VIBO VALENTIA E PROV. F. M. 106.1 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 e-mail: [email protected] VIBO VALENTIA E PROV. F. M. 106.1 - 100.5 REP. PUBBLICITA’ & MARKETING TEL. 0963-45733 MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA’-CULTURA ANNO X N.3 Marzo 2008 IN EDICOLA OGNI MESE 1,00 EURO IL CULTURISMO A TROPEA TROPEA 25 domande al Sindaco Più di cento gli sportivi praticanti area di lavoro TROPEA La vita, la chiesa, i giovani e la città dalle parole di don Ignazio Toraldo LA COSTA DEGLI DEI Il primo depliant con 7 comuni ALL’INTERNO: TROPEA Pag. 6 - Duro attacco dell’Opposizione alla Maggioranza Pag. 7 - Ricordato il “Giorno della memoria” nelle scuole di Tropea Pag. 10 - Carnevale... Chi l’ha visto? ARTE Pag.13 - Franco Cuturello: a Livorno con la Calabria nel cuore ASSOCIAZIONI Pag. 7 - L'Ascot fa il bilancio di un anno di attività LA PIAZZA GIOVANI La “Giornata della Memoria” all'Istituto d'Istruzione eriore - Tropea- Pag. 2 -marzo 2008 LA PIAZZA Intervista al Sindaco Antonio Euticchio “E' imminentel'avvio del servizio di raccolta differenziata col sistema “ Porta a porta”. Salvo imprevisti, l'ascensore a mare dovrebbe essere ultimato entro la fine di quest'anno” di Roberta Spinelli 1) Siamo a quasi due anni dall'inizio del mandato, tanti problemi, tante questioni, politiche ed amministrative. Prima di affrontare i singoli problemi, che bilancio può farci di questi due anni di attività amministrativa? Il bilancio è sicuramente positivo, anche alla luce delle tante problematiche politiche ed amministrative cui lei faceva cenno. Intanto occorre ricordare che questa Amministrazione si è insediata subito dopo un periodo di gestione commissariale che certamente non ha giovato alla risoluzione dei tanti problemi della città. La lista con cui mi sono candidato era peraltro composta da candidati molti dei quali alla prima esperienza amministrativa, altri provenienti da varie esperienze politiche per cui all'inizio si è reso necessario un periodo di rodaggio perché la macchina amministrativa funzionasse a pieno regime. Anch'io provenivo da un lungo periodo di assenza dalla vita amministrativa, in quanto non più consigliere comunale dal 1994, e mi sono trovato ad amministrare con un sistema normativo sensibilmente diverso rispetto a quello in precedenza vigente. Superato il primo impatto, la mia squadra ha iniziato a funzionare a pieno regime, trovandosi sin da subito a dover gestire una immediata emergenza estiva che, sia pure tra tante e prevedibili difficoltà, siamo riusciti ad affrontare e a superare. 2)La cittadinanza lamenta una difficoltà di comunicare con l'amministrazione, lei percepisce questa situazione e se si a cosa la imputa? Non mi risulta che ci sia tale difficoltà di comunicazione con la cittadinanza. Anzi, tutt'altro. La mia porta e quella dei miei assessori è sempre aperta, riceviamo quotidianamente le visite di decine di cittadini ai quali diamo sempre puntuali risposte. Abbiamo buoni rapporti con tutte le associazioni, insomma posso dire che il Comune di Tropea con la mia amministrazione è divenuto davvero quella casa di vetro che abbiamo promesso a tutti i cittadini durante la campagna elettorale.. Certo se per mancanza di comunicazione si intende evitare di interloquire con chi si pone con questa amministrazione in modo preconcetto e presuntuoso allora si, in tal caso confermo un difetto di comunicazione. 3)La minoranza un paio di mesi fa ha utilizzato un nuovo strumento di comunicazione per mettere in evidenza le promesse fatte in campagna elettorale. Come giudica quella manifestazione? E' stato un bello spettacolo, uno show tecnicamente anche ben curato, certamente una forma nuova ed originale di porsi alla cittadinanza. Credo, però, che gli sforzi dei colleghi della LA PIAZZA Mensile indipendente Registrazione Tribunale di V. Valentia n. 82 del 25.02.1994 Direttore responsabile: Saverio Ciccarelli Capo Redattore: Pino Carone Editrice Radio Lattemiele Soc. Coop. A.r.l. Amministratore Unico: Pasquale Mazzeo Redazione: viale Tondo, 89861 Tropea (VV) Tel/Fax 0963666081 Rep. Pubblicità & Marketing Tel. 096345733 E-mail: [email protected] (Nella foto grande in copertina Alessandro La Torre) Progetto grafico di Pino Carone Stampa: Grafiche PAPRINT via Orazio Falduti Tel. 0963263703 - Ionadi (VV) Chiuso in redazione il 25 febbraio 2008 La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito. minoranza non siano stati ben corrisposti perché dalle manifestazioni di affetto e vicinanza che io ed i miei assessori abbiamo avuto subito dopo tale evento, emerge con chiarezza che la cittadinanza resta affezionata al progetto politico di questa amministrazione. Se voleva essere una “spallata” pensando che la maggioranza non fosse coesa , il tentativo è mieramente fallito perché la maggioranza a seguito di tale evento, semmai, è divenuta ancora più coesa di prima. 4)Pensa che la minoranza stia facendo bene l'opposizione? Le do due risposte: se penso agli effetti sulla mia amministrazione le dico di si, stante gli scarsi risultati ottenuti dalla minoranza; se penso ai modi ed ai contenuti con cui viene effettuato, il mio giudizio è severamente critico, perché fare opposizione mediante il dileggio, l'insulto sistematico, addirittura arrivando a strumentalizzare vicende personali non è operazione condivisibile e non agevola la crescita civile, culturale e sociale della nostra comunità. La città di Tropea certamente merita molto di più. 5)Parliamo ora dei singoli problemi: il piano regolatore. A che punto siamo? In molti aspettano le determinazioni dell'Amministrazione. Anche su questo argomento si è fatta e continua a farsi una squallida e patetica strumentalizzazione, ingannando i cittadini con informazioni false e fuorvianti. Vero è , infatti, che in campagna elettorale abbiamo preso precisi impegni perché il piano regolatore di Tropea venga finalmente adottato. Ma altrettanto vero è che subito dopo il nostro insediamento la Regione Calabria ha emanato le c.d. linee guida alle quali ogni comune doveva adeguarsi. Questo è il motivo del ritardo, certamente a noi non imputabile. In ogni caso ci siamo già attivati ad indire un bando ad evidenza pubblica per la nomina dei progettisti che dovranno redigere il nuovo piano regolatore conformemente alle suddette linee guida. Resta sempre l'impegno di favorire la costruzione di alberghi di alta qualità e laddove è possibile, la realizzazione per i proprietari di piccoli lotti della propria casa. 6)Aumenta la tassa dei rifiuti per le categorie produttive che, giustamente si lamentano. Ma non sarebbe più semplice introdurre la raccolta differenziata e ridurre la tassa per chi produce di meno? Perché non si fa? La raccolta differenziata è già da tempo in vigore a Tropea. Abbiamo in proposito svolto numerose attività volte alla promozione della stessa. E' imminente, peraltro, l'avvio del servizio di raccolta differenziata col sistema “ Porta a porta” che, una volta andato a regime, potrà sensibilmente contribuire per una sensibile riduzione delle tariffe. In ordine all'aumento di cui lei parla è un atto necessario peraltro in linea con la stragrande maggioranza degli enti pubblici territoriali. Se non l'avessimo fatto nessuna ditta avrebbe partecipato al bando o avremmo seriamente rischiato di effettuare un servizio non all'altezza della situazione, rischiando di precipitare in situazioni gravi quali quella che attualmente affligge vari comuni della Regione Campania. Certamente tale aumento ha gravato maggiormente sulle attività produttive, ma, dovendo scegliere, abbiamo preferito tutelare le famiglie, il cui aumento è stato davvero contenuto. 7)L'anno scorso dal governo era stato lanciato il progetto Sicurezza, per dotare anche Tropea di telecamere e prevenire episodi di criminalità. Che fine ha fatto quell'idea? Il progetto del Governo nell'ambito del Pon sicurezza denominato “Occhio vigile” è andato in porto e la gara d'appalto è stata aggiudicata alla Telecom Italia Spa. Tale comunicazione è pervenuta all'amministrazione comunale circa un mese fa da parte della Prefettura, quindi è prevedibile che tra non molto la città potrà essere video-sorvegliata. 8)Si sta per concludere finalmente l'odissea lunga oltre quarant'anni dell'ascensore a mare. Quando lo vedremo realizzato e funzionante? Continua a pag.14 LA PIAZZA TROPEA E LA COSTA DEGLI DEI ALLA BIT DI MILANO OSPITI NEL “VILLAGGIO” DELLA CALABRIA Lo stand della Costa degli Dei nel “Villaggio Calabria” Gli Assessori Valeri e Accorinti con Giuseppe Zeno in visita allo stand - Tropea- Pag. 3 -marzo 2008 PER LA PRIMA VOLTA I SETTE COMUNI DEL COMPRENSORIO IN UN’UNICA MANIFESTAZIONE E' sicuramente un evento quello della pubblicazione di un unico depliant promozionale da parte di sette comuni della Costa degli dei, fra cui Tropea,per partecipare alla Borsa internazionale del turismo di Milano. La brochure, stampata dalla Romano arti grafiche, riporta le principali notizie storiche e turistiche dei comuni di RicadiC a p o Va t i c a n o , P a rg h e l i a , Briatico, Drapia, Spilinga e Zambrone, oltre che della nostra città. Vengono poste in risalto le specialità gastronomiche, cipolla rossa di Tropea, lattuga gigante, nduja, fichi d'India e prodotti ittici. Il Comune di Drapia dedica alcune righe per ognuna delle sue frazioni:Gasponi, Brattirò e Caria ,ed anche alla rara felce tropicale (la woodwardia radicans) . Zambrone , composta dalle frazioni di Daffinà, Daffinacello e S. Giovanni, ricorda l'esistenza della fonte “Le Valli”, situata a S. Giovanni.. Il Comune di Briatico esalta “La Rocchetta”, la Torre di S. Irene e le baie di Trainati e Baia Safò, oltre alla scogliera chiamata“Cocca” Unico neo nella parte dedicata al Comune di Briatico, non viene ricordata l'Infiorata di Potenzoni (oramai alla quindicesima edizione) nè viene mostrata una bella immagine di Briatico vecchia che potrebbe divenire meta turistica. Il Comune di Ricadi-Capo Vaticano, ricorda anche le numerose spiagge e baie che si susseguono nei 12 km di costa: S. Maria, Grotticelle, il Tono, Torre Ruffa, Baia di Formicoli e Baia di Riaci, oltre ad un mulino del 1700 ancora funzionante e le Torri Marrana, Ruffa e di Capo Vaticano. Parghelia apre il proprio spazio con una bella immagine della Pizzuta ed il riferimento alle opere d'arte custodite nel Santuario della Madonna di Portosalvo. Così la città di Tropea è uscita dal circuito delle Città del sole ( Diamante, Gerace, Isola di Capo Rizzuto e Soverato) ed è entrata in questo nuovo “circuito” della Costa degli dei, che sicuramente le è più congeniale, anche perché condivide le stesse sorti con gli altri sei comuni che fanno parte del Comprensorio del Monte Poro. La costa e l'entroterra. La strada dell'unione e della sinergia per condividere ed incrementare interessi comuni è Le foto sono di Rodolfo Mamone L’Assessore al Turismo del comune di Ricadi Giulia Russo e l’Assessore Mamone con la hostess Sabrina allo stand della Costa degli Dei. Lo stilista Versace con l’Assessore al turismo del comune di Drapia Rodolfo Mamone L’Assessore Mamone con Miss Italia nel Anche il nostro giornale in mostra Mondo alla BIT di Milano LA PIAZZA - Tropea- INTERVISTA A DON IGNAZIO TORALDO “Lo sviluppo economico porta all'arricchimento di famiglie, ma poi se chiedi ad un ragazzo che prospettive di lavoro ha nel futuro, non ti saprà rispondere perché non c'è progettualità” Don Ignazio, Lei opera a Tropea dal 1981. Cosa è cambiato da allora ad oggi a Tropea dal punto di vista sociale? E' cambiato l'approccio dei cittadini alla religione? Si è modificato, nel senso che c'è più consapevolezza e meno tradizionalismo. In fondo la partecipazione alla vita della chiesa è più convinta. Questo ha comportato una diminuzione numerica. Meno persone , ma più consapevoli? Si esattamente. Ultimamente si registra una profonda crisi di valori nella famiglia, fra i giovani, fra le coppie. Ritiene che sia un normale corso della storia o è un periodo particolare? E' un periodo particolare nel