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Anno 7 - n° 10 - Distribuzione Gratuita
ATTUALITA’
A
KI S
K ULTURA
INFORMAZIONE
21 Maggio 2011
SPORT & TURISMO
Marino Giuseppe
C.so Italia, 96 - ACIREALE
IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI
CHI VIENE E CHI VA…
Era sulla bocca dei più saggi (preferiamo appellarli così) già da qualche tempo. Puntuale è giunta prima la promozione e poi il successivo l’avvicendamento tra gli scranni che corrono immaginariamente tra Palazzo di Città di Acireale e
Palazzo Minoriti di Catania. Prima la promozione
appunto. Salvo Licciardello è il nuovo componente della squadra di assessori dell’amministrazione
LA RUBRICA DEL MICIO
Pensavate, cari a…mici,
che fossero scomparsi.
No, non temete e non
godete troppo, questa è
razza che mai scompare, anzi, si ricicla sempre! A fianco leggete che
alla Provincia il buon
Presidente Castiglione,
senza essere sollecitato
da alcuno (giuro proprio che Basilio Catanoso
c’entra come il formaggio sui maccheroni), nel
quadro della sana politica del buon padre di
famiglia, ha nominato un nuovo assessore
nella persona del dott. Salvo Licciardello,
acese. Fino a qualche giorno addietro assessore della Città di Acireale va ad occupare una
delega provinciale che agli acesi mancava
dopo le dimissioni certamente sofferte ma non
imposte di Nello Catalano. Da tempo si aspettava questa “novità” (avevamo previsto questo
nominativo affiancato a quello di Gianluca
Cannavò e a quello di Rito Greco), Tanti lietissimi della nomina, Licciardello che non sta
nella pelle, il sindaco Garozzo che gongola,
Basilio Catanoso che fa finta di non sapere
niente…molti acesi presenti che si congratulano con l’interessato. Si ricomincia, alla provincia, con un altro acese, alla faccia di coloro che
aspettavano il crollo del PdL, mentre il consigliere Danubio continua a dichiarare e a fare
sfracelli in lungo e largo (nell’ interesse
dell’UdC che farebbe bene a mandarlo in
Libia!). Ad Acireale, invece, come quel famoso
film di Stephen King, “A volte ritornano”…e nel
quadro di una rivisitazione, ancora parziale,
ecco spuntare il nome di uno che in silenzio,
sempre, si è tirata la carretta onestamente…Gaetano Leonardi. Ne avete sentito parlare? Certamente si e bene, del resto. Cosa
abbiamo da dire? Aspettiamoci dell’altro dal
sindaco Garozzo (lo ha promesso) ed aspettiamoci ancora qualcosa di nuovo…la nuova ZTL
(o Isola Pedonale o come caspita la volete
chiamare) è in funzione…Piazza Duomo sembra proprio una pista d’aeroporto con tutte
quelle strisce bianche la “abbelliscono”…il proprietario del bar della Piazza Duomo sta provvedendo ad installare un semaforo pedonale
per dare la possibilità ai suoi camerieri di servire ai tavolini il gelato…per oggi basta, e
avanza. Miao. Micio
provinciale Castiglione, a coronamento della consolidata esperienza politica ed amministrativa raggiunta nei sette anni trascorsi all’interno del parlamento cittadino acese e della radicale conoscenza, prima da consigliere e poi da assessore, del
territorio e delle sue problematiche. Una nomina,
quella di Licciardello salutata con entusiasmo e
profonda soddisfazione dai vertici dello stato mag-
CIAK SI GIRA
pag. 8
Grazie a Dio, quest’anno, c’è stato il Giro E per quest’anno tutto è andato a buon fine. Parliamo, evidentemente delle strade “gruviera”che, a seguito delle particolari ed abbondanti piogge
che hanno letteralmente “martoriato” il nostro territorio da
qualche anno a questa parte
avevano reso i percorsi stradali impercorribili ed altrettanto
pericolosi. Ma, come dicevamo, è arrivato il Giro d’Italia ed il SUO SANTO PROTETTORE, Nicola D’Agostino, che in sinergia con
Provincia e Sindaco (sindaci), ha fatto il miracolo ed
ha reso (alcune) strade percorribili e sicure. Una
conferenza stampa per confermare quanto diciamo
con positive indicazioni al lavoro svolto dal
Presidente Castiglione e dal sindaco Garozzo, in particolare, che ha “profuso” ben 51.000 euro per il rifacimento, rattoppo e sistemazione del percorso utilizzato da corridori, cosa ben stigmatizzata dall’onore-
MAL D’ACI
giore del Pdl locale, primo fra tutti il coordinatore
provinciale Basilio Catanoso, che ha parlato di
“un’azione di fondamentale importanza per il lavoro in favore della comunità provinciale all’interno
della quale il nuovo assessore saprà destreggiarsi con puntualità”. A Licciardello, che come da
obblighi istituzionali ha rassegnato le sue dimissioni dalla Giunta Municipale all’indomani della
nuova nomina, succede Gaetano Leonardi, già
consigliere comunale in orbita Pdl che ha ricevuto
dal primo cittadino le stesse deleghe affidate ad
inizio consiliatura al suo predecessore, ovvero
Politiche di Tutela del Territorio, Urbanistica,
Ambiente, Mare, Timpa, Ecologia ed Igiene
Ambientale. Per Leonardi, 43enne imprenditore
acese, ormai da due mandati all’interno del consiglio comunale acese, si tratta di un ritorno: nella
seconda parte della prima sindacatura Garozzo
aveva, difatti, ricoperto il ruolo di assessore allo
Sport ed ai Servizi Demografici. Alla carica di consigliere comunale da lui lasciata vacante è subentrato (ha già giurato) il primo dei non eletti nella
lista del Pdl, Fabrizio Busà. Sull’avvicendamento
si è espresso anche il primo cittadino acese Nino
Garozzo, che ha puntualmente ringraziato l’assessore Licciardello per il proficuo lavoro svolto
(augurando altrettanto profitto a vantaggio della
comunità provinciale), e ha salutato affettuosamente il “rientro” in squadra di Gaetano Leonardi,
“stimato imprenditore e affermato politico, oltre
che provato amministratore pubblico.”
ph Fabio Consoli
Riccardo Anastasi
MOSTRA SULL’UNITA’ D’ITALIA
pag. 3
vole regionale a favore dei due politici sopra indicati,
con i quali, è notorio, ci sono sempre (e volentieri?)
battaglie politiche continue. Ma….tutto è bene quel
che finisce bene. Ora, per aspettare che le strade
tutte diventino sicure e percorribili aspettiamo la visita Berlusconi, di Napolitano e del Papa. Un consiglio:
per ognuno di loro scegliamo un percorso diverso…così, nel giro breve di tempo, riusciremo a risolvere in toto questo problema della viabilità sicura.
Intanto un grazie a Nicola D’Agostino, a Castiglione,
a Garozzo, a Cutuli (Aci S.Antonio) e a tutti quelli che
hanno reso possibile il miracolo.
Dappertutto
2 Sabato 21 Maggio 2011
AKIS
‘a Chiazza
Il “Mercato” di Piazza Marconi,
o dei commestibili, ad Acireale
(‘a chiazza) con la sua lunga
storia e la sua originale e variegata offerta di prodotti della
pesca e dell’agricoltura, è una
realtà di grande interesse etnoantropologico. Inserito tra i mercati storici siciliani,
rischi di perdere la sua fisonomia ed importanza,
a causa anche della progressiva affermazione di
forme e strutture alternative di commercializzazione. La tutela dei valori storici-culturali testimoniati
dalla “chiazza” appare pertanto urgente, anche a
seguito del recente riconoscimento della “dieta
mediterranea” come “bene culturale immateriale
dell’umanità” e delle auspicabili iniziative per
accreditare il territorio come area rappresentativa
e di eccellenza nel quadro dello stile di vita mediterraneo. Con questo incontro, organizzato dal
proprio comitato “Storia, tradizioni, cultura: un
patrimonio da salvare” di cui sono coordinatori il
prof. Giovanni Continella ed il prof. Giulio La
Malfa, il Lions di Acireale ha inteso sottolineare la
“Il Sistema dei Fondi Immobiliari per l’edilizia privata sociale”
rilevante valenza storica ed ambientale del
“Mercato” di piazza Marconi, che quotidianamente offre un campionario inimitabile di prodotti del
nostro territorio, indispensabili per mantenere ben
salde le migliori tradizioni degli acesi anche in
tema di “dieta mediterranea”. L’incontro pubblico,
particolarmente partecipato, ha registrato la presentazione del Presidente del Club, dott.
Salvatore Leonardi, il coordinamento del dott.
Paolo Rapisarda, e gli interventi dei prof.ri.
Giovanni Continella, Giuseppe Maiani, Giuseppe
La Malfa.
Si è tenuto presso la Sala
Convegni del Credito Siciliano,
Direzione Generale, il convegno regionale sul tema “Il
Sistema dei Fondi Immobiliari
per l’edilizia privata sociale”,
rivolto sia ai Comuni che ai
soggetti privati locali (costruttori, cooperative, operatori immobiliari, istituzioni finanziarie,
ecc.) potenzialmente interessati a sviluppare sul territorio
iniziative di social housing. Con
questo concetto mutuato dalla
lingua inglese, si vuole definire
la nuova Edilizia privata sociale, ovvero gli “Alloggi Sociali”
destinati ai cd. “penultimi” della società: le categorie a
basso reddito, come giovani coppie, anziani, studenti,
stranieri ed altri soggetti, che non hanno i requisiti per
accedere all’Edilizia residenziale pubblica, ma che non
riescono a fare fronte ai prezzi di mercato delle abitazio-
perato della Regione in materia, allo stato attuale ed in prospettiva, due autorevoli esponenti
dell’Amministrazione
regionale, appartenenti a due
dipartimenti strategici per la
programmazione sul Social
Housing: il dott. Enrico
Gugliotta per le Infrastrutture
ed il dott. Sergio Gelardi per
l’Urbanistica. Entrambi hanno
messo in luce come la Regione
siciliana sia molto interessata a
questa nuova politica di realizzazione e/o recupero di immobili da destinare a finalità
sociali, anche con l’obbiettivo di soddisfare l’enorme fabbisogno abitativo a costi bassi esistente anche in Sicilia
Hanno poi dato il loro contributo alla discussione i soggetti privati coinvolti nella costituzione del fondo immobiliare: dal mondo del credito bancario – ha relazionato il
dott. Santo Sciuto per il Credito Siciliano -, a quello dei
costruttori – ne ha parlato Andrea Vecchio, presidente
provinciale dell’ANCE -, al mondo del Terzo settore – ha
parlato la dott.ssa Paola del Monte, direttore della
Fondazione Social Housing – chiamato a svolgere una
funzione di mediazione tra le necessità del mondo immobiliare e le esigenze sociali degli assegnatari dei nuovi
alloggi. E poi, ancora, è stato chiesto di esprimere il loro
punto di vista agli ordini professionali degli ingegneri,
degli architetti, dei geometri. Fra gli altri, è intervenuto
l’arch. Scannella, vice presidente dell’Ordine professionale degli Architetti di Catania. Nel corso del dibattito
sono intervenuti diversi esponenti dei Comuni della
Provincia e della Sicilia orientale. Dai loro interventi è
emerso con forza come i soggetti attuatori di queste
nuove politiche abitative sono proprio gli amministratori
politici degli Enti locali che, insieme ai loro dirigenti e i
ni. L’affollato appuntamento, aperto anche alla stampa,
è stato organizzato dall’ANCI (Associazione Nazionale
Comuni d’Italia) e da Cassa Depositi e Prestiti
Investimenti Sgr (CDPI Sgr), la società di gestione del
risparmio controllata da Cassa depositi e prestiti, con l’obiettivo di approfondire il tema dei Fondi immobiliari
dedicati al social housing, quale strumento per incrementare l’offerta di alloggi sociali sul territorio. I lavori,
egregiamente moderati dal giornalista, dott. Nino
Milazzo, sono stati aperti dall’organizzatore dell’evento,
il consigliere comunale di Acireale, dott. Giuseppe
Cicala, Delegato nazionale ANCI alle Politiche della
Legalità e nell’occasione chiamato a rappresentare il
punto di vista dell’ANCI Sicilia sul tema. Dopo i saluti
Fareitalia/Faresud
Un salone gremito al Palazzo della Cultura di Catania ha salutato la presentazione dell'Associazione Fareitalia a Catania,
con il contemporaneo convegno "Fareitalia/Faresud".
