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MENSILE ROZZANESE DI INFORMAZIONE, CULTURA E OPINIONI
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Rozzano, novembre 2014
Anno I - Numero 6
POLITICA
TRASPORTI
Oltre il solito
tram tram
Il 15 non basta
Formazione
e istruzione per
gli adulti
A pag. 2
A pag. 3
A pag. 4
stampato su carta riciclata
Cronaca dai consigli
comunali
Intervista a
Gianni Ferretti
L
SCUOLA
La piazza della paura
La piazza dei diritti
a piazza continua ad
avere un ruolo importante
nella vita politica del nostro
paese anche in tempi in cui quella virtuale sembra aver preso il sopravvento
su quella reale. Ed infatti le piazze, in
questo autunno che come previsto è
piuttosto caldo, sono tornate a
riempirsi in ottobre per grandi ed
importanti manifestazioni di diverso segno e contenuto.
Il 18 Salvini ha chiamato a raccolta il suo popolo in Piazza Duomo
a Milano per dire basta all'accoglimento di migranti nel nostro
paese. Manifestazione riuscita anche se la partecipazione è stata
piuttosto eterogenea : i militanti di
movimenti di estrema destra nazionalista accanto agli indipendentisti padani che insultavano l'Italia.
D'altra parte dopo il sussulto provato nei giorni del referendum per
l'indipendenza della Scozia e di
quello abortito della Catalogna,
Salvini ha capito che la prima battaglia politica da portare avanti,
per cercare consensi che vadano
oltre l'ambito territoriale e sociale
di rifermento (dove subisce l'attacco deciso del PD di Renzi), può essere quella della paura dell'invasione straniera ed in particolare
islamica, in ciò sostenuto dalla
violenza delle immagini che l'ISIS
immette in rete, dalle minacce di
attentati nelle nostre città, dalla
paura dell'ebola, dal persistere
della grave crisi economica nazionale. La lontananza percepita delle
Istituzioni europee nella gestione di
questo storico fenomeno di immigrazione, favorisce un atteggiamento di chiusura e protesta di parte della nostra popolazione, anche di molti che non erano in Piazza Duomo. Una settimana
dopo è toccato alla CGIL riempire
la Piazza San Giovanni a Roma
con una grandissima manifestazione contro la riforma del lavoro e i
Il contributo dei
lettori è
fondamentale.
Indirizzate le vostre
comunicazioni a:
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Web:
www.piazzafoglia.it
provvedimenti economici del governo Renzi. Il messaggio che è
uscito forte e chiaro è stato quello
di una rivendicazione della dignità
del lavoro, dei lavoratori e dei loro rappresentanti. L'atteggiamento
irridente col quale Renzi ha inteso
sbrigare in un'oretta scarsa la
scocciatura di incontrarsi con i
sindacati dopo aver ricevuto il
plauso grato da parte della Confindustria per gli interventi prospettati sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e per il taglio
sull'IRAP, danno una chiara indicazione di quale parte sociale
questo governo intenda sostenere.
Vi è stata dunque la reazione di moltissime persone che non credono sia modernità togliere diritti ad una parte dei
lavoratori con la scusa, alla quale non
crede nemmeno chi la propone, di
estenderli ad altri; non credono sia modernità una corsa al ribasso nelle tutele
e nei salari dei lavoratori; non credono che il paese possa ripartire
creando incertezza per il futuro
dei propri figli; che chiedono una
politica di investimenti pubblici in
opere di risanamento del territorio
e di rilancio dell'industria. La manifestazione è riuscita. Sta ora a
tutto questo popolo riunito in Piazza San Giovanni, che ha capito la portata storica della sfida lanciata dal governo e dal padronato, riuscire a mantenere alto il livello del confronto politico con le controparti e dimostrare che i
lavoratori italiani non sono rassegnati
a subire le decisioni prese a livello di
entità sovranazionali e calate sulle loro
teste da governi "liquidi"che le rappresentano come necessità di modernizzazione.
Non sappiamo se da quella piazza
nascerà un nuovo soggetto politico ma è evidente che esiste un'ampia forza sociale che ha un progetto per l'Italia alternativo a quello
dell'attuale governo.
Distribuzione gratuita
PARTECIPATE
ARCO
Un patrimonio
da difendere
SPORT
Marino Vigna:
Modello di vita
per tutti
A pag. 6
A pag. 8
Dopo un lungo calvario finalmente al capolinea ?
Un tram chiamato desiderio
Forse in dirittura d’arrivo il prolungamento della linea 15
I
Il prolungamento del tram 15 al
nuovo capolinea di via Guido
Rossa inizia una nuova fase legata
alle necessità di sopperire all’inadeguatezza del Consorzio Stabile
Libor che aveva rilevato l’appalto
iniziale della ditta che era fallita
nel tentativo.
Libor, subentrata come terza dall’elenco della graduatoria della gara iniziale
del 2008 (l’azienda arrivata al secondo
posto si era ritirata), ha manifestato
problematiche di varia natura (negli
ultimi mesi aveva visto anche il dileguarsi dell’amministratore) che erano
sfociati nel mancato pagamento dei
fornitori e degli stipendi degli operai.
Avvalendosi di quanto consentito
dal codice degli appalti, cioè la
facoltà di assegnazione in privativa di un appalto inferiore ai
200mila euro, MM (Metropolitane
Milanesi) punta al ripristino in
tempi ragionevolmente brevi della
viabilità locale. “Questo consentirà di riportare alla città di Rozzano
una condizione di minima normalità” dichiara il direttore dei lavori.
“I prossimi passi sono in corso di
valutazione. Il tentativo è quello di
non dover avviare ex novo le procedure per l’indizione di un bando
di gara, che altrimenti comporterebbe tempi molto più lunghi”.
La cautela che regna sovrana in
MM è dovuta alle recenti problematiche, che hanno visto fermarsi
i lavori e portare ad eclatanti proteste gli operai della Libor, senza
stipendio per mesi. Questo ha
costretto la società meneghina, di
proprietà del Comune di Milano,
finanziatore dell’opera, ad intervenire in loro favore in surroga
all’appaltatore per permettergli di
tornare a respirare ed intraprende-
re un percorso che dovrà consentirgli, nel pieno della legalità, di
incassare tutto ciò che gli spetta.
MM si sta avvalendo, in questo
senso, delle tranche di pagamenti
che avrebbero dovuto esser corrisposti e della fidejussione di
400mila euro versata ad inizio
lavori. Ma, come sempre, gli ostacoli della burocrazia sono notevoli.
Sul fronte del completamento dei
lavori, invece, le ipotesi che i tecnici stanno vagliando riguardano
la possibilità di frazionare i lavori
in ragione delle competenze specifiche delle ditte che hanno già
lavorato per il cantiere, al fine di
sezionare l’appalto e consentire di
completare l’opera in tempi ragionevoli, sotto la supervisione di
MM e del committente, il Comune di
Continua a pag. 3
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2
Novembre 2014 N° 6
L’amministrazione comunale ha inserito il pilota automatico
Poco lavoro nelle commissioni e consigli comunali molto diradati. L’attività del Palazzo procede a rilento
Marco Masini
L’
attività amministrativa langue. La
nuova Giunta sembra non aver ancora messo a
punto il piano di lavoro.
