CINEFORUM F.I.C.
2 RASSEGNA 17° EDIZIONE 2010-2011
Proiezioni presso la Multisala Movie Planet
BELLINZAGO NOVARESE
Viale della libertà 231
Inizio delle proiezioni alle ore 21,00
Ingresso soci 4,00 euro
Con tessera annuale FIC dal costo di 5,00 euro
Ingressi non soci 7,00 euro
Per informazioni telefonare a 340.5273720
www.cineforumoleggio.it
Movie Planet 0321 927419
www.movieplanetbellinzago.it
foto dell’inaugurazione al Movieplanet di Bellinzago
Cari soci e socie, “noi credevamo” nella nostra attività e siamo stati premiati.
Siamo convinti che con la vostra grande partecipazione al giovedì sera abbiate voluto
premiare l’attività del nostro Cineforum e sostenerlo con affetto. Ed eccoci qui, con la
seconda parte del Programma 2010-2011, che proseguirà fino a Maggio.
Ora anche altri dimostrano di credere in noi e si affiancano al nostro lavoro: in
collaborazione con la Sezione Soci Coop di Oleggio è stata definita un’iniziativa
congiunta per la Giornata della Donna. I 4 film previsti per il mese di marzo 2011
(Precious, Seraphine, Donne senza uomini, Io sono con te) riguarderanno tematiche di
genere: quattro storie molto diverse per entrare attraverso quelle donne nel mondo della
violenza e del riscatto, della creatività e della fede, della segregazione e della fuga, della
maternità e della libertà del proprio agire. Ognuna nei propri luoghi: l’America dei
ghetti neri; la Francia fra le due guerre dove anche l’arte è vittima; l’Iran dove più forte
è la cultura misogina; la Palestina, teatro delle religioni. L’ingresso a questi spettacoli
sarà scontato per tutti i Soci Coop a 4 euro come per i soci FIC. Nel corso delle
proiezioni, inoltre, saranno raccolti fondi a sostegno di progetti di promozione dei diritti
delle donne. Terminiamo il mese di marzo con “We want sex”, dedicato alle prime
vertenze per la parità sul lavoro tra uomini e donne nella Ford in USA.
In copertina di questo opuscolo un’immagine del film di Martone, opera sponsorizzata
dalla RAI ma fin’ora distribuita in pochissime copie, forse per timore di rendere noto un
passato che in effetti non conosciamo ma che è molto collegato ai problemi del nostro
tempo. Dedichiamo il film “Noi credevamo” alla Festa della Liberazione e lo abbiniamo
al favoloso “Porco rosso” di Miyazaki, ambientato in Italia nello spazio temporale tra le
due grandi guerre, con la sua battuta: “meglio porco che fascista”. La rassegna
terminerà con il film “La passione” per raccontare che Napoli non è solo monnezza e
camorra, ma è sempre stata famosa per l’arte e la musica.
Inizieremo e concluderemo la programmazione con due film eccezionali, che hanno
saputo raccontare i tragici eventi delle dittature di Argentina e Cile in forme nuove.
Poetica e delicata la prima: ”Il segreto dei tuoi occhi”, cruda e spietata la seconda “Post
Mortem”. I conflitti saranno argomento degli “Uomini di Dio”, monaci che per fede e
missione son più abituati al perdono, ma anche delle madri senza permesso di soggiorno,
come in “Illegal” o delle coppie di sposi del film di Paskaljevic che speriamo di
proporvi nella versione presentata e mai distribuita al festival di Trieste,
“Honeymoons”, due viaggi di nozze da Serbia ed Albania che raggiungono i pregiudizi
dell’Europa e dell’Italia, incapaci di rispetto e accoglienza anche quando non si tratta di
clandestini. Dell’Italia vedremo che si può trovare l’amore anche nello squallore delle
carceri Genovesi di “La bocca del lupo”, capolavoro di un nuovo giovane cinema che
mescola generi e atmosfere, o nei manicomi dello scemo di guerra in tempo di pace in
“La pecora nera” del poeta narratore Ascanio Celestini che dopo la scrittura ed il teatro
cerca anche nell’immagine un linguaggio per incantarci.
