Produzione lessicale
Corollario
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Modelli di produzione lessicale:
come spiegano gli errori?
Errori
• Errori semantici: sostituzione di una parola
con una parola di significato simile o opposto.
“Oggi fa un gran freddo ..mm.. caldo”, “Ho
visto un cane ..mm.. gatto”.
• Errori fonologici: produzione errata di uno o
piu' fonemi in una parola.
• Fonologici lessicali: errori producono una
parola (cavolo per tavolo).
• Fonologici lessicali misti: bias lessicale e
relazione semantica (ratto per gatto);
• Fonologici non-lessicali: errori producono una
non-parola.
– per giraffa: ciraffa, giaffa, giriaffa, rigiaffa.
• Errori fonetici: errori nella realizzazione
fonetica dei fonemi (afasici)
– Oreccini per orecchini
Errori e modelli
• I due modelli spiegano in modo simile gli
errori semantici e gli errori fonologici non
lessicali.
Errori semantici
• Dell: assume una rappresentazione
decomposta dei concetti (gatto=mammifero,
domestico, peloso, quattro zampe etc.) che
attiva oltre al target anche altri concetti relati.
• Levelt assume una rete di co-attivazione di
concetti relati.
• Errata attivazione e selezione del concetto
relato.
Errori fonologici non lessicali
• Dell & Levelt:
• rappresentazione fonemica funziona in
termini di livelli di attivazione.
• Errore deriva da errata selezione dei fonemi a
seguito della selezione della parola (lemma).
Errori fonologici lessicali misti
– Dell
– Evidenze da compiti di denominazione
– Target (bersaglio) = “cat”
• Errore semantico = “dog”
• Errore fonologico = “hat”
• Errore misto = “rat”
– Errore misto non dovrebbe occorrere secondo
il modello di Levelt & Bock (modulare)
Errori misti
• Levelt:
• Errori (cavolo per tavolo) considerati errori
fonologici (i.e., savolo) che per puro caso
producono parole della lingua.
Levelt
Livello
semantico
Errori misti
– Dell
• Errore semantico: le caratteristiche concettuali di
“cane” attivano concetto gatto e lemma
corrispondente (“gatto”)
• “gatto” attiva i suoni /g/, /a/, /t/ , /t/ , /o/
• Ma gli stessi suoni /a/ /t/ /t/ /o/ attivano
“ratto” mediante feedback da fonologia a livello
lemma.
• Quindi c’è parziale attivazione anche su lemma
“ratto”.
Dell
Lexical bias effect per Dell
– Errori spontanei più frequenti implicano scambio di fonemi
che generano parole (foglio-vino → voglio-fino)
– molto più rare le non-parole (teglia-fungo → feglia-tungo).
Dell
– Perchè gli errori del parlato tendono a generare parole
e non pseudo-parole (NO non-parole, parole prive di
senso)?
• I fonemi possono mandare il loro feedback solo al
livello parole-lemma (le non-parole non sono
rappresentate come lemma).
Lexical Bias effect: ratto per gatto
Lexical Bias effect: pane per cane
Afasia
• In generale pazienti afasici producono più
errori fonologici non-lessicali che lessicali.
• Deficit localizzato a livello lemma.
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