senso che c'è una confusione per cui si perdono i punti di riferimento per cui c'è una profonda solitudine che genera paura, insicurezza e a volte anche violenza. I giovani hanno sempre più difficoltà a capire il mondo. La chiesa e la religione cristiana come possono aiutarli concretamente? Condurli all'incontro con il Signore che valorizzi tutto ciò che c'è di bello nell'umanità e soprattutto valorizzi la ragione, e valorizzi poi, in ultima analisi la persona. E credo che la persona quando si percepisce come tale poi è forte, soprattutto è capace di impegnarsi nella realtà, è capace di scoprire un destino. A Tropea esistono moltissime associazioni di volontariato che operano nel sociale, che ruolo svolgono e che tipo di aiuto ricevono dalle istituzioni? Dalle istituzioni civili credo poco. Una buona parte di esse nasce proprio da un'esperienza di fede per cui c'è il sostegno della comunità. Però anche le associazioni sono segno di un desiderio di impegno per cui sia le istituzioni che tutte le altre agenzie presenti sul territorio dovrebbero avere a cuore questo desiderio e farlo crescere perché l'altro problema che c'è qui è che non si cresce perché non ci sono spazi cosiddetti educativi, dove io oltre a crescere posso fare esperienza e verificare che le cose in cui credo sono realizzabili e non rimangono solo nel libro dei sogni. Cosa ne pensa dell'uso spesso improprio che la politica fa di quelli che sono principi basilari della chiesa cattolica e molto delicati come ad esempio il diritto alla vita, l'eutanasia? Non è facile rispondere, il problema è forse diverso: la politica non dovrebbe usare la Chiesa come arma o come strumento perché sarebbe assurdo. Dall'altro lato dovrebbero esserci, ed è giusto che ci siano, uomini impegnati in politica che si ispirano ai valori cristiani. In questo senso credo che la chiesa, nei secoli, abbia accumulato una cultura o se vogliamo un modo di vivere, attorno a dei principi e io credo che sia una cosa ragionevole che questo modo di vivere venga proposto, ancora una volta, senza paura , poi nel rispetto della libertà dell'altro che può o meno accettarlo. Cosa pensa dell'esperienza di mons. Bregantini quale contributo alla risoluzione del problema del lavoro nella nostra Regione e perché la Chiesa calabrese non ha esteso l'esperienza a tutta la Regione? L'esperienza di Mons. Bregantini credo che sia stata un'esperienza splendida che sicuramente continuerà. Lui ha agito su due piani: il primo è quello della formazione, la formazione della coscienza, che è avvenuta attraverso un'amicizia offerta, una condivisione, un'esperienza. formazione della coscienza significa la capacità di far rinascere la persona, e di far rinascere dentro la persona il gusto per le cose da fare, il gusto per la vita , e quindi pure la speranza, la capacità di soffrire e di impegnarsi. Questa credo sia stata una grande esperienza che mons. Bregantini ha offerto soprattutto ai giovani. L'altro aspetto su cui ha lavorato è che questo non rimanevano parole perché si era impegnato a far si che quelle parole trovassero uno spazio in cui potessero incarnarsi, diventando esperienza. Pag. 4-marzo2008 Credo che non sia una cosa isolata. Apparentemente potrebbe sembrare così ma questa esperienza ha trascinato e la Chiesa calabrese si muove sullo stesso livello. Molte diocesi ci sono gli stessi tentativi, anche da noi, nelle diocesi di Mileto-Nicotera e Tropea. C'è ad esempio il Progetto Poliporo, portato avanti dalla Chiesa. Dentro tale progetto sono nate belle esperienze di Cooperative e di nuove occasioni di lavoro, soprattutto per i giovani. Ci sono esperienze simili a quelli di mons. Bregantini anche qui, perché la gente non lo sa? Purtroppo no c'è una comunicazione, forse perché sui nostri quotidiani trovano più spazio le cronache di violenza che questi tipi di esperienze. Perché la Chiesa non da la Comunione ai divorziati risposati, ma ai condannati e ai delinquenti abituali si? Questa apparentemente sembra una domanda difficile però si può trovare una motivazione nel senso che l'eucarestia è il senso massimo della presenza di Dio e della comunione che c'è tra quelli che, in fondo, hanno scelto di vivere con il Signore. Questa comunione ha un'esigenza come anche la nostra comunione ha la propria esigenza che è quella di condividere. Tu mi dici i delinquenti, lì entriamo nel foro della coscienza: non sappiamo se sono pentiti, l'unico caso in cui si viene esclusi dalla comunione in maniera definitiva è la scomunica. Per quanto riguarda i divorziati risposati, c'è questa consuetudine di non ammetterli all'eucarestia, proprio perché essa è il massimo della comunione. E questa coppia si ritrova nella famiglia cristiana, perché la coppia non è affatto esclusa, nè sono considerati cristiani o cattolici di serie B. Però immagini uno dei due coniugi che viene lasciato, per cui il divorzio non è più libera scelta, il coniuge si sente abbandonato due volte: è dal compagno/a è dalla Chiesa. E' qui si tratta di far veramente compagnia a queste persone, di fargli capire che l'amore del Signore va oltre i sacramenti. E in che modo glielo facciamo capire se non diamo loro la possibilità di prendere la comunione con gli altri fratelli? Attraverso altri gesti: la partecipazione dell'eucarestia domenicale, nell'amicizia condivisa, nello sforzo di portare insieme avanti lo stesso lavoro e lo stesso dolore. Come influenza la Chiesa Cattolica il mondo politico, se lo influenza? Credo poco. Dovendo fare un bilancio, secondo lei, cosa dovrebbe spingere un ragazzo ad accostarsi alla nostra religione piuttosto che ad un'altra? Dal punto di vista culturale penso che sia un metodo ragionevole quello di incominciare ad approfondire ciò che hai davanti. E' come se un ragazzo vive il momento dell'innamoramento: ci sono dieci ragazze se voglio capire quale è adatta a me devo prima conoscere quella che mi sta più vicino, non posso sperimentarle tutte e dieci contemporaneamente. Quindi il primo passo è approfondire ciò che uno si ritrova, cioè la propria tradizione. E nell'approfondire deve fare una scelta: allora a quel punto può scegliere di stare dentro quella tradizione o di uscirne, ma allora la scelta sarà ragionata. A quel punto vivendo dentro questa esperienza ne scopre la bellezza che diventa una scoperta stupefacente dell'amore di Dio, una scoperta stupefacente che tutto ciò che ci circonda è buono. Non sembra ma è così: nella realtà c'è tanta bellezza e per questo che la vita va vissuta. Una persona può scoprire che c'è un amore che ti custodisce e ti accompagna e ti spalanca la speranza. Si parla sempre più spesso di casi di bullismo, di giovani che amano riprendersi e mettersi in mostra mentre danno sfogo alla propria violenza e rabbia. Quegli atteggiamenti possono essere una manifestazione del senso di abbandono che molti giovani avvertono, anche da parte della Chiesa ed un conseguente abbandono di quei principi cardine della religione cristiana? Si certo, anche se credo che quelle sono esperienze che, al di là di alcuni aspetti patologici, riguardano un problema che non si ferma alla chiesa ma interessa tutte le istituzioni e soprattutto il mondo degli adulti. La scuola, se in essa non c'è la condivisione di un'esperienza e quindi del gusto per lo studio, per il lavoro e il sacrificio, se la scuola ha perso di vista il ruolo di educare e se non si presenta più come lo spazio dove si condividono certi valori ecco, io penso che lì nasce il bullismo. Ma è il mondo degli adulti che è un po' così. In fondo il mondo degli adulti lo maschera ma non è che sia diverso dal bullismo. Quando assisti a scene in cui è l'adulto che prevarica, ad esempio usando la raccomandazione, l'arroganza nel volere le cose, soprattutto nella nostra zona, Continua a pag. LA PIAZZA -Attualità- perché con questi esempi il ragazzo non dovrebbe fare lo stesso? Nel 2008 accanto i sette peccati capitali, se ne potrebbe annoverare un ottavo? Se si quale? No bastano già quelli che ci sono , perché coprono tutta la gamma dell'esperienza. Il problema è a monte: qualcosa che è accaduto scuramento del senso di Dio, prima cioè l'oscuramento del senso di Dio. Si parla di voler modificare la legge 194. Esistono casi da noi di medici obiettori che si sono rifiutati di applicare tale legge o l'applicazione della pratica abortiva, anche a Tropea, è frequente? Cosa direbbe ad una donna che ha deciso di abortire, per tentare di dissuaderla? Qui ci sono due ordini di problemi: uno è quello della comunità cristiana, l'altro è quello della politica. La politica dovrebbe avere come attenzione massima la dignità della vita, quindi sulla 194 c'è tutta quella parte della prevenzione, dell'assistenza alla donna in difficoltà, che non viene applicata. Cosa dire ad una donna che attraversa tale dramma? Dalle esperienze che ho vissuto posso dire che ancora una volta si può dare e condividere l'amicizia, che non è solo un'amicizia fatta di parole ma di sostegno concreto, di non abbandono, di presa in carico, altrimenti è facile dire l'aborto è peccato, non va fatto. Tu devi metterti anche dall'altro lato: non credo che la donna lo faccia a cuor leggero, ci saranno sempre delle motivazioni. Quindi nel rispetto della libertà altrui tu devi aiutare a far luce in se stessa, a prender coscienza dell'esperienza che si appresta a vivere e quindi a paragonare quel gesto che si appresta a compiere con quello che potrebbe accadere con l'offerta di tutta questa rete di solidarietà. Come cambiano i costumi religiosi a Tropea dall'inverno all'estate e che tipi di cambiamenti riscontra? Per la fascia che ha un'adesione ragionata non cambia niente, per un'altra cambia la frequenza, nel senso che si sospende a marzo e si riprende a settembre. Dall'altro lato c'è uno scambio perché nelle messe del periodo estivo c'è un esempio magnifico di famiglie che vengono dall'Est e che partecipano all'eucarestia con consapevolezza e questo ti riempie il cuore e diventa un aiuto reciproco. Il problema dell'estate è, soprattutto per i giovani, incide sull'inverno: nel senso che l'estate che da noi è lunghissima viene vissuta in tutta la sua estensione e per i giovani quello rappresenta un modo di vivere: non pensano che, quel tipo di vita, un turista lo fa solo per 15 giorni l'anno. Perciò diventa difficile prendere, per i giovani, i ritmi di lavoro, di scadenza, di precisione, tipicamente invernali. Non si riescono a rapportare alla realtà vera che è fatta di impegno, di lavoro, di studio, di fedeltà. Un ragazzo dopo 5 mesi di sballo assoluto come fa a riprendere i ritmi del lavoro o della scuola? Questo è il problema più evidente che si riversa poi nell'impegno invernale, soprattutto delle fasce più giovani. Come vede la città di Tropea, i suoi cittadini e che futuro vede per Tropea? Il periodo non è facile perché sembrerebbe un periodo di smarrimento o meglio egoismo: nel senso che chi guadagna nei mesi estivi non si preoccupa di null'altro. Forse lo smarrimento e l'egoismo combinati insieme portano ad una mancanza di progettualità a lungo termine e questo è un grave rischio. E si evince anche dal fatto che lo sviluppo economico portato dal turismo non si riversa in una crescita ordinata dell'intero paese. Lo sviluppo economico porta all'arricchimento di famiglie, ma poi se chiedi ad un ragazzo che prospettive di lavoro ha nel futuro non ti saprà rispondere perché non c'è progettualità: magari ti dirà di voler fare il cameriere, il pizzaiolo, per quei mesi estivi e questo è dovuto proprio allo smarrimento, all'incapacità di progettar e di avere un'idea di futuro. E invece la sua idea per il futuro di Tropea? Credo che la nostra storia è portata avanti dall'amore per cui questo diventa Speranza. Credo che ci siano occasioni e momenti in cui le cose possano cambiare, l'importante è che si prenda coscienza di se stessi, che ci si risvegli come persone che hanno a cuore la propria vita e che non delegano nessuno. Se avesse la possibilità di lanciare un messaggio ai giovani cosa direbbe? Di