Diario delle attività ed iniziative svolte nell’anno 2012
dall’Associazione “Azione Parkinson Onlus Pescara”.
Inizio a scrivere sulla vita dell’Associazione “Azione Parkinson Onlus Pescara” solo dalla
metà del mese di ottobre 2012, per riprendere quel filo logico della comunicazione scritta che era
avvenuta con i tre Diari nel 2008/2009/2010.
Dopo tre anni, perché il curatore non ha più compiuto il suo impegno?
A causa delle spese per mantenere aperta la sede della nostra Associazione sita a
Montesilvano in via Trieste n° 12, senza beneficiare di un contributo adeguato da parte della
Regione, con sommo rammarico per sette mesi siamo stati senza sede. Abbiamo messo da parte
solo la somma per pagare la Ditta Di Ruscio che si è occupata del trasporto e del mantenimento
dei mobili in un proprio garage.
In tali condizioni tutto si è ridimensionato e quindi anche il Diario.
Si è aggiunto poi che il Presidente Ing. Occulti Gaetano, a causa di seri problemi di salute,
ha rassegnato le dimissioni.
Secondo le norme statutarie, il Consiglio Direttivo ha eletto Il Presidente nella persona del
vice presidente più anziano, Prof. Antonio Palazzoli.
Nonostante tale situazione, non potevamo, come Direttivo, lasciar morire il rapporto fra i
Soci.
Abbiamo scritto dei comunicati per far sapere a tutti la situazione e per invitare gli iscritti a
rinnovare la propria adesione con il pagamento della quota per il 2012.
Un giorno, mentre ero, more solito, in fraterna compagnia del segretario-tesoriere Mario
Di Bari, gli ho chiesto se, avendo avuto finalmente il contributo regionale più consistente, si
potesse impegnare una piccola somma per la stampa del Diario 2012.
L’assenso è stato immediato, occorreva però portare la proposta al Comitato Direttivo.
Altro problema che abbiamo dovuto risolvere.
In attesa di ottenere una sede quale percorso abbiamo seguito per sentirci vicini e partecipi di
essere l’associazione “ Azione Parkinson Onlus Pescara”?
Riporto, per significare l’intenzione della coesione e del sapersi entusiasmare, due
comunicati che ho scritto e che il Segretario ha inviato a tutti i soci.
Pescara il 9 giugno 2012
Promemoria per l’assemblea straordinaria
Ordine del giorno con tocco di sensibilità per un’Associazione molto importante.
Comunico che in questi giorni, nel prendere in mano l’elenco dei soci e nel telefonare a
molti di essi, ho dovuto registrare che l’anno sociale in corso ha visto lasciarci per tornare alla casa
del Padre alcuni nostri soci, essi sono:
D’Amario Renato, Tontodonati Sante e Bentivoglio Sergio.
Per loro chiederò 1 minuto di raccoglimento.
Una nota sugli assenti: se la malattia in genere rattiene in casa un po’ tutti, vi dico che ho
conversato con sei soci che saranno impossibilitati a partecipare a causa di seri malanni.
Prima di trattare i punti all’ordine del giorno, chiederò ai presenti di soffermarmi e
riflettere sulle assenze menzionate che, mio tramite, inviano saluti a tutti e accettano quanto noi
decidiamo.
Ascoltare e dialogare.
Un esempio di comunicato interattivo:
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Francavilla al mare 28 agosto 2012
Relazione sulle due giornate
Avanti! Corri per il Parkinson
14-15 aprile 2012
Premessa
Ci sono dei momenti della vita associativa in cui veramente vale il motto che spesso dice il
segretario della nostra Associazione: armiamoci e parti.
Lo scrivente, dovendosi allontanare da Francavilla per gravi motivi di famiglia e non
essendo sicuro di poter rientrare in occasione dell’esperienza da fare nei giorni 14 e15 aprile, con
grande umiltà si è rivolto all’amico fraterno, il vicepresidente Vittorio di Stefano, al professor Livio
Presidente, al carissimo Di Sciascio Luigi e alla signora Teresa, affinché prendessero tutte le cure
necessarie nell’organizzazione. Ero fiducioso e la mia fiducia, post facta, dai documenti fotografici
è stata corrisposta.
