FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DOCUMENTARIO DI TRIESTE NODODOCFEST 2009 Sarà nuovamente il Cinema Ariston di Trieste la cornice della 3° edizione di NodoDocFest, manifestazione ormai consolidata nel panorama festivaliero regionale, nazionale ed internazionale, forte del grande successo di pubblico ottenuto nella scorsa edizione con 5.260 presenze in sala nei sei giorni di proiezione. Il Festival Internazionale del Film Documentario NodoDocFest è stato capace di suscitare la curiosità e l’apprezzamento del grande pubblico per il cinema documentario, un cinema che in questo frangente storico raccoglie sempre maggior interesse. E anche quest’anno propone un vasto programma in cui da una parte ripercorre le carriere di grandi cineasti, dall’altra scopre le ultime novità produttive del settore, con pellicole che trattano temi differenti e che arrivano da differenti paesi del mondo. Il Festival si ripropone quindi come vetrina delle tante realtà che popolano la società globale, ma anche come luogo di incontro e discussione tra pubblico, studenti e autori, proiezioni speciali, presentazione di libri e opere cinematografiche in DVD, analisi del rapporto tra la settima e le altre arti. Sei giorni dedicati ai film documentari più interessanti in circolazione. Continuando la tradizione, anche la 3° edizione del NodoDocFest ha in programma due omaggi, uno al cinema nazionale, l’altro a quello internazionale. Così sarà gradita ospite a Trieste la cineasta Cecilia Mangini, che terrà a battesimo l’edizione 2009 con la giornata d’inaugurazione del Festival interamente a lei dedicata, per il suo impegno civile attraverso il cinema e la sua attività di eccellente fotografa. Mentre l’omaggio internazionale gode ancora una volta del Patrocinio dell’ Accademia di Francia a Roma e dell’ Alliance Française di Trieste e porta nel capoluogo giuliano il cinema di Carole Roussopoulos, la più importante videasta militante di ambito franco-svizzero e probabilmente europeo. Al cuore di un Paese – Cecilia Mangini documentarista (At the heart of a Country – Cecilia Mangini, documentarist), curato da Federico Rossin, porta a Trieste un unicum nel panorama del nostro cinema. Donna fiera di animo libertario, valente fotografa e versatile documentarista sin dai bigotti e maschilisti anni ’50, Cecilia Mangini si afferma da subito per il suo sguardo appassionato sull’uomo e sulla storia: ha diretto oltre 40 cortometraggi e alcuni lungometraggi, molti dei quali in 1 collaborazione con il compagno di vita e anch’egli grande cineasta Lino Del Fra. Il suo cinema ha sempre sfidato il presente portando più in là di qualsiasi ideologia un discorso critico e umanista sulla società e sulla cultura italiane. Grandi autori hanno scritto per lei i testi di alcuni film: Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Vasco Pratolini. Il documentario rappresenta da sempre per Cecilia Mangini uno strumento di libertà, un grimaldello dialettico con cui decostruire l’immagine stereotipata dell’Italia della ricostruzione post-bellica, del boom consumistico, della depressione economica: in lei sono sempre convissute in costante e produttiva tensione le due vocazioni del documentario, quella di Flaherty, che propugna una registrazione integrale del reale, e quella di Vertov, che smonta il reale attraverso il montaggio; nessuna ha mai prevalso sull’altra, e forte è sempre stato il dubbio sia verso la mistica della realtà propria del cinéma vérité, sia verso un formalismo stilistico che faccia del montaggio un feticcio. La pratica documentaria di Cecilia Mangini è stata polimorfa e allo stesso tempo coerente: una precisa marcatura etica, fatta di vero interesse per l’uomo e di vivo desiderio di capire la realtà, ha caratterizzato tutti i suoi film, qualsiasi fosse il genere da lei praticato, dal film-pamphlet al cine-documento, dal film-saggio al reportage, dal ritratto individuale all’inchiesta su uno specifico ambiente. I suoi film hanno toccato i più diversi temi – la questione femminile, il lavoro, la storia d’Italia, la modernizzazione, il rito, il consumismo – e sono nati molto spesso da occasioni contingenti – ad esempio per accompagnare delle campagne elettorali – eppure mantengono una unitarietà di sguardo ed una freschezza di visione che raramente si riscontra nei coevi documentari italiani. La passione per la politica non si è mai trasformata in un paraocchi ideologico o, peggio, in uno strumento di propaganda: nei film di Cecilia Mangini, grazie ad un discorso formale tenuto sempre ad alta intensità, il contenuto non si impone mai allo spettatore, al quale semmai è richiesta partecipazione critica e lavoro di pensiero costanti. La lezione di libertà di pensiero e di stile che questi documentari danno ancora oggi, chiama con forza ad un lavoro quotidiano e indefesso in difesa dei diritti, della democrazia, dell’indipendenza. L’incontro con Cecilia Mangini, il 6 maggio alle 15.30 presso l’Aula Magna della Facoltà di Scienze della Formazione di via Tigor 22, segnerà l’apertura del Festival. La cineasta incontrerà studenti e pubblico, e all’appuntamento, introdotto dai saluti del Preside della Facoltà di Scienze della Formazione prof. Giuseppe Battelli parteciperanno anche il curatore della sezione Federico Rossin, il prof. Luciano De Giusti, il prof. Adriano Aprà e Mirko Grasso. La giornata di apertura del Festival proseguirà alle 18.00 allo spazio espositivo Metro Kubo, via dei Capitelli, 6563 B, per l’inaugurazione della mostra fotografica L’impero dell’immagine Cecilia Mangini Fotografa, 1952-1965, parte della stessa mostra sarà allestita anche presso il Cinema Ariston, viale Romolo Gessi, 14. 2 Fare cose con parole: Carole Roussopoulos e Delphine Seyrig (Doing things with words: Carole Roussopoulos and Delphine Seyrig), a cura di Dario Marchiori, è l’omaggio a Carole Roussopoulos che il NodoDocFest tributa alla cineasta d’oltralpe e che vede appunto il Patrocinio dell’ Accademia di Francia a Roma e dell’ Alliance Française di Trieste. Carole Roussopoulos, sebbene sia poco conosciuta in Italia, è la più importante videasta militante di ambito franco-svizzero e probabilmente europeo. Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Parigi e lavora come giornalista per Vogue, ma si fa presto licenziare. Vedendola disperarsi, Jean Genet le suggerisce un mezzo per liberarsi di tutti i padroni: la videocamera, ancora semisconosciuta in Europa, le servirà per riprendere quel che succede nel mondo senza dover render conto a nessuno. È così che nel 1970, lo stesso anno della nascita del Movimento di Liberazione della Donna in Francia, Carole Roussopoulos acquista uno dei primissimi modelli di videocamera, il rivoluzionario portapack da mezzo pollice della Sony. Col marito Paul, rifugiato politico dalla Grecia dei colonnelli, inizia un’intensa attività di videasta che prosegue ancora oggi, a quarant’anni di distanza. In sintonia con la vitalità di quei movimenti, Carole Roussopoulos registra immagini e suoni imbavagliati dai media: “per me, quel che conta è la parola degli altri, quella che non si sente mai”. Proseguendo con altri mezzi le scoperte del ‘cinema diretto’, la videocamera di Carole Roussopoulos scende nelle strade e dà la parola a chi non ha voce in capitolo. Non a chiunque, come fa la televisione oggi, ma a chi ha qualcosa da dire, qualcosa da rivendicare e per cui lottare. Carole Roussopoulos sceglie e dà valore, ma soprattutto fa opera di controinformazione con intelligenza, sensibilità e umorismo. Le femministe sono belle, simpatiche e pensano: c’è di che far tremare le fondamenta della società. La retrospettiva mostrerà, grazie ai film di Carole Roussopoulos, le diverse declinazioni e sfaccettature delle lotte per la liberazione delle donne, degli omosessuali, delle prostitute di Lione, delle operaie della Lip di Besançon, nel corso degli anni Settanta. Insieme a Carole Roussopoulos la sezione darà modo di scoprire anche il lato impegnato di Delphine Seyrig, diva internazionale che ha recitato per Resnais e Truffaut, per Losey, Bunuel, Demy, e ancora per Duras e Akerman, ed in particolare il suo coinvolgimento nelle lotte femministe degli anni Settanta e la sua attività registica, assieme a Carole Roussopoulos e da sola: il magnifico Sois belle et tais-toi!, del 1981, sarà l’evento di chiusura del Festival. La retrospettiva avrà così un carattere parallelo: Carole Roussopoulos Delphine Seyrig, e con loro le altre donne che agiscono, parlano, se la ridono e partecipano davanti e di fianco alla videocamera. Con entusiasmo, conciliando l’impegno politico e la violenza dell’umorismo. Lunedì 11 Maggio ore 11.00 presso l’ Aula F, Facoltà di Lettere e Filosofia, Androna Campo Marzio,10 si terrà l’incontro Intorno a Carole Roussopoulos. 