FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DOCUMENTARIO DI TRIESTE
NODODOCFEST 2009
Sarà nuovamente il Cinema Ariston di Trieste la cornice della 3° edizione di NodoDocFest,
manifestazione ormai consolidata nel panorama festivaliero regionale, nazionale ed internazionale,
forte del grande successo di pubblico ottenuto nella scorsa edizione con 5.260 presenze in sala
nei sei giorni di proiezione.
Il Festival Internazionale del Film Documentario NodoDocFest è stato capace di suscitare la
curiosità e l’apprezzamento del grande pubblico per il cinema documentario, un cinema che in
questo frangente storico raccoglie sempre maggior interesse. E anche quest’anno propone un
vasto programma in cui da una parte ripercorre le carriere di grandi cineasti, dall’altra scopre le
ultime novità produttive del settore, con pellicole che trattano temi differenti e che arrivano da
differenti paesi del mondo. Il Festival si ripropone quindi come vetrina delle tante realtà che
popolano la società globale, ma anche come luogo di incontro e discussione tra pubblico, studenti
e autori, proiezioni speciali, presentazione di libri e opere cinematografiche in DVD, analisi del
rapporto tra la settima e le altre arti. Sei giorni dedicati ai film documentari più interessanti in
circolazione.
Continuando la tradizione, anche la 3° edizione del NodoDocFest ha in programma due omaggi,
uno al cinema nazionale, l’altro a quello internazionale. Così sarà gradita ospite a Trieste la
cineasta Cecilia Mangini, che terrà a battesimo l’edizione 2009 con la giornata d’inaugurazione
del Festival interamente a lei dedicata, per il suo impegno civile attraverso il cinema e la sua
attività di eccellente fotografa. Mentre l’omaggio internazionale gode ancora una volta del
Patrocinio dell’ Accademia di Francia a Roma e dell’ Alliance Française di Trieste e porta nel
capoluogo giuliano il cinema di Carole Roussopoulos, la più importante videasta militante di
ambito franco-svizzero e probabilmente europeo.
Al cuore di un Paese – Cecilia Mangini documentarista (At the heart of a Country – Cecilia
Mangini, documentarist), curato da Federico Rossin, porta a Trieste un unicum nel panorama del
nostro cinema. Donna fiera di animo libertario, valente fotografa e versatile documentarista sin dai
bigotti e maschilisti anni ’50, Cecilia Mangini si afferma da subito per il suo sguardo appassionato
sull’uomo e sulla storia: ha diretto oltre 40 cortometraggi e alcuni lungometraggi, molti dei quali in
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collaborazione con il compagno di vita e anch’egli grande cineasta Lino Del Fra. Il suo cinema ha
sempre sfidato il presente portando più in là di qualsiasi ideologia un discorso critico e umanista
sulla società e sulla cultura italiane. Grandi autori hanno scritto per lei i testi di alcuni film: Pier
Paolo Pasolini, Franco Fortini, Vasco Pratolini. Il documentario rappresenta da sempre per Cecilia
Mangini uno strumento di libertà, un grimaldello dialettico con cui decostruire l’immagine
stereotipata dell’Italia della ricostruzione post-bellica, del boom consumistico, della depressione
economica: in lei sono sempre convissute in costante e produttiva tensione le due vocazioni del
documentario, quella di Flaherty, che propugna una registrazione integrale del reale, e quella di
Vertov, che smonta il reale attraverso il montaggio; nessuna ha mai prevalso sull’altra, e forte è
sempre stato il dubbio sia verso la mistica della realtà propria del cinéma vérité, sia verso un
formalismo stilistico che faccia del montaggio un feticcio. La pratica documentaria di Cecilia
Mangini è stata polimorfa e allo stesso tempo coerente: una precisa marcatura etica, fatta di vero
interesse per l’uomo e di vivo desiderio di capire la realtà, ha caratterizzato tutti i suoi film,
qualsiasi fosse il genere da lei praticato, dal film-pamphlet al cine-documento, dal film-saggio al
reportage, dal ritratto individuale all’inchiesta su uno specifico ambiente. I suoi film hanno toccato i
più diversi temi – la questione femminile, il lavoro, la storia d’Italia, la modernizzazione, il rito, il
consumismo – e sono nati molto spesso da occasioni contingenti – ad esempio per accompagnare
delle campagne elettorali – eppure mantengono una unitarietà di sguardo ed una freschezza di
visione che raramente si riscontra nei coevi documentari italiani. La passione per la politica non si
è mai trasformata in un paraocchi ideologico o, peggio, in uno strumento di propaganda: nei film di
Cecilia Mangini, grazie ad un discorso formale tenuto sempre ad alta intensità, il contenuto non si
impone mai allo spettatore, al quale semmai è richiesta partecipazione critica e lavoro di pensiero
costanti. La lezione di libertà di pensiero e di stile che questi documentari danno ancora oggi,
chiama con forza ad un lavoro quotidiano e indefesso in difesa dei diritti, della democrazia,
dell’indipendenza.
L’incontro con Cecilia Mangini, il 6 maggio alle 15.30 presso l’Aula Magna della Facoltà di
Scienze della Formazione di via Tigor 22, segnerà l’apertura del Festival.
La cineasta incontrerà studenti e pubblico, e all’appuntamento, introdotto dai saluti del Preside
della Facoltà di Scienze della Formazione prof. Giuseppe Battelli parteciperanno anche il curatore
della sezione Federico Rossin, il prof. Luciano De Giusti, il prof. Adriano Aprà e Mirko Grasso.
La giornata di apertura del Festival proseguirà alle 18.00 allo spazio espositivo Metro Kubo, via dei
Capitelli, 6563 B, per l’inaugurazione della mostra fotografica L’impero dell’immagine Cecilia
Mangini Fotografa, 1952-1965, parte della stessa mostra sarà allestita anche presso il Cinema
Ariston, viale Romolo Gessi, 14.
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Fare cose con parole: Carole Roussopoulos e Delphine Seyrig (Doing things with words:
Carole Roussopoulos and Delphine Seyrig), a cura di Dario Marchiori, è l’omaggio a Carole
Roussopoulos che il NodoDocFest tributa alla cineasta d’oltralpe e che vede appunto il Patrocinio
dell’ Accademia di Francia a Roma e dell’ Alliance Française di Trieste.
Carole Roussopoulos, sebbene sia poco conosciuta in Italia, è la più importante videasta militante
di ambito franco-svizzero e probabilmente europeo.
Alla fine degli anni Sessanta si trasferisce a Parigi e lavora come giornalista per Vogue, ma si fa
presto licenziare. Vedendola disperarsi, Jean Genet le suggerisce un mezzo per liberarsi di tutti i
padroni: la videocamera, ancora semisconosciuta in Europa, le servirà per riprendere quel che
succede nel mondo senza dover render conto a nessuno. È così che nel 1970, lo stesso anno
della nascita del Movimento di Liberazione della Donna in Francia, Carole Roussopoulos acquista
uno dei primissimi modelli di videocamera, il rivoluzionario portapack da mezzo pollice della Sony.
Col marito Paul, rifugiato politico dalla Grecia dei colonnelli, inizia un’intensa attività di videasta che
prosegue ancora oggi, a quarant’anni di distanza.
In sintonia con la vitalità di quei movimenti, Carole Roussopoulos registra immagini e suoni
imbavagliati dai media: “per me, quel che conta è la parola degli altri, quella che non si sente mai”.
Proseguendo con altri mezzi le scoperte del ‘cinema diretto’, la videocamera di Carole
Roussopoulos scende nelle strade e dà la parola a chi non ha voce in capitolo. Non a chiunque,
come fa la televisione oggi, ma a chi ha qualcosa da dire, qualcosa da rivendicare e per cui lottare.
Carole Roussopoulos sceglie e dà valore, ma soprattutto fa opera di controinformazione con
intelligenza, sensibilità e umorismo. Le femministe sono belle, simpatiche e pensano: c’è di che far
tremare le fondamenta della società.
La retrospettiva mostrerà, grazie ai film di Carole Roussopoulos, le diverse declinazioni e
sfaccettature delle lotte per la liberazione delle donne, degli omosessuali, delle prostitute di Lione,
delle operaie della Lip di Besançon, nel corso degli anni Settanta.
Insieme a Carole Roussopoulos la sezione darà modo di scoprire anche il lato impegnato di
Delphine Seyrig, diva internazionale che ha recitato per Resnais e Truffaut, per Losey, Bunuel,
Demy, e ancora per Duras e Akerman, ed in particolare il suo coinvolgimento nelle lotte femministe
degli anni Settanta e la sua attività registica, assieme a Carole Roussopoulos e da sola: il
magnifico Sois belle et tais-toi!, del 1981, sarà l’evento di chiusura del Festival.
La retrospettiva avrà così un carattere parallelo: Carole Roussopoulos Delphine Seyrig, e con loro
le altre donne che agiscono, parlano, se la ridono e partecipano davanti e di fianco alla
videocamera. Con entusiasmo, conciliando l’impegno politico e la violenza dell’umorismo.
