Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
Siamo pronti?
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Dott. Michele Sparapano
Presidente UNPLI Lombardia
EVENTO PARTECIPATIVO
Incontro aperto a tutti i Dirigenti Pro Loco della Lombardia
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani. Siamo pronti?
San Benedetto Po
22 ottobre 2011
Nell’ambito della XXIII edizione del Seminario di Studio per Dirigenti Pro Loco, l’UNPLI
Lombardia ha programmato un incontro fra dirigenti. Tutti avranno modo di discutere
sulle tematiche dagli stessi ritenute di interesse per il settore. Un po’ per conoscersi
meglio, un po’ per rilanciare in maniera spontanea una discussione sul futuro delle
nostre Pro Loco, questa giornata vuol’essere una occasione per poter discutere di ciò
“che ci interessa” al di fuori delle classiche situazioni seminariali.
Una manifestazione sostenibile
Questo evento verrà realizzato con il minimo impatto ambientale:
verrà ridotto l’uso della carta (il report finale verrà pubblicato su web e inviato solo
via mail).
• Per tutta la durata dell’OST sarà a disposizione un coffee break con prodotti
locali, biologici e di stagione. Stoviglie e bicchieri saranno in materiale
biodegradabile e compostabile.
• Verrà predisposto un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti (ridotti al
minimo).
• Si berrà fresca e buona acqua di rubinetto!
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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HANNO PARTECIPATO
Alberto Sarzi Madidini
Andrea Moroni
Angelo Seveso
Anna Filardi
Anna Ghecci
Bernardina Tavella
Brizzi Barbara
Bruno Denti
Carla Della Torre
Claudio Paulato
Elena Meroni
Emily Malaspina
Eugenio Verga
Evelina Grassi
Floriana Sansottera
Giovanna Magno
Giuliano Caramanti
Giuseppe Baruffaldi
Giuseppe Segalini
Kisito Prinelli
Lorenzo Aresi
Luigi Citterio
Luigino Tacconi
Manuela Frattini
Marco Bozzolini
Mariagrazia Turati
Mario Barone
Mario Buglia
Michele Sparapano
Olivia Misani
Oriana Biagi
Oriana Tora
Paola De Vita
Paolo Soave
Raffaele De Spirito
Roberto Erba
Savino Bonfanti
Sergio Chinosi
Tina Torcolini
Valerio Germi
Pro Loco Sabbioneta
Pro Loco Como
Pro Loco Rescaldina
Unpli Lombardia
Pro Loco Quistello
Pro Loco Gerenzano
Pro Loco Vidigulfo
Pro Loco Casalmaiocco
Pro Loco Sulbiate
Pro Loco Oltre Il Colle
Pro Loco Sesto S.Giovanni
Pro Loco Revere
Pro Loco Bregno
Sindaco Bregnano
Pro Loco Corbetta
Pro Loco Carlazzo
Pro Loco Gerenzago
Pro Loco Pomponesco
Pro Loco Casalmaiocco
Pro Loco Cerro Al Lambro
Pro Loco Gandino
Pro Loco Giusiano
Pro Loco Vittuone
Pro Loco Sarnico
Pro Loco Villastrada
Pro Loco Meda
Vicepresidente Nazionale Unpli
Pro Loco S.Martino Dall'argine
Unpli Lombardia
Pro Loco Bellusco
Pro Loco Bagnolo S.Vito
Pro Loco Mediglia
Pro Loco Serravalle Di Po
Pro Loco Castel D'ario
Consulente Unpli Lombardia
Pro Loco Vercurago
Pro Loco Sesto S.Giovanni
Pro Loco Cologno Monzese
Pro Loco Induno
Pro Loco Pontida
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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LE PROPOSTE DEI
PARTECIPANTI
ORE 10:00 PRIMA SESSIONE
I rapporti con la politica
Condividere il nostro tempo e le nostre
risorse
Motivazioni per indurre i giovani nella
pro loco
ORE 11:30 SESESSIONE
Come fare pro loco senza risorse
Il vero ruolo delle pro loco all’interno
del territorio
ORE 16:00 TERZA SESSIONE
Come far collaborare le pro loco tra loro
Sicurezza per gli operatori della pro loco
Come misurare la qualità di una pro loco
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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MOTIVAZIONI PER INDURRE I GIOVANI
NELL’ASSOCIAZIONE PROLOCO
COSA CI SIAMO DETTI
COME COINVOLGERLI - MOTIVAZIONI
Le nostre: volontariato, solidarietà, valorizzazione del territorio
Per i giovani:??? Non è così
c’è bisogno di:
- ricercare attività vicine alle loro esigenze
- favorire coinvolgimento diretto,
- dare gratificazioni, visibilità, rafforzamento autostima
LA PROLOCO è un modello associativo probabilmente troppo impegnativo per un
giovane e spesso non coerente con i suoi bisogni immediati?
