svolge è difficile e usurante». E Novelli pensa alla
formazione anche per le badanti, primo passo per la costituzione di un albo regionale. «Infine chiedo a
Kosic l’istituzione di un numero verde che fornisca informazioni agli ospiti delle strutture residenziali e ai
loro familiari e che sia collegato a un servizio pubblico – conclude Novelli – per poter denunciare eventuali
fatti gravi».
22-06-10, 09Cultura - Spettacolo
Novelli alla Regione: Cividale e Canussio meritano
attenzione
TRIESTE. «Trovare strumenti adeguati per sostenere l’importante attività culturale nel panorama
internazionale della Fondazione Niccolò Canussio di Cividale e riconoscerle la qualifica di organismo
culturale di interesse regionale». A chiederlo in un’interrogazione al Presidente della Regione, Tondo e
all’assessore regionale competente, Molinaro è il consigliere regionale del Pdl e componete della VI
Commissione (Cultura), Roberto Novelli. «L’inopportuna scelta della precedente amministrazione Illy di
escludere la Fondazione dagli organismi di interesse regionale sta avendo pericolose ripercussioni
negative», avverte Novelli.
18-06-10, 08Udine
Ospedale, partono i lavori di adeguamento A fine luglio
stop agli interventi giornalieri
CIVIDALE. Dal 27 luglio al 21 agosto il servizio di day surgery dell’ospedale di Cividale sarà sospeso con
un lieve anticipo, dunque, rispetto al consueto (di norma l'attività viene interrotta per tutto il mese di
agosto) per consentire l’attuazione di un intervento sull’impianto di condizionamento nelle sale
operatorie. Si darà soluzione definitiva, così, ad un problema che si trascina da parecchio tempo e che la
scorsa settimana ha imposto un blocco del sistema. La temperatura in sala, infatti, era salita al di sopra
del limite massimo consentito, 24°. L’incidente aveva indotto l’azienda ospedaliera Santa Maria della
Misericordia (cui il presidio sanitario di Cividale fa capo) ad ipotizzare un trasferimento immediato di tutta
l’attività
di
day
surgery
a
Udine,
in
attesa
dei
lavori
di
adeguamento
dell’impiantistica.
Ma contro una simile possibilità si è levato un fronte compatto: i due consiglieri regionali cividalesi,
Roberto Novelli (Pdl) e Stefano Pustetto (Sinistra, ecologia e libertà), hanno immediatamente
contattato l'assessore regionale alla sanità Vladimir Kosic per chiedere una tempestiva soluzione del caso,
che
consentisse
di
non
dover
programmare
trasferimenti.
Un tanto, evidentemente, a titolo precauzionale, nel timore che lo spostamento a Udine della chirurgia
potesse equivalere a trasloco definitivo, a strategia di depotenziamento della struttura della città ducale.
E l’interessamento dei due amministratori ha prodotto i suoi frutti: le opere di definitiva sistemazione
dell’impianto di condizionamento verranno fatte, appunto, tra le fine di luglio e quella di agosto, periodo
in cui l’attività viene comunque interrotta. Nel frattempo si è optato per un rimedio tampone: il giorno
successivo all’imprevisto sono stati installati dei condizionatori provvisori, in modo da garantire il
mantenimento
della
temperatura
al
di
sotto
della
soglia
fissata
dalla
legge.
«La day surgery - commenta Novelli - è un servizio fondamentale per lo sviluppo della nostra struttura
ospedaliera: sono centinaia gli interventi eseguiti ogni anno. Del resto il piano di investimenti per il
nosocomio prevede, nell’ambito del primo lotto (finanziato con sei milioni di euro), la realizzazione di tre
nuove
sale
operatorie
e
di
due
per
l’endoscopia».
Pustetto, da parte sua, ricorda come il problema del condizionatore fosse noto da diversi anni:
«L’impianto era nato male, ha dato problemi in continuazione: si sapeva da tempo che andava sostituito.
Spiace constatare con quanta faciloneria si gestiscano certe cose. Ci siamo opposti con forza all'ipotesi di
un
trasferimento
Lucia Aviani
dell'attività
a
Udine:
l'esperienza
insegna
e
la
diffidenza
è
d'obbligo».
13-06-10, 11Udine
Progetto Interreg per il rilancio turistico delle Valli
SAN PIETRO. Si chiama “Valitur”, acronimo di “Valli integrate nel turismo”: è un progetto Interreg costo un milione e mezzo di euro, tempo di attuazione due anni - che affianca una folta serie di partner e
che mira a definire una nuova strategia di valorizzazione e tutela ambientale, ai fini del lancio turistico,
appunto, dell’area transfrontaliera dell’Alto Isonzo e delle Valli del Natisone, del Torre e dello Judrio. Al
conseguimento di tale obiettivo lavorerà un sistema integrato di realtà pubbliche e private, partendo dal
Civiform di Cividale (lead-partner) per arrivare ai Comuni di Savogna, San Pietro al Natisone, San
Leonardo e Prepotto da parte italiana e Tolmino, Caporetto, Idria e Plezzo sul versante sloveno; nel
progetto, però, sono coinvolte anche l'Università di Trieste, l’Irtef di Udine e l’Associazione Carta di
Cividale. Il disegno, che si collega al piano di gestione della candidatura Unesco "Italia Langobardorum",
punta dunque al rilancio di un territorio che - nonostante le sue perle storico-archeologiche, naturalistiche
e antropologiche - ha inevitabilmente risentito delle logiche di zona di confine. "Valitur" getta basi
concrete per la promozione di aspetti specifici di tali aree: saranno definiti itinerari scientifici, ambientali e
culturali, con la creazione - ad esempio - di un ecomuseo delle Valli. Sarà realizzata un'analisi
plurisettoriale della fascia transfrontaliera, per poi procedere alla mappatura delle risorse del territorio
con ricognizioni sul campo e con la creazione di laboratori diffusi di botanica, fauna, geologia, climatologia
ed archeologia. Sono infine previste la rilevazione e la catalogazione degli antichi mestieri, il rilancio delle
attività ecocompatibili e sostenibili - collegate alle risorse naturali dei siti -, lo studio di possibili nuove
attività d'impresa connesse alle tipicità locali. «La valorizzazione di queste terre transfrontaliere, il cui
valore, straordinario, oggi emerge in piena luce - dichiara l'assessore regionale alle relazioni
internazionali Federica Seganti -, passa necessariamente attraverso politiche di sviluppo coordinate tra il
Friuli Venezia Giulia e i Paesi confinanti, nel caso la Slovenia. "Valitur", esempio di ampia e fruttuosa
collaborazione tra enti locali, mette in evidenza le principali ricchezze delle nostre Valli e dell'Alto Isonzo».
Dello stesso avviso anche il consigliere regionale Roberto Novelli. (l.a.)
12-06-10, 12Udine
Juliagraf continua a salire
REMANZACCO.
Il
vicepresidente
Premiariaccoassieme
al
della
Regione,
consigliere
Luca
Ciriani,
ha
regionale
visitato
Roberto
la
Juliagraf
di
Novelli.
Impegnata nel settore della stampa, 65 dipendenti, un fatturato annuo di circa 10 milioni di euro frutto di
un’attività condotta in Italia ma anche all’estero, la Juliagraf ha evidenziato nel primo trimestre dell’anno
margini positivi ed ora punta a svilupparsi ulteriormente nell’ambito della stampa innovativa,
caratterizzata
da
materiali
non
inquinanti
ed
ecocompatibili.
«È stato interessante visitare questa azienda - ha commentato Ciriani - che grazie all’innovazione, agli
investimenti e allo sviluppo del settore commerciale è riuscita negli ultimi anni a guadagnare importanti
quote di mercato, gestendo in maniera encomiabile questo periodo di crisi. Abbiamo analizzato le fasi
dello sviluppo dell'azienda ed il ruolo della ricerca e degli investimenti in tecnologia, confrontandoci
sull'attuale
situazione
economica».
«Benché permanga una situazione di generale incertezza - ha affermato l’amministratore delegato di
Juliagraf, Sandro Colussi - siamo fiduciosi e determinati ad investire con continuità soprattutto in Italia,
radicandoci ancor di più sul territorio».
09-06-10, 21Sport
Verzegnis da record con 230 vetture iscritte
UDINE. Erano 180 quando mancavano 12 ore alla chiusura delle iscrizioni. Il fascino della Verzegnis ha
fatto un nuovo miracolo portando alla salita carnica altre 50 adesioni per 230 vetture iscritte. Un record.
Questi i dati alla presentazione della gara ieri nella sede udinese della Regione. Alla fine, si è parlato
quasi meno della cronoscalata automobilistica e più della sicurezza per sconfinare nel sociale.
Presentazione “sui generis” gestita come sempre da Giorgio Croce, presidente della scuderia Friuli Acu,
destinata in un non lontano futuro a cambiare denominazione per assumere compiti meglio delineati e di
maggiore
responsabilità.
L’argomento che più ha tenuto banco nella presentazione è stato la sicurezza. Con l’imprimatur degli
assessori provinciale e regionale Fabio Marchetti e Roberto Novelli il tratto stradale utilizzato per la
gara, 6 chilometri scarsi da Ponte Landaia a Sella Chianzutan, resi agibili e sicuri dall’amministrazione
provinciale, potrà diventare in futuro una “palestra” per la guida sicura. Il progetto va discusso e
approfondito, ma entrambe le amministrazioni, con la benedizione di quella comunale di Verzegnis, sono
propense ad attuarlo. Siccome da cosa nasce cosa le ripetute iniziative motoristiche in Carnia della
scuderia Friuli Acu – in concomitanza anche con la realizzazione a Tolmezzo di una pista, già inaugurata,
per la guida sicura – hanno fatto rinascere in molti appassionati carnici l’entusiasmo con la rifondazione
della
scuderia
Carnia
corse,
che
sabato
pomeriggio
sarà
presentata
a
Verzegnis.
Ancora, come ha spiegato Croce, la Verzegnis di quest’anno, assieme a tutti i suoi sponsor – Banca di
Cividale in testa affiancata da centro Porsche Udine, Carr service, Honda city che per l’occasione
presenterà la nuova “coupè ibrida”, Iob Silvano, Pirelli, oltre alle amministrazioni regionale, provinciale e
del Comune di Verzegnis –, sarà affiancata dal Panathlon club Udine nord Tiepolo che, dopo la
collaborazione con la Maratonina di Udine, si propone nelle gare automobilistiche della Friuli assicurando
la presenza anche alle prossime Cividale-Castelmonte e al Rally del Friuli e delle Alpi orientali. Proprio
attraverso il neonato club udinese alla Verzegnis saranno ospiti per due giorni i ragazzi del Centro
solidarietà
giovani
di
don
Larice,
che
il
Panathlon
Tiepolo
segue.
Croce non ha fatto pronostici sui possibli vincitori. In assenza di un leader assoluto quale il toscano
Faggioli, impegnato nel Campionato europeo, il gruppo di pretendenti è nutrito e qualificato. Se ne
riparlerà sabato sera, a fine prove ufficiali, precedute venerdì dalle verifiche tecniche e sportive, seguite
dalle due manche della gara domenica a partire dalle 10.30.
08-06-10, 10Udine
Cividale, un corso per insegnare la Costituzione ai
giovani
CIVIDALE. Solo il 37% dei ragazzi italiani – evidenzia una ricerca promossa dalla Conferenza dei
presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni – conosce la Costituzione del nostro Paese e appena il
25% l’ha letta interamente: Cividale, così, corre ai ripari, pianificando uno specifico corso da proporre ai
giovani - entro la fine dell’anno - anche tramite il coinvolgimento dei centri di aggregazione e delle
associazioni del territorio. Promotore dell’iniziativa è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che
nei giorni scorsi ha presenziato, ad Atene, alla manifestazione conclusiva del progetto “Cittadinanza e
Costituzione”, organizzato dalla rete di scuole Frisali. Trentuno gli studenti coinvolti, dall’Istituto tecnico
agrario di Cividale, dal Convitto nazionale “Paolo Diacono”, dal Malignani di Udine, dall’Istituto Satta di
Nuoro e dal Convitto nazionale “Cristoforo Colombo” di Genova; accanto a loro, i “colleghi” della Scuola
italiana di Atene, entrata anch’essa ufficialmente nella rete Frisali. «Purtroppo - rimarca Novelli - le nuove
generazioni mostrano disinteresse nei confronti dei valori espressi nella Costituzione, che rappresentano
una base fondamentale per diventare cittadini consapevoli. Di qui la decisione di attivare, appunto, un
corso ad hoc». Alla cerimonia hanno presenziato anche l’ambasciatore italiano in Grecia e una
delegazione dell’Ana cividalese, guidata dal presidente Rino Petrigh: porterà la “firma” degli alpini della
Julia, infatti, una globale opera di ristrutturazione della Scuola italiana di Atene, che accoglie oltre 500
studenti e che da tempo palesava la necessità di un intervento di ripristino, finora impossibile per carenze
di fondi. I militari si alterneranno a gruppi di otto, in turni di due settimane che si protrarranno per un
paio di mesi. L’istituto, strutturato su quattro piani, è frequentato da giovani della comunità italiana
ateniese – composta da circa cinquemila persone – ma anche da ragazzi greci desiderosi di apprendere la
lingua e la cultura del nostro Paese. (l.a.)
08-06-10, 10Udine
Balloch promette: «Sarò il sindaco di tutti»
CIVIDALE. Fra propositi pacifisti, auspici e un po' di pepe è iniziato ufficialmente, ieri sera, il nuovo corso
amministrativo cividalese: con la convalida degli eletti (da segnalare le dimissioni di Mauro Pascolini, del
Pd, e l’ingresso in minoranza di Claudia Chiabai), il giuramento del sindaco Stefano Balloch e la nomina
della giunta il consiglio comunale è entrato nel pieno delle sue funzioni.Dal primo cittadino una promessa:
«Sarò il sindaco di tutti e lavorerò con determinazione per conseguire gli obiettivi programmatici, che
verranno eplicitati nella prossima seduta dell’assemblea civica, in programma entro il mese di luglio».
L’opposizione, da parte sua, caldeggia uno spirito di collaborazione. Ad aprire la carrellata degli interventi
è Carlo Monai, leader di Idv e della civica “Valori in comune”: «La nostra disponibilità all’apertura nei
confronti della maggioranza è reale. Mi auguro non si ripetano situazioni di conflitto presentatesi in
passato e che si possa operare in una logica di condivisione: confido che la giovane età del sindaco sia un
elemento capace di spianare la strada a questo obiettivo». Rino Battocletti (Pd) ammonisce: «Il consenso
ottenuto dal primo cittadino e dal centro-destra non equivale a garanzia di buona amministrazione, che si
avrà solo se sarà ammesso il confronto tra le varie forze rappresentate in consiglio. La nostra opposizione
non sarà pregiudiziale, ma decisa nella forma e ferma nei contenuti. Ci sono sul piatto questioni di
estrema importanza: mi riferisco al piano particolareggiato del centro storico, allo scioglimento delle
Comunità montane, a problematiche ambientali, al caso delle scuola bilingue di San Pietro». Da Roberto
Novelli (Pdl) un invito a migliorare il rapporto fra cittadini e amministrazione, da Cesare Costantini (Idv)
annuncio di una decisa e trasparente azione di monitoraggio, da Andrea Martinis (Valori in comune)
appello a una maggiore attenzione per le fasce dei giovani e degli anziani. Poi il clima si accende con
l’intervento del neo vicesindaco leghista Elia Miani, che coglie l’occasione per sferrare la controffensiva a
un recente attacco di Monai: «Di becero c’è solo la sua tendenza alla strumentalizzazione politica.
Evidentemente, ancora scosso dalla sconfitta elettorale, non sa far altro che controllare chi c’è o non c’è
alle cerimonie pubbliche». Domenico Pinto (Rinascita) sintetizza in un triplice saluto (in italiano, friulano e
sloveno) la filosofia alla base della sua attività politica. E aggiunge: «Mi aspetto risposte originali ai grossi
problemi che si profilano all’orizzonte». Un cenno infine alle nuove deleghe: protezione civile a Davide
Cantarutti, viabilità a Stefano Cicuttini, innovazione tecnologica a Flavio Pesante, agricoltura a Strazzolini.
Ci sono poi i referati ai consiglieri: Lorena Marcolini si occuperà dello sport, Giuseppe Ruolo delle politiche
giovanili, Simone Rossi di biblioteca e archivi storici, Franco Diacoli dei rapporti con le frazioni e Roberto
Mennillo
Lucia Aviani
di
quelli
con
le
società
compartecipate
dal
Comune.
05-06-10, 12Udine
11ª Festa dello sport con il calcio e la pallavolo
PREMARIACCO. Prenderà il via oggi nel campo sportivo di Premariacco la 11ª Festa dello sport, Trofeo
comune di Premariacco per la categoria “pulcini”. Per la serata, alle 19, l’Associazione Azzurra ha
organizzato una serata- dibattito sul rapporto tra società, dirigenti, allenatori e genitori “Ragazzi nel
pallone”, interverranno Massimo Giacomini, presidente nazionale del settore giovanile scolastico della
Figc, Giovanni Messina, coordinatore regionale e il consigliere regionale Roberto Novelli. Domani, sarà
anche la volta del Torneo di pallavolo “under16”, 2º Memorial Fabio Foscolini organizzato dall’Asd Azzurra
pallavolo Premariacco, che coinvolgerà 4 squadre.
30-05-10, 11Udine
Interrogazione in Regione sull’ipotesi di apertura di uno
sportello bilingue
CIVIDALE. Il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, ha presentato all’assessore competente
un’interrogazione a risposta scritta sull’utilità degli sportelli bilingui nei Comuni montani della provincia di
Udine: un tanto, precisa l’amministratore, alla luce dei contributi concessi per il funzionamento di tali
strutture nonché della previsione di apertura di uno sportello bilingue anche a Cividale, «dove, come noto
- rileva -, non vi è una minoranza slovena tradizionalmente presente». «Con l’approvazione delle leggi
nazionali 482/1999 e 38/2001 - osserva Novelli - alcuni Comuni montani della provincia di Udine sono
stati inseriti nell’elenco di realtà in cui va applicata la tutela della minoranza slovena. Ciò è avvenuto
contro il parere della stragrande maggioranza della popolazione, che contesta l’insufficienza di risorse per
la normale amministrazione dei territori. La situazione è divenuta ancora più difficile in conseguenza della
crisi economica. In un quadro che, dunque, risulta tutt’altro che roseo - prosegue il consigliere - molti
cittadini lamentano l’increscioso sperpero di denaro pubblico che deriva dallo stanziamento di fondi per gli
sportelli bilingui, la cui utilità sfugge sia ai residenti che agli amministratori locali. L’assegnazione di
queste risorse, fra l’altro, non sembra corrispondere al criterio di congruità stabilito dalla legge 482/99».
Novelli chiede, dunque, a quanto ammontino gli specifici contributi erogati ai Comuni rientranti
nell’ambito di tutela - dall’istituzione del servizio degli sportelli fino ad oggi - e quante e quali siano le
pratiche espletate da tali strutture. Domanda, inoltre, da chi sia stata accertata la competenza linguistica
degli addetti che lavorano negli sportelli.(l.a.)
29-05-10, 02Udine
Un coro nel Fvg: scelta inaccettabile
In coro a difesa dell’Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale). Dalla Regione ai
sindacati, l’arco politico del Fvg si mobilita per salvare l’ente di ricerca (che a Udine ha 20 dipendenti)
messo a rischio dalla manovra del governo Berlusconi. Ieri i lavoratori dell’Ogs hanno manifestato in
piazza Unità, a Trieste. Una delegazione, guidata dal presidente Iginio Marson, è stata ricevuta dal
prefetto di Trieste, Alessandro Giacchetti, che si è impegnato a sottoporre la questione al governo e al
Ministero della Ricerca. «Sono a rischio - ha detto Marson - quattro progetti europei che vedono l'Ogs
come sede del segretariato e che, in caso di soppressione, non avrebbero un referente certo. Chiederemo
solidarietà anche ai nostri partner internazionali». Il caso dovrebbe approdare in consiglio comunale a
Trieste, dopo la richiesta urgente delle opposizioni. L’assessore alla Ricerca ha scritto ieri una lettera al
ministro Mariastella Gelmini per chiedere di salvare l'Istituto dalla soppressione. L’assessore Rosolen ha
incontrato anche il presidente dell’Ogs, Marson, che ha manifestato all'esponente della giunta tutta la sua
preoccupazione. In consiglio regionale, l’esponente dei Cittadini, Stefano Alunni Barbarossa, ha
annunciato un’interpellanza, chiedendo al presidente del Fvg, Renzo Tondo, di intervenire. «Appare
veramente inaccettabile - ha detto Barbarossa - il fatto di inserire l'Osservatorio tra gli enti inutili in
quanto si tratta di un istituto di eccellenza che chiude con un bilancio in attivo di oltre un milione di
euro». Anche nel centro-destra, il consigliere Pdl, Roberto Novelli, chiede una riflessione: «Bisogna
evitare la chiusura dell’Istituto o, in alternativa, nel caso venga deciso un accorpamento con il Centro
Nazionale Ricerche, adottare criteri per razionalizzarne l’operato e finalizzare le linee di ricerca
assicurandone la specificità». Per il capogruppo de La Sinistra-L'Arcobaleno in consiglio regionale, Igor
Kocijancic, la presunta soppressione dell’Ogs sarebbe «l'ennesima dimostrazione pratica dello scarso
livello di considerazione del quale gode la ricerca scientifica nel nostro Paese. Tondo deve attivarsi chiede Kocijancic - presso il governo per chiarire ruolo, rilievo ed importanza dell'Ogs». Supporto ai
lavoratori dell’Ogs arriva anche dal mondo sindacale: la Uil del Fvg ha espresso solidarietà ai ricercatori.
«L'Ogs - ha detto il segretario Luca Visentini - non è un ente inutile, anzi realizza utili finanziari anche
grazie al fatto che intercetta fondi aggiuntivi a quelli garantiti dal governo. L'abolizione non realizzerebbe
significativi risparmi per le casse dello Stato, ma determinerebbe il licenziamento di decine di lavoratori
precari e la dispersione - sottolinea Visentini - di un significativo patrimonio di professionalità e
competenze».
Beniamino Pagliaro
18-05-10, 09Udine
È Roberto Novelli il più votato (412), nella Ln Elia Miani
(235)
CIVIDALE. Ecco le preferenze ottenute dai candidati, lista per lista. Pdl-Berlusconi per Balloch: Roberto
Novelli 412, Mario Strazzolini 130, Giuseppe Ruolo 128, Davide Cantarutti 57, Simone Rossi 100,
Roberto Mennillo 94, Santo Carluccio Rocco 54, Nicolo Valentinuzzi 59, Franco Deganutti 53, Giancarlo
Della Rovere 56, Alessandro Fontana 52, Antonella Cernoia 28, Giovanni Cozzi 53, Marco Povoli 36,
Stefano Spiga 40, Chiara Boscutti 32, Carlo Nardini 35, Cinzia Frittaioni 16, Sandro Bergamasco 41, Paola
Zanuttigh
25.
Lega Nord. Elia Miani 235, Franco Diacoli 159, Daniela Bernardi 157, Rita Cozzi 64, Lorena Marcolini 68,
Elvio Braidotti 26, Giorgio Trusgnich 36, Paolo Graneri 29, Federica Zuccolo 21, Cristina Della Rovere 39,
Mario Voltolini 32, Massimiliano Cudiz 33, Susi Baita 37, Debora Dorlich 31, Giuseppe Fantini 20, Claudio
Comis
59,
Anthea
Toso
5,
Simona
Munaretto
8,
Raffaele
Padrone
2,
Giulio
Mastroianni
0.
Casini-Unione di centro-Libertas: Carlo Biasizzo 74, Mauro Cargnello 65, Stefano Cicuttini 86, Flavio
Pesante 145, Roberto Scarbolo 59, Stefano Puzzo 39, Giuseppe Passoni 40, Antonella Fadone 13, Luisa
Scalon 18, Antonino Di Martino 30, Sveva Mitri 15, Gilberto Piva 6, Davide Modonutti 9, Rosalba Servidio
22,
Filippo
Rossi
3,
Riccardo
Sant
2,
Giorgio
Trinco
4,
Eddi
Felettigh
1.
Valori in Comune: Marino Sodde 163, Andrea Martinis 103, Michela Ara 34, Francesco Morena 27,
Federica Paiani 28, Franco Sgubin 21, Lino Landi 29, Eva Stanig 19, Michele Pizzolongo 16, Lodovico
Hosmer Zambelli 20, Roberto Calligaris 13, Francesco Coceano 15, Benito Farinelli 17, Giulio Cristancig
12, Luciano Sandrini 20, Marco Cogoi 9, Rosa Serafini 7, Americo Vieira Ferreira 7, Andrea Ghiretti 6, De
Zorzi
0.
Partito Democratico: Rino Battocletti 100, Maria Rosa Lesa 37, Mauro Pascolini 43, Claudia Chiabai 40,
Riccardo Braida 31, Manuela Castagnara Codeluppi 24, Alessandro Fon 20, Luca Braidotti 16, Fabiani
Simonetta 17, Urbano Marino 15, Roberto Falischia 7, Guido Deganutti 12, Giuliano Quendolo 9, Maria
Bianca Scalfarotto 6, Martin Namor 12, Gian Luigi Amato 5, Pia Sette 7, Sandro Carpini 7, Emilio Domenis
4,
Angelo
Bertolini
0.
Di Pietro-Italia dei Valori: Cesare Costantini 61, Diana Felettigh 39, Andrea Zuccolo 23, Walter Causero
21, Vincenzo De Filippi 17, Antonino Ferrara 13, Guerrino Carloni 11, Barbara Vaccarin 10, Valter
Bartolacelli 8, Dario Martinig 7, Antonella Medercigh, Giacomo Deietti, Luigi Battistig 3, Paulina Feder 3,
Michelangelo Giumanini 1, Massimo Del Monaco 0, Claudio Fermani 0, Stefano Monino 0, Paoletti Oliviero
0.
Forum per Cividale: Stefano Santi 33, Stefania Gorgone 24, Maria Antonietta Pellegrini 22, Alessio
Beltrame 21, Antonio Angeli 20, Giuseppe Bertolo 13, Claudio Rigo 12, Magdra Gruarin 10, Giuseppe
Quercioli 9, Leone Skrt 9, Maria Angela Tomasetig 8, Elidiano Vidoni 8, Marina Ciccone 7, Elisabetta
Rocco 7, Maila Fior 5, Sergio Pontarini 5, Vilma Donati 3,. Giorgio Honsell 3, Paolo Lesa 1, Sandra
Domenis
0.
Rinascita: Elena Podrecca 28, Marco Pustetto 26, Francesco Borruto 25, Alessandro Guglielmotti 21,
Alberto Gentilini 15, Luciano Marcolini Provenza 13, Manfredi Turco 12, Alberto Bibalo 7, Claudio Birri 7,
Paolo Moratti 6, Cosino De Palma 5, Carmen Moricchi 2, Orfeo Cortella 1, Mary Silva Remonato 1.
Destra sociale-Fiamma Tricolore: Stefano Quadrelli 34, Flavio Cudrig 26, Marco Flaibani 8, Katia Salanitri
7, Giuseppe Lizzero 5, Nicola De Grassi 4, Stefano Salmè 3, Marco Currenti 2, Piercarlo Miliani 2, Laura
Bosco 2, Marcellina Scubla 1, Claudio Carletti 0, Luigino D’Oria 0, Alessandro Scarbolo 0.
18-05-10, 09Udine
Cividale sceglie Balloch, sindaco con il 62,11%
di
ALESSANDRA
CESCHIA
CIVIDALE. Era nell’aria, anche se non era facile prevedere che i cividalesi avrebbero designato il nuovo
sindaco con un così ampio suffragio: il 62,11%. La formula proposta dal centro-destra, coniugando
“entusiasmo ed esperianza”, tanto per riprendere lo slogan che ha scandito la campagna elettorale di
Stefano Balloch, è risultata vincente a Cividale, che ha consegnato al “delfino” di Attilio Vuga ben 4.351
voti. Un’eredità importante quella che il 33enne cividalese – in consiglio comunale dal 2000 e vicesindaco
dal 2006 – si è ritrovato, dopo un decennio di governo Vuga. La coalizione di centro-destra che ha visto
ancora uniti Udc, Lega Nord e Pdl ha staccato i suoi avversari, avvicinandosi ai ragguardevoli risultati
raccolti nella precedente tornata elettorale. All’interno della coalizione è stata la lista “Il popolo della
libertà-Berlusconi per Balloch” a catalizzare il maggior numero di consensi (30,79%), seguita dalla Lega
Nord (22,48%) e da Casini-Unione di centro-Libertas (11,18%). A sedere in consiglio comunale fra i
banchi della maggioranza saranno alcuni volti nuovi, ma, soprattutto, molte presenze storiche. Vi
entreranno Roberto Novelli (che ha raccolto il maggior numero di preferenze), Mario Strazzolini, Davide
Cantarutti, Giuseppe Ruolo, Simone Rossi e Roberto Mennillo per il Pdl, Elia Miani, Franco Diacoli, Daniela
Bernardi e Lorena Marcolini espressione della Lega Nord, infine Flavio Pesante e Stefano Cicuttini della
lista
Udc.
Non è andata bene al centro-sinistra, che ha pagato la scelta di correre diviso, raccogliendo consensi di
gran
lunga
inferiori
alle
aspettative.
Carlo Monai è stato votato dal 17,59% dei cividalesi che si sono recati alle urne (1.232 voti), le liste che
lo sostenevano portano a casa rispettivamente il 10,53% (Valori in comune) e il 5,4% (Di Pietro Italia dei
valori) dei consensi. Si insedieranno con lui all’opposizione in consiglio comunale Marino Sodde e Andrea
Martinis
per
Valori
in
comune,
e
Cesare
Costantini
per
Di
Pietro
Italia
dei
valori.
L’altro candidato sindaco del centro-sinistra, Maria Cristina Novelli, ha raccolto 970 consensi, pari al
13,85% dei suffragi, mentre alle liste che la sostenevano è andato il 9,19% (Partito democratico) e il
4,36% (Forum per Cividale) dei voti. Rappresenterà la minoranza assieme a Rino Battocletti e Mauro
Pascolini
del
Partito
Democratico.
Domenico Pinto, sostenuto dalla lista Rinascita, ha raccolto il 4,47% dei voti e continuerà il suo lavoro in
minoranza,
ma
non
ci
saranno
altri
esponenti
della
sua
squadra
in
consiglio.
Non basteranno invece a Walter Qualizza, i 139 voti raccolti, pari all’1,98% dei consensi, l’esponente
esponente
della
Destra
Sociale-Fiamma
Tricolore
non
entrerà
in
consiglio
comunale.
Alta l’affluenza alle urne, che hanno visto 7.121 cividalesi, pari al 71,3% dei votanti, adempiere al loro
diritto-dovere, 29 le schede bianche, 87 quelle dichiarate nulle.
13-05-10, 10Udine
Statale 54, l’Anas: pronti a intervenire
CIVIDALE. I sindaci dell’asse viario Udine-Cividale-Pulfero hanno chiesto e ottenuto, da parte dell’Anas,
la formale garanzia di un impegno a risolvere le criticità della statale 54: l’argomento è stato al centro di
un vertice tenutosi nel municipio della città ducale, ieri pomeriggio, e conclusosi con la decisione di
istituire - entro qualche settimana - un tavolo di lavoro che coinvolga Anas, appunto, Comuni, Provincia e
Regione. All’incontro hanno presenziato l’assessore regionale alla viabilità Riccardo Riccardi, il suo
omologo provinciale Fabio Marchetti, il capo dipartimento dell’Anas, ingegner Salice, e la dottoressa
Larconelli, responsabile della tratta Udine-Pulfero della 54. A illustrare loro le problematiche, annose,
della statale sono stati il sindaco Attilio Vuga, il consigliere regionale Roberto Novelli e i primi cittadini o
assessori degli altri Comuni coinvolti (fatta eccezione per Udine), Remanzacco, Moimacco, San Pietro al
Natisone e Pulfero. Sotto la lente le notevoli carenze sul fronte manutentivo accusate dal tracciato e,
prima ancora, i problemi che si registrano a livello di traffico: è il caso di Remanzacco, centro tagliato
letteralmente a metà da una strada a sempre più alta percorrenza; la questione, però, si estende pure a
Sanguarzo, in Comune di Cividale, e al capoluogo valligiano. Le rispettive ipotesi di variante - delle quali
si parla da anni - si trovano tuttora nel cassetto: i solleciti da parte delle amministrazioni comunali (a
cominciare da quella di Remanzacco, il contesto in cui la realizzazione di un bypass capace di sgravare
l’abitato dal traffico pesante risulterebbe più urgente) sono stati innumerevoli, ma finora vani.
Ieri ennesima invocazione all’Anas, stavolta con un risultato: il fatto che si sia deciso di attivare il citato
tavolo di lavoro viene salutato dai sindaci, ma anche dagli assessori provinciale e regionale alla viabilità,
come
un
significativo
passo
in
avanti.
«Questo incontro – precisa Riccardi – non rientra, tengo a sottolinearlo, nel quadro della campagna
elettorale cividalese. Era in programma da tempo: ci interessava riunire gli amministratori locali e i
responsabili dell’Anas per avviare un serio confronto sul tema, in modo da porre per basi ad un percorso
che dovrà sfociare nella definizione delle linee operative con cui affrontare e risolvere i “nodi” della statale
54. L’Anas si è impegnata a redigere un programma pluriennale di azioni ordinarie e straordinarie, ovvero
strutturali, su tale importante viabilità. L’ente inizierà subito a predisporre un elenco di ipotesi
d’intervento, per definire le risorse necessarie e stilare quindi un piano economico». Fa eco Vuga:
«Esprimo soddisfazione – dichiara – per gli esiti della riunione. Nell’occasione – aggiunge – abbiamo
illustrato all’Anas le progettualità di sviluppo viario che interessano Cividale, dove il Prgc prevede una
variante viabilistica che collegherà il cimitero maggiore all’asse di via Perusini, per poi connettersi al
sistema delle due rotonde prossime a sorgere di fronte al complesso ex Italcementi, in corrispondenza di
via Foramitti e di via Bottego». Positivi anche i commenti del consigliere regionale Novelli e dell’assessore
Marchetti. Il primo parla di «risultato molto positivo», in riferimento alla prevista attivazione del tavolo
tecnico: «Finalmente – dice – si è avviato un percorso all’insegna della concretezza, che coinvolgerà i
Comuni, la Provincia e la Regione. Al momento non sono ancora state ipotizzate cifre, per gli stanziamenti
a favore della statale, perchè ci si trova in una fase interlocutoria. In compenso ci è già stata data
garanzia di tempestivi interventi sul fronte manutentivo, a cominciare dalla segnaletica». Altrettanto
soddisfatto Marchetti: «La presenza dell’ingener Salice al vertice è stata significativa, è un elemento
molto importante. La statale 54 è un tracciato strategico, anche perché interseca diverse strade
provinciali. In relazione al critico attraversamento della strada di Salt è stata finalmente individuata una
soluzione».
Lucia Aviani
09-05-10, 12Udine
Torreano, sarà sistemata la strada che porta a Tamoris
TORREANO. Due interventi di protezione civile, per complessivi 225 mila euro, sono stati disposti dall'
assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi sul territorio del Comune di Torreano, nel
Cividalese. Nel corso di un recente incontro con il sindaco Paolo Marseu e l'intera Giunta comunale, al
quale hanno partecipato anche il vicepresidente della Provincia di Udine, Fabio Marchetti, il consigliere
regionale Roberto Novelli, il vicedirettore della Protezione civile Giovanni Petris e il direttore generale di
FVG Strade, Oriano Turello, l'assessore Riccardi ha infatti consegnato al primo cittadino i decreti relativi ai
lavori
in
programma.
Il primo intervento (per 150 mila euro) riguarda la sistemazione e il ripristino di un tratto della strada
comunale tra Tamoris e Masarolis e l'adeguamento idraulico del rio Paluzzis, allo scopo di ridurre il rischio
di allagamenti nelle aree circostanti. Con il secondo pari a 75 mila euro, invece, verrà messo in sicurezza,
a salvaguardia della pubblica incolumità, un versante in località Cespatok, lungo il quale sono stati
evidenziati alcuni dissesti. Nella riunione è stato anche confermato che entro fine anno potranno partire i
lavori per la realizzazione della rotatoria all'intersezione tra la strada regionale 356 "di Cividale" e la
provinciale 13, con una spesa stimata di circa 500 mila euro.
07-05-10, 12Udine
Si presenta il programma con Giovanardi e Tondo
CIVIDALE. Continuità e rinnovamento: le tre liste che sostengono la candidatura a sindaco di Stefano
Balloch mescolano vecchio e nuovo, affiancando volti noti a persone che si affacciano per la prima volta
sulla soglia della politica. L’attuale giunta civica si ripresenta in ampia percentuale: tolto il sindaco Vuga e
il successore designato, sono solo due gli assessori che non figurano tra i candidati alle elezioni del 16 e
17 maggio. Daniela Bernardi, Elia Miani (entrambi Lega Nord), Flavio Pesante (Udc) e Roberto Mennillo
(Pdl)
ci
riprovano.
E lo stesso vale per il blocco dei consiglieri di maggioranza uscenti: sparpagliati nelle squadre dei
rispettivi partiti d’appartenenza ricompaiono Carlo Biasizzo, Elvio Braidotti, Mauro Cargnello, Rocco Santo
Carluccio, Giancarlo Della Rovere, Roberto Novelli, Mario Strazzolini. Focus sulle quote rosa:
diciassette, complessivamente, le signore in pista. Il primato spetta alla Lega, che ne candida nove,
sfiorando il 50% delle presenze femminili in lista; nello staff del Pdl figurano quattro “lei”, altrettante in
quello dell’Udc. Varie le professionalità rappresentate, con una particolarità: la categoria più folta è quella
degli imprenditori. E in attesa del voto la campagna elettorale della coalizione di centro-destra procede
serrata: per la tarda mattinata di domani (tra le 12 e le 13, al Caffè San Marco) è in programma un
incontro pubblico con protagonisti il sottosegretario Carlo Giovanardi e il presidente della Regione Renzo
Tondo. (l.a.)
01-05-10, 11Udine
Il Pdl bacchetta Qualizza
CIVIDALE. «Lascia quanto meno perplessi la notizia che una potenziale forza di governo, quale Fiamma
Tricolore-Destra Sociale, come primo atto decida di boicottare la visita a Cividale del ministro degli esteri
Frattini. Un buon inizio e un bell'esempio...». Il Pdl risponde all'attacco sferrato dalla lista del candidato
Walter Qualizza: la replica è a due voci, quelle del consigliere regionale e coordinatore comunale del
partito, Roberto Novelli, e del vice coordinatore Mario Strazzolini. «Tanto per cominciare - dice Novelli vorremmo sapere da dove arriva il dato che assegna a Fiamma Tricolore-Destra Sociale il 24,8% delle
preferenze. Il partito, inoltre, ha dichiarato che la città si è riempita di manifesti del candidato sindaco del
centrodestra prima che gli spazi elettorali venissero assegnati: affermazione, questa, priva di
fondamento. Con delibera di giunta, immediatamente esecutiva, datata al 14 aprile è stata infatti
autorizzata la ripartizione e l'assegnazione degli spazi per la propaganda indiretta; la stessa cosa è
avvenuta il 21 aprile per quella diretta. Noi abbiamo posizionato i manifesti solo in seguito. Quanto ai
cinque
"finiani"
presenti
nella
lista
del
Pdl,
chiedo
a
Qualizza
di
indicarmene
i
nomi».
Strazzolini rincara la dose: «Lascio a lettori ed elettori - dichiara - giudicare la credibilità della squadra
capitanata da Walter Qualizza: 14 persone in buona parte non cividalesi, contro le 58 della coalizione di
centrodestra, tutte residenti in loco». E il portabandiera di Fiamma Tricolore-Destra sociale, intanto, ha
provveduto di persona all'affissione dei propri manifesti («A indicare una visione della politica centrata
sulla militanza, la gratuità e sull'idea che un sindaco deve essere al servizio dei cittadini»): Qualizza
incontrerà la popolazione oggi, dalle 10 alle 13, in piazza Diacono. (l.a.)
29-04-10, 09Regione
«Ronde animaliste in Fvg» Ordine dei veterinari
contrario
TRIESTE. L’Ordine dei Veterinari di Udine esprime «forti dubbi e perplessità» sulla proposta di legge
della Lega Nord per le cosiddette «guardie giurate zoofile» e le «ronde animaliste». Nel corso del
Consiglio dei veterinari il presidente Renato Del Savio ha definito «azzardato» e «una boutade» il testo di
legge replicando con alcuni quesiti: «Chi dovrebbe attestare la sensibilità zoofila? Come certificare la
conoscenza
sul
campo?
Con
che
titolo
comminerebbero
le
fantomatiche
sanzioni?».
I veterinari hanno anche discusso il disegno di legge in materia depositato dai consiglieri Pdl Roberto
Novelli, Franco Dal Mas e Giorgio Venier Romano (Udc), condividendo il senso dell’iniziativa e rilevando
però alcune misure correttive. Per questa ragione i veterinari hanno chiesto un incontro alla politica
regionale «per dare la meritata dignità che una società civile e moderna deve riconoscere agli animali».
Al centro del dibattito, gli operatori pongono la questione della verifica della presenza dei microchip, e le
competenze affidate ai Vigili urbani, e, ancora, l’ipotesi secondo cui le vaccinazioni e la provenienza dei
cani vengano autocertificate dai commercianti. «Sarebbe un grave errore - dicono i veterinari -, anche
perché gli aspetti sanitari devono essere certificati esclusivamente da un medico veterinario, mentre per
la provenienza basta introdurre per legge l’obbligo del passaporto per portare trasparenza e chiarezza e
contrastare il diffusissimo fenomeno dei traffici clandestini e degli altrettanti rifornimenti illeciti». (b.p.)
25-04-10, 14Udine
Zorzutti: tra le priorità c è il lavoro
PREMARIACCO. Presentati l'altra sera a Ippilis, davanti ad un nutrito gruppo di cittadini, il programma e
la lista "Pdl - Lega Nord - Udc" che nelle prossime elezioni comunali sosterranno la candidata Monica
Zorzutti. A sostegno della Zorzutti sono intervenuti diversi esponenti della politica regionale, che hanno
espresso forte convinzione nella candidata che è, secondo le parole del consigliere regionale Roberto
Novelli «una donna dalle grandi capacità che ha tutti i numeri per governare un comune strategico come
Premariacco».
Sostegno a 360° anche dai rappresentanti della Lega Nord Ugo De Mattia consigliere regionale, e dal
consigliere provinciale Daniele Moschioni. «Monica - sottolinea Moschioni - ha avuto il coraggio di
presentarsi con i simboli di partito non nascondendosi dietro una lista civica». In questo modo, spiega
ancora Moschioni, i cittadini sapranno a chi rivolgersi se le promesse fatte in campagna elettorale non
saranno rispettate. Posizione condivisa anche dal vicepresidente della Provincia di Udine Fabio Marchetti
che evidenzia come schierarsi con questi tre simboli sia una scelta importate fatta in sinergia con i
governi
della
provincia
e
della
regione
nonché
dei
comuni
limitrofi.
Il programma presentato dal centro destra ha come punti cardine, soprattutto in questo momento
particolare dell'economia mondiale, la difesa del lavoro e il sostegno delle attività produttive, la
promozione del territorio e la tutela dell'ambiente, e un forte impegno nelle politiche sociali con sostegno
alle
famiglie
ai
giovani
e
alle
associazioni.
«Non ho la bacchetta magica - dice la candidata - ma grazie al mio lavoro ho imparato ad operare e a
sfruttare i fondi europei. La mia intenzione è quella di riuscire a creare un'aggregazione tra Premariacco e
i comuni vicini in modo tale da riuscire ad ottenere il massimo risultato possibile». Nel programma non
mancano idee concrete, come la ferma volontà di riuscire a portare a Premariacco la connessione Adsl,
così da poter rilanciare la zona industriale e far uscire il comune da uno stato "medievale".
«Riassumendo - conclude la Zorzutti - il nostro programma può essere riassunto con quatto concetti
fondamentali:
Silvia Riosa
responsabilità,
conoscenza,
concretezza
e
amore
per
Premariacco».
24-04-10, 12Udine
Lista Pdl, 5 conferme e 15 new entry
CIVIDALE. Cinque conferme, 15 new entry: la squadra del Pdl si dice pronta a "raccogliere molto", forte
di una composizione che accosta rinnovamento, presenza di giovani, componente femminile (quattro le
"lei" in corsa), varietà sul fronte professionale, rappresentanza di tutte le zone del territorio cividalese. La
presentazione ufficiale del gruppo è avvenuta ieri sera, sotto la loggia del Caffè San Marco: due i
capilista, Roberto Novelli, consigliere regionale e comunale (nonché coordinatore del Pdl cittadino) e
Mario Strazzolini, vice-coordinatore della sezione locale del partito. Chiudono il quadro della "vecchia
guardia" l'assessore uscente Roberto Mennillo, Giancarlo Della Rovere e Rocco Santo Carluccio. Il resto
dello staff è un mix capace - si è detto - di rappresentare bene le varie "anime" della città: l'elenco
include imprenditori, impiegati, un farmacista (Alessandro Fontana, che corre come indipendente al pari
di Chiara Boscutti e Giovanni Cozzi), un esercente, un direttore di banca, un alpino, un informatore
farmaceutico,
una
casalinga.
Eccoli in ordine alfabetico, evitando i già citati: sono Sandro Bergamasco, Davide Cantarutti, Antonella
Cernoia, Franco Deganutti, Cinzia Frittaioni, Carlo Nardini, Marco Povoli, Simone Rossi, Giuseppe Ruolo,
Stefano
Spiga,
Nicola
Valentinuzzi
e
Paola
Zanuttigh.
Ma la circostanza ha offerto al candidato sindaco Stefano Balloch anche l'occasione di tracciare una sintesi
delle linee programmatiche, consultabili sul sito www.balloch.it: «Un programma ricco - ha esordito - e di
grandissima credibilità. Abbiamo avuto il coraggio di porci degli obiettivi assolutamente ambiziosi, forti
della consapevolezza che gli enti sovracomunali sono governati dagli stessi partiti che compongono la
nostra coalizione: elemento, questo, di fondamentale importanza». (l.a.)
23-04-10, 11Udine
Il candidato sindaco Monica Zorzutti si presenta stasera
a Ipplis
DAI PAESI PREMARIACCO. Oggi alle 19.30 nel locale “Il Gatto e la Volpe” a Ipplis di Premariacco si terrà
la presentazione del candidato sindaco Monica Zorzutti e della lista Pdl-Lega Nord-Udc. La lista è
espressione delle tre forze politiche che hanno unito valori e impegno per il futuro del Comune.
Interverranno i consiglieri regionali Roberto Novelli, Ugo De Mattia e Alessandro Tesolat, il coordinatore
provinciale Pdl e vicepresidente della Provincia Fabio Marchetti, l’assessore provinciale Daniele Macorig e
il consigliere provinciale Ln Daniele Moschioni.
21-04-10, 11Udine
Il centro-destra: Monai pensi ai contenuti
CIVIDALE. La campagna elettorale è appena all’inizio ma il clima si sta già surriscaldando: il centrodestra cividalese non ha gradito le esternazioni del consigliere regionale di Idv Ennio Agnola - intervenuto
alla presentazione del candidato Carlo Monai e delle due liste che lo supportano - e rende pan per
focaccia, affidando la replica al consigliere regionale (nonché comunale, nuovamente in lista con il Pdl per
le amministrative del 16 e 17 maggio) Roberto Novelli. «L’unica cosa che sembra pallida, in questo
panorama elettorale – dice Novelli –, è la candidatura a sindaco dell’onorevole Monai. La politica degli
annunci, e priva di contenuti, sembra far parte del dna dell’Italia dei Valori, che si è preoccupata più di
giustificare il mancato raggiungimento di un accordo con le altre anime del centro-sinistra che di
presentarsi agli elettori con sui temi che contano. Quanto fatto dall’attuale amministrazione di centrodestra - prosegue - è sotto gli occhi di tutti, e Stefano Balloch, che è stato coprotagonsita delle importanti
scelte compiute negli ultimi 10 anni, saprà garantire la continuità di tale percorso di crescita e di sviluppo.
Circa le affermazioni di Monai sul tempo che intende dedicare all’eventuale incarico di sindaco, faccio
presente che per ricoprire tale ruolo bisogna - come ben sa Balloch - conoscere la macchina
amministrativa, essere costantemente impegnati sul territorio e saper dialogare con autorevolezza con le
istituzioni superiori. Gli elettori hanno già dato fiducia al centro-destra in Provincia, in Regione e al
Governo. Un allineamento, insomma, che offre un’ulteriore garanzia a Cividale, che trova il presidente
Tondo in sintonia con Stefano Balloch». Rincara Mario Strazzolini, vicecoordinatore comunale del Pdl:
«Agnola dimostra di non conoscere la realtà di Cividale: Balloch fa parte di un gruppo che ha lavorato per
dieci anni per la città, cambiandola in meglio, nonostante abbia avuto a che fare, per un quinquennio, con
la giunta regionale Illy, di centro-sinistra, che non si è mai rivelata amica di Cividale e che ha contrastato
molti progetti importanti. Nella maggioranza di allora, in Regione, c’era anche Monai, con il ruolo di
vicepresidente del consiglio, ma ciò è servito a poco». (l.a.)
21-04-10, 11Udine
Vertice con il prefetto sul futuro della scuola bilingue
SAN PIETRO AL NATISONE. Vertice a Udine per la scuola bilingue di San Pietro al Natisone: sulla
necessità di trovare in tempi rapidi una soluzione adeguata per la sistemazione degli allievi si sono
confrontati, lunedì, i parlamentari del Pd Tamara Blazina, Carlo Pegorer, Flavio Pertoldi e Ivano Strizzolo
ed il prefetto di Udine, Ivo Salemme. Del problema - informano gli onorevoli in una nota - si era discusso
la settimana scorsa, in occasione di un incontro pubblico promosso dal Pd delle Valli del Natisone: alla
circostanza avevano presenziato alcuni consiglieri regionali e il segretario provinciale del partito, Cristiano
Shaurli. La posizione del Pd, espressa al prefetto, è in sintonia con le istanze dei genitori degli allievi e
della direzione della scuola, tese a mantenere l’unità degli ordini e gradi dell’istituto – materne,
elementari e medie – e la sua ubicazione nel Comune di San Pietro; linea d’indirizzo condivisa
dall’assessore regionale all’istruzione Roberto Molinaro. Per trovare una via d’uscita condivisa) i
parlamentari hanno chiesto di organizzare un tavolo di lavoro con tutti i soggetti istituzionali coinvolti
nella vicenda, cioè Regione, Provincia di Udine, Comune di San Pietro e Ufficio scolastico regionale. Nel
frattempo, però, c’è chi insiste a dire che un modo intelligente di risolvere il caso - quanto meno in via
provvisoria - sarebbe utilizzare strutture scolastiche praticamente deserte, con il duplice vantaggio, di
non
far
chiudere
loro
i
battenti
e
di
offrire
spazi
idonei
alle
classi
della
Bilingue.
Gli edifici in questione si trovano a Pulfero e a Savogna: la direzione della scuola e i genitori degli alunni,
come detto, sono contrari all’ipotesi di uno smembramento. Ma il sindaco di Savogna, Marisa Loszach, e il
consigliere regionale Roberto Novelli invitano a tenere presente tale opportunità: la Loszach ha inoltrato
al Comune di San Pietro una lettera in cui formalizza la disponibilità dei locali. Novelli, da parte sua,
esorta a trovare una soluzione al problema della Bilingue senza determinare l’insorgere di ulteriori
questioni: il riferimento è all’ipotesi - espressa dall’assessore Molinaro – di concentrare a Cividale i licei
operativi a San Pietro (facenti capo al Convitto nazionale Paolo Diacono) per mettere a disposizione della
Bilingue la struttura attualmente occupata dagli stessi. (l.a.)
17-04-10, 13Udine
Ecco le prime liste a Cividale e Varmo
Presentate le prime liste per le comunali di Cividale e di Varmo. Nella città ducale ci sono i candidati di
Lega Nord e Pdl (elenchi con 20 concorrenti) a sostegno del candidato sindaco Stefano Balloch e di
Rinascita
con
14
candidati
che
sostiene
Domenico
Pinto.
Cividale
Lega Nord: 1) Elia (Lio) Miani, 2) Daniela Bernardi, 3) Susi Baita in Vecchiutti, 4) Elvio Braidotti, 5)
Claudio Comis, 6) Rita Cozzi, 7) Massimiliano (Max) Cudiz, 8) Cristina Della Rovere in Brusini, 9) Franco
Diacoli, 10) Debora Dorligh, 11) Giuseppe Fantini, 12) Paolo (Paolino) Graneri, 13) Lorena Marcolini ved.
Berghignan, 14) Giulio Mastroianni, 15) Simona Munaretto in Zorzutti, 16) Raffaele Padrone, 17) Anthea
Toso,
18)
Giorgio
Trusgnich,
19)
Mario
Voltolini,
20)
Federica
Zuccolo.
Pdl: 1) Roberto Novelli, 2) Mario Strazzolini, 3) Sandro Bergamasco, 4) Chiara Boscutti, 5) Davide
Cantarutti, 6) Rocco Santo Carluccio, 7) Antonella Cernoia, 8) Giovanni Cozzi, 9) Franco Deganutti, 10)
Giancarlo Della Rovere, 11) Alessandro Fontana, 12) Cinzia Frittaioni, 13) Roberto Mennillo, 14) Carlo
Nardini, 15) Marco Povoli, 16) Simone Rossi, 17) Giuseppe Ruolo, 18) Stefano Spiga, 19) Nicola
Valentinuzzi,
20)
Paola
Zanuttigh.
Rinascita: 1) Francesco Borruto, 2) Alberto Bibalo, 3) Claudio Birri, 4) Cosimo De Palma, 5) Alberto
Gentilini, 6) Alessandro Guglielmotti, 7) Carmen Moricchi, 8) Orfeo Cortella, 9) Luciano Marcolini
Provenza, 10) Elena Podrecca, 11) Marco Pustetto, 12) Paolo Moratti, 13) Mary Silva Remonato, 14)
Manfredi
Turco
Varmo
Due
le
liste
a
sostengono
Sergio
Michelin:
Per
Varmo
-
Vil
di
Var
e
Insieme
a
Varmo.
Per Varmo-Vil di Var: 1) Stefano Teghil, 2) Gianni Ferro, 3) Flavio Del Toso, 4) Romina Venier, 5)
Giovanni Michelin, 6) Roberto Mauro, 7) Sara Rodaro, 8) Giuseppe Toffoli, 9) Michela De Candido, 10)
Gabriele
Calligaro,
11)
Denis
Comisso,
12)
Lauro
Bosco.
Insieme a Varmo: 1) Sara Chittaro, 2) Davide De Candido, 3) Angelo Spagnol, 4) Federico Scaini, 5) Igor
Toffoli, 6) Ennio Fabris, 7) Claudio Tonizzo, 8) Ennio Mauro, 9) Mario Ubaldo Liut, 10) Orlando Margarit,
11) Mauro Michele De Michieli, 12) Antonio Parussini.
16-04-10, 13Udine
Monai: da Di Pietro una prova di fiducia
CIVIDALE. «Non apprezzo che vengano stravolti i fatti per convenienza politica: l’appello all’unità
dell’onorevole Di Pietro e la richiesta al centro-sinistra di puntare a vincere a Cividale è un’implicita
attestazione della fiducia e della stima che il presidente ripone nella mia persona, per quanto ho fatto in
Regione e per il mio lavoro in questi due anni in parlamento». Carlo Monai, deputato di Idv, replica così
alle accuse mossegli dai vertici regionali e cividalesi del Partito Democratico: non c’è stata – dice –
«alcuna mia interferenza sul livello nazionale, per influire sulla situazione pre-elettorale di Cividale;
semmai – puntualizza – è stato un notabile cividalese del direttivo locale del Pd a chiedere per iscritto a
Di Pietro, in modo peraltro discutibile, un suo intervento diretto: il presidente nazionale di Idv ha ben
espresso la sua opinione al riguardo». Negli ultimi mesi, continua Monai, «insieme al gruppo di persone
con le quali da oltre un decennio condivido la passione politica e l’impegno civico per la città ho messo a
punto un buon programma amministrativo e ho lavorato per la scelta del miglior candidato unitario:
abbiamo individuato – chiarisce l’onorevole – numerose proposte alternative alla soluzione delle primarie
volute dal Pd. Nego che vi siano stati mai precisi accordi, come dice il Pd, su quest’ultimo punto: semmai,
a ogni mia disponibilità a incontrare le richieste del Pd si sono aggiunte altre condizioni o fatti nuovi, tali
da riportare al largo la trattativa che, fino a domani, per quanto mi riguarda rimane sempre possibile». La
lista di Idv sarebbe pronta: resta da capire, a questo punto, se Monai deciderà di partecipare in prima
persona alla corsa alla poltrona di sindaco o se delegherà a qualcun altro il compito di rappresentarlo.
Rimane pure l’incognita della lista Rinascita, che unisce diverse anime della sinistra e che oggi, scioglierà
le riserve. E sempre per oggi – appuntamento alle 13, al Caffè San Marco –, le segreterie regionali e
comunali dei partiti della coalizione di centro-destra (Pdl, Udc e Lega Nord) hanno indetto una conferenza
stampa per la presentazione del candidato Stefano Balloch, delle tre liste che lo sostengono e del
programma. Interverranno Balloch, il sindaco uscente Attilio Vuga, il coordinatore regionale del Pdl,
Isidoro Gottardo, il segretario regionale della Lega, Pietro Fontanini, il coordinatore regionale dell’Udc,
Angelo Compagnon, l’eurodeputato e responsabile nazionale degli enti locali del Pdl Giovanni Collino, il
coordinatore e il vice-coordinatore comunali del Pdl, Roberto Novelli e Mario Strazzolini, i segretari
comunali
Lucia Aviani
della
Lega
Nord
e
dell’Udc,
Elia
Miani
ed
Ermes
Biasizzo.
15-04-10, 13Udine
Il Pd: no a ultimatum da Roma piena fiducia alla
candidata Novelli
CIVIDALE. Il Pd non accetta gli ultimatum romani e va avanti per la sua strada. Nessuna marcia
indietro, dunque, piena fiducia al candidato sindaco Maria Cristina Novelli e recriminazioni all’indirizzo di
Italia dei Valori, che martedì sera aveva lanciato – per voce del proprio leader, Antonio Di Pietro – un
appello all’unità del centro-sinistra, al ritiro della Novelli e alla sua sostituzione con il deputato di Idv
Carlo Monai. Il segretario regionale del Pd, Debora Serracchiani, non lascia spazio a trattative: «Un
peccato – dice – che non sia stato possibile arrivare compatti al confronto con il centro-destra. Il Pd ci ha
provato da subito, invitando l’onorevole Monai ad accettare il metodo delle primarie per individuare il
candidato. Proposta democratica, che purtroppo non è stata accettata: il rifiuto ha avuto conseguenze.
Bisognava presentare ai cittadini un candidato e l’abbiamo fatto: quella di Maria Cristina Novelli è una
candidatura solida e noi invitiamo gli elettori delusi dal centro-destra a convergere su di lei. Tutto ciò è
avvenuto nel massimo rispetto delle prerogative del livello territoriale, e l’intervento dei vertici nazionali
dell’IdV mi sembra decisamente fuori luogo». «Volevamo essere certi di aver tentato il tutto per tutto per
mantenere unite le forze del centro-sinistra, per evitarne la dispersione – dichiara Monai –. Per quanto
riguarda
la
mia
lista,
lasciamo
un
po’
di
suspence
fino
a
sabato».
Iniziativa bollata dalla Novelli come “assolutamente inopportuna”: «Quando è stata ufficializzata la mia
candidatura – rimarca – i segretari regionale e provinciale del partito, Serracchiani e Shaurli, hanno
sottolineato che stiamo lavorando per l’unità da 4 mesi. Sono state dette tante falsità: non siamo stati
certo noi a dire no alle primarie. Prima di Pasqua c’era un accordo preciso e si era stabilito di ricorrere a
tale strumento. È stato l’onorevole Monai a tirarsi indietro: gli avevamo chiesto di garantire una presenza
forte, nel caso di una sua candidatura, nell’arco della settimana. Un impegno come quello di sindaco non
può essere preso con la prospettiva di delegare poi tutto o quasi ad altri». E conclude: «È mia
convinzione che chi dà la parola deve mantenerla: la politica non può essere un gioco di poltrone». Le
segreterie regionali e comunali dei partiti della coalizione di centro-destra, nel frattempo, hanno indetto
per domani (alle 13, al Caffè San Marco) la presentazione del candidato, Stefano Balloch, e delle tre liste
che lo sostengono: interverranno l’aspirante primo cittadino, il sindaco uscente Attilio Vuga, il
coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, il segretario regionale della Lega, Pietro Fontanini, il
coordinatore regionale dell’Udc, Angelo Compagnon, l’eurodeputato e responsabile nazionale degli enti
locali del Pdl Giovanni Collino, il coordinatore e il vice-coordinatore comunali del Pdl, Roberto Novelli e
Mario Strazzolini, i segretari comunali della Lega Nord e dell’Udc, Elia Miani ed Ermes Biasizzo.
