RELAIS MONACO HOTEL & COU NTRY CLUB Immerso nella tranquillità della campagna veneta, a Ponzano, alle porte di Treviso, Relais Monaco vi dà il benvenuto. Un ambiente conj'o1·tevole pe1· cbi cerca un 'atmosfera elegante e raffinata. Relais Monaco è inoltre l'ideale per meeting e manifestazioni grazie ad un attrezzato Centm Congressi. VIA POSTUMIA,63 31050 - PONZANO VENETO TREVISO - ]TALY PEil INFOilMAZIONI: TEL. ++/0422 9641 • FAX ++/0422 964500 E-MAIL: MAILBOX@RELAISII > ONACO IT HTTP://W W! W! .IlELAISMONACO. IT Somma ri o 2/3 Editoriali 4 Grandi fotografi sconosciuti (o quasi): Luigi Barzini, "inviato speciale" Itala Zannier 12 Il Teleleautografo Itala Zannier 16 Le autocromie di Nino Springolo Tiziana Ragusa 25 Dossier Moda & fotografia Itala Zannier 34 Photo by Wowe 38 Fabrica Fashion victim 44 Un disegno di Beppe Mora Rubriche 46 l contemporanei conser vano Alfredo Camisa Antonio Biasucci 49 Il ritorno di Giorgio Giacobbi 50 La fotografia all'Università 54 Segnalazioni Libri 56 Fotografia futurista - 1932 72 F.A.S.T. Notizie Ed ito ri a l e N ell'editoriale pubbl icato qui a fianco, ltalo Zann ier, curatore scientifico di " Fotostorica", denuncia la gravissima assenza nelle L a " c u ltura fotog rafica i n Ita l i a " , è q u e l l o c h e è , c o m u n q u e scarsa. Biblioteche pubbliche e private del nostro Paese d i un riscontro A b b i a m o a n c h e p u b b l i cato u n v o l u m e c o n q u esto tito l o , i o e "fisico" - libri , riviste, opusco l i , etc. - della pur ricca bibl iografia sulla P a o l o C o sta n t i n i n e l 1 9 8 5 , Cultura fotografica in Italia fotografia , dalle origini fino a oggi. (Ange l i , M i l a n o 1 9 85 ) ; u n ' a nt o l og i a d i test i s u l l a fotografi a , "Ci occu piamo . . . con ' Fotostorica' d i Arch ivi fotografici, ma senza una d a l l ' a n n o d e l l ' i nven z i o n e , con u n regesto q u a s i e s a u stivo Biblioteca sull'argomento la ricerca si arresta o procede a stento e d eg l i a r t i c o l i rel ativi a l " n uovo trovato", a p p a rsi n e l 1 8 3 9 i n senza garanzie scientifiche . . . La scuola, le Università special mente, Ita l i a , e p o i l ' e l e n c o d i saggi , m a n u a l i , vo l u m i dove si tende ad attivare vari Corsi di Storia della Fotografia , hanno s u l l ' a rg o m e nto , a n n o per a n n o , fi n o a l 1 9 5 0 . necessità d i questa struttura culturale . . . ". L ' u lti m o v o l u m e c itato i n q u e l l ' a m p i a ( u n i c a tutto ra) È b i b l i ografi a , è il l i b ro d i C a r l o M o l l i n o , Messaggio dalla un richiamo forte, che colpisce anche noi editori che abbiamo intrapreso questa i n iziativa con grande entusiasmo. camera oscura, u n ' o pera e m b l e m at i c a p u b b l i c ata q u a s i a Abbiamo dato corpo nei primi tre numeri della nuova gestione di c h i u s u ra d i u n ' epoca , m entre ci si avviava a n u ove " Fotostorica" a "dossier", i l primo dedicato all' emigrazione, i l secondo p r o b l e m a ti c h e , spec i a l m ente n e l d i b attito tra neorea l i sti e alla prostituzione e, nel presente numero, alla moda, con la finalità di fo r m a l i sti . creare un confronto fra questi fenomeni visti attraverso le fotografie L ' ed i t o r i a " s u l l a fotografi a " , c h e c o m p re n d e ovv i a m ente l e del passato e le i m magini del presente, con la possibil ità quindi d i rivi ste ( s i veda Leggere l a fotografia . Le riviste specializzate in formare un archivio tematico d i notevole interesse. Italia ( 18 63-19 9 0 ) , N I S , R o m a 1 9 9 3 ) , è stata a s s a i a m p i a In questo senso - recupero di fotografie archiviabili secondo una a n c h e n e l l ' Ottoce nto , i n u n c o m pe n d i o d i saggi s u l l a tec n i ca , tematica anche di attual ità - la nostra iniziativa va incontro all 'appello ma a n c h e s u l l ' estet i c a e s u l l e a p p l i c a z i o n i s c i entifi c h e ; u n a d i Zannier, sia pur in misura parziale qual è consentita dai l i m iti della l etterat u ra c o m petitiva a n c h e a l i ve l l o i nternazi o n a l e . Rivista , pubblicata in queste occasioni con un vistoso aumento del E p p u re , l e gra n d i B i b l i otec h e , pers i n o q u e l l e Naz i o n a l i , h a n n o numero delle pagine (numeri doppi, con punte d i tre volte i l n umero a c q u i s ito e c o n s e r vato s o ltanto u n e s i g u o n u m ero d i q u e ste base di 48 pagine). o r m a i q u a s i i ntrova b i l i p u b b l icaz i o n i , c o m e se si tratta s s e d i Questo nostro sforzo sta riscuotendo un notevole riscontro presso gli u n a d i s c i p l i n a seco n d a r i a e m e ra m e nte I u d i c a; n e l fratte m p o , abbonati e il pubblico di lettori , incoraggiandoci a proseguire sulla q u i n d i , s o n o a n date d i s perse c o l l ez i o n i stra o r d i n a r i e , a d strada dei dossier tematici e a coltivare, nel contempo, altre idee d i esem p i o q u e l l a d e l l o stu d i oso otto centesco L u i g i G i o p p i , c h e cui un anticipo viene oggi fornito con la pubbl icazione, da pag. 5 6 a i o d a a n n i sto rico m p o n e n d o , l i bro c o n l i b r o , m a n u a letto c o n pag. 71, del facsim i le del Catalogo della Mostra Nazionale di Fotografia m a n u a l etto , a vo lte con a n n ota z i o n i e c o rrez i o n i d e l l ' a utore , Futurista (Trieste, 1 - 17 aprile 1932). s i g l a t i d a l s u o " ex- l i b r i s " , in a c q u i sti c a s u a l i del p i c c o l o Offriamo così una ghiotta opportun ità ai nostri lettori d i ven i re a antiqua riato. conoscenza di un eccezionale documento, pressoché introvabile, in La storia d e l l a fotografi a , e i n p a r t i co l a re d e l l a n o stra , è concom itanza per di più con la grande mostra in corso sino al 22 s uggerita e d i s persa a b ra n i i n i n n u m erev o l i vo l u m i e ottobre 2001 presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma, " Futurismo l i b r i cc i n i , c o m e testi m o n i a n za d i tec n i c h e ma a n c h e d i 1909 - 1944. Arte, arch itettura, spettacolo, grafica, letteratura, rifles s i o n i estet i c h e e l i ng u i s t i c h e , offren d o o l tretutto u n fotografia" e quella d i Rovereto (sino al 15/7) dedicata "all ' immagine a p p a rato i n d i s p e n s a b i l e per u n o stu d i o fi l o l o g i c a m e nte prodotta dall'obiettivo fotografico e cinematografico futurista". c o r retto , a l tri m enti i m po s s i b i l e . Come annunciato in precedenza , i prossimi dossier saranno dedicati C i o c c u p i a m o , o l tretutto c o n " Fotosto r i c a " , d i Archivi al design, fenomeno che i nveste ormai la nostra vita quotidiana, dagli fotografi c i , m a senza una B i b l i oteca s u l l ' a rgome nto l a r i c e rca aspetti minori della vita domestica a l l ' arredamento, per passare a uno si a r resta o p rocede a stento e senza g a r a n z i e s c i entifi c h e . dei vanti della creatività nazionale, i l design automobilistico; quindi L e b i b l i oteche p u b b l i c h e d ovrebbero atti va r s i i n q u esta allo sport, alla trasformazione del l'assetto urbano delle nostre città, d i rez i o n e , perl o m e n o s u l conte m p o r a n e o , e n o n s o l ta nto c o n ad alcuni momenti cruciali della nostra storia . l e m o n ografi e a l l a m o d a , q u e l l e s u i g ra n d i fotog rafi , ecc . , Emanuele Candiago Editore Marzio Favero Assessore alla Cultura Provincia di Treviso Pietro Poppi La fontana delle Sirene (part.) Bologna, Esposizione 1888 Collezioni d'Arte, Cassa di Risparmio, Bologna b e n sì su tutto i l m a teri a l e a sta m p a , a n c h e p u b b l i c ita r i o , relativo a l l a fotografia e a l l e s u e a p p l i c a z i o n i , p r o p r i o i n q u esto sto r i c o m o m e nto d i pas sagg i o d a l l a fotoc h i m i ca a l l a fotoel ettro n i c a . ( M a a n c h e c i ò c h e v i e n e v e i c o l ato c o n I nternet, ecc . , a n d rebbe f i n d a oggi-ieri , " a rch i v i ato") . La s c u o l a , le U n ivers i tà s p ec i a l m e nte, dove o r m a i s i tende ad attivare ( p u rtro ppo c o n " c o ntratti" preca r i ) vari Cors i di Sto r i a d e l l a fotog rafi a , h a n n o necess ità di q u esta struttu ra c u l t u ra l e; g l i stu d e nti n o n s a n n o d ove repe r i re testi e m o nografi e , e p e r m e , c o m e d ocente, è u n a fru stra nte e s perienza q u oti d i a n a , s o p rattutto per i l a u re a n d i in q u esta d i sci p l i n a . S e s o n o seri , c o m e s p es s o , m a c o n b u o n e p o s s i b i l i tà eco n o m i c h e , s o n o c o stretti a d a n d a re a l l ' este r o , per rintra c c i a re la necess a ri a b i b l i og ra f i a s c i entifi c a . A n c h e u n a r i v i sta c o m e q u esta, deve p r o p o rs i c o m e e l e m ento d i att i va z i o n e p e r l e B i b l i otec h e , c h e i nvit i a m o a raccog l i ere , ri ntracc i a re , a c q u i sta re vo l u m i e p u b b l i c az i o n i s u l l a fotog rafi a , cost r u e n d o u n "re p a r to s p e c i a l e", c o n u n b u dget pe r l o m e n o egu a l e a q u e l l o a s seg n ato a l l e a ltre d i s c i p l i n e del l ' a r t e , c h e a l s o l ito s o n o i nvece p r i v i l eg i ate. lta lo Zannier GRANDI FOTOGRAFI ITALIANI SCONOSCIUTI (O QUASI): LUIGI BARZINI, "INVIATO SPECIALE" lTALO ZANNIER Anche Rodolfo Namias, autore di centinaia di saggi sulla fotografia, soprattutto della sua tecnica, aveva qualche pregiudizio, quando nel 1905, proponeva ai reporter le "pellicole premio", ossia separate e non in rullo, come quelle che, invece, produceva la Kodak, allora modernissime, ma che a suo avviso avevano il difetto di "arrotolarsi". I reporter-fotografici, aggiungeva Namias, "trascurano in generale di seguire le novità nel campo dell'industria e della pratica Le fotografie della guerra russo-giapponese e i reporters-fotografi,. fotografica" (1 - R. Namias, in "Il Progresso Fotografico", Milano, sett. 1905, p. 166), il che però non era vero per Luigi Barzini, che adoperava la modernissima "Panoram Kodak". "La novità", infatti era proprio la pellicola in rullo, e non a settori, come le Agfa, "confezionate una ad una"; vent'anni dopo, infatti, fu vincente la "Leica", utilizzando il lungo film cinematografico. Namias colse GREAT UNKNO WN (OR NEARLY SO) ITALIAN PHOTOGRAPHERS: L UIGI BARZINI "SPECIAL CORRESPONDENT" I talo Zann ie r Rodolfo Namias, the author of hundreds of essays on photography, and on technique in particular, must have had a few prejudices in 1 905 when he recommended that reporters use "sheet film", that is, separate negatives not roll-film like the extremely modern films produced by Kodak at the time and which, in his opinion, were marred by their tendency to "roll up ". comunque l 'occasione per esp rime re le sue convenz iona l i rimos tranze tecnolog iche come acca de tu tto ra , se c'è chi insis te , a d esempio , nel pre dilige re il b ianco-ne ro , r itenu to " p iù a rtis tico " rispe tto al colo re , p rev is to invece nel des tino log ico della fo togra fia , oss ia nel suo " divenire " , dopo l'avvio monoc roma tico. Quello di Namias , è u n lungo a rticolo-recens ione rela tivo a un repo rtage fo tog ra f ico di L uig i Barzin i sen jo r sulla gue rra russo-g iapponese , appena pubblica to ne "La Le ttu ra " , il mens ile cul turale de l " Corr ie re della Se ra " , nel 1 905. Il sagg io di Nam ias è fon damen tale nella nos tra le tte ra tu ra fo tog rafica , ol tre tu tto pe r l' ins ieme di r ifless ion i, in posi tivo e in nega tivo , sull'ope ra di quell'a u ten tico maes tro del g iorna l ismo , ma anche della fo tog raf ia , che è s ta to Ba rz in i, tu tto ra pe rò poco conosc iu to o " riconosc iu to " come tale. Secon do la migl iore tra diz ione fin de siécle ( s i pens i al p ion ie re John Thomson , g io rnal is ta e fo tografo inglese , che pe rco rse un itine rario s imile a quello di Ma rco Polo , negl i u l timi decenn i del XIX secolo , con block no tes e app a recchio fo tog ra f ico) , Lu ig i Barz in i, ol tre al taccu ino di appun ti e di disegn i, aveva con sé , tra l'al tro , una " Pano ram Ko dak " , appena usc ita dalla fabb rica di Eas tman a Roches te r. Un capolavoro tecnolog ico , quello s trumen to con l'obie ttiv o ro tan te , cos tru ito a pa rtire dal 1 8 9 9 , che consen tiva di o ttene re s u una s trisc ia di pellicola , c inque immagin i pano ram iche di 8 , 75 x 1 9 , 5 cm. , in sequenza , rip ren den do un campo angola re di 1 4 2 °. Nam ias con tes tava però ques to uso nel repo rtage , e sc riveva: " il Ba rzin i abusa enormemen te della came ra pano ram ica Ko dak , senza consi de ra re che in mol ti cas i, spec ialmen te ove en trano pe rsone , un buon apparecch io comune darebbe de i risul ta ti eno rmemen te m igl io ri ( . . . ) ; "Photographic reporters " continued Namias, "tend to neglect the innovations in the fie/d of the photographic industry and practice" (l - R. Namias, "Le fotografie della guerra russo-giapponese e i reporters-fotografi" [The photographs of the Russian-]apanese war and the photo reporters} in Il Progresso fotografico, Milan, September 1 905, p. 1 66). This hardly applied to Luigi Barzini who used the extremely modern "Panoram Kodak". The "innovation " was in fact roll film, not segmental film, like the "separately wrapped" Agfa films; twenty years later Leica would enjoy great success with its use 4 Una fotografia di Luigi Barzini, in Giappone 1 9 0 1 ca. " O ra v i sono c irca t recento ope ra i ital ian i in Sibe ria, i qual i hanno il lo ro qua rt ie r gene rale a I rkutsk. La lo ro paga me dia è di quatt ro rub l i al g io rno, c irca do dic i l ire ( . . . ). Con i lavo ri del Ba ikal molt i a b il i ope ra i m inato ri, squa drato ri e m u rato ri pot ranno t rova re lavo ro quagg iù . So anche di alcun i ingegne ri ital ian i, ch iamat i in Sibe ria dalle ditte assunt ric i de i lavo ri fe rrov ia ri. G raz ie a Dio - concl u deva Ba rz in i - il nost ro lavo ro, anche senza la gu ida, la tutela e la difesa del gove rno, t rova la sua v ia talvolta" (4, L. Ba rz in i, Dall'Impero del Mikado all'Impero dello Zar, L ib re ria E dit rice Naz ionale, s . d. , p. 2 8 1 ) . Ba rz in i, du rante quel v iagg io, sc risse, fotog ra fò e disegnò, con una tenac ia so rp ren dente, e un'ab il ità che lo po rtò a d esse re, anche pe r la sua eleganza, un p rotagon ista di p rimo p iano del g io rnal ismo, da M ilano a New Yo rk a Hong Kong; un maest ro, anche di fotog ra f ia. Qu i p resent iamo a compen dio alcun i " sch izz i fe rmat i dal ve ro " , c h e semb rano annotaz ion i fotog ra f iche istantanee, talmente v ivac i e rig o rose , a l punto da insospett ire come " cop ia " di alt rettante fotog ra f ie; ma queste, a quel tempo non av rebbe ro potuto esse re alt rettanto " istantane e " , a causa degl i insupe rab il i l im it i tecn ic i, che obbl igavano a una " posa " relat ivamente lunga. Lu ig i Ba rz in i, m i sugge risce pe rò Paola Pallott ino, p rofon da stu diosa dell "' illust raz ione " , spec ialmente degl i ann i a cavallo t ra XIX e XX secolo -, e ra comunque noto pe r la sua a b il ità di disegnato re ; fu Ba rz in i infatt i a illust ra re le avventu re di " F iamm ife rino " , pubbl icate nel " Co rrie re de i P iccol i" nel 1 909, e po i raccolte in volume da Bempo ra d nello stesso anno. Disegn i v ivac i, t racc iat i con segn i rap idi e p rec is i; s intet ic i come i suo i raccont i e le sue fotog raf ie. E ra nato a O rv ieto nel l 8 74 e da ragazzo aveva lavo rato come sa rto del Dist retto m il ita re, cont inuan do il lavo ro del pa dre ; lavo ro che abban donò p resto, pe r t rasfe rirs i co ragg iosamente a Roma nel 1 8 9 8 , avv ian dos i con fo rtuna al g io rnal ismo; a vent ic inque ann i venne ch iamato da Lu ig i Albe rt in i al " Co rrie re of the long cinematographic film. Namias nevertheless took the opportunity to express his conventional technological protests. In this he is like those modern photographers who prefer black and white film, considering it "more artistic " than colour film which was part of photography's logica/ destiny, that is, of its "future" a{te1· its monochromatic beginnings. Namias' was a long article-review of a picture story by Luigi Barzini Senior on the Russian-Japanese war, which had just appeared in La Lettura, the monthly cultura! magazine of the daily newspaper Il Corriere della Sera in 1 905. Namias' essay is of fundamental importance in our photographic 5 literature, above ali because of its many reflections, both negative and positive, on the work of Barzini, who was a true master of journalism as well as of photography, but is still little known or "unrecognised" as such even today. According to the bes t fin-de-siècle traditian (consider the pioneer fohn Thomson, English journalist and photographer who followed a route similar to the one made by Marco Polo towards the end of the 1 9th century, with a notebook and camera) Luigi Barzini, in addition to his notebook and sketchbook, also had a "Panoram Kodak" fresh aut of the Eastman factory in Rochester. Bui/t {rom 1 890 omuards, the "Panoram Kodak" was a Due disegni di Luigi Barzini 1901 se non vi fosse la dicitura spiegativa sotto , nessuno capirebbe cosa rappresentano parecchie fotografie del Barzini . . . " (2 , idem, p. 1 6 8 ) . Non a torto , suggeriva quin di a i reporter " di guerra e di stra da " , " una camera or dinaria con ottimo obiettivo l uminoso , sposta bile e munita di un otturatore di lastra che pel suo ren dimento l uminoso assai maggiore permette di raggiungere delle rapi dità di otturazione rilevanti senza avere negativi deficienti di posa ... (3, idem, p . 