di ………………………..
Al Signor Dirigente Scolastico
………………………………...........................
Dell’ Istituto ………………………………….
Via …………………………………………….
Città ………………………………………….
Al Presidente Consiglio di Istituto
Signor …………………………………………
Ai Rappresentanti genitori della classe …….
…………………………………………………
………………………………………………….
Oggetto: Proposte dell’Associazione Italiana Genitori (A.Ge.) di …………………..
In queste settimane si stanno avviando le procedure per la definizione del Piano
Triennale dell’Offerta Formativa e per la richiesta di personale aggiuntivo, in grado di
svolgere le attività che la scuola dell’autonomia intende progettare.
Con la presente l’Associazione Italiana Genitori (A.Ge.) di ……………………………
invia alla scuola e nello specifico al Dirigente Scolastico proposte formative rivolte agli
allievi e ai genitori, in coerenza con la seguente indicazione legislativa:
“Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico … tiene altresì conto delle
proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le
scuole secondarie di secondo grado, degli studenti” (comma 14,5 legge 107 – 2015).
L’Associazione Genitori di ……………, che riunisce, tra i propri iscritti, genitori di
codesta scuola ed è regolarmente associata all’Associazione Italiana Genitori Nazionale
(A.Ge.) riconosciuta dal Ministero, al fine di rendere più incisiva e funzionale la
partecipazione dei genitori alla gestione della scuola, sottopone all’attenzione del Dirigente
le seguenti proposte allegate, quale contributo “dei genitori”, per rispondere alle
aspettative di tutte le componenti scolastiche e per qualificare sempre più l’esperienza
scolastica di minori ed adulti :
(alcuni esempi che ogni associazione può modificare o sostituire con altre iniziative)
1 - Il progetto di “formazione dei genitori” (ex art. 9,5 – DPR 275 – 1999) intende
proporre ai genitori, coinvolti attivamente nella partecipazione scolastica, opportunità di
dialogo e scambio di esperienze per migliorare le proprie competenze nel costruire
un’effettiva “partnership educativa famiglia - scuola” all’interno dei propri istituti.
2 – Il progetto di educazione affettiva …
3 – Varie proposte educative, organizzative, finanziarie ….
Fiduciosi nella disponibilità del dirigente di “tenerne conto” negli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione che avrà modo di inviare al
Collegio Docenti e agli altri Organi Collegiali della scuola, porgiamo distinti saluti
Data ……………
Il Presidente A.Ge. locale
……………………
Si allegano i seguenti progetti:
- Progetto di formazione genitori
- Progetto di educazione affettiva
- Proposte varie ……
NB: L’Associazione Genitori può presentare:
- Proposte di formazione: progetti, iniziative ed eventi da organizzare, richieste di attenzioni
particolari alla disciplina in classe, al bullismo, allo sport, al rispetto dell’ambiente …
- proposte organizzative: in riferimento ad orari, calendari, assistenza di pre - scuola, scuole
aperte al pomeriggio, uscita ed entrata dei ragazzi ….
- Proposte finanziarie: priorità nell’utilizzo dei fondi statali, disponibilità a ricercare
finanziamenti da parte di organismi territoriali oppure di privati (che possono avere detrazioni
fiscali successive ) ….
Considerati i tempi stretti, vi sottoponiamo alcuni esempi di progetti da cui ogni
associazione, se lo ritiene opportuno, può prendere spunti per un proprio progetto.
AGe “EDUCAZIONE AMBIENTALE”
Finalità:
II progetto di educazione ambientale è finalizzato a:
- favorire l'incontro consapevole del bambino/ragazzo con la natura attraverso i cinque sensi, le capacità di osservazione
e deduzione e l'immaginazione;
- insegnare al bambino/ragazzo a vivere in mezzo ad essa rispettandola e contribuendo alla sua salvaguardia, facendo
maturare un corretto senso di la responsabilità, come guida all'assunzione di comportamenti coerenti per il mondo e la
vita di adesso come per quelli futuri;
- aiutare il bambino/ragazzo a penetrare il segreto intimo delle cose e coglierne il significato vero e profondo per
riconoscere la natura come dono di Dio.
Destinatari
Gli alunni di scuola elementare e media.
Proposte operative
. Esperienze guidate di osservazione della natura.
