Scuola dell'Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado Via Francesco Panzera n. 28 - 90124 Palermo - COD. FISC.: 80027180829 Tel. 091.630.74.02 – fax 091.630.75.95 Sito web: www.icspuglisi.gov.it mail: [email protected] [email protected] PTOF 2016-17 2017-18 2018-19 Deliberato dal Collegio dei Docenti il 14/01/2016 Approvato dal Consiglio d’Istituto il 14/01/2016 …E SE OGNUNO FA QUALCOSA LA STORIA DELLA SCUOLA L’Istituto Comprensivo Statale “Padre Pino Puglisi” già del Protonotaro, nasce nel 2000 in seguito al sacrificio di Padre Pino Puglisi, parroco di Brancaccio presso la Chiesa di San Gaetano. Egli sosteneva che per liberare i ragazzi dalla mafia, dalla povertà, dall’ignoranza bisognava costruire una scuola media nel quartiere. I ragazzi erano costretti, infatti, ad alzarsi presto la mattina, a prendere uno o due autobus per recarsi in scuole che si trovavano in via Oreto o in Corso dei Mille. La lontananza delle scuole contribuiva, infatti, ad un’alta dispersione scolastica Padre Pino Puglisi aveva fatto più volte la domanda al Comune affinché i magazzini siti in via Azolino Hazon fossero adibiti a scuola media. Aveva scomodato politici, giornali, istituzioni, anche l’Arcivescovo, ma nulla era accaduto. Padre Pino continuò a lottare, non si arrese, ma il 15 settembre 1992, a Piazzale Anita Garibaldi, il coraggioso prete fu avvicinato da tre sicari e fu ucciso. Il suo martirio convinse le istituzioni a costruire una scuola media nel quartiere, così nel 1995 furono iniziati i lavori di costruzione che terminarono nel 2000. Fino a quel momento infatti i ragazzi del quartiere frequentavano la scuola media del Protonotaro che nel 1997 si era trasferita da corso Vittorio Emanuele in locali poco idonei siti in corso dei Mille. Il 13 gennaio 2000 il nuovo edificio scolastico viene inaugurato: alunni, familiari, il Preside e tutto il personale della scuola davanti alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e di sua moglie, la Signora Franca, partecipano a una grande ed emozionante cerimonia durante la quale la nuova scuola viene intitolata a Padre Pino Puglisi. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 2 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo In suo onore esiste questa grande e bella scuola, per tenerne viva la memoria di educatore tra le famiglie dei giovani del quartiere e per continuarne, nel suo nome e con il suo esempio, la testimonianza di impegno umano e civile. In sua memoria vogliamo riportare le parole del testo che una nostra alunna ha scritto per il sito web della scuola: “Con l'esempio e con le parole ogni giorno ci viene ricordato che frequentare la scuola, istruirci e saper mettere in pratica le cose apprese è fondamentale per progettare in modo consapevole il nostro futuro e per entrare preparati nel mondo degli adulti. Con maggiore o minore difficoltà ciascun ragazzo, nel nostro istituto, prova ad impegnarsi in tutto questo e sente di non essere solo perché sa che qui c'è qualcuno che si prenderà cura di lui. Così si realizza l'idea per cui si è battuto, e non ha avuto paura di morire, padre Pino Puglisi. Vivendo dal 1990 al 1993 tra la gente del quartiere Brancaccio di Palermo, padre Pino ne conosceva bene i disagi, le sofferenze, ma sapeva anche che a quella stessa gente doveva essere data la possibilità di crescere e di far conoscere anche il suo volto onesto e operoso. Una scuola media proprio qui, dove si pensava che "l'istruzione non dà pane", in un tempo non così lontano, era un primo passo per togliere dalla strada tanti ragazzi e indicare loro modelli di vita alternativi. Quella scuola oggi siamo noi, con la grande voglia di fare che ci portiamo dentro, con il sogno di un futuro ricco di valori e di cultura, magari anche con un bel lavoro!” ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 3 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo IL TERRITORIO L'attuale quartiere Brancaccio si estende in una porzione di quella vasta area sub-urbana che a partire da XIII sec. era genericamente chiamata "Contrada Cassarorum". A partire dal XVII secolo si assiste alla creazione, da parte della nobiltà, di numerosi villaggi e tra questi Brancaccio. Il quartiere prende il nome dal governatore e amministratore della città di Monreale Antonio Brancaccio, di origine napoletana, stabilitosi a Palermo nel corso del XIV sec., proprietario di vasti appezzamenti di terra nella contrada. Questi, nel 1747, farà costruire la chiesa dedicata a Sant’Anna che, successivamente divenuta parrocchia, verrà intitolata a San Gaetano da Thiene e a Maria SS. del Divino Amore. Dopo il 1860, la città è divisa in sei mandamenti, quattro interni: Tribunali, Castellamare, Monte di Pietà e Palazzo Reale e due esterni: Molo e Oreto. La Borgata insieme con quella di Mezzomonreale, Porrazzi, Conte Federico, Falsomiele, Villagrazia, faceva parte del mandamento ORETO. Il quartiere aveva inizio fuori Porta Garibaldi, con Corso dei Mille da dove il 27 maggio del 1860 entrò Garibaldi in città con i suoi Mille. Oggi, il quartiere Brancaccio, insieme alle borgate di Conte Federico, Ciaculli e CroceverdeGiardini, costituisce la II Circoscrizione della città di Palermo; si tratta di un territorio le cui caratteristiche sociali, culturali ed economiche sono enormemente diversificate: accanto a realtà “normali” coesistono realtà di grande disagio. Nello stesso quartiere abitano famiglie di impiegati, operai, piccoli commercianti, liberi professionisti, in possesso di un titolo di scuola superiore, che volentieri partecipano a tutti i momenti della vita scolastica dei loro figli, sempre pronti a motivare allo studio e a collaborare in maniera efficace con la scuola per favorire il successo formativo dei ragazzi Ma allo stesso tempo troviamo anche numerose famiglie con un basso livello culturale che versano in condizioni di vita disagiate dovute a permanente disoccupazione o a lavori precari, e che in alcuni casi, pur di “riuscire a vivere” finiscono anche col dedicarsi ad attività poco lecite oppure favoriscono la criminalità organizzata. Si tratta di famiglie che spesso avvertono la scuola come un’antagonista oppure come un’istituzione che può risolvere tutti i loro problemi o colmare tutte le carenze del territorio. Una cosa accomuna tutti gli abitanti di Brancaccio e dintorni: l’invivibilità del quartiere; la carenza di servizi, l’assenza dello Stato, la microcriminalità, e purtroppo anche una “certa” mentalità, che facilmente attecchisce in condizioni di svantaggio sociale, rendono difficile il territorio dove opera la nostra scuola. A nulla serve la presenza di monumenti di un certo rilievo come le grotte del Monte Grifone con graffiti e resti di mammut nani; il Castello della Favara, costruito (secondo l'Amari) come residenza di campagna dall'Emiro Giafar (997-1019); la chiesa di San Ciro, nei pressi della quale sono ancora oggi visibili i tre archi da cui sgorgavano le acque delle sorgenti del vicino Monte Grifone che alimentavano un lago artificiale che circondava il Castello; il Ponte Ammiraglio, di epoca normanna, costruito tra il 1113 e il 1132, che sino al 1876 sovrastava il fiume Oreto, prima che il suo corso fosse deviato, e sotto i cui archi si scontrarono all'arma bianca garibaldini e truppe borboniche nel maggio del 1860; gli antichi lavatoi (uno si trova in Via Brancaccio e l'altro in via Conte Federico) e la cosiddetta grotta della Regina Costanza, riferibile al periodo arabo, ubicata in via dei Cavallacci, testimonianze, tutte, di antichi splendori. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 4 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Oggi il quartiere è molto cambiato rispetto alla borgata immersa nei giardini del XVIII sec. Tuttavia la sua storia, i suoi monumenti, testimoni di un passato illustre, fanno parte di quel bagaglio culturale di cui bisognerebbe andare orgogliosi, per guardare al futuro, ma la decadenza e l’abbandono in cui versano, denota una quasi rassegnazione da parte dei cittadini a riappropriarsi del quartiere.. Il quartiere Brancaccio è stato per secoli legato all’attività agricola; la maggior parte della popolazione era formata da braccianti o da piccoli proprietari terrieri. Solamente agli inizi degli anni ’70, quando nacque la zona industriale, i suoi abitanti divennero addetti del settore secondario. Iniziava per Brancaccio un periodo di grande sviluppo. Purtroppo alla fine degli anni ’80, a causa della crisi economica che si abbatté su tutta quanta l’Italia, per la zona industriale cominciò una inesorabile decadenza e per gli abitanti di Brancaccio si prospettarono anni di scioperi, di sacrifici e di cassa integrazione. A tutt’oggi ben poco resta della zona industriale e della febbrile attività degli anni Ottanta. Non esiste più un settore economico che caratterizza gli abitanti di questa zona, sebbene, facendo un giro per il quartiere, è possibile accorgersi che il settore terziario è quello che ha più addetti grazie alla presenza di numerosi negozi al dettaglio. I servizi del quartiere sono carenti rispetto alla numerosa popolazione che vi abita. La ASL, i consultori e il centro-vaccinazioni non si trovano all’interno del quartiere vero e proprio ma nei quartieri confinanti di Settecannoli-Corso dei Mille e Oreto-Stazione. Non esistono spazi verdi, né punti di ritrovo per anziani e giovani (ad esclusione del Centro Padre Nostro e delle Parrocchie), non ci sono asili-nido e le sezioni di scuola dell’infanzia sono inadeguate alla richiesta. Cinema e teatri non sono di facile raggiungibilità. La presenza dello scalo merci ferroviario ha peggiorato di molto la qualità della vita perché ha aumentato l’inquinamento acustico e atmosferico e ha peggiorato la viabilità. Insufficienti e poco efficienti risultano inoltre i mezzi pubblici che collegano il quartiere alla centro della città. Di fronte a tanto disagio e tanta sfiducia nelle istituzioni, il nostro Istituto si pone come uno dei pochi baluardi di legalità, come simbolo di un quartiere che vuole rinascere, come unico punto di riferimento di molte famiglie che hanno bisogno di entrare in contatto con le altre Istituzioni. È a partire dalla scuola che i giovanissimi del quartiere possono acquisire quegli strumenti che permetteranno loro di poter inserirsi nel mondo del lavoro e risollevare le sorti di questo territorio. La sede dell’Istituto Comprensivo “Padre Pino Puglisi” è in Via Francesco Panzera n. 28, in un edificio costruito con moderni criteri di funzionalità e abbondanza di spazi interni ed esterni. La scuola accoglie 18 classi di Scuola Secondaria di I grado, gli uffici di Presidenza e di amministrazione. L’eterogeneità del contesto economico della zona di ubicazione delle scuole incide fortemente sulla diversità socio-culturale delle famiglie e dell’utenza. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 5 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo ANALISI DEL TERRITORIO NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE MANCANO: SONO INVECE PRESENTI: Associazioni sportive Musei Spazi verdi Centri di formazione professionale. Servizi di pubblica sicurezza Associazioni di volontariato Attrezzature sportive Biblioteca Cinema e Teatri Palestre Servizi parrocchiali Servizi sociali Scuole secondarie di II grado PROBLEMATICHE RISCONTRATE NEL TERRITORIO RAPPORTI CON ENTI ESTERNI E TERRITORIO Il nostro Istituto intende favorire tutte le iniziative che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio. La nostra scuola si avvale in modo costante e programmato della collaborazione e dei servizi di esperti, operatori ed agenzie esterne alla scuola, che operano istituzionalmente nel territorio e nei confronti delle quali la scuola si propone di : programmare ed attivare interventi mirati alla prevenzione della dispersione scolastica e della devianza minorile; coordinare in modo sistematico gli aspetti educativi, sociali ed organizzativi dei progetti; ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 6 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo creare collegamenti tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro con le realtà produttive del territorio; realizzare in modo continuativo uno scambio dinamico di risorse. L’I.C.S. “P.P.Puglisi” collabora da anni con: Istituzioni, Enti e Associazioni che contemplino tra le loro finalità la promozione della cultura e della formazione quali Enti Locali, Istituzioni Scolastiche, Università, Centro di accoglienza Padre Nostro, Fondazione Don Giuseppe Puglisi, Associazione Culturale Maredolce. Sono attive convenzioni con le Università degli Studi di Palermo per lo svolgimento di stage e/o tirocini formativi e di orientamento ( D.I.142/98) per studenti e laureati dell’Università degli Studi di Palermo, in base alle quali, docenti in corso di formazione, svolgono il tirocinio richiesto e sono assistiti con un programma di tutoraggio. Un capitolo importante della collaborazione con enti esterni è rappresentato dagli accordi di rete. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 7 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo PRIORITÁ STRATEGICHE RIFERIMENTI LEGISLATIVI In riferimento alle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del Ministero della Pubblica Istituzione del mese di novembre 2012: La Scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per ciascuna disciplina o campo di esperienza. Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con l’autorità ecclesiastica (D.P.R. 11 febbraio 2010) Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea ( Raccomandazione del 18-12-2006) La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso strutturante. Le Indicazioni Nazionali costituiscono, quindi, il quadro di riferimento per la progettazione curricolare e consentono di elaborare e progettare itinerari relativi a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione sia nella Scuola dell’Infanzia attraverso i campi di esperienza, sia nella scuola del primo ciclo attraverso le discipline. In riferimento al decreto legge del 28 agosto 2008 del Ministero della Pubblica Istruzione, sono attivate azioni finalizzate all’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola del PRIMO CICLO. Altre Normative di riferimento: Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 Linee guida sulla riorganizzazione delle attività di educazione fisica e sportiva nelle scuole secondarie di I e II grado. MIUR agosto 2009 Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. MIUR settembre 2009 DM 8/2011 sulla pratica musicale nella scuola primaria DPR 105/2010 e DPR175/2012 – IRC Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione” e successiva C.M. n. 8 del 6 marzo 2013 Legge n. 107 del 13 luglio 2015 ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 8 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE È STATO PREDISPOSTO SULLA BASE DELL’ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO. IL DIRIGENTE SCOLASTICO la Legge 13 luglio 2015, n 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, in particolare il comma 14, punto 4; VISTO l’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTO il D.P.R. 275/1999 “Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche”, ed in particolare gli artt. 3, come modificato dalla Legge n. 107/2015, 4 e 5, comma 1; VISTE le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012), VISTO il comma 7 della Legge 13 luglio 2015 n. 107, che descrive gli obiettivi formativi individuati come prioritari, le cui aree di intervento sono state ricondotte, a titolo esemplificativo, ai campi suggeriti dalla Nota del MIUR n. 30549 del 21/9/2015; VISTO il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139 - Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione; ACCERTATA la consistenza della popolazione scolastica e la localizzazione dell’istituto in un'area caratterizzata da forte dispersione scolastica (comma 95 della Legge 13 Luglio 2015 n. 107); TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio; TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; TENUTI IN CONSIDERAZIONE i Piani dell’Offerta formativa degli anni scolastici precedenti; TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie sia in occasione degli incontri informali e formali; SENTITO il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione; VISTI gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi ivi individuati, qui sinteticamente riportati: VISTA Individuazione delle priorità Priorità e Traguardi ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150 caratteri spazi inclusi) Miglioramento degli esiti scolastici Risultati scolastici Riduzione dell'insuccesso e delle diverse forme di dispersione ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 9 DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150 caratteri spazi inclusi) Innalzare la percentuale di alunni i cui esiti si attestino su valutazioni uguali e superiori a 8/10 Ridurre la percentuale di insuccesso formativo(abbandono, evasione, non ammissione alla classe successiva, frequenza irregolare, scarso rendimento) …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Risultati a distanza Miglioramento degli esiti scolastici Monitorare il percorso scolastico nel lungo termine e potenziare la continuità con le II.SS. e le agenzie formative che accolgono gli alunni in uscita Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi inclusi) L'analisi dei dati relativi agli esiti ha fatto emergere delle criticità, segnatamente alla secondaria di I grado, relativamente alla percentuale di alunni non ammessi alla classe successiva e alla concentrazione di studenti nelle fasce di voto dal 6 al 7 e alla bassissima percentuale di 8, 9 e 10. Tali dati si distaccano sensibilmente dai benchmark di riferimento, soprattutto da quelli nazionali. Si ritiene pertanto prioritario progettare e realizzare azioni che mirino, nel medio e lungo termine, a migliorare sensibilmente gli esiti scolastici degli studenti. Obiettivi di processo AREA DI PROCESSO Continuità e orientamento Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi) Potenziare le attività di continuità al fine di consentire agli alunni di effettuare scelte più consapevoli ed efficaci Implementare una rete di contatti con le figure strategiche delle II.SS. e delle agenzie formative che accolgono gli studenti in uscita Consolidare il processo di condivisione di "buone pratiche" didattiche attraverso gruppi di studio e ricerca e seminari di autoformazione Consolidare il patto formativo con le famiglie attraverso focus group, occasioni di formazione per adulti, tavoli di lavoro tematici Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi) La complessità del territorio di pertinenza dell'I.S. richiede "attori competenti" del processo di miglioramento. In considerazione della fascia di età degli studenti, si ritiene prioritario consolidare la consapevolezza e l'efficacia dell'azione di docenti e famiglie, adulti responsabili del processo educativo, anche in vista di scelte future più consapevoli ed efficaci. Da un lato si ritiene necessario sviluppare e valorizzare le risorse professionali presenti, per una più funzionale azione didattica; dall'altro, è imprescindibile il rafforzamento della partnership con le famiglie, potenziando i momenti di incontro, di formazione, di scambio che puntino a potenziare il "consenso" della scuola e il riconoscimento della sua mission di istituzione ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 10 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo deputata al successo formativo e alla promozione della cittadinanza all'interno del territorio. CONSIDERATO VISTI CONSIDERATO che la comunità professionale sarà impegnata nella redazione del Piano di Miglioramento e la conseguente incidenza che tale Piano avrà nella successiva implementazione dell’offerta formativa; i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella nostra scuola, in rapporto alla media nazionale e regionale; che la struttura dell’Istituto Comprensivo "Padre Pino Puglisi" di Palermo nel corrente anno scolastico è così articolata in: Scuola secondaria di I grado Sede centrale via Francesco Panzera n. 28 - 90124 Palermo N° Alunni 375 N° Classi 18 N° Alunni 102 N° Classi 5 Scuola Primaria Plesso “Giovanni Corrao” - Via Conte Federico n. 267/a – 90124 Palermo Plesso “Nino Bixio” - Via Cassaro Bonanno - 90124 Palermo Plesso “Ilaria Alpi” - Croceverde Giardini – C.so dei Mille n. 1672 - 190 99 10 5 Scuola dell'Infanzia Plesso “Giovanni Corrao” - Via Conte Federico n. 267/a – 90124 Palermo Plesso “Nino Bixio” - Via Stefano Bozzo - 90124 Palermo N° Alunni 24 75 N° Alunni Totale generale dell'Istituto N° Sezioni 1 865 3 N° Classi/Sez. 42 Gli alunni diversamente sono 31 così inseriti: n. 18 alunni nella scuola secondaria di I grado; n. 12 alunni nella scuola Primaria n. 1 alunni nella scuola dell'Infanzia Gli alunni con cittadinanza non italiana sono complessivamente n. 4 così distribuiti: n. 3 alunni nella scuola secondaria di I grado; n. 1 alunni nella scuola Primaria n. 0 alunni nella scuola dell'Infanzia Gli alunni che non si avvalgono dell'IRC sono complessivamente n. 25 così distribuiti: n. 18 alunni nella scuola secondaria di I grado; n. 7 alunni nella scuola Primaria n. 0 alunni nella scuola dell'Infanzia TENUTO CONTO RICHIAMATO CONSIDERATE CONSIDERATI delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’istituzione dispone, nonché delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni; l’art. 1, commi da 1 a 4, della Legge n. 107/2015; le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014); i compiti affidati al dirigente scolastico dall’art. 25 D.lgs. 165/2001 e dalla legge n. 107/2015, ed in particolare dai c.78 e segg.; ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 11 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo RICHIAMATE RICHIAMATE le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle competenze degli OO.CC.; le scelte di amministrazione, di gestione ed organizzazione del lavoro declinate nella direttiva impartita al Dsga del 27/11/2015 e in particolare i principi di: tutela della privacy delle persone e degli altri soggetti; accoglienza, ascolto attivo e orientamento dell’utenza; chiarezza e precisione nell’informazione; potenziamento dell’informatizzazione dei servizi, anche al fine di abbreviare I tempi di lavorazione e ridurre, di conseguenza, i tempi di attesa dell’utenza; funzionale organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale ATA; valorizzazione della professionalità di tutto il personale; costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi. EMANA Il seguente atto di indirizzo per l'elaborazione del Piano triennale dell’Offerta formativa PRINCIPI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL P.T.O.F. Il piano triennale dell’Offerta formativa sarà orientato all’innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L’azione dell’istituzione scolastica è espressione dell’autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze. Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie. Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto formativo le famiglie e il territorio. Ai fini dell'elaborazione del PTOF, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: il PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell'utenza. l'offerta formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle indicazioni nazionali, ma anche del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l'immagine della nostra scuola. Si ritiene necessario pertanto che il Collegio dei docenti consideri nella stesura del PTOF: il rafforzamento dei processi di costruzione del curricolo d'istituto verticale caratterizzante l'identità dell'istituto; lo sviluppo delle competenze di cittadinanza, in particolare il sostegno all’assunzione di responsabilità e autodeterminazione, la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all'interno dell'istituzione e del territorio, promuovendo iniziative rivolte alla legalità, all'ambiente, alla valorizzazione dei beni culturali ed artistici; lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea; la previsione di strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e volte a sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari, per l’individuazione dei talenti, il potenziamento delle eccellenze e l’adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato: dalle Linee Guida sui B.E.S, dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, dalla Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013, dalla Legge 170/2010, dalla Legge 104/1992, dalla Legge 53/2003. E' importante prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni; l’organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica, partecipazione e cooperazione, creatività, in particolare attraverso: la diffusione di metodologie didattiche attive, individualizzate e personalizzate che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali; ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 12 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo la promozione di situazioni di apprendimento e approcci meta cognitivi; l’attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l’adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze sociali; il raccordo tra attività di ampliamento dell’offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara individuazione di obiettivi, abilità/competenze; La progettazione di segmenti del curricolo e la realizzazione di attività in continuità tra docenti di (ordini /gradi di scuola successivi/precedenti); la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, per introdurre piste di miglioramento, ottimizzando i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio; l'introduzione di standard di valutazione, prove comuni d'istituto, per la certificazione delle competenze come previsto dal modello ministeriale; la promozione dell'innovazione didattico-educativa e della didattica per competenze così come indicato nelle indicazioni nazionali per il curricolo; la riduzione della percentuale di insuccesso formativo (abbandono, evasione, non ammissione alla classe successiva, frequenza irregolare, scarso rendimento) la definizioni delle azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni. l'articolazione del Collegio in strutture di riferimento (dipartimenti). CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano Triennale dell’Offerta formativa deve contenere: il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità. L’efficace programmazione della quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di uno spazio di flessibilità sono da considerarsi criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno di organico. Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa, compreso il semiesonero del collaboratore del dirigente, della classe di concorso A059 per 12 ore già individuato dal dirigente scrivente con atto del 05/10/2015 prot. 5450/FP, tenendo conto degli obiettivi prioritari tra quelli indicati dal comma 7 in relazione alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito dell’individuazione delle criticità come emerse nel Rav e delle priorità e traguardi individuati e dei progetti attivati. Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A tal proposito, sentito il Dsga, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell’istituto scolastico, articolato in Scuola secondaria di 1^ grado, di cui un corso ad indirizzo musicale (strumenti: Pianoforte, Chitarra, Percussioni, Flauto), in Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia distribuite nelle sedi sopra specificate, si ritiene necessario garantire le attività di riferimento del curricolo, secondo principi di qualità, di efficacia e di efficienza. Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali. Il bisogno delle infrastrutture dovrà essere coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrà individuare nella redazione del Piano triennale. Il Piano dell’offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, deve contenere inoltre: il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei punti di riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione scolastica (art. 3 c.3 Dpr 275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015). il curricolo verticale caratterizzante. le attività progettuali. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 13 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo ad ogni livello il rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art. 1 c. 16 legge 107/2015 e CM. n. 1972 del 15/09/2015). le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di apprendimento inclusivi (c.56 legge 107/2015) che si ritengono rilevanti per la progettazione delle azioni formative. le attività inerenti i percorsi di orientamento, comprese le attività funzionali all'insegnamento non aggiuntive e riguardanti l'intero corpo docente (DL 104/2013 art. 8 – legge di conversione 8 novembre 2013, n. 128) e quelle previste in eventuali specifici progetti orientati a: percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, finalizzati alla scelta del percorso scolastico successivo, orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali. Le attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32 Legge 107/2015). Tali problematiche dovranno essere adeguatamente affrontate. I regolamenti e quanto previsto dalla Legge 107/2015; Iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso. Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che dovranno essere caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta durante l’attività curricolare. eventuali forme di rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. FORMAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE Il Collegio dovrà definire aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica in termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovrà essere individuata la ricaduta attesa delle iniziative di formazione nell'attività ordinaria della scuola. Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale. Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca/azione. Per quanto riguarda la formazione del personale tecnico ed ausiliario si ritiene fondamentale che il Collegio dovrà tener conto delle proposte del personale ATA. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta formativa sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi. La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni didattiche e di supporto all’orientamento personale dell’allievo. Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni: definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline; costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione; inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte cognitive ed affettivo-motivazionali; progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati. SICUREZZA Il piano triennale dovrà contenere azioni volte ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 14 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell'attività con minori. Prevedere un piano di formazione sia per i lavoratori che per gli alunni. Attuare correttamente i piani di vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale. Collaborare con Enti locali per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli edifici. L'atto di indirizzo fa espresso riferimento ai commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili. Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Il PTOF dovrà essere predisposto a cura della Commissione di lavoro a suo tempo nominata dal Collegio dei docenti con la collaborazione e il coordinamento della Funzione Strumentale a ciò designata, entro il giorno 11 gennaio 2016, per essere portato all’esame del Collegio dei docenti nella prima seduta utile. Il PTOF dovrà essere successivamente approvato dal Consiglio d'Istituto entro il giorno 15 gennaio 2016, così come previsto dalla nota MIUR 2157/2015. Consapevole dell'impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio dei Docenti e della responsabilità con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 15 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - CURRICOLO OBBLIGATORIO Art. 5 - Scuola Secondaria di primo grado, comma 5, della C.M. 27/02/09 - Schema di regolamento recante“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”) Oresettimanali Discipline Totale annuale per ogni classe Classe Prima Classe Seconda Classe Terza Italiano, Storia, Geografia (+ “Cittadinanza e Costituzione”, sperimentale dall’A.S. 2009/2010) 9 9 9 297 Attività di approfondimento in materie letterarie 1 1 1 33 a 3 3 3 99 a 1 Lingua comunitaria: Inglese 2 Lingua comunitaria: Francese 2 2 2 66 Matematica e Scienze 6 6 6 198 Arte e immagine 2 2 2 66 Tecnologia e informatica 2 2 2 66 Musica 2 2 2 66 Scienze motorie e sportive 2 2 2 66 Religione cattolica 1 1 1 33 30 30 30 990 TOTALE *Per quanto concerne l’indirizzo musicale, l’Art.5, comma 7, del suddetto regolamento cita testualmente: «I corsi ad indirizzo musicale, già ricondotti ad ordinamento dalla legge 3 marzo 1999, n. 124, si svolgono oltre l’orario obbligatorio delle lezioni di cui al primo periodo del comma 1 del presente articolo. Strumento musicale* (soloCorso F) Suddivisa nelle seguenti attività individuali/collettive: Pratica strumentale Teoria e lettura della musica Musica d’insieme 3 3 3 99 L’Art. 3 del D.M. n. 201 del 6.8.99 - Riconduzione e ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3.5.99, n. 124, art. 11, comma 9, cita testualmente: ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 16 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo «Per ciascun corso a indirizzo musicale[…]è attribuita la dotazione organica di quattro cattedre di strumento musicale, articolate su tre classi.» «Le ore di insegnamento sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi anche variabili nel corso dell'anno, all'ascolto partecipativo, alle attività di musica di insieme, nonché alla teoria e lettura della musica: quest'ultimo insegnamento - un'ora settimanale per classe - può essere impartito anche per gruppi strumentali.» Pertanto, la cattedra di 18 ore, per ogni disciplina strumentale, è così suddivisa: Classe Prima Classe Seconda Classe Terza CHITARRA 6 6 6 FLAUTO traverso 6 6 6 PERCUSSIONI(Tamburo, Timpani, Vibrafono, Xilofono) 6 6 6 PIANOFORTE 6 6 6 CORSO F AD INDIRIZZO MUSICALE SCUOLA PRIMARIA curricolo obbligatorio di27 ore DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA Classe Prima Classe Seconda Classe Terza Classe Quarta Classe Quinta ITALIANO 9 8 7 7 7 MATEMATICA 6 6 6 6 6 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 SCIENZE 1 1 1 1 1 ARTE 1 1 1 1 1 MUSICA 1 1 1 1 1 ED. FISICA 1 1 1 1 1 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 RELIGIONE 2 2 2 2 2 totale 27 27 27 27 27 ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 17 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo PIANO DI MIGLIORAMENTO Nel Piano di Miglioramento tenuto conto degli obiettivi di processo individuati nel RAV e contenuti nel POF si è data priorità alle seguenti aree di processo: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE. Il miglioramento dei risultati scolastici, la riduzione della dispersione e l’empowerment della progettazione di modelli di long life learning non possono che dipendere dall’efficacia di “attori competenti” del processo educativo. Da un lato si ritiene necessario sviluppare e valorizzare le “buone pratiche” didattiche,; dall'altro, è imprescindibile il rafforzamento della partnership con le famiglie, potenziando i momenti di incontro, di formazione, di scambio che puntino a potenziare il "consenso" della scuola e il riconoscimento della sua mission di istituzione deputata al successo formativo e alla promozione della cittadinanza all'interno del territorio. PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA L’Istituto Comprensivo “Padre Pino Puglisi” si pone come obiettivo generale il successo formativo, attraverso la realizzazione di Progetti e Prodotti a cui tutti gli alunni partecipano con pari opportunità, mettendo in atto situazioni formative in cui l'allievo, soggetto attivo, sperimenta le proprie abilità, si confronta con l'altro nell'operatività, per giungere, dove è possibile, alla progettualità. OBIETTIVI DEL NOSTRO ISTITUTO _Costruire un’alleanza educativa scuola–famiglia nella prospettiva della formazione di soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita sociale. _Condividere i valori essenziali quali il rispetto della persona e dell’ambiente, il senso della legalità, l’impegno nello studio, nel lavoro, nella solidarietà. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 18 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo CHI SIAMO L’Istituto Comprensivo”Padre Pino Puglisi” nel corrente anno scolastico è così composto: SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SEDE CENTRALEvia Francesco Panzera n. 28- 90124 Palermo Tel. 091 630 74 02 - Fax 091 630 75 95 18classi Scuola Sec. di I grado SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA Plesso“Giovanni Corrao”- Via Conte Federico n. 267/a– 90124 Palermo Tel. 091 630 4877 - Fax 091 630 65 95 5 classi di Scuola Primaria 1 sezione di Scuola dell’Infanzia. Plesso“Nino Bixio”-Via Cassaro Bonanno - 90124 Palermo Tel. 091 630 11 87 - 091 630 64 00 - 091 779 8918 10 classi di Scuola Primaria Plesso “Nino Bixio”- Via Stefano Bozzo - 90124 Palermo Tel 091 630 74 05 3 sez. di Scuola dell’Infanzia. Plesso“Ilaria Alpi”- Croceverde Giardini– C.so dei Mille n. 1672- Tel. 091 630 22 92 5 classi di Scuola Primaria. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 19 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo TABELLA RIEPILOGATIVA _ SITUAZIONE EDILIZIA _ NUMERO DELLE AULE _ DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI DELL’ISTITUTO _ NUMERO DEI DOCENTI PER PLESSO Scuola primaria SEZIONI 1a 2 a 3 a 4 a 5 a 1 a PLESSI n. CLASSI Scuoladell’infanzia BIXIO (Via Stefano Bozzo) 3 3 CORRAO (Via Conte Federico) ALPI (Corso dei Mille) BIXIO (Via Cassaro Bonanno) SEDE centrale (Via Panzera) Scuola secondaria di 1° grado 2a 3a 6 6 1 1 5 1 1 1 1 1 5 1 1 1 1 1 10 2 2 2 2 2 6 18 SEDE CENTRALE tot.48 I.R.C. A077 A043 A059 A245 A345 A028 A033 A032 A030 1 4 10 6 2 3 2 2 2 2 BIXIO PRIMARIA tot.22 C. COMUNE 14 SOSTEGNO 6 BIXIO INFANZIA C. COMUNE 3 I.R.C. 1 tot. 4 I.R.C. 1 CORRAOPRIMARIA C. COMUNE 8 SOST. 2 ALPI PRIMARIA C. COMUNE 9 L2 1 Sostegno 12 L2 1 tot. 11 SOST. PRIMARIA 1 ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde I.R.C. 1 L2 1 pag. 20 INFANZIA tot.13 C. COMUNE 1 + 1 sost. I.R.C. 1 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo QUADRO STATISTICO (AL 7/10/2015) ANNO SCOLASTICO 2015/2016 NUMERO ALUNNI ISCRITTI nel corrente A.S. 860 A.S. precedente 766 SCUOLA DELL’INFANZIA BIXIO75 CORRAO24 Tot.99A.S. precedente 105 SCUOLA PRIMARIA ALPI108A.S. precedente99 BIXIO182A.S. precedente190 CORRAO106A.S. precedente Tot. 396 102 A.S. precedente 391 SECONDARIA DI I GRADO Classi prime132 A.S. precedente126 Classi seconde117A.S. precedente122 Classi terze116A.S. precedente127 Tot. 365 A.S. precedente 375 6 corsi BILINGUISMO 1 corso INDIRIZZO MUSICALE ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 21 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo TIPOLOGIA DI ALUNNI L’utenza scolastica è eterogenea, composta da alunni che provengono da un discreto contesto socio-culturale ed economico, e da altri penalizzati da ostacoli di ordine economico e sociale. La realtà socio-culturale dell’utenza rende necessaria la realizzazione di percorsi di insegnamentoapprendimento comuni e/o differenziati allo scopo di favorire la crescita culturale e l’acquisizione di competenze che consentano a tutti l’inserimento attivo e consapevole nel contesto socioeconomico-culturale in cui vivono. Gli interessi di molti alunni sono orientati prevalentemente verso la soddisfazione di bisogni primari, per cui ogni sollecitazione a migliorarsi viene percepita come superflua e mal tollerata. L’ambiente favorevole e stimolante che circonda e determina tanti altri alunni li pone in condizione di inserirsi presto e bene nell’ambiente scolastico, di viverlo come un’occasione formativa e positiva con compagni e insegnanti. LE FAMIGLIE Il panorama sociale delle famiglie degli alunni risulta essere piuttosto vasto e composito: si distinguono essenzialmente due grandi categorie, esistono famiglie di ceto medio costituite da impiegati e commercianti con istruzione medio superiore, con forte interesse per l’istruzione dei figli e conseguente atteggiamento di partecipazione alle vicende della scuola, che non incontrano grosse difficoltà di ordine economico. Vi sono invece una maggioranza di famiglie, generalmente numerose, con basso livello d’istruzione, attività lavorativa precaria o in nero e diffusa disoccupazione che presentano evidenti disagi economici e socio-culturali. Questi ultimi non sempre riescono a sostenere i figli nelle attività scolastiche e ad acquistare i libri di testo ed il materiale scolastico occorrente. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 22 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Le nostre FINALITÀ EDUCATIVE FORMATIVE DIDATTICHE Rispettare se stesso, gli altri e l'ambiente. Educare alla legalità. Richiamare all'impegno personale come valore etico-formativo. Rispettare e accettare il "diverso" con apertura a comunità e strutture sociali più ampie della famiglia. Orientare i giovani ai fini delle scelte future, ponendoli in condizioni di conquistare la propria identità e la conoscenza di sè e della realtà sociale ed economica di ambiti territoriali via via più vasti. Promuovere la consapevolezza del valore dell'istruzione al fine di attuare interventi mirati ad arginare il disagio e la dispersione scolastica; Ampliare la sfera esperenziale : fare, costruire, progettare. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 23 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE I docenti si propongono di utilizzare una pluralità di metodi, approcci e strategie atte a rispettare e valorizzare la diversità di stili cognitivi e di apprendimento. Nella consapevolezza che nessuna tecnica abbia valore di per sé, ma che debba essere funzionale all'obiettivo e all'ambito in cui si colloca. Per favorire l’instaurazione di relazioni positive e per motivare all’apprendimento i docenti ricorrono alle seguenti strategie e strumenti meta cognitivi: Utilizzazione di mappe concettuali Socializzazione di obiettivi e risultati Pratica attiva della solidarietà e della tolleranza Diversificazione ed arricchimento dell'offerta formativa Studio guidato del libro di testo Individuazione e attivazione dei processi di autostima Uso dell'errore come spunto di recupero. feed-back Lavori di gruppo Rispetto delle regole in un gruppo attraverso l'esperienza diretta in classe Apertura verso la realtà esterna Utilizzazione di audiovisivi e delle nuove tecnologie informatiche Semplificazione dei contenuti trattati Instaurazione di un rapporto docente /discente Affidamento di tutoria ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 24 Valorizzazione delle capacità di ciascuno …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Scuola e legalità Contrasto e prevenzione bullismo Tecnologia Indirizzo musicale Disagio Educazione alla cittadinanza Salute e ben… essere PTOF Educazione stradale Educazione Fisica Continuità e Orientamento Educazione sanitaria Educazione alimentare BES Educazione all’affettività ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 25 Educazione all’ambiente …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo IL CURRICOLO VERTICALE Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. Le Indicazioni 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare. Il curricolo verticale, strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto educativo, delinea, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado, un iter formativo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale, delle tappe e delle scansioni d'apprendimento dell'alunno, con riferimento alle competenze da acquisire sia trasversali, rielaborate cioè da quelle chiave di cittadinanza, sia disciplinari. Predisposto sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, costituisce il punto di riferimento di ogni docente per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni; si snoda in verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola secondaria di primo grado, articolando in un percorso a spirale di crescente complessità nei tre ordini di scuola: - le competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle chiave europee, che s’intende iniziare a costruire e che sono promosse nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire - i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola - gli obiettivi d’apprendimento e i contenuti specifici per ogni annualità. CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO:DAI CAMPI DI ESPERIENZA ALLE DISCIPLINE Nei tre ordini di scuola che compongono l’istituto comprensivo è possibile individuare una continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell’Infanzia e le discipline della scuola del primo ciclo SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA I DISCORSI E LE PAROLE IMMAGINI, SUONI, PAROLE SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINE ITALIANO LINGUE INGLESE SECONDA LINGUA COMUNITARIA SECONDARIA DI I GRADO AREE DISCIPLINARI ARTE MUSICA ARTISTICO LINGUISTICO ESPRESSIVA IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA LA CONOSCENZA DEL MONDO (NUMERO E SPAZIO; OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI) MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MATEMATICO SCIENTIFICO TECNOLOGICA IL SÉ E L’ALTRO STORIA E GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE RELIGIONE STORICO GEOGRAFICA ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 26 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: LE COMPETENZE CHIAVE Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza e i traguardi per lo sviluppo di competenze per il curricolo del primo ciclo previsti dalle Indicazioni, non devono essere visti separati, ma in continuità nell’arco degli otto anni di scuola di scuola del primo ciclo e dei dieci anni di obbligo d’istruzione. CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI TRE ORDINI DI SCUOLA: AREA LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA I DISCORSI E LE PAROLE ITALIANO 1. Usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. 2. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. 3. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. 4. Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. 5. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. 1.Partecipare a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascoltare e comprendere testi orali “ diretti” o “trasmessi” dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. 2.Leggere e comprendere testi di vario tipo, continui e non continui, e di vario genere, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma individuandone il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguata agli scopi, formulare su quanto letto giudizi personali. Individuare nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato, metterle in relazione e sintetizzarle, in funzione dell’esposizione orale; acquisire un primo nucleo di terminologia specifica. 3.Scrivere testi chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde SCUOLA. SEC. DI I GRADO ITALIANO pag. 27 Ascolto e Parlato Ascoltare testi prodotti da altri individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell'emittente. Intervenire in una conversazione o in una discussione, di classe o di gruppo, con pertinenza e coerenza, rispettando tempi e turni di parola. Narrare esperienze, eventi, trame selezionando informazioni significative in base allo scopo. Descrivere oggetti, luoghi, persone e personaggi usando un lessico adeguato all'argomento e alla situazione. Riferire oralmente su un argomento di studio. Lettura Leggere ad alta voce in modo espressivo testi noti usando pause e intonazioni per seguire lo sviluppo del testo e permettere a chi ascolta di capire. Leggere in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza applicando tecniche di supporto alla comprensione (sottolineature, note a margine, appunti). …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo la scuola offre; rielaborare testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. 4.Riflettere sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconoscere che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 28 Utilizzare testi funzionali di vario tipo per affrontare situazioni della vita quotidiana. Ricavare informazioni da testi espositivi Comprendere testi descrittivi, individuando gli elementi della descrizione, la loro collocazione nello spazio e il punto di vista dell'osservatore. Leggere semplici testi argomentativi e individuare tesi centrale e argomenti a sostegno. Leggere testi letterari di vario tipo e forma individuando tema principale e intenzioni comunicative dell'autore; personaggi, loro caratteristiche, ruoli, ambientazione spaziale e temporale, genere di appartenenza. Scrittura Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolati o, argomentativo) corretti dal punto di vista morfo-sintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario. Scrivere testi di forma diversa (lettere, diari, dialoghi, articoli di cronaca, recensioni, commenti) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione, argomento, scopo, destinatario e selezionando il registro più adeguato. Scrivere sintesi e/o schemi di testi ascoltati o letti. Utilizzare la video scrittura per i propri testi, curandone l'impaginazione; scrivere testi digitali anche come supporto all'esposizione orale. Realizzare forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extra …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo scolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline. Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo. Utilizzare dizionari di vario tipo Elementi di grammatica esplicita e riflessione sull'uso della lingua Riconoscere le caratteristiche e le strutture dei principali tipi testuali. Riconoscere le principali relazioni tra i significati delle parole (sinonimia, opposizione, inclusione); conoscere i principali meccanismi di formazione delle parole: derivazione e composizione. Riconoscere l'organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa. Riconoscere in un testo le parti del discorso. Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi e la loro funzione specifica. Riflettere sui propri errori tipici segnalati dall'insegnante, allo scopo di imparare ad autocorreggerli nella produzione scritta. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 29 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo LINGUA STRANIERA INGLESE INGLESE/ FRANCESE I DISCORSI E LE PAROLE 1. Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari, svolgere i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. 2. Interagire nel gioco; comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. 3. Descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. 4. Individuare alcuni elementi culturali e cogliere rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera Utilizzare lessico, strutture e conoscenze apprese per elaborare i propri messaggi; rappresentare linguisticamente collegamenti e relazioni fra fenomeni, eventi e concetti diversi. Spiegare le differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalle lingue straniere. INGLESE Comprensione orale (ascolto) Capire i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare l’informazione principale di programmi radiofonici o televisivi su avvenimenti di attualità o su argomenti che riguardano la propria sfera di interessi, a condizione che il discorso sia articolato in modo chiaro. Comprensione scritta (lettura) Leggere e individuare informazioni concrete e prevedibili in semplici testi di uso quotidiano (per esempio un annuncio, un menu, un orario…) e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi (opuscoli, articoli di giornale…) per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi. Leggere e capire testi riguardanti istruzioni. Produzione orale Descrivere o presentare in modo semplice persone, condizioni di vita o di studio, compiti quotidiani, indicare cosa piace o non piace, motivare un’opinione ecc. con espressioni o frasi connesse in modo semplice anche se con esitazioni e con errori formali che non compromettano però Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 30 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo la comprensibilità del messaggio. Interagire con uno o con più interlocutori, comprendere i punti chiave di una conversazione ed esporre le proprie idee in modo chiaro e comprensibile, purché l’interlocutore aiuti se necessario. Gestire senza sforzo conversazioni di routine, facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. Produzione scritta Raccontare per iscritto avvenimenti ed esperienze, esponendo opinioni e spiegandone le ragioni con frasi semplici. Scrivere semplici biografie immaginarie e lettere personali semplici, adeguate al destinatario che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare anche se con errori formali che non compromettano però la comprensione del messaggio. FRANCESE (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del Consiglio d’Europa) Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. Comunica oralmente e scambia informazioni semplici e dirette su argomenti familiari e abituali. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Legge brevi e semplici testi. Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguisticoICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 31 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo comunicativi e culturali propri delle lingue di studio. Comprensione Orale Comprende espressioni e frasi di uso quotidiano se pronunciate chiaramente e identifica il senso globale di brevi messaggi orali in cui si parla di argomenti conosciuti; Comprende brevi testi multimediali identificandone le parole chiave e il senso generale. Produzione e Interazione Orale Descrive persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi note; Riferisce semplici informazioni personali, integrando linguaggio verbale e non verbale (mimica e gesti); Interagisce in modo comprensibile, utilizzando espressioni e frasi adeguate. Comprensione Scritta Comprende testi semplici e identifica informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Produzione Scritta Scrive testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno. Riflessione sulla lingua e sull’apprendimento Osserva le parole e i contesti d’uso; Osserva la struttura delle frasi e mette in relazione costrutti e intenzioni comunicative; Confronta parole e strutture relative a codici verbali diversi; Riconosce i propri errori e i propri modi di apprendere le lingue. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 32 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo IMMAGINI, SUONI, PAROLE MUSICA MUSICA Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo(teatrali, musicali, visivi, di animazione..); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e si esprime attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali . Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando eventualmente i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. 1. Gestire diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e di strumenti musicali, eseguire semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. 2. Fare uso di forme di notazione non convenzionali o codificate, articolare combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche ed eseguirle con la voce, il corpo e gli strumenti. 3. Riconoscere gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. Apprezzare la valenza estetica e riconoscere il valore funzionale in semplici brani, applicare varie strategie interattive e descrittive all’ascolto di brani musicali 4. Esplorare, discriminare ed elaborare eventi sono L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Usa sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di semplici brani musicali. È in grado di realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, semplici messaggi musicali e/o multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati; integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, anche in relazione ai diversi contesti storico-culturali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA SECONDARIA Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare, rielaborare, comporre semplici brani musicali vocali e strumentali, utilizzando fondamentali schemi ritmico-melodici. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. Conoscere, descrivere e ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 33 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo interpretare in modo critico opere d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali. IMMAGINI, SUONI, PAROLE ARTE E IMMAGINE Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative: utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologia 1. Utilizzare le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, materiali e strumenti diversi (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali) 2. Utilizzare gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d’arte ) e messaggi in movimento ( quali spot, brevi filmati, videoclip, …) 3. Leggere gli aspetti formali di alcune opere; apprezzare opere d’arte ed oggetti di artigianato provenienti da paesi diversi 4. Conoscere i principali beni artistici e culturali presenti nel proprio territorio e mettere in atto pratiche di rispetto e tutela ARTE E IMMAGINE Esprimersi e Comunicare Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative, ispirate anche allo studio dell’arte e della comunicazione visiva. Utilizzare adeguatamente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche), le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. Rielaborare materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini. Scegliere tecniche e linguaggi adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline Osservare e leggere le immagini Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con linguaggio verbale appropriato, elementi formali ed estetici di un contesto reale. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 34 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e le scelte creative e stilistiche dell’autore Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nelle opere d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo). Comprendere e Apprezzare le opere d’arte Leggere e commentare un’opera d’arte, mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico, artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali. IL CORPO E IL MOVIMENTO EDUCAZIONE FISICA EDUCAZIONE FISICA Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. - Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. - Prova piacere nel 1. Acquisire consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. 2. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmo-musicali. Costruire la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti attraverso le attività di gioco sportivo. Utilizzare gli aspetti comunicativo relazionali del linguaggio corporeo-motoriosportivo. Possedere conoscenze e competenze relative ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 35 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo movimento e sperimenta schemi posturali e motori, li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, si coordina con gli altri nei giochi di movimento, nella danza, nella comunicazione espressiva. Sperimentare in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Sperimentare una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. 3. Comprendere all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. 4. Muoversi nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. 5. Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. Integrarsi nel gruppo e rispettare le regole accettando e rispettando l’altro. Sperimentare i corretti valori dello sport (fair play) rinunciando a qualunque forma di violenza. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare l'esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. Sapersi orientare nell'ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole). Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo espressiva Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d'animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all'applicazione del regolamento di gioco. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Saper realizzare strategie di ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 36 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice. Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l'altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell'età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l'altrui sicurezza. Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici. Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all'assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcol). ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 37 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo AREAMATEMATICO-SCIENTICOTECNOLOGICA LA CONOSCENZA DEL MONDO (Numero e spazio) Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. Individua la posizione di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra ecc…;segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Oggetti, fenomeni, viventi) Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde MATEMATICA MATEMATICA 1. Comprendere il significato dei numeri naturali, frazionari, decimali, il valore posizionale delle cifre, operare tra numeri mentalmente, per iscritto e con strumenti di calcolo 2. Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche piane e solide, utilizzare le trasformazioni geometriche per operare su figure, individuare relazioni tra elementi e rappresentarle, utilizzare forme diverse di rappresentazioni, classificare e ordinare in base a determinate proprietà 3. Interpretare i dati di una ricerca usando metodi statistici, effettuare valutazioni di probabilità di eventi 4. Risolvere problemi matematici utilizzando opportuni concetti, rappresentazioni e tecniche e la modellizzazione geometrica. In situazioni problematiche scegliere, saper discutere e comunicare strategie risolutive, determinare lunghezze, capacità, masse, aree, volumi. L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e individua le relazioni tra gli elementi. Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne informazioni e prendere decisioni. Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni. Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta; confronta procedimenti diversi e riesce a passare da un problema specifico a una classe di problemi. Sa utilizzare i dati matematici e la logica per sostenere argomentazioni e supportare informazioni. Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni…) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale e le situazioni reali. Nelle situazioni di incertezza legate all’esperienza si orienta con valutazioni di probabilità. Attraverso esperienze significative, utilizza strumenti matematici appresi per operare nella realtà. SCIENZE SCIENZE 1. Utilizzare capacità operative, progettuali e manuali in contesti di esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni, formulare considerazioni e richiedere chiarimenti in L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, pag. 38 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana Riferisce correttamente eventi del passato recente , sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. riferimento alla realtà e alle esperienze; porsi domande esplicite e individuare problemi significativi da indagare a partire dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai testi letti; con guida e in collaborazione con i compagni o da solo, formulare ipotesi e previsioni, osservare, registrare, classificare, schematizzare, identificare relazioni spazio/temporali, misurare, utilizzare concetti basati su semplici relazioni con altri concetti, argomentare, dedurre, prospettare soluzioni e interpretazioni, prevedere alternative, produrne rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, analizzare e raccontare in forma chiara quanto fatto e imparato. 