non smarrirsi, di usare bene la loro gioventù che in fondo dovrebbe essere il momento degli entusiasmi, di non dire “Tanto non vale la pena”, e di non aver paura della fatica e della sofferenza. Se dovesse consigliargli la lettura di un passo del Vangelo? Sicuramente quella dell'incontro di Gesù con un giovane ricco, in cui Gesù incontra il giovane, lo guarda e lo ama. Io credo che la gioia, l'impegno avvengono solo in un'esperienza forte di amore. Per esempio è dentro un'esperienza di amore per una ragazza che io recupero la gioia di vivere il mio frammento, verso l'esperienza di amore verso il mio paese che io sopporto e recupero la fatica ed è dentro l'esperienza dell'amore di Dio, che mi si rivela con Gesù , che recupero pienamente me stesso. Quindi devo amare prima me stesso ? L'amore deve venire da dentro? Certo. Sembra strano detto da un prete ma ai giovani lo direi: di amare prima se stessi, amare la vita e riconoscere che loro sono importanti, non in funzione di, o perché devo fare qualcosa, ma sono importanti perché ci sono, per il solo fatto di esistere. Pag.5 -marzo 2008 LA STATUA DELLA MADONNA DI LOURDES IN CATTEDRALE Il 10 febbraio scorso, in occasione del 150° anniversario della prima apparizione, la Madonna di Lourdes ha sostato per qualche ora nella nostra Cattedrale. Grande emozione ed interesse fra i fedeli che hanno potuto vedere per la prima ed unica volta la patrona della città assieme a l l a Ve r g i n e d i Lourdes. ANTICHITA’ LOCALE Nelle antiche case tropeane, già dall’inizio del secolo scorso, si trovavano questi sopramobili, con immagini sacre, realizzate in gesso o cera, a mano da bravi artigiani. Sono oggetti per lo più scomparsi, ma anticamente molto diffusi. -Attualità- LA PIAZZA ESCLUSIVA PER IL NOSTRO GIORNALE IL CULTURISMO A TROPEA Una realtà che appassiona oltre cento persone A colloquio con Alessandro La Torre Mister Italia anno 1999 “A Tropea la prassi del doping, per fortuna, non è diffusa; e sconsiglio vivamente l'uso di ormoni anabolizzanti” di Saverio Ciccarelli -Che tu sappia da quanto tempo esiste a Tropea il fenomeno del culturismo? Beh credo da molto tempo, mio papà già si allenava da ragazzo nella palestra del prof. Rudi - Tu alleni qui a Tropea anche alcuni giovani con la tua stessa passione. Quanti sono e che età media hanno ? Alleno circa 100 persone fra uomini, donne e bambini. I ragazzi culturisti sono circa una ventina. Età media 20/30 anni -Secondo te, perché ci si avvicina al culturismo. Tu perché hai iniziato ? Ci si avvicina per tanti motivi. Ho iniziato perchè ho sempre avuto una mentalità agonistica e quindi mi piace gareggiare, competere. Ho vinto circa dieci gare e sono stato anche mr.Italia -A che età può iniziare un ragazzo? E un adulto? L'età minima per incominciare 13 anni per le ragazze e 14 anni per i ragazzi.Un adulto può iniziare a qualsiasi età l'importante è improntare un corretto piano di allenamento in base alla propria efficienza psicofisica. Alessandro La Torre -Che rischi ci sono in questo sport e che impegno settimanale comporta? Bisogna allenarsi almeno 3 volte a settimana per circa un’ora. Rischi zero se si rispettano le regole degli allenamenti. Anzi si trae beneficio - In quanto tempo e con che impegno si raggiunge un fisico ben fatto come il tuo ? Io sono un agonista, ho profuso moltissimo impegno. All’incirca5/7 anni - Secondo te dal punto di vista psicologico per un ventenne è importante avere un fisico ben “scolpito”? E' sufficiente ad aumentare la stima in se stessi? Per un ventenne dipende dal proprio carattere,quindi può essere importante oppure no. L'allenamento e lo sviluppo fisico sono in grado di aumentare la propria autostima -E' uno sport costoso ? Se lo si pratica agonosticamente si, altrimenti no! - Partecipate anche a delle gare sportive ed in cosa consistono? Si, le gare consistono nel mostrare ai giudici i risultati ottenuti in palestra.Il fisico più perfetto vince.Premi coppe e trofei a volte premi in denaro -In Calabria a che livello è diffuso questo sport? È abbastanza diffuso è a buon livello,soprattutto nelle principali città: Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria. - Qualche anno fa attorno a questo sport circolavano voci di uso di ormoni e sostanze “dopanti”. Escludi che oggi ci sia ancora questo fenomeno? Purtroppo il fenomeno doping è una triste realtà in tutti gli sport. Fortunatamente a Tropea questa prassi non è diffusa, io sconsiglio vivamente l'uso di ormoni anabolizzanti -Tu perché consiglieresti il culturismo ad un ragazzo ? Per salute ed efficienza fisica e per prevenire patologie a carico del rachide(Scoliosi,ipercifosi o ipercifosi). Grazie per la disponibilità ed auguri per sempre maggiori successi. Pag.6 -marzo 2008 L’OPPOSIZIONE ATTACCA L’AMMINISTRAZIONE IN CARICA Con un manifesto dai contenuti duri, affisso sui muri della città ed indirizzato ai concittadini, l'opposizione torna all'attacco della maggioranza composta, secondo quanto scritto, da “amministratori senza scrupoli, senza idee e senza anima”, “abili artefici di promesse mai mantenute”. Come già avvenuto nel corso della manifestazione tenuta lo scorso ottobre, i consiglieri di minoranza, Pasquale Orfanò, Domenico Tropeano, Giuseppe Rodolico e Alfonso del Vecchio, hanno passato in rassegna alcuni dei principali problemi della nostra città, attribuendo le responsabilità alla inerzia ed alla incapacità maggioranza. Nel settore dell'edilizia vengono perpetrati “gli abusi più barbari”, “abbiamo registrato in 18 mesi perdite per miliardi di euro, finanziamenti statali e regionali, svaniti nel nulla”, continua la minoranza-“ la rottura della maggioranza con l'abbandono del Consigliere Caracciolo e del vice Sindaco Macrì, è stata rattoppata con il trasformismo”. “I tributi comunali sono quasi raddoppiati nell'anno 2007, si parla ancora del problema della viabilità, del suolo pubblico concesso- secondo l'opposizione- in maniera clientelare. Si accenna alla “morte dell'ospedale di Tropea” che sarebbe stata decisa. Si chiedono soldi alla Provincia per le scuole, ma i fondi regionali vengono “dimenticati”. I quattro storici torrenti anziché essere risanati “sono diventati immonde discariche”. Questi sono, dice la minoranza, “pochi accenni di una disfatta dalle grandi proporzioni che incombe su “tutti noi”. E poi, da ultimo un appello alla popolazione a trovare le energie nella storia passata, per far uscire la città da “ una lunga notte e lenire le ingiuste ferite”. “Oggi abbiamo un'immagine patetica, umiliante e per certi aspetti ridicola. I cittadini sono chiamati a riflettere”. “I cittadini firmatari avvertono attorno a loro rispetto e preoccupazione”. ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI AVI S di TROPEA Si è tenuta nei giorni scorsi l'annuale assemblea dei soci Avis della sezione di Tropea, alla presenza del presidente provinciale Biagio Cutrì e della presidente Caterina Forelli, la quale ha aperto i lavori ringraziando i presenti per la partecipazione e ricordando le attività svolte nell'anno sociale 2007 che, oltre ad aver visto un incremento del numero dei soci (altre venti unità, che hanno portato la sezione ad avere oltre 70 soci), ha visto la partecipazione alla Marcia di solidarietà del 17 agosto, alla realizzazione dell'albero di Natale in piazza a Tropea ed alla visita cardiologica per tutti i donatori. La donazione che si è svolta in quattro giorni, ha portato ad una raccolta di 79 sacche di sangue, utilizzate dagli ospedali della provincia. Dopo l'approvazione del bilancio consuntivo dell'anno trascorso e del bilancio preventivo per il prossimo anno, la presidente ha indicato alcune manifestazioni che si terranno nel 2008, fra cui una visita di sensibilizzazione nelle scuole, la festa del donatore, nel mese di maggio, un aiuto all'Aism (Associazione italiana sclerosi multipla) ed un incremento del numero dei donatori. Viva soddisfazione per la sede di Tropea ha manifestato anche il presidente provinciale che ha annunciato un incremento di oltre il 100% della raccolta di sangue nella città di Tropea ed in tutta la provincia, con un incremento complessivo di circa 500 sacche. Al termine della serata l'assemblea ha nominato all'unanimità, vice presidente Pino Russo (fondatore ed ex presidente dell'Avis di Tropea) il quale ha accettato l'incarico. -Attualità - Pag.7-marzo 2008 IL GIORNO DELLA MEMORIA Anche quest’anno l’Istituto comprensivo di Tropea ricorda i deportati nei lager nazisti “La storia può essere imparata anche con esperienze dirette” Il tavolo dei relatori, Francesco Laganà Anche quest’anno l’Istituto comprensivo di Tropea, ha commemorato il Giorno della Memoria, con una manifestazione molto partecipata, nella biblioteca comunale. Oltre al dirigente scolastico Francesco Lagan, erano presenti il presidente del Consiglio d’Istituto, Massimo L’Andolina, Salvatore L’Andolina ,Caterina La Rocca, la professoressa che da anni si impegna in prima persona per far conoscere ai suoi alunni la drammaticit della “Shoah”, con testimonianze e con contatti diretti con chi ha vissuto quegli anni, padre Carmelo, il parroco della Parrocchia dell’Annunziata e Dina Ruffa, consigliere comunale in rappresentanza del Sindaco di Tropea e la sig.ra Spoleti, madre di un’alunna presente. Gli interventi dei singoli relatori, sono stati arricchiti dalla proiezione di un dvd dal titolo “Da Tarsia ad Auschwitz” che ha fatto rivivere ai presenti quei momenti di persecuzione razziale. E questo ha detto il dirigente scolastico Lagan, ricordando i milioni di morti “Non bisogna dimenticare la Shoa, le leggi razziali, la prigionia , la morte”. Dina Ruffa ha rimarcato che “la nostra generazione, a differenza dei nostri padri che dovevano rimuovere il dolore, ha il dovere di ricordare per evitare che ci possa ripetersi. Siamo in un mondo che non va verso la pace ma verso la guerra”. Massimo l’Andolina si detto “orgoglioso di questa scuola che guarda con interesse e attenzione ai temi attuali della nostra vita” ed ha ringraziato i ragazzi che facendo questo viaggio “hanno lasciato un’impronta nella scuola”. Il presidente del Consiglio d’Istituto ha suggerito di organizzare un prossimo viaggio in Normandia, per vedere il Cimitero degli alleati, dove sono sepolti coloro che “hanno dato la vita per liberare l’Europa da questa catastrofe”. Salvatore L’Andolina si chiesto come sia potuto avvenire ci nel cuore dell’Europa, come siano potute morire sei milioni di persone nelle camere a gas. La studentessa Teresa Adilardi ha commentato positivamente l’esperienza fatta che ha fatto capire come la storia possa essere imparata anche dal vero, oltre che sui libri. Al termine della manifestazione seguita la visione del filmato che ha ricordato anche il campo di concentramento di Tarsia, l’unico della nostra regione, in cui non ci sono state vittime. CORRADO CALABRO’ A TROPEA Per iniziativa dell’Accademia degli affaticati Si intitola “Il mare e l’eros” l’incontro di poesia che si terrà il 6 marzo alle ore 17,30 nella sala del museo diocesano di Tropea, con un ospite illustre, il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabrò. Le poesie saranno recitate dall’attrice tropeana Rossana Colace, dopo i saluti del sindaco di Tropea, Antonio Euticchio e del presidente dell’Accademia degli affaticati, Pasqualino Pandullo. Ad introdurre i lavori sarà Pierfranco Bruni. LA PIAZZA L'Ascot fa il bilancio di un anno di attività e predispone le linee del programma 2008 Dopo le iniziative dello scorso anno, l'assemblea dell 'Ascot (associazione commercianti ed operatori turistici di Tropea), si riunisce per discutere su se stessa e sulle iniziative che dovranno essere adottate nel 2008. Soddisfatta la presidente Deborah Valente che ha ricordato all'assemblea le molte attività realizzate nell'anno 2007: spazi pubblici,viabilità, rifiuti, arredo urbano (cura dell'aiuola in piazza v. Veneto), problema igiene del mercato di viale stazione, intervento presso il Prefetto per la denuncia dei problemi delinquenziali nei