227 Anno 7 - n° 10 - Distribuzione Gratuita ATTUALITA’ A KI S K ULTURA INFORMAZIONE 21 Maggio 2011 SPORT & TURISMO Marino Giuseppe C.so Italia, 96 - ACIREALE IL GIORNALE DEL TERRITORIO DELLE ACI CHI VIENE E CHI VA… Era sulla bocca dei più saggi (preferiamo appellarli così) già da qualche tempo. Puntuale è giunta prima la promozione e poi il successivo l’avvicendamento tra gli scranni che corrono immaginariamente tra Palazzo di Città di Acireale e Palazzo Minoriti di Catania. Prima la promozione appunto. Salvo Licciardello è il nuovo componente della squadra di assessori dell’amministrazione LA RUBRICA DEL MICIO Pensavate, cari a…mici, che fossero scomparsi. No, non temete e non godete troppo, questa è razza che mai scompare, anzi, si ricicla sempre! A fianco leggete che alla Provincia il buon Presidente Castiglione, senza essere sollecitato da alcuno (giuro proprio che Basilio Catanoso c’entra come il formaggio sui maccheroni), nel quadro della sana politica del buon padre di famiglia, ha nominato un nuovo assessore nella persona del dott. Salvo Licciardello, acese. Fino a qualche giorno addietro assessore della Città di Acireale va ad occupare una delega provinciale che agli acesi mancava dopo le dimissioni certamente sofferte ma non imposte di Nello Catalano. Da tempo si aspettava questa “novità” (avevamo previsto questo nominativo affiancato a quello di Gianluca Cannavò e a quello di Rito Greco), Tanti lietissimi della nomina, Licciardello che non sta nella pelle, il sindaco Garozzo che gongola, Basilio Catanoso che fa finta di non sapere niente…molti acesi presenti che si congratulano con l’interessato. Si ricomincia, alla provincia, con un altro acese, alla faccia di coloro che aspettavano il crollo del PdL, mentre il consigliere Danubio continua a dichiarare e a fare sfracelli in lungo e largo (nell’ interesse dell’UdC che farebbe bene a mandarlo in Libia!). Ad Acireale, invece, come quel famoso film di Stephen King, “A volte ritornano”…e nel quadro di una rivisitazione, ancora parziale, ecco spuntare il nome di uno che in silenzio, sempre, si è tirata la carretta onestamente…Gaetano Leonardi. Ne avete sentito parlare? Certamente si e bene, del resto. Cosa abbiamo da dire? Aspettiamoci dell’altro dal sindaco Garozzo (lo ha promesso) ed aspettiamoci ancora qualcosa di nuovo…la nuova ZTL (o Isola Pedonale o come caspita la volete chiamare) è in funzione…Piazza Duomo sembra proprio una pista d’aeroporto con tutte quelle strisce bianche la “abbelliscono”…il proprietario del bar della Piazza Duomo sta provvedendo ad installare un semaforo pedonale per dare la possibilità ai suoi camerieri di servire ai tavolini il gelato…per oggi basta, e avanza. Miao. Micio provinciale Castiglione, a coronamento della consolidata esperienza politica ed amministrativa raggiunta nei sette anni trascorsi all’interno del parlamento cittadino acese e della radicale conoscenza, prima da consigliere e poi da assessore, del territorio e delle sue problematiche. Una nomina, quella di Licciardello salutata con entusiasmo e profonda soddisfazione dai vertici dello stato mag- CIAK SI GIRA pag. 8 Grazie a Dio, quest’anno, c’è stato il Giro E per quest’anno tutto è andato a buon fine. Parliamo, evidentemente delle strade “gruviera”che, a seguito delle particolari ed abbondanti piogge che hanno letteralmente “martoriato” il nostro territorio da qualche anno a questa parte avevano reso i percorsi stradali impercorribili ed altrettanto pericolosi. Ma, come dicevamo, è arrivato il Giro d’Italia ed il SUO SANTO PROTETTORE, Nicola D’Agostino, che in sinergia con Provincia e Sindaco (sindaci), ha fatto il miracolo ed ha reso (alcune) strade percorribili e sicure. Una conferenza stampa per confermare quanto diciamo con positive indicazioni al lavoro svolto dal Presidente Castiglione e dal sindaco Garozzo, in particolare, che ha “profuso” ben 51.000 euro per il rifacimento, rattoppo e sistemazione del percorso utilizzato da corridori, cosa ben stigmatizzata dall’onore- MAL D’ACI giore del Pdl locale, primo fra tutti il coordinatore provinciale Basilio Catanoso, che ha parlato di “un’azione di fondamentale importanza per il lavoro in favore della comunità provinciale all’interno della quale il nuovo assessore saprà destreggiarsi con puntualità”. A Licciardello, che come da obblighi istituzionali ha rassegnato le sue dimissioni dalla Giunta Municipale all’indomani della nuova nomina, succede Gaetano Leonardi, già consigliere comunale in orbita Pdl che ha ricevuto dal primo cittadino le stesse deleghe affidate ad inizio consiliatura al suo predecessore, ovvero Politiche di Tutela del Territorio, Urbanistica, Ambiente, Mare, Timpa, Ecologia ed Igiene Ambientale. Per Leonardi, 43enne imprenditore acese, ormai da due mandati all’interno del consiglio comunale acese, si tratta di un ritorno: nella seconda parte della prima sindacatura Garozzo aveva, difatti, ricoperto il ruolo di assessore allo Sport ed ai Servizi Demografici. Alla carica di consigliere comunale da lui lasciata vacante è subentrato (ha già giurato) il primo dei non eletti nella lista del Pdl, Fabrizio Busà. Sull’avvicendamento si è espresso anche il primo cittadino acese Nino Garozzo, che ha puntualmente ringraziato l’assessore Licciardello per il proficuo lavoro svolto (augurando altrettanto profitto a vantaggio della comunità provinciale), e ha salutato affettuosamente il “rientro” in squadra di Gaetano Leonardi, “stimato imprenditore e affermato politico, oltre che provato amministratore pubblico.” ph Fabio Consoli Riccardo Anastasi MOSTRA SULL’UNITA’ D’ITALIA pag. 3 vole regionale a favore dei due politici sopra indicati, con i quali, è notorio, ci sono sempre (e volentieri?) battaglie politiche continue. Ma….tutto è bene quel che finisce bene. Ora, per aspettare che le strade tutte diventino sicure e percorribili aspettiamo la visita Berlusconi, di Napolitano e del Papa. Un consiglio: per ognuno di loro scegliamo un percorso diverso…così, nel giro breve di tempo, riusciremo a risolvere in toto questo problema della viabilità sicura. Intanto un grazie a Nicola D’Agostino, a Castiglione, a Garozzo, a Cutuli (Aci S.Antonio) e a tutti quelli che hanno reso possibile il miracolo. Dappertutto 2 Sabato 21 Maggio 2011 AKIS ‘a Chiazza Il “Mercato” di Piazza Marconi, o dei commestibili, ad Acireale (‘a chiazza) con la sua lunga storia e la sua originale e variegata offerta di prodotti della pesca e dell’agricoltura, è una realtà di grande interesse etnoantropologico. Inserito tra i mercati storici siciliani, rischi di perdere la sua fisonomia ed importanza, a causa anche della progressiva affermazione di forme e strutture alternative di commercializzazione. La tutela dei valori storici-culturali testimoniati dalla “chiazza” appare pertanto urgente, anche a seguito del recente riconoscimento della “dieta mediterranea” come “bene culturale immateriale dell’umanità” e delle auspicabili iniziative per accreditare il territorio come area rappresentativa e di eccellenza nel quadro dello stile di vita mediterraneo. Con questo incontro, organizzato dal proprio comitato “Storia, tradizioni, cultura: un patrimonio da salvare” di cui sono coordinatori il prof. Giovanni Continella ed il prof. Giulio La Malfa, il Lions di Acireale ha inteso sottolineare la “Il Sistema dei Fondi Immobiliari per l’edilizia privata sociale” rilevante valenza storica ed ambientale del “Mercato” di piazza Marconi, che quotidianamente offre un campionario inimitabile di prodotti del nostro territorio, indispensabili per mantenere ben salde le migliori tradizioni degli acesi anche in tema di “dieta mediterranea”. L’incontro pubblico, particolarmente partecipato, ha registrato la presentazione del Presidente del Club, dott. Salvatore Leonardi, il coordinamento del dott. Paolo Rapisarda, e gli interventi dei prof.ri. Giovanni Continella, Giuseppe Maiani, Giuseppe La Malfa. Si è tenuto presso la Sala Convegni del Credito Siciliano, Direzione Generale, il convegno regionale sul tema “Il Sistema dei Fondi Immobiliari per l’edilizia privata sociale”, rivolto sia ai Comuni che ai soggetti privati locali (costruttori, cooperative, operatori immobiliari, istituzioni finanziarie, ecc.) potenzialmente interessati a sviluppare sul territorio iniziative di social housing. Con questo concetto mutuato dalla lingua inglese, si vuole definire la nuova Edilizia privata sociale, ovvero gli “Alloggi Sociali” destinati ai cd. “penultimi” della società: le categorie a basso reddito, come giovani coppie, anziani, studenti, stranieri ed altri soggetti, che non hanno i requisiti per accedere all’Edilizia residenziale pubblica, ma che non riescono a fare fronte ai prezzi di mercato delle abitazio- perato della Regione in materia, allo stato attuale ed in prospettiva, due autorevoli esponenti dell’Amministrazione regionale, appartenenti a due dipartimenti strategici per la programmazione sul Social Housing: il dott. Enrico Gugliotta per le Infrastrutture ed il dott. Sergio Gelardi per l’Urbanistica. Entrambi hanno messo in luce come la Regione siciliana sia molto interessata a questa nuova politica di realizzazione e/o recupero di immobili da destinare a finalità sociali, anche con l’obbiettivo di soddisfare l’enorme fabbisogno abitativo a costi bassi esistente anche in Sicilia Hanno poi dato il loro contributo alla discussione i soggetti privati coinvolti nella costituzione del fondo immobiliare: dal mondo del credito bancario – ha relazionato il dott. Santo Sciuto per il Credito Siciliano -, a quello dei costruttori – ne ha parlato Andrea Vecchio, presidente provinciale dell’ANCE -, al mondo del Terzo settore – ha parlato la dott.ssa Paola del Monte, direttore della Fondazione Social Housing – chiamato a svolgere una funzione di mediazione tra le necessità del mondo immobiliare e le esigenze sociali degli assegnatari dei nuovi alloggi. E poi, ancora, è stato chiesto di esprimere il loro punto di vista agli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti, dei geometri. Fra gli altri, è intervenuto l’arch. Scannella, vice presidente dell’Ordine professionale degli Architetti di Catania. Nel corso del dibattito sono intervenuti diversi esponenti dei Comuni della Provincia e della Sicilia orientale. Dai loro interventi è emerso con forza come i soggetti attuatori di queste nuove politiche abitative sono proprio gli amministratori politici degli Enti locali che, insieme ai loro dirigenti e i ni. L’affollato appuntamento, aperto anche alla stampa, è stato organizzato dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) e da Cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr (CDPI Sgr), la società di gestione del risparmio controllata da Cassa depositi e prestiti, con l’obiettivo di approfondire il tema dei Fondi immobiliari dedicati al social housing, quale strumento per incrementare l’offerta di alloggi sociali sul territorio. I lavori, egregiamente moderati dal giornalista, dott. Nino Milazzo, sono stati aperti dall’organizzatore dell’evento, il consigliere comunale di Acireale, dott. Giuseppe Cicala, Delegato nazionale ANCI alle Politiche della Legalità e nell’occasione chiamato a rappresentare il punto di vista dell’ANCI Sicilia sul tema. Dopo i saluti Fareitalia/Faresud Un salone gremito al Palazzo della Cultura di Catania ha salutato la presentazione dell'Associazione Fareitalia a Catania, con il contemporaneo convegno "Fareitalia/Faresud". L’obiettivo è quello di stimolare e riaprire il dibattito per tornare a dialogare immaginando le riforme che servono alla Sicilia, al Meridione ed al Paese. Ripartire dalla Sicilia, storico laboratorio politico di riflesso nazionale, anche da posizioni diverse ma consci di avere delle radici comuni che affondano nel Partito Popolare Europeo per ritrovare lo spirito del blocco vincente che permise il 61 a 0 