Sommario
Capitolo 1 - Dove vanno a finire i soldi?....................................................................................................... 5
Spendere significa fare delle scelte............................................................................................................. 5
Il libro giornaliero delle spese..................................................................................................................... 6
Ma allora dove vanno a finire? ................................................................................................................... 8
Capitolo 2 – Conservare, tenere traccia e prevedere ................................................................................... 9
Smaltiamo quei cumuli di posta! ................................................................................................................ 9
Meno di un’ora a settimana ......................................................................................................................10
Distribuzione dei compiti .........................................................................................................................13
Chiedi aiuto .................................................................................................................................................13
Serve ancora? ..............................................................................................................................................14
Chi scrive, sa dove vanno (i soldi, sempre loro!)...................................................................................16
Il controllo del tuo borsellino ti rende felice .........................................................................................17
La mappatura delle spese dell’anno scorso ............................................................................................18
Un piccolo aiuto .........................................................................................................................................25
Capitolo 3 – Programmare le spese..............................................................................................................29
Povero, ricco, costoso ed economico .....................................................................................................29
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Se le cose vanno male................................................................................................................................35
Capitolo 4 – Partner anche nei soldi ............................................................................................................39
Fai il test sui soldi e il tuo rapporto con essi!.........................................................................................40
Dividi il lavoro............................................................................................................................................47
Dividi i costi ................................................................................................................................................47
Distribuzione dei compiti finanziari........................................................................................................51
Capitolo 5 – Aiuto, non riesco a stare nel mio budget!.............................................................................53
Tutti i crediti................................................................................................................................................53
Quando i debiti diventano realmente un problema..............................................................................54
Provvedi tu stesso ......................................................................................................................................55
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Capitolo 1 - Dove vanno a finire i soldi?
Quando si chiede alle persone perché si sono rivolte a un servizio di aiuto contro l’indebitamento
spesso fanno riferimento a motivazioni simili a queste: “Il nostro reddito è assolutamente
sufficiente”, “Lo dovremmo saper gestire meglio per far fronte alle varie spese”. Qualcun’altro ha
scritto “non so assolutamente dove vanno a finire i miei soldi e riesco a gestire sempre meno il mio
stipendio”. Un’altra persona ha scritto: “la mia situazione finanziaria è un vero caos. Ho bisogno di
fare ordine per poter pianificare meglio le mie finanze”. Da tutte queste richieste viene più o meno
sollevata la stessa questione: a prima vista ci appare difficile tenere traccia delle nostre spese. I nostri
soldi entrano regolarmente, ma dove vanno a finire? Semplicemente non lo sappiamo.
Spendere significa fare delle scelte
Spendere soldi significa fare delle scelte. I tuoi soldi sono limitati e solo tu li spendi. Molte spese
come affitto o mutui, premi assicurativi e tasse stradali sono fisse. Nel momento in cui arrivano le
entrate, in molte famiglie i costi sono prelevati automaticamente. I soldi rimanenti servono per il
resto delle spese. Rispetto ad altre spese abbiamo invece una certa libertà di scelta. Se comprare o
no una rivista in stazione, se andare fuori oppure no per pranzo o cena, se i tuoi figli avranno le
scarpe della loro marca preferita o no. Sono tutte decisioni che hanno conseguenze sul nostro
budget. Le domanda che ci si deve porre è se le persone fanno queste scelte consapevolmente
oppure no. La mancanza di controllo sulle proprie spese alla fine significa mancanza di controllo
sulle scelte che operiamo.
Come puoi esaminare il tuo atteggiamento nei confronti dei soldi? Spendi i tuoi soldi con
leggerezza? O sei qualcosa di più di un semplice risparmiatore?
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Il libro giornaliero delle spese
Avere il controllo delle tue spese significa avere, tra le altre cose, il controllo delle decisioni che
prendi. Perché un giorno spendi di più rispetto ad un altro?
Ci sono molte spese che non possono essere eliminate: l’affitto o gli interessi del credito ipotecario
devono essere sempre pagati, così come la bolletta dell’energia elettrica. E naturalmente devi
sempre spendere per cibo, vestiti, saponi, shampoo, prodotti per la pulizia e carta igienica.
L’acquisto di una giacca può però essere rimandato per alcuni mesi, anche se poi arriverà il
momento in cui realmente ne avrai bisogno una nuova.
Accanto a queste spese ce ne sono altre che puoi scegliere. Pensa ad esempio a vacanze, computer,
uscite, regali, sigarette (si, anche le sigarette!), biglietti e quota sociale di determinate associazioni.
Decidi autonomamente se, quando e perché spendi soldi per questo, e quanti.
Particolarmente il “quando e perché” danno la comprensione delle tue scelte. Nel Capitolo 2 puoi
leggere ulteriori informazioni sul libro dei conti: un semplice e pratico strumento per controllare
dove finisce il tuo denaro ogni mese. Per un mese o due puoi prendere nota delle tue spese, ma se
desideri andare a fondo delle tue scelte, sarà utile avere qualcosa di più, cioè un libro quotidiano
delle spese.
Il libro quotidiano delle spese rappresenta un modo semplice per registrare il “quando e il come”
delle nostre spese, l’enfasi è posta sulle circostanze nelle quali compri qualcosa, quale sentimento ti
spinge. Puoi, per esempio, annotare quando puntualmente cedi alla tentazione di un certo acquisto.
Le varie situazioni rivelano che ci sono alcuni modelli di comportamento che vanno riconosciuti.
Per esempio, ogni volta che ti sei trovato in mezzo al traffico tornando a casa, hai preferito optare
per una pizza fuori invece di cucinare qualcosa a casa. Oppure quando hai pulito tutta la casa
compri un bel mazzo di fiori. La felicità per i successi sul lavoro viene premiata con l’acquisto di un
nuovo capo di abbigliamento, mentre il cattivo umore dopo un litigio viene compensato da una
grossa tavoletta di cioccolato.
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Dopo pochi mesi il libro delle spese quotidiane mostra alcuni modelli comportamentali nelle tue
spese. Questa visione può tornare utile quando vuoi restringere le tue uscite economiche. Ma
l’intento del libro delle spese giornaliere non è quello di impedirti di gratificarti o consolarti!
Tutto può essere un libro delle spese giornaliere: un taccuino, un quaderno per gli appunti, alcune
pagine della tua agenda. L’elemento importante è che tu lo possa portare con te ogni giorno perché
l’intento è che tu prenda nota il più presto possibile, appena hai comprato qualcosa. Questo ti dà la
visione delle scelte che fai. Una pagina del tuo libro delle spese quotidiane può essere compilata
come nell’esempio che segue:
Data: 19 Luglio
Le cose che ho fatto: Stamattina in treno al lavoro. Il treno è arrivato puntuale.
Ho potuto lavorare bene sul mio nuovo libro. All’ora di pranzo ho fatto una
passeggiata per la città. Il treno per tornare a casa è stato soppresso: un’ora e mezza
di ritardo!
Come mi sentivo (il mio umore): Orgogliosa di aver fatto progressi con il mio
libro. Mi sono regalata una maglietta nuova. Mi sono innervosita molto per il treno
che è stato soppresso.
Cose che ho comprato:
Costo in CHF
Pranzo
15.00
Maglietta in svendita
20.00
Snack alla stazione
Ho speso in totale:
1.50
36.50
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Ma allora dove vanno a finire?
Questo libro ti aiuta ad avere una visione di dove vanno a finire i tuoi soldi.
Il Capitolo 2 analizza i tre metodi per tenere traccia delle questioni finanziarie mensili: la cartella di
amministrazione, il libro contabile e il budget mensile medio stimato.
Il capitolo 3 tratta la pianificazione delle grosse spese irregolari. Perché per quanto ti sia
mediamente agevole gestire i tuoi soldi, potresti anche trovarti a rapportarti con picchi e cali
rispetto alle spese che devi sostenere.
Il capitolo 4 è rivolto alle coppie che vogliono sapere come gestire al meglio i soldi in comune. Un
questionario semplice presentato in questo capitolo dà occasione di discutere insieme circa le idee di
ognuno sui soldi. Ti verrà spiegato di seguito, in diversi paragrafi dedicati alla pratica, come dividere
lavoro, costi comuni e compiti di tipo finanziario.
Il Capitolo 5, infine, propone delle soluzioni ai problemi finanziari.
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Capitolo 2 – Conservare, tenere traccia e
prevedere
Per tenere traccia delle faccende relative alla gestione del denaro è utile applicare tre principi:
conservare, tenere traccia e prevedere.
Dalle domande e dai commenti dei consumatori emerge il fatto che è facile perdere il quadro
generale delle proprie finanze. Ecco alcuni esempi: “Finiamo i nostri risparmi: abbiamo due buoni
stipendi ma ogni volta li finiamo prima della fine del mese”. “Come posso avere un chiaro quadro
finanziario e come posso spendere meno?” e “Voglio riuscire a controllare meglio le mie spese
mensili”. Sembra che i consumatori vogliano mettere un po’ d’ordine nelle loro finanze private.
Alcuni di loro intravedono anche una soluzione: “ con una migliore gestione dei conti penso di
poter mettere da parte più soldi ogni mese”.
Fortunatamente non è difficile migliorare l’amministrazione delle finanze private. Lo scopo finale
dei tre principi è che tu possa prevedere, cioè fare una stima, un calcolo che ti dia un quadro delle
tue entrate ed uscite. Tale visione porta, di conseguenza, a controllare la tua situazione finanziaria.
Attraverso i due passaggi intermedi, conservare e tenere traccia, tu metti insieme i dati per fare il
tuo budget. Conservare significa “ordinaria amministrazione”. Se l’amministrazione viene gestita
regolarmente puoi più facilmente ritrovare le informazioni necessarie. Tenere traccia consiste nel
libro dei conti. Questo fornisce molte informazioni su come esattamente spendi i tuoi soldi: un
passo importante per costruire il proprio budget – cioè per prevedere.
Smaltiamo quei cumuli di posta!
Lavare i piatti, passare l’aspirapolvere e piegare i panni lavati: questi sono compiti quotidiani che
normalmente si fanno a casa. Anche tenere l’amministrazione si inserisce in questa lista di compiti.
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Puoi anche pensare che ci sono sicuramente cose più piacevoli con cui passare il tuo tempo. E,
onestamente, puoi anche pensare che le buste delle posta possano rimanere chiuse. Ma ogni volta
che torni a casa ci sarà ancora e comunque una montagna di pubblicità, buste e nei casi peggiori,
riviste porta a porta. E per di più, devi svuotare la lavatrice e poi vorresti anche mangiare in pace.
Così la posta finisce sul cumulo che diventa sempre più alto. “Lo faccio domani”, ecco quello che
finisci per pensare. Ti ci riconosci?
Tenere in ordine l’amministrazione è un compito con il quale molte persone litigano, anche se i
cumuli possono dar fastidio. Proviamo ad immaginare l’esperienza che hai fatto compilando la
dichiarazione delle imposte, sai trovare tutti i documenti necessari alla sua compilazione?
Fortunatamente tenere l’amministrazione ordinaria non è un compito molto complicato. Tutto ciò
di cui hai bisogno è un raccoglitore ad anelli, un pacco di fogli divisori, un perforatore e una
pinzatrice. In queste pagine imparerai come portare ordine nelle tua amministrazione e tenerla così
anche in futuro.
Questo significa:
1. opuscoli pubblicitari e corrispondenza inutile vanno buttati nel cestino della carta
2. tutti le fatture vengono pagate per tempo
3. tutta la corrispondenza importante è ordinatamente messa da parte.
In questo modo tenere in ordine la propria amministrazione privata non porta via più di un’ora o
anche meno a settimana. Questa ora a settimana ti fa guadagnare molto tempo ed è il primo passo
per avere una visione d’insieme e un controllo delle questioni economiche.
