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15 giugno 2015
ARBUS. IN MUNICIPIO
TORNA IL
CENTROSINISTRA
“Non ci sono né vinti né vincitori:
si governa insieme”
D
opo cinque anni il centrosinistra torna alla guida del
l’amministrazione comunale grazie alla vittoria di Antonello Ecca, direttore del Gal Linas, 45 anni, sposato, due
figlie. È stato lui ad imporsi col 46,3 per cento. Il neo sindaco, sostenuto da Sel, dai Socialisti ed ex tesserati del Pd, ha
ottenuto 1.737 voti, distanziando il vicesindaco uscente,
Gianni Lampis, che con 1.451 voti si è fermato al 38,7 per
cento; molto più lontana Emanuela Paschino che, alla guida
della lista del Pd e di Rifondazione comunista, ha ottenuto
564 voti, appena il 15 per cento.
“Sono veramente felice della vittoria - ha detto Ecca - ringrazio le persone che mi sono state vicine e che mi hanno appoggiato in questo progetto. Spero di non deludere nessuno”. L’impegno è lavorare insieme “per risollevare la sorte
del paese. Non ci sono vinti e vincitori: c’è un gruppo di
persone che si mette a disposizione della comunità”. In particolare per l’agricoltura, il turismo, l’edilizia. Progetti comuni con quelli che saranno i consiglieri di opposizione. “Una
sconfitta - dice Lampis - che resta tale per me che ho dato
tanto, senza risparmiare impegno, passione, entusiasmo e
sacrificio, per quel grande progetto politico nato come Arbus
Civica. Gli arburesi hanno deciso che per i prossimi 5 anni il
Il neo sindaco Antonello Ecca
nostro ruolo sarà quello della minoranza, dove con quattro
rappresentanti faremo opposizione vigile, attenta, sicuramente
propositiva e costruttiva. Arbus ha bisogno di tutti. Grazie a
chi ha collaborato con noi, senza chiedere nulla in cambio,
con un lavoro silenzioso di grande valore”.
Ed Emanuela Paschino, alla guida della lista col simbolo Pd
e Rc, ha poco da dire: “Il voto si commenta da sè. Restiamo
convinti della bontà del progetto. Fra festeggiamenti e constatazioni, nell’analisi del voto delle amministrative c’è un
risultato politico che non può essere trascurato: la volontà
degli arburesi di rompere col recente passato e la frantumazione del Partito democratico. “Il vero sconfitto di queste amministrative - dice Angelo Raccis - è il Pd locale. La responsabilità è della classe dirigente che ha gestito la campagna
elettorale nel peggiore dei modi: prima la ricerca dell’unità
del centrosinistra, poi le primarie e nuovi candidati a sindaco, infine forze amiche messe alla porta”. E così da più parti
s’invoca una manutenzione interna.
Comunque sia, il voto ha premiato le donne: 8 di loro siederanno sui banchi del Consiglio. Per tutte la prima esperienza.
Eccezione per Elisa Caddeo, già vicesindaco.
Santina Ravì
SIDDI
SANLURI. PRIMO CITTADINO IL VICESINDACO USCENTE ALBERTO URPI
“La continuità amministrativa Stefano Puddu
per la seconda volta
come valore”
Nel segno della continuità a Sanluri vince il centrosinistra con il vicesindaco uscente, Alberto
Urpi, che diventa primo cittadino. L’esponente
del Pd, partito guidato nell’Isola dal segretario
e compaesano Renato Soru, ha ottenuto il 47,2
per cento dei voti. Giuseppe Tatti, della lista civica, si è dovuto accontentare del secondo posto con il 40,12. Notevolmente distaccato Luigi Pilloni, Movimento 5 Stelle, con il 12,66. «Il
risultato - dice Urpi - ha premiato la continuità,
per noi un valore. In questo momento di crisi,
che richiede rinnovamento, la continuità non
significa conservazione, ma completare il lavoro
iniziato. La novità è il confronto diretto con i
cittadini, utilizzando al massimo i social
network. Abbiamo pensato ad una commissione consiliare che si occupi dei residenti di Sanluri Stato. È giusto non far sentire cittadini di serie B chi abita distante dal Municipio». L’opposizione è pronta a fare la sua parte. «Ora ci
siamo anche noi», sono queste le parole di Luigi Pilloni, del Movimento 5 Stelle. «Per essere
la prima volta non è andata male. L’impegno è
ricambiare la fiducia dei nostri elettori. Faremo
un’opposizione dura. Il nostro progetto andrà
avanti». Convinto di potercela fare, a due passi
dalla vittoria, Giuseppe Tatti, alla guida di una
lista civica, ha poca voglia di commentare. «In
campagna elettorale - racconta - abbiamo percepito fra la gente la voglia di cambiare. Confermata dal voto. Dalle urne la roccaforte del
primo cittadino
Alberto Urpi
centro sinistra è uscita sfaldata. Lo dicono i numeri: il distacco fra loro ed il resto delle liste è
sempre più ridotto: ci separano 341 voti». Al di
là di vinti e vincitori, c’è un dato tecnico che ha
contraddistinto le comunali della cittadina capoluogo: ha votato il 63 per cento degli aventi
diritto: 4.958 rispetto ai 7.845 elettori. Nel 2010,
alle precedenti amministrative, votò il 72,6 per
cento, spalmato su due giorni. E il centrosinistra stravinse con 2.763 voti, il doppio rispetto a
ciascuna delle altre due liste in campo. Questa
volta la battaglia è stata più combattuta: un testa
a testa sino alla fine. (s. r.)
Via Matteotti, 28 - Guspini
Tel. 070. 970934 - Fax 0709785036
E-mail: [email protected]
Anno XVII - n. 12 15 giugno 2015
Registrazione Tribunale di Cagliari n. 3 del 22 Gennaio 1999
Amministratore unico:
Antonietta Nolli
Direttore commerciale:
Nello Agus
Concessionaria di pubblicità: MediaTre s.r.l
Guspini Via Matteotti, 28
tel. 070 970934 - fax 070 9785036
Quali saranno le prime azioni della sua
amministrazione?
«Per non continuare con piccoli ma comunque dispendiosi lavori di manutenzione della viabilità stradale, provvederemo
al rifacimento del manto stradale cittadino; visti anche i tassi d’interesse bancari
molto bassi, stiamo valutando l’opportunità di un prestito dalla CDP rimodulando
vecchi mutui che verranno spalmati con
la stessa rata, in più anni».
C’è qualcosa che nella precedente amministrazione non ha fatto perché non
riteneva importante e che ora lo è?
«Nei 5 anni del precedente mandato, abbiamo con cura valutato le priorità e le criticità del nostro paese cercando per quanto possibile di portare soluzioni condivise. Con la stessa attenzione ci occuperemo delle cose che i siddesi riterranno importanti».
Errori, se ritiene di averne fatto, quali?
«Se è vero che chi fa sbaglia, è probabile
che gli errori siano stati più di uno; in particolare però, c’è stata grande difficoltà nel
comunicare il grande impegno di tutti i
consiglieri che ha prodotto buoni risultati
che talvolta sono passati inosservati ed
altre addirittura travisati».
w w w. l a g a z z e t ta . eu
Gazzetta
La
del Medio Campidano
Direttore Responsabile:
Gian Paolo Pusceddu
[email protected] - cell.329. 4878330
Vice Direttori: Gian Luigi Pittau, Santina Ravì
Stampa: Nuove Grafiche Puddu - Zona Industriale - Ortacesus (Ca)
tel. 070 9819015
Distribuzione: A.D.G. SARDA s.r.l.
Via Eligio Perucca 7- Elmas (Ca) - Tel. 070.219121
C o m e
sarà composto il
Consiglio comunale?
«Ci stiamo lavorando ma al momento non
abbiamo ancora preso nessuna decisione
che comunque sarà collegiale».
Cosa sarà cambiato a Siddi tra 5 anni?
«Come scritto sul nostro programma di
mandato, vorremmo che il grande sforzo
di una comunità intera ci consentisse di
svolgere un ruolo principale nel complesso percorso di riorganizzazione degli enti
locali; questa è una impresa ardua e noi
vorremmo essere in prima fila a reinterpretare il nostro territorio».
Ora è il sindaco di tutti, anche di chi non
ha votato. Quale messaggio per i suoi cittadini?
«Facciamo ammenda di una comunicazione che poteva sicuramente essere maggiormente curata; invitiamo anche per questo
tutti i cittadini, e soprattutto quelli disaffezionati alla cosa pubblica, ad una maggiore partecipazione a tutti gli incontri ufficiali e non, dove poterci confrontare raccogliendo tra l’altro le critiche e i suggerimenti sul nostro operato».
Saimen Piroddi
A questo numero hanno collaborato:
Lorenzo Argiolas, Gigi Arixi, Giovanni Contu, Elena Fadda, Dario Frau,
Samuela Garau, Andrea Lampis, Roberto Loddi, Antonio Loru,
Gian Paolo Marcialis, Mondo Meloni, Francesca Murgia, Carola Onnis,
Paolo Salvatore Orrù, Carlo Pahler, Fernanda Pinna, Saimen Piroddi,
Marcella Pistis, Sergio Portas, Evaristo Puxeddu, Stefania Pusceddu,
Marisa Putzolu, Rinaldo Ruggeri, Gigi Tatti, Augusto Tomasi, Fulvio Tocco, Venanzio
Tuveri, Francesca Virdis, Franco Zurru.
Tutto il materiale, foto, disegni e manoscritti pervenuti al giornale non si restituiscono.
Le opinioni impegnano esclusivamente la responsabilità diretta degli autori.
Questo numero è stato chiuso in redazione il 10 giugno 2015 ore 12
e stampato in 2.400 copie
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15 giugno 2015
L’INTERVISTA
ADRIANO MUSCAS,
EX ASSESSORE DI
3
VILLACIDRO
“Ho perso le deleghe
perché ho lasciato il Pd”
Nelle elezioni del 2011 fu il più votato
della coalizione del Centrosinistra
È stato il più votato alle ultime elezioni con 320 voti, ma
dopo la scelta di lasciare il Pd Adriano Muscas si è visto
revocare la delega di assessore all’ambiente e ai servizi tecnologici.
Perchè è stato silurato?
Sono stato allontanato dalla giunta dopo aver lasciato il Pd.
