CINEFORUM F.I.C. 2 RASSEGNA 17° EDIZIONE 2010-2011 Proiezioni presso la Multisala Movie Planet BELLINZAGO NOVARESE Viale della libertà 231 Inizio delle proiezioni alle ore 21,00 Ingresso soci 4,00 euro Con tessera annuale FIC dal costo di 5,00 euro Ingressi non soci 7,00 euro Per informazioni telefonare a 340.5273720 www.cineforumoleggio.it Movie Planet 0321 927419 www.movieplanetbellinzago.it foto dell’inaugurazione al Movieplanet di Bellinzago Cari soci e socie, “noi credevamo” nella nostra attività e siamo stati premiati. Siamo convinti che con la vostra grande partecipazione al giovedì sera abbiate voluto premiare l’attività del nostro Cineforum e sostenerlo con affetto. Ed eccoci qui, con la seconda parte del Programma 2010-2011, che proseguirà fino a Maggio. Ora anche altri dimostrano di credere in noi e si affiancano al nostro lavoro: in collaborazione con la Sezione Soci Coop di Oleggio è stata definita un’iniziativa congiunta per la Giornata della Donna. I 4 film previsti per il mese di marzo 2011 (Precious, Seraphine, Donne senza uomini, Io sono con te) riguarderanno tematiche di genere: quattro storie molto diverse per entrare attraverso quelle donne nel mondo della violenza e del riscatto, della creatività e della fede, della segregazione e della fuga, della maternità e della libertà del proprio agire. Ognuna nei propri luoghi: l’America dei ghetti neri; la Francia fra le due guerre dove anche l’arte è vittima; l’Iran dove più forte è la cultura misogina; la Palestina, teatro delle religioni. L’ingresso a questi spettacoli sarà scontato per tutti i Soci Coop a 4 euro come per i soci FIC. Nel corso delle proiezioni, inoltre, saranno raccolti fondi a sostegno di progetti di promozione dei diritti delle donne. Terminiamo il mese di marzo con “We want sex”, dedicato alle prime vertenze per la parità sul lavoro tra uomini e donne nella Ford in USA. In copertina di questo opuscolo un’immagine del film di Martone, opera sponsorizzata dalla RAI ma fin’ora distribuita in pochissime copie, forse per timore di rendere noto un passato che in effetti non conosciamo ma che è molto collegato ai problemi del nostro tempo. Dedichiamo il film “Noi credevamo” alla Festa della Liberazione e lo abbiniamo al favoloso “Porco rosso” di Miyazaki, ambientato in Italia nello spazio temporale tra le due grandi guerre, con la sua battuta: “meglio porco che fascista”. La rassegna terminerà con il film “La passione” per raccontare che Napoli non è solo monnezza e camorra, ma è sempre stata famosa per l’arte e la musica. Inizieremo e concluderemo la programmazione con due film eccezionali, che hanno saputo raccontare i tragici eventi delle dittature di Argentina e Cile in forme nuove. Poetica e delicata la prima: ”Il segreto dei tuoi occhi”, cruda e spietata la seconda “Post Mortem”. I conflitti saranno argomento degli “Uomini di Dio”, monaci che per fede e missione son più abituati al perdono, ma anche delle madri senza permesso di soggiorno, come in “Illegal” o delle coppie di sposi del film di Paskaljevic che speriamo di proporvi nella versione presentata e mai distribuita al festival di Trieste, “Honeymoons”, due viaggi di nozze da Serbia ed Albania che raggiungono i pregiudizi dell’Europa e dell’Italia, incapaci di rispetto e accoglienza anche quando non si tratta di clandestini. Dell’Italia vedremo che si può trovare l’amore anche nello squallore delle carceri Genovesi di “La bocca del lupo”, capolavoro di un nuovo giovane cinema che mescola generi e atmosfere, o nei manicomi