1 6 8 ) , ma in e ffetti sbagliava invece , nel proporre , " le pellicole confezionate una a u na " , che impe divano la ripresa di un'azione in sequenza rap i da. Per Barzini , comunque , la "Panoram " permetteva di illustrare "geograficamente" un'ampia zona di paesaggio e infatti continuò a usarla qualche anno dopo , anche durante il mitico viaggio Pechino-Parigi , a b or do dell "'Italia " , assieme a l Principe Borghese. Barzini era solito alternare all'uso di questo apparecchio panoramico , una comune ko dak con ottica " normale" , come già aveva fatto durante il viaggio " dall'Impero del Mika do all'Impero dello Zar " , nel 1 90 1 , del quale pubblichiamo in queste pagine qualche illustrazione. Le fotografie di Barzini , in parte disperse (ma cre do che moltissime siano ancora amorosamente conservate dalle nipoti Lu dina e Bene detta) , rivelano , per quello che si conosce dalle pubblicazioni inizio XIX secolo , un fotografo di notevole capacità di sintesi , che si p uò affiancare ai più celebrati pionieri di quegli anni , attivi lungo un Gran d Tour che ormai si prolungava fino in Cina e Giappone , e che Barzini percorse fino ai geli della Transi beriana , in un viaggio che s i conclu deva a Vla divostok. Mio nonno Bonaventura Zannier - piccolo impresario sul lago Baikal negli ultimi anni dell'Ottocento , dove costru ì qualche ponte di pietra , tuttora contrassegnato dalle sue sigle "BZ" incise sul concio di chiave - , potrebbe aver incontrato Barzini , che passò anche di là come egli racconta nel capitolo " Sul Baikal " . technological masterpiece with its swinging lens that allowed five 6. 75 x 1 9. 5 panoramic images covering a 1 42 ° angle of view to be fixed, in sequence, on a strip of film. Namias questioned Barzini's use of the Panoram in his reportage and wrote: "Barzini makes tremendous misuse of the Kodak panoramic camera without considering that in many cases, especially when people are being photographed, a good standard camera would provide vastly superior results (...}; if it were no t far the explanatory note below each photo, it would be impossible to understand what many of Barzini's photos represent . . . "(2, idem, p. 1 68). Although he was right to suggest that "war or street" reporters use "an ordinary camera with an excellent swing-lens and focal plane shutter whose greater luminous efficiency allows considerable shutter speeds to be achieved without the risk of underexposed negatives . . . " (3 - idem, p. 1 68) he was mistaken in pmposing that they use "singly-wrapped films " because they did not allow action scenes to be photographed in rapid succession. As far as Barzini was concemed, the "Panoram" allowed him to "geographically" illustrate a wide area of landscape and he continued to use it far some years later, even during his legendary Peking-Paris journey on board the "Itala " together with Prince Borghese. Barzini was used to altemating this panoramic camera with an 6 Fotografia di Luigi Barzini, in Siberia 1 90 1 7 della se ra " , dove si impose subi to con la sua qualifican te fi rma di " invia to speciale " ; in effe tti fu il p rimo in I talia , e comunque emblema tico del g ran de gio rnalismo. Nel 1 900 fu in Cina , regis tran do nei qua ttro anni successivi va rie fasi della gue rra dei " boxe rs " ; nel 1 907 compiva il rai d Pechino-Pa rigi; quin di in Libia e sui f ron ti della G ran de gue rra. La sua biog rafia è ricca di avvenimen ti e di avven tu re s trao rdina rie, regola rmen te regis tra te nelle pagine del " Co rrie re " , con una sc ri ttu ra agile e piacevole. Mo rì a Milano nel 1 947. Spe ro in un recupe ro dell'ope ra di Ba rzini-fo tog rafo che , assieme a Luca Come rio e Adolfo Po rry-Pas to rel , è un significa tivo esempio della fo tog rafia gio rnalis tica i taliana al suo eso rdio . • Due disegni di Luigi Barzini 1901 ordinary Kodak with a "norma!" optical system as he had dane during the journey "from the Empire of the Mikado to the Empire of the Tsar" in 1 901 (some illustrations of this journey appear in these pages). The photographs in the publications from the early 1 900s (some of Barzini's photographs have been lost, although I believe that many examples are lovingly conserved by his grand daughters, Ludina and Benedetta) reveal a photographer with considerable powers of synthesis who is worthy of standing alongside the more famous pioneers of that period whose Grand Tour by now reached as far as China and ]apan and which Barzini followed as far as the snows of the Tran-Siberian railway in a journey that would end at Vladivostok. My grandfathe1; Bonaventura Zannier - a small entrepreneur near Lake Baikal during the 1 890s where he bui/t a number of stone bridges which stili bear his initials "BZ" carved into the keystone - may have met Barzini on his travels through that area (described in the chapter "On the Baikal") "There are now around three hundred Italian workers in Siberia who have their headquarters in Irkutsk. Their average pay is four roubles a day, around twelve lire ( . . . ) Thanks to the work at Lake Baikal many skilled mine workers, stonecutters, and bricklayers will be able to find work down here. I also know of some Italian 8 l l Fotografia di Luigi Barzini, in Siberia 1 90 1 9 BLLikal Un disegno di Luigi Barzini 1 90 1 engineers ca/led to Siberia by the companies building the railroads. Thank God" concluded Barzini, "that our work sometimes manages to find its way even without the guidance, protection and defence of the government" (4- L. Barzini, Dall'Impero del Mikado all'impero dello Zar, Libreria Editrice Nazionale, n.d., p. 2 8). During that journey Banini wrote, took photographs and sketched with a surprising co _ nstancy and skill that, together with his elegance, ensured him a leading role in journalism (rom Milan to New York to Hong Kong; a master, also of photography. This article contains a selection of "sketches (rom nature" which seem instant photographic notes, their liveliness and exactitude such that we might suspect them to be "copies" of the relative photographs; but during those times photographs were far (rom "instantaneous " due to insuperable technical baniers which required relatively long exposure times. However, Paola Pallottino - an expert in "illustrations", in particular those dating to the turn of the fast century - informed me that Luigi Barzini was in any case famous far his drawing skills; in fact he illustrated the adventures of "Fiammiferino" published in Il Corriere dei Piccoli in 1 909, which were published in volumes by Bemporad that same year. Lively drawings sketched with swift accurate lines; as concise as his essays and photographs. He was horn in Orvieto in 1 874 and as a boy he worked as the tailor far the !oca! recruiting office as his father had dane before him. Before long he left this caree1� courageously moving to Rome in 18 9 8 an d launching himself successfully in journalism. A t the age of twenty-five he was called by Luigi Albertini to work far Il Coniere della Sera where he soon left his mark with his qualifying signature of "special correspondent"; in fact he was the first in Italy and was emblematic in the fie/d of great journalism. In 1 900 he was in China, recording the various phases of the "Boxer" war during the next four years; in 1 90 7 he did the Peking-PaTis race; he then went to Libya and to the fronts in the Great War. His biography is full of happenings and extraordina1'y adventures, regulaTly J'ecoJ'ded in the pages of the Coniere with his deft, Teadable style. He died in Milan in 1 947. I hope far a rediscovery of the work of Barzini the photographer who, together with Luca Comerio and Adolfo Porry-Pastorel, is an important example of early Italian journalistic photography. • lO Il Friuli è una delle patrie della fotografia europea, sin dagli albori di quest'arte ci sono state delle persone che, con le più svariate tecniche, hanno fissato le immagini del reale, aprendo così una ricca pagina di cultura. Con l'andar degli anni, a poco a poco, si appassionati. E' una ricchezza che nel tempo si pochi anni vi è è è formato un grande patrimonio costituito dai fondi sia di artisti veri e propri, sia di fotografi professionisti, sia di andata diversificando per stili, soggetti, vicende. Valorizzare e tutelare questo patrimonio inestimabile non è facile, anche perché solo da la necessaria sensibilizzazione a considerare la fotografia degna di essere considerata con tutte le cure, come una qualsiasi opera d'arte. Molto di quanto è stato realizzato nel passato, non solo remoto, ma anche recente, purtroppo, è andato perduto non di rado per disattenzione ed incuria. Oggi, viceversa, tutte le memorie fotografiche sono ritenute almeno valutabili per la loro catalogazione e per una destinazione sia espositiva sia documentaria. La Provincia di Udine soltanto da poco più di un decennio ha intrapreso una azione di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio fotografico locale, in collaborazione con i Civici Musei udinesi. Per realizzare una galleria fotografica, infatti, la Provincia ha contribuito all'acquisto dei fondi dell'archivio Pignat e dell'archivio Brisighelli. Questa fruttuosa collaborazione è destinata a continuare al fine di recuperare alcuni tra i fondi più interessanti, a cominciare con il vasto repertorio lasciato da Tino da Udine, recentemente scomparso. Dal canto suo la Provincia ha acquistato negli anni scorsi l'archivio Innocenti che attende di essere catalogato e che contiene una vasta documentazione, soprattutto sulle tradizioni popolari e paesane. Per il momento sono state edite solo alcune pubblicazioni, ma la finalità è quella di costruire una struttura autonoma, che garantisca non solo una fruizione archivistica e documentata, ma anche la cura e il restauro delle pellicole e possa diventare il riferimento per mostre e operazioni editoriali di vasto interesse e per ultimo anche per il mondo della scuola. La possibilità di creare tale struttura di servizio naturalmente, ma e soprattutto tecnici esperti. In attesa di ciò, oltre allo stretto contatto con i Civili Musei che in questo senso stanno positivamente programmando, vi è in prospettiva un ingresso nel C.r.a.f. di Spilimbergo affiancando la Provincia di Pordenone per un rilancio regionale dell'arte fotografica. La Provincia di Udine, però intende, comunque, proseguire nella ricognizione dei fondi costituiti dai cosiddetti "Fotografi di paese", che non a caso, suscitano l'interesse di altri a cominciare da organizzazioni culturali d'oltralpe. Conservare in coro tale patrimonio di immagini ed evitare la sua dispersione è lo scopo di un censimento che prossimamente la u.o.c. cultura della Provincia effettuerà al fine di avviare negli anni una acquisizione sistematica o comunque la fruizione in comodato di un insieme di preziose testimonianze. Nel quadro dei suoi interventi annuali affidando sia i fondi propri, sia le leggi regionali per la cultura, la Provincia di Udine ha promosso associazioni e Comuni numerose mostre fotografiche con i più diversi soggetti ed autori. Nel 2000 è stato compiuto un salto di qualità con l'organizzazione diretta di una mostra dedicata al Paesaggio friulano, intesa come omaggio ad uno dei maestri della fotografia In Friuli, anche se Spilimbergo dal 1968 è Provincia di Pordenone: il prof. ltalo Zannier. E' stato raccolto e pubblicato in un esauriente catalogo la storia del paesaggio fotografico friulano. Ciò ha posto le premesse per l'interesse dell'Ente in questo particolare settore delle arti visive. Ecco perché la storia della fotografia in Friuli e le opere dei fotografi friulani di ieri e di oggi interessano la Provincia di Udine e per il futuro certamente si svilupperanno nuove opportunità per cui appassionati ed artisti, ma anche quanti credono che l'obiettivo del fotografo sia una visione del mondo con tutti i suoi valori. IL TELEAUTOGRAFO lTALO ZANNIER Dopo l'invenzione del telefono e del telegrafo, sembrò tutto possibile, anche trasmettere le immagini a distanza, che oggi i bambini e i giovincelli credono sia sempre esistita, nel ricordo, forse anche prenatale, della televisione accesa accanto alla culla. Il primo risultato accettabile- dopo vari tentativi falliti e mentre altri indirizzavano le ricerche sulla fotografia del movimento, come Edison, Marey, e infine i Lumiére, vincenti con il Cinématographe nel1895-, risale al1894, con il "Teleautografo" del professore inglese Elisha Gray, che in precedenza s'era applicato anche all'invenzione del telefono, al punto che in Inghilterra si volle addirittura attribuirgliela. «Chi si immaginava di poterei collegare tra di noi- osservava un cronista di "Luz y sombra", una rivistina di fotografia, edita a New York in lingua spagnola, nell'agosto del1894-, mediante un apparato che permette di inviare, con la medesima velocità del telegrafo, non soltanto un numero limitato di parole ma un THE TELEAUTOGRAPH Itala Zanniet Aftet the invention of the telephone and the telegraph, it seemed that anything was possible, even the long-distance transmission of images which children and young people today believe have always existed, in their memories (maybe even prenatal) of the television by their cradles. The first acceptable tesult - after various fai/ed attempts, and while othets, like Edison, Marey, and finally the Lumière brothers concentrated on photographing movement, the latter achieving success with their disegn o, un ritra tto, anche tracc ia to di p rop rio pugn o? Ques ta c osa, pe r inc re dib ile e s op ranna ru rale che semb ri, è s ta ta real izza ta dal P rofess or G ray >>. li meccan ism o del "Teleau tog raf o", s omma riamen te, c ons isteva nel de te rm ina re un ce rt o nu me ro di c on ta tti ele tt ric i me diante una penna nel traccia re il disegn o, causan do qu in di, nel me desim o temp o, w1 sal to di c orren te all'es trem o opp os to, quell o riceven te, dove un 'al tra penna c oe rentemen te disegna il messaggi o, su una ca rta spec iale, e (pe r me) mis te riosa. Qualc osa di s im ile al fax ! Da all ora trasc orse c omunque del temp o p rima di ottene re risulta ti s oddisfacen ti; in Ital ia , c on il "Pan teleg raf o", il "Tip o- teleg raf o", il "Telesc ritt ore ", il "Faxs inlile- teleg raf o", quest'ul tim o in ven ta to da un sace rdote, m ons ign or Ce reb otan i. In w1a scala in te rnaz ionale, invece, s i ric orda la t rasm iss ione di una f ot og rafia (qu in di un nume ro eccez ionale di impuls i, pe r ot tene re una acce ttab ile "n itidezza "), nel 1904, da M onac o a N orimbe rga, c on il metodo di Artu r K orn ; acc orse ro qua ran ta m inut i. Anc ora K orn, nel 1907 spe dì da Ly one a Pa rig i una f otog raf ia a 'Tillus tra ti on ", men tre E doua rd Bel in, set te ann i dop o, ripe tè la p rova da Ly one a Pa rigi, inv ian do a "Le Jou rnal " un 'immag ine del P res idente P oinca ré. Ma in I talia, due ann i p rima, Umbe rto Elle ro, ecle ttic o s tu dios o eli f otog raf ia e Dire ttore della Scu ola di P ol iz ia Sc ien tif ica a R oma, aveva trasmess o da M ilan o a R oma Lma f otog raf ia assa i de ttaglia ta del Re V itt orio Emanuele III, c on il me todo della Tele ic on otipia, che rich iese pe rò c irca se i ore e l' ope ra di sei "man ov ra tori ". Elle ro, tra l 'a l tro, c ollab orò c on Camill o Ol ive tti nel p roge tto di una macchina da sc rive re alla quale ven iv a appl icata w1a tastie ra a ca ra tte ri punt if orm i, p rop ri o pe r la t rasmiss ione di messagg i a dis tanza, ma n on se ne fece nulla. P oi venne la telev is ione e tu tto il rest o; ma, " on ore e gl oria " va a tu tti questi tenac i e n on semp re f ortunati rice rca tori e inven tori. • Cinématographe in 1 895 - dates to 1 894 with the invention of the "Teleautograph " by the English professar, Elisha Gray, who had previously dedicated himself to the invention of the telephone, so much so that the English even wished to attribute it to him. " Who would evet have imagined that we would be ab/e to link up with each other," observed a reporter (or Luz y sombra, a photographic magazine published in Spanish in New Yotk, in August 1 894, "by means of an apparatus that can not only send an unlimited number of words at the same speed as the telegraph, but also a Una pagina di "Luz y sombra" settembre 1894 12 EL TELEAUTOGRAFO. ���'l rN NOT:\ 13J.E. ul tclégm!o de Morse. •l posc s iomr se <le l" ideaa ùcl uerebro hnmf\,110 ===!IJ INVEN'fO }lHl'fL tmsmitirln.s ÌHCOmparnb}e v c] oci clacl a COll 110 importa que d i sta n c i a., y el fonografo y ki n et o ·copio de Ed iso n� l' tenie n do en ingeui o ·os meca.ni;·mos el soni <.l o y el movimiento para reproclucirlos luogo 0011 esc ru p ulosa iìdoli.tlud, causa han iclo rle granclisi.ma sorpresa._. s 1ìrtlanCI.o con ,·ns apariciones é p oeas notnbles eu la hi.stori.a d.el _progrcso ci ' nti fi c o , no meno' extruorclinario. no meno. dign o 1le despertar igua.l a.dmiraci(m en cl munù.o entero, es cl nn cvo y 1n·odigiot<o aparato conorido por telenntogmfo . cuyo invento e clebe al P ro fesor Elishn ·liECE/)lor.