. Giochi. per la conoscenza dell'ambiente in cui si vive.
. Costruzione di strumenti di osservazione dei fenomeni naturali come ad esempio una stazione metereologica
completa.
. Piccole esperienze di analisi della composizione del terreno e dell'acqua.
. Costruzione della meridiana, dell'acquascopio e dell'orologio ad acqua.
. Realizzazione di piccoli interventi nell'ambiente, quali la creazione di
mangiatoie e nidi per uccelli, un impianto naturale per api e farfalle.
. Esperienze di orientamento topografico nella natura.
. Creazione di oggetti usando solo materiale rintracciabile nell'ambiente.
. Realizzazioni di attività di sensibilizzazione alle problematiche ecologiche
Strumenti
Uso di materiali naturali per stimolare la creatività e utilizzare ciò che l'ambiente offre ed entrare in contatto con la
natura in modo corretto.
Gioco nell'ambiente per imparare ad utilizzarlo correttamente, senza paura, valorizzandone le risorse,
sviluppando il senso dell'impegno, del rispetto e della conservazione.
Collaborazioni
Con la scuola disposta a costruire collegamenti e continuità tra inse gnanti e attività integrative di educazione
ambientale.
Con gli Enti locali sensibili alla tematica ambientale ed ecologica. Con associazioni ambientalistiche e naturalistiche convinte
del compito determinante dei genitori nell'educazione dei figli.
Spazi
Strutture scolastiche, giardini, aree verdi cittadine, oasi naturalistiche presenti sul territorio locale, ecc.
Manifestazioni
Ragazzi, genitori, ed insegnanti organizzano periodicamente delle manifestazioni ecologiche, in grado di coinvolgere
l'intera scuola e la comunità locale.
A volte si tratta di gite in ambienti significativi, scampagnate, feste degli alberi, vendita di fiori e frutti.
A volte si attuano veri e propri interventi di risistemazione ambientale, di pulizia, di sensibilizzazione per specifiche
problematiche locali, nazionali o d'interesse planetario.
Per saperne di più
Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
AGe: “EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA”
Premessa:
- Sin dalla scuola dell'infanzia è importante garantire, come genitori, un'offerta formativa caratterizzata da forti
valenze etiche, radicate nei bisogni e nelle dimensioni tipiche di ogni età evolutiva.
- Occorre un intervento che promuova la progettualità, risvegliando la speranza, la fiducia, la gioia di vivere e di
costruire, valori sui quali si fonda la famiglia e la comunità locale.
- In questo panorama l'Educazione alla Cittadinanza si può proprio identificare come una proposta trasversale che
consente di ripensare, riorganizzare aspetti della vita personale e sociale che permeano tutta la esperienza scolastica e
familiare.
Finalità:
- Promuovere la socialità attraverso la condivisione delle esperienze
- Riscoprire i valori di protezione, assistenza, sostegno, sicurezza, affetto,
- Incontrare la natura per promuovere il buono stato dell'ambiente,
- Sentirsi responsabili delle cose, tutelare il patrimonio storico e artistico
- Incentivare il rispetto delle Leggi dello Stato, garanzia di libertà nella comunità sociale
Destinatari:
- Gli alunni sono i primi soggetti da coinvolgere in attività di cui sono i
primi protagonisti,
- I genitori, in associazione, sono i più interessati alla formazione civica dei figli, quindi possono proporre il progetto
agli organi collegiali della scuola,
Metodologia:
-Farsi carico dei bisogni, degli interessi degli allievi,
-Partire dalle conoscenze e dalle convinzioni del gruppo,
-Prestare attenzione allo stile cognitivo ed affettivo degli allievi,
-Proporre giochi di ruolo guidati (mamma, figlio, sindaco, cittadino. ..)
-Simulare esperienze di partecipazione e di cittadinanza attiva: consigli comunali, organi collegiali, associazioni.
Contenuti:
* La famiglia: che offre educazione, protezione, assistenza, sostegno, affetto, collaborazione.
- La scuola: ambiente educativo, di convivenza e di collaborazione
- L'ambiente oggi: l'inquinamento acustico, dell'acqua, dell'aria.
- Il rispetto delle leggi come garanzia della libertà di tutti
* Le funzioni di alcune istituzioni: comune, servizio sanitario, la sicurezza.
