BIVIIERE DI GELA
G
RISERVA NATURALE
N
ORIENTATA
L.R.98/8
/81 e L.R.14/88 e s..m. - D.A.n. 585/97
7 e s.m.D.D. del 28
8/12/2004
D
DDG
223 29/04/201
10
Cf 80032350482
RA LE
PR
ROGET
TTO LIFE+
L
N
NATU
EOPOL
LDIA
LIF
FE11 NAT/IT
N
T/0002
232
Ripristino degli habitat dunaali nel paaesaggioo serricoolo del goolfo
G per la salvaaguardia di Leopooldia gusssonei
di Gela
PIA
ANO DI
D COM
MUNIC
CAZION
NE
LEO
OPOLD
DIA
A. Premessa
P
................................................................................................................... 2 B. Scenario
S
..................................................................................................................... 3 C. Obiettivi
O
...................................................................................................................... 4 D. Le
L diverse categorie
c
di destinatari ............................................................................. 4 E. I messaggi da veicolarre ............................................................................................. 5 F. Il
I logo del progetto
p
e le
e linee grafiche ........................................................................ 7 G. I mezzi di comunicazio
c
one da utilizzzare ...................................................................... 7 H. La
L program
mmazione de
elle attività di comunica
azione per gli
g anni 2013-2014-201
15 .. 8 I. I budget di spesa per la realizzazzione del pia
Il
ano ...................................................... 9 J. C
Criteri di valutazione
v
dei risultati e definiz
zione degli indicatori per misura
are
l
l’efficacia
delle attività ................................................................................................ 9 PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
A.
Premessa
L’Università deg
gli Studi dii Catania Facoltà
F
di Agraria,
A
Dip
partimento di Gestione dei
emi Agroalim
mentari e Ambientali
A
è soggetto capofila nel progetto LIFE Leop
poldia
Siste
deno
ominato “Le
eopoldia”, realizzato
r
in partenariiato con Assessorato regionale delle
risorsse agricole
e e alimenta
ari, Dipartim
mento Regiionale Azie
enda foreste
e demanialii e la
Lega
a Italiana Prrotezione Uccelli
U
BirdL
Life Italia. Il progetto ha
a come obie
ettivo la dife
esa a
lungo
o termine degli
d
habita
at dunali e della spec
cie target Leopoldia.
L
T
Tale obiettiivo si
realizzzerà in un
n processo di azioni coordinate,
c
fra cui stud
di per il mo
onitoraggio della
speccie target e del suo habitat,
h
e un
u progetto
o pilota di agricoltura
a
sostenibile, con
l’intento di dar luogo ad un
n circolo virrtuoso che trasformi
t
l’a
attività agriccola da min
naccia
patibile con la protezion
ne della natura.
ad atttività comp
La specie
s
Leopoldia (Muscari gussonei) è de
efinita priorritaria secondo la Dirrettiva
Habitat dell’Unio
one Europe
ea. Il suo habitat
h
viene geograficcamente ub
bicato su piiccole
e del golfo di Gela, sulla
s
costa Sud Oves
st della Siccilia. L’area
a in cui è stata
zone
indivviduata la sp
pecie è un residuo
r
dal paesaggio costiero ch
he si è senssibilmente ridotto
daglii anni ‘70 del secolo scorso con lo
l sviluppo delle coltivvazioni in se
erra. Le stru
utture
serriccole in plasstica, per la
a coltivazione di ortag
ggi, hanno progressiva
amente inva
aso e
stravvolto il paesaggio natu
urale, riduccendo a po
ochissimi le
embi di terrra l’habitat della
Leop
poldia. Il rap
pporto fra natura
n
e agrricoltura è quindi
q
fonda
amentale pe
er ripristina
are un
nuovvo equilibrio
o adeguato
o alla speccie interess
sata. Entrambi gli am
mbiti, natura
ale e
agriccolo, sono però
p
interesssati da fen
nomeni di crisi
c
che, se
e per il prim
mo incidono sulla
sopra
avvivenza delle
d
specie
e vegetali autoctone,
a
come la Le
eopoldia, p
per il secon
ndo si
ripercuotono su
ullo svilupp
po economico e sulla
a società lo
ocale. Per questi mo
otivi il
progetto “Leopo
oldia” per la
a difesa delll’habitat du
unale, acquisisce un significato nuovo,
p
ripe
ercussioni sull’econom
s
mia locale ne
el rilancio dell’agricoltu
ura.
con possibili
In qu
uesto proc
cesso di salvaguard
s
ia degli ha
abitat natu
urali e di ricerca di nuovi
n
meto
odi produtttivi, la com
municazione
e diventa strumento
s
d notevole
di
e rilievo, co
on gli
obiettivi del co
oinvolgime
ento dei so
oggetti e della
d
prom
mozione dei risultati e dei
unti.
vanttaggi raggiu
2
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
B.
