Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 1 Dott. Michele Sparapano Presidente UNPLI Lombardia EVENTO PARTECIPATIVO Incontro aperto a tutti i Dirigenti Pro Loco della Lombardia Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? San Benedetto Po 22 ottobre 2011 Nell’ambito della XXIII edizione del Seminario di Studio per Dirigenti Pro Loco, l’UNPLI Lombardia ha programmato un incontro fra dirigenti. Tutti avranno modo di discutere sulle tematiche dagli stessi ritenute di interesse per il settore. Un po’ per conoscersi meglio, un po’ per rilanciare in maniera spontanea una discussione sul futuro delle nostre Pro Loco, questa giornata vuol’essere una occasione per poter discutere di ciò “che ci interessa” al di fuori delle classiche situazioni seminariali. Una manifestazione sostenibile Questo evento verrà realizzato con il minimo impatto ambientale: verrà ridotto l’uso della carta (il report finale verrà pubblicato su web e inviato solo via mail). • Per tutta la durata dell’OST sarà a disposizione un coffee break con prodotti locali, biologici e di stagione. Stoviglie e bicchieri saranno in materiale biodegradabile e compostabile. • Verrà predisposto un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti (ridotti al minimo). • Si berrà fresca e buona acqua di rubinetto! Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 2 HANNO PARTECIPATO Alberto Sarzi Madidini Andrea Moroni Angelo Seveso Anna Filardi Anna Ghecci Bernardina Tavella Brizzi Barbara Bruno Denti Carla Della Torre Claudio Paulato Elena Meroni Emily Malaspina Eugenio Verga Evelina Grassi Floriana Sansottera Giovanna Magno Giuliano Caramanti Giuseppe Baruffaldi Giuseppe Segalini Kisito Prinelli Lorenzo Aresi Luigi Citterio Luigino Tacconi Manuela Frattini Marco Bozzolini Mariagrazia Turati Mario Barone Mario Buglia Michele Sparapano Olivia Misani Oriana Biagi Oriana Tora Paola De Vita Paolo Soave Raffaele De Spirito Roberto Erba Savino Bonfanti Sergio Chinosi Tina Torcolini Valerio Germi Pro Loco Sabbioneta Pro Loco Como Pro Loco Rescaldina Unpli Lombardia Pro Loco Quistello Pro Loco Gerenzano Pro Loco Vidigulfo Pro Loco Casalmaiocco Pro Loco Sulbiate Pro Loco Oltre Il Colle Pro Loco Sesto S.Giovanni Pro Loco Revere Pro Loco Bregno Sindaco Bregnano Pro Loco Corbetta Pro Loco Carlazzo Pro Loco Gerenzago Pro Loco Pomponesco Pro Loco Casalmaiocco Pro Loco Cerro Al Lambro Pro Loco Gandino Pro Loco Giusiano Pro Loco Vittuone Pro Loco Sarnico Pro Loco Villastrada Pro Loco Meda Vicepresidente Nazionale Unpli Pro Loco S.Martino Dall'argine Unpli Lombardia Pro Loco Bellusco Pro Loco Bagnolo S.Vito Pro Loco Mediglia Pro Loco Serravalle Di Po Pro Loco Castel D'ario Consulente Unpli Lombardia Pro Loco Vercurago Pro Loco Sesto S.Giovanni Pro Loco Cologno Monzese Pro Loco Induno Pro Loco Pontida Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 3 LE PROPOSTE DEI PARTECIPANTI ORE 10:00 PRIMA SESSIONE I rapporti con la politica Condividere il nostro tempo e le nostre risorse Motivazioni per indurre i giovani nella pro loco ORE 11:30 SESESSIONE Come fare pro loco senza risorse Il vero ruolo delle pro loco all’interno del territorio ORE 16:00 TERZA SESSIONE Come far collaborare le pro loco tra loro Sicurezza per gli operatori della pro loco Come misurare la qualità di una pro loco Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 4 MOTIVAZIONI PER INDURRE I GIOVANI NELL’ASSOCIAZIONE PROLOCO COSA CI SIAMO DETTI COME COINVOLGERLI - MOTIVAZIONI Le nostre: volontariato, solidarietà, valorizzazione del territorio Per i giovani:??? Non è così c’è bisogno di: - ricercare attività vicine alle loro esigenze - favorire coinvolgimento diretto, - dare