confronti dei commercianti,contatti con Confcommercio, Confesercenti e Camera di commercio, rapporti con la stampa.Convenzione per i propri associati con la Banca popolare di Crotone, realizzazione della fidelity card, della cartina della città, della rivista trimestrale e del sito internet, regolamento etico, presenza con pannelli pubblicitari alla Bit di Milano, alla TGG di Rimini ed alla BMT di Napoli, la sponsorizzazione di quattro eventi della città (Premio letterario, film festival, blues festival e Tri da cruci) e della squadra di calcio del Tropea, serate musicali e con Radio Italia con presenza per oltre un mese sulla radio nazionale, tornei di carte nei locali e di calcio “Memorial Lello Pontorieri”, tombolata e cinema per bambini, notte bianca e allestimento alberi di Natale con Camera di commercio. Nel corso dell'assemblea è stata riconfermata la fiducia alla presidente Deborah Valente che sarà affiancata dal medesimo direttivo, con la sostituzione, per dimissioni, di due soli membri: Paolo Compagnino e Saragò, ai quali sono subentrati Giuseppe Carbone e Claudio Arena. Chiuso l'anno 2007, la presidente ha subito posto all'attenzione dei soci il problema più scottante con cui si apre l'anno, l'aumento di una media del 46 % della tassa sui rifiuti solidi urbani, specie a carico delle categorie produttive, aumento- a detta dei commercianti- non giustificato e soprattutto non adeguato alla qualità del servizio offerto che, specialmente nei mesi estivi, presenta molte smagliature. Successivamente la presidente ha tracciato le linee programmatiche per l'anno in corso, sottolineando anzitutto la necessità della partecipazione dei commercianti alla vita dell'Ascot, con la presenza alle assemblee. “Non è una questione di adesione con il pagamento della quota e la vicinanza all'associazione, ma una questione di partecipazione concreta alle assemblee ed alle iniziative”. Sul problema dell'aumento della tassa dei rifiuti è stata inviata una lettera al prefetto in cui si comunica il disappunto per il disservizio e la protesta dell'Ascot e si preannunciano azioni di “protesta civile” che saranno adottate dalle categorie commerciali. L'assemblea ha poi affrontato il tema della sporcizia sulle spiagge e sui problemi degli oltre trenta gestori dei lidi a mare. E' stato dato comunque atto che, delle cinque associazioni sorte negli ultimi dieci anni, quella che sta operando con maggiore impegno è l'Ascot che, pur essendo al suo primo anno di vita, manifesta, in una realtà a volte pigra come quella della nostra città, una vitalità ed una originalità di idee che fanno ben sperare anche per l'anno appena iniziato. Pag.8 - marzo 2008 -La piazza giovani- LA PIAZZA La “Giornata della Memoria” all'Istituto d'Istruzione Superiore di Chiara Petracca Per celebrare il Giorno della memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e degli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte, si è tenuto nei giorni scorsi, un interessante incontro presso l'aula magna del Liceo scientifico di Tropea. Per ricordare quel triste periodo, è stato scelto il libro di Antonio Pugliese “1943-1945. Mio padre nel lager” che ripercorre le vicende legate a questa orribile esperienza di suo padre Giuseppe. Egli, semplice giovane proveniente da Brattirò, all'età di 19 anni si arruolò nell'arma dei carabinieri divenendo così testimone degli atroci delitti commessi all'interno dei campi di concentramento nazisti. Erano presenti: il dirigente scolastico Beatrice Lento, Salvatore Rizzo, docente di storia presso il Liceo classico, Antonio Pugliese, autore del libro, il padre e protagonista dello scritto, Giuseppe Pugliese, l'editore Armando Siciliano, il prof. Saverio Di Bella, docente di storia presso l'università di Messina ed oltre cento ragazzi dello stesso istituto scelti tra i più meritevoli alunni delle ultime classi dei vari indirizzi. Il dirigente scolastico ha ringraziato tutti i presenti per l'opportunità di riflessione data ai ragazzi e ha letto un telegramma inviato dal Presidente della regione Calabria Agazio Loiero;ha inoltre riportato le testimonianze dei più conosciuti deportati italiani, Primo Levi, autore di “Se questo è un uomo” ed Elisa Springer, conosciuta personalmente dalla preside, autrice del libro “Il silenzio dei vivi”. La parola è passata poi al docente Salvatore Rizzo che ha parlato dell'importanza della legge del 20 luglio 2000 (la stessa che riconosce l'istituzione del Giorno della Memoria) definita un impegno e non un programma, ha ricordato altre celebri figure, eroi come Giorgio Perlasca, ma ha soprattutto posto rilievo sull'importanza che ricopre la scuola, un'istituzione che deve educare i ragazzi, ma anche farli riflettere su eventi importanti come questo. Soddisfatto l'editore Armando Siciliano che ha dichiarato di avere piacere a stare con i giovani e parlare con loro di tali problematiche , ma anche evidenziato la mancanza di comunicazioni, l'assenza di alcuni importanti argomenti all'interno dei libri che trattano di storia e ha esortato i ragazzi a riprendere in mano le coordinate ormai forse perse del tempo e dello spazio. Il docente universitario Saverio Di Bella è riuscito ad attirare l'attenzione dei partecipanti ripercorrendo il quadro storico in cui si colloca la vicenda di Giuseppe Pugliese ossia la seconda guerra mondiale. Per far ciò ha proposto varie letture di poesie scritte dai più importanti autori del ‘900, come “Alle fronde dei salici” e “Lamento del sud”. L'autore del libro, Antonio Pugliese ha ringraziato i giovani della scuola per la loro attiva partecipazione e l'entusiasmo dimostrato, la preside , gli illustri relatori, ma anche il rappresentante dei genitori del Consiglio d'istituto vista l’importanza della comunicazione tra scuola e famiglia. Durante la manifestazione sonostati letti alcuni brani significativi, dai ragazzi appartenenti al gruppo teatro della scuola seguiti dalla prof.ssa Dina Ruffa. Chiara Condò, Federica Tripodi, Alberto Tassone, Teresa Epifanio e Francesco Romano hanno letto alcuni tra i passi più importanti del libro di Pugliese, ma hanno anche fatto alcuni riferimenti agli scritti dei giovani della Rosa Bianca, riportando la storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl. Si è conclusa così “una delle pagine più importanti della storia dell'Istituto” che ha visto partecipi i ragazzi della scuola, aiutati, attraverso i vari interventi delle personalità presenti, a riflettere su quello che è successo, per ricordare le atrocità commesse in quegli anni e tutte le vittime innocenti delle leggi del tempo e capire la grande importanza di diritti che ormai diamo per scontati e far sì che non si ripetano più fatti del genere. Nelle foto di Enzo Carone: il pubblico in sala, i relatori ed il prof. Saverio Di Bella È curata da: Ines Barritta, Carlo Candido, Chiara Condò, Valeria Frezza. Francesco Marino, Maria Romana Pedazzo, Chiara Petracca, Giuseppe Privitera, Alberto Tassone E-Mail: [email protected] Tornano i “Balconi fioriti” Dopo la riuscita manifestazione dell'anno scorso, anche quest'anno torna il concorso dei balconi fioriti, organizzato dl Comune di Tropea, dall' Istituto di istruzione superiore e dalla Proloco di Tropea. Collaborano anche l'Inner Wheel e la Fidapa. Il concorso riguarda “Finestre, balconi e vicoli fioriti”. Sono ammesse iscrizioni presso la Proloco di Tropea, fino alle ore 12,00 del 29 marzo prossimo. Le decorazioni dovranno essere completate entro il 30 aprile ed esposte fino al 30 maggio. I migliori balconi, vicoli e finestre saranno giudicati in base ad un a serie di parametri: originalità dei lavori, inserimento armonico nel contesto urbano e recupero ed abbellimento di strutture edilizie ed architettoniche tipiche. I premi saranno buoni acquisto per fiori, semi e piante ornamentali. Nella giuria saranno presenti due esperti vivaisti ed una personalità artistica. Il bando completo è reperibile presso la Proloco di Tropea. Pag. 9- marzo 2008 -La piazza giovani- Don Luigi Renzo: “Il bene non fa rumore, ma c'è” La famiglia nella realtà della malattia XVI Giornata Mondiale del Malato di Chiara Condò La XVI giornata del Malato si è svolta, come di consueto, l'11 febbraio scorso e, dopo qualche giorno,la conferenza nella sala della “Casa d'Accoglienza A.D. 2000” di Ricadi. Presenti medici e pazienti, mons. Luigi Renzo e alcuni sacerdoti oltre ad ex malati che hanno lottato contro la malattia. Quest'anno la Consulta nazionale della pastorale della sanità ha indicato come tema “La famiglia nella realtà della malattia”, una riflessione che ha offerto l'opportunità di considerare una serie di aspetti troppo spesso ignorati nella cura pastorale dei malati. La conferenza, moderata dalla dott.ssa Maria Grazia Arena, ha avuto inizio con un intervento di don Gaetano Currà che ha parlato del ruolo che ha la famiglia in una situazione particolare e delicata come la malattia. L'incontro con il “male”, oggi viene infatti percepito diversamente rispetto al passato: la società è abituata al benessere e il contatto con il suo opposto genera sgomento e incredulità. Proprio per questo, come ha scritto il vescovo nel suo messaggio, “la complessità della realtà che ci circonda, ci chiama ad una presa di coscienza, di responsabilità”. La famiglia, deve accompagnare umanamente il malato nel suo percorso di sofferenza, senza mai permettergli di abbandonare la speranza, a prescindere dal male che lo affligge in quanto la sofferenza è parte integrante dell'esistenza di ognuno di noi, accompagnarlo quindi, ma soprattutto comprenderlo e compatirlo, nell'accezione più letterale del termine, sentire insieme a lui e mai provare pietà. Ha poi preso parola la dott.ssa Pina Muzzupappa, rappresentante dei medici di famiglia, la quale ha manifestato le difficoltà con cui ogni giornoquesti hanno a che fare, il loro lottare “contro il bilancio” che sembra quasi sfavorire la posizione già precaria del paziente. Ad inserire nella discussione il tema del volontariato ci ha pensato poi Giovanna Matera, presidente dell'Associazione di volontariato “Come te” , tema importante nella teoria quanto nella pratica. Molte sono le associazioni infatti che si occupano di sostenere famiglie con membri disabili, e forse le istituzioni non hanno ancora riconosciuto come si dovrebbe l'importanza del volontariato. Hanno poi concluso il dibattito la dott.ssa Michela Ragno, assistente sociale all'Asl di Vibo Valentia, che ha denunciato una forte carenza di servizi e Franco Lico che ha descritto a voce chiara la propria, difficilissima esperienza e la testimonianza di quanto la vita di un nucleo familiare possa essere stravolta dalla malattia. Ad un tratto non esistono più progetti o sogni, ma solo un lungo calvario. Ciò che permette alla famiglia di non frantumarsi dunque, cos'è? Semplicemente- dice Lico- la forza della speranza, la determinazione di cui solo un affetto incondizionato, illuminato anche dalla fede è capace. Molte e vivaci le domande di un pubblico apertamente insoddisfatto delle condizioni delle infrastrutture locali ma tanti anche gli inviti ai medici da parte dei medici stessi di agire sempre con grande rispetto della vita umana, e di impegnarsi per riacquistare nuovamente la fiducia dei propri pazienti in questi tempi così facile da perdere. Ha concluso la serata don Luigi Renzo riassumendo il tema dellincontro: “bisogna recuperare il senso della e nella famiglia. Bisogna purificare la passione, l'eros, e trasformarlo in agàpe, l'amore con cui ci doniamo all'altro per fare il suo bene. Diventiamo protagonisti per costruire, non per distruggere. Il bene non fa rumore, ma c'è”. LA PIAZZA Carnevale a Fitili Fitili è un paesello tranquillo sulle pendici delle colline che guardano l'azzurro del nostro mare, nel comune di Parghelia. Casette bianche e base, tutte uguali e ordinate, silenziose e serene, ma che nella loro struttura ci ricordano la necessità di una ricostruzione rapida dopo il terremoto del 1908. Gente semplice ma resistente, che ama la propria