Scena
ario
Lo sccenario di riferimento
r
è il paesagg
gio naturale
e ben definiito secondo
o le aree pro
otette
della
a rete Naturra 2000, do
ove trovano
o tutela le diverse spe
ecie rare e
ed endemic
che di
intere
esse fitogeo
ografico. Na
atura 2000 è il principa
ale strumen
nto della po
olitica dell'Unione
Euro
opea per la
a conservazzione della biodiversità
à. La sua rete è costtituita dai Siti
S di
Interesse Comu
unitario (SIC
C), diffusa su tutto il territorio de
ell'Unione, istituita ai sensi
a Direttiva 92/43/CEE
9
“
“Habitat”
pe
er garantire il mantenim
mento a lun
ngo termine degli
della
habittat naturali e delle specie di flo
ora e faun
na minaccia
ati o rari. Le aree che la
comp
pongono non sono riserve
r
rigid
damente protette dovve le attivittà umane sono
esclu
use; la Direttiva Habita
at intende garantire
g
la protezione della naturra tenendo conto
c
delle
e esigenze economich
he, sociali e culturali, nonché de
elle particolarità region
nali e
locali.
L’am
mbito di prog
getto si com
mpone di cin
nque Siti di Interesse Comunitario
C
o (S.I.C.), frra cui
una Zona di Protezione Speciale
S
(Z
Z.P.S.), che
e compongo
ono un terrritorio vinco
olato,
geneo per caratteri ed
d esigenze
e di protezio
one, ma fra
ammentato fisicamentte dai
omog
diverrsi contesti urbani, indu
ustriali e agricoli della costa,
c
legatti alle città d
di Gela, Vitto
oria e
Santta Croce Ca
amerina.
Uno scenario in
n cui le esigenze di tu
utela e salv
vaguardia sono
s
comprromesse da
a una
a di svilupp
po agricolo che oggi è entrata in crisi. Le se
erre, l’uso d
di fitofarma
aci e i
forma
comp
plessi siste
emi di prod
duzione e commercia
alizzazione creano un
n sistema quasi
indusstriale dove
e il rapportto uomo-terrra viene messo
m
in secondo pia
ano. Le dune di
sabb
bia, prima considerate
c
terreno po
oco produttiivo, tanto da
d essere vvenduto a basso
b
prezzzo, diventa
arono, neg
gli anni ‘7
70, terreno
o molto appetibile.
a
La sabbia
a era
particcolarmente indicata pe
er la coltiva
azione del pomodoro e la presen
nza di una ricca
falda
a acquifera sulla costa
a determinò
ò l’installazio
one di una grande qu
uantità di piccole
azien
nde agricole, proprio nelle zone di interess
se naturalisstico solo o
oggi protette. La
storia
a della serricoltura ha proceduto poi
p con evo
oluzioni dal carattere in
ndustriale, con
c lo
sviluppo impetuoso di un mercato
m
e co
on un’espan
nsione fisica
a che ha lassciato solo pochi
bi di quell’ha
abitat oggetto di salvag
guardia e ripristino del progetto Le
eopoldia.
lemb
Dalla
a complesssa rete di rapporti
r
che legano economia,
e
agricoltura e società ne è
derivvato uno scenario
s
culturale co
on pochissimi e deb
boli fondam
menti di cu
ultura
ambiientalista ed
d ecologica.
3
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
Fra realtà natturalistica soggetta a protezione e rea
altà agrico
ola in cris
si, la
e opererà sui targ
get obiettiivi del progetto L
LIFE Leop
poldia
comunicazione
cale alla sostituzion
s
ne dei vecc
chi modellli insediatiivi di
spingendo la società loc
p la diffus
sione di un
n’agricolturra sostenib
bile.
sfrutttamento per
C.