Dopo i consigli comunali necessari per l’espletamento di
obblighi formali e quelli tesi
all’apparente “messa in sicurezza” dei conti di Ama di cui abbiamo parlato negli scorsi numeri, le opportunità derivanti
dalla costituzione dei tavoli di
lavoro delle commissioni consiliari non vengono sfruttate.
Tutte le attività sviluppate dalla
Giunta non hanno trovato un
luogo di confronto e sembra si
proceda con una sorta di “pilota
automatico” che provvede a
mantenere nella consueta rotta
l’aviotrasporto comunale.
La Commissione dei Capigruppo convocata al principio di
novembre ha provveduto a pianificare alcuni importanti passaggi in Consiglio di atti che
necessitano del voto dell’Assemblea per procedere oltre.
Probabilmente si terranno nel
mese di novembre due sedute
del Consiglio e forse ve ne sarà
una a dicembre. L’assestamento
di bilancio ed il regolamento
analogo delle società partecipate
costituiranno il piatto forte.
Nella seduta è arrivata la sollecitazione di Gianni Ferretti, che ha
chiesto direttamente a che punto
erano, dopo oltre tre settimane
dall'ultima discussione in Consiglio, le proposte relative alla costituzione di una commissione
per la prevenzione dei fenomeni
mafiosi e Guido De Vecchi, dopo
l'adesione ad Avviso Pubblico,
l’associazione tra enti locali che
si occupa di diffusione della cultura della legalità, ha dichiarato:
“Non basta la semplice adesione.
Occorrono iniziative e sostegno
culturale". Ed ha annunciato, a
questo proposito, un incontro
organizzato da 6Rozzano/Sel con
il Presidente della Commissione
Antimafia milanese David Gentili a Rozzano.
Ferretti, invece, vorrebbe “far
riferimento a ciò che ha fatto
Milano, una città politicamente
vicina a questa maggioranza".
Nella Commissione Antimafia di
Milano si osservano i fenomeni
chiedendo il coinvolgimento dei
principali attori del territorio e
delle istituzioni, e si mettono a
punto nuove regole da proporre
all'amministrazione in relazione
ai controlli ed agli appalti, tra le
altre cose. “Noi del M5S potrem-
mo fare una proposta, così, giusto per portarci avanti, visto l'impasse
del
Pd",
insisteva D'Agnelli, nuovo capogruppo,
per rotazione, dei pentastellati.
Per Macaluso, capogruppo Pd,
una dizione "antimafia" per la
commissione non è sufficiente,
perché non includerebbe comportamenti altrettanto sconvenienti e
da sanzionare; ma il Pd locale
vorrebbe un osservatorio sul senso civico e la legalità che si occupi di formazione e educazione
della legalità a tutto tondo.
D’altronde l’incertezza economica relativa alla manovra di stabilità in discussione al Parlamento
e le certezze di un provvedimento come lo “sblocca Italia” avranno costretto gli amministratori a
valutazioni certosine che si incroceranno con la ormai perenne
necessità di risorse di Ama per
supportare i servizi esistenti ed i
costi finanziari della stretta creditizia e dei crediti sempre meno
esigibili. Dal prossimo anno
cambieranno le regole di bilancio: le società partecipate saranno consolidate nel bilancio comunale, le regole di contabilità
avranno nuovi confini. Insomma
il mondo dell’economia locale
sarà diverso ma di questo gli
amministratori non sembrano
Intervista al capogruppo di Forza Italia Gianni Ferretti
Un’opposizione ferma e dura
Fiorella Gebel
Proseguono le nostre interviste con i
rappresentanti delle forze politiche rozzanesi presenti in consiglio comunale. Questa è stata la volta di Gianni Ferretti,
candidato Sindaco nelle scorse elezioni
amministrative, oggi capogruppo di Forza
Italia in consiglio.
Ferretti: voglio subito fare riferimento all’intervista con Guido De
Vecchi, da voi pubblicata in un precedente numero. La domanda si
riferiva al voto contrario da lui
espresso su una richiesta di verifica
di conflitti d’interesse incompatibili
con la carica di sindaco e assessori.
E’ grave definire “chiacchera da
bar” ciò che è stato evidenziato in
quella sede: o si è in mala fede o si è
poco informati. E’ cosa nota a tutti e
ufficiale che il marito del sindaco
Agogliati ha interessi diretti nelle
società pubbliche di Rozzano, è
provato. Noi abbiamo solo chiesto al
sindaco di darci una risposta, si o no
e basta era un fatto politico null’altro, non un atto “indagatore”, non
siamo la magistratura.
D. Parliamo proprio delle partecipate: possiamo definire la situazione difficile? Cosa pensa il capo
gruppo di Forza Italia?
R. Il comune rischia il fallimento. Io
sono convito che senza gli sprechi
che sono stati fatti in questi anni, sto
parlando di sprechi non altro, le
partecipate non solo starebbero in
piedi ma porterebbero a casa dei
“quattrini”. C’è stata una gestione
che possiamo definire “allegra” fatta
da persone incapaci. Un progetto
come quello del teleriscaldamento è
stato pensato da politici non da tecnici esperti del settore, aziende specializzate, e così ha visto il comune
indebitarsi per 50 milioni di euro
con i risultati che tutti possiamo
vedere, una situazione che oggi
certifica la mala gestione. Tutta la
città è consapevole che si è spesso
trattato di luoghi simili agli uffici di
collocamento per amici e parenti e
“trombati” elettorali.
D. A che punto è ora la stato di
attuazione del teleriscaldamento?
R. È fermo in mezzo al guado. Non
riescono a completare l’allaccio di
Aler, circa 6000 alloggi, che avrebbe
consentito la fatturazione necessaria
a dimostrare alle banche di essere in
grado di rientrare dal debito sottoscritto, ma neppure ci sono più i soldi
che possono consentire il completamento
di questa parte di allaccio. Aler ha bloccato i pagamenti e questo credo sarà la
zavorra finale che trascinerà nel fondo il
bilancio comunale. O si trovano nuovi
finanziatori, difficile visto che hanno già
ipotecato tutto il patrimonio pubblico e
hanno messo in liquidazione la società
patrimoniale API, o si dichiarerà il fallimento. Ricordo anche che questa attività
è stata per altro, secondo la giurisprudenza vigente, considerata attività imprenditoriale vietata all’ente pubblico. Invece
che occuparsi dei servizi alla persona si
sono messi a fare gli imprenditori
con il teleriscaldamento e gli immobiliaristi con la variante di Piano di
governo del territorio (PGT) cementificando quanto possibile.
D. Ora vi aspettano 5 anni di opposizione. Avete una strategia comune come opposizione ma soprattutto come FI?
R. Ci sono argomenti che devono
Gianni Ferretti
interessare in modo trasversale tutte
le opposizioni. Le partecipate sono
proprio una di queste. Per esempio,
infatti, abbiamo appena appoggiato una
richiesta di Commissione di controllo
presentata da De Vecchi e parallelamente
noi ne abbiamo chiesto una Permanente,
come a Milano, sulle società partecipate.
E parlando di commissioni voglio qui
ricordare come, per la prima volta nella
storia dell’amministrazione di Rozzano,
nessuna Presidenza di commissione è
stata data alle opposizione. Storicamente
la presidenza Commissione Finanze è
stata sempre espressa dalle opposizioni (prima era il consigliere
molto preoccupati.