Coinvolgere i giovani è un falso problema? Sono altre le associazioni che accompagnano
il giovane verso il volontariato o l’associazionismo. Da qui parte il percorso per arrivare
ad un adulto PARTECIPE?
COME AVVICINARLI?
ESPERIENZE già FATTE:
- proposte di attività vicine a loro o che già svolgono nelle quali investirli di
responsabilità organizzative dirette
- aiutarli a “FARE ASSOCIAZIONE” tra loro esterne alla PROLOCO che però trovino
momenti di interscambio
- Trovare incentivi (stage – scuole - …)
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COSA
-
FARE?
Non soffocarli
Essere aperti
Permettere loro di SPERIMENTARE E DI “SBAGLIARE/CRESCERE”
Stimolare l’orgoglio di appartenenza e per le proprie radici
Imparare a dialogare con loro
Ascoltare le esigenze
Informare/formare
MA CHI SONO I GIOVANI della PROLOCO? Quindicenni o trentenni: lavorare offrendo
stimoli ai giovanissimi per formare futuri soci e collaboratori trentenni
LA PROLOCO COME ASSOCIAZIONE CHE PROMUOVE NON SOLO ILTERRITORIO E LA
CULTURA ESISTENTE O PASSATA MA CHE SI DA’ OBIETTIVI PER IL FUTURO DEL
TERRITORIO E DELLE PERSONE
GRUPPO PROPOSTO DA
PAOLO SOAVE ([email protected])
HANNO PARTECIPATO
DUBINI ELEONORA PROLOCO BREGNANO([email protected])
MARELLI LIVIA PROLOCO BREGNANO
CESTARI TIZIANA PROLOCO CASTEL D’ARIO
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I RAPPORTI CON LA POLITICA
COSA CI SIAMO DETTI
Abbiamo cercato innanzitutto, sulla base delle singole esperienze, di identificare
quelle che sono le criticità del rapporto politica-pro loco a livello locale.
Questo sforzo di identificazione ha portato ad evidenziare alcune situazioni “difficili”
che brevemente si possono riassumere con le seguenti :
•
la scarsa conoscenza reciproca non solo a livello di “associazioni” / “ente” ma
anche a livello personale.
•
La difficoltà di trasmettere e far capire ai Comuni la potenzialità operative
delle Pro Loco che possono mettere in campo una disponibilità e un sistema di
volontariato che difficilmente un Comune potrebbe organizzare.
•
La scarsa consapevolezza delle Pro Loco e dei propri Soci su quelli che sono i
ruoli, i diritti ed i doveri di ciascuno da un punto di vista pratico, amministrativo, di
gestione dei rapporti.
La mancata risoluzione di queste criticità comporta ed ha comportato problematiche di
vario tipo che hanno evidenziato una scarsa carenza in genere di consapevolezza, da
entrambe le parti, col risultato di riscontrare comportamenti, questioni , rapporti tra
Enti a volte irrecuperabili. Le esperienze portate dai singoli danno corpo a queste
criticità: abbiamo ascoltato osservazioni su personaggi delle Pro Loco che usano i loro
ruoli per scalate politiche, politici che cercano di piegare le Pro Loco a propri fini
politici, comportamenti che denunciano la scarsa conoscenza anche solo delle finalità
delle Pro Loco, ben individuate dallo Statuto e dal Codice Civile, che si riflettono in
richieste anche economiche alle quali poi il Comune non può nemmeno rispondere per
obblighi normativi. Gli esempi hanno evidenziato su questa “consapevolezza” tutto ed
il contrario di tutto!