Nessuno poteva prevedere molte settimane prima che proprio il 14 e il 15 su Pescara, su
Chieti, su Lanciano, su Ortona e potrei continuare, violenti nubifragi si sarebbero scatenati e
avrebbero impedito l’incontro.
Con pazienza abbiamo cercato e trovato una sede adatta allo svolgimento dell’attività in
premessa: nella circoscrizione n. 5 Castellamare, Pescara.
E’ un grande edificio che offre molti servizi sociali e culturali e a noi dava la possibilità di
poter far svolgere internamente tutte le attività previste nella giornata, in caso di pioggia.
Parimenti tale sede aveva la possibilità di fare inserire i soci lungo i viali adiacenti, ricchi di
vegetazione, di alberi e di ogni possibilità per la corsa, il camminare e lo stare seduti in caso di
affaticamento.
Documenterò l’incontro non solo con la parola, ma con le immagini che l’amico e socio
Luigi Di Sciascio mi ha inviato per registrare vari momenti della giornata.
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Arrivo, accoglimento con colazione, foto Gruppo, vegetazione lussureggiante, pranzo,
camminata.
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Congresso a Verbania
da giovedì 19/04 a Domenica 22/04/2012
Essendo venuto a conoscenza del Congresso nazionale Parkinson e avendone fatto
partecipi i soci dell’Associazione, ancora una volta mi sono ritrovato a partecipare, in qualità di
Presidente, in compagnia solo del Segretario Mario Di Bari.
Io sono partito da Modena in compagnia di mia figlia Federica e il segretario, con la moglie, da
Francavilla al mare per partecipare al Congresso sul Parkinson a Verbania.
Non è stato un Congresso con la partecipazione di nomi altisonanti, con lussuose
organizzazioni, ma ogni momento è stato interessante e partecipativo.
Quanto veniva proclamato era documentato con video o con collegamenti e dimostrazioni
adeguate.
Sono state toccate tutte le problematiche della vita del parkinsoniano, tutte le necessità
del malato, le speranze del futuro e le certezze del presente.
Ci è stato comunicato che il Parkinson ormai è una malattia che colpisce anche i giovani ed
abbiamo conosciuto, ascoltato i loro rappresentanti presenti al Congresso.
Non ci sono stati grandi nomi o luminari, ma coloro che hanno parlato hanno fatto
percepire non una teoria, ma la pratica di chi vive e sperimenta il miglioramento della qualità della
vita del parkinsoniano. Erano medici, neurologi che ascoltavano e rendevano partecipi il loro
paziente del cammino che bisognava fare insieme. Noi rientriamo nell’alta percentuale dei
neurologi che seguono le loro conoscenze mediche, ma non interpellano i propri pazienti.
Sono state veicolate indicazioni molto concrete e precise sull’alimentazione o nutrizione.
Ricordo ancora come un medico, alla fine del suo discorso, è tornato in cattedra e, preso il
microfono, ha suggerito, per chi ha problemi di stitichezza, di mangiare due kiwi al mattino.
In qualità di Presidente sono stato chiamato a far parte della riunione del Direttivo
nazionale e quindi ho avuto modo di conoscere la realtà dei programmi fatti e da fare, le
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preoccupazioni e le incertezze sul futuro in caso di mancanza di fondi. Sinceramente ho avvertito
degli antagonismi fra i milanesi e i romani.
Con Mario di Bari abbiamo avuto modo e tempo di parlare con la Presidente di Parkinson
Italia dott.ssa Lucilla Bossi, chiedendole di intervenire con una lettera sul Sindaco di Pescara a
favore della nostra Associazione priva ancora di una sede.
Se l’ambiente interno era semplice (il grande edificio che ospitava i convegnisti, era una
Caserma) la città che ci ospitava era Verbania, situata in una ricchezza meravigliosa della natura
circondata dal Lago Maggiore.
Interessante è stata l’escursione di mezza giornata all’Isola Bella e all’Isola dei Pescatori.
