BIVIIERE DI GELA G RISERVA NATURALE N ORIENTATA L.R.98/8 /81 e L.R.14/88 e s..m. - D.A.n. 585/97 7 e s.m.D.D. del 28 8/12/2004 D DDG 223 29/04/201 10 Cf 80032350482 RA LE PR ROGET TTO LIFE+ L N NATU EOPOL LDIA LIF FE11 NAT/IT N T/0002 232 Ripristino degli habitat dunaali nel paaesaggioo serricoolo del goolfo G per la salvaaguardia di Leopooldia gusssonei di Gela PIA ANO DI D COM MUNIC CAZION NE LEO OPOLD DIA A. Premessa P ................................................................................................................... 2 B. Scenario S ..................................................................................................................... 3 C. Obiettivi O ...................................................................................................................... 4 D. Le L diverse categorie c di destinatari ............................................................................. 4 E. I messaggi da veicolarre ............................................................................................. 5 F. Il I logo del progetto p e le e linee grafiche ........................................................................ 7 G. I mezzi di comunicazio c one da utilizzzare ...................................................................... 7 H. La L program mmazione de elle attività di comunica azione per gli g anni 2013-2014-201 15 .. 8 I. I budget di spesa per la realizzazzione del pia Il ano ...................................................... 9 J. C Criteri di valutazione v dei risultati e definiz zione degli indicatori per misura are l l’efficacia delle attività ................................................................................................ 9 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - A. Premessa L’Università deg gli Studi dii Catania Facoltà F di Agraria, A Dip partimento di Gestione dei emi Agroalim mentari e Ambientali A è soggetto capofila nel progetto LIFE Leop poldia Siste deno ominato “Le eopoldia”, realizzato r in partenariiato con Assessorato regionale delle risorsse agricole e e alimenta ari, Dipartim mento Regiionale Azie enda foreste e demanialii e la Lega a Italiana Prrotezione Uccelli U BirdL Life Italia. Il progetto ha a come obie ettivo la dife esa a lungo o termine degli d habita at dunali e della spec cie target Leopoldia. L T Tale obiettiivo si realizzzerà in un n processo di azioni coordinate, c fra cui stud di per il mo onitoraggio della speccie target e del suo habitat, h e un u progetto o pilota di agricoltura a sostenibile, con l’intento di dar luogo ad un n circolo virrtuoso che trasformi t l’a attività agriccola da min naccia patibile con la protezion ne della natura. ad atttività comp La specie s Leopoldia (Muscari gussonei) è de efinita priorritaria secondo la Dirrettiva Habitat dell’Unio one Europe ea. Il suo habitat h viene geograficcamente ub bicato su piiccole e del golfo di Gela, sulla s costa Sud Oves st della Siccilia. L’area a in cui è stata zone indivviduata la sp pecie è un residuo r dal paesaggio costiero ch he si è senssibilmente ridotto daglii anni ‘70 del secolo scorso con lo l sviluppo delle coltivvazioni in se erra. Le stru utture serriccole in plasstica, per la a coltivazione di ortag ggi, hanno progressiva amente inva aso e stravvolto il paesaggio natu urale, riduccendo a po ochissimi le embi di terrra l’habitat della Leop poldia. Il rap pporto fra natura n e agrricoltura è quindi q fonda amentale pe er ripristina are un nuovvo equilibrio o adeguato o alla speccie interess sata. Entrambi gli am mbiti, natura ale e agriccolo, sono però p interesssati da fen nomeni di crisi c che, se e per il prim mo incidono sulla sopra avvivenza delle d specie e vegetali autoctone, a come la Le eopoldia, p per il secon ndo si ripercuotono su ullo svilupp po economico e sulla a società lo ocale. Per questi mo otivi il progetto “Leopo oldia” per la a difesa delll’habitat du unale, acquisisce un significato nuovo, p ripe ercussioni sull’econom s mia locale ne el rilancio dell’agricoltu