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Ed il problema non è limitato ai dirigenti e soci delle sole Pro Loco ma è certamente
esteso anche agli amministratori locali ed ai funzionari delle Amministrazioni.
Un breve escursus sulle note più significative :
•
non tutti conoscono il recentissimo “Protocollo di Intesa” tra ANCI e UNPLI
•
chiarire alle Pro Loco i limiti di possibile intervento anche economico da
parte dei Comuni
•
partecipazione alla vita della Pro Loco non solo “operativa” ma anche come
contributo di idee e di pensiero
•
chiarezza sul principio di sussidiarietà tra Comuni e Pro Loco con i
conseguenti riflessi fiscali per entrambe le parti e, per i dirigenti, anche sui
dettagli di queste operazioni e delle implicazioni che ne conseguono.
•
Scarsa conoscenza anche delle normative e Regolamenti regionali che
disciplinano questi rapporti (convenzioni etc…)
•
Importanza di un comportamento “apolitico” delle Pro Loco
La sintesi dei diversi interventi e delle diverse esperienze personali portate a sostegno
e come contributo alla discussione ha evidenziato una mancanza che è causa
certamente estesa di tutte le difficoltà, problematiche, criticità evidenziate; ciò
rappresenta l’elemento, l’argomento su cui nei tempi e nei modi definibili in un
prossimo futuro si dovrà lavorare. Adesso, forti anche del primo importante passaggio
formale istituzionale definito tra ANCI e UNPLI, che si dovrà per quanto possibile
trasferire anche ai livelli più strettamente operativi, cioè tra Comuni e Pro Loco,
è necessaria una maggiore conoscenza reciproca tra le Pro Loco e le Amministrazioni
Locali, e una nuova e chiara consapevolezza dei propri ruoli, dei propri diritti , dei
propri doveri.
Questo, ad esempio, potrebbe essere ottenuto con incontri periodici di confronto e
conoscenza, soprattutto quando cambiano gli attori, quando cambiano le norme,
quando qualsiasi accadimento può suggerire un momento di approfondimento
finalizzato ad ottimizzare gli sforzi congiunti che sempre devono essere indirizzati
all’obiettivo comune condiviso.
GRUPPO PROPOSTO DA
CLAUDIO PAULATO
HANNO PARTECIPATO
Evelina Grassi
Giovanna Magni
Tora
Angelo Severo
Giovannini
Bellini
De Spirito
Bonfanti
Prinelli
Gelmi
Sindaco Bregnano
Carlazzo (CO)
Mediglia (MI)
Rescaldina (MI)
Revere (MN)
Sarnico (BG)
Com. Reg. Lombardia
Sesto San Giovanni (MI)
Cerro al Lambro (MI)
Pontida (BG)
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Moroni
Caramaschi
Besutti
Bimbati
Longhi
Erba
Vinciguerra
Tacconi
Verga
Sarzi
Sansottera
Citterio
Como
Ronco Ferraro (MN)
Casteldario (MN)
Serravalle Po (MN)
Serravalle Po (MN)
Vercurago
Ostiglia
Vittuone
Bregnano
Sabbioneta
Corbetta
Monza Brianza
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RUOLO DELLE PRO LOCO NEL PROPRIO
TERRITORIO – RAPPORTI CON ALTRE REALTA’
SEGUE LA DISCUSSIONE PRECEDENTE RELATIVA AI RAPPORTI CON LA POLITICA
COSA CI SIAMO DETTI
Seveso: Apro la discussione spiegando le motivazione che mi ha portato a proporre
questo titolo della discussione:
La precedente discussione “Pro Loco e rapporti con la Politica” è legata alla presente
in quanto oltre ai rapporti con la Politica occorre verificare e valutare quali sono le
positività e le negatività nei rapporti tra le Pro Loco e le altre realtà territoriali
(Associazioni, aziende, commercio, altri Enti, ecc.). In pratica qual è il nostro ruolo
all’interno del territori, dei rapporti con gli altri, in un sistema turistico esistente e in
altre realtà.
Chiedo di portare commenti, proposte e criticità riscontrate.
Caramaschi: Gli Statuti Comunali prevedono già la divisione delle categorie delle
Αssociazioni mediante l’uso di consulte e Albo Associazioni.