Le commissioni non sono
luoghi di lavoro ma solo di
comunicazione di scelte fatte
altrove. Come ad esempio la
commissione statutaria. Convocata nei primi giorni di
novembre, ha visto la presentazione del regolamento comunale per le riprese audiovideo del consiglio, un tema
molto caro al Movimento 5
Stelle. Basato su una bozza che
arriva dalla scorsa legislatura,
sembrano aver trovato spazio
(“finalmente un po’ di collaborazione fattiva” commentava Simone D’Agnelli) anche gli emendamenti dei pentastellati per garantire il massimo della diffusione
dei lavori dell’aula con il minimo dei costi. Forse per problemi di comunicazione di
diversa natura, nelle commissioni consiliari non arrivano mai invece, le ragioni
delle scelte legate, ad esempio, alle assegnazioni dei
fondi per il volontariato, ai
criteri per la gestione delle
convenzioni, come quelle
con i centri anziani, alle ragioni della scelta dei consiglieri delle partecipate, ecc.
ecc. Insomma, la “ciccia”
continua ad esser cucinata
fuori dal forno.
Per fortuna che è ripartita l’attività del CCR, il Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Moro, di centro destra oggi assessore della giunta Agogliati
ndr).
Non ho “mercanteggiato” ruoli e
posti e ne sono orgoglioso.
D. Lei ha un’esperienza di cinque anni, nella precedente amministrazione, è il più esperto
tra coloro che oggi siedono
all’opposizione. Pensa di poterla indirizzare?
R. Io guiderò sicuramente FI gli altri
consiglieri sono certo impareranno in
fretta. Noi cercheremo sempre di
condividere le idee e le proposte, ma
la nostra sarà un’opposizione ferma e
dura. Con questi “signori” non ci può
essere dialogo.
D. Ma la giunta e il sindaco sono
cambiati. Non avete trovato uno
spiraglio di ascolto?
R. Se tutto va bene è peggiorato e spiego
perché. Il precedente sindaco D’Avolio si
sapeva che era abituato ad erigere un
muro di negazioni, non ascoltava neppure.
L’attuale sembra disponibile all’ascolto, al
dialogo … ma nella sostanza solleva un
muro “di gomma” anche peggio di prima.
Le faccio un esempio: abbiamo provato
più volte a chiedere che il consiglio comunale fosse convocato, come sempre è stato
nella nostra città , in tardo pomeriggio o
prima serata e non come ora al mercoledì
alle 15.00, anche per consentire un minimo di partecipazione anche dei cittadini;
ci hanno ascoltato, certo, ma hanno continuato a convocare alle 15.00! Si sono dati
una facciata di perbenismo ma hanno
continuato tutto esattamente come prima! Abbiamo provato anche ad
interpellare il Prefetto ma ci pare si
sia comportato come Ponzio Pilato!
D. L’ultimo numero di Piazza Foglia è stato aperto sul tema del
Centro Cittadino. Infatti oggi
questa parte della città vive una
situazione di profondo degrado.
Sappiamo che esistono progetti di
riqualificazione che avrebbero
dovuto, o dovrebbero, accompagnare le scelte degli amministratori. Cosa pensa Forza Italia?
R. E’ una situazione insostenibile
che deve trovare urgentemente una
soluzione decorosa. Cosa vogliono
fare? Hanno pensato di disegnare
un centro cittadino grandioso che
però non ha ottenuto alcun finanziamento. Cosa faranno? Per esempio cominceranno a “portarsi avanti” chiudendo l’attuale Cinema Fellini
che demoliranno con la scusa di farlo
vivere nel futuro centro cittadino e in
quegli spazi faranno nuove edificazioni,
nuove speculazioni. Invece io credo che
sarebbe stato opportuno costruire un
accordo con i commercianti di Rozzano
per poter demolire tutti gli spazi commerciali fatiscenti e rilanciare il commercio per tornare a far vivere la città. Invece tutte le ultime amministrazioni fino ad
oggi, e mi pare anche l’attuale, non hanno pensato ad alcun investimento sulle
aree produttive in genere che sono lasciate morire e abbandonate senza alcun
investimento sul territorio. Pensi che da
noi le tasse sono le più alte della provincia di Milano.
Occorre creare occupazione attraendo
gli investimenti! Magari per un certo
periodo di anni si poteva decidere non far
pagare le tasse. Ma questi signori non
hanno un progetto sono capaci di trovare
soldi solo vendendo pezzi di territorio
ricavandone oneri di urbanizzazione.
Non c’è alcun progetto per questa
città.
3
Novembre 2014 N° 6
Un tram chiamato desiderio
Città Metropolitana
Segue dalla prima...
Stato avanzamento
lavori
Milano.Spetterà infatti a quest’ultimo la decisione, sulla base delle
proposte e della loro fattibilità, di
un intervento tampone che consenta di limitare i tempi.
L’assessore Maran non ha inteso
esprimersi sul tema. MM è impegnata su molti fronti, non ultimo
quello della presa in carico dei
28mila alloggi popolari della città
di Milano ed il completamento dei
cantieri della metropolitana in
vista dell’Expo. La necessità di
non sbagliare alcuno dei passi
(con il rischio di fallire sui tempi)
fa tenere un atteggiamento di
estrema, forse eccessiva, cautela.
In questo senso, anche il cantiere
di Rozzano, che esige certezze
circa il suo completamento, necessiterebbe un recupero del tempo
perduto per procedere nella direzione del collegamento e dell’integrazione sempre più netta tra Milano e Rozzano. Insomma, saranno
veloci, ma non troppo.
Si è insediata il 3 novembre la
Commissione che dovrà predisporre lo Statuto della Città metropolitana. Alla presidenza è stata eletta
Arianna Censi, del Pd; alla vicepresidenza Luca Lepore, della Lega Nord. Dodici i commissari.
Giovedì 6 novembre si è tenuta la
prima riunione, con le audizioni
degli estensori delle bozze di Statuto
prodotte da Anci e dal comune di
Milano.
I lavori della Commissione dovrebbero chiudersi nei primi giorni di
dicembre, per la discussione in
consiglio metropolitano e poi il
voto in Conferenza metropolitana.
La Commissione si riunirà stabilmente lunedì e giovedì mattina,
Note sulla questione dei trasporti a Rozzano
Oltre il solito tram tram
Adriano Parigi
I
nsomma i lavori per
lo spostamento del
capolinea
della
"metro tramvia Sud" n. 15
riprendono; dovremo tenerci
i disagi alla circolazione e
un cantiere che spacca la
città ancora per un po' e poi
vedremo il tram sferragliare
nel centro di Rozzano… ma
siamo poi così sicuri che
questo kilometro e mezzo di
binari rappresenti un significativo passo avanti per i trasporti pubblici nella nostra
città? Certo i cittadini degli
insediamenti di via Guido
Rossa e via della Cooperazione e gli studenti del
"Calvino", ne avranno un
sicuro beneficio, ma la nostra Rozzano è città policentrica e frammentata, che converge sul capoluogo in ordine sparso.
Faccenda invero complessa
quella dei trasporti pubblici
nella nostra città, tra le sue
sparse membra e con il capoluogo.
