Notizie lampo Renato Vallanzasca Una celebrazione di cui non si sentiva il bisogno Fredda accoglienza in sala a Venezia per il film di Michele Placido Ricordiamo ai distratti che il bandito ha ammazzato con la sua banda fra gli altri, 4 poliziotti Ora precipiti nell’oblio e sconti tutta la sua pena (Asaps) Vallanzasca - Gli angeli del male il (suo) film presentato il 9 settembre scorso a Venezia, il bandito della comasina avrebbe voluto andare a vederlo di persona nella città lagunare. Meno male che ci hanno risparmiato la passerella sul tappeto rosso. In compenso era presente sua moglie, consulente nelle riprese del film. Non sappiamo come sia la pellicola celebrativa delle gesta del criminale e non ci interessa neppure molto saperlo, anche se la pellicola dell’ex poliziotto Michele Placido, dicono lo cronache, è stata accolta con freddezza dai giornalisti in sala. Noi sappiamo però che Renato Vallanzasca ha sul groppone qualcosa come 4 ergastoli e 260 anni di reclusione da scontare, per avere ammazzato, fra gli altri, anche 4 poliziotti. Visto che nessuno nelle cronache Veneziane li ricorda, mentre si ricordano soprattutto le botte che il bandito avrebbe preso dalla polizia, allora oggi i poliziotti ammazzati li ricordiamo noi: - 23.10.1976, Appuntato Bruno Lucchesi, sottosezione Polizia Stradale di Montecatini Terme. - 17.11.1976, Vice Brigadiere Giovanni Ripani, Squadra Volante Milano; - 06.02.1977, Brigadiere Luigi D’Andrea, sottosezione Polizia Stradale di Bergamo - 06.02.1977, Guardia Renato Barborini, sottosezione Polizia Stradale di Bergamo Siamo molto vicini ai familiari delle vittime del celebrato criminale e condividiamo in pieno la loro protesta in un Paese da sempre più attento ai carnefici che alle vittime. I risultati si vedono! Vallanzasca sconta il meritatissimo ergastolo. Un ergastolo dalle pareti trasparenti visto che comunque il bandito da molto tempo eccede al lavoro esterno dalla mattina alle 7,30 fino alla sera alle 19. Poi ogni tanto ci scappa anche qualche permessino di 24 ore. Solo per stare un po’ con la sua compagna. Ora però il bandito dal ghigno beffardo, diventato anche scrittore biografo delle sue 54 storiche imprese, dopo questo quarto d’ora con un ritorno di celebrità (complimenti!) precipiti di nuovo nell’oblio! Gli incidenti stradali tra le principali cause di morte nel mondo e in Italia I dati di uno studio condotto dall’OMS (ASAPS) - Ogni anno nel mondo muoiono 5,8 milioni di persone a causa di incidenti. Di questi quasi un quarto in incidenti stradali (23%) e quasi un terzo sono il risultato di violenze-suicidi (15%), omicidi (11%) o guerre (3%). La situazione non cambia se si focalizza l'attenzione sull'Italia dove i sinistri stradali si confermano tra le prime cause di morte, seguiti da suicidi e omicidi. A fare il punto della situazione sullargomento è uno studio condotto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che mette in luce problemi e possibili soluzioni in materia. Le altre principali cause di morte per lesioni, nel mondo, sono cadute (8%), annegamento (7%), ustioni (6%) e avvelenamenti (6%). L’Oms, però, prevede che entro il 2030 gli incidenti stradali possano diventare la quinta causa di morte, il suicidio la 12esima e l’omicidio la 18esima. Nel nostro Paese gli incidenti sono la terza causa di morte, sebbene con tassi inferiori alla media europea. Le principali cause di morte per incidente, nel nostro Paese, vedono al primo posto gli incidenti stradali, seguiti da cadute, avvelenamenti, annegamenti e incendi. Continuando a leggere i risultati dell’indagine, il “Belpaese” ha compiuto progressi nella prevenzione degli