diocesi Domenica 9 gennaio 2011 «Il Segno». «Genius Loci - L’Archivio della generatività», il progetto dell’Istituto Luigi Sturzo per affrontare la crisi uesto segno vuole venire a voi per recarvi una parola paterna e fraterna, attinta alle esperienze più semplici, ma imbevuta anche della Dottrina più alta...»: così scriveva il cardinale Giovanni Battista Montini firmando l’editoriale del primo numero de Il Segno, uscito nel gennaio del 1961. A cinquant’anni esatti di distanza, la rivista mensile della Chiesa ambrosiana - nel numero di gennaio in distribuzione nelle parrocchie a partire da oggi celebra questo anniversario dedicandogli la copertina e ripubblicando l’editoriale dell’allora Arcivescovo, per riproporre l’attualità delle sue riflessioni e della missione che «Q La copertina di gennaio egli intese affidare a questo strumento di comunicazione. Nel servizio centrale, Il Segno presenta «Genius Loci L’Archivio della generatività», il progetto dell’Istituto Luigi Sturzo che mira a far conoscere e mettere «in rete» iniziative che possono offrire nuovi spunti per affrontare l’attuale crisi economica, sociale e culturale e favorire il rinnovamento del Paese: in particolare, si raccontano le esperienze di Dar Casa, del Gruppo Cgm e dell’Ostificio Prealpino. Tra gli altri servizi, un commento di Antonio Papisca al Messaggio del Papa per la Giornata mondiale della Pace e un «Dialogo» tra Gianluca Bernardini e dom Luigi Gioia sul film «Uomini di Dio». sale della comunità. «Ora d’aria»: il cinema dietro le sbarre Dall’11 gennaio cineforum all’Excelsior di Lissone resso la sala del Cineteatro Excelsior di via D. Colnaghi 3 a Lissone prosegue il cineforum con proiezioni al martedì alle ore 21.15 (ingresso: euro 4.50). La rassegna di film del mese di gennaio sarà dedicata al tema «Ora d’aria. Il cinema dietro le sbarre», prendendo spunto da quattro recenti pellicole che esplorano da vicino la realtà del carcere e dei percorsi di recupero. Accompagneranno la proiezione dei film un momento di spiegazione, di dibattito, di analisi del linguaggio e di confronto. La conduzione delle serate sarà affidata al critico cinematografico Gianbattista Pini che verrà affiancato da esperti sulle tematiche trattate. Si partirà nel percorso proposto, martedì 11 gennaio, con «Tutta colpa di Giuda» di Davide Ferrario; è P previsto l’intervento di Alessandra Gaetani, volontaria in carcere dell’associazione «Mario Cuminetti». L’appuntamento successivo di martedì 18 gennaio sarà con un il film francese «Il profeta» di Jacques Audiard (nella foto una scena con il protagonista); seguirà dibattito con il magistrato Olindo Canali. Dedicata ad un film spagnolo è la terza serata di martedì 25 gennaio, «Cella 211» di Daniel Monzón, con l’intervento di Claudio Pasquali, insegnante presso il carcere di Monza. La rassegna si chiuderà martedì 1 febbraio con «Soffio», del regista coreano Kim Ki-duk, e degustazione di gelati prodotti dai detenuti del carcere di Opera nel contesto del progetto «Aiscrim. Prigioneri del gusto». Per informazioni: tel. 039.2457233; sito internet: www.excelsior-lissone.it. Nella foto grande, il telero del Cerano raffigurante «San Carlo visita gli appestati»; nelle foto piccole, la copertina del libro e una veduta dei Quadroni in Duomo itinerario in Duomo all’Ambrosiana L’opuscolo di «Fiaccolina» Particolare del Crocifisso I ragazzi all’urna del Borromeo DI L’ultimo Crocifisso di Michelangelo I n occasione della esposizione dell’urna di san Carlo Borromeo nel Duomo di Milano, anche per i ragazzi della Diocesi è stato pensato un itinerario specifico che integra la visita nella Cattedrale e la presentazione della figura di san Carlo con un percorso spirituale che, a partire dal Battesimo, giunge a proporre la «misura alta» della santità. «Anche tu con san Carlo verso Gesù» è il titolo del coloratissimo opuscolo che il mensile Fiaccolina pubblica come inserto nel numero di gennaio 2011 e che sarà disponibile presso la sacrestia del Duomo, a disposizione dei gruppi di ragazzi che faranno visita all’urna di san Carlo. L’itinerario ha una forma originale rispetto ai numerosi già proposti per i ragazzi in Duomo e nasce dalla collaborazione fra diversi soggetti: Centro Diocesano Vocazioni; Movimento Chierichetti; Servizio per i Ragazzi, gli Adolescenti e l’Oratorio; Servizio per la Pastorale liturgica e la stessa Chiesa Cattedrale. Per presentarlo è stato studiato un appuntamento ad hoc per catechisti ed educatori che faranno da «guida» ai loro gruppi. L’incontro formativo e informativo per gli educatori è previsto per sabato prossimo, 15 gennaio, dalle ore 10 alle ore 12 direttamente nel Duomo di Milano. La partecipazione alla presentazione del percorso