Speriamo ancora una volta che il cinema continui a stupirci, a
farci sognare e pensare, a nutrirci culturalmente dandoci gli
strumenti per essere non solo spettatori passivi ma attori attivi
nella nostra vita sociale.
Una piccola civetta(con gli occhi del nostro logo), è caduta nel camino
di casa mia, si è spaventata ma poi l’abbiamo presa e
liberata. Ora come il nostro cineforum anche lei è salva.
Hanno detto che porta fortuna… io ci credo.
Buona visione Paolo Rizzi
Giovedì 3 febbraio 2011
IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI di Juan
José Campanella – con Ricardo Darín, Soledad
Villamil, Pablo Rago, Javier Godino, Guillermo
Francella, José Luis Gioia, Carla Quevedo, Bárbara
Palladino, Rudy Romano, Mario Alarcón. Prodotto in
Spagna, Argentina. Durata: 129 minuti. Lucky Red
Oscar come miglior film straniero 2010.
IL FILM: Benjamín Esposito, assistente Pubblico
Ministero nell'Argentina degli anni Settanta, si imbatte
nel caso di una donna violentata e uccisa su cui la
giustizia non vuole fare chiarezza. Venticinque anni
dopo, ormai in pensione, Benjamín decide di colmare
questo vuoto ritornando sulle tracce del caso. Con
l’indagine riaffiora una delicata storia d’amore.
Una volta il peggior nemico della memoria era il tempo. Oggi è la valanga di
informazioni che a volte confonde e rimescola tutto in un eterno presente. Su questo
terreno il cinema ha ancora molte carte da giocare, specie in paesi che con la memoria
hanno un conto aperto come l'Argentina. Il segreto dei tuoi occhi, Oscar come miglior
film straniero in barba a due capolavori come Il nastro bianco e Un prophète, è un
perfetto esempio di questo lavoro che usa con abilità i generi (poliziesco, mélo) per
scavare nella memoria.(F. Ferzetti)
Giovedì 10 febbraio 2011
UOMINI DI DIO
di Xavier Beauvois –con
Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin,
Jacques Herlin, Sabrina Ouazani, Goran Kostic, Philippe
Laudenbach, Xavier Maly, Loïc Pichon, Abdelhafid
Metalsi. Prodotto in Francia. Durata: 120 minuti. Lucky
Red. Premio giuria festival di Cannes 2010
IL FILM: Ispirandosi liberamente ai fatti di cronaca
algerini del 1996 - la scomparsa/uccisione di sette
monaci a Tibhirine rapiti da gruppi islamici estremisti.
Non era facile trovare la cifra stilistica giusta per
raccontare la vita e il progressivo avvicinarsi alla morte
di questi religiosi facendoli restare degli uomini e non
trasformandoli agiograficamente in martiri. Beauvois ci
è riuscito sul piano della sceneggiatura che ritma lo
scorrere del tempo grazie al succedersi delle celebrazioni e delle preghiere. In un mondo
distratto dal succedersi di eccidi e manipolato da una propaganda che vuole assimilare
Islam e terrorismo fondamentalista, ricordare questo sacrificio non significa riaccendere
la polemica ma piuttosto il contrario. Uomini e dei possono incontrarsi, conoscersi e
rispettarsi a vicenda. Nonostante tutto.» (Giancarlo Zappoli )
Giovedì 17 febbraio 2011
ILLEGAL di Olivier Masset-Depasse.
con Anne Coesens, Alexandre Golntcharov, Esse
Lawson, Gabriela Perez, Christelle Cornil, Olga
Zhdanova, Prodotto in Francia, Belgio, Lussemburgo.
Durata: 95 minuti. Archibald Enterprise
Premiato al festival di Cannes
IL FILM: Tania e il figlio Ivan di 14 anni sono
immigrati illegali provenienti dalla Russia. Vivono in
Belgio ormai da otto anni. Tania ha il terrore di essere
fermata dalla polizia con il conseguente controllo dei
documenti. Fino a quando un giorno cio’ accade. Madre
e figlio vengono divisi. Tania viene portata in un
cosiddetto centro di accoglienza e fa di tutto per potersi
ricongiungere ad Ivan.
