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CAMPIONATO DI GIORNALISMO
MERCOLEDÌ 25 GENNAIO 2012
Scuola media
Enrico Fermi
Prato
Prato
Il cuore di Prato non batte più
Il centro storico viene disertato da giovani e non più giovani
APPROFONDIMENTO
E’ il fulcro
di cultura
e bellezza
LA CULTURA fa centro.
Il centro culturale della nostra città ha visto in questi
anni un declino economico,
ma non culturale. La bellezza delle opere che costituiscono l’attrazione e il vanto
dei pratesi risiede: negli affreschi del Lippi, in Palazzo Pretorio, nel suggestivo
Castello dell’Imperatore,
nelle case torri. Che creano
un vero museo all’aperto, accessibile a tutti. Nonostante
Prato non vanta una fiorente tradizione turistica, negli
ultimi anni è aumentato il
numero di visitatori anche
stranieri che hanno fatto
tappa in città. Non ci sono
solo opere e beni artistici da
visitare, ma anche punti di
aggregazione. Ci sono luoghi storici, da sempre centri
di socialità, come i circoli ricreativi oppure spazi di studio e aggregazione come le
biblioteche, i musei e i teatri. Uno dei fiori all’occhiello della città è la biblioteca
Lazzerini creata per aprire,
ai cittadini di ogni provenienza, una finestra su: cultura, formazione, tempo libero. Molto importante è la
sezione ragazzi dove si trovano oltre 17.000, che rappresenta uno degli spazi più
grandi e importanti della biblioteca. L’offerta della biblioteca nata dal recupero
dell’ex Campolmi, storica
fabbrica pratese, è davvero
vasta: ci sono libri anche in
albanese, arabo, cinese, russo e varie altre lingue. I numeri della Lazzerini sono
davvero da record: 250mila
volumi, di cui 120mila ad
accesso libero, 450 sedute
per la lettura, 110 postazioni con computer, 6mila titoli multimediali, 700 quotidiani on line da tutto il
mondo, giusto per citare
qualche cifra.
MOLTI SONO stati i tentativi
di ravvivare il centro di Prato, sia
il pomeriggio sia la sera.
L’affluenza di giovani sta
diminuendo radicalmente. Il
pericolo aumenta, le risse sono
sempre più frequenti.
«Alcuni mesi fa – dicono alcuni
intervistati – hanno aggredito
alcuni ragazzi senza motivo».
Ma la sicurezza non è l’unica
causa di quello che molti
residenti definiscono aun
abbandono in costante». I ragazzi
dai sedici ai venticinque anni
non vanno più in centro perché
si annoiano. Girare per i negozi è
divertente, ma fino ad un certo
punto. Ecco perché c’è poca
affluenza: andresti in un posto
per non fare niente? Allora i
ragazzi si organizzano e si
riuniscono in pub, discoteche e
feste organizzate da coetanei.
Valutando attentamente le
notizie che siamo riusciti a
raccogliere, siamo arrivati alla
conclusione che i ragazzi
preferiscono andare altrove.
FORSE TUTTO nasce da un
cambiamento sociale, i luoghi e
propri figli, soprattutto di sera.
La mancanza di giovani in
alcune ore del giorno sta
andando di pari passo alla crisi
economica, che negli ultimi anni
ha peggiorato la vita dei
negozianti.
LA VIGNETTA Così gli alunni della Fermi interpretano il tema
gli interessi sono cambiati, noi
siamo l’epoca dei centri
commerciali. La nuova società
ha bisogno di centri di
aggregazione, una necessità che
ha creato spazi economici
condivisi.
Infatti, documentandoci,
abbiamo appreso che questi
centri commerciali, come Parco
Prato, creano eventi che
coinvolgono sempre più giovani,
accompagnandosi a strutture
legate puramente allo svago e al
divertimento. Da questa analisi
possiamo capire che è avvenuto
un decentramento. Inoltre il
centro storico non è più ritenuto
un luogo affidabile e i genitori
non hanno piacere di mandare i
GIRANDO per il centro, solo
nella zona di Piazza Mercatale, si
vedono trentacinque
saracinesche di negozi abbassate
con su scritto «Affittasi».