Obietttivi
Com
me già acccennato nei capitoli precedenti
p
e come rilevato
r
dall progetto LIFE
“Leopoldia”, gli obiettivi
o
del piano di co
omunicazion
ne sono:
Informazione sugli obiettivi e sui risulta
ati interme
edi e finali;
Divulgazzione dei risultati;
r
Coinvolgimento de
ei soggetti;
Educaziione ambie
entale;
Promozione dei ris
sultati e de
ei vantaggi raggiunti;
D.
Le div
verse ca
ategorie di des
stinatarri
I desstinatari de
el progetto LIFE Leo
opoldia pos
ssono esse
ere suddivissi in intern
ni ed
esterni, dal momento in cu
ui l’attività si
s espliciterà
à come stru
uttura interna di supporrto ed
erse fasi op
perative la comunicazzione mante
errà il
esterrna di comunicazione.. Nelle dive
ruolo
o di bussola
a, sia per qu
uanto riguarrda la divulg
gazione dei risultati nell’arco temp
porale
dei tre
t anni, sia
a per la ra
accolta e creazione dell’archivio
o documen
ntaristico per
p la
regisstrazione de
ei risultati.
COM
MUNICAZIO
ONE INTER
RNA. Fra i tre sogge
etti promoto
ori del prog
getto sussis
stono
diverrsità di aziioni e di ruoli.
r
La co
omunicazione all’interrno del pro
ogetto inten
nderà
risolvvere la com
munione di contenuti
c
e l’omogeneittà di linguag
ggio. Ne fan
nno parte :
a
a.
Operatori della Le
ega Italiana
a Protezione
e Uccelli BirdLife Italia
a che gestis
scono
la Riserva Naturale Orientata
a Biviere di Gela;
G
b
b.
Gli op
peratori delll’Università
à degli Stu
udi di Cattania, Faco
oltà di Ag
graria,
Dipartim
mento di Ge
estione dei Sistemi Agroalimentarri e Ambienttali;
c
c.
Gli ope
eratori dell’ Assessorato
A
o regionale delle risorsse agricole e alimentari,
Dipartim
mento Regionale Azien
nda Regionale Foreste
e Demaniali;
COM
MUNICAZIO
ONE ESTE
ERNA. I soggetti
s
es
sterni diretttamente ccoinvolgibilii per
raggiungere gli obiettivi so
ono coloro che
c hanno un
u contatto
o diretto con
n l’oggetto e che
svolg
gono ruoli e azioni pote
enzialmente
e incisive su
ul territorio;
a
a.
Agricoltori e opera
atori del se
ettore agrico
olo con azie
ende intern
ne e esterne
e alle
aree di protezione
e;
b
b.
Istituzio
oni locali e nazionali;
n
c
c.
Associa
azioni di categoria;
4
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
d
d.
Associa
azioni di vo
olontariato im
mpegnate nella
n
salvag
guardia e va
alorizzazion
ne del
patrimo
onio ambien
ntale
Da distinguere
d
inoltre il gra
ande pubbllico delle nu
uove generrazioni, delle scuole e della
popo
olazione che
e fruisce gli habitat:
e
e.
Alunni delle scuole
e di ogni ord
dine e grado insistenti sul territorio
o;
f
f.
Turisti fruitori
f
delle
e aree naturralistiche;
g
g.
Popola
azione dei co
omuni interressati;
h
h.
Operatori turistici dell’areale
d
Per ogni
o
macro
ogruppo co
orrisponde
erà una tipo
ologia di mezzi
m
di com
municazion
ne ad
hoc.
E.
I mes
ssaggi da
d veico
olare
I me
essaggi da veicolare corrisponde
eranno agli obiettivi ufficiali
u
del progetto e alla
rendicontazione
e dei risulta
ati intermed
di e finali. In
I uno sce
enario come
e quello ap
ppena
nto degli obiettivi dipenderà
d
anche dallla strategia di
desccritto il raggiungimen
comu
unicazione che verrà predisposta.
p
.