ura. con possibili In qu uesto proc cesso di salvaguard s ia degli ha abitat natu urali e di ricerca di nuovi n meto odi produtttivi, la com municazione e diventa strumento s d notevole di e rilievo, co on gli obiettivi del co oinvolgime ento dei so oggetti e della d prom mozione dei risultati e dei unti. vanttaggi raggiu 2 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - B. Scena ario Lo sccenario di riferimento r è il paesagg gio naturale e ben definiito secondo o le aree pro otette della a rete Naturra 2000, do ove trovano o tutela le diverse spe ecie rare e ed endemic che di intere esse fitogeo ografico. Na atura 2000 è il principa ale strumen nto della po olitica dell'Unione Euro opea per la a conservazzione della biodiversità à. La sua rete è costtituita dai Siti S di Interesse Comu unitario (SIC C), diffusa su tutto il territorio de ell'Unione, istituita ai sensi a Direttiva 92/43/CEE 9 “ “Habitat” pe er garantire il mantenim mento a lun ngo termine degli della habittat naturali e delle specie di flo ora e faun na minaccia ati o rari. Le aree che la comp pongono non sono riserve r rigid damente protette dovve le attivittà umane sono esclu use; la Direttiva Habita at intende garantire g la protezione della naturra tenendo conto c delle e esigenze economich he, sociali e culturali, nonché de elle particolarità region nali e locali. L’am mbito di prog getto si com mpone di cin nque Siti di Interesse Comunitario C o (S.I.C.), frra cui una Zona di Protezione Speciale S (Z Z.P.S.), che e compongo ono un terrritorio vinco olato, geneo per caratteri ed d esigenze e di protezio one, ma fra ammentato fisicamentte dai omog diverrsi contesti urbani, indu ustriali e agricoli della costa, c legatti alle città d di Gela, Vitto oria e Santta Croce Ca amerina. Uno scenario in n cui le esigenze di tu utela e salv vaguardia sono s comprromesse da a una a di svilupp po agricolo che oggi è entrata in crisi. Le se erre, l’uso d di fitofarma aci e i forma comp plessi siste emi di prod duzione e commercia alizzazione creano un n sistema quasi indusstriale dove e il rapportto uomo-terrra viene messo m in secondo pia ano. Le dune di sabb bia, prima considerate c terreno po oco produttiivo, tanto da d essere vvenduto a basso b prezzzo, diventa arono, neg gli anni ‘7 70, terreno o molto appetibile. a La sabbia a era particcolarmente indicata pe er la coltiva azione del pomodoro e la presen nza di una ricca falda a acquifera sulla costa a determinò ò l’installazio one di una grande qu uantità di piccole azien nde agricole, proprio nelle zone di interess se naturalisstico solo o oggi protette. La storia a della serricoltura ha proceduto poi p con evo oluzioni dal carattere in ndustriale, con c lo sviluppo impetuoso di un mercato m e co on un’espan nsione fisica a che ha lassciato solo pochi bi di quell’ha abitat oggetto di salvag guardia e ripristino del progetto Le eopoldia. lemb Dalla a complesssa rete di rapporti r che legano economia, e agricoltura e società ne è derivvato uno scenario s culturale co on pochissimi e deb boli fondam menti di cu ultura ambiientalista ed d ecologica. 3 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - Fra realtà natturalistica soggetta a protezione e rea altà agrico ola in cris si, la e opererà sui targ get obiettiivi del progetto L LIFE Leop poldia comunicazione cale alla sostituzion s ne dei vecc chi modellli insediatiivi di spingendo la società loc p la diffus sione di un n’agricolturra sostenib bile. sfrutttamento per C. Obietttivi Com me già acccennato nei capitoli precedenti p e come rilevato r dall progetto LIFE “Leopoldia”, gli obiettivi o del piano di co omunicazion ne sono: Informazione sugli obiettivi e sui risulta ati interme edi e finali; Divulgazzione dei risultati; r Coinvolgimento de ei soggetti; Educaziione ambie entale; Promozione dei ris sultati e de ei vantaggi raggiunti; D. Le div verse ca ategorie di des stinatarri I desstinatari de el progetto LIFE Leo opoldia pos ssono esse ere suddivissi in intern ni ed esterni, dal momento in cu ui l’attività