L’Isola d’Ischia e la Grande Guerra : i monumenti ai caduti «Cento anni fa, il 24 maggio del 1915, l’Italia entrava in guerra. Truppe non sempre preparate e armate in modo adeguato varcavano il confine. Vi era, nei vertici politici e militari, la convinzione che l’intervento sarebbe stato di breve durata: l’apertura di un nuovo fronte a Sud - era la previsione -¬ avrebbe rapidamente costretto l’Austria-Ungheria alla resa. Già il 21 giugno, giorno del primo attacco generale, la speranza di trasformare la guerra in una «passeggiata a Lubiana» si dimostrerà illusoria. Benché inferiori per numero, le truppe austro-ungariche resistevano tenacemente. Nei primi mesi di guerra l’esercito italiano, che ha scritto in quegli anni pagine gloriose, perse la sua parte migliore: gli effettivi e i volontari, i più addestrati e i più motivati. Ben presto ci si dovette rendere conto che, anche sul fronte italiano, il conflitto avrebbe preso, come nel resto d’Europa, la forma di guerra di trincea. Se ogni assalto - una parola così temuta dai soldati - si trasformava in una carneficina, la vita nelle trincee, così realisticamente descritta nei diari e nelle lettere dei soldati, non era un sollievo. Fango, pioggia, parassiti, malattie. E quelle attese, lente e snervanti: per il rancio, per la posta, per il cambio. O, inesorabilmente, per un nuovo assalto» (dall’intervento del Presidente Mattarella in occasione del 100° anniversario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra). Leggendo un’edizione della Guida dell’isola d’Ischia scritta da Vincenzo Mirabella1, si vede che un capitolo (o una sezione) si intitola: Olocausto dei caduti nella guerra mondiale 1915-1918 per la redenzione d’Italia. Per la patria caddero da eroi nel campo della gloria. Qui l’autore riporta tutti i nomi dei caduti, divisi per ciascun Comune. Già era comparso peraltro il libro: La Campania e la grande guerra. I monumenti ai caduti di Napoli e provincia, a cura di Maria Rosaria Nappi, Gangemi editore. Vi si legge a pagina 13: «Grazie ad un finanziamento della legge 78 del 2001, vol1 V. Mirabella, Cenni storici e Guida illustrata dell’Isola d’Ischia, III edizione, Editrice Rispoli Anonima, Napoli, senza data. La Campania e la grande guerra - I monumenti ai caduti di Napoli e Provincia a cura di Maria Rosaria Nappi, Gangemi editore, 2011 ta alla valorizzazione delle memorie del conflitto, la Direzione regionale della Campania ha iniziato, nel 2005, un’attività di catalogazione dei monumenti ai caduti, con l’obiettivo di verificare quantitativamente e qualitativamente questa tipologia a livello regionale». Questo volume «costituisce la seconda pubblicazione dell’attività di schedatura dei monumenti ai caduti della Grande Guerra in Campania, realizzata dalla Direzione Regionale per i Beni culturali e paesaggistici» (pag. 103). Così per l’area flegrea l’attenzione si è soffermata particolarmente sui Comuni dell’isola d’Ischia, con la descrizione e con dati dei vari monumenti quivi esistenti (pagine 106-112 e pagina 119), monumenti che peraltro si trovano spesso anche riportati su cartoline antiche; anche nel web l’argomento è stato a volte trattato. . La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 5 Poiché le