L’obiettivo è quello di stimolare e riaprire il dibattito per tornare
a dialogare immaginando le riforme che servono alla Sicilia, al
Meridione ed al Paese. Ripartire dalla Sicilia, storico laboratorio politico di riflesso nazionale, anche da posizioni diverse ma
consci di avere delle radici comuni che affondano nel Partito
Popolare Europeo per ritrovare lo spirito del blocco vincente
che permise il 61 a 0 alle elezioni politiche del 2001 e ricostruire il centro-destra unito. Proprio con questo spirito, l’on. Adolfo
Urso, acese, presidente di Fareitalia, annunciando che a luglio
con la Fondazione FareFuturo organizzerà un dibattito/evento
sul “Mediterraneo 2020” in un luogo simbolo come Lampedusa,
ne ha parlato con i sottosegretari Miccichè (Cipe) e Musumeci
(Lavoro) e con i coordinatori regionali di Fli e Udc, Scalia e
D'Alia. Il convegno, introdotto dall'on. Fabio Fatuzzo e moderato dal prof. Felice Giuffrè, ha riprodotto lo scenario attuale del
panorama politico siciliano e nazionale, finendo sull'odierno
clima di scontro con cui larga parte dell'attuale classe dirigente
riesce giornalmente a far aumentare la perdita di fiducia dei cittadini nei confronti della politica. Alla presentazione di Fareitalia
sono intervenuti parecchi esponenti politici (simpatizzanti e dirigenti di partito, amministratori locali, parlamentari regionali e nazionali) di Fli, Udc, Forza del Sud, La Destra e Pdl, che, si sono ritrovati insieme in un clima di interesse generale e con una evidente presa d'atto (tra i relatori e soprattutto in sala)
riguardo l'esigenza di un patto per una nuova forza di destra popolare e riformista, moderna ed europea, di prospettiva nazionale ma consapevole che l'attuale sfida contro l'asse del nord la si combatte
soprattutto nel mezzogiorno.
istituzionali del Sindaco di Acireale, avv. Antonino
Garozzo e dei deputati regionali, onorevoli Concetta
Raia. e Nicola D’Agostino, si è entrati subito nel vivo
delle relazioni tenute, col supporto delle slides, dai massime esperti nazionali sulla materia: il dott. Antonio
Ragonesi, responsabile d’Area Politiche abitative Anci
Nazionale, ed il dott. Stefano Brancaccio, responsabile
relazioni territoriali di CDPI. Entrambi hanno illustrato
come funziona il nuovo Sistema Integrato di Fondi
Immobiliari (SIF) introdotto dal Piano Casa Nazionale, e
le modalità di costituzione dei fondi locali di edilizia privata sociale e di accesso agli investimenti del Fondo
Investimenti per l’Abitare, costituito appunto dalla SGR
di Cassa Depositi e Prestiti, gestore del Fondo nazionale di circa 2 mld di euro.E’ stata poi la volta dei soggetti
coinvolti nell’iniziativa. Innanzitutto hanno riferito sull’o-
funzionari tecnici, saranno chiamati ad affrontare la delicata fase attuativa sul territorio di questa nuova progettazione di edilizia sociale, fatta di tante attività: quella di
promozione degli investimenti, della determinazione
delle caratteristiche principali dell’intervento edilizio, di
promozione dell’acquisizione delle disponibilità di aree
edificabili a condizioni favorevoli, anche ricorrendo a
misure di perequazione urbanistica, di concessione agli
investitori privati di benefici economici in termini, ad
esempio, di riduzione dei prelievi fiscali locali o dei contributi sui costi di costruzione o di riduzione degli oneri di
urbanizzazione, di cessione al Fondo immobiliare di aree
ed immobili necessari alla realizzazione degli interventi,
o di partecipazione attiva e diretta dello stesso Comune
al Fondo con propri immobili, in qualità di soggetto investitore. La conclusione dei lavori dell’incontro è stata
affidata all’assessore alle Politiche Abitative del comune
di Genova, Bruno Pastorino, che, oltre a complimentarsi
con gli organizzatori per la riuscita dell’iniziativa, ha pure
raccontato l’esperienza avanzata praticata nel capoluogo Ligure nella realizzazione di moderni progetti immobiliari di housing sociale. Il consigliere Giuseppe Cicala
ha, sul finire, ringraziato tutti i partecipanti, dicendosi
soddisfatto per l’obiettivo raggiunto dall’iniziativa: sono
state infatti gettate le basi per il pieno e concreto coinvolgimento dei soggetti interessati a questa nuova attività, da realizzarsi anche su questo territorio, e sono
state fornite le conoscenze tecniche basilari sulla materia agli amministratori locali.
ph Nuccia Leotta
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AKIS
Sabato 21 Maggio 2011
MOSTRA SULL’UNITA’ D’ITALIA
È stata inaugurata nella Biblioteca Zelantea una interessante mostra sui centocinquanta anni dell’Unità d’Italia,
che si fregia del l’alto patrocinio del Ministero
dell’Interno e
risulta inserita
tra le manifestazioni nazionali approntate
per l’occasione. La mostra
è stata inaugudalla
rata
Soprintendente
ai Beni culturali e ambientali
Catania.
di
Introducendo
l’autorevole
ospite, il presid e n t e
dell’Accademia
degli Zelanti,
dott. Giuseppe
Contarino, ha
detto tra l’altro:
“Quando venne
proclamata l’Unità d’Italia, nel 1861, l’Accademia degli
Zelanti aveva già 190 anni. Comprendeva benissimo
cosa l’Unità d’Italia potesse significare per lo sviluppo
della Sicilia e dell’intero Paese. Certo, non si voleva
sostituire sic et simpliciter Casa Savoia ai Borboni,
quanto creare una nuova entità politica, nella quale ogni
regione potesse riconoscersi nella democrazia, nella
giustizia, nella libertà, nella solidarietà. Il nostro
Sodalizio non poteva contribuire all’avvenimento con
uomini e mezzi. Non disponeva né degli uni né degli
altri, Poteva farlo soltanto con la forza delle idee, come
era già avvenuto in occasione della Costituzione siciliana del 1812 e durante l’insurrezione del 1848: idee che
trovarono in Salvatore Vigo Platania e nel poeta
Lionardo Vigo i loro esponenti di spicco, e in Rosario
Romeo e nel giarrese Giuseppe Macherione, i loro
degni epigoni. La mostra documenta, attraverso la raccolta di discorsi, pubblicazioni, giornali, gazzette, proclami, poesie, i vari momenti che sfociarono nell’epopea garibaldina. A essi vengono ad aggiungersi alcuni
reperti di eccezionale valore della Collezione
Scaccianoce. E qui mi pare doveroso sottolineare come,
proprio al nostro Vice presidente si siano rivolti gli organizzatori della grande rassegna nazionale di Torino e
quelli impegnati nella preparazione dell’analoga mostra
di Roma per avere la possibilità di esporre alcuni pezzi
rari e, a volte, unici”. “ L’iniziativa – ha proseguito
Contarino - è nata da un’idea di Maria Concetta
Gravagno ed è stata organizzata con la collaborazione
di Aldo Scaccianoce, Francesco Calì e del personale
della Biblioteca “.
al
Quanto
Soprintendente
Vera Greco è
stato ricordato
che è giunta a
Catania da sette
mesi, accompagnata dalle attese dei benpensanti e da un
passato che l’ha
vista in primo
piano per le sue
idee e le sue
intuizioni. L’arch.
Greco ha ricoperto varie cariche importanti,
ultima delle quali
di
quella
Soprintendente
ai Beni culturali e
ambientali di Ragusa, carica nella quale si è fatta notare per il suo dinamismo, la sua cultura e il suo coraggio
nel contrapporsi ai poteri forti della provincia iblea. In
appena tre anni, la nostra concittadina 1) ha salvato dal
degrado l’ex Convento Santa Maria di Gesù a Ibla, per
destinarlo a museo; 2) ha recuperato e riqualificato l’ex
ferrovia “Ciccio pecora”, della quale è stato finanziato il
I° lotto per tre milioni di euro e che costituisce la spina
dorsale dello sviluppo di tutta l’area montana ragusana;
3) ha istituito il Museo delle Miniere di Tabuna e
Castelluccio, 4) ha bonificato il Parco archeonaturalistico di Kamarina, (per questo progetto le è stato conferito
a Udine nel settembre 2010, il Premio PAN) ; 5) ha
redatto il Documento strategico del Piano paesistico,
unico in Sicilia, corredato da 5 progetti; 6)ha organizzatola “Mostra Elmi per gli uomini, elmi per gli dei”, in collaborazione con il Pergamon Museum di Berlino e altri
enti;7) ha chiuso l’iter del Piano paesistico di Ragusa
per salvaguardare il territorio da ogni aggressione e
assicurare uno sviluppo eco compatibile.
Adesso l’attende la sfida della Sovrintendenza catanese: una Soprintendenza non facile, che richiede lungimiranza e mano ferma. L’arch. Greco ha dimostrato di possedere la capacità per superare ogni insidia. Siamo
certi, dunque, che continuerà a fare bene, come peraltro
ha fatto finora.
P.C.
Sento di salutare e ringraziare l’architetto sopraintendente Vera Greco ed il direttore Campo per l’onore concessomi
per ben due volte di nominarmi Ispettore Onorario dei beni culturali di Acireale. L’Accademia è stata sempre culturalmente ed amichevolmente nel mio cuore, al suo Presidente dott. Giuseppe Contarino, il mio grazie. Per la mostra ho
fatto soltanto ciò che il cuore ed i sentimenti mi hanno consigliato. Cimeli, uniformi, ritratti, volumi dell’Ottocento, testimoniano dal vero quanto e quando si è fatto bene ed in buona fede per l’Unità nazionale. Alcune uniformi, onore per
Acireale, saranno trasferite nel sacrario delle bandiere all’Altare della Patria, a Roma, per la mostra del 20 settembre
prossimo. Tutto è riscontrato in eventi qui descritti dal patrimonio della nostra Zelantea. I tricolori nazionali del 1848 a
quello attuale pregnano di significato simbolico e sacro i valori che ci uniscono dalle Alpi alla Sicilia. Mi permetto solo
di mostravi una reliquia: il primo tricolore della prima Repubblica Cisalpina e poi Italiana del 1796, presidente il
Generale Napoleone Buonaparte. Un ringraziamento, assieme ad un vivo e sincero complimento, va a tutto il personale della Zelantea, per come riesce, nelle contingenti difficoltà, ad operare con professionalità e con entusiasmo che
ho sempre potuto notare, ancor di più in questa mostra, sotto la scrupolosa e qualificata direzione della nostra
dott.ssa Cettina Gravagno.
Ing. Aldo Scaccianoce
ph Nuccia Leotta
Il materiale storico, bibliografico e documentario esposto
in occasione di questa Mostra, scandito e illustrato dai
preziosi cimeli militari del vicepresidente dell’Accademia
ing. Aldo Scaccianoce, ha la motivazione celebrativa
della ricorrenza dell’Unità d’Italia , ma al tempo stesso
ha l’intento di dimostrare quali straordinarie potenzialità
ha la nostra Biblioteca Zelantea , che ancora una volta
si dimostra sacello e testimonianza della cultura e della
storia di Sicilia . Manoscritti, volumi di pubblicazione
coeva,giornali, bandi, manifesti , corrispondenza ci illustrano il periodo che va dal 1812 al 1861. Il percorso
espositivo inizia con l’Encyclopedie , summa dello scibile, espressione di una cultura illuministica, che con i
suoi principi riuscirà a cambiare le sorti dei popoli nei
secoli successivi. La cultura illuministica giunse in ritardo in Sicilia, ma non tarda ad avere, nel comprensorio
dell’acese un significativo esponente in Emanuele Rossi
(1760-1835) di Aci Catena , allievo di Agostino De
Cosmi, patriota e antiborbonico , vicino alla cultura giacobina , il quale fu costretto ad andare in esilio: sono
esposti i suoi autografi, tanto più preziosi in quanto le
sue opere furono distrutte dalle truppe borboniche del
Filangieri. Il fondo librario appartenente a Salvatore Vigo
Platania, e donato alla Zelantea perchè “da sapienza
nasce virtù…”, è ricchissimo di opere rare : giornali, preziosi opuscoli di diritto pubblico siciliano , manifesti,
bandi, stampe originali del periodo 1848-1860.