si s espliciterà à come stru uttura interna di supporrto ed erse fasi op perative la comunicazzione mante errà il esterrna di comunicazione.. Nelle dive ruolo o di bussola a, sia per qu uanto riguarrda la divulg gazione dei risultati nell’arco temp porale dei tre t anni, sia a per la ra accolta e creazione dell’archivio o documen ntaristico per p la regisstrazione de ei risultati. COM MUNICAZIO ONE INTER RNA. Fra i tre sogge etti promoto ori del prog getto sussis stono diverrsità di aziioni e di ruoli. r La co omunicazione all’interrno del pro ogetto inten nderà risolvvere la com munione di contenuti c e l’omogeneittà di linguag ggio. Ne fan nno parte : a a. Operatori della Le ega Italiana a Protezione e Uccelli BirdLife Italia a che gestis scono la Riserva Naturale Orientata a Biviere di Gela; G b b. Gli op peratori delll’Università à degli Stu udi di Cattania, Faco oltà di Ag graria, Dipartim mento di Ge estione dei Sistemi Agroalimentarri e Ambienttali; c c. Gli ope eratori dell’ Assessorato A o regionale delle risorsse agricole e alimentari, Dipartim mento Regionale Azien nda Regionale Foreste e Demaniali; COM MUNICAZIO ONE ESTE ERNA. I soggetti s es sterni diretttamente ccoinvolgibilii per raggiungere gli obiettivi so ono coloro che c hanno un u contatto o diretto con n l’oggetto e che svolg gono ruoli e azioni pote enzialmente e incisive su ul territorio; a a. Agricoltori e opera atori del se ettore agrico olo con azie ende intern ne e esterne e alle aree di protezione e; b b. Istituzio oni locali e nazionali; n c c. Associa azioni di categoria; 4 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - d d. Associa azioni di vo olontariato im mpegnate nella n salvag guardia e va alorizzazion ne del patrimo onio ambien ntale Da distinguere d inoltre il gra ande pubbllico delle nu uove generrazioni, delle scuole e della popo olazione che e fruisce gli habitat: e e. Alunni delle scuole e di ogni ord dine e grado insistenti sul territorio o; f f. Turisti fruitori f delle e aree naturralistiche; g g. Popola azione dei co omuni interressati; h h. Operatori turistici dell’areale d Per ogni o macro ogruppo co orrisponde erà una tipo ologia di mezzi m di com municazion ne ad hoc. E. I mes ssaggi da d veico olare I me essaggi da veicolare corrisponde eranno agli obiettivi ufficiali u del progetto e alla rendicontazione e dei risulta ati intermed di e finali. In I uno sce enario come e quello ap ppena nto degli obiettivi dipenderà d anche dallla strategia di desccritto il raggiungimen comu unicazione che verrà predisposta. p . Il pro ogetto LIFE Leopoldia vuole v dimosstrare, attra averso la rea alizzazione e conduzio one di una serra sosttenibile in un’area di particolare e vulnerabiilità ambien ntale, come e sia posssibile fare agricoltura producendo a o meno im mpatti negattivi sulla na atura, attrav verso praticche coltura ali ecocomp patibili e mantenendo m o lo stesso livello di produzione. Per giung gere al dop ppio obiettivvo della sa alvaguardia ambientale e e del rila ancio econo omico delle e aziende agricole sarà à prioritario o “creare”, presso p gli operatori o ag gricoli delle aree Rete e Natura 2000, la cons sapevolezzza di far pa arte di un grruppo con alte potenz zialità, all’intterno della categoria più vasta degli agrico oltori. Nel contesto c globale di crrisi le produzioni tipiche di altisssima qualità à possono essere la soluzione al problema. La scom mmessa leg gata alla Rete Natura 2000 è ra afforzare ill metodo p policolturale, al temp po stesso molto m tradizionale e mo olto moderno, di conce epire l’agrico oltura. Da cui c ne derivvano questi sotto-obietttivi: • gricoli del golfo di Gela G sono custodi dii un patrim monio Gli imprrenditori ag straordin nario fatto di d biodiversittà naturale e di biodive ersità agrico ola; • Questo patrimonio p h un valore che può aumentare; ha a 5 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - • Questo valore v può essere trassformato in n un volano o economico o per le aziende che ope erano nei siti s Natura 2000 creando prodottti