Meno di un’ora a settimana
Per una amministrazione ordinata hai bisogno di:
un raccoglitore ad anelli
dei fogli divisori in cartoncino
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un perforatore
una pinzatrice
Con questi oggetti puoi mettere ordine nella tua amministrazione personale. Se ricevi molti
documenti probabilmente un solo raccoglitore non basterà. In quel caso li dovrai dividere in due o
tre raccoglitori. Per esempio puoi organizzare i fogli divisori in questo modo:
Stipendio, pensione o rendite
Altre entrate
Abitazione
Telefono e connessione internet
Assicurazioni
Trasporti
Bollette da pagare
Risparmi ed investimenti
Crediti
Imposte e tasse
Il primo passo per una amministrazione ordinata è quello di disfarsi della posta arretrata. Apri la
posta e butta le buste. In questo modo il cumulo è già un po’ più basso e questo ti dà una
sensazione piacevole di ordine. Adesso metti in ordine la posta in base all’organizzazione del tuo
raccoglitore ad anelli. Va però precisato: tutte le schede paga in ordine, tutte le bollette del telefono,
adsl e internet in cima e tutta la corrispondenza riguardante le imposte o tasse insieme. È possibile
che ci siano molte pubblicità fra la posta ricevuta, messaggi da compagnie varie ed enti con cui hai a
che fare. Le pubblicità possono quasi sempre essere messe direttamente nel cestino a meno che non
si tratti di qualche offerta speciale interessante. Fai anche attenzione che non ci siano bollette non
pagate nel tuo accumulo di posta. In tal caso sarebbe meglio mettersi in contatto velocemente con i
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fornitori per evitare interesse di mora per ritardato pagamento (Per sapere come smaltire i
pagamenti in ritardo, puoi leggere il capitolo 5 di questo manuale).
Una volta che hai “sbrigato gli arretrati” della tua amministrazione, ti occorrerà non più di un’ora a
settimana per la gestione. Apri le lettere ogni giorno e distingui tra posta legata al lavoro e posta
privata. Quindi distingui estratti conto, buste paga, ecc. Se non hai possibilità di sistemare la posta,
mettila in ordine in un posto stabilito. Una volta a settimana evadi tutta la corrispondenza e
selezionala come segue:
Cose da conservare. Gran parte della posta che arriva riguarda avvisi e notificazioni: bollette
elettriche, dettaglio degli interessi del credito ipotecario e tasso d’interesse, oppure
comunicazioni sull’aumento dell’affitto. Spesso in queste lettere capita di trovare anche
pubblicità allegate che, se non ti interessano, possono andare direttamente nel cestino della
carta. La posta rimanente può essere riposta nel raccoglitore. Smista e organizza la
corrispondenza per mittente e sistemala nel giusto divisore in ordine cronologico, le più recenti
sopra. In questo modo niente andrà perso.
Bollette da pagare. Su tutte le bollette viene indicata la data entro la quale effettuare il
pagamento. Scrivi sulla bolletta quando effettui il pagamento e inseriscilo nel giusto
raccoglitore. Se non paghi la bolletta direttamente, sistemala dietro il cartoncino divisore bollette
da pagare. Organizzale per data di scadenza. Ogni volta che curi la tua amministrazione controlla
sempre se ci sono bollette da pagare. Controlli il tuo conto corrente su internet? In questo caso
puoi organizzare le ricevute di effettuato pagamento in un secondo momento. Se per caso ci
sono bollette che ricevi in formato digitale, per una questione di “visione di insieme”
consigliamo di stampare tutto in formato cartaceo. Come regola generale, puoi buttare via le
ricevute di pagamento dopo un anno a meno che il prodotto non sia ancora in garanzia. Per
corrente, acqua e gas ti arrivano le bollette a scadenza bimestrale o trimestrale, è importante
conservare e archiviare quelle dell’anno in corso ordinatamente per una facile consultazione.
Estratti conto. Circa una volta al mese ricevi l’estratto conto dalla tua banca o dalla posta (se
hai un conto corrente postale). Controlla se i tuoi ordini di pagamento sono stati eseguiti e
anche se è stato scalato l’importo esatto. Infine sistema gli estratti conto in una
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cartella/raccoglitore a parte. Segui il tuo conto su internet? Allora non sempre ricevi l’estratto
conto. Controlla i pagamenti e il tuo bilancio ogni settimana sul sito della banca. In questo
modo tieni sotto controllo la situazione.
Corrispondenza a cui devi rispondere. C’è un tipo di posta che potrebbe richiedere una tua
replica. Per esempio una richiesta d’informazioni dopo la compilazione della dichiarazione delle
imposte o se vuoi appellarti ad una certa decisione. Quasi sempre devi rispondere entro un
certo limite di tempo (di solito 30 giorni). La scadenza è specificata nella lettera. Fai una copia
della risposta e riponila nel raccoglitore ad anelli sotto il corretto cartoncino divisore.
Distribuzione dei compiti
Se una persona custodisce l’amministrazione, questo non significa automaticamente che solo quella
persona è responsabile di tutto. È importante che il partner sappia come sono curate le faccende
amministrative. L’altro/a deve essere in grado di gestire l’amministrazione in caso di bisogno. Sei tu
che gestisci l’amministrazione domestica? Spiega al tuo compagno/a, per esempio una volta
all’anno, come hai sistemato l’amministrazione. Oppure se non sei tu che te ne occupi, dai una
sfogliata al raccoglitore ad anelli di tanto in tanto.
Chiedi aiuto
Ritrovare facilmente documenti e carte ufficiali non è importante solo per te. È probabile che
capitino occasioni in cui anche qualcun altro debba capire il tuo sistema di amministrazione.
Immaginiamo che tu abbia bisogno di istruzioni su come compilare un complicato modulo, ad
esempio la richiesta di riduzione del premio dell’assicurazione malattia obbligatoria. Sarebbe d’aiuto
se la persona a cui hai chiesto una mano riuscisse a trovare le carte di cui ha bisogno in maniera
agevole.
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Serve ancora?
Dopo anni di costante aggiornamento e archiviazione della tua amministrazione, questa dovrebbe
aver raggiunto una mole ragguardevole. Il contenuto del raccoglitore ad anelli verrà distribuito su 4
raccoglitori e l’anno seguente occuperà cinque o sei raccoglitori. Prima che te ne renda conto, ti
ritroverai con un intero ripiano della tua libreria pieno di raccoglitori. Questo non rende
l’amministrazione più ordinata. Così, arriva il momento di fare pulizia. Almeno una volta all’anno
hai bisogno di scorrere i raccoglitori per vedere cosa serve ancora.
Chiediti due cose:
1. Ti servirà ancora la lettera o il documento in futuro, magari per fare ricorso contro una
decisione? Una polizza di assicurazione può essere un buon esempio. Nei hai sottoscritta una
nuova oppure ne hai disdetta un’altra? In quel caso non devi conservare la vecchia
documentazione. Lo stesso vale per le garanzie. La garanzia per un apparecchio scade oppure ti
sei liberato di quell’oggetto tempo fa? Allora puoi buttare la garanzia.
2. C’è una specifica autorità che potrebbe far riferimento al contenuto di una lettera o di un
documento? Pratiche di richiesta di sussidi al Comune o ai servizi sociali, notifiche di
tassazione, corrispondenza con autorità comunali, cantonali o federali devono essere
conservate per almeno 5 anni.
All’inizio di questo paragrafo abbiamo parlato di una serie di cartoncini divisori sui quali trovare
informazioni e consigli che possono essere utili per gestire la corrispondenza. Qui di seguito puoi
trovarne alcuni esempi:
Etichetta dei cartoncini divisori
Stipendio e Pensione
Cosa conservare?
Ricevute di stipendio o pensione degli ultimi due anni
Panoramiche annuali (certificati di salario) degli ultimi 5 anni
Visione dello stato contributivo/previdenziale del tuo passato lavorativo
Il tuo contratto di lavoro ed eventuali allegati
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Telefono e internet
Le bollette dell’anno scorso riguardanti:
contratto di telefono fisso
contratto di telefono cellulare
contratto via cavo (pay tv)
contratto internet (adsl, chiavette mobili, etc)
Figli
Rette e contratti dell’asilo e della scuola dell’ultimo anno (privati o comunali)
Ricevute di tasse e spese scolastiche come tasse di iscrizione a corsi,
contributi, spese per i libri dell’ultimo anno
Autorizzazione al versamento degli assegni per i figli
Crediti –Ipoteche
Ultima versione dei contratti di credito
Condizioni per carte di credito e carte clienti
Contratto di credito ipotecario (tasso d’interesse e ammortamento)
Estratti conto delle carte di credito dell’ultimo anno
Imposte e tasse
Bollette dei costi deducibili come gli interessi corrisposti per il credito
ipotecario, costi sanitari e spese professionali degli ultimi 5 anni
Abbonamenti per trasporti pubblici
Copia/stampa della dichiarazione delle imposte degli ultimi 5 anni con relative
notifiche di tassazione
Imposte sui redditi degli ultimi 5 anni
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Chi scrive, sa dove vanno (i soldi, sempre loro!)
“Spendere significa fare delle scelte”, è scritto nel primo capitolo. Il libro quotidiano delle spese dà
una visione di queste scelte. Non solo offre una panoramica sulle tue spese, ma soprattutto un
quadro su come gestisci i soldi. In quali circostanze spendi più facilmente? È quando vuoi
gratificarti per essere riuscito in qualcosa? O piuttosto quando stai male per un litigio con un collega
o un problema a casa? Davvero, non c’è nulla di sbagliato nel voler cercare di premiarti o consolarti.
Ma se scopri che a causa di questo spendi troppo facilmente o con leggerezza i tuoi soldi, la visione
del tuo rapporto con i soldi darà vita al primo passo per tenere sotto controllo gli acquisti
compulsivi. Forse ci sono modi più economici e a buon mercato per ottenere lo stesso effetto.
Volere un quadro che dia una visione dei tuoi comportamenti è una buona ragione per spingerti a
mantenere traccia delle tue spese, anche se alcuni vogliono solo sapere dove vanno a finire i soldi
alla fine di ogni mese. Ecco quando un libro dei conti può tornare utile. Puoi semplicemente usare
un taccuino per questo, o una programma sul computer, o sull’agenda. Annotare per uno o due
mesi tutte le tue spese dà un quadro abbastanza fedele delle tue uscite. Vai al supermercato, fai
shopping, paghi, porti le ricevute e gli scontrini a casa e annoti la cifra spesa nel tuo libro dei conti.
È un procedimento semplice.
Sarà più complicato se vuoi dividere le spese in base a delle voci di budget. Il libro dei conti in
questo caso farà da base al budget mensile di cui si parlerà nel prossimo paragrafo. Quando tiri
fuori la tua spesa dai sacchetti, vedrai che non hai comprato solo quello che ti serve per il pranzo o
la cena. Questo perché nel supermercato avrai comprato anche lo shampoo, la rivista, un prodotto
per le pulizie e un paio di tazze da caffè (tanto per fare un esempio). Il costo di cibo e bibite è solo
una parte della cifra complessiva che hai speso al supermercato.
Puoi dividere la tua spesa in articoli alimentari e non. Su molti scontrini tutti gli articoli sono indicati
con il loro nome. Puoi contare tutte le spese per cibo e bibite e annotare la cifra sul tuo libro dei
conti. Gli articoli non alimentari possono essere suddivisi anche successivamente, per esempio fra
vestiti, prodotti per la pulizia, igiene personale, animali, riviste, fiori, regali, ecc. Aggiungi anche
queste cifre e scrivile sul tuo libro dei conti.