Salvatore Vigo (1784-1874) fu sostenitore dell’autono-
mismo siciliano, membro della Camera dei pari, ministro
del governo rivoluzionario. Di Salvatore Vigo Platania è
esposto un manoscritto sulle modifiche da apportare alla
Costituzione siciliana del 1812. Costituzione siciliana
che fu la prima in Europa ad essere seguita da un’esperienza parlamentare nel 1813. Accanto agli esuli e
patrioti del 1848 è doveroso ricordare un acese Gregorio
Romeo (1825-1859), capitano e luogotenente dell’esercito rivoluzionario, redattore del giornale patriottico “La
Sentinella dell’Etna “. Gregorio Romeo morì esule a
Malta, senza più rivedere l’amata Patria. Di grande rilevanza per la storia della cultura siciliana dell’’800 ,si rivela ancora una volta il prezioso Epistolario contenente
oltre 6.000 lettere dirette a Lionardo Vigo (1799-1879).
Lionardo Vigo, che da posizioni autonomistiche passò in
seguito a considerare favorevolmente l’annessione, nel
1848 incitò gli acesi alla rivolta. In quell’occasione
Acireale portò il suo aiuto a Catania, ricevendo in cambio il dono di una bandiera e una spada dall’elsa d’oro
conservata nel tesoro di S. Venera. Dell’Epistolario di
Lionardo Vigo sono esposte lettere di Francesco Crispi,
Michele Amari, e una lettera di Antonio Almirante indirizzata a Lionardo Vigo dove si descrive la battaglia di
Calatafimi. Vi sono poi lettere autografe di Giannina
Milli(1829-188), poetessa, di Emma Mahul dei conti
Denjeau, Giuseppina Turrisi Colonna ( 1822-1848)
donne del Risorgimento che corrispondevano con
Lionardo Vigo. Giannina Milli dedicò in occasione della
sua venuta ad Acireale, alcuni Improvvisi.
Le donne del Risorgimento furono sicuramente affascinate da Garibaldi che si rivolgeva esplicitamente ad
esse invitandole a preparare per i loro uomini una camicia rossa. Le donne acesi delle famiglie più abbienti raccolsero per Garibaldi la somma di 1200 ducati : facevano parte della Commissione le baronesse Pennisi,
Nicolosi e Calì. Le memorie di Garibaldi furono scritte e
rielaborate da Alexandre Dumas e numerosi sono i
volumi di diari e di studi critici che descrivono l’impresa
dei Mille e le condizioni storiche , culturali e politiche che
permisero di raggiungere il sogno dell’Italia Unita.
Il poeta giarrese Giuseppe Macherione (1840-1861) ,
caro a Lionardo Vigo e a Luigi Capuana, immortalò con
i suoi versi patriottici questo momento.
Con i primi atti del Parlamento Italiano e la proclamazione il 17 marzo di Vittorio Emanuele II Re d’Italia iniziava
un’altra impresa : quella di costituire l’apparato statuale
di un’Italia che da tempo, per tradizioni, cultura e arte,
dagli Italiani era già sentita UNA .
Maria Concetta Gravagno
347 1433135
[email protected]
PIPPO PATTAVINA, ARTISTA SICILIANO POLIEDRICO
Una delle grandi vetrine della Farmacia Cipriani, in
corso Umberto ad Acireale, ha ospitato durante tutta la
settimana santa una singolare e struggente esposizione: due sculture in legno, opera dell’attore Pippo
Pattavina. Si tratta di due volti di Cristo coronato di
spine. I volti sono segnati dalla sofferenza, gli occhi
sono spenti ed emerge la tragedia della morte in Croce
. Uno dei volti è sorretto da una piccola base quadrata
in legno nero, appoggiata su una istallazione di due teli
lucidi, uno viola e l’altro giallo. Il secondo volto è appog-
giato, più in basso, su un telo nero. Il pensiero vola ai
crocifissi in legno di fra Umile di Petralia. Lo sfondo
rosso cupo rende ancor più commovente l’allestimento
delle due opere d’arte. Non tutti sanno che l’attore teatrale, televisivo e cinematografico Pippo Pattavina è
anche valente scultore, non solo del legno, ma anche
della pietra lavica, ed è autore anche di pregevoli raffigurazioni pittoriche. La farmacia del dottore Cipriani,
ubicata come detto ad Acireale, in corso Umberto angolo via Paolo Vasta, esprime mecenatismo nell’allestimento della mostra con i due volti lignei di Cristo. La
realizzazione della mostra è stata possibile su iniziativa
dell’associazione teatrale “Quelli del 7°”, Cine foto Club
Galatea, Akis “Il giornale del territorio delle Aci”, e della
Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Anna Ruggieri
“Problemi energetici ed impatto ambientale”
Nell’ ambito delle iniziative promosse dall’Associazione
Culturale “Archimede” di Acireale, nell’ Aula Magna “G.
Bianca” del Liceo Scientifico “Archimede”, si è svolta la
conferenza su: “Problemi energetici ed impatto ambientale”, tenuta dal prof. Angelo Pagano, direttore della
sezione di Catania dell’ Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare. Dopo i saluti di benvenuto del presidente del
sodalizio prof. Arcangelo Blanco, c’è stata la relazione
su questo argomento che negli ultimi tempi ha avuto
molto risalto nell’ opinione pubblica. Il concetto della produzione energetica, sta alla base della nostra società e
della moderna economia. Le fonti energetiche che l’uomo sfrutta per il proprio fabbisogno, possono essere rinnovabili come ad esempio l’acqua e il vento, le quali si
possono sempre utilizzare, ma troviamo anche la cosiddetta energia “fossile” che viene estratta dal sottosuolo
e di conseguenza non è rinnovabile, un esempio è dato
dal petrolio e dal carbone. Quest’ ultime fonti energetiche, nel corso dei decenni, hanno permesso lo sviluppo
dell’umanità, ma allo stesso tempo hanno provocato dei
notevoli danni ambientali. Con le varie fasi di trasformazione, l’uomo utilizza solo il 20 % dell’ energia che produce, il resto si disperde nell’ ambiente, provocando
inquinamento. Per evitare le catastrofi che alcuni studiosi prevedono, è necessario che nei prossimi decenni ci
sia un serio programma di sviluppo economico che
tenga presente della salute del nostro pianeta. In seguito, l’esperto ha attenzionato la “questione” del nucleare,
una fonte di energia 1 milione di volte superiore a quella elettrica, ma di cui non è stato mai risolto il problema
dello smaltimento delle scorie radioattive. Il partecipato
incontro ha visto la proiezione di varie diapositive e
diversi interventi da parte del numeroso pubblico presente, interessato da una tematica molto attuale.
Davide Sirna
ASTAR 107
Alla Fiera del Libro di Torino, a cura della casa Editrice
TIPHERET, è stato presentato il libro ASTAR 107, di
Giuseppe Di Mauro, particolarmente festeggiato da
amici ed estimatori. Il libro sta avendo un certo successo editoriale e ci fa piacere che uno scrittore nostrano
abbia la possibilità di accedere ad un palcoscenico
importante come la Fiera del Libro di Torino. ASTAR 107
si sta rivelando un’opera estremamente interessante per
il suo contenuto che, in chiave fantascientifica, ripropone l'evoluzione del genere umano: una forma di lettura
nuova e veramente affascinante. Il lettore viene coinvolto nella missione del comandante dell'astronave ASTAR
107 che, arrivando sulla terra quando l'uomo era ancora
all'età della pietra, ne facilita l'evoluzione accelerando i
tempi consentendo che diventasse quello che è adesso.
E' chiaro che il finale è a sorpresa e non saremo noi a
svelarlo, anzi invitiamo a leggere il libro nella certezza
che sarà una lettura piacevole e interessante. Il libro, a
Catania, è disponibile da Feltrinelli e da Cavallotto.
4
AKIS
Sabato 21 Maggio 2011
L’ARTE COME RIFLESSO DI DIO
L’arte come riflesso della bellezza di Dio nell’uomo e
nel mondo, è stata il tema di un ciclo di seminari,
organizzati nella parrocchia Cuore Immacolato di
Maria, dall’associazione S.CO.P.U.S. Relatore, il
dott. Antonio Agostini (foto). Il ciclo dei seminari è
stato diviso in due parti: la prima incentrata su “Il Re
dei Confessori”, la seconda - che avrà luogo il 16 e il
23 maggio, alle ore 19 - su “Imago Mariae. La singolarità di questi incontri consiste nel mix di un complesso programma teologico e la Crocifissione
mostrata in varie forme artistiche, dal V al XVI secolo.
La croce, ha detto l’ottimo conferenziere, permette di riflettere, in un contesto più ampio quale è appunto quello medievale italiano, sul significato iconografico che la scena della Crocifissione assume. Nei primi secoli del cristianesimo, essa era addirittura vietata, perché era vivo il ricordo di quella
morte ignominiosa riservata agli schiavi e ai malfattori, successivamente,
assume il significato opposto con Costantino, proponendosi come segno di
vittoria. Dalla croce-trofeo si passa alla prima rappresentazione della
Crocifissione nelle porte lignee di Santa Sabina a Roma, nella terza decade del V secolo, che parla un linguaggio popolare tardo antico. Con la
miniatura dell’Evangelario di Rabbula, nel secolo successivo, la scena
della Crocifissione si mostra con tutti i personaggi evangelici.
Dagli affreschi italiani alto
medievali ai primi tentativi di rappresentazione metallurgica il
passo è breve. La troviamo,
infatti nella porta veronese di
San Zeno, per giungere quindi
alle
grandi
tavole
della
Crocefissione sparsi in tutta
Italia, in cui il Cristo appare glorioso sulla croce. Una svolta
decisiva si ha con Giunta
Pisano, che, influenzato dal
Christus patiens dei codici miniati bizantini, diffonde l’idea francescana di
una religiosità emotiva ed umanizzata. È un primo tentativo che verrà
approfondito da artisti di ampio respiro come Cimabue e Giotto, in cui all’umanizzazione delle figure, si aggiunge la ricerca del reale con un affondo
nella terza dimensione, grazie all’uso dei chiaroscuri. Ai maestri fiorentini
fanno eco quelli senesi Duccio. Simone Martini, Lorenzetti, in cui predominano il colore e la linea Un breve saggio dei primi maestri del Quattrocento
fiorentino, Masaccio, Donatello, Brunelleschi ci mostra come l’arte italiana
abbia ormai raggiunto la maturità. Il secondo gruppo di seminari si concentra sulla raffigurazione della Theotokos, A partire dalla patristica legata
al Concilio di Efeso del 431, vengono interpretate alcune raffigurazioni delle
quali è perfetta celebrazione il ciclo musivo dell’arco trionfale della Basilica
Santa Maria Maggiore di Roma. Attraverso alcune icone care alla devozione romana, passando in rassegna opere scultoree e di oreficeria, come la
statua reliquario della Madonna di Acuto o l’interessante stauroteca di
Pasquale I, si approda nuovamente ai grandi maestri toscani, ancora una
volta diffusori dei principi del buon disegno. Chiudono la veloce rassegna
le rappresentazioni pittoriche di Antonello da Messina, sintesi di spazio,
forma, luce e colore.
G.C.
“San Sebastiano e la sua Basilica nella Aci del 600-700”
Nella Cripta della Basilica di San Sebastiano di Acireale, davanti ad un
numeroso ed attento pubblico, si è tenuta la conferenza dal titolo: “San
Sebastiano e la sua Basilica nella Aci del 600-700”, la quale ha avuto
come relatore il dott. Saro Bella (a dx nella foto), direttore dell’archivio della
citata Basilica e studioso di storia locale. La costruzione di questa chiesa
è avvenuta in un contesto storico pieno di eventi per la terra delle Aci.
Infatti, in questi secoli il Casato di Aquilia cresce e si afferma sul territorio,
sia dal punto di vista economico e demografico, sia come prezioso punto
di riferimento. Nel 1642 la città delle “Cento Campane”, fu denominata
“Reale” per indicare che il suo territorio era demaniale, a differenza degli
altri Casati vicini caduti in mano baronale. Mentre nel 1693, ci fu un terribile terremoto che distrusse buona parte di Acireale. Ma, dalle macerie di
questa enorme calamità naturale, nacque una città dalla fisionomia più
grandiosa della precedente. La Basilica di San Sebastiano venne costruita tra il 1608 e il 1658, ma fu ristrutturata dopo il sisma. Con questi lavori
è divenuta una delle maggiori chiese di Acireale, grazie anche alla facciata molto fastosa, caratterizzata da festoni, angioletti e statue.
Soddisfazione è stata espressa dal parroco della Basilica don Carlo
Chiarenza. La serata ha registrato la proiezione di diapositive riguardo la
storia della terra delle Aci.
Davide Sirna
La cripta della Basilica di San Sebastiano ha ospitato la conferenza
“Arredi e giogali nella chiesa di San Sebastiano tra il '500 e il '600”.
