COMMISSIONE EUROPEA Ricerca comunitaria Raccomandazioni per le autorità sanitarie nazionali Sorveglianza della resistenza antimicrobica • Approntare/consolidare programmi di verifica e controllo di qualità . • Tipizzare i patogeni sentinella utilizzando tecniche molecolari. • Approntare/consolidare una rete di laboratori di riferimento. • Creare una rete di programmi nazionali per la sorveglianza e il controllo delle malattie infettive che consenta il confronto fra diversi paesi. e certificazione delle competenze, in sintonia con gli standard nazionali. • Sostenere lo sviluppo di materiale didattico, ad esempio relativo all’igiene delle mani (pulizia delle mani con soluzioni alcoliche), adeguato al gruppo professionale a cui si rivolge. Raccomandazioni per le autorità sanitarie europee Sorveglianza della resistenza antimicrobica e del consumo di antibiotici • Assicurare la sostenibilità delle attività di sorveglianza, inclusi le verifiche ed i controlli di qualità esterni. Politica antibiotica e sorveglianza del consumo di farmaci antimicrobici • Promuovere l’armonizzazione degli approcci alle misure qui descritte. • Creare enti e programmi nazionali per il coordinamento della gestione, della politica e della prassi relative agli antibiotici. Integrare tali attività con programmi di monitoraggio della resistenza e del consumo di antibiotici. • Approntare un elenco dei farmaci antimicrobici commercializzati a livello nazionale, secondo il sistema di classificazione ATC. • Approntare un sistema nazionale di sorveglianza per la raccolta, la trasmissione e il raffronto dei dati relativi al consumo di antibiotici negli ospedali. • Destinare risorse (hardware, software e umane) alla raccolta/recupero e analisi dei dati relativi all'uso di antibiotici. • Formulare linee guida nazionali sugli antibiotici per i servizi farmaceutici ospedalieri. • Incoraggiare ed espandere le attività dell’EUCAST, il comitato per gli antibiotici e i test di suscettibilità dell'ESCMID. Politica per il controllo delle infezioni • Richiedere ai centri di terapia intensiva di rispettare i livelli minimi per il personale destinato al controllo delle infezioni, raccomandati sulla base dello studio SENIC (1 specialista in malattie infettive/ospedale e 1 infermiera sperimentata nel controllo delle infezioni/250 posti letto in terapia intensiva) e fornire le risorse necessarie. • Offrire al personale destinato al controllo delle infezioni (medici e infermieri), formazione specializzata Politica antibiotica • Istituire un organo paneuropeo per il coordinamento delle differenti valutazioni delle misure di controllo, con il compito di monitorare l'armonizzazione della gestione, della politica e della prassi relativa all’uso degli antibiotici. Politica per il controllo delle infezioni • Armonizzare la sorveglianza nazionale dei patogeni sentinella, utilizzando le definizioni e le denominazioni standard europee. Glossario Audit sugli antibiotici: Analisi dell’adeguatezza della prescrizione individuale di antibiotici (diversa dalla sorveglianza del volume del consumo di antibiotici) CIFT: commissione interdisciplinare su farmaci e terapie DDD: Dose Definita Die (dose media di mantenimento, assunta quotidianamente, per un farmaco utilizzato per la prescrizione principale nell’adutlo) (http://www.whocc.no/atcddd/indexdatabase/) EUCAST: Acronimo di European Committee on Antimicrobial Susceptibility, il comitato ESCMID responsabile per la standardizzazione dei test di suscettibilità in Europa (così da consentire il raffronto e l'interpretazione dei risultati) Gestione degli antibiotici: Gestione strategica generale della prescrizione di antibiotici MRSA: Staphylococcus aureus meticillino-resistente, un batterio che causa foruncolosi, setticemia, osteomielite, suppurazione delle ferite e intossicazioni alimentari OMS: Organizzazione mondiale della sanità Patogeni sentinella (o Alert organism): Batteri patogeni antibiotico-resistenti rilevanti dal punto di vista clinico e del controllo delle infezioni Politica antibiotica: L’insieme delle linee guida per la prescrizione di antibiotici Prontuario sugli antibiotici: Elenco degli antibiotici