dello scemo di guerra in tempo di pace in “La pecora nera” del poeta narratore Ascanio Celestini che dopo la scrittura ed il teatro cerca anche nell’immagine un linguaggio per incantarci. Speriamo ancora una volta che il cinema continui a stupirci, a farci sognare e pensare, a nutrirci culturalmente dandoci gli strumenti per essere non solo spettatori passivi ma attori attivi nella nostra vita sociale. Una piccola civetta(con gli occhi del nostro logo), è caduta nel camino di casa mia, si è spaventata ma poi l’abbiamo presa e liberata. Ora come il nostro cineforum anche lei è salva. Hanno detto che porta fortuna… io ci credo. Buona visione Paolo Rizzi Giovedì 3 febbraio 2011 IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI di Juan José Campanella – con Ricardo Darín, Soledad Villamil, Pablo Rago, Javier Godino, Guillermo Francella, José Luis Gioia, Carla Quevedo, Bárbara Palladino, Rudy Romano, Mario Alarcón. Prodotto in Spagna, Argentina. Durata: 129 minuti. Lucky Red Oscar come miglior film straniero 2010. IL FILM: Benjamín Esposito, assistente Pubblico Ministero nell'Argentina degli anni Settanta, si imbatte nel caso di una donna violentata e uccisa su cui la giustizia non vuole fare chiarezza. Venticinque anni dopo, ormai in pensione, Benjamín decide di colmare questo vuoto ritornando sulle tracce del caso. Con l’indagine riaffiora una delicata storia d’amore. Una volta il peggior nemico della memoria era il tempo. Oggi è la valanga di informazioni che a volte confonde e rimescola tutto in un eterno presente. Su questo terreno il cinema ha ancora molte carte da giocare, specie in paesi che con la memoria hanno un conto aperto come l'Argentina. Il segreto dei tuoi occhi, Oscar come miglior film straniero in barba a due capolavori come Il nastro bianco e Un prophète, è un perfetto esempio di questo lavoro che usa con abilità i generi (poliziesco, mélo) per scavare nella memoria.(F. Ferzetti) Giovedì 10 febbraio 2011 UOMINI DI DIO di Xavier Beauvois –con Lambert Wilson, Michael Lonsdale, Olivier Rabourdin, Jacques Herlin, Sabrina Ouazani, Goran Kostic, Philippe Laudenbach, Xavier Maly, Loïc Pichon, Abdelhafid Metalsi. Prodotto in Francia. Durata: 120 minuti. Lucky Red. Premio giuria festival di Cannes 2010 IL FILM: Ispirandosi liberamente ai fatti di cronaca algerini del 1996 - la scomparsa/uccisione di sette monaci a Tibhirine rapiti da gruppi islamici estremisti. Non era facile trovare la cifra stilistica giusta per raccontare la vita e il progressivo avvicinarsi alla morte di questi religiosi facendoli restare degli uomini e non trasformandoli agiograficamente in martiri. Beauvois ci è riuscito sul piano della sceneggiatura che ritma lo scorrere del tempo grazie al succedersi delle celebrazioni e delle preghiere. In un mondo distratto dal succedersi di eccidi e manipolato da una propaganda che vuole assimilare Islam e terrorismo fondamentalista, ricordare questo sacrificio non significa riaccendere la polemica ma piuttosto il contrario. Uomini e dei possono incontrarsi, conoscersi e rispettarsi a vicenda. Nonostante tutto.» (Giancarlo Zappoli ) Giovedì 17 febbraio 2011 ILLEGAL di Olivier Masset-Depasse. con Anne Coesens, Alexandre Golntcharov, Esse Lawson, Gabriela Perez, Christelle Cornil, Olga Zhdanova, Prodotto in Francia, Belgio, Lussemburgo. Durata: 95 minuti. Archibald Enterprise Premiato al festival di Cannes IL FILM: Tania e il figlio Ivan di 14 anni sono immigrati illegali provenienti dalla Russia. Vivono in Belgio ormai da otto anni. Tania ha il