Il pro
ogetto LIFE Leopoldia vuole
v
dimosstrare, attra
averso la rea
alizzazione e conduzio
one di
una serra sosttenibile in un’area di particolare
e vulnerabiilità ambien
ntale, come
e sia
posssibile fare agricoltura
producendo
a
o meno im
mpatti negattivi sulla na
atura, attrav
verso
praticche coltura
ali ecocomp
patibili e mantenendo
m
o lo stesso livello di produzione. Per
giung
gere al dop
ppio obiettivvo della sa
alvaguardia ambientale
e e del rila
ancio econo
omico
delle
e aziende agricole sarà
à prioritario
o “creare”, presso
p
gli operatori
o
ag
gricoli delle aree
Rete
e Natura 2000, la cons
sapevolezzza di far pa
arte di un grruppo con alte potenz
zialità,
all’intterno della categoria più vasta degli agrico
oltori. Nel contesto
c
globale di crrisi le
produzioni tipiche di altisssima qualità
à possono essere la soluzione al problema. La
scom
mmessa leg
gata alla Rete Natura 2000 è ra
afforzare ill metodo p
policolturale, al
temp
po stesso molto
m
tradizionale e mo
olto moderno, di conce
epire l’agrico
oltura. Da cui
c ne
derivvano questi sotto-obietttivi:
•
gricoli del golfo di Gela
G
sono custodi dii un patrim
monio
Gli imprrenditori ag
straordin
nario fatto di
d biodiversittà naturale e di biodive
ersità agrico
ola;
•
Questo patrimonio
p
h un valore che può aumentare;
ha
a
5
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
•
Questo valore
v
può essere trassformato in
n un volano
o economico
o per le aziende
che ope
erano nei siti
s Natura 2000 creando prodottti compatib
bili con l’ha
abitat
protetto;
•
I metodi di coltivazzione compa
atibili sono favoriti dalla biodiverssità degli ha
abitat
protetti e ne provoccano la consservazione e il ripristino
o.
•
Questo volano eco
onomico può
ò essere attivato con la promoziione dei prodotti
realizzatti. Una sorrta di etichetta di pro
ovenienza che
c
non è un attesta
ato di
qualità, ma
m un attesstato che ce
ertifica l’orig
gine dei prod
dotti.
Coerrentemente a quanto elencato,
e
gli obiettivi di comunicazione riguard
deranno:
E
E.1)
La con
noscenza delle
d
specie
e target e degli habita
at da tutela
are, con le
e loro
peculia
arità specificche, i loro punti
p
forti e i punti deb
boli legati an
nche alle ris
sorse
di sviluppo e di sfrruttamento antropico;
a
C
Cosa
è la biodiversità
b
cchezza è presente
p
ne
elle aree di Rete
a.
e quale ric
N
Natura
2000
0 ricomprese
e nel progetto;
b.
Il valore e gli obiettivi de
ella Rete Na
atura 2000 nei SIC di p
progetto;
c.
Q
Quanto
i valori
v
naturrali dei SIC di prog
getto sono ricompres
si nel
p
patrimonio
s
storico,
antro
opico e cultturale prese
ente nel terrritorio;
d.
Il ruolo che la biodiverrsità specifiica dei SIC
C del progetto può rico
oprire
n
nelle
future economie
e
d sviluppo turistico, agrricolo, storicco e cultura
di
ale;
e.
L occasion
Le
ni di svilupp
po legate alla conserva
azione dell’habitat dun
nale e
d
delle
specie
e protette, quali com
mponenti della
d
biodiiversità e della
riicchezza de
el luogo;
E
E.2)
Il ruolo
o degli op
peratori e i metodi di
d valorizza
azione e p
protezione legati
indiretta
amente alle
e loro opere
e di sviluppo
o agricolo so
ostenibile:
a.
L
L’effetto
possitivo delle applicazioni
a
i di metodi di
d agricolturra sostenibile;
b.
L lettura delle con
La
nseguenze negative delle coltture tradiz
zionali
s
sottoserra;
c.
I vantaggi delle
d
aree protette
p
quali le opportunità di ssviluppo agricolo
p
particolari
so
olo per quelle zone;
d.
L
La
conosccenza dei metodi autorizzativvi e degli strumenti di
fiinanziamen
nto e di ind
dennizzo dii cui gli ag
gricoltori de
ella Rete Natura
N
2
2000
sono destinatarri da parte
e degli entti territorialli di riferim
mento
(Regioni, Prrovince, Entti Parco, Co
omuni ecc);
E
E.3)
La prom
mozione de
ei prodotti delle
d
aree Rete
R
Natura
a 2000 con
n la creazio
one di
strumenti adeguatti per la loro
o valorizzazione:
e loro specifiche peculliarità;
a.
