UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
CHIETI
Clinica Psicologica
e
Psicopatologia Psicosomatica
CORSO INTEGRATO DI
PSICOLOGIA CLINICA
Prof. Salvatore Sasso
a.a.2008-2009
Per alcuni bambini
mettere piede a
scuola è una
tragedia. I
capricci però non
c’entrano
Oltre i problemi dell’apprendimento
Un approfondimento su:
- Disturbi dell’Apprendimento;
- ADHD
In collaborazione con la Dott.ssa Irene Sborlini
Oltre i problemi dell’apprendimento
Non più solo una
questione “tecnica”di:

 segnalazione;
 diagnosi;
 trattamento
ma una vera e propria
sfida per:

 insegnanti;
 Genitori;
 psicologi
I Disturbi dell’apprendimento

Disturbi specifici dell’apprendimento (DSA);

Disturbi aspecifici dell’apprendimento o
difficoltà dell’apprendimento
I Disturbi Specifici dell’apprendimento
“I disturbi dell’apprendimento vengono
diagnosticati quando i risultati ottenuti dal sogg. In
test standardizzati, somministrati individualmente,
su lettura, calcolo, o espressione scritta risultano
significativamente al di sotto di quanto previsto in
base all’età, all’istruzione, e al livello di intelligenza.
I problemi di apprendimento interferiscono in modo
significativo con i risultati scolastici o con le
attività della vita quotidiana che richiedono
capacità di lettura, di calcolo, o di scrittura” (DSM
IV, APA, 1995).
I Disturbi Specifici dell’apprendimento
“Disturbi nei quali le modalità normali di
acquisizione delle capacità in questione sono
alterate già nelle fasi iniziali dello sviluppo. Essi
non sono semplicemente una conseguenza di una
mancanza di opportunità di apprendere e non sono
dovuti a una malattia cerebrale acquisita. […]
(derivano) da anomalie nell’elaborazione cognitiva
legate in larga misura a qualche tipo di disfunzione
biologica. Come per la maggior parte degli altri
disturbi dello sviluppo, queste condizioni sono
marcatamente più frequenti nei M” (ICD-10,OMS,92)
I Disturbi Aspecifici (o Difficoltà)
dell’apprendimento
“Espressione generale che non ha, da un punto
di vista clinico o scientifico, un significato
preciso […] tutte quelle situazioni in cui i b/i
presentano difficoltà rispetto all’acquisizione di
competenze (cognitive)” (Tressoldi, Vio, 2002)
DSA




Grado clinicamente significativo di
compromissione dell’abilità cognitiva precisa;
gravità del disturbo definito in termini
scolastici;
disturbi dello sviluppo pregressi (es.deficit
visivi, uditivi, disabilità mentale);
problemi associati alle manifestazioni
cliniche e alla risposta all’intervento
DSA



Compromissione riferita solo ad un ambito di
competenza (es. lettura, scrittura);
esordio coincidente coi primi anni di
scolarizzazione;
assenza di fattori esterni che motivino
sufficientemente i problemi scolastici (es.
numerose assenze, frequenti trasferimenti)
DSA
Si associano, inoltre, ai DSA:
 Demoralizzazione;
 Scarsa autostima;
 Deficit nelle capacità sociali
DSA
Molti soggetti (10-25%) con Disturbo della
Condotta, Disturbo Oppositivo Provocatorio,
Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività,
Disturbo Depressivo Maggiore, o Disturbo
Distimico, sono affetti anche da Disturbi di
Apprendimento, ma i ritardi nello sviluppo
del linguaggio possono insorgere anche in
associazione con i Disturbi di Apprendimento
(specie il Disturbo della Lettura), sebbene non
siano tanto gravi da giustificare una diagnosi
a parte di Disturbo della Comunicazione
DSA
Possono anche essere associati ad una più
alta incidenza del Disturbo di Sviluppo della
Coordinazione, a causa di anomalie sottostanti
all'elaborazione cognitiva (per es., deficit della
percezione visiva, dello sviluppo del linguaggio,
dell'attenzione, della memoria, o una
combinazione di questi) che spesso precedono
i DSA, o sono ad essi associati
DSA: classificazione AIRIPA





Disturbo della lettura (dislessia);
Disturbo della scrittura (disgrafia);
Disturbo della comprensione del testo;
Disturbo del calcolo (discalculia);
Sindrome Non-Verbale o Visuo-Spaziale
dell’apprendimento
[Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella
psicopatologia dell’apprendimento]
DSA: etiopatogenesi





Più che di cause si parla di correlazioni
importanti fra la presenza di tali disturbi ed
un’architettura cerebrale disfunzionale;
influenza genetica;
malattie materne o l’uso di farmaci ototossici
in gravidanza;
complicazioni durante gravidanza o parto;
problemi neonatali (es. prematurità)
DSA: incidenza
Una percentuale compresa fra il 2 e il 2,5%
della popolazione italiana, di età diverse,
presenta disturbi di lettura non attribuibili a
scarso esercizio o a disturbi neurologici e
sensoriali (Stella, 2004)
I disturbi dell’apprendimento
Difficoltà
(5° <liv. Abilità< 15°percentile)

Continuum prestazionale

DSA
(livello abilità < 5°percentile)
Le difficoltà di apprendimento
Disturbo di apprendimento non altrimenti
specificato (DSM-IV, ICD-10);
 difficoltà di apprendimento di nuove
conoscenze e competenze non limitata ai
domini specifici (lettura, scrittura, calcolo),
ma estesa a più settori, fino ai processi logici;
 capacità cognitive collocabili ai limiti del
ritardo