incidenti e delle violenze. Nell’ambito delle politiche nazionali, l’Italia ha attuato l’85% degli interventi efficaci selezionati dall’Oms Europa per la prevenzione degli infortuni e il 100% per la prevenzione della violenza, contro una media europea del 72% per gli incidenti, e dell’81% per la prevenzione della violenza. Male invece sul fronte della prevenzione dell’alcol: qui l’Italia ne ha implementato il 65% di quelli raccomandati, contro una media europea del 76%. In Europa la maggior parte dei Paesi ha una politica nazionale sulla sicurezza stradale (95%), la metà o meno ha politiche nazionali per prevenire altri tipi di incidenti. Dallo studio emergono anche alcune particolarità che vale la pena evidenziare. Gli Stati Europei del nord, come Germania e Norvegia, sono tra i più virtuosi per quanto riguarda l’implementazione degli interventi raccomandati dall’Oms e le politiche nazionali di prevenzione, così come hanno tassi di incidenti stradali, inferiori alla media europea. Notizie lampo Purtroppo, però, i medesimi Paesi hanno tassi di suicidi piuttosto alti (la Norvegia ha un indice di 11,2 contro una media europea di 10,2) e di incidenti stradali causati dall’alcol. Qui la Germania ha un indice di 29,4 su 19,2 di media europea. Italia, Spagna e Grecia invece hanno un tasso di incidenti stradali più alto o uguale alla media europea, ma più basso di suicidi (in Grecia è di 2,6 su 10,2) e di incidenti stradali legati all’alcol (in Italia è di 5,1 su 19,2, in Grecia di 13,1 su 19,2 e in Spagna di 10,6). (ASAPS) risulterebbero altri testimoni oculari. Il tir è stato posto sotto sequestro, così come il furgone. Una sola domanda, ma questa è ancora strada? Qui ormai siamo di fronte a situazioni che sono il risultato di comportamenti assurdi da psicolabili. Si ha quasi la sensazione che tutto quello che avviene sulla strada non debba mai essere considerato un 18 carati fra le lesioni alla vita. Ormai più che la polizia servono degli psichiatri. (ASAPS) Vipiteno “Fai un pit stop per salvarti la vita” Quarta edizione dell’iniziativa sulla sicurezza stradale organizzato dalla Polizia Municipale in collaborazione con Aci, Asaps e Radio Bruno Forlì Si stende davanti a un tir dopo un diverbio, travolto e ucciso sulla A22 All’origine del dramma un banale incidente Ormai siamo alla psichiatria stradale! L’appuntamento ha avuto luogo il 10 settembre scorso in Viale Roma area adiacente l’Automobile Club in compagnia di Paolo Cevoli (ASAPS) – Non finiremo mai di insistere. Sulla strada ormai sta accadendo di tutto. Si dovrebbe cominciare a parlare di psichiatria da strada (intesa come branca della medicina che studia i comportamenti abnormi che si sviluppano sull’asfalto). Il caldo? Lo stress? L’economia che ci mette con le spalle al muro? Difficile trovare una risposta. Andiamo ai fatti. Si sdraia per terra dopo una lite in autostrada, schiacciato e ucciso da un camion. Un episodio assurdo che lascia davvero senza parole. Lo scenario è quello dell’area di servizio Trens, sulla corsia nord dell’Autobrennero poco prima l’uscita di Vipiteno, in Alta Valle d’Isarco. Qui un tir guidato da un camionista romeno avrebbe urtato in manovra il furgone con a bordo una coppia abruzzese, danneggiando uno degli specchietti retrovisori. Al posto di fermarsi per vedere l’entità del danno, l’autotrasportatore è ripartito. Il proprietario del furgone, a quel punto, si sarebbe lanciato all’inseguimento del mezzo pesante, superandolo e fermandosi qualche chilometro più a nord, davanti alla barriera autostradale di Vipiteno e aspettando lì il camionista per vedersi risarcito il danno. Nel piazzale, però, si è consumato