3 Interverranno Nicole Brenez, maître de conférences all’Università di Paris 1, il curatore della sezione Dario Marchiori, la prof. Cosetta Saba e Federico Rossin. L’8 maggio sarà la volta di un altro incontro organizzato da Christina Kruml del Salone Gemma e la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste: presso l’edificio H3 in P.le Europa alle 11.00 aula 3B, incontro-conferenza con l’arch. Marco Brizzi, ospite della sezione ArchINdoc. Marco Brizzi è architetto, critico ed organizzatore di eventi ed iniziative per la promozione e la valorizzazione dell'architettura. Direttore di ARCH’IT, rivista digitale di architettura, una delle principali strutture italiane d'informazione sull'architettura in Internet. Fondatore di Image organizzazione nata a Firenze nel 1997 di riflessione critica sul ruolo delle nuove tecnologie per la produzione e la comunicazione in architettura - e curatore del Festival Internazionale di Architettura in Video BEYOND MEDIA, realizzato da Image e promosso dalla PARC – Direzione generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Firenze, dall’Università degli Studi di Firenze. Insegna Cultura Tecnologica della Progettazione presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Firenze. È inoltre commissario per il Multimedia di Archilab 2000 e collaboratore di Planum, piattaforma europea di informazione urbanistica online. L’incontro verterà sul rapporto tra Architettura e Media ed affronterà le dialettiche corpo/immagine, reale/virtuale, abitare/tecnologia, cercando di avviare una breve riflessione sulle tecnologie e sulla loro incidenza sulla trasformazione dell'abitare e pensare lo spazio contemporaneo dalla fine dell'Ottocento ad oggi. Marco Brizzi racconterà le sue esperienze personali attraverso il suo lavoro con ARCH'IT, con il festival BEYOND MEDIA, con Image, ed altre esperienze che mostrano il passaggio dal paradigma tecnologico al paradigma mediatico. La sezione novità 2009 ArchINdoc ha come fine l’indagine dell’indissolubile legame che sussiste tra l’architettura e la settima arte fin dalla sua comparsa alla fine del XIX secolo. Arti separate, il cinema e l’architettura, ma sempre in qualche modo coincidenti, collidenti, tanto che spesso è difficile separare, soprattutto nel contemporaneo, i crediti dai debiti: chi debba qualcosa a chi, se i registi agli spazi architettonici o non piuttosto alcuni architetti al cinema: dalla promenade architecturale nella Villa Savoye di Le Corbusier, alla decostruzione ed al montaggio sincopato di elementi architettonici dei più celebrati contemporanei da Zaha Hadid a Diller e Scofidio. Risulta così più chiaro perché all’interno della 3° edizione di NodoDocFest il Salone Gemma di Trieste abbia il gradito compito di curare per la prima volta una sezione dedicata all’architettura, presentando un solo ma significativo titolo e iniziando con questo un percorso che ci si auspica sia lungo e condiviso. 4 A questo riguardo l’arch. Claudio Farina di Salone Gemma dice come “la collaborazione con NodoDocFest permetta di affrontare la questione anche da altri punti di vista, come quello inusuale di Ila Bêka e Louise Lemoîne, autori del lungometraggio proposto. Koolhaas HouseLife, presente nel 2008 anche alla Biennale di Architettura di Venezia, durante un travolgente tour attraverso le maggiori istituzioni accademiche e culturali di architettura in Europa, come il NAI, l’Istituto Olandese di Architettura , e in Nord America, quali l’Università di Harvard ed il CCA, il Centro Canadese di Architettura, sta rapidamente assumendo la forma del ‘cultmovie’, per l’argomento che tratta ma soprattutto per la sua forma. La nostra specificità ci ha portato da tempo ad indagare tra le pieghe della creatività contemporanea in campi a noi affini, affiancando all’impegno professionale la ricerca costante di un’integrazione tra architettura, design, arte e comunicazione, attraverso la progettazione e la realizzazione di piattaforme relazionali tra diversi ambiti e competenze. La spazio di cui alla definizione iniziale è per noi, da sempre, quello della città. Il nostro interesse e la nostra attenzione sono stati sempre più spesso rivolti ad una riflessione completa sulla condizione urbana attuale, dall’approccio strettamente legato al territorio tipico di architetti e urbanisti a quello sensibile dell’artista, soffermandoci, per indagarle, sulle dinamiche che sottendono allo sviluppo urbano ed alle relazioni che si instaurano tra lo spazio pubblico/privato ed i suoi abitanti. Città quindi non come semplice insieme di manufatti costruiti ma come organismo in grado di produrre e consumare , all’interno di un ciclo metabolico, lineare o circolare che sia.” Alle ore 18.30 dello stesso 8 maggio al Cinema Ariston Claudio Farina presenterà ArchINdoc assieme al prof. Giovanni Fraziano, direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica ed Urbana della Facoltà di Architettura di Trieste e Marco Brizzi. I loro interventi introdurranno la proiezione di Koolhaas HouseLife. Mentre alle ore 20.45 al Salone Gemma - Faltwerksalon, via San Francesco d’Assisi, 52/a verrà presentato Visioni e Progetti di Architettura Programma tematico di video d’architettura a cura d’Image ARCHIVE con la collaborazione di Beyond Media, del Salone Gemma e della Facoltà di Architettura di Trieste ROCKUMENTALIA: il rock nello stivale (Rockumentalia. Rocking the boot). Parla principalmente italiano la sezione ROCK&DOC della 3° edizione del NodoDocFest. Dopo il 2008 che Ricky Russo ha degnamente programmato all’insegna del punk, ROCK&DOC 2009, a cura di Anthony Ettorre, va alla ricerca di rock-documentari fatti da appassionati (non solo di cinema) cineasti in nome di una cultura “rock-visiva” necessaria. Sebbene il rockumentary non appartenga alla nostra cinematografia, c’è chi, stimolato da pura passione, si preoccupa, in maniera del tutto indipendente, di colmare questo enorme vuoto. Il 5 percorso che da quest’anno si vuole intraprendere nella sezione ROCK&DOC è quella di “visitare” il rockumentary contemporaneo attraverso focus su diversi paesi. Rockumentalia sarà quindi un viaggio attraverso documentari di culture diverse che avrà come comune denominatore il rock’n’roll, incredibile e indiscusso mezzo di comunicazione. Da quest’anno anche la collaborazione dell’indipendentissima web-zine Novamuzique.net. Tra le proiezioni verrà quindi presentato il lavoro di Pierpaolo De Iuliis, CROLLO NERVOSO, che ci fornisce un prezioso documento, strutturato in tre puntate, in cui la storia della New Wave made in Italy prende per la prima volta forma, attraverso le testimonianze dei protagonisti e rare immagini di repertorio. Pierpaolo De Iuliis, già discografico di culto con la sua etichetta Rave Up Records, organizzatore di un importante evento punk a Roma chiamato “Road To Ruins” e cantante degli ILLUMINATI, band di beat cattolico (operazione filologica di recupero culturale senza precedenti), si avvicina in passato al documentario già collaborando con Luca Frazzi e Angelo Rastelli per “MAMMA DAMMI LA BENZA: le radici del punk italiano 77-82” e “MELLOTRON”, quest’ultimo sulla scena progressive italiana anni 70. Anthony Ettore spiega che “la cultura musicale di casa nostra, attraverso il punk e la new wave, ci ha lasciato un’eredità per troppo tempo relegata alla stampa specializzata e ai circuiti underground. E’ arrivato il momento di diffondere ad un pubblico sempre più vasto ciò che, fino ad oggi, solo un nugolo di appassionati ha conservato insieme al proprio bagaglio di esperienze vissute. Questa strutturata opera, che si presenta come una “indypedia del rock” si focalizza, nei primi due episodi, su due città cardine della cultura musicale italiana: Bologna e Firenze. La terza puntata, da Napoli a Pordenone, completa il quadro eighties dell’Italia New Wave anni 80, colmando