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Prima che inventassero il frigorifero… Le persone che tengono un libro contabile dovrebbero
conservarlo per i loro figli o nipoti. È divertente leggerli. I prezzi spesso sono incredibilmente bassi
o a volte sorprendentemente uguali se paragonati a quelli di oggi.
In un vecchio trattato di economia domestica, “Casa Nostra” di Erminia Macerati (1947), è
riportato un esempio di libro delle spese giornaliere redatto dalla famiglia del falegname Michele
Ferrari dal 10 al 16 di gennaio 1927. Ad esempio il 10 gennaio per 5,5 kg di patate sono stati spesi
solamente 0.56 CHF e CHF 0.51 per 1,5 litri di latte. Il 16 di gennaio, probabilmente una domenica,
la famiglia si è ricompensata per gli sforzi della settimana acquistando ½ kg di carne di manzo
pagandolo CHF 1.75!!!
Oltre al libro delle spese è presente un inventario della cucina, del soggiorno e delle camere
compilato il 1° gennaio 1927 sempre dal Sig. Ferrari. Una cucina economica con accessori (paletta e
secchio per il carbone) è valutata solamente CHF 140.-, il macinino per il caffè CHF 3.70, la
bilancia con relativi pesi fino al kg CHF 12.- e la una stufa in terra cotta con accessori CHF 70.-.
Per la camera matrimoniale di noce composta di letto, tavolini da notte, cassettone, armadio,
“lavabo” con accessori, due sedie ed il materasso CHF 857.-!!!
Il controllo del tuo borsellino ti rende felice
“Il guadagno influenza il tuo generale stato di felicità?” Come sostiene la ricerca svolta dall’olandese
Nibud (Meno soldi, meno felicità?, 2004), l’idea di avere il controllo della situazione finanziaria è ancora
più importante del guadagno in se per sentirsi felici. La sensazione di controllare, al di là del reddito
e delle spese assolute, ci rende più felici rispetto al dato riferito al denaro o a quanto si possiede. La
ricerca è stata fatta su persone che avevano perso il lavoro o erano nella condizione di non poter
lavorare o stavano vivendo una esperienza che in qualche modo aveva portato ad una diminuzione
delle entrate.
È molto importante sapere quanto entra piuttosto che avere un enorme quantità di soldi nel nostro
conto in banca. Poter pagare i le bollette in tempo ci dà una sensazione di tranquillità, maggiore
rispetto all’avere una grossa quantità di denaro da mettere da parte e risparmiare ogni mese.
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Adesso potreste pensare: la maggior parte delle persone dovrebbe tenere il bilancio dei proprio
soldi, se è vero che questo ci fa sentire così bene. Invece le ricerche indicano qualcosa di totalmente
diverso: mediamente solo un quarto delle persone elabora un budget delle entrate e delle spese
dell’anno a venire.
Forse perché molte persone pensano che sia molto complicato… Ma non è così difficile come si
pensa e, con un po’ di perseveranza, lo si può imparare in poche ore.
La mappatura delle spese dell’anno scorso
Per incominciare inizia ad indicare tutte le tue entrate e uscite dell’anno passato. Abbiamo scelto il
periodo di un anno perché tutte le entrate e le spese s’incontrano almeno una volta in questo lasso
di tempo.
Possibili entrate sono:
Salario al netto (certificato di salario)
Eventuali attività accessorie
Eventuali bonus di fine anno
Pensioni e rendite di previdenza professionale
Assicurazione contro la disoccupazione, malattia o infortunio
Assegni figli
Borse di studio
Alimenti
Vitto e alloggio chiesto ai figli
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Entrata mensile
La maggior parte delle persone riceve lo stipendio mensilmente. Specialmente per quanto riguarda il
pagamento dei costi fissi questo aiuta in quanto anche la maggior parte delle bollette arriva
mensilmente. Ma bisogna prestare attenzione alla tredicesima, che viene pagata una volta alla fine
dell’anno.
Se ricevi la tredicesima, per un buon controllo devi trasformare lo stipendio mensile in annuale. Se
moltiplichi l’entrata mensile per 13 (12 mesi + la tredicesima) e poi la dividi per 12 (i mesi dell’anno)
avrai ottenuto la tua entrata mensile reale. Diciamo che l’entrata è di CHF 3'000 al mese. Questa
cifra moltiplicata per 13 ci dà il valore annuale : CHF 3’000 x 13 = CHF 39'000. La cifra annuale
divisa per 12 ci dà CHF 39’000 : 12 = CHF 3'250, che è il guadagno mensile reale.
Entrate per settimana (lavoro temporaneo)
Alcune persone, specialmente quelle impiegate da agenzie interinali ricevono il loro stipendio
settimanalmente. Per il pagamento dei costi fissi può essere rischioso soprattutto se si pensa che le
bollette arrivano su base mensile, bimestrale o trimestrale.
Per una buona visione d’insieme devi calcolare quale cifra devi risparmiare mensilmente per essere
in grado di pagare delle bollette bimestrali o trimestrali – il ragionamento quindi si inverte: si parte
dal bisogno e non da quanto entra. Diciamo che hai bisogno di 1’500 CHF al mese per pagare tutti i
tuoi costi fissi. Questa cifra deve essere prima calcolata su base annua CHF 1’500 x 12 = CHF
18’000. Dopo di che devi calcolare il dato settimanale: un anno ha 52 settimane, quindi CHF 18’000
: 52 = CHF 346. Così sai che spenderai mediamente CHF 346 a settimana per i tuoi costi fissi.
Può essere utile aprire un conto extra per il pagamento dei costi fissi. Trasferisci almeno 346 CHF a
settimana su quel contro e avrai soldi a sufficienza per coprire i costi fissi. Così avrai trovato un
buon sistema. Se il conto extra non è praticabile (ad es. ha delle spese di gestione troppo alte), allora
calcola quale parte delle tue entrare puoi usare per tutte le altre spese. Diciamo che il tuo stipendio
netto è di CHF 619 a settimana. Se per i tuoi costi fissi ti servono 346 CHF a settimana avrai di
conseguenza 273 CHF a settimana a disposizione per le tue spese extra. Assicurati di non spendere
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più di quella cifra. In questo modo sarai sicuro di avere abbastanza soldi per le spese fisse a fine
mese.
Tipi di spesa
È possibile dividere le spese in tre categorie
1. I costi fissi sono, per esempio, l’affitto, il credito ipotecario, la corrente elettrica, l’acqua e il
telefono. Di solito queste spese sono regolate da contratto. In più le paghi con scadenze
regolari: una volta al mese, una volta ogni due o tre mesi.
2. Le spese extra sono le grosse spese irregolari non preventivate, le cosiddette spese
straordinarie. Per queste hai bisogno di mettere da parte i soldi ogni mese. Alcuni esempi sono
le vacanze, i vestiti, gli elettrodomestici e l’arredamento.
3. Piccole spese extra e di gestione della casa e cura della persona. Molte piccole spese extra
le fai invece al supermercato, dove vai a comprare cibo e bibite. Proprio qui puoi comprare
molto di più: dentifricio e shampoo, sigarette, riviste, prodotti per la pulizia, calzini, piatti,
vestiti, tazze ecc. Anche i biglietti dell’autobus e i francobolli appartengono a questa categoria.
Una bottiglia di vino o un mazzo di fiori (o cose simili) quando vai a fare visita a qualcuno.
I principali costi fissi a carico di una famiglia sono:
Costi fissi
Affitto o interessi del credito ipotecario
Bollette gas, acqua e corrente
Imposte
Telefono, pay tv o video cavo, internet
Cassa malati
Asilo nido
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Tasse scolastiche e universitarie
Abbonamenti a riviste o quotidiani
Costi auto (assicurazione, imposta circolazione, manutenzione e benzina)
Altri trasporti (bicicletta, motocicletta e trasporti pubblici)
Ammortamento del prestito o del credito ipotecario
Spese extra
Vestiti e scarpe
Mobilio e attrezzature
Manutenzione casa e giardino
Divertimenti
Hobby
Vacanze
Spese di gestione della casa e della famiglia
Cibo
Cura personale
Prodotti per la pulizia
Spese varie come animali, regali etc
Paghetta per i figli
Seleziona da questa lista le voci che riguardano la tua situazione e tracciane un quadro. Questo può
essere fatto su carta o computer.
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Come passo successivo raccogli tutte le cifre di entrate e uscite dell’anno scorso. Molti dati possono
essere rintracciati sui tuoi estratti conto bancari. Se fai i tuoi acquisti con la carta di credito sarai in
grado di rintracciare molte spese di tipo domestico sempre sugli estratti conto. La spesa che paghi
in contanti la trovi nel tuo libro dei conti.
Infine devi aggiungere tutte le somme di denaro che hai ricevuto e speso per ogni voce. Per
esempio prendi 12 volte il tuo salario mensile o pensione. Quasi tutti ricevono la tredicesima e altre
persone godono anche di altre entrate oltre a queste come assegni figli, borse di studio o alimenti.
Aggiungi anche queste cifre per voce e su base annuale. Tutte le voci di budget devono essere
convertite in valore annuale. In questo modo: le uscite mensili per 12, le bollette bimestrali per sei,
le trimestrali per 4, la somma di quanto speso in vestiti, abbonamenti vari a riviste e il valore totale
delle spese domestiche.
Media mensile
La visione annuale è la base per stabilire la media del tuo budget mensile. Questa è una valutazione
in cui tutte le entrate e uscite dell’anno sono convertite in valore mensile. All’inizio devi dividere le
voci annue per 12. Il risultato ti dà la media delle tue entrate ed uscite per mese.
Il budget mensile dà una migliore visione delle proprie finanze, molto più di una visione annuale.
Dopotutto la maggior parte delle persone riceve le sue entrate per mese. Anche molti pagamenti
vengono effettuati mensilmente. Bisogna precisare che entrate ed uscite non sono sempre le stesse
ogni mese. La tredicesima arriva una volta all’anno, l’affitto è mensile ma le spese riguardanti acqua
e elettricità sono trimestrali. Questo per dire che le spese possono avere cadenze diverse: mensili,
bimestrali, trimestrali etc. Quindi il quadro medio mensile dei propri soldi dà un valore più veritiero
e affidabile rispetto alla registrazione del dato mensile.
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Cosa entra e cosa esce
“Quanto può costare”? È una domanda importante. “Quanto posso spendere per il cibo, per
l’affitto, per la macchina?”.
Questo dipende da molti fattori. Alcuni in effetti possono essere stimati: per esempio valutando le
tue entrate per capire se puoi o non mantenere dei figli. Oppure il tuo stile di vita. Ma quello che è
maggiormente decisivo riguardo al fatto di potersi permettere qualcosa o meno, sono scelte che fai
autonomamente. Cosa è importante per te? Per cosa vuoi spendere? Su cibi salutari o su vestiti
all’ultima moda? Su viaggi per mete lontane o per la cura del giardino? Ancora non hanno inventato
un software per questioni di questo genere…
Le statistiche ci danno una buona visione di quanto viene mediamente speso su varie voci di spesa
in Svizzera. Sappiamo quanto una famiglia formata da 2 adulti e 3 bambini che vive in una casa in
affitto e con un’entrata netta mensile di 6’000 CHF spende mediamente per bollette e tasse
scolastiche. E cosa una persona sola con un’entrata netta mensile di 3’500 CHF e con casa di
proprietà spende in media per telefono, assicurazione e abbonamenti a servizi vari.
Sappiamo anche molto bene che cosa è minimamente necessario per ogni voce di spesa. Per
esempio per il cibo almeno 10 CHF a persona al giorno. Per vestiario, minimo 70 CHF a persona al
mese. Con queste informazioni puoi porti due importanti domande circa le tue spese. La prima:
“come si rapportano le mie spese con quelle medie per famiglia (vicine a me come condizione) in
Svizzera?” E la seconda è: “se voglio cambiare la mie abitudini/modello di spesa, di che cifra
minima necessito per le voci di spesa che voglio ridurre?”.