alle elezioni politiche del 2001 e ricostruire il centro-destra unito. Proprio con questo spirito, l’on. Adolfo Urso, acese, presidente di Fareitalia, annunciando che a luglio con la Fondazione FareFuturo organizzerà un dibattito/evento sul “Mediterraneo 2020” in un luogo simbolo come Lampedusa, ne ha parlato con i sottosegretari Miccichè (Cipe) e Musumeci (Lavoro) e con i coordinatori regionali di Fli e Udc, Scalia e D'Alia. Il convegno, introdotto dall'on. Fabio Fatuzzo e moderato dal prof. Felice Giuffrè, ha riprodotto lo scenario attuale del panorama politico siciliano e nazionale, finendo sull'odierno clima di scontro con cui larga parte dell'attuale classe dirigente riesce giornalmente a far aumentare la perdita di fiducia dei cittadini nei confronti della politica. Alla presentazione di Fareitalia sono intervenuti parecchi esponenti politici (simpatizzanti e dirigenti di partito, amministratori locali, parlamentari regionali e nazionali) di Fli, Udc, Forza del Sud, La Destra e Pdl, che, si sono ritrovati insieme in un clima di interesse generale e con una evidente presa d'atto (tra i relatori e soprattutto in sala) riguardo l'esigenza di un patto per una nuova forza di destra popolare e riformista, moderna ed europea, di prospettiva nazionale ma consapevole che l'attuale sfida contro l'asse del nord la si combatte soprattutto nel mezzogiorno. istituzionali del Sindaco di Acireale, avv. Antonino Garozzo e dei deputati regionali, onorevoli Concetta Raia. e Nicola D’Agostino, si è entrati subito nel vivo delle relazioni tenute, col supporto delle slides, dai massime esperti nazionali sulla materia: il dott. Antonio Ragonesi, responsabile d’Area Politiche abitative Anci Nazionale, ed il dott. Stefano Brancaccio, responsabile relazioni territoriali di CDPI. Entrambi hanno illustrato come funziona il nuovo Sistema Integrato di Fondi Immobiliari (SIF) introdotto dal Piano Casa Nazionale, e le modalità di costituzione dei fondi locali di edilizia privata sociale e di accesso agli investimenti del Fondo Investimenti per l’Abitare, costituito appunto dalla SGR di Cassa Depositi e Prestiti, gestore del Fondo nazionale di circa 2 mld di euro.E’ stata poi la volta dei soggetti coinvolti nell’iniziativa. Innanzitutto hanno riferito sull’o- funzionari tecnici, saranno chiamati ad affrontare la delicata fase attuativa sul territorio di questa nuova progettazione di edilizia sociale, fatta di tante attività: quella di promozione degli investimenti, della determinazione delle caratteristiche principali dell’intervento edilizio, di promozione dell’acquisizione delle disponibilità di aree edificabili a condizioni favorevoli, anche ricorrendo a misure di perequazione urbanistica, di concessione agli investitori privati di benefici economici in termini, ad esempio, di riduzione dei prelievi fiscali locali o dei contributi sui costi di costruzione o di riduzione degli oneri di urbanizzazione, di cessione al Fondo immobiliare di aree ed immobili necessari alla realizzazione degli interventi, o di partecipazione attiva e diretta dello stesso Comune al Fondo con propri immobili, in qualità di soggetto investitore. La conclusione dei lavori dell’incontro è stata affidata all’assessore alle Politiche Abitative del comune di Genova, Bruno Pastorino, che, oltre a complimentarsi con gli organizzatori per la riuscita dell’iniziativa, ha pure raccontato l’esperienza avanzata praticata nel capoluogo Ligure nella realizzazione di moderni progetti immobiliari di housing sociale. Il consigliere Giuseppe Cicala ha, sul finire, ringraziato tutti i partecipanti, dicendosi soddisfatto per l’obiettivo raggiunto dall’iniziativa: sono state infatti gettate le basi per il pieno e concreto coinvolgimento dei soggetti interessati a questa nuova attività, da realizzarsi anche su questo territorio, e sono state fornite le conoscenze tecniche basilari sulla materia agli amministratori locali. ph Nuccia Leotta T.C. Yvan Salomone al Credito Siciliano PROSSIMA APERTURA CASA NOSTRA IMMOBILIARE Aci S. Antonio via Spirito Santo, 82 Richiedi l’amicizia su facebook YVAN SALOMONE Rear View Mirror Durata: 6 maggio – 3 luglio 2011 Sedi: Galleria Credito Siciliano Acireale, P.zza Duomo n. 12 AKIS Sabato 21 Maggio 2011 MOSTRA SULL’UNITA’ D’ITALIA È stata inaugurata nella Biblioteca Zelantea una interessante mostra sui centocinquanta anni dell’Unità d’Italia, che si fregia del l’alto patrocinio del Ministero dell’Interno e risulta inserita tra le manifestazioni nazionali approntate per l’occasione. La mostra è stata inaugudalla rata Soprintendente ai Beni culturali e ambientali Catania. di Introducendo l’autorevole ospite, il presid e n t e dell’Accademia degli Zelanti, dott. Giuseppe Contarino, ha detto tra l’altro: “Quando venne proclamata l’Unità d’Italia, nel 1861, l’Accademia degli Zelanti aveva già 190 anni. Comprendeva benissimo cosa l’Unità d’Italia potesse significare per lo sviluppo della Sicilia e dell’intero Paese. Certo, non si voleva sostituire sic et simpliciter Casa Savoia ai Borboni, quanto creare una nuova entità politica, nella quale ogni regione potesse riconoscersi nella democrazia, nella giustizia, nella libertà, nella solidarietà. Il nostro Sodalizio non poteva contribuire all’avvenimento con uomini e mezzi. Non disponeva né degli uni né degli altri, Poteva farlo soltanto con la forza delle idee, come era già avvenuto in occasione della Costituzione siciliana del 1812 e durante l’insurrezione del 1848: idee che trovarono in Salvatore Vigo Platania e nel poeta Lionardo Vigo i loro esponenti di spicco, e in Rosario Romeo e nel giarrese Giuseppe Macherione, i loro degni epigoni. La mostra documenta, attraverso la raccolta di discorsi, pubblicazioni, giornali, gazzette, proclami, poesie, i vari momenti che sfociarono nell’epopea garibaldina. A essi vengono ad aggiungersi alcuni reperti di eccezionale valore della Collezione Scaccianoce. E qui mi pare doveroso sottolineare come, proprio al nostro Vice presidente si siano rivolti gli organizzatori della grande rassegna nazionale di Torino e quelli impegnati nella preparazione dell’analoga mostra di Roma per avere la possibilità di esporre alcuni pezzi rari e, a volte, unici”. “ L’iniziativa – ha proseguito Contarino - è nata da un’idea di Maria Concetta Gravagno ed è stata organizzata con la collaborazione di Aldo Scaccianoce, Francesco Calì e del personale della Biblioteca “. al Quanto Soprintendente Vera Greco è stato ricordato che è giunta a Catania da sette mesi, accompagnata dalle attese dei benpensanti e da un passato che l’ha vista in primo piano per le sue idee e le sue intuizioni. L’arch. Greco ha ricoperto varie cariche importanti, ultima delle quali di quella Soprintendente ai Beni culturali e ambientali di Ragusa, carica nella quale si è fatta notare per il suo dinamismo, la sua cultura e il suo coraggio nel contrapporsi ai poteri forti della provincia iblea. In appena tre anni, la nostra concittadina 1) ha salvato dal degrado l’ex Convento Santa Maria di Gesù a Ibla, per destinarlo a museo; 2) ha recuperato e riqualificato l’ex ferrovia “Ciccio pecora”, della quale è stato finanziato il I° lotto per tre milioni di euro e che costituisce la spina dorsale dello sviluppo di tutta l’area montana ragusana; 3) ha istituito il Museo delle Miniere di Tabuna e Castelluccio, 4) ha bonificato il Parco archeonaturalistico di Kamarina, (per questo progetto le è stato conferito a Udine nel settembre 2010, il Premio PAN) ; 5) ha redatto il Documento strategico del Piano paesistico, unico in Sicilia, corredato da 5 progetti; 6)ha organizzatola “Mostra Elmi per gli uomini, elmi per gli dei”, in collaborazione con il Pergamon Museum di Berlino e altri enti;7) ha chiuso l’iter del Piano paesistico di Ragusa per salvaguardare il territorio da ogni aggressione e assicurare uno sviluppo eco compatibile. Adesso l’attende la sfida della Sovrintendenza catanese: una Soprintendenza non facile, che richiede lungimiranza e mano ferma. L’arch. Greco ha dimostrato di possedere la capacità per superare ogni insidia. Siamo certi, dunque, che continuerà a fare bene, come peraltro ha fatto finora. P.C. Sento di salutare e ringraziare l’architetto sopraintendente Vera Greco ed il direttore Campo per l’onore concessomi per ben due volte di nominarmi Ispettore Onorario dei beni culturali di Acireale. L’Accademia è stata sempre culturalmente ed amichevolmente nel mio cuore, al suo Presidente dott. Giuseppe Contarino, il mio grazie. Per la mostra ho fatto soltanto ciò che il cuore ed i sentimenti mi hanno consigliato. Cimeli, uniformi, ritratti, volumi dell’Ottocento, testimoniano dal vero quanto e quando si è fatto bene ed in buona fede per l’Unità nazionale. Alcune uniformi, onore per Acireale, saranno trasferite nel sacrario delle bandiere all’Altare della Patria, a Roma, per la mostra del 20 settembre prossimo. Tutto è riscontrato in eventi qui descritti dal patrimonio della nostra Zelantea. I tricolori nazionali del 1848 a quello attuale pregnano di significato simbolico e sacro i valori che ci uniscono dalle Alpi alla Sicilia. Mi permetto solo di mostravi una reliquia: il primo tricolore della prima Repubblica Cisalpina e poi Italiana del 1796, presidente il Generale Napoleone Buonaparte. Un ringraziamento, assieme ad un vivo e sincero complimento, va a tutto il personale della Zelantea, per come riesce, nelle contingenti difficoltà, ad operare con professionalità e con entusiasmo che ho sempre potuto notare, ancor di più in questa mostra, sotto la scrupolosa e qualificata direzione della nostra dott.ssa Cettina Gravagno. Ing. Aldo Scaccianoce ph Nuccia Leotta Il materiale storico, bibliografico e documentario esposto in occasione di questa Mostra, scandito e illustrato dai preziosi cimeli militari del vicepresidente dell’Accademia ing. Aldo Scaccianoce, ha la motivazione celebrativa della ricorrenza dell’Unità d’Italia , ma al tempo stesso ha l’intento di dimostrare quali straordinarie potenzialità ha la nostra Biblioteca Zelantea , che ancora una volta si dimostra sacello e testimonianza della cultura e della storia di Sicilia . Manoscritti, volumi di pubblicazione coeva,giornali, bandi, manifesti , corrispondenza ci illustrano il periodo che va dal 1812 al 1861. Il percorso espositivo inizia con l’Encyclopedie , summa dello scibile, espressione di una cultura illuministica, che con i suoi principi riuscirà a cambiare le sorti dei popoli nei secoli successivi. La cultura illuministica giunse in ritardo in Sicilia, ma non tarda ad avere, nel comprensorio dell’acese un significativo esponente in Emanuele Rossi (1760-1835) di Aci Catena , allievo di Agostino De Cosmi, patriota e antiborbonico , vicino alla cultura giacobina , il quale fu costretto ad andare in esilio: sono esposti i suoi autografi, tanto più preziosi in quanto le sue opere furono distrutte dalle truppe borboniche del Filangieri. Il fondo librario appartenente a Salvatore Vigo Platania, e donato alla Zelantea perchè “da sapienza nasce virtù…”, è ricchissimo di opere rare : giornali, preziosi opuscoli di diritto pubblico siciliano , manifesti, bandi, stampe originali del periodo 1848-1860. Salvatore Vigo (1784-1874) fu sostenitore dell’autono- mismo siciliano, membro della Camera dei pari, ministro del governo rivoluzionario. Di Salvatore Vigo Platania è esposto un manoscritto sulle modifiche da apportare alla Costituzione siciliana del 1812. Costituzione siciliana che fu la prima in Europa ad essere seguita da un’esperienza parlamentare nel 1813. Accanto agli esuli e patrioti del 1848 è doveroso ricordare un acese Gregorio Romeo (1825-1859), capitano e luogotenente dell’esercito rivoluzionario, redattore del giornale patriottico “La Sentinella dell’Etna “. Gregorio Romeo morì esule a Malta, senza più rivedere l’amata Patria. Di grande rilevanza per la storia