terra e la lavora per renderla più bella e produttiva, gente che ama la famiglia e la considera il dono più grande e bello che ha, gente tranquilla, rispettosa, che ricorda con nostalgia la tradizione e si lancia nei suoi figli verso il futuro imminente. Oggi è Carnevale e questo paesello si trasforma. Sono le 14,00 quando la musica chiama a raccolta sulla piazza le maschere, che accorono festanti e gioiose. Ogni casa apre la sua porta e fa uscire strani personaggi. Dalle finestra volti di donne anziane guardano tra l'ammirazione e la sorpresa. Sorrisi e grida di bambini, cenni e richiami, corse e timidi passi danno vita a tutte le maschere. Al concorso si iscrivono ben 38 maschere, ognuna con il suo nome: La primavera di Boticelli, i Ninja, l'ergastolano, la dama del '300, il carabiniere, Isotta, re Artù, la Sivigliana, El matador, Berlusconi, la dama in nero, il principino, il finanziere, fino d una simpatica “senza tetto”, in compagnia dell'inseparabile bottiglia e tanti fiori. Non è stato difficile organizzarli tuti in un defilè ordinato e simpatico. Eccoli quindi al suono di ogni strumento e sonaglio, tra i più strani e tradizionali (putipù, trik-ballak, caccavelle, trombette, ecc…) sfilare per le vie del paese. L'allegria contagia ogni abitante, anzi sembra talmente espandersi da raggiungere le stesse case, abituate da sempre al silenzio costante e rispettoso. Ma il Carnevale ha le sue regole particolari e chiassose ! Si forma il corteo guidato dalla imponente maschera “Il boia deh”, con la musica ritmata e allegra dietro il fantoccio di Carnevale, trasportato in una barella da quattro ipotetici infermieri. La nostra gente è tutta fuori di casa ad ammirare e sorridere, a salutare e scrutare quei volti strani alla ricerca di una persona conosciuta. Ma quante gente a Fitili! Anche da Parghelia sono presenti parenti e amici per dividere la festa e l'allegria. Un giro, due, tre giri per il paese: è il segno più chiaro della riuscita della manifestazione. Ma la festa deve continuare. Nel Circolo ricreativo san Gerardo tutti prendono posto, maschere e invitati. Qui si svolge la vera sfilata: ogni maschera si presenterà davanti alla giuria per ricevere un voto. La nostra riunione vuole essere al tempo stesso profonda e allegra, intelligente e gioiosa. Si inizia con la recita di una poesia dal titolo “Prendete tempo”, che ci ricorda il valore del tempo e delle cose, della vita e del lavoro, della festa e del dolore. La giuria decide che dopo ogni dieci maschere che sfilano verrà letta una nuova poesia. Le maschere da un lato, frementi di entrare nella competizione della sfilata, gli invitati e gli amici e parenti dall'altra, al centro la giuria: cinque persone scelte per la loro capacità di giudizio! E il numero uno sfila: la strega d'assalto tra applausi e risate. E poi tutte le altre, in un susseguirsi fra fantasia e storia, tra grandi e piccoli, tutti vivaci, tutti prorompenti. E poi seguono: la famiglia Dracula, la dama dell'800, Spiderman. La vedova nera, Harry potter, il diavolo rosso, la geisha, la principessa dei sogni, la principessa di York, re Artù, il sultano, il clocharde, il guerriero, rondò veneziano, la tigre della Malesia, gatto silvestro, la pantera rosa e tanti altri. Le poesie sono recitate da Martina Pungitore (La mia piccola Fitili), Franco Cuturello (Tempo di mimosa), Antonella Crigna (Germoglio d'amore), Antonio Pungitore (Carnevale), Emanuela Pungitore, di soli 12 anni (Maschere). Alla fine, dopo un difficile selezione, perché le maschere erano tutte belle e ben portate, vincitori sono risultati:al primo posto Carlotta Pungitore (con la maschera di Isotta), al secondo Simona Artese (dama del '300), al terzo posto la coppia Giovanni Pungitore e Loide Ciccone (Charleston). Al quarto posto, molto applaudita dalla folla, Antonella Crigna vestita da Primavera del Botticelli. Alla fine della festa tutti i presenti hanno potuto gustare deliziose torte preparate dalle mamme e 'nduja e salumi locali, fra i canti ed i balli che hanno visto le maschere più strane ballare fra di loro. La serata è terminata con i giustizieri di Carnevale che arrivano, portano via il fantoccio del povero Carnevale e lo incendiano fra alte fiamme e splendidi fuochi d'artificio. (Un ringraziamento al Comitato organizzatore: Franco Cuturello (presidente), Giovanni Grillo (v. presidente), Antonella Crigna (v. presidente onorario), Franco Tumeo (segretario), Antonio Artese e Roberto Caracciolo) Pag. 11 - marzo 2008 -Attualità - FINE ANNI CINQUANTA: il montaggio del “forno elettrico” a Tropea, Nel ricordo di Paolo Corbetta Erano gli anni 1956/1957 o forse 1958, Paolo Corbetta, allora trentacinquenne di Busto Arsizio, ricorda chiaramente, seppure con dei “flash” quei giorni trascorsi a Tropea per installare un forno elettrico (della ditta Pensotti di Busto Arsizio) e di proprietà di Romano-Filardi. Non ricorda il periodo dell'anno in cui venne ma, oltre a conservare delle foto con alcuni nostri concittadini,ricorda “una grande festa che si svolse in quei giorni” (I tri da cruci, la Madonna dell'Isola o la Madonna di Romania ?). Alloggiava all'hotel Roma, che aveva a fianco un bel pergolato, da dove ricorda che dovette spostarsi dopo tre giorni perché c'era troppa confusione. Vicino a questo hotel c'erano anche un negozio di parrucchiere e un negozio nella piazza vicino all'albergo. Ricorda anche che un padrone o uno dei padroni del forno aveva un negozio che vendeva stoffe e vestiti e poi, quella che lui chiama “la messa della masseria” perché vi erano ad assistere per lo più contadini che “parcheggiavano” fuori i loro asini e, all'uscita dalla messa, viste le belle giornate, scendeva per la “via dei forgiari” verso l'Isola (quella che lui chiama il Castello), per prendere un po' di sole e scattarsi delle foto (con una macchina fotografica tedesca dotata pure di autoscatto). L'installazione del forno durò oltre tre settimane perché il lavoro andava fatto con la massima precisione, sigillando mattone per mattone, con l’aiuto e la professionalità, oltre che alla buona educazione, che lui a n c o r a o g g i riconosce, dei nostri operai. Dall'hotel Roma si trasferì presso un hotel vicino alla stazione, salendo a sinistra, dove, ricorda lui, nella stanza entravano dei rami di un albero di fichi neri che lui mangiava perché erano ben maturi. I proprietari dell'hotel erano persone molto brave e gli preparavano da mangiare. Questa accoglienza ed il rispetto lo ricompensavano della lontananza da casa, dove aveva lasciato moglie e tre figli. Due dei mastri che lo hanno aiutato nel montaggio del forno, Giuseppe Giuditta e Francesco Montoro, per ritirarsi a casa, ricorda Corbetta, scendevano verso sinistra (la via dei forgiari). Nonostante la sua non più giovane età, il signor Paolo, ricorda molti particolari del soggiorno di quasi un mese nella nostra città e, ad Enzo Godano, che a Busto Arsizio, ha raccolto questa testimonianza, ha raccontato e fatto r i v i v e r e u n a Tr o p e a g e n u i n a , spontanea, fatta di gente brava ed educata che ancora doveva aprirsi al turismo. Pubblichiamo le foto che ci sono state gentilmente trasmesse, nella speranza che qualcuno di quelli che non abbiamo riconosciuto, vi si riconosca o possa aggiungere qualcosa a questo racconto che ci fa tornare indietro nel tempo. LA PIAZZA CARNEVALE ...chi l’ha visto ? di Caterina Forelli Carnevale (se così possiamo chiamarlo) è finito: ed anche per quest'anno tiriamo un sospiro di sollievo! Il motivo è alquanto evidente, per chi in quei giorni si è trovato a passare per le vie di Tropea, o sostare in piazza V.Veneto: una festa che dovrebbe essere all'insegna dell'allegria, della dissacrazione, del divertimento, si trasforma, da qualche tempo, in una bolgia di schiuma, acqua, uova e quant'altro. L'unica speranza, come alternativa, è quella meteo: la pioggia potrebbe diventare una soluzione al problema! Certo, non vogliamo fare i bacchettoni ed insegnare agli altri come divertirsi: ognuno ha il diritto di festeggiare come più gli aggrada. Ma lo stesso diritto dovrebbe essere consentito anche agli altri. La nostra libertà finisce dove inizia quella degli altri: è il presupposto minimo per una convivenza civile e democratica, che purtroppo viene spesso dimenticato. Dimenticato dalle famiglie e dalle istituzioni, che dovrebbero vigilare. L'educazione alla cittadinanza attiva ed al senso civico passa anche dal rispetto degli altri. Durante la riunione delle Consulta delle Associazioni del 26 gennaio avevamo chiesto all'assessore alla viabilità, Nino Valeri, di farsi portavoce presso l'amministrazione comunale di un'esigenza: la messa in sicurezza di almeno uno spazio (in questo caso piazza Vittorio Veneto), per consentire, a chi lo volesse, di portare i bambini senza correre il rischio di ritrovarsi imbrattati di materiali schiumogeni. Data la scarsità di risorse umane da impiegare allo scopo, avevamo suggerito un coordinamento tra le forze dell'ordine presenti nel nostro territorio, polizia, carabinieri, vigili urbani. Così, a quanto pare, non è stato. Durante le ore pomeridiane, che sono poi quelle di maggiore frequenza, non abbiamo visto nessuno, se escludiamo le bande di ragazzi pronti a scontrarsi. La delusione è sicuramente tanta: non solo non riusciamo ad organizzare il carnevale riappropriandoci in maniera positiva degli spazi ed offrendo un'alternativa alla “guerra” di schiuma, ma non riusciamo neanche a garantire ai cittadini la possibilità di viverlo in maniera tranquilla. Ed allora ci permettiamo qualche suggerimento, sperando che non venga scambiato per ingerenza, o peggio, per una ostentata e caparbia voglia di dire sempre la propria (che poi è uno dei modi per realizzare la partecipazione dei cittadini alla vita della comunità): perchè non fare uno sforzo ed organizzare per tempo (PROGRAMMARE!!!): a) un controllo della vendita di materiali schiumogeni; b) mettere in sicurezza una piazza per almeno quei cittadini che vogliono un carnevale all'insegna soltanto dell'allegria e del divertimento? E poi, data l'esiguità nella nostra città di spazi pubblici destinati a bambini e ragazzi, non sarebbe il caso di superare ostacoli di carattere burocratico e fare in modo che i cortili scolastici, inutilizzati dopo l'orario di chiusura della scuola, possano rimanere aperti per finalità ludiche? Ed ancora, visto che sognare non costa nulla, perchè non pensare di organizzare per l'avvenire insieme (Amministrazione comunale, scuola, pro-loco, associazioni e cittadini volenterosi) le future manifestazioni carnevalesche o comunque feste di piazza? La nostra vuole essere una proposta di metodo, da applicare ogni qualvolta si parli di temi che interessano la collettività tutta. Ed allora lanciamo l'ennesima “provocazione”: vorremmo essere consultati quando si decide (...o non si decide!), se, ad esempio, avviare la raccolta differenziata dei rifiuti; quando si discute (... o non si discute) di scelte che riguardano la vita dei cittadini, delle donne, dei bambini. Perchè poi non pensare di trasmettere in diretta radiofonica, attraverso una radio locale, i Consigli comunali? Perchè non informare i cittadini, attraverso la pubblicazione di un opuscolo di qualche pagina, delle risorse, (...o non risorse) del bilancio comunale?... ecc. ecc. Si discute tanto della mancanza di fiducia dei cittadini nei confronti dei politici, ed allora quando i cittadini chiedono di partecipare, perchè si preferisce non ascoltarli? Aspettiamo fiduciosi, sperando che la risposta non sia ancora una volta un assordante silenzio! LA PIAZZA -Tropea anni ottanta- FEBBRAIO 1985: Speciale Tropea Il porto, la casa comunale al parcheggio stazione, il problema della Rupe, museo, biblioteca, spostamento del depuratore, prolungamento stagione turistica. Per molte cose il tempo sembra essersi fermato al 1985. E ora ? Ricaviamo dai nostri archivi lo specchio di quello che era la nostra città ben ventitrè anni fa. Luigi Passalia, il giornalista inviato da Oggisud a Tropea intervista