- Gray_. y que (1, esta pùbli c o inglés. honts est{t llama,nCI.o poderosamente la a tenc i 6 n del El Profesor Gray es el i.nventor del t eléfono . Satisfechos con los gr::mdes servicios que nos p restan el telé grafo y el teléfono, creiamos te11erlo todo: e] primero para. la rap i da trasmissi6n de 1n palabra esc rita. y el segmt do como vehl culo de la vivn voz; pobres ignoran te :figuranclonos. iuc;1paces de concebir lo que la ciencia puede y nos reserva todavia, que ern ya lmmanamenta imposi b l e realizar un nuovo paso eu ht senda fle esos descubrimientos qne t iende n i perfeccionor los meclios de Un disegno trasmesso con il "Teleautografo" 1894 drawing, a portrait or a sketch we have drawn ourselves? This thing, as incredible and supernatural as it may seem, has been invented by Professar Gray". In brief, the mechanism of the "Teleautograph " consisted of determining a certain number of electric contacts by means of a pen tracing the drawing, thus sending an electric signal to the apposite end, the receiving end, where another pen drew the message on a special (and far me, mysterious) paper. Something rather like a fax! Some time was to pass before satisfying results were achieved in Italy with the "Pantèlègraphe", the "Tipo-Telegrafo ", the "Telescrittore " the "Faxsimile-telegrafo ", the latter invented by a priest, Monsignor Cerebotani. In an international context, in 1 904, a photograph was transmitted (involving therefore an exceptional number of pulses to ensure acceptable sharpness) (rom Munich to Nuremberg using Arthur Korn 's method; the process took 40 minutes. In 1 907, Korn sent a photograph fmm Lyons to L'Illustration in Paris, while seven years later, Edouard Belin repeated the Lyons Paris attempt, sending a picture of President Poincaré to Le ]ournal. But in Italy, two years earlier, Umberto Ellero, an eclectic photographic scholar and Director of the Scientific Palice School in Rome, transmitted a rather detailed photograph of King Vittorio Emanuele III (rom Milan to Rome using the telephotography method, which took six hours to complete and the co-operation of six "operators ". Ellero, also worked with Camillo Olivetti in the design of a typewriter to which a keyboard with punctiform characters could be fixed far the long-distance transmission of messages, but nothing came of it. Then television arrived and all the rest, but "honour and glory " to those tenacious and not always lucky researchers and inventors. • 14 Dopo 25 anni dall'ultima edizione e nel ventennale della morte dell'Autore ritorna il libreria il libro-evento di Giuseppe Mazzotti Ville Venete edito da Canova con la collaborazione della Provincia di Treviso/Assessorato alla Cultura e Foto Archivio Storico Trevigiano promosso dall'Istituto Regionale Ville Venete a cura di Lionello Puppi e Ruggero Rugolo Formato 24 x 32 cm su carta patinata 664 pagine, 890 illustrazioni in nero e a colori Rilegato con impressioni in oro e sovracoperta Nelle migliori librerie Distribuzione: Cierre Distribuzione Editoriale Via Ciro Ferrari, 5 - 37060 Caselle di Sommacampagna - Verona tel. 045/8581820 fax 045/8589609 - www.cierrenet.it E mail: [email protected] Per informazioni: Canova Edizioni, tel e fax 0422/382383 e-mail: [email protected] riguar dano gli interni: essa anima di riflessi decisi gli oggetti, come la brocca sul tavolo della sala da pranzo. Tutto ciò non può che essere il risultato delle osservazioni e delle impressioni tratte da Nino Springolo in occasione delle sue frequenti visite alla Alte Pinakothek di Monaco, al tempo del suo soggiorno di stu dio avvenuto a cavallo tra il 1 909 e il 1 9 1 0; pare infatti che più degli insegnamenti dei maestri di cui seguiva i corsi, egli abbia tratto lezione dalla visione dei qua dri dei pittori fiamminghi e olan desi, dal fascino intimista di nature morte come quelle di Claesz e Kalf. Ne sono l'esito la serie di opere denominate del "perio do scuro" che egli realizzò tra il 1 910 e il 1 9 14, La cuccuma col barattolino del 19 12, Il vaso di pesci vuoto del 1 913 e altri, di cui troviamo interessanti assonanze nelle autocro rnie. Di quest'epoca sono anche le sue opere appartenenti alla corrente del Divisionismo e non esclu derei che proprio l'esperimento fotografico con il colore abbia contribuito a d avvicinare Springolo a tale movimento'. Anche nelle autocro rnie raffiguranti paesaggi è possibile rintracciare un nesso con la pro duzione pittorica di Nino Springolo: il tramonto sul fiume ripete nell'inqua dratura prospettica il dipinto Il Sile d�l 1 905, e richiama nel colore i viola e i grigi dei cieli sopra le barene della laguna che troviamo nei suoi dipinti della fine degli anni '10. Oltre all'importanza derivante dalla loro attribuzione al pittore, va sottolineata la bellezza di queste autocro rnie e, negli scorci paesaggistici, la singolarità di una Treviso a colori del primo Novecento, di cui cre do esistano veramente pochi esempi. • • NOTE ' I prodotti per la fotografia erano contenuti per lo più nelle confezioni originali fornite di etichetta: - "Pastiglie coloranti 'Satrap' per colorire le carte alla gelatina bromuro d'argento e 'Gaslicht', come pure le diapositive" - "carta e colori espressamente fabbricati per la Resinopigmentipia (nuovo procedimento di stampa fotografica artistica studiato dal Prof. R. Namias)" - una scatola di "Autochromes Lumières 4 plaques" - "Ècran compensateur pour l 'usage cles Plaques et Filrres Dioptichromes Dufay" - carta al bromuro adatta per il procedimento al bromolio - un pennello per applicare l'inchiostro nella stampa alla gomma, due torchietti alternatori per negative stereoscopiche, un rullo inchiostratore, cornici per fotografie, una serie di filtri e anelli estensori Rectaflex. Jnnanzitutto in una delle lastre Domenico è ritratto all'età di circa 1 5 anni, l a qual cosa testimonia che i n famiglia qualcun altro prima d i lui si era accostato alla fotografia. 2 L'autocromia è stato il primo procedimento fotografico a colori diffuso commercialmente, messo a punto dai fratelli Lumière fin dal 1 9 04. 3 Treviso. Il Sile in prossimità della città 1 910-14 • li colore nelle autocromie è ottenuto, per sintesi additiva, dal passaggio della luce attraverso migliaia di particelle di amido trasparente e colorate nei tre colori primari, mescolate rra loro e stese sulla lastra; tale mosaico colorato è visibile anche semplicemente per mezzo di lente. Treviso. La facciata e il campanile di S. Nicolò e sulla sinistra il campanile di S. Teonisto 1 91 0-14 19 Interno 1 9 1 0- 1 4 20 lnterno 1910-14 21 Ritratto di signora in veranda 1 910-14 22 Ritratto di giovane signora in un salotto 191 0-14 23 S " ull'impor tanza nel costume moderno del fotografo di moda siamo ormai tutti d'accordo - scriveva Giuseppe Turroni nel 1959, analizzando alcuni aspetti della fotografia italiana del do poguerra -; siamo tutti d'accordo, data la grande rivoluzione formale appor tata nelle società progredite dall'imperante matriarcato ... ". Ma la "fotografia di moda" s'era awiata spontaneamente, ben prima dell"'imperante matriarcato", con Dagu_erre persino, e poi decisamente con Disderi, nel cui guardaroba si trovavano vestiti e suppellettili per tutte le ambizioni oltre che per tutte le taglie. Nadar badava all'espressione del viso, alla vivacità degli occhi, mentre Disderi s'abbandonava al rito lu singh iero del ritratto nar c isistico e, piuttosto che sul volto, puntava s u l l ' effetto fotoge n i co del vestito e degl i " orna menti " , ossia deg l i " a ccessori che ornano il ritratto e d i straggono il conte m p l atore d a l l a persona raffigurata " , come h a osservato G i sèle Fre u n d . L a " mo d a " serve i nfatti a d attri b u i re u n ruolo soc i a l e a l l ' i nd iv i d u o , a " d i stinguerl o " , oggi n e l l a m a s s a e p e r gra n d i categorie, pi uttosto che s i ngola rmente, non ostante i tentativi stravaga nti, di " d iversificazione " , che spesso fa nno però si a n n u l l a n o proprio nel fare scuo l a , e d iventano n u ovi stereot i p i , in un ciclo senza fi n e , che però a l i menta u n gratificante b u s i ness globa l e gigantesco. Con q uesto dossier, dedicato a l l a fotografia della moda, non s i intende fa rne l a stori a , ma sugge rire u n breve iti nerario in q u esto settore de l l ' i m magi n e , che attua l m e nte occupa uno spazio rilevante del fotogiorna l i s m o , con u n a ed itoria e una p u b b l i c i stica , che è a nche giustificata d a l grande mercato della moda , in tutti i suoi as petti i ndotti , per tutti i gust i , se non pro prio per tutte l e tasche. Anche l e ca rtes-de-visite d i D i sderi ( d a l 1854 i n poi) sono "fotografie d i mod a " , come i n seguito q u e l l e del rito domenica l e , con l a fa m ig l i o l a vestita a festa , i n processione d a l fotografo p e r i l souvenir. D i n a nzi a l fotografo con l ' abito b u o n o , i l cappe l l o a l a rghe tese, i l g i o i e l l o , l ' o m b re l l o , la siga retta tra l e d ita , c h e fu a sua volta status symbo/, n e l l ' e ra conta d i n a , ris petto a l l a p i pa o al sigaro popolare. l Grandi Magazz i n i , già negli anni Venti si dedicano a q uesto nuovo commerc i o , che s ' a m p l i a e deco l l a i n coerenza c o n la società piccolo borghese, me ntre nascono giorna l i che offrono i n ru briche o i n toto " la moda " , non soltanto quella i r raggi ungibile d i " Vogue " , ma già i l pret à porter magari con i "figuri n i " in carta da ritagl i a re , per la sarta del q uartiere; purché fossero " a l la moda " . I l barone d e Mayer, con Steichen e poi Man Ray, i n Ita l ia Luxardo o G h itta Care l l , sono stati tra i pri m i a offrire esempi di moda media nte u n a grande fotografia , moda per se stessa, che occupa u n capito lo significativo d e l l a storia d i q uesto genere d ' i m m agi n e . I n effetti , s o n o autori c o m e Cec i l Beaton o R i c h a rd Avedon che hanno creato, con la loro i m m aginazione estetica , "la moda " , offrendo fondamenta l i model l i di bellezza fotografic a , quella che i nfi ne ve icola ed esa lta ogni creazi o n e ; lo sti l ista ha necess ità del fotografo , come della matita e d e l l e fo rb i c i , e se il fotografo è gra n d e , anche il prodotto sarà s u b l i m e (o perlomeno ta le sembrerà). Claudia Garrone con una amica primo '900 ltalo Zannier Collezione fam. Scarpis-Conegliano Gruppo familiare in posa anni '10 FAST - Fondo Va l m a reno 27 Ghitta Care/l La comtesse Franca Visconti di Modrone in ··vogue" settembre 1930 Baron Gayne de Meyer Daisy 1910 ca Edward Steichen Moda al Grand Prix di Longchamp 1907 Edward Steichen Fotografia di moda 1933 28 .-----_;;_---�' ----- Due pagine di pubblicità in un catalogo della "Rinascente" Cappelli per signora e per giovanette 1923 Una pagina di pubblicità in "Vogue" settembre 1930 Laura Miré Progetto di una maglia 1992 la plus belle Gaim: de Paris ... s-p�o. �-- ..... ,.., .... t ,.,.... """"" ... ,,_ ,. d ,..,.ll ... i, dlc ...... .,.., ............,..._ "" P"' � - --..... loonotu'Oi a.. &.L S... -k111ID"'I"· f•i• .,. .. li/orc:-•l l -..�... .. 1M'"'-• oJ.....wlk:, H -.la.�;..•• l• poo•l�iOI(I eaho l ..... ... ...... .. lo!.,...., .w.. . ... eJt.o. T""'" pl,.. "'' pn•lio. po:: t ols. BM><.t. \'.,..... lijj: _ ,. ., r-r«"*--......-."' V�M�o pUi<...... ..... .. ...... . .. .. .. .... .... l' .... -- _,. - ... ..... ... .... • � t-- - - �. _, _ u... --.r.... s. w.u. -.... -- .. ,. M:;ID. !.. _...., ....._ !'WI ,_ r__.. ss -. t:. ....r � - -· -"J"' - -· ,.._ T_ .,,,. .,.,.... _ ,... � Mare Rea/ Una pagina di pubblicità per Lucien Lelong in "Vogue" settembre 1930 31 M"l'C& nTor.. J. Lu�l Pon. 83.1l'!l'toles- P h oto by Wowe I n q u este pagine p u b b l i c h i a m o alcune i m magi n i rea l i zzate da Wolfga ng Wesener, u n eccezionale fotografo della moda , d i origine tedesca, che d a a l c u n i anni s i è sta b i l ito nel Ve neto. I l suo archivio com prende oltretutto una serie d i inte n s i ritratti dei maggiori sti l i sti contempora n e i , dei quali presentiamo u n a emb lematica selezi one. • Renzo Rosso Valentino 34 Gianni Versace 36 Pierre Cardin 37 FAS H I O N V I CT I M by Fa brica In G i a p p o n e le scarpe c o n la z e p p a sono a ll' u lt i m o g ri d o , s p i e g a Aya ko l z u m i , 1 9 a n n i . di To kyo . Come le s u e a m i c h e a n c h e lei i n d ossa ogni g i o r n o stiva li con l a s u o la d i 1 5 c m . Aya ko sost i e n e c h e così l e g a m b e sem b ra n o p i ù l u n g h e , p u r a m mette n d o c h e q u e sto t i po d i ca lzat u re n o n è a p rova d i stress . " I n c i a m p e r ò c i n q u e o s e i volte a l g i o r n o " , confessa. M a a l m e n o h a evitato f i n o a d o ra l' o s p e d a le . I n u n ' u n ivers i t à n i p po n i c a , u n a s t u d e n tessa s u otto h a r i p o rtato frattu re o g ravi slogature i n s e g u i t o a un c a p i t o m b o lo d a tra m p o l i . [ C o lo rs n. 38/39 - Extra - o rd i n a ry fa s h i o n ) F A B R C A Fa b r i ca è i l ce ntro d i r i c e rca e svi l u p p o su lla c o m u n i c a z i o n e d e lla B e n etto n , n a to n e l 1 994 d a l patri m o n i o c u l t u ra le d e l G r u p p o . C o n i l c o m p leta m e n to d e l s u o vasto c o m p lesso a rc h itett o n i c o n e i p ressi di Treviso, resta u rato e a m p liato da Tad a o A n d o , vive o g g i u n a n u ova fase p ro p u ls iva , p ro p o n e n d o s i c o m e u n p o lo m u lt i c u lt u ra le i nternazio n a le . Fa brica h a scelto d i sco m m ettere s u lla c reatività s o m m e rsa p o rtata d a i g i ova n i e d a g l i a rtisti s p e r i m e n tatori p rove n i e n t i d a t u tto il m o n d o . Fa b rica l i i nvita , dopo u n ' i m p e g n a t iva s e le z i o n e , a svi lu p p a re p rog etti c o n c reti d i c o m u n i c a z i o n e in settori c h e s p a z i a n o dal c i n e m a a lla g ra f i c a , d a l l ' i n dustrial design a lla m u s i c a , d a lla p rod u z i o n e e d i t o r i a le [ c o n la rivista C o lo rs e a lt re p u b b li c a z i o n i ) a i n e w m ed i a , a lla foto g ra f i a . C o m e l a b o ratorio d i c reatività a p p l i cata [ i l s u o n o m e d e riva d a l s i g n ificato lat i n o d i offi c i n a ] . Fa b r i ca s i p ro p o n e d i s p e r i m e n ta re n u ove fo rme d i c o m u n i c a z i o n e s e g u e n d o d u e l i n e e - g u i d a p a ra lle le : l a c o n c retezza d e l l ' a p p ro c c i o formativo, p o i c h é i g i ova n i ricercatori sono i nvitati a " i m pa ra re fa c e n d o " ; la trasversa lità e l ' i n te ra z i o n e , a live llo s i a d i p ro g etta z i o n e [ i p rog etti si svi l u p p a n o c o n un g ioco di s q u a d ra c o m b i n a n d o r u o li e d i s c i p l i n e d i ffere n t i atto rno a u n ' i d e a b a s e ) , c h e d i i d e ntità c u lt u ra le , la c u i p l u ra lità è g a ra ntita d a lla mescola nza n e l g r u p p o c reativo d i g i ova n i p rove n i e n t i d a P a e s i d i li n g u a , c u lt u ra e s e n s i b i lità d iverse. l p rogetti rea lizzati d a Fa b r i ca i n c i n q u e a n n i d i attività h a n n o coi nvo lto p a r t n e r di n a t u ra d iversa . L'attività nei m e d i a t ra d i z i o n a li c o m e l ' e d itoria ha p rod otto u n a i m p o rtante serie di p u b b l i caz i o n i , p e r le q u a l i i l d i p a rt i m e nto d i Fotog rafia d i Fa brica h a rea lizzato l e i m m a g i n i , c o m e P regh i e ra [ u na ra cco lta d i p reg h i e re c o n t e m p o r a n e e p e r la S a n Pa o lo E d i zi o n i ] . 1 000 extra/o rd i n a ry o bjects [ g li o g g etti p i ù folli d e l Ve ntesi m o secolo racco lti in d i e c i a n n i di attività di C o larsi. Lavo ratori [ re p orta ge in b i a n co e n e ro s u i lavo ratori extra com u n itari n elle fa b b r i c h e d e l N o rd estl e Kosovars [ ri t ratti d i p rofu g h i kosova ri n e i ca m p i d e ll'Alba n i a ! . A n c h e la p u b blicazi o n e d i C olo rs, l a rivista c h e pa rla d e l resto d e l m o n d o , rientra n e l q u a d ro d elle attività editori a li d i Fa b rica, c h e n e ospita l a redazione. Fa brica. via Ferra rezza. 3 1 050 C a t e n a di Vi llorba [TV) I t a ly Te leph o n e +39 0422 5 1 6228 Fax + 3 9 0422 609088 fa bricalafa b r i ca . it www.fa b ri c a . i t )ii � � -:f �t 1� Asolo Golf Club Alle spalle, la rassicurante presenza delle prime pendici delle Prealpi Verrete, davanti le inconfondibili ondulazioni delle Colline Asolane. Asolo Golf Club, immerso nell'incantevole Valcavasia, è l'ambiente perfetto per i golfisti e gli sportivi alla ricerca di servizi di livello superiore. Asolo Golf Club è inoltre perfetto per incontri aziendali di alto livello, per una nuova raffinata strategia di pubbliche relazioni. 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La suddivisione per studi fotografici sarebbe d ' a ltra parte scato l o n i tipo scarpe con l a sola i n d icazione " be l l e " o " br utte " . d i s perata : è ra p presentato u n cam pionario estremamente Diffi c i l e d ' a ltra parte classificare foto d e l l e q u a l i n o n s i conosce i l frazi onato di stud i , da Oderzo a Palermo, m o ltiss i m i di c ittà minori. Tutti c o m u n q u e fregiati d i benemerenze e medagl i e , a l c u n i c o n titolare pittore e fotografo " . M a d a q uesto a m m asso i n d ifferenziato spuntano q ualche volta piacevo l i sorprese, come questo Gariba l d i , con tanto di ded ica a utografa (ed ortografia gariba l d i n a mente errata ) : Camicia sta per Cam isa . L ' a rc h ivio relativo a l l a m i a attività fotografica è i nvece - come i n d i spensa b i l e - u n a cosa più seria , sia p u r sempre a l ive l l o " a rtigi a n a l e " e n e l l a q u a l e ho l a civetteria d i credere c h e solo i o so mettere l e m a n i ( m a i n realtà soffrirei m o lto se q u a l c u n altro cercasse di mettercel e). È - d ' a ltra parte - u n m i ni-arc h ivio: sono stato attivo, come fotografo " i m pegnato " , per soli sette; otto anni (a quei tem p i però si scriveva tanto, forse tro ppo: le lettere d i Cava l l i s u l " Be l l o i n fotografi a " e r a n o mediamente d i 3 / 4 pagine . . . ) . È però r i pa rtito i n d iversi settori ( i l i bri non s o n o a rch iviati, e stava no negl i scaffa l i d e l l a l i b reria d i stri b u iti solo in base a l le loro d i m e n s i o n i ed a l l a m i a memoria. Finché regge) : Negativi - i n bu ste portanegativi numerate progressiva mente i n base alla data d i ripresa. All'esterno di ogni busta sono riportati data di ripresa e - molto si nteticamente - soggetto. Provini - eseguiti su fogli di 6 fotogrammi form. 6x6 (inizialmente) e d i 12 fotogrammi form. 6x6 o 3 6 fotogrammi 24x36 (successivamente). Ogni fogl io riporta sul retro il n umero del corrispondente negativo. Il tutto conservato in raccoglitori , in ordine progressivo d i numero (e quindi anche d i data) . Fotografie - c o n s e r vate i n scato l e s u d d i v i s e p e r a rgomenti e rel ativo a n n o d i r i p resa ( '' S i c i l i a 1 9 5 5 " - " P i e d igrotta 1 9 5 6 " - " U . S . A . 