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Alle urne!
partiti politici. Le vicende che portarono
il centro-sinistra ad annunciare le primarie
e successivamente a revocarle, rivelano il
travaglio che ha agitato quello schieramento
fino alla rinuncia della Margherita ad un
proprio candidato. La candidatura Delmonte è
apparsa, infine, la più convincente, giacché il
personaggio, oltre a godere di largo prestigio,
è espressione di un pezzo reale della società
civile. Le novità messe in campo dal centrosinistra sono state l’esplicita autocritica
rispetto al passato e la consultazione
sistematica e preventiva delle associazioni
nella formulazione di ogni aspetto del
programma nonché la preminenza data in
esso alle decisive questioni concernenti la
legalità, la trasparenza e la partecipazione.
Gli impegni sono precisi e circostanziati; si
tratta di verificare se ci saranno volontà e
capacità di attuarli.
Un percorso originale è stato seguito dal
candidato Fernando D’Antini appoggiato
da due liste civiche: una (Progetto comune)
formata da soli uomini, l’altra (Impegno
donna) da sole donne, a rimarcare il valore
della differenza di genere come principio
innovativo nel processo di cambiamento delle
forme politiche. Anche D’Antini ha definito
il programma attraverso una serie di incontri
e assemblee.
Continuità o
cambiamento?
Come si vede, questa occasione elettorale
offre abbondante materia di riflessione e
impegno ad una città bisognosa di risollevarsi
da un letargo politico che ha soffocato per
troppo tempo le sue più generose e vitali
energie e potenzialità.
C’è da augurarsi che l’impegno e il senso di
responsabilità di tutti facciano prevalere in
questo delicato momento gli interessi della
comunità cittadina nella prospettiva della
rinascita civile, morale e produttiva.
Michele Ciccarone
Lo Statuto comunale di Acquaviva delle
Fonti prevede, tra l’altro, la istituzione
di diverse “Consulte Permanenti” e
la nomina del “Difensore Civico”. In
estrema sintesi, le prime hanno la finalità
di assicurare una partecipazione ed un
confronto continui tra gli organismi
comunali e le forme aggregative dei
cittadini; il secondo è l’organo di controllo
preventivo di legittimità su alcuni atti
dell’amministrazione, per contribuire
ad assicurare la imparzialità ed il buon
andamento dell’amministrazione stessa.
La nomina del difensore civico è stata
accuratamente ignorata, in modo da
evitare il fastidio (o il pericolo?) di
controlli di qualsiasi tipo, mentre è stato
inevitabile “il rospo” delle consulte.
Tuttavia, l’amministrazione non ha perso
occasione per ostacolare il funzionamento
di quelle esistenti (per i servizi sociali;
per l’handicap; per la cultura; per lo
sport) e soltanto il nove marzo scorso
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‘don Ciccio’ Pepe e l’avvocato Santino Ventura, segretari
generali, il dr. Giuseppe Della Corte, direttore sanitario e di
tanti primari di grande valore professionale e di profonda
Il Monoblocco...
motivazione etica e deontologica.
Grazie alla loro opera, ma anche a quella dei Vescoviefficacia ed efficienza.
Si suppone che il personale sia stato preventivamente Governatori e dei Facenti Funzione a titolo gratuito, tutti
preparato a gestirsi nei nuovi spazi e nei nuovi collegamenti. incardinati nella nostra Città, il Miulli ha goduto, pur tra
Ma, nel riferimento al personale, quello che interessa meno appassionate discussioni, di un contesto di corale adesione
è proprio quello a cui più si è puntato, e cioè il rapporto tra e supporto al suo sviluppo, da parte dell’intera Cittadinanza
nuova struttura ed economicità di erogazione del servizio. Si di Acquaviva, proprio perché, per una singolare e fortunata
tratta di un falso problema. Infatti, l’economicità è variabile circostanza, la Città si esprimeva nel suo ospedale con
dipendente dalla qualità del servizio: mancando questa e una percentuale altissima di presenze, dal livello del
calando, di conseguenza, il numero dei ricoveri, la nuova governatorato, con vescovo tutto acquavivese della
prelatura-nullius, ai livelli anche più umili,
struttura diventa ancora più diseconomica, a
ugualmente importanti nella loro dignità ed
dispetto di ogni razionalizzazione numerica Monoblocco, abside e
utilità: tutti lavoravano nel Miulli con vero
o strategica del personale, e, come il colosso campanile della chiesa
orgoglio identitario e con conclamata adesione
biblico dai piedi di argilla, rischia di implodere
alla causa.
sulla sua stessa grandezza.