Lucia Aviani
13-04-10, 11Speciali
Guida la tua sicurezza punta sulla prevenzione
“Guida la tua sicurezza - Drive your Safety” è l’iniziativa destinata a sensibilizzare giovani, e non solo, ad
una guida stradale più attenta e sicura. I partecipanti, studenti dell’Istituto, hanno presentato
individualmente, ma anche collettivamente, vari elaborati grafici rispetto ai quali una giuria di esperti ha
espresso vivo apprezzamento, premiando inoltre i tre migliori lavori. La presentazione di questo progetto
dell’Istituto statale d’arte Sello è avvenuta al “Cinema Visionario” a Udine dove erano presenti studenti e
docenti anche di altre scuole. Il dirigente scolastico dottor De Ruosi ha fatto gli onori di casa al sindaco
Honsell, l’assessore Reitani, il vicepresidente della provincia di Udine, il dottor Marchetti, la coordinatrice
scientifica dell’Ufficio “Città sane” del comune di Udine, la dottoressa Zamaro, la dottoressa Gallo, una
rappresentante della questura, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, il dottor Caravelli, il
consigliere regionale Roberto Novelli, il comandante della Polizia stradale, il dottor Stornello, il
responsabile dell’Ufficio incidenti della Polizia stradale, il dottor Degano, e infine il regista documentarista
il dottor Parisi. In questa presentazione sono stati proiettati i diversi spot realizzati, con commento e
spiegazione di alcuni studenti-autori. Gli studenti dell’Istituto d’arte Sello di Udine, seguiti da diversi
professori e coordinati dal professor Corrao, grazie alla specificità degli insegnamenti e delle competenze
tecniche, grafiche e filmiche hanno realizzato vari elaborati grafici e spot sul tema della “sicurezza
stradale”. Il miglior elaborato grafico è stato inserito in locandine, inviti pieghevoli e volantini, mentre i
lavori vincitori e alcuni spot sono stati inseriti in un catalogo dvd. Molti dei docenti che hanno
accompagnatogli studenti di vari istituti della città, hanno richiesto una copia del Dvd per utilizzarlo come
strumento didattico nelle loro lezioni. Anche la televisione locale e l’Unesco contribuiranno alla
divulgazione degli spot di “Guida la tua sicurezza - Drive your Safety”. Questa è stata un’ iniziativa
efficace e positiva in quanto l’unico modo per evitare gli incidenti stradali è puntare sulla “prevenzione”. I
programmi di prevenzione devono essere efficaci, tutte le persone, tra cui ovviamente i giovani coinvolti,
devono essere informate dei rischi conseguenti a comportamenti sbagliati e anche molto poco
responsabili; e in particolare devono essere informate a riguardo dagli operatori sanitari, dalle famiglie e
dalle scuole. Ogni anno nel mondo muoiono per incidenti stradali un milione di persone. I paesi che
registrano il maggior numero di vittime della strada sono gli Stati Uniti e l’Europa. Soltanto in
quest’ultima le vittime ogni anno sono più di 40 mila. I cittadini europei guidano troppo velocemente e
questa è una tra le cause principali degli scontri. L’Italia ha il maggior numero di vittime tra i paesi
europei dove, a causa di incidenti stradali, muoiono al giorno più o meno un numero di persone pari a
quello dei passeggeri di un aereo di linea, 16 dei quali sono italiani. La provincia di Udine è la prima in
Friuli Venezia Giulia per numero incidenti mortali e la nostra regione è al quarto posto in Italia. Il traffico
dei veicoli al giorno d’oggi è diventato una condizione di alto rischio per la salute e il benessere della
collettività e per l’integrità dell’ambiente. Tutti questi incidenti stradali hanno come terribili conseguenze
un elevato numero di morti, di feriti gravi e di invalidità permanenti e temporanee. Sono varie le cause
che provocano tragici scontri: il comportamento e lo stato psicologico del conducente, la sicurezza dei
mezzi di trasporto e le condizioni delle strade. A questi vanno aggiunti la guida distratta e pericolosa, il
mancato rispetto delle norme del codice stradale, l’assunzione di alcool e di sostanze stupefacenti. I
giovani e i ragazzi sono le vittime più frequenti di queste stragi, ma purtroppo sono proprio loro che
tendono a sottovalutare molto il problema. Non si pongono limiti, pensano che una tragedia sulla strada
non potrà mai capitare proprio loro. Molti credono che non ne saranno mai vittime, e invece proprio i
ragazzi sono quelli più a rischio. La prevenzione deve puntare inoltre a rendere un ragazzo cosciente
prima di mettersi alla guida di un’automobile o di un qualsiasi mezzo di trasporto; in sostanza bisogna
“guidare con la testa”, soprattutto con la testa, perché la vita è una sola, e non può andare in fumo per
una stupidaggine o una banale distrazione. Dal nostro punto di vista bisognerebbe ripetere annualmente
iniziative come quella intrapresa dall’Istituto Sello per sensibilizzare l’opinione pubblica, e in particolare i
giovani, a non agire sulle strade superficialmente. Alice Passon Marilina Reitani Istituto d’arte Sello
03-04-10, 08Regione
Nuova proposta di legge per la tutela degli animali
TRIESTE. Definizione della Banca dati regionale presso l’anagrafe canina, nuove discipline per i
veterinari, i commercianti e per le strutture di ricovero, private e pubbliche, nonché nuove norme
per la gestione delle colonie feline: sono questi i punti fondamentali della proposta di legge
presentata dai consiglieri regionali del Pdl Roberto Novelli ( nella foto , primo firmatario) e Franco
Dal Mas, insieme al consigliere regionale dell’Udc Giorgio Venier Romano, che va a modificare e a
integrare la legge 39 del 1990 in materia di tutela degli animali domestici e di controllo e
prevenzione del fenomeno del randagismo.
02-04-10, 12Udine
Comunità montane: Novelli e Ciani rispondono al Pd
San Pietro SAN PIETRO. «Prima di parlare della situazione della Comunità montana del Torre, Natisone e
Collio gli esponenti del Pd farebbero bene a informarsi in modo più approfondito. Presentando i fatti in
maniera parziale si fa soltanto gossip e si getta discredito su chi lavora». I consiglieri regionali del Pdl
Roberto Novelli e Paolo Ciani si inseriscono nel dibattito innescato dai Circoli del Partito democratico
delle Valli del Natisone e del Torre sui costi di gestione dell’ente montano: secondo il Partito Democratico,
fra l’altro, l’assenza di rappresentanti della popolazione locale nell’organismo rischierebbe di determinare
una ripartizione delle risorse con criteri legati alla sola appartenenza politica. Ipotesi insensate e prive di
fondamento, rimbeccano Novelli e Ciani. «Il commissario - evidenziano - ha agito nella massima
trasparenza, non ha mai adottato progetti senza copertura finanziaria o affidato lavori ad personam: lo
dimostra il bando pubblicato in questi giorni sul sito della Comunità montana, che registra l’adesione di
circa settanta tecnici». «Il Pd - proseguono i consiglieri - sbaglia anche quando parla di paralisi
dell’attività della Comunità dopo la sua riorganizzazione. Nell’attesa che venga attuata la riforma degli
enti montani bisogna tenere conto della realtà attuale: prima che fosse commissariata, la Comunità del
Torre, Natisone e Collio aveva 28 dipendenti, con 4 aree dirigenziali, 7 posizioni organizzative e 12
servizi: un numero sproporzionato, se consideriamo l’attività dell’organismo. Oggi si è passati a due aree
dirigenziali (tecnica ed amministrativa) e a 4 posizioni organizzative (legale, contabile e personale, lavori
pubblici, agricoltura e contributi). Il tutto per dare nuovo impulso al settore e per eliminare inutili
doppioni». ( l.a. )
02-04-10, 08Udine
Anagrafe canina e randagi: in vista modifiche di legge
Dopo anni di attesa, la legge 39/90 sulla tutela degli animali domestici e sul controllo e la prevenzione del
fenomeno del randagismo potrebbe presto essere modificata e integrata grazie a una proposta di legge
presentata dai consiglieri regionali del Pdl Roberto Novelli (primo firmatario) e Franco Dal Mas e dal
consigliere regionale dell’Udc Giorgio Venier Romano. Dalle nuove discipline per i veterinari, i
commercianti e le strutture di ricovero, private e pubbliche, alle nuove norme per la gestione delle colonie
feline fino alla definizione della banca dati regionale presso l’anagrafe canina, sono tanti i punti
fondamentali della proposta di legge. «Questa norma risale al 1990. In vent’anni - spiega il consigliere
Novelli - il modo di concepire l’animale è cambiato e il pet è divenuto un soggetto titolare di diritti». Per
adeguare la normativa regionale a questo nuovo scenario, la proposta di legge modifica il termine di
iscrizione all’anagrafe canina con l’introduzione dell’obbligo di registrazione entro i due mesi di vita
dell’animale. «Il testo normativo - commenta il consigliere del Pdl - prevede anche l’istituzione di
un’apposita banca dati per gli animali da compagnia diversi dai cani, la cui registrazione diviene
obbligatoria nei casi di trasporto fuori dal territorio nazionale. I cuccioli potranno essere allontanati dalla
madre solo a partire dal sessantesimo giorno di vita e i veterinari avranno l’obbligo, nell’esercizio della
loro professione, di accertare che l’animale sia provvisto di microchip». Un altro problema che, da tempo,
attende di essere risolto è quello delle colonie feline. «Il Comune - aggiunge Novelli - sarà il soggetto
responsabile del censimento delle colonie e degli interventi di carattere sanitario che prima erano di
competenza delle Aziende sanitarie. I Comuni avranno la facoltà di istituire un elenco di volontari, i quali
potranno manifestare la loro disponibilità ad accudire le colonie». Novità in vista anche per le strutture di
ricovero e custodia pubbliche e private, all’interno delle quali verrà garantito l’accesso, a fini ispettivi e di
controllo, anche al sindaco di un comune convenzionato o ad un suo incaricato. «Le strutture di ricovero
gestite da privati, enti, associazioni o imprese commerciali - rende noto Novelli - dovranno possedere i
requisiti previsti dall’Accordo Stato-Regioni. Tutte le strutture e gli esercizi commerciali che vendono
animali di compagnia dovranno creare obbligatoriamente un registro di carico e scarico. I commercianti,
inoltre, per ogni animale venduto, dovranno rilasciare un’autocertificazione che attesti l’età dell’animale,
la razza, la provenienza, la genealogia, le vaccinazioni eseguite e l’eventuale iscrizione dei genitori al libro
genealogico». Per quanto concerne gli animali vaganti catturati, invece, dovranno essere sottoposti alla
lettura del microchip e, se identificati, restituiti al detentore. Infine, come ricorda Novelli, per promuovere
le adozioni degli animali abbandonati, nella banca dati regionale verrà istituito un nuovo applicativo
informatico denominato "Adotta un amico". Elisa Michellut
27-03-10, 12Udine
Stregna senza energia elettrica domani: coro di proteste
dagli albergatori all Enel
STREGNA. Per lavori di ordinaria manutenzione sulle linee elettriche del Comune di Stregna l’Enel ha
scelto la domenica delle palme. Risultato: i tre ristoranti della zona, il “Sale e pepe”, la “Casa delle
rondini” e la trattoria “Rosa dei venti” – che per la circostanza avevano registrato quasi il tutto esaurito –,
salvo miracoli si vedranno costretti a disdire il centinaio di prenotazioni raccolte (60 erano per un
battesimo). Colpo duro, in tempi di crisi economica: e la comunità di Stregna, abituata a benedire anche
afflussi ben più contenuti, grida allo scandalo. Al caso si sono interessati sia il sindaco Mauro Veneto (cui
il provvedimento è stato reso noto giovedì) che l’assessore regionale all’energia Sandra Savino –
informata dalla situazione dal consigliere Roberto Novelli –, ma senza alcun esito. L’Enel sostiene di
aver optato per la soluzione domenicale per recare il minor disagio possibile: in una realtà in cui, però, le
uniche attività imprenditoriali sono i locali citati, è proprio domenica che l’assenza di corrente rischia di
avere ripercussioni pesanti. Furioso il sindaco: «Non è la prima volta che succede. In ottobre – ricorda –,
si presentò una situazione analoga, in contemporanea con la festa delle castagne, l’evento di maggior
richiamo turistico che Stregna offre nel corso dell’anno. Ora i ristoranti avevano fatto il pieno di
prenotazioni, dopo un lungo periodo di magra: alle mie rimostranze l’Enel ha risposto che i gestori
potrebbero dotarsi di un generatore di corrente. Così, dall’oggi al domani». Il consigliere regionale
Novelli, da parte sua, ha presentato un’interrogazione in tema all’assessore Savino: «Sarebbe opportuno
– dichiara – che un ente come l’Enel tenesse in maggiore considerazione le realtà socio-economiche del
territori sui quali va ad operare. Gli interventi di manutenzione sono necessari, su questo non c’è dubbio,
ma perché andare a nuocere, e così pesantemente, a un Comune che vive per lo più di attività di
ristorazione, per giunta proprio in una giornata in cui i locali sarebbero stati strapieni?»
26-03-10, 02Gorizia
Critiche in consiglio regionale
«Negare come Pirjevec che le foibe siano una pulizia etnica premeditata, tesa all'eliminazione di quanti si
opponevano all'annessione alla Jugoslavia significa non prendere in considerazione fatti storicamente
assodati. E’necessario dare urgentemente corso alla costituzione di una Commissione parlamentare
d’inchiesta, affinché venga fatta definitivamente luce su questi tragici fatti». A chiederlo in una mozione i
consiglieri regionali del Pdl Roberto Novelli (primo firmatario), Galasso, Baritussio, Tononi, Marin, Ciani,
Bucci, Camber, Marini, l’ex sindaco di Gorizia Valenti e il capogruppo Udc Sasco.
24-03-10, 11Udine
Debutta al centro di aggregazione il dl sull autonomia
dei giovani
CIVIDALE. Ha scelto il Centro d’aggregazione di Cividale, l’assessore regionale con delega alle politiche
giovanili Alessia Rosolen, per la prima presentazione pubblica del disegno di legge sull’autonomia dei
giovani, varato dalla giunta Tondo a febbraio: è stato il debutto di un ciclo di incontri che toccheranno,
nei prossimi mesi, tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, per illustrare i contenuti di un provvedimento
«che si impernia sul principio di cittadinanza attiva - sottolinea la Rosolen - e che risulta più organico di
quello precedentemente in vigore». Al centro del disegno di legge, che approderà ora in Commissione
regionale, per la stesura, si pone il tema dell’autonomia e della responsabilità: «Essenziale – ha detto
l’assessore al pubblico confluito ieri al Centro di Carraria, da Cividale ma anche dai Comuni di
Remanzacco, Manzano e San Giovanni al Natisone - sarà un percorso condiviso con le amministrazioni e
con le varie associazioni giovanili, che dovranno coadiuvare la Regione nell’attuazione dei programmi
previsti dalla norma. Attraverso quest’ultima forniamo alle nuove generazioni tutti gli strumenti che
consentiranno loro di diventare parte attiva, appunto, della nostra società». La legge si addentra in
settori di basilare importanza in tal senso, dalla casa al lavoro, dalla formazione all’associazionismo, al
campo socio-culturale ed artistico, alla partecipazione alla vita politica; non manca un capitolo dedicato
alla piaga del disagio giovanile. «La legge sull’autonomia dei giovani – commenta il consigliere regionale
Roberto Novelli – si coniuga molto bene con le progettualità portate avanti dall’assessorato comunale
alle politiche giovanili e con la strutturazione del Centro d’aggregazione, che ha appena inaugurato la
nuova gestione».
23-03-10, 10Udine
Prospettive per i giovani la Rosolen al Cag di Carraria
DAI PAESI CIVIDALE. Il Centro di aggregazione giovanile di Carraria, che sabato ha inaugurato il suo
nuovo look e, soprattutto, la nuova gestione – a cura dell’associazione Fermente –, ospiterà oggi, alle
16.30, un incontro con l’assessore regionale al lavoro, università e ricerca Alessia Rosolen. Titolo della
circostanza è “Legge per l’autonomia dei giovani: obiettivi e prospettive per i ragazzi”: la Rosolen
presenterà una legge che affronta varie tematiche di interesse per le nuove generazioni, dalla casa al
lavoro, dalla formazione all’associazionismo. All’incontro parteciperanno anche il consigliere regionale del
Pdl e consigliere comunale con delega alle politiche giovanili Roberto Novelli, il sindaco di Cividale Attilio
Vuga e il vicesindaco Stefano Balloch.
21-03-10, 13Udine
Liceo musicale negato: Cividale si mobilita
CIVIDALE. «Sono sempre più stupita». Il rettore del Convitto nazionale di Cividale, Anna Maria Germini,
non digerisce il fatto che l’istituzione del liceo musicale sia stata concessa al “Percoto” di Udine e negata,
invece, al “Paolo Diacono”, che si sarebbe fatto carico in toto delle spese necessarie e che stava già
attrezzando un’aula sensoriale, con strumentazioni di ultima generazione. «Prendo atto che negli anni
scorsi al “Percoto” erano state avviate eccellenti iniziative - dice la preside -, e di questo mi compiaccio.
Ma quando leggo che per l’attuazione del progetto devono ancora essere reperiti locali e realizzate aule
resto a dir poco interdetta. Gradirei una risposta: perché, a parità di richieste e di buone pratiche (anche
il Convitto “Paolo Diacono” lavora da tempo a sperimentazioni musicali), non ci hanno voluto concedere
l’autorizzazione? Gli accordi con il Conservatorio Tartini di Trieste erano già in fase avanzata, la
disponibilità di strutture c’era, le spese ce le saremmo accollate. La conclusione che traggo è che i criteri
adottati nella scelta non rispondono a quelli, prioritari, di risparmio di risorse finanziarie e di disponibilità
di strutture efficienti per l’avvio di una specifica attività didattica». Fa eco il consigliere regionale Roberto
Novelli (Pdl), che ha interessato al caso gli assessori regionale e provinciale alla cultura, Roberto
Molinaro ed Elena Lizzi: «Il “Paolo Diacono” - dichiara - è la struttura più ideona a ospitare un liceo
musicale. Era stata avanzata formale richiesta già da parte del rettore Oldino Cernoia, cui era stato
risposto che si sarebbe proceduto all’attivazione dei nuovi indirizzi nell’anno scolastico 2010-11. Il rettore
Germini si è attivato in tal senso, evidenziando la mancanza di un Conservatorio nel territorio del Friuli
collinare. Il Convitto avrebbe provveduto a stanziare le risorse necessarie per l’attuazione del progetto. E
aveva stipulato una convenzione con il “Tartini” di Trieste, dove i ragazzi sarebbero stati trasportati con i
pullman in dotazione al “PaoloDiacono” per seguire la didattica del laboratorio musicale».
18-03-10, 11Udine
Anziani, resta l’Irap nonostante i rimborsi
CIVDALE. Soluzione tampone per il problema dell'Irap alla Casa per anziani, costretta a pagare l'imposta
- che si ripercuote sulle rette - a differenza di quanto avviene in tutte le altre strutture regionali: è
arrivato in questi giorni, infatti, un rimborso straordinario assegnato dalla Regione per il 2009, 50 mila
euro stanziati proprio per alleviare le maggiori spese in carico alle famiglie. E per il 2010 si replica, dal
momento che il governo regionale ha destinato ulteriori 50 mila euro al bilancio dell'Asp cividalese. Il
nocciolo della questione resta, ma il Comitato parenti, intanto, rende onore al merito: «E' stato appena
comunicato alle famiglie degli anziani ricoverati in Casa di riposo e al Comune - conferma il sodalizio - il
rimborso di parte dell'aumento delle rette dell'anno 2009. Pur ricordando che l'Irap, purtroppo, nella
nostra Casa di riposo si continua a pagare, dobbiamo riconoscere che l'azione del Comitato e la sensibilità
dimostrata sull'argomento dal consiglio d'amministrazione dell'Asp e soprattutto dai consiglieri regionali
Stefano Pustetto e Roberto Novelli ha reso possibile questo primo risultato. In sede di finanziaria
regionale 2010, poi, si è stabilito di erogare alla Casa per anziani di Cividale un nuovo contributo, sempre
dell'importo di 50 mila euro: la somma non è stata vincolata al rimborso alle famiglie ma è confluita nel
bilancio dell'ente, consentendo, così, di lasciare le rette invariate. Sappiamo - prosegue il Comitato
parenti - che il sindaco Vuga, la Regione e i parlamentari friulani hanno già fatto pressione sul Governo
perché l'Irap venga cancellata anche per la struttura protetta cividalese, che, ribadiamo, è l'unica in tutto
il Friuli Venezia Giulia ad essere tenuta al pagamento di questa imposta, a causa di una "svista" della
finanziaria nazionale del 2005». Dai familiari degli ospiti accolti dalla Casa, quindi, un grazie a chi si è
prodigato per ottenere il rimborso, prima, e il contenimento delle rette poi ("Circostanze particolarmente
utili in un momento di forte crisi economica"), ma nel contempo un invito a proseguire la battaglia
iniziata. Alla base del problema, appunto, un cavillo giuridico: la trasformazione della Casa di riposo da
Istituzione in Asp, avvenuta il primo gennaio 2007, non solo non aveva prodotto la cancellazione della
tassa ma era addirittura sfociata nel raddoppiamento dell'imposta, che da 100 mila euro era passata a
200 mila. Il costo annuo che le famiglie devono sostenere per le rette è salito, conseguentemente, di
quasi mille euro. E questo semplicemente perché la Casa non era una Ipab, bensì, come detto,
un'istituzione comunale. Al caso erano stati interessati non solo i consiglieri regionali ma anche i
parlamentari friulani: il nodo, però, non è stato ancora sbrogliato.
12-03-10, 11Udine
Cartelli stradali imbrattati vandali anche a Savogna
SAVOGNA. Non solo a San Leonardo e a Stregna: anche il Comune di Savogna è stato toccato dall’azione
vandalica sfociata nell’imbrattamento della cartellonistica che indica i toponimi, con cancellazione di tutti i
nomi italiani. La scritta “Italia”, in corrispondenza dell’ex valico confinario di Polava, sul Matajur, è stata
anch’essa oscurata con lo spray. L’episodio è stato scoperto ieri, e il sindaco del centro valligiano, Marisa
Loszach, sporgerà ora denuncia contro ignoti ai Carabinieri. Dopo le prese di posizione dei primi cittadini
di San Leonardo e Stregna, che nei giorni scorsi avevano stigmatizzato l’accaduto, sul caso interviene ora
il consigliere regionale Roberto Novelli: «È riduttivo - dice - definire questi gesti atti vandalici. Le
preoccupazioni espresse dai sindaci meritano totale condivisione, considerate la gravità e la potenziale
pericolosità di quanto avvenuto». Un’azione deplorevole, dice il consigliere, «che oltre a produrre un
danno economico non fa bene nemmeno alle cause che questi teppisti sostengono. Fatti simili rischiano di
alimentare uno scontro assolutamente inopportuno. È utile ricordare – aggiunge Novelli – che la
minoranza slovena, in forza di disposizioni normative italiane, gode di finanziamenti non indifferenti. A
questo si deve aggiungere il forte sostegno economico garantito dalla Repubblica di Slovenia, che sul
territorio delle Valli del Natisone, del Torre, di Resia e della Val Canale sostiene l’attività di numerose
associazioni. Eppure alle elezioni regionali del 2008 il partito della minoranza slovena, la Slovenska
Skupnost, ottenne nei 18 Comuni della provincia di Udine appena 233 voti su 18.817 elettori». Dati
eloquenti, chiude il consigliere: «L’ipotesi, formulata dal sindaco di San Leonardo, di indire un referendum
potrebbe essere una strada da percorrere».
09-03-10, 14Cultura - Spettacolo
I Piccoli di Podrecca tornano a casa: il museo sarà a
Santa Maria in Valle
“ CIVIDALE. Le marionette di Podrecca torneranno a casa. Lasceranno il Teatro Stabile di Trieste, che le
custodisce, e torneranno nella città del proprio padre: è, finalmente, una certezza. Dopo il fallimento di
un primo tentativo, arenatosi – negli anni scorsi – proprio alla vigilia della firma di un protocollo d'intesa
tra una folta serie di enti, la Regione ha deciso di spalleggiare il Comune di Cividale in questa battaglia di
vecchia data: un finanziamento di 200 mila euro, cui l'esecutivo Tondo confida di far seguire ulteriori
tranches di contributo, permetterà l'avvio del percorso di valorizzazione dello storico, preziosissimo
patrimonio lasciatoci dal genio artistico del cividalese Vittorio Podrecca, padre, appunto, dei celeberrimi
Piccoli. L'annuncio ieri mattina, nel municipio della città ducale, nel corso di una conferenza stampa cui
hanno presenziato il sindaco di Cividale, Attilio Vuga, il suo vice, Stefano Balloch, l'assessore regionale
alla cultura Roberto Molinaro e il consigliere regionale Roberto Novelli. «I tempi non sono rosei, per
l'economia – ha esordito Molinaro –, ma abbiamo deciso di premiare un Comune che ha già dimostrato, in
varie occasioni, di saper lavorare bene sul fronte della cultura. Di qui la scelta di favorire la ricostituzione
del binomio tra la città ducale e le creature di Vittorio Podrecca. Crediamo fortemente nelle potenzialità di
Cividale: il piano è ambizioso e la sua attuazione richiederà una notevole capacità di fare sistema, di
accostare una pluralità di partner pubblici e privati. La cittadina ducale ospiterà una rassegna permanente
dedicata alle marionette, ma non solo: bisognerà andare oltre, non limitandosi ad un semplice museo ma
rendendo Cividale il perno di una serie di attività legate al patrimonio marionettistico italiano. Penso ad
incontri e convegni sul tema ma anche a potenziali prospettive occupazionali: si tratterà di verificare,
cioè, se le marionette possano rappresentare non solo un retaggio del passato ma anche un'occasione di
sviluppo per il futuro». Ma il disegno, ha aggiunto l'assessore, riveste un notevole significato pure in
relazione al Mittelfest : sostenere il ritorno dei Piccoli nella città del loro ideatore «vuol dire anche – ha
rimarcato Molinaro – impegnare il festival a un'attenzione particolare, privilegiata, al settore del teatro di
figura. Quello che abbiamo appena posto con il finanziamento di 200 mila euro, insomma – ha concluso
–, è solo un tassello in un mosaico molto più ampio, che si fonda su un presupposto ben preciso: la
Regione vuole concorrere a rendere Cividale, sempre di più, capitale culturale del Friuli Venezia Giulia».
La sede individuata per il futuro museo dei Piccoli («Che non sarà un semplice sito espositivo, perché
risulterebbe, in tal caso, una realtà morta in partenza – ha ribadito il sindaco Vuga –, bensì il perno di
una serie di progettualità») è un'ala del complesso monastico di Santa Maria in Valle, per la precisione
quella che ospitava le cucine: una soluzione del genere, ha fatto presente il sindaco, risulterebbe ottimale
perché non stravolgerebbe l'attuale assetto del chiostro e non andrebbe a incidere, dunque, sui
programmi di riutilizzo dello stesso collegati al piano di candidatura Unesco di cui Cividale è capofila
nazionale. Ma c'è un secondo elemento che ha indotto l'amministrazione a propendere per questa scelta:
collocando le marionette di Podrecca in Santa Maria in Valle, sede museale aperta al pubblico in maniera
continuativa, si ottimizzerebbero infatti i costi di gestione, garantendo soprattutto la possibilità di una
fruizione dell'allestimento su tutto l'arco della settimana. Il Civiform di Cividale, intanto, si è già detto
disponibile ad organizzare corsi di vario livello per aspiranti marionettisti. Con i 200 mila euro stanziati
dalla Regione si procederà, anzitutto, alla redazione di un progetto specifico e dettagliato, per fissare
sulla carta e tradurre dunque in elementi concreti le linee d'indirizzo definite. Numerosi gli enti che
saranno coinvolti nell'iniziativa: alle realtà istituzionali si affiancheranno il Teatro Stabile di Trieste,
custode del principale fondo Podrecca (circa 300 pezzi), l'Ert e il Centro regionale di teatro d'animazione e
di figura di Gorizia.
26-02-10, 12Udine
Inquinamento, conferenza dei servizi a marzo
CIVIDALE. A fine marzo la Regione convocherà la conferenza dei servizi per parlare dell’adeguamento
dell’Acciaieria Fonderia Cividale, per “l’ottenimento dell’autorizzazione integrata ambientale”: lo annuncia
il consigliere regionale Pdl Roberto Novelli, che in un tavolo di lavoro fra Arpa e Regione ha sollecitato il
riavvio del confronto sul problema dell’inquinamento nella zona industriale. Gli esiti dell’ultima campagna
di monitoraggio eseguita in loco dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, infatti, sono
tutt’altro che incoraggianti, evidenziando numerosi sforamenti dei parametri fissati dalla legge per
l’emissione in atmosfera di polveri sottili. In sede di conferenza dei servizi verranno esaminati e discussi,
gli elaborati presentati dall’Acciaieria per il conseguimento dell’Aia: particolare attenzione sarà riservata
all’esame delle progettualità di ammodernamento tecnologico dello stabilimento - in funzione di un
contenimento delle emissioni - e al piano di monitoraggio e controllo delle emissioni stesse. «Verranno
poi definite – precisa Novelli – prescrizioni mirate a ridurre al minimo l’impatto ambientale. Nell’occasione
– rende noto – saranno valutati i risultati delle attività di controllo effettuate dall’Arpa, negli ultimi
periodi, nella zona industriale, tramite la stazione di rilevamento posizionata al centro della stessa. È
ragionevole ritenere che la conferenza possa concludere il suo lavoro nell’arco di un paio di mesi,
definendo le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale e i tempi per l’attuazione di
interventi migliorativi e per l’avvio di un efficace sistema di autocontrollo da parte dell’Acciaieria». La
conferenza dei servizi approverà anche il piano dei monitoraggi che l’Arpa dovrà continuare ad effettuare
nel contesto produttivo. E intanto il Comune di Moimacco e il Comitato di tutela e difesa ambientale di
Cividale e Moimacco hanno fissato la data dell’annunciato incontro pubblico sul tema delle polveri sottili,
per fare il punto della situazione nella sala consiliare di Moimacco per giovedì prossimo alle 20.30.
Interverranno il sindaco Manolo Sicco, Franco Giordani, assessore all’urbanistica, i vari gruppi consiliari,
Walter Franzil, esperto in normativa ambientale, Michele Pizzolongo, del Comitato di tutela e difesa
ambientale, Elena Gobbi, di AdriaticGreeNet, e Luciano Zorzenone, presidente del Cordicom Fvg. Al
termine dell’esposizione, spazio al dibattito. Ci si soffermerà, fra l’altro, pure sul piano di smaltimento
delle scorie delineato dall’Acciaieria (il progetto del cosiddetto maxi-argine) ma stoppato dalla Regione.
25-02-10, 11Udine
Studio e musica al centro di aggregazione per
combattere il disagio fra i giovani
CIVIDALE. Ci sarà anche un “bar bianco” (che non servirà, cioè, bevande alcoliche), verrà allestita un’aula
studio, in cui i ragazzi potranno essere affiancati e supportati nei compiti, e saranno proposte attività mai
sperimentate, finora, a livello locale: lo staff della neo-costituita associazione Fermente è pronto ad
avviare la nuova gestione del Centro di aggregazione giovanile di Carraria, che debutterà ufficialmente il
20 marzo, con una grande festa. Dopo il subbuglio creato a Cividale dall’indagine antidroga messa a
segno da polizia e carabinieri in alcuni istituti superiori, è un gruppo di giovani a lanciare un messaggio di
positività, attivando un servizio che potrà catalizzare le nuove generazioni e offrire loro momenti di svago
“sani”: sono Samantha Battoia, Lorenzo Chicchio, Kevin Degano, Sonia Pellegrino Scafati, Giuseppe Ruolo
e Alessandra Zanon, le “anime” di Fermente. Tanti i progetti: uno è partito in questi giorni: si tratta di un
laboratorio teatrale per i ragazzi diversamente abili. Gli iscritti sono una decina, da Cividale ma non solo:
si incontrano il giovedì dalle 17 alle 19, e sotto la guida della Pellegrino Scafati – esponente
dell’associazione Forum Julii Teatro – hanno iniziato a preparare uno spettacolo che dovrebbe essere
messo in scena a fine maggio, al Centro d’aggregazione e altrove. Le iscrizioni sono aperte: gli interessati
possono chiamare il 3387926028. Ma di idee in cantiere ce ne sono altre. L’intenzione sarebbe di
promuovere un corso di disegno a fumetti, uno di rima in friulano, incontri dedicati all’educazione stradale
e alla prevenzione, relativamente al problema delle dipendenze; si vorrebbe proporre un corso sul
metodo di studio. E ancora: si punta ad avviare una cooperazione con il Centro vacanze. «Fondamentale
– commenta il direttivo dell’associazione – sarà instaurare un solido rapporto di collaborazione con le
famiglie e con la scuola. Abbiamo in programma (in sinergia con l’Informagiovani) uscite promozionali
negli istituti, durante le assemblee studentesche, per far conoscere il Centro di aggregazione». Si parte il
20 marzo. I locali del Cag (che sarà aperto giovedì, venerdì e sabato dalle 15 alle 19) sono stati
ammodernati: per l’uso della sala prove sono già in attesa una decina di gruppi del territorio. La struttura
offrirà, oltre al bar Bianco - negli spazi del corridoio, al primo piano -, anche una zona relax, con libri e
riviste. Ci sarà un internet point wireless, con tre postazioni computer e collegamento wi-fi gratuito. «I
ragazzi di Fermente – commenta il consigliere con delega alle politiche giovanili Roberto Novelli – sono
motivati,
e
stanno
d’aggregazione».
dimostrando
volontà
di
rendere
il
Centro
un
autentico,
affollato
punto
23-02-10, 10Udine
I liceali affrontano il problema nel corso di un
assemblea
CIVIDALE. Liceali in assemblea, ieri, per affrontare il tema delle dipendenze. Argomento e relatori erano
stati scelti già da tempo, ma è evidente che cadendo proprio all’indomani della diffusione dell’allarmante
bollettino tracciato da carabinieri e polizia ha assunto un significato particolare. Nell’aula magna dell’Ita –
spazio prestato al Convitto per le assemblee d’istituto, dal momento che il “Paolo Diacono” non dispone di
un’aula sufficientemente ampia – i ragazzi hanno avuto modo di riflettere e di confrontarsi su un
fenomeno di cui, finora, in città non c’era sentore. Sono intervenuti il consigliere comunale e regionale
Roberto Novelli e Serena Bon, dell’Ambito socio-assistenziale del Cividalese. Gli allievi hanno presentato
un lavoro – realizzato nei mesi scorsi – sul problema dell’alcolismo. Numeri, considerazioni di natura
politica, analisi legate alla sfera psicologica: sono stati vari i settori toccati nel corso dell’incontro, aperto
da Novelli, che ha ribadito un concetto espresso già nei giorni scorsi (“La politica deve smetterla di
passare ai giovani messaggi fuorvianti: non si può continuare a parlare di liberalizzazione delle sostanze
stupefacenti, ciò autorizza i ragazzi a considerare la droga un’ipotesi ammissibile”) e che ha poi ricordato
quali siano le proporzioni del caso su scala nazionale. «Uno studio di qualche tempo fa - ha rimarcato il
consigliere – evidenzia che 28 mila studenti (più del 34% degli interpellati) fra i 15 e i 19 anni ha fatto
uso, almeno una volta, di sostanze illegali». E l’Ipsia Mattioni, intanto – per voce del preside Nino Ciccone
–, annuncia: «Sul forum del nostro sito internet, www.ipsiamattioni.it, abbiamo aperto una finestra di
dibattito sulla situazione “fotografata” dall’indagine delle forze dell’ordine. Chiunque - docenti, famiglie,
allievi - può inserire il proprio parere al riguardo».
21-02-10, 14Udine
«La politica ha una grande responsabilità»
Il consigliere Novelli CIVIDALE. «Il problema della droga si può considerare un’emergenza nazionale,
anzi, europea: ma finchè ci saranno forze politiche che minimizzano la questione e parlano di
liberalizzazione delle sostanze stupefacenti, alle nuove generazioni continuerà a venire trasmesso un
messaggio devastante, che le autorizza a considerare l’utilizzo di droghe non un fatto anormale ma un
qualcosa di ammissibile. Il mondo della politica ha una responsabilità altissima, ha l’obbligo di dare il
buon esempio: non per niente nei mesi scorsi mi sono sottoposto per primo, in consiglio regionale, al test
antidroga sul capello». Parla Roberto Novelli, consigliere regionale ma anche comunale, con delega alle
politiche giovanili. «Nella nostra zona, fra l’altro – osserva –, c’è il “nodo” dell’estrema vicinanza con la
Slovenia, dove ormai si può acquistare stupefacenti a prezzi competitivi per poi portarli in Italia e
smerciarli». Da Novelli, dunque, plauso alle forze dell’ordine per l’operazione messa a segno, un appello
alle famiglie: «Si deve avere il coraggio di guardare con più attenzione ai ragazzi – e una rassicurazione
alla comunità: negli ultimi anni, dice il consigliere, il Comune di Cividale ha fatto molto nel campo delle
politiche giovanili, e continuerà su tale strada. «Abbiamo sempre prestato la massima attenzione alla
diffusione di messaggi positivi, all’opera di sensibilizzazione sulla tematica della droga. Lunedì, fra l’altro,
parteciperò all’assemblea degli studenti del Convitto Paolo Diacono proprio per parlare delle sostanze
stupefacenti e delle loro gravissime ricadute sulla salute. Sottolineo, ad ogni modo – conclude –, che
quello emerso dall’indagine di Carabinieri e Polizia non può essere catalogato come un “problema di
Cividale”: le nostre scuole sono frequentate, infatti, da ragazzi provenienti da tutta la regione».
17-02-10, 14Udine
Pdl e Lega Nord si schierano in difesa del resiano
RESIA. Pdl e Lega Nord assieme appassionatamente in difesa del resiano. In attesa di trovare la
quadratura del cerchio per dare il via libera al piano socio sanitario, pdellini e leghisti hanno presentato
una proposta di legge sottoscritta da Roberto Novelli (primo firmatario), Alessandro Colautti e Franco
Baritussio (tutti del Pdl), e Ugo de Mattia, Maurizio Franz ed Enore Picco ( consiglieri del Carroccio) in
materia di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio del Natisoniano, del Po-nasen, del Resiano
e della loro specifica identità culturale e storica del Friuli Venezia Giulia. Il testo normativo si propone di
inserire i dialetti natisoniani, po-nasen e resiani, dando finalmente completa attuazione alla legge
482/1999 che prevede la valorizzazione delle minoranze linguistiche presenti in Regione. «Con questa
proposta di legge - precisa Novelli - il Pdl ha voluto dare un concreto riconoscimento a queste tre
comunità linguiste storicamente presenti nella provincia di Udine». Secondo la Lega:«Bisogna accelerare i
tempi per dare piena attuazione alle leggi che preservano il nostro patrimonio linguistico e culturale. La
specificità identitaria è il vero cardine su cui si poggia la specialità di questa regione. L’omologazione è
uno spettro che aleggia sulla nostra società, che deve dimostrare la ferma volontà di difendere le sue
radici e l’essenza stessa della sua unicità».
13-02-10, 11Udine
Autogestione per il Centro giovanile
CIVIDALE. Autogestione, con protagonisti i ragazzi di Cividale: nasce "Fermente", associazione che unisce
giovani di vari sodalizi e realtà operative sul territorio comunale e cui l'amministrazione civica ha
assegnato il compito di dirigere il Centro di aggregazione giovanile di Carraria, struttura che è attiva già
da qualche anno ma che, finora, non è riuscita a "decollare". Adesso, dunque, si cambia modalità
gestionale nell'auspicio della svolta, di un impulso capace di trasformare l'edificio in effettivo polo di
riferimento e di ritrovo per le nuove generazioni della città e del circondario. La novità sarà ufficializzata
sabato 20 marzo, con una presentazione pubblica, ma viene anticipata dal consigliere regionale e
comunale (con delega alle politiche giovanili) Roberto Novelli, che ha seguito il progetto. Lo staff di
"Fermente" - Samantha Battoia, Lorenzo Chicchio, Kevin Degano, Sonia Pellegrino Scafati, Giuseppe
Ruolo e Alessandra Zanon - ha già dato il via ai lavori, sia a livello organizzativo che strutturale. «Il
servizio affidato all'associazione - spiega Novelli - include l'apertura del Centro alla libera aggregazione
giovanile, il coordinamento e la gestione della sala prove-musica e l'assegnazione dei locali a terzi, per le
feste compleanno, ad esempio, o per eventuali iniziative mirate, concordate con l'amministrazione
comunale. Le sale sono state ridipinte e ammodernate: quella "rossa", al piano terra, è adibita ad area
giochi, ma sarà disponibile anche per lo studio, il rinforzo e il potenziamento delle nozioni apprese a
scuola. L'ex sala prove, al piano superiore, accoglierà prevalentemente attività teatrali: le pareti
insonorizzate e il nuovo allestimento la rendono perfetta, per tale funzione, oltre che per corsi di danza e
per proiezioni audiovisive; c'è poi la "sala arancione", centrale - sempre al primo piano -, che ospita
l'ufficio e l'internet point wireless, con tre postazioni computer e collegamento wi-fi gratuito. La nuova
"sala prove", infine, è stata interamente insonorizzata ed è dotata di batteria completa, amplificatori,
casse e microfoni". Il corridoio si trasforma invece in spazio relax, con librerie, giochi e un piccolo bar.
L'orario di apertura sarà pomeridiano, per tre-quattro giorni alla settimana, ma è intenzione
dell'associazione estenderlo e creare un calendario di appuntamenti - concerti, spettacoli, tornei sportivi,
corsi, laboratori, attività di volontariato, incontri di approfondimento e di riflessione su temi di attualità con cadenza mensile. "Fondamentale, per la piena riuscita dell'iniziativa - sottolinea Novelli -, sarà il
coinvolgimento delle famiglie e degli istituti scolastici, in modo da poter individuare attività ricreative e
formative rispondenti alle esigenze dei ragazzi". Il Centro d'aggregazione opererà in contatto ed in
sinergia con lo sportello Informagiovani.
10-02-10, 12Udine
Novelli e Strazzolini alla guida del coordinamento del
Pdl
CIVIDALE. Rinnovato nel corso di una recente assemblea che si è tenuta nei giorni scorsi il
Coordinamento comunale di Cividale del Popolo delle Libertà. L’incarico di coordinatore è stato affidato a
Roberto Novelli e quello di vice-coorrdinatore a Mario Strazozlini. Questa la composizione del consiglio
direttivo: Stefano Balloch, Sandro Bergamasco, Giuliano Clocchiatti, Giancarlo Della Rovere, Cinzia
Frittaioni, Giovanni Paluettig, Gabriella Moschioni, Giuseppe Ruolo, Davide cantarutti e Lionello Bonfio. Ad
essere designati membri di diritto in quanto consiglieri comunali a Cividale sono Santo Carluccio, Mario
Pace, Pier Alberto Felettig, Roberto Menillo e Paolo Marseu.
31-01-10, 04Attualità
Pdl-Udc: commissione d inchiesta sulle foibe
TRIESTE. «Negare, come ha fatto lo storico dell’università di Capodistria Joze Pirjevec, che la tragedia
delle foibe sia da attribuirsi alla volontà di effettuare una pulizia etnica premeditata, frutto di un’azione
politica tesa all’eliminazione di quanti si opponevano all’annessione alla Jugoslavia dopo la fine della 2ª
guerra mondiale, significa non prendere in considerazione fatti storicamente assodati. È necessario dare
urgentemente corso all’iter per la costituzione di una Commissione parlamentare d’inchiesta, affinchè
venga fatta definitivamente luce su questi tragici fatti». A chiederlo in una mozione sono i consiglieri del
Fvg di Pdl e Udc. Nel testo si impegna la Giunta regionale a intervenire presso il governo nazionale e il
Parlamento, dove risulta già depositata un’istanza relativa alla costituzione di una Commissione
d’inchiesta sulle foibe. «Sull’argomento foibe - rileva il Pdl Roberto Novelli - si pensava che si fosse
ormai giunti a una consolidata verità, ma la pubblicazione del volume Foibe, una storia d’Italia di Pirjevec
ha riacutizzato un vulnus notevole nell’animo degli italiani. In un’intervista rilasciata a un quotidiano
locale di lingua slovena, lo storico dell’università di Capodistria definisce l’esodo di centinaia di migliaia di
italiani giuliano-dalmati (da 250 mila a 350 mila), come il rifiuto di un popolo di indottrinati dal
nazionalismo e dal fascismo a sentirsi razza eletta, a farsi comandare dagli “sciav”, per giunta comunisti,
definito come trauma psicologico». «Lo stesso autore confuta anche la tesi per cui nelle foibe di Basovizza
vi sarebbero 2.500 corpi e altrettanti in quella di Brsljanovica di Opicina, sostenendo che si dovrebbe
effettuare una scrupolosa perlustrazione delle grotte stesse. Del resto lo storico dell’università di
Capodistria riserva il termine tomba comune per indicare le foibe, sostenendo che tali voragini sono state
volutamente cementificate e ostruite con materiale esplosivo al fine di evitarne l’esplorazione, e quindi,
l’esatto numero delle vittime e la loro nazionalità». «Pirjevec sostiene, infine - prosegue l’esponente del
Pdl - che ci sarebbe una sorta di continuità tra la propaganda nazista sulle foibe istriane e la loro
riscoperta degli anni ’90, attraverso un’operazione politica e culturale revisionista, fino all’istituzione, nel
2004, del Giorno del ricordo (10 febbraio). Secondo Pirjevec si tratterebbe, invece, di una decisione
mossa da pura propaganda politica in un’Italia soggetta a crisi d’identità e coesione e che sarebbe legata
alla questione della determinazione dei confini. Non a caso è stato scelto il 10 febbraio, quando è stato
firmato il trattato di Parigi, con il quale l’Italia ha perso gran parte del territorio dell’allora Venezia
Giulia». «Quelle di Pirjevec - afferma Novelli - sono affermazioni che stridono con le testimonianze di
tutte le persone che hanno vissuto il dramma dell’esodo dall’Istria e l’opera di epurazione perpetrata dai
soldati titini durante e dopo la fine del secondo conflitto mondiale, secondo le quali le foibe rappresentano
a tutti gli effetti fenditure carsiche in cui i partigiani jugoslavi gettarono i corpi dei nemici. Anche il
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 2007, ricostruendo le tragiche vicende seguite prima
all’8 settembre 1943 e poi al 25 aprile 1945, ha dichiarato che vi fu un moto di odio e di furia
sanguinaria, e un disegno annessionistico slavo che assunse i sinistri connotati di una pulizia etnica».
26-01-10, 06Regione
Collino punta ai giovani e crea La generazione
UDINE. La nascita di una nuova associazione, “La Generazione”, dedicata ai giovani e alle loro idee. È
l’iniziativa dell’eurodeputato e responsabile nazionale degli enti locali per il Pdl, Giovanni Collino, che ha
lanciato l’idea durante un convegno. «Oggi più che mai – ha detto Collino – è nostro dovere creare un
punto d’incontro saldo con i giovani. In un’Europa somma di 27 Paesi e 27 popoli che devono integrarsi
nel rispetto del principio di sussidiarietà, è necessario rilanciare i valori che sono alla base della nostra
storia e della nostra cultura, rivedendo anche il nostro essere cattolici in modo più responsabile. Temi
come il lavoro, le politiche sociali, l’ambiente sono cruciali per la partita che si giocherà nei prossimi anni.
E in previsione dell’immediato futuro è necessario coinvolgere le nuove generazioni». Nelle intenzioni di
Collino l’associazione sarà un punto di riferimento per molti giovani del Nord-Est, ma non solo. Il nome
scelto, inoltre, è inteso come termine di collegamento tra il passato e il futuro e l’associazione sarà
supportata da una struttura informatica molto dinamica. «Sono convinto che si debba tendere la mano ai
giovani e trasmettere loro la nostra esperienza per costruire assieme un futuro migliore. In questa
associazione – ha continuato Collino – si parlerà di cultura, di opportunità e dei valori fondanti della
nostra storia, gli stessi portati avanti da grandi uomini come Don Luigi Sturzo e Gastone Parigi. Con il
Trattato di Lisbona nasce un nuovo rapporto di responsabilizzazione tra Parlamento europeo, parlamenti
nazionali e enti locali, che devono essere maggiormente coinvolti e informati delle opportunità offerte
dalla Ue. E se Kant disse che quando si deve raggiungere un obiettivo ci sono due strade, allungare il
passo o accorciare la strada, noi – ha concluso Collino – siamo per allungare il passo». A intervenire
all’appuntamento sono stati, tra gli altri, A l’assessore Fvg alle infrastrutture Riccardo Riccardi, che ha
sottolineato il ruolo centrale della nostra regione nella nuova Europa unita; il consigliere regionale
Roberto Novelli; il consigliere regionale e responsabile enti locali del Pdl, Paolo Ciani; il vicepresidente
della Provincia di Udine e coordinatore provinciale del Pdl, Fabio Marchetti; l’assessore provinciale e vice
coordinatore del Pdl, Mario Virgili, e il consigliere regionale e neo coordinatore cittadino di Udine, Massimo
Blasoni.
23-01-10, 14Udine
Ospedale, saranno disponibili 6 milioni per la struttura
che ospiterà la chirurgia
CIVIDALE. Nessun timore per le sorti dell'ospedale, che non solo manterrà le funzioni in essere, ma sarà
anche "rilanciato" grazie ad un finanziamento di sei milioni di euro, con il quale si procederà alla
realizzazione del primo lotto di un nuovo edificio destinato ad accogliere radiologia, chirurgia ed
endoscopia. La rassicurazione giunge dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, che ha affrontato
l'argomento, nei giorni scorsi, con l'assessore alla sanità Vladimir Kosic e con il direttore sanitario
generale Paolo Basaglia. «Il ruolo del nosocomio cittadino non è in discussione - dichiara il consigliere -, e
non sarà dunque modificato dal nuovo piano socio-sanitario del Friuli Venezia Giulia: la struttura
rappresenta una valvola di sfogo importante per le attività dell'azienda ospedaliera di Udine. Alcune aree
della nostra regione - aggiunge Novelli - hanno già pagato abbastanza, sul fronte dei servizi ospedalieri».
I costi della sanità, infatti - come evidenziato da Basaglia -, aumentano del 4% ogni anno, e ciascun
punto percentuale equivale a 25 milioni di euro. Tornando, nello specifico, all'ospedale di Cividale, la
programmazione per il 2010 prevede, appunto, il mantenimento delle funzioni e dei servizi attualmente
erogati. Ma c'è di più, come accennato sopra: «Il nucleo di valutazione dell'edilizia sanitaria e socioassistenziale - anticipa Novelli - ha già dato parere positivo al piano di finanziamento (per un totale di 6
milioni di euro) per l'attuazione della prima tranche di un progetto che sfocerà nella costruzione di una
nuova struttura per la radiologia, il blocco operatorio e l'endoscopia; il complesso, fra l'altro, sarà
collegato al reparto degenze. Gli investimenti saranno conseguenti alle indicazioni contenute dal piano
sanitario regionale e dal piano attuativo dell'azienda ospedaliero-universitaria di Udine».
15-01-10, 08Regione
«Scuola, un piano per i precari»
L’interrogazione TRIESTE. «È necessario varare un piano pluriennale per la progressiva stabilizzazione del
personale precario nella scuola, attuando se necessario incentivazioni al prepensionamento per i docenti
più anziani». A chiederlo con un’interrogazione all’assessore regionale all’Istruzione Roberto Molinaro è il
consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli. Secondo cui il problema degli insegnanti precari (230mila
docenti a cui vanno ad aggiungersi 70mila tra personale tecnico e amministrativo) ha assunto una
dimensione tale da rappresentare una vera emergenza sociale. «Tale situazione – dice – si è
ulteriormente aggravata a seguito del concomitante verficarsi della riduzione del numero delle cattedre e
la futura introduzione – in conseguenza dell’imponente numero di ricorsi accolti dal Tar –- delle cosiddette
“graduatorie a pettine” che sconvolgerà il precedente sistema della graduatorie ad esaurimento integrate
con le graduatorie “in coda” per i docenti residenti fuori provincia provocando in tal modo una situazione
di diffusa incertezza e malessere nel mondo della scuola ed in particolare nelle quattro province del Fvg
nelle quali si manifesteranno gli effetti delle “graduatorie a pettine” richieste ed ottenute da insegnanti
precari residenti nelle regioni del Sud Italia». Nella sola provincia di Udine – precisa Novelli – che vede
coinvolti quasi 10.000 docenti (di cui 3.810 inseriti nelle graduatorie e 5.790 nelle graduatorie in coda), la
situazione ha trovato una temporanea soluzione con la recente conversione del Decreto Legge n.
134/2009, che ha sostanzialmente rispristinato la situazione antecedente alle varie sentenze del TAR, non
escludendo nel 2011 l’inserimento a pettine. «Considerato che in sede di conversione del Decreto è stata
prospettata la necessità di porre in atto provvedimenti che consentano il superamento del grave
problema, chiedo all’assessore Molinaro – conclude – quali inziative siano state intraprese nei confronti
del Ministero dell’istruzione e se ci sia l’intezione di attivare un piano pluriennale per la progressiva
stabilizzazione del personale precario della scuola in Fvg anche con l’incentivo al prepensionamento dei
docenti più anziani».
10-01-10, 10Udine
Ciclismo giovanile, la protesta del Velo club: «Mancano
impianti per gli allenamenti»
CIVIDALE. Strali contro l’amministrazione Vuga dal Velo Club Cividale Valnatisone, che ha appena
festeggiato i lusinghieri risultati della stagione agonistica 2009 con un incontro cui hanno preso parte 150
persone - fra giovani atleti, staff tecnico e simpatizzanti - e segue costantemente una trentina di govani
promesse del ciclismo, ma che deve fare i conti con una pesante carenza strutturale, non disponendo di
un impianto per gli allenamenti. In una recente riunione, organizzata per fare il punto su programmi e
impegni sportivi per le prossime stagioni, il discorso si è soffermato sul cattivo stato di salute dello sport
cittadino. Due le richieste - entrambe disattese, finora - dell’associazione: la prima, di prospettiva, mira
alla realizzazione di una struttura che consenta la pratica della disciplina in sicurezza; la seconda istanza,
che guarda invece all’immediato, è quella di concedere l’utilizzo, in via provvisoria e solo per alcune ore
alla settimana, del grande e, soprattutto, “sempre vuoto” parcheggio che fronteggia il palazzetto
polifunzionale. A oggi, appunto, niente di fatto. Indici puntati, così, contro i sempre più magri
trasferimenti regionali ma anche contro la mancanza di una politica sportiva adeguata ad una città delle
proporzioni di Cividale. «È noto – esordisce, fornendo un sunto di quanto emerso durante la riunione, il
presidente del Velo Club, Manlio Nadalutti –, che le piccole società che si dedicano allo sport agonistico
giovanile sopravvivono grazie a pochi volontari che ci mettono passione, tempo e anche risorse
economiche; persone, queste, che svolgono una funzione sociale significativa ma, purtroppo, spesso
misconosciuta. Di contro – prosegue – gli scarsi contributi che la nostra Regione, la Provincia e altri enti
stanziano per lo sport sembrano essere ormai destinati a finanziare soltanto grandi eventi sportivi, come,
nel caso del ciclismo, tappe del Giro d’Italia, il Giro ciclistico del Friuli e simili. Noi dirigenti del Velo Club
rileviamo, tuttavia, che tali fondi non vengono impiegati per lo sport ma per il turismo». Gli auspici si
concentrano sul prossimo anno, nel quale, ricorda sempre il presidente Nadalutti, il Velo Club celebrerà i
60 anni di fondazione. Intanto il sodalizio si gode gli esiti dell’ultima stagione agonistica: 150, come
detto, le persone che hanno partecipato all'incontro di chiusura dell’attività 2009, indetto per festeggiare
atleti, direttori sportivi e collaboratori; sono intervenuti alla circostanza anche il consigliere regionale
Roberto Novelli e l’assessore Elia Miani. Diciotto i corridori biancorossi (8 giovanissimi, 2 esordienti e 8
allievi) che hanno partecipato alle 100 gare organizzate in regione dalla Federazione Ciclistica Italiana:
vanno segnalate la maglia di campione provinciale allievi conquistata da Thomas Roveretto e le sei
vittorie di Valentina Cainero, categoria giovanissimi. Grande successo, inoltre, per il Trofeo Banca di
Cividale per giovanissimi, disputato nel cuore di Cividale: ben 130 i mini corridori ai nastri di partenza. I
ragazzi sono seguiti dai direttori sportivi Adriano Miani, Giancarlo Patriarca e Valnero Siega, con
l’assistenza tecnica di Giovanni Mattana.
02-01-10, 10Udine
Un brindisi con la gubana da Guinness
CIVIDALE. Un rotolo gigante di morbida pasta - 150 per 120 centimetri - ripiena di noci e uvette: ha
oltrepassato quota 53 chilogrammi la gubana più grande del mondo, sfornata dal maestro pasticcere del
panificio Cattarossi di Cividale - per il quinto anno consecutivo, in un crescendo che ha visto
progressivamente espandersi la dolce superficie mangereccia -, servita ieri sera sotto la loggia del Caffè
San Marco, promotore dell’iniziativa, e divorata in men che non si dica da un pubblico foltissimo, divertito
e ormai affezionato all’evento. Chiusura in bellezza dunque, in città, per la maratona gastronomica che ha
scandito le ultime ore del 2009 e il Capodanno 2010: il taglio della mega-gubana, che ha raggiunto un
nuovo record (dopo i 47,5 Kg del 2009) e che ha ormai segnato uno stacco nettissimo dalle misure della
prima edizione (34 chili), è toccato alle autorità presenti, a partire dal sindaco Attilio Vuga, dal consigliere
regionale Roberto Novelli all’onorevole Angelo Compagnon. Accanto a loro i produttori Girolamo Dorigo
e di Piero Pittaro, i cui spumanti hanno accompagnato la degustazione. Ressa nella loggia del San Marco
da prima delle 18, per aggiudicarsi una fetta del dolce da guinness: «Una bella usanza - ha commentato
Vuga -, che mira a valorizzare il dolce per eccellenza della nostra tradizione e, insieme ad esso, la
produzione vinicola locale, con un cin cin di buon anno “firmato” Dorigo e Pittaro e, dunque, affidato alle
bollicine di questa terra. La gubana più grande del mondo - ha aggiunto - ha superato, stavolta, i 50
chilogrammi. L’ennesimo record: a questo punto, per oltrepassarlo, non si potrà che optare per uno
sviluppo in altezza».
27-12-09, 16Udine
Rette alla casa di riposo: arrivano i contributi
CIVIDALE. Un contributo straordinario di 50 mila euro per abbattere i maggiori costi derivanti, per la Casa
di riposo cividalese, dalla trasformazione dell’ente da istituzione comunale in azienda pubblica di servizi
alla persona: nella finanziaria 2010, su interessamento del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli,
è stato inserito un importo che mira a fronteggiare il problema del pagamento dell’Irap. «A causa di una
norma nazionale – rileva Novelli, proponente e primo firmatario di un emendamento approvato
nell’ambito della discussione del bilancio regionale – l’Asp di Cividale è costretta a sostenere interamente
il costo dell’imposta, a differenza di tutte le altre aziende pubbliche di servizi alla persona della regione,
che ne sono esenti: una forte penalizzazione soprattutto per la famiglie degli ospiti, su cui ricade la
spesa. Per cercare di risolvere la questione – continua il consigliere – nei mesi scorsi ho incontrato il
presidente della Commissione Finanze della Camera, Gianfranco Conte, per verificare se era possibile
modificare la normativa che determina tale disparità di trattamento erariale. Conte ha preso in carico la
problematica, impegnandosi a trovare una soluzione nel corso del prossimo anno». Nel frattempo è la
Regione, appunto, ad intervenire, con il finanziamento straordinario di cui si è detto. «In una finanziaria
difficile come quella del 2010 – sottolinea Novelli – si è data priorità ai fondi per la sanità (+ 2,4%) e il
sociale ( + 7,4%): in questo contesto sono felice che il consiglio abbia accolto la mia istanza e abbia
deciso di abbattere parzialmente i costi sostenuti dall’Asp, e, di conseguenza, le spese che ricadono sulle
230 famiglie degli ospiti della struttura. Ospiti – conclude – che provengono da un comprensorio molto
vasto, che si estende fino alla provincia di Gorizia».
22-12-09, 08Udine
«Non premere troppo sull acceleratore»
Gli studenti dell’istituto d’arte Sello ancora una volta in prima linea nelle attività di educazione alla
sicurezza stradale. Ieri, nell’aula magna, un centinaio di allievi delle quarte e quinte ha partecipato a un
dibattito sui pericoli al volante: eccessiva velocità, guida sotto l’effetto dell’alcol o delle sostanze
stupefacenti e abitudini scorrette. L’evento è stato organizzato dal consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli, con la collaborazione dell’Associazione Auxilia e della professoressa Maria Corrao, per altro già
impegnata nel progetto di educazione alla sicurezza stradale del Sello “Guida la tua sicurezza”. La
giornalista Rai, Giovanna Corsetti, conduttrice del programma “Metticilatesta”, ha mostrato alcuni filmati
di grande impatto con l’obiettivo di scuotere le coscienze dei giovani, visto che la prima causa di morte
tra i ragazzi tra i 15 e i 24 anni sono proprio gli incidenti stradali. La Corsetti ha ricordato come «sia
fondamentale rendere consapevoli le giovani generazioni sui rischi che corrono al volante, perché più di
un incidente su due è causato dall’eccessiva velocità». Durante il dibattito si è cercato proprio di sfatare
false credenze secondo le quali i rischi dovuti alla velocità cominciano quando il contachilometri supera i
100 all’ora. Invece – è stato ribadito – anche a una velocità di 50 chilometri orari le conseguenze di un
impatto possono essere molto gravi. E’ stato ricordato dagli studenti, inoltre, come in Italia non si faccia
ancora abbastanza per rendere più consapevoli i giovani su queste tematiche. E proprio in quest’ottica il
Sello ha prodotto un dvd con filmati ed elaborati grafici che hanno come tema la sicurezza stradale.
20-12-09, 12Regione
Sicurezza, studenti a lezione
UDINE. «Ogni anno, in Italia, sono oltre ottomila le vittime di incidenti stradali, a cui si aggiungono oltre
ventimila invalidi permanenti, con il conseguente disastro familiare e sociale che questo genera. Solo in
FVG si registrano annualmente cinquemila incidenti, con 150 morti ed oltre seimila feriti. Inoltre,
l’incidente stradale è la prima causa di morte nei giovani tra i 14 ed i 22 anni, e non solo in Italia, ma in
tutta Europa». Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli che domani, alle 10.30, ha
organizzato un incontro sulla sicurezza stradale, tramite l’associazione Auxilia, con la giornalista Rai e
conduttrice della striscia quotidiana Metticilatesta Giovanna Corsetti all’Istituto Superiore Sello di Udine.
«Quello degli incidenti stradali – precisa Novelli – è uno dei più gravi problemi che interessano la nostra
società e va affrontato in modo multidisciplinare e con iniziative che coinvolgano in modo attivo i giovani
che sono le principali vittime della strada. Nonostante le numerose campagne di prevenzione e di
formazione che anche la nostra Regione ha attivato, il fenomeno non accenna a diminuire in maniera
significativa, collocando il nostro Paese ai vertici della Comunità Europea». «Metticilatesta nasce proprio
per cercare di fronteggiare l’emergenza che è rappresentata dagli incidenti stradali in Italia. Si tratta di
una campagna informativa, ideata e condotta sulla Rai da Giovanna Corsetti e realizzata da Little Duck
Srl, volta a unificare e diffondere un messaggio ed un’informazione che educhino chi guida alla civiltà, alla
consapevolezza ed alla responsabilità sulla strada». «Giovanna Corsetti – prosegue l’esponente del Pdl –
sarà a Udine proprio per parlare ai ragazzi dell’Istituto Superiore Sello di sicurezza stradale e guida
sicura. L’incontro vedrà la partecipazione di un centinaio di studenti delle quarte e quinte superiori che
verranno coinvolti in un dibattito, dopo la proiezione di alcuni filmati».