normalmente disponibili in ospedale SENIC: Acronimo di Study on the Efficacy of Nosocomial Infection Control, studio sull’efficacia dei programmi di controllo delle infezioni nosocomiali (Riferimento: Haley RW, Culver DH, White JW, Morgan WM, Emori TG, Munn VP, Hooton TM, The efficacy of infection surveillance and control programs in preventing nosocomial infections in US hospitals, American Journal of Epidemiology, 1985, 121:182-205.) Sistema ATC: Sistema di classificazione Anatomica Terapeutica Chimica utilizzato per i farmaci (http://www.whocc.no/atcddd) Test di suscettibilità antimicrobica: Metodi di laboratorio per stabilire quali antibiotici siano adeguati al trattamento di un determinato patogeno Legame informatico ai siti correlati www.escmid.org www.eucast.org www.earss.rivm.nl www.esac.ua.ac.be www.helics.univ-lyon1.fr www.whocc.no • Standardizzare i metodi di tipizzazione per i patogeni sentinella a livello europeo, sostenendo e coordinando le relative banche dati. Formazione • Determinare l’impatto sanitario delle infezioni causate da patogeni antibiotico-resistenti. Utilizzare le informazioni sui costi finanziari e umani per informare le organizzazioni dei pazienti, i politici e i media sulle conseguenze per altre patologie. Come rendere più sicuri i nostri ospedali Strategie per il controllo e la prevenzione della resistenza agli antibiotici negli ospedali europei Per una copia di questo opuscolo in un’altra lingua, consultare il sito della DG Ricerca della Commissione europea: http://www.cordis.lu/lifescihealth/major/drugs.htm o il sito dell’ARPAC: http://www.abdn.ac.uk/arpac/ Queste raccomandazioni sono state formulate dai partecipanti al progetto ARPAC. La responsabilità del documento è da attribuirsi interamente ai membri del gruppo direttivo dell'ARPAC. Il documento non dovrà in alcun caso considerarsi una presa di posizione ufficiale da parte della Commissione europea o di qualsivoglia governo nazionale. Conclusioni del progetto ARPAC, un’azione concertata finanziata dalla DG Ricerca della Commissione europea, numero del contratto QLK2-CT-2001-00915. ARPAC è un’iniziativa di collaborazione condotta da quattro gruppi di studio dell’ESCMID (European Society of Clinical Microbiology and Infectious Diseases, società europea che si occupa di microbiologia clinica e malattie infettive). Raccomandazioni per gli ospedali La sfida della resistenza agli antibiotici Gli antibiotici stanno rapidamente perdendo la loro efficacia, tanto da non meritare più l’appellativo di “farmaci miracolosi”. A causa del loro uso eccessivo e improprio, si è infatti verificato un aumento della resistenza da parte dei batteri a molti dei preparati utilizzati per il trattamento ospedaliero di infezioni molto gravi. Sebbene i batteri farmacoresistenti siano molti, alcuni ceppi specifici sono frequentemente causa di infezioni e non possono essere trattati con antibiotici standard, richiedendo modifiche del regime terapeutico di routine. Tali batteri sono spesso particolarmente virulenti e causano gravi infezioni: sono i cosiddetti "alert organism", ovvero patogeni sentinella. I fenotipi resistenti possono essere individuati soltanto attraverso test di suscettibilità antibiotica. Spesso il farmaco antinfettivo scelto in alternativa è meno efficace, è tossico per il paziente o ha un risultato clinico peggiore. Il progetto ARPAC ha individuato la presenza in Europa dei seguenti patogeni sentinella: Staphylococcus aureus resistente alla meticillina/oxacillina ceppi di Enterococcus resistenti alla vancomicina Acinetobacter baumannii resistente ai carbapenemi Escherichia coli resistente ai chinoloni Klebsiella pneumoniae resistente alle cefalosporine di terza generazione Pseudomonas aeruginosa resistente ai carbapenemi, agli aminoglicosidi, ai chinoloni o a ceftazidime/cefepime Esistono inoltre patogeni sentinella a livello mondiale: al momento ancora rari in Europa, se dovessero diffondersi le implicazioni per il loro trattamento e controllo sarebbero profonde. Staphylococcus aureus resistente ai glicopeptidi Streptococchi beta emolitici resistenti alla penicillina Sorveglianza della resistenza antimicrobica Studio