L'introduzione è stata affidata a Saro Bella, curatore dell'archivio storico
della Basilica, che ha esposto l'importanza delle arti minori e delle produzioni artistiche artigianali nella Aci del Seicento, nonché della rilevanza
raggiunta dalla Città con l'istituzione dei consolati della seta e degli argenti. Dopo è stata la volta di Fabio Grippaldi (a sx nella foto), curatore del
Museo d'Arte Sacra della Basilica e studioso di arti applicate, che ha passato in rassegna alcune delle opere custodite nel Museo, mettendo in evidenza come le arti si sono sempre ben espresse anche in questi piccoli
oggetti sacri: pissidi, calici, ostensori e reliquiari; oggetti di squisita fattura
in argento e oro. Ma ancora ha tracciato la valenza catechetica e simbolica di questi oggetti, evidenziando come ogni pezzo ha una storia ed è
assolutamente imprescindibile dal luogo e dal contesto per cui lo stesso
oggetto viene pensato e creato. I convenuti, particolarmente numerosi ed
interessati, hanno potuto apprezzare gli oggetti che per l'occasione sono
stati posti in bella mostra, con la possibilità anche di poterli toccare con
mano.
ph Nuccia Leotta
Davide Sirna
Prof. GIOVANNI VECCHIO,
“VICENDE DEL RISORGIMENTO
E DELL’UNITA’ D’ITALIA NELL’AREA ETNEA”.
Sabato 21 maggio - ore 18:00
presso Villa Immacolata - Viagrande
Il I° Certamen Patristicum di Acireale
L’acqua...
Il Lions Club di Acireale ha organizzato una tavola rotonda sul referendum
abrogativo del 12-13 giugno concernente la privatizzazione dell’acqua. Il
presidente del Club Service, dr.
Salvatore Leonardi, ha sottolineato
come l’imminente appuntamento referendario interpelli la nostra coscienza civile sotto i profili delle convinzioni
politiche, delle valutazioni tecniche, scientifiche ed economicche e, infine,
delle norme di carattere tecnico-giuridico. Infatti, l’incontro si proponeva di
contribuire, all’insegna dell’equilibrio, ad un confronto serio e qualificato. Il
primo relatore, prof. Giuseppe Rossi, ordinario di Idrologia e Costruzioni
idrauliche nell’Università di Catania, vice presidente dell’Associazione
Internazionale delle Risorse Idriche nonché socio del Lions acese, ha
descritto la situazione dei servizi idrici potabili nel nostro Paese e la relativa
normativa. Ha quindi illustrato il primo quesito del referendum (sull’art. 23
bis del D.L. 112/2008) che riguarda il processo di privatizzazione in atto
nella gestione del servizio. Si è occupato quindi del secondo quesito, che
riguarda la parte dell’art. 154 del D.Lgs. 152/2006, che prevede tra gli elementi della tariffa del servizio idrico “l’adeguatezza della remunerazione del
capitale”. Ha concluso sostenendo che i referendum possono considerarsi
una “reazione” ad una legge del Governo troppo sbilanciata a favore delle
imprese private, ma che gli effetti del Sì ai referendum non risolvono i problemi più gravi della perenne transizione nei servizi idrici, legati alla privatizzazione, alle carenze della Pubblica Amministrazione, alla corruzione, alle
scarse risorse finanziarie destinate agli investimenti per l’acqua e la depurazione dei reflui. Ha preso quindi la parola il prof. Ignazio Marino, socio del
Lions acese, ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Catania, il
quale ha richiamato le modifiche avvenute in Italia e in Europa nelle forme
di affidamento dei servizi pubblici locali, mettendo in evidenza che il primo
quesito referendario si applica a tutti i servizi, non solo a quello idrico. Il relatore ha collegato la tendenza alla liberalizzazione dei servizi all’indirizzo
della politica dell’Europa di favorire la concorrenza. Si è detto convinto che
i risultati del referendum non potranno cambiare molto la situazione. E’ toccato all’on. Franco Piro, già Assessore al Bilancio e Finanze nel 52° e 53°
Governo della Regione Siciliana, illustrare le ragioni del Sì (per l’abrogazione delle norme in vigore), richiamando che l’accesso all’acqua è un diritto
universale dell’uomo, che la gestione pubblica può evitare un aumento indiscriminato della tariffa idrica. Le ragioni del No (quindi, a difesa della situazione esistente) sono state illustrate dall’ing. Osvaldo De Gregoris, direttore generale SIE (Servizi Idrici Etnei S.p.A. di Catania), il quale ha sostenuto che la situazione può migliorare non privandosi dell’apporto industriale
dei soggetti gestori privati, ma assicurando un più efficace controllo
dell’Ente d’ambito e di un’Autorità nazionale di tutela degli utenti. Il dibattito
che ne è seguito è stato serrato e vivace con gli interventi del pubblico e la
replica dei relatori. Dalle contrapposte argomentazioni sono emerse alcune
affermazioni di carattere generale: 1) che il problema dell’efficienza del servizio idrico non dipende dal referendum, ma richiede interventi di ben altro
Il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale ha organizzato la prima edizione del
Certamen Patristicum. Tale attività, incoraggiata dal Dirigente Scolastico
Prof.ssa Antonia Puzzo e seguita in tutta la sua complessa organizzazione dai
proff. Antonino Sanfilippo e Rocco Schembra, è stata approvata dal Ministero
dell’Istruzione ed è stata inserita nell’albo delle gare disciplinari, per mezzo delle
quali si intendono predisporre opportune iniziative di approfondimento che valorizzino al meglio la preparazione degli studenti eccellenti. L’istituzione di questa
gara disciplinare ha avuto lo scopo di potenziare lo studio della letteratura cristiana antica latina e greca nel triennio del Liceo, poiché si ritiene che l'innesto
della cultura cristiana nella grande tradizione della civiltà classica rappresenti
uno snodo vitale dell’intera civiltà europea. È vero, in questi ultimi anni, le gare
disciplinari di area umanistica si sono moltiplicate a dismisura e solo di Latino e
Greco sono una cinquantina, ma nel panorama nazionale questa è l’unica gara
che si occupa di autori cristiani e proprio per questo può costituire un’interessante novità nel panorama scolastico. La prova, riservata a delegazioni di studenti iscritti ai Licei, è consistita in una traduzione, analisi e commento di un testo
di un autore cristiano dei primi secoli dell’era volgare. Per quest’anno è stato
scelto come argomento l’Apologetica latina per vari motivi: in primo luogo, offrire agli alunni una prospettiva cronologicamente orientata delle tematiche che
hanno interessato e impegnato gli autori cristiani dei primi secoli; in secondo
luogo, far maturare negli allievi la consapevolezza del ruolo avuto dagli apologeti
latini nel problematico confronto con il mondo pagano; in ultimo, far rilevare gli
aspetti strutturali, linguistici e letterari plasmati dalla classicità pagana, assimilati e quindi riutilizzati dagli scrittori cristiani secondo nuove prospettive e modalità.
A questa edizione hanno partecipato studenti provenienti da vari Licei della
Sicilia e dell’Italia meridionale. La gara, è durata sei ore e ha messo alla prova
la preparazione e la resistenza dei partecipanti. Il testo latino da tradurre era un
brano tratto dall’Ad Scapulam di Tertulliano; tale brano si è rivelato particolarmente interessante per la sorprendente attualità di temi come la libertà di religione o il rapporto fra la religione e il potere. A margine del Certamen, nell’aula
magna del “Liceo Gulli e Pennisi” , si è svolto un convegno di studi di Letteratura
Cristiana antica, presieduto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Antonia Puzzo. I
relatori di questo convegno sono stati il prof. Antonino Sanfilippo e il prof. Rocco
Schembra (organizzatori del certamen, entrambi professori di Latino e Greco
presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi”, e il prof. Schembra anche docente di
Letteratura Cristiana antica presso lo Studio Teologico di Catania), la prof.ssa
Lisania Giordano (Università di Catania), il Prof. Vincenzo Messana (Università
di Palermo) e il prof. Giacomo Raspanti (Liceo Classico “Cielo D’Alcamo” di
Alcamo e docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia); essi hanno approfondito gli aspetti più interessanti trattati dagli apologeti latini, hanno esaminato le
dinamiche storiche dei primi secoli dell’età volgare, analizzando il rapporto più o
meno conflittuale fra pagani e cristiani. Alla fine della mattinata è avvenuta la premiazione, la parte più attesa dai partecipanti alla gara disciplinare. Il primo premio (500 €) è andato a Matteo Rametta del Liceo Classico “Pantaleo” di
Castelvetrano (TP); il secondo premio (300 €) è andato a Gloria Ruvolo dell’IIS
“Giuseppe Ferro” di Alcamo; al terzo posto si è classificata Noemi Liggeri del
Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. Una menzione d’onore hanno ricevuto gli elaborati di Antonio Panico e di Ludovica Petracca, entrambi del Liceo
“Capece” di Maglie (LE), e di Eugenio Cauchi del Liceo Classico “Gulli e Pennisi”
di Acireale. A conclusione del convegno è stato proposto il tema del Certamen
per l’anno prossimo: “L’agiografia greca”, anche per consentire ai docenti che lo
volessero di preparare i propri studenti nel corso dell’anno scolastico successivo. Un bilancio di tale esperienza è senza dubbio positivo, in primo luogo poiché
è stata rivalutata in ambito scolastico quella parte delle letteratura tardoantica,
solitamente trascurata nella prassi scolastica, ma che ha avuto un ruolo fondamentale per la formazione dell’Europa, in secondo luogo perché la collaborazione fra scuola e università ha permesso di rendere fruibili i risultati della ricerca
scientifica anche ad un pubblico più vasto come è quello scolastico. L’augurio è
che tale iniziativa possa dar vita ad una tradizione, grazie alla quale, ogni anno
si possa stimolare lo studio e l’approfondimento di un autore, di un genere letterario o di una tematica di particolare rilevanza nella storia letteraria e che abbia
una efficace ricaduta didattica.
R. S.
ph Nuccia Leotta
tipo e rilevanza; 2) che la contrapposizione pubblico-privato non è determinante perché a decidere della qualità del servizio idrico è la correttezza operativa degli incaricati del servizio (che dovrebbe essere garantita a sua volta
da idonei controlli); 3) che comunque la scelta a favore del privato fatta dal
nostro legislatore – in ritardo ed eccessiva rispetto alle sollecitazioni europee – dovrà essere comunque corretta, sempre per impulsi che ci verranno
dall’Europa. In conclusione, ad occupare un posto centrale nella riflessione
sono apparse alcune tesi contrapposte: innanzitutto che la questione referendaria sull’acqua è stata caricata di un significato politico che va ben al di
là dell’effettiva portata del quesito; la fiduciosa convinzione espressa da
qualcuno che la struttura privata – più orientata nel senso dell’efficienza –
possa tutelare l’interesse pubblico meglio della struttura pubblica; infine, la
convinzione che la struttura pubblica, sottoposta al controllo democratico, è
più in grado di garantire il raggiungimento dell’interesse pubblico. Resta
comunque valido quanto osservato dal prof. Marino nella sua replica ovvero che il problema è, ancor prima che nelle strutture, in noi, nelle carenze
della nostra coscienza civile e della nostra etica pubblica.
ph Fabio Consoli
Giovanni Vecchio
Festosa inaugurazione della Mostra
“L’Etna nell’Arte”, collettiva di pittura,
scultura e fotografia inaugurata nella sala
Mnemosyne
dei Federiciani di via
Marzulli alla presenza di un folto pubblico
di soci ed estimatori. La Mostra, organizzata
con
la
collaborazione
dell’Associazione “Terra di Mezzo” di
Palermo, è stata particolarmente attenzionata. Nella foto don Salvatore Coco con
Calogero Lo Re, presidente fondatore dell’associazione palermitana, presentano
un’opera di Valeria La Piana.
AKIS
Il futuro di Acireale...
Sabato 21 Maggio 2011
Inaugurata la statua di Don Bonaccorso
Santa Tecla - Domenica 15 maggio con una solenne celebrazione presieduta dal Vescovo, Mons. Pio Vittorio Vigo, è stata benedetta la statua bronzea che ritrae Don Giovanni Bonaccorso, amato parroco di Santa Tecla dal
1967 al 2008, posizionata all’interno del Santuario “Madonna di Fatima”,
luogo che Egli realizzò col concorso dei fedeli. Una gran folla di persone,
tra parrocchiani, villeggianti, conoscenti e congiunti di don Giovannino, è
accorsa in ricordo di un sacerdote umile e pio. A realizzare l’opera, straordinariamente veritiera non solo nei tratti somatici ma anche nella posa del
raccoglimento in preghiera, è stato il maestro Paolo Guarrera, tra i principali
artisti che la città di Acireale oggi possa vantare. “Nella formazione di
Guarrera - scrive Mercedes Auteri - si possono riconoscere i maestri della
scultura del Novecento catanese, Francesco Messina e Emilio Greco: nel
loro tentativo di sintesi delle esperienze di Auguste Rodin e di Medardo
Rosso ma, soprattutto, nella loro ricerca del classico. Ricerca che conduce
Paolo alla scoperta (e, qualche volta, alla malcelata volontà di trasgressione) della misura e nobiltà del bello neoclassico, allo studio del rinascimento italiano, fino anche, forse, alla tradizione ellenizzante”. Colpisce in questa opera soprattutto l’espressione dovuta alla meditazione della preghiera,
momento in cui peraltro padre Bonaccorso era spesso assorto. Guarrera ha
Siamo giunti ormai al secondo degli incontri programmatici attraverso cui,
con cadenza mensile, ci confrontiamo sul presente e sul futuro di Acireale.