Molto importante la visita al Palazzo Borromeo che nelle sue sontuose stanze ospitò i
personaggi più illustri della storia europea, tra cui Napoleone Bonaparte.
Ultima annotazione: col passare dei giorni è nato un rapporto del nostro piccolo gruppo
con gli altri, specie con i malati che hanno cercato in tutti i modi di rendere gioiosi e giorni di
permanenza, specie con il canto.
Nessuno potrà dimenticare l’ultima sera quando, durante la cena, proprio sollecitato dal
nostro tavolo, un anziano parkinsoniano che era completamente preso da discinesie violenti e
continue, iniziò a cantare, con una voce straordinaria, ma con un evidente sforzo nella
respirazione, le più belle canzoni popolari, sia romane che napoletane.
Quando lo accostai mi disse che avrebbe potuto raccontare infinite storie sulla sua vita.
Mario Di Bari ed io dobbiamo anche dichiarare che abbiamo goduto di una certa serenità
per la presenza dei due familiari accompagnatori (la moglie di Mario, Lucia e mia figlia Federica).
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Settimana del benessere a Fiuggi
Nel corso dei sette mesi di mancanza di una sede, noi soci eravamo impossibilitati ad
incontrarci, per cui mi venne l’idea di chiedere al Presidente del Consiglio del Comune di Pescara
l’uso della Sala Consiliare del Comune. Con l’aiuto del Segretario abbiamo adempiuto agli obblighi
burocratici e sabato 9 giugno 2012 alle ore 16.30 un bel gruppo di soci venne a partecipare
all’Assemblea straordinaria per approvare i cinque punti all’ordine del giorno.
Il quarto punto trattava: attività anno sociale 2012.
La richiesta più insistente fu quella di fare la settimane del benessere, anche a costo di
assumersi la responsabilità finanziaria.
Nella immensa sala consiliare le nostre voci si disperdevano, ma c’era sempre qualcuno che
con la voce più alta ci ricordava: vogliamo o no fare la settimana del benessere.
Dopo avere evidenziato le diverse località vicine e lontane, fummo tutti d’accordo nello
scegliere Fiuggi, località da parecchi già conosciuta e apprezzata.
Fatti i conti, sperando nel finanziamento della Regione, abbiamo scritto ai soci il 23 luglio
2012 che eravamo in grado di comunicare l’Hotel trovato a Fiuggi, la data, i tempi, il costo
integrato per solo i soci parkinsoniani e quello completo per gli accompagnatori, la spesa del
Pullman per la nostra settimana del benessere.
L’Hotel si chiama Argentina e dalla lettura informatica c’era sembrato ben organizzato e
amministrato, adatto a farci incontrare, stare insieme, stare bene insieme, progredire fisicamente,
socialmente, psicologicamente.
Tutto quello che noi avevamo letto sugli opuscoli lo abbiamo toccato con mano.
L’Hotel Argentina, nascosto dagli alberi di un vasto giardino, era quasi al centro della città.
Si toccava con mano che era una struttura a conduzione familiare, ma ben organizzata e
con tutte le comodità.
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Da subito abbiamo registrato familiarità, disponibilità, capacità di saper accogliere le
richieste anche le più assurde.
C’era quindi anche la possibilità di recarsi presso le cure termali oppure di usufruire delle
strutture interne del centro benessere.
Ho potuto osservare il via vai dei soci nelle varie scelte termali. Giorno per giorno era evidente che
l’interesse cresceva e che ci sentivamo bene.
Abbiamo partecipato anche agli spettacoli che la città offriva o che lo stesso Hotel
organizzava (anche i tifosi o malati di Calcio potevano godere la visione delle partite su SKY).
Nel colloquiare con il gestore dell’albergo, Sig. Alfonso De Santis, ho sentito da lui una
riflessione: Presidente, quando ho accettato il vostro gruppo avevo l’impressione che gli altri
inquilini del mio Hotel venissero a pagare una certa presenza di stanchezza, di tristezza, di
angoscia, invece è accaduto tutto il contrario. Proprio i parkinsoniani hanno saputo attivare,
suscitare, far gioire con entusiasmo e capacità le due serate di ballo.