* I diritti doveri del cittadino: l'associazionismo, i gruppi spontanei
Dove:
-La scuola è l'ambiente e il luogo educativo ideale per vivere e riflettere sui bisogni, sui valori, sui diritti della socialità
e della convivenza umana.
Tempi
-Gli incontri, per svolgere le attività, sono concordati con la scuola:in orario scolastico
-Oppure in orario extrascolastico,
Valutazione
-Le prove di verifica accertano l'apprendimento dei contenuti concettuali proposti.
-La valutazione di indicatori: la collaborazione, l' attenzione, la responsabilizzazione. .. consente di prendere in esame
anche i progressi registrati a livello comportamentale.
Per saperne di più
Associazione Italiana
AGe:
Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
Progetto “F.A.R.O.” per l’orientamento
La Famiglia Aiuta i Ragazzi ad Orientarsi
Premessa:
La nostra società sta attraversando una emergenza orientativa come testimoniano le numerose richieste di incontri, di
interventi rivolti agli educatori familiari e scolastici. Aumenta pertanto la domanda di mettere in comune le esperienze;
quella del genitore che si basa sulla conoscenza del figlio e dei suoi comportamenti “a casa”, quella dell’insegnante che
è legata alla sua formazione specifica ed alla conoscenza del comportamento dei ragazzi “a scuola” e nel territorio.
La legge 128 – 2013, nel ridefinire i percorsi di orientamento per gli studenti iscritti “all’ultimo anno delle scuole
secondarie di primo grado e agli ultimi due anni delle scuole secondarie di secondo grado” coinvolge nella
“progettazione, realizzazione e valutazione dei percorsi di orientamento anche “le associazioni iscritte al Forum delle
associazioni studentesche, maggiormente rappresentative”.
Le associazioni studentesche, però, sono attive soprattutto nelle scuole superiori, mentre nelle scuole secondarie di
primo grado (medie) operano soprattutto le associazioni dei genitori, i quali sono determinanti all’ottanta per cento,
come dimostrano le ricerche statistiche, nella scelta dell’indirizzo scolastico superiore dei propri ragazzi preadolescenti.
Ruolo dei genitori:
Ne consegue la necessità pedagogica ed organizzativa che nelle iniziative di orientamento siano coinvolte anche le
associazioni dei genitori, iscritte al Forum delle associazioni genitoriali (A.Ge).
Ascoltare i genitori, recepire le loro esigenze, farsi carico delle loro difficoltà, valorizzare i loro apporti educativi
significa incidere nel migliorare l’ottanta per cento delle scelte future. La collaborazione competente dei genitori in
famiglia e a scuola non può che favorire consapevolezza ed autostima dei figli in decisioni appropriate. Inoltre il
coinvolgimento delle associazioni dei genitori nella scuola dell’obbligo, “in analogia a quanto previsto per le
associazioni studentesche nella scuola superiore”, è già previsto anche in altre normative vigenti (DPR 567 – 1996,
Protocollo MIUR- Associazioni dei genitori – 2007).
- Il documento (gennaio 2003) del Ministero “Le famiglia e la scuola orientano i ragazzi” puntualizza bene ruoli e
compiti dei genitori nella problematica impegnativa ed esigente dell’Orientamento. “Il compito dell’orientamento (aiuto
a scegliere) e del riorientamento (aiuto a passare ad un altro percorso), è cruciale. Non si tratta soltanto di
condividere le responsabilità con le famiglie, ma di rendere più efficace un lavoro, spesso vanificato dall’orientamento
“implicito” che l’immaginario delle famiglie consegna ai più giovani.
L’orientamento e il riorientamento vanno perseguiti dalla scuola e dai genitori come obiettivi formativi in modo
intenzionale e sistematico, per consentire ai soggetti più deboli di passare dalla sfiducia in se stessi alla
consapevolezza e valorizzazione dei propri punti di forza. L'azione orientativa dei genitori significa promuovere la
libertà del figlio quale soggetto costantemente in relazione con sé e con l'altro”.
Come associazione dei genitori, l’ A.GE. ha cercato di rispondere a questo bisogno con dei momenti formativi per
genitori, perché crediamo che gli “educatori di casa” siano una risorsa per saper rispondere ai cambiamenti ed alle
complessità della vita sociale che producono smarrimento e perdita di identità nei ragazzi.