Lunedì 11 Maggio ore 11.00 presso l’ Aula F, Facoltà di Lettere e Filosofia, Androna Campo
Marzio,10 si terrà l’incontro Intorno a Carole Roussopoulos.
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Interverranno Nicole Brenez, maître de conférences all’Università di Paris 1, il curatore della
sezione Dario Marchiori, la prof. Cosetta Saba e Federico Rossin.
L’8 maggio sarà la volta di un altro incontro organizzato da Christina Kruml del Salone Gemma e la
Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste: presso l’edificio H3 in P.le Europa alle
11.00 aula 3B, incontro-conferenza con l’arch. Marco Brizzi, ospite della sezione ArchINdoc.
Marco Brizzi è architetto, critico ed organizzatore di eventi ed iniziative per la promozione e la
valorizzazione dell'architettura. Direttore di ARCH’IT, rivista digitale di architettura, una delle
principali strutture italiane d'informazione sull'architettura in Internet. Fondatore di Image organizzazione nata a Firenze nel 1997 di riflessione critica sul ruolo delle nuove tecnologie per la
produzione e la comunicazione in architettura - e curatore del
Festival Internazionale di Architettura in Video BEYOND MEDIA, realizzato da Image e promosso
dalla PARC – Direzione generale per la qualità e la tutela del
paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
dall’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Firenze, dall’Università degli Studi di Firenze.
Insegna Cultura Tecnologica della Progettazione presso la Facoltà di Architettura dell'Università di
Firenze. È inoltre commissario per il Multimedia di Archilab 2000 e collaboratore di Planum,
piattaforma europea di informazione urbanistica online.
L’incontro verterà sul rapporto tra Architettura e Media ed affronterà le dialettiche corpo/immagine,
reale/virtuale, abitare/tecnologia, cercando di avviare una breve riflessione sulle tecnologie e sulla
loro incidenza sulla trasformazione dell'abitare e pensare lo spazio contemporaneo dalla fine
dell'Ottocento ad oggi. Marco Brizzi racconterà le sue esperienze personali attraverso il suo lavoro
con ARCH'IT, con il festival BEYOND MEDIA, con Image, ed altre esperienze che mostrano il
passaggio dal paradigma tecnologico al paradigma mediatico.
La sezione novità 2009 ArchINdoc ha come fine l’indagine dell’indissolubile legame che sussiste
tra l’architettura e la settima arte fin dalla sua comparsa alla fine del XIX secolo. Arti separate, il
cinema e l’architettura, ma sempre in qualche modo coincidenti, collidenti, tanto che spesso è
difficile separare, soprattutto nel contemporaneo, i crediti dai debiti: chi debba qualcosa a chi, se i
registi agli spazi architettonici o non piuttosto alcuni architetti al cinema: dalla promenade
architecturale nella Villa Savoye di Le Corbusier, alla decostruzione ed al montaggio sincopato di
elementi architettonici dei più celebrati contemporanei da Zaha Hadid a Diller e Scofidio. Risulta
così più chiaro perché all’interno della 3° edizione di NodoDocFest il Salone Gemma di Trieste
abbia
il gradito compito di curare
per la prima volta una sezione dedicata all’architettura,
presentando un solo ma significativo titolo e iniziando con questo un percorso che ci si auspica sia
lungo e condiviso.
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A questo riguardo l’arch. Claudio Farina di Salone Gemma dice come “la collaborazione con
NodoDocFest permetta di affrontare la questione anche da altri punti di vista, come quello inusuale
di Ila Bêka e Louise Lemoîne, autori del lungometraggio proposto. Koolhaas HouseLife, presente
nel 2008 anche alla Biennale di Architettura di Venezia, durante un travolgente tour attraverso le
maggiori istituzioni accademiche e culturali di architettura in Europa, come il NAI, l’Istituto
Olandese di Architettura , e in Nord America, quali l’Università di Harvard ed il CCA, il Centro
Canadese di Architettura, sta rapidamente assumendo la forma del ‘cultmovie’, per l’argomento
che tratta ma soprattutto per la sua forma. La nostra specificità ci ha portato da tempo ad indagare
tra le pieghe della creatività contemporanea in campi
a noi affini, affiancando all’impegno
professionale la ricerca costante di un’integrazione tra architettura, design, arte e comunicazione,
attraverso la progettazione
e la realizzazione di piattaforme relazionali tra diversi ambiti e
competenze. La spazio di cui alla definizione iniziale è per noi, da sempre, quello della città. Il
nostro interesse e la nostra attenzione sono stati sempre più spesso rivolti ad una riflessione
completa sulla condizione urbana attuale, dall’approccio strettamente legato al territorio tipico di
architetti e urbanisti a quello sensibile dell’artista, soffermandoci, per indagarle, sulle dinamiche
che sottendono allo sviluppo urbano ed alle relazioni che si instaurano tra lo spazio
pubblico/privato ed i suoi abitanti. Città quindi non come semplice insieme di manufatti costruiti ma
come organismo in grado di produrre e consumare , all’interno di un ciclo metabolico, lineare o
circolare che sia.”
Alle ore 18.30 dello stesso 8 maggio al Cinema Ariston Claudio Farina presenterà ArchINdoc
assieme al prof. Giovanni Fraziano, direttore del Dipartimento di Progettazione Architettonica ed
Urbana della Facoltà di Architettura di Trieste e Marco Brizzi. I loro interventi introdurranno la
proiezione di Koolhaas HouseLife.
Mentre alle ore 20.45 al Salone Gemma - Faltwerksalon, via San Francesco d’Assisi, 52/a verrà
presentato Visioni e Progetti di Architettura Programma tematico di video d’architettura a cura
d’Image ARCHIVE con la collaborazione di Beyond Media, del Salone Gemma e della Facoltà di
Architettura di Trieste
ROCKUMENTALIA: il rock nello stivale (Rockumentalia. Rocking the boot). Parla principalmente
italiano la sezione ROCK&DOC della 3° edizione del NodoDocFest. Dopo il 2008 che Ricky Russo
ha degnamente programmato all’insegna del punk, ROCK&DOC 2009, a cura di Anthony Ettorre,
va alla ricerca di rock-documentari fatti da appassionati (non solo di cinema) cineasti in nome di
una cultura “rock-visiva” necessaria.
Sebbene il rockumentary non appartenga alla nostra cinematografia, c’è chi, stimolato da pura
passione, si preoccupa, in maniera del tutto indipendente, di colmare questo enorme vuoto. Il
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percorso che da quest’anno si vuole intraprendere nella sezione ROCK&DOC è quella di “visitare”
il rockumentary contemporaneo attraverso focus su diversi paesi. Rockumentalia sarà quindi un
viaggio attraverso documentari di culture diverse che avrà come comune denominatore il
rock’n’roll, incredibile e indiscusso mezzo di comunicazione. Da quest’anno anche la
collaborazione dell’indipendentissima web-zine Novamuzique.net.
Tra le proiezioni verrà quindi presentato il lavoro di Pierpaolo De Iuliis, CROLLO NERVOSO, che
ci fornisce un prezioso documento, strutturato in tre puntate, in cui la storia della New Wave made
in Italy prende per la prima volta forma, attraverso le testimonianze dei protagonisti e rare immagini
di repertorio. Pierpaolo De Iuliis, già discografico di culto con la sua etichetta Rave Up Records,
organizzatore di un importante evento punk a Roma chiamato “Road To Ruins” e cantante degli
ILLUMINATI, band di beat cattolico (operazione filologica di recupero culturale senza precedenti),
si avvicina in passato al documentario già collaborando con Luca Frazzi e Angelo Rastelli per
“MAMMA DAMMI LA BENZA: le radici del punk italiano 77-82” e “MELLOTRON”, quest’ultimo sulla
scena progressive italiana anni 70. Anthony Ettore spiega che “la cultura musicale di casa nostra,
attraverso il punk e la new wave, ci ha lasciato un’eredità per troppo tempo relegata alla stampa
specializzata e ai circuiti underground. E’ arrivato il momento di diffondere ad un pubblico sempre
più vasto ciò che, fino ad oggi, solo un nugolo di appassionati ha conservato insieme al proprio
bagaglio di esperienze vissute. Questa strutturata opera, che si presenta come una “indypedia del
rock” si focalizza, nei primi due episodi, su due città cardine della cultura musicale italiana:
Bologna e Firenze. La terza puntata, da Napoli a Pordenone, completa il quadro eighties dell’Italia
New Wave anni 80, colmando dignitosamente una grossa lacuna. Un altro rockumentary in
programma è Offlaga Discopax di Pierr Nosari, che, attraverso una stilizzazione narrativa
ripercorre e scandisce i giorni della registrazione di Bachelite, secondo disco degli emiliani Offlaga
Discopax, una delle più sorprendenti rivelazioni di rock indipendente di questi anni, che non a caso
ripongono il loro germe negli anni 80, integrandosi perfettamente al lavoro proposto da De Iuliis.