In questa fortunata combinazione cittadina
Concretamente: la nuova struttura può
va colto il retroterra ideale e motivazionale,
rendere solo indirettamente migliore il
che dava slancio all’operosità dell’ospedale
servizio, e, quindi, produrre economicità,
ed alla qualità del suo servizio, anche senza
mentre è il servizio migliore, variabile
megastruttura, che, corpo inerte, non può
direttamente dipendente dal personale, che
possedere per se stessa la dinamica del diretto
rende economica la nuova struttura
valore operativo. Essa rappresenta, lo ripetiamo,
Ciò non vuol dire che non bisogna esultare
la condizione, oramai secondo legge, in parte
di fronte allo spettacolo del mastodontico
necessaria, ma per nulla sufficiente per sé a
monoblocco: ma vuol dire, invece, che
determinare un perfetto servizio sanitario, che
occorre coniugare questa esultanza con
discende in preminente istanza dal personale,
l’impegno del rinnovamento delle altre due
dalla risorsa umana. L’ospedale in Africa di
componenti, e soprattutto del personale.
Albert Schweitzer insegna.
3) Il Miulli: storia di una città
Nel Miulli si sta verificando, invece, che, con
La storia del nostro Miulli non è tanto storia
il progressivo diluirsi della caratterizzazione
di megastrutture, quanto storia straordinaria di
uomini, quasi tutti nostri Concittadini Aquavivesi, preparati cittadina in quella diocesana, si è come perso lo slancio
e generosi, che si sono dedicati con assoluta abnegazione ed operativo, mentre molti vizi, tipici di strutture anonime,
entusiasmo alla loro missione ed hanno alimentato l’orgoglio anche se ammantate di tecnicismo gestionale, sembrano
prodursi come cancri erosivi.
dell’appartenenza, tanto da identificarsi con essa.
Essi hanno saputo ottenere, anche, con una accorta strategia L’urgenza, dunque, è quella di ripristinare una coralità
dei collegamenti politici ed amministrativi, l’autorizzazione capace di dare identità e motivazioni forti alle persone:
ed i finanziamenti per servizi nuovi e di avanguardia, che occorre dedicarsi più alla dimensione degli uomini, meno
sono stati poi erogati in modo eccellente, in stretta sinergia appariscente di quella dei monumenti, perché sono gli uomini
tra le componenti amministrative e quelle professionali, che gestiscono il servizio per altri uomini, come afferma
tecnologiche e mansionarie del personale tutto. L’ottimo l’opuscolo di presentazione de ‘Il nuovo Ospedale Miulli’, il
servizio ospedaliero ha richiamato pazienti da un vasto quale, però, porta già nel suo titolo un’espressione fuorviante,
territorio. Il numero e la provenienza dei pazienti ha perché attribuisce la rigenerazione dell’ospedale alla semplice
giustificato la qualifica di ospedale regionale e, quindi, il novità della struttura, con una filosofia pericolosa e mendace,
diritto ad ulteriori servizi e contributi. Si è trattato di un soprattutto in contesto ecclesiastico.
(Continua)
volano che ha girato in modo molto virtuoso.
Vitantonio Petrelli
Tutto questo va evidenziato e bisogna ricordare l’opera di chi ‘governava’ allora il Miulli, tutti nostri Concittadini, come
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La consulta comunale per
l’agricoltura
ha ritenuto di dover istituire quella per
l’agricoltura, come fulminata sulla via
... delle elezioni amministrative.
Qualcuno potrebbe pensare all’antico
proverbio popolare “meglio tardi che
mai”, ma questa volta il proverbio sarebbe
andato meglio al rovescio “meglio mai
che tardi”, perchè tale istituzione è
stata fatta nel peggiore dei modi, sia
per quanto riguarda l’iter procedurale
della seduta consigliare e sia per quanto
attiene al regolamento approvato per
stabilire compiti e funzionamento della
commissione.
Il Consiglio Comunale, tra uno sbadiglio
e l’altro, ha dato per letto ed ha
approvato il testo esaminato dalla terza
commissione, liquidando senza precisarli
gli emendamenti apportati da detta
commissione perchè inappellabilmente
giudicati “puramente formali”
dall’ineffabile e disciplinatissimo
Presidente del Consiglio.
Se, al contrario, si fosse data lettura del
provvedimento approvato, qualcuno
avrebbe forse potuto rendersi conto che
si stava approvando un contenitore di
chiacchiere superflue, mancante di un
vero e proprio riferimento al compito
primario della Consulta: quello di
esprimere competenti pareri (ancorché
non vincolanti) su qualsiasi programma
e provvedimento comunale riguardante
il settore agricolo.
Del resto, siffatto modo di procedere
risulta perfettamente coerente con
l’atteggiamento sempre assunto dal
Sindaco nei confronti delle Consulte:
un profondo senso di fastidio, se non
di avversione, verso ogni forma di
partecipazione alla vita pubblica da
parte della “società civile”, considerata
evidentemente alla stregua di una noiosa
ed inutile interferenza di perditempo
(magari vecchi pensionati rimbecilliti
o giovani senza voglia di lavorare o
di studiare) nell’indefessa opera degli
amministratori comunali.
D’altro canto, in questi ultimi cinque
anni, non abbiamo assistito spesso allo
spettacolo di personaggi, ben più in alto
del nostro Sindaco, che hanno operato
all’insegna del meneghino “ghe pensi
mi”?
Secondo me, su Palazzo De Mari è
mancata una targhetta con su scritto “È
vietato parlare al manovratore”, come
sui vecchi tram!
Franco Milella
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