La via più semplice per rispondere a queste domande è quella di compilare un budget personale
annuale. Uno strumento utile per questo è lo strumento di calcolo proposto dalla banca Raiffeisen
all’indirizzo www.raiffeisen.ch, selezionando Clientela privata/Panoramica tool di
calcolo/Previdenza, sicurezza/Calcolo budget.
Tieni a portata di mano le seguenti informazioni:
Le tue entrate nette mensili e quelle del tuo partner
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La tredicesima (da calcolare dividendo per 12 il netto mensile dei due partner)
Altri eventuali entrate come bonus, sussidi, assegni, indennità etc (anche questi valori vanno
convertiti in dato mensile)
Stima del valore della casa di proprietà o affitto mensile
La cifra mensile degli interessi e dell’ammortamento del credito ipotecario
Il valore di mercato della tua macchina e il numero di chilometri che percorri all’anno.
Possibilità di risparmio
Quello che conta quando si vuole risparmiare soldi velocemente è il tipo di spesa che si desidera
diminuire. Risparmiare soldi sulle spese fisse di solito è una questione di perseveranza. Ci vuole un
po’ di tempo prima che tu possa notare qualche differenza. Prendiamo ad esempio il telefono. Puoi
decidere oggi di chiamare di meno ma vedrai gli effetti della tua scelta solo sul lungo periodo (ad
esempio sulla prossima bolletta). Lo stesso discorso vale per la corrente elettrica. Qualcosa su cui
puoi risparmiare in modo diretto è la macchina: guidare di meno significa immediatamente una
differenza sulla quantità di benzina.
Le cifre medie sono anche utili quando vai a compilare la colonna di autovalutazione con le tue
spese. Molte di quelle cifre le troverai sul tuo estratto conto. Alcune potrebbero essere difficili da
trovare. Pensa ad esempio a vestiti e svago. Queste spese differiscono molto da mese a mese e
anche di anno in anno, Se non hai una cifra veritiera per mese puoi ipotizzare una media. Meglio
questo che non compilare per nulla i campi della colonna.
Se hai fatto una stima perché vuoi che presto cambi qualcosa nella tua situazione personale, allora
potrai giudicare la tua valutazione attuale meglio solo dopo che avrai preparato una seconda
valutazione per la nuova situazione. Fatti questa domanda per tutte le voci: questa spesa aumenterà,
diminuirà, sarà ancora così? Naturalmente è importante che in questa nuova situazione non ci siano
deficit. Se ci fossero il cambiamento voluto non sarebbe possibile. Adesso puoi fare due cose:
attenerti comunque alla stima finale o adattare i tuoi piani futuri.
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Se tu volessi sapere se un obiettivo è raggiungibile, allora il surplus sulla tua stima è importante. È
abbastanza grande per realizzare i tuoi desideri? Hai abbastanza margine per risparmiare i soldi per i
tuoi desideri? Se non hai sufficiente surplus, forse puoi risparmiare soldi su voci di spesa particolari.
L’ultima possibilità è che la valutazione sia finita solo sulla carta. In quel caso probabilmente la tua
stima non corrisponde alla realtà. Mentre preparavi il budget hai iniziato a fare dei tagli. La cosa
importante però è ancorare la tua valutazione alla realtà.
Un piccolo aiuto
Lo Stato ha predisposto una serie di aiuti per sostenere le tue entrate. Conoscerli ti può aiutare.
Assegni figli
Hanno diritto agli assegni figli le salariate e i salariati assicurate/i obbligatoriamente all’AVS e
dipendenti da un datore di lavoro assoggettato alla legge.
Esistono due tipi di assegni :
l’assegno per figli, versato dal mese in cui il figlio nasce fino alla fine del mese in cui compie il
16° anno d’età ed ammonta a CHF 200.- mensili.
l’assegno di formazione, versato dalla fine del mese in cui il figlio compie il 16° anno d’età fino
alla conclusione della formazione, ma al più tardi sino alla fine del mese in cui il figlio compie il
25° anno d’età. L’importo é di CHF 250.- mensili.
La richiesta è da inoltrare alla Cassa cantonale per gli assegni famigliari presso l’Istituto delle
assicurazioni sociali.
Inoltre le famiglie con figli e con reddito insufficiente possono richiedere l’assegno integrativo, che
copre il fabbisogno dei figli che non hanno ancora compiuto quindici anni, e l’assegno di prima
infanzia, che copre il fabbisogno di tutta la famiglia quando uno o piu’ figli hanno meno di tre anni.
Ulteriori informazioni sono ottenibili sul sito della Cassa Cantonale per gli assegni famigliari.
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Sussidio assicurazione malattie obbligatoria
Lo Stato partecipa al pagamento del premio dell’assicurazione contro le malattie per le persone o i
nuclei famigliari di condizioni economiche modeste. La richiesta è da inoltrare entro la fine
dell’anno per l’anno successivo (ad es. a dicembre 2010 per il 2011) ed ha una validità di 12 mesi. Il
diritto al sussidio è dato agli assicurati che rientrano nelle seguenti categorie:
persone sole il cui reddito imponibile (risultante dalla dichiarazione delle imposte) non supera
CHF 20’000
famiglie il cui reddito imponibile non supera CHF 32’000
persone sole con reddito nullo o inferiore a CHF 6'000 a carico di terze persone
figli minorenni di famiglie il cui reddito determinante è compreso fra CHF 32'001 e CHF
60’000
La richiesta è da inoltrare all’Istituto delle assicurazioni sociale tramite il modulo apposito ottenibile
presso la cancelleria del vostro comune di domicilio.
Sussidio all’alloggio
Le famiglie con reddito insufficiente che rientrano in determinati parametri possono richiedere un
aiuto allo Stato per il pagamento dell’affitto dell’appartamento locato. Per maggiori informazioni
rivolgetevi alla Cancelleria del vostro comune di domicilio oppure all’Ufficio del sostegno sociale e
dell’inserimento di Bellinzona.
Assegno di studio e per il perfezionamento e la riqualificazione professionale
L’assegno di studio (o borsa di studio) copre allo studente i costi diretti della formazione scolastica
e professionale di base, superiore e continua, dopo l’obbligatorietà. È concesso per anno scolastico
ed è rinnovabile per tutta la durata del ciclo di studio. Il reddito determinante preso in
considerazione per la concessione dell’assegno è quello dello studente sommato a quello dei
genitori.
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L’assegno per il perfezionamento e la riqualificazione professionale copre i costi di mantenimento
per l’economia domestica dello studente in formazione. Per determinare la sua concessione il
calcolo è il medesimo che per l’assegno di studio.
Per maggiori informazioni rivolgersi direttamente all’Ufficio delle borse di studio e dei sussidi di
Bellinzona.
Prestazione assistenziale
La prestazione assistenziale ha come obiettivo garantire il minimo vitale secondo i limiti fissati dalla
Conferenza svizzera dell’azione sociale. Se non siete più autosufficienti dal punto di vista
economico, ad esempio perché non avete più diritto alle indennità di disoccupazione in quanto è
terminato il vostro termine quadro, potete richiedere, fino al nuovo raggiungimento
dell’indipendenza economica, un aiuto dallo Stato sotto forma di assistenza sociale.
Per informazioni o domande in merito alle prestazioni sociali cantonali si rechi alla cancelleria del
suo comune di domicilio.
Vitto e alloggio
Un altro aiuto possibile, questa volta non direttamente dallo Stato, è il contributo per vitto e
alloggio che potete richiedere ai figli che vivono ancora in famiglia ma che hanno già un’entrata
fissa perché lavorano. La loro partecipazione alle spese di vitto e alloggio vi permetterà di poter
dedicare una parte minore delle vostre entrate a questo tipo di spesa, e magari risparmiare di più per
le spese non preventivate.
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Capitolo 3 – Programmare le spese
Hai mai sentito la barzelletta su quell’uomo che dice, mentre ha la testa nel frigo e i piedi nella stufa:
“mah, tutto sommato non fa né caldo né freddo”. Usare un punto di riferimento medio può essere
rischioso. Nell’ultimo capitolo hai visto cosa puoi mediamente affrontare con i tuoi soldi. Ti
abbiamo messo sul binario sbagliato? No, perché la stima media mensile è un passo importante per
avere una visione delle proprie finanze. Insieme alla cartella amministrativa ed al libro dei conti. Ma
c’è di più.
Anche se sembra che tu riesca con i tuoi soldi a far fronte a tutto abbastanza bene, può capitare che
i tuoi conti vadano in rosso di tanto in tanto. Per esempio a causa del fatto che entrate e spese non
sono sempre uguali ogni mese. Oppure perché devi improvvisamente affrontare una grossa spesa.
In media una lavatrice dura dai 10 ai 15 anni, ma può capitarti di essere sfortunato e devi affrontare
la grossa spesa prima di quanto ti aspettassi. Per questo motivo sarebbe meglio avere sempre una
somma extra di denaro a tua disposizione. Oppure puoi cercare un’altra soluzione, come un
prestito. Questo capitolo è dedicato a questa questione: la pianificazione di (grosse) spese.
Insieme a questo va l’anticipazione della possibilità che tu possa essere colpito da una battuta
d’arresto. I contraccolpi possono essere piccoli o grandi. Prendiamo ad esempio la possibilità che
casa tua vada a fuoco. Se questo ti succede, le conseguenze sono inestimabili. Ecco perché molte
persone decidono di avere una assicurazione anti-incendio, nell’eventualità che questo possa
accadere. Il tema delle assicurazioni sarà ripreso più avanti in questo capitolo.
Povero, ricco, costoso ed economico
Il modo più semplice di programmare una spesa è il piano spese annuale. Questo significa che si
dovrà avere un calendario per i 12 mesi a venire con tutte le entrate e le uscite. Con l’aiuto della
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pianificazione annuale puoi programmare le tue spese future lungo l’anno. Nel tuo programma
noterai delle differenze di entrate, che non saranno mai le stesse di mese in mese. Nel mese un cui
ricevi la tredicesima, puoi spendere di più rispetto ai mesi “normali”. Le entrate extra di questi mesi
“ricchi” le puoi usare per compensare i picchi delle tue spese. Anche le spese, infatti, differiscono di
mese in mese.
Immaginiamo quello che succede con tasse, assicurazioni o canoni che paghi una volta l’anno. Può
essere una buona idea, conservare i soldi dei mesi ricchi per questo tipo di spesa. Questo per dire
che il mese in cui ricevi la tredicesima può essere sfruttato per tenere da parte soldi per affrontare
altre spese. Il piano annuale mostra in quale momento dell’anno hai entrate sufficienti per
affrontare una grossa spesa.
Spesso c’è anche l’altro aspetto: alcuni mesi semplicemente comportano più spese. Se hai ragazzi
che vanno alla scuola media, il mese successivo alle vacanze estive mostra un enorme picco nelle
spese. Sarebbe bello se un mese di grandi spese coincidesse con quello di maggiori entrate, ma
questo non succede sempre. Il piano annuale di spese mostra come puoi gestire un possibile deficit
del tuo conto dopo una grossa spesa. Ancora meglio: quando è il caso che tu metta da parte i soldi
per una futura grossa spesa durante l’anno.
Con il piano annuale puoi vedere l’arrivo dei picchi nelle tue spese e compensarli nel migliore dei
modi. Le entrate extra di un mese saranno usate per le spese maggiori da sostenere in altri mesi. Per
sapere di quanto avrai bisogno puoi fare la somma di tutti i costi fissi e spese domestiche e
personali di un mese medio. Puoi costruire questo surplus anche mettendo regolarmente da parte
una parte delle tue entrate di cui non hai bisogno. Se hai abbastanza soldi sul tuo conto per far
fronte ad un mese che comporta maggiori spese, non hai bisogno di un piano annuale.