dignitosamente una grossa lacuna. Un altro rockumentary in programma è Offlaga Discopax di Pierr Nosari, che, attraverso una stilizzazione narrativa ripercorre e scandisce i giorni della registrazione di Bachelite, secondo disco degli emiliani Offlaga Discopax, una delle più sorprendenti rivelazioni di rock indipendente di questi anni, che non a caso ripongono il loro germe negli anni 80, integrandosi perfettamente al lavoro proposto da De Iuliis. Nel lavoro di Nosari, che già in passato ha realizzato un documento “emozionale” sui Massimo Volume dal titolo “Stagioni”, il rockumentary diventa esercizio di stile e ricerca di un linguaggio, elemento non comune nelle nuove leve del cinema italiano. Infine Fronte del Rock di Massimo Garlatti-Costa si propone come un rocku/roadmovie che partendo da Gemona del Friuli, attraverso una “riflessione” londinese, continua la sua corsa verso il MEI di Faenza, dove annualmente si tiene il Meeting delle Etichette Indipendenti. Si tratta di un’indagine sull’underground italiano in tre diversificati esempi di “indipendenza rock” della provincia friulana che, alla ricerca di un suo riconoscimento, si scontra con le difficili leggi di mercato. Questo singolare lavoro di Massimo Garlatti-Costa si propone sotto forma di diario che, indagando sul concetto di underground, percorre un “tracciato” italo-europeo che ha come punto di partenza e punto di arrivo la provincia friulana, attraversando i sogni e le ambizioni di chi spera in un futuro 6 migliore in cui ideali e lavoro possano diventare una sola cosa. Il documentario di Garlatti-Costa mostra una realtà sotterranea di cui la nostra penisola è sorprendentemente piena. E’ anche un lodevole invito a guardare oltre ciò che i circuiti ufficiali propongono per sostenere invece i “maledettamente” puri di spirito. La rockstar è un’invenzione dei mass-media che solo i fruitori possono demolire. Venendo al concorso vero e proprio, saranno 13 in tutto i film documentari in gara nella sezione PANORAMA, che arrivano da dieci paesi nel mondo: Italia, Bielorussia, Grecia, Israele, Inghilterra, Slovacchia, Irlanda, Svizzera, Argentina, Belgio, documentari che ci porteranno dall’ evidenziare la impossibilità di una stampa libera ed indipendente in Bielorussia con Journalists alle gerarchie, amicizie, giochi di potere e di ruolo all’interno del carcere femminile di Venezia con Fondamenta delle Convertite, all’emancipazione delle donne in Chiapas in Después del Zapatismo, all’immobilità e i paradossi di un sistema burocratico Italiano “impantanato” nell’ attuare la riqualifica urbana dell’ex sito industriale di Bagnoli ne Il Grande Progetto di Vincenzo Marra o la precarietà della vita nel Giappone del boom economico “non per tutti” di Japan: A Story of Love and Hate di Sean McAllister. Ma la sezione è arricchita da numerosi eventi speciali fuori concorso. La serata inaugurale del Festival vedrà subito la proiezione dell’ultimo documentario del ciclo dei Profils paysans del regista francese Raymond Depardon, La Vie Moderne, una proiezione che chiude l’omaggio a lui iniziato nella precedente edizione del NodoDocFest, progetto che impegna il cineasta dal 2000. Si continua nei giorni successivi con la proiezione di Sulla pelle della Terra, docu-film sul terremoto che colpì il Friuli nel 1976, diretto da Franco Bagnarol, Giovanni De Mezzo e Marco Rossitti. Ancora un super evento speciale venerdì 8 maggio sarà la proiezione de L’uomo con la macchina da presa di Dziga Vertov (1929) che sarà accompagnato da un’esecuzione musicale dal vivo. Infine ulteriore evento in programma sarà il conferimento di un premio a Gianfranco Rosi per i suoi film documentari. A Trieste Rosi presenterà il suo ultimo Below Sea Level (2008), già insignito di numerosi premi e fortemente voluto a Trieste dalla direzione del Festival, e successivamente Boatman (1994) NodoDocFest riconferma l’appuntamento mattutino con gli autori in Un caffè con… al Bar Libreria Knulp di via Madonna del Mare 7/a a Trieste. Giovedi 7 maggio ore 11.30 l’associazione culturale Il Nodo presenterà la sua ultima pubblicazione : il libro fotografico L’impero dell’immagine Cecilia Mangini Fotografa, 1952- 1965 a cura di Claudio Domini, alla presenza del curatore e della regista Cecilia Mangini. 7 A seguire il gradito ritorno al Festival triestino di Luigi Di Gianni le cui opere sono state finalmente raccolte in DVD. DOCVIDEO presenterà il cofanetto dedicato all'opera di uno dei più importanti documentaristi italiani, un viaggio antropologico tra mito e mistero nella cultura popolare. Il cinema e la fotografia di Luigi Di Gianni dentro gli aspetti più oscuri e affascinanti della tradizione nel sud Italia; la carriera e la personalità del grande regista viste attraverso l'occhio delicato e profondo di Simone Del Grosso. Due film e un libro, in una nuova concezione editoriale: tre opere speciali, tre contenuti speciali. Cofanetto Luigi Di Gianni: DVD Magia Lucana (1958) di Luigi Di Gianni e La malattia dell'arcobaleno. Appunti sul cinema di Luigi Di Gianni (2005) di Simone Del Grosso in abbinamento con il libro fotografico Il culto della realtà. Luigi Di Gianni Fotografo a cura di Claudio Domini realtà", edito in occasione della mostra fotografica dedicata a Di Gianni nella prima edizione del NodoDocFest. All’incontro interverranno quindi Luigi Di Gianni, Renato Peronetto (DOCVIDEO, DOC CHANNEL), Claudio Domini, Fabrizio Arpesella e Simone Del Grosso. Sabato 9 Maggio ore 11.30 Un caffè con… ospiterà la web radio La Jazera ed i protagonisti della sezione Rock&Doc. L’incontro sarà mediato da Raffaella Fort, e vedrà la partecipazione de La Jazera, Pierpaolo de Iuliis, regista di Crollo Nervoso, Pierr Nosari, regista di Offlaga Discopax, Massimo Garlatti-Costa, regista di Fronte del Rock. Mentre, domenica 10 Maggio ore 11.30 sarà Un caffè con… Panorama a chiudere gli appuntamenti con gli autori ed ospiti del Festival L’Opening Party di NodoDocFest 2009 powered by Rock&Doc vedrà l’esibizione dal vivo de GLI ILLUMINATI Martedi 5 Maggio, ore 21.30 presso TETRIS, Via della Rotonda, 3 (ingresso libero, riservato ai soci), a seguire dj set di Michael Myers. Saranno inoltre i dj de La Jazera e Ricky Russo ad animare, al Tetris ed in altri spazi, le nottate dopo la fine delle proiezioni al Cinema Ariston. Un ringraziamento va alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, alla Provincia di Trieste, al Comune di Trieste per i loro contributi, all’ Accademia di Francia a Roma-Villa Medici ed Alliance Française Trieste per il loro Patrocinio, al Cinema Ariston, all’ Università degli Studi di Trieste, all’ Università degli Studi di Udine, alla FICC, in Orbita, Tetris, Aamod, DocVideo, DDMagazine, Knulp, Image, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale, Salone Gemma, Metro Kubo, Nat-Design ed IRTEM per la loro collaborazione, allo sponsor tecnico Pianeta Zero, ed ai media partners Radioattività, la Jazera, Radio Capodistria, NTWK, Doc-Channel, Filmakers’ Tv, Nova Muzique per il loro supporto a questa 3° edizione del NodoDocFest. 8 LE SEZIONI Fare cose con parole: Carole Roussopoulos e Delphine Seyrig Doing things with words : Carole Roussopoulos e Delphine Seyrig Genet parle d’Angela Davis Carole Roussopoulos, Francia, 1970, 7 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano. Le F.H.A.R. – Front Homosexuel d’Action Révolutionnaire Carole Roussopoulos, Francia, 1971, 26 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano “Y’a qu’a pas baiser” Carole Roussopoulos, Francia, 1971-73, 17 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano S.C.U.M. Manifesto Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Francia, 1976, 27 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Lip 1: Monique Carole Roussopoulos, Francia, 1973, 25 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Lip 5: Christiane et Monique Carole Roussopoulos, Francia, 1976, 30 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano. Maso et Miso vont en bateau Les Muses s’amusent (Nadja Ringart, Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Ioana Wieder), Francia, 1976, 55 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano La marche du retour des femmes à Chypre Carole Roussopoulos, Cipro/Francia, 1975, 40 min., video, b/n, v.o. Francese e Greco parzialmente