Abbiamo arrecato una sola preoccupazione quando una sera un socio, pur presente la
moglie, scivolò nella piazza grande di Fiuggi: c’è voluto il ricovero in Ospedale ad Anagni.
Molto soddisfatti siamo stati dell’alimentazione sana e abbondante e aperta di ogni
soluzione secondo le necessità particolari di qualcuno.
Eravamo un po’ tristi di ripartire, ma il sorriso era sul volto di tutti, i bagagli erano più
pesanti per i pensierini acquistati, e, giunto l’orario, presente il pullman, puntualmente
prendemmo posto e salutando il personale ci siamo avviati per far ritorno alle nostre città.
Non potevamo pensare che, all’improvviso, da tutte le finestre dell’Hotel si affacciassero gli
inservienti di ogni reparto, vestiti di bianco e che con un sorriso e con le battute di mano ci
salutassero fino a quando scomparve dalla nostra vista l’Hotel Argentina.
Se chiudo gli occhi, rivedo e ascolto ancora oggi quei volti, quelle braccia, quelle mani,
quelle voci che ci salutavano con commossa gioia.
Per la prima volta i soci malati hanno dovuto dare un contributo per il soggiorno e per il
pullman.
Il tesoriere Mario di Bari ha fatto il rendiconto prima di ripartire e tutti sono stati ammirati
di come abbiamo saputo trovare un hotel ben organizzato.
Anche qualcuno che era prevenuto, si è dovuto ricredere.
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Documento con alcune foto inviatemi dal caro Luigi Di Sciascio su quanto affermato.
E’ l’Hotel visto da una prospettiva quasi centrale
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L’Associazione “Azione Parkinson Onlus Pescara” dice grazie per la continua presenza del Pittore
Candeloro Giuseppe per i doni delle sue continue lezioni sull’Arte.
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Il Presidente e il Segretario impegnatissimi in compagnia di Presidente Livio, dell’Avvocato
Mario Tenaglia (accompagnatore del Presidente), di D’Alleva Maria e di Lucia Di Bari
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Il Duo Cespa-Palazzoli
Il Trio Tenaglia, Candeloro, Palazzoli
La vegetazione e l’ambiente delle terme
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Tombolata di fine anno 2012
Quando inviamo un comunicato per prendere l’appuntamento per un impegno sociale, giunti il
giorno e l’ora della convocazione, spesso notiamo diverse assenze, in particolare quando c’è il
direttivo, (delle volte non c’è il numero legale); invece ogni anno che il presidente firma la
convocazione per la tombolata si è certi che l’incontro è il più numeroso e tutti si trovano anche
in orario anticipato.
Quest’anno per una serie di circostanze, il segretario ed io, siamo arrivati con un’ora di ritardo e
nessuno ha proferito parola di rimprovero, perché tutti erano contenti di entrare nella sede di
via Rubicone, 15 di Pescara per la Tombolata.
Una volta entrati nella sala sono bastate poche parole d’introduzione per prendere coscienza
che tutti si erano già organizzati per i posti, per la scelta dei numeri delle cartelle, per accogliere
le quote del costo di ciascuna cartella e per procedere velocemente alla divisione per
l’assegnazione delle quote: ambo, terno, quaterna, cinquina, tombola, tambolino.
L’allegria, la cordialità, la pazienza non sono mancate e felice è stato chi poteva gridare “ambo o
tombola”, mentre il meno fortunato ha sperato sempre nella tombola successiva.
Se negli altri anni c’erano dei premi a spese dell’associazione molto belli, quest’anno, in
considerazione delle ristrettezze economiche e dei programmi da attuare, il direttivo si è
orientato per un omaggio di costo inferiore, ma molto bello: i soci hanno riportato a casa e
hanno potuto mettere sotto l’albero di Natale anche il nostro dono.
Non è mancato un buon rinfresco che abbiamo ordinato alla pasticceria Roberto di Pescara che
ci ha veramente fatto piacere a conclusione della serata.
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DIARIO delle ATTIVITA` SVOLTE nell`ANNO 2012