della cultura siciliana dell’’800 ,si rivela ancora una volta il prezioso Epistolario contenente oltre 6.000 lettere dirette a Lionardo Vigo (1799-1879). Lionardo Vigo, che da posizioni autonomistiche passò in seguito a considerare favorevolmente l’annessione, nel 1848 incitò gli acesi alla rivolta. In quell’occasione Acireale portò il suo aiuto a Catania, ricevendo in cambio il dono di una bandiera e una spada dall’elsa d’oro conservata nel tesoro di S. Venera. Dell’Epistolario di Lionardo Vigo sono esposte lettere di Francesco Crispi, Michele Amari, e una lettera di Antonio Almirante indirizzata a Lionardo Vigo dove si descrive la battaglia di Calatafimi. Vi sono poi lettere autografe di Giannina Milli(1829-188), poetessa, di Emma Mahul dei conti Denjeau, Giuseppina Turrisi Colonna ( 1822-1848) donne del Risorgimento che corrispondevano con Lionardo Vigo. Giannina Milli dedicò in occasione della sua venuta ad Acireale, alcuni Improvvisi. Le donne del Risorgimento furono sicuramente affascinate da Garibaldi che si rivolgeva esplicitamente ad esse invitandole a preparare per i loro uomini una camicia rossa. Le donne acesi delle famiglie più abbienti raccolsero per Garibaldi la somma di 1200 ducati : facevano parte della Commissione le baronesse Pennisi, Nicolosi e Calì. Le memorie di Garibaldi furono scritte e rielaborate da Alexandre Dumas e numerosi sono i volumi di diari e di studi critici che descrivono l’impresa dei Mille e le condizioni storiche , culturali e politiche che permisero di raggiungere il sogno dell’Italia Unita. Il poeta giarrese Giuseppe Macherione (1840-1861) , caro a Lionardo Vigo e a Luigi Capuana, immortalò con i suoi versi patriottici questo momento. Con i primi atti del Parlamento Italiano e la proclamazione il 17 marzo di Vittorio Emanuele II Re d’Italia iniziava un’altra impresa : quella di costituire l’apparato statuale di un’Italia che da tempo, per tradizioni, cultura e arte, dagli Italiani era già sentita UNA . Maria Concetta Gravagno 347 1433135 [email protected] PIPPO PATTAVINA, ARTISTA SICILIANO POLIEDRICO Una delle grandi vetrine della Farmacia Cipriani, in corso Umberto ad Acireale, ha ospitato durante tutta la settimana santa una singolare e struggente esposizione: due sculture in legno, opera dell’attore Pippo Pattavina. Si tratta di due volti di Cristo coronato di spine. I volti sono segnati dalla sofferenza, gli occhi sono spenti ed emerge la tragedia della morte in Croce . Uno dei volti è sorretto da una piccola base quadrata in legno nero, appoggiata su una istallazione di due teli lucidi, uno viola e l’altro giallo. Il secondo volto è appog- giato, più in basso, su un telo nero. Il pensiero vola ai crocifissi in legno di fra Umile di Petralia. Lo sfondo rosso cupo rende ancor più commovente l’allestimento delle due opere d’arte. Non tutti sanno che l’attore teatrale, televisivo e cinematografico Pippo Pattavina è anche valente scultore, non solo del legno, ma anche della pietra lavica, ed è autore anche di pregevoli raffigurazioni pittoriche. La farmacia del dottore Cipriani, ubicata come detto ad Acireale, in corso Umberto angolo via Paolo Vasta, esprime mecenatismo nell’allestimento della mostra con i due volti lignei di Cristo. La realizzazione della mostra è stata possibile su iniziativa dell’associazione teatrale “Quelli del 7°”, Cine foto Club Galatea, Akis “Il giornale del territorio delle Aci”, e della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Anna Ruggieri “Problemi energetici ed impatto ambientale” Nell’ ambito delle iniziative promosse dall’Associazione Culturale “Archimede” di Acireale, nell’ Aula Magna “G. Bianca” del Liceo Scientifico “Archimede”, si è svolta la conferenza su: “Problemi energetici ed impatto ambientale”, tenuta dal prof. Angelo Pagano, direttore della sezione di Catania dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Dopo i saluti di benvenuto del presidente del sodalizio prof. Arcangelo Blanco, c’è stata la relazione su questo argomento che negli ultimi tempi ha avuto molto risalto nell’ opinione pubblica. Il concetto della produzione energetica, sta alla base della nostra società e della moderna economia. Le fonti energetiche che l’uomo sfrutta per il proprio fabbisogno, possono essere rinnovabili come ad esempio l’acqua e il vento, le quali si possono sempre utilizzare, ma troviamo anche la cosiddetta energia “fossile” che viene estratta dal sottosuolo e di conseguenza non è rinnovabile, un esempio è dato dal petrolio e dal carbone. Quest’ ultime fonti energetiche, nel corso dei decenni, hanno permesso lo sviluppo dell’umanità, ma allo stesso tempo hanno provocato dei notevoli danni ambientali. Con le varie fasi di trasformazione, l’uomo utilizza solo il 20 % dell’ energia che produce, il resto si disperde nell’ ambiente, provocando inquinamento. Per evitare le catastrofi che alcuni studiosi prevedono, è necessario che nei prossimi decenni ci sia un serio programma di sviluppo economico che tenga presente della salute del nostro pianeta. In seguito, l’esperto ha attenzionato la “questione” del nucleare, una fonte di energia 1 milione di volte superiore a quella elettrica, ma di cui non è stato mai risolto il problema dello smaltimento delle scorie radioattive. Il partecipato incontro ha visto la proiezione di varie diapositive e diversi interventi da parte del numeroso pubblico presente, interessato da una tematica molto attuale. Davide Sirna ASTAR 107 Alla Fiera del Libro di Torino, a cura della casa Editrice TIPHERET, è stato presentato il libro ASTAR 107, di Giuseppe Di Mauro, particolarmente festeggiato da amici ed estimatori. Il libro sta avendo un certo successo editoriale e ci fa piacere che uno scrittore nostrano abbia la possibilità di accedere ad un palcoscenico importante come la Fiera del Libro di Torino. ASTAR 107 si sta rivelando un’opera estremamente interessante per il suo contenuto che, in chiave fantascientifica, ripropone l'evoluzione del genere umano: una forma di lettura nuova e veramente affascinante. Il lettore viene coinvolto nella missione del comandante dell'astronave ASTAR 107 che, arrivando sulla terra quando l'uomo era ancora all'età della pietra, ne facilita l'evoluzione accelerando i tempi consentendo che diventasse quello che è adesso. E' chiaro che il finale è a sorpresa e non saremo noi a svelarlo, anzi invitiamo a leggere il libro nella certezza che sarà una lettura piacevole e interessante. Il libro, a Catania, è disponibile da Feltrinelli e da Cavallotto. 4 AKIS Sabato 21 Maggio 2011 L’ARTE COME RIFLESSO DI DIO L’arte come riflesso della bellezza di Dio nell’uomo e nel mondo, è stata il tema di un ciclo di seminari, organizzati nella parrocchia Cuore Immacolato di Maria, dall’associazione S.CO.P.U.S. Relatore, il dott. Antonio Agostini (foto). Il ciclo dei seminari è stato diviso in due parti: la prima incentrata su “Il Re dei Confessori”, la seconda - che avrà luogo il 16 e il 23 maggio, alle ore 19 - su “Imago Mariae. La singolarità di questi incontri consiste nel mix di un complesso programma teologico e la Crocifissione mostrata in varie forme artistiche, dal V al XVI secolo. La croce, ha detto l’ottimo conferenziere, permette di riflettere, in un contesto più ampio quale è appunto quello medievale italiano, sul significato iconografico che la scena della Crocifissione assume. Nei primi secoli del cristianesimo, essa era addirittura vietata, perché era vivo il ricordo di quella morte ignominiosa riservata agli schiavi e ai malfattori, successivamente, assume il significato opposto con Costantino, proponendosi come segno di vittoria. Dalla croce-trofeo si passa alla prima rappresentazione della Crocifissione nelle porte lignee di Santa Sabina a Roma, nella terza decade del V secolo, che parla un linguaggio popolare tardo antico. Con la miniatura dell’Evangelario di Rabbula, nel secolo successivo, la scena della Crocifissione si mostra con tutti i personaggi evangelici. Dagli affreschi italiani alto medievali ai primi tentativi di rappresentazione metallurgica il passo è breve. La troviamo, infatti nella porta veronese di San Zeno, per giungere quindi alle grandi tavole della Crocefissione sparsi in tutta Italia, in cui il Cristo appare glorioso sulla croce. Una svolta decisiva si ha con Giunta Pisano, che, influenzato dal Christus patiens dei codici miniati bizantini, diffonde l’idea francescana di una religiosità emotiva ed umanizzata. È un primo tentativo che verrà approfondito da artisti di ampio respiro come Cimabue e Giotto, in cui all’umanizzazione delle figure, si aggiunge la ricerca del reale con un affondo nella terza dimensione, grazie all’uso dei chiaroscuri. Ai maestri fiorentini fanno eco quelli senesi Duccio. Simone Martini, Lorenzetti, in cui predominano il colore e la linea Un breve saggio dei primi maestri del Quattrocento fiorentino, Masaccio, Donatello, Brunelleschi ci mostra come l’arte italiana abbia ormai raggiunto la maturità. Il secondo gruppo di seminari si concentra sulla raffigurazione della Theotokos, A partire dalla patristica legata al Concilio di Efeso del 431, vengono interpretate alcune raffigurazioni delle quali è perfetta celebrazione il ciclo musivo dell’arco trionfale della Basilica Santa Maria Maggiore di Roma. Attraverso alcune icone care alla devozione romana, passando in rassegna opere scultoree e di oreficeria, come la statua reliquario della Madonna di Acuto o l’interessante stauroteca di Pasquale I, si approda nuovamente ai grandi maestri toscani, ancora una volta diffusori dei principi del buon disegno. Chiudono la veloce rassegna le rappresentazioni pittoriche di Antonello da Messina, sintesi di spazio, forma, luce e colore. G.C. “San Sebastiano e la sua Basilica nella Aci del 600-700” Nella Cripta della Basilica di San Sebastiano di Acireale, davanti ad un numeroso ed attento pubblico, si è tenuta la conferenza dal titolo: “San Sebastiano e la sua Basilica nella Aci del 600-700”, la quale ha avuto come relatore il dott. Saro Bella (a dx nella foto), direttore dell’archivio della citata Basilica e studioso di storia locale. La costruzione di questa chiesa è avvenuta in un contesto storico pieno di eventi per la terra delle Aci. Infatti, in questi secoli il Casato di Aquilia cresce e si afferma sul territorio, sia dal punto di vista economico e demografico, sia come prezioso punto di riferimento. Nel 1642 la città delle “Cento Campane”, fu denominata “Reale” per indicare che il suo territorio era demaniale, a differenza degli altri Casati vicini caduti in mano baronale. Mentre nel 1693, ci fu un terribile terremoto che distrusse buona parte di Acireale. Ma, dalle macerie di questa enorme calamità naturale, nacque una città dalla fisionomia più grandiosa della precedente. La Basilica di San Sebastiano venne costruita tra il 1608 e il 1658, ma fu ristrutturata dopo il sisma. Con questi lavori è divenuta una delle maggiori chiese di Acireale, grazie anche alla facciata molto fastosa, caratterizzata da festoni, angioletti e statue. Soddisfazione è stata espressa dal parroco della Basilica don Carlo Chiarenza. La serata ha registrato la proiezione di diapositive riguardo la storia della terra delle Aci. Davide Sirna La cripta della Basilica di San Sebastiano ha ospitato la conferenza “Arredi e giogali nella chiesa di San Sebastiano tra il '500 e il '600”. L'introduzione è stata affidata a Saro Bella, curatore dell'archivio storico della Basilica, che ha esposto l'importanza delle arti minori e delle produzioni artistiche artigianali nella Aci del Seicento, nonché della rilevanza raggiunta dalla Città con l'istituzione dei consolati della seta e degli argenti. Dopo è stata la volta di Fabio Grippaldi (a sx nella foto), curatore del Museo d'Arte Sacra della Basilica e studioso di arti applicate, che ha passato in rassegna alcune delle opere custodite