La scorta
Alcune ricerche hanno determinato che in Svizzera in media la scorta finanziaria minima necessaria
per le grosse spese ammonta a circa 10’000 CHF. La cifra aumenta con l’età e il reddito delle
persone coinvolte nella ricerca. Circa la metà delle famiglie che ha preso parte alla ricerca ha
concretamente la scorta/deposito desiderato.
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Soldi per un acquisto costoso
Spesso sai in anticipo che una particolare spesa è necessaria. La TV, per esempio, ce l’hai da 10
anni, l’esterno della casa è stato tinteggiato 4 anni fa o il figlio maggiore ha bisogno di una bicicletta
decente perché ormai va alle medie. Puoi semplicemente mettere da parte i soldi per questo.
Ovviamente, cerca un interesse alto e buone condizioni per il conto di deposito che scegli.
Lo svantaggio con i risparmi è che puoi fare il tuo acquisto solo quando ha messo da parte tutti i
soldi di cui hai bisogno. L’alternativa è il credito. Gli svizzeri comprano sempre più con il credito. Il
credito ha un innegabile vantaggio. Puoi immediatamente acquistare di più. Viaggi, una cucina, una
macchina, lo stereo, la finestra per l’abbaino: con il prestito tutto diventa più a portata di mano. Lo
svantaggio arriva sempre dopo: l’ammortamento degli interessi per la restituzione. Chi chiede il
prestito, conquista il piacere immediato ma ciò comporta obblighi per il futuro. Questo può non
essere un problema, se si può far fronte a questi obblighi e se il futuro è abbastanza prevedibile.
Risparmi
Se decidi di risparmiare i soldi, allora puoi scegliere fra tutte le diverse possibilità offerte dalle
banche per depositare i tuoi risparmi. In genere un conto in cui depositi i soldi per tempi lunghi, ti
dà un maggiore tasso di interesse. Nella maggior parte dei casi il risparmio resta blindato e tu non
puoi accedere al tuo deposito. Su conti a cui puoi accedere per ritirare quando vuoi, ci sono in
genere tassi di interesse più bassi. Anche sui risparmi gestiti su internet a volte gli interessi sono più
favorevoli.
Su un tipo di conto del genere puoi accedere quando vuoi, via web e vedere quanto hai messo da
parte. D’altra parte però per alcuni conti risparmio è richiesto un deposito minimo e i tassi
d’interesse e altre condizioni di risparmio sono soggetti a frequenti cambiamenti.
Un vantaggio nel mettere da parte i soldi, rispetto al prestito, è che tu puoi decidere quando e
quanto vuoi risparmiare. Se ci sono volte in cui hai pochi soldi, puoi mettere da parte un poco di
meno o niente affatto. Questa libertà può anche essere svantaggiosa o limitante per coloro che
fanno una certa fatica ad essere disciplinati nel risparmio. Puoi in quel caso chiedere alla banca di
avere una cifra fissa trasferita automaticamente dal tuo conto corrente al tuo conto di risparmio.
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Avere dei soldi extra a propria disposizione
Un frigorifero è un esempio di articolo di cui una famiglia non può fare a meno. Probabilmente ti
verranno in mente altre cose che per voi sono indispensabili e che se si rompono le devi sostituire
immediatamente. Per questo tipo di acquisti, controlla quanto costerebbero per te. Un bel televisore
costa più o meno 700 CHF. Assicurati di avere i soldi necessari a tua diposizione o soldi extra che
hai messo da parte. Forse hai un budget limitato quindi non sarà facile mettere da parte dei
risparmi. Comunque devi provare a farlo regolarmente. Per esempio metti da parte un po’ degli
assegni per i figli e la tredicesima.
Come ultimo suggerimento: metti i soldi su un conto separato. Allora saprai che quei soldi sono
destinati a grandi spese e non li spenderai per altre cose.
Il credito e il tuo budget
Un prestito è di principio garantito se riesci a mettere insieme la rata mensile, avere a disposizione
abbastanza soldi da tenere da parte per altre grandi spese (in modo che per queste tu non debba
chiedere un nuovo prestito), ed allo stesso tempo non devi considerare la diminuzione delle tue
entrate nel periodo in cui devi affrontare la restituzione del prestito. La durata del prestito è
usualmente espressa in mesi. Non è sempre facile afferrare il significato sulla durata. In caso di 60
mesi, significa che dovrai restituire per 5 anni. È quello che vuoi? Quanti anni avrete tu e il tuo
partner quando avrete finito di pagare le rate? Quando scegli una durata, fai molta attenzione anche
alla durata di vita del prodotto per il quale chiedi il prestito. Assicurati che la durata del prestito sia
più breve della durata del prodotto. Ad es. cerca di pagare le rate di una macchina che intendi tenere
per 4 anni entro quel lasso di tempo.
Con un prestito i tuoi costi fissi aumenteranno. Le rate del mutuo vanno pagate mensilmente. Per
questo motivo avrai meno spazio nel tuo budget per gestire i tuoi soldi come desidereresti. Vale la
pena di chiedere un prestito se pensi che, senza quel prestito, alla fine spenderesti di più. Quando
posponi la riparazione di un tetto, il danno diventerà sempre più grande con il tempo e alla fine
arriverai a pagare anche di più. Altri esempi sono la sostituzione della macchina di cui hai veramente
bisogno o della lavatrice.
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La persona che chiede un prestito, deve pagare interessi ed ammortamenti ogni mese. La domanda
è se le tue finanze danno abbastanza margine per questo. La risposta a questa domanda può essere
trovata facendo una valutazione. Puoi leggere come fare nel capitolo 2. La valutazione mostra se hai
soldi a disposizione per la restituzione di un debito e, se questo è il caso, ti dice anche per quale
cifra. Onestamente, puoi realmente ripagare l’ammortamento e gli interessi dell’intero lasso di
tempo previsto, ogni mese? Ci saranno soldi sufficienti per altre questioni importanti? Guarda
anche al futuro. A volte per la restituzione di un prestito ci vogliono anni. Come ti sembrano le
entrate ed uscite dell’anno che ti aspetta? Ti aspetti una diminuzione delle entrate o un aumento
delle uscite? In questo caso sarà molto più difficile affrontare e gestire il prestito.
Informati bene sulle varie opportunità ed offerte che ci sono da banca a banca prima di chiedere un
prestito. Paragona le reali percentuali di interesse. Ma non è solo l’interesse che va considerato:
informati anche sugli altri costi inclusi, come il costo del contratto, ecc. Gli istituti di credito sono
obbligati ad applicare il reale tasso di interesse e metterlo a tua disposizione. Funziona così anche
con le altre condizioni, come la possibilità di anticipare la restituzione e se puoi assicurarti contro il
rischio di morte. Infatti, in caso di morte del contraente il restante debito sarà in parte cancellato.
Prova per un po’
Hai dubbi sul fatto di essere in grado di pagare la rate del debito? Puoi anche provare per un po’ a
risparmiare una cifra fissa ogni mese. Non riesci? Allora non è una buona idea chiedere un prestito,
perché probabilmente non riusciresti a restituirlo.
Tipi di credito
La forma più comune di credito al consumo è il credito privato. L’importo desiderato, l’ammontare
degli interessi e la durata del prestito vengono decisi al momento della sottoscrizione del contratto e
sono fissi per tutta la sua durata, di conseguenza ogni mese pagherai la stessa cifra. Considerato
tutto, il credito privato è un credito ordinato e regolare. Sai sempre esattamente la situazione in cui
ti trovi e, scegliendolo, opti per la certezza piuttosto che la flessibilità.
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Un altro tipo di credito è il prestito con limite di credito: L’istituto di credito concede al richiedente
una linea di credito. In pratica, diversamente dal credito privato, non si riceve un ammontare ben
preciso di denaro ma si ha la possibilità di effettuare prelevamenti fino al raggiungimento del limite
concordato. Non ha una durata fissa e gli interessi possono variare nel tempo. Paragonato al credito
privato, dà più flessibilità ma richiede maggiore attenzione nell’amministrazione. Non è molto
comune nell’ambito della clientela privata, sicuramente più adatto a quella aziendale.
L’ultimo tipo di credito è il credito ipotecario. Viene concesso per il finanziamento dell’acquisto o
della costruzione di immobili. Di solito l’istituto di credito paga l’80% del valore dell’immobile e il
richiedente contribuisce con il 20%. Il credito ipotecario può essere a tasso fisso (viene determinato
un tasso che non varia durante tutta la durata concordata del credito) o a tasso variabile (il tasso
viene modificato secondo l’andamento del mercato). Dal punto di vista della determinazione dei
costi il tasso fisso produce un valore certo per tutta la durata, mentre quello variabile può essere
solamente stimato.
Per ogni ulteriore informazione riguardante i vari tipi di credito rivolgetevi alla vostra banca.
Ufficio esecuzione e fallimenti
Di solito gli istituti di credito, prima di concedere un prestito, chiedono informazioni all'Ufficio
esecuzione e fallimenti (in seguito UEF). Questo ufficio cantonale con sportelli in ogni distretto si
occupa di applicare la Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento. Secondo questa legge, se un
debitore non paga, il creditore ha il diritto d'iniziare una procedura d'incasso esecutiva. Il debitore
riceve dall'UEF un documento, il precetto esecutivo, che lo intima a saldare lo scoperto. Se alla fine
della procedura il debitore non paga il creditore può richiedere il pignoramento dei beni del debitore:
un ufficiale dell’UEF si presenta al suo domicilio e preleva beni fino al valore dello scoperto. Tutte le
procedure in corso sono riassunte nell'estratto UEF, che viene richiesto dalle banche come documento
a sostegno della solvibilità di colui che vorrebbe un prestito. Se l'estratto riporta procedure in corso
molto probabilmente la banca non concederà il credito.
È importante tener presente l’UEF per due motivi. Innanzitutto, se hai una procedura in corso presso
l’UEF, potrebbero non concederti un prestito, o negarti un contratto di affitto. Inoltre, se no paghi le
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bollette, qualcuno potrebbe aprire una procedura contro di te presso l’UEF. Queste procedure
rimangono registrate per anni, e posso darti notevoli svantaggi.
Se le cose vanno male
Salute
In Svizzera vige la Legge federale sull'assicurazione malattie (in seguito LaMal) che obbliga ogni
cittadino domiciliato ad assicurarsi scegliendo liberamente fra una delle compagnie d'assicurazione
autorizzate. Il premio mensile di questa assicurazione base, che oscilla fra i 200.- e i 300.- CHF,
varia a dipendenza della compagnia scelta, ma le prestazioni garantite sono le medesime: copertura
delle cure mediche in ogni ospedale nel cantone di domicilio.
Per i trattamenti non coperti dall'assicurazione base è possibile sottoscrivere indipendentemente
un'assicurazione complementare. Le compagnie assicurative sono obbligate ad accettare chiunque
voglia una assicurazione di base, questo obbligo non sussiste per le assicurazioni complementari.
Per ogni ulteriore informazione rivolgetevi al vostro assicuratore oppure al CAST – Consulenza
Assicurativa Ticino SA, il servizio di consulenza assicurativa dell’Organizzazione Cristiano Sociale
Ticinese (www.ocst.com).
Per evitare che persone con un reddito basso spendano troppo per l’assicurazione malattia
obbligatoria lo Stato accorda, entro determinati parametri, un sussidio. Vedi parte Sussidio
assicurazione malattie obbligatoria.