Mi è stato chiesto dal sindaco di dimettermi in quanto eletto
assessore con il simbolo Pd: non ho accettato la richiesta perché credo di essere stato eletto dai cittadini e non dalle tessere di partito. Penso che, anziché parlare di tessere, dovremmo parlare di come risolvere i problemi della nostra cittadina
senza pensare alle poltrone. Negli ultimi tempi il Pd ha dimostrato di non essere più il partito di sinistra che dice di
essere. Sono stato nominato in Direzione Regionale dopo le
ultime primarie, candidato con la lista di Thomas Castangia,
ottenendo un brillante risultato. La scelta di abbandonare il
Pd è stata condivisa con diversi componenti della Direzione
e reputo che il governo Renzi non solo non diminuisce i lauti
stipendi, anzi continua a confermare quel tipo di politica con
in più i superstipendi ai soli manager e intanto il sistema contributivo crolla. Tanti non sono più in grado di pagare le tasse
sempre più soffocanti.
Perchè questa decisione? Che cosa succede a Villacidro?
Ho lasciato il Pd perché come già detto non vi sono più le
forme democratiche nel sistema sociale e politico di questo
partito, non ultima la riforma della Scuola che non solo rovina i lavoratori all’ interno della stessa, ma penso rovini anche
gli studenti e cittadini di domani. A Villacidro comanda chi
fa più tessere, troppo facile controllare quei pochi che vi militano. I giovani sono sempre di meno, l’età media alle riunioni va dai 50 anni in su. Le ho detto tutto.
Lei è stato l’assessore alla “Tari”. Di chi è la colpa dell’aumento vertiginoso delle tasse?
Non sono assessore al bilancio e ci tengo a rimarcarlo, sono
stato assessore all’ ambiente ed è un assessorato che lavora
tanto. Ho avuto la fortuna di avere dietro una buona equipe
negli uffici a me collegati che mi hanno permesso di raggiungere importanti obiettivi. Uno su tutti, il progetto per debellare la peste suina africana. Ritengo che molto spesso sia venuto meno il confronto sulla questione Tari, ma è importante
anche sottolineare che lo Stato scarica troppo facilmente le
responsabilità ai Comuni. Avremmo dovuto comunicare di
più e sicuramente è mancato questo all’attuale amministrazione.
Si è mai sentito un assessore scomodo?
IL
Più che scomodo, senza poltrona, fin dal primo momento.
Una cosa però riconosco: purtroppo dico sempre quello che
penso e non tutti accettano democraticamente questo mio difetto in politica, dove la cronaca degli ultimi tempi ci insegna
che si tende ad essere accomodanti oltre che accomodati.
Gian Luigi Pittau
NUOVO ASSESSORE È
MARCO MOCCI
Le motivazioni del sindaco Teresa Pani
Il sindaco Teresa Pani ha revocato l’incarico di assessore all’ambiente e ai servizi tecnologici ad Adriano Muscas. Deleghe che ora sono state attribuite al consigliere Marco Mocci,
presidente della commissione agricoltura e ambiente.
Una scelta che era nell’aria dopo la decisione dell’ex assessore di lasciare il Pd. «Tale decisione - sottolinea il primo
cittadino - è scaturita dal venir meno del rapporto fiduciario
fra l’assessore Adriano Muscas e la sottoscritta e dal progressivo incrinarsi della necessaria sintonia fra lo stesso e il
gruppo consigliare di maggioranza. Alle elezioni del 2011,
che ci hanno onorato di governare il nostro paese, non ci siamo presentati con una lista civica, ma come coalizione di
partiti di centrosinistra e pertanto ognuno dei consiglieri non
rappresenta solo gli elettori che lo hanno sostenuto, ma anche il partito che gli ha dato tale opportunità e soprattutto
VILLANOVAFORRU SENZA
SINDACO
deve responsabilmente rappresentare gli interessi dell’intera
comunità. Abbiamo sempre fatto in modo che il tratto caratterizzante della nostra amministrazione fosse la massima condivisione delle decisioni assunte sia in consiglio sia in giunta, sforzandoci di fare sintesi affinchè il nostro agire fosse
coerente con la volontà politica dei partiti che hanno espresso il programma di governo, con l’unico scopo di fare il
meglio per il Paese. Abbiamo sempre ritenuto che la fiducia
reciproca, il saper fare squadra, il sentirsi parte di un progetto politico condiviso, la collegialità, rappresentassero
l’elemento essenziale per garantire una buona amministrazione. L’assessore Adriano Muscas ha progressivamente
ignorato quei valori. Rispetto la sua scelta, lo ringrazio per
il lavoro svolto e gli auguro buon proseguimento nel nuovo
percorso politico da lui intrapreso». (g.l.p.)
VILLANOVAFRANCA
In attesa di nuove elezioni arriva il commissario Il telefono “fantasma”
Ilenia Cilloco: «Non so se possa esistere gente tanto meschina, ma chi fa politica
di ostruzione senza metterci la faccia candidandosi, è un vigliacco”
Alle scorse votazioni amministrative non è stato raggiunto il
quorum. Sarebbero dovuti andare a votare 276 elettori, ne sono
mancati quattordici. Grazie a questo risultato, dunque, il Comune sarà amministrato da un commissario prefettizio.
Dalle voci che circolano in paese, avrebbero vinto le “famiglie” che, nell’ultimo mese, avrebbero attuato una campagna
di non-voto. Una sconfitta pesante per l’unico candidato sindaco, ex vicesindaco e assessore alla cultura Ilenia Cilloco
(39 anni con laurea in scienze politiche e master ad indirizzo
turistico) e la giunta da lei proposta, ma anche per il paese.
Un destino particolare per la piccola comunità della Marmilla
che, oltre a trovarsi senza un sindaco per la prima volta dal
dopoguerra a questa parte, si ritrova anche senza un prete.
Lei ora ha perso. Considera persa una guerra o una battaglia?
«Le analisi a posteriori lasciano sempre il tempo che trovano,
-risponde Ilenia Cilloco- chi perde ha sempre torto e io credo
che questa volta a perdere sia stato il paese. Ci siamo presentati con una lista che puntava a valorizzare le risorse umane,
che ritengo il vero tesoro da sfruttare del nostro territorio. Metà
paese è andato a votare, dimostrando la maturità nell’aderire
anche a formule nuove di aggregazione politica, e questo risultato può dare la forza a chiunque per proseguire».
È vero che qualcuno è arrivato ad andare a fare campagna anti-voto persino “porta-porta”?
«Nella dialettica politica il convincimento degli elettori è sempre stato spinto quasi fino al limite del lecito. Un tempo i comunisti mangiavano i bambini, oggi i “politici” fanno togliere
le pensioni agli anziani. Anche se discutibile, e io non condivido nel modo più assoluto questo sistema, tutto ciò è lecito
fra due fazioni che hanno in mente un diverso disegno di sviluppo del territorio. L’alternativa ad un progetto, che può an-
che non essere condiviso, è stata quella di
consegnare il paese ad
un commissario prefettizio che si occuperà solo di amministrazione ordinaria. Se
qualcuno ha fatto propaganda di non voto
sapendo cosa rischiava il paese, non può
che essere disprezzato
e biasimato per la sua Ilenia Cilloco
vigliaccheria, non
avendo messo la propria faccia in una lista ed affrontando uno
scontro alla luce del sole. Ma non so se possa esistere gente
tanto meschina. Perciò quando verranno fissate le prossime
elezioni un parametro di “scelta” potrebbe essere quello di
verificare se i candidati delle liste siano andati o meno a votare, se non lo hanno fatto potrebbe darsi che siano “speculatori” che hanno scommesso sul disastro della comunità per portare avanti i loro “ piccoli interessi”».
La stanno fermando per strada questi giorni e addirittura i bambini della scuola le hanno detto di essere adirati
con la popolazione perché ora si ritrovano senza un sindaco. Cosa vuole dire loro?
«Che la politica funziona solo quando c’è la partecipazione di
tutti, si può anche non essere d’accordo con gli altri ma bisogna sempre permettere al prossimo di esprimersi; e come cantava Giorgio Gaber “libertà è partecipazione”. Vorrei ringraziare le 261 persone che si sono recate alle urne».
Saimen Piroddi
Per intervistare il neoeletto sindaco di Villanovafranca Matteo Castangia, votato con 573 preferenze contro 395 del candidato avversario Pamela Perra, abbiamo contattato telefonicamente il municipio. Ma non siamo riusciti a comunicare
neppure con i
funzionari. Telefonata-tipo,
effettuata al
centralino comunale, durante l’orario di
sportello pubblico: venerdì 5
giugno, 11.30,
risponde la
voce maschile
registrata. “Siete in linea con il
comune di Villanovafranca. Se volete parlare con l’ufficio...,
digitare zero, se volete parlare con..., digitare uno, due, tre,
quattro..., oppure rimanete in linea”. Appurato che, digitando i tasti, nessuno degli impiegati risponde, tentiamo di rimanere in linea. Partono tre squilli e risponde un’altra voce
registrata, questa volta femminile. “Il nostro operatore è momentaneamente occupato. Vi preghiamo di attendere in linea
per non perdere la priorità acquisita”. Ad accompagnare l’attesa, il sottofondo musicale di “Unchained Melody”, colonna sonora del celebre film “Ghost” (“fantasma” per intenderci), che si alterna al ritornello vocale, per tre volte ciascuno,
fino agli squilli veloci, indicativi che non si è più in linea.
“Occorre riprovarci”, pensa chi contatta per la prima volta il
Comune. Ma all’ennesimo auspicio che risponda un operatore telefonico in carne e ossa, ti ritrovi a canticchiare la
melodia fino alle 11.44 e arrivi a pensare che mai altro brano
musicale possa essere più azzeccato. (m.p.)
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15 giugno 2015
GONNOSFANADIGA. DELEGHE CONSILIARI AD ALTRI QUATTRO COMPONENTI DEL GRUPPO
Il neo sindaco: “Collaboriamo
con tutti per il bene del paese”
Monica Sogus
Francesco Foddi
Massimiliano Piras
Sandra Cara
Giunta: nominati i quattro assessori
Il nuovo sindaco Fausto Orrù , 44 anni, ha nominato la giunta
in tempi da record. Tutto come previsto anche se non è stato
seguito il classico criterio del numero dei voti: le responsabilità amministrative risultano distribuite in tutto il gruppo.
Monica Sogus, la seconda per numero di voti (134) è stata
nominata assessore al bilancio e vice sindaco, Sandra Cara
(108 voti) ha la delega ai servizi sociali mentre Massimiliano Piras è assessore ai lavori pubblici ed infine Francesco
Foddi ha la delega all’agricoltura.