terrore di essere fermata dalla polizia con il conseguente controllo dei documenti. Fino a quando un giorno cio’ accade. Madre e figlio vengono divisi. Tania viene portata in un cosiddetto centro di accoglienza e fa di tutto per potersi ricongiungere ad Ivan. Il mondo sarebbe diverso senza il cinema belga. (Dardenne) In quel paese lacerato sopravvive una cinematografia civile di una forza inaudita, indignata e disturbante. Un cinema ideologico, spesso, e rigido, ma anche appassionato e coraggioso. Olivier Masset-Depasse è di sicuro allievo meritevole di questa scuola, il suo impegno politico invade Illegal, tanto da far recitare suo figlio nella parte del piccolo Ivan (Boris Solazzo) Giovedì 24 febbraio 2011 LA BOCCA DEL LUPO di Pietro Marcello. con Mary Monaco, Vincenzo Motta. Prodotto in Italia. Durata: 76 minuti. Distribuito in Italia da Bim. Vincitore festival di Torino 2010 IL FILM: Il regista raccoglie l’eredità pasoliniana che racconta amore e miseria tra gli gli emarginati di Genova. Dalla fotografia corale dei genovesi di ieri, (bellissimi film d’epoca), alla storia di Enzo, emigrato siciliano, e Mary, conosciuta in carcere, nella sezione dei transessuali ed amata da vent’anni. Mary e Enzo si raccontano come una vecchia coppia, dividendosi le frasi, dandosi ragione per amore e per pazienza “Raccontare col cinema una storia di gente piccola, comune, quella che nella vita vedi solo di riflesso, e ambientarla in una città piena di storia, ma una storia che passa fra strade sconosciute e anonime, dove il rapporto fra l’uomo e il mare è vissuto attraverso le ferite inferte alle onde dalle chiglie delle navi, dall’alto di gru che come mostri solitari incombono sui bacini dei cantieri. Il titolo e tratto dall’omonimo romanzo ottocentesco di Remigio Zena, una storia verista di povera gente che deve lottare tutti i giorni per non finire tra le fauci della belva”. Il programma del mese di marzo è dedicato alle donne. I soci e le socie della sezione COOP di Oleggio si uniscono alla nostra Associazione per organizzare una minirassegna di quattro film. Anche per loro l’ingresso è scontato a 4 euro. Giovedì 3 marzo 2011 PRECIOUS di Lee Daniels. con Gabourey 'Gabby' Sidibe, Mo'Nique, Paula Patton, Lenny Kravitz, Sherri Shepherd, Nealla Gordon, Stephanie Andujar, Amina Robinson,. Prodotto in USA. Durata: 110 minuti. Distribuito in Italia da Fandango 2 premi Oscar per miglior attrice e sceneggiatura. IL FILM: Precious Jones ha diciassette anni, un corpo obeso e un figlio nel ventre (frutto di incesto). Accetta l'offerta di iscriversi a una scuola con un programma speciale per apprendere come leggere e scrivere e, soprattutto, decide di tenere il bambino. La strada verso l'autodeterminazione non è però facile. A casa la madre non la difende ma cerca ostacolare in ogni modo i suoi tentativi di riscatto dall'ignoranza. E' una storia di denuncia non solo degli abusi domestici, ma anche del sistema assistenziale e scolastico americano; è una storia di rinascita. E' un film dissacrante eppure tenero, angosciante eppure confortante. Giovedì 10 marzo SERAPHINE di Martin Provost. con Yolande Moreau, Ulrich Tukur, Anne Bennent, Geneviève Mnich, Nico Rogner, Adélaïde Leroux, Serge Larivière, Françoise Lebrun, Léna Breban, Corentin Lobet. Prodotto in Francia, Belgio. Durata: 125 minuti. Distribuito in Italia da One Movie. Vincitore di 7 premi Cesar IL FILM: Senlis, Piccardia, 1914. Séraphine Louis è un'umile governante che di giorno lavora come donna delle pulizie e lavandaia e di notte