Incendio e furto
Le assicurazioni sulla casa più importanti sono quelle sulla mobilia domestica e quella sull’immobile.
L’assicurazione sulla mobilia domestica copre danni da incendio, fumo e fuliggine, tempesta, furto e
scasso e varie forme di danno provocato dall’acqua all’arredamento. Se non è possibile riparare, sarà
rimborsato il costo per la sostituzione.
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L’assicurazione sull’immobile copre gli stessi tipi di danno, causati alla casa. L’importo per il quale
sei assicurato deve corrispondere al valore di ricostruzione della casa e l’assicurazione può essere
sottoscritta con o senza la copertura dei vetri.
Una palla nella finestra
Un palla nella finestra del tuo vicino, il vaso antico di tua zia in frantumi. Questi sono incidenti
tipici che possono accadere ad ogni bambino. Non è molto bello per il vicino e per la zia, ma è
ancora peggio per i genitori se questi non hanno una assicurazione di responsabilità civile privata.
In quel caso i costi saranno a loro carico.
Quando, tu come genitore sei responsabile dei costi? Nel caso di questi tipi di incidenti, dal punto
di vista legale, si tratta di colpa non derivante da obblighi contrattuali. La responsabilità dipende
dall’età dei bambini coinvolti. Per i bambini fino a 14 anni, i responsabili sono sempre i genitori.
Come regola questo succede anche per i ragazzi che hanno 14 o 15 anni, a meno che i genitori non
abbiano potuto impedire il danno.
Questo deve essere provato. I ragazzi di 16 e 17 anni sono responsabili essi stessi delle loro azioni e
quindi delle conseguenze economiche. Fino a che il danno sia realmente stato causato in maniera
incidentale, l’assicurazione di responsabilità paga i costi. Siccome l’assicurazione di solito è stipulata
per tutta la famiglia, alla fine non importa chi è responsabile. Il premio assicurativo per
l’assicurazione di responsabilità civile è di pochi franchi al mese per famiglia. Visto che i costi in
caso di danno possono essere molto alti, è bene che ogni famiglia abbia un’assicurazione simile.
Assicurazione sull’automobile
Sfortunatamente accadono ogni giorno incidenti automobilistici. Spesso il danno economico e
anche il danno fisico possono essere di una certa entità. Ecco il motivo per cui ogni detentore (cioè
proprietario) di automobile è obbligato ad avere una assicurazione di responsabilità civile verso
terzi. In caso di incidente, i danni causati ad altre persone o cose sono coperti da
quest’assicurazione. Facoltativamente può essere sottoscritta anche un’assicurazione casco (parziale
o totale). Si tratta di coperture non obbligatorie che possono incidere notevolmente sul costo di
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esercizio della propria autovettura (specie il casco totale il cui costo varia da una compagnia all’altra,
come pure possono variare le prestazioni). In genere il casco parziale copre i danni di cui il
conducente non è responsabile (grandine, incendi, smottamenti, atti di vandalismo,...). Il casco
totale copre pure tutti i danni dovuti a incidenti di cui il conducente è responsabile.
Più assicuri, più alto è il premio assicurativo. Puoi risparmiare optando solo per l’assicurazione RC
verso terzi, ma se hai un grosso danno all’automobile nuova causato da te, hai una perdita.
Conviene sottoscrivere un’assicurazione per tutti i rischi (casco totale) sulle automobili che hanno
fino a tre o quattro anni. I veicoli che hanno dai tre agli otto anni, di solito sono coperti da
un’assicurazione RC verso terzi + casco parziale. Per le automobili che hanno oltre otto anni sarà
più conveniente solamente un’assicurazione RC verso terzi. Vedi anche lo schema in basso.
Di tanto in tanto controlla che la tua macchina non sia “sovrassicurata”. Se la tua macchina ha più
di tre anni, sarebbe una buona idea trasformare l’assicurazione in una meno costosa. Gli accessori
costosi sono coperti, ma solo fino al 10% del prezzo di listino a nuovo. Spesso vanno citati
separatamente. Con alcune compagnie d’assicurazione puoi scegliere pacchetti differenti che hanno
diverse coperture assicurative.
Tipo di assicurazione
RC verso terzi
RC verso terzi + casco parziale
RC verso terzi + casco totale
Copertura
Danni ad altre persone
Danni non imputabili al
conducente (grandine, incendi,
vandalismo,…)
Copertura totale (danni imputabili
e non)
Quando è utile
obbligatoria
automobile fra i 3 e gli
8 anni
Automobile con meno
di 3 anni
Per informazioni, consigli ed una panoramica dei prezzi e delle prestazioni potete consultare il sito
internet www.comparis.ch.
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A proposito di consulenze finanziarie
Vuoi investire o chiedere un mutuo? In questo caso è possibile chiedere una consulenza ad una
banca, una compagnia d’assicurazione o ad un fiduciario.
Quando chiedi una consulenza o delle informazioni, assicurati che chi te la fornisce abbia tutte le
competenze necessarie. Se non si tratta di dipendenti di istituti di credito o assicurazioni rinomati,
richiedi l’autorizzazione ad esercitare la professione, che viene rilasciata solo a coloro che hanno
una formazione ed un’esperienza professionale adeguate (la lista dei titoli riconosciuti è consultabile
all’art. 10 della Legge sull’esercizio delle professioni di fiduciario).
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Capitolo 4 – Partner anche nei soldi
Sull’amore una cosa è certa: due persone normalmente non si innamorano per il fatto di avere le
stesse idee su come usare i soldi. Perché si innamorano? Sono state scritte molte pagine in
proposito, spesso in versi, ma non è argomento di questo libro. Questo capitolo analizza la
relazione con il tuo partner, ma dal punto di vista dell’uso del denaro. Non è un argomento
romantico, dobbiamo ammetterlo. Nonostante le differenti opinioni sul guadagno e su come
spendere, risparmiare però può senza dubbio avere un’influenza sulle relazioni con il tuo partner. Se
le opinioni differiscono molto, questo fattore può anche diventare un grande elemento di
disaccordo. Anche su cose semplici, come tenere in ordine l’amministrazione, possono esserci
terribili liti.
Molte coppie lasciano giacere la propria posta senza neanche aprirla per giorni o addirittura
settimane. Immaginiamo che per uno dei partner non sia un problema. Dopo un mese, lui prende
l’intero cumulo, mette in ordine gli estratti conto e altri importanti documenti, paga le bollette ed è
pronto per il prossimo mese. Lei però diventa sempre un po’ nervosa con questi accumuli. “non è
che bollette restano là per troppo tempo”? “In questo modo non perdiamo documenti importanti?”
Ma ha veramente ragione ad essere preoccupata? Quando è tempo di pagare qualcosa, lui trova
sempre subito quello che serve. E se lei vuol sapere quanto ha risparmiato per la sua pensione, lui è
capace di mostrarle tutto. Chiaramente sono differenti l’uno dall’altro, e tutto va bene fino a che
non sorge qualche un problema.
È importante parlare con il tuo partner delle questioni finanziarie. In primo luogo di tutto ciò che
finanziariamente riguarda la gestione della casa e della famiglia. È importante che entrambi siate al
corrente e consapevoli della situazione dei soldi in relazione alla casa. È bello quando uno dei due si
preoccupi delle incombenze quotidiane riguardo la gestione del denaro, ma questo non significa che
non siete entrambi responsabili della cosa. Questo significa che devi trovare il tempo, ad intervalli
39
regolari, per parlare dell’archiviazione dei documenti importanti, di quanto disponete per le grosse
spese e quanto si deve risparmiare per esempio per una nuova macchina o una vacanza.
Oltre a questo, è utile che tu sappia almeno un po’ su come il tuo partner la pensa riguardo ai soldi.
Molte persone hanno, spesso inconsapevolmente, alcune regole sul guadagnare soldi, tenerne
traccia, spenderli, risparmiarli o investirli. Siccome queste regole sono inconsce non cambiano
facilmente, ma determinano il comportamento di ciascuno e questo può essere causa di problemi se
ci sono grosse differenze.
Fai il test sui soldi e il tuo rapporto con essi!
Come parlare con il tuo partner delle vostre delle idee sui soldi? Abbiamo sviluppato un piccolo test
per questo: il test sui soldi e relazioni. Il questionario comprende 14 domande. Le prime sette
riguardano le tue idee sui soldi. In questo modo il test dà un primo e principale quadro su quale è il
tuo modo di rapportarti al denaro. Ma naturalmente l’idea è quella di farti penetrare nelle idee che
gli altri hanno del denaro: in seguito dovrai anche rispondere a domande sul tuo partner.
Risparmiatore, spendaccione o artista del bilancio?
Metti da parte tutto, ma principalmente è il tuo partner a far girare i soldi? O siete in completo
equilibrio? Rispondete alle seguenti domande e imparate a conoscervi reciprocamente.
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1. Trovo che sia importante avere dei risparmi per le spese improvvise ed inaspettate
Si
(1)
Abbastanza importante
(2)
No
(3)
2. Non so dove vanno a finire i miei soldi
Si, esatto
(3)
Talvolta non so dove vanno a finire i miei soldi
(2)
No, so benissimo dove vanno a finire i miei soldi
(1)
3. Compro impulsivamente le cose, senza pensare se ne ho veramente bisogno
Si, molto spesso
(3)
Si, ogni tanto
(2)
No, mai
(1)
4. Sono molto parsimonioso
Si
(1)
Qualche volta
(2)
No
(3)
5. Gestisco male i soldi
Si
(3)
Qualche volta
(2)
No
(1)
6. Preferisco rimandare un acquisto piuttosto che chiedere un prestito per farlo
Si
(1)
Qualche volta
(2)
No
(3)
7. Trovo importante che non escano più soldi di quanti ne entrano
Molto importante
(1)
Abbastanza importante
(2)
Non importante
(3)
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Risultati
Accanto ad ogni possibile riposta trovi un punteggio. Somma il punteggio delle risposte che hai
dato e in basso leggi il risultato della prima parte del test
7- 10 punti - Il risparmiatore
Preferisci tenere le tue finanze sotto controllo. Probabilmente sei tra coloro che hanno da parte dei
risparmi per le spese non preventivate. Gli svizzeri pensano che la somma messa da parte come
scorta debba essere di circa 10’000 CHF. Meno della metà delle famiglie ha realmente a
disposizione questa somma di sicurezza. Hai difficoltà a spendere i soldi? Ogni tanto ti concedi
qualcosa extra, senza perdere immediatamente il controllo? Se fai una valutazione delle tue entrate e
delle tue spese, saprai esattamente quanto puoi spendere per una data cosa. In questo modo terrai
traccia dei tuoi soldi e qualche volta ti concederai qualcosa per far felice la tua giornata.
11- 15 punti – L’artista del bilancio
Appartieni al gruppo che si colloca in mezzo, tra coloro che cercano di trarre beneficio di propri
soldi e nel modo migliore. A casa tua il bilancio familiare è equilibrato: tu non sei esageratamente
parsimonioso ma neanche sperperi i tuoi soldi. Per te è importante gestire bene le tue entrate. Hai
già fatto il quadro delle entrate e delle uscite per il prossimo anno? In questo modo potrai vedere
con precisione quando i soldi sono un po’ di meno e quando invece puoi, al contrario, lasciare le
redini per un po’. In questo modo puoi essere sicuro che entrate e spese saranno in equilibrio nel
corso dell’anno. Da alcune ricerche è risultato che un quarto delle persone fà una sorta di piano
delle spese per l’anno entrante.
16-21 punti – Lo spendaccione
Tu vivi generosamente. Non c’è niente di sbagliato in questo, fino a che non ci saranno più soldi
che escono rispetto a quelli in entrata. Questo è il rischio che corri. Molti spendaccioni non hanno il
quadro reale delle proprie finanze. Fare una stima aiuta a tenere il controllo sulle spese. Pensi che
sia ancora troppo complicato? Allora anche una semplice lista della spesa lo sarà. Sai che metà degli
svizzeri fa una lista della spesa?
