Simone
in
immagini
1908-1986
di Serena Simoni
La mia infanzia è stata
tipicamente quella di
una giovane borghese
francese, di famiglia
modesta.
la mia infanzia era stata
nutrita di miti
costruiti dagli uomini ...
Mia madre aveva una
concezione totalmente
tirannica della maternità:
le ragazze dovevano essere
strettamente,
incondizionatamente
legate alla loro madre.
Una ragazzina apprende
subito ad indirizzare la sua
ammirazione verso gli uomini,
gli eroi tradizionali.
Molto spesso, non sente che
pietà e disprezzo per il miserabile
modo di comportarsi di sua madre,
le sue malattie, le sue lacrime,
i suoi affanni.
Per contrasto, la personalità di suo
padre è esaltata.
Elisabeth Lacoin “Zaza”:
Il formalismo assai rispettabile
in cui vive la maggior parte
della gente del nostro ambiente
mi è diventato insopportabile.
de Beauvoir:
La vivacità e l’indipendenza di Zaza
mi soggiogavano. Insieme
abbiamo lottato
contro il destino fangoso
che ci faceva la posta
e ho sempre pensato
di aver pagato la mia libertà
con la sua morte.
Le bambine sono incoraggiate dai parenti,
dai professori, dagli amici e dal mondo intero ...
a sviluppare il loro potere di seduzione,
a essere graziose, ben abbigliate, amabili.
Un circolo vizioso comincia a intrecciarsi.
Più docilmente si confermeranno a questo ideale
che viene loro imposto,
meno svilupperanno le loro possibilità personali,
meno troveranno in loro stesse delle risorse. ...
Il loro senso di dipendenza e la loro debolezza
si accresceranno.
Quando studiavo alla Sorbona, sono stata turbata
nell’ascoltare alcune ragazze che mi dicevano:
“Questo è un libro per uomini.
Non possiamo venirne a capo”.
Ciò che credevano rendeva reale la loro inferiorità
1929 - SARTRE, un amore “necessario”
Il più grande successo della mia vita è Sartre. Era il doppio in cui mi sono ritrovata.
Sartre, intervista 1965:
Non solamente è la persona che mi conosce meglio,
ma penso che tutto ciò che lei ha detto
sull’importanza reciproca della nostra relazione
sia tutto vero ...
Come lei ha detto ... quando ci viene posta una
domanda allo stesso tempo, generalmente
diamo la stessa risposta ...
Abbiamo una bagaglio così grande di ricordi in
comune che alla fine reagiamo a una situazione nella
medesima maniera, ... con le stesse parole, che sono
condizionate dalle stesse esperienze.
de Beauvoir, intervista 1977
... questo legame non mi ha portata ad alcuna
alienazione, anche se può darsi che questo
sia avvenuto in qualche misura quando avevo 22 o 23
anni; il che era del tutto normale.
... (Sartre) mi sembrava qualcosa di superiore alla
donna ... ma tutto questo non mi ha mai
fatto rinunciare all’esigenza profonda di avere
un’opera mia; mai ho pensato di votami a lui.
Sartre, intervista 1965:
Ciò che è meraviglioso, è che lei
possiede un’intelligenza da uomo
- vedete che il mio modo di parlare resta
un po’ feudale - e
una sensibilità da donna.
de Beauvoir, articolo 1947:
Non esiste per me mito più irritante
di quello dell’eterno femminino che
è stato inventato dagli uomini, con
l’aiuto delle donne, e che le descrive
come intuitive, seducenti, sensibili.
... ciò che l’uomo vuole veramente
dire - quando parla di sensibilità
femminile - è la sua mancanza
di intelligenza,
la sua irresponsabilità quando egli
parla di charme, la sua perfidia
quando parla di capriccio.
Ho trovato in lei tutto ciò che potevo
desiderare.
Umilmente, esse offrono all’uomo
il riflesso dei loro propri desideri
e lo confortano nel suo sentimento
di superiorità.
Quando si dice “questa donna è il miglior uomo ...”
significa dare alla parola “uomo” una qualità superlativa
e considerare che sia straordinario per una donna essere
comparata ad un uomo; lo stesso avviene quando si dice
che una donna ha delle qualità virili
de Beauvoir, intervista 1977
C’è una differenza fra me e lei. Io non comunico emozionalmente, ma comunico
con gente che pensa, che riflette, che è libera nel rapporto con me. Il che può
essere una cosa buona o no.