nel Museo, mettendo in evidenza come le arti si sono sempre ben espresse anche in questi piccoli oggetti sacri: pissidi, calici, ostensori e reliquiari; oggetti di squisita fattura in argento e oro. Ma ancora ha tracciato la valenza catechetica e simbolica di questi oggetti, evidenziando come ogni pezzo ha una storia ed è assolutamente imprescindibile dal luogo e dal contesto per cui lo stesso oggetto viene pensato e creato. I convenuti, particolarmente numerosi ed interessati, hanno potuto apprezzare gli oggetti che per l'occasione sono stati posti in bella mostra, con la possibilità anche di poterli toccare con mano. ph Nuccia Leotta Davide Sirna Prof. GIOVANNI VECCHIO, “VICENDE DEL RISORGIMENTO E DELL’UNITA’ D’ITALIA NELL’AREA ETNEA”. Sabato 21 maggio - ore 18:00 presso Villa Immacolata - Viagrande Il I° Certamen Patristicum di Acireale L’acqua... Il Lions Club di Acireale ha organizzato una tavola rotonda sul referendum abrogativo del 12-13 giugno concernente la privatizzazione dell’acqua. Il presidente del Club Service, dr. Salvatore Leonardi, ha sottolineato come l’imminente appuntamento referendario interpelli la nostra coscienza civile sotto i profili delle convinzioni politiche, delle valutazioni tecniche, scientifiche ed economicche e, infine, delle norme di carattere tecnico-giuridico. Infatti, l’incontro si proponeva di contribuire, all’insegna dell’equilibrio, ad un confronto serio e qualificato. Il primo relatore, prof. Giuseppe Rossi, ordinario di Idrologia e Costruzioni idrauliche nell’Università di Catania, vice presidente dell’Associazione Internazionale delle Risorse Idriche nonché socio del Lions acese, ha descritto la situazione dei servizi idrici potabili nel nostro Paese e la relativa normativa. Ha quindi illustrato il primo quesito del referendum (sull’art. 23 bis del D.L. 112/2008) che riguarda il processo di privatizzazione in atto nella gestione del servizio. Si è occupato quindi del secondo quesito, che riguarda la parte dell’art. 154 del D.Lgs. 152/2006, che prevede tra gli elementi della tariffa del servizio idrico “l’adeguatezza della remunerazione del capitale”. Ha concluso sostenendo che i referendum possono considerarsi una “reazione” ad una legge del Governo troppo sbilanciata a favore delle imprese private, ma che gli effetti del Sì ai referendum non risolvono i problemi più gravi della perenne transizione nei servizi idrici, legati alla privatizzazione, alle carenze della Pubblica Amministrazione, alla corruzione, alle scarse risorse finanziarie destinate agli investimenti per l’acqua e la depurazione dei reflui. Ha preso quindi la parola il prof. Ignazio Marino, socio del Lions acese, ordinario di Diritto Amministrativo nell’Università di Catania, il quale ha richiamato le modifiche avvenute in Italia e in Europa nelle forme di affidamento dei servizi pubblici locali, mettendo in evidenza che il primo quesito referendario si applica a tutti i servizi, non solo a quello idrico. Il relatore ha collegato la tendenza alla liberalizzazione dei servizi all’indirizzo della politica dell’Europa di favorire la concorrenza. Si è detto convinto che i risultati del referendum non potranno cambiare molto la situazione. E’ toccato all’on. Franco Piro, già Assessore al Bilancio e Finanze nel 52° e 53° Governo della Regione Siciliana, illustrare le ragioni del Sì (per l’abrogazione delle norme in vigore), richiamando che l’accesso all’acqua è un diritto universale dell’uomo, che la gestione pubblica può evitare un aumento indiscriminato della tariffa idrica. Le ragioni del No (quindi, a difesa della situazione esistente) sono state illustrate dall’ing. Osvaldo De Gregoris, direttore generale SIE (Servizi Idrici Etnei S.p.A. di Catania), il quale ha sostenuto che la situazione può migliorare non privandosi dell’apporto industriale dei soggetti gestori privati, ma assicurando un più efficace controllo dell’Ente d’ambito e di un’Autorità nazionale di tutela degli utenti. Il dibattito che ne è seguito è stato serrato e vivace con gli interventi del pubblico e la replica dei relatori. Dalle contrapposte argomentazioni sono emerse alcune affermazioni di carattere generale: 1) che il problema dell’efficienza del servizio idrico non dipende dal referendum, ma richiede interventi di ben altro Il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale ha organizzato la prima edizione del Certamen Patristicum. Tale attività, incoraggiata dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Antonia Puzzo e seguita in tutta la sua complessa organizzazione dai proff. Antonino Sanfilippo e Rocco Schembra, è stata approvata dal Ministero dell’Istruzione ed è stata inserita nell’albo delle gare disciplinari, per mezzo delle quali si intendono predisporre opportune iniziative di approfondimento che valorizzino al meglio la preparazione degli studenti eccellenti. L’istituzione di questa gara disciplinare ha avuto lo scopo di potenziare lo studio della letteratura cristiana antica latina e greca nel triennio del Liceo, poiché si ritiene che l'innesto della cultura cristiana nella grande tradizione della civiltà classica rappresenti uno snodo vitale dell’intera civiltà europea. È vero, in questi ultimi anni, le gare disciplinari di area umanistica si sono moltiplicate a dismisura e solo di Latino e Greco sono una cinquantina, ma nel panorama nazionale questa è l’unica gara che si occupa di autori cristiani e proprio per questo può costituire un’interessante novità nel panorama scolastico. La prova, riservata a delegazioni di studenti iscritti ai Licei, è consistita in una traduzione, analisi e commento di un testo di un autore cristiano dei primi secoli dell’era volgare. Per quest’anno è stato scelto come argomento l’Apologetica latina per vari motivi: in primo luogo, offrire agli alunni una prospettiva cronologicamente orientata delle tematiche che hanno interessato e impegnato gli autori cristiani dei primi secoli; in secondo luogo, far maturare negli allievi la consapevolezza del ruolo avuto dagli apologeti latini nel problematico confronto con il mondo pagano; in ultimo, far rilevare gli aspetti strutturali, linguistici e letterari plasmati dalla classicità pagana, assimilati e quindi riutilizzati dagli scrittori cristiani secondo nuove prospettive e modalità. A questa edizione hanno partecipato studenti provenienti da vari Licei della Sicilia e dell’Italia meridionale. La gara, è durata sei ore e ha messo alla prova la preparazione e la resistenza dei partecipanti. Il testo latino da tradurre era un brano tratto dall’Ad Scapulam di Tertulliano; tale brano si è rivelato particolarmente interessante per la sorprendente attualità di temi come la libertà di religione o il rapporto fra la religione e il potere. A margine del Certamen, nell’aula magna del “Liceo Gulli e Pennisi” , si è svolto un convegno di studi di Letteratura Cristiana antica, presieduto dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Antonia Puzzo. I relatori di questo convegno sono stati il prof. Antonino Sanfilippo e il prof. Rocco Schembra (organizzatori del certamen, entrambi professori di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi”, e il prof. Schembra anche docente di Letteratura Cristiana antica presso lo Studio Teologico di Catania), la prof.ssa Lisania Giordano (Università di Catania), il Prof. Vincenzo Messana (Università di Palermo) e il prof. Giacomo Raspanti (Liceo Classico “Cielo D’Alcamo” di Alcamo e docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia); essi hanno approfondito gli aspetti più interessanti trattati dagli apologeti latini, hanno esaminato le dinamiche storiche dei primi secoli dell’età volgare, analizzando il rapporto più o meno conflittuale fra pagani e cristiani. Alla fine della mattinata è avvenuta la premiazione, la parte più attesa dai partecipanti alla gara disciplinare. Il primo premio (500 €) è andato a Matteo Rametta del Liceo Classico “Pantaleo” di Castelvetrano (TP); il secondo premio (300 €) è andato a Gloria Ruvolo dell’IIS “Giuseppe Ferro” di Alcamo; al terzo posto si è classificata Noemi Liggeri del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. Una menzione d’onore hanno ricevuto gli elaborati di Antonio Panico e di Ludovica Petracca, entrambi del Liceo “Capece” di Maglie (LE), e di Eugenio Cauchi del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale. A conclusione del convegno è stato proposto il tema del Certamen per l’anno prossimo: “L’agiografia greca”, anche per consentire ai docenti che lo volessero di preparare i propri studenti nel corso dell’anno scolastico successivo. Un bilancio di tale esperienza è senza dubbio positivo, in primo luogo poiché è stata rivalutata in ambito scolastico quella parte delle letteratura tardoantica, solitamente trascurata nella prassi scolastica, ma che ha avuto un ruolo fondamentale per la formazione dell’Europa, in secondo luogo perché la collaborazione fra scuola e università ha permesso di rendere fruibili i risultati della ricerca scientifica anche ad un pubblico più vasto come è quello scolastico. L’augurio è che tale iniziativa possa dar vita ad una tradizione, grazie alla quale, ogni anno si possa stimolare lo studio e l’approfondimento di un autore, di un genere letterario o di una tematica di particolare rilevanza nella storia letteraria e che abbia una efficace ricaduta didattica. R. S. ph Nuccia Leotta tipo e rilevanza; 2) che la contrapposizione pubblico-privato non è determinante perché a decidere della qualità del servizio idrico è la correttezza operativa degli incaricati del servizio (che dovrebbe essere garantita a sua volta da idonei controlli); 3) che comunque la scelta a favore del privato fatta dal nostro legislatore – in ritardo ed eccessiva rispetto alle sollecitazioni europee – dovrà essere comunque corretta, sempre per impulsi che ci verranno dall’Europa. In conclusione, ad occupare un posto centrale nella riflessione sono apparse alcune tesi contrapposte: innanzitutto che la questione referendaria sull’acqua è stata caricata di un significato politico che va ben al di là dell’effettiva portata del quesito; la fiduciosa convinzione espressa da qualcuno che la struttura privata – più orientata nel senso dell’efficienza – possa tutelare l’interesse pubblico meglio della struttura pubblica; infine, la convinzione che la struttura pubblica, sottoposta al controllo democratico, è più in grado di garantire il raggiungimento dell’interesse pubblico. Resta comunque valido quanto osservato dal prof. Marino nella sua replica ovvero che il problema è, ancor prima che nelle strutture, in noi, nelle carenze della nostra coscienza civile e della nostra etica pubblica. ph Fabio Consoli Giovanni Vecchio Festosa inaugurazione della Mostra “L’Etna nell’Arte”, collettiva di pittura, scultura e fotografia inaugurata nella sala Mnemosyne dei Federiciani di via Marzulli alla presenza di un folto pubblico di soci ed estimatori. La Mostra, organizzata con la collaborazione dell’Associazione “Terra di Mezzo” di Palermo, è stata particolarmente attenzionata. Nella foto don Salvatore Coco con Calogero Lo Re, presidente fondatore dell’associazione palermitana, presentano un’opera di Valeria La Piana. AKIS Il futuro di Acireale... Sabato 21 Maggio 2011 Inaugurata la statua di Don Bonaccorso Santa Tecla - Domenica 15 maggio con una solenne celebrazione presieduta dal Vescovo, Mons. Pio Vittorio Vigo, è stata benedetta la statua bronzea che ritrae Don Giovanni Bonaccorso, amato parroco di Santa Tecla dal 1967 al 2008, posizionata all’interno del Santuario “Madonna di Fatima”, luogo che Egli realizzò col concorso dei fedeli. Una gran folla di persone, tra parrocchiani, villeggianti, conoscenti e congiunti di don Giovannino, è accorsa in ricordo di un sacerdote umile e pio. A realizzare l’opera, straordinariamente veritiera non