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E il tuo partner? Adesso sai se sei un risparmiatore o uno spendaccione. Ma cosa pensi del tuo
partner? Pensi che anche lui/lei sia un tipico spendaccione o un risparmiatore per eccellenza? Per
cortesia, rispondi anche alle seguenti sette domande. Funziona come per le prime sette domande:
alla fine somma i punteggi relativi alle risposte che hai dato. Anche la corrispondenza dei tre profili
è la stessa.
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1. Il/la mio/a partner trova importante avere un po’ di soldi da parte per le spese inaspettate
Si
(1)
Qualche volta
(2)
No
(3)
2. Il/la mio/a partner non sa dove vanno a finire i soldi
Si, esatto
(3)
Il mio compagno/a qualche volta non sa dove vanno a finire i suoi soldi
(2)
No, il mio compagno/a sa molto bene dove vanno a finire i suoi soldi
(1)
3. Il/la mio/a partner impulsivamente compra cose senza pensare se gli servono o meno
Si, molto spesso
(3)
Si, si ogni tanto
(2)
No, mai
(1)
4. Il mio partner è molto parsimonioso
Si
(1)
Qualche volta
(2)
No
(3)
5. il mio partner gestisce male i soldi
Si
(3)
Qualche volta
(2)
No
(1)
6 Il mio partner preferisce rimandare un acquisto piuttosto che chiedere un prestito per farlo
Si
(1)
Qualche volta
(2)
No
(3)
7 . il mio partner trova importante che non escano più soldi di quanti ne entrano
Molto importante
(1)
Abbastanza importante
(2)
Non importante
(3)
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E allora, siete d’accordo?
Avete entrambi risposto a tutte le domande? Discuti le risposte con il tuo partner. A quali domande
avete risposto allo stesso modo? Quali sono gli argomenti sui quali non concordate? Confrontate i
punteggi. Concordi su quello che è il comportamento di ognuno nei confronti del soldi? Hai
registrato un punteggio più alto per te o per il/la tuo/a partner?
Naturalmente può succedere che il tuo partner la pensi differentemente sulla gestione del denaro
rispetto a te e forse questo può persino provocare attriti. Questo succede di tanto in tanto in circa il
60% delle famiglie e non preoccupatevi: è normale. Dalla ricerca fatta dal Nibud La gestione dei soldi
nella pratica (2004) emerge che sono le coppie senza figli ad avere più occasioni di discussione
rispetto alle coppie con figli. I motivi di attrito sui soldi diminuiscono quando le coppie sono
insieme da lungo tempo. Questo è logico, perché all’inizio ci si deve conoscere anche per quanto
concerne l’idea che ognuno ha nella gestione dei soldi.
Dalla stessa ricerca del 2004 risulta che le donne in particolare amano fare piccole spese come
vestiti, trucchi e cose per la casa. Gli uomini sono più gratificati da grossi acquisti come un nuovo
telefonino, un computer o una macchina. InterBank nella ricerca del 2005 Gli olandesi e il loro
comportamento con i soldi, ha rilevato che spese fatte dal partner possono essere causa di reali
irritazioni. Un uomo su 5 è irritato dalle spese della moglie in prodotti per la cura personale. Le
donne hanno meno problemi con queste cose anche se una su dieci dichiara di essere irritata dalle
spese del marito in apparecchiature audio video.
Sempre da questa ricerca del Nibud emerge che molte coppie decidono insieme le grosse spese da
fare. Se i partner decidono separatamente in genere lo fanno: gli uomini per la macchina, le
assicurazioni e la ristrutturazione della casa; le donne decidono su interni, vacanze e shopping.
Inoltre esse sono meno interessate al marchio rispetto agli uomini. Al contrario a loro piace
fantasticare su tutto quello che possono fare con i soldi.
La pensi in modo (molto) differenti sui soldi? Sotto trovi alcuni suggerimenti per rendere la vita di
coppia un pochino più armoniosa.
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Due risparmiatori
Siete entrambi parsimoniosi e trattate i soldi coscienziosamente. Per questo motivo forse trovate
difficile spendere i soldi. Fare un quadro delle vostre entrate e delle vostre spese vi permetterà di
vedere se c’è margine per certi acquisti e fino a quanto uno può spendere. La valutazione vi darà
maggiore fiducia circa la salute delle tue finanze.
Due artisti del bilancio
Entrambi cercate di trarre beneficio dalle vostre entrate nel modo migliore. Non succederà
facilmente che voi abbiate problemi finanziari. Con i soldi tutto procede bene. Conserva questo
quadro in caso di grossi cambiamenti nella vostra vita come la nascita di un figlio o un cambio di
professione. Fate una valutazione della nuova situazione, allora saprai con certezza che continuerai
a spendere i tuoi soldi nel modo migliore.
Due spendaccioni
Siete entrambi spendaccioni? Ad entrambi piace quando i soldi girano. In questo modo correte il
rischio di perdere il controllo sulle vostre finanze. Talvolta succede che escano più soldi rispetto a
quanti ne entrino. Se questa situazione perdura, può causare problemi. Il tuo partner è uno
spendaccione e invece tu sei un risparmiatore/trice? Allora correte il rischio di avere grosse
discussioni sui soldi. Cercate di trovare un compromesso. Se non sai cosa fare e la pensi in modo
completamente differente sui soldi, allora conviene tenere queste faccende separate il più possibile.
Raggiungete un accordo sulla cifra da destinare alle spese in comune. Oltre a questo entrambi i
partner hanno dei soldi propri da spendere liberamente, preferibilmente su un conto separato.
Infine potreste accordarvi sul fatto che si debbano sempre discutere le spese che superano un certo
importo. In tutti i casi il consiglio è: fate una valutazione. Questo fa sì che sicuramente ci sia una
visione di insieme e avrete il quadro dei vostri margini finanziari.
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Dividi il lavoro
In molti casi, il partner che guadagna di più, lavora 5 giorni a settimana e lavora meno per la cura
dei figli, della famiglia e della casa. Molte persone pensano che cambiare questa divisione del lavoro
costi. Ma è vero? A volte una differente divisione delle ore può essere abbastanza favorevole. Così
chi ora lavora tutta la settimana può fare più spesso cose divertenti con i ragazzi, l’altro, che non
lavora o lo fa con difficoltà, può concentrarsi maggiormente sulla costruzione della propria carriera.
Dividi i costi
I partner che hanno entrambi un’entrata, sono entrambi responsabili che le spese vengano pagate e
per questo ci si deve organizzare. Per esempio puoi scegliere di ricevere le entrate su conti personali
differenti. Come passo successivo ogni persona ha una parte delle proprie entrate trasferite su un
conto comune. Con il conto comune potrebbero essere pagati solo i costi fissi e la spesa. Un’altra
possibilità è che entrambe le entrate siano caricate sul conto comune. Anche le spese personali
come le spese per i vestiti saranno pagati con questo conto.
Dalla ricerca del Nibud, La gestione dei soldi in pratica risulta che avere conti separati è più comune per
coppie che non stanno insieme da molto. Il 60% delle coppie che stanno insieme da meno di
cinque anni opta per conti separati, mentre il 70% delle coppie che stanno insieme da più di 10 anni
ha un conto comune.
Che cosa paghi con il conto comune e che cosa ogni persona paga per sè? È abbastanza pratico
pagare almeno i costi fissi come bollette, costi per l’asilo, ecc., in comune. Un’altra possibilità è,
naturalmente, che ognuno paghi parte delle spese dal proprio conto, ma è più complicato.
Normalmente una coppia deve concordare una sorta di codice di distribuzione delle spese. Questo
codice non è applicabile a tutti i costi. Le spese personali, i vestiti, alcuni abbonamenti, le sigarette,
ecc., è bene cho ognuno li paghi per sé. Solo le spese comuni come quelle per la casa, cibo e mobilia
devono essere messi da parte con il tuo partner. Spieghiamo come con qualche esempio.
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Diciamo che un partner guadagna 3.500 CHF netti al mese e l’altro 2.100 CHF e che le spese
comuni siano 4.000 CHF al mese.
Ci sono tre modi per dividere le spese comuni:
Entrambi pagano parti eguali
Le spese sono divise in base alle entrate
Entrambi alla fine, dopo i pagamenti, rimangono con la stessa cifra.
Se una persona paga metà delle spese comuni, allora ogni persona spende 2000 CHF (CHF 4.000 :
2) sulle spese comuni. Il partner o la partner con l’entrata più alta alla fine rimane con 1.500 CHF e
quello o quella con l’entrata più bassa con 100 CHF al mese.
La seconda possibilità è contribuire in base al reddito. Il reddito totale è di 5.600 CHF per mese. Un
partner guadagna 5/8 (3.500) e l’altro i 3/8 (2.100) di questa cifra. Le spese comuni sono divise in
base a questa logica: quello con il reddito più alto paga 2.500 CHF (5/8 di 4.000) e adesso gli
rimangono 1.000 CHF al mese. Il partner con l’entrata più bassa paga 1.500 CHF (3/8 di 4.000) e
rimane con 600 CHF al mese.
Infine, entrambi i partner vogliono rimanere con la stessa cifra per le loro spese personali. Le
entrate cumulate sono pari a 5.600 CHF al mese, dedotte le spese comuni (5.600 – 4.000)
rimangono 1.600 CHF al mese. Questo importo diviso due da 800 CHF al mese per le spese
personali di entrambi i partner.
Contributi fissi
Specialmente in caso di convivenze “per vedere come va”, può essere utile se uno dei partner paga
un contributo fisso all’altro corrispondente alle spese di vitto e alloggio.
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La casa di proprietà di uno dei partner
Quando due persone vanno a vivere insieme, spesso succede che uno dei due vada a vivere nella
casa dove l’altro già sta vivendo. Se la casa è di proprietà del partner, il conteggio dei costi
dell’alloggio è più complicato rispetto al caso in cui la casa è in affitto. Nel caso in cui la casa sia di
proprietà, spesso entra in questione il pagamento del credito ipotecario. Di seguito proponiamo
alcune possibili soluzioni per dividere i costi di una casa di proprietà. Nell’esempio presumiamo che
tu viva nella casa di tua proprietà e il tuo partner venga a vivere con te, ma naturalmente è possibile
anche il contrario.
La soluzione più comune è sposarsi in comunione dei beni. In questo caso automaticamente
entrambi diventano proprietari della case e sono entrambi responsabili del debito del mutuo.
Se trovi che il matrimonio sia un passo troppo grande, il tuo partner potrebbe pagare parte dei costi
di alloggio in forma di affitto. Il valore di questo lo determini prima stabilendo il valore dell’affitto
della tua casa. Puoi fare questo attraverso lo “Schema di valutazione dell’abitazione”. Sulla base dei
punti dello schema puoi anche calcolare l’importo dell’affitto. Il tuo partner pagherà una parte di
esso, in relazione agli accordi che avete preso sulla divisione dei costi comuni.
Un’altra possibilità è che tu consideri parte del costo del mutuo come affitto. I costi del mutuo sono
gli interessi del mutuo + i costi di rimborso. Se ad esempio l’ipoteca ammonta a CHF 400'000, il
tasso d’interesse al 2.5% e l’ammortamento annuale è di CHF 2'000.-, il calcolo dei costi è il
seguente:
Interessi: 400'000 x 2.5%=10'000 CHF
Ammortamento 2'000 CHF
Costi annuali totali: 10'000 + 2'000 = 12'000 CHF
Costi mensili: 12'000 / 12 = 1'000 CHF
Supponendo che ogni partner contribuisca al 50%: 1'000 / 2 = 500 CHF per persona ogni
mese.