il dramma. Dopo un furioso diverbio, l’abruzzese si sarebbe sdraiato a terra davanti al tir. E qui il romeno avrebbe innestato la marcia, travolgendolo. In questo senso, la ricostruzione effettuata dalla Polizia Stradale sul posto. Fermato e interrogato, il camionista ha sostenuto che il piazzale era buio, e di non essersi accorto della presenza dell’uomo a destra. In questo senso pare converga anche la deposizione dell’altro autista che lo accompagnava. Non è chiaro, invece, cosa abbia visto la moglie della vittima, rimasta a bordo del furgone qualche metro più in là. Non (ASAPS) – Anche quest’anno è tornato l’appuntamento con “Fai un pit stop per salvarti la vita”, l’iniziativa per promuovere la sicurezza stradale organizzata dalla Polizia Municipale di Forlì, in collaborazione con l’Aci, Asaps e Radio Bruno. La campagna di informazione e controllo, giunta alla quarta edizione, è pensata soprattutto per i giovani ai quali si rivolge per promuovere l’adozione di comportamenti responsabili e corretti alla guida. Le parole d’ordine di questo appuntamento sono state infatti: rispetto dei limiti di velocità, no all’abuso di bevande alcoliche, no all’assunzione di droghe, attenzione alle proprie condizioni fisiche nel momento in cui ci si pone alla guida di un mezzo. L’appuntamento si è svolto venerdì 10 settembre, dalle 19, in Viale Roma a Forlì, nell’area adiacente l’Automobile Club. Ad aprire la serata è stato un aperitivo analcolico offerto dai locali pubblici della città, a seguire alle ore 20 ha avuto inizio l’atteso spettacolo del comico romagnolo Paolo Cevoli. Ad animare la serata, che è proseguita fino alle ore 23, anche la presentazione di libri, recital di poesie e l’esibizione di gruppi musicali. Sul palco, per salutare i partecipanti, le autorità cittadine e gli enti organizzatori della manifestazione. Per l’occasione, il traffico dalla via Emilia è stato deviato nel piazzale presso l’Aci e la Polizia Munciiaple di Forlì ha sottoposto, con gli etilometri, molti conducenti alla verifica dell’alcolemia. Anche a questa edizione ha partecipato al progetto l’Asaps che ha distribuito propri opuscoli informativi sui rischi legati alla guida in stato di ebbrezza e il proprio annuario sulla sicurezza stradale 2010. L’iniziativa rientra nell’ambito di un progetto di intensificazione dei servizi serali e notturni nei week- 55 Notizie lampo end estivi, principalmente lungo le direttrici che portano alla riviera romagnola e al divertimento giovanile. (ASAPS) Gli incidenti in autostrada nel mese di Agosto 2010 Leggero calo degli incidenti -2,4%, buona diminuzione dei feriti -12% Stazionario invece il numero delle vittime, 23 esattamente come lo scorso anno (ASAPS) - Il mese di agosto, senza far segnare risultati straordinari, almeno interrompe il trend di crescita degli incidenti e delle vittime del 2010, con un calo sensibile dei feriti. Nell’ottavo mese dell’anno, ad alta densità di traffico, la sinistrosità globale nell’intera rete autostradale, secondo i dati della Polizia Stradale, è leggermente diminuita rispetto allo stesso mese di un anno fa, con 2.694 sinistri rispetto ai 2.760 di agosto 2009, -2,4%. La media giornaliera della sinistrosità sulla rete è stata di 87 incidenti al giorno. I feriti sono stati complessivamente 1.594, pari a 51 al giorno, con un bel calo del 12%, pari a 220 ingressi in meno al pronto soccorso rispetto alle cure nelle strutture sanitarie dell’agosto dello scorso anno, quando furono 1.814. Rimane invece assolutamente invariato il numero elle vittime. Sull’intera rete sono state 23, cioè 0,74 al giorno. Esattamente lo stesso numero dell’agosto 2009. Consola