amministrazioni locali hanno offerto scarsissimo materiale a causa della disattenzione che ovunque si dimosta per la cura degli archivi, «la ricerca bibliografica è stata rivolta sia su dizionari e testi a carattere generale, sia su opuscoli e oubblicazioni a carattere locale e la campagna fotografica a livello regionale». Raccogliendo le varie fonti e utilizzando anche ulteriori ricerche e foto proprie, presentiamo queste pagine. Nomi dei caduti riportati da V. Mirabella BARANO Maggiore: Buono cavalier Corrado Tenenti: Buono Simone Cesarano Carlo Würgler Vincenzo Sottotenenti: Cesarano Federico Conte Giovanni Sottonocchieri: Taliercio Michele di Vincenzo Iacono Ciro di Francesco Fuochisti: Di Meglio Filippo di Giuseppe Di Iorio Pasquale di Pietro Paolo Taliercio Luigi di Raffaele Marinai: Arcamone Crescenzo di Natale Arcamone Raffaele fu Rocco Balestrieri Enrico fu Giovanni Buono Vincenzo di Francesco Cervera Antonio fu Giov- Giuseppe Di Costanzo Francesco di Giovanni Di Costanzo Giovanni di Vincenzo Di Iorio Francesco di Ambrogio Pesce Antonio di Vito Michele Taliercio Giovanni di Filippo Vuoso Giorgio di Michele Caporali Di Meglio Guglielmo di Benedetto 6 La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 Di Meglio Giovanni di Crescenzo Di Meglio Salvatore di G. Giuseppe Soldati: Agnese Salvatore fu Federico Agnese Vincenzo fu Gaetano Buono Antonio di Francesco Buono Giovan Giuseppe di Antonio Buono Giuseppe di Francesco Buono Giuseppe fu Francesco Buono Raffaele di Giovanni Buono Vito Maria di Antonio Cappella Giovanni fu Federico Colandrea Pietro fu Giovanni Conte Giovan Battista di Michele Conte Salvator di Michele Conte Tommaso di Luigi D’Acunto Vito .Maria fu Giorgio Di Costanzo Domenico fu [Michelangelo Di Costanzo G. Giuseppe di Luigi Di Costanzo Sebastiano fu [Francesco Di Iorio Pietro Paolo fu Salvatore Di Iorio Raffaele di Giorgio Di Massa G. Giuseppe di Aniello Iacono Francesco di Raffaele Mattera Aniello fu Luigi Mattera Luigi fu Nicola Migliaccio Nicola di Francesco Pesce Michele fu Nicola Giovanni Scotti Gennaro di Nicola Silistria Carmine Taliercio Arturo Taliercio Nicola di Francesco. CASAMICCIOLA Capezza Francesco fu Antonio Arcamone Luigi di Crescenzo Mennella Nicola di Raffaele Borrelli Enrico fu Giovanni Balestrieri Michele fu Michele Capezza Vincenzo di Nicola Capuano Aniello di Cesare D’Acunto Domenico di Raffaele D’Abundo Giuseppe di Leonardo De Nigris Nicola di Gaetano De Luise Andrea di Costantino Di Noto Morgera Arturo fu Vito Di Massa Giov. Giuseppe di Aniello Di Massa Tommaso di Raffaele Di Costanzo Giovanni di Francesco Franzese Giovanni di Catello Gamboni Giuseppe di Gennaro Iacono Noè di Nicola Iacono Vincenzo fu Francesco Impagliazzo Antonio fu Gioacchino Iaccarino Felice di Giuseppe Mattera Filippo di Salvatore Lanosi Ettore Pisani Vincenzo fu Aniello Mattera Francesco di Filippo Mattera Luigi fu Salvatore Mattera Antonio fu Salvatore Mennella Giuseppe fu Luigi Mazzella Pasquale di Salvatore Mennella Nicola di Salvatore, Monti Salvatore di Giovanni Monti Vincenzo di Francesco Monti Nicola fu Gennaro Olmo Pietro di Nicola Patalano Michele fu Adolfo Piro Giuseppe di Antonio Piro Saverio fu Filippo Raso Luigi di Antonio Russo Giuseppe di