07-12-09, 15Nazionale
Convitto nazionale, appello al rettore
CIVIDALE. Lancia un appello al nuovo rettore del Convitto nazionale di Cividale, Anna Maria Germini, il
consigliere regionale Roberto Novelli: il “Paolo Diacono”, dice, “non può e non deve perdere il ruolo da
protagonista acquisito nelle attività internazionali poste in essere dalla nostra Regione: sembra che la
nuova dirigenza dell’istituto non intenda procedere su questa strada, ma sarebbe un gravissimo danno
per gli studenti, per Cividale e per il prestigio dell’intero sistema scolastico friulano». Dichiarazioni che
arrivano all’indomani di una trasferta in Cina, nella provincia di Jangsu (nell’ambito del progetto “Il
Milione”): «Nell’occasione – spiega Novelli – il rappresentante del Convitto non ha firmato il nuovo
protocollo d’intesa, per mancanza di delega: è un campanello d’allarme, che stimola questa mia presa di
posizione. Il Convitto “Paolo Diacono” è sempre stato il perno dei progetti didattici internazionali portati
avanti dal Friuli Venezia Giulia: di qui derivano il prestigio e l’eccellenza dell’istituto, che ha saputo
intessere uno stretto rapporto con il mondo economico e produttivo di altri Paesi e rafforzare, così, le
relazioni sociali tra Stati geograficamente ma anche culturalmente lontanissimi. Le iniziative internazionali
che hanno finora impegnato il Convitto riguardano infatti non solo la Cina, ma anche il Nord America,
l’America Latina, la Russia e l’Australia». Il viaggio appena conclusosi aveva lo scopo di siglare nuovi
accordi di collaborazione con gli istituti di Zudhou, Yangzhou e Nanchino, per la creazione di una rete tra
le scuole del Friuli Venezia Giulia, della Sardegna e della Liguria: il Convitto è stato indicato quale
referente di tale percorso di cooperazione, cui parteciperanno anche l’Istituto agrario di Cividale e il
Malignani di Udine. Un quadro significativo, insiste Novelli, che è fondamentale mantenere e potenziare:
«La Direzione scolastica regionale – dice – ha sempre appoggiato questa linea d’indirizzo, tant’è che il
precedente direttore Panetta aveva sottoscritto un protocollo d’intesa con le autorità cinesi per il
prosieguo delle attività per i prossimi tre anni. L’attuale Direzione stimoli dunque il Convitto a rimanere il
fulcro del sistema».
02-12-09, 11Udine
Una nuova casa per otto famiglie
CIVIDALE. Con la consegna delle chiavi di casa ad otto famiglie e il taglio del nastro nel palazzo realizzato
dall’Ater di Udine fra il nuovo parco urbano e la chiesa di Rualis si è chiuso, ieri pomeriggio, un percorso
avviato oltre trent’anni fa, nel 1972: il Peep della frazione cividalese è adesso una realtà compiuta e
presto - proprio grazie all’immobile appena inaugurato - Rualis disporrà anche di due negozi e di uno
spazio ad uso pubblico, che verrà destinato, probabilmente, ad alcune associazioni. Questa infatti la
duplice funzione studiata per il pianterreno dell’ampio edificio (che è costato 2 milioni e 40 mila euro e
che dispone appunto di otto appartamenti, di cui quattro tricamere): una porzione è stata riservata ad
attività commerciali, la restante è rimasta di proprietà del Comune, il quale deciderà adesso a chi
assegnarla in uso. Grande soddisfazione è stata espressa dal vicedirettore dell’Ater, Riccardo Toso, e dal
presidente Luciano Aita: «Un importante passo avanti – si è detto – nella valorizzazione del quartiere di
Rualis». «Questo intervento – ha ricordato Aita – si inserisce in un piano di investimenti avviato tre anni
fa, grazie al sostegno della Regione, e sfociato nella consegna di oltre 500 appartamenti ristrutturati e di
più di 100 costruiti ex novo. All’entusiasmo per il traguardo che con la cerimonia odierna festeggiamo –
ha aggiunto – si accosta tuttavia la preoccupazione dettata dalla difficoltà del frangente attuale: la
Regione ha disposto una riduzione del fondo sociale superiore al 40%, mentre la domanda di edilizia
residenziale pubblica aumenta progressivamente». Una conferma, in tal senso, dal sindaco Attilio Vuga,
intervenuto alla circostanza insieme all’assessore al patrimonio Elia Miani, ad altri esponenti della giunta e
al consigliere comunale e regionale Roberto Novelli: a Cividale, ha rimarcato il primo cittadino, le
richieste di alloggi agevolati o convenzionati si avvicinano al centinaio. A tale esigenza vuole rispondere il
piano che mira al recupero della caserma dismessa Zucchi, area destinata proprio allo sviluppo di
un’offerta di residenzialità agevolata. «Confidiamo - ha puntualizzato al riguardo il sindaco - che si
sblocchi, finalmente, anche il discorso della riqualificazione dell'attigua caserma Lanfranco, dove si
vorrebbe realizzare la nuova caserma della Guardia di Finanza: mi auguro che il tanto atteso accordo a
quattro fra Comune, Ater, Gdf e Demanio si possa raggiungere al più presto per dar seguito a questo
significativo disegno».
25-11-09, 11Udine
«L ospedale di Cividale va difeso»
CIVIDALE. Il grido d’allarme lanciato dal Pd, che contesta il piano sanitario regionale e paventa la
chiusura dei cosiddetti ospedali minori, quelli ex articolo 21 tra cui quello Cividale, ha messo in subbuglio
l’Associazione regionale sanità, che esige dunque un «chiarimento immediato da parte della Regione». «I
consiglieri regionali che ci rappresentano - dice Pietro Qualizza, presidente del sodalizio -, a cominciare
dal cividalese Roberto Novelli, esponente della maggioranza, intervengano subito per far luce su questa
problematica, illustrandoci gli effettivi risvolti del nuovo piano sanitario: i dubbi espressi dal Pd sono più
che legittimi. Ci si dica se sono fondati o meno: e qualora lo fossero, pretendiamo che i politici che
abbiamo eletto si diano da fare e risolvano la questione». Il problema di base - fanno poi intendere
dall’Associazione - è sempre lo stesso, quello, appunto, dell’articolo 21 della legge 13. «Per l’ennesima
volta - dichiara l’organismo - sollecitiamo la sua cancellazione. Quello che vogliamo è che il ruolo delle
strutture sanitarie minori, quali l’ospedale di Cividale, venga stabilito con precisione e in modo definitivo,
mettendo nero su bianco: chiediamo che si produca un documento, cioè, nel quale si specifichi la
funzione dei piccoli nosocomi». Nel caso della città ducale le fosche previsioni del Pd si scontrano, però,
con annunci - recenti - di segno diametralmente opposto: un paio di mesi fa, in sede di consiglio
comunale, era stato comunicato che l’ospedale di Cividale non sarà ristrutturato (come previsto) bensì
edificato ex novo, negli spazi compresi fra l’attuale corpo centrale del nosocomio e il padiglione di
levante, in via di riedificazione. L’operazione avrebbe un costo di 20 milioni di euro, di cui 10 fin d’ora
disponibili, ed è già stata avallata dalla direzione generale dell’azienda ospedaliera universitaria Santa
Maria della Misericordia di Udine. Ma adesso la presa di posizione del Pd apre la strada, inevitabilmente,
agli interrogativi: nuovo ospedale sì o no?, chiede l’Associazione regionale sanità.
22-11-09, 08Regione
Test antidroga a scuola Il Pdl propone in Fvg esami
anonimi sui ragazzi
TRIESTE. Il gruppo consiliare Pdl del Friuli Venezia Giulia chiede alla Giunta di effettuare test anonimi
nelle scuole per conoscere come i giovani si pongono nei confronti della droga, fumo e alcol. Lo chiedono,
in una mozione, i consiglieri regionali Roberto Novelli, Paolo Ciani, Franco Baritussio, Maurizio Bucci e
Luigi Cacitti. Gli esiti dei test, secondo i consiglieri, dovrebbero consentire di creare un database
nazionale per indirizzare opportune campagne di sensibilizzazione e istituire la Giornata nazionale per la
lotta alla droga. «Nel nostro Paese - afferma Novelli - assistiamo a una vera e propria emergenza legata
al consumo di sostanze stupefacenti, alcol e fumo da parte dei giovani. Una situazione così allarmante va
fronteggiata già nelle scuole primarie e secondarie mediante l’introduzione di test informatizzati anonimi.
Il Friuli Venezia Giulia attraverso una sperimentazione potrebbe essere - conclude - la regione apripista
per questo progetto avviando i test nelle scuole del territorio».
17-11-09, 11Udine
Borse di studio Marseu: sono sei gli studenti premiati
SAN LEONARDO. Cerimonia affollatissima, nelle scuole medie di San Leonardo, per la consegna delle
borse di studio in memoria di Renzo Marseu, per lunghi anni segretario in vari Comuni delle Valli del
Natisone e infine sindaco di Torreano: all’ormai tradizionale premiazione degli studenti, tutti residenti nel
territorio valligiano e distintisi per il proprio rendimento scolastico, hanno presenziato il sindaco di San
Leonardo, Giuseppe Sibau, i colleghi dei Comuni di Stregna, San Pietro al Natisone, Savogna e Prepotto,
l’assessore provinciale Daniele Macorig, i consiglieri regionali Roberto Novelli e Paride Cargnelutti e,
naturalmente, il preside dell’Istituto comprensivo di San Pietro, Dino Tropina. Agli interventi delle
autorità, che hanno commemorato la figura di Marseu e sottolineato il valore dell’iniziativa - voluta da sua
moglie, Natalia, e dai figli Marco, Paolo e Raffaella -, ha fatto seguito una relazione di Ferruccio Clavora
sul fenomeno dell’emigrazione dalle Valli. È stato poi proiettato un cortometraggio (realizzato dalle scuole
elementari di Torreano nell’anno scolastico 2004-2005, per la regia di Germano Scandino) che racconta la
storia vera di un abitante di Masarolis emigrato con la famiglia in Belgio, per lavorare in miniera, e poi
rientrato nel suo paese natale. E proprio agli emigranti minatori è andato un riconoscimento del Comitato
“Nel ricordo di Renzo Marseu”: è stata consegnata al sindaco di San Pietro una targa commemorativa che
sarà ora posizionata sul Monumento dei Minatori, nel capoluogo valligiano. Tornando ai ragazzi, i premiati
2009 sono Giacomo Bacchetti, di San Pietro al Natisone, Priscilla Mascia, residente a Prepotto, Silvia
Veneto, di Stregna, Anthea Iacobucci, di Pulfero, Branka Jankovic, di Savogna ed infine Emanuele Flebus,
che vive a Torreano.
13-11-09, 15Udine
Ospedale, arrivano i nuovi letti per la day-surgery
CIVIDALE. Innovazioni in vista, all’ospedale di Cividale, sia sul fronte tecnologico - è in programma un
potenziamento del sistema informatico - che su quello umano, con una riorganizzazione del personale. Lo
annuncia il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli all’indomani di un incontro con il direttore
generale dell’azienda ospedaliero-universitaria di Udine, Carlo Favaretti, finalizzato ad affrontare
problematiche connesse alle attrezzature in dotazione e all’organizzazione. «Si interverrà anzitutto sulla
metodologia di lavoro – spiega Novelli –: il personale sarà ripartito in gruppi con processi di
accreditamento, come già avviene all’estero; l’ospedale si allineerà agli standard internazionali di
accreditamento fissati dalla Joint Commission International, che prevedono l’identificazione del paziente,
necessaria a garantire la sua sicurezza terapeutica. Sarà poi sperimentata – prosegue Novelli - la cartella
clinica integrata, che serve a sviluppare modelli organizzativi tesi a migliorare le conoscenze sulla persona
in cura e i servizi ad essa erogati. In quest’ottica si inserisce anche l’aggiornamento del sistema
informatico del nosocomio, che con l’accesso Intranet consentirà agli operatori di visionare tutte le
informazioni aziendali, compresi protocolli e procedure di lavoro». Le attrezzature sono già state
parzialmente rinnovate: a breve verranno consegnati i letti per gli interventi in artoscopia, mentre sono
fin d’ora fruibili - nel reparto di ortopedia - due barelle di sicurezza. Entro il mese di marzo del prossimo
anno dovrebbero invece arrivare i letti per la day-surgery. Importanti passi avanti fa intendere Novelli:
«Ma c’è ancora molto da fare – puntualizza –: un presupposto fondamentale è quello di mettere il
personale nelle condizioni di operare bene. A tal fine sarà attivato un sistema di monitoraggio sulla
partecipazione a corsi di formazione organizzati dall’azienda. Il futuro dell’ospedale di Cividale - conclude
l’esponente del Pdl - si configura in un’ottica di sviluppo.
13-11-09, 01Udine
Il centro-destra fa il test antidroga
di GIACOMINA PELLIZZARI A palazzo D’Aronco è partita la corsa al test antidroga. A
battere tutti sul tempo è stato Loris Michelini: ieri il capogruppo del Pdl si è presentato
in ospedale e si è fatto tagliare una ciocca di capelli. Con lui Giovanni Barillari (Udc),
mentre Fabrizio Anzolini, sempre dell’Udc, Piergiorgio Bertoli e Stefano Arpino (Pdl)
hanno già preso contatti al Sert. In serata, però, anche gli altri componenti del Pdl,
Natale Zaccuri, Renzo Pravisano ed Enrico Berti, hanno garantito che seguiranno
l’esempio di Michelini. Il centro-destra, insomma, ha tutta l’intenzione di aderire in
massa alla campagna lanciata a livello nazionale dal sottosegretario con delega alle
tossicodipendenze, Carlo Giovanardi, e ripresa da diversi politici regionali. Michelini,
infatti, ha colto al volo l’invito del consigliere regionale Roberto Novelli e, ieri, al
Santa Maria della Misericordia si è sottoposto all’esame. Il risultato sarà disponibile tra
qualche giorno. «Gli amministratori pubblici devono essere i primi a dare il buon
esempio e a portare avanti la lotta alla droga» sostiene il capogruppo del Pdl, nel
riferire di aver contattato il collega medico Barillari il quale non ha esitato a rinunciare
a una ciocca di capelli. «Seguendo la linea del mio partito sono andato a fare il test
antidroga del capello» motiva Barillari che con Anzolini, Bertoli e Arpino, aveva già
contattato il Servizio per le tossicodipendenze (Sert) di via Pozzuolo. In consiglio
comunale, invece, l’Udc e gli ex finiani presenteranno una mozione per invitare anche
i colleghi di maggioranza, il sindaco, Furio Honsell, e la giunta a sottoporsi allo stesso
esame. «Il problema delle tossicodipendenze è una di quelle piaghe sociali che
bisogna combattere con campagne di sensibilizzazione, ma anche con atti simbolici
come il test» spiega Anzolini nel rispondere all’appello lanciato dal gruppo regionale
del suo partito. In casa Lega, invece, i pareri sono leggermente discordanti. Se
Barbara Zelè si dice pronta a sottoporsi all’esame, il capogruppo Luca Dordolo non è
contrario, «ma – sottolinea – la prevenzione si fa con l’informazione non con le
iniziative spot». Alberto Bertossi (Friuli futuro), invece, non boccia l’iniziativa: «Se
serve farò il test senza problemi» assicura, mentre Luciano Gallerini (Per Udine)
liquida la questione dicendo «non ho tempo da perdere». Diversa l’opinione di Gianni
Ortis: «Non ho nessun problema a farlo, ogni ruolo pubblico implica una rinuncia alla
riservatezza privata». Meno entusiasti i consiglieri di maggioranza. A definire
«demagogica» la campagna è il capogruppo del Pd, Agostino Maio, il quale comunque
a nome del gruppo, «è inutile far perdere tempo a 11 persone» precisa, è pronto a
“sacrificarsi” per tutti. Non prima però di puntualizzare che «prima del test antidroga
sarebbe opportuno guardare ai casellari giudiziali visto che i massimi esponenti
nazionali del centro-destra fanno di tutto per evitare processi». Pure il capogruppo di
Innovare, Enzo D’Este, ci tiene ad assicurare che le decisioni dell’amministrazione
vengono prese in situazione di equilibrio psicofisico e per questo chiederà al suo
gruppo di sottoporsi al test.
12-11-09, 05Udine
Il Pdl a Grillo: se il festival chiude è per colpa degli
spacciatori
Il Popolo delle libertà regionale prende posizione contro le dichiarazioni del comico Beppe Grillo sul
Sunsplash. «Ben vengano la musica, la cultura e il divertimento, ma un’istituzione come la Regione, non
può tollerare che si facciano manifestazioni come il Sunsplash che vengono utilizzate come veri e propri
luoghi di spaccio di stupefacenti». Ad affermarlo il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli che
commenta così le parole al riguardo del comico genovese, che invierà un messaggio di solidarietà agli
organizzatori della manifestazione Non processate Bob Marley. «La nostra – rileva Novelli – è una sinistra
che apparentemente sta con la magistratura e con le forze dell’ordine, per poi accusare gli inquirenti, per
bocca di Grillo, di essere stati i responsabili della chiusura di Sunsplash. Dichiarazione quantomeno
discutibile, anche perché i dati sugli arresti effettuati nel corso della manifestazione di quest’anno parlano
da soli: 46 persone arrestate, 33 denunciate a piede libero, 132 segnalate come assuntori e oltre 3 chili
di sostanze stupefacenti sequestrate». «L’educazione dei giovani deve partire dall’esempio delle famiglie
e delle istituzioni che non possono più continuare a chiudere gli occhi di fronte a questo dilagante
problema. A Grillo, il quale sostiene che la felicità diventa sovversiva, ricordo che ci sono tanti modi per
essere felici e chi decide di esserlo utilizzando droghe, compromette se stesso e rovina una
manifestazione di alto valore culturale. Sono semmai gli spacciatori, e non gli inquirenti, i responsabili
della chiusura di Sunsplah» «Le droghe – prosegue l’esponente del Pdl – siano esse leggere o pesanti,
fanno male. È questo il messaggio che dobbiamo fare passare. Se ciò significa chiudere un evento
musicale, siamo pronti a farlo». «Grillo afferma – conclude Novelli – che uno che ride deve essere per
forza drogato. Ebbene, caro Grillo, io rido e non mi drogo. Mi domando se anche le 3.200 famiglie a
carico dei Sert in tutto il Friuli Venezia Giulia la pensano come lui».
11-11-09, 07Regione
Pdl e Udc: test anti-droga per i consiglieri
TRIESTE. I politici si sottopongano volontariamente al test anti-droga. L’idea piace. A cominciare dal
Presidente del Consiglio regionale, Edouard Ballaman: «È opportuno che i politici si sottopongano al test
volontariamente, dimostrando così che non serve una legge apposita Lo farò anch’io». A lanciare il sasso
nello stagno è stato il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, fresco di esame volontario. Non
solo un atto di responsabilità verso la collettività, ma soprattutto un messaggio ai più giovani. E l’Udc ha
rilanciato, depositando una mozione con la quale si invitano tutti i consiglieri regionali a sottoporsi al test.
È stato Novelli a lanciare la “sfida”, sottoponendosi per primo al test su capelli e urine: «Il consiglio
regionale adotti un regolamento che renda obbligatorio il test», chiede. «Sono convinto - ha detto - che il
test debba essere reso obbligatorio per tutti i politici. La fiducia nelle istituzioni deve essere totale. Il
Consiglio regionale può dare il buon esempio e dare ulteriori garanzie ai propri cittadini. Chi è stato eletto
- ha concluso - deve operare con pieno senso di responsabilità e lucidità». Anche perché «un politico
eletto dai cittadini a maggior ragione deve essere una persona al di sopra di ogni sospetto. Sottoporsi ai
test antidroga - ha aggiunto - oltre a essere un dovere morale dovrebbe essere regolamentato e reso
obbligatorio». «Anche se non obbligatorio - ha auspicato Novelli - mi auguro che presto altri colleghi del
consiglio regionale si sottopongano ai test perchè non deve esserci il minimo sospetto da parte dei
cittadini nei confronti dei propri eletti che quotidianamente gestiscono la cosa pubblica». Per Novelli,
«sottoporsi al test oltre a essere un dovere morale e di trasparenza, rappresenta un chiaro e forte
segnale di lotta contro l’utilizzo di droghe. L’utilizzo, anche a fini personali, di droghe, anche leggere secondo Novelli - vuol dire contribuire ad alimentare questo mercato che è contiguo alla criminalità
organizzata». Una battaglia, quella alle droghe, caldeggiata anche dall’Udc. «Le tossicodipendenze
costituiscono un grave problema sociale - affermano Edoardo Sasco, Maurizio Salvador, Giorgio VenierRomano e Alessandro Tesolat - che anche nella nostra regione colpisce sempre più le giovani generazioni.
Una questione che necessita un’ampia mobilitazione anche di tipo educativo e culturale per prevenire e
contenere il fenomeno». Per questo - secondo l’Udc - sarebbe opportuno che anche gli amministratori
locali si sottoponessero ai appositi test «per dare un forte segnale per contrastare questa piaga sociale».
D’accordo il capogruppo del Pdl, Daniele Galasso, che però ammonisce: «Non sia pretesto per
strumentalizzazioni. La validità di un test, che sono disposto a fare in qualsiasi momento, non vale solo
per i politici, ma anche per i medici chirurgi, gli agenti di borsa, per tutti insomma. È una questione di
responsabilità. Credo inoltre che gioverebbe una disciplina chiara sull’argomento», conclude.
07-11-09, 02Udine
Il Pdl provinciale punta a raggiungere i 5 mila iscritti
Punta sui giovani il coordinatore provinciale del Popolo della libertà, Fabio Marchetti per raggiungere
l’ambizioso obiettivo dei 5mila iscritti. Ieri da Roma è arrivata la conferma ufficiale con l’elenco di tutti i
componenti del coordinamento provinciale e subito Marchetti ha fatto scattare il piano di incontri sul
territorio per lanciare il tesseramento. Ieri, il primo appuntamento a Cividale. «Abbiamo in programma
una serie di incontri – dice – per aumentare il dialogo con il territorio e provvedere alla nomina dei
coordinatori comunali in tutte le realtà dove c’è un numero significativo di adesioni. Entro i primi di
dicembre vogliamo concludere tutte le nomine ed entro fine anno puntiamo a vedere crescere il numero
degli iscritti rispetto alla sommatoria di Forza Italia, Alleanza nazionale, Nuovo Psi e Popolari liberali
superando quindi quota 5mila iscritti». Nel primo vertice di ieri, il parlamentino ha anche inziato a
ragionare sulle comunali di Cividale e Premariacco. «Abbiamo avviato un confronto come del resto è stato
fatto anche in passato – dice Marchetti –, ma ovviamente si tratta dei primi ragionamenti. Quello che è
certo invece è che intendiamo puntare molto sui giovani per veder crescere i nuovi iscritti». Non a caso, il
primo appuntamento organizzato dal coordinamento è proprio dedicato ai giovani. In occasione dei
vent’anni della caduta del muro di Berlino del 9 novembre 1989, lunedì, in collaborazione con
l’organizzazione giovanile del Pdl “Giovane Italia”, è stato organizzato un incontro a palazzo Kechler alle
19.39. «Vogliamo che i giovani siano protagonisti – sottolinea Marchetti – e infatti, insieme a
parlamentari e consiglieri sono previsti due interventi di giovani del Pdl. E i giovani saranno protagonisti
anche della raccolta di firme che avvieremo contro le sentenza della Corte europea che vieta il crocefisso
in classe». Due i vicecoordinatori del parlamentino: oltre a Mario Virgili ci sarà anche Luigi Cacitti. Questo
l’elenco completo dei componenti del coordinamento: Fabio Marchetti, Mario Virgili, Luigi Cacitti, Renato
Carlantoni (capogruppo provinciale), Maurizio Gerussi (capogruppo provinciale), Davide Cargnelutti
(segretario amministrativo provinciale), Marco Gerometta (presidente provinciale Giovani Pdl), Ferruccio
Anzit, Franco Baritussio, Massimo Blasoni, Paolo Ciani, Alessandro Colautti, Giovanni Collino, Manuela Di
Centa, Daniele Galasso, Michela Gasparutti, Giavanna Iesse, Adriano Ioan, Lauretta Iuretig, Vanni Lenna,
Antonio Martini, Franco Mattiussi, Roberto Novelli, Adriano Piuzzi, Riccardo Riccardi, Ferruccio Saro,
Mauro Steccati, Renzo Tondo, Natale Zaccuri, Piero Mauro Zanin, Dario Zearo.
06-11-09, 02Udine
Sicurezza stradale, già attivo il sito web dedicato ai
giovani
Un moderno sito web per parlare di sicurezza stradale, soprattutto ai giovani. La Provincia si dota così di
questo strumento nuovo, in grado di interagire con Facebook, YouTube e Twitter, tanto per fare qualche
esempio, per avvicinarsi al mondo dei ragazzi, affrontando il tema della sicurezza stradale in maniera
diretta. Con il sito www.easyfoot.it (attivo da ieri) si potrà anche comunicare con il vicepresidente della
Provincia Fabio Marchetti, iscriversi ai corsi di guida sicura e conoscere la viabilità del territorio udinese. Il
sito, realizzato dall’agenzia Unidea, è estremamente moderno perché utilizza la tecnologia web 2.0 che
permette proprio un’interazione con l’utente, abbandonando la vecchia concezione di un sito già
prestabilito. «Più si utilizza e più si arricchisce – spiegano i tecnici di Unidea – è una sorta di portale in
continua costruzione, che può essere modificato direttamente dagli addetti che promuovono l’iniziativa e
riempito con le segnalazioni e i commenti degli utenti». Il sito rientra nel progetto integrato di sicurezza
stradale per cui, secondo la legge regionale 9/2008, le Province hanno ricevuto 2 milioni di euro da
utilizzare in programmi di prevenzione. «A Udine – fa notare l’assessore Marchetti – sono arrivati 900
mila euro e 100 mila li ha aggiunti la Provincia». Il progetto comprende una serie di iniziative, tra cui
appunto Easy foot con lo slogan “Lascia che sia il tempo a correre”. «Si tratta di un progetto
multidisciplinare con diverse metodologie settoriali – ha spiegato il consigliere regionale Roberto Novelli
– proprio perché crediamo che la sicurezza passi attraverso vari settori». Il comitato scientifico del
progetto comprende anche l’Acu, la prefettura, la questura, l’azienda sanitaria, l’università, l’Ufficio
scolastico provinciale, con un osservatorio composto dalla polizia municipale e le autoscuole del territorio.
«Il fine ultimo – spiega ancora Marchetti – è quello di adeguarci alle normative europee e abbattere la
mortalità sulla strada, riducendola del 50 per cento nei prossimi anni, lavorando sulle infrastrutture, ma
anche sulle persone, perché la maggior parte degli incidenti avviene per errori umani».
06-11-09, 14Udine
Studenti e docenti, premi ai migliori
CIVIDALE.
Cambia
musica,
al
Convitto
nazionale
Paolo
Diacono
di
Cividale:
i
progetti
di
internazionalizzazione, “marchio” del polo scolastico sotto la lunga direzione del rettore Oldino Cernoia,
«hanno di sicuro un ruolo importante ma non devono risultare predominanti rispetto all’esigenza
primaria, quella di formare nella miglior maniera possibile i ragazzi che ci vengono affidati». Parte con le
idee ben chiare, il neo rettore Anna Maria Germini - già preside dello Stellini di Udine -, e annuncia
immediati piani di recupero per tutti gli allievi che manifestino delle difficoltà e, nel contempo, azioni tese
a valorizzare le eccellenze, fra gli allievi, in primis, ma anche tra i docenti. In linea con la filosofia del
Ministero, insomma, dove mercoledì, fra l’altro, la preside ha partecipato ad un vertice sulla riforma delle
scuole superiori, che entrerà in vigore nel settembre 2010. «Nell’occasione – spiega – ho preso i primi
contatti per poter seguire al meglio le iniziative a carattere internazionale che coinvolgono, ormai da
tempo, il Convitto Paolo Diacono, e che proseguiranno: sono già in calendario alcuni incontri (sempre
nella sede del ministero dell’Istruzione), il 16 novembre per il piano Italia-Russia, il 2, 3 e 4 dicembre per
quello che riguarda l’Argentina. E continueranno pure i rapporti con la Cina: a fine mese, infatti, una
delegazione della quale farà parte anche il consigliere regionale cividalese Roberto Novelli parteciperà al
cinquantesimo anniversario di fondazione di una scuola cinese, appunto. Tuttavia – conferma subito dopo
– ritengo che vada ritrovato un certo equilibrio: questo tipo di attività ha indubbiamente fatto crescere il
Convitto e la sua visibilità, ma ricordiamoci che l’attenzione deve concentrarsi anzitutto sui nostri allievi.
Dobbiamo stare attenti ai segnali di disagio che affiorano dalle classi: ecco perchè ho già predisposto un
programma di recupero, che partirà a giorni, per chiunque accusi delle problematiche. Sarà un’azione a
tappeto, sulla base delle necessità che emergeranno via via, nel corso dell’anno, dai consigli di classe». Di
pari passo si lavorerà sul fronte della meritocrazia: chi è bravo va valorizzato, «elemento, questo – rileva
la Germini –, sul quale finora si è fatto decisamente troppo poco, insistendo invece sul concetto di
promozione in massa. Una sistema del genere non può favorire il conseguimento di capacità che facilitino
l’inserimento dei nostri ragazzi nel mondo del lavoro, che richiede il sapere ma soprattutto il saper fare».
Progetti anche per i bravissimi, dunque: si pensa, in particolare, all’attivazione di gruppi di studio capaci
di potenziare ulteriormente le nozioni acquisite dagli allievi, per agevolarli nei test di ingresso
all’Università. «Ho già anticipato al Cda del Convitto – conclude la preside – che i fondi a disposizione
andranno prevalentemente dedicati a questi progetti». E oggi la Germini inconterà il sindaco di San Pietro
al Natisone, per vagliare la possibilità di istituire un servizio mensa per i licei linguistico e socio-psicopedagogico e, volendo, anche per gli allievi delle medie.
09-10-09, 07Regione
Novelli: revocato il concorso all Ass Isontina per un
dirigente
TRIESTE. È stato revocato dal direttore generale dell’Ass 2 Isontina, il concorso per un posto di dirigente
amministrativo all’Area economia dell’Agenzia Regionale della Sanità. A renderlo noto è il consigliere
regionale del Pdl Roberto Novelli ( nella foto ) che aveva presentato un’interrogazione all’assessore alla
Salute Vladimir Kosic per annullare il concorso. «Non si poteva fare altrimenti – rileva Novelli –, perchè il
concorso era inutile visto che dal 1° ottobre l’Agenzia è stata commissariata e dal 1° gennaio 2010 verrà
soppressa».
30-09-09, 10Udine
Parte da Buttrio la prima maratona delle Città del vino
BUTTRIO. Sono già 300 gli sportivi e appassionati di corsa provenienti da tutta Italia (Sicilia, Puglia,
Lazio, Emilia Romagna, Trentino, Veneto, Austria e Germania) che sabato parteciperanno alla 1° edizione
della Maratona delle Città del Vino, in partenza da Buttrio. La gara toccherà tutti gli 8 comuni friulani
appartenenti alla Cdv - Buttrio, che è capofila dell’associazione in Fvg, Premariacco, Cividale, Prepotto,
Dolegna del Collio, Corno di Rosazzo, San Giovanni al Natisone, Manzano, e poi di nuovo Buttrio -,
tracciando un itinerario (km. 41,195) quasi circolare del Friuli orientale. La Maratona è itinerante: il
prossimo anno la partenza avverrà a Premariacco. «Durante l’organizzazione del Palio delle botti – spiega
Luigi Dentesano del Podismo Buttrio, ideatore della gara assieme al sindaco di Buttrio Tiziano Venturini,
che ha proposto la rotazione dell’iniziativa sugli altri paesi – ci siamo resi conto che i comuni appartenenti
all’associazione Città del Vino creavano un anello di circa 42 km. Da qui è nata l’idea di far nascere la
Maratona delle Cdv, che ha lo scopo di promuovere, attraverso un evento sportivo, il territorio e i suoi
prodotti. Ci siamo rivolti anche al settore dei disabili, che ha risposto con 15 presenze alla maratona per
la categoria cicloni e carrozzine». Una mezza maratona (km 21,097) partirà da Prepotto dieci minuti dopo
il passaggio del primo concorrente, mentre a Buttrio, in attesa dell’arrivo dei concorrenti si svolgerà una
passeggiata non competitiva di 10 km attraverso le colline circostanti. La gara sarà inserita nel calendario
Csi. A supporto del Podismo Buttrio, organizzatore dell’evento, oltre agli sponsor e alle amministrazioni
degli 8 comuni attraversati dal percorso, le Province di Udine e Gorizia, la Regione Fvg, varie società
sportive regionali, www.foxsport.it, Protezione Civile, Alpini. Alla presentazione della manifestazione, allo
Scaciapensieri di Buttrio lo scorso lunedì, c’erano il presidente del Podismo Buttrio Manlio Balloch, il
presidente del Comitato provinciale del Coni Silvano Parpinel, il sindaco di Buttrio Tiziano Venturini,
l’assessore allo sport Premariacco Murello, il consigliere comunale di Cividale Carluccio, l’assessore allo
sport di Manzano Stacco, il consigliere regionale Roberto Novelli. Tra il pubblico anche tre
amministratori delle Città del Vino del Fvg: Giampietro Colecchia di Duino Aurisina, Venanzio Francescutti
di Casarsa, Denis Giorgiutti di Povoletto, tutti assessori nei rispettivi comuni. Sabato alle 14 inizio
distribuzione pettorali e pacchi gara che, oltre al gadget, comprenderanno anche prodotti locali friulani, in
serata “Cena del Maratoneta”. Domenica alle 8.30 sfilata d’auto d’epoca, alle 8.50 partenza della gara
degli atleti diversamente abili, alle 9 il via da Buttrio della Maratona, alle 10.30 partenza da Prepotto della
Maratonina, alle 13 premiazioni.
30-09-09, 10Udine
Inaugurata da Vidussi la nuova boutique
CIVIDALE. Pubblico folto all’inaugurazione – nei giorni scorsi – della boutique “Beunique Fashion Store”,
in Corso Mazzini, nei locali già sede della Farmacia Fontana: il negozio porta ora la firma Vidussi, e
proprio alla signora Vidussi è andato l’apprezzamento e il ringraziamento del sindaco Attilio Vuga e delle
altre autorità intervenute (hanno presenziato alla cerimonia diversi assessori e consiglieri comunali, il
presidente mandamentale del’Ascom, Federico Verzegnassi, il consigliere regionale Roberto Novelli e
l’onorevole Carlo Monai, oltre a parecchie figure dell’imprenditoria regionale) per il coraggio di
intraprendere una nuova avventura commerciale in una contingenza di crisi come quella attuale, ma
anche per tutto ciò che negli anni il gruppo Vidussi ha fatto per la realtà cividalese. La cerimonia è stata
accompagnata da momenti musicali e da una mini-sfilata con ricercati capi di abbigliamento uomo e
donna. (l.a.)
30-09-09, 10Udine
Nassirya, inaugurato il monumento
PREMARIACCO. Inaugurato a Premariacco il monumento in memoria dei 19 caduti di Nassiria nell’area
adiacente la caserma dei carabinieri. Presenti il sindaco Rocco Ieracitano il comandante della legione
carabinieri di Udine, il prefetto di Udine Ivo Salemme, l’ispettore regionale dell’associazione arma in
congedo generale Michele Cristoforo Ladislao, in rappresentanza delle ragione Roberto Novelli e Franco
Iacop, l’assessore provinciale Daniele Macorig, il generale del corpo d’armata dei Cc Luigi Federici, il
colonnello Giorgio Salomoni e molti sindaci. Ieracitano ha ricordato il coraggio dei militari impegnati a
promuovere la libertà e la democrazia, in difesa dei valori universali di tolleranza, dignità e rispetto. Ha
ringraziato il vicesindaco Trentin, mente, organizzatore e anima della giornata e della costituzione
dell’associazione nazionale carabinieri sezione di Premariacco. Il sodalizio costituito pochi mesi fa
presieduta da Santo Iracitano, per 25 anni in servizio nella caserma, conta già una cinquantina di iscritti.
Il monumento è stato progettato dall’assessore Daniele Murello e realizzato dagli operai del comune. Il
monumento è espressione visiva della tragedia con l’utilizzo di tre materiali: la pietra, la sabbia e il ferro.
27-09-09, 11Udine
Chiesta l esenzione Irap per l Azienda alla persona
CIVIDALE. «L’Azienda pubblica di servizi alla persona (ASP) di Cividale non può continuare ad essere
discriminata in materia di Irap rispetto alle Asp nate dalla trasformazione di Istituzioni Puliche di
Assistenza e Beneficenza (IPAB) che invece sono esonerata dal pagamento del tributo. Questo è
incostituzionale in quanto solo in ragione della loro origine alcune Asp godono di un regime agevolato in
materia di Irap, mentre altre, pur avendo la stessa finalità, scopi ed oggetto sociale ed erogando
identiche prestazioni non godono degli stessi benefici fiscali». A sollevare il problema direttamente a
Roma è il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli che ha incontrato in Parlamento il presidente
della VI Commissione (Finanze) on. Gianfranco Conte. «Considerato che la Regione – continua Novelli –
non ha facoltà di intervenire su un tributo di competenza nazionale ho illustrato la questione direttamente
all’on. Conte affinché questa disparità, causata da un evidente vuoto normativo, possa essere superata
attraverso una modifica della normativa esistente». «Gli uffici della VI Commissione – secondo quanto
dichiarato dallo stesso presidente Conte – avvieranno un’indagine per vedere quante situazioni analoghe
a quella dell’Asp di Cividale si presentano sul territorio nazionale per poi procedere nella maniera più
opportuna. Analogamente – aggiunge Novelli – si verificherà se in regione esistono situazioni analoghe a
quella di Cividale». «Tale disparità di trattamento fiscale – precisa Novelli – ricade direttamente sui
beneficiari delle prestazioni erogate dall’Asp di Cividale. Nel 2008 il costo sostenuto per l’Irap è stato di
circa 150 mila euro ricaduto intermante sull’utenza (circa 230 famiglie) a fronte di un’inevitabile aumento
della retta di quasi 2 euro al giorno. Questa struttura, per il numero di ospiti accolti, risulta essere la
seconda in provincia di Udine ed è palese l’ingiustizia che le famiglie dei nostri anziani devono subire».
21-09-09, 05Regione
«Annullare l’inutile concorso»
UDINE. «Annullare l’inutile concorso indetto dall’Ass 2 Isontina all’Azienda Regionale della Sanità, visto
che l’ente verrà soppresso a partire dal primo gennaio del prossimo anno». A chiederlo è il consigliere
regionale del Pdl Roberto Novelli in un’interrogazione a risposta immediata presentata all’assessore
regionale alla Salute Vladimir Kosic. «L’articolo 10 della legge regionale numero 12 del 23 luglio 2009,
pubblicata sul Bur (Bollettino ufficiale della Regione) il 29 luglio scorso – rileva Novelli – prevede il
commissariamento dell’Agenzia Regionale della Sanità a partire dal 1º ottobre e la soppressione della
medesima dal 1 gennaio 2010». «La delibera n. 921 dell’Ass 2 Isontina del 24 luglio prevede l’indizione di
un concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente amministrativo per
il servizio di controllo di gestione, da destinare all’Area dell’Economia sanitaria proprio dell’Agenzia
Regionale della Sanità». «Nell’ottica di una ridefinizione dell’assetto istituzionale ed organizzativo del
Servizio Sanitario Regionale che ha lo scopo di razionalizzare la spesa sanitaria – prosegue l’esponente
del Pdl – si è deciso di sopprimere l’Agenzia Regionale della Sanità. Ciò nonostante, il bando del concorso
risulta ancora aperto e riporta la scadenza dell’8 ottobre 2009». «Per questo – conclude Novelli – il
concorso indetto dall’Ass 2 risulta essere un inutile dispendio di risorse e di energie ed andrebbe
annullato quanto prima».
20-09-09, 07Udine
Susans, un castello di solidarietà: 30 mila euro per la
scuola in Sudan
MAJANO. Trentamila euro. È l’incasso della Notte al Castello di Susans , la maratona di beneficenza
organizzata l’altra sera in castello dalla Onlus di Udine Sudin, che ha devoluto l’intero ricavato al
sostentamento della scuola professionale Ireneo Dud di Barghel nel sud del Sudan. Ana Laura Ribas e
Andrea Pellizzari si sono rivelati una coppia inedita di presentatori brillanti ed ironici ed hanno
intrattenuto oltre 300 ospiti, fra cui molti industriali rappresentati ufficialmente dal presidente Adriano
Luci, mentre per la Confartigianato c’era il presidente Graziano Tilati. L’iniziativa ha avuto anche il
sostegno dei consiglieri regionali Roberto Novelli e Sandro Della Mea che hanno voluto partecipare in
prima persona. La serata è proseguita con la musica dal vivo di Omar Pedrini, che ha cantato i suoi brani
con la chitarra, e poi con la Giuliapellizzariballaban. Al dj set fino a notte fonda il noto dj Tommy Vee e lo
stesso Andrea Pellizzari, i quali hanno scatenato la platea con la musica house. Grazie al patrocinio della
Banca di Cividale e alla sponsorizzazione di Moretto Group Lexus, di Bauer e Startel, l’onlus Sudin è
riuscita dunque ad allestire una serata insolita e divertente nella quale il presidente Piero Petrucco ha
ampiamente illustrato il progetto della Scuola Ireneo Dud con tanto di dati tecnici ed profili economici. Un
investimento, quello della scuola di mestieri a Bargel in Sun Sudan, da 450 mila euro che richiede almeno
80 mila euro annui per essere sostenuto. Molto contento, alla fine, Petrucco: «Desidero ringraziare tutti i
partecipanti e gli artisti che hanno sostenuto la nostra iniziativa – ha affermato –. Siamo davvero
soddisfatti. Era la prima volta che ci presentavamo ufficialmente alla città e diamo appuntamento a tutti
per il prossimo anno. Ci piacerebbe diventasse un appuntamento fisso per aggiornare tutti i nostri
sostenitori sull’andamento della Scuola e sulla destinazione dei fondi raccolti per il nostro progetto».
Dunque, un debutto ottimamente riuscito e un bel risultato che – confermato nel tempo – permetterà di
offrire una speranza di lavoro e di vita dignitosa a tanti giovani africani.
18-09-09, 14Udine
Asd Buttrio, il debutto domani al centro sportivo
BUTTRIO. Il settore giovanile dell’Asd Buttrio, rinnovato per la nuova stagione calcistica, debutta
ufficialmente domani alle 18 al polisportivo di Buttrio, dove è in programma la presentazione ufficiale
delle varie compagini che costituiscono il vivaio buttriese. Per l’occasione saranno presenti, accanto ai
giovani atleti la presidente Irene Revelant, Ermes Canciani della Figc, il nuovo responsabile del settore
giovanile Loris Maestrutti, il sindaco di Buttrio Tiziano Venturini, l’assessore comunale allo sport Paolo
Clemente, il consigliere con delega allo sport Stefano Colloredo, l’onorevole Ferruccio Saro, il consigliere
regionale Roberto Novelli, il parroco di Buttrio e simpatizzanti vari. Quest’anno, ha spiegato la
presidente Irene Revelent, anticipando gli obiettivi della società «sono stati fatti grossi investimenti sugli
allenatori e gli obiettivi della 1° squadra sono ambiziosi».
05-09-09, 10Udine
Centenario dell'8º alpini: sarà intitolato al reggimento il
piazzale della stazione
CIVIDALE. Due mostre storiche, spettacoli teatrali firmati dal Laboratorio Zelig, da Andrea Brugnera (che
si esibirà a Cividale in una prima assoluta) e da Marco Paolini, una rassegna di mezzi, materiale ed
equipaggiamenti militari, concerti di cori e fanfare, un appuntamento per le scuole, cerimonie, sfilate,
annullo filatelico speciale. Ma soprattutto l’intitolazione al reggimento del piazzale antistante la nuova
stazione ferroviaria. Ecco, in sintesi, il cartellone della grande festa dell’8° Reggimento Alpini, che il primo
ottobre raggiungerà il traguardo del secolo di vita. Il programma, che vede come registi l’Ana cittadina, in
primis, lo stesso 8° e l’amministrazione comunale, è stato presentato ieri mattina in municipio, nel corso
di un’affollatissima conferenza stampa cui hanno presenziato - accanto al sindaco Vuga, al presidente
dell’Ana, Rino Petrigh, e al comandante del Reggimento, colonnello Andrea Piovera - l’assessore
provinciale
Adriano
Piuzzi,
il
consigliere
regionale
Roberto
Novelli,
tante
autorità
militari,
rappresentanze di vari Comuni del territorio e delle associazioni combattentistiche e d’arma. I cent’anni
dell’8°, fino a poco tempo fa in odore di soppressione («La battaglia per il suo mantenimento - ha
ricordato Vuga - sembrava persa in partenza») e oggi, invece, il più grande reggimento d’Italia nonché
uno dei pochissimi scelti per rappresentare il nostro Paese all’estero, saranno celebrati con sei giornate di
eventi, di cui due “introduttive” (giovedì 24 e venerdì 25 settembre): si inizierà alle 17 del 24, appunto, al
foyer del teatro Ristori, con l’inaugurazione della mostra “8° Reggimento Alpini. Cent’anni di gloria”;
seguirà, alle 17.45, l’apertura dell’esposizione “La storia dell’8° nel 100° anniversario di costituzione”, a
cura del museo storico militare delle Alpi Giulie. In serata (alle 18) canti alpini, nella sede del Consorzio
Colli Orientali, con protagonista il Coro Monte Nero. Venerdì 25, alle 20.30: al Ristori si esibirà la
Tiralongo, in uno spettacolo di cabaret (ingresso libero) dal titolo “Forse armate”. I festeggiamenti
entreranno però nel vivo il giorno del compleanno del corpo militare, giovedì primo ottobre: alle 10 sarà
intitolato all’8° il piazzale della nuova stazione ferroviaria; seguiranno una cerimonia in memoria dei
Caduti e una messa alla caserma Francescatto. La manifestazione andrà avanti, poi, fino a domenica,
giornata culmine della kermesse. Tra i vari appuntamenti merita menzione quello di sabato 3, alle 10.30,
in chiesa di San Francesco: sarà presentata la ristampa anastatica del libro “Vita dell’Ottavo”, di Manlio
Barilli, opera ormai pressoché introvabile. Interverranno, fra gli altri, il vicedirettore del Tg5 Toni
Capuozzo e lo scrittore Mauro Corona.
02-09-09, 08Udine
Ospedale, è emergenza personale
CIVIDALE. Un incremento di organico sarebbe l'ideale: qualora, però, ciò non fosse possibile,
«risulterebbe sufficiente un intervento a livello organizzativo», per consentire ai dipendenti attuali
(trentatré, fra settore infermieristico ed amministrativo, oltre ai medici) di «lavorare in condizioni di
minor pressione». È emergenza personale nell'ospedale di Cividale, che serve un bacino d'utenza esteso a
tutto il mandamento, dalle Valli fino al Manzanese, e in particolare nel reparto medicina, da cui parte un
s.o.s. nei confronti delle alte sfere della sanità. Il numero degli operatori a servizio del reparto - dicono gli
interessati - non risulta, di per sé, sottodimensionato rispetto alle esigenze, ma una serie di
problematiche di carattere organizzativo, appunto, rende davvero oneroso il compito di chi ci lavora. La
situazione si trascina da anni, ma nessun provvedimento, finora, è stato preso: «Siamo oberati, ci
facciamo in quattro 365 giorni all'anno: così non si può andare avanti», dice il personale, raccontando di
ore e ore di straordinari e addirittura di dipendenti che, per dedizione al proprio incarico, si sentono
spesso in dovere di fare turni sia al mattino che di notte, per far fronte alla mole di attività. «Ci
piacerebbe che, almeno, il nostro impegno ci venisse riconosciuto con qualche gratificazione, fosse anche
solo di natura morale», commentano gli infermieri, non nascondendo che la problematica sta destando
tensioni e malumore. Recentemente in soccorso alla medicina è arrivato il personale del comparto
operatorio, che registra una pausa nel periodo estivo. Si è così tirato fiato, ma per poco: «L'aiuto dei
colleghi è stato prezioso - affermano dal reparto -, ma qui l'emergenza non è di un mese, ma di tutto
l'anno. E' tempo che chi ha competenza in materia prenda in mano la questione della medicina cividalese
e ci venga in aiuto provvedendo ad una riorganizzazione interna». Fra le tante incombenze del personale
infermieristico della medicina rientrano anche i pazienti in stato vegetativo, al momento quattro. E questo
è un capitolo a sé, che richiederebbe, sottolineano dall'ospedale, una particolare attenzione: pure in
relazione a tale tipologia di pazienti sarebbe auspicabile un aumento della pianta organica. L'assessore
regionale alla salute Kosic: «Il carico e l'organizzazione del lavoro nelle medicine va sicuramente rivisto».
Fa eco il consigliere regionale Roberto Novelli: «I dipendenti devono essere messi nelle condizioni di
svolgere la loro attività in sicurezza e senza rischi, per il bene proprio e dei pazienti. Le medicine hanno
sempre subito i tagli maggiori, e si trovano a dover assorbire anche le richieste che dovrebbero essere a
carico delle organizzazioni territoriali e della Rsa. Cercherò di promuovere a breve un incontro con
l'assessore Kosic, con il quale ho già parlato, e con la direzione del Santa Maria della Misericordia».
26-08-09, 08Udine
Zona industriale, nessun aumento del tasso di mortalità
CIVIDALE .I Comuni interessati, Cividale e Moimacco, non hanno ancora ricevuto copia dello studio
epidemiologico realizzato dall'Ass 4 Medio Friuli nella zona industriale, atteso da tempo: il documento è
però ormai pronto, come attesta l'assessore regionale all'ambiente De Anna - in risposta a una specifica
interrogazione presentatagli dal consigliere regionale Roberto Novelli. Esso evidenzia che nel sito non
sono stati riscontrati aumenti significativi del tasso di mortalità attribuibili a fattori di inquinamento
atmosferico. Gli esiti dell'indagine erano stati illustrati nel mese di giugno al tavolo tecnico costituito per
seguire la problematica delle condizioni ambientali del sito produttivo. E' poi intenzione delle due
amministrazioni comunali coinvolte nella questione organizzare, non appena sarà fornita loro la
documentazione, uno o più incontri pubblici per informare la cittadinanza, nei dettagli, sui risultati dello
studio. E da Novelli, intanto, arriva un monito: «Nonostante i dati emersi dalla ricerca siano confortanti
per i cittadini - dice - è necessario andare avanti con le attività di monitoraggio ambientale avviate in
zona industriale, ma anche con la gestione e la valutazione dei dati, da parte dell'Arpa, a cadenza
prestabilita, per quanto attualmente la Regione non abbia previsto lo stanziamento di ulteriori
finanziamenti per queste operazioni. Permane infatti l'incertezza sull'ubicazione precisa delle fonti di
dispersione delle polveri sottili. E' giusto che le attività produttive possano operare, ma nel rispetto della
salute di chi lavora in loco e della popolazione residente. La tutela della salute pubblica è un'esigenza
primaria, che va preservata e garantita con tutte le risorse possibili». Per affrontare la problematica
dell'inquinamento dell'aria nella zona industriale era stato attivato, negli anni scorsi - di pari passo con
l'avvio dei monitoraggi ambientali a cura, appunto, dell'Arpa -, il citato tavolo tecnico, che ha coinvolto
anche l'Associazione degli Industriali di Udine, per cercare di individuare misure efficaci per la riduzione
delle polveri sottili presenti in atmosfera. I rilievi dell'Arpa avevano già evidenziato che non si presenta
una situazione di pericolo per le persone che vivono nei pressi dell'area industriale o che ci lavorano; dato
confermato, ora, dallo studio compiuto dall'Ass 4. «Attendiamo la consegna dell'indagine: speriamo
avvenga al più presto», auspica il sindaco di Moimacco, Manolo Sicco.
20-08-09, 08Udine
Mancano le attrezzature e il personale per la day
surgery all'ospedale di Cividale
CIVIDALE. L’ospedale di Cividale necessita di un incremento di organico – soprattutto a servizio della day
surgery, in cui confluisce anche il 10% delle utenze del reparto operativo al Santa Maria della Misericordia
di Udine – e di adeguate apparecchiature tecnologiche: il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli
richiama l’attenzione sul polo sanitario cittadino, che non deve essere considerato, dice, «una semplice
appendice del nosocomio del capoluogo ma deve configurarsi, al contrario, come una struttura in grado di
offrire prestazioni di alta qualità e sicurezza». Il personale della day surgery, rileva Novelli, dovrebbe
lavorare dal lunedì al venerdì, ma «viene regolarmente impiegato anche il sabato e la domenica per
integrare l’organico della medicina e del pronto soccorso. Il Santa Maria della Misericordia deve dunque
impegnarsi – afferma il consigliere regionale – a fornire al reparto le attrezzature, il personale
infermieristico nonché gli anestesisti necessari». Anche la qualità della strumentazione, prosegue
l’esponente del Pdl, va migliorata: buona parte delle attrezzature sono ormai vetuste. «Basti pensare
all’Ecodoppler – osserva Novelli –, che mi risulta essere degli anni Settanta, o alla sterilizzatrice: ce n’è
una sola in tutto l’ospedale, risalente agli anni Ottanta. Un primo passo in questo senso – continua – è
già stato fatto, con l’acquisto di nuovi letti operatori che andranno a sostituire, nell’immediato, quelli
attualmente in uso, uno dei quali risale addirittura alla fine degli anni Sessanta». E c’è poi la questione
dei posti letto riservati ai pazienti in stato vegetativo: «L’ospedale di Cividale disporrebbe, stando ad un
progetto approvato qualche anno fa – precisa Novelli –, di nove postazioni da destinare a questa tipologia
di degenti. Attualmente però ne vengono utilizzate soltanto quattro. La giunta regionale, attraverso
l’assessore alla sanità Kosic, si sta dimostrando particolarmente sensibile a questo tema. Un occhio di
riguardo va inoltre riservato alla distribuzione del personale, consentendo ai dipendenti residenti nel
Cividalese di essere trasferiti dalle strutture di Udine a quelle della città ducale. Mi impegno – conclude il
consigliere – a monitorare l’operato dell’amministrazione dell’azienda ospedaliera affinché venga prestata
la giusta attenzione al presidio di Cividale, cui vanno conferite risorse finanziarie e professionali».
31-07-09, 10Udine
Rette alla casa di riposo, interviene la Regione
CIVIDALE. Nell’impossibilità di risolvere la questione, in tempi brevi a livello centrale, ovvero passando
tramite il Governo, la Regione si impegna a farsene carico: il problema dell’Irap nella Casa per anziani di
Cividale, unica Asp del Friuli Venezia Giulia tenuta (per un cavillo giuridico) al pagamento della tassa,
dovrebbe venire “tamponato” dall’amministrazione regionale tramite manovre annuali in sede di
finanziaria. Questo si desume dalle parole dell’assessore alle finanze Sandra Savino, che dice:
«Cercheremo, nell’ambito della finanziaria qualche soluzione a supporto delle famiglie, per alleggerirle
dall’imposta. Il caso – precisa – è complesso, anche perchè non è ben chiaro quante situazioni analoghe
vi siano sul territorio nazionale». Quella dell’Irap, peraltro, non è la sola problematica sollevata dai
parenti degli anziani accolti dalla struttura cividalese. Recentemente è stato posto il caso dei farmaci di
fascia C, che dovrebbero essere gratuiti per i non autosufficienti e il cui costo, invece – ad oggi –,
confluisce nelle rette degli ospiti. Interviene in merito il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli,
che tranquillizza il Comitato Parenti dopo aver incontrato l’assessore regionale alla salute Vladimir Kosic,
per informarlo della problematica. «Con il regolamento 199/06 – dice Novelli – la Regione ha disciplinato
l’assistenza farmaceutica agli anziani non autosufficienti accolti nelle Case di riposo, stabilendo che sono
somministrabili gratuitamente alcuni medicinali di fascia C, necessari per rispondere alle terapie della
popolazione ospitata (antibiotici e chemioterapici per uso dermatologico, antimicrobici per uso
oftalmologico, antimicotici per uso topico, antimicrobici oro-gastro-intestinali a base di amfotericina B e
nistatina eccetera). Recentemente, poi, con la delibera 1907/08, le medesime disposizioni sono state
estese anche ai soggetti affetti da disabilità ed ospitati presso le residenze protette. Ho fatto presente la
situazione della Casa di riposo di Cividale all’assessore Kosic, il quale ha dato la sua disponibilità a
confrontarsi con le parti interessate». Dai farmaci all’Irap: «Sto cercando di approfondire – precisa Novelli
– le conseguenze di una recente sentenza della Corte Costituzionale (n. 216/09), che si è pronunciata
negativamente nei confronti della Regione Piemonte in materia di Irap, affermando che il tributo ricade
nella potestà esclusiva dello Stato. Gli uffici dell’assessore alle finanze – conferma poi – stanno comunque
cercando di individuare alternative, per non penalizzare la Casa cividalese». Lucia Aviani
19-07-09, 04Udine
A scuola di guida con i campioni per teoria e pratica
Corsi di guida sicura con i grandi campioni, per imparare a riconoscere i propri limiti. Questa l’iniziativa
promossa ieri e venerdì, nel grande parcheggio dello stadio Friuli, dal consigliere regionale del Pdl
Roberto Novelli, in collaborazione con Street dreamers e nell’ambito di UdinEstate, che ha insegnato a
una decina di giovani, per lo più neopatentati, come affrontar e in modo corretto le situazioni di pericolo
che si possono presentare quando si è al volante. E a spiegare i corretti comportamenti da tenere in auto,
dalla giusta posizione di guida sino all’uso di sterzo e controsterzo su fondi stradali sdrucciolevoli, erano
tre “grandi”: Monica Burigo, campionessa italiana di rally, il pilota della Ferrari Challenge Niki Cadei e il
noto motociclista nonché campione del mondo della sua categoria, Marco Lucchinelli. «È importante
attivare iniziative come queste – ha spiegato Novelli – che comprendano la teoria, ma anche le prove
pratiche di guida sicura, così da fornire informazioni sulla guida e al tempo stesso sull’effetto delle
sostanze alcoliche. A ciascun partecipante, infatti, è stato regalato un etilometro elettronico cosicché i
ragazzi sappiano esattamente quando è il momento di fermarsi». Una due-giorni dedicata alla guida
sicura per arrestare quella che lo stesso assessore regionale alla mobilità, Riccardo Riccardi, ha definito
“la guerra del nostro tempo”. Perchè nella sola provincia di Udine nel 2007 sono stati 1758 gli incidenti
con 2422 feriti e 58 morti. Ecco perché questo tipo di sensibilizzazione, che vuole colpire i giovani anche
grazie alla collaborazione dell’Home page festival, deve essere «istituzionalizzata – ha proseguito Riccardi
– e saranno le scuole stesse, attraverso patti siglati con la Regione, a spiegare ai ragazzi la guida sicura».
Intanto i partecipanti alla prima edizione dell’incontro hanno apprezzato l’iniziativa. «Abbiamo imparato
quali sono le corrette misure da prendere in varie condizioni come la pioggia, la neve o il ghiaccio – ha
spiegato Andrea Dose, 21enne, neopatentato – ed è una sensazione strana sentire scivolare il retrotreno
e riuscire a mantenere comunque il controllo del veicolo». Un’iniziativa importante anche secondo Marco
Lucchinelli perché «ai giovani non bisogna solo proibire ma insegnare, soprattutto prima di dare loro la
patente. Altrimenti è troppo tardi»
14-07-09, 08Udine
Si amplia la sede della Protezione civile
CIVIDALE. Sarà ampliata la sede della squadra cividalese di Protezione civile, forte di oltre 70 elementi e
di 4 automezzi: nei giorni scorsi la giunta regionale ha infatti deliberato l’assegnazione al Comune di
Cividale di un contributo di 100 mila euro per consentire, appunto, l’estensione degli spazi operativi
attuali, in modo da renderli più funzionali e più rispondenti alle esigenze di un gruppo in progressiva
espansione, cui ambirebbero ad aderire - se la normativa lo permettesse - anche diverse persone
residenti in altri Comuni. «I fondi – anticipa il consigliere regionale Roberto Novelli – dovrebbero
arrivare nell’arco di un mese». La richiesta di contributo, avanzata dal Comune, è stata formulata su
segnalazione dei diretti interessati, ovvero dei componenti della squadra: «Avevamo fatto presente
all’amministrazione, lo scorso anno – spiega il capogruppo Davide Cantarutti –, la necessità di pianificare
un ampliamento della sede, ormai di dimensioni insufficienti per accogliere tutto il nostro personale e le
attrezzature. Il Comune ha recepito l’istanza trasmettendola alla Regione, e adesso abbiamo ricevuto la
bella notizia del finanziamento». Il denaro verrà utilizzato per allargare lo spazio dei magazzini che
ospitano mezzi ed attrezzature, appunto, e per la realizzazione di un’area da destinare ad uffici:
bisognerà però valutare se sia possibile e opportuno procedere all’espansione del magazzino attuale o se
sia preferibile creare una sorta di “appendice” in prossimità dello stesso. Ci sono già delle bozze di piano
d’intervento ma i progetti devono ancora essere predisposti. Ora dunque gli uffici comunali daranno il via
alla progettazione, il cui iter si compirà nei prossimi mesi. E se l’importante obiettivo dell’ingrandimento
della sede può quindi considerarsi ormai raggiunto, si profila un’ulteriore necessità: «Avremmo bisogno –
spiega Cantarutti – anche di sostituire uno degli automezzi in dotazione, ormai datati. La frequenza e,
spesso, la portata dei nostri interventi richiederebbe la disponibilità di almeno un nuovo veicolo: in questo
caso, però, i fondi ancora non ci sono». L’opportunità di poter contare su un mezzo moderno e funzionale
è dettata, appunto, dall’intensità degli spostamenti dei volontari della squadra cividalese di Protezione
civile, realtà particolarmente attiva che nel proprio curriculum annovera la partecipazione a numerose
missioni sull’intero territorio nazionale. Il gruppo ha appena inviato una propria rappresentanza (per la
quarta volta) in Abruzzo, nelle aree terremotate: «La Regione Abruzzo – sottolinea sempre Cantarutti – ci
ha chiesto di mettere a disposizione anche una componente della squadra di antincendio boschivo, per far
sì che la situazione dei boschi, in questa contingenza di precarietà e di difficoltà, venga monitorata con
particolare attenzione».
09-07-09, 09Udine
Giochi della gioventù premiati gli alunni delle medie a
Cividale
CIVIDALE. Periodo di grandi soddisfazioni sportive, per Cividale: in municipio, alla presenza del sindaco
Attilio Vuga, dell’assessore regionale allo sport Elio De Anna, del consigliere regionale Roberto Novelli e
dell’assessore comunale allo sport, Flavio Pesante, si sono svolte le premiazioni dei sei atleti delle
secondarie di primo grado “Elvira e Amalia Piccoli” che si sono aggiudicati il quinto posto alle finali
nazionali dei Giochi della gioventù (su un totale di 23 squadre partecipanti) nonché delle quattro ragazze
della società Pattinaggio Cividalese che – sempre ai nazionali di categoria - si sono classificate terze. Le
promesse dell’atletica sono Luca Burato e Tommaso Chiarandini (classe III D), Matteo Clemente e
Federico Riabiz (III E), Marco Della Vedova, dalla sede staccata di Manzano e Michele Lo Nobile, della
scuola media di San Giovanni (che fa anch’essa capo alla “Piccoli”); queste invece le pattinatrici,
presentatesi nel settore quartetto promozionale: Giulia Vicenzutti, Debora Quercig, Sara Sant ed Helen
Webb. Dalle autorità il plauso per l’impegno profuso e per gli ottimi risultati conseguiti e l’esortazione a
tenere ben presenti gli importanti valori trasmessi dallo sport, «che deve restare prima di tutto gioco e
divertimento» ha ammonito De Anna. «Guardate in faccia la vita con grande speranza», ha concluso,
esprimendo l’auspicio che lo sport possa trovare presto uno spazio maggiore, nella scuola, rispetto a
quello che oggi gli viene concesso».