«La giunta - spiega Fausto Orrù - ha rispettato quelli che
erano i voleri del gruppo espressi nel momento in cui abbiamo deciso di intraprendere questo percorso. La nostra
squadra vede coinvolti tutti i 16 componenti del gruppo che
supportano gli assessori nel loro compito». Restano fuori
dalla nomina dei 4 assessori Federico Isu, il più votato con
154 preferenze, Monica Saba (131 voti) e Antonio Fenu (129
preferenze), ma per il primo cittadino si è voluto dare spazio alle competenze al di là della classica spartizione delle
poltrone: «In tanti erano convinti - rimarca Fausto Orrù che Federico Isu, il più giovane e il più votato, avanzasse
pretese nei confronti del gruppo così come gli altri candidati più votati Monica Saba o Amelia Pili. Nessuno si è fatto
TUILI. IL
NUOVO SINDACO È
prendere dall’esito del voto, ma loro stessi hanno ribadito il
loro no ad una eventuale discussione sulle decisioni prese
in passato».
Tutto come previsto e se il capogruppo in consiglio sarà Davide Sardu, ai quattro assessori si aggiungono le deleghe consiliari con Amelia Pili che segue cultura e comunicazione,
Federico Isu allo sport e politiche giovanili, Francesca Melis
ha la delega all’ambiente mentre Monica Saba seguirà le problematiche sociali. «Non possiamo chiamarli assessori, ma
per me lo sono a tutti gli effetti. Tutti saranno impegnati nelle
tante commissioni a supporto dell’amministrazione. Ci sarà
la collaborazione di tutti i componenti delle altre squadre che
hanno preso parte a questa tornata elettorale».
I segnali di apertura sono stati lanciati anche alla minoranza e Fausto Orrù vuole ripartire quanto di buono lasciato
dalla precedente amministrazione: «Cerchiamo di migliorare e crescere nell’interesse della comunità - conclude il
primo cittadino - con la speranza che gli eletti delle altre
liste vogliano prendere parte ad un grande progetto di amministrazione allargata. Mettiamo insieme le priorità di Gonnosfanadiga e tutti insieme realizziamo il bene del paese».
Gian Luigi Pittau
È il giornalista Fausto Orrù, 44 anni, il nuovo sindaco del
paese che ha vinto a capo della lista civica Gonnosfanadiga
insieme possiamo cambiare. Dopo la vittoria il nuovo primo
cittadino si è messo subito al lavoro: «La prima cosa da fare
è parlare con tutti i dipendenti comunali e chiedere di continuare con la disponibilità incondizionata che hanno dimostrato anche con le precedenti amministrazioni. Ci sono professionalità importanti che sono il valore aggiunto per il nostro Comune. Per il rilancio del paese abbiamo il dovere
morale di non buttare nulla della precedente amministrazione. Da qui dobbiamo ripartire con la consapevolezza che non
possiamo fare miracoli ma anche convinti che, con umiltà e
determinazione, si possano operare subito dei cambiamenti
come ad esempio sull’arredo urbano e anche qui ci avvarremo dei preziosi consigli dei dipendenti del Comune e di numerosi cittadini che sono dei veri e propri artisti».
E gli sconfitti? Se Pinuccia Peddis preferisce non commentare non ha peli sulla lingua Franco Porta, arrivato secondo a
distanza di 60 voti dai vincitori: «Rispetto la volontà popolare anche se in questa tornata elettorale si sono verificate molte cose strane. C’è stato un travaso di voti da una lista all’altra: quella dell’amministrazione uscente ne aveva 2.200 che
sono scesi a 600. I festeggiamenti sono stati fatti non solo
dalla lista vincitrice ma anche dalle altre. Mi auguro che il
nuovo sindaco rispetti le regole, cosa che non ha fatto durante la campagna elettorale. Fausto Orrù ha vinto nelle due sezioni più rosse di Gonnos: la campagna elettorale sembrava
una crociata delle altre tre liste contro la mia. Dico di no alla
sua proposta di collaborazione perché abbiamo culture differenti, un modo di pensare che è agli antipodi».
Sì al confronto ma dai banchi dell’opposizione: «Una parte
del tempo - aggiunge Franco Porta - la dedicherò a quei cittadini che subiranno delle ingiustizie da parte dell’istituzione Comune. Sarò al fianco dei più deboli anche come professionista soprattutto nei casi in cui i cittadini non possono reagire perché il contenzioso costa troppo. Fausto Orrù è stato
eletto ed è giusto che governi chi ha vinto». (g.l.p.)
CELESTINO PITZALIS
“Per la Giara è necessaria la cooperazione tra i Comuni”
Con 376 voti contro 361 per l’avversario Michele Accalai,
l’elettorato di Tuili ha scelto Celestino Pitzalis per guidare
l’amministrazione comunale per i prossimi cinque anni.
Quindici voti in più per lei, di fatto, hanno confermato la
precedente legislatura, nella quale era vicesindaco. Quali
saranno le prime azioni della giunta Pitzalis?
La prima azione è stata fatta il 1° giugno con l’emanazione
dell’ordinanza n.13 per limitare il traffico veicolare sull’altopiano della Giara su alcune strade nelle aree comunali, per
non compromettere l’integrità delle innumerevoli bellezze naturalistiche presenti e l’incolumità dei visitatori. La successiva azione sarà la riorganizzazione interna dell’ente.
Può già indicare a chi verranno assegnate le deleghe?
Saranno tutti volti nuovi. I nomi verranno resi noti all’insediamento del consiglio previsto l’11 giugno.
Abbiamo posto quest’ultima domanda anche ad altri sindaci della Marmilla. Qualche idea per risolvere la questione viabilità, trasporti e collegamenti nel territorio?
Una soluzione potrebbe essere, almeno per la questione viabilità, quella di una maggiore collaborazione e cooperazione
tra i comuni limitrofi, che meglio conoscono le problematiche e situazioni locali, e le “Unioni dei Comuni”, con relativi
trasferimenti di risorse alle stesse da parte degli enti preposti.
Sviluppi e formazione della nuova giunta nella prossima
edizione del giornale.
Marisa Putzolu
Celestino Pitzalis
Auguri ai neo sindaci
“Benvenuti e bentornati”: è il saluto indirizzato dal presidente dell’ Associazione Sarda Enti Locali Sardegna
(Asel), Rodolfo Cancedda, ai sindaci eletti il 31 maggio
scorso. «Benvenuti ai nuovi eletti, bentornati ai sindaci
riconfermati nella carica», dice Cancedda, che è anche
sindaco del Comune di Gesico. Ricorda che sarà sempre
al loro fianco per sostenerli al meglio nell’impegno quotidiano.
«Dobbiamo rendere sempre più efficiente la pubblica
amministrazione locale - puntualizza nel suo messaggio
- per rispondere in maniera puntuale e concreta ai bisogni della gente. I Comuni sono lo sportello più vicino ai
cittadini, donne e uomini, anziani e giovani che in ogni
singola amministrazione comunale hanno, oggi più che
mai, un punto di riferimento fondamentale ed esclusivo». Conclude: «Le porte dei nostri Comuni sono sempre aperte per affrontare insieme e risolvere i problemi
grandi e piccoli della vita quotidiana». (s. r.)
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15 giugno 2015
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Pabillonis
Vince Sanna: prevale su Tuveri e Colombo
R
iccardo Sanna, ventisei anni, perito informatico,vicesindaco uscente e studente universitario, è il nuovo sindaco di Pabillonis. Una vittoria sorprendente che lo ha visto
prevalere su concorrenti agguerriti come Marco Tuveri, dipendente comunale e funzionario alla Regione e su Ercole
Colombo anche lui dipendente comunale e presidente della
Croce Verde. Una vittoria a sorpresa? Non proprio. «Questo
successo è il frutto di tanto impegno profuso in questi ultimi
mesi di lavoro prima delle elezioni, il risultato un po’ era atteso, in quanto rassicurato ripetutamente da tantissimi concittadini», precisa il neo sindaco.
E sono stati i cittadini a premiare l’impegno del vicesindaco
uscente, che per un lungo periodo ha sostituito il sindaco Ales-
sandro Garau, assente per motivi di salute. Per alcuni anni è
toccato a Riccardo Sanna, più che ventenne, mandare avanti
l’amministrazione del Comune nonostante la giovane età. Ora
sarà lui però, in prima persona, a dover affrontare i tanti problemi del paese. Intanto tra i candidati sconfitti si fa la conta
dei voti. È appena di 38 schede il distacco tra Sanna e Marco
Tuveri. Inspiegabile, per certi versi, la sconfitta dell’esperto
funzionario comunale e regionale, nonostante siano stati numerosi i pabillonesi (645 voti) che gli hanno dato fiducia
riconoscendo la sua esperienza e competenza e nonostante
l’exploit della candidata Stefania Erdas con il suo bottino
personale di 149 voti (la più votata). Inspiegabile anche la
debacle di Ercole Colombo che di voti ne ha preso metà ri-
Lista Riccardo Sanna Sindaco: Antonella Ardu voti 39; Rosita Bussu 51; Eusebio Alessandro Cadeddu 34; Alessandra
Cossu 36; Gabriele Cossu 46; Graziella Gambella 56; Saida
Melis 29; Roberto Piras 78; Marco Sanna 70; Giorgio Serpi
27; Patrizia Tuveri 32, Emiliana Virdis 15.
Lista Marco Tuveri sindaco: Silvia Cherchi 39; Stefano
Cruccas 35; Matteo Cuccu 29; Stefania Erdas 149; Monica
Melis 38; Anna Laura Muru 30; Tayro Muru 28; Giovanni
Giuseppe Scanu 43; Gerogia Tomasi 51.
spetto agli altri due concorrenti. È opinione comune in paese
che Colombo (vicino al PD), benché stimato e benvoluto per
il suo impegno nel volontariato, a capo di una lista civica,
abbia pagato incolpevolmente il lassismo della passata amministrazione collocata politicamente nell’area del centrosinistra.
Terminata la sfida elettorale ora bisogna rimboccarsi le maniche facendo ciascuno la sua parte: la maggioranza impegnandosi per risolvere i problemi del paese e mantenere così
le promesse inserite nel programma; la minoranza facendo
un’attività assidua di controllo sull’amministrazione, che sia
di stimolo e di sprone per il bene della comunità.
Dario Frau
Preferenze
Lista Ercole Colombo sindaco: Armando Collu 19; Valentina Erdas 33; Alberto Serpi7; Pier Luigi Soriga 9; Stefania
Collu 10; Giovanni Steri 17; Lucia Pina Piras 23; Enrico Troncia 22; Rosangela Cherchi 30; Roberto Sanna 18, Giovanni
Sedda 7.