Raffaele Pisani Giuseppe fu Luigi Siano Salvatore fu Giovanni Siraboila Nunzio di Carmine Taliercio Stefano di Gennaro Verni Scotti Gennaro di Nicola Taliercio Arturo Silistria Nicola fu Filippo. FORIO Amalfitano Giuseppe di Vito Amalfitano V. Antonio di Gennaro Calise Aniello di Vito Calise Gaetano di Giuseppe Calise Giulio di Mattia Calise Michelangelo di Francesco Calise Silvestro di Gennaro Capuano Aniello di Cesare Capuano Francesco di Pietro Paolo Castaldi Vito di Giovan Giuseppe Colella Giacinto di Vito Colella Vito di Raffaele Coppa Vito di Michelangelo D’Abundo Giuseppe di Leonardo D’Ambra Giuseppe di Antonio D’Ambra Vito di Luigi Del Deo Guglielmo di Giuseppe Del Deo Raffaele di Luigi Di Lustro Bonaventura di Raffaele Di Lustro Francesco di Giovanni Di Maio Fr. Paolo di Giuseppe Di Maio Vito di Giacinto Di Maio Vito di Giovanni Febbraio Aniello di Gennaro Foglia Umberto di Gaetano Impagliazzo Giovanni di Leonardo Impagliizzo Salvatore di Giuseppe Luongo Bonaventura di Francesco Manieri Vito di Antonio Matarese Antonio di Filippo Matarese Giovanni di Vincenzo Matarese Pietro di Modesto Ciro Migliaccio Ang. Maria di Lorenzo Migliaccio Giuseppe di Leonardo Miragliuolo Pietro di Leonardo Monti Giovanni di Arcangelo Monti Giuseppe di Francesco Morgera Paolo di Cristofaro Patalano Ottavio di Luigi Patalano Pasquale di Vitantonio Pezzilio Iacono Carlo di Francesco Regine Giuseppe di Aniello Regine Michelarcangelo di Rocco Scotti Giovanni di Ciro Sferratore Raffaele di Giuseppe Sorrentino Bartolomeo di Giovanni Tedesco Vito di Ignazio Verde Carmine di Francesco Verde Francescantonio di Gaetano Verde Francesco di Vito Verde Lodovico di Antonio. Boccanfuso Antonio Coppa Pasquale Cuomo Salvatore Di Meglio Biagio Di Meglio Giovanni Di Scala Giuseppe Impagliazzo Angelo Lauro Salvatore Lubrano Lavadera Francesco Mazzella Andrea Messano Giovanni Patalano Giacomo Patalano Salvatore Pesce Giovanni Terzuoli Salvatore Trani Antonio Trani Francesco Trani Leonardo Mazzella Pietro. ISCHIA Sottotenente di Vascello Scannapieco Antonio LACCO AMENO Sottotenente di fanteria Mancusi Francesco Aspirante ufficiale Tuccillo Bernardo Capo timoniere Longobardo Michele Capo cannoniere Tuccillo Raffaele Sergente maggiore Rispoli Pasquale Calise Stanislao fu Vincenzo Castaldi Antonio fu Pietropaolo Cuccuruzzo Vincenzo fu Giuseppe De Siano Ciro fu Giuseppe De Siano G. Battista di Giuseppe Impagliazzo Vincenzo fu V. Nicola Mennella Raffaele fu Giuseppe Monti Vincenzo fu Stanislao Morgera Michele fu Saverio Napoleone Fortunato fu Vincenzo Pascale Filippo di Giuseppe Patalano Vincenzo fu Gabriele Schiazzano Giuseppe fu [Ferdinando Vespoli Paolo di Domenico. SERRARA-FONTANA Marinaio: Barricelli Aniello di Domenico Mattera Andrea di Benedetto [Salvatore Soldati: Di Iorio Gaetano di Domenico Iacono Angelo di Agostino Iacono Aniello di Silvestro Iacono Francesco di Filippo Iacono Giovanni di Antonio Iacono Liborio di Michele Iacono Nicola di Luigi Iacono Pasquale di Francesco Iacono Rosario di Leonardo Iacono Venanzio di Francesco Impagliazzo Leonardo di Giovanni Mattera Enrico di Gennaro Mattera Francesco di Aniello Mattera Michele di Giovanni Mattera Vincenzo di Aniellantonio Mattera Luigi di Antonio Migliaccio