1 Il futuro dell'orso bruno (Ursus arctos) in Italia è alquanto incerto. Sulle Alpi, un recente intervento di reintroduzione ne ha scongiurato momentaneamente l'estinzione, mentre in Appennino poche decine di orsi marsicani, rappresentanti di una sottospecie unica, lottano ancora per sottrarsi all'oblio. Gli interventi necessari per garantire la conservazione di queste popolazioni sono numerosi e richiedono lo sforzo congiunto di tecnici, ricercatori ed amministratori, altre al supporto, fondamentale, di opinione pubblica e dei principali portatori di interesse. Il progetto LIFE Arctos riunisce diversi soggetti con l'obiettivo di avviare una serie di interventi strutturali, sia sulle Alpi che in Appennino, in linea con quanto previsto dai piani d'azione sviluppati per la tutela dell'orso. Il progetto mira a conseguire i seguenti obiettivi: • • • • • • • identificare e implementare misure per una pratica zootecnica più compatibile con la presenza dell'orso; valutare il rischio di trasmissione di patogeni dal bestiame domestico all'orso e mettere in atto misure compensative; analizzare le attuali politiche di indennizzo dei danni da orso e identificare soluzioni innovative; ridurre in maniera significativa l'incidenza dei danni da orso in aree selezionate; incrementare la disponibilità trofica naturale nel settore appenninico; gestire il fenomeno degli orsi confidenti/problematici; elevare il grado di conoscenza della specie da parte dell'opinione pubblica. Sugli Appennini l'area di intervento comprende un'ampia fascia di territorio che include l'intero range dell'orso marsicano, sia le porzioni di presenza stabile, che quelle di collegamento ed espansione. Tale area è delimitata a nord dal Parco Nazionale dei Sibillini, a est dai Parchi Nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga e Majella, a sud dal Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e relativa Zona di Protezione Esterna, a ovest dal Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini. l progetto è il risultato dello sforzo congiunto di 10 partner diversi: • • • • • • • • • • Regione Abruzzo Regione Lazio Regione Lombardia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Provincia Autonoma di Trento Corpo Forestale dello Stato Sapienza, Università di Roma Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise Parco Naturale Adamello Brenta WWF Italia Le azioni del progetto possono essere raggruppate in sei categorie principali: • 01. Interventi per una zootecnia più compatibile con la presenza dell'orso • 02. Riduzione dei conflitti con le attività antropiche • 03. Gestione delle risorse naturali di interesse per l'orso • 04. Informazione e sensibilizzazione • 05. Attività didattiche • 06. Monitoraggio dell'efficacia delle azioni del progetto 2 01 INTERVENTI PER UNA ZOOTECNICA PIU' COMPATIBILE CON LA PRESENZA DELL'ORSO A1 Analisi della pratica zootecnica e sviluppo di indirizzi di gestione per la convivenza con i predatori L'azione è finalizzata ad acquisire conoscenze esaustive su come viene gestita la pratica zootecnica nelle aree di presenza stabile, saltuaria o di probabile espansione della specie. Nel dettaglio l'azione prevede: • • • • la realizzazione di un inventario delle aziende e la relativa caratterizzazione; l'acquisizione e la georeferenziazione delle aree di pascolo; l'acquisizione e l'analisi dei regolamenti vigenti sull'esercizio zootecnico; lo svolgimento di sopralluoghi di verifica in aziende campione. Nell'ambito alpino l'azione verrà svolta in Lombardia, mentre in Appennino verrà attuata nelle aree protette Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Naturale di Monti Simbruini, Parco Naturale Regionale Sirente Velino e Riserva Naturale dei Monti della Duchessa. C1 Implementazione dei protocolli e buone pratiche relative alla gestione della zootecnia compatibile con la presenza dell'orso I protocolli sulla gestione della zootecnia compatibile con la presenza dell'orso, sviluppati nell'ambito dell'azione A1, saranno ratificati e implementati in via sperimentale a partire dalle aree protette già identificate. A2 