solo nei tratti somatici ma anche nella posa del raccoglimento in preghiera, è stato il maestro Paolo Guarrera, tra i principali artisti che la città di Acireale oggi possa vantare. “Nella formazione di Guarrera - scrive Mercedes Auteri - si possono riconoscere i maestri della scultura del Novecento catanese, Francesco Messina e Emilio Greco: nel loro tentativo di sintesi delle esperienze di Auguste Rodin e di Medardo Rosso ma, soprattutto, nella loro ricerca del classico. Ricerca che conduce Paolo alla scoperta (e, qualche volta, alla malcelata volontà di trasgressione) della misura e nobiltà del bello neoclassico, allo studio del rinascimento italiano, fino anche, forse, alla tradizione ellenizzante”. Colpisce in questa opera soprattutto l’espressione dovuta alla meditazione della preghiera, momento in cui peraltro padre Bonaccorso era spesso assorto. Guarrera ha Siamo giunti ormai al secondo degli incontri programmatici attraverso cui, con cadenza mensile, ci confrontiamo sul presente e sul futuro di Acireale. Abbiamo inteso, insieme a Nicola D’Agostino, scegliere come formula organizzativa quella del workshop: agile, snella, non appesantita dai legacci corpulenti dei quali troppo spesso si sostanzia la politica. Il 5 febbraio, il salone conferenze San Paolo, ha ospitato una riflessione(con annessa documentazione fotografica e proposte!) sul degrado fisico, materiale, della nostra città. Chiunque abbia la ventura di imbattersi(quotidianamente!)in strade dissestate, arredo urbano carente, igiene precario, assenza di spazi verdi, ludici, ricreativi (dove, senza pretese, passeggiare, riflettere, rilassarsi!) può, infatti, ben comprendere il senso della nostra denuncia. La questione della vivibilità non può essere liquidata come pura teoria: una comunità innanzitutto esiste se i suoi luoghi fisici sono “sostenibili” per i suoi cittadini. Il 7 Maggio abbiamo dibattuto, attraverso i contribuiti autorevoli di Salvo Nicotra, Alfonso Sciacca, Enzo Mellia, su una condizione financo peggiore del disfacimento materiale: il declino psicologico. Crediamo valga la pena chiedersi: perchè siamo incerti, stanchi, talvolta addirittura frustrati rispetto ai fatti della vita cittadina?Perchè questa città non riesce più ad avere un rapporto di massa con il suo futuro?Perchè il presente, al di là delle posizioni anagrafiche, non appassiona più? Un interrogativo dovero- ATTIVITA’ DELL’IPAB Lunedì 23 maggio, ore 18: Erasmo da Rotterdam nel quinto centenario della pubblicazione dell’Elogio della follia (1511-2011). Lunedì 30 maggio, ore 18: Giuseppe Sciuti e la decorazione della Cattedrale a cent’anni dalla morte. Lunedì 06 giugno, ore 19,00: presentazione volume “Il bianco e il nero” favole di Grazia Cavallaro Opuscolo per il centenario A conclusione delle manifestazioni organizzate per il primo centenario di fondazione della “Pia Unione delle Guardie d’Onore al Santo Sepolcro” di Acireale, è stato presentato e distribuito gratuitamente un opuscolo celebrativo, curato dal giornalista Antonio Trovato. Il libretto racchiude, nelle sue 36 pagine, trenta illustrazioni sulla storia (antica e recente) dell’associazione e la sintesi dei contributi presentati dai quattro relatori in occasione della conferenza celebrativa, tenutasi lo scorso 9 aprile presso la Basilica dei SS.Apostoli Pietro e Paolo: “I valori dell’Unione” dello stesso Antonio Trovato; “Una secolare tradizione acese: la processione del Venerdì Santo” del prof. Gregorio Monaco; “La storia recente della Pia Unione” dell’avv. Guido Leonardi; “Confraternite: croce o delizia?” di don Gaetano Pulvirenti. Sono stati, inoltre, pubblicati l’elenco dei presidenti succedutisi nella carica, dal 1911 ad oggi, ed i messaggi augurali di S.E. il Vescovo di Acireale, mons. Pio Vittorio Vigo, del cappellano della Pia Unione, don Guglielmo Giombanco, del Rettore dell’Arciconfraternita del SS.Crocifisso, Sebastiano Pavone, e del presidente della Pia Unione, Giovanni Trovato. A tal proposito, il vice-segretario, Salvatore Scavo, oltre a ringraziare gli sponsor che hanno reso possibile la stampa di questo opuscolo, ha voluto ricordare e sottolineare anche la vicinanza e il supporto prestato dal Credito Siciliano. “Ci tengo – ha detto Scavo – a ringraziare particolarmente il dott. Saverio Continella, direttore generale del Credito Siciliano, per il contributo che ha voluto dare a questa nostra iniziativa celebrativa per i cento anni della Pia Unione”. Riccardo Anastasi “DIPENDE DA TE” IL TEMA DELLA PREVENZIONE DALLE DIPENDENZE GIOVANILI pertanto saputo cogliere l’intimo dell’Uomo a cui si è voluto dedicare questo monumento. Particolarmente curati dall’Autore anche i minimi particolari, tra i quali spicca il ricco ricamo della stola. La statua è stata commissionata dalla Parrocchia di S. Tecla, retta dal Can. Don Alfredo D’Anna, dopo che un apposito comitato spontaneo guidato dalla Sig.ra Angela Scandurra e dal mar. Nuccio Caffo ha avvertito l’esigenza di dedicare un monumento al Parroco tanto amato ed il cui ricordo è ben chiaro e nitido nei tanti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzarlo come Sacerdote, come Amico e come Uomo. Rodolfo Puglisi so non per piangerci addoso, nè tantomento per fare una infruttuosa caccia alle streghe, quanto per affermare con forza la necessità innanzitutto di una diagnosi circa i limiti e gli errori che stiamo commettendo. Per sostanziare, con premesse forti, la fase propositiva(che non deve mai mancare!). Per governare il presente e far parte, con consapevolezza, della squadra chiamata a dare una forma al futuro. Occupiamo già il campo rispetto alle critiche che riceveremo: non sono temi “concreti”, “pratici”, si dirà! Il problema è che queste parole sono pronunciate spesso da coloro, presunti o meno depositari di “praticità”, i quali non hanno certo contribuito a far ripartire “praticamente” Acireale. Non ci stancheremo mai di dire che il primo interrogativo neutro, da affrontare con urgenza, è: in quale direzione vogliamo andare? Chi vuole essere Acireale? E’ tempo di scegliere un progetto strategico. Non c’è nulla forse di più pratico di una buona teoria. Antonio Coniglio 5 Fondata la Sezione dei Veterani dello Sport E’ stata costituita lo scorso 30 aprile ad Acireale la Sezione della Unione Nazionale Veterani dello Sport, che è stata ratificata il 5 maggio dal Consiglio Direttivo Nazionale dell’UNVS nel corso della 50^ Assemblea Nazionale dell’Unione in programma a Taormina dal 4 all’8 maggio 2011. L’UNVS è un’Associazione Benemerita di Interesse Sportivo, di volontariato e di promozione sociale e sportiva, è apolitica, senza fine di lucro e si propone, tra le altre, le seguenti finalità: tenere vivo lo spirito e la passione per lo sport, fonte dei più puri ideali nel ricordo delle glorie del passato, per l’affermazione della fulgida tradizione italiana; sviluppare i vincoli di fratellanza fra tutti gli sportivi; riunire tutti i veterani dello sport al fine di essere da sprone e guida ai giovani; collaborare col CONI, con le singole Federazioni, con le Discipline Sportive Associate, con gli Enti Locali, con Gli Enti Sportivi e Turistici, con le scuole pubbliche e private, offrendo patrocinio ed organizzazione e mettere in atto iniziative di sostegno alle categorie svantaggiate e di lotta al doping ed alla violenza nello sport. La sede dell’UNVS di Acireale si trova in via Rosario Currò n. 20 presso l’Associazione Italiana Arbitri. Venti i soci Promosso dalla Coop. Futura 89 con il coordinamento del Ser.T del Distretto di Acireale, si è svolto un incontro/confronto sul delicato tema delle dipendenze nel mondo giovanile. L’evento, rientrante nel progetto di prevenzione tossicodipendenze denominato “Aquilia II”, che prevede azioni volte alla prevenzione del disagio giovanile ed in particolar modo al complesso fenomeno delle dipendenze, è servito anche per presentare i risultati del laboratorio formativo/informativo al quale hanno partecipato i ragazzi della II° classe della scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “G.B Arista” di Acireale, cimentatisi nella realizzazione, a fine laboratorio, di un cortometraggio dal titolo “Dipende da te” con il quale si è voluto divulgare l’esperienza vissuta e lanciare un messaggio propositivo ai coetanei attraverso l’educazione tra pari, la peer education, ovvero quella strategia educativa volta ad attivare un processo naturale di passaggio "di conoscenze, d’emozioni e d’esperienze" da parte di alcuni membri del gruppo ad altri membri di pari status. Compiacimento per i proficui risultati ottenuti grazie al laboratorio è stato espresso dal coordinatore del progetto “Aquilia II” Federico Lupo che ha sottolineato l’importanza delle moderne tecniche di prevenzione dalle dipendenze del mondo giovanile (computer, tv, social network, droghe) che hanno permesso nel tempo di costituire una rete efficace di “servizi alla persona” incentrati sul miglioramento della qualità della vita. Riccardo Anastasi fondatori, tutti con un passato (e presente) sportivo di rilievo, ai quali sicuramente se ne aggiungeranno altri. Rodolfo Puglisi è il Presidente della Sezione, Vice Mario Mascimino, consiglieri Rosario D’Anna, Antonio Licciardello, Olindo Ausino, Alfio Scudero ed Angelo Musmeci; Segretario Christian Citraro; Presidente del Collegio dei revisori dei conti, Giovanni Greco: componenti del Collegio dei revisori dei conti: Orazio Pennisi, Giuseppe Raciti, Giuseppe Bella, Salvatore Di Giovanni. Gli altri soci fondatori sono Orazio Fichera, Giuseppe Finocchiaro, Salvatore Marano, Tarcisio Maugeri, Pietro Nicolosi, Andrea Pulvirenti ed Angelo Spina. Nella foto, scattata il 5 maggio a Taormina da sn. Antonino Costantino (consigliere nazionale), Martino Di Simo (collegio dei probiviri), Renato Nicetto (cons. naz.), Mario Facchin (cons. naz.), Antonino Maranzano (delegato regionale), Alberto Scotti (vice presidente vicario nazionale), Rodolfo Puglisi, Gian Paolo Bertoni (presidente nazionale) e Piero Risuglia (delegato regionale). Angelo Silvio Musmeci Via Lazzaretto 25 – Acireale 6 AKIS Sabato 21 Maggio 2011 Italiani, potete cominciare a sorridere! E’ bastato un attimo di concentrazione del Ministro Brunetta, il riferimento più basso del Governo, per risolvere l’annoso problema del disavanzo dello Stato! La “bella pensata” è presto detta: il contenimento della spesa pubblica si può ottenere elevando il minimo dell’età pensionabile! Cioè, da un’elucubrazione scientificomatematico-filosofico-einsteiniana, è arrivato alla risoluzione che l’età pensionabile è inversamente proporzionale alla spesa pubblica, aumentando quella diminuisce l’altra. Sembra la scoperta dell’acqua calda o, se volete, l’invenzione dell’uovo sodo, però nessuno ci aveva pensato! Solo lui! E per forza, che ci sta a fare un Ministro dell’Innovazione se non innova? In poche parole, il Nostro, fa osservare che la pacchia del pensionamento a 60-65 anni deve finire poiché non fa altro che favorire ed incentivare il parassitismo. Sante parole! E’ sotto gli occhi di tutti come questi pseudo-vecchi non facciano altro che menarci per il naso con la loro condotta da sfaccendati! Cosa ne fanno, argutamente si domanda il Ministro, del tempo che rimane loro dopo aver fatto la spesa, aver trascorso settimane in coda davanti agli sportelli della Posta per ritirare la pensione o delle ASL per pagare il ticket? Come lo utilizzano? Male, sprecandolo scandalosamente a giocare con i nipotini o a fare dell’altro che certamente non giova alla società! Qualcuno, addirittura, non trova di meglio da fare che ammalarsi o, per darsi un contegno, non disdegna addirittura di morire, lasciando così in ambasce gli eredi nell’affrontare il complicato problema dell’eredità da suddividere o del liberare la casa dalle cose inutili che il “vecchio” nel corso della vita si è intestardito ad