Il mondo sarebbe diverso senza il cinema belga. (Dardenne) In quel paese lacerato
sopravvive una cinematografia civile di una forza inaudita, indignata e disturbante. Un
cinema ideologico, spesso, e rigido, ma anche appassionato e coraggioso. Olivier
Masset-Depasse è di sicuro allievo meritevole di questa scuola, il suo impegno politico
invade Illegal, tanto da far recitare suo figlio nella parte del piccolo Ivan (Boris Solazzo)
Giovedì 24 febbraio 2011
LA BOCCA DEL LUPO
di Pietro Marcello.
con Mary Monaco, Vincenzo Motta. Prodotto in Italia.
Durata: 76 minuti. Distribuito in Italia da Bim.
Vincitore festival di Torino 2010
IL FILM: Il regista raccoglie l’eredità pasoliniana che
racconta amore e miseria tra gli gli emarginati di
Genova. Dalla fotografia corale dei genovesi di ieri,
(bellissimi film d’epoca), alla storia di Enzo, emigrato
siciliano, e Mary, conosciuta in carcere, nella sezione
dei transessuali ed amata da vent’anni. Mary e Enzo si
raccontano come una vecchia coppia, dividendosi le
frasi, dandosi ragione per amore e per pazienza
“Raccontare col cinema una storia di gente piccola,
comune, quella che nella vita vedi solo di riflesso, e
ambientarla in una città piena di storia, ma una storia che passa fra strade sconosciute e
anonime, dove il rapporto fra l’uomo e il mare è vissuto attraverso le ferite inferte alle
onde dalle chiglie delle navi, dall’alto di gru che come mostri solitari incombono sui
bacini dei cantieri.
Il titolo e tratto dall’omonimo romanzo ottocentesco di Remigio Zena, una storia verista
di povera gente che deve lottare tutti i giorni per non finire tra le fauci della belva”.
Il programma del mese di marzo è dedicato alle donne.
I soci e le socie della sezione COOP di Oleggio si uniscono
alla nostra Associazione per organizzare una minirassegna di
quattro film. Anche per loro l’ingresso è scontato a 4 euro.
Giovedì 3 marzo 2011
PRECIOUS di Lee Daniels.
con Gabourey 'Gabby' Sidibe, Mo'Nique, Paula Patton,
Lenny Kravitz, Sherri Shepherd, Nealla Gordon,
Stephanie Andujar, Amina Robinson,. Prodotto in USA.
Durata: 110 minuti. Distribuito in Italia da Fandango
2 premi Oscar per miglior attrice e sceneggiatura.
IL FILM: Precious Jones ha diciassette anni, un corpo
obeso e un figlio nel ventre (frutto di incesto). Accetta
l'offerta di iscriversi a una scuola con un programma
speciale per apprendere come leggere e scrivere e,
soprattutto, decide di tenere il bambino. La strada verso
l'autodeterminazione non è però facile. A casa la madre
non la difende ma cerca ostacolare in ogni modo i suoi
tentativi di riscatto dall'ignoranza. E' una storia di
denuncia non solo degli abusi domestici, ma anche del sistema assistenziale e scolastico
americano; è una storia di rinascita. E' un film dissacrante eppure tenero, angosciante
eppure confortante.
Giovedì 10 marzo
SERAPHINE di Martin Provost.
con Yolande Moreau, Ulrich Tukur, Anne Bennent,
Geneviève Mnich, Nico Rogner, Adélaïde Leroux,
Serge Larivière, Françoise Lebrun, Léna Breban,
Corentin Lobet. Prodotto in Francia, Belgio. Durata: 125
minuti. Distribuito in Italia da One Movie.