Intervista al sindaco Riccardo Sanna
“Ritengo fondamentale riorganizzare
al meglio gli uffici comunali e il personale”
Quali sono stati i motivi che l’hanno spinta a candidarsi a
sindaco? Quale il momento determinante?
Ho deciso di intraprendere una nuova esperienza amministrativa spinto dalla voglia di impegnarmi per il bene di Pabillonis, mettendo a disposizione di tutti le esperienze dirette
maturate e vissute come amministratore comunale; inoltre ho
trovato un gruppo motivato di valide persone insieme alle
quali sono sicuro di lavorare bene.
Può descrivere la sua carriera politica?
Il mio percorso amministrativo è iniziato nel 2010, quando
per le elezioni comunali venni contattato dai rappresentanti
della maggior parte delle liste in fase di preparazione a Pabillonis. Dopo aver fatto le opportune valutazioni decisi di candidarmi con la lista “Insieme per Pabillonis” presieduta dal
candidato sindaco Alessandro Garau, che poi ha vinto le elezioni in quell’anno. Inizialmente, per il primo anno e mezzo
sono stato consigliere di maggioranza, seppur molto attivo e
presente nella vita amministrativa; alla fine dell’anno 2011,
visto il mio impegno, il sindaco mi nominò assessore con
delega ai Lavori Pubblici; nell’agosto del 2012 a seguito delle dimissioni dell’allora incaricato, venni nominato vicesin-
daco, concludendo con quella carica il mandato amministrativo e facendo nel corso di questo periodo varie esperienze,
fra le quali ho svolto il ruolo di Presidente dell’Assemblea
dell’Unione dei Comuni “Terre del Campidano”. Ho svolto
per lungo tempo anche il ruolo di responsabile di servizio
dell’Area Amministrativa, ovviamente a titolo gratuito;
un’esperienza che mi ha formato parecchio, mi ha fatto acquisire molte competenze e ha definito le mie conoscenze
nell’ambito amministrativo degli enti locali.
Quali sono gli errori che non farebbe della passata amministrazione?
Per prima cosa penso che la passata amministrazione abbia
peccato nella comunicazione e nel coinvolgimento della popolazione nell’attività amministrativa, una cosa che ritengo
invece fondamentale e alla base di una buona amministrazione
Quali saranno gli assessorati?
Gli Assessorati previsti dalla norma per il nostro Comune
sono tre, oltre il sindaco, dunque dobbiamo suddividerli in
quattro aree tematiche, che, secondo il mio parere condiviso
anche con la maggioranza, dovrebbero essere: Opere Pubbliche, Urbanistica, Bilancio e Programmazione; Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Pari Opportunità e Welfare; Politiche
Agricole, Ambiente, Verde Pubblico e Risorse Archeologiche; Sport, Cultura, Spettacolo e Politiche Giovanili.
In che modo pensa di scegliere gli assessori?
La scelta degli Assessori per la composizione della nuova
giunta comunale sarà condizionata da diversi aspetti da tenere in considerazione, fra i quali i voti di preferenza ottenuti,
le competenze specifiche e la disponibilità di tempo da dedicare all’amministrazione. Non si esclude la possibilità di
mettere in pratica il criterio della “staffetta” con un ricambio
a metà mandato amministrativo, ovviamente a condizione che
sussistano i presupposti e la disponibilità dei consiglieri.
Può anticipare qualche nome?
Vorrei tenere in capo al sindaco le deleghe quali Opere Pubbliche e Bilancio, in quanto particolarmente impegnative nonché importanti, oltre al fatto che seguirle richiede secondo
me una minima esperienza amministrativa. Gli altri nomi sono
ancora da definire, e questo sarà fatto nei prossimi giorni insieme a tutto il gruppo per una scelta che sia condivisa e funzionale.
Quali sono gli interventi prioritari ?
Dopo l’insediamento del consiglio comunale e la composizione della giunta intendiamo puntare molto sulla pulizia del paese, verde pubblico e decoro urbano. Ritengo fondamentale riorganizzare al meglio gli uffici comunali e il personale dipendente affinché l’attività ordinaria vada avanti senza ostacoli.
In paese ci sono molto opere incompiute: come pensa di
realizzarle?
Alcune delle opere incompiute trovano già uno stanziamento
in bilancio che fino ad oggi non si è potuto spendere a seguito del patto di stabilità (esempio il mercato civico); per altre
è invece necessario reperire le risorse prestando attenzione a
bandi e finanziamenti regionali ed europei. Questa Amministrazione sarà molto vigile anche in questo.
L’anno scorso molti cittadini erano scesi in piazza per protestare per le tasse (Tasi, Tari eccc..) , come pensa di affrontare il problema?
Tutto sommato i tributi comunali a Pabillonis sono stati sempre i più bassi rispetto alle altre realtà limitrofe. Quando i
cittadini scesero il piazza a protestare era perché Pabillonis
fu uno dei primi comuni ad applicare i nuovi tributi ai sensi
di legge, inoltre si lamentava l’assenza dal lavoro della persona del sindaco.
Qualcuno afferma che lei risulta il sindaco più giovane
della Sardegna: è vero?
Sì, mi sono documentato e attualmente dovrei essere il sindaco più giovane della Sardegna con 26 anni di età (classe
’89). (d. f.)
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15 giugno 2015
Collinas esporta,
Collinas preserva
Il gruppo folk G. B. Tuveri è da sedici anni ormai, a Collnas,
la realtà responsabile della conservazione dell’abito tipico sardo del paese e del ballo sardo altrettanto tipico. In un paese di
poco più di 800 anime è difficile barcamenarsi nella difesa
degli usi antichi. Tuttavia non c’è bambino che cresca a Collinas senza sentire alla prima occasione utile la melodia delle
launeddas e il richiamo della danza collettiva. Accade davvero qui, tra le pietre di questo centro, nel bosco sacro, che in
una forma perfetta si riuniscano gli abitanti, in un rito millenario, a proiettare sul suolo un’unica ombra.
La storia del folklore ha, a Collinas, origini molto antiche, vediamo infatti le prime compagini di collinesi sfilare con l’abito
tipico nella seconda metà degli anni ’50. Non si parla ancora di
gruppo folk, ma di quello che può essere definito un “germe”
del folklore. Questo gruppo di persone partecipa a diverse processioni sacre in Sardegna e spesso viene convocato alle festività in onore del Redentore, a Nuoro. Le processioni di allora
sono totalmente diverse dalle attuali, i costumi tipici sono pochi e poche sono le persone a possederne, non è ancora avvenuto il risveglio di migliaia di realtà che, in seguito, andranno a
ricercare le proprie radici nelle vesti e nelle danze dei propri
avi.
È nei primi anni ’70 che si forma, poi, il “Gruppo folkloristicomusicale G. B. Tuveri”, un’esperienza breve, che permette tuttavia una larga partecipazione, estesa anche ai paesi limitrofi a
Collinas. In queste circostanze il gruppo si divide in due sottogruppi: uno dedito a canti in lingua sarda a cui partecipano gli
stessi collinesi e alcuni alementi provenienti dai paesi circostanti, l’altro, di matrice esclusivamente collinese, dedito alla
riproduzione del ballo tradizionale del paese.
Scioltosi il Gruppo, per un lungo arco di tempo, alcuni collinesi
in possesso dell’abito tipico continuano a partecipare alle processioni sacre nella zona della Marmilla e oltre, specificando
unicamente la loro provenienza, non appartenendo ad alcuna
associazione.
Nel dicembre del 1999 si costituisce il gruppo folkloristico “Giovanni Battista Tuveri – Collinas”, ancora in attività, i cui componenti partecipano a processioni, sfilate ed esibizioni dei balli
tipici di Collinas. Dopo alcuni anni di assenza dall’evento, l’ultima partecipazione risale al 2009 con la presentazione di “Sa
roba de is sposus”, il gruppo folkloristico “G. B. Tuveri – Collinas” ha partecipato il 24 maggio scorso alla “Cavalcata Sarda”
a Sassari. Per l’evento i componenti del gruppo folk hanno proposto il tema del raccolto contadino, portando con sé gli strumenti antichi del lavoro nei campi, i fasci di spighe e il pane e i
dolci che al termine del raccolto venivano consumati nella festa
collettiva. I colori degli scialli e delle betuas hanno spiccato fra
i campanacci e le maschere tipiche di un’altra zona della Sardegna. Il suono, dalle mille sfumature e colori, delle launeddas
del maestro Orlando Mascia ha accompagnato la sfilata del gruppo, concedendo, ogniqualvolta il tempo lo permettesse, la possibilità di un esibizione di ballo. Al pubblico numerosissimo
sono stati offerti i dolci, fatti dalle esperte mani delle collinesi
secondo antiche ricette, e manciate di grano in segno di buon
auspicio.
È un’esperienza esaltante e che arricchisce chi vi partecipa,. dichiara il presidente del gruppo folkloristico “Giovanni Battista Tuveri - Collinas”, Aldo Tuveri, e continua - offre la possibilità di conoscere realtà differenti dalla propria e di far conoscere, perchè no, la nostra. Racconta che, per l’ultima partecipazione alla Cavalcata, il gruppo era stato invitato anche a offrire un’ esibizione di un ballo tradizionale collinese, durante la
rassegna del folklore serale. In quell’occasione, come in molte
altre, è stata proposta “Sa Cadeniglia”, danza di origini antichissime che ancora oggi viene trasmessa e insegnata, a Collinas, secondo i canoni ereditati dagli antichi, grazie alle testimonianze dei più anziani. Eseguita sempre durante il martedì grasso, Sa Cadeniglia era una danza in cui le giovani coppie avevano l’occasione di presentarsi alla comunità. Il ballo presenta
diverse fasi, tutte riconducibili allo stesso tema di fondo, quello
dell’unione fra i due individui. È indubbiamente caratteristico
il momento in cui tutti i partecipanti al ballo si ritrovano uniti in
una sorta di catena in cui le braccia si intrecciano e i corpi si
muovono all’unisono. Il movimento simultaneo e ritmico è conferito dal “sanziu”, quello che il presidente Aldo Tuveri mi conferma essere la caratteristica fondamentale del ballo di Collinas. Allo stesso tempo”su sanziu” è un elemento distintivo che
apporta sicura riconoscibilità al ballo collinese, rendendolo unico
nel suo genere. La prima riproposizione de “ Sa Cadeniglia”
risale, sempre secondo il presidente, al 1974, occasione in cui il
gruppo di ballo fu accompagnato dai suonatori Aurelio Porcu,
alle launeddas, e Augusto Spada, alla fisarmonica.
