di ……………………….. Al Signor Dirigente Scolastico ………………………………........................... Dell’ Istituto …………………………………. Via ……………………………………………. Città …………………………………………. Al Presidente Consiglio di Istituto Signor ………………………………………… Ai Rappresentanti genitori della classe ……. ………………………………………………… …………………………………………………. Oggetto: Proposte dell’Associazione Italiana Genitori (A.Ge.) di ………………….. In queste settimane si stanno avviando le procedure per la definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa e per la richiesta di personale aggiuntivo, in grado di svolgere le attività che la scuola dell’autonomia intende progettare. Con la presente l’Associazione Italiana Genitori (A.Ge.) di …………………………… invia alla scuola e nello specifico al Dirigente Scolastico proposte formative rivolte agli allievi e ai genitori, in coerenza con la seguente indicazione legislativa: “Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico … tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti” (comma 14,5 legge 107 – 2015). L’Associazione Genitori di ……………, che riunisce, tra i propri iscritti, genitori di codesta scuola ed è regolarmente associata all’Associazione Italiana Genitori Nazionale (A.Ge.) riconosciuta dal Ministero, al fine di rendere più incisiva e funzionale la partecipazione dei genitori alla gestione della scuola, sottopone all’attenzione del Dirigente le seguenti proposte allegate, quale contributo “dei genitori”, per rispondere alle aspettative di tutte le componenti scolastiche e per qualificare sempre più l’esperienza scolastica di minori ed adulti : (alcuni esempi che ogni associazione può modificare o sostituire con altre iniziative) 1 - Il progetto di “formazione dei genitori” (ex art. 9,5 – DPR 275 – 1999) intende proporre ai genitori, coinvolti attivamente nella partecipazione scolastica, opportunità di dialogo e scambio di esperienze per migliorare le proprie competenze nel costruire un’effettiva “partnership educativa famiglia - scuola” all’interno dei propri istituti. 2 – Il progetto di educazione affettiva … 3 – Varie proposte educative, organizzative, finanziarie …. Fiduciosi nella disponibilità del dirigente di “tenerne conto” negli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione che avrà modo di inviare al Collegio Docenti e agli altri Organi Collegiali della scuola, porgiamo distinti saluti Data …………… Il Presidente A.Ge. locale …………………… Si allegano i seguenti progetti: - Progetto di formazione genitori - Progetto di educazione affettiva - Proposte varie …… NB: L’Associazione Genitori può presentare: - Proposte di formazione: progetti, iniziative ed eventi da organizzare, richieste di attenzioni particolari alla disciplina in classe, al bullismo, allo sport, al rispetto dell’ambiente … - proposte organizzative: in riferimento ad orari, calendari, assistenza di pre - scuola, scuole aperte al pomeriggio, uscita ed entrata dei ragazzi …. - Proposte finanziarie: priorità nell’utilizzo dei fondi statali, disponibilità a ricercare finanziamenti da parte di organismi territoriali oppure di privati (che possono avere detrazioni fiscali successive ) …. Considerati i tempi stretti, vi sottoponiamo alcuni esempi di progetti da cui ogni associazione, se lo ritiene opportuno, può prendere spunti per un proprio progetto. AGe “EDUCAZIONE AMBIENTALE” Finalità: II progetto di educazione ambientale è finalizzato a: - favorire l'incontro consapevole del bambino/ragazzo con la natura attraverso i cinque sensi, le capacità di osservazione e deduzione e l'immaginazione; - insegnare al bambino/ragazzo a vivere in mezzo ad essa rispettandola e contribuendo alla sua salvaguardia, facendo maturare un corretto senso di la responsabilità, come guida all'assunzione di comportamenti coerenti per il mondo e la vita di adesso come per quelli futuri; - aiutare il bambino/ragazzo a penetrare il segreto intimo delle cose e coglierne il significato vero e profondo per riconoscere la natura come dono di Dio. Destinatari Gli alunni di scuola elementare e media. Proposte operative . Esperienze guidate di osservazione della natura. . Giochi. per la conoscenza dell'ambiente in cui si vive. . Costruzione