Innanzitutto
avremmo bisogno di rapidi
collegamenti tra
le frazioni, magari
piccoli
bus,
magari
elettrici,
ma
frequenti; poi
servirebbe
una rete di viabilità dolce e sostenibile, ciclabile e protetta,
con cui arrivare rapidamente
e in sicurezza al capolinea e
lì, lasciata la bici con la certezza di ritrovarla, avviarci
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Elettrauto Gommista Impianti Metano/Gpl
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Soccorso Stradale
Revisioni
oltre alle riunioni dedicate alle
audizioni, che sono in corso di
programmazione. La Commissione
statutaria inoltre promuove una
chiamata di partecipazione pubblica
per la raccolta di idee e contributi
utili alla stesura dello Statuto, a
tal proposito è stata aperta una
fase di raccolta di documenti e
proposte scritte provenienti da
istituzioni pubbliche, associazioni,
organizzazioni e singoli cittadine
e cittadini. Sempre il giorno 6 è
stata anche istituita la Commissione Istruttoria, che avrà il compito di esaminare lo stato patrimoniale, finanziario e organizzativo
della Provincia di Milano nella
transizione a Città metropolitana.
Alla presidenza Marco Alparone,
di Forza Italia, alla vice-presidenza
Patrizia Quartieri, di Sel.
Via Mimose 17—Rozzano
Via A. Volta 5 — Rozzano
Via A. Volta 5 — Rozzano
Auto e Servizi
verso il capoluogo; inoltre
inutile tergiversare: i rozzanesi gravitano su Piazzale
Abbiategrasso per la metro,
mica vanno al "Forum",
le strisce gialle e
blu, che il Comune di Milano
ha
programmato per
la zona
5, sono
un autentico
dispetto;
si attrezzi
un'area a
parcheggio
come si conviene ad una
stazione di interscambio - ché un capolinea
è di fatto interscambio - …
oppure si prosegua con la
metro verso l'Humanitas,
ospedale e università, che tra
un po' vedrà l'arrivo di un bel
po' di nuovi utenti (tra studenti, personale ecc. siamo a
circa 2.000 persone)… che
dite? esageriamo? vabbè almeno proviamoci!
Non ci sono formule magiche
per realizzare trasporti pubblici efficienti e rapidi, qui
come in molte altre parti
dell'hinterland milanese: si
sono moltiplicate le esigenze
di collegamento con il capoluogo e altri luoghi della metropoli; devono necessariamente cambiare alcune abitudini all'uso del mezzo privato, incentivando le due ruote… a pedali possibilmente e
non solo per divertirsi, ma
per spostarsi rapidamente per
brevi tratti; si deve riorganizzare il trasporto cittadino nei
mezzi, negli orari, nell'efficienza, nei prezzi. E poi bisogna cominciare a ragionare
come una Città Metropolitana: così come si è fatto un
solo sindaco, si faccia ora
una sola tariffa!
Viaggi e Servizi
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Individuale/- Viaggi incentive- Crociere Vacenze Studio - Congressi - Turismo Religioso
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4
Novembre 2014 N° 6
Scuola: non è mai troppo tardi
Fiorella Gebel
Q
uante volte avete
sentito parlare
di formazione e
istruzione
per
gli adulti?
Forse non molto! infatti
sembra che questa importante attività formativa,
che rivolge la sua attenzione al mondo degli adulti,
sia “un po’ trascurata”
anche da quegli attori della
politica che potrebbero aiutarne il rilancio nell’ottica di
accrescimento educativo formativo. Ecco cosa faremo: cercheremo di raccontarvi in poche righe l’atti-
vità del CPIA (Centro Provinciale Istruzione degli
Adulti), che troverete però
in s in t es i d es c rit to n e l
“box” sotto.
Cosa si fa presso il CPIA?
Il Centro offre numerose
opportunità formative, vediamone gli obiettivi generali:
Centro Provinciale per l’Istruzione
degli Adulti: sedi e attività
I
l Centro Provinciale
per l’istruzione degli
adulti è l’autonomia
scolastica istituita a partire dal
1 settembre 2014 per realizzare le attività di istruzione
rivolte alla popolazione adulta.
I CPIA realizzano prioritariamente:
corsi di scuola media per
adulti
corsi di italiano per immigrati
corsi per il raggiungimento
delle competenze di base :
informatica, lingue straniere
Inoltre, in collaborazione con
il Ministero dell’Interno e le
Prefetture, realizzano i test
per la verifica della conoscenza della lingua italiana ai fini
del rinnovo del permesso di
soggiorno e le attività formative previste dall’accordo di
integrazione.
I diplomi e le attestazioni di
conoscenza della lingua italiana rilasciate dai CPIA al
termine dei propri corsi esonerano i cittadini non comunitari dal test di verifica.
Le sedi di svolgimento dei
corsi sono a :
Rozzano viale Liguria 4
Trezzano via Concordia 2/4
S.Giuliano
via
Giovanni
XXIII n. 18
Paullo c/o Biblioteca comunale
Corsico via Don Tornaghi 6
Inoltre il CPIA realizza corsi
nella casa di reclusione di
Opera.
Le attività didattiche del
CPIA si svolgono durante tutta la giornata indicativamente
dalle ore 9.00 alle ore 21.30.
Il numero annuale totale
delle iscrizioni è di circa
2000 all’anno.
La Dirigente Scolastica è la
prof.ssa Micaela Francisetti.
La Dirigente dei Servizi Generali e Amministrativi è Rachele Di Genua.
Il docente vicario è il prof.
Enrico Sangalli.
Per informazioni e iscrizioni
tel. 028250444
mail: [email protected]
1.Contrastare la dispersione
scolastica (questo si rivolge
ai minori di 18 anni )
2.Aumentare il numero
degli adulti che partecipano ad iniziative di istruzione e formazione
3.Innalzare
l’istruzione
della popolazione adulta
4.Favorire l’integrazione
Linguistica e sociale degli
stranieri
5.Sostenere il reinserimento delle persone sottoposte
a misure limitative della
libertà personale
6.Promuovere l’occupabilità
7.Aggiornare le competenze professionali
I percorsi formativi offerti sono:
- verificabili
- documentabili/certificabili
- capitalizzabili
Tutto questo sapendo che
ogni partecipante adulto può
percorrere strade che si interrompono e poi riprendono e
quindi occorre strutturare percorsi che permettano di entra-
re “in corso d’opera” e
“uscire”avendo
acquisito
“crediti” spendibili.
Il Centro offre un POF
(Piano Offerta Formativa)
molto corposo e per questo
vi invitiamo a prenderne
visione direttamente, ma ci
piace raccontarvene una piccola parte. Oltre ai corsi fondamentali rivolti al mondo
degli adulti sono anche presenti:
- percorsi per il conseguimento della Licenza Media
(circa 400 ore + 40 ore fase
di accoglienza)
- educazione alla cittadinanza
- moduli di lingua francese e
inglese
- moduli di informatica di
base
ma sono presenti anche
Progetti, quali:
- lingua cultura e letteratura
inglese
- educazione alla cittadinanza e alla legalità
- avviamento alla scuola
superiore
- corso di cultura generale
- “progetto genitori bambini
insieme a scuola”
- Il Mondo in cucina, ecc.
Come vedete sono molti
e molto diversi tra loro.
All’interno del Centro
sono presenti proposte
finalizzate all’Orientamento al Lavoro anche
attraverso attività individualizzate e di accompagnamento e anche Tirocini formativi.
Al termine dei vostri corsi
otterrete la certificazione
delle competenze
Uno spazio è dedicato anche ai giovani: il CPIAQ
accoglie anche coloro che
compiono almeno i 16 anni
entro il 31 dicembre di ogni
anno scolastico garantendo
un percorso formativo e anche percorsi integrati.