Abbiamo inteso, insieme a Nicola D’Agostino, scegliere come formula organizzativa quella del workshop: agile, snella, non appesantita dai legacci
corpulenti dei quali troppo spesso si sostanzia la politica. Il 5 febbraio, il
salone conferenze San Paolo, ha ospitato una riflessione(con annessa
documentazione fotografica e proposte!) sul degrado fisico, materiale, della
nostra città. Chiunque abbia la ventura di imbattersi(quotidianamente!)in
strade dissestate, arredo urbano carente, igiene precario, assenza di spazi
verdi, ludici, ricreativi (dove, senza pretese, passeggiare, riflettere, rilassarsi!) può, infatti, ben comprendere il senso della nostra denuncia. La questione della vivibilità non può essere liquidata come pura teoria: una comunità innanzitutto esiste se i suoi luoghi fisici sono “sostenibili” per i suoi cittadini. Il 7 Maggio abbiamo dibattuto, attraverso i contribuiti autorevoli di
Salvo Nicotra, Alfonso Sciacca, Enzo Mellia, su una condizione financo
peggiore del disfacimento materiale: il declino psicologico. Crediamo valga
la pena chiedersi: perchè siamo incerti, stanchi, talvolta addirittura frustrati
rispetto ai fatti della vita cittadina?Perchè questa città non riesce più ad
avere un rapporto di massa con il suo futuro?Perchè il presente, al di là
delle posizioni anagrafiche, non appassiona più? Un interrogativo dovero-
ATTIVITA’ DELL’IPAB
Lunedì 23 maggio, ore 18:
Erasmo da Rotterdam nel quinto centenario
della pubblicazione dell’Elogio della follia (1511-2011).
Lunedì 30 maggio, ore 18:
Giuseppe Sciuti e la decorazione della Cattedrale
a cent’anni dalla morte.
Lunedì 06 giugno, ore 19,00:
presentazione volume “Il bianco e il nero” favole di Grazia Cavallaro
Opuscolo per il centenario
A conclusione delle manifestazioni organizzate per
il primo centenario di fondazione della “Pia Unione
delle Guardie d’Onore al Santo Sepolcro” di
Acireale, è stato presentato e distribuito gratuitamente un opuscolo celebrativo, curato dal giornalista Antonio Trovato. Il libretto racchiude, nelle sue
36 pagine, trenta illustrazioni sulla storia (antica e
recente) dell’associazione e la sintesi dei contributi presentati dai quattro relatori in occasione della
conferenza celebrativa, tenutasi lo scorso 9 aprile
presso la Basilica dei SS.Apostoli Pietro e Paolo:
“I valori dell’Unione” dello stesso Antonio Trovato;
“Una secolare tradizione acese: la processione del
Venerdì Santo” del prof. Gregorio Monaco; “La storia recente della Pia Unione” dell’avv. Guido Leonardi; “Confraternite: croce
o delizia?” di don Gaetano Pulvirenti. Sono stati, inoltre, pubblicati l’elenco
dei presidenti succedutisi nella carica, dal 1911 ad oggi, ed i messaggi
augurali di S.E. il Vescovo di Acireale, mons. Pio Vittorio Vigo, del cappellano della Pia Unione, don Guglielmo Giombanco, del Rettore
dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso, Sebastiano Pavone, e del presidente della Pia Unione, Giovanni Trovato. A tal proposito, il vice-segretario,
Salvatore Scavo, oltre a ringraziare gli sponsor che hanno reso possibile la
stampa di questo opuscolo, ha voluto ricordare e sottolineare anche la vicinanza e il supporto prestato dal Credito Siciliano. “Ci tengo – ha detto
Scavo – a ringraziare particolarmente il dott. Saverio Continella, direttore
generale del Credito Siciliano, per il contributo che ha voluto dare a questa
nostra iniziativa celebrativa per i cento anni della Pia Unione”.
Riccardo Anastasi
“DIPENDE DA TE”
IL TEMA DELLA PREVENZIONE DALLE DIPENDENZE GIOVANILI
pertanto saputo cogliere l’intimo dell’Uomo a cui si è voluto dedicare questo
monumento. Particolarmente curati dall’Autore anche i minimi particolari,
tra i quali spicca il ricco ricamo della stola. La statua è stata commissionata dalla Parrocchia di S. Tecla, retta dal Can. Don Alfredo D’Anna, dopo che
un apposito comitato spontaneo guidato dalla Sig.ra Angela Scandurra e
dal mar. Nuccio Caffo ha avvertito l’esigenza di dedicare un monumento al
Parroco tanto amato ed il cui ricordo è ben chiaro e nitido nei tanti che
hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo come Sacerdote, come
Amico e come Uomo.
Rodolfo Puglisi
so non per piangerci addoso, nè tantomento per fare una infruttuosa caccia alle streghe, quanto per affermare con forza la necessità innanzitutto di
una diagnosi circa i limiti e gli errori che stiamo commettendo. Per sostanziare, con premesse forti, la fase propositiva(che non deve mai mancare!).
Per governare il presente e far parte, con consapevolezza, della squadra
chiamata a dare una forma al futuro. Occupiamo già il campo rispetto alle
critiche che riceveremo: non sono temi “concreti”, “pratici”, si dirà! Il problema è che queste parole sono pronunciate spesso da coloro, presunti o
meno depositari di “praticità”, i quali non hanno certo contribuito a far ripartire “praticamente” Acireale. Non ci stancheremo mai di dire che il primo
interrogativo neutro, da affrontare con urgenza, è: in quale direzione vogliamo andare? Chi vuole essere Acireale? E’ tempo di scegliere un progetto
strategico. Non c’è nulla forse di più pratico di una buona teoria.
Antonio Coniglio
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Fondata la Sezione dei Veterani dello Sport
E’ stata costituita lo scorso 30 aprile ad Acireale la
Sezione della Unione Nazionale Veterani dello
Sport, che è stata ratificata il 5 maggio dal Consiglio
Direttivo Nazionale dell’UNVS nel corso della 50^
Assemblea Nazionale dell’Unione in programma a
Taormina dal 4 all’8 maggio 2011.
L’UNVS è un’Associazione Benemerita di Interesse
Sportivo, di volontariato e di promozione sociale e
sportiva, è apolitica, senza fine di lucro e si propone, tra le altre, le seguenti finalità: tenere vivo lo spirito e la passione per lo sport, fonte dei più puri
ideali nel ricordo delle glorie del passato, per l’affermazione della fulgida
tradizione italiana; sviluppare i vincoli di fratellanza fra tutti gli sportivi; riunire tutti i veterani dello sport al fine di essere da sprone e guida ai giovani; collaborare col CONI, con le singole Federazioni, con le Discipline
Sportive Associate, con gli Enti Locali, con Gli Enti Sportivi e Turistici, con
le scuole pubbliche e private, offrendo patrocinio ed organizzazione e mettere in atto iniziative di sostegno alle categorie svantaggiate e di lotta al
doping ed alla violenza nello sport. La sede dell’UNVS di Acireale si trova
in via Rosario Currò n. 20 presso l’Associazione Italiana Arbitri. Venti i soci
Promosso dalla Coop.
Futura 89 con il coordinamento del Ser.T del
Distretto di Acireale, si è
svolto un incontro/confronto sul delicato tema
delle dipendenze nel
mondo
giovanile.
L’evento, rientrante nel
progetto di prevenzione
tossicodipendenze denominato “Aquilia II”, che
prevede azioni volte alla
prevenzione del disagio
giovanile ed in particolar modo al complesso fenomeno delle dipendenze, è
servito anche per presentare i risultati del laboratorio formativo/informativo
al quale hanno partecipato i ragazzi della II° classe della scuola secondaria
di primo grado dell’I.C. “G.B Arista” di Acireale, cimentatisi nella realizzazione, a fine laboratorio, di un cortometraggio dal titolo “Dipende da te” con il
quale si è voluto divulgare l’esperienza vissuta e lanciare un messaggio
propositivo ai coetanei attraverso l’educazione tra pari, la peer education,
ovvero quella strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di
passaggio "di conoscenze, d’emozioni e d’esperienze" da parte di alcuni
membri del gruppo ad altri membri di pari status. Compiacimento per i proficui risultati ottenuti grazie al laboratorio è stato espresso dal coordinatore
del progetto “Aquilia II” Federico Lupo che ha sottolineato l’importanza delle
moderne tecniche di prevenzione dalle dipendenze del mondo giovanile
(computer, tv, social network, droghe) che hanno permesso nel tempo di
costituire una rete efficace di “servizi alla persona” incentrati sul miglioramento della qualità della vita.
Riccardo Anastasi
fondatori, tutti con un passato (e presente) sportivo di rilievo, ai quali sicuramente se ne aggiungeranno altri. Rodolfo Puglisi è il Presidente della
Sezione, Vice Mario Mascimino, consiglieri Rosario D’Anna, Antonio
Licciardello, Olindo Ausino, Alfio Scudero ed Angelo Musmeci; Segretario
Christian Citraro; Presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giovanni
Greco: componenti del Collegio dei revisori dei conti: Orazio Pennisi,
Giuseppe Raciti, Giuseppe Bella, Salvatore Di Giovanni. Gli altri soci fondatori sono Orazio Fichera, Giuseppe Finocchiaro, Salvatore Marano,
Tarcisio Maugeri, Pietro Nicolosi, Andrea Pulvirenti ed Angelo Spina. Nella
foto, scattata il 5 maggio a Taormina da sn. Antonino Costantino (consigliere nazionale), Martino Di Simo (collegio dei probiviri), Renato Nicetto
(cons. naz.), Mario Facchin (cons. naz.), Antonino Maranzano (delegato
regionale), Alberto Scotti (vice presidente vicario nazionale), Rodolfo
Puglisi, Gian Paolo Bertoni (presidente nazionale) e Piero Risuglia (delegato regionale).
Angelo Silvio Musmeci
Via Lazzaretto 25 – Acireale
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AKIS
Sabato 21 Maggio 2011
Italiani, potete cominciare a sorridere! E’
bastato un attimo di concentrazione del
Ministro Brunetta, il riferimento più basso
del Governo, per risolvere l’annoso problema del disavanzo dello Stato! La “bella
pensata” è presto detta: il contenimento
della spesa pubblica si può ottenere elevando il minimo dell’età pensionabile!
Cioè, da un’elucubrazione scientificomatematico-filosofico-einsteiniana, è arrivato alla risoluzione che l’età pensionabile
è inversamente proporzionale alla spesa
pubblica, aumentando quella diminuisce
l’altra. Sembra la scoperta dell’acqua
calda o, se volete, l’invenzione dell’uovo
sodo, però nessuno ci aveva pensato!
Solo lui! E per forza, che ci sta a fare un
Ministro dell’Innovazione se non innova?
In poche parole, il Nostro, fa osservare che
la pacchia del pensionamento a 60-65 anni deve finire poiché non fa altro
che favorire ed incentivare il parassitismo. Sante parole! E’ sotto gli occhi di
tutti come questi pseudo-vecchi non facciano altro che menarci per il naso
con la loro condotta da sfaccendati! Cosa ne fanno, argutamente si domanda il Ministro, del tempo che rimane loro dopo aver fatto la spesa, aver trascorso settimane in coda davanti agli sportelli della Posta per ritirare la pensione o delle ASL per pagare il ticket? Come lo utilizzano? Male, sprecandolo scandalosamente a giocare con i nipotini o a fare dell’altro che certamente non giova alla società! Qualcuno, addirittura, non trova di meglio da
fare che ammalarsi o, per darsi un contegno, non disdegna addirittura di
morire, lasciando così in ambasce gli eredi nell’affrontare il complicato problema dell’eredità da suddividere o del liberare la casa dalle cose inutili che
il “vecchio” nel corso della vita si è intestardito ad accumulare. Basta, sentenzia il Nostro, chi vuole andare in pensione lo potrà fare soltanto in età
meno giovanile, a cominciare dagli ottant’anni o su di lì! Il cosiddetto “meritato riposo” è un problema di lana caprina che, a detta di Brunetta, non ha,
“senilmente” parlando, fondamento alcuno. Il riposo dev’essere, invece, per
tutti uguale: quello eterno,
che basta e avanza.