Antonio Interdonato (Sindaco), il quale, dopo aver premesso che la sua sarà un'amministrazione di breve durata in attesa delle prossime elezioni amministrative che si sarebbero tenute il 12 maggio di quell'anno, elenca una serie di opere che nell'immediato futuro si sarebbero realizzate. “A cominciare dal porto, i cui lavori inizieranno fra poco, che ingrandirà, con nuove strutture la capacità ricettiva e la sicurezza di quello di approdo già esistente. Adesso il porto di Tropea è solo un punto di riferimento. Ad opera compiuta sarà un vero e proprio porto”. I Parcheggi, verranno potenziati e rifiniti. E altri se ne creeranno per poter recepire gli automezzi che porta il turismo. “Tra le altre opere che questa Amministrazione ha preso in serio esame, vi è la costruzione della sede municipale che in linea di massima dovrebbe sorgere nell'area del parcheggio della stazione, dove si prevede verranno concentrati tutti gli uffici comunali”. Altro grosso progetto che sarà avviato, è quello della ristrutturazione dei servizi che eliminerà nel tempo, il problema idrico, fognante e della raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. In questa ottica si proietta anche la rimozione dell'attuale depuratore e la realizzazione di un impianto a monte che possa soddisfare le reali esigenze del servizio. “Per tornare al turismo, Tropea ha un territorio molto ristretto che deve intanto essere indirizzato ad un turismo diverso (e il porto creerà una svolta) che, oltre quello spontaneo, deve conquistarne altro sui mercati nazionali ed esteri. Un pacchetto turistico e tutti i livelli, che sia pilotato e programmato anche nella maggior durata della stagione stiva per sopperire alla maggiore richiesta”. “Quello che ci sta molto a cuore tra l'altro, è l'apertura del n u o v o O s p e d a l e d i Tr o p e a . ” “ E a g g i u n g o c h e l'amministrazione intende perseguire l'obiettivo con tutti i mezzi possibili”. Questa amministrazione non è nuova perché son cambiati gli uomini, ma perché si intende cambiare la maniera di amministrare”. Seguono poi le dichiarazioni di alcuni assessori. Francesco Schiariti (Assessore ai lavori pubblici) “Fra gli obiettivi fondamentali che si siamo proposti assume una rilevanza particolare il risanamento delle finanze comunali con una corretta gestione dei tributi comunali e delle entrate.” “Tra le tante opere pubbliche da realizzare ritengo di dover citare la scuola materna, l'asilo nido, la strada Michelizia finanziata con fondi dell'Amministrazione provinciale”. “Va detto comunque che in questi primi giorni di alacre lavoro sono state gettate le basi per la realizzazione di opere importanti in Pag. 10 marzo 2008 fase avanzata di studio e che dovrebbero, se realizzate, cambiare radicalmente il volto della città. Mi riferisco in particolare alla panoramica che da Rocca Nettuno, correndo lungo l'appicco, arriverebbe fino al Comune di Ricadi per congiungersi con l'accesso al mare di Riaci. L'anno del 1985 dovrà essere l'anno della realizzazione della nuova casa comunale, essendo intendimento dell'Amministrazione, destinare l'attuale struttura, opportunamente recuperata e restaurata, a Centro dei congressi ed ospitare il Museo e la Biblioteca.” Il problema della rupe, il cui consolidamento è all'esame delMinistero del bilancio per un intervento con i fondi Fio. Elio Paparatti (Assessore all'igiene) “La situazione politica amministrativa di Tropea non è andata avanti, anzi ha fatto dei passi indietro sino a scadere nelle risse personali, nelle lotte di potere, nei favoritismi, negli abusi, con grave danno per i cittadini” In questa nuova Amministrazione ho notato un entusiasmo e un interesse che indubbiamente, anche s ei tempi sono ristretti, fanno ben sperare per il futuro prossimo”. Alfonso Del Vecchio (Assessore al turismo). “Da tempo l'assessorato di cui mi occupo va conducendo una battaglia perché la stagione turistica si prolunghi al di là dei due mesi che non garantiscono la reale produttività. Perché questo avvenga è necessario che sia aumentata la ricettività alberghiera sollecitando nelle sedi più opportune perché vengano rimossi alcuni ostacoli di natura urbanistica e burocratica che impediscono di fatto che alcune proposte di insediamenti residenziali ed alberghieri non siano accolte. Ormai non vi sono più dubbi. L'unica attività imprenditoriale seria che può tirare è il turismo. Tropea ha assistito in questi anni alla tumultuosa crescita del suo turismo ed ora vive una fase di riflessione in cui ci si interroga sulle prospettive future e su cosa bisogna fare per incanalare un patrimonio di risorse verso una corretta e produttiva gestione. “ L'assessore parla poi del “Progetto Tropea” che conteneva alcune cose “in fase di realizzazione”: il Centro polisportivo sta per essere realizzato e il completamento della struttura portuale. “Negli anni a venirecontinua l'assessore Del Vecchio- ci giochiamo una grossa scommessa, alle risorse naturali e paesaggistiche, ai tesori d'arte, ai richiami architettonici e culturali che da sempre costituiscono il nostro vero patrimonio, dobbiamo sapere aggiungere un nuovo sistema organizzativo ed una nuova mentalità… attraverso strumenti fondamentali quali l'associazionismo e la cooperazione.a tutti i livelli abbandonando definitivamente la fase dello spontaneismo”. Giuseppe Mazzitelli (Assessore alla pubblica istruzione). L'assessore ha ripreso tutti i contributi (regionali) dal 1982 relativi ai diritti allo studio, ai buoni libri, ai trasporti degli alunni degli istituti superiori, e in special modo, quelli relativi all'acquisto di mezzi didattici ad uso collettivo per gli alunni della scuola dell'obbligo. “Si sta pensando anche di avviare la mensa, sia per i ragazzi del tempo prolungato alla media, sia per le elementari del tempo pieno in modo da porre fine così ad un disarticolato e disorganico servizio che procura notevoli disagi alle famiglie” Per quanto riguarda i trasporti degli alunni delle scuole dell'obbligo, “Poiché attualmente stiamo effettuando il servizio in maniera precaria, con l'utilizzazione di un solo pullman di tredici posti, si sta vagliando la possibilità di fare una convenzione con autolinee private agli aventi diritto”. -Storia cittadinaPag. 12 -marzo 2008 che, coronato i oro e linguato di rosso, sostiene nella branca STORIA DI UN EDIFICIO (*) sinistra la clava di Ercole; una dorata corona principesca sta per timbro, mentre a sostegno laterale dello scudo ci sono un leone e una idra, entrambi azzurri. Il cimiero è una fenice nel rogo, la quale tiene in bocca un nastro con il moto di Manili Come un medievale arengario, che veniva costruito nella :”Gli incendi rinnovano i nidi” (Renovant incendia nidos). Il leone e l'idra rappresentano, con la loro uccisione, le piazza principale delle città dell'Italia settentrionale per le riunioni dei rappresentanti del Comune e del Popolo, sorge, in prime due delle proverbiali dodici fatiche di Ercole; la fenice, piazza Ercole, cuore del centro storico di Tropea, l'edificio che mitico uccello, la quale, morta dopo cinque secoli di vita in un attualmente (1985 ndr) accoglie il circolo culturale “P, rogo, si credeva che rinascesse dalle proprie ceneri ad una Galluppi”. Sede del Sedile ieri, di pubblici comizi oggi, in altrettanta lunghissima esistenza, rappresenta invece la occasione delle consultazioni elettorali, racchiude un tratto di rinnovazione del Sedile, eretto in tempi antichi. storia di una gente che ancora porta i segni della sua passata Mentre, nel 1704, lo stemma in marmo veniva murato in civiltà. Da epoca imprecisata nelle città, ed alto della facciata, dove si osserva tuttora, anche, in importanti centri minori, nel loggiato coperto venivano dipinte le esistettero dei luoghi di ritrovo, detti Sedili, insegne delle famiglie nobili che, in dove i rappresentanti della nobiltà aderenza alle alterne vicende umane, erano discutevano su problemi di casta o su affari cassate, ridipinte, per essere poi tra famiglie. E poiché i Sedili spesso erano definitivamente eliminate nel marzo 1806 ubicati in prossimità degli ingressi delle per ordine di Pietro Coletta, generale città, la custodia delle porte veniva affidata napoletano, uomo politico e storico, ai nobili, i quali, per lo svolgimento di tale pervenuto ai più alti gradi militari durante la compito, che nella scala dei valori teneva un dominazione francese (1806-1814). E così il posto di massimo rispetto perché Sedile incominciò la sua attività con una considerato un ufficio di onore, non solenne assemblea, in cui si dichiararono disdegnavano la partecipazione anche di chi sue protettrici la Madonna di Romania e S. non apparteneva al loro ceto. Chi del popolo Domenica, stabilendosi inoltre che, aveva effettuato tale prestazione o compiuto approssimandosi il 6 luglio, giorno della una onorata impresa, veniva incorporatofesta di S. Domenica, i Nobili si dovessero per riconoscenza- nella classe patrizia per riunire per eleggere chi avrebbe dovuto cui nel tessuto sociale, accanto ai nobili per tenere il vessillo nella processione e per schiatta, figuravano anche quelli aggregati. delegare due loro fanciulli a tenere i suoi Questa stessa immagine presentava il corpo lembi. L'edificio continuò a sentire sociale di Tropea, come risulta da una discussioni di casta e di governo della città, pergamena del 1495, la quale costituisce un entrando a far parte della storia di Tropea. documento di data certa sulla distinzione dei nobili per stirpe Vide uomini passare e, con loro, idee e vicende. Avvertì l'eco da quelli aggregati, che erano chiamati Onorati del popolo. degli scossoni che il regno di Napoli dovette subire ad opera Nobili ed onorati formavano il gran Sedile, o Sedile magnum, della Repubblica Partenopea; assistette, l'8 febbraio 1799, alla che, al suono della campana grande “ad sonum campanae erezione dell'Albero della Libertà, che gli stette di fronte, in magnae”- si riuniva nella chiesa di S. Maria Madalena o di S. piazza Ercole, quindici giorni; conobbe l'umiliazione della Maria de Recomandata, presso la Cattedrale , come risulta da chiusura nel 1800, quando furono aboliti i Sedili nel regno, ma un atto del notaio Antonio Tropeano del 1835 e da un altro del anche la gioia della riapertura, nel 1804, dovuta all'intervento notaio Filippo Staropoli del 20 marzo 1537, per discutere sui del colonnello De Settis, disponendosi nel marzo 1806, con problemi dell'Università di Tropea. Forse perché l'istituzione del Decurionato,a divenire sede della nuova quell'aggregazione era stata vista da alcuni come causa di Amministrazione della città. Messosi a nuovo, come si imbastardimento della casta nobiliare; forse conviene in particolari momenti della vita, perché l'amministrazione delle Università, affidata ricevette regalmente Gioacchino Murat il 31 ai Sindaci rappresentanti dei Nobili e degli maggio 1810 e Ferdinando II il 14 aprile 1833, i Onorati, aveva fatto nascere incomprensioni e quali non poterono non cogliere i nobili principi dissapori, certo è che il 12 agosto 1567, di comune della tradizionale ospitalità tropeana. Sempre al accordo, i due ceti decisero la loro separazione, che centro della vita cittadina, il cui corso era regolato si realizzò poi nel 1624 sotto Filippo IV, allorché si da un governo pacifico e civile, il suo ruolo procedette anche ad un'epurazione e numerazione prestigioso incominciò ad accusare un'incrinatura delle autentiche famiglie patrizie. nel 1867, quando, per un decreto dell'anno precedente, che disponeva la soppressione di tutti Dopo la unanime separazione, il 5 giugno 1703 i gli istituti religiosi e l'incameramento da parte dello due ceti, riunitisi ancora in plenaria assemblea, Stato di loro beni, la sede del Comune fu trasferita deliberarono, ricevendone successivamente nei locali del convento dei Liquorini, dove si trova l'assenso del Vicerè, la nuova erezione di due ancora. Già stella di prima grandezza nel Sedili: uno per i Nobili, da chiamarsi Portercole, da Ercole, che una leggenda