accumulare. Basta, sentenzia il Nostro, chi vuole andare in pensione lo potrà fare soltanto in età meno giovanile, a cominciare dagli ottant’anni o su di lì! Il cosiddetto “meritato riposo” è un problema di lana caprina che, a detta di Brunetta, non ha, “senilmente” parlando, fondamento alcuno. Il riposo dev’essere, invece, per tutti uguale: quello eterno, che basta e avanza. Lassù, poi, avranno voglia…! Insomma, non passerà molto che tutti coloro che si troveranno “imboscati” nelle cosiddette case di riposo saranno scovati, prelevati in maniera coatta e convogliati verso luoghi di lavoro forzato. Non ci saranno osteoporosi, gotta, prostata, invalidità più o meno permanenti e paturnie varie che terranno: tutti all’erta a avanti-march! E con la disoccupazione giovanile, come la metteremo? Niente paura! Elevando l’età minima pensionabile, si eleverà logicamente quella minima lavorativa! Questo è il bello della “pensata”!!! Di conseguenza, slitteranno tutte le età a… ritroso: si nascerà a dieci anni –e non prima-, ci si iscriverà a scuola a sedici anni e… così di questo passo. Il tutto sarà regolato ed armonizzato da una Legge che il nostro alto (sic!) Ministro ha chiara in mente. Qualcuno –non manca il solito guastafeste- ha avanzato dubbi circa la piena applicazione della “genialata”. Questo “rompi”, infatti, asserisce che, date le prospettive ecologiche future, (fra atrazina alla camomilla, piogge acide perforanti, tsunami, buco dell’ozono più o meno grande a seconda di quale industria effettua il sondaggio, Amazzonia ormai priva di liane di tarzaniàna memoria e rifiuti solidi giunti ad altezza everestiàna, insomma dato tutto questo “ben dell’uomo”) sarebbe più opportuno abbassare la soglia dell’età pensionabile e creare una Legge che riconosca quella degli anziani come una “specie protetta” perché già in via d’estinzione? Suvvia –risponde il Nostro- bando al pessimismo! Il D.L. al Gerovital ormai è innescato, procede su binari spalmati di burro e nessuno riuscirà più a fermarlo. Italiani, non temete, siamo in buone mani, Brunetta ha il senso spiccato dell’umorismo. L’unica cosa che ogni tanto lo rende furioso è quando qualcuno gli ricorda la sua bassa statura. Ed è appunto in tale circostanza che, per “innalzarsi”, tira fuori una sparata, una nuova Legge, che lo faccia apparire immenso e talmente elevato in cielo da farci scorgere a malapena la sua immagine trasfigurata. Non più un nano o simile al biblico Zacchèo, ma un gigante! Ecco, a parte questo peccato di vanità, possiamo ben dire che in fin dei conti non è cattivo, il Ministro. Parola di Sherpa Buona Sanità: perché non riconoscerla quando vi si presenta? Siamo ormai abituati a sentir parlare di “malasanità” al punto tale da non fidarci più dei medici di cui il nostro territorio dispone. Quando il caso diventa particolarmente complesso spesso ci si avventura al nord o addirittura all’estero per diagnosi e terapie e purtroppo a volte ciò è indispensabile. Tuttavia, ciò che sfugge alla collettività è che nel nostro territorio esistono tanti bravi medici armati ancora del fuoco sacro della passione per la medicina e per la scienza capaci di dimenticare se stessi per aiutare il loro paziente! Sono in tanti, ed operano nella riservatezza dei loro studi senza enfasi mediatica o appariscenza protagonistica. Lavorano all’ombra di grandi maestri e da essi hanno saputo cogliere il meglio per applicarlo nella loro quotidianità professionale. Spesso non hanno neanche la possibilità di esercitare appieno le loro capacità, ma sono lì, seduti davanti al computer attendo il loro paziente per aiutarlo al meglio del loro impegno e capacità. A tal proposito vorrei raccontarvi un emblematico caso clinico del tipo “nemo profeta in patria” “ Circa sei mesi addietro, giunge all’osservazione della dott.ssa Maria Bruccheri, genetista direttrice del poliambulatorio dell’Istituto I.R.M.A., una mamma disperata la cui figlia presenta da diversi mesi febbre ricorrente associata a cefalea, dolori articolari e muscolari. Un’anamnesi remota di Si è svolto nei giorni scorsi, nella sede dell’associazione AciGaia, l'incontro tra operatori ed esperti del settore agrumicolo per discutere dello stato del limone verdello di Acireale. Hanno partecipato esponenti del settore agricoltura dei comuni di Bronte, Biancavilla, Paternò e Catania che hanno aderito al forum permanente sull’agricoltura presentato a gennaio alla Provincia Regionale di Catania. Relatori della serata un ex commerciante di agrumi, Giovanni Basile, ed un agronomo ed imprenditore, Angelo Privitera. L’intervento di Basile ha evidenziato le difficoltà del settore agrumicolo che hanno portato alla crisi ed alla decadenza ad Acireale, illustrando inoltre quali sono le peculiarità dei mercati europei e soprattutto sud americani che hanno invaso l’Italia con il loro prodotto e che ha acuito la crisi degli agrumi siciliani e quindi del limone di Acireale. L’agronomo Angelo Privitera ha esaminato lo stato attuale, evidenziando le cause che hanno portato alla crisi, sottolineando le responsabilità degli operatori del settore che non sono riusciti a formare cooperative in grado di contrastare la grande distribuzione internazionale, permettendo inoltre che il prodotto estero invadesse i mercati siciliani, e le responsabilità della politica che non ha mai ne supportato gli agricoltori ne elaborato manovre finanziare in grado di incentivare quanti hanno investito e credevano in questo settore. L’unione di queste componenti ha fatto sì che oggi ad Acireale, come in gran parte della Sicilia, non esiste più una proposta valida, organica e competitiva. Le proposte del Privitera sono quelle di creare cooperative di produttori che condividano tutti i mezzi necessari alla produzione degli agrumi, acquistando insieme i prodotti fitosanitari, e condividere tutto quello che è necessario ad abbattere i costi fissi. Procedere successivamente alla riqualifica dei nostri agrumeti, con la rimozione delle vecchie piante e la posa di nuove, sostituendo la qualità attuale, il “monachello” (ottima solo per un piccolo settore industriale, legato alla produzione di dolci e liquori) con qualità che abbiano una più ampia possibilità di utilizzazione. Parallelamente organizzare seminari che aiutino gli agricoltori a sviluppare la propria attività, utilizzando anche gli incentivi già disponibili e quelli che eventualmente saranno approvati.“Mi ritengo molto soddisfatto dell’incontro di stasera, che ha riacceso i riflettori su un settore economico che ha regalato ad Acireale un dopoguerra ricco tanto da essere denominata Riviera dei limoni, giusto tributo a piantagioni floride che rendevano il nostro paesaggio unico. Oggi penso cha bisogna rilanciare il nostro limone, cercando di aggregare le forze che sono rimaste ed aiutando quanti pensano che possa essere ancora profittevole questa attività. La nostra città che ha ambizioni turistiche non può prescindere dal ridare al nostro paesaggio un aspetto che ricordi la fantastica riviera dei limoni, abbinando iniziative come sagre, mercatini, piatti tipici alla promozione turistica del nostro territorio. Inoltriamo l’invito a partecipare a questa iniziativa, che è partita con l’incontro di ieri, al Sindaco Avv. Nino Garozzo, all’ass. allo sviluppo economico Pippo Basile, al deputato acese on. Basilio Catanoso componente della commissione agricoltura, al deputato regionale on. Nicola D’Agostino, alla Presidenza del consiglio comunale affinché possa essere oggetto di dibattito consiliare ed a tutti quelli che credono ancora possibile il rilancio della nostra Acireale”. Paolo Monaco 50 anni insieme lo scorso 29 aprile i coniugi Luciano Scandura di 74 anni e Rosaria Patanè di 75 anni , Insieme ai figli ed ai nipoti hanno festeggiato il cinquantesimo anniversario di matrimonio che venne celebrato il 29 aprile 1961. Dalla redazione di Akis sentiti auguri di tanta felicità! NOZZE D’ORO GIOCHI MATEMATICI DEL MEDITERRANEO 2011 Colpo gobbo e importante risultato ottenuto dall'I.C. “G.B. Arista” di Acireale, egregiamente diretto dal prof.Giuseppe Massimino, alla finale provinciale dei giochi matematici grazie ad un numeroso gruppo di piccoli studenti, tutti appartenenti al sopracitato istituto. Gli alunni ammessi alla finale regionale che si terrà il 28 maggio all’Università Korè di Enna, dovranno contendersela con gli altri finalisti circa trecento su 28.000 in tutta la Sicilia. Rapid Play di Primavera alla Galatea Scacchi Si è concluso il 5° Rapid Play di Primavera, torneo sociale della Galatea Scacchi, disputato su otto turni con la formula italo-svizzera e con 15 minuti di tempo per giocatore. Tredici i partecipanti. Ha vinto Giovanni Sposito con 8 punti totalizzati su 8, 2° Salvatore Fresta con 6 punti, 3° Rosario Puglisi con 5,5 punti, 4° Salvatore Mangiagli e 5° Pietro Nicolosi, entrambi a 5 punti. L’attività della Società Dilettantistica Galatea Scacchi prima della pausa estiva continua con il prossimo inizio del torneo sociale intitolato al “Dott. Enrico Puglisi”, ottava edizione e l’organizzazione del Torneo Rapid Play “Angelo D’Arrigo” il 29 maggio, inserito nel calendario delle manifestazioni del Comitato Scacchistico Siciliano facente parte del circuito “Rapid Play Sicilia”. Angelo Silvio Musmeci S.D. Galatea Scacchi Organizza 2° RAPID “ANGELO D'ARRIGO” Aci S. Antonio ha il suo Centro Commerciale Naturale. I rappresentanti della Arista, specie quelli appartenenti al plesso di Loreto, sono riusciti a sbaragliare a livello provinciale, riuscendo ad imporsi tra lo stupore dei genitori, gli insegnanti e degli “avversari”. Si tratta di Lanzalone Mariaemilia, 3a Primaria 1a classificata, Urso Manfredi, 4a Primaria 3° classificato, della 5a Primaria ben tre alunni, Benanti Paolo, 4° classificato, Cannavò Roberta, 5a classificata e Licciardello Marco, 6° classificato, tutti del plesso di Loreto Balatelle. Per quel che riguarda la 1^ Secondaria Pirri Alessio, 3° classificato, 2a Secondaria, Nicosia Rosario, 2° classificato e Leotta Samuela, 4a classificata. Infine nella 3a Secondaria, Maugeri Michael, 2° classificato, Vecchio Irene, 5a classificata e Cristalli Luca, 6° classificato. Per molti dei prodigiosi studenti, le finali nazionali potrebbero non essere solo un miraggio. Antonio Foti faringotonsilliti ricorrenti e appendicectomia. Nonostante diverse terapie e innumerevoli esami emato-chimici i numerosi medici che hanno trattato il caso clinico non sono riusciti a porre una diagnosi; in pratica nessuno è riuscito a capire da cosa potesse essere scatenata tale sintomatologia. In realtà i dati forniti all’anamnesi facevano propendere per una patologia genetica rara, ma abbastanza frequente nella nostra popolazione; si tratta della Febbre Mediterranea Familiare (FMF). Viene prescritto ed effettuato l’esame biomolecolare per la ricerca delle mutazioni del gene MEFV ma l’esame non rivela alcuna mutazione. Viene spiegato alla madre e alla ragazza che la diagnosi di Febbre Mediterranea Familiare rimane confermata anche se il test genetico è negativo. Ciò accade perche i test genetici permettono di riscontrare la presenza di alcune mutazioni, ovviamente quelle ad oggi conosciute e riscontrate nella popolazione di riferimento e quindi viene prescritta la terapia specifica doto che, fortunatamente, la Febbre Mediterranea Familiare è una delle poche patologie genetiche in cui è possibile una terapia farmacologica. Si penserebbe: caso risolto!... e invece no. La signora, non convinta appieno dalla diagnosi posta dalla dott.ssa Bruccheri, inizia un tortuoso percorso di “turismo sanitario” che infine la porta sino a Roma, dove, a distanza di sei mesi, i sanitari del presidio romano confermano la diagnosi e la terapia precedentemente posta dalla dott.ssa Bruccheri. La signora è ritornata all’Istituto ha raccontato il suo lungo peregrinare per i