2. Riconoscere gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco, senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni. 3. Assumere atteggiamenti di cura, da condividere con gli altri, verso l’ambiente scolastico e di rispetto verso l’ambiente sociale e naturale, conoscendone e apprezzandone il valore; avere cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini alimentari. utilizzando le conoscenze acquisite. Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. LA CONOSCENZA DEL MONDO (Oggetti, fenomeni, viventi) TECNOLOGIA TECNOLOGIA 1. Conoscere la struttura e comprendere i meccanismi di funzionamento di alcuni semplici strumenti e macchine di uso comune. L' alunno riconosce i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse e le diverse forme di energia coinvolte. Conosce e utilizza oggetti e strumenti di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in Si interessa a macchine ed a strumenti tecnologici, sa esprimere le funzioni e i possibili usi. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 39 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo relazione alla forma, struttura e ai materiali. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici oggetti. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche relative al funzionamento di sistemi tecnologici, utilizzando gli elementi del disegno tecnico. AREA STORICO – GEOGRAFICA IL SÉ E L’ALTRO - Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con altre. -Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia, e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. - Si orienta nelle prima generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia nei percorsi più familiari. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde STORIA 1. Conoscere e confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. 2. Usare cronologie e carte storico/geografiche per rappresentare le conoscenze studiate 3. Organizzare la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie 4. Usare la linea del tempo collocandovi fatti o periodi storici 5. Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico 6. Rappresentare in un quadro storico/sociale il sistema di relazioni tra segni e testimonianze del passato 7. Riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio culturale e artistico 8. Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo) e conoscere altri sistemi cronologici 9. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni tra gli elementi caratterizzanti e confrontarne gli aspetti caratterizzanti 10. Ricavare e produrre grafici, pag. 40 STORIA Stimolare la curiosità per la conoscenza del passato. Conoscere i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario e poi della Repubblica. Conoscere i processi fondamentali della storia mondiale dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale alla globalizzazione. Conoscere gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conoscere e apprezzare aspetti del patrimonio culturale dell’umanità. Esporre le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e saper argomentare le proprie riflessioni. Usare le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprendere opinioni e culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo tabelle, carte storiche, reperti iconografici e consultare testi di diverso genere, manualistici e non Elaborare in forma di racconto, orale e scritto, gli argomenti studiati IL SÉ E L’ALTRO Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle città e delle piccole comunità. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde GEOGRAFIA 1. Orientarsi nello spazio e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali, coordinate geografiche e bussola, piante e carte stradali, organizzare un percorso e uno spostamento sulla base di cartine; conoscere e utilizzare la simbologia per interpretare una legenda, utilizzare il linguaggio della geo- graficità per interpretare carte geografiche e per realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche 2. Rendersi conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o indipendenza 3. Conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti, fiumi, laghi…) e antropici (città, porti e aeroporti…) dell’Italia; 4.Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggicon particolare attenzione a quelli italiani 5. Ricavare informazioni geografiche da una pluralità di fonti (carte, immagini satellitari, fotografiche, artistico - letterarie) 6. Avviarsi alla lettura e alla comunicazione in relazione al sistema territoriale attraverso carte, immagini, schizzi e grafici 6. Ricercare e proporre soluzioni di problemi relativi allaprotezione,conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale presente sul territorio per continuare ad usarlo. pag. 41 GEOGRAFIA Osservare, leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizzare opportunamente concetti geografici, carte geografiche, fotografie e immagini dello spazio, grafici, dati statistici per comunicare efficacemente informazioni spaziali sull’ambiente che lo circonda. Conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici dell’Europa e del Mondo. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi. Riconoscere nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. Valutare i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo RELIGIONE CATTOLICA IL SÉ E L’ALTRO Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. IL CORPO E IL MOVIMENTO Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni. IMMAGINI, SUONI E COLORI Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I DISCORSI E LE PAROLE Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. LA CONOSCENZA DEL MONDO Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde RELIGIONE CATTOLICA RELIGIONE CATTOLICA 1. Riflettere su Dio Creatore e 1. L’ alunno è aperto alla sincera Padre, sui dati fondamentali della ricerca della verità e sa vita di Gesù. interrogarsi sull’assoluto, 2. Saper collegare i contenuti cogliendo l’intreccio tra principali dell’insegnamento di dimensione religiosa e culturale. Gesù alle tradizioni del proprio Sa interagire con persone di ambiente; riconoscere il religione differente, significato cristiano del Natale e sviluppando un’identità della Pasqua per riflettere sul loro accogliente, apprezzando il valore nell’esperienza personale, rapporto tra il “ credo” familiare, sociale. professato e gli usi e costumi 3. Riconoscere la Bibbia come del popolo di appartenenza, a libro sacro per cristiani ed ebrei, partire da ciò che osserva nel distinguendola da altri testi anche proprio territorio. di altre religioni; identificare le 2. Individua, a partire dalla Bibbia, caratteristiche essenziali di un le tappe essenziali della storia brano biblico semplice e dietro della salvezza, della vita e opportuna guida analizzarlo e dell’insegnamento di Gesù, del collegarlo alla propria esperienza. cristianesimo delle origini, gli 4. Confrontarsi con l’esperienza elementi fondamentali della religiosa e distinguere la storia della Chiesa e li confronta specificità della proposta di con le vicende della storia civile salvezza del cristianesimo; passata e presente elaborando identifica la Chiesa come la criteri per una interpretazione comunità di coloro che credono consapevole. in Gesù Cristo e si impegnano per 3. Riconosce i linguaggi espressivi mettere in pratica il suo della fede (simboli, preghiere, insegnamento; cogliere il riti, ecc.), ne individua i frutti e significato dei Sacramenti e le tracce presenti a livello interrogarsi sul valore che hanno locale, italiano ed europeo, nella vita dei cristiani. imparando a fruirne anche in senso estetico e spirituale. 4. Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e vi riflette in vista di scelte di vita progettuali e responsabili, si interroga sul senso dell’esistenza e la felicità, impara a dare valore ai propri comportamenti, relazionandosi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. pag. 42 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo STRUMENTO MUSICALE Decreto ministeriale n. 201 del 6 agosto 1999 CHITARRA Alla fine del triennio gli allievi dovranno sapere eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. FLAUTO Alla fine del triennio gli allievi dovranno sapere eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. PERCUSSIONI (tamburo, timpani, xilofono, vibrafono) Alla fine del triennio gli allievi dovranno sapere eseguire con consapevolezza interpretativa brani facili per ensemble di percussioni e piccole composizioni per set-up o per strumento unico con o senza accompagnamento di un altro strumento. PIANOFORTE Alla fine del triennio l’alunno dovrà : sapere eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d’insieme per ciascuna delle seguenti aree:danza – pezzo di carattere – forme polifoniche – forma/sonata, variazioni saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 43 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo LIVELLI DI COMPETENZE IN USCITA CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ITALIANO LIVELLO AVANZATO Comprende vari tipo di testo, esplicitando le relazioni tra informazioni di diverso tipo. Coglie le relazioni, si esprime in modo chiaro, coerente e funzionale rispettando e utilizzando un lessico appropriato. LIVELLO INTERMEDIO Comprende attraverso l’ascolto o la lettura i vari tipi di testo individuandone le informazioni principali e secondarie. Si esprime, oralmente e per iscritto, in modo chiaro e coerente, rispettando le convenzioni morfosintattiche e utilizzando un lessico vario e appropriato. LIVELLO ELEMENTARE Comprende globalmente, attraverso l’ascolto o la lettura, i principali tipo di testo individuando le informazioni principali. Si esprime, oralmente e per iscritto, rispettando parzialmente le convenzioni morfosintattiche della lingua e utilizzando un lessico semplice. STORIA LIVELLO AVANZATO Classifica i fatti storici secondo un ordine logico (causa-effetto; analogia-differenza) e cronologico, individua le caratteristiche significative e le problematiche dell’epoca studiata, analizza e confronta eventi storici diversi e li mette in relazione con il presente. Sa utilizzare i diversi tipi di fonti per produrre inferenze e padroneggia la terminologia specifica della disciplina. LIVELLO INTERMEDIO Classifica i fatti storici secondo un ordine logico e cronologico, individua le caratteristiche significative e le problematiche dell’epoca studiata, analizza e confronta eventi storici diversi. Sa utilizzare i diversi tipi di fonti e buona parte della terminologia specifica della disciplina. LIVELLO ELEMENTARE Classifica i fatti storici secondo un ordine cronologico, individua le caratteristiche significative di un’epoca, comprende i termini specifici. Sa riconoscere alcuni tipi di fonti e le utilizza, se guidato GEOGRAFIA LIVELLO AVANZATO Osserva e descrive gli ambienti bio-climatici cogliendo le relazioni fra gli elementi naturali, storici, economico-sociali e politici; si esprime utilizzando il lessico specifico della disciplina e trae informazioni da rappresentazioni cartografiche, dati statistici, grafici, immagini. LIVELLO INTERMEDIO Osserva e descrive i principali ambienti bio-climatici cogliendo semplici relazioni fra gli elementi naturali, storici, economico-sociali e politici; si esprime utilizzando i termini fondamentali del linguaggio specifico della disciplina e trae informazioni da rappresentazioni cartografiche, dati statistici, grafici, immagini. LIVELLO ELEMENTARE Sa distinguere i principali ambienti bio-climatici attraverso l’individuazione dei loro elementi caratteristici. Conosce i principali termini della disciplina ma non sempre li utilizza in maniera adeguata. Si orienta sulle carte interpretando semplici simboli cartografici ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 44 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo MATEMATICA LIVELLO AVANZATO Sa utilizzare in modo appropriato regole, proprietà e procedimenti del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandoli anche sotto forma grafica. Sa confrontare e analizzare figure geometriche individuando varianti e relazioni. Documenta i procedimenti scelti e applicati nella risoluzione di problemi tratte da varie situazioni reali e sa valutare le diverse strategie risolutive. Usa un appropriato linguaggio specifico. LIVELLO INTERMEDIO Sa utilizzare in modo corretto regole, proprietà e procedimenti del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandoli anche sotto forma grafica. Sa confrontare e analizzare figure geometriche individuando varianti e relazioni. Sa, inoltre, organizzare i dati relativi ad un problema e ne applica la strategia risolutiva. Comunica in modo pertinente e coerente usando un corretto linguaggio specifico. LIVELLO ELEMENTARE Sa utilizzare parzialmente regole, proprietà e procedimenti del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandoli anche sotto forma grafica. Sa confrontare figure geometriche. Risolve semplici problemi con informazioni chiare e univoche. Se consapevole dell’argomento, lo sa esporre con un linguaggio specifico elementare. SCIENZE LIVELLO AVANZATO Comprende gli elementi propri delle discipline e osserva e descrive analiticamente i fenomeni scientifici usando sicuri procedimenti. È in grado di porsi problemi e di prospettare soluzioni esatte ed originali, utilizzando con correttezza i linguaggi specifici. LIVELLO INTERMEDIO Comprende gli elementi di base delle discipline e osserva e descrive fenomeni scientifici nei loro aspetti essenziali, usando procedimenti corretti. Sa progettare percorsi risolutivi di semplici problemi, utilizzando i linguaggi specifici più semplici. LIVELLO ELEMENTARE Comprende parzialmente gli elementi di base delle discipline e osserva e descrive con semplicità i fenomeni scientifici. Formula, a volte con incertezza, ipotesi di soluzione, utilizzando i linguaggi specifici più semplici. INGLESE LIVELLO AVANZATO È in grado di comprendere in modo autonomo, attraverso l’ascolto o la lettura, il contenuto linguistico e comunicativo di un dialogo. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo chiaro e coerente, brevi testi rispettando le convenzioni morfosintattiche della lingua straniera, utilizzando con padronanza strutture e lessico appropriati. Sa confrontare e valutare aspetti di realtà culturali diverse. LIVELLO INTERMEDIO È in grado di comprendere, attraverso l’ascolto o la lettura, alcuni elementi linguistici del dialogo e la funzione comunicativa. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo chiaro, semplici enunciati utilizzando un lessico vario e appropriato. Sa descrivere aspetti della cultura straniera in relazione alla propria. LIVELLO ELEMENTARE È in grado di comprendere globalmente, attraverso l’ascolto o la lettura, i principali tipo di testo individuando le informazioni principali. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, solo se guidato, un testo semplice e breve, rispettando parzialmente le convenzioni morfosintattiche della lingua e utilizzando un lessico semplice ma adeguato. Sa distinguere solo alcuni aspetti della cultura straniera. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 45 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo FRANCESE LIVELLO AVANZATO È in grado di comprendere in modo autonomo, attraverso l’ascolto o la lettura, il contenuto linguistico e comunicativo di un dialogo. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo chiaro e coerente, brevi testi rispettando le convenzioni morfosintattiche della lingua straniera, utilizzando con padronanza strutture e lessico appropriati. Sa confrontare e valutare aspetti di realtà culturali diverse. LIVELLO INTERMEDIO È in grado di comprendere, attraverso l’ascolto o la lettura, alcuni elementi linguistici del dialogo e la funzione comunicativa. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo chiaro, semplici enunciati utilizzando un lessico vario e appropriato. Sa descrivere aspetti della cultura straniera in relazione alla propria. LIVELLO ELEMENTARE È in grado di comprendere globalmente, attraverso l’ascolto o la lettura, i principali tipo di testo individuando le informazioni principali. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, solo se guidato, un testo semplice e breve, rispettando parzialmente le convenzioni morfosintattiche della lingua e utilizzando un lessico semplice ma adeguato. Sa distinguere solo alcuni aspetti della cultura straniera. TECNOLOGIA LIVELLO AVANZATO Riconosce e analizza in modo approfondito la realtà tecnologica applicando correttamente regole e procedimenti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica di esperienze operative; comprende e usa linguaggi specifici. LIVELLO INTERMEDIO Riconosce e analizza in modo corretto la realtà tecnologica applicando adeguatamente regole e procedimenti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica di esperienze operative; comprende linguaggi specifici. LIVELLO ELEMENTARE Riconosce e analizza alcuni aspetti della realtà tecnologica applicando sufficientemente regole e procedimenti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica di esperienze operative; utilizza i termini fondamentali della disciplina. ARTE E IMMAGINE LIVELLO AVANZATO Utilizza le tecniche e i linguaggi visuali in modo espressivo e personale. Sa leggere e spiegare le opere d’arte collocandole nei contesti storici,culturali e ambientali. Riconosce gli elementi principali del patrimonio storico-artistico del proprio territorio. Utilizza un linguaggio verbale specifico. LIVELLO INTERMEDIO Utilizza tecniche ed elementi linguistici con spunti personali. Sa spiegare le opere d’arte collocandole in modo guidato,nei contesti storici, culturali e ambientali. Utilizza in parte un linguaggio verbale specifico. LIVELLO ELEMENTARE Impiega tecniche espressive e comunicative molto semplici. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 46 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo MUSICA LIVELLO AVANZATO Possiede padronanza nell’uso dello strumento e/o della voce ed interpreta musicalmente interi brani di diversi repertori. Usa correttamente il linguaggio musicale creando relazioni e/o comparandolo ad altri linguaggi. È in grado di essere analitico e critico verso diversi generi e contesti musicali seguendo un percorso logico adeguato LIVELLO INTERMEDIO Esegue in modo corretto interi brani cogliendone le differenze esecutive. È in grado di usare la prassi esecutiva come linguaggio specifico mettendolo in relazione ad altri linguaggi non verbali. Opera correttamente confronti fra generi diversi individuandone il contesto (vocale, strumentale, popolare, rituale, ecc…) LIVELLO ELEMENTARE Esegue con sufficiente abilità frasi melodico-ritmiche coordinandosi in maniera adeguata. È in grado di leggere sufficientemente bene, ma non coglie il brano nell’insieme. Riconosce e riesce a mettere in relazione forme e generi diversi SCIENZE MOTORIE LIVELLO AVANZATO Utilizza le proprie capacità psicomotorie adattandole a nuove situazioni. Rispetto al livello di partenza, ha migliorato e consolidato le proprie capacità condizionali (forza, velocità, resistenza e mobilità articolare). Collabora con compagni ed insegnanti apportando contributi personali e partecipa attivamente alla fase organizzativa delle attività proposte, accettando ed utilizzando le informazioni date. Conosce e rispetta le regole delle varie discipline sportive, sa arbitrare le partite dei giochi praticati ed in casi di infortunio ha conoscenza approfondita dei comportamenti da adottare nei casi di primo soccorso. LIVELLO INTERMEDIO Utilizza le capacità psicomotorie adattandole in modo soddisfacente alle nuove situazioni. Ha migliorato le proprie capacità condizionali (forza, velocità, resistenza e mobilità articolare) in maniera soddisfacente. Collabora con compagni ed insegnanti. Conosce e rispetta le regole delle varie discipline sportive praticate e distingue in maniera soddisfacente i comportamenti da adottare nei casi di primo soccorso. LIVELLO ELEMENTARE Ha utilizzato in modo semplice ed essenziale le capacità psicomotorie, migliorando in modo essenziale le proprie capacità condizionali (forza, velocità, resistenza e mobilità articolare) Collabora in maniera sufficiente con i compagni alle attività e rispetta le regole di alcune discipline proposte. STRUMENTO MUSICALE LIVELLO AVANZATO Possiede padronanza nell’uso dello strumento. Sa eseguire con consapevolezza interpretativa composizioni strumentali solistiche e/o d’insieme mostrando maturità tecnico-espressiva, unita a grandi capacità di autocorrezione. Sa usare autonomamente il codice musicale, intesa come capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale) - gesto - suono. L’insegnante ravvisa nella preparazione e nelle indagini delle attitudini mostrate nel triennio, la possibilità di proseguire il percorso strumentale fin qui intrapreso. LIVELLO INTERMEDIO Possiede in generale una buona padronanza dello strumento. Sa usare correttamente il codice musicale, intesa come capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio musicale) - gesto - suono. Sa eseguire composizioni strumentali rispettando le convenzioni proprie del fare musica, mostrando una maturità tecnico-espressiva non ancora completa nella pratica strumentale solistica e d’insieme. LIVELLO ELEMENTARE Parziale acquisizione della tecnica strumentale di base. Opportunamente guidato, sa usare il codice musicale e sa eseguire semplici brani strumentali in modo essenziale, dimostrando di aver compreso solo in parte le convenzioni proprie del fare musica. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 47 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo IL DISAGIO E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO Rimozione degli svantaggi socio-culturali Integrazione degli alunni diversamente abili Continuità educativa e didattica Individualizzazione degli interventi Rispetto dei diversi tempi di apprendimento Lotta contro la dispersione Diversificazione e arricchimento dell’offerta formativa Visite guidate Progetti pomeridiani Viaggi d’istruzione Partecipazioni a manifestazioni culturali Rassegne cinematografiche PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA Negli ultimi anni l'Istituto ha partecipato al progetto mirato alla prevenzione ed al recupero della dispersione scolastica. Il progetto si è avvalso dei rapporti interistituzionali con il territorio e dello svolgimento di attività programmate in sinergia con l’Osservatorio Locale Messina Marine oggi Osservatorio per ladispersione-Distretto 14 MAREDOLCE. L’approccio metodologico si è basato sull’integrazione culturale degli alunni in maggiore difficoltà ed alle prese con situazioni affettive e relazionali problematiche. La nostra Istituzione Scolastica continuerà ad attivarsi e ad agire per prevenire la dispersione: progetti, attività integrative, compresenze dei docenti sono volte ad aiutare gli alunni ad affrontare il disagio e a raggiungere il successo formativo. Adesione al Progetto Merlinoper gli alunni drop-out. L’Istituto aderisce all’ACCORDO DI RETE dell’Osservatorio per la dispersioneDistretto 14 MAREDOLCE. L’Istituto aderisce alla REP con capofila la Scuola Orestano. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 48 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Il processo d’integrazione degli alunni è legato soprattutto alla consapevolezza ed alla cooperazione tra le parti coinvolte (genitori, docenti e operatori dei servizi sanitari e sociali). Il Progetto educativo della scuola utilizza situazioni reali e percorsi preordinati per far acquisire ad ogni alunno, non solo la consapevolezza delle varie forme, palesi o latenti di disagio, diversità ed emarginazione presenti negli ambienti di vita più prossimi, ma ad operare e ricercare soluzioni con sensibilità e rispetto per l’altro, allo scopo di trasformare l’integrazione dei compagni in difficoltà, in una risorsa educativa per tutti. • MOMENTI FONDAMENTALI LA SCUOLA ORGANIZZA ACCOGLIENZA EMPATICA FORMAZIONE CRITICA EDUCAZIONE DEMOCRATICA ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA ORIENTAMENTO RUOLO DELLA SCUOLA FORMATIVO ORIENTATIVO : AIUTARE L’ALUNNO A Conoscersi Conoscere la realtà circostante ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 49 Progettare e scegliere il proprio percorso futuro in modo consapevole e responsabile …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo FINALITÀdel percorso di ORIENTAMENTO FORMARE - INFORMARE - FAVORIRE LO SVILUPPO DI CAPACITÀ DECISIONALI E PROGETTUALI Il progetto di orientamento è strettamente legato alla continuità, soprattutto in un Istituto Comprensivo che può avvalersi della collaborazione di insegnanti dei diversi ordini di scuola per realizzare un vero e proprio raccordo sia formativo che didattico. La continuità verticale si traduce su diversi piani all’interno dell’Istituto: a) predisporre condizioni favorevoli per un passaggio non traumatico da un ordine di scuola all’altro: far conoscere e rendere familiari strutture e servizi dell’istituto; fare assistere gli alunni delle quinte classi ai laboratori dei diversi corsi ad indirizzo per aiutarli a scegliere con maggiore consapevolezza; confronti tra scuole di diverso grado nella prima classe scuola secondaria (insegnanti, discipline, organizzazione, metodo di studio…) b) favorire il passaggio di informazioni sugli alunni in ingresso tra docenti di diverso ordine di scuola c) assicurare o garantire un percorso armonico dell’alunno nel continuo rispetto del suo sviluppo attraverso il confronto costante tra insegnanti di diversi ordini di scuola analisi dei risultati conseguiti dagli alunni attraverso prove standard nei diversi ambiti; progettazione interventi didattici che aiutino a “correggere il tiro”; individuazione punti di debolezza o potenziamento punti di forza nel processo di insegnamento – apprendimento; CONTINUITÀ CON LA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO guida ad una scelta consapevole dibattiti alunni docenti visite scuole superiori utilizzo di schede per la raccolta dati visione di film incontri con figure lavorative di vario tipo incontri informativi sugli indirizzi di studio incontri con ex alunni per informazioni sulle scelte incontri informativi con i docenti delle scuole superiori visite d'istruzione mondo del lavoro ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 50 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo USO DI TECNOLOGIE MULTIMEDIALI L’attività informatica è ormai inserita stabilmente nei percorsi didattici del nostro Istituto perché, come confermato dalle esperienze di questi anni, le tecnologie didattiche, strettamente collegate a quelle dell’informazione e della comunicazione, sono gli strumenti che maggiormente rispondono alle esigenze di rinnovamento degli interventi educativi. Nel nostro Istituto sono presenti diversi laboratori il cui uso viene favorito essendo la scuola del "fare" un aspetto essenziale della nostra didattica. Sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria si garantisce agli alunni la partecipazione alle attività dei laboratori di informatica. Per ogni ordine di scuola la frequenza dei laboratori presenti nel plesso centrale, può essere periodica o concentrata in determinati periodi in relazione alla programmazione didattica delle discipline e/o ai progetti extracurricolari La frequenza dei laboratori non è comunque limitata alla sola compresenza, ma può essere anche supporto alle discipline durante le ore di lezione frontale.I laboratori tecnologici attivati costituiscono da anni un arricchimento dell’offerta formativa e risultano uno stimolante ambiente di apprendimento per gli alunni dai 5 ai 14 anni. Nel nostro Istituto sono attivi i seguenti laboratori: 2LABORATORI INFORMATICO MULTIMEDIALE(Sede centrale) 1 LABORATORI INFORMATICO MULTIMEDIALE(Bixio) 1LABORATORI INFORMATICO MOBILE ( Plesso Alpi e Plesso Corrao) 1 LABORATORIO INFORMATICO MULTIMEDIALE LINGUISTICO 1 LABORATORIO SCIENTIFICOdotato di strumenti tecnologici e multimediali 1 aula _ Centro Documentazione Docenti LIM in tutte le classi 1 aula Samsung ( 28 tablet e 1 e-board) 1 AULA MAGNA AUDITORIUM 1 AULA MUSICA La scuola dispone inoltre di: Materiale audiovisivo, lettori DVD,televisori, proiettori, computer portatili, tablet. La Lavagna Interattiva Multimediale è uno strumento prezioso per una didattica che voglia rendere lo studente protagonista attivo e consapevole del suo apprendimento.La LIM, infatti, integra in un solo strumento le funzioni della lavagna di ardesia, del video proiettore, del computer, del quaderno e della penna. Così ogni studente può interagire direttamente con quanto gli viene presentato, può ripercorrere le tappe della lezione e dell’esercitazione, può confrontare il proprio lavoro con quello degli altri compagni e modificarlo "in tempo reale". In questo modo il processo di apprendimento si fa davvero collaborativo. Per comunicare con i docenti, migliorare la relazione scuola-famiglia,facilitare il dialogo tra la scuola ed i suoi utenti, offrire in tempo reale notizie sulle attività progetti ed iniziative che la scuola ha in atto, come già dallo scorso anno scolastico è stato aggiornato il Sito web. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 51 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo VERIFICA E VALUTAZIONE La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita; in tal modo deve costruire e trasformare le mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici, nei quali gli studenti si trovano a vivere e operare. Pertanto è sempre più indispensabile una ricerca attenta nell’ambito del monitoraggio e della valutazione dei processi e dei prodotti. La valutazione nel nostro Istituto riguarda due ambiti: quello dei processi didattici e quello dei processi organizzativi e gestionali della Scuola. La valutazione dei processi didattici è uno dei momenti più importanti del percorso formativo: è il banco di prova del lavoro svolto da docenti e alunni. I docenti hanno la possibilità di verificare il loro operato, capire se hanno scelto il percorso più adeguato e le metodologie più efficaci. Gli alunni diventano coscienti dei risultati raggiunti, comprendono dove devono migliorare, sono spinti ad impegnarsi maggiormente. La valutazione dei processi organizzativi e gestionali invece ha lo scopo di valutare l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione scolastica limitatamente alle risorse umane e materiali e alle capacità gestionali. Valutazione dei processi didattici La valutazione dei processi didattici prevede l’uso di diversi strumenti atti a monitorare il processo d’apprendimento degli alunni. Nell’Istituto è prevista una valutazione “di tipo collegiale” finalizzata a saggiare le competenze in entrata e in uscita degli alunni della Scuola Primaria e delle classi 1ee 2e della Scuola Secondaria di Primo Grado. Agli alunni verranno somministrati dei test oggettivi a inizio e fine anno su tutte le discipline e i risultati saranno punto di partenza per la stesura del piano annuale di lavoro dei singoli Consigli di Classe e punto di forza in sede di scrutinio finale. Valutazione sommativa e formativa Ogni docente nell’ambito della propria materia procede, in base agli obiettivi prefissati collegialmente, alla somministrazione di prove di verifica atte ad appurare sia lo stato del processo formativo di ogni singolo alunno sia l’efficacia del processo d’insegnamento per intervenire, quando è il caso, con nuove strategie e attività. Le verifiche possono essere: scritte (produzioni di testi, questionari a risposta aperta o chiusa, …); orali (interrogazioni, colloqui, dibattiti); pratiche (grafico-pittoriche, esecutivo-strumentali, motorie); lavori di approfondimento singolo e di gruppo; ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 52 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Per la formulazione del giudizio globale i docenti tengono conto di: conoscenze e competenze acquisite nei varicampi di esperienza (riguardo la Scuola dell’Infanzia) aree disciplinari(riguardo alla scuola Primaria) e delle varie materie(riguardo alla Secondaria di I Grado); comportamento, socializzazione e collaborazione; impegno e puntualità nell’esecuzione del lavoro scolastico; grado di autonomia operativa;costituiscono elementi di valutazione gli esiti formativi fatti registrare dagli alunni all’interno di tutte le attività integrative e/o extracurricolari Con ilDPR122del 22 giugno 2009 La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti e' effettuata nella scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe. I voti numerici attribuiti, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nella valutazione periodica e finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni, adottati dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 14,comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione con voto numerico espresso in decimi riguarda anche l'insegnamento dello strumento musicale nei corsi ricondotti ad ordinamento ai sensi dell'articolo 11, comma 9, della legge 3 marzo 1999, n. 124. 4. La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione. Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validita' dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilita' di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilita' di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 53 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo SCHEDA RIEPILOGATIVA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA SEC. di I grado DEL. N.28 C.d.D. del 18/01/2013 VOTI IN DECIMI CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE COMPORTAMENTI Nessuna. Partecipazione: inesistente o di disturbo Impegno: nullo Metodo: inesistente 1/2 3 Nessuna Conoscenze quasi nulle e gravemente lacunose; uso di un linguaggio specifico stentato e scorretto; scarse e poco strutturate abilità tecniche, artistico-espressive e di rielaborazione musicale; gravi lacune di ordine logico; incapacità di effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. Conoscenze frammentarie e piuttosto lacunose; linguaggio improprio; modeste e poco strutturate abilità tecniche, artistico4 Partecipazione: settoriale o a volte di disturbo Impegno: quasi nullo Metodo: disorganizzato Partecipazione: dispersiva e discontinua Impegno: debole Metodo: mnemonico espressive e di rielaborazione musicale; notevoli difficoltà nella comprensione dei concetti e nell'effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. Conoscenze parziali, uso di un linguaggio specifico 5 impreciso; mediocri abilità motorie, artistico-espressive, tecnicoesecutive e di rielaborazione musicale. difficoltà nella rielaborazione dei contenuti e nell'effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. Conoscenze essenziali; uso di un linguaggio specifico semplice e adeguato; sufficienti abilità motorie, artistico-espressive, tecnico 6 Partecipazione: da sollecitare Impegno: accettabile Metodo: non sempre organizzato Partecipazione: attenta Impegno: costante Metodo: abbastanza organizzato esecutive e di rielaborazione musicale; rielaborazione parziale dei contenuti acquisiti; sufficienti capacità di effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare, pur con qualche incertezza. Conoscenze globali; uso di un linguaggio specifico adeguato allo scopo Partecipazione: attiva Impegno: costante metodo: organizzato comunicativo; discrete abilità motorie, artistico-espressive, tecnico esecutive 7 e di rielaborazione musicale; rielaborazione autonoma dei contenuti, pur in presenza di qualche errore non determinante; discreta capacità di effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. 8 Partecipazione: attiva Conoscenze soddisfacenti; Impegno: soddisfacente uso di un linguaggio specifico chiaro e appropriato; buone abilità motorie, artistico-espressive, tecnico-esecutive e Metodo: autonomo ed organizzato di rielaborazione musicale; rielaborazione autonoma e buona padronanza nell'effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 54 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Conoscenze complete; uso di un linguaggio specifico chiaro e appropriato; soddisfacenti abilità motorie, artistico-espressive, tecnico9 Partecipazione: attiva e propositiva Impegno: apprezzabile Metodo: autonomo e bene organizzato esecutive e di rielaborazione musicale; rielaborazione pienamente autonoma e personale dei contenuti; ottima padronanza nell'effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. Conoscenze complete, approfondite, linguaggio chiaro, ricco e appropriato; eccellenti abilità motorie, artistico-espressive, tecnico10 Partecipazione: costruttiva Impegno: notevole Metodo: autonomo ed elaborativo esecutive e di rielaborazione musicale; rielaborazione pienamente autonoma, personale e critica dei contenuti; ottima padronanza nell'effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare. Sono ammessi alla classe successiva ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo gli studenti che abbiano ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA del. n.28 c.d.d. del 18/01/2013 Giudizio Conoscenze Applicazione Ha notevoli carenze di base e difficoltà a riconoscere gli elementi fondamentali degli argomenti trattati Ha evidenti difficoltà di applicazione. 4 SCARSO 5 MEDIOCRE Conosce i contenuti in modo parziale e frammentario Applica con difficoltà le tecniche operative. 6 SUFFICIENTE Conosce i contenuti principali in modo adeguato. Ha sufficiente conoscenza delle tecniche operative. 7 BUONO Conosce gran parte dei contenuti delle varie discipline. Applica in modo corretto le tecniche operative. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde Strategie risolutive Non sa organizzarsi nel lavoro ed impostare strategie risolutive anche se guidato. Necessita della guida dell’insegna nte per organizzarsi nel lavoro e impostare strategie risolutive. Riesce ad organizzarsi nelle fasi essenziali del lavoro. Riesce ad organizzarsi nel lavoro ed usare le fondamenta li strategie risolutive. pag. 55 Comprensione Ha difficoltà nella comprensione globale. Linguaggio Partecipazione e impegno Possiede scarsa proprietà di linguaggio. Partecipa in modo molto superficiale ed impegno saltuario. Ha difficoltà a cogliere il significato essenziale di un testo. Possiede proprietà di linguaggio inadeguata Partecipa e si impegna in modo discontinuo e superficiale. Coglie il significato globale di un testo. Si esprime in modo molto semplice, ma adeguato. Partecipa e si impegna generalmente in modo costante. Compren-de gli argomenti principali trattati. Si esprime in modo chiaro, usando termini specifici. Partecipa e si impegna in modo costante. …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo 8 DISTINTO 9 OTTIMO 10 ECCELLENTE Ha conoscenze complete e ben organizzate. Utilizza ed applica correttamente le tecniche operative. Conosce i contenuti in modo approfondito e organico. Utilizza ed applica correttamente tutte le tecniche operative. Ha conoscenze ampie e ben articolate. Elabora strategie risolutive in autonomia e le applica anche in situazioni complesse nuove. Sa organizzarsi nel lavoro e impostare strategie risolutive. Sa organizzarsi nel lavoro in modo autonomo definendo strategie risolutive. Comprende con precisione e sicurezza. Usa in modo corretto e appropriato i termini specifici. Partecipa in modo attivo e con impegno assiduo. Ricava le informazioni ed opera i collegamenti richiesti. Partecipa in modo costruttivo e con impegno assiduo e responsabile. Sa rielaborare le informazion i in modo personale ed originale. Possiede capacità di comprensione ed analisi precise ed approfondite. Ha padronanza dei termini specifici e si esprime nei diversi linguaggi in modo chiaro ed appropriato Espone in modo chiaro, ricco e ben articolato. Partecipa in maniera chiara, fornendo apporti personali, significativi e critici. CRITERI D’ESAME DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Per la conduzione del colloquio i docenti del Consiglio di Classe cercheranno di porre l’alunno in condizioni di serenità, prendendo spunto dalla prova scritta svolta, da attività (ricerche, visite, cineforum, progetti…) effettuate nel corso dell’anno, ricorrendo all’uso di strumenti quali l’atlante, il giornale ed elaborati prodotti. Criteri di valutazione saranno la maturità con cui sosteranno l’esame, la padronanza delle capacità espressive, la conoscenza dei contenuti disciplinari, la capacità di collegamento tra i temi trattati e di rielaborazione personale degli stessi. Nella valutazione finale si terrà conto ovviamente non solo della prova d’esame, della PROVA INVALSI, ma anche e soprattutto di tutto il processo di apprendimento svoltosi nel corso del triennio. Valutazione dei processi organizzativi La valutazione dei processi organizzativi e didattici consiste, nell’ottica di una continua e paziente ricerca della qualità del servizio offerto, nel monitorare sotto diversi aspetti l’efficienza dell’Istituto: la gestione della scuola la risorse umane le risorse materiali il rapporto con il territorio Tutto ciò viene fatto da specifiche funzioni strumentali che si servono di un continuo monitoraggio e dei dati oggettivi a loro disposizione: le risultanze vengono poi socializzate in sede collegiale alla fine dell’anno e utilizzate per orientare la programmazione d’Istituto del successivo anno scolastico o per attuare specifici piani d’intervento. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 56 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo PROVE INVALSI Le prove Invalsi nascono con l'obiettivo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti nelle scuole italiane. I contenuti delle prove sono definiti dall'Istituto Nazionale per la VALutazione del SIstemadell'Istruzione(INVALSI) L'Invalsi, con nota 7884 08.10.2015 comunica ai Dirigenti Scolastici l'avvio delle procedure per il rilevamento delle prova per l'anno 2015/16. Lo svolgimento delle prove INVALSI seguirà il calendario proposto dal MIUR ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 57 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo PROGETTI D’ ISTITUTO Nel nostro Istituto Comprensivo, ACCOGLIENZA e CONTINUITÀ rappresentano un punto privilegiato nella progettazione di percorsi finalizzati ad un avvio scolastico che faciliti negli alunni l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo accoglie. Infanzia Primaria Sec. di I grado ACCOGLIENZA: “LA CULTURA METTE LE ALI” Infanzia Primaria Sec. di I grado CITTADINANZA E COSTITUZIONE “I cittadini di domani: E se ognuno fa qualcosa” Sec. AREA a RISCHIO di I grado ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde Favorire l’inserimento degli alunni attivando un processo formativo motivante, che consenta loro di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso gli altri. Star bene a scuola in un clima sereno e stimolante di comunicazione, cooperazione e rispetto alunno/alunno e alunno/insegnante. Promuovere lo sviluppo della personalità dell’alunno nel rispetto delle diversità individuali, sociali e culturali di ciascuno. Prevenire le difficoltà e i disagi propri del passaggio tra i diversi livelli della scuola di base. Guidare gradualmente tutti gli alunni del nostro Istituto alla conquista di uno “spazio curricolare definito” attraverso percorsi specifici, promuovendo un armonico itinerario di lavoro nell’ottica della continuità, dell’unitarietà , nel rispetto delle regole e della legalità. VEDI ALLEGATO Prevenire e contrastare il disagio minorile Migliorare la qualità della vita degli alunni del nostro Istituto pag. 58 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo PROGETTI DI ARRICCHIMENTO CURRICOLO SCOLASTICO Nei tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di I grado, i progetti, le attività e le iniziative che si promuovono, costituiscono un ventaglio di opportunità formative, attraverso le quali gli alunni integrano ed arricchiscono il proprio curricolo didattico svolgendo progetti tematici e partecipando a iniziative varie in base a diversi livelli di progettualità. LINGUISTICO-UMANISTICO ARTISTICO - ESPRESSIVA TECNICO – SCIENTIFICA PROGETTI EUROPEI Rivolti agli alunni dei tre ordini di scuola, mirano: all’ AMPLIAMENTO dell’ Offerta Formativa, al POTENZIAMENTO, al RECUPERO e all’INTEGRAZIONE. I Progetti sono in stretta connessione con le priorità del RAV: MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI SCOLASTICI RIDUZIONE DELL’INSUCCESSO E DELLE DIVERSE FORME DI DISPERSIONE LA TABELLA RIEPILOGATIVA DEI PROGETTI SUDDIVISA PER AREE È IN ALLEGATO Il nostro Istituto offre agli alunni l’opportunità di partecipare ad attività motorie e sportive sia in orario curricolare che extracurricolare. SCUOLA SECONDARIA di I GRADO (Gli oneri finanziari vengono ripartiti su due capitoli diversi: M.O.F. e Fondo per le spese di avviamento alla pratica sportiva del Centro Sportivo Scolastico) CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (già Gruppo Sportivo) GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI GIOCHI DELLA GIOVENTÙ Adesione a manifestazioni sportive promosse da enti, associazioni, altre scuole e dal MIUR, che prevedono la partecipazione degli alunni. SCUOLA PRIMARIA TORNEO D’ISTITUTO DI CALCIO A 6 PROGETTI in collaborazione con il C.O.N.I.* I VALORI SCENDONO IN CAMPO Adesione a manifestazioni sportive promosse da enti, associazioni, altre scuole e dal MIUR, che prevedono la partecipazione degli alunni. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 59 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo PROGETTO AREA A RISCHIO Il nostro Istituto Comprensivo già da anni promuove azioni positive atte a contenere e ridurre l’entità delle situazioni di disagio e a favorire il successo formativo di tutti gli studenti. Il progetto si configura come arricchimento del normale processo formativo e prevenzione dell’insuccesso formativo per alunni DROP-OUT. DENOMINAZIONE DEL PROGETTOUNA SCUOLA PER TUTTI DESTINATARI Alunni pluriripetenti delle classi della scuola secondaria di I grado, riconosciuti a rischio dispersione, in situazione di svantaggio socio-culturale e attori di relazioni disfunzionali in seno al gruppo-classe. Genitori FINALITA’ GENERALI Il recupero e l’integrazione degli alunni destinatari sono da considerarsi elementi propulsori ad una graduale crescita personale, culturale e sociale mirati al raggiungimento del successo formativo. Si perseguono pertanto: innalzamento del livello di scolarizzazione educazione alla legalità promozione della formazione e del recupero di soggetti a rischio superamento dell’isolamento dovuto anche al gap socio-culturale OBIETTIVI GENERALI recupero delle competenze minime prevenzione sociale RISULTATI ATTESI Contenimento dei fenomeni connessi alla dispersione scolastica, maggiore integrazione dell’istituzione scolastica nel territorio innalzamento della qualità della vita nell’ottica di un possibile cambiamento sociale, potenziamento professionale degli operatori scolastici in ambienti pluriproblematici. SINTESI Il Progetto, incentrato sui bisogni dell’alunno e sulla personalizzazione dell’apprendimento con attenzione prioritaria agli studenti a rischio di dispersione e abbandono per qualsivoglia ragione, prevede una didattica coinvolgente che favorisca il ruolo attivo dello studente. Un contesto favorevole pone le basi significative all’apprendimento per scoperta e crea i corretti presupposti al miglioramento dei problemi e dei compiti per la storia personale di ogni individuo in difficoltà. È previsto il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche, dei genitori e degli altri soggetti territoriali. ISTITUZIONI COINVOLTE Osservatorio - Distretto 14MAREDOLCE ,Consultorio di zona OPERATORI Docenti dell’Istituto DOCENTE REFERENTE DEL PROGETTO F.S. per la dispersione e inclusioneProf. Salvatrice Maria Scuderi ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 60 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo In via di attuazione “PON PER LA SCUOLA” - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ( FESR ) per la realizzazione e l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN - Asse II infrastrutture per l’istruzione. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 61 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo FABBISOGNO DI ORGANICO a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Annualità Fabbisogno per il triennio Posto comune Scuola dell’infanzia Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….) Posto di sostegno a.s. 2016-17: n. 4 1 TEMPO RIDOTTO a.s. 2017-18: n. 4 TEMPO RIDOTTO a.s. 2018-19: n. Scuola primaria a.s. 2016-17: n. a.s. 2017-18: n. a.s. 2018-19: n. 4 25 + 1 L2 + 2 IRC 25 + 1 L2 + 2 IRC 25 + 1 L2 + 2 IRC TEMPO RIDOTTO 7 TEMPO NORMALE 7 TEMPO NORMALE 7 TEMPO NORMALE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Classe di concorso/ sostegno A043 A059 A245 A345 A028 A033 A032 A030 A077 I.R.C. Sostegno a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 10 6 2 3 2 2 2 2 4 1 13 (*) 10 6 2 3 2 2 2 2 4 1 13 10 6 2 3 2 2 2 2 4 1 13 (*) necessita 1 docente in più degli attuali, in quanto ad anno avviato sono stati inseriti 2 alunni con certificazione. b. Posti per il potenziamento Posti richiesti 10 secondo il seguente ordine propedeutico Richiesta di 12h classe di concorso A059 per la sostituzione del collaboratore del D.S. ai sensi dell’art. 459 del TU istruzione e ss.mm. 1. Potenziamento Umanistico Socio Economico e per la Legalità 2. Potenziamento Scientifico 3. Potenziamento Linguistico 4. Potenziamento Laboratoriale 5. Potenziamento Artistico e Musicale 6. Potenziamento Motorio ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 62 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo DOCENTI ASSEGNATI NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO Tipologia (es. posto comune n. docenti primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)* PRIMARIA Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III) 3 A032 ED. MUSICALE 1 A059 1 ESONERO VICARIO (12 h) + 6 h per potenziamento c.Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia n. Assistente amministrativo 4 + 1 (IN DEROGA) = 5 Collaboratore scolastico 13 + 1 (IN DEROGA) = 14 Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori) Altro 1 D.S.G.A. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE _PREFERENZE ESPRESSE_ ATTIVITÀ FORMATIVA DOCENTI CORSO FORMAZIONE BES I METODI E LE STRATEGIE PER INTERVENTI DI RECUPERO CORSO DI FORMAZION E COMPETENZE DIGITALI ASCOLTO ATTIVO, RELAZIONALITÀ COMUNICAZIONE IN CLASSE E TRA DOCENTI METODOLOGIE DIDATTICHE: APPRENDIMENTO COOPERATIVO E AUTOSTIMA EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ SICUREZZA EDUCAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA CORSO DSA TUTELA DELLA PRIVACY PERSONALE COINVOLTO DOCENTI DOCENTI DOCENTI DOCENTI PREFERENZE 36 25 24 22 DOCENTI 18 DOCENTI DOCENTI DOCENTI DOCENTI DOCENTI 17 8 7 5 4 PROGETTARE E VALUTARE NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA IL GRUPPO DOCENTE COME RISORSA PROFESSIONALE EDUCAZIONE ALL’ARTE METODO CLIL CORSO INGLESE DI BASE VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO DOCENTI DOCENTI DOCENTI DOCENTI DOCENTI DOCENTI 4 2 1 1 1 0 ATTIVITÀ FORMATIVA ATA COMPETENZE DIGITALI ASCOLTO ATTIVO,RELAZIONI INTERPERSONALI, COMUNICAZ. PERSONALE COINVOLTO A.T.A A.T.A. PREFERENZE 5 4 ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 63 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo FORMAZIONE DOCENTI E ATA PREFERENZE 40 35 30 25 20 15 10 5 0 La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento è volontaria e costituisce risorsa strategica per il miglioramento della scuola nonché occasione di crescita professionale per i Docenti. Il comma 124 parla in esclusiva di“formazione in servizio” strettamente correlata, agli adempimenti connessi alla funzione docentee chele attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui aldecreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80”. Le attività di formazione e di aggiornamento proposte sono ispirate ai seguenti criteri: Arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal processo di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, puntualizzazione dei metodi e organizzazione dell’ insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti formativi articolata e organizzata secondo le specificità disciplinari. Attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento per favorire il confronto e lo scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno già acquisito esperienze professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto sull’innovazione dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della scuola un centro attivo di sviluppo professionale sempre aperto alla collaborazione con il contesto esterno. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 64 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Per la Formazione in servizio vanno valorizzate, prioritariamente, le competenze e le risorse umane che lavorano all’interno dell’istituzione scolastica e che incidono positivamente alla qualità dell’organizzazione. In una prospettiva più ampia, si potrà ricorrere a risorse esterne. Sarà valida ogni forma di aggiornamento, scelto dai singoli docenti anche online, purché documentato da Enti riconosciuti dal MIUR. Per l’attivazione dei corsi di formazione si terrà conto delle aree emerse dal questionario di gradimento e dalle preferenze espresse dal personale docente ed ATA, riportati nelle tabelle precedenti. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI INFRASTRUTTURA/ ATTREZZATURA FINANZIAMENTO PALESTRA PLESSI Da richiedere all’Ente Locale Progetto FESR ATTREZZATURA SPORTIVA PLESSI E SEDE RIPRISTINO CAMPETTO BIBLIOTECHE BIBLIOTECHE MULTIMEDIALI LIM ATTREZZATURE PER LABORATORIO ARTISTICO SEDE E PLESSI ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 65 Da richiedere all’Ente Locale Da richiedere al MIUR Da richiedere al MIUR Da richiedere al MIUR Progetto FESR …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo VISITE GUIDATE … VIAGGI DI ISTRUZIONE CRITERILa scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole parte integrante e qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. METELe visite guidate e i viaggi di istruzione, configurandosi come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità e, quindi, come vere e proprie attività complementari della scuola, presuppongono un’adeguata programmazione didattica e culturale predisposta fin dall’inizio dell’anno scolastico. Ogni visita guidata sarà preceduta da un significativo momento preparatorio e seguita da una rielaborazione dell’esperienza vissuta.Alle iniziative in oggetto deve essere assicurata la partecipazione degli alunni le cui famiglie hanno versato il contributo volontario per l’anno scolastico in corso DELIBERA N. 10 del Consiglio di Istituto 15/12/2015 ma è auspicabile la presenza pressoché totale degli stessi. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico auspicabile la presenza pressoché totale della classe . Le uscite, le visite guidate e i viaggi tengono in considerazione l’età degli alunni al fine di evitare itinerari che possano risultare faticosi. TIPOLOGIA DEI VIAGGI SCUOLA DELL’INFANZIA Le visite guidate si effettuano, nell’arco della mattinata o di una sola giornata.La responsabilità della sorveglianza sarà comunque dei docenti assegnati alla sezione che si avvarranno della collaborazione del rappresentante di sezione eletto dai genitori. SCUOLA PRIMARIA Per gli alunni della scuola primaria gli spostamenti avverranno nell’ambito della regione e avranno la seguente durata: classi 1^, 2^ e 3^ un solo giorno; classi 4^ e 5^due giorni . SCUOLA SECONDARIA Per gli alunni di scuola secondaria di 1° grado gli spostamenti avverranno in ambito più esteso alle diverse regioni e/o stati.La durata sarà fino a 5 giorni con pernottamento. Per gli alunni diversabili,di ogni ordine di scuola, è prevista la presenza di un accompagnatore o del genitore. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 66 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Agli alunni sarà data l’opportunità di partecipare a: Nell’ambito di quanto previsto dal PTOF, grazie a docenti in possesso di competenze specifiche e di grande esperienza, coerentemente con i contenuti dei vari insegnamenti definiti dal curricolo, per ampliare l’offerta formativa, a tutti MANIFESTAZIONI A CARATTERE INTERCULTURALE SPETTACOLI RELATIVI AL NATALE MANIFESTAZIONI PER LA PACE, LA LEGALITÀ E L’AMBIENTE (organizzate dai vari Enti che richiedono la partecipazione delle scuole). MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI PREVISTI DAI PROGETTI EXTRACURRICOLARI RASSEGNE E CONCORSI ARTISTICO-MUSICALI SAGGIDI STRUMENTODEL CORSO“F”A INDIRIZZO MUSICALE PROGETTI E SPETTACOLI A CARATTERE MUSICALE E TEATRALE (promossi dai vari Enti, Fondazioni ed Associazioni culturali che richiedono la partecipazione delle scuole). VISITE GUIDATE E VIAGGI MANIFESTAZIONI SPORTIVE(promossi dai vari Enti, Fondazioni ed Associazioni culturali che richiedono la partecipazione delle scuole). PROGETTO CONI-SCUOLA GIOCHI DELLA GIOVENTÙ GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI ORGANIZZAZIONE DELLA SANTA MESSA DI NATALE E PASQUA IN ORE EXTRACURRICOLARI MANIFESTAZIONE FINALE ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 67 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo ORGANIGRAMMA DELLA NOSTRA SCUOLA UFFICIO DI SEGRETERIA E AUSILIARI 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Consiglio d’Istituto membri eletti e in carica 4 9 4 assistenti amministrativi collaboratori scolastici lavoratori consorzio 2 assistenti H • PRESIDENTE: Sig.ra Di Fiore Loredana • MEMBRO DI DIRITTO: Dirigente Scolastico - Ing. Andrea Tommaselli • COMPONENTE DOCENTI: Giuseppina Alduina, Giuseppina Dragotta, Domenico Buccheri , Hyde Nicholas J, Maria Lo Verde, Angela Monteverde, Giuseppina Varvaro • COMPONENTE GENITORI: • Bologna M., Buscemi M., Di Fiore L., Di Maio A., Maniscalco G., Muratore F., Spagnolo A., Uccello A. Giunta Esecutiva PRESIDENTE MEMBRO DI DIRITTO Dirigente Scolastico Ing. Andrea Tommaselli MEMBRO DI DIRITTO CON FUNZIONI DI SEGRETARIO D.S.G.A. - Rag. Santina D’Alessandro MEMBRI ELETTI Prof. Domenico Buccheri (Docenti), F. Muratore e G. Maniscalco (genitori) ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 68 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Collegio docenti unitario per i tre ordini di scuola PRESIDENTE • Dirigente Scolastico Ing. Andrea Tommaselli SEGRETARIO • Ins. Angela Monteverde COMPONENTI • Tutti i Docenti Consigli d’Intersezione e Consigli d’Interclasse PRESIDENTE • Dirigente Scolastico o suo delegato COMPONENTI DI DIRITTO • Tutti i Docenti COMPONENTI ELETTI • Un genitore per ogni classe/sezione Consigli di Classe PRESIDENTE • Dirigente Scolastico o suo delegato COMPONENTI DI DIRITTO • Tutti i Docenti COMPONENTI ELETTI • 4 genitori per ogni classe ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 69 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo STAFF DI DIRIGENZA DIRIGENTE SCOLASTICO Ing. Andrea Tommaselli Prof.Isabella Casapollo (1° collaboratore con funzioni di vicario) DOCENTI COLLABORATORI (2° collaboratore ) DOCENTI RESPONSABILI DI PLESSO Ilaria ALPI - Primaria Ins. Maria A. Lo Verde Nino BIXIO - Primaria Ins. Giuseppina Rita Dragotta Nino BIXIO - Infanzia Ins. G. Santalucia e Ins.N. Giannone Giovanni CORRAO - Primaria Ins. GiuseppinaAlduina SEGRETERIA D.S.G.A. Rag. Santina D’Alessandro UFFICIO PERSONALE ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Onofrio Abate ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Barbara D’ Amico UFFICIO ALUNNI ASSISTENTE AMMINISTRATIVO Francesco Sciulara UFFICIO PROTOCOLLO E AFFARI GENERALI ASSISTENTE AMMINISTRATIVO ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde Vincenza Siino pag. 70 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo RESPONSABILI DI LABORATORIO LABORATORIO SCIENZE CASAPOLLO ISABELLA INFORMATICA E LIM “BIXIO PRIMARIA” DRAGOTTA GIUSEPPINA RITA INFORMATICA E LIM “CORRAO” ALDUINA GIUSEPPINA INFORMATICA E LIM “ALPI” CIPRÌ DANIELA INFORMATICA E LIM SEDE CASAPOLLO ISABELLA REFERENTI DEI PROGETTI ATTIVITÀ MOTORIE SCUOLA SEC. CASCIO INGURGIO M. CONCETTA EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE PROVENZANO M.CLARA EDUCAZIONE ALLA SALUTE TARALLO ANNA GOSP SCUOLA SECONDARIA CAMPAGNA PATRIZIA GOSP SCUOLA PRIMARIA TUSA MARIA DSA SCUOLA SECONDARIA CAMPAGNA PATRIZIA DSA SCUOLA PRIMARIA VASSALLO LAURA ATTIVITÀ MOTORIE SCUOLA PRIMARIA VASSALLO LAURA EDUCAZIONE STRADALE HYDE NICHOLAS JEROME REFERENTE SICUREZZA CAMPO SALVATORE LEGALITÀ SCUOLA SECONDARIA MARCHETTA LIVIA LEGALITÀ SCUOLA PRIMARIA CIPRÌ DANIELA ATTIVITÀ INTEGRATIVE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE SIRECI ANTONINA GESUALDA LINGUE STRANIERE E SCAMBI CULTURALI CIANCIMINO CARMELA LINGUE STRANIERE E SCAMBI CULTURALI CASSARO FRANCESCA REFERENTE SOSTEGNO PRIMARIA PETRUSO ELISA REFERENTE SOSTEGNO SCUOLA SEC. COSENZA AGOSTINA ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 71 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1: Gestione del POF Coordinamento della progettazione curriculare e gestione del POF Angela Monteverde AREA 2: Tecnologia Laboratoriale e Didattica Multimediale Sostegno al lavoro dei docenti e del personale d’Istituto -Uso delle Tecnologie Informatiche M.C. Provenzano AREA 3: Interventi e servizi studenti Dispersione scolastica e inclusione Salvatrice Scuderi Orientamentoe Continuità Francesca Intravaia AREA 4: Valutazione dei processi organizzativi e didattici Giuseppina Varvaro Valutazione e INVALSI ANIMATORE DIGITALE: M.C. Provenzano COMITATO DI VALUTAZIONE D.S.: Andrea Tommaselli Componente esterno: D.S. Vito Pecoraro Componente docente nominata dal Collegio dei docenti: F. Intravaia - P. Patanè Componente docente nominata dal Consiglio d’istituto: A. Monteverde Componente genitori nominata dal Consiglio d’istituto: L. Di Fiore- F. Muratore COMMISSIONE ELETTORALE INSALACO A. DOCENTE LA PORTA DOCENTE PAMPINELLA M. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde A.T. A BUSCEMI M.G. GENITORE SANTORO GENITORE D’AGOSTINO C. GENITORE pag. 72 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO COMMISSIONE PTOF COMMISSIONE PIANO di MIGLIORAMENTO GRUPPO GOSP GRUPPO GLI SERVIZIO O. P . L’OSSERVATORIO LOCALE PER LA DISPERSIONE – Distretto 14 fornisce su richiesta un servizio di consulenza psicopedagogica volta a : Affiancare gli Insegnanti nella scelta delle strategie finalizzate al migliore coinvolgimento di tutti gli alunni all’interno della relazione educativa; mantenere le relazioni con i gruppi familiari degli alunni, dedicando particolare attenzione ai soggetti a rischio di dispersione; svolgere funzione di supporto al corpo docente nella gestione di situazioni che vedono coinvolti alunni e gruppi classe maggiormente problematici; costituire elemento di raccordo con enti e agenzie formative del territorio; elaborare i dati relativi alla frequenza e ai casi di abbandono degli alunni; collaborare alla definizione delle modalità d’intervento per la socializzazione e l’integrazione degli alunni in di handicap. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 73 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo BES Il nostro Istituto Comprensivo cerca di integrare con successo sia i ragazzi con DSA sia gli altri studenti con bisogni educativi speciali(BES). Ecco la necessità di una didattica inclusiva che ingloba strategie e metodologie che l’insegnante deve mettere in atto per promuovere l’interesse e la partecipazione di ogni allievo nei confronti delle attività di classe e per creare un produttivo ambiente di lavoro. Il gruppo di lavorocoordinato dal D.S. ing. Andrea Tommaselli, formato dai docenti: M.E. Petruso, L. Vassallo, S. Scuderi, A. Cosenza, P. Campagna e M. Tusa, dopo un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico precedente, esaminati i nuovi casi presenti nel nostro istituto, ha formulato un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche ha inoltre elaborato una proposta più dettagliata e personalizzata di Piano Annuale per l’Inclusività . A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra scuola ha elaborato per l’Anno Scolastico 2015/16, il “Piano Annuale per l’Inclusività” la Direttiva concernente gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, che delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 74 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici,sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzatarisposta. Tale impostazione rafforza il paradigma inclusivo della nostra scuola e richiede di contestualizzare il modello dell’integrazione scolastica all’interno di uno scenario cambiato, potenziando soprattutto la cultura dell’inclusione. La nuova Direttiva ministeriale definisce le linee del cambiamento per rafforzare il paradigma inclusivo: - Potenziamento della cultura dell’inclusione - Approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti curricolari - Valorizzazione della funzione del docente per il sostegno, quale risorsa aggiuntiva assegnata a tutta la classe - Nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione scolastica e di presa in carico dei BES da parte dei docenti Inoltre è da tener presente che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. BES= tre grandi sotto-categorie: Disabilità; Disturbi evolutivi specifici (oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate; il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico); Svantaggio socio-economico. Tutte queste differenti problematiche non vengono o non possono venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno. Si tratta quindi di stabilire a monte dei percorsi di inclusione, condivisi da tutte le figure professionali, non dettati dall’emergenza e che abbiano i seguenti obiettivi: - Prevenzione: identificazione precoce di possibili difficoltà che se ignorate possono trasformarsi in veri e propri handicap ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 75 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo - Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti e non dell’unicità del docente. - Valorizzazione della vita sociale: attenzione al progetto di vita, al conseguimento da parte degli alunni delle competenze routinarie. - (potenziamento) Ruolo dell’imitazione nei processi di apprendimento (apprendimento cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi) - Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte. L’I.C. “ Padre Pino Puglisi” riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene doveroso procedere alla redazione ed all’applicazione di un piano di inclusività generale da ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni presenti; ritiene che, nella programmazione e nell’effettuazione del percorso ,l’indicazione didattica verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento afferente a tutti i discenti e, in particolare, ai BES; precisa che, proprio nel rispetto dell’individualità e delle sue caratteristiche, si deve operare nella programmazione e nell’effettuazione del percorso , con piena consapevolezza dello specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando quanto più possibile la generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici tutt’affatto diverse; ritiene, di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed agli strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta ,in relazione a individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a studenti stranieri, oltre che a studenti DSA e DA. Per quanto concerne gli alunni stranieri, si opera parallelamente nel campo specifico dell’alfabetizzazione e della integrazione interculturale attraverso un’adeguata progettazione. Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a: 1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni); 2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati); 3) strumenti compensativi; 4) misure dispensative; utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale e/o alle direttive del POF. Propone altresì un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (ministero, enti locali ecc. es. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 76 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo facilitatore linguistico, psicologo ); ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di accesso al reale diritto allo studio che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere architettoniche per quanto riguarda i DA) o funzionali (mancanza della dotazione della strumentazione individuale: libri di testo, ecc., per quanto riguarda lo svantaggio socioeconomico e culturale). LA FORMALIZZAZIONE DEI BES Nella scuola che lavora per l’inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle problematiche da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione nella scuola ,inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale coinvolto . In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza preventiva delle varie tipologie di BES , delle risorse e delle strategie necessarie per operare. Occorre, poi, formalizzare compiti e procedure in modo che tutti cooperino al raggiungimento di un esito positivo. Il riconoscimento formale (con verbalizzazione assolutamente motivata) da parte del consiglio di classe è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso da quello con disabilità o DSA o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012). PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i punti di forza attuali dell’istituto. Ad oggi si ritiene di dover segnalare, i seguenti punti di criticità: ridotto numero delle risorse umane per il sostegno a favore degli alunni con disabilità; spazi dedicati alle attività per il recupero e il potenziamento non sempre sufficienti e adeguatamente attrezzati; tardiva o inesistente disponibilità delle risorse finanziarie annuali attraverso le quali attivare opportuni interventi di recupero e di potenziamento; difficoltà di passaggio di informazioni fra i consigli di classe e docenti ed operatori responsabili, degli interventi integrativi, con conseguente ricaduta nella valutazione curricolare; ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 77 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali del comune a favore delle famiglie con gravi problemi socioeconomici; difficoltà nel desumere, per gli alunni neoiscritti, dalla documentazione presentata, informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo. Punti di forza: - presenza di una funzione strumentale per l’inclusione. presenza di progetti didattici specifici per studenti con BES (alunni a rischio dispersione scolastica) Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella che segue: Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità A. Rilevazione dei BES presenti 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) - minorati vista - minorati udito - psicofisici 2. disturbi evolutivi specifici - DSA - ADHD (disturbo da deficit di attenzione- iperattività) /DOP (disturbo oppositivo provocatorio) - Borderline cognitivo - Disturbo specifico del linguaggio /Disturbo della coordinazione motoria 3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) - Socio-economico - Linguistico- culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro Alunni tot. istituto Totali BES % su popolazione scolastica n° 30 30 2 1 1 45 37 8 854 77 9% N° PEI redatti dai GLHO (Gruppo di lavoro per l’handicap operativo) N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria Risorse professionali specifiche Insegnanti di sostegno AEC (assistenza educativo culturale) Assistenti alla comunicazione (mediatori linguistici) ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde Prevalentemente utilizzate in… Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Attività individualizzate e di piccolo Gruppo Attività laboratoriali integrate (classi pag. 78 30 2 45 Sì / No Si Si No No No …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzione strumentale / coordinamento Si Referenti di Istituto (disabilità, DSA/ BES ,GOSP) Psicopedagogisti e affini esterni/interni (psicologo sportello di ascolto) Docenti tutor Altro: Altro: 3 1 Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Partecipazione a GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) Coordinatori di classe e simili Docenti con specifica formazione Altri docenti Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde Sì / No Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Si Partecipazione a GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Si Partecipazione a GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico educativi a prevalente tematica inclusiva Altro: Si Assistenza alunni disabili Si Progetti di inclusione / Coinvolgimento personale ATA laboratori integrati No Altro: Informazione /formazione su pag. 79 Si …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS (Centri Territoriali di Supporto) / CTI (Centri Territoriali per l’Integrazione scolastica)CTRH (Centri territoriali per l’handicap) Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde Coinvolgimento in progetti di inclusione Si Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Si Progetti territoriali integrati Si Progetti integrati a livello di singola scuola Rapporti con CTS / CTI/CTRH Altro: Progetti territoriali integrati Si Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativo didattiche/gestione della classe Didattica speciale e progetti educativo didattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) Altro: Si pag. 80 Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si Si …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Tra i compiti del GLI c’è anche l’elaborazione di un Piano Annuale per l’inclusività (P.A.I.) – Come precisato nelle nota MIUR n.1551 del 27/06/2013… “Non è un ‘documento’ per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. - Dirigente Scolastico promuove iniziative finalizzate all’ inclusione. Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; - GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; coordinamento stesura e applicazione di Piani di Lavoro (PEI e PDP ). - Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; Supporto al consiglio di classe/team docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive ;Collaborazione alla continuità nei percorsi didattici. Esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione; -Funzione Strumentale : collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione; Elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico -Commissione BES: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relativi ai BES. -Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative; Rilevazione di tutte le certificazioni. Rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; Definizione di interventi didattico-educativi, strategie e metodologie. Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP);Collaborazione scuola-famiglia-territorio; -Collegio Docenti: su proposta del GLI delibera del PAI -Docenti curriculari : Impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 81 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: docenti di sostegno contitolari con gli insegnanti di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi educativi per gli alunni per i quali è richiesta tale figura . Referenti: DSA/BES ,GOSP, DISABILITA’ (scuola dell’infanzia, scuola primaria; secondaria primo grado). Docente con competenze psicopedagogiche O.P Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione: • Attività laboratoriali (learning by doing) • Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) • Tutoring • Attività individualizzata (mastery learning) di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici. Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio in formato elettronico, affinché essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Coinvolgimento dei C.T.I. e i C.T.S., CTRH, delle A.S.P. e dei Centri di Assistenza Territoriali. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie. Prevede inoltre la valorizzazione del ruolo delle famiglie e partecipazione propositiva. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità Valorizzazione delle risorse esistenti. Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. -Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi. -Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari. -Valorizzazione degli spazi, delle strutture ,dei materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità e sull’inclusione ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 82 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione. Il progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive da parte dalla regione . Le proposte, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive: L’assegnazione di docenti da utilizzare per realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli apprendimenti. L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica. L’assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità e sensoriale dal primo periodo dell’anno scolastico Corsi di formazione sulla didattica inclusiva. Corsi di alfabetizzazione per alunni stranieri. Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa e materiali. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. In accordo con le famiglie e gli insegnanti vengono realizzati progetti di continuità al fine di favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola. la Commissione Formazione Classi provvederà all’inserimento nella classe più adatta degli alunni con disabilità e i bisogni educativi speciali. La formulazione del PAI è volta a sostenere l'alunno, dotandolo di competenze che lo rendano capace di fare scelte consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura. INDICATORI SITUAZIONI DI BES PREMESSA I presenti traguardi, qualora ritenuto opportuno di volta in volta dai relativi Consigli di classe interclasse, che costituiscono un Curricolo in verticale per i diversi segmenti dell'Istituto Comprensivo, varranno per diverse tipologie di situazioni, di seguito elencate: Alunni disabili Alunni con certificazione di DSA riconosciuta per legge Alunni con BES diversi, così come elencati nel Piano di Inclusione dell'Istituto Altre situazioni che possono presentarsi all'interno dei gruppi-classe e che prevedono la necessità di piani di studio personalizzati Essi verranno segnalati con apposita verbalizzazione e, pertanto, in base a questi sarà necessario concordare eventuali deroghe ai criteri di valutazione standard, nel caso in cui verrà prescelto il seguente curricolo. CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO 1. Riflettere, discutere e confrontarsi con il gruppo dei pari e degli adulti. 2. Utilizzare gli strumenti linguistici in modo funzionale e consapevole in un'ottica trasversale. ed interdisciplinare, a classi aperte e con metodo laboratoriale. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 83 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo 3. Usare le competenze linguistiche acquisite per collaborare con gli altri nell'elaborare progetti ed esperienze diverse. 4. Avviare le prime strategie del contare ai fini di semplici misurazioni relative al proprio vissuto, da spendere nelle necessità della quotidianità. 5. Promuovere la curiosità e la ricerca di senso, attraverso l'osservazione degli aspetti fondamentali dei fenomeni naturali e culturali. 6. Sviluppare atteggiamenti positivi verso calcoli scritti, mentali e logici, nella lettura della realtà circostante. 7. Promuovere la capacità di riconoscere, interpretare, confrontare i vari problemi in contesti diversi, valutandone informazioni e possibili soluzioni. 8. Analizzare i diversi fenomeni naturali, a diversi gradi, attraverso il metodo scientifico. 9. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d'animo, anche attraverso esperienze di drammatizzazione ed artistico-musicali. 10. Produrre semplici modelli grafici con ausilio di strumenti informatici. 11. Riconoscere nell'ambiente i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con l'ambiente circostante. 12. Utilizzare adeguate risorse materiali ed organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti. 13. Realizzare elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione propria, applicando le regole del linguaggio visivo e scegliendo tecniche e materiali diversi. 14. Riconoscere il valore culturale di immagini, opere ed oggetti artistici nei vari periodi storici. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 84 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo CTRH Il CTRH è uno strumento concreto a sostegno dell’integrazione nelle scuole autonome, finalizzato a sistematizzare e riorganizzare le esperienze acquisite da tutte le istituzioni di un territorio che operano a favore della disabilità. SEDE del CTRH DISTRETTO 14 (Centro territoriale di risorse per l’handicap) èL’ IPSSEOA“ P. Piazza” Il CTRH opera attraverso i finanziamenti predisposti dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, le risorse finalizzate che potranno essere individuate e assicurate a seguito di protocolli di intesa dagli Enti locali e territoriali, i contributi volontari di imprese ed associazioni ed eventuali cofinanziamenti. Il CTRH è DIRETTO DAL D.S. della scuola sede, Prof. G. Marano. Il direttore del CTRH si avvale della collaborazione di un “Comitato Tecnico Scientifico” che assume il compito di coordinare le attività del CTRH. Il CTRH realizza interventi a favore dei disabili in forma integrata con ASP, associazioni, attraverso la sinergia di azioni e risorse integrate verificandone i risultati al fine di costruire la rete di intenti e di operatività, in direzione di sviluppo e welfare. Inoltre coordina il monitoraggio delle azioni e degli interventi promuovendo l’archivio che costituirà una banca dati utile alla costruzione del sistema di circolazione e diffusione del materiale, anche attraverso pagina web. L’ I.C.S. Padre Pino Puglisi faparte del C.T.R.H.ed ècomponente del “Comitato Tecnico Scientifico”. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 85 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SCANSIONE ORARIA DELLE LEZIONI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA: SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “N. BIXIO” L’orario delle attività della Scuola dell’Infanzia del plesso “Nino Bixio” è il seguente: orario a tempo ridotto dalle ore 8, 15 alle ore 13, 15 dal lunedì al venerdì. GIORNI ORARIO SCOLASTICO Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15 SEZ. SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “G. CORRAO” L’orario delle attività della Scuola dell’Infanzia del plesso “Giovanni Corrao” è il seguente: orario a tempo ridotto dalle ore 8, 15 alle ore 13, 15 dal lunedì al venerdì. GIORNI ORARIO SCOLASTICO Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 8,15 alle ore 13,15 SCUOLA PRIMARIA - PLESSI “I. ALPI” ,“G. CORRAO”e “N.BIXIO” L'orario delle lezioni unità orarie di 60 minutiè il seguente: dalla prima alla quinta classe martedì e giovedì dalle ore 8,00alle ore 14,00 dalla prima alla quinta classe dalle ore 8,00 alle ore 13,00 lunedì, mercoledì e venerdì pausa di socializzazione in tutti i plessi di scuola primaria dalle 10,45 alle 11,00 ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 86 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo SCUOLA SECONDARIA di I grado L'orario delle lezioni 30 ore obbligatorie è il seguente: dalle ore 8,00 alle ore 14,00 dal lunedì al venerdì; pausa di socializzazione: dalle 10,45 alle 11,00 GIORNI ORARIO SCOLASTICO 30 ore obbligatorie*(30 U.O. di 60 minuti) Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì eVenerdì Pausa di socializzazione dalle ore 8,00 alle ore 14,00 10,45 /11,00 N.B.: *ad eccezione del corso F (indirizzo musicale)30 ore obbligatorie + 3 ore settimanali di strumento, anch’esse obbligatorie, per ciascun alunno che si svolgeranno in orario pomeridiano. STRUMENTO MUSICALE – (classe I, II e III F) 18 Unità Orarie di 60', così ripartite: 15 U.O. di lezioniindividuali e/o per piccoli gruppi, variabili nel corso dell'Anno Scolastico,comprendenti pratica strumentale,teoria e lettura,ascolto partecipativo 3 U.O. di Musica d'insiemee/o attività di approfondimento, anch’essavariabile nel corso dell'Anno Scolastico; secondo esigenze didattiche. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 87 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo CRITERIPER LA FORMAZIONE CLASSI SCUOLA DELL’INFANZIA Criteri per la formazione delle sezioni 1. Equa distribuzione delle sezioni 2. Equa distribuzione dei bambini nelle sezioni in base al semestre di nascita. Nuovi ingressi Vengono inseriti all’inizio nella graduatoria, nell’ordine: Bambini diversabili Bambini segnalati a Organi giudiziari Servizi sociali, Oss. di area, Casa famiglia) Bambini figli di personale previsto da norma di legge Successivamente vengono graduati nell’ordine: Per data di nascita tutti i bambini appartenenti al bacino di utenza, distintamente per plesso sono equiparati figli di un genitore che lavora all’interno del bacino di utenza, è data precedenza, per anno di nascita, a figli di personale in servizio nella scuola; per data di nascita tutti i bambini non appartenenti al bacino di utenza senza distinzione di plesso CASI PARTICOLARI: Su valutazione del singolo caso da parte del D.S., con atto riservato, può essere data precedenza all’interno dello stesso anno di nascita a: orfani figli di genitori separati o divorziati bambini con genitori o fratelli diversabili in particolari situazioni bambini con genitori in stato di detenzione bambini di famiglie in grave disagio economico bambini con due genitori che lavorano Anche in presenza di lista di attesa, rendendosi disponibile il posto, vengono accolti con precedenza bambini di famiglie trasferite nel bacino di utenza, se già frequentanti una scuola dell’infanzia. Non è ammessa deroga al numero massimo di alunni previsti per ogni classe. Se nella scelta sono state esercitate opzioni per più plessi, non trovando posto per la prima opzione, si accede ad altra richiesta con priorità rispetto ai nati nell’anno successivo. Non è consentito esercitare ulteriori opzioni (o modificare la scelta fatta) dopo che sono state chiuse le iscrizioni. Gli alunni, che abbiano già frequentato nell’anno scolastico in corso e che chiedono di cambiare sezione, vengono graduati insieme ai nuovi iscritti. Per l’inserimento nelle sezioni dello stesso plesso si terrà conto della preferenza espressa dai genitori nei limiti della funzionalità del gruppo che viene a formarsi, con criteri riferiti al sesso e alla fascia di età. Non è consentito chiedere l’iscrizione in più scuole dell’infanzia, anche in comuni diversi. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 88 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo SCUOLA PRIMARIA Per la formazione delle classi la commissione della scuola primaria si avvale di criteri che sonostati opportunamente studiati al fine di ottenere classi equieterogenee (eterogenee al lorointerno e omogenee tra esse): a) dati emersi dai colloqui con i Docenti della scuola dell’infanzia; b) dati emersi dalla griglia delle osservazioni sistematiche I CRITERI a) e b) SONO FONDAMENTALI E IRRINUNCIABILI. c) equa distribuzione, nelle classi, di maschi e femmine; d) equa distribuzione di alunni in base al semestre di nascita; e) equa distribuzione nelle classi degli alunni provenienti dalle stesse sezioni della scuola dell’infanzia (almeno due o tre provenienti dalla stessa sezione); f) equa distribuzione degli alunni segnalati dai docenti della scuola dell’infanzia come particolarmente bisognosi di attenzione. g) l’inserimento di alunni stranieri (con difficoltà linguistiche) nelle classi avverrà in modo ragionato e proficuo per gli stessi; h) inserimento guidato di alunni portatori di handicap o segnalati dall’assistente sociale. L'inserimento di tali alunni avverrà in modo ragionato da parte della Direzione, tenendo conto delle indicazioni fornite dagli specialisti e di tutte le variabili che possono incidere sulla valutazione del caso e nella formazione delle classi si considererà la presenza dell'alunno portatore di handicap onde creare un clima il più possibile favorevole all'integrazione; i) confronto con i docenti della scuola dell’infanzia dopo la formazione delle classi; SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Per la formazione delle classi la scuola si avvale di criteri che sono stati opportunamente studiati al fine di ottenere classi equieterogenee: a) dati emersi dalla scheda di valutazione dell'ultimo anno della scuola primaria; b) dati emersi da colloqui con i docenti della scuola primaria; c) equa distribuzione nelle classi di maschi e femmine; d) equa distribuzione nelle classi degli alunni provenienti dalle stesse classi della scuola primaria (almeno due o tre provenienti dalla stessa sezione); e) equa distribuzione degli alunni segnalati dai docenti della scuola primaria come particolarmente bisognosi di attenzione; f) L'inserimento di alunni portatori di handicap avverrà, tenendo conto delle indicazioni fornite dagli specialisti e di tutte le variabili che possono incidere sulla valutazione del caso, con l’obiettivo di creare un clima favorevole all'integrazione; g) Gli alunni ripetenti sono inseriti generalmente nel corso di provenienza, salvo esplicita diversa richiesta della famiglia e/o accordo del Consiglio di Classe. In ogni caso e per ogni ordine è data facoltà al Dirigente Scolastico di operare cambiamenti o disporre provvedimenti conseguenti ad atti riservati. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 89 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo ( delibera n.5 C.d.D. del 9 settembre2013) Il Collegio, all’unanimità, delibera quanto segue: Equieterogeneità e i desiderata dei genitori che chiedono il mantenimento dei gruppi provenienti dalla stessa classe, purché ciò non infici l’equilibrio e l’armonia. I ripetenti verranno lasciati nella loro stessa classe, laddove non ci siano motivi di incompatibilità. Gli alunni ripetenti della 1^F, che non hanno frequentato lo strumento, verranno cambiati di corso. Per quel che riguarda la formazione della nuova 1^F a indirizzo musicale, essa sarà formata dagli alunni le cui famiglie hanno chiesto di studiare uno strumento musicale. Ai ragazzi verrà assegnato lo strumento musicale in base alla loro richiesta e alle caratteristiche morfologiche, che sarà possibile verificare attraverso le prove attitudinali. Inoltre le 4 classi strumentali dovranno essere al loro interno eterogenee. Al fine di assicurare le pari opportunità in tutti i corsi della scuola anche nel corso F ad indirizzo musicale saranno inseriti i ragazzi diversabili. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L'Istituto identifica nell’educazione globale dei futuri cittadini lo scopo finale del proprio lavoro. Per conseguire questo obiettivo generale, attiva e mantiene collegamenti col territorio aderendo a progetti che possano contribuire al ruolo formativo della scuola e amplia la sua offerta formativa attivando, sia in orario curriculare che extracurriculare, laboratori artistici ed espressivi, promuovendo la partecipazione degli alunni a progetti, concorsi, rassegne musicali e cinematografiche, manifestazioni… Grazie a docenti in possesso di competenze specifiche e di grande esperienza, viene offerta agli alunni la possibilità di esprimere la propria creatività e di vivere la scuola in modo gioioso attraverso esibizioni strumentali, corali, realizzazione di musical, rappresentazioni teatrali, …: queste occasioni in cui, grazie all’intervento delle famiglie e degli amici degli alunni, la scuola si apre al territorio, rappresentano importanti momenti di aggregazione per il quartiere. Le numerose attività sportive che si svolgono nell’istituto sia in orario curriculare che extracurriculare hanno lo scopo di avvicinare gli alunni al contesto scolastico e acquistano ancora più importanza in un quartiere carente di strutture sportive: tornei, campionati, manifestazioni e concorsi costituiscono momenti preziosi in cui educare i ragazzi a valori quali il rispetto delle regole, lo spirito di squadra, il senso della solidarietà… ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 90 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo L’INDIRIZZO MUSICALE Da diversi anni l’offerta formativa nella nostra scuola è arricchita dell'insegnamento, svolto sull'intero Corso F, dello studio di uno strumento musicale, ai sensi del D.M. 201/99. Attraverso una prima fase sperimentale e diversi decreti ministeriali in materia, siamo arrivati all’attuale assetto in cui “[…] L’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona” e, rilevato il rapporto tra questa disciplina e gli altri campi del sapere, attraverso l’interdisciplinarietà “[…] la musica viene liberata da quell’aspetto di separatezza che l’ha spesso penalizzata e viene resa esplicita la dimensione sociale e culturale dell’evento musicale” (D.M. n. 201 del 6 Agosto 1999). Attraverso l’insegnamento strumentale e la sua pratica nelle diverse forme (dalla lezione individuale alla musica d’insieme) vengono sviluppati obiettivi non solo cognitivi, ma anche affettivi e psicomotori: nella pratica strumentale, infatti, il soggetto mette in gioco facoltà fisiche, psichiche, razionali, affettive e relazionali. L’alunno dunque può esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni nelle varie fasi dello studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (la notazione), alla crescita emotiva (il rapporto con la performance pubblica) e sociale (la collaborazione nella realizzazione di brani di musica d’insieme) per citare solo gli aspetti più evidenti. L’apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che fine, per lo sviluppo dell’individuo e delle sue potenzialità, intelligenza e socialità. Oltre alle lezioni di strumento e di teoria e lettura della musica ha grande rilevanza la pratica della musica d’insieme che diviene fulcro del corso stesso, sia come strumento metodologico privilegiato dell’apprendimento strumentale, sia come mezzo fondamentale di socializzazione e di maturazione nel metodo di lavoro, sia come momento d’incontro con il territorio,grazie alle esibizioni pubbliche al fine di ottenere sempre maggiore motivazione e partecipazione alle attività scolastiche. Diventa così importante, specie all’interno di una realtà come Brancaccio, promuovere e valorizzare quelle eccellenze che manifestino una forte vocazione in campo musicale, in una scuola che possa offrire ai ragazzi una didattica nuova e originale che assuma un ruolo ordinario e risponda all’esigenza di formare alunni sempre più aperti alla comunicazione nel nuovo scenario europeo, proprio nel campo musicale, attraverso la possibile scoperta di giovani talenti musicali. QUALI SONO I PREREQUISITI Non ci sono prerequisiti! Coloro che si iscrivono sono nella stragrande maggioranza alla prima esperienza musicale e proprio attraverso il corso entrano in contatto per la prima volta con la musica come pratica di uno strumento. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 91 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Naturalmente il corso, che ha una durata triennale curricolare obbligatoria, ovvero per tutto il ciclo della scuola secondaria di primo grado, richiede un certo impegno di tempo a scuola, alcuni rientri pomeridiani programmati per le lezioni di strumento, le prove di musica d’insieme, e, a casa, lo studio del proprio strumento. Solo con una applicazione regolare e costante, infatti, si riusciranno ad ottenere buoni risultati. Tuttavia questo impegno è largamente ricompensato dalle molteplici occasioni di divertimento offerte dai momenti di lavoro di gruppo (musica d’insieme, prove d’orchestra, ecc.),dai concerti pubblici, dalle gite e dai viaggi finalizzati alla partecipazione a rassegne e concorsi musicali regionali e nazionali, oltre naturalmente alla grande soddisfazione di raggiungere una padronanza sempre maggiore dello strumento o degli strumenti suonati. QUALI STRUMENTI È POSSIBILE STUDIARE Le discipline di strumento presenti nel corso F ad Indirizzo Musicale della nostra scuola sono: CHITARRA FLAUTO traverso PERCUSSIONI(Tamburo, Timpani, Vibrafono, Xilofono, Batteria ecc.) PIANOFORTE Al momento dell’iscrizione, e dunque all’atto della compilazione del modulo di richiesta di partecipazione al corso di strumento, ci si troverà a dover indicare i quattro strumenti in ordine di preferenza, secondo il gradimento del ragazzo o della ragazza. È molto importante che questa preferenza sia libera espressione del “futuro allievo” poiché questo permetterà ai professori esaminatori che lo incontreranno alle prove orientativo-attitudinali per l’ammissione al corso, di capire meglio le sue aspettative e riconoscerne più facilmente le predisposizioni verso uno strumento piuttosto che un altro. Per aiutare i futuri alunni nella scelta dello strumento, i professori di strumento del Corso F a indirizzo musicale organizzano, già nei mesi di dicembre e gennaio, prima delle iscrizioni, diversi incontri di orientamento con gli alunni delle classi quinte del nostro istituto e delle altre scuole primarie del territorio, che possono così vedere in azione i giovani strumentisti, loro compagni delle medie e avere tutte le informazioni circa il funzionamento del corso a indirizzo musicale. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 92 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo ACCESSO ALLA SEZIONE “F” A INDIRIZZO MUSICALE Per accedere alla classe 1ª del Corso F in cui è inserito l’insegnamento dello strumento musicale, è necessario sostenere una prova orientativo-attitudinale che consiste in alcuni test orali e pratici mediante i quali i professori di strumento del citato Corso F incontrano gli aspiranti iscritti valutandone le attitudini musicali riguardo alle quattro discipline strumentali presenti nella nostra scuola. Il test è selettivo relativamente al numero di alunni che formeranno la classe per l’anno scolastico di riferimento, equamente ripartiti in 4 gruppi strumentali. A tal fine, la commissione esaminatrice redigerà una graduatoria di merito in base ai criteri di valutazione più avanti descritti. Coloro che non rientrassero in tale numero sono automaticamente inseriti in altri corsi, secondo i criteri generali di formazione classi. In particolare, gli alunni ammessi a frequentare il corso musicale, secondo la graduatoria redatta, dovranno assumersi una seria responsabilità e impegno nella frequenza assidua delle lezioni pomeridiane curricolari di strumento. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL TEST Il voto finale è l’espressione della media dei seguenti voti: INTONAZIONE: somma dei voti dei test somministrati, espressi in forma decimale. RITMO: espressione del voto della prova pratica fatta singolarmente. ATTITUDINE FISICA: giudizio più alto relativo alla idoneità sui singoli strumenti. LETTURA di un semplice testo letterario. Per la formazione della classe, nel caso di parità nella media dei voti, precede il candidato più giovane e si scorrerà la graduatoria nei casi che lo rendessero necessario. STRUTTURAZIONE DEL CORSO Il corso strumentale è realizzato in orario curricolare interamente pomeridiano che prevede alcuni rientri per ciascun alunno così strutturati: Lezioni individuali e ascolto partecipativo - una o due U.O. settimanali (secondo esigenze didattiche) durante la quale si svolge il lavoro individuale; il singolo allievo segue anche la lezione di uno o più suoi compagni (ascolto partecipativo), realizzando anche brani d’insieme. Pratica della lettura, scrittura e creatività musicali – una U.O. settimanale per classe, svolta in prevalenza nell’ambito della lezione individuale e/o per piccoli gruppi, in cui si realizza il programma previsto finalizzato, in particolare, all’acquisizione della lettura della musica al proprio o ai propri strumenti studiati e degli aspetti teorici relativi alla scrittura. Musica d’insieme e laboratorio orchestrale – tre U.O. settimanali (un’ora per classe), variabili nel corso dell’anno scolastico organizzate in due livelli di abilità strumentali e/o per classi (secondo esigenze didattiche), per realizzare brani di musica d’insieme con formazioni di varia grandezza, dal duo in poi, e di diverso genere strumentale (collaborazioni fra i docenti a classi aperte) fino a giungere al grande gruppo orchestrale di tutti gli allievi delle quattro discipline di strumento. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 93 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo SERVIZIO SICUREZZA Il personale interno è stato aggiornato tramite CORSI di FORMAZIONE due sono le prove di evacuazione a cui docenti, alunni e personale vengono sottoposti nel corso dell'anno. Gli insegnanti, come lavoratori, sono tenuti a segnalare ai referenti ogni problema come possibile rischio. RLS di Istituto insegnante Angela Monteverde. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA L’Istituto promuove e favorisce la condivisione delle scelte da parte degli utenti che vengono coinvolti sia nella fase di definizione dei progetti, sia nel momento delle valutazioni. I genitori intesi come utenti esterni partecipano in qualità di rappresentanti, ai seguenti ORGANI COLLEGIALI: - Consiglio di Istituto - Consiglio di classe, o interclasse (Scuola Primaria) o intersezione (Scuola dell’Infanzia). Essi vengono coinvolti altresì nella vita della scuola tramite la partecipazione ad assemblee ad incontri di ricevimento per la valutazione del processo di apprendimento / formazione del proprio figlio a progetti di plesso o d’Istituto a manifestazioni pubbliche organizzate dalla Scuola, anche in collaborazione con Enti. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 94 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo RISORSE STRUMENTALI Il plesso centrale di via Panzera, sede della scuola secondaria, è dotato di aule speciali e di spazi destinati a specifiche attività: 2 laboratori informatico multimediale 1 laboratorio informatico multimediale linguistico 1 aula laboratorio di disegno ed educazione artistica 1 aula laboratorio di esperienze musicali 1 aula laboratorio di ceramica 1 aula biblioteca e sala docenti 1 laboratorio scientifico 1 aula_ Centro Documentazione Docenti Aule 1 aula alunni H- AULA PUGLISI 1 palestra coperta 1 AULA MAGNA AUDITORIUM 1 aula samsung Campi esterni e pista di atletica leggera I plessi Bixio, Corrao e Alpi della scuola Primaria sono dotati di Spazi esterni. FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare: L’accesso alla biblioteca da parte dei docenti, dei genitori e degli alunni anche – nei limiti del possibile – nelle ore pomeridiane; modalità agevoli di accesso al prestito e alla consultazione; la partecipazione, ove possibile e in via consultiva, degli alunni alla scelta delle dotazioni librarie da acquistare. Dall’anno 2005-06 la biblioteca si avvale di una responsabile Rosalba Mascari che, secondo un calendario e un orario prestabiliti, cura il servizio prestiti e consiglia gli alunni nella scelta delle loro letture. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 95 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo Calendario Scolastico Sarà determinato dal Consiglio d’Istituto in seguito alla delibera dell’Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale. ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 96 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo I NOSTRI SPAZI INGRESSO PRINCIPALE EDIFICIO ESTERNO AUDITORIUM PALESTRA COPERTA AULA SAMSUNG ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 97 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo ALLEGATI a) b) c) d) e) f) g) RAV PIANO DI MIGLIORAMENTO PROSPETTO RIEPILOGATIVO PROGETTI REGOLAMENTO DI ISTITUTO PROGETTI DI POTENZIAMENTO/RECUPERO SCUOLA PRIMARIA PROGETTI DI POTENZIAMENTO/RECUPERO SCUOLA SEC. DI I GRADO PIANO SCUOLA DIGITALE PUGLISI ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 98 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo INDICE LA STORIA DELLA SCUOLA IL TERRITORIO RAPPORTI CON ENTI ESTERNI PRIORITÀ STRATEGICHE - Rif. Legislativi - Atto indirizzo D.S. CURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA SEC.I GRADO CURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA PRIMARIA P. di M. OBIETTIVI DEL NOSTRO ISTITUTO CHI SIAMO SITUAZIONE EDILIZIA : - Distribuzione delle classi dell’Istituto - Numero dei Docenti per plesso QUADRO STATISTICO ALUNNI E FAMIGLIE LE NOSTRE FINALITÀ STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE AREE DI INTERVENTO IL CURRICOLO VERTICALE STRUMENTO MUSICALE LIVELLI COMPETENZE IN USCITA SCUOLA SEC. DISAGIO E DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO PREVENZIONE DISPERSIONE SCOLASTICA INTEGRAZIONE ALUNNI CONTINUITÀ CON LA SCUOLA SEC. DI II GRADO USO TECNOLOGIE MULTIMEDIALI VERIFICA E VALUTAZIONE CRITERI D’ESAME PROVE INVALSI PROGETTI D’ISTITUTO PROGETTI ARRICCHIMENTO CURRICOLO SCOLASTICO PROGETTO AREA A RISCHIO FABBISOGNO ORGANICO E POSTI DI POTENZIAMENTO ATTIVITÀ FORMATIVE DOCENTI E ATA CRITERI AGGIORNAMENTO FABBISOGNO ATTREZZATURE VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE MANIFESTAZIONI ORGANIGRAMMA STAFF DEL DIRIGENTE SEGRETERIA RESPONSABILI DI LABORATORIO REFERENTI PROGETTI FUNZIONI STRUMENTALI COMITATO VALUTAZIONE COMMISSIONE ELETTORALE COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO SERVIZIO O.P. BES PAI ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E SCANSIONE ORARIA CRITERI FORMAZIONE CLASSI INDIRIZZO MUSICALE ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde pag. 99 PAG. 2 PAG. 4 PAG. 6 PAG. 8 PAG.16 PAG.17 PAG.18 PAG.18 PAG.19 PAG. 20 PAG. 21 PAG. 22 PAG. 23 PAG. 24 PAG. 25 PAG. 26 PAG. 43 PAG. 44 PAG. 48 PAG. 48 PAG. 49 PAG. 50 PAG. 51 PAG. 52 PAG. 56 PAG. 57 PAG. 58 PAG. 59 PAG. 60 PAG. 62 PAG. 63 PAG. 64 PAG. 65 PAG. 66 PAG. 67 PAG. 68 PAG. 70 PAG. 70 PAG. 71 PAG. 71 PAG. 72 PAG. 72 PAG. 72 PAG. 73 PAG. 73 PAG. 74 PAG. 74 PAG. 86 PAG.88 PAG. 91 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo SERVIZIO SICUREZZA RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA RISORSE STRUMENTALI CALENDARIO SCOLASTICO I NOSTRI SPAZI ALLEGATI ICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF – A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19 a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde PAG. 94 PAG. 94 PAG. 95 PAG. 96 PAG. 97 PAG. 98 pag. 100 …i nostri sogni e desideri cambiano il mondo