compatib bili con l’ha abitat protetto; • I metodi di coltivazzione compa atibili sono favoriti dalla biodiverssità degli ha abitat protetti e ne provoccano la consservazione e il ripristino o. • Questo volano eco onomico può ò essere attivato con la promoziione dei prodotti realizzatti. Una sorrta di etichetta di pro ovenienza che c non è un attesta ato di qualità, ma m un attesstato che ce ertifica l’orig gine dei prod dotti. Coerrentemente a quanto elencato, e gli obiettivi di comunicazione riguard deranno: E E.1) La con noscenza delle d specie e target e degli habita at da tutela are, con le e loro peculia arità specificche, i loro punti p forti e i punti deb boli legati an nche alle ris sorse di sviluppo e di sfrruttamento antropico; a C Cosa è la biodiversità b cchezza è presente p ne elle aree di Rete a. e quale ric N Natura 2000 0 ricomprese e nel progetto; b. Il valore e gli obiettivi de ella Rete Na atura 2000 nei SIC di p progetto; c. Q Quanto i valori v naturrali dei SIC di prog getto sono ricompres si nel p patrimonio s storico, antro opico e cultturale prese ente nel terrritorio; d. Il ruolo che la biodiverrsità specifiica dei SIC C del progetto può rico oprire n nelle future economie e d sviluppo turistico, agrricolo, storicco e cultura di ale; e. L occasion Le ni di svilupp po legate alla conserva azione dell’habitat dun nale e d delle specie e protette, quali com mponenti della d biodiiversità e della riicchezza de el luogo; E E.2) Il ruolo o degli op peratori e i metodi di d valorizza azione e p protezione legati indiretta amente alle e loro opere e di sviluppo o agricolo so ostenibile: a. L L’effetto possitivo delle applicazioni a i di metodi di d agricolturra sostenibile; b. L lettura delle con La nseguenze negative delle coltture tradiz zionali s sottoserra; c. I vantaggi delle d aree protette p quali le opportunità di ssviluppo agricolo p particolari so olo per quelle zone; d. L La conosccenza dei metodi autorizzativvi e degli strumenti di fiinanziamen nto e di ind dennizzo dii cui gli ag gricoltori de ella Rete Natura N 2 2000 sono destinatarri da parte e degli entti territorialli di riferim mento (Regioni, Prrovince, Entti Parco, Co omuni ecc); E E.3) La prom mozione de ei prodotti delle d aree Rete R Natura a 2000 con n la creazio one di strumenti adeguatti per la loro o valorizzazione: e loro specifiche peculliarità; a. I prodotti e le a ricchezza di prodotti,, agricoli ma a anche natturali, b. Ill territorio e tutta la sua c culturali e dii interesse turistico t Il grrande pubb blico, da quello locale a quello o distante, con la prropria azion ne di conssumatore critico c dei prodotti pubblicizza ati diventerrà partnerr fondamentale, favorrendo, in un na sorta di gioco g di spo onda gli inte eressi proprri e dei produttori agrico oli. 6 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - F. Il logo o del prrogetto e le linee graffiche In ba ase agli ob biettivi e al target di riferimento del progettto verrà prrodotto un logo identificativo. Un U simbolo che in man niera immed diata e univvoca ricondurrà ai conttenuti del progetto p e alle a azioni che si inten ndono attua are. La progettazione del logo e delle linee e grafiche ve errà compiu uta in base ad uno stu udio che ved de nei temii fondamen ntali i carattteri principa ali e le com mponenti guiida: • Tema 1-- La specie Leopoldia e l’habitat naturale; • Tema 2-- Il lavoro ru urale e la cu ultura ambie entalista; Ognii tema verrà à sviluppato o e il logo sa arà simbolo o del coinvolgimento, in n sinergia, di d tutti gli ob biettivi. Una a prima esig genza da so oddisfare è quella di da are organiciità ed imme ediata visibilità agli interventi attraverso la proge ettazione di d un log go grafico che contrraddistingua a la campa agna di com municazione e per tutto il periodo d di riferimentto del piano o. Un'imma agine così coordinata c c consentirà ai a destinata ari dell'azion ne informativa di collegare facilm mente la sing gola iniziativva al processo di pianificazione sstrategica. Il logo s sarà