Nel lavoro di Nosari, che già in passato ha realizzato un documento “emozionale” sui Massimo
Volume dal titolo “Stagioni”, il rockumentary diventa esercizio di stile e ricerca di un linguaggio,
elemento non comune nelle nuove leve del cinema italiano. Infine Fronte del Rock di Massimo
Garlatti-Costa si propone come un rocku/roadmovie che partendo da Gemona del Friuli,
attraverso una “riflessione” londinese, continua la sua corsa verso il MEI di Faenza, dove
annualmente si tiene il Meeting delle Etichette Indipendenti. Si tratta di un’indagine
sull’underground italiano in tre diversificati esempi di “indipendenza rock” della provincia friulana
che, alla ricerca di un suo riconoscimento, si scontra con le difficili leggi di mercato. Questo
singolare lavoro di Massimo Garlatti-Costa si propone sotto forma di diario che, indagando sul
concetto di underground, percorre un “tracciato” italo-europeo che ha come punto di partenza e
punto di arrivo la provincia friulana, attraversando i sogni e le ambizioni di chi spera in un futuro
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migliore in cui ideali e lavoro possano diventare una sola cosa. Il documentario di Garlatti-Costa
mostra una realtà sotterranea di cui la nostra penisola è sorprendentemente piena. E’ anche un
lodevole invito a guardare oltre ciò che i circuiti ufficiali propongono per sostenere invece i
“maledettamente” puri di spirito. La rockstar è un’invenzione dei mass-media che solo i fruitori
possono demolire.
Venendo al concorso vero e proprio, saranno 13 in tutto i film documentari in gara nella sezione
PANORAMA, che arrivano da dieci paesi nel mondo: Italia, Bielorussia, Grecia, Israele, Inghilterra,
Slovacchia, Irlanda, Svizzera, Argentina, Belgio, documentari che ci porteranno dall’ evidenziare la
impossibilità di una stampa libera ed indipendente in Bielorussia con Journalists alle gerarchie,
amicizie, giochi di potere e di ruolo all’interno del carcere femminile di Venezia con Fondamenta
delle Convertite, all’emancipazione delle donne in Chiapas in Después del Zapatismo,
all’immobilità e i paradossi di un sistema burocratico Italiano “impantanato” nell’ attuare la
riqualifica urbana dell’ex sito industriale di Bagnoli ne Il Grande Progetto di Vincenzo Marra o la
precarietà della vita nel Giappone del boom economico “non per tutti” di Japan: A Story of Love
and Hate di Sean McAllister.
Ma la sezione è arricchita da numerosi eventi speciali fuori concorso. La serata inaugurale del
Festival vedrà subito la proiezione dell’ultimo documentario del ciclo dei Profils paysans del regista
francese Raymond Depardon, La Vie Moderne, una proiezione che chiude l’omaggio a lui iniziato
nella precedente edizione del NodoDocFest, progetto che impegna il cineasta dal 2000. Si
continua nei giorni successivi con la proiezione di Sulla pelle della Terra, docu-film sul terremoto
che colpì il Friuli nel 1976, diretto da Franco Bagnarol, Giovanni De Mezzo e Marco Rossitti.
Ancora un super evento speciale venerdì 8 maggio sarà la proiezione de L’uomo con la
macchina da presa di Dziga Vertov (1929) che sarà accompagnato da un’esecuzione musicale
dal vivo. Infine ulteriore evento in programma sarà il conferimento di un premio a Gianfranco Rosi
per i suoi film documentari. A Trieste Rosi presenterà il suo ultimo Below Sea Level (2008), già
insignito di numerosi premi e fortemente voluto a Trieste dalla direzione del Festival, e
successivamente Boatman (1994)
NodoDocFest riconferma l’appuntamento mattutino con gli autori in Un caffè con… al Bar Libreria
Knulp di via Madonna del Mare 7/a a Trieste.
Giovedi 7 maggio ore 11.30 l’associazione culturale Il Nodo presenterà la sua ultima
pubblicazione : il libro fotografico L’impero dell’immagine Cecilia Mangini Fotografa, 1952-
1965 a cura di Claudio Domini, alla presenza del curatore e della regista Cecilia Mangini.
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A seguire il gradito ritorno al Festival triestino di Luigi Di Gianni le cui opere sono state finalmente
raccolte in DVD. DOCVIDEO presenterà il cofanetto dedicato all'opera di uno dei più importanti
documentaristi italiani, un viaggio antropologico tra mito e mistero nella cultura popolare. Il cinema
e la fotografia di Luigi Di Gianni dentro gli aspetti più oscuri e affascinanti della tradizione nel sud
Italia; la carriera e la personalità del grande regista viste attraverso l'occhio delicato e profondo di
Simone Del Grosso. Due film e un libro, in una nuova concezione editoriale: tre opere speciali, tre
contenuti speciali. Cofanetto Luigi Di Gianni: DVD Magia Lucana (1958) di Luigi Di Gianni e La
malattia dell'arcobaleno. Appunti sul cinema di Luigi Di Gianni (2005) di Simone Del Grosso in
abbinamento con il libro fotografico Il culto della realtà. Luigi Di Gianni Fotografo a cura di Claudio
Domini realtà", edito in occasione della mostra fotografica dedicata a Di Gianni nella prima
edizione del NodoDocFest. All’incontro interverranno quindi Luigi Di Gianni, Renato Peronetto
(DOCVIDEO, DOC CHANNEL), Claudio Domini, Fabrizio Arpesella e Simone Del Grosso. Sabato 9 Maggio ore 11.30 Un caffè con… ospiterà la web radio La Jazera ed i protagonisti della
sezione Rock&Doc. L’incontro sarà mediato da Raffaella Fort, e vedrà la partecipazione de La
Jazera, Pierpaolo de Iuliis, regista di Crollo Nervoso, Pierr Nosari, regista di Offlaga Discopax,
Massimo Garlatti-Costa, regista di Fronte del Rock.
Mentre, domenica 10 Maggio ore 11.30 sarà Un caffè con… Panorama a chiudere gli
appuntamenti con gli autori ed ospiti del Festival
L’Opening Party di NodoDocFest 2009 powered by Rock&Doc vedrà l’esibizione dal vivo de GLI
ILLUMINATI Martedi 5 Maggio, ore 21.30 presso TETRIS, Via della Rotonda, 3 (ingresso libero,
riservato ai soci), a seguire dj set di Michael Myers.
Saranno inoltre i dj de La Jazera e Ricky Russo ad animare, al Tetris ed in altri spazi, le
nottate dopo la fine delle proiezioni al Cinema Ariston.
Un ringraziamento va alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, alla Provincia di Trieste, al
Comune di Trieste per i loro contributi, all’ Accademia di Francia a Roma-Villa Medici ed
Alliance Française Trieste per il loro Patrocinio, al Cinema Ariston, all’ Università degli Studi
di Trieste, all’ Università degli Studi di Udine, alla FICC, in Orbita, Tetris, Aamod, DocVideo,
DDMagazine, Knulp, Image, Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca Nazionale,
Salone Gemma, Metro Kubo, Nat-Design ed IRTEM per la loro collaborazione, allo sponsor
tecnico Pianeta Zero, ed ai media partners Radioattività, la Jazera, Radio Capodistria, NTWK,
Doc-Channel, Filmakers’ Tv, Nova Muzique per il loro supporto a questa 3° edizione del
NodoDocFest.
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LE SEZIONI
Fare cose con parole: Carole Roussopoulos e Delphine Seyrig
Doing things with words : Carole Roussopoulos e Delphine Seyrig
Genet parle d’Angela Davis
Carole Roussopoulos, Francia, 1970, 7 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano.
Le F.H.A.R. – Front Homosexuel d’Action Révolutionnaire
Carole Roussopoulos, Francia, 1971, 26 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
“Y’a qu’a pas baiser”
Carole Roussopoulos, Francia, 1971-73, 17 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
S.C.U.M. Manifesto
Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Francia, 1976, 27 min., video, b/n, v.o. Francese,
sott. Italiano
Lip 1: Monique
Carole Roussopoulos, Francia, 1973, 25 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
Lip 5: Christiane et Monique
Carole Roussopoulos, Francia, 1976, 30 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano.
Maso et Miso vont en bateau
Les Muses s’amusent (Nadja Ringart, Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Ioana
Wieder), Francia, 1976, 55 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
La marche du retour des femmes à Chypre
Carole Roussopoulos, Cipro/Francia, 1975, 40 min., video, b/n, v.o. Francese e Greco
parzialmente tradotto in Francese, sott. Italiano
La marche des femmes à Hendaye
Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o. Francese, sott.
Italiano
Les mères espagnoles
Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Spagna/Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o.
Spagnolo (perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano Inès
Delphine Seyrig, Francia, 1975, 19 min., video, b/n, v.o. Francese e Portoghese, sott.
Italiano.
Le viol : Anne, Corinne, Annie, Brigitte, Josyane, Monique et les autres
Carole Roussopoulos, Corinne Happe, Anne Rizzo, video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano.