I genitori, singoli o associati, svolgono un compito di:
motivare alcuni genitori sulla problematica dell’orientamento,
costituire un gruppo di genitori e insegnanti disponibili per azioni concrete di orientamento
raccogliere i bisogni dei figli – allievi, correlati alle attitudini e ai contesti di vita,
progettare e cooperare a realizzare iniziative di orientamento assieme a ragazzi e docenti
contribuire a costruire “reti collaborative” con le istituzioni e le realtà formative del territorio.
Ruolo dell’associazione A.Ge.
Il “Progetto F.A.R.O.” intende concretizzare, in riferimento all’orientamento, quanto le normative prevedono in ordine
alla “cooperazione tra scuola e genitori” e al compito delle Associazioni genitori nel presentare proposte per la stesura
del Piano dell’offerta formativa (DPR 275 – 99) , nel gestire attività complementari (DPR 567 – 96), nello stabilire un
rapporto continuativo con i responsabili della scuola.
- In seconda istanza l’A,Ge., in accordo con la scuola, è in grado di realizzare il progetto F.A.R.O. con l’apporto di
propri “conduttori di gruppo”, che assicurino un servizio di “apprendimento cooperativo” nei riguardi dei “gruppi
orientamento” costituiti nelle scuole.
Metodologia
Gli incontri sono organizzati non con l’intento di insegnare (top down) ma per porre l’accento sull’apprendimento
attraverso la messa in comune delle reciproche esperienze e conoscenze in un “Workshop bottom up”, dove non ci
sono primi o secondi né vincitori o vinti ma dove tutti partecipano attivamente in una sorta di laboratorio progettuale
in cui il confronto e la capacità di ascolto consentono che ognuno impari qualcosa dall’altro. E’un laboratorio riservato
ai genitori ed agli insegnanti, per confrontare le proprie pratiche educative in modo che le loro esperienze, le loro
intuizioni e le loro capacità possano essere valorizzate. I genitori e gli insegnanti sono coinvolti tramite l’utilizzo di
tecniche attive in modo da favorire la comunicazione ed il coinvolgimento nel processo di rielaborazione.
Esercitazione individuale tramite griglie strutturate che aiutano la discussione:

Analisi di casi (presentazione di una situazione problematica che necessita una soluzione favorendo un
apprendimento basato sulla logica del “problem solving”);Brain storming;Tecnica del “post it” Role
Playing;Team Work.
Contenuti
1^ Sessione:
 Conoscenza di sé ed autostima sui quali si basa il processo educativo.
 Aspettative, bisogni, valori e comportamenti.
 Motivazione e conseguenze della mancanza di motivazione.
2^ Sessione
 La comunicazione assertiva e le barriere alla comunicazione.
 Pregiudizi e stereotipi
 I diversi stili relazionali: migliorare la propria capacità di ascolto e di comunicazione attraverso
l’apprendimento pratico dei diversi stili relazionali.
 Esercizi di role playing
3^ Sessione
 Il processo di autonomia: accoglienza, rispetto delle regole, libertà di scelta.
 Dal disorientamento all’orientamento: il contesto giovanile
 L’identità individuale e di genere.
 La relazione con gli altri, identità sociale.
 L’orientamento e la speranza nel futuro.
Valutazione
La valutazione dei Workshop è fondamentale ed avviene su tre livelli:
1) Verifica del processo. E’ importante avere dei riscontri da parte dei partecipanti attraverso una griglia di
valutazione. La scheda di verifica serve a capire se il lavoro proposto è risultato interessante oppure se è
necessario adattarlo meglio ai bisogni del gruppo.
2) Verifica finale. Avviene tramite un questionario finalizzato all’auto-valutazione degli obiettivi dei workshop.
3) Verifica globale. Valutazione dell’esperienza sulla base della relazione dei conduttori integrata dall’analisi delle
considerazioni emerse dai questionari compilati dai partecipanti.
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Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
AGe:
Progetto “VOLONTARIATO A SCUOLA”
Finalità
Il Libro Bianco della Commissione Europea, nell’ambito di una nuova forma di governance, individua nel volontariato
uno degli ambiti prioritari di intervento, intende sempre più rivolgere il suo impegno agli interessi e alle aspirazioni
degli studenti, delle loro famiglie e degli insegnanti.