di strumenti di osservazione dei fenomeni naturali come ad esempio una stazione metereologica completa. . Piccole esperienze di analisi della composizione del terreno e dell'acqua. . Costruzione della meridiana, dell'acquascopio e dell'orologio ad acqua. . Realizzazione di piccoli interventi nell'ambiente, quali la creazione di mangiatoie e nidi per uccelli, un impianto naturale per api e farfalle. . Esperienze di orientamento topografico nella natura. . Creazione di oggetti usando solo materiale rintracciabile nell'ambiente. . Realizzazioni di attività di sensibilizzazione alle problematiche ecologiche Strumenti Uso di materiali naturali per stimolare la creatività e utilizzare ciò che l'ambiente offre ed entrare in contatto con la natura in modo corretto. Gioco nell'ambiente per imparare ad utilizzarlo correttamente, senza paura, valorizzandone le risorse, sviluppando il senso dell'impegno, del rispetto e della conservazione. Collaborazioni Con la scuola disposta a costruire collegamenti e continuità tra inse gnanti e attività integrative di educazione ambientale. Con gli Enti locali sensibili alla tematica ambientale ed ecologica. Con associazioni ambientalistiche e naturalistiche convinte del compito determinante dei genitori nell'educazione dei figli. Spazi Strutture scolastiche, giardini, aree verdi cittadine, oasi naturalistiche presenti sul territorio locale, ecc. Manifestazioni Ragazzi, genitori, ed insegnanti organizzano periodicamente delle manifestazioni ecologiche, in grado di coinvolgere l'intera scuola e la comunità locale. A volte si tratta di gite in ambienti significativi, scampagnate, feste degli alberi, vendita di fiori e frutti. A volte si attuano veri e propri interventi di risistemazione ambientale, di pulizia, di sensibilizzazione per specifiche problematiche locali, nazionali o d'interesse planetario. Per saperne di più Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] AGe: “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA” Premessa: - Sin dalla scuola dell'infanzia è importante garantire, come genitori, un'offerta formativa caratterizzata da forti valenze etiche, radicate nei bisogni e nelle dimensioni tipiche di ogni età evolutiva. - Occorre un intervento che promuova la progettualità, risvegliando la speranza, la fiducia, la gioia di vivere e di costruire, valori sui quali si fonda la famiglia e la comunità locale. - In questo panorama l'Educazione alla Cittadinanza si può proprio identificare come una proposta trasversale che consente di ripensare, riorganizzare aspetti della vita personale e sociale che permeano tutta la esperienza scolastica e familiare. Finalità: - Promuovere la socialità attraverso la condivisione delle esperienze - Riscoprire i valori di protezione, assistenza, sostegno, sicurezza, affetto, - Incontrare la natura per promuovere il buono stato dell'ambiente, - Sentirsi responsabili delle cose, tutelare il patrimonio storico e artistico - Incentivare il rispetto delle Leggi dello Stato, garanzia di libertà nella comunità sociale Destinatari: - Gli alunni sono i primi soggetti da coinvolgere in attività di cui sono i primi protagonisti, - I genitori, in associazione, sono i più interessati alla formazione civica dei figli, quindi possono proporre il progetto agli organi collegiali della scuola, Metodologia: -Farsi carico dei bisogni, degli interessi degli allievi, -Partire dalle conoscenze e dalle convinzioni del gruppo, -Prestare attenzione allo stile cognitivo ed affettivo degli allievi, -Proporre giochi di ruolo guidati (mamma, figlio, sindaco, cittadino. ..) -Simulare esperienze di partecipazione e di cittadinanza attiva: consigli comunali, organi collegiali, associazioni. Contenuti: * La famiglia: che offre educazione, protezione, assistenza, sostegno, affetto, collaborazione. - La scuola: ambiente educativo, di convivenza e di collaborazione - L'ambiente oggi: l'inquinamento acustico, dell'acqua, dell'aria. - Il rispetto delle leggi come garanzia della libertà di tutti * Le funzioni di alcune istituzioni: comune, servizio sanitario, la sicurezza. * I diritti doveri del cittadino: l'associazionismo, i