FARMACI
Costano
di
più
ricoveri
e
interventi
Della questione dei farmaci biologici per il morbo di Crohn si è occupato il Messaggero Veneto nelle scorse
settimane. Il problema riguarda la somministrazione a un ristretto numero di pazienti del farmaco
denominato Infliximab, che è un medicamento fondamentale nella cura dei casi più seri del morbo di
Crohn e della colite ulcerosa. L’associazione Amici Fvg Onlus di cui sono presidente e che rappresenta
tutti i portatori di queste due gravi forme di malattie infiammatorie croniche intestinali ha seguito con
particolare attenzione e apprensione quanto era prospettato dagli articoli del Messaggero Veneto. Se da
un lato era tangibile il pericolo di tagli finanziari tali da ostacolare la prosecuzione della cura, dall’altro
traspariva comunque la possibilità che i 30 malati attualmente in cura alla clinica medica, cattedra di
gastroenterologia dell’azienda ospedaliero-universitaria di Udine, avrebbero potuto proseguire la loro
terapia con Infliximab. La nostra preoccupazione è stata fortissima perché fermare le cure che portano a
risultati stupefacenti, come dimostrano, oltre alla letteratura medica, le numerose testimonianze di
pazienti in nostro possesso, conduce senza ombra di dubbio a gravi ricadute. Inoltre, se sospesa oltre un
certo lasso di tempo, ogni tipo di cura diviene inefficace, prospettando come unica soluzione il ricorso alla
chirurgia. Giova ricordare a questo proposito che i farmaci, pur costosi, non raggiungono le cifre che la
sanità deve spendere per un qualsiasi semplice ricovero. In questi casi non possiamo nemmeno parlare di
ricoveri semplici perché gli interventi sono complessi e quasi sempre non definitivi. Quindi, sia per
salvaguardare la qualità di vita dei pazienti che per questioni di costo è senz’altro da preferire la cura
farmacologica, soprattutto quando questa risulta efficace a lungo termine. Recentemente i vertici
dell’associazione sono stati ricevuti dall’assessore alla sanità Vladimir Kosic che, affiancato dal consigliere
regionale Roberto Novelli, ha dato le più ampie rassicurazioni per i malati già trattati con farmaci
biologici, che avranno la garanzia di essere curati in modo adeguato, indipendentemente dal costo.
Prendendo atto delle dichiarazioni dell’assessore, l’associazione Amici Fvg Onlus è sempre presente in
rappresentanza dei malati, non perdendo mai di vista l’obiettivo primario che è quello di garantire
l’assistenza a tutti coloro che soffrono di malattie
infiammatorie croniche intestinali.
Giuseppe
de
Cata
presidente di Amici (Associazione malattie infiammatorie croniche intestinali) Fvg Onlus
Udine (9/7/2009 – pag. 18 Udine)
17-06-09, 07Udine
Novelli: più sinergia nelle Valli con la vittoria del centrodestra
CIVIDALE. Il successo del centro-destra nelle Valli del Natisone è l’occasione per cementare i rapporti con
Cividale e per instaurare una forte sinergia per un lancio congiunto del territorio in chiave turistica,
facendo leva sulle potenzialità insite nel piano di gestione della candidatura Unesco. Lo afferma il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, a parere del quale l’esito delle elezioni nell’entroterra della
città ducale va letto come «una svolta e come una grande opportunità». «A questo punto – dice Novelli –
è fondamentale che vengano stretti legami importanti con la città di Cividale, naturale sbocco per le Valli.
Solo un’azione coordinata fra le amministrazioni civiche, con la creazione di intese e di servizi
intercomunali – in cooperazione con il Comune di Cividale – potrà favorire il termine di un lungo
isolamento e il superamento di anacronistiche divisioni ideologiche. Le Valli del Natisone hanno di fronte
una grande opportunità di crescita, che devono assolutamente cogliere». L’occasione, ribadisce il
consigliere, sta nel piano gestionale della candidatura Unesco, studiato per rappresentare un volano di
sviluppo turistico e socio-economico: alcuni progetti, rende noto Novelli «sono al vaglio della giunta
regionale, e promettono importanti progressi per lo straordinario ambito storico-naturalistico delle Valli
del Natisone». I Comuni valligiani targati Pdl, per quanto non in forma ufficiale (le liste sono civiche),
sono adesso San Pietro al Natisone – dove è stato riconfermato il sindaco uscente Tiziano Manzini -, San
Leonardo, dove Giuseppe Sibau ha iniziato il suo terzo mandato amministrativo, Savogna, centro in cui è
stata eletta una donna, Marina Loszach, e Stregna, retta ora da Mauro Veneto.
28-05-09, 02Udine
Respinti dalla Cina: caso in Regione
Dopo l’interrogazione alla Camera del deputato del Pd Ivano Strizzolo e la presa di posizione di Assotravel
contro la Cina che ha negato l’ingresso a un’intera comitiva di studenti di Cividale che dovevano fare un
viaggio d’istruzione a Pechino per paura della nuova influenza, ora tocca al Pdl regionale prendere
posizione. «L’amministrazione regionale deve intervenire presso il Ministero degli Esteri e l’ambasciata
italiana in Cina, affinché prendano le misure necessarie per chiarire le motivazioni che hanno determinato
la decisione della scuola Yucai di Pechino di annullare la visita degli studenti di Cividale». A chiederlo il
consigliere regionale Roberto Novelli in una question time presentata al presidente della Regione Renzo
Tondo. «Il viaggio di studio in Cina programmato dal convitto Paolo Diacono di Cividale – rileva Novelli –
è stato bloccato dalle autorità scolastiche cinesi a causa del rischio derivato dal diffondersi della nuova
influenza che ha avuto origine in Messico. Un provvedimento quantomeno esagerato, visto che la nostra
Regione, con 1,2 milioni di abitanti, non è focolaio dell’influenza e che su 15 casi sospetti, solamente due
sono stati accertati dall’Azienda sanitaria». «Il rettore del convitto Oldino Cernoia, una volta ricevuta la
nota della scuola di Pechino, ha contattato l’Unità di crisi della Farnesina, la quale, attraverso
l’ambasciata italiana, ha fatto sapere che non c’era alcun tipo di rischio per la salute di studenti e
accompagnatori. Oltretutto – prosegue l’esponente del Pdl – non esistono disposizioni sanitarie
internazionali che limitino gli ingressi di visitatori sul territorio cinese, in particolare provenienti da un
Paese come l’Italia, dotata di un livello di prevenzione e assistenza sanitaria che si attesta ai primi posti
nelle classifiche mondiali». «Non è comprensibile – conclude Novelli – che un istituto scolastico con il
quale è stata avviata una prolifica opera di collaborazione, decida in maniera unilaterale e senza motivi
fondati di interrompere il programma di studio con gravi danni, anche economici, per la scuola, gli
studenti e le loro famiglie».
12-05-09, 15Udine
I giovani e la guerra, un talk show al Ristori
CIVIDALE. Otto studenti universitari di varia confessione religiosa, provenienti dalle zone “calde” del
globo, racconteranno ai propri coetanei friulani cosa significa trovarsi immersi nell’incubo della guerra.
“La convivenza possibile: incontro e confronto con giovani cresciuti nel conflitto” è un talk corner che
l’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Cividale ha organizzato al teatro Ristori per stamane
(dalle 9.30), affiancherà sul palco due ragazze e un ragazzo turchi, due palestinesi, un israeliano e due
curdi, tutti residenti, attualmente, nella Casa della Pace di Vicolo Sillio ad Udine, in un appartamento
messo a disposizione dalla parrocchia del Duomo tramite un progetto della Caritas diocesana. Obiettivo
dell’incontro, «che si propone – commenta il consigliere delegato alle politiche giovanili, Roberto Novelli
– di lanciare alle nuove generazioni un messaggio di pace e di speranza», è quello di illustrare
l’esperienza dello Studentato internazionale di Pace della Caritas udinese e del Servizio di accoglienza del
Civiform di Cividale. «Gli otto giovani che interverranno – spiega ancora Novelli - sono arrivati in Friuli
tramite segnalazioni di organizzazioni nazionali giovanili e contatti della stessa Caritas. Convivono
quotidianamente fra studio, dialogo, la visione di qualche film ed Internet, il mezzo grazie al quale
possono mettersi in contatto con i familiari e gli amici rimasti in patria. Hanno imparato ad ascoltarsi, ad
accettarsi e a vivere insieme nella diversità di idee e di vite. Il confronto con questi ragazzi – conclude
Novelli – sarà un’esperienza di arricchimento e di crescita per i nostri giovani, a dimostrazione di come
l’amicizia e la convivenza siano una realtà possibile anche fra persone che appartengono a culture
diverse». All’incontro parteciperanno pure due giovani afgani accolti dal Convitto del Civiform di Cividale,
che racconteranno la propria esperienza: un’avventura a lieto fine che li ha portati dall’Afghanistan in
guerra al Friuli e al lavoro, grazie ai percorsi di formazione offerti loro dal Civiform. A dare avvio al talk
corner saranno il sindaco Attilio Vuga e Novelli, recatisi recentemente in visita ufficiale in Afghanistan per
presiedere all’inaugurazione di una casa di accoglienza. Moderatore sarà il giovane attore teatrale, regista
e autore di testi Guido Feruglio.
03-05-09, 06Regione
Sicurezza stradale, la ricetta da Lignano
LIGNANO. Seconda giornata di lavori al Vis, Vivere in sicurezza, il meeting nazionale sulla sicurezza in
corso a Lignano Sabbiadoro da giovedì 30 aprile. Dopo la pausa del primo maggio, ieri sono ripresi i
convegni alla Terrazza a mare: tematica della mattinata la sicurezza in relazione alla sanità. In sala A si è
affrontato l’argomento sicurezza della sanità con particolare attenzione all’uso e abuso di farmaci, al
trattamento dei dati e al consenso informato. Al convegno, moderato dal Dott. Sergio Bovenga,
presidente Omceo Grosseto, Risk Manager Ass 9 Toscana, hanno preso parte come relatori il Professor
Massimo Baraldo, dell’istituto di Farmacologia clinica e tossicologica Aousmm di Udine con l’intervento
“Farmaci: uso e abuso, rischi e utilità, rischi di internet”; “ Privacy e sicurezza” è il titolo dell’intervento
della Dottoressa Antonella Bulfone, vice presidente OmceO di Udine. Di dichiarazioni anticipate di
trattamento quale strumento di informazione per la sicurezza del cittadino ha parlato l’avvocato Federica
Tosel. “Il consumo informato come strumento di sicurezza” è stato l’argomento trattato dal Dottor Carlo
Moreschi dell’Istituto di medicina legale Aousmm di Udine. In sala B è stato invece affrontata la tematica
della sicurezza sanitaria intesa come educazione finalizzata alla salute dell’individuo. Sono stati analizzati
gli effetti relativi all’uso e abuso di alcool e droghe , problematiche relative alle malattie trasmettibili
sessualmente e sono stati dati consigli utili sul corretto stile di vita. La dottoressa Sabrina Spangaro
Presidente Ipasvi Udine, il dottor Francesco Piani, responsabile della direzione dipartimento delle
dipendenze Ass 4 Medio Friuli, la dottoressa Anna Beltrame, dirigente medico della clinica malattie
infettive e la dottoressa Marcella Di Fant, del dipartimento prevenzione Ass 4 Medio Friuli, referente
regionale del piano prevenzione incidenti stradali hanno relazionato e dibattito sull’argomento. Dalla tarda
mattinata inizieranno invece le dimostrazioni di crash test e pronto intervento nella location di Piazzale
Marcello D’Olivo. In Terrazza a mare i lavori riprenderanno alle 15.00 con il convegno sulla sicurezza sul
lavoro intesa nelle differenti attività imprenditoriali, in riferimento alla legislazione vigente e ai requisiti
minimi nell’esercizio del
commercio, nell’artigianato e nella grande industria. Alle 15.30 in piazzale
Marcello D’Olivo si svolgerà la simulazione di un incidente stradale, seguirà “Sicurezza stradale ,
prevenire è meglio che sbattere”. Aprirà il convegno il consigliere regionale Roberto Novelli,
vicepresidente della IV commissione (Trasporti).
29-04-09, 10Udine
Alunni in strada: la maggioranza si divide
CIVIDALE. L’assessore a viabilità e traffico Mario Pace insiste nel definire il contesto “di assoluta
sicurezza”; il consigliere di maggioranza Roberto Novelli, già titolare delle medesime deleghe, attacca
l’esponente della giunta asserendo che invece “qualcosa va fatto" e il capogruppo della lista d’opposizione
Valori in comune, Andrea Martinis (autosospesosi dal proprio ruolo fino a quanto il caso non sarà risolto),
si dice esterrefatto per la piega che sta prendendo la vicenda. È bagarre, a Cividale, sull’ormai nota
questione degli allievi in strada davanti alle cancellate delle scuole medie Piccoli, costretti a sostare sui
marciapiedi, al mattino, fino alle 7.55, orario di apertura dell’istituto. Nei giorni scorsi se n’è parlato
nuovamente in consiglio comunale, e il dibattito ha avuto una svolta inaspettata. L’assessore Pace, che
ha ribadito come – a suo avviso – il problema non si ponga, perché la situazione «non può essere
considerata pericolosa», è stato infatti rimbrottato dal collega di maggioranza Novelli: «È vero – ha
osservato quest’ultimo –, la responsabilità della situazione non ricade sull’amministrazione. Ritengo
tuttavia che il Comune sia moralmente tenuto a fare tutto il possibile. C’era un bando regionale per la
messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola, che avrebbe garantito un co-finanziamento fino all’80% sulla
spesa da sostenere. Era tutt’altro che un’azione inutile – l’iniziativa sarebbe sfociata in interventi
strutturali su determinati percorsi - eppure a questa possibilità è stato detto no». Gongolante Martinis:
«Un evento epocale, questa presa di posizione da parte di un esponente della maggioranza. La mancata
assunzione di responsabilità, da parte dell’assessore Pace, su un problema reale ed urgente è un fatto
grave. Stupisce anche che il sindaco non abbia espresso commenti dopo le dichiarazioni di Novelli. Ero
ben intenzionato a riprendere il mio ruolo di capogruppo della lista Valori in Comune, ma sono stato
costretto a mantenere la posizione di autosospensione perché il problema non è stato risolto. Eppure, lo
dico una volta di più, la soluzione è a portata di mano: basterebbe rendere pubblico il suolo antistante le
porte d’ingresso della scuola, recintandolo con una minima spesa. Va ricordato che, di fatto, quell’area
viene già usata dai cittadini quando vanno in palestra (fino alle 22) o partecipano a riunioni organizzate
nell’auditorium dell’istituto».
29-04-09, 06Regione
Riapre il consiglio, l'aula è deserta E Ballaman s'infuria:
«Così non va»
TRIESTE. Scranni completamente vuoti. Questa è l’Aula che si è trovato davanti ieri mattina il presidente
del Consiglio, Edouard Ballaman, all’inizio dei lavori del Consiglio regionale. Dei 59 consiglieri in carica,
alle 10, di nemmeno uno l’ombra. Il campanello d’ordinanza, a cui più volte Ballaman ha fatto ricorso, ha
mestamente portato nell’emiciclo solo una manciata di consiglieri. Troppo pochi, secondo Ballaman, per
andare avanti: «Sono deluso». Quello di arrivare in ritardo è un malvezzo bipartisan. I lavori si aprono
quasi sempre – lo conferma lo stesso Ballaman - con un irrituale quarto d’ora accademico di ritardo. E più
volte la situazione ha offerto il destro ai consiglieri di opposizione per chiedere la verifica del numero
legale, provocando l’immediata sospensione dei lavori. Il punto, sottolinea Ballaman, non sono i
consiglieri assenteisti. A Palazzo sono presenti. Solo che si affaccendano a ricevere visite, espletare
pratiche, mandare avanti altro lavoro. A scapito dell’Aula. Ecco allora inaugurata la “politica dello
stuzzicadenti”, un espediente del presidente a cui ricorrere per portare celermente nell’emiciclo i
consiglieri che pur presenti a Palazzo ritardano a raggiungere il proprio posto in Aula: infilare uno
stuzzicadenti nel pulsante del campanello, provocando un prolungato scampanottio molesto. Ieri, la
goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il Consiglio, che lavora usualmente tre giorni al mese – due questa
sessione –, è pronto a iniziare. Ma Ballaman, alle 10, è l’unico presente. Nei “passi perduti”, il corridoio
fuori dall’Aula, era presente Alessandro Colautti (Pdl), primo a fare il suo ingresso in Aula insieme a
Roberto Novelli (Pdl). Mezz’ora dopo, alla presenza di uno sparuto gruppo di consiglieri, si inizia con il
primo punto all’ordine del giorno, la risposta alle interrogazioni. Ma esaurita la prima, non erano presenti
in Aula né chi le aveva scritte né gli assessori che dovevano rispondere a quelle successive: «Non è
possibile andare avanti così», ha tuonato il presidente. Che ha prima sospeso i lavori per dieci minuti, poi
ha alzato i tacchi e ha lasciato l’Aula. Alla ripresa dei lavori, davanti a diversi assessori e ai consiglieri nel
frattempo giunti al proprio posto, arriva la tirata d’orecchi: «Voglio ricordare a tutti – ha tuonato
Ballaman - e a me per primo, che le convocazioni d’Aula evidenziano l’ora d’inizio dei lavori. Non esiste il
quarto d’ora accademico - ha aggiunto - ho qui uno stuzzicadente pronto a essere infilato nel campanello:
fate in modo che lo usi il meno possibile. È necessario mantenere il numero legale - ha concluso - questo
è un compito che spetta a tutta l’Assemblea». Ma la situazione si ripresenta pari pari alla ripresa dei
lavori nel pomeriggio. Puntuali sono gli assessori Vladimir Kosic, Roberto Molinaro, Elio De Anna e Alessia
Rosolen. Nell’emiciclo già seduti ci sono i consiglieri Franco Dal Mas e Piero Camber (Pdl), e Alessandro
tesolat (Udc). All’opposizione Gianfranco Moretton, Mauro Travanut, Alessandro Tesini, Alessandro Della
Mea (Pd). Punto. Ecco allora che Ballaman sfodera davanti ai presenti uno stuzzicadenti, immediatamente
infilato nel campanello che inizia a suonare ininterrottamente. Una volta riempiti gli spalti, Ballaman
prede la parola: «Con l’elezione a consiglieri regionali ci siamo assunti un impegno: dobbiamo
rispettarlo». Spiegando il gesto, Ballaman ha precisato di non voler prendersela con i consiglieri. «Io
chiedo il rispetto della centralità dell’Aula. Ho richiamato tutti alla puntualità, all’ordine, alla precisione. Ci
diciamo asburgici: dimostriamolo nei fatti ai cittadini».
19-04-09, 05Udine
Morbo di Crohn , Novelli: nessun allarme
«La Regione non ha mai tagliato i finanziamenti ai farmaci biologici utilizzati per curare il morbo di Crohn
e le altre patologie rare, né ha mai ipotizzato di farlo. I 30 pazienti attualmente in cura alla Clinica medica
– cattedra di Gastroenterologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine potranno, quindi,
continuare regolarmente con la loro terapia». Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl, Roberto
Novelli, in risposta alla lettera inviata nei giorni scorsi dal vicepresidente della 3ª Commissione sanità e
consigliere regionale del Pd, Sergio Lupieri, all’assessore regionale alla Sanità, Vladimir Kosic. Lettera
nella quale aveva paventato il rischio, per i pazienti di quel reparto, di non avere più a disposizione
farmaci biologici per la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. «Non esiste alcun tipo di limitazione – afferma
Novelli – all’uso di farmaci per i pazienti che ne hanno bisogno, com’è appunto il caso dei medicinali
biologici Infliximab e Humira che portano alla remissione completa delle patologie legate al Morbo di
Crohn. Trattandosi però di prodotti particolarmente cari, circa 500 euro a fiala, vale il metodo della
cosiddetta medicina d’evidenza, in base al quale il medico curante deve spiegare perché utilizza quel
particolare tipo di farmaco in misura superiore alla media nazionale». Nessun rischio per i pazienti già in
trattamento. «Vista l’efficacia comprovata del farmaco – continua Novelli –, sarebbe incomprensibile e
intollerabile che il suo utilizzo venga sospeso ai pazienti che sono già in terapia, anche perché una sua
interruzione porterebbe a una resistenza alla terapia stessa, senza contare la ricomparsa, in forma acuta,
del morbo di Crohn. Gli allarmismi creati dall’opposizione – conclude il consiglieri – sono infondati: come
confermato dall’assessore Kosic, i pazienti dell’ospedale udinese potranno continuare regolarmente la loro
terapia».
10-04-09, 06Udine
Vendita di animali, nuove leggi
A breve, potrebbe diventare obbligatoria l'autocertificazione per la vendita di animali, che dovrà essere
redatta su modello regionale, compilata in quattro copie e sottoscritta dal venditore. Il modulo dovrà poi
essere consegnato all'acquirente, all'Azienda Sanitaria competente e al comune di residenza del
compratore. Ad assicurarlo, a seguito delle indicazioni fornite dall'assessore regionale alla Salute e
Protezione Sociale Vladimir Kosic, è il consigliere del Pdl Roberto Novelli, il quale recentemente aveva
presentato anche un'interrogazione a riguardo. «La Direzione centrale Salute e Protezione Sociale spiega Novelli - sta predisponendo la modifica al regolamento regionale 39/90, sulla tutela degli animali
domestici, con la previsione, nelle operazioni di acquisto e vendita degli animali, di un'autocertificazione
contenente dati, fra l'altro, relativi alla provenienza, alla genealogia, alle vaccinazioni effettuate, alla
razza, all'eventuale iscrizione dei genitori al libro genealogico e all'età della bestiola al momento della
vendita». Aggiunge ancora il consigliere regionale, che non nasconde la sua soddisfazione per il risultato
raggiunto: «grazie all'introduzione dell'autocertificazione - rileva Novelli - saranno incentivati i controlli
sull'importazione clandestina di animali da affezione, nello specifico di cani, costretti a viaggiare per oltre
dieci ore nella più completa inosservanza delle norme igienico-sanitarie. Senza contare - prosegue
l'esponente del Pdl - le mancate garanzie per le famiglie, che acquistano un pet in buona fede e si
ritrovano poi con bestiole affette da gravissime patologie, che, non di rado, conducono l'animale alla
morte». Secondo Novelli, grazie all'introduzione dell'autocertificazione, saranno garantiti sia gli acquirenti
che i venditori onesti, in un'ottica di trasparenza commerciale. Parallelamente sarà anche agevolata
l'attività dei comuni contro il randagismo.(
09-04-09, 06Attualità
Roma blocca le ronde, il Fvg le vara
TRIESTE. Arrivano le ronde in Friuli Venezia Giulia. Mentre a Roma la Lega Nord incassa lo stop alla
Camera, il Carroccio regionale taglia il traguardo: ieri, il consiglio regionale, ha dato il via libera alla legge
che istituisce i volontari per la sicurezza e riforma della polizia locale. Schierati l’una contro l’altra
maggioranza e opposizione sul voto. A favore si sono espressi Pdl, Lega Nord, Udc, Pensionati e Gruppo
misto. Contrari Pd, IdV-Cittadini e Sinistra-Arcobaleno. Soddisfatto l’assessore leghista alla Sicurezza,
Federica Seganti. «La legge rafforza la polizia locale e il ruolo dei sindaci». Dice convinto il capigruppo
della Lega, Danilo Narduzzi: «La riforma indica la linea anche per altre Regioni e per il governo su come si
deve agire e portare avanti progetti con saldezza nella maggioranza». Dentro la maggioranza si trova
l’accordo: da 8 milioni di euro le risorse per finanziare la legge scendono a 6. Come richiesto dalla Lega,
dovranno però essere ridotti anche i finanziamenti sull’immigrazione. Un via libera, però, tra le
polemiche. La Cgil annuncia un esposto al Ministero degli Interni. Spiega il segretario regionale, Franco
Belci: «Ci sono elementi di incostituzionalità. L’obiettivo è far portare la legge davanti la Consulta». La
Sinistra-Arcobaleno, afferma il capogruppo Igor Kocijancic, lavorerà per un referendum abrogativo. La
presenza dei “volontari per la sicurezza” a fianco della Polizia locale favorirà, secondo la maggioranza di
Centrodestra, il rispetto della legalità e migliorerà la qualità della convivenza civile. «Non c’è alcuna
militarizzazione della polizia locale», secondo Roberto Novelli (Pdl) ed è una “buona legge” per Antonio
Pedicini (Pdl). Riassume il capogruppo del Pdl, Daniele Galasso, «in Aula si è assistito a una parata
demagogica e alla rappresentazione delle fobie del centrosinistra». Ma il capogruppo del Pd, Gianfranco
Moretton, parla di «legge vessillo della Lega, non condivisa dagli enti locali», anche perché, sottolinea
Alessandro Corazza (IdV-Cittadini), la norma istituisce «una pluralità di organismi costosi e a volte inutili
e affida ai privati servizi di vigilanza e sicurezza che dovrebbero essere prerogativa del pubblico». Le
ronde saranno create con l'impiego del volontariato e dell'associazionismo. La Regione garantirà una
formazione specifica per un minimo di 60 ore, l’attrezzatura, la copertura assicurativa e appositi segni
distintivi. Una volta superato il corso, ci si potrà iscrivere a uno specifico Albo regionale. Gli enti locali
potranno stringere convenzioni con istituti di vigilanza privata, esclusivamente con funzioni ausiliarie e
per la tutela del patrimonio pubblico. La legge, inoltre, istituisce un Osservatorio regionale per la
sicurezza integrata, di supporto alla giunta regionale. A istituire i corpi di polizia locale saranno Comuni e
Province. In occasione di eventi che possano pregiudicare la salute o l'incolumità dei cittadini, la legge
prevede la costituzione di un’Unità di coordinamento organizzativo della polizia locale con competenza
sull’intero territorio regionale alle dipendenze del Presidente della Regione o di un assessore delegato. La
legge prevede che la polizia locale sia sempre dotata di manette in conformità a quanto previsto dalle
leggi dello Stato, che la polizia locale venga munita di armi almeno per la vigilanza, la protezione degli
immobili di proprietà dell'ente locale e dell'armeria del corpo, per i servizi notturni e di pronto intervento.
Prevista anche l’istituzione di una Scuola regionale di Polizia. Alla polizia locale viene riconosciuta un’area
contrattuale specifica nell’ambito del contratto collettivo di lavoro del comparto unico.
02-04-09, 06Regione
Una proposta di legge di Venier Romano e Novelli
DAL FRIULI VG TRIESTE. E’ stata depositata la proposta di legge presentata dai consiglieri regionali
Giorgio Venier Romano (Udc), nella foto , e Roberto Novelli (Pdl) recante “Norme regionali per la
disciplina e la promozione dell’apicoltura”. Il testo interviene nella disciplina di un ambito che vanta
secolari tradizioni nel nostro territorio e che mantiene anche oggi la sua rilevanza sotto i profili
economico, occupazionale ed ambientale. Il testo rinnova la precedente normativa regionale risalente al
1988.
29-03-09, 12Udine
Progetto giovani: 5 borse lavoro dal Comune
CIVIDALE. Creare opportunità occupazionali e di socializzazione e sensibilizzare le nuove generazioni sul
tema della sicurezza stradale: l’attività dell’assessorato alle politiche giovanili del Comune di Cividale si
dipanerà, nel 2009, su questi due filoni. «A breve – anticipa Roberto Novelli, consigliere regionale ma
anche comunale, con delega alle politiche giovanili – partirà il Progetto obiettivo giovani. Sono state
predisposte cinque borse lavoro, di cui tre destinate al percorso “Giovani per la Città”: i borsisti
collaboreranno con il Centro di aggregazione giovanile di Carraria e saranno impegnati nel programma
“A.A.A. turisti cercasi. Le rimanenti due borse lavoro saranno destinate, invece, al settore “Progetto
Impresa”, finalizzato a favorire l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro tramite un tirocinio presso
l’Impresa Verde-Coltivatori Diretti». Parallelamente, l’assessorato sta approntando un progetto sulla
sicurezza stradale, che prevede la realizzazione di un cortometraggio (della durata di dodici minuti) con
una serie di testimonianze di persone che hanno visto drasticamente e drammaticamente cambiare la
propria vita a seguito di gravi incidenti stradali. «Il dvd – rende noto Novelli – sarà distribuito nelle scuole
e verrà pure inserito in un sito Internet, per essere inviato, tramite una clip di un minuto, a cellulari e
newsletter. Fa specie, dunque – chiude Novelli –, che il consigliere Costantini, probabilmente a causa
delle sua lontananza dal territorio cividalese, attacchi l’amministrazione sul tema della sicurezza stradale,
dimenticandosi tutte le iniziative concrete che sono state e che saranno attuate in questo campo». «Nel
caso specifico dei ragazzi in strada, al mattino, davanti ai cancelli della scuola media Piccoli – motivo
dell’attacco di Costantini, della lista “Valori in comune-con Monai” – mi sono impegnato in prima persona
– assicura Novelli – a sondare tutte le possibile soluzioni, fra cui rientra l’ipotesi di un piano per la messa
in sicurezza dell’area».
20-03-09, 13Udine
Cividale accoglie gli alpini dell'Ottavo
CIVIDALE. Nella tarda serata di ieri all’aeroporto di Ronchi dei Legionari sono sbarcati i primi 50 alpini
dell’8° Reggimento (gli uomini della 12ª Compagnia “La Terribile”) di ritorno dalla lunga missione di pace
a Herat, in Afghanistan: è poi previsto il 24, 26, 28 e 31 marzo, 3 e 5 aprile –, l’arrivo di sei ulteriori
scaglioni. Il rientro del contingente dell’8° si concluderà, insomma, fra poco più di due settimane. Il primo
blocco di militari è tornato in Italia insieme alla delegazione istituzionale – composta dal sindaco Attilio
Vuga, dal consigliere regionale Roberto Novelli e dal presidente della sezione Ana di Cividale, Rino
Petrigh – che lunedì era partita per l’Afghanistan per presenziare alla cerimonia di inaugurazione della
Casa di accoglienza per i familiari dei pazienti del Centro Grandi Ustionati di Herat, il più grande ed
importante fra quelli esistenti in terra afgana ma fino ad oggi privo di spazi in cui ospitare, appunto, i
parenti delle vittime di ustioni, costretti di conseguenza a notti all’addiaccio, sotto ripari improvvisati. I
fondi raccolti tramite il progetto “Un ponte per Herat”, ideato dall’Ana cividalese, hanno consentito di
colmare questa grave lacuna. L’inaugurazione si è svolta mercoledì, alla presenza – oltre che del
comandante dell’8°, colonnello Luca Covelli – del sindaco di Herat, Mohammed Rafiq Mojaidadi, del
presidente del consiglio della Provincia di Herat, del locale delegato alla sanità e del rappresentante del
Ministero degli Affari Esteri italiano, Giuseppe Maria Perricone. «Un’opera – ha commentato il sindaco
Vuga pochi minuti dopo il taglio del nastro – che testimonia la capacità di concretezza degli uomini dell’8°
Reggimento. L’edificio, che offre 35 posti letto per i familiari degli ustionati al pianterreno e, al primo
piano, stanze per i volontari di varie associazioni umanitarie internazionali, è stato costruito a regola
d’arte da maestranze locali in appena tre mesi ed è già stato arredato. Il complesso è climatizzato e
vanta ottimi livelli di comfort. Dal sindaco di Herat è giunto, nel corso della cerimonia, un sentito
ringraziamento al Provincial Reconstruction Team, organismo guidato, in questi mesi, dal colonnello
Covelli». Va ricordato che a partire dal 2005 il Prt ha realizzato, nella provincia di Herat, più di 30 scuole.
«Al momento dell’inaugurazione della Casa di accoglienza, struttura di qualità elevatissima – ha
testimoniato Novelli, che ha portato agli alpini e alle autorità locali il saluto del presidente Renzo Tondo –,
abbiamo colto la profonda gratitudine della popolazione afgana nei confronti dei nostri militari». Di
esperienza straordinaria ha parlato il presidente dell’Ana di Cividale: «Il risultato del progetto “Un ponte
per Herat” – dice Petrigh – ci rende profondamente orgogliosi, così come devono esserlo tutte le persone
che, con la propria generosità, hanno contribuito alla costruzione di questo stabile».
17-03-09, 15Udine
Tornano a casa gli alpini dell'Ottavo
CIVIDALE. Giovedì comincerà il rientro dall'Afghanistan, a scaglioni, degli uomini dell'8° Reggimento
Alpini, che negli ultimi sei mesi sono stati impegnati in una delicata operazione di pace nella città di Herat
e nel suo circondario: il primo gruppo di militari tornerà in Friuli Venezia Giulia insieme ad una
delegazione istituzionale composta dal sindaco Attilio Vuga, dal consigliere regionale Roberto Novelli e
dal presidente della sezione cividalese dell'Ana, Rino Petrigh, partiti ieri per Herat. La trasferta lampo è
stata organizzata per garantire la presenza di una rappresentanza del Comune di Cividale, appunto, della
Regione e dell'Ana alla cerimonia d'inaugurazione della casa di accoglienza per i familiari dei pazienti del
Centro grandi ustionati di Herat: la struttura, che colma una lacuna pesante, è stata infatti realizzata - in
appena tre mesi - grazie ai fondi raccolti tramite il progetto umanitario "Un ponte per Herat", ideato
proprio dall'Associazione nazionale alpini della città ducale. Un progetto - hanno commentato ieri mattina
da Roma, pochi minuti prima dell'imbarco in aereo, i tre esponenti della delegazione - «che non vanta
eguali, in regione, e che rimarrà nella storia»: la generosità dei cividalesi e di tutte le altre persone che
hanno presenziato alle iniziative di sensibilizzazione organizzate dall'Ana, ha fruttato - insieme al
sostegno di Provincia e Regione - una somma di 80 mila euro, sufficiente non solo per edificare ex novo il
complesso, ma anche per acquistare tutto l'arredo necessario. «Arredo che è già stato ordinato - ha
precisato il sindaco Attilio Vuga -, in Afghanistan. Un ponte per Herat è un esempio, insomma, di grande
concretezza». Ieri la partenza, dunque. L'arrivo a Herat è previsto per stamane. Vuga, Novelli e Petrigh
saranno accolti dal generale Serra, comandante della Brigata Alpina Julia, dal colonnello Luca Covelli,
comandante dell'8° Reggimento, e dal sindaco di Herat, con il quale, probabilmente, Vuga sottoscriverà
un atto di amicizia. Fra oggi e domani si terrà la solenne cerimonia di inaugurazione, cui si affiancheranno
ulteriori momenti istituzionali, con una serie di incontri con operatori degli organismi internazionali di
pace presenti in terra afgana. «Sarà una bella esperienza - ha commentato il presidente dell'Ana
cividalese -, coronamento di un percorso che ci ha regalato enormi soddisfazioni e che è stato una
splendida riprova della fiducia che la gente ripone negli alpini. Sono lieto di essere stato incaricato di
rappresentare il Friuli Venezia Giulia in questa circostanza - ha dichiarato, da parte sua, Novelli -: la
partecipazione del Comune di Cividale e della Regione all'inaugurazione del Centro d'accoglienza era
doverosa, perché il nostro contingente militare ha fatto un lavoro egregio».
17-03-09, 15Udine
Interesse regionale per 2 associazioni di Cividale
CIVIDALE. Significativo traguardo, per due sodalizi cividalesi: l’Associazione musicale Sergio Gaggia, nata
nel 2002, e quella battezzata “Comitato promotore Patriarcato d’Aquileia”, operativa anch’essa da 7 anni,
sono state riconosciute “associazioni di interesse regionale”. Si tratta degli unici casi, fra la mole di realtà
associative (quasi 200) esistenti in città. Il riconoscimento regionale, che oltre a rappresentare un titolo
di vanto per chi lo detiene equivale a garanzia di cospicui finanziamenti, era un obiettivo inseguito da
tempo: ora è stato raggiunto «grazie – ha evidenziato il sindaco Vuga – ai notevoli meriti delle due
associazioni, indubbiamente, ma anche all’interessamento del consigliere regionale Roberto Novelli». La
notizia dell’ingresso della “Sergio Gaggia” e del “Comitato” nell’elenco delle associazioni valutate di
interesse regionale è stata divulgata alcuni giorni fa, nel Centro San Francesco, dai presidenti dei due
sodalizi, il pianista Andrea Rucli e l’arciprete di Cividale, monsignor Guido Genero. Alla circostanza sono
intervenuti – fra gli altri – anche il presidente della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Carlo
Appiotti, e il presidente dell'Associazione Studi Storici e della Fondazione de Claricini Dornpacher, Antonio
Picotti. L'associazione Gaggia, intitolata alla memoria di un cividalese d'alto profilo - ingegnere, Sergio
Gaggia fu pure grande esperto di musica, filosofo e artista -, nacque con il compito di gestire la scuola di
musica fondata nel 1997 dalla Somsi cittadina. L’attività del sodalizio si estese alla progettazione di
iniziative di portata culturale tale da veicolare il nome della “Sergio Gaggia” in tutta Italia, in Europa e
addirittura in America. Quanto al Comitato Promotore Patriarcato d’Aquileia, la sua ardua missione è la
digitalizzazione degli archivi patriarcali. «Sull’onda del riconoscimento conferitoci dalla Regione – ha
commentato monsignor Genero – sarebbe bene studiare forme di stretta collaborazione fra le due
associazioni».
17-03-09, 15Udine
Festa di popolo per salutare il ritorno delle penne nere
CIVIDALE. Ci vorrà circa un mese perché l’intero contingente dell’8° Reggimento Alpini operativo a Herat
rientri in Friuli Venezia Giulia: il ritorno, come già l’andata, avverrà a scaglioni, a partire da giovedì. Il
conto alla rovescia per la definitiva conclusione della missione di pace è comunque iniziato e con esso i
preparativi per la grande festa di bentornato agli alpini: i dettagli sono tuttora in via di definizione, ma i
punti saldi ormai ci sono. L’accoglienza e il saluto ufficiale agli uomini dell’8° avranno luogo a Udine,
sabato 18 aprile: per i festeggiamenti, poi, ci si sposterà a Cividale, sede del comando del Reggimento.
Per la sera del 18 è prevista l’ennesima replica del fortunatissimo evento scenico d’improvvisazione “Tre
uomini di parola”, che affianca sul palco il giornalista Toni Capuozzo, il musicista Luigi Maieron e lo
scrittore-artista Mauro Corona: partito quasi come un esperimento, lo show ha incontrato un tale
gradimento che le sue riproposizioni, ormai, non si contano più. Vista la forte risposta del pubblico
l’esibizione non sarà accolta, questa volta, dal teatro Ristori bensì dal palazzetto polifunzionale. “Tre
uomini di parola” rappresenterà dunque l’avvio della festa di popolo in onore degli alpini dell’8°
Reggimento, evento che occuperà l’intera giornata di domenica. La programmazione, come detto, è
ancora in itinere, ma dall’Ana cittadina era giunta, nelle scorse settimane, l’anticipazione che si tratterà di
una manifestazione imponente, a sottolineare sia il rilievo della missione compiuta in Afghanistan sia gli
ottimi, inattesi riscontri ottenuti dal progetto “Un ponte per Herat”. «Un progetto – ha commentato il
consigliere regionale Roberto Novelli – che ha portato il nome del Friuli Venezia Giulia a Herat,
associandolo al concetto di concretezza: grazie ai fondi raccolti è stata edificata, con maestranze afgane,
una struttura di estrema importanza. Gli sforzi sono stati notevolissimi, ma lo stesso vale per il risultato:
questo ci riempie di orgoglio e di soddisfazione».
28-02-09, 12Udine
Elezioni amministrative a Buttrio: il gruppo del Pdl
scende in campo
BUTTRIO. Costituito a Buttrio il gruppo del Popolo delle Libertà locale. L’incontro che si è tenuto nei giorni
scorsi ha richiamato molta gente “Al Parco” di Buttrio per presenziare alla costituzione formale del gruppo
politico che si presenterà alle prossime elezioni amministrative. La serata è stata introdotta da Erminio
Damiani responsabile locale del PdL. Presenti il coordinatore regionale di Forza Italia Isidoro Gottardo, il
responsabile nazionale enti locali di Alleanza nazionale Giovanni Collino, Fabio Marchetti e Mario Virgili e
Daniele Macorig, rispettivamente vicepresidente e assessori della Provincia di Udine, il consigliere
regionale Roberto Novelli. «Ci prepariamo alle elezioni amministrative – ha dichiarato Gottardo – con la
consapevolezza di voler continuare a veder affermate politiche coerenti con l’azione del governo
nazionale, regionale e provinciale. La nostra volontà è vedere radicato il più possibile il Pdl sul territorio».
Nel suo intervento Collino ha sottolineato come la coalizione che oggi governa la regione e la provincia sia
la più idonea sul piano politico e programmatico ad offrire agli elettori un quadro di riferimento adeguato,
certo e coerente anche a Buttrio. Una serata che decreta la presenza locale di una forza politica pronta a
rispondere alle esigenze del territorio e all’ascolto delle problematiche locali per collaborare con i cittadini
e lavorare assieme per il futuro
27-02-09, 16Pordenone
Associazioni ed enti locali insieme per tutelare i gatti
Ottimizzare la cooperazione tra le associazioni animaliste regionali, le Aziende Sanitarie e i comuni al fine
di ridurre i costi e i tempi d'intervento in fatto di animali randagi, modificare leggi e regolamenti per
risolvere le problematiche attuali e creare alcune oasi feline, dove poter accogliere i mici in difficoltà.
Sono soltanto alcuni degli obiettivi che l'associazione Amico Gatto si prefigge per il futuro e di cui,
peraltro, si è parlato recentemente in un incontro dal titolo “La Società civile e gli Animali in Libertà”,
organizzato a San Giovanni al Natisone, cui hanno preso parte amministratori locali, rappresentanti delle
associazioni animaliste regionali e autorità provinciali e regionali. «La congiuntura economica spinge i
Comuni a ridurre i contributi a favore delle Associazioni, che si dedicano alla cura degli animali in libertà ha spiegato Mara Bolgan, presidente dell'associazione udinese Amico Gatto - Spesso i volontari svolgono
il proprio compito, non solo gratuitamente ma accollandosi dei costi, di pertinenza delle strutture
Comunali che, privandosi del sostegno delle associazioni, andranno incontro ad un aggravio dei costi
dovendo gestire in proprio le richieste dei cittadini in tema di cura degli animali in libertà. Sarebbe
opportuno avere qualche aiuola fiorita in meno e più sensibilità per le esigenze dei cittadini e dei quattro
zampe». I temi trattati durante la serata sono stati numerosi, dalla modifica alla legge regionale 39/90,
alla creazione di oasi feline, all'importanza di promuovere la pet teraphy come strumento in grado di
migliorare lo sviluppo conoscitivo e psicofisico dei soggetti coinvolti. Si sono alternati gli interventi del
Sindaco di San Giovanni Attilio Ninino, del consigliere regionale Roberto Novelli, del Direttore Sanità
Pubblica Veterinaria Regionale Renato Coassin, dell'assessore comunale Lorenzo Croattini, del presidente
della provincia di Gorizia Enrico Ghergetta e dell'Ispettore Noava del Corpo Forestale Regionale Marvi
Poletto. «Un incontro interessante - ha aggiunto Fulvio Braida, presidente della sede autonoma
dell'Associazione operante nel distretto della sedia - per molti versi indispensabile per illustrare le
problematiche esistenti tra gli animali e la realtà del contesto sociale. Nel complesso, la nostra regione è
all'avanguardia, sia come leggi in fatto di animali sia come condizioni di vita di questi nelle struttura
convenzionate. C'è molto da fare ancora ma c'è anche la disponibilità a farlo. Non si possono obbligare
tutti ad amare gli animali ma è necessario che tutti li rispettino in un contesto di convivenza sociale».
23-02-09, 15Nazionale
«Monitorare l'aria di Cividale»
CIVIDALE. «Monitorare il livello di inquinamento ambientale nella zona industriale di Cividale e Moimacco
e riconvocare il tavolo tecnico per definire i provvedimenti da intraprendere in merito». A chiederlo il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli in un’interrogazione presentata al presidente della Regione
Renzo Tondo ed agli assessori regionali all’ambiente Vanni Lenna ed alla Sanità Vladimir Kosic. «Le
amministrazioni comunali di Cividale e Moimacco – rileva Novelli – avevano chiesto l’attivazione di due
progetti con lo scopo di verificare il livello di inquinamento ambientale della zona industriale. Il primo, che
riguarda la realizzazione di un programma di gestione ambientale della zona industriale, è stato condotto
dall’Arpa e si è concluso nell’ottobre 2006. E’, invece, in capo all’Ass, lo studio epidemiologico sulla
popolazione residente nell’area».
21-02-09, 12Udine
Area industriale, chiesto un monitoraggio
CIVIDALE. Torna nel vivo la questione dell’inquinamento dell’aria nella zona industriale di Cividale e
Moimacco: il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli ha infatti presentato al presidente Renzo
Tondo e agli assessori all’ambiente, Vanni Lenna, e alla sanità, Vladimir Kosic, un’interrogazione nella
quale si chiede di monitorare il tasso di diffusione di polveri in atmosfera e, soprattutto, di riconvocare il
tavolo tecnico istituito per definire i provvedimenti da intraprendere a tutela dell’ambiente nell’area in
questione. «Le amministrazioni comunali di Cividale e Moimacco – ricorda Novelli – avevano caldeggiato,
negli anni scorsi, l’avvio di due progetti per accertare il livello di inquinamento del sito industriale: il
primo, che prevedeva la realizzazione di un programma di gestione ambientale del contesto, è stato
seguito dall’Arpa e si è concluso nell’ottobre 2006. Fa invece capo all’Ass 4 Medio Friuli il secondo
disegno, mirato alla redazione di uno studio epidemiologico sulla popolazione residente nelle vicinanze
dell’area». Le attività produttive – dice il consigliere regionale – vanno garantite, «ma nel rispetto della
salute dei lavoratori e della popolazione residente in loco. La tutela della salute pubblica – continua – è
un’esigenza primaria e la cittadinanza ha il diritto di ricevere tutte le informazioni possibili sulla reale
situazione di inquinamento nella zona industriale di Cividale e Moimacco». Proprio per tale motivo è ora
fondamentale sapere se l’Arpa, dopo la conclusione del progetto sulla gestione ambientale – che aveva
evidenziato vari superamenti dei limiti di legge relativamente alle emissioni in atmosfera – abbia
proseguito le attività di rilevamento, per le quali era stata anche installata un’apposita cabina di
monitoraggio su una piazzola realizzata dal Comune di Cividale. «Se questi dati dovessero indicare un
persistente
superamento
dei
limiti
normativi
–
osserva
Novelli
–,
sarebbe
necessario
che
l’amministrazione regionale intervenisse in maniera tempestiva. In quest’ottica è importante conoscere
anche i risultati finali dello studio epidemiologico sulla popolazione residente nelle vicinanze della zona
industriale, che non è ancora stato consegnato, e riconvocare il tavolo tecnico sulle problematiche
dell’inquinamento nell’area. Così come – conclude – sarebbe opportuno che l’amministrazione regionale
destinasse ulteriori risorse per la prosecuzione del programma di gestione ambientale».
15-02-09, 02Udine
Nasce il coordinamento provinciale del Pdl: ecco la
squadra dei 34
Guidare il Popolo della libertà all’appuntamento con le prossime elezioni amministrative. Ecco il primo
compito che attende il neo coordinamento provinciale del Pdl. Non un semplice strumento per dare
concretezza alla nascita del Pdl e sancire ufficialmente il trapasso di Forza Italia e Alleanza nazionale –
hanno detto i coordinatori provinciali Mario Virgili e Fabio Marchetti – , ma una sorta di parlamentino che
avrà il compito di dettare al partito una linea di indirizzo. «Il gruppo unico qui in Fvg è già una realtà in
molte istituzioni – ha illustrato il coordinatore regionale di Fi Isidoro Gottardo che ha stabilito insieme a
quello di An, Roberto Menia i criteri che sono serviti a costituire il coordinamento – , ma è chiaro che in
attesa del congresso nazionale del 27 marzo questa è un’altra tappa fondamentale verso il partito unico
del Pdl». Sul tavolo del coordinamento sono già finiti i “casi” di Pagnacco e Magnano in Riviera. «Nessun
caso – ha assicurato Marchetti – : i sindaci che hanno fatto bene e che possono ricandidarsi saranno
confermati. E’ una regola che vale sia per Fi che per An e varrà ancor di più per il Pdl che quindi
candiderà Trangoni e Steccati». Anche sul rapporto con la Lega la linea del coordinamento è chiara.
«Penso che il segretario Fontanini – ha aggiunto Marchetti – sia consapevole della necessità di presentare
il simbolo del Pdl insieme a Lega e Udc. L’elettorato non capirebbe altre scelte». Del coordinamento, oltre
a Virgili e Marchetti fanno parte Manuela Di Centa, Ferruccio Saro e Giovanni Collino, Renzo Tondo, Vanni
Lenna e Riccardo Riccardi, Massimo Blasoni, Franco Baritussio, Luigi Cacitti, Paride Cargnelutti, Paolo
Ciani, Alessandro Colautti, Daniele Galasso e Roberto Novelli, Franco Mattiussi e Adriano Piuzzi, Renato
Carlantoni, Sandro Bassi, Stefano Della Pietra, Silvano Galetti, Maurizio Gerussi e Marco Quai, Stefano
Arpino e Loris Michelini, Michela Gasparutti e Piero Mauro Zanin, Ferruccio Anzit, Dario Zearo, Andrea
Bacchetti, Lauretta Iuretig, Antonio Martini e Michele Basso. Il supporto organizzativo al coordinamento
sarà garantito da Adriano Ioan e Mauro Steccati mentre il segretario è Giovanna Iesse.
04-02-09, 10Udine
Laboratorio analisi a rischio trasferimento
CIVIDALE. Si aprono incerti scenari sul futuro del laboratorio di analisi del nosocomio cividalese. La
Regione tranquillizza, profilando – per voce dell’assessore alla sanità Vladimir Kosic – nuove assunzioni
per il laboratorio di Udine e Cividale; i dati attuali, però, non sono incoraggianti, e aprono la strada a
preoccupanti ipotesi per il dipartimento della città ducale. La vicenda, su cui Kosic si è espresso in
risposta a un’interrogazione presentatagli dal consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, è connessa a
forti carenze di personale. A oggi il laboratorio d’analisi d’urgenza di Cividale può contare sulla presenza
di un unico laureato, che tuttavia parrebbe destinato a trasferirsi al Santa Maria della Misericordia a
causa, appunto, di un pesante sottodimensionamento d’organico del dipartimento, diretto dal primario
Renato De Martini. A Udine, così, le unità in forza al laboratorio diventerebbero due – comunque
pochissimo per un volume annuo di analisi superiore al milione e 100 mila –, mentre la sezione urgenze
cividalese rimarrebbe scoperta. La conseguenza ipotizzabile per il servizio, a quel punto, sarebbe quella
del “trasloco” a Udine della principale mole di lavoro a carico del sistema (le analisi di routine per i
degenti) e del mantenimento in sede delle sole urgenze: ciò determinerebbe una drastica riduzione
dell’operatività del laboratorio e aprirebbe la strada, giocoforza, a considerazioni sull’antieconomicità di
un servizio dalla bassa produttività. Per la Regione, tuttavia, il caso non si pone: «Il dipartimento di
laboratorio – rende noto Novelli – sta studiando alcune soluzioni organizzative che favoriscano
l’introduzione di più moderne tecnologie informatiche e analitiche per garantire standard di servizio in
linea con le aspettative degli utenti». Il supporto tecnologico, comunque, da solo non basta: la linea
d’indirizzo – secondo quanto ventilato da Kosic –, sarebbe quella di procedere a nuove assunzioni sia di
laureati che di tecnici, per potenziare la pianta organica odierna. Novelli si dice intenzionato a monitorare
la questione «con particolare attenzione, per verificare che quanto annunciato dall’assessore si
concretizzi». «Questa situazione – conferma il primario De Martini – deriva da una fortissima mancanza di
personale, che mi ha costretto a prospettare il trasferimento a Udine del biologo in servizio a Cividale. Ho
sottoposto il problema al direttore generale: se mi venissero assegnate le risorse necessarie, cosa che
auspico, allora non sarei costretto a programmare lo spostamento». Spostamento che potrebbe
rappresentare l’atto ultimo prima della soppressione del servizio, già fortemente ridimensionato negli anni
scorsi. Il sindaco Attilio Vuga, da parte sua, ribadisce «l’assoluta necessità che un laureato sia
costantemente presente nel laboratorio cividalese per il mantenimento delle funzioni esistenti. Per la
qualità del lavoro svolto – dice – il sistema non può subire ulteriori riduzioni: attendiamo ora che gli
orientamenti espressi dalla Regione trovino conferma nei fatti».
01-02-09, 13Cultura - Spettacolo
Cividalesi compatti «Forte sinergia fra le istituzioni»
CIVIDALE. I cividalesi sembrano compatti su questa candidatura, attorno alla quale si salda una sinergia
fra enti e istituzioni, come ha detto il sindaco Vuga. Lo si è capito anche l’altra sera davanti al Ristori
affollato per la presentazione del progetto. Dopo gli interventi dell'archeologo Luca Villa e della direttrice
del Museo Archeologico, Serena Vitri, c’è stata la relazione di Bruno Cesca, che ha illustrato il piano di
gestione del sito seriale in vista della candidatura Unesco: per Cividale gli obiettivi da perseguire sono 32,
attraverso 85 progetti. Tante le autorità intervenute, a ogni livello: il plauso per un'iniziativa
mastodontica, che tutti si augurano vada a buon fine, è stato espresso in particolare dall’onorevole Carlo
Monai, da monsignor Guido Genero, dal portavoce della Soprintendenza regionale, Paolo Casadio,
dall'assessore provinciale Elena Lizzi, dal consigliere regionale Roberto Novelli, e da Tullio Cianciolo,
rappresentante della Banca Popolare Friuladria, che ha sostenuto il progetto
31-01-09, 12Udine
Meeting giovani per 80 studenti
CIVIDALE. Si è aperto mercoledì e si concluderà domenica il quarto meeting “Giovani d’Europa”,
promosso dall’Associazione Carta di Cividale e mirato a delineare e a gettare le basi ad un “Sistema
turistico longobardo”: l’evento, che quest’anno si svolge in Austria, a Klagenfurt, e che coinvolge
un’ottantina di studenti universitari provenienti da numerosi atenei d’Europa, dà dunque seguito alle
indicazioni operative espresse dai partecipanti al precedente meeting, che avevano caldeggiato la
costituzione di “Parchi europei della Natura e della Storia” in ambiti territoriali caratterizzati da una forte
concentrazione di elementi naturalistici e storico-archeologici (fra cui rientra la striscia delle Alpi Orientali,
con le Valli del Natisone, del Torre, dello Judrio e dell’alto Isonzo) e la predisposizione di itinerari verso
tali aree. La tematica su cui si imperniano i lavori dei partecipanti all’incontro si collega, però, anche al
piano di candidatura Unesco “Italia Langobardorum”, che prevede la creazione di un percorso
internazionale battezzato “Via delle Origini”. Uno dei punti di snodo esteri di quest’ultimo è proprio
Klagenfurt. Nella città carinziana si stanno così sviluppando due livelli d’azione: da un lato si lavora per
abbozzare gli accordi per l’individuazione e il consolidamento del primo tratto della “Via delle Origini”,
dall’altro si cerca di definire quello che diventerà, appunto, il “Sistema turistico longobardo”. I
rappresentanti dei gruppi giovani della Carta di Cividale – costituiti in Friuli Venezia Giulia, Slovenia,
Croazia, Cechia e Germania – si stanno relazionando con coetanei appartenenti al sistema universitario e
associativo austriaco per studiare progetti di collaborazione; il presidente dell’associazione, monsignor
Guido Genero – accompagnato dal segretario della stessa, dal consigliere regionale Roberto Novelli e
dal segretario della rete Unesco, Bruno Cesca – incontrerà il sindaco di Klagenfurt, l’arcivescovo ed
esponenti di istituzioni universitarie, culturali e museali interessate sia allo specifico progetto che al
rafforzamento delle relazioni tra giovani di diversi Paesi, in un’ottica di integrazione europea. L’iniziativa
del Meeting giovani è co-finanziata dall’assessorato regionale alle attività produttive e al turismo e gode
del sostegno della Banca popolare FriulAdria.
25-01-09, 02Udine
Una mozione bipartisan contro l'alcol ai minori
Fabrizio Anzolini, il consigliere che ha proposto una serata o un pranzo oppure uno spazio alcol free
nell’ambito di Friuli doc, punta ora a una mozione bipartisan assieme al contorsionista con l’obiettivo di
stoppare la vendita di alcolici ai minori di 18 anni. Ieri, al proposito, c’è stato un primo incontro per
definire la possibilità d’intesa. Più incerto invece l’esito della mozione di sentimenti che mira a escludere il
patrocinio del Comune in quelle manifestazioni che appoggino apertamente kermesse dedicate al vino o
alla birra. E intanto, lo stesso Anzolini incassa la solidarietà e l’appoggio del parlamentare friulano
dell’Udc, Angelo Compagnon, componente del Comitato ristretto che sta pianificando la nuova norma
sulle patenti. Per Compagnon, ad Anzolini va il plauso di tutti perchè, al di là delle polemiche sulle singole
proposte, va riconosciuto il merito di aver aperto un dibattito che va sviscerato in maniera franca senza
nascondere la testa sotto la sabbia. E solidarietà ad Anzolini arriva anche dal popolo in rete che contesta
il gruppo, numerosissimo, attivato da Belviso su Facebook dal titolo “Calci in c. ai politici che vogliono
proibire il vino a Friuli doc”. «Non ho mai fatto proposte proibizioniste, ma ho avuto soltanto l’obiettivo di
aprire un confornto a 360 gradi», ha ribadito ieri lo stesso Anzolini nel corso di una conferenza stampa
tenuta assieme al consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli, vicepresidente della Quarta
commissione, da sempre impegnato sul fronte della prevenzione degli incidenti stradali alcol-correlati.
«Ad Anzolini va il meerito di avere acceso i riflettori politici – ha dichiarato Novelli – su un problema
troppo spesso sottovalutato e dai risvolti troppe volte drammatici».
24-01-09, 11Udine
Sciolta l'Unione, ma Pulfero e Savogna mantengono i
servizi in convenzione
PULFERO. «Prendiamo atto dell’inizio della campagna elettorale nelle Valli del Natisone, purtroppo
all’insegna della disinformazione». I sindaci di Pulfero e Savogna, cui la giunta di San Pietro al Natisone e
il consigliere regionale Roberto Novelli hanno attribuito responsabilità in rapporto all’avvenuto
scioglimento dell’Unione fra i tre Comuni, passano al contrattacco e annunciano la propria intenzione a
mantenere per il 2009 i servizi in convenzione fra Pulfero e Savogna, per non disperdere il patrimonio
organizzativo acquisito: la decisione sarà formalizzata nei prossimi consigli comunali. Le dichiarazioni rese
dagli esponenti del centro-destra, dicono il primo cittadino di Pulfero, Piergiorgio Domenis, e il collega di
Savogna, Lorenzo Cernoia, «sfiorano il ridicolo, ma i loro comportamenti hanno ricadute concrete». La
scelta di stoppare il percorso aggregativo fra San Pietro, Pulfero e Savogna ha responsabilità ben precise:
«Allo scioglimento dell’Unione, concordato nel febbraio 2008 – ricordano i due sindaci –, si era arrivati
con un accordo che prevedeva di proseguire l’esperienza attraverso un’associazione intercomunale e di
mantenere gli uffici aggregati da 8 anni. Evidentemente è successo qualcosa, perché il sindaco di San
Pietro, Tiziano Manzini, e la sua maggioranza hanno bocciato l’associazione – da loro stessi proposta –,
contrariamente a quanto fatto dall’amministrazione di Pulfero. Al consigliere Novelli chiediamo dov’era la
sua attenzione al territorio delle Valli quando la Regione distribuiva 1.850.000 euro a 26 Comuni tutti di
centrodestra, e cosa sta facendo ora che si attende di capire le intenzioni della giunta Tondo circa il
riordino degli enti locali. Lo invitiamo ad esternare di meno e a lavorare di più. Rinfreschiamo infine la
memoria al sindaco Manzini, ricordandogli che durante la presidenza Domenis le funzioni conferite
all’Unione passarono da 9 a 12.
22-01-09, 11Udine
«Unione saltata per scarsa collaborazione»
PULFERO. Nel bilancio regionale 2009/11 i trasferimenti agli enti locali «sono saliti a 271 milioni di euro e
i Comuni di Pulfero, Savogna e San Pietro al Natisone beneficeranno, rispettivamente, di un aumento di
25.642, 18.645 e 36.909 euro rispetto al 2008»: lo afferma il consigliere regionale del Pdl Roberto
Novelli, che si inserisce così nella querelle sullo scioglimento dell’Unione fra i tre Comuni citati. La fine di
tale esperienza gestionale non è da imputare - rileva Novelli - all’amministrazione regionale, quanto
piuttosto «al comportamento degli amministratori di Savogna e di Pulfero, che hanno manifestato il loro
dissenso a qualsiasi forma di collaborazione con il Comune di San Pietro, di diversa connotazione
politica». Il discorso si sposta poi sugli Aster, gli Ambiti di sviluppo territoriale: la giunta Tondo, precisa il
consigliere, ha abolito tale forma associativa fra enti locali voluta dalla precedente amministrazione
regionale di centrosinistra «non perché voglia contrastare la realizzazione del federalismo, ma perché è
stato riscontrato un incremento di spesa per la Regione non bilanciato da alcun miglioramento gestionale.
Con la finanziaria 2009 - prosegue Novelli - si intende lasciare ai singoli enti, in base al principio
costituzionale e statuario di autodeterminazione dei Comuni, maggiore libertà di scelta sulla miglior forma
associativa per la gestione condivisa dei servizi resi ai cittadini: il tutto in una prospettiva di risparmio ed
efficienza. In quest’ottica va letto l’incremento dei fondi stanziati per gli enti locali. Le dichiarazioni che
screditano l’amministrazione comunale di San Pietro al Natisone e la giunta Tondo appaiono insomma,
soprattutto
considerata
propagandistici».
l’imminenza
delle
elezioni
amministrative,
dei
veri
e
propri
slogan
21-01-09, 09Regione
Pizzolitto: armi ai vigili quando necessarie
TRIESTE. «Se c’è un margine di rischio non li manderemo in servizio a mani nude». È il commento del
presidente dell’Anci, Gianfranco Pizzolitto, sulla scelta di armare i vigili urbani prevista dal piano sicurezza
dell’assessore Seganti, illustrato ieri in commissione. Pizzolitto ha cosí chiarito la posizione dei sindaci,
dopo che erano sorte discussioni circa l’ipotesi che i finanziamenti per il rafforzamento della polizia locale
fossero condizionati al fatto che le amministrazioni locali accettassero o meno di armare i vigili.