Valutazione del rischio sanitario legato alla presenza del bestiame domestico, dei protocolli di monitoraggio in vigore e definizione di linee guida in collaborazione con i principali attori territoriali L'azione mira a verificare che il sistema sia in grado di rispondere alla necessità di monitorare e prevenire l'eventuale diffusione di patologie trasmissibili dagli animali domestici all'orso e a definire delle specifiche linee guida. L'azione prevede nel dettaglio: • la ricognizione della normativa sanitaria in vigore; • l'acquisizione di dati sulle consistenze del bestiame domestico dalle banche dati nazionali (bovina, equina, canina); • l'acquisizione di dati sanitari sul bestiame domestico, sull'orso e sulla fauna selvatica sensibile; • l'elaborazione e la condivisione di appositi protocolli di scambio dati e di monitoraggio sanitario da sottoscrivere con ASL, Istituti Zooprofilattici, Province e Regioni. L'azione sulle Alpi verrà svolta nel Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e Bergamasche, nel Parco dell'Adamello Brenta e nelle aree esterne di possibile espansione della specie. In Appennino l'azione interesserà le aree protette Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Naturale di Monti Simbruini, Parco Naturale Regionale Sirente Velino e Riserva Naturale dei Monti della Duchessa. C2 Implementazione programma gestione sanitaria del bestiame domestico Le linee guida inerenti la gestione sanitaria del bestiame domestico sviluppate nell'ambito del presente progetto (Azione A2) verranno implementate attraverso la promozione e la messa in atto di specifici programmi di monitoraggio sanitario laddove emergerà l'inadeguatezza dei programmi 3 attualmente in vigore. L'azione verrà svolta sugli Appennini nei territori del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e relativa Zona di Protezione Esterna, nel Parco Naturale Regionale di Monti Simbruini, nella Riserva dei Monti della Duchessa e nel Parco Naturale Regionale Sirente Velino. A3 Indagine sull'efficacia delle politiche di gestione del conflitto e proposta di soluzioni innovative Scopo dell'azione è acquisire un quadro conoscitivo esaustivo delle politiche di gestione del conflitto tra zootecnia e orso attualmente in vigore. Nello specifico l'azione prevede: • l'acquisizione e l'analisi dei dati relativi ad entità, tipologia e localizzazione dei danni da orso; • l'analisi delle principali normative vigenti a livello regionale finalizzate all'indennizzo dei danni da orso; • analisi dei regolamenti di indennizzo vigenti nelle aree protette; L'azione prevede anche l'organizzazione di un workshop tecnico a cui parteciperanno esperti nazionali ed internazionali e la stesura di un documento contenente le linee guida per una strategia di mitigazione del conflitto tra attività antropiche e grandi carnivori. Sia sulle Alpi che sugli Appennini l'azione sarà svolta nell'area di presenza stabile e potenziale dell'orso includendo le aree protette e le aree esterne ad esse ritenute cruciali per l'espansione della specie. 02 RIDUZIONE DEI CONFLITTI CON LE ATTIVITA' ANTROPICHE A5 Stesura di linee guida per la prevenzione e la gestione del fenomeno degli orsi confidenti/problematici L'azione mira a mettere a punto un sistema di protocolli e linee guida finalizzato a prevenire e gestire il fenomeno degli orsi confidenti/problematici. Il documento risultante affronterà, tra gli altri, i seguenti punti: • definizione di orsi confidenti e problematici; • azioni necessarie a prevenire gli orsi confidenti; • danni alle attività economiche, loro prevenzione e loro ricadute sociali nel contesto territoriale interessato dalla presenza; • principali tecniche e metodi di dissuasione; • cattura di orsi problematici e monitoraggio; • procedure per il recupero, trasporto e cure degli animali feriti. C4 Istituzione di gruppi di intervento rapido per la gestione degli orsi problematici L'azione prevede l'istituzione di tre squadre per la gestione delle emergenze connesse alla presenza di orsi confidenti nell'area appenninica, tre in Lombardia e due in Friuli Venezia Giulica. Le squadre opereranno in attuazione delle specifiche linee guida elaborate dall'azione A5 al fine di: • dissuadere eventuali orsi confidenti a frequentare i centri abitati; • identificare e rendere non più attrattive le risorse trofiche di interesse per l'orso in prossimità dei centri abitati; • catturare eventuali orsi problematici. 