1958 " , ecc . ) . Fo r m ati d i versi ( 3 0x40 o 24x30) co nte n uti i n scato l e s e p a rate . Corrispondenza - conservata in classificatori tutta insieme in ordine progressivo di data . Solo quella di particolare interesse od i mportanza (storica) conservata, sempre in ordine di data , i n cartelle singole (es. "Corrispondenza con G . Cava l l i " , "Corrispondenza con « I l Mondo» " , "Corrispondenza con . . . . " ecc . ) . Cataloghi e depliants Mostre - archiviati in scatole in ordine d i data. Articoli di riviste di particolare interesse. estratti, ecc. - a rchiviati i n classificatori i n ordine d i data. Noioso? Senz'altro sì , ma necessario. Invidio quelli che, premendo il pulsante di un com puter, si trovano scodellati tutti i dati riguardanti una foto. Ma sarebbe per me una cosa troppo burocratica e professionale: è bello, i nvece, d i tanto in tanto non riuscire a trovare qua lcosa . . . 46 • Alfredo Camisa / Fotografo non professionista, ma notevolmente impegnato negli anni 1954-61. Appartenente prima al "M/SA" e successivamente a "La Bussola", ma di fatto indipendente sia come carattere che come fotografo. Le sue immagini - in larga parte scene di vita o ritratti ambientati - sono riprese preferenzialmente nel Sud Italia o nell'Africa Settentrionale. Da ricordare anche una sua lunga serie di foto "Dietro le quinte" del Piccolo Teatro di Milano. Partecipa, negli anni iniziali di attività, a numerose mostre e concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo importanti premi e segna/azioni. Sue foto appaiono per vari anni, in forma continuativa, sul settimanale "Il Mondo". Cessa la sua attività fotografica nel 1961, dopo la pubblicazione del volume Lo Stretto di Messina e le Eolie. "Etichettato", negli anni successivi alla sua presenza attiva nel mondo fotografico, come fotografo "neo realista, è stato, insieme a Branzi, Giacomelli, Gardin, Casiraghi, Colombo, uno dei protagonisti della "svolta " della fotografia italiana degli anni '50 dal sa/onismo alla fotografia di forme e contenuti più impegnati. • Elezioni in Sicilia 1955 47 Anto n i o B i a s u c c i N a p o l i 7 g i ugno 2 0 0 1 C a r o lta l o Z a n n i e r, n o n so b e n e , m a s o n o a b ba stanza c o nv i nto di a v e re u n a m e m o ri a n o n p r o p r i o b r i l l a nte . S p e s s o n o n r i c o r d o i fatti e a d d i ritt u ra le p e r s o n e e p e n s o d i avere u n a c a p a c ità d i r i m uove re , relativa m e nte , l e b r utte e s p e r i e n z e , mette n d o l e lì , c h i a ra m ente i r r i s o lte i n u n c a n t u c c i o d e ntro d i m e , p e r p o i fa r l e r i a p p a r i re i n m a n i e ra d i ro m pe nte a p pe n a l e sfiori n e l r i c o r d o . Tutto q u e sto a c c u m u l o è atte n u ato d a l l a p ratica d e l fa re , n e l m i o c a s o d e l fa re fotografi a . È i n i z i ato c o sì i l m i o r a p p o rto c o n l a fotografia e s p e r o d i r i u s c i re n e g l i a n n i a s a pe r c u stod i re q u e sta fragi l e e forte m otiva z i o n e che mi ha s p i nto in tutto q u e sto te m p o con testa rd aggi n e a re a l i zz a re i m mag i n i . Q u a n d o m i a d d e ntro n e i m e a n d ri d e l m i o d i s o r d i n ato a rc h i v i o , p e r cerca re q u a lcosa c h e p u ntua l m e nte non trovo , è c o m e fa re u n p e r c o rs o a ritro s o , l e n t o , z e p p o d i r i c o rd i , s ituazi o n i e p e r s o n e c h e pre n d o n o vita e r i affi o r a n o m a n mano. B u o n a pa rte d e l l a m i a vita è tutta lì . Antonio Biasucci nasce a Dragoni (Caserta) nel 1961. l suoi primi interessi vanno alla fotografia antropologica e al mondo contadino campano, al quale dedica numerose ricerche. Si trasferisce a Napoli nel 1980 dove comincia un lavoro s ugli spazi delle periferie urbane. Nel 1984 inizia a collaborare con l'Osservatore Vesuviano, svolgendo un ampio lavoro di documentazione sui vulcani attivi in Italia. Nel 198 7 conosce Antonio Neiwiller, attore e regista di teatro: con lui nasce un rapporto di collaborazione che durerà fino al 1993, anno della sua scomparsa. Nel 1992 vince ad Arles il premio "European Kodak Panorama". Fin dagli inizi della sua attività, lavora a una ricerca che si radica nei temi della cultura del sud e dell'Italia e si trasforma, in anni recenti, in un viaggio dentro gli elementi primari dell'esistenza e della memoria personale. Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni tra cui la Bibliothèque Nationale di Parigi, il Departamento de de documentaci6n de la cultura audiovisual di Puebla, in Messico, il Centre de la Photographie di Ginevra, lo Chateau d'Eau di Tolosa, La Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il Musée de I'Eiysée di Losanna, la Galleria Civica di Modena, la Fondazione Sandretto Rebaudengo per l'Arte Contemporanea di Guarane (CN) e la Galerie Freihausgasse di Villach, Austria. B i b l iografia Dove non è mai sera , testi di G i u seppe Alario, Cesare d e Seta , Atti l i o Colombo, Mazzotta , M i l a n o , 1984 Cenere, testo di Giuseppe Luongo, L'Alfabeto Urbano, Napo l i , 1988 Vapori, i nterventi di Cesare Acc etta , Patrizio Esposito , Anto n i o N e iwi l l er, Oreste Zevo l a , Cuen/ L'Aifabeto U rb a n o , N a po l i , 1989 Stazioni, testi d i Fa brizia Ramon d i n o , Roberta Va ltorta , Electa N a po l i , N a po l i , 1991 Il filo di Arianna, testo d i C l a u d i o Cajan i , d i segn i d i G iacomo R i cc i , E lecta N a po l i , N a po l i , 1993 Corpus, testi d i Cha rles-Henri Favrod , Goffredo Fofi , Art&, U d i n e , 1995 Magma , testi d i Ch isti a n Caujo l l e , G i useppe Luo ngo , G i orgio Conti , Federico Motta , M i l ano - Actes S u d , Arles , 1998 Vacche, testi di Anto n i o Neiwi l l e r, G offredo Fofi , Contrasto, Rom a , 2000 Dargoni 1985 48 I l rito r n o d i G i o rgi o G i a c o b b i A Ve nezi a , nel S a l o n e d e l l a Cassa d i R i s pa r m i o i n C a m p o S a n Luca , è stata i n a u g u rata i l 18 maggio u n ' a m p i a rassegna antologica di G i orgio G i acobbi , avvocato , ma straord i n a ri o fotografo e tra i p ri m i a n i m atori d e l C i rc o l o " La Gond o l a " . G l i s i d e b b o n o , o ltretutto, l e gra n d i e s p o s i z i o n i i nternazi o n a l i d i fotografi a , prese ntate a Ve nezia negli a n n i C i n q u a nta , con la regia d i Romeo M a rt i n ez . Ecco u n a sua breve b i ografi a , tratta d a l C o m u n icato sta m p a d e l l a mostra " La stagione d e l l a s p e ra nza " . Giorgio Giacobbi nasce a Venezia il 21 ottobre del 1921 da genitori di lontane ascendenze cadorine; vive l'infanzia lontano dalla famiglia e ciò influenzerà notevolmente il suo carattere, melanconico e solitario. Conseguita la maturità classica deve interrompere gli studi universitari a causa dell'esplodere del conflitto mondiale; ufficiale di artiglieria nei Balcani, soprawive alla ritirata di Russia e ai lager nazisti. Nel dopoguerra, tornato indenne a Venezia, si mantiene agli studi universitari, facoltà di giurisprudenza, suonando come pianista in vari complessi di musica leggera; conseguita la laurea nel 1949, inizia la professione di awocato che eserciterà per oltre quarant'anni. Nello stesso periodo dà spazio alla passione per la fotografia coltivata sin dal 1936, iscrivendosi alla "Gondola" di cui nel 1956 diviene presidente. Sotto la sua direzione il circolo realizza alcune fra le sue più importanti manifestazioni fra cui la 1• e la 2" Biennale di Fotografia che fanno conoscere per la prima volta in Italia i fotografi di Vogue, della Magnum, di LIFE, della Condé Nast, i migliori autori di Francia, Giappone, Germania ecc. Accanto all'intensa attività fotografica (innumerevoli i premi conseguiti e le pubblicazioni sulle principali riviste dell'epoca, persino sul "Mondo" di Pannunzio) Giacobbi si cimenta anche nella critica comparendo spesso su "Ferrania", "Photorama" ecc. Insanabili divergenze con Libero Dell'Agnese, succedutogli nella presidenza della "Gondola", lo decideranno ad allontanarsi dal sodalizio e con lui quasi tutti i soci degli anni '50, concludendo di fatto l'epoca d'oro del circolo. Successivamente, Giorgio Giacobbi continuerà con minore intensità l'applicazione fotografica alternandola con la poesia, narrativa e musica; vive tuttora a Venezia, nel sestiere di Cannaregio, ed è socio onorario e decano dei presidenti del circolo. Nel 1997 ha donato alla "Gondola" tutto il suo archivio: questa mostra ne vuole essere significativa testimonianza. 49 Palle di neve a S. Marco 1954 La fotografi a a l l ' U n ivers ità P ro i ez i o n i fi sse pe r la d i d att i ca . I l Fo n d o R i ccati d e l F. A . S . T. d i Trevi s o Sara Filippin Tra i materiali custoditi dal F.A.S.T., i l fondo Riccati è probabilmente il Rispetto a l l ' insieme, emerge i l particolare valore e significato di alcuni fondo fotografico a destinazione didattica più im portante del Veneto . nucle i . I l gruppo d i storia mostra un uso dell'i mmagine, spesso non Costitu ito a partire dal 1911 presso l ' omonimo Istituto Tecnico fotografica , con caratteristiche e funzioni d iverse nei vari casi: trevigiano da cui proviene, e i ncrementato costantemente durante gli immagin i-documento , i n genere fotografie, ded icate soprattutto a l le anni venti e trenta, è attualmente formato da 4152 vetri fotografici da testimon ianze a rcheologiche della storia antica; fotografie con forte proiezione, owero "diapositive " ; sono i n gran parte nel formato valenza propagandistica: quelle sul periodo fascista , ma anche le a ltre francese di 8,5x10, con un certo numero di vetri 6x9 e alcuni 8x8. Ad dedicate alla presenza ita l iana in Libia, dalle quali è difficile estrarre essi vanno aggiunti 276 doppioni, 380 negativi e 60 vetri a disegno un valore documentario; a ltre immagini dal semplice valore illustrativo manuale, per un totale di 4868 pezzi. Per l ' uso era stato acquistato i n ed esornativo, che nulla aggiungono di informazione, proprio come nei quello stesso a n n o un proiettore Tri/by della H utting di Dresda (con racconti i l lustrati; e infine riproduzioni di dipinti d i ogni epoca, con obiettivo Ideai e lampada ad arco Nertz) ; la stessa ditta aveva fornito ritratti o rievocazioni dei grandi awenimenti. I l notevole ricorso alla un primo gruppo di vetri che, uniti al migliaio messo a disposizione dal pittura di storia e ai monumenti commemorativi anche per il periodo prof. Adriano Augusto Michieli (Venezia 20.8.1875 - Treviso risorgimentale, che pure la fotografia aveva ben documentato , lascia 5.9.1959), insegnante al R iccati e vivo sostenitore delle proiezioni intuire una visione agiografica e forse mistificante d i quel periodo nelle aule scolastiche, costituirono i l nucleo iniziale della raccolta ; nel allora così vicino, che andrebbe indagata in dettaglio in sede 1914 Michieli riferisce la presenza d i 2407 pezzi. Successivamente si opportu na. Notevole anche la serie di 25 vetri ded icata alla Mostra acquisirono materiali d a l l ' I stituto Ita liano per le Proiezioni Luminose della Rivoluzione Fascista (28.10.1932 - 28.10.1934), evento (poi Cifit), dal fiorentino Istituto Micrografico Italiano, per la geografia e a utocelebrativo del regime tra i più im porta nti , cui tutti furono le scienze natura l i (80 vetri), dai i ' I . D . E.A. F. l l i Alinari di Firenze per la chiamati a pagare un tributo. E infine le dia positive sulla Mostra storia del l ' a rte (80 vetri), dalla Bonne Presse d i Parigi per la serie geografica sulla Francia (26 vetri); altre riproduzioni furono esegu ite da due studi fotografici trevigian i , la Prem iata Fotografia Fontana e la d itta G. Rinaldis. L'im portanza della raccolta è essenzialmente storica (ha valore iconografico più che fotografico); molte immagini sono riproduzioni da libri. I n un elenco redatto nel 1932, i titoli sono raggruppati per materia e articolati in 69 serie, secondo il programma didattico, per argomenti o periodi storici specifici. Questo, grazie alla sua sostanziale integrità , è un documento im portantissimo della didattica e della vita dell' istituto Riccati e un punto di partenza privilegiato per un'indagine a più ampio raggio sull'argomento, che nelle opportune sedi istituzionali meriterebbe di essere fatta . La Storia, è i l l ustrata secondo il tradizionale percorso, dalla preistoria e dalle antiche civi ltà elleniche fino all'attual ità del fascismo. La Storia dell'arte, invece, è presente in modo frammentario e non prosegue oltre i secoli XV e XVI. La Storia Letteraria può solo impropriamente defi nirsi tale, in quanto ill ustra unicamente il Pari n i , tre odi carducciane, i Promessi Sposi. La Geografia è la materia trattata più d iffusamente e ricca d ' immagini di a lto interesse scientifico: Astronom ia, Dinamismo endogeno ed esogeno, Storia della navigazione (con particolare cura per i viaggi di esplorazione), Geografia economica, Geografia descrittiva (con immagini da tutti i continenti). Si nota l ' impronta del ventennio fascista con la serie 43 dedicata alla bon ifica integrale. Per le Scienze natura l i , l'unica materia a subire un decremento già in rapporto alla situazione del 1914, sono ill ustrate botanica e zoologia, con una cospicua raccolta ded icata ai mamm iferi (oggi 274 vetri) e altre immagini di anatomia e fisiologia animale. Perd ute i nvece le pur poche diapositive conservate originaria mente nel Gabinetto di Fisica. v. 58/008 Peli stellati 50 Augustea della Romanità (23.9.1937 - 23.9.1938): evento di più marcato valore scientifico, ma nelle i ntenzioni del regime quasi una conti nuazione della precedente. Tra le d iapositive di storia letteraria spicca la serie intitolata a i Sara Filippin s i è laureata in Conservazione dei Beni Culturali, nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Ca ' Foscari di Venezia, nel/'a.a. 1999-2000, con il Prof. Itala Zannier (correlatore il Prof. Fabrizio Borin), con il massimo dei voti e la lode. Promessi Sposi, c h e i n 43 fotogrammi ricostruisce la vicenda d e l romanzo manzoniano. Esclusa l ' i potesi c h e si tratti di /ife models o tableaux vivants, tradizioni narrative non presenti in Italia, sembra tratta rsi piuttosto d i una trasposizione - da cartolina - dell'omonimo film d i Mario Bonnard, prodotto dai i ' U . C . I . nel 1922. Solo il ritrovamento della pellicola originaria consentirebbe una verifica. Ciò NOTE aggiunge interesse a l le dia positive, che vanno studiate sia come ' Edoardo Tischer aveva donato le fotografie nel 1923, i n memoria del padre fenomeno didattico, sia come strumento d i d iffusione parallelo - ma Alessandro, morto il 15 ottobre di q u e l l ' a n n o ; questi, dal 1882 e per lunghi a n n i , con autonomia narrativa - rispetto alla pellicola da cui derivano e di insegnante di chimica a l Riccati, dal 1 9 1 1 f u anche preside d e l l ' Istituto. Edoardo Tischer aveva partecipato nel 1929 a l l a spedizione esplorativa del Duca degli cui sono comunque testimonianza. Abruzzi verso l'alto corso d e i i ' Uebi Scebeli, che portò tra l ' altro ad una migliore Nel gruppo d i geografia spiccano alcune serie real izzate con conoscenza geografica di quella zona, fino ad allora imprecisamente documentata. documenti provenienti dai più importanti osservatori astronomici ' La loro pur l i eve ma costante diminuzione nel tempo potrebbe essere dovuta ad italiani - vi troviamo studiosi celebri: Giovanni Celoria, Giovanni un incremento delle dotazioni del gabinetto scientifico. Giovannozzi, Johannes Georg Hagen, Luigi Gabba - e da a ltre primarie fonti quali la Pirelli, la direzione dell'Acquedotto Pugliese, ecc. Molto ' Relazione del 2 2 . 