dipinge. Séraphine non ha alcuna conoscenza delle tecniche pittoriche. La sua arte trae forza dalla fede religiosa e dalla contemplazione delle forme della natura.Presso la casa nella quale presta servizio, viene ad alloggiare il celebre critico e collezionista Wilhelm Uhde che la scopre e la sostiene. Più di ogni cosa Seraphine è stata una donna libera. Può sembrare contraddittorio ma niente ha potuto fermarla. È stata in grado di conservare la propria autonomia contro ogni avversità, coltivando una sua vita interiore, anche se questo significava accettare il più ingrato dei lavori. Le donne sono portatrici di diritti, esperte nel lavoro di cura delle persone e dell’ambiente, capaci di buona gestione economica e di relazioni sociali. Risolvere le questioni di genere migliorerà il mondo. Nelle serate verranno raccolti fondi per progetti di solidarietà in favore delle donne. Giovedì 17 marzo 2011 DONNE SENZA UOMINI di Shirin Neshat – con Navíd Akhavan, Pegah Ferydoni, Orsolya Tóth, Shabnam Toloui, Mina Azarian, Tahmoures Tehrani, Bijan Daneshmand, Essa Zahir. Prodotto in Germania. Durata: 95 minuti. Distribuito in Italia da Bim. Festival di Venezia 2009 – Premio Miglior Regia IL FILM: Tehran, 1953. Durante il conflitto per emancipare la Persia dalle potenze europee quattro donne di diversa estrazione sociale cercano di sopravvivere ai loro destini tragicicamente determinati da padri e fratelli. Shirin Neshat è una magnifica artista, conosce la potenza delle immagini, la grana di luce, spazio, orizzonte, i corpi che le abitano. La libertà femminile percorre come ispirazione l'intera sua opera di videoartista, e è centrale nel suo primo film, Donne senza uomini, basato sul romanzo di Shahmush Parsipur, scrittrice iraniana molto conosciuta nel suo paese nonostante la censura dell'opera, che Neshat ha scoperto da ragazza, quando era ancora in Iran - oggi, e ormai da molti anni, vive a New York Giovedì 24 marzo 2011 IO SONO CON TE di Guido Chiesa. con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti, Mohamed Idoudi, Fabrizio Gifuni, Carlo Cecchi, Giorgio Colangeli, Ahmed Afiene, Fadila Belkebla, Djemel Barek. Prodotto in Italia. Durata: 103 minuti. Distribuito in Italia da Bolero Film IL FILM: Guido Chiesa dipinge Maria di Nazareth come una ribelle dal carattere solare e determinato: una donna protettiva nei confronti dei bambini, contraria a punizioni e sottomissioni, una donna che va contro le leggi degli uomini e le loro ottuse tradizioni è una donna che vive in modo coerente alle proprie convinzioni, è una donna che mette in discussione le leggi indicate dai sacerdoti, è una madre che cresce nella libertà e nell’ amore Gesù. Scritto dal regista insieme a Nicoletta Micheli, il film costruisce una parabola sul valore salvifico della femminilità e sulla responsabilità etica dell'essere madre, sembra ispirarsi più a fonti apocrife che ai testi della gerarchia religiosa . Giovedì 31 marzo 2011 WE WANT SEX di Nigel Cole del 2010, con Sally Hawkins, Miranda Richardson, Bob Hoskins, Rosamund Pike, Rupert Graves, Richard Schiff, Prodotto in GB Durata: 113 minuti. Lucky Red IL FILM: Dagenham, 1968. La fabbrica della Ford è il cuore industriale dell’Essex (Inghilterra) e dà lavoro a 55mila operai. Mentre gli uomini lavorano alle automobili nel nuovo dipartimento, 187 donne cuciono i sedili in pelle nell'ala della fabbrica costruita nel 1920, che cade a pezzi corrosa dalla pioggia. Lavorando in condizioni insostenibili, le operaie finiscono per perdere la pazienza quando