gratificazioni, visibilità, rafforzamento autostima LA PROLOCO è un modello associativo probabilmente troppo impegnativo per un giovane e spesso non coerente con i suoi bisogni immediati? Coinvolgere i giovani è un falso problema? Sono altre le associazioni che accompagnano il giovane verso il volontariato o l’associazionismo. Da qui parte il percorso per arrivare ad un adulto PARTECIPE? COME AVVICINARLI? ESPERIENZE già FATTE: - proposte di attività vicine a loro o che già svolgono nelle quali investirli di responsabilità organizzative dirette - aiutarli a “FARE ASSOCIAZIONE” tra loro esterne alla PROLOCO che però trovino momenti di interscambio - Trovare incentivi (stage – scuole - …) Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 5 COSA - FARE? Non soffocarli Essere aperti Permettere loro di SPERIMENTARE E DI “SBAGLIARE/CRESCERE” Stimolare l’orgoglio di appartenenza e per le proprie radici Imparare a dialogare con loro Ascoltare le esigenze Informare/formare MA CHI SONO I GIOVANI della PROLOCO? Quindicenni o trentenni: lavorare offrendo stimoli ai giovanissimi per formare futuri soci e collaboratori trentenni LA PROLOCO COME ASSOCIAZIONE CHE PROMUOVE NON SOLO ILTERRITORIO E LA CULTURA ESISTENTE O PASSATA MA CHE SI DA’ OBIETTIVI PER IL FUTURO DEL TERRITORIO E DELLE PERSONE GRUPPO PROPOSTO DA PAOLO SOAVE ([email protected]) HANNO PARTECIPATO DUBINI ELEONORA PROLOCO BREGNANO([email protected]) MARELLI LIVIA PROLOCO BREGNANO CESTARI TIZIANA PROLOCO CASTEL D’ARIO Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 6 I RAPPORTI CON LA POLITICA COSA CI SIAMO DETTI Abbiamo cercato innanzitutto, sulla base delle singole esperienze, di identificare quelle che sono le criticità del rapporto politica-pro loco a livello locale. Questo sforzo di identificazione ha portato ad evidenziare alcune situazioni “difficili” che brevemente si possono riassumere con le seguenti : • la scarsa conoscenza reciproca non solo a livello di “associazioni” / “ente” ma anche a livello personale. • La difficoltà di trasmettere e far capire ai Comuni la potenzialità operative delle Pro Loco che possono mettere in campo una disponibilità e un sistema di volontariato che difficilmente un Comune potrebbe organizzare. • La scarsa consapevolezza delle Pro Loco e dei propri Soci su quelli che sono i ruoli, i diritti ed i doveri di ciascuno da un punto di vista pratico, amministrativo, di gestione dei rapporti. La mancata risoluzione di queste criticità comporta ed ha comportato problematiche di vario tipo che hanno evidenziato una scarsa carenza in genere di consapevolezza, da entrambe le parti, col risultato di riscontrare comportamenti, questioni , rapporti tra Enti a volte irrecuperabili. Le esperienze portate dai singoli danno corpo a queste criticità: abbiamo ascoltato osservazioni su personaggi delle Pro Loco che usano i loro ruoli per scalate politiche, politici che cercano di piegare le Pro Loco a propri fini politici, comportamenti che denunciano la scarsa conoscenza anche solo delle finalità delle Pro Loco, ben individuate dallo Statuto e dal Codice Civile, che si riflettono in richieste anche economiche alle quali poi il Comune non può nemmeno rispondere per obblighi normativi. Gli esempi hanno evidenziato su questa “consapevolezza” tutto ed il contrario di tutto! Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 7 Ed il problema non è limitato ai dirigenti e soci delle sole Pro Loco ma è certamente esteso anche agli amministratori locali ed ai funzionari delle Amministrazioni. Un breve escursus sulle note più significative : • non tutti conoscono il recentissimo “Protocollo di Intesa” tra ANCI e UNPLI • chiarire alle Pro Loco i limiti di possibile intervento anche economico da parte dei Comuni • partecipazione alla vita della Pro Loco non solo “operativa” ma anche come contributo di idee e di pensiero • chiarezza sul principio di sussidiarietà tra Comuni e Pro Loco con i conseguenti riflessi fiscali per entrambe le parti e, per i dirigenti, anche sui dettagli di queste operazioni e delle implicazioni che ne conseguono. • Scarsa conoscenza anche delle normative e Regolamenti regionali che disciplinano questi rapporti (convenzioni etc…) • Importanza di un comportamento “apolitico” delle Pro Loco La sintesi dei diversi interventi e delle diverse esperienze personali portate a sostegno e come contributo alla discussione ha evidenziato una mancanza che è causa certamente estesa di tutte le difficoltà, problematiche, criticità evidenziate; ciò rappresenta l’elemento, l’argomento su cui nei tempi e nei modi definibili in un prossimo futuro si dovrà lavorare. Adesso, forti anche del primo importante passaggio formale istituzionale definito tra ANCI e UNPLI, che si dovrà per quanto possibile trasferire anche ai livelli più strettamente operativi, cioè tra Comuni e Pro Loco, è necessaria una maggiore conoscenza reciproca tra le Pro Loco e le Amministrazioni Locali, e una nuova e chiara consapevolezza dei propri ruoli, dei propri diritti , dei propri doveri. Questo, ad esempio, potrebbe essere ottenuto con incontri periodici di confronto e conoscenza, soprattutto quando cambiano gli attori, quando cambiano le norme, quando qualsiasi accadimento può suggerire un momento di approfondimento finalizzato ad ottimizzare gli sforzi congiunti che sempre devono essere indirizzati all’obiettivo comune condiviso. GRUPPO PROPOSTO DA CLAUDIO PAULATO HANNO PARTECIPATO Evelina Grassi Giovanna Magni Tora Angelo Severo Giovannini Bellini De Spirito Bonfanti Prinelli Gelmi Sindaco Bregnano Carlazzo (CO) Mediglia (MI) Rescaldina (MI) Revere (MN) Sarnico (BG) Com. Reg. Lombardia Sesto San Giovanni (MI) Cerro al Lambro (MI) Pontida (BG) Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 8 Moroni Caramaschi Besutti Bimbati Longhi Erba Vinciguerra Tacconi Verga Sarzi Sansottera Citterio Como Ronco Ferraro (MN) Casteldario (MN) Serravalle Po (MN) Serravalle Po (MN) Vercurago Ostiglia Vittuone Bregnano Sabbioneta Corbetta Monza Brianza Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 9 RUOLO DELLE PRO LOCO NEL PROPRIO TERRITORIO – RAPPORTI CON ALTRE REALTA’ SEGUE LA DISCUSSIONE PRECEDENTE RELATIVA AI RAPPORTI CON LA POLITICA COSA CI SIAMO DETTI Seveso: Apro la discussione spiegando le motivazione che mi ha portato a proporre questo titolo della discussione: La precedente discussione “Pro Loco e rapporti con la Politica” è legata alla presente in quanto oltre ai rapporti con la Politica occorre verificare e valutare quali sono le positività e le negatività nei rapporti tra le Pro Loco e le altre realtà territoriali (Associazioni, aziende, commercio, altri Enti, ecc.). In pratica qual è il nostro ruolo all’interno del territori, dei rapporti con gli altri, in un sistema turistico esistente e in altre realtà. Chiedo di portare commenti, proposte e criticità riscontrate. Caramaschi: Gli Statuti Comunali prevedono già la divisione delle categorie delle Αssociazioni mediante l’uso di consulte e Albo Associazioni. Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 10 Tavella: Noi chi siamo? Mi sembra che stiamo perdendo di vista il nostro ruolo principale, il nostro Statuto già ci indica cosa noi siamo e cosa dobbiamo fare. Tutto il discorso fatto fino ad ora su fiscalità e legislazione và bene ma è quello che deve venire, iniziamo con il conoscere bene i nostri statuti. Assoluta promozione del territorio e delle persone. Citterio: Noi siamo definiti “CUSTODI DEL TERRITORIO”, ma fino a che punto possiamo intervenire? Cetti Serbelloni: Mi sembra di aver inteso nella vostra discussione che il filo conduttore è comunque sempre il progetto “Strategie di sviluppo delle Pro Loco Lombarde”, progetto già avviato dalla Presidenza Regionale UNPLI Lombardia e le domande sempre le stesse: CHI SIAMO? COSA VOGLIAMO FARE? COME LO FACCIAMO? Occorre valorizzare il territorio – Esistono conflittualità con le altre Associazioni. Barone: Ipotesi d’accordo (invece di convenzione) ANCI-UNPLI per apertura collaborazioni Ass.to Turismo dei Comuni/Pro Loco e successiva apertura alla collaborazione con altre Associazioni. Erba: L’identità di una Pro Loco è importante, è assolutamente necessario eliminare il campanilismo. Nella Provincia di Lecco siamo riusciti a unire diverse Pro Loco e abbiamo predisposto delle iniziative insieme, senza appoggiarci e senza gli aiuti di Enti predisposti (Comuni). Paulato: Ritorniamo alla custodia del territorio che considero una criticità assoluta. Se la Pro Loco nasce dopo altre Associazioni già attive sul territorio occorre essere capaci di crearci un nuovo nostro spazio interagendo e valorizzando quello che già esiste. Aresi: La Pro Loco di Gandino è l’unica Pro Loco su 5 Comuni limitrofi, purtroppo abbiamo il problema contrario, sono le altre associazioni/gruppi/comitati a creare sovrapposizioni con noi. Barone: Porto l’esperienza della Pro Loco Torino, una Pro Loco nata in una grande città a differenza della piccola realtà locale. Pensando alle realtà già esistenti nella città di Torino avevamo il problema di riuscire a creare una nuova realtà. Abbiamo trovato una persona giusta da mettere a capo della Pro Loco che è riuscita a creare le sinergie e i buoni principi, oltre ad improntare un sistema di soggettività. Oggi sono le altre realtà che chiedono alla Pro Loco di interagire direttamente con loro. Pro Loco Revere: Esiste anche una difficoltà nei rapporti tra le Pro Loco e di coordinamento tra le stesse. Pro Loco Corbetta: Esiste pure un problema di contrapposizione, associazioni nuove che nascono e vogliono immediatamente scontrarsi. Pro Loco Bagnolo: Anche predisponendo una calendarizzazione esiste sempre la possibilità di scontri e di contrapposizioni. Si propone anche di far parlare e magari collaborare con i distretti del commercio e con le associazioni di categoria. Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 11 Pro Loco Sabbioneta: In ambito di IAT la Provincia di Mantova ha deciso di assegnare le competenze IAT ad alcune Pro Loco (3 nella Provincia). Pro Loco Sarnico: Un altro dei compiti rientranti nello Statuto della Pro Loco è senz’altro l’attività di ACCOGLIENZA TURISTICA (un bel sorriso non si nega a nessuno), è possibile realizzarla senza alcun badget. Mentre invece per fare Promozione occorre avere un budget. In sostanze si possono riassumere gli interventi effettuati nei seguenti punti: • Le direttive sono indicate anche negli Statuti Comunali (creazione di Consulte e Albi Associazioni); • Chi siamo e quali sono i nostri compiti, l’importanza della conoscenza dello Statuto Pro Loco; • Custodi del nostro territorio; • Come lo facciamo – conflittualità con l’operato di altre associazioni; • Sinergia tra Pro Loco e Assessorato al Turismo per un miglior coordinamento delle Associazioni sul territorio; • Difficoltà di coordinamento tra varie Pro Loco; • Accoglienza; • Umiltà del nostro operato. LA PRO LOCO E’ COME LA TESSERA DI UN PUZZLE GRUPPO PROPOSTO DA Seveso Angelo – Presidente Pro Loco Rescaldina (MI) HANNO PARTECIPATO Evelina Grassi Giovanna Magni Tora Angelo Severo Giovannini Bellini De Spirito