A dirigere questo Centro
è tornata sul territorio di
Rozzano la prof.ssa Micaela Francisetti, alla
quale si affianca il collaboratore vicario prof.
Enrico Sangalli, a loro
vanno i migliori auguri di
buon lavoro!
5
Novembre 2014 N° 6
SPICCIOLI DI CRONACA
Fatti, fatterelli e curiosità dalla nostra città
Trentesima mostra dei funghi a Rozzano
12 ottobre – La ricerca dei funghi è un’attività che appassiona
Il 15, bello di notte
15 ottobre - Lanciata sul web
una petizione per chiedere ad
ATM e al Comune di Milano il
prolungamento della linea notturna “N15 San BabilaGratosoglio”, al fine di permettere anche ai rozzanesi non automuniti un ritorno a tarda ora.
La petizione si può trovare, e
firmare, su www.change.org
da sempre una moltitudine di
persone; la loro conservazione e i
mille modi di cucinarli, sono
caratteristiche tipiche delle tradizioni gastronomiche italiane.
L’Associazione micologica di
Rozzano compie trent’anni e
anche quest’anno organizza la
mostra micologica in Cascina
Grande.
Per la gioia di cercatori, appassionati micologi… e golosi, sono
state esposte 285 varietà di funghi provenienti da diversi territori, boschi e prati del nostro paese. La mostra è stata arricchita
da un'esposizione fotografica
presso la Biblioteca e da alcuni
eventi collaterali: Sabato 11 alle
ore 16.30 un esperto micologo ha
proposto un esame e riconoscimento dei funghi esposti alla
mostra micologica.
Leggere 2.0
23 ottobre – Appuntamento per i
giovani rozzanesi alla Biblioteca
dei Ragazzi, presso la Cascina
Grande di Rozzano Vecchio,
dove si è tenuta la Digital Readers , una conferenza per discutere e approfondire il rapporto tra i
nuovi lettori e la letteratura
digitale: dall’incunabolo all’Ebook,infatti, il passaggio graduale di media ha rivoluzionato l’essenza stessa del testo
scritto.
Minacce in Comune
28 o ttobr e – Enn es imo c as o d i a z ion i avv en ta te d e tta te d a lla d ispe ra z ione e
d a un a cr is i che se mbr a
non av er e fin e ; Un uomo ,
r e ca to s i a llo spo r te llo infor ma z ion i d i P iaz z a Fo g lia p er chie de re so ldi e
un a c as a, d i fron te a ll’ impo ss ib ilità d i un’ imme d iata
s o lu-
z ione a l suo p rob le ma , h a
pr ima inveito con tro g li
a dde tti co mun a li e po i ha
pun ta to un c o lte llo contro
le for z e d e ll’ord ine a c cors e su l po s to. L’a ggre s sor e,
c he g ià il g iorno p rima
a vev a min ac c ia to d i da r e
fuo co a llo spor te llo, è sta to d is ar ma to e po i
d enunc ia to .
Passione per le stelle e
cambiamenti climatici
28 ottobre - Gli Astrofili di
Rozzano invitano a discutere di cambiamenti climatici,
attività umane, emergenze
ambientali in una interessantissima conferenza sulla
climatologia organizzata del
Gruppo Astrofili Rozzano,
nell'ambito dei martedì della
scienza, e tenuta dalla
Dott.ssa Mita Lapi. Maggiori.
Ragguagli disponibili sul
sito www.astrofilirozzano.it
Festa delle associazioni
8/9 novembre – Nel weekend si
è svolta la “Festa delle Associazioni”, per la prima volta tenutasi proprio all’interno della
“Casa delle Associazioni” in Via
Garofani e non in Cascina Grande; L’iniziativa è stata promossa
dal C.A.V per mostrare alla città
le attività culturali e ludiche
svolte dai numerosi volontari
sul territorio.
Circo di polemiche
2 novembre – Venerdì
31 ottobre è tornato a
Rozzano il Circo di Barcellona, e, come l’anno
scorso, non sono mancate polemiche e sanzioni.
Le associazioni animaliste locali, supportate
dall’assessore Stefano
Apuzzo, hanno infatti
protestato per l’esibizione di tigri e leoni all’interno delle serate circensi di sabato 1 e domenica 2 novembre, denunciandone lo sfruttamento
e le precarie condizioni
di vita, ottenendo anche
la sospensione della
serata di domenica; La
programmazione dell’evento è ripresa solo dopo aver imposto agli
organizzatori l’obbligo
di eliminare i numeri
con gli animali.
Giancarlo Franchetti—domatore
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Novembre 2014 N° 6
A.R.C.O.: la ristorazione collettiva: un patrimonio da difendere
Assaggialo che è buono!
Niccolò De Rosa
L’
L’ora del pranzo, si
sa, è un momento
estremamente importante, soprattutto per un ragazzo in fase di crescita e che,
oltre al fisico, deve formare una
propria coscienza alimentare;
occorre dunque che chi si occupa di nutrizione abbia tutte le
carte in regola per svolgere un
compito tanto determinante.
A Rozzano l’ente preposto a
portare un pasto pronto nelle
mense scolastiche è “A.R.C.O”,
azienda partecipata che nel
2012, a seguito di assetti societari, ha visto il socio “CIR
Food”, colosso della ristorazione collettiva, passare dal 25% al
49% delle quote azionarie; in
realtà CIR è sempre stata presente sin dal 2004 a seguito di
gara Europea come socio privato all’interno dell’organizzazione societaria , ma ora la cooperativa emiliana detiene un peso
decisamente più rilevante e nel
2013 il bilancio si è chiuso con
un utile di 168.000€ e un fatturato di oltre 5.500.000€
“L’ingresso di CIR anche nella
gestione operativa di A.R.C.O”dice Luigi Laudadio, direttore
operativo - ”ha comportato
qualche riassetto interno nell’adeguamento del servizio ai costi
sostenibili, nonché un rapporto
relativamente privilegiato con
alcuni fornitori con cui invece
in passato erano sorti problemi
di liquidità”.
Movimenti societari a parte, ad
oggi A.R.C.O deve soddisfare
una richiesta media di 6000 pasti
al giorno da distribuire nelle elementari di Rozzano, Pieve, Trezzano (ottenuto con gara d’appalto) e presso
la Residenza Sanitaria
Disabili
Sansone.
Una richiesta
tanto
imponente
vede coinvolti circa
115 addetti,
suddivisi in
settori
di
cottura
e
lavorazione
del
cibo,
immagazzinamento
delle derrate, gestione
del menù e
distribuzione
nelle
mense;
il
cuore pulsante delle
operazioni è
il
Centro
Cottura in Via Buozzi, dove una
cucina appositamente ripartita a
seconda delle diverse esigenze
alimentari
dell’utenza (pasti
normali, diete speciali, pasti per
anziani) lavora in sinergia con
uno staff di dietiste che monitora
e redige un menù che miri il più
possibile ad un equilibrio alimentare (es: ci si orienta su un menù
a
punteggio
consigliato
dall’A.S.L, dove l’utilizzo di un
dato alimento per un certo numero di giorni conferisce un relativo
punteggio basato su una dieta
ideale di corretta alimenta
zione). Proprio il controllo delle
ormai numerose diete speciali è
un punto cruciale della catena
produttiva: “Ogni giorno afferma la dott.ssa Renata Sera-
Fiera del lavoro: 29 e 30 Ottobre in Cascina Grande
A.A.A. Lavoro disperatamente cercasi
Marco Garritano
C’
è chi ha già inoltrato migliaia di curriculum e chi invece è al primo colloquio. Molti giovani si sono presentati alla due giorni della Fiera
del Lavoro in Cascina Grande,
ma anche numerosi gli adulti e
molti provenienti da comuni e province non del
territorio. Tutti
a presentare il
proprio curriculum o a sostenere
un
colloquio
di
selezione con
una delle 35
aziende
che
avrebbero
aderito all'iniziativa, anche se
l’opuscolo distribuito ai banchetti
ne riportava 23. La speranza per
ognuno dei partecipanti era naturalmente quella di poter dire da lì
a qualche giorno "Ho finalmente
trovato lavoro".