solo il fatto che a luglio erano state quasi il doppio, ben 44. E’ quindi ancora confermata una faticosa tendenza non positiva nella sinistrosità autostradale del 2010, specie per l’incidentalità grave. Sarebbe utile capire il perché non si riesca a far abbassare nel 2010 il dato della mortalità. Alcuni incidenti analizzati a campione fanno emergere in modo significativo il fattore sonno e stanchezza. (ASAPS) Incidenti del fine settimana nel mese di agosto 2010 Dati positivi con sinistri in calo del 5,4%, morti -10,6% e i feriti -10,8% Crescono invece le vittime nei sinistri notturni 12 in più, +30% (Asaps) La partenza nei week end di agosto, ad iniziare dal primo subito dopo l’approvazione della legge 120/2010, non era stata per niente entusiasmante. Poi la situazione è molto migliorata in particolare negli ultimi due fine settimana. In sintesi possiamo dire che, secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno, relativi agli incidenti rilevati dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri (precisiamo però che vanno aggiunti poi i dati degli incidenti rilevati dalle Polizie Locali), nel mese di agosto gli incidenti nei fine settimana sono stati 4.405, con un calo del 5%, rispetto ai 4.655 all’agosto del 2009, con 250 scontri in meno. I feriti sono stati quest’anno 3.722, ben 452 in meno e un calo del 10.8% rispetto ai 4.174 ingressi al pronto soccorso dell’agosto 2009. I morti nel mese del sol leone, nei fine settimana sono stati 118, con un calo del 10,6% e 14 vittime in meno rispetto alle 132 dello scorso anno. Nella rischiosa fascia dei giovani under 30 i morti sono stati 50, uno in più rispetto allo scorso anno (+2%). Sono invece molto negativi i dati degli incidenti notturni, 41 quest’anno e 38 lo scorso anno +7,9%. Ancora peggiore il dato delle vittime della notte 52 lenzuoli bianchi stesi sulle strade sotto i fari, rispetto ai 40 dello scorso anno. Ben 12 in più con un secco +30%, dovuto a diversi incidenti plurimortali avvenuti nella fascia che va dalle 22 alle 06 del mattino. Gli incidenti mortali che hanno coinvolto veicoli a due ruote, un segmento sempre rischioso, sono stati 51 contro i 57 del 2009, -10,5%. In sostanza possiamo dire che qualche segnale positivo dopo l’approvazione del nuovo Codice si vede, rimane da capire solo il perché di questo forte incremento delle vittime nella notte. Un aspetto che, come Asaps, continueremo a monitorare con puntigliosa attenzione. (Asaps) Rosignano (Livorno) Senza patente, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, scende in mutande dall’auto e inizia a fare flessioni davanti alla Polizia Stradale (ASAPS) – Per strada se ne possono vedere, davvero, di tutti i colori. A testimoniarlo è l’episodio che ha come protagonista una pattuglia della Polizia Stradale e il conducente di una Porsche Cayenne. L’uomo ha prima chiesto 100 euro di benzina in un distributore sull’autostrada e poi è scappato. Una volta fermato dai “Centauri” nelle vicinanze del casello di Rosignano, è sceso dalla vettura in mutande e ha iniziato a fare delle flessioni. Il conducente, un 40enne milanese, ha spiegato agli “Stradalini”, che forse hanno pensato per un secondo di essere su “Candit camera”, che le flessioni gli servivano per smaltire la droga che sosteneva di aver assunto. Dopo gli esami medici si è scoperto che l’uomo aveva ingerito due ovuli che contenevano cocaina e un terzo gli si era rotto in bocca. Per lui è scattata la denuncia per guida senza patente, possesso di un coltello con una lama lunga 8 centimetri, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di stupefacenti. L’auto è stata sequestrata. (ASAPS) 57