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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Tavella: Noi chi siamo? Mi sembra che stiamo perdendo di vista il nostro ruolo
principale, il nostro Statuto già ci indica cosa noi siamo e cosa dobbiamo fare.
Tutto il discorso fatto fino ad ora su fiscalità e legislazione và bene ma è quello che
deve venire, iniziamo con il conoscere bene i nostri statuti.
Assoluta promozione del territorio e delle persone.
Citterio: Noi siamo definiti “CUSTODI DEL TERRITORIO”, ma fino a che punto possiamo
intervenire?
Cetti Serbelloni: Mi sembra di aver inteso nella vostra discussione che il filo conduttore
è comunque sempre il progetto “Strategie di sviluppo delle Pro Loco Lombarde”,
progetto già avviato dalla Presidenza Regionale UNPLI Lombardia e le domande sempre
le stesse: CHI SIAMO? COSA VOGLIAMO FARE? COME LO FACCIAMO?
Occorre valorizzare il territorio – Esistono conflittualità con le altre Associazioni.
Barone: Ipotesi d’accordo (invece di convenzione) ANCI-UNPLI per apertura
collaborazioni Ass.to Turismo dei Comuni/Pro Loco e successiva apertura alla
collaborazione con altre Associazioni.
Erba: L’identità di una Pro Loco è importante, è assolutamente necessario eliminare il
campanilismo. Nella Provincia di Lecco siamo riusciti a unire diverse Pro Loco e
abbiamo predisposto delle iniziative insieme, senza appoggiarci e senza gli aiuti di Enti
predisposti (Comuni).
Paulato: Ritorniamo alla custodia del territorio che considero una criticità assoluta.
Se la Pro Loco nasce dopo altre Associazioni già attive sul territorio occorre essere
capaci di crearci un nuovo nostro spazio interagendo e valorizzando quello che già
esiste.
Aresi: La Pro Loco di Gandino è l’unica Pro Loco su 5 Comuni limitrofi, purtroppo
abbiamo il problema contrario, sono le altre associazioni/gruppi/comitati a creare
sovrapposizioni con noi.
Barone: Porto l’esperienza della Pro Loco Torino, una Pro Loco nata in una grande città
a differenza della piccola realtà locale. Pensando alle realtà già esistenti nella città di
Torino avevamo il problema di riuscire a creare una nuova realtà.
Abbiamo trovato una persona giusta da mettere a capo della Pro Loco che è riuscita a
creare le sinergie e i buoni principi, oltre ad improntare un sistema di soggettività.
Oggi sono le altre realtà che chiedono alla Pro Loco di interagire direttamente con loro.
Pro Loco Revere: Esiste anche una difficoltà nei rapporti tra le Pro Loco e di
coordinamento tra le stesse.
Pro Loco Corbetta: Esiste pure un problema di contrapposizione, associazioni nuove
che nascono e vogliono immediatamente scontrarsi.
Pro Loco Bagnolo: Anche predisponendo una calendarizzazione esiste sempre la
possibilità di scontri e di contrapposizioni. Si propone anche di far parlare e magari
collaborare con i distretti del commercio e con le associazioni di categoria.
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Pro Loco Sabbioneta: In ambito di IAT la Provincia di Mantova ha deciso di assegnare le
competenze IAT ad alcune Pro Loco (3 nella Provincia).
Pro Loco Sarnico: Un altro dei compiti rientranti nello Statuto della Pro Loco è
senz’altro l’attività di ACCOGLIENZA TURISTICA (un bel sorriso non si nega a nessuno), è
possibile realizzarla senza alcun badget. Mentre invece per fare Promozione occorre
avere un budget.
In sostanze si possono riassumere gli interventi effettuati nei seguenti punti:
•
Le direttive sono indicate anche negli Statuti Comunali (creazione di Consulte e
Albi Associazioni);
•
Chi siamo e quali sono i nostri compiti, l’importanza della conoscenza dello
Statuto Pro Loco;
•
Custodi del nostro territorio;
•
Come lo facciamo – conflittualità con l’operato di altre associazioni;
•
Sinergia tra Pro Loco e Assessorato al Turismo per un miglior coordinamento
delle Associazioni sul territorio;
•
Difficoltà di coordinamento tra varie Pro Loco;
•
Accoglienza;
•
Umiltà del nostro operato.