tradotto in Francese, sott. Italiano La marche des femmes à Hendaye Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Les mères espagnoles Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Spagna/Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o. Spagnolo (perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano Inès Delphine Seyrig, Francia, 1975, 19 min., video, b/n, v.o. Francese e Portoghese, sott. Italiano. Le viol : Anne, Corinne, Annie, Brigitte, Josyane, Monique et les autres Carole Roussopoulos, Corinne Happe, Anne Rizzo, video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano. Les prostitués de Lyon parlent Carole Roussopoulos, Francia, 1975, 46 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano 9 Kate Millet parle de la prostitution avec des féministes Vidéa (Anne-Marie Faure, Syn Guérin, Catherine Lahourcade, Isabelle Fraisse, Francia), 1975, 20 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese parzialmente tradotto in Francese, sott. Italiano Sois belle et tais-toi! Delphine Seyrig, Stati Uniti/Francia, 1975-76, 111 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese (parzialmente perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano. Al cuore di un Paese: Cecilia Mangini documentarista At the heart of a Country – Cecilia Mangini, documentarist Essere donne Cecilia Mangini, Italia, 1965, 28 min, BetaSp, b/n, v.o. Italiano Tommaso Cecilia Mangini, Italia, 1965, 11 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano Brindisi ’65 Cecilia Mangini, Italia, 1966, 14 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano O Trieste del mio cuore Cecilia Mangini, Italia, 1964, 16 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano All’armi, siam Fascisti! Cecilia Mangini, Lino Del Fra, Lino Micciché, Italia, 1962, 107 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano Firenze di Pratolini Cecilia Mangini, Italia, 1959, 17 min, DigiBeta, b/n e col, v.o. Italiano Ignoti alla città Cecilia Mangini, Italia, 1958, 11 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano La canta delle marane Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min , DigiBeta, col, v.o. Italiano Fata Morgana Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano San Lorenzo, uomini e case Cecilia Mangini, Italia, 1962, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano Felice Natale Cecilia Mangini, Italia, 1965, 13 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Come favolosi fuochi d’artificio Lino Del Fra, Italia, 1967, 30 min, Digibeta, col, v.o. Italiano 10 V&V Lino Del Fra, Italia, 1970, 16 min, Digibeta, col, v.o. Italiano La briglia sul collo Cecilia Mangini, Italia, 1972, 15 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Stendalì (Suonano ancora) Cecilia Mangini, Italia, 1960, 11 min, Digibeta, col, v.o. Italiano La passione del grano Antonio Michetti (pseudonimo di Lino Del Fra), Italia, 1960, 10 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Dalla ciliegia al lambrusco Cecilia Mangini, Italia, 1973, 18 min, video, col, v.o. Italiano ArchINdoc: tra architettura e documentario ArchINdoc. Between architecture and documentary film Koolhaas HouseLife Ila Bêka e Louise Lemoîne, Francia/Italia, 2008, 58 min, BetaSp, col, v. o Francese, sott. Italiano Panorama: nuove tendenze del documentario Panorama. New Trends in documentary film EVENTI SPECIALI La Vie Moderne Raymond Depardon, Francia, 2008, 90 min, 35mm, col, v.o. Francese, sott. Italiano Sulla pelle della terra Marco Rossitti, Italia, 2009, 60 min, Digibeta, b/n e colore, v. o. Italiano The Man with a Movie Camera Dziga Vertov, Unione Sovietica, 1929, 68 min, 16 mm, b/n, muto Below Sea Level Gianfranco Rosi, Italia/USA, 2008, 110 min, 35 mm, col, v. o. Inglese, sott. Italiano Boatman Gianfranco Rosi, Italia/USA, 1994, 55 min, 16 mm, b/n, v. o. Hindi e Inglese, sott. Italiano 11 IN CONCORSO La Forteresse Fernand Melgar, Svizzera, 2008, 100 min, Digibeta, col, v. o Francese, sott. Inglese e Italiano Japan: A Story of Love and Hate Sean McAllister, Gran Bretagna/Giappone, 2008, 70 min, BetaSP, col, v. o Inglese e Giapponese, sott. Italiano Napoli Piazza Municipio Bruno Oliviero, Italia, 2008, 55 min, col, Digibeta, v.o. Italiano Il Grande Progetto Vincenzo Marra, Italia, 2008, 71 min, BetaSp, col, v. o Italiano Después del Zapatismo (After the revolution) Leticia Agudo, Irlanda/Spagna, 2008, 52 min, col, Digibeta, v.o Spagnolo, sott. Italiano Hair India Raffaele Brunetti e Marco Leopardi, Italia, 2008, 75 min, Digibeta, col, v. o Inglese, Telugo, Bengali, Italiano, sott. Italiano Journalists Aleh Dashkevich, Bielorussia, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o Bielorusso, sott. Italiano Fondamenta delle Convertite Penelope Bortoluzzi, Italia, 2008, 117 min, Digibeta, col, v. o Italiano René – 20 years between prison and freedom Helena Trestíková, Repubblica Ceca, 2008, 83 min, col e b/n, Digibeta, v.o. Ceca, sott. Italiano Unidad 25 Alejo Hoijman, Argentina, 2008, 90 min, 35mm, col, v. o Spagnola, sott. Italiano Pizza in Auschwitz Moshe Zimerman, Israele, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o. Ebraico, Polacco, Lituano, Inglese, sott. Italiano Des hommes Khristine Gillard, Belgio, 2008, 70 min, col, BetaSp, v.o. Francese, sott. Italiano Rock&Doc: ROCKUMENTALIA - il rock nello stivale Rock&Doc : ROCKUMENTALIA. Rocking the boot Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 Prima puntata: Onde Emiliane Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano 12 Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 Seconda puntata: Firenze Sogna Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 Terza Puntata: Italia Wiva Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano Fronte del Rock Massimo Garlatti-Costa, Italia, 2008, 52 min, video, col, v.o. Italiano OfflagaDiscoPax Pierr Nosari, Italia, 2008, 68 min, video, col, v.o. Italiano 13 PROGRAMMA PROIEZIONI Mercoledì 6 20.00 – APERTURA DEL FESTIVAL 20.20 CECILIA MANGINI Essere donne Cecilia Mangini, Italia, 1965, 28 min, BetaSp, b/n, v.o. Italiano Documento cinematografico sulla condizione del lavoro femminile in Italia energico come un concerto jazz e preciso come un’inchiesta scientifica: la distanza culturale ed economica fra il nord e il sud vissuta dalle donne viene ripensata attraverso un montaggio sincopato costruito su ripetizioni e differenze, che riesce a trasformare una semplice documentazione in un film-saggio moderno fin dall’impressionante incipit atomico. A seguire Tommaso Cecilia Mangini, Italia, 1965, 11 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano Il miracolo economico visto dal Sud, da una Puglia povera e disperata, la cui gente ha perduto la fierezza della propria condizione pur di trovare un posto di lavoro al Petrolchimico, lasciandosi abbagliare dalle false promesse di una classe dirigente corrotta e di una grande industria devastatrice. Brindisi ’65 Cecilia Mangini, Italia, 1966, 14 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano Reportage cinematografico gemello di Tommaso: la mutazione antropologica, culturale ed economica dell’Italia che solo qualche anno più tardi diverrà oggetto di analisi da parte di Pasolini è già qui descritta con dolorosa nettezza. Le immagini dei volti muti dei capi operai, un tempo giovani braccianti nei campi, sono messe in dialettico contrappunto con uno spettacolo di pupi che racconta la stessa storia di marginalità e ingiustizia sociale, lo stesso sud disperato cui la fabbrica ha comprato anche l’anima. O Trieste del mio cuore Cecilia Mangini, Italia, 1964, 16 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano Film-inchiesta su Trieste: l’arretratezza economica, la difficile posizione politica e la miseria sociale della città vengono indagate incrociando fra loro dati economici, interviste sociologiche, immagini di repertorio, fino a raggiungere un quadro duro e preciso. L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA 22.00 – EVENTO SPECIALE FUORI CONCORSO PANORAMA La Vie Moderne Raymond Depardon, Francia, 2008, 90 min, 35mm, col, v.o. Francese, sott. Italiano Attraverso una serie di ritratti, Raymond Depardon diventa testimone delle vite, dei valori e delle storie famigliari di alcuni agricoltori: tutto ciò che li lega alla terra, il suo lascito. S’interroga su cosa resterà di queste “persone della terra”. 