4 Le squadre saranno istituite dal Corpo Forestale dello Stato e includeranno personale afferente a diversi enti. Nelle fasi operative le squadre si avvarranno di equipaggiamenti specifici, che includeranno anche alcuni cani da orso, da utilizzare nella dissuasione di orsi confidenti. Tutto il personale coinvolto sarà sottoposto a specifico addestramento. C5 Cessione in comodato gratuito di recinzioni elettrificate a protezione di bestiame, apiari e colture di pregio in aree ritenute critiche e assistenza tecnica Scopo dell'azione è ridurre l'incidenza dei danni causati dall'orso attraverso l'incremento del livello di protezione di allevamenti e colture. Nello specifico, l'azione mira a cedere in comodato gratuito recinzioni elettrificate per la prevenzione del danno da orso e a fornire un servizio di assistenza finalizzato a supportare l'allevatore per un periodo temporale che potrà coprire la totalità degli anni di progetto o periodi più brevi, laddove la specie è presente in maniera irregolare o nelle aree di recente colonizzazione. C6 Installazione di contenitori per rifiuti a prova di orso Una serie di contenitori per rifiuti a prova di orso verranno posizionati in alcune aree in prossimità dei centri abitati e solitamente frequentati dal plantigrado. Questa azione risponde alla necessità di limitare l'accesso a qualsiasi risorsa trofica che l'orso possa associare all'uomo, al fine di limitare l'instaurarsi di episodi di orsi confidenti/problematici. L’azione si svolgerà in via sperimentale in alcune aree protette, il Parco delle Orobie Valtellinesi e il Parco Adamello Brenta sulle Alpi e il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise sugli Appennini. 03 GESTIONE DELLE RISORSE NATURALI DI INTERESSE PER L'ORSO A7 Definizione di una strategia di gestione delle risorse trofiche di origine naturale e antropica atta a garantire la massima produttività per l’orso e la mitigazione dei conflitti Le risorse trofiche a disposizione dell'orso, pur se localmente abbondanti, sono soggette potenzialmente a fluttuazioni casuali ed annuali, nonché a tendenze dovute alla progressione degli stadi seriali. Quest’azione si occuperà di valutare gli interventi di ripristino e riqualificazione necessari per incrementare la produttività del ramno (Rhamnus alpinus). Nello specifico l'azione prevede di: • inventariare e mappare i ramneti; • definire un programma di interventi per la riqualificazione, il recupero e la ridiffusione dei ramneti; • studiare l'ecologia del ramno alpino finalizzata al ripristino e alla ridiffusione della specie e area di distribuzione potenziale. Questa azione verrà attuata nel settore appenninico, in particolare nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e relativa Zona di Protezione Esterna. In corso d'opera verrà valutata la possibilità di includere anche altre aree ecologicamente pertinenti ed adiacenti. C7 Incremento della disponibilità trofica per l'orso nell'area del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e ZPE L’azione prevede l'incremento della disponibilità di Rhamnus alpinus specie di particolare valore trofico per l’orso bruno marsicano. Nello specifico l'azione prevede: 5 • • • • • • • • semina diretta e piantagione di ramno alpino; ceduazione tramarratura delle ceppaie di ramno sofferenti al fine di stimolare nuovi getti; moltiplicazione con propagginatura del ramno; taglio di luce a carico del faggio ed altre specie finalizzato ad un aumento della produttività; protezione e manutenzione degli impianti; monitoraggio degli interventi eseguiti. Le piante utilizzate saranno quelle prodotte nel vivaio forestale di Roccaraso. Le aree saranno individuate sulla base delle indicazioni scaturite dall'azione A7. C10 Interventi per limitare l'accesso veicolare