esaustivo Quattro gruppi di studio dell'ESCMID hanno analizzato le prassi utilizzate a livello europeo per controllare la resistenza antimicrobica. È stato il primo considerevole tentativo di dare una valutazione quantitativa del problema dei batteri farmacoresistenti nel contesto del controllo delle infezioni ad essi legate e delle misure adottate negli ospedali europei in materia di politica antibiotica. Per la prima volta, inoltre, si è tentato di quantificare l'impiego effettivo di antibiotici a livello ospedaliero su larga scala. Il lavoro ha contato sulla partecipazione di 300 ospedali di 34 paesi europei. Una volta concluso il progetto, 200 esperti hanno preso parte alla “ARPAC Consensus Conference” tenutasi il 22-24 novembre 2004 ad Amsterdam (Paesi Bassi). La “conferenza di consenso” era volta ad esaminare le conclusioni del progetto nel contesto mondiale ed a raccomandare strategie mirate alla prevenzione e al controllo dei patogeni antibiotico-resistenti negli ospedali europei. Requisiti minimi Questo opuscolo si propone di fornire un compendio delle raccomandazioni prioritarie emerse dalla conferenza, che devono essere considerate come requisiti minimi per iniziare ad affrontare il problema. Le conclusioni sono presentate secondo i tre livelli cui sono destinate: per gli ospedali, le autorità sanitarie nazionali e le autorità sanitarie europee. Le tabelle presenti nelle pagine che seguono costituiscono, in particolare per i dirigenti degli istituti ospedalieri, un valido strumento di valutazione dell’operato della propria struttura. In questo modo sarà anche possibile individuare ulteriori misure da adottare per affrontare il problema dei batteri resistenti. Le seguenti tabelle costituiscono un efficace strumento di valutazione dell'operato dei singoli istituti ospedalieri. Esistono profonde divergenze metodologiche fra i test di suscettibilità antimicrobica utilizzati negli ospedali europei, a detrimento degli studi comparativi istituzionali dei tassi di resistenza. Ad esempio, l’88% dei nosocomi coinvolti nel progetto ARPAC ha impiegato il metodo della diffusione su disco, il 70% ha stabilito le concentrazioni inibenti minime per determinati microrganismi e l’87% ha interpretato i risultati ottenuti attraverso breakpoint (valori limite). RACCOMANDAZIONE Fatto Da fare Politica per il controllo delle infezioni In media, i nosocomi partecipanti al progetto ARPAC avevano 2,8 infermieri e 1,5 medici destinati al controllo delle infezioni ogni 1000 letti. Il progetto ha dimostrato che la prevalenza dello stafilococco aureo meticillino-resistente (MRSA) negli ospedali può essere ridotta anche del 13% incoraggiando la disinfezione delle mani con soluzioni a base alcolica, collocando i pazienti MRSA positivi in stanze singole ed utilizzando camici e guanti. Solo il 14% degli ospedali ha tipizzato gli isolati di MRSA all’interno della propria struttura, mentre il 12% li ha inviati a un laboratorio di riferimento. RACCOMANDAZIONE Approntare un elenco locale di patogeni sentinella. Assicurare che il programma per il controllo delle infezioni sia attuato da risorse umane adeguate, nel numero minimo raccomandato dallo studio SENIC di 1 specialista in malattie infettive/ospedale e 1 infermiera sperimentata nel controllo delle infezioni/250 posti letto in terapia intensiva. Assicurarne la sorveglianza continua per la comparsa di resistenza antimicrobica. Dotarsi di risorse adeguate per l’isolamento (stanze singole e personale supplementare). Fornire, con cadenza almeno annuale, un compendio dei dati relativi alla sorveglianza della resistenza antimicrobica ai medici prescriventi. Attuare le misure precauzionali standard (come la disinfezione delle mani) e verificare l’ottemperanza del personale sanitario a tali disposizioni. Standardizzare i metodi utilizzati per verificare la suscettibilità antimicrobica. Sorveglianza del consumo di antibiotici Di 263 ospedali europei, 140 hanno fornito al progetto ARPAC i dati relativi all’uso di antibiotici nell’intero ospedale, mentre 110 hanno trasmesso quelli relativi alle unità di terapia intensiva. Molti ospedali raccoglievano tali dati per la prima volta, ed