I prodotti e le
a ricchezza di prodotti,, agricoli ma
a anche natturali,
b.
Ill territorio e tutta la sua
c
culturali
e dii interesse turistico
t
Il grrande pubb
blico, da quello locale a quello
o distante, con la prropria azion
ne di
conssumatore critico
c
dei prodotti pubblicizza
ati diventerrà partnerr fondamentale,
favorrendo, in un
na sorta di gioco
g
di spo
onda gli inte
eressi proprri e dei produttori agrico
oli.
6
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
F.
Il logo
o del prrogetto e le linee graffiche
In ba
ase agli ob
biettivi e al target di riferimento del progettto verrà prrodotto un logo
identificativo. Un
U simbolo che in man
niera immed
diata e univvoca ricondurrà ai conttenuti
del progetto
p
e alle
a azioni che si inten
ndono attua
are. La progettazione del logo e delle
linee
e grafiche ve
errà compiu
uta in base ad uno stu
udio che ved
de nei temii fondamen
ntali i
carattteri principa
ali e le com
mponenti guiida:
•
Tema 1-- La specie Leopoldia e l’habitat naturale;
•
Tema 2-- Il lavoro ru
urale e la cu
ultura ambie
entalista;
Ognii tema verrà
à sviluppato
o e il logo sa
arà simbolo
o del coinvolgimento, in
n sinergia, di
d tutti
gli ob
biettivi. Una
a prima esig
genza da so
oddisfare è quella di da
are organiciità ed imme
ediata
visibilità agli interventi attraverso la proge
ettazione di
d un log
go grafico che
contrraddistingua
a la campa
agna di com
municazione
e per tutto il periodo d
di riferimentto del
piano
o. Un'imma
agine così coordinata
c
c
consentirà
ai
a destinata
ari dell'azion
ne informativa di
collegare facilm
mente la sing
gola iniziativva al processo di pianificazione sstrategica. Il logo
s
sarà utilizzatto indipende
entemente dalla tipologia di
rappresentativo del piano strategico
mento comu
unicativo (ssito web, opuscoli,
o
de
epliant, inviiti, manifesti, etc..), e sarà
strum
acco
ompagnato da
d un font ed
e un’impag
ginazione co
omuni a tutti i documenti prodotti.
G.
I mez
zzi di co
omunica
azione da
d utiliz
zzare
La scelta
s
dei mezzi
m
di comunicazion
ne sarà ind
dirizzata a far
f conosce
ere il proge
etto e
divulgarne i risu
ultati in modo da ottene
ere coinvolg
gimento e so
ostegno. Prroprio per questo
anno scelti mezzi di comunicazzione adeg
guati ai target, dediccando mag
ggiore
verra
impo
ortanza, ai seguenti soggetti:
s
1) Agricoltori, 2) Comunità scientiifica, 3) Grrande
pubb
blico.
Tutti i mezzi di comunicazio
c
one seguira
anno il coorrdinamento del soggettto attuatore della
comu
unicazione. Alcuni di questi
q
verran
nno utilizzati e svolti direttamente
e dal gruppo
o, altri
dai partner
p
del progetto.