Condizione che l’assessore Seganti non ha posto, ma che comunque ha suscitato discussioni. Ieri
Pizzolitto ha parlato della necessità di «una strumentazione adeguata. In via normale le armi non
servono, ma se ci sono margini di rischio non manderemo i vigili in servizio a mani nude». Pizzolitto ha
ribadito la sua contrarietà personale a fare ricorso alle armi, ma ha anche detto che l’impiego delle pistole
sarà regolato «in rapporto alla funzione che l’adetto sarà chiamato a svolgere». Se un vigile svolgerà
funzioni di pubblica sicurezza, in buona sostanza, non sarà disarmato. Pizzolitto ha fatto l’esempio di uno
sgombero forzoso in caso di un’occupazione abusiva. La sicurezza è tra le condizioni primarie per vivere
in tranquillità - è stato ribadito ieri in commissione -. Di qui la necessità di un testo di legge che,
istituendo il Corpo regionale di polizia locale (Corpol) e con alcune innovazioni importanti, incrementerà ne è certa la maggioranza - il livello di sicurezza nelle nostre città valorizzando anche la professionalità e
il ruolo della polizia locale. A presentare alla V Commissione la proposta di legge, i consiglieri regionali del
PdL Antonio Pedicini (che l'ha illustrata), Paolo Ciani, Daniele Galasso, Franco Baritussio, Roberto Marin,
Bruno Marini e Roberto Novelli. Il Corpo regionale di polizia locale incorporerà le polizie municipali dei
diversi Comuni, senza creare alcun doppione. Se la gestione del personale toccherà a Comuni e Province,
in forma autonoma o associata, indirizzi e funzionamento della polizia locale verranno invece disciplinati
dalla Giunta non senza aver sentito, però, il Consiglio delle Autonomie e la Commissione consiliare
competente. Compito della polizia locale sarà quello di controllare il territorio in autonomia e a supporto
delle altre forze dell'ordine. Sarà la Regione a erogare i contributi agli Enti locali per l'acquisto delle
attrezzature necessarie: dagli apparati radio al rinnovo del parco veicoli, dai collegamenti telefonici e
informatici alla modernizzazione della sede dei comandi, fino alla formazione o ai corsi di guida sicura e
agli strumenti in dotazione, che saranno: bastone tattico estendibile (tipo tonfa), spray antiaggressione,
manette e un'arma d'ordinanza (in dotazione soltanto nei servizi di pronto intervento, pubblica sicurezza
e polizia giudiziaria e durante la notte, tra le 21 e 6).
19-01-09, 11Nazionale
Polizia locale in festa a San Pietro al Natisone
SAN PIETRO AL NATISONE. Nelle Valli del Natisone si è svolta la tradizionale festa annuale della Polizia
locale della Provincia di Udine. La manifestazione è giunta alla sua ventesima edizione, che quest’anno è
stata organizzata presso la municipalità di San Pietro al Natisone. Numerose le autorità che si sono date
appuntamento nel capoluogo valligiano, dove sono convenuti oltre a numerosi Ufficiali, Sottufficiali ed
agenti, in rappresentanza dei Corpi e servizi di tutta la Provincia, l’Assessore regionale alla sicurezza
Federica Seganti, il Prefetto di Udine Ivo Salemme, l’Assessore provinciale alla sicurezza Stefano Teghil, il
consigliere regionale Roberto Novelli, il consigliere nazionale ANVU Gianluca Di Bernardo e i sindaci di
Cividale, Moimacco e Tolmezzo. Dopo il saluto di benvenuto rivolto dal sindaco di San Pietro, Tiziano
Manzini che ha messo in risalto la sensibilità dell’amministrazione nell’accogliere la manifestazione,
particolarmente sentita dalle Comunità locali, è seguito il saluto del Prefetto che ha voluto essere
presente, per rappresentare l’importante ruolo della polizia municipale nell’ambito del complesso ed
articolato servizio istituzionale della sicurezza pubblica. L’assessore provinciale Teghil in tale occasione ha
auspicato che «la polizia locale continui ad essere vicina ai cittadini ed alle amministrazioni municipali,
operando in collaborazione con le altre forze dell’ordine per la prevenzione e sicurezza di tutti».
L’assessore regionale Seganti nel suo intervento ha illustrato, all’attenta platea, alcuni tratti della legge
regionale di riforma della polizia locale, ora al vaglio della quinta commissione, ribadendo l’importanza del
ruolo della Polizia in un sistema di sicurezza compartecipata dei Comuni e della Regione, puntando alla
formazione del personale ed alle strumentazioni tecnologie. Ha chiuso gli interventi il presidente regionale
dell’associazione nazionale della polizia locale, maggiore Eros Del Longo, che ha voluto sottolineare le
positività e le criticità della legge di riforma in fase di approvazione, che andrà a normare l’attività della
Polizia Locale. Dopo la deposizione di una corona d’alloro dinanzi al monumento ai caduti, all’antica pieve
di San Quirino, è seguita la cerimonia religiosa di commemorazione di San Sebastiano, Patrono della
polizia locale.
14-01-09, 09Udine
Gara degli strucchi bolliti a Clenia di San Pietro
SAN PIETRO AL NATISONE. Torna, a Clenia, la gara degli strucchi bolliti, atteso corollario della festa
patronale di Sant'Antonio Abate: tutti gli amanti delle usanze e dei sapori delle Valli, invita il Comitato Pro
Clenia, promotore dell'iniziativa, possono consegnare le proprie creazioni (un sacchetto con 20-25 pezzi,
corredato da nome, cognome e indirizzo del partecipante) al Bar Montenero di Clenia o presso l'abitazione
di Paolo Osgnach (tel. 335 1079153) entro le 17 di giovedì. Giuria di esperti al lavoro venerdì, in serata, e
premiazioni, infine, nella giornata dedicata al Santo patrono, sabato. La tradizionale festa di Sant'Antonio
Abate, organizzata anch'essa dal Comitato Pro Clenia, si aprirà alle 19 con la celebrazione di una messa
solenne nella chiesa del paese, accompagnata dai canti del coro Nediski Puobi. Seguirà, alle 19.30, la
premiazione della gara di strucchi - giunta quest'anno alla ventesima edizione -, alla presenza del sindaco
di San Pietro, Tiziano Manzini, del consigliere regionale Roberto Novelli e dell'onorevole Carlo Monai. I
festeggiamenti proseguiranno poi con un concerto di ottoni a cura del Quartetto Explois, alle 20, e con
una degustazione - a partire dalle 20.30 - del menù tipico.
08-01-09, 09Udine
Finanziata la condotta anti-allagamenti
CIVIDALE. L’intervento di realizzazione di una condotta per la captazione delle acque meteoriche nell’area
compresa fra il centro studi di Rubignacco e il fiume Natisone, avviato in via d’urgenza, con un primo
lotto, lo scorso anno, sarà completato entro il 2009: la Regione ha infatti assegnato al Comune di
Cividale, con fondi del bilancio 2008, la somma necessaria per eseguire la seconda tranche del progetto,
pari a 600 mila euro. «Un’ottima notizia - commenta il sindaco Attilio Vuga -, che consentirà di portare a
termine un’opera la cui necessità era stata più volte fatta presente, sia dal sottoscritto che dal consigliere
regionale Roberto Novelli, alla Direzione regionale della Protezione civile e all’assessore competente
Lenna. Adesso che abbiamo ottenuto il finanziamento gli uffici si attiveranno subito, provvedendo, in
collaborazione con l’Acquedotto Poiana - che già ha seguito il precedente lotto -, alla stesura del progetto
definitivo-esecutivo, che andrà concordato con la Protezione civile regionale e dovrà essere poi sottoposto
al vaglio della Conferenza dei Servizi». Conclusisi tali passaggi, si potrà indire la gara d’appalto: «I lavori
- rende noto il primo cittadino - dovranno essere eseguiti entro il 31 dicembre 2009, e nei mesi successivi
ci verrà chiesta la rendicontazione dell’intervento». Tempi stretti, insomma, che impongono un’immediata
redazione del piano e una tempestiva assegnazione dell’incarico: si dovrebbe arrivare all’appalto, si
sbilancia il sindaco, entro un paio di mesi. Le operazioni prevedono dunque il completamento della
condotta, che attualmente serve l’area compresa fra l’incrocio del Gallo, o meglio l’inizio di via del
Cragnolet, e il Natisone, correndo nel sottosuolo di via da Vinci e via Premariacco. Ora il canale verrà
esteso a tutta via del Cragnolet, passando al di sotto della linea ferroviaria (le operazioni non
comporteranno alcun blocco dei treni), fino alla zona di via Perusini, quella, cioè, del polo sportivo e del
centro studi. «Saranno captate, così - spiega Vuga -, tutte le acque di scolo che si riversavano in quel
contesto e che originano, spesso, allagamenti: problemi molto seri si erano verificati, in particolare,
nell’autunno del 2004». Il progetto, che ha già comportato, con il primo lotto, una spesa di quasi un
milione di euro, rientra nelle competenze regionali in materia di Protezione civile: il Comune rivestirà il
ruolo di ente attuatore sub-regionale.
31-12-08, 11Udine
Alloggi Ater a Rualis, entro l'estate partiranno i lavori di
costruzione
CIVIDALE. Partiranno entro l’estate 2009, e richiederanno una spesa di un milione 200 mila euro, gli
attesi interventi di sistemazione degli alloggi Ater presenti nella frazione di Rualis: lo comunica il
consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl), che ha recentemente incontrato il direttore dell’Ater di
Udine, Domenico Degano, per fare il punto sulle condizioni in cui versano le abitazioni e per capire, in
particolare, i motivi del ritardo delle importanti opere di riassetto degli edifici, programmate, appunto, da
tempo. «Negli ultimi anni – spiega Novelli – l’Ater udinese ha dato priorità alle politiche insediative,
intervenendo sulle strutture non fruibili e quindi sfitte. Tale scelta ha permesso di dare risposta alle
esigenze di ben 550 famiglie che versano in situazioni economiche difficili. Tale politica, però, ha avuto
come conseguenza il rinvio dei lavori programmati a Rualis». Il citato importo di 1 milione 200 mila euro
destinato, ora, ai condomini della frazione di Rualis deriva dagli affitti: «Le operazioni pianificate sottolinea sempre il consigliere regionale - consentiranno di migliorare il decoro di queste abitazioni, che
registreranno, fra l’altro, lavori di coibentazione e isolamento. La necessità di intervenire con una radicale
azione di ripristino degli edifici – conclude Novelli – mi era stata più volte segnalata dagli stessi inquilini,
che a breve, finalmente, vedranno dunque soddisfatte le loro legittime richieste». Restando in tema, va
ricordato che a Rualis è in via di edificazione anche un nuovo caseggiato Ater, che annovererà undici
alloggi: il progetto ha avuto un costo di un milione e mezzo di euro – somma finanziata interamente
dall’Ater di Udine – e si avvia, ormai, alla conclusione. Il fabbricato, sorto nell’area compresa fra la chiesa
del borgo e il parco urbano in corso di realizzazione, ospiterà al pianterreno (di proprietà comunale)
alcuni servizi di pubblica utilità: si spazia dall’ipotesi del bar – ad oggi a Rualis non esiste, infatti,
nemmeno un locale pubblico – a quella di uno sportello postale o bancario.
22-12-08, 12Nazionale
Caro-rette alla casa per anziani: la Regione stanzia 50
mila euro
CIVIDALE. «L’Asp Casa per anziani di Cividale riceverà un contributo straordinario di 50.000 euro
finalizzato all’abbattimento delle rette». Ad affermarlo è il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli
che ha presentato un emendamento, approvato nel corso della discussione della finanziaria 2009, che ha
sommato 30.000 Euro all’importo emendato dal consigliere Pustetto. «In base alla legge 328/2000 –
rileva Novelli – la Casa per Anziani di Cividale, che opera sul territorio da più di 150 anni, è stata
trasformata in Azienda pubblica di Servizi alla Persona con fini socio-assistenziali e socio-sanitari. Da
Istituzione comunale è diventata così una Fondazione di diritto privato. A seguito della finanziaria
nazionale 2005 e della finanziaria regionale 2006, le nuove Asp succedute alle Istituzioni pubbliche di
assistenza e beneficienza sono state esonerate dall’Irap. Esenzione che è goduta anche dalle Ipab
trasformatesi in fondazioni, poiché sono, nella quasi totalità dei casi, Organizzazioni Non Lucrative di
utilità sociale». «La Casa per Anziani di Cividale però non rientra tra i soggetti che beneficiano
dell’esenzione dall’Irap, in quanto, dal punto di vista giuridico, viene considerata una nuova Asp, non
derivante da trasformazione Ipab. Per questo la struttura si trova a dover pagare 200.000 euro di Irap.
Un’imposizione fiscale che comporta un aumento della rette degli ospiti di 2,40 euro al giorno. Per evitare
una disparità di trattamento – continua l’esponente del Pdl – maggioranza e opposizione hanno lavorato
insieme presentando un ordine del giorno che impegna la giunta regionale ad intervenire presso il
Parlamento ed il Governo, affinché tutte le Asp siano soggette al medesimo trattamento fiscale. Una
dimostrazione – conclude Novelli – che, quando si tratta di salvaguardare la salute dei nostri anziani, i
colori politici non contano. L’importante è tutelare i 235 ospiti residenti nella struttura e le loro famiglie».
La Giunta ha anche recepito l’ordine del giorno del consigliere Novelli e si impegnerà nei confronti del
Parlamento e del Governo affinché si arrivi all’ eliminazione della disparità di trattamento venutasi a
creare a seguito dell’approvazione della finanziaria del 2005 ed anche per assoggettare tutte le Asp al
medesimo trattamento fiscale.
17-12-08, 10Regione
Lingue, chiesta al governo la tutela di Resia e Valli
TRIESTE. Tutelare le parlate slavofone denominate natisoniano, po-nasen e resiano presenti in Provincia
di Udine. Con l’approvazione a maggioranza di un ordine del giorno, lo chiede il Consiglio regionale alla
giunta, affinché si impegni presso il Governo per una modifica della legge 482 sulle minoranze
linguistiche. L’odg è stato firmato da Roberto Novelli, Franco Baritussio, Daniele Galasso (PdL), Ugo De
Mattia (Lega), Roberto Asquini (Misto) e Edoardo Sasco (Udc), ed è stato approvato con i voti favorevoli
della maggioranza, del presidente della Regione, Renzo Tondo, degli assessori alla Cultura, Roberto
Molinaro, e all'Agricoltura, Claudio Violino; quelli contrari dell'opposizione di centrosinistra. Astenuto il
consigliere Sandro Della Mea (Pd). L’Aula ha anche respinto a maggioranza un odg, primo firmatario Igor
Kocijancic (Sinistra Arcobaleno), che chiedeva l’organizzazione di un convegno sul tema.
16-12-08, 13Regione
Le lingue minori delle Valli: oggi si vota la legge di
tutela
TRIESTE. Stamani partirà il confronto in aula sulla Finanziaria. Ma prima si discuterà della mozione sulla
tutela delle parlate delle comunità slavofone delle valli del Natisone, Resia e del Torre. «Questa mozione
va considerata come atto dovuto alle giuste aspirazioni di queste comunità linguistiche e mi auguro venga
discussa dall’aula con equilibrio e buon senso nel rispetto dell’identità e delle aspirazione di questi
cittadini italiani», ha detto il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli che illustrerà la mozione al
Consiglio. «Queste comunità linguistiche chiedono una tutela autonoma, uguale a quella degli sloveni,
dove ora si trovano forzatamente inclusi. Con questa mozione – prosegue Novelli – non si vuole attentare
alla tutela della minoranza linguistica nazionale slovena, ma si vuole porre al centro dell’azione politica
l’uomo come portatore di diritti inalienabili e di sentimenti di appartenenza che meritano un rispetto
assoluto». «È fondamentale – aggiunge Novelli – la distinzione tra minoranza linguistica e comunità
linguistica. L’inclusione nella minoranza linguistica slovena comporta per queste popolazioni la perdita
della nazionalità italiana a favore di quella slovena in cui esse non si riconoscono per motivi storici e
culturali».
13-12-08, 13Udine
Day surgery, il futuro è a Cividale
CIVIDALE. Dopo il consigliere regionale Stefano Pustetto è ora il suo collega Roberto Novelli a rilanciare
il progetto che mirerebbe alla concentrazione a Cividale dell’intera day surgery dell’azienda ospedaliera
universitaria di Udine: una soluzione, dice l’esponente del Pdl, che consentirebbe di sgravare dai piccoli
interventi il nosocomio udinese e accorcerebbe, conseguentemente, le liste d’attesa. L’auspicio viene
formulato all’indomani di un incontro fra lo stesso Novelli, il sindaco Vuga, il direttore dell’Azienda
ospedaliera-universitaria Carlo Favaretto e il consigliere Pustetto. «La sanità – rimarca Novelli – assorbe il
50% del bilancio regionale. Per questo è di vitale importanza una politica di riduzione degli sprechi, con
una riorganizzazione razionale della rete ospedaliera: il trasferimento dai grandi ospedali di attività di
cura che possono essere eseguite nei nosocomi periferici è, in tal senso, una delle vie da percorrere». Sul
presidio di Cividale, sottolinea poi il consigliere, gravitano circa 45 mila cittadini: «Per rispondere alle
esigenze della popolazione – ricorda – è stato predisposto un progetto complessivo di potenziamento
delle attività diurne. Come ha dichiarato l’assessore regionale alla sanità Kosic sono previsti investimenti
per
la ristrutturazione
dell’intero
corpo
centrale.
L’assessore
ha dato
ampie
assicurazioni
sul
mantenimento del pronto soccorso e del reparto di medicina interna, con i suoi 40 posti letto, oltre che
sul futuro potenziamento della Rsa. Verranno inoltre migliorati, fra l’altro, i servizi del centro prelievi e
raccolta sangue ed il funzionamento degli sportelli del Cup». Nel folto insieme delle progettualità in
essere «sono fondamentali – conclude il consigliere – le attività di day surgery, che devono essere
appunto potenziate».
12-12-08, 10Regione
Centri di aggregazione, metà dei fondi agli oratori
TRIESTE. Ci sono i danzerini di Lucinico, l’associazione culturale delle “Scimmie bisiache”, ma anche la
casa di Don Emilio De Roja di Udine tra i beneficiari del milione di euro che la Regione ha ripartito nel
2008 a favore delle politiche giovanili in Friuli Vg nel 2008. Una distribuzione della risorse tra centri di
aggregazione, laici e religiosi, e associazioni - ha evidenziato ieri a Trieste in una conferenza stampa
l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen - «frutto di un criterio, finalmente oggettivo, basato
sull’effettiva presenza di giovani sul territorio e sulla volontà della giunta regionale di investire nelle
giovani generazioni secondo un disegno organico che finora era mancato». Per il 2009 – ha annunciato
Rosolen – è prevista la conferma dell’importo e l’istituzione del Forum dei giovani. Nel dettaglio della
ripartizione, 600 mila euro all’anno per 20 anni (12 milioni di euro) sono stati assegnati a favore di 62
centri di aggregazione dei 165 che avevano avanzato richiesta. Si tratta per lo più di oratori e ricreatori,
dove vengono svolte attività di tipo educativo, ricreativo, sportivo, artistico e culturale rivolte ai giovani,
gestite in forma pubblica, privata o autogestita. Metà delle strutture sono laiche e metà religiose.
Complessivamente, 34 operano nel territorio della provincia di Udine (contributo annuale 287.700 euro),
6 in quella di Gorizia (29.500 euro), 12 nel Pordenonese (179.500 euro) e 10 nella provincia di Trieste
(103.300 euro). Gli altri 440 mila euro sono stati assegnati a progetti finalizzati a promuovere l'autonoma
capacità ideativa e organizzativa, il diretto coinvolgimento e la partecipazione attiva di giovani a iniziative
associative di valore sociale e culturale. Ad essere accolte sono state 46 domande sulle 76 presentate: 8
provenienti da Trieste (80.220 euro di contributo alla spesa su 141.500 di spesa ammessa), 13 da Gorizia
(134.369 euro su 293.755), 5 da Pordenone (52.554 euro su 90.440) e 20 da Udine (172.116 euro su
281.084). «A fronte di una riduzione media del 5% delle poste di bilancio, in tutti i settori – ha
evidenziato il consigliere regionale Piero Camber - ai giovani è stato destinato l’11% in più». Non solo: a
fronte della richiesta delle Province, Piero Tononi ha sottolineato la scelta di «non operare una distinzione
fra enti religiosi e laici». Ma la novità politica, secondo Roberto Novelli, sta nell’aver «messo fine a
interventi di tipo ideologico, privilegiando le iniziative che puntano a garantire salute e sicurezza».
07-12-08, 11Udine
Studenti in pattuglia per prevenire i rischi sulla strada
CIVIDALE. Dall’inizio dell’anno ad oggi si sono verificati, in provincia di Udine, 2.196 incidenti stradali con
feriti, la metà dei quali con bilancio grave: 200 i casi in cui sono stati coinvolti ciclisti, oltre 300 quelli con
vittima un motociclista. È la drammatica panoramica che ieri mattina, al teatro Ristori, è stata offerta a
circa 200 studenti delle scuole superiori di Cividale e Udine dalla coordinatrice della centrale operativa del
118 e dell’elisoccorso regionale, Giuliana Pantanali: un quadro che ha completato e arricchito i dati forniti
in precedenza dall’ingegner Paolo Bartolomeo Pascolo – docente universitario ed esponente del Comitato
europeo sulla sicurezza dei veicoli - relativamente all’incidenza annuale del fenomeno dei sinistri su
strada in Italia. I numeri sono pesanti: si parla di 5.500, 6 mila morti all’anno; la maggior parte dei
decessi avviene, a differenza di quanto si è forse indotti a pensare, non nel weekend bensì nell’arco della
settimana, nella fascia oraria in cui si stacca dal lavoro e si rientra a casa: stanchezza, fretta e
disattenzione le principali cause alla base delle tragedie. L’incontro, un talk show promosso dal Comune
di Cividale su input del consigliere regionale Roberto Novelli, è stato interamente dedicato al tema della
sicurezza stradale e dell’importanza della prevenzione: numerosi gli ospiti, dal direttore e da un
dipendente della Saf, Paolo Zaramella e Franco Binutti, al campione regionale di velocità 2008, Luca
Tommasini, a Sergio Marino, ideatore e progettista dell’autodromo Fvg, che dovrebbe sorgere a
Mortegliano nel 2009 e diventare operativo nel 2010. Da un focus sul servizio di trasporto pubblico
erogato dalla Saf (850 mila corse in un anno, pari a 22 milioni di passeggeri e una media giornaliera di
circa 40 mila utenti) si è passati alla presentazione - da parte di 4 ragazzi - dei risultati del progetto
“Studenti in pattuglia”, che ha coinvolto numerosi istituti e ha offerto ai giovani l’opportunità di conoscere
da vicino, anzi sperimentare in prima persona, il lavoro dell’agente di polizia municipale. Pascolo ha poi
richiamato l’attenzione sul ruolo fondamentale e sulle modalità di svolgimento dei corsi di guida sicura e
di formazione («La Regione - ha ricordato a questo proposito Novelli - ha stanziato ben 2 milioni di euro
per consentire lo svolgimento di corsi di guida sicura a beneficio degli studenti»), mentre Tommasini ha
raccontato la sua esperienza di motociclista neo-campione e auspicato la tempestiva realizzazione di un
autodromo in regione. Non sono mancati riferimenti al problema dei guardrail assassini, «questione - si è
detto - di estrema gravità che va affrontata e risolta al più presto», e alla pericolosità determinata sulle
strade, troppe volte, da un superficiale, scorretto posizionamento della segnaletica
05-12-08, 13Udine
Più sicurezza sulle strade: a Cividale un talk show con
200 ragazzi
CIVIDALE. “Divertirsi è un diritto, prevenire un dovere”: è il titolo di un talk show rivolto ai giovani e
promosso dall’amministrazione di Cividale – su input del consigliere comunale e regionale Roberto
Novelli – per approfondire il tema della sicurezza stradale e delle stragi del sabato sera e spiegare, nel
contempo, come l’autodromo di Mortegliano possa essere funzionale alle politiche di prevenzione.
L’appuntamento è per domenica al teatro Ristori, a partire dalle 10. «L’incontro, studiato appunto nella
formula del talk show – spiega Novelli – registrerà la partecipazione di 200 studenti delle scuole superiori
di Cividale e Udine. L’iniziativa è finalizzata a sensibilizzare i ragazzi sull’importanza del rispetto del codice
della strada e a farli riflettere su come comportamenti disattenti possano causare incidenti gravi. In Italia
i sinistri stradali sono la prima causa di morte tra i giovani dai 15 ai 29 anni. Il bilancio annuale è
drammatico: 5 mila vittime, 20 mila disabili gravi, 300 mila feriti». Al talk show interverrà anche il
progettista dell’Autodromo Friuli Venezia Giulia di Mortegliano, Sergio Marino, che inviterà il pubblico a
considerare come simili strutture possano diventare delle “palestre” ideali per corsi di guida sicura.
«L’impianto – precisa Novelli – risulterebbe strategico per accrescere la cultura automobilistica finalizzata
alla prevenzione degli incidenti. Assieme all’assessore regionale Elio De Anna sto seguendo con molta
attenzione l’evoluzione del progetto. Le scuole guida, per problemi di tipo legislativo-burocratico, riescono
ad offrire moltissima teoria ma non tutta la pratica, indispensabile per formare un guidatore in rapporto
alle situazioni di emergenza. In un autodromo si possono sperimentare, senza pericoli, tutte le nozioni
teoriche legate alla guida sicura». Fra i relatori vi saranno il responsabile della Saf, Paolo Zaramella, il
rappresentante governativo dell’Eevc, Paolo Pascolo, ed il campione regionale di velocità 2008 Luca
Tommasini, che parlerà proprio della sua esperienza negli autodromi. L’aspetto medico-sanitario sarà
invece trattato dalla coordinatrice del reparto infermieristico della centrale operativa del 118 di Udine. Le
conclusioni saranno tratte da Novelli.
04-12-08, 16Cultura - Spettacolo
Tutto pronto a Cividale per l'Home page festival sono
già 1.200 gli iscritti
CIVIDALE. Dal tam tam via internet alla realtà, dall’attesa tutta “virtuale” consumata tra le pagine di My
Space agli incontri dal vivo, in una città suggestiva, con giovani animati dalla stessa passione per la
musica elettronica e di tendenza. Manca pochissimo al via dell’ Home page winter festival e sono migliaia
le richieste di informazioni che stanno inondando gli account del festival sui social network più famosi
( My Space e Facebook). Già 1.200 persone hanno confermato la loro presenza all’evento, in programma
a Cividale sabato e domenica. Grazie anche ai bus e ai treni gratis sarà ancora più semplice raggiungere
la città ducale che per due giorni si trasformerà così in un palcoscenico con oltre trenta dj set ini bar e
negozi. Quest’ultimi resteranno aperti fino alle 23 per frizzanti shopping nights. Tutto il centro, inoltre,
sarà popolato da gruppi di artisti di strada: ballerini, giocolieri e cantanti. Uno dei momenti più attesi è
l’esibizione di Ellen Allien, star berlinese che si esprime con una miscela di musica techno ed elettronica.
Sul palco del palazzetto dello sport, main stage del festival, sabato, oltre alla berlinese, si esibiranno
Shark (Lubiana), Max D. Blas (Padova), accompagnati da Stein & Turnbull live ed Arbeiter Live (Udine),
mentre domenica saranno di scena Shit Disco (Glasgow), Simian Mobile Disco (Londra) e Victeam. La
manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale/sportiva Street Dreamer, proporrà anche nel
teatro Ristori una serie di appuntamenti didattico-culturali, come la proiezione giornaliera di “Gomorra”
(in collaborazione con il Cec di Udine) e la presentazione multimediale, tra videoclip e booktrailer, del
romanzo di Federico Romano "Lettere da Antartica". L’evento si concentra anche su tematiche ethically
correct, con una campagna di sensibilizzazione alla guida sicura che propone un tris d’assi: il treno
gratuito da Udine a Cividale (e viceversa), il bus gratuito cittadino, le conferenze e le prove di guida
sicura; in particolare, verrà organizzata una serie di assemblee nei licei della provincia sul tema della
sicurezza stradale, il tutto in collaborazione con la Saf e il consigliere regionale Roberto Novelli. Inoltre,
per i più giovani saranno organizzati corsi di guida sicura su bici all’interno del palazzetto dello sport,
coordinati da Luca Tommasini, vincitore del Campionato Alpe Adria Classe 600. Ingresso singolo (senza
prevendita): 18 euro.
20-11-08, 18Cultura - Spettacolo
Longobarda ed elettronica
CIVIDALE. Sono previsti shopping nights, bus e treno gratis. Tutto per favorire l’incontro con i grandi
nomi della musica elettronica e di tendenza che si esibiranno a Cividale per una “due giorni” in cui musica
farà rima con cultura, arte contemporanea e cinema, letteratura e artisti di strada. Il 6 e 7 dicembre l’
Home Page Festival, reduce dal successo estivo al parco del Cormôr di Udine, approda nella bella località
longobarda per animarla con una maratona di oltre trenta dj set nei bar e nei negozi della città. Questi
ultimi resteranno aperti fino alle 23 per frizzanti shopping nights. Tutto il centro, inoltre, sarà popolato da
gruppi di artisti di strada: ballerini, giocolieri e cantanti. La musica elettronica, con incursioni nei generi
più innovativi, sarà la vera protagonista dell’ Home Page Winter Festival, evento dal nome internettiano
che evoca le community on line da cui scaturiscono nuovi stimoli e creatività per questo genere musicale
tutto in evoluzione. Sul palco del palazzetto dello sport, main stage del festival, sabato 6 dicembre si
esibiranno Ellen Allien (Berlino), Shark (Lubiana), Max D. Blas (Padova), accompagnati da Stein &
Turnbull live ed Arbeiter Live (Udine), mentre domenica 7 saranno di scena Shit Disco (Glasgow), Simian
Mobile Disco (Londra) e Victeam. La manifestazione, organizzata dall’Associazione culturale/sportiva
Street Dreamer e indetta con il patrocinio del Comune di Cividale, della Regione Friuli Vg e della
Confcommercio di Udine, proporrà nel teatro Ristori una serie di appuntamenti didattico culturali, come la
proiezione giornaliera di Gomorra (in collaborazione con il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine)
e la presentazione multimediale, tra videoclip e booktrailer, del romanzo di Federico Romano Lettere da
Antartica.
L’evento si concentra anche su tematiche
ethically correct, con una campagna di
sensibilizzazione alla guida sicura che propone un tris d’assi: il treno gratuito da Udine a Cividale (e
viceversa), il bus gratuito cittadino, le conferenze e le prove di guida sicura. In particolare, verrà
organizzata una serie di assemblee nei licei della provincia sul tema della sicurezza stradale, il tutto in
collaborazione con la Saf e il consigliere regionale Roberto Novelli. Inoltre, per i ragazzi più giovani
saranno organizzati corsi di guida sicura su bici all’interno del palazzetto dello sport, coordinati da Luca
Tommasini, vincitore del Campionato Alpe Adria Classe 600. Biglietto per due giorni (disponibile fino al
primo dicembre): 30 Euro; ingresso singolo (senza prevendita): 18 euro. L’evento è realizzato grazie alla
Banca di Cividale, al Centro Commerciale Città Fiera e agli sponsor tecnici: Heineken, Red Bull, Yoga,
Goccia di Carnia, Saf e Ableton. www.homepagefestival.com
18-11-08, 10Regione
Senza Titolo
NORME PER L’ACQUISTO Certificato di garanzia per animali d’affezione TRIESTE. Garantire maggiore
trasparenza nell’acquisto e vendita degli animali da compagnia: lo chiede in un'interrogazione il
consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl) che propone la modifica del regolamento della legge
regionale che disciplina la vendita di animali da affezione. In particolare, chiede l'inserimento obbligatorio
di un'autocertificazione, in 4 copie, sottoscritta dal venditore e consegnata all'acquirente, all'Azienda
Sanitaria competente e al Comune di residenza di chi compra. Nell'autocertificazione - spiega Novelli dovranno essere ben indicati la provenienza dell'animale, chi erano i genitori, le vaccinazioni eseguite, la
razza e se i genitori sono iscritti a libro genealogico. RICERCA Meningite, il nuovo test è prodotto in Friuli
Vg TRIESTE. Un nuovo test per la diagnosi rapida di meningite e polmonite è stato dall'Azienda
Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze e sarà distribuito in Italia dalla Eurospital di Trieste. Il test si
basa sulla biologia molecolare e presenta una sensibilità più elevata delle indagini colturali utilizzate
finora per diagnosticare molte malattie infettive, tra cui la meningite. FONDAZIONE CRUP Bruno Vespa
coordinatore del convegno su Comelli UDINE. “La Regione Friuli Vg: realtà e prospettive”, è il tema del
convegno in programma domani, mercoledí, all’auditorium della Regione, a Udine, su iniziativa della
Fondazione Crup e della Cassa di risparmio Fvg in memoria dell’avvocato e presidente della Regione
Antonio Comelli. Coordinerà gli interventi l’anchorman Rai Bruno Vespa.
14-11-08, 12Udine
La proposta in Regione: servono regole più severe
E per regolamentare il settore relativo alla vendita di animali da affezione e garantire sia gli acquirenti
che i venditori onesti e agevolare l'attività dei Comuni contro il randagismo non manca una iniziativa
anche a livello regionale. Il consigliere del Pdl, Roberto Novelli chiede, attraverso una interrogazione, di
modificare l'articolo 3 del Regolamento di applicazione della legge regionale 39 del 1990. «La volontà spiega - è quella di inserire obbligatoriamente nelle operazioni di acquisto e vendita di animali
un'autocertificazione, in quattro copie, sottoscritta dal venditore e consegnata all'acquirente, all'azienda
sanitaria competente e al comune di residenza dell'acquirente. Nell'autocertificazione dovranno essere
ben indicata la provenienza dell'animale, chi erano i genitori, le vaccinazioni eseguite, la razza e se i
genitori sono iscritti a libro genealogico». Prosegue il consigliere regionale «La finalità è quella di
garantire una maggiore trasparenza su tutti i passaggi antecedenti all'arrivo di un quattro zampe in
un'abitazione. Spesso, purtroppo, si registrano casi di truffe più o meno evidenti da parte di venditori
che, facendo leva sull'aspetto affettivo che lega il neo padrone all'animale, vendono il pet nascondendo le
sue vere caratteristiche, anche in presenza di gravi patologie. Tale certificazione - conclude Novelli - è un
ulteriore forma di garanzia per l'attività di quegli allevatori onesti e corretti che spesso devono subire la
concorrenza sleale da parte di altri. Con questo documento, inoltre, i comuni potranno avere uno
strumento ulteriore per contrastare il randagismo».
04-11-08, 11Regione
Cellulare e cinture, il Pdl chiede una tregua: più
controlli informativi, ma niente multa
TRIESTE. Sono state 429 le infrazioni ai limiti di velocità rilevate e 7 le patenti ritirate la scorsa settimana
nel corso dei controlli della Polizia stradale del Friuli Venezia Giulia. Lo ha reso noto il Compartimento
regionale della Polstrada nel giorno in cui il Pdl ha chiesto l’istituzione di “Campagne di cortesia” tra forze
dell’ordine e cittadini, per prevenire gli incidenti stradali. La proposta è del consigliere Roberto Novelli
(Pdl). «Il Fvg - ha spiegato - è tra le Regioni italiane più attive nelle politiche volte alla riduzione della
mortalità negli incidenti anche se non sfugge che nel 95% dei casi - precisa - le responsabilità sono
ancora da attribuire al conducente». Per questo, secondo il consigliere «è opportuno far riavvicinare i
cittadini alle forze dell’ordine attraverso l’attivazione per determinati periodi delle cosiddette Campagne di
cortesia che vedono la polizia impegnata ad avvicinare e richiamare i cittadini che commettono delle
infrazioni alla giusta applicazione delle regole, come, a esempio, allacciare le cinture, non usare il
telefonino, utilizzare gli appositi seggiolini per i bambini». Questo, conclude Novelli, «senza però
comminare alcuna sanzione, ma spiegando loro i rischi che corrono sia in termini di sicurezza, sia di
contravvenzione». Va detto che la Regione ha già stanziato fondi con le variazioni di bilancio destinati alle
Province per la sicurezza stradale. Lo ha ricordato l’assessore Elio De Anna. «Nel riparto dell’avanzo di
amministrazione, destinato quasi esclusivamente al risanamento del debito e alla sanità - ha ricordato De
Anna - la giunta ha voluto attribuire 2 milioni di euro alle 4 Province per il finanziamento di specifiche
attività per la guida sicura. Fondi che serviranno alle Amministrazioni locali per attivare progetti destinati
ai giovani, quali ad esempio la concessione di patentini per la guida dei ciclomotori». Ma per tornare alle
multe comminate dalla Polstrada, le velocità più elevate, in particolare, sono state quella di un Hyunday
che andava a 152 chilometri orari sulla strada regionale 177 all’altezza di Tauriano (Pordenone), dove c’è
un limite di 90, e quella di un’Audi, condotta da un residente a San Daniele (Udine), che correva a 50
l’ora sulla Statale 676 a Udine, dove vige il limite di 90 l’ora.
26-10-08, 10Udine
San Pietro, la Lega Slavia è stata ricevuta dal prefetto
SAN PIETRO. Il prefetto di Udine, Ivo Salemme, ha incontrato nei giorni scorsi i rappresentanti della Lega
della Slavia Friulana e dell’associazione Identità e tutela Val Resia, sodalizi impegnati nel contrastare
l’assimilazione delle comunità slavofone del Friuli alla minoranza slovena di Trieste. «L’incontro - fanno
sapere dalle due associazioni - era stato chiesto anche in conseguenza dell’opposizione levatasi nei
confronti dell’iniziativa di alcuni consiglieri regionali, fra cui il cividalese Roberto Novelli, tendente a
prevedere una tutela delle parlate e dei dialetti locali, tramandati oralmente per secoli: tale opposizione si ricorda - sosteneva, senza però alcun riscontro nella storia e nei dati di fatto, che questi dialetti sono
già tutelati dalla legge attuale. Abbiamo invece chiarito al prefetto che le aspettative e le aspirazioni delle
comunità linguistiche del posto, mai state slovene, sono quelle di una tutela legislativa specifica delle
proprie peculiarità linguistiche, appunto, culturali e tradizionali, nel rispetto di una storia che è sempre
stata isolata da quella della vicina nazione slovena». Al dottor Salemme sono state anche esposte «le
gravi e ripetute forzature nell’applicazione della legge 38/01 in provincia di Udine», sfociate nell’inclusione
nell’ambito di tutela anche di 16 Comuni della Slavia friulana.
23-10-08, 10Regione
Inglese a scuola, il Pdl: raddoppiare le ore
TRIESTE. Non è un golpe contro l’insegnamento del friulano, ma certo l’ipotesi di raddoppiare
l’insegnamento delle lingue straniere - l’inglese innanzitutto - nel timore di alcuni esponenti
dell’opposizione potrebbe far collidere i provvedimenti e soprattutto aprire un contenzioso sulle risorse
disponibili. Ma è proprio questo il provvedimento illustrato ieri in commissione dal consigliere regionale
pordenonese, Franco Dal Mas. La proposta, che porta la firma di tutti i consiglieri del Pdl, prevede,
appunto, il rafforzamento dell’insegnamento delle lingue straniere. «La conoscenza di più lingue è, oggi,
condizione indispensabile per accedere al mercato del lavoro (tanto più in quello europeo senza
frontiere); costituisce, inoltre, un vantaggio che permette di comunicare più facilmente con gli altri, oltre
che scoprire culture e mentalità diverse. Infine, la padronanza di lingue straniere da parte delle giovani
generazioni consente di rafforzare il vantaggio competitivo del sistema economico del Friuli Venezia
Giulia». Questi i motivi addotti ieri dai consiglieri regionali del PdL (primo firmatario Franco Dal Mas) che
hanno firmato la proposta di legge illustrata alla VI Commissione (presidente Piero Camber, Pdl) dallo
stesso Dal Mas. Un provvedimento che intende incrementare fino a raddoppiare - a partire dalle medie
per proseguire alle superiori - le ore di studio dell’inglese e insegnare una seconda lingua straniera per
tre ore alla settimana. Il tutto attraverso accordi e convezioni con il ministero dell'Istruzione e l'Ufficio
scolastico regionale. La norma prevede che le famiglie, per poter usufruire di questa opportunità,
debbano semplicemente inoltrare la domanda alla scuola del figlio. Budget previsto, 3 milioni di euro per
il 2008 («ma vista la situazione economica della Regione, è da rivedere al ribasso», ha annotato Dal
Mas). «Nessun intento polemico contro la legge sul friulano» ha specificato. In conclusione, per Dal Mas
«è certamente importante rafforzare l’offerta linguistica tenendo conto della storicità del friulano, ma
dobbiamo pure potenziare l’nsegnamento e la conoscenza delle lingue comunitarie». Sempre ieri i
consiglieri regionali di Pdl, Lega e Gruppo Misto del Friuli Venezia Giulia hanno chiesto con una mozione
alla giunta regionale di tutelare e valorizzare le lingue slavofone della Provincia di Udine, denominate
Natisoniano, Po-nasen e Resiano. La richiesta è stata sottoscritta da Roberto Novelli, Piero Camber e
Roberto Marin (Pdl), Ugo De Mattia (Lega Nord), Roberto Asquini e Luigi Ferone (Gruppo misto).
21-10-08, 23Sport
A Mortegliano l'autodromo della regione
di PIERO MICOLI MORTEGLIANO. Il Friuli Venezia Giulia avrà il suo autodromo. La notizia circolava già da
qualche tempo, ma nè i soci proponenti, nè le amministrazioni coinvolte intendevano uscire allo scoperto
prima di essersi riuniti attorno a un tavolo con i rappresentanti regionali e delle organizzazioni sportive.
Riunione avvenuta ieri a Mortegliano, alla quale hanno preso parte Gian Claudio Baschirotto per i soci
finanziatori, Luca Commessatti per la Romanello Spa, Gian Franco Romanelli per l’Acu e per la Banca
Popolare di Cividale, e Carlo De Monte per la Nordest Banca. Assieme a loro, il presidente regionale del
Coni Emilio Felluga con l’architetto Luciano Snidar, Ornella Carnielli per la Csai e Giuliano Gemo della Fmi.
Sono inoltre intervenuti il sindaco Eddy Gomboso, l’assessore Nicola Bertoli del comune di Pozzuolo e il
consigliere regionale Roberto Novelli, direttamente invitato dall’assessore De Anna, pure presente. Non
ci sono ancora documenti ufficiali, ma la riunione, voluta proprio dall’assessore De Anna con l’intento di
trovare un consenso comune tra tutti gli enti e le associazioni coinvolte in qualche modo nell’operazione,
ha dato esito totalmente positivo. Sia le organizzazioni sportive interessate, Csai e Fmi presenti con i
propri rappresentanti, sia il Coni nella sua globalità, ma soprattutto i Comuni coinvolti, vale a dire
Mortegliano, dove sorgerà l’impianto, Pozzuolo e Pavia di Udine, che sono confinanti, hanno manifestato il
loro pieno consenso all’operazione, che dunque non trova alcun ostacolo per la sua realizzazione. Il
finanziamento, infatti, è garantito dai soci, tutti privati, che proprio una settimana fa si sono costituiti in
società, la MBM Autodromo del Friuli Venezia Giulia spa, con sede a Pozzuolo del Friuli. Giovedì prossimo
è previsto un nuovo incontro, nel quale verranno scelte le strategie burocratiche più veloci e redditizie per
dare il via concretamente alla realizzazione dell’opera, progettata da Sergio Marino, e già presentata
all’architetto Snidar, delegato tecnico del Coni e responsabile delle attrezzature sportive della Regione. Lo
stesso progetto è già stato trasmesso al Coni di Roma, alla Csai e alla Fmi. L’impianto, che per ora
nascerà su una superficie di 35 ettari nella frazione di Risano, sulle piste del vecchio aeroporto militare,
avrà inizialmente uno sviluppo di 3.400 metri, con una larghezza di 16 nel rettilineo delle tribune, e di 12
nel resto del tracciato. Esso potrà essere utilizzato da auto e moto, sia a livello agonistico, ma anche
didattico, per corsi di guida veloce o sicura. A tale scopo, una parte del percorso potrà essere allagato, in
modo da riproporre le condizioni di guida su fondo bagnato. Sarà dotato di due lunghi rettilinei, con una
serie di parti miste di raccordo. Nella prima fase è prevista la costruzione di un fabbricato di 150 metri
per 18 di larghezza, su due piani. A pian terreno saranno disposti i box per le vetture, un centro medico,
dotato di un’ambulanza fissa, e un bar; il piano superiore conterrà invece un ristorante, con numerose
sale per riunioni e le terrazze con vista sull’intera pista. È prevista anche una tribuna per il pubblico, al di
sotto della quale verranno realizzati dei box chiusi per auto. Questi i dati relativi all’opera, per un costo
previsto di 9,5 miliodi di euro, la cui realizzazione comporterà un tempo di pochi mesi, ma che verrà
sicuramente sviluppata e potenziata ulteriormente in un futuro non lontano.
14-10-08, 15Regione
La Lega rilancia le ronde di volontari
di PAOLO MOSANGHINI UDINE. L’impiego dei volontari per garantire maggiore sicurezza in Friuli Venezia
Giulia divide il centro-destra. La Lega e il Pdl puntano su un “corpo regionale”, la Guardia volontaria
regionale; l’Udc invece frena: «Serve cautela. Per garantire sicurezza gli agenti devono avere una
preparazione, quindi separiamo i professionisti dai volontari e cosí pure dividiamo i compiti degli uni e
degli altri», è il commento del capogruppo dell’Udc Edoardo Sasco. La riforma della Polizia locale del Friuli
Venezia Giulia punta a costituire la Guardia volontaria regionale, ma anche a promuovere politiche locali e
integrate per la sicurezza del territorio nel rispetto della competenza statale in materia di ordine e
sicurezza: è l’obiettivo del disegno di legge sulla sicurezza e la polizia locale al quale sta lavorando la
giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. Il ddl punta anche a trasformare il vigile in poliziotto urbano,
dotandolo di pistola, manette ma anche di dissuasori come spray urticanti e sfollagente. Ne hanno
discusso ieri i capigruppo del centro-destra in consiglio regionale - Daniele Galasso e Antonio Pedicini per
il Pdl, Sasco per l’Udc, Danilo Narduzzi per la Lega e Luigi Ferone per il gruppo misto - che hanno
esaminato i due testi di legge - della Lega e del Pdl - in tema di sicurezza. Ed è emersa la volontà di
migliorare e potenziare l’organizzazione della guardie volontarie su base regionale. «È una rivoluzione,
serve cautela», commenta il centrista Sasco, che sottolinea l’assenza di coinvolgimento delle forze di
polizia nazionali, la scarsa partecipazione prevista per i sindaci e pure la necessità di raccordare gli
interventi con la protezione civile regionale. «L’impostazione dei due disegni di legge è simile e gli
obiettivi sono condivisi», ha spiegato l’assessore regionale alla sicurezza Federica Seganti, che ha
illustrato il progetto di legge nella riunione con i capogruppo della maggioranza. La riforma - ha detto
Seganti - porterà a un unico Corpo regionale che ingloberà le attuali Polizie municipali. Secondo Seganti,
«sarà importante la formazione degli agenti per cui verrà creata un’Accademia». Seganti ha aggiunto che
«ci sarà un incremento dei costi ma - ha detto - riteniamo che sia uno dei migliori investimenti che
possiamo fare». Per il capogruppo consiliare del Pdl, Daniele Galasso, «bisogna capire se è praticabile,
attraverso alcune verifiche, il Corpo regionale». Il leghista Danilo Narduzzi ha sottolineato che «la Polizia
municipale deve mantenere il rapporto diretto con il sindaco», mentre l’Udc Edoardo Sasco ha chiesto
«un piano finanziario della riforma». Il progetto di legge sul riordino della Polizia locale in Friuli Venezia
Giulia a firma del Pdl punta anche all’utilizzo degli agenti nelle scuole, per lezioni sulla sicurezza stradale
e sul rispetto delle regole. Lo spiega il firmatario della proposta, il consigliere del Pdl Roberto Novelli.
«L’Accademia di formazione prevista nella proposta del Pdl - ha commentato Novelli - potrà essere
utilizzata anche per formare agenti all’insegnamento della sicurezza stradale nelle scuole primarie e
secondarie. La creazione di queste figure professionali di agenti-insegnanti risponderebbe alla perfezione
alla norma introdotta nella riforma del ministro Gelmini che rimarca - ha concluso - l’obbligo delle ore di
insegnamento di educazione stradale».
13-10-08, 09Nazionale
Una folla per la benedizione degli amici a quattro zampe
Il gioco allegro tra un alano e un piccolo meticcio. Un bassotto impegnato a “fare amicizia” con un
pastore tedesco. Si poteva osservare questo e molto di più, ieri mattina, al parco del Cormor durante la
giornata per la benedizione degli animali organizzata dalla sezione udinese dell’Enpa, con il patrocinio del
Comune. Una vera e propria festa dove i protagonisti sono stati loro, i nostri amici a quattro zampe. Non
solo i cani ma anche gatti e le piccole cavie. Oltre 500 i partecipanti alla manifestazione, giunti da tutto il
Friuli. Moltissimi soprattutto i bambini, orgogliosi di portare al guinzaglio i loro animali. Sono state
molteplici le razze rappresentate: dai dalmata ai samoiedo, dai boxer ai carlino solo per citarne alcune.
Un’intesa forte quella che si poteva scorgere tra i cani e i loro padroni, un rapporto di fiducia reciproca
emerso con forza durante l’esibizione del gruppo cinofilo “Il Cane” di Papariano di Fiumicello impegnato in
alcune prove di obbedienza e del gruppo cinofilo “Rainbow” di Udine, protagonista di alcuni esercizi di
abilità. Ha stupito tutto il pubblico poi la destrezza del pastore tedesco Kim, vincitore di importanti titoli,
accompagnato da Renzo Diani. Una festa si diceva, culminata con la benedizione impartita dal
francescano Fra Paolo, che ha ricordato come attraverso gli animali «si esprima la sensibilità del
Signore». Ma soprattutto un’occasione per ricordare quanto sia fondamentale il rispetto e la tutela dei
diritti di tutte le bestie. «Spesso gli animali vengono considerati dai noi uomini in maniera sbagliata degli
oggetti di compagnia – ha affermato il consigliere regionale Roberto Novelli (Pdl) – facendoli in questo
modo soffrire, il mio impegno è intervenire sulle normative attuali relative alla tutela degli animali per
aumentare il controlli e le verifiche». Rivolta verso questa stessa direzione anche la critica mossa durante
la mattinata da alcuni esponenti dell’associazione Lav contro l’impiego degli animali negli spettacoli
circensi. «Impegniamoci a disertare – ha detto una delle volontarie dell’associazione – le manifestazioni
come il circo in cui gli animali perdono la loro dignità durante le loro esibizioni per le quali vengono
sottoposti a un reale sfruttamento». L’evento è continuato con le sfilate dei cuccioli per l’assegnazione del
premio Bambi, dei meticci che gareggiavano per il premio “Scooby doo” e dei cani di razza in lizza per il
premio “Il re leone” assegnati a uno di loro da una giuria composta da bambini. Tanta allegria pertanto e
molti applausi ai vincitori che si sono distinti per la loro eleganza e simpatia. «È una stupenda giornata –
ha aggiunto Luigi Bertoli, con in braccio Kira splendido esemplare di cavalier king – perché è dedicata a
loro che sono ben più che animali, sono dei veri componenti della nostra famiglia». Nel corso
dell’iniziativa sono stati inoltre premiati il Messaggero Veneto, Tele4 e Radio spazio 103, per l’attenzione
rivolta agli animali nella pagina pubblicata ogni venerdì “Amici Speciali”.
09-10-08, 19Pordenone
Nessun esame superato
Dante Del Medico, presidente della Zveza slovenskih izseljencev Furlanie Juliske Krajne – Unione
emigranti sloveni di Cividale del Friuli –, sostiene, in sostanza, che in provincia di Udine la lingua slovena,
pur avendo superato l’esame, viene ora addirittura negata dalla proposta di legge regionale di tutela dei
dialetti locali, asseritamente chiesta senza motivazione seria, da consiglieri regionali di centro-destra. È
affermazione non corretta, perché non risulta che la lingua slovena, cioè la minoranza linguistica slovena,
sia mai stata riconosciuta presente in provincia di Udine, né dagli statuti comunali e nemmeno dalle varie
associazioni culturali presenti. Quindi nessun esame superato. Che alcuni sindaci della Slavia friulana
abbiano chiesto, in seguito a un’ingiusta inclusione dei loro comuni nell’ambito di tutela della minoranza
slovena, interpreti e traduttori di lingua slovena non prova nulla sul piano dell’identità linguistica, storica
e accademica. Dimostra soltanto il mancato rispetto dei principii fondamentali. Altrettanto non corretta
risulta l’affermazione che riguarda la non motivata proposta di legge regionale di tutela dei dialetti
slavofoni storicamente parlati in provincia di Udine. Infatti detti dialetti, da molti definiti sloveni, ma in
realtà di origine slava, erano già tutelati da due leggi regionali poi ingiustamente abrogate con l’arrivo
delle leggi di tutela degli sloveni. Pertanto la proposta attuale non costituisce novità. Mira invece a
ripristinare la tutela già goduta e, come detto, ingiustamente abolita. Inoltre, trattasi anche di proposta
ampiamente motivata, presentata, in particolare per la Slavia friulana, dal consigliere Roberto Novelli di
Cividale del Friuli, su richiesta delle comunità linguistiche slavofone storicamente presenti sul territorio
che non si riconoscono nella minoranza slovena. Non si sentono di patria slovena. Non intendono tradire
la storia né i sacrifici vissuti per oltre un millennio dai propri antenati sul territorio friulano. Meraviglia
comunque la difesa della lingua slovena da parte del signor Dante Del Medico, perché non risulta che gli
emigrati della Slavia friulana, che dice di rappresentare, si siano mai riconosciuti nella minoranza
linguistica slovena. In democrazia, però, tutti hanno diritto di dire il proprio pensiero. Sergio Mattelig
presidente Lega della Slavia friulana San Pietro al Natisone
09-10-08, 11Udine
San Pietro, Novelli ribadisce: «Dignità alla lingua nelle
Valli»
SAN PIETRO. «L’attività politica per dare la giusta dignità alle comunità linguistiche delle Valli del
Natisone, del Torre e di Resia, che chiedono il riconoscimento ufficiale della propria parlata, proseguirà
con coerenza e serietà, senza alcun ripensamento». Lo ribadisce, all’indomani di alcune prese di posizione
sull’argomento, il consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli: «Le genti della Slavia friulana - dichiara
- attendono da anni una norma slegata da quella sulle minoranze nazionali slovene, che riconosca,
appunto, le loro peculiarità. É compito della politica e rappresenterà parte del mio impegno ottenere
questo risultato, un segnale di civiltà giuridica che potrà restituire orgoglio e senso di appartenenza a
queste popolazioni non aiutate dalla storia. Non si vogliono esacerbare gli animi: si vuole solamente dar
voce a molte persone che, forzatamente, sono state classificate come “minoranza slovena”. Anche
l’inserimento del Comune di Cividale nell’ambito di tutela di tale minoranza non trova riscontro nel
presupposto della legge 38/01, che è la tradizionale presenza della minoranza stessa sul territorio». Alle
sezioni del Pd delle Valli e del Cividalese, infine, Novelli risponde che «volere assimilare forzosamente una
larga parte della popolazione ad una minoranza linguistica è una scelta inqualificabile».
04-10-08, 11Udine
La querelle linguistica divide la Slavia
SAN PIETRO. Le sezioni delle Valli del Natisone e di Cividale del Partito Democratico rispondono con una
nota congiunta alle recenti dichiarazioni del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli, intervenuto ricordano dal partito - «sull’annosa (e noiosa) querelle sulla lingua slovena della Slavia friulana». «Da un
giovane consigliere regionale di maggioranza, votato e apprezzato nella sua Cividale come pure nelle Valli
- dichiara il Pd - , ci si attendeva, francamente, un approccio decisamente diverso nei confronti del
territorio che rappresenta. Diverso - si precisa - perché il Partito Democratico locale ritiene che certe
dissertazioni di natura linguistica, nello scenario europeo ormai mutato da quasi vent’anni, non abbiano
più alcun senso e possano pregiudicare, anzi, il mantenimento della specificità regionale; diverso - si
rincara quindi - perché altre e ben più gravi sono le problematiche che riguardano il territorio. I valligiani
- conclude il partito - sarebbero più felici di non essere in coda a livello regionale a tutte le classifiche di
reddito pro capite o di servizi attivi sul territorio, piuttosto che essere finalmente illuminati sul nome da
dare alla propria caratteristica parlata». Ma sul caso interviene anche la Lega della Slavia Friulana: «La
proposta del consigliere Novelli – osserva il presidente Sergio Mattelig – non tende a revisionale la legge
esistente sulla tutela dello sloveno: mira invece alla «tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio
linguistico e dialettale del Friuli Venezia Giulia»; vuole offrire, cioè, ai consigli comunali della Slavia
friulana la possibilità di chiedere alla Regione la tutela delle specifiche parlate storicamente usate sul
territorio senza dover fare riferimento alla minoranza nazionale slovena, come oggi in alcuni casi avviene.
Non ha alcuna logica motivazione insistere ancora, in presenza dell’Unione Europea, nel voler contrastare
la legittima autonoma tutela delle storiche realtà locali, costringendo queste ultime a subire l’imposizione
di una lingua e una nazionalità non proprie».
26-09-08, 21Udine
Tolmino e San Canzian le migliori a Moimacco
MOIMACCO. Si è concluso nell’impianto sportivo di calcio di Moimacco, il torneo di finhe estate della
categoria pulcini. Il memorial Antonio Della Rosa è andato al Tolmino, al termine di un estenuante
“duello” calcistico con la cugina Kobarid, mentre il San Canzian ha vinto il 6º trofeo Comune di Moimacco
dopo una bellissima finale con il Centro sedia. Alla cerimonia di chiusura hanno partecipato numerose
autorità, il sindaco di Moimacco Manolo Sicco, che ha elogiato l’operato della società, complimentandosi
con gli organizzatori della manifestazione, il consigliere regionale Roberto Novelli, il responsabile del
settore giovanile scolastico della Figc Franco Facchin, il quale ha apprezzato l’unificazione del settore
giovanile con le altre realtà del posto (Moimacco, Torreanese, Valnatisone), perché solo con la
collaborazione tra società si può mantenere i propri giocatori sul territorio, e infine il direttore sportivo del
settore giovanile unificato Insieme, Carmine Bottiglieri, che oltre a ringraziare gli intervenuti, ha ricordato
con commozione il presidente Antonio Della Rosa e quanto ha fatto per il Moimacco calcio, dando a tutti
l’arrivederci all’anno prossimo.
23-09-08, 11Udine
Tutela dello sloveno, revisione contestata
CIVIDALE. «Con la recente proposta del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli di procedere alla
revisione della legge che prevede la tutela dello sloveno nelle fasce confinarie il centrodestra riapre
vecchie polemiche e sembra voler riportare indietro l’orologio del tempo». A prendere posizione in
materia di minoranze linguistiche è il consigliere regionale cividalese Stefano Pustetto, esponente di
Sinistra Democratica, il quale contesta l’iniziativa del collega e bolla come “del tutto strumentale” il
tentativo di «differenziare ulteriormente i vari dialetti sloveni in natisoniano, torriano e resiano»: ipotesi,
questa – sottolinea Pustetto -, che «ricalca il tentativo di marginalizzare e ghettizzare parte della
popolazione delle Valli». «In questo modo - aggiunge il consigliere regionale –, oltre che riaprire vecchie
ferite, si dà fiato agli opposti nazionalismi che, con il tempo, si erano sopiti. Sappiamo tutti che questa
maggioranza ha i numeri per poter cambiare ogni legge; spero, tuttavia, che in futuro ci si dedichi ai veri
problemi della Regione». Con la creazione e l’allargamento dell’Unione Europea e la fine della guerra
fredda, sancita dalla caduta del muro di Berlino, osserva ancora il consigliere «si è tornati finalmente a
considerare le minoranze come una risorsa o, perlomeno, come una diversità da proteggere, e io
aggiungo anche da risarcire da anni di discriminazione. Con l’approvazione della legge 38 del 2001 a
tutela della minoranza linguistica slovena il parlamento italiano ha ridato dignità alle popolazioni della
Benecija e di tutta la fascia confinaria del Friuli Venezia Giulia, riconoscendo così quanto affermato da
molti linguisti oltre che da consolidate tradizioni popolari».
19-09-08, 09Regione
Dialetti, Lega e Pdl fondono le leggi
UDINE. Non si placa la polemica scatenata dalla proposta di legge di Pdl e Lega per tutelare i dialetti
regionali, dal bisiaco, al maranese, al gradese fino al po nasen. Spendendo circa un milione di euro. Il
nuovo fronte di scontro riguarda la necessità di valorizzare la presenza tedesca, chiesta dal consigliere
regionale di Tarvisio Franco Baritussio. Gli replica Igor Gabrovec, della Slovenska Skupnost: «E’ già
prevista dalla legge nazionale 38/2001 che tutela la minoranza slovena – dice –. Inserire la lingua
tedesca e trattarla nel contesto di una legge regionale che tutela i semplici dialetti sarebbe riduttivo per il
ruolo e l'importanza della presenza germanofona in regione e in Italia». Immediata la replica di
Baritussio: «Mai mi sono sognato di affermare che la lingua tedesca vada trattata nel contesto di una
legge che tutela i semplici dialetti», dice .«Proprio quando Gabrovec cita i margini di tutela della
minoranza tedesca del Friuli Venezia Giulia riferendosi alla legge nazionale 38/2001 - puntualizza
Baritussio - ricorda la vera 'ridutiò che il legislatore nazionale fece a suo tempo. Un chiaro
ridimensionamento, riconoscendo la minoranza tedesca in Valcanale non con una specifica e legittima
normativa, bensì ponendola sotto tutela della minoranza slovena».Siamo ormai di fronte ad un'autentica
defaillance di ordine etnico e linguistico - scrive il consigliere. Di ordine etnico poiché, oltre alle isole
germanofone di Sauris e Timau, esiste in Valcanale una rilevante minoranza tedesca. Sempre sulla tutela
dei dialetti, nel frattempo, ieri mattina i consiglieri Piero Camber del Pdl e Federico Razzini della Lega
Nord, che avevano presentato due proposte diverse, si sono incontrati. Obiettivo: trovare un testo
comune. Dal consigliere Pdl Roberto Novelli, infine, una precisazione: «Vogliamo riconoscere la dignità
di dialetti come il natisoniano e il resiano che solo ingiustamente collocati nella legge di tutela allo
sloveno».