Les prostitués de Lyon parlent
Carole Roussopoulos, Francia, 1975, 46 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
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Kate Millet parle de la prostitution avec des féministes
Vidéa (Anne-Marie Faure, Syn Guérin, Catherine Lahourcade, Isabelle Fraisse, Francia),
1975, 20 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese parzialmente tradotto in Francese, sott.
Italiano
Sois belle et tais-toi!
Delphine Seyrig, Stati Uniti/Francia, 1975-76, 111 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese
(parzialmente perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano.
Al cuore di un Paese: Cecilia Mangini documentarista
At the heart of a Country – Cecilia Mangini, documentarist
Essere donne
Cecilia Mangini, Italia, 1965, 28 min, BetaSp, b/n, v.o. Italiano
Tommaso
Cecilia Mangini, Italia, 1965, 11 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano
Brindisi ’65
Cecilia Mangini, Italia, 1966, 14 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano
O Trieste del mio cuore
Cecilia Mangini, Italia, 1964, 16 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano
All’armi, siam Fascisti!
Cecilia Mangini, Lino Del Fra, Lino Micciché, Italia, 1962, 107 min, Digibeta, b/n, v.o.
Italiano
Firenze di Pratolini
Cecilia Mangini, Italia, 1959, 17 min, DigiBeta, b/n e col, v.o. Italiano
Ignoti alla città
Cecilia Mangini, Italia, 1958, 11 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano
La canta delle marane
Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min , DigiBeta, col, v.o. Italiano
Fata Morgana
Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano
San Lorenzo, uomini e case
Cecilia Mangini, Italia, 1962, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano
Felice Natale
Cecilia Mangini, Italia, 1965, 13 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
Come favolosi fuochi d’artificio
Lino Del Fra, Italia, 1967, 30 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
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V&V
Lino Del Fra, Italia, 1970, 16 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
La briglia sul collo
Cecilia Mangini, Italia, 1972, 15 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
Stendalì (Suonano ancora)
Cecilia Mangini, Italia, 1960, 11 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
La passione del grano
Antonio Michetti (pseudonimo di Lino Del Fra), Italia, 1960, 10 min, Digibeta, col, v.o.
Italiano
Dalla ciliegia al lambrusco
Cecilia Mangini, Italia, 1973, 18 min, video, col, v.o. Italiano
ArchINdoc: tra architettura e documentario
ArchINdoc. Between architecture and documentary film
Koolhaas HouseLife
Ila Bêka e Louise Lemoîne, Francia/Italia, 2008, 58 min, BetaSp, col, v. o Francese, sott.
Italiano
Panorama: nuove tendenze del documentario
Panorama. New Trends in documentary film
EVENTI SPECIALI
La Vie Moderne
Raymond Depardon, Francia, 2008, 90 min, 35mm, col, v.o. Francese, sott. Italiano
Sulla pelle della terra
Marco Rossitti, Italia, 2009, 60 min, Digibeta, b/n e colore, v. o. Italiano
The Man with a Movie Camera
Dziga Vertov, Unione Sovietica, 1929, 68 min, 16 mm, b/n, muto
Below Sea Level
Gianfranco Rosi, Italia/USA, 2008, 110 min, 35 mm, col, v. o. Inglese, sott. Italiano
Boatman
Gianfranco Rosi, Italia/USA, 1994, 55 min, 16 mm, b/n, v. o. Hindi e Inglese, sott. Italiano
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IN CONCORSO
La Forteresse
Fernand Melgar, Svizzera, 2008, 100 min, Digibeta, col, v. o Francese, sott. Inglese e
Italiano
Japan: A Story of Love and Hate
Sean McAllister, Gran Bretagna/Giappone, 2008, 70 min, BetaSP, col, v. o Inglese e
Giapponese, sott. Italiano
Napoli Piazza Municipio
Bruno Oliviero, Italia, 2008, 55 min, col, Digibeta, v.o. Italiano
Il Grande Progetto
Vincenzo Marra, Italia, 2008, 71 min, BetaSp, col, v. o Italiano
Después del Zapatismo (After the revolution)
Leticia Agudo, Irlanda/Spagna, 2008, 52 min, col, Digibeta, v.o Spagnolo, sott. Italiano
Hair India
Raffaele Brunetti e Marco Leopardi, Italia, 2008, 75 min, Digibeta, col, v. o Inglese, Telugo,
Bengali, Italiano, sott. Italiano
Journalists
Aleh Dashkevich, Bielorussia, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o Bielorusso, sott. Italiano
Fondamenta delle Convertite
Penelope Bortoluzzi, Italia, 2008, 117 min, Digibeta, col, v. o Italiano
René – 20 years between prison and freedom
Helena Trestíková, Repubblica Ceca, 2008, 83 min, col e b/n, Digibeta, v.o. Ceca, sott.
Italiano
Unidad 25
Alejo Hoijman, Argentina, 2008, 90 min, 35mm, col, v. o Spagnola, sott. Italiano
Pizza in Auschwitz
Moshe Zimerman, Israele, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o. Ebraico, Polacco, Lituano,
Inglese, sott. Italiano
Des hommes
Khristine Gillard, Belgio, 2008, 70 min, col, BetaSp, v.o. Francese, sott. Italiano
Rock&Doc: ROCKUMENTALIA - il rock nello stivale Rock&Doc : ROCKUMENTALIA. Rocking the boot
Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80
Prima puntata: Onde Emiliane
Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano
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Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80
Seconda puntata: Firenze Sogna
Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano
Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80
Terza Puntata: Italia Wiva
Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano
Fronte del Rock
Massimo Garlatti-Costa, Italia, 2008, 52 min, video, col, v.o. Italiano
OfflagaDiscoPax
Pierr Nosari, Italia, 2008, 68 min, video, col, v.o. Italiano
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PROGRAMMA PROIEZIONI
Mercoledì 6
20.00 – APERTURA DEL FESTIVAL
20.20 CECILIA MANGINI
Essere donne
Cecilia Mangini, Italia, 1965, 28 min, BetaSp, b/n, v.o. Italiano
Documento cinematografico sulla condizione del lavoro femminile in Italia energico come un
concerto jazz e preciso come un’inchiesta scientifica: la distanza culturale ed economica fra il nord
e il sud vissuta dalle donne viene ripensata attraverso un montaggio sincopato costruito su
ripetizioni e differenze, che riesce a trasformare una semplice documentazione in un film-saggio
moderno fin dall’impressionante incipit atomico.
A seguire
Tommaso
Cecilia Mangini, Italia, 1965, 11 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano
Il miracolo economico visto dal Sud, da una Puglia povera e disperata, la cui gente ha perduto la
fierezza della propria condizione pur di trovare un posto di lavoro al Petrolchimico, lasciandosi
abbagliare dalle false promesse di una classe dirigente corrotta e di una grande industria
devastatrice.
Brindisi ’65
Cecilia Mangini, Italia, 1966, 14 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano
Reportage cinematografico gemello di Tommaso: la mutazione antropologica, culturale ed
economica dell’Italia che solo qualche anno più tardi diverrà oggetto di analisi da parte di Pasolini
è già qui descritta con dolorosa nettezza. Le immagini dei volti muti dei capi operai, un tempo
giovani braccianti nei campi, sono messe in dialettico contrappunto con uno spettacolo di pupi che
racconta la stessa storia di marginalità e ingiustizia sociale, lo stesso sud disperato cui la fabbrica
ha comprato anche l’anima.
O Trieste del mio cuore
Cecilia Mangini, Italia, 1964, 16 min, Digibeta, b/n, v.o. Italiano
Film-inchiesta su Trieste: l’arretratezza economica, la difficile posizione politica e la miseria sociale
della città vengono indagate incrociando fra loro dati economici, interviste sociologiche, immagini
di repertorio, fino a raggiungere un quadro duro e preciso.
L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA
22.00 – EVENTO SPECIALE FUORI CONCORSO PANORAMA
La Vie Moderne
Raymond Depardon, Francia, 2008, 90 min, 35mm, col, v.o. Francese, sott. Italiano
Attraverso una serie di ritratti, Raymond Depardon diventa testimone delle vite, dei valori e delle
storie famigliari di alcuni agricoltori: tutto ciò che li lega alla terra, il suo lascito. S’interroga su cosa
resterà di queste “persone della terra”.
14
23.30 – ROCK&DOC
Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80
Prima puntata: Onde Emiliane
Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano
Nei primi anni degli anni '80 ci fu un boom senza precedenti del "modello italiano", nell'arte e nella
cultura ma anche nel costume e nella vita di tutti i giorni. Tra queste realtà trovano spazio gruppi
musicali che superata la fase più aspra e nichilista del punk, cercano nuovi linguaggi e diffondono
la loro attività in tutta la penisola. Questo documentario vuole essere un viaggio per frammenti,
riflessioni e descrizioni sulla parte degli anni Ottanta più creativa ed anticonformista.