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Nell’accordo di coabitazione si può disporre come dividere i costi e cosa succede con i beni in caso
di separazione. Ad esempio, si può stabilire che siate l’uno il beneficiario dell’altra.
Il partner può non ricavare alcun diritto da questo accordo. Non c’è nessun inconveniente fino a
che la relazione non finisce o tu muori. In entrambi i casi il tuo partner può essere buttato fuori di
casa o da te o dai tuoi beneficiari. Infatti il tuo partner non è può essere il tuo beneficiario se non
c’è testamento che lo stabilisce esplicitamente.
L’affitto può avere un secondo svantaggio per il fatto che il partner contribuisce alla costruzione del
tuo capitale. I costi del mutuo non sono la stessa cosa che un affitto. In quanto proprietario sei tu
ad incrementare il capitale nella casa. In più, puoi dedurre parte dei costi dalle tasse. Con l’affitto
che paga il partner, incrementi un capitale che il tuo partner non può rivendicare. Ancora: questo
sarà uno svantaggio solo se c’è separazione o morte.
Per e evitare problemi, puoi rendere il tuo partner co-proprietario della casa. Questo è molto
complicato. Formalmente tu vendi una parte della casa al tuo partner. Questo significa che devi
pagare la tassa sugli utili immobiliari (in seguito TUI, calcolata applicando un’aliquota che aumenta
col diminuire della durata della proprietà alla differenza fra valore di vendita e valore di acquisto più
eventuali migliorie, dal 4% per più di 30 anni di proprietà al 31% per meno di 1 anno). Se la
relazione finisce, entrambi possedete una parte della casa. Un partner deve ri-comprare la parte
dall’altro o la casa deve essere venduta, obbligando il venditore a pagare nuovamente la TUI. In
caso di morte i tuoi beneficiari erediteranno la tua parte della casa. Il partner non è
automaticamente il tuo beneficiario, ma solo se questo è scritto nel tuo testamento.
L’ultima soluzione è quella di non considerare i costi della casa come una voce comune di spesa.
Dopo tutto tu sei il proprietario della casa. Hai i benefici fiscali e incrementi il capitale nella casa. Il
partner non ha questi benefici e di conseguenza non deve pagare per questo. Si può anche
predisporre che il partner erediti la casa in caso di morte attraverso un testamento.
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Il contratto di affitto registrato con due nomi
Se si va a convivere nella casa affittata da uno dei due partner, puoi chiedere al proprietario di
considerare un co-affittuario. Il proprietario può rifiutare la richiesta solo se convivete da meno di
due anni e se il tuo partner non ha possibilità di pagare l’affitto autonomamente. Ad esempio un
genitore e un figlio adulto che vivono nella casa non sono automaticamente co-affittuari. Il
proprietario li riconoscerà come tali solo se un genitore e un figlio adulto hanno una lunga storia di
coabitazione familiare.
Nel caso di una coppia sposata invece, il contratto di norma deve essere intestato a entrambi.
Per ulteriori informazioni in merito rivolgetevi all’Associazione Svizzera Inquilini.
Distribuzione dei compiti finanziari
“Come i partner dividono i compiti nel campo della gestione dei soldi? “ è una delle domande poste
dalla ricerca Questioni di denaro nella pratica (2004) del Nibud. Dalla ricerca risulta che il compito
dell’amministrazione finanziaria molto spesso è compito delle donne. In più della metà dei nuclei
familiari sono loro quelle che si assicurano che le bollette e le bollette vengano pagate e che gli
estratti conto e altri importanti documenti vengano archiviati.
Oltre a questo viene fuori che è il livello di istruzione che in parte determina chi tiene
l’amministrazione. Chi ha il più alto livello di istruzione gestisce l’amministrazione domestica, e con
più frequenza sono gli uomini che hanno questo compito. Ma, ancora, nel momento in cui arrivano
i figli, sono le donne quelle che prendono i mano la cura dell’amministrazione.
Naturalmente non è strano che si dividano i compiti familiari. Specialmente se entrambi avete un
lavoro e dovete prendervi cura dei figli. Non vuoi spendere troppo tempo su tutte le incombenze
domestiche come l’amministrazione. Cerca chi è più adatto a farlo, chi ha più tempo per questo e
basta. Spesso questo funziona per anni. Più l’amministrazione si complica, più è importante che
entrambi sappiate come sono organizzati i pagamenti e dove possono essere trovati i documenti
importanti.
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Dopo tutto siete entrambi responsabili dell’amministrazione domestica. Per di più, può sempre
succedere che colui che di solito non cura l’amministrazione, improvvisamente debba farlo. Per
esempio quando il partner si ammala o in caso di divorzio. Se molte bollette sono pagate
automaticamente, in quel momento non ci saranno problemi immediati. Ma è sempre bene tenersi
informati l’un l’altro sul modo in cui sono gestite le finanze all’interno della famiglia. Questo non è
difficile: per esempio scorrete per due mesi insieme la cartella con gli estratti conto, entrambi
saprete come vengono spesi i soldi e qual è lo stato delle finanze.
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Capitolo 5 – Aiuto, non riesco a stare nel mio
budget!
“Riempio un vuoto con un altro vuoto”
“Succede regolarmente che non riesco a prelevare dallo sportello automatico”
“Dormo male a causa dei miei problemi economici”
“Spesso non pago le bollette in tempo”
“Sono spesso in rosso”
“La mia amministrazione è un disastro”
“Non so quanto devo pagare ogni mese”
Ti riconosci in una di queste affermazioni? Se la risposta è si, non solo non hai un quadro chiaro
delle tue finanze ma corri anche il rischio di incorrere in problemi economici. Puoi fare qualcosa
per questo tu stesso. Per esempio, metti in ordine l’amministrazione (vedi pag 11) oppure fai una
valutazione (vedi pag. 20). E leggi le informazioni contenute in questo capitolo.
Tutti i crediti
Compri adesso, paghi dopo. Un credito personale, andare in rosso sul conto, un mutuo o una carta
di credito. Molte persone in Svizzera hanno un credito. Tutti i tipi di credito o prestito sono un
debito. Così anche un mutuo, un credito continuo, il pagamento rateale di una macchina, una carta
di credito. Per questo appena compri qualcosa a credito o richiedi un prestito, devi dei soldi a
qualcuno. Un debito, in se stesso, non è un qualcosa che ti debba provocare notti insonni fino a che
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la restituzione rientra nel tuo budget e puoi fa fronte a tutti gli obblighi. D’altra parte consigliamo di
non prendere troppo superficialmente la cosa e i tuoi nuovi obblighi di tipo economico.
Anche l’essere in rosso con la banca è un credito. Anche questo non deve essere un problema. Se il
tuo bilancio è in positivo con largo margine appena viene accreditata la tua entrata, tutto torna a
posto. Paghi gli interessi sul deficit in banca, ma forse vale la pena che tu abbia abbastanza risorse
per superare le ristrettezze. Pensa al fatto che un interesse dovuto sullo scoperto del conto in banca
spesso è più alto rispetto ad un prestito personale.
L’essere in rosso può essere problematico quando il deficit supera un certo limite. Fino al
raggiungimento la banca continua a provvedere ai pagamenti. Quando il deficit diventa troppo
grande, non lo fa più. Immaginiamo che tu paghi automaticamente l’affitto e le bollette della
corrente. Se sei troppo in rosso la banca non trasferisce più i soldi all’agenzia o alla compagnia che
fornisce l’energia elettrica. Avrai allora un ritardo nei pagamenti. Appena il bilancio è di nuovo
positivo, devi controllare autonomamente se quei pagamenti siano stati eseguiti. Funziona così
anche con i pagamenti che normalmente vengono fatti automaticamente. Non aspettare troppo per
i pagamenti perché potrebbe scadere il termine.
In molte banche puoi essere in rosso fino ad una certa cifra. Spesso puoi stabilire un limite di
sorpasso più alto. La banca però in quel caso calcola meno interesse sul deficit rispetto a quanto
applicato ad una normale situazione di conto in rosso. In più la banca provvede ai tuoi pagamenti
fino a che il deficit non superi la cifra concordata. Naturalmente prima o poi dovrai recuperare,
quindi non lasciare che il deficit diventi troppo ingente. Vai in rosso sempre più spesso e vuoi
cambiare la situazione? Devi riuscire a colmare il vuoto. Per esempio spendendo
(temporaneamente) meno per la spesa, i vestiti, uscite o hobby.
Quando i debiti diventano realmente un problema
I debiti diventano un problema se non paghi le bollette in tempo o se salti i pagamenti del mutuo.
In quel caso deve cominciare a suonare un campanello d’allarme. Anche quando qualcuno è
costantemente in rosso, probabilmente dobbiamo ammettere che qualcosa non va nel verso giusto.
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Siamo onesti, non cominciamo a trafficare con i limiti di credito delle banche, perché i problemi
possono solo aumentare. Sei in questa condizione o la riconosci in qualcun altro? Non esitare a
chiedere aiuto.
Provvedi tu stesso
Prima di tutto devi fare una valutazione. Annota quanto entra e quanto esce ogni mese e per cosa
spendi i soldi. Successivamente fai una lista dei pagamenti arretrati, mutui, restituzioni ecc. Adesso
sai a quanto ammonta il totale del debito e la cifra mensile per la restituzione. Quindi puoi calcolare
quanto denaro hai a disposizione mensilmente per ripagare il debito.
Per questo, per prima cosa devi sapere di quanti soldi hai bisogno per le spese necessarie come
affitto, corrente elettrica e cibo. Forse è possibile aumentare le tue entrate, per esempio facendo gli
straordinari o chiedendo vitto e alloggio ai figli conviventi che hanno un’entrata propria. Sei hai
calcolato l’importo del margine possibile per i pagamento dei debiti, confrontalo con l’effettiva cifra
richiesta per quei pagamenti mensili. Ci sono due possibilità:
1. Hai abbastanza margine per i pagamenti del debito e sei in condizione di pagare tutti i
pagamenti arretrati e il mutuo. Se ti attieni al budget mensile, puoi in maniera agevole e
semplice pagare i tuoi debiti.
2. Hai poco margine per poter pagare i conti arretrati e il mutuo. In quel caso devi fare un piano
per i pagamenti dei debiti. Puoi provare a concordare con i creditori per una posticipazione
delle scadenze di pagamento. In questo modo pagherai meno al mese ma alla fine pagherai
l’intero debito. Fai sapere ai creditori la tua proposta per un nuovo accordo sulla restituzione.
Spesso è possibile accordarsi con i creditori. Forse puoi pagare una bolletta poco per volta, oppure
puoi pagarla quando ricevi un bonus o la tredicesima. Sistema la situazione in modo per te
finanziariamente sostenibile, e salda prima i pagamenti arretrati più urgenti. Questo non significa
che bisogna considerare i creditori che mandano le esortazioni più cattive! Alla fine, naturalmente
devi ripagare tutti gli arretrati. Comunque quando una data esortazione o avviso rimane in giro
troppo a lungo, ci possono essere brutte conseguenze. Se non paghi l’affitto, dopo un po’ puoi
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essere buttato fuori di casa. Se non paghi la cassa malati dovrai sopportare tutti i costi di eventuali
cure mediche.
Non sei in grado di risolvere i tuoi problemi finanziari da solo? Non riesci ad incassare i soldi dai
tuoi debitori? Allora hai bisogno di una mano! Contatta la cancelleria del tuo comune di domicilio,
può aiutarti a superare l’ostacolo. Oppure, contatta il servizio di Caritas Ticino (www.caritasticino.ch).
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Capitolo 1 - Dove vanno a finire i soldi?