Leonardo di Giacomo Trofa Angelo Raffaele di [Giovambattista Trofa Pompeo Modestino di [Vincenzo. Appuntato finanza Donato Ernesto Cannonieri: Attanasio Cristoforo Mancusi Salvatore Fuochisti: Loscardi Angelo Vuolo Francesco Marinai: Di Manso Gaetano Buono Giovan Giuseppe Scotto di Minico Francesco Bianco Emiddio, Di Meglio Michele Rispoli Francesco Sarra Enrico Sirabella Michelangelo Trani Giovan Giuseppe Soldati: Agnese Francesco Bernardo Luigi Da Ischia nelle sue cartoline di Leopoldo Reverberi Riva, Valentino ed., 2006 La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 7 Barano I monumenti Piazza San Rocco Ara votiva - Allegoria del sacro fuoco della Patria - datato 1927 Opera dello scultore Tommaso Vicari 3,5x3,8 - bronzo a fusione, travertino scolpito e inciso Basamento in pietra su cui poggia un piedistallo in travertino a base ottagonale recante, in sequenza alternata, gli elenchi dei caduti e un motivo decorativo con gladio stagliato su corona di alloro. La semantica del sacrificio viene amplificata da un braciere con pira in bronzo sorretto da pannelli raffiguranti un corteo di figure alate che ha il suo epilogo in una iconografia materna, rimando su un piano di sacralità laica all'accorato sentimento di amorevole riconoscenza della Madrepatria verso i suoi caduti. La processione ritmica delle figure richiama il gusto Liberty elaborando suggestioni simboliste che lo scultore Tommaso Vicari, a cui l'opera è documentata, similmente propone Testaccio nel monumento ai caduti di Procida. Una cancellata decorata con fasci littori su corone di quercia ne definisce il perimetro. La scultura, definita di "poco prezzo", fu commissionata nel 1925 su iniziativa del segretario comunale Enrico Jacono, utilizzando la somma di lire 1.230,27 raccolta dal comitato civico durante la guerra; mentre la sua sistemazione, nella piazza principale antistante la chiesa di San Rocco, anticipava il proposito di realizzare contemporaneamente un Parco della Rimembranza. (FM) Sul basamento, lato anteriore: RARANO D'ISCHIA / Al SUOI CADUTI / GLORIOSAMENTE / NELLA GRANDE GUERRA / 1915-1918/ - / MCMXVII - ANNO VI Bibliografia: Cervera G. G., Di Lustro A., Storia di Barano d'Ischia, Melito, 1988, p. 6 Da La Campania e la Grande Guerra, cit., p.106 Caduti Testaccesi Buglio Clemente (il nome non risulta nell’Albo d’Oro dei Caduti della Grande Guerra). Buono Giovanni (Giuseppe) di Antonio, nato l’8/5/1882, soldato dell’83° Reggimento di Fanteria, morto a 36 anni il 6/5/1918 in prigionia per malattia. Buono Simone fu Vincenzo, nato il 9/8/1894 in Algeria, tenente di complemento del 222° Reggimento di Fanteria, morto a 23 anni il 24/8/1917 nell’ospedaletto da campo n. 121, per ferite riportate in combattimento. Medaglia d’argento al valor militare. Buono Vincenzo di Francesco nato il 14/3/1888, marinaio, morto a Napoli a 30 anni il 2/12/1918 per malattia. Colandrea Pietro di Giovanni, nato il 10/2/1886 in Congo, soldato del 231° Reggimento di Fanteria, 8 La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 disperso in combattimento a 31 anni il 14/5/1917 sul Monte Vodice in Slovenia. D’Acunto Vito Maria fu Giorgio, nato il 23/3/1880, soldato del 219° Reggimento di Fanteria, morto a 37 anni l’8/10/1817 