A tempo determinato o di somministrazione che sia, oramai tutto
va bene. Come si suol dire piuttosto che niente meglio piuttosto.
L'iniziativa, che è stata promossa
dall'AFOL Sud Milano (Agenzia
Formazione e Orientamento al
Lavoro) e dal Comune di Rozzano
con la collaborazione dell'agenzia
per il lavoro Monster.it, sembra
voler dire ai molti disoccupati:
"non arrendetevi, non smettete di
cercare". Tra tutti quelli che si sono
presentati in Cascina Grande però,
le sole persone autorizzate al colloquio sono state quelle che avevano
precedentemente superato una preselezione e sono state ammesse
quelle il cui profilo era idoneo con
le posizioni aperte. Tante le perso-
ne che, senza saperlo, si sono presentate non avendo fatto questa
necessaria preselezione: niente,
nessun modo per accedere ad un
colloquio. Delusi, molti hanno
avuto come unica opportunità
quella di consegnare il proprio
curriculum vitae, con conseguente
registrazione. Non vi era grande
entusiasmo quando veniva loro
suggerito di recarsi
al piano sottostante
dove era allestito
lo spazio di informazione, consulenza e adesione
per la ricerca del
lavoro. Presenti a
questa iniziativa
anche altre Agenzie private come:
Gl.Group, Manpower e Adecco.
Tutti in fila per
una registrazione
con l'invito da
parte dell’addetto: "Dia un’occhiata al nostro sito con i relativi annunci". Se queste iniziative, pur
lodevoli ed importanti, rappresentano le più rilevanti opportunità
offerte dalle istituzioni per cercare
e, soprattutto, trovare lavoro... be’,
in bocca al lupo a tutti!
cini, dietista - andiamo a visionare caso per caso quegli
ingredienti presenti nel menù
del giorno che non sono adatti alla dieta del ragazzo, li
sostituiamo con valide alternative sul piano nutrizionale
e ci accertiamo che
non avvengano scambi o errori
nella consegna
del
pasto”.
E le materie prime?
Queste vengono valutate secondo
una
scheda tecnica
(origine,
ingredienti
ecc..), secondo
un
rapporto
qualitàprezzo
e,
naturalmente,
in
seguito ad
un assaggio
da parte dei
cuochi, degli addetti competenti e delle commissioni
mensa.
Di fronte quindi ad un tale
sforzo produttivo, come spiegare allora le perenni critiche
alla qualità del cibo presenta
to ai ragazzi?
“Innanzitutto occorre una
partecipazione attiva degli
adulti nel diffondere una
cultura dell’assaggio, e non
del rifiuto a priori di qualcosa che non incontra immediatamente i propri gusti
- continua il dott. Laudadio
- inoltre non si considerano
mai i limiti logistici di una
così vasta produzione o la
veicolazione dei pasti, la
quale non deve essere una
giustificazione per un prodotto scadente, ma sicuramente impedisce che il nostro risotto sia come quello
che la nonna prepara la domenica!”... anche se sarebbe bello, qualche volta,
poter soddisfare pure il
gusto.
Ecco
quindi
A.R.C.O,
un’azienda in fase di riassetto che, nel panorama
piuttosto deprimente delle
partecipate rozzanesi , appare in discreta salute e
svolge un servizio magari
migliorabile, ma essenziale
alla città, la quale non può
permettersi di perdere altri
pezzi per continuare e migliorare una gestione che
sia al servizio del cittadino
e non incatenata a interessi
privati.
COME ERAVAMO
Le case coloniche di Villalta negli anni ‘70
INVIATECI LE VOSTRE FOTO CHE CI RICORDANO “COME
ERAVAMO”: FATTI, PERSONE E LUOGHI.
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Novembre 2014 N° 6
POSTA E INTERVENTI
Scrivete a [email protected]
Ancora sul centro cittadino
Gentile Redazione di Piazza Foglia,
passando per il centro cittadino ripensavo al vostro articolo pubblicato nello
scorso numero del giornale e mi chiedevo se, per sistemare queste aree, effettivamente sformate e senza identità, non fosse necessario un investimento
che oggi appare assolutamente fuori dalla portata di qualsiasi soggetto pubblico o privato. E ciò ha prodotto in me un profondo scoramento: dobbiamo
quindi tenerci questo schifo per chissà quanto tempo ancora… forse per sempre! Come è possibile, secondo voi reperire le risorse necessarie per avviare
questa impresa? Non vi sembra inoltre che l’immagine e la qualità urbanistica
del centro cittadino sia legata a quella dell’intero quartiere Aler?
A.C.Gentile lettore (o lettrice) siamo consapevoli che le risorse necessarie
per la riqualificazione architettonica e urbana del centro siano ingenti e i
tempi ancora lunghi, ma se non si fa di questa faccenda una priorità politica,
cominciando a evocare immaginazione, destare interesse, mobilitare soggetti
economici… l’attesa rischia di essere eterna. Per questo abbiamo sollevato
la questione, che per altro è ben presente anche nelle ipotesi di trasformazioni previste dal PGT. Il PGT però prevede un complesso di scambi di aree, di
spostamento di funzioni e di nuovi mc residenziali da cui dipendono le risorse
e i mezzi per avviare l’opera. Ciò, a nostro avviso, porta con se incertezze nei
tempi e rischi speculativi. Riteniamo inoltre che sia da evitare la
“grandeur”, soprattutto in questi tempi di crisi, e magari cominciare ad elaborare un piano di trasformazione partecipato, con obiettivi precisi e limitati,
informando e chiamando i cittadini ad esprimersi su come essi vivono, frequentano e si immaginano il centro della loro città.
La questione del rapporto con il quartiere Aler è quanto mai vera! Certo il
centro città è parte integrante del “Villaggio”, ci sta proprio in mezzo! Perché allora non rovesciare il problema e pensare di cominciare da qui l’opera
di riqualificazione del quartiere, chiamando in causa e facendo le adeguate
“pressioni” sull’ente proprietario, l’Aler, ma anche, e soprattutto, sulla Regione e su su fino al ministero competente. Questo è lo “Sblocca-Italia” che
ci aspettiamo!
LE RECENSIONI DI PIAZZA FOGLIA
Valerio Evangelisti, Il Sole dell’Avvenire
Marco Garritano
Vivere lavorando o morire combattendo! Un’esclamazione piena
di orgoglio e di dramma, perfetta
per descrivere lo spirito romagnolo, vero protagonista di quest’opera. Uno spirito percorso da eroici
furori tanto nel lavoro e nei gesti
quotidiani, quanto nella battaglia
politica (e non solo).