utilizzatto indipende entemente dalla tipologia di rappresentativo del piano strategico mento comu unicativo (ssito web, opuscoli, o de epliant, inviiti, manifesti, etc..), e sarà strum acco ompagnato da d un font ed e un’impag ginazione co omuni a tutti i documenti prodotti. G. I mez zzi di co omunica azione da d utiliz zzare La scelta s dei mezzi m di comunicazion ne sarà ind dirizzata a far f conosce ere il proge etto e divulgarne i risu ultati in modo da ottene ere coinvolg gimento e so ostegno. Prroprio per questo anno scelti mezzi di comunicazzione adeg guati ai target, dediccando mag ggiore verra impo ortanza, ai seguenti soggetti: s 1) Agricoltori, 2) Comunità scientiifica, 3) Grrande pubb blico. Tutti i mezzi di comunicazio c one seguira anno il coorrdinamento del soggettto attuatore della comu unicazione. Alcuni di questi q verran nno utilizzati e svolti direttamente e dal gruppo o, altri dai partner p del progetto. p I mezzi m di com municazione e saranno: a) Rapportti con gli organi o di sttampa: Con nferenze sttampa, a inizio del pro ogetto C stampa di informazion ne sui risulttati intermed di (giornali e tv); (giornali e tv); Comunicati mpa alla fin ne del proge etto (giornali e tv); articcoli per rivisste specializ zzate; Confferenza stam convvegno conclusivo; b) azione am mbientale: Programma P a di azionii di educazione Progettii di educa uola primaria a e seconda aria) (Azion ne E.5 - ope erazione fuo ori budget PdC); P ambiientale (scu c) Raccolta a documen ntazione: Documenti, D foto, film, ex ante exx post, perr ogni ola azione prevista p dal progetto. (a archivio gen nerale) singo d) Stampa materiale divulgativ vo: pubblica azione di un na brochure e divulgativ va del 000 copie e di un’altra brochure, in 15.000 copie, c che illu stri gli im mpatti progetto in 15.0 a serricoltura e come limitarli. La brochure promuoverà anche i pro odotti ambiientali della del marchio m amb bientale Leo opoldia. Re ealizzazione e di 10 pann nelli divulga ativi (azione E.2 - 7 8 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - operazione fuorri budget PdC), P Pubblicazione sc cientifica e rapporto d divulgativo finale man's report) in italiano, inglese e francese (Azione ( E.10 - operazione fuori bu udget (Laym PdC)); Incontri con gli sta e) akeholders s: visite didattiche (ope erazione fuo ori budget PdC), P semiinari e workshop (Azio one E.6 - operazione e fuori budg get PdC), p partecipazio one a fiere e manifesstazioni con nvegnistiche e; Sportello o informativvo itinerante e (Azione E.3 operazione fuorri budget Pd dC); visite guidate g sul campo (Azzione E.7 - operazione e fuori get PdC); Stages S di fo ormazione per gli agriicoltori (E.8 8 - operazio one fuori bu udget budg PdC)) Media in f) nformatici digitali: d Sitto web dinamico dedica ato con dom minio di sec condo livello o (Azione E.4 E - operazzione fuori budget b PdC C); presenta azione multimediale; us so dei socia al media; ne ewsletter ele ettronica; g) Operazione di merrcato: Reallizzazione del d marchio o di provenie enza da ap pporre odotti (Azione E.9 - operazione fu uori budget PdC); ai pro H. La pro ogramm mazione e delle attività a di comu unicazio one per gli anni 2013-2 2014-20 015 In grrigio le attività che verrranno svilup ppate con azioni a miratte, fuori bud dget dal pia ano di comu unicazione. PRO OGRAMMA DELLE ATT TIVITA’ DI COMUNICA C AZIONE PERIO ODO D’INIZIO ATTIVITÀ SOGG. ATTUA ATORE IV Trim mestre 2012 Azione E.4 - Pagina P web LIPU II Trimestre 2013 Azione E.1 - Logo di progettto e linee grafich he QIRAT II Trimestre 2013 Azione E.3 - Sportello S inform mativo itinerante LIPU III Trim mestre 2013 Azione E.5 - Attività A educativve con le scuole e LIPU III Trim mestre 2013 Azione E.1 - Brochures inforrmative del prog getto in italiano e inglese QIRAT III Trim mestre 2013 Azione E.5 - Quaderni Q didatttici LIPU III Trim mestre 2013 Azione E.6 - Seminari S e Worrkshops UNIV. DI CATA ANIA IV Trim mestre 2013 Azione E.7 - Visite V didattiche e LIPU IV Trim mestre 2013 Azione E.1 - Brochures speccifiche