Scuola dell'Infanzia, Primaria, Secondaria di I grado
Via Francesco Panzera n. 28 - 90124 Palermo - COD. FISC.: 80027180829
 Tel. 091.630.74.02 –  fax 091.630.75.95
 Sito web: www.icspuglisi.gov.it
 mail: [email protected] [email protected]
PTOF
2016-17
2017-18
2018-19
Deliberato dal Collegio dei Docenti il 14/01/2016
Approvato dal Consiglio d’Istituto il 14/01/2016
…E
SE OGNUNO FA QUALCOSA
LA STORIA DELLA SCUOLA
L’Istituto Comprensivo Statale “Padre Pino Puglisi” già del Protonotaro, nasce nel 2000 in
seguito al sacrificio di Padre Pino Puglisi, parroco di Brancaccio presso la Chiesa di San Gaetano.
Egli sosteneva che per liberare i ragazzi dalla mafia, dalla povertà, dall’ignoranza bisognava
costruire una scuola media nel quartiere. I ragazzi erano costretti, infatti, ad alzarsi presto la
mattina, a prendere uno o due autobus per recarsi in scuole che si trovavano in via Oreto o in Corso
dei Mille. La lontananza delle scuole contribuiva, infatti, ad un’alta dispersione scolastica
Padre Pino Puglisi aveva fatto più volte la domanda al Comune affinché i magazzini siti in via
Azolino Hazon fossero adibiti a scuola media. Aveva scomodato politici, giornali, istituzioni, anche
l’Arcivescovo, ma nulla era accaduto. Padre Pino continuò a lottare, non si arrese, ma il 15
settembre 1992, a Piazzale Anita Garibaldi, il coraggioso prete fu avvicinato da tre sicari e fu
ucciso.
Il suo martirio convinse le istituzioni a costruire una scuola media nel quartiere, così nel 1995
furono iniziati i lavori di costruzione che terminarono nel 2000.
Fino a quel momento infatti i ragazzi del quartiere frequentavano la scuola media del
Protonotaro che nel 1997 si era trasferita da corso Vittorio Emanuele in locali poco idonei siti in
corso dei Mille.
Il 13 gennaio 2000 il nuovo edificio scolastico viene inaugurato: alunni, familiari, il Preside e
tutto il personale della scuola davanti alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi e di sua moglie, la Signora Franca, partecipano a una grande ed emozionante
cerimonia durante la quale la nuova scuola viene intitolata a Padre Pino Puglisi.
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In suo onore esiste questa grande e bella scuola, per tenerne viva la memoria di educatore tra
le famiglie dei giovani del quartiere e per continuarne, nel suo nome e con il suo esempio, la
testimonianza di impegno umano e civile.
In sua memoria vogliamo riportare le parole del testo che una nostra alunna ha scritto per il
sito web della scuola:
“Con l'esempio e con le parole ogni giorno ci viene ricordato che frequentare la
scuola, istruirci e saper mettere in pratica le cose apprese è fondamentale per
progettare in modo consapevole il nostro futuro e per entrare preparati nel
mondo degli adulti. Con maggiore o minore difficoltà ciascun ragazzo, nel
nostro istituto, prova ad impegnarsi in tutto questo e sente di non essere solo
perché sa che qui c'è qualcuno che si prenderà cura di lui. Così si realizza l'idea
per cui si è battuto, e non ha avuto paura di morire, padre Pino Puglisi.
Vivendo dal 1990 al 1993 tra la gente del quartiere Brancaccio di Palermo,
padre Pino ne conosceva bene i disagi, le sofferenze, ma sapeva anche che a
quella stessa gente doveva essere data la possibilità di crescere e di far
conoscere anche il suo volto onesto e operoso. Una scuola media proprio qui,
dove si pensava che "l'istruzione non dà pane", in un tempo non così lontano,
era un primo passo per togliere dalla strada tanti ragazzi e indicare loro modelli
di vita alternativi.
Quella scuola oggi siamo noi, con la grande voglia di fare che ci portiamo
dentro, con il sogno di un futuro ricco di valori e di cultura, magari anche con
un bel lavoro!”
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IL TERRITORIO
L'attuale quartiere Brancaccio si estende in una porzione di quella vasta area sub-urbana che a
partire da XIII sec. era genericamente chiamata "Contrada Cassarorum". A partire dal XVII secolo
si assiste alla creazione, da parte della nobiltà, di numerosi villaggi e tra questi Brancaccio.
Il quartiere prende il nome dal governatore e amministratore della città di Monreale Antonio
Brancaccio, di origine napoletana, stabilitosi a Palermo nel corso del XIV sec., proprietario di vasti
appezzamenti di terra nella contrada. Questi, nel 1747, farà costruire la chiesa dedicata a Sant’Anna
che, successivamente divenuta parrocchia, verrà intitolata a San Gaetano da Thiene e a Maria SS.
del Divino Amore.
Dopo il 1860, la città è divisa in sei mandamenti, quattro interni: Tribunali, Castellamare,
Monte di Pietà e Palazzo Reale e due esterni: Molo e Oreto. La Borgata insieme con quella di
Mezzomonreale, Porrazzi, Conte Federico, Falsomiele, Villagrazia, faceva parte del
mandamento ORETO. Il quartiere aveva inizio fuori Porta Garibaldi, con Corso dei Mille da dove il
27 maggio del 1860 entrò Garibaldi in città con i suoi Mille.
Oggi, il quartiere Brancaccio, insieme alle borgate di Conte Federico, Ciaculli e CroceverdeGiardini, costituisce la II Circoscrizione della città di Palermo; si tratta di un territorio le cui
caratteristiche sociali, culturali ed economiche sono enormemente diversificate: accanto a realtà
“normali” coesistono realtà di grande disagio.
Nello stesso quartiere abitano famiglie di impiegati, operai, piccoli
commercianti, liberi professionisti, in possesso di un titolo di scuola superiore,
che volentieri partecipano a tutti i momenti della vita scolastica dei loro figli,
sempre pronti a motivare allo studio e a collaborare in maniera efficace con la
scuola per favorire il successo formativo dei ragazzi
Ma allo stesso tempo troviamo anche numerose famiglie con un
basso livello culturale che versano in condizioni di vita disagiate dovute
a permanente disoccupazione o a lavori precari, e che in alcuni casi, pur
di “riuscire a vivere” finiscono anche col dedicarsi ad attività poco lecite oppure favoriscono la
criminalità organizzata. Si tratta di famiglie che spesso avvertono la scuola come un’antagonista
oppure come un’istituzione che può risolvere tutti i loro problemi o colmare tutte le carenze del
territorio.
Una cosa accomuna tutti gli abitanti di Brancaccio e dintorni: l’invivibilità del quartiere; la
carenza di servizi, l’assenza dello Stato, la microcriminalità, e purtroppo anche una “certa”
mentalità, che facilmente attecchisce in condizioni di svantaggio sociale, rendono difficile il
territorio dove opera la nostra scuola.
A nulla serve la presenza di monumenti di un certo rilievo come le grotte del Monte Grifone
con graffiti e resti di mammut nani; il Castello della Favara, costruito (secondo l'Amari) come
residenza di campagna dall'Emiro Giafar (997-1019); la chiesa di San Ciro, nei pressi della quale
sono ancora oggi visibili i tre archi da cui sgorgavano le acque delle sorgenti del vicino Monte
Grifone che alimentavano un lago artificiale che circondava il Castello; il Ponte Ammiraglio, di
epoca normanna, costruito tra il 1113 e il 1132, che sino al 1876 sovrastava il fiume Oreto, prima
che il suo corso fosse deviato, e sotto i cui archi si scontrarono all'arma bianca garibaldini e truppe
borboniche nel maggio del 1860; gli antichi lavatoi (uno si trova in Via Brancaccio e l'altro in via
Conte Federico) e la cosiddetta grotta della Regina Costanza, riferibile al periodo arabo, ubicata
in via dei Cavallacci, testimonianze, tutte, di antichi splendori.
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Oggi il quartiere è molto cambiato rispetto alla borgata immersa nei giardini del XVIII sec.
Tuttavia la sua storia, i suoi monumenti, testimoni di un passato illustre, fanno parte di quel
bagaglio culturale di cui bisognerebbe andare orgogliosi, per guardare al futuro, ma la decadenza
e l’abbandono in cui versano, denota una quasi rassegnazione da parte dei cittadini a riappropriarsi
del quartiere..
Il quartiere Brancaccio è stato per secoli legato all’attività agricola; la maggior parte della
popolazione era formata da braccianti o da piccoli proprietari terrieri. Solamente agli inizi degli
anni ’70, quando nacque la zona industriale, i suoi abitanti divennero addetti del settore
secondario.
Iniziava per Brancaccio un periodo di grande sviluppo. Purtroppo alla fine degli anni ’80, a causa
della crisi economica che si abbatté su tutta quanta l’Italia, per la zona industriale cominciò una
inesorabile decadenza e per gli abitanti di Brancaccio si prospettarono anni di scioperi, di sacrifici e
di cassa integrazione.
A tutt’oggi ben poco resta della zona industriale e della febbrile attività degli anni Ottanta.
Non esiste più un settore economico che caratterizza gli abitanti di questa zona, sebbene, facendo
un giro per il quartiere, è possibile accorgersi che il settore terziario è quello che ha più addetti
grazie alla presenza di numerosi negozi al dettaglio.
I servizi del quartiere sono carenti rispetto alla numerosa popolazione che vi abita. La ASL, i
consultori e il centro-vaccinazioni non si trovano all’interno del quartiere vero e proprio ma nei
quartieri confinanti di Settecannoli-Corso dei Mille e Oreto-Stazione.
Non esistono spazi verdi, né punti di ritrovo per anziani e giovani (ad esclusione del Centro
Padre Nostro e delle Parrocchie), non ci sono asili-nido e le sezioni di scuola dell’infanzia sono
inadeguate alla richiesta.
Cinema e teatri non sono di facile raggiungibilità.
La presenza dello scalo merci ferroviario ha peggiorato di molto la qualità della vita perché ha
aumentato l’inquinamento acustico e atmosferico e ha peggiorato la viabilità. Insufficienti e poco
efficienti risultano inoltre i mezzi pubblici che collegano il quartiere alla centro della città.
Di fronte a tanto disagio e tanta sfiducia nelle istituzioni, il nostro Istituto si pone come uno dei
pochi baluardi di legalità, come simbolo di un quartiere che vuole rinascere, come unico punto di
riferimento di molte famiglie che hanno bisogno di entrare in contatto con le altre Istituzioni. È a
partire dalla scuola che i giovanissimi del quartiere possono acquisire quegli strumenti che
permetteranno loro di poter inserirsi nel mondo del lavoro e risollevare le sorti di questo territorio.
La sede dell’Istituto Comprensivo “Padre Pino Puglisi” è in Via Francesco Panzera n. 28, in un
edificio costruito con moderni criteri di funzionalità e abbondanza di spazi interni ed esterni.
La scuola accoglie 18 classi di Scuola Secondaria di I grado, gli uffici di Presidenza e di
amministrazione.
L’eterogeneità del contesto economico della zona di ubicazione delle scuole incide fortemente
sulla diversità socio-culturale delle famiglie e dell’utenza.
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ANALISI DEL TERRITORIO
NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE
MANCANO:
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SONO INVECE PRESENTI:
Associazioni sportive
Musei
Spazi verdi
Centri di formazione professionale.
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Servizi di pubblica sicurezza
Associazioni di volontariato
Attrezzature sportive
Biblioteca
Cinema e Teatri
Palestre
Servizi parrocchiali
Servizi sociali
Scuole secondarie di II grado
PROBLEMATICHE RISCONTRATE NEL TERRITORIO
RAPPORTI CON ENTI ESTERNI E TERRITORIO
Il nostro Istituto intende favorire tutte le iniziative che realizzano la funzione della scuola come
centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio.
La nostra scuola si avvale in modo costante e programmato della collaborazione e dei servizi di
esperti, operatori ed agenzie esterne alla scuola, che operano istituzionalmente nel territorio e nei
confronti delle quali la scuola si propone di :
 programmare ed attivare interventi mirati alla prevenzione della dispersione scolastica e
della devianza minorile;
 coordinare in modo sistematico gli aspetti educativi, sociali ed organizzativi dei progetti;
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 creare collegamenti tra scuola, formazione professionale e mondo del lavoro con le realtà
produttive del territorio;
 realizzare in modo continuativo uno scambio dinamico di risorse.
L’I.C.S. “P.P.Puglisi” collabora da anni con:
Istituzioni, Enti e Associazioni che contemplino tra le loro finalità la promozione della cultura e
della formazione quali Enti Locali, Istituzioni Scolastiche, Università, Centro di accoglienza Padre
Nostro, Fondazione Don Giuseppe Puglisi, Associazione Culturale Maredolce.
Sono attive convenzioni con le Università degli Studi di Palermo per lo svolgimento di stage e/o
tirocini formativi e di orientamento ( D.I.142/98) per studenti e laureati dell’Università degli Studi di
Palermo, in base alle quali, docenti in corso di formazione, svolgono il tirocinio richiesto e sono
assistiti con un programma di tutoraggio.
Un capitolo importante della collaborazione con enti esterni è rappresentato dagli accordi di rete.
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PRIORITÁ STRATEGICHE
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
In riferimento alle “Indicazioni nazionali per il curricolo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del Ministero
della Pubblica Istituzione del mese di novembre 2012:
La Scuola dell’Infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e
contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale
ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di
sviluppo e di innovazione.
Con le Indicazioni nazionali s’intendono fissare gli obiettivi generali, gli obiettivi di
apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze dei bambini e ragazzi per
ciascuna disciplina o campo di esperienza.
Per l’insegnamento della Religione Cattolica, disciplinata dagli accordi concordatari, i
traguardi di sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento sono definiti d’intesa con
l’autorità ecclesiastica (D.P.R. 11 febbraio 2010)
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro
delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dell’Unione europea ( Raccomandazione del 18-12-2006)
La generalizzazione degli istituti comprensivi, che riuniscono scuola dell’infanzia, primaria e
secondaria di primo grado, crea le condizioni perché si affermi una scuola unitaria di base che
prenda in carico i bambini dall’età di tre anni e li guidi fino al termine del primo ciclo di istruzione e
che sia capace di riportare i molti apprendimenti che il mondo oggi offre entro un unico percorso
strutturante.
Le Indicazioni Nazionali costituiscono, quindi, il quadro di riferimento per la progettazione
curricolare e consentono di elaborare e progettare itinerari relativi a contenuti, metodi,
organizzazione e valutazione sia nella Scuola dell’Infanzia attraverso i campi di esperienza, sia nella
scuola del primo ciclo attraverso le discipline.
In riferimento al decreto legge del 28 agosto 2008 del Ministero della Pubblica Istruzione, sono
attivate azioni finalizzate all’acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a
“Cittadinanza e Costituzione” dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola del PRIMO CICLO.
Altre Normative di riferimento:
Legge n. 169 del 30 ottobre 2008
Linee guida sulla riorganizzazione delle attività di educazione fisica e sportiva nelle scuole
secondarie di I e II grado. MIUR agosto 2009
Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità. MIUR settembre 2009
DM 8/2011 sulla pratica musicale nella scuola primaria
DPR 105/2010 e DPR175/2012 – IRC
Direttiva 27.12.2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione” e successiva C.M. n. 8 del 6 marzo 2013
Legge n. 107 del 13 luglio 2015
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IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE È STATO PREDISPOSTO SULLA BASE
DELL’ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
la Legge 13 luglio 2015, n 107 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”, in
particolare il comma 14, punto 4;
VISTO
l’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
VISTO
il D.P.R. 275/1999 “Regolamento in materia di autonomia delle Istituzioni
scolastiche”, ed in particolare gli artt. 3, come modificato dalla Legge n. 107/2015,
4 e 5, comma 1;
VISTE
le Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (D.M. 254 del 16 novembre 2012),
VISTO
il comma 7 della Legge 13 luglio 2015 n. 107, che descrive gli obiettivi formativi
individuati come prioritari, le cui aree di intervento sono state ricondotte, a titolo
esemplificativo, ai campi suggeriti dalla Nota del MIUR n. 30549 del 21/9/2015;
VISTO
il Decreto Ministeriale 22 Agosto 2007, n. 139 - Regolamento recante norme in
materia di adempimento dell’obbligo di istruzione;
ACCERTATA
la consistenza della popolazione scolastica e la localizzazione dell’istituto in un'area
caratterizzata da forte dispersione scolastica (comma 95 della Legge 13 Luglio 2015
n. 107);
TENUTO CONTO
delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali
presentate dagli Enti Locali e dai Servizi socio-sanitari del territorio;
TENUTO CONTO
delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio;
TENUTI IN CONSIDERAZIONE i Piani dell’Offerta formativa degli anni scolastici precedenti;
TENUTO CONTO
delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie sia in occasione degli
incontri informali e formali;
SENTITO
il DSGA, relativamente alle scelte di gestione e di amministrazione;
VISTI
gli esiti del Rapporto di Autovalutazione e considerate le priorità e i traguardi ivi
individuati, qui sinteticamente riportati:
VISTA
Individuazione delle priorità
Priorità e Traguardi
ESITI DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE
DELLA PRIORITA'
(max 150 caratteri
spazi inclusi)
Miglioramento degli
esiti scolastici
Risultati scolastici
Riduzione
dell'insuccesso e delle
diverse forme di
dispersione
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DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO (max
150 caratteri spazi
inclusi)
Innalzare la
percentuale di alunni i
cui esiti si attestino su
valutazioni uguali e
superiori a 8/10
Ridurre la
percentuale di
insuccesso
formativo(abbandono,
evasione, non
ammissione alla classe
successiva, frequenza
irregolare, scarso
rendimento)
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Risultati a distanza
Miglioramento degli
esiti scolastici
Monitorare il
percorso scolastico nel
lungo termine e
potenziare la
continuità con le
II.SS. e le agenzie
formative che
accolgono gli alunni in
uscita
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500
caratteri spazi inclusi)
L'analisi dei dati relativi agli esiti ha fatto emergere delle criticità, segnatamente alla secondaria
di I grado, relativamente alla percentuale di alunni non ammessi alla classe successiva e alla
concentrazione di studenti nelle fasce di voto dal 6 al 7 e alla bassissima percentuale di 8, 9 e
10. Tali dati si distaccano sensibilmente dai benchmark di riferimento, soprattutto da quelli
nazionali. Si ritiene pertanto prioritario progettare e realizzare azioni che mirino, nel medio e
lungo termine, a migliorare sensibilmente gli esiti scolastici degli studenti.
Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO
Continuità e orientamento
Sviluppo e valorizzazione delle
risorse umane
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
DESCRIZIONE
DELL'OBIETTIVO DI
PROCESSO (max 150
caratteri spazi inclusi)
Potenziare le attività di
continuità al fine di consentire
agli alunni di effettuare scelte
più consapevoli ed efficaci
Implementare una rete di
contatti con le figure
strategiche delle II.SS. e delle
agenzie formative che
accolgono gli studenti in uscita
Consolidare il processo di
condivisione di "buone
pratiche" didattiche attraverso
gruppi di studio e ricerca e
seminari di autoformazione
Consolidare il patto formativo
con le famiglie attraverso focus
group, occasioni di formazione
per adulti, tavoli di lavoro
tematici
Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento
delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi)
La complessità del territorio di pertinenza dell'I.S. richiede "attori competenti" del processo di
miglioramento. In considerazione della fascia di età degli studenti, si ritiene prioritario
consolidare la consapevolezza e l'efficacia dell'azione di docenti e famiglie, adulti responsabili
del processo educativo, anche in vista di scelte future più consapevoli ed efficaci. Da un lato si
ritiene necessario sviluppare e valorizzare le risorse professionali presenti, per una più
funzionale azione didattica; dall'altro, è imprescindibile il rafforzamento della partnership con
le famiglie, potenziando i momenti di incontro, di formazione, di scambio che puntino a
potenziare il "consenso" della scuola e il riconoscimento della sua mission di istituzione
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deputata al successo formativo e alla promozione della cittadinanza all'interno del territorio.
CONSIDERATO
VISTI
CONSIDERATO
che la comunità professionale sarà impegnata nella redazione del Piano di
Miglioramento e la conseguente incidenza che tale Piano avrà nella successiva
implementazione dell’offerta formativa;
i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti nella nostra scuola, in
rapporto alla media nazionale e regionale;
che la struttura dell’Istituto Comprensivo "Padre Pino Puglisi" di Palermo nel
corrente anno scolastico è così articolata in:
Scuola secondaria di I grado
Sede centrale via Francesco Panzera n. 28 - 90124 Palermo
N° Alunni
375
N° Classi
18
N° Alunni
102
N° Classi
5
Scuola Primaria
Plesso “Giovanni Corrao” - Via Conte Federico n. 267/a – 90124
Palermo
Plesso “Nino Bixio” - Via Cassaro Bonanno - 90124 Palermo
Plesso “Ilaria Alpi” - Croceverde Giardini – C.so dei Mille n. 1672 -
190
99
10
5
Scuola dell'Infanzia
Plesso “Giovanni Corrao” - Via Conte Federico n. 267/a – 90124
Palermo
Plesso “Nino Bixio” - Via Stefano Bozzo - 90124 Palermo
N° Alunni
24
75
N° Alunni
Totale generale dell'Istituto
N° Sezioni
1
865
3
N°
Classi/Sez.
42
Gli alunni diversamente sono 31 così inseriti:
 n. 18 alunni nella scuola secondaria di I grado;
 n. 12 alunni nella scuola Primaria
 n. 1 alunni nella scuola dell'Infanzia
Gli alunni con cittadinanza non italiana sono complessivamente n. 4 così distribuiti:
 n. 3 alunni nella scuola secondaria di I grado;
 n. 1 alunni nella scuola Primaria
 n. 0 alunni nella scuola dell'Infanzia
Gli alunni che non si avvalgono dell'IRC sono complessivamente n. 25 così distribuiti:
 n. 18 alunni nella scuola secondaria di I grado;
 n. 7 alunni nella scuola Primaria
 n. 0 alunni nella scuola dell'Infanzia
TENUTO CONTO
RICHIAMATO
CONSIDERATE
CONSIDERATI
delle risorse professionali, strumentali e finanziarie di cui l’istituzione dispone,
nonché delle esperienze professionali maturate nel corso degli anni;
l’art. 1, commi da 1 a 4, della Legge n. 107/2015;
le Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici
2014/15,2015/16 e 2016/17 (Direttiva n. 11/2014);
i compiti affidati al dirigente scolastico dall’art. 25 D.lgs. 165/2001 e dalla legge n.
107/2015, ed in particolare dai c.78 e segg.;
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RICHIAMATE
RICHIAMATE
le norme a tutela della libertà di insegnamento dei docenti e quelle relative alle
competenze degli OO.CC.;
le scelte di amministrazione, di gestione ed organizzazione del lavoro declinate nella
direttiva impartita al Dsga del 27/11/2015 e in particolare i principi di: tutela della
privacy delle persone e degli altri soggetti; accoglienza, ascolto attivo e orientamento
dell’utenza; chiarezza e precisione nell’informazione; potenziamento
dell’informatizzazione dei servizi, anche al fine di abbreviare I tempi di lavorazione
e ridurre, di conseguenza, i tempi di attesa dell’utenza; funzionale organizzazione del
lavoro di tutte le unità di personale ATA; valorizzazione della professionalità di tutto
il personale; costante monitoraggio dei procedimenti amministrativi.
EMANA
Il seguente atto di indirizzo per l'elaborazione del Piano triennale dell’Offerta formativa
PRINCIPI GENERALI PER L’ELABORAZIONE DEL P.T.O.F.
Il piano triennale dell’Offerta formativa sarà orientato all’innalzamento dei livelli di istruzione e delle
competenze degli studenti, nel rispetto dei tempi e degli stili di apprendimento. L’azione dell’istituzione
scolastica è espressione dell’autonomia della comunità professionale e territoriale, valorizza il contributo di
tutte le componenti della comunità scolastica, è orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze.
Il metodo di lavoro sarà improntato a collaborazione e partecipazione, nel rispetto della libertà di
insegnamento e delle competenze degli organi collegiali e delle istanze degli alunni e delle loro famiglie.
Si ritiene fondamentale la chiara definizione delle priorità condivise all'interno della comunità scolastica e la
definizione di momenti comunicativi atti a renderle note anche all'esterno, coinvolgendo nel progetto
formativo le famiglie e il territorio.
Ai fini dell'elaborazione del PTOF, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti
indicazioni:
 il PTOF dovrà tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per
rispondere alle reali esigenze dell'utenza.
 l'offerta formativa dovrà articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle indicazioni
nazionali, ma anche del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a
costruire l'immagine della nostra scuola.
Si ritiene necessario pertanto che il Collegio dei docenti consideri nella stesura del PTOF:





il rafforzamento dei processi di costruzione del curricolo d'istituto verticale caratterizzante l'identità
dell'istituto;
lo sviluppo delle competenze di cittadinanza, in particolare il sostegno all’assunzione di
responsabilità e autodeterminazione, la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei
rispettivi ruoli all'interno dell'istituzione e del territorio, promuovendo iniziative rivolte alla legalità,
all'ambiente, alla valorizzazione dei beni culturali ed artistici;
lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea;
la previsione di strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari e
volte a sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenziamento degli studenti
con particolari attitudini disciplinari, per l’individuazione dei talenti, il potenziamento delle
eccellenze e l’adozione di iniziative educative e didattiche secondo quanto indicato: dalle Linee
Guida sui B.E.S, dalla Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, dalla Circolare Ministeriale n.8
del 6 marzo 2013, dalla Legge 170/2010, dalla Legge 104/1992, dalla Legge 53/2003. E' importante
prevedere progettazioni che favoriscano alleanze tra docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie,
enti locali, associazioni;
l’organizzazione di un ambiente di apprendimento che consenta riflessione e capacità critica,
partecipazione e cooperazione, creatività, in particolare attraverso:
la diffusione di metodologie didattiche attive, individualizzate e personalizzate che
valorizzino stili e modalità affettive e cognitive individuali;
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo









la promozione di situazioni di apprendimento e approcci meta cognitivi;
l’attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di
regole di comportamento, con l’adozione di specifiche strategie per la promozione delle competenze
sociali;
il raccordo tra attività di ampliamento dell’offerta formativa e il curricolo di istituto, con la chiara
individuazione di obiettivi, abilità/competenze;
La progettazione di segmenti del curricolo e la realizzazione di attività in continuità tra docenti di
(ordini /gradi di scuola successivi/precedenti);
la previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività
previste, per introdurre piste di miglioramento, ottimizzando i processi di pianificazione, sviluppo,
verifica e valutazione dei percorsi di studio;
l'introduzione di standard di valutazione, prove comuni d'istituto, per la certificazione delle
competenze come previsto dal modello ministeriale;
la promozione dell'innovazione didattico-educativa e della didattica per competenze così come
indicato nelle indicazioni nazionali per il curricolo;
la riduzione della percentuale di insuccesso formativo (abbandono, evasione, non ammissione alla
classe successiva, frequenza irregolare, scarso rendimento)
la definizioni delle azioni di recupero delle difficoltà, di supporto nel percorso scolastico, di
valorizzazione delle eccellenze per la promozione del successo formativo di tutti gli alunni.
l'articolazione del Collegio in strutture di riferimento (dipartimenti).
CONTENUTI DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano Triennale dell’Offerta formativa deve contenere:

il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia, sulla base del monte
orario degli insegnamenti e del numero degli alunni con disabilità. L’efficace programmazione della
quota di autonomia del curricolo e lo sviluppo di uno spazio di flessibilità sono da considerarsi
criteri qualitativi rilevanti nella definizione del fabbisogno di organico.

Il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa, compreso il semiesonero del
collaboratore del dirigente, della classe di concorso A059 per 12 ore già individuato dal dirigente
scrivente con atto del 05/10/2015 prot. 5450/FP, tenendo conto degli obiettivi prioritari tra quelli
indicati dal comma 7 in relazione alle azioni di miglioramento da porre in atto a seguito
dell’individuazione delle criticità come emerse nel Rav e delle priorità e traguardi individuati e dei
progetti attivati.

Il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. A tal proposito,
sentito il Dsga, si forniscono i seguenti indirizzi: considerata la struttura dell’istituto scolastico,
articolato in Scuola secondaria di 1^ grado, di cui un corso ad indirizzo musicale (strumenti:
Pianoforte, Chitarra, Percussioni, Flauto), in Scuola Primaria e Scuola dell'Infanzia distribuite nelle
sedi sopra specificate, si ritiene necessario garantire le attività di riferimento del curricolo, secondo
principi di qualità, di efficacia e di efficienza.

Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali.
Il bisogno delle infrastrutture dovrà essere coerente con gli obiettivi che il Collegio vorrà individuare
nella redazione del Piano triennale.
Il Piano dell’offerta formativa triennale, per gli aspetti di progettazione didattica e formativa, deve contenere
inoltre:



il Piano di miglioramento dell’istituzione scolastica, piano che costituisce uno dei punti di
riferimento centrali per la progettazione dell’attività della nostra istituzione scolastica (art. 3 c.3 Dpr
275/99 come modificato dal c. 14 legge 107/2015).
il curricolo verticale caratterizzante.
le attività progettuali.
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






le modalità di attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo ad ogni livello il rispetto
della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione (art. 1 c. 16 legge 107/2015 e CM. n.
1972 del 15/09/2015).
le azioni volte allo sviluppo di competenze digitali e alla costruzione di ambienti di apprendimento
inclusivi (c.56 legge 107/2015) che si ritengono rilevanti per la progettazione delle azioni formative.
le attività inerenti i percorsi di orientamento, comprese le attività funzionali all'insegnamento non
aggiuntive e riguardanti l'intero corpo docente (DL 104/2013 art. 8 – legge di conversione 8
novembre 2013, n. 128) e quelle previste in eventuali specifici progetti orientati a: percorsi di
orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni, finalizzati alla scelta del
percorso scolastico successivo, orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali. Le
attività e i progetti di orientamento scolastico saranno sviluppati con modalità idonee a sostenere
anche le eventuali difficoltà e problematiche proprie degli studenti di origine straniera (art. 1 c. 32
Legge 107/2015). Tali problematiche dovranno essere adeguatamente affrontate.
I regolamenti e quanto previsto dalla Legge 107/2015;
Iniziative di formazione rivolte agli studenti, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo
soccorso.
Eventuali attività extrascolastiche e in collaborazione con il territorio, attività che dovranno essere
caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta durante l’attività curricolare.
eventuali forme di rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.
FORMAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE
Il Collegio dovrà definire aree per la formazione professionale che siano coerenti con i bisogni
emersi e che rispondano ad esigenze di miglioramento dei risultati dell’Istituzione scolastica in
termini di esiti di apprendimento e di sviluppo delle competenze di cittadinanza. Dovrà essere
individuata la ricaduta attesa delle iniziative di formazione nell'attività ordinaria della scuola.
Potranno essere previste attività di condivisione di buone pratiche e gruppi di lavoro per la
produzione di materiali/strumenti, utili per la comunità professionale.
Strategia formativa privilegiata sarà da ritenere la ricerca/azione.
Per quanto riguarda la formazione del personale tecnico ed ausiliario si ritiene fondamentale che il
Collegio dovrà tener conto delle proposte del personale ATA.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le azioni di monitoraggio sulla realizzazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta formativa
sono ritenute essenziali per adeguare la progettazione e per introdurre eventuali interventi correttivi.
La valutazione degli alunni, che deve essere trasparente e tempestiva (D.lgs. 122/09, art. 1), ha
valore sia formativo che amministrativo ed è uno strumento essenziale di articolazione delle azioni
didattiche e di supporto all’orientamento personale dell’allievo.
Indirizzi orientativi per l’attività di progettazione della valutazione degli alunni:

definizione di criteri comuni di valutazione per ambiti/discipline;

costruzione di prove comuni per classi parallele e definizione di criteri comuni di correzione;

inserimento accanto alle prove tradizionali, di strumenti diversificati per la valutazione degli
studenti, coerenti con la certificazione di competenza e atti alla rilevazione anche di condotte
cognitive ed affettivo-motivazionali;

progettazione di interventi didattici specifici in esito alla valutazione degli studenti così da
costruire una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli
studenti. I risultati della valutazione degli studenti saranno utilizzati in modo sistematico per
ri-orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.
SICUREZZA
Il piano triennale dovrà contenere azioni volte ad aumentare la conoscenza e la
consapevolezza delle procedure, dei comportamenti corretti in caso di emergenza e delle
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tematiche inerenti la sicurezza nel posto di lavoro e dell'attività con minori. Prevedere un
piano di formazione sia per i lavoratori che per gli alunni. Attuare correttamente i piani di
vigilanza con il coinvolgimento di tutto il personale.
Collaborare con Enti locali per una continua manutenzione e messa in sicurezza degli edifici.
L'atto di indirizzo fa espresso riferimento ai commi della legge 107 che espressamente si riferiscono al Piano
Triennale e che indicano anche il quadro e le priorità ineludibili.
Il presente Atto di indirizzo, contenente i principi generali e gli indirizzi necessari per la stesura del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione.
Il PTOF dovrà essere predisposto a cura della Commissione di lavoro a suo tempo nominata dal Collegio dei
docenti con la collaborazione e il coordinamento della Funzione Strumentale a ciò designata, entro il giorno
11 gennaio 2016, per essere portato all’esame del Collegio dei docenti nella prima seduta utile. Il PTOF
dovrà essere successivamente approvato dal Consiglio d'Istituto entro il giorno 15 gennaio 2016, così come
previsto dalla nota MIUR 2157/2015.
Consapevole dell'impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio dei Docenti e della
responsabilità con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico
ringrazia per la competente e fattiva collaborazione.
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 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - CURRICOLO OBBLIGATORIO
Art. 5 - Scuola Secondaria di primo grado, comma 5, della C.M. 27/02/09 - Schema di regolamento
recante“Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n.
133”)
Oresettimanali
Discipline

Totale annuale
per ogni classe
Classe
Prima
Classe
Seconda
Classe
Terza
Italiano, Storia, Geografia (+ “Cittadinanza e
Costituzione”, sperimentale dall’A.S. 2009/2010)
9
9
9
297
Attività di approfondimento in materie letterarie
1
1
1
33
a
3
3
3
99
a

1 Lingua comunitaria: Inglese

2 Lingua comunitaria: Francese
2
2
2
66

Matematica e Scienze
6
6
6
198

Arte e immagine
2
2
2
66

Tecnologia e informatica
2
2
2
66

Musica
2
2
2
66

Scienze motorie e sportive
2
2
2
66

Religione cattolica
1
1
1
33
30
30
30
990
TOTALE
*Per quanto concerne l’indirizzo musicale, l’Art.5, comma 7, del suddetto regolamento cita
testualmente:
«I corsi ad indirizzo musicale, già ricondotti ad ordinamento dalla legge 3 marzo 1999, n. 124, si
svolgono oltre l’orario obbligatorio delle lezioni di cui al primo periodo del comma 1 del presente
articolo.


Strumento musicale* (soloCorso F)
Suddivisa nelle seguenti attività individuali/collettive:
 Pratica strumentale
 Teoria e lettura della musica
 Musica d’insieme
3
3
3
99
L’Art. 3 del D.M. n. 201 del 6.8.99 - Riconduzione e ordinamento dei corsi sperimentali ad
indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3.5.99, n. 124, art. 11, comma 9, cita
testualmente:
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
«Per ciascun corso a indirizzo musicale[…]è attribuita la dotazione organica di quattro cattedre
di strumento musicale, articolate su tre classi.»
«Le ore di insegnamento sono destinate alla pratica strumentale individuale e/o per piccoli gruppi
anche variabili nel corso dell'anno, all'ascolto partecipativo, alle attività di musica di insieme,
nonché alla teoria e lettura della musica: quest'ultimo insegnamento - un'ora settimanale per
classe - può essere impartito anche per gruppi strumentali.»
Pertanto, la cattedra di 18 ore, per ogni disciplina strumentale, è così suddivisa:
Classe
Prima
Classe
Seconda
Classe
Terza
 CHITARRA
6
6
6
 FLAUTO traverso
6
6
6
 PERCUSSIONI(Tamburo, Timpani, Vibrafono, Xilofono)
6
6
6
 PIANOFORTE
6
6
6
CORSO F AD INDIRIZZO MUSICALE
SCUOLA PRIMARIA curricolo obbligatorio di27 ore
DISCIPLINE SCUOLA PRIMARIA
Classe
Prima
Classe
Seconda
Classe
Terza
Classe
Quarta
Classe
Quinta
ITALIANO
9
8
7
7
7
MATEMATICA
6
6
6
6
6
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
SCIENZE
1
1
1
1
1
ARTE
1
1
1
1
1
MUSICA
1
1
1
1
1
ED. FISICA
1
1
1
1
1
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
RELIGIONE
2
2
2
2
2
totale
27
27
27
27
27
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Nel Piano di Miglioramento tenuto conto degli obiettivi di processo individuati nel RAV
e
contenuti nel POF si è data priorità alle seguenti aree di processo:
 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
 SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
 INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE.
Il miglioramento dei risultati scolastici, la riduzione della dispersione e l’empowerment
della progettazione di modelli di long life learning non possono che dipendere
dall’efficacia di “attori competenti” del processo educativo. Da un lato si ritiene necessario
sviluppare e valorizzare le “buone pratiche” didattiche,; dall'altro, è imprescindibile il
rafforzamento della partnership con le famiglie, potenziando i momenti di incontro, di
formazione, di scambio che puntino a potenziare il "consenso" della scuola e il
riconoscimento della sua mission di istituzione deputata al successo formativo e alla
promozione della cittadinanza all'interno del territorio.
PROGETTAZIONE CURRICOLARE, EXTRACURRICOLARE, EDUCATIVA E ORGANIZZATIVA
L’Istituto Comprensivo “Padre Pino Puglisi” si pone come obiettivo generale il
successo formativo, attraverso la realizzazione di Progetti e Prodotti a cui tutti gli
alunni partecipano con pari opportunità, mettendo in atto situazioni formative in cui
l'allievo, soggetto attivo, sperimenta le proprie abilità, si confronta con l'altro
nell'operatività, per giungere, dove è possibile, alla progettualità.
OBIETTIVI DEL NOSTRO ISTITUTO
_Costruire un’alleanza educativa scuola–famiglia nella prospettiva della formazione di soggetti
liberi, responsabili ed attivamente partecipi alla vita sociale.
_Condividere i valori essenziali quali il rispetto della persona e dell’ambiente, il senso della legalità,
l’impegno nello studio, nel lavoro, nella solidarietà.
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CHI SIAMO
L’Istituto Comprensivo”Padre Pino Puglisi” nel corrente anno scolastico è così composto:
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

SEDE CENTRALEvia Francesco Panzera n. 28- 90124 Palermo
Tel. 091 630 74 02 - Fax 091 630 75 95
18classi Scuola Sec. di I grado
SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA

Plesso“Giovanni Corrao”- Via Conte Federico n. 267/a– 90124 Palermo
Tel. 091 630 4877 - Fax 091 630 65 95
5 classi di Scuola Primaria
1 sezione di Scuola dell’Infanzia.

Plesso“Nino Bixio”-Via Cassaro Bonanno - 90124 Palermo
Tel. 091 630 11 87 - 091 630 64 00 - 091 779 8918
10 classi di Scuola Primaria

Plesso “Nino Bixio”- Via Stefano Bozzo - 90124 Palermo Tel 091 630 74 05
3 sez. di Scuola dell’Infanzia.