vengono classificate come "operaie non qualificate". Con ironia, buon senso e coraggio riescono a farsi ascoltare dai sindacati, dalla comunità locale e dal governo. Rita O’Grady, loquace e battagliera leader del gruppo, diventerà un vero e proprio ostacolo, duro e insuperabile, per il management maschile e troverà sostegno nella deputata Barbara Castle che le consentirà di sfidare anche il Parlamento. Insieme alle colleghe Sandra, Eileen, Brenda, Monica e Connie, Rita guiderà lo sciopero delle 187 operaie addette alle macchine per cucire, ponendo le basi per la legge sulla parità di diritti e di salario tra uomo e donna. Giovedì 7 aprile 2011 LA PECORA NERA di Ascanio Celestini. con Ascanio Celestini, Giorgio Tirabassi, Maya Sansa, Luisa De Santis, Barbara Valmorin, Nicola Rignanese, Luigi Fedele, Wally Galdieri, Adriano Pallotta, Alberto Paolini. Prodotto in Italia. Durata: 93 minuti. Distribuito in Italia da Bim IL FILM: Il racconto dello “scemo di guerra” in tempo di pace sul volto del suo personaggio. Nicola nato nei “favolosi anni Sessanta”, quelli che avevano il sapore del sale ed erano ancora troppo lontani dalla riforma di Franco Basaglia, psichiatra illuminato che promosse la progressiva eliminazione del sistema manicomiale. Nicola è la pecora nera, il diverso che diventa poesia, storia da raccontare, canzone da cantare, pio pio. «Il manicomio è un condominio di santi. So’ santi i poveri matti asini sotto le lenzuola cinesi, sudari di fabbricazione industriale, santa la suora che accanto alla lucetta sul comodino suo si illumina come un ex-voto. E il dottore è il più santo di tutti, è il capo dei santi, è Gesucristo». Così ci racconta Nicola i suoi 35 anni di «manicomio elettrico», e nella sua testa scompaginata realtà e fantasia si scontrano producendo imprevedibili illuminazioni. Non si sa se ridere o piangere, ma non importa niente. (Edoardo Sanguineti) EVENTO SPECIALE in collaborazione con Associazione per la Pace di Novara e Cooperativa Lumiere Giovedì 14 aprile 2011 HONEYMOONS di Goran Paskaljevic Con Nebojsa Milovanovic, Jelena Trkulja, Jozef Shiroka, Mirela Naska, Bujar Lako, Yilka Mujo, Lazar Ristovski, Petar Bozovic, Danica Ristovski, Albania, Serbia / 2009 , 95’ Premi Venezia, Toronto DISTRIB. LAB 80 – sottotitoli In questo film di Goran Paskaljevic salta all’occhio innanzitutto una nota tecnica: la coproduzione serboalbanese. Due popoli, divisi dal razzismo e dalla guerra, uniti grazie al cinema per raccontare la storia di due coppie in fuga dai Balcani, in cerca di fortuna nell’Europa Occidentale.Una storia attualissima che lascia poche speranze ai giovani abitanti di un territorio diviso politicamente e internamente. Al di là alla frattura “pubblica” che da molti anni affligge i Balcani (fa da sfondo l’incidente che ha avuto luogo in Kosovo dove hanno perso la vita due soldati italiani dell’ ONU) il racconto si focalizza nella prima parte nella descrizione dei conflitti e delle incomprensioni all’interno del nucleo familiare. Le colpe dei padri sono l’enorme fardello dal quale Nik, Maylinda, Marko e Vera cercano di liberarsi, imbarcandosi in uno dei tanti “viaggi della speranza” che riempono spesso le cronache dei nostri giornali. Il fatto che questo viaggio sia anche una luna di miele dà la misura della fragilità dei sogni di questi giovani. Ciò che li attende dall’altro lato dell’Europa è una prigione costituita da un muro spesso quanto quello che li costringeva in patria: il muro del pregiudizio e del razzismo.Un racconto crudo e disilluso