L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA
Giovedì 7
15.00 - PANORAMA
La Forteresse
Fernand Melgar, Svizzera, 2008, 100 min, Digibeta, col, v. o Francese, sott. Inglese e
Italiano
Per la prima volta una cinepresa attraversa le porte di un Centro d’accoglienza per richiedenti di
asilo politico in Svizzera, senza nessuna limitazione. Propone uno sguardo a misura umana su un
luogo di transito austero dove 200 uomini, donne e bambini attendono, tra il dubbio e la speranza,
che lo Stato decida il loro destino.
17.00 - EVENTO SPECIALE PANORAMA
Sulla pelle della terra (work in progress)
Marco Rossitti, Italia, 2009, 60 min, Digibeta, b/n e colore, v. o. Italiano
La tragica vicenda del terremoto del Friuli del 1976 e quello che ne è seguito: l’impatto e la prima
emergenza, i soccorsi, il ruolo dei media, le tendopoli, i fermenti sociali, la ricostruzione, il recupero
del patrimonio artistico, la riscoperta dell’identità friulana, la nascita dell’Università di Udine, il
volontariato, l’origine della Protezione Civile, attraverso una serie di rari ed inediti documenti
filmati.
L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA
18.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS
Genet parle d’Angela Davis
Carole Roussopoulos, Francia, 1970, 7 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano.
Jean Genet è invitato dalla televisione pubblica francese (ORTF) a parlare di Angela Davis,
militante comunista e femminista delle Black Panthers catturata dall’FBI e imprigionata negli Stati
Uniti. Sospettando che il suo intervento possa essere censurato, Genet chiede a Carole
Roussopoulos di accompagnarlo con la videocamera. Il primo video conservato di Carole
Roussopoulos, girato all’interno dell’apparato televisivo e contro di esso.
A seguire
Le F.H.A.R. – Front Homosexuel d’Action Révolutionnaire
Carole Roussopoulos, Francia, 1971, 26 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
Sulla scia del Maggio ’68 e del movimento femminista, gli omosessuali rompono il silenzio, si
introducono nella manifestazione del Primo Maggio 1971, prendono la parola in un seminario di
filosofia della neonata Università di Vincennes (Parigi 8). Carole Roussopoulos raccoglie l’eredità
15
del cinema diretto, militante e di controinformazione, e ci regala un quadro di storia, uno strumento
di lotta, e l’obbligo di pensare in prima persona.
“Y’a qu’a pas baiser”
Carole Roussopoulos, Francia, 1971-73, 17 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
Quasi un film didattico, “y’a qu’à pas baiser” lotta contro l’immagine stereotipata della
donna/madre, vuol illustrare la semplicità del metodo abortivo Karman, mostra la gioia rabbiosa
della prima grande manifestazione femminista per l’aborto e la contraccezione liberi e gratuiti (20
novembre 1971).
S.C.U.M. Manifesto
Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Francia, 1976, 27 min., video, b/n, v.o. Francese,
sott. Italiano
S.C.U.M. Manifesto è il titolo di un libello esplosivo di Valerie Solanas, più nota per aver sparato ad
Andy Warhol. S.C.U.M. sta per Society for Cutting Up Men (“società per castrare/fare a pezzi gli
uomini”): la Solanas, già vittima delle violenze del proprio padre, attacca visceralmente il potere
maschile. Quasi una metafora del suo lavoro d’operatrice-regista, Carole Roussopoulos siede alla
macchina da scrivere per apprendere dall’amica, e soprattutto trascrivere le parole di una donna
che grida i contenuti di mille altre.
20.00 - PANORAMA
Japan: A Story of Love and Hate
Sean McAllister, Gran Bretagna/Giappone, 2008, 70 min, BetaSP, col, v. o Inglese e
Giapponese, sott. Italiano
Sono gli anni del boom economico giapponese, e Naoki, 56 anni, ha davvero tutto: guida una
BMW e vive in una casa con 6 camere da letto. Perde tutto a causa della crisi economica del
1992. Viene salvato dalla sua nuova fidanzata, Yoshie, 29 anni, che lavora 15 ore al giorno e fa 3
lavori diversi per mantenersi. Ogni sera Yoshie lascia Naoki a casa per andare in un sordido bar,
dove è pagata per bere con degli uomini. Torna a casa ubriaca e prende in giro Noaoki per i suoi
miseri guadagni. La loro lotta è una storia d’amore e di sopravvivenza nella seconda economia più
ricca del mondo.
21.00 - PREMIAZIONE CECILIA MANGINI
All’armi, siam Fascisti!
Cecilia Mangini, Lino Del Fra, Lino Micciché, Italia, 1962, 107 min, Digibeta, b/n, v.o.
Italiano
“Questo film non vuole persuadere nessuno. Questo film vuole dire soltanto che noi siamo i figli
degli eventi riassunti da questo schermo, ma siamo anche i responsabili del presente. In ogni
momento, in ogni scelta, in ogni silenzio come in ogni parola, ciascuno di noi decide il senso della
vita propria e di quella altrui”.
L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA
23.30 - ROCK&DOC
Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80 sarà presente l’autore
Seconda puntata: Firenze Sogna
Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano
L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA
16
Venerdì 8
15.00 - PANORAMA
Napoli Piazza Municipio
Bruno Oliviero, Italia, 2008, 55 min, col, Digibeta, v.o. Italiano
Napoli Piazza Municipio è un lungo viaggio in poche centinaia di metri quadrati. Un viaggio che ci
porta in diverse epoche storiche, in diversi paesi attraverso le lingue che si parlano nella piazza, in
diversi contesti sociali. L’archivio sulla piazza racconta una storia rimossa. Così, lentamente come uno scavo archeologico - il film svela i vari strati del presente e del passato. Tutto sta
insieme e tutto è distante.
16.00 - PANORAMA
Il Grande Progetto
Vincenzo Marra, Italia, 2008, 71 min, BetaSp, col, v. o Italiano
Nel 1996, il comune di Napoli approva un progetto di riqualificazione urbana per la riconversione
dell’ex sito industriale di Bagnoli, che si propone di creare un insediamento a bassa densità
abitativa con un’alta qualità ambientale. Il presidente e il direttore generale della Bagnoli S.p.A.,
l’organo preposto alla realizzazione del progetto, supervisionano il lavoro e dialogano con le
istituzioni, i sindacati e la stampa, mentre Biagio, un operaio di trent’anni, costruisce con la sua gru
il futuro della città.
17.20 – CECILIA MANGINI
Firenze di Pratolini
Cecilia Mangini, Italia, 1959, 17 min, DigiBeta, b/n e col, v.o. Italiano
La marginalità, la povertà di una Firenze sconosciuta, opposta a quella cartolinesca e
imbalsamata, sono filmate evitando patetismi e semplificazioni. Il pur onesto populismo
pratoliniano del commento è riassorbito con finezza attraverso la scelta pittorica nel taglio delle
inquadrature e nelle insistite tonalità pastello delle immagini: il richiamo a Rosai non è citazione
gratuita ma precisa messa in forma di una realtà per meglio comprenderne ogni aspetto sociale e
culturale, e denunciarne la dolorosa condizione.
A seguire
Ignoti alla città
Cecilia Mangini, Italia, 1958, 11 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano
Spoglio quadro post-neorealista dei ragazzi di vita romani, del loro ambiente, delle loro esistenze,
ritratti senza compiacimento estetizzante, senza alcuna affascinata mitologia, a partire da un
ossimorico commento scritto da Pier Paolo Pasolini.
La canta delle marane
Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min , DigiBeta, col, v.o. Italiano
Apparentemente spensierato elogio dell’anarchia esistenziale dei giovani sottoproletari romani,
della loro disperata vitalità, del loro gioco comunitario: in realtà quadro sociale impressionante e
precisa denuncia, schizzati senza alcuna pesantezza sociologica, perché ricchi di pietas e di
amore mai paternalistico. Ed è proprio attraverso una forma che si sbriglia in piani sequenza
liberissimi che il risultato è raggiunto appieno, e ci commuove e indigna.
Fata Morgana
Cecilia Mangini, Italia, 1961, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano
17
“La realtà non piace a nessuno. Siamo in troppi a sfuggire alle nostre responsabilità”: da questa
dura analisi si sviluppa un film-pamphlet che ha per oggetto l’immigrazione meridionale a Milano e
per articolazione espressiva una precisa denuncia contro l’ipocrisia della civilizzazione e la
menzogna della società del consumo.
San Lorenzo, uomini e case
Cecilia Mangini, Italia, 1962, 10 min, DigiBeta, col, v.o. Italiano
Lettera aperta in forma di film: il continuo movimento dello sguardo documenta la situazione
abitativa di un quartiere popolare romano, le sue case pericolanti, i suoi cortili fatiscenti, i suoi
colori spenti, mostrando le tracce di una guerra che per i poveri non è mai davvero finita. Una
voice over di viva forza polemica descrive l’intollerabile condizione di vita e i continui pericoli di
morte degli abitanti, assumendosi in prima persona l’onere di denunciare persone ed eventi che
hanno creato un disastro pubblico: una rigorosa forma di reportage senza sconti ma senza urla di
cui avremmo ancora bisogno.