Ma Simone de Beauvoir comunica soprattutto emozionalmente. Le persone sono
sempre coinvolte da lei, per via di ciò che dice. Ha un modo di provocare l’altro
immediatamente, ma in amicizia. Non prende mai una posizione di superiorità sul
lettore. ... Ha un modo a volte di accettarsi e criticarsi che permette al lettore di
riconoscersi.
Sartre, intervista 1965
Mi sono spesso irritata quando
un uomo mi diceva:
“Pensate questo perchè siete
una donna”
Non potevo che rispondere:
“Penso ciò perchè è vero”...
Gli uomini cercano di giustificare
razionalmente questa concezione
basandosi su ciò che chiamano
“natura”.
de Beauvoir, articolo 1947
Café de Flore, 1936 - 1948
La festa è per me un’ardente apoteosi del presente, contro all’inquietudine del futuro.
16 giugno 1944 - atelier di Picasso
Lacan, Cècile Eluard, Pierre Reverdy, Louise Leiris, Zanie Campan, Valentine Hugo, de Beauvoir, Brassai Sartre, Camus, Michel Leiris, Jean Aubier
In un certo senso è la guerra
che rende così preziosi tutti gli istanti
che vivo;
non ho mai sentito le cose così
violentemente, così pienamente
come in questi tempi.
In me, questo bisogno di chiusura era
particolarmente forte. ... si manifestava in
me attraverso una certa ironia, un modo di
eludere, di prendere le distanze, di non
voler capire e anche una sorta di moralismo
con il quale tagliavo corto, imponevo le mie
scelte.
Un po’ dopo la guerra questo atteggiamento
iniziò a cambiare, e in seguito sempre di
più.
Nelle relazioni personali, certamente,
comprendo meglio gli altri.
(1977)
1947 marzo: Femminilità: la trappola (Vogue)
Poiché io stessa non avevo mai subito discriminazioni
da parte degli uomini, mi rifiutavo di credere che
esistessero discriminazioni per le altre donne. Questa
convinzione errata è entrata in crisi a New York. Lì ho
fatto esperienza di come donne intelligenti venissero
ridicolizzate e sorpassate se osavano partecipare a
discussioni fra maschi. Davvero, le donne americane
di allora avevano un ruolo molto subordinato. Gli
uomini le usavano per il sesso, per i bambini e per le
pulizie della casa, e le donne stesse, in fondo, non
desideravano altro
Le donne hanno paura del fatto che
- se perdessero il loro senso di inferiorità perderebbero anche ciò che le valorizza
agli occhi degli uomini: la femminilità.
Esse rinunciano in partenza
alla costruzione della loro personalità,
o abbandonano subito il loro
potere di seduzione sugli uomini.
Se la donna avesse
totalmente guadagnato
la sua indipendenza,
in modo che la sua
associazione con l’uomo
fosse di un’uguaglianza perfetta,
una certa dolcezza sarebbe
perduta per l’uomo.
Egli nè cosciente,
ed questa sua resistenza
- ammessa o negata che eleva il più grande ostacolo
che la donna deve superare
nel mondo
e dentro al suo stesso cuore.
La femminilità, una trappola, 1947
1949 - Il secondo sesso
ALGERIA 1954-1962
L’ALGERIE N’EST PAS LA FRANCE (Sartre 1955, Les Temps modernes)
Non è con alcuna gaiezza di cuore che ho lasciato che la guerra di Algeria
invadesse il mio pensiero, il mio sonno, i miei umori.
Sarte, intervista 1965:
C’è solo un campo dove non mi segue, la politica. Non ne ha cura. Non è che veramente
non ne abbia cura, ma non vuole entrare nella baraonda dell’impegno della politica.