3.1999, presso i l Palazzo del Bo, in occasione della IX Settimana della Cu ltura Scientifica; Padova, 21-28 marzo 1999. i nteressante la serie 47 i ntitolata alla Somalia, preparata con fotografie donate al R iccati dall'agronomo Edoardo Tischer1 dipendente della S.A. I .S . , la Società Agricola lta lo-Somala fondata nel 1920 da Luigi Amedeo d i Savoia Aosta, duca degli Abruzzi, assieme a Giovanni Treccan i e altri industriali. La Società aveva awiato alcune aziende d i produzione e trasformazione di prodotti agricoli nella zona di Jowhar, a nord di Mogadiscio, su un'area di circa 25.000 ettari avuti in concessione dal governo ita l iano. Le 130 diapositive documentano piantagion i , lavori agricoli e idraulici, realizzazione d i infrastrutture e industrie, c o n u n o sguardo a l la vita d e l paese: l ' insieme un isce a l l ' i nteresse storico e antropologico anche quello fotografico, considerata la vivacità e spontaneità d i molte immagi n i . Quanto al gruppo di scienze naturali, esso va col legato a l ricco e prezioso Gabinetto omonimo di cui l ' istituto disponeva ; le diapositive si mostrano i nfatti complementari2 a quei materiali, poiché trattano a rgomenti non coperti dagli altri sussidi quali modelli, vetrini e preparati biologici, esemplari di fauna e flora, ecc. Il valore primario del gruppo riguarda la storia della divulgazione scientifica e didattica: gli si dovrebbe riconoscere lo status di " bene culturale di i nteresse storico scientifico" come awiene per i materiali e gli strumenti di molti licei e istituti tecnici . Visto che, come ha affermato il prof. Renato G. Mazzolini dell'Università di Trento3, gli studiosi di filosofia della scienza stanno da qualche anno riflettendo sui metodi di trasmissione delle conoscenze scientifiche, ed hanno rivolto un interesse nuovo ai sussidi d idattici, uno studio del gabinetto scientifico del Riccati non potrebbe prescindere da queste diapositive. Lo smembramento del l ' i nsieme, per motivi di conservazione affidato per una parte al Foto Archivio Storico di Treviso e per l ' a ltra al Museo di Storia Naturale di Montebelluna, dovrebbe tuttavia non separarlo completamente: ognuno dei due Enti preposti dovrebbe tenerne conto. • IV. 47/052 Gli indigeni attingono acqua dal pozzo con recipienti di palma affumicata oppure con anfore di terracotta l. 18/B-286 - Vodice: quota 952 51 U n e s e rc i z i o d i vi s u a l i zzaz i o n e . Giulia Berizzi U n esercizio di visual izzazione del tema relativo a l degrado o a l l ' e m a rginazio n e , rea l izzato da G i u l i a Berizz i , nel l ' a m b ito del Corso d i Storia della fotografi a , tenuto da Ita l a Z a n n i e r, presso l ' I stituto U n iversitario di Arch itettura d i Venezi a , nel l ' a n n o accadem ico 1999-2000. Segn a l a z i o n i Libri Pino Guido/a tti, Andrea Palladio, Atlante delle architetture, AA. VV. , Storia d'Italia - Le Regioni dall'Unità d ' Italia a oggi - La I stituto R eg i o n a l e V i l l e Venete e M a r s i l i o Ed itori , Ve nezia Lombardia, Einaud i , Tor i n o 2001. 2000. U n capitolo a m p io è ded icato alla fotografia (fi n a l m e nte non se La p u b b l i c a z i o n e ( a c u ra d i G u i d o Beltra m i n i e Anto n i o P a d o a n ne può fare a meno, d i q u esta " ben edetta fotografia " ; così la c o n I nt r o d u z i o n e d i H oward B u r n s ) è p r o m o s s a d a l l a Regi o n e defi niva Yorich , nel 1898 ! ) ; ewiva! d e l Veneto e rea l i zzata d a l l ' I stituto Regi o n a l e V i l l e Venete i n Soprattutto perché, q uesta volta, ad occu parsene è stata una c o l l a bo ra zi o n e c o n i l Centro I nternaz i o n a l e d i Studi d i storica de l l ' a rte come G iova n n a G i nex, raro esempio i n Ita l i a , di Arch itettura " A n d re a Pa l l a d i o " . studioso i m pegnato s u l versante della fotografi a ; l a sua O ltre 2 50 fotografie a c o l o ri c e n s i s c o n o 6 6 o pe re a utografe d i b i b l iografia contiene saggi fondamenta l i , soprattutto s u l l a A n d re a Pa l l a d i o e fo r n i s c o n o u n e s a u r i e nte " At l a nte d e l l e fotografia ita l i a n a del X I X seco l o . I n q u esto ponderoso vo l u m e a rc h itetture " m e sse a fu oco d a l m i ri n o d i P i n o G u i d o l ott i . N ato d e l l a " Storia d ' Ita l i a " , G i ovanna G i nex esplora , c o n u n a esa ustiva a Ve r o n a nel 194 7, G u i d o l otti fu a s s i stente di P a o l o M o nti ; i a n a l i si fi lo logica, l e " origi n i d e l l a fotografia in Lo mbardia : s u o i l avori s pazi a n o d a l l a m o d a al ritratto , d a l l a s c u l t u ra percorsi di ricerca, fonti e metod o l ogie ( 1839-1911)" . Ci rca a l l ' a rc h itett u r a . I n precede nza , ha i l l u strato le m o nografi e q u a ra nta pagi n e , con gli ate l i er, le esposizio n i , le i n d u strie, i Dona tello. L'opera completa di A. R o s e n a u e r ( M i l a n o 1993) e " casi " s i ngo l a ri d e l l a fotografia in Lom b a rd i a ; u n a nuova Bernini e Lo scultore del barocco rom a n o di R . Wittkover sign ificativa aggiunta a l puzzle della nostra sto r i a . ( M i l a n o 1 9 9 0 , L o n d o n 1997 ) . I n o ltre , C e s a re C o l o m b o - ra ro e com petente " ri c e rcatore " I l vol u m e è l ' e s ito d i d u e a n n i d i lavoro d i q u esta cam pagna i c o n ografi c o e stu d i o s o p u n t u a l e d e l l a fotografia ita l i a n a - , fotografica c h e h a s c a n dagl i ato il territorio veneto e fri u l a n o p rese nta u n a s e q u enza d i i l l u straz i o n i fotografi c h e , con u n a a l l a ricerca d e l l a magia d e l l ' a rc h itett u ra d e l l e a rc h itetture . p re m e s s a d i poc h e (forse troppo poche) pagi n e s u i fotogra fi , I l vol u m e è s u d d iv i s o i n q u attro sezi o n i - V icenza , Le V i l l e , La s p ec i a l m e n te d e l l ' u l t i m o d o pogu e r ra : d a g l i ottocente s c h i Te rrafe r m a , Ve nezia - e l a s c i a a m p i o s pa z i o p r o p r i o a l l e Sacc h i , R o s s i , B osett i , ecc . , a i C ri m � l l a , Aragozz i n i , i m m agi n i sta m pate i n gra n d e formato. G a l i m be r t i , M o nti , M u l a s , C a m isa , Ve n d e r , D o n ze l l i , M e r i s i o , Ogni o p e ra , q u i , è bella per se stessa e m e rita l u nga C e rati , ecc . , fi n o a Ba l l o , B a s i l i c o , N i co l i n i . U n vo l u m e osse rvaz i o n e . i n d i s pe n s a b i l e . U n a s u tutte , l a B a s i l ica p a l l a d i a n a . La B a s i l i ca - con l a Roto n d a forse l ' o pe ra p i ù fotoge n i ca d e l l ' a rc h itetto, d a F. Maggia (a cura), Minor Whitejlife is Like a Cinema of Stills, s e m p r e i m magi n e stereotipata d i Vice nza " C ittà d e l Pa l l a d i o " B a l d i n i e Castal d i , M i la n o 2001. e s oggetto fotografi co s u l q u a l e s i s o n o sco ntrati e co nfrontati Fi n a l m e nte M i no r Wh ite (gran maestro i n Ita l i a , spec i a l me nte di tutti i fotografi - s i offre sem pre genero s a a l l ' o b i ettivo , Paolo M o nti - e d i M a rio Giacom e l l i ? -, nel secondo dopoguerra ) , p o rge n d o fi a n c h i c o l o n nati e b a l a u stre in prospettiva . c o n u n a bella mostra e u n catal ogo d i i m magi n i , u n testo d i Le foto d i G u i d o lotti a p rono un repe rto rio d i c h i o stri e c u p o l e , Fi l i p po Maggia e u n a introduzione di Walter Gua dagn i n i , della c a p i te l l i e c o l o n n e , c h iavi d i volta e c o r n i c i o n i , statue e Gal leri a Civica d i Modena , istituzione che d a parecchio s i è bene b a s a m e n t i , sca l i nate e a r c h i e a i uta n o a r i c ostr u i re , i n i m pegnata nel settore d e l l a fotografi a , con rassegne e l i bri s u cce s s i o n e , l ' a baco a rc h itetto n i co d i P a l l a d i o . i m porta nti . A l c u n e d i q u este fotografie servono a mettere i n l u c e l a s u a forza e d ificato r i a , a ltre l a s u a leggerezza c o m p o s itiva , a l tre , A. Guatti, Fugitdigit, e&c edizi o n i , Udine 2000. a nc o ra , la m a estosa sobrietà c h e i m po n e la s u a a rc h itettu ra Albano G u atti , fri u l a n o c h e a lterna U d i n e a New Yo rk, dove p i ù n e l l o s p a z i o c i rcostante e nel territo r i o . E d è pro p r i o i n s i stenteme nte (e ragionevo l m ente) vive q u e l l a cu ltura attraverso l a fotografi a , grazie a l l a fotografi a , c h e a l l ' o pe ra i nte rnaz i o n a l e , h a p u b b l i cato il suo e n n e s i m o foto l i b ro ; p a l l a d i a n a è dato di essere letta n e l s u o a m b i ente natu ra l e : l a c ittà ( n egozi i n c l u s i ) o l a cam pagna ( c a m p i c o m p re s i ) . u n ' o pe ra " d ' a utore " , come si s u o i d i re : "tante i m magi n i e poco testo " , come suggeriva Pate l l a n i nel 1943 . M a le i m magi n i E se i Q u attro L i b ri c i permetto n o d i 'visitare' l ' a rc h itett u ra d i s o n o state i m pagi n ate c o n scrupolo s e m i o l ogico d a l l o stesso P a l l a d i o i n d u e d i m e n s io n i , q u esto atl a nte l a c a l a n e l l a natu ra fotografo , pagi n a d o po pagi n a ; ed è q u e l l o che conta , i brevi c i rcosta nte , c h e d iventa per i l fotografo s u p po rto sce n i c o , testi , di Agnes Kohl meyer e d e l l o ste sso G uatt i , non e l e m e nto d i rott u ra d e l le s i m metr i e , sfo n d o paesaggi st i c o . E aggi u ngono gra n c h è . Le i m magi n i va n n o l ette per quello c h e q u esto rende l ' a rc h itettura di P a l l a d i o , a n c h e q u a n d o o r m a i s o n o e d i c o n o , n e l l a l o ro i nevita b i l e " a m biguità " , e q u i n e l l a r u d e r e , a n c o ra p i ù viva . D o p o o ltre c i n q u e cento a n n i . E c c o l a d i a l ettica d e l l ' a s s e m b l aggi o , denso d i r u m ori , pers i n o forza d e l l ' i c o n ografia pa l l a d i a n a . straz i a nti . 54 In "Luz y sombra", vol. Il . N. 5 Mayo de 1895, New Yo rk L. Leonotti, Liguria dentro il Paradiso - l nside Paradise, G . E. Noga ro , Il Pri ncipe l ri s , Editrice G rafica Bierre, M i l a n o To r m e n a , G e n ova 2 0 0 0 . 2000. L u c i a n o Leonotti è , tra i fotografi ita l i a n i c o nte m p o ra n e i Testo e fotografie d i G i ova n n i E d o a r d o N oga r o , con u n a (e g i ova n i ) , u n a utore tra i p i ù se n s i b i l i e atte nti a l n u ovo i ntrod u z i o n e d i D a v i d S c h re i n e r e M a retta C o l a s a nte . c o rs o d e l l a c u ltu ra v i s iva , m a s a m e d i a re come p o c h i p o n d e r o s o v o l u m e d e d icato a l fiore l r i s , con i m m ag i n i d i rara È un ( R a d i n o ? ) a l l e e s i ge nze reto riche d e l l a " ri cerca " , c o n q u e l l e b e l lezza , esegu ite d a Noga r o , c h e è u n fotografo d ' a nt i c a d e l l "' i n d u stri a " e d itori a l e , s e n za l a q u a l e n o n c i s a rebbe fa m a , negl i a n n i Sessa nta i n Fri u l i , d ove h a d o c u m e ntato con n e p p u re l a fotografi a . pass i o n e il te r ritori o , l e c a s e , l a gente della C a rn i a , s u a È patria d ' o rigi n e . N e r i p a r l e r e m o presto , i n occ a s i o n e d i u n a u n o s p l e n d i d o l i b ro , p e r u n t u r i s m o v i s ivo inte l l igente. gra n d e rassegna a nto l ogica d e l s u o e p igono n e o rea l i sta . /. Zannier ( a c u ra ) , Franco Fontana. Fotografie 1960-2000, GAM , To r i n o 2 0 0 1 . P. Mittica , Balcani, dalla Bosnia al Kosovo, l nterattiva , C e n t o fotografie d e l c l a s s i c o Fonta n a , o s p itate n e l l a sede S p i l i m be rgo 2000. pe rife r i c a d i C i ri è , v i c i n o Tori n o , per i n i z iativa d e l l a G a l l e ri a O c ' è o n o n c ' è , i l ta l ento , q u a l s i a s i ta l e nto, a n c h e q u e l l o d e i C i vica d ' Arte M o d e r n a e C o n te m po ra n e a , c h e avv i a così u n fotografi . P i e r p a o l o M ittica è u n o d i q u e sti fotografi c o n i l p rogetto a n c h e d i a r c h i v i a z i o n e m u s e a l e d e l l a fotografia ta l e nto, c h e s a n poc h i . Q u esto l i b ro s u i B a l ca n i , sta m pato e conte m p o ra n e a , v o l uto in p a r t i c o l a re dal d i rettore P i e rgiova n n i i m pagi nato c o n notevole c u r a , prese nta l ' o pe ra d i un giova n e C a stagn o l i . Q u este i m m a gi n i , ri prod otte i n u n a m p i o vo l u m e , fotografo d i S p i l i m be rgo , " l u ogo d i fotografi " s i d i ce ; e q u esto r i m a r ra n n o a To r i n o , " c o m e d o c u m e n t i c a p a c i d i d a re m ito s e m bra poter cont i n u a re c o n M itti c a , s e m bra a n c h e testi m o n i a nza d e l l e p r i n c i p a l i l i n ee di ricerca e s p l o rate d a i tenace e co raggi o s o . magg i o r i fotografi ita l i a n i d e l s e c o n d o d o pogu e r ra e d e i l o r o a p porti es pres s i v i " . Seg[J i rà u n ' a n a l oga i n izi ativa d e d i cata a AA. VV. , Madame Yevonde, M azzotta , M i l a n o 2 0 0 1 . R i c c a r d o M o n c a l v o , " figl i o d ' a rte" ed eme rgente fotografo U n l i b ro ( e u n a m ostra ) entu s i a s m a nte; u n a fotografa i nglese to r i n e s e , f i n o dagl i a n n i Trenta . La Fotografia h a c o l pito a l l e prese c o n il c o l o re , q u a n d o q u esta tec n i c a e ra , se n o n a nc o r a ! p r o p r i o a g l i i n i z i , a n cora p ro b l e m at i c a . Uti l i zzava i l G. Giannini, D i e c i foto p e r " I l M o n d o " , E d i zi o n i i l C h iostro, sta m pa a i p i g m e nti ( q u i n d i ricca d i " m ateri a " ) , b e n s i è B e n evento 2000. c o l l egata a un a p p a recc h i o fotografico s peci a l e con u n Il tito l o d e l cata l ogo d i ce tutto! Ancora , g i u stame nte, l e o b i ettivo tri p l i ce fi ltrato p e r i c o l o r i d e l l a t r i c ro m i a , p roced i m e nto " V i vex " , c h e n o n è s o ltanto u n a tec n i ca d i fotografie p u b b l i cate setti m a n a l m ente d a P a n n u n z i o su " I l d i afra m m ato p e r i r i s pettivi a s s o r b i m e nti d e l l a l u ce, dovuti a i M o n d o " ; s i r i s c o p r o n o a utori d i m e nti cati o m a i " ri c o n o s c i uti " , fi ltri . D a l b i a n co-n e ro d e l l e tre i m m agi n i otte n ute s p e c i a l m e nte q u e l l i c h e p u b b l i c a r o n o negli a n n i p recedenti a l s i m u lta n e a m e nte, ven iva n o ri cavate le tre m at r i c i da 1 9 5 9 , q u a n d o n e s s u n o s i preoccu pava , n e m m e n o Pan n u nzi o , i n c h i ostra re c o n i c o e renti c o l o ri d e l l a tricrom i a . I n effetti u n d i i n d i c a re l ' Auto re . l o , p e r q u esto m otivo , n o n s o n o a n c o ra perfez i o n a mento d e l proced i m e nto ottocentesco d i D u c o s d u " ri c o n o s c i uto " , tra i " Fotografi d e l M o n d o " , e p p u re i n i z i a i tra i Hauron. p r i m i . La rice rca " fi l o l og i c a " avviata da a l c u n i , a n d rebbe L e i m magi n i d e l l a Yevond s o n o partico l a r m e nte accattiva n t i , rivo lta s o p rattutto a l p e r i o d o precede nte il 1959 , d o po d i c h è , per u n ' atmo sfera c h e d a " l i berty " s i s p i nge a l su r re a l e . a n c h e p e r l e n o stre p roteste , s i aggi u n s e a l l e i m m agin i , m a ( U n a p re c i s a z i o n e : q u este i m m a g i n i n o n s o n o state espo ste t i m i d a me nte i n grigi o , a n c h e i l n o m e d e l l ' Autore , c o pyright q u i - G a l l e r i a C o n te m po ra n e o d i Mestre - " pe r la p r i m a volta " e s i ge n d o . E r m a n n o R e a h a presentato con entu s i a s m o l e i n Ita l i a ; u n a n n o fa m o lte d i q u este fu rono i n serite i n u n a b e l l e fotografie d i G i a n n i n i . rassegna d i fotografe i ng l es i , con J u l i a M a rga ret C a m e r o n e a ltre , a l C RAF d i S p i l i m b e rgo , n e l l a V i l l a Savorgn a n ) . G . Puddu , Sulle tracce dell 'orso, e x pose verlag H a nsgert La m b e rs , 2 0 0 1 . U n cata l ogo es i l e , m a i m pagi nato con e l ega nza , i n ti ratura A. Moretti, l luoghi d e l d ialogo, E d i z i o n i d e l C o n fi n e , U d i n e 2000. l i m itata . Ma ciò che c o nta s o n o l e i m magi n i : tra c c e , segno U n p i c c o l o m a i ntenso vol u m e d i fotografie te ndenz i a l m e nte n e l l a n atura , oss e r vati e d e sc r itti in un b i a nco-n e ro di e m b l e m a t i c h e , acco state e i n sequ enza q u a s i struggente m a l i n co n i a , da G i n o P u d d i , giovane ( 1 9 5 7 ) c i n e m atografi c a ; u n racconto l u ngo , d a leggere c o n l e ntezza e fotografo d i origi n e s a rd a . rifl e s s i o n e . 55 Fotografi a futu ri sta 1 9 3 2 Offriamo a i l etto ri d i " Fotostorica " u n eccezionale docum ento s u l l a c u ltura fotografica i n Ita l i a tra le due guerre : i l facs i m i l e del catal ogo della Mostra Nazionale di Fotografia Futurista, tenutasi a Trieste tra 1 ' 1 e il 17 a prile 193 2 . I l ra rissimo catalogo fa parte della B i b l i oteca d i lta lo Zann ier, c h e ne ha concessa l a pubbl icazione, ed è q u i riprodotto i ntegra l mente per la prima volta . MOSTRA N A Z I O NALE FOTOGRAFIA F U T U R I S TA 56 M OV I M E N T O F U T U R I S T A - T R I E S T E M OST R A FOTOG RA F I CA .F U T U R I S T A (CE RAM ICH E) ESPOSIZ I O N E PERMAN ENTE D E L S I N D A C AT O B E L L E A R T I 1 · 1 7 57 A P R I L E 1 9 3 2 - X Q d i F etografia f u l u r i � ta u t> s t a Mostra , 'azio n a l e d a m e organizzata onora d e l battesimo i n a u �ural e d i f. T. · eh si MarÌnt> t l i dell' Accademia d ' I t a l i a - raccogl i e i p i ù s i g n if ì a t i v i tra i lavori esposti l' anno sco rso a Rom a , To r i n o e R -f � A L I ì\li lano, c o n l' :l g � i u n t a d e l l e rea l i zzazioni effet t u a t,. in q u e�ti ul i m i s s i m i mesi dai p i ù i n t l l ig e n t i f o t grafi i ta l i a n i , ad i n co mi n ciare d a T alo eh<' B ra ga g l ia c rappresentano i n o m i più ve · c h i e glo riosi del rin novnme nlo fotografico. • Il f o tog r a fo , cosi • • com· è in t es o nbìtunlmPnl , non p u ò esser consi dera t o artista, q u a n do tutta la sua bravura o n. i s t e nel far s · a ltare a t e m p o e l uoqo l' obietti\' o ; tuì fatto a rli.