Prinelli Gelmi Moroni Caramaschi Besutti Bimbati Sindaco Bregnano Carlazzo (CO) Mediglia (MI) Rescaldina (MI) Revere (MN) Sarnico (BG) Com. Reg. Lombardia Cerro al Lambro (MI) Pontida (BG) Como Ronco Ferraro (MN) Casteldario (MN) Serravalle Po (MN) Longhi Serravalle Po (MN) Erba Vercurago Vinciguerra Ostiglia Verga Bregnano Sarzi Sabbioneta Sansottera Corbetta Citterio Monza Brianza Ghelli Anna Pro Loco Quistello Moroni Elena Pro Loco Cologno Monzese Pro Loco Pecognaga Aresi Pro Loco Gandino Pro Loco Bagnolo San Vito Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 12 CONDIVIDERE IL NOSTRO TEMPO E LE NOSTRE RISORSE PER IPOTIZZARE IL NOSTRO FUTURO COSA CI SIAMO DETTI Ci siamo chieste se condividere le nostre esperienze sia ancora così fondamentale o le nostre priorità di gestione quotidiana nelle nostre proloco non ci permettono di soffermarci sulle MOTIVAZIONI per cui lavoriamo. Proveniamo da un territorio che offre pochi spunti architettonici e questo già ci penalizza su parte dei nostri programmi, siamo considerati dei “paesi dormitorio” interland Milanese che ha portato in questi ultimi anni si ad una crescita demografica con diverse culture anche con etnie diverse che pero’ non si riescono ad integrare con i nativi. Riteniamo che il nostro compito sia quello di promuovere una “cittadinanza attiva”, base di una società civile e costruttiva per sconfiggere l’individualismo che caratterizza il nostro tempo moderno. Conclusioni: Non siamo troppo interessati anche noi alla visibilità esteriore, ai rapporti con i politici, con la Chiesa e a mantenere certi equilibri piuttosto che valorizzare la nostra autonomia e la comunità per cui ci spendiamo? GRUPPO PROPOSTO DA Proloco Sulbiate e Proloco Bellusco - Provicia di Monza Brianza HANNO PARTECIPATO: Solo i proponenti Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 13 COME GESTIRE LE PRO LOCO SENZA RISORSE Si è parlato della possibilità di accedere ai finanziamenti del 5/000 e quali sono le pratiche necessarie per accedere al finanziamento. La direzione generale Unpli dovrebbe dare le dovute indicazioni. Con le vigenti normative i Comuni non elargiscono i finanziamenti dovuti. Ci si è chiesti la fattibilità di tornare alla vecchia normativa considerando che le Pro Loco operano sul territorio del Comune e per il Comune e la Comunità. Per fare questo si ritiene opportuno far intervenire o coinvolgere l’A.N.C.I.. Per agevolare il lavoro delle Pro Loco è stato suggerito di coinvolgere anche il Servizio Civile attraverso l’amministrazione comunale. Per sopravvivere le Pro Loco sono costrette a fare impresa nonostante il veto delle associazioni commercianti (per esempio i ristoranti e le agenzie di viaggio). Considerato che con le leggi vigenti vengono a mancare certi introiti, come si devono comportare le Pro Loco nel proporre i prodotti tipici della propria terra? Altro problema di rilevante importanza sono le imposte dirette o indirette della SIAE e dei vari enti preposti (tipo agenzie delle entrate) che gravano sempre sulla conduzione delle attività della Pro Loco. La mancanza di una informazione semplificata per le richieste per accedere ai finanziamenti locali, provinciali, regionali. Si sente anche la mancanza di una figura di riferimento per lo svolgimento di tali pratiche. Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 14 Si ritiene importante che l’Unpli si faccia carico di trasmettere alle varie amministrazioni le difficoltà a cui sono costantemente costrette le Pro Loco, a volte a ridurre la propria attività. Tutto ciò provoca un impoverimento della comunità. Un Comune è vivo solo se la Pro Loco è attiva. GRUPPO PROPOSTO DA Giuseppe Baruffani (La Pro Loco Pomponesco) HANNO PARTECIPATO Pro Loco Sulbiate, Pro Loco Bellusco, Pro Loco Induno, Pro Loco Sesto San Giovanni, Pro Loco Viuittone, Pro Loco Vidizzolo, Pro Loco Ville Strada Dosolo, Pro Loco San Biagio, Pro Loco Casteldario. Erano presenti anche altre Pro Loco. Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 15 COME FAR COLLABORARE LE PRO LOCO FRA DI LORO Durante la discussione sulle collaborazioni la riflessione ha portato ad identificare alcune criticità: - Come mettere in rete le diverse iniziative? - Problema della responsabilità - Problema delle perdite in caso di mancata realizzazione dell’evento o di evento non riuscito - il mancato coordinamento porta alla realizzazione di iniziative simili (stesso tema) o di iniziative nelle stesse date (stesse date). Il coordinamento e la collaborazione tra pro loco portano alcuni vantaggi quali: iniziative di maggiori dimensioni iniziative che attraggono maggior pubblico sinergie con il territorio sinergie con pro loco unirsi = fare economia A conferma dei vantaggi sono stati portati molti esempi concreti: progetto percorso del viandante Mantova festa delle Pro Loco Provinciale Riso a Castel Dario Il gruppo ha valutato vari tipi di collaborazione possibile con esempi Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 16 • • • • • collaborare con altre pro loco “scambiandosi” il materiale come ad esempio pentole, cucine da campo, palco,ecc. In merito a queste collaborazioni è stato segnalato un grosso problema, il tema è quello della responsabilità. La pro loco “che presta” è comunque responsabile in caso di malfunzionamenti, incidenti ecc. E’ quindi difficile accettare questa forma di collaborazione dal punto di vista formale. Collaborare negli acquisti condivisi. Le pro loco potrebbero unirsi per ottenere offerte più vantaggiose negli acquisti se facessero un ordine congiunto (ad es progetto acquisti dell’UNPLI regionale) Collaborare nella creazione di eventi condivisi dove distinguersi per collaborare. Ciascuno svolge compiti diversi. Collaborare nella creazione di eventi condivisi seguendo un programma unico più ricco e completo (ad esempio Autunno musicale). Collaborare con il territorio (associazioni, enti, …) per creare iniziative di maggior successo, coordinate e non in concorrenza in grado di rilanciare il territorio Emerge fortemente la difficoltà, espressa da molte Pro Loco, di attivare delle forme di collaborazione. Il gruppo si è quindi interrogato su che cosa è possibile collaborare. Alcune proposte sono: • collaborare su elementi caratteristici del territorio che sono essi stessi delle reti. Ad esempio: il tema del fiume, il personaggio storico, le chiese di campagna, la ferrovia. • collaborare per valorizzare il territorio ad esempio attraverso i prodotti locali in rete con realtà associative, gestori di locali, produttori, ecc.. • collaborare per coordinare i calendari e programmare insieme alle altre Pro Loco e insieme al territorio. Le Pro Loco sono portatrici di una condivisione di valori e di processi in grado di rilanciare il territorio. Fare delle Pro Loco attori protagonisti della realtà locale. Anche in merito alle possibili collaborazione emergono alcuni punti di riflessione: • Ci fa il coordinamento? (ruolo del coordinatore del bacino) • Dve trovare i fondi? • Sempre presente il rischio di sovrapporsi con altri soggetti (ad es. associazioni) • Ruolo dell’ente pubblico? GRUPPO PROPOSTO DA Andrea Moroni HANNO PARTECIPATO Tutti in plenaria Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 17 COME MISURARE LA QUALITA’ DI UNA PRO LOCO Quali sono gli strumenti per “misurare il ritorno” di una iniziativa? Tutti i partecipanti concordano sul fatto che il