Lassù,
poi,
avranno
voglia…! Insomma, non
passerà molto che tutti
coloro che si troveranno
“imboscati” nelle cosiddette case di riposo saranno
scovati, prelevati in maniera coatta e convogliati
verso luoghi di lavoro forzato. Non ci saranno
osteoporosi, gotta, prostata, invalidità più o meno
permanenti e paturnie
varie che terranno: tutti
all’erta a avanti-march! E
con la disoccupazione giovanile, come la metteremo?
Niente
paura!
Elevando l’età minima
pensionabile, si eleverà
logicamente quella minima
lavorativa! Questo è il
bello della “pensata”!!! Di
conseguenza, slitteranno
tutte le età a… ritroso: si
nascerà a dieci anni –e non prima-, ci si iscriverà a scuola a sedici anni e…
così di questo passo. Il tutto sarà regolato ed armonizzato da una Legge che
il nostro alto (sic!) Ministro ha chiara in mente. Qualcuno –non manca il solito guastafeste- ha avanzato dubbi circa la piena applicazione della “genialata”. Questo “rompi”, infatti, asserisce che, date le prospettive ecologiche future, (fra atrazina alla camomilla, piogge acide perforanti, tsunami, buco dell’ozono più o meno grande a seconda di quale industria effettua il sondaggio, Amazzonia ormai priva di liane di tarzaniàna memoria e rifiuti solidi giunti ad altezza everestiàna, insomma dato tutto questo “ben dell’uomo”) sarebbe più opportuno abbassare la soglia dell’età pensionabile e creare una
Legge che riconosca quella degli anziani come una “specie protetta” perché
già in via d’estinzione? Suvvia –risponde il Nostro- bando al pessimismo! Il
D.L. al Gerovital ormai è innescato, procede su binari spalmati di burro e
nessuno riuscirà più a fermarlo. Italiani, non temete, siamo in buone mani,
Brunetta ha il senso spiccato dell’umorismo. L’unica cosa che ogni tanto lo
rende furioso è quando qualcuno gli ricorda la sua bassa statura. Ed è
appunto in tale circostanza che, per “innalzarsi”, tira fuori una sparata, una
nuova Legge, che lo faccia apparire immenso e talmente elevato in cielo da
farci scorgere a malapena la sua immagine trasfigurata. Non più un nano o
simile al biblico Zacchèo, ma un gigante! Ecco, a parte questo peccato di
vanità, possiamo ben dire che in fin dei conti non è cattivo, il Ministro.
Parola di Sherpa
Buona Sanità: perché non riconoscerla quando vi si presenta?
Siamo ormai abituati a sentir parlare di “malasanità” al punto tale da non
fidarci più dei medici di cui il nostro territorio dispone. Quando il caso diventa particolarmente complesso spesso ci si avventura al nord o addirittura
all’estero per diagnosi e terapie e purtroppo a volte ciò è indispensabile.
Tuttavia, ciò che sfugge alla collettività è che nel nostro territorio esistono
tanti bravi medici armati ancora del fuoco sacro della passione per la medicina e per la scienza capaci di dimenticare se stessi per aiutare il loro paziente! Sono in tanti, ed operano nella riservatezza dei loro studi senza enfasi
mediatica o appariscenza protagonistica. Lavorano all’ombra di grandi maestri e da essi hanno saputo cogliere il meglio per applicarlo nella loro quotidianità professionale. Spesso non hanno neanche la possibilità di esercitare
appieno le loro capacità, ma sono lì, seduti davanti al computer attendo il loro
paziente per aiutarlo al meglio del loro impegno e capacità. A tal proposito
vorrei raccontarvi un emblematico caso clinico del tipo “nemo profeta in
patria” “ Circa sei mesi addietro, giunge all’osservazione della dott.ssa Maria
Bruccheri, genetista direttrice del poliambulatorio dell’Istituto I.R.M.A., una
mamma disperata la cui figlia presenta da diversi mesi febbre ricorrente
associata a cefalea, dolori articolari e muscolari. Un’anamnesi remota di
Si è svolto nei giorni scorsi, nella sede dell’associazione AciGaia, l'incontro tra operatori ed esperti del settore agrumicolo per discutere dello stato
del limone verdello di Acireale. Hanno partecipato esponenti del settore
agricoltura dei comuni di Bronte, Biancavilla, Paternò e Catania che hanno
aderito al forum permanente sull’agricoltura presentato a gennaio alla
Provincia Regionale di Catania. Relatori della serata un ex commerciante di
agrumi, Giovanni Basile, ed un agronomo ed imprenditore, Angelo Privitera.
L’intervento di Basile ha evidenziato le difficoltà del settore agrumicolo che
hanno portato alla crisi ed alla decadenza ad Acireale, illustrando inoltre
quali sono le peculiarità dei mercati europei e soprattutto sud americani che
hanno invaso l’Italia con il loro prodotto e che ha acuito la crisi degli agrumi siciliani e quindi del limone di Acireale. L’agronomo Angelo Privitera ha
esaminato lo stato attuale, evidenziando le cause che hanno portato alla
crisi, sottolineando le responsabilità degli operatori del settore che non
sono riusciti a formare cooperative in grado di contrastare la grande distribuzione internazionale, permettendo inoltre che il prodotto estero invadesse i mercati siciliani, e le responsabilità della politica che non ha mai ne supportato gli agricoltori ne elaborato manovre finanziare in grado di incentivare quanti hanno investito e credevano in questo settore. L’unione di queste
componenti ha fatto sì che oggi ad Acireale, come in gran parte della Sicilia,
non esiste più una proposta valida, organica e competitiva. Le proposte del
Privitera sono quelle di creare cooperative di produttori che condividano
tutti i mezzi necessari alla produzione degli agrumi, acquistando insieme i
prodotti fitosanitari, e condividere tutto quello che è necessario ad abbattere i costi fissi. Procedere successivamente alla riqualifica dei nostri agrumeti, con la rimozione delle vecchie piante e la posa di nuove, sostituendo
la qualità attuale, il “monachello” (ottima solo per un piccolo settore industriale, legato alla produzione di dolci e liquori) con qualità che abbiano una
più ampia possibilità di utilizzazione. Parallelamente organizzare seminari
che aiutino gli agricoltori a sviluppare la propria attività, utilizzando anche
gli incentivi già disponibili e quelli che eventualmente saranno approvati.“Mi
ritengo molto soddisfatto dell’incontro di stasera, che ha riacceso i riflettori
su un settore economico che ha regalato ad Acireale un dopoguerra ricco
tanto da essere denominata Riviera dei limoni, giusto tributo a piantagioni
floride che rendevano il nostro paesaggio unico. Oggi penso cha bisogna
rilanciare il nostro limone, cercando di aggregare le forze che sono rimaste
ed aiutando quanti pensano che possa essere ancora profittevole questa
attività. La nostra città che ha ambizioni turistiche non può prescindere dal
ridare al nostro paesaggio un aspetto che ricordi la fantastica riviera dei
limoni, abbinando iniziative come sagre, mercatini, piatti tipici alla promozione turistica del nostro territorio. Inoltriamo l’invito a partecipare a questa
iniziativa, che è partita con l’incontro di ieri, al Sindaco Avv. Nino Garozzo,
all’ass. allo sviluppo economico Pippo Basile, al deputato acese on. Basilio
Catanoso componente della commissione agricoltura, al deputato regionale on. Nicola D’Agostino, alla Presidenza del consiglio comunale affinché
possa essere oggetto di dibattito consiliare ed a tutti quelli che credono
ancora possibile il rilancio della nostra Acireale”.
Paolo Monaco
50 anni insieme lo scorso 29 aprile
i coniugi Luciano Scandura di 74
anni e Rosaria Patanè di 75 anni ,
Insieme ai figli ed ai nipoti hanno
festeggiato il cinquantesimo anniversario di matrimonio che venne
celebrato il 29 aprile 1961. Dalla
redazione di Akis sentiti auguri di
tanta felicità!
NOZZE D’ORO
GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2011
Colpo gobbo e importante risultato ottenuto dall'I.C. “G.B. Arista” di
Acireale, egregiamente diretto dal prof.Giuseppe Massimino, alla finale provinciale dei giochi matematici grazie ad un numeroso gruppo di piccoli studenti, tutti appartenenti al sopracitato istituto. Gli alunni ammessi alla finale regionale che si terrà il 28 maggio all’Università Korè di Enna, dovranno
contendersela con gli altri finalisti circa trecento su 28.000 in tutta la Sicilia.
Rapid Play di Primavera alla Galatea Scacchi
Si è concluso il 5° Rapid Play di Primavera, torneo
sociale della Galatea Scacchi, disputato su otto
turni con la formula italo-svizzera e con 15 minuti
di tempo per giocatore. Tredici i partecipanti. Ha
vinto Giovanni Sposito con 8 punti totalizzati su 8,
2° Salvatore Fresta con 6 punti, 3° Rosario Puglisi
con 5,5 punti, 4° Salvatore Mangiagli e 5° Pietro
Nicolosi, entrambi a 5 punti. L’attività della Società
Dilettantistica Galatea Scacchi prima della pausa
estiva continua con il prossimo inizio del torneo
sociale intitolato al “Dott. Enrico Puglisi”, ottava
edizione e l’organizzazione del Torneo Rapid Play “Angelo D’Arrigo” il 29
maggio, inserito nel calendario delle manifestazioni del Comitato
Scacchistico Siciliano facente parte del circuito “Rapid Play Sicilia”.
Angelo Silvio Musmeci
S.D. Galatea Scacchi
Organizza
2° RAPID “ANGELO D'ARRIGO”
Aci S. Antonio ha il suo Centro Commerciale Naturale.
I rappresentanti della Arista, specie quelli appartenenti al plesso di Loreto,
sono riusciti a sbaragliare a livello provinciale, riuscendo ad imporsi tra lo
stupore dei genitori, gli insegnanti e degli “avversari”. Si tratta di Lanzalone
Mariaemilia, 3a Primaria 1a classificata, Urso Manfredi, 4a Primaria 3° classificato, della 5a Primaria ben tre alunni, Benanti Paolo, 4° classificato,
Cannavò Roberta, 5a classificata e Licciardello Marco, 6° classificato, tutti
del plesso di Loreto Balatelle. Per quel che riguarda la 1^ Secondaria Pirri
Alessio, 3° classificato, 2a Secondaria, Nicosia Rosario, 2° classificato e
Leotta Samuela, 4a classificata. Infine nella 3a Secondaria, Maugeri
Michael, 2° classificato, Vecchio Irene, 5a classificata e Cristalli Luca, 6°
classificato. Per molti dei prodigiosi studenti, le finali nazionali potrebbero
non essere solo un miraggio.
Antonio Foti
faringotonsilliti ricorrenti e appendicectomia. Nonostante diverse terapie e
innumerevoli esami emato-chimici i numerosi medici che hanno trattato il
caso clinico non sono riusciti a porre una diagnosi; in pratica nessuno è riuscito a capire da cosa potesse essere scatenata tale sintomatologia. In realtà
i dati forniti all’anamnesi facevano propendere per una patologia genetica
rara, ma abbastanza frequente nella nostra popolazione; si tratta della
Febbre Mediterranea Familiare (FMF). Viene prescritto ed effettuato l’esame
biomolecolare per la ricerca delle mutazioni del gene MEFV ma l’esame non
rivela alcuna mutazione. Viene spiegato alla madre e alla ragazza che la diagnosi di Febbre Mediterranea Familiare rimane confermata anche se il test
genetico è negativo. Ciò accade perche i test genetici permettono di riscontrare la presenza di alcune mutazioni, ovviamente quelle ad oggi conosciute
e riscontrate nella popolazione di riferimento e quindi viene prescritta la terapia specifica doto che, fortunatamente, la Febbre Mediterranea Familiare è
una delle poche patologie genetiche in cui è possibile una terapia farmacologica. Si penserebbe: caso risolto!... e invece no. La signora, non convinta
appieno dalla diagnosi posta dalla dott.ssa Bruccheri, inizia un tortuoso percorso di “turismo sanitario” che infine la porta sino a Roma, dove, a distanza di sei mesi, i sanitari del presidio romano confermano la diagnosi e la terapia precedentemente posta dalla dott.ssa Bruccheri. La signora è ritornata
all’Istituto ha raccontato il suo lungo peregrinare per i vari studi medici e
adesso vuole essere seguita dalla dott.ssa Bruccheri dopo aver perso sei
mesi di tempo e speso una rilevante somma di denaro… Gesu Cristo aveva
detto “nemo profeta in patria”; ovviamente non poteva non avere ragione [1,
2, 3, 4]. Tanti vengono all’I.R.M.A. percorrendo centinaia di chilometri molti
abitanti dell’acese prendono invece l’aereo convinti che più lontano vanno
meglio trovano: il caso descritto dimostra che spesso non è cosi e che anche
ad Acireale si fa buona Sanità.