Il modello che si intende proporre è una nuova scuola della comunità più radicata nel sociale e orientata verso una
cultura educativa, dove possa consolidarsi il senso di civismo e di solidarietà e dove i principi della convivenza
civile possano tradursi in pratiche sociali ed offrire risposte valide contro i pericoli dell’isolamento, dell’emarginazione
e delle devianze che emergono dal frastagliato universo giovanile
Occorre perseguire un nuovo senso di “ Fare scuola” attraverso l’estensione dei valori sociali di cui la cultura
della solidarietà è portatrice. Sollecitare la partecipazione degli allievi consente di imparare l’esercizio della
cittadinanza attiva
Far acquisire la consapevolezza delle istanze della società consente ai ragazzi di individuare quelle azioni di aiuto in
grado di sollecitare in loro il desiderio di una partecipazione motivata e orientata verso un positivo cambiamento.
Vivere così un’esperienza concreta che sappia cogliere il valore di una relazione di aiuto potrà consentire di
realizzare una reale esperienza di partecipazione alla vita civile.
Metodologia:
Richiamare l’attenzione sul valore espresso dalle attività di volontariato scolastico, attraverso le quali contribuire a
rinsaldare i vincoli sociali di solidarietà
accrescere consapevolezza e responsabilità di ciascuno
collaborare con altre istituzioni e con le associazioni territoriali
coinvolgere insegnanti e genitori disponibili
Attività:
realizzare esperienze significative capaci di rappresentarsi come contributo ad un positivo cambiamento di una realtà
sociale
sviluppare spirito di condivisione, impegno e concreta motivazione in tutte le componenti scolastiche (sarà importante
considerare la partecipazione delle famiglie, affinché il valore educativo espresso dall’esperienza progettata possa
coniugarsi con il patrimonio culturale ed affettivo che scaturisce dalla famiglia stessa)
sostenere efficacemente la motivazione all’apprendimento, alla maturazione dell’autonomia personale (sviluppo delle
capacità socio-emotive, relazionali, organizzative)
Valutazione:
Monitoraggio in itinere – nel corso di tutte le fasi del programma
valutazione d’impatto e orientamento progettuale per il futuro
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Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
AGe:
“ EDUCAZIONE AI MEDIA”
Premessa
Questa iniziativa ha coinvolto numerose scuole di tutto il territorio nazionale, e ha messo in atto
sperimentazioni educative legate alla multimedialità e forme di comunicazione didattica attraverso reti
elettroniche.
Le scuole sollecitano gli educatori e gli operatori dell'informazione ad attivarsi per un coinvolgimento sempre più
consapevole nelle strategie comunicative del "villaggio globale".
In questa fase di crescita e di trasformazione è imprescindibile perciò che ogni scuola ospiti occasioni di educazione
all'immagine e alla multimedialità ed è fondamentale che questi sforzi siamo fatti in sinergia con i genitori e con gli
operatori del settore. In questo contesto l'AGe promuove, in collaborazione con esperti operanti nel settore, corsi di
educazione all'immagine e di avviamento alla multimedialità per ragazzi e adulti.
Obiettivi
utilizzare linguaggi, tecniche e materiali diversi nella produzione di messaggi espressivi e comunicativi;
maturare criteri di utilizzo e di governo appropriato dei media;
- comprendere ed interpretare immagini e messaggi visivi, audiovisivi, multimediali;
- riavvicinare famiglie e scuole tramite ne nuove tecnologie.
Attività
Con l'apporto specialistico di professionisti gli allievi possono:
produrre immagini e analizzarle in relazione agli elementi utilizzati;
riconoscere i messaggi espliciti ed impliciti (colore, forme, personaggi, contesto;
produrre e leggere le strutture narrative di un prodotto filmico, tele visivo ;
conoscere i media: film, Tv, Computer, Cellulari, Tablet …
Spazi
il corso si svolge per quanto possibile nei locali scolastici
Vengono utilizzati i sussidi tecnici offerti dalle scuole e dal Comune,
oppure dall'iniziativa di famiglie e di istituzioni pubbliche e private.