solo numero delle presenze non è un indicatore efficace di qualità. Il gruppo si è interrogato su quali altri possono essere gli elementi da valutare. Sono emerse alcune proposte: - Analisi e validità della proposta: se la Pro Loco propone una iniziativa significa che ci crede, ci sono iniziative più semplici e di successo (es. festa della polenta) e iniziative che si rivolgono ad un pubblico più attento (stagione lirica, i concerti d’autunno) - Capire la finalità dell’iniziativa (commerciale vs istituzionale, valorizzare il territorio, fare cultura, creare reti sul territorio) - capacità di coinvolgere tanti soggetti (Pro Loco, ma anche associazioni e enti del territorio) - Programmazione dell’iniziativa (rispetto ad un calendario di eventi del territorio oltre che della pro loco stessa, fare tutte le iniziative di punta nello stesso week end è una concorrenza dannosa) - Comunicazione (fare una comunicazione efficace, utilizzare molti strumenti rivolti a target diversi, passaparola, facebook, opuscoli e manifesti) - Ascoltare i riscontri favorevoli e critici dopo la manifestazione - Ripetere nel tempo le iniziative più “difficili” (ruolo educativo delle Pro Loco) - Valutare adeguatamente il bacino d’utenza Alcune considerazioni finali - La qualità lavora “in perdita” - Eventi multiculturali o contro il bullismo - Radio web GRUPPO PROPOSTO DA Eugenio Verga HANNO PARTECIPATO Tutti in plenaria Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 18 SICUREZZA PER GLI OPERATORI DELLE PRO LOCO COSA CI SIAMO DETTI Durante la discussione sono stati toccati i seguenti argomenti: - Infortuni dei volontari, quali tutele? - Quali assicurazioni e quali possibilità e agevolazioni per le pro loco? Sono state individuate due compagnie con le quali UNPLI ha stipulato polizze: ASSICURAZIONE ITALIANA, FONDIARIA SAI. Dal 2012 UNPLI CARD sarà sostituita da TESSERA DEL SOCIO PRO LOCO UNPLI, che comprenderà: rc auto, infortuni per dirigenti, infortuni per collaboratori occasionali, partecipanti alle iniziative. In merito al tema assicurazione, un partecipante ha testimoniato come la sua Pro Loco ha stipulato una assicurazione comprensiva di un rimborso per il mancato svolgimento dell’evento. Ufficio legale: UNPLI nazionale ha previsto l’apertura di un ufficio legale a disposizione dei soci. Tale ufficio, seguito da un avvocato, avrà principalmente il compito di dirimere eventuali conflitti tra associati, senza l’apertura di un procedimento. Lo scopo principale dunque sarà di ricomporre i rapporti di dialogo e confronto che eventualmente si interromperanno tra gli associati. GRUPPO PROPOSTO DA PAOLO SOAVE HANNO PARTECIPATO Tutti in plenaria Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 19 GRAZIE A TUTTI! Plenaria finale Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 20 UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A UNPLI Lombardia, nella persona del Presidente Sparapano Pro Loco Teofilo Folengo di San Benedetto Po, nella persona della Presidente Doriana Martignetta. Cooperativa Quater QUATER propone progetti ed azioni che attraverso la ricerca, la formazione, la comunicazione e la progettazione partecipata possono migliorare la qualità della vita e la fruizione dei beni territoriali, per consentire la valorizzazione delle potenzialità di un territorio facendo rete tra le varie componenti ambientali, socio-culturali, economiche ed amministrative. Società cooperativa Quater Via Malvasia 71/3 – 38122 Trento WEB: www.quater.info MAIL: [email protected] TEL/FAX: 0461/421711 MOB: 347/0398927 QUESTO OST E’ STATO CURATO DA Riccardo Acerbi Chiara Campana Lea Mario GRAZIE A TUTTI Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti? 21