14 23.30 – ROCK&DOC Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 Prima puntata: Onde Emiliane Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano Nei primi anni degli anni '80 ci fu un boom senza precedenti del "modello italiano", nell'arte e nella cultura ma anche nel costume e nella vita di tutti i giorni. Tra queste realtà trovano spazio gruppi musicali che superata la fase più aspra e nichilista del punk, cercano nuovi linguaggi e diffondono la loro attività in tutta la penisola. Questo documentario vuole essere un viaggio per frammenti, riflessioni e descrizioni sulla parte degli anni Ottanta più creativa ed anticonformista. L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA Giovedì 7 15.00 - PANORAMA La Forteresse Fernand Melgar, Svizzera, 2008, 100 min, Digibeta, col, v. o Francese, sott. Inglese e Italiano Per la prima volta una cinepresa attraversa le porte di un Centro d’accoglienza per richiedenti di asilo politico in Svizzera, senza nessuna limitazione. Propone uno sguardo a misura umana su un luogo di transito austero dove 200 uomini, donne e bambini attendono, tra il dubbio e la speranza, che lo Stato decida il loro destino. 17.00 - EVENTO SPECIALE PANORAMA Sulla pelle della terra (work in progress) Marco Rossitti, Italia, 2009, 60 min, Digibeta, b/n e colore, v. o. Italiano La tragica vicenda del terremoto del Friuli del 1976 e quello che ne è seguito: l’impatto e la prima emergenza, i soccorsi, il ruolo dei media, le tendopoli, i fermenti sociali, la ricostruzione, il recupero del patrimonio artistico, la riscoperta dell’identità friulana, la nascita dell’Università di Udine, il volontariato, l’origine della Protezione Civile, attraverso una serie di rari ed inediti documenti filmati. L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA 18.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS Genet parle d’Angela Davis Carole Roussopoulos, Francia, 1970, 7 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano. Jean Genet è invitato dalla televisione pubblica francese (ORTF) a parlare di Angela Davis, militante comunista e femminista delle Black Panthers catturata dall’FBI e imprigionata negli Stati Uniti. Sospettando che il suo intervento possa essere censurato, Genet chiede a Carole Roussopoulos di accompagnarlo con la videocamera. Il primo video conservato di Carole Roussopoulos, girato all’interno dell’apparato televisivo e contro di esso. A seguire Le F.H.A.R. – Front Homosexuel d’Action Révolutionnaire Carole Roussopoulos, Francia, 1971, 26 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Sulla scia del Maggio ’68 e del movimento femminista, gli omosessuali rompono il silenzio, si introducono nella manifestazione del Primo Maggio 1971, prendono la parola in un seminario di filosofia della neonata Università di Vincennes (Parigi 8). Carole Roussopoulos raccoglie l’eredità 15 del cinema diretto, militante e di controinformazione, e ci regala un quadro di storia, uno strumento di lotta, e l’obbligo di pensare in prima persona. “Y’a qu’a pas baiser” Carole Roussopoulos, Francia, 1971-73, 17 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Quasi un film didattico, “y’a qu’à pas baiser” lotta contro l’immagine stereotipata della donna/madre, vuol illustrare la semplicità del metodo abortivo Karman, mostra la gioia rabbiosa della prima grande manifestazione femminista per l’aborto e la contraccezione liberi e gratuiti (20 novembre 1971). S.C.U.M. Manifesto Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Francia, 1976, 27 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano S.C.U.M. Manifesto è il titolo di un libello esplosivo di Valerie Solanas, più nota per aver sparato ad Andy Warhol. S.C.U.M. sta per Society for Cutting Up Men (“società per castrare/fare a pezzi gli uomini”): la Solanas, già vittima delle violenze del proprio padre, attacca visceralmente il potere maschile. Quasi una metafora del suo lavoro d’operatrice-regista, Carole Roussopoulos siede alla macchina da scrivere per apprendere dall’amica, e soprattutto trascrivere le parole di una donna che grida i contenuti di mille altre. 20.00 - PANORAMA Japan: A Story of Love and Hate Sean McAllister, Gran Bretagna/Giappone, 2008, 70 min, BetaSP, col, v. o Inglese e Giapponese, sott. Italiano Sono gli anni del boom economico giapponese, e Naoki, 56 anni, ha davvero tutto: guida una BMW e vive in una casa con 6 camere da letto. Perde tutto a causa della crisi economica del 1992. Viene salvato dalla sua nuova fidanzata, Yoshie, 29 anni, che lavora 15 ore al giorno e fa 3 lavori diversi per mantenersi. Ogni sera Yoshie lascia Naoki a casa per andare in un sordido bar, dove è pagata per bere con degli uomini. Torna a casa ubriaca e prende in giro Noaoki per i suoi miseri guadagni. La loro lotta è una storia d’amore e di sopravvivenza nella seconda economia più ricca del mondo. 21.00 - PREMIAZIONE CECILIA MANGINI All’armi, siam Fascisti! Cecilia Mangini, Lino Del Fra, Lino Micciché, Italia, 1962, 107 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano “Questo film non vuole persuadere nessuno. Questo film vuole dire soltanto che noi siamo i figli degli eventi riassunti da questo schermo, ma siamo anche i responsabili del presente. In ogni momento, in ogni scelta, in ogni silenzio come in ogni parola, ciascuno di noi decide il senso della vita propria e di quella altrui”. L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA 23.30 - ROCK&DOC Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 sarà presente l’autore Seconda puntata: Firenze Sogna Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA 16 Venerdì 8 15.00 - PANORAMA Napoli Piazza Municipio Bruno Oliviero, Italia, 2008, 55 min, col, Digibeta, v.o. Italiano Napoli Piazza Municipio è un lungo viaggio in poche centinaia di metri quadrati. Un viaggio che ci porta in diverse epoche storiche, in diversi paesi attraverso le lingue che si parlano nella piazza, in diversi contesti sociali. L’archivio sulla piazza racconta una storia rimossa. Così, lentamente come uno scavo archeologico - il film svela i vari strati del presente e del passato. Tutto sta insieme e tutto è distante. 16.00 - PANORAMA Il Grande Progetto Vincenzo Marra, Italia, 2008, 71 min, BetaSp, col, v. o Italiano Nel 1996, il comune di Napoli approva un progetto di riqualificazione urbana per la riconversione dell’ex sito industriale di Bagnoli, che si propone di creare un insediamento a bassa densità abitativa con un’alta qualità ambientale. Il presidente e il direttore generale della Bagnoli S.p.A., l’organo preposto alla realizzazione del progetto, supervisionano il lavoro e dialogano con le istituzioni, i sindacati e la stampa, mentre Biagio, un operaio di trent’anni, costruisce con la sua gru il futuro della città. 17.20 – CECILIA MANGINI Firenze di Pratolini Cecilia Mangini, Italia, 1959, 17 min, DigiBeta, b/n e col, v.o. Italiano La marginalità, la povertà di una Firenze sconosciuta, opposta a quella cartolinesca e imbalsamata, sono filmate evitando patetismi e semplificazioni. Il pur onesto populismo pratoliniano del commento è riassorbito con finezza attraverso la scelta pittorica nel taglio delle inquadrature e nelle insistite tonalità pastello delle immagini: il richiamo a Rosai non è citazione gratuita ma precisa messa in forma di una realtà per meglio comprenderne ogni aspetto sociale e culturale, e denunciarne la dolorosa condizione. A seguire Ignoti alla città Cecilia Mangini, Italia, 1958, 11 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano Spoglio quadro post-neorealista dei ragazzi di vita romani, del loro ambiente, delle loro esistenze, ritratti senza compiacimento estetizzante, senza alcuna affascinata mitologia, a partire da un ossimorico commento scritto da Pier Paolo Pasolini. La canta delle marane Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min , DigiBeta, col, v.o. Italiano Apparentemente spensierato elogio dell’anarchia esistenziale dei giovani sottoproletari romani, della loro disperata vitalità, del loro gioco comunitario: in realtà quadro sociale impressionante e precisa denuncia, schizzati senza alcuna pesantezza sociologica, perché ricchi di pietas e di amore mai paternalistico. Ed è proprio attraverso una forma che si sbriglia in piani sequenza