Giovanni Tringali
Il sindaco, dott. Pippo Cutuli, ha reso noto
di aver ricevuto dall’Assessorato delle
Attività Produttive retto dal dott. Marco
Venturi, il decreto di accreditamento del
Consorzio Centro Commerciale Naturale “Il
Casalotto di Aci Sant’Antonio”, La sede
legale del Centro Commerciale Naturale è
stabilita in Aci S. Antonio (Ct) via Regina
Margherita n. 25; responsabile del
Consorzio è Giuseppina Panebianco.
“Viene così avviato ufficialmente –spiegano
il primo cittadino e il vice Stefano
Finocchiaro, che detiene la delega allo
Sviluppo Economico-, il processo aggregante delle attività produttive operanti nel centro
urbano santantonese che, già costituitesi in
consorzio il 18 aprile 2011, avranno ora la possibilità di promuovere in rete
iniziative attrattive di marketing territoriale in modo da rivitalizzare il centro
storico cittadino e contrastare al contempo la recente espansione operata
dalla grande distribuzione”.
Domenica 29 Maggio 2011
Presso
52° Club Frecce Tricolori
Via Angelo Raffaele, 4 - Acireale (CT)
“Grosso” Colpo di Mercato per l’Acireale Calcio...
AKIS
7
Sabato 21 Maggio 2011
Successo del concorso “Legalità” Riservato agli studenti delle scuole, organizzato dall’Associazione
Antiracket Acese “ R. Livatino” Anche quest’anno l’Associazione Antiracket
Acese “Rosario Livatino” ha organizzato il Concorso “Legalità” riservato agli
studenti delle scuole medie statali di 1° e 2° grado di Acireale, che ha
riscosso notevole successo sia per il numero dei partecipanti (circa 400) sia
per la qualità delle riflessioni che i ragazzi e le ragazze hanno espresso
negli elaborati proposti ed esaminati in prima battuta dalle commissioni
interne ad ogni istituto, le quali hanno quindi provveduto a trasmettere i cinque ritenuti migliori alla commissione dell’AS.AR.A.. Tra questi ultimi sono
stati individuati un primo e un secondo premio per ciascuna istituzione scolastica. Nella sala teatro San Paolo di Acireale lo scorso 12 maggio ha
avuto luogo una partecipatissima manifestazione finale con la presenza di
alunni e docenti referenti di ogni scuola e molti dirigenti scolastici. Il presi-
L’ Archimede di Acireale nel Kent per uno stage linguistico
Circa cinquanta studenti del Liceo Scientifico “
Archimede”, recentemente, si sono recati in
Inghilterra per un corso intensivo di lingua inglese. La
straordinaria esperienza educativa e culturale si è
svolta presso la Kent School of English a Broadstairs,
che è una bellissima cittadina a breve distanza dal
porto di Dover e non lontana da Londra ed è caratterizzata da stradine che si diramano verso il mare, lunghe spiagge sabbiose e da un piccolo porto molto pittoresco. La Kent School of English è una istituzione
scolastica, riconosciuta dal “British Council”, di elevata qualità che offre un insegnamento della lingua inglese per studenti di
ogni età e nazionalità attraverso attività di “speaking, listening and interac-
GABRIELE AIOLA - è diventato sacerdote
La notizia tanto attesa, non solo da parte di Gabriele è stata accolta con
gioia da parte di tutti coloro che lo conoscevano e dei tanti colleghi del
Liceo Classico “Gulli e Pennisi” che con lui hanno condiviso un cammino
durato anni. Gabriele, fin dagli anni del Liceo, ha manifestato la sua scelta di dedicarsi al sacerdozio, una chiamata, lui la considerava, alla quale
affidarsi totalmente e che era nata come mi diceva con la lettura del
Vangelo e le varie esperienze di umanità che aveva conosciuto sino a quel
momento nella sua vita. L’ordinazione sacerdotale che ha avuto momenti
molto intensi e toccanti, è avvenuta nella Basilica Chiesa di Aci S. Filippo
alla presenza di Mons. Rapisarda, ed è stata officiata da Mons. Pio Vigo
Arcivescovo di Acireale che rivolgendosi a Gabriele durante l’omelia l’ha
chiamato “Figlio eletto di questa comunità”. Particolarmente suggestivi ed
emozionanti, fra i tanti, i momenti dell’ “Eccomi” dell’ordinando e quelli della
prostrazione con la litania dei santi, nonché i suoi ringraziamenti finali, a
cominciare da quelli dati ai propri genitori con cui Don Gabriele ha chiuso
il sacro rito.
Filippo Laganà
Il "kiwanino d'oro" a favore dell Eliminate Project
"E' inaccettabile che neonati innocenti e le loro madri debbano soffrire e morire di tetano quando è facile fare prevenziione con un semplice vaccino. Il KIwanis e l 'Unicef elimineranno il TMNC e cambieranno
il mondo per spazzare via questa crudele malattia ,vecchia di secoli
ma che e condanna ancora madri e figli di 38 nazioni ad una morte
orrenda" Il Kiwanis lo sa e a favore di questo Service si è mosso.
dente dell’AS.AR.A. avv. Giacomo Fiorini, che si è tanto prodigato per la
buona riuscita del Concorso, ha ribadito che l’iniziativa rientra nel quadro
del progetto sistematico e permanente dell’Associazione per l’educazione
e la formazione alla Legalità finalizzato alla lotta alla mafia, per incentivare
la partecipazione degli studenti ad una attenta e matura riflessione sul
tema, quest’anno collegato alla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia. Allo studente primo classificato per ogni scuola è stato consegnato un premio di € 300, mentre al secondo classificato un premio di € 150; a
tutti i partecipanti è stato rilasciato un attestato di partecipazione e ad ogni
scuola una targa ricordo. Durante la premiazione, il preside Giovanni
Vecchio, presidente della commissione giudicatrice, ha posto delle domande agli studenti, che con le loro risposte hanno dato prova non solo di aver
maturato la tematica valoriale della legalità e dell’impegno per una società
migliore, ma hanno dato testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dalle scuole al riguardo, specialmente ad opera dei docenti referenti per la legalità,
tutti presenti alla cerimonia. Anche i presidi e i docenti hanno ribadito che la
legalità è uno, se non il primo, dei principi fondanti del Piano dell’Offerta
Formativa. Gli attori Nuccio Caudullo e Vittorio Zozzo hanno saputo coinvolegre il cuore e la mente degli studenti presenti con la recitazione di una
leggenda popolare siciliana dal titolo “Le origini” e due poesie del grande
poeta siciliano Ignazio Buttitta “Turi Scordu” e “ ‘Ncuntrai ‘u Signuri”.
Nhora Caggegi
tion”. Gli alunni, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof. Lorenzo
Marotta e dai proff. Santo Tosto, Vincenza Leonardi e Licia Lo Presti, hanno
avuto l’opportunità di migliorare il loro inglese, acquisire maggiore fiducia
nello studio di un idioma straniero,visitare luoghi di grande valore artistico e
Una goliardica serata
svoltasi
all'Excelsior Palace Terme è stata l'occasione
per il Service distrettuale
dell'Eliminate Project del Kiwanis club di
Acireale presieduto dal Dott. Sergio
Marino. La serata ha registrato la presenza di oltre 140 soci ed amici del club,
delle massime Autorità del Kiwanis
International, giudici della "gara di canto", del "Kiwanis Junior" che, unitamente al loro Presidente Giuseppe D'Aquila costretti simpaticamente sino
ad esibizioni "impegative" per l'antichità del repertorio a loro riservato.
La giuria composta da Filippo Lizzio,Nino Pulvirenti e Nicola Russo ha
assegnato premi come migliori e più coraggiosi cantanti nonchè al migliore
gruppo a Daniela Simon, Maria Valeria Sanfilippo ,Salvatore Di Stefano e
Dario Spina e come migliore gruppo ai Lions di Catania guidati da Antonio
Bellia. Calorosamente applaudite le esibizioni di tutti i partecipanti.
Il KIWANIS KIDS CLUB del CIRCOLO DIDATTICO di ACI S. ANTONIO
per L'ELIMINATE PROJECT
culturale come Londra, Canterbury e Dover, socializzare con studenti di altri
paesi europei e soggiornare in un tipico college inglese. Dopo questa esperienza, certamente positiva, il D.S., sentito il parere del Dipartimento di lingue europee, vorrebbe inserire, nell’ambito dell’offerta formativa, l’obbligatorietà degli stage linguistici all’estero per gli alunni del Liceo Linguistico e
del Liceo Scientifico.
Sarà destinata all'Eliminate Project
la somma raccolta con la consueta
gara di solidarietà pasquale ed il
sorteggio di 3 gigantesche uova
pasquali messe a disposizione dal
Kiwanis Kids club del Circolo
Didattico diretto dal Prof.Salvatore
Musumeci. L' Eliminate Project,che
vede unite le forze della famiglia
Kiwaniana e dell'Unicef,tende all'
eliminazione del tetano neonatale e
delle madri,malattia terribile che
colpisce ancora le madri e i loro
futuri neonati di 38 paesi
dell'Africa,dell'Asia e dell'America
del Nord condannandoli ad una
morte orrenda. Quest'anno il primo premio è andata alla piccola Martina
Sapuppo della 1 A del plesso di via Circonvallazione.
Scacchi: l’«Archimede» ai nazionali!
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AKIS
Nella fase regionale dei Giochi Sportivi Studenteschi di scacchi svoltasi a
Gliaica di Piraino (ME) tre squadre del Liceo Scientifico-Linguistico
«Archimede» si sono qualificate alla fase nazionale di Spoleto. Per il titolo
regionale conseguito della squadra femminile della categoria juniores grande plauso del Dirigente scolastico Lorenzo Marotta e del prof. Santo Daniele
Spina che ha selezionato e
seguito studenti e studentesse grazie al corso POF
«A scuola di scacchi». La
squadra femminile campione regionale è formata
da Silvia Di Mauro, Julia
Bisicchia,
Agata
Brischetto,
Erika
Licciardello, Maria Cavalli
e Rita Pappalardo. La
squadra femminile della
categoria allievi si è classificata invece seconda
assoluta
(Roberta
Messina, Amel Sehili,
Alessandra
Leonardi,
Marinella Russo, Carla
Cappello,
Simona
Cappello). Infine quella maschile della categoria allievi si è piazzata al 3°
posto (Roberto Scalia, Fabrizio Tornatore, Salvo Lombardo, Francesco
Vasta, Giovanni Pillitteri, Mario Musmeci).