vuole fondatore di Tropea, e l'altro per gli firmamento della storia tropeana, fendeva velocemente lo Onorati, da chiamarsi Africano, in memoria di Scipione spazio del tempo per diventare stalla di animali, tra l'assoluta l'Africano, altro presunto fondatore della città. Mentre il indifferenza che la gente a volte palesa nei confronti del Sedile Africano doveva sorgere in luogo da destinarsi, il “grande” decaduto. A ridare il pristino decoroso stato al Sedile Portercole, invece, doveva erigersi nella casa della regia (si continuò a chiamare così per un pezzo il fabbricato che Bagliva, e precisamente nel piano delle fontane ad esso l'aveva accolto) furono alcuni gentiluomini che, avutolo in attaccate, come risulta dal verbale della seduta e dall'atto lungo fitto dal Comune nel 1892, ne fecero luogo di riunione e notarile di Antonio Scrugli del 14 agosto 1703. La Bagliva o di lettura, sovrapponendogli poi una torre campanaria con Baliva, dall'antico francese “baillie”, che nell'Italia orologio, quasi a completamento della sua disposizione meridionale, all'epoca dei Normanni (sec. XI e XII) era una estetica. Tenuto a battesimo da nobili e da valenti magistratura con poteri sovrani, ridotti poi dagli Angioini (dal professionisti, era nato l'avo dell'attuale Circolo culturale “P. sec. XIII al XV) alla sola amministrazione ella giustizia, aveva Galluppi” per continuare a testimoniare la sua storia passata. sede nei locali dell'attuale Circolo Galluppi, la cui costruzione, (* Tratto da “Storie e leggende di Tropea e dintorni” di Antonio pertanto, la si deve far risalire a tempi anteriori al secolo XVIII. Sposaro a cura dell'Amministrazione provinciale di CatanzaroIntanto il Sedile di Portercole, come si conveniva ad una Centro culturale del folklore e delle tradizioni popolari di Tropeafamiglia gentilizia, si diede uno stemma con una significativa Off.Grafiche Garrì- aprile 1985- per gentile concessione dell'autore) allegoria. Nel fondo argenteo è inquadrato un leone azzurro LA PIAZZA Il circolo culturale P. Galluppi LA PIAZZA -Attualità - FRANCO CUTURELLO A Livorno con la Calabria nel cuore Franco Cuturello è nato a Fitili nel 1936. Fin da piccolo nutre la passione per la pittura pittura, tanto da diventare autodidatta, senza aver frequentato alcuna scuola d'Arte. Il suo genere è stato definito “Macchiaiolo toscano” ed è ispirato fortemente alla natura. Cerca l'esultanza dei colori e le immagini di un'arte a difesa della natura. Pur avendo vissuto in Toscana, spesso torna nella nostra regione per riassaporare i colori e le luci dei paesaggi campestri. Franco Cuturello Di lui si sono interessati Pittura livornese, Arte a Livorno, la rivista Fiamme Gialle. Ha partecipato a numerosi concorsi, mostre personali, collettive ed estemporanee in Calabria ed in Toscana. E' stato, fra l'altro nominato “Cavaliere dell'Arte” dall'associazione culturale “Endas” di Livorno. Molte sue opere si trovano in collezioni private in Italia ed all'estero. Di lui si sono occupati anche diversi critici d'arte: Enza Amodeo ha scritto che “ la sua pittura nasce da un sapiente equilibrio fra segno, forma, volume e colore. Nella sua pittura tutto appare naturale, spontaneo, semplice e dignitoso; vi è una contemplazione profonda della natura, delle cose, dei gesti quotidiani delle sue figure di uomini e donne. Non vi è nulla di esagerato, ogni cosa rappresentata dall'artista appare come consapevole della propria esistenza”. Giovanni Malventi ha posto in evidenza che: Dalle sue opere si evince il suo amore per la natura, di cui vuole rappresentarne le bellezze mettendo in risalto specialmente nei paesaggi e nelle marine quell'atmosfera coloristica meridionale che è parte di lui essendo nato a Parghelia, paese vicino Tropea. La sua pittura dal punto di vista cromatico appartiene alla scuola napoletana, tuttavia la peculiarità del segno formale conferisce alla pittura di Cuturello la caratteristica della contemporaneità che lo distingue dalla consueta tradizione pittorica. Molte sue opere si trovano non solo isolo in collezioni private,ma anche in America , Germania e Svizzera. Sicuramente con queste premesse il futuro artistico di Franco lascerà indubbiamente una traccia nella letteratura dell'arte contemporanea”. Francesco De Luca, critico d'arte in Roma, fa notare come, Cuturello, “dopo aver percorso la carriera di sottufficiale delle Fiamme Gialle, incalza la struggente vocazione nel segno di un recupero della memoria. I suoi quadri rispecchiano un amore verso un'immaginazione che, assimilata fin dai primissimi anni della sua adolescenza, porta con sé, come fonte da cui prese origine lo sviluppo dei suoi sentimenti.” “Chi ha seguito come noi il percorso artistico del pittore Franco Cuturello noto soprattutto a Livorno ed in Toscana- continua De Luca- sente il bisogno di arricchirne l'interesse per le pitture frutto di una testimonianza perenne coniugata con tenace volontà nonostante le resistenze familiari frapposte alla vocazione”. Proprio perché è un autodidatta “la sua fonte di ispirazione è il cuore ed un patto di sincero attaccamento alle proprie origini, condizione che universalizza un messaggio che a momenti diventa angoscia, ma non per questo, meno comunicativo e liberatorio”. Lo stesso attaccamento alla nostra terra, viene evidenziato da un'altra critica d'arte che si è interessata alla sua pittura, Rita Santuari rileva che “Franco, ha nel suo sangue gli spiriti della sua Calabria dalla quale trae la forza cromatica e gli impasti densi e profumati della sua terra.” E' un attento conoscitore del rapporto Uomo- Natura ed è “un semplice”, cioè un “artista modesto che ama dialogare on la sua Arte senza manie Pag. 13 - marzo2008 di grandezza; cosa che gli fa maggiormente onore”. Ha partecipato altresì, classificandosi fra i primi nella sezione “tradizionali”, alla manifestazione “8° Premio Natale 2000” nel corso della conviviale “I cavalieri dell'Arte” che si è tenuta a Livorno. Ma Franco Cuturello racconta anche i suoi inizi come pittore qui a Tropea. Frequentava le scuole medie inferiori ed andò a un fotografo , amico di famiglia, che aveva una collezione di quadri di arte napoletana del pittore Miraglia. Erano per lo più nature morte che Cuturello guardava per ore. Un giorno il fotografo se ne accorse e gli chiese: “Perché non frequenti una scuola d'arte? Tu hai tanta passione per la pittura ed è un peccato non coltivarla”: franco rispose: “Ma qui vicono non ci sono scuole”. Il fotografo gli rispose: “ Lo so, ma ce ne è una a Napoli ed io ti prometto che cercherò di parlare con tuo padre e vedremo cosa si può fare”. Suo padre si arrabbio moltissimo e Cuturello frequentò l'Istituto magistrale, continuando però a coltivare la sua passione. Però continuò a dipingere sulle lenzuola della madre, usando olio di lino e carta vetrata. Vinse il concorso nella Guardia di finanza e, nel 1955 fu trasferito a Livorno, dove rimase affascinato dai pittori che dipingono per strada. Poi l'incontro , nel 1956/57 con Cavallini che lo invogliò a partecipare al Premio Rotonda, dove partecipò con l'ansia del neofita. Egli dipinge la Toscana, ma non dimentica mai la Calabria con luci e colori tipici dei nostri paesaggi. Quasi ogni anno infatti non perde l'occasione di esporre a Parghelia e di partecipare a qualche estemporanea a Tropea.Si tratta certamente di un altro artista che ha qualcosa da dire e che si sforza, con semplicità, di rappresentare le proprie emozioni ed il proprio modo di vedere la realtà. Auguri per un sempre maggiore affermazione. (Recapito: Livorno Via A. Tommasi, 44/b0586964357) CARNEVALE DI MAGIA all’Hotel Virgilio In assenza di manifestazioni per il Carnevale da parte degli enti preposti e s p e r a n d o s e m p re nell’anno successivo, nella nostra città, un gruppo di un centinaio di persone fra bambini ed adulti, ha festeggiato il Carnevale con una festa privata che ha visto la partecipazione di un illusionista, prestigiatore ed intrattenitore che, per oltre un’ora con molta professionalità, ha intrattenuto i presenti con numeri di alta magia che hanno riscosso successo ed interesse anche da parte dei bambini. LA PIAZZA -Attualità - Intervista al Sindaco di Tropea. Segue da pag.2 L'Odissea non è del tutto finita. Va dato merito, sicuramente, ai precedenti amministratori, per aver individuato nella realizzazione di questa importante opera un elemento fondamentale per lo sviluppo turistico di questo paese. Tutta la fase progettuale ha avuto notevole ritardo, tant'è che la Regione Calabria, nel Settembre del 2006, aveva revocato il finanziamento. E' noto a tutti che l'amministrazione comunale ha proposto ricorso prima dinnanzi al TAR e successivamente dinnanzi al Consiglio di Stato, facendo valere le proprie ragioni. Abbiamo vinto in entrambi i gradi del giudizio e, finalmente, dopo tantissimi anni quello che per Tropea rischiava di apparire soltanto un bel sogno, finalmente sta per diventare una bella realtà, se mi consente, anche grazie alla tenacia della mia amministrazione. Salvo imprevisti, l'opera dovrebbe essere ultimata entro la fine di quest'anno. 9)Palazzo Giffone uguale casa della cultura. Un sogno o una realtà? E se si quando? E' da tutti risaputo che Palazzo Giffone è di proprietà del demanio. Subito dopo l'insediamento di questa amministrazione, ci siamo attivati presso il demanio affinché tale struttura venisse data in concessione alla città di Tropea con un canone di locazione agevolato per la realizzazione di quella casa della cultura di cui lei parla. Il demanio ha recepito la nostra istanza alla quale è seguita, da parte nostra un progetto ad hoc che proprio in questo momento è al vaglio degli organi competenti. Siamo fiduciosi di un positivo riscontro anche e soprattutto perché abbiamo buone ragioni per prevedere che tale progetto possa essere finanziato con i fondo POR 2007-2013. 10)Una città importante e dinamica culturalmente come Tropea, non ha un luogo per incontri e congressi. Non sembra un paradosso ed un problema da risolvere con urgenza e senza tentennamenti? Sono assolutamente d'accordo. Purtroppo il progetto per un centro congressi a suo tempo presentato non ha avuto riscontro positivo. Ci siamo adoperati individuando un nuovo filone di finanziamento che ci consenta di ottenere, da parte della Regione Calabria quel contributo necessario per la concreta realizzazione dell'opera. 11)L'estate scorsa il mare è stato pulito ma a volte scarseggiava l'acqua potabile nelle case. A cosa è dovuto ciò? E quando avremmo un'estate in cui tutto funzionerà egregiamente senza patemi d'animo per gli operatori e per i turisti? Concordo con lei che la stagione estiva passata ha visto il nostro mare limpido e cristallino, sicuramente per la prossima estate lo sarà ancora di più perché a giorni entrerà in funzione il nuovo depuratore Argani. Le sporadiche volte in cui l'anno scorso l'acqua potabile ha scarseggiato sono a imputare a guasti che hanno interessato la condotta gestita dalla SORICAL per cui l'immissione dell'acqua proveniente dai nostri pozzi non riusciva a sopperire completamente l'esigenza della città. Va pur detto che la nostra rete idrica è alquanto obsoleta, per cui è notevole la perdita d'acqua dalla condotta. Abbiamo presentato un progetto, a tale proposito, alla Regione Calabria, con la speranza che vada a buon fine con l'adeguato finanziamento. 12) Che rilievi si sente di muovere ai commercianti, classe produttiva della città? I commercianti sono il cuore propulsivo del tessuto economico della nostra città. Sin dall'inizio della nostra azione amministrativa abbiamo invocato un rapporto di seria e proficua collaborazione con tutte le categorie, collaborazione che, per la verità, solo in parte si è verificata. Ancora adesso, infatti, molti continuano a guardare ai singoli interessi piuttosto che al bene comune della città. Soltanto, infatti, mediante il rispetto delle regole, l'osservanza dei rispettivi spazi pubblici, delle norme sull'inquinamento acustico, una politica di auto-controllo dei prezzi, la nostra città potrà fare quel salto in avanti che tutti ci auspichiamo. Da ultimo, in riferimento alla polemica circa l'aumento delle tariffe della raccolta dei rifiuti solidi urbani, voglio precisare che trattasi di aumento reso necessario per garantire un servizio sempre più efficiente e che nessun utile economico v'è per le casse comunali. Comunque, se si diffonderà la cultura della raccolta differenziata ciò comporterà una sensibile Pag. 14-marzo 2008 riduzione delle relative tariffe. 