La situzione attuale del folklore, decisamente critica, colpisce
ARBUS
anche Collinas, e Aldo Tuveri spiega che, nonostante la forte
volontà di trasmettere le usanze antiche, mancano alcuni elementi di primaria importanza alla riuscita dell’impresa. Primo
fra tutti, il numero sempre più ristretto di abitanti non garantisce una diffusione ampia delle conoscenze, in secondo luogo
poi, e specialmente per quanto riguarda il ballo, spesso manca
agli apprendisti la pazienza necessaria ad imparare una danza
che, seppur esteriormente sembri semplice, sia più complessa
del previsto all’atto pratico. Dice inolttre che il ballo sardo è
un’arte difficile, si ha bisogno di anni per apprenderne le basi, e
non si finisce mai di imparare, almeno se si vuole ballare secondo gli antichi usi. A Collinas, poi, paese in cui le launeddas
sono sempre state lo strumento principale di accompagnamento al ballo, è forse ancor più difficile, in quanto le launeddas,
strumento millenario, presentano una musicalità e un modo di
comunicarla del tutto particolari. Tra ballerino e suonatore deve
venire a crearsi un’empatia che oggi è sempre più rara, vuoi per
la scarsità di suonatori di un certo livello, vuoi per la capacità
sempre più scarsa di comprendere la bellezza di questo suono.
Influisce, infine, il fatto che si stia smarrendo col tempo quel
divertimento e quella gioia che al ballo erano collegati, perchè
figli della festa di un popolo e non connessi alla pura esibizione. Riscoprire le gioie arcane, dunque, e salvare una delle particolarità che arricchiscono Collinas, perchè oggi si è ancora in
tempo, per non lasciare che su tutto cada la mano pesante e
opprimente del tempo e della noia.
Per chi fosse incuriosito e volesse approfondire o anche fare la
prima conoscenza del costume sardo tipico di Collinas, i cui
più antichi esemplari risalgono oggi alla seconda metà dell’Ottocento, dovrebbero essere disponibili, presso il Municipio del
paese, alcuni opuscoli, nati dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale di Collinas e il gruppo folkloristico “Giovanni Battista Tuveri – Collinas”, risalente al 2005, con il patrocinio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione e ai Beni Culturali della Regione Sardegna. Gli opuscoli contengono informazioni dettagliate sulle datazioni e gli utilizzi dei capi di vestiario a cui oggi si rifanno gli abiti sardi collinesi di nuova
fattura; il titolo sul frontespizio recita: Collinas: l’evoluzione
del costume femminile e maschile tra il 1850 e il 2000.
Paolo Onnis
SAN GAVINO - VILLACIDRO
Sant’Antonio da Padova: si ripete la festa secolare Gara tra studenti delle superiori
È tutto pronto ad Arbus per “Passu passu cun tui, Antoni Santu”, la festa dedicata a Sant’Antonio da Padova, che si tiene
dal 13 al 16 giugno. Fra le più lunghe d’Europa e seconda in
Sardegna dopo quella di Sant’Efisio, la processione di 37
chilometri affonda le sue radici nelle fatiche dei contadini.
Al termine della Santa Messa in cui viene benedetto il pane,
il simulacro, trainato da un carro a buoi e seguito da una moltitudine di fedeli e dalle tradizionali traccas, partirà sabato 13
alle 8 da Arbus verso Sant’Antonio di Santadi.
«Momento sicuramente intenso - commentano gli organizzatori - è il passaggio del Santo a Guspini, altro paese in cui
la devozione al frate di Padova è evidente, testimoniata dalle
manifestazioni di fede ed affetto». Da Guspini, solo alcuni
proseguono verso la località Pardu Atzei, dove sostano per il
pranzo e il riposo. Altri giungeranno dopo per riprendere il
cammino verso il borgo di Sant’Antonio di Santadi, dove in-
torno alle 23 il Santo sarà accolto dal parroco.
Terminati i fuochi artificiali, sarà celebrata la Santa Messa
nella chiesa dedicata a Sant’Antonio, all’esterno della quale
nei quattro giorni di festa si svolgeranno i riti civili con intrattenimenti, esposizioni di prodotti locali, degustazione di
prodotti tipici a base di pesce o carne e spettacoli musicali
nelle serate di domenica e lunedì.
I festeggiamenti proseguiranno domenica con la benedizione dei campi e la processione per le vie del borgo in compagnia dei cavalieri e dei gruppi folk. Lunedì, alle 16, con il
torneo di calcio giovanile in memoria di Giuseppe Frau, seguito dalla tradizionale benedizione dei campi. E termineranno martedì sera quando i fedeli, facendo il percorso inverso, riaccompagneranno il Santo nella parrocchia di Arbus,
accolti da un paese in festa.
Marisa Putzolu
I premi e la competizione per invogliare allo studio. È stato
questo lo spirito della sfida che ha visto gareggiare da una
parte le classi quarte E ed F del liceo linguistico “MarconiLussu” di San Gavino Monreale guidate dalle professoresse
Laura Da Rold e Alessia Atzeni e dall’altra la quarta del liceo
linguistico “Piga” di Villacidro guidata da Pilar Garcia.
Giudici e collaboratrici le giovani e dinamiche docenti di spagnolo Irene Peddes e Francesca Sirigu del linguistico di San
Gavino Monreale. Diversi gli argomenti della sfida: il tango,
il flamenco, l’arte di Botero ed ancora giochi di squadra e
domande tra i gruppi. «I ragazzi – spiega la docente argentina Laura Da Rold – si sono preparati negli argomenti e si
sono allenati durante l’anno. Grande soddisfazione per la
vittoria». Soddisfatta ed entusiasta anche la professoressa
Alessia Atzeni: «La competitività favorisce l’apprendimento». Tra i premi anche pen drive, materiali multimediali e
pizze.
Gian Luigi Pittau
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15 giugno 2015
SAN GAVINO. SUCCESSO
DELLA GIORNATA DI RACCOLTA FONDI
7
LUNAMATRONA
Luna,
Marte
e Giove,
tre cuccioli
da adottare
Un’oasi
in campagna
per gli amici
a quattro zampe
Sono in prima linea per aiutare gli animali in difficoltà e in particolare i
randagi. Sono i volontari dell’associazione “Ki.Pa.” che hanno deciso di
dare vita ad un sogno e di realizzare in campagna un’oasi per gli amici a
quattro zampe. Di qui la decisione di organizzare una iniziativa “Diamoci la
zampa” (nelle foto di Renato Sechi) che per una intera giornata si è tenuta
nel parco Rolandi.
L’area verde è stata affollata di gente che ha assistito a tantissime iniziative
come la sensibilizzazione contro il randagismo, la sfilata canina o l’agility
dog. L’associazione opera in totale gratuità e lancia un appello a tutti i cittadini, come spiega la presidente Veronica Porceddu: «Chiediamo a tutti di
sostenerci perché insieme possiamo sensibilizzare le coscienze. Il nome dell’associazione nasce da due animali che abbiamo salvato dalla strada e adottato. Siamo partiti con cinque volontari: vogliamo che tutti gli animali meritino il rispetto e l’amore che ogni essere umano dovrebbe dare a creature
che possono solo arricchire l’animo e renderci persone davvero migliori».
Sulla stessa linea Giancarlo Pibiri: «I fondi raccolti serviranno per realizzare una oasi in campagna per i nostri amici animali a cui manca solo la
parola ma che con il loro sguardo fanno discorsi infiniti e puri. Vogliamo
che questo nostro sogno diventi realtà. Noi stessi abbiamo adottato tantissimi animali e siamo sempre pronti ad intervenire in caso di segnalazioni.
Abbiamo manifestato di recente a San Gavino anche contro l’utilizzo degli
animali al circo».
Gian Luigi Pittau
VILLACIDRO
I tre cuccioli di cane abbandonati dentro una scatola in una
zona rurale di Lunamatrona e salvati dal maresciallo Carlo
Mascia, vicecomandante della stazione locale dei carabinieri, sono ora nelle mani delle volontarie Marta, Carlotta e Rita
dell’associazione Invisibili Miciamici Sardegna di San Gavino Monreale, alle quali vengono affidati animali indifesi e
abbandonati, fino alla sistemazione in famiglie che possano
prendersene cura. «Erano buttati come spazzatura in terreno
fuori paese - racconta il maresciallo Mascia - condannati a
morte sicura. Il lavoro in primis, e l’amore per gli animali
che mi ha trasmesso mia moglie, mi hanno insegnato a non
voltar mai la faccia. La coscienza ha fatto il resto». E infatti il
maresciallo, dopo aver battezzato i tre cagnolini, due maschi
e una femmina, con i nomi di Marte, Giove e Luna, li ha
portati subito da un veterinario per le apposite cure e a casa
per ospitarli provvisoriamente. Poi la risposta immediata all’appello di aiuto all’adozione arrivata dall’associazione sangavinese. «Sono un gruppo di ragazze che si fanno in quattro
per togliere i randagi dalla strada e farli adottare - fa sapere il
maresciallo; - colgo l’occasione per lanciare un ulteriore appello, non solo per le adozioni, ma anche per sostenere i volontari con donazioni o generi alimentari e quant’altro possa
servire».
Marisa Putzolu
BARUMINI
Ciliegie: una stagione d’oro per gli agricoltori
Brindano per la stagione d’oro gli agricoltori di Villacidro.
Le piante stracolme di ciliegie la dicono lunga su come finalmente i sacrifici in campagna stavolta sono stati ripagati ai
coltivatori. Una stagione calda ha fatto maturare al meglio
sua maestà la ciliegia, una delle punte di diamante dell’agroalimentare locale e ora la raccolta procede a buon ritmo. Ci si
augura solo che il tempo non faccia scherzi: «Sin dall’inizio
c’è stata abbondanza di prodotto perché diverse varietà di
ciliegia sono maturate insieme», spiega l’assessore all’agricoltura Carlo Murgia. «Ora c’è da sperare che il tempo regga
per completare la stagione. In questo momento una grandinata o una pioggia potrebbe compromettere l’intero raccolto».