che si svolge a pochi passi da casa nostra ed i cui risvolti drammatici sono poco conosciuti in Italia. Siamo infatti poco abituati a metterci nei panni dell’immigrato e ad immaginare le minacce e le difficoltà in cui si imbatte una volta raggiunta la meta, sia questa la frontiera italiana o quella ungherese. Ad accogliere i protagonisti c’è la scortesia provinciale dei poliziotti di frontiera e la sopraffazione inflitta dagli stessi connazionali. Avere i documenti in regola di per sé non garantisce nulla, si evince che prima di essere persone si è immigrati. Pur forzando in maniera manichea la caratterizzazione dei personaggi, è evidente come la corsa verso una vita migliore si riveli essere solitaria e senza alleati. Un film che sancisce la malvagità della divisione (dei popoli, delle famiglie) e l’utopia dell’unione, sia essa familiare o politica. Il destino riservato dal regista serbo nei confronti di coloro che cercano di cambiare il loro destino e di opporsi ad una realtà crudele asservita all’odio e al razzismo è tutt’altro che serena. (Laura Businari) ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DUE TITOLI DEDICATI AL 25 APRILE Giovedì 21 aprile 2011 NOI CREDEVAMO di Mario Martone con Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Guido Caprino, Renato Carpentieri, Ivan Franek, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Stefano Cassetti. Prodotto in Italia, Francia. Durata: 204 minuti. Distribuito in Italia da 01 Distribution IL FILM:Noi credevamo, e crediamo ancora, che “Noi credevamo” sia un capolavoro. Scusate il ripetuto gioco di parole. Detto che le 30 copie sul territorio nazionale sono una vergogna, noi possiamo solo invitare a formare file fuori dai cinema, a dimostrare ai mercanti che si sono impossessati del tempio che c'è ancora domanda di qualità. Bisogna ritornare al "Gattopardo" di Visconti o almeno a "Allonsafàn" dei fratelli Taviani per ritrovare al cinema un affresco tanto potente del Risorgimento. Il titolo Noi credevamo è quello di un romanzo di Anna Banti: ogni speranza e promessa del Risorgimento delusa, tradita. È la storia di una sconfitta, un film tragico: all'inizio, la testa mozzata di un ribelle meridionale infilzata sulla baionetta d'un militare piemontese. Storia non scolastica e parziale, girata in digitale, nel 150° anniversario dell'Unità d'Italia Noi credevamo dice che restano oggi ancora irrisolte la conciliazione tra Nord e Sud, quella tra padronato e proletariato, quella tra conservatorismo autoritario e democrazia libertaria: i soli mutamenti risultano istituzionali e hanno preteso tanto tempo, la fine del potere temporale del Papato, la Repubblica. (L.Tornabuoni) Giovedì 28 aprile 2011 PORCO ROSSO di Miyazaki con Shûichirô Moriyama, Tokiko Kato, Sanshi Katsura, Tsunehiko Kamijô, Sanshi Katsura, Akemi Okamura. Prodotto in Francia, Giappone 1992 . Durata: 94 minuti. Distribuito in Italia da Lucky Red IL FILM: Minuziosa ricostruzione storica, sfrenata visionarietà della favola, messaggio morale e omaggio alla magia del cinema si fondono in maniera prodigiosa in questo capolavoro di Miyazaki, straordinaria testimonianza della libertà espressiva che è in grado di concedere l'animazione. Bellissimi i disegni della Milano del 1920, ci si domanda perché ci sono voluti 18 per avere questo film distribuito in Italia. Due battute del film che fanno storia: “Un maiale che non vola è solo un maiale". “Meglio porco che fascista!". Omaggio ai proverbi dell’umorismo inglese e alla “ porcata” dell’Italia fascista/colonialista