sull’Altopiano della Bainsizza per ferite riportate in combattimento. Di Iorio Francesco di Ambrogio, nato il 16/10/1899, marinaio, morto a 19 anni, il 26/11/1918 in Albania per malattia. Di Iorio Pasquale di Pietro Paolo, nato il 19/4/1890, marinaio, fuochista scelto, morto a 26 anni l’11/12/1916, scomparso in seguito all’affondamento della nave. Di Iorio Pietro Paolo fu Salvatore, nato il 23/9/1893, soldato del 31° Reggimento di Fanteria, disperso in combattimento a 22 anni, il 24/10/1915 sul Monte San Michele. Di Iorio Raffaele fu Giorgio, nato il 13/8/1884, soldato del 96° Reggimento di Fanteria, morto a 32 anni, il 14/8/1916 sul Carso per ferite riportate in combattimento. Di Scala Giorgio di Aniello, nato il 3/5/1893, soldato del 134° Reggimento di Fanteria, disperso in combattimento a 22 anni il 5/8/1915 sul Carso. Di Scala Prospero Luigi fu Aniello, nato il 13/7/1877, Casamicciola soldato del 56° Reggimento di Fanteria, morto a 41 anni il 26/10/1918 a Barano d’Ischia per malattia. Iacono Francesco fu Raffaele, marinaio, nato il 16/7/1877, morto a 35 anni il 14/10/1915 a Forio per malattia. Pesce Antonio di Vito Maria, nato il 23/8/1895, marinaio, morto a 23 anni il 14/9/1818 a Taranto per malattia. Pesce Michele fu Nicola Giovanni, nato il 7/5/1877, soldato del 56° Battaglione Milizia Territoriale, morto a 40 anni il 16/9/1917 per malattia a Barano d’Ischia. Silistria Carmine, nato a Napoli il 1/9/1876, soldato del 10° Reggimento di Fanteria, morto a 42 anni il 28/9/1918 per infortunio per fatto di guerra nell’ospedaletto da campo n. 226. Vuoso Giorgio di Michele nato il 21/11/1895, marinaio, morto a 23 anni il 22/12/1918 per malattia a Gaeta. Wurgler Vincenzo di Enrico, nato il 29/1/1899, tenente di complemento del 1° Reggimento Bersaglieri, morto a 21 anni l’8/8/1920 a Napoli per ferite riportate in combattimento. Medaglia d’argento al valor militare. Foto e testo di Testaccio dal sito di Giorgio Vuoso: home.teletu.it/giorgiovuoso Piazza Marina, datato 1922 Fonderia Laganà (notizie secc. XIX-XX) firmato 5x5x5 bronzo a fusione, marmo scolpito e inciso, pietra intagliata Monumento complesso composto da un alto basamento in pietra che accoglie su tre lati due epigrafi commemorative e la trascrizione del Bollettino della Vittoria. Qui, l'austera personificazione della Patria, risolta nell'iconografia di una divinità combattente di classica memoria con il capo cinto da una fascia decorata da un'aquila incisa su una ghirlanda di quercia, domina il prospetto anteriore rivolto verso il mare nell'atto di consegnare l'alloro stringendo con l'altra mano la palma. Quale valore unificante dell'epos patriottico si aggiunge, in basso, un libro aperto su cui si legge "Divina commedia", metafora dell'identificazione nella comune appartenenza ai valori della Patria cui fa riferimento anche la citazione leopardiana tratta dai Canti presente nell'iscrizione. Spezza l'uniformità plumbea della parte inferiore il chiarore del busto in marmo che ritrae il "Re soldato" il cui consenso sull'isola si accrebbe per le numerose visite, trovando particolare traccia nel sostegno accordato durante la devastante alluvione che la colpì nel 1910. Dalle delibere del Consiglio comunale si evince che nel