N. 10 Reg. Del. COMUNE DI ASOLO Provincia di Treviso DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Sessione ordinaria – seduta pubblica in prima convocazione del giorno 13/03/2008 OGGETTO: Adozione dell’aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile. L’anno duemilaotto addì tredici del mese di marzo alle ore 20.30 nell’Ufficio Municipale per determinazione del Sindaco e con avvisi scritti contenenti l’ordine del giorno in data 07.03.2008 inviati in tempo utile al domicilio dei Signori Consiglieri e previa partecipazione al Signor Prefetto con nota 07.03.2008 n. 4710 si è convocato il Consiglio Comunale. Eseguito l’appello risultano: REFERTO DI PUBBLICAZIONE Questa deliberazione viene pubblicata all’albo pretorio per 15 giorni consecutivi (rep. n. 415/2008) dal 07.04.2008 al 22.04.2008 prot. n. lì, 6831 07.04.2008 IL RESPONSABILE DELLA PUBBLICAZIONE ____________________ N. Cognome e Nome Presente 1 2 Ferrazza Daniele Migliorini Mauro X 3 4 Tedesco Zario Conte Alessandro X 5 6 Piccolotto Mario Brolese Gianmarco X 7 8 Dalla Rosa Franco Siben Bruno X 9 10 11 12 Dal Negro Maria Signor Moreno Dametto Moris Zecchin Walter X 13 14 Soligo Ivano Dussin Federico X Assente X X X X X X X X X 15 Baldisser Loredana X 16 Piva Marco X 17 Gazzola Pietro Ai sensi dell’art. 28, comma 3, dello Statuto comunale, partecipa alla seduta anche l’assessore esterno sig. Gerardo Pessetto, senza diritto di voto. Partecipa all’adunanza il Segretario Generale, dottoressa Chiara Perozzo. Il signor Daniele Ferrazza, nella sua veste di Sindaco, constatato legale il numero degli intervenuti dichiara aperta la seduta e, previa designazione a scrutatori dei Consiglieri Baldisser Loredana e Dal Negro Maria, invita il Consiglio a discutere e deliberare sull’oggetto sopraindicato compreso nell’ordine del giorno della odierna adunanza. Relazione SINDACO: Questo è un punto che meriterebbe certamente una discussione più approfondita di quello che magari riserveremo questa sera, ma sapete che la legge 225 del '92 prevede l’istituzione del Servizio Nazionale di Protezione Civile, individua nel Sindaco l’autorità comunale di Protezione Civile, stabilisce che, al verificarsi dell’emergenza, egli assume la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso ed assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari. Il decreto legislativo 112 del '98 attribuisce ai Comuni in materia di Protezione Civile le funzioni relative alla predisposizione dei Piani di emergenza, all’attuazione dei primi soccorsi alla popolazione, gli interventi urgenti e necessari a fronteggiare lo sviluppo di eventi calamitosi sul proprio territorio. Inoltre, la Regione ha legiferato nel 2001 introducendo le linee guida regionali per la pianificazione comunale della Protezione Civile con riferimento in particolare alla gestione dell’emergenza. Nella Giunta dell’11 dicembre 2006 il Comune di Asolo ha provveduto ad incaricare l’ufficio Lavori Pubblici per l’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile che esisteva nei nostri uffici, ma era ovviamente un po’ datato ed anche alla luce della tromba d’aria del 29 giugno 2006 abbiamo dato corso a questo provvedimento, che ci sembrava assolutamente indispensabile e improcrastinabile. Nel giugno 2007, quindi pochi mesi dopo, dal Responsabile dei lavori pubblici veniva affidato l’incarico esterno per l’assistenza tecnica alla società GAM Informatica S.r.l.; è stata inoltre inoltrata agli uffici regionali la richiesta di contributo regionale che è andato a buon fine, quindi il Piano comunale di Protezione Civile viene diviso in sezioni diverse, non so se lo avete esaminato, è una cosa che meriterebbe anche una serata pubblica con le principali associazioni, e comunque stasera noi provvediamo all’adozione, ci sarà una successiva approvazione dopo le osservazioni, quindi