Vincitore di 7 premi Cesar
IL FILM: Senlis, Piccardia, 1914. Séraphine Louis è
un'umile governante che di giorno lavora come donna
delle pulizie e lavandaia e di notte dipinge. Séraphine
non ha alcuna conoscenza delle tecniche pittoriche. La
sua arte trae forza dalla fede religiosa e dalla
contemplazione delle forme della natura.Presso la casa
nella quale presta servizio, viene ad alloggiare il celebre critico e collezionista Wilhelm
Uhde che la scopre e la sostiene. Più di ogni cosa Seraphine è stata una donna libera.
Può sembrare contraddittorio ma niente ha potuto fermarla. È stata in grado di
conservare la propria autonomia contro ogni avversità, coltivando una sua vita interiore,
anche se questo significava accettare il più ingrato dei lavori.
Le donne sono portatrici di diritti, esperte nel lavoro di cura delle
persone e dell’ambiente, capaci di buona gestione economica e di
relazioni sociali. Risolvere le questioni di genere migliorerà il
mondo. Nelle serate verranno raccolti fondi per progetti di
solidarietà in favore delle donne.
Giovedì 17 marzo 2011
DONNE SENZA UOMINI di Shirin Neshat –
con Navíd Akhavan, Pegah Ferydoni, Orsolya Tóth,
Shabnam Toloui, Mina Azarian, Tahmoures Tehrani,
Bijan Daneshmand, Essa Zahir. Prodotto in Germania.
Durata: 95 minuti. Distribuito in Italia da Bim.
Festival di Venezia 2009 – Premio Miglior Regia
IL FILM: Tehran, 1953. Durante il conflitto per
emancipare la Persia dalle potenze europee quattro
donne di diversa estrazione sociale cercano di
sopravvivere ai loro destini tragicicamente determinati
da padri e fratelli. Shirin Neshat è una magnifica artista,
conosce la potenza delle immagini, la grana di luce,
spazio, orizzonte, i corpi che le abitano. La libertà
femminile percorre come ispirazione l'intera sua opera
di videoartista, e è centrale nel suo primo film, Donne senza uomini, basato sul romanzo
di Shahmush Parsipur, scrittrice iraniana molto conosciuta nel suo paese nonostante la
censura dell'opera, che Neshat ha scoperto da ragazza, quando era ancora in Iran - oggi,
e ormai da molti anni, vive a New York
Giovedì 24 marzo 2011
IO SONO CON TE di Guido Chiesa.
con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti,
Mohamed Idoudi, Fabrizio Gifuni, Carlo Cecchi,
Giorgio Colangeli, Ahmed Afiene, Fadila Belkebla,
Djemel Barek. Prodotto in Italia. Durata: 103 minuti.
Distribuito in Italia da Bolero Film
IL FILM: Guido Chiesa dipinge Maria di Nazareth
come una ribelle dal carattere solare e determinato: una
donna protettiva nei confronti dei bambini, contraria a
punizioni e sottomissioni, una donna che va contro le
leggi degli uomini e le loro ottuse tradizioni è una donna
che vive in modo coerente alle proprie convinzioni, è
una donna che mette in discussione le leggi indicate dai
sacerdoti, è una madre che cresce nella libertà e nell’ amore Gesù.
Scritto dal regista insieme a Nicoletta Micheli, il film costruisce una parabola sul valore
salvifico della femminilità e sulla responsabilità etica dell'essere madre, sembra ispirarsi
più a fonti apocrife che ai testi della gerarchia religiosa .
Giovedì 31 marzo 2011
WE WANT SEX
di Nigel Cole del 2010, con Sally Hawkins, Miranda
Richardson, Bob Hoskins, Rosamund Pike, Rupert Graves, Richard Schiff, Prodotto in
GB Durata: 113 minuti. Lucky Red
IL FILM: Dagenham, 1968. La fabbrica della Ford è il
cuore industriale dell’Essex (Inghilterra) e dà lavoro a
55mila operai. Mentre gli uomini lavorano alle
automobili nel nuovo dipartimento, 187 donne cuciono i
sedili in pelle nell'ala della fabbrica costruita nel 1920,
che cade a pezzi corrosa dalla pioggia. Lavorando in
condizioni insostenibili, le operaie finiscono per perdere
la pazienza quando vengono classificate come "operaie
non qualificate". Con ironia, buon senso e coraggio
riescono a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità
locale e dal governo. Rita O’Grady, loquace e
battagliera leader del gruppo, diventerà un vero e
proprio ostacolo, duro e insuperabile, per il management
maschile e troverà sostegno nella deputata Barbara
Castle che le consentirà di sfidare anche il Parlamento.