17-09-08, 09Regione
La Cdl lancia la tutela dei dialetti E la babele costerà un
milione
di TOMMASO CERNO UDINE. La prima tappa è stata la tutela di friulano e sloveno. Con tanto di leggi ad
hoc, soldi a palate dalle casse regionali e statali, interpreti assunti negli uffici pubblici per le traduzioni
simultanee, cartelli bilingue ovunque e atti ufficiali tradotti. Adesso la Cdl ci mette del suo e presenta due
leggi (una a firma Pdl e l’altra Lega) per tutelare i dialetti: dal bisiaco, al maranese, alla parlata di Grado,
al po nasen delle valli. Costo dell’operazione: un milione di euro. E in Regione scoppia la polemica sulla
nuova “babele” delle lingue minoritarie. Da una parte la Lega Nord che spinge per stanziare i fondi. Primo
firmatario della nuova norma che spende nel nome del plurilinguismo a tutti i costi è il goriziano Federico
Razzini: «L’unicità del patrimonio linguistico e culturale della nostra regione deve essere valorizzata per
questo abbiamo deciso di presentare una proposta di legge che tuteli, valorizzi e promuova gli idiomi e i
dialetti storici veneti del Fvg», dice Razzini. Alla vulgata poliglotta della nuova torre di Nemaar, voluta
stavolta dagli uomini, si aggiunge il Popolo della libertà. Che ha presentato un’altra norma, sempre volta
alla – citiamo testualmente – “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico dialettale e
culturale del Friuli Venezia Giulia”. E’ firmata dai consiglieri regionali Piero Camber (Pdl), Daniele Galasso
(Pdl), Roberto Novelli (Pdl), Antonio Pedicini (Pdl), Gaetano Valenti (Pdl), Giorgio Venier Romano (Udc)
e Lugi Ferone (Pensionati). La proposta normativa vuole «dare la giusta dignità a quei dialetti che sono
fortemente radicati in un determinato territorio». Quali? Il triestino, l’istro-veneto, il friulano-goriziano, il
bisiaco, il grasian, il veneto-udinese, il resiano, il po nasen e il natisoniano. Secondo qualcuno a Palazzo il
centro-destra ha annusato i soldi. E si è buttato a capofitto per tutelare il tutelabile. Anche se il
governatore Renzo Tondo – in campagna elettorale non più di quattro mesi or sono – si era detto scettico
addirittura sulla tutela del friulano a scuola, preferendo l’inglese e un certo rispolvero della ormai desueta
in Friuli lingua di Dante, l’italiano tanto caro invece agli esponenti del Pdl che provengono da Alleanza
nazionale. Nella Slovenska Skupnost, poi, le critiche non si risparmiano: Igor Gabrovec parla «di proposte
di stampo fascista per negare la presenza della lingua e della cultura slovena in provincia di Udine». Chi si
alza a dire “basta” a centro-destra è il consigliere regionale del Pdl, Franco Dal Mas. Il quale chiede – con
una norma specifica – di finanziare l’inglese con altri 3 milioni di euro. Una proposta che raccoglie
simpatie in maggioranza, ma che genera l’alzata di scudi della Lega Nord che scorge – dietro alla legge –
un blitz per cancellare o ridurre lo stanziamento per la madrelingua. Uno scontro a tutto campo, che vede
i partiti di maggioranza divisi. «Non parlano più la stessa lingua», scherza un esponente del Pd. Ma la
realtà è che in aula si dovrà votare: vorrà il centro-destra spendere un milione in più (oltre ai circa sei
previsti già dalla vecchia finanziaria) per tutelare i dialetti?
13-09-08, 17Udine
Chi si sente veramente italiano
La politica non è l’arte di fare le cose, ma la sua attività si sostanzia nel rendere possibile ciò che è
necessario. È necessario riconoscere la giusta dignità alle comunità linguistiche denominate natisoniano e
resiano. Il signor Bonini nel suo intervento nella “posta dei lettori” scrive che nella nuova Europa non ci
sono più lingue maggioritarie, ma che tutte sono minoritarie. Tali affermazioni ripropongono vecchi
schemi nazionalistici che sono la manifestazione di una persistente miopia nella visione delle cose. Se non
esistono più lingue maggioritarie e pur vero che esistono e prosperano lingue ufficiali che uno Stato civile
e moderno come il nostro riconosce e deve tutelare con pari dignità. Lo Stato, nella sua lungimiranza
legislativa, non ha trattato con la giusta considerazione le comunità linguistiche presenti nelle Valli del
Natisone, del Torre e del Resia accorpandole con la lingua slovena e quindi con la relativa minoranza che
è giustamente tutelata dalle leggi dello Stato e della Regione, ma non può arrogarsi il diritto di privare
della propria identità linguistica, culturale e storica queste comunità che si riconoscono italiane a tutti gli
effetti e che non parlano lo sloveno, ma presentano solo una matrice slavofona nella propria parlata. Così
come è giustamente tutelata la lingua slovena devono essere tutelate anche queste lingue, con il
riconoscimento delle proprie radici, attraverso una normativa regionale, attualmente assente, che
riconosca tali tradizioni linguistiche e culturali. Queste comunità chiedono correttamente una legge che le
tuteli per quello che sono e che le distingua dalla minoranza slovena. In questa direzione guarda anche il
gruppo del Pdl in consiglio regionale che, in forza del disegno di legge presentato al Senato per la
modifica della legge 482/1991, chiede una forma di tutela diretta per queste popolazioni. La volontà da
parte della comunità slovena di non voler riconoscere queste dignità linguistiche, preferendo un’errata
omologazione, fa sorgere il fondato sospetto che la minoranza slovena possa temere una riduzione dei
propri finanziamenti in seguito al riconoscimento di altre lingue minoritarie. Mi sembra anche fuori luogo
e strumentale parlare di demagogia di stampo fascista quando si chiede il censimento della minoranza
slovena in Italia. Tale prassi, democratica e indispensabile per poter effettivamente valutare l’incidenza di
una comunità su un determinato territorio, è già ampiamente applicata in Slovenia nei confronti delle
comunità italiane. Per quanto riguarda Cividale, culla secolare di civiltà e crocevia di culture, invece di
guardare l’elenco telefonico per scoprire i nomi di origine slava, bisognerebbe chiamare tali persone e
domandare loro se si sentono italiani o parte della minoranza slovena. Le risposte, sono certo, potrebbero
sorprendere il signor Bonini. Roberto Novelli consigliere regionale Pdl
11-09-08, 19Regione
E il Pdl chiede di ripristinare il giorno della sicurezza
stradale
IN CONSIGLIO UDINE. «Nella maggior parte dei casi le cause degli incidenti stradali sono da attribuirsi a
comportamenti negligenti di chi è alla guida, riconducibili alla velocità elevata, all’assunzione di alcool o di
sostanze stupefacenti». Nell’ottica della prevenzione e di una maggiore cultura della sicurezza stradale Il
consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli ha invitato l’esecutivo del Friuli Venezia Giulia a ripristinare
la giornata annuale della sicurezza stradale. «Il Piano nazionale della sicurezza stradale è stato recepito in
regione dalla legge n.25 del 2004. Tra gli interventi a favore della sicurezza e dell’educazione stradale era
prevista anche la giornata della sicurezza stradale che però la precedente amministrazione ha organizzato
solo nel 2005. Di questo appuntamento poi non vi è più traccia. Per contribuire ad una maggiore
sensibilizzazione della popolazione – aggiunge Novelli - verso le problematiche legate agli incidenti,
accrescendo la cultura della sicurezza è opportuno venga ripristinato questo appuntamento e riempito di
contenuti al più presto».
28-08-08, 08Udine
Minoranze slovene: Novelli propone di escludere
Cividale
CIVIDALE. «Nessuna minoranza slovena è presente nel comune di Cividale ed è quindi assurdo, fuori
luogo e scorretto da parte dell’ex Governo Prodi aver inserito la città friulana nella tabella della legge
38/2001 che tutela le minoranze linguistiche slovene presenti in Friuli Venezia Giulia».La ferma presa di
posizione è del consigliere regionale del Pdl Roberto Novelli che oltre a condividere le argomentazioni
del presidente della Provincia Pietro Fontanini e contenute in una lettera inviata al consiglio dei Ministri
ribadisce che: «A Cividale non è mai esistita una minoranza slovena e che nel territorio è riconosciuto e
valorizzato l’uso della lingua friulana quale riferimento storico della comunità locale. È importante
sottolineare come l’assenza di tale minoranza sul territorio sia facilmente dimostrabile. Nel 2001 – precisa
Novelli – è stato richiesto un solo modulo in sloveno per il censimento, ma il dato più evidente è
rappresentato dai soli 29 voti che la Slovenska Skupnost (partito sloveno) ha ottenuto nelle passate
elezioni regionali. Questo consenti sono solo 0,4% ben lontano dal 15% richiesto dalla legge per essere
rappresentativi. Tale partito non si è mai presentato alle elezioni per la Provincia di Udine».«Il passato
Governo Prodi – aggiunge Novelli – incurante dei pareri espressi dal Consiglio di Stato, dal Presidente di
Palazzo Belgrado e di alcune associazioni storico culturali di Cividale ha riconosciuto la presenza di una
minoranza, inesistente nei fatti ed inserito il comune in una tabella falsata commettendo una grave
violazione allo spirito stesso della legge 38/2001».Il consigliere Roberto Novelli si associa alle richieste
del presidente Fontanini circa l’esclusione del comune di Cividale dalla menzionata tabella e condivide la
necessità di collocare in altro comune l’ufficio bilingue.«Se si ritiene – conclude Novelli – che una
minoranza slovena sia presente è necessario che questa venga accertata mediante censimento o
autocertificazione come è stato fatto in Austria per la minoranza slovena e in Slovenia e Croazia per la
minoranza italiana».
21-08-08, 09Udine
Identità linguistica, sostegno alle minoranze slavofone
SAN PIETRO AL NATISONE. Una richiesta legittima, che va tenuta in debito conto: il consigliere regionale
del PdL Roberto Novelli condivide le istanze avanzate dalle comunità slavofone delle Valli del Natisone,
del Torre e di Resia, che si battono per veder riconosciuta la loro identità linguistica – ben distinta dallo
sloveno – e che chiedono la revisione della legge di tutela 482/99. «Le aspirazioni di queste genti –
dichiara Novelli – presenti da 14 secoli sul territorio friulano, sono condivisibili. Le popolazioni di origine
slava che abitano le Valli del Natisone, quelle del Torre e la Val Resia – rimarca – non sono mai state
slovene e non si riconoscono nella minoranza slovena. Ritengo si debba valutare la possibilità di
presentare a livello regionale una proposta di legge che preveda la tutela di Natisoniano, Torriano e
Resiano. I tempi sono maturi e lo dimostra il disegno di legge presentato al Senato, che punta a
modificare l’articolo 2 della legge 482. Per tenere vive le nostre tradizioni culturali – conclude il
consigliere – è fondamentale evitare che le lingue locali vengano smantellate». La proposta di revisione è
stata avanzata dal Ferruccio Saro, già firmatario, anni fa di un’analoga richiesta, decaduta per fine
legislatura.
06-08-08, 08Udine
Sicurezza stradale, nuovi fondi per i corsi
CIVIDALE. Nuovi contributi per favorire il proseguimento – come nel caso di Cividale – o l’avvio, come in
altri comuni di iniziative di prevenzione in materia di sicurezza stradale: grazie ad un emendamento
presentato dal consigliere regionale Roberto Novelli all’articolo 10 della legge sulle variazioni di bilancio,
la Regione potrà assegnare alle quattro Province del Friuli Venezia Giulia – proporzionalmente alla fascia
di popolazione di età compresa fra i 14 e i 29 anni presente in ciascuna di esse – due milioni di euro per
la promozione, appunto, di misure legate alla sfera della sicurezza sulle strade. Si tratta di misure che a
Cividale, come detto, hanno già avuto alcuni interessanti precedenti, fra i quali - in particolare - un corso
di guida sicura organizzato, nei mesi scorsi, per gli allievi delle scuole superiori cittadine ed una recente
manifestazione promossa dall’Associazione nazionale Polizia di Stato. «L’approvazione dell’emendamento
– sottolinea Novelli – è stata un atto di sensibilità politica e legislativa. I fondi saranno riservati a progetti
mirati alla formazione pratica dei neo patentati e dei conducenti dei ciclomotori. Va ricordato, al
proposito, che in Regione i “numeri” degli incidenti stradali sono allarmanti: si parla, infatti, di 140 morti
e 6.000 feriti in un anno; un terzo delle vittime ha meno di 30 anni e gli indicatori di mortalità e lesività a
seguito di sinistro sono i più alti d’Italia». «Ritengo, dunque – riprende a questo proposito Novelli » che la
parte più importante dell’intero “pacchetto sicurezza” regionale sia proprio quella destinata alla sicurezza
stradale; la politica regionale deve perseguire lo scopo di potenziare sempre più le sue azioni nel settore,
con interventi puntuali e mirati che incidano sui comportamenti, sulla formazione e sulla cultura delle
nuove generazioni». Le province interessate potranno presentare domanda di contributo entro il 30
settembre alla Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali: la richiesta
dovrà essere corredata, naturalmente, da un progetto che indichi le iniziative previste, le modalità di
attuazione, la tempistica ed il costo presunto complessivo.
31-07-08, 07Udine
Festeggiato il compleanno di Giulio Cesare
CIVIDALE. «Ci troviamo qui per commemorare la figura di un grande uomo che diede la sua vita per
cambiare in meglio il mondo difendendo i diritti dei più poveri»: è iniziata così l’orazione pubblica per il
2108° compleanno di Giulio Cesare, padre della patria locale e regionale e indimenticato eroe popolare,
giorni fa, di fronte alla statua dello statista a Cividale, dal rappresentante studentesco locale Gabriele
Fadini (classe 3ª, Scuola media “Piccoli”). L’iniziativa, promossa dal Movimento civico culturale AlpinoAdriatico “Fogolâr Civic” e dal Circolo Universitario friulano “Academie dal Friûl”, ha visto la
partecipazione di un pubblico attento di cittadini, amministratori e, naturalmente, di turisti, che hanno
molto apprezzato l’insolita lettura civile e sociale della figura di Cesare, tributaria dell’analisi del politologo
americano Michael Parenti. «La gente dell’unica regione al mondo il cui nome deriva da quello di Giulio
Cesare dovrà pure ricordarlo per ciò che ha fatto» ha detto il presidente del movimento promotore
Alberto Travain. Presenti il sindaco di Cividale Attilio Vuga e il neoconsigliere regionale cividalese
Roberto Novelli.
26-07-08, 09Regione
Ok al pacchetto sicurezza da 18 milioni E partono i corsi
di guida per i giovani
TRIESTE. Corsi di guida sicura per ragazzi neopatentati. E’ solo una delle novità che la Regione Friuli
Venezia Giulia ha studiato a favore dei giovani guidatori sulle strade, e per la quale investirà oltre 2
milioni di euro. La previsione fa parte del ‘pacchetto sicurezza’ da 18,6 milioni di euro su cui la giunta
regionale, guidata da Renzo Tondo, ha trovato ieri un accordo a Trieste, rammendando la smagliatura
con la Lega Nord, che sul tema della sicurezza aveva puntato i piedi.La mediazione ha anche assegnato a
comuni e province 32 milioni di risorse non vincolate. Queste previsioni sono contenute - o andranno a
modificare - il ddl di assestamento di Bilancio 2008, che la prossima settimana sarà all’attenzione del
Consiglio regionale. Guida sicura. Si tratta di esercitazioni pratiche per i giovani conducenti che
conseguono il certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori e per i neo patentati, che sono la
categoria più a rischio di incidenti, visto che il 40% ne rimane coinvolto. Grazie a questa specifica, la
Regione anticiperà la direttiva comunitaria in materia, applicandola prima dello Stato. In Regione, su 150
morti e 6.000 feriti all’anno, un terzo delle vittime ha meno di 30 anni, gli incidenti stradali sono la prima
causa di patologie e disabilità evitabili sotto i 40 anni e la terza causa per anni di vita persi (addirittura la
seconda in provincia di Udine). Ma ci sono altri due altri indicatori significativi - riferiti all’anno 2004 – il
tasso di mortalità e il rapporto di mortalità stradale “che vedono la nostra Regione al vertice di questi
tristi primati”. Ecco allora la decisione, dopo quella di candidarsi come sede per la sperimentazione dei
test antidroga, di allocare sostanziose risorse per la formazione e, quindi, la prevenzione di incidenti. «Si
tratta di un importante segnale di sensibilità politica verso un tema, quello della sicurezza stradale, che,
per le conseguenze devastanti degli incidenti, riguarda tutti i cittadini», ha spiegato il consigliere
regionale Roberto Novelli (Pdl), promotore dell’intervento che ha raccolto l’adesione dei consiglieri Paolo
Ciani, Franco Baritussio, Piero Tononi, Roberto Marin e Paride Cargnelutti (Pdl). La somma, che porterà
nuova linfa al Piano regionale per la sicurezza stradale, si propone di investire sulla formazione dei
giovani guidatori. «Ora sono ben due milioni di euro i fondi destinati alle Province – ha affermato
soddisfatto Novelli - le quali a loro volta dovranno individuare i soggetti di comprovata professionalità
nell'organizzare iniziative di eccellenza in materia di sicurezza stradale, con particolare riferimento a
esercitazioni pratiche per i giovani conducenti che conseguono il certificato di idoneità per la guida dei
ciclomotori e per i neo patentati».Pacchetto sicurezza. Sotto l’occhio vigile dell’assessore leghista alle
Autonomie locali, Federica Seganti, si è chiusa la partita delle ripartizioni: 12 milioni al Fondo sicurezza,
al quale attingeranno i comuni attraverso i progetti che presenteranno; 2 milioni per le interconnessioni
tra le centrali operative della polizia; 2 milioni alle province per le scuole medie superiori; 860.000 euro
alle province per la telesorveglianza e, come detto, 2 milioni per la sicurezza stradale
21-07-08, 08Nazionale
Pdl: Motorizzazione, serve subito un vertice
Un incontro urgente con Provincia, associazioni di categoria e imprese per capire come intervenire e come
risolvere la situazione. A sollecitarlo è Roberto Novelli, consigliere regionale del Pdl, che ha nel mirino la
Motorizzazione civile, divenuta, per sua ammissione, da servizio a disservizio. La competenza in materia,
dal gennaio 2008, è della Provincia di Udine, ente che è impegnato, ammette Novelli, nella risoluzione
degli innumerevoli problemi da gestire in fatto di Motorizzazione. L’idea di Novelli, quindi, è quella di unire
le forze. «Dobbiamo lavorare tutti insieme per sistemare la situazione – spiega – perché il livello di
tolleranza degli utenti, dai cittadini alle imprese, è arrivato al limite. Gli uffici della Motorizzazione di via
Popone a Udine, chiusa dopo l’incendio dello scorso anno, sono ancora chiusi, provvisoriamente dislocati
a Codroipo. E a puntare il dito contro il disservizio è stato nei giorni scorsi anche Bernardino Ceccarelli,
vice presidente dell’Api, durante un incontro con il presidente della Provincia Pietro Fontanini e con il suo
vice Fabio Marchetti, spiegando il grave disagio. Per dare l’immagine del lavoro della Motorizzazione,
Novelli snocciola anche i numeri, quelli delle patenti rilasciate in città e provincia nel 2007: 1147 patenti
di tipo A, 4560 di tipo B, 263 C, 41 D e 163 E.
19-07-08, 08Regione
Test anti-droga per guidare, il Pd è d'accordo
TRIESTE. Tutti d’accordo, il test antidroga per ottenere la patente di guida si deve fare. Di fronte ai
numeri da capogiro sulle tante giovani vite che ogni anno vengono spezzate sulle strade del in Friuli
Venezia Giulia, i politici regionali, dal centrodestra al centrosinistra, accolgono con favore l’iniziativa
proposta dai consiglieri regionali di Alleanza nazionale. Anche il Pd e i Cittadini-Idv sostengono la
proposta del centrodestra. La sperimentazione potrebbe partire già a settembre, se la richiesta che
l’assessore regionale alla Viabilità, Riccardo Riccardi, formalizzerà lunedì, in giunta, di far parte della
programmazione nazionale, sarà accolta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo
Giovanardi.La sperimentazione, che coinvolgerà sicuramente quattro città campione (Cagliari, Verona,
Perugia e Foggia), è stata voluta da Giovanardi anticipando la norma europea che prevede entro il 2011
l’introduzione obbligatoria del test. Che se dovesse risultare positivo, comporterà l’impossibilità a
ottenere la documentazione. E se ad essere pizzicato fosse un minorenne, porterà a una segnalazione alla
famiglia. «Tutto quello che serve a garantire la salute e la sicurezza, visto i fatti degli ultimi tempi dove si
riscontrano situazioni gravissime derivanti dall’uso di stupefacenti, non può che trovare la nostra
condivisione», afferma Gianfranco Moretton, capogruppo in Consiglio del Pd. «Si tratta infatti di tutelare
la salute di tutti i cittadini compresi gli stessi interessati che dovranno utilizzare mezzo. Ritengo che le
istituzioni debbano farsi carico di ogni iniziativa indirizzata a prevenire qualunque rischio che il più delle
volte finisce in tragedia», aggiunge. Il consigliere Roberto Novelli (Pdl), tra i firmatari della proposta,
spiega che «i requisiti medici sono fissati dal Codice della Strada. Siamo consapevoli dei disagi, ma
abbiamo chiesto che la sperimentazione venga effettuata anche in Regione perché costruendo una griglia
con le maglie più strette, riduciamo i pericoli sulla strada, impedendo a persone potenzialmente
pericolose di fare del male a se stessi e agli altri». Novelli propone la reintroduzione della certificazione
medica da parte del medico curante, che superi l’attuale autocertificazione, “insufficiente”.C’è “piena
adesione” alla proposta del Governo da parte del capogruppo di Italia dei Valori-Cittadini, Piero Colussi.
«È evidente che la guida in stato di ebbrezza o sotto gli effetti di sostanze stupefacenti è estremamente
pericoloso – spiega –. I numeri lo dimostrano. Ma rischiamo di aderire a una misura solo repressiva se
non proseguiamo con una adeguata prevenzione, facendo formazione tra i giovani, la fascia più colpita
dagli incidenti stradali. A Pordenone, ad esempio, il Sert versa in una situazione drammatica. C’è un solo
medico e un solo psicologo per 12 ore. La politica deve farsi carico di tutto ciò, dando risposte
complessive al problema».D’accordo anche Federico Razzini (Lega Nord), anche se – a titolo personale –
punterebbe di più sui controlli, «che dovrebbero essere più efficaci, e con pene certe e severe per chi
commette reati». Secondo Razzini, che «plaude la buona volontà degli estensori della proposta», è
importante garantire un sistema di controlli che non si limitino all’atto della patente, «ma proseguano
anche successivamente».
18-07-08, 01Prima
Anche in Fvg test anti-droga per avere la patente di
guida
TRIESTE. Vuoi la patente? Esibisci il test anti-droga. È quanto accadrà presto in Friuli Venezia Giulia se
verrà accolta la proposta dell’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, e dei consiglieri regionali del
Pdl Paolo Ciani, Franco Baritussio, Roberto Marin e Roberto Novelli, di aderire alla sperimentazione
nazionale che prevede un test antidroga per l’abilitazione alla guida. Già ieri è giunto il primo via libera
del sottosegretario Carlo Giovanardi, ora la richiesta verrà formalizzata a Palazzo Chigi, che ha
annunciato di voler anticipare la norma europea che prevede entro il 2011 l’introduzione obbligatoria del
test, avviando una sperimentazione che in Italia partirà a settembre in quattro città campione (Cagliari,
Verona, Perugia e Foggia). Se il test – che nelle intenzioni di Giovanardi riguarderà anche l’assunzione di
alcol – risulterà positivo non sarà concesso il documento.
18-07-08, 07Regione
L'assessore Rosolen: subito in giunta la proposta
ufficiale Ma An la anticipa e contatta il governo: c'è il
primo ok
TRIESTE. Vuoi la patente? Esibisci il test anti-droga. E’ quanto accadrà presto in Friuli Venezia Giulia se
verrà accolta la proposta dell’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, e dei consiglieri regionali del
Pdl Paolo Ciani, Franco Baritussio, Roberto Marin e Roberto Novelli, di aderire alla sperimentazione
nazionale che prevede un test antidroga per l’abilitazione alla guida. Già ieri è giunto il primo via libera
del sottosegretario Carlo Giovanardi, ora la richiesta verrà formalizzata a Palazzo Chigi, che ha
annunciato di voler anticipare la norma europea che prevede entro il 2011 l’introduzione obbligatoria del
test, avviando una sperimentazione che in Italia partirà a settembre in quattro città campione (Cagliari,
Verona, Perugia e Foggia). Se il test – che nelle intenzioni di Giovanardi riguarderà anche l’assunzione di
alcol - risulterà positivo non sarà concessa la documentazione, e se si tratta di un minorenne saranno
avvisate le famiglie. La campagna è stata pensata soprattutto per i giovani, principali vittime degli
incidenti stradali, soprattutto del sabato sera. Ma non solo, visto che i test saranno effettuati anche su
tutti gli adulti che chiederanno la patente auto o il suo rinnovo. L'iniziativa ribadisce un impegno contro le
morti su strada, un “fenomeno terribile, dalle cifre impressionanti”, aveva detto Giovanardi presentando
l’iniziativa. Tra il gennaio e il giugno di quest'anno per le stragi del "sabato sera" sono morte 764
persone, con un calo del 14,3% rispetto al 2007. Secondo i dati della polizia stradale e dei carabinieri, nei
primi 6 mesi di quest'anno nei fine settimana gli incidenti sono stati 26.714, un calo del 10,8% rispetto
allo scorso anno. Sono diminuite anche le vittime degli incidenti stradali con età inferiore ai 30 anni, 296
nel 2008, meno 20,9% rispetto ai primi 6 mesi del 2007.L’assessore Rosolen, che presto assumerà la
delega alle politiche giovanili, ha assicurato che non appena si sarà completato il nuovo assetto delle
competenze all’interno dell’Esecutivo regionale, si impegnerà «a portare la richiesta in giunta regionale e
dar seguito ai contatti con il sottosegretario Giovanardi, per estendere anche alla nostra Regione la
sperimentazione proposta».«Riteniamo – hanno spiegato i consiglieri - e lo dice anche la legislazione
vigente, che chi conduce un qualsiasi veicolo sotto gli effetti di stupefacenti sia un potenziale pericolo non
soltanto per se stesso ma anche per gli altri. In Italia chi viene ‘pescato’ al volante sotto gli effetti
dell’alcol viene giustamente multato e gli viene ritirata la patente di guida. Questo – hanno evidenziato vige assolutamente anche nei confronti delle persone che conducono veicoli sotto l’uso di sostanze
stupefacenti».Secondo gli esponenti di centrodestra «è giusto che al momento del conseguimento o il
rinnovo abilitativo di una qualsiasi patente - 14 anni per il patentino del motorino, 16 anni per le moto e
18 anni per guidare l’auto - questa non deve essere rilasciata o rinnovata a quanti non superino il test
antidroga in quanto potenzialmente pericolosi soprattutto verso gli altri».
12-07-08, 12Udine
«Pronti a scendere in piazza per il Sunsplash»
A dichiararlo è il portavoce del comitato, Paolo Pecile. «Crediamo di aver avuto un grande ruolo, a suo
tempo, sul far cambiare atteggiamento all’amministrazione comunale, specie per quanto riguarda alcuni
dei suoi componenti – dichiara Pecile -. Da come stavano andando le cose sembrava che il Comitato non
dovesse servire più. Mai dire mai. Ora il fronte si è spostato in gran parte fuori dal Comune». Pecile si
riferisce alle polemiche emerse nel corso degli ultimi giorni, sottoscritte da alcuni esponenti del Pdl in
consiglio regionale tra i quali Luca Ciriani e Paolo Ciani. Quanto invece all’amministrazione comunale,
questa sembra completamente schierata a fianco del festival tanto che dal palcoscenico del Sunsplash il
sindaco di Osoppo, Lugino Bottoni, giovedì sera ha salutato la folla con calore, dando appuntamento al
Rivellino negli anni prossimi. Una dichiarazione che rappresenta al tempo stesso una presa di posizione
chiara anche se per quanto riguarda il comitato, quest’ultimo intende vederci chiaro anche in Comune:
«Innanzitutto chiederemo un incontro alla maggioranza – dichiara Pecile -, così come ai partiti
rappresentati in consiglio nonché ai commercianti, che a suo tempo erano entrati a far parte del
comitato». Il tutto con l’obiettivo di non perdere il festival: «Ormai fa parte di Osoppo non riuscirei ad
immaginarlo altrove. Per noi – conclude provocatorio Pecile - il Sunsplash è come la sagra degli asini per
Fagagna». Nel frattempo, la bufera dei commenti continua ad infuriare. Viviana Londero, già consigliere
regionale nonché fervida sostenitrice del festival a Osoppo, ricorda a Ciani e Ciriani che il primo assessore
regionale a dare contributi al Sunsplash fu nientedimeno che un loro compagno di partito, Sergio Dressi,
mentre il consigliere regionale del Pd, Paolo Menis, suggerisce di valorizzare i numerosi aspetti positivi del
festival senza nasconderne i problemi.Infine a parlare è il consigliere regionale del Pdl, Roberto Novelli,
che dal canto suo punta il dito contro il consumo di stupefacenti durante la dieci giorni reggae.
04-07-08, 01Udine
Riparte la corriera del mare, per un'estate sicura
Ritorna la corriera dell’estate: la Saf, in collaborazione con la Provincia di Udine nell’ambito del progetto
“Vado a divertirmi sicuro”, avvierà la nuova linea estiva Cividale-Udine-Lignano con un servizio di
autocorriere attivo tutti i sabato di luglio e agosto (con partenza da Cividale il sabato sera alle 22, da
Udine alle 22.30, e rientro all’alba della domenica partendo da Lignano alle 5,30). L’iniziativa,
ufficializzata ieri a palazzo Belgrado, è stata presentata dal vice presidente e assessore ai Trasporti della
Provincia, Fabio Marchetti, dal consigliere regionale Roberto Novelli, dall’ assessore di Lignano
Sabbiadoro, Petrillo Sossio, da Paolo Zaramella e Bruno Giorgessi per la Saf, alla presenza dei
rappresentanti della polizia stradale di Udine, del Comando provinciale carabinieri e della questura di
Udine. Marchetti, ha ricordato come «il servizio bus notturno per Lignano costituisca un’iniziativa
meritevole a favore non solo dei giovani ma dell’intera comunità che si inserisce nel quadro dei progetti
avviati dalla Provincia di Udine per la sicurezza stradale. Diverse sono le fasce d’età dei ragazzi che
usufruiscono del servizio – ha proseguito – ma in particolare sono i neopatentati e i non patentati a
preferire questo tipo di trasporto, perchè attraverso l’acquisto del biglietto (5,20 euro da Udine e 6,70 da
Cividale) vengono educati e resi responsabili della valenza dei servizi pubblici». L’ingegner Paolo
Zaramella della Saf ha spiegato come il servizio di trasporto notturno per la località balneare friulana,
iniziato sperimentalmente nel 2007, abbia già riscosso apprezzamento per la forte presenza dei giovani
ma anche dell’utenza adulta che ha voluto raggiungere Lignano nelle ore notturne in piena sicurezza e
comfort. Il consigliere regionale Roberto Novelli, che è anche consigliere comunale di Cividale, ha
lodato l’iniziativa poichè realizzato in collaborazione tra Saf, enti locali e forze dell’ordine che quest’anno
in via sperimentale viene estesa a Cividale. Il servizio di trasporto (che effettua fermate intermedie a
Mortegliano, Castions, Muzzana e Palazzolo) promuove la cultura dell’andare a divertirsi con sicurezza,
poiché il diritto al divertimento deve essere coniugato con il diritto alla serenità della famiglia e dell’intera
comunità.
13-06-08, 06Udine
Centinaia in piazza a Cividale in una festa per bimbi e
cuccioli
Sono state oltre trecento le persone, provenienti da tutta la regione, che domenica scorsa hanno affollato
la centralissima Piazza Duomo di Cividale per partecipare, con i loro pets, alla divertente sfilata di
beneficenza, aperta a tutte le tipologie di animali, organizzata dalla sezione udinese dell'Ente nazionale
protezione animali, in collaborazione con il Comune di Cividale e con la scuola secondaria di primo grado
Elvira e Amalia Piccoli della città ducale. Una cinquantina i quattro zampe che si sono sfidati, a colpi di
coda, per conquistare la simpatia del pubblico e, tra loro, hanno sfilato anche tre cuccioli di cinghiale:
Obelix, Asterix e Falpalà, che hanno letteralmente incantato i presenti. Nel corso del pomeriggio sono
state proposte alcune dimostrazioni di agilty della “Società amatori shafarhunde” di Udine, che ha
eseguito anche qualche figura di Freestyle e del Gruppo Cinofilo Matajur, che ha effettuato una serie di
dimostrazioni volte ad insegnare come convivere con il proprio pet nel rispetto reciproco. Vincitrice del
premio “Poldo”, dedicato ai meticci è stata Kalì, una bellissima femmina meticcia di 5 anni dal manto
completamente bianco. Il premio “Oscar”, categoria aperta ai cani di razza, è invece andato a Zeus, uno
splendido esemplare maschio di pastore di charplanina. Il premio “Bambi”, dedicato al cucciolo più
simpatico, è stato vinto dal piccolo Biagio, un chihuahua di 4 mesi mentre il premio della giuria, formata
da alcuni bimbi scelti tra il pubblico e coordinata da Rita Zamarian, volontaria della Lega Anti Vivisezione
di Udine, Lorenzo Vazzoler e da Francesco Perrone della Società Alberone, che gestiscono una struttura di
cani abbandonati sita in località Clenia a San Pietro al Natisone, è andato a Neve, una maltese di 6 mesi.
I primi tre classificati di ogni categoria hanno ricevuto in premio un set per alimenti della Hill's e un
attestato di partecipazione, mentre a tutti i partecipanti è andata una confezione di crocchette della
Trainer. Soddisfatti dell'esito della manifestazione la Dirigente scolastica Annamaria Buttazzoni, che ha
ricordato l'intento dell'Istituto Piccolo di inserire le iniziative dell'Enpa all'interno delle attività previste dal
piano dell'offerta formativa, e il neo consigliere regionale Roberto Novelli che ha sottolineato come
l'iniziativa sia stata un'occasione per coinvolgere la cittadinanza in un progetto che mira alla
sensibilizzazione e al rispetto degli animali. Il ricavato della giornata, sarà devoluto in beneficenza al
Rifugio del cane di via Gonars a Udine, gestito dall'Enpa, per l'acquisto di medicinali e prodotti
antiparassitari.
09-06-08, 12Nazionale
Nuova piazza, taglio del nastro a Ipplis
PREMARIACCO. Festa ieri a Ipplis, alla presenza delle autorità regionali e provinciali, per la nuova piazza
e per il ripristinato campanile del paese.Dopo la celebrazione della messa con la corale “G. Coceancigh”,
la cerimonia di inaugurazione è stata aperta da don Giovanni Nimis, il parroco del paese, che ha
ripercorso la storia del campanile e in particolare delle campane.Dopo l’intervento di Nimis, hanno preso
la parola il consigliere regionale Roberto Novelli e il consigliere provinciale Daniele Macorig, che hanno
sottolineato come la proficua collaborazione tra il comune di Premariacco e la Parrocchia di Ipplis siano
stati alla base del buon lavoro svolto.«È importate che le istituzioni sappiano capire quelle che sono le
esigenze della popolazione, con uno sguardo attento ai giovani» ha affermato Novelli.Nel suo intervento il
consigliere provinciale Macorig ha evidenziato come queste opere siano essenziali per mantenere in vita i
borghi e la storia dei nostri luoghi, e con una nota polemica evidenzia come le passate amministrazioni
regionali siano state più interessate ai centri commerciali che al mantenimento della tradizioneÈ
intervenuto quindi l sindaco Ieracitano, che ha ribadito il suo grazie alla Parrocchia di Ipplis e alle diverse
associazioni del paese, riservando un saluto particolare a tutti quei cittadini che hanno collaborato alla
realizzazione dei lavori.«È stato un lavoro di gruppo - ha detto il sindaco - senza l’aiuto della popolazione
il risultato non sarebbe stato lo stesso. I lavori sono stati realizzati sulla base delle richieste concrete
degli abitanti del paese».Dopo l’intervento del commendator Luciano Carletti, la cerimonia è proseguita
con il taglio del nastro. Al termine delle celebrazioni, l’amministrazione comunale ha offerto un rinfresco a
tutti i presenti, preparato dagli alpini della sezione di Ipplis e dalle donne del paese.
08-06-08, 10Udine
«Giuste le multe agli espositori»
CIVIDALE. Sanzioni sacrosante, altro che ingiusto balzello. Per voce dell'ex assessore a viabilità e traffico
- oggi consigliere regionale - Roberto Novelli la maggioranza consiliare chiarisce la propria posizione sul
caso delle multe (una ventina) fioccate sugli espositori del mercatino dell'usato Il Baule del Diavolo,
organizzato dalla Pro loco. «All'incontro chiarificatore fra la categoria e il comandante della Polizia
municipale, svoltosi mercoledì - esordisce Novelli -, si è presentato anche il consigliere Cesare Costantini,
della lista Valori in comune-Con Monai, spinto, probabilmente, dal desiderio di difendere gli "oppressi". Io
ero in città, nel pomeriggio di domenica 25 maggio, e posso garantire che - a differenza di quanto
dichiarato dagli interessati - non pioveva e c'era molta gente che camminava all'interno della zona a
traffico limitato. Le auto erano parcheggiate ovunque, e alcune transitavano facendo slalom tra i pedoni.
Adesso in tanti si schierano contro i vigili, che, pare di capire, avrebbero dovuto far finta di nulla: cosa
importa se si mette a repentaglio la sicurezza delle persone?».I servizi domenicali della polizia
municipale, in realtà - ricorda quindi Novelli -, sono stati richiesti a gran voce dalla stessa cittadinanza.
«E' ora di finirla con il mancato rispetto delle regole - tuona l'ex assessore -, perché è la gente che lo
chiede. Le sanzioni sono state una ventina, di cui il 50% circa per divieto di sosta e l'altro 50% per
transito vietato. La Pro loco, da parte sua, merita un plauso: ha sempre avuto un rapporto corretto con
l'amministrazione, non ha mai fatto politica e ha informato gli espositori delle norme da osservare,
distribuendo a tutti il regolamento concordato con la polizia municipale». Anche i vigili urbani, rimarca
Novelli, avevano fatto opera di prevenzione, avvertendo gli espositori dell'entrata in vigore del nuovo
regolamento. Il gruppo consiliare "Valori in comune con Monai", invece, «ha cercato di strumentalizzare
l'accaduto: quello che rimarrà di questa vicenda - chiosa l'amministratore - è la profonda delusione per
un certo modo di fare politica».(
04-06-08, 19Udine
Occorre investire di più sulla sicurezza stradale
di ROBERTO NOVELLI * Quarantadue morti e 6.628 feriti per incidenti stradali in Friuli Venezia Giulia,
questo dicono i dati Istat riferiti all’anno 2006. Famiglie distrutte, costi sociali enormi per tutta la
collettività, aspettative di vita polverizzate. Non è concepibile una simile mattanza che anno dopo anno
ingrossa il fiume del sangue versato sulle strade della nostra regione. La sicurezza stradale rientra a
pieno titolo nei macro-problemi che affliggono questa società. La regione Fvg si è dotata nel 2004 di una
sua legge specifica sulla sicurezza stradale che a mio parere dovrà essere aggiornata in alcuni suoi punti
per diventare più efficace. Il problema è complesso e per certi versi irrisolvibile, sarebbe demagogico
affermare di poterlo risolvere tout court. Tra i molti interventi possibili — strade più sicure, veicoli dotati
di ancora maggiori sistemi di sicurezza attiva e passiva, incremento dei controlli sulle strade eccetera – i
più importanti devono riguardare l’uomo, che con i suoi comportamenti alla guida rimane il maggior
responsabile dei sinistri stradali. I genitori che portano i figli in auto senza allacciarsi le cinture di
sicurezza, superando i limiti velocità, con i bambini liberi di scorrazzare all’interno dell’abitacolo,
commettono due gravissimi errori: mettono a repentaglio la vita dei loro figli e non li educano
correttamente. Quella dell’educazione alla sicurezza e al rispetto delle regole dovrà diventare una priorità
soprattutto in ambito scolastico. Per cambiare, bisogna incidere sui processi formativi, coinvolgendo le
famiglie. L’efficacia dell’educazione stradale è legata ad alcuni fattori tra cui la validità e la continuità del
progetto e da formatori capaci. Ancora troppo spesso le scuole vedono l’educazione stradale come una
materia da trattare solo marginalmente, in modo discontinuo e con insegnanti volonterosi che non la
conoscono in modo sufficiente. Le istituzioni dal canto loro hanno il dovere di investire in modo efficace
del denaro. Bisogna formare i formatori e per quelli che già conoscono la materia (forze di polizia,
insegnanti e istruttori di autoscuola e pochi altri) uniformare le metodologie di insegnamento. Sarà
importante anche sviluppare i corsi di guida sicura per i neo-patentati. Come consigliere regionale,
vicepresidente della IV commissione consiliare, ritengo la sicurezza stradale prioritaria e mi adopererò a
dare il mio contributo per salvare delle vite umane.* Consigliere regionale Pdl
28-05-08, 13Udine
Cividale, progetto Guida sicura: ancora cinque posti per
i ragazzi
CIVIDALE. Sessanta ragazzi - dieci per ogni scuola superiore cividalese, ovvero liceo classico e scientifico,
Ita, Itc e Ipsia, e un’ulteriore decina di studenti residenti in città ma iscritti in istituti di fuori - e sei pilotiistruttori professionisti della “Speedy Control”, scuola ufficiale della Subaru Italia: ecco i numeri del
progetto di guida sicura che l’assessorato comunale alle politiche giovanili ha concretizzato in
collaborazione
con
l’assessorato
provinciale
ai
trasporti,
il
quale
ha
concesso
uno
specifico
finanziamento.L’iniziativa, già preceduta, negli anni scorsi, da attività di sensibilizzazione dei giovani sui
rischi della strada, è in programma per martedì della prossima settimana, per tutta la giornata, nel
parcheggio del palazzetto polifunzionale. Ci sono ancora 5 posti disponibili: i ragazzi interessati devono
rivolgersi quanto prima allo sportello Informagiovani di Cividale, in piazza Paolo Diacono. I corsi saranno
condotti, come accennato, da piloti professionisti, che affiancheranno i ragazzi (30 al mattino e 30 nel
pomeriggio) nella guida di sei nuovissime autovetture Subaru modello STI 310 cavalli: verranno effettuati
esercizi di antisbandamento, di frenata d'emergenza, di aggiramento ostacoli improvvisi. «Un’occasione
importante» sottolinea Roberto Novelli, ex assessore comunale a viabilità e traffico e politiche giovanili,
oggi consigliere regionale: «Grazie a questa esperienza - rimarca - gli studenti potranno capire quali
siano i loro limiti alla guida: il corso è mirato non solo a far sperimentare le manovre di emergenza ma
anche a consapevolizzare i ragazzi su quanto sia difficile mantenere il controllo dell’auto pure a bassa
velocità. Negli anni scorsi avevamo già organizzato a beneficio delle scuole delle iniziative legate alla
sicurezza stradale, in collaborazione con l’associazione Guidare Sicuro Udine: questa volta, però, abbiamo
deciso di dare al progetto un connotato particolare, coinvolgendo dei piloti professionisti e mettendo a
disposizione delle auto molto simili a quelle che si utilizzano nei rally».
20-05-08, 05Udine
Sicurezza sulle strade, ascoltando i giovani
Attenti e sensibili al fenomeno degli incidenti stradali, chiedono aiuto agli adulti e alle istituzioni per
trovare soluzioni efficaci. Questa l’immagine scattata dall’Eurispes su un campione di 500 ragazzi tra i 17
e i 20 anni delle scuole superiori di Cividale e del Sello di Udine. Il progetto, voluto dalla Provincia, è
partito da un questionario i cui risultati verranno elaborati dall’amministrazione provinciale per tarare le
politiche per la sicurezza stradale, soprattutto tra i giovani. Ieri l’assessore provinciale Fabio Marchetti,
quello regionale Riccardo Riccardi, il consigliere Fvg Roberto Novelli e la presidente dell’Eurispes
Raffaella Midolini hanno dunque presentato i primi dati. Tra le domande, ai ragazzi è stato chiesto
“Quanto ti impressiona leggere sul giornale o ascoltare al tg che un tuo coetaneo è morto in un incidente
stradale?”, quesito cui il 46,8 per cento ha risposto molto, il 36,7 abbastanza, il 12,8 poco e il 2,9 per
niente. Agli studenti è stato poi richiesto di indicare le strategie di comunicazione più efficaci per
sensibilizzare i giovani sul problema della sicurezza stradale: il 46,8 per cento ha risposto le
testimonianze dirette di giovani vittime, il 39,6 spot cruenti che mostrino le gravi conseguenze dei sinistri
e il 16,6 spot che facciano riflettere. Una risposta che evidenzia la necessità tra i ragazzi di un impatto
visivo forte e diretto. Altra domanda, la percezione tra gli studenti di quali siano i comportamenti più a
rischio di incidenti. Al primo posto, con il 66,4 per cento, il campione ha risposto il consumo d’alcol,
seguito, con il 62,6, dall’alta velocità e, 40,5, dall'uso di droga. Chiudono la mini-classifica la spavalderia,
comportamento indicato dal 33,9 dei giovani, e la distrazione, 23,6.«Questo progetto è molto importante
– ha detto Novelli che da assessore di Cividale ha collaborato all’iniziativa – perché vuole capire il punto
di vista degli adolescenti proprio per indirizzare loro migliori e più efficaci messaggi». Partendo da questa
ricerca, quindi, la Provincia ideerà ricette capaci di chiudere quella che è definita una piaga sociale. E
Marchetti, pur sottolineando che lo studio delle iniziative sarà stilato nel prossimo periodo, ha garantito di
avere già un primo obiettivo, quello di realizzare un circuito stradale modello Austria.«In quel Paese – ha
detto l’assessore – esistono vere piste per la guida sicura che, ciclicamente, gli automobilisti hanno
l’obbligo di utilizzare, per allenarsi a superare situazioni critiche sulla strada. Nei prossimi cinque anni è
nostra intenzione arrivare a una simile progettualità, alla costruzione in provincia di un circuito per la
guida sicura».Da parte di Riccardi è quindi arrivata la garanzia che la Regione ci sarà, farà la sua parte
per realizzare infrastrutture e migliorare la legislazione esistente in tema di sicurezza stradale. «E nelle
iniziative per la sicurezza – ha detto Riccardi – coinvolgeremo anche scuola e famiglie, nuclei
fondamentali per la formazione dei ragazzi».
14-05-08, 18Cultura - Spettacolo
Cividale, stage per cantanti
CIVIDALE. Tutti utilizzano la voce senza conoscerne le infinite possibilità. Chi parla usa la voce
naturalmente. Chi ha necessità di parlare bene dovrebbe imparare a controllarla. Chi ne fa invece il
proprio mestiere, attori e cantanti, ha esigenze più specifiche. Un cantante che vanta collaborazioni con
celebrità della musica leggera (Ornella Vanoni, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Antonella Ruggiero,
Syria, Patrizia Laquidara, Tosca e la slovena Tinkara) conduce uno stage a vantaggio soprattutto dei
giovani che vogliono avvicinarsi alla ribalta. Stiamo parlando di Bungaro, che alcuni mesi fa è stato ospite
d’onore a Cividale per la maratona della solidarietà Nel cuore, organizzata dal Comune assieme
all’associazione culturale Numar Un. Nell’occasione Roberto Novelli (allora assessore alle politiche
giovanili della città ducale, oggi consigliere regionale) propose a Bungaro di includere Cividale quale sede
dei suoi corsi di formazione, che normalmente si svolgono in grandi città come Roma, Milano e Torino. E
così sta per arrivare il Bungaro Stage, un incontro full immersion di 18 ore (dalle 10 alle 19), in
programma sabato e domenica prossimi al Centro Polifunzionale. Roberto Novelli offrirà una borsa di
studio a un ristretto numero di partecipanti meritevoli, permettendo loro di partecipare senza costi allo
stage. Al termine, sarà rilasciato un attestato di frequenza.Il coordinamento è affidato a Numar Un di
Alberto Zeppieri, già artefice con Novelli delle rassegne AscoltaCividale 1, 2 e 3 e della maratona musicale
Nel cuore. Lo stage, che ha l’avallo prestigiosa casa discografica Warner, è indirizzato a chi ha già avuto
esperienza nel settore musicale (interpreti e cantautori/autori). (Per chi volesse iscriversi al corso:
[email protected], telefono 0432-710460.) La prima edizione di Cividale conterà anche sulla
presenza della pop star slovena Tinkara.
10-05-08, 11Udine
Premio creatività: gara fra 13 scuole
CIVIDALE. Questo il binomio vincente della prima edizione del premio Creatività “Roberto Zanette“ che si
è svolta mercoledì nella ex chiesa di San Francesco a Cividale. Rivolto a giovani allievi barman delle
scuole alberghiere e promosso dal Civiform con la partecipazione dell’Associazione italiana barman e
sostenitori, il concorso, di respiro internazionale, ha visto la presenza a Cividale di 13 istituti provenienti
non solo dal Triveneto, ma anche dalla Slovenia, dall’Austria e dalla Francia. La manifestazione si è
aperta con il saluto agli ospiti del consigliere regionale Roberto Novelli in rappresentanza del comune di
Cividale, mentre il direttore del Civiform, Daniele Bacchet, ha ricordato la motivazione del premio che
nasce dalla volontà degli allievi e dei docenti del corso di Ristorazione della scuola di ricordare il collega
Roberto Zanette prematuramente scomparso nel giugno 2007. Barman professionista e appassionato di
cinema, Zanette aveva lavorato in prestigiose strutture alberghiere come l’hotel Miramonti Majestic di
Cortina e il Des Bains del Lido di Venezia. «Il concorso - ha aggiunto Bacchet - grazie alla volontà dei
ragazzi è oggi uno stimolo per la condivisione e la crescita della loro professionalità». Quindi, dopo
l’esibizione della preparazione alla fiamma delle crepes da parte del Civiform, la gara è entrata nel vivo.
Ciascun istituto ha preparato una rosa di tre cocktail abbinati alla colonna sonora di un film. Di fronte
all’occhio scrupoloso della giuria composta da membri dell’Aibes, i ragazzi, elegantissimi nelle loro divise
da barman, si sono esibiti sul palco nella preparazione di cocktail inediti con delle performance valutate
dai professionisti di ottimo livello. È stato così composto con mani ferme, sicure ed energiche ma anche
talvolta cariche di emozione, un ventaglio di bicchieri con forme, colori e decorazioni di ogni genere.Il
primo premio, di 800 euro, messo a disposizione con generosità proprio dalla famiglia Zanette presente in
sala, è stato vinto da Cornelia Pichler della scuola austriaca Karntner Tourismusshulen di Warmbad
Villach. Al secondo posto si è classificato Mario Markovic del Vocational college for catering and tourism di
Bled in Slovenia. Terza classificata Yara Melissa Murillo dello Ial di Aviano. Alla manifestazione hanno
partecipato anche gli allievi degli istituti professionali statali di Monfalcone, Cortina d’Ampezzo,
Longarone, Rovereto, lo IAL di Magnano in Riviera, il “Linussio” di Tolmezzo, la scuola per il turismo di
Bad Gleichenberg in Austria, le scuole alberghiere di Radovljica in Slovenia e di Bressac Les Mines in
Francia, oltre al Civifom di Cividale.
09-05-08, 12Udine
Traffico, aumentano i controlli e le multe sulle strade
CIVIDALE. Accrescere la sicurezza, nei punti viari più critici ma anche nell’isola pedonale e nelle aree
limitrofe al centro storico, senza più soprassedere all’inosservanza delle norme di circolazione da parte
dei ciclisti: si esplicherà su questi fronti il piano d’azione 2008 dell’assessorato comunale alla viabilità e
traffico, ancora per poco nelle mani di Roberto Novelli, eletto in consiglio regionale e quindi tenuto a
rassegnare le proprie dimissioni. Rimpasto in vista, dunque, all’interno della giunta civica, anche se finora
il sindaco Vuga non ha lasciato trapelare le sue intenzioni. A Novelli, appartenente alla lista di An,
dovrebbe subentrare un consigliere in forza allo stesso schieramento. Uno dei nomi possibili sarebbe
quello di Mario Pace, capogruppo di An. In vista delle dimissioni dalla carica di assessore, ma non da
quella di consigliere, Novelli ha dunque tracciato le linee guida per gli interventi da attuare nei prossimi
mesi. Si darà corso a un piano di rifacimento della segnaletica stradale orizzontale, partendo dalle
frazioni: una delle opere principali consisterà nell’adeguamento della segnaletica sull’incrocio fra via del
Lavoro e via Rualis, ambito di particolare pericolosità in cui sarebbe in previsione - appena verranno
reperiti i fondi necessari - la costruzione di una rotonda. «Per il momento – anticipa l’assessore – si agirà
a livello di segnaletica: l’operazione dovrebbe già contribuire a incrementare la sicurezza. A Rualis verrà
completato il rifacimento degli stalli di sosta, iniziato lo scorso anno. Si miglioreranno anche gli
attraversamenti pedonali in viale Libertà: l’idea è di collocare una segnaletica luminosa e di prevedere
colorazioni specifiche sull’asfalto. Abbiamo già inoltrato richiesta di autorizzazione all’Anas». Previo un
sopralluogo degli agenti della Polizia municipale si interverrà nel tratto di strada fra via Premariacco e via
da Vinci, lunga curva che troppo spesso gli automobilisti tendono a “tagliare” spostandosi sulla fascia
sinistra della carreggiata, con grave rischio per pedoni e ciclisti e per i fruitori di un passo carraio
successivo alla svolta. In attesa di concretizzare il progetto di una pista ciclabile, si traccerà una
segnaletica zebrata, impedendo il transito. «Sono intanto aumentati, su istanza dei cittadini – rende noto
Novelli – i controlli sui rettilinei di accesso alla città e in centro, per disciplinare la situazione sul fronte
biciclette: troppi ciclisti non rispettano i sensi unici o l’isola pedonale, originando situazioni di pericolo. E
sempre in centro storico maggiore vigilanza ci sarà - conclude - sul rispetto degli orari per il deposito dei
rifiuti in strada».
06-05-08, 15Udine
Borse di studio per cantanti esordienti
CIVIDALE. Uno stage di due giorni, per un impegno complessivo di 18 ore, per scoprire tutti i segreti
dell’uso della voce e per avvicinarsi professionalmente, così, alla musica: approda anche a Cividale, su
iniziativa del consigliere regionale Roberto Novelli, “Bungaro Stage”, corso di approfondimento che il
cantante Bungaro, appunto – ospite della città ducale, nel 2007, in occasione della maratona di
solidarietà “Nel cuore” – ha ideato per i giovani che hanno già maturato una certa esperienza nel settore
della musica e che desidererebbero farne il proprio mestiere. Alla proposta di Novelli di scegliere anche
Cividale come sede dei suoi corsi di formazione, che normalmente si svolgono solo in città quali Roma,
Milano e Torino, Bungaro ha risposto con entusiasmo: «Il “Bungaro Stage” - precisa il consigliere
regionale - si terrà sabato 17 e domenica 18 maggio, dalle 10 alle 19. Lo stage sarà accolto dalla sala
prove del centro polifunzionale di Carraria: su ciascun allievo verrà eseguito uno studio mirato a
sviluppare espressività, colore e originalità, in un percorso individuale ma anche collettivo che si basa
sulla conoscenza approfondita delle rispettive capacità, per affinare il talento e la creatività di ognuno
attraverso la tecnica, la scrittura, l’interpretazione e la composizione. A un ristretto numero di
partecipanti altamente motivati – annuncia quindi Novelli – verrà offerta una borsa di studio, che
permetterà di aderire al corso gratuitamente». Al termine della “full immersion”, a tutti gli iscritti verrà
rilasciato un attestato di frequenza. Il coordinamento dell’iniziativa è stato affidato all’associazione
culturale Numar Un di Alberto Zeppieri, che ha già curato, sempre insieme a Novelli, le rassegne musicali
“AscoltaCividale 1, 2 e 3” e la maratona “Nel Cuore”.Questa prima edizione di “Bungaro Stage” –
iniziativa approvata dalla casa discografica Warner – potrà contare anche sulla partecipazione della popstar slovena Tinkara. I giovani interessati ad aderire al progetto possono inviare una e-mail
all’Informagiovani di Cividale ([email protected].) o chiamare, per tutte le informazioni
necessarie, il numero 0432/710460.
22-04-08, 15Udine
«Rappresentati in Parlamento dopo 34 anni»
CIVIDALE. L’occasione giusta, il momento d’oro, per Cividale, a condizione che «alcune ruggini riescano a
disincrostarsi» e che si opti per la linea della collaborazione, impostando i rapporti istituzionali in maniera
più costruttiva: Carlo Monai, già consigliere regionale (con la lista dei “Cittadini per il presidente”), ora
eletto alla Camera nelle fila del movimento di Di Pietro, legge in questa chiave gli esiti locali delle
consultazioni elettorali del 13 e 14 aprile, che hanno prodotto risultati eccellenti per la città ducale. Erano
34 anni, infatti - dai tempi, cioè, del senatore Guglielmo Pelizzo -, che Cividale non aveva un proprio
rappresentante a Roma; la città si è aggiudicata inoltre, per il prossimo quinquennio, due esponenti in
Regione (Roberto Novelli, del Pdl e Stefano Pustetto, della Sinistra L’Arcobaleno), ma annoverando
anche Monai – che aveva corso pure per le regionali, con successo – gli eletti nel consiglio del Friuli
Venezia Giulia salgono addirittura a tre. Una svolta, insomma, che “va colta in tutte le sue potenzialità”:
«Cividale dispone, oggi, di carte importanti - dichiara Monai -, ed è giusto che le giochi al meglio.Auspico
che si riesca a creare un sistema di sinergie capace di far crescere davvero il nostro territorio, lasciando
ad altri la logica dei veti incrociati e cercando di superare determinati limiti». Il riferimento, pur implicito,
è evidente, e chiama in causa i rapporti con i vertici dell’amministrazione comunale. «La mancanza di un
segnale, dopo la mia elezione – si sbilancia, al riguardo, Monai –, è una cosa che mi lascia un po’
perplesso. Quello che mi auguro è che, invece di rimanere arroccati sulle proprie posizioni, si possa
cooperare per costruire qualcosa di buono per Cividale. Mi aspettavo, inoltre – nota poi –, una città più
solidale nei miei confronti, nel momento della campagna elettorale e del voto: oggi raccolgo tante
attestazioni di stima, ma al dunque il territorio ha prodotto divisione, non unione. Il risultato che ho
ottenuto lo devo a quello che ho fatto in Regione negli ultimi anni, perché Cividale, di per sé, non ha
risposto come mi attendevo. Sapevo che la mia scelta di passare a un altro schieramento, l’Italia dei
Valori, non sarebbe stata compresa da tutti, ma io rimango un indipendente civico e in questa logica mi
ero immaginato di trovare i miei concittadini più partecipi. Ringrazio comunque tutti coloro che mi hanno
sostenuto in questo progetto».L
20-04-08, 07Regione
LA NUOVA ASSEMBLEA
TRIESTE. L’ufficio centrale regionale ha proclamato Renzo Tondo eletto alla carica di presidente della
Regione Friuli Venezia Giulia. Ne ha dato notizia la Direzione centrale per le Autonomie locali a
conclusione dei lavori dell'Ufficio centrale regionale, che ha anche proclamato i consiglieri regionali eletti.
L'Ufficio ha pure proclamato i consiglieri regionali del Fvg eletti nelle elezioni del 13 e 14 aprile scorsi.
All'elenco dei 58 consiglieri eletti, suddivisi per circoscrizione, si aggiungono Renzo Tondo, presidente
della Regione, e Riccardo Illy, proclamato consigliere regionale quale candidato presidente che ha
ottenuto un numero di voti validi immediatamente inferiore a quello del candidato proclamato presidente.
Va detto che se il governatore uscente Illy non si presenterà gli subentrerà Della Mea di Chiusaforte
eletto per il Pd nella circoscrizione di Tolmezzo. Infine Giorgio Brandolin sul quale incombe l’incognita
ineleggibilità.Circoscrizione di Trieste. Pdl, Piero Camber, Maurizio Bucci, Alessia Rosolen, Piero Tononi,
Bruno Marini; Udc, Edoardo Sasco; Sinistra l'Arcobaleno, Igor Kocijancic; Pd, Bruno Zvech, Franco
Codega, Sergio Lupieri; Slovenska Skupnost, Igor Gabrovec; Cittadini per il presidente, Stefano Alunni
Barbarossa.Circoscrizione di Gorizia. Lega Nord, Federico Razzini; Pdl, Gaetano Valenti, Roberto Marin;
Sinistra l'Arcobaleno, Roberto Antonaz; Pd, Giorgio Brandolin, Franco Brussa.Circoscrizione di Udine. Lega
Nord, Claudio Violino, Maurizio Franz, Ugo De Mattia; Pensionati, Luigi Ferone; Udc, Roberto Molinaro,
Giorgio Venier Romano; Pdl, Paride Cargnelutti, Massimo Blasoni, Roberto Novelli, Roberto Asquini,
Daniele Galasso, Alessandro Colautti, Paolo Ciani; Sinistra Arcobaleno, Stefano Pustetto; Italia dei valoriLista Di Pietro, Carlo Monai; Pd, Giorgio Baiutti, Mauro Travanut, Franco Iacop, Alessandro Tesini, Paolo
Menis, Annamaria Menosso.Circoscrizione di Tolmezzo. Pdl, Franco Baritussio, Luigi Cacitti; Lega Nord,
Enore Picco; Pd, Enzo Marsilio.Circoscrizione di Pordenone: Pdl, Elio De Anna, Luca Ciriani, Antonio
Pedicini, Paolo Santin, Franco Dal Mas; Lega Nord, Edouard Ballaman, Danilo Narduzzi, Mara Piccin; Udc,
Maurizio Salvador; Italia dei valori-Lista Di Pietro, Alessandro Corazza; Cittadini per il presidente, Pietro
Colussi; Pd, Gianfranco Moretton, Daniele Gerolin, Nevio Alzetta.
