TUMORI INFANTILI Prof. Carlo Cappelli Istituto di Clinica Pediatrica Università degli Studi di Roma “La Sapienza” Direttore: Prof. M.A. Castello PRINCIPALI CAUSE DI MORTE IN BAMBINI DI ETÀ COMPRESA TRA 1 E 14 ANNI Altro 22% Cancro 10% Paralisi cerebrale 1% Polmonite 2% Meningite 1% Malattie cardiache 4% Suicidio 1% Omicidio 5% Incidenti 45% Infezione da HIV 1% Anomalie congenite 8% Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. DISTRIBUZIONE DELLE NEOPLASIE NEI BAMBINI DI ETÀ INFERIORE AI 15 ANNI Sarcoma dei Tessuti Molli 7% Altro 8% Leucemia 30% Wilms 6% Neuroblastoma 8% Epatoblastoma 1% Osteosarcoma 5% Linfoma 13% Retinoblastoma 3% Sistema Nervoso Centrale 19% Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. TUMORI INFANTILI Incidenza • 10-16 /100000 casi sotto i 15 anni di età • In Italia 14/100000: 1400 nuovi casi ogni anno Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. INCIDENZA DEI TUMORI EPITELIALI E MESENCHIMALI NEI BAMBINI E NEGLI ADULTI 70 60 50 40 T.Mesenchimali T.Epiteliali 30 20 10 0 Bambini Adulti INCIDENZA DEI TUMORI INFANTILI PER ETÀ 300 289 250 227 228 214 200 206 191 198 193 203 163 150 138 133 118 111 100 144 107 110 97 93 94 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 50 0 0 1 2 3 4 5 6 7 Età alla diagnosi AGENTI MUTAGENI ( interagiscono con il DNA cellulare) • Sostanze chimiche: • • • • Idrocarburi policiclici Nitrosamine Composti alchilanti Difenilidantoina • Radiazioni: • Radiazioni ionizzanti • Radiazioni ultraviolette • Agenti virali: • Retrovirus • Virus di Epstein-Barr • Virus dell’epatite B Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. ONCOGENI • Sono versioni alterate di geni normalmente presenti nelle cellule (proto-oncogeni o c-onc). • Esistono due classi principali di oncogeni: – – Gli oncogeni che inducono una proliferazione neoplastica Gli anti-oncogeni che sono geni soppressori dei tumori. • Ambedue inducono una trasformazione cellulare: i primi dopo attivazione, i secondi dopo inattivazione. • L’attivazione può essere qualitativa (mutazione o fusione) o quantitativa (amplificazione). Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. ONCOGENI LOCALIZZATI IN PROSSIMITA’ DI TRASLOCAZIONI CROMOSOMICHE DI ALCUNE NEOPLASIE PEDIATRICHE Oncogene Traslocazione cromosomica Neoplasia myc abl t(8;14)(q24;q32) t(9;22)(q34;q11) Linfoma di Burkitt Leucemia mieloide cronica N-myc rel ets DMs, HSRs t(2;11)(q37;q14) t(11;22)(q24;q12) Neuroblastoma Rabdomiosarcoma Sarcoma di Ewing, neuroepitelioma Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Ipotesi delle due mutazioni di Knudson Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. ESEMPIO DI CANCRO GENETICAMENTE DETERMINATO : RETINOBLASTOMA ANTIONCOGENE: 13q14 MALATTIA AUTOSOMICA DOMINANTE PENETRANZA: 90 % Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Delezione 11p13 ______________________ WAGR ____ Aniridia isolata _______ Nefroblastomatosi isolata __ Pax 6 _____ WT1 ____ ? ___ Aniridia Nefroblastomatosi Ritardo mentale SINDROMI DI PREDISPOSIZIONE AL TUMORE DI WILMS Sindrome WAGR: aniridia, malformazioni, genito-urinarie,ritardo mentale. Il rischio di sviluppare un tumore di Wilms è di circa il 30%. Delezione 11p13 Sindrome di Denys-Drash: malformazioni genito-urinarie, ambiguità sessuale, disgenesia gonadica, sclerosi mesangiale. Mutazione di un solo allele del gene WT1 Sindrome di Wiedemann-Beckwith: emipertrofia, visceromegalia, macroglossia, ipertrofia corticosurrenale, displasia renale, iperinsulinismo neonatale. Mutazione