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Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
AGe “EDUCAZIONE INTERCULTURALE”
Premessa
Per interculturalità si intende lo scambio e il confronto tra diverse culture della nostra società, a cominciare dalle diverse
realtà giovanili esistenti nelle varie città, per arrivare al confronto con le diverse culture nazionali.
Il dialogo con le altre culture è la sfida del futuro; nell'affrontarla dovremo avere molta attenzione a valorizzare lo scambio
con tutte le minoranze etniche, specialmente nelle zone di confine e in quelle che ospitano nuclei di minoranze e di cittadini
immigrati da altri paesi.
Strettamente connesso col dialogo interculturale, è il dialogo interreligioso.
II progetto mira a costruire terreno di scambio tra due o più culture diverse
Proposte operative
Promuovere assemblee d'istituto dedicate al nostro tema, anche per chiedersi se e come l'attenzione all'interculturalità è
presente nei programmi scolastici.
Analizzare i casi in cui l'interculturalità è a rischio (vedi Kosovo e Paesi Balcanici, Kurdistan, Burundi, Indonesia, Chiapas,
Eritrea, ...).
Organizzare un cineforum su film come Underground di E. Kusturica oppure Prima della pioggia di ManchevskJ, ....
Promuovere conferenze di conoscenza del sistema educativo degli altri Paesi.
Entrare nei progetti di gemellaggio patrocinati dal Ministero della Pubblica istruzione tra classi di Paesi differenti.
Informare sulle possibilità offerte ai giovani europei dalla Commissione Youth for Europe..
Destinatari
Studenti di scuola
superiore
Procedure
Il gruppo studenti può prendere l'iniziativa nel definire un puntuale progetto.
I rappresentanti degli studenti o l'associazione stessa può presentarlo al dirigente e al Consiglio d'Istituto.
Se approvato dal Consiglio si realizza in collaborazione con la scuola, che finanzia l'iniziativa.
Nel caso non ci fossero fondi a disposizione, il gruppo può gestirlo in proprio con forme di autofinanziamento ed
utilizzando i locali scolastici.
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Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
AGe “EDUCAZIONE AFFETTIVA”
Premessa
Affrontare il tema dell'educazione della sessualità nella scuola, riconoscendo la priorità educativa dei genitori, significa
aiutare gli adolescenti e i giovani, secondo un percorso graduale e progressivo, a formarsi una coscienza retta di
soggetti maturi, capaci di scelte libere e responsabili.
La legge 128 – 2013 impone l’aggiornamento obbligatorio dei docenti per “l’aumento delle competenze relative
all’educazione all’affettività, al rispetto della diversità e alle pari opportunità di genere e al superamento degli
stereotipi di genere”.
La legge 119/2013, art. 5 “promuove nella programmazione didattica curricolare ed extra-curricolare delle scuole di
ogni ordine e grado, la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione degli studenti al fine di prevenire la violenza
nei confronti delle donne e la discriminazione di genere, anche attraverso un'adeguata valorizzazione della tematica
nei libri di testo”.
La generalità dei genitori condivide la formulazione generale della legge, ma le differenze culturali ed educative
diventano consistenti quanto si tenti di puntualizzare i contenuti e i comportamenti conseguenti all’educazione
all’affettività e al superamento degli stereotipi di genere. Non è né scontato né facile stabilire quali siano gli stereotipi
e quali siano le convinzioni, tradizionali magari, ma fondate su visioni rispettabili e legittime della vita. Ne consegue
che ci si chieda: Chi saranno gli aggiornatori? Con quali impostazioni valoriali? Oppure è’garantito il pluralismo
culturale e valoriale tra i docenti, gli studenti e i genitori, come tra le associazioni e gli istituti di formazione?
Soprattutto i genitori, titolari dell’educazione dei figli, avranno voce in capitolo per quanto riguarda l’educazione
affettiva dei figli?
Procedure
I genitori possono esigere che per le attività di educazione affettiva, essendo aggiuntiva rispetto alle attività
curricolari, sia preventivamente recepito il consenso dei singoli genitori, come accade per le attività in alternativa
all’insegnamento della religione.