luglio 1920 fu stanziata una prima somma di £ 4.000 per una lapide commemorativa, realizzata dal marmista Raffaele Mirelli (1921), destinata alla facciata del Palazzo municipale: per la messa in opera, avvenuta il 4-11-1923, il comune stanziò l'ulteriore cifra di £ 1.500. La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 9 La lapide fu poi spostata presso il cimitero comunale, Parallelamente fu deciso un progetto più ambizioso con la costruzione del monumento nell'attuale piazza Marina per il quale nel 1922 fu costituito un comitato pro-monumento. L'incarico fu affidato alla Fonderia Laganà (negli atti non è menzionato l'autore della parte scultorea) che consegnò l'opera, non senza difficoltà generatesi nei pagamenti, inaugurata il 7 ottobre 1924: sul lavoro oramai compiuto insisteva ancora in quell'anno un passivo complessivo di £ 15.640 dovuto alla Laganà che minacciava atti coattivi. All’interno della celebrazione della memoria dei caduti voluta dall’amm. civica, si aggiunse nel 1924 la volontà di costituire un Parco della Rimembranza con l'acquisto di cento alberi da porre nell'area antistante. L'attuale sistemazione quale punto focale dello spazio viabilistico, vicino la Villa comunale, in un'area strategica di fronte al porto ancora esprime il riferimento privilegiato che l'opera instaura con la sua comunità. (FM) Lato anteriore, sotto la statua: DAL MCMXV AL MCMXVIII / DOPO TITANICA LOTTA / CONQUISTARONO / QUEI SACRI CONFINI CHE NATURA, ROMA E DANTE GENERARONO / ALLA VITTORIA ED I PRODI CONCITTADINI PER ESSA CADUTI / CASAMICCIOLA / NELL'ANNO MCMXXII QUESTO MONUMENTO ERESSE Basamento, sul libro: DIVINA COMMEDIA Sull'epigrafe sinistra: OH VIVA OH VIVA, / BEATISSIMI VOI / MENTRE NEL MONDO SI FAVELLI 0 SCRIVA Base della statua, a destra: FONDERIA LAGANÀ NAPOLI Basamento, lato sinistro: BOLLETTINO DI GUERRA N° 1368 Bibliografia: Archivio Storico del Comune di Casamicciola, Delibere del Consiglio Comunale, 1920-22 Da La Campania e la Grande Guerra, cit., p.107-8 Forio Bollettino di guerra Foto di Amedeo Piro 10 La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 Piazza Municipio - Obelisco 8x5 - marmo intagliato e scolpito In posizione di preminenza prospettica rispetto al contesto cittadino, davanti alla sede municipale, obelisco stilizzato con base poligonale dedicato ai caduti di tutte le guerre. Un pilastro rettangolare, definito su ciascun lato da sezioni di colonne sormontate da un capitello ionico, poggia sull'alto basamento cruciforme che reca quattro epigrafi commemorative con elenco dei caduti; due larghi nastri a rilievo bipartiscono il fusto sottolineando, rispettivamente, la sommità e il punto mediano dove è riportata l'iscrizione dedicata ai caduti della Grande Guerra. La scelta tipologica della colonna (simbolo emblematico nella retorica della romanità imperiale celebrata dal fascismo) appare qui smorzata, stemperata entro il razionalismo delle forme Foro Luigi Cioffi Lato anteriore: DULCE ET DECORUM / EST PRO PATRIA MORI / PANZA Al SUOI FIGLI / CADUTI E DISPERSI / DI TUTTE LE GUERRE / MCMLIX Da La Campania e la Grande Guerra, cit., p.109 lineari su cui ha influito lo scorrere del tempo e la datazione che si può considerare avanzata. (FM) Lungo la colonna, a