faremo sicuramente una serie anche di incontri per far conoscere questo Piano di Protezione Civile Comunale. Si compone di quattro parti, la prima parte è legata alla struttura del Piano di Protezione Civile, la seconda parte alla mappa dell’aggiornamento del piano, la terza parte le interrelazioni di piano, la parte quarta terminologia essenziale, cioè l'inquadramento normativo ovviamente, la caratterizzazione del territorio, l’individuazione dei rischi, l’organizzazione del sistema comunale di Protezione Civile, il modello di intervento. Si compone di cartografie e di procedure, ecc., ecc. Credo che meriti anche un plauso perché il lavoro è stato fatto proprio anche alla luce della emergenza che abbiamo patito due anni fa. Ne propongo l’adozione, da parte del Consiglio Comunale, sapendo che questo Piano comunque tornerà in Consiglio Comunale; magari lo metteremo un po’ prima all’ordine del giorno per evitare di arrivare a questa ora. Avremo modo e tempo di presentarlo anche pubblicamente ed anche di coinvolgere il nucleo di Protezione Civile Comunale che si è formato qualche tempo fa e che ringrazio per la collaborazione, ovviamente. Consigliere Gazzola, prego. CONS. GAZZOLA: Mi ricordo che ero ancora dipendente comunale quando ho visto per la prima volta un Piano di Protezione Civile ed era una bozza che aveva fatto il Comune di Marostica con delle planimetrie plastificate, colorate, ecc., ed era stata data a tutti i Comuni perché si iniziasse a fare questa cosa. Sono dell’opinione che il Piano di Protezione Civile non vada fatto perché bisogna, ma perché serve. E se va fatto perché serve, deve essere noto. Sfido a contare quanti cittadini sono a conoscenza che esiste questo piano. Sicuramente è utile che, dentro ad un faldone, in Municipio ci sia un elenco di chi ha le macchine movimento terra, ed è altrettanto utile che questo elenco venga aggiornato periodicamente, perché questo potrebbe aver venduto le macchine, poter aver 1 cessato l’attività, potrebbe esserci un’altra ditta. È utile sapere quanti sono i panifici, è inutile sapere se questi panifici sono a gasolio, a legna, ecc., quante possibilità di produrre hanno, ma è anche importante sapere se ci sono ancora tutti, se uno è cambiato, ecc. Ecco che allora dico una cosa, che ripetevo ancora quando ero nel gruppo “Insieme per Asolo” parecchi anni fa, e la dicevo all’Assessore Siben: il piano di Protezione Civile c’è e funziona quando è noto a tutti, perché se quel faldone viene seppellito sotto il tetto del municipio per un qualsiasi evento siamo allo sbando. L’atleta riesce a fare delle azioni in tempo brevissimo non tanto perché ha ragionato su come farle in quell’istante, ma perché le ha provate e riprovate migliaia di volte e diventano automatiche. Ecco che allora il Piano di Protezione Civile va reso noto alle associazioni, ma va provato, va collaudato assieme alle associazioni. Va dato in sintesi a tutti i cittadini perché, nel momento in cui c’è una tromba d’aria e il Sindaco è l’autorità di Protezione Civile, ma quel giorno è a Milano, è andata via la corrente e i telefonini non funzionano più deve esserci chiara la catena di comando, se non c’è il Sindaco, se non c’è il Vice Sindaco chi assume le funzioni. Ho sentito, in occasione dell’ultima tromba d’aria, veicoli della Protezione Civile, quelli regalati dalla Provincia ai vari Comuni che giravano a vuoto, persone che utilizzavano mezzi e spendevano risorse inutilmente perché non erano coordinati. Sicuramente voto favorevolmente alle modifiche, però invito l’Assessore di reparto e invito il Sindaco a pubblicizzare questo Piano, invito a testarlo in una giornata particolare con le associazioni, testarlo periodicamente e invito a farne un sunto e distribuirlo alle famiglie. SINDACO: Grazie. Altri interventi? Soligo. CONS. SOLIGO: Condivido in pieno quello