Le difficoltà di apprendimento:
etiopatogenesi







Ritardo mentale;
Livello cognitivo borderline;
L’ADHD;
L’autismo;
I disturbi d’ansia;
Alcuni quadri distimici;
La depressione? [cfr. il “mal” di scuola]
Le difficoltà di apprendimento:
incidenza

Mancanza di dati certi conseguente ad un
frequente mancato riconoscimento di una
patologia così complessa;

Ricerche in progress
Cos’è l’ADHD
Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività
(D.D.A.I o Attention Deficit Hyperactivity
Disorder – A.D.H.D.) è un disturbo evolutivo
dell’autocontrollo*
*[www.aidai.org]
Cos’è l’ADHD
Si tratta di una patologia che interessa i
meccanismi di controllo dell’attenzione, cui
consegue una scarsa padronanza della
motricità corporea
Cos’è l’ADHD
Incapacità del bambino
di regolare il proprio
comportamento in
funzione di:
→
 tempo;
 obiettivi;
 richieste ambiente
Difficoltà di:




attenzione;
concentrazione;
controllo degli
impulsi (impulsività);
livello di attività
(iperattività)
Cos’è l’ADHD
Altri indicatori:



I bambini si mostrano costantemente agitati;
I genitori faticano a calmarli;
A scuola si alzano continuamente dal loro
posto
Cosa non è l’ADHD



Una normale fase di sviluppo del bambino;
Il risultato di una disciplina educativa non
efficace;
Un problema dovuto alla presunta “cattiveria”
del bambino
L’incidenza ADHD: in generale
L’ American Psychiatric Association (APA,
1997) indica che il disturbo è presente con una
media di un alunno per classe e può
rappresentare circa il 4% della popolazione
infantile
L’incidenza ADHD: in particolare
Negli ultimi 4 anni sono stati diagnosticati 110
bambini come affetti da ADHD solo nella
provincia di Teramo (9,6% di tutte le visite
effettuate)
[Intervista al dr. V. Di Silvestre - Direttore del
Servizio di Neuropsichiatria Infantile presso la
ASL di Teramo – (lavoro di ricerca A.A. 2004/2005)]
La diagnosi di ADHD
Secondo i criteri del DSM-IV ed occorre che:
 i sintomi esordiscano prima dei 7 anni;
 siano presenti da più di 6 mesi;
 siano evidenti in almeno due contesti (casa,
scuola, ambienti di gioco);
 causino una significativa compromissione del
funzionamento globale del bambino
L’esame psicodiagnostico
- È un processo attivo in cui vengono raccolte,
analizzate ed elaborate le informazioni
riguardanti il soggetto sotto osservazione;
- E' il primo passo di un percorso che prevede
gli interventi di figure quali pediatra,
neuropsichiatra infantile e psicologo, rivolti
a b/o, famiglia e scuola
L’esame psicodiagnostico
Il colloquio clinico:

unità minima e l’
asse portante
dell’esame
psicodiagnostico
Le interviste
diagnostiche:
 integrazioni dei
colloqui clinici, che
servono a
confermare o meno
le ipotesi fatte e a
quantificare o
definire il disturbo
Gli interventi terapeutici



Farmacologico → il farmaco psicostimolante
più usato è il Ritalin;
Psicologico → approccio cognitivocomportamentale;
Terapie alternative → Pet-Therapy e
Musicoterapia
Prevenzione e interventi terapeutici



Terapie combinate → farmaci, istruzione
differenziale e supporto psicologico;
Ruolo dei consultori familiari;
Concetto di prevenzione

Integrazione del bambino con ADHD
L’ADHD a scuola
Si tratta di un lavoro sperimentale effettuato in
una scuola primaria di Silvi Marina (TE), che
prevedeva il monitoraggio di n. 4 b/i con ADHD nel
loro stato generale lungo il corso dell’intero
anno scolastico, attraverso:
- osservazione diretta;
-somministrazione di questionari;
-colloqui con le insegnanti
L’ADHD a scuola



Raccolta delle informazioni sulla storia
pregressa dei bambini;
Analisi delle modalità di interazione dei b/i
con i pari e gli adulti;
Osservazione dei b/i durante le normali
attività scolastiche e nella partecipazione al
percorso diagnostico proposto
L’ADHD a scuola: la Pet-Therapy
con il cane
il legame affettivo fra sogg. e cane può agire
come catalizzatore su:
- componenti caratteriali del b/o;
- stabilità affettivo-emotiva;
- acquisizione del senso di responsabilità;
- riorganizzazione comportamentale
L’ADHD a scuola: la Musicoterapia




Potenziamento della capacità di
concentrazione(per mantenere il ritmo);
riduzione impulsività ed iperattività;
rilassamento;
disposizione alla ricezione dei messaggi
provenienti dal loro corpo prima, dal loro
vissuto interiore poi
L’ADHD a scuola
Risultati:
I bambini hanno compiuto piccoli ma
significativi progressi, riuscendo ad assumere
modalità di comportamento più consone
L’ADHD a scuola
Nello specifico, un approccio multimodale ha
consentito:
 Miglioramento del livello di istruzione;
 Buon funzionamento attentivo;
 Riduzione dei comportamenti antisociali;
 Adattamento psicosociale
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Oltre i problemi dell`apprendimento