liberissimi che il risultato è raggiunto appieno, e ci commuove e indigna. Fata Morgana Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano 17 “La realtà non piace a nessuno. Siamo in troppi a sfuggire alle nostre responsabilità”: da questa dura analisi si sviluppa un film-pamphlet che ha per oggetto l’immigrazione meridionale a Milano e per articolazione espressiva una precisa denuncia contro l’ipocrisia della civilizzazione e la menzogna della società del consumo. San Lorenzo, uomini e case Cecilia Mangini, Italia, 1962, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano Lettera aperta in forma di film: il continuo movimento dello sguardo documenta la situazione abitativa di un quartiere popolare romano, le sue case pericolanti, i suoi cortili fatiscenti, i suoi colori spenti, mostrando le tracce di una guerra che per i poveri non è mai davvero finita. Una voice over di viva forza polemica descrive l’intollerabile condizione di vita e i continui pericoli di morte degli abitanti, assumendosi in prima persona l’onere di denunciare persone ed eventi che hanno creato un disastro pubblico: una rigorosa forma di reportage senza sconti ma senza urla di cui avremmo ancora bisogno. L’AUTRICE PRESENTE IN SALA 18.30 ARCHINDOC PRESENTAZIONE ARCHINDOC Koolhaas HouseLife Ila Bêka e Louise Lemoîne, Francia/Italia, 2008, 58 min, BetaSp, col, v. o Francese, sott. Italiano Il film tratta di uno dei capolavori più recenti dell’architettura contemporanea: La Casa a Bordeaux progettata nel 1998 da Rem Koolhaas/OMA. Diversamente dagli abituali film sull’architettura, Koolhaas HouseLife non vuole spiegare l’edificio, ma permettere allo spettatore di entrare nella sfera invisibile della sua intimità quotidiana. Questo esperimento presenta un nuovo modo di osservare l’architettura ed amplia il campo della sua rappresentazione. 19.50 – CAROLE ROUSSOPOULOS Lip 1: Monique Carole Roussopoulos, Francia, 1973, 25 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Maggio 1973. A Besançon, gli operai occupano la fabbrica di orologi “Lip”, protestando contro la sua liquidazione. Manifestazioni e scontri con la polizia si oppongono come le due rappresentazioni di una lotta: da una parte, la videocamera di Carole Roussopoulos ci rende partecipi di idee, slogan, sentimenti, sfumature e contraddizioni; dall’altra, l’immagine televisiva ci ripete sempre lo stesso canovaccio, scaramucce più fascinazione per le forze dell’Ordine. Lip 5: Christiane et Monique Carole Roussopoulos, Francia, 1976, 30 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano. Lip, tre anni dopo: ricomincia la lotta, la fabbrica è nuovamente occupata. Ritroviamo Monique, che descrive la situazione sostituendo a “uomo” e “donna” le parole “Bianco” e “Arabo”: “A Lip, siamo metà Bianchi e metà Arabi... Incontriamo Christiane, un’operaia specializzata di Lip che incarna la gioia di prendere la parola e di scoprire poco a poco quel che si è, quel che si pensa. Alle parole sue e di Monique si oppone la logorrea maschile, e in particolare dei rappresentanti sindacali, parodiata con strategie volutamente semplici che ricordano Maso et Miso. Maso et Miso vont en bateau Les Muses s’amusent (Nadja Ringart, Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Ioana Wieder), Francia, 1976, 55 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Una riflessione esilarante sulla stupidità della televisione, sul potere mediatico, sulla posizione della donna nello spazio pubblico. Françoise Giroud, sceneggiatrice giornalista e scrittrice, segretaria di Stato per la Condizione femminile dal 1974, è invitata ad una trasmissione che 18 “festeggia” la fine dell’Anno della donna proclamato dall’ONU per il 1975 (“ancora un giorno e l’anno della donna, uff!, è finito!”). Delphine Seyrig registra la trasmissione, e con tre amiche e compagne si applica a criticarla e a reinventarla con rabbia, intelligenza e umorismo. 22.00 – EVENTO SPECIALE PANORAMA The Man with a Movie Camera - con accompagnamento dal vivo Dziga Vertov, Unione Sovietica, 1929, 68 min, 16 mm, b/n, muto 23.30 – ROCK&DOC Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 Terza Puntata: Italia Wiva Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA Sabato 9 15.00 - PANORAMA Bathers Eva Stefani, Greece, 2008, 45 min, col, Digibeta, v.o Greco, sott. Italiano Il film segue un’estate nella vita di un gruppo di pensionati greci che frequentano regolarmente diverse città termali. La vita prosegue con lentezza al ritmo dei ricordi del passato. In quest’atmosfera svogliata i protagonisti si sentono liberi di dire e fare cose che non si sarebbero mai autorizzati nel loro circolo sociale abituale. Quest’atmosfera felice è spesso alternata da riflessioni sul passato o sulla morte. 15.50 - PANORAMA Después del Zapatismo (After the revolution) Leticia Agudo, Irlanda/Spagna, 2008, 52 min, col, Digibeta, v.o Spagnolo, sott. Italiano Le donne Maya del Chiapas, in Messico, costituivano l’ultima tavola in una piramide di sfruttamento. Quando l’esercito zapatista aumentò la propria difesa, anche le ribelli lottavano per la giustizia nella loro cultura. Después del Zapatismo ne esplora l’impatto odierno sulle loro vite seguendo una famiglia molto particolare. 17.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS La marche du retour des femmes à Chypre Carole Roussopoulos, Cipro/Francia, 1975, 40 min., video, b/n, v.o. Francese e Greco parzialmente tradotto in Francese, sott. Italiano A seguito del colpo di stato organizzato dalla Grecia dei colonnelli nel luglio 1974, Cipro è divisa tra il sud occupato dai greci e il nord invaso dai turchi. Nell’aprile 1975 una marcia pacifista riunisce delegazioni di donne da tutto il mondo per richiedere l’applicazione di una risoluzione dell’ONU, che prevede che i rifugiati possano finalmente rientrare nelle loro case. Carole Roussopoulos è presente anche in questa lotta, e agisce con la sua videocamera: ascoltando, partecipando, dando la parola. La marche des femmes à Hendaye Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano La marcia femminista del 5 ottobre 1975 protesta contro l’esecuzione, qualche giorno prima, di cinque prigionieri baschi da parte del regime franchista. Carole Roussopoulos filma la nascita di 19 una manifestazione, dall’arrivo dei pullman alla preparazione degli striscioni, dei canti, degli opuscoli. Un gruppo di libertarie spagnole racconta con estrema lucidità politica quarant’anni di lotta, analizzando le delusioni, gli scontri, la propria situazione e le nuove speranze. Poi la marcia comincia: passiamo dai ritratti di gruppo alla coralità del movimento, al canto doloroso e intenso di una militante. Les mères espagnoles Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Spagna/Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o. Spagnolo (perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano Filmato nell’urgenza e di nascosto per testimoniare lo scandalo dell’omicidio di Stato (tortura e condanna a morte) nella Spagna di Franco. Ancor più che l’antifascismo, è il dolore composto e inconciliato delle madri di due condannati a morte che strazia lo spettatore. “Il personale è politico”. 18.40 - PANORAMA Hair India Raffaele Brunetti e Marco Leopardi, Italia, 2008, 75 min, Digibeta, col, v. o Inglese, Telugo, Bengali, Italiano, sott. Italiano Il viaggio dei capelli di una giovane donna indiana. Offerti al tempio e poi trasformati in preziose “hair extension” in Italia, gli stessi capelli torneranno in India per soddisfare la vanità di una donna in carriera di Bombay. Un racconto sul culto della bellezza nell’era della globalizzazione. Un inedito ritratto dell’India d’oggi con le sue contraddizioni, tra modernità, crescita economica e tradizioni millenarie. 