destra: SUPERBA DEL LORO OLOCAUSTO / ALLA PIÙ GRANDE MADRE / CONSACRA E TRAMANDA / I NOMI DEI SUOI FIGLI / DAL MAGGIO MCMXV AL NOVEMBRE MCMXVIII / IL PIÙ IMMANE CERTAME DI POPOLI / CHE LA STORIA RICORDI Ischia Da La Campania e la Grande Guerra, cit., p.108 Panza A destra dell'ingresso della Scuola elementare Obelisco - datato 1959 4.5x3x3 - marmo scolpito e inciso, pietra intagliata Base gradinata su cui si innalza un obelisco essenziale che reca, sul prospetto anteriore del basamento, l'epigrafe commemorativa cui corrisponde, sul lato destro, l'elenco dei caduti della guerra di Etiopia e della Grande Guerra; un cancello ancorato a due pilastrini ne definisce l'accesso. La sistemazione del monumento, in un'area verde sistemata a giardino nei pressi dell'edificio scolastico, si inserisce in quel processo per il quale il monumento diviene occasione per una riqualificazione del territorio evocando al contempo il permanere nella memoria generazionale dell'appartenenza di quei morti alla piccola comunità. (FM) Via Ferrante D'Avalos, incrocio Lapide monumentale Allegoria della Vittoria: aquila 1920 datata La Rassegna d’Ischia n. 4/2015 11 Fonderia Laganà (notizie secc. XIX-XX) firmata 1.5x1.5 - bronzo a fusione, marmo intagliato e scolpito Un'area semiellittica, posta ad incrocio lungo il corso principale dell'abitato, accoglie al centro tre lapidi dedicate ai caduti del I e II conflitto mondiale. La lapide centrale, commemorativa della Grande Guerra, è sormontata dal rilievo di un'aquila ad ali spiegate che ghermisce la bandiera; ai lati dell'iscrizione, seguita dall'elenco dei caduti, la simbologia essenziale della quercia e dell'alloro accresce la lettura della componente luttuosa e sepolcrale dell'epigrafe. Una catena ancorata a pilastrini ne definisce l'accesso; lungo il perimetro un motivo decorativo fiammeggiante, chiaro riferimento semantico all'ardore patriottico. (FM) Nel campo: XXIV-V-MDCCCCXV -IV - IX-MDCCCCXVIII / PER LA PATRIA CADDERO DA EROI SUL CAMPO DELLA GLORIA / I CITTADINI D'ISCHIA calizza l'apice della tensione nelle braccia innalzate al cielo, mentre stringe con la mano destra l'alloro e con la sinistra impugna il gladio e lo scudo. (FM) Lato anteriore: I LAVORATORI DI / SERRARA FONTANA / Al CADUTI DI / TUTTE LE GUERRE / AD IMPERITURO RICORDO / VOLLERO / ANNO 1957 Lato destro: BOLLETTINO DELLA VITTORIA Lacco Ameno Da La Campania e la Grande Guerra, cit., p.109 Serrara Fontana Lapide con iscrizione commemortiva - ed elenco dei caduti di due conflitti mondiali - Lapide esistente presso il cimitero - Inoltre in piazza S. Resttuta Fontana dedicata ai caduti del due cnflitti mondiali (Foto di Antonio Schiazzano) Piazza 4 Novembre, ingresso Scuola elementare, Monumento complesso - Vittoria alata - datato 1957 Amedeo Garufi (Palermo 1919/ Napoli 2003) documentato Su una base gradinata in pietra si sovrappone un blocco cubico che accoglie l'epigrafe commemorativa, gli elenchi con i nomi dei caduti dei due conflitti mondiali e il Bollettino della Vittoria; al di sopra, una stele accoglie una furente personificazione di Vittoria alata dall'accesa espressività, descritta con tratto grafico per piani taglienti: la gestualità concitata fo12 La Rassegna d’Ischia n. 4/2015