L’AUTRICE PRESENTE IN SALA
18.30 ARCHINDOC
PRESENTAZIONE ARCHINDOC
Koolhaas HouseLife
Ila Bêka e Louise Lemoîne, Francia/Italia, 2008, 58 min, BetaSp, col, v. o Francese, sott.
Italiano
Il film tratta di uno dei capolavori più recenti dell’architettura contemporanea: La Casa a Bordeaux
progettata nel 1998 da Rem Koolhaas/OMA. Diversamente dagli abituali film sull’architettura,
Koolhaas HouseLife non vuole spiegare l’edificio, ma permettere allo spettatore di entrare nella
sfera invisibile della sua intimità quotidiana. Questo esperimento presenta un nuovo modo di
osservare l’architettura ed amplia il campo della sua rappresentazione.
19.50 – CAROLE ROUSSOPOULOS
Lip 1: Monique
Carole Roussopoulos, Francia, 1973, 25 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
Maggio 1973. A Besançon, gli operai occupano la fabbrica di orologi “Lip”, protestando contro la
sua liquidazione. Manifestazioni e scontri con la polizia si oppongono come le due
rappresentazioni di una lotta: da una parte, la videocamera di Carole Roussopoulos ci rende
partecipi di idee, slogan, sentimenti, sfumature e contraddizioni; dall’altra, l’immagine televisiva ci
ripete sempre lo stesso canovaccio, scaramucce più fascinazione per le forze dell’Ordine.
Lip 5: Christiane et Monique
Carole Roussopoulos, Francia, 1976, 30 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano.
Lip, tre anni dopo: ricomincia la lotta, la fabbrica è nuovamente occupata. Ritroviamo Monique, che
descrive la situazione sostituendo a “uomo” e “donna” le parole “Bianco” e “Arabo”: “A Lip, siamo
metà Bianchi e metà Arabi... Incontriamo Christiane, un’operaia specializzata di Lip che incarna la
gioia di prendere la parola e di scoprire poco a poco quel che si è, quel che si pensa. Alle parole
sue e di Monique si oppone la logorrea maschile, e in particolare dei rappresentanti sindacali,
parodiata con strategie volutamente semplici che ricordano Maso et Miso.
Maso et Miso vont en bateau
Les Muses s’amusent (Nadja Ringart, Carole Roussopoulos, Delphine Seyrig, Ioana
Wieder), Francia, 1976, 55 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
Una riflessione esilarante sulla stupidità della televisione, sul potere mediatico, sulla posizione
della donna nello spazio pubblico. Françoise Giroud, sceneggiatrice giornalista e scrittrice,
segretaria di Stato per la Condizione femminile dal 1974, è invitata ad una trasmissione che
18
“festeggia” la fine dell’Anno della donna proclamato dall’ONU per il 1975 (“ancora un giorno e
l’anno della donna, uff!, è finito!”). Delphine Seyrig registra la trasmissione, e con tre amiche e
compagne si applica a criticarla e a reinventarla con rabbia, intelligenza e umorismo.
22.00 – EVENTO SPECIALE PANORAMA
The Man with a Movie Camera - con accompagnamento dal vivo
Dziga Vertov, Unione Sovietica, 1929, 68 min, 16 mm, b/n, muto
23.30 – ROCK&DOC
Crollo Nervoso – la New Wave italiana degli anni ’80
Terza Puntata: Italia Wiva
Pierpaolo de Iuliis, Italia, 2008, 50 min, video, col, v.o. Italiano
L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA
Sabato 9
15.00 - PANORAMA
Bathers
Eva Stefani, Greece, 2008, 45 min, col, Digibeta, v.o Greco, sott. Italiano
Il film segue un’estate nella vita di un gruppo di pensionati greci che frequentano regolarmente
diverse città termali. La vita prosegue con lentezza al ritmo dei ricordi del passato. In
quest’atmosfera svogliata i protagonisti si sentono liberi di dire e fare cose che non si sarebbero
mai autorizzati nel loro circolo sociale abituale. Quest’atmosfera felice è spesso alternata da
riflessioni sul passato o sulla morte.
15.50 - PANORAMA
Después del Zapatismo (After the revolution)
Leticia Agudo, Irlanda/Spagna, 2008, 52 min, col, Digibeta, v.o Spagnolo, sott. Italiano
Le donne Maya del Chiapas, in Messico, costituivano l’ultima tavola in una piramide di
sfruttamento. Quando l’esercito zapatista aumentò la propria difesa, anche le ribelli lottavano per la
giustizia nella loro cultura. Después del Zapatismo ne esplora l’impatto odierno sulle loro vite
seguendo una famiglia molto particolare.
17.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS
La marche du retour des femmes à Chypre
Carole Roussopoulos, Cipro/Francia, 1975, 40 min., video, b/n, v.o. Francese e Greco
parzialmente tradotto in Francese, sott. Italiano
A seguito del colpo di stato organizzato dalla Grecia dei colonnelli nel luglio 1974, Cipro è divisa
tra il sud occupato dai greci e il nord invaso dai turchi. Nell’aprile 1975 una marcia pacifista
riunisce delegazioni di donne da tutto il mondo per richiedere l’applicazione di una risoluzione
dell’ONU, che prevede che i rifugiati possano finalmente rientrare nelle loro case. Carole
Roussopoulos è presente anche in questa lotta, e agisce con la sua videocamera: ascoltando,
partecipando, dando la parola.
La marche des femmes à Hendaye
Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o. Francese,
sott. Italiano
La marcia femminista del 5 ottobre 1975 protesta contro l’esecuzione, qualche giorno prima, di
cinque prigionieri baschi da parte del regime franchista. Carole Roussopoulos filma la nascita di
19
una manifestazione, dall’arrivo dei pullman alla preparazione degli striscioni, dei canti, degli
opuscoli. Un gruppo di libertarie spagnole racconta con estrema lucidità politica quarant’anni di
lotta, analizzando le delusioni, gli scontri, la propria situazione e le nuove speranze. Poi la marcia
comincia: passiamo dai ritratti di gruppo alla coralità del movimento, al canto doloroso e intenso di
una militante.
Les mères espagnoles
Carole Roussopoulos, Ioana Wieder, Spagna/Francia, 1975, 28 min., video, b/n, v.o.
Spagnolo (perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano Filmato nell’urgenza e di nascosto per testimoniare lo scandalo dell’omicidio di Stato (tortura e
condanna a morte) nella Spagna di Franco. Ancor più che l’antifascismo, è il dolore composto e
inconciliato delle madri di due condannati a morte che strazia lo spettatore. “Il personale è politico”.
18.40 - PANORAMA
Hair India
Raffaele Brunetti e Marco Leopardi, Italia, 2008, 75 min, Digibeta, col, v. o Inglese, Telugo,
Bengali, Italiano, sott. Italiano
Il viaggio dei capelli di una giovane donna indiana. Offerti al tempio e poi trasformati in preziose
“hair extension” in Italia, gli stessi capelli torneranno in India per soddisfare la vanità di una donna
in carriera di Bombay. Un racconto sul culto della bellezza nell’era della globalizzazione. Un inedito
ritratto dell’India d’oggi con le sue contraddizioni, tra modernità, crescita economica e tradizioni
millenarie.
20.10 - CECILIA MANGINI
Felice Natale
Cecilia Mangini, Italia, 1965, 13 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
Brillante pamphlet anticonsumista di gran lunga in anticipo sui suoi tempi: in pieno e strombazzato
boom economico vengono presi di mira attraverso un vorticoso e sarcastico montaggio tutti i
compulsivi e alienanti rituali delle spese pre-natalizie, fino a raggiungere un insostenibile ritratto
espressionista della piccola borghesia incantata dal falso benessere e dal simulacro del denaro.
A seguire
Come favolosi fuochi d’artificio
Lino Del Fra, Italia, 1967, 30 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
Critico ritratto della generazione che un anno dopo avrebbe fatto il ’68, dei suoi slanci ideali e dei
suoi limiti politici: una scattante macchina da presa a spalla coglie volti e gesti di giovani libertari e
capelloni modaioli, impastandoli in un caleidoscopio pop di colori, slogan, luoghi, riuscendo a
coglierne l’erranza esistenziale e il vitalismo anarchico. Una voice over ideologica giudica
pessimisticamente là dove invece la sensibilità cinematica si appassiona con leggerezza agli
eventi e li sa valorizzare ben più di un prevedibile format telegiornalistico.
V&V
Lino Del Fra, Italia, 1970, 16 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
Cine-documento sulle dinamiche di un rapporto amoroso che vuole mutare il dato personale in
fatto politico e viceversa: immagini timide ed efficacissime colgono le carezze e i corpi amanti di
una coppia di giovani attivisti militanti, riuscendo a legare intimamente i loro discorsi ideali ad una
pratica rivoluzionaria vissuta nel quotidiano.