· t ico il colpire a SP�no ce n ello sle so modo La sce lta di un pae:>aggìo, l ' gl iore p e r l a nuscitn di u n posa d i ogni per�ona a 58 che n o n costi di un t i rntor . rienlnm t>nto mi m b iente, la me<;sa i n econda d e l l e cara tteristi che fotoge n i c h , son qualità Ìn,;Ìte all' esper ìen:z;n pro s i t u a z io n i c he fes'<io n a l e e t a l i d a preludere ad •ma fotografia ptrf ·tt<�. id en t i c i:\ a l ' origi n a l e , che le sotti gliezze d t· l m es t i t• r e "• pr<�nno acqui sire ; ma non ma i i rist d t·a t i pos«o n o cos t ttuire crea;ione <H i " t ic a . per b . e m p l ice ra gione che i n acco r " inw n t i � i ass u n z i o n i simili cora s u o contnbuto, un n to cco Fotografia p u ra. Con l e rea 1 i aa z i o n i futuri:;te la fotografia , su rgt· al ru ol o rJ,.J ca m po l a voro più B R U N O G. SA N Z I N ti! te rmi ne va del l ' <�Ssu nzione d e l vero coqt com ' è. di p,.. rfezio n e che d' m t d l igenza. d e l l ' es trinsecanone e s c l u s iv a m e nt e docu men tana. L' a rt e ne i.. ben lontan<�. ed è portarla :� d u n li v el l o urivert> nte i l · r e d t• r l a conge-nita a n che a l l e p r o d u z io n i fotograficht• cht• ,-an pa l a mag-gtore tra esecutori e amatori. • • • Il probl t·ma dt> I l ' arte {tl/ografica la foto�:: r afia fulurisln, e r i s o l t o con he nel l e varie composrzroni, nelle rappresentazioni dina m iche, ::; ..; rte, poichè ,; aspirozione, emo zione e c reaz tOIH:'. preso con •H· c o r t a re':' t ri . òone d i tempo) siamo ·em p r e n•'l di r a ggi u n ge c er t o gra d o di t•mo t i v i til. o n l a fotogra fia t ra diLional� che orientano la fotografia ad Fotografia orit>nta t :� vt>rso il suo asso l u t o . pe-r u n ' esecuzl<Jne accurata, metJcolos<�. Rarisstme a p p ro p riato nel dov e re d i porra nggi u n t a ed assoluta mente i n a liena bile a l l ' a,:;sun si defi n isce "arti,.tica .. q u e l la fotografia e n e rgico arteftci zione fotog-r<� fica. ri ve! n n ...l suo , rt,·fi e u n a d ose di b u o n gusto : ma buon f<ll ·to n o n ,·u ol d i re ar c . Lo s v d u ppo d e l l a fotogrc1 fia è e sclu s ivn m e n t e lavoro di p r a t i c :� : il rit occo e:;igc u na m a n o sicura un gli l i altre an· portare i l nna f u n.t.ione precisa d i t-m otivitù esc l u , i vament che volte mett�> r i (' e rche creatrici. gli wg!.(Ì t n� i nwn t o dt•l!.l perfezione d oc u m e n taria. Co m u n;·m e n t e le loro cogn i z i o n i tecn iche a completo servizio delle sono esc l u siv;. mente r i >· o l t i al t ec n c i i l mani fe�to chin risce m aga ri. p <> r l e quali ogn u n o p u ò nelle m ol t ep lici 59 M A N I F ESTO La fotografia di u n pa es a �r g i o , q u e l l a d i u n a penona o di u n �rruppo d i con u n J a r m o n i a , una n1i n u z i a di quadro", è coaa pu noi auolut a m e n t c vimento c r ea t a da Anton oen t a t a da M ar i n e t t i nd a�a.nguardiati del mondo. r ed una h p u : i t À tale d a far a u p e r a t a Dopu i l f o t o d i n a m i omo o p ar t i co l a i persone, o t t e nuta d i r e : u•embra un fotografia del mo Giulio B r ag ag l i a in collaboraziOne con ouo fra t e l lo A rt uro, p r e · 1 91 2 u l l .. !lat .. Pic h e t t i di R o m a , e i m a t a ta poi da t u t t i i fotografi occorre rt: � l 1 zz a r � q u e a t c. n u o v t" poaa • b i lità fotoy:rafi che : 1 . I l dramma di oggetti i m mobili e mobili, e la mesco l a n z a drammatic a d i ogget t i m o b i l i e immobili. 2 . Il dramma delle ombre degli ogget t i , contra s t a n t i e isolate dagli og getti stessi. 3. Il dramma di ogget t i u m a n i n a t i , piet rific a t i, crist a l lizzat i o vegeta l i zz a t ì , mediante c a m u f famenti e luci speciali. 4 . La s pett ralìzzazìo n e di alcune p a rt ì del corpo u m a n o o a n i male, isol a t e o ricong iunte a logicamente. 5. La fusione d ì proipettive aeree, marine, terres t r i . 6 . La f u a i o n e di visioni d a l b a s s o i n a l to con v i s i o n i d a l l ' a l t o i n b asso. 7 . Le i nclina zioni i m • . 10bili e mobili degli o g g et t i o ed a ni m a l i . dei corpi uma n i . 8. La mobile o i m mobile sospenaione degli oggetti ed il loro atare m equilibrio. 9. Le drammatiche s p ro porzioni degli ogget t i mobili ed immobili. 0"\ o 1 O. Le amorose o violente compenetrazioni d i oggetti mobili o immobi l i . 1 1 . L a sovrapposiz ione t rasparente e aemitraaparente d i persone e og getti concre t i e dei loro fantaami aemiaatra t t i , con aimultaneità d i ricordo s o g n o . 1 2 . L ' ingiga n t imento s t r a r i p a n t e di una cosa m i n uscola q u asi i nvisibile i n u n p a eaaggio. 1 3 . L' i nterpretazione t ragica o s a t irica della vita mediante u n simboli smo di ogge t t i c a m u f fa t i . aatrali 1 4 . L a composizione d i p aesaggi a11olutamente ext raterrest ri , medianici, m ediante a p essori, elaat icit à , p rofondità o torbide, limpide t raspa renze, va lori a l gebrici o geometrici aenza n u l l a d i u m a n o nè di veget ale, n è di geologico. 1 5 . La c o m posizione orga n ica dei diversi atati d ' a n i m o d i una peraona, me d ia n t e l ' esp ressione i n tenaificata delle più t ip iche p a r t i del auo corpo. 1 6 . L' art e fot ografica deg l i ogget t i c a m u f fati, i nteaa a avilupp a re l ' a r t e d e i c a m u f fa m e n t i di guerra , c h e h a lo scopo d ' i l ludere gli ouerva tori a erei. Tut t e q u e o te r i cerche h a n n o l o ocopo d ì f a r o e m p r e p i ù o c: o n f i nare la nell' arte chimica pura e d ella e favorirne auerr a. automaticame n t e lo o v i luppo nel c a m po ocienza d d la fotografica lìoi ca, F. T. M A R I N ET T I - della TATO ES POS ITORI p o B E f l ') R t T � I \ l o) E R I 11 <,) 2 ) 2 :1 5 ti ì li !l IO ç;10uentù e 6ettezza ui offre é !iza b e ttJ Qrde n Il 12 t:l H l :i R E E v u g�Of!..;" H :a lt= -Jor�Hin(• La D1va L.�·� v'�P" r ... l't-"ia ·\nno llUO \ () I l '\UOil�ltOr(" dì j,..-z.hand A.tm foturi�ta Ko 0109 (loto pubhhntnna) L .. cultor,.. Hl lr-s::n o L' ld�a .utt ,j. tht Bacco ch1micù Ritratto iraOl l11<1ÌÌ\ O d t A. De St�fani I l (; .lt'"1 d�l!iC0fJ10 \·,�ionta. !utur · futvgrn>ca d l Il tn UGH� Utlo\ P R O FU M E R I A E. G E NT I LLI T RI E S T E • P '�z DE LLA BOR 61 BOCCARDI dott. PI E R O T o r 1 n o • \' • . , P > 2 1 E I li Il li' lR 19 Il ncordo del Pane con sa 20 lnc"U bo peccato d' t\d,mo r l!•'l�otlo lo Altt forni tori neoe B O CCA R D I dott. P I E R O 21 2:! '.!� �7 :!S :!!l .;n BRACAGLI A ART "'�P ' • RO 1 :11 :12 :t: l :11 ; ;:; ;u; :17 :Il'! :\!l 111 11 1: .! 1:1 H 1�; <1 H .1; Hl DEM l"rtl"'«tr N I NS A. fERR. • \ ,�:1!1 . Sr�t�m 1.' o r c h 1 0 d � ! fotn�rnf., Il !) . ... , . Lt· !oi('Jt' t n i l .t• m;d" hn�nr= Rtr tto d··l p ! t t o r ··art� tlmtl l� :\lu! -r ; aboJ \ ,jcl1:.. vll Li' u Pnmav� r \ L,, l.ut:z:.> .-IJ.- " • :n � .. 1 o J 10\-t�rn .. le 10 l nt Pen lt"rO H.u '"o pohh-.lnnc,mu.:o f l1lll \ lclrt." L" c l u . t lo C(" lO d• Or llore 13,,1J ' Od B ,r o (il .... .,pc) \ olou elil t 'inluto lonJnt•t•lo Chit eh d .• nJ.� \tt t. H1t r.tttn pt>li t:'llnnomi<"o \1ovirrwnto eli r:inn7n fJt·formHLIOnt· ''rc)l l�::tca 1)..-fflf lll.\'LtOllf" YOtt :.\\.' ·\ Ht!IP· i 1H ,)(l Htt rttlto conwr'l'nte (�u.•ndo 1 l df"'ntt"' dttolr: ii l Httr.> tto di B. G . S nzìn 62 D E M ANINS A. FERR. :i:! a:t a.t ;);; :lli :li :lH :l!l tiO 61 6:! ti:� 64 F S R A v o n F • f' I '- Z L <t (.'"' t e- I l o G U A R N I E R I G . To r m a - f- ototcr ri• Lawran.rr a d.rf"na Cabn ... le ,r ..\nnunLio Rofl,.••• di mare :'lj.,u� rh :'ljatal.P11 nlo di carambola tazion� marittJma da rri� , ... Dattolnl(ralìa A tm 67 lUI ti!l 70 71 1 Piccol P R O D OT T I I T A L I A N I ENSI ·• G R A M A G L I A M AGG. fo t l n La igar.. tta p r il cin• tUAOlf" lffill anni. vr-rsa.r1o df"'l _ . PlCTolo"' Ra<l iooinl<"SI .. •ntt>s& t-rea d t r ri.- 8(f" Bullonai,., n�grf" Autnrmalto p11bblic11ario L a c r .a n K ,. :? ·� il 7:1 74 in 76 ii iH 7!1 HO !Il \lod .. rm•mu r mavlluma \utontr Ilo Curto m clmamo o 1:: em<"nll do cn mo 'p<"ttrahllAZIOn., d..ll" oo C a rte , L a s t r e , Pe l l i co l e pe r Dur moco Puozza ntardat no F nlasma Pascolo al lagn ltaloa e Francoa Gruppo do du<" •v.-nlur 1 1 (botton,. e f aoolo) l moa danza d�ll" or� :'.l .. don con Bambono ,.\cquario o collt!gh1 ,.. amac1 Dnpo cena fotog raf i a P R E F E R I TI d a l profes s i o n ista. R I C E R CA T I dal d i l e tta n t e e " o l uto. R I C H I ESTI d a ogn i t l a h a no. T 63 l a E N S & c M L A N O MARA lN l FO S CO f n ,• n t.. t":. � Via B. C ��tf"'lh h 82 l't� l n frrcldato p,.. rtr:olo rli P A Rl S i O cav. G I U L I O P o r i J r .o t,. o : L t...f d p o l i F" r n n c t"! <� c n d i P a •> l o 1 0 , \ Hli S[i Sì S8 ria di r,, [è :'-lr·l . . Qui SI beve" L' "" h<il d� li" , nno X Ritorno d.,l w·glione Anno X , , :-;,,poli S!) nn L> danza dei riflettori Rttmn !ll :12 Hitr.>tto Fotogr.•fìa P l R R O N E LV l G I A r t: l e" i "' C a t n n i -u .. V i -l C n1o rlr aNeo - hq•tidn Il ott i c a foto g r a f i a rad i o di c i n e m ato g r af i a Cat.n1ia P O C A R l :'-< l SOFRONIO c Y' l :" i t.\ 1 R o l'tl o !!:! !H !);, !Ili \)7 !)8 L· nhha'!lio Cnstnlli I l VISChio Il noetro occhw L' Etna Lo •cintar<" !l!l Donna allt, svolta del dc-stino A T O 100 · \"h> Dur \lncd!. 1-() 1 0 1 JOZ 1 0�! 101 Hl;) 1 01) 1 1)7 Corso V i tt. E m . 1 1 1 N . 8 V i a S. S p i r i d ione N. 1 Te l e f o n o N . 8 0 - 1 6 R i tratto dina1nico del Duce Ritrntto dinamico di F tlhrinetti I l gal..otto Il perfetto borghese T. Pc�store �o! somarello Rìtrutto mec amco di R<'mo Cl,ti Hitratto di :'li. G . Fan•·lli p,,si ,. ffil HITC ' ce n t m h t l F R A T A 64 E L z L l T A T o I IIS L' alter,. prm<"lp:>l� .!i Ut'l dranJma w u L z fnr�(l" - \.. . , w A N D A v F:. I l i. , . !H� l OramJn,J <li o tn br"" I IU Ili 1 12 l l :J Ili R•tratto di \l.nw C<nl> Bal l··m>a 5pr·tlrtld l' .rJnonc:. D··torrt"'i,ll iOnt" :. pt>trr.1h.l.•a:::one 1 1. 1 l l tl Ili 1 18 roL,none futun Ritratto J. . .·z - h.,nd lt, gatto KOI'tOri/ ccm:c:r! ta ! lH t:-.erqz:o 1 :.'0 , . \\'.•nn d,e Elìsaheth .. n1rht o achònt· B m •· h " tt ( do\ .. \\ unJ.,r - B • r ' ' ) - cro.vac:.-_ - l>i'o'.ama trieste - corso v. e . J9 D O N D A cal zat u re e l eganti sol ide econ o m iche J1,., t�Joj/roA tiall Jirrtfqmcnle pn Prnf.... s J.Qrr;:di son: f ;nJm::• . pnl'b·· e.t ,•r"�lud!; orJtntf:JotU ttu,,o C O R SO G A R I B A L D I 1 6 pw.'l ,,,·oig�rn 65 C ERAM ICHE FUTU R I ST E A N S E L M O MAR I O B c D o· A LBISOLA F A G A U D E TULLIO R F z l A A L F C !et t •e f..)u ll.ttor�" R I P R O D U Z I O N I \tfeta \'�n� H'� E l· ,\<"rnc,... rarna "' hHattn cl�c: r ) Qutndlc'�"'nnc" ( n t r <J t lumbn) c Gr. n Builont• ( culi ·,.n,m) tplt no (ptalto COioU\10 Il l C11m.1n l.tntr (p•utto d or ) L Gn ppo urnort'�tJcu ( \luh .. ) L• <crtrmiclt• .tollo prodolli dallo Ditta G. Mnzzottì · Albìoola (Savona 66 T A TO • R i lratto d i a aODico d i F. T. Manaetb C u. CIUUO P R ISIO ( • mp aao az1 X a Napoli ne ln rta) .l 67 Df.MANIN. . FERRUCCIO • •nt•u aerea di Triut• 68 .:: ,g. ; E g G. CU R IERI • Madonna con Bambino 69 Dott. PIERO 80C CAROI DEMANIN!) A. FERH CCI • Rotrl\ltu di Bru.n" G Slln<lll 70 P•ne 'l " n t i d i • n o 71 FOTO ARCHIVIO S TORICO TREVIGIANO NOTIZIE a cura di Adriano Favara QUALE FUTURO PER LA FOTOGRAFIA STORICA DEL VENETO ? Pochi anni or sono l'anziano fotografo Gambirasi di Mogliano Veneto, che aveva documentato decenni e decenni di vita delle campagne e paesi posti tra Mestre e Mogliano Veneto, sistema all'aperto le casse contenenti le lastre fotografiche del suo personale archivio, frutto di una vita di attività di fotografo: il garage di casa serve alla famiglia e pertanto le lastre fotografiche sono sloggiate. Il caso vuole, ma era facilmente prevedibile, che un acquazzone estivo dilavi irrepara bilmente questo patrimonio culturale ve neto nelle cui immagini erano impresse le vendemmie, le mietiture, i lavori d'artigia nato, i lenti traffici sul Terraglio, i volti bruciati dal sole dei nostri contadini, i " filò" nelle stalle della zona. Un delitto " inconsapevole" , che non è l'uni co se uno studio fotografico di Piazza Fer retto a Mestre, terminata l'attività e cam biata la destinazione d'uso del locale, poco dopo vede ingloriosamente finire nella discarica di San Giuliano il vasto archivio di pellicole e lastre fotografiche che documen tavano la vita della città dagli inizi del secolo scorso fino agli anni settanta. Le segnalazioni di casi analoghi, a cura dei tanti amici ed appassionati veneti, giungono sempre più spesso, ma quasi sempre ap punto a cose fatte, a distruzione o disper sione avvenuta. I vecchi studi fotografici hanno visto, infatti, una massiccio cambio di guardia in questi ultimi quindici anni: il cambio delle modalità di gestione, il rapido evolversi delle tecnologie, l'avvento dei mini-lab, hanno stravolto quasi del tutto questo mestiere. Così, al cambio di gestione, vecchi archivi della memoria, che per affetto familiare e professionale venivano ancora custoditi, se non in negozio almeno in qualche magaz zino, vengono eliminati, ma senza clamori, senza titoli sui giornali: è sufficiente un cassonetto dell'immondizia e cent'anni di storia della nostra terra cessano di creare problemi, al fotografo, agli eredi, al nuovo locatario, anche all'amministrazione di turno. I decenni trascorrono presto e quella che fino agli anni '80 era l'emergenza degli archivi fotografici dell'800 e del primo '900 ( la battaglia per la conservazione di quegli archivi purtroppo il Veneto l'ha proprio persa) oggi è divenuta l'emergenza della fo tografia contemporanea, di questi ultimissi mi decenni di fotografia tradizionale, nei quali la generazione dei fotografi, ora ultra cinquantenni, ha prodotto una massa di immagini di fotografia d'arte e documenta ria sul declivio della fine millennio, che do cumentano quei cambiamenti culturali, territoriali, tecnologici che sotto ai nostri occhi hanno finito per stravolgere il Veneto. Spesso non ci sono proprio risposte da dare ai tanti fotografi che pongono il quesito del destino del loro archivio, delle loro decine di migliaia di negativi prodotti, perché no nostante tutta la buona volontà nessun intervento pubblico potrà ora dare risposte immediate a questa situazione, di fronte ad una emergenza che sconta cinquant'anni di ritardi (ma c'è anche chi sostiene che forse vale la pena di buttare tutto) : il recente ed apprezzabilissimo intervento della Regione Veneto su questo terreno, assieme a pochi altri interventi di realtà locali come quella del Centro di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona, il Centro Internazionale d i Fotogra fia del Comune di Padova, l'ex-Fornace Ca rotta, il F.A.S.T. della Provincia di Treviso, non potrà né rimediare a quanto è stato distrutto, o si sta disperdendo ancora in questi mesi, né alla mancanza di appositi centri di conservazione che richiedono anni, se non decenni, per far lievitare le necessarie strutture e competenze. Si sono moltiplicate in questi ultimi anni, e si fanno sempre più diffuse, comunicazioni e richieste dirette al FAST, che non solo informano dello stato della fotografia delle varie realtà locali, ma richiedono collabo- 72 raziom, interventi e consulenza nello spe cifico della fotografia storica veneta: dal numero e dalla tipologie delle richieste è evidente un diffuso bisogno di formazione, di supporto d'intervento operativo in ambi to conservativo, catalografico, archivistico. Inevitabile che gran parte di queste richieste siano purtroppo destinate a non trovare quelle risposte che una struttura provincia le, per suoi evidenti limiti amministrativi territoriali-funzionali, non può dare e che possono provenire solo da una struttura sovra-provinciale. Italo Zannier nel numero 6/1 999 di " Foto storica " , rifacendosi ad un suo progetto da tato 28 settembre 1 9 8 9 , che non ebbe peraltro fortuna, auspicava la nascita nel Veneto di un Centro Regionale di Ricerca, Archiviazione e Studio della Fotografia Ve neta, una proposta, scrive, "tutt'ora sostan zia lmente valida e con pochi ritocchi potrebbe essere presa in considerazione per un grande centro veneto sulla fotografia, magari a Treviso, ampliando l'Archivio Sto rico Fotografico della Provincia. Staremo a vedere. " Nel proporre questo Centro, Zannier s i rifà agli esempi di analoghi organismi già da tempo operanti in particolare all'estero: "dovrebbe essere strutturato attorno ad un polo di specifica valenza regionale (riguardo l'immagine fotografica della regione Ve neto) dando priorità alla ricerca, la ripro duzione, lo studio, la catalogazione, l'archi viazione, la diffusione di tutto il patrimonio fotografico (iconografico più in generale) collegato all'area veneta, prendendo in considerazione non soltanto il materiale storico (perlopiù disperso nei musei e nelle collezioni estere) ma anche quello attual mente prodotto, che a sua volta è destinato a divenire " storico " . Dovrebbe impegnarsi in una ricerca e in uno studio storico filologico su autori e opere, inserendole nel contesto culturale della disciplina della fotografia, dei suoi studi e delle sue ideo logie; pertanto si rende necessaria l'organiz zazione di una attività didattica, con brevi cicli di lezioni e workshop, tenuti da Il fotografo di Mogliano Veneto Gaetano Ortolan anni '30 Fondo Istituto Astori, Mogliano studiosi e fotografi di levatura interna ziona le " . I l progetto d i Zannier pone una particolare attenzione alla formazione nel campo del restauro e conservazione della fotografia storica, sul cui tema pro vengono un numero sempre maggiore di richieste da istituzioni, biblioteche ed archivi ( vedasi ad es. nel s ito della Re gione Veneto le pagine dedicate alla foto grafia storica e si apprezzerà il gran numero di istituzioni pubbliche verrete nelle quali sono presenti archivi di foto grafia storica ) che si trovano a dover "gestire" un patrimonio fotografico senza i l necessario b agaglio scientifico ed a volte senza neppure le nozioni di base per farlo, com'è purtroppo accaduto in una realtà dove, per l ' intervento di sistemazione di un fondo fotografico, si è provveduto ad incollare saldamente con il nastro adesivo gli originali fotografici alle pagine dei rispettivi al bum, annotando con l a biro l a didasca l i a d i rito 73 direttamente sul bordo delle stampe in questione. La " visione" del Prof. Italo Zannier, do cente di Storia della Fotografia all 'Uni versità di Venezia, precursore e autorità indiscussa nella materia in ambito ita liano, si conclude con una dettagliata analisi della dimensione progettuale tecnico-organizzativa dell'ipotetica strut tura. I l suo è un progetto di oltre 1 1 anni fa : sarebbe auspicabile che non rimanesse solo un progetto. IL