che ha detto il Consigliere Gazzola, anche il gruppo “Polo per Asolo” vota favorevolmente questo ordine del giorno. SINDACO: Faccio presente che in occasione dell’emergenza della tromba d’aria che tutti abbiamo ricordato, pur in presenza di un Piano molto datato, il meccanismo, la catena di comando, ma anche l’organizzazione dei soccorsi anche delicati, perché prevedevano anche il soccorso di alcune persone che erano legate ad apparecchi elettromedicali ha funzionato con una grandissima efficienza, con una catena di comando chiarissima, spontanea se vogliamo, ma molto chiara, ha funzionato grazie alla collaborazione di tutto il personale comunale, di tutte le ditte che lavorano per il Comune e del nucleo di Protezione Civile, quindi, nella sfortuna, ha funzionato molto meglio di quei mezzi che ho visto anch’io che vagavano, purtroppo, in serata in cerca di qualcosa da fare. Sono molto belli questi mezzi, molto sfavillanti, ma purtroppo hanno un’esperienza molto più lunga di Piani, ecc. Noi, pur con un Piano vecchio, abbiamo fatto davvero meglio. Non è una cosa di cui vantarsi perché la cosa poteva andare molto peggio, però davvero in quella occasione – e ce l’hanno riconosciuto tutti – siamo andati molto bene con la presenza anche fondamentale dei Vigili del Fuoco oltre che degli operai che abbiamo avuto sul territorio. Prego, Consigliere Siben. CONS. SIBEN: Ho partecipato alla prima stesura del Piano, perciò è vero, il piano è una cosa molto importante, però giustamente bisogna farla conoscere ai cittadini per fare qualche prova, qualche esercitazione. Serve per due cose, una per far conoscere il piano e un’altra perché siano pronti, se succede qualcosa sanno a chi rivolgersi. Un’altra cosa che è importante è avere la struttura, perché è importante la struttura sempre preparata perché i cittadini cambiano, l’età, perciò è la struttura, è il cervello che deve gestire il piano e il piano dopo essere sempre aggiornato, perché il piano è semplicemente dati, quante risorse vi sono nel territorio, che tipo di risorse e come utilizzarle in caso dell’evento, che 2 può essere un evento diverso uno dall’altro. Tutto parte e, come ha detto adesso il Sindaco, l’ultima volta ha funzionato perché si vede che, chi aveva in mano il Piano conosceva, sapeva come farlo scattare, perché sennò passa il volontariato così spicciolo che crea molta confusione e diventa ingestibile. Perciò non è un’idea sbagliata.., approvarlo siamo tutti d’accordo, ma dopo anche divulgarlo, tenerlo aggiornato e una struttura di comando sempre ben informata e preparata. SINDACO: Gazzola. CONS. GAZZOLA: Per ribadire quello che avevo detto prima, la tromba d’aria è successa in un orario, in una giornata che c’era il rientro, la catena di comando è rimasta intatta, chi conosceva i rudimenti del Piano era.. Se succede un evento catastrofico come il Friuli del '76, ragazzi, qua c’è la difficoltà di vedersi in faccia e vedere in quanti sono rimasti, ma deve essere chiaro che quello è il punto di raccolta, là ci si conta e là si vede chi c’è e chi assume il comando. Non è che possiamo prevedere cosa può succedere, anche con questi sconvolgimenti climatici.. Il 29 giugno di due anni fa è andata bene, ma poteva anche andare peggio se le raffiche insistevano per più tempo. Sicché, dico, insisto, facciamolo conoscere. Facciamolo conoscere. SINDACO: Allora con questo impegno alla divulgazione soprattutto delle persone che poi sono responsabili, perché poi è inutile che facciamo cinquemila copie che poi non legge nessuno. Le persone che devono, che hanno ruoli di responsabilità devono sapere che cosa fare, dove, come e quando, questo è fondamentale, quindi la formazione di queste persone e certamente anche l'esercitazione che deve coinvolgere anche la popolazione. Quindi è con questo impegno che io propongo l’adozione di questo aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile. Al termine della discussione, 3 IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: ¾ L’art.15 della legge 24/02/1992, n. 225, concernente l’Istituzione del servizio nazionale della protezione civile, individua nel Sindaco l’Autorità comunale di Protezione Civile e stabilisce che al verificarsi dell’emergenza, egli assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite e provvede agli interventi necessari; ¾ L'art. 108 D.Lgs n.112/98 attribuisce ai Comuni in materia di protezione civile le funzioni relative alla predisposizione dei piani di emergenza, l'attuazione dei primi soccorsi alla popolazione e gli interventi urgenti e necessari a fronteggiare lo sviluppo di eventi calamitosi sul proprio territorio; ¾ La Legge Regionale 13 aprile 2001 n. 11 DGR 10/3/2003 n, 573 ha introdotto le “Linee guida regionali per la Pianificazione comunale della Protezione Civile con riferimento alla gestione dell’emergenza”; ¾ Con Delibera di Giunta Comunale n. 210 del 11.12.2006 si è provveduto ad incaricare l’ufficio Lavori Pubblici per l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile; ¾ Con Determinazione n. 278 del 06.06.2007 del Responsabile del Settore LL.PP. veniva affidato l’incarico esterno per l’assistenza tecnica per l’aggiornamento del Piano comunale di protezione civile alla ditta GAM INFORMATICA srl; ¾ è stata inoltrata ai competenti uffici regionali la richiesta di accesso al contributo regionale ai sensi della DGRV 1422/2006; PRESO ATTO: che l’aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile agli atti dell’ufficio LL.PP., è diviso nelle seguenti sezioni: Parte I – Struttura del Piano Protezione Civile Comunale Parte II – Mappa per l’aggiornamento del Piano Parte III – Interrelazioni di Piano Parte IV – Terminologia essenziale Cap. 1- INTRODUZIONE Cap. 2- INQUADRAMENTO NORMATIVO Cap. 3- CARATTERIZZAZIONE TERRITORIALE 4 Cap. 4- INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI Cap. 5- ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Cap. 6- MODELLO D’INTERVENTO ALLEGATI E MODELLI ed integrato dai seguenti elaborati: A- Cartografia (scala 1:10.000) 1. Carta delle Caratteristiche Territoriali, 2. Carta del Rischio Idraulico/Idrogeologico, 3. Carta della Mappatura dei Rischi: • Sismico • Idropotabile • Trasporto merci pericolose 4. Carta del Rischio Incendi Boschivi • B – Documenti 5. Opuscolo informativo sul Piano di protezione Civile Comunale ¾ che il Piano Comunale di Protezione Civile presentato è conforme al vigente P.R.G.; ¾ che l’aggiornamento del piano non ha nuove implicazioni di carattere territorialeurbanistico, non modificando l’aspetto inerente l’analisi dei rischi e la definizione delle aree di protezione civile; CONSIDERATO CHE: Il piano presentato è l’insieme coordinato delle misure da adottarsi in caso di eventi naturali connessi all’attività dell’uomo che comportino rischi per la pubblica incolumità e definisce i ruoli delle strutture comunali preposte alla Protezione civile per azioni di soccorso, ha lo scopo, inoltre, di prevedere, prevenire e contrastare gli eventi calamitosi e tutelare la vita dei cittadini, dell’ambiente e dei beni; Lo strumento elaborato contiene gli elementi di organizzazione relativi alla operatività delle strutture comunali e del gruppo comunale di Protezione Civile in caso di emergenza; Esso in particolare, mira a: 1) identificare i soggetti che compongono la struttura comunale di Protezione Civile; 5 2) costituire un modello d’intervento per definire le azioni e le strategie da adottare al fine di mitigare i rischi, portare avanti le operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita; 3) identificare le aree di protezione civile conformemente al vigente P.R.G.; Il piano presentato rappresenta uno strumento dinamico, che andrà