LA PRO LOCO E’ COME LA TESSERA DI UN PUZZLE
GRUPPO PROPOSTO DA
Seveso Angelo – Presidente Pro Loco Rescaldina (MI)
HANNO PARTECIPATO
Evelina Grassi
Giovanna Magni
Tora
Angelo Severo
Giovannini
Bellini
De Spirito
Prinelli
Gelmi
Moroni
Caramaschi
Besutti
Bimbati
Sindaco Bregnano
Carlazzo (CO)
Mediglia (MI)
Rescaldina (MI)
Revere (MN)
Sarnico (BG)
Com. Reg. Lombardia
Cerro al Lambro (MI)
Pontida (BG)
Como
Ronco Ferraro (MN)
Casteldario (MN)
Serravalle Po (MN)
Longhi
Serravalle Po (MN)
Erba
Vercurago
Vinciguerra
Ostiglia
Verga
Bregnano
Sarzi
Sabbioneta
Sansottera
Corbetta
Citterio
Monza Brianza
Ghelli Anna
Pro Loco Quistello
Moroni Elena
Pro Loco Cologno Monzese
Pro Loco Pecognaga
Aresi
Pro Loco Gandino
Pro Loco Bagnolo San Vito
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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CONDIVIDERE IL NOSTRO TEMPO E LE NOSTRE
RISORSE PER IPOTIZZARE IL NOSTRO FUTURO
COSA CI SIAMO DETTI
Ci siamo chieste se condividere le nostre esperienze sia ancora così fondamentale o le
nostre priorità di gestione quotidiana nelle nostre proloco non ci permettono di
soffermarci sulle MOTIVAZIONI per cui lavoriamo.
Proveniamo da un territorio che offre pochi spunti architettonici e questo già ci
penalizza su parte dei nostri programmi, siamo considerati dei “paesi dormitorio”
interland Milanese che ha portato in questi ultimi anni si ad una crescita demografica
con diverse culture anche con etnie diverse che pero’ non si riescono ad integrare con i
nativi.
Riteniamo che il nostro compito sia quello di promuovere una “cittadinanza attiva”,
base di una società civile e costruttiva per sconfiggere l’individualismo che caratterizza
il nostro tempo moderno.
Conclusioni: Non siamo troppo interessati anche noi alla visibilità esteriore, ai rapporti
con i politici, con la Chiesa e a mantenere certi equilibri piuttosto che valorizzare la
nostra autonomia e la comunità per cui ci spendiamo?
GRUPPO PROPOSTO DA
Proloco Sulbiate e Proloco Bellusco - Provicia di Monza Brianza
HANNO PARTECIPATO:
Solo i proponenti
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COME GESTIRE LE PRO LOCO SENZA RISORSE
Si è parlato della possibilità di accedere ai finanziamenti del 5/000 e quali sono le
pratiche necessarie per accedere al finanziamento. La direzione generale Unpli
dovrebbe dare le dovute indicazioni.
Con le vigenti normative i Comuni non elargiscono i finanziamenti dovuti. Ci si è chiesti
la fattibilità di tornare alla vecchia normativa considerando che le Pro Loco operano sul
territorio del Comune e per il Comune e la Comunità. Per fare questo si ritiene
opportuno far intervenire o coinvolgere l’A.N.C.I..
Per agevolare il lavoro delle Pro Loco è stato suggerito di coinvolgere anche il Servizio
Civile attraverso l’amministrazione comunale.
Per sopravvivere le Pro Loco sono costrette a fare impresa nonostante il veto delle
associazioni commercianti (per esempio i ristoranti e le agenzie di viaggio).
Considerato che con le leggi vigenti vengono a mancare certi introiti, come si devono
comportare le Pro Loco nel proporre i prodotti tipici della propria terra?
Altro problema di rilevante importanza sono le imposte dirette o indirette della SIAE e
dei vari enti preposti (tipo agenzie delle entrate) che gravano sempre sulla conduzione
delle attività della Pro Loco.
La mancanza di una informazione semplificata per le richieste per accedere ai
finanziamenti locali, provinciali, regionali. Si sente anche la mancanza di una figura di
riferimento per lo svolgimento di tali pratiche.