La briglia sul collo
Cecilia Mangini, Italia, 1972, 15 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
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“Questo bambino si chiama Fabio Spada ha sette anni, suo padre fa il muratore. Fabio ha due
fratelli e vive in una borgata di Roma, San Basilio. La casa dove abita, l’8C interno 9, è composta
di due stanze per cinque persone. San Basilio supera i 30.000 abitanti: un solo autobus collega la
borgata alla città. A San Basilio ci sono migliaia di bambini, di ragazzi: una sola scuola elementare
di stato e una scuola privata gestita da religiose. Non ci sono parchi o giardini: per i loro giochi
bastano i cortili dei lotti. L’anno scorso Fabio ha cambiato classe: ha dovuto frequentare una
classe differenziale. Difficoltà di apprendimento per eccessiva irrequietezza, intolleranza alla
disciplina scolastica: queste le motivazioni del provvedimento. Fabio dunque è stato definito dalla
scuola un disadattato”.
21.30 - EVENTO SPECIALE PANORAMA
PREMIAZIONE GIANFRANCO ROSI
Below Sea Level
Gianfranco Rosi, Italia/USA, 2008, 110 min, 35 mm, col, v. o. Inglese, sott. Italiano
Circa a 200 miglia a sud-est di los Angeles e 6 metri sotto il livello del mare, un gruppo di esclusi
vive in mezzo al deserto. Ognuno ha le proprie ragioni per essere qui e soprattutto una ragione per
non essere altrove. Il documentarista Gianfranco Rosi segue gli abitanti ad una giusta distanza e
non fornisce nessun testo, nessuna spiegazione, lasciando parlare le immagini e le persone.
23.30 - ROCK&DOC
Fronte del Rock
Massimo Garlatti-Costa, Italia, 2008, 52 min, video, col, v.o. Italiano
Un viaggio attraverso il mondo del rock underground nella provincia italiana. Seguendo tre gruppi
musicali friulani nella loro ricerca del successo, il regista Massimo Garlatti-Costa scopre una realtà
fatta di passioni, di sogni e sopratutto di inesauribili speranze. Il documentario si sposta a Londra
per incontrare band emergenti e scoprire un’altra realtà, e prosegue al MEI, Meeting delle etichette
indipendenti di Faenza, dove musicisti affermati ed esperti del settore parlano della loro
esperienza. Dopo un anno, il viaggio si conclude di nuovo in Friuli: ed è tempo di tirare le somme.
L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA
DOMENICA 10
15.00 - PANORAMA
Journalists
Aleh Dashkevich, Bielorussia, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o Bielorusso, sott. Italiano
La Bielorussia ha mostrato l’importanza dell’informazione indipendente. Importanza ancora più
grande in una società che non possiede ancora una tradizione democratica stabile, una società in
cui, come mostra il film, la distanza tra la libertà e la mancanza di libertà è lunga quanto un’arma
puntata. Il documentario osserva diversi giornalisti bielorussi nelle loro scelte, l’importanza di
essere onesti in un’epoca in cui le strutture sociali ed economiche stanno cambiando. Si tratta di
scelte difficilissime tra la coscienza e la tentazione, tra la paura e la dignità.
16.00 - PANORAMA
René – 20 years between prison and freedom
Helena Trestíková, Repubblica Ceca, 2008, 83 min, col e b/n, Digibeta, v.o. Ceca, sott.
Italiano
Questo crudo ed autentico documentario racconta la storia di René la cui vita è stata registrata
dalla cinepresa fin dai suoi 17 anni. La cinepresa segue il viaggio senza speranza tra la prigione e i
corti periodi fuori dalle sue mura. Nel 2008 il film termina, lasciando René, ormai trentasettenne, un
uomo malato che continua ad avere problemi con la legge e che è anche l’autore di due libri. La
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regista Helena Trestíková registra l’evoluzione personale di René sullo sfondo di importanti
cambiamenti politici nell’Europa Centrale.
18.00 - PANORAMA
Fondamenta delle Convertite
Penelope Bortoluzzi, Italia, 2008, 117 min, Digibeta, col, v. o Italiano
Un anno nel carcere femminile di Venezia : la vita quotidiana nei corridoi e negli spazi comuni di
questo ex-monastero affacciato sulla laguna. Le celle sono aperte durante il giorno e chiuse solo la
notte. Un piano, il “nido”, è destinato alle carcerate con figli, che possono vivere con le madri fino
ai tre anni. Detenute provenienti da tutta Italia, dai Balcani, dai Caraibi, dalla Nigeria e dai campi
zingari, i loro bambini e le agenti penitenziarie vivono in una promiscuità senza tregua,
destreggiandosi ciascuno a suo modo fra gerarchie, amicizie, giochi di ruolo e di potere.
L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA
19.30 - PANORAMA
Unidad 25
Alejo Hoijman, Argentina, 2008, 90 min, 35mm, col, v. o Spagnola, sott. Italiano
Simón Pedro, un detenuto di 18 anni, è condotto al penitenziario Unidad 25, l’unica prigionechiesa. Unidad 25 è un documentario d’osservazione che segue Simón Pedro nel suo processo
d’adattamento e d’indottrinamento al regime religioso che gli si vuole imporre.
21.00 - PANORAMA
Pizza in Auschwitz
Moshe Zimerman, Israele, 2008, 52 min, col, BetaSp, v.o. Ebraico, Polacco, Lituano,
Inglese, sott. Italiano
Dani Hanoch, sopravvissuto all’Olocausto, è finalmente riuscito a convincere i propri figli ormai
adulti, Miri and Sagi, a fare un viaggio con lui fino a ciò che resta dei campi nazisti in Lituania e
Polonia. Con loro Dani vuole esaudire il sogno di una vita: passare la notte nella sua vecchia
baracca di Auschwitz. Attorno ad una fetta di pizza, che Miri gli porta dalla vicina città di Auschwitz,
padre e figli hanno un’inevitabile abbuffata riempita di humour nero ed enorme dolore.
DANI HANOCH SARA PRESENTE IN SALA
22.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS
Inès
Delphine Seyrig, Francia, 1975, 19 min., video, b/n, v.o. Francese e Portoghese, sott.
Italiano.
Di Inês Etienne Romeu, giovane militante nel Brasile della dittatura militare, vediamo soltanto una
fotografia. Incarcerata torturata stuprata a partire dal maggio 1971, Inês è ancora detenuta nel
1975, dopo l’appello femminista del Congresso di Francoforte (1974) e quello dell’ONU l’anno
successivo.
Pamphlet interventista, film-appello potente nella sua semplicità, Inès è un viaggio indiretto
nell’inferno della violenza, lontanissimo dall’estetica dei film di Carole Roussopoulos.
Le viol : Anne, Corinne, Annie, Brigitte, Josyane, Monique et les autres
Carole Roussopoulos, Corinne Happe, Anne Rizzo, video, b/n, v.o. Francese, sott.
Italiano.
22
La parola alle donne, a proposito di una delle violenze supreme dell’uomo: lo stupro come
emblema della “totalità dell’odio e del disprezzo delle donne”. Una giovane si interroga. Come
vincere la passività, la paura, il senso di colpa indotto? Come affrontare la questione della violenza
all’interno di una lotta più globale contro l’oppressione? Uomini o donne, c’è molto da imparare da
questa parola tutta al femminile.
23.30 - ROCK&DOC
OfflagaDiscoPax
Pierr Nosari, Italia, 2008, 68 min, video, col, v.o. Italiano
Gli OfflagaDiscoPax, band indie-electrorock di Reggio Emilia, pubblicano il loro disco d'esordio
"Socialismo Tascabile (prove tecniche di trasmissione)" nel 2005 e diventano immediatamente un
piccolo grande caso nel panorama musicale italiano indipendente. Questo rockumentary,
seguendo la realizzazione del loro secondo disco "Bachelite", osserva e riflette sui motivi del
sorprendente clamore del loro esordio e sulle possibili relazioni con una parte di società italiana a
cui è stato "davvero preso tutto".
L’AUTORE SARA’ PRESENTE IN SALA
Lunedì 11
15.00 - CECILIA MANGINI
Proiezione di documenti d’archivio AAMOD-Cecilia Mangini
Stendalì (Suonano ancora)
Cecilia Mangini, Italia, 1960, 11 min, Digibeta, col, v.o. Italiano
Tra Dovzhenko e De Martino: un’immagine lirica e violenta riporta in vita un impressionante rito
funebre in uno sperduto paesino salentino. Volti come pietra, gesti antichissimi, emozioni arcaiche
ed esorcismo della morte divengono la materia prima di un Trauerspiel che non ha eguali nel
coevo documentarismo de martiniano: qui la forma si fa contagiare dal rituale, ne prende le
sembianze tarantolate, assorbendo in toto la patetica carica emotiva dei versi pasoliniani del
commento. Non c’è manierismo nel taglio delle inquadrature, né distanza accademica, ma vero e
vivo dolore rivissuto attraverso il filtro dello stile.