Insieme alle colleghe Sandra, Eileen, Brenda, Monica e Connie, Rita guiderà lo sciopero
delle 187 operaie addette alle macchine per cucire, ponendo le basi per la legge sulla
parità di diritti e di salario tra uomo e donna.
Giovedì 7 aprile 2011
LA PECORA NERA di Ascanio Celestini.
con Ascanio Celestini, Giorgio Tirabassi, Maya Sansa,
Luisa De Santis, Barbara Valmorin, Nicola Rignanese,
Luigi Fedele, Wally Galdieri, Adriano Pallotta, Alberto
Paolini. Prodotto in Italia. Durata: 93 minuti. Distribuito
in Italia da Bim
IL FILM: Il racconto dello “scemo di guerra” in tempo
di pace sul volto del suo personaggio. Nicola nato nei
“favolosi anni Sessanta”, quelli che avevano il sapore
del sale ed erano ancora troppo lontani dalla riforma di
Franco Basaglia, psichiatra illuminato che promosse la
progressiva eliminazione del sistema manicomiale.
Nicola è la pecora nera, il diverso che diventa poesia,
storia da raccontare, canzone da cantare, pio pio.
«Il manicomio è un condominio di santi. So’ santi i poveri matti asini sotto le lenzuola
cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul
comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo
dei santi, è Gesucristo». Così ci racconta Nicola i suoi 35 anni di «manicomio elettrico»,
e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili
illuminazioni. Non si sa se ridere o piangere, ma non importa niente.
(Edoardo Sanguineti)
EVENTO SPECIALE in collaborazione con
Associazione per la Pace di Novara e Cooperativa Lumiere
Giovedì 14 aprile 2011
HONEYMOONS
di Goran Paskaljevic
Con Nebojsa
Milovanovic, Jelena
Trkulja, Jozef Shiroka,
Mirela Naska, Bujar
Lako, Yilka Mujo,
Lazar Ristovski, Petar
Bozovic, Danica
Ristovski,
Albania, Serbia / 2009 ,
95’ Premi Venezia,
Toronto DISTRIB.
LAB 80 – sottotitoli
In questo film di Goran
Paskaljevic salta all’occhio innanzitutto una nota tecnica: la coproduzione serboalbanese. Due popoli, divisi dal razzismo e dalla guerra, uniti grazie al cinema per
raccontare la storia di due coppie in fuga dai Balcani, in cerca di fortuna nell’Europa
Occidentale.Una storia attualissima che lascia poche speranze ai giovani abitanti di un
territorio diviso politicamente e internamente. Al di là alla frattura “pubblica” che da
molti anni affligge i Balcani (fa da sfondo l’incidente che ha avuto luogo in Kosovo
dove hanno perso la vita due soldati italiani dell’ ONU) il racconto si focalizza nella
prima parte nella descrizione dei conflitti e delle incomprensioni all’interno del nucleo
familiare.