p
I mezzi
m
di com
municazione
e saranno:
a)
Rapportti con gli organi
o
di sttampa: Con
nferenze sttampa, a inizio del pro
ogetto
C
stampa di informazion
ne sui risulttati intermed
di (giornali e tv);
(giornali e tv); Comunicati
mpa alla fin
ne del proge
etto (giornali e tv); articcoli per rivisste specializ
zzate;
Confferenza stam
convvegno conclusivo;
b)
azione am
mbientale: Programma
P
a di azionii di educazione
Progettii di educa
uola primaria
a e seconda
aria) (Azion
ne E.5 - ope
erazione fuo
ori budget PdC);
P
ambiientale (scu
c)
Raccolta
a documen
ntazione: Documenti,
D
foto, film, ex ante exx post, perr ogni
ola azione prevista
p
dal progetto. (a
archivio gen
nerale)
singo
d)
Stampa materiale divulgativ
vo: pubblica
azione di un
na brochure
e divulgativ
va del
000 copie e di un’altra brochure, in 15.000 copie,
c
che illu stri gli im
mpatti
progetto in 15.0
a serricoltura e come limitarli. La brochure promuoverà anche i pro
odotti
ambiientali della
del marchio
m
amb
bientale Leo
opoldia. Re
ealizzazione
e di 10 pann
nelli divulga
ativi (azione E.2 -
7
8
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
operazione fuorri budget PdC),
P
Pubblicazione sc
cientifica e rapporto d
divulgativo finale
man's report) in italiano, inglese e francese (Azione
(
E.10 - operazione fuori bu
udget
(Laym
PdC));
Incontri con gli sta
e)
akeholders
s: visite didattiche (ope
erazione fuo
ori budget PdC),
P
semiinari e workshop (Azio
one E.6 - operazione
e fuori budg
get PdC), p
partecipazio
one a
fiere e manifesstazioni con
nvegnistiche
e; Sportello
o informativvo itinerante
e (Azione E.3 operazione fuorri budget Pd
dC); visite guidate
g
sul campo (Azzione E.7 - operazione
e fuori
get PdC); Stages
S
di fo
ormazione per gli agriicoltori (E.8
8 - operazio
one fuori bu
udget
budg
PdC))
Media in
f)
nformatici digitali:
d
Sitto web dinamico dedica
ato con dom
minio di sec
condo
livello
o (Azione E.4
E - operazzione fuori budget
b
PdC
C); presenta
azione multimediale; us
so dei
socia
al media; ne
ewsletter ele
ettronica;
g)
Operazione di merrcato: Reallizzazione del
d marchio
o di provenie
enza da ap
pporre
odotti (Azione E.9 - operazione fu
uori budget PdC);
ai pro
H.
La pro
ogramm
mazione
e delle attività
a
di
comu
unicazio
one per gli anni 2013-2
2014-20
015
In grrigio le attività che verrranno svilup
ppate con azioni
a
miratte, fuori bud
dget dal pia
ano di
comu
unicazione.
PRO
OGRAMMA DELLE ATT
TIVITA’ DI COMUNICA
C
AZIONE
PERIO
ODO D’INIZIO
ATTIVITÀ
SOGG. ATTUA
ATORE
IV Trim
mestre 2012
Azione E.4 - Pagina
P
web
LIPU
II Trimestre 2013
Azione E.1 - Logo di progettto e linee grafich
he
QIRAT
II Trimestre 2013
Azione E.3 - Sportello
S
inform
mativo itinerante
LIPU
III Trim
mestre 2013
Azione E.5 - Attività
A
educativve con le scuole
e
LIPU
III Trim
mestre 2013
Azione E.1 - Brochures inforrmative del prog
getto in italiano e inglese
QIRAT
III Trim
mestre 2013
Azione E.5 - Quaderni
Q
didatttici
LIPU
III Trim
mestre 2013
Azione E.6 - Seminari
S
e Worrkshops
UNIV. DI CATA
ANIA
IV Trim
mestre 2013
Azione E.7 - Visite
V
didattiche
e
LIPU
IV Trim
mestre 2013
Azione E.1 - Brochures speccifiche sul lotto sostenibile
QIRAT
IV Trim
mestre 2013
Azione E.1 - Realizzazione di una presenta
azione multimed
diale
QIRAT
IV Trim
mestre 2013
Azione E.7 - Stages
S
di forma
azione per agric
coltori
UNIV. DI CATA
ANIA
I Trime
estre 2015
Azione E.2 - Realizzazione
R
d 10 pannelli div
di
vulgativi
LIPU
IV Trim
mestre 2015
Azione E.9 - Realizzazione
R
m
marchio
Leopold
dia
LIPU
II Trimestre 2016
Azione E.1 - Conferenza sta
ampa alla fine del progetto
QIRAT
II Trimestre 2016
Azione E.1 - Convegno concclusivo
QIRAT
II Trimestre 2016
Azione E.10 - Pubblicazioni scientifiche
s
e cd
d rom
UNIV. DI CATA
ANIA
II Trimestre 2016
Azione E.10 - Pubblicazione finale sul proge
etto
UNIV. DI CATA
ANIA
da gen
nn. 2013 a dic.