20.10 - CECILIA MANGINI Felice Natale Cecilia Mangini, Italia, 1965, 13 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Brillante pamphlet anticonsumista di gran lunga in anticipo sui suoi tempi: in pieno e strombazzato boom economico vengono presi di mira attraverso un vorticoso e sarcastico montaggio tutti i compulsivi e alienanti rituali delle spese pre-natalizie, fino a raggiungere un insostenibile ritratto espressionista della piccola borghesia incantata dal falso benessere e dal simulacro del denaro. A seguire Come favolosi fuochi d’artificio Lino Del Fra, Italia, 1967, 30 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Critico ritratto della generazione che un anno dopo avrebbe fatto il ’68, dei suoi slanci ideali e dei suoi limiti politici: una scattante macchina da presa a spalla coglie volti e gesti di giovani libertari e capelloni modaioli, impastandoli in un caleidoscopio pop di colori, slogan, luoghi, riuscendo a coglierne l’erranza esistenziale e il vitalismo anarchico. Una voice over ideologica giudica pessimisticamente là dove invece la sensibilità cinematica si appassiona con leggerezza agli eventi e li sa valorizzare ben più di un prevedibile format telegiornalistico. V&V Lino Del Fra, Italia, 1970, 16 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Cine-documento sulle dinamiche di un rapporto amoroso che vuole mutare il dato personale in fatto politico e viceversa: immagini timide ed efficacissime colgono le carezze e i corpi amanti di una coppia di giovani attivisti militanti, riuscendo a legare intimamente i loro discorsi ideali ad una pratica rivoluzionaria vissuta nel quotidiano. La briglia sul collo Cecilia Mangini, Italia, 1972, 15 min, Digibeta, col, v.o. Italiano 20 “Questo bambino si chiama Fabio Spada ha sette anni, suo padre fa il muratore. Fabio ha due fratelli e vive in una borgata di Roma, San Basilio. La casa dove abita, l’8C interno 9, è composta di due stanze per cinque persone. San Basilio supera i 30.000 abitanti: un solo autobus collega la borgata alla città. A San Basilio ci sono migliaia di bambini, di ragazzi: una sola scuola elementare di stato e una scuola privata gestita da religiose. Non ci sono parchi o giardini: per i loro giochi bastano i cortili dei lotti. L’anno scorso Fabio ha cambiato classe: ha dovuto frequentare una classe differenziale. Difficoltà di apprendimento per eccessiva irrequietezza, intolleranza alla disciplina scolastica: queste le motivazioni del provvedimento. Fabio dunque è stato definito dalla scuola un disadattato”. 21.30 - EVENTO SPECIALE PANORAMA PREMIAZIONE GIANFRANCO ROSI Below Sea Level Gianfranco Rosi, Italia/USA, 2008, 110 min, 35 mm, col, v. o. Inglese, sott. Italiano Circa a 200 miglia a sud-est di los Angeles e 6 metri sotto il livello del mare, un gruppo di esclusi vive in mezzo al deserto. Ognuno ha le proprie ragioni per essere qui e soprattutto una ragione per non essere altrove. Il documentarista Gianfranco Rosi segue gli abitanti ad una giusta distanza e non fornisce nessun testo, nessuna spiegazione, lasciando parlare le immagini e le persone. 23.30 - ROCK&DOC Fronte del Rock Massimo Garlatti-Costa, Italia, 2008, 52 min, video, col, v.o. Italiano Un viaggio attraverso il mondo del rock underground nella provincia italiana. Seguendo tre gruppi musicali friulani nella loro ricerca del successo, il regista Massimo Garlatti-Costa scopre una realtà fatta di passioni, di sogni e sopratutto di inesauribili speranze. Il documentario si sposta a Londra per incontrare band emergenti e scoprire un’altra realtà, e prosegue al MEI, Meeting delle etichette indipendenti di Faenza, dove musicisti affermati ed esperti del settore parlano della loro esperienza. Dopo un anno, il viaggio si conclude di nuovo in Friuli: ed è tempo di tirare le somme. L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA DOMENICA 10 15.00 - PANORAMA Journalists Aleh Dashkevich, Bielorussia, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o Bielorusso, sott. Italiano La Bielorussia ha mostrato l’importanza dell’informazione indipendente. Importanza ancora più grande in una società che non possiede ancora una tradizione democratica stabile, una società in cui, come mostra il film, la distanza tra la libertà e la mancanza di libertà è lunga quanto un’arma puntata. Il documentario osserva diversi giornalisti bielorussi nelle loro scelte, l’importanza di essere onesti in un’epoca in cui le strutture sociali ed economiche stanno cambiando. Si tratta di scelte difficilissime tra la coscienza e la tentazione, tra la paura e la dignità. 16.00 - PANORAMA René – 20 years between prison and freedom Helena Trestíková, Repubblica Ceca, 2008, 83 min, col e b/n, Digibeta, v.o. Ceca, sott. Italiano Questo crudo ed autentico documentario racconta la storia di René la cui vita è stata registrata dalla cinepresa fin dai suoi 17 anni. La cinepresa segue il viaggio senza speranza tra la prigione e i corti periodi fuori dalle sue mura. Nel 2008 il film termina, lasciando René, ormai trentasettenne, un uomo malato che continua ad avere problemi con la legge e che è anche l’autore di due libri. La 21 regista Helena Trestíková registra l’evoluzione personale di René sullo sfondo di importanti cambiamenti politici nell’Europa Centrale. 18.00 - PANORAMA Fondamenta delle Convertite Penelope Bortoluzzi, Italia, 2008, 117 min, Digibeta, col, v. o Italiano Un anno nel carcere femminile di Venezia : la vita quotidiana nei corridoi e negli spazi comuni di questo ex-monastero affacciato sulla laguna. Le celle sono aperte durante il giorno e chiuse solo la notte. Un piano, il “nido”, è destinato alle carcerate con figli, che possono vivere con le madri fino ai tre anni. Detenute provenienti da tutta Italia, dai Balcani, dai Caraibi, dalla Nigeria e dai campi zingari, i loro bambini e le agenti penitenziarie vivono in una promiscuità senza tregua, destreggiandosi ciascuno a suo modo fra gerarchie, amicizie, giochi di ruolo e di potere. L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA 19.30 - PANORAMA Unidad 25 Alejo Hoijman, Argentina, 2008, 90 min, 35mm, col, v. o Spagnola, sott. Italiano Simón Pedro, un detenuto di 18 anni, è condotto al penitenziario Unidad 25, l’unica prigionechiesa. Unidad 25 è un documentario d’osservazione che segue Simón Pedro nel suo processo d’adattamento e d’indottrinamento al regime religioso che gli si vuole imporre. 21.00 - PANORAMA Pizza in Auschwitz Moshe Zimerman, Israele, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o. Ebraico, Polacco, Lituano, Inglese, sott. Italiano Dani Hanoch, sopravvissuto all’Olocausto, è finalmente riuscito a convincere i propri figli ormai adulti, Miri and Sagi, a fare un viaggio con lui fino a ciò che resta dei campi nazisti in Lituania e Polonia. Con loro Dani vuole esaudire il sogno di una vita: passare la notte nella sua vecchia baracca di Auschwitz. Attorno ad una fetta di pizza, che Miri gli porta dalla vicina città di Auschwitz, padre e figli hanno un’inevitabile abbuffata riempita di humour nero ed enorme dolore. DANI HANOCH SARA PRESENTE IN SALA 22.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS Inès Delphine Seyrig, Francia, 1975, 19 min., video, b/n, v.o. Francese e Portoghese, sott. Italiano. Di Inês Etienne Romeu, giovane militante nel Brasile della dittatura militare, vediamo soltanto una fotografia. Incarcerata torturata stuprata a partire dal maggio 1971, Inês è ancora detenuta nel 1975, dopo l’appello femminista del Congresso di Francoforte (1974) e quello dell’ONU l’anno successivo. Pamphlet interventista, film-appello potente nella sua semplicità, Inès è un viaggio indiretto nell’inferno della violenza, lontanissimo dall’estetica dei film di Carole Roussopoulos. Le viol : Anne, Corinne, Annie, Brigitte, Josyane, Monique et les autres Carole Roussopoulos, Corinne Happe, Anne Rizzo, video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano. 22 La parola alle donne, a proposito di una delle violenze supreme dell’uomo: lo stupro come emblema della “totalità dell’odio e del disprezzo delle donne”. Una giovane si interroga. Come vincere la passività, la paura, il senso di colpa indotto? Come affrontare la questione della violenza all’interno di una lotta più globale contro l’oppressione? Uomini o donne, c’è molto da imparare da questa parola tutta al femminile. 