Le colpe dei padri sono l’enorme fardello dal quale Nik, Maylinda, Marko e Vera
cercano di liberarsi, imbarcandosi in uno dei tanti “viaggi della speranza” che riempono
spesso le cronache dei nostri giornali. Il fatto che questo viaggio sia anche una luna di
miele dà la misura della fragilità dei sogni di questi giovani. Ciò che li attende dall’altro
lato dell’Europa è una prigione costituita da un muro spesso quanto quello che li
costringeva in patria: il muro del pregiudizio e del razzismo.Un racconto crudo e
disilluso che si svolge a pochi passi da casa nostra ed i cui risvolti drammatici sono poco
conosciuti in Italia. Siamo infatti poco abituati a metterci nei panni dell’immigrato e ad
immaginare le minacce e le difficoltà in cui si imbatte una volta raggiunta la meta, sia
questa la frontiera italiana o quella ungherese. Ad accogliere i protagonisti c’è la
scortesia provinciale dei poliziotti di frontiera e la sopraffazione inflitta dagli stessi
connazionali. Avere i documenti in regola di per sé non garantisce nulla, si evince che
prima di essere persone si è immigrati. Pur forzando in maniera manichea la
caratterizzazione dei personaggi, è evidente come la corsa verso una vita migliore si
riveli essere solitaria e senza alleati. Un film che sancisce la malvagità della divisione
(dei popoli, delle famiglie) e l’utopia dell’unione, sia essa familiare o politica. Il destino
riservato dal regista serbo nei confronti di coloro che cercano di cambiare il loro destino
e di opporsi ad una realtà crudele asservita all’odio e al razzismo è tutt’altro che serena.
(Laura Businari)
ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
DUE TITOLI DEDICATI AL 25 APRILE
Giovedì 21 aprile 2011
NOI CREDEVAMO di Mario Martone
con Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi,
Guido Caprino, Renato Carpentieri, Ivan Franek,
Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Stefano
Cassetti. Prodotto in Italia, Francia. Durata: 204 minuti.
Distribuito in Italia da 01 Distribution
IL FILM:Noi credevamo, e crediamo ancora, che “Noi
credevamo” sia un capolavoro. Scusate il ripetuto gioco
di parole. Detto che le 30 copie sul territorio nazionale
sono una vergogna, noi possiamo solo invitare a formare
file fuori dai cinema, a dimostrare ai mercanti che si
sono impossessati del tempio che c'è ancora domanda di
qualità. Bisogna ritornare al "Gattopardo" di Visconti o
almeno a "Allonsafàn" dei fratelli Taviani per ritrovare
al cinema un affresco tanto potente del Risorgimento.
Il titolo Noi credevamo è quello di un romanzo di Anna Banti: ogni speranza e promessa
del Risorgimento delusa, tradita. È la storia di una sconfitta, un film tragico: all'inizio, la
testa mozzata di un ribelle meridionale infilzata sulla baionetta d'un militare piemontese.
Storia non scolastica e parziale, girata in digitale, nel 150° anniversario dell'Unità
d'Italia Noi credevamo dice che restano oggi ancora irrisolte la conciliazione tra Nord e
Sud, quella tra padronato e proletariato, quella tra conservatorismo autoritario e
democrazia libertaria: i soli mutamenti risultano istituzionali e hanno preteso tanto
tempo, la fine del potere temporale del Papato, la Repubblica. (L.Tornabuoni)
Giovedì 28 aprile 2011
PORCO ROSSO di Miyazaki
con Shûichirô Moriyama, Tokiko Kato, Sanshi Katsura,
Tsunehiko Kamijô, Sanshi Katsura, Akemi Okamura.
Prodotto in Francia, Giappone 1992 . Durata: 94 minuti.
Distribuito in Italia da Lucky Red
IL FILM: Minuziosa ricostruzione storica, sfrenata
visionarietà della favola, messaggio morale e omaggio
alla magia del cinema si fondono in maniera prodigiosa
in questo capolavoro di Miyazaki, straordinaria
testimonianza della libertà espressiva che è in grado di
concedere l'animazione. Bellissimi i disegni della
Milano del 1920, ci si domanda perché ci sono voluti 18
per avere questo film distribuito in Italia.
Due battute del film che fanno storia: “Un maiale che non vola è solo un maiale". “Meglio porco che fascista!". Omaggio ai proverbi dell’umorismo inglese e alla “
porcata” dell’Italia fascista/colonialista di quegli anni.