erano pertanto ansiosi di confrontare le cifre con quelle di altre strutture ospedaliere. Negli ospedali che hanno preso parte al progetto ARPAC, i microbiologi clinici e gli specialisti in malattie infettive rivestono un ruolo assai più determinante rispetto a quello dei farmacisti nell’informare i medici interni sulla prescrizione di agenti antimicrobici. Addirittura il 41% dei microbiologi clinici/specialisti in malattie infettive, contro il 15% dei farmacisti, effettua un giro quotidiano per i reparti, mentre il 70% è disponibile a fornire un consulto relativo alla prescrizione al di fuori del normale orario lavorativo (contro il 39% dei farmacisti). RACCOMANDAZIONE Fatto Da fare Assicurare una regolare sorveglianza locale dell’uso di antibiotici nell’ospedale. [Si raccomanda l'uso dell'unità DDD/100 pazienti/die stabilita dall'OMS, l’impiego del sistema di classificazione Anatomica Terapeutica Chimica (ATC) e la trasmissione dei dati ottenuti ai medici prescriventi.] Destinare programmi formativi a tutti gli operatori sanitari, dai praticanti al personale esperto (formazione continua). Rendere i programmi formativi multimodali, utilizzando esperienze concrete, con feedback sull'ottemperanza alle raccomandazioni locali. Gestione degli antibiotici Il progetto ARPAC ha dimostrato che il consumo ridotto di antibiotici è correlato alla presenza di un prontuario sugli antibiotici, di una commissione interdisciplinare su farmaci e terapie (CIFT) e di un programma formativo sulla resistenza e sull’uso di antibiotici. Il 77% degli ospedali aderenti all’ARPAC disponeva di un prontuario scritto, l’86% di una commissione su farmaci e terapie (interdisciplinare solo nel 30% dei casi) e l'80% di programmi formativi. Affidare a tale commissione il compito di dotare l’ospedale di un prontuario sugli antibiotici aggiornato e facilmente accessibile. La formazione è considerata il segreto del successo di molte azioni e strategie attuate negli ospedali europei per controllare il problema della resistenza agli antibiotici. Sebbene a memoria d’uomo gli interventi formativi siano stati condotti in modo alquanto insoddisfacente, il progetto ARPAC ha dimostrato come essi siano però associati a un miglioramento dei risultati: i programmi formativi sulla prescrizione degli antibiotici negli ospedali partecipanti sono infatti vincolati in maniera consistente ad una riduzione del consumo di determinate classi di antibiotici. Attuare programmi formativi sulla prescrizione di antibiotici e sul controllo delle infezioni. Assicurare l’accesso diretto alla tipizzazione molecolare rapida dei patogeni sentinella. Creare una commissione interdisciplinare su farmaci e terapie i cui membri abbiano esperienza e autorevolezza nella prescrizione di agenti antimicrobici. Formazione RACCOMANDAZIONE Sviluppare e valutare le misure destinate alla sorveglianza locale, all’individuazione degli episodi di resistenza ed al controllo ad hoc per il contenimento dei patogeni sentinella esistenti/potenziali. Stabilire un programma di gestione degli antibiotici con obiettivi strategici. Utilizzare i servizi farmaceutici ospedalieri per sostenere la prescrizione degli agenti antimicrobici. Fatto Da fare Da fare Convalidare e applicare metodi microbiologici rapidi per lo screening e l’individuazione dei portatori di patogeni sentinella tra i pazienti ad alto rischio ricoverati nei nosocomi, in particolare nelle unità di terapia intensiva. RACCOMANDAZIONE Analizzare e documentare le ragioni delle fluttuazioni nel consumo di antibiotici, in concomitanza con i mutamenti nei pattern di resistenza antimicrobica. Fatto Richiedere alla commissione di: a) gestire la politica antibiotica in sintonia con le linee guida nazionali, le disposizioni locali e i dati sulla suscettibilità; b) sviluppare e applicare linee guida sulla prescrizione prudente degli antibiotici. Individuare e porre rimedio alle lacune, in riferimento ai dati sulla resistenza antimicrobica e sul consumo di antibiotici. Utilizzare determinate classi di antibiotici (ad esempio carbapenemi, glicopeptidi, cefalosporine di quarta generazione e oxazolidinoni) solo nei casi più gravi. Fatto Da fare