del gene 11p15.5 Sindrome di Perlman: anomalie cranio-facciali, nefroblastomatosi, ascite fetale, macrosomia, iperplasia delle isole di Langerhans. Mutazione del gene 11p15.5 Tumore di Wilms INCIDENZA DEL TUMORE DI WILMS FAMILIARE IN 3442 PAZIENTI REGISTRATI DAL 1969 DAL NWTS Grado di parentela Fratello Primo cugino Genitore Zia/Zio Primo cugino (di 2°generazione) Secondo cugino (di 2° generazione) Secondo cugino Totale N. Di casi 15 11 5 5 3 2 1 42 Principali sintomi che possono suggerire una diagnosi di tumore Tumef. della testa e collo (che non risponde ad antibioticoterapia) Linfoma non Hodgkin Leucemia Neuroblastoma Sanguinamento vaginale Rabdomiosarcoma Tumore germinale Perdita di peso Linfoma di Hodgkin Pizzo PA,Poplack DJ 1997 Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Principali sintomi che possono suggerire una diagnosi di tumore Leucocoria Retinoblastoma Massa addominale Nefroblasoma Neuroblastoma Epatoblastoma Zoppia Osteosarcoma Pizzo PA,Poplack DJ 1997 Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Principali sintomi che possono suggerire una diagnosi di tumore Secrezione cronica dall’orecchio Sarcoma Istiocitosi Febbre ricorrente con dolori ossei Sarcoma di Ewing Leucemia Neuroblastoma Cefalea mattutina con vomito Tumore cerebrale Pallore e astenia Leucemia Linfoma Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Pizzo PA,Poplack DJ 1997 Sopravvivenza a 5 anni % Sopravvivenza a 5 anni dei bambini affetti da tumore tra il 1960 ed il 1995 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1960-63 1970-73 1974-76 1977-79 1980-82 1983-85 1986-88 1989-95 PROGRESSI NEL TRATTAMENTO DEI TUMORI • I FASE (pionieristica) fino agli anni ’70 “La vita a tutti i costi” • II FASE dagli anni ’70 ad oggi “Qualità della vita” Tumori Infantili Miglioramento della sopravvivenza • Cooperazione multidisciplinare • Miglioramento tecnologico della diagnostica per immagini: • Ecografia, TAC, RMN, PET, SPECT • Tecniche chirurgiche più aggressive • Miglioramento nella radioterapia • Chemioterapia (secondo protocolli multicentrici) • Terapia di supporto • (dolore, nausea, vomito, infezioni, sostegno psicologico) Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tumori Infantili PROTOCOLLI TERAPEUTICI SEMPRE PIU’ MODULATI • In funzione: – Della gravità della neoplasia, – Dei fattori di prognosi, – Dell’età del bambino. In modo da evitare trattamenti sovradimensionati o sottodimensionati Tumori Infantili CHIRURGIA • Tecniche più aggressive e sofisticate tese alla radicalità dell’intervento • Evitare i trattamenti mutilanti • Second-look chirurgico dopo la citoriduzione prodotta dalla chemioterapia Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. DIFFERENTI TIPI DI EXERESI PARZIALE Tumori Infantili RADIOTERAPIA • RADIOTERAPIA STEREOTASSICA • RADIOTERAPIA IPERFRAZIONATA • BRACHITERAPIA • MIBG TERAPEUTICO Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Stadio III N + Residuo macroscopico 15 Gy + 15 Gy Stadio II N 15 Gy Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. EFFETTI A LUNGO TERMINE DELLA RADIOTERAPIA DEI TUMORI DEL SNC Ritardo mentale 45% •Disturbi comportamentali 39% •Deficit endocrini 26% •Secondo tumore intracranico 1,6% Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tumori Infantili CHEMIOTERAPIA • Uso di farmaci sempre più efficaci e meno tossici (farmaci mirati verso le cellule con alterazione genica specifica) • Uso di citoprotettori per ridurre la tossicità dei farmaci antiblastici (ICRF/187, Mesna, Amifostina) • Modalità