Giovedì 5 maggio 2011
POST MORTEM di Pablo Larrain
con Marcelo Alonso, Alfredo Castro, Amparo Noguera, Jaime Vadell, Antonia Zegers,
Marcial Tagle. Prodotto in Germania, Messico, Cile. Durata: 98 minuti. Distribuito in
Italia da Archibald Enterprise
IL FILM: Santiago del Cile, 1973. Mario Corneo lavora
come funzionario presso l'obitorio. Trascrive a macchina
le autopsie. Si innamora di una ballerina di cabaret,
Nancy, sua vicina di casa. Ma sono i giorni del colpo di
stato, l'obitorio si riempie di cadaveri, della casa e della
famiglia di Nancy non rimangono tracce. La ragazza si
nasconde nel cortile della casa di Mario, che le porta il
cibo e le sigarette. Intanto, all'obitorio, i morti riempiono
le sale, i corridoi, le scalinate dell'ospedale. Post
Mortem è il ritratto allucinante e sconvolgente di un
periodo buio, è il ritratto di un uomo alla ricerca
dell’amore, è il ritratto di un uomo e di una nazione alla
ricerca di un’identità e che nonostante tutto non possono
non cadere nella trappola della Storia. Dopo il golpe non
può che esserci un abisso oscuro. Dopo la morte non
possono che restare soltanto i cadaveri.
Non ha vinto alcun premio all’ultima Mostra del cinema di Venezia, eppure contiene
una delle scene più potenti viste al festival: il corpo di Allende e la sua testa martoriata
sul tavolo dell’autopsia, davanti ai militari schierati.
Pablo Larrain 34 anni già vincitore con Tony Manero del Torino Film festival.
Giovedì 12 maggio 2011
PASSIONE di John Turturro
con John Turturro, Spakka-Neapolis 55, Avion Travel,
Misia, Pietra Montecorvino, Massimo Ranieri, Lina
Sastri, M'Barka Ben Taleb, Gennaro Cosmo Parlato,
Peppe Barra. Prodotto in Italia, USA. Durata: 95 minuti.
Distribuito in Italia da Cinecittà Luce
IL FILM: Una sorta di divertente Buena Vista Social
Club partenopeo.
Napoli, scrigno di canzoni. L'occhio straniero, ma non
troppo, dell’italo-americano John Turturro attraversa la
città e le sue musiche, dal "Canto delle lavandaie del
Vomero" del 1200 a "Napul'è" di Pino Daniele, rievoca
storie lontane e miti vicini, alterna l’amarcord alla
ricostruzione, i caroselli canori alle voci di strada, la sceneggiata, dalla storia della
canzone alle storie che le canzoni narrano e nascondono.
Napoli è come fuori dal tempo e dallo spazio, un luogo dove si incontrano culture di
ogni tipo e dove c'è un ponte che collega tutto il bacino del mediterraneo. Alla fine, nella
sua ricerca, Turturro chiude il cerchio mostrando l'arrivo degli americani alla fine della
guerra, e intervistando subito dopo il grandissimo sassofonista James Senese, che
ricorda come i suoi coetanei lo prendessero di mira perché “niro”.
CINEFORUM F.I.C.
3 febbraio 2011
IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI di Juan José Campanella
10 febbraio 2011
UOMINI DI DIO
17 febbraio 2011
ILLEGAL
24 febbraio 2011
LA BOCCA DEL LUPO
di Xavier Beauvois
di O.Masset-Depasse
di Pietro Marcello.
Quattro film dedicati alle donne in collaborazione con
i soci e le socie della sezione COOP di Oleggio
di Lee Daniels
3 marzo 2011
PRECIOUS
10 marzo 2011
SERAPHINE
di Martin Provost
17 marzo 2011
DONNE SENZA UOMINI
di Shirin Neshat
24 marzo 2011
IO SONO CON TE
di Guido Chiesa
31 marzo 2011
WE WANT SEX
di Nigel Cole
7 aprile 2011
LA PECORA NERA
di A. Celestini
14 aprile 2011
HONEYMOONS
21 aprile 2011
NOI CREDEVAMO
28 aprile 2011
PORCO ROSSO
di Miyazaki
5 maggio 2011
POST MORTEM
di Pablo Larrain
12 maggio 2011
PASSIONE
di John Turturro
Approfondimenti su
di G. Paskaljevic
di Mario Martone
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17°edizione2010-11 2 rassegna - Il cineforum "Il posto delle fragole"