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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Si ritiene importante che l’Unpli si faccia carico di trasmettere alle varie
amministrazioni le difficoltà a cui sono costantemente costrette le Pro Loco, a volte a
ridurre la propria attività. Tutto ciò provoca un impoverimento della comunità.
Un Comune è vivo solo se la Pro Loco è attiva.
GRUPPO PROPOSTO DA
Giuseppe Baruffani (La Pro Loco Pomponesco)
HANNO PARTECIPATO
Pro Loco Sulbiate,
Pro Loco Bellusco,
Pro Loco Induno,
Pro Loco Sesto San Giovanni,
Pro Loco Viuittone,
Pro Loco Vidizzolo,
Pro Loco Ville Strada Dosolo,
Pro Loco San Biagio,
Pro Loco Casteldario.
Erano presenti anche altre Pro Loco.
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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COME FAR COLLABORARE LE PRO LOCO
FRA DI LORO
Durante la discussione sulle collaborazioni la riflessione ha portato ad identificare
alcune criticità:
- Come mettere in rete le diverse iniziative?
- Problema della responsabilità
- Problema delle perdite in caso di mancata realizzazione dell’evento o di evento non
riuscito
- il mancato coordinamento porta alla realizzazione di iniziative simili (stesso tema) o
di iniziative nelle stesse date (stesse date).
Il coordinamento e la collaborazione tra pro loco portano alcuni vantaggi quali:
iniziative di maggiori dimensioni
iniziative che attraggono maggior pubblico
sinergie con il territorio
sinergie con pro loco
unirsi = fare economia
A conferma dei vantaggi sono stati portati molti esempi concreti:
progetto percorso del viandante
Mantova festa delle Pro Loco Provinciale
Riso a Castel Dario
Il gruppo ha valutato vari tipi di collaborazione possibile con esempi
Pro Loco: il futuro è nelle nostre mani.
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•
•
•
•
•
collaborare con altre pro loco “scambiandosi” il materiale come ad esempio
pentole, cucine da campo, palco,ecc. In merito a queste collaborazioni è stato
segnalato un grosso problema, il tema è quello della responsabilità. La pro loco
“che presta” è comunque responsabile in caso di malfunzionamenti, incidenti ecc.
E’ quindi difficile accettare questa forma di collaborazione dal punto di vista
formale.
Collaborare negli acquisti condivisi. Le pro loco potrebbero unirsi per ottenere
offerte più vantaggiose negli acquisti se facessero un ordine congiunto (ad es
progetto acquisti dell’UNPLI regionale)
Collaborare nella creazione di eventi condivisi dove distinguersi per collaborare.
Ciascuno svolge compiti diversi.
Collaborare nella creazione di eventi condivisi seguendo un programma unico più
ricco e completo (ad esempio Autunno musicale).
Collaborare con il territorio (associazioni, enti, …) per creare iniziative di maggior
successo, coordinate e non in concorrenza in grado di rilanciare il territorio
Emerge fortemente la difficoltà, espressa da molte Pro Loco, di attivare delle forme di
collaborazione. Il gruppo si è quindi interrogato su che cosa è possibile collaborare.
Alcune proposte sono:
• collaborare su elementi caratteristici del territorio che sono essi stessi delle reti.
Ad esempio: il tema del fiume, il personaggio storico, le chiese di campagna, la
ferrovia.
• collaborare per valorizzare il territorio ad esempio attraverso i prodotti locali in
rete con realtà associative, gestori di locali, produttori, ecc..
• collaborare per coordinare i calendari e programmare insieme alle altre Pro Loco e
insieme al territorio.
Le Pro Loco sono portatrici di una condivisione di valori e di processi in grado di
rilanciare il territorio. Fare delle Pro Loco attori protagonisti della realtà locale.
Anche in merito alle possibili collaborazione emergono alcuni punti di riflessione:
• Ci fa il coordinamento? (ruolo del coordinatore del bacino)
• Dve trovare i fondi?
• Sempre presente il rischio di sovrapporsi con altri soggetti (ad es. associazioni)
• Ruolo dell’ente pubblico?