2015
Azione E.1 - Realizzazione del database do
ocumentaristico
o;
Partecipazion
ne a manifestazzioni e fiere; Uso
o dei social med
dia;
Newsletter ele
ettronica; Comu
unicati stampa;
QIRAT
9
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
I.
Il bud
dget di spesa
s
p la re
per
ealizzaz
zione de
el piano
o
Per la realizzazione del pia
ano di comu
unicazione, nell’arco di 3 anni, da
al primo trim
mestre
2
al qua
arto trimestrre del 2015,, si prevede
e un budgett di spesa d
di 20.000,00
0 € al
del 2013
lordo
o di spese e tasse. Le attività
a
avra
anno questa
a suddivision
ne di budge
et:
PRO
OGRAMMAZ
ZIONE DEL
LLE SPESE
E
SCADENZA
ATTIVIT
TÀ
SPESA
31 marzo 2013
Logo dii progetto e linee grafiche
2.000 €
31 marzo 2013
Confere
enza stampa di presentazione del progetto
1.000 €
durantte i tre anni
Comunicati stampa di informazione de
ei risultati interm
medi
2.000 €
30 setttembre 2013
Brochures informative del progetto in italiano e inglesse
1.000 €
31 dice
embre 2013
Brochures specifiche sul
s lotto sostenib
bile
1.000 €
31 dice
embre 2013
Realizzzazione di una presentazione
p
multimediale
m
1.000 €
30 giug
gno 2016
Confere
enza stampa allla fine del proge
etto
1.000 €
30 giug
gno 2016
Conveg
gno conclusivo
2.000 €
durantte i tre anni
Realizzzazione del data
abase documentaristico
3.000 €
durantte i tre anni
Partecipazione a manifestazioni, fiere, convegni di se
ettore e mercati;;
1.000 €
durantte i tre anni
Uso dei social media; -Newsletter ele
ettronica
2.000 €
durantte i tre anni
Coordin
namento delle Attività
A
educative
e con le scuole
1.000 €
durantte i tre anni
Valutazzione e monitora
aggio
2.000 €
tottale
J.
20.000 €
Criterri di valutazion
ne dei riisultati e definizione
degli indicattori per misurare l’efficacia d
delle
attivittà
La valutazione
v
dell’efficacia, nella realizzazio
one del piano di co
omunicazion
ne, è
esse
enziale per capire se le
e attività e gli strumen
nti messi in campo sta
anno ottene
endo i
risulttati attesi in
n merito alla
a diffusione di informaz
zioni e alla partecipazione al prog
getto.
Per questo,
q
l’atttuazione de
el piano di comunicaziione sarà accompagna
a
ata da un’a
attività
contiinua di mon
nitoraggio e valutazion
ne, finalizza
ata a monito
orare e valu
utare i risulltati e
gli efffetti delle specifiche azzioni di com
municazione
e e l’efficacia
a degli strum
menti utilizz
zati.
L’attiività di mon
nitoraggio e valutazion
ne del piano
o di comunicazione utilizzerà diffe
erenti
indiccatori: di realizzazione
e (per sape
ere il numero e il tipo
o di attività di informazione
pubb
blicitaria eseguita); di risultato (p
per la valutazione degli effetti d
diretti nel breve,
b
mediio e lungo te
ermine delle
e attività di informazion
ne e pubbliccità). A queste due tipo
ologie
di ind
dicatori sara
anno accosstati 3 indica
atori “di imp
patto” per misurare
m
qua
anto le attiv
vità di
comu
unicazione svolte hann
no influito sui
s target di riferimento
o: livello di consapevo
olezza
dell’importanza degli obie
ettivi del progetto
p
Le
eopoldia; livvello di so
oddisfazione
e dei
eficiari sulle
e informaziioni ricevutte; livello di
d chiarezzza informattiva sulle azioni
a
bene
attua
ate.
PIANO DI COMUNICAZIONE
E - LEOPOLD
DIA -
Vittoria, 25/04/2
2013
Il Pre
esidente dell’A.P.S. “C.E.A. Qirat”
_____
_________
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__
dott.ssa Manuela
M
Gu
urrieri
10
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1 MB 23 - 09 - 14 E1 - Comunicazione-Piano di