Valerio Evangelisti, scrittore capace di leggere la Storia come pochi
altri, questa volta ci propone un
tributo alla sua terra e al nostro
passato, dopo le avventure
“salgariane” nel Mar dei Caraibi e
una corposa antologia sul continente americano. Ricordiamo a
questo proposito la trilogia piratesca Tortuga (2008), Veracruz
(2009) e Cartagena (2012); i due
romanzi sulle rivoluzioni messicane Il collare di fuoco (2005) e Il
collare spezzato (2006); un ciclo
sulle lotte sindacali negli Stati
Uniti d’America composto da Antracite (2003), Noi saremo tutto
(2004) e One Big Union (2011);
per non parlare della voluminosa
bibliografia fantasy.
Con Il Sole dell’Avvenire siamo in
Romagna, tra Ravenna e Forlì, poi
andremo a Roma, a Imola, a Bolo-
gna e perfino in Grecia, seguendo
gioie (poche) e disavventure
(molte) di tre protagonisti di fantasia che si muovono all’interno di
un teatro storicamente fedele, incrociando le loro esistenze con
eventi epocali e personaggi realmente vissuti, tra il 1875 e il 1900.
Il padre, Attilio Verardi, è un exgaribaldino che sperimenta sulla
sua pelle tutte le miserie del precariato (sì, già allora), pagando con il
suo corpo un tributo all’Italia contadina che si trasforma. La madre,
Rosa Minguzzi, vive insieme alla
sua famiglia di mezzadri l’industrializzazione dell’agricoltura e la
metamorfosi di un territorio intero,
che lascerà sempre più spazio al
profitto e sempre meno, paradossalmente, al lavoro. Il figlio, Canzio detto Spartaco, aspira a rivivere gli eroismi del Risorgimento in
una nuova stagione di lotte proletarie, senza sapere ancora dove ciò
lo porterà.
Ma l’affresco che li circonda è
rutilante: sullo sfondo si agita una
nuova consapevolezza di classe,
che fa nascere il Partito Socialista
Rivoluzionario di Romagna, primo
partito socialista italiano, lo fa
scontrare con il governo liberale
(?) di Francesco Crispi, ma anche
con i repubblicani eredi di Mazzini, molto più morbidi dei socialisti
nei confronti del capitale, e con i
“fratelli” anarchici, con i quali
pure condivide parte degli orizzonti politici. I Sucialesta, Socialisti
in dialetto romagnolo, sono una
famiglia alla quale, prima o dopo,
tutti e tre i protagonisti sentiranno
di appartenere, se non ideologicamente, almeno nella comune ambizione alla mutua solidarietà e
all’affermazione della dignità del
lavoro.
L’opera è, inutile dirlo, un grido di
consapevolezza sulla
condizione del lavoro
oggi e sulle contraddizioni del progresso,
che si rivelano in un
precariato
curiosamente simile ai casi
più estremi dell’attualità,
nell’insistenza
sul dogma del profitto
e della libertà imprenditoriale (tu guarda).
Ma Valerio Evangelisti qui non dimostra
tanto l’attaccamento
alla metafora politica
quanto l’amore per
l’epica, per la terra e
per il paesaggio della
Romagna, completamente trasformato proprio in quell’epoca dalle
braccia degli uomini, che da un
malsano acquitrino trassero colture
di cereali, vigneti, frutteti e orizzonti più dolci. Questo romanzo è,
in effetti, un poema epico fatto dal
racconto di gesta umili, che assumono l’attributo della grandezza
attraverso l’onestà e la durevole
aspirazione a un mondo migliore,
simboleggiato appunto dal “Sole
dell’Avvenire”, espressione coniata originariamente nientemeno che
da Giuseppe Garibaldi. Primo di
una trilogia per ora soltanto immaginata, Il Sole dell’Avvenire si
avvicina idealmente a un Cent’anni di solitudine di ambientazione
romagnola, nel quale epica famigliare e narrazione storico-politica
si fondono, sempre dominate
dall’onnipresente lirica della sconfitta.
Valerio Evangelisti,
Il sole dell’Avvenire,
Mondadori Strade Blu,
Milano, 2013, pagg. 530, € 17,50
8
Novembre 2014 N° 6
Mario vigna, uomo di sport, ma prima ancora, un modello di vita per tutti
I campioni fanno la differenza con il cuore
Marco Garritano
S
e Rozzano, come Milano
con l'Ambrogino d'Oro,
avesse delle onorificenze
da conferire, Marino Vigna sarebbe
il candidato ideale. Classe 1938,
rozzanese da oltre cinquant’anni.
Vincitore della medaglia d’oro alle
Olimpiadi di Roma nell’inseguimento a squadre. Professionista dal
'61 al '67 vinse inoltre una tappa del
Giro d'Italia, la Tre Valli Varesine, il
Trofeo Laigueglia, la seconda tappa
del Tour De Romandie e la MilanoTorino. Terminata la carriera agonistica assunse il ruolo di commissario
tecnico per la pista professionisti e
quindi quello di presidente della
commissione tecnica della Lega.
Successivamente per diversi anni fu
all’interno dell'organigramma commerciale della Bianchi. Il Comune
di Milano ha voluto intitolargli la
fermata della metropolitana di Romolo. Marino Vigna nella vita ha
tagliato diversi “traguardi”. Uomo
d’altri tempi: toni gentili e affabili,
garbo e classe. Semplice e disponibile verso il prossimo con estrema
gentilezza si è reso disponibile ad
una piacevole chiacchierata.
Sig.Vigna come mai ha scelto
questa disciplina?
Il mio papà aveva un negozio e
faceva il meccanico di moto e
biciclette; pertanto ho vissuto in
questo contesto. Negozio fra
l’altro frequentato da gente che
aveva corso. Da ragazzino non
era certo nei miei pensieri l’idea
di correre, mi piacevano i motorini. Poi con gli amici abbiamo
incominciato a fare delle uscite
con le bici, in inverno nevicava
spesso e quindi andavamo in
pista. Feci la prima corsa in pista
e la vinsi. Pur amando la strada
quella vittoria mi segnò la carriera. Il Vigorelli divenne la mia
seconda casa.
Quale vittoria ricorda con
maggior piacere?
Di sicuro la medaglia d’oro delle
Olimpiadi e poi tutte le altre vittorie da professionista. Difficile
scegliere. Con affetto mi piace
ricordare la vittoria da dilettante
nel Trofeo Argo. Questa corsa
veniva affiancata a quella dei
professionisti del Trofeo Baracchi che Coppi vinse ben cinque
volte. In pochi la conoscono. Si
svolgeva nella bergamasca. Unica nel suo genere, era una corsa a
cronometro a coppie. Nel 1960
insieme a Fezzardi, riuscimmo a
vincerla posizionandoci davanti
ai professionisti distaccandoli di
oltre 30 secondi.
Il ciclismo di ieri e quello di
oggi che differenze ci vede?
Quando ero giovane il ciclismo
era molto più popolare del calcio,
la passione era maggiormente
sentita, occupava sui giornali uno
spazio incredibile. Era lo sport
principe. Forse perché ai miei
tempi l’uso della bicicletta era
molto più diffuso rispetto ad oggi: si andava al lavoro in bicicletta, i bambini sognavano una bicicletta. I campi sportivi ancora
non c'erano. Un altro mondo.