Jacqueline Guerroudj
condannata a morte nel 1958
perchè appartenente al FNL
Djamila Boupacha
arrestata e torturata
de Beauvoir testimonia al processo
in favore di questa sua ex allieva
de Beauvoir pubblica un articolo
su Le Mond, giugno 1960
Ciò che le donne reclamano, non è un’emancipazione superficiale, ma la “decolonizzazione”
della donna, perchè esse si considerano delle “colonizzate dell’interiorità”
Mentre era relativamente facile liberarsi dei vecchi, ... e dei bambini ... e soprattutto delle bambine, ...
liberarsi delle donne era più complicato:
bisognava avere tutta una politica, tutta una mitologia e un’ideologia che le riducesse allo stato di esseri inferiori.
(Simone de Beauvoir 1977)
La conquista è fatta con la violenza; il supersfruttamento e l’oppressione esigono il mantenimento della violenza.
Il colonialismo nega i diritti umani a uomini che ha sottomesso con la violenza,
che mantiene con la forza nella miseria e nell’ignoranza e ... in una condizione di “sub-umanità”.
Sartre 1957, Les Temps modernes
La decolonizzazione è veramente creazione di uomini nuovi:
la “cosa” colonizzata diventa uomo nel processo stesso attraverso il quale essa si libera.
La violenza coloniale non si propone soltanto lo scopo di tenere a debita distanza questi uomini ridotti in schiavitù,
cerca anche di disumanizzarli. Non si lascerà nulla di intentato per annientare le loro tradizioni, per sostituire le
nostre lingue alle loro, per distruggere la loro cultura senza dar loro la nostra;
saranno abbruttiti dalla fatica
L’essere indigeno è una nevrosi introdotta e alimentata dal colonizzatore fra i colonizzati con il loro consenso
Frantz Fanon, I dannati della terra, 1961
Parigi, maggio 1968
proteste studentesche
... molti movimenti femministi sono sorti dopo il ‘68. In quell’occasione molte donne si sono messe con tutto il loro
impegno a lavorare con i “gauchistes” per una rivoluzione generale e si sono poi rese conto che ... occorreva
una lotta specifica.
D’altra parte è anche per questo motivo che sono passata ad un femminismo radicale da un femminismo molto
ottimista, che mi faceva credere che il problema delle donne sarebbe stato risolto, quando la lotta di classe
finalmente avesse avuto dei risultati. (1977)
Parigi 1972
manifestazioni femministe
contro l’aborto clandestino
1971
de Beauvoir scrive
il Manifesto delle 343 donne
che si autodenunciano di aborto
fonda l’associazione femminista
Choisir la cause des femmes,
con Gisèle Halimi e Jean Rostand
1972, 12-13 maggio - Parigi
le Giornate di denuncia dei crimini
contro alle donne
1982
nasce la Lega del diritto internazionale
delle donne: de Beauvoir diviene
la prima presidentessa
Teheran 8 marzo 1979
intervista di Simone de Beauvoir, rilasciata ad Anna M. Verna (1977):
- Nel Secondo sesso ho preso la categoria di “Altro” come una categoria data, ma oggi trovo questo modo
di procedere troppo idealista, perchè si deve capire per quale ragione nell’idea di “Altro” sia implicita
l’idea dell’inimicizia ... La ragione di tutto ciò ... deriva dalla penuria (rareté).
Si trattava di eliminare certe persone che per essere elininate dovevano essere presentate come “Altri”.
- Lo scopo del femminismo non è ottenere che le donne possano fare delle buone carriere conservando
nello stesso tempo ... le vecchie strutture reazionarie della maternità, della famiglia, dunque del
patriarcato.
- Molti lavori tendono ora a rinchiudere la donna in una dimensione ... corporale ... . Penso che questo
sia estremamente pericoloso. ... è un modo di confinare la donna nei suoi valori di donna.
- Luce Irigaray mi piace, ma conserva ancora troppo rispetto per la scuola freudiana e lacaniana ... resta ancora eccessivamente legata all’invidia del pene.
... Ciò che aspetto ancora è una radicale revisione della psicoanalisi in senso femminista.
- Il cambiamento della donna non si farà che col cambiamento della società tutta intera e, di conseguenza, anche con il cambiamento degli uomini. Ma penso che per ora le donne debbano preoccuparsi prima di tutto della loro liberazione ed è perciò che hanno ragione di incontrarsi in gruppi chiusi.
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Simone de Beauvoir - Comune di Ravenna