Inoltre, in riferimento agli opuscoli, che vengono distribuiti, possono esigere che sia osservata la disposizione che
prevede il consenso preventivo dei rappresentanti dei genitori nei consigli di classe o della sezione nonché nel Consiglio
di istituto ( art. 88 del D.Lgs 297 – 1994). Infatti le istituzioni democratiche possono proporre, ma non imporre
strategie educative o libri da leggere, senza il consenso dei genitori.
Anche in riferimento al pluralismo culturale occorre che, se “ nei corsi di aggiornamento ci sia la collaborazione con
associazioni LGBT (Lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), associazioni di categoria e studentesche; valorizzando
l'expertise delle associazioni LGBT in merito alla formazione e sensibilizzazione dei docenti, degli studenti e delle
famiglie, per potersi avvalere delle loro conoscenze” (Strategia Nazionale gennaio 2013), si esige che possano
collaborare anche le altre associazioni di genitori, che possono fornire altrettanta “expertise” pienamente legittimata da
articoli costituzionali, da leggi e da altre indicazioni normative (protocollo tra MIUR e associaione A.Ge. 2007). In questo
modo potrebbe riprendere l’esperienza che si protrae da anni in molte scuole e che vede i genitori intenti a
confrontarsi e ad approfondire problemi educativi negli ambienti scolastici insieme a docenti e studenti.
Destinatari
Alunni frequentanti tutte le scuole di ogni ordine e grado (dalle materne alle superiori)
genitori degli alunni ed educatori.
insegnanti di scuola
Finalità
L’'educazione della sessualità, è un'azione educativa molto ampia, finalizzata alla formazione integrale della persona.
È necessario quindi, attraverso un itinerario educativo progressivo, dare ai ragazzi strumenti di conoscenza di sé e di
analisi dell'ambiente e della cultura in cui vivono al fine di riscoprire il valore in gioco, il rispetto di sé e degli altri per
una corretta gestione di rapporti interpersonali.
Metodologie
I corsi hanno una frequenza settimanale, sono strutturati in sei incontri, ciascuno della durata di due ore che prevedono
una parte espositiva, supportata da sussidi audiovisivi e una parte destinata al confronto e alla verifica anche
attraverso esercitazioni, lavori di gruppo, tecniche creative. Inoltre ai partecipanti viene somministrato un questionario
d'ingresso e di uscita come elemento valutativo del raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Contenuti:
Il significato dell'amore; anatomia e fisiologia della riproduzione umana; la vita prenatale; crescita e sviluppo:
modificazioni psicologiche e fisiche;
la vita di relazione: amicizia, rapporto ragazzo-ragazza.
La scoperta di sé e dell'altro dal punto di vista psicologico: lo sviluppo affettivo dal concepimento all'età adulta;
Lo sviluppo biologico dal concepimento alla nascita;
L’'adolescenza: modifiche e cambiamenti psicologici e fisici;
La coppia, matrimonio e famiglia; analisi di alcuni modelli proposti dai mass media.
La crescita: iter psicologico nella differente identità maschile e femminile;
la sessualità umana: aspetti anatomofisiologici e principali patologie.
Malattie sessualmente trasmesse con particolare riferimento all'AIDS;
affettività e adolescenza: la gestione dei sentimenti e delle paure nella maturazione psicofisica;
Sessualità, libertà, responsabilità: centralità della famiglia nell'individuazione di un itinerario educativo;
l'approccio alla sessualità nel bambino; l'adolescente alla scoperta della propria identità;
la fertilità nella donna come metodo educativo per una trasmissione responsabile della vita; contraccezione, aborto;
mass media e sessualità: modelli proposti ed effetti sulla famiglia.
Approfondimento e valutazione dei principali filoni antropologici presenti nella cultura dominante;
famiglia e scuola: analisi dei rapporti per una corretta sinergia educativa in ordine alla sessualità umana;
lo sviluppo psicologico dal bambino all'adulto; la sessualità adolescenziale: problemi, difficoltà, orientamenti
educativi;
Le attuali sfide della bioetica inerenti la fecondità umana.
Per saperne di più
Associazione Italiana Genitori: www.age.it o Responsabile Ufficio Scuola [email protected]
Roma, 25/09/2015
Il Coordinatore Nazionale Ufficio Scuola
Lorenzo Santoro
Il Presidente Nazionale
Fabrizio Azzolini
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Proposte delle Associazioni per il POF