è gratuita. Occorre necessariamente segnalare la presenza scrivendo al più presto alla e-mail [email protected] oppure telefonando al numero 02.58391356. Invece, per la prenotazione della visita dei gruppi di ragazzi è necessaria una doppia segnalazione: occorre contattare la segreteria della Cattedrale chiamando al numero 02.877048 (e-mail: [email protected]) e riservare le radioguide presso il Duomo Info Point (via Arcivescovado - Milano - tel. 02.72023375). Gli opuscoli potranno essere ritirati presso la sacrestia del Duomo. Con la stessa impostazione gli adolescenti della diocesi sono invitati ad una visita speciale che si terrà sabato 5 marzo con l’apertura straordinaria del Duomo dalle ore 19 alle ore 22.30. Informazioni sul sito www.chiesadimilano.it/fom. a Biblioteca Ambrosiana presenta in questi giorni una delle ultimissime opere di Michelangelo Buonarroti, un piccolo Crocifisso ligneo appena sbozzato che, nonostante le modeste proporzioni, appare decisamente affine allo spirito della «Pietà Rondanini». Da quando nel 1964 lo storico dell’arte Charles de Tolnay attribuì con determinazione a Michelangelo questo bozzetto della Casa Buonarroti a Firenze, datandolo con ampia documentazione all’estrema vecchiaia dell’artista, la critica ha accettato compatta l’autografia di questo commovente capolavoro, espressione «bellissima nel riflettere a pieno lo spirito speculativo, solenne e religiosamente drammatico dell’ultimo Michelangelo». Con ogni probabilità fu il nipote di Michelangelo, Leonardo, al suo ritorno da Roma dopo la morte dello zio, a portare nella casa di famiglia il piccolo Crocifisso, che sfuggì nei secoli all’indagine degli studiosi. Due lettere conservate nell’Archivio Buonarroti, e riproposte anch’esse nella mostra milanese (aperta fino al 6 marzo, piazza Pio XI; info, tel. 02.806921), ribadiscono la certezza che dai tempi del giovanile Crocifisso di Santo Spirito, Michelangelo non aveva più lavorato il legno, confermando inoltre una data tarda per questo bozzetto, in un’emozionante coincidenza stilistica con gli splendidi disegni di crocifissi della vecchiaia. L MARIO PISCHETOLA studi. San Carlo nei Quadroni del Duomo di Milano: un percorso tra arte e fede raccontato in un nuovo libro nizzazione del Borromeo. Entro il 1610, infatti, a quei primi venti dipinti ne seguirono altri otto, a comu un’impresa pittorica senza precedenti, quella che in soli due anni, fra il pletare un coinvolgente itinerario nell’avventura umana, spirituale e pastorale di 1602 e il 1604, venne realizzata nel Duomo di Milano: un ciclo di ben vensan Carlo. Proprio in considerazione della rapidità con cui si voleva procedere ti dipinti dalle monumentali dimensioni - e per questo fin da subito famiper questa impresa e degli obiettivi dichiaratamente celebrativi e «didattici» delliarmente indicati come i «Quadroni» - destinato a raccontare per immagini i mola stessa, i teleri vennero affidati a una nutrita schiera di pittori, tutti nomi affermenti più significativi della vita dell’arcivescovo Carlo Borromeo, scomparso due mati nella Milano d’inizio Seicento, seppur di diversa abilità e di diseguale tadecenni prima, ma la cui memoria era ancora straordinariamente viva nel cuore lento. Accade così, come i visitatori del Duomo di Milano possono ancor oggi di tutti i fedeli ambrosiani. Una vicenda artistica per molti versi straordinaria, ognotare, che accanto a opere di vibrante bellezza, autentici capolavori pittorici delgi riproposta e analizzata da Domenico Sguaitamatti in un interessante volume l’età borromaica, come quelli di mano di Giovan Battista Crespi detto il Cerano pubblicato dal Centro Ambrosiano con il titolo: «Colori di santità. San Carlo nei (la «Visita agli appestati» su tutti), scorrano altri lavori stilisticamente meno preteleri del Duomo: percorso tra arte e fede» (152 pagine, 18 euro). gevoli e artisticamente meno ispirati, come lo stesso Sguaitamatti onestamente Prendendo per mano il lettore, monsignor Sguaitamatti, docente di storia delrileva nel suo testo. l’arte e collaboratore dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, lo guida passo Eppure il nostro giudizio non deve essere troppo severo. Presi nel loro insieme, passo fra le navate della cattedrale milanese alla scoperta di questi celebri Quainfatti, questi Quadroni rivendicano un contatto diretto con la realtà quotidiana, droni (solitamente esposti in occasione della festa di san Carlo, quest’anno ecfacendo un vanto di quel loro linguaggio volutamente teatrale e popolare, quasi cezionalmente lasciati alla pubblica fruizione fino alla prossima estate), spiedialettale, colorato di un «naturalismo venato di pietà» (come osservava Mina Gregandone la