in aree ritenute critiche per la presenza dell'orso L'azione prevede la chiusura di un certo numero di strade sterrate e piste forestali che collegano il fondo valle ad aree ad alto valore ambientale e di importanza critica per l'orso. Contestualmente, sarà realizzata una banca dati georiferita relativa alla viabilità all'interno dell'area interessata. Le sbarre di accesso saranno installate in collaborazione con gli enti parco o gli altri enti territorialmente competenti, previa concertazione con i soggetti portatori di interesse cui comunque sarà consentito l'accesso veicolare. L'azione verrà svolta nel territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ed aree pertinenti adiacenti. 04 INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE D1 Avvio di programmi localizzati di partecipazione delle comunità locali L'azione prevede l'organizzazione di una serie di incontri con rappresentanti delle comunità locali finalizzati a: • • • • informare sulle attività in corso; promuovere le linee guida sviluppate nel corso del progetto; incentivare l'adozione di pratiche compatibili con la presenza dell'orso; sensibilizzare su tema della convivenza tra orso e attività antropiche. Gli incontri saranno diretti ad alcune categorie specifiche residenti nelle aree di svolgimento del progetto, sia sulle Alpi che sugli Appennini, quali allevatori, apicoltori, agricoltori, cacciatori e operatori turistici. D2 Comunicazione e diffusione di informazioni tecniche L'azione prevede la realizzazione di una serie di prodotti informativi utili a divulgare i temi trattati dal progetto e le linee guida scaturite da alcune azioni specifiche. Nel dettaglio, l'azione prevede la realizzazione di: • • • • • D3 un opuscolo sul tema della gestione della pratica zootecnica nelle aree di presenza dell'orso; un opuscolo sul tema della prevenzione e gestione degli orsi confidenti/problematici; un opuscolo sul tema dei sistemi per la prevenzione del danno da grande carnivoro; un pieghevole sul tema caccia e conservazione dell'orso; un opuscolo inerente la problematica dei rifiuti. Promozione e divulgazione delle azioni di progetto A integrazione dei materiali informativi previsti dall'azione precedente verranno realizzati: 6 • un logo di progetto, che apparirà su tutte le pubblicazioni ufficiali del progetto; • dei pannelli informativi da collocare nei punti di maggior affluenza di pubblico; • un DVD ROM sull'orso contenente sezioni informative, contributi audio e video, fotografie, ed animazioni. 05 ATTIVITA' DIDATTICHE D4 Attività d’informazione e sensibilizzazione nelle scuole dell’area alpina L'azione prevede l'attuazione di un programma formativo dedicato ai giovani in età scolare delle regioni dell’area alpina. Il programma si articola nelle seguenti fasi: • progettazione ed elaborazione di un gioco didattico sulla conservazione dell’orso per studenti delle scuole elementari e medie; • diffusione del progetto attraverso appositi depliant che informeranno sugli obiettivi del progetto e le modalità di partecipazione, attraverso inviti inviati agli indirizzari di posta elettronica delle scuole e attraverso il sito web; • organizzazione di seminari formativi per docenti e realizzazione di un percorso formativo con tutor in aula e sul campo (p.es. nei Centri Visita dei Parchi interessati dal progetto); • evento finale da tenersi in uno o più parchi dell’area alpina in cui verranno invitate sia le famiglie dei ragazzi sia la rappresentanza locale. D6 Disseminazione di protocolli e buone pratiche ad enti e amministrazioni esterne alla core area L'azione prevede l'organizzazione di riunioni tecniche finalizzate ad esportare i protocolli e le buone pratiche sviluppate e/o applicate nel corso del progetto. Gli incontri saranno diretti a enti e amministrazioni ricadenti in aree nelle quali la presenza dell'orso è ancora sporadica ma è destinata nel tempo a divenire più regolare. D7 Strumenti educativi per favorire la convivenza con l’orso attraverso il coinvolgimento della popolazione scolastica dell’area trentina L'azione prevede la realizzazione di un