La passione del grano
Antonio Michetti (pseudonimo di Lino Del Fra), Italia, 1960, 10 min, Digibeta, col, v.o.
Italiano
“In Lucania al tempo della mietitura, si celebra ancora la Passione del Grano, un rito agricolo
residuo delle antiche civiltà religiose mediterranee, diffuso, in un passato ancora recente, in tutta
l’Europa contadina. L’arcaico terrore del «vuoto vegetale» dell’inverno ha spinto i contadini a
considerare la mietitura come un’offesa mortale recata al grano ucciso dalla falce. Che il «delitto»
si compia, allora, sotto forma di una sacra rappresentazione: la caccia a un mitico animale, il
capro”. Elegante etnografia documentaria che nasconde una fine critica politica della condizione
bracciantile e della miseria delle campagne arretrate del sud.
Dalla ciliegia al lambrusco
Cecilia Mangini, Italia, 1973, 18 min, video, col, v.o. Italiano
Affettuoso reportage sulla “camminata popolare di Vignola”, una gara non competitiva e popolare
che metteva in crisi la retorica competitiva e il mito disciplinare dello sport: le allegre interviste ai
partecipanti raccontano un paese in cerca di comunità, di un legame sociale profondo basato su
sentimenti libertari e fraterni, un paese che nella sua variopinta eppur coesa umanità ci sembra
oggi così lontano...
23
17.40 –EVENTO SPECIALE PANORAMA
Boatman
Gianfranco Rosi, Italia/USA, 1994, 55 min, 16 mm, b/n, v. o. Hindi e Inglese, sott. Italiano
Un documentario in bianco e nero ambientato a Benares. Il regista Rosi attraversa il Gange
accompagnato dal barcaiolo Gopal Maji, parla ed osserva i bagnanti ed i pellegrini. “Creando
l’illusione di un mondo che sfila davanti ai nostri occhi, dall’interno della barca, il film si trasforma in
un viaggio senza destinazione. Sullo schermo appaiono e spariscono diversi personaggi e Gopal
resta l’unico punto di riferimento”. (Gianfranco Rosi)
18.40 - PANORAMA
Des hommes
Khristine Gillard, Belgio, 2008, 70 min, col, BetaSp, v.o. Francese, sott. Italiano
Alcune prostitute si raccontano; dietro alle vetrine sistemano i cuscini, si siedono e aspettano. Le
loro storie parlano di uomini in cerca di qualcosa. Le donne conoscono bene l’amore e sanno
tenerlo lontano dal lavoro, dove un cliente non sarà mai qualcos’altro. Attraverso le loro parole
emerge un mondo che vive tra pochi metri quadri e alle sei e mezza abbassa la serranda, mentre
tutto intorno la città lavora e cresce.
L’AUTRICE SARA’ PRESENTE IN SALA
20.00 - PREMIAZIONE CONCORSO PANORAMA
21.00 - CAROLE ROUSSOPOULOS
Les prostitués de Lyon parlent
Carole Roussopoulos, Francia, 1975, 46 min., video, b/n, v.o. Francese, sott. Italiano
Giugno 1975: occupazione della chiesa di Saint-Nizier a Lione da parte di un gruppo di prostitute,
con la complicità del parroco. Sfuggono alla polizia di uno Stato che non vuol saperne delle loro
rivendicazioni ma prende a cuore (e intasca) le multe per “incitazione alla dissolutezza”. Ispirata
dalla lettura di Prostituzione di Kate Millet, la videocamera di Carole Roussopoulos s’introduce
nell’isolamento forzato delle prostitute resistenti, e raccoglie parole e immagini che diffonde il
giorno stesso all’esterno della chiesa, su una mezza dozzina di monitor che folle di passanti
osservano con interesse ambiguo.
Kate Millet parle de la prostitution avec des féministes
Vidéa (Anne-Marie Faure, Syn Guérin, Catherine Lahourcade, Isabelle Fraisse, Francia),
1975, 20 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese parzialmente tradotto in Francese, sott.
Italiano
Incontro informale tra Kate Millet e alcune femministe (Monique Wittig, Christine Delphy), sul
rapporto tra femminismo e prostituzione e a partire dal resoconto sulla prostituzione
dell’intellettuale americana, da poco tradotto in francese (e in italiano).
22.00 EVENTO DI CHIUSURA DEL FESTIVAL
CAROLE ROUSSOPOULOS
Sois belle et tais-toi!
Delphine Seyrig, Stati Uniti/Francia, 1975-76, 111 min., video, b/n, v.o. Francese e Inglese
(parzialmente perduta) tradotto in Francese, sott. Italiano.
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Magnifico fuori campo della produzione cinematografica dominante e dominata dagli uomini, che
rinchiudono le donne in un insieme di ruoli ridotto e stereotipato. Tra Los Angeles e Parigi,
Delphine Seyrig intervista ventidue attrici a proposito del loro lavoro, da Juliet Berto e Anne
Wiazemsky a Jane Fonda e Viva, da Barbara Steele a Shirley MacLaine. Con Hollywood,
Babilonia di Kenneth Anger, un pilastro della critica della società dello spettacolo.
INCONTRI & EVENTI
NODODOCFEST 2009
Martedi 5 ore 21.30
Opening party powered by Rock&Doc
Dal vivo GLI ILLUMINATI
Dj Set Michael Myers
TETRIS, via della Rotonda, 3 – TRIESTE
(ingresso libero, riservato ai soci)
Mercoledì 6 Maggio ore 15.30
Incontro con Cecilia Mangini
Aula Magna, Scienze della Formazione, via Tigor, 22
Intervengono Cecilia Mangini, prof. Adriano Aprà,
prof. Luciano De Giusti, Federico Rossin, Mirko Grasso.
Con il saluto del Preside della
Facoltà di Scienze della Formazione prof. Giuseppe Battelli
Ore 18.00
Inaugurazione
MOSTRA FOTOGRAFICA
L’impero dell’immagine
Cecilia Mangini Fotografa, 1952-1965
Metro Kubo
Via dei Capitelli, 6563 B
h. 11.30-14.00, 16.00-20.00
Rimarrà visitabile fino al 21/05/09
Anche presso il Cinema Ariston
Viale Romolo Gessi, 14
h. 16.00-20.00
Giovedì 7 ore 11.30
Un caffè con… Cecilia Mangini
Knulp, Via Madonna del Mare, 7/a
L’Associazione Culturale Il Nodo presenta il libro fotografico
L’impero dell’immagine Cecilia Mangini Fotografa, 1952-1965
a cura di Claudio Domini
DocVideo-DocChannel e NodoDocFest presentano
cofanetto DVD e pubblicazione Luigi Di Gianni.
Ospiti Renato Peronetto, Simone del Grosso, Luigi Di Gianni.
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Venerdì 8 Maggio ore 11.00
Incontro con Marco Brizzi
Aula 3B, edificio H3, Piazzale Europa
Incontro organizzato in collaborazione con
il Dipartimento di Progettazione Architettonica e Urbanistica
della Facoltà di Architettura
dell’Università degli Studi di Trieste e Salone Gemma
Sabato 9 ore 11.30
Un caffè con… La Jazera e Rock&Doc
Knulp, Via Madonna del Mare, 7/a
Incontro con i protagonisti della sezione Rock&Doc
Raffaella Fort, La Jazera
Pierpaolo de Iuliis, regista di Crollo Nervoso
Pierr Nosari, regista di Offlaga Discopax
Massimo Garlatti-Costa, regista di Fronte del Rock
Domenica 10 ore 11.30
Un caffè con… Panorama
Knulp, Via Madonna del Mare, 7/a
Un caffè con gli ospiti della sezione Panorama
Lunedì 11 ore 11.00
Intorno a Carole Roussopoulos
Aula F, Facoltà di Lettere e Filosofia, Androna Campo Marzio,10
Intervengono Nicole Brenez, maître de conférences all’Università di Paris 1, Dario Marchiori, prof.
Cosetta Saba, Federico Rossin
EVENTO SPECIALE
Venerdì 8 ore 20.45
Visioni e Progetti di Architettura
Salone Gemma - Faltwerksalon, via San Francesco d’Assisi, 52/a
Programma tematico di video d’architettura a cura d’Image ARCHIVE
con la collaborazione di Beyond Media, del Salone Gemma e della
Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste
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Tutte le proiezioni si svolgeranno presso il CINEMA ARISTON
Viale Romolo Gessi, 14- Trieste
Ingressi:
5 Euro: biglietto pomeridiano o serale
7 Euro: biglietto giornaliero
15 Euro: accredito per l’intera manifestazione
Per accrediti stampa inviare richiesta con i propri dati e la testata di appartenenza a
[email protected]
www.nododocfest.org
www.myspace.com/nododocfest
Ufficio stampa Federica Marchesich
[email protected]
+393280114295
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Programma - Piazzale Europa News - Università degli Studi di Trieste