di quegli anni. Giovedì 5 maggio 2011 POST MORTEM di Pablo Larrain con Marcelo Alonso, Alfredo Castro, Amparo Noguera, Jaime Vadell, Antonia Zegers, Marcial Tagle. Prodotto in Germania, Messico, Cile. Durata: 98 minuti. Distribuito in Italia da Archibald Enterprise IL FILM: Santiago del Cile, 1973. Mario Corneo lavora come funzionario presso l'obitorio. Trascrive a macchina le autopsie. Si innamora di una ballerina di cabaret, Nancy, sua vicina di casa. Ma sono i giorni del colpo di stato, l'obitorio si riempie di cadaveri, della casa e della famiglia di Nancy non rimangono tracce. La ragazza si nasconde nel cortile della casa di Mario, che le porta il cibo e le sigarette. Intanto, all'obitorio, i morti riempiono le sale, i corridoi, le scalinate dell'ospedale. Post Mortem è il ritratto allucinante e sconvolgente di un periodo buio, è il ritratto di un uomo alla ricerca dell’amore, è il ritratto di un uomo e di una nazione alla ricerca di un’identità e che nonostante tutto non possono non cadere nella trappola della Storia. Dopo il golpe non può che esserci un abisso oscuro. Dopo la morte non possono che restare soltanto i cadaveri. Non ha vinto alcun premio all’ultima Mostra del cinema di Venezia, eppure contiene una delle scene più potenti viste al festival: il corpo di Allende e la sua testa martoriata sul tavolo dell’autopsia, davanti ai militari schierati. Pablo Larrain 34 anni già vincitore con Tony Manero del Torino Film festival. Giovedì 12 maggio 2011 PASSIONE di John Turturro con John Turturro, Spakka-Neapolis 55, Avion Travel, Misia, Pietra Montecorvino, Massimo Ranieri, Lina Sastri, M'Barka Ben Taleb, Gennaro Cosmo Parlato, Peppe Barra. Prodotto in Italia, USA. Durata: 95 minuti. Distribuito in Italia da Cinecittà Luce IL FILM: Una sorta di divertente Buena Vista Social Club partenopeo. Napoli, scrigno di canzoni. L'occhio straniero, ma non troppo, dell’italo-americano John Turturro attraversa la città e le sue musiche, dal "Canto delle lavandaie del Vomero" del 1200 a "Napul'è" di Pino Daniele, rievoca storie lontane e miti vicini, alterna l’amarcord alla ricostruzione, i caroselli canori alle voci di strada, la sceneggiata, dalla storia della canzone alle storie che le canzoni narrano e nascondono. Napoli è come fuori dal tempo e dallo spazio, un luogo dove si incontrano culture di ogni tipo e dove c'è un ponte che collega tutto il bacino del mediterraneo. Alla fine, nella sua ricerca, Turturro chiude il cerchio mostrando l'arrivo degli americani alla fine della guerra, e intervistando subito dopo il grandissimo sassofonista James Senese, che ricorda come i suoi coetanei lo prendessero di mira perché “niro”. CINEFORUM F.I.C. 3 febbraio 2011 IL SEGRETO DEI SUOI OCCHI di Juan José Campanella 10 febbraio 2011 UOMINI DI DIO 17 febbraio 2011 ILLEGAL 24 febbraio 2011 LA BOCCA DEL LUPO di Xavier Beauvois di O.Masset-Depasse di Pietro Marcello. Quattro film dedicati alle donne in collaborazione con i soci e le socie della sezione COOP di Oleggio di Lee Daniels 3 marzo 2011 PRECIOUS 10 marzo 2011 SERAPHINE di Martin Provost 17 marzo 2011 DONNE SENZA UOMINI di Shirin Neshat 24 marzo 2011 IO SONO CON TE di Guido Chiesa 31 marzo 2011 WE WANT SEX di Nigel Cole 7 aprile 2011 LA PECORA NERA di A. Celestini 14 aprile 2011 HONEYMOONS 21 aprile 2011 NOI CREDEVAMO 28 aprile 2011 PORCO ROSSO di Miyazaki 5 maggio 2011 POST MORTEM di Pablo Larrain 12 maggio 2011 PASSIONE di John Turturro Approfondimenti su di G. Paskaljevic di Mario Martone www.cineforumoleggio.it