periodicamente revisionato e aggiornato per tenere conto dell’esperienza acquisita nel corso delle esercitazioni, per integrarlo con nuove informazioni circa la variazione della realtà organizzativa e strutturale e per adeguarlo a nuove esigenze di sicurezza e allo sviluppo dei mezzi e della tecnica; Per il coinvolgimento del personale direttamente interessato bisognerà sviluppare un’adeguata azione formativa ed informativa, anche mediante esercitazioni e simulazioni degli scenari di rischio presenti sul territorio comunale; Si rende necessario dare ampia diffusione dell’aggiornamento del piano a tutti gli uffici comunali ed agli enti ed associazioni interessati; RITENUTO: - Di adottare l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile - Di rendere immediatamente esecutivo l’aggiornamento del Piano Comunale di protezione civile quale strumento pianificatorio di emergenza; Di trasmettere l’aggiornamento del presente piano ai seguenti soggetti: - Al Prefetto di Treviso - Alla Regione Veneto - Alla Provincia di Treviso - Ai Comuni Confinanti; - Alle associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale; VISTI: il TUEL approvato con D. Lgs n.267/2000; la legge 24/02/1992, n. 225 concernente l’“Istituzione del servizio nazionale della protezione civile” e ss.mm.ii., il D.Lgs n.112/98 e ss.mm.ii.; 6 UDITI gli interventi sopra riportati; VISTI i sotto riportati pareri resi ai sensi dell'art. 49, comma 1, del D.Lgs. 267/2000; CON VOTI favorevoli unanimi, espressi palesemente DELIBERA 1. di adottare l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile; 2. di rendere immediatamente esecutivo l’aggiornamento del Piano Comunale di protezione civile quale strumento pianificatorio di emergenza; 3. di trasmettere l’aggiornamento del presente piano ai seguenti soggetti: a. Al Prefetto di Treviso b. Alla Regione Veneto c. Alla Provincia di Treviso d. Ai Comuni Confinanti; e. Alle associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale; 4. di prendere atto che per il coinvolgimento del personale direttamente interessato bisognerà sviluppare un’adeguata azione formativa ed informativa, anche mediante esercitazioni e simulazioni degli scenari di rischio presenti sul territorio comunale; 5. di dare ampia diffusione del piano adottato a tutti gli uffici comunali ed agli enti ed associazioni interessati anche mediante pubblicazione del Piano sul sito Internet dell’Ente; 6. di demandare all’ufficio Lavori Pubblici il compimento degli atti conseguenti all’adozione del presente atto, e la conservazione degli atti stessi. ------------------------Con successiva votazione palese, resa ai sensi del 4° comma dell'art. 134 del D.Lgs. 267/2000, con voti favorevoli unanimi, la presente deliberazione viene dichiarata immediatamente eseguibile. 7 ************** PARERI SULLA PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE (ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267) OGGETTO: Parere Adozione dell’aggiornamento del Piano comunale di Protezione Civile. x FAVOREVOLE NON FAVOREVOLE per la regolarità tecnica Data: 07.03.2008 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ______________________________________ Andrea Bedin 1 La presente deliberazione viene letta e sottoscritta come segue: IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE ________________________________ Daniele Ferrazza ________________________________ Chiara Perozzo ********************************** CERTIFICATO DI ESECUTIVITA’ (art. 134 D.Lgs. 18.08.2000, n. 267) La presente deliberazione è divenuta esecutiva il ____________ per il decorso termine di 10 giorni dalla pubblicazione, ai sensi dell’articolo 134, comma 3, D.Lgs. 267/2000. lì, ____________ IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO ________________________________ Chiara Carinato **********************************