corredo scolastico da utilizzare per le attività di educazione svolte dagli operatori del Parco Naturale Adamello Brenta. Il pacchetto sarà composto da: materiale divulgativo, giochi a tema e un supporto multimediale (CD-rom interattivo) inerente la storia, la cultura,la biologia e l’ ecologia dell’orso. 06 MONITORAGGIO DELL'EFFICACIA DELLE AZIONI PROGETTUALI A4 Valutazione dei protocolli operativi di monitoraggio della specie, elaborazione di linee guida comuni per il monitoraggio e formazione del personale L’obiettivo di questa azione è l’elaborazione di linee guida comuni che consentano la raccolta di informazioni standardizzate a livello di popolazione e l’archiviazione dei dati in un’unica banca dati georeferenziata, riferita alla meta-popolazione di orso delle Alpi centro-orientali. Le linee guida definiranno i seguenti aspetti: • definizione dei criteri per la scelta delle aree di campionamento; • composizione delle squadre di monitoraggio e le procedure operative di campo; • definizione dei criteri per la catalogazione dei campioni raccolti; 7 • definizione di un unico standard per l’esecuzione delle analisi genetiche; • definizione dei criteri per l’organizzazione e l’implementazione di una banca dati centralizzata, integrata con le banche dati esistenti. L'azione prevede inoltre l'organizzazione di specifici corsi per la formazione del personale che eseguirà il monitoraggio. L'azione verrà svolte esclusivamente in ambito alpino. E3 Valutazione, abbondanza e distribuzione della popolazione di orso nell'area appenninica ad inizio e fine progetto L'azione mira a stimare con un adeguato margine di precisione la consistenza numerica della popolazione di orso marsicano nelle aree centrali di presenza sia all'inizio (2011) che a fine progetto (2014), al fine di valutare l'andamento della popolazione durante gli anni del progetto LIFE Arctos. Si prevede di svolgere un campionamento genetico non invasivo associato a protocolli di catturamarcatura-ricattura con serie individuali di cattura composta da campioni raccolti secondo strategie di campionamento complementari: hair-snag, rub-tree, raccolta accidentale e mirata presso i ramneti. La produttività verrà stimata in base alle conte delle unità familiari da svolgersi, con periodicità annuale, nei mesi di agosto e settembre. E4 Valutazione abbondanza e distribuzione orso sulle Alpi L'azione mira ad effettuare un'accurata stima della popolazione alpina di orso bruno nel corso del primo e dell'ultimo anno di progetto. La stima verrà ottenuta tramite l'implementazione del programma di monitoraggio su scala interregionale sulla base dei protocolli operativi e di dettagli realizzati nell’azione A.4 e il coinvolgimento dei gruppi di monitoraggio formati appositamente. E5 Valutazione dell'efficacia degli strumenti di prevenzione del danno L'efficacia delle recinzioni elettrificate e delle altre misure di prevenzione del danno da orso messe in atto nell'ambito del presente progetto verrà valutata attraverso un monitoraggio continuo, eseguito da personale specializzato, atto a verificare, tra gli altri: • il numero di eventi di danno registrati presso le aziende dotate di strumenti di prevenzione; • le eventuali problematiche tecniche e soluzioni emerse dalla sperimentazione delle recinzioni e gli altri strumenti di prevenzione; • il livello di soddisfazione degli allevatori/agricoltori. E6 Valutazione dell'efficacia delle azioni di sensibilizzazione e informazione nell'area del PNALM e ZPE L'efficacia delle azioni di informazione e sensibilizzazione previste nell'ambito del presente progetto e svolte sul territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise verrà valutata attraverso un programma di sondaggi specifici, condotti in maniera capillare sugli strati target della popolazione. E7 Valutazione dell'efficacia delle azioni di sensibilizzazione e informazione nell'area della RAFVG Analogamente a quanto riportato per l'azione E6 un programma di valutazione dell'efficacia delle azioni di sensibilizzazione verrà svolto anche nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. 8