Sui banchi dei negozi è un tripudio
di colori rosso e
bordeaux, anche se
il prezzo che sfiora
in certi casi i 6 euro
scoraggia ancora
molti consumatori
che attendono con
ansia un piccolo ribasso. Intanto di recente la ciliegia è
stata protagonista assoluta della kermesse organizzata dalla
Proloco a fine maggio. Il prelibato frutto rosso si è preso la
sua rivincita dopo anni di magra ed è apparso in abbondanza
alla sagra che ha richiamato centinaia di persone con la com-
Galà di beneficenza a quattro zampe
plicità di un weekend di alte temperature. Barracocca, Regina e Ferrovia sono alcune delle varietà esposte negli stand dei
produttori locali. Frutti apprezzati dai visitatori che si sono
messi in fila per acquistarli.«Sono stati venduti almeno cento
quintali di ciliegie. E poi c’è stato un indotto economico per
più di 80 espositori, per ristoranti , pizzerie e gelaterie prese
d’assalto dai turisti. Siamo riusciti quindi a confermare i numeri dello scorso anno», commenta Luciano Muscas, numero
uno della Pro loco. Ha invogliato gli acquisti anche la stretta
di mano tra produttori, decisi a fare affari anche in periodi di
forte crisi. «Sono stati abbassati i prezzi: ci aspettavamo cartelli da 6 euro al chilo, invece le ciliegie sono state vendute a 4
euro il chilo. Questo dimostra la buona volontà dei produttori», conclude Muscas. E la gente ha gradito. (t.e.)
“Una zampa per gli amici degli animali” è il titolo del gran
galà di beneficenza che si è svolto negli spazi della fiera comunale. Protagonisti assoluti sono stati quasi 100 cani di razza, meticci, molossi, pastori, da compagnia e da caccia, che
si sono contesi i vari premi speciali assegnati dalla giuria presieduta da Sonia Pisano. Al raduno sono state fatte richieste
di affido al rifugio Amici degli animali di Gonnosfanadiga.
Carlo Fadda
LUNAMATRONA
Contributi per i canoni di locazione
Il comune di Lunamatrona dispone di 11.600 euro per i beneficiari dei contributi a integrazione dei canoni di locazione per
l’anno in corso. L’ammontare è suddiviso nel contributo massimo previsto dalla Regione di 2.320 euro per ciascun beneficiario. Nella graduatoria provvisoria pubblicata sull’albo pretorio
del Comune sono ufficialmente in possesso dei requisiti Abdellah Tahiri, Luisa Locci, Anna Mocci ed Eleonora Setzu. (m.p.)
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15 giugno 2015
ARBUS. MOSTRA DELLA SOLIDARIETÀ
Crescere diversamente
e naturalmente insieme
U
n lungo lavoro ed una mostra finale con gli oggetti
realizzati in vendita per aiutare la Caritas Baby Hospital di Betlemme, struttura pediatrica ospedaliera di eccellenza che accoglie e si prende cura di bambini senza
distinzione di religione, di etnia e di nazionalità con la
quale la scuola ha sottoscritto un partenariato. Chiude così
l’istituto comprensivo di Arbus “Pietro Leo” il progetto
per la continuità educativa e didattica “Crescere Insieme”.
Festa grande per gli alunni alla presenza dell’assessore
regionale alla pubblica Istruzione, Claudia Firino, del neo
sindaco Antonello Ecca, del suo vice Michele Schirru e
del consigliere Veronica Aru. Quattro le aree interessate.
Crescere naturalmente: l’ambiente; crescere diversamente: l’
altro; crescere serenamente: la pace; crescere artisticamente:
il bello. Per ciascuna area, la docente responsabile alla continuità, Anna Maria Dessì, ha elaborato alcune idee guida che
i singoli docenti hanno poi personalizzato e adattato alle proprie classi. I quattro percorsi hanno avuto alcuni eventi collegiali: conferenza sul tema della pace, tenuta da padre Giuseppe Solinas, commissario per la Sardegna della Custodia di
Terra Santa; incontro con i clown di corsia (VIP Sardegna)
Noi e gli altri; con l’ atleta paralimpica Anna Pani e gli atleti
del Basket Disabili Sardegna; con gli educatori cinofili del
“Clever dog”; laboratori di lettura con l’associazione “InCoro”. «Eventi - spiega il dirigente scolastico, Maria Antonietta
Atzori - che hanno costituito la parte più emozionante dei
percorsi e ne sono stati la naturale e fondamentale conclusione. Infatti, durante l’anno, i bambini e i ragazzi dell’Istituto,
sotto la guida dei docenti, hanno svolto percorsi di lettura
Concorso “La Città Ideale”: il miglior tema
è di una studentessa di Sardara
È una studentessa di terza
liceo scientifico di San Gavino Monreale la vincitrice della sezione letteraria
del concorso regionale “La
Città Ideale – Vivere in sicurezza e liberi dalle paure”, indetto dalle quattro
questure dell’isola e dall’ufficio scolastico regionale, con la collaborazione della fondazione Banco
di Sardegna, della Saras e
del Cagliari Calcio. Lo
scorso 22 maggio alla cerimonia di premiazione
nell’auditorium del Conservatorio musicale di Cagliari, con grande emozione la sedicenne Yelena
Caddeo di Sardara ha ricevuto dal questore di Sassari, Pasquale Errico, l’atteYlenia Caddeo alla consegna del premio
stato di vincita del primo
premio di 1.200 euro, per
aver sviluppato in modo eccellente le tematiche richie- di educazione e crescita sociale. Utopia cercherebbe di eduste dal bando. Finalizzato a sensibilizzare i giovani su care i propri cittadini, sin da piccoli, alla legalità, convintemi quali legalità, cittadinanza, bene comune, buon vi- ta che, chi viene educato secondo principi educativi validi
vere civico e sicurezza urbana, e suddiviso nelle catego- e con obiettivo il bene comune, crescendo poi riesce a dirie Letteraria, Grafico-pittorica e Multimediale, il con- stinguere correttamente il bene dal male. Una città con un
corso ha coinvolto gli studenti delle scuole elementari, forte impatto eco-solidale, che provvede al suo fabbisomedie e superiori della Sardegna. E, nel Medio Campi- gno energetico attraverso fonti pulite e che cura l’ambiendano, Yelena non è stata l’unica a distinguersi come mi- te. Ma è soprattutto una città in cui tutti collaborano, s’imglior partecipante. Dei 67 elaborati prodotti dagli alunni pegnano e lavorano per farla crescere. Il cambiamento indell’isola per le tre categorie, il secondo premio per quel- fatti non avverrà mai stando seduti e parlando di idee. Le
la letteraria è stato conferito ad uno studente di terza dello cose cambieranno quando ci rimboccheremo le maniche e
stesso liceo. Classificati anche una classe di prima me- diremo: “Basta. Da oggi si cambia registro.”
dia dell’istituto comprensivo di Villamar, la quarta e Ancora un anno e conseguirai la maturità. Visti i prequinta A elementare della direzione didattica di Guspini supposti, ho chiesto ironicamente a tuo padre Robere la prima A elementare dell’istituto comprensivo 2 di to, ex vicesindaco di Sardara, se al compimento dei 18
anni ti candiderai come prima cittadina. Ma, a parte
Villacidro.
Yelena, hai sviluppato un tema di tre pagine. In sin- gli scherzi, sai quale percorso intraprenderai dall’anno prossimo?
tesi, come hai immaginato la Città Ideale?
Il titolo del tema è “Utopia: Un mito che PUO’ diventare Manca ancora un anno prima di arrivare alla maturità e
realtà”, e parla di una città ispirata alla città indiana di sinceramente ancora non so bene cosa farò più avanti.
Marisa Putzolu
Auroville. Utopia è una città, punto d’incontro di persone
con storie, tradizioni e culture differenti che collaborano
per combattere l’ignoranza, il razzismo e la paura del diverso. Una città a misura di cittadino, funzionale alle richieste del singolo ma anche della collettività, dove i cittadini si sentono partecipi grazie ad un efficiente e traspa- Il comune di Samassi ha istituito il Comitato Unico di Garente dialogo con chi viene scelto per guidare la città. ranzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benesNessun sotterfugio. Nessun mezzuccio per fregare chi ha sere di chi lavora e contro le discriminazioni. Il Comitato,
votato. Una città propositiva e dinamica che “impedisca” che unifica in un solo organismo le competenze finora asalle generazioni successive di evadere, poiché ricca di in- sunte dai comitati per le pari opportunità e da quelli paritrattenimento e fonti di divertimento, ma anche di luoghi tetici sul fenomeno del mobbing. sarà presieduto a Samas-
animata, educazione al linguaggio filmico, educazione ambientale e alimentare ispirati al tema dell’Expo, propedeutica alle lingue straniere, alle modalità alternative di comunicazione, quali il Braille e l’italiano segnato, alla musica strumentale d’insieme, all’informatica musicale».
Il progetto ha coinvolto 300 alunni di età compresa tra i 5 e
i 14 anni, ma ha consentito anche a tutte le altre fasce di età
di partecipare a momenti di lavoro, gioco e interazione sui
temi scelti. Allo stesso tempo, ha permesso di valorizzare le
risorse professionali interne all’Istituto, promuovendo una
stimolante circolazione di idee e proficue occasioni di formazione in servizio.
Santina Ravì
SARDARA. ACQUA
NEI TUBI DI AMIANTO
Allacci idrici: s’infiamma
la protesta dei residenti
Da circa 4 anni combattono con una perdita d’acqua che si
disperde nel sottosuolo creando danni alla case vicine. Ma
nei giorni scorsi, quando sono arrivati gli operai di Abbanoa
per sistemare i nuovi contatori, i residenti li hanno bloccati:
«Alt, l’acqua non si tocca, ne va di mezzo la vita dei nostri
cavalli e dei nostri maiali». La zona interessata si trova alla
periferia del paese, fra via Ariosto e via Collinas. È qui che
da tempo la problematica con Abbanoa è aperta. La vicenda
ruota attorno alla condotta idrica che serve alcune aziende
agro-pastorali e ricoveri di cavalli e di maiali. Dopo 40 anni,
nel 2010 i primi segnali di una condotta obsoleta: una perdita
d’acqua in diversi punti, sempre più abbondante. Segnalato
il guasto, i tecnici di Abbanoa si sono recati sul posto per il
sopralluogo. Sorpresa: i terreni dove passa la condotta sono
privati e alcuni proprietari hanno impedito l’ingresso. L’acqua ha continuato così il suo corso: due litri al secondo per
quattro anni persa sul terreno. «La questione - dicono i responsabili dell’Ente idrico - non è più tollerabile. Sia per il
liquido prezioso che si perde, un quinto del fabbisogno dell’intero paese, sia per la presenza di amianto nei tubi. I contatori verranno spostati dalla strada campestre a quella urbana. Agli interessati spetta realizzare la condotta sino alle loro
abitazioni». Una soluzione che non piace agli interessati.