RITRATTO DI ADA NEGRI IN UNA FOTOGRAFIA DI G. B. GANZINI Questo bel ritratto di Ada Negri, una delle glorie della letteratura italiana, risale al 1 9 10, ed è opera del fotografo milanese Giovan Battista Ganzini (Studio Ganzini, via Dante 1 2, Milano). Il ritratto, (gelatina ai sali d'argento, viraggio seppia; l'immagine ha cm 1 1 di diametro ed è montata su supporto di cm 23 x cm 30,5) ritrovato a Venezia da un collezionista, tra innumerevoli altre straordinarie immagini prodotte dallo studio Ganzini fin dagli esordi della sua attività, reca la firma autografa della poetessa. Con tutta probabilità essa ne fece dono al fotografo all'atto della esecuzione del ritrat to, essendo pervenuta all'attuale proprietario in un contesto omogeneo di materiali fotografici appartenuti direttamente alla famiglia del fotografo. Ada Negri (1 870-1 945}, nata da una famiglia povera, può essere considerata la prima scrittrice italiana proveniente dalla classe ope raia. Suo padre, Giuseppe, era un manovale e sua madre, Vittoria Cornalba, una tessitrice. Ada passò gran parte della sua infanzia, nella loggia da portiera dove lavorava la nonna, osservando il continuo passaggio delle persone, che descrisse poi nel suo romanzo autobiografico, Stella mattutina (1 9 1 2). Ada Negri potè studiare grazie ai sacrifici della madre, fino ad ottenere un diploma di insegnante elementare. Insegnò, quindi, a partire dal 1 8 8 8, nella scuola elementare Motta Visconti, di Pavia. In questo periodo pubblicò le sue prime poesie, raccolte nel volume Fatalità (1 892). Dopo il grande suc cesso di questo libro, Ada Negri acquistò 74 una certa fama, e le venne attribuito il titolo di "professoressa ", necessario per poter inse gnare nei licei. Nel 1 896, si sposò con Federico Garlanda, da cui, nel 1 904, ebbe Bianca, sua unica figlia. Pochi anni dopo i due si separarono, ed Ada, con l'inizio della Prima Guerra Mondiale, si spostò in Svizzera. Successivamente, ebbe una relazione tormentata con un altro uomo, esperienza descritta dalla scrittrice nel suo libro di poesie, Il libro di Mara (1 9 1 9). Un volume scritto con inusuale franchezza, per la società italiana del tempo, fortemente cattolica e conservatrice. Nel 1 894, vinse il premio Mi/li per la poesia, e, nel 1 93 1 , il premio Mussolini per la carriera. Nella sua seconda collezione di poesie, Tempeste, uscita nel 1 895, affrontò temi sociali rivoluzionari espressi con un linguaggio molto moderato. Dopo le orazioni patriottiche tenute dalla scrittrice, raccolte, nel 1 91 8 in Orazioni, Ada Negri pubblicò Maternità (1 904) e Dal profondo (1 9 1 0), due opere spiccatamente introspettive. A seguito di questo petiodo di malinconia, uscì Esilio (1 9 1 4) e, nel 1 91 7, una raccolta di quattordici racconti, Le solitaire, in cui la scrittrice raccontò la sua modesta visione del mondo, in qualità di ragazza venuta dalla campagna. Nel 1 9 1 9, uscì Il libro di Mara, a cui fece seguito I canti dell'isola (1 924). Uscirono inoltre, Vespertina (1930), un libro di poesie, Finestre alte (1 923) e Le strade (1 926), entrambi libri di mcconti, poi Di giorno in giorno, che contiene una raccolta di meditazioni sulle opere della scrittrice, ed Erba sul sagrato (1 939). L'ultima opera co nosciuta di Ada negti fu Oltre, uscito postumo, in cui l'auttice propose una sua agiografia di santa Caterina da Siena. Nel 1 940, Ada Negri divenne membro dell'Accademia Italiana, morì nel 1 945. Il pergolato di glicini Solaria, il vento del sud scrolla e devasta il tuo pergolato di glicini. N e piombano a terra i corimbi, chicchi violetti di grandine, pesanti d'un peso di morte. Così a te traboccan dagli occhi, nell'ora del torbido amore, le lacrime; ma non si raccoglie il pianto d'amore, non si raccolgono i fiori caduti del glicine . Ada Negri 75 LA DONNA IN RITRATTO In questa carrellata di immagini proponiamo una serie di ritratti, aventi per soggetto la donna in vari contesti, provenienti da diversi Fondi Fotografici del FAST, o da collezioni private. Le famiglie Gurnieri e Piazza a passeggio sulle mura di Treviso fine '800 Fondo G. Fini Ritratto di donna foro G. Ferretto Treviso anni '20 Coli. Bressan 76 Il fotografo Giulio Marino con la moglie anni '30 Coli. Resi Marino Ritratto di donne primo '900 Coli. Resi Marino Giulio Marino Ritratto di Maria Marino con le amiche anni Venti positivo gelatina a sviluppo foro Giulio Marino coli. Resi Marino 77 Donna in posa anni '3 0-'40 Collezione Scarpis Donne in posa primo '900 Fondo Valmareno 78 Amazzone primo '900 Col i . Vinciguerra 79 Donna in posa primo '900 Collezione Vinciguerra Donne in posa sulla spiaggia anni '30-'40 Coli. Vinciguerra DUE VEDUTE DI RIESE PIO X di Giuseppe Vanzella Queste immagini fotografiche sono state usate per illustrare un opuscolo edito a Venezia dal titolo A sua Eminenza Re verendissima il Signor Cardinale Giuseppe Sarto Patriarca di Venezia i professori del Seminario offrono, col quale gli insegnanti del seminario veneziano accolsero il neo cardinale Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, nel solenne ingresso al Patriarcato il 24 novembre del 1 894. L'opuscolo contiene, oltre ad una introduzione di esultanza per la nomina del cardinale trevigiano alla cattedra veneziana, alcune inedite operette poetiche del suo collega e compaesano Jacopo Monico ( 1 778 - 1 8 5 8 ) , letterato illustre. Canto gli ozii beati, e la tranquilla Stanza ospita!, che nel suo sen mi presta La dolce natia Resica villa, Quando tinto di mosto, e colla testa Coronata di pampini e di grappi, Fa l'autunno brillar spumanti nappi . . . . Con questo primo sonetto di una poesia intitolata Riese ]acopo Monico inizia a raccontare del paesaggio, del lavoro, della storia del proprio paese d'origine, adagiato nella campagna trevigiana, dove gli abitanti erano dediti ad una serena e faticosa esi stenza consacrata all'agricoltura. Molto tempo è passato e molta acqua è scorsa sotto i ponti gettati sul Musone e tale idilliaca visione della vita di campagna non può non scontrarsi con la stressante routine quotidiana dei nostri giorni. Nello stesso tempo voler rincorrere il sentimento di un ritorno all'Arcadia mai fu più fuori luogo. La serenità che ci sembra di leggere in queste immagini datate, si scontra con la durezza di un vivere a stretto contatto con la miseria e le malattie che perseguitavano la gran parte della popolazione. Ma se l'idea neoromantica di un ritorno al passato ci perseguita, facciamo nostra l'affermazione del linguista Roland Barthes ( in La camera chiara Torino, Einaudi 1 98]0 ) : "È là che vorrei vivere " , nella quale egli condensa la risposta al fascino che circonda una veduta fotografica antica emotivamente coinvol gente. Ma tutto ciò resta un concetto celibe, che possiamo esprimere solo perché sap piamo quanto possa restare Utopia. Perché (sempre Barthes, opera citata) : " . . . la foto grafia è un'allucinazione: immagine folle, velata di reale" . D i autore anonimo invece, le due fotografie all'albumina riproducenti la via che con duce alla chiesa dell'agreste paesetto della campagna trevigiana, una; la casa che diede i natali a Pio X, l'altra. Le due immagini non si sono conservate particolarmente bene, probabilmente a causa del lavaggio affrettato a cui sono state sottoposte le stampe, nella loro fase finale. S i può presumere che l'opuscolo sia stato edito almeno in 100-150 esemplari, cosa che può far capire l'interesse alla velocità di esecu zione da parte del laboratorio fotografico, sicuramente di modesto livello. Altre cause che ci hanno tramandato queste vedute pallide di toni, possono essere state: la colla, con la quale le fotografie sono state fissate alla pagina e la velina di protezione. En trambi elementi che potrebbero aver trasmesso al supporto cartaceo, che fa da culla al velo di albume contenente i sali d'argento, alcune sostanze chimiche nocive. Giuseppe Melchiore Sarto, ricordiamolo, nacque a Riese il 2 giugno 1 83 5 . Dapprima chierico presso il Seminario patavino dove compì gli studi coi massimi risultati (grazie anche ad una borsa di studio avuta per l'in tercessione di Jacopo Monico) , fu ordinato sacerdote nel duomo di Castelfranco il 1 8 settembre 1 85 8 . Cappellano a Tombolo (Padova) fino al '67 e arciprete a Salzano (Venezia) fino al '75, divenne poi cancelliere della Curia vescovile, direttore spirituale nel seminario e Canonico della cattedrale a Treviso fino al 1 8 84, anno nel quale fu proclamato vescovo di Mantova. Fatto 80 cardinale nel giugno 1 893, tornò in Veneto come Patriarca di Venezia all'ottenimento del " exequatur" (cioè all'ottenimento del benestare da parte del governo italiano all'occupazione della diocesi a cui era stato designato). L'ingresso solenne avvenne, ap punto, il 24 novembre '94. Nove anni dopo, il 4 agosto 1 903 , fu eletto papa dopo un brevissimo conclave, col nome di Pio X, successore di Leone XIII al soglio pontificio. Morì a Roma il 20 agosto 1 9 1 4 . I n un periodo storico di fermenti sociali e di difficili problematiche di ordine religioso, fu una personalità di grande evidenza, fon dendo una straordinaria intelligenza ad una volontà ferma e tenace. Giuseppe Sarto, nel corso della sua vita, fu ritratto in parecchie occasioni, coincidenti con i vari avanzamenti nella carriera eccle siastica. Fotografi come il veneziano Dal Mistro, Alinari di Firenze od i romani Dosio e Felici, ebbero l'onore di ritrarlo da vesco vo e cardinale, prima e da pontefice, poi. Ma fu il fotografo trevigiano Giovanni Fer retto, figlio del più famoso Giuseppe, che nell'ottobre del 1 904 ebbe l'incarico di riprendere in Vaticano l'attività giornaliera del nuovo pontefice. Il reportage fu succes sivamente pubblicato in dodici fascicoli, con un testo di monsignor Angelo Marche san e quindi raccolti nel volume " Papa Pio X nella sua vita e nella sua parola " ( Einsiedeln, Benziger & Co 1 904-5 ) . • Anonimo Casa natale di Papa Pio X a Riese Pio X Treviso fine '800 Anonimo La via che conduce alla Chiesa di Riese Pio X Treviso fine '800 81 GIULIO MARINO FOTOGRAFO VENETO ( 1 8 9 0 - 1 9 62 ) li 22 novembre scorso mi sono laureata in Conservazione dei beni culturali presso l'Uni versità di Udine, con una tesi dal titolo Giulio Marino fotografo veneto (1 890 - 1 962). L'idea della tesi su Marino era sorta durante una visita all'Archivio Fotografico Storico della Provincia di Treviso. L'Archivio aveva re centemente acquisito il fondo del fotografo Giulio Marino, che non era ancora stato oggetto di nessuno studio. La proposta di percorrere la storia della sua vita e della sua professione attraverso le immagini da lui impresse, mi sembrava stimolante. Fin dall'inizio della mia ricerca, Marino si rivelava una figura molto interessante. Era un uomo impegnato molto attivamente, non solo nella sua professione di fotografo, ma anche nella vita politica locale, alcuni libri di storia ne ricordano la sua partecipazione alla Resistenza e al Comitato di Liberazione Nazionale duran te la seconda guerra mondiale. Marino fu atti vo come fotografo dal 1 9 1 1 al 1 959, con studi a Vittorio Veneto e nei vicini comuni di Conegliano e Pieve di Soligo. Si spostava, poi, spesso a fotografare in altre località del Veneto, soprattutto nel bellunese e nel cadorino. La mia tesi è, dunque, introdotta da una breve storia della fotografia veneta, alla quale succedono la biografia di Marino e nella parte centrale dalla descrizione della sua professione. Grazie all'analisi di alcuni ritratti dell'album di famiglia, sono riuscita a dare un'idea delle sale di posa dei suoi studi fotografici, con particolare attenzione al loro arredamento. Si veda per esempio nel ritratto di Maria, moglie di Giulio mentre finge di rimproverare la primogenita Resi, il bel fondale che riproduce un giardino all'ingles: è opera del pittore di scenari veneziano Marzio Moro, autore per altro di molti altri fondali che compaiono nei ritratti realizzati da Marino. Si veda anche quello che riproduce un viale immerso in un parco boscoso che fa da sfondo ideale alla bambina con cerchio e bastoncino. Le immagini realizzate da Marino in genere molto ritoccate, sono in perfetta sintonia con il gusto fotografico che domina gli atelier di provincia della prima metà del Novecento. Si veda per esempio il ritratto di Giacomo Lu cheschi. La figura del conte risulta elegante mente slanciata da quel ritocco su positivo che annerisce e fa scomparire parte del panciotto bianco. Molto ritoccate e a volte realizzate anche gra zie al fotomontaggio, sono anche molte carto line di cui Marino è editore. I soggetti privi legiati di queste cartoline sono il paesaggio urbano e rurale del veneto nord orientale, in particolare di Vittorio Veneto e alcuni scorci di natura dal gusto pittorico. Fotografie realizzate da Marino venivano anche pubblicate sulla stampa illustrata locale. "Il Gazzettino Illustrato" tra il 1 922 e 1 939 pubblicava più di 200 immagini che riportano in didascalia Marino come autore. Si tratta di immagini significative di cronaca locale come calamità, visite dei reali o più semplicemente ritratti di gruppo, come la numerosa famiglia di Revine' ritratta nel borgo rurale nel 1 924, o ritratti di singoli, come il ritratto del podista Vittorio Polentes. I positivi di alcune delle immagini pubblicate sono contenuti nel fondo Marino conservato all'Archivio Fotografico Storico della Provincia di Treviso. Il soggetto privilegiato in questo fondo è il paesaggio urbano di Vittorio Veneto, e alcuni momenti di vita cittadina. La data di esecuzione di questi positivi si può far risalire, nella maggior parte dei casi, agli anni tra le due guerre in pieno clima fascista, a cui rimandano le manifestazioni, l'abbigliamento e gli oggetti. Si veda per esempio l'immagine intitolata Il Veglione delle Camicie Nere al Verdi' datata 1925, dove tra l'altro la figura in primo piano tiene l'inequivocabile simbolo del regime fascista, il fascio di verghe con la scure. Lo stesso che troviamo ai lati del corpo centrale del municipio di Vittorio Veneto, allestito per i festeggiamenti per il Decennale della Vittoria' alla presenza di Sua Maestà il re che nell'immagine si trova all'immediata sinistra del seggiolone che aveva funzione di trono. La divisa dei giovani balilla compare invece nel 82 ritratto di un gruppo formatosi occasio nalmente intorno alla fontana di piazza Borro'. Ma il clima militaresco fascista si manifesta compiutamente nei festeggiamenti per il Ven tennale della Vittoria tenutisi· a Vittorio Veneto il 2 novembre 1 938, che la foto' eseguita da Marino ci documenta con una inquadratura della piazza del municipio con la sfilata militare. L'attività del fotografo durata più di qua rant'anni ha prodotto una quantità significati va e diversificata di immagini, dai più diffusi ritratti di singoli o di gruppo, alle cartoline di genere e di paesaggio, alla documentazione di eventi pubblici o naturali, destinata ai giornali locali. Si tratta di una produzione importante della quale solo una piccola parte è conservata all'Archivio Fotografico Storico della Provincia di Treviso, o in alcune raccolte private, ma per lo più andata dispersa. Un archivio della memoria, di fatti e cambia menti che hanno caratterizzato il Novecento. Un secolo, quello appena trascorso, denso di avvenimenti che hanno cambiato il paesaggio ma anche le persone e le loro abitudini. Tali immagini, con la loro forza evocativa, ci restituiscono un vivido ricordo della recente storia locale e ci danno l'opportunità di ricostruire parte dell'attività di un fotografo della prima metà del Novecento, ancora tanto legata all'intervento manuale e oggi del tutto rivoluzionata. L'ultima parte della tesi affronta anche pro blematiche tecniche, descrivendo il proce dimento della gelatina ai sali d'argento, che è quello utilizzato dal nostro fotografo, e la tecnica del ritocco. In appendice, alcune immagini appartenenti a questo fondo vengono catalogate con scheda " F " , secondo la strutturazione dei dati adottata dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione che fa capo al Ministero per i Beni e le Attività Culturali. NOTE 1 F.A.S.T., ' F.A.S.T., 3 F.A.S.T., 4 F.A.S.T., 5 F.A.S.T., Fondo Fondo Fondo Fondo Fondo Marino album 32B, foto n°73. Marino album 32C, foto n° 1 4 1 . Marino album 32B, foto n ° 6 8 . Marino album 3 2 B , foto no 9 9 . Mazzorri scatola 13, foto n°4 5 1 5 . Giulio Marino Ritratto di Giacomo Lucheschi anni Venti ca. positivo gelatina a sviluppo coli. Maurizio Lucheschi Giulio Mari?w Ritratto della famiglia Marino 1 900 ca. positivo gelatina a sviluppo col i . Resi Marino 83 Giulio Mari�to Ritratto di Maria con la figlia Resi 1 9 1 5 ca. positivo gelatina a sviluppo coli . Resi Marino Giulio Marino n corso di un fiume anni Trenta-Quaranta positivo gelatina a sviluppo coli. Renato Zanette Giulio Marino Mercato in piazza Flaminio a Vittorio Veneto anni Venti positivo gelatina a sviluppo coli. Maurizio Lucheschi 84 Giulio Marino Ritratto di Resi Marino 1 9 1 9 ca. positivo gelatina a sviluppo coli. Resi Marino Giulio Marino Ritratto di Vittorio Polentes 1 924 positivo gelatina a sviluppo coli. Resi Marino Il veglione delle Camicie Nere al teatro Verdi anni 1 925 Fondo Marino 85 Veduta del fiume Meschio e della stradina di San Giuseppe anni 1 9 1 1- 40 Fondo Marino Vittorio Veneto, Gruppo di donne davanti all'ingresso della villa dell'arch. Lapasini anni '20 Fondo Marino 86 I KO NA P H OTO GALLE RY N e w Yo r k Ve n i c e J o i n t C o l l e c t i o n .... I KCNJ� I'I·ICTC GJ�I.I.I51�.., d i Ziva Kra u s 30123 V E N EZ I A - Dorsod u ro 48 Te l . 