17-04-08, 06Speciali
LA GUERRA DELLE PREFERENZE
UDINE. Nel centrodestra, invece, la grande sorpresa si chiama Paride Cargnelutti. L’ex vicepresidente
della Provincia di Udine è risultato il più eletto in Friuli del centrodestra ottenendo 3 mila 54 preferenze,
oltre 300 in più dell’udinese Massimo Blasoni che puntava ad essere il più votato del collegio e invece non
c’entra l’obiettivo. E tra le sorprese va segnalata anche quella di Luigi Ferone: viene riconfermato
consigliere regionale con 166 preferenze, ma questa volta nello schieramento di centrodestra (era
consigliere uscente di Intesa democratica). Dentro il Popolo della Libertà, le sorprese sono state diverse
per quanto riguarda i candidati della provincia di Udine. Partiamo da quanti fanno riferimento ad Alleanza
nazionale.In questo partito va segnalata la riconferma dell’ex vicepresidente della Giunta regionale, Paolo
Ciani (1.573 voti), che si lascia alle spalle – dopo un testa a testa durato per l’intero spoglio delle schede
– il codroipese Bruno Di Natale (1.504 preferenze) costretto a dare l’addio al consiglio regionale. Fa,
invece, il suo rientro l’ex sindaco di Tarvisio, Franco Baritussio, (1.474), consigliere regionale nella
legislatura precedente a quella guidata da Riccardo Illy.Da segnalare anche la sconfitta di Daniele Franz
(1.261 preferenze), ex parlamentare ed ex candidato sindaco al Comune di Udine per Alleanza nazionale,
attuale coordinatore cittadino del partito e capogruppo al Comune di Udine. Da segnalare infine l’ottima
affermazione del cividalese Roberto Novelli, che ha ottenuto ben 2 mila 546 preferenze.Novità anche in
casa forzista, dove i nuovi ingressi sono molti anche grazie alla vittoria del centrodestra. Oltre alle
riconferme di Roberto Asquini (2.109 consensi) e Daniele Galasso (1.912 preferenze), va segnalato
l’ingresso in consiglio regionale del presidente del Cafc, Alessandro Colautti (1.739 preferenze), escluso
nell’ultima legislatura per una manciata di voti.Canta vittoria soprattutto la Lega Nord, che non piange
l’uscita di scena dell’ex capogruppo ed ex presidente della giunta regionale, Alessandra Guerra. Vengono
riconfermati il segretario provinciale Claudio Violino (il primo degli eletti della Lega Nord in provincia di
Udine con 1.445 preferenze) e il consigliere regionale uscente e capogruppo in consiglio comunale di
Udine, Maurizio Franz (1.113 preferenze).Tra i volti nuovi da segnalare, il successo personale di Ugo De
Mattia (340 preferenze) e l’ingresso in Regione del candidato eletto nel collegio di Tolmezzo, il consigliere
comunale di Tarvisio, Stefano Mazzolini (1.019 preferenze) che la spunta per un voto sull’ex assessore
provinciale di Udine ed ex sindaco di Bordano, Enore Bordano (1.018 preferenze). A centro-sinistra, forse
non è un caso che Giorgio Baiutti, ex sindaco socialista di Cassacco e consigliere uscente dello Sdi e ora
iscritto al Partito democratico con i suoi 3 mila 721 voti sia risultato il candidato più votato in Friuli. Non è
un caso perché il più votato in assoluto in Friuli Venezia Giulia è stato il suo grande amico, il pordenonese
Gianfranco Moretton (7 mila e 34 preferenze). Per Baiutti è un’importante conferma e una vittoria anche
perchè non veniva di certo annoverato tra i possibili trionfatori. E sempre sul fronte del centro sinistra le
conferme arrivano dagli uscenti Mauro Travanut (che, con 3.081 preferenze, si colloca al secondo posto in
fatto di gradimento), Franco Iacop (3.059), Alessandro Tesini (che, con 2.992 preferenze, scivola all’ingiù
come gradimento), l’assessore uscente Enzo Marsilio (2mila 487) Paolo Menis (2.473). La vera, grande
sorpresa in casa degli ex diesse arriva dalla bocciatura al fotofinish dell’assessore alla Sanità, Ezio
Beltrame (1.903 preferenze), “reo” con tutta probabilità di avere sì gestito la metà del bilancio regionale,
ma anche il referato decisamente più impopolare. Resta il fatto che la sua sconfitta è un po’ il paradigma
dell’addio della giunta Illy. Al suo posto, per pochi voti, arriva la riconferma di Annamaria Menosso (2.044
preferenze), che alla vigilia – in caso di vittoria di Illy – era stata indicata come un possibile assessore in
rosa. Notizie negative anche per l’ex sindaco di Udine, Enzo Barazza, che si presentava come l’unico
udinese
della
compagine
del
nuovo
Partito
democratico.
Barazza
ha
ottenuto
690
consensi,
assolutamente insufficienti per fare il suo ingresso in Regione. Sconfitti anche il sindacalista della Cisl,
Paolo Moro (617 voti) e l’uscente Giancarlo Tonutti, ex sindaco di Codroipo ed ex candidato alla Provincia:
per lui “soltanto” 1.657 consensi.E rimanendo, invece, nel campo femminile non sfugge neppure la
stroncatura dell’assessore uscente al bilancio e braccio operativo del governatore Riccardo Illy, Michela
Del Piero (823), mentre sempre sul fronte dei Cittadini per il Presidente spicca il successo di Stefano
Trabalza, il più votato delle sua lista, con 1.063 preferenze. Deve dare l’addio al consiglio regionale anche
il consigliere uscente di Rifondazione comunista, l’udinese, Kristian Franzil (522 preferenze), attestatosi a
ruota di Stefano Pustetto (653 preferenze).La campagna elettorale inizia il giorno dopo le elezioni. Fedele
a questo motto, l’ex vice presidente della Giunta regionale, Gianfranco Moretton, ha lavorato, seguendo
la vecchia scuola democristiana, per seminare. In un mese di campagna elettorale ha raccolto e tanto:
oltre 7 mila preferenze che gli hanno attribuito il primato a livello regionale. Un risultato che compensa
solo in parte l’amarezza per la sconfitta subita da Intesa democratico e che non gli viene imputata solo
come un successo. Come leggere diversamente le dichiarazioni del sindaco di Pordenone, Sergio
Bolzonello, suo compagno di strada nel Pd: «Nel partito – commenta a mente fredda – i candidati si sono
preoccupati principalmente dei propri consensi elettorali. Per carità, è un fatto importante, ma nelle
settimane scorse ho sentito candidati dire cose esattamente opposte tra di loro solo per conquistare
qualche manciata di voti. Il progetto politico, volto alla continuità dell’esperienza Illy, è stato dimenticato.
Per questo ritengo che debba essere cam biata una classe dirigente vecchia». Ma le ferite aperte nel Pd
sono anche altre: resta fuori per una manciata di voti dal consiglio regionale l’uscente Paolo Pupulin, già
sindacalista, battuto proprio dal suo alter ego diessino Nevio Alzetta. La competizione tra i “civici”
pordenonesi, Vincenzo Romor e Francesca Cardin, è stata al ribasso: divisi da un centinaio di voti,
accomunati dalla delusione di non aver strappato il biglietto per Trieste.Amarezza anche nella Sinistra
arcobaleno che, pur aumentando i voti rispetto alle politiche e premiando con 868 preferenze il suo
“acquisto” più prestigioso, l’ex segretario regionale della Cgil, Ruben Colussi, perde la rappresentanza.
Volti nuovi in Italia dei valori, con il consigliere comunale pordenonese, Alessandro Corazza, 28 anni, che
ha quasi doppiato il leader storico in provincia, Anilo Castellarin. Lotta all’ultima preferenza tra Piero
Colussi e Paolo Panontin, entrambi uscenti di Cittadini per il presidente: hanno fatto la differenza, a
favore di Colussi, 88 preferenze. Nel Pdl Franco Dal Mas, uscito dall’aula regionale nel 2003 per una
manciata di voti, subisce la sorte opposta, battendo l’ex sindaco di Brugnera Ermes Moras per 84 voti.
17-04-08, 08Udine
Centro-destra, la sorpresa è Cargnelutti
di DOMENICO PECILE Nel centrodestra la grande sorpresa si chiama Paride Cargnelutti. L’ex vice
presidente azzurro della Provincia di Udine è risultato infatti il più eletto in Friuli del centrodestra
ottenendo 3 mila 54 preferenze, oltre 300 in più dell’udinese Massimo Blasoni che puntava ad essere il
più votato. Per Cargnelutti, oltre che un exploit, si tratta anche di una sorta di rivincita per due motivi.
Primo: era indicato come possibile successore di Marzio Strassoldo alla guida di palazzo Belgrado.
Secondo: incassa la sconfitta del suo tenace avversario di partito, l’ex capogruppo azzurro in Provincia,
Piero Mauro Zanin, che non è riuscito nella riconferma. E tra le sorprese va segnalata anche quella di
Luigi Ferone: viene riconfermato consigliere regionale con 166 preferenze, ma questa volta nello
schieramento di centrodestra (era consigliere uscente di Intesa democratica). Dentro il Popolo della
Libertà, le sorprese sono state diverse per quanto riguarda i candidati della provincia di Udine. Partiamo
da quanti fanno riferimento ad Alleanza nazionale.In questo partito va segnalata la riconferma dell’ex
vicepresidente della Giunta regionale, Paolo Ciani (1.573 voti), che si lascia alle spalle – dopo un testa a
testa durato per l’intero spoglio delle schede – il codroipese Bruno Di Natale (1.504 preferenze) costretto
a dare l’addio al consiglio regionale. Fa, invece, il suo rientro l’ex sindaco di Tarvisio, Franco Baritussio,
(1.474), consigliere regionale nella legislatura precedente a quella guidata da Riccardo Illy.Da segnalare
anche la sconfitta di Daniele Franz (1.261 preferenze), ex parlamentare ed ex candidato sindaco al
Comune di Udine per Alleanza nazionale, attuale coordinatore cittadino del partito e capogruppo al
Comune di Udine. Da segnalare infine l’ottima affermazione del cividalese Roberto Novelli, che ha
ottenuto ben 2 mila 546 preferenze.Novità anche in casa forzista, dove i nuovi ingressi sono molti anche
grazie alla vittoria del centrodestra. Oltre alle riconferme di Roberto Asquini (2.109 consensi) e Daniele
Galasso (1.912 preferenze), va segnalato l’ingresso in consiglio regionale del presidente del Cafc,
Alessandro Colautti (1.739 preferenze), escluso nell’ultima legislatura per una manciata di voti.Canta
vittoria soprattutto la Lega Nord, che non piange l’uscita di scena dell’ex capogruppo ed ex presidente
della giunta regionale, Alessandra Guerra. Vengono riconfermati il segretario provinciale Claudio Violino
(il primo degli eletti della Lega Nord in provincia di Udine con 1.445 preferenze) e il consigliere regionale
uscente e capogruppo in consiglio comunale di Udine, Maurizio Franz (1.113 preferenze).Tra i volti nuovi
da segnalare, il successo personale di Ugo De Mattia (340 preferenze) e l’ingresso in Regione del
candidato eletto nel collegio di Tolmezzo, il consigliere comunale di Tarvisio, Stefano Mazzolini (1.019
preferenze) che la spunta per un voto sull’ex assessore provinciale di Udine ed ex sindaco di Bordano,
Enore Bordano (1.018 preferenze).
14-04-08, 13Nazionale
Un corso di guida sicura nelle scuole di Cividale
CIVIDALE. L’assessorato comunale alle politiche giovanili sta lavorando all’organizzazione di un corso di
guida sicura, che si avvarrà della collaborazione di un gruppo di esperti piloti contattati dalla ditta Speed
Control: dell’iniziativa potranno beneficiare una sessantina di giovani iscritti a vari istituti superiori
cittadini, che avranno così la possibilità di apprendere su sei autovetture modello Subaru Impreza Sti il
corretto stile di guida, i principali rischi che si corrono quando ci si trova su strada e le tecniche da
utilizzare per affrontarli nel migliore dei modi. Sul tema della sicurezza stradale si imperniano, tuttavia,
anche altri progetti attivati dall’assessorato: in collaborazione con l’Eurispes, ad esempio, è stato
realizzato e distribuito nelle scuole di Cividale ma pure della Provincia un questionario finalizzato a
rilevare le abitudini dei giovani alla guida. Ulteriore iniziativa consiste nella campagna di sensibilizzazione
“Un segnale per la vita” (cui hanno aderito, per il momento, il Comune di Codroipo e quello di Cividale),
promossa da Peressini Group e Campomotori e sfociata in un concorso di idee aperto agli istituti scolastici
del Friuli Venezia Giulia per la realizzazione di un cartello stradale che focalizzi l’attenzione dei più giovani
sui pericoli rappresentati dalla guida in stato d’ebbrezza. Presentato a Cividale il mese scorso, il segnale
per la vita sarà presto posizionato - comunica l’assessore Roberto Novelli - nei cortili delle scuole
cittadine.
10-04-08, 10Udine
Cividale, cambierà l'ingresso ovest della città
CIVIDALE. Cambiamenti in vista, sullo snodo di località Gallo: le operazioni di scavo per la realizzazione di
una condotta fognaria che hanno imposto, nell’arco dell’ultimo mese e mezzo, una modifica alla viabilità
sull’incrocio (con qualche inevitabile disagio al traffico), sono ormai terminate e nei prossimi giorni, così,
verrà ripristinato il normale assetto viabilistico. Si tratterà, del resto, di una soluzione provvisoria, perché
l’amministrazione comunale ha da tempo programmato - per rendere più fluido e sicuro il transito dei
veicoli in uno dei punti maggiormente trafficati della città - la costruzione di una nuova rotatoria, che
comporterà una spesa di 240 mila euro. Per poter attuare il progetto, tuttavia, sarà necessario ottenere il
nulla osta dell’Anas, nelle cui competenze rientra il tratto viario in questione: «Per il momento, dunque conferma l’assessore ai lavori pubblici Flavio Pesante -, la circolazione sull’incrocio riprenderà senza
cambiamenti rispetto alla situazione precedente allo scavo per la costruzione della condotta. Attendiamo,
infatti, l’approvazione del progetto da parte dell’Anas, che dovrebbe arrivare, presumibilmente, nell’arco
di sei mesi. La rotonda - spiega poi - avrà un diametro di 39 metri e instaurerà un sistema di precedenze
a favore di chi si troverà all’interno della rotatoria». Si tratterà - sottolinea quindi l’assessore - di una
svolta importante per il sistema viabilistico cittadino: «L’intervento è indispensabile - rileva Pesante -,
posto che l’area in questione si trova proprio all’ingresso di Cividale. Per sostenere il costo dell’opera anticipa - ricorreremo, probabilmente, ad un mutuo: la decisione verrà comunque presa nel momento in
cui l’Anas avvallerà il progetto».L’attuale incrocio del Gallo, puntualizza l’assessore alla viabilità Roberto
Novelli, che ha seguito il progetto, si configura come una rotatoria anomala, non più in linea con il
sistema di scorrimento che ormai vige nelle rotonde. «Spesso, così - evidenzia -, si creano dei problemi a
livello di precedenze, specie quando alla guida dei mezzi vi sono degli stranieri: di qui l’insorgere di rischi,
anche forti, per la sicurezza. Approfittando della circostanza degli scavi, perciò, ho sollecitato la
preparazione del fondo stradale per la costruzione della nuova rotatoria, che sarà alla francese:
l’intervento è, in campo viabilistico, uno di quelli da attuare in città con maggiore urgenza. Il futuro
assetto renderà molto più chiaro il sistema di circolazione e incrementerà dunque, sensibilmente, la
sicurezza. Con la realizzazione della rotonda, inoltre, sarà possibile sistemare in via definitiva l’uscita di
via Udine, attualmente provvisoria».
27-03-08, 19Udine
In cinquecento alla Marcia delle rondini
CIVIDALE. Col patrocinio del Comune e l’autorizzazione del Comitato provinciale di Udine della Fiasp, si è
corsa a Cividale la 18ª “Marcia delle rondini”, per l’organizzazione del Gruppo podisti longobardo, la
collaborazione del gruppo alpini F.lli Bernardi di Rualis e il supporto dei Cb Associazione polifunzionale di
volontariato di Cividale, nonchè di molti amici dei soci.Con l’occasione, il sodalizio ha voluto abbinare il
fenomeno squisitamente sportivo e agonistico, per quanto non competitivo, a un fatto culturale, girando
attraverso le strade della città ducale e apprendendo così un po’ della sua storia.La partenza della gara
era prevista dalle 8.30 alle 9.30 dalla palestra comunale di Rualis, ma è stata ritardata dalla presenza
troppo numerosa dei partecipanti. I percorsi, di 6 - 11 e 23 km, si snodavano attraverso i borghi e le
frazioni di Cividale, su terreno misto.Il tracciato di 6 km si snodava per le vie del centro della città ducale,
quello degli 11, prevalentemente pianeggiante, non presentava particolari difficoltà, mentre più
impegnativo era il percorso dei 23 km, che affrontava la salita al santuario di Castelmonte, sconfinando
nel vicino comune di Prepotto, nel tracciato classico che ne caratterizza questa marcia.Il riconoscimento
individuale offriva l’ingresso per visitare il tempietto longobardo, con biglietto a prezzo ridotto in
occasione della marcia.Il percorso, pur in una giornata con condizioni atmosferiche piuttosto sconvenienti,
era comunque in ottime condizioni, ben segnalato e i ristori ben forniti, grazie anche al contributo offerto
da aziende agricole, produttori di gubane, e dagli stessi commercianti di Cividale, che hanno permesso di
ristorare quasi 500 partecipanti, i quali hanno sfidato l’inclemenza del tempo.Nella classifica dei gruppi, il
più numeroso è stato quello dei marciatori udinesi Uoei, seguiti a breve distanza dal Drustvo Triglav di
Nova Goriza, dai marciatori Olmo, dalla slovena “Sportno Drustvo Mark Sempeter” di Nova Gorica.Alle
premiazioni erano presenti l’assessore allo Sport del Comune di Cividale, Flavio Pesante, con i colleghi
Mario Strazzolini e Roberto Novelli.
25-03-08, 12Udine
Il Truc coinvolge anche i candidati
CIVIDALE. Centro città decisamente meno affollato del consueto e Truc "sotto tono", per la Pasqua e la
Pasquetta 2008: il maltempo che ha accompagnato le festività ha influito, inevitabilmente, sullo
svolgimento della tradizionalissima manifestazione cividalese, il cui allestimento ha impegnato, la scorsa
settimana, parecchi volontari di tutte le associazioni di borgo cittadine. Si è giocato comunque, al riparo
dei gazebo - seppure, appunto, in un'atmosfera di minore vivacità e movimento rispetto a quella abituale
-, e la sfida delle uova sode non ha catturato solo i bambini: sotto la loggia del Caffè San Marco è
comparso infatti un inedito "Truc elettorale", riservato ai candidati (locali e non) alle elezioni del 13 e 14
aprile; uova "personalizzate", con faccine e rispettivi simboli di partito - da Roberto Novelli a Mario
Strazzolini, da Flavio Pesante a Carlo Monai, Franco Iacop, Angelo Compagnon... -, si sono così date
battaglia di fronte ad un pubblico divertito.Non è stata dunque una Pasqua da grandi numeri, quella di
quest'anno, a differenza delle aspettative, che si fondavano sul considerevole afflusso registrato nelle
ultime edizioni del Truc: il freddo e la pioggia hanno scoraggiato il consueto "tour dei Truc", che
normalmente porta i turisti alla scoperta dei vari catini di sabbia predisposti nelle borgate del centro; le
presenze in città, per altro, non sono mancate, a giudicare dall'affollamento di ristoranti e trattorie. Le
sorti del Truc si sono un po' risollevate nel pomeriggio di Pasquetta: il centro storico si è gradualmente
popolato (fermo restando che l'affluenza è risultata molto inferiore a quella del 2006 e del 2007), e il tiro
delle uova sode, decorate secondo la tradizione cividalese, ha richiamato diversi curiosi, specie in
corrispondenza del Truc di piazza Paolo Diacono.I vari punti di gioco - sette, grazie all'aggiunta di un
ulteriore Truc rispetto agli anni scorsi, in Borgo San Domenico - offrivano, secondo consuetudine, non
solo spettacolo ma anche degustazioni di prodotti tipici e di cioccolato, a cura delle associazioni e della
Pro loco, organizzatrice della manifestazione. Ad arricchire le proposte delle festività pasquali cividalesi,
una mostra dedicata a "I colori del Truc", nella chiesa di Santa Maria di Corte, rassegna pittorica che si
potrà visitare ancora nelle giornate del 29 e 30 marzo, dalle 15 alle 19. Ai Truc del centro se ne sono
affiancati altri due, in periferia: uno era stato allestito nel campo sportivo di Gagliano, mentre il secondo
è stato realizzato dall'associazione Amis di Grupignan, a Grupignano appunto, nel cortile della vecchia
scuola materna del paese, sede del sodalizio; i locali dell'ex istituto scolastico hanno accolto, inoltre, la
tradizionale mostra di uova decorate, singole e in composizione.Antichissime le origini del Truc, usanza
tipica, in via esclusiva, di Cividale e delle sue campagne e disciplinata da un preciso regolamento: lungo il
rialzo di sabbia degradante, cinto da mattoni, si devono fa rotolare - facendole partire, senza spinta, dal
"cop", la tegola posta sulla recinzione - uova sode di gallina dipinte alla cividalese, ovvero con le erbe e i
fiori. L'obiettivo è quello di colpire una o più uova all'interno del Truc: chi centra il bersaglio torna subito a
lanciare, mentre il proprietario dell'uovo colpito, per rientrare in gioco, deve riscattarlo (con una
monetina) e mettersi in coda per poter tirare nuovamente.
25-03-08, 18Cultura - Spettacolo
Tutta la carica dei Seventh Sense
UDINE. Se qualcuno tra i lettori si è a volte sentito una persona speciale, ritenendo di avere un sesto
senso… sappia che gli habitué dell’Angolo Club sono tutti molto più speciali di lui! Sabato infatti, chi era
tra il pubblico di via Aquileia (sala strapiena!) ha scoperto cos’è il settimo senso o, per dirla all’inglese,
Seventh Sense.L’iniziativa di Alberto Zeppieri e Rocco Burtone propone spesso nuovi talenti del territorio
regionale, e ha portato così sulla scena un gruppo di Cividale del Friuli, formato da Fabio Iacuzzi (voce e
chitarra), Alessandro Bartolacelli (chitarra solista), Davide Mulloni (basso) e Alessandro Flocco (batteria)
che, in questa occasione, si è sacrificato per un set acustico, applaudendo i compagni seduto tra il
pubblico. Pubblico che vede, sempre più spesso (meno male!) anche altri grandi musicisti e uomini di
cultura della scena regionale. In questo caso, a fare il tifo per i ragazzi, anche il mitico Beppe Lentini e lo
scrittore Lino Leggio.La band, affiancata dal manager Enrico Sternotti, prende molto sul serio
l’appuntamento e prepara uno showcase impeccabile. Introduce Roberto Novelli, assessore alle Politiche
Giovanili di Cividale, raccontando divertenti aneddoti sulla lavorazione di un videoclip interamente girato
nella città ducale e all’interno della Italcementi. Dopo una cover iniziale, My Hero, i ragazzi cominciano a
proporre musica composta da loro: Un minuto (in italiano), Elena (in inglese) e quindi una cover di Iggy
Pop, completamente rivista e fatta propria: Search & Destroy, in una versione unplugged, poi “sparata”
dalle casse nella portentosa proposta elettrica del cd. A seguire altri due brani originali: l’inglese The
words e l’italiana (nonostante il titolo) Million miles away. «Se una mattina ti alzi e ti accorgi che tutto
attorno a te non funziona – spiega Fabio Iacuzzi - devi andare avanti comunque e coltivare il tuo sogno».
A fine show un’altra perla: il nuovo singolo Tempo instabile, con proiezione finale del videoclip girato dal
regista Mattia Pilosio (MiniDV Film), dato poi in omaggio a tutti i presenti.Chi ha perso lo showcase potrà
incontrare i Seventh Sense domenica prossima, alle 15, al Galigia di Precenicco per la selezione di
“Ascoltami Ancora - Voci a NordEst”.Sabato 29 il palco del Club ospiterà Michele Pirona & Friends, per il
nuovo progetto In rock. Gli showcase proseguiranno, alle ore 18.30 di ogni sabato, fino al 26 aprile.
22-03-08, 17Cultura - Spettacolo
Seventh sense, suono giovane da Cividale
UDINE. Oggi, alle 18.30, all’Angolo Club (l’iniziativa di Alberto Zeppieri e Rocco Burtone che sa proporre
anche nuovi talenti del territorio regionale) sono di scena i Seventh sense.Il gruppo di Cividale è nato
all’inizio del 2004 su iniziativa del cantante Fabio Iacuzzi, dopo numerosi rimpasti strumentali e cambi di
formazione. Ora la band è composta da Alessandro Bartolacelli alla chitarra solista, da Davide Mulloni al
basso, da Alessandro Flocco alla batteria e dal fondatore Fabio Iacuzzi (voce e chitarra). Risale al maggio
scorso il loro primo demo in uno studio professionale, diritto maturato a seguito di un contest vinto alla
prima edizione del Ravosa Music Live. I mesi successivi portano ad un salto in avanti decisivo e la band
viene affiancata dal manager Enrico Sternotti, che afferma: «Passione, grinta, intraprendenza, ma allo
stesso tempo umiltà e continua voglia di crescere sono i valori che da sempre contraddistinguono i
componenti della band. Le loro energie e i loro talenti confluiscono esclusivamente nella valorizzazione
della loro passione più grande: la musica». Dopo ulteriori e continui perfezionamenti professionali, il
gruppo decide di entrare nuovamente in studio per registrare il singolo Tempo instabile, al quale viene
affiancata la registrazione della b-side Search & Destroy e la produzione di un videoclip girato a Cividale
dal regista Mattia Pilosio. Il video sarà distribuito su scala nazionale da aprile. Proprio nella loro città,
nell’ottobre scorso, i Seventh sense sono stati tra i gruppi più apprezzati all’interno della manifestazione
benefica Nel cuore, maratona della solidarietà di 40 ore organizzata dall’associazione culturale Numar Un
di Udine con il Comune.All’Angolo i Seventh Sense si esibiranno in una sessione semi-acustica, introdotta
dall’assessore alle politiche giovanili di Cividale Roberto Novelli. Qualche ora dopo, altra presentazione
udinese e relativa festa al Gattomatto. Dopo di che la band si esibirà in diversi concorsi (primo fra tutti
Ascoltami ancora – Voci a NordEst, sabato 30 marzo al Galigia di Precenicco), in alcuni festival per
emergenti e nelle scuole, per portare all’attenzione di tutti il nuovo cammino intrapreso: sonorità più
americane, ma con utilizzo di testi completamente in italiano.L’ultimo sabato di marzo il palco del Club
ospiterà Michele Pirona & Friends, per il nuovo progetto In rock.
06-03-08, 13Udine
Cividale, residenti oltre quota 11.500
CIVIDALE. Lieve, ma costante: la tendenza all’incremento demografico manifestatasi, a Cividale,
nell’ultimo decennio (e in particolare dal 2004, anno in cui, per la prima volta, si raggiunse e si superò
quota 11.500 abitanti), continua. Al 31 dicembre 2007 la popolazione residente sul territorio comunale
ammontava a 11.547 unità (con una prevalenza di donne: 5.996 , il 51,93%, contro 5.551 uomini, pari al
48,07%) e risultava suddivisa in 4.953 famiglie anagrafiche e sei convivenze (fra cui, la Casa per anziani,
la Caserma dell’8° Reggimento Alpini e il collegio annesso al Civiform); 2,33 persone la media per
famiglia anagrafica. Seppure quasi impercettibile rispetto al 2006 (+ 0,3%), la crescita, dunque,
prosegue. Marcata - come evidenzia l’assessore ai servizi demografici Roberto Novelli - la differenza tra
nati e deceduti, con un saldo negativo di 48 unità: a fronte di 93 nati, di cui 42 maschi e 51 femmine, vi
sono stati 141 decessi (63 uomini e 78 donne). Un bilancio ampiamente compensato dal saldo positivo (+
80) del flusso migratorio tra nuovi residenti e persone trasferitesi in altri Comuni: nel 2007 gli immigrati
sono stati 476 (264 maschi e 212 femmine), gli emigrati 396 (202 maschi, 194 donne). Interessanti i dati
relativi agli stranieri, il cui saldo demografico evidenzia un aumento di 86 unità, 51 maschi e 35 femmine:
«L’immigrazione complessiva – spiegano dagli uffici municipali – è stata di 169 unità, l’emigrazione di 94.
Gli stranieri residenti in Comune di Cividale sono ora 761, 402 uomini e 359 donne – fra cui 156
minorenni – pari al 6,59% del totale della popolazione. Rispetto al 2006 si è registrato un +12%.
Provengono da 58 nazioni». Parallelamente, i cittadini cividalesi iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani
residenti all’estero, sono 857 (424 uomini e 433 donne): va segnalato che gli iscritti all’Aire fanno parte
di un’anagrafe parallela e, pertanto, esulano dal totale degli 11.547 residenti.Tornando agli stranieri che
vivono a Cividale, le nazioni più rappresentate risultano la Romania (130 persone, con prevalenza di
maschi, 91), l’Albania, con 108 unità, la Bosnia-Erzegovina (95, 58 uomini e 37 donne), la Serbia, 75, la
Macedonia 39 (27 i maschi), l’Ucraina, con 34 persone, quasi tutte donne, il Ghana (33), la Croazia (24),
la Polonia (24) ed il Bangladesh, con 22. Significativo, nel corso del 2007, pure il movimento interno al
Comune, che si attesta in costante crescita: i cittadini che hanno cambiato indirizzo, nell’arco di appena
12 mesi, sono stati ben 352. Alcune curiosità: i cognomi più diffusi sono Miani (104), Nadalutti (66),
Vogrig (63) e Mulloni (60), i nomi Giuseppe (151), Andrea (147), Marco (130), Paolo (129) e Mario (104)
e, per le donne, Maria (212), Anna (112), Francesca (85), Paola (80) ed Elena (72). Per le neonate 2007,
il primato spetta al nome Giulia (seguito da Alessia, Angelica, Carlotta, Chiara, Elena), mentre per i
maschietti vanno “di moda” Davide, Giacomo, Nicola, Riccardo e Tommaso.
04-03-08, 09Regione
Parte la sfida dei 57 fra ex e new entry I Pensionati in
bilico fra i due Poli
UDINE. Con la Destra di Storace non ci sarà alcun apparentamento politico su Provincia e Comune di
Udine. Così hanno deciso i due candidati, rispettivamente Pietro Fontanini ed Enzo Cainero mentre in
Regione l’ultima parla spetta a Renzo Tondo che valuterà l’opportunità o meno di un accordo. La
decisione dei Pensionati di Carlo Fatuzzo è attesa invece entro domani. Se Ferone ha confermato
l’appoggio a Illy, la decisione sarà presa a Roma. E al momento è possibile che anche il simbolo entri a
far parte della coalizione di centro-destra.«Sarebbe la scelta più naturale – dice il coordinatore di Fi,
Isidoro Gottardo - visto che a livello nazionale sarà così». Due sono le ipotesi al vaglio dei referenti
regionali dei Pensionati: aderire al Popolo della libertà oppure (ed è la soluzione più probabile) correre
con il proprio simbolo nella coalizione di Centrodestra. Che ieri, al termine di una riunione fiume tra tutti i
big di partiti e movimenti, è stata praticamente definita. Con il Pdl ci saranno la Lega e l’Udc. E all’interno
del Pdl sono confluiti, oltre a Fi e An, anche i Circoli delle libertà della Brambilla, il nuovo Psi, la nuova Dc
per le autonomie, il progetto Nord est di Panto, i Popolari liberali di Giovanardi, i Repubblicani, il
Movimento De Gregorio, Azione sociale della Mussolini. «Scelgo donna della Battellino e – dice Gottardo –
varie componenti che fanno riferimento all’ex Dc: con tutti questi soggetti – spiega – c’è un accordo
politico programmatico che è stato ormai definito. Eventuali ulteriori accordi, ma in questo caso non di
natura politica, bensì elettorale, saranno decisi dal candidato presidente Renzo Tondo».Chiuse le liste,
che vedono in corsa 57 candidati. Per Trieste gli uscenti Piero Camber e Bruno Marini, assieme a Maurizio
Bucci e Maurizio Lippi. Fra le donne, il braccio destro di Roberto Antonione, Silvia Acerbi. Nel goriziano,
Gaetano Valenti, Marino De Grassi, Giuseppe Nicoli e l’ex sindaco di Grado Roberto Marin oltre a Cristina
Barletta e Mara Vecchiet. A Pordenone, il presidente dimissionario della Provincia Elio De Anna è in lista
con Paolo Santin, Antonio Pedicini, Ermes Moras, Luca Ciriani, Pier Andea Parisi, Claudio Filipuzzi, Mattia
Callegaro e Franco Dal Mas. Fra le donne anche il sindaco di Morsano Roberta Zanet, Lucia Alzetta,
Lavinia Corona, Elena Lenarduzzi, Elena Coiro.A Udine ci sono Renata Salin espressione del movimento
De Gregorio, Alessandra Battellino, Alma Concil e Rossella Mainardis per An, Laura Frattasio, Anna
Chiarandini e Elisabetta Zampieri dei circoli di Fi, Lauretta Iuretig del nuovo Psi. Per il Progetto Nord est
scende in campo Michele Fabris e per la lista Mussolini, Simone Mauro. Come indipendente c’è Giovanni
Mazzocchi Palmieri. Tra le novità anche l’ex deputato di An Daniele Franz. Fra gli uscenti, invece, Fi
conferma Daniele Galasso, Massimo Blasoni e Roberto Asquini. Ma a contendersi il seggio regionale ci
sono anche Alessandro Colautti, ex portavoce di Tondo e presidente del Cafc, e l’ex vicepresidente della
Provincia di Udine Paride Cargnelutti. Per An, oltre a Franz, saranno in lista anche Paolo Ciani, Bruno Di
Natale, Giovanni Castaldo e Roberto Novelli. Per l’Alto Friuli, con l’ex sindaco di Tarvisio Franco
Baritussio, ci sono Luigi Cacitti, Claudio Sandruvi e la vicesindaco di Osoppo Ida Copetti. In tutto 57
persone che dovranno nuovamente accettare la candidatura.
02-03-08, 13Udine
Mini-bus, chieste più corse
CIVIDALE. Un progetto riuscito, che sta soddisfacendo le aspettative dei promotori dell'iniziativa e che
promette di consolidarsi rapidamente: il servizio di trasporto pubblico urbano attivato a Cividale - a
coronamento di un iter che ha impegnato e affiancato Comune, Saf, Provincia e Motorizzazione civile alla fine di gennaio sta registrando un costante aumento dell'utenza, al punto che si stanno ipotizzando
variazioni a livello di percorso (in base alle segnalazioni dei cittadini) ma anche di giornate e orari. L'avvio
dell'esperienza, che avrà comunque carattere permanente, «è stata una sorta di scommessa», commenta
l'assessore a viabilità e traffico Roberto Novelli: «Non si poteva sapere, infatti - spiega -, quale sarebbe
stata la risposta della popolazione, posto che un servizio analogo non era mai stato offerto in città.
Nell'arco di questo primo mese, però, abbiamo registrato un progressivo incremento degli utenti, che fra
l'altro - elemento da sottolineare - non risultano sempre gli stessi, ma variano di volta in volta. Molti, in
particolare, utilizzano il mini-bus della Saf per raggiungere o per tornare dall'ospedale. La scelta di far
partire le corse dalla stazione delle corriere si è rivelata valida: quanto al percorso va detto che, in
rapporto alle segnalazioni di chi beneficia del servizio, stiamo pensando ad alcune modifiche. Nel
momento in cui il "sistema" si sarà assestato e potremo trarre, dunque, una serie di considerazioni
sull'andamento dell'affluenza, valuteremo anche l'ipotesi di una diversa distribuzione, su scala
settimanale, delle corse disponibili: se la fascia oraria più frequentata si rivelerà, per esempio, quella
mattutina, si potrebbe proporre il servizio non più due volte a settimana al mattino e nel pomeriggio
bensì solo in mattinata ma in quattro giorni. Tutte queste sono comunque, ribadisco, decisioni che
potranno essere assunte solo dopo una fase di "rodaggio". Circa, poi, le possibili alternative di percorso,
quelle che saranno individuate dovranno essere sottoposte al vaglio della Motorizzazione civile». Al
momento il mini-bus è operativo ogni martedì e venerdì, con otto corse nella giornata.
26-02-08, 18Udine
Alcool e guida: campagna per sensibilizzare i giovani
CIVIDALE. Un grande cartello che affianca l’immagine di un’auto il cui conducente tiene in mano un
boccale di birra e quella di un teschio; sotto, la scritta “Divieto di guida in stato d’ebbrezza”: è il “segnale
per la vita” che sarà apposto nei cortili di tutte le scuole superiori (ma, molto probabilmente, anche
medie) di Cividale, per invitare i ragazzi a riflettere sui serissimi rischi comportati dal consumo di
sostanze alcoliche prima di mettersi al volante. A promuovere il progetto, cui hanno aderito il Comune di
Codroipo e ora, appunto, quello di Cividale, sono stati il Peressini Group e Campomotori, che hanno
bandito un concorso rivolto agli allievi delle autoscuole della provincia di Udine e Pordenone, ma anche ai
lettori del Messaggero Veneto: i numerosissimi bozzetti pervenuti hanno fornito a Gianfranco Angelico
Benvenuto lo spunto per creare il cartello che sarà installato nelle singole strutture scolastiche, ma che
sarà anche riprodotto su spille da distribuire ai ragazzi. Il “segnale per la vita” è stato presentato agli
studenti ieri mattina - alla presenza dell’assessore Roberto Novelli, dell’ideatore del cartello e del
portavoce di Peressini Group, Mauro Veneto - nella sede della biblioteca comunale: «Ricordiamo - ha
sottolineato Novelli - che la guida in stato d’ebbrezza è una delle principali cause di morte per la fascia
d’età compresa fra i 15 e i 40 anni, e la prima se si restringe il campo tra i 15 e i 29 anni. Il
posizionamento del cartello nei cortili degli istituti scolastici - ha quindi annunciato - sarà accompagnato
da conferenze sul tema della guida, da corsi di guida sicura, dalla distribuzione di etilometri monouso.
Vorrei avviare, inoltre, una collaborazione con un gruppetto di studenti per promuovere nei locali
frequentati dalla gioventù una campagna di sensibilizzazione sui pericoli derivanti del consumo di
bevande alcoliche». L’iniziativa ha goduto di un contributo provinciale.
22-02-08, 08Udine
Educare anche i più giovani: «Non abbandonate i
cuccioli»
Riconoscere, sviluppare e consolidare le capacità cinofile dei quattro zampe in armonia con il proprio
conduttore nel rispetto dell'ambiente sociale, educare i ragazzi ad un corretto comportamento con gli
animali nel rispetto della pulizia della città e promuovere una serie di progetti volti a sensibilizzare la
cittadinanza su problematiche inerenti il mondo animale. Sono soltanto alcuni degli obiettivi portati avanti
dall'Associazione regionale Amatori Cani Utilità e Difesa che ha sede a Cividale del Friuli e che da tempo
organizza periodicamente corsi di addestramento cinofilo per cani di razza e non. I corsi, che
proseguiranno per cinque settimane, si tengono nella sede del centro sportivo a Carraria di Cividale ogni
sabato pomeriggio dalle 15 alle 17, e tutte le domeniche mattina dalle 10 alle 13. Chiunque fosse
interessato può iscriversi direttamente nella sede dell'Associazione nel centro sportivo di Carraria oppure
contattare Mario Furlan al numero 333.8710819 il martedì e giovedì dalle 19 alle 21. Una parte delle
quote di iscrizione al corso verrà devoluta a scopo benefico ad un'associazione che si occupa di ragazzi
ipovedenti. «All'interno del corso - spiega Maurizio Furlan, Presidente dell'Associazione - riserveremo una
domenica ai ragazzi del Consiglio Comunale dei giovani di Cividale che hanno deciso di partecipare in
compagnia dei loro amici a quattro zampe. Con l'arrivo della bella stagione, abbiamo anche in programma
numerose iniziative volte a far conoscere le nostra attività e gli aspetti educativi dei nostri corsi. Inoltre,
al fine di sensibilizzare i ragazzi sul problema dell'abbandono degli animali, l'Assessorato alle politiche
giovanili del Comune di Cividale ha realizzato il “CANEndario 2008”, presentato recentemente
dall'Assessore comunale Roberto Novelli, in cui sono state inserite le foto di alcuni pet ospitati nel canile
municipale di Clenia». Questo progetto prevede la distribuzione dei calendari in tutti i locali pubblici del
Comune d Cividale con l'intento di far riflettere la cittadinanza su questa problematica.
07-02-08, 13Udine
Amare gli animali in programma un corso per giovani
CIVIDALE. Dopo la presentazione del "Canendario", iniziativa finalizzata ad incoraggiare le "adozioni" dei
quattro zampe accolti dal canile di Clenia, l’amministrazione cividalese mette in campo ulteriori progetti di
sensibilizzazione
sull’importanza
del rispetto
nei
confronti
degli
animali.
In collaborazione
con
l’associazione Aracud, che da tempo organizza nel Cividalese corsi di addestramento cinofilo, per cani di
razza e non, il Comune ha così pianificato lo svolgimento di un corso di educazione base (aperto a tutti) a
Carraria, nella zona del centro di aggregazione giovanile: «Gli incontri - spiega l’assessore Roberto
Novelli - avranno inizio il 16 febbraio e si svolgeranno, nelle giornate di sabato e domenica, per cinque
fine settimana; le iscrizioni verranno accolte direttamente presso la sede dell’Aracud, a Carraria appunto,
il mercoledì e il sabato dalle 19 alle 21: basta contattare Mario Furlan al numero 333 8710819. Una
domenica, in particolare, sarà interamente riservata ai giovani che compongono il consiglio comunale dei
ragazzi».Il progetto - sottolinea quindi Novelli - si trasformerà anche in un’occasione di incontro fra gli
studenti del consiglio dei ragazzi e i giovani del Centro di aggregazione di Carraria. «Numerose - conclude
l’assessore - saranno inoltre le iniziative che verranno promosse a corredo del corso, per far conoscere
alla cittadinanza gli aspetti educativi di quest’ultimo e la realtà dell’Aracud: saranno proposte
dimostrazioni in piazza - alla presenza del consiglio comunale dei ragazzi e dei giovani del Centro di
aggregazione - ed altre durante il centro vacanze». L’Aracud devolverà una parte del ricavato del corso in
beneficienza, a favore di un’associazione che si occupa di ragazzi ipovedenti. Il prossimo autunno, inoltre,
l’associazione organizzerà (sempre in collaborazione con l’amministrazione ) una giornata di studio sulla
nutrizione e la cura dei cani: l’appuntamento sarà annunciato sul sito del Comune di Cividale e su
www.cividale.com.
01-02-08, 15Udine
Strade, in un anno 2.521 violazioni al codice
CIVIDALE. Duemila 521: tante sono state, nel corso del 2007, le violazioni al codice della strada accertate
dagli agenti del corpo di Polizia municipale di Cividale, comandato dal dottor Lorenzo Piana e composto, in
totale, da nove elementi, due dei quali di recentissima assunzione.Un anno di attività intensa, quello
appena conclusosi, che ha impegnato i vigili urbani, in particolare, nel settore della sicurezza stradale, sia
tramite il miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale (è stato anche posizionato un pannello
elettronico indicante la velocità dei veicoli), sia con un incremento dei controlli sul territorio, al fine di
prevenire e, all'occorrenza, reprimere comportamenti irregolari. «I numeri, spesso aridi, possono in
questo caso dare un'idea precisa della mole di lavoro svolto nell'arco del 2007 - commenta Piana -: ai
posti di blocco sono stati controllati 2.040 veicoli, 2.521, appunto, sono risultate le violazioni accertate al
Codice della strada, 8 le patenti e 15 le carte di circolazione ritirate; abbiamo rilevato due incidenti
stradali e percorso con i mezzi di servizio ben 39.921 chilometri. La tipologia di infrazione più diffusa
rimane quella per la sosta in aree non consentite; seguono, ma a distanza, quelle legate alla velocità, al
mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, all'uso del cellulare mentre si guida».Venticinque sono stati i
ricorsi presentati al prefetto o al giudice di pace da automobilisti multati: in 14 casi la sanzione è stata
confermata, 8 ricorsi sono stati accolti e gli ultimi tre, invece, devono ancora concludere il proprio iter.
L'impegno degli agenti nelle giornate festive - specie in occasione di manifestazioni - ha raggiunto quota
240 ore. In ambito penale 21 sono state le notizie di reato, di cui ben 18 per abusi edilizi, una per furto,
una per disturbo del riposo delle persone ed una per contraffazione del ticket di sosta. Sono stati
effettuati 611 accertamenti anagrafici, predisposte 181 ordinanze per viabilità, lavori, manifestazioni e
altro e rilasciate 145 autorizzazioni per occupazione di suolo pubblico, 18 per le zone a traffico limitato,
39 contrassegni per invalidi, 70 autorizzazioni pubblicitarie e 20 per passi carrabili. Le verifiche nel
settore commerciale hanno permesso di riscontrare violazioni da parte di due pubblici esercizi e di due
commercianti.
Positivo
il
giudizio
dell'assessore
competente,
Roberto
Novelli:
«L'incremento
dell'organico con due nuove unità - esordisce - consentirà di organizzare in maniera ulteriormente
puntale le uscite sul territorio e di aumentare il numero dei servizi domenicali. Pur nella consapevolezza
che esistono delle criticità, sono molto soddisfatto del lavoro svolto lo scorso anno: di particolare
importanza risulta l'opera di rinnovamento della segnaletica; a questo proposito va sottolineato che i
cartelli indicanti possibili controlli della velocità sono stati posizionati in ossequio alle previsioni di legge, a
tutela dell'automobilista».
26-01-08, 15Udine
Bus urbano ogni martedì e venerdì
CIVIDALE. Otto corse nell'arco della giornata, cinque al mattino e tre nel pomeriggio, ogni martedì e
venerdì: con il 29 gennaio partirà a Cividale un servizio di trasporto pubblico urbano che permetterà
all'utenza di raggiungere i principali servizi operanti sul territorio comunale - ospedale, casa per anziani,
sportello Inps, distretto sanitario, municipio, biblioteca civica, polizia municipale - ma anche ulteriori aree
del centro e della periferia, incluso il cimitero maggiore. Trenta le fermate istituite. L'iniziativa, che avrà
carattere permanente - e che comunque, trascorsa la necessaria fase di rodaggio, potrà registrare dei
miglioramenti a livello di percorso, sulla base di eventuali segnalazioni dei cittadini -, è frutto di un
progetto portato avanti dal Comune in sinergia con la Saf, la Provincia e la Motorizzazione civile e attuato
nell'ambito della riorganizzazione del trasporto pubblico locale. Il servizio non determinerà alcun onere
per le casse municipali: la copertura economica sarà garantita interamente dalla Provincia, che ha
concesso un tetto massimo di circa 11 mila chilometri annui di percorrenza; a carico degli utenti, un
biglietto del costo di 0,98 euro a corsa, che si potrà acquistare in 18 punti vendita, sia a Cividale centro
(nella biglietteria a lato della stazione ferroviaria e nelle tabaccherie di via Carlo Albero 23, Corso Mazzini
1 e via Conciliazione 1) che ad Azzida, Carraria, Castelmonte, Clodig, Moimacco, Ponte San Quirino,
Pulfero, Purgessimo, San Pietro al Natisone, San Volfango, Sanguarzo, Savogna e Scrutto. Il bus-navetta
della Saf, che disporrà di 15/18 posti, partirà e finirà la sua corsa (della durata di 40 minuti circa)
all'autostazione; nel momento, poi, in cui diverrà operativo il centro intermodale, il capolinea sarà
trasferito in tale contesto. Da lunedì, annuncia il sindaco Vuga, l'amministrazione invierà comunque a
tutte le famiglie una lettera illustrativa, con ogni dettaglio sul servizio. "L'iniziativa - commenta
l'assessore a viabilità e traffico Roberto Novelli, che ha lavorato al progetto insieme agli enti sopra citati
- risponde ad un'esigenza ripetutamente segnalata al Comune dalla cittadinanza. Non era stato possibile,
finora, attivare il servizio perché non si era riusciti a trovare copertura finanziaria, e il bilancio comunale
non avrebbe potuto sostenerne gli alti costi».
31-12-07, 12Nazionale
Un calendario con le foto dei cani
CIVIDALE. Un “Canendario” per il 2008: è l’ultima iniziativa dell’assessorato comunale alle politiche
giovanili, che vuole sensibilizzare la cittadinanza sul tema del rispetto nei confronti degli animali e sulla
realtà del canile di Clenia, dove trovano ospitalità le bestiole in attesa di “adozione”. «Sul Canendario –
spiega l’assessore Roberto Novelli – sono riprodotte le fotografie dei cani trovati sul territorio del nostro
Comune e consegnati al canile convenzionato. Da mesi stiamo lavorando per cercare di trasmettere alla
popolazione il messaggio dell’importanza dell’amore per gli animali, e proseguiremo coinvolgendo gli
istituti scolastici locali. Ci auguriamo che tali azioni possano aiutare gli amici quattrozampe accolti dal
canile convenzionato a trovare una casa: per facilitare le adozioni, erogheremo un contributo una tantum
di 400 euro ai privati che prenderanno in affido un cane. Per informazioni più dettagliate si può contattare
il Comando della polizia municipale al numero 0432710220». La presentazione ufficiale dell’iniziativa è in
programma per venerdì 11 gennaio, alle 18, alla biblioteca civica. (
21-12-07, 09Udine
Ambra Pasianotto firma il logo della Maratonina
Porta la firma di una ragazza, Ambra Pasianotto, l’immagine scelta da una giuria di esperti come logo
della nona edizione della Maratonina Città di Udine, in calendario per il prossimo 28 settembre: il lavoro è
parso il più valido fra i 36 bozzetti (tutti, per altro, notevoli) partecipanti al concorso "Il Civiform disegna
la Maratonina di Udine", indetto, per la terza volta, dall’istituto di formazione professionale cividalese e,
appunto, dall’Associazione Maratonina Udinese.La cerimonia di premiazione si è svolta ieri nei locali della
scuola, alla presenza del direttore del Civiform, Daniele Bacchet, del presidente dell’Associazione
Maratonina Paolo Bordon, dell’assessore alle politiche giovanili del Comune di Cividale, Roberto Novelli,
del presidente regionale del Coni, Giuliano Gemo, e del dottor Daniele Grattoni, esponente della Banca
Popolare di Vicenza, uno degli sponsor della Maratonina.Decisamente interessanti, «degni di professionisti
del settore» – è stato rimarcato durante l’evento –, i lavori prodotti dagli allievi del settore grafico del
Civiform: il secondo premio è spettato a Stefano D’Andrea, il terzo a Enrico Trevisan, il quarto ad un
ragazzo indiano, Mridha Shain. Alto, hanno concordato i relatori, il valore dell’esperienza, che rende
protagonisti i giovani e offre loro una grande opportunità: va ricordato, al proposito, che il logo vincitore
della precedente edizione del concorso fu veicolato, per la promozione della Maratonina e dei mondiali
udinesi di corsa su strada, in località europee e anche extraeuropee
21-12-07, 15Udine
Scelto il logo della Maratonina
CIVIDALE. Porta la firma di una ragazza, Ambra Pasianotto, l’immagine scelta da una giuria di esperti
come logo della nona edizione della Maratonina Città di Udine, in calendario per il prossimo 28 settembre:
il lavoro è parso il più valido fra i 36 bozzetti (tutti, per altro, notevoli) partecipanti al concorso "Il
Civiform disegna la Maratonina di Udine", indetto, per la terza volta, dall’istituto di formazione
professionale cividalese e, appunto, dall’Associazione Maratonina Udinese.La cerimonia di premiazione si
è svolta ieri nei locali della scuola, alla presenza del direttore del Civiform, Daniele Bacchet, del
presidente dell’Associazione Maratonina, Paolo Bordon, dell’assessore alle politiche giovanili del Comune
di Cividale, Roberto Novelli, del presidente regionale del Coni, Giuliano Gemo, e di un esponente della
Banca Popolare di Vicenza, uno degli sponsor della Maratonina. Decisamente interessanti, "degni di
professionisti del settore" - è stato rimarcato durante l’evento -, i disegni prodotti dagli allievi del settore
grafico del Civiform: il secondo premio è spettato a Stefano D’Andrea, il terzo a Enrico Trevisan, il quarto
ad un ragazzo indiano, Mridha Shain. Alto, hanno concordato i relatori, il valore dell’esperienza, che rende
protagonisti i giovani e offre loro una grande opportunità: va ricordato, al proposito, che il logo vincitore
della precedente edizione del concorso fu veicolato in località europee ed anche extraeuropee. (l.a.)
19-12-07, 16Udine
«Subito una rotonda all'incrocio»
CIVIDALE. Un intervento da attuare in via d’urgenza, e da calendarizzare, quindi, già per il 2008, non per
gli anni successivi: il capogruppo consiliare di An, Mario Pace, risolleva il problema della pericolosità
dell’incrocio fra via Rualis e via del Lavoro, contesto che negli ultimi tempi ha registrato un sensibile
incremento del traffico e che ormai si configura, di conseguenza, come uno degli snodi cittadini più critici.
Il caso era stato posto all’attenzione del sindaco e della giunta, da parte del consigliere, già nel mese di
ottobre, a seguito di due incidenti stradali - uno dei quali, in particolare, di una certa gravità - verificatisi
proprio in corrispondenza dell’incrocio, nel pieno centro di Rualis: pochi giorni fa, poi (nella mattinata di
sabato scorso, per la precisione), un ulteriore episodio, con lo scontro, fortunatamente privo di serie
conseguenze, di due automobili. Di qui il rinnovo del sollecito, nei confronti dell’amministrazione, a
risolvere al più presto la situazione, procedendo alla realizzazione di una rotatoria, unico valido sistema
per favorire la diminuzione della velocità dei mezzi in transito: «La causa del sinistro - scrive infatti Pace
in una lettera inoltrata al sindaco Attilio Vuga e all’assessore ai lavori pubblici Flavio Pesante - parrebbe
essere, ancora una volta, la velocità eccessiva delle automobili». «Mi domando - prosegue - quanti altri
incidenti dovranno verificarsi su questo incrocio prima che si provveda a metterlo in sicurezza con la
creazione di una rotonda. Al sindaco e al responsabile dell’Unità operativa lavori pubblici chiedo dunque
che l’opera venga effettuata al più presto: il mio auspicio è che il progetto in questione venga inserito
nell’elenco dei lavori prioritari, nell’ambito del piano triennale delle opere pubbliche». Un secondo appello
è poi rivolto all’assessore alla viabilità e traffico Roberto Novelli e al comandante del Corpo di Polizia
municipale, Lorenzo Piana, cui si chiede di effettuare un sopralluogo in via Tombe Romane (la viuzza che
parte dalla zona in cui si trova il pozzo di Rualis) per valutare se sia possibile istituirvi un senso unico di
marcia: numerosi residenti, infatti, hanno evidenziato come il flusso veicolare a doppio senso sia
particolarmente difficoltoso, considerata la strettezza della strada.
18-12-07, 18Udine
Beneficenza grazie alla maratona musicale
CIVIDALE. La sala consiliare ha accolto, nei giorni scorsi, la cerimonia di consegna dei fondi raccolti
durante la manifestazione “Nel cuore. Maratona musicale e sportiva della solidarietà”, la quaranta ore non
stop di musica e spettacoli svoltasi lo scorso mese di ottobre al teatro Ristori. All’appuntamento hanno
partecipato, di conseguenza, i presidenti delle associazioni cui gli organizzatori della kermesse avevano
deciso di destinare i proventi della maratona, Massimiliano Fanni Canelles (Social News), Giuseppe
Losasso, per Smile Again, Mario Travaglini, responsabile dell’Unicef di Udine e un referente della sezione
cividalese dell’Associazione friulana donatori di sangue. Lo staff promotore di “Nel cuore” era invece
rappresentato dagli ideatori dell’evento, Alberto Zeppieri, presidente dell’Associazione culturale Numar Un
- che ha curato l’allestimento della 40 ore di musica -, e l’assessore alle politiche giovanili Roberto
Novelli.Una parte delle offerte è stata inoltre ripartita equamente tra una serie di sodalizi proposti dagli
stessi artisti che hanno preso parte alla manifestazione, l’Istituto Pranic Healing Italia, l’associazione Cielo
Buio, Andos, l’associazione per l’Assistenza domiciliare per i disabili, l’associazione Luca, l’Angolo del Cro
di Aviano, il fondo per lo Studio delle malattie del Fegato, l’associazione umanitaria Elodia onlus, il
Progetto Essere Gioia, Emergency, la Corale Gioconda Onlus, Amnesty International. Nel corso della
cerimonia Novelli ha sottolineato il valore dell’esperienza, sia a livello organizzativo sia, e anzi
soprattutto, per gli scopi prefissati, quelli, appunto, di smuovere le coscienze stimolandole ad avvicinarsi
al mondo della solidarietà; l’auspicio, a questo punto - hanno concluso l’assessore e le associazioni -, è
che la manifestazione possa avere un seguito, con una nuova edizione già nel 2008.(
07-12-07, 16Udine
Ponte del Diavolo aperto nelle festività
CIVIDALE. Ponte del Diavolo aperto al traffico, in deroga all'ordinanza che ne sancisce la chiusura in tutte
le
giornate
festive,
nelle
domeniche
di
dicembre:
in
accoglimento
delle
istanze
giunte
dalla
Confcommercio e dell'associazione Borgo di ponte l'amministrazione comunale ha infatti stabilito, al pari
di quanto avvenuto lo scorso anno, che per il periodo delle feste venga autorizzato il transito delle
automobili sul ponte e che rimangano fruibili, quindi, le aree di sosta di Largo Boiani e piazza Duomo.
L'unica eccezione sarà rappresentata da domenica 16 dicembre, quando Cividale accoglierà - in anticipo
di una settimana rispetto alla norma - il mercatino dell'usato “Il Baule del Diavolo”. Il periodo di deroga
all'ordinanza sul blocco del traffico in centro storico comincerà domani, 8 dicembre: via libera al
passaggio delle auto, poi, nelle domeniche 9, 23 e 30 dicembre. Nelle altre giornate festive del mese, e
quindi a Natale e Santo Stefano, varrà invece la norma consueta, con Largo Boiani, Piazza Duomo ed il
ponte del Diavolo isola pedonale. «La decisione - conferma l'assessore Roberto Novelli - è stata presa in
considerazione del desiderio espresso sia dai commercianti del centro città, sia dall'associazione Borgo di
Ponte, che ci hanno avanzato la richiesta di consentire il passaggio dei veicoli sul ponte e di mantenere,
nel contempo, la disponibilità dei parcheggi». Anche questa volta, del resto, c'è chi non ha gradito il
provvedimento: i titolari delle attività commerciali affacciate sul ponte del Diavolo avrebbero infatti
preferito che per le domeniche di dicembre vigesse l'abituale chiusura al traffico. «Bisogna trovare, del
resto, una soluzione di buon senso - commenta Novelli -, che tenga conto delle esigenze commerciali che
si manifestano nell'inera città». Domani sarà inaugurato anche il calendario degli intrattenimenti natalizi
organizzati per tre week-end consecutivi (per la prima volta) dal Comune, in collaborazione con la Pro
loco e la Confcommercio. Questo primo fine settimana sarà dedicato ai più piccoli: sabato verranno
proposti "Favoloso girotondo", uno spettacolo per bambini con fiabe natalizie dal mondo interpretate da
un narratore e da un musicista, e altri momenti di animazione, mentre per domenica sono in programma
intrattenimenti con Babbo Natale sui trampoli e in carrozza d'epoca, naturalmente a disposizione dei
bimbi per giretti nelle piazze e nelle vie del centro. In piazza Diacono, intanto, è stato posizionato il
consueto abete, giunto in città dopo un viaggio di 400 chilometri: come da tradizione l'albero è stato
donato dalla municipalità di Oberwart - nel Burgerland -, il cui sindaco e vicesindaco hanno fatto visita,
nei giorni scorsi, a Cividale per uno scambio di auguri con il sindaco Vuga.
24-11-07, 16Udine
Razzia di felini: è allarme a Cividale
CIVIDALE. Abbandonati, avvelenati o, addirittura, gettati ancora vivi nei cassonetti delle immondizie:
l’amministrazione comunale ha raccolto, recentemente, un numero preoccupante di segnalazioni su
atrocità compiute nei confronti dei gatti, specie dei cuccioli, e ora lancia l’allarme.Il problema dei
maltrattamenti dei gatti randagi non è nuovo, purtroppo, a Cividale: già in passato diversi cittadini che si
fanno carico di nutrire e, all’occorrenza, di curare le bestiole avevano richiamato l’attenzione sul caso
degli avvelenamenti; mai però, fino ad oggi, la questione aveva mobilitato l’ente comunale. «La legge –
ricorda l’assessore Roberto Novelli, che circa un mese fa, tra l’altro, aveva promosso un incontro
pubblico incentrato sul tema dell’amore per gli animali, a partire dai gatti – condanna il comportamento
dissennato e incivile di quanti lasciano morire i cuccioli di freddo e di inedia. Gli animali randagi
appartengono a tutti, sono un bene comune. Maltrattarli e ucciderli è un’azione considerata reato penale
in base alle leggi vigenti: ci aspetteremmo, se non l’amore dei cittadini nei confronti di queste bestiole,
almeno una cooperazione nel lavoro che il Comune, attraverso le varie associazioni, svolge nello specifico
settore». Secondo quanto previsto dalla legge, infatti, il Comune collabora con le associazioni, appunto, e
con l’Azienda per i servizi sanitari per il censimento e la sterilizzazione delle colonie feline. Molto spesso,
evidenzia l’assessore, si parla di gatti randagi «come se fossero un fenomeno naturale ed inevitabile:
nella realtà, invece, essi sono il frutto dell’ignoranza e dell’inciviltà». I proprietari dei gatti, esorta quindi
l’amministrazione, dovrebbero provvedere, magari tramite la sterilizzazione, ad evitare eccessive
cucciolate.
«Abbandonare
i
cuccioli
e
lasciarli
morire
–
conclude
Novelli
–
è
un’enorme
crudeltà.Basterebbe una telefonata: ci sono persone che possono aiutare a trovare famiglie i cui collocare
i gattini, a risolvere i problemi delle colonie, a cercare le soluzioni più opportune per i casi urgenti. Le
associazioni già si occupano di monitorare le colonie feline catturando gli esemplari, curando le loro
patologie ed effettuando le sterilizzazioni; se poi ogni famiglia sapesse gestire i suoi animali domestici, il
numero dei randagi diminuirebbe sensibilmente».
13-11-07, 12Udine
Successo per la maratona di solidarietà
"Nel cuore". Questo il titolo della prima maratona musicale a scopo solidale, svoltasi tra il mezzogiorno di
sabato 27 ottobre e la mezzanotte di domenica 28, al teatro Ristori di Cividale.Alla maratona hanno
partecipato moltissimi gruppi musicali, ma anche attori teatrali, professionisti e non.Tutti però, al di là del
genere musicale o teatrale, si sono esibiti a scopo benefico. Per solidarietà. Tutto ciò che è stato ricavato
dalle offerte libere del pubblico che si apprestava ad entrare in sala, è stato, appunto, devoluto a varie
associazioni. Tra le più famose possiamo citare quella dei donatori di sangue, ma c’è da dire che sono
state predilette le moltissime associazioni citate ed indicate dagli artisti che hanno toccato il palco del
teatro Ristori durante le 36 ore ininterrotte.Queste notizie le ho apprese personalmente e con molta
felicità, durante una piacevolissima chiacchierata con uno dei maggiori organizzatori di questo importante
evento: l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Cividale, Roberto Novelli. L’assessore si è reso,
infatti, molto disponibile ad illustrarmi tutte le cause e gli effetti, non solo di questa manifestazione, ma
anche di tutti quegli eventi e quelle circostanze per le quali lui ed il suo assessorato si sono adoperati con
molto impegno e dedizione.La disponibilità che ha manifestato nei miei confronti non ha fatto altro che
testimoniare la più completa e generale disponibilità che Roberto ha verso i giovani cividalesi.Come mi ha
spiegato, infatti, il suo intento principale è sempre stato quello di unire i ragazzi ed offrirli delle
opportunità e delle occasioni. Questo lo scopo che ha permesso anche la nascita di un importante centro
di aggregazione giovanile, dove, chiunque lo voglia e lo desideri, può trascorrere una parte del suo tempo
in compagnia di altri ragazzi e delle molte attività organizzate.Come mi ha chiarito Roberto, la sua
volontà era sin dall’inizio quella di trovare un "pretesto" per poter creare un punto d’incontro tra i giovani
cividalesi e permetter loro così di socializzare ed incontrarsi. L’ha trovato nella musica.Molti sono i
nascenti gruppi musicali del cividalese, e tanti di loro, prima, nemmeno si conoscevano. Grazie all’idea di
una comune sala prove e di un comune luogo dove potersi incontrare, suonare, provare e parlare, come il
centro d’aggregazione, sono nate nuove collaborazioni e nuove amicizie. Così, appurato che la musica è
una delle passioni comuni un po’ a tutti i ragazzi, dopo le due edizioni dei concerti-concorso "Ascolta
Cividale", l’assessorato alle politiche giovanili ha deciso di organizzare e promuovere la maratona "Nel
Cuore", segno anche di un positivo rinnovamento nella proposta degli eventi.Facendo qualche mero
calcolo, sembra risultare che alla maratona ci siano state qualcosa come 1500 presenze. Tutto sommato
un bel risultato, soprattutto tenendo presente il fatto che il pubblico si è molto prestato alla causa sociale
e solidale della manifestazione. Non è da sottovalutare, tra le altre cose, nemmeno il forte stampo
culturale che i gruppi teatrali e musicali hanno saputo regalare all’evento, (tra i tanti spettacoli, infatti, c’è
stata anche una rappresentazione che aveva come tematica principale la sicurezza stradale).Inoltre,
Roberto, si è molto preoccupato di sottolineare il fondamentale aiuto e la forte collaborazione che i
ragazzi del Comune di Cividale hanno apportato alla realizzazione della maratona e di tutte le attività da
lui proposte. Infine, mi ha parlato di un suo desiderio; quello di riuscire a realizzare un deciso movimento
giovanile che sconfigga i molti pregiudizi e luoghi comuni che pesano sulla maggior parte degli
adolescenti. Speriamo che il progetto prenda presto vita. E nel concludere queste poche righe desidererei
davvero ringraziare l’assessore Roberto Novelli per la preziosa disponibilità e tutti i giovani che
continuano ad incontrarsi e a lavorare per sostenere cause importanti e nobili come questa.