Plesso“Ilaria Alpi”- Croceverde Giardini– C.so dei Mille n. 1672- Tel. 091 630 22 92
5 classi di Scuola Primaria.
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TABELLA RIEPILOGATIVA
_ SITUAZIONE EDILIZIA
_ NUMERO DELLE AULE
_ DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI DELL’ISTITUTO
_ NUMERO DEI DOCENTI PER PLESSO
Scuola
primaria
SEZIONI
1a 2 a 3 a 4 a 5 a 1 a
PLESSI
n. CLASSI
Scuoladell’infanzia
BIXIO
(Via Stefano Bozzo)
3 3
CORRAO
(Via Conte Federico)
ALPI
(Corso dei Mille)
BIXIO
(Via Cassaro Bonanno)
SEDE centrale
(Via Panzera)
Scuola secondaria
di 1° grado
2a
3a
6
6
1 1
5
1 1 1 1 1
5
1 1 1 1 1
10
2 2 2 2 2
6
18
SEDE CENTRALE
tot.48
I.R.C. A077 A043 A059 A245 A345 A028 A033 A032 A030
1
4
10
6
2
3
2
2
2
2
BIXIO PRIMARIA
tot.22
C. COMUNE 14
SOSTEGNO 6
BIXIO INFANZIA
C. COMUNE 3
I.R.C. 1
tot. 4
I.R.C. 1
CORRAOPRIMARIA
C. COMUNE 8
SOST. 2
ALPI PRIMARIA
C. COMUNE 9
L2 1
Sostegno
12
L2 1
tot. 11
SOST. PRIMARIA 1
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I.R.C. 1
L2 1
pag. 20
INFANZIA
tot.13
C. COMUNE 1 + 1 sost.
I.R.C. 1
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QUADRO STATISTICO
(AL 7/10/2015)
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
NUMERO ALUNNI ISCRITTI nel corrente A.S. 860
A.S. precedente 766
SCUOLA DELL’INFANZIA
 BIXIO75
 CORRAO24
Tot.99A.S. precedente 105
SCUOLA PRIMARIA
ALPI108A.S. precedente99
BIXIO182A.S. precedente190
CORRAO106A.S. precedente
Tot. 396
102
A.S. precedente 391
SECONDARIA DI I GRADO
Classi prime132 A.S. precedente126
Classi seconde117A.S. precedente122
Classi terze116A.S. precedente127
Tot. 365 A.S. precedente 375
6 corsi BILINGUISMO
1 corso INDIRIZZO MUSICALE
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TIPOLOGIA DI ALUNNI
L’utenza scolastica è eterogenea, composta da alunni che provengono da un discreto contesto
socio-culturale ed economico, e da altri penalizzati da ostacoli di ordine economico e sociale. La
realtà socio-culturale dell’utenza rende necessaria la realizzazione di percorsi di insegnamentoapprendimento comuni e/o differenziati allo scopo di favorire la crescita culturale e l’acquisizione
di competenze che consentano a tutti l’inserimento attivo e consapevole nel contesto socioeconomico-culturale in cui vivono. Gli interessi di molti alunni sono orientati prevalentemente
verso la soddisfazione di bisogni primari, per cui ogni sollecitazione a migliorarsi viene percepita
come superflua e mal tollerata. L’ambiente favorevole e stimolante che circonda e determina tanti
altri alunni li pone in condizione di inserirsi presto e bene nell’ambiente scolastico, di viverlo come
un’occasione formativa e positiva con compagni e insegnanti.
LE FAMIGLIE
Il panorama sociale delle famiglie degli alunni risulta essere piuttosto vasto e composito:
si distinguono essenzialmente due grandi categorie, esistono famiglie di ceto medio costituite da
impiegati e commercianti con istruzione medio superiore, con forte interesse per l’istruzione dei
figli e conseguente atteggiamento di partecipazione alle vicende della scuola, che non incontrano
grosse difficoltà di ordine economico. Vi sono invece una maggioranza di famiglie, generalmente
numerose, con basso livello d’istruzione, attività lavorativa precaria o in nero e diffusa
disoccupazione che presentano evidenti disagi economici e socio-culturali. Questi ultimi non
sempre riescono a sostenere i figli nelle attività scolastiche e ad acquistare i libri di testo ed il
materiale scolastico occorrente.
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Le nostre
FINALITÀ
EDUCATIVE
FORMATIVE
DIDATTICHE
Rispettare se stesso, gli altri e l'ambiente.
Educare alla legalità.
Richiamare all'impegno personale come valore etico-formativo.
Rispettare e accettare il "diverso" con apertura a comunità e strutture sociali più ampie
della famiglia.
Orientare i giovani ai fini delle scelte future, ponendoli in condizioni di conquistare la
propria identità e la conoscenza di sè e della realtà sociale ed economica di ambiti
territoriali via via più vasti.
Promuovere la consapevolezza del valore dell'istruzione al fine di attuare interventi
mirati ad arginare il disagio e la dispersione scolastica;
Ampliare la sfera esperenziale : fare, costruire, progettare.
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STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE
I docenti si propongono di utilizzare una pluralità di metodi, approcci e strategie atte a rispettare e
valorizzare la diversità di stili cognitivi e di apprendimento. Nella consapevolezza che nessuna
tecnica abbia valore di per sé, ma che debba essere funzionale all'obiettivo e all'ambito in cui si
colloca. Per favorire l’instaurazione di relazioni positive e per motivare all’apprendimento i docenti
ricorrono alle seguenti strategie e strumenti meta cognitivi:
Utilizzazione
di mappe
concettuali
Socializzazione
di obiettivi e
risultati
Pratica attiva della
solidarietà e della
tolleranza
Diversificazione ed
arricchimento
dell'offerta
formativa
Studio guidato
del libro
di testo
Individuazione e
attivazione dei
processi di
autostima
Uso dell'errore come
spunto di recupero.
feed-back
Lavori di
gruppo
Rispetto delle regole in
un gruppo attraverso
l'esperienza diretta
in classe
Apertura
verso la realtà
esterna
Utilizzazione di
audiovisivi e delle
nuove tecnologie
informatiche
Semplificazione
dei contenuti
trattati
Instaurazione
di un rapporto
docente /discente
Affidamento
di tutoria
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Valorizzazione
delle capacità di
ciascuno
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Scuola e
legalità
Contrasto e
prevenzione
bullismo
Tecnologia
Indirizzo
musicale
Disagio
Educazione alla
cittadinanza
Salute e
ben… essere
PTOF
Educazione
stradale
Educazione
Fisica
Continuità e
Orientamento
Educazione
sanitaria
Educazione
alimentare
BES
Educazione
all’affettività
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Educazione
all’ambiente
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IL CURRICOLO VERTICALE
Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al
tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto.
Le Indicazioni 2012 costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare.
Il curricolo verticale, strumento metodologico e disciplinare che affianca il progetto
educativo, delinea, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria di primo grado, un iter
formativo unitario, graduale e coerente, continuo e progressivo, verticale e orizzontale,
delle tappe e delle scansioni d'apprendimento dell'alunno, con riferimento alle
competenze da acquisire sia trasversali, rielaborate cioè da quelle chiave di cittadinanza,
sia disciplinari. Predisposto sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012,
costituisce il punto di riferimento di ogni docente per la progettazione didattica e la
valutazione degli alunni; si snoda in verticale dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola
secondaria di primo grado, articolando in un percorso a spirale di crescente complessità
nei tre ordini di scuola: - le competenze chiave di cittadinanza, delineate da quelle chiave
europee, che s’intende iniziare a costruire e che sono promosse nell’ambito di tutte le
attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che
ciascuna disciplina può offrire - i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai
campi di esperienza e alle discipline da raggiungere in uscita per i tre ordini di scuola - gli
obiettivi d’apprendimento e i contenuti specifici per ogni annualità.
CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO:DAI CAMPI DI ESPERIENZA ALLE DISCIPLINE
Nei tre ordini di scuola che compongono l’istituto comprensivo è possibile individuare una
continuità nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano progressivamente, dai campi di
esperienza nella scuola dell’infanzia
Corrispondenza fra i campi di esperienza della scuola dell’Infanzia e le discipline della
scuola del primo ciclo
SCUOLA DELL’INFANZIA
CAMPI DI ESPERIENZA
I DISCORSI E LE PAROLE
IMMAGINI, SUONI, PAROLE
SCUOLA PRIMARIA
DISCIPLINE
ITALIANO LINGUE INGLESE
SECONDA LINGUA COMUNITARIA
SECONDARIA DI I GRADO
AREE DISCIPLINARI
ARTE
MUSICA
ARTISTICO
LINGUISTICO
ESPRESSIVA
IL CORPO E IL MOVIMENTO
EDUCAZIONE FISICA
LA CONOSCENZA DEL MONDO
(NUMERO E SPAZIO; OGGETTI,
FENOMENI, VIVENTI)
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MATEMATICO
SCIENTIFICO
TECNOLOGICA
IL SÉ E L’ALTRO
STORIA E GEOGRAFIA
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
RELIGIONE
STORICO
GEOGRAFICA
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pag. 26
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
CONTINUITÀ E UNITARIETÀ DEL CURRICOLO: LE COMPETENZE CHIAVE
Per realizzare la continuità tra primo e secondo ciclo, le competenze chiave di cittadinanza
e i traguardi per lo sviluppo di competenze per il curricolo del primo ciclo previsti dalle
Indicazioni, non devono essere visti separati, ma in continuità nell’arco degli otto anni di
scuola di scuola del primo ciclo e dei dieci anni di obbligo d’istruzione.
CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE SPECIFICHE IN USCITA DEI TRE ORDINI DI
SCUOLA:
AREA LINGUISTICO – ARTISTICO – ESPRESSIVA
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
I DISCORSI E LE PAROLE
ITALIANO
1. Usa la lingua italiana,
arricchisce e precisa il proprio
lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui
significati.
2. Sa esprimere e comunicare
agli altri emozioni, sentimenti,
argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza
in differenti situazioni
comunicative.
3. Sperimenta rime, filastrocche,
drammatizzazioni; inventa
nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra i
suoni e i significati.
4. Ascolta e comprende
narrazioni, racconta e inventa
storie, chiede e offre
spiegazioni, usa il linguaggio
per progettare attività e per
definire regole.
5. Si avvicina alla lingua scritta,
esplora e sperimenta prime
forme di comunicazione
attraverso la scrittura,
incontrando anche le
tecnologie digitali e i nuovi
media.
1.Partecipare a scambi
comunicativi (conversazione,
discussione di classe o di gruppo)
con compagni e insegnanti
rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e
pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla
situazione. Ascoltare e
comprendere testi orali “ diretti”
o “trasmessi” dai media
cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo
scopo.
2.Leggere e comprendere testi di
vario tipo, continui e non
continui, e di vario genere, sia a
voce alta sia in lettura silenziosa
e autonoma individuandone il
senso globale e le informazioni
principali, utilizzando strategie di
lettura adeguata agli scopi,
formulare su quanto letto giudizi
personali. Individuare nei testi
scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un
argomento dato, metterle in
relazione e sintetizzarle, in
funzione dell’esposizione orale;
acquisire un primo nucleo di
terminologia specifica.
3.Scrivere testi chiari e coerenti,
legati all’esperienza e alle
diverse occasioni di scrittura che
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SCUOLA. SEC. DI I GRADO
ITALIANO
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Ascolto e Parlato
 Ascoltare testi prodotti da altri
individuando scopo, argomento,
informazioni principali e punto
di vista dell'emittente.
 Intervenire in una
conversazione o in una
discussione, di classe o di
gruppo, con pertinenza e
coerenza, rispettando tempi e
turni di parola.
 Narrare esperienze, eventi,
trame selezionando
informazioni significative in
base allo scopo.
 Descrivere oggetti, luoghi,
persone e personaggi usando
un lessico adeguato
all'argomento e alla situazione.
 Riferire oralmente su un
argomento di studio.
Lettura
 Leggere ad alta voce in modo
espressivo testi noti usando
pause e intonazioni per seguire
lo sviluppo del testo e
permettere a chi ascolta di
capire.
 Leggere in modalità silenziosa
testi di varia natura e
provenienza applicando
tecniche di supporto alla
comprensione (sottolineature,
note a margine, appunti).
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
la scuola offre; rielaborare testi
parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
4.Riflettere sui testi propri e
altrui per cogliere regolarità
morfosintattiche e
caratteristiche del lessico;
riconoscere che le diverse scelte
linguistiche sono correlate alla
varietà di situazioni
comunicative.
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 Utilizzare testi funzionali di
vario tipo per affrontare
situazioni della vita quotidiana.
 Ricavare informazioni da testi
espositivi
 Comprendere testi descrittivi,
individuando gli elementi della
descrizione, la loro collocazione
nello spazio e il punto di vista
dell'osservatore.
 Leggere semplici testi
argomentativi e individuare tesi
centrale e argomenti a
sostegno.
 Leggere testi letterari di vario
tipo e forma individuando tema
principale e intenzioni
comunicative dell'autore;
personaggi, loro caratteristiche,
ruoli, ambientazione spaziale e
temporale, genere di
appartenenza.
Scrittura
 Scrivere testi di tipo diverso
(narrativo, descrittivo,
espositivo, regolati o,
argomentativo) corretti dal
punto di vista morfo-sintattico,
lessicale, ortografico, coerenti e
coesi, adeguati allo scopo e al
destinatario.
 Scrivere testi di forma diversa
(lettere, diari, dialoghi, articoli
di cronaca, recensioni,
commenti) sulla base di modelli
sperimentati, adeguandoli a
situazione, argomento, scopo,
destinatario e selezionando il
registro più adeguato.
 Scrivere sintesi e/o schemi di
testi ascoltati o letti.
 Utilizzare la video scrittura per i
propri testi, curandone
l'impaginazione; scrivere testi
digitali anche come supporto
all'esposizione orale.
 Realizzare forme diverse di
scrittura creativa in prosa e in
versi.
Acquisizione ed espansione del
lessico ricettivo e produttivo
 Ampliare, sulla base delle
esperienze scolastiche ed extra
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
scolastiche, delle letture e di
attività specifiche, il proprio
patrimonio lessicale
 Comprendere e usare parole in
senso figurato.
 Comprendere e usare in modo
appropriato i termini
specialistici di base afferenti alle
diverse discipline.
 Realizzare scelte lessicali
adeguate in base alla situazione
comunicativa, agli interlocutori
e al tipo di testo.
 Utilizzare dizionari di vario tipo
Elementi di grammatica esplicita
e riflessione sull'uso della lingua
 Riconoscere le caratteristiche e
le strutture dei principali tipi
testuali.
 Riconoscere le principali
relazioni tra i significati delle
parole (sinonimia, opposizione,
inclusione); conoscere i
principali meccanismi di
formazione delle parole:
derivazione e composizione.
 Riconoscere l'organizzazione
logico-sintattica della frase
semplice.
 Riconoscere la struttura e la
gerarchia logico-sintattica della
frase complessa.
 Riconoscere in un testo le parti
del discorso.
 Riconoscere i connettivi
sintattici e testuali, i segni
interpuntivi e la loro funzione
specifica.
 Riflettere sui propri errori tipici
segnalati dall'insegnante, allo
scopo di imparare ad
autocorreggerli nella
produzione scritta.
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
LINGUA STRANIERA
INGLESE
INGLESE/ FRANCESE
I DISCORSI E LE PAROLE
1.
Comprendere brevi
messaggi orali e scritti relativi
ad ambiti familiari, svolgere i
compiti secondo le indicazioni
date in lingua straniera
dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
2.
Interagire nel gioco;
comunicare in modo
comprensibile, anche con
espressioni e frasi memorizzate,
in scambi di informazioni
semplici e di routine.
3. Descrivere oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a
bisogni immediati.
4. Individuare alcuni elementi
culturali e cogliere rapporti tra
forme linguistiche e usi della
lingua straniera
 Utilizzare lessico, strutture e
conoscenze apprese per
elaborare i propri messaggi;
rappresentare linguisticamente
collegamenti e relazioni fra
fenomeni, eventi e concetti
diversi.
 Spiegare le differenze culturali
veicolate dalla lingua materna e
dalle lingue straniere.
INGLESE
Comprensione orale (ascolto)
 Capire i punti essenziali di un
discorso, a condizione che
venga usata una lingua chiara e
che si parli di argomenti
familiari, inerenti alla scuola, al
tempo libero, ecc.
 Individuare l’informazione
principale di programmi
radiofonici o televisivi su
avvenimenti di attualità o su
argomenti che riguardano la
propria sfera di interessi, a
condizione che il discorso sia
articolato in modo chiaro.
Comprensione scritta (lettura)
 Leggere e individuare
informazioni concrete e
prevedibili in semplici testi di
uso quotidiano (per esempio un
annuncio, un menu, un orario…)
e in lettere personali.
 Leggere globalmente testi
relativamente lunghi (opuscoli,
articoli di giornale…) per trovare
informazioni specifiche relative
ai propri interessi.
 Leggere e capire testi
riguardanti istruzioni.
Produzione orale
 Descrivere o presentare in
modo semplice persone,
condizioni di vita o di studio,
compiti quotidiani, indicare
cosa piace o non piace,
motivare un’opinione ecc. con
espressioni o frasi connesse in
modo semplice anche se con
esitazioni e con errori formali
che non compromettano però
Ragiona sulla lingua, scopre la
presenza di lingue diverse,
riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura
con la creatività e la fantasia.
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
la comprensibilità del
messaggio.
 Interagire con uno o con più
interlocutori, comprendere i
punti chiave di una
conversazione ed esporre le
proprie idee in modo chiaro e
comprensibile, purché
l’interlocutore aiuti se
necessario.
 Gestire senza sforzo
conversazioni di routine,
facendo domande e
scambiando idee e informazioni
in situazioni quotidiane
prevedibili.
Produzione scritta
 Raccontare per iscritto
avvenimenti ed esperienze,
esponendo opinioni e
spiegandone le ragioni con frasi
semplici.
 Scrivere semplici biografie
immaginarie e lettere personali
semplici, adeguate al
destinatario che si avvalgano di
lessico sostanzialmente
appropriato e di sintassi
elementare anche se con errori
formali che non
compromettano però la
comprensione del messaggio.
FRANCESE
(I traguardi sono riconducibili al
Livello A1 del Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa)
 Comprende brevi messaggi orali
e scritti relativi ad ambiti
familiari.
 Comunica oralmente e scambia
informazioni semplici e dirette
su argomenti familiari e abituali.
 Descrive oralmente e per
iscritto, in modo semplice,
aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente.
 Legge brevi e semplici testi.
 Stabilisce relazioni tra semplici
elementi linguisticoICS “Padre Pino Puglisi” PA- PTOF –
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pag. 31
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
comunicativi e culturali propri
delle lingue di studio.
Comprensione Orale
 Comprende espressioni e frasi
di uso quotidiano se
pronunciate chiaramente e
identifica il senso globale di
brevi messaggi orali in cui si
parla di argomenti conosciuti;
 Comprende brevi testi
multimediali identificandone le
parole chiave e il senso
generale.
Produzione e Interazione Orale
 Descrive persone, luoghi e
oggetti familiari utilizzando
parole e frasi note;
 Riferisce semplici informazioni
personali, integrando linguaggio
verbale e non verbale (mimica e
gesti);
 Interagisce in modo
comprensibile, utilizzando
espressioni e frasi adeguate.
Comprensione Scritta
 Comprende testi semplici e
identifica informazioni
specifiche in materiali di uso
corrente.
Produzione Scritta
 Scrive testi brevi e semplici per
raccontare le proprie
esperienze, per fare gli auguri,
per ringraziare o per invitare
qualcuno.
Riflessione sulla lingua e
sull’apprendimento
 Osserva le parole e i contesti
d’uso;
 Osserva la struttura delle frasi e
mette in relazione costrutti e
intenzioni comunicative;
 Confronta parole e strutture
relative a codici verbali diversi;
 Riconosce i propri errori e i
propri modi di apprendere le
lingue.
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
IMMAGINI, SUONI, PAROLE
MUSICA
MUSICA
Segue con curiosità e piacere
spettacoli di vario tipo(teatrali,
musicali, visivi, di animazione..);
sviluppa interesse per l’ascolto
della musica e per la fruizione di
opere d’arte. Comunica, esprime
emozioni, racconta utilizzando le
varie possibilità che il linguaggio
del corpo consente. Inventa
storie e si esprime attraverso
diverse forme di
rappresentazione e
drammatizzazione. Scopre il
paesaggio sonoro attraverso
attività di percezione e
produzione musicale utilizzando
voce, corpo e oggetti. Sperimenta
e combina elementi musicali di
base, producendo semplici
sequenze sonoro-musicali .
Esplora i primi alfabeti musicali,
utilizzando eventualmente i
simboli di una notazione
informale per codificare i suoni
percepiti e riprodurli.
1. Gestire diverse possibilità
espressive della voce, di oggetti
sonori e di strumenti musicali,
eseguire semplici brani
strumentali e vocali appartenenti
a generi e culture differenti.
2. Fare uso di forme di notazione
non convenzionali o codificate,
articolare combinazioni
timbriche, ritmiche e melodiche
ed eseguirle con la voce, il corpo
e gli strumenti.
3. Riconoscere gli elementi
costitutivi di un semplice brano
musicale. Apprezzare la valenza
estetica e riconoscere il valore
funzionale in semplici brani,
applicare varie strategie
interattive e descrittive all’ascolto
di brani musicali
4. Esplorare, discriminare ed
elaborare eventi sono
 L’alunno partecipa in modo
attivo alla realizzazione di
esperienze musicali attraverso
l’esecuzione e l’interpretazione
di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture
differenti.
 Usa sistemi di notazione
funzionali alla lettura, all’analisi
e alla produzione di semplici
brani musicali.
 È in grado di realizzare, anche
attraverso l’improvvisazione o
partecipando a processi di
elaborazione collettiva,
semplici messaggi musicali e/o
multimediali, nel confronto
critico con modelli
appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando anche
sistemi informatici.
 Comprende e valuta eventi,
materiali, opere musicali
riconoscendone i significati;
integra con altri saperi e altre
pratiche artistiche le proprie
esperienze musicali, anche in
relazione ai diversi contesti
storico-culturali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE TERZA
DELLA SCUOLA SECONDARIA
 Eseguire in modo espressivo,
collettivamente e
individualmente, brani vocali e
strumentali di diversi generi e
stili, anche avvalendosi di
strumentazioni elettroniche.
 Improvvisare, rielaborare,
comporre semplici brani
musicali vocali e strumentali,
utilizzando fondamentali
schemi ritmico-melodici.
 Riconoscere e classificare anche
stilisticamente i più importanti
elementi costitutivi del
linguaggio musicale.
 Conoscere, descrivere e
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
interpretare in modo critico
opere d’arte musicali e
progettare/realizzare eventi
sonori che integrino altre forme
artistiche, quali danza, teatro,
arti visive e multimediali.
 Decodificare e utilizzare la
notazione tradizionale e altri
sistemi di scrittura.
 Orientare la costruzione della
propria identità musicale,
ampliarne l’orizzonte
valorizzando le proprie
esperienze, il percorso svolto e
le opportunità offerte dal
contesto.
 Accedere alle risorse musicali
presenti in rete e utilizzare
software specifici per
elaborazioni sonore e musicali.
IMMAGINI, SUONI, PAROLE
ARTE E IMMAGINE
Si esprime attraverso il disegno,
la pittura e altre attività
manipolative: utilizza materiali e
strumenti, tecniche espressive e
creative; esplora le potenzialità
offerte dalla tecnologia
1. Utilizzare le conoscenze sul
linguaggio visuale per produrre e
rielaborare in modo creativo le
immagini attraverso molteplici
tecniche, materiali e strumenti
diversi (grafico-espressivi,
pittorici e plastici, ma anche
audiovisivi e multimediali)
2. Utilizzare gli elementi
grammaticali di base del
linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini
statiche (quali fotografie,
manifesti, opere d’arte ) e
messaggi in movimento ( quali
spot, brevi filmati, videoclip, …)
3. Leggere gli aspetti formali di
alcune opere; apprezzare opere
d’arte ed oggetti di artigianato
provenienti da paesi diversi
4. Conoscere i principali beni
artistici e culturali presenti nel
proprio territorio e mettere in
atto pratiche di rispetto e tutela
ARTE E IMMAGINE
Esprimersi e Comunicare
 Ideare e progettare elaborati
ricercando soluzioni creative,
ispirate anche allo studio
dell’arte e della comunicazione
visiva.
 Utilizzare adeguatamente gli
strumenti, le tecniche figurative
(grafiche, pittoriche), le regole
della rappresentazione visiva
per una produzione creativa che
rispecchi le preferenze e lo stile
espressivo personale.
 Rielaborare materiali di uso
comune, immagini fotografiche,
scritte, elementi iconici e visivi
per produrre nuove immagini.
 Scegliere tecniche e linguaggi
adeguati per realizzare prodotti
visivi seguendo una precisa
finalità operativa o
comunicativa, anche integrando
più codici e facendo riferimento
ad altre discipline
Osservare e leggere le immagini
 Utilizzare diverse tecniche
osservative per descrivere, con
linguaggio verbale appropriato,
elementi formali ed estetici di
un contesto reale.
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
 Leggere e interpretare
un’immagine o un’opera d’arte
utilizzando gradi progressivi di
approfondimento dell’analisi
del testo per comprenderne il
significato e le scelte creative e
stilistiche dell’autore
 Riconoscere i codici e le regole
compositive presenti nelle
opere d’arte e nelle immagini
della comunicazione
multimediale per individuarne
la funzione simbolica,
espressiva e comunicativa nei
diversi ambiti di appartenenza
(arte, pubblicità, informazione,
spettacolo).
Comprendere e Apprezzare le
opere d’arte
 Leggere e commentare
un’opera d’arte, mettendola in
relazione con gli elementi
essenziali del contesto storico e
culturale a cui appartiene.
 Possedere una conoscenza delle
linee fondamentali della
produzione artistica dei
principali periodi storici del
passato e dell’arte moderna e
contemporanea, anche
appartenenti a contesti culturali
diversi dal proprio.
 Conoscere le tipologie del
patrimonio ambientale, storico,
artistico e museale del territorio
sapendone leggere i significati e
i valori estetici, storici e sociali.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
EDUCAZIONE FISICA
EDUCAZIONE FISICA
Il bambino vive pienamente la
propria corporeità, ne percepisce
il potenziale comunicativo ed
espressivo, matura condotte che
gli consentono una buona
autonomia nella gestione della
giornata a scuola. - Riconosce i
segnali e i ritmi del proprio corpo,
le differenze sessuali e di sviluppo
e adotta pratiche corrette di cura
di sé, di igiene e di sana
alimentazione. - Prova piacere nel
1. Acquisire consapevolezza di sé
attraverso l’ascolto e
l’osservazione del proprio corpo,
la padronanza degli schemi
motori e posturali, sapendosi
adattare alle variabili spaziali e
temporali. 2. Utilizzare il
linguaggio corporeo e motorio
per comunicare ed esprimere i
propri stati d’animo, anche
attraverso la drammatizzazione e
le esperienze ritmo-musicali.
 Costruire la propria identità
personale e la consapevolezza
delle proprie competenze
motorie e dei propri limiti
attraverso le attività di gioco
sportivo.
 Utilizzare gli aspetti
comunicativo relazionali del
linguaggio corporeo-motoriosportivo.
 Possedere conoscenze e
competenze relative
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
movimento e sperimenta schemi
posturali e motori, li applica nei
giochi individuali e di gruppo,
anche con l’uso di piccoli attrezzi
ed è in grado di adattarli alle
situazioni ambientali all’interno
della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto,
valuta il rischio, si coordina con
gli altri nei giochi di movimento,
nella danza, nella comunicazione
espressiva.
Sperimentare in forma
semplificata e progressivamente
sempre più complessa, diverse
gestualità tecniche. Sperimentare
una pluralità di esperienze che
permettono di conoscere e
apprezzare molteplici discipline
sportive. 3. Comprendere
all’interno delle varie occasioni di
gioco e di sport il valore delle
regole e l’importanza di
rispettarle, nella consapevolezza
che la correttezza e il rispetto
reciproco sono aspetti
irrinunciabili nel vissuto di ogni
esperienza ludico-sportiva. 4.
Muoversi nell’ambiente di vita e
di scuola rispettando alcuni criteri
di sicurezza per sé e per gli altri.
5. Riconoscere alcuni essenziali
principi relativi al proprio
benessere psico-fisico legati alla
cura del proprio corpo e a un
corretto regime alimentare.
all’educazione alla salute, alla
prevenzione e alla promozione
di corretti stili di vita.
 Integrarsi nel gruppo e
rispettare le regole accettando
e rispettando l’altro.
 Sperimentare i corretti valori
dello sport (fair play)
rinunciando a qualunque forma
di violenza.
Il corpo e la sua relazione con lo
spazio e il tempo
 Saper utilizzare e trasferire le
abilità per la realizzazione dei
gesti tecnici dei vari sport.
 Saper utilizzare l'esperienza
motoria acquisita per risolvere
situazioni nuove o inusuali.
 Utilizzare e correlare le variabili
spazio-temporali funzionali alla
realizzazione del gesto tecnico
in ogni situazione sportiva.
 Sapersi orientare nell'ambiente
naturale e artificiale anche
attraverso ausili specifici
(mappe, bussole).
Il linguaggio del corpo come
modalità comunicativo espressiva
 Conoscere e applicare semplici
tecniche di espressione
corporea per rappresentare
idee, stati d'animo e storie
mediante gestualità e posture
svolte in forma individuale, a
coppie, in gruppo.
 Saper decodificare i gesti di
compagni e avversari in
situazione di gioco e di sport.
 Saper decodificare i gesti
arbitrali in relazione
all'applicazione del regolamento
di gioco.
Il gioco, lo sport, le regole e il fair
play
 Padroneggiare le capacità
coordinative adattandole alle
situazioni richieste dal gioco in
forma originale e creativa,
proponendo anche varianti.
 Saper realizzare strategie di
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pag. 36
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
gioco, mettere in atto
comportamenti collaborativi e
partecipare in forma propositiva
alle scelte della squadra.
 Conoscere e applicare
correttamente il regolamento
tecnico degli sport praticati
assumendo anche il ruolo di
arbitro o di giudice.
 Saper gestire in modo
consapevole le situazioni
competitive, in gara e non, con
autocontrollo e rispetto per
l'altro, sia in caso di vittoria sia
in caso di sconfitta.
Salute e benessere, prevenzione e
sicurezza
 Essere in grado di conoscere i
cambiamenti morfologici
caratteristici dell'età ed
applicarsi a seguire un piano di
lavoro consigliato in vista del
miglioramento delle prestazioni.
 Essere in grado di distribuire lo
sforzo in relazione al tipo di
attività richiesta e di applicare
tecniche di controllo
respiratorio e di rilassamento
muscolare a conclusione del
lavoro.
 Saper disporre, utilizzare e
riporre correttamente gli
attrezzi salvaguardando la
propria e l'altrui sicurezza.
 Saper adottare comportamenti
appropriati per la sicurezza
propria e dei compagni anche
rispetto a possibili situazioni di
pericolo.
 Praticare attività di movimento
per migliorare la propria
efficienza fisica riconoscendone
i benefici.
 Conoscere ed essere
consapevoli degli effetti nocivi
legati all'assunzione di
integratori, di sostanze illecite o
che inducono dipendenza
(doping, droghe, alcol).
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
AREAMATEMATICO-SCIENTICOTECNOLOGICA
LA CONOSCENZA DEL MONDO
(Numero e spazio)
Ha familiarità sia con le strategie
del contare e dell’operare con i
numeri sia con quelle necessarie
per eseguire le prime misurazioni
di lunghezze, pesi e altre
quantità. Individua la posizione di
oggetti e persone nello spazio,
usando termini come
avanti/dietro, sopra/sotto,
destra/sinistra ecc…;segue
correttamente un percorso sulla
base di indicazioni verbali.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
(Oggetti, fenomeni, viventi)
Raggruppa e ordina oggetti e
materiali secondo criteri diversi,
ne identifica alcune proprietà,
confronta e valuta quantità;
utilizza simboli per registrarle;
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MATEMATICA
MATEMATICA
1. Comprendere il significato dei
numeri naturali, frazionari,
decimali, il valore posizionale
delle cifre, operare tra numeri
mentalmente, per iscritto e con
strumenti di calcolo
2. Riconoscere e descrivere le
principali figure geometriche
piane e solide, utilizzare le
trasformazioni geometriche per
operare su figure, individuare
relazioni tra elementi e
rappresentarle, utilizzare forme
diverse di rappresentazioni,
classificare e ordinare in base a
determinate proprietà
3. Interpretare i dati di una
ricerca usando metodi statistici,
effettuare valutazioni di
probabilità di eventi
4. Risolvere problemi matematici
utilizzando opportuni concetti,
rappresentazioni e tecniche e la
modellizzazione geometrica. In
situazioni problematiche
scegliere, saper discutere e
comunicare strategie risolutive,
determinare lunghezze, capacità,
masse, aree, volumi.
 L’alunno si muove con sicurezza
nel calcolo, ne padroneggia le
diverse rappresentazioni e
stima la grandezza di un
numero e il risultato di
operazioni.
 Riconosce e denomina le forme
del piano e dello spazio, le loro
rappresentazioni e individua le
relazioni tra gli elementi.
 Analizza e interpreta
rappresentazioni di dati per
ricavarne informazioni e
prendere decisioni.
 Riconosce e risolve problemi in
contesti diversi valutando le
informazioni.
 Spiega il procedimento seguito,
anche in forma scritta;
confronta procedimenti diversi
e riesce a passare da un
problema specifico a una classe
di problemi.
 Sa utilizzare i dati matematici e
la logica per sostenere
argomentazioni e supportare
informazioni.
 Utilizza e interpreta il linguaggio
matematico (piano cartesiano,
formule, equazioni…) e ne
coglie il rapporto col linguaggio
naturale e le situazioni reali.
 Nelle situazioni di incertezza
legate all’esperienza si orienta
con valutazioni di probabilità.
 Attraverso esperienze
significative, utilizza strumenti
matematici appresi per operare
nella realtà.
SCIENZE
SCIENZE
1. Utilizzare capacità operative,
progettuali e manuali in contesti
di esperienza-conoscenza per un
approccio scientifico ai fenomeni,
formulare considerazioni e
richiedere chiarimenti in
 L’alunno esplora e sperimenta,
in laboratorio e all’aperto, lo
svolgersi dei più comuni
fenomeni, ne immagina e ne
verifica le cause; ricerca
soluzioni ai problemi,
pag. 38
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
esegue misurazioni usando
strumenti alla sua portata. Sa
collocare le azioni quotidiane nel
tempo della giornata e della
settimana Riferisce
correttamente eventi del passato
recente , sa dire cosa potrà
succedere in un futuro immediato
e prossimo. Osserva con
attenzione il suo corpo, gli
organismi viventi e i loro
ambienti, i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro
cambiamenti.
riferimento alla realtà e alle
esperienze; porsi domande
esplicite e individuare problemi
significativi da indagare a partire
dalla propria esperienza, dai
discorsi degli altri, dai mezzi di
comunicazione e dai testi letti;
con guida e in collaborazione con
i compagni o da solo, formulare
ipotesi e previsioni, osservare,
registrare, classificare,
schematizzare, identificare
relazioni spazio/temporali,
misurare, utilizzare concetti
basati su semplici relazioni con
altri concetti, argomentare,
dedurre, prospettare soluzioni e
interpretazioni, prevedere
alternative, produrne
rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato,
analizzare e raccontare in forma
chiara quanto fatto
e imparato.
2. Riconoscere gli elementi, gli
eventi e le relazioni in gioco,
senza banalizzare la complessità
dei fatti e dei fenomeni.
3. Assumere atteggiamenti di
cura, da condividere con gli altri,
verso l’ambiente scolastico e di
rispetto verso l’ambiente sociale
e naturale, conoscendone e
apprezzandone il valore; avere
cura del proprio corpo con scelte
adeguate di comportamenti e di
abitudini alimentari.
utilizzando le conoscenze
acquisite.
 Sviluppa semplici
schematizzazioni e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni ricorrendo, quando è
il caso, a misure appropriate e a
semplici formalizzazioni.
 Riconosce nel proprio
organismo strutture e
funzionamenti a livelli
macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue
potenzialità e dei suoi limiti.
 Ha una visione della complessità
del sistema dei viventi e della
sua evoluzione nel tempo;
riconosce nella loro diversità i
bisogni fondamentali di animali
e piante, e i modi di soddisfarli
negli specifici contesti
ambientali.
 È consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra, del
carattere finito delle risorse,
nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso a esse, e adotta
modi di vita ecologicamente
responsabili.
 Collega lo sviluppo delle scienze
allo sviluppo della storia
dell’uomo.
 Ha curiosità e interesse verso i
principali problemi legati all’uso
della scienza nel campo dello
sviluppo scientifico e
tecnologico.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
(Oggetti, fenomeni, viventi)
TECNOLOGIA
TECNOLOGIA
1. Conoscere la struttura e
comprendere i meccanismi di
funzionamento di alcuni semplici
strumenti e macchine di uso
comune.
 L' alunno riconosce i principali
sistemi tecnologici e le relazioni
che essi stabiliscono con gli
esseri viventi e gli altri elementi
naturali.
 Conosce i principali processi di
trasformazione di risorse e le
diverse forme di energia
coinvolte.
 Conosce e utilizza oggetti e
strumenti di uso comune ed è in
grado di classificarli e di
descriverne la funzione in
Si interessa a macchine ed a
strumenti tecnologici, sa
esprimere le funzioni e i possibili
usi.
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pag. 39
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
relazione alla forma, struttura e
ai materiali.
 Utilizza adeguate risorse
materiali, informative e
organizzative per la
progettazione e la realizzazione
di semplici oggetti.
 Progetta e realizza
rappresentazioni grafiche
relative al funzionamento di
sistemi tecnologici, utilizzando
gli elementi del disegno tecnico.
AREA STORICO – GEOGRAFICA
IL SÉ E L’ALTRO
- Sa di avere una storia personale
e familiare, conosce le tradizioni
della famiglia, della comunità e le
mette a confronto con altre.
-Pone domande sui temi
esistenziali e religiosi, sulle
diversità culturali, su ciò che è
bene o male, sulla giustizia, e ha
raggiunto una prima
consapevolezza dei propri diritti e
doveri, delle regole del vivere
insieme.
- Si orienta nelle prima
generalizzazioni di passato,
presente, futuro e si muove con
crescente sicurezza e autonomia
nei percorsi più familiari.
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STORIA
1. Conoscere e confrontare i
quadri storici delle civiltà
studiate.
2. Usare cronologie e carte
storico/geografiche per
rappresentare le conoscenze
studiate
3. Organizzare la conoscenza,
tematizzando e usando semplici
categorie
4. Usare la linea del tempo
collocandovi fatti o periodi storici
5. Ricavare informazioni da
documenti di diversa natura utili
alla comprensione di un
fenomeno storico
6. Rappresentare in un quadro
storico/sociale il sistema di
relazioni tra segni e
testimonianze del passato
7. Riconoscere le tracce storiche
presenti sul territorio e
comprende l’importanza del
patrimonio culturale e artistico
8. Usare la cronologia storica
secondo la periodizzazione
occidentale (prima e dopo Cristo)
e conoscere altri sistemi
cronologici
9. Elaborare rappresentazioni
sintetiche delle società studiate,
mettendo in rilievo le relazioni tra
gli elementi caratterizzanti e
confrontarne gli aspetti
caratterizzanti
10. Ricavare e produrre grafici,
pag. 40
STORIA
 Stimolare la curiosità per la
conoscenza del passato.
 Conoscere i momenti
fondamentali della storia
italiana dalle forme di
insediamento e di potere
medievali alla formazione dello
stato unitario e poi della
Repubblica.
 Conoscere i processi
fondamentali della storia
mondiale dalla civilizzazione
neolitica alla rivoluzione
industriale alla globalizzazione.
 Conoscere gli aspetti essenziali
della storia del suo ambiente.
 Conoscere e apprezzare aspetti
del patrimonio culturale
dell’umanità.
 Esporre le conoscenze storiche
acquisite operando
collegamenti e saper
argomentare le proprie
riflessioni.
 Usare le conoscenze e le abilità
per orientarsi nella complessità
del presente, comprendere
opinioni e culture diverse,
capire i problemi fondamentali
del mondo contemporaneo.
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
tabelle, carte storiche, reperti
iconografici e consultare testi di
diverso genere, manualistici e
non Elaborare in forma di
racconto, orale e scritto, gli
argomenti studiati
IL SÉ E L’ALTRO
Riconosce i più importanti segni
della sua cultura e del territorio,
le istituzioni, i servizi pubblici, il
funzionamento delle città e delle
piccole comunità.
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GEOGRAFIA
1. Orientarsi nello spazio e sulle
carte geografiche, utilizzando
riferimenti topologici, punti
cardinali, coordinate geografiche
e bussola, piante e carte stradali,
organizzare un percorso e uno
spostamento sulla base di
cartine; conoscere e utilizzare la
simbologia per interpretare una
legenda, utilizzare il linguaggio
della geo- graficità per
interpretare carte geografiche e
per realizzare semplici schizzi
cartografici e carte tematiche
2. Rendersi conto che lo spazio
geografico è un sistema
territoriale, costituito da elementi
fisici e antropici legati da rapporti
di connessione e/o indipendenza
3. Conoscere e localizzare i
principali “oggetti” geografici
fisici (monti, fiumi, laghi…) e
antropici (città, porti e
aeroporti…) dell’Italia;
4.Individuare, conoscere e
descrivere gli elementi
caratterizzanti dei paesaggicon
particolare attenzione a quelli
italiani
5. Ricavare informazioni
geografiche da una pluralità di
fonti (carte, immagini satellitari,
fotografiche, artistico - letterarie)
6. Avviarsi alla lettura e alla
comunicazione in relazione al
sistema territoriale attraverso
carte, immagini, schizzi e grafici 6.
Ricercare e proporre soluzioni di
problemi relativi
allaprotezione,conservazione e
valorizzazione del patrimonio
ambientale e culturale presente
sul territorio per continuare ad
usarlo.
pag. 41
GEOGRAFIA
 Osservare, leggere e analizzare
sistemi territoriali vicini e
lontani.
 Utilizzare opportunamente
concetti geografici, carte
geografiche, fotografie e
immagini dello spazio, grafici,
dati statistici per comunicare
efficacemente informazioni
spaziali sull’ambiente che lo
circonda.
 Conoscere e localizzare i
principali “oggetti” geografici
fisici e antropici dell’Europa e
del Mondo.
 Aprirsi al confronto con l’altro,
attraverso la conoscenza dei
diversi contesti ambientali e
socio-culturali, superando
stereotipi e pregiudizi.
 Riconoscere nel paesaggio gli
elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come
patrimonio naturale e culturale
da tutelare e valorizzare.
 Valutare i possibili effetti delle
decisioni e delle azioni
dell’uomo sui sistemi territoriali
alle diverse scale geografiche.
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
RELIGIONE CATTOLICA
IL SÉ E L’ALTRO
Scopre nei racconti del Vangelo
la persona e l’insegnamento di
Gesù, da cui apprende che Dio è
Padre di tutti e che la Chiesa è la
comunità di uomini e donne unita
nel suo nome, per sviluppare un
positivo senso di sé e
sperimentare relazioni serene
con gli altri, anche appartenenti a
differenti tradizioni culturali e
religiose.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
Riconosce nei segni del corpo
l’esperienza religiosa propria e
altrui per cominciare a
manifestare anche in questo
modo la propria interiorità,
l’immaginazione e le emozioni.
IMMAGINI, SUONI E COLORI
Riconosce alcuni linguaggi
simbolici e figurativi caratteristici
delle tradizioni e della vita dei
cristiani (segni, feste, preghiere,
canti, gestualità, spazi, arte), per
poter esprimere con creatività il
proprio vissuto religioso.
I DISCORSI E LE PAROLE
Impara alcuni termini del
linguaggio cristiano, ascoltando
semplici racconti biblici, ne sa
narrare i contenuti riutilizzando i
linguaggi appresi, per sviluppare
una comunicazione significativa
anche in ambito religioso.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Osserva con meraviglia ed
esplora con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da
tanti uomini religiosi come dono
di Dio Creatore, per sviluppare
sentimenti di responsabilità nei
confronti della realtà, abitandola
con fiducia e speranza.
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RELIGIONE CATTOLICA
RELIGIONE CATTOLICA
1. Riflettere su Dio Creatore e
1. L’ alunno è aperto alla sincera
Padre, sui dati fondamentali della
ricerca della verità e sa
vita di Gesù.
interrogarsi sull’assoluto,
2. Saper collegare i contenuti
cogliendo l’intreccio tra
principali dell’insegnamento di
dimensione religiosa e culturale.
Gesù alle tradizioni del proprio
Sa interagire con persone di
ambiente; riconoscere il
religione differente,
significato cristiano del Natale e
sviluppando un’identità
della Pasqua per riflettere sul loro
accogliente, apprezzando il
valore nell’esperienza personale,
rapporto tra il “ credo”
familiare, sociale.
professato e gli usi e costumi
3. Riconoscere la Bibbia come
del popolo di appartenenza, a
libro sacro per cristiani ed ebrei,
partire da ciò che osserva nel
distinguendola da altri testi anche
proprio territorio.
di altre religioni; identificare le
2. Individua, a partire dalla Bibbia,
caratteristiche essenziali di un
le tappe essenziali della storia
brano biblico semplice e dietro
della salvezza, della vita e
opportuna guida analizzarlo e
dell’insegnamento di Gesù, del
collegarlo alla propria esperienza.
cristianesimo delle origini, gli
4. Confrontarsi con l’esperienza
elementi fondamentali della
religiosa e distinguere la
storia della Chiesa e li confronta
specificità della proposta di
con le vicende della storia civile
salvezza del cristianesimo;
passata e presente elaborando
identifica la Chiesa come la
criteri per una interpretazione
comunità di coloro che credono
consapevole.
in Gesù Cristo e si impegnano per 3. Riconosce i linguaggi espressivi
mettere in pratica il suo
della fede (simboli, preghiere,
insegnamento; cogliere il
riti, ecc.), ne individua i frutti e
significato dei Sacramenti e
le tracce presenti a livello
interrogarsi sul valore che hanno
locale, italiano ed europeo,
nella vita dei cristiani.
imparando a fruirne anche in
senso estetico e spirituale.
4. Coglie le implicazioni etiche
della fede cristiana e vi riflette
in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili, si
interroga sul senso
dell’esistenza e la felicità,
impara a dare valore ai propri
comportamenti, relazionandosi
in maniera armoniosa con se
stesso, con gli altri, con il
mondo che lo circonda.
pag. 42
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
STRUMENTO MUSICALE
Decreto ministeriale n. 201 del 6 agosto 1999
CHITARRA
Alla fine del triennio gli allievi dovranno sapere eseguire con consapevolezza brani solistici e
d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso
compiuto.
FLAUTO
Alla fine del triennio gli allievi dovranno sapere eseguire con consapevolezza brani solistici e
d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso
compiuto.
PERCUSSIONI (tamburo, timpani, xilofono, vibrafono)
Alla fine del triennio gli allievi dovranno sapere eseguire con consapevolezza interpretativa brani
facili per ensemble di percussioni e piccole composizioni per set-up o per strumento unico con o
senza accompagnamento di un altro strumento.
PIANOFORTE
Alla fine del triennio l’alunno dovrà :