Vorrebbero i contatori all’ingresso dei terreni e non a chilometri di distanza. Per loro il fatto che non si può perché siamo in una strada extraurbana, è una scusa. Quando Abbanoa
ha ereditato l’impianto sapeva che questa era la situazione.
Hanno interpellato la Federconsumatori e sono pronti a rivolgersi alla protezione animali. (s. r.)
Samassi Comitato Unico di Garanzia
si dal segretario comunale Sebastiano Zedda. Il presidente è scelto tra gli appartenenti ai ruoli dell’amministrazione e deve possedere elevate capacità organizzative e comprovata esperienza maturata anche in analoghi organismi
o nell’esercizio di funzioni di organizzazione e gestione
del personale. (m.p.)
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15 giugno 2015
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SARDARA. LA COMPAGNIA BARRACELLARE CRESCE
Bilancio positivo per le sentinelle del territorio
Da qualche mese la compagnia
barracellare di Sardara è aumentata di sei unità, portando a 20 il
numero complessivo dei soci a disposizione del comandante
Gianluigi Caddeo. I nuovi arrivati, tutti uomini, dopo il giuramento in Consiglio comunale nelle
mani del sindaco Giuseppe Garau,
sono pronti per il servizio d’istituto. Sono Davide Caddeo,
Moreno Ibba, Fabio Mandis, Ciro Petrosini, Marco Zuddas,
Massimo Usai.
Dopo due anni dalla sofferta nascita, il bilancio dell’associazione è decisamente positivo. Non solo in termini di controllo
preventivo delle campagne, ma soprattutto per lo spirito di
collaborazione con cui i volontari operano a fianco al Comune, prestando un valido sostegno nei momenti di difficoltà.
Come ad esempio la custodia - di
giorno e di notte - dell’albergo termale di Santa Mariaquas. Diversi
mesi a sorvegliare l’area, in particolare per proteggere la struttura dai vandali che avevano già arrecato i primi danni. Le difficoltà
restano le risorse finanziarie, poche per soddisfare le esigenze. E
poi un accurato controllo del territorio con diversi pattugliamenti. Dove, nonostante la funzione prevalentemente preventiva, sono state rilevate delle infrazioni per abbandono di rifiuti solidi urbani, per taglio di alberi, per corsi d’acqua inquinati. “L’amministrazione comunale - ricorda il vicesindaco
Ercole Melis - è stata sempre vicina ai barracelli, adoperandosi per risolvere molti problemi di tipo logistico e finanziario”.
Santina Ravì
SAN GAVINO. AVIS: GIORNATA
DELLA DONAZIONE
Raccolte 27 sacche di sangue alla festa
SAMASSI
Beneficiari del contributo
a sostegno dei canoni d’affitto
Il comune di Samassi ha pubblicato l’elenco provvisorio
dei beneficiari dei contributi per sostenere i canoni di locazione a uso abitativo. Per un ammontare massimo di
3.098,74 euro a ciascun beneficiario, sono state ammesse
le richieste di Fabio Congia, Monika Usai, Luisanna Todde, Maria Cadoni, Nicola Desogus, Giorgio Sanna, Deborah Loddo, Luigi Uda, Ennaji Draij, Enrico Garau, Jaspal
Singh, Mattia Argiolas, Agostina Grecu, Paolo Orefice,
Elisabetta Atzeni, Stefania Paderi, Denise Cadoni, Alessio
Addari, Lucia Fara e Pritpal Singh. «Gli importi indicati
come “ammontare massimo del contributo” – precisa il
responsabile comunale dell’area socio-assistenziale – sono
finalizzati a identificare il fabbisogno del comune di Samassi e non corrispondono necessariamente all’importo da
erogare, in quanto lo stesso è quantificato sulla base del
contributo che la Regione riconoscerà al Comune». (m.p.)
È stata una grande festa la giornata della donazione promossa dalla sezione locale dell’Avis presieduta da Diego
Cotza. Sono state raccolte ben 27 sacche (ben 15 i nuovi
donatori) e a dare l’esempio ci ha pensato il maresciallo dei
carabinieri della stazione locale Sergio Passalacqua insieme ad un altro militare dell’Arma.
In piazza Marconi, intorno all’autoemoteca dell’Avis, (nelle foto di Renato Sechi) il clima è stato molto festoso: «La
giornata - rimarca il presidente Diego Cotza - ha visto anche la visita di una scolaresca della scuola primaria che è
stata intrattenuta con i giochi dai volontari dell’associazione “Sorrisi”. Molto gradita la presenza della banda musicale di San Gavino che si è esibita gratuitamente in concerto.
Inoltre abbiamo ricevuto anche la visita di Ivano Argiolas e
di Simone Garofano, rispettivamente presidente e vice presidente regionale dell’associazione Thalassazione. I sangavinesi hanno dimostrato di avere un grande cuore e una grande generosità, a partire dall’aiuto dei volontari dell’Avis e
di tante altre associazioni. Voglio condividere lo slogan “Donando il sangue doni vita e vitalità” che riassume lo spirito
della giornata».
Gian Luigi Pittau
I barracelli alla stipula della convenzione
SAN GAVINO
L’Avis in aiuto
delle società sportive
Le società sportive sono in difficoltà? Ed ecco che arriva
l’aiuto della sezione locale dell’Avis: «Sport e salute - spiega il presidente Diego Cotza - è il binomio che vogliamo
portare avanti. Siamo in un periodo di forte crisi economica
e i contributi per le piccole società sono sempre più scarni».
Così l’Avis (nella foto di Renato Sechi) scende in campo in
prima linea dando una mano d’aiuto concreta: «In questo
modo - aggiunge Diego Cotza - cerchiamo di migliorare la
situazione di quelle società che hanno uno scopo sociale ed
in particolare come obiettivo il benessere alle persone. Noi
come Avis pensiamo alla salute ed alla cultura della donazione. L’idea è di sensibilizzare non solo i ragazzi ma anche
le famiglie: il sangue si può donare fino a 60 anni. Abbiamo
dato un contributo alla società sportiva di basket Vitalis presieduta da Andrea Piras che raggruppa circa 100 atleti. Ora
speriamo di poter aiutare anche qualche altra società entro
la fine dell’anno».
E tra i volontari dell’Avis non manca l’entusiasmo: il vicepresidente è Andrea Pusceddu e tesoriere Carla Curreli; fanno parte
del direttivo anche Luca Vacca, Serenella Schirru, revisori dei
conti sono Marco Antonio Argiolas, Laura Argiolas, Angela Canargiu mentre la commissione elettorale è composta da Renato
Sechi, Antonello Corona, Eleonora Manno. (g.l.p.)
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15 giugno 2015
SERRAMANNA
Festa di Sant’Ignazio: il comitato
ha un nuovo presidente
Le celebrazioni per l’annuale festa in onore di Sant’Ignazio da Laconi, glorioso francescano sardo al quale è dedicata l’omonima parrocchia serramannese, si sono recentemente e felicemente concluse. Adesso spetta al nuovo presidente, Marta Solinas, rinnovare una pluridecennale tradizione.
I comitati organizzatori si sono avvicendati nel corso del
tempo per un compito che via via si è dimostrato sempre
più impegnativo. Occorre conciliare le diverse esigenze
per la buona riuscita di una festa, specialmente in un luogo
abitato da cittadini che non sono originari del paese in
cui vivono, situazione ormai diffusa anche in altre realtà
locali. Questo fatto, considerati i deboli legami nel rapporto fra generazioni, è sicuramente un limite per chi è
chiamato a raccogliere la sfida - perché ormai di questo
si tratta - per far fronte alle spese, alla gestione dei gruppi coinvolti nella processione, per gli addobbi, l’anima-
zione liturgica, insomma per una serie di adempimenti
che richiedono un impegno non indifferente.
L’esistenza di un Comitato che si rinnova annualmente
ancora oggi dimostra la presenza di una risorsa che definisce un nuovo volto alla tradizione. Questo dimostra
quanto con la volontà si possano ancora proporre, specialmente nei momenti di festa, le occasioni per coinvolgere l’intera popolazione che cambia volto e affronta in
misura sempre maggiore le esperienze di integrazione.
L’obiettivo principale di qualsiasi festa, e specialmente
se di carattere religioso, è la reciproca conoscenza e lo
scoprirsi come persone attive in una comunità viva, ciascuno nel proprio ruolo, e dunque creare occasioni di condivisione. Dal punto di vista spirituale poi il coinvolgimento raggiunge prospettive molto più ampie e questo
abbiamo modo di verificarlo nel moltiplicarsi delle iniziative, specialmente per i bambini e i giovani, nei pelle-
SAN GAVINO
SAMASSI
Il nuovo ospedale si farà
Il nuovo ospedale di San Gavino si farà. È quanto emerge
da un comunicato diramato dall’ASL n. 6 di Sanluri nel
quale si annuncia che dal primo giugno sono state avviate
le attività d’indagine geognostica a supporto degli studi
geologici, geotecnici e idrogeologici propedeutici alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera.
Lo aveva già annunciato il sindaco, Carlo Tomasi, durante
la seduta di Consiglio Comunale del 19 maggio scorso, in
cui era stata approvata la concessione delle scuole elementari di Via Goldoni alla Asl per il trasferimento del poliambulatorio: «È proprio notizia di questi giorni che a giugno verrà pubblicato il bando per la realizzazione del nuovo
ospedale». Le indagini, che consistono in sondaggi a carotaggio tra i 10 e i 30 metri, avranno una durata di circa
15 giorni.
Lorenzo Argiolas
Ricarica climatizzatore a soli 49,90 euro anziché 60
14,90 euro anziché 30 euro
Sanificazione abitacolo aeuro
Zona industriale agglomerato D2 Sub comparto 5
VILLACIDRO
tel. 070 9311235
“Adotta un’aiuola” per
migliorare il verde pubblico
L’amministrazione comunale di Samassi attraverso l’iniziativa “adotta un’aiuola” si è prefissata l’obiettivo di migliorare la manutenzione delle numerose piccole aree a verde presenti sull’intero territorio comunale, attraverso l’affidamento in gestione di alcune di esse. Il primo ad aderire all’iniziativa è stato il samassese Erminio Grecu. Lui e la compagnia
barracellare hanno adottato l’aiuola della Parrocchia della
Beata Vergine di Monserrato e l’ampio spazio verde della
zona industriale del paese. Si spera che questa sia solo la
prima delle tante adozioni e che ogni cittadino samassese
possa contribuire nel migliorare il proprio verde pubblico in
prima persona.