gruppi spontanei Dove: -La scuola è l'ambiente e il luogo educativo ideale per vivere e riflettere sui bisogni, sui valori, sui diritti della socialità e della convivenza umana. Tempi -Gli incontri, per svolgere le attività, sono concordati con la scuola:in orario scolastico -Oppure in orario extrascolastico, Valutazione -Le prove di verifica accertano l'apprendimento dei contenuti concettuali proposti. -La valutazione di indicatori: la collaborazione, l' attenzione, la responsabilizzazione. .. consente di prendere in esame anche i progressi registrati a livello comportamentale. Per saperne di più Associazione Italiana AGe: Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] Progetto “F.A.R.O.” per l’orientamento La Famiglia Aiuta i Ragazzi ad Orientarsi Premessa: La nostra società sta attraversando una emergenza orientativa come testimoniano le numerose richieste di incontri, di interventi rivolti agli educatori familiari e scolastici. Aumenta pertanto la domanda di mettere in comune le esperienze; quella del genitore che si basa sulla conoscenza del figlio e dei suoi comportamenti “a casa”, quella dell’insegnante che è legata alla sua formazione specifica ed alla conoscenza del comportamento dei ragazzi “a scuola” e nel territorio. La legge 128 – 2013, nel ridefinire i percorsi di orientamento per gli studenti iscritti “all’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e agli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado” coinvolge nella “progettazione, realizzazione e valutazione dei percorsi di orientamento anche “le associazioni iscritte al Forum delle associazioni studentesche, maggiormente rappresentative”. Le associazioni studentesche, però, sono attive soprattutto nelle scuole superiori, mentre nelle scuole secondarie di primo grado (medie) operano soprattutto le associazioni dei genitori, i quali sono determinanti all’ottanta per cento, come dimostrano le ricerche statistiche, nella scelta dell’indirizzo scolastico superiore dei propri ragazzi preadolescenti. Ruolo dei genitori: Ne consegue la necessità pedagogica ed organizzativa che nelle iniziative di orientamento siano coinvolte anche le associazioni dei genitori, iscritte al Forum delle associazioni genitoriali (A.Ge). Ascoltare i genitori, recepire le loro esigenze, farsi carico delle loro difficoltà, valorizzare i loro apporti educativi significa incidere nel migliorare l’ottanta per cento delle scelte future. La collaborazione competente dei genitori in famiglia e a scuola non può che favorire consapevolezza ed autostima dei figli in decisioni appropriate. Inoltre il coinvolgimento delle associazioni dei genitori nella scuola dell’obbligo, “in analogia a quanto previsto per le associazioni studentesche nella scuola superiore”, è già previsto anche in altre normative vigenti (DPR 567 – 1996, Protocollo MIUR- Associazioni dei genitori – 2007). - Il documento (gennaio 2003) del Ministero “Le famiglia e la scuola orientano i ragazzi” puntualizza bene ruoli e compiti dei genitori nella problematica impegnativa ed esigente dell’Orientamento. “Il compito dell’orientamento (aiuto a scegliere) e del riorientamento (aiuto a passare ad un altro percorso), è cruciale. Non si tratta soltanto di condividere le responsabilità con le famiglie, ma di rendere più efficace un lavoro, spesso vanificato dall’orientamento “implicito” che l’immaginario delle famiglie consegna ai più giovani. L’orientamento e il riorientamento vanno perseguiti dalla scuola e dai genitori come obiettivi formativi in modo intenzionale e sistematico, per consentire ai soggetti più deboli di passare dalla sfiducia in se stessi alla consapevolezza e valorizzazione dei propri punti di forza. L'azione orientativa dei genitori significa promuovere la libertà del figlio quale soggetto costantemente in relazione con sé e con l'altro”. Come associazione dei genitori, l’ A.GE. ha cercato di rispondere a questo bisogno con dei momenti formativi per genitori, perché crediamo che gli “educatori di casa” siano una risorsa per saper rispondere ai cambiamenti ed alle complessità della vita sociale che producono smarrimento e perdita di identità