AKIS: Anno VII, numero 10 del 21 Maggio 2011 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania
IL GIORNALE Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - Site: www.akis-aci.com
DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814
DELLE ACI
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AKIS
Sabato 21 Maggio 2011
IN SCENA “L’AMORE FA MALE” Piazza Duomo set cinematografico per un giorno
La Città delle Cento Campane indossa il suo abito più bello e per una sera si
colora delle emozioni che solo il grande schermo sa regalare. Le policromie
della rinnovata Piazza del Duomo ed il barocco delle vie circostanti regalano
suggestioni che tanti non hanno mai apprezzato. I curiosi che assiepano un’intera piazza riluttante del frastuono dei presenti, i flash che inondano senza sosta
personaggi famosi e meno famosi, gente comune che cerca di farsi largo per
ETNA MARATHON 2011, TRIONFO DI MARZIO DEHO
MILO (Ct) – Marzio Deho è il trionfatore della quinta edizione dell’Etna
Marathon. Il biker di Alzano Lombardo, vice campione d’Italia non più tardi
di due settimane fa a Gualdo Tadino, ha fatto il vuoto lungo i 70 km della
gara organizzata dalla Mongibello Mtb Team, precedendo sul traguardo di
piazza Belvedere di ben nove minuti il secondo classificato, il ragusano del
Team Hiker Mirko Farnisi. Al terzo posto, il sempre protagonista Paolo
Alberati. Deho, leader del Marathon Tour, ha staccato la concorrenza al
decimo km della competizione che si snoda lungo i sentieri del parco
dell’Etna, nello strappo in lastricato di Ripa della Naca. L’unico a tentare
l’inseguimento è stato Farnisi che per un paio di km si è mantenuto a 30”
dal corridore dell’Olympia Cicli, ma se l’anno scorso si era dovuto arrendere alla sfortuna (foratura quando era al comando solitario) stavolta il siciliano ha dovuto cedere alla superiorità dell’avversario che ha concluso la
prova in poco più di tre ore. “E’ stata una gara durissima – ha commentato
all’arrivo Marzio Deho –. Un tracciato insidioso, che non ti lascia mai respirare, sia in salita, ma soprattutto nelle discese, molto tecniche dove bisogna fare attenzione tra sassi e radici. La fatica è stata doppia perché faceva caldo e non conoscevo il percorso. Sono andato via al decimo km e questa vittoria è molto importante per la mia preparazione al mondiale di giugno”. Così l’ex pro’ Paolo Alberati, terzo al traguardo: “Non l’avevo mai
corsa nonostante le mie consuete permanenze in Sicilia – ha detto Alberati
–. Una prova dura, bella e affascinante che di sicuro merita il campionato
italiano”. Grande spettacolo ha offerto anche Sally Bigham, la star internazionale dell’Etna Marathon 2011. La britannica, n.2 delle classifiche mondiali, ha dominato la gara femminile, ma soprattutto ha concluso all’ottavo
posto assoluto. Fatica e divertimento anche lungo gli altri due percorsi. La
Gran Fondo di 49 km è stata vinta dal catanese Vito Lombardo, mentre la
prova per Escursionisti (23 km) ha premiato Sebastiano Villari. All’Etna
lanciare uno sguardo di stupore o di apprezzamento per quella magia che sa
fare di una bellissima piazza un set a cielo aperto. C’è anche chi non sa spiegarsi il perché di tanta curiosità, chi tira dritto senza troppe parole e chi, da
“buon” acese si lamenta del frastuono, della piazza bloccata, “mancu ci fussi u
matrimoniu da Regina!!!!” (certo che in questo noi siamo maestri, ci lamentiamo
di ciò che abbiamo, ma ci lagniamo per quel che non abbiamo e vorremmo
avere!!!!). Saggia ed oculata, verrebbe da dire, la scelta operata dalla casa di
produzione che decide di girare alcune scene del film “L’amore fa male” negli
angoli più belli del centro storico acese: un film giovane, interpretato da tanti
attori di successo, per la regia dell’esordiente ed affascinante Mirca Viola che
smessi i panni di attrice si misura con le fatiche più ardue di chi è chiamato a
dirigere un set frenetico di tecnici,attori e comparse. Un’atmosfera, quella dell’assolata e un po’ ventosa Piazza Duomo che colpisce profondamente la novella regista che nel suo film d’esordio deve raccontare storie d’amore tra diverse
coppie, convinte dapprima di vivere in armonia, ma ben consce di doversi presto confrontare con le menzogne ed i tradimenti. E chissà che nella trama del
suo film la bella Mirca non voglia trasmettere un po’ di quel calore tipico dei siciliani autentici, maestri nel saper offrire e valorizzare quel che di più bello e positivo la nostra Isola sa regalare. Sono tutti infreddoliti, perché al centro del “cinque oro” soffia quella brezza fresca di metà maggio, tecnici, registi, comparse,
anche chi come l’”acesissimo” David Coco e la graziosissima Nicole Grimaudo,
originaria di Caltagirone, sono abituati al caldo della loro terra. Ma appaiono tutti
sorridenti, dalla splendida Stefania Rocca alla giovane ed emergente Diane
Fleri, al sicilianissimo Paolo Briguglia e all’ex cestista Gianmarco Pozzecco. Ma
nonostante tutto appaiono soddisfatti dopo ben 4 ore di riprese effettuate all’ombra del Duomo che sembra non voler più distaccarsi da tanta notorietà; posano
davanti ai flash, si concedono ai cronisti e con molta cordialità affrontano le
domande dei curiosi, specie di chi, come il nostro assessore alla cultura Nives
Leonardi, anche lei molto curiosa e sorridente, è dalle prime ore del pomeriggio
che ammira il lavoro di tutta la troupe (nonostante i tacchi alti!!!!). Il tutto perché
ogni occasione è preziosa per concedere luce alla nostra Città, bella di giorno
e di notte, al calar della sera e bella per sempre.
ph Fabio Consoli
Riccardo Anastasi
La libreria di Akis
Ricordare una persona cara, dopo circa un secolo
dalla sua morte, recuperandone la memoria attraverso la pubblicazione delle sue poesie inedite. È
raro, inconsueto: ma è possibile che accada, ed è
lodevole che accada, soprattutto quando si è convinti della funzione eternatrice delle Muse. Alla
maniera del Foscolo. E così Giacomo Platania,
acese, morto nel 1985, sarà ricordato nei prossimi
giorni, nel corso della presentazione del suo libro di
poesie, dal titolo Amerò il vento, che le sue figlie,
Giuseppina e Maria Teresa, hanno voluto pubblicare, in un’edizione raffinata e ben curata sotto l’aspetto editoriale. Un vero gioiello tipografico.
Bisogna credere alla poesia, per far ciò. Credere
fermamente. Non basta che il padre vi abbia creduto e che ad essa, cioè al
mestiere di poeta, abbia affidato la sintesi della sua vita. Occorre che anche
le figlie corrispondano pienamente a questa fiducia, ravvisando in quella sintesi poetica una sintesi di eredità di affetti ed una continuità di vita. Vite contigue diventano vite che si prolungano, che si dilatano, malgrado la tirannia
del tempo. Che si intersecano. Al di là del tempo. Celebrando insieme la vittoria sul tempo. Ho conosciuto anch’io Giacomo Platania, essendone il genero, e concordo pienamente con questa volontà di affidare alla poesia il compito di renderlo ancora vivo, giacché la sua parola riesce tuttora a parlarci e
suggestionarci. Una parola amica. Era un uomo discreto, semplice, incline al
silenzio piuttosto che al parlar vanamente. Aveva maggiore dimestichezza
94° Giro d’Italia di ciclismo
In occasione della nona tappa del 94° Giro d’Italia di ciclismo che ha attraversato anche il Comune di Aci S. Antonio,il sindaco, dott. Pippo Cutuli, ha
salutato la carovana dei girini con una cerimonia di commemorazione che
si è svolta nei pressi della lapide in pietra lavica che ricorda il ciclista spagnolo Juan Manuel Santisteban, morto in seguito ad una caduta in quel
punto il 21 maggio del 1976 durante la prima tappa del 59° Giro d’Italia.
Il corridore spagnolo era stato vincitore tra l’altro di due tappe alla Vuelta di
Spagna. Il sindaco Pippo Cutuli, l’assessore allo Sport Franco Ruggeri, rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale, alla presenza di una
delegazione del comitato organizzatore, hanno deposto un mazzo di fiori
sulla lapide che per l’occasione è stata cinta dalle bandiere italiana e spagnola. “Appena abbiamo avuto notizia del passaggio del Giro d’Italia da
Aci S. Antonio –spiegano il sindaco Cutuli e l’assessore Ruggeri- il ricordo
è subito andato allo sfortunato ciclista spagnolo che su queste strade ha
trovato la morte 35 anni fa. Abbiamo quindi deciso di organizzare un piccolo momento di commemorazione che adesso, alla luce della nuova ed
analoga tragedia che ha colpito il Giro, vogliamo estendere anche al ricordo del ciclista belga Wouters Weylandt”. Qui di seguito un breve ricordo
dello sfortunato ciclista con le parole del sindaco Pippo Cutuli:
RICORDO DEL GIRO D’ITALIA E DI JUAN MANUEL SANTISTEBAN
Era il 1976 ed il Giro d’Italia di ciclismo attraversava Catania ed i Paesi
etnei. Io ero giovane e ricordo ancora che in quella occasione venni chiamato, insieme ad altri coetanei, dall’allora Assessore allo Sport e Turismo
del Comune di Aci S. Antonio, per regolarizzare il traffico automobilistico a
causa del transennamento di tutte le vie principali del Paese. Era la prima
volta che assistevo ad una manifestazione ciclistica di tali dimensioni ed
importanza, con una carovana che non finiva mai; una folla impazzita di
Marathon hanno partecipato quattrocento bikers provenienti da tutta Italia e
anche dall’estero (soprattutto inglesi). Uno splendido sole ha baciato l’evento che in un colpo solo è salito di livello, grazie all’inserimento nel
Marathon Tour e all’assegnazione del campionato italiano di specialità per
il 2013. Presenti le massime autorità comunali, con in testa il sindaco di
Milo Giuseppe Messina, mentre a rappresentare il Comitato Regionale
della Fci c’era il direttore della Struttura Tecnica Rosario Di Paola.
Soddisfatto Maurizio Scalia, presidente della Mongibello Mtb Team che
organizza l’Etna Marathon: “E’ andato tutto per il meglio – ha spiegato
Scalia –. Atleti come Deho e Bigham, con le loro prestazioni, hanno innalzato la qualità dell’Etna Marathon. Peccato per un paio di bikers che non
hanno potuto raggiungere Catania a causa della chiusura dell’aeroporto.
Adesso non bisogna fermarsi, perché ci attende una sfida importante come
l’organizzazione della prova tricolore per il 2013 e gli stimoli per migliorarci
non mancano. Questa edizione non si è ancora conclusa perché domani
mattina aspettiamo tanti giovani bikers dai 7 ai 12 anni per l’Etna Mini
aspettando il passaggio del Giro d’Italia ”.
entusiasmo, una miriade di colori. Uno spettacolo davvero indimenticabile!
Ma, pochi minuti dopo il passaggio dei corridori, alla postazione dove ero
stato collocato, giunge una brutta notizia: un ciclista era caduto battendo la
testa proprio contro un paletto del guard-rail. Di corsa era stato trasportato
al pronto soccorso. Le sue condizioni erano apparse gravi. Poche ore dopo
seppi che il corridore era morto. Il suo nome era Juan Manuel Santisteban,
di nazionalità spagnola. Amareggiato per tale notizia mi si arrossarono gli
occhi; pensavo con tristezza a quel povero corridore che aveva corso tanto
nella sua vita senza mai farsi male e aveva trovato la morte proprio qui in
Sicilia, ad Aci S. Antonio, un posto tanto lontano da casa sua. Oggi, a
distanza di ben 35 anni , il Giro d’Italia ritorna sulle strade catanesi e su
quelle santantonesi, ripassando dallo stesso punto (oggi ricordato con una
lapide) in cui cadde Santisteban. Ritornandomi alla mente la commozione
di quel giorno, da Sindaco, ho voluto onorare la memoria di quell’atleta. Un
piccolo gesto per tenerne viva la memoria.
Il Sindaco
Dott. Giuseppe Cutuli
ph Fabio Consoli
Farmacia Cipriani
con la parola scritta che con quella orale. Con la parola che scava e apre
dinanzi a chi ci ascolta l’abisso dell’interiorità, nostra ed altrui, piuttosto che
con quella vana e sproloquiata, che esala in un balenio di fermenti. Era un
uomo del suo tempo, del Novecento, che
è trascorso via così presto senza lasciare, a chi come me che pure vi son vissuto, il tempo necessario per capirne le
contraddizioni, le delusioni, i rimpianti, gli
aneliti. Questa poesia del Platania ci
aiuta a capire il Novecento. Quello introverso, quello chiuso nel dramma dell’incomprensione, quello delle notti fredde
degli inverni piuttosto che delle notti di
estate piene di sfolgoranti, e spesso irriverenti, luci. Il Platania è così una voce
del suo e del nostro Novecento, e le sue
parole sono quelle del Novecento, dei
grandi poeti d secolo scorso, da Rebora
a Moretti a Montale. Credo che le figlie
abbiano in tal modo fatto un dono prezioso al loro padre, ed a tutti noi; ma principalmente a se stesse, ed a quanti verranno dopo di loro, dopo di noi. Nella
continuità della vita i nostri figli, e chi verrà dopo di loro, potranno leggere la
sua poesia, e considerare la sua voce una voce confortevole che conversa.
Non ci dà certezze, se non quella ineffabile del dubbio che ci interpella,
senza mai travolgerci. Per portare al presente l’afflato ed il conforto di un
passato che rivive in noi attraverso l’eternità della parola. Della parole poetica, ovviamente.
Alfonso Sciacca
Corso Umberto 130 Acireale
Visita il sito: www.akis-aci.com
Corso Savoia, 111 c
95024 ACIREALE (CT)
Tel. 095 7649590
Tel./fax: 095 7647733
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