Nonostante in centro si vedano
negozi chiudere uno dopo l’altro,
il comune non la vede così, dice
che i negozi che chiudono
stanno diminuendo rispetto agli
anni passati. Riguardo agli eventi
l’assessore di Prato ha detto che
«Il comune organizza circa 150
eventi l’anno divisi in mostre ed
eventi culturali».
Il fatto sta, che, i ragazzi
comunque preferiscono andare
altrove invece di partecipare
attivamente a tali attività. E’ un
problema di cultura o sono
eventi davvero poco interessanti?
L’INTERVISTA LUCI E OMBRE ENTRO LE MURA: L’ANALISI DEL VICESINDACO BORCHI
«La città si riscopre anche grazie agli eventi»
AMMINISTRATORE
Il vicesindaco Goffredo Borchi
IL CENTRO di Prato secondo l’assessore Goffredo Borchi che affronta gli aspetti economici, culturali e sociali che hanno caratterizzato Prato negli
ultimi anni. «Nelle ultime settimane, ho notato un
aumento di frequentazione, del centro storico da
parte dei pratesi, soprattutto nel fine settimana —
spiega l’assessore Borchi — Penso che Prato si stia
riscoprendo. Gli eventi non mancano, un esempio
recente è quello del Palazzo Pretorio e la filatrice
di Bartolini, che spero diventi il simbolo della nostra città». Riguardo alle inziative per i ragazzi , aggiunge l’assessore «la fascia d’età tra i tredici e i diciotto anni è tuttavia la più difficile da soddisfare
nel campo delle iniziative, poiché spesso sono poco conosciute e l’interesse deve nascere dai ragazzi. Un nostro progetto è però quello di far avere a
tutte le scuole degli opuscoli con i vari eventi».
«Riguardo ai punti di ritrovo per i giovani— conti-
nua l’assessore — potrebbero appunto essere i luoghi legati ad eventi culturali o le biblioteche, ma
dal punto di vista dei locali ce ne sono pochi».
Parlando della sicurezza della nostra città, il vicesindaco afferma «sono convinto che il monitoraggio più efficace è quello da parte dei cittadini, poiché abbiamo cercato di militarizzare, ma è difficile
perché ci sono poche pattuglie ed è impossibile
controllare tutte le parti di Prato».
Riguardo alla salute economica del centro l’assessore Borchi elenca una serie di cambiamenti «la
tassa per far collocare, sul suolo antistante, i tavoli
dei bar, è stata diminuita del 90%; è stato permesso ai negozi di acquistare anche i piani superiori,
vista la necessità di alcune grandi catene; infine, ci
siamo occupati del rifacimento delle facciate imbrattate dai graffiti. Negli ultimi tempi le aperture
dei negozi superano le chiusure e si ha un saldo
positivo di circa quaranta negozi».
REDATTORI IN CLASSE
GLI STUDENTI della classe III B che hanno
collaborato alla stesura della pagina del
campionato di giornalismo. Adele Cecconi, Alessia Bracale, Aziz Charage, Clarissa
Cini, Essalhi Soukaina, Federico Lepore,
Francesca Paoletti, Gianluca Boscolo, Giulia Piperato, Ilaria Nigro, Isabella Chemeri, Laura Scala, Lorenzo Lanzini, Lorenzo
Roberti, Lucrezia Gori, Margherita Tesi,
Matteo Vannucci, Noemi Fabbri, Pietro Bia-
gi, Raul Romeo Fulco, Riccardo Ciulli, Ronaldo Riska, Tommaso Golfieri, Viviana
Manasci, Yang Minghuang. La professoressa che ha collaborato per coordinare la pagina è Filomena Del Guacchio.
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