nei ragazzi. I genitori, singoli o associati, svolgono un compito di: motivare alcuni genitori sulla problematica dell’orientamento, costituire un gruppo di genitori e insegnanti disponibili per azioni concrete di orientamento raccogliere i bisogni dei figli – allievi, correlati alle attitudini e ai contesti di vita, progettare e cooperare a realizzare iniziative di orientamento assieme a ragazzi e docenti contribuire a costruire “reti collaborative” con le istituzioni e le realtà formative del territorio. Ruolo dell’associazione A.Ge. Il “Progetto F.A.R.O.” intende concretizzare, in riferimento all’orientamento, quanto le normative prevedono in ordine alla “cooperazione tra scuola e genitori” e al compito delle Associazioni genitori nel presentare proposte per la stesura del Piano dell’offerta formativa (DPR 275 – 99) , nel gestire attività complementari (DPR 567 – 96), nello stabilire un rapporto continuativo con i responsabili della scuola. - In seconda istanza l’A,Ge., in accordo con la scuola, è in grado di realizzare il progetto F.A.R.O. con l’apporto di propri “conduttori di gruppo”, che assicurino un servizio di “apprendimento cooperativo” nei riguardi dei “gruppi orientamento” costituiti nelle scuole. Metodologia Gli incontri sono organizzati non con l’intento di insegnare (top down) ma per porre l’accento sull’apprendimento attraverso la messa in comune delle reciproche esperienze e conoscenze in un “Workshop bottom up”, dove non ci sono primi o secondi né vincitori o vinti ma dove tutti partecipano attivamente in una sorta di laboratorio progettuale in cui il confronto e la capacità di ascolto consentono che ognuno impari qualcosa dall’altro. E’un laboratorio riservato ai genitori ed agli insegnanti, per confrontare le proprie pratiche educative in modo che le loro esperienze, le loro intuizioni e le loro capacità possano essere valorizzate. I genitori e gli insegnanti sono coinvolti tramite l’utilizzo di tecniche attive in modo da favorire la comunicazione ed il coinvolgimento nel processo di rielaborazione. Esercitazione individuale tramite griglie strutturate che aiutano la discussione: Analisi di casi (presentazione di una situazione problematica che necessita una soluzione favorendo un apprendimento basato sulla logica del “problem solving”);Brain storming;Tecnica del “post it” Role Playing;Team Work. Contenuti 1^ Sessione: Conoscenza di sé ed autostima sui quali si basa il processo educativo. Aspettative, bisogni, valori e comportamenti. Motivazione e conseguenze della mancanza di motivazione. 2^ Sessione La comunicazione assertiva e le barriere alla comunicazione. Pregiudizi e stereotipi I diversi stili relazionali: migliorare la propria capacità di ascolto e di comunicazione attraverso l’apprendimento pratico dei diversi stili relazionali. Esercizi di role playing 3^ Sessione Il processo di autonomia: accoglienza, rispetto delle regole, libertà di scelta. Dal disorientamento all’orientamento: il contesto giovanile L’identità individuale e di genere. La relazione con gli altri, identità sociale. L’orientamento e la speranza nel futuro. Valutazione La valutazione dei Workshop è fondamentale ed avviene su tre livelli: 1) Verifica del processo. E’ importante avere dei riscontri da parte dei partecipanti attraverso una griglia di valutazione. La scheda di verifica serve a capire se il lavoro proposto è risultato interessante oppure se è necessario adattarlo meglio ai bisogni del gruppo. 2) Verifica finale. Avviene tramite un questionario finalizzato all’auto-valutazione degli obiettivi dei workshop. 