di infusione che riducono la tossicità (iperidratazione, infusione continua, soluzioni iperclorurate, soluzioni ipertoniche) • Farmaci in involucri lipidici che riducono la tossicità Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. EFFETTI DELLA CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE SULLA SOPRAVVIVENZA NELLE PIU’ FREQUENTI NEOPLASIE DELL’INFANZIA Neoplasia Sopravvivenza (%) Terapia adiuvante Senza CHT Adiuvante Tumore di Wilms Con CHT Adiuvante Vincristina,ActinomicinaD ±Adriamicina Vincristina,ActinomicinaD,Ciclofosfamide 4040 Linfomi CHOP,COMP,LSA2-L2 Rabdomiosarcoma Vincristina,ActinomicinaD,Ciclofosfamide Methotrexate,adriamicina, Cisplatino,BCD Prednisone,Vincristina, CCNU 45<10 45 50-90 80 1515 65 1620 45 Sarcoma di Ewing Osteosarcoma Astrocitoma 5 90 50-60 Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tab. 4 Correlazione protocollo terapeutico-Sopravvivenza Periodo Tot. Protocollo pz terapeutico 1961-1970 32 1971-1976 19 1977-1987 Pz. Viventi Deceduti recidivati 11 34.4% 10 31,2% 22 68,7% SIOP 1,SIOP 2 3 15,8% 14 73,7% 5 26,3% 25 SIOP 5,SIOP 6 8 32% 16 64% 9 36% 1987-1993 21 SIOP 9 7 33,3% 17 80,9% 4 19% 1993-2000 27 SIOP 93-01 2 7,4% 26 96,3% 1 3,7% Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tumori Infantili Qualità di Vita FATTORI DI CRESCITA G/GM-CSF • Fattori stimolanti la linea granulocitaria. • Sono oggi indispensabili – nel trattamento chemioterapico ad alte dosi per la prevenzione delle gravi neutropenie e febbri neutropeniche correlate, – ma anche nella mobilizzazione di cellule staminali verso il circolo periferico per la raccolta e successivamente la trasfusione di tali cellule in fasi critiche della terapia Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tumori Infantili Qualità di Vita FATTORI DI CRESCITA Eritropoietina. • Fattore stimolante la linea eritrocitaria. • In uno studio randomizzato condotto presso la Clinica Pediatrica dell’Università di Roma “La Sapienza” la somministrazione di eritropoietina – ha ridotto significativamente (p<0,005) il numero di trasfusioni di emazie effettuate su di un gruppo di bambini trattati con chemioterapia ad alte dosi, rispetto ai controlli. Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tumori Infantili Qualità di Vita ANTIEMETICI Antagonisti dei recettori 5-HT3 • In uno studio effettuato nella Clinica Pediatrica dell’Università di Roma “La Sapienza” – l’uso di tali farmaci ha consentito il controllo della nausea e del vomito chemio-indotti nel 95% dei pazienti trattati con chemioterapia ad alte dosi Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. L’AVVENIRE DEI BAMBINI GUARITI DA TUMORE • 356 pazienti seguiti per 5-36 anni • Coniugati 165 (7 separati) • Figli 164 • Donne sterili 11 • Amputati 5 • Paraplegici 3 • Dializzato 1 • Cieco 1 O.Schweisguth,Arch.Fr Pediatr.42:49-52,1985 Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. L’AVVENIRE DEI BAMBINI GUARITI DA TUMORE • Occupazione di 329 guariti: • Ingegneri, funzionari, insegnanti • Artigiani, lav. Commercio, impiegati • Infermieri e portantini, op. specializzati, tecnici • Operai • Studenti • Casalinghe • Disoccupati • Con problemi medici e non autosufficienti O. Schweisguth,Arch.Fr Pediatr.42:49-52,1985 29 82 41 28 73 40 10 26 Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF. Tumori Infantili lungosopravviventi nella popolazione proiezione statistica 1990 1/1000 2000 1/900 2010 1/250 Per vedere questa immagine occorre QuickTime™ e un decompressore GIF.