13)I soldi non bastano mai. Ciò vale anche per il comune di Tropea. Ma, tolti i soldi per la gestione ordinaria, quanto rimane ogni anno da gestire per le attività di promozione, culturali e di accoglienza? Tropea non fa eccezione rispetto alla realtà che caratterizza tutti gli enti locali nazionali, anche alla luce dei tagli che le varie leggi finanziarie dello Stato continuamente apportano alle risorse comunali. Va aggiunto che al nostro insediamento abbiamo riscontrato un notevole deficit di cassa che con una politica economica attenta ed oculata stiamo gradualmente ma costantemente riducendo. Ciononostante rimane alta l'attenzione per tutto ciò che comporta un'attività di seria promozione turistico-culturale della nostra città. Lo stiamo dimostrando nei fatti con una vicinanza non solo morale ma anche e soprattutto economica a grandi eventi che contribuiscono alla crescita della nostra comunità. 14)A Tropea esiste l'evasione fiscale, ma Lei, in tutta onestà, ritiene che i servizi siano all'altezza delle tasse che si chiede al cittadino di pagare? Stiamo lavorando anche in questa direzione. Stiamo tentando di fare emergere unna realtà economica da tempo sommersa, individuando chi da tempo non pagava tributi per come dovuto. E' nostra intenzione attivare tutti i controlli perché emerga il fenomeno delle locazioni estive che sfuggono a qualsiasi tassazione, tutelando con ciò le strutture turistico- ricettive di questo territorio. Certo è compito dell'amministrazione garantire i servizi ma ciò si può integralmente realizzare solo se tutti fanno il proprio dovere. 15)Quando sarà spostato finalmente il depuratore del lungomare? Finalmente sta per arrivare il giorno in cui verrà eliminato quel depuratore sul lungomare che sicuramente costituisce uno scempio. A giorni, infatti, si concluderanno le procedure per la messa in funzione del nuovo depuratore in località Argani, sulla cui apertura ci siamo dedicati si dall'inizio della nostra attività 16)Quando saranno terminate e consegnate le case popolari di Viale don Mottola e Via Campo di sopra? Da premettere che gli alloggi popolari di Via Don Mottola e di Via Campo di Sopra sono stati già assegnati e consegnati dall'ATERP di Vibo Valentia. Il punto è che tale consegna è avvenuta prima dell'effettiva ultimazione di tutti i lavori necessari per la completa fruibilità degli stessi. In ordine agli alloggi di Via Campo di Sopra, al di là delle polemiche giornalistiche, le comunico che a giorni verranno iniziati i lavori per la realizzazione della rete idrica, fognaria, ed elettrica mentre è già in corso la procedura per l'esproprio e la conseguente realizzazione della strada di accesso. Il primo lotto verrà realizzato dall'Amministrazione provinciale di Vibo Valentia per un importo di euro 40.000,00 17)E' previsto l'ampliamento del cimitero? La situazione del cimitero in riferimento alla disponibilità dei loculi è davvero drammatica. Si dall'inizio ci siamo posti il problema, creando le condizioni per l'ampliamento del cimitero, cosa che è avvenuta. Approfitto dell'occasione per anticipare che a giorni verrà affisso bando di manifestazione d'interesse per le famiglie che intendono avere in concessione edicole e loculi. 18)A che punto siamo con i lavori di pavimentazione di l.go Annunziata? Mentre le rispondo è già stato firmato da parte della ditta appaltatrice dei lavori il contratto di inizio attività. Riteniamo che entro un paio di mesi e comunque prima dell'estate Tropea ed il suo complesso monumentale della chiesa dell'Annunziata avranno una tra le piazze più belle di tutta la città. 19)Strade da riparare e metano nel centro storico. A quando la soluzione? La metanizzazione del centro storico è un altro problema che ci siamo trovati a dover risolvere all'atto del nostro insediamento. E' stata ripresa tutta la pratica che è in via di risoluzione, avendo superato tutte le problematiche a suo tempo sorte a seguito delle indicazioni da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti. Anzi, approfitto dell'occasione per sollecitare tutti i cittadini che hanno abitazioni e/o strutture commerciali all'interno del centro storico a recarsi presso l'Ufficio tecnico del Comune per manifestare il LA PIAZZA Pag. 15 marzo 2008 -Arte- loro interesse all'allaccio alla rete del metano. 20)La biblioteca dovrebbe divenire un centro di cultura dinamico e, soprattutto, ordinato e pulito. Sono previsti lavori ? Abbiamo trovato la biblioteca comunale in pessime condizioni. Abbiamo presentato un progetto alla Regione Calabria per la ristrutturazione ed il consolidamento. Intanto abbiamo intenzione di procedere con lavori d'urgenza finalizzati soprattutto alla salvaguardia dell'importantissimo archivio storico e culturale esistente al suo interno, mediante la realizzazione di una copertura in tegole, utilizzando le somme residue del mutuo a suo tempo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti. 21)Turisticamente che estate prevede? In mancanza ancora di dati ufficiali non posso far altro che manifestarle un mio auspicio che è quello di un'estate 2008 all'altezza del nome che Tropea ha a livello nazionale ed internazionale. Gli indicatori di cui disponiamo ci confortano in queste ottimistiche previsioni. Anche e soprattutto perché, sin dall'inizio della nostra azione amministrativa stiamo svolgendo un'attività promozionale in campo turistico-culturale di altissimo livello con la realizzazione di iniziative sinora mai effettuate. Ciò nel segno di una partecipazione sinergica con gli altri comuni del c.d. Costa Degli Dei, convinti come siamo che solo assieme potremo realizzare grandi cose. In tale ambito le ricordo l'importante iniziativa della partecipazione alla Bit di Milano di Tropea e altri Comuni della Costa degli Dei con un proprio stand promozionale, iniziativa unica nel panorama turistico del nostro territorio. Stiamo lavorando sulla programmazione degli eventi estivi, riconfermando l'apporto concreto di questa amministrazione ai tre eventi divenuti ormai punto di riferimento dell'estate tropeana. Mi riferisco alla Seconda edizione del Premio letterario Città di Tropea, alla seconda edizione del Festival del Cinema ed al Tropea Blues Festival. Oltre a questi eventi stiamo lavorando perché a Tropea, di concerto con la Lega Navale, vi sia una tappa del 20° Giro d’Italia a vela, manifestazione di grande rilevanza nazionale, organizzata dal noto skipper Gino Ricci. Tante altre belle manifestazioni verranno realizzate di concerto con l'Assessorato al Turismo della Regione Calabria. 22)In questi anni qual’ è stata la lamentela che ha ricevuto più volte, Dai tropeani e dai villeggianti? La principale lamentela dei villeggianti è quella dei prezzi troppo alti rispetto alla qualità del servizio offerto. Per quanto riguarda i nostri cittadini le maggiori lamentele riguardano l'abuso degli spazi pubblici da parte dei commercianti nonché l'inquinamento acustico durante il periodo estivo. Un'altra lamentela si riferisce ad un eccesso indiscriminato dei veicoli nel centro storico anche se, quest'anno, stiamo per introdurre un'importantissima novità che porrà fine a tale problema: istituiremo la c.d. ZTL con telecamere che avranno il compito di monitorare tutti gli accessi al centro storico. Un'altra lamentela, stavolta comune a turisti e residenti, è la mancata riapertura dello svincolo per Tropea centro sulla ex Strada statale 522, la cui responsabilità, però, non è certo di questa amministrazione, trattandosi di opera di competenza esclusiva dell'amministrazione provinciale di Vibo Valentia. Altre lamentele riguardano il vergognoso e deplorevole comportamento di alcuni cittadini che abbandonano in modo indiscriminato decine di pneumatici usati ed altri rifiuti speciali per le vie della città. Continuamente ci attiviamo con tutte le forze di polizia per debellare tale biasimevole fenomeno forze di polizia per debellare tale biasimevole fenomeno. 23)Lei ha una notevole esperienza politica ed amministrativa alle spalle. Cosa si pente di non aver fatto? Per la verità non ho grandi rimpianti a proposito. Ho sempre operato nell'interesse della comunità, avendo come unica stella cometa il senso della legalità, della trasparenza e dell'onestà, ciò anche con notevoli sacrifici sia familiari che professionali. 24)E che cosa non rifarebbe? Rifarei tutto quello che ho fatto, sia sotto l'aspetto politico che amministrativo, ritenendo valido il progetto sul quale si è ispirata la nascita della mia lista, che privilegiava la soluzione dei problemi della nostra città rispetto alle diverse appartenenze politiche. Ho dovuto, però, constatare che tale progetto non da tutti è stato condiviso e che qualcuno ha ritenuto di fare scelte diverse da quelle inizialmente intraprese. Ammetto in politica un confronto anche dai toni aspri, ma è riprovevole il comportamento di coloro i quali intendono fare politica solo con l'insulto ed il dileggio personale. Con questi signori né io né la mia maggioranza intendiamo confrontarci fintanto che verranno utilizzati mezzi, modi e strumenti che nulla hanno a che fare con la politica. 25)Che appello lancerebbe agli operatori commerciali e turistici per quest'estate? Che facciano il proprio dovere, rispettando soprattutto le regole. Se così sarà avranno l'amministrazione comunale sempre al loro fianco e si potrà finalmente realizzare quella collaborazione che loro stessi invocano. LA FRECCIA Ha riscosso molto interesse l’uso della freccia per indicare qualcosa che non va. Tanto che cercheremo di usarla più spesso. Invitiamo i lettori a segnalarci qualcosa da indicare. Questa volta segnaliamo un “scambiatore di siringh”, praticamente u n ro t t a m e m o l t o brutto, collocato nel parcheggio di viale Stazione, che fa tanto “periferia degradata”. Chi di competenza dovrebbe rimuoverlo. Nel numero di gennaio avevamo indicato la contraddizione nei segnali di Via Umberto primo. Ci hanno ascoltato ed hanno coperto il segnale di divieto di transito. Ma scusate se non siamo mai contenti... Invece di un sacco della spazzatura non era più ...elegante usare un sacco di juta o di tela ? GLI SCOUTS DI TROPEA INCONTRANO PAPA BENEDETTO XVI Erano già stati in visita nell’ottobre del 2004, poco prima che Woitjla morisse, sono ritornati il 20 febbraio scorso per incontrare il nuovo papa. RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI. Una proposta E’ risaputo che la parte dei rifiuti che pesa ed ingombra di più è quella c.d.”umida”. Un secchio di piccole dimensioni è quello che raccoglie in media ogni due giorni una famiglia di quattro persone. Ed allora, per chi ha la possibilità (ricordiamo che è vietato nei centri urbani e quindi nei condomini e dovunque si creino problemi igienici), basta, raccogliere gli umidi, comprare tre galline e ogni giorni si avranno circa tre uova fresche. Provare per credere ! Pag. 16 -marzo 2008 - Pubblicità - LA PIAZZA Vibo Valentia e prov. F.M. 100.5 - 106.1 - 90.1 Piana di Gioia Tauro F.M. 106.1- 92.0 - 99.1 Piana di Lamezia F.M. 90.1 - 100.5 - 106.1 Catanzaro e prov. F.M. 106.1 - 104.6 - 93.1 Cosenza e prov. F.M. 103.5 - 106.1 - 103.0 -103.2 - 103.4 Crotone e provincia F.M. 103.6 - 106.1 - 104.6 Reggio Calabria e prov. F.M. 99.8 - 99.1 per la tua pubblicità locale, provinciale, interprovinciale e regionale tel. 0963 - 45733 GRAFICHE GRAFICHE STAMPIAMO IL TUO MONDO STAMPIAMO IL TUO MONDO www.partecipazioninozze.it Via O. Falduti 45/47 - Vena di Ionadi (VV) - Tel. 0963.263703 - www.paprint.it - [email protected]