vari studi medici e adesso vuole essere seguita dalla dott.ssa Bruccheri dopo aver perso sei mesi di tempo e speso una rilevante somma di denaro… Gesu Cristo aveva detto “nemo profeta in patria”; ovviamente non poteva non avere ragione [1, 2, 3, 4]. Tanti vengono all’I.R.M.A. percorrendo centinaia di chilometri molti abitanti dell’acese prendono invece l’aereo convinti che più lontano vanno meglio trovano: il caso descritto dimostra che spesso non è cosi e che anche ad Acireale si fa buona Sanità. Giovanni Tringali Il sindaco, dott. Pippo Cutuli, ha reso noto di aver ricevuto dall’Assessorato delle Attività Produttive retto dal dott. Marco Venturi, il decreto di accreditamento del Consorzio Centro Commerciale Naturale “Il Casalotto di Aci Sant’Antonio”, La sede legale del Centro Commerciale Naturale è stabilita in Aci S. Antonio (Ct) via Regina Margherita n. 25; responsabile del Consorzio è Giuseppina Panebianco. “Viene così avviato ufficialmente –spiegano il primo cittadino e il vice Stefano Finocchiaro, che detiene la delega allo Sviluppo Economico-, il processo aggregante delle attività produttive operanti nel centro urbano santantonese che, già costituitesi in consorzio il 18 aprile 2011, avranno ora la possibilità di promuovere in rete iniziative attrattive di marketing territoriale in modo da rivitalizzare il centro storico cittadino e contrastare al contempo la recente espansione operata dalla grande distribuzione”. Domenica 29 Maggio 2011 Presso 52° Club Frecce Tricolori Via Angelo Raffaele, 4 - Acireale (CT) “Grosso” Colpo di Mercato per l’Acireale Calcio... AKIS 7 Sabato 21 Maggio 2011 Successo del concorso “Legalità” Riservato agli studenti delle scuole, organizzato dall’Associazione Antiracket Acese “ R. Livatino” Anche quest’anno l’Associazione Antiracket Acese “Rosario Livatino” ha organizzato il Concorso “Legalità” riservato agli studenti delle scuole medie statali di 1° e 2° grado di Acireale, che ha riscosso notevole successo sia per il numero dei partecipanti (circa 400) sia per la qualità delle riflessioni che i ragazzi e le ragazze hanno espresso negli elaborati proposti ed esaminati in prima battuta dalle commissioni interne ad ogni istituto, le quali hanno quindi provveduto a trasmettere i cinque ritenuti migliori alla commissione dell’AS.AR.A.. Tra questi ultimi sono stati individuati un primo e un secondo premio per ciascuna istituzione scolastica. Nella sala teatro San Paolo di Acireale lo scorso 12 maggio ha avuto luogo una partecipatissima manifestazione finale con la presenza di alunni e docenti referenti di ogni scuola e molti dirigenti scolastici. Il presi- L’ Archimede di Acireale nel Kent per uno stage linguistico Circa cinquanta studenti del Liceo Scientifico “ Archimede”, recentemente, si sono recati in Inghilterra per un corso intensivo di lingua inglese. La straordinaria esperienza educativa e culturale si è svolta presso la Kent School of English a Broadstairs, che è una bellissima cittadina a breve distanza dal porto di Dover e non lontana da Londra ed è caratterizzata da stradine che si diramano verso il mare, lunghe spiagge sabbiose e da un piccolo porto molto pittoresco. La Kent School of English è una istituzione scolastica, riconosciuta dal “British Council”, di elevata qualità che offre un insegnamento della lingua inglese per studenti di ogni età e nazionalità attraverso attività di “speaking, listening and interac- GABRIELE AIOLA - è diventato sacerdote La notizia tanto attesa, non solo da parte di Gabriele è stata accolta con gioia da parte di tutti coloro che lo conoscevano e dei tanti colleghi del Liceo Classico “Gulli e Pennisi” che con lui hanno condiviso un cammino durato anni. Gabriele, fin dagli anni del Liceo, ha manifestato la sua scelta di dedicarsi al sacerdozio, una chiamata, lui la considerava, alla quale affidarsi totalmente e che era nata come mi diceva con la lettura del Vangelo e le varie esperienze di umanità che aveva conosciuto sino a quel momento nella sua vita. L’ordinazione sacerdotale che ha avuto momenti molto intensi e toccanti, è avvenuta nella Basilica Chiesa di Aci S. Filippo alla presenza di Mons. Rapisarda, ed è stata officiata da Mons. Pio Vigo Arcivescovo di Acireale che rivolgendosi a Gabriele durante l’omelia l’ha chiamato “Figlio eletto di questa comunità”. Particolarmente suggestivi ed emozionanti, fra i tanti, i momenti dell’ “Eccomi” dell’ordinando e quelli della prostrazione con la litania dei santi, nonché i suoi ringraziamenti finali, a cominciare da quelli dati ai propri genitori con cui Don Gabriele ha chiuso il sacro rito. Filippo Laganà Il "kiwanino d'oro" a favore dell Eliminate Project "E' inaccettabile che neonati innocenti e le loro madri debbano soffrire e morire di tetano quando è facile fare prevenziione con un semplice vaccino. Il KIwanis e l 'Unicef elimineranno il TMNC e cambieranno il mondo per spazzare via questa crudele malattia ,vecchia di secoli ma che e condanna ancora madri e figli di 38 nazioni ad una morte orrenda" Il Kiwanis lo sa e a favore di questo Service si è mosso. dente dell’AS.AR.A. avv. Giacomo Fiorini, che si è tanto prodigato per la buona riuscita del Concorso, ha ribadito che l’iniziativa rientra nel quadro del progetto sistematico e permanente dell’Associazione per l’educazione e la formazione alla Legalità finalizzato alla lotta alla mafia, per incentivare la partecipazione degli studenti ad una attenta e matura riflessione sul tema, quest’anno collegato alla ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Allo studente primo classificato per ogni scuola è stato consegnato un premio di € 300, mentre al secondo classificato un premio di € 150; a tutti i partecipanti è stato rilasciato un attestato di partecipazione e ad ogni scuola una targa ricordo. Durante la premiazione, il preside Giovanni Vecchio, presidente della commissione giudicatrice, ha posto delle domande agli studenti, che con le loro risposte hanno dato prova non solo di aver maturato la tematica valoriale della legalità e dell’impegno per una società migliore, ma hanno dato testimonianza dell’ottimo lavoro svolto dalle scuole al riguardo, specialmente ad opera dei docenti referenti per la legalità, tutti presenti alla cerimonia. Anche i presidi e i docenti hanno ribadito che la legalità è uno, se non il primo, dei principi fondanti del Piano dell’Offerta Formativa. Gli attori Nuccio Caudullo e Vittorio Zozzo hanno saputo coinvolegre il cuore e la mente degli studenti presenti con la recitazione di una leggenda popolare siciliana dal titolo “Le origini” e due poesie del grande poeta siciliano Ignazio Buttitta “Turi Scordu” e “ ‘Ncuntrai ‘u Signuri”. Nhora Caggegi tion”. Gli alunni, accompagnati dal Dirigente Scolastico prof. Lorenzo Marotta e dai proff. Santo Tosto, Vincenza Leonardi e Licia Lo Presti, hanno avuto l’opportunità di migliorare il loro inglese, acquisire maggiore fiducia nello studio di un idioma straniero,visitare luoghi di grande valore artistico e Una goliardica serata svoltasi all'Excelsior Palace Terme è stata l'occasione per il Service distrettuale dell'Eliminate Project del Kiwanis club di Acireale presieduto dal Dott. Sergio Marino. La serata ha registrato la presenza di oltre 140 soci ed amici del club, delle massime Autorità del Kiwanis International, giudici della "gara di canto", del "Kiwanis Junior" che, unitamente al loro Presidente Giuseppe D'Aquila costretti simpaticamente sino ad esibizioni "impegative" per l'antichità del repertorio a loro riservato. La giuria composta da Filippo Lizzio,Nino Pulvirenti e Nicola Russo ha assegnato premi come migliori e più coraggiosi cantanti nonchè al migliore gruppo a Daniela Simon, Maria Valeria Sanfilippo ,Salvatore Di Stefano e Dario Spina e come migliore gruppo ai Lions di Catania guidati da Antonio Bellia. Calorosamente applaudite le esibizioni di tutti i partecipanti. Il KIWANIS KIDS CLUB del CIRCOLO DIDATTICO di ACI S. ANTONIO per L'ELIMINATE PROJECT culturale come Londra, Canterbury e Dover, socializzare con studenti di altri paesi europei e soggiornare in un tipico college inglese. Dopo questa esperienza, certamente positiva, il D.S., sentito il parere del Dipartimento di lingue europee, vorrebbe inserire, nell’ambito dell’offerta formativa, l’obbligatorietà degli stage linguistici all’estero per gli alunni del Liceo Linguistico e del Liceo Scientifico. Sarà destinata all'Eliminate Project la somma raccolta con la consueta gara di solidarietà pasquale ed il sorteggio di 3 gigantesche uova pasquali messe a disposizione dal Kiwanis Kids club del Circolo Didattico diretto dal Prof.Salvatore Musumeci. L' Eliminate Project,che vede unite le forze della famiglia Kiwaniana e dell'Unicef,tende all' eliminazione del tetano neonatale e delle madri,malattia terribile che colpisce ancora le madri e i loro futuri neonati di 38 paesi dell'Africa,dell'Asia e dell'America del Nord condannandoli ad una morte orrenda. Quest'anno il primo premio è andata alla piccola Martina Sapuppo della 1 A del plesso di via Circonvallazione. Scacchi: l’«Archimede» ai nazionali! CompuTecnica Riparazione computer a domicilio 338 2071014 AKIS Nella fase regionale dei Giochi Sportivi Studenteschi di scacchi svoltasi a Gliaica di Piraino (ME) tre squadre del Liceo Scientifico-Linguistico «Archimede» si sono qualificate alla fase nazionale di Spoleto. Per il titolo regionale conseguito della squadra femminile della categoria juniores grande plauso del Dirigente scolastico Lorenzo Marotta e del prof. Santo Daniele Spina che ha selezionato e seguito studenti e studentesse grazie al corso POF «A scuola di scacchi». La squadra femminile campione regionale è formata da Silvia Di Mauro, Julia Bisicchia, Agata Brischetto, Erika Licciardello, Maria Cavalli e Rita Pappalardo. La squadra femminile della categoria allievi si è classificata invece seconda assoluta (Roberta Messina, Amel Sehili, Alessandra Leonardi, Marinella Russo, Carla Cappello, Simona Cappello). Infine quella maschile della categoria allievi si è piazzata al 3° posto (Roberto Scalia, Fabrizio Tornatore, Salvo Lombardo, Francesco Vasta, Giovanni Pillitteri, Mario Musmeci). AKIS: Anno VII, numero 10 del 21 Maggio 2011 - Editore e Direttore Responsabile: Turi Consoli - Autor. n. 22 del 23/05/2005 del Tribunale di Catania IL GIORNALE Sede: via M. di Casalotto 68 - 95025 Aci S.Antonio Redazione: via Alliotta, 14 - 95024 Acireale - Tel.