GRUPPO PROPOSTO DA
Andrea Moroni
HANNO PARTECIPATO
Tutti in plenaria
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COME MISURARE LA QUALITA’ DI UNA PRO LOCO
Quali sono gli strumenti per “misurare il ritorno” di una iniziativa?
Tutti i partecipanti concordano sul fatto che il solo numero delle presenze non è un
indicatore efficace di qualità.
Il gruppo si è interrogato su quali altri possono essere gli elementi da valutare. Sono
emerse alcune proposte:
- Analisi e validità della proposta: se la Pro Loco propone una iniziativa significa
che ci crede, ci sono iniziative più semplici e di successo (es. festa della polenta)
e iniziative che si rivolgono ad un pubblico più attento (stagione lirica, i concerti
d’autunno)
- Capire la finalità dell’iniziativa (commerciale vs istituzionale, valorizzare il
territorio, fare cultura, creare reti sul territorio)
- capacità di coinvolgere tanti soggetti (Pro Loco, ma anche associazioni e enti del
territorio)
- Programmazione dell’iniziativa (rispetto ad un calendario di eventi del territorio
oltre che della pro loco stessa, fare tutte le iniziative di punta nello stesso week
end è una concorrenza dannosa)
- Comunicazione (fare una comunicazione efficace, utilizzare molti strumenti
rivolti a target diversi, passaparola, facebook, opuscoli e manifesti)
- Ascoltare i riscontri favorevoli e critici dopo la manifestazione
- Ripetere nel tempo le iniziative più “difficili” (ruolo educativo delle Pro Loco)
- Valutare adeguatamente il bacino d’utenza
Alcune considerazioni finali
- La qualità lavora “in perdita”
- Eventi multiculturali o contro il bullismo
- Radio web
GRUPPO PROPOSTO DA Eugenio Verga
HANNO PARTECIPATO Tutti in plenaria
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SICUREZZA PER GLI OPERATORI
DELLE PRO LOCO
COSA CI SIAMO DETTI
Durante la discussione sono stati toccati i seguenti argomenti:
- Infortuni dei volontari, quali tutele?
- Quali assicurazioni e quali possibilità e agevolazioni per le pro loco?
Sono state individuate due compagnie con le quali UNPLI ha stipulato polizze:
ASSICURAZIONE ITALIANA, FONDIARIA SAI.
Dal 2012 UNPLI CARD sarà sostituita da TESSERA DEL SOCIO PRO LOCO UNPLI, che
comprenderà: rc auto, infortuni per dirigenti, infortuni per collaboratori occasionali,
partecipanti alle iniziative.
In merito al tema assicurazione, un partecipante ha testimoniato come la sua Pro Loco
ha stipulato una assicurazione comprensiva di un rimborso per il mancato svolgimento
dell’evento.
Ufficio legale: UNPLI nazionale ha previsto l’apertura di un ufficio legale a
disposizione dei soci. Tale ufficio, seguito da un avvocato, avrà principalmente il
compito di dirimere eventuali conflitti tra associati, senza l’apertura di un
procedimento. Lo scopo principale dunque sarà di ricomporre i rapporti di dialogo e
confronto che eventualmente si interromperanno tra gli associati.
GRUPPO PROPOSTO DA PAOLO SOAVE
HANNO PARTECIPATO Tutti in plenaria
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GRAZIE A TUTTI!
Plenaria finale
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UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A
UNPLI Lombardia, nella persona del Presidente Sparapano
Pro Loco Teofilo Folengo di San Benedetto Po, nella persona della Presidente Doriana
Martignetta.
Cooperativa Quater
QUATER propone progetti ed azioni che attraverso la ricerca, la formazione, la comunicazione e la
progettazione partecipata possono migliorare la qualità della vita e la fruizione dei beni territoriali, per
consentire la valorizzazione delle potenzialità di un territorio facendo rete tra le varie componenti
ambientali, socio-culturali, economiche ed amministrative.
Società cooperativa Quater
Via Malvasia 71/3 – 38122 Trento
WEB: www.quater.info MAIL: [email protected]
TEL/FAX: 0461/421711 MOB: 347/0398927
QUESTO OST E’ STATO CURATO DA
Riccardo
Acerbi
Chiara
Campana
Lea
Mario
GRAZIE A TUTTI
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