3) Verifica globale. Valutazione dell’esperienza sulla base della relazione dei conduttori integrata dall’analisi delle considerazioni emerse dai questionari compilati dai partecipanti. Per saperne di più Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] AGe: Progetto “VOLONTARIATO A SCUOLA” Finalità Il Libro Bianco della Commissione Europea, nell’ambito di una nuova forma di governance, individua nel volontariato uno degli ambiti prioritari di intervento, intende sempre più rivolgere il suo impegno agli interessi e alle aspirazioni degli studenti, delle loro famiglie e degli insegnanti. Il modello che si intende proporre è una nuova scuola della comunità più radicata nel sociale e orientata verso una cultura educativa, dove possa consolidarsi il senso di civismo e di solidarietà e dove i principi della convivenza civile possano tradursi in pratiche sociali ed offrire risposte valide contro i pericoli dell’isolamento, dell’emarginazione e delle devianze che emergono dal frastagliato universo giovanile Occorre perseguire un nuovo senso di “ Fare scuola” attraverso l’estensione dei valori sociali di cui la cultura della solidarietà è portatrice. Sollecitare la partecipazione degli allievi consente di imparare l’esercizio della cittadinanza attiva Far acquisire la consapevolezza delle istanze della società consente ai ragazzi di individuare quelle azioni di aiuto in grado di sollecitare in loro il desiderio di una partecipazione motivata e orientata verso un positivo cambiamento. Vivere così un’esperienza concreta che sappia cogliere il valore di una relazione di aiuto potrà consentire di realizzare una reale esperienza di partecipazione alla vita civile. Metodologia: Richiamare l’attenzione sul valore espresso dalle attività di volontariato scolastico, attraverso le quali contribuire a rinsaldare i vincoli sociali di solidarietà accrescere consapevolezza e responsabilità di ciascuno collaborare con altre istituzioni e con le associazioni territoriali coinvolgere insegnanti e genitori disponibili Attività: realizzare esperienze significative capaci di rappresentarsi come contributo ad un positivo cambiamento di una realtà sociale sviluppare spirito di condivisione, impegno e concreta motivazione in tutte le componenti scolastiche (sarà importante considerare la partecipazione delle famiglie, affinché il valore educativo espresso dall’esperienza progettata possa coniugarsi con il patrimonio culturale ed affettivo che scaturisce dalla famiglia stessa) sostenere efficacemente la motivazione all’apprendimento, alla maturazione dell’autonomia personale (sviluppo delle capacità socio-emotive, relazionali, organizzative) Valutazione: Monitoraggio in itinere – nel corso di tutte le fasi del programma valutazione d’impatto e orientamento progettuale per il futuro Per saperne di più Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] AGe: “ EDUCAZIONE AI MEDIA” Premessa Questa iniziativa ha coinvolto numerose scuole di tutto il territorio nazionale, e ha messo in atto sperimentazioni educative legate alla multimedialità e forme di comunicazione didattica attraverso reti elettroniche. Le scuole sollecitano gli educatori e gli operatori dell'informazione ad attivarsi per un coinvolgimento sempre più consapevole nelle strategie comunicative del "villaggio globale". In questa fase di crescita e di trasformazione è imprescindibile perciò che ogni scuola ospiti occasioni di educazione all'immagine e alla multimedialità ed è fondamentale che questi sforzi siamo fatti in sinergia con i genitori e con gli operatori del settore. In questo contesto l'AGe promuove, in collaborazione con esperti operanti nel settore, corsi di educazione all'immagine e di avviamento alla multimedialità per ragazzi e adulti. Obiettivi utilizzare linguaggi, tecniche e materiali diversi nella produzione di messaggi espressivi e comunicativi; maturare criteri di utilizzo e di governo appropriato dei media; - comprendere ed interpretare immagini e messaggi visivi, audiovisivi, multimediali; - riavvicinare famiglie e scuole tramite ne nuove tecnologie. Attività Con l'apporto specialistico di professionisti gli allievi possono: produrre immagini e analizzarle in relazione agli elementi utilizzati; riconoscere i messaggi espliciti ed impliciti (colore, forme, personaggi, contesto; produrre e leggere le strutture narrative di un prodotto filmico, tele visivo ; conoscere i media: film, Tv, Computer, Cellulari, Tablet … Spazi il corso si svolge per quanto possibile nei locali scolastici Vengono utilizzati i sussidi tecnici offerti dalle scuole e dal Comune, oppure dall'iniziativa di famiglie e di istituzioni pubbliche e private. Per saperne di più Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] AGe “EDUCAZIONE INTERCULTURALE” Premessa Per interculturalità si intende lo scambio e il confronto tra diverse culture della nostra società, a cominciare dalle diverse realtà giovanili esistenti nelle varie città, per arrivare al confronto con le diverse culture nazionali. Il dialogo con le altre culture è la sfida del futuro; nell'affrontarla dovremo avere molta attenzione a valorizzare lo scambio con tutte le minoranze etniche, specialmente nelle zone di confine e in quelle che ospitano nuclei di minoranze e di cittadini immigrati da altri paesi. Strettamente connesso col dialogo interculturale, è il dialogo interreligioso. II progetto mira a costruire terreno di scambio tra due o più culture diverse Proposte operative Promuovere assemblee d'istituto dedicate al nostro tema, anche per chiedersi se e come l'attenzione all'interculturalità è presente nei programmi scolastici. Analizzare i casi in cui l'interculturalità è a rischio (vedi Kosovo e Paesi Balcanici, Kurdistan, Burundi, Indonesia, Chiapas, Eritrea, ...). Organizzare un cineforum su film come Underground di E. Kusturica oppure Prima della pioggia di ManchevskJ, .... Promuovere conferenze di conoscenza del sistema educativo degli altri Paesi. Entrare nei progetti di gemellaggio patrocinati dal Ministero della Pubblica istruzione tra classi di Paesi differenti. Informare sulle possibilità offerte ai giovani europei dalla Commissione Youth for Europe.. Destinatari Studenti di scuola superiore Procedure Il gruppo studenti può prendere l'iniziativa nel definire un puntuale progetto. I rappresentanti degli studenti o l'associazione stessa può presentarlo al dirigente e al Consiglio d'Istituto. Se approvato dal Consiglio si realizza in collaborazione con la scuola, che finanzia l'iniziativa. Nel caso non ci fossero fondi a disposizione, il gruppo può gestirlo in proprio con forme di autofinanziamento ed utilizzando i locali scolastici. Per saperne di più Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] AGe “EDUCAZIONE AFFETTIVA” Premessa Affrontare il tema dell'educazione della sessualità nella scuola, riconoscendo la priorità educativa dei genitori, significa aiutare gli adolescenti e i giovani, secondo un percorso graduale e progressivo, a formarsi una coscienza retta di soggetti maturi, capaci di scelte libere e responsabili. La legge 128 – 2013 impone l’aggiornamento obbligatorio dei docenti per “l’aumento delle competenze relative all’educazione all’affettività, al rispetto della diversità e alle pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere”. La legge 119/2013, art. 5 “promuove nella programmazione didattica curricolare ed extra-curricolare delle scuole di ogni ordine e grado, la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione degli studenti al fine di prevenire la violenza nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica nei libri di testo”. La generalità dei genitori condivide la formulazione generale della legge, ma le differenze culturali ed educative diventano consistenti quanto si tenti di puntualizzare i contenuti e i comportamenti conseguenti all’educazione all’affettività e al superamento degli stereotipi di genere. Non è né scontato né facile stabilire quali siano gli stereotipi e quali siano le convinzioni, tradizionali magari, ma fondate su visioni rispettabili e legittime della vita. Ne consegue che ci si chieda: Chi saranno gli aggiornatori? Con quali impostazioni valoriali? Oppure è’garantito il pluralismo culturale e valoriale tra i docenti, gli studenti e i genitori, come tra le associazioni e gli istituti di formazione? Soprattutto i genitori, titolari dell’educazione dei figli, avranno voce in capitolo per quanto riguarda l’educazione affettiva dei figli? Procedure I genitori possono esigere che per le attività di educazione affettiva, essendo aggiuntiva rispetto alle attività curricolari, sia preventivamente recepito il consenso dei singoli genitori, come accade per le attività in alternativa all’insegnamento della religione. Inoltre, in riferimento agli opuscoli, che vengono distribuiti, possono esigere che sia osservata la disposizione