sapere eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal
repertorio solistico o d’insieme per ciascuna delle seguenti aree:danza – pezzo di carattere –
forme polifoniche – forma/sonata, variazioni

saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte.
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LIVELLI DI COMPETENZE IN USCITA CLASSI TERZE
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ITALIANO
LIVELLO
AVANZATO
Comprende vari tipo di testo, esplicitando le relazioni tra informazioni di diverso tipo. Coglie le
relazioni, si esprime in modo chiaro, coerente e funzionale rispettando e utilizzando un lessico
appropriato.
LIVELLO
INTERMEDIO
Comprende attraverso l’ascolto o la lettura i vari tipi di testo individuandone le informazioni
principali e secondarie. Si esprime, oralmente e per iscritto, in modo chiaro e coerente, rispettando
le convenzioni morfosintattiche e utilizzando un lessico vario e appropriato.
LIVELLO
ELEMENTARE
Comprende globalmente, attraverso l’ascolto o la lettura, i principali tipo di testo individuando le
informazioni principali. Si esprime, oralmente e per iscritto, rispettando parzialmente le
convenzioni morfosintattiche della lingua e utilizzando un lessico semplice.
STORIA
LIVELLO
AVANZATO
Classifica i fatti storici secondo un ordine logico (causa-effetto; analogia-differenza) e cronologico,
individua le caratteristiche significative e le problematiche dell’epoca studiata, analizza e confronta
eventi storici diversi e li mette in relazione con il presente. Sa utilizzare i diversi tipi di fonti per
produrre inferenze e padroneggia la terminologia specifica della disciplina.
LIVELLO
INTERMEDIO
Classifica i fatti storici secondo un ordine logico e cronologico, individua le caratteristiche
significative e le problematiche dell’epoca studiata, analizza e confronta eventi storici diversi. Sa
utilizzare i diversi tipi di fonti e buona parte della terminologia specifica della disciplina.
LIVELLO
ELEMENTARE
Classifica i fatti storici secondo un ordine cronologico, individua le caratteristiche significative di
un’epoca, comprende i termini specifici. Sa riconoscere alcuni tipi di fonti e le utilizza, se guidato
GEOGRAFIA
LIVELLO
AVANZATO
Osserva e descrive gli ambienti bio-climatici cogliendo le relazioni fra gli elementi naturali, storici,
economico-sociali e politici; si esprime utilizzando il lessico specifico della disciplina e trae
informazioni da rappresentazioni cartografiche, dati statistici, grafici, immagini.
LIVELLO
INTERMEDIO
Osserva e descrive i principali ambienti bio-climatici cogliendo semplici relazioni fra gli elementi
naturali, storici, economico-sociali e politici; si esprime utilizzando i termini fondamentali del
linguaggio specifico della disciplina e trae informazioni da rappresentazioni cartografiche, dati
statistici, grafici, immagini.
LIVELLO
ELEMENTARE
Sa distinguere i principali ambienti bio-climatici attraverso l’individuazione dei loro elementi
caratteristici. Conosce i principali termini della disciplina ma non sempre li utilizza in maniera
adeguata. Si orienta sulle carte interpretando semplici simboli cartografici
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MATEMATICA
LIVELLO
AVANZATO
Sa utilizzare in modo appropriato regole, proprietà e procedimenti del calcolo aritmetico e
algebrico, rappresentandoli anche sotto forma grafica. Sa confrontare e analizzare figure
geometriche individuando varianti e relazioni. Documenta i procedimenti scelti e applicati nella
risoluzione di problemi tratte da varie situazioni reali e sa valutare le diverse strategie risolutive.
Usa un appropriato linguaggio specifico.
LIVELLO
INTERMEDIO
Sa utilizzare in modo corretto regole, proprietà e procedimenti del calcolo aritmetico e algebrico,
rappresentandoli anche sotto forma grafica. Sa confrontare e analizzare figure geometriche
individuando varianti e relazioni. Sa, inoltre, organizzare i dati relativi ad un problema e ne
applica la strategia risolutiva. Comunica in modo pertinente e coerente usando un corretto
linguaggio specifico.
LIVELLO
ELEMENTARE
Sa utilizzare parzialmente regole, proprietà e procedimenti del calcolo aritmetico e algebrico,
rappresentandoli anche sotto forma grafica. Sa confrontare figure geometriche. Risolve semplici
problemi con informazioni chiare e univoche. Se consapevole dell’argomento, lo sa esporre con
un linguaggio specifico elementare.
SCIENZE
LIVELLO
AVANZATO
Comprende gli elementi propri delle discipline e osserva e descrive analiticamente i fenomeni
scientifici usando sicuri procedimenti. È in grado di porsi problemi e di prospettare soluzioni
esatte ed originali, utilizzando con correttezza i linguaggi specifici.
LIVELLO
INTERMEDIO
Comprende gli elementi di base delle discipline e osserva e descrive fenomeni scientifici nei loro
aspetti essenziali, usando procedimenti corretti. Sa progettare percorsi risolutivi di semplici
problemi, utilizzando i linguaggi specifici più semplici.
LIVELLO
ELEMENTARE
Comprende parzialmente gli elementi di base delle discipline e osserva e descrive con semplicità i
fenomeni scientifici. Formula, a volte con incertezza, ipotesi di soluzione, utilizzando i linguaggi
specifici più semplici.
INGLESE
LIVELLO
AVANZATO
È in grado di comprendere in modo autonomo, attraverso l’ascolto o la lettura, il contenuto
linguistico e comunicativo di un dialogo. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo
chiaro e coerente, brevi testi rispettando le convenzioni morfosintattiche della lingua straniera,
utilizzando con padronanza strutture e lessico appropriati. Sa confrontare e valutare aspetti di
realtà culturali diverse.
LIVELLO
INTERMEDIO
È in grado di comprendere, attraverso l’ascolto o la lettura, alcuni elementi linguistici del dialogo
e la funzione comunicativa. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo chiaro, semplici
enunciati utilizzando un lessico vario e appropriato. Sa descrivere aspetti della cultura straniera in
relazione alla propria.
LIVELLO
ELEMENTARE
È in grado di comprendere globalmente, attraverso l’ascolto o la lettura, i principali tipo di testo
individuando le informazioni principali. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, solo se
guidato, un testo semplice e breve, rispettando parzialmente le convenzioni morfosintattiche
della lingua e utilizzando un lessico semplice ma adeguato. Sa distinguere solo alcuni aspetti della
cultura straniera.
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FRANCESE
LIVELLO
AVANZATO
È in grado di comprendere in modo autonomo, attraverso l’ascolto o la lettura, il contenuto
linguistico e comunicativo di un dialogo. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo
chiaro e coerente, brevi testi rispettando le convenzioni morfosintattiche della lingua straniera,
utilizzando con padronanza strutture e lessico appropriati. Sa confrontare e valutare aspetti di
realtà culturali diverse.
LIVELLO
INTERMEDIO
È in grado di comprendere, attraverso l’ascolto o la lettura, alcuni elementi linguistici del dialogo e
la funzione comunicativa. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, in modo chiaro, semplici
enunciati utilizzando un lessico vario e appropriato. Sa descrivere aspetti della cultura straniera in
relazione alla propria.
LIVELLO
ELEMENTARE
È in grado di comprendere globalmente, attraverso l’ascolto o la lettura, i principali tipo di testo
individuando le informazioni principali. Riesce a produrre, oralmente e per iscritto, solo se guidato,
un testo semplice e breve, rispettando parzialmente le convenzioni morfosintattiche della lingua e
utilizzando un lessico semplice ma adeguato. Sa distinguere solo alcuni aspetti della cultura
straniera.
TECNOLOGIA
LIVELLO
AVANZATO
Riconosce e analizza in modo approfondito la realtà tecnologica applicando correttamente regole
e procedimenti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica di esperienze operative;
comprende e usa linguaggi specifici.
LIVELLO
INTERMEDIO
Riconosce e analizza in modo corretto la realtà tecnologica applicando adeguatamente regole e
procedimenti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica di esperienze operative;
comprende linguaggi specifici.
LIVELLO
ELEMENTARE
Riconosce e analizza alcuni aspetti della realtà tecnologica applicando sufficientemente regole e
procedimenti nella progettazione, nella realizzazione e nella verifica di esperienze operative;
utilizza i termini fondamentali della disciplina.
ARTE E IMMAGINE
LIVELLO
AVANZATO
Utilizza le tecniche e i linguaggi visuali in modo espressivo e personale. Sa leggere e spiegare le
opere d’arte collocandole nei contesti storici,culturali e ambientali.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio storico-artistico del proprio territorio. Utilizza un
linguaggio verbale specifico.
LIVELLO
INTERMEDIO
Utilizza tecniche ed elementi linguistici con spunti personali. Sa spiegare le opere d’arte
collocandole in modo guidato,nei contesti storici, culturali e ambientali.
Utilizza in parte un linguaggio verbale specifico.
LIVELLO
ELEMENTARE
Impiega tecniche espressive e comunicative molto semplici.
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MUSICA
LIVELLO
AVANZATO
Possiede padronanza nell’uso dello strumento e/o della voce ed interpreta musicalmente interi
brani di diversi repertori. Usa correttamente il linguaggio musicale creando relazioni e/o
comparandolo ad altri linguaggi. È in grado di essere analitico e critico verso diversi generi e
contesti musicali seguendo un percorso logico adeguato
LIVELLO
INTERMEDIO
Esegue in modo corretto interi brani cogliendone le differenze esecutive. È in grado di usare la
prassi esecutiva come linguaggio specifico mettendolo in relazione ad altri linguaggi non verbali.
Opera correttamente confronti fra generi diversi individuandone il contesto (vocale, strumentale,
popolare, rituale, ecc…)
LIVELLO
ELEMENTARE
Esegue con sufficiente abilità frasi melodico-ritmiche coordinandosi in maniera adeguata. È in
grado di leggere sufficientemente bene, ma non coglie il brano nell’insieme. Riconosce e riesce a
mettere in relazione forme e generi diversi
SCIENZE MOTORIE
LIVELLO
AVANZATO
Utilizza le proprie capacità psicomotorie adattandole a nuove situazioni. Rispetto al livello di
partenza, ha migliorato e consolidato le proprie capacità condizionali (forza, velocità, resistenza e
mobilità articolare).
Collabora con compagni ed insegnanti apportando contributi personali e partecipa attivamente
alla fase organizzativa delle attività proposte, accettando ed utilizzando le informazioni date.
Conosce e rispetta le regole delle varie discipline sportive, sa arbitrare le partite dei giochi praticati
ed in casi di infortunio ha conoscenza approfondita dei comportamenti da adottare nei casi di
primo soccorso.
LIVELLO
INTERMEDIO
Utilizza le capacità psicomotorie adattandole in modo soddisfacente alle nuove situazioni. Ha
migliorato le proprie capacità condizionali (forza, velocità, resistenza e mobilità articolare) in
maniera soddisfacente.
Collabora con compagni ed insegnanti. Conosce e rispetta le regole delle varie discipline sportive
praticate e distingue in maniera soddisfacente i comportamenti da adottare nei casi di primo
soccorso.
LIVELLO
ELEMENTARE
Ha utilizzato in modo semplice ed essenziale le capacità psicomotorie, migliorando in modo
essenziale le proprie capacità condizionali (forza, velocità, resistenza e mobilità articolare)
Collabora in maniera sufficiente con i compagni alle attività e rispetta le regole di alcune discipline
proposte.
STRUMENTO MUSICALE
LIVELLO
AVANZATO
Possiede padronanza nell’uso dello strumento. Sa eseguire con consapevolezza interpretativa
composizioni strumentali solistiche e/o d’insieme mostrando maturità tecnico-espressiva, unita a
grandi capacità di autocorrezione. Sa usare autonomamente il codice musicale, intesa come
capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che comporta nel linguaggio
musicale) - gesto - suono. L’insegnante ravvisa nella preparazione e nelle indagini delle attitudini
mostrate nel triennio, la possibilità di proseguire il percorso strumentale fin qui intrapreso.
LIVELLO
INTERMEDIO
Possiede in generale una buona padronanza dello strumento. Sa usare correttamente il codice
musicale, intesa come capacità di correlazione segno (con tutte le valenze semantiche che
comporta nel linguaggio musicale) - gesto - suono. Sa eseguire composizioni strumentali
rispettando le convenzioni proprie del fare musica, mostrando una maturità tecnico-espressiva
non ancora completa nella pratica strumentale solistica e d’insieme.
LIVELLO
ELEMENTARE
Parziale acquisizione della tecnica strumentale di base. Opportunamente guidato, sa usare il codice
musicale e sa eseguire semplici brani strumentali in modo essenziale, dimostrando di aver
compreso solo in parte le convenzioni proprie del fare musica.
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IL DISAGIO E LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
Rimozione degli
svantaggi
socio-culturali
Integrazione
degli alunni
diversamente abili
Continuità
educativa e
didattica
Individualizzazione
degli interventi
Rispetto dei
diversi tempi
di apprendimento
Lotta contro
la dispersione
Diversificazione
e arricchimento
dell’offerta
formativa
Visite
guidate
Progetti
pomeridiani
Viaggi
d’istruzione
Partecipazioni a
manifestazioni culturali
Rassegne
cinematografiche
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Negli ultimi anni l'Istituto ha partecipato al progetto mirato alla prevenzione ed al recupero della
dispersione scolastica. Il progetto si è avvalso dei rapporti interistituzionali con il territorio e dello
svolgimento di attività programmate in sinergia con l’Osservatorio Locale Messina Marine oggi
Osservatorio per ladispersione-Distretto 14 MAREDOLCE.
L’approccio metodologico si è basato sull’integrazione culturale degli alunni in maggiore difficoltà
ed alle prese con situazioni affettive e relazionali problematiche.
La nostra Istituzione Scolastica continuerà ad attivarsi e ad agire per prevenire la dispersione:
progetti, attività integrative, compresenze dei docenti sono volte ad aiutare gli alunni ad affrontare
il disagio e a raggiungere il successo formativo.
Adesione al Progetto Merlinoper gli alunni drop-out.
L’Istituto aderisce all’ACCORDO DI RETE dell’Osservatorio per la dispersioneDistretto 14
MAREDOLCE.
L’Istituto aderisce alla REP con capofila la Scuola Orestano.
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP
Il processo d’integrazione degli alunni è legato soprattutto alla consapevolezza ed alla
cooperazione tra le parti coinvolte (genitori, docenti e operatori dei servizi sanitari e sociali).
Il Progetto educativo della scuola utilizza situazioni reali e percorsi preordinati per far acquisire ad
ogni alunno, non solo la consapevolezza delle varie forme, palesi o latenti di disagio, diversità ed
emarginazione presenti negli ambienti di vita più prossimi, ma ad operare e ricercare soluzioni con
sensibilità e rispetto per l’altro, allo scopo di trasformare l’integrazione dei compagni in difficoltà,
in una risorsa educativa per tutti.
• MOMENTI FONDAMENTALI
LA SCUOLA ORGANIZZA
ACCOGLIENZA
EMPATICA
FORMAZIONE
CRITICA
EDUCAZIONE
DEMOCRATICA
ACCETTAZIONE
INCONDIZIONATA
ORIENTAMENTO
RUOLO DELLA SCUOLA
FORMATIVO
ORIENTATIVO : AIUTARE L’ALUNNO A
Conoscersi
Conoscere la realtà
circostante
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Progettare e
scegliere il proprio
percorso futuro in
modo consapevole
e responsabile
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
FINALITÀdel percorso di ORIENTAMENTO
FORMARE - INFORMARE - FAVORIRE LO SVILUPPO DI CAPACITÀ DECISIONALI E PROGETTUALI
Il progetto di orientamento è strettamente legato alla continuità, soprattutto in un Istituto
Comprensivo che può avvalersi della collaborazione di insegnanti dei diversi ordini di scuola per
realizzare un vero e proprio raccordo sia formativo che didattico.
La continuità verticale si traduce su diversi piani all’interno dell’Istituto:
a) predisporre condizioni favorevoli per un passaggio non traumatico da un ordine di scuola
all’altro:
 far conoscere e rendere familiari strutture e servizi dell’istituto;

fare assistere gli alunni delle quinte classi ai laboratori dei diversi corsi ad indirizzo per
aiutarli a scegliere con maggiore consapevolezza;

confronti tra scuole di diverso grado nella prima classe scuola secondaria (insegnanti,
discipline, organizzazione, metodo di studio…)
b) favorire il passaggio di informazioni sugli alunni in ingresso tra docenti di diverso ordine di
scuola
c) assicurare o garantire un percorso armonico dell’alunno nel continuo rispetto del suo
sviluppo attraverso il confronto costante tra insegnanti di diversi ordini di scuola


analisi dei risultati conseguiti dagli alunni attraverso prove standard nei diversi ambiti;

progettazione interventi didattici che aiutino a “correggere il tiro”;
individuazione punti di debolezza o potenziamento punti di forza nel processo di
insegnamento – apprendimento;
CONTINUITÀ CON LA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
guida ad una scelta
consapevole
dibattiti
alunni
docenti
visite scuole superiori
utilizzo di schede per la
raccolta dati
visione di film
incontri con figure
lavorative di vario tipo
incontri informativi
sugli indirizzi di studio
incontri con ex alunni
per informazioni sulle
scelte
incontri informativi con
i docenti delle scuole
superiori
visite d'istruzione
mondo del lavoro
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USO DI TECNOLOGIE MULTIMEDIALI
L’attività informatica è ormai inserita stabilmente nei percorsi didattici del nostro Istituto perché,
come confermato dalle esperienze di questi anni, le tecnologie didattiche, strettamente collegate a
quelle dell’informazione e della comunicazione, sono gli strumenti che maggiormente rispondono
alle esigenze di rinnovamento degli interventi educativi.
Nel nostro Istituto sono presenti diversi laboratori il cui uso viene favorito essendo la scuola del
"fare" un aspetto essenziale della nostra didattica.
Sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria si garantisce agli alunni la partecipazione
alle attività dei laboratori di informatica.
Per ogni ordine di scuola la frequenza dei laboratori presenti nel plesso centrale, può essere
periodica o concentrata in determinati periodi in relazione alla programmazione didattica delle
discipline e/o ai progetti extracurricolari
La frequenza dei laboratori non è comunque limitata alla sola compresenza, ma può essere anche
supporto alle discipline durante le ore di lezione frontale.I laboratori tecnologici attivati
costituiscono da anni un arricchimento dell’offerta formativa e risultano uno stimolante ambiente
di apprendimento per gli alunni dai 5 ai 14 anni.
Nel nostro Istituto sono attivi i seguenti laboratori:











2LABORATORI INFORMATICO MULTIMEDIALE(Sede centrale)
1 LABORATORI INFORMATICO MULTIMEDIALE(Bixio)
1LABORATORI INFORMATICO MOBILE ( Plesso Alpi e Plesso Corrao)
1 LABORATORIO INFORMATICO MULTIMEDIALE LINGUISTICO
1 LABORATORIO SCIENTIFICOdotato di strumenti tecnologici e multimediali
1 aula _ Centro Documentazione Docenti
LIM in tutte le classi
1 aula Samsung ( 28 tablet e 1 e-board)
1 AULA MAGNA
AUDITORIUM
1 AULA MUSICA
La scuola dispone inoltre di:

Materiale audiovisivo, lettori DVD,televisori, proiettori, computer portatili, tablet.
La Lavagna Interattiva Multimediale è uno strumento prezioso per una didattica che voglia rendere
lo studente protagonista attivo e consapevole del suo apprendimento.La LIM, infatti, integra in
un solo strumento le funzioni della lavagna di ardesia, del video proiettore, del computer, del
quaderno e della penna. Così ogni studente può interagire direttamente con quanto gli viene
presentato, può ripercorrere le tappe della lezione e dell’esercitazione, può confrontare il proprio
lavoro con quello degli altri compagni e modificarlo "in tempo reale".
In questo modo il processo di apprendimento si fa davvero collaborativo.
Per comunicare con i docenti, migliorare la relazione scuola-famiglia,facilitare il dialogo tra la
scuola ed i suoi utenti, offrire in tempo reale notizie sulle attività progetti ed iniziative che la scuola
ha in atto, come già dallo scorso anno scolastico è stato aggiornato il Sito web.
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VERIFICA E VALUTAZIONE
La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti sapendo che
esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita; in tal modo deve costruire e trasformare le
mappe dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile
evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti.
Si tratta di elaborare gli strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali,
sociali, culturali, antropologici, nei quali gli studenti si trovano a vivere e operare.
Pertanto è sempre più indispensabile una ricerca attenta nell’ambito del monitoraggio e della
valutazione dei processi e dei prodotti.
La valutazione nel nostro Istituto riguarda due ambiti: quello dei processi didattici e quello dei
processi organizzativi e gestionali della Scuola.
La valutazione dei processi didattici è uno dei momenti più importanti del percorso formativo: è il
banco di prova del lavoro svolto da docenti e alunni.
I docenti hanno la possibilità di verificare il loro operato, capire se hanno scelto il percorso più
adeguato e le metodologie più efficaci. Gli alunni diventano coscienti dei risultati raggiunti,
comprendono dove devono migliorare, sono spinti ad impegnarsi maggiormente.
La valutazione dei processi organizzativi e gestionali invece ha lo scopo di valutare l’efficacia e
l’efficienza dell’organizzazione scolastica limitatamente alle risorse umane e materiali e alle
capacità gestionali.
Valutazione dei processi didattici
La valutazione dei processi didattici prevede l’uso di diversi strumenti
atti a monitorare il processo d’apprendimento degli alunni.
Nell’Istituto è prevista una valutazione “di tipo collegiale” finalizzata a
saggiare le competenze in entrata e in uscita degli alunni della Scuola
Primaria e delle classi 1ee 2e della Scuola Secondaria di Primo Grado. Agli
alunni verranno somministrati dei test oggettivi a inizio e fine anno su
tutte le discipline e i risultati saranno punto di partenza per la stesura del
piano annuale di lavoro dei singoli Consigli di Classe e punto di forza in
sede di scrutinio finale.
Valutazione sommativa e formativa
Ogni docente nell’ambito della propria materia procede, in base agli obiettivi prefissati
collegialmente, alla somministrazione di prove di verifica atte ad appurare sia lo stato del processo
formativo di ogni singolo alunno sia l’efficacia del processo d’insegnamento per intervenire,
quando è il caso, con nuove strategie e attività.
Le verifiche possono essere:




scritte (produzioni di testi, questionari a risposta aperta o chiusa, …);
orali (interrogazioni, colloqui, dibattiti);
pratiche (grafico-pittoriche, esecutivo-strumentali, motorie);
lavori di approfondimento singolo e di gruppo;
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
Per la formulazione del giudizio globale i docenti tengono conto di:




conoscenze e competenze acquisite nei varicampi di esperienza (riguardo la Scuola
dell’Infanzia) aree disciplinari(riguardo alla scuola Primaria) e delle varie
materie(riguardo alla Secondaria di I Grado);
comportamento, socializzazione e collaborazione;
impegno e puntualità nell’esecuzione del lavoro scolastico;
grado di autonomia operativa;costituiscono elementi di valutazione gli esiti formativi
fatti registrare dagli alunni all’interno di tutte le attività integrative e/o extracurricolari
Con ilDPR122del 22 giugno 2009 La valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti e'
effettuata nella scuola primaria dal docente ovvero collegialmente dai docenti contitolari
della classe. I voti numerici attribuiti, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge, nella
valutazione periodica e finale, sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli
alunni, adottati dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 14,comma 2, del
decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275.
Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione con voto numerico espresso in decimi
riguarda anche l'insegnamento dello strumento musicale nei corsi ricondotti ad ordinamento
ai sensi dell'articolo 11, comma 9, della legge 3 marzo 1999, n. 124. 4. La valutazione
dell'insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall'articolo 309 del testo unico
delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione.
Nella scuola secondaria di primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo
11, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini della
validita' dell'anno scolastico e per la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi
eccezionali, previsti dal medesimo comma 1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione
che le assenze complessive non pregiudichino la possibilita' di procedere alla valutazione
stessa. L'impossibilita' di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe
successiva o all'esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento
da parte del consiglio di classe e debitamente verbalizzate.
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SCHEDA RIEPILOGATIVA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE SCUOLA SEC. di I grado
DEL. N.28 C.d.D. del 18/01/2013
VOTI IN
DECIMI
CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE
COMPORTAMENTI
Nessuna.
Partecipazione: inesistente o di
disturbo
Impegno: nullo
Metodo: inesistente
1/2
3






Nessuna
Conoscenze quasi nulle e gravemente lacunose;
uso di un linguaggio specifico stentato e scorretto;
scarse e poco strutturate abilità tecniche, artistico-espressive e
di rielaborazione musicale;
gravi lacune di ordine logico;
incapacità di effettuare collegamenti, sia in ambito
disciplinare che pluridisciplinare.
 Conoscenze frammentarie e piuttosto lacunose;
 linguaggio improprio;
 modeste e poco strutturate abilità tecniche, artistico4
Partecipazione: settoriale o a volte
di disturbo
Impegno: quasi nullo
Metodo: disorganizzato
Partecipazione: dispersiva e
discontinua
Impegno: debole
Metodo: mnemonico
espressive e di rielaborazione musicale;
 notevoli difficoltà nella comprensione dei concetti e
nell'effettuare collegamenti, sia in ambito disciplinare che
pluridisciplinare.
 Conoscenze parziali, uso di un linguaggio specifico
5


impreciso;
mediocri abilità motorie, artistico-espressive, tecnicoesecutive e di rielaborazione musicale.
difficoltà nella rielaborazione dei contenuti e nell'effettuare
collegamenti, sia in ambito disciplinare che pluridisciplinare.
 Conoscenze essenziali;
 uso di un linguaggio specifico semplice e adeguato;
 sufficienti abilità motorie, artistico-espressive, tecnico
6
Partecipazione: da sollecitare
Impegno: accettabile
Metodo: non sempre organizzato
Partecipazione: attenta
Impegno: costante
Metodo: abbastanza organizzato
esecutive e di rielaborazione musicale;
 rielaborazione parziale dei contenuti acquisiti;
 sufficienti capacità di effettuare collegamenti, sia in ambito
disciplinare che pluridisciplinare, pur con qualche incertezza.
 Conoscenze globali;
 uso di un linguaggio specifico adeguato allo scopo
Partecipazione: attiva
Impegno: costante
metodo: organizzato
comunicativo;
 discrete abilità motorie, artistico-espressive, tecnico esecutive
7
e di rielaborazione musicale;
 rielaborazione autonoma dei contenuti, pur in presenza di
qualche errore non determinante;
 discreta capacità di effettuare collegamenti, sia in ambito
disciplinare che pluridisciplinare.
8
Partecipazione: attiva
 Conoscenze soddisfacenti;
Impegno: soddisfacente
 uso di un linguaggio specifico chiaro e appropriato;
 buone abilità motorie, artistico-espressive, tecnico-esecutive e Metodo: autonomo ed organizzato
di rielaborazione musicale; rielaborazione autonoma e buona
padronanza nell'effettuare collegamenti, sia in ambito
disciplinare che pluridisciplinare.
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…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
 Conoscenze complete;
 uso di un linguaggio specifico chiaro e appropriato;
 soddisfacenti abilità motorie, artistico-espressive, tecnico9
Partecipazione: attiva e
propositiva
Impegno: apprezzabile
Metodo: autonomo e bene
organizzato
esecutive e di rielaborazione musicale;
 rielaborazione pienamente autonoma e personale dei
contenuti; ottima padronanza nell'effettuare collegamenti, sia
in ambito disciplinare che pluridisciplinare.
 Conoscenze complete, approfondite, linguaggio chiaro, ricco
e appropriato;
 eccellenti abilità motorie, artistico-espressive, tecnico10
Partecipazione: costruttiva
Impegno: notevole
Metodo: autonomo ed elaborativo
esecutive e di rielaborazione musicale;
 rielaborazione pienamente autonoma, personale e critica dei
contenuti;
 ottima padronanza nell'effettuare collegamenti, sia in ambito
disciplinare che pluridisciplinare.
Sono ammessi alla classe successiva ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo gli studenti che
abbiano ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
INDICATORI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI SCUOLA PRIMARIA
del. n.28 c.d.d. del 18/01/2013
Giudizio
Conoscenze
Applicazione
Ha notevoli carenze
di base e difficoltà a
riconoscere gli
elementi
fondamentali degli
argomenti trattati
Ha evidenti
difficoltà di
applicazione.
4
SCARSO
5
MEDIOCRE
Conosce i contenuti in
modo parziale e
frammentario
Applica con
difficoltà le
tecniche
operative.
6
SUFFICIENTE
Conosce i contenuti
principali in modo
adeguato.
Ha sufficiente
conoscenza
delle tecniche
operative.
7
BUONO
Conosce gran parte
dei contenuti delle
varie discipline.
Applica in modo
corretto le
tecniche
operative.
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Strategie
risolutive
Non sa
organizzarsi
nel lavoro
ed
impostare
strategie
risolutive
anche se
guidato.
Necessita
della guida
dell’insegna
nte per
organizzarsi
nel lavoro e
impostare
strategie
risolutive.
Riesce ad
organizzarsi
nelle fasi
essenziali
del lavoro.
Riesce ad
organizzarsi
nel lavoro
ed usare le
fondamenta
li strategie
risolutive.
pag. 55
Comprensione
Ha difficoltà
nella
comprensione
globale.
Linguaggio
Partecipazione
e impegno
Possiede
scarsa
proprietà di
linguaggio.
Partecipa in
modo molto
superficiale ed
impegno
saltuario.
Ha difficoltà a
cogliere il
significato
essenziale di
un testo.
Possiede
proprietà di
linguaggio
inadeguata
Partecipa e si
impegna in
modo
discontinuo e
superficiale.
Coglie il
significato
globale di un
testo.
Si esprime in
modo molto
semplice, ma
adeguato.
Partecipa e si
impegna
generalmente in
modo costante.
Compren-de
gli argomenti
principali
trattati.
Si esprime in
modo chiaro,
usando
termini
specifici.
Partecipa e si
impegna in
modo costante.
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
8
DISTINTO
9
OTTIMO
10
ECCELLENTE
Ha conoscenze
complete e ben
organizzate.
Utilizza ed
applica
correttamente
le tecniche
operative.
Conosce i contenuti
in modo
approfondito e
organico.
Utilizza ed
applica
correttamente
tutte le tecniche
operative.
Ha conoscenze
ampie
e ben articolate.
Elabora strategie
risolutive in
autonomia e le
applica anche in
situazioni
complesse
nuove.
Sa
organizzarsi
nel lavoro e
impostare
strategie
risolutive.
Sa
organizzarsi
nel lavoro in
modo
autonomo
definendo
strategie
risolutive.
Comprende
con
precisione e
sicurezza.
Usa in modo
corretto e
appropriato i
termini
specifici.
Partecipa in
modo attivo e
con impegno
assiduo.
Ricava le
informazioni
ed opera i
collegamenti
richiesti.
Partecipa in
modo
costruttivo e con
impegno
assiduo e
responsabile.
Sa
rielaborare
le
informazion
i in modo
personale
ed originale.
Possiede
capacità di
comprensione
ed analisi
precise ed
approfondite.
Ha
padronanza
dei termini
specifici e si
esprime nei
diversi
linguaggi in
modo chiaro
ed
appropriato
Espone in
modo chiaro,
ricco e ben
articolato.
Partecipa in
maniera chiara,
fornendo
apporti
personali,
significativi e
critici.
CRITERI D’ESAME DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Per la conduzione del colloquio i docenti del Consiglio di Classe cercheranno di
porre l’alunno in condizioni di serenità, prendendo spunto dalla prova scritta svolta, da attività
(ricerche, visite, cineforum, progetti…) effettuate nel corso dell’anno, ricorrendo all’uso di strumenti
quali l’atlante, il giornale ed elaborati prodotti.
Criteri di valutazione saranno la maturità con cui sosteranno l’esame, la padronanza delle
capacità espressive, la conoscenza dei contenuti disciplinari, la capacità di collegamento tra i temi
trattati e di rielaborazione personale degli stessi.
Nella valutazione finale si terrà conto ovviamente non solo della prova d’esame, della PROVA
INVALSI, ma anche e soprattutto di tutto il processo di apprendimento svoltosi nel corso del
triennio.
Valutazione dei processi organizzativi
La valutazione dei processi organizzativi e didattici consiste, nell’ottica di una continua e paziente
ricerca della qualità del servizio offerto, nel monitorare sotto diversi aspetti l’efficienza dell’Istituto:




la gestione della scuola
la risorse umane
le risorse materiali
il rapporto con il territorio
Tutto ciò viene fatto da specifiche funzioni strumentali che si servono di un continuo
monitoraggio e dei dati oggettivi a loro disposizione: le risultanze vengono poi socializzate in sede
collegiale alla fine dell’anno e utilizzate per orientare la programmazione d’Istituto del successivo
anno scolastico o per attuare specifici piani d’intervento.
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pag. 56
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
PROVE INVALSI
Le prove Invalsi nascono con l'obiettivo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti nelle
scuole italiane. I contenuti delle prove sono definiti dall'Istituto Nazionale per la VALutazione
del SIstemadell'Istruzione(INVALSI)
L'Invalsi, con nota 7884 08.10.2015 comunica ai Dirigenti Scolastici l'avvio delle procedure per il
rilevamento delle prova per l'anno 2015/16.
Lo svolgimento delle prove INVALSI seguirà il calendario proposto dal MIUR
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pag. 57
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
PROGETTI D’ ISTITUTO
Nel nostro Istituto Comprensivo, ACCOGLIENZA e CONTINUITÀ rappresentano un punto
privilegiato nella progettazione di percorsi finalizzati ad un avvio scolastico che faciliti negli alunni
l’instaurarsi e il permanere di un atteggiamento di fiducia nei confronti dell’ambiente che lo
accoglie.
Infanzia
Primaria
Sec.
di I
grado
ACCOGLIENZA:
“LA CULTURA METTE
LE ALI”



Infanzia

Primaria
Sec.
di I
grado
CITTADINANZA
E
COSTITUZIONE
“I cittadini di domani: E se
ognuno fa qualcosa”
Sec.
AREA a RISCHIO
di I
grado
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Favorire l’inserimento degli alunni attivando un
processo formativo motivante, che consenta loro
di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso
gli altri.
Star bene a scuola in un clima sereno e
stimolante di comunicazione, cooperazione e
rispetto alunno/alunno e alunno/insegnante.
Promuovere lo sviluppo della personalità
dell’alunno nel rispetto delle diversità individuali,
sociali e culturali di ciascuno.
Prevenire le difficoltà e i disagi propri del
passaggio tra i diversi livelli della scuola di base.
Guidare gradualmente tutti gli alunni del nostro Istituto
alla conquista di uno “spazio curricolare definito”
attraverso percorsi specifici, promuovendo un armonico
itinerario di lavoro nell’ottica della continuità,
dell’unitarietà , nel rispetto delle regole e della legalità.
VEDI ALLEGATO


Prevenire e contrastare il disagio minorile
Migliorare la qualità della vita degli alunni del
nostro Istituto
pag. 58
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
PROGETTI DI ARRICCHIMENTO CURRICOLO SCOLASTICO
Nei tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di I grado, i progetti, le attività e le iniziative
che si promuovono, costituiscono un ventaglio di opportunità formative, attraverso le quali gli
alunni integrano ed arricchiscono il proprio curricolo didattico svolgendo progetti tematici e
partecipando a iniziative varie in base a diversi livelli di progettualità.
 LINGUISTICO-UMANISTICO
 ARTISTICO - ESPRESSIVA
 TECNICO – SCIENTIFICA
 PROGETTI EUROPEI
Rivolti agli alunni dei tre ordini di scuola, mirano: all’ AMPLIAMENTO dell’ Offerta Formativa, al
POTENZIAMENTO, al RECUPERO e all’INTEGRAZIONE.
I Progetti sono in stretta connessione con le priorità del RAV:
 MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI SCOLASTICI
 RIDUZIONE DELL’INSUCCESSO E DELLE DIVERSE FORME DI DISPERSIONE
LA TABELLA RIEPILOGATIVA DEI PROGETTI SUDDIVISA PER AREE È IN ALLEGATO
Il nostro Istituto offre agli alunni l’opportunità di partecipare ad attività motorie e sportive sia in
orario curricolare che extracurricolare.
SCUOLA SECONDARIA di I GRADO
(Gli oneri finanziari vengono ripartiti su due capitoli diversi: M.O.F. e Fondo per le spese di
avviamento alla pratica sportiva del Centro Sportivo Scolastico)
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (già Gruppo Sportivo)
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
GIOCHI DELLA GIOVENTÙ
Adesione a manifestazioni sportive promosse da enti, associazioni, altre scuole e dal
MIUR, che prevedono la partecipazione degli alunni.
SCUOLA PRIMARIA
TORNEO D’ISTITUTO DI CALCIO A 6
PROGETTI in collaborazione con il C.O.N.I.*
I VALORI SCENDONO IN CAMPO
Adesione a manifestazioni sportive promosse da enti, associazioni, altre scuole e dal
MIUR, che prevedono la partecipazione degli alunni.
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PROGETTO AREA A RISCHIO
Il nostro Istituto Comprensivo già da anni promuove azioni positive atte a contenere e ridurre
l’entità delle situazioni di disagio e a favorire il successo formativo di tutti gli studenti.
Il progetto si configura come arricchimento del normale processo formativo e prevenzione
dell’insuccesso formativo per alunni DROP-OUT.
DENOMINAZIONE DEL PROGETTOUNA SCUOLA PER TUTTI
DESTINATARI
Alunni pluriripetenti delle classi della scuola secondaria di I grado, riconosciuti a rischio
dispersione, in situazione di svantaggio socio-culturale e attori di relazioni disfunzionali in seno al
gruppo-classe.
Genitori
FINALITA’ GENERALI
Il recupero e l’integrazione degli alunni destinatari sono da considerarsi elementi propulsori ad
una graduale crescita personale, culturale e sociale mirati al raggiungimento del successo
formativo. Si perseguono pertanto:
 innalzamento del livello di scolarizzazione
 educazione alla legalità
 promozione della formazione e del recupero di soggetti a rischio
 superamento dell’isolamento dovuto anche al gap socio-culturale
OBIETTIVI GENERALI
 recupero delle competenze minime
 prevenzione sociale
RISULTATI ATTESI
Contenimento dei fenomeni connessi alla dispersione scolastica, maggiore integrazione
dell’istituzione scolastica nel territorio innalzamento della qualità della vita nell’ottica di un
possibile cambiamento sociale, potenziamento professionale degli operatori scolastici in ambienti
pluriproblematici.
SINTESI
Il Progetto, incentrato sui bisogni dell’alunno e sulla personalizzazione dell’apprendimento con
attenzione prioritaria agli studenti a rischio di dispersione e abbandono per qualsivoglia ragione,
prevede una didattica coinvolgente che favorisca il ruolo attivo dello studente. Un contesto
favorevole pone le basi significative all’apprendimento per scoperta e crea i corretti presupposti al
miglioramento dei problemi e dei compiti per la storia personale di ogni individuo in difficoltà.
È previsto il coinvolgimento di tutte le componenti scolastiche, dei genitori e degli altri soggetti
territoriali.
ISTITUZIONI COINVOLTE
Osservatorio - Distretto 14MAREDOLCE ,Consultorio di zona
OPERATORI
Docenti dell’Istituto
DOCENTE REFERENTE DEL PROGETTO
F.S. per la dispersione e inclusioneProf. Salvatrice Maria Scuderi
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In via di attuazione
“PON PER LA SCUOLA” - Fondo Europeo di Sviluppo Regionale ( FESR ) per la realizzazione e
l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN - Asse II infrastrutture per l’istruzione.
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FABBISOGNO DI ORGANICO
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità
Fabbisogno per il triennio
Posto
comune
Scuola
dell’infanzia
Motivazione: indicare il piano delle
sezioni previste e le loro
caratteristiche (tempo pieno e
normale, pluriclassi….)
Posto di sostegno
a.s. 2016-17: n.
4
1
TEMPO RIDOTTO
a.s. 2017-18: n.
4
TEMPO RIDOTTO
a.s. 2018-19: n.
Scuola
primaria
a.s. 2016-17: n.
a.s. 2017-18: n.
a.s. 2018-19: n.
4
25 + 1 L2
+ 2 IRC
25 + 1 L2
+ 2 IRC
25 + 1 L2
+ 2 IRC
TEMPO RIDOTTO
7
TEMPO NORMALE
7
TEMPO NORMALE
7
TEMPO NORMALE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Classe di
concorso/
sostegno
A043
A059
A245
A345
A028
A033
A032
A030
A077
I.R.C.
Sostegno
a.s. 2016-17
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
10
6
2
3
2
2
2
2
4
1
13 (*)
10
6
2
3
2
2
2
2
4
1
13
10
6
2
3
2
2
2
2
4
1
13
(*) necessita 1 docente in più degli attuali, in quanto ad anno avviato sono stati inseriti 2 alunni con
certificazione.
b. Posti per il potenziamento
Posti richiesti 10 secondo il seguente ordine propedeutico
Richiesta di 12h classe di concorso A059 per la sostituzione del collaboratore del D.S. ai sensi dell’art. 459
del TU istruzione e ss.mm.
1. Potenziamento Umanistico Socio Economico e per la Legalità
2. Potenziamento Scientifico
3. Potenziamento Linguistico
4. Potenziamento Laboratoriale
5. Potenziamento Artistico e Musicale
6. Potenziamento Motorio
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DOCENTI ASSEGNATI NEL CORRENTE ANNO SCOLASTICO
Tipologia (es. posto comune n. docenti
primaria, classe di concorso scuola
secondaria, sostegno…)*
PRIMARIA
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al
capo I e alla progettazione del capo III)
3
A032 ED. MUSICALE
1
A059
1
ESONERO VICARIO (12 h) + 6 h per potenziamento
c.Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come
riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
4 + 1 (IN DEROGA) = 5
Collaboratore scolastico
13 + 1 (IN DEROGA) = 14
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole
superiori)
Altro
1 D.S.G.A.
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
_PREFERENZE ESPRESSE_
ATTIVITÀ FORMATIVA DOCENTI
CORSO FORMAZIONE BES
I METODI E LE STRATEGIE PER INTERVENTI DI RECUPERO
CORSO DI FORMAZION E COMPETENZE DIGITALI
ASCOLTO ATTIVO,
RELAZIONALITÀ COMUNICAZIONE IN CLASSE E TRA DOCENTI
METODOLOGIE DIDATTICHE: APPRENDIMENTO COOPERATIVO
E AUTOSTIMA
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ
SICUREZZA
EDUCAZIONE SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
CORSO DSA
TUTELA DELLA PRIVACY
PERSONALE COINVOLTO
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
PREFERENZE
36
25
24
22
DOCENTI
18
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
17
8
7
5
4
PROGETTARE E VALUTARE NELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA
IL GRUPPO DOCENTE COME RISORSA PROFESSIONALE
EDUCAZIONE ALL’ARTE
METODO CLIL
CORSO INGLESE DI BASE
VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
DOCENTI
4
2
1
1
1
0
ATTIVITÀ FORMATIVA ATA
COMPETENZE DIGITALI
ASCOLTO ATTIVO,RELAZIONI INTERPERSONALI, COMUNICAZ.
PERSONALE COINVOLTO
A.T.A
A.T.A.
PREFERENZE
5
4
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FORMAZIONE DOCENTI E ATA
PREFERENZE
40
35
30
25
20
15
10
5
0
La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento è volontaria e costituisce risorsa
strategica per il miglioramento della scuola nonché occasione di crescita professionale per i
Docenti.
Il comma 124 parla in esclusiva di“formazione in servizio” strettamente correlata, agli
adempimenti connessi alla funzione docentee chele attività di formazione sono definite dalle
singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i
risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di
cui aldecreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80”.
Le attività di formazione e di aggiornamento proposte sono ispirate ai seguenti criteri:
 Arricchimento professionale in relazione alle modifiche di ordinamento previste dal
processo di riforma in atto, sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, puntualizzazione dei
metodi e organizzazione dell’ insegnamento, integrazione delle nuove tecnologie
informatiche e multimediali nella didattica e valutazione degli esiti formativi articolata e
organizzata secondo le specificità disciplinari.
 Attenzione e sostegno alle diverse attività di autoaggiornamento per favorire il confronto e
lo scambio di esperienze, utilizzando come risorsa gli insegnanti che hanno già acquisito
esperienze professionali; in questo senso sono ammessi anche gruppi di lavoro e di progetto
sull’innovazione dei contenuti e sulla ricerca metodologica e didattica, che facciano della
scuola un centro attivo di sviluppo professionale sempre aperto alla collaborazione con il
contesto esterno.
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 Per la Formazione in servizio vanno valorizzate, prioritariamente, le competenze e le risorse
umane che lavorano all’interno dell’istituzione scolastica e che incidono positivamente alla
qualità dell’organizzazione. In una prospettiva più ampia, si potrà ricorrere a risorse esterne.
 Sarà valida ogni forma di aggiornamento, scelto dai singoli docenti anche online, purché
documentato da Enti riconosciuti dal MIUR. Per l’attivazione dei corsi di formazione si
terrà conto delle aree emerse dal questionario di gradimento e dalle preferenze espresse dal
personale docente ed ATA, riportati nelle tabelle precedenti.
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
INFRASTRUTTURA/ ATTREZZATURA
FINANZIAMENTO
PALESTRA PLESSI
Da
richiedere
all’Ente Locale
Progetto FESR
ATTREZZATURA SPORTIVA PLESSI E SEDE
RIPRISTINO CAMPETTO
BIBLIOTECHE
BIBLIOTECHE MULTIMEDIALI
LIM
ATTREZZATURE PER LABORATORIO ARTISTICO SEDE E PLESSI
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Da
richiedere
all’Ente Locale
Da richiedere al
MIUR
Da richiedere al
MIUR
Da richiedere al
MIUR
Progetto FESR
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VISITE GUIDATE … VIAGGI DI ISTRUZIONE
CRITERILa scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre, manifestazioni
culturali, di interesse didattico o professionale, lezioni con esperti e visite a enti istituzionali o
amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori
ambientali, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare
sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole parte integrante e
qualificante dell'offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e
socializzazione.
METELe visite guidate e i viaggi di istruzione, configurandosi come esperienze di apprendimento e
di crescita della personalità e, quindi, come vere e proprie attività complementari della scuola,
presuppongono un’adeguata programmazione didattica e culturale predisposta fin dall’inizio
dell’anno
scolastico.
Ogni visita guidata sarà preceduta da un significativo momento preparatorio e seguita da una
rielaborazione
dell’esperienza
vissuta.Alle
iniziative
in oggetto
deve essere
assicurata la partecipazione degli alunni le cui famiglie hanno versato il contributo volontario per
l’anno scolastico in corso DELIBERA N. 10 del Consiglio di Istituto 15/12/2015 ma è auspicabile
la presenza pressoché totale degli stessi. Nessun alunno dovrà essere escluso dai viaggi di
istruzione o dalle visite guidate per ragioni di carattere economico auspicabile la presenza
pressoché totale della classe . Le uscite, le visite guidate e i viaggi tengono in considerazione l’età
degli alunni al fine di evitare itinerari che possano risultare faticosi.
TIPOLOGIA DEI VIAGGI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Le visite guidate si effettuano, nell’arco della mattinata o di una sola giornata.La responsabilità
della sorveglianza sarà comunque dei docenti assegnati alla sezione che si avvarranno della
collaborazione del rappresentante di sezione eletto dai genitori.
SCUOLA PRIMARIA
Per gli alunni della scuola primaria gli spostamenti avverranno nell’ambito della regione e avranno
la seguente durata:
classi 1^, 2^ e 3^ un solo giorno;
classi 4^ e 5^due giorni .
SCUOLA SECONDARIA
Per gli alunni di scuola secondaria di 1° grado gli spostamenti avverranno in ambito più esteso
alle diverse regioni e/o stati.La durata sarà fino a 5 giorni con pernottamento.
Per gli alunni diversabili,di ogni ordine di scuola, è prevista la presenza di un accompagnatore o
del genitore.
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Agli alunni sarà data l’opportunità di partecipare a:
Nell’ambito di quanto previsto dal PTOF, grazie a docenti in possesso di competenze specifiche e
di grande esperienza, coerentemente con i contenuti dei vari insegnamenti definiti dal curricolo,
per ampliare l’offerta formativa, a tutti
MANIFESTAZIONI A CARATTERE INTERCULTURALE
SPETTACOLI RELATIVI AL NATALE
MANIFESTAZIONI PER LA PACE, LA LEGALITÀ E L’AMBIENTE
(organizzate dai vari Enti che richiedono la partecipazione delle scuole).
MANIFESTAZIONI E SPETTACOLI PREVISTI DAI PROGETTI EXTRACURRICOLARI
RASSEGNE E CONCORSI ARTISTICO-MUSICALI
SAGGIDI STRUMENTODEL CORSO“F”A INDIRIZZO MUSICALE
PROGETTI E SPETTACOLI A CARATTERE MUSICALE E TEATRALE
(promossi dai vari Enti, Fondazioni ed Associazioni culturali che richiedono la
partecipazione delle scuole).
VISITE GUIDATE E VIAGGI
MANIFESTAZIONI SPORTIVE(promossi dai vari Enti, Fondazioni ed Associazioni culturali
che richiedono la partecipazione delle scuole).
PROGETTO CONI-SCUOLA
GIOCHI DELLA GIOVENTÙ
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
ORGANIZZAZIONE DELLA SANTA MESSA DI NATALE E PASQUA IN ORE
EXTRACURRICOLARI
MANIFESTAZIONE FINALE
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ORGANIGRAMMA DELLA NOSTRA SCUOLA
UFFICIO DI
SEGRETERIA
E AUSILIARI
1 Direttore dei
Servizi Generali
e Amministrativi
Consiglio
d’Istituto
membri
eletti
e
in carica
4
9
4
assistenti
amministrativi
collaboratori
scolastici
lavoratori
consorzio
2
assistenti H
• PRESIDENTE:
Sig.ra Di Fiore Loredana
• MEMBRO DI DIRITTO:
Dirigente Scolastico - Ing. Andrea Tommaselli
• COMPONENTE DOCENTI:
Giuseppina Alduina, Giuseppina Dragotta, Domenico
Buccheri , Hyde Nicholas J, Maria Lo Verde,
Angela Monteverde, Giuseppina Varvaro
• COMPONENTE GENITORI:
• Bologna M., Buscemi M., Di Fiore L., Di Maio A.,
Maniscalco G., Muratore F., Spagnolo A., Uccello A.
Giunta Esecutiva
PRESIDENTE MEMBRO DI DIRITTO
Dirigente Scolastico Ing. Andrea Tommaselli
MEMBRO DI DIRITTO CON FUNZIONI DI SEGRETARIO
D.S.G.A. - Rag. Santina D’Alessandro
MEMBRI ELETTI
Prof. Domenico Buccheri (Docenti),
F. Muratore e G. Maniscalco (genitori)
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Collegio docenti unitario
per i tre ordini di scuola
PRESIDENTE
• Dirigente Scolastico
Ing. Andrea Tommaselli
SEGRETARIO
• Ins. Angela Monteverde
COMPONENTI
• Tutti i Docenti
Consigli d’Intersezione e Consigli d’Interclasse
PRESIDENTE
• Dirigente Scolastico
o suo delegato
COMPONENTI
DI DIRITTO
• Tutti i Docenti
COMPONENTI
ELETTI
• Un genitore per ogni
classe/sezione
Consigli di Classe
PRESIDENTE
• Dirigente Scolastico
o suo delegato
COMPONENTI
DI DIRITTO
• Tutti i Docenti
COMPONENTI
ELETTI
• 4 genitori per ogni classe
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STAFF DI DIRIGENZA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Ing. Andrea Tommaselli
Prof.Isabella Casapollo
(1° collaboratore con funzioni di vicario)
DOCENTI
COLLABORATORI
(2° collaboratore )
DOCENTI RESPONSABILI DI PLESSO
Ilaria ALPI - Primaria
Ins. Maria A. Lo Verde
Nino BIXIO - Primaria
Ins. Giuseppina Rita Dragotta
Nino BIXIO - Infanzia
Ins. G. Santalucia e Ins.N. Giannone
Giovanni CORRAO - Primaria
Ins. GiuseppinaAlduina
SEGRETERIA
D.S.G.A. Rag. Santina D’Alessandro
UFFICIO PERSONALE
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Onofrio Abate
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Barbara D’ Amico
UFFICIO ALUNNI
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Francesco Sciulara
UFFICIO PROTOCOLLO E AFFARI GENERALI
ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
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Vincenza Siino
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RESPONSABILI DI LABORATORIO
LABORATORIO SCIENZE
CASAPOLLO ISABELLA
INFORMATICA E LIM “BIXIO PRIMARIA”
DRAGOTTA GIUSEPPINA RITA
INFORMATICA E LIM “CORRAO”
ALDUINA GIUSEPPINA
INFORMATICA E LIM “ALPI”
CIPRÌ DANIELA
INFORMATICA E LIM SEDE
CASAPOLLO ISABELLA
REFERENTI DEI PROGETTI
ATTIVITÀ MOTORIE SCUOLA SEC.
CASCIO INGURGIO M. CONCETTA
EDUCAZIONE ALL’AMBIENTE
PROVENZANO M.CLARA
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
TARALLO ANNA
GOSP SCUOLA SECONDARIA
CAMPAGNA PATRIZIA
GOSP SCUOLA PRIMARIA
TUSA MARIA
DSA SCUOLA SECONDARIA
CAMPAGNA PATRIZIA
DSA SCUOLA PRIMARIA
VASSALLO LAURA
ATTIVITÀ MOTORIE SCUOLA PRIMARIA
VASSALLO LAURA
EDUCAZIONE STRADALE
HYDE NICHOLAS JEROME
REFERENTE SICUREZZA
CAMPO SALVATORE
LEGALITÀ SCUOLA SECONDARIA
MARCHETTA LIVIA
LEGALITÀ SCUOLA PRIMARIA
CIPRÌ DANIELA
ATTIVITÀ INTEGRATIVE VISITE GUIDATE E
VIAGGI D’ISTRUZIONE
SIRECI ANTONINA GESUALDA
LINGUE STRANIERE E SCAMBI CULTURALI
CIANCIMINO CARMELA
LINGUE STRANIERE E SCAMBI CULTURALI
CASSARO FRANCESCA
REFERENTE SOSTEGNO PRIMARIA
PETRUSO ELISA
REFERENTE SOSTEGNO SCUOLA SEC.
COSENZA AGOSTINA
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FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1:
Gestione del POF
Coordinamento della progettazione
curriculare e gestione del POF
Angela Monteverde
AREA 2:
Tecnologia Laboratoriale e Didattica Multimediale
Sostegno al lavoro dei docenti e del
personale d’Istituto -Uso delle Tecnologie
Informatiche
M.C. Provenzano
AREA 3:
Interventi e servizi studenti
Dispersione scolastica e inclusione
Salvatrice Scuderi
Orientamentoe Continuità
Francesca Intravaia
AREA 4:
Valutazione dei processi organizzativi e didattici
Giuseppina Varvaro
Valutazione e INVALSI
ANIMATORE DIGITALE: M.C. Provenzano
COMITATO DI VALUTAZIONE
D.S.: Andrea Tommaselli
Componente esterno: D.S. Vito Pecoraro
Componente docente nominata dal Collegio dei docenti: F. Intravaia - P. Patanè
Componente docente nominata dal Consiglio d’istituto: A. Monteverde
Componente genitori nominata dal Consiglio d’istituto: L. Di Fiore- F. Muratore
COMMISSIONE ELETTORALE
 INSALACO A.
DOCENTE
 LA PORTA
DOCENTE
 PAMPINELLA M.
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A.T. A
 BUSCEMI M.G.
GENITORE
 SANTORO
GENITORE
 D’AGOSTINO C.
GENITORE
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COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
COMMISSIONE PTOF
COMMISSIONE PIANO di MIGLIORAMENTO
GRUPPO GOSP
GRUPPO GLI
SERVIZIO O. P .
L’OSSERVATORIO LOCALE PER LA DISPERSIONE – Distretto 14 fornisce su richiesta un servizio
di consulenza psicopedagogica volta a :