Carola Onnis
grinaggi e nelle visite guidate per la formazione adolescenziale.
Sono innumerevoli le occasioni durante le quali, dalla
fondazione a oggi, abbiamo avuto modo di apprezzare le
iniziative comunitarie della Parrocchia nelle quali tutti i
cittadini - di questa e di San Leonardo e non solo i fedeli
- si sono sentiti coinvolti, come dimostrano le numerose
testimonianze che ormai diventano memoria storica. Dal
suo ingresso, Don Pietro Mostallino in diverse circostanze
ha sostenuto la devozione mariana che contraddistingue
il suo ministero sacerdotale e i parrocchiani, in questi
anni, hanno partecipato intensamente nei diversi momenti
celebrativi.
Su questa strada si prosegue per celebrare, il prossimo
anno, il cinquantennale dalla fondazione della Parrocchia
serramannese dedicata al culto di Sant’Ignazio.
Giovanni Contu
Concorso di idee, le domande
scadono il 15 giugno
La scadenza del “Concorso di idee” bandito dai comuni di
Arbus, Guspini, Villacidro e San Gavino è stata prorogata al
15 giugno. L’iniziativa, che ha luogo all’interno del progetto “Giovani protagonisti nella comunità”, in collaborazione
con le cooperative “La Clessidra”, “Koinos” e “Sinergie”,
vuole coniugare le necessità di sviluppo dei quattro comuni
alla promozione delle idee dei loro giovani. Più precisamente,
la gara si rivolge a quella fascia di popolazione compresa
tra i 14 e i 30 anni che spesso, a fronte della mancanza di
opportunità lavorative adeguate, emigra o tende a prendere
le distanze dal proprio paese, contribuendo all’impoverimento della realtà locale. Dalle attività di promozione delle problematiche sociali “sensibili” agli interventi di valorizzazione delle eccellenze nel settore culturale, artistico, economico, i partecipanti potranno presentare proposte relative ai
diversi temi indicati nel bando di concorso. Saranno finanziati progetti fino al raggiungimento della somma a disposizione in ciascun comune, che più precisamente sarà pari a
mille euro nel comune di Arbus, duemila a San Gavino,
tremila a Guspini e Villacidro.
Francesca Virdis
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15 giugno 2015
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ARBUS
Premiati i bambini
solidali con l’ambiente
S
i avvicina l’estate e, con essa, anche il triste fenomeno
degli incendi boschivi nell’Arburese. Una stagione simile
a una ferita, nella vita del piccolo comune dalle case in granito, che ormai da anni vede ridotti in cenere i ginepri piegati
dal maestrale, le magnifiche vallate di pini e querce secolari.
Sensibile a queste tematiche, l’associazione “Angeli nel cuore” di Arbus organizza da ormai alcuni mesi attività di promozione e tutela dell’ambiente.
Il primo passo era stato compiuto lo scorso 23 aprile, Giornata mondiale della Terra, nell’aula magna dell’Istituto I.P.S.C.T.
Arbus , con un convegno sul temi dell’inquinamento, del rici-
VILLACIDRO. PREMI
clo, degli incendi. Parte dell’evento era stato inoltre dedicato
alla premiazione dei piccoli vincitori del concorso “Solidali
con l’ambiente”, organizzato da “Angeli nel cuore” in collaborazione con l’assessorato all’ambiente e l’Istituto Comprensivo Pietro Leo: il primo premio è spettato ai bambini della
sezione E delle materne, guidati dalle insegnanti Daniela Melis
e Vincenza Chessa. Per la sezione riservata alle elementari,
ad aggiudicarsi la vittoria è stata invece la 5° C di Maria
Grazia Mastino. «I piccoli della scuola dell’infanzia - afferma la presidente di “Angeli nel cuore” Adele Frau - sono stati
premiati perché, attraverso dei bei disegni colorati, sono riusciti a riprodurre molto bene un paesaggio pulito e un altro
inquinato o colpito dagli incendi, mettendo in risalto le differenze. La Sezione C della scuola elementare ha invece utilizzato disegni e poesie , altrettanto belli, per rappresentare un
ambiente che se avvelenato può diventare come “un’isola che
non c’è” perché ormai divenuta inaccessibile». Ultimissima
iniziativa bandita dalla onlus, il concorso “Realizza o indos-
PER GLI ALUNNI DEL
“LORU”
Alla riscoperta del giardino sensoriale
Giovedì 4 giugno la scuola
dell’infanzia di via Farina dell’I.C. n° 1 “Loru” è stata protagonista alla premiazione del
concorso PoliCulturaExpoMilano2015, una competizione per le scuole, italiane e del
mondo, organizzata dal Politecnico di Milano in occasione dell’Expo 2015. La cerimonia di premiazione si è
svolta presso il Sito Espositivo dell’Expo alla presenza di
oltre 600 bambini e maestri
provenienti da tutta Italia.
Il video di 4 minuti della scuola dell’infanzia di via Farina,
confezionato dalla Maestra
Monica Marcias, “Alla scoperta dell’olio di Villacidro:
liscio, profumato e fragrante”
è stato premiato per la miglior
Qualità dei Contenuti per la
Esposizione Universale. Va
poi ricordato che l’Istituto
Comprensivo n° 1 Loru di
Villacidro è risultato fra le 4
scuole vincitrici per la Sardegna del Concorso “La Scuola
per Expo 2015”. La premiazione è avvenuta il 26 maggio al Padiglione Italia dell’Expo alla presenza di una
nutrita delegazione di 28 alunni (tra studenti della primaria
e della secondaria), di 5 tra
maestri e professori e della dirigente Maria Gabrielle Picci.
Il concorso si rivolgeva a tutte le Istituzione scolastiche di
ogni ordine e grado, ed invitava (docenti e studenti) a
sviluppare sulle tematiche di
Expo 2015 strumenti conoscitivi e comunicativi basati
sull’utilizzo di tecnologie digitali. Veniva richiesto di
proporre idee e realizzare
percorsi di formazione interdisciplinare sul tema Nutrire
il Pianeta, Energia per la
Vita.Una prima selezione delle opere è stata effettuata in
Sardegna da un commissione
dell’Ufficio Scolastico Regionale che ha provveduto ad
inviare gli elaborati prescelti
al Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca. A quest’ultimo è toccata la designazione dei vincitori.
L’istituto comprensivo Loru
n° 1 ha vinto fra le scuole
secondarie di I grado (le ex
scuole medie per intenderci) della Sardegna con il video intitolato “Il giardino
sensoriale biodiverso”, progetto ideato e diretto dalla
professoressa Agnese Deidda con la collaborazione,
per la parte tecnica, della
professoressa Gabriella
Aru. Responsabile dell’intero progetto per l’I.C. Loru
è stata invece la maestra
Marinella Giorri.
Gli altri vincitori per la Sardegna sono stati la scuola
dell’infanzia delle suore
Evaristiane di Serramanna,
per le Scuole primarie la
scuola di via Castiglione a
Cagliari e per la secondaria
di II grado l’Istituto Mossa
di Oristano. (g.l.p.)
SARDARA. UN
sa l’abito di riciclo”, cui verrà abbinata una grande raccolta di
beni di prima necessità da destinare a persone e famiglie bisognose. La manifestazione si svolge nell’ambito della terza edizione di “La Solidarietà nel Prêt-à-porter”, sfilata estiva di abiti realizzati con materiali di riciclo, che già nelle scorse edizioni aveva registrato grande apprezzamento da parte della comunità. «L’idea - afferma Adele Frau - vuole promuovere il rispetto dell’ambiente e l’importanza del riciclo, soprattutto in
questo periodo di crisi, ma costituisce anche occasione di incontro e invito alla reciproca solidarietà».
Francesca Virdis
CORSO PER GLI ALUNNI DELLE ELEMENTARI
Bambini a lezione di primo soccorso
Gli alunni delle sezioni A e
B di quarta e quinta elementare di Sardara negli ultimi
giorni di scuola hanno svolto lezioni di primo soccorso.
Condotto dall’assessore comunale alla pubblica istruzione Raimondo Pisu e da
Sabrina Uccheddu di Collinas, abilitata alla BLSD, il
corso è iniziato il 3 giugno
con la partecipazione degli
insegnanti Gianluigi Vinci,
Simonetta Pintus, Juliette
Frongia, Susanna Montixi,
Franca Corona e Rina Ibba.
Con l’ausilio di diapositive e
la collaborazione degli stessi studenti, attenti e vigili,
Pisu e Uccheddu hanno illustrato cosa può fare un bambino per soccorrere qualcuno nei casi di emergenza sanitaria. «Questo corso - hanno esordito i conduttori - vi
aiuterà a non spaventarvi se
qualcuno all’improvviso si
sente male».
E da subito i ragazzi hanno
appreso la prima regola di
primo soccorso: valutare la
scena in cui ci si trova, mettere in sicurezza se stessi e
chi si è sentito male, e chiamare subito e soltanto il 118,
anche quando nelle vicinanze è presente un’ambulanza
di volontari. «Sarà il medico
che risponde al telefono a va-
lutare, in base a
quello che descrivete e alle risposte
che date, se inviare un’ambulanza
di volontari o con
medici a bordo, il
cosiddetto codice
verde, giallo e rosso», ha precisato
Pisu, dando il via
ad un coinvolgimento più attivo
del giovane pubblico. «Ma se arrivano al pronto
soccorso più codici gialli?», ha
chiesto curioso un
alunno di quarta
elementare. «Il codice verde è per le fratture,
vero?», ha ribadito un suo
compagno.
A ridar voce ai conduttori,
l’intervento di Gianluigi Vinci che ha chiesto di spiegare
ai ragazzi cosa è indispensabile dire quando viene contattato il pronto soccorso. «Dove
ci si trova, cosa è successo e
come si presenta chi è ferito»,
ha risposto Pisu prima di indicare i casi più frequenti di
emergenza. Superata l’iniziale difficoltà a semplificare
come funziona l’apparato cardiocircolatorio, si è discusso
di soffocamento, perdita di
coscienza e di sangue dal
naso, convulsioni, fratture
esposte e scomposte, ustioni,
lesioni da corrente elettrica
ed emostasi. Inevitabilmente però sono state le lezioni
pratiche condotte da Sabrina
Uccheddu quelle più coinvolgenti per i piccoli che, con
l’ausilio di un manichino, si
sono esercitati per giorni nella BLS (Basic Life Support),
assimilando una delle tecniche basilari di primo soccorso: la rianimazione cardiopolmonare manuale senza
defibrillatore.
Marisa Putzolu
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2-11 - La Gazzetta del Medio Campidano