che prevede il consenso preventivo dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe o della sezione nonché nel Consiglio di istituto ( art. 88 del D.Lgs 297 – 1994). Infatti le istituzioni democratiche possono proporre, ma non imporre strategie educative o libri da leggere, senza il consenso dei genitori. Anche in riferimento al pluralismo culturale occorre che, se “ nei corsi di aggiornamento ci sia la collaborazione con associazioni LGBT (Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), associazioni di categoria e studentesche; valorizzando l'expertise delle associazioni LGBT in merito alla formazione e sensibilizzazione dei docenti, degli studenti e delle famiglie, per potersi avvalere delle loro conoscenze” (Strategia Nazionale gennaio 2013), si esige che possano collaborare anche le altre associazioni di genitori, che possono fornire altrettanta “expertise” pienamente legittimata da articoli costituzionali, da leggi e da altre indicazioni normative (protocollo tra MIUR e associaione A.Ge. 2007). In questo modo potrebbe riprendere l’esperienza che si protrae da anni in molte scuole e che vede i genitori intenti a confrontarsi e ad approfondire problemi educativi negli ambienti scolastici insieme a docenti e studenti. Destinatari Alunni frequentanti tutte le scuole di ogni ordine e grado (dalle materne alle superiori) genitori degli alunni ed educatori. insegnanti di scuola Finalità L’'educazione della sessualità, è un'azione educativa molto ampia, finalizzata alla formazione integrale della persona. È necessario quindi, attraverso un itinerario educativo progressivo, dare ai ragazzi strumenti di conoscenza di sé e di analisi dell'ambiente e della cultura in cui vivono al fine di riscoprire il valore in gioco, il rispetto di sé e degli altri per una corretta gestione di rapporti interpersonali. Metodologie I corsi hanno una frequenza settimanale, sono strutturati in sei incontri, ciascuno della durata di due ore che prevedono una parte espositiva, supportata da sussidi audiovisivi e una parte destinata al confronto e alla verifica anche attraverso esercitazioni, lavori di gruppo, tecniche creative. Inoltre ai partecipanti viene somministrato un questionario d'ingresso e di uscita come elemento valutativo del raggiungimento degli obiettivi prefissati. Contenuti: Il significato dell'amore; anatomia e fisiologia della riproduzione umana; la vita prenatale; crescita e sviluppo: modificazioni psicologiche e fisiche; la vita di relazione: amicizia, rapporto ragazzo-ragazza. La scoperta di sé e dell'altro dal punto di vista psicologico: lo sviluppo affettivo dal concepimento all'età adulta; Lo sviluppo biologico dal concepimento alla nascita; L’'adolescenza: modifiche e cambiamenti psicologici e fisici; La coppia, matrimonio e famiglia; analisi di alcuni modelli proposti dai mass media. La crescita: iter psicologico nella differente identità maschile e femminile; la sessualità umana: aspetti anatomofisiologici e principali patologie. Malattie sessualmente trasmesse con particolare riferimento all'AIDS; affettività e adolescenza: la gestione dei sentimenti e delle paure nella maturazione psicofisica; Sessualità, libertà, responsabilità: centralità della famiglia nell'individuazione di un itinerario educativo; l'approccio alla sessualità nel bambino; l'adolescente alla scoperta della propria identità; la fertilità nella donna come metodo educativo per una trasmissione responsabile della vita; contraccezione, aborto; mass media e sessualità: modelli proposti ed effetti sulla famiglia. Approfondimento e valutazione dei principali filoni antropologici presenti nella cultura dominante; famiglia e scuola: analisi dei rapporti per una corretta sinergia educativa in ordine alla sessualità umana; lo sviluppo psicologico dal bambino all'adulto; la sessualità adolescenziale: problemi, difficoltà, orientamenti educativi; Le attuali sfide della bioetica inerenti la fecondità umana. Per saperne di più Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected] Roma, 25/09/2015 Il Coordinatore Nazionale Ufficio Scuola Lorenzo Santoro Il Presidente Nazionale Fabrizio Azzolini