23.30 - ROCK&DOC OfflagaDiscoPax Pierr Nosari, Italia, 2008, 68 min, video, col, v.o. Italiano Gli OfflagaDiscoPax, band indie-electrorock di Reggio Emilia, pubblicano il loro disco d'esordio "Socialismo Tascabile (prove tecniche di trasmissione)" nel 2005 e diventano immediatamente un piccolo grande caso nel panorama musicale italiano indipendente. Questo rockumentary, seguendo la realizzazione del loro secondo disco "Bachelite", osserva e riflette sui motivi del sorprendente clamore del loro esordio e sulle possibili relazioni con una parte di società italiana a cui è stato "davvero preso tutto". L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA Lunedì 11 15.00 - CECILIA MANGINI Proiezione di documenti d’archivio AAMOD-Cecilia Mangini Stendalì (Suonano ancora) Cecilia Mangini, Italia, 1960, 11 min, Digibeta, col, v.o. Italiano Tra Dovzhenko e De Martino: un’immagine lirica e violenta riporta in vita un impressionante rito funebre in uno sperduto paesino salentino. Volti come pietra, gesti antichissimi, emozioni arcaiche ed esorcismo della morte divengono la materia prima di un Trauerspiel che non ha eguali nel coevo documentarismo de martiniano: qui la forma si fa contagiare dal rituale, ne prende le sembianze tarantolate, assorbendo in toto la patetica carica emotiva dei versi pasoliniani del commento. Non c’è manierismo nel taglio delle inquadrature, né distanza accademica, ma vero e vivo dolore rivissuto attraverso il filtro dello stile. La passione del grano Antonio Michetti (pseudonimo di Lino Del Fra), Italia, 1960, 10 min, Digibeta, col, v.o. Italiano “In Lucania al tempo della mietitura, si celebra ancora la Passione del Grano, un rito agricolo residuo delle antiche civiltà religiose mediterranee, diffuso, in un passato ancora recente, in tutta l’Europa contadina. L’arcaico terrore del «vuoto vegetale» dell’inverno ha spinto i contadini a considerare la mietitura come un’offesa mortale recata al grano ucciso dalla falce. Che il «delitto» si compia, allora, sotto forma di una sacra rappresentazione: la caccia a un mitico animale, il capro”. Elegante etnografia documentaria che nasconde una fine critica politica della condizione bracciantile e della miseria delle campagne arretrate del sud. Dalla ciliegia al lambrusco Cecilia Mangini, Italia, 1973, 18 min, video, col, v.o. Italiano Affettuoso reportage sulla “camminata popolare di Vignola”, una gara non competitiva e popolare che metteva in crisi la retorica competitiva e il mito disciplinare dello sport: le allegre interviste ai partecipanti raccontano un paese in cerca di comunità, di un legame sociale profondo basato su sentimenti libertari e fraterni, un paese che nella sua variopinta eppur coesa umanità ci sembra oggi così lontano... 23 17.40 –EVENTO SPECIALE PANORAMA Boatman Gianfranco Rosi, Italia/USA, 1994, 55 min, 16 mm, b/n, v. o. Hindi e Inglese, sott. Italiano Un documentario in bianco e nero ambientato a Benares. Il regista Rosi attraversa il Gange accompagnato dal barcaiolo Gopal Maji, parla ed osserva i bagnanti ed i pellegrini. “Creando l’illusione di un mondo che sfila davanti ai nostri occhi, dall’interno della barca, il film si trasforma in un viaggio senza destinazione. Sullo schermo appaiono e spariscono diversi personaggi e Gopal resta l’unico punto di riferimento”. (Gianfranco Rosi) 18.40 - PANORAMA Des hommes Khristine Gillard, Belgio, 2008, 70 min, col, BetaSp, v.o. Francese, sott. Italiano Alcune prostitute si raccontano; dietro alle vetrine sistemano i cuscini, si siedono e aspettano. Le loro storie parlano di uomini in cerca di qualcosa. Le donne conoscono bene l’amore e sanno tenerlo lontano dal lavoro, dove un cliente non sarà mai qualcos’altro. Attraverso le loro parole emerge un mondo che vive tra pochi metri quadri e alle sei e mezza abbassa la serranda, mentre tutto intorno la città lavora e cresce. L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA 20.00 - PREMIAZIONE CONCORSO PANORAMA 21.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS Les prostitués de Lyon parlent Carole Roussopoulos, Francia, 1975, 46 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano Giugno 1975: occupazione della chiesa di Saint-Nizier a Lione da parte di un gruppo di prostitute, con la complicità del parroco. Sfuggono alla polizia di uno Stato che non vuol saperne delle loro rivendicazioni ma prende a cuore (e intasca) le multe per “incitazione alla dissolutezza”. Ispirata dalla lettura di Prostituzione di Kate Millet, la videocamera di Carole Roussopoulos s’introduce nell’isolamento forzato delle prostitute resistenti, e raccoglie parole e immagini che diffonde il giorno stesso all’esterno della chiesa, su una mezza dozzina di monitor che folle di passanti osservano con interesse ambiguo. Kate Millet parle de la prostitution avec des féministes Vidéa (Anne-Marie Faure, Syn Guérin, Catherine Lahourcade, Isabelle Fraisse, Francia), 1975, 20 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese parzialmente tradotto in Francese, sott. Italiano Incontro informale tra Kate Millet e alcune femministe (Monique Wittig, Christine Delphy), sul rapporto tra femminismo e prostituzione e a partire dal resoconto sulla prostituzione dell’intellettuale americana, da poco tradotto in francese (e in italiano). 22.00 EVENTO DI CHIUSURA DEL FESTIVAL CAROLE ROUSSOPOULOS Sois belle et tais-toi! Delphine Seyrig, Stati Uniti/Francia, 1975-76, 111 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese (parzialmente perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano. 24 Magnifico fuori campo della produzione cinematografica dominante e dominata dagli uomini, che rinchiudono le donne in un insieme di ruoli ridotto e stereotipato. Tra Los Angeles e Parigi, Delphine Seyrig intervista ventidue attrici a proposito del loro lavoro, da Juliet Berto e Anne Wiazemsky a Jane Fonda e Viva, da Barbara Steele a Shirley MacLaine. Con Hollywood, Babilonia di Kenneth Anger, un pilastro della critica della società dello spettacolo. INCONTRI & EVENTI NODODOCFEST 2009 Martedi 5 ore 21.30 Opening party powered by Rock&Doc Dal vivo GLI ILLUMINATI Dj Set Michael Myers TETRIS, via della Rotonda, 3 – TRIESTE (ingresso libero, riservato ai soci) Mercoledì 6 Maggio ore 15.30 Incontro con Cecilia Mangini Aula Magna, Scienze della Formazione, via Tigor, 22 Intervengono Cecilia Mangini, prof. Adriano Aprà, prof. Luciano De Giusti, Federico Rossin, Mirko Grasso. Con il saluto del Preside della Facoltà di Scienze della Formazione prof. Giuseppe Battelli Ore 18.00 Inaugurazione MOSTRA FOTOGRAFICA L’impero dell’immagine Cecilia Mangini Fotografa, 1952-1965 Metro Kubo Via dei Capitelli, 6563 B h. 11.30-14.00, 16.00-20.00 Rimarrà visitabile fino al 21/05/09 Anche presso il Cinema Ariston Viale Romolo Gessi, 14 h. 16.00-20.00 Giovedì 7 ore 11.30 Un caffè con… Cecilia Mangini Knulp, Via Madonna del Mare, 7/a L’Associazione Culturale Il Nodo presenta il libro fotografico L’impero dell’immagine Cecilia Mangini Fotografa, 1952-1965 a cura di Claudio Domini DocVideo-DocChannel e NodoDocFest presentano cofanetto DVD e pubblicazione Luigi Di Gianni. Ospiti Renato Peronetto, Simone del Grosso, Luigi Di Gianni. 25 Venerdì 8 Maggio ore 11.00 Incontro con Marco Brizzi Aula 3B, edificio H3, Piazzale Europa Incontro organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbanistica della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste e Salone Gemma Sabato 9 ore 11.30 Un caffè con… La Jazera e Rock&Doc Knulp, Via Madonna del Mare, 7/a Incontro con i protagonisti della sezione Rock&Doc Raffaella Fort, La Jazera Pierpaolo de Iuliis, regista di Crollo Nervoso Pierr Nosari, regista di Offlaga Discopax Massimo Garlatti-Costa, regista di Fronte del Rock Domenica 10 ore 11.30 Un caffè con… Panorama Knulp, Via Madonna del Mare, 7/a Un caffè con gli ospiti della sezione Panorama Lunedì 11 ore 11.00 Intorno a Carole Roussopoulos Aula F, Facoltà di Lettere e Filosofia, Androna Campo Marzio,10 Intervengono Nicole Brenez, maître de conférences all’Università di Paris 1, Dario Marchiori, prof. Cosetta Saba, Federico Rossin EVENTO SPECIALE Venerdì 8 ore 20.45 Visioni e Progetti di Architettura Salone Gemma - Faltwerksalon, via San Francesco d’Assisi, 52/a Programma tematico di video d’architettura a cura d’Image ARCHIVE con la collaborazione di Beyond Media, del Salone Gemma e della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste 26 Tutte le proiezioni si svolgeranno presso il CINEMA ARISTON Viale Romolo Gessi, 14- Trieste Ingressi: 5 Euro: biglietto pomeridiano o serale 7 Euro: biglietto giornaliero 15 Euro: accredito per l’intera manifestazione Per accrediti stampa inviare richiesta con i propri dati e la testata di appartenenza a [email protected] www.nododocfest.org www.myspace.com/nododocfest Ufficio stampa Federica Marchesich [email protected] +393280114295 27