L'approccio alla bicicletta diventava del tutto naturale. Comunque oggi come ieri il ciclismo
richiede molta serietà e passione
altrimenti il sacrificio diventa
enorme. Nonostante tutto quel
che si dice dei giovani di oggi,
quelli che si dedicano allo sport,
fanno molti più sacrifici rispetto
a noi. Le distrazioni o gli svaghi
che possano avere sono tanti, noi
invece non avevamo nulla, per
noi lo sport era un modo per
uscire dalla routine della vita
quotidiana, noi non facevamo
vacanze, non si andava al cinema, insomma, non si aveva nulla. Il filo conduttore comune rimane la fatica, quella c’è sempre.
Quando si parla di cultura sportiva
cosa si vuole intendere ?
È capacità di aggregazione e presenza sul territorio. E’ occasione
quotidiana di scambio e di intera-
CRUCIVERBA ROZZANESE
ORIZZONTALI
1) Antico Testamento. 3) Promo
dello spettacolo. 11) Nota marca
di Yogurt. 15) Trattamento estetico. 17) E’ stata sostituita dall’IMU. 18) Gestisce le case popolari. 19) Patronato di enti pubblici.
20) Nel coro. 22) Daniel cestista
dell’Emporio Armani. 24) Nota
marca di elettrodomestici. 25) La
cantante detta “la pantera di Goro”. 28) Non Pervenuto. 29) Preposizione articolata. 30) Vi si
svolgono i Consigli Comunali.
34) Potenza. 36) Anfibi senza
coda. 37) Ormai, perse le pari.
38) Per qualche tifoso è
“cornuto”.
40)
Nell’orzo.
41) Organizzazione Socio Sanitaria. 43) Storica azienda di Quinto
de’ Stampi. 45) Così inizia il “5
Maggio” di Manzoni. 46) Stefano
ex
mezzofondista
azzurro.
47) High Definition. 48) Gazzetta Ufficiale. 49) La Angiolini
della TV. 51) Un discount di via
Volta. 56) Particolari letti soprattutto
per
innamorati.
57) Benemerito ente pubblico di
assistenza. 58) Non è cara… e si
squaglia… nell’Oglio! 59) Articolo romanesco. 60) E’ stato a
lungo il primo partito locale.
61) Una nota catena di discount.
62) Celestiali, immateriali.
63) Artigiani della terracotta.
VERTICALI
1) Il nome del musicista
Ponchielli.
2) Taglia in due la
città. 3) Strada di
Valleambrosia.
4) Nel fico. 5) Il cuore meneghino. 6) Il
nome di Gaeta, ex
(Pippo)
reggente del Comune. 7) Il dittongo di Noemi. 8) Avverbio di
luogo. 9) Istituti Clinici Humanitas. 10) Spianata in altitudine.
11) Ruminante asiatico. 12) Incitamento da corrida. 13) Obiettivo
per turisti e… rugbysti. 14) Sono
un utile diversivo per gli anziani.
16) Nell’anca. 21) Lapalissiane,
evidenti. 23) Codice Penale.
26) Punto limite, orlo. 27) Il dittongo della Baita. 31) Nuoro.
32) Distillato… in panchina!
33) Una via a Villalta. 34) E’
figlia di Balotelli. 35) Zona Traffico Limitato. 39) Bassa milanese. 42) Riscuote i diritti d’autore.
44) Una delle piramidi egiziane.
48) La Giuliani che sfondò con
“Serena”. 50) Millecentocinquanta romani. 52) Una Marina
cantante. 53) Nel covo. 54) Società di autoguidovie privata.
55) I pallini sulla cravatta.
56) Riscuote la tassa rifiuti locale. 57) Tassa Ricambi Elettrodomestici. 59) L’alieno di Spielberg.
SOLUZIONE
zione con gli altri. Un palazzetto, come le palestre o le piste
ciclabili, sono a pieno titolo
cultura civica e patrimonio culturale delle città. Per questo
l’attenzione alla qualità dei luoghi e degli spazi nei quali si
pratica sport è essenziale. E poi
c’è la scuola, è da qui che oc-
attenzione per tutto quel che
riguarda l’ambiente. La bici non
inquina, riduce il traffico ed
inoltre è salutare. Le nuove
generazioni ha una sensibilità e
una consapevolezza maggiore
verso queste tematiche, me ne
sono accorto con i bambini delle scuole. La bicicletta sta aven-
corre creare quella sensibilità
per la pratica sportiva poi utile
per misurarsi con gli altri da
adulti. In collaborazione con
scuola e famiglie, nella scuola
Pascoli di Ponte Sesto, ad
esempio, porto avanti un percorso "educativo e formativo”.
La finalità è quella di collaborare, alla crescita dei ragazzi,
nelle loro capacità sportive, ma
soprattutto nello sviluppo psicofisico emotivo e relazionale. I
ragazzi sono molto entusiasti
dell’iniziativa: spiego loro come si chiamano i pezzi della
bicicletta, la manutenzione e le
regole comportamentali. L’anno
scorso sono riuscito a portare al
Parco3 undici classi della scuola primaria, circa 300 bambini e
con noi c’erano anche Felice
Gimondi e Rossella Galbiati.
Ultimamente ho accompagnato
una cinquantina di bambini al
parco delle Rogge. Il mio desiderio è riuscire a vedere, in un
futuro non troppo lontano, i
bambini andare a scuola in bicicletta.
L’uso della bicicletta comemezzo di trasporto sta avendo
una rinascita, una conseguenza della crisi?
La crisi ha dato il suo contributo, ma non bisogna dimenticare
che oggi giorno c’è maggiore
do una nuova vita. A Milano, ad
esempio, la Bianchi è riuscita
ad aprire persino un locale dedicato a chi ama la bicicletta.
Signor Vigna, lei va ancora in
bicicletta?
Mi piace ancora molto, ogni
tanto salgo in sella e qualche
pedalata me la faccio. Il ritmo e
le distanze sono quelle di una
passeggiata. Ho vissuto e vivo
tutt’ora nell’ambiente delle due
ruote. E’ il mio mondo, Il ciclismo è qualcosa che difficilmente ti esce dalle vene. Attualmente mi occupo di fornitura di
biciclette per gruppi ciclistici.
Vuol dare un consiglio ai ragazzi che praticano ciclismo?
A me hanno sempre insegnato
“corri poco corri bene, vinci
poco vinci bene”. Da sempre è
la mia filosofia. L’agonismo
esasperato non rientra nelle mie
logiche. Purtroppo come in ogni
sport ora a dettare le regole
sono gli sponsor. Vogliono vedere che vinci tanto e i ragazzi
subiscono questa pressione. Io
dico loro di non esaltarsi mai
nelle prime vittorie, prima di
correre bisogna “camminare” e
un’attività di pista è molto importante, la consiglio sempre.
Anno I - n.6 - Novembre 2014
Distribuzione Gratuita
Iscrizione al Tribunale di
Milano richiesta
Edito dall’Associazione
Rozzano Oggi
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Direttore: Adriano Parigi
Redazione:
Niccolò De Rosa, Giuseppe Foglia, Marco Garritano, Fiorella
Gebel, Emilio Guastamacchia,
Marco Masini (Direttore responsabile), Gigliola Zizioli
Mail: [email protected]
Pubblicità: [email protected]
Tipografia: Grafiche Cortellazzi
Fizzonasco (Mi)
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Un tram chiamato desiderio