genesi, mostrandone le gori), capace cioè di parlare con semqualità artistiche e gli espedienti pitplicità ai fedeli dell’epoca, rievocanL’arte di Caravaggio a Senago e Paderno torici attuati dai vari autori, illustrando fatti noti a quanti avevano ancoue appuntamenti con i capolavori del Caravaggio. done i contenuti anche attraverso le ra negli occhi i gesti del venerato PaIl primo avrà luogo a Senago, giovedì 13 gennaio parole dei biografi dell’epoca. Un comstore, narrandoli con efficacia e comalle ore 21, presso la chiesa di Santa Maria Assunta di pito non sempre agevole, se si consimozione alle nuove generazioni... Senaghino, promosso dalla Comunità pastorale San Paodera la complessità e l’articolazione Perchè se questo grandioso ciclo fu lo Apostolo e dal Centro culturale Dorvàn. Il secondo, indella maggior parte di questi teleri, voluto e ideato dal cardinale Federivece, si terrà a Paderno Dugnano, giovedì 20 gennaio alaffollati di personaggi e spesso arricco Borromeo e dalla Veneranda Fable ore 21, nell’Auditorium Tilane (piazza della Divina chiti di elementi allegorici o simbolibrica, esso nacque in verità, e lo riCommedia), proposto dal Comune, dalla parrocchia di ci, certo noti agli uomini del XVII semane tuttora, quale espressione delCassina Amata e dall’Associazione Città 2000. In entrambi colo, ma ormai spesso oscuri al nola riconoscenza di un popolo intero gli incontri, il giornalista Luca Frigerio (autore del libro: stro tempo... Ne è risultato un maper l’opera pastorale svolta fino al sa«Caravaggio. La luce e le tenebre», Ancora Editrice), pronuale di piacevole lettura, agile e puncrificio di sè del suo santo vescovo porrà un itinerario fra arte e fede, alla scoperta di alcutuale, decisamente opportuno nelCarlo, costruita su un magistero illuni dei dipinti più significativi di Michelangelo Merisi. l’ambito delle celebrazioni in corso minato, sul rigore teologico e sulla «Incredulità di Tommaso» per il quarto centenario della canodifesa, sempre, dei più deboli. DI LUCA FRIGERIO F D il 19 e il 20. «La Divina Commedia» a Monza opo il successo delle precedenti edizioni (oltre 500.000 spettatori) e reduce dalle rappresentazioni all’Arena di Verona e al Teatro Sistina di Roma, il musical «La Divina Commedia» il 19 e il 20 gennaio alle ore 21 (con repliche per le scuole alle 10) arriva a Monza al Teatro Manzoni (via Manzoni, 23), nel suo nuovo allestimento teatrale, con maxiproiezioni ed effetti speciali. La regia e le coreografie sono di Manolo Casalino, l’autore delle musiche è monsignor Marco Frisina, direttore del Coro della Diocesi di Roma, e il libretto, sul testo originale di Dante Alighieri, è di don Gianmario Pagano. Il cast di cantanti e ballerini è composto da 30 artisti i cui protagonisti sono Vittorio Bari (Dante), Lalo Cibelli (Virgilio), Mariangela Aruanno (Beatrice). L’opera si apre con le sonorità del rock che esprimono la drammaticità dell’Inferno e, attraverso le D La locandina del musical struggenti melodie del Purgatorio, si giunge al Paradiso, dove arie sinfoniche accompagnano un’esplosione di colori e luci. In quest’opera lo spartito si fonde con le immagini, che riprendono le incisioni di Gustav Dorè; mentre Carlo Rambaldi, già «padre» di E.T., Alien e King Kong, ha disegnato le Tre Furie, il Volto di Lucifero e il Grifone, poi realizzati da Sergio Stivaletti. Un team artistico, dunque, che unisce insieme musica, letteratura, danza e arte figurativa. Per assistere allo spettacolo, che ha il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e della Cei (Conferenza episcopale italiana), è prevista una promozione riservata a parrocchie, movimenti e aggregazioni cattoliche. Info: Nova Ars Produzioni - Ufficio Biglietteria (tel. 06.32110178). Sito Ufficiale: www.ladivinacommediaopera.it. in libreria. Alla ricerca dell’oro di Dio nella miniera del mondo l nuovo libro di Angelo Casati, nato nel 1931, sacerdote dal 1954 della Diocesi di Milano nella quale ha ricoperto diversi incarichi, si muove controcorrente. Nella prefazione Erri De Luca dice che l’autore: «Sta controcorrente non da bastian contrario, ma da salmone. Risale alla sorgente della Parola sacra, la raggiunge com’era prima dell’abuso e dell’usura». Un ritornare alle radici della Parola dove soffia e arde sotto la cenere senza consumarsi mai. Così si ritorna a riscoprire la sequela di Cristo che per l’autore è pratica della libertà, non una pista battuta. «Il mio - dice l’autore non è un trattato. È una parte, aspetta altre parti, portate da chi ascolta e da chi legge. Tutti noi dunque, voi e io, alla ricerca dell’oro, se così si può dire. L’oro di Dio, nella miniera del mondo». Angelo Casati Ospitando libertà (Centro Ambrosiano, pagine 153, euro 14) I