041 5 2 0042 8 , 041 5205854 - fax 041 52 05854 e-ma i l : m a i l @ i konave nez i a .com www. i ko n ave n ezi a . co m Berenice Abbott Magnetiom with key 1930 Vittorio Veneto La vettura scoperta detta la Bagnarola, serviva la tratta Venezia-Cortina, di fronte al Caffè Unione anni 1930 - 40 Fondo Marino 88 Vittorio Veneto, Società operaia di S. Andrea durante un pranzo all'aperto nei pressi della chiesa di S. Andrea anni 1 92 0 - 1 940 Fondo Marino Vittorio Veneto - Fais, Donna con il bigo! ritratta di fronte ad una casa rurale anni '30 Fondo Marino 89 li fotografo Ettore Bragaggia UNA IMPORTANTE DONAZIONE ARRICCHISCE IL F.A.S.T. : IL FONDO ETTORE BRAGAGGIA Quella di Bragaggia è stata una vita dedicata alla fotografia: nel 1 939 entra nello studio fotografico Paggiaro e vi rimane fino all'aprile 1 944. Vi ritorna nel 1 945 dopo una sua parte cipazione nelle formazioni partigiane. Non potendo migliorare nello studio Paggiaro la sua professionalità, emigra in Argentina nel 1 949. Si sposa per procura nel 1 95 1 . Lavora per diversi anni assieme al fotografo inglese Fred S. Shiffer, grande ritrattista e membro della Reale Fotografia di Londra e dell'Istituto Fotografico Britannico di Buenos Aires (Argentina). Vi rimane alcuni anni, per poi entrare in col laborazione con un altro fotografo. Però la nostalgia per la sua Treviso non lo lascia e nell'aprile del 1 954 ritorna, per aprire lo studio in Via Bianchetti, assieme alla moglie. Il suo sogno è di proporre il ritratto, l'aspetto della professione che l'aveva colpito mag giormente nel suo soggiorno in Argentina. Ma l'attività ritrattistica non era sufficiente per poter vivere e perciò incominciò, a parte il lavoro di studio, ad eseguire fototessere, foto di comunioni, di matrimoni ecc.; inizia anche a lavorare per l'industria, attività che fu più redditizia e di maggiore successo. Nel frattempo, si dedica alla formazione di una Associazione di fotografi in ambito Comu nale, Provinciale e Regionale. Fu per molti anni Consigliere deli'E.C.A. (Ente Comunale Assistenza) e Consigliere Comunale della Città di Treviso. Le sue foto continuano ad essere pubblicate nella rubrica giornalistica "Treviso da promuovere e da bocciare", anche dopo aver cessato l'attività nel dicembre 2000. Al termine dell'attività Ettore Bragaggia ha gentilmente messo a disposizione del!'Archivio Fotografico Storico della Provincia di Treviso il suo archivio fotografico e parte dell'attrezza tura storica del suo studio. Il suo fondo fotografico attende ora un riordino ed uno studio dettagliato. Un ritratto eseguito da Ettore Bragaggia anni '60 90 LIBRERIE DOVE SI PUÒ ACQUISTARE "FOTOSTORICA" Libreria La Bassanese Via J. da Ponte, 4 1 , 3606 1 Bassano del Grappa (VI) Libreria Ghetti Barbato Via Mazzini, 2 1 , 3 7 1 2 1 Verona Libreria Einaudi Via Coroneo, 8, 34 1 3 3 Trieste Libreria Minerva Via S. Nicolò, 20, 34 1 2 1 Trieste Libreria Antonini Via Mazzini, 1 6, 34 1 70 Gorizia Libreria Rinascita Corso Porta Borsari, 32, 37 1 2 1 Verona Libreria Tarantola Via Vittorio Veneto, 20, 3 3 1 00 Udine Libreria Cortina Via A. Mario, 1 0 , 37 1 2 1 Verona Libreria Moderna Udinese Via Cavour, 1 3 , 3 3 1 00 Udine Libreria Goldoni Calle dei Fabbri, 4742/43, 30 1 24 Venezia Libreria Friuli Via dei Rizzani, 1 /3 , 3 3 1 00 Udine Libreria Feltrinelli Via Ugo Foscolo, 1 /3 , Milano Libreria Rinascita Via G. Verdi, 48, 34074 Monfalcone (GO) Libreria Feltrinelli Corso Buenos Aires, 20, Milano Libreria Tarantola Via Roma, 27/A, 3 2 1 00 Belluno Libreria Feltrinelli Via Manzoni, 1 2, Milano Libreria Sovilla Corso Italia, 1 1 8 , 3 2043 Cortina d'Ampezzo (BL) Libreria Feltrinelli Via Mazzini, 20, Brescia Libreria Pilotto Via Tezze, 1 8 , 32032 Feltre (BL) Libreria Leggere Via Don L. Palazzolo, 2 1 , Bergamo Libreria Minerva Piazza XX Settembre, 22/A, 3 3 1 70 Pordenone Libreria Feltrinelli Via Cerretani, 30, Firenze Libreria Al Segno Via del Forno, 2, 3 3 1 70 Pordenone Libreria Marzocco Via Martelli, 6, Firenze Libreria Canova Via Calmaggiore, 3 1 , 3 1 1 00 Treviso Libreria Feltrinelli Via B anchi di Sopra, 64/66, Pisa Libreria Marton Corso del Popolo, 40, 3 1 1 00 Treviso Libreria Feltrinelli Piazza Ravegnana, l , Bologna Libreria Canova Via Cavour, 6/B , 3 1 0 1 5 Conegliano (TV) Libreria Feltrinelli Via B attisti, 1 7 , Modena Libreria Quartiere Latino Via 1 1 Febbraio, 34, 3 1 0 1 5 Conegliano (TV) Libreria Fiaccadori Via Al Duomo, 8, Parma Libreria Mondadori Piazza Insunezione, 3, 35 1 3 9 Padova Libreria Feltrinelli Via XX Settembre, 23 3/r, Genova Libreria Feltrinelli Via S. Francesco, 7, 3 5 1 2 1 Padova Libreria Feltrinelli Piazza Castello, 1 7 , Torino Libreria Pangea Via S. Martino e Solferino, 1 06, 3 5 1 4 1 Padova Libreria Feltrinelli Via V. Emanuele Orlando, 75, Roma Libreria Draghi Via Cavour, 1 7/ 1 9, 35 1 3 9 Padova Libreria Montecitorio Piazza Montecitorio, 59, Roma Libreria Galla 1880 Corso Palladio, 1 1 , 3 6 1 00 Vicenza Libreria Feltrinelli Via S. Tommaso d' Acquino, 70, Napoli Libreria Palazzo Roberti Via J. da Ponte, 34, 3606 1 Bassano del Grappa (VI) Libreria Guida A Via Port' Alba, 20/22, Napoli Libreria II Manifesto Via Tomacelli, Roma Cierre Distribuzione Editoriale Via Ciro Ferrari, 5 - 37060 Caselle di Sommacampagna - Verona tel. 045/85 8 1 820 fax 045/8589609 - www.cierrenet.it - E mail: distribuzione @ cienenet.it Per abbonarsi Si può sottoscrivere l ' abbonamento a 6 numeri della Rivista, a partire dal numero di dicembre 2000, versando L. 95.000 a mezzo assegno bancario/circolare o con bonifico sul c/c n. 1 8505 1 presso Banca Popolare di Vicenza, ABI 5728 - CAB 1 2000. Per informazioni SVE - Tel . e Fax 0423 .870207 - Indirizzo e-mail: fotostorica @ libero . it - http: \\www.fotostorica.it Sir Humphry Davy, inventore della fotografia Un pioniere della fotografia nel Veneto C. Cerato Luigi Barzini inviato speciale Archeologia della fotografia Giuseppe Bruno, fotografo veneziano del Veneto Le autocromie di Nino Springolo Sociologia, un grande tema nella storia della fotografia Il Teleautografo DOSSIER DOSSIER Moda & fotografia con testo di l. Zannier Struggenti bellezze con testi di l. Zannier, G. Comisso, C. Corso L'emigrazione trevigiana e veneta nel mondo con interventi di O . Toscani e Fabrica Interventi di Wowe e Fabrica Interventi di Fabrica e di F. Vaccari - - - - - Fotografia futurista - - • - CERTIFICATO DI ABBONAMENTO Affrancare Desidero sottoscrivere un abbonamento a sei numeri della rivista FOTOSTORICA a partire dal prossimo numero secondo la formula scelta. L'importo dell'abbonamento di L. 95.000 verrà versato: D a mezzo assegno bancario/circolare allegato D a mezzo bonifico bancario: Banca Popolare di Vicenza C/C 1 85 05 1 - ABI 5 728 - CAB 12000 Data SPETT.LE S.V.E. • • , ( ) l - - - --1 3 1 040 VOLPAGO DEL MONTELLO Cognome Città • VIA s. PIO x, 6 TREVISO Via CAP • SOCIETA VENETA EDITRICE Firma del titolare Nome - Pro v. La Società Veneta Editrice garantisce la riservatezza dei dari da lei comunicati e la possibilità di a S.V.E. via S. Pio X, 6 � 3 '1 040 l suoi dari porranno essere utilizzati per inviarle informazioni richiederne grawitamente la retrifica o la cancellazione scrivendo Volpago del Montello (TV). commerciali, campioni gratuiti, omaggi e inviti a manifestazioni anche da parre di selezionare aziende. D Se non desidera ricevere altre proposte barri questa casella (Legge 675/96) • ci el VE N EZ IA Io g r21n . I M MAG I N E r.�. e I'Jierca _ VENEZIA 8 - 1 O Febbraio 2 002 Stazione Marittima Direzione: Flaminio Gualdoni Mostre ed eventi collaterali: Filippo Maggia Walter Guadagnini Con i l patrocino d i : Ministero E-er i Beni e le Attlvlta Culturali Regione del Veneto Provincia di Venezia Comune di Venezia Fondazione Italiana per la Fotografia è un'iniziativa d i : Veneziafiere s.r.l. San Polo Z 1 z o 30 1 2 5 Venezia tel.+39.04 1 7 1 4066 faX+ 39.04 1 7 1 3 1 5 1 www.veneziafiere.it e-mail:veimmagln�eneziafiere.it Aw Reg n . 4 dei!' : · IO ì /0 l Si ringrazia: � alpllaag/es ASSOCIAZIONE VENEZIANA ALBERGATORI ;15\o B O S C O LO � TO U RS ESTETICHE LA FOTOGRAFIA TRA LE ALTRE ARTI È stata data alla stampa nel febbraio 2001 , dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Padova-Centro Nazionale di Fotografia, un'originale pubblicazione, Estetiche. La fotografia tra le altre arti, dedicata alla fotografia e curata dal Coordinatore del Cen tro Enrico Gusella. Il volume nasce da un ciclo di incontri Estetiche. Altri percorsi del contemporaneo svoltisi lo scorso anno nell'ex Fornace Carotta, e che ha visto studiosi di varie discipline (sociologia, semiologia, iconografia, entomolo gia) provenienti da varie Università italiane (Bologna, Milano, Padova, Torino, Venezia), discutere attorno ai temi della fotografia e delle arti che condizionano la stessa tecnica fotogra fica. E s t e t c h e L a fotografia tra le a ltre a rti $ Comune di C e n t r o Pa d o v a - Ass e s s o r a t o a l t a C u ltura N a z i o n a l e d i F o t o g r a f i a I rapporti con il graffitismo, il territorio, la città, il cinema, il video, le installazioni e la letteratura, sono alcuni degli aspetti trattati nell'interessante volume, il secondo dei Quaderni del Centro Nazionale di Fotografia serie saggi - che viene presentato nel corso del ciclo di incontri dal titolo La realtà fotografica in Italia. Istituzioni, fondazioni e galterie a confronto. La complessità della fotografia e il suo sviluppo nel corso degli ultimi decenni contraddistinguono gli interventi raccolti nel volume e testimoniano la ricchezza e il dinamismo della fotografia e delle arti visive contemporanee che, in una condizione sinergica, concorrono a rendere quest'arte sempre più affascinante e coinvolgente. Scrive Gusella nell'introduzione: "È così che scorrendo i capitoli di Estetiche, si delinea una realtà fotografica assai più complessa di quanto si possa pensare. Dai primordi, dai primi dagherrotipi ad oggi con l'avvento del digitale e delle nuove tecnologie, la fotografia ha assunto una configurazione e una fisionomia del tutto singolare. Dal 1 859 (come non ricordare le famose polemiche di Baudelaire al Salon di Parigi) al XXI secolo lo sviluppo della fotografia, ma anche il suo ruolo tra le altre arti, ha assunto caratteri e linee di grande novità e di notevole importanza nell'assetto degli statuti dell'arte contem poranea. Basti pensare all'opera di Andres Serrano, i cui lavori si caratterizzano attraverso la tensione tra L'immediatezza fotografica e la stilizzazione teatralmente barocca di temi quali la religione, il corpo, il sesso e la morte, oppure alle città anonime di Thomas Struth sino alle fotografie polaroid di Vanessa Beecroft, nelle quali sono immortalate donne e ragazze che richiamano tanto il mitico personaggio televisivo Pippi Calzelunghe quanto le composizioni più fredde e maestose di Helinut Newton. Come si vede, la fotografia, quindi, non è più solo uno specchio della realtà, la lettura o la rappresentazione della percezione estetica dell'uomo ma è, soprattutto, la costru zione formale di un testo visivo, la necessità di una semiosi "altra" della realtà e dell'espres sione artistica degli individui. 94 UNA NUOVA EDIZIONE DELLO " STORICO " VOLUME SULLE VILLE VENETE DI GIUSEPPE MAZZOTTI Si è svolta a Treviso, a Palazzo dei Trecento, i l giorno 1 7 maggio 2000 1 la presentazione d e l volume G iuseppe Mazzo tti - Ville Ven e te, edito dalla Canova Editrice di Treviso, promosso dall'Istituto Regionale per le Ville Verrete e in collaborazione con la Provincia di Treviso - Foto Archivio Storico Trevigia no. Alla conferenza che ha visto ampia partecipazione di p u b b lico, erano pre senti l ' A sses sore a l l a Cultura della provincia di Treviso Marzio Favero, il Commissario Straordinario dell'Istituto Regionale per le Ville Verrete Luciano Z e r b i n a t i , l o scrittore e giornalista Antonio Ci botto, l ' architetto Andrej Pereswet Soltan, l ' architetto e storico d e l l ' a rte Gherardo degli Azzoni Avogadro, il Direttore del F.A . S . T - Foto Archivio Storico Trevigiano Adriano Favaro, i l Presidente della Edizioni Canova Danilo Gasparini. \ '"' ·' . , , ' VILLE VENETE FOTOGRAFI & FOTOGRAFIA Di Fausto Raschiatore Si è conclusa la 6 a edizione dell'Interna zionale di Fotografia organizzata dal Gruppo Fotografico di Pieve di Soligo. Inaugurata il 5 maggio 200 1 , nelle sale di Villa Brandolini ( Centro Culturale F. Fabbri ), in una cornice paesaggistica di particolare bellezza naturalistica, alla presenza di un folto pubblico e del sindaco di Pieve di Soligo, Giustino Moro, l'Internazionale di Fotografia di Solighetto (Treviso) è ormai un punto di riferimento per la fotografia italiana ed è una delle manifestazioni più accreditate tra le tante organizzate annualmente a livello nazionale. È un piacere, ha detto il primo cittadino il giorno dell'apertura, vedere rinnovarsi l 'annuale appuntamento con l'Internazionale di Fotografia, un evento culturale che, anno dopo anno, continua ad ampliare gli orizzonti della propria attività, rinnovandosi e consolidandosi. Una manifestazione ben organizzata, è stato rilevato da più parti, che oltre ad una serie di appuntamenti programmati nell'arco di due settimane, ha presentato 15 mostre personali ( Claudio Argentiera, Giorgio Bacciocchi, Gianni Catellani, Mariateresa Crisigiovanni, Danilo Donadoni, Guido Giannini, Virgilio Giuricin, Luigina Gottardo, Diego Landi, Isabel Lima, Renato Luparia, Luigi Martinengo, Giovanni Mereghetti, Andrea Razzoli e Paolo Tomiello) e una collettiva, allestita in collaborazione con il Museo Ken Damy di Brescia dal titolo Elogio alla Bellezza, con opere di autori di fama internazionale ( qualche nome: Lucien Clergue, Mario Giacomelli, Robert Mapplerthorne, Helmut Newtori, Jean Saudek, Ferdinando Scianna). Il tutto integrato da 3 immagini dei 5 autori segnalati nella scorsa edizione del " Portfolio in Villa" ( Lisa Ferro, Maria Letizia Gabriele, Piero Giantin, Francesca Iseppato, Massimo Stefanutti) e da una collettiva degli aderenti al Gruppo organizzatore sul tema " Mare " . S i è tenuto i l concorso " Ragazza Photogenika" , aperto a tutti, fotografi e modelle, condotto da Maurizio Galimberti e la sua Polaroid, che ha ottenuto un grande successo; un workshop sulla fotografia digitale curata da Michele Maso e uno sul nudo gestito da Adolfo Brunicci; organizzate diaproiezioni ( Gruppo Culturale Fatue) e multivisioni ( Ivano Bolondi) . A chiusura della manifestazione, infine, la quarta edizione del " Portfolio in Villa" (gli esperti chiamati: Cinzia Busi Thompson, Guido Cecere, Mario Cresci, Charles-Henri Favrod, Nino Migliori, Fausto Rasch iatore coordinatore, e Marcello Ricci). Al portfolio primo classificato e all'opera fotografica dell'autore che lo ha presentato sarà dedicata una monografia (fotolibro) di 64 pagine, formato chiuso cm 2 2x 2 2 in brossura, stampata in bicromia, curata da Fausto Raschiatore, di concerto con i componenti la Commissione di esperti. I tre vincitori avranno la possibilità di esporre, in una loro mostra personale, le foto del portfolio premiato, alla 7 a edizione dell'Internazionale di Fotografia. Inoltre, una selezione delle immagini dei primi tre portfolio classificati verrà esposta alle successive manifestazioni fotografiche di Toscana Photo Festival (luglio 200 1 ) e alla Galleria Fiaf di Torino (primo trimestre 200 2 ) . A Patrizia Riviera i l primo premio, mentre il secondo e i l terzo sono stati assegnai rispettivamente ad Adriano Boscata e a Maria Letizia Gabriele. Queste le motivazioni: "Il movimento, le figure e i luoghi ci trascinano lungo un percorso onirico che porta attraverso la ricerca del sé alla scoperta di un mondo parallelo fortemente autoreferenziale. Le immagini nel loro complesso sono intrise di una forte carica emotiva" ( Patrizia Riviera); "Non è facile mettere assieme un reportage di particolare attualità con colore, tifo, urla e violenza e allo stesso tempo mantenere il controllo dell'immagine. Ci sembra che 95 l'autore ci sia riuscito (Adriano Boscata); "Si fondono, nel lavoro presentato, capacità espressiva e uso dei materiali in un contesto iconografico di buona qualità espressiva e di ottima narratività linguistica" (Maria Letizia Gabriele) . L a Commissione d i esperti ha attribuito inoltre, ex aequo, il premio " Il Giovane Autore" a Francesca Grilli e Sonia Tedeschi, ha segnalato gli autori Silvio Canini, Annalisa Ceolin, Walter D 'Ottavi, Stefano Ghesini e Andrea Razzoli, ed ha, infine, ritenuto di attribuire a Sergio Carlesso il " Premio speciale" per una sene di fotografie nelle quali è stato particolarmente a p prezza to "l 'uso sperimentale del mezzo fotografico " . Gli autori segnalati, unitamente a Francesca Grilli, Sonia Tedeschi e Sergio Carlesso, avranno la possibilità di esporre singolarmente alla prossima edizione dell'Internazionale di Fotografia che si terrà a Solighetto, tre loro immagini, scelte tra quelle che compongono il portfolio presentato. Disseminati sotto gli alberi del Parco di Villa Brandolini, i tavoli di Busi Thompson, Cecere, Cresci, Favrod, Migliori, Raschiatore e Ricci, erano accerchiati dagli appassionati. Il livello qualitativo e l'apporto creativo dei partecipanti erano mediamente elevati e certamente l'ascolto delle discussioni in atto e la partecipazione ad esse, che erano del resto aperte e stimolanti, hanno costituito un'esperienza molto interessante. Una formula, quella del " Portfolio " , che permette un autentico confronto con il panorama nazionale e, talvolta, internazionale; sicché ciascun fotografo torna a casa con qualcosa in più, con una maggior consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti. -- ----�- - � BANCA DI MONASTI ER E DEL SILE CREDITO COOPERATIVO l Proprio la banca che ti serve . . . al servizio della comunità locale --- --,!] -l • ,.;!_ l FAClLE DA MONTARE E SMONTARE SU PPORTO l N D E F O RMAB I LE e: &: o . 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