- Fax 095 7921059 – 347 5382517 - [email protected] - Site: www.akis-aci.com DEL TERRITORIO Tipografia-Litografia: “TM” di Mangano Venera - via N. Martoglio, 93 - S. VENERINA (CT) - Tel. 095 953455 - Distribuzione e arretrati: 340 7152814 DELLE ACI Elaborazione grafica, fotomontaggi e impaginazione: MP Graphic di Maurizio Pagano - Tel. 347 1433135 227 8 AKIS Sabato 21 Maggio 2011 IN SCENA “L’AMORE FA MALE” Piazza Duomo set cinematografico per un giorno La Città delle Cento Campane indossa il suo abito più bello e per una sera si colora delle emozioni che solo il grande schermo sa regalare. Le policromie della rinnovata Piazza del Duomo ed il barocco delle vie circostanti regalano suggestioni che tanti non hanno mai apprezzato. I curiosi che assiepano un’intera piazza riluttante del frastuono dei presenti, i flash che inondano senza sosta personaggi famosi e meno famosi, gente comune che cerca di farsi largo per ETNA MARATHON 2011, TRIONFO DI MARZIO DEHO MILO (Ct) – Marzio Deho è il trionfatore della quinta edizione dell’Etna Marathon. Il biker di Alzano Lombardo, vice campione d’Italia non più tardi di due settimane fa a Gualdo Tadino, ha fatto il vuoto lungo i 70 km della gara organizzata dalla Mongibello Mtb Team, precedendo sul traguardo di piazza Belvedere di ben nove minuti il secondo classificato, il ragusano del Team Hiker Mirko Farnisi. Al terzo posto, il sempre protagonista Paolo Alberati. Deho, leader del Marathon Tour, ha staccato la concorrenza al decimo km della competizione che si snoda lungo i sentieri del parco dell’Etna, nello strappo in lastricato di Ripa della Naca. L’unico a tentare l’inseguimento è stato Farnisi che per un paio di km si è mantenuto a 30” dal corridore dell’Olympia Cicli, ma se l’anno scorso si era dovuto arrendere alla sfortuna (foratura quando era al comando solitario) stavolta il siciliano ha dovuto cedere alla superiorità dell’avversario che ha concluso la prova in poco più di tre ore. “E’ stata una gara durissima – ha commentato all’arrivo Marzio Deho –. Un tracciato insidioso, che non ti lascia mai respirare, sia in salita, ma soprattutto nelle discese, molto tecniche dove bisogna fare attenzione tra sassi e radici. La fatica è stata doppia perché faceva caldo e non conoscevo il percorso. Sono andato via al decimo km e questa vittoria è molto importante per la mia preparazione al mondiale di giugno”. Così l’ex pro’ Paolo Alberati, terzo al traguardo: “Non l’avevo mai corsa nonostante le mie consuete permanenze in Sicilia – ha detto Alberati –. Una prova dura, bella e affascinante che di sicuro merita il campionato italiano”. Grande spettacolo ha offerto anche Sally Bigham, la star internazionale dell’Etna Marathon 2011. La britannica, n.2 delle classifiche mondiali, ha dominato la gara femminile, ma soprattutto ha concluso all’ottavo posto assoluto. Fatica e divertimento anche lungo gli altri due percorsi. La Gran Fondo di 49 km è stata vinta dal catanese Vito Lombardo, mentre la prova per Escursionisti (23 km) ha premiato Sebastiano Villari. All’Etna lanciare uno sguardo di stupore o di apprezzamento per quella magia che sa fare di una bellissima piazza un set a cielo aperto. C’è anche chi non sa spiegarsi il perché di tanta curiosità, chi tira dritto senza troppe parole e chi, da “buon” acese si lamenta del frastuono, della piazza bloccata, “mancu ci fussi u matrimoniu da Regina!!!!” (certo che in questo noi siamo maestri, ci lamentiamo di ciò che abbiamo, ma ci lagniamo per quel che non abbiamo e vorremmo avere!!!!). Saggia ed oculata, verrebbe da dire, la scelta operata dalla casa di produzione che decide di girare alcune scene del film “L’amore fa male” negli angoli più belli del centro storico acese: un film giovane, interpretato da tanti attori di successo, per la regia dell’esordiente ed affascinante Mirca Viola che smessi i panni di attrice si misura con le fatiche più ardue di chi è chiamato a dirigere un set frenetico di tecnici,attori e comparse. Un’atmosfera, quella dell’assolata e un po’ ventosa Piazza Duomo che colpisce profondamente la novella regista che nel suo film d’esordio deve raccontare storie d’amore tra diverse coppie, convinte dapprima di vivere in armonia, ma ben consce di doversi presto confrontare con le menzogne ed i tradimenti. E chissà che nella trama del suo film la bella Mirca non voglia trasmettere un po’ di quel calore tipico dei siciliani autentici, maestri nel saper offrire e valorizzare quel che di più bello e positivo la nostra Isola sa regalare. Sono tutti infreddoliti, perché al centro del “cinque oro” soffia quella brezza fresca di metà maggio, tecnici, registi, comparse, anche chi come l’”acesissimo” David Coco e la graziosissima Nicole Grimaudo, originaria di Caltagirone, sono abituati al caldo della loro terra. Ma appaiono tutti sorridenti, dalla splendida Stefania Rocca alla giovane ed emergente Diane Fleri, al sicilianissimo Paolo Briguglia e all’ex cestista Gianmarco Pozzecco. Ma nonostante tutto appaiono soddisfatti dopo ben 4 ore di riprese effettuate all’ombra del Duomo che sembra non voler più distaccarsi da tanta notorietà; posano davanti ai flash, si concedono ai cronisti e con molta cordialità affrontano le domande dei curiosi, specie di chi, come il nostro assessore alla cultura Nives Leonardi, anche lei molto curiosa e sorridente, è dalle prime ore del pomeriggio che ammira il lavoro di tutta la troupe (nonostante i tacchi alti!!!!). Il tutto perché ogni occasione è preziosa per concedere luce alla nostra Città, bella di giorno e di notte, al calar della sera e bella per sempre. ph Fabio Consoli Riccardo Anastasi La libreria di Akis Ricordare una persona cara, dopo circa un secolo dalla sua morte, recuperandone la memoria attraverso la pubblicazione delle sue poesie inedite. È raro, inconsueto: ma è possibile che accada, ed è lodevole che accada, soprattutto quando si è convinti della funzione eternatrice delle Muse. Alla maniera del Foscolo. E così Giacomo Platania, acese, morto nel 1985, sarà ricordato nei prossimi giorni, nel corso della presentazione del suo libro di poesie, dal titolo Amerò il vento, che le sue figlie, Giuseppina e Maria Teresa, hanno voluto pubblicare, in un’edizione raffinata e ben curata sotto l’aspetto editoriale. Un vero gioiello tipografico. Bisogna credere alla poesia, per far ciò. Credere fermamente. Non basta che il padre vi abbia creduto e che ad essa, cioè al mestiere di poeta, abbia affidato la sintesi della sua vita. Occorre che anche le figlie corrispondano pienamente a questa fiducia, ravvisando in quella sintesi poetica una sintesi di eredità di affetti ed una continuità di vita. Vite contigue diventano vite che si prolungano, che si dilatano, malgrado la tirannia del tempo. Che si intersecano. Al di là del tempo. Celebrando insieme la vittoria sul tempo. Ho conosciuto anch’io Giacomo Platania, essendone il genero, e concordo pienamente con questa volontà di affidare alla poesia il compito di renderlo ancora vivo, giacché la sua parola riesce tuttora a parlarci e suggestionarci. Una parola amica. Era un uomo discreto, semplice, incline al silenzio piuttosto che al parlar vanamente. Aveva maggiore dimestichezza 94° Giro d’Italia di ciclismo In occasione della nona tappa del 94° Giro d’Italia di ciclismo che ha attraversato anche il Comune di Aci S. Antonio,il sindaco, dott. Pippo Cutuli, ha salutato la carovana dei girini con una cerimonia di commemorazione che si è svolta nei pressi della lapide in pietra lavica che ricorda il ciclista spagnolo Juan Manuel Santisteban, morto in seguito ad una caduta in quel punto il 21 maggio del 1976 durante la prima tappa del 59° Giro d’Italia. Il corridore spagnolo era stato vincitore tra l’altro di due tappe alla Vuelta di Spagna. Il sindaco Pippo Cutuli, l’assessore allo Sport Franco Ruggeri, rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale, alla presenza di una delegazione del comitato organizzatore, hanno deposto un mazzo di fiori sulla lapide che per l’occasione è stata cinta dalle bandiere italiana e spagnola. “Appena abbiamo avuto notizia del passaggio del Giro d’Italia da Aci S. Antonio –spiegano il sindaco Cutuli e l’assessore Ruggeri- il ricordo è subito andato allo sfortunato ciclista spagnolo che su queste strade ha trovato la morte 35 anni fa. Abbiamo quindi deciso di organizzare un piccolo momento di commemorazione che adesso, alla luce della nuova ed analoga tragedia che ha colpito il Giro, vogliamo estendere anche al ricordo del ciclista belga Wouters Weylandt”. Qui di seguito un breve ricordo dello sfortunato ciclista con le parole del sindaco Pippo Cutuli: RICORDO DEL GIRO D’ITALIA E DI JUAN MANUEL SANTISTEBAN Era il 1976 ed il Giro d’Italia di ciclismo attraversava Catania ed i Paesi etnei. Io ero giovane e ricordo ancora che in quella occasione venni chiamato, insieme ad altri coetanei, dall’allora Assessore allo Sport e Turismo del Comune di Aci S. Antonio, per regolarizzare il traffico automobilistico a causa del transennamento di tutte le vie principali del Paese. Era la prima volta che assistevo ad una manifestazione ciclistica di tali dimensioni ed importanza, con una carovana che non finiva mai; una folla impazzita di Marathon hanno partecipato quattrocento bikers provenienti da tutta Italia e anche dall’estero (soprattutto inglesi). Uno splendido sole ha baciato l’evento che in un colpo solo è salito di livello, grazie all’inserimento nel Marathon Tour e all’assegnazione del campionato italiano di specialità per il 2013. Presenti le massime autorità comunali, con in testa il sindaco di Milo Giuseppe Messina, mentre a rappresentare il Comitato Regionale della Fci c’era il direttore della Struttura Tecnica Rosario Di Paola. Soddisfatto Maurizio Scalia, presidente della Mongibello Mtb Team che organizza l’Etna Marathon: “E’ andato tutto per il meglio – ha spiegato Scalia –. Atleti come Deho e Bigham, con le loro prestazioni, hanno innalzato la qualità dell’Etna Marathon. Peccato per un paio di bikers che non hanno potuto raggiungere Catania a causa della chiusura dell’aeroporto. Adesso non bisogna fermarsi, perché ci attende una sfida importante come l’organizzazione della prova tricolore per il 2013 e gli stimoli per migliorarci non mancano. Questa edizione non si è ancora conclusa perché domani mattina aspettiamo tanti giovani bikers dai 7 ai 12 anni per l’Etna Mini aspettando il passaggio del Giro d’Italia ”. entusiasmo, una miriade di colori. Uno spettacolo davvero indimenticabile! Ma, pochi minuti dopo il passaggio dei corridori, alla postazione dove ero stato collocato, giunge una brutta notizia: un ciclista era caduto battendo la testa proprio contro un paletto del guard-rail. Di corsa era stato trasportato al pronto soccorso. Le sue condizioni erano apparse gravi. Poche ore dopo seppi che il corridore era morto. Il suo nome era Juan Manuel Santisteban, di nazionalità spagnola. Amareggiato per tale notizia mi si arrossarono gli occhi; pensavo con tristezza a quel povero corridore che aveva corso tanto nella sua vita senza mai farsi male e aveva trovato la morte proprio qui in Sicilia, ad Aci S. Antonio, un posto tanto lontano da casa sua. Oggi, a distanza di ben 35 anni , il Giro d’Italia ritorna sulle strade catanesi e su quelle santantonesi, ripassando dallo stesso punto (oggi ricordato con una lapide) in cui cadde Santisteban. Ritornandomi alla mente la commozione di quel giorno, da Sindaco, ho voluto onorare la memoria di quell’atleta. Un piccolo gesto per tenerne viva la memoria. Il Sindaco Dott. Giuseppe Cutuli ph Fabio Consoli Farmacia Cipriani con la parola scritta che con quella orale. Con la parola che scava e apre dinanzi a chi ci ascolta l’abisso dell’interiorità, nostra ed altrui, piuttosto che con quella vana e sproloquiata, che esala in un balenio di fermenti. Era un uomo del suo tempo, del Novecento, che è trascorso via così presto senza lasciare, a chi come me che pure vi son vissuto, il tempo necessario per capirne le contraddizioni, le delusioni, i rimpianti, gli aneliti. Questa poesia del Platania ci aiuta a capire il Novecento. Quello introverso, quello chiuso nel dramma dell’incomprensione, quello delle notti fredde degli inverni piuttosto che delle notti di estate piene di sfolgoranti, e spesso irriverenti, luci. Il Platania è così una voce del suo e del nostro Novecento, e le sue parole sono quelle del Novecento, dei grandi poeti d secolo scorso, da Rebora a Moretti a Montale. Credo che le figlie abbiano in tal modo fatto un dono prezioso al loro padre, ed a tutti noi; ma principalmente a se stesse, ed a quanti verranno dopo di loro, dopo di noi. Nella continuità della vita i nostri figli, e chi verrà dopo di loro, potranno leggere la sua poesia, e considerare la sua voce una voce confortevole che conversa. Non ci dà certezze, se non quella ineffabile del dubbio che ci interpella, senza mai travolgerci. Per portare al presente l’afflato ed il conforto di un passato che rivive in noi attraverso l’eternità della parola. Della parole poetica, ovviamente. Alfonso Sciacca Corso Umberto 130 Acireale Visita il sito: www.akis-aci.com Corso Savoia, 111 c 95024 ACIREALE (CT) Tel. 095 7649590 Tel./fax: 095 7647733 Corso Savoia, 111 c 95024 ACIREALE (CT) Tel. 095 7649590 Tel./fax: 095 7647733