sul lotto sostenibile QIRAT IV Trim mestre 2013 Azione E.1 - Realizzazione di una presenta azione multimed diale QIRAT IV Trim mestre 2013 Azione E.7 - Stages S di forma azione per agric coltori UNIV. DI CATA ANIA I Trime estre 2015 Azione E.2 - Realizzazione R d 10 pannelli div di vulgativi LIPU IV Trim mestre 2015 Azione E.9 - Realizzazione R m marchio Leopold dia LIPU II Trimestre 2016 Azione E.1 - Conferenza sta ampa alla fine del progetto QIRAT II Trimestre 2016 Azione E.1 - Convegno concclusivo QIRAT II Trimestre 2016 Azione E.10 - Pubblicazioni scientifiche s e cd d rom UNIV. DI CATA ANIA II Trimestre 2016 Azione E.10 - Pubblicazione finale sul proge etto UNIV. DI CATA ANIA da gen nn. 2013 a dic. 2015 Azione E.1 - Realizzazione del database do ocumentaristico o; Partecipazion ne a manifestazzioni e fiere; Uso o dei social med dia; Newsletter ele ettronica; Comu unicati stampa; QIRAT 9 PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - I. Il bud dget di spesa s p la re per ealizzaz zione de el piano o Per la realizzazione del pia ano di comu unicazione, nell’arco di 3 anni, da al primo trim mestre 2 al qua arto trimestrre del 2015,, si prevede e un budgett di spesa d di 20.000,00 0 € al del 2013 lordo o di spese e tasse. Le attività a avra anno questa a suddivision ne di budge et: PRO OGRAMMAZ ZIONE DEL LLE SPESE E SCADENZA ATTIVIT TÀ SPESA 31 marzo 2013 Logo dii progetto e linee grafiche 2.000 € 31 marzo 2013 Confere enza stampa di presentazione del progetto 1.000 € durantte i tre anni Comunicati stampa di informazione de ei risultati interm medi 2.000 € 30 setttembre 2013 Brochures informative del progetto in italiano e inglesse 1.000 € 31 dice embre 2013 Brochures specifiche sul s lotto sostenib bile 1.000 € 31 dice embre 2013 Realizzzazione di una presentazione p multimediale m 1.000 € 30 giug gno 2016 Confere enza stampa allla fine del proge etto 1.000 € 30 giug gno 2016 Conveg gno conclusivo 2.000 € durantte i tre anni Realizzzazione del data abase documentaristico 3.000 € durantte i tre anni Partecipazione a manifestazioni, fiere, convegni di se ettore e mercati;; 1.000 € durantte i tre anni Uso dei social media; -Newsletter ele ettronica 2.000 € durantte i tre anni Coordin namento delle Attività A educative e con le scuole 1.000 € durantte i tre anni Valutazzione e monitora aggio 2.000 € tottale J. 20.000 € Criterri di valutazion ne dei riisultati e definizione degli indicattori per misurare l’efficacia d delle attivittà La valutazione v dell’efficacia, nella realizzazio one del piano di co omunicazion ne, è esse enziale per capire se le e attività e gli strumen nti messi in campo sta anno ottene endo i risulttati attesi in n merito alla a diffusione di informaz zioni e alla partecipazione al prog getto. Per questo, q l’atttuazione de el piano di comunicaziione sarà accompagna a ata da un’a attività contiinua di mon nitoraggio e valutazion ne, finalizza ata a monito orare e valu utare i risulltati e gli efffetti delle specifiche azzioni di com municazione e e l’efficacia a degli strum menti utilizz zati. L’attiività di mon nitoraggio e valutazion ne del piano o di comunicazione utilizzerà diffe erenti indiccatori: di realizzazione e (per sape ere il numero e il tipo o di attività di informazione pubb blicitaria eseguita); di risultato (p per la valutazione degli effetti d diretti nel breve, b mediio e lungo te ermine delle e attività di informazion ne e pubbliccità). A queste due tipo ologie di ind dicatori sara anno accosstati 3 indica atori “di imp patto” per misurare m qua anto le attiv vità di comu unicazione svolte hann no influito sui s target di riferimento o: livello di consapevo olezza dell’importanza degli obie ettivi del progetto p Le eopoldia; livvello di so oddisfazione e dei eficiari sulle e informaziioni ricevutte; livello di d chiarezzza informattiva sulle azioni a bene attua ate. PIANO DI COMUNICAZIONE E - LEOPOLD DIA - Vittoria, 25/04/2 2013 Il Pre esidente dell’A.P.S. “C.E.A. Qirat” _____ _________ __________ __________ __ dott.ssa Manuela M Gu urrieri 10