04-11-07, 16Cultura - Spettacolo
Nel cuore , l'arte come solidarietà
CIVIDALE. Nel cuore: un’impresa titanica della solidarietà al teatro Ristori, una maratona musicale di 40
ore perfettamente riuscita grazie a centinaia di musicisti e all’aiuto prezioso di tanti volontari, coordinati
dall’Informagiovani di Cividale con la regia di Roberto Novelli, Daniela Bernardi, Claudia Pitassi e
Claudio Zanin.Il bilancio è straordinario, con oltre 2000 spettatori e donazioni raccolte per 16
organizzazioni umanitarie: Unicef, Smileagain, Social News-Spes, Donatori di sangue di Cividale, Pranic
Healing Italia, associazione Cielo buio, Andos, Assistenza domiciliare disabili, associazione Luca, Angolo
del Cro di Aviano, Fondo per lo Studio Malattie fegato, associazione Elodia, Essere Gioia, Emergency,
Corale Gioconda e Amnesty International.Nella lunga maratona artistica, il teatro Ristori è stato strapieno
in più occasioni: nella matinée dedicata alle scuole per approfondire il tema della prevenzione degli
incidenti stradali con lo spettacolo di Marco Anzovino E da qui comincia il silenzio, per la Rhythm & Blues
Band, per Bungaro (ospiti Luisa Sello, De Angelis e Marnit), con il country di John Santoro, la prima
teatrale di Histoire du Soldat (grandi Riccardo Mattei e il suo staff!), il coro del Cai, la terza edizione di
AscoltaCividale, la Broadway Dance, l’orchestra Titta Marzuttini, il cabaret di Andro Merkù e della
compagnia teatrale Forum Julii.Ma bravissimi e generosissimi tutti i giovani musicisti che hanno saputo
mescolare gli stili più svariati, dal rock al pop, dal blues al punk, dal progressive all’ambient. Sotto
l’attenta cura di Natascia Ferruccio, si sono esibiti con energia, passione e grande entusiasmo e hanno
saputo trasmettere forti emozioni, soprattutto grazie alla voglia di comunicare il proprio spirito di gruppo,
in un unico battito forte, solidale e vero. Questi ragazzi sono riusciti a dirci che esserci, col cuore e Nel
cuore, è importante davvero e l'atmosfera che si respirava in teatro era veramente magica!Presenti
anche altre forme d’arte, come pittura e scultura, nel foyer del Ristori: si potevano visitare l’installazione
Essere gioia e opere di Giancarlo Caneva, Giuliano Caneva, Gianni Maran, Silvano Serdino, Bluer, Claudio
Feruglio e Luca Alinari da Firenze.Nel Cuore, anche grazie agli aiuti della Provincia di Udine e del Centro
servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia, è una scommessa vinta che ci auguriamo venga presto
imitata da altri Comuni e Province del nostro territorio. L’associazione culturale Numar Un, in
collaborazione con i Musicisti Tre Venezie e le Edizioni del Sale, è pronta a rimettersi in gioco, ancora una
volta gratuitamente e col generoso aiuto di chi vorrà partecipare.Questa maratona ha dimostrato che
anche nell’arte l’unione fa la forza e fa il risultato. Tanto più gradito se finalizzato a sua volta a progetti di
solidarietà nei confronti dei giovani e di chi soffre. Un esempio pilota di cui Cividale può andare fiera e
che, come si dice, va sostenuto con ancora maggire entusiasmo nel futuro. A cominciare, naturalmente,
dalla seconda edizione di Nel cuore.
01-11-07, 12Udine
Maratona artistica e musicale duemila persone al Ristori
CIVIDALE. Duemila spettatori, 40 ragazzi volontari per vigilare sullo svolgimento della kermesse, 16
organizzazioni benefiche destinatarie dei fondi raccolti nel corso dell'evento: ecco i numeri di "Nel cuore",
la maratona musicale di solidarietà che l'associazione culturale Numar Un - in collaborazione con gli
assessorati alle politiche giovanili e alle politiche sociali del Comune di Cividale, la Provincia, il Centro
Servizi Volontariato del Friuli Venezia Giulia, le associazioni Musicisti Tre Venezie ed Edizioni del Sale e la
Bcc di Manzano - ha organizzato al teatro Ristori lo scorso fine settimana. L'esperienza delle 40 ore non
stop di musica, spettacoli e momenti di riflessione su tematiche quali lo sport e la sicurezza sulle strade
«è stata - dichiarano i promotori della circostanza - una scommessa vinta». «Grazie all'aiuto di oltre 40
volontari, coordinati dallo sportello Informagiovani e, in particolare, da Claudia Pitassi e Claudio Zanin commenta, ringraziando, l'assessore alle politiche giovanili Roberto Novelli -, tutto è andato bene. I
ricavati di "Nel cuore" sono stati destinati a ben 16 organizzazioni benefiche e umanitarie del territorio,
dall'Unicef di Udine a Smile again, Social News - Spes, l'Afds di Cividale, l'istituto Pranic Healing Italia,
l'associazione Cielo Buio, l'Andos, l'Assistenza domiciliare per i disabili, l'associazione Luca, l'Angolo del
Cro di Aviano, il Fondo per lo studio delle malattie del fegato, l'associazione umanitaria Elodia onlus, il
progetto Essere Gioia, Emergency, la Corale Gioconda Onlus ed Amnesty International. Le presenze, in
totale - conferma quindi -, sono state oltre 2 mila, esclusi i circa 500 artisti avvicendatisi sul palcoscenico
del Ristori». Particolarmente seguiti lo spettacolo di apertura, "E da qui comincia il silenzio", di Marco
Anzovino, e le esibizioni della Rythm & Blues Band e di Bungaro. La maratona ha dato spazio, tuttavia,
anche all'arte: «Il teatro - sottolinea l'assessore alle politiche sociali Daniela Bernardi - accoglieva infatti
l'installazione "Essere gioia" e le opere di Giancarlo Caneva, Giuliano Caneva, Gianni Maran, Silvano
Serdino, Bluer, Claudio Feruglio e Luca Alinari, ospite da Firenze».(
27-10-07, 17Cultura - Spettacolo
Nel cuore , l'altruismo no stop
CIVIDALE. Parte Nel cuore, la maratona della musica e dell’altruismo. Oggi e domani, infatti, il teatro
Ristori farà da cornice a 36 ore di arte, cultura e solidarietà. Circa cinquecento persone si alterneranno
sul palco in una non stop che si annuncia che memorabile.COggi, ore 9.30 – Taglio del nastro da parte da
parte del sindaco Attilio Vuga, con gli assessori Roberto Novelli e e Daniela Bernardi, degli assessori
provinciali Adriano Piuzzi e Fabio Marchetti e di Sergio Raimondo, presidente del Centro servizi
volontariato FVG.C12 – Banda di Cividale; musica classica a cura della flautista Luisa Sello; ospiti
nazionali Marco Anzovino e Marnit.C13 – So what? e Stefano Fedele.C14 – Franz Merkalli e i Tellurika;
Inox.C15 – Metus, Uplift.C16 – Ascolta Cividale 3 - prima parte.C17 – Coro La Salette, Ad libitum.C18 –
Sat eleven, Sette passi.C19 – Broadway dance studio Stars dance companyC20 – Rhythm and blues
band; ristorazione e spaghettata, incasso pro Social News – Myelin projectC21 – Musica leggera dautore
con l’ospite d’onore Bungaro.C22 – Prima nazionale dell’opera musicale e teatrale Histoire du soldat.C23
– Ospiti nazionali: Magenta e Manolo e i suoi Problemi.CMezzanotte – Front side, Francesco
Ursino.CDomenica, ore 1 – Seventh sense, Vitrea.C2 – Ascolta Cividale 3 e Be side.C3 – Mauro Bon
digital duoC4-6 – Gianfranco Lugano: Est e musica ambient.C6 – Lintver, il filmC7 – I corti
cinematografici dei Confracorti.C8 – Tony Longheu.C9 – Coro Renzo Basaldella.C10 – Esibizione della Play
Gym, La Corale Gioconda dei Parkinsoniani.C11 – CoccoControRocco, Rocco Burtone e il suo Canto
bambino.C12 – Mariachi Mani puliteC13 – Spiritual ensemble, Vertigine; risotto, incasso pro Unicef.C14 –
Banda Mattotti, Miska.C15 – presentazione primo cd di Zarkus; Ascolta Cividale 3 – terza parte.C16 –
Jimmy Joe band, John Santoro.C17 – Dish full of bunnies, Orchestra Titta Marzuttini.C18 – Forum Julii
Teatro CabaretC19 – Sette in condotta, intervento di Andro Merkù.C20 – Ristorazione e spaghettata,
incasso pro Smile again; presentazione nuovo cd di Stefano Nardini.C21 – Musica leggera d’autore con
l’ospite d’onore Edoardo De Angelis e Alessandra Franco.C22 – Musica rock d’autore, con l’ospite
internazionale Lara-B (Slovenia).C23 – Hot exposure, Guido Collinassi e Poldo Pagnutti.CMezzanotte –
Chiusura lavori e resoconto Con gli inserimenti random di Oriana, Paolo Mauro, David Zeppieri, Monica
Grando, Giuseppe Ruolo, Daniele Copetti, Ugo Falcone, i Disuniti e Andro Merkù.Il service audio e le luci
sono della Great balls music; gli strrumenti musicali di Maurizio Moro (Latisana); le proiezioni del Ciupa
ciupa club di San Giovanni al Natisone. Collaborano Numar Un, Musicisti Tre Venezie, Edizioni del
Sale;direttore di palco David Zeppieri; direzione artistica di Alberto Zeppieri.
26-10-07, 15Cultura - Spettacolo
Nel cuore della solidarietà: maratona della musica a
Cividale
di NICOLA COSSAR CIVIDALE. Maratona della musica e della gioventù, maratona dell’altruismo, un’idea
originale per arrivare Nel cuore della gente, farla incontrare, cantare e magari anche ballare, ma
soprattutto un’occasione per restituire equilibrio – almeno per due giorni – a un mondo che anche qui gira
impazzito nei ritmi e (spesso) nei valori. La musica è da sempre l’esperanto, il luogo dove parlarsi, per
conoscersi, persino per diventare migliori. Romanticismi a parte (anche questi sono fuori moda!),
possiamo prevedere che questa straordinaria kermesse – intitolata Nel cuore – che batterà domani e
domenica a Cividale (luogo deputato il teatro Ristori) sarà davvero qualcosa di piacevolmente singolare.
Lo hanno sottolineato un po’ tutti, con un orgoglio e un impegno che fanno prevedere altre stupende
prossime edizioni, ieri nel palazzo municipale durante la presentazione di questa bella iniziativa culturale
e sociale. Cordialissimo padrone di casa il sindaco Vuga, gli entusiasti assessori Roberto Novelli
(politiche giovanili) e Daniela Bernardi (politiche sociali) e il direttore artistico Alberto Zeppieri hanno
sottolineato come questo progetto sia il frutto di un lungo e affiatato lavoro di squadra che ha coinvolto
anche i commercianti (qui rappresentati dal presidente mandamentale Federico Verzegnassi) e la Banca
di Manzano (c’erano il dirigente Giudice ed il direttore Mosanghini). Un lavoro che nel passo successivo ha
richiamato attorno a questo momento ideale tantissimi musicisti della nostra regione (dalla classica al
rock) e anche superospiti del calibro di Edoardo De Angelis, Bungaro e Lara-B, tutti accomunati dalla
gratuità della loro esibizione. Saranno più di 500 tra singoli, gruppi, cori, bande, cabarettisti e attori, gli
artisti che si esibiranno dal mezzogiorno di domani alla mezzanotte di domenica. L’elenco è
lunghissimo,citiamo qui, fra gli altri musicisti, Luisa Sello, Marco Anzovino, Marnit, Stefano Fedele, Franz
Merkalli, Magenta, Ursino, Lugano, Longheu, Burtone, Banda Mattotti, Jimmy Joe, Alessandra Franco e
Stefano Nardini. I fondi raccolti nel corso della due giorni andranno a sostenere l’attività di diversi enti,
fra cui l’Unicef, Smile again e anche i donatori di sangue cividalesi.Ma non sarà solo musica. Si parlerà di
sicurezza sulle strade, con la testimonianza di un giovane cui la febbre del sabato sera ha tolto l’uso delle
gambe, si lavorerà assieme alle scuole con iniziative e spettacoli dedicati ai ragazzi e al mondo dello
sport. E poi le arti figurative, con dipinti e sculture di Caneva, Maran, Serdino, Feruglio e Alinari che
saranno esposti al Ristori: una bella serie di installazioni per sostenere l’impegno benefico degli
organizzatori.Insomma, una grande squadra solidale per un unico cuore generoso, certo nei confronti dei
giovani ma più in generale in favore della gente che ama l’arte, che vuole incontrarsi e che gli
organizzatori vogliono sensibilizzare di fronte alle tante forme di altruismo che ci possono vedere
protagonisti: a Cividale, in Friuli, in Italia e nel mondo. Una sfida? Certo, ma è impossibile non
raccoglierla, ne va del futuro nostro e dei nostri ragazzi. Per questo Nel cuore è importante, perché utopia
e realtà qui almeno si parlano, come si parlano drammi quotidiani e speranza, come si parlano delusioni e
sogni. La musica è un veicolo, è un linguaggio, ma sicuramente è anche il luogo giusto per cominciare un
nuovo cammino, per fare una nuova-vecchia strada insieme. Da Cividale viene un sogno antico e
giovane, che speriamo incontri sul proprio cammino tanti altri inguaribili sognatori.
25-10-07, 15Udine
Doppia kermesse, polemiche a Cividale
CIVIDALE. Una simultaneità che balza all'occhio e che stupisce: nell'arco di questo fine settimana, da
domani a domenica, Cividale ospiterà due distinte manifestazioni musicali rivolte, in primo luogo, al
mondo giovanile; due proposte di livello molto diverso - una è stata organizzata a scopi di beneficenza, la
seconda punta sul divertimento fine a se stesso - ma accomunate proprio dalla formula dell'evento
prolungato, destinato a dilatarsi in più giornate. Una contemporaneità singolare, dunque, ma soprattutto
non voluta e fonte, di conseguenza, di malumori: a quanto pare, infatti, nel momento in cui si fissavano
le date della kermesse "Nel cuore", la 36 ore non stop di musica, spettacoli, letture e riflessioni promossa
a fini di solidarietà, appunto (al teatro Ristori), dall'associazione culturale e di volontariato “Numar Un” in
sinergia con l'amministrazione civica, gli organizzatori della circostanza non erano al corrente del fatto
che per le stesse giornate la società che gestisce il nuovo palazzetto aveva programmato lo svolgimento,
nella struttura, di una tre giorni di intrattenimento, musica, gastronomia affidata all’organizzazione di
un’agenzia, la Fullagency.Quando il Comune lo è venuto a sapere era ormai troppo tardi per bloccare
l'imponente macchina organizzativa di "Nel cuore", che coinvolgerà decine e decine di artisti, e per
posticipare l'evento in modo da evitare la sua sovrapposizione con la festa al palasport. L'episodio appare
quanto meno anomalo, considerando che il palazzetto è di proprietà comunale: in realtà, tuttavia, la
società che si fa carico della gestione del complesso (la Eventi Cividale Spa) non è tenuta a chiedere
autorizzazioni al Comune per la promozione di circostanze di intrattenimento all'interno dell'impianto né
ad informare l'amministrazione del loro svolgimento nè tantomento a presentare una programmazione
annuale. Può agire in piena autonomia, insomma.Resta il fatto che la situazione venutasi a creare ha
suscitato perplessità fra la cittadinanza ed un certo malcontento (pur non esternato esplicitamente) negli
ambienti municipali. Sulla maratona "Nel cuore", che a livello locale, ma anche regionale, non registra
precedenti, si è infatti puntato molto: «Sarebbe opportuno - commenta l'assessore alle politiche giovanili
Roberto Novelli - che i privati che promuovono eventi li comunicassero per tempo all'ufficio comunale
turismo: un invito, questo, che l'amministrazione ha espresso già in diverse circostanze». Il programma
dettagliato dell'iniziativa che andrà in scena al Ristori dalle 12 di sabato alla mezzanotte di domenica sarà
presentato in sala consiliare questa mattina alle 11.30, alla presenza del sindaco Attilio Vuga, degli
assessori comunali alle politiche giovanili, Roberto Novelli, e alle politiche sociali, Daniela Bernardi,
degli assessori provinciali Adriano Piuzzi e Fabio Marchetti, del direttore artistico (e presidente di Numar
Un) Alberto Zeppieri e del presidente del Centro servizi volontariato del Friuli Venezia Giulia, Sergio
Raimondo.
L'amministrazione
ha
stabilito
di
destinare
il
ricavato
della
kermesse,
allestita
in
collaborazione con le associazioni Musicisti Tre Venezie ed Edizioni del Sale, alla sezione cividalese
dell'Afds.
23-10-07, 12Udine
Lavori all'incrocio, tutte le deviazioni
CIVIDALE. Si suddividerà in quattro fasi il 1° lotto dell'intervento urgente di Protezione civile finalizzato
alla realizzazione di una condotta fognaria per lo smaltimento delle acque piovane nel tratto compreso fra
l'area del centro studi e il Natisone, passando per l'incrocio di località Gallo: a pochi giorni di distanza
dall'avvio dei lavori, il competente assessorato comunale rende note le modifiche al traffico veicolare che
le operazioni imporranno. I lavori si protrarranno per sei mesi e richiederanno una spesa di ottocento
mila euro nel contesto interessato dai cantieri. Ecco, dunque, i dettagli del piano di viabilità alternativa.
Le attività partiranno in via Leonardo da Vinci: «E' prevista, anzitutto - spiega l'assessore Roberto
Novelli -, la deviazione del traffico proveniente da Premariacco, dalla provinciale 14 di Orsaria: vi sarà
una prima modifica all'inizio dell'abitato di Grupignano, che obbligherà i mezzi a svoltare a destra per
immettersi sulla statale 356 e successivamente sulla statale 54, fino allo sbocco sulla rotatoria del Gallo.
E' poi in programma un'ulteriore deviazione in via Premariacco, per consentire al traffico locale di
raggiungere l'abitato di Grupignano, con obbligo di deviazione a sinistra in via Podrecca; si proseguirà su
via S.Apollonia e ci si connetterà alla statale 54, per arrivare, così, all'incrocio del Gallo».Nella seconda
tranche dei lavori si aggiungerà - a quelle appena citate - un cambiamento alla viabilità su via Udine, fra
la caserma Francescatto e il Gallo, con un'interruzione principale in via Duca degli Abruzzi (per tutto il
traffico diretto verso località Gallo) e una secondaria, per consentire il traffico locale, all'altezza di via
Donatori di Sangue e via Vecchia di Palma. La seconda e la terza fase risulteranno, probabilmente, le più
delicate, dal momento che renderanno necessaria una parziale interruzione del transito veicolare
sull'incrocio del Gallo; i mezzi provenienti da Moimacco e Rubignacco verranno dirottati su via Moimacco e
via del Crognolet. «Nell'ultima tappa dei lavori, infine - conclude Novelli -, saranno riaperte tutte le strade
precedentemente interrotte; le attività interesseranno via del Crognolet, ambito in cui il traffico potrà
essere gestito senza comportare grossi disagi alla circolazione. Durante le fasi centrali dell'intervento conclude l'assessore - la viabilità sulla 54 in corrispondenza della rotatoria del Gallo subirà delle
modifiche, ma la statale rimarrà comunque fruibile. I lavori determineranno il divieto di circolazione
veicolare anche per i residenti nelle strade interessate dai cantieri; per alcuni periodi, inoltre, per motivi
di sicurezza il divieto di transito potrebbe estendersi pure ai pedoni».
11-10-07, 12Udine
Maratona di musica arte e spettacolo al teatro Ristori
CIVIDALE. Trentasei ore non stop di musica, spettacoli, letture, riflessioni: un evento senza precedenti,
per Cividale, che ospiterà al teatro Ristori - dalle 12 di sabato 27 ottobre alla mezzanotte del giorno
successivo - "Nel cuore", maratona di solidarietà ideata e curata dall'associazione culturale Numar un; il
ricavato della manifestazione, la cui regia porta la firma di Alberto Zeppieri e che registrerà la
partecipazione di oltre 50 artisti e band, sarà devoluto a favore di varie organizzazioni e onlus del
territorio regionale. Per l'ingresso è stato istituito un biglietto "di cortesia" dell'importo simbolico di un
euro, che si potrà acquistare in prevendita negli uffici del Comune di Cividale o direttamente in teatro.
L'organizzazione dell'iniziativa è stata possibile grazie al sostegno della Provincia, del Centro Servizi
Volontariato del Friuli Venezia Giulia e, naturalmente, del Comune di Cividale; fondamentale, poi, è
risultato l'appoggio dalla Bcc di Manzano. Diverse aziende della zona, inoltre, si sono proposte come
sponsor tecnici, garantendo contributi in termini di servizi, merci e prodotti. Tantissimi, come detto,
saranno gli ospiti che confluiranno al teatro Ristori: «Vi saranno grandi nomi del panorama locale,
nazionale e anche internazionale - anticipa l'assessore alle politiche giovanili Roberto Novelli -; scopo
principale della manifestazione è quello di sensibilizzare i giovani sull'importanza di un impegno a favore
del sociale, della ricerca scientifica, della solidarietà in generale». «Sarà un week-end insolito commenta, da parte sua, l'assessore alle politiche sociali Daniela Bernardi -, accolto da un teatro Ristori
che per l'occasione diverrà galleria d'arte e istituto di cultura, con mostre, musica, recitazione, letture,
installazioni e filmati». Il programma dettagliato della kermesse sarà presentato nel corso di una
conferenza stampa che si terrà giovedì 25 ottobre in Comune a Cividale.(
05-10-07, 13Udine
Cividale, via libera al primo bus urbano
CIVIDALE. Verrà attivato nei prossimi mesi, a Cividale, un servizio di trasporto collettivo - tramite un bus
di piccole dimensioni - fra l’autostazione e alcuni punti strategici della città, dall’ospedale (per citare solo
qualche esempio) alla sede dell’Inps e alla Casa per anziani. Il progetto, annunciato dall’amministrazione
comunale già tempo addietro, è giunto alle battute conclusive. «La Provincia – rende noto l’assessore a
viabilità e traffico Roberto Novelli, che ha seguito l’iter del disegno – ha terminato la fase di verifica
sull’opportunità di istituire il servizio e sui percorsi individuati». La documentazione, dunque, verrà ora
inoltrata ai competenti uffici della Regione, che terminata l’istruttoria la trasmetteranno alla giunta
regionale per l’approvazione. Il servizio avrà, per il momento, carattere sperimentale: «In base ai
riscontri si deciderà, poi – sottolinea Novelli - se prevederne la prosecuzione». «Da diversi anni –
commenta, da parte sua, il sindaco Attilio Vuga – si pensava all’attivazione di un sistema di trasporto
collettivo urbano, per rispondere alle esigenze dei cittadini e, in particolar modo, delle persone anziane.
Siamo molto soddisfatti, quindi, per il buon esito del progetto, che, va evidenziato, non graverà sulle
casse comunali». Nelle prossime settimane la Saf provvederà all’allestimento delle fermate: «Il
sopralluogo – spiega, al riguardo, l’assessore – era avvenuto già nei mesi scorsi, alla presenza di
esponenti della Provincia, della Motorizzazione civile e del Comune. Provvederemo a reclamizzare
adeguatamente le giornate e gli orari di servizio. Quest’ultimo, che potrà anche subire alcune variazioni
nel percorso stabilito, sulla base delle esigenze manifestate dagli utenti, verrà garantito in due giornate,
presumibilmente il martedì e il venerdì, con otto corse giornaliere; la prima partirà dall’autostazione alle
8.20 e l’ultima, dal medesimo luogo, alle 16.25. Ciascuna corsa si svilupperà su un tragitto di 14,65
chilometri e durerà, complessivamente, 39 minuti».Verrà assicurato il collegamento con i principali poli
attrattori di utenza: dall’autostazione si raggiungerà la zona di Rubignacco-Itc, per proseguire quindi
verso la rotonda del Gallo, il centro città, Borgo di Ponte, l’ospedale, la sede dell’Inps (a Carraria), la Casa
di riposo, il bivio ed il cimitero di Rualis. «Un risultato importante, insomma – conclude Novelli –, frutto di
una sintonia con l’assessorato provinciale ai trasporti: l’attivazione di questo servizio, che con il tempo
potrà essere perfezionato e potenziato, rappresenta, per la nostra città, una significativa novità».
02-10-07, 12Udine
Animali in città, concorsi letterari e artistici per
coinvolgere i giovani
CIVIDALE. Pubblico folto all’incontro dibattito “Animali in città: problemi e soluzioni”, promosso nei giorni
scorsi dall’amministrazione comunale. Dalla serata, sottolinea l’assessore Roberto Novelli, è emersa la
necessità di sensibilizzare il più possibile la popolazione, anche a livello didattico, sul rispetto della fauna
urbana, fornendo, nello stesso tempo, punti di riferimento cui tutti i cittadini possano rivolgersi. Sono
intervenuti, fra gli altri, il presidente dell’associazione “Il gattile” di Trieste e il portavoce dell’associazione
Amico gatto, Fulvio Braida. «È intenzione dell’amministrazione - dichiara Novelli - stimolare l’interesse dei
cittadini sulla questione dell’ecologia urbana, realizzando anche concorsi letterari e artistici che
coinvolgano i giovani. Stiamo valutando, in particolare, un progetto formativo che affianchi associazioni,
alunni e docenti delle scuole. Va inoltre ricordato - conclude l’assessore - che il Comune di Cividale
riserva già da tempo attenzione alla problematica dei cani randagi: eroga un contributo una tantum di
400 euro, infatti, ai privati disposti a prendere in affido una delle bestiole recuperate sul territorio
comunale».
26-09-07, 14Udine
Vigili urbani in bici nel centro storico
CIVIDALE. Nell'arco di qualche settimana si concluderanno i lavori di tracciatura e sistemazione della
segnaletica stradale promossi dall'amministrazione in diverse zona della città e nelle frazioni.«Il piano
d'intervento - precisa l'assessore competente, Roberto Novelli - contemplava anche la collocazione, su
Viale Libertà, di un pannello a led luminosi, che indica la velocità dei veicoli in transito. Per quanto
riguarda, invece, le operazioni di rifacimento della segnaletica orizzontale, ne sono state interessate via
Carraria, via Friuli, via delle Acque, via Piave, via San Moro, via IV Novembre e la zona di
Gagliano».«Sono stati tracciati nuovamente, inoltre, gli stalli di sosta nel parcheggio dell'ospedale, a
Rualis, nel posteggio di via Bottego e nelle vie Iacopo Pirona e Arturo Zardini; in contemporanea si è
provveduto a ridipingere la segnaletica in corrispondenza di alcuni incroci e a sostituire o potenziare la
segnaletica verticale».Novità in vista, poi, sul fronte delle attività del Corpo di Polizia Municipale: il
Comando intende infatti istituire - rende noto Novelli - «un servizio in bicicletta, che riguarderà
principalmente il centro storico e che consentirà di garantire una maggiore vicinanza dei vigili urbani alla
popolazione ed una più efficace azione di controllo e prevenzione. Il comandante Piana - aggiunge
l'assessore - ha cercato di assicurare la massima copertura di servizio durante le svariate manifestazioni
che si svolgono in città nei festivi; a breve, inoltre, verrà approntato un risponditore automatico, che si
attiverà, fornendo gli utenti i numeri di emergenza, durante gli orari in cui nella sede del Comando non vi
saranno agenti. Stiamo lavorando, insomma - conclude Novelli -, per fornire il maggior numero possibile
di risposte e di servizi ai cittadini. Continueremo a riservare particolare attenzione alla prevenzione sul
territorio, grazie alla quale il numero di incidenti risulta contenuto».
12-09-07, 14Udine
A Cividale 36 ore tra arte, spettacoli e solidarietà
CIVIDALE. Una non-stop di 36 ore, solidamente appoggiata su tre pilastri: solidarietà, espressione
artistica, tutela della salute. Tutto questo sarà "Nel cuore", la grande manifestazione, primo esperimento
in assoluto in Friuli, che convoglierà a Cividale, sabato 27 e domenica 28 ottobre, al Teatro Ristori,
centinaia di giovani della città ducale e non solo. Una vera e propria maratona artistica e sportiva. Vi
parteciperanno istituzioni, musicisti, poeti, cabarettisti, sportivi e personaggi dello spettacolo, per
sensibilizzare i ragazzi sul tema della solidarietà, a 360 gradi. La manifestazione è stata presentata ieri, a
palazzo Belgrado, alla presenza degli organizzatori e sostenitori della kermesse: gli assessori alle politiche
sociali e ai trasporti della Provincia di Udine, Adriano Piuzzi e Fabio Marchetti, quelli alle solidarietà sociali
e alle politiche giovanili del Comune di Cividale, Daniela Bernardi e Roberto Novelli, e l'ideatore e
direttore artistico della manifestazione Alberto Zeppieri, referente dell'associazione culturale no profit
"Numar Un". «Questa manifestazione - dice Piuzzi - rientra perfettamente negli obiettivi della Provincia,
cioè coinvolgere e sostenere le iniziative degli enti locali, delle associazioni e del volontariato, e
promuovere a tutti i livelli la cultura della solidarietà. La maratona sarà ancora più importante poiché
coinvolgerà gli studenti degli ultimi anni delle superiori e i 111 Centri d'aggregazione giovanile di tutto il
territorio». E proprio sugli studenti, neopatentati e "patentandi" si è soffermato l'intervento di Marchetti:
«Da anni, come assessorato ai trasporti siamo impegnati sulla sicurezza stradale, un tema che ci sta
particolarmente a cuore anche perché viviamo in una delle Regioni con il più alto numero di incidenti
stradali in cui a perdere la vita sono troppo spesso i ragazzi». L'inizio della Maratona è previsto alle 12 di
sabato 27 ottobre, con una non stop di musica, cabaret, poesia, sport, cultura e solidarietà, fino alla
conclusione nella giornata di domenica 28 ottobre (ore 24), senza alcuna sosta. Sarà un week-end
insolito, con il Ristori che rimarrà aperto - per la prima volta nella sua storia - per 36 ore di fila, notte
compresa. Per l'occasione diverrà galleria d'arte e istituto di cultura, con mostre ed esposizioni, animato
da musica, recitazione, letture, installazioni e filmati. Nel corso della manifestazione saranno raccolte
offerte a favore di varie organizzazioni e Onlus del territorio regionale. Non solamente tra gli spettatori
ma anche tramite punti di raccolta, all'ingresso del Ristori e nella piazzetta antistante. I fondi saranno
utilizzati per finanziare progetti specifici, individuati tra gli organizzatori ma anche proposti dagli stessi
Artisti che interverranno alla maratona. Il biglietto "di cortesia", valido per l'ingresso, corrisponderà a una
donazione a partire da 1 solo euro, in prevendita e vendita presso gli uffici del Comune di Cividale o
direttamente al Teatro.
01-09-07, 11Udine
Cividale: corto e blog per il centro giovanile
CIVIDALE. Un torneo di calcetto, cui hanno partecipato dieci squadre, sfide su percorsi a ostacoli e in
altre prove di varia difficoltà, un concerto, una caccia al tesoro nel centro storico cividalese: questo ha
proposto "Scateniamoci", prima edizione di una festa di fine estate organizzata - sabato e domenica
scorsi - dai ragazzi del Centro di aggregazione giovanile di Carraria. L'esperienza si è chiusa con un
bilancio più che positivo: la partecipazione è stata alta, anche in virtù della curiosità destata dalle gare di
abilità promosse nell'area sportiva attigua al Centro. Va ricordato, al proposito, che il Centro di
aggregazione ha attivato una collaborazione con l'A&F Polisportiva di Cividale, associazione dilettantistica
che nei mesi scorsi ha offerto un ciclo di incontri gratuiti sulle basi dell'arrampicata sportiva. «L'estate
2007 - commenta l'assessore alle politiche giovanili Roberto Novelli - ha registrato un incremento delle
presenze al Centro: ora i ragazzi stanno lavorando a nuovi progetti, fra cui spicca quello mirato alla
realizzazione di un cortometraggio; il lavoro sarà effettuato completamente dai giovani che frequentano
la struttura, che potranno avvalersi dei consigli dello sceneggiatore Luca Di Fede». Vi è poi un'ulteriore
iniziativa che l'assessorato intende sviluppare nei prossimi mesi: l'idea, anticipa Novelli, è quella di
«coinvolgere un gruppo di ragazzi che, non riconoscendosi nell'immagine negativa del mondo giovanile
fornita sempre più spesso dai media (si pensi al problema del consumo di alcol e sostanze stupefacenti, a
quello, conseguente, degli incidenti stradali, al bullismo), si impegnino ad aprire un dibattito sulla
condizione dei giovani, anche, fra l'altro, tramite la creazione di blog su internet».
12-07-07, 11Udine
Semafori intelligenti per l'incrocio pericoloso
CIVIDALE. Due semafori intelligenti, per favorire il rispetto dei limiti di velocità e per offrire una soluzione
semplice e, soprattutto, tempestiva al problema: l'amministrazione comunale cividalese sarebbe orientata
a intervenire in questi termini sull'incrocio tra la via che collega la zona della piscina con il Comune di
Moimacco, la strada che si dirige sempre verso Moimacco da località Gallo e quella da cui si accede alla
frazione di Bottenicco. A sollevare la questione della particolare criticità del contesto, già teatro di diversi
incidenti - uno dei quali, avvenuto un paio di mesi fa, mortale - era stata l'amministrazione di Moimacco,
che aveva approvato all'unanimità un ordine del giorno con il quale si chiedeva al Comune di Cividale
(che ha competenza sull'area in oggetto) di realizzare in corrispondenza dello snodo una rotatoria.
L'ipotesi della rotonda, fa ora sapere l'amministrazione cividalese per voce dell'assessore competente,
Roberto Novelli, sarà presa in considerazione, ma per il momento la linea d'indirizzo sarebbe - come
detto - quella di collocare in prossimità dell'incrocio, sulla strada principale (in entrambi i sensi di marcia),
dei semafori intelligenti, che facciano scattare il rosso nel momento in cui la velocità dei mezzi in transito
superi il limite consentito dei 50 chilometri orari. «Ci pare, questa, la risposta più pratica e immediata per
porre l'ambito in sicurezza - commenta infatti Novelli -: abbiamo già chiesto e ottenuto dei preventivi sui
costi del progetto, e ora la giunta dovrà esprimersi in merito. Si tratta, a mio avviso, di una soluzione
valida per arginare il problema; poi - precisa - si potranno fare anche delle valutazioni ulteriori, e ci si
potrà quindi confrontare sull'ipotesi della realizzazione di una rotatoria. A questo proposito, tuttavia, va
evidenziato che a oggi non abbiamo ancora ricevuto il documento votato dall'amministrazione di
Moimacco, e che, di conseguenza, dobbiamo ancora conoscerne nel dettaglio i contenuti». Nel testo
dell'odg si rimarcava, fra l'altro - a sostegno delle richieste formulate -, che diversi cittadini residenti a
Moimacco hanno in più occasioni manifestato preoccupazione per la situazione, sia per la velocità dei
veicoli sia per le condizioni di visibilità».
05-07-07, 11Udine
Centro giovanile, 3 giorni di festa
CIVIDALE. Una kermesse all'insegna del divertimento ma, nel contempo, della sensibilizzazione sui rischi
della guida in stato di ebbrezza: da domani a domenica, per 72 ore consecutive, il nuovo Centro di
aggregazione giovanile di Carraria farà da cornice alla "Fiesta da sbrume", evento pressoché al debutto
(la prima edizione si era svolta lo scorso anno a Cornodi Rosazzo) che gode del patrocinio del Comune e
che «proporrà - spiega uno degli organizzatori, Riccardo Vanone - tre giornate non stop di tornei
decisamente atipici, come tiro alla fune su acqua e sapone, calcio saponato, acqua volley, sumo, e poi
musica, raduni di auto e moto d'epoca e tanto altro ancora». I partecipanti potranno pernottare in loco:
«Sarà garantita - spiegano sempre dall'organizzazione -, la possibilità di campeggio, a titolo
gratuito».Promosso nell'area del Centro di aggregazione anche per favorire il "lancio" di tale realtà,
operativa dallo scorso autunno ma sfruttata, a oggi, al di sotto delle sue potenzialità, la "Fiesta da
sbrume" non trascurerà del resto, come accennato, l'aspetto educativo: saranno infatti distribuiti,
nell'ambito di una campagna di sensibilizzazione avviata dalla Regione, degli etilometri usa e getta. «Il
Dipartimento delle dipendenze dell'Ass 4 Medio Friuli - spiega al riguardo l'assessore alle politiche
giovanili Roberto Novelli -, attivo nel campo della prevenzione, della cura e della riabilitazione degli
stati di dipendenza, ha posto particolare attenzione, negli ultimi anni, alla problematica del consumo di
alcol da parte dei giovani»
22-06-07, 14Udine
Cividale, nuovo servizio di trasporto urbano
CIVIDALE. Un collegamento fra la zona della stazione ferroviaria e del futuro centro intermodale,
destinato a sorgere a ridosso del capolinea dei treni, e ambiti della città quali l’ospedale, la sede dell’Inps,
la Casa per anziani: lo garantirà un servizio di trasporto pubblico che sarà istituito in città, a breve - per
la prima volta -, grazie ad una sinergia di intenti fra l’amministrazione comunale e la Provincia di Udine.
Lo
annuncia
l’assessore
a
viabilità
e
traffico
Roberto
Novelli,
anticipando
la
risposta
ad
un’interrogazione sul tema presentata dal capogruppo della lista “L’Ulivo per Cividale”, Enrico Minisini, in
vista della seduta di consiglio di questo pomeriggio. L’iniziativa, che prenderà il via in forma sperimentale,
rappresenta - sottolinea il componente della giunta Vuga - un importante passo avanti sul fronte dei
servizi erogati a favore della cittadinanza e dei visitatori. «È già diverso tempo - precisa Novelli - che
l’amministrazione si sta occupando di questo significativo progetto: si sono svolti diversi incontri con i
competenti uffici provinciali e con l’assessorato ai trasporti, ed è stato instaurato un rapporto di
collaborazione con la Saf, che su nostra richiesta ed in base ai nostri indirizzi ha elaborato uno studio
tecnico relativo al trasporto pubblico urbano. L’esigenza di dare una risposta puntuale alle necessità di
mobilità dei cittadini del mandamento - aggiunge l’assessore -, garantendo un collegamento fra il polo
intermodale e i servizi di interesse collettivo, è stata dunque al centro di un lungo percorso di lavoro, non
ancora conclusosi». Il progetto partirà - come accennato - con una fase di sperimentazione, «In modo
tale - puntualizza Novelli - che se ne possa valutare l’effettiva necessità e utilità. Il servizio - conferma
quindi - connetterà, tramite un mini-bus della Saf, da una ventina di posti, l’area del centro intermodale
con i principali poli attrattori cittadini, quali appunto il nosocomio, l’Inps e la Casa di riposo, passando
attraverso il centro storico. Nella fase di avvio e di sperimentazione le corse avranno, probabilmente,
cadenza bisettimanale, in orari coordinati con quelli delle linee extraurbane che già servono il territorio. Il
sindaco Vuga - conclude - ha seguito anch’egli il disegno e auspica una sua pronta attuazione».
L’iniziativa - dichiara, da parte sua, l’assessore provinciale ai trasporti Fabio Marchetti - rientra «in un
piano di riassetto organizzativo che la Provincia, insieme alla Saf, ha promosso già da tempo. Le esigenze
della mobilità sono mutate rispetto a quelle su cui si fonda il piano provinciale dei trasporti, ormai datato,
e necessitavano dunque di una risposta: l’azione prevista a Cividale, centro di attrazione per una
comunità che va oltre i confini del territorio comunale, assume inoltre una particolare importanza
considerata la prossima realizzazione del centro intermodale».
19-06-07, 13Udine
Aumentano i ragazzi che frequentano il centro di
aggregazione C'è anche un giornalino
CIVIDALE. Una realtà che si sta progressivamente consolidando, anche se deve ancora diventare
“familiare” ai ragazzi di Cividale e se, di conseguenza, al momento è frequentata al di sotto delle sue
potenzialità: a nove mesi circa di distanza dall’attivazione del nuovo “Centro di aggregazione” di Carraria
giunge - dagli stessi giovani che gravitano intorno alla struttura, e che si fanno carico di organizzarne il
funzionamento - un primo bilancio sull’andamento del servizio. «Aggregare i ragazzi è molto più difficile
di quanto si possa credere - commentano i redattori di “Faccia a faccia”, il giornalino del Centro, ultima
novità nel campo delle iniziative studiate per coinvolgere e “dar voce” alle nuove leve cividalesi -: quella
del Centro di aggregazione giovanile è un’opportunità che ad oggi - proprio in quanto rappresenta una
novità, a livello locale - non è ancora nota a tutti e non è sfruttata, dunque, come meriterebbe;
confidiamo, del resto, di raggiungere a breve tale obiettivo, anche perché i segnali sono confortanti: il
numero di ragazzi che fa visita alla struttura sta crescendo, infatti, di mese in mese; l’età spazia,
mediamente, dai 16 anni in su. Molto forte, fin dai primi giorni di apertura del servizio, è stata invece
l’affluenza alla sala prove musicali, che viene utilizzata da una decina di band». Ad ogni apertura, fanno
sapere sempre i ragazzi - il Centro funziona, normalmente, nei week-end, ma per il periodo delle vacanze
estive si intenderebbe modificare gli orari -, si registrano nuovi “ingressi”: di volta in volta, così, il
gruppetto di giovani che frequenta il Centro di aggregazione, realizzato nell’ex scuola di Carraria, si
incrementa di qualche unità. Ed è anche (ma non solo) nell’ottica di una adeguata reclamizzazione del
“sistema” e delle sue numerose offerte che è nato “Faccia a faccia”, «uno dei principali progetti sottolinea l’assessore alle politiche giovanili Roberto Novelli - collegati alla realtà del Centro di
aggregazione». «Il giornalino - commenta l’assessore - viene predisposto dai giovani in maniera
completamente autonoma: avrà cadenza bi-trimestrale e la sua distribuzione sarà a cura dei ragazzi».
Sette, finora, le persone coinvolte nella realizzazione del periodico, strutturato a rubriche: l’auspicio, per
il futuro, è naturalmente che il numero dei contributi si allarghi il più possibile. Tornando ai contenuti di
“Faccia a faccia”, parecchi i settori che vengono toccati: si spazia - per citare appena qualche esempio da quello del volontariato e dell’associazionismo locale a curiosità e informazioni sul territorio, ad una
pagina dedicata a personaggi celebri di Cividale, a notizie, naturalmente, sulle tante iniziative del Centro
di aggregazione, che ha attivato, fra l’altro, anche una piccola biblioteca.
05-06-07, 14Udine
Centro per due giorni senza auto né parcheggi
CIVIDALE. Fine settimana senza auto e senza parcheggi, nel centro storico: in vista della prima edizione
della Festa dello sport, evento promosso dall'amministrazione comunale per "aprire le porte della città" ai
numerosi sodalizi sportivi che vi operano, l'assessorato a viabilità e traffico rende noto che da sabato
pomeriggio, quando inizierà la manifestazione, a domenica sera la circolazione veicolare in centro sarà
sospesa. Non si potrà contare, inoltre (molto probabilmente già dalla mattinata di sabato) sui posteggi di
piazza Duomo, Largo Boiani, piazza San Francesco, Foro Giulio Cesare e piazza San Giovanni, ambiti che
ospiteranno varie società sportive e nei quali, di conseguenza, fin dal mattino bisognerà predisporre
determinati allestimenti. «Di posti macchina, ad ogni modo - sottolinea l'assessore competente, Roberto
Novelli -, ce ne sono parecchi appena fuori le mura: l'indisponibilità dei parcheggi esistenti in centro
storico sarà supplita dalle aree di sosta di piazza Resistenza e via Tombe Romane, nonché da quella,
molto ampia, situata nella zona del nuovo palazzetto polifunzionale e della piscina, che annovera
centinaia di stalli e che si trova comunque a breve distanza dal cuore della città». Quanti arrivassero in
visita a Cividale, dunque, fra sabato e domenica, magari proprio per assistere a "Giovani e sport in
piazza... Insieme per Cividale nell'Unesco", faranno bene a lasciare i propri mezzi prima dell'ingresso in
centro, in modo tale da non creare intoppi e rallentamenti alla circolazione. I tornei, le gare, le
dimostrazioni programmate dalle singole associazioni sportive prenderanno il via, come detto, nel
pomeriggio di sabato: in piazza del Duomo si troveranno la Gaglianese Calcio, l'Asfjr Pallavolo, la Basket
Joki Cividale e la sezione "Monte Nero" del Cai, i cui rocciatori si cimenteranno in una scalata al campanile
della basilica; piazza Paolo Diacono, invece, accoglierà gli schermidori dell'Accademia "Fiore dei liberi", le
società di Karate e di Judo. Va inoltre segnalato che nella stessa sede, alle 16, sarà presentato "Faccia a
Faccia", il giornalino dei ragazzi del Centro di aggregazione giovanile.
03-06-07, 19Udine
Vc Cividale da 57 anni in sella
CIVIDALE. Saranno venti, ai quali al termine dell’anno scolastico si aggregheranno certamente degli altri,
i corridorini che difenderanno i colori del Velo club Cividale, che quest’anno festeggerà il 57° anno di
fondazione.La società biancorossa, presieduta da Manlio Nadalutti sarà al via delle gare trivenete con una
formazione di allievi composta da Edoardo Mattana, più volte in evidenza l’annos corso vincendo anche un
traguardo a Udine, dai cividalesi Matteo Balladino, Matteo Nadalutti, Nicola Pauluzzi e Tomada Valentino,
e dagli udinesi Alessandro Buiatti, Pietro Miani e Davide Qualizza.Tra gli esordienti, invece, gareggeranno
Pietro Ciccone, Thomas Foschiano, Thomas Roveretto, vincitore il 29 aprile del trofeo Friulair, Giuseppe
Santocono, Silvio Scarbolo, Stefano Tomada e Andrea Zuccolo. L’équipe dei giovanissimi, invece, sarà
formata da Dora Ciccone, che nel 2006 si è messa al collo ben cinque medaglie d’oro, Chiara e Simone
Gobbo, Fabrizio Scarbolo e Andrea Petrussa.Alla presentazione del team sono intervenuti, tra gli altri, il
consigliere regionale Giorgio Baiutti, l’assessore allo sport di Cividale, Flavio Pesante, e alle politiche
giovanili Roberto Novelli, il presidente provinciale della Federciclismo, Aldo Segale, e l’intero consiglio
societario. Il sodalizio ha inoltre in programma l’organizzazione di diverse manifestazioni, tra le quali la
24ª edizione del circuito notturno di Cividale, in collaborazione con l’associazione Borgo di Ponte, notturna
che ha sempre richiamato un notevole numero di sportivi sul percorso.
31-05-07, 15Udine
Cividale, decisi quattro nuovi sensi unici
CIVIDALE. Ammonterebbe a ben 250 mila euro il preventivo di spesa per la sistemazione dell'incrocio di
località Gallo, all'imbocco di Cividale, ambito particolarmente trafficato e, quindi, di una certa criticità: la
stima compare in un apposito studio di fattibilità, che la giunta aveva commissionato, tempo addietro, a
un professionista del settore e sul quale, ora, sarà dunque chiamata a esprimersi. Nel frattempo, in
attesa di verificare la proposta progettuale e, soprattutto, di affrontare il discorso del reperimento dei
fondi necessari, l'esecutivo ha pianificato una folta serie di interventi tesi a migliorare la sicurezza della
circolazione in città: partiranno a giorni, così, i lavori per l'istituzione di quattro nuovi sensi unici, che
andranno a modificare il senso di marcia in zone in cui la Polizia municipale ha registrato situazioni
piuttosto problematiche. «Le attività di tracciatura della segnaletica stradale - annuncia l'assessore a
viabilità e traffico Roberto Novelli - cominceranno a breve: si tratterà di un primo lotto delle operazioni
pianificate, che saranno poi concluse dopo l'estate. Vanno inoltre segnalate - aggiunge - alcune ulteriori
novità: è stato collocato, recentemente, un pannello dissuasore della velocità, e nel corso dell'anno
provvederemo a installarne un secondo; anche i giardini pubblici, poi, saranno dotati di una segnaletica
che indicherà gli orari di apertura e le corrette modalità di utilizzo dell'area. Per quanto riguarda le
rimanenti azioni in programma va sottolineato, in particolare, che si interverrà in piazza XX Settembre:
l'ambito in questione, nel quale si è ritenuto opportuno agire in via prioritaria considerata la presenza
delle scuole elementari Manzoni, registrerà fra l'altro la realizzazione di un attraversamento pedonale
all'intersezione con via Conciliazione».Tornando, invece, ai sensi unici di prossima attivazione, diversi come detto - risultano i contesti interessati: modifiche alla regolamentazione della circolazione sono
previste, per citare solo gli esempi più significativi, in via Cavarzerani, in via Mattioni e via Podrecca (in
entrambe queste ultime, nel tratto compreso fra via Cavarzerani e via Premariacco): in via Cavarzerani,
dove si dovrà procedere obbligatoriamente in direzione Cividale-Premariacco, sarà anche creata, sul lato
sinistro, una pista ciclabile bidirezionale, mentre sul lato destro saranno istituite due fermate per i veicoli
di trasporto pubblico e stalli per la sosta libera; in corrispondenza delle laterali, inoltre, si predisporranno
degli attraversamenti pedonali. Cambiamenti in vista pure in via IV Novembre: sarà attivato il senso
unico da via Borgo San Domenico a via Piccoli; sul lato sinistro della strada vigerà il divieto di sosta
permanente, mentre sul lato destro saranno tracciati uno stallo per il carico-scarico merci e altri per la
sosta libera. Nel tratto compreso fra via Piccoli e via Zorutti, invece, la circolazione resterà a doppio senso
di marcia.
10-05-07, 16Udine
Incontri nelle Valli con i volontari Acat sui rischi di chi
guida in stato di ebbrezza
CIVIDALE. Nell'ambito di un ciclo di incontri promossi sul territorio per sensibilizzare la popolazione sui
rischi connessi al consumo di sostanze alcoliche, l'Acat del Cividalese - nella fattispecie i club di San Pietro
al Natisone - ha proposto alcuni giorni fa, nella sala consiliare del capoluogo valligiano, una conferenza
sul tema "Vuoi salvare la patente?". La circostanza, che ha attirato un folto pubblico e alla quale hanno
presenziato anche il sindaco di San Pietro, Tiziano Manzini, e un gruppo di insegnanti ed allievi delle locali
scuole superiori, è stata organizzata grazie alla collaborazione della servitrice-insegnante Rosetta
Perovizza,
di
Rita
Gueli,
dell'Auser
Valli
del
Natisone
e
della
biblioteca
comunale
di
San
Pietro.L'introduzione è spettata al presidente dell'Acat di Cividale, Valentino Guerra, che ha ricordato
come l'associazione operi nel campo dei problemi alcol-correlati e complessi secondo l'approccio
ecologico-sociale introdotto dal professor Vladimir Hudolin. «Queste occasioni di incontro - ha inoltre
sottolineato - rappresentano importanti momenti di informazione e sensibilizzazione sulle problematiche
più e meno gravi connesse all'alcol, e possono contribuire a favorire un cambiamento nella cultura
sanitaria della comunità». Sono intervenuti, quindi, il dottor Alberto Peressini, della Commissione medica
provinciale sulle patenti, e l'assessore cividalese Roberto Novelli. «Ho aderito con piacere all'iniziativa
dell'Acat - commenta quest'ultimo -, che si coniuga bene con quelle promosse dall'assessorato alle
politiche giovanili della città ducale per diffondere nelle scuole una cultura della sicurezza stradale:
ricordiamo - aggiunge - che il 40% degli incidenti si verifica perché il conducente è in stato di ebbrezza.
Ho colto l'occasione, fra l'altro, per chiedere al dottor Peressini, del Sert, di aiutarci a reperire all'occorrenza di manifestazioni rivolte ai giovani e incentrate, appunto, sul tema della sicurezza stradale
- degli etilometri usa e getta, per rendere possibili delle dimostrazioni pratiche. Stiamo lavorando annuncia quindi - per organizzare, in collaborazione con la Provincia e le associazioni di volontariato, una
serie di appuntamenti legati sempre al tema della sicurezza e della salute, che potrebbero sfociare anche
in una "Maratona di solidarietà": l'idea è quella di promuovere un concerto di vari gruppi musicali al fine
di raccogliere fondi da destinare ai sodalizi che operano nel campo del volontariato».
12-04-07, 11Udine
Grande Guerra in Carnia vista dai diari parrocchiali
UDINE. Sarà presentato venerdì alle 18, a palazzo Belgrado, il libro «La Grande Guerra in Carnia, nei diari
parrocchiali e nei processi del tribunale militare», del giovane studioso Angelo Dreosti, accompagnato
dall’esperienza del professor Aldo Durì. Alla presentazione interverranno, oltre agli autori, anche gli
assessori alle politiche sociali della Provincia e del Comune di Cividale, Adriano Piuzzi e Roberto Novelli,
che hanno promosso l’iniziativa. Il volume rientra nell’ambito di uno studio accademico dell’Università di
Udine e si basa su una ricerca riguardante le sentenze conservate all’Archivio centrale di Stato del
Tribunale di Guerra di Gemona. «Il libro - spiegano i due assessori - ha particolare valenza per il mondo
giovanile locale, in quanto fa emergere uno spaccato importante della storia di questa regione,
solitamente non molto conosciuto».
08-04-07, 14Udine
Il Comune: palasport aperto alla Snaidero
CIVIDALE. Il nuovo palazzetto dello sport di Cividale potrebbe ospitare, prossimamente, una serie di
allenamenti della Snaidero Basket: al progetto, ideato per coinvolgere, in particolare, i giovani della città,
stanno lavorando in questo periodo l’assessorato allo sport e anche quello alle politiche giovanili, che ha
instaurato, negli ultimi mesi, un rapporto di collaborazione con la società udinese. La notizia è stata
fornita in vista di un’iniziativa che si inserisce proprio nel contesto di tale sinergia: un gruppo di ragazzi
del Centro di aggregazione giovanile cividalese è stato infatti invitato dallo staff dirigenziale della
Snaidero ad assistere alla partita disputata ieri al Carnera di Udine contro la Whirlpool Varese;
circostanza, questa - commenta l’assessore alle politiche giovanili Roberto Novelli -, «che nasce,
appunto, dai contatti intercorsi, negli ultimi tempi, fra gli arancioni e il Comune di Cividale». Nato in
occasione di un talk show sul tema "Giovani, etica e sport", che era stato promosso lo scorso dicembre, al
teatro
Ristori,
dall’assessorato
alle
politiche
giovanili
(all’evento
aveva
partecipato
anche
una
rappresentanza della Snaidero Basket), il sodalizio si è dunque consolidato, ora, con questa ulteriore
iniziativa, «che pone le basi - sottolinea Novelli - per il lancio di altre proposte da curare insieme alla
società
di
pallacanestro,
da
sempre
attenta
e
sensibile
ai
progetti
destinati
alle
nuove
generazioni».Ringraziando la dirigenza della squadra udinese, quindi, «per l’opportunità offerta ai giovani
del nostro Centro di aggregazione», Novelli conferma poi l’intento dell’amministrazione comunale di
portare la Snaidero nel nuovo palazzetto dello sport di Cividale per alcuni allenamenti: se si riuscirà a
concretizzare il disegno, i primi ad esservi coinvolti saranno, come detto, i ragazzi del posto. Si
tratterebbe di un’occasione importante, conclude l’assessore, per i giovani del Cividalese: «Contiamo dichiara - sull’affinità di pensiero che abbiamo riscontrato con la Snaidero relativamente ai criteri da
adottare per avvicinare i ragazzi ai veri valori dello sport, esigenza mai forte come in questo momento».
01-04-07, 15Udine
Borse lavoro per 17 giovani: novità in arrivo
CIVIDALE. Sarà l'anno del cambiamento, il 2007, per il progetto comunale delle “borse lavoro”, che si
rinnova dal 1996: per adeguarsi agli interessi dei ragazzi e per cercare, quindi, di stimolare ulteriormente
i beneficiari dell'iniziativa l'assessorato alle politiche giovanili ha infatti optato «per un deciso cambio di
direzione, rispetto al passato». Il piano, che prevede l'assegnazione di 17 borse lavoro a giovani di età
compresa fra i 16 e i 30 anni, è stato approvato dalla giunta civica nella seduta di questa settimana:
«Con la nuova impostazione conferita al disegno - commenta l'assessore competente, Roberto Novelli l'amministrazione vuole sottolineare la volontà di coinvolgere maggiormente, rispetto a quanto avvenuto
finora, i ragazzi, proponendo percorsi che soddisfino i loro interessi e che li aiutino, nel contempo, a
maturare un'esperienza importante a contatto con il mondo del lavoro». Ecco che dunque, accanto a
quelle tradizionali e ormai consolidate (Progetto Impresa, Aaa turisti cercasi, Bibliogiardino), emerge in
primo luogo una borsa lavoro incentrata sulla progettazione europea: il borsista avrà il compito di
selezionare, avvalendosi soprattutto di Internet, i bandi comunitari che possono interessare il Comune di
Cividale, con particolare attenzione per i settori del turismo, della cultura, dello sport e delle politiche
giovanili; una volta individuati i progetti dovrà poi reperire tutta la documentazione necessaria per
l'avanzamento della domanda di ammissione. Ulteriori novità sono rappresentate dalla borsa lavoro per la
realizzazione di un ufficio stampa e da quella finalizzata alla promozione dello sportello Informagiovani e
del Centro di aggregazione giovanile di Carraria: scopo principale dello specifico disegno è garantire un
coordinamento fra le attività curate dalle due strutture. Fra le iniziative di carattere tradizionale, invece,
va menzionato, in particolare, il "Progetto impresa" - promosso dal Comune in collaborazione con la
Camera di commercio di Udine, la Confartigianato e l'Impresa Verde -, che offrirà a 4 ragazzi
l'opportunità di collaborare, con vari ruoli, con le realtà citate.
27-03-07, 16Udine
Intesa: la giunta ci pensi bene prima di vendere la
piscina comunale
CIVIDALE. Esprime soddisfazione, il gruppo consiliare dei Cittadini per il presidente, per l’iniziativa annunciata dall’assessore alle politiche giovanili Roberto Novelli nei giorni scorsi, e ormai prossima al
via - “Andiamo a scuola a piedi”, promossa a beneficio dei bambini delle classi quarte e quinte delle
scuole elementari di Cividale. «Siamo lieti che un progetto da noi suggerito, tramite un’interrogazione
presentata in consiglio circa un anno fa, abbia trovato attuazione - commentano i Cittadini -. Desideriamo
tuttavia formulare alcune precisazioni sull’utilità di questa azione, che va ben oltre gli obiettivi, cui ha
fatto riferimento l’assessore, della costruzione di una cultura della sicurezza stradale e di una riduzione
del traffico, al mattino, in corrispondenza delle scuole: il disegno, infatti, va inquadrato in un’ottica ben
più ampia, che fa riferimento alle «linee guida per un corretto stile di vita» espresse dall’Organizzazione
mondiale della sanità e che dunque interessa, fra l’altro, pure il problema dell’aumento dell’obesità fra i
bambini». Il gruppo consiliare di minoranza invita a riflettere, poi, su un ulteriore elemento, «sempre
collegato - si precisa - al progetto Andiamo a scuola a piedi»: «Il peso degli zainetti scolastici - invitano a
riflettere i Cittadini - può costituire un problema di salute pubblica? Ci attendiamo insomma la
promozione o la prosecuzione di ulteriori iniziative, anche in tal senso; iniziative - si rimarca - che
dovranno essere costanti nel tempo, non meteore, e che andranno attuate in collaborazione con gli
istituti scolastici: lo scopo dovrà essere quello di dare impulso all’attività motoria, facendo leva sul
binomio inscindibile rappresentato da educazione all’alimentazione e al movimento». «Un ultimo cenno conclude il gruppo - lo riserviamo alla piscina comunale e alla ventilata ipotesi di una sua cessione a
privati: riteniamo sia necessaria un’accurata riflessione, dal momento che la struttura viene utilizzata da
scuole di ogni ordine e grado, come pure da molti anziani».
25-03-07, 15Udine
Viabilità, arriva il dissuasore elettronico
CIVIDALE. Rifacimento, in diversi punti, della segnaletica orizzontale e verticale, collocazione di un
dissuasore elettronico della velocità su viale Libertà, realizzazione di una pista ciclabile su via Cavarzerani
- a prosecuzione di quella da poco tracciata su via Udine -, istituzione di sensi unici: questo il programma
degli interventi pianificati dall'assessorato comunale a viabilità e traffico.«Ritengo sia già stato fatto
molto, con le risorse disponibili, nel comparto della viabilità - esordisce l'assessore Roberto Novelli -, e
fra le opere attuate rientrano pure quelle recentemente caldeggiate dal consigliere di minoranza Cesare
Costantini». Non penso sia giusto - prosegue -incrementare ulteriormente i controlli sulla velocità;
abbiamo comunque diversi progetti in cantiere, fra cui, appunto, l'istituzione di una serie di sensi unici
per ovviare a problemi di sicurezza stradale: ne saranno interessate via della Pertica, che ha una
pericolosa uscita sulla statale 54, via Vittorio Podrecca, via Mattioni e il tratto iniziale di via IV Novembre,
fino all'incrocio con via Piccoli. A seguito di un sopralluogo effettuato insieme all'Anas sulla strada statale
che attraversa Spessa si è deciso, inoltre, di
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Messaggero Veneto - Articoli su Roberto Novelli dal 2005 al 2013