Affiancare gli Insegnanti nella scelta delle strategie finalizzate al migliore coinvolgimento
di tutti gli alunni all’interno della relazione educativa;

mantenere le relazioni con i gruppi familiari degli alunni, dedicando particolare attenzione
ai soggetti a rischio di dispersione;

svolgere funzione di supporto al corpo docente nella gestione di situazioni che vedono
coinvolti alunni e gruppi classe maggiormente problematici;

costituire elemento di raccordo con enti e agenzie formative del territorio;

elaborare i dati relativi alla frequenza e ai casi di abbandono degli alunni;

collaborare alla definizione delle modalità d’intervento per la socializzazione e
l’integrazione degli alunni in di handicap.
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BES
Il nostro Istituto Comprensivo cerca di integrare con successo sia i
ragazzi con DSA sia gli altri studenti con bisogni educativi speciali(BES). Ecco la necessità di una
didattica inclusiva che ingloba strategie e metodologie che l’insegnante deve mettere in atto per
promuovere l’interesse e la partecipazione di ogni allievo nei confronti delle attività di classe e
per creare un produttivo ambiente di lavoro.
Il gruppo di lavorocoordinato dal D.S. ing. Andrea Tommaselli, formato dai docenti: M.E.
Petruso, L. Vassallo, S. Scuderi, A. Cosenza, P. Campagna e M. Tusa, dopo un’analisi delle
criticità e dei punti di forza degli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno scolastico
precedente, esaminati i nuovi casi presenti nel nostro istituto, ha formulato un’ipotesi globale di
utilizzo funzionale delle risorse specifiche ha inoltre elaborato una proposta più dettagliata e
personalizzata di Piano Annuale per l’Inclusività .
A seguito della Direttiva M. 27/12/2012 e CM n° 8 del 6/3/2013 la nostra scuola ha elaborato per
l’Anno Scolastico 2015/16, il “Piano Annuale per l’Inclusività”
la Direttiva concernente gli “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, che delinea e precisa la strategia inclusiva
della scuola italiana, al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni
e gli studenti in situazione di difficoltà.
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A.S. 2016/17 - 2017/18- 2018/19
a cura della F.S. AREA 1Ins. Angela Monteverde
pag. 74
…i nostri sogni e desideri cambiano il mondo
Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi
Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici,sociali, rispetto ai
quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzatarisposta.
Tale impostazione rafforza il paradigma inclusivo della nostra scuola e richiede di contestualizzare
il modello dell’integrazione scolastica all’interno di uno scenario cambiato, potenziando
soprattutto la cultura dell’inclusione.
La nuova Direttiva ministeriale definisce le linee del cambiamento per rafforzare il paradigma
inclusivo:
-
Potenziamento della cultura dell’inclusione
-
Approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti curricolari
-
Valorizzazione della funzione del docente per il sostegno, quale risorsa aggiuntiva
assegnata a tutta la classe
-
Nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione scolastica e di
presa in carico dei BES da parte dei docenti
Inoltre è da tener presente che l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella
riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una
richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni.
BES= tre grandi sotto-categorie:
Disabilità;
Disturbi evolutivi specifici (oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del
linguaggio, dell’attenzione e dell’iperattività, il ritardo mentale lieve ed il ritardo maturativo, ma
anche altre tipologie di deficit o disturbo, quali la sindrome di Asperger, non altrimenti certificate;
il funzionamento intellettivo limite è considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo
specifico);
Svantaggio socio-economico.
Tutte queste differenti problematiche non vengono o non possono venir certificate ai sensi della
legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze e alle misure previste dalla
stessa legge quadro e, tra queste, all’insegnante di sostegno.
Si tratta quindi di stabilire a monte dei percorsi di inclusione, condivisi da tutte le figure
professionali, non dettati dall’emergenza e che abbiano i seguenti obiettivi:
-
Prevenzione: identificazione precoce di possibili difficoltà che se ignorate possono
trasformarsi in veri e propri handicap
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-
Insegnamento/Apprendimento che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti e
non dell’unicità del docente.
-
Valorizzazione della vita sociale: attenzione al progetto di vita, al conseguimento da
parte degli alunni delle competenze routinarie.
-
(potenziamento) Ruolo dell’imitazione nei processi di apprendimento (apprendimento
cooperativo, lavori a coppie o a piccoli gruppi)
-
Sostegno ampio e diffuso: capacità da parte della scuola di rispondere alle diversità
degli alunni, di cui il sostegno individuale è solo una parte.
L’I.C. “ Padre Pino Puglisi” riconosce la validità delle indicazioni ministeriali in materia e ritiene
doveroso procedere alla redazione ed all’applicazione di un piano di inclusività generale da
ripresentare annualmente in relazione alla verifica della sua ricaduta e alla modifica dei bisogni
presenti; ritiene che, nella programmazione e nell’effettuazione del percorso ,l’indicazione
didattica verso la personalizzazione e/o individualizzazione dei percorsi educativi debba
rispettare la peculiarità di approccio, metodo /stile e livello di apprendimento afferente a tutti i
discenti e, in particolare, ai BES; precisa che, proprio nel rispetto dell’individualità e delle sue
caratteristiche, si deve operare nella programmazione e nell’effettuazione del percorso , con
piena consapevolezza dello specifico delle diverse categorie di bisogno educativo, evitando
quanto più possibile la generalizzazione e la genericità e riconoscendone, al contrario, le matrici
tutt’affatto diverse; ritiene, di conseguenza, di dover far riferimento alle prassi, alle modalità ed
agli strumenti che la scuola ha già elaborato, posto in essere e validato nella ricaduta ,in relazione
a individuate categorie di BES e, più specificamente a quanto attiene a studenti stranieri, oltre che
a studenti DSA e DA.
Per quanto concerne gli alunni stranieri, si opera parallelamente nel campo specifico
dell’alfabetizzazione e della integrazione interculturale attraverso un’adeguata progettazione.
Propone, quindi, che, per quanto attiene allo specifico didattico, si ricorra a:
1) individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
2) personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
3) strumenti compensativi;
4) misure dispensative;
utilizzati secondo una programmazione personalizzata con riferimento alla normativa nazionale
e/o alle direttive del POF.
Propone altresì un impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e immateriali
già disponibili nella scuola o da reperire con richieste esterne (ministero, enti locali ecc. es.
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facilitatore linguistico, psicologo ); ritiene infine necessario operare per abbattere i limiti di
accesso al reale diritto allo studio che possono qualificarsi come ostacoli strutturali (v. barriere
architettoniche per quanto riguarda i DA) o funzionali (mancanza della dotazione della
strumentazione individuale: libri di testo, ecc., per quanto riguarda lo svantaggio socioeconomico
e culturale).
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nella scuola che lavora per l’inclusività è necessario operare con un quadro chiaro delle
problematiche da affrontare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Il processo d’inclusione
nella scuola ,inoltre, può avvenire realmente solo quando condiviso da tutto il personale
coinvolto .
In presenza di studenti con BES, dunque, è necessario, in primo luogo avere conoscenza
preventiva delle varie tipologie di BES , delle risorse e delle strategie necessarie per operare.
Occorre, poi, formalizzare compiti e procedure in modo che tutti cooperino al raggiungimento di
un esito positivo.
Il riconoscimento formale (con verbalizzazione assolutamente motivata) da parte del consiglio di
classe è il primo momento della “storia inclusiva” dell’alunno con BES diverso da quello con
disabilità o DSA o assimilabile (in quanto per questi ultimi la formalizzazione consegue a
disposizione di legge: 104/1992 e 170/2010 come integrata ai punti 1.2 e 1.3 della Direttiva
Ministeriale del 27/12/2012).
PUNTI DI CRITICITA’ E PUNTI DI FORZA
Per l’attuazione di una concreta politica di inclusione è necessario riscontrare i punti di criticità e i
punti di forza attuali dell’istituto. Ad oggi si ritiene di dover segnalare, i seguenti punti di criticità:
 ridotto numero delle risorse umane per il sostegno a favore degli alunni con disabilità;
 spazi dedicati alle attività per il recupero e il potenziamento non sempre sufficienti e
adeguatamente attrezzati;
 tardiva o inesistente disponibilità delle risorse finanziarie annuali attraverso le quali
attivare opportuni interventi di recupero e di potenziamento;
 difficoltà di passaggio di informazioni fra i consigli di classe e docenti ed operatori
responsabili, degli interventi integrativi, con conseguente ricaduta nella valutazione
curricolare;
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 ridotte forme di sussidio da parte dei servizi sociali del comune a favore delle famiglie con
gravi problemi socioeconomici;
 difficoltà nel desumere, per gli alunni neoiscritti, dalla documentazione presentata,
informazioni sufficienti utili a prevedere eventuali BES per l’anno scolastico successivo.
Punti di forza:
-
presenza di una funzione strumentale per l’inclusione.
presenza di progetti didattici specifici per studenti con BES (alunni a rischio dispersione
scolastica)
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella
che segue:
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
- minorati vista
- minorati udito
- psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
- DSA
- ADHD (disturbo da deficit di attenzione- iperattività) /DOP (disturbo oppositivo
provocatorio)
- Borderline cognitivo
- Disturbo specifico del linguaggio /Disturbo della coordinazione motoria
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
- Socio-economico
- Linguistico- culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro
Alunni tot. istituto
Totali BES
% su popolazione scolastica
n°
30
30
2
1
1
45
37
8
854
77
9%
N° PEI redatti dai GLHO (Gruppo di lavoro per l’handicap operativo)
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
AEC
(assistenza educativo culturale)
Assistenti alla comunicazione
(mediatori linguistici)
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Prevalentemente utilizzate in…
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Attività individualizzate e di piccolo
Gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
pag. 78
30
2
45
Sì / No
Si
Si
No
No
No
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aperte, laboratori protetti, ecc.)
Funzione strumentale /
coordinamento
Si
Referenti di Istituto (disabilità, DSA/
BES ,GOSP)
Psicopedagogisti e affini
esterni/interni
(psicologo sportello
di ascolto)
Docenti tutor
Altro:
Altro:
3
1
Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso…
Partecipazione a GLI (Gruppo di lavoro
per l’inclusione)
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Coinvolgimento personale ATA
Coinvolgimento famiglie
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Sì / No
Si
Rapporti con famiglie
Si
Tutoraggio alunni
Si
Progetti didattico educativi
a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Si
Partecipazione a GLI (Gruppo di lavoro
per l’inclusione)
Si
Rapporti con famiglie
Si
Tutoraggio alunni
Si
Progetti didattico educativi
a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Si
Partecipazione a GLI (Gruppo di lavoro
per l’inclusione)
Si
Rapporti con famiglie
Si
Tutoraggio alunni
Si
Progetti didattico educativi
a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Si
Assistenza alunni disabili
Si
Progetti di inclusione / Coinvolgimento
personale ATA laboratori integrati
No
Altro:
Informazione /formazione su
pag. 79
Si
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genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza.
Rapporti con CTS (Centri Territoriali di Supporto) /
CTI (Centri Territoriali per l’Integrazione
scolastica)CTRH (Centri territoriali per l’handicap)
Rapporti con privato sociale e
volontariato
Formazione docenti
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Coinvolgimento in progetti di inclusione
Si
Coinvolgimento in attività di
promozione della comunità educante
Altro:
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati sulla disabilità
Accordi di programma / protocolli di
intesa formalizzati su disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla
disabilità
Procedure condivise di intervento su
disagio e simili
Si
Progetti territoriali integrati
Si
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Rapporti con CTS / CTI/CTRH
Altro:
Progetti territoriali integrati
Si
Progetti integrati a livello di singola
scuola
Progetti a livello di reti di scuole
Strategie e metodologie educativo
didattiche/gestione della classe
Didattica speciale e progetti educativo
didattici a prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale
Psicologia e psicopatologia dell’età
evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche
disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive,
sensoriali…)
Altro:
Si
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Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
Si
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Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle
pratiche di intervento, ecc.)
Tra i compiti del GLI c’è anche l’elaborazione di un Piano Annuale per l’inclusività (P.A.I.) – Come precisato nelle
nota MIUR n.1551 del 27/06/2013… “Non è un ‘documento’ per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo
strumento per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento
sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”.
- Dirigente Scolastico promuove iniziative finalizzate all’ inclusione.
Esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti;
- GLI: Rilevazioni BES presenti nella scuola; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della
scuola; coordinamento stesura e applicazione di Piani di Lavoro (PEI e PDP ).
- Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dalla Commissione BES; Supporto al consiglio di classe/team
docenti nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive ;Collaborazione
alla continuità nei percorsi didattici. Esplicitazione nel POF di un concreto impegno programmatico per l’inclusione;
-Funzione Strumentale : collaborazione attiva alla stesura della bozza del Piano Annuale dell’Inclusione;
Elaborazione di una proposta di PAI (Piano Annuale per l’inclusività) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al
termine di ogni anno scolastico
-Commissione BES: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi;
formulazione proposte di lavoro per GLI; elaborazione linee guida PAI dei BES; Raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP)
relativi ai BES.
-Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una
personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;
Rilevazione di tutte le certificazioni. Rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale;
Definizione di interventi didattico-educativi, strategie e metodologie. Stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e
PDP);Collaborazione scuola-famiglia-territorio;
-Collegio Docenti: su proposta del GLI delibera del PAI
-Docenti curriculari : Impegno a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello
territoriale.
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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: docenti di sostegno contitolari con gli insegnanti di
classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni,
attività laboratoriali con gruppi.
Gli assistenti alla comunicazione favoriscono interventi educativi per gli alunni per i quali è richiesta tale figura .
Referenti: DSA/BES ,GOSP, DISABILITA’ (scuola dell’infanzia, scuola primaria; secondaria primo grado).
Docente con competenze psicopedagogiche O.P
Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione:
• Attività laboratoriali (learning by doing)
• Attività per piccolo gruppi (cooperative learning)
• Tutoring
• Attività individualizzata (mastery learning) di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES
in correlazione con quelli previsti per l’intera classe.
La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti,
l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la
suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi
specifici.
Da menzionare la necessità che i docenti predispongano i documenti per lo studio in formato elettronico, affinché
essi possano risultare facilmente accessibili agli alunni che utilizzano ausili e computer per svolgere le proprie
attività di apprendimento. A questo riguardo risulta utile una diffusa conoscenza delle nuove tecnologie per
l'integrazione scolastica, anche in vista delle potenzialità aperte dal libro di testo in formato elettronico.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Coinvolgimento dei C.T.I. e i C.T.S., CTRH, delle A.S.P. e dei Centri di Assistenza Territoriali.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie. Prevede inoltre la
valorizzazione del ruolo delle famiglie e partecipazione propositiva.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene
elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità).
Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le
iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le
modalità di verifica e valutazione.
Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a:
- rispondere ai bisogni individuali
- monitorare la crescita della persona
- monitorare l'intero percorso
- favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità
Valorizzazione delle risorse esistenti.
Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola.
-Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti
formativi.
-Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi,
per mezzo del tutoraggio tra pari.
-Valorizzazione degli spazi, delle strutture ,dei materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per
lavorare sulla continuità e sull’inclusione
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Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione.
Il progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di
risorse aggiuntive da parte dalla regione .
Le proposte, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono, necessitano
di risorse aggiuntive:
L’assegnazione di docenti da utilizzare per realizzazione dei progetti di inclusione e personalizzazione degli
apprendimenti.
L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica.
L’assegnazione di assistenti alla comunicazione per gli alunni con disabilità e sensoriale dal primo periodo
dell’anno scolastico
Corsi di formazione sulla didattica inclusiva.
Corsi di alfabetizzazione per alunni stranieri.
Costituzioni di rapporti con CTS per consulenze e relazioni d’intesa e materiali.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i
diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
In accordo con le famiglie e gli insegnanti vengono realizzati progetti di continuità al fine di favorire il passaggio fra
i diversi ordini di scuola.
la Commissione Formazione Classi provvederà all’inserimento nella classe più adatta degli alunni con disabilità e i
bisogni educativi speciali.
La formulazione del PAI è volta a sostenere l'alunno, dotandolo di competenze che lo rendano capace di fare scelte
consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura.
INDICATORI SITUAZIONI DI BES
PREMESSA
I presenti traguardi, qualora ritenuto opportuno di volta in volta dai relativi Consigli di classe interclasse, che costituiscono un Curricolo in verticale per i diversi segmenti dell'Istituto
Comprensivo, varranno per diverse tipologie di situazioni, di seguito elencate:
 Alunni disabili

Alunni con certificazione di DSA riconosciuta per legge

Alunni con BES diversi, così come elencati nel Piano di Inclusione dell'Istituto

Altre situazioni che possono presentarsi all'interno dei gruppi-classe e che prevedono la
necessità di piani di studio personalizzati
Essi verranno segnalati con apposita verbalizzazione e, pertanto, in base a questi sarà necessario
concordare eventuali deroghe ai criteri di valutazione standard, nel caso in cui verrà prescelto il
seguente curricolo.
CURRICOLO VERTICALE SCUOLA PRIMARIA-SECONDARIA DI I GRADO
1. Riflettere, discutere e confrontarsi con il gruppo dei pari e degli adulti.
2. Utilizzare gli strumenti linguistici in modo funzionale e consapevole in un'ottica trasversale.
ed interdisciplinare, a classi aperte e con metodo laboratoriale.
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3. Usare le competenze linguistiche acquisite per collaborare con gli altri nell'elaborare
progetti ed esperienze diverse.
4. Avviare le prime strategie del contare ai fini di semplici misurazioni relative al proprio
vissuto, da spendere nelle necessità della quotidianità.
5. Promuovere la curiosità e la ricerca di senso, attraverso l'osservazione degli aspetti
fondamentali dei fenomeni naturali e culturali.
6. Sviluppare atteggiamenti positivi verso calcoli scritti, mentali e logici, nella lettura della
realtà circostante.
7. Promuovere la capacità di riconoscere, interpretare, confrontare i vari problemi in contesti
diversi, valutandone informazioni e possibili soluzioni.
8. Analizzare i diversi fenomeni naturali, a diversi gradi, attraverso il metodo scientifico.
9. Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d'animo, anche attraverso esperienze di drammatizzazione ed artistico-musicali.
10. Produrre semplici modelli grafici con ausilio di strumenti informatici.
11. Riconoscere nell'ambiente i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono
con l'ambiente circostante.
12. Utilizzare adeguate risorse materiali ed organizzative per la progettazione e la
realizzazione di semplici prodotti.
13. Realizzare elaborati personali e creativi sulla base di un'ideazione propria, applicando le
regole del linguaggio visivo e scegliendo tecniche e materiali diversi.
14. Riconoscere il valore culturale di immagini, opere ed oggetti artistici nei vari periodi storici.
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CTRH
Il CTRH è uno strumento concreto a sostegno dell’integrazione nelle scuole autonome,
finalizzato a sistematizzare e riorganizzare le esperienze acquisite da tutte le istituzioni di un
territorio che operano a favore della disabilità.
SEDE del CTRH DISTRETTO 14 (Centro territoriale di risorse per l’handicap) èL’ IPSSEOA“ P.
Piazza”
Il CTRH opera attraverso i finanziamenti predisposti dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia,
le risorse finalizzate che potranno essere individuate e assicurate a seguito di protocolli di intesa
dagli Enti locali e territoriali, i contributi volontari di imprese ed associazioni ed eventuali cofinanziamenti. Il CTRH è DIRETTO DAL D.S. della scuola sede, Prof. G. Marano.
Il direttore del CTRH si avvale della collaborazione di un “Comitato Tecnico Scientifico” che
assume il compito di coordinare le attività del CTRH.
Il CTRH realizza interventi a favore dei disabili in forma integrata con ASP, associazioni, attraverso
la sinergia di azioni e risorse integrate verificandone i risultati al fine di costruire la rete di intenti
e di operatività, in direzione di sviluppo e welfare. Inoltre coordina il monitoraggio delle azioni e
degli interventi promuovendo l’archivio che costituirà una banca dati utile alla costruzione del
sistema di circolazione e diffusione del materiale, anche attraverso pagina web.
L’ I.C.S. Padre Pino Puglisi faparte del C.T.R.H.ed ècomponente del “Comitato Tecnico
Scientifico”.
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LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
SCANSIONE ORARIA DELLE LEZIONI NEI TRE ORDINI DI SCUOLA:
SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “N. BIXIO”
L’orario delle attività della Scuola dell’Infanzia del plesso “Nino Bixio” è il seguente:
 orario a tempo ridotto dalle ore 8, 15 alle ore 13, 15 dal lunedì al venerdì.
GIORNI
ORARIO SCOLASTICO
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì
dalle ore 8,15 alle ore 13,15
SEZ. SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO “G. CORRAO”
L’orario delle attività della Scuola dell’Infanzia del plesso “Giovanni Corrao” è il seguente:
 orario a tempo ridotto dalle ore 8, 15 alle ore 13, 15 dal lunedì al venerdì.
GIORNI
ORARIO SCOLASTICO
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì
dalle ore 8,15 alle ore 13,15
SCUOLA PRIMARIA - PLESSI “I. ALPI” ,“G. CORRAO”e “N.BIXIO”
L'orario delle lezioni unità orarie di 60 minutiè il seguente:
dalla prima alla quinta classe
martedì e giovedì
dalle ore 8,00alle ore 14,00
dalla prima alla quinta classe
dalle ore 8,00 alle ore 13,00
lunedì, mercoledì e venerdì
 pausa di socializzazione in tutti i plessi di scuola primaria
 dalle 10,45 alle 11,00
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SCUOLA SECONDARIA di I grado
L'orario delle lezioni 30 ore obbligatorie è il seguente:
 dalle ore 8,00 alle ore 14,00 dal lunedì al venerdì;
 pausa di socializzazione:
 dalle 10,45 alle 11,00
GIORNI
ORARIO SCOLASTICO
30 ore obbligatorie*(30 U.O. di 60 minuti)
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì eVenerdì
Pausa di socializzazione
dalle ore 8,00 alle ore 14,00
10,45 /11,00
N.B.: *ad eccezione del corso F (indirizzo musicale)30 ore obbligatorie + 3 ore settimanali di
strumento, anch’esse obbligatorie, per ciascun alunno che si svolgeranno in orario
pomeridiano.
STRUMENTO MUSICALE – (classe I, II e III F)
18 Unità Orarie di 60', così ripartite:

15 U.O. di lezioniindividuali e/o per piccoli gruppi, variabili nel corso dell'Anno
Scolastico,comprendenti pratica strumentale,teoria e lettura,ascolto
partecipativo

3 U.O. di Musica d'insiemee/o attività di approfondimento, anch’essavariabile nel
corso dell'Anno Scolastico; secondo esigenze didattiche.
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CRITERIPER LA FORMAZIONE CLASSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
Criteri per la formazione delle sezioni
1. Equa distribuzione delle sezioni
2. Equa distribuzione dei bambini nelle sezioni in base al semestre di nascita.
Nuovi ingressi
Vengono inseriti all’inizio nella graduatoria, nell’ordine:
 Bambini diversabili
 Bambini segnalati a Organi giudiziari Servizi sociali, Oss. di area, Casa famiglia)
 Bambini figli di personale previsto da norma di legge
Successivamente vengono graduati nell’ordine:
 Per data di nascita tutti i bambini appartenenti al bacino di utenza, distintamente per
plesso sono equiparati figli di un genitore che lavora all’interno del bacino di utenza, è data
precedenza, per anno di nascita, a figli di personale in servizio nella scuola;
 per data di nascita tutti i bambini non appartenenti al bacino di utenza senza distinzione di
plesso
CASI PARTICOLARI:
Su valutazione del singolo caso da parte del D.S., con atto riservato, può essere data precedenza
all’interno dello stesso anno di nascita a:






orfani
figli di genitori separati o divorziati
bambini con genitori o fratelli diversabili in particolari situazioni
bambini con genitori in stato di detenzione
bambini di famiglie in grave disagio economico
bambini con due genitori che lavorano
Anche in presenza di lista di attesa, rendendosi disponibile il posto, vengono accolti con
precedenza bambini di famiglie trasferite nel bacino di utenza, se già frequentanti una scuola
dell’infanzia.
Non è ammessa deroga al numero massimo di alunni previsti per ogni classe.
Se nella scelta sono state esercitate opzioni per più plessi, non trovando posto per la prima
opzione, si accede ad altra richiesta con priorità rispetto ai nati nell’anno successivo.
Non è consentito esercitare ulteriori opzioni (o modificare la scelta fatta) dopo che sono state
chiuse le iscrizioni.
Gli alunni, che abbiano già frequentato nell’anno scolastico in corso e che chiedono di cambiare
sezione, vengono graduati insieme ai nuovi iscritti.
Per l’inserimento nelle sezioni dello stesso plesso si terrà conto della preferenza espressa dai
genitori nei limiti della funzionalità del gruppo che viene a formarsi, con criteri riferiti al sesso e
alla fascia di età.
Non è consentito chiedere l’iscrizione in più scuole dell’infanzia, anche in comuni diversi.
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SCUOLA PRIMARIA
Per la formazione delle classi la commissione della scuola primaria si avvale di criteri che
sonostati opportunamente studiati al fine di ottenere classi equieterogenee (eterogenee al
lorointerno e omogenee tra esse):
a)
dati emersi dai colloqui con i Docenti della scuola dell’infanzia;
b)
dati emersi dalla griglia delle osservazioni sistematiche
I CRITERI a) e b) SONO FONDAMENTALI E IRRINUNCIABILI.
c)
equa distribuzione, nelle classi, di maschi e femmine;
d) equa distribuzione di alunni in base al semestre di nascita;
e)
equa distribuzione nelle classi degli alunni provenienti dalle stesse sezioni della scuola
dell’infanzia (almeno due o tre provenienti dalla stessa sezione);
f)
equa distribuzione degli alunni segnalati dai docenti della scuola dell’infanzia come
particolarmente bisognosi di attenzione.
g) l’inserimento di alunni stranieri (con difficoltà linguistiche) nelle classi avverrà in modo
ragionato e proficuo per gli stessi;
h) inserimento guidato di alunni portatori di handicap o segnalati dall’assistente sociale.
L'inserimento di tali alunni avverrà in modo ragionato da parte della Direzione,
tenendo conto delle indicazioni fornite dagli specialisti e di tutte le variabili che possono
incidere sulla valutazione del caso e nella formazione delle classi si considererà la
presenza dell'alunno portatore di handicap onde creare un clima il più possibile
favorevole all'integrazione;
i)
confronto con i docenti della scuola dell’infanzia dopo la formazione delle classi;
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
Per la formazione delle classi la scuola si avvale di criteri che sono stati opportunamente studiati
al fine di ottenere classi equieterogenee:
a) dati emersi dalla scheda di valutazione dell'ultimo anno della scuola primaria;
b) dati emersi da colloqui con i docenti della scuola primaria;
c)
equa distribuzione nelle classi di maschi e femmine;
d) equa distribuzione nelle classi degli alunni provenienti dalle stesse classi della scuola
primaria (almeno due o tre provenienti dalla stessa sezione);
e)
equa distribuzione degli alunni segnalati dai docenti della scuola primaria come
particolarmente bisognosi di attenzione;
f)
L'inserimento di alunni portatori di handicap avverrà, tenendo conto delle indicazioni
fornite dagli specialisti e di tutte le variabili che possono incidere sulla valutazione del
caso, con l’obiettivo di creare un clima favorevole all'integrazione;
g) Gli alunni ripetenti sono inseriti generalmente nel corso di provenienza, salvo esplicita
diversa richiesta della famiglia e/o accordo del Consiglio di Classe.
In ogni caso e per ogni ordine è data facoltà al Dirigente Scolastico di operare cambiamenti o
disporre provvedimenti conseguenti ad atti riservati.
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( delibera n.5 C.d.D. del 9 settembre2013) Il Collegio, all’unanimità, delibera quanto segue:
Equieterogeneità e i desiderata dei genitori che chiedono il mantenimento dei gruppi provenienti
dalla stessa classe, purché ciò non infici l’equilibrio e l’armonia. I ripetenti verranno lasciati nella
loro stessa classe, laddove non ci siano motivi di incompatibilità. Gli alunni ripetenti della 1^F,
che non hanno frequentato lo strumento, verranno cambiati di corso. Per quel che riguarda la
formazione della nuova 1^F a indirizzo musicale, essa sarà formata dagli alunni le cui famiglie
hanno chiesto di studiare uno strumento musicale. Ai ragazzi verrà assegnato lo strumento
musicale in base alla loro richiesta e alle caratteristiche morfologiche, che sarà possibile verificare
attraverso le prove attitudinali. Inoltre le 4 classi strumentali dovranno essere al loro interno
eterogenee. Al fine di assicurare le pari opportunità in tutti i corsi della scuola anche nel corso F
ad indirizzo musicale saranno inseriti i ragazzi diversabili.
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L'Istituto identifica nell’educazione globale dei futuri cittadini lo
scopo finale del proprio lavoro. Per conseguire questo obiettivo generale,
attiva e mantiene collegamenti col territorio aderendo a progetti che
possano contribuire al ruolo formativo della scuola e amplia la sua offerta
formativa attivando, sia in orario curriculare che extracurriculare, laboratori
artistici ed espressivi, promuovendo la partecipazione degli alunni a
progetti, concorsi, rassegne musicali e cinematografiche, manifestazioni…
Grazie a docenti in possesso di competenze specifiche e di grande
esperienza, viene offerta agli alunni la possibilità di esprimere la propria
creatività e di vivere la scuola in modo gioioso attraverso esibizioni
strumentali, corali, realizzazione di musical, rappresentazioni teatrali, …:
queste occasioni in cui, grazie all’intervento delle famiglie e degli amici degli
alunni, la scuola si apre al territorio, rappresentano importanti momenti di
aggregazione per il quartiere.
Le numerose attività sportive che si svolgono nell’istituto sia in orario curriculare che
extracurriculare hanno lo scopo di avvicinare gli alunni al contesto
scolastico e acquistano ancora più importanza in un quartiere carente di
strutture sportive: tornei, campionati, manifestazioni e concorsi
costituiscono momenti preziosi in cui educare i ragazzi a valori quali il
rispetto delle regole, lo spirito di squadra, il senso della solidarietà…
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L’INDIRIZZO
MUSICALE
Da diversi anni l’offerta formativa nella nostra scuola è arricchita dell'insegnamento, svolto
sull'intero Corso F, dello studio di uno strumento musicale, ai sensi del D.M. 201/99.
Attraverso una prima fase sperimentale e diversi decreti ministeriali in materia, siamo arrivati
all’attuale assetto in cui “[…] L’insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare
ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro
delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona” e, rilevato
il rapporto tra questa disciplina e gli altri campi del sapere, attraverso l’interdisciplinarietà “[…] la
musica viene liberata da quell’aspetto di separatezza che l’ha spesso penalizzata e viene resa
esplicita la dimensione sociale e culturale dell’evento musicale” (D.M. n. 201 del 6 Agosto 1999).
Attraverso l’insegnamento strumentale e la sua pratica nelle diverse forme (dalla lezione
individuale alla musica d’insieme) vengono sviluppati obiettivi non solo cognitivi, ma anche
affettivi e psicomotori: nella pratica strumentale, infatti, il soggetto mette in gioco facoltà fisiche,
psichiche, razionali, affettive e relazionali.
L’alunno dunque può esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni
nelle varie fasi dello studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto
con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato
specifico (la notazione), alla crescita emotiva (il rapporto con la performance pubblica) e sociale
(la collaborazione nella realizzazione di brani di musica d’insieme) per citare solo gli aspetti più
evidenti.
L’apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che fine,
per lo sviluppo dell’individuo e delle sue potenzialità, intelligenza e socialità.
Oltre alle lezioni di strumento e di teoria e lettura
della musica ha grande rilevanza la pratica della musica
d’insieme che diviene fulcro del corso stesso, sia come
strumento metodologico privilegiato dell’apprendimento
strumentale,
sia
come
mezzo
fondamentale
di
socializzazione e di maturazione nel metodo di lavoro, sia
come momento d’incontro con il territorio,grazie alle
esibizioni pubbliche al fine di ottenere sempre maggiore
motivazione e partecipazione alle attività scolastiche.
Diventa così importante, specie all’interno di una realtà
come Brancaccio, promuovere e valorizzare quelle
eccellenze che manifestino una forte vocazione in campo
musicale, in una scuola che possa offrire ai ragazzi una didattica nuova e originale che assuma un
ruolo ordinario e risponda all’esigenza di formare alunni sempre più aperti alla comunicazione nel
nuovo scenario europeo, proprio nel campo musicale, attraverso la possibile scoperta di giovani
talenti musicali.
QUALI SONO I PREREQUISITI
Non ci sono prerequisiti! Coloro che si iscrivono sono nella stragrande maggioranza alla
prima esperienza musicale e proprio attraverso il corso entrano in contatto per la prima volta con
la musica come pratica di uno strumento.
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Naturalmente il corso, che ha una durata triennale curricolare obbligatoria, ovvero per
tutto il ciclo della scuola secondaria di primo grado, richiede un certo impegno di tempo a
scuola, alcuni rientri pomeridiani programmati per le lezioni di strumento, le prove di musica
d’insieme, e, a casa, lo studio del proprio strumento. Solo con una applicazione regolare e
costante, infatti, si riusciranno ad ottenere buoni risultati.
Tuttavia questo impegno è largamente ricompensato dalle
molteplici occasioni di divertimento offerte dai momenti di
lavoro di gruppo (musica d’insieme, prove d’orchestra, ecc.),dai
concerti pubblici, dalle gite e dai viaggi finalizzati alla
partecipazione a rassegne e concorsi musicali regionali e
nazionali, oltre naturalmente alla grande soddisfazione di
raggiungere una padronanza sempre maggiore dello strumento
o degli strumenti suonati.
QUALI STRUMENTI È POSSIBILE STUDIARE
Le discipline di strumento presenti nel corso F ad Indirizzo Musicale della nostra scuola sono:




CHITARRA
FLAUTO traverso
PERCUSSIONI(Tamburo, Timpani, Vibrafono, Xilofono, Batteria ecc.)
PIANOFORTE
Al momento dell’iscrizione, e dunque all’atto della compilazione del modulo di richiesta di
partecipazione al corso di strumento, ci si troverà a dover indicare i quattro strumenti in ordine
di preferenza, secondo il gradimento del ragazzo o della ragazza. È molto importante che questa
preferenza sia libera espressione del “futuro allievo” poiché questo permetterà ai professori
esaminatori che lo incontreranno alle prove orientativo-attitudinali per l’ammissione al corso, di
capire meglio le sue aspettative e riconoscerne più facilmente le predisposizioni verso uno
strumento piuttosto che un altro.
Per aiutare i futuri alunni nella scelta dello strumento, i professori di strumento del Corso F a
indirizzo musicale organizzano, già nei mesi di dicembre e gennaio, prima delle iscrizioni, diversi
incontri di orientamento con gli alunni delle classi quinte del nostro istituto e delle altre scuole
primarie del territorio, che possono così vedere in azione i giovani strumentisti, loro compagni
delle medie e avere tutte le informazioni circa il funzionamento del corso a indirizzo musicale.
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ACCESSO ALLA SEZIONE “F” A INDIRIZZO MUSICALE
Per accedere alla classe 1ª del Corso F in cui è inserito l’insegnamento dello strumento
musicale, è necessario sostenere una prova orientativo-attitudinale che consiste in alcuni test
orali e pratici mediante i quali i professori di strumento del citato Corso F incontrano gli aspiranti
iscritti valutandone le attitudini musicali riguardo alle quattro discipline strumentali presenti nella
nostra scuola. Il test è selettivo relativamente al numero di alunni che formeranno la classe per
l’anno scolastico di riferimento, equamente ripartiti in 4 gruppi strumentali. A tal fine, la
commissione esaminatrice redigerà una graduatoria di merito in base ai criteri di valutazione più
avanti descritti. Coloro che non rientrassero in tale numero sono automaticamente inseriti in altri
corsi, secondo i criteri generali di formazione classi.
In particolare, gli alunni ammessi a frequentare il corso musicale, secondo la graduatoria
redatta, dovranno assumersi una seria responsabilità e impegno nella frequenza assidua delle
lezioni pomeridiane curricolari di strumento.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL TEST
Il voto finale è l’espressione della media dei seguenti voti:




INTONAZIONE: somma dei voti dei test somministrati, espressi in forma decimale.
RITMO: espressione del voto della prova pratica fatta singolarmente.
ATTITUDINE FISICA: giudizio più alto relativo alla idoneità sui singoli strumenti.
LETTURA di un semplice testo letterario.
Per la formazione della classe, nel caso di parità nella media dei voti, precede il candidato più
giovane e si scorrerà la graduatoria nei casi che lo rendessero necessario.
STRUTTURAZIONE DEL CORSO
Il corso strumentale è realizzato in orario curricolare interamente pomeridiano che prevede
alcuni rientri per ciascun alunno così strutturati:
 Lezioni individuali e ascolto partecipativo - una o due U.O. settimanali (secondo
esigenze didattiche) durante la quale si svolge il lavoro individuale; il singolo allievo segue
anche la lezione di uno o più suoi compagni (ascolto partecipativo), realizzando anche brani
d’insieme.
 Pratica della lettura, scrittura e creatività musicali – una U.O. settimanale per classe,
svolta in prevalenza nell’ambito della lezione individuale e/o per piccoli gruppi, in cui si
realizza il programma previsto finalizzato, in particolare, all’acquisizione della lettura della
musica al proprio o ai propri strumenti studiati e degli aspetti teorici relativi alla scrittura.
 Musica d’insieme e laboratorio orchestrale – tre U.O. settimanali (un’ora per classe),
variabili nel corso dell’anno scolastico organizzate in due livelli di abilità strumentali e/o per
classi (secondo esigenze didattiche), per realizzare brani di musica d’insieme con formazioni
di varia grandezza, dal duo in poi, e di diverso genere strumentale (collaborazioni fra i
docenti a classi aperte) fino a giungere al grande gruppo orchestrale di tutti gli allievi delle
quattro discipline di strumento.
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SERVIZIO SICUREZZA
Il personale interno è stato aggiornato tramite CORSI di FORMAZIONE due sono le prove di
evacuazione a cui docenti, alunni e personale vengono sottoposti nel corso dell'anno. Gli
insegnanti, come lavoratori, sono tenuti a segnalare ai referenti ogni problema come possibile
rischio. RLS di Istituto insegnante Angela Monteverde.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
L’Istituto promuove e favorisce la condivisione delle scelte da parte degli utenti che vengono
coinvolti sia nella fase di definizione dei progetti, sia nel momento delle valutazioni.
I genitori intesi come utenti esterni partecipano in qualità di rappresentanti, ai seguenti
ORGANI COLLEGIALI:
- Consiglio di Istituto
- Consiglio di classe, o interclasse (Scuola Primaria) o intersezione (Scuola dell’Infanzia).
Essi vengono coinvolti altresì nella vita della scuola tramite la partecipazione




ad assemblee
ad incontri di ricevimento per la valutazione del processo di apprendimento /
formazione del proprio figlio
a progetti di plesso o d’Istituto
a manifestazioni pubbliche organizzate dalla Scuola, anche in collaborazione con Enti.
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RISORSE STRUMENTALI
Il plesso centrale di via Panzera, sede della scuola secondaria, è dotato di aule speciali e di spazi
destinati a specifiche attività:

2 laboratori informatico multimediale

1 laboratorio informatico multimediale linguistico

1 aula laboratorio di disegno ed educazione artistica

1 aula laboratorio di esperienze musicali

1 aula laboratorio di ceramica

1 aula biblioteca e sala docenti

1 laboratorio scientifico

1 aula_ Centro Documentazione Docenti

Aule

1 aula alunni H- AULA PUGLISI

1 palestra coperta

1 AULA MAGNA

AUDITORIUM

1 aula samsung

Campi esterni e pista di atletica leggera
I plessi Bixio, Corrao e Alpi della scuola Primaria sono dotati di Spazi esterni.
FUNZIONAMENTO DELLA BIBLIOTECA
Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto,
sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare:

L’accesso alla biblioteca da parte dei docenti, dei genitori e
degli alunni anche – nei limiti del possibile – nelle ore
pomeridiane;

modalità agevoli di accesso al prestito e alla consultazione;

la partecipazione, ove possibile e in via consultiva, degli alunni
alla scelta delle dotazioni librarie da acquistare.
Dall’anno 2005-06 la biblioteca si avvale di una responsabile Rosalba
Mascari che, secondo un calendario e un orario prestabiliti, cura il servizio
prestiti e consiglia gli alunni nella scelta delle loro letture.
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Calendario Scolastico
Sarà determinato dal Consiglio d’Istituto in seguito alla delibera dell’Assessorato Regionale
dell'Istruzione e della Formazione Professionale.
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I NOSTRI SPAZI
INGRESSO PRINCIPALE
EDIFICIO ESTERNO
AUDITORIUM
PALESTRA COPERTA
AULA SAMSUNG
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ALLEGATI
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
RAV
PIANO DI MIGLIORAMENTO
PROSPETTO RIEPILOGATIVO PROGETTI
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
PROGETTI DI POTENZIAMENTO/RECUPERO SCUOLA PRIMARIA
PROGETTI DI POTENZIAMENTO/RECUPERO SCUOLA SEC. DI I GRADO
PIANO SCUOLA DIGITALE PUGLISI
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INDICE
LA STORIA DELLA SCUOLA
IL TERRITORIO
RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
PRIORITÀ STRATEGICHE
- Rif. Legislativi
- Atto indirizzo D.S.
CURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA SEC.I GRADO
CURRICOLO OBBLIGATORIO SCUOLA PRIMARIA
P. di M.
OBIETTIVI DEL NOSTRO ISTITUTO
CHI SIAMO
SITUAZIONE EDILIZIA :
- Distribuzione delle classi dell’Istituto
- Numero dei Docenti per plesso
QUADRO STATISTICO
ALUNNI E FAMIGLIE
LE NOSTRE FINALITÀ
STRATEGIE EDUCATIVE E DIDATTICHE
AREE DI INTERVENTO
IL CURRICOLO VERTICALE
STRUMENTO MUSICALE
LIVELLI COMPETENZE IN USCITA SCUOLA SEC.
DISAGIO E DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
PREVENZIONE DISPERSIONE SCOLASTICA
INTEGRAZIONE ALUNNI
CONTINUITÀ CON LA SCUOLA SEC. DI II GRADO
USO TECNOLOGIE MULTIMEDIALI
VERIFICA E VALUTAZIONE
CRITERI D’ESAME
PROVE INVALSI
PROGETTI D’ISTITUTO
PROGETTI ARRICCHIMENTO CURRICOLO SCOLASTICO
PROGETTO AREA A RISCHIO
FABBISOGNO ORGANICO E POSTI DI POTENZIAMENTO
ATTIVITÀ FORMATIVE DOCENTI E ATA
CRITERI AGGIORNAMENTO
FABBISOGNO ATTREZZATURE
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
MANIFESTAZIONI
ORGANIGRAMMA
STAFF DEL DIRIGENTE
SEGRETERIA
RESPONSABILI DI LABORATORIO
REFERENTI PROGETTI
FUNZIONI STRUMENTALI
COMITATO VALUTAZIONE
COMMISSIONE ELETTORALE
COMMISSIONI E GRUPPI DI LAVORO
SERVIZIO O.P.
BES
PAI
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E SCANSIONE ORARIA
CRITERI FORMAZIONE CLASSI
INDIRIZZO MUSICALE
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SERVIZIO SICUREZZA
RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
RISORSE STRUMENTALI
CALENDARIO SCOLASTICO
I NOSTRI SPAZI
ALLEGATI
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